Luglio 2013

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79 numero Abruzzo ImpresA il mensile del manager LuGLIo 2013 numero 79 Anno VIII CopIA omAGGIo | www .AbruzzoImpresA.It

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79numero

Abruzzo ImpresA il mensile del manager • LuGLIo 2013 • numero 79 • Anno VIII • CopIA omAGGIo | www.AbruzzoImpresA.It

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Abruzzo Impresa è il mensile del manager, nato nel maggio 2006, è edito da GRUPPO IMPRESA dell’editore Fabio de Vincentiis.Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage sulle azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sonoi principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes.Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta,evitando tecnicismi, ha consentito ad Abruzzo Impresa di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati a innovazione, marketing, lavoro e sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari,che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono e Bello”, dove si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione.Abruzzo Impresa tratta temi di strettissima attualità, incorniciatida una veste grafica sempre attenta alla tendenza del designe soprattutto ai contenuti. Il mensile Abruzzo Impresa vienedistribuito attraverso la spedizione in Posta Target.

Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo nasce l’idea del meeting FARE IMPRESA, affinché il

tessuto economico, politico e formativo regionale possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti.

Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dalla redazione del mensile Abruzzo Impresa del Gruppo Impresa, ha come obiettivo quello di diventare un immancabile appuntamento annuale per tutti

i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese.Nel corso della serata è stato consegnato il premio “Aquila Reale”,

un riconoscimento al valore delle ultime copertine di Abruzzo Impresa. All’interno della sala meeting è stata allestita una

galleria espositiva dove tutte le aziende partner dell’evento hanno avuto modo di farsi conoscere. Con il contatto diretto i rapporti si

rafforzano diventando la base di mille progetti futuri.

Fabio de Vincentiiseditore Abruzzo ImpresA

sito WEB www.abruzzoimpresa.it

E-mail: [email protected]

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indirizzo gruppo impresa srl

s. p. lungofino complesso ibisco b 5/6

65013 città s. angelo - pescara

tElEfono E fax t. 085 9508161 / f. 085 9508157

sErvizio aBBonamEnti

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Abruzzo Impresa è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il tribunale di pescara.la 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006.

copyright© 2006/2013 tutti i diritti riservati. gruppo impresa srl - pescara - italianessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaboratacon uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore.manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

Gruppo ImpresA s.r.l. p. iVa 01996590681

Gruppo ImpresA s.r.l. è iscritta al registro degli operatori di comunicazione al n° 22296e iscritta in sezione ordinaria del registro delle imprese di pescara in data 13/01/2012 conil numero repertorio economico amministrativo 145381

direttore responsabile ElEonora lopEs

redattori

DEnia Di Giacomo, laura Tinari, marcElla pacE

hanno collaborato a questo numero

luiGi carunchio, simonE D’alEssanDro, anTonio TETi, Filippo paolini,

alEssio pElusi, lorEnzo piErFElicE, anDrEa Bonanni caionE,

salvaTorE sanTanGElo, GiusEppina manEnTE, vincEnzo vErraTTi, chiara valEnTini,

nicola BoschETTi, piETro campanaro, anna cuTilli Di silvEsTrE,

marco sciamE

ufficio grafico vincEnzo sulpizio

ufficio fotografico clizia ForcElla

coordinatore web-tV GianluiGi TiBEri

stampa prinTErGroup iTalia srl - na

editore FaBio DE vincEnTiis

LUGLIO 2013 n°79 annO VIII

numero chiuso in redazione il 17 luglio 2013

in copertinaClaudio Cosannifoto di Denia Di Giacomo

Abruzzo ImpresA il mensile del manager

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Un imprenditore lungimirante e con tanta voglia di fare, ma anche un uomo dalla travolgente simpatia. Questo e molto di più è Claudio Cosanni, titolare, insieme alla moglie Ascensina e al figlio Marco, di una delle più storiche aziende di produzione di liquori in Italia: ”Evangelista Liquori”.Nato a Boussu Bois in Belgio il 16 marzo del 1956, la sua famiglia origi-naria di Atri, decide di tornare definitivamente in Abruzzo, dove Claudio segue gli studi di scuola superiore presso l’Itis di Giulianova. Appassionato di musica, impara a suonare il sax, e contemporaneamente si diploma al Conservatorio di Pescara in canto, fa parte del Coro Antonio di Iorio di Atri e ne diventa il vice maestro. Nel ’78 comincia a insegnare musica e, a scuola, conosce Ascensina Evangelista, per gli amici Enza, docente di lingua inglese; tra i due scatta la scintilla e nel ’79 si sposano a Londra, la città del cuore di Enza. Nonostante le sue spiccate doti musicali, Claudio ha anche una speciale attitudine per il commercio, l’imprenditoria, così quando sposa Ascensina abbraccia in pieno l’azienda. La ditta nasce a Borrello nel 1907 ad opera di Antonio Evangelista creatore del famoso Punch Abruzzo la cui formula segreta viene tramandata di padre in figlio; nel 1983 il primogenito Felice Evangelista decide di trasferire l’azienda a Sambuceto. Nel ’79 nasce Marco che oggi è un giovane in gamba e un imprenditore impegnato di 34 anni, sposato con Alessandra, la loro bimba Giorgia di 20 mesi, rappresen-ta la quinta generazione della “Evangelista Liquori”. Marco, per dare conti-nuità alla famiglia Evangelista, ha recentemente assunto anche il cognome della madre, «Siamo molto orgogliosi -raccontano i genitori- di Marco e del suo impegno nell’azienda di famiglia». Oggi Claudio Cosanni, amministrato-re dell’azienda assieme ad Ascensina e Marco, ha sempre affiancato nella produzione Felice Evangelista, suo grande maestro, diventando un vero esperto di liquori, sempre pronto a creare meticolosamente nuovi prodotti insieme al figlio Marco che lo segue con entusiasmo in questa splendida avventura imprenditoriale. La moglie Ascensina, che cura i rapporti con l’estero, a Londra è soprannominata “Lady Limoncello”. Da qualche anno Claudio è presidente del gruppo AgroAlimentare dell’Api, associazione delle piccole e medie imprese di Pescara e Chieti, il suo obiettivo è contribuire e sostenere lo sviluppo delle Pmi abruzzesi dell’intero comparto del “drink and food”. Da pochissimo ricopre anche il ruolo di vice presidente naziona-le UnionAlimentari. Imprenditore determinato con il pallino per la musica, Claudio è anche un uomo dalla spiccata ironia e un nonno affettuosissimo.

Claudio Cosanniun imprenditore conil pallino per la musica

Tempo liberoMi piace trascorrerlo insieme alla mia splendida nipotina Giorgia o andare al circolo bridge per qualche partita con mia moglie e con i nostri amici.

FilmAdoro vedere i film a casa, in particolare mi piacciono i film d’azione che, bisogna ammettere, gli americani realizzano in maniera egregia.

PassioneSenz’altro la musica, la amo tutta, ma visto i miei studi al Conservatorio di Pescara, ho una predilezione per quella lirica.

SportDa ragazzo ho giocato per diversi anni a pallacanestro. Oggi seguo il calcio insieme a Marco, in particolare il Pescara e la Juventus, le mie squadre del cuore.

ViaggiL’azienda ci porta a viaggiare spesso, specie per le varie fiere che facciamo in giro per il mondo, in questo modo cerchiamo di concederci qualche giorno di piacere prolungando la durata delle fiere.

CApItAno D’ImpresA > > > Claudio Cosanni

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sommario _ anno VIII n°79 _ luglio 2013

opinioni&rubriche

finoaquituttobene 11 Letta impegnatissimo

editoriale 13 Gocce d’inchiostro

ctrl s 14 Tendenze fatti persone

lavoro in corso 51 Al via il “pacchetto lavoro” del Governo Letta

messa in sicurezza 53 Il decreto legge 21 giugno 2013, n. 69:il “decreto del fare”… che non “fa” sicurezza

comunicando 55 “È impossibile non comunicare”

evoluzione dell’informatica 61 L’avvento degli ERP e il tramontodei sistemi informativi ad isole

in primo piano

Ambiente 18 Acque abruzzesi, maglia nera sì, maglia nera no

in copertina

evangelista Liquori 22 Evangelista Liquori Dal 1907 la tradizione continua...

incarichi&carriere

Fondazione Carichieti/Ance Abruzzo/Golf Club!CnA 29 Di Frischia / Ricci / D’Aurelio / Cambi

Consorzio Colline teramane/Anfe/Coldiretti Giovani 31 Nicodemi / Palmerini / Tilli

storie&persone New Generation

Francesco Gravina 32 Francesco Gravina

storie&persone

Germaine e. bompampete 34 Germaine Etanaka Bompampete,tutte le declinazioni dell’olio

tematiche d’impresa

fisco 36 Decreto del fare, ecco le novità

ict 39 Sistema Informatico di interscambio Dati,obbiettivo: azzerare l’evasione fiscale in Italia

creatività 43 Innovazioni che partono da relazioni

norme&leggi 47 Il trust nel sistema fiscale italiano

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credito&finanza

banca d’Italia 57 «L’Italia ha fatto un balzo indietro di 5 anni»

microcredito 59 Microcredito: forza, debolezzae prospettive per l’Abruzzo

focus

agroalimentare 62 Nasce “Agrivillage Chieti”,il grande villaggio del sapore

imprese 64 L’Italia ripartirà grazie alle startup?

agroalimentare 66 Trappeto Caprafico, un’oasi di eccellenza

turismo 69 L’Abruzzo turistico parla sei linguee viaggia nel mondo digitale e social

e-commerce 71 Poste Italiane e Confcommercio insiemeper l’e-commerce

coaching 73 Il coaching aquilano sfida New York

eventi

ricostruzioni 80 La città per tutti

riconoscimenti 83 Trionfano dieci signore al Premio donna“Città di Teramo”

risorse umane 85 “Giovani punti di vista, nuovi formatper interpretare il futuro”

solidarietà 87 Pescara ha la sua Cittadella dell’Accoglienza

sicurezza 89 Un Corso di guida sicuraper gli autisti del 118 di Teramo

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sommario _ anno VIII n°79 _ luglio 2013

A Carunchio, il Festival della Ventricina del Vastese

La Cantina San Lorenzofesteggia il suo grande enologo

Arriva la filosofia Life Care

102 IL FASCINO DEL CINEMA È INTRAMONTABILE E LA IX EDIZIONEDI CINERAMNIA SI CHIUDECON IL PIENONE

a cura di Denia Di Giacomo

PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

95 “Luglio, col bene che ti voglio…”

97 Traparentesi

100 Tra calici e pellicole, prosegue l’estate di Cinemadivino

111 Origano e rosmarino per una grigliata più sana

113 Sagre e finanza

117 A Pescara è arrivata l’ “Estatica”

119 “Tu sai dunque l’amore”

121 Le pietre protagoniste di “Ripattoni in Arte”

123 Emilio Greco, liriche sculture e icastici disegni

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finoaquituttobene» di Lorenzo Pierfelice

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Alla luce dell’uccisione dell’Orso Stefano, tro-vato morto sul Monte

Marrone, sul versante molisano del Par-co nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, continuano le manifestazioni che ri-chiedono una legge rigida per la tutela degli orsi. La Lav intanto ha messo a disposizione la somma di 2.000 euro come ricom-pensa per chi fornirà informazioni utili ad identificare gli autori dell’uccisione dell’animale.Per il parlamentare abruzzese, Gianni Melilla (Sel) «è necessaria una forte mo-bilitazione della comunità scientifica e ambientalista per scongiurare il perico-lo della scomparsa di questa straordina-ria specie appenninica di orsi». Melilla ha anche presentato un’interrogazione rivolta al ministro dell’Ambiente sull’uc-cisione del mammifero. Questo orrendo fatto rappresenta un danno enorme in-ferto alla natura, che va anche contro gli interessi delle stesse popolazioni del Parco che chiedono da tempo la conser-vazione rigida di questo animale. L’orso bruno marsicano, che è anche il simbolo del Parco d’Abruzzo, rappresenta una grande fonte di ricchezza poichè induce un flusso turistico di notevole impor-tanza economica.

gocce d’inchiostro / editoriale

[email protected]

Il ministro dell’Integrazione Ce-cile Kyenge fa tappa a Pesca-ra e alle deplorevoli offese del

vice presidente del Senato Calderoli si è aggiunta l’azione dimostrativa di Forza Nuova che la notte precedente all’arrivo della Kyenge, ha posizionato dei cappi nel perimetro esterno della Provincia di Pescara per protestare contro lo ius soli.La Kyenge, ha scelto Pescara come tappa intermedia di un tour partito da Bergamo e che si concluderà a Matera chiamato “Carovana della libera circo-lazione”, un incontro-dibattito sui temi dell’emigrazione, immigrazione e cit-tadinanza. Questo progetto itinerante ha come obiettivo sensibilizzare, infor-mare e dibattere pubblicamente sulla libera circolazione degli individui e sui diritti di cittadinanza. Un’iniziativa per far sentire la voce dell’Italia che non si rassegna al razzismo, che chiede una legge sull’immigrazione e il riconosci-mento del diritto alla cittadinanza di chi nasce nel nostro Paese. Per fortuna, la grande partecipazione dei cittadini a questo incontro ha dimostrato pieno sostegno a questa donna, e l’apprezza-mento per il suo spessore umano, per la forza e la determinazione nella mis-sione che compie ogni giorno a favore dell’integrazione.

Tra varie polemiche, è giunto ad Atessa l’ammi-nistratore delegato della

Fiat Sergio Marchionne. La Fiat crede nella Sevel, questo sembra essere il messaggio del manager più chiacchie-rato degli ultimi anni che, nella visita negli stabilimenti in Val di Sangro, ha annunciato un maxi investimento da 700milioni di euro, destinato alla più grande industria abruzzese. Marchion-ne, accolto dagli applausi degli operai, ha affrontato nel suo discorso diver-si temi, relativi all’attuale panorama economico. Immancabile il riferimento all’eterno conflitto con la Fiom e il suo attuale segretario Landini. La visita è stata anticipata da un’accesa discussione politica poichè la presiden-te della Camera Laura Boldrini aveva declinato, ufficialmente per impegni istituzionali, l’invito di Marchionne alla visita della Sevel, inviandogli un mes-saggio nel quale gli contestava pale-semente il modo di gestire le relazioni industriali. Aldilà delle polemiche, que-sto piano d’investimento, dopo anni di progressiva caduta della produzione in-dustriale, rappresenta un’ottima notizia per la nostra regione e l’intero Paese. Un segnale di fiducia per i nostri terri-tori e i nostri lavoratori.

Eleonora Lopes _ direttore

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Un invito a tutti «i parlamentari abruzzesi a presentare un emendamento final-mente in grado di bloccare il progetto Ombrina 2». E’ questa la richiesta lanciata dall’assessore ai Parchi, Gianfranco Giuliante e dall’assessore all’Agricoltura, Mauro Febbo, nella veste di presidente del coordinamento per l’istituzione del Parco Costa Teatina. Febbo e Giuliante hanno anche riferito di aver «chiesto al Ministero dell’Ambiente di concedere un’ulteriore proroga rispetto alla tempistica prevista dalla legge per la costituzione del Parco della Costa Teatina», secondo la quale se non si arriverà ad una definizione della perimetrazione dell’area protetta entro fine mese, scatterà il Commissariamento ad acta. «La Regione - ha spiegato Giuliante - da tempo ha espresso la sua posizione che va proprio nella direzione di privilegiare la storica

vocazione del suo territorio ad essere definita regione verde d’Europa. Il Parco della Costa Teatina vedrà la luce e questa circostanza creerà le condizioni necessarie per bloccare definitivamente il progetto Ombrina 2». L’assessore Febbo, dal canto suo, ha aggiunto, che «in effetti, la Giunta regionale non si è mai opposta alla costituzione del Parco Costa Teatina tout court ma la nostra contrarietà è rivolta soltanto verso i forti vincoli che gravano su un territorio, come quello che ospiterà il futuro Parco, da sempre fortemente antropizzato. Riteniamo, pertanto, - ha proseguito - che, attraverso la proficua collaborazione del Ministero dell’Ambiente e dei Comuni che hanno espresso la volontà di entrare nel costituendo Parco, si possano creare le condizioni per una riperimetrazione delle aree interessate e soprattutto per una rivisitazione delle stringenti regole relative ai vincoli che gravano sul Parco stesso».

PARCO COSTA TEATINA, L’APPELLO DI FEBBO E GIULIANTE

Nuovo tassello per il progetto AGGREGA, il programma di avvicinamento di Confindustria Chieti e Pescara. Lo scorso 18 giugno 2013 si è svolta la prima Assemblea della Sezione Unificata Ambiente delle due Associazioni Territoriali, convocata dai presidenti di Confindustria Chieti e Confindustria Pescara, Paolo Primavera ed Enrico Marramiero. E’ stato eletto presidente Francesco D’Alessandro, titolare dell’azienda Galeno RP Srl di Ortona che sarà affiancato dal vice presidente Franco Pietrantonio, rappresentante di Servizi C&D di Moscufo e dai consiglieri Carlo Cericola dell’azienda Ceri-cola Srl, Massimo Del Bianco dell’Attiva SpA, Dino De Patre della Riab Srl, Walter Colleluori della Colleluori Srl, Giuseppe De Cesare Della New Deal Srl, Claudio Di Lullo della Setra Srl e Franco Pietrantonio di Servizi C&D. Il neo presidente ha ringraziato i partecipanti per la fiducia accordata e ha

posto come obiettivo del comune percorso l’individuazione di nuove idee ed azioni volte a rafforzare il settore indebolito e colpito dalla crisi in atto. «Questi sono i primi ed importanti passi verso la fusione delle due territoriali Chieti – Pescara, che ci auguriamo avvenga il più presto possibile, anche fisicamente parlando, con l’individuazione di un immobile dove gli uffici delle territoriali conviveranno e potranno lavorare sinergicamente» ha dichiarato D’Alessandro.

PRIMA ASSEMBLEA DELLA SEZIONE UNIFICATA AMBIENTE

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«Un meeting di alto livello, nel quale sono state presentate tantissime possibilità di sviluppo per le imprese abruzzesi». Questo il bilancio del Forumed 2013 tracciato dal vice presidente della Giunta Regionale, Alfredo Castiglione. «Abbiamo ascoltato con interesse le opportunità che sono offerte per sostenere i processi di espansione – ha spiegato ancora Castiglione – e abbiamo avuto la conferma che la logica sulla quale abbiamo improntato il nostro lavoro, quella dei poli e delle reti, è la migliore per avere successo al di fuori dei confini nazionali». Il Forumed 2013 si conferma dunque contenitore di confronto di alto livello, l’unico evento della Regione Abruzzo dedicato in modo particolare alla internazionalizzazione delle imprese. «In questa edizione

abbiamo allargato il campo anche alle nazioni al di fuori del bacino del Mediterraneo come l’Oman, l’Uganda o, restando in Europa, Bulgaria e Romania», ha concluso Castiglione. Durante i tre giorni sono stati sottoscritti numerosi protocolli d’intesa con i rappresentanti delle Camere di Commercio Estere, per rendere ancora più agevole la creazione di rapporti economici con i paesi del Mediterraneo. Tra i diversi appuntamenti anche il convegno “Il networking tra le organizza-zioni territoriali” che ha ospitato la quarta e ultima tappa del road show di presentazione del “Bando per l’agevolazione dei progetti di innovazione e di internazionalizzazione dei contratti di rete in Abruzzo”, che rende disponibili 6 milioni di euro per i progetti di innovazione e internazionalizzazione presentati da imprese coinvolte in un contratto di rete, la seconda misura prevista da “Abruzzo 2015”.

FORUMED, SUCCESSO PER L’EDIZIONE 2013

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Si rivolgono ai Comuni della costa teramana, Giuseppe Vagnozzi, vice presidente di Federturismo Abruzzo e Giammarco Giovannelli, presidente di Federalber-ghi Abruzzo per risolvere i gravi problemi di carenza idrica che «si ripetono di anno in anno, proprio nel corso della stagione estiva. Disservizio che finora non riesce a trovare so-luzioni capaci di garantire in maniera efficace la tutela di un diritto a migliaia di cittadini e salvaguardare, di riflesso, i flussi turistici di un’area già fortemente compromessa da una crisi economica senza precedenti». Le associa-zioni di categoria chiedono un’azione congiunta al fine di intraprendere tutte i possibili provvedimenti preventivi, quali il potenziamento di autobotti disponibili da far

intervenire se necessario in casi di estrema urgenza, per sanare tale situazione. «E’ importante - sostengono i presidenti - che le Istituzioni, il mondo imprenditoriale,

i cittadini, lavorino nella stessa direzione, si impegnino per obiettivi comuni, per la salvaguardia del benessere, dell’economia del territorio che è rappresentata proprio dall’in-dustria turistica. Un disservizio del genere lede fortemente turisti e cittadini ma anche le stesse Istituzioni che investono nelle cam-pagne promozionali puntando proprio sulla bellezza del territorio, sull’ottimo rapporto

qualità/prezzo dell’offerta turistica, sugli ottimi servizi, ma che si ritrovano impossibilitati ad usufruire di un bene primario: l’acqua».

CARENZA IDRICA SULLA COSTA TERAMANA, FEDERTURISMO E FEDERALBERGHI SOLLECITANO UN INTERVENTO URGENTE AI COMUNI

tendenze fatti persone

Confindustria Abruzzo e Banca dell’Adriatico hanno siglato un accordo che mette a disposizione delle PMI del territorio un plafond di 600 milioni di euro e che rafforza ancor di più la collaborazione tra le associazioni territoriali di Piccola Industria di Confindustria e la banca. L’intesa regio-nale è stata presentata da Mauro Ange-lucci, presidente di Confindustria Abruzzo, Pietro Rosica, componente del Comitato Credito e Finanza di Confindustria, Gian-domenico Di Sante, presidente di Banca dell’Adriatico, Adriano Maestri, direttore regionale Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise di Intesa Sanpaolo, e Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico. L’accordo prevede Sviluppo

Business Internazionale, proponendo una piattaforma di prodotti, eventi e servizi consulenziali a supporto delle strategie di espansione e di internazionalizzazione delle

PMI; crescita dimensionale, mediante servizi di consulenza specialistica per le PMI che affrontano momenti di disconti-nuità e cambiamento in ottica di crescita e fornisce soluzioni per l’avvio di processi di aggregazione; nuova imprenditoria, attra-verso servizi e iniziative volti a facilitare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese; il dialogo tra impresa, banca e territorio, cre-

ando una partnership strategica, finalizzata a consentire alle PMI un più semplice accesso al credito e condizioni migliori.

PMI, ACCORDO CONFINDUSTRIA ABRUZZO-BANCA DELL’ADRIATICO

«La crisi economica è ancora in atto e le previsioni per il 2013, non sono di certo migliori. È infatti solo a fine 2014 che, secondo le previsioni di Unioncamere-Promete-ia, si potranno cominciare ad intravedere i primi segnali di ripresa. La no-stra Organizzazione per prima deve attrezzarsi energicamente, deve agire da battistrada per innova-zione e crescita, alla testa del profondo cambiamento che è necessario all’Ita-lia». Così è intervenuto Enrico Marramiero nel corso dell’assemblea annuale di Confindustria Pescara. «Nel 2012 l’attività economica in Abruzzo si è fortemente indebolita. La produzione dell’industria manifatturiera regionale è diminuita, per effetto della contrazione della

domanda interna e del rallentamento di quella este-ra – ha proseguito il presidente -. La propensione delle imprese a investire è stata frenata ma recenti indagini

della Banca d’Italia con-fermano come performan-ce relativamente migliori siano state conseguite dalle aziende che hanno adottato strategie di in-ternazionalizzazione e di innovazione». Per quanto riguarda Pescara, secondo Marramiero «Dalla recen-

te analisi della CCIAA di Pescara, i dati della provincia per l’anno 2012 continuano ad essere non gratificanti, soprattutto per quanto concerne l’occupazione, le con-cessioni di credito, lo stato di solvenza, i consumi delle famiglie e di conseguenza il sistema imprenditoriale».

CONFINDUSTRIA PESCARA SI RIUNISCE IN ASSEMBLEA

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Due giorni di eventi con circa 13mila visitatori che hanno potuto acquistare i prodotti tipici locali esposti dai 55 produt-tori presenti e degustare i piatti tipici della gastronomia locale presentati da 15 pro loco della montagna teramana. L’organizzazione della manifestazione è stata curata dalla Pro Loco di San Giorgio coordinata da Antonio Campa-nella, ma sostenuta dalla Camera di Commercio di Teramo e dai sindaci dei comuni montani, che intendono sostenere lo sforzo di quanti con abnegazione decidono di continuare ad investire e lavorare in montagna, con la convinzione che solo con la diffusa presenza dell’uomo tali territori possono preservarsi ed essere valorizzati. Dopo la visita guidata agli stazzi e la premiazione degli 83 allevatori intervenuti, vi è stato il tradizionale incontro tra i rappresentati delle istitu-

zioni e i pastori per approfondire le principali criticità dell’allevamento di montagna, durante il quale è stata rilevata la mancanza di attenzione del governo regionale verso le problematiche della zootecnia di montagna.

A PIANO ROSETO DI CROGNALETO LA 155° FIERA DELLA PASTORIZIA

La web economy è una rivoluzione tecnologica ma è soprattutto culturale e filosofica. Questo il messaggio finale dell’incontro tenutosi alla Camera di Commercio di Chieti e legato al progetto nazionale “Distretti sul web”, sviluppato da Google e Unioncamere con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, per favorire la digitalizzazione di 20 distretti industriali italiani e far conoscere alle imprese le opportunità offerte dal web. L’iniziativa vuole accompagnare le imprese del distretto tessile della Maiella – e più in generale le imprese tessili abruzzesi – in un processo di innovazione e crescita, fornendo una consulenza gratuita, concreta e mirata per aumentare la propria competitività grazie al web. Tra i relatori Silvio Di Lorenzo, presidente della Camera di Commercio di Chieti, che ha rimarcato il ruolo positivo che il web ha per l’economia, soprattutto come attrattore per il Made in Italy, andando a colmare il deficit del fatturato originato dagli ordini interni, Domenico Mauriello, responsabile Centro Studi Unioncamere, Diego Ciulli, Public Policy and Government Relations di Google (in web conference), Fabrizio Monte-para, presidente del Consorzio di Sviluppo della Maiella e coordinatore del distretto tessile della Maiella, Francesco Mancini, vice-presidente del Consorzio MODA INN, Polo di innovazione della filiera Moda, Giusy Fratta, responsabile del progetto per Chieti.

