Teorie e Tecniche Del Colloquio

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TEaRlE E TECNICHE DEL

COLLOQUia

LIBRI 01 TESTOTESTI 01 BASE DI RIFERIMENTO:

FALCONE A" COLLOQUIO CLINICO: TECNICA

D'INDAGINE E D'INTERVENTO, BORLA, ROMA, 2003.

CANDELORI C.,BABORE A., BERARDI M.G., CUPELLO

CASTAGNA B., L'INCONTRO CON L'ADOlESCENTE,

TEXTUS,L'AQUILA,2008.

UN TESTO A SCElTA TRA:GILLIERON E.,IL PRIMO COLLOQUIO IN

PSICOTERAPIA, BORLA, ROMA,1994.

SIMONELLI A., CALVOA.,ATTACCAMENTO. TEORIA EVALUTAZIONE, CAROCCI, ROMA, 2002.

MC WILLIAMS N.,IL CASO CLINICO,DAL COLLOQUIO

ALLA DIAGNOSI, RAFFAELLO CORTINA, MILANO,2002.

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PER COLLOQUIO PSICOLOGICOINTENDIAMO QUEL TIPO 01 COLLOQUIO

CONDOTTO, CON MODALITA' DIVERSE E

DA FIGURE PROFESSIONALI DIVERSE,

SECONDO METODI E TECNICHE

PROPRIE DELLA PSICOLOGIA.

COLLOQUIO PSICOLOGICO,"-. ,.'~,_.-..'i ";;,1; _" " _' - _ .' _'_' _' ~-~-::_-._.~ ~- ~".".,,_ " " ,_ ~ ~

• NATURA INDICA L'AMBITO IN CUI VIENE USATOSOCIALE, EDUCATIVO,PSICOLOGICO

• DIVERSI APPROCCI PROPRI 01 UNA STESSA DISCIPLINACOMPORT AM ENTIST A, FE NOM ENOLOG ICO J PSICOD INAM ICO

• TECNICASTR UTTU RATO, SEM ISTR UTTU RATO, LIBERO

• FINALITA'DIAGNOSTICO,DIORIENTAMENTO,TERAPEUTICO

• MODALITA' 01 CONDUZIONE

DIRETTIVO, NON DIRETTIVO, LlBERO

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Nel colloquio psicoloqico si

distinguono:

Metodo psicometrico: e una raccolta di

inform azioni oggettive, d i fatti, d i dati

quantificabili, fina lizzato alia ricerca

Me todo· clin ico : si privilegia " i t rapporto

in te rpers 0na Ie--e I' inte razieneesaminatore

- esam inato e l ibero

ALTERNATIVE AL COLLOQUIO CLINICOA) COLLOQUI STRUTTURATI

Dati· uquaf per tutti, so mministraei one identicaper tutti i soggetti't·MM'" '~M ',n",H" ".,.~ ...

risparmio di tempo

8) COtLOQUIO 01R1CERCK

Usato in psicoloqia sociale e dell'eta evolutiva per la conoscenza di

atteggiamenti, sensazioni, sentimenti, stati d'animo, giudizi, opinioni.

C) INTERVISTA

Serie di domande su un argomento su cui si vogliono avere informazioni e

puo essere strutturata (domande chiuse e nello stesso ordine per tutti) 0

semistrutturata (domande non in ordine e usando un linguaggio diverso a

seconda dei soggetti)

D) QUESTIONARI

Serie prestabilita e invariabile di domande e risposte atte ad indagare su un

determinato oggetto di studio. Sono autosomministrati e collettivi.

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I colloqui strutturati devono

avere Ieseguenti caratteristiche:

Validlta: misurano quello che propongono;

Attendibilita: accuratezza della misurazione

e costanza dei risultati;

Sensibilita: capacita di discriminazione tra

gli individui e tra i vari livelli evolutivi.

L'intervista consiste in una serie di domande

su un argornento su . c u i vogliamo avere

informazioni. PUQ essere:

1) strutturata ( dornande precise chi use,

standardizzate e nella stesso ordine per tutti )

2) semistrutturata (domande non in ordine e usando

un linguaggio diverse a seconda dei soggetti )

3) non-strutturata ( simile all'intervista strutturata, evincolata al tipo di domande e al modo di porle )

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Questionari

Sono una serie prestabilita ed invariabile di domande e

risposte per indagare su un determinato oggetto di studio.

