Dolo Sport Dolo Sport n.2 del 30 gennaio 2011

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Noleggio SMART ed AUTOVETTURE FURGONI e PULMINI Lʼautonoleggio a tuo servizio con CONSEGNA A DOMICILIO n. verde 800.039.746 www.edorent.it [email protected] NUOVA SEDE Via Riviera del Brenta, 314 FIESSO DʼARTICO / VE AUTONOLEGGI N. 2 - DOMENICA, 30 GENNAIO 2011 ANNO XXXV www.dolosport.it Periodico del Club Biancogranata GRUPPO BANCA CARIGE Andrea Favaro Agente Generale Via Piave, 3 - DOLO (Ve) Tel. 041 464473 - Fax 041 5131744 INFORTUNISTICA STRADALE Mestre - San Donà DOLO - Tel. 041 5101938 www.studio-3a.net INFORTUNISTICA STRADALE ...difendiamo i Tuoi diritti!!! RACCOGLIAMO QUANTO AVETE SEMINATO I prossimi giorni d’inizio febbraio saran- no molto tristi per la nostra redazione che ricorderà con immutato affetto e tanta nostalgia chi ha fatto la storia di questo giornale. Abbiamo da poco festeg- giato i trenta- cinque anni di pubblica- zione ed il pensiero va a Walter Martire che assieme ad Orfeo Stocco gettò anima e corpo in questo periodico e ne fu l’ideatore. Per Walter, la prossima settimana, saranno 28 anni che ci ha lasciato. Sembrano molti ma in effetti sono trascorsi velocemente e non hanno scalfito quanto ha fatto ed il ricordo della gente. Vuoi perché lo stadio dolese è intitolato a lui, vuoi perché recente- mente il calcio Dolo ha festeggiato i cento anni ricordandolo grazie al libro che scrisse in occasione dei sett’anni del calcio biancogranata. E’ stato e rimarrà uno degli artefici della storia dolese, con i suoi scritti, con i suoi articoli, con il suo porsi al servizio degli altri, sempre vicino alla gente, disponibile ad ascolta- re e diffondere le notizie in modo garba- to ed elegante. Un maestro di giornali- smo e di virtù. Martedì 1 feb- braio saranno anche due anni che ci ha lasciato Renzo Trovò. Per tanti anni edito- re di questo periodico ora affidato al figlio Stefano. Renzo era persona di grande umanità. Aveva molti inte- ressi che coltiva- va con incredibi- le impegno, con umiltà e saggezza; Renzo spendeva le energie per: la fami- glia, il lavoro, il canto, il calcio Dolo e la sua Juventus e questo giornale. Uno stile di vita preciso, improntato alla lealtà ed alla sobrietà. (Perini - a pagina due) UNA DOLESE A P ARIGI Manuela Levorato ottiene il tempo per gli europei di Parigi Sabato 15 gennaio Manuela Levorato ha partecipato al meeting indoor di Udine ottenendo dei risultati di assoluto rilievo. “Era da sette anni che non gareggiavo nei 60 metri indoor ed il 7”34 in batteria poi migliorato in 7”32 in finale è per me un gran bel risultato. Con questo tempo ho ottenuto il minimo per partecipare ai campionati europei di marzo che si svolgeranno a Parigi. E’ andata benissimo.” Queste le paro- le di Manuela Levorato subito dopo l’ottima prestazione conseguita. La nostra atleta, allenata da Mario Del Giudice, ha finalmente dimen- ticato i problemi fisici che l’hanno tormentata sino al 2009 e dopo la positiva ripresa agonistica avvenuta l’anno scorso, è ora in continuo progresso. “Mi sento bene, molto bene. - Ci dice. - La mia forma mi ricorda quella dei tempi migliori. Corro come se avessi vent’anni. D’altronde con tutti gli anni che ho perso per gli infortuni sono decisa- mente più giovane, atleticamente, dell’età anagrafica.” Manu in questi giorni è in Germania per un meeting di avvicinamento agli europei indoor d’inizio marzo. “Devo ringraziare Mario Del Giudice perché mi sta dando una grossa mano per migliorami continuamente ed i risultati sono anche frutto di questo ottimo affiatamento.” Se Parigi è una tappa interessante per la stagione di Manuela Levorato, ricordiamo che tutto il suo lavoro è finalizzato alle Olimpiadi dell’anno prossimo a Londra, nella speranza che stavolta nessun contrattempo possa interfe- rire nel lavoro e nei risultati. Lino Perini IL SENSO DELLA VITA IL GUSTO DELLO SPORT C’è un modo diverso di fare sport, un modo che avvicina la pratica al senso della vita, al piacere estrinseco di cimen- tarsi in prove di resistenza che esaltano l’intrinseco gusto di dimostrare le proprie capacità indipendentemente dal rag- giungimento di un obiettivo o di un risultato. A raccontar- ci le loro imprese sono stati due atleti che praticano lo sport per passione ma anche per soddisfare dei personali interes- si e per dimostrare, prima di tutto a se stessi, che nessun traguardo è impossibile. Giuseppe Panzeri MARATONETA PER SCOPRIRE IL MONDO Giuseppe Panzeri è di Borbiago ed ha 41 anni e... “la corsa per me è una distrazione alla routine della vita quotidiana”. Giuseppe ha iniziato a correre nel 2003, in precedenza aveva giocato a Calcio a 5, molti lo ricorderanno nel Match Patrol, e ci dice che... “vivo lo sport assolutamente in modo amatoriale e con lo scopo di poter viaggiare per scoprire delle realtà nuove e posti sconosciuti”. Non è, però, che lo faccia riposandosi, tutt’altro. In otto anni, anzi sei visto che per due anni è stato costretto ad un riposo forzato a causa di un infortunio, ha già collezionato la partecipazione, tutte con- cluse, di ben 38 maratone, di due gare sulla distanza di 50 chilometri, di una gara della durata di 6 ore, di una della durata di 12 ore, di una sulla distanza di 100 chilometri ed in futuro punta a disputarne una della durata di 24 ore. La sua settimana tipo si basa su 4 o 5 allenamenti per un totale di 60/70 chilometri ai quali vanno aggiunte le sedu- te in palestra per potenziare la muscolatura. Ma non sono finalizzati al raggiungimento di particolari risultati bensì al gusto di riuscire a completare le gare. “Se arrivo con un buon tempo bene, altrimenti non m’importa.” Ci dice Giuseppe che vanta un tempo di circa 3 ore e 18 minuti nella maratona con una media mensile di tre ore e mezza. Quando ci stupiamo dell’elevato numero di gare che sino- ra ha disputato ci ricorda che: “C’è un Club denominato Supermarathon costituito da atleti che gareggiano ogni dome- nica ed a volte anche nelle feste infrasettimanali per un totale di 52/55 maratone all’anno. Sono degli atleti eccezionali basti pensare a qualcuno di loro come Giuseppe Togni che ha 86 anni, William Govi di 55 anni che ha disputato già oltre set- tecento maratone e del mio amico Adriano Boldrin di Bojon di Campolongo Maggiore che ne ha percorse più di cinque- cento.” Ma, chiediamo noi, quante gare si svolgono ogni anno? “In Italia ci sono circa 60/65 maratone. All’estero ce ne sono anche di più. In Germania ne vengono organizzate anche 80 all’anno e pure in Francia ed Inghilterra se ne contano 60/65 e forse anche 70.” E’ uno sport non costoso ma nel caso di Giuseppe lo diven- ta se si considera che lui viaggia molto e va spesso all’este- ro, anche se cerca di sfruttare le offerte per affrontare meglio le spese anche perché... “Sono tutti soldi che escono dalle mie tasche.” (Perini - a pagina sette)