LE IMPRESE CHE LAVORANO CON INTERNET CRESCONO DI PIÙ DELLE ALTRE

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Pubblicata la graduatoria riguardante l’ero-gazione dei fondi relativi alla Zona Franca Urbana, istituita con il decreto del 26 giugno 2012. Sono circa 4.300 le aziende aquilane beneficiare, di queste 772 sono nuove imprese e 480 (tra vecchie e nuove) sono situate all’in-terno del centro storico dell’Aquila. Secondo il vice-presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, questi numeri sono la dimostrazione che nel territorio aquilano c’è effervescenza e voglia di fare, volontà che vanno sostenute opportunamente, agevolandole con strumenti adeguati.

UN PASSO IN PIÙ VERSO LA ZONA FRANCA URBANA

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tendenze fatti persone

Assessori regionali italiani a confronto per riaffermare la centralità della cultura e condi-videre le proposte per un progetto di rilancio su importanti temi legati alle attività di settore e a contributi europei. La location del coordina-mento nazionale composto dagli assessori regionali alla Cultura e ai Beni culturali, su invito dall’as-sessore Luigi De Fanis, è stato il borgo aquilano di Santo Stefano di Sessanio. Nel corso dell’incontro, presieduto dal presidente della Com-missione Attività e beni culturali della Conferenza delle regioni e Province autonome, Ma-

rio Caligiuri, si è avuta l’audizione del presidente della Commissione nazionale dell’Unesco, Giovanni Puglisi, che ha voluto sottolineare, tra l’altro, le bellezze naturali del borgo e del suo suggesti-vo centro storico, di origine me-dievale e di incredibile fascino.«La scelta è ricaduta su Santo Stefano - ha commentato De Fanis - proprio perché il borgo con le sue peculiarità rappresenta una meta appetibile dove è possibile rimanere immersi nella natura e nella cultura di luo-ghi meravigliosi in un viaggio unico,

assaporando e gustando prodotti tipici di eccellenza».

SANTO STEFANO DI SESSANIO AL CENTRO DELLA CULTURA ITALIANA

Visita abruzzese per il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge, lo scorso 15 luglio, alla Provincia di Pescara per partecipare alla giornata della “Carovana della libera circolazione” e per parlare di immigrazione, emigrazione e cittadinanza. Una cattiva sorpresa ha accolto però il ministro, vittima nei giorni precedenti delle parole offensive di Cal-deroli. Dei cappi sono stati posizionati da Forza Nuova nel perimetro della Provincia di Pescara, per protestare contro lo ius soli. Un gesto che il ministro ha preferito non commentare. «Dobbiamo far passare dei messaggi che non istigano a odio e violen-za – ha dichiarato la Kyenge nel corso del suo intervento -. Sicuramente non sarà il mio compito di rispondere alla violenza con la violenza. Il mio compito è quello di dare una guida ai nostri giovani, all’Italia, perché l’Italia non è razzista e chi vuole soffocare questa parte dell’Italia non razzista farà fatica a farlo. Noi

insieme sicuramente ce la faremo - ha proseguito - a far vedere che l’Italia non è così». «Sono sicuro – ha detto Guerino Testa nel suo discorso introduttivo, prima di donare al ministro la tela della Figlia di Jorio e una

targa ricordo– che il ministro saprà dare un’accelerata alle tematiche che riguardano l’immigrazione. Il Papa nei giorni scorsi a Lampedusa ha parlato di “globalizzazione dell’indifferenza”, ed è tristemente vero che oggi la sofferenza altrui ci sembra “norma-le”. Ecco, credo che dobbiamo ripartire da qui per cambiare atteggiamento, accrescere il senso dell’accoglienza verso gli altri che, soprattutto nella nostra città sono sempre

più numerosi – basti pensare che dal 2002 al 2012 il numero di cittadini immigrati è triplicato passando da duemila a seimila. Sono convinto – ha aggiunto Testa – che il ministro saprà andare avanti in maniera spedita per costruire un’Italia più evoluta”.

IL MINISTRO KYENGE A PESCARA

Circa 6.000 dipendenti dello stabilimento della Val di Sangro insieme alle rappresentanze isti-tuzionali abruzzesi hanno accolto l’ammi-nistratore delegato Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, giunto in Sevel per parlare del destino dello stabilimento Fiat di veicoli commerciali leggeri più grande d’Europa. Marchionne ha annunciato investimenti per il rilancio dello stabilimento e la realizza-zione di un nuovo modello di furgone tarato sul mercato americano, i cui componenti verranno prodotti in Sevel. Un investimento di oltre 700mln di euro nell’arco di cinque anni necessari per inserire 60 robot

nella lastratura, rinnovare 25 sistemi di spruzzatura e verniciatura, creare un nuovo impianto di assemblaggio e riorganizzare la logisti-ca. «La fabbrica -ha detto l’ad Fiat- così potenziata sarà pronta a produrre le nuove versioni del Ducato, che serviranno ad am-pliare la gamma e rafforzare la posizione competitiva di uno dei veicoli commerciali di maggior successo». Con lui il presi-dente della Regione, Gianni Chiodi, il vice-presidente, Alfredo Castiglione, il sottosegretario Giovanni Legnini, il pre-sidente della Provincia di Chieti, Enrico

Di Giuseppantonio.

L’AD FIAT, SERGIO MARCHIONNE, IN ABRUZZO PER VISITARE LA SEVEL

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Page 20: Luglio 2013

L e 14 bandiere blu conquistate dalla regione Abruzzo, al quarto posto del-la classifica nazionale per la stagione balneare 2013, non sembrano bastare

a confermare la qualità delle acque regionali. Se-condo il Rapporto 2013 sulla balneabilità, reso noto dal ministro della Salute Beatrice Loren-zin, infatti, la situazione delle acque abruzzesi è tutt’altro che cristallina. Se la qualità di balnea-zione delle acque italiane nel 2012 è migliorata del 4,8% rispetto all’anno precedente, con il 96,6% di quelle costiere conformi ai valori obbligatori e del 91,6% per quelle di laghi e fiumi, in Abruzzo le cose stanno diversamente. Come nel 2011, la

nostra regione si conferma in vetta alla classifica delle regioni meno virtuose, ovvero con il più alto tasso di zone “non conformi per la qualità delle acque marine”, corrispondente all’84.75%.Ben diversa la situazione delineata dall’Arta, l’Agenzia regionale per la tutela dell’Ambiente che consegna un quadro delle acque abruzzesi de-cisamente più blu. Su 125,6 km di costa, 8,1 sono quelli interdetti permanentemente alla balneazio-ne, 3,2 quelli temporaneamente non balneabili e dunque ben 97,4 km sarebbero quelli balneabili. Secondo la direzione dell’Arta, «I commenti al dossier del Ministero hanno bollato negativa-mente il litorale abruzzese perché non si è te-

Acque abruzzesi,maglia nera sì, maglia nera no

» di Marcella Pace

Un tratto della spiaggia di Pescara - Foto di Vincenzo Sulpizio

Dal Rapporto 2013 del Ministero della Salute alle analisi dell’Arta, guerra di numeri per stabilire il vero stato di balneabilità d’Abruzzo

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Page 21: Luglio 2013

nuto conto che i controlli effettuati da Arta se-condo il programma di monitoraggio stabilito dalla Regione hanno interessato anche le zone con divieti di balneazione temporanei per mo-tivi igienico-sanitari, situate in genere in adia-cenza alle zone interdette permanentemente alla balneazione che sono localizzate alle foci dei fiumi. Alcune regioni italiane, invece, non hanno inserito tali punti nel proprio calendario

di controlli, limitando il moni-toraggio alle zone storicamente balneabili». Diverso il parere del Wwf Abruz-zo che non sembra cogliere diffe-renze tra i dati dell’Arta e quel-li del Ministero. «Non paiono reggere “spiegazioni” tese a dare interpretazioni discutibili circa le modalità di campionamento, anche rispetto alle altre regioni. Infatti, basta consultare le map-pe interattive (con tanto di pun-to di prelievo per singolo tratto di costa) per rendersi facilmente conto che l’Arta, come le agen-zie di tutte le altre regioni, non monitora le aree del tutto vieta-te come le foci dei fiumi e i porti, ma monitora tutti i tratti di costa individuati dalla Regione Abruz-

zo con Delibera Regionale come potenzialmente balneabili, compresi alcuni tratti a nord e sud delle foci fluviali. Pertanto queste aree che oggi sono critiche e che vengono giustamente inserite, spesso su richiesta dei comuni perché potrebbero in futuro migliorare con interventi radicali sulla depurazione, non devono essere scorporate dal conteggio per aumentare la percentuale di stazio-ni conformi».

in primo piano

Anche l’assessorato all’Ambiente snocciola i suoi dati sullo stato di salute delle acque regionali. Dati ben più vicini a quelli dell’Arta che non a quelli del Ministero della Salute. Secondo Mauro Di Dalmazio, infatti, supportato da Carlo Visca, responsabile del servizio Acque marittime della Regione, ben il 97,3% delle acque abruzzesi è balne-abile. Di questo dato l’80% presenta una balneazione “eccellente”, il resto “buona”. «Il punto principale da chiarire - ha dichiarato Di Dalmazio - è che in Abruzzo le acque

marittime sono balneabili e che l’alto livello di qualità è consolidato ormai da anni. I dati forniti dal mi-nistero della Salute sono frutto di un’elaborazione fuorviante e di questo bisogna fare giustizia». L’errore di valutazione, secondo Carlo Visca, sarebbe generato dal fatto che «il dato, espresso in percentuale, delle acque in classe di qualità scarsa è penalizzante per quelle Regioni come l’Abruzzo che hanno sottoposto a controllo tutta l’area costiera, incluse le foci dei fiumi, rispetto a quelle Regioni che hanno escluso arbitra-riamente significativi tratti di costa, considerandoli non adibiti a balneazione, senza alcuna motivazione di carattere tecnico o amministrativo. Una più realistica rappresentazione avrebbe suggerito di introdur-re nel conteggio delle acque classificate scarse anche quelle non adibite a balneazione, passando ad

Mauro Di Dalmazioassessore all’Ambiente Regione Abruzzo

LE posizioNi

La qualità delle acque marine, secondo il Rapporto 2013 del Ministero della Salute

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Sede diCastiglione M. RaimondoViale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE)Tel. 0861/9941Fax. 0861/994215

Filiale di Piane di Castiglione M. R.Fraz. Piane di Castiglione M. R..64034 Castiglione M.R. (TE)Tel. 0861/909150Fax. 0861/909818

Filiale di PenneCirconvallazione A. Moro65017 Penne (PE)Tel. 085/8278386Fax. 085/8210200

Filiale diEliceContrada Sant’Agnello, 193/265010 Elice (PE)Tel. 085/9609006Fax. 085/9609825

Filiale diLoreto AprutinoVia Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE)Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853

Filiale diPianellaPiazza De’ Vestini65019 Pianella (PE)Tel. 085/972626Fax. 085/971456

Filiale diRoscianoVia Roscio da Montechiaro65020 Rosciano (PE)Tel. 085/8509142Fax. 085/8509853

Filiale diCerratinaVia Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE)Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234

Filiale diMarina Città Sant’AngeloVia Tito de Caesaris, 465013 Marina Città S. Angelo (PE)Tel. 085/9506431Fax. 085/9506824

Filiale di Silvi MarinaVia Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE)Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798

Tesoreria diVilla BozzaViale Risorgimento64030 Montefino (TE)Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Tesoreria diCittà S.AngeloC.so Vittorio Emanuele II65013 Città S.Angelo(TE)Tel. 085/969343Fax. 085/9699748

Filiale di PinetoSS. 16 - C. De Titta64025 Pineto (TE)Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374

Page 23: Luglio 2013

in primo piano

«Credo fermamente che il futuro sarà dell’economia “green”, cioè di quella crescita indu-striale che saprà rispettare il proprio territorio - e così valorizzarlo. Non credo affatto nella teoria della “decrescita felice” e ai fautori di certo ambientalismo integralista che rischiano di riportarci indietro di secoli. Sono un fervente, appassionato sostenitore della salvaguar-dia dell’ambiente e della diversità biologica e culturale, sono un imprenditore che sui valori del rispetto del territorio ha costruito nei decenni la propria impresa, ma so che una regione

per crescere ha bisogno di industria, di posti di lavoro, di ricchezza.Quello che sta accadendo, che accade ogni giorno, è che i “professionisti dell’ambientalismo integralista” stan-no bloccando l’Abruzzo. In Abruzzo dobbiamo imparare a sviluppare “Resilienza”, la capacità di una Comu-nità di reagire a catastrofi, a “cambi epocali”. E’ tempo di “contaminazione” tra l’impresa e gli ambientalisti. Nella Nuova Confindustria Abruzzese le Imprese per il loro business devono valorizzare il Territorio. Sotto-scriviamo un protocollo tra le associazioni datoriali, sindacali e del mondo ambientalista che vada anche oltre la legge, che offra garanzie superiori a quelle richieste dalla normativa vigente. Se in Abruzzo vogliamo vivere e crescere anche di turismo dove deliziamo il cliente, di cultura e agroalimentare di altissima qualità, dobbia-mo essere pronti ad innalzarli quei limiti, dobbiamo far maturare in tutti gli imprenditori, nessuno escluso, una maggiore sensibilità alla difesa dell’ambiente. Confindustria è pronta a non sposare, a prescindere, qualsiasi progetto industriale. In tema di industria impattante dobbiamo tutti fare passi in avanti. Iniziando anche ad apprezzare il lavoro del mondo ambientalista. Senza il quale, per esempio, mai sarebbe venuto alla luce tutto lo scempio della discarica di Bussi - compreso l’inquinamento delle falde acquifere, che grida vendetta. Confin-dustria è matura per far capire all’imprenditore che sui progetti impattanti, che vuole localizzare in Abruzzo, deve essere disposto a guadagnare di meno. L’imprenditore sarà il primo a ricavarne un beneficio, dopo gli sforzi iniziali, perché potrà vendere un prodotto green realizzato in una regione autenticamente green dove il green è certificato dal Territorio e dal consenso dei cittadini intorno alla sua impresa. È una sfida importante, dobbiamo dare inizio ad un nuovo corso. Tenendo bene a mente che probabilmente non abbiamo altre strade».

Fabio Spinosa Pingue presidente Confindustria L’Aquila

Verità è anche quanto richiesto da alcuni consiglieri regionali dell’opposizione. Carlo Costantini, Paolo Palomba, Antonio Menna, Maurizio Acerbo, Marinella Sclocco e altri hanno richiesto al presidente del consiglio regionale Nazario Pagano una seduta straordinaria affinché la giunta si assuma la responsa-bilità di varare un piano straordinario sugli impianti di depurazione abruzzesi. Secondo il primo firma-tario della richiesta, Carlo Costantini, «la causa principale della cattiva qualità delle acque abruzzesi va ricercata sì nell’alto grado di cementificazione della costa, nel pessimo stato di funzionamento dei depu-ratori abruzzesi, nella mancanza di scelte decisionali in grado finalmente di implementare una corretta e virtuosa gestione del ciclo idrico integrato, ma anche nel permanente stato di emergenza dei nostri fiumi che giustifica interventi atti a salvaguardare soltanto limitati tratti delle aste fluviali, delle zone costiere o dei bacini lacuali, invece di rendere attuabile e concreta una visione complessiva che consideri il terri-torio come un unicum regionale. Da tempo – prosegue ancora il consigliere regionale - “l’Abruzzo verde” si batte contro il rischio di petrolizzazione, in terra come in mare, costringendo tutti a una preoccupata riflessione sui gravissimi pericoli a danno della sostenibilità ambientale, ma anche dello sviluppo econo-mico. Per effetti a medio e lungo termine, occorre porre fine al continuo sperpero di denaro pubblico per interventi di cementificazione anziché risolvere alla radice il funzionamento dei sistemi di depurazione».

L’opposizione in consiglio regionale

elaborare la percentuale che risulta dal rapporto tra chilometri di costa in classe di qualità scarsa o non adibita a balneazione, sul totale dei chilometri di costa». Partendo da queste considerazioni, Di Dalmazio ha annunciato una “operazione verità”, inviando un dossier su tutti i dati di rilevazione al ministero della Salute e agli operatori turistici del territorio.

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Le ultime tre generazioni di Evangelista Liquori: da sinistra, Marco Cosanni-Evangelista con sua moglie Alessandra e la piccola Giorgia, Ascensina Evangelista e in basso suo marito Claudio Cosanni(La foto del minore è autorizzata dai genitori)

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» di Eleonora Lopes - foto di Denia Di Giacomo

Il mix tra tradizione e innovazione è senz’altro il segreto vincente dell’azienda Evangelista Liquori, produttrice dal 1907 del famoso Punch Abruzzo che ha una storia molto singolare. Il Punch Abruz-

zo é nato a Borrello, un piccolo e freddo centro mon-tano in provincia di Chieti. Antonio Evangelista, allora sindaco del paese, per difendersi dai rigori dell’inver-no soleva prepararsi una speciale bevanda a base di agrumi e rum. La miscela scaldata al fuoco del cami-no, sprigionava un profumo così intenso e inebriante da suscitare la curiosità di vicini, parenti e amici.

EvangElista liquoriDal 1907la traDizionEcontinua...Leader nella produzione di liquoridi stampo soprattutto tradizionale,come il mitico “Punch Abruzzo”, l’azienda Evangelista Liquori gestitada Claudio, Ascensina e Marco,ha appena compiuto 106 anni

cover story

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Page 26: Luglio 2013

Le richieste sempre più insistenti spinsero il sindaco a preparare la bevanda solo per pochi intimi, in seguito la perfezionò e la chiamò Punch Abruzzo. Per la sua altissima qualità, il Punch Abruzzo ha, negli anni, con-quistato diversi riconoscimenti, premi e medaglie d’oro. La formula segreta viene tramandata da padre in figlio e oggi la quarta generazione continua a produrre fe-delmente e con amore questo mitico liquore, sempre nel rispetto di quell’etica propria di Evangelista Liquori.Nel 1983, il primogenito Felice Evangelista trasferì la ditta a Sambuceto, nella “cerniera” produttiva tra Pe-scara e Chieti. La storia della Evangelista Liquori conti-nua, e oggi l’azienda è gestita da Ascensina Evangelista, suo marito Claudio Cosanni, e il loro figlio Marco, una realtà di assoluta eccellenza nel panorama nazionale delle piccole e medie imprese.Nel 2006 il severo Beverage Testing Institute di Chiga-co, scelse il Punch Abruzzo tra i 100 prodotti da loro reperiti, assegnandogli la medaglia d’oro e definendolo: “Exceptional Liquor”, davvero un orgoglio per la fami-glia Evangelista. L’azienda ha da poco compiuto 106 anni e si avvia alla quinta generazione con la nascita della piccola Giorgia, la figlia di Marco.La ditta produce circa 40 liquori, ma il Punch Abruzzo, occupa un posto speciale, nella vasta gamma dei pro-dotti offerti da questa storica azienda sempre attenta alle richieste di mercato, alla cura del cliente e pronta ad accettare le sfide del momento. Infatti da qualche L’antica sede dell’azienda a Borrello

Le etichette storiche

Essere al fianco delle aziende per la crescita e lo sviluppo, per risolvere i problemi legati allo sviluppo commerciale, soprattutto per quanto riguarda l’apertura verso i mercati esteri. Quello dell’internazionalizzazione è un tema che sta particolarmente a cuore all’API Pescara-Chieti, ed in particolare a Claudio Cosanni, dal 2011 presidente del gruppo AgroAlimentare, (che raggruppa circa 60 aziende, di tutte e 4 le province, del gruppo agroalimentare). Circa l’80% delle aziende agroalimentari da noi rappre-sentate fanno export in maniera costan-te, ed in particolare con la presidenza di Claudio Cosanni, da quest’anno anche vicepresidente nazionale UnionAlimentari, vi è un’attenzione ancor più marcata agli aspetti commerciali ed alla ricerca di figure, con una competenza specialisti-ca in materia di commercio e rapporti con l’estero, basate sulla grande esperienza e sulla capacità di penetrazione nei mercati sparsi nei quattro angoli del globo che sappiano “accompagnare” le nostre Pmi nei mercati globalizzati. Molte

le iniziative contraddistinte con l’imprinting del presidente Cosanni. Con l’azienda del presidente Cosanni, come capofila del progetto, abbiamo partecipato lo scorso aprile ad un bando, con i fondi del PSR, per un progetto di internazio-

nalizzazione, con oltre dieci aziende di vari comparti, per fare promozione in Polonia, Lettonia, Estonia, Lituania e Finlandia. Con la presidenza di Claudio Cosanni al gruppo AgroAlimentare di Api Pescara-Chieti abbiamo inoltre supportato le nostre aziende nella partecipazione a diverse fiere in Italia

e all’estero – basti pensare a ExpoItalia, Bruxelles nel 2011, oppure alla partecipazione alle varie edizioni di TuttoFood ed Artigiano in Fiera a Milano o al Cibus di Parma – di concerto con Centro Interno e Centro Estero delle CCIAA d’Abruzzo, e con il sostegno della Regione Abruzzo. La nuova sfida del presidente Cosanni, è ora, fare “Rete” all’estero, grazie ai bandi regionali sui Contratti di Rete, con le aziende del gruppo AgroAlimentare di Api.

Claudio Cosanni un presidente vicino alle imprese AgroAlimentari abruzzesi…

Di Ernesto Petricca direttore Api Pescara-Chieti

24

Page 27: Luglio 2013

mese sono in commercio liquori biologici e nuovi pro-dotti sperimentati dall’instancabile Marco che si occupa principalmente della produzione.Questa solida realtà tutta abruzzese, che, negli anni ha ottenuto numerosi riconoscimenti, grazie alla indi-scussa qualità dei prodotti offerti, recentemente è stata inserita nell’albo d’onore nelle aziende ultracentenarie registrate alla Camera di Commercio di Chieti.Importante il mercato rappresentato dall’estero, di cui si occupa la vulcanica Ascensina, in particolare Londra dove i prodotti Evangelista sono diventati sinonimo di qualità e la signora è simpaticamente chiamata “Lady Limoncello”.Tante le sfide vinte e gli obiettivi raggiunti, tanti quelli futuri. Ma come si ottengono questi risultati? «Passione, dedizione e spirito di sacrificio, -ci raccontano i tito-lari- sono questi i valori che si sono spontaneamente tramandati di generazione in generazione e che rap-presentano il nostro successo». Ma torniamo all’estero. Per il mercato anglosassone l’azienda produce liquori esclusivi quali: Lychee, Amaretto alla pera, Sambuca al Lychee, Peppermint e così via, prodotti, che, promossi con successo nel celebre e rinomato magazzino Har-rods ed altri esclusivi e lussuosi Bar di Londra, hanno raggiunto anche Hong Kong e Shangai. Il mercato este-ro è un mercato esigente, selettivo, ma grazie alla qua-lità dei prodotti, alla selezione delle materie prime e alle capacità innovative della famiglia Evagelista, l’azienda è riuscita a raggiungere traguardi straordinari.Evangelista Liquori è quella che oggi si definisce un’azienda glocal, cioè con una produzione locale e una mentalità globale.La produzione

Il laboratorio La logistica

Alcuni dei liquori prodotti

Ascensina Evangelista con la sua amata Londra sullo sfondo

Il riconoscimento del Beverage Testing Institute di Chigaco

cover story

25

Page 28: Luglio 2013

a tu per tu con Evangelista liquori

Qual è l’ingrediente segreto del vostro successo?«Entusiasmo e amore per le nostre

gustose creazioni. Da 106 anni alcune

ricette vengono fedelmente riprodotte

nel rispetto dall’antica tradizione, senza

trascurare le nuove esigenze del mercato

odierno. Tradizione e innovazione sono

il nostro binomio vincente. Oggi siamo

orgogliosi di produrre circa 40 tipi di

liquori ritenuti di ottima qualità».

C’è un liquore al quale siete più legati?«Certamente il Punch Abruzzo che resta

la nostra punta di diamante. La ricetta è

la stessa del 1907 tramandata di padre

in figlio. E’ ottimo da gustare caldo,

freddo e come digestivo, la piacevole

conclusione di un buon pasto. Ricco,

unico, irresistibile, il Punch Abruzzo

occupa un posto speciale, rappresenta

per noi una sorta di biglietto da visita

del “made in Abruzzo” in campo dei

liquori tradizionali. La tradizione continua

quindi, ma va avanti di pari passo con

l’innovazione, infatti soprattutto nel Regno

Unito, dopo svariati e severi test, i liquori

Evangelista sono ora apprezzati per

l’altissima qualità».

In quali paesi nel mondo è possibile gustare i vostri liquori?«Il nostro target di clientela è medio-alto,

attualmente esportiamo i nostri liquori

in: Canada, Regno Unito, Olanda, Belgio,

Svezia, Australia, Usa. Ad oggi l’export

occupa oltre il 30 per cento del fatturato,

ma l’obiettivo è superare il 50 per cento

considerato il successo che i nostri

liquori riscuotono in giro per il mondo».

L’elemento vincente della vostra azienda?«La qualità del prodotto dovuta alle

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Page 29: Luglio 2013

materie prime, la gestione familiare

dell’azienda, la serietà, l’onestà e il

rispetto per i clienti sono i nostri punti

di forza, il tutto corredato da un team di

collaboratori competenti e fedeli che ci

affiancano da anni».

Marco, quando hai compiuto i primi passi in azienda?«Già quando frequentavo le superiori

venivo in azienda nel pomeriggio, mi

piaceva osservare i miei genitori a lavoro

e collaborare con loro. A 24 anni ho

fatto l’ingresso ufficiale iniziando da

subito in produzione seguendo le orme di

papà. Oggi mi occupo un po’ di tutto, di

marketing, comunicazione e seguo anche

mia madre in varie iniziative all’estero

soprattutto a Londra per arricchire la mia

crescita professionale e umana. Sono

convinto che il Regno Unito offra tanto

mentre qui in Italia la nostra burocrazia

spesso ritarda o arresta il lavoro e la

crescita delle piccole e medie imprese».

