Tarzo Auditorium Banca Prealpi 22.11.2013 Avv. Stefano Campoccia

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Tarzo Auditorium Banca Prealpi 22.11.2013 Avv. Stefano Campoccia - Le azioni recuperatorie e risarcitorie della curatela fallimentare- Azioni contro amministratori sindaci e revisori di s. p.

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Tarzo Auditorium Banca Prealpi

22.11.2013Avv. Stefano Campoccia

- Le azioni recuperatorie e risarcitorie della curatela

fallimentare-

Azioni contro amministratori

sindaci e revisori di s. p. a.

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sunto dell’intervento sunto dell’intervento ———————————————————————

inquadramento generale dei tipi di azione di responsabilità previsti dall’Ordinamento: le azioni di cui all’art. 2393 c.c. art.2393 bis c.c. art. 2394 bis c.c. art. 2395 c.c. l’art.2407 c.c.. l’art. 15 d.lgs. 39/2010 ed il combinato disposto di cui agli artt.2394 bis c.c. e 146 l.f.

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Profili di responsabilità degli amministratori: atti distrattivi violazione di obblighi a contenuto generico

I doveri

i principi I Principi di adeguatezza, di ragionevolezza, di proporzionalità, di corretta

gestione Il principio ispiratore della cd. business judgement rule I principi di redazione delle scritture obbligatorie – il codice civile - i principi

contabili - le best practices violazione di obblighi a contenuto specifico

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Profili di responsabilità dei sindaci Profili di responsabilità del revisore Natura della responsabilità degli organi sociali:

la condotta Il nesso causale l’imputabilità Il danno

 

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la responsabilità degli organi socialela responsabilità degli organi sociale———————————————————————

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Il quadro normativo di riferimento

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inquadramento delle azioni previste inquadramento delle azioni previste dall’Ordinamentodall’Ordinamentol’ art. 2392 c.c.l’ art. 2392 c.c.

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Art. 2392 c.c. l’azione sociale di responsabilitàDovere imposto agli amministratori

«Diligenza imposta dalla natura dell’incarico e dalle specifiche competenze»

Esclusione della responsabilità ex art. 1710 I° comma c.c.

Limiti della responsabilità ex art. 2392 c.c. per gli organi deleganti

Primo comma - > Responsabilità solidale salvo attribuzioni proprie del comitato esecutivo o funzioni in concreto attribuite ad uno o più amministratori

Secondo comma -> Responsabilità estesa ai consiglieri deleganti in caso di conoscenza di fatti pregiudizievoli e mancata attivazione

Terzo comma -> manifestazione tempestiva del dissenso e comunicazione al collegio sindacale

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inquadramento delle azioni previste inquadramento delle azioni previste dall’Ordinamentodall’Ordinamentol’ art. 2393 c.c. - l’azione sociale - l’ art. 2393 c.c. - l’azione sociale - presupposti – decadenza - conseguenze – presupposti – decadenza - conseguenze – rinuncia e transazione - rinuncia e transazione - - -- Art. 2393 c.c.

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Art. 2393 c.c. presupposti dell’azione sociale di responsabilità-(I comma) Deliberazione dell’assemblea

-(II comma) Eccezione: deliberazione in sede di approvazione del bilancio

-(III comma) Legittimazione del collegio sindacale

-(IV comma) decadenza dall’azione

-(V comma) Revoca dell’incarico

-(VI comma) rinuncia e transazione

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inquadramento delle azioni previste inquadramento delle azioni previste dall’Ordinamentodall’Ordinamentol’ art. 2393 bis c.c. – l’azione esercitata dai l’ art. 2393 bis c.c. – l’azione esercitata dai socisoci

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Art. 2393 bis c.c.

(I comma)Condizione di procedibilità esercizio da parte di soci rappresentanti un quinto del c.s.

(III comma)

Contraddittorio esteso società e presidente coll. Sind.

(IV comma)

Legittimazione attiva nomina del rappresentante comune

(V comma)

Effetti dell’azione rimborso a favore della società

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inquadramento delle azioni previste inquadramento delle azioni previste dall’Ordinamentodall’Ordinamentol’ art. 2394 c.c.- l’azione dei creditori socialil’ art. 2394 c.c.- l’azione dei creditori sociali

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Art. 2394 c.c. l’azione dei creditori sociali

Condizione per l’esercizio dell’azione

Insufficienza patrimoniale al soddisfacimento dei crediti sociali

Caratteristiche dell’azione

•Natura extracontrattuale della responsabilità •Onere della prova dell’attore esteso alla sussistenza del dolo o della colpa

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inquadramento delle azioni previste inquadramento delle azioni previste dall’Ordinamentodall’Ordinamentol’ art. 2395 c.c. – l’azione individuale del l’ art. 2395 c.c. – l’azione individuale del socio o dei terzisocio o dei terzi

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Art. 2395 c.c. l’azione individuale dei soci o dei terziazione a carattere residuale

Legittimati i (soci o terzi) danneggiati – in via diretta - da atti colposi o dolosi degli amministratori

