Stars 'N' Stripes

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IL PERIODICO ON LINE PER GLI AMANTI DELLA PALLA A SPICCHI D’OLTRE OCEANO IL PERIODICO ON LINE PER GLI AMANTI DELLA PALLA A SPICCHI D’OLTRE OCEANO N N b b a a R R e e v v o o l l u u t t i i o o n n

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IL periodico on line per gli amanti della palla a spicchi d'oltre oceano

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IL PERIODICO ON LINE PER GLI AMANTI DELLA PALLA A SPICCHI D’OLTRE OCEANOIL PERIODICO ON LINE PER GLI AMANTI DELLA PALLA A SPICCHI D’OLTRE OCEANO

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A ‘Lamarvelous’ il prossimo colpo?

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A ‘Lamarvelous’ il prossimo colpo?

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Bel modo per riprendere il discorsoverso la nuova stagione. Bel modo diripresentarsi al mondo della Nbacome la squadra da battere in manieraassoluta e non solo perché da ottobretutti porteranno un anello al dito (chipiù chi meno ndr), ma perché ora dav-vero chiunque penserà di alzarel’O’Brien Trophy nel giugno prossimodovrà assolutamente fare i conti con iLakers. Non che negli anni passati igialloviola fossero sottovalutati ocomunque esclusi a priori dalla lottaverso le Finals, ma ora in cima a quella lista i losangelini hanno unposto d’onore. Questo lo sanno bene i Celtics che per rispondere atono hanno messo in squadra un altro Bad Boys della Lega, lo sannobene i Cavaliers, che hanno messo al fianco di Lebron ShaquilleO’Neal e lo sanno altrettanto bene i Magic che ci proveranno con unVince Carter in più ed un Hedo Turkoglu in meno. Insomma tuttisanno che l’arrivo di Artest ai Lakers è una mossa che porterà sicu-

ramente i gialloviola all’atto finaledella prossima stagione. Una mossache per intenderci prima di andare inporto ha visto l’entourage losangelinoguardarsi attorno e dove per attorno siintende all’interno delle proprie fila.Una decisione arrivata solo dopo cheerano state espletate tutte le necessitàprimarie della franchigia ovvero inordine di tempo il non esercizio dellaclausola di restricted free agent diKobe Bryant ed il ritorno in campo dicoach Zen Phil Jackson. Ed a quanto

pare proprio il placet rilasciato da quest’ultimo, che sembra averdefinito l’arrivo di Artest come la mossa giusta per aumentare anco-ra di più il valore assoluto della squadra, abbia spinto Kupchack astringere i tempi, a spingere Trevor Ariza verso il Texas e portarsi aLos Angeles quella che oseremmo chiamare la ‘mina vagante’ ditutta la Lega. Insomma una sorta di scambio di nomi e di magliettequello avvenuto tra i Lakers ed i Rockets. Uno scambio di ruoli e

Se a Bryant serviva ulteriore ‘cattiveria’agonistica per il back to back, è stato

accontentato

E ora a chi il ruoloE ora a chi il ruolodi Kobe-stopper...di Kobe-stopper...

CONTRO. Di sicuro Rick Adelman coach degli Houston Rocketsuna chiamata al suo vecchio rivale delle sfide con i Sacramento

Kings gliel’avrà fatta per fargli gli auguri per il ‘tipino’ che si èmesso in squadra. Ecco questo il più grande problema che si pro-

spetta e che aspetta a coach Ten: inserire Artest all’interno delcontesto dei Lakers, ma soprattutto all’interno del contesto dei

Lakers di Kobe Bryant. Cercare di cambiare la mentalità di unapersona che ha sempre considerato di non aver bisogno di nessu-

no per poter vincere una partita, e di metterlo al servizio deiLakers prima e di Bryant poi, la missione quasi impossibile. Lo

sanno bene i Rockets che si sono ritrovati dapprima un giocatoreaperto alla possibilità di squadra e che poi strada facendo si è tra-

sformato in una sporta di quarterback che prende decisioni inproprio quando dalla radiolina l’offensive coordinator gli cadenza-

va il tipo di attacco da giocare. Una bella gatta da pelare all’inter-no di una squadra che fa del sistema del triangolo e degli isola-

menti in punta o in post per Bryant le principali armi offensive econ le quali sono arrivati al titolo. Da verificare la conciliazione di

avere in squadra due giocatori accentratori. Già perché Ron Ronquell’aggeggio sferico di colore arancione ama averlo tra le mani.

Bloccati sistematicamente tutti gli attacchi quando lo spauldingfinisce nelle sue mani chiudendo o con un tiro da tre o con una

penetrazione uno contro tutti. Insomma quei classici difetti di chisi è sempre sentito in grado di essere una stella e di poter deciderele partite da solo. La sfortuna in questo caso è che Los Angeles ne

avrebbe già uno chiamato a svolgere questo tipo di ruolo. Diecititoli a parte se coach Phil Jackson riuscirà nel tentativo di con-

vincere Artest ad essere un comprimario atutti gli effetti, riducen-do i ridimensionando il suo ego di super star, mettendosi al servi-zio di Kobe per poi liberare tutto nel momento giusto con il 24 in

panca, magari, allora si che in assoluto potrà essere consideratocome il migliore di tutti seduto su una panchina Nba.

PRO. Difensore e realizzatore efficace allo stesso modo. L’uomo daappiccicare ai pantaloncini della stella avversaria in maniera cosi osses-siva da sentirselo quasi sotto pelle. L’uomo a cui affidare non solo tecni-camente ma anche psicologicamente il giocatore più pericoloso che iLakers si ritroveranno di fronte. Lo sa bene Bryant che avrà, magari,dovuto fare tante sedute di autocontrollo per non andare oltre, ma moltooltre quegli screzi che tutti hanno ammirato in tv durante la semifinaledi Conference contro i Rockets. Duro non solo mentalmente, ma anchefisicamente. Un difensore difficile da spostare in penetrazione che inpost basso (visto che ha la possibilità di tenere botta anche sotto cane-stro nel ruolo tattico di power forward). Un giocatore difficile da scrol-larsi di dosso uscendo dai blocchi per un tiro o magari in un gioco in‘iso’. Definito all’unanimità come il miglior difensore sugli esterni e sullapalla dell’intera Lega. Non velocissimo, ma dotato di ottima velocità dipiedi. Intelligente, sa sempre quale angolo adottare in penetrazione per-mettendo all’avversario anche di fare qualche passo in più e poi stoppar-lo. Dall’altra parte poi, quando pensi che dopo la difesa qualcosa luiabbia speso e possa pagare in attacco ti ritrovi un giocatore che è capacedi fare del male in tanti modi diversi. Certo un terzo dei suoi punti incarriera sono arrivati in situazioni di uno contro uno, ma è un buonissi-mo tiratore dalla media, ama il contatto con il difensore da sopraffarearrivando al ferro anche se non dotato di una grandissima esplosivitàbasando tutto sulla potenza, tremendo e micidiale dal post. Ultimamenteinnamorato un po’ troppo del tiro da tre punti, cosa che ha miglioratocon gli anni. Va a sinistra molto meglio di quello che va a destra per fini-re fino al canestro. Insomma tutta una serie di cose che sono scritte sulsuo scouting report e che coach Phil Jackson dovrà mettere a disposizio-ne di Bryant e dei Lakers. Un giocatore in più a cui gli avversari dovranno fare la guardia, un gio-catore in più che terrà lontano i segugi dal numero 24, dal momento chenon sono tante le squadre che possono contare su due difensori perime-trali di grande livello per tenere a bada due realizzatori e due competito-ri puri come il nuovo duo gialloviola.

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due squadre che dovrebbero mantenere inalterato il loro assetto ori-ginale e solo uno scambio di giocatori nel ruolo di ala piccola. Artestprendere il posto di Ariza al fianco di Bryant e Fisher, Trevor quellodi Ron Ron al fianco di Aaron Brooks e XXX. Una sorta di scambioalla pari, ma con qualche piccola pendenza in più dalla parte deiLakers. Il curriculum da duro, da difensore impavido, insomma danewyorkese puro, di Artest di sicuro sarà considerata come la cilie-gina sulla torta da parte di chi si è tolto lo stesso tipo di maschera edi espressione sul volto solo al suono della sirena finale di gara6all’Amway Arena di Orlando. «La faccia da duro e da cattivo? E’quella che voglio tenere per tutta la serie». La celebre frase pronun-ciata in conferenza stampa da Kobe nell’immediato post gara1. Unadichiarazione che di sicuro avrà colpito ancora di più Artest chedella durezza e della cattiveria agonistica (ma anche di altri tipi ndr)ne ha sempre fatto un marchio di fabbrica. Aggiungere un ‘duro’ dinatura ad uno che ha scoperto che per un anno intero coprirsi diquella maschera è il modo giusto per trionfare in lungo ed in largo,potrebbe diventare il mix ideale per mettere paura a tutta la Lega.Certo poi c’è il alto tecnico con tutti i suoi pro e contro analizzati nelriquadro in basso, ma l’aspetto emotivo, l’aspetto della durezza èquello che al momento da un segnale forte e chiaro, cosi come quel-lo che a sua volta tanti anni addietro diedero i Detroit Pistons ocome tutti amano definire ‘The Real Bad Boys’. L’arrivo dell’exRockets, però potrebbe servire anche a scopo promozionale. Cercaredi convincere Lamar Odom a restare anche solo per un anno met-tendogli affianco un amico di infanzia, un giocatore con cui ricorda-

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Una dichiarazione d’amore fatta neglispogliatoi del Boston Garden con

Bryant sotto la docciaUn amore iniziato sotto una doccia. «Non che fossi omosessua-le…» la precisazione dello stesso Artest in conferenza stampa. Nonche ce ne fosse bisogno davvero della precisazione, ma l’aneddoto èassolutamente vero. Finali 2008, Kobe sconfitto nonostante i 39punti contro i Celtics che intanto festeggiavano l’anello. Docciafumante teta china verso il basso meditando su quello che eraappena successo e conoscendo il tipo anche su quello che avrebbedovuto fare in estate e durante la stagione seguente per evitare difinire allo stesso modo, e dalla porta dello spogliatoio si sentono deipassi. Un compagno di squadra? Un amico? Un familiare, CoachJackson? Assolutamente no: Ron Artest. Un mistero ancora oggiinspiegabile e legato al come lo stesso Ron Ron possa aver avuto alpossibilità di entrare, ma le parole furono semplicemente chiare etonde: «Troverò il modo per venire a Los Angeles e aiutarvi a vince-re il titolo». Certo intanto l’anno seguente Artest e Bryant si sonoritrovati a battagliare l’uno contro l’altro per arrivare alla finaledella Western, ma alla fine ha mantenuto fede alla sua promessa. Ilmodo l’ha trovata ed ora quello che tutti si aspettano da lui è cheaiuti i Lakers si a vincere un titolo, ma quello del back to back.

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re i tempi del ghetto, i tempi di New York e magari cercare di resu-scitare ancora di più quell’animo da bronx e da ghetto che lo stessoLamarvelous aveva ai tempi del liceo e quindi da adolescente. Setutto questo accadrà, allora si che i Lakers diventerebbero una mac-china distruttiva, sempre a livello agonistico, di cui tutti si dovrannopreoccupare persino coloro che da questo punto di vista nel 2008fecero di un sol boccone dei gialloviola. Mai uscita una parola suiCeltics ne durante la stagione ne durante le scorse Finals, ma ci sipotrebbe scommettere il patrimonio che in cuor suo Bryant quella

dimostrazione di ferocia dei biancoverdi non l’ha mandata giù e chevorrebbe rendere pan per focaccia. Il figlio di Jelly Bean era giàpronto quest’anno a farlo calandosi nel ruolo del ‘cattivo’ di turno eora in più di qualche occasione potrà addirittura prendersi qualchepausa, dal momento che al suo posto il ruolo di duro e di cattivodella situazione verrà preso da Ron Ron.

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«Voglio essere ceduto arrivare a questa conclusione è davverospiacevole per me, ma non ci sono altre alternative. I Lakersvogliono ricostruire la squadra, io però ho altri progetti.Avrebbero dovuto essere più chiari quando tre anni fa firmai la

Missione compiuta: l’uno in campo e l’altro in panchina, i Lakersritroveranno ancora gli attori protagonisti della passata stagione

SS tt ii ll ll tt oo gg ee tt hh ee rr.. .. ..

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mia estensione. Se Jerry non dovesse tornare potrei anche deci-dere di lasciare i Lakers. Oggi è uno di quei giorni surreali perme. C'è una nuova strada davanti a me. Quando ami qualcosatanto quanto io amo i Lakers, è duro immagine di essere daun'altra parte. Ma l'unica cosa che non sacrificherò mai, quandosi parla di basket, è la vittoria. È tutto chiaro, semplice. È nelmio Dna, è quello che mi spinge a lavorare nel modo più duropossibile. Più penso al futuro e più mi convinco che io e i Lakersabbiamo due visioni differenti». Quanto sembra lontano quelfine maggio inizio di giugno del 2007 quando il figlio di JellyBean sconvolse con una dichiarazione del tutto inaspettata, maprevedibile, il mondo gialloviola dei Lakers. L’ennesima elimina-zione dai playoff ed una squadra a suo dire del tutto inadeguataal raggiungimento di quello che era il suo obiettivo da quando unpaio di anni prima la società, o meglio Jerry Buss aveva deciso dipuntare sull’allora numero 8 e mandare via Shaquille O’Neal, adetta di tutti il vero motivo dei tre titoli di LA. Insomma tuttoruotava introno all’anello nel 2007 e tutto ruota intorno all’anelloora. Da quel fine maggio inizio giugno, con la vittoria degli Spursche spazzarono via in finale i Cavaliers di Lebron James, qualco-sa è cambiato, qualcosa non è e non è stato più come prima. Ilprimo passo di fatto immediatamente dopo quelle dichiarazioni,immediatamente dopo la richiesta di essere ceduto (tra l’altroalla porta del Black Mamba c’erano pronti come avvoltoi i Bullsche pregustavano già il sapore di mettere la posto giusto il ‘suc-cessore’ definivo di Jordan per altri momento di gloria). Primicambiamenti, una squadra ricostruita pedine importanti comePau Gasol che si sono aggiunte e una stagione conclusa solo conla sconfitta contro i Celtics nella Finale di altri tempi dello scorsoanno. Niente era ancora sicuro, però, niente era ancora stato ser-rato o fissato al terreno di Los Angeles, ma il ritorno al palcosce-nico più importante della post season a stelle e strisce, avevacomunque convinto Kobe a riprovarci. Altro giro altra corsa edaltri giocatori di valore, ma gruppo sostanzialmente quello del-l’anno prima. Bryant però modifica il suo modo di giocare, capi-sce che per vincere ha bisogno anche degli altri et voilà arriva ilmiglior record ad Ovest e una marcia trionfale che arriva fino al15 giugno scorso con la vittoria nella decisiva gara6 contro gliOrlando Magic. Larry O’Brien Trophy in una mano il Poddolffdall’altra eppure c’era un piccolo puntino nero in uno deimomenti più felici degli ultimi anni della storia dei Lakers. Unpuntino che riguardava ancora una volta il contratto ed il legametra Kobe ed i Lakers. Da quel 15 di giugno, due giorni senzanemmeno parlarne e solo fiumi di champagne, celebrazioni,complimenti e sorriso stampato sulla faccia. Certo davanti ad80.000 persone ed in un microfono tenuto da Stu Jackson, anali-sta televisivo, il 24 aveva dichiarato che Los Angeles era la suacasa e che quindi non doveva andare da nessuna parte («That’smy home…») con tanto di ovazione da parte del pubblico, maqualcuno, un po’ più maligno, avrebbe potuto pensare che sareb-be stata cosa difficile dire e dichiarare il contrario dopo tuttoquello che si era fatto (tante le polemiche legate alla crisi econo-mica ed il milione di dollari stimato per tutta la celebrazione delquindicesimo titolo ndr) per onorare il quarto titolo negli ultimidieci anni dei gialloviola. Poi quando il tutto è sembrato rientra-re nella normalità, anche perché intano la situazione di altriLakers fondamentali come per esempio Ariza e Odom si facevaimportante, è arrivata la notizia che per un attimo ha messo laquestione dei free agent gialloviola da parte almeno per un paiodi giorni. Poi il sospiro di sollievo, la liberazione totale e KobeBryant che dichiara, oltre che a parole, anche a fatti l’amore eter-no verso una maglia, verso una società che nel 1996 gli diede lapossibilità di mettersi in gioco nella Lega professionistica d’oltreoceano quando nemmeno qualche ora prima altre due (magariancora oggi c’è chi dell’entourage dei Minnesota T’Wolves e

