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ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNESE - OGGIONO SOstare nella goccia – Quaresima 2005 1 Sul nuovo Oratorio di Pietro Riva, Sindaco Nei mesi scorsi il proficuo rapporto tra Parrocchia e Comune ha consentito di portare a termine il complesso iter di approvazione del piano di recupero n.8/9 nel quale è inserito il nuovo oratorio. Ormai lo stato di avanzamento dei lavori di costruzione della palestra polifunzionale mostra a tutti – anche ai più scettici - il definitivo passaggio dal progetto alla realizzazione. La giusta soddisfazione per il risultato raggiunto non può fare dimenticare che il tratto di strada da compiere è ancora lungo. Infatti la costruzione delle “mura” che si concluderà – mi dicono – nei primi mesi del prossimo anno consegnerà alla comunità di Oggiono una struttura che ci si augura il più possibile “piena” di relazioni educative significative. E’ questo ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno. Oggi infatti, la televisione, i computer, e tutte le altre nuove tecnologie, ci stanno sempre più abituando a relazioni impersonali, a distanza, emotivamente povere. E’ quindi sempre più necessario costruire luoghi dove l’educazione privilegi la relazione “faccia a faccia” in modo da accompagnare i ragazzi nella naturale voglia di crescita e di autonomia. Infatti solo la vicinanza ed una vera “simpatia” permettono di creare un clima in cui si manifesta la disponibilità dei bambini e dei ragazzi a conoscere e a farsi conoscere in profondità. Sono certo che le nuove strutture aiuteranno a sviluppare questi processi educativi da sempre in atto all’Oratorio. Inoltre trattandosi di strutture con una prevalente funzione sportiva sarà possibile, anche in collaborazione con il Comune e le altre Associazioni, sviluppare la pratica di sane discipline sportive a vantaggio di tutta la popolazione. Per rendere tangibile ed effettivo il contributo del Comune alla realizzazione di questa importante opera, l’Amministrazione Comunale e la Parrocchia stanno predisponendo un accordo che preveda, pur nelle rispettive autonomie, una più stabile collaborazione con l’esclusiva finalità di fornire ai bambini e ai ragazzi libere occasioni di gioco e di formazione per una equilibrata crescita e agli adulti un sano luogo di incontro. Gita al M’INTERESSI!!! Articolo scritto, redatto e soprattutto improvvisato da Stefano Milani e Matteo Valsecchi Venerdì 25 Giugno 2004 (circa) gli animatori del fantastico Oratorio Estivo San Filippo Neri e Sant’Agnese, dopo la classica estenuante giornata di animazione, non abbastanza stanchi, si sono recati a Quartiano Lodigiano [(LO) dalle parti di Vatrella] presso il Centro M’Interessi. Trenta minuti per una doccia e già alle 18.15 eravamo in viaggio a bordo di un simpaticissimo pulmino nel quale certo lo spazio non abbondava. Nonostante il navigatore don Donato non fosse in grado di capire da che parte la cartina doveva essere consultata, dopo sole 2 ore di viaggio “resegati” in 30cm 2 , approdammo presso la prescelta località. Il paese di Quartiano appariva piccolo e desolato; subito dietro alla chiesa una grossa insegna ci indicava che eravamo giunti a destinazione. Molti di voi si chiederanno: «Ma cos’è il Centro M’interessi?». Ma noi ovviamente non vi risponderemo perché scriviamo l’articolo solo sotto minaccia del don! Dai, scherzavamo, la risposta è molto semplice: «È un particolare Oratorio – Discoteca che offre orari intelligenti nel quale non si specula sulla salute dei ragazzi. Qui adolescenti e giovani si trovano e si divertono in maniera sana ballando la musica che più preferiscono». Ma torniamo a noi: dopo un’abbondante cena la serata danzante ebbe inizio. Lo staff capitanato dai Djs residents Ste e Kekko e dal vocalist Marco ci allietò dapprima con della

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SOstare nella goccia – Quaresima 2005

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Sul nuovo Oratorio di Pietro Riva, Sindaco

Nei mesi scorsi il proficuo rapporto tra Parrocchia e Comune ha consentito di portare a termine il complesso iter di approvazione del piano di recupero n.8/9 nel quale è inserito il nuovo oratorio.

Ormai lo stato di avanzamento dei lavori di costruzione della palestra polifunzionale mostra a tutti – anche ai più scettici - il definitivo passaggio dal progetto alla realizzazione. La giusta soddisfazione per il risultato raggiunto non può fare dimenticare che il tratto di strada da compiere è ancora lungo. Infatti la costruzione delle “mura” che si concluderà – mi dicono – nei primi mesi del prossimo anno consegnerà alla comunità di Oggiono una struttura che ci si augura il più possibile “piena” di relazioni educative significative.

E’ questo ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno. Oggi infatti, la televisione, i computer, e tutte le altre nuove tecnologie, ci stanno sempre più abituando a relazioni impersonali, a distanza, emotivamente povere. E’ quindi sempre più necessario costruire luoghi dove l’educazione privilegi la relazione “faccia a faccia” in modo da accompagnare i ragazzi nella naturale voglia di crescita e di autonomia. Infatti solo la vicinanza ed una vera “simpatia” permettono di creare un clima in cui si manifesta la disponibilità dei bambini e dei ragazzi a conoscere e a farsi conoscere in profondità.

Sono certo che le nuove strutture aiuteranno a sviluppare questi processi educativi da sempre in atto all’Oratorio. Inoltre trattandosi di strutture con una prevalente funzione sportiva sarà possibile, anche in collaborazione con il Comune e le altre Associazioni, sviluppare la pratica di sane discipline sportive a vantaggio di tutta la popolazione.

Per rendere tangibile ed effettivo il contributo del Comune alla realizzazione di questa importante opera, l’Amministrazione Comunale e la Parrocchia stanno predisponendo un accordo che preveda, pur nelle rispettive autonomie, una più stabile collaborazione con l’esclusiva finalità di

fornire ai bambini e ai ragazzi libere occasioni di gioco e di formazione per una equilibrata crescita e agli adulti un sano luogo di incontro.

Gita al M’INTERESSI!!!

Articolo scritto, redatto e soprattutto improvvisato da Stefano Milani e Matteo Valsecchi

Venerdì 25 Giugno 2004 (circa) gli animatori del fantastico Oratorio Estivo San Filippo Neri e Sant’Agnese, dopo la classica estenuante giornata di animazione, non abbastanza stanchi, si sono recati a Quartiano Lodigiano [(LO) dalle parti di Vatrella] presso il Centro M’Interessi. Trenta minuti per una doccia e già alle 18.15 eravamo in viaggio a bordo di un simpaticissimo pulmino nel quale certo lo spazio non abbondava.

Nonostante il navigatore don Donato non fosse in grado di capire da che parte la cartina doveva essere consultata, dopo sole 2 ore di viaggio “resegati” in 30cm2, approdammo presso la prescelta località. Il paese di Quartiano appariva piccolo e desolato; subito dietro alla chiesa una grossa insegna ci indicava che eravamo giunti a destinazione.

Molti di voi si chiederanno: «Ma cos’è il Centro M’interessi?». Ma noi ovviamente non vi risponderemo perché scriviamo l’articolo solo sotto minaccia del don!

Dai, scherzavamo, la risposta è molto semplice: «È un particolare Oratorio –Discoteca che offre orari intelligenti nel quale non si specula sulla salute dei ragazzi. Qui adolescenti e giovani si trovano e si divertono in maniera sana ballando la musica che più preferiscono».

Ma torniamo a noi: dopo un’abbondante cena la serata danzante ebbe inizio. Lo staff capitanato dai Djs residents Ste e Kekko e dal vocalist Marco ci allietò dapprima con della

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buona musica dance (tunz tunz); poi accompagnati da un piccolo corpo di ballo composto sempre da ragazzi di Quartiano la serata proseguì all’insegna dei più gettonati balli di gruppo (come hey baby!) e latino americani.

Successivamente ritmi Hip-Hop e House scandirono i nostri passi in pista prima di passare ad una stupenda parentesi dance stavolta totalmente dedicata al maestro della dance del quale siamo grandi fans e che non molto tempo fa è stato ospite presso il Centro. (per chi non l’avesse capito stiamo parlando di un certo Gigi D’Agostino).

Poco prima di lasciare la sala ci siamo scatenati su esaltanti ritmi Techno dopo di che verso 24:30 dopo una breve ma intensa e fondamentale visita alla Cappellina posta nel cortile del Centro M’Interessi presso la chiesa di Quartiano, siamo tornati in patria stanchi ma pienamente soddisfatti.

SPECIAL TENCS TU (ringraziamenti più o

meno seri): ☺ Al don che ci ha accompagnato in questa

splendida gita ☺ Al pulmino e a quel Tamarro dell’autista ☺ Al trittico Another way, Super e L’amour

toujours ☺ Alle splendide Paola e Caterina che ci

hanno regalato L’amour toujours con dedica….

☺ Ai Dj che tutto sommato sono sul nostro livello…

☺ Al tipico pranzo milanese: cotoletta e patitine

☺ Alle 165 Coca Cola trangugiate dai vostri splendidi animatori

☺ A tutti coloro i quali hanno partecipato a questa gita

☺ Alla Sozzi che ballava ampiamente…

☺ All’impianto audio che è come il nostro Valse e Ste

Oratorio Estivo 2004 6 Luglio 2004

Caro don, indovina un po’ chi sono? Se non hai

ancora capito sono Gloria Fumi, sorella di Marta, un’animatrice dell’Oratorio… Sì, beh, non ti ho scritto per elencarti la mia carta d’identità… Innanzitutto, come stai? Io sto benissimo e sono eccitatissima perché ho molte cose da dirti… Sai, l’idea della lettera è stata di mia mamma… un minuto fa ero là in salotto, annoiata e sdraiata sul divano perché non sapevo cosa fare; appena mi ha proposto questa strepitosa idea… sono schizzata in piedi dal divano, ho lasciato la noia in salotto e sono corsa più veloce della luce qui, in camera di Marta, per accendere il computer, andare su “Microsoft Word” e lasciarmi trascinare da tutte le idee che mi stanno frullando nella testa e che devo assolutamente scrivere su queste pagine.

Ehm… ora che ci penso… mi sto lasciando trascinare un po’ troppo… andiamo al dunque: l’argomento principale di questa lettera è l’ORATORIO!!! Sì: quest’anno è stato proprio un mese d’avventura (almeno per

me!!) perché mi sono divertita moltissimo anche se io e le altre femmine siamo dovute “traslocare” all’Oratorio San Filippo Neri. A dire la verità… mi è piaciuto di più stare “nel

nuovo Oratorio” perché abbiamo avuto molto più spazio per giocare e divertirci.

In questo mese sono stata molto tempo con i miei compagni e ho conosciuto amici nuovi proprio come mi ha suggerito il tema di quest’anno: “AMICI PER LA PELLE” che mi piace davvero tanto.

È stato anche interessante il momento della preghiera: conoscere nuovi missionari nel

mondo è stato davvero bello!! La cosa che proprio non mi è piaciuta e stata la mia… ehm… “scivolatina – faccia – faccia – con – la – ghiaia”, avvenuta precisamente Venerdì

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scorso. Stavo giocando con un mio amico, quando (sfortuna delle sfortune) sono praticamente caduta e mi sono sbucciata le ginocchia, il fianco, i gomiti e la mano destra. Quest’ultima sbucciatura è stata davvero sofferente: visto che non sono mancina, non potevo più scrivere e sai che mi piace moltissimo…!!

Meno male: adesso mi è completamente “ricresciuta” la pelle e posso di nuovo scrivere tranquillamente!! Mi è piaciuta meno delle altre la proposta dei quattro cerchi delle quattro squadre che si riuniscono per cantare l’inno. Io ero abituata e mi piaceva di più farlo tutti insieme formando un cerchio unico, ma poi mi sono abituata ed ora non ci faccio più caso. Sai bene che oggi è il terzultimo giorno prima della fine dell’Oratorio, che sarà dopodomani, Venerdì, con la festa finale. Mmmmm…. Sono eccitata già all’idea!! Speriamo che la mia squadra (i “Verdi”) vinca!!!

Caro don Donato, oggi mi sembravi un po’ pazzerello… Indossavi la maglietta dell’animatore, arancione fluorescente, un cappellino “da signore distinto” bianco con un bordino nero e in mano avevi il microfono. Ecco, quest’ultimo oggetto lo usavi un tantino spesso e a un volume assordante (povere le mie

orecchie!!). Così vestito sembravi un cantante rock!!

Ogni tanto penso che ti piaccia essere come noi, anche se non ti dimentichi mai di

curarci!! (A proposito… quando eri più giovane, andavi all’Oratorio anche tu? E com’era?) Nonostante tutto, mi sono divertita supertanto anche oggi, specialmente quando hai aperto la canna dell’acqua e ci hai tutti bagnati!! I miei compagni hanno fatto una autentica doccia, io invece mi sono giusto rinfrescata… Siamo stati molto contenti: con questo caldo afoso, ci voleva proprio!!

Caro don, oggi è il 10 Luglio, Sabato. L’Oratorio estivo è terminato!! Ieri sera c’è stata la festa finale, molto bella, ricca di colpi di scena soprattutto quando si sono esibiti con uno spettacolino i bambini che hanno partecipato al laboratorio di Clownerie. Presumo che abbiano preparato lo spettacolo in queste settimane, durante il mattino. Ma, come sai bene, non c’è stato solo questo piccolo teatrino ad animare la serata: i miei compagni di terza e quarta elementare ed io abbiamo ballato una canzone molto bella, intitolata “AMICI PER LA PELLE OVUNQUE VAI”, mentre i bambini di prima e seconda hanno cantato e ballato la canzone “Tutto passerà” e i grandi delle medie “Hey Baby”.

Ma… partiamo con ordine. La festa è cominciata quando tutti i genitori hanno occupato le sedie che erano disposte sul campo di basket dell’Oratorio San Filippo Neri. Sul palco di legno sono apparsi subito gli animatori Marco Nolberti e Marco Frigerio che hanno spiegato, insieme a Chiara e Camilla, il tema di quest’anno dell’Oratorio, AMICI PER LA PELLE, appunto. La nostra maglietta raffigura cinque bambini che rappresentano i cinque continenti, così come gli angoli colorati del prato dove questi bambini si trovano. Le cuciture sono segno dell’unione tra i bambini di tutto il mondo. Abbiamo spiegato ai genitori che in queste quattro settimane siamo stati accompagnati, durante il momento di preghiera, da quattro missionari: Padre Giovanni Mazzucconi (Oceania), Madre Teresa di Calcutta (Asia), Annalena Tonelli (Africa), Padre Augusto Gianola (America). Per l’Europa i missionari siamo noi!!

Subito dopo tutti noi bambini “siamo entrati in pista” e abbiamo ballato l’Inno dell’Oratorio, rivolti al numeroso pubblico

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che ci stava osservando. Dopo vari balli, è arrivato il momento della “sfilata”, che praticamente consisteva nell’indossare alcuni lavoretti che abbiamo realizzato noi con alcune mamme (cappelli ad esempio) e farli vedere ai genitori, per poi riportarli a casa.

Mi sono molto emozionata quando siamo saliti sul palco, perché avevo l’impressione che tutti stessero guardando solo me. Per fortuna c’era la mia amica Ilaria che mi ha confessato che anche lei aveva paura di dimenticarsi il balletto!! Nonostante tutto, è andato bene. Mentre stavo seduta sull’asfalto insieme ai miei amici, ho ripensato a tutti i momenti belli trascorsi all’Oratorio, anche alla mia sbucciatura…

La festa si è conclusa con il momento di preghiera e il regalo per tutti noi bambini: una collana che ha come ciondolo un mattoncino per ricordarci che senza di noi, l’Oratorio non può esserci, perché se manca un mattone nella struttura, l’Oratorio non è completo.

Prima di terminare questa lettera voglio ringraziarti per averci seguito in tutti questi giorni e per averci rallegrato con piccole cose.

Ciao don e buone vacanze!! Gloria Fumi

“Se c’è l’anima, si può

animare”: l’Oratorio Estivo

dalla parte degli animatori Giunto ormai Settembre, con l’inizio

dell’anno scolastico e pastorale 2004-2005 mi sembra giusto proiettare lo sguardo all’indietro e puntare l’attenzione sull’esperienza estiva dell’Oratorio per creare un immaginario “filo” che unisca idealmente l’Oratorio Estivo a quello invernale, così diversi tra loro per intensità e durata ma che sarebbe bello fossero legati dallo stesso entusiasmo, da parte sia degli animatori, che dei bambini/ragazzi.

Anche quest’anno è stato intenso il lavoro di preparazione da parte

degli animatori che appena terminato l’anno scolastico si sono rimboccati le maniche per organizzare a tempo pieno quattro settimane all’insegna dell’amicizia, del gioco, dello stare insieme nella gioia di Gesù. In particolare questa volta noi animatori avevamo una marcia in più: in un periodo compreso tra Aprile e Maggio abbiamo partecipato ad un corso di formazione per animatori dell’Oratorio organizzato dal nostro Oratorio in collaborazione con il Comune di Oggiono (Assessorati allo sport e alle politiche giovanili): i numerosi incontri si sono rivelati utili e, appunto, “formativi”; colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del corso e, naturalmente, gli esperti che sono intervenuti.

Quest’anno, dicevo, noi animatori eravamo davvero determinati a vivere e a far vivere al meglio l’esperienza estiva che si stava avvicinando, anche perché una nuova sfida ci aspettava: per la prima volta l’Oratorio Estivo 2004 avrebbe avuto come protagonisti bambini e bambine, ragazzi e ragazze, insieme, riuniti in un unico grande spazio che andava dal campo di calcio dell’Oratorio San Filippo Neri al cortile dell’Oratorio Sant’Agnese. Questo progetto, che all’inizio sembrò creasse qualche difficoltà dato che era una novità tanto per noi quanto per i ragazzi, e che bambini e bambine avevano attività leggermente diverse nel corso del pomeriggio, invece andò in porto e alla fine penso che tutti si siano trovati contenti; personalmente non avevo mai visto l’Oratorio così pieno di vita, anzi, vedere i bambini divertirsi e stare insieme nella gioia e vederne così tanti, non

faceva altro che aumentare il mio entusiasmo e la voglia di coinvolgerli per condividere con loro non solo del tempo, ma anche, in un certo senso, la mia gioia; per avvicinarli alla figura dell’animatore inteso non solo come un organizzatore di giochi, ma anche e soprattutto

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come educatore, come persona capace di accoglierli, di ascoltarli, di stare loro vicino sia nei momenti di gioia, sia in quelli di difficoltà… come animatore volevo essere in primo luogo testimone del Vangelo di Gesù, con le azioni e le parole.