Bisogna tener conto del:

-Modo in cui vengono formulate le domande ed interpretate

le risposte ( per evitare conformismo 0 desiderabtlita

sociate)

-Materiale stimolo ( modulo 0 fascicolo )

-Grafica ( moduli leggibili e gradevoli alla vista)

-Somministrazione ( autosomministrazione collettiva )

-Istruzioni ( sernplici e chiare )

Struttura dei questionari, · ¥ i , s o f to · q l1 e ' 5 t te R , a · r i~ a , ~ · · , · · · ,- ," '- ·~ O " " 'C " " '"<0 ,••,.. ,.=.~.,~...",.,".~, "'C,. "'"

ajDornande irnpltcite ( presentano un compito

di problem solving)

b) Domande espltcite:

1) Dirette con risposte chi use ( Vero, Falso, Non so )

2) Indirette con risposte aperte ( possono presentare delle

difficolta di decodifica del linguaggio )

c) Domande a risposte multiple (scegliere

una 0 piu risposte da una lista )

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I motivi pill frequenti di distorsione delle

risposte ai questionari sono:

- I' argomento, se e delicato 0 personate

- II tipo, cioe quanto influisce la desiderabtlita

sociale

- II modo di poria, cioe quanto e ambigua

emotivamente

- I t contesto, cioe il soggetto puc essere piu 0

rneno motivato a rispondere in modo veritiero

DEFINIZIONEDI COLLOQUIO

CLINICO

E' QUEL TIPODIGGLLeQUIO;RICH+Es~e-

DALL'INTERESSATO ED EFFETTUATO DA UN

ESPERTO CON PREPARAZIONE SPECIFICA,

CHE TENDE AD INDAGARE LA

PERSONALITA' DEL SOGGETTO (colloquio

diagnostico) 0 A CHIARIRE UN SUO

PROBLEMA E DARGLI DELLE INDICAZIONI

PER AFFRONTARLO E /O RISOLVERLO

(orientamento, diagnostico, psicoterapia).

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MOTIVAZIONE

C D ESTRINSECA invio da parte di altri

• INTRINSECA richiesta personale

spontanea

COLLOQUIO C_LIN.ICO

., F.ASIDE L ce-t Lo-ettJtO

• 1) FASE LIBERA DEL COLLOQUIO

• 2) FASE 01 CONDUZIONE DEL CLINICO

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Fase libera

In questa fase del colloquia it paziente elibero di parlare di cio che vuole

Le prime frasi del paziente sana

importanti perche permettono al GI·j· r:li,GQ ,-~·,. .. " ",,- . .

di capire:

• che cosa spinge coscientemente il

paziente al colloquia

• che cosa il paziente vual far credere 0

pensare al terapeuta

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Fasedi conduzione del cllnico

In questa fase il clinico fa una sintesi di

quanto e state detto e cerca di chiarire e

completare Ie informazioni raccolte

ponendo delicatamente alcunedomande

Nella fase di conduzione del clinlco

ci potranno essere domande ( mal

dirette ):

Aperte (come, quale);

Chiuse (a cui si pUGrispondere con un sl

o con un no);

Interlocutorie ("vorrebbe", "potrebbe");

Indirette ("mi chiedo", "dovrebbe essere");

Proiettive (iniziano con un "se ... ")

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Le tecniche di facilitazione

te tecniche di facititazionesonoflnalizzate

all'acquisizione delle informazioni e delle

emozioni. Esse sana:• Mena direttive: .

- cenna del capo ( invito a caminciare 0 continuare a

parlare)

- risposta riflesso ( con cui si riaffermano cose gia deUe

dal soggetto per fargli capire che 1 0 si sta ascoltando )

• P ili direttive:

- sostegno ( si comunica la soqqetto interesse e

comprensione )

- rassicurazione ( serve ad incoraggiare il soggetto )

La tecnica della chiarificazione eutile quando un paziente si esprime

in modo vago e sfuggente.

Essa comprende:

• la chiarificazione;

• la specificazione;

• la generalizzazione;

• I'indagine;

• il mettere in relazione reciproca;

• la sintesi;

• la parafrasi.