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Charlotte Hornets va dall’analista o il più classico dei psicologipensando ancora a quel Draft) gliel’avevano rifiutata. Insomma ilprimo tassello e quello anche più importante, della off-seasonlosangelina è andato a buon fine. Niente esercizio della clausolache permetteva a Kobe di uscire dagli ultimi due anni di contrat-to e diventare, dunque, unrestricted free agent. Ancora una voltaperò il sospiro di sollievo dura poco, nemmeno un paio di giornida questa decisione e già si pone un altro punto molto importan-te: il rinnovo. Due anni sono due anni, ma alla fine del prossimoKobe potrebbe diventare addirittura free agent ed allora un rin-novo di almeno tre anni sembra essere la soluzione migliore pertenere in casa propria uno dei giocatori più dominanti di questaLega. Ai 23 milioni di presidenti spirati che guadagnerà nellaprossima stagione e circa complessivi nei prossimi due anni, ilBlack Mamba, potrebbe apportare una ‘piccola’ modifica conun’estensione triennale porterebbe gli 86 totali firmati due annior sono a 91 milioni di dollari con scadenza nel 2012.PHIL JACKSON. Alla fine la notizia più importante, più di quelladel rinnovo di Lamar Odom o della firma di Ron Artest, in terralosangelina è arrivata. La voce che coach Phil Jackson avrebbepotuto lasciare la panca gialloviola ed in generale il mondo dellaNba allenata, aveva scombussolato tutto l’ambiente e lasciatopersino un piccolo alone di sconforto nel giorno della aprata edella festa al Coliseum. Mancanza di stimoli dopo aver messo intasca il suo decimo anello ed essere entrato nella storia. Questala motivazioni o la spiegazione che alcuni avevano dato in riferi-mento alla scelta di ‘Coach Ten’, ma quella vera, anche se quellain precedenza non è assolutamente da scartare, è legata alle suecondizioni di salute. Non a caso durante questo periodo di tran-sizione fino alla decisione finale, tante volte è stato tirato in ballol’episodio di una mancata presenza di PJ sulla panchina deiLakers con la squadra affidata a Rambis, per motivi di salute.Cosi come tante sono state le voci che si sono rincorse come uncane che si morde la coda nel tentativo di trovare l’ipotersi giustaper l’eredità lasciata dall’ex Chicago Bulls. Si era paventata, peresempio, di affidare la panchina a chi è sempre stato consideratoil ‘prediletto’ di Jackson tra gli assistenti, lo stesso Kurt Rambis,si era paventata addirittura l’idea di riuscire a strappare alCollege Basket uno degli allenatori più vincenti della storia uni-versitaria, Coach K, che però ha subito messo in chiaro le cosecon un secco no («Non lascerò Duke e non sarà allenatore deiLakers»). Alla fine si era arrivato anche ad ipotizzare una sortadi compromesso con Jackson ad allenare le gare interne eRambis quelle in trasferta per evitare troppe fatiche all’ormaiquasi 64enne coach gialloviola. Insomma una vasta gamma discelte quelle messe sul piatto dai media americani e losangeliniin particolare. Ma alla fine tutto si è risolto come il più classicodei «E vissero felici e contenti…» con Phil Jackson presenteancora in panchina, coach K su quella di Duke e Kurt Rambisancora fido scudiero della leggenda delle leggende del basketallenato. «Dopo essermi consultato Dr. John Moe, mi sento fiduciosa dipoter continuare ad esercitare un altro anno di attività ed unastagione NBA con una lunga post season. Insomma le cose tor-nano come sempre ed io sarò in panchina». Intanto la questione contratto e scadenza vale anche per il coachtant’è che sulla questione è stato tirato in ballo persino l’agente,Todd Musburger, del dieci volte campione Nba che ha cosidichiarato: «Il suo contratto scadrà la prossima stagione e quindivarrà per tutto il 2009 ed il 2010. C’è un ottimo rapporto tra ladirigenza, general manager ed allenatore, quindi se il rinnovo o ilprolungamento del contratto sarà una cosa che vogliono entram-be le parti allora sarà una pura formalità. Ma nel frattempo c’èancora una lunga e sicuramente estenuante stagione da affronta-re prima di poter parlare di prolungamento del contratto».

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Lamar Odom. Tranquilla e senzatroppi spasmi. Cosi potremmo defi-nire la corsa vero sul rinnovo con-trattuale di quello che possiamodefinire come il free agent piùimportante del team dellaCalifornia. Certo Ariza è stato fonda-mentale per tutta la stagione ed unapedina importante dello scacchieredi Jackson, ma rimettere sotto con-tratto Lamar Odom è una priorità edha un’importanza maggiore per ilfront office losangelino. Perdere ungiocatore come Lamervelous signifi-cherebbe perdere colui che con lasua versatilità ha permesso di mettere Ko prima i Rockets e poigli Orlando Magic, senza contare tutte le volte in cui durante lastagione ha dovuto fare gli straordinari vicino a canestro inassenza di Bynum. Un esterno nel corpo di una power forward.Un playmaker che può lottare sotto i cristalli. Un mancino capa-ce di pennellare giocate anche di destro con l’immenso stuporedell’avversario che pensa di averlo mandato nella parte più debo-le del suo gioco. Insomma la vera chiave di volta, ed il verosecondo violino al fianco di un Bryant che non può certo fare ameno della sua difesa (sempre che sia quella di quest’anno e nonquella della passata stagione nella serie finale contro i Celticsndr) per tornare a lottare per il titolo. Attualmente però sembrache la questione sia stata per un attimo appoggiata e sdraiata alsole di Malibù su una bella sdraio, visto che si cerca prima di

capire il destino di Ariza e delle realiintenzioni della società, ma soprat-tutto di Jackson di mettere sottocontratto Ron Artest. La richiestadel giocatore sarebbe quella di gua-dagnare circa 10 milioni a stagione, iLakers vorrebbero spendere pocomeno ed allora la questione è bellontana dall’essere risolta, ma c’ècalma e serenità per vari motivi. Lemaggiori contendenti sul mercatodei free agent (Toronto, Portland eOklahoma City) hanno tutti un gio-catore su cui puntare (rispettiva-mente Chrs Bosh, Lamarcus

Aldridge e Jeff Green), ipotesi alla quale poi si può aggiungere ilfatto che lo stesso Odom si trovi bene in California e che portar-gli Artest in squadra significherebbe avere un amico d’infanzianewyorkese con il quale fare ‘comunella’. Tutti punti che potreb-bero convincere Lamar ad accettare un’offerta più bassa ma perun solo anno. Dall’altra parte però ci sarebbero le incognite for-mate da un gruppo lunghi o presunti tali che comprenderebbeGasol, Artest e Bynum che lascerebbe poco spazio o quantomeno non lo stesso della passata stagione, da considerare. Ma seil partire dalla panchina e giocare meno minuti in termini assolu-ti ma di cosi alta qualità di sicuro sarà un vantaggio anche per lostesso giocatore che dopo un anno potrebbe addirittura aumen-tare le proprie richieste andando oltre i 10 milioni di presidentispirati.

Questo il dilemma amletico che sta attanagliando Lamar Odom

Come back or Come back or not come back..not come back..

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Il primo atto della rinascita. Il primo passoper evitare di finire in una sorta di limbocome quello che ha avvolto i neroargento allafine, ma soprattutto durante la stagione cheha visto gli Spurs tenersi a galla nella regularseason per poi soccombere nei confronti deiDallas Mavericks. Gli stesi Dallas Mavericksche poi qualche settimana doppio sono statispazzati via senza troppe remore dai DenverNuggets, gli stessi Mavericks che qualche set-

timana prima sembravano essere la rivela-zione dei playoff e per poi sciogliersi comeneve al sole. Quale la differenza? Beh il soleche ha sprigionato il calore. Troppo timido ecoperto da nuvole che a volte si sono trasfor-mate in temporali, per San Antonio, unosplendente stile quello di Miami Beach oquello che bacia le strade di Beverly Hillsquello dei Nuggets. Insomma nei meriti, secosi vogliamo chiamarli, di Dallas nella vitto-

DIDI

DDOMENICOOMENICO PPEZZELLAEZZELLA

Tutta la trade degli ‘speroni’ che portano in Texas Richard Jefferson per il primo passo versoun ritorno agli standard degli anni passati, ma il tuttto passa anche dal recupero di Ginobili

La Rinascita degli Spurs

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ria di quella serie ci sono tanti demeriti o megliotanti punti a sfavore dei texani che davvero hannomesso in evidenza tutti i loro limiti e tutta la neces-sità di smuovere le acque, la necessità di fare qual-cosa per tornare a splendere. Nemmeno l’annodispari (quello in cui generalmente San Antonio haraccolto sempre le migliori soddisfazioni e titolindr) ha potuto fare qualcosa nei confronti di unasquadra che in 5 partite si è dimostrata: prevedibi-le, affidata e consegnata nelle mani solo ed esclusi-vamente di Tony Parker, con un giocatore in diffi-coltà fisica come Tim Duncan ed un supportinocast che ha supportato se stessi figurasi gli altri.Certo c’è sempre la scusante o l’attenuante di averavuto fuori per quasi tutta la stagione l’uomo che fadi questi Spurs una macchina vincente, l’uomo chefarà pure saltare i nervi al Spy coach Pop, ma checon la sua imprevedibilità, il suo carisma, il suo kil-ler istinct sia in attacco che in difesa, trasforma erivolta questa squadra come un calzino, forse anco-ra di più di quanto possa fare l’uomo franchigia‘Timoteo’ Duncan. Attenuante, però, che non cam-bia il fatto che la condizione fisica del ‘figlio’ delleisole Vergini non sarà forse mai più come quella diqualche anno fa (le sue ginocchia gli danno ancoraproblemi e quindi ha bisogno di qualche minuto diriposo in più per evitare di arrivare senza forze ed

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energie nei finali tempo e di partita ndr), che il marito di EvaLongoria non può certamente vincere e tirare da solo la carretta peruna stagione intera e che una polizza assicurativa in termini dipunti, di presenza in campo e di freschezza (cosa che ormai nonpoteva più dare Bowen, non può più dare fino in fondo MichaelFinley e che Roger Mason ha dato solo a sprazzi) era ormai necessa-ria. Lo sapevano bene i giocatori, ma anche coach Popovic che daltermine dei playoff non si è lasciato scappare la possibilità di piazza-re il colpo, di mettere a segno quel ‘goal’ che gli permette almeno peril momento di tirare un piccolo sospiro di sollievo e cancellare unpaio di quelle voci negative dal taccuino personale dei suoi Spurs edin generale da quello degli scout o dirigenti avversari che ora torna-no ad inserire in maniera al quanto significativa il nome dei texanitra quelli da non dimenticare nella lotta ad Ovest. Mega scambio eSan Antonio che porta a casa Richard Jefferson e spedisce lontanodal Texas con una trade che coinvolge anche i Pistons e Milwaukee,Fabricio Oberto, Kurt Thomas e Bruce Bowen. L’argentino è statoda poco ‘scaricato’ dai Detroit di Dumars che intanto sta facendodavvero piazza pulita dei suoi Pistons, mente per gli altri due non cisono ancora notizie al riguardo. Quella più interessante è che unodei due potrebbe davvero pensare che la sua avventura in maglia

neroargento non sia propriamente finita. Lo scambio, infatti, nonpregiudica e non sancisce niente di niente. I due giocatori potrebbe-ro essere non firmati dalle squadre di destinazione, ritornare sulmercato essere free agent e come stabiliscono le norme della Nbatornare all’ovile, tornare a casa dopo trenta giorni, un po’ come suc-cesse con i Dallas Mavericks e Jerry Stackhouse o magari AntonioMcDyess con i Detroit Pistons. Il nome di Bruce Bowen potrebbeessere quello più indicato per questo tipo di transazione, dalmomento che il numero 12 fa ormai parte della storia cestistica delteram texano, senza contare che a differenza di Thomas (anche seuna presenza in più nella front line di coach Popovich non sarebbeper nulla male dietro proprio alla coppia di partenza formata daDuncan e Gooden ndr) il mercato di Bowen potrebbe avere benpochi estimatori. Quindi un suo ritorno, magari al minimo salarialeper un veterano, potrebbe essere un’idea per aggiungere alla panchi-na un’altra pedina e allungare una coperta che nei playoff scorsi èsembrata essere molto corta sia in termini di lunghezza che in teri-mini di qualità assoluta di talento. Tasso di talento che di sicuro siinnalzerà con il ritorno in canotta e pantaloncini di Manu Ginobili econ l’arrivo proprio del talento di Arizona University. IL PERCHE’ DELLA SCELTA. Un giocatore versatile a livello di ruolo. Un

CONTRO. Beh in questo caso la parola ‘contro’ meglio si coniugarispetto a quanto scritto in precedenza. Un giocatore che ha dimo-strato piccole difficoltà ad essere una super star in senso assoluto,

un leader in senso assoluto, uno di quelli che si mette la squadrasulle spalle e la porta alla vittoria. Certo RJ ha dei numeri e delle

sere in cui può fare una cosa del genere, ma la costanza in questotipo di cose non è certo inserito all’interno della lista delle ‘strein-ght’ dell’ex Arizona. Gli infortuni non gli hanno reso certo la vita

facile facendone rallentare la crescita e se vogliamo tolto queldecimo di esplosività che invece aveva nei primi anni a New

Jersey. La stessa esplosività che gli permetteva di essere attaccatoai pantaloncini sia delle guardie che della ali piccole con una

mobilità laterale che invece oggi ha perso in buona parte mostran-do delle particolari difficoltà nei confronti soprattutto dei giocato-ri molto veloci sul primo passo. Le basi nella propria metà camposono di un certo livello (merito del College), ma nel suo repertorio

difensivo devono migliorare ancora un paio di cose specie dalpunto di vista della difesa di sistema di squadra e di insieme che è

sempre stato un punto di forza dei San Antonio Spurs in questianni. La mobilità limitata dagli infortuni alla caviglia di cui sopra,

deve essere il primo punto all’ordine del giorno nel lavoro in queldi San Antonio per essere molto più produttivo in scali difensivi e

rotazioni. Insomma se in questi anni gli è stato chiesto solo edesclusivamente di mettere il palli

PRO. Sette anni di esperienza, due finali Nba nel proprio palmares;17,7 punti di media in carriera con picchi di 22,nelle stagioni2004/2005 e 2007/2008; 46,9% da due e 35,3% da tre punti in carrierail tutto completato da 3 assist e 5 rimbalzi di media. Numeri e cifreche da sole potrebbero anche spiegare da sole il perché la scelta deitexani di puntare diritti dritti su RJ. Uno swingman che può giocareal posto e con Manu Ginobili, da guardia o da ala piccola. Il suo tiroda fuori, anche se non una macchina ma pur sempre migliore peresempio di quello di Bruce Bowen, può essere una sorta di arma leta-le nell’attacco di Popovich. In grado, infatti, di stare sia sul lato fotteche su quello debole nel triangolo texano di coach Pop, in grado dicorrere in contropiede come accennato in precedenza ed un numerodi movimenti decenti in uno contro uno per attaccare il diretto avver-sario. Insomma il classico violino di appoggio ai vari solisti di unasquadra che ha bisogno di un altro contorno musicale per migliorarela sinfonia. L’ideale anche per Jefferson stesso che quando non si èvisto insignito di grandissime responsabilità come star assoluto ocome co-star per fare la differenza da solo, ha sempre prodotto ilmassimo di quello che riesce a dare. E quale situazione migliore diquella in Texas dove di prime opzioni ce ne sono addirittura tre?Certo questo non vuol dire che il suo sarà un ruolo da ultimo dellalista e che ci saranno comunque dei momenti in cui il suo numero, il24, sarà chiamato a delle responsabilità importanti, ma non farlo inmaniera continuativa e costante sarà di sicuro un punto di rilancioper gli Spurs e per lo stesso giocatore.

