Prealpi Sport ottobre 2008

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Sped. posta prioritaria - Iscr. al n. 556 del Reg. Stampa del Trib. di Tv - Anno XXV n. 9 ottobre 2008 - Dir. resp.: Alessandro Russo-Russner editrice Russner s.a.s. - Stampa TIPSE - Vittorio Veneto - Dir. e red.: via Canova 68/66 - Vittorio Veneto

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E’ davvero troppo presto per poter non solo trinciare dei giudizi, ma anche per abbozzare qualche indicazione valida. Comunque proviamoci…

2.a Divisione (ex SERIE C2)La partenza del Südtirol/Alto Adige non è sembrata affatto convincente, anzi forse è già il caso di correre ai ripari.

Serie DLe prime avvisaglie inducono ad avere particolare ottimismo nei confronti delle squadre pordenonesi. Infatti, Sacilese, Tamai di Brugnera e la matricola Pordenone hanno già fatto sentire la propria voce. Delle altre è ancora presto per giudicare, ad esempio il Belluno e la Sanvitese paiono altalenanti. La matricola Bolzano è partita con passo incerto.

EccellenzaVeneto. La matricola Cordignano e la Liventina Gorghense hanno avuto lo start migliore. Delle altre è ancora troppo presto per parlarne.Friuli Venezia Giulia. Sintomi di voglia di immediato ritorno in serie D per il Sarone anche se ha recentemente subito una sconfi tta. Avviamento diffi coltoso per il Fontanafredda.

PromozioneVeneto. Opitergina e Vittorio SM Colle, dal forte attacco, danno l’impressione migliore al momento di scrivere. Appare di pasta buona anche la matricola Cappella. Ceggia e Mareno di Piave si sono avviate con passo lento.Friuli Venezia Giulia. Union 91 e Fagagna sono partite con il piede giusto; la Pro Aviano ha avuto le prime partite con esito avverso.

1.a categoria Veneto. Gir. H. Nervesa al via con passo pesante. Tutto da decifrare il resto anche se sulla carta è molto quotata la squadra feltrina del Ripa Fenadora, nata da una fusione. Inizio poco convincente per Sedico e Sx Piave di Mel e Trichiana. Gir. G. Jesolo svettante, Cessalto in diffi coltà.Friuli Venezia Giulia. Convincenti le prime note per l’U.Pasiano nel girone B, mentre è da decifrare nel girone A dove però il Polcenigo non ha ancora brillato.

2.a categoriaVeneto. Gir. R. Qui è un guazzabuglio. Qualche acuto lo hanno lanciato Cadore, Vazzolese, Santa Lucia, Limana e Vittsangiacomo (speciale da pag. 12). Gir. Q. Anche qui non s’è vista ancora l’ammazzacampionato. Farra di Soligo e Tegorzo si sono ben mosse dopo le prime giornate. Perplessità sull’avvio del Lentiai. Gir. P. Salvarosa, Casale e Paese tra le iniziali protagoniste. Gir. O. Don Bosco S. Donà parte bene; alterna la Gorghense, malino il Gainiga di Ceggia. Friuli Venezia Giulia. Gir. A. E’ il Doria la squadra che ha avuto lo start più convincente.

3.a categoriaGir. A: il Breda di Piave (che è ripartito dalla Terza mentre lo scorso anno era in Eccellenza), appare la candidata principale alla vittoria fi nale. Sorpresa in positivo dalla Follinese. Bellunese gir. A: avvio ok per Mix, Montetomatico e per il quotato Coi de Pera. Bellunese gir. B: l’Ospitale di Cadore è partito in quarta, ma speriamo che se tornerà a vincere il campionato, come ha fatto nella scorsa stagione, non rinunci a salire di categoria! Pordenonese: Villanova macchina da gol nelle prime giornate. Sandonatese: Zensonese al via con il piede giusto. Sangiorgese partita con il freno a mano tirato.

La “vittoriese” Giordano medaglia d’oro ai Mondiali di

duathlonLaura Giordano che difende i colori della nostrana Silca Ultralite si è fregiata del massimo riconoscimento ai campionati del mondo di duathlon che si sono disputati in quel di Rimini. L’atleta marchigiana si è dimostrata in grandissima forma ed ora concentrerà la sua attenzione verso il triathlon e verso la corsa anche in vista della sempre attesa Tv Marathon calendarazzata per il 29 marzo prossimo.

Brugnera festeggia le due medaglie d’argento a Pechino della PezzuttoBrugnera ed in particolare la frazione di Maron hanno festeggiato doverosamente le due medaglie d’argento conquistate da Pamela Pezzutto alle Paralimpiadi di Pechino nella specialità del tennis tavolo (ping pong). L’ottenimento di due medaglie del prezioso metallo in uno sport tipicamente cinese è motivo di ulteriore orgoglio per tutti i brugneresi che hanno tributato grandi festeggiamenti alla bravissima Pamela.

Da Lozzo una grande speranza dello sciIl sedicenne Andrea Scarzello di Lozzo di Cadore, studente a Padova, ha contribuito in maniera determinante alla collocazione dello Sci Club 18 di Cortina d’Ampezzo nella Top 5 delle migliori squadre di club della stagione agonistica 2007-2008. Andrea appare quale una delle migliori promesse dello sci italiano e man mano che passano gli anni sembra migliorare ulteriormente. Nella South America Cup si

è classifi cato primo nello slalom speciale e primo nello slalom gigante.

Thank you Canada, merci Canada!Circa 1000 persone al giorno visitano il sito di questo giornale www.prealpisport.com, ma il pole position non c’è l’Italia (che è al secondo posto), bensì il Canada. E’ un risultato che si sta ripetendo da alcuni mesi. I nostri lettori on line della grandissima nazione nordamericana cliccano in particolare dall’Ontario e dal Quebec (dove la lingua uffi ciale è il francese, anziché l’inglese). Dopo Canada ed Italia, al terzo posto ci sono gli USA che precedono il Brasile. Più distaccate Israele e Germania. Siamo

ormai vicini alle 150.000 entrate uffi ciali e controllate, che ci faranno entrare in un livello nella rete di internet ancora più importante.

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A Spagollail Rally BassanoVince in casa Mauro Spagolla, navigato da Bonotto, nel recente rally di Bassano del Grappa al vo-lante di una Peugeot 307 Wrc

3PANORAMA SPORT PAG INA

MOTONAUTICA: TRICOLORE DEL PIN… DI PADRE IN FIGLIO

CALCIO FEMMINILE VITTORIO: TUTTO OK E’ MORTO PADRE ALVARO DI “ QUELLI CHE IL CALCIO”, ERA DEL MONTELLO

La Giunta Nazionale del Coni ha scelto Dino Meneghin per il ruolo di Commissario della Fed. It. Pallacanestro.La leggenda del basket italiano nacque ad Alano di Piave, il 18 gennaio 1950. La sua irripetibile carriera è durata ben 28 stagioni ed è ricca di successi. 12 scudetti, 7 Coppe dei campioni, 3 coppe Intercontinentali, 2 Coppa delle Coppe, 1 Coppa Korac, 7 coppe Italia, 271 presenze in Nazionale, ha disputato 4 Olimpiadi vincendo una medaglia d’argento a Mosca nel 1980, 8 campionati europei (2 bronzi e 1 oro nell’83 a Nantes) e 2 campionati mondiali. I numeri però non descrivono in modo esaustivo il carattere, la grinta, la personalità dell’uomo più vincente del basket italiano, che ha reso quasi imbattibili tutte le squadre nelle quali ha militato. La sua vita cestistica si è divisa in parti quasi uguali tra Varese, dove ha disputato

10 fi nali consecutive di Coppa Campioni e Milano, con cui ha giocato ben 8 fi nali scudetto di seguito. Nel 1990 a 40 anni passa a Trieste dove rimane per 3 stagioni. Proprio tra le fi le della società giuliana accade uno dei momenti più emozionanti della carriera di Meneghin: il 14 ottobre del 1990 si affrontano da avversari padre e fi glio, Dino ed Andrea Meneghin, quest’ultimo alla prima stagione con la Cagiva Varese. Nel 1994, dopo l’ultimo anno di basket giocato con la maglia di Milano, passa dietro la scrivania e nel 1996 vince l’accoppiata Scudetto-

Coppa Italia, questa volta come Team Manager della squadra. Nel 1997 in qualità di Team Manager della Nazionale Italiana è vicecampione ai campionati europei di Barcellona e nello stesso anno viene nominato, dal Ministro dello Sport Veltroni, Ambasciatore dello Sport Italiano. Nel 1999 campione Europeo a Parigi come Team Manager della Nazionale Italiana. Nel 2000 partecipa alla trasferta della nazionale italiana alle Olimpiadi di Sidney in qualità di Team Director. e la F.I.BA. lo nomina Presidente Europeo della Commissione Atleti.Nel 2001 viene eletto nel Comitato Nazionale del Coni, in rappresentanza degli atleti. Nel 2003 viene eletto nella Hall of Fame del basket mondiale a Springfi eld (Usa). Nel 2004 come team manager della Nazionale Italiana di Pallacanestro vince la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Atene.

Remo Primatel

E’ davvero straordinaria l’ascesa di David Del Pin, 17 anni, il più giovane al mondo ad aver vin-to un titolo nazionale. David, com’è forse noto ai lettori di Prealpi Sport, è fi glio di Rober-to, pluricampione mondiale ed europeo. Come si ricorderà Del Pin padre ha avuto un incidente nelle acque di Barcis proprio durante l’assegnazione del cam-pionato del mondo F1000 inter-national. E’ a questo punto, nella scorsa tarda primavera, che esplode Del Pin fi glio, il quale diventa immediatamente protago-nista conquistando – anche in questo caso il più giovane di sempre – il titolo di cam-pione del mondo della categoria che ora ha bissato con il titolo italiano che nella famiglia Del Pin è sempre stato molto

ambito in quanto il papà, gron-dante di titoli mondiali ed euro-pei, è riuscito a fregiarsene solo recentemente. Per il 2009 David Del Pin ripartirà in grande stile, mentre il padre dovrebbe riaf-facciarsi al mondo delle corse in acqua forse con una nuova imbarcazione. A completare questo quadretto familiare c’è da sottolineare la presenza del fratello minore Antony Del Pin,

più giovane meccanico al mondo nelle gare di motonautica!

Prealpi Sport si è già occupato nei numeri scorsi della diciassettenne Giada Dijust, la fortissima sollevatrice di

pesi friulana che ha conquistato la medaglia d’oro divenendo quindi campionessa italiana assoluta di sollevamento pesi categoria 75 kg. Giada si è fregiata dell’alloro tricolore a Molfetta, in Puglia, difendendo i colori della Miossport. Nella manifestazione barese si sono distinti anche gli atleti della Pesistica Pordenonese, con Deborah Rosatto, 53 kg, argento e

Luca Manfredi, 85 kg, bronzo.

E’ di Lentiai (BL) il pompiere più veloce del mondo

Ha 25 anni Marco Spada il vigile del fuoco di Lentiai, in provincia di Belluno, che ha conquistato il titolo di cam-pione del mondo per pompieri a Madrid scalando i 33 metri della Torre Espacio in 5’15”, ma portandosi in groppa 25 kg di equipaggiamento come da regolamento (giacche, scarpo-ni, maschera e bombola d’ossigeno). La gara, detta Carrera Vertical era dedicata ai pompieri della città di Madrid periti nel noto attentato. Il bellunese ha scalato i 792 gradini la-sciando alle sue spalle qualcosa come altri 160 pompieri!

Il softball (sinteticamente il baseball femminile), ha una squadra di grande spessore in provincia di Pordenone, ad Azzano X. Ci riferiamo alla Azzanese

Viotto che dopo una lunga fase di qualifi cazione nei play-off promozione della serie A2 è arrivata a contendere la promozione nella massima serie al Caronno

in un sfi da al meglio delle 5 partite. L’Azzanese ha conquistato tale diritto dopo un memorabile spareggio vinto contro la squadra de La Loggia. Lo scontro tra pordenonesi e lombarde appare molto equilibrato, la speranza è ovviamente che le ragazze azzanesi possano avere la meglio portando al settimo cielo l’entusiasmo dei sostenitori del softball locale.