Quali sono gli ultimi prodotti nati in casa Evangelista?«Tra le novità abbiamo creato una

speciale linea di prodotti biologici al

100%, che comporta tempo e attenzione.

Tra le ultime creazioni ci sono: Diabla,

Punch Abruzzo Cream, Havana Chock,

le due tipologie di genziana al vino

pecorino e al verdicchio dei Castelli di

Iesi. E ancora stiamo sperimentando

l’invecchiamento di due prodotti di

nicchia dell’azienda in barrique per

rafforzarne il sapore. A brevissimo, sarà

possibile acquistare tutti i prodotti on line

sul nostro portale».

Prof. Evangelista, in quali posti siete presenti a Londra?«Abbiamo investito tanto in Inghilterra e

oggi possiamo dire di aver vinto questa

sfida, i nostri liquori sono presenti nei

posti più prestigiosi e più esclusivi di

Londra: Ritz, Dukes,Hakkasan, Nobu,

Intercontinental, Gilgamesh, Harrods,

Planet Hollywood e molti altri. Al Ritz,

il nostro limoncello, è sempre in prima

fila nel carrello dei liquori e sembra che

anche sua Maestà la Regina lo assaggi

frequentemente quando cena lì. Da

qualche tempo abbiamo una casa a

Londra ed io sono diventata socia del

ristorante italiano al quartiere Golden

Green “That’s amore”! Per me, un sogno

diventato realtà!».

Presidente Cosanni, quali progetti ha in campo l’Api per il settore AgroAlimentare?«Oggi per rilanciare la nostra regione,

c’è bisogno di un lavoro sinergico,

di spirito di collaborazione reale che

vada oltre campanilismi e personalismi

per tutelare le PMI, la vera risorsa del

nostro Abruzzo e non solo, è questo la

missione dell’Api. Tra i vari progetti in

campo, c’è quello di partecipare alla

fiere internazionali con un prodotto

targato Abruzzo, per essere più forti e

più competitivi e permettere anche alle

realtà più piccole di partecipare. A questo

discorso si collega il sostegno come Api

al progetto Agrivillage che siamo convinti

rappresenterà una grande risorsa per

il nostro territorio (vedi articolo a pag.

62). Inoltre, con alcuni componenti

del Consiglio Direttivo di Api, gruppo

AgroAlimentare, stiamo predisponendo

strumenti che permettano a tutte le

aziende associate di poter usufruire

dell’esperienza maturata, in mercati di

difficile penetrazione, da parte di quelle

aziende, come la nostra, che possono poi

riversare ad altre aziende che vogliono

approcciare ai mercati esteri, nel più

puro spirito di sostegno associativo»•

cover story

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Page 30: Luglio 2013

· Consulenza Direzionale

· Consulenza Legale

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· Consulenza Contabile e Fiscale

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Page 31: Luglio 2013

incarichi&carriere

FonDazionE CariCHiEti, Di FrisCHia È il nuovo

PrEsiDEntE

Pasquale Di Frischia è stato nominato nuovo presidente della Fondazione Carichieti, subentrando a Francesco Sanvitale, presidente da circa un anno. Di Frischia è affiancato nella presidenza del Consiglio di amministrazione dal vicepresidente Angelo Marrone, già revisore dei conti al Comune di Chieti. Gli altri com-ponenti sono Adriano Ciccarone, giornalista del Messaggero, Silvano Di Luzio, già sindaco di Guardiagrele e docente universitario di Fisica alla D’Annunzio, Rocco Di Marzio, nome noto nella Cassa di Risparmio, Maria Grazia Zambon, psicologa di Chieti solidale e Sabatino Di Carlo, imprenditore di Roio del Sangro. Di Frischia è l’unico sopravvissuto del vecchio CdA della Fondazione, i cui componenti sono stati sostituiti in blocco.

Ance Abruzzo ha un nuovo presidente. Si tratta di Enrico Ricci, 55 anni, imprenditore di Castel di Sangro, architetto, titolare insieme al fratello, della storica impresa di famiglia, Guido Ricci Srl. Già presidente di Ance L’Aquila, membro del comitato di presidenza di Ance Nazionale, Ricci subentra ad Antonio D’Intino in scadenza di mandato. «L’impegno prioritario, in continuità con il lavoro svolto dal presidente D’Intino, che ringrazio – ha dichiarato il neo eletto - sarà quello di favorire in ogni modo lo sblocco del settore delle opere pubbliche e delle costruzioni. La ricostruzione è certamente il tema principale delle nostre battaglie, rappre-sentando per le imprese della regione una grande occasione di crescita e di rilancio per l’intera economia ter-ritoriale. Ma non è l’unico - ha puntualizzato Ricci nel suo discorso d’insediamento -. Molti sono i punti critici da affrontare sui temi urbanistici, dei lavori pubblici, amministrativi, fiscali, del credito e normativi in genere. L’elemento strategico per un programma così ambizioso è la coesione - ha concluso Ricci -. Su questo intendo improntare tutta la mia azione, sia dentro l’Associazione che verso i nostri interlocutori esterni».

EnriCo riCCia CaPo Di anCE aBruzzo

La Società Adriatico Golf Club di Brecciarola ha nominato Goffredo D’Aurelio presidente. Il cdA ha accolto inoltre le due new entry Walter Tosto e Maria Rosa La Rovere. Il Golf si propone come centro di aggregazione del territorio, «un bene della Comunità, che appartiene al territorio, non è mio né vostro, ma di tutte le famiglie delle quali deve rappresentare il valore identitario - ha detto il nuovo presidente rivolgendosi all’Assemblea -. Entro la scadenza del mio mandato, il 2016, avremo le 18 buche promesse e questo Golf sarà il più grande centro ludico e sportivo della Val Pescara: il nuovo assetto societario ha già individuato il percorso necessario con una pianificazione triennale e, per settembre, inaugureremo l’apertura in pompa magna con autorità civili e religiose».

D’aurElio PrEsiDEntEDEl golF CluB BrECCiarola

Cna PEnsionati, CaMBinEo PrEsiDEntE rEgionalE

Il congresso regionale Cna Pensionati ha eletto il suo nuovo presidente. Si tratta di Franco Cambi. Componente della presidenza nazionale della Cna, il neo eletto prende il posto di Pasquale Gentile, che ha ricoperto l’incarico negli anni passati. Della nuova presidenza fanno parte anche i presidenti provinciali Au-gusto Di Bastiano, Giuseppe Ficara, Silvano Paci, Gaetano Deplano e Vera D’Ambrosio.

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incarichi&carriere

Alessandro Nicodemi è stato riconfermato per la terza volta consecutiva alla presidenza del Con-sorzio di Tutela del Montepulciano d’Abruzzo DOCG – Colline Teramane. Nato a Roma, una laurea in Eco-nomia e Commercio con un trascorso da Ufficiale in Guardia di Finanza, nel 2000 a seguito della prematura scomparsa del papà, coadiuvato dalla sorella Elena, muove i primi passi nel mondo agricolo e vitivinicolo all’in-terno della Fattoria Bruno Nicodemi, azienda fra le più storiche del panorama enologico teramano ed abruz-zese. Nel 2003 entra nel Consorzio come membro del Consiglio di Amministrazione, con il successivo rinnovo nel 2006 viene eletto presidente. Nel CdA sono entrati anche tre nuovi produttori: Antonello Savini, Corrado de Angelis Corvi e Massimo Santone, riconfermati Enrico Cerulli Irelli (vice presidente) Gianluca Galasso, Rocco Cipolloni, Marco Scarinci e Gaspare Lepore. «Non posso non esprimere tutta la mia soddisfazione ed il mio ringraziamento all’assemblea e al CdA per la rinnovata stima e fiducia dimostratami. La compagine con-sortile in questi anni di conduzione è cresciuta notevolmente, le aziende aderenti sono passate da 52 del 2006 alle 75 del 2013 con una rappresentatività delle bottiglie docg prodotte del 90%. Elementi che ci confortano nel proseguire sulla strada intrapresa, alta qualità nelle bottiglie e stretto legame con il territorio di provenienza, le nostre Colline Teramane».

Consorzio CollinE tEraManE,ConFErMato niCoDEMi

Incarico speciale per l’aquilano Goffredo Palmerini, chiamato dall’Assemblea generale dell’AN-FE dei delegati regionali e presidenti provinciali, su proposta del presidente nazionale, Paolo Genco, a riorga-nizzare e potenziare, in collaborazione con il direttore generale dell’ente, Gaetano Calà, l’intera rete all’estero delle sedi dell’Associazione nazionale famiglie emigrate. L’ente morale, fondato nel 1947 da Maria Agamben Federici, deputata dell’Assemblea Costituente e nella prima Legislatura, attualmente ha sedi in Australia, Ar-gentina, Brasile, Colombia, Stati Uniti, Canada, Repubblica Dominicana e Tunisia. L’ANFE ha recentemente aggiornato lo Statuto prevedendo nuove importanti missioni, oltre ai servizi per gli emigrati e gli immigrati e per le loro famiglie. In particolare, con la riorganizzazione della rete operativa all’estero e con l’apertura di nuove sedi in tutti i Paesi interessati dall’emigrazione italiana, passata e attuale, l’ANFE si porrà presto, nello spirito delle finalità statutarie, nella condizione di essere una capillare struttura mondiale di Club service a disposizione delle comunità italiane nel mondo.

anFE nazionalE, inCariCo sPECialE PEr l’aquilano PalMErini

Il delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Chieti è stato eletto anche delegato regionale. Pier Carmine Tilli, che subentra all’aquilana Ilse De Matteis, è stato premiato per il forte senso di apparte-nenza, la militanza e la conoscenza del progetto per la filiera agricola italiana che Coldiretti sta portando in campo da alcuni anni con la realizzazione dei mercati e delle botteghe di Campagna Amica. 27 anni, titolare di un’azienda vitivinicola a Casoli ereditata dal nonno, Tilli in pochi mesi è riuscito a conquistare i giovani imprenditori abruzzesi che lo hanno eletto all’unanimità. «La nomina come delegato regionale è stata per me inaspettata e, pertanto, motivo di onore, vanto e spinta ad un maggiore impegno nell’ambito delle iniziative dell’organizzazione – ha dichiarato il neoeletto delegato -. Il settore agricolo sta vivendo un momento di grande cambiamento ed è oggi fondamentale per l’economia. Il futuro è dei giovani e i giovani devono essere consape-voli del grande impegno che li aspetta. Devono saper puntare su innovazione e creatività - conclude Tilli - sen-za dimenticare le numerose problematiche da considerare, convinti che si può costruire un futuro migliore».

ColDirEtti giovani, PiErCarMinE tilli È il nuovo

DElEgato rEgionalE

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» di Laura Tinari - foto di Andrea Del Cotto

Il GRUPPO GRAVINA fonda le sue radici nella terra d’Abruzzo operando

sin dall’immediato dopoguerra in diversi settori imprendito-riali: edilizia civile e industria-le, restauro e ristrutturazioni, demolizioni, impianti, opere infrastrutturali, energia e ambiente, ma anche cultura, sport e solidarietà. Tutto ciò fa di esso una realtà seria e consolidata della Provincia dell’Aquila. Oggi il Gruppo, che si articola in diverse società, ha un fatturato complessivo di circa 20 milioni di euro e può contare sulla collaborazione di circa 100 dipendenti presenti

nelle quattro sedi di: Roma, Castel di Sangro, L’Aquila e Civitanova Marche.La progressiva crescita, grazie ad un costante impegno in di-versi settori di attività, è anda-ta di pari passo con la ricerca di innovazione professionale, una filosofia imprenditoriale che ha caratterizzato da sem-pre l’esigenza del Gruppo di essere protagonista nell’ambito della responsabilità sociale, in particolare nel campo dello sport e della divulgazione della cultura. Gravina ha prodot-to il più grande musical mai realizzato in Italia, “La Divina Commedia”, con circa un milio-

ne di spettatori e che ha potuto contare sulla collaborazione del maestro Carlo Rambaldi, tre volte vincitore del premio Oscar per gli effetti speciali, e di altri importanti artisti. Il Gruppo trae la sua forza dal suo staff, composto da giovani motivati e da perso-ne di grande esperienza, e nell’aver puntato sulla qualità senza compromessi. Il 2014 sarà l’anno dell’estero «Stiamo valutando molte opportunità e contiamo di aprire tre sedi nel prossimo anno in Paesi in grande sviluppo che richiedono sempre di più competenze spe-cifiche» ci dice Francesco.

«C redo che la chiave per il rilancio dell’economia abruzzese vada cer-cata nel nostro territorio. Amo

viaggiare e ogni volta che torno mi rendo conto della bellezza della nostra regione». Esordisce così Francesco Gravina, parlando dell’amore per il suo Abruzzo, perché c’è tanto da fare per la valoriz-zazione di questa terra. Si dice pronto a dare, at-traverso la propria azienda, il proprio contributo in questo processo, nella creazione di eccellenze turistiche e nell’industria del tempo libero «Da sportivo non posso far mancare il mio appoggio a questo settore, che rappresenta una vera indu-stria. A Castel di Sangro stiamo realizzando la “Cittadella dello Sport”, perché questo territorio, quello da cui noi proveniamo, diventi nei prossimi anni un punto di riferimento per il turismo e lo

sport di tutta la regione». Il nome Gravina è ben conosciuto in regione anche per quella che da mol-ti viene definita “la favola del Castel di Sangro calcio”: Gabriele, suo padre, è stato, infatti, il pre-sidente che ha accompagnato il “Castello” dagli esordi alla serie B. Ma Francesco è prima di tutto un imprenditore, cresciuto in un Gruppo, il Gruppo Gravina, che trova il proprio core business nel settore delle co-struzioni. Da ingegnere, segue tutta l’attività con passione ed è pronto ad accogliere tutte le sfide che ogni giorno si presentano: «L’esperienza dell’Aqui-la è senza dubbio unica oggi per il mondo delle co-struzioni, da l’occasione di cimentarsi in moltepli-ci tecniche costruttive, dalle ristrutturazioni alle nuove costruzioni fino al restauro, con attenzione alle problematiche sismiche ed energetiche».

Le paroLe di Francesco Gravina

iL GrUppo GraViNa

«Un aspetto che ci contraddistingue da sempre è quello della responsabilità sociale, non può esserci reale sviluppo senza e sono contento che il nostro nome sia spesso associato ai successi nel sociale e nello sport»

«Guardando mio figlio di un anno, mi capita di domandarmi se la nostra generazione sarà davvero capace di cambiare questo Paese, per consentirgli di immaginare il suo futuro qui vicino a noi. Nello stesso tempo sento che è questa la vera sfida della mia generazione»

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Francesco Gravina ha oggi 35 anni, si è laureato a 24 anni con lode in Ingegneria meccanica

all’Università degli Studi dell’Aquila, ama viaggiare, leggere e suonare la chitarra. È molto sportivo, con una grande passione per il kitesurf, lo snowboard e recentemente per il triathlon. Da sempre è impegnato nelle associazioni di categoria: ricopre il ruolo di vice-presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Edili Ance L’Aquila, è membro del Consiglio regionale e nazionale dell’ANCE e consigliere dei Giovani Imprenditori Confindustria L’Aquila.È sposato e ha un figlio di un anno, Gabriele. Vive a Pescara, ma è profondamente legato al territorio della provincia dell’Aquila e in particolare dell’Alto Sangro, da dove proviene e dove il Gruppo Gravina ha il suo cuore pulsante. Francesco è amministratore delegato e consigliere in molte delle società del Gruppo di famiglia. «Mio padre - ci dice - ha da subito dato la possibilità a me e mio fratello di crescere in azienda, facendoci prendere iniziative e consentendoci anche di sbagliare, imparando dai nostri errori. Abbiamo dovuto fin da giovanissimi tirare fuori tutto il nostro coraggio nel fare scelte e prendere decisioni, questo ci ha consentito di abituarci da subito alle responsabilità». Dividendosi tra le varie sedi del gruppo, Francesco sta seguendo in prima linea la ricostruzione del capoluogo abruzzese e sentendolo parlare di questo argomento ascoltiamo nelle sue parole quell’emozione e quell’orgoglio, che lui stesso ci dice di provare «ogni volta che consegniamo un edificio».

Francesco Gravina

«Credo che ci siano tante belle storie nella L’Aquila del dopo terremoto di cui bisognerebbe parlare di più. Gente che lotta e che ha deciso di restare, a cui va tutta la mia ammirazione»

«Si parla quasi sempre di aspetti negativi collegati alle imprese, ma credo che tante realtà siano ispirate da profondi valori che emergono dal lavoro e vanno al di là del mero profitto»

New generation storie&persone

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apere che dietro la sua pelle perfetta ci sono i prodotti assolutamente naturali realizzati nella sua azienda è più che sufficiente per compren-

dere che si tratta di un’impresa di successo.Germaine Etanaka Bompampete arriva, ventenne, in Italia dal Congo nel 1981, aiutata e supportata dall’ambasciata congolese. Prima frequenta l’Università per stranieri di Perugia, poi vive un’esperienza come modella sulle passerelle milanesi. Poi ancora l’ingresso in una grande azienda petrolifera. Ma è l’amore che nel 1998 porta Germaine in Abruzzo. Ed è proprio qui che questa vulcanica e attraente donna diventa un’imprenditrice di successo. «Sin dal primo viaggio qui, mi sono innamorata di questo splendido territorio – racconta Germaine, cinquantenne sulla carta, ma dal vivo più giovane di almeno dieci anni-. Ricordo il profumo dei fiori che entrava in macchina durante il viaggio e la sorpresa nel vedere che persino in autostrada c’era tanto verde. Poi quando ho visto per la prima volta gli uliveti ne sono rimasta folgorata. In Congo esiste solo l’olio rosso e io non avevo ancora avuto la possibilità di ammirare da vicino queste meravigliose piante». L’amore per l’Abruzzo che esplode in Germaine è prima di tutto per la vegetazione, per la varietà del territorio e per la bontà dei suoi prodotti. Ed è proprio questo amore che la spinge ad intraprendere un nuovo percorso. Insieme al marito acquistano una casa ad Ortona. Intorno ad essa c’è un ricco uliveto e un antico frantoio risalente agli anni ‘30. «Abbiamo iniziato a raccogliere le olive e a produrre il nostro olio. La raccolta era ogni volta era una festa. Assaggiare tutti insieme il primo olio, sulle focacce appena sfornate, è sempre un momento bellissimo». Sette anni fa, Germaine e suo marito decidono di trasformare la loro produzione personale in una vera azienda. Nasce così l’ “Antico frantoio Bombampete”. «Abbiamo fatto fin dall’inizio una scelta ben precisa. Non ci interessava realizzare un prodotto di massa, ma solo per intenditori. Di qui la scelta di non filtrare l’olio, lasciando intatte tutte le sue naturali proprietà nutritive». E’ così che in poco tempo questo frantoio nel cuore di Tollo conquista la sua clientela di nicchia in Italia e trova un suo spazio nei mercati africani e londinesi. «Purtroppo l’esportazione dell’olio è molto complicata, soprattutto per i costi elevati. Il mio tentativo di entrare nei mercati africani deve fare anche i conti con tradizioni culinarie ben diverse da quelle italiane. Qui siamo abituati a insaporire i piatti utilizzando l’olio d’oliva sia cucinandoli che condendoli

di Marcella Pacefoto di Denia Di Giacomo

e concesse da Antico Frantoio Bompampete

«Ritengo che sia importantissimo valorizzare i prodotti di questa regione

all’estero e far conoscereil marchio “Abruzzo”.

Mi piacerebbe che anche grazie alla Camera di Commercio si creasseuna rete tra aziende,

un partenariatocon un unico obiettivo:

promuovere il territorio»

S

L’olio d’oliva dell’AnticoFrantoio Bompampete

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con olio crudo. In Africa non c’è questa usanza. Tuttavia ritengo che sia importantissimo valorizzare i prodotti di questa regione all’estero e far conoscere il marchio “Abruzzo”. Certo farlo da soli è molto difficile. Ecco perché mi piacerebbe che anche grazie alla Camera di Commercio si creasse una rete tra aziende, un partenariato con un unico obiettivo: promuovere il territorio. Non tutti la pensano in questo modo purtroppo, ma continuerò ad impegnarmi per riuscire ad “esportare” questa meravigliosa regione». E’ una donna caparbia, Germaine. Dalle mille idee. Solo un anno fa questa imprenditrice ha ampliato la sua azienda con un nuovo marchio, dove l’olio continua ad essere ancora protagonista. Germaine crea una linea di cosmesi naturale. Una vero trait d’union tra le origini africane e l’Italia. L’olio extravergine di oliva del suo frantoio si unisce all’olio di Argan di Agadir e al burro di karitè del Burkina Faso prodotto da piccole cooperative di donne. «Ho scelto di chiamare questa gamma di prodotti “Villa Eta”. La parola “Villa” l’ho scelta per rappresentare il significato di casa. Quella che ho trovato in Italia, e allo stesso tempo quella delle mie origini in Africa. “Eta” dal

mio secondo nome Etanaka. Infine come marchio ho scelto l’immagine della regina egizia Nefertari, icona di bellezza fin dalle antiche civiltà quando l’olio d’oliva era già conosciuto come amico straordinario per mantenere la pelle e i capelli delle donne in ottima salute. Sono convinta – spiega ancora - che qualsiasi donna può essere una principessa. E anche in questo caso bisogna saperla valorizzare. Ecco perché ho scelto di unire quanto c’è di buono in Abruzzo e quanto in Africa creando prodotti di alta qualità, assolutamente naturali». L’Aloe vera, il Burro di karité, l’Olio di Argan, l’Olio di Vinacciolo, l’Olio extra vergine di Oliva prodotto nell’Antico Frantoio Bombampete con olive rigorosamente italiane, sono gli ingredienti base che compongono i prodotti Villa Eta che Germaine Bompampete sta vendendo in erboristerie di Pescara e Montesilvano ed esportando in Africa. «Le donne africane tengono molto alla cura del proprio corpo, utilizzando prodotti naturali. Inoltre l’Italia è un mercato saturo per questo settore, mentre l’Africa al contrario è un mercato vergine. Ritengo che in questo momento di crisi economica è proprio sui mercati nuovi che si dovrebbe puntare per la valorizzazione delle eccellenze». Insomma obiettivi chiari per Germaine che ha già in mente idee sempre nuove, per «valorizzare il territorio e far sentire tutte le donne speciali»•

Dall’olio d’oliva da tavola a quello per la cosmesi naturale, la storia di successo dei due marchi dell’imprenditrice congolese che ama l’Abruzzo

storie&persone

GErmainE Etanaka BompampEtE,tuttE lE dEclinazioni dEll’olio

Uno dei prodotti della lineadi cosmesi Villa Eta

Germaine al lavoro conle piante di olivo

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Con l’entrata in vigore del Decreto Legge n° 69 del 21.06.2013, cosi detto Decreto del FARE, diverse sono le novità e le dispo-

sizioni urgenti per il rilancio della crescita econo-mica del paese, mirate tra le altre cose al sostegno delle imprese, al rilancio delle infrastrutture, alla semplificazione amministrativa e fiscale e all’effi-cienza del sistema giudiziario. Di seguito si ripor-tano le azioni più significa-tive mirate alla crescita e allo sviluppo dell’economia nazionale.Il Rafforzamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese attraverso: l’aggiornamento dei crite-ri di valutazione delle im-prese ai fini dell’accesso al Fondo, in funzione del ciclo economico e dell’andamen-to del mercato finanziario e creditizio; l’aumento del-la garanzia fino all’80%, su tutto il territorio nazionale; la semplificazione delle procedure e delle modalità di presentazione delle richieste.Il rilascio della garanzia viene limitato alle opera-

zioni finanziarie di nuova concessione e alle opera-zioni già deliberate alla data di presentazione del-la richiesta di garanzia, salvo che le stesse siano condizionate, nella loro esecutività; all’acquisizio-ne della garanzia da parte del Fondo. La garanzia non si applica alle operazioni di consolidamento debiti sulla stessa banca o gruppo bancario e alle operazioni di capitale di rischio. La misura mira

a facilitare l’accesso al cre-dito da parte delle imprese. Le agevolazioni per l’acqui-sto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie imprese mediante l’accesso a finanziamenti e ai contri-buti a tasso agevolato per l’acquisto, anche mediante operazioni di leasing finan-ziario. Tali finanziamenti hanno durata massima di 5 anni dalla data di stipula del contratto e sono accor-

dati per un valore massimo complessivo non su-periore a 2 milioni di euro per ciascuna impresa beneficiaria, anche frazionato in più iniziative di acquisto.