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Dolo Sport - anno XXXV - n.2 del 30 gennaio 2011 - Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1422 del 22 maggio 2002 Editore STEFANO TROVÒ Direttore responsabile LINO PERINI [email protected] Periodico del Club Biancogranata - Dolo Sport Associazione Culturale Senza Scopo di Lucro Iscritta all’Albo delle Associazione Dolesi n. 103 - Premio Pro Loco Dolo 2010 - via A. Manzoni, 18 - Dolo (Ve)

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N. 2 - DOMENICA, 30 GENNAIO 2011ANNO XXXV

www.dolosport.it Periodico del Club Biancogranata

GRUPPO BANCA CARIGEAndrea Favaro Agente Generale

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RACCOGLIAMO QUANTOAVETE SEMINATO

I prossimi giorni d’inizio febbraio saran-no molto tristi per la nostra redazioneche ricorderà con immutato affetto etanta nostalgia chi ha fatto la storia diquesto giornale.

Abbiamo dapoco festeg-giato i trenta-cinque annidi pubblica-zione ed ilpensiero va aW a l t e rMartire cheassieme adOrfeo Stocco

gettò anima e corpo in questo periodicoe ne fu l’ideatore. Per Walter, la prossimasettimana, saranno 28 anni che ci halasciato. Sembrano molti ma in effettisono trascorsi velocemente e non hannoscalfito quanto ha fatto ed il ricordodella gente. Vuoi perché lo stadio doleseè intitolato a lui, vuoi perché recente-mente il calcio Dolo ha festeggiato icento anni ricordandolo grazie al libroche scrisse in occasione dei sett’anni delcalcio biancogranata. E’ stato e rimarràuno degli artefici della storia dolese, coni suoi scritti, con i suoi articoli, con ilsuo porsi al servizio degli altri, semprevicino alla gente, disponibile ad ascolta-re e diffondere le notizie in modo garba-to ed elegante. Un maestro di giornali-smo e di virtù.

Martedì 1 feb-braio sarannoanche due anniche ci ha lasciatoRenzo Trovò. Pertanti anni edito-re di questoperiodico oraaffidato al figlioStefano. Renzoera persona digrande umanità.Aveva molti inte-ressi che coltiva-va con incredibi-

le impegno, con umiltà e saggezza;Renzo spendeva le energie per: la fami-glia, il lavoro, il canto, il calcio Dolo e lasua Juventus e questo giornale. Uno stiledi vita preciso, improntato alla lealtà edalla sobrietà. (Perini - a pagina due)

UNA DOLESE A PARIGI

Manuela Levoratoottiene il tempo pergli europei di ParigiSabato 15 gennaio Manuela Levorato ha partecipato al meetingindoor di Udine ottenendo dei risultati di assoluto rilievo. “Era da setteanni che non gareggiavo nei 60 metri indoor ed il 7”34 in batteria poimigliorato in 7”32 in finale è per me un gran bel risultato. Con questotempo ho ottenuto il minimo per partecipare ai campionati europei dimarzo che si svolgeranno a Parigi. E’ andata benissimo.” Queste le paro-le di Manuela Levorato subito dopo l’ottima prestazione conseguita.La nostra atleta, allenata da Mario Del Giudice, ha finalmente dimen-ticato i problemi fisici che l’hanno tormentata sino al 2009 e dopo lapositiva ripresa agonistica avvenuta l’anno scorso, è ora in continuoprogresso. “Mi sento bene, molto bene. - Ci dice. - La mia forma miricorda quella dei tempi migliori. Corro come se avessi vent’anni.D’altronde con tutti gli anni che ho perso per gli infortuni sono decisa-mente più giovane, atleticamente, dell’età anagrafica.” Manu in questigiorni è in Germania per un meeting di avvicinamento agli europei indoor d’inizio marzo. “Devo ringraziare Mario DelGiudice perché mi sta dando una grossa mano per migliorami continuamente ed i risultati sono anche frutto di questo ottimoaffiatamento.” Se Parigi è una tappa interessante per la stagione di Manuela Levorato, ricordiamo che tutto il suo lavoroè finalizzato alle Olimpiadi dell’anno prossimo a Londra, nella speranza che stavolta nessun contrattempo possa interfe-rire nel lavoro e nei risultati. Lino Perini

IL SENSO DELLA VITA

IL GUSTO DELLO SPORTC’è un modo diverso di fare sport, un modo che avvicinala pratica al senso della vita, al piacere estrinseco di cimen-tarsi in prove di resistenza che esaltano l’intrinseco gusto didimostrare le proprie capacità indipendentemente dal rag-giungimento di un obiettivo o di un risultato. A raccontar-ci le loro imprese sono stati due atleti che praticano lo sportper passione ma anche per soddisfare dei personali interes-si e per dimostrare, prima di tutto a se stessi, che nessuntraguardo è impossibile.

Giuseppe Panzeri

MARATONETAPER SCOPRIRE IL MONDOGiuseppe Panzeri è di Borbiago ed ha 41 anni e... “la corsaper me è una distrazione alla routine della vita quotidiana”.Giuseppe ha iniziato a correre nel 2003, in precedenzaaveva giocato a Calcio a 5, molti lo ricorderanno nel MatchPatrol, e ci dice che... “vivo lo sport assolutamente in modoamatoriale e con lo scopo di poter viaggiare per scoprire dellerealtà nuove e posti sconosciuti”. Non è, però, che lo facciariposandosi, tutt’altro. In otto anni, anzi sei visto che perdue anni è stato costretto ad un riposo forzato a causa di uninfortunio, ha già collezionato la partecipazione, tutte con-cluse, di ben 38 maratone, di due gare sulla distanza di 50chilometri, di una gara della durata di 6 ore, di una della

