SPECIALE LUGLIO 2013

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ciclostyle | 2013 | 1 Esplode il Festival del Talento L’associazione Vetrine Inedite vi aspetta dal 19 al 21 Luglio in piazzale L. Flacco Numero speciale Luglio 2013

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Esplode il Festivaldel TalentoL’associazione Vetrine Inedite vi aspettadal 19 al 21 Luglio in piazzale L. Flacco

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EDITOREAssociazione Vetrine InediteCorso Umberto I, 85 - Brindisi

Tel. 0831 430613 - 327 0021710www.ciclostyle.it

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DIRETTORE REspONsABILEserena passarelli

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REspONsABILE CICLOsTyLE.ITMaura Gatti

IMpAGINAzIONE E GRAfICAtudesign.it

sTAMpATipografia Editrice Brindisina

Testata giornalistica registrata presso il Registro stampa del Tribunale di Brindisi n. 14/2009

INTRODUCTION

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About Woman ....................................................................................... 01Sed ut est sem, convallis congue metus.

Fashion Style .......................................................................................... 03Sed ut est sem, convallis congue metus.

Music Taste .............................................................................................. 05Sed ut est sem, convallis congue metus.

Women Activity ..................................................................................... 07Sed ut est sem, convallis congue metus.

Lifestyle Updates ................................................................................ 09Sed ut est sem, convallis congue metus.

Sport and Actions .............................................................................. 11Sed ut est sem, convallis congue metus.

Profile Stars .............................................................................................. 13Sed ut est sem, convallis congue metus.

Tips Beauty ............................................................................................... 15Sed ut est sem, convallis congue metus.

EDITORIALE

Carissimi lettori, ci ritroviamo. Era quello che tutti volevamo, che voi chiedevate. Grazie al sostegno dei nostri sponsor oggi siamo

riusciti a stampare un numero speciale di Ciclostyle. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro. Riprenderemo a pubblicare? Nessuno può dirlo con sicurezza. Certo è che la nostra associazione, è cresciuta in modo significativo. Abbiamo lavorato sulla qualità degli eventi proposti, nel futuro vogliamo lavorare per il rilancio dei nostri canali informativi. Oggi, Vetrine Inedite vanta 55 soci e un curriculum di tutto rispetto. Evento dopo evento, mattone dopo mattone, siamo giunti alla terza edizione del “festival regionale del Talento”. In questo numero vi racconteremo di questa kermesse e celebreremo (finalmente) la vittoria di Antonio Maggio. Di lui vi avevamo parlato in un numero di Ciclostyle. Lo abbiamo visto trionfare nella categoria giovani al “festival di sanremo” con “Mi servirebbe sapere”. per noi la sua vittoria non è stata cosa inaspettata.Non vogliamo certo vantarci di questo, il talento è il suo. Vogliamo però ricordare di quanto sia importante credere nelle capacità dei giovani. Di quanto sia fondamentale “Non subire la musica ma ascoltarla”. Ciclostyle è sempre stato un magazine finalizzato alla ricerca dei talenti e alla loro valorizzazione. Molti ci hanno riso dietro: “Voi e la vostra bizzarra idea di dare spazio a quattro esaltati!”. Non abbiamo mai ribattuto. Il consenso della gente ci ha incoraggiati. La vittoria di Antonio è solo l’ultima, e per ovvie ragioni la più eclatante, delle risposte arrivate con il tempo. Mi rendo conto di quanto possa sembrar strano scommettere su persone che “hanno tutto da dimostrare”. E’ altrettanto pazzo, per noialtri, alzarci tutte le mattine e cercare sponsor, passare tempo in associazione, fare riunioni, discutere, pensare, progettare. Noi abbiamo trovato il nostro modo di contribuire alla crescita di questa città scegliendo una strada che niente ha a che fare con il “lamentarsi”, senza continuare a dire “Brindisi non è, a Brindisi non c’è nulla”. Ed è così che non conta se alla fine del mese ci abbiamo rimesso tempo e pazienza. Il nostro finanziamento è il nostro duro lavoro, la nostra costanza ma soprattutto i sorrisi e la partecipazione della gente. piazzale Lenio flacco, dal 19 al 21 luglio. Vi aspettiamo.

serena passarelli Direttore responsabile

Esplode il festival regionale del talento........................................................................ 04

A tu per tu con......................................................... 09

parkour....................................................................... 11

speciale Antonio Maggio,vincitore sanremo Giovani................................. 12

VIME: un successoper la terza edizione.............................................. 25

Vi presentiamo i finalisti del VIME.................... 26

SOMMARIO

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fervono i preparativi della terza edizione del “Festival regionale del Talento”, l’evento realizzato dall’Associazione Vetrine Inedite su piazzale Lenio flacco di Brindisi, dal 19 al 21 Luglio. L’evento vanta il patrocinio del Comune di Brindisi e dell’Assessorato alle politiche giovanili della Regione Puglia.

si tratta di una kermesse ad ingresso gratuito che vede protagonisti esclusivamente i talenti pugliesi, i musicisti e gli hobbisti. La mission associativa di Vetrine Inedite è quella di promuovere e sponsorizzare il talento inedito, in particolare pugliese, attraverso svariati eventi proposti nel corso dell’anno. Il “Festival regionale del Talento” è il contenitore finale di un anno di manifestazioni targate Vetrine Inedite. L’Associazione organizzatrice mette a disposizione di centinaia di giovani artisti tutti gli strumenti utili per la loro promozione: un palco, un’area espositiva, un’area dedicata ai laboratori artistici. Il “Festival regionale del Talento”, nasce con questo presupposto: tante menti “originali” vengono coordinate dall’associazione Vetrine Inedite che concretizza una tre giorni di musica, spettacoli, mostre, estemporanee, teatro ed esposizioni di hobbisti e creativi. L’area espositiva all’interno del festival si propone come un’area svincolata dal classico concetto di “mercatino – fiera”. A tal proposito l’accesso è riservato agli hobbisti e ai creativi che, con i loro prodotti, assicurano una certa qualità ed originalità dell’area espositiva qualificandosi come proposte uniche rispetto alle troppo note “esposizioni classiche intese come oggettistica”. Il festival allarga i propri confini per abbracciare il concetto classico di “fiera”. Infatti, i visitatori potranno passeggiare in un’area standistica dedicata alle imprese che producono in puglia i loro prodotti. Vengono, infatti, esclusi, tutti coloro che non sono produttori o che non hanno attinenza con il talento.Nel “Festival regionale del Talento” confluisce l’attesissima finale di “Vime - Vetrine in Musica Edita”, un concorso nato in collaborazione con l’emittente radiofonica Ciccio Riccio e che vede protagonisti 69 progetti musicali.Il “Festival regionale del Talento”, negli anni passati, ha vinto la sua sfida raccogliendo il consenso nonché l’apprezzamento dei talenti, dei visitatori e delle istituzioni.