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La parafrasi

PUQ essere utilizzata sia per facilitate

che per chiarire,

Consiste nel ripetere in modo plu

chlaro 0dettaqllato quanto il soggetto

ha detto perche possa 0 rneno

confermarlo.

La trascrizione dell

s dut

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Dlfficolta nel trascrivere il colloquia

clinica:

1) e un lavoro tra due persone quindi

compare anche il clinico

2) carattere "socia le" della stesura, cloe

tenere canto e+cni leggera iI testa

3) la parola scritta non e uguale a quella

parlata

Durante il colloquio e preferibile non

scrivere perche:

8 r l pazi-ente-ha-biso-gnu-cii-ttltta-11attenz10ne

• scrivere durante il colloquia pUG"spezzare" il rapporto empatico

• il paziente pUGsenti rio come una

manifestazione di distacco e di estraneita

del clinico

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Ci sono due modi per Ia trascrizione

della prima seduta :

Primo modo: si scrivono Ie idee man mana

che vengono in mente. E' una stesura digetto.

Secondo modo: e un resoconto dettagliato

su come sono andate Ie cose.

Differenza tra resoconto di un"_.-,~ . ,_ ,.. - '" . ..... '(,-. ...... -_": .e"::.-_- -_ ,,_ " " . _ , ~ ' T . . " . . ~ . _ , _k-"" " - " ~ .~, _ - .0-''''-' _-- ~_~

colloquio elinico ed una cartella

clinica

Nella cartella clinica non possono essere

espresse Ie fantasie, i sentimenti a Ie

opinioni del clinico

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Comunicazione dei risultati al paziente

E' irnportante "restituire" al paziente un

riepilogo di cio' che si e' discusso duranteil colloquio rna questo e' condizionato dalle

difficolta psichiche del paziente e da cia'

che egli e' in grada di tallerare.

Importanza del pagamento~ .." ..;;

L'onorario si stablllsce a!prime-colieLl-uio a

seconda delle disponibillta economiche del

paziente e il pagamento puc essereseduta per seduta 0 rnensile.

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Politica delle cancellazioni

II clinico, potremmo dire, "noleggia"

un'ora al paziente che ne e responsabile

sia che la usi sia che non la usi.

SETTING:DELIMITA UN'AREA SPAZIO-

TEMPORAlE COSTANTE IN CUI

AVVIENE IL PROCESSO CLINICO. E'

FORMA TO D A ELEME N ' T - I - C - O - N - G - R - E T I :

@ A) LUOGO

o 8) ACCOGLIENZA

o C) CONTRATTO

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II luogo del colloquio

- non deve essere freddo e asettico

- deve avere pareti fisse

- deve avere la porta che non fa passare

luce 0 rumori

- l'illuminazione deve essere naturale

- devono esserci una scrivania e sedie

comode

Accoglienza da parte del clinico

- non deve essere ne troppo calorosa ne

trappo distaccata

- il paziente pUGnon venire da solo ed il

clinico deve accogliere I'accompagnatore

- il clinico da il tu solo ai bambini e ai giovani

adolescenti

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II contratto clinico-paziente

definisce:

GI i compiti ed i doveri del clinico e del paziente

o 1 0 scopo ed il tempo che pensa di impiegare per

raggiungerlo e che varia a seconda delle finalita

dell'incontro (diagnosi, counseling, terapia)

e la durata delle sedute che e di solito di

cinquanta minuti

G il costa e la rnodalita di pagamento a secondo

-dei Ie-p(J~~+bi-Ht-a--d-e+~pazente

e -UNICA (non vi e reciprocita) E ASIMMETRICA

(l'inforrnazione e unilaterale dal paziente al

clinico)

e -BASATA SULLA FIDUCIA·

e -COLLABORAZIONE RECIPROCA

e -NECESSITA' DEL CONTRATTO

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CARATTERISTICHE DEL

CLINICO

• ATTENZIONE FLUTTUANTE

• EMPATIA

• ALLEANZA

II clinico deve saperascoltare,

dimenticando i suoi bisogni e sentimenti.

Deve rimanere calmo e distaccato e aliastesso tempo deve dimostrare calore

umano, disponibilita affettiva, ispirare

fiducia.

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Empatia

E' quella speciale disposizione del clinico

che permette di cogliere i pensieri e gli

stati d'animo del paziente e trovare la

distanza ottimale per comprenderlo e

aiutarlo.