Caratteristiche dell’azione

•Responsabilità extracontrattuale •Onere della prova esteso alla sussistenza del dolo o colpa grave•Onore della prova della sussistenza dell’interesse da parte del terzo•Prescrizione limitata a cinque anni dal compimento dell’atto censurato (e non dalla conoscenza della conseguenza dannosa)

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inquadramento delle azioni previste inquadramento delle azioni previste dall’Ordinamentodall’Ordinamentol’ art. 2407 c.c. – l’azione di responsabilità ai l’ art. 2407 c.c. – l’azione di responsabilità ai sindacisindaci

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Art. 2407 c.c. responsabilità solidale cogli amministratori per fatti od omissioni

Quando il danno non si sarebbe prodotto se essi avessero vigilato in conformità agli obblighi della loro carica

La responsabilità esclusiva la responsabilità concorrente

Violazione degli obblighi di verità inadempimento ai doveri delle attestazioni di controllo

Estensione della legittimazione passiva al sindaco

azioni di cui agli artt.2393, 2393 bis, 2394, 2394 bis 2395

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inquadramento delle azioni previste inquadramento delle azioni previste dall’Ordinamentodall’Ordinamentol’ art. 2407 c.c. – l’azione di responsabilità ai l’ art. 2407 c.c. – l’azione di responsabilità ai sindacisindaci

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L’art. 2403 c.c.: doveri di vigilanza dell’organo di controllo:sull’osservanza della legge e dello statutosul rispetto dei principi di corretta amministrazionesull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile e sul suo concreto funzionamentoin sede di redazione della relazione accompagnatoria: fare osservazioni e proposte in ordine al bilancio e alla sua approvazione con particolare riguardo all’eventuale esercizio di deroghe ai principi di redazione o criteri di valutazione (cfr. art 2429 c.c.)

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inquadramento delle azioni previste inquadramento delle azioni previste dall’Ordinamentodall’Ordinamentol’ art. 2407 c.c. – l’azione di responsabilità ai l’ art. 2407 c.c. – l’azione di responsabilità ai sindacisindaci

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I poteri nell’esercizio dell’attività di vigilanza:Potere di chiedere informazioni agli amministratori sull’andamento della gestione o di affari determinati anche con riferimento a società controllatePotere di scambiare informazioni con i corrispondenti organi delle società controllate sui sistemi di gestione e controllo e sull’andamento dell’attività socialePotere di convocazione dell’assemblea in presenza di fatti di rilevante gravità (2406 c.c.)Potere di denuncia al tribunale (2409 c.c.)Potere di esercitare l’az. resp. sociale (2393 c.III)

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inquadramento delle azioni previste inquadramento delle azioni previste dall’Ordinamentodall’Ordinamentol’ art. 2407 c.c. – l’azione di responsabilità ai l’ art. 2407 c.c. – l’azione di responsabilità ai sindacisindaci

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Omesso esercizio di un potere dell’organo di controllo

Inadempimento ad un obbligo di controllo

Violazione della clausola generale di diligenza

Responsabilità concorrente da omesso controllo

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l’ art. 2407 c.c. – l’azione di responsabilità ai l’ art. 2407 c.c. – l’azione di responsabilità ai sindaci sindaci

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L’organo di controllo per ritenersi esente da responsabilità

deve:

«Comportarsi come un avveduto controllore ed applicare, laddove manchino disposizioni di legge, le norme di comportamento proprie della professione svolta in relazione alle funzioni concretamente esercitate così come emanate dagli ordini professionali» (Trib. Milano n. 11586/2011)

PRINCIPIO:

Il ruolo delle norme di comportamento, delle best practices, o dei protocolli emanati da Autorità sovraordinate (consob, banca d’Italia, I.S.V.A.P. ...) o da Enti esponenziali (Confindustria, A.B.I.) agiscono in caso di puntuale applicazione come esimente od attenuante delle conseguenze dannose della condotta dell’organo di controllo

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ambito della responsabilità del sindacoambito della responsabilità del sindaco———————————————————————

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per la sussistenza

della responsabilità del sindaco

debbono concorrere:

Inadempimento dell’amministratore (per la responsabilità esclusiva e indiretta) Danno derivato dall’inadempimento Inadempimento dei sindaci (violazione dei doveri imposti dalla legge o dai principi, da regolamenti (Norme di comportamento 2010) e dalle best practices applicabili nell’adempimento del loro dovere)Nesso di causalità tra condotta del sindaco e danno

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inquadramento delle azioni previste inquadramento delle azioni previste dall’Ordinamentodall’Ordinamentol’ art. 15 d. lgs 39/2010 – l’azione di l’ art. 15 d. lgs 39/2010 – l’azione di responsabilità ai revisoriresponsabilità ai revisori

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Art. 15 d.lgs. N.39/10 - responsabilità solidale cogli amministratori per danni derivanti da inadempimento agli obblighi imposti

Nei rapporti interni tra condebitori solidali rispondono nei limiti del proprio contributo effettivo al danno cagionato

Art. 2409 ter c.c.