Questo certamente non è stato facile, con trecento bambini attorno (sì, avete letto bene: quest’anno i bambini erano poco meno di trecento!) capita di venire sopraffatti dalla tentazione di riposarsi un momento, di rispondere: «Un attimo, arrivo tra cinque minuti», di mettersi a piangere quando nel giro di dieci minuti ti vedi arrivare incontro il settimo bambino in lacrime perché non trova lo zainetto, di perdere la pazienza quando ti sgoli per farti ubbidire e nessuno ti ha sentito, però con una tenacia e una determinazione che credevo non mi appartenessero, grazie anche e soprattutto alla collaborazione tra il Gruppo Animatori, siamo riusciti a tenere tutto sotto controllo, a conoscere meglio i bambini che frequentano da sempre l’Oratorio e a fare amicizia con chi per noi era un volto nuovo. Insomma: l’esperienza dell’Oratorio EStivo non è una relazione univoca verso i bambini, ma oserei dire che se la si vive con una certa intensità si crea una sorta di “simbiosi” con loro; mi sono sentita più stanca ma più felice e “ricca” alla fine del mese, e più di una volta mi sono stupita per l’entusiasmo che ho saputo trasmettere e che mi è stato trasmesso, centuplicato, proprio dai bambini. Perché i sacrifici e la fatica non contano, quando si è veramente convinti di ciò che si fa e del motivo per cui lo si fa e cioè per il Signore Gesù.

Per concludere, ho ritenuto scrivere questo articolo non tanto con lo scopo di raccontare le iniziative, le attività, le proposte, le gite che i bambini hanno vissuto questa Estate (dai laboratori del mattino organizzati dal comune e dal CAG con la collaborazione degli oratori, al momento della mensa e del pomeriggio di giochi), queste, in fondo, sono cose che si dimenticano; ma piuttosto ho cercato di spiegare come, in qualità di animatrice, ho vissuto l’esperienza,

e spero che molti altri animatori e animatrici si riconoscano in quello che ho scritto sono gli atteggiamenti e l’amore verso i bambini le cose che più si ricordano, non conta tanto che cosa si fa, ma come la si fa.

Ringraziando don Donato, il Comune di Oggiono e le educatrici del CAG, le mamme, gli altri animatori e animatrici e tutti coloro che in questo mese ci sono stati vicini. Termino con l’augurio che un Oratorio come quello estivo sia sempre vivo dentro di noi, perché la nostra testimonianza non si limiti solo alle mura dell’Oratorio ma partendo da lì vada “daxtutto”, così che possiamo davvero sentirci “amici per la pelle” e ritrovare l’Oratorio, quello vero, nella vita di tutti i giorni.

Marta Fumi

P.S.: Un immenso GRAZIE va a tutti i bambini, ai loro sorrisi, ai loro abbracci: è bellissimo quando, incontrandoli casualmente per la strada, vedo che si sbracciano per salutarti e dicono alla mamma con orgoglio: «Quello è il mio animatore!»…

Oratorio Estivo 2004 Dobbiamo fare dei ringraziamenti speciali per l’Oratorio Estivo 2004: ☺ grazie agli insuperabili e mitici animatori

e alle animatrici; ☺ grazie alle mamme che ogni giorno

organizzavano i turni al bar e la sua pulizia, nonché hanno collaborato splendidamente con gli animatori per i laboratori pomeridiani, soprattutto per i più piccoli;

☺ grazie a chi ha offerto l’anguria; ☺ grazie alle mamme e ai papà che

hanno preparato la gustosa cena alla serata finale;

☺ grazie all’Associazione Kora-onlus per aver aiutato nella raccolta dei viveri 2004 e per aver regalato a tutti i bambini una simpatica e verde torca elettrica;

☺ grazie alla Bondeko del commercio equo solidale per aver ospitato tutti i ragazzi nel loro negozio e per essere venuti alla festa finale con i loro prodotti;

☺ grazie a tutti e singoli i 280 ragazzi e ragazze che hanno partecipato alla proposta dell’Oratorio Estivo 2004

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(soprattutto quelli fedeli, fino all’ultimo giorno!) con le sue numerose, ma ben accolte novità;

☺ grazie a tutti coloro che sono intervenuti alla serata finale premiando le fatiche e l’impegno di ragazzi ed animatori;

☺ grazie al signor Sindaco Pietro Riva, agli assessori Antonio Cesana e Loretta Redaelli, a Manuela e Natalia, alle disponibilissime mamme del pranzo, alle educatrici del CAG, ai volontari dei vari laboratori, a tutta l’Amministrazione Comunale e alla sua disponibilità nell’aiutare l’Oratorio a svolgere il proprio compito;

☺ grazie a Battista, Peppino, Nicola, Giovanni, Dino, Franco, Angelo che hanno provveduto al perfetto ordine degli ambienti oratoriani;

☺ grazie a Renza e a Mabi per il loro servizio quotidiano all’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese;

☺ grazie alle persone che hanno pregato per gli animatori e i ragazzi dell’Oratorio Estivo 2004;

☺ grazie a tutti coloro che hanno partecipato, sostenuto, stimato, collaborato a questo rinnovato, stupendo e nuovissimo modo di fare l’Oratorio Estivo;

☺ grazie soprattutto a quelli che hanno imparato ad essere “amici per la pelle” secondo il Vangelo di Gesù Cristo, amando Dio sopra ogni cosa e il prossimo come noi stessi!!!

Una interessante mail… Ciao a tutti quanti, mi chiamo Luca Cecchi

e sono stato un assiduo frequentatore dell’Oratorio di Oggiono fino al 1980, quando per ragioni familiari ho dovuto allora quindicenne trasferirmi a Livorno. I primi tempi ho mantenuto i contatati con i miei amici, i catechisti (ho fatto Comunione e

Cresima) e don Gianni (la mia memoria non

garantisce il nome..., ma lo ricordo molto bene) poi il tempo passa e con lui molte altre cose.

Oggi mi sono imbattuto nel vostro fantastico sito e per mezzo delle vostre foto ho potuto rivedere con estremo piacere i

luoghi della mia infanzia e dell’inizio della adolescenza, e per questo vi ringrazio.

Io sono nato il 16 Ottobre 1964 ed ho frequentato le scuole elementari e medie ad Oggiono, sarebbe fantastico se chi legge questo mail o qualcun altro, se avesse un po’ di tempo , provasse per me a fare una ricerca se qualcuno della leva del 64 è sopravvissuto… al tempo ed alle rughe ed è sempre un attivo collaboratore e magari anche genitore, dell’Oratorio.

So di chiedere molto e se non ci fosse risposta a questo mail, non importa, sarò comunque sempre collegato al sito dell’Oratorio per rivedere i luoghi a me cari che hanno contribuito alla mia crescita sia spirituale che non. Ricordo infatti con molto piacere il volontariato alla Domenica dietro il bancone del bar e le oceaniche partite di pallone e basket.

Vi ringrazio del tempo dedicato alla lettura di questo mail e di nuovo per le belle immagini che ho potuto ammirare

Saluti, Luca Cecchi

Errata corrige… Sull’ultimo numero del giornalino

dell’Oratorio abbiamo pubblicato le nostre sentire condoglianza al nostro amato Peppino e a suo figlio che non si chiama Francesco, ma ENRICO PEDRETTI. Ci scusiamo con Enrico e con tutti i lettori per l’errore.

Rinnoviamo la nostra vicinanza nella preghiera e la nostra gratitudine per il prezioso servizio che Peppino ed Enrico Perdetti svolgono per l’educazione cristiana dei giovani all’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese di Oggiono. GRAZIE!

A 4Occhi: un “double”! Double: per gli Inglesi amanti e inventori

del calcio moderno significa “accoppiata di campionato e coppa di lega”, per molti ricorda un famoso gelato, ad altri il mitico spelling di Aldo, Giovanni & Giacomo; per il sottoscritto significa invece l’accoppiata più che vincente di esperienza di vita comunitaria adolescenti & giovanissimi (dal 12 al 19 Luglio) e medie (dal 19 al 26 Luglio).

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Quest’anno la mitica esperienza si è svolta nella splendida cornice del ridente villaggio alto atesino di Maranza, a pochi chilometri dalla cittadina di Bressanone. Il tema, dopo Ricomincio da 1, A 2 a due e Facciamo qui 3 tende, è stato A 4 Occhi (si accettano scommesse per gli anni prossimi: Dammi un 5 è dato vincente 3 a 1 e Ci 6 2 a 1!!!!!!), ovvero un incontro frontale a quattro occhi con Gesù, ma anche con gli altri, ovvero con coloro che ci circondavano in questa esperienza a partire dagli educatori per arrivare a tutti gli altri compagni di vita comune. Come sempre a guidarci c’era il bellissimo book day (parola di Giorgione) in cui erano descritti gli incontri a 4 occhi di Gesù con Bartimeo, la donna Samaritana, Nicodemo, il giovane ricco e infine lo strozzino Zaccheo.

Ogni giorno la riflessione richiamava un brano evangelico, una striscia che lo attualizzava e infine una serie di post it colorati con alcune storielle spunto poi di commenti e discussioni tra i ragazzi. Sono state due settimane sì di intensa preghiera corredata dalla Celebrazione Eucaristica quotidiana, ma anche di camminate/arrampicate sui monti e nelle valli che Dio ha posto di fronte ai nostri occhi.

Ricordo con particolare emozione la salita

a più di 2200 metri con gli ado per vedere un bellissimo laghetto (ner)azzurro in cui le marmotte andavano ad abbeverarsi. Eravamo solo in otto, ma il gruppo è salito spedito. Il sentiero di ritorno poi certamente era molto impegnativo e difficile, ma concedeva una vista da togliere il fiato. Infine, tutti siamo giunti a casa stanchi, ma soddisfatti nonostante le oltre quattro ore di cammino

fatto a marce forzate per arrivare alla pensione in un orario accettabile.

Non sono mancate ovviamente altre occasioni di svago come la gita a Bressanone e il torneo di calcio domenicale, anticipo delle domeniche calcistiche dell’anno che verrà.

Poi venne il momento di partire, ma non per tutti: infatti, il sottoscritto con don Donato, Ste Milani ed Enrico siamo rimasti un’altra settimana sul monte per fare da educatori al gruppo medie giunto fervoroso a Maranza. Seguire tutti i ragazzi e le ragazze è stato davvero stancante, ma anche gratificante, perché ogni sera si andava a letto spossati, ma contente di aver fatto fatica per fare incontrare a 4 Occhi i ragazzi con Gesù.

Alla fine anche al ritorno ad Oggiono si era tutti un po’ tristi, sicuri che si sarebbe potuto, come sempre, dare di più in questi otto giorni, che ogni anno passano davvero in fretta, come ci ricorda una canzone degli 883 di qualche anno fa…

Special Thanks to: ☺ a don Donato, Enrico e Giorgio per la

bellissima esperienza ado e giovani; ☺ a Stefano Valtorta, Umberto, Duzzo,

Mone e Cicca che mi hanno sopportato una settimana in camera;

☺ al film Matrix spunto per le riflessioni sulla realtà;

☺ al pigiama di Enea e a… Mitch! ☺ a Stefano Milani, signore delle Alpi; ☺ alle squallide battute di Ale Bono (…); ☺ alla capacità di espulsione di Valse; ☺ agli educatori delle medie che hanno

compreso la stanchezza di me, Ste, Enrico e il don;

☺ alle interminabili discussioni politiche con Maria;

☺ al sorriso di Martina; ☺ al Nino che ogni giorno esigeva

informazioni sul Tour de France e sulla Copa America;

☺ allo squillino quotidiano di Lele che studiava ancora per gli esami;

☺ a Vatrella Simonie Gabriele e Marchino Corti, comunque presenti nei nostri cuori;

☺ al Time Café che comunque è sempre forte;

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☺ al Capitano di tutti noi e al numero treentadueeeee (chi ha orecchie per intendere in tenda, se no in camper…);

☺ a tutti coloro che sicuramente ho dimenticato e che mi hanno fatto vivere due esperienze davvero magnifiche!!!

Giacomo Corti

Maranza Ado 2004

Dal 12 al 19 Luglio si è svolta la vacanza dell’Oratorio per adolescenti e giovani a Maranza. Sono stati giorni all’insegna del divertimento, del gruppo, dell’amicizia, ma soprattutto, del Signore.

Il tema della vacanza era “a 4 occhi”. Aiutati da Giorgione, Chicco e ultimo (ma primo, anzi secondo per importanza, perché primo c’è sempre il Signore) don Donato, abbiamo scoperto come stare a quattr’occhi con Dio. Osservando dei diapomontaggi che, ispirati al Vangelo, raccontavano la storia di ragazzi come noi, di come si sono convertiti o, purtroppo, di come hanno rifiutato di seguire Gesù, ognuno di noi si è identificato, almeno in qualche particolare, in loro e abbiamo capito e, spero, corretto i difetti che avevamo in comune.

Naturalmente ci siamo anche divertiti un mondo, non sono certo mancante le risate, soprattutto durante i pasti e le gite. In generale è stata una bella esperienza, anche se con qualche difetto (vedi la distanza tra la casa ed il paese) ma anche questo è normale: nulla è perfetto!…. Perciò appuntamento all’anno prossimo!!!

Special Tenks tu: � alle patate, mangiate ogni giorno o a

pranzo, o a cena, o a tutti e due � agli insetti amici di Erica � al bastone del don che ogni mattina

svegliava alcuni di noi… � a “Elio e le storie tese” e al loro “Vitello

dai piedi di balsa”

Michele Mozzanica

Maranza preado… A Maranza mi sono extradivertito

12345678,90 sacchi e spero che sia cosi anche l’anno prossimo!!!

Adesso vi dirò 5 nomi senza i quali non mi sarei divertito cosi tanto :Giovanni , Pippo, Paolo & Duzzo (con quella bella canzoncina) e Simone! Ah, quasi mi dimenticavo di don Donato e gli animatori.

Mi sono divertito perché di mattina c’era una buona colazione: pane e nutella.

Ho inventato la “pasta alla Sergio”; ecco gli ingredienti: spaghetti, burro, pepe e grana. È molto buona!

Sergio Mambretti

Il Campo Estivo 2004

preadolescenti a Maranza

“A 4 occhi” Dal 19 al 26 Luglio noi ragazzi del Gruppo

Medie abbiamo vissuto un’indimenticabile esperienza di vita comunitaria a Maranza, un piccolo paese vicino a Bressanone.

Appena arrivati alla casa, verso le due del pomeriggio, siamo stati divisi dagli educatori nelle varie camere e siamo subito andati alla scoperta del piccolo centro turistico. La settimana è stata molto movimentata e arricchita da gite emozionanti fra le montagne del Trentino Alto Adige. Ma il divertimento non è finito qui; oltre alle camminate, ci siamo sbizzarriti a fare shopping per i negozi di Bressanone.

Da ricordare ci sono inoltre gli appassionanti tornei di pallatennis, calcio, uno, assassino, calcetto, ping pong e scala quaranta. Anche le serate non sono state certo da meno: dall’entusiasmante minigolf al giocone che ci vedeva divisi in quattro squadre: rossi, verdi, blu e gialli.

Nostri compagni durante la vacanza sono stati la preghiera e l’incontro con Gesù sia nei momenti quotidiani in gruppo sia nelle Celebrazioni Eucaristiche.

La nostra permanenza a Maranza si è conclusa con una stupenda festa finale tra balli e premiazioni. È stato un Campo Estivo ricco di emozioni, all’insegna del

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divertimento e dello stare bene insieme… insomma una settimana indimenticabile!!! Elisa Redaelli & Francesca Vismara (II media)

IL TEMA DEL CE Durante questa esperienza di vita

comunitaria a Maranza abbiamo vissuto alcuni momenti di riflessione a gruppi, accompagnati dal Book Day, un libretto diviso in sezioni, che ci è stato consegnato il primo giorno.

I gruppi di preghiera erano guidati da uno o due educatori. Ogni momento di riflessione corrisponde ad una sezione del Book Day ed è così composto: all’inizio una serie di vignette introduce l’argomento; poi si passa al brano di Vangelo ed infine a delle storielle che aiutano a capire meglio, con alcuni esempi pratici, il significato dell’unità.

A volte gli educatori proponevano delle domande per aiutarci a riflettere meglio. Nelle 5 unità abbiamo parlato del bisogno di vedere con gli occhi del cuore, di bere acqua vera, di poter rinascere nello Spirito Santo, di mettere Gesù prima di tutto e di lasciarci trovare dal Signore.

Queste riflessioni mi sono piaciute molto e mi hanno aiutato ad incontrarmi veramente con Gesù “a 4 occhi”!!!

Maria Maggioni (II media)

LE GITE Quest’anno con l’Oratorio in vacanza per

una settimana siamo andati a Maranza, un paesino sulle Dolomiti. Abbiamo fatto molte attività e anche delle belle gite.

La prima uscita è stata un’escursione in montagna. Dopo aver fatto una lunga camminata, in cui mi sono stancata molto, siamo arrivati in un posto molto bello, dove

c’era anche un laghetto. Siamo rimasti tutto il giorno e ci siamo divertiti giocando a carte oppure andando sull’altalena o sullo ski-lift. Prima di tornare a casa abbiamo celebrato la Messa sul prato.

La seconda gita è durata mezza giornata. Abbiamo camminato per tre quarti d’ora per poi trovarci in un bosco, dove alcuni hanno giocato a calcio e invece la maggior parte di noi ha giocato al “gioco dell’assassino”.

La terza gita, quella in cui abbiamo camminato di più, è avvenuta Venerdì. Qui abbiamo ammirato un panorama bellissimo: si

vedeva tutta Maranza e tutta Bressanone. Anche qui abbiamo giocato ed inoltre abbiamo studiato i fogli che servivano per il giocone della sera.