Alleanza

Si basa sunanducra che il paziente nutre

in S8 e nelle sue capacita e nella fiducia

sulle capacita del clinico dl aiutarlo.

Si basa sui desiderio, conscio ed

inconscio, di cooperare e sulla oisponibilita

ad accettare I'aiuto del clinico per

superare Ie difficolta.

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IL CLINICO DEVE POSSEDERE

• CAPACITA'TECNICHE

• 1) DIAGNOSTICHE E 01OSSERVAZIONE

• 2) ISTAURARE ALLEANZA

• 3) PRENDERE DECISIONI

• 4) COMUNICARE1£DECISIONI PRESE

• CARATTERISTICHEUMANE

• 1)DISPONIBILlTA' ATTENTAE RISPETTOSA

• 2) CURIOSITA'

• 3) CAPACITA' 01 ESSERENEUTRALE

• 4) COSCIENZA DELPROPRIO STILE

• 5) SAPER TOLLERARE LE

FRUSTRAZIONI• 6) ESSERE EMPATICO

• 7) STARE IN ATTESA

COMUNICAZIONE

• FLUSSO GENERALE DEL DISCORSO

• COMPORTAMENTO NON VERBALE

• SILENZIO

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Finalizzato alia conoscenza della

personalita dell'individuo per scopi diversi:

- una diagnosi: indicazione 0 meno di una

psicoterapia e di che tipo:

- una scelta professionale di orientamento:

- affidamento 0 adozione di minori;

- procreazione assistita.

COLLOQUIO DIAGNOSTICO

PRENDE IN CONSIDERAZION6:

-19-efl---se~-e-H-eeffl-peFt-amento aqito, m a soprattutto:

II la comunicazione verbale e non verbale;

® Ie emozioni e Ie fantasie;

$ gli stati interni.

I fenomeni possono essere riferiti al passato e alia

relazione con il clinico.

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Scopo di una diagnosi

Giungere alia conoscenza dell'individuo

attraverso un rapporto interpersonale

durante il quale il clinico raccoglie

informazioni per poter formulare

I'intervento pill idoneo.

Gli obiettivi dei colloqui diagnostici

sono:

1) L'identificazione d-elproblema

2) La conoscenza complessiva del soggetto

(stile di vita, storia del paziente)

3) La valutazione della situazione

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I t colloquio con igenitori

- Oi bambini

- Di adolescenti

Primo colloquio con igenitori- -

E' importante, quando i l clinico incontra i

genitori di un bambino 0 di un giovane

adoiescente, raccogliere la storia

anamnestica del proprio figlio e come essi

vivona i t suo eventuale disturbo.

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Nel colloquio con i genitori il clinico

puo rllevare:

- Quanto i genitori possano provare vergogna 0

colpa;

- Quanto si sentano responsabili, delusi 0 trustrati;

- Se c'e corrispondenza tra il bambino reale e

quello ideale;

- Se entrambi i genitori hanno 1 0 stesso vissutoriguardo al tiglio.

"Chi porta chi"?

Huinico--nelco-Hpq-oiD~crnTiqenitorttfeve

saper valutare Ie richieste latenti: si pUG

nascondere, dietro una lora richiesta per ilbambino, un lora disagio di cui non sono

pienamente consapevoli.

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Alleanza con igenitori

E' importante che il clinico stabilisca

un'alleanza can i genitori per non essere

vista da lora come un nemico.

Entrambi devono creare un clima di

disponibilita e di fiducia per pater

collaborare per individuare il problema delbambino e aiutarlo a risolverlo.

N. Me WILLIAMS

IL CASO CLINICO

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OBIETTIVI DELLA TERAPIA

PSICOANALITICA. . .--

• 1) ATTENUAZIONE DEI SINTOMI;

• 2) INSIGHT;

• 3) IDENTITA';

• 4) AUTOSTIMA;

• 5) RICONOSCERE E PAORONEGGIARE ISENTIMENTI;

• 6) FORZA DELL'IO E COESIONE 01 SE';

• 7) AMORE, LAVORO E DIPENDENZAMATURA;

• 8) PIACERE E SERENITA'

ORIENTAMENTO AL PRIMO

¥-'"~' "4'" GOl~LOQUIOCLIN·ICO

• STILE PERSONALE DELl'A.:• COMUNICARE COMPRENSIONE

• DARE SPERANZA

• PROBLEM I PRATICI DEL CONTRATTO TERAPEUTICO:• 1)TEMPO E DURATA DEGLIINCONTRI;

• 2)PAGAMENTO;

• 3)POLITICA DELLE CANCELLAZIONI.

