Strada Facendo - Anno 8 - Nro 12

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LA RIVISTA DELLA DANTE ALIGHIERI DI RAMOS MEJÍA trada Facendo Anno 8 | Numero 12 Dicembre 2013 Consegna libera e gratuita | | City-Tour porteño con occhi italiani Campagna solidale a Santiago del Estero La Dante nelle scuole pubbliche

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La rivista della Dante Alighieri di Ramos Mejía

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LA RIVISTA DELLA DANTE ALIGHIERI DI RAMOS MEJÍA

trada FacendoAnno 8 | Numero 12 Dicembre 2013 Consegna libera e gratuita | |

City-Tour porteño con occhi italiani

Campagna solidale a

Santiago del Estero

La Dantenelle scuole pubbliche

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Primi giorni del nuovo 2013, io e Barbara organizzando il nuovo anno scolastico. Iniziano i corsi estivi. Cristina riceve, con un grande sorriso, il nuovo livello A1, i primi nuovi studenti del 2013. Fine febbraio, siamo praticamente tutti pronti per inziare il nuovo anno. Ci riuniamo, ci divertiamo, lavoriamo, ci coccoliamo e nascono le nuove idee. Il nuovo progetto per il 2013: ogni gruppo costruirà il proprio orto e alla Dante nascerà un nuovo spazio che sarà di tutti.Sorge anche l'idea di aiutare alcune scuole di Santiago del Estero!! Un successone: i bambini felici grazie a tutte le persone della Dante che ci hanno aiutato a collaborare e a soddisfare alcune necessità. Partono tutti i gruppi, inizia l'anno, ci ritroviamo con grande allegria, con la voglia di fare e di imparare tutti insieme l'uno dall'altro.Le attività integrative, le scuole pubbliche, i viaggi di studio in Italia di alcuni nostri studenti, i laboratori, il cinema alla Dante, gli esami internazionali PLIDA e DITALS, i city-tour per Buenos Aires, i progetti, i seminari di cucina e di teatro, gli spettacoli di Mustafà e di Cleopatra, il nuovo coro della Dante presente nella settimana italiana, i nuovi laboratori ad ituzaingó, i nostri corsi quotidiani: tutto ha fatto parte di questo intenso 2013.Da ogni iniziativa abbiamo imparato, ci abbiamo riflettuto, ci siamo stupiti e siamo ripartiti, sempre con l'idea di superare i nostri propri ostacoli e di poter dare il meglio di ognuno di noi.In mezzo a tutto questo magnifico lavoro c'è anche la nostra vita, la vita di ognuno dei prof che cerca di dare il meglio in ogni lezione. Ci sono stati momenti duri, difficili, tristi, di perdite importanti. Ci siamo incoraggiati a vicenda, ci siamo appoggiati, accompagnati e, la rete che abbiamo formato, ci ha sostenuto e ci sostiene non soltanto nella nostra vita lavorativa ma anche nella nostra VITA. Per fortuna ci sono anche buone notizie, il 2014 arriva alla Dante con una nuova VITA, con la figlia di Barbara e Ariel, una bambina che tutti coccoleremo “in italiano” e forse lei ci darà l'ispirazione per un nuovo progetto!!!Chiudiamo l'anno con grande soddisfazione per il lavoro svolto, c'è ancora molto da fare e molto da migliorare ma siamo convinti di essere sulla strada giusta, sulla strada del rispetto verso noi stessi e verso gli altri. Ho soltanto parole di ringraziamento per tutto l'equipe di docenti, per le super segretarie di Ramos e di Ituzaingó e per tutti i nostri carissimi studenti che, come dico sempre, superano ogni nostra aspettativa. Si finisce il 2013, a nome di tutto lo staff della Dante di Ramos e della sede di Ituzaingó vi auguriamo un ottimo 2014, pieno di salute, amore e “BUENA ONDA” perché, come dice Antoine de Saint-Exupéry: “esiste un solo vero lusso, ed è quello dei rapporti umani”. CIN CIN!!!

Direttrice Silvia Fastuca

SOMMARIO

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Campagna solidale a Santiago del Estero La Dante nelle scuole pubbliche: un progetto che cresce Ma che bontà: il corso di cucinaCorso di formazione per insegnanti: “Il corpo e le qualità comunicative dell'insegnante” City-tour porteño con occhi italianiUn sabato pomeriggio nel LazioTeatro tutto l'anno alla Dante!Mustafà: tra ironia e nostalgia la storia dei nostri immigranti Lorenzo in una notte fantastica a Buenos Aires!Il Coro della DanteI progetti come attività interattivaL'arte di leggere La pillola metodologica Speciale Ituzaingó

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STRADA Commissione DirettivaFACENDO Dante Alighieri di Ramos Mejía

Direttrice Editoriale tantissimi gruppi e alunni di Ramos e Silvia Fastuca della sede di Ituzaingó.Segretaria di redazioneBarbara BonacinDisegno Grafico DistribuzioneCarmen Concu ASSOCIAZIONE DANTE ALIGHIERI DI

El objetivo de esta publicación es Copertina RAMOS MEJÍAmantenernos informados y actualizados Rosales 358, B1704EYH Ramos Mejíasobre temas referidos a nuestra Prov. de Buenos Aires, ArgentinaAsociación y a la Lengua y Cultura Hann (5411) 4656 3735 - [email protected]. http://www.ladante.com.ar.

Nº 12

Marianela Tucci, Cristian E. Valenzuela Isaac, Karina Lento, Myriam Galeano,

Carmen Concu

o collaborato: Nicolás Gago Fastuca, Angelo Farina, Silvia Fastuca, Barbara Bonacin, Monica Paese,

EDITORIALE

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Silvia Fastuca Per Settimana Santa la mia gli abbiamo consegnato le cose mamma mi aveva proposto di sembravano molto felici ed io ero

prof della Dante mi fanno viaggiare a Santiago del Estero contento di fare qualcosa per una Icrescere. La diversità mi con Barbara, Cristina e lei per scuola e i loro maestri . arricchisce, imparo moltissimo portare del materiale per delle Il giorno dopo siamo andati in dalle esperienze di vita di scuole: TV, computer, libri, un'altra scuola che mi è sembrata ognuno di loro. Questa volta ho quaderni, astucci, matite ecc. E io molto più umile dell'altra e per imparato da Barbara e ho vissuto indeciso ho detto di sì. Era il questo abbiamo donato più cose. un po' un pezzo della sua vita. primo viaggio tanto lungo che Viaggiare in una città ed aiutare Per me è stata un'esperienza facevo in macchina ed ero molto chi ne ha bisogno mi è sembrata favolosa perché sentivo da nervoso e ansioso di arrivare. un'esperienza molto bella e tempo la voglia di aiutare e Il primo giorno siamo arrivati a curiosa. Mi piacerebbe rifarla in collaborare con delle scuole Santiago e mi è sembrata una un altro posto e così poter aiutare che ne hanno proprio bisogno. città molto bella e grande. Il altri bambini.Non trovavo il modo di farlo, non giorno dopo abbiamo conosciuto Nicolás Gago Fastucasapevo come, e questo sogno è u n a s i g n o r a diventato realtà attraverso una chiamata Silvia che ci carissima persona che Barbara ha portato in una aveva conosciuto a Santiago s c u o l a p e r del Estero. È bastato un semplice consegnare alcune d i a l o g o p e r m e t t e r e i n d e l l e c o s e c h e movimento la Campagna a v e v a m o i n solidale della Dante di Ramos. È macchina. Per me la stato fantastico vedere come la scuola era bella e le Dante si riempiva di scatole da m a e s t r e e r a n o portare a Santiago date in s i m p a t i c h e e c i donazione dai nostri studenti. h a n n o d a t o d a Ecco le parole di uno dei mangiare. Quando protagonisti del nostro viaggio ....