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giocatore capace di ricoprire senza nessuna difficoltà assoluta sia ilruolo di guardia al fianco di un playmaker come Parker, sia di esse-re a suo perfetto agio nel ruolo di small forward completando unpacchetto esterni formato dallo stesso francese, da Ginobili e l’exNets nello spot di ala piccola. Miglioratissimo dall’uscita dall’univer-sità di Arizona negli anni di permanenza nei New Jersey Nets con iquali ha preso parte a due finali Nba, perse entrambe, al fianco diJason Kidd e Kenyon Martina. Progressi che si sono visti principal-mente nel tiro da fuori e nelle situazioni intermedie nella metàcampo avversaria, visto che nei primi anni il suo nome era visto piùcome quello di un giocatore atletico capace di correre bene il campoda una parte all’altra, esaltarsi nelle situazioni di contropiede e chiu-derlo con giocate acrobatiche, volanti e ad alta percentuale di realiz-

zazione. Le escursioni al di sopra o a livello del ferro, infatti, fannoparte del pacchetto ‘doti’ di Jefferson, quelle che per intenderci l’e-stro e la fantasia di Kidd, sono state esaltate all’infinito. Situazioneclassica ai Nets dopo il rimbalzo conquistato ed apertura nelle manidi J-Kidd vedere il numero sulla parte posteriore di Jefferson invo-larsi verso l’altro canestro sulle corsie laterali per ricevere uno scari-co o un assist da parte di una delle menti più geniali di questa Lega.Una dote, quella di saper giocare in situazioni di ‘fastbreak’ chepotrebbero riproporsi e tornare utili anche in Texas con Tony Parkerche in più di un’occasione ha provato nel corso della serie contro iMavericks ad accelerare per provare ad evitare di attaccare Dallas adifesa schierata e trovare canestri facili da mettere sul tabellone.Anche il francese, però, si è reso conto che da solo è difficile e com-

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plicato correre e ad attaccare in contropiede se almeno non hai unalternativa, quella che Kidd aveva ai Nets e che portò lui, Jefferson,.Byron Scott ed in generale una squadra non fenomenale a dueFinals consecutive, una proprio contro gli Spurs. Ed è molto proba-bile che proprio memori di quella finale e del miglioramento fattonegli anni a fronte anche di qualche infortunio nel corso della suacarriera, che gli SPurs quando ne hanno avuto la possibilità hannomesso le mani su una pedina importante e non solo per il contropie-de. Dulcis in fundo alle motivazioni, poi, ci sono quelle di mettere insquadra un giocatore che dia più garanzie rispetto al più che soddi-sfacente Roger Mason, che però si è sciolto nel finale specie al tiro equindi resta pur sempre un punto interrogativo, e colui che potrem-mo definire una sorta di meteora nell’ultima parte di stagione e rele-gato in panchina da Popovich come George Hill.

«Negli ultimi anni mi hanno semprechiesto di fare qualcosa in più in attac-

co, ora posso concentrarmi sulla difesa»LE PRIMA PAROLE DA ‘SPURS’. «Tutti mi avevano parlato o par-lano di San Antonio come un posto caldo, ma è come se fossia casa mia. Nella mia carriera ho avuto al fortuna di giocarequasi sempre accanto a delle o meglio accanto ad una coppiadi super star. E’ accaduto cosi nei primi anni a New Jerseydove ero in squadra con Kidd e Martin, è successo lo stessodopo quando senza Martin ma avevamo Carter, quindi sonoabituato a convivere con giocatori di talento e personalità.Le mie doti? Beh quello che mi rende fortunato, se cosi pos-siamo dire, è la mia versatilità. Posso essere utile in attacco,in difesa, in post-up sul contropiede, insomma sono convintodi poter giocare in tante situazioni diverse. Negli ultimi mihanno sempre chiesto di fare qualcosa in più a livello offen-sivo che difensivo, ma ora che sono qui al fianco di altri gio-catori che hanno punti e responsabilità in attacco, possoritornare ad occuparmi anche principalmente della difesa.D’altronde è cosi che si vincono i titoli o si arriva in Finalenell’anno ai Nets ci siamo arrivati perché eravamo una squa-dra più difensiva di quella degli ultimi anni, nulla di più».

E al fianco di Tim Duncan i neroargentopiazzano l’esperienza e la versatilità

dell’ex Pistons ‘Zio’ Antonio McDyessCi avevano già provato, timi-damente, ma ci avevano giàprovato. Cosi come ci avevanoprovati in tanti la passata sta-gione a mettere le mani sucolui che sembrava essere ilgiocatore libero sul mercatopiù appetibile dell ’ interaLega. Alla fine solo la lealtà diun veterano puro come è lostesso McDyess ha prevalsosulle tante offerte allettantiche gli erano arrivate con

quella dei Celtics in pole posi-tion. La smobilitazione dei Pistonsquesta volta, però, non potràesercitare e non ha esercitatonessuna forza attrattiva edallora ecco che lo ‘zio tonino’scegli di puntare in altro, sce-glie la possibilità di lottareper un titolo, sceglie la possi-bilità di giocare fianco a fian-co con uno dei migliori dellaLega: Timoteo Duncan.

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Precoce. Se c’è un aggettivo che puòdescrivere Ricky Rubio, quello è senzadubbio precoce. Come si può definire

altrimenti un ragazzino che a 18 anni è il play titolare della propriasquadra in ACB e in Eurolega, riserva di Josè Calderòn in naziona-le dove ha fatto vedere cose egregie l’estate scorsa in Cina, il primoclasse 1990 a essere scelto in un draft NBA, senza dimenticare cheha esordito nel basket professionestico a poco più di 14 anni.Bene, aggiungiamoci che è,senza ombra di dubbio, l’essere umanopiù giovane di sempre a combinare un disastro diplomatico,manageriale e di immagine alla lega cestistica più famosa delmondo e il quadro è completo. La storia è arcinota. Notte del 25

giugno, Teatro del Madison Square Garden, sede del draft NBA.Dopo Blake Griffin tutti attendono di vedere i Sacramento Kingschiamare con la scelta numero 4 lo spagnolo. E invece il colpo discena. In California ci và Tyreke Evans. I Timberwolves, chehanno appena dato la carica di GM a David Kahn, non possonocrederci. Hanno appena messo le mani sulla scelta numero 5 e, nelcaso, hanno anche la 6. Il punto è: sono loro i primi a sapere chedifficilmente Ricky accetterà quella destinazione. Ma c’è ancheun’altro problema: Rubio andrebbe lasciato passare per ben duevolte consecutive, viste le due scelte in fila a disposizione dellafranchigia. Il rischio, allora, è di passare alla storia come quelli chehanno fatto finta di non vedere il talento cristallino del ragazzo per

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non correre il rischio di sprecare una chiamata. Và a finire che ilragazzo della Joventut si mette in testa il cappellino dei Wolves,nascondendovi un’espressione tutt’altro che felice. E da qui il viaalla telenovela. Che per la precisione affonda le sue radici già neiprovini pre draft. Tramite il suo agente, Dan Fegan, si viene a sape-re che il ragazzo non ha intenzione di andare nè a Memphis cheavrebbe la seconda scelta, nè a Oklahoma City col terzo pick. Seproprio non si può avere la prima chiamata, la sua destinazionesarà Sacramento, alla chiamata numero 4. Clima caldo, grandecomunità ispanica. Insomma, ambiente perfetto per crescere comesi deve. Ora, questo non fà certo fare un balzo in avanti nelle classi-fiche di simpatia al talento ispanico, così giovane e già così prontoa dettare le sue condizioni. Il voltafaccia dei Kings appare comeuna logica conseguenza di tutta la sceneggiata.Da qui scatta la seconda fase dell’opera, quella che è nelle mani diMinnesota, che ora ha i diritti del giocatore. Gli stessiTimberwolves, ben consapevoli del rischio che comporta scegliereRubio, si tutelano e con la chiamata numero 6 scelgono il secondomiglior play del draft, cioè Johnny Flynn. La prima mossa diRubio è quela di non presenziare alla classica presentazione dei

rookies che ogni squadra NBA tiene nei giorni successivi alla loroscelta. David Kahn finge di non preoccuparsi troppo dell’accaduto,con qualche dichiarazione di facciata, salvo dicharare qualchegiorno dopo quanto segue: “ La gente deve capire che non abbiamoil controllo della situazione. Credo comunque che sia troppo pre-sto per parlarne, ma come ho detto al suo agente, se alcune fran-chigie possono aspettare un giocatore per un anno noi possiamofarlo con lui per due. Del resto è nostro.” Perchè due anni? Perchèin questo arco di tempo andrebbe a scadere il contratto che lo legacon il suo attuale club, la Joventut di Badalona, e che costringereb-be il ragazzo a pagare di tasca sua una cifra intorno ai 5 milioni didollari per uscirne e andare subito a giocare negli USA. Una fran-chigia NBA, infatti, non può accollarsi più di 500.000 dollari dispesa per pagare il buy out di un giocatore di proprietà di un’altrasquadra. A questo punto cominciano ad accumularsi le voci. Lapiù insistente vuole i New York Knicks sulle piste del Golden Boyspagnolo. Pronti ci sono Wilson Chandler e Jordan Hill, eventual-mente anche Nate Robinson. Inutile dire che a David Stern l’opera-zione piacerebbe non poco, considerando anche il possibile atter-raggio nella Grande Mela dell’alieno LBJ tra un’anno, e lo stesso si

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può dire per l’entourage del giocatore che con gliincassi degli sponsor potrebbe tranquillamentepagarsi l’uscita dal contratto con la Joventut. Manon c’è certezza. Qualcuno sostiene che il giocato-re scambiato potrebbe invece essere Johnny Flynn,con Rubio che raggiungerebbe da subito ilMinnesota. In realtà non si capisce bene chi è adavere il coltello dalla parte del manico. Da un latoc’è una franchigia in una situazione confusionaria,con un GM che un giorno dice una cosa e il giornodopo sostiene il contrario, senza un’allenatore eche ha appena scambiato Randy Foye e MikeMiller per un giocatore che rischia di non vederemai. Dall’altro un atleta sì promettente, ma chedalla casa madre vorrebbero vedere atterrare neldorato mondo a stelle e striscie per incassare il buyout e sistemare una situazione finanziaria nonesattamente prospera. Siamo ai giorni nostri.Kahn nel frattempo è nel panico totale. «Ora comeora siamo in una situazione dove è tutto nellamani di Ricky e della sua famiglia. Devono decide-re cosa è meglio per loro». Che detto dal generalmanager di una franchigia NBA suona abbastanzastrana come dichiarazione. Ricky, a mezzo stam-pa, ha più che velatamente fatto trasparire il suogradimento per la destinazione Newyorchese.Seguono una serie di giorni di stallo dove non tra-pela granchè, se non che il Real Madrid di EttoreMessina e il Barcellona di Gianluca Basile sonopronti ad accaparrarsi il giovane fenomeno peralmeno due anni. E a quanto pare sarà proprioquello che accadrà. La notizia, infatti, è di circauna settimana fà, secondo cui Ricky Rubio avreb-be deciso di non uscire dal contratto che lo lega alsuo club e rimanere in europa a maturare altri dueanni, salvo poi andare in NBA senza grane contrat-tuali in mezzo ai piedi. A questo punto tornanobuone le dichiarazione dello stesso Kahn chesostiene di poter aspettare Rubio per due annisenza grossi problemi (nel 2011/2012 il ragazzoavrà solo 20 anni, ma altre due stagioni diEurolega alle spalle) e appare molto più sensata lascelta societaria di coprirsi le spalle con JohnnyFlynn, giocatore su cui nessuno ha grossi dubbi, aparte lo stesso Rubio, che pare non aver graditomolto la mossa del front office. Fra due anni, dun-que, Minnesota avrà la sua quinta scelta assolutasenza dover sborsare un centesimo e, a quel punto,potrà decidere il da farsi, unitamente con le inten-zioni e le voglie del giocatore. Ma non diamo iltutto troppo per scontato. Il mercato ha apertoufficialmente da poco e tanto ancora deve e puòsuccedere. E se nulla succederà da qui a ottobreprepariamoci, perchè tutto lascia pensare che fra24 mesi assisteremo ad una nuova telenovela.

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22 22 SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

3535 Tyrell Biggs F PittsburghTyrell Biggs F Pittsburgh3232 Brandon Costner F North Carolina S.Brandon Costner F North Carolina S.66 Chris Davis G Southern U.Chris Davis G Southern U.22 Bryan Mullins G Southern IllinoisBryan Mullins G Southern Illinois33 Josh Shipp G UCLAJosh Shipp G UCLA4444 AD Vassallo F-G Virginia TechAD Vassallo F-G Virginia Tech5050 Luke Zeller C Notre DameLuke Zeller C Notre Dame4040 James Augustine F-C IllinoisJames Augustine F-C Illinois2222 Taj Gibson F Southern CaliforniaTaj Gibson F Southern California1111 Taurean Green G FloridaTaurean Green G Florida2525 Julius Hodge F-G North Carolina S.Julius Hodge F-G North Carolina S.5454 Linton Johnson F TulaneLinton Johnson F Tulane1616 James Johnson F Wake ForestJames Johnson F Wake Forest4242 Nick Lewis F-C San DiegoNick Lewis F-C San Diego1414 Lorenzo Mata-Real C-F UCLALorenzo Mata-Real C-F UCLA2121 DeMarcus Nelson GDeMarcus Nelson G DukeDuke55 Anthony Roberson G FloridaAnthony Roberson G Florida

2626 Leo LyonsFMissouriLeo LyonsFMissouri1515 Christian Eyenga G-F Congo (Zaire)Christian Eyenga G-F Congo (Zaire)55 Jamont Gordon G Grand Valley StateJamont Gordon G Grand Valley State1414 Danny Green G-F North CarolinaDanny Green G-F North Carolina3535 David Harrison C ColoradoDavid Harrison C Colorado00 Darnell Jackson F KansasDarnell Jackson F Kansas88 Tarence Kinsey G South CarolinaTarence Kinsey G South Carolina66 Maureece Rice G George WashingtonMaureece Rice G George Washington3131 Jawad Williams FNorth CarolinaJawad Williams FNorth Carolina

Tutti i roster del ‘primo atto’della nuova stagione agonistica

Come ogni anno Las Vegas, a.k.a la Città del Peccato,apre le porte alla Summer League NBA più importan-te, se così vogliamo definire una competizione cheraggruppa qualche giocatore Pro con un ammasso diatleti che, nella migliore delle ipotesi, finiranno peraffollare le Leghe europeo, di alto, medio e basso livel-lo. Vista, però, la carenza di pallacanestro nei giornidi luglio, l’appassionato di basket a stelle e strisciefinisce per seguire con un certo interesse anche questoevento, che ha il pregio principale di mostrare per laprima volta i rookies da poco selezionati al draft conaddosso una casacca NBA, anche se da allenamento.22 squadre, 21 in rappresentanza della NBA più unacomposta dai migliori giocatori della Lega di sviluppo,10 giorni di competizione, 20 dei primi 30 giocatori

scelti al draft del 25 giugno evoluiranno sui parquetdel Thomas & Mack Center e del Cox Pavillion, tracui Blake Griffin, Hasheem Thabeet, James Harden,Tyerke Evans e Johnny Flynn. Ma sarà anche ilmomento per vedere all’opera giocatori europei comeRodrigue Beaubois, con i Mavs, e Omri Casspi, isrea-liano dei Sacramento Kings, mentre, come da prono-stico, non ci sarà Ricky Rubio, il cui futuro è semprepiù incerto.Come detto, il livello delle Summer League è quelloche è, e anche i risultati che ne scaturiscono sono daprendere con le pinze. Qualche esempio? Nel 2004 fuNikoloz Tskitishvili il giocatore che destò più impresi-sone realizzando quasi 26 punti di media, e la sua sto-ria, breve e travagliata, in NBA tutti la conoscono.