Funzioni di controllo del revisore legale dei contiVerifica con cadenza trimestrale nel corso dell’esercizio la regolare tenuta della contabilità e la corretta rilevazione contabile dei fatti di gestione

Verifica la corrispondenza delle poste del bilancio alle risultanze contabili

Esprime giudizio sul bilancio con apposita relazione

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la responsabilità ex art. 2394 bis e art. 146 la responsabilità ex art. 2394 bis e art. 146 l.f. l.f. ———————————————————————

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Art. 2394 bis c.c.

«in caso di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione straordinaria le azioni di responsabilità previste dai precedenti articoli spettano al curatore del fallimento, al commissario liquidatore e al commissario straordinario»

Art. 146 II comma l. f.«sono esercitate dal curatore previa autorizzazione del giudice delegato, sentito il comitato dei creditori:

a) le azioni di responsabilità contro amministratori, i componenti degli organi di controllo, i direttori generali e i liquidatori»

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la responsabilità ex art. 2394 bis e art. 146 la responsabilità ex art. 2394 bis e art. 146 l.f. - continual.f. - continua———————————————————————

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La traslazione della titolarità dell’azione di responsabilità:

l’art. 100 c.p.c. l’interesse ad agire

Art. 31 L.F. rappresentanza legale della società e legittimazione processuale del curatore

Richiesta di esercizio dell’azione: allegazione del fumus boni iuris al Giudice

(1° condizione di procedibilità) decreto di autorizzazione del giudice delegato

(2° condizione di procedibilità) parere del comitato dei creditori (art.146.6c)

 

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la responsabilità ex art. 146 l.f. la responsabilità ex art. 146 l.f. funzione e responsabilità del comitato dei funzione e responsabilità del comitato dei creditori creditori ———————————————————————

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La funzione del comitato dei creditori: l’art. 41 l.f.:

Art.41 I comma«Il comitato dei creditori vigila sull’operato del curatore, ne autorizza gli atti ed esprime pareri (ndr. cfr. art. 146 l.f.) nei casi previsti dalla legge, ovvero su richiesta del tribunale o del giudice delegato, succintamente motivando le proprie deliberazioni»

Art. 41 VII comma«ai componenti del comitato dei creditori si applica, in quanto compatibile, l’art. 2407 primo e terzo comma del codice civile»

Art.41 VIII comma«l’azione di responsabilità può essere proposta dal curatore durante lo svolgimento della procedura»

Condizioni di procedibilità e presupposto per l’esercizio dell’azione:

a)Decreto di autorizzazione del giudice delegato

b)Parere del comitato dei creditori

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natura dell’azione di responsabilità ex artt. natura dell’azione di responsabilità ex artt. 2394 bis c.c. e 146 l.f. 2394 bis c.c. e 146 l.f. ———————————————————————

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principio di unitarietà e inscindibilità derivante dal dettato normativo «le azioni di responsabilità previste dai precedenti articoli spettano al curatore del fallimento» (Cass. 1375/2000; Trib. Milano n. 1116/07 «per effetto del fallimento le fattispecie di azioni di responsabilità degli amministratori di cui agli artt. 2392 e 2394 c.c. confluiscono in un’unica azione dal carattere unitario ed inscindibile all’esercizio della quale è legittimato in via esclusiva il curatore del fallimento che può, conseguentemente, formulare istanze risarcitorie verso gli amministratori tanto con riferimento ai presupposti della responsabilità (contrattuale) di questi verso la società (art.2392) quanto a quelli della responsabilità (extracontrattuale) verso i creditori sociali (art.2394)»)

cessazione ope legis della titolarità dell’azione dei legittimati attivi ex art. 2393, art. 2393 bis, art. 2394 e art. 2395 c.c.

 

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la responsabilità degli organi sociali nelle la responsabilità degli organi sociali nelle procedure concorsuali - esclusione: il procedure concorsuali - esclusione: il concordato preventivo concordato preventivo ———————————————————————

———————————————————————Il combinato disposto degli Artt. 2394 bis c.c. e 146 II comma l. f. non estende la propria applicabilità al concordato preventivo

strumenti residui per le società ricorrenti alla concorsuale minore

Azione sociale promossa su impulso dell’assemblea dei soci Azione di responsabilità promossa dal collegio sindacaleAzione di responsabilità promossa dai soci, dai terzi o dal creditore

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Natura della responsabilità degli organi Natura della responsabilità degli organi socialisociali———————————————————————

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Esame sistematico della responsabilità degli organi sociali

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Natura della responsabilità degli organi Natura della responsabilità degli organi socialisociali———————————————————————

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I pilastri della riforma del d.lgs. 06/03

L’informazione come perno centrale dell’impianto normativo con riferimento alla governance della società con l’obiettivo di rendere tracciabile l’attività dell’organo di gestioneDifferenziazione nell’ambito dell’organo di gestione tra i poteri/doveri degli organi delegati e quelli riservati agli organi deleganti Dotazione di speciali poteri/doveri all’organo di gestione per garantire strumenti adeguati all’adempimento del proprio dovere Strumenti idonei all’attenuazione della dipendenza o sudditanza dal socio di controllo a favore dell’organo di gestione Rafforzamento poteri gestorii all’organo di gestione con esclusione di poteri gestorii riservati all’assemblea