durata di 12 ore, di una sulla distanza di 100 chilometri edin futuro punta a disputarne una della durata di 24 ore.La sua settimana tipo si basa su 4 o 5 allenamenti per untotale di 60/70 chilometri ai quali vanno aggiunte le sedu-te in palestra per potenziare la muscolatura. Ma non sonofinalizzati al raggiungimento di particolari risultati bensì algusto di riuscire a completare le gare. “Se arrivo con unbuon tempo bene, altrimenti non m’importa.” Ci diceGiuseppe che vanta un tempo di circa 3 ore e 18 minutinella maratona con una media mensile di tre ore e mezza.Quando ci stupiamo dell’elevato numero di gare che sino-ra ha disputato ci ricorda che: “C’è un Club denominatoSupermarathon costituito da atleti che gareggiano ogni dome-nica ed a volte anche nelle feste infrasettimanali per un totaledi 52/55 maratone all’anno. Sono degli atleti eccezionali bastipensare a qualcuno di loro come Giuseppe Togni che ha 86anni, William Govi di 55 anni che ha disputato già oltre set-tecento maratone e del mio amico Adriano Boldrin di Bojondi Campolongo Maggiore che ne ha percorse più di cinque-cento.” Ma, chiediamo noi, quante gare si svolgono ognianno? “In Italia ci sono circa 60/65 maratone. All’estero ce nesono anche di più. In Germania ne vengono organizzate anche80 all’anno e pure in Francia ed Inghilterra se ne contano60/65 e forse anche 70.”E’ uno sport non costoso ma nel caso di Giuseppe lo diven-ta se si considera che lui viaggia molto e va spesso all’este-ro, anche se cerca di sfruttare le offerte per affrontaremeglio le spese anche perché... “Sono tutti soldi che esconodalle mie tasche.” (Perini - a pagina sette)

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Il girone B di Eccellenza continua ad avere un padroneassoluto, il Delta 2000, che pure avanzando con il freno amano tirato continua ad allungare. Colpa delle inseguitri-ci che continuano a ‘giocare’ per la capolista. Il Ponzanoche sembrava la rivale più accreditata è scivolata sorpren-dentemente nelle ultime due gare, anche la Feltreseprealpiha perso l’ultima gara contro un Liapiave deludente sinqui. E nell’ultima giornata hanno perso anche ArditaMoriago, in casa per mano... anzi per piede del VittorioVeneto, e la Miranese trafitta dalFavaro. Eppure il Delta nell’ultimagiornata ha solo pareggiato in casacontro la Piovese ed anche ilSottomarina non è andato oltre unmisero pareggio ad Adria contro lacenerentola del girone. Insomma,una giornata storta per le forma-zioni di vertice ma, intanto, ilDelta 2000 se la ride forte dei 12punti di vantaggio sulle seconde.Resta incertissima, invece, la lottaper la piazza d’onore. Una lottache presumibilmente si decideràsul filo di lana. In coda da registra-re il colpo d’ala del Favaro che eraultimo alla nona giornata e con 17punti nelle successive otto gare èbalzato al sest’ultimo posto assie-me alla Piovese e con tre lunghez-ze di vantaggio sul Dolo RdB cherimane in zona play-out nonostan-te la vittoria importantissima contro la Marosticense.Manda segnali tenui ma continui di risalita l’Adriesereduce da tre pareggi consecutivi mentre è davvero disar-mante la crisi del Rossano che è reduce da quattro scon-fitte consecutive, un solo punto ottenuto nelle ultime ottogare ed è a secco di realizzazioni da 818 minuti, nove garee 18 minuti, e l’ultima rete fu segnata nell’1-5 subito dalSottomarina. Davvero una squadra in crisi. La quartagiornata di ritorno propone per la capolista la trasferta aRomano d’Ezzelino, formazione quart’ultima e reducedalla sorprendente vittoria a Ponzano. Le prime insegui-trici sono chiamate a sfide insidiose. La Feltreseprealpi

ospiterà l’Ardita Moriago, entrambe sono reduci da unasconfitta. I trevigiani sono, dopo la capolista, la squadracon più vittorie esterne, ben 4 mentre il Ponzano sarà discena a Castelfranco Veneto in uno dei derby trevigianipiù interessanti. Sfide non agevoli anche per ilSottomarina che ospita il Favaro di mister Carpentieri cheè forse la squadra più in salute del torneo mentre laMiranese riceve la visita del Liapiave che occupa una posi-zione di classifica inferiore alle attese. Nelle zone calde il

match-clou è il derby vicentino fraMarosticense e Rossano. I padroni dicasa hanno sinora vinto una sola volta inotto gare giocate sul terreno amico mavista la crisi degli ospiti appaionocomunque favoriti. La Piovese ospital’Adriese con la speranza di acquisirepunti salvezza mentre il Dolo RdB va afar visita al Vittorio Veneto, formazionein salute arrivando da tre vittorie conse-cutive ed è un po’ una costante di questoperiodo per i ragazzi di Minto doveraffrontare squadre in salute che poi,magari, successivamente conosconoqualche flessione, vedi ultimamentePonzano, Ardita Moriago eFeltreseprealpi. Speriamo che la flessioneattesa dei trevigiani abbia inizio in questaoccasione e che il Dolo RdB non con-senta a loro di fare poker. La classificanon è drammatica ma se Piovese e Favaroin questo turno conquisteranno punti,

considerato anche lo scontro diretto di Marostica, staserala classifica dei biancogranata potrebbe essere ancor piùinfelice, speriamo di no.

Classifica Marcatori. Con 12 reti Benetton (Liapiave,5); con11 reti Sabatini (Sottomarina,2); con 10 reti Santagata(Miranese,4); con 8 reti: Marangon (Delta 2000),Santaterra (Delta 2000, 2) e Ballarini (Sottomarina); con 7reti Finotto (Ardita); con 6 reti : Niero (Dolo RdB,2) eNonnato (Delta 2000); con 2 reti: Ronchin e Silvestro (DoloRdB) e con una rete: Bellan, Fantin, Frempong, Martignon,Molin, Mozzato e Munaro (Dolo RdB)

IL PUNTO D’ECCELLENZAdi Lino Perini

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Raccogliamo Quanto Avete Seminato(da pagina uno)Nei rapporti umani bastava una stretta di mano, a volte uno sguardoera sufficiente, fra gentiluomini, per capire e per concordare. Walter eRenzo hanno tracciato un solco profondo per questo giornale.I tempi sono cambiati, l’era del computer ha stravolto e modificatol’impaginazione, la ricerca, l’elaborazione ma se alla base non vi sonovalori certi, scelte credibili ed indirizzi chiari, quelli che loro hanno tra-smesso, sicuramente non disperderà. Dolo Sport sta cercando di daresempre di più, di essere, come dice il sottotitolo, la voce dolese alla pas-sione. Quella passione intensa e disinteressata che era il motore, il ful-cro che li spingeva a dare tanto agli altri. Lavorando si sbaglia, nontutto è perfetto ma di una cosa vi diamo garanzia, quello che è statol’indirizzo di chi ha posto le basi per questa pubblicazione ce lo tenia-mo sempre a mente e rimane l’impegno principale del nostro lavoro.Speriamo di dare sempre di più, speriamo che tanti ci aiutino e diampliare o migliorare il prodotto ma sempre senza tralasciare la ricercadella verità, con serietà ed imparzialità.Per finire volevo ringraziare gli organizzatori delle manifestazioni dole-si, la Family Run, in primis, ed anche la società del Riviera Nuoto e delRiviera Calcio a 5, che in passato hanno dedicato e continuano a dedi-care dei Memorial a Renzo Trovò, un gesto chiaro di come chi ha tra-smesso valori positivi non può essere dimenticato.