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5050 Alfred Aboya F UCLAAlfred Aboya F UCLA77 Curtis Jerrells G BaylorCurtis Jerrells G Baylor33 Rodrigue Beaubois G FranceRodrigue Beaubois G France4444 Andre Brown F DePaulAndre Brown F DePaul1313 Nick Calathes G FloridaNick Calathes G Florida3030 Shan Foster GShan Foster G VanderbiltVanderbilt1414 Mickael Gelabale F UnknownMickael Gelabale F Unknown

2020 Herbert Hill F Providence Herbert Hill F Providence 44 Quinton Hosley F Fresno StateQuinton Hosley F Fresno State99 Luke Jackson F OregonLuke Jackson F Oregon5252 Nathan Jawai C AustraliaNathan Jawai C Australia5555 Bryson McKenzie F Northern IllinoisBryson McKenzie F Northern Illinois11 Aaron Miles G KansasAaron Miles G Kansas3434 Ahmad Nivins F St. Joseph's, PAAhmad Nivins F St. Joseph's, PA5151 Moussa Seck CMoussa Seck C SenegalSenegal3535 Trent Stricklan F Wake ForestTrent Stricklan F Wake Forest

88 Derrick Byars G-F VanderbiltDerrick Byars G-F Vanderbilt77 Ronald Dupree F Louisiana StateRonald Dupree F Louisiana State1212 C.J. Giles F-C Alabama StateC.J. Giles F-C Alabama State66 Richard Hendrix F AlabamaRichard Hendrix F Alabama2222 Coby Karl G Boise StateCoby Karl G Boise State33 Ty Lawson G North CarolinaTy Lawson G North Carolina1010 Kareem Rush G MissouriKareem Rush G Missouri5 Cedric Simmons F North Carolina S.5 Cedric Simmons F North Carolina S.1313 Sonny Weems G-F ArkansasSonny Weems G-F Arkansas

Marcus Banks nel 2007 giocò una sola partita in cuimise a referto 42 punti, stesso anno in cui MarcoBelinelli esordì con 37 marcature personali impressio-nando tutti i presenti che gli prevedevano una lumino-sa carriera NBA, che invece, due anni dopo, ancoranon è decollata. Saranno soprattutto i GM e gli scoutdi squadre europee ad attingere a piene mani a quelloche proporrà la kermesse, ma proviamo a dare unosguardo da vicino ai roster più interessanti. I Clippers,come sempre e non è una cosa positiva, presentanouna squadra promettente, con diversi elementi daseguire oltre a Blake Griffin. Abbiamo infatti EricGordon, uno di quelli che a questo livello fa quello chevuole, De Andre Jordan, Mike Taylor e DionteChristams da Temple, tiratore pericolosissimo, che ha

giocato anche alla Summer League di Orlando, stessodiscorso per Memphis con Hasheem Thabeet, SamYoung, Marcus Williams e Darrell Arthur, senzadimenticare il perticone Iraniano, Hamed Haddadi e ilcentro da Oklahoma Longar Longar. E non è un erro-re di stampa. Oklahoma City, che ha partecipatoanche alla Summer League in Florida, porta con sèJames Harden e BJ Mullens, oltre a un Serge Ibaka dicui si dice un gran bene. Nel roster anche ShaunLivingston che cerca di ricostruirsi una carriera NBAe il fratello maggiore di Kevin Durant, Tony. Nomiinteressanti anche a Minnesota, con Flynn, Ellington,Corey Brewer e Paul Harris, oltre a Gerald Henderson,in “prestito” da Charlotte che non prende parte a nes-suna Summer League. Omri Casspi, Tyreke Evans,

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1414 Michael Bramos G Miami, OhioMichael Bramos G Miami, Ohio1212 Will Bynum G Georgia TechWill Bynum G Georgia Tech55 Austin Daye F GonzagaAustin Daye F Gonzaga

Marquise GrayMarquise Gray66 Ibrahim Jaaber G PennsylvaniaIbrahim Jaaber G Pennsylvania3333 Jonas Jerebko F SwedenJonas Jerebko F Sweden3434 Dwayne Jones C St. Joseph's, PADwayne Jones C St. Joseph's, PA77 Andre Owens G HoustonAndre Owens G Houston4444 Trent Plaisted F Brigham YoungTrent Plaisted F Brigham Young4242 Walter Sharpe F AlabamaB. Walter Sharpe F AlabamaB.

Sean SingletarySean Singletary3535 DaJuan Summers F GeorgetownDaJuan Summers F Georgetown2020 Clay Tucker G Wisc.-MilwaukeeClay Tucker G Wisc.-Milwaukee

Travis Walton Travis Walton 1313 Deron Washington G-F Virginia TechDeron Washington G-F Virginia Tech

4040 Connor Atchley F-C TexasConnor Atchley F-C Texas2626 Lawrence Hill F StanfordLawrence Hill F Stanford2020 Quan Prowell F AuburnQuan Prowell F Auburn3030 Stephen Curry G DavidsonStephen Curry G Davidson3333 Jermareo Davidson F-C AlabamaJermareo Davidson F-C Alabama99 Joe Ingles F AustraliaJoe Ingles F Australia2525 Jared Jordan G MaristJared Jordan G Marist22 Acie Law G Texas A&MAcie Law G Texas A&M33 Cartier Martin G-F Kansas StateCartier Martin G-F Kansas State2222 Anthony Morrow G Georgia TechAnthony Morrow G Georgia Tech44 Anthony Randolph F Louisiana S.Anthony Randolph F Louisiana S.4444 Lawrence Roberts F-C Mississippi S.Lawrence Roberts F-C Mississippi S.3535 Jamal Sampson C CaliforniaJamal Sampson C California

Jason Thompson, Spencer Hawes e Donte Green i gio-catori di spicco nel roster dei Kings, mentre SanAntonio si presenta con DeJuan Blair, George Hill,Jake McClinton, Ian Mahinmi (un abbonato a questotorneo) e Nando DeColo. Presenti anche gli ex “italia-ni” James Gist e Romel Beck. Un’ altro ex del nostrocampionato su cui c’è grande attesa è BrandonJennings, in campo con i Bucks che schierano ancheJodie Meeks, Dominic James, Joe Alexander e AmirJohnson. Jonas Jerebko proverà a prendere le misureal mondo americano con i Pistons. Con lui anche IbyJabeer oltre a Austin Daye e Will Bynum. Torna a LasVegas anche il sopracitato Nik Tskitishvili, a rosterper i New York Knicks assieme ad un’altro grandepunto di domanda come Yaroslav Korolev. Jared

Bayless e Patty Mills avrebbero dovuto battagliare perlo spot di terzo playmaker nel roster finale deiBlazers, che presentano anche David Moss e JeleelAkindele, ma l’australiano si è fratturato il piededestro in allenamento e starà femro per un bel pò. Nelmentre il mondo Nba aspetta di “scoprire” ChristianEyenga, enigmatica 30^ scelta dei Cavs, anche se nonc’è certezza della sua partecipazione, nella qualesarebbe compagno di squadra di Danny Green e del-l’ex Fortitudo Jamont Gordon. Dunque qualcosa davedere c’è, non è il massimo, ma per passare una deci-na di giorni di un’estate parecchio piovosa può anchebastare. Non vi diciamo di godervi lo spettacolo ma,se avete tempo e voglia, guardatevi qualche futuro gio-catore NBA di buon livello.

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22 55SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

5050 Marcus Cousin C HoustonMarcus Cousin C HoustonGarrett Temple G Louisiana StateGarrett Temple G Louisiana State

44 Hassan Adams F ArizonaHassan Adams F Arizona22 Rod Benson F CaliforniaRod Benson F California1010 Chase Budinger F ArizonaChase Budinger F Arizona1212 Will Conroy G WashingtonWill Conroy G Washington1515 Joey Dorsey F-C MemphisJoey Dorsey F-C Memphis3333 Charles Gaines F S.MississippiCharles Gaines F S.Mississippi99 Mike Green G ButlerMike Green G Butler2020 Maarty Leunen F OregonMaarty Leunen F Oregon77 Brad Newley G AustraliaBrad Newley G Australia55 Jermaine Taylor G Central FloridaJermaine Taylor G Central Florida3434 Darryl Watkins C SyracuseDarryl Watkins C Syracuse88 James White G-F CincinnatiJames White G-F Cincinnati

2121 Dionte Christmas G TempleDionte Christmas G Temple77 Kyle McAlarney G Notre DameKyle McAlarney G Notre Dame3333 Sean Banks F MemphisSean Banks F Memphis2424 Nik Caner-Medley F MarylandNik Caner-Medley F Maryland1010 Eric Gordon G IndianaEric Gordon G Indiana3232 Blake Griffin F OklahomaBlake Griffin F Oklahoma99 DeAndre Jordan C Texas A&MDeAndre Jordan C Texas A&M2222 Marcelus Kemp G Nevada-RenoMarcelus Kemp G Nevada-Reno5454 Kevinn Pinkney C Nevada-RenoKevinn Pinkney C Nevada-Reno44 Mike Taylor G Iowa StateMike Taylor G Iowa State

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22 66 SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

5050 Aron Baynes C Washington StateAron Baynes C Washington State2323 Tony Gaffney F MassachusettsTony Gaffney F Massachusetts1414 Terrel Harris G Oklahoma StateTerrel Harris G Oklahoma State3030 Ben McCauley FBen McCauley F North Carolina S.North Carolina S.1010 Taylor Rochestie G Washington StateTaylor Rochestie G Washington State1515 Alan Anderson G-F Michigan StateAlan Anderson G-F Michigan State1111 Dominique Coleman G ColoradoDominique Coleman G Colorado4141 Chinemelu Elonu F Texas A&MChinemelu Elonu F Texas A&M11 Justin Hawkins F Oregon StateJustin Hawkins F Oregon State3535 David Monds F Oklahoma StateDavid Monds F Oklahoma State66 Adam Morrison F GonzagaAdam Morrison F Gonzaga5555 Luke Schenscher C Georgia TechLuke Schenscher C Georgia Tech2020 Mustafa Shakur G ArizonaMustafa Shakur G Arizona52 Reggie Williams F52 Reggie Williams F

88 Jeff Adrien FJeff Adrien F ConnecticutConnecticut22 Brion Rush G GramblingBrion Rush G Grambling00 Darrell Arthur F KansasDarrell Arthur F Kansas11 DeMarre Carroll F MissouriDeMarre Carroll F Missouri3232 Erik Daniels F KentuckyErik Daniels F Kentucky33 Daniel Ewing G DukeDaniel Ewing G Duke2323 Trey Gilder F Northwestern St.Trey Gilder F Northwestern St.1515 Hamed Haddadi C IranHamed Haddadi C Iran4141 Kenny Hasbrouck G Kenny Hasbrouck G 3030 Longar Longar C OklahomaLongar Longar C Oklahoma66 Donta Smith G-F Illinois CollegeDonta Smith G-F Illinois College3535 Greg Stiemsma C WisconsinGreg Stiemsma C Wisconsin3434 Hasheem Thabeet C ConnecticutHasheem Thabeet C Connecticut55 Marcus Williams G ConnecticutMarcus Williams G Connecticut44 Sam Young G-F PittsburghSam Young G-F Pittsburgh

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22 77SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

11 Dominic James G MarquetteDominic James G Marquette4040 Will McDonald C South FloridaWill McDonald C South Florida4545 Mohammed Tangara F-C GramblingMohammed Tangara F-C Grambling3131 Lorrenzo Wade F San Diego StateLorrenzo Wade F San Diego State1111 Joe Alexander F West VirginiaJoe Alexander F West Virginia22 Paul Delaney G Paul Delaney G 33 Brandon Jennings G ItalyBrandon Jennings G Italy2121 Amir Johnson F Westchester HSAmir Johnson F Westchester HS1212 Luc Mbah a Moute F UCLALuc Mbah a Moute F UCLA2020 Jodie Meeks G KentuckyJodie Meeks G Kentucky1313 Juan Palacios F New OrleansJuan Palacios F New Orleans3232 Chris Richard F FloridaChris Richard F Florida2323 Salim Stoudamire G ArizonaSalim Stoudamire G Arizona77 Szymon Szewczyk F GermanySzymon Szewczyk F Germany

1212 Paul Harris G-F SyracusePaul Harris G-F Syracuse2020 Garrett Siler C Augustana, Ill.Garrett Siler C Augustana, Ill.77 Ben Woodside G North Dakota StateBen Woodside G North Dakota State2222 Corey Brewer F FloridaCorey Brewer F Florida11 Bobby Brown G Cal State-FullertonBobby Brown G Cal State-Fullerton2323 Pat Carroll G-F St. Joseph's, PAPat Carroll G-F St. Joseph's, PA1919 Wayne Ellington G North CarolinaWayne Ellington G North Carolina1111 Jonny Flynn G SyracuseJonny Flynn G Syracuse1717 Devin Green G HamptonDevin Green G Hampton1515 Gerald Henderson GGerald Henderson G DukeDuke5151 Steven Hill C ArkansasSteven Hill C Arkansas3131 Rob Kurz F Notre DameRob Kurz F Notre Dame44 Oleksiy Pecherov F UkraineOleksiy Pecherov F Ukraine

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22 88 SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

2121 Coleman Collins F Virginia TechColeman Collins F Virginia Tech44 Gary Forbes F MassachusettsGary Forbes F Massachusetts1212 Will Frisby F MiamiWill Frisby F Miami1111 Marcus Hubbard C Angelo StateMarcus Hubbard C Angelo State55 Othyus Jeffers G-F Robert Morris Othyus Jeffers G-F Robert Morris 33 Trey Johnson G Jackson StateTrey Johnson G Jackson State2020 Jasper Johnson F Delta StateJasper Johnson F Delta State2222 Kurt Looby CKurt Looby C IowaIowa22 Walker Russell G Jacksonville StateWalker Russell G Jacksonville State11 Curtis Stinson G Iowa StateCurtis Stinson G Iowa State

1010 Terry Martin G Dominquez H.STerry Martin G Dominquez H.S5050 Luke Nevill C UtahLuke Nevill C Utah88 Marc Salyers F SamfordMarc Salyers F Samford1515 Quinton Watkins G Dominquez H.SQuinton Watkins G Dominquez H.S5555 Earl Barron C MemphisEarl Barron C Memphis1111 Earl Calloway G IndianaEarl Calloway G Indiana2020 Jaycee Carroll G Utah StateJaycee Carroll G Utah State22 Darren Collison G UCLADarren Collison G UCLA3434 Brian Cusworth C HarvardBrian Cusworth C Harvard2525 Larry Owens F Cal State-FullertonLarry Owens F Cal State-Fullerton4444 Courtney Sims C MichiganCourtney Sims C Michigan55 Marcus Thornton G Louisiana StateMarcus Thornton G Louisiana State3535 Anthony Tolliver F CreightonAnthony Tolliver F Creighton3232 Julian Wright F KansasJulian Wright F Kansas

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33 Wink Adams G Nevada-Las VegasWink Adams G Nevada-Las Vegas5050 Rashaad Singleton C Florida S.Rashaad Singleton C Florida S.1414 Alex Acker G PepperdineAlex Acker G Pepperdine1111 Blake Ahearn G Missouri StateBlake Ahearn G Missouri State3030 Morris Almond G RiceMorris Almond G Rice4444 Warren Carter F IllinoisWarren Carter F Illinois55 Joe Crawford G KentuckyJoe Crawford G Kentucky2323 Toney Douglas G Florida StateToney Douglas G Florida State66 Patrick Ewing F Georgetown, D.C.Patrick Ewing F Georgetown, D.C.4343 Jordan Hill F ArizonaJordan Hill F Arizona1717 Ron Howard G ValparaisoRon Howard G Valparaiso4747 Yaroslav Korolev F RussiaYaroslav Korolev F Russia4040 David Noel F North CarolinaDavid Noel F North Carolina1818 Mouhamed Sene C No CollegeMouhamed Sene C No College5555 Nikoloz Tskitishvili F UnknownNikoloz Tskitishvili F Unknown