Sabato siamo andati a Bressanone, una città abbastanza vicina a Maranza. Qui durante la mattinata abbiamo fatto spese nei negozi dove abbiamo comprato regali e ricordi. Nel pomeriggio, visto che pioveva, siamo rimasti sotto il portico dell’Università, al coperto, dove il don ci ha confessato e poi ci siamo divisi nei gruppi di preghiera.

Tutte queste gite sono state molto divertenti!

Martina Mauri (II media)

IL TORNEO DI CALCIO Tra i giorni che mi sono piaciuti di più

della vacanza dell’Oratorio è stato quello del torneo di calcio. Quel pomeriggio ci siamo recati al centro sportivo di Maranza per iniziare un torneo di calcio. Ci siamo divisi in tre squadre, ogni squadra era composta da cinque giocatori e nella mia c’erano, oltre a me: Kako, Stra, Giovanni e Paolino.

Ovviamente eravamo la squadra più scarsa ma non per questo non ci siamo fatti valere: dopo il girone di andata perso

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clamorosamente con due sconfitte (una contro la squadra di Chicco e una contro la squadra di Stefano Milani) abbiamo effettuato una straordinaria rimonta nel girone di ritorno con una vittoria e un pareggio.

Ora, vi narrerò le straordinarie vicende della vittoria contro la squadra di Chicco. La strada si fa subito in discesa per la mia squadra; passando in vantaggio con un bel gol di Giovanni. Non facciamo neanche in tempo ad esultare che i nostri avversari ci raggiungono e ci superano nel giro di pochi attimi.

Sembrava tutto finito quand’ecco che a soli cinque minuti dalla fine tentiamo la mossa a sorpresa: io vado in porta mentre Kako va in attacco per cercare il gol del pareggio. La mossa funziona: io mi rendo subito fondamentale con una parata che salva il risultato tenendo la partita ancora aperta.

In seguito, una perla di Giovanni pareggia i conti sul 2-2; a questo punto è lecito tornare a sognare e facciamo bene: a due minuti dalla fine Stra sigilla una rete importantissima che chiude la partita sul 3-2 per noi.

Spero che un’esperienza tanto bella si possa ripetere anche l’anno prossimo, non soltanto per il divertente torneo di calcetto, ma per poter condividere insieme agli amici momenti di gioia e di amicizia.

Byez, Civi. Andrea Civillini (II media)

Quest’anno per la prima volta sono andato

al Campo estivo con i ragazzi dell’Oratorio a Maranza. Questa esperienza mi è piaciuta molto. In particolare mi sono piaciute le gite, i gioconi, il gioco libero, …

Le gite duravano o metà giornata o una giornata intera. Bisognava camminare molto, ma quando si arrivava alla meta eravamo molto soddisfati. La gita che mi è piaciuta di

più è quella di Martedì. Abbiamo camminato moltissimo, ma il luogo era molto bello.

I gioconi si svolgevano di sera. Bisognava rispondere a delle domande, fare le superprove e giocare all’asta. Io ero nella squadra dei Blu con Maria, Frank, Davide Straniero, Andrea Civillini, Alice e Vanessa. Siamo arrivati secondi, un ottimo risultato.

Sono stato anche molto contento di essere capitato in camera con Nino, Cesare, Andrea Civi, Ste e Giovanni.

La cosa che mi è piaciuta di meno è che dopo la “mazzata” ricevuta Venerdì sera al minigolf non potevo più giocare a calcio. La cicatrice da parte all’occhio sarà il ricordo di questa bellissima settimana di Campo Estivo!! Daniele Maggioni (V elementare)

Le cose che mi sono piaciuta

di più di questa esperienza di vita comunitaria a Maranza sono state le splendide gite in mezzo ai paesaggi montani. Filippo Cavenaghi (I media)

A 4 Occhi Quest’anno l’esperienza di vita

comunitaria delle medie si è svolta a MARANZA!!! Appena abbiamo messo piede in quel posto….. la nostra gioia è salita alle stelle. Abbiamo fatto delle gite, alcune brevi e altre “SPEZZAGAMBEPERDIFIATO” guidati da niente popo di meno che… Stefano Milani (AH AH AH) ma sorvegliati dai vigili occhi del nostro caro DON DONATO!!!

Non pensate mica che di sera si dorma……si GIOOOCAA!!! Infatti alcune sere facevamo il “LABYRINTH SHOW” (giocone) divisi in quattro squadre: GIALLI, VERDI, BLU e ROSSI. Dovevamo affrontare diverse prove molto divertenti e spiritose dove il gioco di squadra diceva tutto.

Una sera siamo andati al mini golf, situato nel paese che dista un quarto d’ora di strada asfaltata in salita tra vasti prati dalla nostra casa. Ci siamo divisi in gruppetti da cinque e abbiamo iniziato a superare le 18 tappe tra una difficoltà e l’altra. La serata è stata

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magnifica tranne il SANGUINOSO infortunio del nostro amico Daniele.

Ogni giorno c’era la Celebrazione Eucaristica e la sera la preghiera, dove mettevamo gli smile per vedere se avevamo trascorso bene e con felicità la nostra giornata.

Comunque parliamo delle Messe: qualche volta la celebravamo in montagna a contatto con la natura altre volte invece nel giardino della nostra casa. Per rallegrare il nostro spirito il don e gli animatori hanno preparato un bellissimo libretto (il BOOK DAY) con il quale facevamo momenti di preghiera divisi in gruppetti.

Un giorno siamo andati a Bressanone e tra regali e regalini abbiamo speso un patrimonio… però di questa giornata non si può raccontare molto visto che il cielo faceva un po’ i capricci!!! Domenica sera c’è stata la conclusione del giocone vinto dai GIALLI; e dopo la preghiera e alcuni balli ci sono state delle premiazioni: ☺ ad Alice e Elisa R. per la camera più

ordinata; ☺ a Cristina, Lorenza, Marinella e Vanessa

per il miglior comportamento a tavola; ☺ ad Elisa Frigerio, Simone, Filippo,

Federico, Fabio e Stefano per aver vinto il torneo di calcio;

☺ a Nicoletta, Chiara, Martina e Francesca per aver vinto il torneo di palla tennis;

Inoltre ci sono stati dei premi speciali: ☺ a Francisco: mister occhiolino, ☺ a Giovanni: mister

disponibilità; ☺ a Francesca: miss

dolcezza; ☺ a Nino: mister Ciccio &

Barbo; ☺ a Duzzo: mister Cronos; ☺ a Maria: miss donna in

carriera; ☺ a Sergio: mister

formaggio, ketchup e nudista;

☺ a Cece: mister “non è mai colpa mia”;

☺ a Frenk: mister domande intelligenti;

☺ a Silvia: miss allegria ☺ ad Umberto: mister adattabilità e ostrega;

☺ a Davide: mister la preghiera dei fedeli adesso la dico io;

☺ a Paolino: mister regista del CE; ☺ a Daniele: mister ITALIA 1; ☺ a Fabio: mister ”l’omelia oggi la fai tu,

Fabio?”; ☺ a Civi e Mone: misters migliori ballerini

del Campo Estivo; ☺ a Martina: miss premio FOX.

Nel cortile della nostra casa c’erano 2 altalene cigolanti occupate spesso da noi (chi prima arriva meglio si accomoda).

Ringraziamo il don e gli educatori per averci permesso di vivere quest’esperienza di vita comunitaria e aspettando con ansia la prossima estate vi lasciamo con i nostri più cari saluti!!!!!!!!

Silvia & Nicoletta

A 4 occhi con il Cardinale… No, vari venticinque manzoniani lettori,

questo articolo non è un clamoroso scoop giornalistico di serie C-2 girone B che rivela la presenza del Cardinale Dionigi Tettamanzi a Maranza nel corso dell’esperienza estiva preadolescenti, ma un incontro un po’ speciale che hanno avuto alcuni ragazzi del Gruppo Chierichetti San Tarcisio del nostro Oratorio il 30 Agosto a Venegono Inferiore, proprio nel Seminario Arcivescovile, dove i seminaristi della Diocesi di Milano studiano, pregano e vivono in attesa di divenire per

sempre Sacerdoti del Signore Gesù Cristo.

Infatti, nel corso del meeting diocesano dei chierichetti, tenutosi quest’anno esattamente a cinquant’anni dalla morte del Beato Cardinale Ildefonso Schuster, Arcivescovo di Milano e morto proprio nell’appartamento arcivescovile di Venegono Inferiore, i chierichetti di Oggiono, dopo un pomeriggio di giochi nell’immenso e stupendo parco del Seminario, hanno avuto anche la fortuna di ascoltare in prima linea, vicinissimi alla sua persona, le sagge parole

dell’attuale Arcivescovo, Cardinale Dionigi

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Tettamanzi. Abbiamo appreso dalle sue parole che proprio il beato Schuster amava moltissimo i chierichetti e teneva al fatto che essi, una volta smessa la veste e la cotta sull’Altare, fossero chierichetti anche nel resto della loro vita. A provare tutto ciò sono le numerose fotografie che ritraggono l’Arcivescovo mentre parla di questi argomenti con i nostri ragazzi, prima di incontrare tutti gli altri chierichetti della Diocesi raccolti nel cortile del Seminario. È stata una preghiera semplice quella che ha concluso la giornata, ma carica e densa di significati, in particolare per il luogo in cui ci si trovava. Dal cortile, infatti, si può osservare il balcone da cui si è affacciato pochi giorni prima di passare a miglior vita il beato Schuster, per parlare a un gruppo di seminaristi che si erano radunati là sotto per vederlo un’ultima volta. Tra essi si trovava anche colui che un giorno gli sarebbe succeduto, ovvero il Cardinale Dionigi Tettamanzi.

Dopo la preghiera, che ha sostituito la

solenne Celebrazione Eucaristica, alla quale non si è potuti partecipare per ragioni organizzative nella Basilica del Seminario, tutto il gruppo di Oggiono, capitanato da don Donato si è recato allo spettacolo dei ragazzi e delle ragazze di Nomadelfia, un’associazione benefica che aiuta i bambini orfani o abbandonati a recuperare un dignitoso stile di vita tramite la musica e la danza, fatte diventare una meravigliosa preghiera. Dopo lo spettacolo tutto il gruppetto di Oggiono si è recato verso il pullman per il rientro ad Oggiono.

Si ringraziano tutti i genitori che si sono prestati e portare e venire a prendere i ragazzi al santuario di Bevera, dove sarebbe partito e arrivato il pullman prenotato dal Decanato di Oggiono. Giacomo Corti, responsabile dei Chierichetti

Fiaccolata Oratorio 2004 Sabato 18 Settembre si è svolta la

tradizionale fiaccolata che dava inizio alle celebrazioni della festa dell’Oratorio 2004. Quest’anno è stato scelto come luogo di partenza la sede della ditta Pelucchi a Sirone, incaricata per la costruzione del nuovo palazzetto polifunzionale dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’ Agnese.

Dopo il ritrovo in Oratorio e la suddivisione dei partecipanti nelle varie macchine (impresa ardua visto il numero eseguo dei

mezzi a disposizione), ci siamo recati a Sirone presso la sede della Ditta o almeno così si pensava visto che non c’era presente nessuno. Quasi rassegnati del “bidone” ricevuto, un volontario della Croce Verde ci faceva notare che la sede effettiva della ditta Pelucchi era posta nella frazione San Benedetto e quel posto non era altro che la sede operativa.

Dopo aver rimediato all’errore logistico finalmente nel piazzale della ditta aveva inizio la cerimonia della fiaccolata con la lettura della preghiera in presenza della signora Pelucchi. Don Donato rimarcava nella lettura della preghiera che la ditta Pelucchi sarà l’artefice della costruzione della struttura oratoriana ma devono essere altri i veri costruttori: dai più piccoli, agli adolescenti, giovani e ai genitori, perché non sono muri che fanno l’Oratorio ma siamo noi.

Verso le cinque al termine della cerimonia dopo l’accensione della fiaccola da parte della signora Pelucchi è iniziato il percorso della fiaccolata che quest’anno toccava nuovi Comuni rispetto agli anni scorsi.

Il percorso prevedeva l’attraversamento di Sirone, Garbagnate Monastero, Costamasnaga (con sosta davanti alla casa delle Suore appartenenti alla Famiglia del Sacro Cuore di Brentana, Suore che abbiamo avuto la gioia di conoscere lo scorso anno e di cui potete vedere le fotografie nel sito dell’Oratorio), Rogeno, Casletto, Molteno, Annone con

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l’arrivo a Oggiono dopo aver percorso circa 25 chilometri.

Con il solito entusiasmo dei partecipanti la fiaccolata si è svolta senza incidenti e verso le 19:00 dopo aver attraversato in gruppo le vie centrali di Oggiono, i ragazzi hanno fatto l’ingresso in Oratorio passando davanti al luogo dove sorgerà la struttura; poi è iniziata la preghiera finale con la cerimonia di accensione del tripode e l’alzabandiera dell’Italia, dell’Europa e del Comune di Oggiono nel 350° anniversario di fondazione. Quest’ultima bandiera sarà poi sostituita con quella della Regione Lombardia. La serata è terminata con una gustosa pizza e con i canti e balli dell’Oratorio.

Un ringraziamento a tutti quelli che si sono adoperati nell’organizzazione della fiaccolata, ai ragazzi che hanno corso, ai genitori che hanno messo a disposizione le macchine e al GS AVIS che sempre con gioia è disponibile a collaborare con l’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese!

Infine a tutti un arrivederci alla prossima fiaccolata che dovrà essere molto speciale!!!

Valentino Valtorta

Stand d’accoglienza Domenica 3 Ottobre in occasione della

festa di apertura del nuovo anno oratoriano è stato organizzato il tradizionale pomeriggio di stand. Sono stati preparati quindi vari stand con giochi per i bambini della Scuola Materna, delle elementari e per i ragazzi delle medie.

Noi, insieme a Chicco, eravamo incaricate dell’organizzazione dello stand della accoglienza e ci siamo divise i compiti: una persona doveva aiutare i bambini a compilare, con i propri dati (nome, cognome,…) un foglio che era stato fornito in precedenza, che serviva per dimostrare quali e quanti erano gli stand superati; l’altra ragazza invece aveva il compito di intingere le dita dei bambini con la tempera e di scrivere il nome su un cartellone dove al centro era posto il tema di quest’anno: SEI TU ORACORRIAMO; Chicco sovrintendeva a tutte queste operazioni.

Questa festa è stata molto bella, sia per i bambini sia per noi animatori. Noi pensiamo che questa festa di apertura dell’anno

oratoriano 2004-2005 sia stata molto piacevole per i bambini perché c’erano molti stand divertenti e buffi.

ARRIVEDERCI AL PROSSIMO ANNO!!!

Elisa Valtorta e Cecilia Giussani

C’era una volta ... ... un’isola, dove vivevano tutti i sentimenti

e i valori degli uomini: il Buon Umore, la Tristezza, il Sapere… così come tutti gli altri, incluso l’Amore.

Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l’isola stava per sprofondare, allora prepararono tutte le loro navi e partirono, solo l’Amore volle aspettare fino all’ultimo momento. Quando l’isola fu sul punto di sprofondare, l’Amore decise di chiedere aiuto.

La Ricchezza passò vicino all’Amore su una barca lussuosissima e l’Amore le disse: «Ricchezza, mi puoi portare con te?». «Non posso, c’è molto oro e argento sulla mia barca e non ho posto per te».

L’Amore allora decise di chiedere all’Orgoglio che stava passando su un magnifico vascello: «Orgoglio ti prego, mi puoi .portare con te?». «Non ti posso aiutare, Amore... – rispose l’Orgoglio – qui è tutto perfetto, potresti rovinare la mia barca».

Allora l’Amore chiese alla Tristezza che gli passava accanto: «Tristezza ti prego, lasciami venire con te». «Oh Amore – rispose la Tristezza - sono così triste che ho bisogno di stare da sola». Anche il Buon Umore passò di fianco all’Amore, ma era così contento che non sentì che lo stava chiamando.

All’improvviso una voce disse: «Vieni, Amore, ti prendo con me». Era un vecchio che aveva parlato. L’Amore si sentì così riconoscente e pieno di gioia che dimenticò di chiedere il nome al vecchio. Quando arrivarono sulla terra ferma, il vecchio se ne andò. L’Amore si rese conto di quanto gli dovesse e chiese al Sapere: «Sapere, puoi dirmi chi mi ha aiutato?». «È stato il Tempo» rispose il Sapere. «Il Tempo? – si interrogò l’Amore – Perché mai il Tempo mi ha aiutato?». Il Sapere pieno di saggezza rispose: «Perché solo il Tempo è capace di comprendere quanto l’Amore sia importante nella vita».

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Non ho un corpo,

sono il mio corpo Nessuno di noi dice: Sono il mio vestito. Il

vestito lo indossiamo, lo togliamo, lo cambiamo, lo buttiamo. Non così per il nostro corpo. Per questo è giusto dire io sono il mio corpo e non semplicemente: io ho un corpo.

La differenza è abissale: il mio corpo non solo mi appartiene ma mi costituisce. E per questo l’Apostolo san Paolo invita i cristiani di Corinto: «Glorificate Dio nel vostro corpo» (1Cor 6,20), ovvero fate del vostro corpo il luogo in cui manifestare la bellezza, lo splendore di Dio.

Per questo abbiamo dedicato a un oratorio, uno dei tanti della nostra diocesi. L’Oratorio che nel tempo estivo diventa forte esperienza di gioco, di comunità, di formazione è un luogo di educazione della persona anche attraverso il corpo e l’attività sportiva.

Mi piacerebbe dedicare queste parole ai tanti preti che hanno speso e spendono i loro anni giovanili nella cura dei ragazzi e dei giovani negli Oratori. Io ricordo con gratitudine don Giancarlo e don Guido i due preti del mio Oratorio San Luigi a Busto Arsizio. E auguro a don Alberto, l’attuale Assistente, di esser felice come prete dell’Oratorio. Anch’io lo sono stato, solo per quattro anni, in un Oratorio minuscolo, stretto tra le case della metropoli, un fazzoletto di cortile con un solo striminzito albero assediato dal cemento. Eppure quanti legami di quegli anni continuano a distanza di quasi quarant’anni.