Lino PeriniFD16G11

Lʼallenatore Minto

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Il nostro è un tempo, edin particolare un Paese,che ha difficoltà a fare iconti con il propriofuturo. Lo testimonianoi fatti di cronaca checoinvolgono, drammati-camente, dei minori inquesti giorni. Unabimba di dieci mesi diSan Felice Circeo è stataridotta, tra le mura

domestiche, in fin di vita. Una ragazzinaappena adolescente, Sarah Scazzi, è al centrodi un drammatico scambio di accuse trafamiliari ormai da mesi: uccisa spogliata egettata in un pozzo da uno dei parenti piùprossimi. Un’altra giovanissima, YaraGambirasio, di appena tredici anni è scom-parsa ormai da due mesi e, nonostante indi-screzioni e presunte fonti anonime rivelatri-ci di chissà quali segreti, si sono perse le suetracce. Mercoledì è stato arrestato un iso-spettabile “amico di famiglia” sessantaquat-trenne che aveva l’abitudine, quando anda-va a trovare i vicini di casa, di violentare dinascosto la piccola di casa di solo quattordi-ci anni. La settimana scorsa sono state fer-mate alcune adolescenti di famiglia bene chepagavano la droga con prestazioni sessuali efoto hard. Non cadiamo, almeno in questerighe, nel tranello di occuparci del ciclonemediatico di questi ultimi giorni e che rac-conta delle presunte feste di Arcore: non èquesta la sede adeguata, ma comunquesiano andati i fatti, rappresenta un profondosegnale di malessere.

Da Freud aFroom, passandoin parte perEdipo, si è sempreteorizzata lanecessità di“Uccidere ilPadre” non ovvia-mente in sensofisico, ma affettivoe figurato.L’ e s p r e s s i o n e“Uccidere ilPadre” ha, quindi,sempre rappresen-tato nel linguag-gio comune la

necessità (simbolica) dei giovani di potercompiere autonomamente la propria stradaemancipandosi dalle protezioni familiari eprendendo il posto, nei luoghi chiave dellasocietà, delle generazioni precedenti. Oggi,evidentemente, è il futuro a fare paura esono, dunque, i tanti padri ad eliminare iloro “concorrenti” più giovani, picchiando-li, violentandoli, uccidendoli e facendolisparire. Oppure, e non è meno grave, abbandonan-doli ad una vita priva di affetti e valori chespinge i neo – adolescenti a sognare di indi-viduare una scorciatoia – la droga, il sesso, laraccomandazione, la “relazione pericolosa”,la prostituzione – pur di dare significato alleproprie vite. Un Tempo che teme il futuro, e di conse-guenza un Paese, nega il proprio presente evanifica tutta la propria storia. È un Paese,ed un Tempo, già morto!

Corsivo diMatteo Bellomo

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Ricordando Natale

Babbi natale in corsiaAnche all’Ospedale di Dolo sono arrivati i Babbi Natale, una lietasorpresa per tutti pazienti e gli operatori sanitari che hanno accoltofra i sorrisi e pacche sulle spalle la bella iniziativa di Babbo Giorgio eBabbo Laura.

Presepe ArineseGrande successo per il Presepe Artistico Semovente di Arino entratonella tradizione rivierasca. L’instancabile lavoro dei volontari arinesiha permesso una rappresentazione curata fin nei più piccoli partico-

lari della natività.Ultimi giorni a dis-posizione per quan-ti volessero visitareil magnifico prese-pe dolese i quali lopotranno fare finoal 30 gennaio pros-simo presso laParrocchia di SanMiche Arcangelo diArino. Info 041411666

Stefano Trovò

Premi Letterari InternazionaliVeiro Zabeo si aggiudica il PremioInternazionale Emily Dickinsongrazie al suo primo libro L’Isola deiDimenticati

(s.t.) L’Isola dei Dimenticati molti lo avreb-bero relegato fra l’ennesimo libro di unoscrittore locale quasi che questa caratteristicadello scrittore fosse un limite invalicabile.Noi che Veiro Zabeo abbiamo avuto la fortu-na di conoscere, confrontarsi e collaborareper Gocce di Emozioni sappiamo che l’autoreè di razza e che in ogni suo scritto sa trasfor-mare la pagina in sublime narrativa. OggiL’Isola dei Dimenticati dona al suo autore ilprestigioso riconoscimento al PremioLetterario EMILY DICKINSON, kermesse inter-nazionale giunta alla sua XIV edizione. Lacerimonia di consegna dei premi, curatadall’Associazione Culturale EMILY

DICKINSON, ha avuto luogo giovedì 20 gennaio, presso la sala consi-liare “Silvia Ruotolo” della Municipalità Vomero di Napoli.Veiro non è certo tipo da adagiarsi sugli allori; lo scrittore, infatti, stagià lavorando alacremente ad un gran numero di progetti letterari cheanimeranno per i prossimi mesi le giornate culturali rivierasche enazionali.

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Riceviamo la lettera ufficiale con la quale il Presidentedella Pro Loco Dolo formalizza l’impossibilità di realiz-zare la sagra di San Valentino a Sambruson e della sfila-ta dei carri allegorici di Dolo. Pubblichiamo a seguire lacomunicazione del Sindaco Mariamaddalena Gottardoche ci è giunta anch’essa in redazione. Abbiamo scelto dipubblicare ogni documento nella sua forma integrale alloscopo di dare la possibilità di comprendere appieno lavicenda evitando mediazioni di alcun tipo: ideologiche opeggio ancora come, tristemente, si legge nei blog locali.Buona lettura. Stefano Trovò

Lettera della Pro Loco DoloCon la presente la Pro Loco vuole informare che mal-grado le ristrettezze economiche esposte da codestaamministrazione comunale si sperava di poter affron-tare e realizzare anche per quest’anno San Valentino aSambruson ed il Carnevale giunto ormai alla suaXXXIII edizione, ma dopo vari incontri e varie rifles-sioni, senza ottenere alcun contributo, siamo giuntialla spiacevole decisione di non poterlo realizzare.L’anno appena trascorso è stato impegnativo e difficileda portare a termine, con uno sforzo collettivo di tuttala Pro Loco e anche di alcuni simpatizzanti che è statodavvero lodevole, sia per la forza fisica data del tuttogratuita e sempre con grande entusiasmo, sia per glisforzi economici che siamo riusciti ad ottenere malgra-do il difficile periodo economico. Ora siamo giunti alnuovo anno, e mentre ci prestiamo a chiudere i contidel 2010 siamo costretti a prendere atto del difficileperiodo e rinunciare alle prime manifestazioni del2011. La mancanza di sostegno economico da partedel comune e le sempre più scarse risorse non ci per-mettono di avere la tranquillità di poter inoltrarci inuna manifestazione come il Carneval dei Storti cosìoneroso e impegnativo, giunto negli anni a livelli dieccellenza e riconosciuto in tutto il Triveneto. Perdereuna manifestazione così bella che porta momenti dicultura, allegria e spensieratezza a grandi e bambini è

triste e noi della Pro Loco ne siamo profondamenteamareggiati, ma la scelta è stata inevitabile.Il programma delle manifestazioni annue ha in calen-dario altre attività che speriamo vengano prese in seriaconsiderazione, per non vedere svanire completamenteogni tradizione del nostro paese. Restiamo fiduciosiche ci saranno contributi e sostegni utili al realizzodelle prossime manifestazioni culturali e restiamo inattesa di vostre conferme. Giuliano Salvagnini