3434 Tony Durant F Towson UniversityTony Durant F Towson University1111 Richard Roby G ColoradoRichard Roby G Colorado1515 Marcus Dove FMarcus Dove F1717 Moses Ehambe F Oral RobertsMoses Ehambe F Oral Roberts1313 James Harden G Arizona StateJames Harden G Arizona State5050 DeVon Hardin C CaliforniaDeVon Hardin C California99 Serge Ibaka F Congo (Zaire)Serge Ibaka F Congo (Zaire)1414 Shaun Livingston G No CollegeShaun Livingston G No College22 Keith McLeod G Bowling GreenKeith McLeod G Bowling Green2323 B.J. Mullens C Ohio StateB.J. Mullens C Ohio State4545 Doug Thomas F IowaDoug Thomas F Iowa3030 Robert Vaden G Alabama-B.Robert Vaden G Alabama-B.55 Kyle Weaver G Washington StateKyle Weaver G Washington State33 DJ White F IndianaDJ White F Indiana

22 99SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

Page 30: Stars 'N' Stripes

33 00 SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

3535 Kaspars Berzins C LatviaKaspars Berzins C Latvia2323 Josh Carter F Texas A&MJosh Carter F Texas A&M33 Lee Cummard G Brigham YoungLee Cummard G Brigham Young2222 Micah Downs G GonzagaMicah Downs G Gonzaga5555 Earl Clark F LouisvilleEarl Clark F Louisville55 Geary Claxton G Penn StateGeary Claxton G Penn State11 Zabian Dowdell G Virginia TechZabian Dowdell G Virginia Tech22 Goran Dragic G SloveniaGoran Dragic G Slovenia3232 Taylor Griffin F OklahomaTaylor Griffin F Oklahoma88 Jiri Hubalek F-C Iowa StateJiri Hubalek F-C Iowa State44 Takuya Kawamura G JapanTakuya Kawamura G Japan1515 Robin Lopez C StanfordRobin Lopez C Stanford1111 Carlos Powell F South CarolinaCarlos Powell F South Carolina1010 Chris Rodgers G ArizonaChris Rodgers G Arizona2929 Alando Tucker F WisconsinAlando Tucker F Wisconsin

4141 Uche Echefu F Florida StateUche Echefu F Florida State1616 Joe Krabbenhoft F WisconsinJoe Krabbenhoft F Wisconsin3434 David Moss G-F Indiana StateDavid Moss G-F Indiana State66 Deji Akindele C ChicagoDeji Akindele C Chicago44 Jerryd Bayless G ArizonaJerryd Bayless G Arizona3333 Dante Cunningham F VillanovaDante Cunningham F Villanova4242 Matt Freije F VanderbiltMatt Freije F Vanderbilt11 Thomas Gardner G MissouriThomas Gardner G Missouri1111 Pooh Jeter G PortlandPooh Jeter G Portland2424 Bobby Jones F WashingtonBobby Jones F Washington88 Patrick Mills G St. Mary's, Calif.Patrick Mills G St. Mary's, Calif.99 Dwayne Mitchell F Louisiana-L. Dwayne Mitchell F Louisiana-L. 00 Drew Neitzel G OklahomaDrew Neitzel G Oklahoma2121 David Padgett C LouisvilleDavid Padgett C Louisville3131 Jeff Pendergraph F-C Arizona StateJeff Pendergraph F-C Arizona State

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33 11SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

4242 Robert Battle F DrexelRobert Battle F Drexel4343 John Bryant C Santa ClaraJohn Bryant C Santa Clara1616 Marcus Landry F WisconsinMarcus Landry F Wisconsin2222 Jerel McNeal G MarquetteJerel McNeal G Marquette88 Victor Stowes G Reinhardt CollegeVictor Stowes G Reinhardt College77 Ryan Toolson G Utah Valley StateRyan Toolson G Utah Valley State4040 Jon Brockman F WashingtonJon Brockman F Washington2525 Pat Calathes G-F St. Joseph's, PAPat Calathes G-F St. Joseph's, PA1818 Omri Casspi F IsraelOmri Casspi F Israel1313 Tyreke Evans G MemphisTyreke Evans G Memphis2020 Donte Greene F SyracuseDonte Greene F Syracuse3131 Spencer Hawes C-F WashingtonSpencer Hawes C-F Washington2525 Wesley Matthews G-F MarquetteWesley Matthews G-F Marquette1515 Brian Roberts G DaytonBrian Roberts G Dayton3434 Jason Thompson F Rider UniversityJason Thompson F Rider University

1717 Antonio Anderson Antonio Anderson GG MemphisMemphis3535 Alonzo Gee Alonzo Gee G AlabamaG Alabama1414 Donnell TaylorDonnell Taylor G AlabamaBG AlabamaB2323 Romel BeckRomel Beck G-F Nevada-Las VegasG-F Nevada-Las Vegas4545 DeJuan BlairDeJuan Blair F Pittsburgh F Pittsburgh 1818 Eric Dawson F-C Midwestern, Tex.Eric Dawson F-C Midwestern, Tex.33 Nando De Colo G FranceNando De Colo G France00 James Gist F MarylandJames Gist F Maryland11 Malik Hairston G OregonMalik Hairston G Oregon33 George Hill G IUPUIGeorge Hill G IUPUI1616 Carldell Johnson G Alabama-B.Carldell Johnson G Alabama-B.2222 Stephane LasmeStephane Lasme FF MassachusettsMassachusetts2828 Ian Mahinmi C FranceIan Mahinmi C France3333 Jack McClinton G MiamiJack McClinton G Miami1919 Marcus Vinicius F N.E. OklahomaMarcus Vinicius F N.E. Oklahoma

A&M J.C.A&M J.C.

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33 22 SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

4040 David DoblasDavid Doblas FF SpainSpain2323 Paul DavisPaul Davis CC Michigan StateMichigan State1010 DeMar DeRozanDeMar DeRozan GG USCUSC55 Quincy DoubyQuincy Douby G RutgersG Rutgers1212 Carl EnglishCarl English FF HawaiiHawaii3232 Ekene IbekweEkene Ibekwe F MarylandF Maryland2121 Nathan JawaiNathan Jawai FF AustraliaAustralia2828 Demetris NicholsDemetris Nichols FF SyracuseSyracuse1313 Patrick O'BryantPatrick O'Bryant CC BradleyBradley33 Smush ParkerSmush Parker GG FordhamFordham1414 Brent Petway Brent Petway FF MichiganMichiganShawn TaggartShawn Taggart11 Roko Ukic Roko Ukic GG CroatiaCroatia

3535 Alade Aminu F Georgia TechAlade Aminu F Georgia Tech4242 Ryan Ayers G-FRyan Ayers G-F Notre DameNotre Dame2222 Jimmy Baron G Rhode IslandJimmy Baron G Rhode Island5555 Josh Heytvelt F-C GonzagaJosh Heytvelt F-C Gonzaga2121 Tywain McKie G Coppin StateTywain McKie G Coppin State3131 Tyrese Rice G Boston CollegeTyrese Rice G Boston College2424 Alex Ruoff GAlex Ruoff G West VirginiaWest Virginia2020 Diamon Simpson F St. Mary's, Calif.Diamon Simpson F St. Mary's, Calif.3030 Kyle Spain F San Diego StateKyle Spain F San Diego State1414 Dwyane Anderson G-FDwyane Anderson G-F VillanovaVillanova8 Javaris Crittenton G8 Javaris Crittenton G Georgia TechGeorgia Tech5454 John Edwards CJohn Edwards C Kent StateKent State4343 James Lang C CP Christian HSJames Lang C CP Christian HS3434 JaVale McGee CJaVale McGee C Nevada-RenoNevada-Reno5 Dominic McGuire G-F Fresno State5 Dominic McGuire G-F Fresno State1616 Jason Rich G WinthropJason Rich G Winthrop4040 Brandon Wallace FBrandon Wallace F S outh CarolinaS outh Carolina11 Nick Young G-F SouthernNick Young G-F Southern

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ATLANTIC DIVISIONATLANTIC DIVISION

33 33SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

FRANKTerrence WilliamsRafer Alston, Tony

Battie, Courtney Lee Vince Carter

Josh Boone, Keyon Dooling, Chris Douglas-Roberts,Devin Harris, Jarvis Hayes,Brook Lopez, Eduardo

Najera, Bobby Simmons, Sean Williams, Yi Jianlian

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

D’ANTONIJordan Hill

Darko Milicic, Toney Douglas

- Wilson Chandler, Chris Duhon, DaniloGalinari, Larry Hughes, Jared Jeffries

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

JORDAN Jrue HolidayJason Kapono Reggie Evans

Elton Brand, Samuel Dalembert, Willie Green,Andre Iguodala, Jason Smith, Marreese

Speights, Louis Williams, Thaddeus Young

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

TRIANODeMar DeRozan

Hedo Turkoglu, DeveanGeorge, Antoine Wright,

Reggie Evans

Jason Kapono, Shawn Marion, Kris

Humphries, Nathan Jawai

Marcus Banks, Andrea Bargnani (re-signed),Chris Bosh, Jose Calderon, Patrick O'Bryant,

Roko Ukic

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

RIVERS Lester Hudson (D),Rasheed Wallace -

Ray Allen, Tony Allen, Kevin Garnett, J.R. Giddens,Kendrick Perkins, Paul Pierce, Gabe Pruitt, Rajon

Rondo, Brian Scalabrine, Bill Walker

Gli allenatori, i nuovi arrivi, le partenze e l’organico dellatrenta franchigie del campionato più affascinante del mondo

I roster della nuova Nba

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CENTRAL DIVISIONCENTRAL DIVISION

33 44 SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

BROWNChristian Eyenga,

Daniel Green,Shaquille O'Neal

Ben Wallace, Sasha Pavlovic

Daniel Gibson, J.J. Hickson, Darnell Jackson, LeBronJames, Tarence Kinsey, Delonte West, Jawad

Williams, Anderson Varejao (re-signed), Mo Williams

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

KUESTERAustin Daye, DaJuan

Summers, Jonas Jerebko, Charlie Villanueva,

Ben Gordon

Rasheed Wallace,Antonio McDyess

Amir Johnson

Arron Afflalo, Richard Hamilton, JasonMaxiell, Tayshaun Prince, Walter Sharpe,

Rodney Stuckey

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

O’BRIEN Tyler Hansbrough,A.J. Price -

Mike Dunleavy, T.J. Ford, Jeff Foster, DannyGranger, Roy Hibbert, Troy Murphy,

Brandon Rush, Jamaal Tinsley

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

SKILESBrandon Jennings,

Jodie MeeksBruce Bowen, Kurt Thomas

Charlie VillanuevaFabricio Oberto,

Richard Jefferson

Joe Alexander, Charlie Bell, Andrew Bogut,Dan Gadzuric, Luc Mbah a Moute, Michael

Redd, Luke Ridnour, Salim Stoudemire

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

DEL NEGRO James Johnson, Taj Gibson Ben Gordon

Luol Deng, Kirk Hinrich, Brad Miller,Joakim Noah, Derrick Rose, John Salmons,

Tim Thomas, Tyrus Thomas

Page 35: Stars 'N' Stripes

33 55SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

SOUTHEAST DIVISIONSOUTHEAST DIVISION

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTT00 CCOONNTTRRAATTTTOO

BROWN Gerald Henderson,Derrick Brown -

Alexis Ajinca, D.J. Augustin, Raja Bell, Boris Diaw,DeSagana Diop, Dontell Jefferson, Nazr Mohammed,

Emeka Okafor, Vladimir Radmanovic, Gerald Wallace

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

SPOELSTRARobert Dozier

Patrick Beverley ,Marcus Thornton

-Michael Beasley, Mark Blount, Mario

Chalmers, Daequan Cook, Udonis Haslem,James Jones, Dwyane Wade, Dorrell Wright

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

VAN GUNDYBrandon BassVince Carter,

Ryan Anderson

Courtney Lee, RaferAlston, Tony Battie,

Hedo Turkoglu

Dwight Howard, Rashard Lewis, JameerNelson, Mikael Pietrus, J.J. Redick

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

SAUNDERS Mike Miller, Randy Foye

Etan Thomas, Darius Songaila, Oleksiy Pecherov

Gilbert Arenas, Andray Blatche, Caron Butler, Javaris Crittenton,Brendan Haywood, Mike James, Antwan Jamison, JaVale McGee,

Dominic McGuire, DeShawn Stevenson, Nick Young

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

WOODSONJeff Teague,

Sergiy Gladyr, Jamal Crawford

Acie Law, Speedy Claxton

Mike Bibby (re-signed), Al Horford, JoeJohnson, Josh Smith, Maurice Evans,

Randolph Morris, Zaza Pachulia (re-signed)

Page 36: Stars 'N' Stripes

33 66 SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

SOUTHWEST DIVISIONSOUTHWEST DIVISION

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

ADELMANTrevor Ariza

Chase Budinger, SergioLlull, Jermaine Taylor

Ron ArtestTracy McGrady, Yao Ming, Aaron Brooks,

Shane Battier, Luis Scola, Brent Barry, ChuckHayes, Kyle Lowry, Joey Dorsey, Carl Landry

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

HOLLINSHasheem Thabeet,

DeMarre Carroll, Sam YoungZach Randolph

Quinton RossDarko Milicic, Greg Buckner

Jerry Stackhouse

Darrell Arthur, Greg Buckner, Mike Conley,Marc Gasol, Rudy Gay, Marko Jaric,

O.J. Mayo

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

SCOTT Darren CollisonMarcus Thornton -

Peja Stojakovic, Tyson Chandler, David West, Antonio Daniels,Morris Peterson, Devin Brown (re-signed), James Posey, Chris

Paul, Rasual Butler, Hilton Armstrong, Julian Wright

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

POPOVICDeJuan Blair, Jack McClinton,

Nando De Colo, Marcus Haislip,Antonio McDyess, Richard Jefferson

Fabricio Oberto,Kurt Thomas, Bruce Bowen

Tim Duncan, Michael Finley (re-signed),Manu Ginobili, Tony Parker, Roger Mason,

Matt Bonner, George Hill, Ian Mahinimi

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

CARLISLEB.J. Mullens, Ahmad Nivins

Quinton Ross, Shawn Marion, Kris Humphries, Nathan Jawai,

Buckner, Nick Calathes, Beaubois

Brandon BassJerry Stackhouse, Antoine

Wright, Devean George

J.J. Barea, Matt Carroll, Erick Dampier, JoshHoward, Jason Kidd (re-signed), Dirk

Nowitzki, Jason Terry, Shawne Williams

Page 37: Stars 'N' Stripes

NORTHWEST DIVISIONNORTHWEST DIVISION

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

-Ricky Rubio, Jonny Flynn, Wayne

Ellington, Henk Norel, Etan Thomas,Darius Songalia, Oleksiy Pecherov

Mike Miller,Randy Foye

Bobby Brown (re-signed) , Al Jefferson, Mike Miller , BrianCardinal, Ryan Gomes, Kevin Love, Randy Foye, CoreyBrewer, Mark Madsen, Sebastian Telfair, Craig Smith

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

BROOKS Robert Vaden, JamesHarden, B.J. Mullens -

Nick Collison, Earl Watson, Nenad Krstic, Kevin Durant,Russell Westbrook, Chucky Atkins, Thabo Sefolosha,

D.J. White, Kyle Weaver, Jeff Green, Shaun Livingston

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

MCMILLANVictor Claver,

Dante CunninghamJeff Pendergraph

Sergio RodriguezJoel Przybilla, Greg Oden, LaMarcus Aldridge, Steve Blake,

Travis Outlaw, Martell Webster, Brandon Roy, JerrydBayless, Rudy Fernandez, Sergio Rodriguez, Nicholas Batum

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

SLOAN Eric Maynor, Goran Suton -

Andrei Kirilenko, Matt Harpring, Deron Williams, C.J. Miles, RonnieBrewer, Kosta Koufus, Carlos Boozer (re-signed), Kyle Korver (re-

signed), Mehmet Okur (re-signed), Kyrylo Fesenko (re-signed)

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTT00

KARL Ty Lawson -Chris Andersen (re-signed), Carmelo Anthony,Kenyon Martin, Chauncey Billups, Nene, J.R.

