Vanchiglia comunità

Con il patrocinio e

il contributo della

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EditorialeLa grande sfida del nostro “Maggio in Oratorio”

“Ma dimmi”, rivolgendomi ad uno dei ragazzi che ogni settimana incontro nel nostro campetto da cal-cio, “spiegami cos’è il “Maggio in Oratorio” già che ne sento parlare così tanto”. Mi sembrava giusto ascol-tare le parole di coloro che del “maggio” ne fanno un evento importante ed atteso. La risposta non si è fatta attendere e, con un sorriso pulito ed entusiasta, le pa-role sono state più o meno queste: “beh don, è come... è come se... ehm: è come se il giorno dopo che finisce cominci a contare i giorni aspettando il prossimo mag-gio”! Effettivamente, un evento importante ed atteso.

Tutto è cominciato per una “sfida” tra un gruppo di par-rocchiani, volenterosi di onorare la Madonna del loro paese natale, e un parroco a cui stavano a cuore i ragazzi del quartiere. Il desiderio di fare una processione con la Vergine Maria e quello di avvicinare i giovani al Signore. E da 33 anni questa sfida si rinnova. Anche quest’anno.Una sfida che con il tempo è cresciuta nel moltiplicar-si degli incontri tra i giovani e le famiglie del quartie-re, nel valore dello sport vissuto come condivisione e rispetto. Nei contenuti di un progetto e della struttu-ra dell’oratorio. Sono questi i temi di fondo della nuo-va sfida che nei nostri giorni, con l’aiuto del Signore, anche noi vogliamo affrontare. E’ la nostra partita.

Fin dall’inizio della mia presenza ho capito l’importan-za dell’incontro con i giovani e le famiglie di questo bor-go. Rapporti sinceri, schietti e costruttivi che rafforzano i valori umani e ci aiutano a trovare il volto del Signore. Anche per questo motivo si sono moltiplicati gli sforzi affinché si possa costituire e far crescere sia il gruppo de-gli adolescenti, sia il gruppo giovani. Per quanto riguar-da gli adolescenti oltre alle due squadre del calcetto a 5 del CSI ci sono i vari incontri legati allo sport e alla con-divisione. Non ho voluto fermarmi alla simpatica “piz-zata” ma credo sia giusto spingersi un po’ più in la e dare ai nostri appuntamenti uno spessore di formazione e di spiritualità. I ragazzi sanno che al “don” sta a cuore il loro mondo di: scuola, amici, famiglia, svago e... preghiera. Con i giovani, anche grazie alla loro maturità, ogni in-contro si apre con la recita dei Vespri, il momento di condivisione e, alla fine, quello di formazione. Una

proposta di lavoro basata sulla conoscenza di sé per poter stare insieme agli altri e a Dio. Vogliamo poi ag-giungere a tutto questo anche un aspetto di presenza in parrocchia come lo è stato il concerto-testimonianza che all’inizio di febbraio abbiamo organizzato in Teatro. Dalla musica alla vita, dall’incontro alla testimonianza.

Durante il “maggio” ci sarà la presenza di molte fami-glie che, accompagnando i propri figli, parteciperanno alla festa di questo evento. Accanto a volti conosciuti, perché ormai di casa nell’ambito del catechismo, avrò l’occasione di salutare altri genitori con i quali poter condividere un po’ di strada insieme. Anche per le fa-miglie in questi mesi si è fatta una proposta di invito. In oratorio abbiamo vissuto la “castagnata”, la “befana” ed il “carnevale”... momenti di allegria, momenti per cono-scerci un po’ meglio con la speranza che in questo am-

Padre Giuseppe Gamelli con i ragazzi

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biente ci sia lo spazio anche per una formazione educa-tiva che sento importante. La “domenica delle famiglie” sarà un bel impegno da vivere insieme, per tutti noi.