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C A M P A G N A S O L I D A L EA S A N T I A G O D E L E S T E R O

Jardín Milagros de Jesús - Loreto

Instituto San Francísco Solano - Rio Hondo

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pulcini. dare a questi bambini ancora di i chiamo Karina Lento, sto più.frequentando il corso di Quando li ho visti, subito in quel M

glottodidattica nella Dante momento, mi sono veramente È per questo che ancora continuo Alighieri di Ramos Mejia e a marzo rilassata. a studiare, ed anche se finisco, mi hanno chiamato per una continuerò sempre ad aggiornami Ci siamo seduti in cerchio, io proposta di lavoro nella scuola con i diversi corsi e laboratori che avevo portato un pupazzo che mi N°4 General José de San Martín la Dante offre, perché voglio era servito per presentarmi.de Ramos Mejia e la N° 21, essere un'insegnante che fa Anche se c'erano un sacco di cose “Antartida Argentina” de Lomas lezioni diverse e divertenti. per farli divertire, avevo paura che del Mirador. Anche se ero molto Voglio ringraziare la Dante per non bastasse il materiale, invece è nervosa, ho detto di “SI”alla questa possibilità e anche per stato tutto il contrario: i bambini proposta. permettere agli insegnanti, hanno giocato, cantato insieme a I giorni successivi sono stati una Angelo e Barbara, di portare i loro me e ci siamo divertiti tantissimo.vera tensione, finché è arrivato il corsi e fare il progetto nelle scuole Ad un certo punto è suonata la giorno d'inizio. pubbliche, dove i bambini hanno campanella, l'ora era già finita, i

avuto la possibilità di partecipare La prima scuola in cui sono andata bambini si sono alzati ed ognuno e si sono sentiti felici e contenti.è stata quella di Lomas, ero molto di loro si è avvicinato per darmi un

nervosa, ma felice, perché Voglio, inoltre, nominare le mie bacio e chiedermi quando finalmente facevo quello che ho compagne di corso: Miriam, Erika, avremmo avuto ancora italiano. sempre voluto fare: trasmettere Lili, Elsa ed Andrea, che mi hanno Q u e s t a s i t u a z i o n e m i h a ad altre persone la lingua delle accompagnato nel progetto del commossa perché sono stati loro mie origini. Carnevale di Venezia che abbiamo a darmi le parole di sollievo.

fatto nella scuola di Lomas. Grazie Ricordo che la direttrice mi aveva Sono uscita da quell'aula piena di di cuore.portato al primo corso, la 1°B: energia e convinta che dovevo

sembravano dei Karina Lento

LA DANTE NELLE SCUOLE PUBBLICHE:U N P R O G E T T O C H E

d i m e n t i c a n o a l v e ! ! ! M i subito. Ho preso Sc h i a m o ques t i g rupp i M y r i a m . S o n o dopo la metà di nata nel'73 nella q u e s t ' a n n o . bellissima regione Sappiamo che di Misiones. Ho tutti i gruppi sono c o m i n c i a t o a diversi, e a volte, studiare italiano ci sono anche p e r c h é m i o q u e l l i m o l t o marito è italiano, m o v i m e n t a t i . e lui mi ha dato la Comunque sono p r i m a s p i n t a .

molto contenta del percorso: abbiamo fatto ballo, Adesso sto facendo un percorso molto ricco, sto canto, giochi, e attraverso queste attività ho potuto frequentando il corso di glottodidattica con una lavorare anche sul loro stato emotivo. Prima che la metodologia in cui lo studente è protagonista. Dante mi offrisse questo lavoro avevo già in mente di Attraverso la Dante di Ramos ho avuto la possibilità di lavorare con i bambini, anche per questo motivo ho cominciare a lavorare in una scuola pubblica, la N°4, deciso di frequentare il corso di Psicologia Sociale. vicina alla Dante. Questa è la prima esperienza che Ho un'amica maestra che dice sempre: ''Ci vuole uno faccio con i bambini, che sono della 1°e 2° sguardo molto accurato per lavorare con i piccoli''. elementare. Lavorando con i piccoli s'impara Sono d'accordo.tantissimo: senza pregiudizi utilizzano il gioco per

Myriam Galeanodivertirsi e se una cosa è andata così così

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Siamo felici di avere un bravo cuoco “CHEF” come Ariel!!! Impariamo tante ricette, segreti e trucchi culinari dei cibi delle diverse regioni italiane, del Nord e del Sud . Ma quante cose ci mancano ancora da imparare!!! Noi siamo tutti di origini italiane, e ritorniamo a queste attraverso la cucina. Tutti i lunedì alle sette, in gruppo, cuciniamo, impariamo e ridiamo insieme. Con la ricetta in mano ci dividiamo il lavoro che indica Ariel e domandiamo tutti i dubbi. Poi il lavoro che vogliono fare tutti: pulire i piatti, le padelle, ciotole, terrine, coltelli ecc. Infine apparecchiamo i tavoli e così mangiamo il cibo che abbiamo fatto, e per la digestione anche un pochino di vino rosso. Grazie Ariel per essere un insegnante che sa trasmettere la vera arte della cucina italiana!

María Rosa Tripodi

Tus palabras describen muy bien lo que

he sentido en este año: un inesperado

retorno a las raices que me llena de

alegría cada lunes!

Y como yo no se hablar italiano,

además de descubrir los superlativos

sabores de estas delicadas recetas, he

ido ampl iando mi vocabular io

notablemente. Ci vediamo!

Oscar LARGHI

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M A C H E B O N T À :I L C O R S O D I C U C I N A A L L A D A N T E

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CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI

Voglio esprimere che mi sono coscienza, riunendolo, e di essermi sentita veramente molto felice e “riscoperta” come una bambina che libera nel ritrovare me stessa e gioca, senza limiti e paure di fare una poter riscoprire delle sensazioni brutta figura davanti agli altri. Mi che da tempo non sperimentavo. sono, in qualche modo, sentita di Viviamo in una società che ogni attraversare una barriera che tante giorno corre velocemente per volte la vita, il lavoro, gli impegni arrivare al lavoro, ad un obiettivo, q u o t i d i a n i , c o m e d i c e v o ad un traguardo, però che non si precedentemente, non ti permettono ferma a guardare se stessa. di oltrepassarla.Con quest'esperienza ho trovato Credo, comunque, che questi giorni un momento per me in cui mi sono che abbiamo vissuto insieme connessa con ogni parte del mio p o s s o n o s e r v i r c i n o n s o l o corpo, forse un po' addormentato nell'ambito dell'insegnamento di dagli impegni quotidiani. una lingua, nel mio caso quella dei Eppure posso anche dire che mi è miei genitori, ma soprattutto come servito per poter guardare negli una pratica quotidiana per riflettere occhi le altre partecipanti e quasi su noi stesse, su quanto ci sentirmi identificata con le loro allontaniamo dalle sensazioni gioie, pene, ed esperienze vissute. gradevoli sia della mente che del Ho anche imparato a non sentir nostro corpo. Bisogna pensare e paura o timidezza verso il corpo e ripensare a questi argomenti: il lo sguardo delle nostre compagne, gioco, il nostro corpo, le nostre paure anche perché sono cresciuta in una e gioie, sentirci a nostro agio nella famiglia molto rigida e strutturata professione in cui ci sviluppiamo, in cui non si permettevano questo ma soprattutto riscoprire noi stesse, tipo di atteggiamenti. e accettarci così come siamo La mia sensazione è quella di v e r a m e n t e , s e n z a n e s s u n a essermi appropriata del mio maschera.corpo, separato dalla mente e dalla Paola Lamontanara

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“ I L C O R P O E L E Q U A L I T ÀC O M U N I C A T I V E D E L L I N S E G N A N T E ”'