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Natura della responsabilità degli organi Natura della responsabilità degli organi sociali sociali l’analisi dell’evoluzione del quadro l’analisi dell’evoluzione del quadro normativonormativo———————————————————————————————————————————L’art. 2392 c.c. novellato con il d.lgs. 06/03 sancisce

il ruolo centrale nel sistema di governo societario della

informazione

come canone primario di valutazione della

diligenza

adottata dall’organo di gestione nell’adempimento dei propri compiti

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Natura della responsabilità degli organi Natura della responsabilità degli organi sociali sociali l’analisi dell’evoluzione del quadro l’analisi dell’evoluzione del quadro normativonormativo———————————————————————————————————————————

L’art. 2392 c.c. novellato con il d.lgs. 06/03 si caratterizza per

il rafforzamento del dovere di diligenza

disciplina previgente

responsabilità per omessa diligenza del buon padre di famiglia nel compimento del mandato (artt. 1176 I comma e 1710 I comma c.c.)

disciplina attuale

la responsabilità del novellato art .2392 c.c. si configura con la violazione dei doveri imposti dalla legge e dallo statuto con violazione del dovere di diligenza «qualificata» richiesta:-dalla natura dell’incarico e-dalle specifiche competenze

Applicabilità dell’art.1176 II comma e 1710 II comma c.c.

il canone della «diligenza qualificata»

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Natura della responsabilità degli organi Natura della responsabilità degli organi socialisociali———————————————————————

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Prime osservazioniIl quadro che deriva dalla lettura del novellato 2392 c.c. pare evidenziare due elementi qualificanti la diligenza che divengono requisiti concorrenti utili all’esecuzione della prognosi di potenziali profili di responsabilità del componente dell’organo sociale: uno oggettivo ed uno soggettivoIl requisito oggettivo di indagine prognostica

L’indagine del grado di complessità dell’incarico impone un’assunzione di responsabilità ex ante del «candidato» nell’accettazione la carica di amministratore di società di capitaliIl requisito soggettivo di indagine prognostica

La valutazione della congruità delle competenze professionali ai fini dell’adempimento dell’attività richiesta

LA CARENZA DEI REQUISITI

INCIDE NEL GIUDIZIO SUL GRADO DI DILIGENZA

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Natura della responsabilità degli organi Natura della responsabilità degli organi sociali sociali l’analisi dell’evoluzione del quadro l’analisi dell’evoluzione del quadro normativonormativo———————————————————————————————————————————L’Ordinamento nella normativa speciale riservate alle cd. società di

interesse pubblico conferma l’esigenza di professionalizzare l’organo di gestione delle società per rendere l’esecuzione dell’incarico

compatibile alla sua complessità

Esempi:requisito di professionalità ed onorabilità per gli amministratori di Banche e società quotate Obbligo di valutazione della sussistenza dei requisiti di professionalità e onorabilità dell’amministratore in sede di cooptazione o nominaDivieto di cumulo di caricheDivieto del cd. interlocking

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Natura della responsabilità degli organi Natura della responsabilità degli organi socialisociali———————————————————————

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La violazione dei doveri previsti dalla legge o dallo statuto come inadempimento dell’amministratore

L’inadempimento dei doveri dell’amministratore come elemento genetico della patologia

nel rapporto tra l’amministratore e la società e i terzi

L’inadempimento come fonte di responsabilità contrattuale o extracontrattuale?

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Natura della responsabilità degli organi Natura della responsabilità degli organi socialisociali———————————————————————

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Teoria della responsabilità contrattuale

il rapporto che lega l’amministratore alla società per il tramite dell’assemblea è un rapporto contrattuale che si instaura con l’accettazione della carica di amministratore ed è assimilabile al mandato

Teoria della rappresentanza organica

il rapporto tra l’amministratore e la società costituisce fonte di responsabilità contrattuale che si fonda sull’originalità e l’autonomia dei poteri dell’amministratore (Franzoni)

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Natura della responsabilità degli organi Natura della responsabilità degli organi socialisociali———————————————————————

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La responsabilità dell’amministratore può essere qualificata come contrattuale o extracontrattuale

Azione ex art. 2393 responsabilità contrattuale

Azione ex art. 2394

Azione ex art. 2395 responsabilità extracontrattuale

nella responsabilità contrattuale la colpa è presunta

nella responsabilità extracontrattuale la colpa va provata

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la responsabilità degli organi socialila responsabilità degli organi sociali———————————————————————

———————————————————————Per l’accertamento

della responsabilità dell’amministratore

va offerta:

La prova della condotta antigiuridica (violazione di legge o dello statuto)

La prova della conseguenza dannosa derivata dalla condotta antigiuridica

La prova del nesso di causalità tra condotta e danno

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la responsabilità degli organi socialila responsabilità degli organi sociali———————————————————————