Al centro del “maggio” troviamo nelle sue espressioni migliori lo sport per i ragazzi. Leggendo il numero di squadre partecipanti e il fitto calendario di incontri mi colpisce lo sforzo che la nostra polisportiva ogni anno offre affinché ogni dettaglio aiuti al risultato che tutti ci aspettiamo. Sono veramente tanti gli amici che han-no collaborato nei molti capitoli di questo evento, dalla ricerca degli sponsor, alla preparazione del giornalino, alla vendita dei biglietti della lotteria. Vorrei sottolinea-re sempre di più come “insieme” si raggiungono risultati importanti. Accanto alle squadre di bambini e ragazzi, giovani ed adulti c’è una grande squadra: quella dell’O-ratorio Santa Giulia. E come per ogni squadra vincente la cosa più importante è che ci sia sempre una grande unità ed una grande umiltà da parte di tutti i “giocatori”. Ma venendo alla nostra competizione mi ha fatto piace-re sapere che alla fine del torneo non ci saranno ne vinti

ne vincitori, ne mediocri ne bravi giocatori, ne primi ne ultimi. Alla fine delle nostre giornate di festa ci saranno soltanto i ragazzi dell’oratorio e le loro famiglie. Tutti vin-citori, tutti uniti attorno alla nostra parrocchia. Questa, secondo me, è la soddisfazione più importante per que-sta comunità. Il Maggio in Oratorio è alla fin fine uno dei tanti aspetti di una sola realtà quella di una comunità viva che vuole mettere al centro, tra gli altri importanti aspetti, quello legato al futuro, al domani e al Signore. E qual’è questo domani che speriamo sempre migliore? Indubbiamente quello dei giovani e la loro crescita nella fede. Saranno loro i validi testimoni per il futuro, saran-no loro che prenderanno su di sé le tante attività di bene alle quali oggi stanno partecipando e domani dovranno organizzare. L’impegno e la responsabilità di vivere e far vivere la Chiesa. E nessuno può dare ciò che non ha. Non credo abbia senso un altro tipo di approccio, non per quanto riguarda la realtà dell’Oratorio, am-biente di crescita e non povero “ricreatorio”. Non credo si possa parlare di 33mo, 40mo, o... “maggio” se il tutto si riduce a qualche partitella di pallone.

Ancora una volta colgo la “palla al balzo” per esten-dere un caro saluto a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere queste righe. Che vinca il mi-gliore e sarà la grande festa che con la processio-ne della Madonna chiuderemo alla fine di maggio.Se in questo anno della fede la nostra conver-sione a Cristo sarà più presente e profonda cia-scuno di noi riceverà la “maglia ricordo” e la “medaglia” di partecipazione più importanti.

Con stima ed amicizia, P. Giuseppe Gamelli, LC

Pelleginaggio in Terra Santa27 Dicembre 2012 - 2 Gennaio 2013

Accompagnati da don Primo 22 pellegrini di S. Giulia hanno ripercorso le orme di Gesù in Terra Santa dal-la Galilea alla Giudea, da Nazaret al lago di Tiberiade, dal Monte Tabor alla Basilica dell’Annunciazione, da Cafarnao al Monte delle Beatitudini, da Gerusalemme a Betlemme, dal Monte Sion alla Basilica della Nativi-tà, dal Monte degli Ulivi al Getsemani, dalla Via Cru-cis lungo la via Dolorosa fino al Santo Sepolcro. Il tutto in una eccezionale atmosfera di spiritualità che ha ar-ricchito tutti di spunti e stimoli preziosi per il futuro.

I Pellegrini del S. Giulia al S. Sepolcro

Padre Giuseppe Gamelli ed alcuni dei ragazzi che frequentano l’Oratorio

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Papa Francesco: un sorriso per tutti noi.Il suo primo messaggio di auguri alle nostre famiglie.

Cari fratelli e sorelle di Roma e del mondo intero, buo-na Pasqua! Buona Pasqua!

