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Martedì 4 ottobre ore 20:45 Vicenza-Varese. Si profila uno scontro tra perico - lanti. Lombardi reduci dal patatrac interno col Sassuolo ma con tre punti in più rispetto ai biancorossi di Baldini che hanno pareggiato a Crotone. Baldini ad un bivio incrocia l’ex Maran ora alla guida del Varese Nell’anticipo di venerdì scorso in quel di Crotone (2-2), il Vicenza è uscito con un pareggio stra-meritato mostrando buon gioco per alcuni tratti della partita ed è sembrato meno pauroso e più grintoso rispetto le precedenti gare, questo vuol dire che la squadra piano piano sta migliorando, ma l’idea è quella che fatichi con una rosa non completamente adatta a questa serie. La vittoria (non ancora centrata) avreb- be decisamente caricato l’ambiente e sistemato moralmen- te anche la posizione in classifica. Speriamo sia rimandata martedì col Varese guada caso dell’ex Maran, nel frattempo godiamoci un altro punticino, terzo pareggio conseguito, precedentemente con Ascoli, Livorno e appunto con i ca- labresi, nel far muovere, anche se lentamente, una classifica pur sempre equilibrata e a tenere in bilico la posizione di mister Baldini, (Serena aspetta solo di rientrare). Il Vicen- za sarà chiamato tra le mura per ospitare una formazione, il Varese, rullo compressore la passata stagione e lumaca l’attuale, ma sempre più avanti rispetto ai biancorossi berici. Se a Crotone si presentava uno scontro diretto tra perico- lanti, sotto il profilo spettacolare, no comment per via dei tanti palloni alti e gioco spesse volte spezzettato, al Menti con inizio per le ore 20.45, andrà in scena il secondo match pericolante dove paura, ansia e paura di sbagliare, saranno le componenti che scenderanno in campo per entrambe le contendenti. Ovvio che il Vicenza stavolta dovrà centrare la prima vittoria stagionale per allontanare spettri e soprattutto guardare avanti con più ottimismo. Centrare i tre punti vor- rebbe dire caricare notevolmente l’ambiente e basterebbe poco per dare una sterzata a questo campionato che sinora ha voltato completamente le spalle. Un inizio così disastroso ben pochi se lo sarebbero aspettato, altri, invece, lo avevano pronosticato, addirittura con la certezza di retrocedere, ed altri con la solita agonia di sempre. Ma pure quelli che dalla rosa e dalle trattative della società, sarebbe stata una strada tutta in salita. E, per finire, quelli che si son rassegnati ad un destino. Insomma, undicesima stagione di fila in serie B nel - la quale in questi ultimi sette anni della gestione Cassingena la musica è rimasta la solita di sempre, di livello basso senza dimenticare certe stecche. Ancora non sappiamo che rappor- to possa esserci tra tecnico e giocatori, ma pure tra società e squadra, perché qui la corda sembra essersi spezzata già da parecchio tempo. Nessuno si dà colpe e a rimetterci sempre e solo i tifosi. Ed è normale per chi paga il biglietto dover assistere certe prestazioni, certi movimenti, risultati sempre deludenti e pesanti da digerire, diventi esigente e per quanto possa aver tutte le ragioni di questo mondo, condizioni an- che una piazza che ha sempre avuto fame di calcio. Quando si dice Chievo e Cittadella sono magnifiche società, sapete perché riescono ad arrivare così in alto? Perché non hanno nessuna pressione dall’esterno. Qui invece c’è da rispettare una storia, una maglia, una gloriosa bandiera e dei trofei, quello che i vari protagonisti del passato hanno raccolto col sacrifico sputando anche sangue. Adesso tutto l’opposto con un patrimonio che rischia di fare una brutta fine grazie anche agli industriali vicentini che mai si sono interessati. Quel poco di benzina rimasta ancora nel serbatoio riesce a tenere accesa la macchina che dovrà percorrere una strada dissestata. (Ampi servizi all’interno) Fabio Noaro Turno di chiusura mercoledi LONGA DI SCHIAVON (VI) - Piazza Libertà, 15 - tel 0444 665933 sulla statale Vicenza - Marostica FINIAMOLA!!! BUONA PARTE DEI CICLISTI ATTRAVERSA LE STRISCE PEDONALI IN SELLA MA IL CODICE LO VIETA ED ECCO LA MULTA SALATA. Nessuna scusante se poi oltre ad aver compiuto l’infrazione si provochi anche l’incidente: Torto completo. A rigore delle norme dettate dal Codice della Stra- da (norma rimasta invariata da tempo), la persona che viaggia in bicicletta DEVE scendere dal mezzo a due ruote e compiere l’attraversamento pedonale sulle strisce zebrate portando a mano il mezzo stesso. Compiuto detto attraversamento, il ciclista può risalire in sella. Qualora il ciclista attraversi in sella le strisce pedonali incorre in una multa pecuniaria, e si vedrà riconosciuto il concorso di colpa. Se, poi, il ciclista attraversa la strada senza preavviso alcuno (ovvero senza fermarsi preventivamente), il torto è completo. Ti ricordo che le strisce zebrate sono motivatamente definite PEDONALI, quindi riservate esclusivamente a chi le percorre a piedi. Se l’attraversamento viene compiuto, appunto, a piedi con bicicletta o motorino al passo, il tutto è corretto. Viceversa, non si può e non si deve attuare il percorso a bordo di un qualsiasi mez- zo a ruote. «Tutti i ciclisti attraversano le strisce pedonali in sella, nessuno certo smonta e rimonta. Però pochi sanno che il Codice lo vieta, e che si può essere multati». Quin- di, se si è sulle due ruote meglio attraversare la strada lontano dalle strisce. Oppure passare sugli attraversa- menti ciclabili, che si trovano nei punti in cui una pista ciclabile si interrompe per una strada che la incrocia, e riprende dall´altra parte. Il direttore responsabile Sabato 8 ottobre 2011 S E T T I M A N A L E S P O R T I V O CURIOSITÀ | MUSICA | SPETTACOLO | ATTUALITÀ DIRETTORE FABIO NOARO POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L.27/02/04 N.46) ART. 1, COMMA 1, DCB VICENZA - REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI VICENZA N.98 DEL 28/10/1957 - DISTRIBUZIONE GRATUITA CON ABBONAMENTO SOSTENITORE Anno 54 - Numero 2 I I Editoriale Mister Baldini ad un bivio. Solo una vittoria potrà confermare la sua permanenza in panca altrimenti dovrà passare il testiome a De Biasi, tra i più indicati, oppure al giovane Serena.. Che destino. Maran debutta sulla panchina del Varese contro la sua vecchia squadra. Dente avvelenato e quanta rabbia per l’altoatesino. È NATO www.sportvicenza.com www.sportvicenza.com È NATO

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Martedì 4 ottobre ore 20:45 Vicenza-Varese. Si profila uno scontro tra perico-lanti. Lombardi reduci dal patatrac interno col Sassuolo ma con tre punti in più rispetto ai biancorossi di Baldini che hanno pareggiato a Crotone.