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La condotta illecita

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classificazione sistematica della condotta classificazione sistematica della condotta illecitaillecita———————————————————————

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Page 35: Tarzo  Auditorium Banca Prealpi 22.11.2013 Avv. Stefano Campoccia

•classificazione sistematica della condotta classificazione sistematica della condotta illecitaillecita———————————————————————nella valutazione dell’operato dell’organo sociale ai fini della qualificazione della condotta rilevano

atti in sé dannosi alla società

violazioni della legge o dello statuto o di norme di comportamento derivate dalla legge violazioni di obblighi a contenuto generico o specifico

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classificazione sistematica degli obblighi classificazione sistematica degli obblighi imposti all’amministratore nella conduzione imposti all’amministratore nella conduzione socialesociale———————————————————————

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La condotta illecita come fonte di La condotta illecita come fonte di responsabilità ex art. 146 l.f. responsabilità ex art. 146 l.f. 1. il compimento di atti distrattivi1. il compimento di atti distrattivi———————————————————————

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La condotta illecita: il compimento di atti distrattivi

Gli atti distrattivi o la mala gestio rappresentano le fattispecie più semplici e ricorrenti nella prassi di contestazione della condotta illecita

Esempi:

mancato rinvenimento di cespiti o valori dall’inventario della società, dai libri contabili o dalle scritture contabili

sottrazione dolosa di beni o valori

sussistenza contabile di cassa fittiziamente iscritta per quadratura

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la condotta illecita come fonte di la condotta illecita come fonte di responsabilità ex art. 146 l.f. responsabilità ex art. 146 l.f. 2. La violazione di obblighi a contenuto 2. La violazione di obblighi a contenuto specificospecifico———————————————————————

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La condotta illecita come violazione di obblighi a contenuto specifico

Le categorie postulate dalla dottrina

norme poste a garanzia dell’integrità del capitale Norme poste a garanzia del corretto impiego del capitale Norme che attengono all’obbligo di fedeltà Norme che attengono alla documentazione delle operazioni

sociali Norme che attengono gli obblighi di esecuzione delle

deliberazioni dell’assemblea

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La condotta illecita come fonte di La condotta illecita come fonte di responsabilità ex art. 146 l.f. responsabilità ex art. 146 l.f. 2. La violazione di obblighi a contenuto 2. La violazione di obblighi a contenuto specificospecifico———————————————————————

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NORME POSTE A GARANZIA DELL’INTEGRITÀ DEL CAPITALE

Esempi

Art. 2331v c divieto di emissione di azioni prima dell’iscrizione al registro imprese

Art.2343 III c controllo della valutazione dei conferimenti entro 90 gg

Art. 2344 mora del sottoscrittore delle azioni e eventuale vendita delle stesse

Art. 2359 bis acquisto di azioni da società controllate

Art.2433 limiti alla distribuzione degli utili

Art.2445 riduzione del capitale sociale

Art. 2446 obblighi in caso di riduzione del capitale per perdite

Art. 2447 obblighi in caso di riduzione del capitale sociale sotto i limiti di legge

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la condotta illecita come fonte di la condotta illecita come fonte di responsabilità ex art. 146 l.f. responsabilità ex art. 146 l.f. 2. La violazione di obblighi a contenuto 2. La violazione di obblighi a contenuto specificospecifico———————————————————————

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NORME POSTE A GARANZIA DEL CORRETTO IMPIEGO DEL CAPITALE

Esempi

Artt. 2361 divieto di acquisto di partecipazioni comportante

sostanziale modifica dell’oggetto sociale

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La condotta illecita come fonte di La condotta illecita come fonte di responsabilità ex art. 146 l.f. responsabilità ex art. 146 l.f. 2. La violazione di obblighi a contenuto 2. La violazione di obblighi a contenuto specificospecifico———————————————————————

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NORME CHE ATTENGONO ALL’OBBLIGO DI FEDELTÀ

Esempi

Art. 2390 divieto di concorrenza

Art. 2391 conflitto di interessi

Art. 2621 false comunicazioni sociali

Art. 2622 false comunicazioni sociali in danno alla società

Art. 2628 divieto di operazioni sulle azioni

Art. 2630 omessa denuncia o deposito

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La condotta illecita come fonte di La condotta illecita come fonte di responsabilità ex art. 146 l.f. responsabilità ex art. 146 l.f. 3. La violazione di obblighi a contenuto 3. La violazione di obblighi a contenuto genericogenerico———————————————————————

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La condotta illecita come violazione di obblighi a contenuto generico Il Dovere di diligenza (art. 2392) Il Dovere di vigilanza Il dovere di compiere le operazioni necessarie per il conseguimento dell’oggetto

sociale(2380 bis I c.) Dovere di valutazione dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo

e contabile (2381 3c.) Il dovere di valutazione del corretto andamento degli affari (2381 3c.) l’agire informato (2381 u.c.) Il divieto di porre in essere operazioni in conflitto di interessi (2391)

i principi (la dottrina li considera corollari del dovere di diligenza) I principi di ragionevolezza e di proporzionalità Il principio ispiratore della cd. business judgement rule Le regole ed i principi di redazione delle scritture obbligatorie – il codice civile - i

principi contabili - le best practices

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La condotta illecita come fonte di La condotta illecita come fonte di responsabilità ex art. 146 l.f. responsabilità ex art. 146 l.f. 3. La violazione di obblighi a contenuto 3. La violazione di obblighi a contenuto generico generico ———————————————————————