festival talentodel

Esplode il Festival regionale del TalentoLa manifestazione targata Vetrine Inedite si terràin piazzale Lenio Flacco dal 19 al 21 luglio 2013

E’ possibile partecipare contattando l’associazione Vetrine Inedite al numero 0831.430613 / 327.0021710

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Luana fersini, creativa per scelta e per doti naturali. suo padre dipinge quadri splendidi e alcuni parenti si creano bijoux e tanto altro. La sua creatività e il suo

estro creativo sono il capitale da investire. Conosciamola meglio.Qual è il tuo talento? Io mi occupo della lavorazione della pasta di mais, una pasta che preparo in casa con determinati ingredienti. Una volta colorata, è pronta per essere modellata. Creo così tutto quello che la mia fantasia mi regala: da piccole bamboline, a fatine, elfi e gnomi. Ma anche ciondoli per creare successivamente bijoux e vari oggettini simpatici da tenere in casa. E’ iniziato tutto per caso, giocherellando con un pezzetto di pasta di mais. All’inizio creavo dei veri e propri mostri. La mia tenacia nel voler raggiungere degli obiettivi, mi ha permesso di creare dei veri e propri gioiellini.Cos’è il talento? Ognuno di noi ha un talento. Alcuni non lo sanno, come non lo sapevo io prima di intraprendere questa strada. Credi che a Brindisi ci siano possibilità per voi hobbisti? Nella mia città Brindisi, ci sono ottime possibilità per chi,

come me, si dedica a questo tipo di lavoro. Da quando ho iniziato a far parte dell’associazione Vetrine Inedite è stato un crescendo di esposizioni fiere. Ricevo sempre complimenti del brindisino, e non solo, per tutte queste iniziative e per l’elegante impatto visivo che abbiamo. Luana, tu partecipi a molti mercatini. Qual è la difficoltà che incontri? Il tempo avverso: pioggia, vento, freddo. Non ci siamo mai arrese e abbiamo sempre tenuto fede agli impegni presi. Cosa chiede il brindisino all’hobbista? spesso, durante i mercatini, la gente si avvicina e mi fa complimenti che mi rendono fiera. Ho capito anche che per la maggior parte della gente queste iniziative dovrebbero essere più frequenti perché danno vita alla città. Questo è quello che chiede il brindisino: poter uscire di casa sapendo che ad aspettarlo c’è una città viva!!!Le tue creazioni, vengono anche richieste in casi particolari come matrimoni, nascite, battesimi? Ho avuto molte richieste di bomboniere per battesimo, topper per torte da matrimonio e anche torte di compleanno. Questo è per me una grande soddisfazione. Quanto è importante per un hobbista essere al “passo con le tecniche”? Naturalmente non smetto mai di aggiornarmi sulle varie tecniche e su nuovi materiali per migliorare e rinnovare il mio lavoro. Amo molto riciclare le cose perché nessuno si può permettere di sprecare nulla!Se avessi la bacchetta magica, cosa regaleresti al mondo dell’hobbismo brindisino?se avessi una bacchetta magica? Vorrei per noi associazione Vetrine Inedite, uno di quei locali enormi sfitti e fatiscenti da rimettere in sesto per creare una esposizione permanente per hobbisti dove tutti possono venire ad ammirare le nostre creazioni, dove creare anche laboratori e corsi per tutti coloro che hanno la voglia di imparare.

ARTE...A PARTE: IL TALENTO DI Ileana D’Amato

NEL MONDO DEGLI HOBBISTI CON LUANA FERSINI

Ileana D’Amato, hobbista delle materie plastiche, crea oggetti di gusto raffinato ed elegante che pochi potrebbero riprodurre. Il talento è innato ma la volontà

di proporre le proprie creazioni spesso si scontra con un territorio privo di opportunità, ma ciò non scoraggia chi ha la passione e crede nella propria arte.Qual è il tuo talento?Mi piace dare vita a soggetti tramite la pittura e le materie plastiche, non so se questo è un talento o meno, lascio agli altri giudicare in base alle sensazioni che suscitano le mie creazioni.Quanto è difficile per un talento come il tuo emergere nel nostro territorio? E’ molto difficile farsi conoscere perché mancano le opportunità territoriali e tra l’altro, in un periodo di crisi come questo, la gente non è molto propensa ad acquistare beni non strettamente necessari.Cosa è cambiato da quando sei in attesa? Nei primi mesi di gravidanza avevo messo da parte questa attività perché non sopportavo l’odore degli acrilici. Oggi, riscopro una maggiore sensibilità e soprattutto maggiore ispirazione e manualitàCome valuteresti la nascita di nuove figure professionali, con un talento come il tuo, finalizzato