Chi ha inventato l’Oratorio ha capito perfettamente che noi siamo il nostro corpo e che è possibile anzi necessaria una educazione a vivere il proprio corpo nel gioco, nello sport, nell’attività fisica. Proprio perché il corpo è dimensione costitutiva e decisiva della persona - sono il mio corpo - il corpo

può diventare il luogo del controllo e della violenza sulla persona stessa. Per questo alcune giovani donne hanno difeso l’integrità del loro corpo da chi voleva abusarne con la forza: più profondamente difendevano la loro dignità di donne e di credenti, non volevano essere ridotte a cosa, usa e getta. Custodivano quella parola: «Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo... non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo?» (1Cor 6,15.19).

Queste ultime settimane sono state segnate da inauditi gesti di violenza sul corpo umano. Appunto perché io sono il mio corpo e violare il mio corpo è violare la mia dignità. Perché certi atti di violenza sul corpo della donna, lo stupro, destano una reazione indignata? Attraverso la sottomissione del corpo è l’anima, la coscienza, la libertà, la dignità della persona che vengono

violate. «Per quanto riguarda la tortura, il cristiano

viene messo a confronto fin dalla sua infanzia con la narrazione della Passione del Cristo. Il ricordo di Gesù, denudato, colpito, schernito fin nelle sofferenze dell’agonia, dovrebbe sempre fargli rifiutare di vedere applicato un trattamento analogo ad uno dei suoi fratelli in umanità. Spontaneamente il discepolo del Cristo respinge ogni ricorso a simili mezzi, che nulla potrebbe giustificare e in cui la dignità dell’uomo viene avvilita tanto in colui che viene colpito quanto nel suo carnefice» (Giovanni Paolo II al Comitato internazionale della Croce Rossa, 15 giugno 1982).

Don Giuseppe Grampa

Auguri a… Oggiono, 12 Settembre 2004

Carissimi amici de La Gazzetta di Lecco, auguri per il vostro decimo

compleanno!!! La comunità degli animatori e degli

educatori dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese, con don Donato, si unisce alla

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vostra gioia per il significativo traguardo raggiunti oggi, 12 Settembre 2004.

Ci auguriamo che sia la stessa gioia di cui parla il Vangelo di questa Domenica perché anche noi, come i figli della parabola, abbiamo trovato in voi e nel vostro giornale un aiuto, un sostegno e un amico.

Vi ringraziamo, quindi, per la vostra attenzione e la partecipazione sempre attenta alle iniziative del nostro Oratorio; vi ringraziamo per aver sempre dedicato dello spazio nel vostro giornale a questa comunità educativa cristiana che è l’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese di Oggiono.

Preghiamo il Signore Risorto perché le pagine del vostro giornale possano aiutare tanti ad incontrarlo nella storia quotidiana, attraverso i fatti di ogni giorno. Gli chiediamo di sostenervi perché, come le luminose pagine del Vangelo, anche voi possiate sempre trasmettere “la gioia e la pace della Pasqua di Gesù Cristo”.

Grazie e… ad multos annos! Gli animatori e gli educatori dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese di Oggiono

Grazie da…

Per don Donato, gli animatori e gli educatori dell’Oratorio.

Vi ringrazio molto per gli auguri che ci avete mandato. Riceverli ci ha davvero fatto piacere. Anche da parte mia vi auguro di proseguire al meglio la vostra attività nella comunità di Oggiono.

A presto

Per La Gazzetta di Lecco, Dario Angelibusi

Grazie… - a coloro che hanno collaborato alla pesca

alla trota di Sabato 25 Settembre: FUCED di Riva Andrea per la sponsorizzazione delle esche ed attrezzature; REX SUPERMERCATI per i sacchetti di plastica; Spinelli Marco, proprietario del negozio di pesca sportiva di Dolzago, per l’organizzazione e per i premi messi in palio dopo la pesca (due canne e due

mulinelli); ai pescatori presenti per aiutare i ragazzi nella pesca: Brambilla Carlo,

Maggioni Dodo, Redaelli Nicolas e Bonanomi Stefano; al Presidente della Società Pescatori di Dolzago, Sangiorgio Pino, per averci concesso l’uso del laghetto di Cogoredo; infine al mitico super esperto “enciclopedia vivente della pesca”: Corti Mario.

- a coloro che hanno collaborato per gli stand di Domenica 3 Ottobre: Valentino Valtorta per i cartoni usati allo stand dell’accoglienza.

Grazie da… L’Oratorio San Filippo Neri e

Sant'Agnese dice grazie a Giorgio Meroni ed Alessio Sangalli per averci donato un PC (monitor, “case”, tastiera, mouse). Grazie!

Su e giù per una valle… Era il 28 Settembre 2004, un Martedì

mattina molto molto (sottolineo e metto in

grassetto il molto) presto (circa le 5:55) quando il don ha caricato sulla sua macchina quattro giovani infreddoliti e mezzi addormentati, rispondenti ai nomi in codice di Kako, Ste (Milani), Lele e Laura. Insomma, quattro giovani pescati a caso dall’elenco educatori del Gruppo Medie per recarsi in Trentino Alto Adige.

E i venticinque manzoniani lettori diranno: «Per fare che?». Per fare una gita di piacere pre e durante università con il coadiutore? Non credo proprio, risponde il poco manzoniano sottoscritto! Infatti il don ha convocato i quattro educatori per un compito ben più importante che una banale gita di piacere: bisognava visionare le case per la prossima esperienza di vita comunitaria per adolescenti e preadolescenti 2005 (il cui titolo probabilmente sarà “Dammi un cinque!”, ma non vi promettiamo niente!).

Dopo il recente successo di “A 4 Occhi” il don ha deciso di puntare in alto, scegliendo di visionare due case molto capienti e situate nella bellissima e lunghissima Valle Aurina (Aurenthal)! Dopo ore di viaggio con al timone Lele e alla navigazione l’ingegnere aerospaziale sottoscritto, mentre il don, con la scusa di dover dire le preghiere quotidiane, recuperava un paio d’ore di sonno

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comodamente sdraiato sul sedile post posteriore della sua auto, finalmente giungemmo nell’ameno abita di San Giovanni.

Subito il don e Ste hanno voluto recarsi a visitare il punto informazioni per rimpinzarsi di carte, cartine, depliant e quant’altro… Poi l’allegro gruppetto di Oggionesi si è diretto alla ricerca della prima casa: l’impressione di tutti è stata ottima. Infatti, il gentile proprietario ci ha accompagnato attraverso comode camere con vista sulle Alpi di cui il Frank è “signore incontrastato”. Poi abbiamo visitato l’amplissima sala da pranzo (e anche da colazione e cena!) e nell’ancor più vasta sala da gioco.

Vi assicuro che questa, in tre anni di esperienze di vita comunitaria che vivo, è la casa per vacanze più grande e meglio attrezzata che vedo: infatti, sul retro c’è un grande prato di proprietà della casa corredato di porte da calcio e non solo! Anche l’esterno promette bene: i negozi e il paese sono relativamente vicini e il paesaggio è davvero mozzafiato!

La seconda casa qualche chilometro più avanti era per grandezza e bellezza pari alla prima, ma la proprietaria ci ha fatto capire fin dalle prime battute che lei ai ragazzi preferiva le famiglie. Visto lo scopo educativo della nostra esperienza di vita comunitaria e fatte un paio di valutazioni di tipo logistico di fronte a un piatto di canederli ricoperti di una cremina ai funghi spettacolare, il don, lo Spirito Santo e noi abbiamo deciso che la prima casetta, sita in San Giovanni di Valle Aurina era la migliore scelta che potessimo fare.

Non è finita qui, però, perché abbiamo fatto un giro per la magnifica valle: Ste ci ha mostrato il Castello di Campo Taures e le miniere, probabili mete di gite extra montagna!

Al termine della giornata abbiamo avuto il tempo anche per celebrare l’Eucaristia in una piccola tipica chiesetta alto atesina in fondo alla valle: noi cinque insieme. Interessante è stata la “coincidenza” (ma esistono le coincidenze

e il caso?) del Vangelo del giorno (cfr. Lc 9,51-56): Gesù ha mandato avanti a Sé alcuni discepoli per fare i preparativi per Lui. Anche

noi, parafrasando il Vangelo del giorno, siamo andati avanti ai nostri ragazzi per preparargli l’esperienza estiva di vita comunitaria. Alla luce di questo Vangelo non abbiamo potuto non pregare affidando già dal 28 Settembre 2004 tutti coloro che vorranno condividere con noi – ne siamo sicuri – la bellissima esperienza di vita comunitaria 2005.

Non si poteva concludere così bene una giornata bellissima e magnifica vissuta con gioia ed entusiasmo da tutti e cinque i partecipanti, stanchi, ma soddisfatti!

Giacomo Corti

Festa dei santi Angeli Custodi Angiolino mio carino vieni dentro il mio taschino: fa’ che viva in compagnia di Gesù e di Maria. Dal vicino caminetto viene giù un Angioletto. L’ho pregato di nascosto: «Porta gioia in ogni posto». Tanta gioia e tanto amore alle persone che ho nel cuore!

Lettera a don Donato 7 Ottobre 2004

Ciao don Donato! Indovina chi sono? Sì, sono proprio io:

Gloria Fumi, la tua “scrittrice-di-lettere” per quando sei ammalato, sperando di farti compagnia, infatti questa settimana hai avuto la febbre, vero, don?

Devi forse mangiare un po’ di più e riguardarti, altrimenti ti ammali e non puoi venire in Oratorio. Beh, oggi ho deciso di scrivere questo articolo per due motivi: il primo è per informarti degli avvenimenti che stanno succedendo in Oratorio mentre sei a letto a curarti; il secondo motivo è per darti un aiutino a riempire “Il Giornalino dell’Oratorio”, infatti questo dovrà essere il più lungo articolo che abbia scritto. Dunque…

Prima di introdurre l’argomento di questo scritto, vorrei parlarti del tempo atmosferico di oggi: dalla mia finestra vedo un mucchio di nuvole bianche, tutte raggruppate proprio

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sopra la mia casetta. Hai presente quando, nei cartoni animati, c’è la nuvoletta di pioggia che rincorre Paperino ovunque lui vada? Ebbene, sembra proprio che quella nuvola si sia fermata sopra la mia abitazione. Che sfortuna! Il Sole non lo vedo: sarà coperto dagli altri gruppi di nuvole “alla Paperino”! Insomma, diciamo che oggi è proprio una giornata uggiosa, piovigginosa, nuvolosa. Dunque… adesso che ti ho parlato un po’ di oggi, ti voglio raccontare quello che è successo invece Domenica 3 Ottobre. Ecco qui il mio riassunto:

ore 8:00 driiiiiiin! – «Gloria, alzati, dobbiamo prepararci per andare alle prove del coretto, in Chiesa!» - «Dai… ancora un minutino…» RONF! Eh, sì… quella mattina avevo proprio sonno! Che fatica aprire gli occhi e svegliarsi quando stai bene nel tuo lettuccio caldo… Che scocciatura quando tua sorella ti urla nelle orecchie: «SVEGLIATIIII!» … e così sei costretta a saltare giù dal letto per prepararti e fare colazione, cosa che non ha niente a che vedere con il relax, senza contare che lo si fa ogni volta uguale, tutte le mattine, nessuna novità. Uff…

Ore 9: io e Marta eravamo già in Sant’Agata, con i nostri strumenti, per fare le prove dei canti con il Coretto di Santa Cecilia, composto dai bambini e dalle bambine di Oggiono. Sì, sì, hai capito bene, caro don: Domenica scorsa, io e Marta abbiamo suonato per la prima volta in Chiesa, io con il mio flauto traverso, Marta con la sua chitarra! Ti assicuro che ero molto emozionata, ma non andiamo nei dettagli, sennò sembra che mi stia vantando. Allora… dicevamo? Ah, sì! Le prove del Coretto! Stefano Valtorta ce la metteva tutta, seduto su una sedia al centro

della stanza, a dirigere il coretto, anche se sembrava più un giudice seduto di fianco ad un tribunale. Gesticolava come un matto, a volte sgridava qualcuno, dirigeva, distribuiva biglietti, avvisi e libretti, e, quando era proprio al culmine dell’esasperazione, lanciava minacce che poi non eseguiva. Hi hi, hi… che ridere! Mi viene ancora in mente la scena!

Ore 10:00. Celebrazione Eucaristica nella chiesa Prepositurale Sant’Eufemia. È stata una santa Messa molto gioiosa, devo dire la verità, ricca di molte novità: a parte i canti suonati da me e da mia sorella, la predica, se non ti ricordi, tu l’hai celebrata in parte, in fondo alla Chiesa, così tutti si sono dovuti girare

per guardarti! È stata una Celebrazione Eucaristica molto interessante, veramente: hai spiegato cosa rappresenta il quadro posto sopra il portone principale della chiesa: raffigura Gesù mentre Spezza il Pane davanti ai Discepoli di Emmaus! Ed è proprio questo il significato dello slogan dell’Oratorio di quest’anno: SEI TU, ORACORRIAMO, significa «Ti riconosco, Gesù, ora corro ad annunciare che sei Risorto». Hai insistito nel ricordarci di assistere a tutta la santa Messa

domenicale, ascoltando attentamente la Parola di Dio e seguendo tutte le preghiere, dall’inizio, alla fine. Quando si esce dalla chiesa, tutti si sentono più gioiosi e felici, ma poi è difficile rimanere così nella vita di tutti i giorni! Non dobbiamo dimenticarci che Gesù è con noi!

Ore 14:00, 15:00, 16:00, 17:00 giochi in Oratorio per festeggiare l’apertura dell’anno oratoriano 2004 – 2005. Caspita! Era veramente affollato, quando sono arrivata io! I

vari stand erano occupati da almeno venti bambini ognuno e gli stand erano circa 10! Io mi sono divertita molto, soprattutto negli stand situati sul campo di pallavolo. Ho

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notato che c’erano molti bambini nuovi, animatori parecchio disponibili e giochi divertenti. Il pomeriggio è stato preparato con molta cura, c’era infatti anche lo spazio per la merenda preparata dalle mamme del bar…

In un banchetto c’erano anche delle magliette speciali che hai fatto stampare tu con la scritta «L’Oratorio siamo noi»; molti bambini hanno messo al collo il loro mattoncino, simbolo di ognuno di noi che ci ricorda che la Chiesa, senza di noi, non esiste.

A rallegrare questo pomeriggio c’è stato un Sole veramente mite, un cielo molto sereno, diversamente da quello che c’è oggi. Più tardi ho riflettuto con la mamma che al nostro Oratorio, per essere simile a quello di don Bosco, non deve mai mancare l’ubbidienza, la voglia di stare con tutti, la preghiera e il desiderio di diventare sempre più buoni, aiutando gli altri, soprattutto i nuovi arrivati e i più piccoli.

Prima di salutarti, sempre la mamma mi ricorda che oggi è il giorno dedicato alla Madonna del santo Rosario, quindi farò il proposito di dire qualche Ave Maria in più del solito.

Ciao, e guarisci presto, sennò dovrò scriverti un’altra lettera!

Gloria Fumi

Visita alla Cattedrale

dei Cresimandi 2005

Martedì 12 Ottobre 2004 Con don Donato, le catechiste ed i miei

amici, abbiamo visitato il Duomo di Milano. Era la prima volta che lo vedevo e mi è sembrato grandissimo e bellissimo, le vetrate mi hanno molto colpito infatti rappresentavano i Santi ed avevano molti colori, anche la “nuvola” che porta in alto al soffitto dove c’è il santo Chiodo di Gesù Cristo mi è rimasta in mente. È stata interessante e divertente anche la merenda. Grazie don!

Mauro

Il nostro cammino di cresimandi è iniziato con il pellegrinaggio al Duomo di Milano; è stata una cosa molto istruttiva soprattutto per me che ho scoperto cosa vuole dire Cattedrale. A parte le istruzioni mi sono divertita tanto con gli amici, le catechiste e il don che ci informava anche sulle piccole cose.

Abbiamo visto il Battistero che si trova sotto la piazza del Duomo. Anche sul pullman è stato divertente, è stato fantastico e vorrei ritornarci.

Fabiola Valsecchi

La visita alla Cattedrale di Milano era molto interessante. I palazzi erano molto belli e decorati. Io vorrei ritornare a vedere il Duomo di Milano.

Kevin Naka

Martedì 12 Ottobre siamo andati in pellegrinaggio al Duomo di Milano con don Donato e le catechiste. Siamo andati in pullman partendo alle 13,45 da Piazza Sironi.

Giunti a Milano siamo scesi dal pullman ed abbiamo fatto un piccolo tratto di strada a piedi dove il don ci ha fatto vedere l’edificio dove abita il nostro Arcivescovo Tettamanzi, si trova proprio a pochi passi dal Duomo.

Giunti in Cattedrale il don ci ha spiegato molte cose, ci ha detto che san Carlo nel 1386 fece cominciare i lavori di costruzione del Duomo dove già c’erano due chiese, la Basilica di Santa Maria Maggiore e quella di Santa Tecla.

La chiesa di Santa Maria Maggiore fu demolita ma l’altare maggiore di essa

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possiamo trovarlo in Duomo posizionato in centro. Dietro all’Altare, in alto si trova la Reliquia del santo Chiodo di Gesù che fu trovata da sant’Elena la madre di Costantino imperatore romano, che lo fece fondere e lo usò come briglia per il suo cavallo, fu poi donato a sant’Ambrogio e successivamente san Carlo lo mise nel Duomo.

Siamo scesi a visitare il fonte battesimale ottagonale che si trova sotto la piazza del Duomo dove sant’Ambrogio battezzò sant’Agostino. Queste sono alcune delle cose che il don ci ha spiegato. Poi ci ha detto anche che in alto su ogni colonna ci sono le statue dei Santi vecchi e nuovi, quelli nuovi si notano perché sono più chiari, questo vuole far capire che anche oggi tutti noi possiamo e dobbiamo diventare santi comportandoci come Gesù ci ha insegnato.

Ringrazio il don che ci ha dato questa bella opportunità.

Matteo Bonacina

Martedì 12 Ottobre noi ed i nostri compagni di quinta con don Donato e con le nostre catechiste ci siamo recati al Duomo di Milano. È stato davvero fantastico!

La cosa che ci ha colpite di più è stato il Battistero perché essendo molto antico è tenuto molto bene.