Partenza lanciata per le ra-gazze del calcio femminile Vittorio Veneto che hanno avuto un inizio davvero in-coraggiante nel campionato di serie C. Allenate da An-drea Tarzariol, le calciatrici

del neo-presidente Sergio Fattorel, sono decisamente intenzionate a tentare di ritornare in serie B, vedasi il numero precedente di Prealpi Sport, nel relativo Speciale. Nel frattempo

sono state sospese due gare delle ragazze per un motivo davvero felice, la convoca-zione di alcune giocatrici in due differenti squadre giovanili della Nazionale italiana.

La serie C

DINO MENEGHIN

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AZZANO X IN LOTTA PER SALIRE IN SERIE A1 DI SOFTBALL

Padre Alvaro, volto noto della televisio-ne, soprattutto per le frequenti presenze alla trasmissione di Simona Ventura “ Quelli che il calcio” e al “Maurizio Costanzo show”, è morto all’età di 75 anni. Nativo del-

la zona del Montello, era supertifoso del-l’Atalanta. Al termine delle prediche in una chiesa di Bergamo, commentava per i fedeli le partite della formazione atalantina. Era guida spirituale di molti calciatori.

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Intervista al dott. Natalino Trentin, vice presidente e di-rettore generale.

Nome nuovo e voce nuo-va per il calcio Suseganese che si affaccia per l’ennesi-ma volta al campionato di terza categoria. Abbiamo con noi il direttore gene-rale Natalino Trentin a cui chiediamo quali sono le prime valutazioni su questa società…

L’idea è quella di riportare tutti i ragazzi del comune a giocare in questa società ricreando l’entusiasmo di un calcio consono al contesto: senza grosse pretese di cate-gorie, ricreando un ambiente in cui tutti i ragazzi si ritro-vino e praticano un calcio “sano”, utile anche a livello educativo.

Sottolineiamo per i nostri lettori e per chi ci segue an-che su internet che il calcio Suseganese ha dei trascorsi importanti avendo militato in passato anche nel cam-pionato di promozione, seguito da un momento di stasi in cui ha optato esclusivamente per il calcio giovanile. Cos’è rimasto di quell’esperienza?

L’esperienza ha insegnato che bisogna impegnarsi sem-

pre di più per portare nuove modalità e nuovi metodi di confronto con le generazioni di oggi che, rispetto a quelle passate, affrontano quoti-dianamente molteplici espe-rienze. Per questo motivo la società ha cercato di ampliare sempre di più il proprio orga-nico portando tecnici giovani capaci di seguire i ragazzi in quelle che sono le reali esi-genze del giorno d’oggi.

Il campo del Susegana è tradizionalmente noto per avere un fondo molto curato. Chi si occupa di

questo e come si presenta, quest’anno, il rettangolo di gioco?

Il campo è in condizioni ideali grazie al lavoro del suo custode Bruno Zanardo che trascorre otto ore al suo inter-no per cercare di mantenerlo in stato ottimale, devo dire che ci riesce perfettamente.

Analizziamo quelle che sono le possibilità della squadra di terza catego-ria: la scorsa stagione è stata caratterizzata da un’annata di “transizione” per il calcio biancoceleste suseganese. A cosa mirate quest’ anno…

Proprio sull’ onda del-l’esperienza passata si è pensato di far giocar tutti

i ragazzi del comune, non solo quelli bravi a livello agonistico, ma di dare a tutti l’opportunità innanzitutto di giocare nel senso letterale del termine e in secondo luo-go di dedicarsi in ugual modo ad ogni giocatore ed alla sua preparazione agonistica. Il nostro intento è di formare una squadra di ragazzi che, nati nello stesso comune, crescano assieme.

Partendo da questi punti la nostra ricerca sarà un continuo perfezionamento in base alle necessità che emer-

geranno durante la stagione calcistica ed in base anche alle nostre reali possibilità.

Parlando di numeri bi-sogna considerare che, nel

passato, avete superato i 160 giocatori. Quanti ne avete ora?

In questo momento siamo a quota 120-130 (155 com-presa la 3.a categoria). Stia-mo facendo anche una nuova propaganda pubblicitaria per farci conoscere, far conosce-re il modo in cui lavoriamo, affiancati da tecnici prepara-tissimi. Grazie a ciò, proprio in questi giorni, abbiamo visto crescere l’afflusso di nuovi ragazzi!

Il presidente della società è Antonello Montesel, una

persona appassionata che da anni segue il calcio di Susegana o, per meglio dire, Susegana-Ponte della Priula-Colfosco-Collalto-Crevada. Cosa ci dice di questo presidente…?

E’una persona in gamba che si impegna moltissimo per i ragazzi del comune, la sua unica preoccupazione riguarda la giusta educazione di questi giocatori, a cui non fa mancar nulla!

Chi è l’allenatore della Suseganese?

Luciano Casagrande, un ragazzo di Carpesica di Vit-torio Veneto, cercato appunto “fuori zona” per condividere nuove esperienze.

Soffermiamoci un attimo sul fiorente settore giova-nile…

Il settore giovanile è for-mato da: gli allievi (composti da una rosa di venti ragazzi), il cui allenatore è Federico Tonon, un ragazzo appassio-natissimo, che vive il calcio con un entusiasmo fuori dal normale e lo trasmette ai ra-

gazzi con una forte intensità. Successivamente abbiamo la squadra dei giovanissimi (composta da 19 giocatori) con il mister Luigi Zanon del ’79 diplomato ISEF che, oltre ad allenare, cura anche la preparazione atletica degli allievi.

Poi gli esordienti ’96 (a 11) allenati da Dario Cadamuro sin dallo scorso anno, un bel gruppo ben amalgamato, pro-babilmente con più qualità a livello calcistico.

Gli esordienti ’97 (a 9) vengono allenati ancora da Luigi Zanon che sa come prepararli in modo ottimale a livello coordinativo e quindi ci pareva il più indicato anche per questa squadra. I pulcini primi calci sono al-lenati da Emiliano Scoppera e Stefano Corbanese in col-laborazione con Claudia Do-nadel che è anche la prepara-trice della prima squadra che lavora anche con i ragazzini più piccoli per improntare i primi aspetti coordinativi. Tutto questo per un totale di 120-130 ragazzi che diventa-no 155 con la prima squadra. Stiamo tornando ai livelli di una volta!

Sappiamo che Learco Savoini dà sempre una mano alla Suseganese, ma nel frattempo è andato ad accasarsi al Lia Piave in quel di San Polo-Ormelle-Cimadolmo. Un cenno...

La partenza di Savoini è stata una grossa perdita per il Calcio Suseganese. Learco è infatti passato in Eccellenza con il Lia Piave ma, malgra-do il suo spostamento, resta sempre con noi al mattino gestendo i tesseramenti. Si-curamente è una presenza molto difficile da sostituire.

Nuovo Direttore Ge-nerale appunto, Natalino Trentin, ci parli di come si è avvicinato al calcio..

Io ho giocato essenzial-mente in terza categoria, ma sono innamorato del gioco del calcio nella sua totalità. Ho allenato a Barbisano per qualche anno poi sono pas-sato a Conegliano per ben tre anni ed infine a Montebellu-na per otto anni. Successiva-

mente ho fatto un “break” con gli allenamenti e mi sono dedicato allo studio riguardante le motivazioni ed i bisogni dei ragazzi in ambito educativo, ciò mi ha avvicinato alla psicologia e mi ha spinto a laurearmi proprio in questo ramo. Dopo la telefonata del Pre-sidente Montesel, ricordan-do i miei inizi di calciatore in questo comune, ho ripre-so la collaborazione con il calcio Susegana.

Approfittiamo del fatto che lei è per l’appunto uno psicologo per appro-fondire il perché in molti casi i ragazzi vanno “in crisi” con il proprio al-lenatore. Cioè arriva un allenatore ed un ragazzo che magari fino a prima aveva avuto un buon rendimento, addirittura ottimo, comincia a calare.

Dr. Natalino Trentinvice presidente/dir. generale

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SPECIALE

(segue da pag. 4)

Calcio Susegana: 155 giocatori dalla III categoria ai primi calci

Un esempio: conosciamo un giocatore che addi-rittura era stato inserito nella squadra “B” di una società sportiva giovanile e poi era stato spinto quasi ad abbandonare il calcio; infatti aveva iniziato a non allenarsi più, a non essere più puntuale e preciso come una volta finché non gli hanno consigliato di cambiare società ed è stato inquadrato da un mister esperto diventando più attento, corretto e puntuale e nell’ arco di pochi mesi è riuscito ad esordire addi-rittura in prima squadra di un campionato importante saltando due categorie giovanili! Come può quindi comportarsi un ragazzo in situazioni del genere?

Secondo il mio punto di vista l’allenatore ideale per il settore giovanile è quel mister che riesce a coin-volgere i ragazzi al meglio riconoscendo nella figura del mister la persona adulta ed extrafamiliare su cui ap-poggiare i propri bisogni ed uscire dal contesto familiare inserendosi nella società. In questo caso l’allenatore fun-ge da traino, nel momento in cui si spezza questo traino il ragazzo si trova in seria dif-ficoltà non riuscendo più ad identificare quella persona come un aiuto ma come un “ rivale”.

Il difficile lavoro del mi-ster sta proprio nel riuscire a farsi riconoscere come supporto che accompagna i ragazzi nella società e come punto di riferimento con cui esprimere le proprie capacità e dimostrare quanto si vale. E’ un duro lavoro poiché i ragazzi sono molti e non sempre si è compatibili con tutti.

Volgendo invece questa domanda dal punto di vi-sta degli allenatori, come dovrebbe comportarsi un mister per sopportare lo

stress in vista di una par-tita decisiva o spinto dalla società a dover vincere? Spesso vanno in crisi pro-prio perché temono di non riuscire al meglio, come può quindi essere aiutato a livello psicologico?

In questo caso bisogna essere forti, non farsi con-dizionare dalla società, ma seguire il proprio pensiero ed il proprio istinto avendo sempre fiducia nelle possibi-lità della squadra e ricordan-do sempre che uno dei tanti ruoli che deve ricoprire un allenatore è anche quello di far crescere i ragazzi. Non deve partire con l’idea e l’intento di vincere, ma con quello di insegnare, educare, guidare e dar la possibilità ai ragazzi di esprimersi per quello che sono realmente e di “sfogarsi”.

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Il presidenteAntonello Montesel

vamo, divisa in due grossi centri, Ponte della Priula e Susegana stessa e compren-de poi Colfosco, Crevada, Collalto, situazioni diverse tra zone pianeggianti, col-linari, zone al confine con il Piave, paesi diversi mor-fologicamente, quindi un territorio vastissimo. Come si muove la società in que-sto territorio, vi avvalete dell’ ausilio di pulmini per spostarvi?

In questo momento, grazie all’ affluenza dei ragazzini la Suseganese ha in dotazio-ne due pulmini, purtroppo essendo tantissimi bisogna differenziare gli orari degli allenamenti in modo tale da suddividerli in tornate di un’ora dalle 14 alle 18.

Da new entry nell’ am-biente suseganese, cosa ne pensa?

Ho trovato un ottimo am-biente in cui ho rivisto tanti amici d’ infanzia con molta soddisfazione. Le persone con cui collaboro sono molto disponibili ed accoglienti, apprezzano tutti il lavoro di… tutti.

In questo momento la mia

collaborazione è al fianco di Fabio Pompeo “l’anima” del-la Suseganese, una persona veramente innamorata della sua squadra, nonché ottimo collaboratore.

Quali innovazioni portate alla Suseganese?

Partendo dal presupposto che durante il naturale per-corso di crescita i nostri ra-gazzi sono sempre più spesso protagonisti di forme di di-sagi giovanili e di fenomeni di notevole rilevanza sociale quali la ricerca di forme di trasgressione agli schemi ed alle convenzioni delle regole

sociali. La Suseganese, per meglio rapportarsi a questi ragazzi immersi in un mondo in continua evoluzione, ha pensato ad un progetto che nasce dall’ idea di dare un obiettivo ed una finalità pre-cisa a livello educativo a tutti i componenti del gruppo. Tra le varie attività quindi anche quella di aiutare i genitori ad intraprendere un percorso educativo integrato e diven-tare registi dell’ educazione dei propri figli coscienti che anche altre istituzioni, seppur coinvolte emotivamente in modo diverso, operano con

fini sani ed educativi. Sono previste molteplici attività guidate da uno psicologo consulente psico-pedagogista esperto in psicologia dell’ età evolutiva dello sviluppo.