Barbara Bonacin

al 22 al 26 luglio si è svolto, presso la Dnostra sede, un corso d'aggiornamento per insegnanti tenutosi dall'Associazione Tulipano, Associazione Dilettantistica Sportiva Culturale di Roma. Le formatrici responsabili, Elizabeth Koole e Angela Mariani, durante questa settimana hanno affrontato diversi argomenti attraverso il metodo “Educazione al movimento consapevole e creativo”. L'obiettivo del corso era ricreare uno spazio dove l'insegnante potesse avere l'opportunità di conoscere meglio se stesso attraverso un'esperienza pratica che partisse dal corpo, dal proprio movimento per confrontarsi, per comprendere e migliorare il suo modo di comunicare ed agire in aula e nella vita quotidiana. Uno spazio innovativo dove poter mettere in pratica concetti teorici studiati, che pur essendo importante continuare ad approfondire, allo stesso modo, risulta fondamentale capire come applicarli concretamente in aula. Di seguito riportiamo delle riflessioni personali di alcune delle insegnanti che hanno partecipato a questa esperienza:

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Il primo giorno del corso arrivai alla Dante in tuta sportiva e s c a r p e d a g i n n a s t i c a , preparata a tutto! Andammo in salone e guidate da El izabeth formammo un cerchio e da quel momento cominciammo a muoverci nello spazio, ascoltare il nostro corpo, il nostro silenzio, il nostro “essere” e a viaggiare dentro di noi.Compiute le quattro ore mi sentii “libera”, in pace con me stessa, e con gli altri. Quel primo giorno tornai a casa felice, soddisfatta del mio “sì” al corso.I quattro giorni che seguirono furono fantastici, pieni di sorprese e di esercizi nuovi. Ho i m p a r a t o q u a n t o s i a importante la respirazione, c o m e s i a n e c e s s a r i o ascoltare il proprio corpo, lasciar andare la nostra mente, lasciarsi andare.Ho capito l'importanza del g i o c o , o r m a i d a a n n i

emozioni. Sono riuscite a farci scoprire ciò che tenevamo dimenticato, dell'amicizia,

nascosto, come chiuso in una cassaforte, i nostri pensieri, del contatto umano e poi… la

desideri e dubbi. È stato emozionante ascoltare una musica, il battito dei bastoni

compagna dire che, giocando insieme a me con i bastoni, si sul pavimento con un ritmo

ricordava di sua madre scomparsa da poco.all'unisono stupendo: questo

L'ultimo giorno abbiamo mangiato tutte insieme e le ultime momento è stato veramente due ore sono state emozionanti, ci si congedava, la musica strepitoso!bellissima giungeva al cuore e arrivava alla profondità

Elizabeth e Angela sono state massima delle emozioni: c'erano i ricordi che venivano a

capaci di stimolare la nostra galla, le confessioni, i silenzi, gli sguardi, gli abbracci e

creatività, la nostra timidezza, l'indimenticabile pianto: il magone era grande!

le nostre insicurezze e le nostre Per concludere voglio ringraziare la carissima Barbara, la scatenata Silvia e tutte le compagne con cui ho condiviso questo meraviglioso percorso indimenticabile. Ringrazio Elizabeth e Angela per la loro professionalità, gentilezza e il loro sguardo indagatore.In questi meravigliosi giorni, ascoltando il mio corpo e entrando nella mia mente sono ritornata indietro di molti anni ed ho ricordato e capito che sono stata una bambina molto felice e che quella bambina felice di un tempo, grazie al percorso che ho fatto alla Dante, è ritornata a scherzare e ad essere felice ed ha ritrovato se stessa.Grazie, grazie cara Dante, quante sorprese, quante novità, quante emozioni che ci offri, mi raccomando non stancarti mai! Così la vita sarà più bella!

Ada Lodi

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Quando mi hanno spiegato un po' creatività, la spontaneità, i i contenuti di questo corso, subito limiti, che tutti abbiamo; ho ho sentito e ho pensato ''magari sperimentato un viaggio interno questo corso mi aiuterà a ed esterno contemporaneamente.scoprire i limiti che ho verso me Personalmente ho vissuto stessa'', e così ho deciso di farlo. momenti molto emozionanti: in un Era la prima volta che seguivo esercizio la consegna era una disciplina di questo genere. camminare e guardare solamente E r o p r o p r i o d i s p o s t a a negli occhi la compagna, e poi sperimentare tutto sul mio corpo, toccare una parte del corpo; ho anzi la mia aspettativa era appoggiato la mia mano sul suo sviluppare e risvegliare le risorse cuore..., dopo un po', ho visto negli che c'erano in me. occhi della mia compagna le Inizialmente ho scoperto che, lacrime.nonostante fosse diretto ad Sono una persona che non accetta insegnanti, qualunque persona lo per niente di fare brutta figura o poteva fare. Chi aveva voglia di di sembrare ridicola e che pensa rincontrarsi con se stesso, per al giudizio dell'altro. Per la accarezzare il bimbo che c'è prima volta invece, ho fatto quello dentro, oppure rendersi conto che che mi veniva di fare, e ho anche è ancora vivo. rispettato il contrario. Non Durante il corso ho provato guardavo cosa facevano gli altri, diversi sentimenti, direi che ogni mi sono concentrata e mi sono esercizio è stato una sorta di permessa solo di ascoltare quello ''ballo educativo''. che mi chiedeva il mio corpo. Ho lavorato sul piano della comunicazione corporea, la Myriam Galeano

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i l v i a g g i o presentandoci. Io sono andata con la mia mamma, noi siamo della sede di I t u z a i n g ó e n o n c o n o s c e v a m o nessuno, ma tutto il gruppo era molto amichevole! Diego ci raccontava le storie di quegli italiani che hanno reso grande l'Argentina: noi tutti s iamo f ig l i , n ipot i , p a r e n t i d i q u e g l i i m m i g r a t i c h e innamorati del nostro p a e s e n o n h a n n o d i m e nt i cato m a i l a propria terra. Abbiamo fatto un giro vicino al

na domenica fredda, ma monumento di Giuseppe Avenida Alvear , D iego c i Ucon il sole. Ci siamo riuniti, Garibaldi, Piazza Italia e un altro raccontava le storie dei palazzi, come un gioioso gruppo di intorno al Monumento degli ieri le case delle più ricche turisti, alla Dante di Ramos per Spagnoli, poi prima fermata: il famiglie e oggi le Ambasciate fare una g i ta d i f ferente. Rosedal di Palermo, dove degli Stati Uniti, Francia, Il Nell'autobus, Ariel l'autista e abbiamo visto il Patio Andaluz, la Vaticano e Italia.Diego la guida, ci aspettavano: statua del poeta Giacomo Seconda fermata: La Recoleta. La Ariel serio e silenzioso, Diego con Leopardi e abbiamo salutato piazza degli hippie, il Centro un discorso sempre pieno di Dante Alighieri!! Culturale, la vecchia Chiesa del belle storie. Abbiamo cominciato Mentre l'autobus ci portava per Pilar, il racconto di come le

famiglie potenti sono arrivate qui al nord mentre il sud della città moriva di febbre gialla. Il cimitero della Recoleta dove ci sono tante belle opere d'arte, i sepolcri di personaggi della storia argentina e anche di immigrati che hanno “fatto l'America”. Qui c'è il sepolcro d'Evita Duarte de Perón, ma anche Rufina Cambaceres “La Dama di Bianco”, il fantasma che di notte si sveglia per far innamorare i ragazzi e poi svanisce. E il lamento di un padre italiano disperato per la morte d e l l a s u a

di Mónica CRESPO

C I T Y T O U R P O R T E Ñ OC O N O C C H I I T A L I A N I

ra le in i z ia t ive d i quest'anno abbiamo T

i n s e r i t o a n c h e l a possibilità di riscoprire la città di Buenos Aires dal punto di vista italiano. Con la collaborazione di Diego Yan i , gu ida tur i st i ca , abbiamo deciso di far ripercorrere le strade di Buenos Aires per conoscere quanto d'italiano c'è o abbiano lasciato nel tempo gli italiani che sono arrivati in questa Terra.