Che grande gioia per me potervi dare questo annuncio: Cristo è risorto! Vorrei che giungesse in ogni casa, in ogni famiglia, specialmente dove c’è più sofferenza, ne-gli ospedali, nelle carceri…

Soprattutto vorrei che giungesse a tutti i cuori, perché è lì che Dio vuole seminare questa Buona Notizia: Gesù è risorto, c’è la speranza per te, non sei più sotto il domi-nio del peccato, del male! Ha vinto l’amore, ha vinto la misericordia! Sempre vince la misericordia di Dio!

Anche noi, come le donne discepole di Gesù, che an-darono al sepolcro e lo trovarono vuoto, possiamo do-mandarci che senso abbia questo avvenimento (cfr Lc 24,4). Che cosa significa che Gesù è risorto? Significa che l’amore di Dio è più forte del male e della stessa morte; significa che l’amore di Dio può trasformare la nostra vita, far fiorire quelle zone di deserto che ci sono nel nostro cuore. E questo può farlo l’amore di Dio!

Questo stesso amore per cui il Figlio di Dio si è fatto uomo ed è andato fino in fondo nella via dell’umiltà e del dono di sé, fino agli inferi, all’abisso della separazio-ne da Dio, questo stesso amore misericordioso ha inon-dato di luce il corpo morto di Gesù, lo ha trasfigurato, lo ha fatto passare nella vita eterna. Gesù non è tornato alla vita di prima, alla vita terrena, ma è entrato nella

vita gloriosa di Dio e ci è entrato con la nostra umanità, ci ha aperto ad un futuro di speranza.

Ecco che cos’è la Pasqua: è l’esodo, il passaggio dell’uo-mo dalla schiavitù del peccato, del male alla libertà dell’amore, del bene. Perché Dio è vita, solo vita, e la sua gloria siamo noi: l’uomo vivente (cfr Ireneo, Adversus haereses, 4,20,5-7).

Cari fratelli e sorelle, Cristo è morto e risorto una volta per sempre e per tutti, ma la forza della Risurrezione, questo passaggio dalla schiavitù del male alla libertà del bene, deve attuarsi in ogni tempo, negli spazi concre-ti della nostra esistenza, nella nostra vita di ogni gior-no. Quanti deserti, anche oggi, l’essere umano deve at-traversare! Soprattutto il deserto che c’è dentro di lui, quando manca l’amore di Dio e per il prossimo, quando manca la consapevolezza di essere custode di tutto ciò che il Creatore ci ha donato e ci dona. Ma la misericor-dia di Dio può far fiorire anche la terra più arida, può ridare vita alle ossa inaridite (cfr Ez 37,1-14).

Allora, ecco l’invito che rivolgo a tutti: accogliamo la grazia della Risurrezione di Cristo! Lasciamoci rinno-vare dalla misericordia di Dio, lasciamoci amare da Gesù, lasciamo che la potenza del suo amore trasformi anche la nostra vita; e diventiamo strumenti di questa misericordia, canali attraverso i quali Dio possa irrigare la terra, custodire tutto il creato e far fiorire la giustizia e la pace.

E così domandiamo a Gesù risorto, che trasforma la morte in vita, di mutare l’odio in amore, la vendetta in perdono, la guerra in pace. Sì, Cristo è la nostra pace e attraverso di Lui imploriamo pace per il mondo intero.

Papa Farancesco mentre bacia un infermo

Papa Farancesco

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La sfida più attuale: come si incontrano le strade dei figli e dei genitori?

Li guardi crescere uno ad uno, i tuoi figli, così uguali, come tutti i ragazzi, e così diversi. Fatichi a riconoscere in loro, figli adolescenti, i tuoi bellissimi, confusi, ap-passionati e sofferti 15, 16, 8 anni. Li guardi scrutando nei loro atteggiamenti, nei loro sguardi quel che han-no nella testa e nel cuore. Cosa desiderano, che stra-de prenderanno, cos’hanno di più caro. Trepidi per la loro smania di libertà, così sacra e pericolosa. Era la tua stessa ansia, alla loro età. Vorresti, per quel che credi di sapere e aver provato, preservarli da ogni male, da ogni errore. Vorresti che non facessero gli sbagli tuoi, vorresti la strada cui tu hai detto finalmente sì, quella della fede, la compagnia della Chiesa. Eppure il tuo sì è nato da un cammino, non da un’apparizione miracolosa. Dalla pa-zienza di chi ti ha seguito, da tutti i sentieri deviati che hai attraversato, dalle salite che hai faticato, dai crepacci che hai imparato a saltare. Come si fa a non amare in un figlio il tuo progetto, la tua speranza sulla sua vita, anche se buona e giusta? Come si fa a voler bene alla sua unicità, alla tensione di verità che lo agita e lo porta a vagare, a tentare, a cercare le sue, di risposte? Oggi è più