alla crescita del territorio? sarebbe una gran cosa se ci fossero delle strutture o agenzie che promuovessero l’arte figurativa nel nostro territorio, anche perché gli enti pubblici non danno spazio a questo.Esistono reti che consentono di farti conoscere nel tuo stesso territorio? Esiste il free-press (tipo Ciclostyle), ma non esistono mostre gratuite che diano la possibilità agli artisti emergenti di esporre le proprie opere, nonostante questo genere di possibilità venga data in altri comuni della regione e si riscontri una certa affluenza.Hai mai tratto ispirazione dalla musica?Molte delle mie opere sono ispirate alla musica, perché mentre creo ascolto musica e molti dei soggetti dipinti sono musicisti. Ritengo che la musica e la pittura veicolino allo stesso modo le sensazioni dell’artista, sebbene la musica abbia un effetto più diretto e comunque di maggiore diffusione.Ritieni che ci sia "talento" nel territorio brindisino? In quale settore maggiormente? Bella domanda…considerando Brindisi e provincia senza ombra di dubbio spicca il talento musicale, sebbene ci siano delle mosche bianche in altri ambiti artistici, diciamo però che io sono molto critica e per me talento significa originalità.Cosa consiglieresti agli enti territoriali per valorizzare gli hobbisti?Ci sarebbe molto da dire sugli enti territoriali, la cosa più semplice ed immediata è che facciano promozione del territorio nelle sue forme artistiche, artigianali, hobbistiche; per fare questo non occorre molto dispendio economico, anche perché nel territorio brindisino ci sono diverse associazioni che raccolgono hobbisti, artigiani e artisti di vario genere, quindi basterebbe un po’ di buona volontà nell’investire su gente e associazioni territoriali per ottenere più lustro per la città e sicuramente una maggiore visibilità anche all’interno della provincia.Definiresti "terapeutico" il fare arte? L’arte è già di per sé terapeutica se subita da spettatore, naturalmente l’artista quando crea una sua opera sviscera le emozioni del momento ed è un atto liberatorio, per questo molti artisti tendono a non volersi distaccare dalle proprie opere, in quanto figlie di un periodo di vita e legate all’interiorità.

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“Vetrine Inedite” è un’associazione di promozione sociale nata con l’intento di valorizzare nonché promuovere la cultura del territorio pugliese e la creatività dei giovani. L’associazione vanta uno staff qualificato che opera con l’obiettivo di offrire progetti originali e di altissima qualità nel campo della comunicazione e della promozione, seguendo tutte le fasi di elaborazione di qualsivoglia progetto. “Vetrine Inedite” nasce per essere quindi un contenitore di talenti che, attraverso le risorse interne, vuole dare visibilità agli stessi e ai loro prodotti. si tratta, dunque, di “talenti” che “promuovono talenti” attraverso un ricco programma annuale le cui proposte, variegate ed accattivanti, vogliono coinvolgere le diverse fasce d’età abbracciando le più importanti sfere socio-culturali. Un’ importanza rilevante viene assunta dalle aziende

del territorio che affiancano il progetto Vetrine Inedite in qualità di partners. Infatti, il rapporto che si crea con l’azienda va ben oltre la sponsorizzazione fine a se stessa: il successo dell’iniziativa ha ricadute positive sull’impresa che ne ha permesso, attraverso il proprio contributo, l’attuazione nonché la concretizzazione.La promozione degli associati Vetrine Inedite, delle aziende partners e degli eventi, viene affidata all’impegno dello staff nel campo dell’informazione, impegno che si concretizza nel progetto editoriale Ciclostyle, nei siti www.vetrineinedite.it e www.ciclostyle.it, nella web tv. I “contenitori di informazione” marchiati Vetrine Inedite nascono con il chiaro intento di ricreare interesse verso l’informazione dando particolare rilievo alla cultura e all’arte.

vetrine inedite: un progetto finanziato dal talento

ANCHE TU PUOI FAR CRESCERE IL PROGETTO “VETRINE INEDITE”.

Info: 0831 430613 - 327 0021710 - [email protected]

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Il parkour è una disciplina metropolitana nata in francia negli anni ’80 da Raymond Belle, a cui si attribuisce il termine “parkour”. si dice che Belle abbia introdotto

suo figlio David all’addestramento di George Hebert, un militare di fine ‘800 che aveva formalizzato un metodo di allenamento particolare. Hebert puntava a fortificare il fisico facendogli seguire dei movimenti naturali con ostacoli presenti in natura, il famoso “percorso del combattente” dal francese “parcours du combattant” da dove deriva il termine parkour. Questa disciplina consiste nel seguire un percorso ad ostacoli sfruttando il movimento e la flessibilità del proprio corpo. Di solito si sfruttano aree disabitate della città dove ci si può esibire tra muri, ringhiere ed edifici vari con salti e acrobazie da mozzare il fiato.Il parkour acrobatico, in particolar modo, è molto sviluppato nei paesi europei per la sorprendente performance dei Traceurs, o Tracciatori, nome attribuito a chi pratica questa disciplina. Tra i più famosi traceurs abbiamo lo stesso Belle, Vigroux e Hnautra. Il parkour è una disciplina praticata anche a Brindisi. Derio Camassa,

istruttore di parkour acrobatico, ci svela alcune curiosità.Derio come è nata questa passione per il parkour?Io conoscevo già lo sport acrobatico dato che da giovane ero un ginnasta e sono arrivato fino a disputare i campionati regionali. Quattro anni fa alcuni ragazzi sono venuti a chiedermi di insegnargli salti e acrobazie. Alla fine abbiamo creato un gruppo di parkour.Quanti ragazzi partecipano al corso di parkour acrobatico?I corsi, solitamente, iniziano con una trentina di ragazzi, ma solo una ventina arrivano fino alla fine.E’ una disciplina che possono fare tutti?si, comunque fa bene a tutti. Certo, bisogna allenarsi costantemente, soprattutto se poi si vuole provare l’allenamento in strada. Il parkour è uno sport che necessita di dedizione e tanto lavoro.Pensi che diventerà una disciplina mondiale?E perché no? In fondo è già praticato a livello nazionale in molti stati soprattutto in Inghilterra. Ho letto che veniva praticato addirittura in scozia nel medioevo.

parkouracrobazie in cittàdi Maura Gatti

In basso da sinistra: Mimmo Lovecchio, Alessandro passiante.In piedi da sinistra: Andrea Esposito; Derio Camassa; paolo pisani, Davide pisani; simone pinto; In alto da sinistra: paolo fontana; Marco Caramia.