Baldini ad un bivio incrocia l’ex Maran ora alla guida del VareseNell’anticipo di venerdì scorso in quel di Crotone (2-2), il Vicenza è uscito con un pareggio stra-meritato mostrando buon gioco per alcuni tratti della partita ed è sembrato meno pauroso e più grintoso rispetto le precedenti gare, questo vuol dire che la squadra piano piano sta migliorando, ma l’idea è quella che fatichi con una rosa non completamente adatta a questa serie. La vittoria (non ancora centrata) avreb-be decisamente caricato l’ambiente e sistemato moralmen-te anche la posizione in classifica. Speriamo sia rimandata martedì col Varese guada caso dell’ex Maran, nel frattempo godiamoci un altro punticino, terzo pareggio conseguito, precedentemente con Ascoli, Livorno e appunto con i ca-labresi, nel far muovere, anche se lentamente, una classifica pur sempre equilibrata e a tenere in bilico la posizione di mister Baldini, (Serena aspetta solo di rientrare). Il Vicen-za sarà chiamato tra le mura per ospitare una formazione, il Varese, rullo compressore la passata stagione e lumaca l’attuale, ma sempre più avanti rispetto ai biancorossi berici. Se a Crotone si presentava uno scontro diretto tra perico-lanti, sotto il profilo spettacolare, no comment per via dei tanti palloni alti e gioco spesse volte spezzettato, al Menti con inizio per le ore 20.45, andrà in scena il secondo match pericolante dove paura, ansia e paura di sbagliare, saranno le componenti che scenderanno in campo per entrambe le contendenti. Ovvio che il Vicenza stavolta dovrà centrare la prima vittoria stagionale per allontanare spettri e soprattutto guardare avanti con più ottimismo. Centrare i tre punti vor-rebbe dire caricare notevolmente l’ambiente e basterebbe poco per dare una sterzata a questo campionato che sinora ha voltato completamente le spalle. Un inizio così disastroso

ben pochi se lo sarebbero aspettato, altri, invece, lo avevano pronosticato, addirittura con la certezza di retrocedere, ed altri con la solita agonia di sempre. Ma pure quelli che dalla rosa e dalle trattative della società, sarebbe stata una strada tutta in salita. E, per finire, quelli che si son rassegnati ad un destino. Insomma, undicesima stagione di fila in serie B nel-la quale in questi ultimi sette anni della gestione Cassingena la musica è rimasta la solita di sempre, di livello basso senza dimenticare certe stecche. Ancora non sappiamo che rappor-to possa esserci tra tecnico e giocatori, ma pure tra società e squadra, perché qui la corda sembra essersi spezzata già da parecchio tempo. Nessuno si dà colpe e a rimetterci sempre e solo i tifosi. Ed è normale per chi paga il biglietto dover assistere certe prestazioni, certi movimenti, risultati sempre deludenti e pesanti da digerire, diventi esigente e per quanto possa aver tutte le ragioni di questo mondo, condizioni an-che una piazza che ha sempre avuto fame di calcio. Quando si dice Chievo e Cittadella sono magnifiche società, sapete perché riescono ad arrivare così in alto? Perché non hanno nessuna pressione dall’esterno. Qui invece c’è da rispettare una storia, una maglia, una gloriosa bandiera e dei trofei, quello che i vari protagonisti del passato hanno raccolto col sacrifico sputando anche sangue. Adesso tutto l’opposto con un patrimonio che rischia di fare una brutta fine grazie anche agli industriali vicentini che mai si sono interessati. Quel poco di benzina rimasta ancora nel serbatoio riesce a tenere accesa la macchina che dovrà percorrere una strada dissestata.(Ampi servizi all’interno) Fabio Noaro

Turno di chiusura mercolediLONGA DI SCHIAVON (VI) - Piazza Libertà, 15 - tel 0444 665933

sulla statale Vicenza - Marostica

FINIAMOLA!!!BUONA PARTE DEI CICLISTI ATTRAVERSA LE STRISCE PEDONALI IN SELLA MA IL CODICE LO VIETA ED ECCO LA MULTA SALATA.

Nessuna scusante se poi oltre ad aver compiuto l’infrazione si provochi anche l’incidente: Torto completo.A rigore delle norme dettate dal Codice della Stra-da (norma rimasta invariata da tempo), la persona che viaggia in bicicletta DEVE scendere dal mezzo a due ruote e compiere l’attraversamento pedonale sulle strisce zebrate portando a mano il mezzo stesso. Compiuto detto attraversamento, il ciclista può risalire in sella. Qualora il ciclista attraversi in sella le strisce pedonali incorre in una multa pecuniaria, e si vedrà riconosciuto il concorso di colpa. Se, poi, il ciclista attraversa la strada senza preavviso alcuno (ovvero senza fermarsi preventivamente), il torto è completo. Ti ricordo che le strisce zebrate sono motivatamente definite PEDONALI, quindi riservate esclusivamente a chi le percorre a piedi. Se l’attraversamento viene compiuto, appunto, a piedi con bicicletta o motorino al passo, il tutto è corretto. Viceversa, non si può e non si deve attuare il percorso a bordo di un qualsiasi mez-zo a ruote.«Tutti i ciclisti attraversano le strisce pedonali in sella, nessuno certo smonta e rimonta. Però pochi sanno che il Codice lo vieta, e che si può essere multati». Quin-di, se si è sulle due ruote meglio attraversare la strada lontano dalle strisce. Oppure passare sugli attraversa-menti ciclabili, che si trovano nei punti in cui una pista ciclabile si interrompe per una strada che la incrocia, e riprende dall´altra parte.

Il direttore responsabile

Sabato 8 ottobre 2011

S E T T I M A N A L E S P O R T I V OC U R I O S I T À | M U S I C A | S P E T T A C O L O | A T T U A L I T À

D I R E T T O R E F A B I O N O A R O

POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L.27/02/04 N.46) ART. 1, COMMA 1, DCB VICENZA - REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI VICENZA N.98 DEL 28/10/1957 - DISTRIBUZIONE GRATUITA CON ABBONAMENTO SOSTENITORE

Anno 54 - Numero 2

C U C I N EC U C I N E

Editoriale

Mister Baldini ad un bivio. Solo una vittoria potrà confermare la sua permanenza in panca altrimenti dovrà passare il testiome a De Biasi, tra i più indicati, oppure al giovane Serena.. Che destino. Maran debutta sulla panchina del Varese contro la sua vecchia squadra. Dente avvelenato e quanta rabbia per l’altoatesino.

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Il Vicenza ha bisogno di una vittoria per allontanare spettri e riprendere fiducia

Calcio Vicenza. Martedì 4 ottobre ore 20:45 Vicenza-Varese si profila uno scontro tra pericolanti

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Lombardi reduci dal patatrac interno col Sassuolo ma con tre punti in più rispetto ai biancorossi di Baldini che hanno pareggiato a Crotone.Parliamoci chiaro! Superare il Varese dell’ex Maran, diretta concorrente per la sopravvivenza, aprirebbe nuovi orizzonti, più fiducia dei propri mezzi e tanto ossigeno. Il calendario si presenta ancora terribile considerando che sinora, a par-te il Crotone e il Cittadella, che erano abbordabili e si sono instascati la miseria di un solo punto, gli altri avversari era-no di quelli tosti e primeggiano in classifica. Non si cercano scusanti per voler difendere l’operato di Baldini però è giu-sto farlo presente. Ovvio che non si possono far miracoli e

chiedere prestazioni ben superiori a quelle che si son viste perché crediamo che col Torino, l’unica che ha impressio-nato la tifoseria e discretamente anche a Crotone dove si po-teva vincere, ma siamo sempre qui col punto interrogativo che il Vicenza abbia dato tutto se stesso perdendo poi per la condizione atletica e sfortuna. Preparazione che dalle gare col Cittadella, Livorno e Crotone almeno da questo punto di vista, leggeri miglioramenti si son visti. Resta il fatto che si subiscono sempre gol, la difesa ora dovrà fare a meno della bandiera Martinelli per infortunio, dubbi anche per il neo ac-quisto Augustyn per un risentimento muscolare, non al me-glio Botta e Alemao. Si gioca contro il Varese con l’obiettivo di vincere per sistemare una classifica che comincia preoc-cupare anche se ancora con tutti i presupposti per sistemarla. La tifoseria sa bene che martedì sera sarà una giornata deci-siva per dare una sterzata a questo disgraziato campionato che sembra voltare le spalle e indirizzarci verso il baratro. Assolutamente. Il Vicenza è un patrimonio che va aiutato e salvato e tutti dovremmo stringerci attorno a Baldini e ai ragazzi perché finalmente riescano a centrare la vittoria in vista poi della trasferta di Grosseto per allungare la serie po-

sitiva senza dimenticare che poi ci saranno di fila Verona e Padova. Ardua sentenza al campo.