Presidente Pro Loco Dolo

AL CARNEVAL DEI STORTI

DOLO NON DEVE RINUNCIAREL’Amministrazione Comunale di Dolo accoglierà conpiacere ogni suggerimento che verrà dalle Associazionilocali per organizzare un Carneval dei Storti in versionenuova, diversa dalla tradizionale sfilata dei carri allego-rici. Il Vicepresidente dell’ASCOM Riviera delBrenta, Umberto Cogno, ha avanzato ieri la sua propo-sta: la domenica del Carnevale negozi aperti, centrochiuso alle auto, cittadini in maschera e concorso per iltravestimento più bello. Commenta il primo cittadi-no: “Ottima idea, segnale che – come auspicavamo – lavoglia di lavorare insieme per il bene di Dolo c’è. Adesso” -aggiungeMaddalena Gottardo –“‘aspettiamo l’incontroin programma venerdì prossimo in Municipio per rac-cogliere spunti anche dalle altre Associazioni”.Che il Carnevale Dolese si debba fare è ferma convin-zione anche dell’Assessore alle Attività Produttive e al

Turismo dell’Unione Meconomico - culturale che da sempre caratterizza il nostroterritorio” -risorse pubrealtà, oltre che una dimostrazione di rigore”. Etro un cruccio, per l’Amministrazione, dover rinuncia-re alla sfilata dei carri allegorici; “Vescovi – “dispiace che la Pro Loco non comprenda comein un momento di grande difficoltà economica si possa e sidebba realizzare comunque un’edizione del Carneval deiStorti in veste nuova, anche se ridimensionata sulla solabase delle risorse private raccolte con le sponsorizzazioni. I

concittadini” -certamente. E’ per questo” -al Turismo – “proposte di tutti i soggetti che vorranno mettere ingioctonimparando piuttosto a fare squadra tutti assieme,almeno per la gioia dei bambini e di quanti siattendono un Carnevale allegro e spensierato”.

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LICEO SPORTIVO GALILEI DOLOEccoci qui a parlare ancora di Liceo sportivo.Ringrazio la redazione di Dolo sport che mi concede sem-pre l’onore di poter scrivere articoli su questo importantegiornale sportivo locale. E’ anche grazie a loro che si puòparlare di liceo sportivo, di sport, di valenze educative lega-te alla pratica dello sport. Questa volta vi voglio tenereaggiornati sulle attività che i ragazzi del corso F stanno svol-gendo in questo periodo. La classe quinta ha appena con-cluso il corso quinquennale di nuoto ed assistente bagnan-te ed i ragazzi hanno conseguito il brevetto in oggetto. Conquesto attestato, riconosciuto a livello mondiale, i neo bre-vettati potranno già da subito inserirsi nel mondo dellafederazione nuoto, trovando posto di lavoro nell’ ambitodelle piscine. Un ringraziamento di cuore alla RivieraNuoto Dolo che ci affianca con passione ed entusiasmo inquesto complesso modulo di lavoro. Grazie al loro interes-samento in ambito federale ed alla loro preziosa collabora-zione siamo l’unica realtà scolastica in Italia che dal’opportunità agli studenti di conseguire un brevetto di talespessore. Nel contempo, sempre la classe quinta sta termi-nando il modulo di lavoro con la psicologa Favero che staaffrontando il “mental training”. La classe quarta ha appenaconcluso le lezioni di fisioterapia della prima annualità. Adalcuni di loro (i più motivati) sarà data l’opportunità disvolgere stage estivo di fisioterapia. Passiamo alla classeprima, seconda e terza. Fra due settimane le classi si reche-ranno presso la struttura sciistica di Piancavallo per svolge-re il loro stage sportivo-didattico. Questa esperienza è trien-nale; per la classe terza termina con quest’ anno, la classeseconda avrà anche l’esperienza del prossimo anno, per la

classe prima si tratta del primo anno di corso. Gli alunni sicimenteranno sulla tecnica dello sci da discesa e snow board(a scelta) con maestri che li seguiranno per 16 ore all’anno.In aggiunta si terranno, quest’ anno due conferenze in ora-rio “pre cena” dove si tratteranno i seguenti argomenti: “lasicurezza in montagna e la sicurezza sulle piste da sci”; psi-cologia dell’età adolescenziale: “motivazione ed obiettivi peruna crescita psicofisica equilibrata”. In questo numero hovoluto, in sintesi, dare il via ad una serie di articoli che usci-ranno su Dolo Sport. Il mio intento è quello di aggiornarecostantemente i lettori di e tutti coloro che sono interessatial nostro Liceo Sportivo sull’evoluzione annuale del proget-to. Ogni mese spiegherò ciò che i ragazzi stanno svolgendo,entrando il più possibile nello specifico. Per tutti questialunni tale percorso didattico resta un’esperienza unica edesidero che anche altri vengano a conoscenza di ciò chesvolgono e con quanto impegno si dedicano e credono a ciòche stanno facendo. Al giorno d’oggi, con la caduta di tantivalori, riuscire a dare ai giovani un obiettivo in più per cre-scere nell’impegno e nella motivazione è un bel successo. Equindi… arrivederci al prossimo mese. Stefano Borgo

CARNEVAL DEI STORTI 2011

Anche se ad anno già ampliamente iniziato, diamo il benvenuto ai ragaz-zi ed alle ragazze della classe Prima F. In ordine alfabetico: BegheldoAnna, Bonafè Jacopo, Boscaro Luca, Brooks Elia, Cestaro Gabriele,Chiusin Alberto, Contò Margherita, Don Jacopo, Francese Carlotta,Giacometti Ilaria, Manni Doranna, Mantovan Matteo, Mazzaro Gianluca,Menegazzo Marco, Peron Francesco, Perpinello Sara, Pinzaru Eugeniu,Pittaro Cristiano, Rampazzo Giorgio, Ribuoli Michele, Sacco Francesca,Saccon Davide, Spanò Giulia, Tanduo Beatrice, Terrin Ancelica, Vecchiatomarco, Veggo Martina, Zampieri Enrico, Zatta Palani.

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dell’Unione Mario Vescovi:“E’ un’iniziativae o - culturale che da sempre caratterizza il nostrot ” -dice Vescovi – “e il fatto che non ci sianor ubbliche da mettere in gioco è purtroppo unar re che una dimostrazione di rigore”. E’ senz’al-t uccio, per l’Amministrazione, dover rinuncia-r ata dei carri allegorici; “ma” – prosegueMarioV “dispiace che la Pro Loco non comprenda comei mento di grande difficoltà economica si possa e sid alizzare comunque un’edizione del Carneval deiS veste nuova, anche se ridimensionata sulla solab risorse private raccolte con le sponsorizzazioni. I

c ncittadini” - dice ancora Vescovi - ‘capirebberoc rtamente. E’ per questo” - aggiunge l’Assessorea Turismo – “che l’Amministrazione è aperta allep oposte di tutti i soggetti che vorranno mettere ing oco fantasia, e risorse. Cerchiamo di abbassare it ni polemici di questi giorni” - conclude Vescovi -i parando piuttosto a fare squadra tutti assieme,a meno per la gioia dei bambini e di quanti sia tendono un Carnevale allegro e spensierato”.