Concludendo..Per me il calcio è paradig-

ma di vita, collaboro con le squadre con la speranza di portare un piccolo contributo rafforzando quello che già c’è, in un contesto educati-vo in cui i ragazzi praticano il calcio in modo sano e di essere di supporto anche alle famiglie che al giorno d’oggi sono molto prese dal lavoro e dai loro impegni.

Girolamo Cenedeseteam manager I squadra

Silvio CeottoAccompagnatore I squadra

Maurizio CenedeseTeam manager

Fabio PompeoDirettore Sportivo

…le domande di Ma-rina al vicepresidente dr. Natalino Trentin.Per quanto riguarda il suo ruolo nella società ed il con-fronto con i ragazzi, come può definire il suo impegno verso di loro?Finora ho dovuto districarmi dagli aspetti burocratici ed amministrativi per cui non mi sono ancora confrontato direttamente con loro ma, amando il gioco del calcio do il massimo, prestando attenzione ai particolari e ad ogni esigenza. Il mio obiettivo è quello di fungere da collante tra gli allenatori fornendo delle linee guida sulle modalità di allenamento per far sì che l’insegnamento si differenzi secondo fasi di

sviluppo diverse, con obiet-tivi mirati a seconda della categoria, dai pulcini alla prima squadra.Essendo uno psicologo, a suo parere, come affrontano i ragazzi delle nuove gene-razioni il gioco del calcio? Crede che ci sia differenza rispetto ad “una volta”?Sicuramente è cambiato il modo di rapportarsi a questa disciplina e ciò è dovuto al contesto in cui viviamo: una volta i ragazzi erano più libe-ri ed i genitori avevano altri interessi, ora i giovani hanno mille cose per la testa, sono rari i ragazzi in cui si scorge ancora la grande passione di una volta per il calcio.La nostra bravura consiste proprio nel seguire la linea di pensiero delle nuove genera-

zioni ed allo stesso tempo far rinascere in loro la passione per gli sport in un contesto che non è solo ludico ed entusiasmante, ma anche educativo.Dunque il vostro ruolo prin-cipale è quello di spronare i ragazzi ad intraprendere questo sport sapendo stare in compagnia. Dal suo pun-to di vista, cosa le porta lo stare a stretto contatto con i ragazzi ed i loro genitori?Credo che chi ami uno sport possa capire che, collaborare direttamente con giovani ed adulti, dia anzitutto la possi-bilità di esprimersi e poi di staccare dalla vita quotidiana e dai suoi problemi…quando l’arbitro fischia l’inizio della partita ogni problema va but-tato dietro le spalle, seguire il

pallone che rotola è un modo ef-ficace per s f o g a r s i ! La sfera di cuoio dà la pos-sibilità di dimostrare ciò che si vale esprimendosi attraverso il gioco del calcio.E’ dura la conciliazione tra impegno familiare e calcistico?Fortunatamente ho una mo-glie che vive e condivide con me passioni ed emozioni, quindi sa che metto il cuore in questo sport e riesce ad esser-mi vicina, se non sempre di-rettamente, anche di riflesso, capendomi e sostenendomi alla grande.

di Zanchetta Roberto

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Una delle più belle realtà dello sport suseganese è senza dubbio rappresen-tata dalla pallacanestro

che ha nel Priula Basket ‘88 l’emblema da svaria-te stagioni radicato nel territorio. Quest’anno la

formazione piavense gioca nel campionato di Pro-mozione regionale e si è rafforzata con l’innesto di quattro nuovi cestisti. La speranza è quella di poter ritornare in quella serie D che meglio rappresente-rebbe la tradizione della pallacanestro a Susegana. La prima squadra è segui-ta dall’allenatore Enrico Elena, mentre il direttore sportivo risponde al nome di Giorgio De Marchi. Queste le avversarie in-

A Susegana la disciplina delle bocce è notevol-mente diffusa grazie alla presenza sul territorio de “La Favorita”, impegnata nella specialità “volo” e de “Le Grave” di Colfosco che pratica il 48 Lineare o pallinetto.

Giuseppe Mariot

Bocciofila La Favorita di Ponte della PriulaUsufruisce dei due campi di gioco scoperti attigui alla palestra di via Mercatelli a Ponte della Priula ed ha se-de in via Moranda a Mare-no di Piave: E’ sodalizio in buona salute come attesta il numero dei tesserati che negli ultimi tempi è signi-ficativamente aumentato. A presiederlo è la dinamica signora Daniela Gandin, che ha ereditato il testi-mone dall’ appassionato marito Luigi Antoniazzi, fi-gura carismatica del mondo delle bocce, scomparso nel 2006. La nuova dirigenza,

che vede tra i membri più attivi anche il vice Beppino Gandin, ha proposto que-st’anno in data 4 maggio, a memoria del compianto ex-presidente, un’interes-sante gara regionale a terne che ha ottenuto un riscon-tro molto positivo per la bontà dell’organizzazione (davvero belli i premi) e il buon livello tecnico. Nella competizione, che ha parla-to sopratutto bellunese ed è stata arbitrata dal regionale Roberto Favero ad imporsi sono stati Luigi Favero, Guido Nardi e Nicola Quer del Pederobba (Bocciofila affiliata al Comitato Tec-nico Territoriale di Feltre) che hanno sconfitto in finale i portacolori del Pedavena Bocce Enzo Car-pene, Mauro Ceccon e Tito Turrin. Terze ex-equo si so-no classificate le terne del Bocce Club Belluno (Stefa-no De Gol, Romano Som-macal, Umberto Grigolo) e della Veglia Tomasella (Walter Rancan, Ferruccio Sonego, Arnoldo De Poli). Ma i riscontri favorevoli sono stati anche altri. La bocciofila di Ponte della Priula ha infatti destato un’ottima impressione nel

campionato societario di serie D, dove si presentava da matricola, contendendo fino all’ultimo la vittoria nel proprio girone alla San Giorgio, poi prevalsa allo spareggio. Buoni risultati sono stati colti anche dai tesserati che hanno preso parte alle gare ed ai tornei serali in calendario. Tra i giocatori si sono posti in evidenza sopratutto Nicola Botero, Beppino Gandin, Giancarlo Pin e Umberto Sasset (lo scorso anno campione provinciale di categoria C). Nel 2009 la Favorita allestirà il “Memorial Antoniazzi” a coppie.La società conta attualmen-te su 16 giocatori, in buona parte di categoria C. Questi i loro nomi: Christian An-toniazzi, Nicola Botero, Giuseppe Brisotto, Benia-mino Collotto, Marcello Forte, Daniela Gandin, Beppino Gandin, Armando Gardenal, Romeo Gobbo, Giovanni Ongaro, Antonio Orazio, Graziello Pilato, Giancarlo Pin, Umberto Sasset, Romano Spricigo. A questi si aggiungono 7 soci per un totale di 23 tesserati.

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E’ società re-l a t i v a m e n t e giovane - una decina gli anni di attività - ma che ha saputo già ritagliarsi uno spazio si-gnificativo nel contesto del Pallinetto, spe-cialità che da decenni vede la Sinistra Piave ai vertici na-zionali. Il sodalizio presie-duto da Redeo Dalle Crode ha sede in via Passo Barca a Colfosco dove i campi di gioco sono spesso teatro di avvincenti sfide ufficiali o amatoriali. In ambito orga-nizzativo Le Grave offrono un notevole contributo alla consistenza del calendario. Nel 2008 sono stati infatti allestiti una gara, in data 18 maggio e due tornei serali l’uno conclusosi il 19 aprile, l’altro in fase di svolgimento. Nella gara provinciale si sono impo-sti il plurivittorioso Luigi Gaio della San Tiziano Pa-tean di Pieve di Soligo in categoria A, l’atleta di casa Franco Dalle Crode in B e l’inossidabile responsabile provinciale del settore Ce-sare Chieregati (Coneglia-

no Serramenti) in C. Il torneo primaverile ha visto il bis di Gaio e Chiere-gati mentre in categoria B il successo è an-dato a Rinaldo Zanardo della Piave’88 di Bidasio. Tra i

risultati stagiona-li più prestigiosi spiccano le vittorie del forte Bruno Zambon in A a Mareno di Piave e di Carlino Moretto in B a Mosnigo e Pieve di Soligo. I tesserati sono at-tualmente 21, residenti nei Comuni di Susegana, Pieve

di Soligo, Montebelluna, Vidor, San Vendemiano e Belluno (è il caso di Pier-luigi D’Incà). I loro nomi: Angelo Ballancin, Pietro Brino, Renato Cancelli, Antonio Cenedese, Diego Chiesurin, Dario Dal Tin, Franco Dalle Crode, Re-deo Dalle Crode, Pierluigi D’Incà, Adolfo Goggi, Lui-gi Manzato, Carlino Moret-to, Graziano Moretto, Carlo Pederiva, Flavio Pompeo, Loreno Pompeo, Giuseppe Saccon, Silvio Tomaselli, Armando Trentin, Bruno Zambon, Marco Zuccon. Unico inconveniente: l’età. La media infatti si aggira sui 55 anni.

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PRIULA BASKET ’88 AGGUERRITA NEL CAMPIONATO DI PROMOZIONE

Bocciofila La Favorita di Ponte della Priula

CALCETTO NEL COMUNE DI SUSEGANA

Uno degli sport che si è particolarmente affermato nel territorio comunale di Susegana è senza dubbio il calcetto, o calcio a 5, che dir si voglia. Ne facciamo solo breve cenno, per assoluta mancanza di spazio, proponendovi la composizione dei gironi di serie C2 e serie D dove militano rispettivamente il Colfosco ed il Susegana.Serie C2. Colfosco, Atletico Belluno, Ponte nelle Alpi, Miane, Santa Lucia di Piave, Mareno di Piave, Real Damos Tai, Linearredo, Condor, Longobarda, Cornuda, Pedemontana, Pederobba, Montebelluna.Serie D. Gir. E: Susegana, Ardita Moriago, Vicinalis di Vazzola, Atletico Conegliano, Bribano di Sedico, Cencenighe Agordino, Domegge di Cadore, Feltre, New Team Dolada Alpago, Ricreativo Belluno, Spite-fuls Limana, ZTLL Sinistra Piave di Mel e Trichiana, All Blacks, Giavera del Montello, Possagno.

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Ritorniamo doverosamente sul Campionato Veneto Junior 2008 svoltosi quest’anno a Colle Umberto, grazie all’organizzazione del G.S. Vittorio Veneto Cieffe Forni/Eurovelo. Vi hanno preso parte tutte le squadre Junior del Veneto (la corsa era valida per il Campionato regionale su strada). Sono stati ben 155 i corridori iscrittisi a questa importantissima gara ciclistica. La vittoria è andata a Massimo Colledan della Rinascita di Ormelle.

CON LUXOTTICA LA VELA BELLUNESE SI IMPONE A VENEZIAAlla Luxottica 2 va il premio speciale Armonia della terza edizione della regata “Vento d’impresa” svoltasi a Venezia. Il team della Luxottica degli stabilimenti di Sedico è stato giudicato meritevole di tale successo per il grande affiatamento dimostrato nel perseguimento degli obbiettivi comuni sia nella regata che nel match race aziendale; gli equipaggi con le due stelle quest’an-no erano ben quattro.

GIA’ A PIENO RITMO L’ATTIVITA’ DEL JUDO-AIKIDO VITTORIO VENETOLa Società del Palasport accanto alle Piscine Comunali ha ripreso con successo l’attività in tutti i corsiSon bastati pochi giorni, per riavviare la complessa macchina organiz-zativa del Judo Vittorio Veneto. I numerosi corsi infatti sono già stati tutti avviati, a cominciare da quelli per i più giovani che si svolgono ogni pomeriggio dalle ore 16 in poi. Anche il corso di Judo per adulti che si tiene ogni lunedì e giovedì sera è ripartito con successo, mentre in quello frequentato dagli agonisti, si son dovute addirittura aumentare le giornate di allenamento per far fronte al notevole afflusso di atleti. Per completare il quadro non possiamo dimenticare l’Aikido, che negli ultimi anni sta riscuotendo un successo sempre maggiore vista l’estrema efficacia di quest’arte marziale “non violenta”. Per tutti sono infine par-titi i corsi agevolati per principianti, in modo da consentire a chiunque di avvicinarsi in modo semplice alla pratica di discipline sportive ormai collaudate nei trent’anni di esperienza del Club.