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Sabato 8 ottobre 2011

Frison costretto agli straordinari per una difesa chespesse volte si trova spaesata e in grosse difficoltà

Gavazzi in un momento della gara col Crotone dove lavittoria sarebbe stato il risultato più giusto ed invece s’èchiusa in parità

Rigoni e Gavazzi si sono cercati a lungo nella trasfertacol Crotone. La squadra ha girato meglio.

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Baldini si guarda alle spalle dal duo De Biasi o Serena

Calcio Vicenza. Panchine che traballano e Baldini sa bene che col Varese non può fallire l’appuntamento

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CURRICULUM DE BIASIInizia ad allenare le giovanili proprio nelle file del Bassa-no e poi quelle del Vicenza (Allievi Nazionali). La prima esperienza di allenatore di una prima squadra è alla Vastese, con la quale conquista subito un sesto posto in Serie C2 nel 1992-1993. L’anno successivo inizia l’esperienza triennale al Carpi, per poi esordire alla guida del Cosenza (Serie B) nel corso del campionato 1996-1997: dapprima esonerato con la squadra fuori dalla zona retrocessione, viene richia-mato quando il Cosenza è ormai all’ultimo posto, non riu-scendo così ad evitare la retrocessione dei silani. Nel 1997 passa alla Spal, con cui ottiene una promozione in Serie C1 (1997-1998) e una Coppa Italia di Serie C. Negli anni successivi si mette definitivamente in mostra alla guida del Modena, che in soli due anni riesce a portare dalla Serie C1 alla A, vincendo il Premio Panchina d’Argento. Segue poi l’esperienza biennale di Brescia in Serie A dal 2003 al gen-naio 2005. La stagione seguente, complice anche il ritiro del campione di Caldogno e la cessione di pedine impor-tanti come Mauri, Dainelli, Brighi, Colucci e Matuzalem, la squadra naviga nei bassifondi della classifica e così a metà stagione De Biasi viene esonerato. Il tecnico subisce con grande amarezza la scelta del presidente Corioni, fi-ducioso di poter salvare una squadra che, invece, scenderà in Serie B. Nel 2005-2006 va ad allenare il Torino appe-na rinato dopo il fallimento dell’era Cimminelli e riesce nell’impresa di portare i granata in Serie A al primo tentati-vo con una squadra costruita nel giro di una settimana (gra-zie ad una speciale finestra di mercato), vincendo i play off contro il Mantova. Nella stagione successiva, tuttavia, viene esonerato prima dell’inizio del campionato a causa di dissensi con il presidente Cairo. Il 10 ottobre 2007 firma un contratto per allenare la squadra spagnola del Levante e il 16 aprile 2008 rescinde il contratto con gli iberici per tornare ad allenare la squadra del presidente Urbano Cai-ro, impelagata nuovamente nella lotta per non retrocedere. L’allenatore trevigiano si insedia sulla panchina per le ulti-me 5 giornate di campionato e riesce anche questa volta ad ottenere la salvezza alla penultima giornata vincendo per 1-0 a Livorno contro la squadra amaranto. Nel campionato 2008-2009 guida ancora il Torino; viene esonerato dopo la sconfitta casalinga subita dalla Fiorentina (1-4), avendo ot-tenuto 12 punti in 15 partite ma con la squadra in posizione di salvezza; viene sostituito da Walter Novellino, esonerato a sua volta (subentra Giancarlo Camolese). A fine stagione il Torino retrocede con 34 punti in 38 partite.CURRICULUM MICHELE SERENAMichele Serena è uno degli allenatori della nuovelle va-gue, che ha avuto nell’esperienza di Mantova il suo primo importante stop, nonostante l’impresa di Venezia e la so-stanziale buona stagione alla guida del Grosseto, risolleva-to dai bassifondi della classifica. Michele Serena fa il suo esordio tra i Professionisti nel Mestre, in serie C2, nella stagione 1986-1987. Passa a Venezia e ci resta per due sta-gioni. Nell’1989-1990 viene acquistato dalla Juventus, ma ci resta per una sola annata. Dopo le avventure con le ma-glie di Monza e Verona, ecco il palcoscenico della serie A, frequentato con una certa frequenza sino al termine della carriera. Tre stagioni alla Samp, altre tre alla Fiorentina, mentre per una stagione, 1998-1999, si trasferisce nella Liga, nell’Atletico Madrid di Sacchi e di Gil. Il 5 settem-bre 1998, intanto, ha fatto il suo esordio nella Nazionale Azzurra, nella gara tra Galles e Italia.Dopo l’avventura iberica, veste la maglia del Parma per una stagione e per chiude la sua carriera tra le fila dell’Inter.LA CARRIERA DA ALLENATORE:Inizia nelle giovanili del Venezia, Allievi Nazionali, ma il 10 marzo 2008, la sua carriera prende una decisa svolta, venendo chiamato alla guida della Prima Squadra, allora militante nella serie C1. La stagione termina con un deci-mo posto, con due gare vinte e sei ko.

GIANNI DE BIASI O MICHELE SERENA PRON-TI A RILEVARE LA PANCA DEL TOSCANOBaldini non si tocca. Solo nel caso di una sconfitta pro-prio con il Varese dell’ex Maran (speriamo che da lassù qualcuno guardi in basso) verrebbe esonerato e con tutta sincerità sarebbe un peccato nella persona in Baldini spe-ciale ed umana qual’è. Ma nel calcio si guardano i risul-tati e chi paga, per primo è sempre il tecnico. A questo punto il presidente Cassingena avrebbe già individuato il successore da sempre un suo pupillo. Per l’appunto Gian-ni De Biasi che da due stagioni, l’ultima a Udine, dopo aver rilevato Marino, è fuori dal giro occupando il tempo come commentatore su Mediaset Premium.

L’anno seguente viene confermato, ma viene esonerato il 10 novembre 2008. Richiamato il 24 febbraio 2009, in una situazione di classifica a dir poco disperata, salva la squadra lagunare e si mette in luce agli occhi degli addet-ti ai lavori. Durante l’estate del 2009, Serena è uno dei tecnici più richiesti e appetiti sul mercato. Lo assume il Mantova, che vorrebbe puntare su un campionato di ver-tice. Le aspettative sue e della piazza vanno deluse, anche per numerosi problemi societari. L’annata termina con la retrocessione in Lega Pro, che poi sfocerà nel fallimento del club virgiliano. Dal 13 gennaio 2011 è stato chiamato alla guida del Grosseto, che ha risollevato da una situa-zione di classifica assai delicata.

Sabato 8 ottobre 2011

La posizione del Vicenza Dopo 5 gare del girone di andata

BRESCIA - VICENZA

VICENZA - SASSUOLOASCOLI - VICENZAVICENZA - TORINO

CITTADELLA - VICENZAVICENZA - LIVORNOCROTONE - VICENZAVICENZA - VARESE

GROSSETO - VICENZAVICENZA - VERONAPADOVA - VICENZA

VICENZA - ALBINOLEFFE JUVE STABIA - VICENZA

VICENZA - GUBBIOSAMPDORIA - VICENZANOCERINA - VICENZA VICENZA - PESCARAMODENA - VICENZAVICENZA - EMPOLI

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4Calcio serie B. Continua il buon momento per il Padova con i tifosi che ora cominciano a sognare

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Padova e Torino le regine della B. In coda il Vicenza fatica a decollare

Il capolista Padova sarà di scena sul campo dell’Albino-leffe di mister Fortunato mentre il Torino se la vedrà in casa contro un Grosseto che non sembra impensierire più di tanto. La Reggina rischia contro il fanalino di coda e non sem-bra in un momento effervescente. Il Brescia lanciatissimo è chiamato tra le mura contro un Gubbio che sulla carta non sembra aver tante alternative.Il Cittadella rischia in casa col Modena per una difesa che continua subire tanto ed una classifica poco brillante ma non drammatica.Il Crotone ancora in casa questa volta riceve un Bari de-cisamente più forte rispetto al Vicenza. Galletti che cer-cheranno di cogliere il successo per non perdere distacco dalle prime.Il Livorno ha le carte in regola per salire e dovrà fare i conti contro un Empoli ancora frastornato per le quattro sberle ricevute in casa col Padova.La bella Nocerina deve stare attenta alla sorpresa Juve Stabia perché formazione imprevedibile.Il Sassuolo tenta l’allungo contro il Pescara mentre il Ve-rona al Bentegodi si confronta con una delle regine della B quella Samp non ancora al meglio della condizione.