DECRETO DEL FARE,ECCO LE NOVITÀLa prima grande azionedel Governo Letta checon un decreto in 80 articoli ha stabilito le urgenzee le priorità di intervento economico

» di Luigi Carunchio

Diverse sono le novità e le disposizioni urgenti per il rilanciodella crescita economicadel paese, mirateal sostegno delle imprese

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fisco

Le semplificazioni in tema di appalti, mediante l’autocertificazione del possesso di tutte le auto-rizzazioni, licenze, abilitazioni, nulla osta, per-messi o altri atti di consenso comunque denomi-nati previsti dalla normativa vigente, necessari a realizzare l’opera; le misure per l’aumento della produttività nei porti, quali ad esempio l’amplia-mento per l’autorità portuale di determinare le tasse di ancoraggio e portuali, anche azzerando-le; l’eliminazione della tassa sulle barche di lun-ghezza inferiore ai 14 metri, e la modifica della tassazione nel caso del noleggio occasionale delle imbarcazioni.Le semplificazioni in materia edilizia e in materia di DURC, il quale avrà una validità di 180 giorni dalla data di emissione. Le misure di semplifica-zione per le prestazioni lavorative di breve durata, mediante la semplificazione degli adempimenti re-lativi all’informazione, formazione e sorveglianza sanitaria applicabili alle prestazioni che implica-no una permanenza del lavoratore in azienda per un periodo non superiore a cinquanta giornate lavorative nell’anno solare di riferimento, al fine di tener conto, mediante idonee attestazioni, de-gli obblighi assolti dallo stesso o da altri datori di lavoro nei confronti del lavoratore durante l’anno solare in corso; la soppressione delle certificazioni sanitarie e della presentazione dei seguenti cer-tificati: certificato di sana e robusta costituzio-ne, limitatamente alle lavorazioni non a rischio, certificato di idoneità per l’assunzione, certificato medico comprovante la sana costituzione fisica per i farmacisti, certificato di idoneità fisica per l’assunzione nel pubblico impiego, e certificato di idoneità psico-fisica all’attività di maestro di sci. La possibilità per il debitore che si trovi, per ra-gioni estranee alla propria responsabilità, in una comprovata e grave situazione di difficoltà, legata alla congiuntura economica, di rateizzare il pa-gamento del proprio debito con un numero di rate max di 120. Ai fini della concessione di tale mag-giore rateazione, si intende per comprovata e gra-ve situazione di difficoltà quella in cui ricorrono congiuntamente le seguenti condizioni: a) accerta-ta impossibilità per il contribuente di assolvere il pagamento del credito tributario secondo un piano di rateazione ordinario; b) valutazione della solvi-bilità del contribuente in relazione al piano di ra-teazione concedibile ai sensi del presente comma.La possibilità di sospendere il pagamento senza produrre la decadenza della rateizzazione, di otto

rate anche non consecutive al posto di due rate consecutive.Possibilità di procedere all’espropriazione immobi-liare solo se l’importo complessivo del credito per cui procede supera centoventimila euro. Il prece-dente limite era di ventimila. L’espropriazione può essere avviata se è stata iscritta l’ipoteca e sono decorsi almeno sei mesi dall’iscrizione senza che il debito sia stato estinto. Non si darà comunque corso all’espropriazione se l’unico immobile di pro-prietà del debitore, con esclusione delle abitazioni di lusso, è adibito ad uso abitativo e lo stesso vi risiede anagraficamente.Nel caso del pignoramento dei beni strumentali, anche se il debitore è costituito in forma societa-ria ed in ogni caso se nelle attività del debitore risulta una prevalenza del capitale investito sul lavoro, si può dare atto al pignoramento nel limite di un quinto e se il presumibile valore di realizzo degli altri beni rinvenuti dall’ufficiale esattoriale o indicati dal debitore non appare sufficiente per la soddisfazione del credito.Nel caso di pignoramento dei beni la custodia è sempre affidata al debitore ed il primo incanto non può aver luogo prima che siano decorsi tre-cento giorni dal pignoramento stesso. In tal caso, il pignoramento perde efficacia quando dalla sua esecuzione sono trascorsi trecentosessanta giorni senza che sia stato effettuato il primo incanto•

e-mail: [email protected]

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SISTEMA INFORMATICODI INTERSCAMbIO DATI,ObbIETTIVO: AzzERARE L’EVASIONE FISCALE IN ITALIA

ict» di Antonio Teti

Il nome attribuito a questo nuovo e t e cnolog icamen-

te avanzato sistema di controllo delle finanze degli italiani, evoca nel-la memoria dei più una temutissima struttura governativa vissuta a ridosso degli anni che vanno dal ’66 al ’77, che svolse il ruolo di servizio segreto italiano: il suo nome era Servizio Infor-mazioni Difesa, ma era meglio noto con l’acroni-mo “SID”. Anche se in questo caso non parliamo di un servizio segreto, come lo si potrebbe intendere al giorno d’oggi, di certo lo possiamo considerare come uno strumento di “intelligence economica”. Fonti ben informate, assegnano a fine giugno il mo-mento in cui sarà attivato il Sistema Informatico di

interscambio Dati (SID), previsto dal Decreto Salva Italia a dicembre del 2011. Si tratta di un sistema informatico, ge-stito dall’Agenzia delle Entrate, che sfrutterà tutte le possibilità di in-terconnessione telema-tica per controllare tutti i rapporti (e soprattutto le transazioni finanzia-rie) di tutti i contribuenti italiani con le rispettive banche (conti correnti, depositi, titoli, obbliga-

zioni, cassette di sicurezza, carte di credito), le as-sicurazioni e le società fiduciarie. Il controllo “reale” sui contribuenti partirà ufficialmente alla fine di ottobre, mese in cui saranno raccolti tutti i dati rela-tivi al 2011, mentre entro il 31 marzo 2014 saranno presi in considerazione quelli riferiti al 2012. Dal

Progettato per combattere quel “cancro economico” che ogni anno, in Italia, divora circa 150 miliardi di euro, il SID rappresenta l’ultima spiaggia a cui sia affida l’Agenzia delle Entrare per combattere l’evasione fiscale. Luci ed ombre si addensano sul progetto,in particolare sul problema della riservatezza finanziaria degli italiani…

Lo scopo dell’Agenzia delle Entrate è quello di recuperare almeno una parte di quei circa 150 miliardi di euro di evasione fiscale, che invece potrebbero contribuire al risanamento delle casse dello Stato per ridurreil debito pubblico

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2015, gli “informatori finanziari” (i contribuenti) do-vranno comunicare le transazioni osservate entro il 20 aprile dell’anno successivo al dato in questione. I primi a dover fornire spiegazioni all’Agenzia delle Entrate, saranno coloro i cui movimenti finanziari evidenzieranno disparità tra reddito dichiarato e flussi di denaro nei conti correnti. Tutti i nominativi dei “sospetti” che rientreranno in questa categoria, saranno inseriti in apposite liste che saranno ogget-to di verifiche ispettive e, nel caso, dell’attivazione di opportuni provvedimenti sanzionatori nei loro riguardi. Lo scopo dell’Agenzia delle Entrate è quello di recu-perare almeno una parte di quei circa 150 miliardi di euro di evasione fiscale, che invece potrebbero contribuire al risanamento delle casse dello Stato per ridurre il debito pubblico. Sicuramente l’anno-so problema dell’evasione fiscale costituisce uno dei punti nevralgici su cui si cimentano, quasi sempre con risultati poco efficaci, i governi che si avvicen-dano nella guida del Paese. È altresì incontestabile che, secondo dati forniti dalla stessa Agenzia delle Entrate, le imposte non pagate nel Belpaese ammon-tino a circa 545 miliardi di euro, anche se va detto che meno del 20% può essere effettivamente riscos-so, dato che la parte rimanente è data da persone o aziende che non sono in grado di erogare, per una molteplicità di ragioni, le somme dovute. Anche se-condo Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle En-trate, il SID rappresenta una misura “straordina-ria”, ma indispensabile per portare avanti la guerra all’evasione fiscale, che in Italia pesa per il 21% del Pil nazionale, contro una media europea del 13-14%. Tuttavia sono molti i dubbi che sorgono sulla que-

stione della riservatezza finanziaria degli italiani. Sempre Befera ha affermato che il sistema agisce su “… un sistema di interscambio autonomo com-pletamente separato da tutti gli altri modelli”, pre-cisando che tecnicamente i controlli si basano su “… un’infrastruttura del tipo application to applica-tion, senza intervento di personale umano”, in modo da rispettare totalmente la privacy del cittadino. Qualche dubbio sorge anche al sottoscritto: come si può immaginare l’assenza di personale umano? Anche dando per scontato che le analisi incrociate delle informazioni raccolte su un singolo individuo si basino sull’utilizzo di speciali algoritmi che con-sentono di individuare solo coloro che presentano le maggiori probabilità di evasione fiscale, ciò non elimina quell’attività di intelligence economica (che appare come una violazione della privacy) sulle ope-razioni economiche condotte da un individuo. A que-sto punto una domanda sorge spontanea: se questo stato di “controllo economico” è accettabile da parte del cittadino in funzione del presunto conseguimen-to dell’equità fiscale, allora perché continuiamo a scandalizzarci su casi analoghi di violazione della privacy, come ad esempio quello recentissimo del Datagate, scandalo che ha coinvolto la National Se-curity Agency (NSA) e lo stesso Presidente Obama, sulle operazioni di spionaggio messe in atto a livello mondiale?Persino il segretario di Stato americano, John Kerry, incalzato dalle richieste di chiarimenti sulla spino-sa questione, in una recente intervista, ha asserito “La ricerca delle informazioni sugli altri Paesi non è inusuale”. Almeno qualcuno comincia ad affermarlo candidamente…•

ict

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consulenti dell’innovazioneUn team di professionisti, un modo innovativo di fare consulenza ed un prodotto software vincitore di numerosi premi e riconoscimenti

ata dall’aggregazione di professionisti con plu-riennale esperienza nella consulenza organizza-tiva maturata presso le Aziende, gli Enti Pubblici e di Certificazione, SI&T offre una consulenza

globale e diversificata nella ricerca della crescita e dell’in-novazione dei propri Clienti. Ciascun consulente SI&T è leader in tematiche specifiche, ma tutti condividono l’ap-proccio attraverso la Gestione del Rischio. In tale ottica, il Cliente e i suoi processi organizzativi sono posti al centro

del processo di consulenza: le norme e le prescrizioni oggetto di analisi rappresentano il mezzo per migliorare l’efficienza dell’Organizzazione e, al tempo stesso, per te-nere sotto controllo i rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, per l’ambiente esterno, risponde-re alle esigenze del Cliente e gestire i ri-schi in forma socialmente responsabile. Un servizio supportato da un software gestionale pluripremiato.

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Si&t20,5x27rew1.indd 1 07/11/2012 09.39.37

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Negli ultimi tre mesi, in questa rubrica, ho affrontato una serie di argomenti che ri-guardavano da vicino il futuro della nostra

regione: 1. I poli di innovazione e i progetti di ricer-ca da essi proposti; 2. Le reti d’impresa costituite in Abruzzo e in Italia; 3. Il Polo dei Servizi Avan-zati e la Fabbrica della Conoscenza, come luoghi (virtuali e reali) di aggre-gazione tra mondi distinti e ancora troppo distanti (imprese, università, cen-tri di ricerca e istituzioni). Con questo articolo vorrei continuare ad approfondire i temi già trattati descri-vendo ciò che è stato sinora realizzato dalla Fabbrica della Conoscenza (www.fabbricadellaconoscenza.com). Se è vero che la Fab-brica intende porsi come ponte di collegamento per il trasferimento della conoscenza, bisogna comprendere su quali strade e con quale spirito vuole perseguire tale obiettivo. Co-

minciamo con il dire che, al momento, la Fabbrica ha sottoscritto una serie di protocolli d’intesa con le Università abruzzesi (un protocollo già firmato con l’Università di Teramo; un protocollo siglato con il Dipartimento di Economia, Dec, dell’Università G.

D’Annunzio; un protocollo in corso di definizione con il Dea, Dipartimento di Eco-nomia Aziendale e una serie di interlocuzioni finalizzate a redigere altri protocolli con l’Università dell’Aquila e altri centri di ricerca), per creare un gruppo di lavoro interdisciplinare costituito da manager, professori, ri-cercatori, dottori di ricerca, dottorandi, inventori e stu-denti che siano in grado di pubblicare contenuti specifi-ci per il portale. Allo stesso tempo la Fabbri-ca, attraverso i suoi coordi-

natori, organizza incontri periodici di sensibilizza-zione sul funzionamento del portale, entrando in contatto con le imprese e i dipartimenti. Accanto

I N N O V A z I O N IChE PARTONO DA RELAzIONII seminari “ibridi” della Fabbrica della Conoscenza

creatività» di Simone D’Alessandro

La Fabbrica intende porsi come ponte di collegamento peril trasferimentodella conoscenza,bisogna comprendere su quali stradee con quale spirito vuole perseguiretale obiettivo

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a questi incontri, la fabbrica organizza seminari, gratuiti e aperti a tutti, su temi specifici. Il primo seminario è stato organizzato a Pescara il 12 Aprile 2013, dalle ore 18.00 alle ore 20.00, presso l’Uni-versità degli Studi G. D’Annunzio in Viale Pindaro, Aula 6. Temi affrontati: La dinamica valore/sprechi nella produzione e L’Ecologia Industriale. Docenti: Anna Morgante e Alberto Simboli. Erano presenti oltre 20 imprenditori, 3 inventori, 2 rappresentanti di istituzioni e circa 30 studenti. Al termine del se-minario si è scatenato un dibattito sulla valutazione dell’impatto ambientale dei processi e dei prodotti industriali. Docenti, imprenditori e studenti si sono confrontati e conosciuti meglio. I coordinatori della Fabbrica hanno invitato gli interlocutori a lasciare il nominativo e l’e-mail in modo da mettere in contatto “tutti con tutti”. Nell’arco di un incontro sono state soddisfatte più esigenze: confronto, orientamento e placement. Il secondo e il terzo seminario sono avvenuti il 9 Maggio sempre a Pescara nella stessa aula, dalle ore 17 alle ore 20. I docenti Alberto Simboli e Raffa-ella Taddeo hanno affrontato il tema della Simbiosi Industriale, partendo dalla teoria per arrivare ad esempi specifici applicati ad alcune aree distrettua-li. In questo caso gli imprenditori sono intervenuti per integrare informazioni, stabilendo contatti profi-cui con i ricercatori universitari. Alcuni imprendito-ri hanno parlato della necessità di preparare figure professionali che dovrebbero, al tempo stesso, cono-scere l’economia ambientale e i sistemi di certifica-zione applicati ai processi produttivi di uno specifico

comparto mediante affiancamento di professori e manager: ne è nato un dibattito che porterà una se-rie di contributi rispetto al tema della “profilazione” degli studenti più adatti a collaborare con aziende interessate. Quarto, quinto e sesto seminario sono stati programmati il 21 Giugno presso la Sede del Polo Sa, in Piazza S. Allende n. 4 a Pescara. All’interno di un ciclo di sessioni specifiche, dalle 14 alle 20, c’è stato un susseguirsi di stimoli e osserva-zioni. Docenti, politici e manager sono intervenuti sul tema delle reti d’impresa analizzando casi di suc-cesso italiani, prendendo in esame bandi regionali, osservando vizi e virtù dei contratti di rete. Anche in questo caso i coordinatori della fabbrica hanno cre-ato uno spirito collaborativo, informale e operativo. Risultato: gli interlocutori sono rimasti oltre l’orario stabilito, conoscendosi meglio. Il sentiero è avviato, ma serve la volontà di tutti i sistemi coinvolti per costruire partnership durature: come succede nei laboratori del MIT di Boston dove, sin dai tempi di Negroponte, esiste una dialettica permanente tra imprenditori, ricercatori, inventori e investitori (il nuovo direttore del Mit Media Lab, Joichi Ito, non si è mai laureato ma è scienziato, scrittore, ventu-re capitalist e imprenditore, che ha avuto riconosci-menti internazionali in numerosi campi) dove quello che conta non sono i titoli o lo status, ma ciò che si conosce meglio e si sa far funzionare. Questo non significa confondere i ruoli, ma integrarli e ibridarli per favorire punti di contatto, incentivando progetti condivisi, alleanze strategiche e, perché no, scoperte e invenzioni•

creatività

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“Trust” è un termine della lingua ingle-se che tradotto letteralmente significa “fiducia”, ma che sta anche ad indicare

un istituto giuridico, molto noto e sviluppato nei paesi anglosassoni, utile per pianificare e proteg-gere il patrimonio.La differente concezione del diritto di proprietà, ti-pica dei paesi di tradi-zione romanistica, ha da sempre rappresen-tato un ostacolo alla diffusione dell’isti-tuto che, tuttavia, è espressamente ricono-sciuto da una conven-zione internazionale (Aja, 1985), che l’Ita-lia ha ratificato fin da subito.Il funzionamento del trust è il seguente: il titolare di un patrimonio (di-sponente) se ne “spoglia” lo affida ad una persona di fiducia (trustee) che lo deve gestire, tenendo pre-sente gli scopi e le regole dettante dal disponente, in favore di soggetti beneficiari (Trust con bene-ficiari), ovviamente individuati sempre dal dispo-

nente, oppure per un fine determinato (Trust di scopo).In parole povere, ci si spoglia della proprietà di un bene, mettendolo al riparo da imprevedibili e inde-siderati eventi nefasti, senza tuttavia privarsi dei benefici che derivano dal godimento dello stesso.A questo punto, è bene sgombrare subito il cam-

po da possibili frain-tendimenti, atteso che, purtroppo, capita spesso di sentir par-lare di questo istituto soltanto quando si ha a che fare con situa-zioni debitorie com-promesse: il Trust non è una via d’uscita dalla “crisi”, non è un mezzo per non pagare debiti già contratti e,

soprattutto, non è un mezzo per “frodare” i cre-ditori. Anzi, se utilizzato per tali scopi, si rileva puntualmente uno strumento inutile, perché age-volmente revocabile, e dannoso, perché può espor-re anche a responsabilità di carattere penale. Viceversa, tale istituto trova la sua ragione di

IL TRUSTNEL SISTEMA FISCALE ITALIANOUn istituto molto importante ma, ad oggi, in Italia,ancora poco conosciuto e soprattutto non valorizzato

norme&leggi» di Filippo Paolini

Il Trust può essere utilizzato nell’ambito societario e commercialeper gestire unitariamente e con più sicurezza diverse posizioni di interesse

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esistere nella versatilità con cui è capace di rispon-dere a diverse esigenze che potrebbero venire in essere nel futuro. Ad esempio – ed in tale ottica il mondo imprendito-riale dovrebbe essere interessato in prima linea – il Trust può essere utilizzato nell’ambito societario e commerciale per gestire unitariamente e con più sicurezza diverse posizioni di interesse: si pensi come il conferimento di diversi pacchetti aziona-ri in un Trust, dove il trustee sia obbligato a se-guire le istruzioni date ab origine dai disponenti, sia molto più affidabile del c.d. patto di sindacato. Oppure si pensi alla possibilità di finanziare e/o partecipare ad iniziative imprenditoriali senza fi-gurare direttamente ed avendo sempre la garanzia che il proprio “investimento” viene gestito secondo le disposizioni impartite.Ovviamente, il Trust trova la sua più piena realiz-zazione come strumento di protezione patrimonia-le da eventi futuri ed incerti, che potrebbero esse-re legati alla propria attività di impresa: così, dei beni personali, conferiti in Trust, non sarebbero più nella proprietà del disponente - che tuttavia potrà continuare a goderne come prima - ma sa-rebbero segregati nel patrimonio del trustee, che ne diventerebbe il proprietario con l’obbligo gestirli secondo le disposizioni inderogabili del disponente. Altro campo in cui le potenzialità del Trust sono

massime è quello della così detta gestione dei passaggi generazionali nelle aziende di famiglia: si pensi, ad esempio, alle ipotesi in cui il “capo-famiglia”, fondatore dell’impresa, non ritenga che nella prima linea di discendenti vi sia un soggetto idoneo per la gestione aziendale dopo la sua morte e che, invece, vi sia un nipote che stia seguendo specifici percorsi di specializzazione e che abbia tutte le caratteristiche per assumere, un domani, le redini dell’azienda. Fermo restando il rispetto dei diritti successori di tutti, con l’istituzione di un trust si potrebbe affidare l’azienda ad un trustee specificando le condizioni, le modalità ed i tempi del futuro passaggio dei beni aziendali al suddetto nipote.Da ultimo, ma non certo per importanza, va detto che il Trust può essere utilizzato con grande effi-cacia nei rapporti familiari, per sopperire alle “la-cune” del nostro ordinamento (si pensi ai problemi delle coppie di fatto che non possano contrarre ma-trimonio) oppure per tutelare soggetti deboli (ad esempio figli incapaci) per il tempo futuro in cui i genitori non saranno più in vita. Un dato per chiudere. Circa l’80% della ricchezza mondiale è intestata a Trust: questo significa che è un istituto molto importante ma, ad oggi, in Italia, ancora poco conosciuto e soprattutto non valoriz-zato•

norme&leggi

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C on sostanziale continuità rispetto a quanto previsto dalla Riforma Fornero, e di rottura con la impostazione liberale della precedente Riforma Biagi, il Governo Letta ha licenziato un provvedimento che mira di incentivare l’utilizzo di contratti

di lavoro subordinato a tempo indeterminato, mediante lo schema già consolidato che prevede il riconoscimento di age-volazioni, da un lato, e l’emana-zione di norme restrittive verso diverse tipologie contrattuali, dall’altro.Sotto il primo profilo, viene istituito un incentivo sperimen-tale – sino ad esaurimento delle risorse stanziate - destinato ai datori di lavoro che assumano, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, lavoratori di età compresa tra i 18 ed i 29 anni, che siano privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, ovvero di un diploma di scuola media superiore o professionale, ovvero ancora vivano soli con una o più persone a carico. L’incentivo viene concesso per un periodo massimo di 18 mesi, e solo se l’assunzione comporta un incremento occupazionale netto; la somma pagata al datore di lavoro è pari ad un terzo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, fino ad un tetto massimo di seicentocin-quanta euro per lavoratore. Un incentivo simile spetta ai datori di lavoro che trasformano a tempo indeter-minato dei rapporti a termine: la durata è, tuttavia, più breve (12 mesi) e alla trasformazione del rapporto deve comunque corrispondere un’ulteriore assunzione.Un altro incentivo viene previsto a favore del datore di lavoro che, senza esservi tenuto, assuma a tempo pie-no e indeterminato lavoratori che fruiscono dell’Aspi.

In tal caso spetta, per ogni mensilità di retribuzione corrisposta, un contributo mensile pari al cinquanta per cento dell’indennità mensile residua che sarebbe stata percepita dal lavoratore.Sotto il secondo dei menzionati profili, pur riportando i termini di intervallo tra contratti a termine alle pre-visioni ante Riforma Fornero (ovverosia, 10 o 20 gior-

ni, a seconda che il precedente rapporto abbia avuto una durata fino a sei mesi o superiore), l’esecutivo Letta ha disposto un ulteriore giro di vite per le forme contrattuali flessibili. Si introdu-ce un tetto massimo di utilizzo per il lavoro intermittente, si chiarisce che il lavoro a proget-to non può essere utilizzato per compiti “esecutivi e ripetitivi” e si elimina la definizione di prestazioni “di natura meramente occasionale” in materia di lavoro

accessorio.Si estende inoltre la responsabilità solidale del com-mittente in caso di appalti anche per i compensi e gli obblighi di natura previdenziale e assicurativa nei confronti dei lavoratori autonomi, e si prevede l’appli-cazione della procedura di convalida delle dimissioni anche verso il lavoro a progetto e l’associazione in partecipazione.Il decreto prevede ancora che entro il 30 settembre 2013 la Conferenza Stato-Regioni elabori delle linee guida volte a disciplinare il contratto di apprendistato professionalizzante, con specifico riferimento all’ado-zione di una disciplina uniforme sull’intero territorio nazionale dell’offerta formativa pubblica. Infine, il Decreto ha stabilito l’obbligo di deposito presso la DTL dei contratti di prossimità ex art. 8 L. 148/11, come condizione per la loro efficacia.•

Al via il “pacchetto lavoro”del Governo Letta

» di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw) lavoro in corso

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[email protected]

Il decreto legge 21 giugno 2013, n. 69:

il “decreto del fare”…che non “fa” sicurezza

messa in sicurezza» di Alessio Pelusi

L’art.32 (Semplificazione di adempimenti formali in materia di lavoro) del decreto in questione, ci informa che il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Inter-ferenze o DUVRI, per esempio, non sarà più necessario in settori a basso rischio

d’infortunio (stabiliti con criteri che il Ministero dovrà decidere). Infatti, basterà nominare un incaricato con la formazione e l’esperienza dell’ambiente di lavoro, caratteristiche di un preposto.Sempre riguardante il DUVRI: “Non si applica per servizi di natura intellettuale, mere forniture di materiali o attrezzature, lavori o servizi la cui durata non è superiore ai dieci uomini-giorno, sempre che essi non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti canceroge-ni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all’allegato XI”. L’art. 32, inoltre, aggiunge il comma 6-ter all’art. 29 del T. U. sulla sicurezza sul lavoro e, come se nulla fosse, afferma che nel futuro decreto che individuerà le attività a basso rischio per il DUVRI, verrà allegato un “modello con il quale, fermi restando i relativi obblighi, i datori di lavoro delle aziende che operano nei settori di attività a basso rischio infortu-nistico possono attestare di aver effettuato la valuta-zione dei rischi di cui agli articoli 17, 28 e 29. Resta ferma la facoltà delle aziende di utilizzare le procedure standardizzate previste dai commi 5 e 6 dell’articolo”. Nella pratica, il messaggio che si veicola alle aziende interessate dalle procedure standardizzate è negativo,

poiché le si autorizza a non fare la valutazione dei ri-schi, ad attendere il nuovo decreto, tanto si torna quasi sicuramente all’autocertificazione.Anche la formazione obbligatoria, inerente la sicurez-za sul lavoro, viene modificata da queste semplifica-zioni. Quando i contenuti dei corsi di formazione si sovrappongono è possibile farsi riconoscere dei crediti formativi: “In tutti casi di formazione e aggiornamen-to, previsti dal presente decreto legislativo, in cui i

contenuti dei percorsi formativi si sovrappongano, in tutto o in parte, a quelli previsti per il responsabile e addetti del servizio prevenzione e protezione, è riconosciuto credito formativo per la durata ed i conte-nuti della formazione e dell’aggior-namento corrispondenti erogati”. Stesso discorso per la formazione di dirigenti, preposti, lavoratori e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.L’art. 32 prevede altre semplifica-

zioni, che riguardano i cantieri temporanei e mobili, la possibilità di elaborare modelli meno elaborati del piano operativo di sicurezza, del piano di sicurezza e coordinamento e del fascicolo dell’opera, che purtroppo nello spazio del presente articolo non è stato possibile approfondire.Altre modifiche al D. Lgs. 81 del 2008 sono presenti nel decreto del fare, alcune interessanti e veramente semplificatorie ed altre discutibili, come quelle appena menzionate. Si spera solo che il legislatore abbia ragio-nato con una prospettiva di lungo termine e non solo con l’urgenza del presente•

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 21 giugno 2013,il cosiddetto “decreto del fare”, porta con sé, fra le altre cose, modifiche consistenti in materia di sicurezza e salute sul lavoro.In particolare, cerca di semplificare alcuni importanti adempimenti

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“È impossibilenon comunicare”

» di Antonella Valentini (formatore, presidente Comma Srl agenzia di comunicazione) comunicando

I l primo aspetto su cui riflettere quando si parla di Comunicazione è che essa è un’attività sociale, la base dell’interazione con i nostri simili, produce e sostiene la definizione di sè e dell’altro: comu-nicando rappresentiamo noi stessi e al tempo stesso rappresentiamo l’altro (facendoci un’idea

del nostro interlocutore, dei suoi gusti, preferenze, aspettative). Da qui l’importanza di quest’aspetto fondamentale della nostra vita privata e professionale attraverso il quale entriamo in contatto con l’altro, condividendo opinioni, pensieri e pareri.Considerando questo primo aspetto è facile compren-dere il primo assioma della teoria della comunicazione, elaborato da Watzlawick (Scuola di Palo Alto), che af-ferma che “è impossibile non comunicare”. E’ esperienza comune che comunichiamo sempre qualcosa, anche quando pensiamo di non farlo, perché ogni comporta-mento è comunicazione. Pensiamo ad esempio ad un viaggio in treno, seduti in uno scompartimento con una signora logorroica e pettegola, se prendiamo un giornale (magari già letto!) e ci mettiamo in posizione “lettura” stiamo comunicando che non vogliamo che ci si rivolga la parola. Questo è comunque uno scambio comunicativo. Altro aspetto da considerare è che la comunicazione ha sempre un obiettivo che in genere riguarda il bisogno/volontà di far prendere coscienza di qualcosa oppure ha lo scopo di indurre qualcuno all’azione. Comunicare efficacemente vuol dire porsi un obiet-

tivo da raggiungere ed elaborare un messaggio chiaro ed efficace che ci porti a raggiungere quell’obiettivo. Una comunicazione efficace è una comunicazione nella quale tutti e tre i canali (verbale, paraverbale, non verbale) sono coinvolti e sono coerenti tra loro. Ognu-no di noi può imparare a comunicare efficacemente e diventare, quindi, un buon comunicatore, serve solo formazione, allenamento e volontà per acquisire la padronanza di alcuni elementi chiave:Empatia, cioè quell’atteggiamento verso gli altri caratterizzato da uno sforzo di comprensione intellet-tuale, escludendo ogni interferenza affettiva personale (simpatia, antipatia) ed ogni giudizio morale.Ascolto, in particolare quello che viene definito come ascolto ATTIVO, cioè la capacità di ascoltare chi parla mostrando accettazione, interesse in ciò che viene detto e facilitando la ricezione del messaggio. Per diventare “attivo”, l’ascolto deve essere aperto e disponibile non solo verso l’altro e quello che dice, ma anche verso se stessi, per ascoltare le proprie reazioni, per essere consapevoli dei limiti del proprio punto di vista e per accettare il non sapere e la difficoltà di non capire.Non è semplice e spesso non è quello che facciamo nel-le relazioni quotidiane, professionali ma anche private, da qui discendono insuccessi, delusioni e problemi nelle interazioni sociali. La cosa positiva è che ci si può allenare a diventare dei buoni comunicatori, tutto dipende da noi!•

Alcuni buoni propositi sulla via della buona comunicazione1. Nelle interazioni cerchiamo di utilizzare più spesso frasi del tipo: “dal mio punto di vista..., penso che... se ho capito bene...” per inviare il messaggio implicito che siamo consci del fatto che la percezione personale dei fenomeni è sempre soggettiva (non si ha la pretesa che sia vera e universale).2. Aiutiamo l’altro ad esprimersi senza anticiparlo e senza sostituirci a lui, se stiamo provando delle emozioni negati-ve (rabbia, collera...) cerchiamo di rimandare e di riprendere quando saremo più calmi.3. Prestiamo attenzione alla comunicazione non verbale del nostro interlocutore (mantiene il contatto visivo?, in che posizione ha le braccia e le gambe?, ha qualcosa in mano?) e controlliamo la nostra.