Smith, Renaldo Balkman, Sonny Weems

SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS 33 77

Page 38: Stars 'N' Stripes

PACIFIC DIVISIONPACIFIC DIVISION

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

DUNLEAVY Blake Griffin,Quentin Richardson Zach Randolph

Marcus Camby , Mardy Collins, Baron Davis,Ricky Davis (re-signed), Eric Gordon, DeAndre

Jordan, Chris Kaman, Mike Taylor, Al Thornton

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

JACKSON Chinemelu Elonu,Ron Artest Trevor Ariza

Kobe Bryant (re-signed), Pau Gasol, Shannon Brown (re-signed), Derek Fisher, Sasha Vujacic, Luke Walton,

Adam Morrison, Andrew Bynum, Jordan Farmar

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

GENTRYEarl Clark,

Taylor Griffin, BenWallace, Sasha Pavlovic

Shaquille O'NealLouis Amundson (re-signed), Leandro Barbosa, Goran

Dragic, Jared Dudley, Grant Hill (re-signed), Robin Lopez,Jason Richardson, Amare Stoudemire, Alando Tucker

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

WESTPHALTyreke Evans

Jon Brockman, SergioRodriguez, Omri Casspi

-Francisco Garcia, Donte Greene, Spencer

Hawes, Kevin Martin, Andres Nocioni, KennyThomas, Jason Thompson, Beno Udrih

CCOOAACCHH AARRRRIIVVII PPAARRTTEENNZZEE SSOOTTTTOO CCOONNTTRRAATTTTOO

NELSONStephen Curry

Acie Law, Speedy Claxton

Jamal CrawfordKelenna Azubuike, Marco Belinelli, Andris Biedrins,

Monta Ellis, Stephen Jackson, Corey Maggette,Anthony Randolph, Ronny Turiaf, Brandan Wright

SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS33 88

Page 39: Stars 'N' Stripes

33 99SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

Coccolato da mezza Nba l’ex Detroit Pistons sceglie i BostonCeltics ed il Big Three per puntare a mettere al dito un altro anello

Rasheed inaugura i ‘Fab Four’La risposta ai Lakers con il colpo Ron Artest, eai Cavs con l’acquisto di Shaq, arriva subitoper mano di Danny Ainge. Dopo sei anni tra-scorsi in Mo-Town, Rasheed Wallace lascia iPistons e approda ai Celtics. A 34 anni, ‘Sheed’ha messo il suo autografo su un contratto di 2anni per una cifra che si aggira intorno ai 12milioni di dollari. L’innesto di Wallace fa diBoston una squadra quanto mai pericolosa,non solo ad est, ma in tutta la lega. Rasheed, giocatore dal talento indiscutibile maanche dai problemi comportamentali chehanno pregiudicato l’acquisizione dello statusdi stella, in una lega che è molto attenta allacura dell’immagine dei propri atleti, metteràtutta la sua cattiveria agonistica al srvizio dicoach Byron Scott.‘Sheed’, nato a Philadelphia, classe ’74, gioca,sotto gli ordini di coach Dean Smith, nei Tarheels di North Carolina, chiude la sua espe-rienza universitaria dopo l’anno dasophomore in cui produce 16.6 punti e8.2 rimbalzi e il record di 93 stoppate(ancora imbattuto) distribuite nell’arcodi una stagione nella Atlantic CoastConference.Viene scelto al numero 4 del draft del1995 dai Washingotn Bullets. Rimanepoco nella Capitale, chiuso da JuwanHoward e Chris Webber. Passa aiPortland Trail Blazers dove esplode nel-l’anno 2000 con 16.4 punti, 7 rimbalzi,1.32 stoppate, 1.07 palle rubate e contri-buisce, sul campo, al raggiungimentodella finale di Conference contro iLakers (persa nel fatidico quarto periododi gioco con un vantaggio di 15 punti);

fuori dal campo, invece favorisce la ‘conquista’,se così si può dire, del nick ‘Jail Blazer’. I com-portamenti di ‘Sheed’, sempre sopra le righe, lamarea di tecnici accumulati nel corso delle sta-gioni e la presenza nello spogliatoio di altrepersonalità difficili come Bonzi Wells, QuyntelWoods e Ruben Patterson, fanno si che iBlazers vegnano definiti con quel nomignoloche richiama le celle di una prigione.Per ripulire l’immagine della squadra vengonooperati vari scambi. Tra di questi c’è anchequello che porta ‘Sheed’ ad Atlanta, una solapartita ed ecco che il destino dei Pistons cam-bia. Wallace è l’innesto vincente. Dopo il suo arrivo Detroit diventa una fortezzainespugnabile; dalla difesa Larry Browncostruisce il successo e, contro i pronostici chedicevano Lakers, arriva il titolo NBA.L’influenza del coach fautore del ‘play the rightway’ è positiva. ‘Sheed’ limita i suoi eccessi e il

suo rendimento cresce vertiginosamente (13punti, 7.8 rimbalzi e 1.6 assists le sue medienell’edizone 2004 dei playoff). Poi, il lentodeclino dei Pistons culminato nella scorsa sta-gione con il primo record negativo dall’appro-do in maglia rosso-blu (39-43).Da qui la decisione di cambiare aria e provarea rivincere il titolo. Celtics, Spurs, Magic eMavs i club sulle sue tracce. La scelta di appro-dare a Boston la spiega il suo agente: «Ha deci-so di cancellare i viaggi previsti e di firmare perBoston» - dice Bill Strickland - «Rasheed hacapito che Boston è la squadra ideale per lui inquesto momento della sua carriera, vuole vin-cere il titolo e pensa di poterlo fare vestendo lamaglia del Celtics».‘Sheed’ è pronto ad una nuova sfida, vincere alfianco di talenti come Allen, Pierce e KevinGarnett. Sarà pronto ad incarnare il famoso‘Celtic Pride’?

Stars ‘N’ StripesStars ‘N’ Stripes

ideato da: ideato da: Domenico PezzellaDomenico Pezzellascritto da:scritto da: Alessandro delli PaoliAlessandro delli Paoli

Leandra RicciardiLeandra RicciardiTommaso StaroTommaso Staro

Nicolò FiumiNicolò Fiumiinfo, contatti e collaborazioni: info, contatti e collaborazioni:

[email protected]@hotmail.it

didi

AALESSANDROLESSANDRO DELLIDELLI PPAOLIAOLI

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44 00 SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

Alla fine una sistemazione l’ha tro-vata. I Lakers poteva essere unasoluzione di continuità ed una sortadi premio per quanto di buono hafatto vedere durante le ultime duestagioni, ma alla fine le strade, comespesso succede enlla Nba, si sonodivise. I gialloviola hanno puntatosulla ‘cattiveria’ agonistica di colui ilquale lo stesso Ariza sarà il succes-

sore, l’ex Magic ha preferito il Texased il progetto comunque interessan-te dei Rockets alle sirene fatte suo-nare e lampeggiare da Lebron cheaddirittura per convincerlo si èlasciato andare a dichiarazioni diamore verso la franchigia dell’Ohio.Morale della favola? Beh la fottosotto ai microfoni degli HouistonRockets è eloquente.

I Lakers non lo riconfermano, ed alloraAriza prova a ‘vendicarsi’ prendendo il

posto di Ron Artest agli Houston Rockets

Maxi scambio e Marion a DallasEnnesimo colpo di genio di BryanColangelo che con l’aiuto diDonnie Nelson, g.m. di Dallas,mette in piede un’operazione dimercato complicatissima ma percerti versi geniale. Toronto, infat-ti, avrebbe perso il free agentShawn Marion, destinato a finirea Dallas, ma con le manovre diColangelo i Raptors riescono afare spazio nella loro Salary Capper poter provare convincere l’exbolognese Carlos Delfino sign andtrade — In sintesi Toronto spedi-sce a Dallas Marion, con un “singand trade” (con i Mavs l’ex Suns eHeat firmerà un quinquennale da39 milioni didollari), insie-me a KrisHumphries eNathan Jawai.Orlando, sem-pre via “singand trade”cede aiRaptors HedoTurkoglu (ilquale si era giàaccordato conla franchigiacanadese perquinquennaleda 53 milionidi dollari),Dallas mandaa TorontoDevean Georgee AntoineWright e aMemphis Jarry

Stackhouse mentre i Grizzliesricevono una futura seconda scel-ta da Toronto e cedono aiMavericks Greg Buckner. Tuttomolto complicato, in sintesi peròDallas ottiene quello che vuole,cioè Shawn Marion, mentreToronto riesce comunque a capi-talizzare dalla perdita del propriofree agent ricevendo un paio dipedine di secondo piano masoprattutto risparmiando un cifranecessaria (cosa che sembravaimpossibile dopo l’accordo conTurkoglu) per poter mettere sottocontratto Carlos Delfino.(fonte www.sportando.net)

Ai Mavericks insieme a ‘The Matrix’ ci finiscono anche Kris Humprhis, NathanJawai, Greg Buckner e soldi. Toronto e Memphis le altre due squadre interessate

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44 11SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESS

Ecco i primi nomi nuovi dei Detroit Pistons dopo la rivoluzione ela smobilitazione messa in atto dal general manager Joe Dumars

Gordon, Villanueva e KuesterUna vera e propria rivoluzione si sta attuando incasa Pistons. Qualcosa era già intuibile nellemosse operate da Joe Dumars nel corso dell’anno,vedi la cessione del leader assoluto del team,Chauncey Billups, e l’acquisizione, piuttosto falli-mentare, di Allen Iverson. Ebbene, il caldo estivoha portato, verosimilmente, a Detroit una ventatadi freschezza assoluta. Dopo l’MVP delle finali del2004, lascia la Mo-Town anche Rasheed Wallace,in direzione Boston. ‘Sheed’ si giocherà con i verdiirlandesi le sue ultime possibilità di rivincere untitolo NBA alla soglia, ormai, dei 35 anni. Veniamoora agli arrivi. Primo fra tutti il coach. E qui, piùche un arrivo è un gradito ritorno. John Kuestersiederà in panchina rosso-blu il prossimo anno. Exassistente dei Cleveland Cavaliers, dal 2004 al 2006è stato, ai Pistons, assistant coach di Larry Brown.A 54 è alla sua prima esperienza da capo allenato-re nella lega ma, Joe Dumars, non ha fatto deltutto un salto nel vuoto. Ex giocatore di NorthCarolina sotto la guida di Dean Smith, è stato scel-to al terzo giro del draft del 1977 dai Kansas CityKings, per i quali ha giocato, oltre che a Denver edIndiana. Inizia la carriera di allenatore a George

Washingotn dove rima-ne dal 1985 fino al 1990.Da qui in poi ha ricoper-to la carica di assistantcoach tra Orlando,Philadelphia (sotto LarryBrown), New Jersey eBoston. Poi l’approdo aiPistons, coronato daltitolo del 2004 e, infine,l’incarico ai Cavs comevice di Mike Brown.Kuester, dunque, cono-sce l’ambiente di Detroite, tra gli addetti ai lavori,è considerato tra gliassistenti allenatori piùpreparati attualmente inNBA. Ha vinto la con-correnza di AveryJohnson, ex grande play-maker di San Antonio ecoach dei Mavericks chepersero la finale NBA del 2006, ora analista televi-

sivo. Il nuovo coach si troverà agestire una squadra rinnovata econ tanto entusiasmo.Kuester avrà a disposizione ilduo Charlie Villanueva e BenGordon, appena firmati daiPistons.Villanueva, 16,2 punti e 6,7 rim-balzi nella scorsa stagione aiBucks, ha siglato un accordoquinquennale per una cifra chesi aggira attorno ai 35 milioni didollari. Di fatto andrà ad occu-pare il ruolo che per sei anni èstato di Rasheed Wallace, com-pito piuttosto gravoso. Stessadurata, 5 anni, ma compensopiù elevato, 50 milioni di dolla-

ri, è il contratto di Ben Gordon. Guardia ex Bullsche nell’ultima stagione ha prodotto qualcosacome 24,3 punti di media. Gordon è stato sestouomo dell’anno nel 2004-2005, stagione in cui èletteralmente esploso. Gordon e Villanueva (26anni per Ben e 25 per Charlie) erano compagni disquadra alla Connecticut University che vinse iltitolo NCAA nel 2004. Joe Dumars spera che l’arri-vo dei due ex UConn possa produrre nuovi succes-si. Kuester si troverà subito a gestire un dualismopiuttosto importante. A chi affidare il ruolo diguardia titolare? Rip Hamilton, uno dei pochisuperstiti dei Pistons campioni, o proprio Gordon,che tra l’altro ha lasciato Chicago proprio per tro-vare un posto in quintetto in un’altra squadra? Se il coach riuscirà a gestire bene la situazione, ilback court di Detroit è decisamente interessantecon Stuckey, ‘Rip’ e ‘Big Ben’ a ruotarsi tra di loro.Non sono escluse, però, altre mosse di mercato.

didi

AALESSANDROLESSANDRO DELLIDELLI PPAOLIAOLI

TORONTO RAPTORS. Messo sottocontratto la scelta dello scorsodraft, DeMar DeRozan per 2.3milioni di dollari il primo anno.CHICAGO BULLS. Firmati le duescelte James Johnson e Taj Gib-son.LOS ANGELES CLIPPERS. La primascelta dello scorso draft BlakeGriffin ha firmato il suo primocontratto NBA con la maglia deiClippers.INDIANA PACERS. Raggiunto un

accordo con l'ex Nuggets DahntayJones. Il giocatore guadagnerà 11milioni di dollari circa in quattroanni.UTAH JAZZ. I Jazz ed il turco Meh-met Okur hanno trovato un'intesaper il rinnovo del contratto. Il gio-catore aveva deciso di non entrarenel mercato dei free agent rispet-tando anche l'ultimo anno di con-tratto. Il nuovo accordo, un bien-nale da circa 21 milioni di dollari,entrerà in vigore nel 2010-11.

Contratto firmato per le ‘matricole’ diRaptors, Chicago e Clippers. Gli UtahJazz ritroveranno il turco Mehmet Okur

Sei anni per 42,2 milioni di presi-denti spirati. Questo il contratto,questo l’accordo raggiunto dalgiemme Denny Ferry, i ClevelandCavaliers e Anderson Varejao. Ilbrasiliano diventato free agent apartire dal primo di luglio resteràal servizio dei Cavaliers e diLebron James per le prossime seistagioni. Un accordo che rimette,quindi, in squadra un giocatoreversatile e che sicuramente nondisdegna la lotta sotto i tabelloni

e che al fianco di Shaq potrebbegiocare un ruolo molto piùimportante di quello che avevarecitato negli anni precedenti e dicui parla anche lo stesso Ferrynella nota diramata dopo l’an-nuncio del trovato accordo.«Negli ultimi quattro anni siamostati una delle più forti e princi-pali squadre della Nba. Un ruolo,quest’ultimo, che abbiamo recita-to anche grazie all’aiuto diAnderson Varejao».

Il brasiliano dalla folta chioma non ‘tradisce’i Cavaliers e Lebron James e resta a

Celveland, ma con qualche ‘spicciolo’ in più

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La carrellata legata, invece, airumors è molto più piccola,molto più ridotta a due soli ran-ghi, ma di cui uno potrebbe dav-vero sconvolgere il mondo dellapallacanestro del Vecchio Conti-nente. Dopo l’approdo di tanticestisti statunitensi che nonhanno certo trovato tanta fortu-na nel paese di origine e dopo gliarrivi stellari come per esempioquello di Josh Childress in Gre-cia ed Earl Boykins in Italia,sembra davvero che l’Europa edil Bel Paese possa essere comeun qualcosa di molto più appeti-bile di quanto non lo fosse invecenegli anni addietro. Quale l’ulti-mo nome che potrebbe sconvol-gere il tutto? Beh quello di

Stephon Marbury. Rifiutata l’of-ferta dei Celtics di rinnovo, sirincorrono come un cane che simorde la coda le voci di un suopossibile approdo in Europa esoprattutto in Italia dove era giàstato accostato in precedenza.Insomma consapevole del fattodi ‘non valere più tanto’ in Ame-rica, l’ex Knicks avrebbe dichia-rato di essere pronto all’Europapur di giocare e guadagnarequalche altro ‘soldino’ con ilmarchio Starbury.Tanto per chiudere in bellezza efa sbollire quella precedente,sembra ormai cosa fatta l’appro-do di Anthony Parker ai Cava-liers nonostante le sirene delReal Madrid e di Ettore Messina.