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i primi 14 piani sono il Purgatorio, gli altri 8 piani sono Il Paradiso e il faro rappresenta Dio. L ' a r c h i t e t t o a v e v a convinto il Signore Luigi Barolo a portare qui la t o m b a d i D a n t e Alighieri. Dopo fece un altro palazzo gemello a Montevideo: il Palazzo Salvo. Nei lontani giorni quando i due fari si accendevano, si poteva guardare le luci da una città all'altra.Ultima fermata a due p a s s i : C o n g r e s o , costruito dagli stessi architetti del Teatro Colón. Vittorio Meano, il bambina, un poema scritto sul eccellenza, dove si parlava più

secondo, aveva affittato una casa marmo, un amore per l'eternità. xeneize che spagnolo. Abbiamo vicino al Congreso per sorvegliare visto lo stadio di Boca Juniors, le Terza fermata: il Teatro Colón, l'opera. Un giorno era arrivato case tipiche degli immigrati, cioè i fatto da tre architetti italiani, prima, incontrò sua moglie con “conventillos” pieni di colori, e la Francesco Tamburrini morto a un amante e i l f ina le lo strada Caminito, tutta profumata causa di una malattia, il secondo, conosciamo... Non si deve di tango. Un caffè velocissimo per V i t t o r i o M e a n o , u c c i s o arrivare presto a casa senza dimenticare il freddo e abbiamo dall'amante di sua moglie e il chiamare prima!ripreso il percorso.terzo Jules Dormal, un uomo Siamo tornati a casa, tutti stanchi certamente coraggioso che non Una nuova fermata: Palazzo ma felici. Le compagne che fanno credeva nelle maledizioni delle Barolo, costruito tra il 1919 e il parte del coro della Dante streghe. 1923 dall 'architetto Mario cantavano vecchie canzoni Palanti, ispirato al percorso del Veloce l'autobus ci ha portati a La italiane, un bel finale per una Dante nella Divina Commedia; il Boca, il quartiere italiano per g iornata emoz ionante . V i piano terra rappresenta l'Inferno,

r a c c o m a n d o : n o n perdete la prossima o p p o r t u n i t à d i guardare Buenos Aires con occhi italiani!

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N E L L A Z I OU N S A B A T O P O M E R I G G I O

È stato molto divertente e abbiamo passato un bellissimo momento insieme. Tutti i ragazzi hanno cantato e ballato. La musica scelta è stata bella, avrebbe potuto essere anche molto bella, ma c'era Tiziano Ferro... Pesante!! In ogni caso, siccome l'insegnante era Monica e lei è fan di Tiziano... Forse la prossima volta TIZIANO non ci sarà, lo facciamo fuori!!!! ;-) Il nostro gruppo è andato d'accordo, era in gamba e allegro! Speriamo di poter venire anche l'anno prossimo... I laboratori sono molto divertenti ed è bello poter condividere tutti insieme come se fossimo dei bambini!!!! Forza Dante!!!!! Bacioni a tutti!!

Stella e Domenico B1 - Ituzaingó

Sabato pomeriggio: la Dante è un brulichio di gente che si affolla dappertutto cercando il posto scelto: Cucina? Storia? Arte? Tradizioni? Teatro? Quest'anno tocca rendere omaggio alla regione Lazio. Per prima cosa ci tuffiamo nell´atmosfera dell´epoca, giochiamo a biglie, con le noci ed altri giochi dell'antica Roma, cantiamo insieme…I professori, con le tonache e le corone di alloro rendono il clima perfetto. L´atmosfera è gioiosa, rilassata, gioconda. Arriva il punto in cui ognuno si raduna attorno al suo gruppo secondo l'attività scelta. Nel mio caso: laboratorio di storia. L´imperatore del gruppo: il professor Angelo. Incominciamo ad approfondire gli argomenti previsti: il banchetto romano, l'eccelsa Cleopatra, l´ “originale” Nerone…Per molti di noi è la prima volta che ci vediamo ma ci sembra di conoscerci da una vita: ci aiutiamo a vicenda, sia con gli argomenti, sia con i travestimenti; c´è chi aiuta a mantenere ferme le ribelli corone di alloro, chi sostiene tramite spille le tonache e c'è anche una fata del trucco che prepara una Cleopatra così splendida da meravigliare Giulio Cesare e Marco Antonio dall'aldilà. Naturalmente c´è Nerone, che borbotta camminando per l´aula con lo sguardo perso da far paura. Immancabile il banchetto romano e così, il rumore degli attrezzi per prepararlo servono da sfondo a questo clima di lavoro. Il bello è quando mostriamo a tutti, già nel SUM, il lavoro fatto. È stata un´esperienza di quelle che ti riempiono l´anima, ci siamo divertiti e abbiamo imparato; non solo dal nostro lavoro ma anche dal lavoro altrui, perché abbiamo visto e ci siamo goduti gli altri laboratori, l´ultimo dei quali, quello di cucina (dire squisito è poco…). E così abbiamo finito la giornata sfarzosamente assaggiando ogni bontà della cucina laziale... ma quello è un altro laboratorio, comandato da un altro imperatore…Laboratori: all'anno prossimo!

Patrizia Quadrizzi - Formazione linguisitca e culturale 4

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Girava girava girava, è così che cominciò questa storia. Nella settimana del Lazio siamo andati al laboratorio di teatro e senza conoscerci ci siamo rilassati ed entrati in trance. L'immaginazione ci ha fatto venire tante idee per ricostruire parte del film e riuscire ad adattarlo alla nostra follia quotidiana. Nel film c'erano due camerieri che parlavano dei loro sogni, uno girava girava e l'altro sognava donne famose: Sharon Stone, Brigitte Bardot e Monica Bellucci, donne che volevano sempre fare l'amore. Siccome noi siamo ragazze belle, pazze e intelligenti, abbiamo cambiato quasi tutto: il primo cambiamento è stato più nel sogno delle donne, Sharon Stone per

Brad Pitt, Brigitte Bardot per Tom Cruise e il più divertente è stato Monica Bellucci, con il rappresentante più stravagante e pazzo, il professor Giuseppe della Dante. Abbiamo potuto ridere e far ridere gli altri, senza paura di pronunciare male una parola o di fare una figuraccia. Perché alla Dante abbiamo trovato un mondo diverso, dove dire o scrivere male una parola è solo uno scherzo, non è la fine del mondo ma l'inizio per imparare più cose, è un luogo dove siamo un po' italiani ma anche argentini allo stesso tempo; la Dante è anche un posto dove siamo tutti uguali, senza dare importanza al livello, si incontrano amici, compagni simpatici, come noi due che facendo questa opera folle ora siamo sempre insieme e condividiamo altri nostri momenti…

Nei primi giorni di Agosto arrivò un invito per me e mia moglie, a partecipare a questo laboratorio. Per noi la Dante di Ramos è molto cara,

perché siamo stati nel '94 i primi diplomati dei corsi di lingua italiana. Questa esperienza l'avevamo già vissuta, quando si realizzò quella

dedicata alla Campania, nella quale ci siamo divertiti assai. Per quest'anno c'era un'altra sfida, e ce la siamo veramente goduta. Quel 10

Agosto, mia moglie, dei vari laboratori, s'iscrisse in quello di cucina. Imparò alcune ricette che poi sono state fatte a casa. Per esempio gli

spaghetti alla matriciana: fu veramente un piatto da Dei. Invece io, mi iscrissi al laboratorio di teatro. Pensavo che sarebbe stata una bella

esperienza, e proprio ne risultò appassionante. All'inizio ci fu assegnato un professore d'origine italiana, che non conoscevo, ma dopo 5 minuti

sembrava già un vecchio amico. Si chiama Giuseppe, che assieme a Lorenzo portarono avanti il gruppo. Ci hanno fatto vedere alcuni video

di film italiani, per poi noi così decidere quale volevamo rappresentare. Una compagna ed io abbiamo scelto una scena di uno dei film visti.