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Come un abito su misura

Dagli inizi degli anni 2000 è iniziato un processo, tuttora in corso di liberalizzazioni nel settore delle pubbliche utilità. Le nuove aziende che si sono affacciate su questo mercato per proporre i loro servizi hanno reti di agenti ed agenzie che si occupano della promulgazione del loro marchioe della stipula contrattuale.Ma quali di loro offrono le condizioni più vantaggiose? Come capire quali sono i fornitori di servizi più adatti alle proprie esigenze?Noi di Prince Group possiamo rispondere a queste domande, siamo in grado, grazie alla nostra esperienza, di studiare la soluzione ottimale per il risparmio di tutte quelle imprese che per mancanza di tempo o per paura di affrontare il cambiamento delle forniture non sanno che potrebbero risparmiare su luce, gas, telefonia fissa e mobile con le migliori aziende sul mercato e la garanzia da parte nostra di assistenza costante nel tempo.Dalle fatture delle utenze noi possiamo cucire un abito su misura per il risparmio della tua impresa.Esattamente come fa un sarto.

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«Il quadro congiunturale

della regione è nettamen-

te peggiorato», si apre

così il Rapporto annuale

della Banca d’Italia sull’economia

dell’Abruzzo, che, in riferimento al

2012, presenta un’attività economica

fortemente indebolita; una propensio-

ne delle imprese a investire frenata

dall’incertezza sull’evoluzione del

quadro economico e dagli ampi mar-

gini di capacità produttiva inutilizzata

perché destinata al mercato interno.

Non cambia però la situazione in altri

settori: nell’edilizia, le attività legate

alla ricostruzione nell’area del sisma

hanno attenuato la contrazione dei

livelli produttivi, mentre nel comparto

residenziale, l’attività ha risentito

del forte calo delle compravendite

immobiliari, dimezzatesi rispetto al

picco raggiunto nel 2006. Non meglio

il terziario dove l’attività produttiva

si è contratta, in concomitanza con

la flessione della domanda di servizi

da parte delle imprese e il calo dei

consumi delle famiglie, frenati dalla

dinamica negativa dei redditi e dalle

forti incertezze sulle prospettive eco-

nomiche e occupazionali. A seguito

del protrarsi della crisi la redditività

delle imprese aventi sede in regione

è diminuita, collocandosi su livelli

storicamente bassi. Le condizioni di

indebitamento delle imprese e il loro

grado di liquidità hanno registrato

un peggioramento. Il numero delle

imprese attive si è ridotto anche a

seguito dell’aumento delle uscite

dal mercato determinate dalle crisi

aziendali. I prestiti alle imprese si

sono ridotti in tutti i settori e in tutte

le classi dimensionali.

Ai lavori hanno partecipato Luigi Bet-

toni, direttore della Filiale di L’Aquila

della Banca d’Italia, Francesco Vegliò,

pro-rettore dell’Ateneo aquilano, Fran-

cesco Paralsiliti Collazzo, direttore del

nuovo Dipartimento di Economia, Val-

ter Di Giacinto e Alessandro Tosoni,

dell’area Analisi e ricerca economica

territoriale della Banca d’Italia, Gian-

franco Viesti, ordinario di Economia

applicata all’Università degli Studi di

Bari, e Fabio Panetta, vice-direttore

generale della Banca d’Italia. «L’Italia

ha fatto un balzo indietro di 5 anni.

- Ha esordito Panetta - La flessione

registrata nel 2012 nell’ambito della

spesa delle famiglie è pari al 4,3 per

cento ed è stata pressoché analoga

a quella del reddito disponibile, a

sua volta riconducibile alle misure di

correzione dei conti pubblici e alle

difficoltà del mercato del lavoro»•

«L’ITALIA hA FATToun balzo indietro di 5 anni»

La presentazione del Rapporto annuale della Banca d’Italia dedicato all’Abruzzo ha dato una nuova occasione per confrontarsi sulle cifre negative

che oggi raffigurano l’economia della nostra regione e dell’Italia. All’Aquila anche il vice-direttore generale della Banca d’Italia, Fabio Panetta

credito&finanza» a cura della redazione

La Banca d’Italia

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Un provocatorio intervento

del presidente dell’Ance

L’Aquila, Gianni Frattale,

ha aperto il momento di

riflessione “Microcredito: forza, de-

bolezza e prospettive per l’Abruzzo”,

organizzato dall’associazione “Abruz-

zo Moderno”. Frattale ha posto subito

sul tavolo le difficoltà delle aziende

aquilane e abruzzesi, soprattutto di

quelle edili, che rappresenta. Accanto

a lui Alessandra Rossi, presidente

di Abruzzo Moderno, ha sottolineato

il divario oggi sempre più ampio

tra banche, imprese e famiglie. «Si

chiede ai giovani e ai lavoratori

flessibilità, alle imprese di innovare e

reinventarsi, ma le banche? Perché

non ideano nuove forme di sostegno

al territorio?» chiede.

Dall’altro lato a rispondere Mario

Baccini, presidente Ente Nazionale

per il Microcredito, Luigi Betto-

ni, direttore Banca d’Italia Filiale

dell’Aquila, Paolo Nicoletti, presidente

Microcredito per l’Italia, Dario Pilla,

presidente Commissione regiona-

le Abi, Angelo Mario Taraborrelli,

consigliere d’amministrazione Enel,

e Stefano Miconi, vice-presidente del

Comitato promotore Banca dell’Aqui-

la, che ha raccontato l’esperienza

che sta conducendo alla costituzione

del primo istituto di credito aquilano.

Sul ruolo del “fare banca” oggi si è

soffermato Pilla «la banca non svolge

il suo ruolo solo in maniera ordina-

ria, ma costantemente pone attenzio-

ne al territorio. Nel mondo bancario

si vince o si perde da entrambe le

parti». È stato poi Nicoletti ad entrare

nel merito del tema del microcredito,

da lui definito una «inclusione sociale

finanziaria». Per lui i veri protagonisti

in questo settore sono le donne e i

giovani under 35, categorie che vi

fanno maggiore ricorso, poiché il

vero obiettivo del credito è «ridare

speranza nel futuro». «Il microcredito

nasce dalle banche di pegno e da

quelle rurali, - ha esordito Mario Bac-

cini - l’Italia infatti è tra i primi paesi

al mondo ad aver intrapreso una

legislazione in materia di microfinan-

za». Baccini ha poi invitato Abruzzo

Moderno ad impegnarsi per portare

nella nostra regione due progetti uno

sul microcredito per le donne (che

sta partendo per ora su Roma) e uno

per i piccoli comuni.

A chiusura dei lavori l’intervento di

Rodolfo De Laurentiis, consigliere

di amministrazione Rai e presiden-

te onorario dell’associazione, che

ricollegandosi al tema della disoc-

cupazione giovanile ha analizzato le

ultime decisioni prese a livello na-

zionale «Oggi bisogna investire sulla

forza lavoro o sulla conoscenza? Io

credo che si debba puntare sull’alta

formazione, quella in grado di far

emergere capacità e skills professio-

nali competenti e meritevoli»•

MICroCrEdITo:forza, debolezza e prospettive per l’Abruzzo

Organizzare sul territorio dibattiti che mirino a toccare i temi importantiper lo sviluppo della nostra regione, questa la mission che ha spinto

l’associazione “Abruzzo Moderno” a immaginare un momento di riflessione sul tema del microcredito, contribuendo nel dare una rispostaa tutte quelle piccole e medie imprese, professionisti, artigiani

e quanti rappresentano il cuore dell’economia abruzzese

credito&finanza» a cura della redazione

Rodolfo De Laurentiis, presidente onorario dell’associazione Abruzzo Moderno

I relatori intervenuti al convegno

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Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch)Uff. Amm.: Tel. 085.4465650 · Fax 085.4409807

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e-mail: [email protected]

Niente rompicapi,af dati alla nostra esperienza.

CTV 1 31/01/12 11:49

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V erso la metà degli anni ‘50 alcune aziende investivano in ricerca e sviluppo credendo nel valore delle risorse umane e scommetten-do nel mondo dell’elettronica; una di queste è l’italiana Olivetti, che nel 1957 presentò ELEA, la prima “calcolatrice elettronica” dal

peso di 100 tonnellate. Da quel giorno sono stati fatti grandi passi nel mondo dell’hardware ed il software non è stato a guardare, infatti negli anni ‘70 molte aziende si dotano di mainframe corredati di software scritti in COBOL. Nascono così i primi sistemi informatici: le aziende non avevano solo bisogno di tecnolo-gia ma di un sistema più ampio conosciuto con il nome di sistema infor-mativo; questo esisteva già prima della diffusione dei calcolatori elettronici (es: archivi delle banche, archivi dell’anagrafe), configurandosi come un insieme ordinato di elementi, anche molto diversi tra loro, che raccolgono, elaborano, scambiano e archivia-no dati con lo scopo di produrre e distribuire le infor-mazioni nel momento e nel luogo adatto ai soggetti che ne hanno bisogno. Le prime aziende che hanno uti-lizzato gli strumenti elettronici di elaborazione, senza avere la giusta cognizione di organizzazione azien-dale, hanno creato dei sistemi “ad isola”; ogni area

aziendale era una piccola isola felice distinguendo in modo netto contabilità, produzione, vendite, acquisti, magazzino e quella dei sistemi informatici che aveva l’arduo compito di collettore di informazioni. Questo modello aveva molte lacune come la scarsa fruibilità dei dati, inesattezza e non in ultimo la duplicazione degli stessi; un esempio concreto è la famosa rubrica telefonica dell’area contabilità e di quella acquisti,

al cui interno troviamo informazioni ridondate. La competitività del mercato ha permesso di definire che l’informa-zione deve essere unica, fruibile da tutte le aree in base al profilo di com-petenza ed inserita nel sistema una sola volta. Negli anni ‘90, aziende leader nel settore IT, realizzano i primi sistemi ERP (Enterprise Resource Planning) quali IBM ACG V4, Microsoft Navision, Oracle JD Edwards, SAP R3. Sullo scenario na-

zionale, grazie a nomi importanti quali ESA Software, NTS informatica, TeamSystem e Zucchetti, anche le PMI possono usufruire dei sistemi ERP altrimenti riservati alle grandi aziende. Purtroppo oggi, lo sce-nario nazionale, in molte PMI è simile alla gestione ad isole, in quanto, dotate di sistemi gestionali spesso affiancati da fogli Excel, riportando la competitività a quella degli anni ’80•

L’avvento degli ErPe il tramonto dei sistemi informativi ad isole

» di Vincenzo Verratti (ATS informatica srl) evoluzione dell’informatica

CustomerRelatioship

Management

ERPSYSTEM

Supply ChainManagement

ManifacturingResourcePlanning

FinancialManagement

HumanResource

Management

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Tra qualche tempo il territorio teatino ospi-terà una delle iniziative più importanti nel settore dell’agroalimentare italiano: Agrivil-lage. Si tratta di un vero e proprio villaggio

dedicato alle tipicità agroalimentari della regione, il settimo sul territorio italiano, dove commercio, turismo e intrattenimento saranno il cuore pulsante di un’area che riguarderà ben 170 mila metri quadrati.Il progetto è stato ufficialmente presentato lo scorso 20 giugno presso la sede distaccata della Camera di Com-mercio di Chieti in Via Pomilio, alla presenza di nume-rosi operatori del settore agroalimentare e naturalmen-te di autorità e promotori dell’iniziativa. Tra i presenti: Enrico Di Giuseppantonio presidente della Provincia di Chieti, Claudio Cosanni presidente del gruppo AgroA-limentare API Pescara-Chieti, Luciano D’Alfonso pre-sidente della Scuola di Regione, Alfredo Castiglione vice presidente Giunta Regionale d’Abruzzo con delega allo Sviluppo Economico e poi Ernesto Petricca diret-tore Api Pescara-Chieti, Stefano Marotta presidente Nazionale UnionAlimentari, Luca Bastagli Ferrari ad Arcoretail S.p.a. La presentazione è stata moderata da Mauro Di Cola area comunicazione Api Pescara-Chieti.Il progetto è della Arcoretail S.p.A., una società che si

occupa di progettazione commercializzazione e gestio-ne di grandi centri commerciali, che ha schierato la sua brillante punta diamante, Rossana Criscuolo, Respon-sabile Commerciale, grazie alla quale il progetto sta ri-scuotendo consensi e ottenendo grandi successi, mentre la direzione e coordinamento del progetto sono state affidate alla TOTO S.p.A. di Chieti.Agrivillage non è un semplice centro commerciale, ma un vero e proprio quartiere, un parco turistico a breve permanenza dedicato a tutto ciò che ruota intorno ai prodotti tipici. Ecco perché al suo interno troveranno spazio sia attività commerciali dedicate alle preliba-tezze della nostra regione, che numerose altre attività, come complessi direzionali, spazi ludici, aree verdi at-trezzate, ristorazione, un campus universitario, un ho-tel con centro congressi, una sport community, fattorie didattiche etc…, il tutto inserito in un contesto dove l’attenzione per la natura, l’ecosostenibilità e la promo-zione del territorio cercheranno di rendere l’esperienza dell’acquisto davvero unica ed irripetibile. «Siamo or-gogliosi e soddisfatti di poter ospitare una struttura di questo genere – ha dichiarato Claudio Cosanni – noi imprenditori stiamo facendo tutto il possibile per resi-stere e crescere nonostante le mille difficoltà, ci augu-

Un’imponente struttura che sfrutta l’ex area dello zuccherificioespandendosi per circa 170 mila metri quadrati. Una grande vetrina

per il settore agroalimentare e non solo… è Agrivillage

Nasce “Agrivillage Chieti”,il grande villaggio del sapore

» di Denia Di Giacomo - foto concesse da Api Pescara-Chieti

Il tavolo dei relatori, da sinistra: Luca Bastagli Ferrari (AD Arcoretail S.p.a.), Ernesto Petricca (Direttore Api Pescara-Chieti), Stefano Marotta (Presidente Nazionale UnionAlimentari), Claudio Cosanni (Presidente del gruppo

AgroAlimentare API Pescara-Chieti), Mauro Di Cola (Area comunicazione Api Pescara-Chieti)

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riamo però che anche il mondo della politica possa fare altrettanto, accompagnandoci in questa nuova sfida e cercando di contribuire alla rinascita delle aziende».

IL TURISMO CHE TORNA ALLA TERRAIn Italia il turismo enogastronomico, solo nel 2012, ha registrato un fatturato di oltre 5 miliardi di euro, con oltre il 35 per cento degli italiani che considerano la possibilità di assaggiare cibo locale di qualità come fat-tore importante per il successo della propria vacanza. Ecco la grande opportunità di business nella quale si inserisce Agrivillage, un progetto di portata naziona-le, già presente con 6 centri in altrettante regioni italiane. Gli Agrivillage sono un vero e pro-prio sistema, una sorta di rete, che però si plasma sulle esigen-ze e le risorse del territorio che li ospita, per rappresentare una importante fonte di promozione di tutte le eccellenze del territorio stesso, promuovendo lo scambio diretto tra produttori e consumatori e diven-tando un punto di riferimento per i flussi turistici spe-cificatamente dedicati all’enogastronomia e al mondo della natura in generale.Il format è fortemente innovativo, non solo dal punto di vista architettonico, ma soprattutto per il nuovo con-cept che c’è dietro l’esperienza dell’acquisto. Innanzi-tutto gli acquisti possono avvenire con il semplice ausi-lio di un bracciale magnetico e alla fine del percorso si può tranquillamente passare a ritirare la merce nel ma-gazzino, poi, grazie ad una piattaforma e-commerce, si può comprare tutto on-line anche dall’estero. Ogni pro-duttore presente in Agrivillage ha a disposizione uno spazio di magazzino modulare attivabile on-demand e naturalmente anche uno spazio sul sito internet di Agri-village.Questo enorme villaggio del sapore si prefigge dunque l’obiettivo di unire spazi di esposizione e promozione ad aree dedicate alla logistica e al commercio puro, anche attraverso l’e-commerce, creando un’area dove i valori della genuinità, del ritorno alla terra, della valorizza-

zione delle risorse locali e ambientali si mescolano sa-pientemente con una forte spinta all’innovazione, alla creazione d nuove formule di business e all’accoglienza di un turismo più consapevole e sostenibile. Insomma le prospettive sono davvero importanti, il target variega-to ma molto vasto e l’investimento imponente, ora non resta che attendere i tempi burocratici – forse un anno - e la costruzione concreta di questo grande e moderno mercato del buon vivere.

QUANTO VALE LA NOSTRA “TIPICITA’?L’Italia è il paese europeo più ricco di prodotti tipici,

ovvero di quelle produzioni locali espressioni specifiche di un territorio e irriproducibili esternamente ad esso. Basti pensare che le DOP e le IGP Italiane del settore agroalimentare valgono 6,5 miliardi di euro alla pro-duzione, mentre nel comparto vitivinicolo le DOCG, le DOC e le IGT valgono 1 miliardo di euro al consumo sul mercato nazionale •

Il progetto della struttura Agrivillage

focus

16 ettari di terreno interessato170 mila metri quadrati per l’intero quartiere100 mila metri quadrati per Agrivillage17 mila metri quadrati per attività commerciali2 mila metri quadrati per complessi direzionali500 metri quadrati di spazio ludico educativo3 mila metri quadrati di logistica GLA3 mila metri quadrati per la ristorazione 10 mila e 850 metri quadrati per attrezzature ricettive GLA

QUALCHE NUMEROSU AGRIVILLAGE

«In Italia il turismo enogastronomico,solo nel 2012, ha registrato un fatturatodi oltre 5 miliardi di euro»

Claudio Cosanni, presidente del gruppo AgroAlimentare API Pescara-Chieti,

durante il suo intervento

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Un excursus sul proliferare di questo fenomeno e sul ruolo fondamentaleche stanno giocando i diversi incubatori che operano nel nostro Paese

L’Italia ripartiràgrazie alle startup?

Nel 2010, Thomas Geoghegan, autorevole membro del partito democratico, pubblica-va Siete nati nel Continente sbagliato? Un volume dove ricorda ai suoi concittadini

alcune verità che anche noi europei dovremmo tenere bene a mente: «Mentre le cattive notizie sulla crisi in Europa rimbalzano sui media americani, essi tacciono alcuni fatti: la Ue con mezzo miliardo di abitanti è il più grande e ricco blocco economico del mondo. Pro-duce circa un terzo dell’economia mondiale, quasi pari a Usa e Cina messe insieme. L’Europa ha più aziende nella lista di Fortune 500 che Usa, Cina o Giappone».

Certo di acqua sotto i ponti in questi 3 anni ne è pas-sata tanta e la crisi globale, trasformandosi in crisi dei debiti sovrani, ha spostato il suo epicentro proprio in Europa, con il suo corollario di depressione psicologica e sostanziale restringimento dell’orizzonte delle oppor-tunità. Gli europei (a parte i tedeschi e gli abitanti dei Paesi che gravitano nell’orbita della Germania) appa-iono disorientati. Si tratta di una percezione che in Ita-lia schiaccia le nostre quotidianità. Forse le mie sem-plificazioni faranno storcere qualche naso, ma penso che quello di cui oggi abbiamo bisogno non sono altre “sicurezze”: occorre creare le condizioni per tornare a

» di Salvatore Santangelo

In questa pagina e nella successiva in alto due immagini di H-Farm

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“intraprendere”, contaminare la realtà con quelle at-mosfere che accompagnano le nuove iniziative impren-ditoriali, lo spirito di avventura e di sfida. Tutte quelle caratteristiche che si ritrovano attorno all’espressione startup. Certo, in Italia oggi si parla di questo argo-mento, a volte anche in termini enfatici; ma proviamo a guardare il bicchiere mezzo pieno… Come ci ricor-da Alberto Onetti di Mind the bridge: «fare startup significa fare impresa». Il fatto che se ne parli «significa che in Italia sta tornando di moda il fare impresa, mestiere che è stato negletto per decenni». Parlia-mo di qualcosa che appartiene al Dna stesso del nostro Paese, ma dagli anni ’70 si è progres-sivamente smesso di alimentare questa vocazione. Ru-bando sempre una battuta a Onetti: «Avere startupper significa avere persone che si cimentano con progetti imprenditoriali, che provano a fare impresa. E con tut-ti questi tentativi si sta creando una nuova generazione di imprenditori in Italia». Un ruolo fondamentale lo stanno giocando i diversi incubatori che operano nel Paese. Penso alla collina degli “Erzelli”, un’altura nel Ponente di Genova dove l’insediamento della Ericso-on ha portato alla creazione di uno dei più innovativi parchi tecnologici d’Europa, penso a Nana bianca a Firenze, a H-farm che Riccardo Donadon e Maurizio Rossi hanno trasformato in uno dei brand più afferma-ti in questo campo e che oggi con Digital Accademia (affidata a Maurizio Milan) si sta anche cimentando nel delicato campo della formazione. Persino a Roma, con la nascita di EnLabs (che ha alle spalle la solida istituzione della Luiss e l’esperienza internazionale di Luigi Capello) si respira un’aria nuova che si alimenta di quegli ingredienti che Richard Florida ha messo alla base del “successo competitivo” dei territori: «talento, tecnologia, tolleranza» integrate con un’identità unica al mondo. Un “movimento”, che (secondo Infocamere) ha portato, in pochi anni, alla nascita di 300 startup

innovative. Come spesso accade la notorietà crea anche un’attenzione da parte della politica che cerca di rige-nerare la propria immagine con temi percepiti come “di tendenza”, e così si moltiplicano i tentativi di ri-produrre i casi di successo; ma come ci ha insegnato lo studio di Vivek Wadhwa sui tentativi falliti nell’emu-lare “a tavolino” il modello Silicon Valley, il successo non sta tanto e non solo nell’università, nelle imprese, e nemmeno nei pur importanti investimenti governativi. La ragione della forza di questo modello sta piuttosto in un’alchimia originale, nelle persone, e nelle “rela-zioni uniche” tra i territori, le strutture accademiche e le aziende. Quindi il suggerimento è quello di creare una collaborazione sempre più stretta tra le realtà già esistenti (Italia startup e ItaliaCamp sono buoni punti di partenza) e sostenere una dinamica dal basso verso l’alto. Questo non significa che i decisori politici non debbano giocare un proprio ruolo, sempre Florida ci ricorda che «Negli Stati Uniti, l’economia creativa è potente e diffusa perché è sostenuta da una potente infrastruttura» ma più che distribuire le risorse a piog-

gia (prassi moltiplicata dal protagonismo delle regioni) occorre lavorare sulle “basi”: diffusione delle reti, uso della “leva fiscale” per sostenere la ricerca, sostenere l’accesso al credito e semplificare la procedure. E poi in fondo non resta che l’“ammonimento” di Göethe che dovrebbe essere il motto di ogni imprenditore: «Qua-lunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia»•

La home page del sito “Nana Bianca”

focus

«Occorre creare le condizioni per tornare a “intraprendere”, contaminare la realtà con quelle atmosfere che accompagnano le nuove iniziative imprenditoriali, lo spirito di avventura e di sfida»

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Leone d’Oro dei Mastri Oleari 2013; primo classificato alla Competizione Internazio-nale ARMONIA; Extra Gold Metal per l’olio biologico D.O.P.; “Biol Abruzzo” al Concorso

Internazionale BIOL 2013, vincitore dell’Ercole Oliva-rio 2013, menzionato come olio “eccellente” nella guida Slow Food di quest’anno..e molto altro ancora..Questi sono i riconoscimenti che l’azienda agricola Tommaso Masciantonio, ovvero il Trappeto di Capra-fico, ha ottenuto solo nel 2013. Una vera gemma nel panorama oleario abruzzese, che merita di essere co-nosciuta per la grande attenzione che di anno in anno ripone nel produrre biologicamente uno tra i migliori oli extravergine d’oliva della nostra terra.