La Top Team Belluno che ha le sue radici a Coneglia-no ha iniziato il prestigioso campionato di serie B2 di pallavolo. Sono stati tempi, questi ultimi, nei quali si sono cercate sponsorizza-zioni per il Palalambioi, il palasport bellunese che sorge vicino al Piave. A quanto pare sono coinvolte una banca di fuori provin-

cia ed una ditta pordenone-se. Tornando al Top Team ha recentemente destato apprensione la condizione del ginocchio della forte Lisa Savietto (nella foto), la capitana delle balde ra-gazze del capoluogo.

VOLLEY TOP TEAM BELLUNO (ex Conegliano) AL VIA IN B2

Ciclismo: il Campione del Mondo Ballan di casa anche da noiAlessandro Ballan, 29 anni, neoiridato di ciclismo su stra-da, è di Castelfranco Veneto ma nelle categorie giovanili ha lasciato spesso il segno anche nelle nostre zone. Da Juniores ha infatti vinto nel 1997 la sua prima corsa a Sovilla di Nervesa mentre nella categoria Elite-Under 23’ ha ottenuto il suo primo succeso da dilettante ad Orsago (26 marzo 2000). Nel 2001 si è piazzato secondo a Colle Umberto, l’anno successivo ha vinto la classica di Farra di Soligo e nel 2003 ha conquistato la piazza d’onore nel Gran Premio “Frare-De Nardi” di Vittorio Veneto, battu-to di un soffio dal bassanese Sanvido. Questo prima di approdare al professionismo con la maglia della Lampre, la stessa del vicecampione del mondo Damiano Cunego e del nostro Marzio Bruseghin. Al quale vanno i nostri complimenti per essere stato l’unico ciclista italiano (con lui solo il tedesco Zabel) a partecipare alle tre grandi corse a tappe del 2008 e per averlo fatto alla grande: terzo al Giro con vittoria nella crono di Urbino, 27° al Tour (2° azzurro dopo Vincenzo Nibali) e 10° alla Vuelta (e anche qui primo degli italiani). Davvero bravo! B.M.

Con la disputa del tradizionale torneo se-rale a 64 coppie organizzato a Cordignano dalla Ditre Italia del presidente Vittorino De Marchi, si è praticamente conclusa l’attività “volo” in ambito provinciale. La vittoria è andata ai portacolori del Pederobba Pierino Pullin e Antonio Dal Moro che hanno sconfitto per 9-8 in un’appassionante finale Marco Viscusi e Renzo Zambon della Pontese. Sul terzo gradino del podio sono salite ancora la Pontese con Dante Pradella-Giorgio Repetto e la Marenese del neocampione italiano Walter Olivato e Claudio Bet. Ora l’attenzione degli sportivi è tutta rivolta al prossimo avvio dei campionati societari di A, B e C, ristrutturati in modo radicale

rispetto alla scorsa stagione. Nella massi-ma serie saranno impegnate la Pontese di Cordignano e la Cornudese Monterocca, che se la dovranno vedere con i friulani del San Daniele e le temibili nord-occi-dentali Chierese, G.s.r.o., Chiavarese, La Perosina, Auxilium Saluzzo, Tubosider e Nitri Aosta. In B, girone C est, sono inse-rite la Marenese, il Brugnera e il Bocce Club Belluno, che avranno come avversa-rie Adegliacchese (UD), Rivignano (UD), Noventa (VE), Chiesanuova San Donà, Quadrifoglio Fagagna, Portuale Trieste

e SNUA Pordenone. Infine al campionato di C partecipano la San Antonio di Falzè di Piave, la neopromossa Florida dei gio-vani e la veterana Pievigina mentre ha ri-nunciato la Permac di Carpesica. Il trofeo “Boccia d’Oro” che premia la società che ha ottenuto il punteggio complessivo più elevato nelle gare provinciali di categoria C è andato ancora una volta alla Florida che ha ottenuto 40 punti e 2 vittorie. A seguire, tutte a quota 28 Permac Vittorio Veneto (4 successi), Orsago e Pievigina Bocce (per entrambe nessun successo ma molti piazzamenti sul podio). La conse-gna avverrà nel corso della tradizionale riunione societaria di fine anno (data e sede da stabilire).

500 JUDOKA PER FESTEGGIARE LA CAMPIONESSA OLIMPICA

GIULIA QUINTAVALLECon lei, gli olimpionici Mariani e Giovinazzo si sono esibiti in uno stracolmo Palasport Vittoriese per ricordare che “Lo Sport unisce mentre la Guerra divide”. E’ stata una grande festa quella che ha accolto al Palasport di Vittorio Veneto la campionessa Olimpica di Judo a Pechino, Giulia Quinta-valle. La affiancavano altri due olimpionici: Felice Mariani direttore tecnico della Nazionale Italiana e Girolamo Giovi-nazzo anche lui dello staff tecnico nazionale. Un “tris” d’eccezione che il maestro Gianpietro Vascellari organizzatore dell’evento è riuscito a portare a Vittorio Ve-neto grazie alla disponibilità offerta dagli amministratori cittadini in occasione del 90° anniversario della fine del primo conflitto mondia-le. A rendere straordinario l’evento, la rara combina-zione di vedere all’opera sui 600 m2 di materassine allestite per l’occasione, sia il primo judoka nella storia italiana a salire sul podio olimpico (Felice Mariani) che la prima donna italiana a vincere l’oro olimpico (Giulia Quintavalle) accompagnati dal vincitore di ben due medaglie olimpiche (Girolamo Giovinazzo). A fare da cornice com’era prevedibile un pubblico nume-roso, che ha affollato ogni angolo possibile di un Palasport ormai inadeguato ai grandi eventi che il Judo Vittorio Vene-to organizza da anni. Ancor più numerosi i judoka, accorsi per poter assistere alla lezione pomeridiana tenuta dalle tre “stars” Olimpiche che si sono esibite senza risparmio in nu-merose tecniche, accompagnate da meritati applausi. Applausi pure per la riuscita esibizione di Ju Jitsu tenuta da Riccardo Cuzzolin e quella di Aikido fatta dai bravi Luca Gri e Sandro Lucagnano. Ad una manifestazione di questo livello, non potevano ovviamente mancare le autorità, a cominciare dal Sindaco della città di Vittorio Veneto Gian-carlo Scottà, accompagnato dall’assessore allo sport Sergio Faraon. A rappresentare la Federazione Italiana FIJLKAM il presi-dente regionale del settore Judo Maestro Giosuè Erissini. C’erano quindi i rappresentanti del CONI, della Provincia, della Regione, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza a cui appartengono i tre Olimpionici. Insomma una gran bella festa, all’insegna della voglia di vi-vere con gioia lo sport che tutti unisce, lasciando ai ricordi la guerra che al contrario divide.

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ROSSETTI, IL PILOTA ROSSETTI, IL PILOTA DI PRATA DI PORDENONE, DI PRATA DI PORDENONE, CAMPIONE ITALIANO RALLYCAMPIONE ITALIANO RALLYLuca Rossetti ce l’ha fatta! Il fortissimo pilota di Prata (Pn) si è laureato Campione Italiano Rally. Navigato dal fido Matteo Chiarcossi. I rappresentanti della Peu-geot Italia, hanno avuto la meglio su un nutrito lotto di concorrenti guidando in modo splendido la loro 207 S 2000, un veicolo a livelli quasi insuperabili perfettamen-te preparato dalla Racing Lions. Lodi sperticate sono anda-te al pilota di Prata e molti addetti ai lavo-ri pensano che nem-meno il Campione del Mondo Sebastian Loeb riuscirebbe a contrastarlo nel Campionato italiano!

BRINDA FERAGOTTO AL RALLY DI MAJANO DEL FRIULI

Si è concluso lo scorso 20 settembre a Majano del Friuli l’omonimo Rally sprint che ha visto il gemonese Feragot-to giungere al primo posto della classifica assoluta.Nella sua Renault Clio Williams a fianco del fedele com-pagno Osvaldini, il campione udinese ha collezionato un primo posto con un’ottima tempistica di 17’33’’2, precedendo il duo Turolo-Guarino classificatisi secondi e la Honda Civic di Doretto-Adriomi salita sul gradino più basso del podio. Riassumendo in breve l’esito di que-sto Rally Sprint majanese si può dire che è stato molto avvincente e pregno di sorprese. Ci sono state parecchie rotture, molti abbandoni specie nella p.s. “Monte Prat”. Le classifiche particolareggiate hanno visto nel gruppo N classe 1600 il successo di Bertolutti-Perin, in classe 2000 di Marchiol-Soldà. Del gruppo A in classe 1150 ha preval-so la Fiat 1500 di Lesa-Groppo; nella 1600 affermazione di Doretto-Adriomi, nella 2000 vittoria di Zangirolami-Rosina. Tra le fuori omologazione segnaliamo il buon secondo posto di Gotti-Goi che bene avevano fatto anche nel vittoriese Rally delle Prealpi. Anche se è giunto solo ottavo in classe 2000 ha strappato applausi l’equipaggio composto da Franoso-Zampalocca per alcune curve af-frontate in modo davvero coraggioso.

Per il terzo anno conse-cutivo un pilota comasco vince il Valli Pordenonesi e Piancavallo. Nel 2006 s’impose Fe-lice Re, nel 2007 Marco Silva e stavolta è toccato a Paolo Porro con una Ford Focus Wrc, navigato dal carnico Paolo Cargnelutti. Tem-

po totale: 1h’15’’4. Un successo costruito con grinta e determinazione,

smontando le ambizioni di Devid Oldrati, secondo anche l’anno scorso, stac-

cato di 1’16’’2. Ga-ra da dimenticare, invece, per Claudio De Cecco. Un pro-blema al cambio venerdì sera gli è costato 22’’ nella prova spettacolo. Poi ieri al primo assalto di Pierlun-

go, ha sbattuto il muso della sua Peugeot 307 Wrc e ha dovuto abbandonare. Migliore dei pordenonesi Enrico Zille, settimo con Andrea De Luna a 23’’7 mentre Fabrizio Martinis ha regolato senza proble-mi la truppa di Gruppo N 2rm. Eroe di giornata il giovane talento di Se-quals, Marco Zannier, un-dicesimo assoluto e primo di Classe A6.

da Tavella O&P s.r.l.Comunicato Stampa

Faggioli… a tutta birra a Pe-davena! Sovvertendo quelli che erano gli infausti pro-nostici primaverili, il proto-tipo del toscano continua ad imporsi sulle vetture a ruote scoperte, le così dette For-mula. La nuova vettura Osella Pa 27S-BMW, allestita proprio allo scopo di contrastare le vetture a ruote libere, si è imposta in una piovo-sissima Pedavena-Cro-ce d’Aune, giunta alla 26.a edizione. La gara in terra bellunese ha sancito anche il trionfo di Romy Dall’Antonia, di San Vendemiano, che è diventato campione italiano

gruppo N, riuscendo ad avere la meglio su “zio Lino Vardanega” cui ha strappato il tricolore conquistato nella passata stagione. Come di consueto bella prestazione pure per Michele Ghirardo

giunto secondo in gruppo A classe 1600, superato di poco da Lorenzo Bindi, su

Peugeot 106. Come detto la corsa è stata condizionata da una forte piovosità che non è stata sempre della stessa intensità e quindi alcuni piloti ne hanno tratto bene-ficio ed altri ne hanno patito

le conseguenze. Eccellen-te il risultato ottenuto da Ivano Cenedese su Honda Civic Type R che è risul-tato secondo assoluto! Si pensi che ha preceduto nella classifica generale il favorito Denny Zar-do e varie altre vetture Formula e/o prototipi. Da segnalare la vittoria del bellunese Stefano De

Gan, gruppo E1 Italia classe 1600 su Honda Civic Vtr.