Era interpretato da Marcello Mastroianni, Monica Vitti e Giancarlo Giannini, denominato “Dramma della Gelosia”. È stata una decisione

molto osata da parte mia scegliere quel film. Il ruolo della Vitti lo fece la compagna Monica, allieva del primo anno di lingua, quello di

Giannini, Lorenzo, e il sottoscritto si immedesimò in Marcello. Giuseppe ci portò una guida

che dovevamo studiare, e serviva per una scena del film scelto. Questa si svolgeva in una

pizzeria, dove lavorava Giannini (il pizzaiolo). Nei suoi momenti “liberi”, lui aveva una

relazione amorosa con la Vitti, cioè la moglie di Marcello. Chi legge questo dovrà

immaginarsi la scena nella quale Marcello e la Vitti stanno seduti a tavola, e all'improvviso

Marcello si presenta come l'uomo che è stato tradito da sua moglie. Così incominciano i

litigi col pizzaiolo. La scena finisce con grida, pugni che volano, schiaffoni e anche

parolacce tra i 3 personaggi fondamentali. È una tipica commedia italiana degli anni '70.

Dopo diverse ripetizioni e tante improvvisazioni, alla fine nel salotto della Dante, arrivammo

a rappresentare l'opera in una scena chiamata: “Dramma della Gelosia”. Credo che sia

stata una bellissima esperienza e gli allievi invitati con il loro applauso ci tranquillizzarono e

con il loro riconoscimento ci fecero ritornare alla realtà. Ringraziamo la Dante di Ramos che

sempre ci convoca per queste belle esperienze, così almeno col pensiero stiamo più vicini

alla nostra cara Italia.

Lino Santagata

12 D i c e m b r e 2 0 1 3

Page 13: Strada Facendo - Anno 8 - Nro 12

icordo la prima volta quando ho Rdovuto fare con un'altra compagna un improvvisazione. Vedendo gli altri compagni, che f a c e v a n o d a p u b b l i c o e c i guardavano con tanta attenzione, mi sono bloccata, ho sentito che non ce la facevo. “Non posso,” ho detto. A l l o r a M o r g a n a , l a n o s t r a professoressa, mi ha detto: “ Dai, che tu puoi!”. Mi ha incoraggiata dicendo che sempre dobbiamo essere convinti che tra l'attore e il pubblico c'è una quarta parete. Ricordo il l a v o r o d e l l a s c u l t u r a c h e rappresentava la nostra personalità, mi ha fatto emozionare molto, al punto da non poter parlare, avevo un nodo in gola. In ogni seminario, come dice la canzone di Eros Ramazzott i , cont inu iamo ad imparare e a drammatizzare con la lingua italiana, a condividere con gli altri tante emozioni e sentimenti che si trovano dentro al nostro cuore e la nostra anima, e che sicuramente resteranno per sempre nella nostra mente. Impariamo a saperci a s c o l t a r e : q u e s t o è m o l t o importante perchè ci fa riflettere e a metterlo in pratica nella vita. Morgana ci fa, ogni volta, pensare e creare vari personaggi, ha saputo accoglierci con forza, simpatia e allegria trasformando il nostro gruppo di teatro in una vera c o m p a g n i a d ' a m i c i z i a . P e r concludere: in ogni seminario di teatro, mettendoci nei panni del p e r s o n a g g i o , g i o c h i a m o , impariamo, ridiamo, piangiamo, amiamo, ci emozionamo e ci sentiamo come veri attori!Grazie Dante!Grazie Morgana!

'

T E A T R O T U T T O L ' A N N OA L L A D A N T E

l teatro è già da tempo, Isotto diversi aspetti, parte della nostra Istituzione: lo ritroviamo tra le diverse attività che svolgiamo in aula, in molti progetti che i nostri studenti sviluppano durante l'anno e nella formazione costante dei n o s t r i i n s e g n a n t i . Q u e s t ' a n n o a b b i a m o deciso di proporre dei seminar i mens i l i , che permettessero agli amanti di questa disciplina di sperimentarne i benefici e di vivere l'esperienza di sentirsi dei veri attori! Gli incontri sono s tat i o rganizzat i attraverso la collaborazione d e l l ' A s s o c i a z i o n e R E S p r o d u c c i o n e s e l ' in segnante Morgana Marchesi.

di Ana María CHIAPPETTA

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Page 14: Strada Facendo - Anno 8 - Nro 12

M U S T A F À : T R A I R O N I A E N O S T A L G I AL A S T O R I A D E I N O S T R I I M M I G R A N T Idi Silvia CABALEIRO

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d agosto La Dante di Ramos Mejia, ci ha proposto di vedere un'operetta Ache si chiama “Mustafà”. Sono venuta senza aver letto previamente di che cosa trattasse la sua trama. È stata veramente una bellissima sorpresa perché gli attori erano molto bravi. “Mustafà” rappresentava la storia di due famiglie immigrate: una italiana e un'altra turca che convivevano nello stesso “conventillo” e tutti i problemi che presentava questa convivenza tenendo conto di due atteggiamenti e tradizioni completamente diversi. Dopo averla vista, ho pensato come era stato l'arrivo dei miei genitori che anche loro sono immigrati e a tutte le difficoltà che avevano avuto, ognuno con il proprio modo di essere, mentre parlavano una lingua diversa dall'altra. Questo bel paese ha aperto le sue frontiere a tutti quelli che hanno deciso di venire a cominciare una nuova vita qui ma, nonostante ciò: quanto difficile deve essere stato, no?

D i c e m b r e 2 0 1 314

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opo la visita a giugno del grande DBattiato, martedì 24 settembre è arrivato Jovanotti, un mito della musica della penisola italica. Il teatro Vorterix era strapieno di italoargentini, e non solo, che si sono goduti ogni singolo pezzo che ha fatto. Mentre aspettavamo per entrare, i fan sfegatati del cantautore toscano si facevano delle foto. E i ragazzi della Dante? Si facevano notare, come sempre! Quelli che erano al VIP scattavano delle foto a coloro che erano nel settore più vicino al palcoscenico, e viceversa. E un incontro improvviso con i ragazzi di Amaro Lucano, superospiti della “Prima Notte Vera” fatta nel “lontano” 2010. L'inizio del concerto è stato alle 21 puntuale. Lorenzo, di camicia e pantaloni neri, cappello rosso, cravatta e stivali dorati, ha scatenato la follia. La gioia di poter ascoltarlo in italiano con i suoi ultimi singoli: Tensione Evolutiva, Ti porto via con me ed Estate e tutti i suoi successi estratti da “Back Up 1987– 2012” conosciuti in Argentina: L'ombelico del mondo, Non m'annoio, Serenata Rap, Piove, Penso Positivo, Bella, Un raggio di sole, e tantissimi altri, tra cui Safari, Fango, Tutto l'amore che ho, A te... E poi ci ha s o r p r e s o c o n d u e p e z z i i n spagnolo:“Muchacha ojos de Papel” del Flaco Spinetta e “Matador” de “Los Fabulosos Cadillacs”. Dopo la chiusura con Mezzogiorno, pensavamo di aver la fortuna di vederIo all'uscita. Purtroppo, e dato il freddo della noche porteña, abbiamo deciso di concludere la serata a “Siamo nel forno” mangiando tutti insieme la vera pizza italiana! Due show live di Jovanotti in Argentina. Dopo sedici anni dal suo primo arrivo a Buenos Aires, dopo il video di Bella girato qui, Lorenzo ha fatto il suo debutto nel capoluogo argentino e ci ha promesso di tornare presto... L'anno prossimo! Noi, lo aspettiamo a braccia aperte!