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Antonio Maggio, per noi di Vetrine Inedite, non è solo il vincitore di “sanremo Giovani”.

E la sua storia, per noi altri, non inizia con “Mi servirebbe sapere”, il brano che lo ha visto trionfare sul palco del teatro Ariston. Antonio è un talento che abbiamo seguito, sul quale – nel nostro piccolo - abbiamo voluto scommettere. è una persona brillante, estremamente educata, entusiasmante e piena di talento. Ma la sua ricchezza, ciò che lo fa distinguere dalla massa, sono i valori: famiglia e amicizia. Nasce a san pietro Vernotico (provincia di Brindisi), l’8 agosto del 1986. Cresce a squinzano (provincia di Lecce) dove, fin da bambino, coltiva il suo talento ed estro musicale. partecipa a festival locali e nazionali e, nel 2003, partecipa alla finalissima del “festival di Castrocaro Terme – Voci e volti nuovi”, in diretta sulle reti RAI. Nel 2007, insieme a Antonio Ancora, Michele Cortese e Raffaele simone, avvia il progetto ARAM QUARTET, una vocal-band che trionfa nel format televisivo “X-fACTOR”. seguono

due album e due entusiasmanti tournée. Nel febbraio 2010 il gruppo si scioglie e Antonio riparte da zero. Il cammino che lo porta fino a sanremo è tutto in salita. partecipa alle selezioni per la 62esima edizione del festival con il brano “Nonostante Tutto” (il brano che darà il nome ad suo primo disco) ma non è l’anno giusto. Le porte del Teatro si spalancano per lui con “MI servirebbe sapere”. Ed è primo… “primo Maggio”. Così ha risposto alle nostre domande, diverso tempo prima di sanremo e dopo la vittoria. Conosciamolo meglio.Come sono cambiate le emozioni che hai ricevuto: da quando eri bambino fino ad oggi?sono cambiate tanto: quando inizi a fare musica da piccolo, ha un approccio di cui si avvia e lo fai per vocazione, per piacere. Crescendo, quando ho preso consapevolezza che questo era il mio habitat naturale, ho iniziato a concepirlo

In alto la copertina del cd di Antonio

Maggio, Nonostante tutto.

ANTONIOMAGGIO:CONOSCIAMO MEGLIO IL VINCITOREDI SANREMO GIOVANIdi serena passarelli

come il mio lavoro e, di conseguenza, è cambiato il punto di vista. Anche un applauso, lo apprezzi doppiamente perché un segnale di apprezzamento del tuo lavoro. Se, per un giorno, potessi avere i superpoteri quali cose cambieresti?Tantissime. In particolare ciò che muove le marionette nella musica. Oggi un giovane che segue questo sogno deve passare necessariamente da una vetrina importante. In passato non era così: c’era voglia di crescere l’artista. Il musicista ha bisogno di gente attorno che creda nel suo progetto quanto l’artista stesso. Quanto i talent aiutano e quando non aiutano la musica?Tanto in entrambi i casi. potrebbero essere una grandissima opportunità nel momento in cui un ragazzo si affaccia a questo mondo. sono i talent-scout di oggi. peccato che siano talmente tanti e talmente tanto veloci che la gente non fa in tempo ad affezionarsi ad un volto nuovo che già viene rimpiazzato con un altro. I talent sono gioia e dolore della musica. Chi porteresti a cena stasera?Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Al di fuori della musica, il mio mito: Alessandro Del piero. Cosa c’è nel tuo Ipod?Dai mostri sacri della musica come i Queen, Beatles ai più attuali Coldplay. Ovviamente non potrebbe mancare il cantautorato italiano: De Andrè, Tenco, Battisti, silvestri e così via.

In generale qual è lo stato d’animo che agevola la scrittura delle tue canzoni o il posto dove componi.Non ho delle situazioni standard. Alcune canzoni nascono per caso, mentre faccio alto. Mi metto al pianoforte e nasce prima la musica o prima il testo. La polemica del talent che aiuta nella vittoria di Sanremo è stata un po’ placata dalla vittoria inaspettata di Antonio Maggio. Io sono arrivato terzo al televoto. Quindi... Quest’anno per placare ogni polemica è stata inserita la giuria di qualità il cui voto valeva al 50 percento.In questo primo album ti sperimenti come autore. Accanto a te altri artisti salentini.sono autore e compositore di tutte e 10 le tracce del disco. In due c’è la mano di simone perrone che è un mio caro amico oltre che un bravissimo autore. E’ un lavoro che mischia una sorta di ricerca del folklore tipico italiano, della tradizionale melodia italiana, mista all’elettronica. I mix che ne consegue è un po’ quello che si può ascoltare in “Mi servirebbe sapere” . Se potessi passare il premio di Sanremo come in una staffetta, a quale gruppo o artista lo passeresti?Artisti di grande qualità, qui in salento, ce ne sono tanti. sono di parte se nomino degli amici, oltre che dei bravi artisti come simone perrore e i Toromeccanica. Il brano a cui tieni di più e quale è il motivo. Non c’è una canzone in particolare. Essendo tutte mie creature, è come se si chiedesse ad un genitore di scegliere tra tutti i suoi figli. Ovviamente le emozioni che “Mi servirebbe sapere” mi ha fatto provare su un palco tanto prestigioso come quello del Teatro Ariston, sono uniche.C’è qualche frase che sei orgoglioso di aver scritto?“Io faccio ufficialmente parte del girone degli ingenui, di quelli che anche il sommo dei poeti aveva trascurato, di quelli che sanno già tutto che non hanno voglia di stupirsi ma che han bisogno di te”. (“Chiedilo alla sera”).C’è un consiglio, tra tutti quelli che ti sono stati dati, che ritieni sia il più giusto per te?Il consiglio più giusto è quello di chi ti dice di rimanere sempre te stesso, anche a livello artistico, per non perdere quella personalità che ho cercato di far venire fuori nel disco. C’è un modo in cui il successo ti può cambiare?Quando avrò raggiunto il successo, ti saprò dire. La nostra testata si occupa di talenti. Tu stesso sei stato protagonista, negli anni scorsi, delle nostre pagine. C’è un consiglio che vuoi dare ai nostri lettori?Il consiglio: avere la testa dura. La caparbietà è una delle prime dote per chi vuol fare questo nella vita, questo come qualsiasi altra cosa. se hai un sogno da inseguire, si deve fare di tutto per poterlo raggiungere con tutte le forze.