Lunedì 24 gennaio 2011

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Lo Sport al Servizio dell’Economia LocaleIn un periodo nel quale l’economia presenta segnali altalenanti, a voltedi crescita, altre di regressione, nell’ambito locale il mondo dell’associa-zionismo può diventare un interessante volano per la ripresa. Spessoabbiamo sentito parlare di sinergie tra diverse categorie di operatori eco-nomici per il rilancio turistico ed altro della Riviera del Brenta, con laricerca di eventi che potessero portare maggior afflusso possibile di turi-sti. Sempre a traino di ciò che succede a Venezia, si è cercato di sfrutta-re la Venice Marathon, dove però la quasi totalità degli atleti viene indi-rizzata ed attratta dalle strutture ricettive di Venezia e di Mestre, lascian-do alla Riviera del Brenta un turismo “residuale”. Da anni con la nostraassociazione sportiva, il basket Dolo Dolphins, abbiamo intrapreso variecollaborazioni con società limitrofe per l’organizzazione di diversi torneiche coinvolgono atleti provenienti da tutta Italia. Nell’ultima esperien-za vissuta durante le festività Natalizie, abbiamo ospitato a Dolo duegironi di un torneo riservato agli under 14 (atleti nati nel 1997), consi-derato la più interessante “vetrina” italiana per questa categoria. Al di làdei risultati sportivi che in ogni caso sono il “core business” dell’eventomi permetto in questa circostanza di sfoderare alcuni dati su cui riflet-tere. Il torneo “Zanatta” oltre che a Dolo ha visto i giovani cestisti gio-care a Treviso, Mestre, Marcon e Favaro, coinvolgendo 22 squadre pro-venienti da tutta Italia, da Reggio Calabria a Trieste, da Roma a Milanoecc. Nella palestra del Liceo Galilei si sono disputati 18 incontri neigiorni 26, 27, 28, 29 e 30 dicembre, generando un movimento di per-sone che hanno assistito alle partite, quantificabili tra le 2.000 e le2.500, esclusi gli atleti. Questi spettatori e gli atleti, hanno in una con-sistente parte usufruito delle strutture ricettive della nostra zona e dellaristorazione di alcuni locali rivieraschi. Il costo della manifestazione perla nostra associazione è stato pari a 0 (zero), anzi grazie a KITE srl, cheha sponsorizzato in piccola parte l’evento e soprattutto grazie alla dis-ponibilità e all’impegno di numerosi volontari, il bilancio dell’evento siè chiuso con segno positivo. Ora ci aspettano altri eventi,l’organizzazione del torneo Gottardo a fine Maggio, dove abbiamo inprogramma di invitare una o due squadre provenienti da fuori regione,il torneo Mazzetto, che vede il Petrarca Padova come società organizza-trice e i Dolphins Dolo collaboratori nell’evento, che porterà a Dolo neiprimi giorni di giugno, parte delle 24 squadre provenienti da tutta lapenisola. Negli scorsi anni hanno giocato ed alloggiato a Dolo forma-zioni provenienti da Roseto degli Abruzzi, Livorno, Caserta, Firenze,Varese, Pesaro, P.S. Giorgio, Matera ed altro, pubblicizzando la nostrazona della Riviera del Brenta ed in particolare Dolo. A fronte di talieventi, che se realizzati anche da altre discipline sportive potrebbero por-tare un buon flusso di turisti in Riviera del Brenta, purtroppo non esi-ste un altrettanto interesse delle categorie economiche locali. La Rivieradel Brenta e Dolo nella fattispecie, possono essere adeguatamente rap-presentate, tramite il mondo sportivo, da numerosi atleti che hanno rag-giunto risultati interessanti nel panorama nazionale ed internazionale.Questo tipo di “rappresentanza”, mi vengono in mente nel mondo delnuoto i vari Cercato, Galenda, Terrin e Nalesso, nel ciclismo la Troldi,nell’atletica la Volpato e la Levorato ed altri che mi scuso per non avernominato, ha dato lustro al nostro territorio, ma la nostra economiaquanto ne ha tratto vantaggio? Non vorrei sbagliarmi, ma a parte qual-che meeting di nuoto che coinvolge nuotatori provenienti da fuoriregione, dalla Family Run organizzata dal quartetto: Stefano Borgo,Simone Cercato, Ivano Sacchetto e Stefano Trovò, ma che riveste sola-mente interesse locale, dalla Marcia dei Storti perfettamente organizza-ta dai Podisti Dolesi, alla quale partecipano numerosi gruppi prove-nienti da fuori regione ma che per la maggior parte compiono il loroviaggio in giornata, e qualche altro avvenimento organizzato daPallavolo e Pattinaggio, perlopiù a carattere provinciale e regionale, nonci sono avvenimenti sportivi degni di richiamo turistico in Riviera delBrenta. Naturalmente l’organizzazione di eventi a carattere nazionale ointernazionale costa sacrifici, impegno e non necessariamente uno sfor-zo economico, però, seppur in minima parte, porta un vantaggio all’e-conomia locale. Ritengo pertanto che una maggiore intraprendenza esinergia tra mondo economico, mondo sportivo, amministrazioni loca-li e perché no, anche mondo della scuola (fiore all’occhiello della nostraofferta scolastica sono sicuramente il progetto motorio del LiceoScientifico “G. Galilei” e quanto offerto dall’Istituto Musatti con i suoicorsi ad indirizzo turistico-alberghiero), potrebbe portare, a fronte diperiodiche organizzazioni di vari eventi a carattere nazionale, un grossobeneficio all’economia di Dolo e della Riviera del Brenta.