CLASSIFICA

* - 6 punti

PADOVATORINO

BRESCIASASSUOLOGROSSETO

SAMPDORIAPESCARALIVORNOVERONA

BARIREGGINA

NOCERINAALBINOLEFFECITTADELLAJUVE STABIAVARESEEMPOLICROTONEMODENAVICENZAGUBBIOASCOLI*

87766655331

1717151513121211111110

1-01-3 2-2 2-43-31-1 1-1 5-3 1-2 1-2 0-1

BARI - LIVORNOCITTADELLA - NOCERINA

CROTONE - VICENZAEMPOLI - PADOVA

GROSSETO - ASCOLIGUBBIO - VERONA

MODENA - BRESCIAPESCARA - ALBINOLEFFEREGGINA - JUVE STABIA

SAMPDORIA - TORINOVARESE - SASSUOLO

RISULTATI 7^ GIORNATAA

Il presidente del Brescia, Corioni con il tecnico Scienza pronti per ritornare in A. S’è allestita una rosa di buoni giovani.

Mister Dal Canto continua la sua serie positiva rag-giungendo il 20° risultato positivo che risale appena subentrato a Calori, con un solo Ko quello nello spa-reggio col Novara.

Andrea Mandorlini, tecnico vulcanico del Verona

Il Padova è ora in testa alla classifica: vin-ce 4-2 in trasferta ad Empoli e raggiunge il Torino vittorioso nell’anticipo di lusso con la Sampdoria. I veneti sanno reagire bene al goal al nono minuto del fantasista Tavano e capovolgono la partita nell’arco di 11 minuti grazie ai goal di Portin al 14’ e del bomber Cacia al minuto 24. Nel secondo tempo, il Padova dilaga con i goal di Milanetto al 69’ e di Cutolo al 72’; poi c’è il goal del difensore dell’Empoli Ficagna al minuto 82, utile però solo per le statistiche. Stop del Brescia a Modena: la gara termina 1-1, al minuto 29 Feczesin controbatte a Greco, che aveva segnato al ventisettesimo. Lo stesso Greco, nel secondo tempo, si fa parare un penalty da Arcari.Il Grosseto fa 3-3 con l’Ascoli fanalino di coda: l’attac-cante Papa Waigo segna per l’Ascoli al ventesimo su rigo-re, ma Lupoli e Caridi tra il trentesimo e il quarantesimo minuto ribaltano la situazione. Vitiello sigla al minuto 43 il momentaneo 2-2, poi al 55’ segna di nuovo l’ex talento dell’Arsenal, Lupoli, che sigla il 3-2 per il Grosseto. Ma a partita praticamente conclusa Giovannino acciuffa il 3-3.

La rivelazione arriva dal campo della Reggina: infatti, la Juve Stabia batte 2-1 i padroni di casa. Segna prima Missiroli per i calabresi, poi rimontano Sau e Raimondi. Bari-Livorno finisce 1-0 e così i pugliesi dimenticano per almeno un giorno le grane societarie e i punti di penaliz-zazione che arriveranno a causa dei mancati stipendi dei calciatori. Segna Borghese al settimo minuto. La Noceri-na vince in trasferta, battendo il Cittadella per 3-1. Infine, il Gubbio fa 1-1 col Verona e non realizza la prima vitto-ria in campionato: Pecchia in bilico.Sempre emozionante il Pescara di Zdenek Zeman, che contro l’AlbinoLeffe vince 5-3. Gli uomini del boemo partono alla grande e realizzano in cinquanta minuti cinque goals: autogoal di Previtali, Sansovini, Insigne, Gessa, Immobile. Tuttavia, nell’ultima parte dell’incon-tro subiscono tre reti dall’Albinoleffe, che segna con Cri-stiano, Cocco (rigore) e Girasole. I risultati degli anticipi di venerdì erano stati: Sampdoria-Torino 1-2, Crotone-Vicenza 2-2 e Varese-Sassuolo 0-1.

MARTEDI’ 4 OTTOBREAnticipo Vicenza-Varese oe 20.45Mercoledì 5 ottobre ore 20.45

ALBINOLEFFE - PADOVAASCOLI - REGGINABRESCIA - GUBBIO

CITTADELLA - MODENACROTONE - BARI

LIVORNO - EMPOLINOCERINA - JUVE STABIA

SASSUOLO - PESCARATORINO - GROSSETO

VERONA - SAMPDORIAVICENZA - VARESE

8^ GIORNATA

TaccuinoLe partite dell’8^ giornata di andata

La serie B gioca mercoledì 5 ottobre, ore 20:45Anticipimartedì 4 ottobre, ore 20:45 Vicenza-Varese

Le partite della 9^ giornata di andata

Albinoleffe-Livorno; Empoli-Varese; Grosseto- Vicen-za; Gubbio-Nocerina; Juve Stabia-Ascoli; Modena-Crotone; Padova-Brescia; Pescara-Cittadella; Reggina-Bari; Sampdoria-Sassuolo; Verona-Torino

Sabato 8 ottobre 2011

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5Calcio Triestina, l’avversario di turno.Calcio serie A.Continua il buon momento per il Padova con i tifosi che ora cominciano a sognare Friulani che meritano attenzione essendo primi in classifica e con un grande allenatore come Guidolin

Si parla bianconero in vetta.Udinese e Juventus le regine I friulani battono il Bologna 2-0: apre Benatia poi il sigillo del solito Di Natale (su rigore). Ma la copertina della gior-nata spetta alla Lazio, che nel big match delle 15 passa a Firenze (1-2). I viola partono forte e passano dopo meno di dieci minuti con Cerci. Sempre nel primo tempo ci pen-sa Hernanes a pareggiare con un diagonale di sinistro che beffa Boruc. All’84’ arriva il gol vittoria dei biancocelesti: Sculli di testa offre un gran pallone a Klose che da pochi passi non sbaglia.

PALERMO E CAGLIARI SUPER Sorride Mangia: il suo Palermo riesce ad avere la meglio sul Siena (2-0). Un gol di testa di Migliaccio nel primo tempo apre le marcature. Hernandez nel finale segna il pe-nalty della sicurezza. È crisi per il Lecce. La squadra di Di Francesco cade in casa contro il Cagliari (0-2): pratica chiusa nella prima frazione di gioco con le reti di Thiago Ribeiro e Biondini

GIOVINCO SHOW! MUTU, CHE ERRORE A Parma va in scena il Giovinco show. Il trequartista segna due dei tre gol (uno su rigore)con cui i suoi superano il Ge-noa (3-1). E poi ispira il tris, firmato da Morrone. Inutile il rigore segnato da Palacio nel finale. Finisce 0-0 tra Cesena e Chievo. Grande chance per Mutu: il suo rigore viene pa-rato da Sorrentino

JUVENTUS STELLARE MILAN KOBianconeri grintosi sino al 95° superano il Milan domi-nando per buona parte della gara con una super condizione atletica ad ammutolire il diavolo rossonero più spento che mai. Sembra l’anno della Signora mentre le milanesi sino-ra han deluso. Guidolin comanda la classifica con la sua Udinese umi-

liando le decantate Milan, Inter e Roma

Mazzarri e il suo Napoli hanno messo in eruzione il Ve-suvio. La piazza sogna ed esistono tutti i presupposti per una stagione stellare.