ALPAGO RACING: bellissimastagione!E’ stata indubbiamente una bellissima stagione quella che si avvia a conclusione per l’Alpago Racing. Il team bellune-se ha certamente avuto quale indiscusso alfiere, Domenico Dall’O’ che, con la sua fedele Peu-geot 405, ha ottenuto grandi risultati nel grup-po E1 / Supersalita. Dal-l’O’, che è anche il pre-sidente della scuderia, è ai vertici del TIVM per il suo settore. Dall’O’ ha ottenuto grandi responsi non solo nelle nostre zone, ma anche nel Sud Italia. Ma l’Alpago Ra-cing ha anche altri piloti di valore che, per esem-pio, si sono posti in luce nel recente Rally delle Prealpi, corsosi nel Vit-toriese; lì si sono distinti Omar Burigo - Moreno Da Rold, così come An-drea Fiorot navigato da Matteo Bottacin, Note di merito pure per Matteo Bottacin (Renault 5 GT Turbo) e per l’altro Bot-tacin Giampaolo, con la Ford Escort Cosworth. Il finale di stagione porte-rà sicuramente titoli in bacheca per la scuderia alpagota.

UN FORTE PORRO NELLE VALLI PORDENONESI

Faggioli a Pedavena!

Ottobre ha segnato l’inizio di una nuova stagione per la Pallamano GRIDIRON di Conegliano e San Fior che, anche quest’an-no, militerà nell’impegnativo campionato di serie B, giocando le gare casalinghe nella palestra del Turistico di Conegliano. Il vivace settore giovanile vedrà al via tre

compagini, l’under 18, l’under 16 e l’under 14. E’ stato diramato il consiglio direttivo che è così composto:Presidente: Elio Dottor; vice presidente: Giancarlo Zanette; d.s.: Sergio Prina. Consiglieri: Zelindo Corte, Bruno Nadal, Aquilino Meneghin, Antonella Sperandio, Danilo Freschet, Egidio Gallo, Gianprimo Antoniol, Giorgio Moz, Michela Roman, Mascia Zanette (e anche allenatrice), Vezio Tonon e Laura De Fanti.Le avversarie della GRIDIRON in B sono: Malignani di Udine, Cellini di Padova, Euganeo (Pd), Volksbank Brixen di Bres-sanone (Bz), Sand in Taufers di Campo Tures (Bz), Mori (Tn) Torri di Quartesolo (Vi), Malo (Vi), San Vito di Leguzzano (Vi), Paese (Tv), Musile di Piave (Ve), Trieste.

“Under 14”

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Dal 3 al 5 ottobre ha avuto luogo, a Godega di S. Ur-bano, il 1° Motor Expo. E’ stata una manifesta-zione che ha ospitato al suo interno dimostrazioni di quad, kart, auto, moto, super motard e non solo. Ci sono state inoltre, a fare da contorno, alcune iniziative messe in atto al fine di creare una mentali-tà volta alla sicurezza, fra queste una competizione di solidarietà (la sera del 4 ottobre), destinata a per-sonalità dello sport, della politica e dell’imprendi-toria della zona. Hanno avuto luogo anche corsi di

A Godega S. Urbano esiste, come abbiamo già scritto nel p r e c e d e n t e speciale, uno sport non cer-to diffusissi-mo, ovvero il basket femmi-nile che, nella Sinistra Piave, troviamo solo qui e a Cone-

L’esercito delle pallavoliste targate Aurora ha iniziato una nuova stagione, una stagione foriera di nuove soddisfazioni e certamente in grado di portare a Godega, Gaiarine ed Orsago l’entusiasmo che uno sport come il volley sa dare. Ferve l’attesa per poter usufruire del nuo-vo palazzetto dello sport di Godega, una struttura attesa da anni e che dovrebbe ospitare alcune for-mazioni dell’Aurora Volley verso la metà

dell’attività stagionale. Ri-cordiamo che questa società alimenta un movimento di qualcosa come 15-18 squa-dre che disputano i rispettivi

campionati! Nella foto è raffigurata la squadra del Team Gioia, neonata com-pagine sorta nella stagione trascorsa.

Una domanda per entrambi: essendo amici da tanto tempo, il vostro rappor-to è paragonabile a quello del Gatto e la Volpe, come definite questa mutua collaborazione?Bolzan: una delle ragioni per cui siamo così necessari uno all’ altro è anzitutto perché per entrambi il tempo a disposi-

zione non è molto e, pur nel nostro pic-colo, questi ruoli richiedono un’impegno non indifferente.Michelon: Insieme ci completiamo.Avendo un bel daffare con la società, trovate facile combinare gli impegni calcistici a quelli familiari?Michelon: nonostante la squadra mi oc-cupi molto tempo, a casa vengo capito e quindi non è un problema per loro soprat-tutto perché la mia soddisfazione in ambi-to calcistico giova anche alla famiglia.Dunque la squadra date le frequen-ti attenzioni funge, soprattutto nei weekend, da “seconda famiglia”?Michelon: Certo l’impegno, una volta preso, lo si deve mantenere sia setti-manalmente quando capita, sia nei fine settimana, ciò significa che i sabati e le domeniche vengono dedicati in parte alla famiglia ed in parte alla squadra, con la stessa intensità.

La partenza del Godega Calcio nell’impegnativo campionato di 1.a categoria non è sta-ta proprio perfetta, ma – come ci dice il responsabile tec-nico Danilo Miche-lon – la situazione è in corso di recupero. La squadra gialloblu si è rinforzata con un elemento di spicco quale è Paolo Possa-mai, classe 1971, l’esperto centrocampista che era uno dei punti di forza del Vittsan-giacomo dello scorso anno. Era l’elemento che mancava alla formazione del presiden-te Bortolo Gava. Analizzando brevissima-mente quest’avvio stagionale va constatato come la squadra abbia dovuto rinunciare ad una presenza importante, ovvero alla forzata mancanza del portiere Tamburlini, fermo per infortunio ed ora, dopo l’opera-zione al menisco, rientrato per contribuire

a rendere più agevole la stagione agonisti-ca da poco iniziata.Questa una formazione del Godega recen-temente schierata: Tamburlini (Bertagna), Visentin, M. Rossi, F. Gava, Ougue, Dal Pont, Salvador, Bressan, Cais, Possamai, Rossi, (va detto che anche il ritorno al gol del bomber Foltran induce ottimismo).

educazione stradale per le ultime classi delle scuole elementari al termine dei quali sono stati regalati ai ragazzi dei caschetti per andare in bicicletta.

Domenica c’è stato il gran finale con esibizioni di auto granturismo, go-kart, super motard, auto storiche e mo-derne, moto d’epoca, stunt men, ape cross.

CALCIO GODEGA: E’ ARRIVATO POSSAMAI

Le domande di Marinaa Giovanni Bolzan e Danilo Michelon

Il neo acquisto Possamai

Volley Aurora: a Godega nell’attesa imminente del nuovo palasport

BASKET FEMMINILE: UNA PECULIARITA’ DI GODEGA

1° Motor Expo a Godega di S.Urbano

gliano. E nelle vicinanze solo a Belluno, Treviso e Pordenone. Il Godega si accinge a partecipare al campionato regionale di serie C, un torneo certo non facile che verrà affrontato dalle ragazze allenate da Graziella Zanchetta con la mas-sima determinazione. Ricordiamo che in un recentissimo passato il Godega Basket era addirittura la massima espressione cestistica coniugata al femminile della zona; militava infatti in serie B. La spe-ranza è che possa ritor-narci quanto prima.

La !a Categoria


Nei dintorni di Vittorio Veneto dove quest’anno ricorre il 90° anniversario della Vittoria, non poteva che essere… Grande Guer-ra! E’ stato infatti, un po’ a sorpresa, Massimo Guerra a vincere la 13.a edizione del Rally delle Prealpi, navigato dal fido Revelant a bordo di una biancorossa Peugeot 207 super 2000. Sotto una pioggia battente il pilota di Cividale del Friuli ha sovvertito ogni pronostico anche a causa di numerosi ritiri, uno per tutti quello che ha inte-ressato il vincitore della scorsa edizione, De Luna, che abbandonata la vec-chia e verdissima Renault Clio, non ha avuto for-tuna con la Suzuki Swift con la quale aveva bene impressionato nel recente Rally delle Alpi Orientali ed in quello delle Ronde Piancavallo. L’afferma-zione di Massimo Guerra acquista vieppiù spessore se si considera che l’alfie-re della FriulMotor non ha sempre fatto rally moder-ni, essendo stato attivo in quelli storici, nelle corse in salita ed in altre esibizioni motoristiche. Chi ha anco-ra una volta strabiliato di questi tempi è stato Ivano Cenedese che, dopo aver ottenuto un incredibile se-condo posto assoluto nella cronoscalata Pedavena-Croce d’Aune, ha fatto un figurone anche nel Prealpi vincendo la classe 2000 e classificandosi al 3° posto della classifica assoluta! Va anche detto che la vit-toria di Guerra non è stata però agevole, dato che il cividalese ha avuto avver-sari temibili in Daltoè e Zecchin (quest’ultimo ha ceduto per noie al motore), che erano riusciti a supe-rarlo e solo poco prima dell’arrivo Guerra riusci-va a sferrare la zampata

decisiva che lo portava al trionfo. Rammentiamo ai lettori di Prealpi Sport che la 13.a edizione di questo rally che era valido quale quinta prova del Challenge

IV zona era articolata in ot-to prove speciali, suddivise in tre differenti percorsi. Il primo, interamente in pro-vincia di Pordenone, era il “Gaiardin”. Questa p.s.

lunga km 11,82 era tutta in salita e partiva dalla zona di Fiaschetti-Sarone di Caneva per raggiunge-re il Cansiglio in località Crosetta. La seconda p.s., denominata “Villa di Vil-la” era lunga praticamente 10 km da percorrersi tutti in discesa transitando su una strada forse non molto conosciuta che congiunge una parte del Cansiglio alla zona cordignanese di Villa di Villa. La terza e ultima p.s., denominata Osigo, era incentrata pro-prio nel percorso attorno a questa importante frazione di Fregona. La lunghezza era di km 5,90 ed è stata ripetuta solo due volte, a differenza del Villa di Villa e del Gaiardin che sono state percorse dai 100 equipaggi per tre volte. Curiosità meteorologica: le prime p.s. sono state corse con l’asfalto asciutto, le seconde sotto un’abbon-dante piovosità e le terze disturbate dal vento men-tre faceva capolino il sole. Tutto ciò ha comportato un notevole numero di ritiri. I freni sono stati messi a du-rissima prova nella discesa di Villa di Villa e gli stessi pneumatici hanno subito l’usura nei tratti di asfalto abraso.Questo 13° Rally delle Prealpi ha avuto qua-le principale scenario Cordignano. Il popoloso comune posto ai confini regionali ha infatti ospi-tato sia la partenza che l’arrivo nella bella piazza principale, mentre i box erano sistemati nella zona industriale.

ZARDO CAMPIONE ITALIANO VELOCITA’ MONTAGNACe l’ha fatta Denny Zardo a conquistare il titolo ita-liano nel campionato di velocità montagna. Pilotando da par suo una “ ruote scoperte”, o per meglio dire Formula, il portacolori della scuderia Villorba corse ha trionfato con 208 punti davanti al trentino Christian Merli, 197. Sul terzo gradino del podio è salito Baldi, mentre al quarto posto è arrivato quel Faggioli che, al volante di un particolare prototipo, è stato l’autentico protagonista delle ultime gare, tranne che nella LimA-betone dove è tornato a vincere proprio Denny Zardo con la sua Reynard-Mugen V8. Ricordiamo che Merli ha corso con una Lola B99/50 – Zytek, mentre Baldi si è cimentato su una Lola B02/50 – Zytek e Faggioli su Osella Pa21S-Honda.

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Grande Guerra… sulle Prealpi!