L O R E N Z O

o spettacolo è stato meraviglioso, Lil teatro pieno di gente di diversi posti e diverse età, c'erano gruppi di amici come noi e anche gruppi di famiglie. Jovanotti è un uomo molto positivo che trasmette molta energia e gioia al pubblico. Ha cantato per due ore facendo una selezione tra le sue canzoni più famose. È stata una serata molto movimentata dove tutti abbiamo ballato e cantato, e ci siamo emozionate quando Jovanotti ha fatto un rap su Buenos Aires, un bellissimo regalo per tutti noi! Siamo molto felici perchè abbiamo condiviso quella bella serata con tanti amici.

di Mónica PAESE di Mónica FERRARIO e Barbara VIALE

I N U N A N O T T E M A G I C A A B U E N O S A I R E S

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Page 16: Strada Facendo - Anno 8 - Nro 12

I L C O R O D E L L A D A N T E

l'arduo lavoro che abbiamo iniziato ha a musica, oltre ad essere una via di fatto in modo che arrivassimo a fine sfogo per coloro che la praticano è, Lanno real izzando un concerto a mio avviso, una forma di vedere il meraviglioso e pieno di emozione. Il mondo con altri occhi, con la nostro repertorio va dalle commoventi prospettiva che ogni tanto possiamo canzonette napoletane fino alle “trasferirci” in un posto lontano da qui, moderne melodie di famosi artisti che ci fa connettere con noi stessi. In un italiani. Ce l'abbiamo messa tutta e periodo in cui la voce ha perso il continueremo facendo quello che protagonismo che merita, ci animiamo amiamo… musica!ad essere militanti della voce! Mi ha

reso molto contenta che la Dante abbia deciso di formare un coro, ma far parte di questo bellissimo progetto mi commuove ancora di più. L'esperienza di quest'anno è stata meravigliosa: pensare che abbiamo deciso di aprire il coro con otto iscritti e oggi siamo in venti! Impariamo a cantare uscendo fuori dai c l a s s i c i s c h e m i , vocalizziamo, giochiamo e d i m p a r i a m o a conoscerci e ad essere un v e r o g r u p p o . I l compromesso che hanno assunto i coreuti con

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Page 18: Strada Facendo - Anno 8 - Nro 12

A n c h e q u e s t ' a n n o a b b i a m o d e c i s o d i p r o p o r r e a i n o s t r i studenti un'attività che sperimentiamo già da un po' di tempo: i progetti. Abbiamo però deciso di inserire una variante: l'interattività. Crediamo c h e l a p a r t e p i ù importante di questo lavoro sia il processo e non il risultato, che i m p l i c a n o n s o l o l'approfondimento di un argomento ma anche la responsabilità e il lavoro di gruppo. Il risultato ogni volta di più dovrebbe essere una sintesi condivisa con gli altri gruppi, anche di diversi livelli. Per questo la scelta dell'interattività: pur non essendo un obiettivo facile da raggiungere riteniamo che la partecipazione attiva dei gruppi che assistono a queste presentazioni sia fondamentale perché cambia completamente l'atmosfera, il pubblico da passivo spettatore può partecipare all'argomento discutendo, giocando, mimando e sentirsi protagonista dell'attività insieme a chi l'ha ideata. Di seguito alcuni esempi delle esperienze vissute quest'anno:

I P R O G E T T I C O M EA T T I V I T À I N T E R A T T I V A

In ogni angolo della Toscana ... tante curiosità da scoprire Se parliamo della Toscana, tante immagini e conoscenze possono venirci in mente però condivideremo soltanto quelle che ci hanno colpito di più:ŸL'alluvione del 1966 quando Firenze è stata coperta da 4 metri di acqua, rovinando le opere d'arte.ŸDel famosissimo Ponte Vecchio abbiamo saputo tra l'altro che è stato costruito in età romana.ŸCi ha attirato l'attenzione la quantità di opere d'arte e la loro bellezza, tra cui la cattedrale di Santa Maria del Fiore che è la terza tra le cattedrali europee per le sue dimensioni.ŸLe verdi colline del Chianti. Una passeggiata meravigliosa nel luogo di nascita del vino conosciuto ormai in

tutto il mondo!ŸI segreti della cucina toscana e tante ricette buonissime.ŸLa lunga via dei Cipressi a Bolgheri, ai cui fianchi ci sono più di 2.500 alberi, e lo stradone San Guido che ispirò il poeta Giosuè Carducci. Non è stato facile metterci d'accordo però possiamo dire che ne è valsa la pena perché abbiamo goduto di questa esperienza ancora una volta. Naturalmente i biscotti di Prato e il vin santo non potevano mancare. Una mattinata molto allegra!!

Gruppo B1 giovedì

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Page 19: Strada Facendo - Anno 8 - Nro 12

Sogni dei nostri sogniNello stupendo gruppo di ragazze che ho trovato quest'anno, abbiamo parlato dei nostri sogni e ognuna ha scritto sul sogno dell'altra. Scrivere i nostri sogni è stata un'esperienza favolosa, perché siamo così riuscite a conoscerci di più. Per questo motivo, abbiamo deciso di coinvolgere altri gruppi nella nostra presentazione: volevamo sapere quali erano i loro sogni. Abbiamo diviso i nostri invitati in tre gruppi, la consegna era raccontare i loro sogni di vita, e dopo sceglierne uno per rappresentarlo. Senza molta preparazione e senza travestimenti, ogni gruppo è riuscito a rappresentare il suo sogno e gli altri li hanno indovinati. È stato meraviglioso! Perché tutti hanno voluto partecipare e ci hanno messo m o l t a e n e r g i a f a c e n d o d e l l e rappresentazioni. Il primo gruppo ha ricreato una situazione in aereo con un giornalista

che faceva delle interviste per sapere in quale posto andavano. Il gruppo successivo ha rappresentato un viaggio in bicicletta per diversi luoghi d'Europa, attraverso i monumenti più famosi: il Colosseo, la torre Eiffel, la torre di Pisa ecc. L'ultimo gruppo ha simulato un viaggio per l'Italia, e alla fine si sono trovati con un'amica che aveva una casa nella Costiera Amalfitana. Alla fine, tutti i partecipanti hanno scritto i loro sogni su dei fogli, e quelli li abbiamo attaccati ai palloncini per farli volare all'aperto. Aver condiviso il sogno di vita d'ognuno ci ha fatto sorridere, perché quando si sogna lo facciamo alla grande e mettiamo tutto il cuore in quello che desideriamo. Quasi tutti hanno condiviso il sogno di viaggiare per il mondo, e in particolare in Italia. Veramente credo che questo sia il motivo per cui andiamo alla Dante: perché è una “piccola Italia a Ramos Mejia”. Condividere i progetti degli altri, partecipare, ballare, giocare, fare delle rappresentazioni, ascoltare musica italiana, e anche sognare in italiano significa di appartenere alla Dante. Per me, il momento più significativo è stato quando abbiamo lanciato i palloncini all'aria aperta con tutti i nostri sogni. C'era una chiusura per il lavoro fatto e anche un messaggio per tutti: lasciare i sogni volare sapendo che tutto è possibile, se si desidera con il cuore.