* - 6 punti

0-01-20-32-00-23-32-03-13-12-0

CESENA - CHIEVOFIORENTINA - LAZIO

INTER - NAPOLIJUVENTUS - MILANLECCE - CAGLIARINOVARA - CATANIAPALERMO - CESENA

PARMA - GENOAROMA - ATALANTA

UDINESE - BOLOGNA

CATANIAPARMANOVARA SIENAMILANATALANTA*INTERLECCECESENABOLOGNA

6 6 5 5 5 4 4 3 1 1

JUVENTUSUDINESE

NAPOLIPALERMOCAGLIARI

ROMALAZIO

CHIEVOFIORENTINA

GENOA

11 11 10 10 10 8 8 8 7 7

CLASSIFICA

RISULTATI 6^ GIORNATAA

ATALANTA - UDINESECAGLIARI - SIENACATANIA - INTER

CESENA - FIORENTNACHIEVO - JUVENTUS

GENOA - LECCELAZIO - ROMA

MILAN - PALERMONAPOLI - PARMA

NOVARA - BOLOGNA

7^ GIORNATA

TaccuinoLe partite della 7^ giornata di andata

La serie A gioca domenica 16 ottobre, ore 15:00Anticipisabato 15 ottobre, ore 18:00 Catania-Intersabato 15 ottobre, ore 20:45 Milan-Palermosabato 15 ottobre, ore 20:45 Napoli-Parmadomenica 16 ottobre, ore 12:30 Cesena-FiorentinaPosticipidomenica 16 ottobre, ore 20:45 Lazio-Roma

Le partite dell’8^ giornata di andata

Bologna-Lazio; Cagliari-Napoli; Fiorentina-Catania; Inter-Chievo; Juventus-Genoa; Lecce-Milan; Parma-Atalanta; Roma-Palermo; Siena-Cesena; Udinese-Novara

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VARESE (4-2-3-1)

Frison

Zanchi

Augustin

Misuraca

Bastrini

Abbruscato

Botta

Gavazzi

Rigoni

Paro

Paolucci

Bressan

De Luca

Nadarevic

Corti

Neto

Terlizzi

Kurtic

Carozza

Grillo

Camisa

Cacciatore

PROBABILI FORMAZIONI | VICENZA-VARESE | martedì 4 ottobre 2011 - ore 20:45

VICENZA (3-4-1-2)

Calcio Triestina, l’avversario di turno. Giuliani sconfitti al Nereo Rocco dal Toro e all’ultimo posto

Allenatore Silvio BaldiniA disposizione in panchina:Acerbi, Soligo, Biancone, Rossi,Alemao, Bariti, Pisano

Allenatore Rolando MaranA disposizione in panchina:Moreau, Pucino, Martinetti, Gomes,Troest, Cellini, Zecchin

L’avversario di turno. Dopo il patatrac interno col Sassuolo, ecco la squadra affidata a Maran

Rolando Maran, ex del Vicenza, aveva ancora il contratto col Vicenza sino al 2012, ha fatto una scelta finendo sulla panchina del Varese, prossimo avver-sario dei biancorossi nell’anticipo di martedì sea alle 20:45.Il nuovo tecnico spiega quali sono le sue idee sulla nuo-va avventura: «Le sensazioni sono positive. Mi ha fatto enormemente piacere che abbiano pensato a me, anche perchè ho molta voglia di lavorare e riassaporare l’erba e l’allenamento. Voglio portare i miei concetti alla squa-dra, nonostante ci siano pochi giorni prima del primo impegno ufficiale e far capire le mie idee alla squadra.

Ho sempre giocato con il 4-4-2, ma nella mia carriera di tecnico sono sempre stato aperto a cambiamenti. Ho visto una squadra predisposta al lavoro e questo è un

Un Varese alla ricerca disperata della propria identità

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buon punto di partenza. Se dovessimo riuscire a miglio-rare sotto diversi aspetti faremo un buon cammino e alla fine credo che il compito dell’allenatore debba essere questo: far compiere passi avanti alla squadra».

Martedì il nuovo tecnico esordirà a Vicenza, una sfida sentita particolarmente da Maran, che l’anno scorso era proprio sulla panchina veneta: «Ad organizzarla non sarebbe venuta così bene. Certo sarà molto particola-re ripartire proprio da quello che è stato il mio stadio la stagione scorsa. Sarà un’emozione, ma così come è emozionante essere alla guida di una squadra come il Varese».

La chiusura è dedicata ai sostenitori biancorossi: «Ai ti-fosi dico di continuare a starci vicino. Ho visto che sono molto attaccati alla squadra e spero che riusciremo a dar loro le soddisfazioni che meritano». Benny Carbone tecnico del Varese esonerato dalla so-

cietà dopo la sconfitta interna col Sassuolo.

Maran vuol prendersi delle belle soddisfazioni col Vare-se iniziando proprio dal Menti.

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I S T I T U T O D I V I G I L A N Z A G R U P P O B A T T I S T O L L I

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RANGERS

PROBABILI FORMAZIONI | VICENZA-VARESE | martedì 4 ottobre 2011 - ore 20:45

Tennis. La nostra forza è data dalla professionalità e l’esperienza maturata al fianco di grandissimi del tennis

“New Tennis La Rotonda” progetti per ottenere risultati

Dopo il patatrac interno col Sassuolo, ecco la squadra affidata a Maran

MACELLERIA DA ROBERTOdi Padovan Roberto

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Omar Mion, dopo aver vissuto e la-vorato negli ultimi anni al fianco di coach del calibro di Massimo Sarto-ri, Daniel Panajotti e Riccardo Piatti (nomi che hanno prodotto per il tennis italiano risultati incredibili) mette que-sta esperienza a disposizione della sua scuola tennis, insegnando ai suoi col-

è tuttora) la sua arma di punta. Ecco perché VOLONTA’ e FATICA coniano il motto di Toni, Riccardo, Massimo e noi.

PROGRAMMA SCUOLA SAT E’ la scuola di base, quella dove ogni bimbo dai 4 anni in poi, comincia a giocare a tennis divertendosi, sognando le grandi partite. Qui s’insegna a dare l’ORDINE nei movi-menti nonché il gioco del tennis con le sue regole di base e le prime nozioni inerenti le strategie e la tattica.

PROGRAMMA SCUOLA AGONISTICA

Tale soluzione è rivolta a chi ha deciso che la “Scuola Sat” non gli basta più e vuole ottenere maggiori informazioni e confronto con altri ragazzi. I nostri allievi si spostano in questo programma a 12-13 anni, quando il loro bagaglio tecnico è completo e così possono dedicarsi maggiormen-

te alla disciplina, soprattutto allenando, approfondendo, i concetti di Tattica e Strategia.

PROGRAMMA PRO

Questo programma è riferito a quei ragazzi che giocano bene e vogliono essere seguiti personalmente da Omar Mion con un progetto a 360°.

La nostra Scuola ha appena ultimato il periodo di prova gratuita per i nuovi ragazzi, comunque resterà aperta fino a fine anno per dare modo a chi deciderà in un secondo momento d’iscriversi.

laboratori cosa è veramente importante per crescere bene un ragazzo nel mondo del tennis.I maestri-istruttori che lavorano in tale disciplina sono tutti qualificati con il marchio F.I.T. e sono tecnici scelti perso-nalmente da Omar, nei quali egli ha notato le qualità giuste per poter stare con i ragazzi, essendo costoro, persone de-cisamente equilibrate e che sanno in assoluto, il fatto loro sul tennis. Il nostro team condivide in pieno i progetti e l’attenzione è sempre rivolta a cosa si potrebbe fare per completare il giovane tennista. La filosofia di base è quella che si trova nelle grandi Ac-cademie di tutto il mondo: noi mettiamo il METODO e l’ORDINE , i nostri allievi pongono sul “piatto della bilan-cia”, VOLONTA’ e FATICA. Queste parole sono sempre puntualmente espresse da Riccardo Piatti nei suoi allena-menti, termini che arrivano da Toni Nadal lo zio e coach di Rafa (attuale numero 2 della classifica mondiale, scettro lasciato lo scorso luglio a Novak Djokovic, ndr).Rafa è indiscusso un talento (di assoluto spessore mondia-le) ma chi sta nell’ambiente, sa benissimo che Rafa è una persona molto ordinata nella vita e la volontà è stata (e lo

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8A.D. 7 Mulini Basket ArcugnanoBasket. Per la serie, andiamo a… canestro. La storia ed i quadri tecnico-societari della società

C’era una volta.....così inizia solita-mente un racconto riferito a qualche tempo fa.... Inizio che ben s’abbina anche a que-sta Società, perché ne sono passati di anni da quando il centro minibasket di Torri di Arcugnano (ora “A.D. 7 Mulini Basket”) ha mosso i suoi pri-mi passi!C’era una volta dunque, non tanti anni fa, un paese, Ar-cugnano, in cui il solo sport praticato in massa a livello giovanile era... indovinate un po’: il calcio!! Ma un gior-no, da un’idea della società femminile di basket cittadino “A.S.Vicenza” (per intenderci quella dei tanti scudetti e coppe campioni...), in collaborazione con la società ma-schile Pallacanestro Vicenza e con la scuola media di Torri di Arcugnano, si è iniziato a dedicare delle ore po-meridiane al basket (si era nel 1988!).