Queste le classifiche:

Classifica assoluta (i primi 10)1. GUERRA/REVELANT PEUGEOT 207; 2. DALTOE’/DE NARDI RENAULT CLIO; 3. CENEDESE/TRONCHIN RE-NAULT CLIO; 4. ZANIN/CAMPAGNOLO RENAULT CLIO; 5. PEZZATO/LENISA SUZUKI SWIFT; 6. GHEGIN/ZULIAN HONDA CIVIC; 7. PADOAN/ALTOE’ RENAULT CLIO; 8. DAL BEN/CORSO RENAULT CLIO; 9. CESARO/GAIO PEU-GEOT 106; 10.PIANCA/BERNARDI PEUGEOT 106.Gruppo NClassifica classe 1600: 1. Pianca-Bernardi (Peugeot 106); 2. Dal-la Rosa-Ren (Peugeot 106); 3. Pupin-Costantin (Peugeot 106).Classifica classe 2000: 1. Cenedese-Tronchin (Renault Clio); 2. Dal Ben-Corso (Renault Clio); 3. Carraro-Silotto (Renault Clio).Classifica classe oltre 2000: 1. Gratl-Prizzon (Mitsubishi Lan-cer).Gruppo AClassifica classe 1400: 1. Stepanovic-Biasi (Rover MG).Classifica classe 1600: 1. Tessari-Dalla Via (Citroën Saxo); 2. Tomasi-Tonon (Honda Civic); 2. Trovò-Stoppa (Peugeot 106).Classifica classe 2000: 1. Bassetto-Dinale (Renault Clio).Gruppo KitClassifica classe 1600: 1. Cesaro-Gaio (Peugeot 106); 2. Masche-ra-Dalla Villa (Citroën C2); 3. Bassetto-Merco (Citroën C2).Classifica classe super 1600: 1. Daltoè-De Nardi (Renault Clio); 2. Zanin-Campagnolo (Renault Clio); 3. Pezzato-Lenisa (Suzuki Swift).Classifica classe super 2000: 1. Guerra-Revelant (Peugeot 207).Classifica classe R3C: 1. Gheghin-Zulian (Honda Civic); 2. Rampazzo-Segato (Renault Clio); 3. Medè-Bertasini (Renault Clio).Fuori omologazioneGruppo NClassifica classe 1400: 1. Carlet-Spader (Peugeot 106); 2. Col-latuzzo-Dall’Arche (Peugeot 106); 3. Gallon-Zanardo (Peugeot 106).Classifica classe 2000: 1. Battistel-Tessaro (Fiat Uno Turbo).Gruppo AClassifica classe 1400: 1. Lusa-Pontin (Peugeot 205); 2. De Nar-do-Osvaldini (Peugeot 106); 3. Gotti-Goi (Peugeot 106).Classifica classe 1600: 1. “Brik”-De Gasperi (Opel Corsa); 2. Bressan-Marchetti (Honda Civic); 3. Burigo-Da Rold (Opel Corsa).Classifica classe 2000: 1. Padoan-Altoè (Renault Clio Williams); 2. Nardi-Saioni (Renault Clio Williams); 3. Caldart-Bortot (Peu-geot 309).

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Michele, sei considerato un pilota d’assalto nelle gare in salita e sei leader del Trofeo Italiano velocità in monta-gna (TIVM).Parlaci della tua stagione.Quest’anno è andata benis-simo; riferendomi alle nove gare sin qui disputate, ho totalizzato otto vittorie (l’ulti-ma delle quali a Marone), ed un secondo posto. E l’unico secondo posto avrebbe potuto essere anch’esso un successo pieno se non fossi incappato in un percorso piovosissi-mo nella Pedavena- Croce d’Aune.Proprio la Pedavena-Croce d’Aune ha dato risultati clamorosi, con un secondo posto assoluto di Ivano Cenedese, classificatosi poi terzo nel Rally delle Prealpi, cosa ne pensi?Cenedese è sicuramente un forte pilota, in questo caso è stato anche fortunatissimo alla Pedavena perché ha po-tuto partire in un momento in cui la pista era più asciutta e quindi il suo tempo, cer-tamente ottimo, non è stato superato da vetture molto più potenti, ma che hanno gareg-giato sotto l’acquazzone. Il fatto che si sia ripetuto pochi giorni dopo in tutt’ altra com-petizione, il Rally delle Preal-pi, con il terzo posto assoluto,

ne sottolinea i meriti.Nella lotta tra ruote sco-perte e prototipi parevano nettamente in vantaggio le prime, con le vetture di Zardo, Merli e Baldi, ma poi Faggioli ha messo a punto il suo prototipo ed ha iniziato a colle-zionare successi.Senz’altro Faggioli sarà il pilota del 2009, infatti il prototipo costruito assieme a Osella non è un vero e proprio…prototipo, ma più o meno una monoposto “vestita” con la scocca di un prototipo ed è un’ auto che decisamente va fortissimo, sta collezionando tempi strepitosi soprattutto nelle ultime gare.Tornando alle tue vittorie nel Gruppo A1600, ben due esperti di motori che sapevano fossi ospite nella nostra redazione, si doman-davano perché tu partecipi unicamente alle gare locali e non, dati i risultati vincenti, a quelle in Italia Centrale e Meridionale. Nessuno ti incita o ti sponsorizza dopo queste vittorie?Purtroppo tendo a rimandare sempre queste eventualità all’anno successivo, causa

impegni lavorativi e fami-liari, poiché le gare al sud sono spesso legate a lunghe trasferte e richiedono molto tempo a disposizione e lon-tano da casa.

Probabilmente, prima o poi, arriverò a partecipare anche a quel genere di cronoscalate dato che quest’anno nelle quattro gare che ho disputato nel Campionato Italiano ho raccolto tre vittorie ed un se-condo posto, sono fiducioso nelle mie capacità.Vuoi correre sempre nel Gruppo A?Credo proprio di si dal mo-mento che sto avendo molte soddisfazioni!Se avessi un notevole budget a disposizione che genere di auto vorresti guidare?Essendo rischiose in salita le macchine a ruote scoperte o prototipi, probabilmente sce-glierei una “supersalita”, pro-babilmente opterei per una BMW molto performante.La “supersalita” è una mac-china preparata al massimo, praticamente è poco meno di un prototipo, però sempre con le fattezze di un’autovet-tura. Prototipi e formula sono affascinanti da vedere, ma a mio avviso sono anche pe-ricolosi. In pista li guiderei, eccome, ma in salita no.Ritieni che il modo attuale

di guidare quotidianamen-te, lenti se si rispettano tutti i severi limiti, crei difficoltà ad un pilota al momento di cimentarsi nelle prove sportive su strada come le

cronoscalate?Penso di no, innanzitutto perché è giusto che passi il messaggio che la strada non è una pista dove correre e poi perché prima di effettuare la gara vera e propria possiamo memorizzarla percorrendola rispettando i limiti e affron-tarla a tutta velocità nelle prove che vengono autoriz-zate specificatamente in vista della gara vera e propria.Qual è la tecnica per memo-rizzare una gara?Di solito prima di affrontare una corsa mi guardo i “ca-mera car” relativi a quel per-corso, e quando sono già sul posto ispeziono in macchina molto lentamente il tracciato per cercare di assorbirlo il più possibile. E poi, come detto prima, ci sono le prove ufficiali che sono importan-tissime.Dove trovi il coraggio di affrontare al massimo un percorso in salita, magari con scarsa visibilità dovuta alla pioggia e con la costan-te presenza della roccia o comunque della montagna a fianco della strada?Quando sei salito in macchi-na ed hai indossato il casco non ci pensi più. Le corse in salita sono belle proprio per-ché dai il massimo di quello che hai dentro e di quello che può dare il motore della macchina che stai guidando e questo lo fai da subito, già

dalla prima curva, perché si decide tutto in pochi minuti e dovendo ripassare nella mente il percorso non si ha nemmeno il tempo di perdere il coraggio.

Le condizioni fisiche influiscono notevol-mente al momento di guidare?Si, senz’altro, per esem-pio in tutte le gare che superano i 10km o sei in perfetta forma o è ben difficile che tu le possa affrontare al meglio. Cito per tutte la Trento-Bondone che con i suoi oltre 17km è davvero estenuante per uno che non sia preparato e in condizioni fisiche buo-ne. Anche il caldo può influire, ma direi sempre nelle gare che superano

una decina di km. Trovo in-dispensabile praticare della ginnastica, fare degli allena-menti a piedi oppure in bici. Altri vanno in palestra, io per quella non trovo proprio il tempo; comunque è fonda-mentale tenersi in forma.Come vedi il futuro della “salita”?Vedo che negli ultimi anni

c’è un ritorno a questo tipo di gare e ne nascono anche di nuove, le cronoscalate sono gare belle e ben prepa-rate, con gran attenzione alla sicurezza ed anche a livello di immagine l’importanza di queste corse in salita sta au-mentando a vista d’occhio.Un cenno ai piloti locali…In Veneto abbiamo forti piloti che tutti ci invidiano come i vari Dall’ Antonia, Vardanega, Zardo ed altri, tutti appassionati e scrupolosi nella guida.Per il prossimo anno con-tinuerai a correre con la Honda Civic, restando nella cat.1600 Gruppo A?Si, confermo, anche perché mi dà grosse soddisfazioni, ricordo che la mia Honda Ci-vic del gruppo A è da sempre preparata da Foltran di Pieve di Soligo.Sponsor?Ringrazio la carrozzeria Zambon e Ghirardo che mi supporta e la Vimotorsport che è la scuderia per la quale corro. Approfitto delle pagine di Prealpi Sport per esprime-re riconoscenza a tutti quelli che mi sono vicini, a partire dalla mia famiglia.

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E’ RICOMINCIATA L’AVVENTURA DEL VITTSANGIACOMOLa nostra società lo scorso anno è rinata, come tutti sanno siamo partiti da ZERO e ora dopo un primo anno di logico assestamento contia-mo di costruire un futuro serio e produttivo.Il gruppo dirigenziale è gui-dato da un’ istituzione a San Giacomo di Veglia, il presi-dente Giovanni Carlo Marin, da moltissimi anni pietra portante per il calcio locale. Se non ci fossero stati lui, il segretario Gigi Taborelli e l’avvocato Pietro Ossi, no-stro consigliere, ora queste pagine sarebbero vuote. Non son i soli, il ruolo di vice presidente e d.s. è ricoperto da Alessandro Cadalt, il settore giovanile è gestito da Simone Bet, due ragazzi nati e cresciuti in questa società, che lasciato il calcio giocato ora fanno i dirigenti. Alle lo-ro spalle operano una serie di consiglieri che con il loro tempo e la loro buona volon-tà contribuiscono a mandare avanti la baracca: Elio Bet, Federico Cobre, Marco Da Re (lo scrivente), Ferruccio Coan, Roberto Tardivo, Loris Tolot, Armando Tonon, Da-niele Maso, Isacco Santuz, Sergio De Bastiani, Fran-cesco D’ Abramo e altri che magari ora dimentico, ma che sono e saranno sempre preziosi collaboratori, dispo-nibili a fare il solito lavoro oscuro che fa stare in piedi queste società.Per noi la rinascita vuole dire principalmente giovani, dai giovani siamo partiti e con i giovani vogliamo con-tinuare, abbiamo tre squadre nel settore giovanile e per il prossimo anno contiamo di aggiungere la quarta. Abbia-mo una prima squadra con un età media inferiore ai 24 anni e un gruppo nutrito di dirigenti sotto i trent’anni. Siamo certi che la via sia quella giusta, un progetto su più anni che porterà sicura-mente ottimi risultati!