©fotoglamourstudio.it

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In alto fabio perrone, fotografo e regista.A destra Antonio Maggio, vincitore del festival di sanremo categoria giovani.

Com’è nata l’idea del video “Mi piacerebbe sapere”?Il concetto è nato da un’idea che ha coinvolto

tutto lo staff. pensavamo alla parte cantata “e farmi male e farmi male” e la abbiamo associata alla figura di una donna forte, mascolina. Da qui la figura di una donna pugile, che è un personaggio prettamente filoamericano, non si vede molto nella filmografia italiana. Abbiamo rischiato il tutto per tutto, aggiungendo una breve storia di contorno che coinvolgeva la contesa tra due donne.Com’è Antonio sul set?simpaticissimo, naturalissimo e ti fa ridere tantissimo. Ma anche molto, molto pignolo. Ad ogni ripresa vuole vedere il risultato per capire se rifare la scena oppure no, infatti ci becchiamo bonariamente e passiamo la maggior parte del tempo così.Che personaggio non potrebbe mai interpretare in video?Il politico, né nella vita né nel video. Non ha la mimica adatta, ha quel sorriso stampato sul viso che rievoca un personaggio politico e non va bene.Un episodio divertente che vi è accaduto durante le riprese?Eravamo a cena tutti insieme, c’era anche la troup. Io e Antonio eravamo seduti vicino. Dovevamo trovare una figura pittoresca e folkloristica che introducesse il video. Mentre ne stavamo discutendo si è avvicinato il cameriere per le ordinazioni ed io e Antonio abbiamo esclamato: “E’ lui!”. Abbiamo spiegato al cameriere cosa volevamo e lui continuava a ripetere: “siete sicuri che volete me?”. Così l’abbiamo ingaggiato.

Cosa influisce di più nella creazione di un videoclip?per quanto mi riguarda lo stato d’animo. Io ho bisogno di stare in pace con me stesso, non devo avere nessun tipo di conflitto interiore. se sono tranquillo riesco a tirare fuori il meglio. per quanto riguarda l’idea che c’è dietro a un video è una questione di pelle, ovviamente se non è vincolato a esigenza di mercato.Chi ti affianca in questa avventura e cosa avete in mente per il futuro?La squadra è composta da mio fratello, Ugo perrone che si occupa di management e burocrazia, stefano Raglia, grafica e creazione siti web, Laura palumbo, foto ritoccatrice, Marco Martucci, video maker e il sottoscritto, fabio perrone, fotografo e regista. poi c’è Angela De simone, con cui collaboriamo per l’ufficio stampa. per adesso stiamo studiando tanto, stiamo cercando di confrontarci con quello che succede fuori, la scena musicale italiana, e all’estero, per capire come evolverci nel nostro campo.

SUL SETDI “MI

SERVIREBBESAPERE”

CON FOTOGLAMOUR

©fotoglamourstudio.it

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antonio maggio esimone perroneDue cantautori che hanno dato vita a dei

pezzi di alto livello, come sono nati?Io e Antonio ci conosciamo da tantissimi

anni. Abbiamo progettato di scrivere pezzi insieme dai tempi del liceo. “parigi” è nata da una mia idea e l’abbiamo sviluppata insieme giocando con un testo dal retrogusto un po’ retrò, così come “Doretta mia”. poi abbiamo avuto l’opportunità di lavorare insieme al disco, una gran bella soddisfazione.Avete stili diversi, vi siete mai trovati in disaccordo?Mai. No, assolutamente no. Certo, ognuno ha la sua visione che non sempre è uguale, ogni tanto si può discutere, ma quando si lavora il discorso cambia. Io sono un autore ma è lui che canta, quando gli si propone un brano se lo deve sentire addosso, altrimenti non funziona. Qual è stata la prima cosa che hai detto Antonio dopo la vittoria?“Cumpà, hai visto? Te l’avevo detto io!” Quella sera ho provato a chiamarlo, poi lui mi ha richiamato e non gli ho fatto neanche gli auguri, l’ho insultato. Noi facciamo sempre così.Che progetti ci sono per Simone Perrone cantautore e per Simone voce dei Jack in the Head?Essere cantautore di questi tempi è molto difficile, ci sono pochi sbocchi. E’ uscito da poco il nuovo singolo intitolato “Mostri” e presto si comincerà a lavorare per sanremo, un palco che permette di farsi conoscere. Con i Jack in the Head, invece, abbiamo appena cominciato a registrare il nuovo disco. I Jack in the Head sono un gruppo particolare dato che manca uno degli strumenti musicali fondamentali, la chitarra, quindi ho l’opportunità di sperimentare. E’ un progetto totalmente differente rispetto a quello che normalmente faccio e questo è stimolante. Mi sono messo alla prova e sono contento dei risultati.