Le sirene dell’Europa e dell’Italia, inizia-no a suonare anche per Stephon Marbury,non per Anthony Parker pronto per i Cavs

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Allen Iverson verso Memphis«Stiamo solo parlando con il suoagente. Non abbiamo chiuso odefinito nulla al riguardo, mastiamo solo esplorando quellache potrebbe essere un’opportu-nità. E’ molto presto per parlaredi cosa fatta o di accordo. Questoè un qualcosa che voglio precisa-re per evitare che poi la gentepossa restarci male nel caso iltutto non vada a buon fine».Parole eloquenti quelle del presi-dente e proprietario deiMemphis Grizzlies Heisley inriferimento a quella che è stata lanotizia che è circolata di più tragli ambienti Nba. Dopo l’espe-rienza a Philadelphia, dopo l’e-sperienza ai Nuggets e dopoquella distruttiva ai Pistons,

Allen Iverson potrebbe davverodecidere di accettare l’offerta deiGrizzlies e giocare a Memphis laprossima stagione. I contatti cisono stati, l’eccezione al salarycap per firmare un veterano eduna stella pure, dopo la decisionedi non tenere Stackhouse degliultimi giorni, e quindi il tutto sipotrebbe profilare nel modo giu-sto per portare, per la primavolta, una vera super star ed undieci volta All Star, in una fran-chigia che fino a questo momen-to è stata sulla bocca di tutti soloper cessioni illustri e non certogradite non solo dai tifosi, maanche dagli addetti ai lavori Nba,il ‘ro’ targato Pau Gasol aiLakers.vedi la s

Il proprietario dei Grizzliese, Heisley: «Per adesso non c’è nulla di sicuro o di confermato, stiamo solo esplorandone la possibilità»

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Rinnovato il contratto con la scelta numero uno del 2006 il Mago AndreaBargnani (50 milioni di dollari) i canadesi si regalano anche Hedo Turkoglu

Doppio colpo per i RaptorsProprio così, i Toronto Raptors stannofacendo le cose in grande. Bryan Colangeloha ben chiaro il piano di programmazionedella squadra canadese e la stagione estivaappena iniziata e i primi movimenti di mer-cato hanno reso palese a tutti gli addetti ailavori le strategie del GM. Due mosse. Il rin-novo contrattuale offerto al nostro AndreaBargnani e l’arrivo di Hydaiet Turkoglu.Andiamo con ordine. Capitolo Bargnani. Nelcorso della precedente settimana l’agente delgiocatore, Leon Rose, ha rivelato il raggiun-gimento verbale dell’accordo relativo all’e-stensione del contratto di Andrea: 5 anni, apartire dalla stagione 2010-2011 per un tota-le di 50 milioni di dollari.Bragnani, 15,4 punti e 5,3 rimbalzi di mediaquest’anno, diventerebbe la pietra su cuicostruire i Raptors del futuro. In continuaevoluzione, soprattutto dopo l’infortunioprima e la partenza poi di Jermaine O’Neal,e in buoni rapporti con coach Traiano, per

l’ex Benetton Treviso si potrebbero aprirescenari davvero interessanti. Come? Larisposta arriva, come detto in precedenza,dalle mosse di mercato di Colangelo. I‘Dinosauri’ del Canada avevano manifestatoun forte interessamento a Turkoglu e poirealizzata l’operazione (53 milioni di dollaricon un contratto di 5 anni per il turco), però,con alcune rinunce. Partiti, infatti, CarlosDelfino, Anthony Parker (su di lui c’è l’inte-ressamento del Real Madrid di coachMessina) e addirittura Shawn Marion. Tutte mosse necessarie per liberare spaziosotto il salary cap (57,7 milioni di dollari laprossima stagione, uno in meno rispetto aloscorso anno). Se mai i piani del GM dovesse-ro realizzarsi, nell’estate del 2010 la pressio-ne salariare del club dovrebbe essere piutto-sto intensa, tale da impedire la conferma, acifre che gli spettano, di Chris Bosh. Coluiche fino a questo momento è stato l’uomofranchigia, ha sempre manifestato l’intenzio-

ne di lasciare i dollari canadesi per quelliamericani. Toronto non crede più in lui eNew York è pronta a fare follie per il talentoex Georgia Tech. Il piano di D’Antoni è quel-lo di mettere insieme la coppia James-Bosh,vedremo se il progetto andrà in porto. ConBosh, dunque, a svernare all’ombra dellaStatua della Libertà, si aprirebbero spazi eprospettive da leader per Andrea.Diventerebbe il punto di riferimento, nonsolo della front line, ma di tutta la squadra,così come conferma Colangelo: «Andrea halavorato molto duramente per diventare unodei lunghi più versatili della Nba; dopo uninizio difficile nella seconda parte dello scor-so campionato ha fatto ottime cose, sonoconvinto che diventerà la nostra primaopzione in attacco». Con un passatore dell’esperienza di Turkoglual suo fianco e la crescita progressiva ed ine-sorabile dell’azzurro, Toronto punta adentrare tra i top team ad est.

didi

AALESSANDROLESSANDRO DELLIDELLI PPAOLIAOLI

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Dopo aver invano corteggiato uno deifree agent più ambiti dell’estate, iPortland Trailblazers, provano ariprendersi dalla delusione datagli daHedo Turkoglu e ci provano tuffan-dosi a capofitto su di un altro gioca-tore che è inserito nella lunga listadella free agency: Paul Milsap. Illungo degli Utah Jazz, consideratal’opzione numero uno da rinnovareprima di decidere di puntare tutto sulturco ed ovviamente Carlos Boozerche ha voluto si uscire dal contratto

ma dimostrando di volere solo qual-che soldo in più e restare nel paesedei Mormoni, ecco che il giovanerampante potrebbe fare le valigie epuntare altrove. Il team dell’Oregon,infatti, pare abbia offerto già un qua-driennale da 32-36 milioni di dollariche aspetta solo di essere firmato.Intanto in attesa della risposta di Mil-sap i Trailblazers esercitano la loroopzione per la prossima stagione affi-dando la panchina ancora una volta aNate McMillan.

Portland esercita l’opzione legata acoach Nate McMillan e prova a

‘corrompere’ il giovane Paul Milsp

Dopo essere stato l’oggetto del desiderio dei Celtics e dei New YorkKnicks di D’Antoni, l’ex Duke sceglie di restare in Arizona con i Suns

Hill, tutto fumo e niente arrostoQual’è il principale acquisto del-l’estate? Shaq? Vincecredible?Marion? Villanueva e Gordon?Artest o Ariza? Nessuno di que-sti. Il grande colpo di mercatopotrebbe essere Kevin Garnettche, passati i guai fisici, è prontoad dare l’assalto al titolo NBA.Ok ‘The Big Ticket’, ma la diri-genza bostoniana non potevacerto rimanere con le mani inmano. Ecco quindi che di fiancoa KG arriva uno dei suoi rivalistorici (almeno per quantoriguarda lo spot di ala grande).Sheed in biancoverde è un colpodavvero importante. Basta così?Eh no. 4 talenti del calibro diPierce, Ray Allen, KG e RasheedWallace meritavano un altrocompagno di squadra dal talento

cristallino (anche se dal fisicoprecario). Ebbene si, Grant Hillai Celtics è qualcosa più di unrumor. Boston, per assicurarsi leprestazioni dell’ex Duke, dovràbattere la concorrenza deiKnicks. Ma per un attimo provate adimmaginare il classico rumoredel videoregistratore quandoavvolge il nastro e tornate indoe-tro, visto che dopo tutte lvoci chesono girate e che sono circolatel’ex Detroit Pistons resterà dov’èe non si muove. L’offerta di Steve Kerr, infatti, di3 milioni di dollari per la prossi-ma stagione ed un’opzione delgiocatore per uscire dal contrattostesso in quella immediatamentesuccessiva.

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ingrandimentoingrandimentossuullllaa LLeeggaaAA

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Terminato da circa un mese il campionato, è il momento di fare un bilancio di ciò che è stato. Ecco tutti i voti delle squadre che si sono maggiormente distinte: in positivo e in negativo

Promossi, bocciati e rimandati: le pagelle di Stars ‘n’ Stripes

DIDI

TTOMMASOOMMASO SSTAROTARO

E’ stato un crescendo rossiniano. Una cavalcata iniziata loscorso 12 Ottobre e che non ha conosciuto soste. Una in veritàc’è stata, la più inattesa: quella a Bologna contro la derelittaFortitudo destinata, dì lì a poco, a salutare la massima serieed a fare i conti con una retrocessione impossibile da preven-tivare. Per il resto, il monologo messo in scena dalla truppa diPianigiani non ha avuto intoppi, né dubbi di sorta. Uno stra-potere perfino difficile da descrivere; uno strapotere sintetiz-zato oltre che da numeri, a dir poco, eloquenti (39 vittorie su40 incontri disputati), anche -e soprattutto- da un gioco svi-luppato con la massima meticolosità e che nessuno è riuscitoa mettere in difficoltà. Se, poi, oltre alla coesione di un grup-po granitico, si aggunge la possibilità di disporre di giocatoridel calibro di McIntyre (m.v.p. della regular-season e dellefinali), di Kaukenas, di Sato, di Stonerook etc. tutto si spiegaancor meglio

La più bella sorpresa del campionato. Partita senza esseretenuta in debita considerazione dalla critica e dagli addetti ailavori, la squadra abruzzese ha fatto ricredere chiunque. Ilsegreto è racchiuso nella sua pallacanestro: un modo di gioca-re capace -come meglio non avrebbe potuto- di conciliare lospettacolo e l’efficacia. Il deus ex machina ovviamente ha unnome ben preciso: Andrea Capobianco. All’esordio in LegaA, ilcoach di Venafro ha dimostrato tutta la sua preparazione, lasua professionalità, il suo talento nello studiare l’avversario, lasua capacità di tenere unito lo spogliatoio anche grazie all’in-trospezione. Il tutto per una stagione da incorniciare arrestatasi in gara 5delle semifinali e per giunta sul fil di sirena. A punire i biancorossi la tripla di Katelynas: un episodio chenon può neanche minimamente scalfire un torneo entrato didiritto nella storia del club del presidente Antonetti.

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Una grande società in una piccola città. Una società capace,grazie alla sua lungimiranza, di stilare un’ottima programma-zione e di tagliare traguardi inaspettati. E’ questo l’Angelico.E’ stata questo una squadra guidata da un coach giovane(Luca Bechi) e forte di un roster assemblato col bilancino delfarmacista. In molti diranno che l’ottimo campionato dei pie-montesi culminato con la conquista delle semifinali play-offsia stato anche il frutto di contingenze fortunate; sì, potrebbeanche essere. Ma è anche vero che la fortuna aiuta gli audaci;e proprio il coraggio non è mancato al g.m. Baiesi, abilissimoa scommettere su gente come Jerebko, Gist, Brunner,Aradori.Il risultato è sotto gli occhi di tutti

Nel contesto delle squadre chiamate a lottare per la perma-nenza in LegaA, Ferrara è stata quella che più delle altre hafatto parlare di sé. Alla loro prima esperienza nel gotha dellapalla a spicchi, i bianconeri all’inizio hanno incontrato nonpochi problemi ad assorbire il duro contraccolpo del salto dicategoria; ad amplificare le difficoltà, poi, anche la scarsacondizione fisica di alcuni componenti del suo roster e lagrana del caso Apodaca, sospeso per problemi di doping. Eproprio il vuoto lasciato dal portoricano ha rappresentato, aben vedere, la svolta della stagione. Ingaggiato al suo postoAllan Ray (tagliato dalla Lottomatica), la Carife ha iniziato amietere vittime a destra e manca (Teramo, Roma, VirtusBologna) e a sfiorare addirittura la post-season.

Quando si parla di miracolo sportivo la mente corre dritta aRieti. Sì, perché di miracolo è giusto parlare se si tiene contodell’obiettivo raggiunto dagli amaranto-celesti a fronte delleinnumerevoli traversie succedutesi nel corso della stagione.Un campionato iniziato con due punti di penalizzazione aseguito di irregolarità di natura amministrativa; un campiona-to proseguito all’insegna di una situazione economica tantocatastrofica da provocare i prematuri addii di elementi fonda-mentali come Prato (approdato a Cantù) e Pasco (volato adOstenda). Nonostante l’aria di smobilitazione, in terra sabinacoach Lardo ed un roster ridotto all’osso si sono rimboccati lemaniche, hanno sofferto tantissimo, hanno preso bastonatema, in ogni caso, ci hanno sempre creduto. E alla fine è arri-vata la riprova che il lavoro paga sempre. Quello che succe-derà nei giorni a venire pesa come una spada di Damocle; ma,in ogni caso, non potrà mai cancellare una stagione, per certiversi, da incorniciare.

Alla sua seconda stagione consecutiva in LegaA, la Scavoliniha svolto il compitino che le era stato assegnato dalla societàcome, d’altronde, era avvenuto l’anno precedente quando ilpresidente Vellucci aveva chiesto la permanenza nella massi-ma serie. Questa volta l’obiettivo era rappresentato dalla post-season e, di riffa o di raffa, Myers e soci anche questa voltasono riusciti nell’impresa. Guardando il roster, però, ci sisarebbe aspettato qualcosa di più tenuto conto di una “legionestraniera” (Curry, Hurd, Hicks ed Akindele) a disposizione dicoach Sacripanti tutt’altro che di fascia medio-bassa. Un cam-pionato di transizione, insomma, con tanti alti e bassi.