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L’art. 2.1 lett. b) della legge delega 03/10/01 («delega al governo per la riforma del diritto societario») elenca tra i principi ispiratori della riforma la «definizione con chiarezza e precisione i compiti e le responsabilità degli organi sociali»

Il d.lgs. n. 06 del 2003 attua il principio ispiratore prevedendo:

1.Una disciplina puntuale della differenziazione tra doveri dell’organo delegante e doveri dell’organo delegato

2.Precise norme relative ai diritti/doveri di informazione

3.La qualificazione della diligenza richiesta agli amministratori

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1. rapporto tra organi delegati e deleganti 1. rapporto tra organi delegati e deleganti l’art. 2381 c.c.l’art. 2381 c.c.——————————————————————— e———————————————————————Ridefinizione dogmatica del rapporto tra consiglieri di amministrazione «Salvo diverse previsioni dello statuto, il presidente convoca il consiglio di amministrazione, ne fissa l’ordine del giorno, ne coordina i lavori e provvede affinché adeguate informazioni sulle materie iscritte all’ordine del giorno vengano fornite a tutti i consiglieri. (omissis)

Sulla base delle informazioni ricevute valuta l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della società; quando elaborati, esamina i piani strategici, industriali e finanziari degli organi delegati, il generale andamento della gestione. (omissis)

Gli organi delegati curano che l’assetto organizzativo, amministrativo e contabile sia adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa e riferiscono al consiglio di amministrazione e al collegio sindacale, con periodicità fissata dall’ statuto e in ogni caso almeno ogni sei mesi, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per le dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società e dalle sue controllate.

Gli amministratori sono tenuti ad agire in modo informato; ciascun amministratore può chiedere agli organi delegati che in consiglio siano fornite informazioni relative alla gestione.

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1. la centralità del diritto/dovere 1. la centralità del diritto/dovere all’informazioneall’informazione——————————————————————— e———————————————————————

Sistema di

vigilanza

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2. rapporto tra organi delegati e deleganti2. rapporto tra organi delegati e deleganti——————————————————————— e———————————————————————

Flusso informativo nel governo della società

Obblighi informativi:dell’a.d./Comitato esecutivo:

del consiglio di amministrazione

del collegio sindacale

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la riforma introdotta con il d.lgs. N.6/03la riforma introdotta con il d.lgs. N.6/031. RAPPORTO TRA ORGANI DELEGATI E 1. RAPPORTO TRA ORGANI DELEGATI E DELEGANTIDELEGANTI———————————————————————

Il diritto/dovere all’informazione

dell’organo delegante

Dovere di vigilanza

adempimenti degli organi deleganti e di controllo

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Il sistema di controlli interni – la vigilanza Il sistema di controlli interni – la vigilanza dell’organo delegantedell’organo delegante——————————————————————— ———————————————————————

Il rapporto tra informazione e vigilanza previste dalla legge a carico degli amministratori deleganti

(art. 2381 u.c.) Il dovere di agire informato Il diritto/dovere di chiedere senza limiti in consiglio di

amministrazione informazioni relative alla gestione sociale

L’attività di vigilanza dell’organo delegante va inserita nel quadro del sistema di controlli interni

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4. la cd. compliance integrata –il sistema di 4. la cd. compliance integrata –il sistema di controllicontrolli——————————————————————— e——————————————————————— gli organi di controllo previsti dal Codice Civile

o Il collegio sindacaleo Il revisore legale

evoluzione del sistema di controlli interni nella normativa speciale

o L’organismo di vigilanza ex d.lgs. n. 231/2001o il codice di autodisciplina Consob 2011 e le norme di Vigilanza B.

d’I.) il comitato di controllo e rischi *o Il d. lgs. n.39/2010 : Il comitato per il controllo interno e la

revisione *o Il comitato remunerazione e il comitato per operazioni tra parti

correlate* Organi previsti solo per società di interesse pubblico (Banche e società emittenti valori quotati)

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Il sistema di controlli interni – il Collegio Il sistema di controlli interni – il Collegio SindacaleSindacale——————————————————————— e———————————————————————Funzioni di vigilanza previste

dalla legge (art. 2403)

sull’osservanza della legge e dello statutosul rispetto dei principi di corretta amministrazione (soprattutto) sulla adeguatezza del sistema organizzativo, amministrativo e contabile della società

Funzioni attribuibili dalla società

Controllo contabile ex art. 2409 bis c.c.