difficile che per i nostri padri e nonni. Per certi versi era più dura un tempo, quando toccava sforzarsi di procu-rare il pane, e non c’era spazio per analisi sociologiche sui giovani o su indagini psicologiche.

Oggi è più difficile, tutto congiura contro la volontà di educare secondo i valori in cui credi, contro la tradizio-ne che ti ha cresciuto e che ti pareva così adeguata

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e umana. Oggi che dicono che non c’è più Dio, non ci sono maestri, che la libertà è fare quel che ti pare. Eppu-re, oggi come ieri, a 15, 16, 18 anni si desidera la stessa cosa, contro ogni apparenza e ogni congiura: la felicità. Che non è data da quel che hai, foss’anche il motorino o la ragazza. O la media dell’8 a scuola. La felicità è tener vive le domande e i desideri profondi e trovare un luogo che li sappia accogliere e vivificare. Ci sono dei luoghi così.

Nessun compito educativo è più grande che trovare questi luoghi per i propri figli, bussare a quelle porte, chiedere che qualche presenza si affacci alle loro vite e le tenga per mano. Non bisogna vergognarsi di non avere noi ogni risposta, non bisogna stancarsi di chiedere che

Qualcuno li custodisca e li sostenga e pregare che una comunità di uomini veri li incontri, li segua, voglia loro del bene. Perchè la loro libertà esploda e il loro destino collimi con quello che Dio ha disegnato per loro.Dentro questa problematica così attuale e a volte dram-matica sul rapporto genitori-figli siamo certi che Uno li conosce, li ha amati prima che noi li mettessimo al mondo: è Gesù! Lui non farà mancare la speranza nel nostro cuore, li accompagnerà nel rischio della loro li-bertà e darà loro un luogo dove possano essere accom-pagnati al destino.

Monica Mondo

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Auguri ai nostri ragazzi che per la prima volta ricevono Gesù...

Accotto Daniele, Agostinetto Chiara, Bautista Arvin Miguel, Bosso Luca, Ferina Stefano, Gar-bo Andrea, Garbo Matteo, Necco Alessandro, Piazza Gaia Maria, Piscopo Giada, Polifemi Davide, Rovagna Federico, Scaglione Giaco-mo, Sgura Michela, Tavino Rebecca, Trovato Nicolò, Trucano Giulia, Uzoho Theresa, Valde Lorena, Varzi Nicolò, Venere Cristina, Vescio Rosario Pio, Alfinito Ilaria, Avitabile Mario, Barilaro Andrea, Brunetti Francesca, Cal-cagno, Federico, Calcagno Martina, Chirico Gaia, Curcuglioniti Andrea, Emidi Lorenzo, Escobar Valentina, Girardo Gregorio, Lombar-do Alice, Nava Beatrice, Pana Gabriel, Rapali-no Adele, Ritondale Luigi, Tagliapietra Pierre, Toma Jacopo, Vasone Giorgio, Vasone Vittorio, Bendezu Toro Alessio, Bergesio Giulio, Bertelli Gloria, Bocchio Cecilia, Borgi Giovanni, Ca-

staldelli Silvia, Cecchi Francesca, Corino Ca-milla, Floridia Enrico, Floridia Giorgio,Franzi Chiara, Ghiazza Edoardo, Gremmo Matilda, Irrera Valentina, Linarello Simone, Lojacono Alberto, Lojacono Tommaso, Man-cini Simone, Mollica Giuseppe, Munzi Pietro, Rastello Sara.