Vanina D'Agrosa - B2 sabato

PINOCCHIO: Una favola che ci ha fatto tornare ed emozionante. A volte, ridevamo per tutta la lezione bambini senza interruzione. Con le nostre mani abbiamo fatto i

costumi tagliando, incollando, cucendo e dipingendo. L'idea che abbiamo avuto è stata quella di ricordare Ci sembrava di essere ritornati ai nostri anni di scuola una favola della nostra infanzia. Alla fine, abbiamo elementare, quando eravamo piccolini.scelto di fare una parodia di Pinocchio. Non

credevamo che questo lavoro ci avrebbe fatti ritornare Per la presentazione, abbiamo deciso di adottare la ai più bei momenti della nostra infanzia. forma della registrazione di un film, per far partecipare

il pubblico. Gli ultimi saggi sono state giornate piene di Prima di tutto, abbiamo fatto una ricerca sul testo di attività e nervi ma la presentazione, alla fine, è stata Collodi e altri argomenti connessi e dopo, ognuno ha

come un gioco: tutti abbiamo scritto su un tema e così ha dato il nostro contributo per preso forma la struttura del riaggiungere l'obiettivo ma, progetto: Pinocchio si soprattutto, ci siamo divertiti sarebbe incontrato con tantissimo e, speriamo, diversi personaggi e anche chi ci ha visto.situazioni della cultura

italiana (della mitologia, la In f ine poss iamo d i re : storia, le tradizioni) in un Pinocchio era un pezzo di v i a g g i o p e r t r o v a r e legno che diventò bambino e Geppetto. La preparazione noi eravamo adulti che ha comportato un lavoro di siamo diventati bambini.squadra molto divertente Gruppo B2 mercoledì

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Marcovaldo va a scuolaIl nostro progetto di quest'anno si è i s p i r a t o a Marcovaldo di Italo Calvino, in p a r t i c o l a r e abbiamo lavorato con il racconto “Funghi in città”. Il n o s t r o p r o f e s s o r e , Angelo, ci ha p r o p o s t o d i c r e a r n e u n a c o m m e d i a infantile, all'inizio ci è sembrata una pazzia, non siamo drammaturghe!!! Ma la sfida è stata doppia, non soltanto dovevamo scriverla ma pure rappresentarla e non qua alla Dante, ma in una scuola davanti ai bambini delle prime classi elementari!!! E allora con l'incoraggiamento e il sostegno morale di Angelo ce l'abbiamo fatta, e abbiamo rappresentato la nostra prima “commedia infantile” davanti ai bambini della scuola 21; è stata veramente un'esperienza indimenticabile per noi, e crediamo anche per loro. Quando abbiamo finito tutti ci volevano abbracciare

e baciare, offrendoci alcune delle caramelle c h e p o c o p r i m a avevamo regalato a loro. Sono stati molto c a r i n i , a t t e n t i a d osservare e a interagire con noi, e si sono messi in gioco come parte dello spettacolo!!Va anche una parola di g r a t i t u d i n e e complimenti alla loro maestra, Karina, che ha s a p u t o g e s t i r e i l momento e che ha preparato i bambini in modo tale che non avessero nessuna difficoltà nel capire la commedia. Speriamo di ispirare altri gruppi a but tars i in questa a f f a s c i n a n t e e p a z z e s c a esperienza!!!!

Gruppo Formazione Linguistica

I BAMBINI SOGNANDO STANIl prossimo articolo è stato scritto sulle note della c a n z o n e d i D o m e n i c o Modugno: “Vecchio frack”. Provate a cantarne la melodia scoprendo cosa ci racconta il gruppo c1 della loro esperienza con i bambini della scuola elementare!

E' giusto mezzogiornoè cominciato il progettosorpresi ci guardavano tutti quanti a scuolaL'emozione ci invadevail sogno si compivavedendo l'universoin cui Galileo credevaFacendo le canzoni che Domenico volevacolorando i disegnicome Caravaggio sognavaI bambini sognando stanI bambini affascinatiascoltandola Mariahanno lanciato i palloncinigridando a viva voce i loro sogni sognando stansognando stansognando stanL'esperienza è stata bellaAbbiam giocato molto con il nostro bimbo internoe il nostro desideriosi trasformò in realtàin realtàsognando stanNEL CIELO DIPINTO DI BLU, POSSONO VOLARE I SOGNI: LÌ, NIENTE È IMPOSSIBILE.

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Page 21: Strada Facendo - Anno 8 - Nro 12

L A R T E D I L E G G E R E'

Tabucchi e Caravaggiohe rapporto ci può essere tra un Cpittore vissuto a cavallo tra il

Cinquecento ed il Seicento ed uno

scrittore nato nel Novecento e

morto nel XXI secolo? Quando

andiamo a Roma, possiamo visitare

una piccola chiesa che di solito non

la troviamo nelle guide turistiche, si

trova tra il Pantheon e Piazza

Navona e custodisce due gioielli

dell'arte italiana. Si tratta di San

Luigi dei Francesi, entrandoci, a

sinistra troviamo la Cappella

Contarelli. Qui ci dobbiamo

fermare parecchio tempo a goderci

un quadro stupendo: La Vocazione

di San Matteo. Si fa fatica a

immaginare che chi ha fatto quel

dipinto sia stato un essere umano,

anzi, uno che ha venduto la fortuna

familiare per eludere il carcere per

un delitto e che inoltre è stato

accusato di sodomia e di un

omicidio. Quattrocento anni dopo

uno scrittore italiano, è stato colto dal desiderio di conoscere i sogni degli

artisti che lui aveva da sempre ammirato. Ma nessuno di loro aveva lasciato

documentato le esperienze oniriche personali. Lo scrittore ha tentato in

qualche modo di riparare quel vuoto e ha preteso di abbozzare nei suoi

racconti quello che forse non era mai esistito. Il meccanismo impiegato dal

letterato è stato quello di immaginare ciò che avevano sognato gli artisti per

poter elaborare le loro opere. Lui pensava che ogni manifestazione artistica

nascesse da un sogno notturno, e come un nostalgico di sogni sconosciuti si è

lanciato a raccontare ipotesi. Da questa idea nasce il libro di racconti “Sogni

dei Sogni” di Antonio Tabucchi come se lui stesso avesse sognato quello che i

diversi artisti hanno sognato: ecco che ci racconta i sogni di García Lorca, di

Debussy, di Edmondo De Amicis, e pure del nostro pittore malvivente.

Tabucchi ha immaginato quello che

avrebbe dovuto sognare quest'artista

per quindi comporre la sua Vocazione

di San Matteo; e quel sogno lo rivelò

nel racconto “Sogno di Michelangelo

Merisi, detto il Caravaggio, pittore e

uomo iracondo”. Ecco che si è svelato

il nome del pittore e quello dello

scrittore, ora basta solo immergersi

nella lettura di questo libro che regna

in modo particolare fra tutti quelli

della mia libreria…

Angelo Farina

Un Sognatore dell'ArteAntonio Tabucchi ha detto che per lui la scrittura non era una professione, “ma qualcosa che coinvolge i desideri, i sogni e la fantasia”. Possiamo dire che la sua opera, Sogni di Sogni, è l'evidenza di quella affermazione. Ma lui non parla dei suoi sogni, l'autore si riferisce ai sogni degli artisti che lui ammira. In un modo diverso, fantasioso, creativo e con una prosa particolare, il genio italiano prende le opere di alcuni artisti ed immagina cosa hanno sognato prima della loro creazione. L'autore ci permette, attraverso la sua scrittura, di viaggiare nel tempo e godere della fantasia dei sogni di quegli artisti. In questa maniera, questo libro ci lascia immaginare e giocare con altri sogni di personaggi che ci piacciono. È un invito a godere di una buona letteratura.Vale la pena sottolineare che i sogni non sono volgari. All'improvviso il lettore si trova immerso in un mondo di fantasia, dove quasi nulla è possibile; un mondo che offre una spiegazione a una certa opera che inizialmente sembrava incomprensibile. Questo genio della letteratura italiana ci apre la porta per sognare e ci invita a confondere per un attimo fantasia e realtà. E così ci fa scoprire che tutti e due hanno più cose in comune di quanto pensiamo, oltre alla stessa influenza sulle emozioni.