LA FAMIGLIA DELL’OLIONella bella Casoli, in località Caprafico, dopo aver at-traversato verdeggianti campagne, ecco apparire l’an-tico casolare del Trappeto Caprafico. L’accoglienza è quella che solo una famiglia può riservare, saluti af-fettuosi e sorrisi genuini, ed è infatti da una longeva famiglia di agricoltori che questo frantoio prende vita

sin dal 1874 e da allora porta avanti la produzione di un olio straordinario. Ma il vero e proprio cuore pulsante dell’azienda oggi è Tommaso Masciantonio, 37 anni, sposato con Agnese Di Ciano (anch’essa imprenditrice agricola) e padre di una bellissima bambina di 1 anno. Tommaso porta avanti caparbiamente questa stori-ca realtà, con la meticolosità che gli ha inseganto suo nonno e con la passione che gli hanno trasmesso i suoi genitori. Aiutato e sostenuto da tutti: nonno Tommaso (arzillo e saggio), i genitori Paolo e Lucia, sua sorella Sabrina, gli zii Casimiro e Marialuisa, Tommaso riesce perfettamente a coniugare il rispetto per le antiche tra-dizioni di famiglia con l’innovazione e la lungimiranza tipici di un giovane che desidera crescere e portare nel mondo una delle vere eccellenze d’Abruzzo: l’olio extra-vergine d’oliva.«Lavorare con la propria famiglia significa imparare moltissimo e in modo quasi automatico – ci racconta Tommaso – ogni componente è riuscito a trasmettermi qualcosa, ma nella libertà di poter migliorare l’azienda anche grazie al mio personalissimo apporto». E’ molto

Conosciamo il Trappeto Caprafico di Casoli,una storica realtà ormai ben nota per la qualità dei suoi prodotti,

guidata dal giovane Tommaso Masciantonio

» di Denia Di Giacomo - foto concesse dal Trappeto Caprafico

Il Trappeto Caprafico

Trappeto Caprafico, un’oasi di eccellenza

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posato Tommaso, un giovane che ha deciso di vivere e investire immergendosi nella grande sfida dell’agri-coltura, una sfida che oggi for-se non si sente di consigliare a tutti a cuor leggero: «E’ diffi-cile per me mettersi nei panni di un giovane che partendo praticamente da zero vorrebbe inserirsi nel mondo agricolo. E’ una realtà dura e sulla quale è necessario lavorare molto e bene. L’unico consiglio è che se davvero si vuole andare avanti non bisogna mai ac-contentarsi della mediocrità».Ecco il perché di così numerosi riconoscimenti: «Sono di vecchio stampo e mi piace fare bene le cose, si vince solo facendo qualità e portando avanti la cultura dell’olio».E per incrementare la cultura dell’olio e fare in modo che i propri clienti diventino anche ospiti Tommaso ha tra i suoi obiettivi anche quello di ristrutturare tutti i fabbricati aziendali per creare un agriturismo.

IL FRANTOIO DELLE MERAVIGLIE“Ci sono pochi ed essenziali segreti per fare l’olio di oli-va buono; il terreno pietroso, aspro e selvaggio; il clima pedemontano che allontana parassiti ed insetti nocivi; le varietà pregiate di olivi antichi; l’organizzazione aziendale che permette di controllare tutto il processo produttivo”. Questo riporta il sito internet del Trappeto Caprafico, partiamo dall’inizio: il terreno pietroso. Già perché strano a dirsi e anche a vedersi, i tanti ulivi del Trappeto Caprafico, affondano le loro radici in uno scu-ro terreno pietroso, il paesaggio che ne deriva è molto particolare, un ambiente che sembra poco ospitale ma che senza dubbio che riesce a creare le condizioni per un

olio eccellente. Poi c’è il clima, ideale per lavorare con il biologico, le tipiche cultivar dell’area teatina, quindi

la gentile e la intosso ed infine il know how aziendale, fatto di piccoli segreti tramandati di generazione in ge-nerazione, ma anche di trasparenza nei procedimenti produttivi. Insomma l’olio nasce da una sorta di equili-brata alchimia naturale che si accompagna al prezioso lavoro dell’uomo e che riesce ogni volta a stupire per i sentori che regala al nostro gusto •

Tommaso Masciantonio

focus

L’olio di Masciantonio è prodotto tramite impianto tradizionale con spremitura a freddo. Dopo la sua lavorazione l’olio viene stoccato nel locale di conservazione ad una temperatura tra i 15° e 18° C in cisterne di acciaio inox saturate con azoto, per preservarlo dall’ossidazione.Il Trappeto Caprafico ha una produzione di circa 25mila litri d’olio annua dedicata esclusiva-mente alla DOP Bio da gentile di Chieti e all’extravergine da gentile e intosso.

Le caratteristiche dell’olio

“Il Trappeto Caprafico esporta anche in Giappone, un paese particolarmente esigente che preferisce la monocultivar da intosso”

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L’Abruzzo turistico parla sei linguee viaggia nel mondo digitale e social

Digitale, interattivo, multi linguistico è il turismo abruzzese, la Regione ha scelto infatti il mondo

del web 2.0 per far parlare di se sempre più lontano. Sono all’attivo da oltre 12 mesi sei siti internet dinamici dedicati ai mercati della Gran Bretagna, Fran-cia, Germania, Olanda, Svezia e Nor-vegia. I nuovi canali in lingua accol-gono gli utenti per una comunicazione più facile, immediata e attiva che di-venta anche friendly grazie all’utilizzo dei maggiori so-cial network internazionali come ad esempio: Facebook, Pinterest, Twitter, Instagram, Foursquare, e network specifici per i singoli Paesi. «La comunicazione diventa sempre più social e digital oriented - sottolinea l’asses-sore al Turismo della Regione Abruzzo Mauro Di Dal-mazio – e queste nuove attività web 2.0 sono una parte delle strategie di promozione del turismo in Abruzzo, e in particolare per la valorizzazione dei territori mon-tani del programma Por-Fesr, basando le proprie scelte anche sul cambiamento avvenuto nel comportamento del turista che sempre più cerca informazioni o prenota online il proprio viaggio». La campagna di promozione sui social media, è iniziata nel 2012 ed affidata con gara allo studio Arte Laguna che, con un team di PR digitali, ha attivato un innovativo modo di comunicare la vasta proposta turistica abruzzese rivolgendosi sia all’ambi-to nazionale che quello estero presentando un prodot-to turistico eterogeneo di forte appeal ambientale, una destinazione unica per tutte le vacanze che si possono desiderare. Lo staff di redazione è supportato dai com-petenti addetti della rete IAT della Regione che svolge un eccellente lavoro di ricerca delle notizie e creazione dei contenuti a sostegno di tutti i territori regionali. La com-munity di appassionati italiani e stranieri, in un anno, è cresciuta del 500% arrivando ad oltre 22.000 persone,

con interessanti picchi registrati sulla comunità di In-stagram, che registra un numero di follower maggiori di altri profili turistici di Regioni italiane (MarcheTou-rism/VisitTuscany/VisitTrentino). Per quanto riguarda invece il social network più conosciuto, Facebook, i fan sono in continuo aumento e i post generano una portata media di 5000 visualizzazioni. Oltre 200 sono i portali coinvolti all’estero che parlano dell’Abruzzo e pubbli-cano sui propri portali di informazione notizie relative alle attività, agli animali, alla cultura, all’arte e tanto altro. Superiore alla media delle altre regioni italiane, l’Abruzzo continua la sua attività di promozione turi-stica anche su mobile con tre app: ABRUZZO EVENTS per essere sempre aggiornati sui principali eventi e ma-nifestazioni; SKI ABRUZZO con informazioni in tem-po reale sulle località montane, le piste da sci, il meteo e tutto ciò che può essere utile agli appassionati della neve; ABRUZZO RAI LOCAL grazie alla collaborazio-ne con RAI è la prima guida multimediale interattiva con percorsi tematici e molti video. Tutte le app sono scaricabili gratuitamente da smartphone e tablet con sistema Android o iOS. Il futuro della promozione del turismo continuerà a viaggiare nel web aprendo nuove finestre sulle risorse e le proposte per il turista, in questo modo l’Abruzzo non è solo internazionale e alla portata di tutti, ma anche a portata di touch!•

» a cura della redazione - foto concessa da Regione Abruzzo focus

Sono all’attivo da oltre 12 mesi sei siti internet dinamicidedicati ai mercati esteri. I nuovi canali in lingua accolgono gli utenti

anche con i social network internazionali

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Il futuro di ogni azienda dipende dalla sua capacità di fare “rete”e ASSOIMPRESA ha come preciso intento quello di favorire, realizzare e sviluppare nuove opportunità. Grazie alla sua professionalità e al suo

dinamismo, permette agli associati di usufruire di servizi dedicati.

Fare reteè la nuova opportunità

www.assoimpresaitaliana.it

ASSOIMPRESA è l’associazione che favorisce l’incontro, la condivisionee le nuove opportunità da sviluppare fra associati.

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Poste Italiane e Confcommercioinsieme per l’e-commerce

Dopo Confindustria Pescara, anche Con-fcommercio Teramo ha sottoscritto con Poste Italiane un accordo quadro alla presenza del presidente di Confcommer-

cio, Giandomenico Di Sante, del responsabile commer-ciale imprese di Poste Italiane, Maurizio Troise e della direttrice di filiale di Poste Italiane Angela Zappacosta, che consentirà agli associati di usufruire di particolari condizioni agevolate sui servizi di e-commerce rivolti alle piccole e medie imprese abruzzesi. Con la sottoscrizione della convenzione, le aziende as-sociate a Confcommercio che vogliono operare o già di fatto operano nell’e-commerce, potranno avvalersi delle significative opportunità offerte dal commercio elettro-nico che, in Italia, ha fatto registrare nel 2012 vendite per un valore di 9,5 miliardi di euro e ben dodici milio-ni di utenti attivi. E le stime indicano la possibilità di un raddoppio dei volumi entro il 2015 con possibilità di crescita per le aziende che intendono commercializzare i propri prodotti attraverso il web. L’e-commerce in Italia non è più un fenomeno di nicchia e le vendite online hanno raggiunto la quota dell’1% del totale del retail, un aspetto a cui le aziende stanno prestando sempre più attenzione.L’offerta Poste e-commerce di Postecom, la società di innovazione tecnologica del Gruppo Poste Italiane, si caratterizza per fornire una serie di servizi integrati per soddisfare le esigenze delle piccole e medie imprese del territorio: dalla realizzazione del sito web al web ho-sting, dalla realizzazione del catalogo prodotti all’inte-grazione degli strumenti di incasso e pagamento (circui-ti Poste Italiane Postepay e Conto Bancoposta, Visa, Visa Electron, Mastercard e PayPal), fino alla logistica di ma-gazzino e ai servizi di spedizione e assistenza dedicata.«Accogliamo con entusiasmo – ha dichiarato la diret-trice di filiale di Teramo Angela Zappacosta - la possi-bilità di intraprendere un rapporto di cooperazione con

Confcommercio di Teramo che consentirà alle imprese teramane di stare al passo con l’epocale trasformazione delle modalità di vendita che sta permeando le nostre abitudini e i nostri stili di vita».«La presidenza e la giunta di Confcommercio – ha ag-giunto il presidente Confcommercio Teramo Cav. Gian-domenico Di Sante- hanno valutato positivamente l’of-ferta di Poste Italiane che rappresenta un contributo alla crescita del volume d’affari del commercio, del turismo e delle attività complessive, soprattutto dei piccoli e medi imprenditori. Inoltre gli associati di Confcommercio po-tranno beneficiare, con la convenzione sottoscritta, di nuovi strumenti di penetrazione nel mercato soprattutto per un segmento di clienti giovani e perciò con esigenze innovative».Per informazioni sulle modalità e i dettagli dell’offerta è possibile rivolgersi in uno dei 256 uffici Posteimpresa presenti sul territorio nazionale (per la provincia di Te-ramo, l’ufficio Posteimpresa di Teramo in via Carlo Forti e l’ufficio di Alba Adriatica in via Risorgimento), con-sultare il sito www.posteecommerce.it oppure contattare il numero verde 800 160 000•

» a cura della redazione - foto concessa da Confcommercio Teramo focus

Siglata una convenzione che prevede agevolazioni per le aziende associatee la creazione di vetrine virtuali integrate per sviluppare e promuovere

le vendite su internet in Italia e all’estero

Il presidente Confcommercio Teramo Cav. Giandomenico Di Sante con la direttrice di Poste

Italiane, filiale di Teramo, Angela Zappacosta

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Ci si allena tra le macerie per imparare la resilienza.Maratona di New York e pubblicazione di un libro sono

i due step più duri per diventare un vero coach per l’eccellenza

Il coaching aquilanosfida New York

«Da oltre 10 anni ci occupiamo di co-aching rivolto ai team aziendali, ai professionsiti e ai privati; ma se vuoi condurre il cliente verso l’eccel-

lenza, devi metterti in gioco e ricercarla tu in primis», esordiscono quasi in coro Guity Mohammadi, personal/life coach, e Gianluca Bucci, team coach, i due soci di Iternovit, società aquilana che si occupa di formazione. Per il 2013 sono impegnati in un percorso di specializza-zione per Coach professionisti di altissimo livello, il “Real Result Coaching” del dott. Cerè, già coach di grandi ma-nager e team di aziende come Gucci, Intesa San Paolo, Ferrrari. Per loro si prefigura la partecipazione ad una maratona, quella di New York, e la stesura e la pubblicazione di un libro che entrerà in una collana di testi su varie aree del miglioramento personale e professionale. «Il percor-so si basa su diverse prove - ci dice Mohammadi - ma questi sono i due “limiti” fondamentali da superare per raggiungere il nostro obiettivo». Interessanti anche gli argomenti da loro trattati nei libri, quali “Come impa-rare dai propri errori” per Bucci e “Imparare e allenare la resilienza” per Mohammadi, in uscita rispettivamente tra fine anno e inizio del prossimo. I nostri due “eroi”, tra le altre prove, dovranno partecipare anche a corsi di sopravvivenza, ma i due aspetti più interessanti sono sicuramente quelli già citati. «Il coach - sottolinea Buc-ci - è un facilitatore del cambiamento, una persona che

stimola e indirizza le energie del cliente, team aziendale o singolo, e lo aiuta a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e rafforzare l’efficacia della prestazione per avere performance eccellenti anche in situazioni difficili. Lui stesso deve avere abilità particolari per permettere a chi ha un obiettivo o lo ha perso o lo vuole riformula-re, di avere una gamma sempre più ampia di soluzioni e possibilità di vedere le cose. Se il coach stesso non si è “misurato” sui propri limiti mediante esperienze signifi-cative, dimostrando di superarli, difficilmente potrà tra-sferire agli altri strumenti efficaci per farlo». Un allena-mento impegnativo quello a cui si stanno sottoponendo «Siamo ormai a sessioni di allenamento che superano di gran lunga i 10/15 km. - Spiega Mohammadi - Dall’ini-zio dell’anno ne abbiamo percorsi quasi 350 e per il 3 novembre, giorno della Maratona, avremo superato i 900 Km». Un allenamento importante per il fisico ma soprattutto per la mente. Una metafora fondamentale da trasmettere alle aziende, perché per chi non ha mai fatto maratone e ne pianifica una, l’ostacolo è proprio la pre-parazione piuttosto che la gara in sé, sola conseguenza di una buona preparazione. Per un’azienda o per il singolo, un obiettivo nuovo, come la maratona per il fisico, deve essere sostenuto da un’accurata pianificazione che sotto-linei le prestazioni da compiere piuttosto che il risultato da raggiungere. Un pensiero che può essere sintetizza-to con la massima riportata in uno dei due libri: “É più semplice eseguire prestazioni che inseguire risultati” •

» a curadella redazione focus

Da sinistra: Gianluca Bucci, team coache Guity Mohammadi, personal/life coach

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Sappiamo tutti che per stare bene c’è bisogno di una “sana e robusta costituzione”. Non si può avere un cuore funzionante perfettamente e i polmoni in pessimo stato. Se consideriamo l’Europa come un corpo umano e l’Abruzzo come un suo organo, possiamo immaginare che è interesse dell’Unione Europea, in quan-

to cervello, aver cura di noi così come di ogni altra piccola regione del vecchio Continente. Allo stesso modo, ogni re-gione deve fare la propria parte per garantire quel benessere collettivo che ci porta a crescere e a stare bene.Cosa fa per noi l’Unione Europea? E noi in Abruzzo, che cosa possiamo fare? Nel 2014 inizierà il nuovo periodo di programmazione dei fondi comunitari e l’Abruzzo avrà una importan-te dotazione finanziaria che, se bene utilizzata, potrà sicuramente aiutarci a rilanciare la nostra economia.

Spendere bene queste risorse è una sfida ambiziosa e com-petitiva. Dobbiamo puntare ad un utilizzo totale e sinergico dei vari fondi europei  a disposizione e per poter cogliere al me-glio le opportunità che ci vengono offerte dall’Unione Europea occorre soprattutto una buona programmazione. In tal sen-so l’Assessorato alle Politiche Agricole della Regione Abruzzo sta ottenendo soddisfacenti risultati nella distribuzione sul territorio delle risorse del Fondo Eu-ropeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale disponibili per l’attuale Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013, che ammontano a circa 400 milioni di euro di contributo pubblico. Nel frattempo l’Amministrazione regionale ha avviato la fase di preparazione del nuovo Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2014-2020. I Programmi di Sviluppo Rurale, attuale e futuro, prevedo-no interventi mirati a favore delle aziende agricole e

AgRoAlImENtARE,Il tESoRo d’AbRuzzo

PRoNtI Al vIA PER Il NUovo PERIoDo DI PRogRAmmAzIoNE DEI foNDI ComUNItARI, CoN l’AbRUzzo IN AttESA DI INgENtI DotAzIoNI fINANzIARIE. SoPRAttUtto

PER Il SEttoRE AgRoAlImENtARE è UN’oPPoRtUNItà ImPERDIbIlEPER CRESCERE E mIglIoRARSI

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» REDAzIoNAlE

agroalimentari con l’obiettivo di insediare giovani nel settore e ammodernare le aziende, per la creazione di filiere, per la valorizzazione dei prodotti e della loro qualità. la grave crisi mondiale e questo periodo di incertezza che colpiscono tutti i settori, ci devono far riflettere e scegliere con attenzione su cosa puntare. Nei prossimi anni, il set-tore agricolo europeo dovrà affrontare nuove realtà in termini di evoluzione dei mercati, norme commerciali interna-zionali, preferenze dei consumatori, in aggiunta all’aumento della richiesta di prodotti alimentari dovuta alla crescita de-mografica che ci porterà, nel 2020, ad avere un miliardo in più di persone da sfamare. la nuova politica di sviluppo rurale dell’Unione punta a creare un contesto coerente e sostenibi-le per il futuro delle zone rurali che per sopravvivere devono ridurre lo spopolamento, rafforzare la loro competitività e mantenere l’occu-pazione. A questo scopo, l’intervento strutturale favorisce la diversificazio-ne e l’allargamento del tessuto eco-nomico nelle zone rurali. Esso tende a sfruttare il potenziale endogeno di queste zone per creare nuovi posti di lavoro o dar vita a nuove fonti di reddito supplementari, con-tribuendo in tal modo a stabilizzare la popolazione. Per la stesura del prossimo Programma si parte da un’ap-

profondita analisi socioeconomica del settore, delle tipologie di consumo, delle tendenze e delle criticità per definire una strategia vincente. Per il nostro Abruzzo, il settore agroali-mentare è un tesoro inestimabile e rappresenta una grande opportunità di sviluppo. oggi l’agroalimentare non è più solo produzione e trasformazione di prodotti ma è un comparto in forte evoluzione, con costanti segnali di cre-scita, che deve competere sui mercati globali contribuendo al tempo stesso a rispettare il proprio territorio e le sue risorse. vogliamo portare le nostre eccellenze agroalimentari ad esse-re sempre più richieste a livello mondiale e ad attirare sempre più curiosi a visitare i meravigliosi luoghi in cui esse si pro-ducono. Questo per rendere gli straordinari prodotti abruzzesi riconosciuti e riconoscibili. Il macro obiettivo è di arrivare nel

2020 ad avere un’Europa, un’Italia e un Abruzzo in ottima salute e garantire così un sereno futuro a noi e alle nostre future generazioni•

“Per il nostro Abruzzo, il settore agroalimentare è un tesoro inestimabile e rappresenta una grande opportunità di sviluppo”

“Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale - FEASR: l’Europa investe nelle zone rurali”INFo: www.psrabruzzo.it e www.ec.europa.eu/agricoltura

Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo ruralel’Europa investe nelle zone rurali

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Immaginate un ambiente rilassante dove tutto sembra ovattato, dove potersi dedicare a se stessi, leggere un buon libro, gustare un ottimo cibo o semplicemente ri-posare. Un contesto famigliare dove la natura ha le sue radici persino nella struttura realizzata dall’uomo e dove il sorriso è la chiave di tutte le porte.Svegliarsi la mattina con una colazione servita sotto un

fresco porticato che si affaccia su un florido giardino, poter assaporare delle specialità preparate da una pasticceria arti-gianale del posto che utilizza solo ingredienti e prodotti tipici selezionati oppure immergersi in un panorama mozzafiato, sapendo di poter raggiungere numerose località in un tempo brevissimo.No, non è un sogno è la chiave bianca country-chic di mi-

glianico, un hotel dove vi sembrerà di stare a casa vostra.Nato da un’attenta ristrutturazione dell’antico casolare della famiglia Acerra, il raffinato Releis la Chiave bianca, accoglie i propri ospiti in un luogo che unisce sapientemente lo stile country con il classico, in un contesto cromatico delicato ed estremamente rilassante, dove il bianco accoglie le calde pa-vimentazioni in legno chiaro che regalano sensazioni quasi dimenticate.Il casolare Acerra, è questo il nome originario del Releis, sor-geva già un secolo fa nel verde contesto della campagna abruzzese, affacciato da un lato sul tranquillo mare Adriatico e dall’altro sulla maestosa majella. Allora era una semplice casa di campagna, pronta ad accogliere i contadini dopo una dura giornata di lavoro, oggi, nella medesima atmosfera di

lEgNo, NAtURA E gENUINItà. QUEStI SoNo I mUSt DE lA ChIAvE bIANCACoUNtRy-ChIC. ImmERSA NEllA vERDEggIANtE CAmPAgNA DI mIglIANICo,

QUESto ANtICo CASolARE fINEmENtE RIStRUttURAto, StUPISCE PERlA SUA SEmPlICItà E RAffINAtEzzA, UN lUogo IDEAlE DovE SoggIoRNARE

RElAIS lA ChIAvE bIANCA,uN’oASI dI RElAx

l’ingresso del Relais la Chiave bianca

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» REDAzIoNAlE IN CollAboRAzIoNE CoN RElAIS lA ChIAvE bIANCA

genuina tranquillità, in 9 splendide camere e una stupenda suite, tutte realizzate in legno dalle abili mani di un maestro falegname, accoglie chi invece desidera ritrovare il contatto con la natura, senza rinunciare alla straordinaria potenzialità di un luogo che offre la vicinanza a numerose possibilità di svago.Il Relais la Chiave bianca è infatti a soli 2 chilometri dal casello autostradale di Pescara Sud, a dieci minuti dal mare e a trenta dalla stazione sciistica della majelletta ed è in una posizione privilegiata per gli amanti del golf, distando soli 3 chilometri dal campo da golf di miglianico. E’ dunque possi-bile respirare a pieni polmoni i sentori dei vigneti e oliveti che circondano il Relais, oppure decidere di assaporare un po’ delle opportunità offerte dalla nostra splendida regione, si-curi del fatto che in pochissimo tempo si arriva dappertutto.la Chiave bianca saprà conquistarvi con la sua semplicità e con la grande cura impiegata nel valorizzare ogni minimo particolare, sia della struttura che dell’accoglienza, una pic-cola oasi di piacere dove l’Abruzzo regala il meglio di sé•

Una delle accoglienti camere del Relais

Una buona e raffinata colazione per due

Il soleggiato porticato dove poter gustare la colazione all’aperto

la calda reception in legno Un’altra comfortevole camera del Relais

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» REDAzIoNAlE IN CollAboRAzIoNE CoN Mdb S.R.l.