L’anno seguente, sotto la guida di Giancarla Consonni, è nato il centro minibasket, cui sono stati abbinati i nomi delle due società cittadine. Si è passati per anni difficili (a volte con solo cinque-sei bambini) ma si è insistito e grazie a pubblicità continue, in appoggio, si è arrivati a ottimi risultati.

Nel 1996 il sodalizio si è affiliato alla FIP come “U.S. 7 Mulini Fimon”, società calcistica ed, infine, nel 2004, in seguito alla fusione delle squadre calcistiche del luogo, è nata la società completamente autonoma “A.D. 7 Mulini Basket”, che può contare sul seguente quadro tecnico-societario:Presidente/Allenatore: GIANLUCA RAPPODir. Resp./Allenatore: ROBERTO MARCHIORO Consiglieri/Allenatori: MICHELE PEGORARO, LUCA GUIZZON ed ENRICO BARCARO (tutti con “patenti-no” della Federazione Italiana Pallacanestro).

Le squadre sono per lo più maschili (le bambine fino a 14 anni possono giocare con i maschi) ma, in passato, ci sono state anche due compagini femminili che c’hanno dato grosse soddisfazioni nonché portato a giocare, nelle squadre della nostra città, molti atleti. Gli istruttori sono anch’essi creati “in casa”, cioè tutti sono ex giocatori o ancora atleti della stessa Società; e questo non può che essere un ulteriore motivo di grande soddisfazione.

L’attivitàRappo Gianluca, Presidente e Allenatore Under 13, rac-conta…

“Il piccolo sogno di avere una prima squadra è stato or-mai realizzato parecchi anni fa. Ora, dopo molti anni di play-off per salire di categoria, ci si aspetta un salto di qualità. Scopo delle nostre squadre giovanili non è si-curamente quello di vincere ad ogni costo. Chiaro che vincere fa più felici tutti, ma bisogna rendersi conto che a certi risultati può arrivare solo chi può, logisticamen-te, avere altri bacini di utenza ed altra struttura. Il nostro scopo è quello di educare, di insegnare il basket e di ri-uscire a creare qualche buon giocatore e/o giocatrice. La collaborazione con la squadra femminile AS Vicenza, per esempio, ha portato una nostra ex giocatrice ad affronta-re il campionato di Serie B, ma altri nostri ex giocatori delle giovanili sono in squadre di Promozione e Serie D. Attualmente possiamo contare su sei squadre: Pulcini, Scoiattoli e Aquilotti (per il minibasket), Under 13, Un-der 15 e appunto la Prima Divisione. Negli ultimi anni passano in palestra stabilmente oltre 90-100 ragazzi dai 5 anni in su. Siamo molto attivi nella promozione anche nelle scuole, andando dal “Multisport” organizzato dal Comune di Arcugnano, al “doposcuola” delle elementari di Lapio, a lezioni nelle scuole elementari e a tornei orga-nizzati in collaborazione con la scuola media. Le giornate promozionali gratuite di Settembre hanno portato ben 28 bambini in palestra a provare a giocare! La speranza ov-viamente è che molti di questi si iscrivano ai nostri corsi, le cui iscrizioni sono sempre aperte!”

Il minibasketA proposito di minibasket, riportiamo la definizione di wikipedia:“Il minibasket è un gioco-sport riservato ai bambini dai 6 agli 11 anni, ed è un mezzo di educazione motoria, spor-tiva e sociale. I fondamentali cestistici vengono destrut-turati ed insegnati sotto forma di gioco, le regole sono presentate progressivamente ed il regolamento si appren-de giocando.Il minibasket è un gioco-sport finalizzato allo sviluppo di una sana attività motoria di base, che sviluppi le qualità coordinative e che sia fondamenta per “il leggere, lo scri-vere ed il far di conto”.Il Responsabile per il settore minibasket, Enrico Barcaro, racconta:“Per noi il minibasket è centrale, sia come società sia come “centro di avviamento allo sport” del CONI. Affi-dato a due allenatori (tutti nell’organizzazione societaria, proprio per l’importanza che diamo a questa parte del-la pallacanestro) il minibasket è fondato sui giochi e sul divertimento individuale e collettivo, diventando quindi il posto ideale per lo sviluppo delle capacità motorie e sociali del bambino.

Inoltre siamo molto attenti ad insegnare l’uguaglianza fra tutti i nostri piccoli giocatori. Viene organizzato dal-la F.I.P. (Federazione italiana pallacanestro) ogni anno un campionato non agonistico cui ogni nostra squadra si iscrive. Noi partecipiamo facendo in modo che ogni bambino giochi esattamente per lo stesso tempo proprio nella filosofia del gioco e del senso di squadra. Questa filosofia e la bellezza del gioco ha spinto i genitori di molti bambini a crearsi una squadra senior per arrivare preparati a fine anno alla immancabile partita genitori-bimbi.”Da segnalare che da sei anni viene organizzato un riusci-to torneo denominato “7 Mulini in piazza!” cui partecipa-no 8 squadre della provincia, della categoria “Scoiattoli” (6-7 anni) e che si disputa nella piazza di Torri di Arcu-gnano.

Per Informazioni ed iscrizioni:

sito internet: http://www.7mulinibasket.itPresidente: Rappo Gianluca tel. 3477544212

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Sabato 8 ottobre 2011

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9Final destination 5O forse no? In Final Destination 5, la morte è come sem-pre onnipresente e fin dall’inizio rivela la sua minaccio-sa presenza a un gruppo di colleghi diretto ad un raduno aziendale. Durante il viaggio in autobus, infatti, Sam (Ni-cholas D’Agosto) ha una premonizione: lui e quasi tutti i suoi amici, oltre a tante altre persone, perderanno la vita in un terribile crollo di un ponte. Subito dopo, gli eventi iniziano a rispecchiare la premonizione e Sam fa il possi-bile per allontanare i suoi colleghi dal luogo del disastro prima che la morte li reclami – tra questi l’amico Peter (Miles Fisher) e la fidanzata Molly (Emma Bell)…

Final Destination 5, il secondo film della saga in 3D, è il debutto alla regia di Steven Quale. La sceneggiatura è firmata da Eric Heisserer, che si è ispirato ai personaggi creati da Jeffrey Reddick. I produttori Craig Perry e War-ren Zide sono insieme per il quinto episodio del franchi-se, accanto ai produttori esecutivi Richard Brener, Walter Hamada, Dave Neustadter, Erik Holmberg e Sheila Ha-nahan Taylor. Il cast del film è composto da Nicholas D’Agosto (Fi-red Up!, la serie tv Heroes), Emma Bell (Frozen, la se-rie tv The Walking Dead), Miles Fisher (la serie tv Mad Men e Gossip Girl), Courtney B. Vance (la serie tv Flash Forward, E.R. – Medici in prima linea) e Arlen Escarpeta (Venerdì 13), partecipano al film David Koechner (The Office, Anchorman) e l’icona di Final Destination Tony Todd (Hatchet II). Completano il cast P.J. Byrne (A cena con un cretino), Ellen Wroe (serie tv Huge) e Jacqueline MacInnes Wood (soap opera Beautiful).Dietro le quinte, hanno collaborato il direttore della foto-grafia Brian Pearson (Drive Angry 3D, San Valentino di sangue 3D); lo scenografo David R. Sandefur (Repo Men – Il recuperatore, Viaggio al centro della terra); il mon-tatore Eric Sears (Shooter); il responsabile effetti visivi Ariel Velasco Shaw (Final Destination 3); e il costumista Jori Woodman (8 amici da salvare). La colonna sonora è di Brian Tyler (Fast and Furious 5).