B2 Sabato

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NataliaRaffainiCalzado de cuero Directo de fabrica

F/ Natalia Raffaini Rosales 345 Ramos Mejia

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Page 24: Strada Facendo - Anno 8 - Nro 12

L A P I L L O L AM E T O D O L O G I C A

l'antropologo, è anche aperto a vivere a parola. La parola ha una forza speciale esperienze nuove. E cos'altro è una lezione “Noi pensiamo che quando due e una duttilità imparagonabile. Una Ldi lingua straniera se non la possibilità di persone di differenti culture si parola può diventare magicamente un contemplare un nuovo mondo di parole ed incontrano, non solo possono nome e lasciare una traccia sulla tua esperienze di cui pian piano possiamo scambiare parole diverse, ma identità; e quella parola diventerà inoltre la incominciare a esserne parte? anche conoscere parte della loro t u a ca r ta d i p re s e nta z i o n e e t i Imparare la lingua italiana vuol dire storia, un altro modo di vedere il loro accompagnerà sempre ovunque andrai. intraprendere un viaggio. Ma l'italiano è paese, la loro identità, ma non solo Una parola può diventare un vizio, e non così lontano dalla nostra esperienza posti, ricordi, loro fanno una p o t r e m o a p r i r e l a b o c c a s e n z a quotidiana? Bisogna guardare al di là esperienza nuova più importante.”pronunciarla. Una parola può farci provare dell'orizzonte per trovare almeno una "Nel suo libro "Tipi di viaggiatori" piacere. Una parola può farci provare briciola di quell'italiano desiderato? Tzevan Todorov fa la classificazione dolore. O una parola può insomma essere La letteratura, a volte, ti invita a di diversi tipi di viaggiatori e fa un enigma mai risolto.immaginare mondi possibili. O ti invita riferimento all´esperienza di ogni A volte condivido con i miei alunni e i miei anche a rivisitare il tuo mondo con altri persona con il posto che visita. Il colleghi una riflessione dell'antropologo occhi. Nel nostro caso, le parole di un breve viaggiatore ha una relazione di francese Claude Lévi-Strauss: parlando racconto ci hanno permesso di “rivisitare” conoscenza con l'altro, e allo stesso proprio del suono delle parole, Lévi-Strauss l'identità italiana di tutti quelli che siamo tempo, può riconoscersi: ha bisogno fa riferimento all'impossibilità di tradurre porteños per nascita o residenza. Non ci di relazionare la nuova esperienza di un termine senza tradire almeno

son voluti anni di formazione linguistica viaggio con la sua propr ia u n a p a r te d e l s u o per riuscire ad aprire questa porta esperienza di vita, d'origine, significato. Per esempio, interculturale. C'è voluto soltanto d'identità”. per dire FORMAGGIO, aprire quelle poche pagine e “Le parole sono molto importanti u n i n g l e s e d i r à

riconoscere con ingenuità da turista per comunicare e trasmettere CHEESE, uno spagnolo l'italiano che ci circonda. sensazioni, i sentimenti, l'amore, il dirà QUESO e un francese dirà

Il racconto ANNA IN ARGENTINA (2009) dolore, il piacere e molte impressioni FROMAGE, e la stessa parola nella fa parte della collana DIALOGO ENTRE diverse. Imparare la lingua italiana bocca di uno stesso parlante non avrà mai CULTURAS promossa dalla Dirección de comprende una piccola parte della lo stesso sapore. CHEESE sarà liquido e Lenguas Extranjeras del Ministerio de cultura dell'Italia”.leggero, QUESO sarà piuttosto pesante e Educación de la Ciudad de Buenos Aires. “Conoscere un altro paese ci cremoso, e FROMAGE sarà per forza Questi materiali sono stati elaborati da permette di sapere di più sul nostro pungente e delicato. Chi è aperto a specialisti in l ingue straniere per proprio paese”. conoscere parole nuove, secondo

c o n t r i b u i r e a l l o “È importante pensare a tutte le

s v i l u p p o d e l l a parole che escono dalla bocca. Le

c o m p e t e n z a parole hanno un potere speciale,

interculturale degli una forza capace di illuminare il

alunni. Il racconto e la nostro sentiero e l'orizzonte che

guida di proposte per speriamo di raggiungere. Utilizzate

l'insegnante sono già in maniera appropiata e positiva,

a disposizione nella costituiscono i fondamenti del

nostra biblioteca! successo e la pace all'interno”.

E d o r a a l c u n e

r i f l e s s i o n i di Cristian E. Valenzuela Issac (Il Prof. DJ!) e

personalissime delle LE RAGAZZE POM POM

ragazze dell'A1 del

giovedì:

PAROLE CHE FANNO BENE: UN ESPERIENZA DI LETTURA INTERCULTURALE'

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Page 25: Strada Facendo - Anno 8 - Nro 12

SPECIALE ITUZAINGONel 2014 ci saranno delle novità che permetteranno alla sede di Ituzaingò di crescere, per ricevere nuovi alunni e continuare nel nostro obiettivo: la diffusione della lingua e cultura italiane in un contesto amichevole e divertente. Di seguito alcuni messaggi, opinioni e auguri dei nostri studenti di quest'anno:

La Dante di Ituzaingò: un luogo imperdibile! Un desiderio! Dopo un anno di lavoro intenso e divertente siamo arrivati al finale. Buon Natale e Buon Anno a tutti! Io sono molto felice di cominciare quest'anno un nuovo progetto di studiare la lingua del Dante. Buon Natale a tutti!

A1-A2 martedì e giovedì

Siamo un gruppo di tre persone che

cerca di imparare ogni volta di più

l'italiano...e soprattutto a parlare!!!

Vogliamo crescere in questa lingua

divertendoci!

A2 mercoledì

Il corso di Italiano è stato

meraviglioso. Il gruppo è molto

divertente, e la professoressa

molto brava! ! Giochiamo,

parliamo, cantiamo, guardiamo

film: tutto è molto divertente e

utile per parlare e scrivere in

italiano. Tutti i venerdì mattina

sono felice. Io voglio continuare il

corso nel 2014! Mi piace il metodo

di valutazione e di insegnamento!

La Dante è incredibile!

Gruppo Cosanostra

Il corso di italiano è molto attivo, la par tec ipaz ione deg l i a lunn i interagendo e lavorando in gruppi, è un chiaro esempio di corso moderno, adatto alla situazione di ogni studente. Dopo il lavoro è faticoso studiare, soprattutto i verbi, ma il lavoro in gruppo e l'intervento dell'insegnante rende la lezione bella, dinamica, e molto divertente.E così tutto è facile da imparare, perché siamo tutti uguali, e non ci vergogniamo se ci sbagliamo.È molto importante la differenza d'età in gruppo, perché tutti impariamo dagli altri.È vero, Ituzaingò è una scuola piccola, ma noi studenti abbiamo il cuore grande, e tutti insieme lavoriamo per imparare e siamo uniti, in attesa del prossimo anno.Sono personalmente molto felice con i miei compagni, e aspetto ogni mercoledì per vedere e trascorrere una bella giornata tutti insieme, i m p a ra n d o , d i v e r t e n d o c i e giocando. Ma Ituzaingò negli anni crescerà e noi saremo un esempio chiaro di chi ha imparato la lingua "del DANTE"

A2 mercoledì

Ciao bella gente! Mi chiamo Silvana, non sono Italiana, ma il mio cuore batte per la Calabria e tutto quello che la riguarda mi rende felice, per questo vado alla Dante.La Dante ha un metodo molto intell igente per imparare l'idioma, attraverso il cuore. E così il cuore si riempie di momenti belli.Giochiamo, creiamo e senza renderci conto parliamo in italiano.F o r m i a m o u n g r u p p o bellissimo e dolcemente guidati dalla professoressa Adri, applichiamo la grammatica, anche se non è sempre facile.Siamo tutti differenti, però non si vede, perché abbiamo voglia di apprendere.Non importa quanti anni sono necessari, l ' importante è imparare: tutto è possibile!Non so se potrò andare un giorno in Italia ma io continuo a crescere, parlare e fare nuove amicizie alla Dante.Buon anno! Amore e felicità a tutti!