MDB srl nasce negli anni 70, grazie alla tenacia del suo titolare Mario Di Biase. Inizialmente a carattere artigianale, questa dinamica azienda, con sede a Lanciano, è rapidamente cresciuta, questo grazie a idee e prodotti sempre innovativi e oggi può dirsi leader del settore con esporta-

zioni che arrivano in tutto il mondo. Grazie all’estro creativo, alle capacità tecniche ed innovative del suo fondatore, all’elevata competenza del personale tecnico e produttivo, oggi la MDB risulta in grado di soddisfare le più difficili esigenze della cliente-la; lo dimostrano il cospicuo numero di brevetti accumulato nel corso dei suoi anni di attività. Il ventaglio di prodotti innovativi è piuttosto vasto, dalle macchine per la posa automatizzata del pavé, ai carrelli elevatori trasportabili, dalle macchine agricole radiocomandate a quelle per il settore petrolchimico, aereonau-tico, alimentare e tanto altro ancora, all’insegna della qualità e della tecnologia più alta. Tra le migliori proposte della MDB c’è il PocketLift. Si tratta di un carrello elevatore radiocomandato, brevettato dalla MDB, dotato di un montante pieghevole che lo rende facilmente trasportabile in un box montato sotto il pianale del semirimorchio. Non bisogna farsi ingannare dalle dimensioni compatte: Il PocketLift ha una portata di ben 1500 Kg. e pesa solo 1530 Kg. Il PocketLift è uno strumento molto utile quando si deve scaricare in zone dove il camion o la gru non riescono ad arrivare, infatti  consente  consegnare materiale in qualsiasi zona, anche su terreni dissestati: i suoi cingoli e la sua potenza

lo rendono inarrestabile. Inoltre, grazie al radiocomando a di-stanza, l’operatore è al sicuro da qualsiasi rischio. Esiste anche una versione con montante fisso: il FoxLift che può essere tra-sportato sopra il pianale del camion. La MDB produce anche il Green Climber, un trattore radiocomandato dotato di cingoli, che può lavorare senza l’operatore su pendenze fino a 60° in totale sicurezza. Grazie al suo peso contenuto e alla sua versa-tilità Green Climber può arrivare su terreni dove altre macchine si ribalterebbero. Il settore operativo principale è quello della manutenzione del verde ma è anche in grado di pulire o lavare piazzali, rimuovere cumuli di neve, liberare passaggi chiusi e molto altro ancora. L’utilizzo del radiocomando rende il lavoro facile da eseguire, veloce e controllabile fino ad una distan-za di 300 mt. Un’altra macchina molto versatile prodotta dalla  MDB è il JUMBO. Si tratta di una multiuso utilizzata nel campo dell’edilizia e per la posa di autobloccanti. JUMBO ha una gui-da semplice, ingombro ridotto, leggerezza (solo 900kg circa). Dotata di ruote ausiliarie piroettanti che consentono di muoversi agevolmente su qualsiasi genere di autobloccanti durante la posa senza spostarli. Completano la gamma produttiva della MDB gli  accessori  per gru e carrelli elevatori quali pinze idrau-liche e meccaniche, forche, cestelli portauomini, benne, attrezzi per autobloccanti ed altri sistemi speciali per movimentazione e sollevamento, anche su richiesta. Insomma MDB vi stupirà per l’ampiezza delle sue proposte e per la qualità delle stesse, perché lavorare deve essere un piacere fatto in totale sicurezza!•

mbD, lA FoRzA dEll’INNovAzIoNE

Il Pocket lift, il carrello elevatore trasportabile la pinza per posa autobloccanti

Il green Climber, il trattore radiocomandato

PRESENtIAmo lA mDb SRl, UN’AzIENDA DEl SEttoRE mEtAlmECCANICo SPECIAlIzzAtA NEllA PRoDUzIoNEDI mACChINE INNovAtIvE NEl CAmPo DEllA movImENtAzIoNE mAtERIAlI, EDIlIzIA E AgRIColtURA

INFo: Mdb srlloc. S.onofrio - lancianotel. 0872 50221email: [email protected]: www.mdbsrl.com

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Al terzo Salone della ricostruzione si è parlato anche

di donne, donne che riflettono e progettano una

ricostruzione materiale, sociale ed economica. A

proporre il dibattito dal titolo “La città per tutti - Le

donne desiderano, riflettono, progettano”, che si è tenuto

nell’ultima giornata del Salone, è stato il Progetto “L’Aquila,

città per le donne – Percorsi partecipativi per una lettura di

genere della realtà urbana”. All’iniziativa hanno partecipato

l’assessore alla Ricostruzione, Urbanistica e Pianificazione

territoriale del Comune dell’Aquila, Pietro Di Stefano, il

presidente Ance L’Aquila, Gianni Frattale, e le due architette

del Progetto, Claudia-Pia Ranucci e Ileana Santone. In linea

con la tematica del Salone, l’incontro ha voluto sottolineare

come nel processo di ricostruzione sia importante introdur-

re un approccio di genere per ricercare nuovi modelli di

sostenibilità ambientale e sociale del territorio. Proporre e

sperimentare il mainstreaming di genere ha come fine mi-

gliorare la qualità edilizia e ambientale e quindi le condizio-

ni di vita e fornire supporti utili alla complessa Pianificazio-

ne Urbanistica di questa città, profondamente mutata negli

ultimi anni e con problematiche nuove.

Secondo le promotrici, il tema oggi è iniziare a concepire la

pianificazione urbana come strumento di dialogo tra città,

territorio e società e dunque come fonte di influenza sul

vivere quotidiano e sull’economia. Il cosiddetto “diritto alla

città”, ossia il diritto di accedere a quanto la città offre come

servizi, infrastrutture, spazi e come sia possibile cambiarla

secondo desideri e necessità è stato al centro del dibattito.

La città per tuttiIntrodurre un approccio di genere nella riorganizzazione urbanistica dell’Aquila

post terremoto, ricercando nuovi modelli di sostenibilità ambientale e sociale

del territorio. Se ne è parlato durante il Salone della ricostruzione

Un momento del convegno

» di Laura Tinari - foto concesse dal Progetto “L’Aquila città per le donne”

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Per questo dare una lettura di genere è fondamentale per

la stessa capacità di organizzare e gestire gli spazi urbani

perché siano più adeguati alle reali esigenze dei cittadini

e delle cittadine. Infatti «Ripensare le politiche urbane in

un’ottica di genere - ha affermato l’arch. Santone - non vuol

dire tenere in considerazione le donne e non gli uomini,

ma prestare maggiore attenzione alle differenze per dare

più importanza alle persone con le loro esigenze individuali

e collettive e gettare le basi di una società nuova con una

nuova visione del mondo, con una cultura e composizione

di genere che miri a restituire alle persone la centralità».

Una materia nuova per L’Aquila, così come per la nostra

Regione, dove si è sempre parlato solo di tempi e orari delle

città in virtù di politiche di conciliazione proprio dei tempi

vita-lavoro. Ma per il resto dell’Italia, e soprattutto dell’Eu-

ropa sembra non essere così. Esistono, infatti, esperienze

messe in atto in grandi città che fanno riflettere e che

permettono di dare alla proposta fatta dalle promotrici del

Progetto spiragli di concretezza. L’arch. Ranucci ha citato

esempi come il Comune di Portogruaro (Venezia) o Berga-

mo, dove su istanza delle associazioni femminili e in forma

partecipata il Piano territoriale ha saputo tenere conto delle

esigenze e dei desideri di tutta la popolazione, prendendo

sempre come principio generatore e obiettivo la qualità della

vita. In Europa la prima città gender oriented è Vienna, dove

già nel 1998 è stato creato un “Ufficio di Coordinamento

per la Pianificazione e Costruzione di una città attenta alle

esigenze quotidiane e ai bisogni specifici delle donne”, a cui

si è poi affiancata una campagna per i posti riservati sui

bus e un progetto pilota chiamato “Gender sensitive park

design” nato dalla costatazione che gli spazi pubblici nelle

città devono soddisfare le più svariate esigenze. Ma il pro-

getto emblematico è il Frauen-Werk-Stadt «un progetto pilota

di abitazioni - ha sottolineato l’arch. Ranucci - che offre

un esempio di pianificazione e disegno urbanistico basato

sui principi della vita quotidiana e che mostra l’iter con cui

le donne hanno cominciato ad influire con successo sugli

approcci tradizionali in merito alla concezione e al disegno

delle infrastrutture, lavorando sulla socialità e la sicurezza

per la vita familiare e lavorativa». Il presidente Frattale ha,

invece, posto l’accento su quanto lo sviluppo di un’imprendi-

toria edile al femminile sia una questione di tipo culturale e

come nella sua azienda ampio spazio è dato alle donne an-

che in ruoli decisionali. A chiudere il dibattito l’assessore Di

Stefano che si è detto disponibile ad accogliere gli esiti della

progettazione partecipata alla base del Progetto “L’Aquila

città per le donne”, sottolineando però che portare avanti

una pianificazione basata su concertazione e cooperazione

è un’operazione estremamente difficile poiché ognuno tende

sempre a voler far prevalere le proprie esigenze particolari

Il Progetto “l’AqUIlA cIttà Per le donne” Presente Al sAlone con Un ProPrIo stAnd

eventi

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Un riconoscimento a dieci donne che si sono distinte

in vari ambiti della vita sociale ed economica della

città di Teramo. Questo è quanto accaduto all’hotel

Europa di Giulianova per l’undicesima edizione del

Premio donna “Città di Teramo” ideato da Donne Europee-Fe-

dercasalinghe. Presente per l’occasione anche Federica Rossi

Gasparrini, presidente nazionale Federcasalinghe.

A premiare le vincitrici, l’organizzatrice del premio Iole Forlini

Pallone, presidente regionale Federcasalinghe, Eva Guardia-

ni, assessore al Lavoro della Provincia di Teramo, Giorgio

D’Ignazio, assessore al sociale del Comune di Teramo, Rando

Angelini, sindaco di Sant’Egidio alla Vibrata, Teresa Di Giacin-

to Speca, presidente dell’Unesco di Teramo, Marcello Martelli,

giornalista e presidente del Circolo della stampa d’Abruzzo e

Pierpaolo Pigliacelli, prefetto vicario di Teramo. Dieci gli ambi-

ti scelti. Per la letteratura il premio donna è stato consegnato

a Lina Delli Compagni, collaboratrice dell’università di Teramo

nel Dipartimento di storia e critica della politica, giornalista

pubblicista, autrice di pubblicazioni sulla stampa cattolica.

Mirella Marchese, assessore agli affari generali al Comune di

Teramo e componente del comitato “Promozione imprendito-

ria femminile”, si è aggiudicata il premio nell’ambito politica.

Per lo sport, è risultata vincitrice Teresa Di Carlo, maratoneta

che nonostante i suoi 71 anni, ha recentemente vinto il titolo

italiano a squadre di mezza maratona a Ostuni con il Gruppo

podistico amatoriale di Teramo. Per la musica il premio è

andato a Maria Vittoria Di Donato, diplomata a 18 anni in

violino all’istituto degli studi musicali “G. Braga” e vincitrice

per ben tre anni di seguito (1997-99) del premio “Rotary club

Teramo est”. Per l’imprenditoria il riconoscimento è andato a

Anna Vecchiotti, ad della fonderia Veco, azienda di famiglia

attiva nel territorio di Martinsicuro. Mascia Moretti premiata

nel settore turismo, ha incrementato il fatturato dell’impresa

di ristorazione della famiglia presso la dimora storica “Villa

Corallo” di Sant’Omero. Nel settore volontariato la targa è

stata consegnata ad Adriana Piatti, di Roseto, per la sua

attività di volontaria nel soccorso della Croce rossa italiana

nel gruppo di soccorso psicologico. Per il giornalismo è stata

insignita Tiziana Mattia, collaboratrice di testate giornalistiche,

presidente del Circolo regionale della stampa sezione di Te-

ramo e provincia. Premio per l’artigianato a Lucia Angelozzi,

cotitolare della ditta “Alessandro Couture” che produce abiti

da sposa presenti in negozi italiani e internazionali. Ad essere

premiata nell’ambito della Pubblica Amministrazione è stata

Maria Ceci Arnese, Vicario Inail della Provincia di Teramo.

Nella motivazione del suo premio si legge “per aver saputo

interpretare ed esprimere l’importante ruolo della pubblica

amministrazione in maniera moderna ed efficace” con parti-

colare riferimento al potenziamento della “rete delle istituzioni

che operano in chiave collaborativa sul territorio”

Trionfano dieci signore alPremio donna “Città di Teramo”

Grande successo per l’undicesima edizione del premio

organizzato dall’associazione Donne Europee-Federcasalinghe che ha omaggiato

10 donne che si sono distinte in vari ambiti della vita sociale

ed economica della città di Teramo

eventi» a cura delle redazione - foto concesse dall’organizzazione

lA PresIdente nAzIonAle FederIcA rossI gAsPArrInI PremIA mArIA cecI Per Il settore PUbblIcA AmmInIstrAzIone

lA PresIdente regIonAle donne eUroPee FedercAsAlInghe, Iole ForlInI PAllone

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“La gioventù non è un periodo della vita, è

uno stato d’animo;

non è una questione di guance rosee, lab-

bra rosse e ginocchia agili;

è un fatto di volontà, di forza di fantasia.(…) Nessuno

invecchia semplicemente perché gli anni passano.

Si invecchia quando si tradiscono i propri ideali. Gli anni

possono far venire le rughe alla pelle,

ma la rinuncia agli entusiasmi riempie di rughe l’anima..

(…)” Samuel Ullman

Questo è il messaggio che il gruppo Giovani AIDP sta rece-

pendo dalla sua associazione e che è alla base della parte-

cipazione all’evento con più di cinquanta giovani presenti,

intenzionati a dire la loro su futuro e lavoro. Il capitano dei

Junior AIDP, Simone Perseo, ha ribadito con entusiasmo ed

ovazioni “l’importanza di avere una Vision e una strategia,

del coraggio di mettersi in gioco rompendo gli schemi co-

gnitivi e facendo quello che gli altri non osano fare”. Nella

corsa verso il futuro serve una squadra di riferimento

come AIDP, in cui la giovane socia, Antonella Tarquini trova

“un utile strumento per condividere esperienze e best

practice nell’ambito umano e di HR d’azienda”.

Nel binomio gioventù-goliardia non poteva mancare una

parodia, firmata Giovani AIDP, sui datori di lavoro che non

si vorrebbero mai incontrare, sulle cose da non fare in

un colloquio di selezione e sui candidati border line made

new generation. L’allegria dei videoclip semiseri creati su

personaggi reali e surreali del mondo della selezione del

personale ha contagiato viralmente tutti i partecipanti.

I direttori del personale del cast degli sketch realizzati,

sono stati Simone Perseo, Simone Nola, Antonella Tarquini

e Fabio Patricelli.

A seguire la platea si è suddivisa in gruppi di lavoro, per

un incontro informale, voluto per … dare forma all’incon-

tro! Giovani ed hr manager al tavolo… con un aperitivo!

Grande pertanto la soddisfazione del presidente regionale

Abruzzo e Molise, Raffaele Credidio, e per il senso di conti-

nuità ed entusiasmo che l’associazione riesce a trasmette-

re ai suoi soci. In AIDP quindi si continua a “crescere per

piacere!”

“Giovani punti di vista, nuovi format per interpretare il futuro”L’evento del Gruppo giovani AIDP anima “Il Caffè dei Cavatappi” di Pescara

eventi» a cura di Elisa Antonioni ed Elena Prizzi - foto di Dante D’Alfonso

UnA Foto del grUPPo AllA FIne dell’evento

dA sInIstrA, sImone Perseo, FAbIo PAtrIcellI e AntonellA tArqUInI

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«L’Italia buona esiste. E quella di oggi ne è una

dimostrazione. Dobbiamo finirla di deni-

grarci e denigrare il nostro Paese, come

se fossimo gli ultimi della classe: su valori

fondamentali come la famiglia e la vita, se l’Italia non ha

fatto ancora certe leggi, non è perché siamo gli ultimi della

fila, ma perché siamo i primi e dobbiamo dare l’esempio

all’Europa». Con queste parole il cardinal Angelo Bagnasco,

presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha salutato

positivamente l’inaugurazione ufficiale della Cittadella dell’Ac-

coglienza a Pescara.

La Cittadella, composta da tre plessi volti ad ospitare uomini

e donne per un totale di 60 posti letto, più un quarto adibito

a mensa, capace di offrire 180 pasti, è sorta per volontà della

Caritas, su di un’area in via Alento concessa in comodato

d’uso dalla fondazione PescarAbruzzo, un tempo sede dell’ex

consorzio agrario, al fine di dare conforto, supporto, sostegno

nell’inserimento lavorativo e nella riconquista della loro auto-

nomia a tutti gli utenti, provenienti non solo da Pescara, che

ne vorranno fare uso.

L’opera, fortemente voluta da don Marco Pagniello, direttore

della Caritas diocesana e dall’arcidiocesi Pescara-Penne

tutta, è stata possibile grazie ad un imponente finanziamento

proprio della CEI, di un milione di euro. «Ogni tanto l’8 per

mille viene guardato con sospetto e critica e ci si chiede dove

va a finire, che volto assume - ha affermato Bagnasco - mi

piace vedere in questa opera un volto concreto, visibile dell’8

per mille, grazie a voi. Tutti i gesti, tutte le opere che la co-

munità cristiana pone in essere – ha proseguito Bagnasco -

hanno anche una funzione di richiamo, di stimolo alla società

civile, ad essere responsabile di se stessa in modo autonomo,

perché si organizzi sempre meglio, senza che la Chiesa si

voglia tirare fuori ma standoci dentro con gli altri».

La realizzazione del progetto ha trovato il supporto anche

di alcune associazioni cittadine, come il Lions Club Pesca-

ra Host che ha deciso di finanziare l’arredamento dell’ala

destinata al servizio di accoglienza delle donne senza fissa

dimora.

«Il fatto straordinario oggi non è l’inaugurazione della nuova

struttura - ha commentato Monsignor Tommaso Valentinet-

ti, arcivescovo di Pescara-Penne, presente alla cerimonia

insieme a Vincenzo D’Antuono, prefetto di Pescara, Nazario

Pagano, presidente del consiglio regionale, Guerino Testa,

presidente della Provincia di Pescara, Berardino Fiorilli,

vicesindaco di Pescara e Nicola Mattoscio, presidente della

Fondazione Pescarabruzzo - l’importanza dell’evento è legata

al significato che l’opera rappresenta per la nostra città».

«Uno strumento – ha aggiunto il “vulcanico” don Marco

Pagniello, così come è stato definito dal presidente della

Provincia Guerino Testa - che permetterà alla nostra Chiesa

di continuare a rispondere alla chiamata a vivere il Vangelo

della carità dei più bisognosi»

Pescara ha la suaCittadella dell’Accoglienza

Inaugurata, alla presenza del cardinal Angelo Bagnasco,

una struttura della Caritas cittadina, volta ad ospitare i senzatetto

eventi» di Marcella Pace

don mArco PAgnIello nel corso del sUo Intervento dA sInIstrA nIcolA mAttoscIo, Il cArdInAl Angelo bAgnAsco e monsIgnor tommAso vAlentInettI

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Alcune ore di lezioni teoriche a cui sono seguite

altre di lezioni pratiche ed esercitazioni presso

il kartodromo di Sant’Egidio alla Vibrata. Il corso

ha la finalità di migliorare le competenze alla

guida di autisti che devono intervenire, su strade spesso

trafficate, in modo rapido e tempestivo con mezzi speciali,

quali ambulanze ed automediche, rese molto pesanti dalle

attrezzature e quindi difficili da guidare.

Proprio per questi motivi le prove pratiche si sono svolte

soprattutto con i mezzi di servizio, a cui sono state affian-

cate due berline messe a disposizione dalla Concessiona-

ria Toyota Di Ferdinando.

Gli insegnamenti principali sono stati focalizzati innanzi-

tutto sul corretto modo dirigere lo sguardo sulla strada

durante la guida, aspetto considerato primario da Alfredo

De Dominicis e dal suo staff di altri 5 istruttori. Poi si

è proceduto a spiegare come impugnare e muovere il

volante e come impostare correttamente curve e sequenze

di curve al fine di rendere la guida più fluida e quindi

mettere meno in crisi la stabilità dei pesanti mezzi. Sono

stati effettuati vari esercizi di slalom tra birilli sempre con

la stessa finalità. Molto apprezzato poi è stato l’esercizio di

correzione della sbandata, realizzato usando un particola-

re carrello a disposizione della scuola che viene montato

sotto le ruote posteriori del mezzo per simulare la perdita

di aderenza del retrotreno. Il tutto a bassissima velocità e

quindi in piena sicurezza.

A queste lezioni di tecnica di guida è stata poi affiancata

una parte tenuta dall’ing.Ferretti, esperto di risorse umane

della Dedo Driving School, centrata sull’analisi, da recenti

fonti statunitensi, dei fattori chiave che contribuiscono

all’occorrenza di incidenti con ambulanze e sull’analisi di

alcuni software per autisti. Infine è stato fatto un lavoro

a gruppi focalizzato sull’importanza della definizione dei

ruoli e dei compiti nel lavoro di squadra e più in generale

sulla consapevolezza del proprio limite come premessa per

aumentare l’efficacia sul lavoro.

Al corso sono intervenuti, come osservatori, anche il

dott. Franco Santarelli, dirigente dell’area formazione e

qualità della AUSL di Teramo e il dott. Giulio Di Berardo,

responsabile del 118 di Teramo che, insieme al direttore

generale Giustino Varrassi, hanno fortemente voluto far

vivere questa esperienza formativa al loro gruppo di autisti

soccorritori

Un Corso di guida sicuraper gli autisti del 118 di Teramo

Riscontro molto positivo da parte dei 40 operatori del 118 di Teramo

che hanno partecipato al Corso di Guida Sicura organizzato dalla Dedo Driving

School, la scuola di guida sicura del pilota teramano Alfredo De Dominicis

eventi» a cura della redazione - foto concesse da Alfredo De Dominicis

AlcUne ImmAgInI del corso dI gUIdA sIcUrA svoltosI

A s. egIdIo AllA vIbrAtA

AlcUnI mezzI del 118 dI terAmo

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Speciale Sport

Speciale Sport _ Gran Sasso Rugby promossa in Serie A (foto concesse da ASD Gran Sasso Rugby)

Speciale Sport _ L’Aquila Calcio promossa in Prima Divisione (foto di Marco Giancarli)

Speciale Sport _ La Virtus Lanciano resta in Serie B (foto di Federica Roselli)

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TUTTO IL TUO MONDONELLA TUA MANO

Nuova Citroën C4 Picassoil technospace

Scopri un’auto che fa spazio alla tua vita e alla più avanzata tecnologia. Infatti è l’unica del segmento con fari posteriori a Led con effetto 3D,

Touch Pad 7”, Cruise Control e cinture di sicurezza attivi,sedile anteriore con poggiapiedi e funzione massaggio,

parabrezza Wide Angle Screen e display panoramico HD 12”.Con Nuova Citroën C4 Picasso il Technospace metti in moto il futuro.

auto: il nuovo arrivo

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A Carunchio, il Festival della Ventricina del Vastese

La Cantina San Lorenzofesteggia il suo grande enologo

Arriva la filosofia Life Care

102 il FaSciNo Del ciNeMa È iNtraMoNtaBile e la iX eDiZioNeDi ciNeraMNia Si cHiUDecoN il pieNoNe

a cura di Denia Di Giacomo

PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

95 “Luglio, col bene che ti voglio…”

97 Traparentesi

100 Tra calici e pellicole, prosegue l’estate di Cinemadivino

111 Origano e rosmarino per una grigliata più sana

113 Sagre e finanza

117 A Pescara è arrivata l’ “Estatica”

119 “Tu sai dunque l’amore”

121 Le pietre protagoniste di “Ripattoni in Arte”

123 Emilio Greco, liriche sculture e icastici disegni

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“LugLio, coL bene che ti vogLio…”

papille

eventi sportivi, concerti e chi più ne ha più ne metta, potenzialmen-te potremmo non fermarci mai e assaporare sempre nuove emozioni!In questo numero, oltre alle nu-merose notizie brevi dove potrete trovare tanti spunti per passare delle belle serate, partiamo con Cinemadivino, la rassegna itineran-te patrocinata anche da Slow Food che ha coinvolto numerose cantine italiane e ora attraversa anche l’Abruzzo. Un mix di cinema d’auto-re e vino di qualità che senza dub-bio saprà inebriarvi di piacere. Poi passiamo a raccontare Cineramnia, la kermesse cinematografica che ha coinvolto la città di Teramo nella realizzazione di 18 cortometraggi… un vero successo per questa nona edizione che conferma il fascino del cinema. Cambiamo argomento e arriviamo alla presentazione della nuova filosofia targata Hotel Villa Maria di Francavilla al Mare, dove dopo un attento restyling strut-turale e concettuale, nasce una équipe di trainer qualificati per prendersi cura della nostra salute, alla presentazione del nuovo pro-getto ha partecipato il grande Niko Romito. Cosa dire invece del nuovo nato in casa Chiusa Grande? Si

chiama D’Eus, ed un uno spumante che raccoglie in sintesi la “vinoso-fia” dell’estroso Franco D’Eusanio… è necessario assaggiarlo! E mentre la storica cantina San Lorenzo di Castilenti festeggia la lunga colla-borazione con l’enologo Riccardo Brighigna, insignito del riconosci-mento “Cangrande”, il nostro nu-trizionista ci spiega come rendere leggera una gustosa grigliata. Si passa all’enologo con i suoi preziosi consigli, per giungere all’evento made in Marina di Pescara ovvero “Estatica”, che quest’anno propone un cartellone quanto mai ricco di appuntamenti. Pregustando poi l’interessante mostra all’Aurum, che espone un fumetto dedicato al Vate, arriviamo a Bellante, dove è in corso “Ripattoni in Arte”, una manifestazione che ha come protagonista la cultura in tutte le sue sfaccettature. E’ infine la volta di Chieti, nel bellissimo Palazzo De Majo, che fino a settembre ospiterà una mostra sullo scultore Emilio Greco, un appuntamento imman-cabile per la ricchezza delle opere esposte e per la possibilità che ci si offre di visitare questa prestigiosa dimora settecentesca splendida-mente ristrutturata

uglio, col bene che ti voglio vedrai non finirà. Luglio

m’ha fatto una promessa l’amore porterà…”Questo recitava il primo verso di una nota canzone estiva del 1968…ed è infatti a luglio che l’estate entra nel pieno e sembra quasi non voler finire, sarà per le lunghe giornate, che a prescindere dal bel tempo, ci regalano comunque molta luce o sarà per l’illusione che il peggio sia passato, che le ferie stanno per arrivare e che forse a breve ci si potrà riposare… Comun-que, il dato certo è che luglio è forse il mese più ricco di appunta-menti estivi, tra sagre, spettacoli teatrali all’aperto, mostre, concorsi,

» di Denia Di Giacomo

“L

“Luglio ci invita al viaggio, alla scoperta e alla cultura, per farci vivere l’illusione che

l’estate non finisca mai”

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EVENTI

SiLvi Si AniMA Di eventi La bella cittadina di Silvi ha un ricco il calendario di eventi estivi per questo 2013. Tutto è partito a giugno ma le manifestazioni proseguono anche in questo periodo fino a protrarsi a fine agosto. Corposo il programma delle feste organiz-zate nelle frazioni: la festa di San Giuseppe a Pianacce il 19 e 20 luglio, Santo Stefano in piazza I° maggio il 4 agosto, la Santissima Trinità a San Silvestro il 10 agosto e San Rocco il 16 e 17 agosto a Silvi Paese. Da non dimenticare la notte bianca prevista per il 3 agosto dove musica, cinema, teatro e sport saranno i pro-tagonisti… Buon divertimento!