w w w . c i c l o s t y l e . i t

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• autoanalisi• centro prenotazioni

asl/br1• omeopatia• cosmetica• elettromedicali• noleggio ausili ortopedici• cardio frequenzimetri• centro applicazione

orecchini• test prevenzione

osteoporosi

Con Antonio Maggio avete condiviso il palco tante volte, com’è nata questa sintonia?La prima volta che ci siamo incontrati eravamo sul

palco di Ciccio Riccio. Io lo conoscevo di vista, l’avevo visto a X-factor, e, ad essere sincero, mi stava pure un po’ antipatico: troppo misurato e diplomatico. Quando l’ho sentito cantare “Inconsolabile” ho pensato che quel pezzo era adatto a me, ricordava i nostri ritmi. Così ci siamo conosciuti e ho capito subito che era totalmente differente da come pensavo fosse e abbiamo cominciato a ospitarlo nei nostri concerti. Movimentava la serata, si è creata una grande sintonia.Un episodio divertente?Quando ha fatto il concerto a Lecce, al teatro paisiello, noi eravamo ospiti e, al momento di salire sul palco, Antonio mi ha abbracciato e mi ha detto “piero simuliamo entusiasmo, buttiamoci a terra adesso che saliamo sul palco”. E così ci siamo abbracciati e all’improvviso lui, di peso, mi ha buttato a terra, solo che io stavo male con la spalla. La scenetta è stata la botta finale, non riuscivo più

a muovermi. Non sapevo se ridere o piangere!Un pregio e un difetto di Antonio.E’ una persona di compagnia, con chiunque si trovi sa sempre come divertirsi. Un difetto? E’ molto meglio in tv che dal vivo!.Qual è il pezzo che preferite? E a quale vostra canzona secondo voi Antonio è più legato?“Inconsolabile”, senza dubbio, il pezzo che avrei voluto scrivere io. per Antonio credo che la canzone che preferisca tra le nostre sia “sospiri”, ha sempre voluta cantarla, anche da solo al pianoforte. Anzi, credo che su youtube ci sia un suo video mentre canta “sospiri”.La prima cosa che hai esclamato quando ha vinto.sono rimasto senza parole. Ero così emozionato che non ho pensato a nulla e quando l’ho visto piangere sul palco è stata la fine, mi sono sciolto!Cosa hanno in cantiere i Toromeccanica?stiamo lavorando al secondo disco. Abbiamo 30, 36 pezzi, alcuni molto seri altri ancora più divertenti dei precedenti. Dobbiamo decidere quali inserire.

i toromeccanica raccontanoantonio maggio

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Una collaborazione che dura da diverso tempo, quando è iniziata?Antonio, dopo l’esperienza di X-factor con gli Aram

Quartet si è preso un periodo di pausa ed ha cominciato la carriera da solista. Aveva bisogno di musicisti che lo seguissero nelle esibizioni, in particolar modo nella serata del concerto al Teatro paisiello. Mi ha contattato e da allora è cominciata questa collaborazione che continua tutt’ora e che ha portato all’uscita del cd.Come descriveresti Antonio?E’ una delle poche persone venute fuori dai reality che io conosca. A differenza di tanti, Antonio ha comunque fatto i suoi anni di gavetta ed ha studiato molto anche prima di X-factor. Già da tempo era sulla scena musicale salentina, e questo ha fatto sì che avesse un bagaglio solido alle spalle. Ed è ciò che gli ha permesso di rimanere nel mondo della musica a differenza di altri cantanti usciti dai reality di cui adesso si sono perse le tracce. Quando si arriva al successo bisogna avere qualcosa in più che permetta di mantenerlo, e Antonio ha tutta l’esperienza

necessaria.Il disco sta andando forte, te lo aspettavi?Diciamo di sì. Vista la partecipazione a sanremo pensavo che la visibilità avrebbe permesso un discreto successo. In realtà non mi aspettavo un risultato così grande! Molti brani sono online gratuiti da un po’ di tempo eppure la gente ha scelto di comprare il cd, di avere un ricordo concreto e questo è molto positivo anche per le varie realtà discografiche.Il pezzo a cui sei più legato?“Inconsolabile” e “Nonostante Tutto” perché sono i brani a cui ho partecipato attivamente. Antonio poi è una persona molto aperta, pronto ad ascoltare e a ricevere gli input, quindi è stato un lavoro gratificante.Fai parte di diversi progetti musicali, qualche anticipazione?sto ultimando il mio nuovo disco e, da marzo, è in distribuzione del mio film “W zappatore”. Il 4 marzo è stato proiettato a pechino, in Cina.

antonio maggio emarcello zappatore

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VIME: un successo per la terza edizioneVetrine Inedite e Ciccio Riccio impegnate in prima linea per la valorizzazione delle musica inedita. Boomdabash, Fonokit, Toromeccanica, Mezzatesta&Soci nella prima edizione della compilation.

fervono i preparativi in vista dell’ultima tappa che decreterà il vincitore della terza edizione del “Vime - Vetrine In Musica Edita”, il concorso per band

e cantautori emergenti organizzato dall’associazione Vetrine Inedite, in collaborazione con l’emittente radiofonica Ciccio Riccio. Importante, nella fase di selezione, il contributo e il supporto organizzativo dello staff di Lab Creation, partner dell’evento. Tappa dopo tappa, 69 musicisti hanno potuto promuovere il proprio progetto dando così vita a un concorso ricco di “buona musica inedita”.Il VIME si colloca all’interno del programma associativo Vetrine Inedite e nasce per creare delle occasioni utili per la promozione dei musicisti creando loro un’opportunità, a tutto tondo, per promuovere il proprio progetto. Il concorso, infatti, ha aperto le porte della radio a tutti i musicisti di puglia, ha offerto loro un palcoscenico sul quale sfidarsi live e consentirà la promozione della musica inedita attraverso la distribuzione di una compilation (1000 cd a distribuzione gratuita).