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...e a quelli che si preparano a diventare “Soldati di Cristo” con la cresima il 27 ottobre 2013

Bama Davide, Beninato Marta, Berto Tizia-na, Chiantera Luca, De Pasquale Edoardo, De Pasquale Teodora, Drogo Samuele, Parisi Simone, Petrantoni Angela, Ruggiero Loris,Tedeschi Fabio, Cossa Irene Maria Grazia, Cermele Giovanni, Giacomello Maddalena,Giberti Sara, Jorio Matilde, Marinelli Tom-maso, Mazzucchelli Elisa, Murru Eleonora,

Pierro Alessandro, Rabajoli Gabriele, Rossella Maria Giulia, Tampu Mihaela Laura, Vivia-

ni Anna, Menjivar Platero Valentina, Adduci Elisa, De Mitri Michael, Foschini Martina, Garrone Margherita, Gile’ Benedetta, Mille-tari’ Martina, Montalbano Asia, Montanino Simone, Perno Matteo, Pianu Giada, Pirozzi Federica, Pirozzi Francesca, Redina Marco,Scarano Flavia, Trucano Anna.

L’Arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia

I 7 doni dello Spirito Santo

Affiliato:STUDIO LA MOLE S.A.S.Via Giulia di Barolo, 29/C - 10124 TorinoTel. e Fax 011.812.79.65 - Cell. ufficio 328.71.88.040E-mail: tocg3@tecnocasa.it

Ogni agenzia ha un proprio titolare ed è autonomaw ww.tecnocasa.it

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iscriz. ruolo società n.8763 CCIAA Torino

www.tecnorete.itOgni agenzia ha un proprio titolare ed è autonoma

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L’ alfabeto di Papa Benedetto XVIAMORESe ci amiamo gli uni gli altri, Gesù continua ad essere presente in mezzo a noi, ad essere glorificato nel mondo.

AMMALATINon sentitevi estranei al destino del mondo, ma tessere prezioso di un bellissimo mosaico.Principio fondamentale dell’opera del Cottolen-go fu l’esercizio verso tutti della carità cristiana che gli permetteva di riconoscere in ogni uomo, an-che se i margini della società, una grande dignità.

GIOVANIGiovani di Torino siate testimoni di Cristo in questo nostro tempo. Siate nei Vostri ambienti, con i vostri co-etani, un’espressione credibile del volto di Cristo. Ab-biate il coraggio di scegliere ciò che è essenziale nella vita! “Vivere e non vivacchiare” ripeteva il Beato Pier Giorgio Frassati. Giovane come voi visse con grande impegno la sua formazione cristiana e diede la sua te-stimonianza di fede, semplice ed efficace. Un ragazzo che sperimentò tutta la gioia di essere amico di Cristo.

DIVISIONI Le divisioni deturpano il volto della Chiesa.

FEDE E CARITA’La fede senza la carità non porta frutto e la cari-tà senza la fede sarebbe un sentimento In balìa co-stante del dubbio. Fede e carità si esigono a vicenda.Mi sostiene e mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura. SINDONE“Ciò che della morte ci fa più paura è la sensazione spaventosa di abbandono, come da bambini abbia-mo paura di stare da soli nel buio e solo la presen-za di una persona che ci ama ci può rassicurare…L’amore è penetrato nel buio estremo della so-litudine umana…Allora anche lì è penetrata la vita, la luce di una speranza nuova, la luce del-la Risurrezione. Questo volto, questo costato, questo corpo ci parlano di AMORE e di VITA.

VITANon può avere solide basi una società che mentre afferma valori quali la dignità delle persone, la giustizia e la pace si contraddice radicalmente accettando e tollerando le più diverse forme di disistima e di violazione della vita umana.

TORINOCittà che ha conosciuto una grande tradizio-ne di santità e di generoso servizio ai fratelli.