PRODUZIONE

“Alla morte non piace essere presa in giro…”

In Final Destination 5, quinto episodio della popolare saga horror, la Morte dimostra ancora una volta di essere una cacciatrice implacabile sulle tracce di un gruppo di persone che fa di tutto per fuggire ad un inseguimento senza tregua.Stavolta, infatti, la Morte bracca un gruppo nutrito di colleghi in viaggio per un breve raduno di lavoro. Per arrivare a destinazione, il pullman sul quale viaggiano i malcapitati deve attraversare un grosso ponte sospeso a 60 metri d’altezza su un fiume in piena e il loro destino sembra segnato quando il ponte va in frantumi proprio sotto ai loro occhi. Sam, il personaggio che ha presagito l’evento, tenta disperatamente di escogitare un sistema per salvarli e in parte ci riesce… o almeno così crede.Secondo il regista Steven Quale: “Nei precedenti episodi di Final Destination la morte dei personaggi è inevitabile e ci chiediamo dove e come accadrà - è questo che ci dà la scarica di adrenalina. Ma in questo film abbiamo aggiunto suspense: forse alcuni di loro riusciranno a so-pravvivere”.Secondo il produttore Craig Perry, tornare sul set per la quinta volta non solo ha offerto la possibilità di cercare di accontentare le aspettative dei fan, ma anche di farli saltare dalla sedia.“In questa saga cerchiamo sempre di andare oltre” dice Perry. “Una delle cose che abbiamo imparato dai nostri fan è che vogliono vedere una storia avvincente e terri-

ficante che sia anche divertente, così abbiamo provato ad alzare il livello di aspettativa”.Consapevoli che avrebbero girato un film in 3D, i produt-tori Craig Perry e Warren Zide hanno coinvolto il regista Steve Quale, esperto del settore.“Steve conosce il 3D più di quanto immaginassi” aggiun-ge Perry. “Lavora nel settore da vent’anni con Jim Came-ron, un grande maestro del 3D e di film d’azione. Inoltre, Steve ama davvero il cinema e ha una vera passione che, unita alla sua competenza tecnica, lo ha reso il candidato perfetto alla realizzazione della nostra idea”.Per Quale, girare un film con una struttura già esistente ha rappresentato una sfida creativa tesa a migliorare il film ancora di più. “Ho fatto una full immersion, guardando i quattro precedenti episodi di Final Destination, uno die-tro l’altro, dal punto di vista del pubblico, e ho cercato di mettere a fuoco quello che mi era piaciuto di più di ogni episodio. Poi ho iniziato a riflettere su cosa avrei fatto die-tro alla cinepresa”.Lo sceneggiatore Eric Heisserer sostiene che scrivere un Final Destination è il sogno di qualsiasi sceneggiatore, perché non c’è bisogno di trovare un espediente per coin-volgere il pubblico: “Final Destination è una di quelle rare situazioni dove, grazie ai primi quattro film del franchise, non ho dovuto scrivere pagine e pagine introduttive per essere certo che il pubblico avrebbe capito. Fin dall’inizio avevo intenzione di scrivere un intrigante thriller sul so-prannaturale che, guarda caso, sarebbe diventato un epi-sodio della saga Final Destination. Come i fan, anch’io volevo vedere scene di azione folle, ma intendevo anche approfondire la mitologia della saga e introdurre una que-stione morale per i personaggi, obbligandoli a dibattersi su una domanda: cosa o chi stimano di più?” Con la tipica serie di morti a catena sempre al centro delle aspettative del pubblico, le scene dovevano essere di volta in volta sempre più grandiose e questo rappresentava una vera sfida per uno sceneggiatore. “La cosa più difficile è sicuramente stata organizzare le scene di morte. Sono andato più volte nei luoghi reali dove si sarebbero svolte le scene. Ho fatto foto, disegnato diagrammi, realizzato interviste. A volte mi sembrava di

essere sulla scena di un crimine, anche se non era sta-to commesso alcun crimine … almeno fino ad allora,” dice ridendo. “La successione di eventi insignificanti che nell’ordine giusto presagiscono un disastro per un perso-naggio dovevano essere pianificati al millimetro. L’aspet-to positivo è che quando una scena di morte funzionava, era senz’altro più divertente da scrivere”.

“In questo film abbiamo trovato un bell’equilibrio, secon-do me” dice Perry. “Il crollo del ponte è la scena d’a-pertura di maggior effetto che abbiamo mai realizzato. In generale, poi, c’è un vero e proprio senso di angoscia non solo per quello che accadrà a ciascun personaggio ma, so-prattutto, come accadrà. Ed è questo che fa la differenza nei film di Final Destination”.

Sito Ufficiale:www.finaldestination5.itwww.guidilocurcio.it

È inutile scappare, è inutile nascondersi… la morte vi troverà.

Sabato 8 ottobre 2011

Cinema. In uscita il 7 ottobre nelle sale italiane il film di Steven Quale, distribuito da Warner Bros. Italia

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10Libri.

Giuliano Parenti e Antonio Torquato Le Mele

A cura di Mario Tortarolo

Oggi parliamo di una storia per bambini scritta da Giuliano Parenti e del libro di Ivano Fossati

Una sorta di favolistico romanzo di formazione che segue la vita del piccolo pesce Frrr iniziando dal lago Balestra pas-sando alla terra e infine al cielo. Perché «una volta esaurite le avventure possibili a un pesce di terra Frrr viene ripreso dal suo frenetico desiderio di andare oltre, di dare ali alle sue esperienze».Un libro da leggere e da guardare per giocare, sognare, im-maginare a casa ma anche a scuola. Soprattutto un libro da voltare e rivoltare: da un lato troverete solo la storia e dall’al-tra le 104 bellissime tavole di Antonio Torquato Lo Mele che vanno al di là del semplice racconto figurato integrando scrittura e illustrazione e proponendo un continuum spazio-temporale d’interessante innovazione. www.lameridiana.it

“Tutto questo futuro”Storia di musica, parole e immaginiRicordi, persone, musica, canzoni e digressioni, Ivano Fos-sati si racconta con parole e immagini e, parlando di sé, de-scrive un pezzo dell’Italia di ieri e di oggi. I suoi album e le sue canzoni sono il punto di partenza per percorrere le passioni e gli avvenimenti che hanno attraversato una gene-razione, i suoi dischi del cuore, i Paesi che lo hanno ispirato. “Sono nato in una famiglia operaia, in parte disgregata. Mio padre se ne andò la prima volta quando avevo un anno. Da ragazzo ho avuto anche molte compagnie instabili e rischio-se dalle quali mi ha allontanato la passione per la musica che non ammetteva distrazioni buone o cattive. Non mi andava di studiare, così ho smesso presto e più avanti ho letto quasi tutti i libri che i miei occhi e la mia memoria potevano con-tenere.

Questa non è un’autobiografia, ma il racconto forse anche incompleto di oltre quarant’anni di musica. Ci sono alcuni dei dischi che mi hanno fatto crescere e ci sono gli strumenti con cui ho costruito le mie canzoni. Ci sono i miei amici.È anche il racconto di come il mio futuro, del quale non mi curavo, sia diventato giorno dopo giorno, viaggio dopo viaggio, incontro dopo incontro, il mio presente e poi sia scivolato in buona parte alle mie spalle. Ma con leggerezza, e si sia lasciato trasformare nella canzone piccola e piena di

speranza che dà il titolo a questo libro”.Nello stesso giorno di pubblicazione del libro, il 4 ottobre, è uscito anche il nuovo album di inediti di Fossati dal titolo “Decadancing” (Emi Music Italy).