Funzioni di organismo di vigilanza d.lgs.231/01 (introdotto con la legge n.12/11 )

Funzioni di comitato per il controllo e la revisione (introdotto con d.lgs.n.39/2010 art. 19)

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Il sistema di controlli interni – il revisore Il sistema di controlli interni – il revisore legale dei contilegale dei conti——————————————————————— e———————————————————————Funzioni di vigilanza del revisore

(art. 14.1 d.lgs. 39/2010)

Esprime con una relazione annuale un giudizio sul bilancio d’esercizio e consolidatoVerifica nel corso dell’esercizio la regolare tenuta della contabilità sociale e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nella contabilità sociale

Canoni di diligenza

Osservanza dei Principi di revisione ex dir. CE 2006/43 art. 26.1 e 26.2

Dovere di consultazione del precedente revisore (art. 9 d.lgs.39/10)

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Il sistema di controlli interni – l’organismo di Il sistema di controlli interni – l’organismo di vigilanza 231vigilanza 231——————————————————————— e———————————————————————Le innovazioni del decreto 231/01

Disposizioni relative alla responsabilità amministrativa degli enti

Esimente dalla responsabilità amministrativa ove l’enteIstituisca l’Organismo di Vigilanza (Art.6.1 a) Stabilisca regole di funzioni di vigilanza sul funzionamento ed osservanza dei modelli organizzativi (il codice etico ed il modello organizzativo) (Art.6.1 b) Abbia effettivamente esercitato adeguate attività di Vigilanza sul funzionamento e l’osservanza dei modelli organizzativi (Art.6.1 d)

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Il sistema di controlli interni – l’organismo di Il sistema di controlli interni – l’organismo di vigilanza 231vigilanza 231——————————————————————— e———————————————————————

Funzioni di vigilanza

Sul funzionamento dei modelli di organizzazione e gestione

Sulle esigenze di aggiornamento

Modalità:

(i) analisi, vigilanza e controllo

(ii) aggiornamento modello

Flussi informativi con il collegio sindacale

Il collegio sindacale acquisisce informazioni adeguate sull’attività del OdV*

Definizione tra OdV e Collegio di un programma di scambio di informazioni*

* (cfr.: linee guida per l’organismo di vigilanza e per il coordinamento con il Collegio Sindacale emanato dall’IRDCEC maggio 2013 e Norme di comportamento per il Collegio Sindacale)

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Il sistema di controlli interni – il comitato Il sistema di controlli interni – il comitato controllo e rischi controllo e rischi ——————————————————————— e———————————————————————Il codice di autodisciplina emanato nel 2006 (e

modificato nel 2011) dalla CONSOB

per le società quotatedefinizione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi aziendaleVigilanza mediante adozione dei modelli esistenti e delle best practicesCoinvolgimento organico di tutti gli organi sociali e le funzioni aziendali

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Il sistema di controlli interni – il comitato di Il sistema di controlli interni – il comitato di controllo e rischicontrollo e rischi——————————————————————— e———————————————————————

Funzioni di vigilanza

Identificazione e monitoraggio dei rischi aziendali,

Monitoraggio dei processi organizzativi e di gestione rispetto a protocolli o policy aziendali mappate ispirate alle best practices

Valuta la corretta applicazione dei principi contabili e l’adeguatezza della struttura organizzativa, amministrativa e contabile

Supporta l’organo di gestione nelle decisioni consapevoli

Flussi informativi con gli altri organi sociali

Il CCR acquisisce informazioni adeguate dalle funzioni aziendali e riferisce al consiglio e al collegio sindacale

Valuta la funzione di internal audit; riceve ed esamina le relazioni periodiche delle funzioni aziendali

Definizione tra CCR, OdV e Collegio Sindacale di un programma di scambio di informazioni

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Il sistema di controlli interni – gli obblighi di Il sistema di controlli interni – gli obblighi di informativa informativa ——————————————————————— e———————————————————————Organi di controllo

Collegio sindacale Revisore legale dei conti Organismo di Vigilanza Comitato di Controllo e

Rischi Internal auditing

Destinatari dell’informativa

Consiglio di amministrazione

Soci (art. 2406)

Tribunale (art. 2409)

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Il sistema di controlli interni integrato – i Il sistema di controlli interni integrato – i flussi informativiflussi informativi——————————————————————— e———————————————————————

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Effetti sulla responsabilità della mancata Effetti sulla responsabilità della mancata informazione informazione ———————————————————————Completa informazione da parte degli organi delegati o di controllo

Assenza, incompleta o non veritiera informazione da parte degli organi delegati o di controllo

Sussistenza di responsabilità dell’organo delegante

Insussistenza di responsabilità dell’organo delegante

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il danno e la sua quantificazioneil danno e la sua quantificazione———————————————————————

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La conseguenza dannosa, il danno e la sua quantificazione

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la conseguenza dannosala conseguenza dannosa———————————————————————

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Il danno risarcibileIl risarcimento del danno consegue ad un inadempimento dell’amministratore ai precetti previsti dalla legge o dallo statutoNella valutazione della responsabilità dell’organo socialesi estende il disposto di cui all’art. 1218 c.c.(responsabilità del debitore)La colpa pertanto si presume salvo prova della sua insussistenza o di aver fatto quanto possibile per adempiere l’obbligazioneIl risarcimento del danno in subjecta materia si riconduce ai limiti di cui all’art. 1223 c.c. ossia a quel che sia accertato come conseguenza diretta ed immediata e con esclusione dei profili di cui