SPORTVivete l’attività sportiva con serenità e gio-ia, promuovendo così un sano agonismo.

Bontà, umiltà E saggezza Nel suo magistero Elargite a piene mani; Desiderio instancabile di Evangilizzare Testimoniando da brillante Teologo, con l’ Offerta di tutto se stesso.

Sicuramente lascia l’Eredità preziosaDi un uomo grande che ha mostratoIl volto tenero di DioCon una spiritualità concreta,Estremamente profondaSe pur semplice, perIlluminare leMenti sulla verità, conOmelie, messaggi, lettere pastorali.

Papa Benedetto XVI A cura di Don Primo e di Gabriella Canavese

Papa Benedetto XVI

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ANNI 2001 - 2002 - 20031° GIORNATA - 16 APRILE 2013

20:30 TECNOCASA - VITALDENT VANCHIGLIA21:30 MACELLERIA “LE FANTASIE” - STUDIO DENTISTICO FURIA

2° GIORNATA - 7 MAGGIO 2013 20:30 VITALDENT VANCHIGLIA - STUDIO DENTISTICO FURIA

21:30 MACELLERIA “LE FANTASIE” - TECNOCASA

3° GIORNATA - 21 MAGGIO 2013 20:30 STUDIO DENTISTICO FURIA - TECNOCASA

21:30 MACELLERIA “LE FANTASIE” - VITALDENT VANCHIGLIA

FINALI - 27 MAGGIO 2013 20:30 FINALE 3°/4° POSTO21:30 FINALE 1°/2° POSTO

XVI TROFEOPASTICCERIA PRIMAVERA

UNDER

V TROFEOTECNOCASA

PRIMI CALCI

ANNI 2003 - 2004 - 2005 - 20061° GIORNATA - 19 APRILE 2013

20:30 GELATERIA GELATO’ - FIAT AUTOLIGURE21:30 GIOIELLERIA MARIATTI - AMM. STABILI DANUBIO

2° GIORNATA - 17 MAGGIO 2013 20:30 FIAT AUTOLIGURE - AMM. STABILI DANUBIO21:30 GIOIELLERIA MARIATTI - GELATERIA GELATO’

3° GIORNATA - 24 MAGGIO 2013 20:30 AMM. STABILI DANUBIO - GELATERIA GELATO’

21:30 GIOIELLERIA MARIATTI - FIAT AUTOLIGURE

FINALI - 30 MAGGIO 2013 20:30 FINALE 3°/4° POSTO21:30 FINALE 1°/2° POSTO

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ANNI 96 - 97 - 98 - 99 - 20001° GIORNATA - 18 APRILE 2013

20:00 CONAD - OSSOLA FARINE21:00 ERBORISTERIA S. GIULIA - PASTICCERIA PRIMAVERA

22:00 PIZZARELLO - BREAK POINT

2° GIORNATA - 9 MAGGIO 2013 20:00 OSSOLA FARINE - ERBORISTERIA S. GIULIA

21:00 PASTICCERIA PRIMAVERA - PIZZARELLO22:00 BREAK POINT - CONAD

3° GIORNATA - 14 MAGGIO 2013 20:00 PASTICCERIA PRIMAVERA - BREAK POINT

21:00 CONAD - ERBORISTERIA S. GIULIA22:00 OSSOLA FARINE - PIZZARELLO

III TROFEOOPERA BAROLO

ALLIEVI

4° GIORNATA - 16 MAGGIO 2013 20:00 PASTICCERIA PRIMAVERA - CONAD

21:00 OSSOLA FARINE - BREAK POINT22:00 ERBORISTERIA S. GIULIA - PIZZARELLO

5° GIORNATA - 23 MAGGIO 2013 20:00 ERBORISTERIA S. GIULIA - BREAK POINT

21:00 CONAD - PIZZARELLO22:00 OSSOLA FARINE - PASTICCERIA PRIMAVERA

FINALI - 28 MAGGIO 2013 20:00 FINALE 5°/6° POSTO21:00 FINALE 3°/4° POSTO22:00 FINALE 1°/2° POSTO

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TORNEODELLE VIE DEL BORGO

SCUOLA CALCIO

I TROFEOAMM. STABILI DANUBIO

ADULTI

11 MAGGIO 2013 14:45 INIZIO TORNEO

18:00 FINE TORNEO E...MERENDA PER TUTTI!