Roberto Don

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Calcio Giovanile

SI FESTEGGIA, IN QUEL DI SAMBRUSONIl Premio Disciplina Giovanissimi 2009/’10 all’Ambrosiana e la Terza a un soffiodalla vetta di Coppa Disciplina di categoriaIl 14 gennaio scorso, presso la Sede FIGC di Mestre, Giuseppe Ruzza, Responsabile Settore Giovanile e Scolastico, haconsegnato all’ASD Ambrosiana Sambruson il Premio Disciplina Giovanissimi 2009/’10. La soddisfazione, per laDirigenza dell’Ambrosiana, è grande; soprattutto perché questi ragazzi, al primo anno di ricostituzione della squadra(dopo ben quattro di assenza), hanno vinto non una soltanto, ma tre sfide: una esterna all’Ambrosiana e due internead essa. Quella esterna consiste, per l’appunto, nell’aver raggiunto, subito, un traguardo importante. Di quelle inter-ne, invece, una vittoria è storica, l’altra è più attuale. Iniziamo dalla seconda, che poi si intreccia fortemente con quan-to sopra: L’Ambrosiana è orgogliosa che la squadra abbia vinto questo premio: 1) perché le aspiranti erano molte etutte degne; 2) perché considera il Premio Disciplina come uno dei traguardi da raggiungere ogni anno, per tutte lesue compagini; 3) perché Allenatori, provenienti dalla tradizione storica del proprio calcio, hanno saputo infondere,agli atleti loro affidati, lo stile che loro stessi hanno appreso dai propri Allenatori di un tempo. Dare il giusto peso allevittorie come alle sconfitte, lottando anche quando lo sconforto indurrebbe a mollare, mantenere sempre la barradiritta sull’umiltà, sull’impegno, sul sacrificio e sul sapersi controllare, nella consapevolezza che la vittoria migliore stanel rispettare se stessi, gli altri e le regole, crescendo insieme, qualunque sia il risultato sul campo e senza cedere all’il-lusione delle facili scorciatoie, è il modo migliore per garantire al Calcio il futuro che si merita. La prima sfida, inve-ce, riguarda la storia stessa del calcio ambrosiano: la precedente vittoria del Premio Disciplina Giovanissimi, infatti,risaliva a ben 33 anni prima. Alla generale soddisfazione si aggiungono, quindi, anche i complimenti di chi, nel 1977,ricevette lo stesso riconoscimento. È un simbolico “passaggio di testimone”, dai ragazzi di allora ai ragazzi di oggi, checertifica, ancora una volta, la continuità di una tradizione che, iniziata nel 1954, auspichiamo continui per altri cin-

quant’anni almeno. Complimenti, dunque, a Enrico Mazzetto, Marco Trevisan,Filippo Dartora, Nicholas Giantin, Riccardo Vanuzzo, AnthonyPrestifilippo, Fabio Gambato, Andrea Galesso, DavideCassandro, Federico Agostini, Marco Sartori, Jacopo Cassandro,Lorenzo Franceschin, Nicolo’ Dartora, Florentino Stocco; com-plimenti ai Mister Marco Chinello e Alessandro Masato e aiDirigenti Ireneo Agostini, Andrea Barison, Matteo Dittadi eAndrea Bovo. La gratificazione raddoppia considerando che lasquadra di Terza Categoria dell’Ambrosiana, sempre nella stagio-ne sportiva 2009/’10, ha essa stessa raggiunto il 2° posto in CoppaDisciplina, a un soffio dal traguardo. Anche in questo caso, com-plimenti ai ragazzi e ai loro Mister, Gianstefano Longhitano eStefano Bressanin, oltre che ai Dirigenti Sandro Baessato, CatiaQuaggio, Giuseppe Organo e al Presidente Martino Cassandro.L’esempio, per i più giovani, parte sempre dall’alto ma la sinergialo rende di certo più efficace. Infine, un pensiero per un uomo che

da sempre è nei cuori di ognuno di noi: nello stesso giorno, infatti, la FIGCregionale ha consegnato un riconoscimento anche a Lionello Cerato, stimato econosciutissimo Allenatore/Educatore che tanto ha dato anche al calcio giova-nile ambrosiano, contribuendo al raggiungimento dei traguardi odierni, e chetutti gli sportivi di sempre, a Sambruson, ricordano con gioia, riconoscenza eimmenso affetto. Da tutti noi: grazie Lionello.

Alberto Lazzari

PARTI COL PIEDE GIUSTO

TRILOBITA Ci vediamo alla fine del film, dico alla mia famiglia, è ilvantaggio dei multisala. Ognuno può vedere la proiezio-ne che più gli aggrada. Entro e mi siedo senza guardare lafila e il numero della poltrona, un po’ sopra pensiero.Finché scorrono i messaggi pubblicitari e gli spezzoni deifilm in uscita penso alle prime forme di vita sulla terra,argomento di studio per mio figlio alle elementari. Spessofaccio delle analogie tra uomo e natura, tra natura euomo perché credo che alla fine siamo un tutt’uno. Eccocome un animale lungo pochi centimetri composto dauna corazza, un corpo sottile con tante zampette ed unatesta fatta ad antenna possa essere paragonato ad unnuovo pensiero che nasce, che prende forma e si modifi-ca fino a diventare qualcosa di concreto. Un pensiero sievolve, così ogni forma di vita è in continua evoluzione.Alla fine siamo anche noi dei Trilobiti, composti damente, corpo e anima. Il film inizia,Mandela è stato elet-to presidente del Sudafrica, paese noto per le divisionirazziali. Mi rimangono incise nella mente molte cose, masoprattutto queste frasi, un suo primo discorso che citotestualmente: “Abbiamo bisogno d’ispirazione, se vogliamosuperare le difficoltà dobbiamo pretendere di più da noi stes-si...” Un’altra sua frase: “Se io non so cambiare quando lecircostanze lo impongono come posso pensare che gli altricambino.” Si tratta di parole rivolte alla sua nazione, ma

anche alla squa-dra di rugby delSudafrica, dataper sfavorita nelcampionato delmondo che sistava disputan-do. Mandelaaveva capitocome lo sportpoteva mantene-re unita la suagente, bianchi eneri a sostegnodi un’unicasquadra. Nella finale contro gli All Blacks della NuovaZelanda, lo stesso Mandela si veste con la maglia verde-oro numero 6 del capitano. Chi non conosce la storia diNelson Mandela, Premio Nobel per la Pace, per trent’an-ni rinchiuso in una cella di 2 metri, e come disse il capi-tano della squadra... “uscire pronto a perdonare chi lo avevarinchiuso”. Il film finisce con la vittoria del Sudafrica, chenel 1995 vince la coppa del mondo di rugby. Mi alzodalla poltrona e casualmente sono seduto sulla fila M diMandela e al posto numero 6. Piaciuto il film? Si bellis-simi i cartoni, e il tuo Invictus?... Sono il padrone del miodestino, il capitano della mia anima… cosa? Ah scusa sonoun trilobita. Evviva Luca Damin

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Gli chiediamo quali sono i suoi pros-simi obiettivi. “Sono alla ricerca dimaratone diverse, quelle meno pubbli-cizzate. Il 5 e 12 dicembre ho parteci-pato a due maratone in Messico ed erol’unico italiano, anzi l’unico europeo,in gara. Nel 2007 avevo partecipatoanche alla Lockness Marathon lungo lerive del famoso lago, ho partecipatoanche alla maratona di Marrakech.Quest’anno penso che parteciperò, insettembre, alla Maratona di Città delMessico. Una gara particolare perché sisvolge in altura a 2300 metri e perchéla capitale messicana è fortemente con-dizionata dallo smog. D’altronde Cittàdel Messico è la città più popolata delmondo con 25 milioni di persone, circaun quarto di tutto il Messico che neconta 110 milioni.” Giuseppe vantaanche una vittoria importante nellamaratona delle Isole Eolie, relativa-mente alla sua categoria, e sei parte-cipazioni alla VeniceMarathon ma,visto il suo concetto di vita, ci diceche... “Non farò più la corsa venezia-na perché è diventata troppo un busi-ness, si è perso il senso dello sport.” Econ questo ha detto tutto.