Chiara Panzeri, Maglia Maria Elena,

Chiara Amati

Sono Lorenzo, un bambino di quinta elementare e quest’anno riceverò il Sacramento della Cresima.

Noi cresimandi, il 12 Ottobre, siamo andati con le nostre catechiste e il don a visitare la Cattedrale di Milano che fu consacrata da san Carlo il 20 Ottobre 1577, lo stesso giorno in cui è stata consacrata anche la nostra chiesa Prepositurale, ma alcuni secoli dopo: nel 1900 dal beato Andrea Carlo Ferrari di cui abbiamo visto le reliquie sotto un Altare del Duomo.

La parola Cattedrale deriva da cattedra la sedia su cui si siedono il Vescovo ed il Papa. Su tutte le

facciate troviamo delle statue di Santi, in tutto sono 2000. In cima al Duomo si trova la statua in oro della Madonna. L’attuale piazza del Duomo, prima era occupata da due basiliche: quella di Santa Tecla e quella di Santa Maria Maggiore; l’Altare di quest’ultima si trova all’interno della Cattedrale ed è l’Altare su cui oggi l’Arcivescovo celebra l’Eucaristia.

Una cosa che mi ha molto colpito e che non sapevo, è la presenza del santo Chiodo, uno dei chiodi usati per crocifiggere Gesù; questo santo Chiodo si trova nella navata centrale della Cattedrale. Questa visita mi è piaciuta molto ma soprattutto è stata interessante ed istruttiva.

Lorenzo Panzeri

Martedì 12 Ottobre noi ragazzi di quinta accompagnati da don Donato e le catechiste, siamo andati al Duomo di Milano; è stata un’esperienza positiva perché ho potuto vedere il Duomo e dove vive il Cardinale.

Maria Origgi

Martedì 12 Ottobre noi alunni di classe quinta siamo andati a Milano per visitare il Duomo. Abbiamo visto il Battistero sotterraneo dove è stato battezzato sant’Agostino, i resti della basilica di Santa Tecla, “la Nivola” su cui sale il Vescovo per prendere il santo Chiodo di Gesù, la cattedra del Vescovo da cui prende il nome di Cattedrale il Duomo stesso e molte altre cose interessanti.

È stata una bella, divertente ed interessante giornata.

Ilaria Dolfini

Il 12 Ottobre tutti noi cresimandi, don Donato e le catechiste, siamo andati in pellegrinaggio alla Cattedrale di Milano. Si cominciò a costruire il Duomo nel 1386 e venne consacrato il 20 Ottobre 1577 da san Carlo.

Non avevo mai visitato il Duomo e mi è piaciuto molto, con tutte le sue guglie ed in cima la Madonnina a cui è dedicato.

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Abbiamo visitato anche il Battistero dove sant’Ambrogio battezzò sant’Agostino, lì abbiamo rinnovato la nostra fede.

È stata una bella giornata anche se il tempo non ci ha favoriti.

Federica Bosisio

Il 12 Ottobre 2004 mi sono recata, in compagnia dell’Oratorio, a visitare la Cattedrale a Milano. È stata, nonostante il freddo, una stupenda giornata.

Le cose che mi hanno colpita di più, sono state le guglie, il Battistero, pieno di reperti storici e la bellezza delle vetrate artistiche. Sono rimasta, però, molto delusa dalla città a causa della quantità di macchine e di moto che vi circolano.

Chiara Limonta

Alle 13.30 partimmo verso il Duomo. Mentre eravamo sul pullman don Donato ci diede un foglio con scritto tutte le informazioni sulla Cattedrale. Scendemmo dal pullman e ci incamminammo.

Appena entrati in Duomo, ci disse che il Duomo era stato costruito su due antiche Basiliche, Santa Tecla e Santa Maria Maggiore. Ci spiegò tutto per filo e per segno, ci fece notare che dietro l’altare c’era una preziosa Reliquia della Passione di Gesù: il santo Chiodo. Spiegò che sant’Elena da un’ispirazione di Dio trovò la vera santa Croce di Gesù con i Chiodi. I Chiodi li diede a suo figlio Costantino che li fondette per poi metterlo in testa al suo cavallo. Vennero poi donati a sant’Ambrogio che li prese e li mise nella Cattedrale.

Finito il giro facemmo una preghiera, uscimmo, salimmo sul pullman e tornammo a casa.

Elena Riva

La Cattedrale di Milano 12 Ottobre 2004

Caro diario, oggi ti voglio raccontare un episodio

molto bello della giornata di ieri: durante il pomeriggio, sono andata con il don e i miei amici di quinta elementare a Milano! Abbiamo visitato la Cattedrale, il Battistero e la tomba di san Carlo… Ma andiamo con ordine.

Ieri era una giornata molto fredda e uggiosa, nuvolosa e piovigginosa. Verso le 13:30 sono partita da casa mia in macchina con mia mamma, per arrivare nella piazzetta vicino al Consorzio e all’Oratorio dove un pullman avrebbe portato me e i miei compagni a Milano. In macchina, portando a tracolla la mia borsettina-zainetto, piena di fazzoletti, cioccolatini, penne, blocchetti e una bottiglietta d’acqua, pensavo a come sarebbe stata la mia prima “uscita” di quest’anno, da sola, senza i genitori: sarebbe stata bella? Brutta? Divertente? Noiosa?

Scesi subito dalla macchina, piena di entusiasmo e, dopo aver salutato mia mamma, mi aggregai ad un gruppetto di bambine della mia età, tra cui notai Ilaria, Fabiola, Federica, Maria, Elisa, Mishell… Aspettammo pazientemente che arrivasse il pullman,

chiacchierando, raccontandoci barzellette e cantando canzoni. Io mi sentivo veramente emozionata e ghiacciata. Era l’emozione o il freddo di quel pomeriggio? Stavo gelando come un bicchierino di vetro pieno d’acqua in un frizzer! Tra non molto sarei esplosa,

dividendomi in tanti cubetti di ghiaccio che sarebbero serviti benissimo ad un bar per rinfrescare le bibite!!!!

Per fortuna arrivò in fretta il pullman, prima che mi raffreddassi veramente. Salii e mi sedetti su un sedile con Elisa, davanti ad Ilaria e Maria. Alle 13:35 precise il pullman

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cominciò a muoversi. Che bello, stavamo partendo! Wow!! E io mi dimenticai completamente del freddo! Durante il viaggio, per ingannare il tempo, ci siamo divertite a costruire origami, disegni e a giocare all’impiccato, a chi ride per primo e al gioco del gessetto. Io sono stata un po’ con tutti: con Matteo e Lorenzo ho giocato a chi ride per primo, mentre con le mie compagne ai giochi “scritti”, come per esempio, l’impiccato.

Quando arrivammo a Milano, sempre sul pullman, vedevo strade affollate, ricolme di Cinesi, turisti, semafori e tram, palazzi, case, piazze infestate dai piccioni… com’era cambiato il paesaggio, rispetto a quello calmo, campagnolo e pacifico di Oggiono!! Vedevo solo palazzi grigi e strade; non c’erano i campetti verdi di qualche giardino o di qualche boschetto… di alberi ce n’erano ben pochi; la città aveva il predominio sulla campagna, sui boschi, sui prati, ricoprendo tutto e devastando il verde con il grigio. Superammo battendo le mani un cartello che indicava il confine di Cinisello Balsamo e l’inizio di Milano, felicissimi ed emozionati: non vedavamo l’ora di arrivare a destinazione!!

Circa alle 15:00 il pullman rallentò, si fermò e ci fece scendere. Il don ci aveva raccomandato di stare uniti e di seguirlo ed è proprio quello che facemmo: lui il buon pastore, noi le sue brave pecorelle! Camminammo lungo una stradina e giungemmo in piazza; davanti a noi uno scenario spettacolare si apriva tra case grigie e strade piene di smog: una bellissima Cattedrale, ricca di statue arabesche e disegni molto spettacolari, scolpiti nel marmo bianco, s’innalza verso il cielo grigio di Milano, culminando con una stupenda statua d’oro che ritrae Maria, tra guglie decorose e colonne appuntite come stuzzicadenti. Ecco Milano. Ecco come me lo

aspettavo: magnifico e affascinante, fantastico e misterioso, tutto da scoprire e da gustare.

Siamo entrati nel Duomo come topi attirati dal formaggio… e siamo rimasti a bocca aperta per la meraviglia e lo stupore. (Caspita, che grana invitante!! ☺). Il don ci ha fatto subito notare una particolarità delle vetrate: dal fuori sono tutte nere e solo quando si entra nella Cattedrale si possono osservare tutti i disegni variopinti e luminosi; questo vuol spiegare che se non si entra nel Duomo (cioè non si fa parte della Chiesa) non si possono ammirare le vetrate decorate (quindi non si possono vivere i momenti di gioia e felicità); se invece si entra in Duomo (cioè si entra a far parte della Chiesa

cristiana) si possono ammirare le luminose vetrate (quindi si vivono i momenti di amore e

fratellanza). Ho ammirato l’Altare maggiore, che domina al centro della costruzione.

La Cattedrale all’interno è veramente imponente: il soffitto a cupola sembra lontanissimo, sostenuto da enormi pilastri di marmo scolpiti e levigati accuratamente. Molti turisti con al collo la macchina fotografica o la telecamera, riuniti in gruppetti sparsi per il Duomo, ascoltavano le parole delle guide e visitavano le tombe, gli Altari, i monumenti, le Reliquie… In questa Cattedrale si vivono tanti momenti importanti per la vita religiosa: si ricorda la Natività di Maria santissima ogni 8 Settembre giorno che segna anche l’inizio dell’anno pastorale per la nostra Diocesi di Milano; si consacrano gli Oli santi e il Sacro Crisma nella santa Messa Crismale del mattino del Giovedì Santo; si ordinano i

nuovi Sacerdoti e si vivono tante altre festività importanti. Qui, il nostro Vescovo Dionigi Tettamanzi celebra la santa Messa e prega per tutta la Diocesi e per tutto il mondo.

Don Donato ci ha condotto quasi subito in Battistero, scendendo per una scaletta a chiocciola stretta e corta. Il Battistero è del tutto diverso rispetto al Duomo “in

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superficie”: austero e antico, è pieno di canali e vasche con scalette traballanti e consumate. Il don, la nostra guida, ci ha spiegato che in quelle vasche si immergevano gli adulti che volevano convertirsi al Cristianesimo, per battezzarsi. Il Battesimo avveniva solamente una volta all’anno e celebrava questo Sacramento il Vescovo nella Notte di Pasqua. Il Battistero è di forma ottagonale, di pietra quasi grezza e grigia. Il clima era umido, la visibilità ottima pur essendo sotto terra. Il don ci fece notare molte pietre su cui sono incise lettere latine. Lì sotto c’era un’atmosfera strana, sembrava di essere in una galleria sotterranea o in una grotta senza stalattiti, tutta scolpita con statue, vasche, tubi…

Don Donato ci spiegò che proprio in quel luogo scorreva un fiumiciattolo che, attraverso dei canali, giungeva nelle vasche dove venivano battezzate le persone; l’acqua non ristagnava e non traboccava mai dalle “piscine”, infatti hanno costruito appositamente un tubo che portava l’acqua ristagnante nei corsi d’acqua vicini. In questo Battistero sant’Ambrogio ha battezzato sant’Agostino.

Dopo la nostra visita, siamo sbucati in superficie con la testa piena di informazioni, per poi percorrere la Cattedrale e ammirarla ancora una volta. Adesso non mi ricordo di preciso l’ordine delle tappe che abbiamo visitato, ma, grosso modo, ecco qua i miei ricordi.

Il don ci ha fatto notare, nel retro della chiesa, molte vetrate che ritraggono alcune immagini della Bibbia, dalla creazione, a Mosè, ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe, a Gesù… Questo serviva per il catechismo di quell’epoca: la maggior parte della gente non sapeva leggere la Bibbia e quindi guardava le figure mentre l’insegnante spiegava indicandole con un’asta. Abbiamo visto anche molte Reliquie, tra cui il santo Chiodo della

Croce di Gesù, e molte tombe, tra cui quella di san Carlo Borromeo, del beato Alfredo Ildefonso Schuster, di san Mona, Vescovo di Milano e del beato Andrea Carlo Ferrari che il 20 Ottobre 1900 ha consacrato la nostra chiesa Prepositurale.

Molti di noi hanno notato che, tra le tante statue ritraenti alcuni Santi, alcune sono più bianche delle altre. «Quelle bianche sono quelle nuove» spiegò il don; «Questo vuol dire che i Santi non ci sono stati solo nel passato, ma ci sono adesso e ci saranno nel futuro; anche voi potete e dovete diventare Santi». E con queste parole nella testa, abbiamo percorso la Cattedrale per giungere all’uscita. Ma… prima di uscire, il Don ci

trattenne un’altra volta. «Vedete questa linea?» ci informò, calpestando una linea d’oro su cui erano disegnati tutti i vari segni zodiacali; «Questo non vuol dire che dobbiamo ascoltare gli oroscopi, predirci il futuro, andare da maghi e da maghe false; vediamo un po’ se ci arrivate da soli. Dove li vediamo questi simboli?… Nelle costellazioni; quindi significa che Dio domina anche nel cielo».

A me è piaciuta molto la Cattedrale perché è tutta da scoprire ed è piena di simboli strani (la linea d’oro, le

statue bianche, le vetrate nere…) che hanno un significato.

Subito all’uscita del Duomo, il don ci ha portati in una pasticceria e ci ha pagato la merenda. Per questo lo vorrei ringraziare tanto, anche se avrei voluto restituirgli i soldi per la mia barretta di cioccolato. Un grazie anche alle catechiste che sono venute con noi, ci hanno seguito e ci hanno aiutato a capire quello che spiegava il don e ci hanno curato. Durante il viaggio di ritorno, ho giocato un po’ con Lorenzo e Ilaria, ripensando intanto alle parole di don Donato, che avrei poi trascritto su queste pagine, una volta a casa.

Gloria Fumi

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Qualche novità

per il giornalino!?!?! Forse ha proprio ragione Lele quando dice

che “con le gambe sotto il tavolo” escono sempre grandi idee… Beh, calma, ora non so se quella Domenica sera, con le gambe sotto il tavolo e con maestosi fritti misti davanti a noi siano davvero uscite grandi ed invidiabili idee, ma almeno idee, queste sì… e, ragazzi, coi tempi che corrono è già qualcosa, credetemi… ☺

Le nostre menti bacate (e soprattutto annacquate dai parecchi litri di acqua bevuta) alla fine hanno pensato che il giornalino dell’Oratorio è cosa buena e giusta, e fin qui siamo d’accordo tutti, ma che inserire qualche rubrica particolare, qualche articolo fisso, forse non sarebbe niente male e darebbe un tocco nuovo e divertente al nostro mitico giornalino!

Qualche esempio per intendersi subito. Già in questo numero potrete trovare: - “L’isola dei Golosi” cioè l’angolo della

cucina: la nostra amica Cristina B. ci proporrà di volta in volta una facile et gustosissima ricetta;

- “Buon riso fa Paradiso” con una serie di spassose barzellette, per far ridere grandi e piccini;

- “L’intervista doppia con…” ossia un simpatico ed originale faccia a faccia tra gli animatori (due per volta) che ci permetterà, tra le altre cose, di conoscere meglio e più da vicino alcuni di loro;

- “Che hai letto di bello?” in cui un lettore d’eccezione, diverso ogni volta, consiglierà un libro che ha trovato particolarmente bello e coinvolgente e che, proprio per

questo, vuole proporre anche ad altre persone.

Prevediamo anche altre rubriche (dal prossimo

numero) che comunque vi possiamo già presentare: - “Bella di pagella” cioè un simpatico

spazio sportivo in cui alcuni inviati speciali esprimeranno le loro valutazioni (come le

tipiche pagelle della Gazza) sulle prestazioni dei giocatori della squadra di calcio del nostro Oratorio categoria Top Junior;

- “Vieni al cinema con me?” in cui un “esperto” cinefilo racconterà la trama di un film interessante ed esprimerà anche qualche sua personale opinione... magari riuscirà a convincerci ad andare a vedere quel film…

Queste sono le nostre intenzioni e proposte, alcune delle quali, come detto, già presenti fin da ora. Speriamo vi piacciano! Naturalmente ogni altra idea è ben accetta, nell’ottica di migliorare “L’Oratorio di Oggiono, oggi”. Stateci bene!

Chicco (anche a nome di Ste, il don, Valse, Ale,

Ste il Cugino, Lele e Giorgione)

L’isola dei Golosi La prima ricetta che la nostra cuoca di

fiducia, Cristina B., ci propone in questo angolo della cucina (rubrica che vorremmo

riproporre anche nei prossimi numeri) è quella delle “rose del deserto”, buonissimi biscotti, adatti per ogni occasione, dalla colazione alle feste di compleanno, alla merenda, …

INGREDIENTI - 250 g. di FARINA - 150 g. di BURRO - 150 g. di ZUCCHERO - 200 g. di UVETTE - 1 cucchiaio di LIEVITO

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- 1 bustina di VANILLINA - 1 pizzico di SALE - 2 UOVA - CORN FLAKES - COGNAC o RUM

PREPARAZIONE Impastare inizialmente la farina, il burro,

lo zucchero, il lievito, la vanillina, il sale e le uova. Unire all’impasto ben amalgamato le uvette precedentemente messe a bagno per almeno 1 ora in acqua e Rum o Cognac.

Formare delle palline con l’impasto, utilizzando un cucchiaino da caffè, e ricoprirle con i “corn flakes”. Disporre poi le palline su carta da forno. Mettere in forno già caldo a 180° per 15 minuti.

Lasciare raffreddare e prima di servirle spolverarle con zucchero a velo. Conservarle in una scatola di latta.

Cristina B.

Buon riso fa Paradiso La catechista a Roberto: «Raccontami

velocemente le tentazioni di Gesù nel deserto». «Gesù batte Satana 3-0».

«Papà, sai quanti sono i Sacramenti?». «Sei». «No, sono sette!». «Sei». «Il Parroco, al catechismo, ha detto sette!». «Dì al Parroco che Matrimonio e Penitenza sono la stessa cosa».

Luigino si confessa: «Sono passato vicino ad una vigna e ho rubato sei grappoli di uva». «Perché proprio sei?». «Perché il comandamento dice: “Settimo, non rubare!”».