Quest’ultima, realizzata grazie al sostegno di Torre Regina Giovanna, non sarà l’atto finale di un concorso bensì il punto di inizio per la promozione della musica concretizzando quello che è stato il motto del VIME: “Non subire la musica. Ascoltala!”La finale si disputerà il 20 luglio in piazzale Lenio flacco, a Brindisi, nel corso del “festival Regionale del Talento. Il vincitore riceverà come premio un videoclip musicale e un servizio fotografico realizzati dalla SprinGo Film*. Il VIME ha richiamato l’attenzione di tanti giovani ma è di significativa importanza segnalare il prezioso coinvolgimento di alcuni gruppi più noti che partecipano, con la concessione di un loro brano, alla realizzazione della compilation tra questi: Boomdabash, Fonokit, Toromeccanica, Mezzatesta&Soci.

per informazioni sulla compilation e sulla prossima edizione del VIME è possibile scrivere a [email protected] o contattare il numero 327.0021710-347.0466197

La SprinGo Film idea e realizza video dei più svariati tipi tenendo sempre d'occhio l'andamento del mercato, delle nuove tecnologie e dei gusti del pubblico. Con un continuo scambio dialettico con l'artista, la si pone l'obiettivo di tradurre il linguaggio dello stesso in linguaggio filmico affinché riescano opere coerenti e, al contempo, visivamente accattivanti. Nonostante la giovane età, la SprinGo Film annovera collaborazioni con personaggi importanti del panorama musicale italiano. "Jungle's mandolino", video di Antonio Cocciolo (giovane artista lanciato dal programma televisivo RAI "Io canto"), la cui musica è scritta dal Maestro Guido Maria ferilli (noto per aver composto e scritto, fra le altre, "Un amore così grande" per Claudio Villa e "Rumore" per Raffaella Carrà), è solo la prima delle diverse collaborazioni in atto. seguono la video-release per Michele Cortese, vincitore della prima edizione di X-factor con il quartetto vocale ARAM Quartet e il videoclip per febbo e Jahmaikol per una canzone “B-boy e sound Boy” prodotta dai sud sound system.

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Vi presentiamo i finalisti del VIME La finale si terrà a Brindisi il 20 luglio in piazzale Lenio Flacco

Volge al termine la terza edizione del “Vime - Vetrine In Musica Edita”, il concorso per musicisti emergenti organizzato da Vetrine

Inedite in collaborazione con Ciccio Riccio. La finale si terrà nel corso del “festival regionale del Talento”, in piazzale Lenio flacco, a Brindisi, il 20 luglio. Conosciamo i finalisti.

CUL DE SAC La band si forma all’inizio del 2011 dall’incontro tra Ilenia protino bassita/cantante e Andrea D’Accico chitarrista.Ilenia ha collaborato come bassista/cantante, con gruppi del brindisino e del leccese, rock-progressive, indie-rock, pop; Andrea si è formato nella capitale italiana del jazz, perugia, dove ha collaborato con numerose formazioni classiche e jazz manouche. Deve la sua crescita musicale alla partecipazione a numerosi concerti jazz e all’incontro con grandi maestri di musica e compositori come Andrea Rellini.Le loro formazioni così diverse trovano un punto d’incontro: l’amore per la musica di un tempo, il jazz, lo swing degli anni‘ 30, il rock’n’roll. Nel 2012 il duo apre le porte alla tarantina Manuela salinaro, cajon e percussoni etniche, che porta avanti progetti musicali molto vari nell’ambito della musica etnica e della world-music.Ultimamente hanno iniziato una collaborazione con la violinista

brindisina Valentina Cariulo, che ha all’attivo numerosi progetti di world-music e musica popolare.Il progetto prende il nome “Cul De sac” dall’omonimo film di Roman polanski, per esprimere il loro amore per il cinema e la lingua francese. I loro brani raccontano semplici storie, ma parlano anche della voglia di tagliare i cordoni ombelicali che ci legano alle città in cui siamo nati, per crescere, per sperimentare, per reinventarsi. sono arrivati in finale al concorso sanremo Rock 2012 col brano “Goodbye”, e sono stati inseriti nella compilation ufficiale che comprende le band finaliste. Il loro obiettivo è quello di trovare un’etichetta discografica che possa apprezzare il loro genere, così “fuori dal coro” e decisamente nostalgico nei confronti della musica di un tempo.

COMpONENTIBasso e voce: Ilenia ProtinoChitarra: Andrea D’AccicoCajon e percussioni: Manuela SalinaroViolino: Valentina Cariulo

CAMBIO DI ROTTA I Cambio di Rotta nascono dall’unione di 6 spiriti musicali diversi. Il nome d’impatto vuol far capire a tutti che qualcosa sta per cambiare o molto probabilmente è cambiato in loro, li ha fatti unire per dar vita a canzoni vere, che siano la voce della gente di ogni giorno. Tutti i componenti della band provengono da lunghe esperienze musicali di vario genere. Dado è diplomato al C.E.T. di Mogol nel 2011 e nel 2012. Tra i numerosissimi concorsi ai quali hanno partecipato ricordiamo: Next Generation Contest 2012, finalisti del premio Bucci, vincitori del Radio Gioiosa Marina Contest, semifinale A.R.T. Medimex.Nel 2012 esce il loro videoclip ufficiale “Bugiardo”, pezzo inserito nella Copilation Nazionale “free to be Downloaded”.Hanno inoltre partecipato alle selezioni Italia Wave 2013, e hanno fatto parte della Compilation MEI “Meet’n’Radio” nel Marzo 2013 Al contest 1Mfestival sono stati selezionati su 700 band italiane per le finali nazionali per il 1°Maggio a Roma.

COMpONENTI: Batteria: Adriano De Filippis Basso: Fabio Semerano Chitarre: Vito Carrone e Francesco Schiavone Tastiere e synth: Antonio Conte Voce: Dado Capogna

VALENTINA GRAZIANOLa musica è entrata nella sua vita sin dai primi suoni, iniziando prima a cantare che a parlare.fedele compagna di vita attraverso la danza, i musical (anche ideati), ovviamente il canto e poi non troppi anni fa scrivendo canzoni!Ha presentato per la prima volta tutti i suoi brani inediti nel concerto “CIAO MARE” - progetto vincitore del Bando Culturamiamo BRINDIsI CREATIVA- il 22 sett. 2012.E’ pronto un nuovo progetto che presenterà a fine Giugno.