1° GIORNATA - 8 MAGGIO 2013 20:30 ALLENATORI - ECCELLENZA

21:30 OPEN ROSSA - OPEN BLU

2° GIORNATA - 15 MAGGIO 2013 20:30 ECCELLENZA - OPEN BLU

21:30 OPEN ROSSA - ALLENATORI

3° GIORNATA - 22 MAGGIO 2013 20:30 OPEN BLU - ALLENATORI

21:30 OPEN ROSSA- ECCELLENZA

FINALI - 29 MAGGIO 2013 20:30 FINALE 3°/4° POSTO21:30 FINALE 1°/2° POSTO

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RingraziamentiIl Comitato Promotore della trentatreesima edizione di “Maggio in Oratorio” ringrazia:

Il Parroco Don Primo e Padre Giuseppe Gamelli, animatore e cuore del nostro Oratorio

Tutte le famiglie che vivono questo Oratorio come la “Casa” dove i loro figli incontrano il luogo della sanaricreazione, dello studio e della formazione

I Bambini ed i ragazzi che partecipano ai tornei di calcio

Tutti gli sponsor ed i sostenitori che aiutano concretamente per la realizzazione di questo evento

Le autorità civili della Circoscrizione VII che patrocinano i nostri eventi

Tutti gli amici che in questi 33 anni si sono spesi con gratuità ed impegno per fare di questo il più bel mese dell’anno sotto la protezione di Maria SS., un ricordo affettuoso per coloro che oggi non ci sono più.

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S.O.S. CommerciantiVanchiglia esige una svolta

Abbiamo somministrato un piccolo questionario ad alcuni commercianti del Borgo Vanchiglia per capire lo status attuale.

Nel nostro campione abbiamo selezionato realtà variegate per settore, per tipologia di target a cui si rivolgono e per anni di presenza nel borgo. Nel contempo abbiamo avviato una piccola indagine di mer-cato sulla zona in modo da incrociare i dati emersi dal que-stionario e poter delineare un quadro dello stato. Non volen-do riempire questo articolo di numeri, desideriamo rendervi partecipi delle conclusioni che si traggono. I commercianti risultano molto demotivati dallo stato attua-le in merito all’economia del quartiere per diversi aspetti che variano dalla mancanza di eventi a supporto alla difficoltà di costruire sinergie a causa di una diffidenza diffusa. E’ chiaro dai dati, che il quartiere Vanchiglia, non faccia ec-cezione rispetto alla crisi economica estesa su tutto il terri-torio nazionale, e quindi lo strato sociale che lo compone vede presenti famiglie in seria difficoltà economica che fan-no fatica ad arrivare a fine mese, obbligate a porre molta più attenzione ai prezzi che non alla qualità.Emerge però, dai dati dell’indagine confermati da alcune ri-sposte ai questionari, che il borgo abbia diverse caratteristi-

che a suo favore per una ripresa economica. Infatti è situato in prossimità del centro, il tessuto economico è formato da diverse attività che lo possono definire un “centro commer-ciale a cielo aperto” (penalizzato solamente dal non posse-dere spazi sufficienti al parcheggio), è “passaggio” di univer-sitari, ha diverse strutture alberghiere, diverse e particolari strutture per il ristoro, e non mancano attività ricreative.

Come quindi si spiega lo status attuale?