A.S.D. VITTSANGIACOMO Marco Da Re

Undici domande (non un numero a caso) ad Ales-sandro Cadalt (vice presi-dente e d.s.) e Simone Bet (responsabile del settore giovanile). Due amici cre-sciuti in questa società, dai pulcini all’esordio in prima squadra e che dallo scorso anno nel momento più dif-ficile, insieme alla vecchia dirigenza e ad altri giovani sono entrati in società. Ora rispondono ognuno per le

proprie competenze a que-sta doppia intervista.1) Prima giocatori ora di-rigenti. Più facile allora o adesso?A: Molto più semplice prima, una volta bastava buttarla dentro. Ora no, ci sono molte responsabilità, un gruppo di persone con cui collaborare, molte operazioni da coordinare, tutto questo però alimenta la passione che rimane sempre e comunque la stessa di una volta.S: L’entusiasmo e la pas-sione sono gli stessi, è aumentato sicuramente l’impegno e il tempo che richiede questo nuovo ruo-lo: solo ora capisco quanto lavoro oscuro ci sia dietro

le quinte di una società.2) Mancate dal calcio da più di 10 anni. Cos’è cambiato?A: A malincuore devo ammettere che, nonostante il nostro calcio sia ad un livello dilettantistico e di pura aggregazione e di-vertimento, i soldi recitano una parte ormai troppo importante. Un’altra cri-tica poi la rivolgo ai gio-catori, ragazzi che hanno continui problemi fisici, a mio avviso molto spesso inspiegabili per soggetti così giovani e che hanno sempre praticato sport.S: Indirettamente ho sempre seguito il calcio locale, rientrando nel gi-ro non ho trovato grosse novità…anzi, ho notato che in molti casi, all’in-terno delle società ci sono

sempre le stesse persone e l’età media si sta alzando sempre di più (tranne che da noi…) 3) La partenza (lo scor-so campionato) è stata durissima, le nostre squadre non si sono comportate molto bene. Quest’anno?A: Abbiamo fatto una scelta precisa, la squadra è giovanissima e nuova. Siamo convinti non ab-

bia senso cambiare ogni anno tutta la rosa, quindi vogliamo partire con una rosa giovane, un mister volutamente giovane, per poter raccoglier nel giro di un paio d’anni dei risultati importanti. Abbiamo otti-me individualità, ora dob-biamo formare un gruppo per esser protagonisti, in positivo ovviamene.S: Non per quanto riguarda il settore giovanile perchè l’anno scorso il 5 luglio il settore giovanile è partito da ZERO. La stagione è stata quindi un successo visto che abbiamo avuto quaranta giocatori tra bam-bini e ragazzi. L’importan-te era riproporre il campo sportivo come punto di ag-gregazione in cui si gioca

a calcio divertendosi e si cresce: perché giocando a calcio si impara il rispetto delle regole e degli altri, si impara a perdere e a vin-cere. Per quanto riguarda la squadra degli allievi, il successo è decretato dal fatto che, pur perdendo quasi sempre, il gruppo è rimasto molto unito e verso fine campionato si è tolto anche le prime soddi-sfazioni.4) Il tempo e i cambia-menti societari hanno cancellato, soprattutto a livello giovanile, varie realtà, eliminando molte sane rivalità di quando eravamo ragazzi. Cosa ne pensi?A: Subiamo per primi questo cambiamento, il nostro settore giovanile è scomparso per troppo tem-

-Vicepresidente / d.s. e Responsabile settore giovanile-

11 DOMANDE AD ALESSANDRO CADALT E SIMONE BET

po e noi che siamo nati da lì, da lì vogliamo ripartire. Per poter far esordire i no-stri giovani al più presto in prima squadra.S: Dico solamente che trovavo strano che un quartiere popoloso come San Giacomo (e anche Ss. Pietro e Paolo) non avesse più un settore giovanile…ritengo che la scomparsa di alcuni settori giovanili è dovuta sia alla mancanza di collaboratori, sia a mo-tivi economici (si preferiva spendere tutto per la prima squadra, uno dei mali del calcio dilettantistico). Le realtà come la nostra hanno una funzione pre-valentemente sociale, non disdegnando comunque la qualità: se crescendo un ragazzo dimostra capacità, sempre se lo desidera, può essere valorizzato in strut-ture più importanti.5) Parliamo del tuo staff.A: Il nostro mister Diego Sottana, è come abbiamo già detto giovane e alla prima esperienza, ma noi crediamo molto nelle sue qualità. Ha chiuso la sua gloriosa carriera di portie-re (ex professionista in C2 a Montebelluna ) con noi, e siamo particolarmente orgogliosi di dargli la pos-sibilità di cominciarne una nuova. Voglio spendere due parole anche per alcuni giocatori: lo zoccolo duro dei giovani confermati, il nostro capitano Christian Dal Col, e poi Arancio, Pin, Russo, Moret e Moz, tutti giovani che abbiamo fortemente voluto confer-mare come base del nuovo gruppo, l’esperta punta Vi-sentin su cui conto molto e Ferri, centrocampista di 19 anni che ha già alcune presente a Vittorio in pri-

(segue a pag. 13)

Vice Presidente e d.s. Alessandro Caldart

Il presidente Giovanni CarloMarin

Simone BetResp. settore giovanile

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rischiare di restare scottati. Dopo l’estate tumultuosa dello scorso anno, siamo felici di aver instaurato un’ottima collaborazione con il Vittorio, pensiamo di essere un’ideale soluzione per far crescere i loro gio-vani. Non dimentichiamo però anche Cappella Mag-giore, Godega e S. Fior, tutte realtà con cui contia-mo di collaborare ancora in futuro. S: Abbiamo stabilito buoni

rapporti con un po’ tutte le società vicinanti e co-nosciuto gente in gamba. E’ importante che tra di noi ci sia collaborazione e rispetto.8) Pensiate sia importante investire tempo nell’orga-nizzazione di tornei extra campionato, come abbia-

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ma squadra che quest’anno maturerà con noi.S: I pulcini sono affidati a Daniele Tonus, un giova-ne che si sta laureando in scienze motorie.Gli esordienti sono momen-taneamente senza mister, in quanto Manuel Scottà ci ha lasciato per motivi di lavoro (lo ringrazio per il preziosissimo lavoro svolto nella scorsa stagione).Dimitri Grando invece è stato riconfermato alla guida degli allievi. Sono da ricordare anche Francesco

D’Abramo, Mimmo Mat-tiuzzi e Paolo De Bortoli, sempre in prima linea per la squadra allievi e i genitori dei più piccoli che ci danno una mano con i trasporti (visto che non disponiamo di un pulmino).6) Per noi ragazzi l’espe-rienza e l’aiuto del resto

della dirigenza è stato importante, in particola-re quello del nostro pre-sidente Giovanni Carlo Marin e del segretario Gigi Taborelli. Due parole per descriverli.A: Una coppia indispensa-bile, il primo ci onora di farci da Presidente e guida,

speriamo ancora per molti anni. Il secondo vive il cal-cio locale da più di 20 anni come segretario, ripeto indispensabili.S: Nella nostra società si è creato un bel mix di gente navigata e giovani, quindi di esperienza ed entusia-smo. Marin è un ottimo “pater familias” molto deciso, mentre di Gigi ap-prezzo molto l’esperienza e la disponibilità.7) Come viviamo il rap-porto con le altre socie-tà?A: Il rapporto con altre so-cietà è vitale, abbiamo ot-timi rapporti con molte di esse, cerchiamo comunque di aver un gruppo solido e fidato con cui collaborare, in alcuni casi si potrebbe

…RIPARTITI DA ZERO!…RIPARTITI DA ZERO!(segue da pag. 12)

Dimitri Grandoallenatore allievi

(segue a pag. 14)

L’allenatore Diego Sottana

Simone Pin

Mattia Arancio

Stefano Russo

Simone Visentin





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mo cominciato a fare da poco?A: Sono molto importanti, quest’anno abbiamo comin-ciato con un triangolare, che vorremmo diventasse un evento fisso nel pre-cam-pionato, la nostra immagine può solamente migliorare e l’interesse di pari passo.S: Sono tutte attività posi-tive per una società come la nostra che pian piano sta crescendo, sfortunatamente però il problema è sempre quello della “manodope-ra”…9) La nostra società ha potuto contare sull’inne-sto nel nostro gruppo di amici, giovani e motivati. Questo è stato impor-tantissimo, ci siamo però subito accorti di quanto sia difficile trovare gente disponibile e volenterosa, giovane o vecchia che sia. Perché?A: Le persone disponibili e volenterose sono sempre meno, in quest’attività il tempo da dedicare è tantis-simo e non si guadagna un soldo, anzi…S: L’essere fra amici di lunga data ci aiuta molto nella nostra missione,visto che ci capiamo al volo e ci aiutiamo a vicenda. Le cose da fare e seguire sono però molte, il tempo invece è sempre poco visto che tutti hanno i propri impegni quotidiani. Colgo quindi

l’occasione per lanciare un appello a chiunque voglia venire a darci una mano: più siamo, più il nostro lavoro darà buoni frutti. Le nostre porte sono sempre aperte!10) Cresciuti a pane e calcio. Passione ereditaria oppure no?A: Decisamente …oppure no… mio padre non è un gran amante del calcio, ma io fin da piccolo…calcio, calcio e ancora calcio. Con buona pace dei miei geni-tori prima e di mia moglie adesso.S: Sicuramente il DNA ha influito molto, visto che anche al mio papà piace il calcio e fin da piccolo mi ha sempre assecondato. Ab-biamo la stessa visione del mondo del calcio e anche lui è una componente attiva della società da molti anni!11) Domanda a brucia-pelo…saresti in grado di scendere in campo dome-nica?A: Magari, tutti i problemi fisici che ho avuto mi hanno costretto a smettere a poco più di 20 anni, ma fortuna-tamente ora compenso la mancanza delle corse e del calcio giocato con questo impegno. Spero arrivino le stesse soddisfazioni.S: Si, giocando da fermo però…purtroppo mi manca la condizione fisica.

Servizi a cura dell’addetto stampa Marco Da Re.

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(segue da pag. 13)

È ricominciata l’avventura del VittSanGiacomo

ATLETICA “BANCA DELLA MARCA” SAN GIACOMOSALE IN SERIE A2Ultimora: nella finale di A3 ad Ales-sandria la Nuova Atletica S. Giacomo Banca della Marca ha conquistato la promozione in serie A2!

A San Giacomo l’atletica ha ormai una tradizione ben consolidata ed anche in questa stagione la società sponsorizzata dalla Banca della Marca ha colto, come di consueto, soddisfazioni e premi. Co-me ha scritto Valentina Bernasconi sul giornale parrocchiale “La Torre di Ve-glia”, quest’ anno l’atletica “Banca della Marca” ha spaziato in vari settori. Per esempio per quanto concerne il Grand Prix giovani su strada, la nostra squadra è stata impegnata in tutto il Triveneto, passando da Farra d’Alpago, a San Bia-gio di Callalta, da Sernaglia a Tonadico del Primiero (Tn), da Francenigo a Por-denone, dall’ isola veneziana di Murano alle porte delle Dolomiti di Agordo. In tale manifestazione ci sono stati i primi posti di Francesco Titton, Anna Salvador, Giannantonio Covre, Stefano ed Elena Piccin. La stessa Valentina Bernasconi assieme a Silvia Da Re, ha ottenuto il “pass” per disputare la finale nazionale A3 in rappresentanza del Veneto, in Val-tellina. Altre segnalazioni vanno poi fatte per due atleti, Davide Nassuato e Lisa Petterle, che si dedicano al lancio del peso, a Marco De Nadai che si cimenta nella specialità del giavellotto ed a Marco Da Dalt, per la velocità. Concludendo, si può ben affermare che l’atletica sangia-comese riveste un ruolo di primaria im-portanza nel panorama sportivo non solo regionale, continuando a rinverdire una consuetudine radicata in paese.

Abbinata allo storico mar-chio Tomasella del titolare (ed appassionato bocciofilo) Orfeo la società Veglia del presidente Flavio Perin sta attraversando una fase di ap-pannamento, e per la limitata partecipazione alle gare ed ai tornei in calendario e per le obbietttive difficoltà lo-gistiche che hanno costretto il sodalizio con sede a San Giacomo presso il bar “La Veglia” a trasferirsi per le se-dute di allenamento e le gare in quel di Cordignano. Sul momento grigio, che si spera passeggero, va ad incidere anche l’alta età media (fatto-re questo comune purtroppo anche ad altre bocciofile). I problemi contingenti non hanno comunque impedito di organizzare in modo egregio la tradizionale, prestigiosa Gara Nazionale di Propa-ganda a Coppie che sabato

26 e domenica 27 luglio ha convogliato sui campi di Cordignano e località limi-trofe un grande numero di appassionati (oltre 200 sulle tribune per la finale!) ed oltre 100 formazioni. Hanno vinto i friulani del San Daniele, An-drea Alto e Loris Meret che hanno sconfitto nettamente in finale per 13-2 Davor Janzic e Francesco Scapolan della Contese di Cordignano. Tra i risultati di rilievo colti dai portacolori sangiacomesi spicca la piazza d’onore di Cordignano nella gara a terne organizzata dalla San Rocco Bit che ha aperto la stagione. Walter Rancan, Italo Balbinot e Flavio Perin hanno conteso sino in fondo in un’appas-sionante finale la vittoria ai friulani Basso Castellan e Tubello della Vitis Rauscedo. Cosi come lusinghiero è il terzo posto, sempre in una

competizione a terne, otte-nuto da Rancan, Ferruccio Sonego ed Arnoldo De Poli nel “Memorial Antoniazzi” a Ponte della Priula.La Bocciofila Veglia Con-fezioni Tomasella, che in primavera ha partecipato al campionato societario pro-vinciale di C guadagnando la salvezza, è forte di 24 tessera-ti atleti (a questi si aggiungo-no 4 soci). I loro nomi: Ugo Baccichet, Italo Balbinot, Mario Bianco, Tranquillo Da Re, Angelo Da Ros, Gian-franco De Nardi, Aroldo De Poli, Giandomenico Frare, Ugo Frassinelli (ex arbitro), Giobatta Maso, Bruno Perin, Flavio Perin, Renzo Petterle, Leonida Poldelmengo, Wal-ter Rancan, Claudio Scottà, Ferruccio Sonego, Antonio Sperandio, Orfeo Tomasella, Danilo Tonon, Giovanni To-non, Albino Zanette.