MESSAPYA I Messapya sono una band Rock/pop nata a san pietro Vernotico (BR) nel 2010 dalla comune passione per il rock del cantante Raffaele felline e dal chitarrista Raffaele Manca. Al progetto si unisce Vincenzo Litti alla batteria. Dopo un breve periodo di formazione, nel marzo 2012 entra a far parte dei Messapya il bassista Andrea Lotesoriere. I primi inediti risentono dell’influenza di band qiali i Red Hot Chili peppers e i Nirvana.Con il passare del tempo i Messapya iniziano a maturare uno stile più aggressivo caratterizzato dalle influenze funk del bassista e del batterista e dall’amore per il rock grunge del chitarrista e del cantante, questa inversione di tendenza porta la band a produrre il loro terzo inedito “Capaci di sognare”. Quest’ultima canzone è particolarmente sentita dal gruppo per il suo testo molto vicino ai giovani poichè affronta tematiche importanti come il futuro.

Ed è proprio con il brano “Capaci di sognare” che partecipano al concorso nazionale “1mfestival”.

COMpONENTIVoce e chitarra: Raffaele FellineChitarra solista: Raffaele MancaBasso e seconda voce: Andrea LotesoriereBatteria: Vincenzo Litti

LUCILLALucilla è aria e parole nuove, suggestione e naturalezza.Ogni verso è preso per mano da un suono autentico e sincero. I Lucilla ridescrivono se stessi in modo originale, ma allo stesso tempo, familiare. La Band nasce nel 2010 dall’esigenza comune di trovare nuove forme d’espressività. Nel luglio del 2011 si aggiudica il 2 posto al concorso Nazionale Note D’Estate Che vede i giuria Diego Calvetti (direttore d’orchestra di alcune edizioni del festival di sanremo e produttore). Nuovi stimoli giungono quando nel giugno del 2012 hanno il piacere di incontrare presso i Massiv Art studio di Milano, il direttore artistico della Warner Music Marcello Balestra, che incuriosito dal loro sound originale, li stimola a continuare il loro percorso.Nel Luglio 2012 Lucilla vince il concorso Notte di Note con il brano “Ma quel sempre ormai dov’è” con cui si aggiudica la registrazione di un Lp.Nel Luglio 2012 vincono il 2 posto ed il premio della critica al concorso Dream’s Note, presidente di Giuria Luca Matteoni ( produttore fra glia altri di R.zero, V.scanu, paolo Maneguzzi, etc)

COMpONENTI:Voce: Cristiana Verardopiano ed hammond: Daniele VitaliChitarra: Gabriele Di FrancoBasso: Federico PecoraroBatteria: Antonio Pio Bramato

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Autofficina

Via Pontinia, 122/128 - BrindisiT. 0831 585920 - [email protected]

BORDOPELLEI Bordopelle nascono negli ultimi mesi del 2010 dall’idea di cinque amici decisi a costruire un progetto inedito ed unico, non solo nel sound. ll primo lavoro si conclude a Marzo 2011 con la presentazione ufficiale della band al pubblico in concomitanza all’uscita del primo Ep, intitolato “CACTUs”. sempre nel 2011 arrivano in semifinale nel Tour Music fest 2011(festival nazionale della musica emergente) dopo soli 8 mesi di lavoro. partecipano al concorso musicale “Brindisi Live” organizzato dall’emittente radio CiccioRiccio e sono scelti tra i 4 finalisti in tutta la puglia. Hanno cosi accesso ad alcune date del CiccioRiccio in Tour 2011 e quindi l’opportunità di dividere i palchi con artisti di fama nazionale come Matia Bazar, Annalisa scarrone, e tanti altri.Nei primi mesi del 2012 vengono contattati da un agenzia milanese per proporgli l’apertura della manifestazione abruzzese “99 volte in rosa” , dove saranno impegnati in prima linea a favore della lotta contro il tumore al seno. L’8 Marzo vengono scelti dal cantautore italiano simone Tomassini per aprire la sua serata in un noto locale brindisino e a giugno arrivano al primo vero traguardo nazionale raggiungendo le finali nazionali del Video festival 2012 (festival nazionale della musica emergente) scelti tra più di 500 artisti in tutta italia fra band, cantanti ed interpreti. I Bordopelle dopo il “follia Tour 2012” durato praticamente un anno, aprono il 2013 col botto aprendo la serata del noto comico italiano Biagio Izzo al teatro Impero di Brindisi stracolmo. Continua la collaborazione con CiccioRiccio grazie alla quale è nata una profonda amicizia con la cantante francesca Nicoli (Amici) che decide di voler registrare un feat con la band brindisina scegliendo il brano “Non serve a niente” che verrà lanciato fra Aprile e Maggio. I Bordopelle anche quest’anno dopo avere superato le fasi regionali accedono il 15 Aprile alle semifinali nazionali del Videofestival2013, e superandole, vincono il concorso aggiudicandosi in primo posto.

COMpONENTI:Voce e Chitarra: Filippo “FiL” Pinto Batteria: Giovanni TomboliniBasso: Stefano “koka” CasoarChitarra: Luigi VinciTastiere, synth e Cori: Stefano Baldassarre

BENèRIkA“Lunartemide” è il progetto di prossima presentazione musicale dei Benèrika, giovane band salentina nata a Copertino nel 2007. Dopo varie esibizioni il gruppo ottiene il riconoscimento come “Miglior gruppo emergente Mediterraneo”. Il gruppo è stato scelto tra le giovani eccellenze nel campo artistico, esibendosi il 15 Marzo 2010 nella sala sinopoli dell’Auditorium parco della Musica di Roma. I Benèrika in questi anni, hanno condiviso il palco con molti artisti di fama nazionale e internazionale tra cui Gloria Gaynor a Torre suda l’08 agosto 2011. Terzi classificati al XI° Concorso “premio salentino”, svoltosi a Copertino il 15 luglio 2012.

COMpONENTI: Voce, Chitarra e piano: Simone FrancoBasso: Beppe Mele Batteria: Gabriele Mele

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