Per rispondere abbiamo approfondito la questione con il sig. Giorgio Bonifante, imprenditore di Pinerolo che da appena due mesi ha avviato la gelateria Bellamia in Vanchiglia, e con la sig.ra Simona Ceppa, imprenditrice che opera in Vanchi-glia dal 1970 e fondatrice del gruppo Yazzland.com. Sono emersi diversi punti degni di nota. Il sig. Bonifante ci informa che la domenica tenendo aperto nel pomeriggio ha un incasso che rispetto alla media degli altri giorni si attesta con un +20% e si chiede il perché in una zona così prossima al centro le attività al dettaglio non realiz-zino una strategia “effetto calamita” anche nei giorni festivi.La sig.ra Ceppa ci ha illustrato come le sinergie con altre aziende, hanno reso possibile alla sua realtà, che operava

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direttamente solo con enti ed aziende che attualmente sof-frono la crisi, l’approccio con il mercato del dettaglio. Da queste sinergie inoltre sono stati avviati diversi progetti ed iniziative a scopo sociale in ambito sportivo. Prendendo spunto da queste testimonianze positive, l’inter-rogativo che ci siamo posti è: vi è abbastanza comunicazione e attività di rete nel tessuto commerciale di Vanchiglia? Partendo proprio da questa domanda abbiamo effettuato un indagine nel tessuto stesso. Ne è emerso uno scenario ricco di “vuoti” da colmare, in-comprensioni, scetticismo, scoraggiamento e poca lungimi-ranza. Tale scenario è fatto di commercianti che non conoscono nel dettaglio il quartiere e i propri “colleghi”, associazioni di via poco considerate o spesso inesistenti. Il quartiere quindi non vive oggi di luce propria continuativa ma di alcuni lampi che illuminano l’economia e che però purtroppo lasciano il tem-po che trovano, in quanto non supportate da basi solide di una strategia per il lungo termine. Un altro aspetto emerso, che ci da modo di ben sperare, è che in alcuni casi si riscontra una volontà di unione con idee di cambiamento, spesso, però, soffocata da immobilismo.Bisogna quindi uscire da tale tendenza e dedicare spazi, forze ed energie alla costruzione di una rete che possa essere chia-ve di volta del cambiamento dello Status Quo. Chiaramente il successo di un’attività dipende da diversi aspetti e fattori, e non esiste un’unica soluzione per raggiungerlo. Tuttavia la

scienza economica contestualizza delle best practices utili per il raggiungimento del proprio successo. Sicuramente una best practice è quella di costruire delle reti di impresa coordinate come avviene nei centri commerciali. L’esempio fatto non è scelto a caso, ma voluto in quanto Van-chiglia possiede diverse caratteristiche per proporsi al mer-cato con un modello analogo. A questo punto diventa fonda-mentale incontrarsi per muoversi in tal direzione. Dalla nostra piccola indagine e dalla nostra esperienza nel settore un altro aspetto che ci ha fatto riflettere è una scarsa propensione, conoscenza e utilizzo del potenziale offerto dal web. Canale che è stato ed è motivo di successo per chi ne fa un corretto e strategico utilizzo.

Partendo da queste osservazioni e volendo essere promotori di questa esigenza di cambiamento, abbiamo iniziato un ciclo di incontri gratuito aperto a tutti i commercianti del quartie-re Vanchiglia, mettendo a disposizione la nostra competenza nell’ambito web. All’interno di tali appuntamenti abbiamo previsto uno spazio coordinato per l’attività di rete e la co-struzione di sinergie. Pensando che da qualche parte bisogna pur partire, noi sia-mo partiti da ciò che siamo in grado di fare... “perché un temporale inizia sempre con una goccia di pioggia”.

Vittorio Fidotta e Fabio D’Apice

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GELATERIA GELATO’FIAT AUTOLIGUREAMM. STABILI DANUBIOGIOIELLERIA MARIATTI

ALLENATORIECCELLENZAOPEN ROSSAOPEN BLU

CONADOSSOLA FARINEERBORISTERIA S.GIULIAPASTICCERIA PRIMAVERAPIZZARELLOBREAK POINT

TECNOCASAVITALDENT VANCHIGLIAMACELLERIA “LE FANTASIE”STUDIO DENTISTICO FURIA

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Classifiche

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4°

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Finali

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Finali

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Finali