«Mio padre ha sempre seguito il principio evangelico: è meglio dare che ricevere». «E’ un sant’uomo!». «No. È un pugile!».

Che hai letto di bello? Per questo numero del Giornalino

consiglio a tutti voi la lettura di un libro che ho letto quest’Estate. L’autrice è una famosa

scrittrice cilena, Isabel Allende. Il libro si intitola «La città delle bestie» ed è il primo volume di una trilogia pensata per i ragazzi.

Racconta la storia di Alex, un ragazzo americano di quindici anni che conduce una vita normale fino a quando sua madre si ammala. Dovendosi recare in un ospedale del Texas per essere curata, Alex viene affidato alla nonna Kate, una giornalista sempre in giro per il mondo. La nonna è in partenza per l’Amazzonia. Ha infatti deciso di prendere parte a una spedizione che ha lo scopo di indagare sull’esistenza di un essere mostruoso, una bestia dai magici poteri avvistata nella foresta dagli indios. Alex farà amicizia con Nadia, la figlia della guida brasiliana e con lei cercherà di far luce su questo mistero.

Ho trovato questo libro molto interessante perché, attraverso una storia fantastica e avventurosa, molto appassionante, permette di riflettere sulle sofferenze della vita e sull’importanza di valori come l’amicizia, il

coraggio e la determinazione

necessari a raggiungere gli obiettivi prefissati.

“La città delle bestie” è edito da Feltrinelli, ha 242 pgg e costa 14 €. Per chi fosse interessato è gia stato pubblicato il secondo volume delle avventure di Alex e Nadia, “Il Regno del Drago d’oro” ambientato in Himalaya.

Fabio Ripamonti

L’intervista doppia con… Apriamo questa nuova rubrica con due

animatori dell’Oratorio: Andrea Vismara e Michele Mozzanica che, guarda caso sono nati lo stesso giorno, mese, anno, meglio di così! Per la cronaca è stata realizzata qualche mese fa e, lo spieghiamo, si è svolta ponendo una domanda per volta, alla quale prima Andrea poi Michele hanno risposto, per poi passare alla richiesta successiva.

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SOstare nella goccia – Quaresima 2005

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NOME Andrea COGNOME Vismara SOPRANNOME Visma ETÀ 14 (ora 15) SCUOLA E CLASSE Aereonautica, I (ora II) COSA MANGI A COLAZIONE? Caffelatte ULTIMO LIBRO LETTO? Il sentiero dei nidi di ragno L’ISOLA DEI FAMOSI o GRANDE FRATELLO? Nessuno IL TUO MIGLIOR PREGIO Interattivo o qualcosa del genere IL MIGLIOR PREGIO DELL’ALTRO Sempre allegro IL TUO PEGGIOR DIFETTO Troppo preciso in cose stupide dove non dovrei IL PEGGIOR DIFETTO DELL’ALTRO Timido CANZONE PREFERITA Non lo so SANREMO o FESTIVALBAR? Mai visti SPORT PREFERITO DA PRATICARE Mountain bike COSA VUOI FARE “DA GRANDE”? Pilota aerei militari LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI? Sìììììì ULTIMO FILM VISTO Decisione critica DI’ UNA COSA ALL’ALTRO Quanto sei bello SQUADRA DEL CUORE Juve FAI UN URLO Aaaaaaaaaaaahh (acuto) IL COMANDAMENTO PIÙ GRANDE Rispettare gli altri 3 COSE CHE PORTERESTI CON TE SU UN’ISOLA DESERTA Bicicletta, cibo, acqua TOTTI o DEL PIERO? Del Piero PIATTO PREFERITO Pizza INSULTAMI Sei un imbecille, non sei buono di fare un cavolo CHIUDI LA RIMA: “OGGI A SCUOLA MI HANNO INTERROGATO…” E per questo a casa mi han portato CHIUDI LA RIMA: “QUESTA INTERVISTA È STATA MOLTO BELLA…” Ehhhmmmm… HAI DETTO DELLE BUGIE IN QUESTA INTERVISTA? No SALUTA L’ALTRO Ciao

NOME Michele COGNOME Mozzanica SOPRANNOME Mozzo ETÀ 14 (ora 15) SCUOLA E CLASSE Liceo classico, IV (ora V) COSA MANGI A COLAZIONE? Latte semplice ULTIMO LIBRO LETTO? Harry Potter V L’ISOLA DEI FAMOSI o GRANDE FRATELLO? Nessuno IL TUO MIGLIOR PREGIO No comment IL MIGLIOR PREGIO DELL’ALTRO Simpa IL TUO PEGGIOR DIFETTO Timido IL PEGGIOR DIFETTO DELL’ALTRO No comment CANZONE PREFERITA Nessuna in particolare SANREMO o FESTIVALBAR? Uguale SPORT PREFERITO DA PRATICARE Sci COSA VUOI FARE “DA GRANDE”? Booooooooohhhh LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI? Ovvio ULTIMO FILM VISTO Storm raiders DI’ UNA COSA ALL’ALTRO Ciao SQUADRA DEL CUORE Milan FAI UN URLO Aa IL COMANDAMENTO PIÙ GRANDE Ama il prossimo tuo come te stesso 3 COSE CHE PORTERESTI CON TE SU UN’ISOLA DESERTA Cibo, acqua, vestiti TOTTI o DEL PIERO? Shevchenko PIATTO PREFERITO Lasagne INSULTAMI Ignorante CHIUDI LA RIMA: “OGGI A SCUOLA MI HANNO INTERROGATO…” Ma ero preparato CHIUDI LA RIMA: “QUESTA INTERVISTA È STATA MOLTO BELLA…” No commentella HAI DETTO DELLE BUGIE IN QUESTA INTERVISTA? Sì SALUTA L’ALTRO Ciao

L’intervista doppia con… Vi proponiamo ora il faccia a faccia, anche

questo realizzato qualche mese fa, tra Caterina Vicini e Paola Amati, due animatrici dell’Oratorio.

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NOME Caterina COGNOME Vicini SOPRANNOME Cate ETÀ 15 SCUOLA E CLASSE Psico-socio-pedagogico, II T (ora III) COSA MANGI A COLAZIONE? Latte e biscotti ULTIMO LIBRO LETTO? Lettera al padre, Kafka L’ISOLA DEI FAMOSI o GRANDE FRATELLO? GF IL TUO MIGLIOR PREGIO No comment IL MIGLIOR PREGIO DELL’ALTRA Simpatica IL TUO PEGGIOR DIFETTO Perché? Ne ho? Permalosa IL PEGGIOR DIFETTO DELL’ALTRA Stupida CANZONE PREFERITA Non ti voglio fermare SANREMO o FESTIVALBAR? Festivalbar SPORT PREFERITO DA PRATICARE Calcio COSA VUOI FARE “DA GRANDE”? La psicologa LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI? Sì ULTIMO FILM VISTO Tutto può succedere DI’ UNA COSA ALL’ALTRA Scema SQUADRA DEL CUORE Inter FAI UN URLO Aa IL COMANDAMENTO PIÙ GRANDE Non odiare 3 COSE CHE PORTERESTI CON TE SU UN’ISOLA DESERTA Cellulare, vestiti, trucchi TOTTI o DEL PIERO? Totti PIATTO PREFERITO Pizzocheri INSULTAMI Sei troppo stupido CHIUDI LA RIMA: “OGGI A SCUOLA MI HANNO INTERROGATA…” E a calci… no… CHIUDI LA RIMA: “QUESTA INTERVISTA È STATA MOLTO BELLA…” Faceva veramente schifo HAI DETTO DELLE BUGIE IN QUESTA INTERVISTA? No SALUTA L’ALTRA Ciao tesoro

NOME Paola COGNOME Amati SOPRANNOME Paola ah ah ETÀ 15 (ora 16) SCUOLA E CLASSE Liceo linguistico economico giuridico, II G (ora III) COSA MANGI A COLAZIONE? Cappuccio e biscotti ULTIMO LIBRO LETTO? Come un romanzo L’ISOLA DEI FAMOSI o GRANDE FRATELLO? GF IL TUO MIGLIOR PREGIO Non saprei IL MIGLIOR PREGIO DELL’ALTRA Altrettanto (simpatica) IL TUO PEGGIOR DIFETTO Parlo troppo IL PEGGIOR DIFETTO DELL’ALTRA Più stupida di me CANZONE PREFERITA Wherever you will go SANREMO o FESTIVALBAR? Festivalbar SPORT PREFERITO DA PRATICARE Nuoto COSA VUOI FARE “DA GRANDE”? Avvocato LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI? Sembra ovvio ULTIMO FILM VISTO Tutto può succedere DI’ UNA COSA ALL’ALTRA Altrettanto (scema) SQUADRA DEL CUORE Milan FAI UN URLO … IL COMANDAMENTO PIÙ GRANDE Ama il prossimo tuo come te stesso 3 COSE CHE PORTERESTI CON TE SU UN’ISOLA DESERTA Cellulare, vestiti, trucchi TOTTI o DEL PIERO? Nessuno dei due PIATTO PREFERITO Pizza INSULTAMI Troppe cose da dire CHIUDI LA RIMA: “OGGI A SCUOLA MI HANNO INTERROGATA…” E con un bel 4 a casa sono andata CHIUDI LA RIMA: “QUESTA INTERVISTA È STATA MOLTO BELLA…” Sì, come no… HAI DETTO DELLE BUGIE IN QUESTA INTERVISTA? No SALUTA L’ALTRA Ciao cara

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Benvenuta Giulia Sennait Accogliamo con gioia… Giulia Sennait

Poretti figlia di Cristina Meroni e Massimo Poretti che nel giorno della festa dell’Oratorio, il 3 Ottobre 2004, è entrata nella grande famiglia della Chiesa con il santo Battesimo. A lei e ai suoi genitori assicuriamo la nostra preghiera e la nostra amicizia, sperando di averli sempre come amici della famiglia oratoriana oggionese!!! Benvenuta Giulia Sennait!

Grazie… � al fabbro Origgi Sergio per aver donato

all’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese i due nuovissimi porta fiaccola, inaugurati durante la fiaccolata 2004;

� a Rex Supermercati, Corbetta il Pasticcere, Panificio il Vecchio Forno, Elettricista Pozzi Leonardo, Fruttivendolo Vispa, Ottica Calcagni, Fotografo Castelli, La Casera, Cattaneo Borse per aver offerto il rinfresco alla festa dell’Oratorio il 3 Ottobre scorso;

� al Corpo Musicale Marco d’Oggiono per aver allietato la sfilata della festa dell’Oratorio con le sue dolci ed allegre note musicali;

� al Gruppo AVIS per aver prestato all’Oratorio i gazebo che hanno reso ancora più bello il pomeriggio degli stand al quale hanno partecipato 102 bambini;

� alla Famiglia Milani Enzo che ha regalato all’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese il nuovissimo e moderno impianto di amplificazione per le sfilate; grazie anche a Stefano Milani per aver collegato e reso operativo tutto l’impianto inaugurato con la fiaccolata 2004;

� a Renza che – da sola!!! – ha venduto 200 copie del Giornalino (ne sono state stampate

250!); � a Fabrizio, Luciano e tutti i ragazzi della

cooperativa che hanno lavorato giorno e notte per preparare le magliette in tempo per il pomeriggio del 3 Ottobre!!!

� al falegname COMI che ha preparato il pannello di compensato per lo stand del Power Ball.

I chierichetti dicono grazie a… Il Gruppo Chierichetti San Tarcisio rende

grazie alle Consorelle per la generosa offerta annuale e ai genitori per l’aiuto al pranzo e alla merenda della Festa dei Chierichetti…

Il Coretto dice grazie a…. Per la nuova, bellissimi, comoda e utile

cassetta porta libretti dei canti, il Coretto Santa Cecilia vuole ringraziare di cuore ARREDESIGN di Mauri Fabio e Figli.

Festa del Gruppo Preado Domenica 31 Ottobre si è svolta la festa

per i preadolescenti (cioè quelli delle medie), dal tema “Il Signore degli Anelli”. La festa è stata caratterizzata da giochi e musica.

Prima di tutto è stato distribuito a tutti un anello legato ad un nastro di diversi colori (blu, verde, bianco) che ci divideva in 3 squadre. Il primo gioco consisteva nel cercare dei biglietti del colore della propri squadra e consegnarlo ai personaggi (Legolas, Frodo,

Saruman, Gimly, Gandalf,…) scritti sui biglietti. Costoro erano rappresentati dagli animatori che con grande impegno hanno cercato di assomigliargli il più possibile. Ma nonostante i loro sforzi solo ben pochi erano perfetti:

1. Legolas aveva i capelli ricci 2. Frodo era troppo alto 3. Gandalf aveva gli occhi castani 4. Ghimly era troppo magro 5. Saruman era troppo buono

Nel secondo gioco dopo aver visto degli spezzoni dei film “Il Signore degli Anelli”, Gandalf poneva delle domande a un membro di ciascuna squadra che, prima di rispondere, doveva affrontare un breve percorso a ostacoli. Se la risposta era errata un

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rappresentante volontario di ogni squadra veniva avvolto da strati di pellicola trasparente (tipo mummia).

Terminati i giochi (e devo dire con dispiacere che la mia squadra non ha vinto) abbiamo saccheggiato i tavoli pieni di dolci che le nostre carissime mamme hanno preparato per noi. E per concludere abbiamo recitato la preghiera guidata da don Donato (che ha fatto da tappezzeria alla festa ☺).

Il mio ultimo pensiero è di ringraziare il don e tutti gli animatori che ci hanno permesso di trascorrere una serata divertente e simpatica, ma ringrazio soprattutto Gesù di appartenere al mitico GRUPPO MEDIE di Oggiono !!!

Frenk

Un pensiero sulla

Due Giorni Preado Nella Due Giorni di Avvento in Oratorio

passati con i ragazzi del Gruppo Preadolescenti ci siamo divertiti moltissimo!

Abbiamo giocato, mangiato e dormito insieme, ma la cosa più importante di questa Due Giorni è stata la preghiera che ci ha insegnato che nella vita stare insieme con Gesù è uno dei beni più preziosi!

Daniele & Roberto (I media)

Prima 2 Giorni per le Medie Ciao a tutti!!!!

I nostri carissimi educatori hanno pensato, insieme a don Donato, di far trascorrere al Gruppo Preadolescenti (cioè le medie!) un Ritiro Spirituale molto SPECIALE!!! Infatti, come i

primi CRISTIANI, abbiamo vissuto 2 bellissimi giorni tutti insieme condividendo le azioni quotidiane come giocare, pregare, mangiare, divertirsi, dormire e perfino lavarsi i denti.

Ci siamo ritrovati all’Oratorio (chi prima e

chi poi) e dopo aver messo le proprie “valige” vicino alla propria brandina (grazie di cuore alla DITTA GALBIATI per averci regalato 50 comodissime e nuovissime brandine che hanno permesso a noi di dormire in Oratorio!!!), ci siamo diretti verso la Cappella nell’Oratorio Sant’Agnese.

Ci hanno dato un sussidio che abbiamo usato nei 2 giorni e dopo averci spiegato com’era fatto e lo scopo di questo ritiro “fuori dal comune” abbiamo fatto la preghiera.

Poi ci siamo divisi in gruppetti nei quali abbiamo riflettuto meglio rispondendo ad alcune domande. Infine abbiamo concluso la preghiera tutti insieme nella Cappella.

Ci siamo spostati nel bar dell’Oratorio mentre il don con gli educatori sono andati a prendere le pizze. Dopo aver cenato (MMMMMHH che buone!) avevamo un po’ di tempo libero: c’era chi chiacchierava, chi giocava a ping-pong (noi 2) e chi, non curandosi delle gelide ventate di freddo, giocava a calcio…NO COMMENT!!!

Verso le 21:30 ci dovevamo ritrovare nel Salone dell’Oratorio Sant’Agnese in “tenuta notte” tranne un ragazzo (non facciamo nomi) che per ricordare l’Estate appena passata si è presentato in costume e infradito!!! All’improvviso un cuscino sorvolò le nostre teste e si sa: una cuscinata tira l’altra e alla fine…… scoppiò una “CUSCIGUERRA”.

Dopo che le nostre teste si sono ristabilizzate abbiamo iniziato i giochi. Ci siamo divisi in 4 squadre: GIALLI, ARANCIO, AZZURRI & FUCSIA. Il primo gioco consisteva nel prendersi a “cuscinate” sopra delle panchine. Naturalmente lo scopo era di far cadere l’avversario senza spingerlo con le mani…WOW!

Per il secondo gioco ognuno di noi doveva togliere le proprie scarpe e fare un grande mucchio in mezzo alla sala: C’ERA UNA PUZZA TERRIBILE!!! Al via dovevamo rimettercele nostre scarpe il prima possibile… (CHE CONFUSIONE!!!).

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Nel terzo gioco dovevamo metterci a coppie (perché in più persone era impossibile,

credetemi) e ad ogni coppia veniva legato alle caviglie vicine un palloncino che doveva essere scoppiato dagli avversari. Alla fine abbiamo ripulito la sala dai palloncini bucati e dalle altre sporcizie… poi per chi voleva c’era da bere e anche qualcosa da mangiare.

Conclusi i “festeggiamenti”, ci siamo recati nella cappella per L’ORA DELLE STELLE in cui abbiamo costruito una catena fatta di cartoncino… e su ogni cartoncino abbiamo scritto i nostri nomi; la catena l’abbiamo lasciata aperta in modo che si potranno aggiungere nuovi amici!!!!

Verso le 23:45 abbiamo preso dentifricio e spazzolino e…. DI CORSA ai bagni; c’era anche, per i più coraggiosi, la possibilità di rinfrescarsi completamente.

Sul tardi, molto tardi ci siamo sistemati su delle comode brandine (un po’ scricchiolanti) ma solo dopo quasi un’oretta siamo riusciti ad addormentarci. I nostri sogni sono stati interrotti al mattino della Domenica dall’assordante musica che il don ha messo e, dopo esserci ripresi, ci siamo cambiati e lavati per prepararci alla preghiera.

Finita la squisita colazione,ci siamo ridivisi in gruppetti per la RIFLESSIONE!!! Verso le 11:15 ci siamo recati in chiesa per la Celebrazione Eucaristica animata da noi. Abbiamo concluso il nostro STRATOSFERICO ritiro pranzando tutti insieme in allegria.