BOCCIOFILA VEGLIA CONFEZIONI TOMASELLA

Il ricordo della gloriosa società ci-clistica U.S. Piccin La Sangiuseppe è ancora vivissimo a San Giacomo e sono in tanti a cullare in seno il sogno che come l’araba fenice possa risorgere dalle sue ceneri. Ma la cosa non è affatto agevole. Al massimo si riuscirà prima o poi ad organizzare una corsa ciclistica, ma la ricosti-tuzione di una squadra di corridori appare, oggi come oggi, impresa titanica! Infatti sono purtroppo

ormai numerose le società sportive ciclistiche che mantengono la sola attività organizzativa rinunciando ad avere una squadra. Comunque sia, si ricorda con simpatia tutto quello fat-to dal ciclismo sangiacomese grazie soprattutto all’aiuto de La Sangiu-seppe e di coloro che collaborarono, citiamo per tutti Tito Poldelmengo, il cui negozio è continuo punto di ri-ferimento per i tanti nostalgici dello sport locale delle due ruote.

Ciclismo San Giacomo

Atletica. Il sangiacomese Marco Salvador, in forza al Mogliano, 16 anni, ha conqui-stato nei Campionati Italiani Allievi di Rieti il 5° posto nei 1500 ed il 7° negli 800 metri.

...un consigliere d’ECCELLENZA...Quest’anno la nostra so-cietà può contare su un consigliere particolarmente importante. Libero da impe-gni con altre squadre, offre la sua collaborazione Fabio Zanetti, mister di provata esperienza in categorie per noi vertiginose, come la serie D e l’Eccellenza. La sua conoscienza è a totale disposizione del nostro gruppo, starà a noi sfruttare nel migliore dei modi la sua disponibilità, e far tesoro di ogni piccolo insegnamento.

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Chiodo Fisso / Black Hole A 06/10/’08 – R 12/11/’08Sempre Quei / Al Veliero A 07/10/’08 – R 12/11/’08River Pub / I Pipistrei A 08/10/’08 – R 12/11/’08I Pipistrei / Sempre Quei A 15/10/’08 – R 18/11/’08Al Veliero / Chiodo Fisso A 15/10/’08 – R 17/11/’08Black Hole / River Pub A 15/10/’08 – R 19/11/’08Chiodo Fisso / Sempre Quei A 20/10/’08 – R 25/11/’08Black Hole / I Pipistrei A 22/10/’08 – R 26/11/’08River Pub / Al Veliero A 22/10/’08 – R 26/11/’08Sempre Quei / River Pub A 28/10/’08 – R 03/12/’08I Pipistrei / Chiodo Fisso A 29/10/’08 – R 01/12/’08Al Veliero / Black Hole A 29/10/’08 – R 03/12/’08Black Hole / Sempre Quei A 05/11/’08 – R 09/12/’08Al Veliero / I Pipistrei A 05/11/’08 – R 10/12/’08River Pub / Chiodo Fisso A 05/11/’08 – R 09/12/’08

ELITE gruppo 3, dall’08/10 all’11/12

Bar Verdi T. / Cuculo A A 08/10/’08 – R 12/11/’08Joker Pub / Can & Gat A 08/10/’08 – R 12/11/’08C.B.T.69 / River Magic T. A 09/10/’08 – R 13/11/’08Can & Gat / C.B.T.69 A 15/10/’08 – R 20/11/’08Cuculo A / Joker Pub A 15/10/’08 – R 19/11/’08 River Magic T. / Bar Verdi T. A 16/10/’08 – R 19/11/’08Cuculo A / Can & Gat A 22/10/’08 – R 26/11/’08Bar Verdi T. / C.B.T.69 A 22/10/’08 – R 27/11/’08Joker Pub / River Magic T. A 22/10/’08 – R 27/11/’08Can & Gat / Bar Verdi T. A 29/10/’08 – R 03/12/’08River Magic T. / Cuculo A A 30/10/’08 – R 03/12/’08C.B.T.69 / Joker Pub A 30/10/’08 – R 03/12/’08Joker Pub / Bar Verdi T. A 05/11/’08 – R 12/12/’08Cuculo A / C.B.T.69 A 05/11/’08 – R 11/12/’08River Magic T. / Can & Gat A 06/11/’08 – R 10/12/’08

DI NUOVO NEL CAMPIONATO ITA-LIANO A SQUADRE LE “MANI D’ORO” DEL RIVER.E’ uno sport a tutti gli effetti quello delle freccette, di origini an-glosassoni, ma ormai diffusissimo anche dalle nostre parti. Viene prati-cato con rigore, passione e grande spirito di squa-dra. E’ il caso delle quat-tro formazioni del River Pub, di San Giacomo di Veglia; quest’ anno ga-reggiano nel tanto atteso Campionato Italiano a squadre ben 28 giocatori in ordine di categoria: l’omonimo River Pub per il gruppo ELITE 2, il River Magic Team per l’ ELITE 3, il River Pub C negli AMATORI 1 ed il River Pub 2 nel gruppo AMATORI 7. Tra questi giocatori qualcuno si era fatto conoscere già nel 2005 collezionando, con il duo Vittorino Dal Cin-Giorgio Maiutto, un bottino da Campionato Italiano nella catego-ria A Doppio. Per la specialità di freccette elettroniche il River Pub, sede dell’omonimo Club di dart, ha adottato ben tre bersagli utili sia per le partite in casa, sia per gli allenamenti ed una scorta inesauribile di…birra per rendere “attiva” al meglio la partecipazione dei gio-catori e di tutti i loro sostenitori (ne vantano quasi un centinaio!). Si coglie l’occasione per rinnovare la ricerca di nuovi “talenti” da inseri-re nelle squadre e ringra-ziare sentitamente chi, con il suo grande aiuto, sostiene i giocatori nella fornitura di vestiario e materiale, appoggiando-li sia in casa, sia durante le trasferte!

Marina B.

AMATORI gruppo 7, dall’08/10 all’11/12

Le Pecore Nere / River Pub 2 A 08/10/’08 – R 11/11/’08Jokerpub3 / C.B.T. 1 A 09/10/’08 – R 11/11/’08The Lions / Bar L’Incontro A 09/10/’08 – R 14/11/’08River Pub 2 / Jokerpub3 A 14/10/’08 – R 20/11/’08C.B.T. 1 / The Lions A 14/10/’08 – R 20/11/’08Bar L’Incontro / Le Pecore N. A 17/10/’08 – R 19/11/’08Le Pecore N. / C.B.T. 1 A 22/10/’08 – R 25/11/’08The Lions / Jokerpub3 A 23/10/’08 – R 27/11/’08Bar L’Incontro / River Pub 2 A 24/10/’08 – R 25/11/’08C.B.T. 1 / Bar L’Incontro A 28/10/’08 – R 05/12/’08River Pub 2 / The Lions A 28/10/’08 – R 04/12/’08Jokerpub3 / Le Pecore N. A 30/10/’08 – R 03/12/’08C.B.T. 1 / River Pub 2 A 04/11/’08 – R 09/12/’08Le Pecore N. / The Lions A 05/11/’08 – R 11/12/’08Bar L’Incontro / Jokerpub3 A 07/11/’08 – R 11/12/’08

AMATORI gruppo 1, dal 09/10 all’11/12

River Pub C / Armata Globus A 09/10/’08 – R 11/11/’08Cuculo D / Disperate Sharks A 09/10/’08 – R 12/11/’08Armata G. / Pinco Pallino T. A 14/10/’08 – R 19/11/’08Disperate S. / River Pub C A 15/10/’08 – R 20/11/’08Pinco Pallino T. / Disperate S. A 22/10/’08 – R 26/11/’08River Pub C / Cuculo D A 23/10/’08 – R 27/11/’08Disperate S. / Armata G. A 29/10/’08 – R 02/12/’08Cuculo D / Pinco Pallino T. A 30/10/’08 – R 03/12/’08Armata G. / Cuculo D A 04/11/’08 – R 11/12/’08Pinco Pallino T. / River Pub C A 05/11/’08 – R 11/12/’08

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La prestigiosa rivista Autosprint ha dedicato, dapprima un servizio nel nr.37 e poi un’intervista nell’uscita successiva a Romy Dall’Antonia, nuovo campione ita-liano assoluto Gruppo N. Nel primo articolo si sottolineava come il sanvendemianese, a bordo della sua fedele Honda Civic Type-R, avesse conquistato lo scudetto del Gruppo N.

Nell’edizione seguente, Autosprint intervistava Romy, 37 anni, impren-ditore, sottolineando come da molti anni avesse corso negli sla-lom triveneti munendosi di un prototipo Fiat 500 con motore Yamaha. Autosprint prosegue raccontando della sua performance al Motor Show di Bologna nel Trofeo Danti dove ar-riva in finale con una

Osella Pa21, dove viene battuto solo dal talentuoso Faggioli.

Dopo quest’espe-rienza – continua il settimanale motoristico – approda alle corse in salita cominciando con una dispendiosa Osella e poi passando al Grup-po N.

Lo scorso anno man-cò per un solo punto il titolo assoluto gruppo N, dietro a Vardanega. Dalle interviste di Au-tosprint si evince come Romy abbia apprezzato parecchio le 11 gare disputate, si viene a scoprire che perlustra i vari percorsi a bordo di uno scooter. Si ap-prende che ammira, tra gli avversari soprattutto Regis e poi Cenedese e Chiavaroli. Programmi per il 2009: ancora Gruppo N, ma con qualche novità. Così Autosprint. Anche noi di Prealpi Sport ci con-gratuliamo con Romy per il suo titolo di campione italiano asso-luto Gruppo N, davvero meritato per l’impegno puntiglioso con il quale prepara ogni corsa!

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Carlo Minot (9 anni) campione Carlo Minot (9 anni) campione triveneto minitrial Junior B!triveneto minitrial Junior B!

Vittorio Veneto e tutta la provincia hanno un nuo-vo campioncino: dopo un campionato durato 12 prove, da marzo a settem-bre, Carlo Minot ha vinto il titolo triveneto categoria junior B di minitrial. Dieci anni nel gennaio prossimo, iscritto alla quinta ele-mentare al Collegio San Giuseppe, Carlo Minot è cresciuto a pane e mo-tori. Papà Mario è infatti titolare con lo zio Aldo De Pecol della concessio-naria Motori di Vittorio Veneto. E proprio grazie al Progetto di Avviamen-to al trial, organizzato da Motori, Carlo Minot si è avvicinato alle gare tre anni fa: il Progetto, che parte anche quest’anno, prevede che da metà ot-tobre a dicembre, ogni domenica mattina, venga-no messe a disposizione dei bambini che vogliono provare il trial minimoto, caschi ed istruttori in zone appositamente riservate e preparate. “L’ultima volta avevamo con noi una quindicina di bambini

– racconta Aldo De Pecol – mentre altri che hanno cominciato con noi ormai fanno anche gare”. Oltre

al titolo triveneto, Carlo Minot ha sfiorato anche il podio nel campionato italiano: vi sarebbe sicura-mente salito se solo avesse partecipato anche alla gara d’esordio stagionale a Son-drio: nelle altre tre prove infatti (a Recoaro, Chieti e Sestriere) ha colto due quarti ed un secondo posto. Mentre Carlo continua gli allenamenti in vista della prossima stagione, seguito

da l l ’ i s t ru t tore federale Adriano Bee, lo zio Aldo è al lavoro per costituire un nuovo motoclub in provincia, cui hanno già aderito diverse decine di trialisti (giovani e adulti) della zona.

Prealpi Sport ottobre 2008

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