• PREPARARE IL PAZIENTE A FORNIRE UN RESOCONTO DELLA

SUA STORIA AL 2° COLLOQUIO

• CONDIVIDERE CON IL PAZIENTE UNA FORMULAZIONE

DINAMICA

• EDUCARE IL PAZIENTE AL PROCESSO TERAPEUTICO

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VALUTARE UELL

PUO' ESSERE CAG TEMPERAMENTO

e CONDIZIONI GENETICHE,CONGENITE E

MEDICHE

e CONSEGUENZE IRREVERSIBILI 01 TRAUMI

CRANIC)

e REAL TA' FISICHE IMMODIFICABILI

o CIRCOSTANZE DI VITA IMMODIFICABILI

e STORIA PERSONALE: ELABORAZIONE DEL

LUTTD E ADATTAMENTO

CHE N N

IAT :

VALUT RE C ME LE

P BLE ATICHE EV LUTI ES TTl ATE ENTI

S ESS NTI TT LI

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VALUTARE GLI AFFETTI

CAPACITA' DIINTEGRAZIONE AFFETTIVA COME

CONQUISTA EVOLUTIVA: OGNIINDIVIDUO

RAGGIUNGE GRADUALMENTE IL SENSO 01 ESSEREUNA PERSONA SOLA CHE HA ACCESSO AD AFFETTI

DIVERSI, NESSUNO DEI QUALI MINACCIA

L'INTEGRITA' DEL SE'.

• A) GLI AFFETTI NEL CAMPO

TRANSFERT/CONTROTRANSFERT

• 8) VALUTARE IL SIGNIFICATO DIAGNOSTICO

DEGLI AFFETTI:• 1) IL PAZIENTE RI~SCE A DISTINGUERE GLI

AFFETTI DALLE AZIONI?

• 2) IL PAZIENTE PUO' RAPPRESENTARE LA

PROPRIA ESPERIENZA AFFETTIVA IN PAROLE?

VALUTARE LE IDENTIFICAZIONI

IMPORT ANTE PER UNA

FORMULAZIONE DIAGNOSTICA E'

VALUTARE QUANTO I PROCESSI

IDENTIFICATORI DEL PAZIENTE SIANO

PRIMITIVI 0 MATURI

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· GILLI ' N

IL P 1M cou, 10 I

PSICOTERAPIA

SETTING DELLA

CONSULTAZIONE

SETTING:

DELIMITA LE A-+=rIVITA' DELL'UOMO E DA'

LORO UN SIGNIFICATO

tDISPOSITIVO: ELEMENTI CONCRETI ( LUOGO

DELL'ATTIVITA',MEZZI MESSI ADISPOSIZIONE, TEMPORALITA')

INSIEME DI REGOlE: PRECISANO LOSTATUTO DEL TERAPEUTA E LO STATUTO

DEL PAZIENTE

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ANAMNESI ASSOCIATIVA

CONSISTE NEL METTERE IN RAPPORTO I

PROBLEMI ATTUALI DEL PAZIENTE CON IL

PASSATO E RILEVARE LE DIFFICOL TA'

INTERNE INCONTRATE QUANDO DOVEVA

RISOLVERE CERTI PROBLEMI VITALI

ANALISI DELLA RICHIESTA

NEt PRIMe~CeLLOQUIOVIE'

UN'ANALISI RIGOROSA DEGLI

ELEMENTI ATTUALI (sintomi, conflitti)SULLA BASE DEI QUALI SI

RICOSTRUISCE IL PASSATO DEL

PAZIENTE E SI POSSONO FORMULARE

DELLE IPOTESI PARTENDO DALLA

PROBLEMATICA PRESENTE

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STU I DEGLI SPETTI

VERBALI1) MODO DI ARRIVO (il paziente e solo 0

accompagnato)

2) INFORMAZIONI PRECEDENTI L'INCONTROCOL PAZIENTE

3) PRIMO CONTATTO TELEFONICO COLPAZIENTE

4) NELLA SALA D'ATTESA

5) LA PRESENTAZIONE (abbigliamento)

6) GLI AFFETTI (reazioni emotive delterapeuta.t'Che cosaprovodifronte aquesta paziente?")