Vi sarete domandati: perché nel pomeriggio non c’è stata l’animazione per le medie?!? Sarà perché i nostri educatori hanno passato la notte in bianco?!? CHISSÀ…

Questa “2 GIORNI” è stata per noi un’esperienza molto bella in cui abbiamo potuto stare insieme ai nostri amici, ai nostri

educatori, al nostro don ma soprattutto a Gesù!!!!

Ringraziamo don Donato, gli educatori e tutte le persone che hanno reso possibile questo memorabile Ritiro. A presto… CIAO CIAO

Silvia & Carolina

Grazie a… 21 Novembre 2004

Ciao don! Come stai? Spero bene; ti scrivo per il

nostro Giornalino dell’Oratorio. Allora… che cosa ti propongo oggi? Dunque, questa Domenica c’è stato il ritiro per noi Cresimandi, nel saloncino di Sant’Agata.

Prima di arrivare alla chiesetta, ero in macchina di mia mamma e mi chiedevo cosa avremmo fatto durante il nostro incontro. Sono arrivata lì pensando che in quel giorno d’Autunno dovevamo rendere grazie per un cielo così azzurro e limpido e per un Sole così splendente, ma che freddo! Proprio invernale!

Appena sono entrata in chiesina ho sentito un bel calduccio, mi sono guardata intorno e ho visto i miei compagni seduti su una moquette rossa e grigina e li ho raggiunti. Dentro la chiesetta c’era uno strano rumore, come un ronzio: era il riscaldamento che si dava da fare a rendere l’ambiente caldo e accogliente per tutti noi di V elementare.

In mezzo alla chiesetta c’era una

bellissima casa di legno, tutta colorata, grande all’incirca come una scrivania per bambini piccoli. Sul retro sono stati appiccicati con delle puntine colorate alcuni avvisi e preghiere che riguardano l’Oratorio e una grande scritta spiccava sull’entrata: “L’Oratorio siamo noi!”. Io penso che quella casa (come quella di carta che ci è stata donata

durante la prima Domenica di Avvento) simboleggi il cuore di ognuno di noi che dobbiamo preparare bene per la venuta di Gesù.

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C’erano anche alcune catechiste e tu, il nostro don, che, dopo aver aspettato che tutti fossero entrati e si fossero seduti, hai cominciato a distribuire un foglietto e una penna a ciascuno di noi. Sul foglietto c’era un pezzo del Vangelo (l’Annunciazione e la

Visitazione) che parla dell’apparizione dell’Arcangelo Gabriele a Maria; erano stampati inoltre una preghiera, tre canti e, alla fine del foglietto, c’era una facciata con cinque domande a cui avremmo dovuto rispondere noi alla fine dell’incontro.

Il don ci ha spiegato che la parola chiave di quel giorno era “Sempre”, cioè “Fedele”, fedele alla Parola di Gesù. La preghiera finale era rivolta a Maria che è stata capace di accettare di diventare la Mamma di Gesù, pur non sapendo bene a che cosa andava incontro.

Anche noi dobbiamo fidarci SEMPRE di quello che ci chiede il Signore, anche se non lo capiamo subito. Poco dopo ci siamo recati in chiesa prepositurale dove noi Cresimandi ci siamo seduti sulle prime panche di sinistra davanti all’Altare per celebrare insieme la santa Messa, ascoltando con attenzione il Vangelo. Sulle panche di destra, invece, erano seduti alcuni Carabinieri Oggionesi; infatti quel giorno era dedicato all’Arma dei Carabinieri. Vuoi sapere una curiosità? La protettrice dei carabinieri è Maria, VIRGO FIDELIS, che vuol dire Vergine Fedele.

Durante l’omelia abbiamo riflettuto sull’importanza di essere operatori di pace, che vuol dire intervenire giustamente nelle situazioni di bisogno che la vita ci riserva. Per noi bambini significa essere di buon esempio ai nostri compagni in difficoltà e cercare il modo di aiutarci a vicenda.

Nel pomeriggio, tutti i bambini dell’Oratorio si sono riuniti nelle aule per svolgere insieme i lavoretti natalizi con gli animatori dell’Oratorio ed alcuni genitori. Io ho partecipato al gruppo “Presepe” dove alcuni papà ci hanno aiutato a intagliare con il traforo alcune statuette di legno, semplici e facili; le mamme invece ci hanno proposto di costruire dei festoni con la carta colorata da usare come addobbi (stelle, palloncini,

ghirlande…).

Insomma, questa Domenica è stata felice, attiva e interessante e io mi sono proprio divertita! Ciao!

Gloria Fumi

Grazie a… Elettricista Panzeri per lampadina dei fari

del campo da calcio…

Compleanno con noi…

Per il compleanno di tuo/a figlio/a pensa che a una bella festa presso l’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese di Oggiono! In un ambiente grande, spazioso, famigliare e sicuro a disposizione di tuo/a figlio/a e dei suoi amici e nessun pericolo!

Una festa coi fiocchi che tutti ricorderanno con gioia! Per allestire la sala basta venire un’ora prima e, se vuoi, puoi portare tutti gli addobbi della festa che credi, rendendo la sala ancora più allegra e colorata. Invita quanti amici vuoi perché tanto c’è posto per tutti!!! Quanto dura la festa? Hai a disposizione dalle ore 15:00 alle ore 19:00…

Come fare per organizzare? Semplicissimo! Rivolgiti a Renza, Mabi o al don per ulteriori informazioni e per prenotare la sala e poi ...BUON COMPLEANNO!!!

Ti aspettiamo!!!

Condoglianze L’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese

di Oggiono si unisce nella preghiera di suffragio a dottor Luigi Crippa, a sua mamma, suo fratello e a tutti i suoi cari per la morte della papà Riccardo. È giusto che l’Oratorio sia riconoscente verso coloro che lo

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sostengono. Abbiamo ricordato e pregato in modo particolare per Riccardo nell’Adorazione Eucaristica con i giovani di Giovedì 28 Ottobre.

Assicuriamo al dottor Luigi Crippa e ai suoi cari il nostro affetto, la nostra stima e soprattutto la nostra preghiera perché il Padre buono e giusto renda partecipe della gioia del suo Figlio Risorto e glorioso alla sua destra il papà Riccardo e consoli coloro che piangono la scomparsa del defunto.

Riflessioni sul Ritiro di Avvento

della IV elementare A me è piaciuto tanto quando don Donato

ci ha spiegato l’Incarnazione. Eleonora Crippa

A me è piaciuto molto quando ci siamo riuniti e abbiamo fatto i gruppi e anche quando abbiamo cantato e fatto il pensierino a Gesù.

Marta Ratti

Il momento che mi è piaciuto di più è stato quando don donato ha raccontato l’Incarnazione

Giulia Invernizzi

Il momento che mi è piaciuto di più al ritiro di Domenica è stato quando don Donato ha spiegato l’Incarnazione e al pomeriggio quando ho giocato con mio fratello Gerardo a pallone.

Maria Lucia Minnelli

A me è piaciuto quando al pomeriggio gli animatori sono entrati con i lumini nella chiesa di Sant’Agata.

Paolo Frigerio

Del Ritiro di Avvento mi è piaciuto quando ho incontrato i miei amici.

Simone Ripamonti

Caro don, a me del Ritiro di Avvento è piaciuto di più quando ci hai spiegato l’Inarnazione, perché ora so che Gesù è in me.

Carolina Corti

Raccolta fondi

per il nuovo Oratorio abbiamo riservato questo spazio per rendere noto a tutti quanti sono i soldi raccolti per la costruzione della nuova struttura oratoriano, per i suoi arredi e per la sua gestione. � Il parcheggio nel campo da calcio nuovo

durante la Fiera di Sant’Andrea 2004 ha fruttato 1010,21 € (Grazie a tutti gli adolescenti e i giovani che si sono impegnati in questa nuova iniziativa!!!)

� L’ultima volontà della nostra sorella Angela Corti (fare un’offerta per la nuova struttura oratoriana invece che per i fiori alle sue esequie cristiane) ci ha donato 1040 €.

� Il Gruppo AVIS di Oggiono ha donato 300 €.

� La sezione CAI di Oggiono ha donato 500 €.

� Il mercatino di Natale realizzato dal Gruppo Genitori ha fruttato 6165 €.

Grazie di cuore a loro!!! E grazie a tutte quelle persone

che non si stancano di credere e sostenere l’opera educativa oratoriana con la preghiera e con le offerte, magari quotidiane! Il Signore “che vede nel segreto”, nella sua infinita bontà, saprà certo ricompensare tutti e ciascuno!

Grazie! Dio vi benedica con la luce del suo santo Volto!!!

Domenica 9 Gennaio 2005, Battesimo del Signore

Giornata Parrocchiale dell’educatore «VI HO DATO L’ESEMPIO»

(Gv 13,15): DALL’ACQUA DEL BATTESIMO

ALL’ACQUA DEL SERVIZIO Domenica 9 Gennaio 2005, nella festa del

Battesimo del Signore, ha avuto luogo la Giornata parrocchiale dell’educatore caratterizzata da un Ritiro e da un momento di riflessione molto intenso al quale erano invitati tutti coloro che, a qualsiasi livello, sono educatori: genitori, animatori, baristi,

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responsabili del gruppo sportivo, adolescenti, giovani…

Il Ritiro, riprendendo dal Vangelo secondo Giovanni una frase molto forte pronunciata da Gesù, era intitolato: «Vi ho dato l’esempio» (Gv 13,15) e aveva come slogan le parole “dall’acqua del Battesimo all’acqua del servizio”, proprio perché ogni vocazione (anche quella di servire!) nasce dal Battesimo.

In una riflessione molto bella e profonda ci siamo lasciati guidare da don Donato che commentava la pagina di Vangelo dell’episodio della lavanda dei piedi (Gv 13,1-17), una pagina intensa, bellissima ma anche ostica, una pagina così importante che in Giovanni sostituisce addirittura l’istituzione dell’Eucaristia.

Il gesto meraviglioso e a tratti incomprensibile di Gesù che, rompendo ogni logica terrena, si china a lavare i piedi ai suoi Discepoli, ha in sé un messaggio profondo: l’amore è servizio. Così il mistero di amore che si rinnova ogni volta nell’Eucaristia attraverso Gesù che ci fa dono di tutto Sé stesso, è complementare all’amore inteso come servizio; non può essere ad esso slegato. Se l’amore infatti non si rende manifesto nel dono di sé attraverso il servizio, è sterile: dopo aver ricevuto l’amore di Gesù che continuamente si dona a noi non dobbiamo esitare a contagiarci, a trasmetterlo a tutti coloro che incontriamo, non possiamo aver paura di “lavarci i piedi gli uni gli altri”, dopo che Gesù lo ha fatto a noi!

Queste parole mi hanno colpito; è proprio vero che l’amore si moltiplica nel servizio. Per noi educatori dell’Oratorio questa riflessione è stata davvero importante; appunto perché abbiamo la difficile e delicata “missione” di educare, non dobbiamo mai lasciarci distrarre e dimenticare anche solo per un attimo che il nostro modello, la nostra Stella polare è sempre e solo Gesù!

“Dobbiamo lasciarci condurre ai piedi degli altri, impegnarci in un servizio che riconosce la dignità, che accetta il bisogno dell’altro”. Ma, innanzitutto, dobbiamo riconoscerci noi stessi come bisognosi, bisognosi di Gesù, di nutrirci del suo Corpo, del suo amore, dell’Eucaristia. È Gesù la nostra forza, il nostro esempio! Gesù per primo ci ha dimostrato che l’amore vero deve essere basato sul servizio lavando i piedi ai suoi Discepoli. Ora tocca a noi essere pronti a ripetere senza esitazione il suo gesto non solo verso di Lui, ma verso ogni nostro fratello. E questo proprio a cominciare dalle nostre famiglie, dal nostro Oratorio!

Dopo aver letto una breve preghiera di Madeleine Delbrel, abbiamo analizzato con attenzione un dipinto di Sieger Koder, grande pittore contemporaneo tedesco, intitolato appunto “La lavanda dei piedi” raffigurato su un’immaginetta che poi è rimasta a noi. Il dipinto, ricco di elementi simbolici e dal forte impatto visivo, costituisce una bella sintesi dei contenuti delle nostre riflessioni; il pittore è stato veramente bravo a trasportare sulla tela una scena che ha una così forte drammaticità espressiva.

Il Ritiro, che si è concluso con la Celebrazione Eucaristica delle 11.30, ha visto una larga partecipazione di educatori dell’Oratorio; è stato un momento davvero prezioso per riflettere e vorrei consigliare a quanti non hanno potuto/voluto parteciparvi a non perdere un’altra occasione simile; momenti come questi vanno vissuti con intensità e partecipazione perché a mio avviso indispensabili alla formazione di un Oratorio e di una comunità cristiana che ha veramente Gesù al centro.

Marta Fumi

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3^ Marcia Decanale della pace Sabato 22 Gennaio 2005 è stata

organizzata la 3^ marcia decanale della pace il cui motto era: “Rispondere al male con la forza dell’amore”.

Così un’esigua rappresentanza del nostro Oratorio si è ritrovata insieme al resto del decanato presso il palazzetto di Molteno per dare inizio a questa marcia di solidarietà. Abbiamo iniziato quest’incontro con un momento di preghiera guidato da don Sergio, Parroco di Castello Brianza, nel quale è intervenuto anche monsignor Merisi, Vicario Episcopale della nostra Zona Pastorale di Lecco.

Terminata la preghiera, siamo partiti alla volta di Castello Brianza… durante il cammino siamo allietati dai canti di pace trasmessi dal carro, addobbato a dovere, anche se nelle retrovie non si sentiva poi tanto…

Chiacchierando e camminando… Camminando e chiacchierando abbiamo attraversato Sirone e Dolzago sotto gli sguardi che si affacciavano dalle finestre, curiosi di sapere cosa stesse accadendo. Ormai si faceva buio e, iniziata la salita per Castello, abbiamo acceso delle fiaccole colorate per far notare la nostra presenza anche nella notte.

Giunti al palazzetto di Castello Brianza abbiamo continuato la nostra preghiera ascoltando la testimonianza di padre Gianfranco, missionario della Consolata in Colombia. Dopodiché con la preghiera finale si è conclusa questo pomeriggio all’insegna della pace.

Letizia Straniero

Festa della santa Famiglia

di Gesù, Maria e Giuseppe

e festa con le famiglie Domenica 23 Gennaio 2005 in occasione

della festa della santa Famiglia, in Oratorio è stata organizzata una giornata di festa e di fraternità.

La giornata ha avuto inizio con la Celebrazione Eucaristica delle 11:30, presieduta da padre Sandro e concelebrata da don Donato, animata da un numerosissimo coretto con l’aiuto di alcuni genitori, proprio per sottolineare l’importanza della famiglia in questa giornata. Al termine della Celebrazione sono stati donati a tutti un’immaginetta della santa Famiglia e un ramo di calicantus. Poi ci siamo spostati in Oratorio dove ci attendeva un magnifico pranzo di condivisione,

preparato dalle nostre care mamme. Il pomeriggio si è svolto nel migliore dei

modi, nonostante la pioggia mista a neve!! Diversamente dal solito, il pomeriggio è iniziato subito con le sfide genitori-figli, al termine delle quali ha trionfato nettamente la squadra dei genitori (naturalmente guidata da me,

Anna ed Elena). I giochi riprendevano la struttura della casa che era stata consegnata ai bambini durante l’Avvento, infatti ogni gioco era ambientato in una particolare stanza. Il primo, svolto nel saloncino dell’Oratorio, aveva come tema la cucina, gli altri invece sono stati organizzati all’aperto e avevano, per esempio, come “sfondo” la lavanderia o la camera dei bambini.

Abbiamo poi concluso insieme questa giornata di festa con la preghiera in Sant’Agata, ringraziando padre Sandro per la sua presenza, e con i Vespri come ogni Domenica.

Paola Amati

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La famiglia al centro

della festa della santa Famiglia «Dio sia il dolce Ospite della vostra

famiglia»: questo auspicio, espresso da padre Sandro nell’omelia della Celebrazione Eucaristica delle 11:30, ben sintetizza lo spirito con cui si è svolta Domenica 23 Gennaio la festa della santa Famiglia, caratterizzata da alcuni momenti aperti a tutte le famiglie Oggionesi.

Ci pare che questo invito sia stato ben recepito da tutti i partecipanti a questa intensa giornata, che ha affiancato alla santa Messa ed alla preghiera pomeridiana il pranzo in condivisione in Oratorio ed alcuni momenti di gioco.

Del resto queste due componenti (la dimensione spirituale, con la Celebrazione Eucaristica, la preghiera e la riflessione, e la dimensione corporale, l’amore coniugale e la gioia di essere una famiglia) sono proprio gli elementi costitutivi della vocazione al Matrimonio, sottolineati anche dai doni che sono stati consegnati a tutti i presenti al termine della Celebrazione Eucaristica: la preghiera di Giovanni Paolo II, che invoca la benedizione sulle famiglie, ed un rametto di “calicantus”, segno della bellezza dell’amore coniugale.

Questa giornata ci ha consentito di “rifocalizzare” il senso della nostra vocazione e di comunicarci nuovamente come il progetto d’amore di Dio su di noi passi anche attraverso quella che la “Lumen Gentium” definì la “Chiesa domestica”.

Il brano del Vangelo di san Luca, con Gesù dodicenne che deve “occuparsi delle cose del Padre suo”, unitamente alle squisite riflessioni di padre Sandro, Superiore della “Casa Incontri Cristiani” di Capiago con Intimiano, ci hanno consentito anche di trovare un riscontro con la realtà quotidiana di ogni famiglia, dove a volte si dicono “parole incomprensibili” (ma persino la Madonna non comprese quelle Parole di Gesù e le serbò nel suo

Cuore…) e non sempre genitori e figli si trovano sulla stessa lunghezza d’onda.