Titolo: Tutto questo futuroPagine: 272Prezzo: 49,00 euroCollana: IllustratiEditore: RizzoliLibreria: dal 4 ottobre 2011

www.mavico.it

Il piccolo audace Frrr

Ivano FossatiFondato nel 1957 da Claudio Noaro

EDITOREEdizioni TAEV di Fabio Noaro

Strada Ca’ Balbi, 230 - 36100 VicenzaDirettore Responsabile Fabio Noaro

REDAZIONEStrada Ca’ Balbi, 230 - 36100 Vicenza

tel 0444 912331 - fax 0444 912373Art Director Roberto Scattolin

Redattori Andrea Turetta, Luca TurettaDirettore Commerciale Susanna Noaro

GRAFICA E [email protected]

STAMPAUTVI Tipolito Srl - Vicenza

Registrazione al Tribunale di Vicenza n.98 del 28/10/1957Iscrizione al ROC n. 11438

[email protected]

Forum Internet www.sportvicenza.forumfree.it - www.freeartnews.forumfree.it

Il piccolo audace Frrr. Storia di un pesce fuor d’acqua (edizioni la meridiana, collana partenze, pp. 136, Euro 18,00) è una storia per bambini, di quelle però che hanno molto da insegnare anche agli adulti.

É una storia scritta in forma di racconto breve da Giuliano Parenti e illustrata da Antonio Torquato Lo Mele con tavole pittoriche in cui la parola si fa immagine e l’immagine si fa racconto.Una storia popolata di animali parlanti, pesci, rane, cicale, formiche, cani, uccelli. Frrr è un pesce ma non vuole finire nell’olio bollente, non ne vuole proprio sapere di un destino da pesce. La sua vita può essere altro, innanzitutto la scoper-ta e la conoscenza del mondo fuori dal profondissimo lago Balestra. Come fare? Schizzando fuori e provando a vivere come un extralacustre. Iniziando cioè un percorso di scoper-te e di avventure nei mondi fuori dall’acqua.La scrittura di Giuliano Parenti – come spiega Mario Artioli nell’introduzione al testo – è ricca di metafore ingegnose e di fulminee similitudini, il linguaggio è ludico e inventivo. I nomi dei personaggi con le loro onomatopee trasmettono subito la caratteristica del personaggio stesso e permettono al lettore, soprattutto al più giovane, di familiarizzare subito con esso e con il contesto della vicenda narrata.

Sabato 8 ottobre 2011

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11Salute e benessere.

Milano, 20 settembre 2011 - In occasione della XVIII Giornata Mondiale dell’Alzheimer, la Fondazione Ma-nuli-Onlus, in collaborazione con UniCredit Foundation, presenta i risultati della ricerca svolta presso l’“Isola in città” per verificare l’efficacia degli interventi comple-mentari, in particolare delle terapie emozionali e psicoso-ciali, sulla qualità di vita dei pazienti con Alzheimer, dei loro familiari e dei caregiver.

Con terapie complementari si intendono quei trattamenti non farmacologici, tra cui la Danza Movimento Terapia, la Pet Therapy e l’Arte terapia, capaci di favorire una maggiore autonomia cognitivo-funzionale del paziente con Alzheimer e che possono affiancare, ma non sostitui-re, le terapie mediche convenzionali.

Utilizzate già da tempo nel trattamento della sintomatolo-gia di patologie croniche neurodegenerative, queste tera-pie si sono dimostrate particolarmente utili per migliorare la qualità di vita di chi soffre di Alzheimer; per questo motivo, stanno suscitando grande interesse nella comuni-tà medica, nei caregiver e nell’opinione pubblica.

L’importanza della ricerca svolta dalla Fondazione Ma-nuli Onlus non sta tanto nel valore statistico dei risultati ottenuti, ma conferma quanto osservato da neurologi e caregiver sull’efficacia di interventi terapeutici comple-mentari sulle persone affette da Malattia di Alzheimer: rallentamento della perdita delle competenze rimaste e stati emotivi positivi nell’ambito del contesto terapeutico della seduta.

“Il nostro obiettivo è quello di trovare gli strumenti mi-gliori per alleviare la sofferenza dei malati evitando il loro isolamento e combattendo il senso di impotenza che colpisce sia i pazienti che le loro famiglie – ha dichiara-to Cristina Manuli, Presidente della Fondazione Manuli Onlus - L’indagine rappresenta un piccolo traguardo, ma si inserisce in un contesto nuovo, in cui non esistono ulte-riori studi. La novità non sta tanto nella significatività dei risultati, ma piuttosto nell’aver avviato uno studio che, ci auguriamo, possa essere ampliato al più presto, poiché basato su presupposti in cui credono anche i neurologi”.

“La nostra società – ha aggiunto Maurizio Carrara, Pre-sidente di UniCredit Foundation – si trova a dover fare i conti con alcune conseguenze negative legate all’in-vecchiamento della popolazione. Tra queste le malattie neurodegenerative, in particolare l’Alzheimer, che, oltre a non avere al momento rimedi farmacologici, gravano in maniera rilevante sulle condizioni economiche e la quali-tà della vita delle famiglie. UniCredit Foundation guarda con grande attenzione, da tempo, ai risultati delle attività della Fondazione Manuli, nella convinzione che possano diventare un modello di riferimento per aiutare tutti colo-ro che, a vario titolo, sono costretti a misurarsi quotidia-namente con gli effetti dell’Alzheimer”.

Per la ricerca sono stati selezionati pazienti con diagno-si di Malattia di Alzheimer lieve o moderata e sono stati randomizzati in due gruppi, uno di controllo e uno sotto-posto ad attività complementare per ciascuna terapia, per un periodo di 9 mesi, da marzo a novembre 2010. Come strumenti di indagine sono stati utilizzati il Mini-Mental State Examination Test (test di screening che permette di effettuare una valutazione del funzionamento cognitivo globale), la Disconfort Scale e la Scala di osservazione sulle Reazioni Emotive e Comportamentali in Seduta, che consentono di valutare direttamente le reazioni comporta-mentali ed emotive durante ogni singola seduta.

Nel gruppo sottoposto ad Arte Terapia si è potuto osserva-re un netto miglioramento, in particolare un progressivo rilassamento ed una maggiore predisposizione verso stati emotivi positivi nell’ambito di ogni singola seduta, men-tre nel gruppo di controllo è emerso un progressivo calo nelle prestazioni dei pazienti.

Ampio spazio è stato dedicato anche all’Arte Terapia, particolarmente utile nella malattia di Alzheimer poiché consente stimolazioni tattili, visive e motorie del pazien-te. Il processo artistico, infatti, promuove il recupero delle memorie implicite ed esplicite e durante questo processo il paziente è stimolato dal piacere di raggiungere una for-ma estetica, rafforzando così la propria autostima.

Durante l’incontro, infine, è stato presentato il progetto “Parlare si può”, che ha come obiettivo principale quello di mantenere attivo l’uso della parola nel paziente Alzhei-mer e migliorarne la conversazione superando il senso di impotenza che spesso colpisce i familiari di fronte alla malattia del proprio caro.

L’Alzheimer è una patologia neurologica degenerativa che colpisce il cervello, conducendo progressivamente il malato a uno stato di totale dipendenza. Attualmente sono stimati 600.000 casi di Alzheimer in Italia con un incre-mento di circa 80.000 nuovi malati ogni anno; purtrop-po, non sono disponibili cure farmacologiche risolutive e l’assistenza grava per l’80% dei casi sulla famiglia, che rimane quindi il principale e continuativo sostegno per il malato.

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In occasione della XVIII Giornata Mondiale dell’Alzheimer, la Fondazione Manuli-Onlus presenta a Milano i risultati della ricerca sulle terapie complementari svolte all’ “Isola in città”.

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