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Additata in pre-season come una delle più serie candidate allaretrocessione, la Snaidero non ha avuto la forza di invertireun destino quasi ineluttabile. Tante le vicissitudini tecnichecon le quali la proprietà ha dovuto fare i conti: gli innumere-voli e deleteri cambi in panchina (prima Caja, poi Sacchetti,poi la coppia Blasone-Allen) e nel corpo di un roster incapacedi trovare la sua chimica e la sua quadratura. Insomma sceltedi mercato sbagliate che hanno rappresentato il prologo di uncampionato da dimenticare; un torneo che ha conosciuto ilsuo punto più alto alla fine del girone di andata quando gliarancioni sono riusciti ad infilare 4 vittorie nel giro di 6incontri. Poi il nulla ed un congedo dalla LegaA che ad Udinesperano sia solo un arrivederci. In questo senso, l’entrata diPozzo (patron dell’Udinese calcio) nella compagine societarialascia ben sperare

I soldi non sono tutto nella vita…e nel basket. Una regola nonscritta contro cui ha battuto fortemente il muso Sabatini. Ilpresidente sopra le righe, come viene unanimemente definito;un presidente che, in ogni caso, ha dovuto fare i conti con uncampionato fallimentare in relazione a quelle che erano leaspettative della vigilia. Aspettative generate da una campagnaacquisti, a dir poco, faraonica ed impreziosita dalla gemmaEarl Boykins. Poi, però, il campo non ha dato le risposte chetutti attendevano. Defenestrato coach Pasquali, Boniciolli haprovato a rimediare ad una situazione tecnica difficile da leg-gere, ancor di più da gestire. Vi è riuscito solo in parte perchéquando il gioco si è fatto duro, le V nere si sono sciolte comeneve al sole. Un capolinea arrivato troppo presto (ai quarti difinale play-off) ed ancora oggi non semplice da metabolizzare

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Fallimento. E’ questa la parola che meglio di qualunque altrasintetizza la stagione della GMAC. Una stagione iniziata malee finita peggio, nel corso della quale il più grande demeritodelle Aquile è stato quello di non essersi calate psicologica-mente in una realtà assolutamente diversa da quella che tutticredevano di vivere. Di domenica in domenica, si è rimandatala soluzione di un problema preso troppo sotto gamba e chealla fine ha sentenziato la condanna dei biancoazzurri. Unvero peccato perdere una piazza storica come quella fortitudi-na, l’anno prossimo a battagliare in Legadue; il campo, però,ha deciso così e, tutto sommato, l’epilogo del torneo rispec-chia fedelmente un’annata balorda su cui in molti stannoancora riflettendo e recriminando.22 -- 11

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L’AZIENDAL’AZIENDA

La GLsolarEnergy s.r.l. nasce nel 2000 come società specializzata nelLa GLsolarEnergy s.r.l. nasce nel 2000 come società specializzata nelsettore fotovoltaico progettando e producendo un’ampia gamma disettore fotovoltaico progettando e producendo un’ampia gamma dimoduli fotovoltaici sia per applicazioni “stand-alone” che “grid-conmoduli fotovoltaici sia per applicazioni “stand-alone” che “grid-con--nected”, dotati di certificazioni TUV in conformità alle norme IEC ENnected”, dotati di certificazioni TUV in conformità alle norme IEC EN61215 e IEC EN 61730. L’azienda si avvale del proprio ufficio tecnico,61215 e IEC EN 61730. L’azienda si avvale del proprio ufficio tecnico,costituito da un’equipe di qualificati progettisti e tecnici, e di una suacostituito da un’equipe di qualificati progettisti e tecnici, e di una suaunità di produzione, entrambi siti nella zona industriale ASI sud diunità di produzione, entrambi siti nella zona industriale ASI sud diMarcianise (Caserta). Il personale, altamente qualificato, usufruendoMarcianise (Caserta). Il personale, altamente qualificato, usufruendodi attrezzature e di conoscenze tecniche all’avanguardia applica undi attrezzature e di conoscenze tecniche all’avanguardia applica unsistema di gestione per la qualità conforme alla norma ISO 9001:2000.sistema di gestione per la qualità conforme alla norma ISO 9001:2000.Partendo dalla Produzione di moduli fotovoltaici, la GLsolarEnergyPartendo dalla Produzione di moduli fotovoltaici, la GLsolarEnergyprogetta e realizza impianti fotovoltaici per privati, aziende ed entiprogetta e realizza impianti fotovoltaici per privati, aziende ed entipubblici valutando tra la partecipazione a Bandi pubblici oppure l’adepubblici valutando tra la partecipazione a Bandi pubblici oppure l’ade--sione al Conto Energia, garantendo un’accurata e sicura assistenzasione al Conto Energia, garantendo un’accurata e sicura assistenzadurante tutte le fasi che determinano l’iter burocratico del progetto. Indurante tutte le fasi che determinano l’iter burocratico del progetto. Inparticolare, in riferimento agli appalti pubblici, la società si avvale diparticolare, in riferimento agli appalti pubblici, la società si avvale diattestazione di qualificazione rilasciata dalla ITALSOA s.p.a. relativaattestazione di qualificazione rilasciata dalla ITALSOA s.p.a. relativa--mente alle seguenti categorie: OG9 (impianti fotovoltaici); OS30mente alle seguenti categorie: OG9 (impianti fotovoltaici); OS30(impianti elettrici); OS28 (impianti termici e di condizionamento);(impianti elettrici); OS28 (impianti termici e di condizionamento);OS3 (impianti idrici e antincendio). Inoltre la GLsolarEnergy, enteOS3 (impianti idrici e antincendio). Inoltre la GLsolarEnergy, enteaccreditato dalla Regione Campania sia per la formazione finanziataaccreditato dalla Regione Campania sia per la formazione finanziatache per la formazione autofinanziata (codice organismo N°che per la formazione autofinanziata (codice organismo N°1657/05/08), organizza corsi di formazione professionale rivolti a pro1657/05/08), organizza corsi di formazione professionale rivolti a pro--fessionisti, operatori del settore nonché studenti che vogliano semplifessionisti, operatori del settore nonché studenti che vogliano sempli--cemente approfondire in modo concreto alcuni dei temi più discussicemente approfondire in modo concreto alcuni dei temi più discussisulle Energie rinnovabili. Il 70% dell’energia elettrica utilizzata all’insulle Energie rinnovabili. Il 70% dell’energia elettrica utilizzata all’in--terno della struttura aziendale proviene da fonti rinnovabili grazie allaterno della struttura aziendale proviene da fonti rinnovabili grazie allapresenza presso la propria sede, di un impianto fotovoltaico da 50presenza presso la propria sede, di un impianto fotovoltaico da 50kWp. La GLsolarEnergy ha realizzato impianti per una potenza comkWp. La GLsolarEnergy ha realizzato impianti per una potenza com--plessiva di 631 kWp, per una produzione media annua di 883.567plessiva di 631 kWp, per una produzione media annua di 883.567kWh/anno, consentendo un risparmio di combustibili fossili pari akWh/anno, consentendo un risparmio di combustibili fossili pari a220.859 kg/anno e evitando di immettere anidride carbonica pari a220.859 kg/anno e evitando di immettere anidride carbonica pari a469.144 kg/anno (aggiornato a maggio 2009). L’obiettivo è dunque469.144 kg/anno (aggiornato a maggio 2009). L’obiettivo è dunquequello di promuovere lo sviluppo delle energie pulite nel rispetto dellequello di promuovere lo sviluppo delle energie pulite nel rispetto dellecompatibilità ambientali e di affrontare con efficienza e serietà la sfidacompatibilità ambientali e di affrontare con efficienza e serietà la sfidarappresentata dalle evoluzioni tecnologiche.rappresentata dalle evoluzioni tecnologiche.

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Avete voglia di una passeggiata neltempo???? Non c è niente di meglio cheSAN ANTONIO! In assoluto la città piùbella del Texas, e con un passato di tutto

rispetto. Il teatro della più grande e sanguinosa battaglia per l’indipen-denza tra Texas e Messico. Visitando questo luogo leggendario dovemorirono Davy Crockett(definito in Italia il ‘Garibaldi d’America’diventato l'eroe americano più popolare, prima per merito degli emi-granti italo-americani, successivamente per la larga diffusione deilibri e dei film sulla sua figura.) con altri 188 patrioti ci si rende contoche qui è stato scritto un pezzo di storia americana. Uno degli eventistorici più importanti e conosciuti riguardanti San Antonio fu indub-biamente la Battaglia di Alamo, combattuta tra il 23 febbraio ed il 6marzo del 1836 dalle forze messicane e texane nell’ambito della rivo-luzione texana. Gli scontri si tennero presso la missione di El Alamo,poco distante dalla città, e terminarono con la presa del convento e losterminio di tutti i difensori texani. San Antonio non è solo ricca distoria,ma è una città adorabile incorniciata dal River Walk, una zonapedonale sotto il livello stradale che costeggia il San Antonio Riverpercorribile da ambo i lati dove si incontrano negozi, bar, hotel, risto-ranti, centri commerciali e sopratutto tantissima gente.

COME ARRIVARE E COME MUOVERSIIl San Antonio International Airport ( SAT) è l’aeroporto principaledella Contea di San Antonio, situato ad una decina di chilometri dalcentro e servito da più di venti compagnie aeree. Aeromar, AmericanAirlines, Aeromexico, Frontier, United Airlines, Mexicana, Airtran ,Alaska Airlines, Continental Airlines ed altre. Il VIA MetropolitanTransit è un moderno ed efficiente sistema di trasporto pubblicoincentrato sull’utilizzo di autobus e tram che, ad un costo modesto ed

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Un tuffo nella storia ‘The Alamo City’

DIDI

LLEANDRAEANDRA RRICCIARDIICCIARDI

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55 11SSTTAARRSS ‘‘NN’’ SSTTRRIIPPEESSOONN TTHHEE RROOAADD

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IL TEMPOIl clima è fortemente influenzato dai venti, aseconda che provengano da nord o dal Golfodel Messico a sud. I venti settentrionali sonopiù freschi e decisamente secchi rispetto aquelli umidi e caldi provenienti dal mare, checontribuiscono, specialmente in estate, a ren-

dere le giornate afose. Le temperature delmese di luglio sono comprese tra 35 e 23gradi, mentre in gennaio scendono fino adoscillare tra 16 e 3 gradi. Un fenomeno raroma non eccezionale sono le gelate notturneche, soprattutto tra gennaio e febbraio, posso-no dare luogo a qualche sporadica precipita-zione nevosa.

COSA VEDEREFort Alamo, chiamato anche San Antonio delValero, è situato in centro della città al 300 diAlamo Plaza. Considerato dagli americani unvero e proprio luogo di culto (è uno dei pochiposti dove non si paga per entrare) fu il teatrodi una delle più importanti battaglie nella sto-ria della guerra di indipendenza del Texas. Lacappella ed il convento sono in pietra calcareae sono tutto ciò che rimane del forte originale;la Long Barracks Museum & Library si trovadi fianco alla cappella; il museo contiene relit-ti e monumenti della repubblica del Texas edoffre una narrazione della caduta di Alamo.Brackenridge Park al 3910 N St Marys Street;un parco che include ponti di pietra, percorsiper camminare, giardino giapponese e il‘Brackenridge Eagle miniature train’ cheporta i visitatori in giro per il parco.Il Witte Memorial Museum di BrackenridgePark al 3801 Broadway, in stile decò, ospitavaun tempo la collezione d’arte cittadina eun’interessante sezione sui trasporti, recente-mente trasferite in 2 edifici separati (un solobiglietto d’ingresso dà comunque diritto diaccedere a entrambi i musei). Il nuovo Witte è

dedicato alla storia locale e alla storia natura-le (visto che sorge a due passi dal famoso zoodi San Antonio).San Antonio Museum of Art (SAMA), al 200West Jones tra Broadway e t. Mary è apertomar.-sab. 10.00/17.00 e l’ingresso è 2$; in essovi è una buona collezione di arte texana,soprattutto mobili e, con il medesimo bigliet-to si può accedere al Witte Museum.San Antonio Zoological Gardens andAquarium è situato al 3903 North St. Mary’sStreet vicino al Brackenridge Park; E’ ungrande zoo sito in una cava di pietra abban-donata; uno dei migliori degli USA, vi sonopiù di 3500 animali per 751 specie diverse.River Walk (o Paseo del Rio), una serie dicanali artificiali lunghi 7 km, lungo il SanAntonio River; costruito negli anni cinquantaper arginare le piene del fiume Guadalupe,che nel corso degli anni si è trasformato inattrazione turistica, con tanto di barche perturisti, ristoranti e negozi - si trova 6mt sottoil livello stradale.Questi canali creano una zona pedonale dovesi svolge gran parte della vita notturna dellacittà, essendo piena di negozi e ristoranti.Si possono fare gite in battello sul fiume, concenette romantiche servite a bordo.La Villita (Piccola Città) è la vecchia città diBèjar (oggi scritto Bexar) che fu poi restaura-ta; si tratta di un angolo spagnolo nel cuoredel centro urbano e sembra quasi un prolun-gamento del Paseo del Rio: ci sono ristoranti,gallerie d’arte, negozi d’artigianato, antiquaricon strade di acciottolato.

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San Fernando Cathedral sorge tra Main Street e Military Plaza pro-prio nel cuore del vecchio centro commerciale di san Antonio. Laprima pietra della cattedrale originaria fu posata nel 1735 dai membridi una comunità di immigrazione delle Canarie e terminato nel 1750;l’edificio attuale fu diligentemente costruito intorno al primo edificio.Una lapide commemorativa sulla facciata in stile gotico della catte-drale ricorda che qui riposano i resti degli eroi di Alamo, ma il datonon è esatto, perché Santa Ana fece bruciare tutti i cadaveri.San Antonio Missions National Historic Park compone di quattro sucinque di San Antonio missioni: missioni di Concepción, San José,San Juan e Espada.Missione di San José di San José e San Miguel de Aguayo, la "Reginadelle Missioni", è la più grande missione di San Antonio. Designerspagnolo, dirigendo i lavoratori provenienti da Coahuiltecan tribùlocali, ha costruito la missione alla fine del 1700 utilizzando Texas cal-care e stucchi colorati. Nel corso della sua altezza, è previsto santua-rio e una comunità sociale e culturale per più di 300 gli indiani, ed èstata circondata da ettari di campi e allevamenti di bestiame. Mission Concepcion (o Nuestra Senora de la Purissima Concepcionde Acuna) si trova al 807 Mission Road e Mitchell.. E’ la più anticachiesa non restaurata tuttora in uso in America, l’inizio della costru-zione risale al 1731 e fu terminata nel 1755; la facciata presentava untempo motivi geometrici dai vivaci colori.Missione Espada Missione Espada contiene il meglio conservato del segmento acequia(sistema di irrigazione), che è stata utilizzata per portare acqua aicampi.Missione di San Juan Missione di San Juan del fertili campi coltivati permesso di essereauto-sostenibile; la sua cappella e campanile sono ancora in uso oggi.Hemisfair park, situata di fronte a Market Square al 200 S. Alamo(ilpiù grande mercato messicano fuori dal Messico). si deve salire sullatorre della città dalla quale si gode un panorama mozzafiato dellacittà e la sterminata prateria: la Tower of Americas, una torre di231mt costruita nel 1968 con un ristorante girevole e una terrazzapanoramica;La Casa Navarro State Historical Park è la casa dove visse JoseAntonio Navarro (1795-1871), un legislatore messicano del Texas.La Sunset Station; originariamente costruita come stazione ferrovia-ria nel 1902 ora è un posto dove si respira aria country mangiandocibo delizioso e facendo shopping.

Sea World, un parco acquatico pieno di acquari e attrazioni legate almondo marino; si trova al 10500 Sea World Drive, all’intersezione diEllison Drive e Westover Hills Boulevard, circa 26km a nord-est diSan Antonio; include 4 parchi in uno: lo show park, il rides & slidespark, il water park e l’amazing animals park.King William Historic District. King William è il più antico quartierestorico in Texas. Costruito dai mercanti tedeschi alla fine del 1800, sicompone di eleganti palazzi, quirky bed and breakfast, le gallerie d'ar-te, ristoranti e il corridoio Southtown commerciale. I suoi viali albe-rati spazzare la sponda sud del fiume San Antonio, ai suoi marginisono i Blue Star e Lavaca quartieri. È possibile scegliere un auto-visi-ta guidata a piedi da San Antonio Conservation Society.

LO SPORTSan Antonio è rappresentata da due formazioni delle principali legheprofessionistiche statunitensi:• I San Antonio Spurs (NBA - basket) • I San Antonio Silver Stars (WNBA –pallacanestro femminile)Sembra inutile dire che lo sport più seguito è il basket, Teatro delleimprese è il moderno At & T Center, completato nel 2002 ,capace dicontenere quasi 20.000 persone a sedere oltre ad una cinquantina disuite per gli spettatori più facoltosi.

CURIOSITA’• La città più conveniente in America, sia per coloro che vivono qui equelli che visita.• Una delle città Americane più sicure• Secondo la rivista Travel Smart è una delle più affascinanti città cul-turalmente negli Stati Uniti• SeaWorld di San Antonio è il parco marino più grande al mondo.• Il terzo zoo più grande degli Stati Uniti con oltre 3.500 animali, Edè anche rifugio per più di 230 specie in pericolo di estinzione.• Time Warner ha annunciato il lancio di un nuovo servizio di identi-ficazione delle chiamate telefoniche (Caller ID) per la televisione. Pertutti gli utenti del servizio televisivo via cavo di San Antonio sarà pos-sibile, quando riceveranno una telefonata, visualizzare in automaticoil numero o il contatto correlato alla chiamata direttamente sulloschermo televisivo. Allora ricapitoliamo… Non dimenticatevi di porta-re delle scarpe comode…perché c ‘è tanto da camminare..la macchinafotografica.. e visto che è una delle città più convenientid’America..fate tanto ShoPPiNG!…..Buon Divertimento….

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