Claudio Contro

Ai Confinidell’AvventuraClaudio Contro è nato il giorno diSan Valentino del 1960 ad Alfonsine,in provincia di Ravenna, ma da diecianni vive a Mirano. Anche per lui laMaratona e la corsa sono diventatiun bisogno che, come capiremo piùavanti, è risultato anche uno stimoloa riprendere uno stile di vita cherischiava di rappresentare un maci-gno. Claudio ha iniziato a correre dagiovane. “Già quando andavo allescuole medie mi piaceva correre, facevoanche 10, 12 chilometri senza fatica, esognavo di gareggiare in una marato-na. Dovetti aspettare sino ai 18 anniper poterlo fare e la mia prima corsa fuproprio la VeniceMarathon. Partecipaisenza une vera preparazione, senzaadeguate informazioni alimentaritanto che dopo 25 chilometri fattitranquillamente l’acido lattico andòalle stelle e l’ultima parte del percorsosino a Santa Marta fu un vero calva-rio. Ebbi, comunque, la percezione checon adeguati accorgimenti avrei potutodavvero diventare un atleta.” Dopoquella corsa Contro si è ‘professiona-lizzato’ tanto che dopo 38 anni diattività vanta la partecipazione adoltre 100 fra maratone e mezze mara-tone ma anche un curriculum ditutto rispetto in pista dove ha parte-cipato a gare in quasi tutte le distan-ze, dagli 800 metri ai 1500 per pas-sare ai 3.000, 5.000 e 10.000. A dif-

ferenza di Panzeri, Contro ha impo-stato il suo lavoro non solo sulla pas-sione ma anche sul tentativo dimiglioramento ed ha cercato in ogni

corsa di progredire, magari anchesolo di uno/due minuti. Il suo pri-mato nella maratona è di due ore e28 minuti e nella mezza maratona di1 ora e 15 minuti. Ora che gli annisono passati, riesce comunque achiudere, ultima edizione dellaVeniceMarathon, in tre ore e 7minuti. “Anche se personalmente hocercato di migliorarmi e di pormi degliobiettivi e non solo di divertirmi, hosempre nutrito un grande, grandissimorispetto per tutti coloro che corrono lemaratone con l’obiettivo di giungere altraguardo anche se c’impiegano 5, 6ore. Ognuno ha degli obiettivi ed è giu-sto complimentarsi. I veri applausivanno fatti a chi, finito il lavoro,s’impegna per fare un’altra fatica.”Claudio ha un lavoro stressante, fal’autista, e quando torna a casa e simette a correre, una/due ore, si scari-ca delle tensioni ma ricomincia afaticare. Non è certo il tipico panto-folaio da poltrona ed il fisico fa capi-re benissimo quanto consumi ognigiorno. Ma l’attenzione si sposta perconoscere di più della sua avventuradell’anno scorso in Africa con la par-tecipazione alla ‘100 chilometri delSahara’. Il suo racconto ci fa scoprirequalcosa d’impensabile perché que-st’avventura è nata in modo incon-sueto. “Nel maggio del 2009 partecipoad una maratona a Jesolo. La partefinale della corsa prevedeva alcuni giridi un circuito in via Bafile. Durante il

primo giro, in una curva, uno spettato-re mi tagliò la strada e mi fece caderepesantemente a terra. Mi rialzai e sep-pure indolenzito ripresi a gareggiareperché mancavano solo due chilometrie mezzo all’arrivo. Durante l’ultimogiro, quasi sullo stesso punto, un altrospettatore di notevole stazza mi riattra-versò la strada ed andai pesantemente asbatterci contro. Mi sembrò di esserestato abbattuto da un camion. Faticaia rialzarmi, ero indolenzito in piùparti ma mancavano solo quattrocentometri all’arrivo e provai a correre. Cela feci ma giunto dopo lo striscionecaddi e svenni. Avevo riportato danninon indifferenti ad un’anca, al bacinoed ad una spalla. Fu un trauma note-vole sia fisico che mentale ed una voltaguarito, non volli più correre. Il mioallenatore Marco Boffo (ex nazionaledella 100 chilometri di corsa e terzo alivello nazionale, NdR) mi disse chenon avrei dovuto sforzarmi e che soloquando me la sarei sentita avrei potu-to riprendere.” Il racconto prosegue.“Dopo alcuni mesi nei quali non misipiù gli scarpini e chi mi conosce saquanto ami correre, un giorno chiamaiBoffo e gli disse che volevo riprenderema non con una corsa qualsiasi, volevofare o la Namibia in solitario od i 100chilometri del Sahara. Ne parlammo edopo aver valutato i percorsi mi disseche secondo lui era meglio propendereper la gara sul Sahara.” La prepara-zione fu intensa, due sedute di pale-stra la settimana, dagli ottanta ai cen-toventi chilometri di corsa alla setti-mana, quando Claudio aveva inca-merato nelle gambe 2800 chilometrie fatto due/tre sedute settimanali aSottomarina correndo sulla sabbiacon quattro chili di zavorra sullespalle, s’iscrisse il 19 febbraio allamaratona di Verona. Scoprì di esserepronto per partire per il Sahara. “E’stata un’esperienza incredibile. Tantoper cominciare sono passato dal geloitaliano a 32 gradi, inoltre i punti diristoro dell’organizzazione erano moltoradi e venivano allestiti dopo 16 e 32chilometri di corsa. Bisognava dosare losforzo e soprattutto saggiamente distri-buire l’assunzione di cibi e di bevande.Furono 4 giorni intensi e quello che miha colpito di più è che la mia forma èandata in crescendo tanto che nell’ulti-ma tappa di 21 chilometri ho reagitomeglio che nelle altre. Alla fine hochiuso al 66° posto su un totale di 180partecipanti.”Claudio ha vinto il trauma e la pauradopo l’incidente di Jesolo, ha scoper-to la bellezza di una prova in unmondo che ti regala silenzi e grandeforza interiore per sconfiggere nonavversari ma le proprie paure e lapropria solitudine. Una vera avven-tura. Lino Perini

IL SENSO DELLA VITA

IL GUSTO DELLO SPORT

I maratoneti Giuseppe Panzeri e Claudio Contro

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In Redazione: Matteo Bellomo, Mauro Poletto, Marino Salviato e Stefano Trovò Hanno collaborato: Stefano Borgo, Luca Damin, Roberto Don e Alberto Lazzari

Chiuso in redazione giovedì 27 gennaio 2011Stampa GRAFICHE 2 ESSE snc - 041 410431

ANNO XXXV - n. 2 DOMENICA 30 GENNAIO 2011Editore STEFANO TROVÒ

Direttore responsabile LINO PERINI

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Periodico del Club Biancogranata Ass. Culturale Senza Scopo di LucroIscritta allʼAlbo delle Associazione Dolesi n. 103

Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1422 del 22 maggio 2002via A. Manzoni, 18 - Dolo (Ve) Tel. 041412598

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