Se però il Signore ci ha chiamato a questa vocazione, dobbiamo avere fiducia in Lui e nel suo disegno d’amore e così proprio Lui, nel momento in cui diviene il “dolce Ospite” delle nostre case è in grado di dare un significato ed una risposta alle gioie ma anche alle ansie degli sposi, alle preoccupazioni dei genitori, ai progetti ed alle prese di posizione

dei figli. Il pranzo in condivisione ci

ha poi consentito di vivere in modo emblematico quello che ogni giorno si ripete o dovrebbe ripetersi in ogni famiglia: la condivisione del cibo, ma anche delle esperienze, il dialogo sempre aperto, la fiducia nell’amore che supera ogni litigio ed ogni divisione. Non passi la notte dopo un litigio, ci ha spronato padre Sandro, senza che intervenga la riappacificazione…

Tiziana e Raffaele Straniero

Vivere insieme Spesso l’attivismo frenetico,

il fare troppe cose cui ci si dedica costituiscono una tattica diversiva e difensiva per mettersi al riparo dalle vere esigenze, per non affrontare l’impegnativo faccia a faccia con Lui; Gesù non è una cosa astratta ma una persona viva,Qualcuno che ti porta alla vera fede,così come la nostra comunità deve essere.

Il primo passo verso questo punto è il riconoscimento dei propri limiti; è necessario passare dalla autosufficienza personale alla dipendenza di Gesù e della sua Parola.

Il secondo passo: dare a Lui del tempo; chi dice “non ho tempo” è lui stesso schiavo di quel tempo che diventa quasi un idolo, al quale sacrificare le ore della giornata. Il nostro tempo è invece la cosa più preziosa che abbiamo perché è la nostra stessa vita; allora accettare di offrirla al Signore è un gesto fondamentale di una lotta contro i falsi idoli, ed è la testimonianza che vogliamo servire

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solo Lui, che lo riconosciamo come donatore della nostra vita.

Il terzo passo è la preghiera: la preghiera è qualcosa di serio, non può essere qualcosa che riempie i punti vuoti, ma deve essere qualcosa che rappresenta l’ossatura della nostra comunità. Essere fedeli a un orario di preghiera è una questione di serietà e di autenticità, con cui ci si pone di fronte a Gesù e ci si prepara all’ incontro con Lui. Un’altra idea per cogliere il senso della preghiera è l’invocazione allo Spirito Santo, che ci aiuta a capire quello che noi da soli non riusciamo a comprendere. E allora invocarlo, con parole proprie o con formule, non è semplice ma è un’operazione essenziale che ha bisogno di aiuto, confessando la nostra cecità e sordità. Questo aiuto potrebbe essere la ricerca di testi che tirino fuori l’umiltà, senza pensare di ferire o temere lo stato d’animo di ognuno. Magari meditando in quale personaggio del testo ci si ritrova, costringendoci a cambiare qualcosa nella vita.

La comunità allora è l’insieme di persone unite, non da una proprietà, da un possesso, ma da una mancanza, una povertà! Mi viene in mente una frase in cui san Paolo dice che la comunità è l’insieme delle persone che sono unite da un debito: il debito dell’amore reciproco. Insomma, solo una comunità sana può essere una comunità che guarisce. Ma una comunità che guarisce non è che una comunità malata guarita dal Signore. Non si dimentichi infatti che Gesù cura i malati e li guarisce; curare significa anzitutto servire e ascoltare.

Un altro passo è quindi l’ascolto, essenziale per guarire. Ascoltare la persona, non solo le sue frasi, solo allora si crea un clima di accoglienza e di amore.

Concludo dicendo che non bisogna nascondere le possibili difficoltà, nello stare insieme ci sono sempre persone simpatiche, con le quali si condividono le stesse idee, e

altre che hanno modi di fare diversi dai nostri, con le quali non sempre ci si intende. Nella vita d’insieme occorre vedere l’altro e gli altri

non come rivali, senza invidia, perché ognuno ha dei doni importanti e necessari per la vita di una vera comunità.

La comunità può diventare una scuola, in cui si cresce, anche con quelli che ci danno più fastidio e ci fanno del male. Queste difficoltà possono sì chiuderci in noi stessi, ma possono anche condurre a lavorare su noi stessi, per combattere i nostri egoismi e il nostro bisogno di essere al centro di tutto, per imparare ad accogliere e servire gli altri.

Gianni Giudici

Rogo della Giubiana Domenica 30 Gennaio, in Oratorio,

abbiamo festeggiato la Giubiana che è simbolo del freddo che se ne va (se non sbaglio ☺). Quest’anno indossava una bellissima gonna di lino ritoccata con della tempera ed una camic(i)etta con delle raffigurazioni astratte. Le spalle erano ulteriormente coperte (perché anche lei ha freddo) da uno scialle (non so come si scrive) di cashmir (non so come si scrive) rosa molto kich, cucito a mano per l’occasione dalla nonna della Giubiana. Le sue mani, vellutate come la pelle di un bambino, culminavano con delle unghie pitturate di un rosso ferrari. In più nella mano destra teneva una borsetta di seta nera firmata da Giorgio Armani (si tratta bene la signora).

La faccia era un po’ troppo squadrata con la bocca enorme ritoccata da un rossetto rosso ferrari in sintonia con le unghie; aveva degli occhi piccoli. Inoltre la testa era ricoperta da un foulard di puro lino (falso 100%) stile molto casual. Le mancava una scritta sul sedere con scritto “rich” e sarebbe stata molto alla moda.

Ho notato che le mancavano le scarpe: peccato! Sarebbero state proprio le ciliegine sulla torta.

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Tutto questo purtroppo è scomparso in un paio di minuti perché è così che doveva finire. Così (scusate la ripetizione ma non trovo un

sinonimo) “il Cugino” (Stefano Valtorta) si apprestava ad accendere il fuoco con delle cassette di legno precedentemente imbevute di alcool. Questo rogo è avvenuto vicino agli ex “bagni” che non potete più “ammirare”.

Tutti intorno al falò c’erano i bambini che guardavano festosi la Giubiana che se ne va!

Ciao e al prossimo rogo! Questo non credo che lo faremo nella nuova palestra che ormai sarà già completata!!!

Marco Frigerio

Festa di Carnevale e poi… Dopo la travolgente festa del Signore degli

Anelli del 31 Ottobre 2004, il Gruppo Preadolescenti dell’Oratorio San Filippo Neri & Sant’Agnese ha proposto ai ragazzi e alle ragazze di Oggiono e dintorni la tradizionale festa di Carnevale preado, svoltasi Sabato 5 Febbraio presso il Saloncino dell’Oratorio Sant’Agnese.

Come ogni anno tutti i ragazzi e le ragazze dalla I media in su erano invitati a partecipare liberamente mascherati e per facilitare la scelta del vestito noi educatori abbiamo proposto come tema della festa i Cartoons, ovvero, per i francofoni, i cartoni animati.

La serata vera e propria, iniziata verso le 20.30, si è svolta sulla falsariga delle precedenti feste di Carnevale, ma con notevoli modifiche di fondo, cioè giochi e squadre con tema cartoni animati vecchi (come direbbe qualcuno degli educatori “più anziani”: «…dei nostri tempi!») e nuovi.

Per prima cosa abbiamo invitato i ragazzi a conoscersi meglio con alcuni semplici, ma efficaci giochi di accoglienza e presentazione a premi, in cui i ragazzi dovevano cercare di scoprire qualche caratteristica degli altri presenti, come ad esempio il mese di nascita, il numero di scarpe, se porta l’orologio, ecc…

Terminate le premiazioni di questi primi mini giochi è avvenuta la divisione in quattro squadre, ovvero Nemo, Aladin, Simba e Shrek, quattro personaggi dei cartoni animati più o meno recenti.

La festa è quindi continuata con il “Gioco di Nemo”, che consisteva nel rispondere ad alcune domande fatte su uno spezzone del film “Alla ricerca di Nemo”, poi i ragazzi hanno dovuto tirare fuori la loro cultura sulle sigle dei cartoni animati da loro più amati e

riconoscere in quattro medley cinque diverse sigle tv.

Infine, tutti hanno potuto gustare un momento di condivisione di dolci, torte, chiacchiere di carnevale e caramelle da loro stessi portati, mentre la musica li accompagnava. Si ringraziano a tal proposito le mamme, le nonne, le zie e tutti coloro che hanno preparato alcuni dolci davvero squisiti! Complimenti!

Nel finale, verso le 22:30, ovviamente non poteva mancare la preghiera guidata da don Donato che da significato e impreziosisce questo

momento di festa che i ragazzi hanno passato insieme all’insegna dell’amicizia e di Gesù Cristo.

Ciao e alla prossima, magari con stelle filanti di carta!

Gli educatori del Gruppo Preado

Santa Quaresima 2005 Domenica 13 Febbraio inizia la santa

Quaresima. Ci permettiamo di informarvi di

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alcune iniziative per questo sacro Tempo di conversione.

SOstare nella goccia

La sacra Liturgia della Quaresima Ambrosiana ci accompagna a vivere un itinerario di tipo battesimale e, attraverso la lettura approfondita del Vangelo di Giovanni, ci introduce alla celebrazione della Pasqua. Anche con i ragazzi vogliamo cogliere questa buona occasione che ci permette di accostarci al mistero pasquale con un cammino di preparazione piuttosto esigente, proprio come la sacra Liturgia domenicale ci chiede di fare.

Attraverso alcune proposte di animazione e momenti di preghiera vorrebbe sostenere l’attività educativa dell’Oratorio con i ragazzi dai 7 ai 14 anni.

Il titolo “SOstare nella goccia” ci ricorda alcuni atteggiamenti spirituali fondamentali delle Quaresima: � il cammino battesimale: immersi

nell’acqua del Battesimo ci apriamo alla vita nuova della Pasqua;

� il cammino di purificazione: l’acqua ci invita a intraprendere un cammino di conversione;

� il cammino eucaristico: la goccia è anche il prezioso Sangue versato da Gesù sulla santa Croce e donato al mondo come segno di eterna e nuova Alleanza.

A noi è chiesto di “stare” dentro questa goccia, anzi di imparare insieme quella “sapienza” dello stare con Gesù in ogni momento della nostra vita e in ogni luogo del mondo.

Inoltre, il logo “SOstare nella goccia” (che potete vedere sul sito dell’Oratorio www.oratoriodioggiono.org) ci richiama il logo “Sei tu! Oracorriamo” riportando il simbolo dell’Eucaristia come Pane spezzato, ma aggiunge una città, la città di Gerusalemme, la città della Pasqua, verso la quale vogliamo incamminarci insieme.

Tutte le Domeniche pomeriggio ascolterete un racconto a puntate (la sorprendente vicenda di tre pesciolini alla ricerca di una proposta autentica di vita. Quella che i tre protagonisti dei racconti vivono è una vera e propria missione di salvataggio della propria città!); i giochi a tema collegati con il Vangelo domenicale. La prima Domenica di Quaresima ad ogni ragazzo presente verrà

consegnato un oggetto che accompagna e “misura” i passi della santa Quaresima: un particolare righello costruito con un materiale speciale che permette di attaccare anche delle calamite che verranno date alla preghiera di ogni Domenica pomeriggio.

Ogni calamita rappresenta una scena del Vangelo e potrà fare da ferma appunti per il foglietto che riporta l’impegno settimanale. Dopo la Celebrazione Eucaristica delle ore 11:30 verrà distribuito il TotoQuaresima da consegnare.

Vi aspettiamo quindi numerosi al pomeriggio in Oratorio…

Il salvadanaio Durante la preghiera pomeridiana nella

chiesa di Sant’Agata di Domenica 13 Febbraio, prima Domenica di Quaresima, sarà consegnato a tutti i ragazzi dell’Oratorio un simpatico salvadanaio fatto dalle nostre bravissime catechiste.

Questo salvadanaio apparirà nelle nostre case per raccogliere i frutti delle rinunce non solo dei bambini, ma anche della famiglia. Non si tratta solo di rinunce economiche, bensì di stili di vita più evangelici, per attuare i quali dobbiamo “togliere di mezzo” o sospendere altre cose.

È importante che il salvadanaio venga riportato alla Celebrazione pomeridiana del Giovedì Santo in chiesa Prepositurale. La cifra raccolta verrà mandata alla Caritas Diocesana per i loro progetti di aiuto nelle regioni colpite dallo tsumani.

Esperienza estiva

di vita comunitaria 2005 Vorrei invitare tutti i genitori a valutare

attentamente per il bene dei loro figli e dell’intera comunità cristiana Oggionese la proposta estiva dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese: un’esperienza estiva di vita comunitaria per i ragazzi di terza media, gli adolescenti e per i ragazzi dalla quinta elementare alla seconda media.

La prima inizierà Lunedì 11 Luglio 2005 e terminerà Lunedì 18 Luglio; per la quinta elementare, la prima e la seconda media inizierà il 18 e terminerà il 25 Luglio 2005.

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Andremo in una casa a pensione completa nel paese di San Giovanni, nella Valle Aurina in Trentino Alto Adige. Il costo della settimana è di 290 € tutto compreso. Occorre versare la caparra di 100 € a don Donato entro il 1 Aprile 2005.

E permettetemi di ribadire ancora una volta una grande verità alla quale il sottoscritto crede fermamente e che è condivisa anche dal Consiglio dell’Oratorio e quindi da tutti gli educatori dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese: se qualche famiglia avesse difficoltà economiche per mandare il/la proprio/a figlio/a (perché magari sono due e vogliono partecipare entrambi…) che desidera partecipare non si faccia scrupoli; ve lo chiedo umilmente, con il cuore in mano.

Per il bene di vostro/a figlio/a: ditelo al sottoscritto, personalmente, senza paura e senza vergogna; nessuno verrà mai a saperlo. Non voglio che a qualche ragazzo/a sia negata la possibilità di vivere questa esperienza di vita comunitaria unica ed insuperabile, chiesta anche dal Cardinale Martini come risposta al Sinodo dei Giovani!

Carissimi genitori: vi assicuro che piuttosto pago personalmente, ma non negate ai “nostri” ragazzi la possibilità di stare sette giorni insieme al Signore Gesù nella sua comunità: la Chiesa!

Santo Rosario Ciao, siamo un gruppo di famiglie

oggionesi che il primo ed il terzo Venerdì del mese si ritrova per pregare attraverso la recita del santo Rosario, come ci viene chiesto dal Santo Padre il Papa e dal nostro Prevosto don Amintore. Se vuoi unirti a noi chiamaci; il ritrovo è in zona Mognago alle ore 20:45. Ti aspettiamo !

Sabrina e Marco ..............0341578033 Tiziana e Raffaele.............0341576497 Cristina e Pietro...............0341260230

Assunta e Franco ............. 0341577642 Piera e Michele................ 0341260724

Grazie a… Come è ormai tradizione, in occasione

delle feste di Natale anche l’Oratorio San Filippo Neri si vuole vestire a festa per fare festa alla «Luce vera che viene nel mondo ed illumina ogni uomo» (Gv 1,) come scrive san Giovanni nel suo Vangelo.

Vogliamo dire grazie ad HI-FI di BRAMBILLA ENZO a Dolzago per averci prestato la nuova scritta BUONE FESTE.

Grazie a… Il nostro Cardinale ci

invita a vivere esperienza di vita fraterna per “fare comunità” cioè fare esperienza di Chiesa. Vogliamo dire GRAZIE di cuore alla DITTA

GALBIATI di Oggiono per aver donato all’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese 50 brandine nuove e moderne così da permettere a preadolescenti, adolescenti e giovani che vivranno le loro esperienza di vita comunitaria di avere “sonni dolci e comodi”, nonché “sogni d’oro”. Grazie di cuore!!!

Buon Natale da… Cari Amici, una riga sola per augurarvi una Santo Natale. La luce di Dio che splende nel suo Figlio trasfiguri la vostra vita.

don Bruno Cappellano del Carcere di Poggioreale

www.solidarity-mission.it

L’angolo

della Preghiera In questo tempo dobbiamo certamente

prepararci alla Pasqua del Signore, vogliamo “sostare dentro la goccia” del suo amore, del suo prezioso Sangue. Vogliamo prepararci a celebrare il centro dell’Anno Liturgico con la preghiera che Giovanni Paolo II ha scritto per

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questo Anno dell’Eucaristia, preghiera che fa riferimento ai due Discepoli di Emmaus. Affidiamo al Signore il cammino della sua e nostra Chiesa perché possiamo davvero riconoscerlo Risorto e Signore nella Celebrazione Eucaristica della Domenica e nella nostra vita quotidiana.

Buon cammino eucaristico verso la Pasqua del Signore Gesù!

Mane nobiscum, Domine! Mane nobiscum, Domine!

Come i due Discepoli del Vangelo ti imploriamo, Signore Gesù: rimani con noi! Tu, divino Viandante, esperto delle nostre strade e conoscitore del nostro cuore, non lasciarci prigionieri delle ombre della sera. Sostienici nella stanchezza, perdona i nostri peccati, orienta i nostri passi sulla via del bene. Benedici i bambini, i giovani, gli anziani, le famiglie, in particolare i malati. Benedici i sacerdoti e le persone consacrate. Benedici tutta l’umanità. Nell’Eucaristia ti sei fatto “Farmaco d’immortalità”: dacci il gusto di una vita piena, che ci faccia camminare su questa Terra come pellegrini fiduciosi e gioiosi, guardando sempre al traguardo della vita che non ha fine. Rimani con noi, Signore! Rimani con noi! Amen.

Giovanni Paolo II

Il vostro contributo…

al Giornalino

dell’Oratorio!!! Se desiderate scrivere qualche articolo per

il Giornalino dell’Oratorio l’indirizzo di posta elettronica per inviare i vostri articoli è il seguente:

[email protected] Aspettiamo i vostri articoli, anche a commento, critica e/o ringraziamento di attività svolte dall’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese nei mesi scorsi.

Ricordiamo anche che sul sito dell’Oratorio potete trovare “in tempo reale” gli avvisi e il calendario della settimana, il calendario dell’anno oratoriano, i vari gruppi dell’Oratorio, le fotografie e tantissime altre notizie interessanti. Inoltre sono sempre ben accetti suggerimenti, consigli e critiche per migliorare il servizio multimediale oratoriano.

Grazie.

Il ricordino Per essere sempre aggiornati in tempo

reale sulle attività, le proposte, le iniziative e quant’altro capiti all’Oratorio vi ricordiamo di prendere ogni Domenica “Il ricordino”, foglio settimanale di avvisi per tutte le attività dell’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese. Questo foglietto si trova su due tavolini in fondo alla chiesa Prepositurale, presso il portone centrale.