COMUNICAZIONI VERBALI: LE- .. ~ ~<.,." PRI'MEF, ASI ~

FONDAMENTAll LE PRIME FRASI

PRONUNCIATE DAL PAZIENTE NEL10 COLLOQUIO CHE CI DICONO :

1) CHE COSA SPINGE

COSCIENTEMENTE IL PAZIENTE

ALLA CONSUL TAZIONE

2) CHE cos« VU L FAR CREDERE 0

PENSAREAlTERAPEUTA

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PER LA OIAGNOSI 01 ORGANIZZAZIONE

01 PERSONALITA' IN OCCASIONEDE.L

1° COLLOQUIOSONO FONDAMENTALI

DUE CONCETTI :

1) QUELLO DI APPOGGIO OGGETTUALE

2) QUELLO DI CRISI

L' APPOGGIO OGGETTUALE

OGNI SOUGETTO R GOLA-LE PROPRIERELAZIONI AFFETTIVE VICINE E

DURATURE IN FUNZIONE BELLA PROPRIA

ECONOMIA PERSONALE, DEL PROPRIO

CARATTERE, DELLA STRUTTURA DELLA

PROPRIA PERSONALITA' 0 DELLA

PROPRIA PSICOPATOLOGIA. L'A.O. HA

QUINDI A CHE FARE CON LA VITA

FANTASMATICA DEL SOGGETTO EDELL'OGGETTO; DESCRIVE IL RAPPORTO

TRA FANT ASMA, E REAL TA'.

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L'APPOGGIO OGGETTUALE COMPORTA

DUE ASPETTI:

- PULSIONALE: E' IL MODO IN CUI IL

SOGGETTO UTILIZZA L'AL TRO PER

SODDISFARE LE PROPRIE PULSIONI;

- DIFENSIVO: E' IL MODO IN CUI IL

SOGGETTO UTILIZZA L'AL TRO PER

DIFENDERSI DALLE PULSIONI

ANSIOGENE ( desideri proibiti ) 0 DAGLIATTACCHI NARCISISTICI.

LA CRISliP NDE

D1) AMBIENTE SOCIO-AFFETTIVO

2) ORGANIZZAZIONE PSICHICA DEL

SOGGETTO

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INTERVENTI PSICOTERAPEUTICI BREVI

• QUATTRO SEDUTE:

• 1° SEDUTA: INTERPRETAZIONE INIZIALE CHE

METTE IN EVIDENZA IL CONTESTO RELAZIONALE

IN CUI SONO APPARSI I SINTOMI,CHE DEFINISCELA CRIS/ E /L CAMB/AMENTO CHE POTREBBERO

AWENIRE, CHE MOSTRA IL CONFLITTO INTERNO

01 FRONTE A CUI QUESTO CAMBIAMENTO PONE IL

PAZIENTE E CHE DA' SENSO AI SINTOMI

• 2° E 3° SEDUTA: SONO DEDICATE

ALL'ELABORAZIONE DELLE REAZIONI DELPAZIENTE ALL'INTERPRETAZIONE INIZIALE

• 4°SEDUTA: E' QUELLA DELLA DECISIONE

C.Candelori, A. Babore, M.G.

"'""Berardi, B. CupelioCastagna

L' INCONTRO CON L'ADOLESCENTE

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ATTACHMENT INTERVIEW FOR

CHILDHOOD AND ADOLESCENCE

L'AICA si propone di valutare Ie esperienze e i

processi rappresentazionali relativi

all'attaccamento e permette di verificare la

stabilita delle rappresentazioni mentali dei

legami di attaccamento.