(i) all’art. 1225 c.c. ossia a quel che poteva prevedersi nel tempo in cui è sorta l’obbligazione

(ii) all’art. 1227 c.c. ossia a quello che si sarebbe potuto evitare usando la diligenza ordinaria

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Limiti alla sindacabilità alla condotta degli Limiti alla sindacabilità alla condotta degli organi sociali organi sociali ———————————————————————

«Presupposti commerciali» dell’istituto

La trasmissione dell’evento sportivo (1954): la genesi del diritto televisivo

L’ingresso delle televisioni locali (la sent. Corte Cost. 202/1976)

L’irruzione delle televisioni private «commerciali» nel mercato (la Legge Mammì n. 223/90) – la «diretta dell’evento sportivo»

La concorrenza su piattaforma e su prodotto

La concorrenza e i primi provvedimenti legislativi a tutela del mercato – le aperture della Commissione Europea

Profili di diritto comparativo (gli esempi U.E.F.A. (2003) - Bundersliga (2004) – Premier League (2006)

I limiti della contrattazione individuale nel mercato interno

La legge Melandri – la grande rivoluzione

La business judgement rule

Sussistenza dell’elemento soggettivo nell’illecito

Insindacabilità dell’operato dell’amministrazione nelle scelte aziendali

Sussistenza di colpa e di responsabilità dell’amministratore

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la quantificazione del dannola quantificazione del danno———————————————————————

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la teoria del deficit patrimoniale

il danno risarcibile coincide con l’eccedenza tra il passivo e l’attivo della società fallita

CriticheIn violazione all’art. 1218 c.c. disapplica le norme relative all’individuazione del danno, del nesso di causalità e di onere della provaIn violazione dell’art. 1223 c.c. non consente una corretta quantificazione del danno

Utilizzabilità residua post d.lgs.6/03Mancanza o totale inattendibilità delle scritture contabili obbligatorieSistematicità e reiterazione dei fatti distrattivi comporta l’impossibilità di misurare il valore degli attivi

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La quantificazione del dannoLa quantificazione del danno——————————————————————————————————————————————

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la teoria della differenza dei netti patrimoniali

il danno risarcibile si ricava dalla comparazione tra la situazione patrimoniale nel momento in cui si è verificata la causa di scioglimento e la situazione patrimoniale al momento del fallimento

Meccanica applicativaDefinizione della data in cui il capitale sociale è sceso sotto il minimoRedazione della situazione patrimoniale alla data Redazione della situazione patrimoniale alla data di fallimentoCalcolo delle differenze patrimoniali

Critiche della giurisprudenzaCass. 17033/2008 violazione del principio dell’imputabilità del danno e non tutto il danno può sempre essere imputabile

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l’assolvimento dell’onere della proval’assolvimento dell’onere della prova———————————————————————

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La consulenza cd. esplorativa quale limite all’ammissibilità della consulenza tecnica (rif. Artt. 191 ss. C.p.c.).

La consulenza per essere funzionale all’accertamento del quantum debeatur dovrà occuparsi:di risalire al momento della perdita del capitale sociale e redigere la relativa situazione patrimonialedi rettificare le poste giustificate dalla (inveritiera) rappresentazione della sussistenza dei presupposti di continuità aziendaledi effettuare la comparazione della situazione così rettificata con la situazione patrimoniale alla data di fallimentodi elidere dall’importo quei costi sostenuti che comunque sarebbero stati sostenuti anche in caso di pronta messa in liquidazionedi ricostruire pro tempore rata il danno causato dai singoli amministratori succedutisi ai fini della relativa imputazione

.

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Natura della responsabilità degli organi Natura della responsabilità degli organi socialisociali———————————————————————

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La transazione del diritto al risarcimento con gli organi sociali

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la transazione del diritto al risarcimento del la transazione del diritto al risarcimento del danno da illecito dell’organo sociale – la danno da illecito dell’organo sociale – la giurisprudenzagiurisprudenza———————————————————————

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La cassazione Sent. Sez. Unite n. 30174 del 30/12/11Sent. I sez. n. 7907 del 18/05/12Sent. I sez. n. 24362 del 29/10/13

I principi stabiliti dalle Sezioni Unite:Litisconsorzio facoltativo tra organi sociali convenuti nel giudizio di accertamento del danno ex art. 2392 e 2407 c.c. e 146 L.F.La definizione transattiva sulla quota di uno o più convenuti non incide sul diritto al risarcimento e sulla relativa azione nei confronti dei restanti convenuti non aderenti o beneficiari della transazioneEstensione erga omnes dell’effetto estintivo del vincolo di solidarietà passiva tra condebitoriRiduzione del quantum debeatur per l’effetto della transazione sugli altri convenutiAll’esito dell’accertamento definitivo del quantum debeatur frazionato tra convenuti: riduzione del debito residuo a carico dei convenuti superstiti in misura pari alla quota di chi ha transatto