TRE PRINCIPALI CATEGORIE 01

ATTACCAMENTO

a) Sicuro- autonomo: vi e una

valorizzazione delle esperienze diattaccamento;

b) Distanziante: vi e una svalutazione delle

esperienze di attaccamento;

c) Preoccupato: vi e una narrazione

confusa e incoerente, vi pUG essere

rabbia e passivita;

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L'AICA 51 COMPONE DI 23 DOMANDE

RELATIVE A:

- descrizione generale delle relazionifamiliaridurantela

prima infanzia (componenti della propria farniqlia,

residenza, rapporto con i nonni, con i fratelli 0 sorelle);

- messa a fuoco della relazione con i genitori, prima a

livello generale e poi a livello particolare con la madre e

con il padre;

- come i genitori sono stati sentiti vicini nell'affrontare i

momenti difficili durante I'infanzia;

- Ie prime separazioni dal proprio nucleo familiare;

- iI rapporto can altri adulti significativi;

- I'esperienza dei lutti;

- i cambiamenti nel rapporto can i genitori dall'infanzia ad

oggl;

- Ie relazioni di amicizia e iI rapporto con i gruppo dei pari.

LA RICERCA

200-·S0GGETTI: .

100 can una eta compresa tra i 12 e i 18

anni ( 50 maschi e 50 femmine )

100 can un'eta compresa tra i 19 e i 23 anni

( 50 maschi e 50 femmine )

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IL CLIMA FAMILIARE

( Dam. 1- 2 - 5 )

1) IL RICORDO DELLA FAMIGLIA

NELL'INFANZIA ;

2) IL RAPPORTO CON I GENITORI

NELL'INFANZIA (differenza tra i giovani

tra i 12 - 15 e quelli tra i 16 - 18 e i tardo

adolescenti tra i 19 - 23);

~5~)~QUALE---GE~JJ_QBEE-RAENT1TO PIU'VICINO ( madre)

IL RICaRDO DEI N NNI

( om. ' 1 - 2 ) .

--PAS S - A - 6 6 1 - e - - - - B A i : : CA-F AMI G L IA PAT R IA R CA L E

A QUELLE NUCLEARE

I NONN I COME FIGURE ADUL TE PIU'

SIGNIFICATIVE

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IL RAPPORTO CON LA MADRE

( Domg 3 )

LO SVILUPPO DELL'IDENTITA'

IDEALIZZAZIONE E DE-IDEALIZZAZIONE.~

IL RAPPORTO CON IL PADRE.~,~ c (Dam. 4 )

- Pad-retraghettatoreche consB11te~alfiqlio

di disidentificarsi dalla fantasia di rapporto

fusionale con la madre;- Padre normativo: nella fusionalita

illusoria con la madre il padre e un

elemento di realta che limita I'onnipotenza

del figlio e che I'aiuta a dirigere Ie sue

richieste pulsionali verso il mondo esterno.

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MOVIMENTO EMANCIPATORIO VERSO

L'ESTERNO COME SPINTA SPONTANEA

AD USCIRE DALLA SIMBIOSI

ATTRAVERSO:

- Ambito epistemofilico: vi convergono tutti i

bisogni legati alia conoscenza;

- Sessualita: necessita di trovare fonti di

gratificazione esterne alia famiglia.

LESEPARAZIONI

~-=, .~- _ ••····~··~~··(Dem'~'7t

l.a separazione dalla m-a-dreconsente 1 0

sviluppo dell'identita dell'adolescente.

La separazione e strettamente connessa

aile vicissitudini delle relazioni nella prima

infanzia.

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I LUTTI

( Oom.13)

- Lutto per la perdita degli investimenti

oggettuali dell'infanzia

- Lutto del corpo infantile

LUTTO 01 UN GENITORE

Affinche non sia un'esperienza traumatica

bisogna tener conto della fase di sviluppodel bambino e del sostegno che riceve

dagli adulti che 1 0 circondano.

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IL RUOlO DElL'ESPERIENZA E LE

ASPETTATIVE RIGUARDANTIIL FUTURO

( Dom, 6 - 8 -14 - 16 ..17 )

Sono importanti Ie esperienze passate

vissute con i genitori nell'infanzia perche

giocano un ruolo fondamentale nel porre

Ie basi per il loro futuro da adulti.

IL RAPPORTO CON I COETANEI

. ( Dom~20 .~21 _,..23 )

1 a) Gruppo-rormal-e: pefS8§u-e-ebi-etti-v+

specifici 0 determinati valori ( parrocchiali,

sportivi, politici ).1b) Gruppo informale ( piu frequente ): non

persegue obiettivi specifici se non quello di

condividere tempo e esperienze.

2) Amico del cuore: esclusivo e esclude Ie

aftre persone.