AMBIENTE

MARe noStRuM? no, MARe MonStRuM! È stato divulgato a Roma il dossier Mare Monstrum 2013, con i dati riguardanti le illegalità che hanno riguardato il mare e la costa italiani nel 2012. Anche se sceso di un posto sulla classifica nazionale, ottenendo un 13esimo posto contro il 12esi-mo dell’anno scorso, l’Abruzzo è allineato alla media italiana che vede quasi due illeciti per chilometro di costa. Per l’esattezza, nel 2012 ci sono state 237 infrazio-ni accertate su circa 125 chilometri di costa, con una media di 1,9 per chilometro. nel giro di un anno la nostra regione è scesa, di ben due posti, anche nella clas-

sifica dell’abusivismo edilizio sul demanio marittimo, vedendo diminuito quasi della metà il numero delle infrazioni accertate (59 del 2011 contro i 31 del 2012). nonostante questo, sono parecchi i casi di abusivismo edilizio citati nel dossier, come quelli del residence di cono a mare o del Molino village a vasto; e dello stabilimento Les Paillotes di Pescara. L’Abruzzo è stabile al nono posto per l’inquinamento marino, con 95 infrazioni accertate, 156 persone denunciate e arrestate e 22 sequestri effettuati. Resta evidente la consueta problematica circa il sistema di depurazione delle acque reflue urbane, che in regione soddisfa solo il 53,8% della popolazione.

RICORRENZA

buon coMPLeAnno A Lucio MARcotuLLio Lo scorso 15 giugno, il cavalier Lucio Marcotullio, manager in brioni sino al 2006, ha compiuto 80 anni, a lui i nostri migliori auguri di bon compleanno. Lasciamo significare lo spessore del professor Marcotullio alle parole scritte per l’occasione dal presidente Gianni Chiodi.“Carissimo Professor Marcotullio, in occasione di questa lieta giornata ti giungano i miei più affettuosi auguri di Buon compleanno. Grande imprenditore e illuminato economista della nostra terra d’Abruzzo, hai saputo portare al mondo delle imprese un grande contributo in tema di politica e organizzazione industriale. Quando era ancora lontano il concetto di Etica d’impresa, già applicavi negli stabilimenti di

Penne quelle direttive che sono poi diventate buone prassi aziendali riconosciute in tutto il mondo. Ti giunga il mio più caloroso abbraccio e a presto rivederci nella moderna bottega rinascimentale che hai saputo ricreare presso la Fondazione Formoda e che ho avuto modo di apprezzare lo scorso anno, in occasione della consegna degli attestati ai Maestri sarti”.

trapareNteSi

EVENTI

iL PReMio FLAiAno SPoSA i vini citRA Lo scorso 11 luglio, presso il porto turistico di Pescara si è svolta la degusta-zione del rosé Primae Lucis di citra, avvenuta al termine dell’incontro con il poeta siriano Adonis. Un matrimonio tra vino e cultura, all’insegna della qualità, rientrante negli eventi del cartellone di Estatica 2013. Si rinnova quindi la partnership tra citra vini e Fondazione edoardo tiboni in occasione della 40esima edizione del festival Premi internazionali ennio Flaiano, con i vini

dell’azienda abruzzese che accoglieranno con i loro sentori ospiti, attori, scrittori e registi per tutta la durata della kermesse di cinema, narrativa e teatro. I vini Citra sono stati inoltre protagonisti della cena di gala del 14 luglio che ha concluso il festival.

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SOLIDARIETA’

cinquecento LibRi PeR i bAMbini DeLL’oSPeDALe Di PeScARA

I bambini ricoverati all’ospedale Santo Spirito di Pescara potranno trovare sollievo, con-forto o divertimento in uno dei tanti libri che dallo scorso 4 luglio adornano la colorata libreria installata nel corridoio dell’unità operativa di chirurgia Pediatrica. La libreria è stata donata dal X Festival delle Letterature dell’Adriatico, che si è svolto a Pescara nel novembre 2012, in partnership con l’azienda Marifarma. gli oltre 500 libri, raccolti du-

rante la quattro giorni di Festival e in particolare durante gli incontri della sezione Kids, hanno trovato il loro posto all’interno della “Piccola biblioteca Solidale” personalizzata con i colori del Festival delle Letterature e con la poesia di Gianni Rodari “Il futuro”. La libreria è stata progettata da BIEFFEstudio di Franco Gianvito e realizzata dall’azienda Tumidei. Foto: Ilaria Di Pietro

MOSTRE

i cASceLLA in MoStRA AL coLonnA Di PeScARA Dal 6 luglio al 17 novembre, il Museo d’Arte Moderna vittoria colonna, ospiterà la mostra “i cascella – basilio, tommaso, Michele e gioacchino. un secolo di pittura da verismo al Postimpres-sionismo”. La mostra è curata da Giovanbattista Benedicenti, Raffaella Cordisco e Augusto Di Luzio,con il Patrocinio della Regione e Abruzzo e di numerosi altri enti.È un’occasione imperdibile per conoscere o riassaporare l’arte pittorica di alcuni tra i protagonisti più noti e importanti della nostra regione.La mostra resterà aperta tutti i giorni. INFO: 085.4283759

EVENTI

giuLiAnovA SALutALA cRoAZiA DAun iDRovoLAnte

L e d u e s p o n d e dell ’Adr iat ico “avv ic i-nate” dall’idrovolante. Lo scorso primo luglio, giorno dell’ingresso della

Croazia in Unione Europea, è partito da Giulianova il primo volo test in direzione di Pola, a bordo il presidente della Provin-cia di Teramo, il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro e l’assessore alle Politiche comunitarie Davide Di Giacinto, il presidente dell’Ente Porto, Paolo Vasa-nella. Sul volo di ritorno anche il Sindaco di Pola, Miletic Boris.Un modo originalissimo per festeggiare un nuovo ingresso nella grande Europa!

EVENTI ESTIVI

L’eStAte SAnvALentineSe San Valentino in A. C. Festeggia l’estate 2013 alla grande, con un car-tellone ricchissimo di eventi all’insegna di cul-tura, laboratori creativi, scoperta della tradizio-ni, premi e concorsi, escursioni, spettacoli teatrali e chi più ne ha più ne metta! Un’estate divertente, in uno dei Borghi più caratteristi-

ci del nostro Abruzzo, nel verdissimo contesto del Parco Nazionale della Majella. Gli eventi si concluderanno l’11 settembre.INFO: www.comune.sanvalentino.gov.it

EVENTI

cenA Di gALA con conceRto Deithe cooKeRS PeR gLi oSPiti DeLLA MAico

Un evento all’insegna della musica e dell’eleganza quella organizzata dalla Maico, lo scorso 12 luglio. Nella splendida cornice dell’Aurum, che quest’anno ha ospitato alcuni momenti della rassegna “Pescara Jazz”, l’imprenditore Mauro Menzietti ha intrattenuto i suoi ospiti con una piacevolissima serata: una cena di gala servita nella terrazza della struttura in attesa del con-certo del The Cookers, un settetto stellare di maestri dell’hard bop.

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EVENTI ENOGASTRONOMICI

toRRevecchiA in SAgRA quinta magica edizione per “torrevecchia in sagra”, il gustoso appuntamento dedicato all’enogastronomia che dal 2009 offre la possibilità ai tanti visitatori di assaggiare alcune tra le migliori tipicità dell’Abruzzo. Porchetta, arrosticini, formag-gi, salumi locali, pizze fritte e tanto buon vino della cantina Sinarpa, sono queste le semplici ma ottime proposte di Torrevecchia, dal 9 al 12 agosto, presso il Parco del Palazzo dei baroni. Naturalmente le serate verranno allietate da molta buona musica e sarà anche possibile far visita al “Museo della Lettera d’Amore” e alla mostra fotografica “Memorial Nicola Lattanzio”.INFO E PRENOTAZIONE TAVOLI: 333.5762529 OPPURE [email protected]

TERRITORIO

un boRgo in venDitA A 550MiLA euRo Anche questo è segno dei tempi.Valle Piola un antico borgo disa-bitato nel cuore del Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga, a Torricella Sicura, nel Teramano è in vendita su EbayAnnunci a 550mila euro. Disabitata dal 1977, questa piccola oasi di tranquil-lità è ad una altitudine di circa 1000 metri sul versante nord-est del Monte Farina, un bacino naturale da cui sorge il Rio Valle, ma non si è riusciti a trovare nessun acquirente sebbene l’annuncio

sia finito anche sui giornali stranieri. Abbandonato dall’ultima famiglia negli anni ‘70, il borgo è un museo a cielo aperto ed un vero paradiso di pace dove non mancano comunque l’acqua e la corrente elettrica. Chissà che non diventi un nuovo Santo Stefano di Sessanio!

RICONOSCIMENTI

neW YoRK PReMiA un PeScAReSe La grande mela premia Francesco Sarmiento come miglior attore protagonista nell’ambito del New York City International Film Festival. Pescarese, 26 anni, Sarmiento è stato se-lezionato tra 70 concorrenti in corsa con altrettanti cortometraggi: «Il 13 giugno sono partito con il regista Maxim Derevianko, l’attore Francesco Bugliosi e l’attrice Francesca Colombo per il New York City International Film Festival che si è svolto fino al 20 giugno scorso: avevamo partecipato con un corto di genere fantascientifico diretto da Maxim, scritto da Simone Borgna e interpretato da me - racconta Sarmiento - i cortometraggi in concorso erano oltre settanta, tutti di ottimo livello e pervenuti un po’ da tutto il mon-

do… come potevo pensare di ricevere il premio come miglior attore protagonista?». Il cortometraggio non può ancora essere pubblicato ma è possibile vedere il trailer su Youtube.

trapareNteSi

EUROPA

L’euRoPA PReMiA LA viticuLtuRA AbRuZZeSe Il Ministero delle Politiche agricole ha aumentato di oltre un milione di euro la destinazione dei fondi per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti. La rimodulazione della dota-zione finanziaria decisa dal Mipaaf, nell’ambito dell’OCM (organizzazione comune dei mercati), permetterà così di finanziare un numero maggiore di aziende (oltre 100) che hanno presentato domanda. Rispetto alla dotazione iniziale (poco più di 10 milioni) con la quale era stato am-messo il finanziamento a circa 650 aziende, ora si potrà arrivare ad oltre 750 con un chiaro be-neficio per il mondo vitivinicolo abruzzese. «Questa ulteriore assegnazione di fondi – prosegue

Febbo – rappresenta sicuramente un premio al lavoro svolto in questi anni e al virtuosismo con il quale abbiamo gestito e speso i fondi comunitari. A differenza di altre regioni infatti, anche per quanto riguarda le Misure dell’OCM, siamo sempre riusciti a spendere di più di quanto assegnato e questo si traduce in fondamentali interventi destinati ad un settore che rappresenta un fattore cruciale per la nostra economia».

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ono numeri incoraggianti quelli registrati nel-le prime serate di Cinemadivino, la rassegna, patrocinata ed apprezzata anche da Slow Food

e dal suo presidente Carlo Petrini, che fonde cinema ed enogastronomia e che dal mese di giugno sta attra-versando le cantine di tutta Italia. L’iniziativa nata in Emilia Romagna ormai dieci anni fa, ha coinvolto anche le Marche e l’Abruzzo grazie all’intraprendenza di Simo-ne Mariani, amministratore dell’Experience Srl, società nata con l’obiettivo di creare eventi dal clima piacevole e rilassato, finalizzati alla valorizzazione di prodotti e produttori locali di qualità, all’interno dei contesti più esclusivi ed affascinanti del territorio. «Siamo davvero molto fieri di aver dato seguito ad una apprezzabile iniziativa dove vino, gastronomia e cinema dialogano meravigliosamente –ha commentato Mariani-. Ogni elemento della serata contribuisce a narrare una storia unica e diversa ogni volta. I produttori locali, “gli artisti del vino”, trasmettono amore per il territorio e passione profonda per l’ambiente, valori da non dimen-ticare mai».Fino a settembre alcune delle aziende vitivinicole eccel-lenti delle due regioni ospiteranno film di spessore, pro-iettati in pellicola da 35 mm, direttamente nelle vigne o nelle cantine, accompagnando la visione con l’assaggio di calici di vino. Il tutto è arricchito dalla collaborazio-

ne con gli giovani chef dell’Istituto Alberghiero Buscemi di San Benedetto del Tronto, che deliziano il pubblico con piatti raffinati e gustosi, capaci di raccontare i sapo-ri regionali. «Introdurre in questa edizione –ha spiegato Simone- la collaborazione con gli giovani chef dell’isti-tuto è stata una mossa che il pubblico sta apprezzando moltissimo. Il format che proponiamo è innovativo e la partecipazione, sempre molto alta, ce ne sta dando ragione». Il mese di luglio porta la rassegna anche in Abruzzo. Cinemadivino ha infatti coinvolto tre cantine della provincia di Teramo. La prima tappa, domenica 7 luglio si è tenuta a Controguerra, presso l’Azienda Agri-cola De Angelis Corvi in Contrada Pignotto la cui canti-na, ricavata da un vecchio casale ristrutturato, ricovera una pregiata selezione di vini classici della tradizione abruzzese, tutti naturalmente biologici. Montepulciano d’Abruzzo DOC 2010, Trebbiano d’Abruzzo DOC 2012 Su-periore - Biologico e Cerasuolo d’Abruzzo DOC 2012 Su-periore - Biologico sono i vini scelti dall’azienda, che hanno allietato tutti gli spettatori durante la proiezione del thriller americano “La frode”. «Ospite d’eccezione della prima serata abruzzese è stata l’intera giunta di Confindustria Ascoli Piceno – ha raccontato Mariani -. Un’occasione di contaminazione tra i due vicini terri-tori». Location della seconda tappa teramana della ras-segna ancora una volta Controguerra. Il 24 tocca alla cantina Lidia e Amato con il film “Vita di Pi”. Infine il 2 agosto è l’azienda Emidio Pepe di Torano Nuovo ad

» di Marcella Pace

» foto concesse da Cinemadivino

tRA cALici e PeLLicoLe, PRoSegue L’eStAte Di cineMADivinoTre le cantine abruzzesi coinvoltedalla rassegna dove il cinema si fondecon l’enogastronomia

S

» I titolari della Cantina De Angelis Corvi insieme agli organizzatori di Cinemadivino

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aprire le sue porte alla proiezione del film “Il profumo del mondo selvatico”. «Tutte le cantine sono state scelte con cura e attenzione – ha spiegato ancora il presiden-te di Experience Srl -. La cantina Pepe è una delle più antiche del territorio, capace di offrire prodotti TRIPLE A – i cosiddetti vini “veri”, ndr- assolutamente naturali e biologici. Non sono da meno la cantina De Angelis e Lidia e Amato, aziende entrambe presenti al Vinitaly, dinamiche e con una grande voglia di diffondersi». Ora Cinemadivino guarda già al prossimo anno, avvian-do collaborazioni con altre cantine. «Il nostro obiet-tivo è quello di coinvolgere sempre di più il territorio abruzzese. Siamo stati già contattati da Nicola D’Auria, presidente del Movimento Turismo del Vino Abruzzo, e dalla sua azienda ortonese Dora Sarchese che speriamo possa entrare nel circuito già dalla prossima edizione. Auspichiamo che sempre più cantine si interessino alla nostra rassegna così da diffondere capillarmente un’ini-ziativa che vuole valorizzare al massimo le eccellenze del territorio»

Storie&Sapori

un 01 luglio, “La migliore offerta” Monteprandone (AP) Il Sapore della Lunamer 03 luglio, “Il principe abusivo” Porto Potenza Picena (MC) Casalis Douhetgio 04 luglio, “Ernest e Celestine Loc”. Colonnata Alta (AP) Pantaleone Vinisab 06 luglio, “Amiche da morire” Offida (AP) Villa Pignadom 07 luglio, “La frode” Controguerra (TE) De Angelis Corvimer 10 luglio, “Colpi di fulmine” Colbuccaro di Corridonia (MC) Sant’Isidorosab 13 luglio, “Hitchcock” Castel di Lama (AP) Tenuta Seghetti Panichimer 24 luglio, “Vita di Pi” Controguerra (TE) Lidia e amato

ven 26 luglio, “Buongiorno papà” Cossignano (AP) Tenute del Borgodom 28 luglio, “Il lato positivo” Serra Dé Conti (AN) Casal Farnetomer 31 luglio, “I miserabili” Urbisaglia (MC) La murolaven 02 agosto, “Il profumo del mosto selvatico” Torano Nuovo (TE) Emidio Pepegio 08 agosto, “Lincoln” Acquaviva Picena (AP) Cherri Vinilun 12 agosto, “Bianca come il latte, rossa come il sangue” San Savino di Ripatransone (AP) Cocci Grifonimar 20 agosto, “Educazione siberiana” Offida (AP) Ciù Ciùven 23 agosto, “Broken city” Serra Dé Conti (AN) Casal Farnetomar 27 agosto, “Oblivion” Ascoli Piceno (AP) Azienda Velenosidom 01 settembre, SERATA CONCLUSIVA “Il rosso e il blu” Ascoli Piceno (AP) Tutte le cantine 2013

Le aziende saranno pronte a ospitare gli spettatori a partire dalle 19.30 con le degustazioni, mentre dalle 20.00 sarà possibile effettuare anche una visita guidata della cantina (su prenotazione). L’inizio delle proiezioni è previsto per le 21.30 e i film saranno sempre anticipati da un cortometraggio. Per chi lo desidera, alle 20.45 è possibile cenare in cantina. Il costo del biglietto d’ingresso è di 12 euro (ridotto 10 euro) e comprende la visione del film, la visita guidata alla cantina e l’assaggio di 3 calici di vino in degustazione. La sola visione del film ha un costo di 9 euro. Per informazioni e prenotazioni il numero è 342 56 87 122, disponibile nei seguenti orari: ore 10.00-13.00/16.00-18.00. Oppure contattare via email all’indirizzo [email protected]. La prenotazione sarà valida fino alle ore 21.00. Il calendario completo della rassegna si trova su http://www.cinemadivino.net/marche-abruzzo-umbria/.Facebook official web page: https://www.facebook.com/CinemadivinoMarcheAbruzzoUmbriaInstagram official web page: http://instagram.com/cinemadivino

INFORMAZIONI UTILI

CALENDARIO 2013

» Un momento della proiezione del film

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proprio vero, il fascino del cinema non tramonta mai, e la nona edizione di Cine-ramnia si è chiusa con piena soddisfazio-

ne da parte degli organizzatori e con grande partecipa-zione di pubblico. L’ultimo appuntamento dell’intenso calendario di Ci-nermania è stato Tutto in un minuto, proiezione dei corti di un minuto, a Piazza S. Anna, realizzati durante la prima settimana di luglio. Un minuto Lumière per raccontare la città di Teramo è stato il tema di Cine-ramnia 2013. Dietro l’occhio della telecamera diciotto registi italiani e stranieri hanno girato un cortome-traggio di un minuto, trasformando la città in un au-tentico set cinematografico, con mini troupe, comparse e attori che hanno animato le strade e le piazze di Te-ramo, a caccia di storie da narrare e aspetti inediti del vissuto cittadino da documentare. Ricordiamo la straordinaria partecipazione, in quasi tutti i corti, dell’attore Nicola Nocella che ha presieduto anche la chiusura di Cineramnia.Alla serata conclusiva, sono intervenuti: l’assessore a Turismo, Ambiente ed Energia Regione Abruzzo, Mauro Di Dalmazio, l’assessore agli Eventi Comune di Teramo, Guido Campana e la vicepresidente della Fondazione Tercas Enrica Salvatore. La parola ai fondatori di Cineramnia Marco Chiarini

e Dimitri Bosi - responsabili del Cineforum Teramo e organizzatori di Cineramnia.«E’ stato straordinario ed emozionante – ha dichiarato Marco Chiarini – vedere con quale entusiasmo i registi abbiano girato i corti per le strade di Teramo, nel loro lavoro si desumeva la passione tipica degli esordi unita alla tecnica acquisita dallo loro esperienza. L’idea di

È» Un backstage con l’attore Nicola Nocella

» Massimo Ghini a Piazza S. Anna a Teramo

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Tutto in un minuto si è rivelata vincente ed ha fatto si che venisse fuori tutta la creatività dei registi e degli attori».«Quest’anno Cineramnia – ha spiegato Dimitri Bosi - è tornata nel suo luogo originario e cioè Piazza Sant’An-na facendo il pieno di pubblico e per noi organizzatori questo è stato già un successo. Quan-to ad un bilancio sulla nona edizione, siamo riusciti ad or-ganizzare una ker-messe di qualità e con ospiti eccellenti grazie alla generosi-tà di tutto la staff, che si è prodigato con il consueto en-tusiasmo e grazie al supporto delle istituzioni e di tut-ti i nostri sponsor, in particolare della Te.Am e dell’Inail, che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento».Inoltre, i corti, tutti da un minuto, saranno prossi-

mamente on line, pubblicati in un canale Youtube de-dicato. Cineramnia lancerà un concorso per votare il “minuto” più apprezzato, il corto che avrà più visualiz-zazioni e riceverà il maggior numero di “mi piace” da parte degli utenti si aggiudicherà un riconoscimento particolarmente originale.

La nona edizione di Cineramnia è sta-ta realizzata con il contributo di: Regione Abruzzo, Comune di Teramo, Fondazione Tercas e con la partecipa-zione di: L’Arca – Laboratorio per le arti Contemporanee in Abruzzo, Univer-sità degli Studi di Teramo, Centro Spe-rimentale di Cine-matografia. Inoltre, Cineramnia è stata organizzata in col-

laborazione con: Av Magazine e i partner tecnici Epson, Panasonic e Canon

iL FAScino DeL cineMAÈ intRAMontAbiLee LA iX eDiZioneDi cineRAMniASi chiuDe con iL Pienone

Storie&Sapori

» di Eleonora Lopes

» foto concesse da Cineramnia

Grande partecipazione di pubblico e piena soddisfazione dello staff per la chiusura della kermesse cinematografica. I 18 corti girati a Teramo saranno presto on line

» Il regista Toni Trupia con un attore provinante

» Dimitri Bosi insieme agli assessori Mauro Di Dalmazio e Guido Campana

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ucina d’avanguardia, innovativi percorsi wellness che applicano le più aggiorna-te conoscenze medico-scientifiche, lo

chef stellato Niko Romito, i medici nutrizionisti Ca-millo Ezio di Flaviano e Agostino Grassi e un’équipe composta da trainer qualificati. Questa la formula con cui presso l’Hotel Villa Maria, completamente rinno-vato, ci si prende cura degli ospiti, insegnando loro a stare bene senza rinunciare alle esigenze del palato. Filo conduttore delle novità proposte dalla struttura alberghiera di Francavilla, il concetto Life Care: non semplici programmi di dimagrimento, ma l’acquisizione di regole per una sana alimentazione e di un corretto stile di vita all’insegna del benessere. Ne hanno parlato durante una conferenza svoltasi presso l’Hotel.«La strategia Life Care nasce –ha spiegato Camillo Ezio di Flaviano, primario di Riabilitazione Nutrizionale Gruppo Policlinico Abano Terme laviano- attingendo alle più aggiornate conoscenze medico-scientifiche in ambito nutrizionale, come la nutrigenomica. Questa di-sciplina studia l’interazione tra gli alimenti e il nostro DNA: il cibo non è un semplice mezzo per apportare

calorie, ma uno strumento in grado di influenzare la qualità e la durata della nostra vita. Da qui abbiamo delineato alcune regole fondamentali: l’impiego di cibi a basso indice glicemico, la preferenza per i grassi in-saturi, il giusto apporto di vitamine e minerali, la ridu-zione del sale, per fare solo qualche esempio».Un autentico rehab alimentare quello proposto dagli esperti di Villa Maria, per porre rimedio agli attuali trend dell’alimentazione occidentale, troppo sbilancia-ta verso grassi e zuccheri raffinati a scapito di alimenti benefici “caduti in disuso”, come i legumi, protagonisti della dieta mediterranea. La Life Care Philosophy uni-sce le evidenze dei più recenti studi scientifici a ele-menti tratti proprio dalla nostra tradizione culinaria. «Un’unione che può portare a risultati anche sorpren-denti –ha evidenziato Agostino Grassi-. Come dimostra il caso della pasta bandita a cena da moltissime diete, perché ritenuta responsabile dell’aumento di peso. Mito sfatato dalla Life Care Philosophy che invece rivaluta questo alimento, in particolare se associato a lentic-chie, ceci o altri legumi, per via del suo basso indice glicemico. Oggi la scienza sta dimostrando ciò che la

C» L’intervento del pluristellato chef Niko Romito e a sinistra gli altri relatori Camillo Ezio di Flaviano e Agostino Grassi

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nostra cultura mediterranea sa da secoli. La filosofia Life Care è anche un appello a non perdere questo pa-trimonio inestimabile».La filosofia Life Care non si limita a individuare gli ali-menti più utili dal punto di vista della salute. Grazie a un multidisciplinare lavoro di squadra, la ricerca scien-tifica portata avanti dai medici-nutrizionisti entra nel-la cucina di un grande chef stellato, Niko Romito, per ottenere dei piatti oltreché salutari, anche gustosi e di altissima qualità gastronomica. «Oggi noi cuochi –ha spiegato Niko Romito- dobbiamo acquisire una maggio-re consapevolezza dei complessi meccanismi chimici che sottendono la manipolazione dei cibi. Servire un piatto al ristorante implica un preciso dovere etico da parte di chi lo prepara e un grande atto di fiducia da parte di chi lo mangerà. Ho deciso di aderire al proget-to Life Care per il suo alto valore medico-scientifico. Il mio contributo consiste nel mettere a punto tecniche in grado di valorizzare la qualità delle materie prime, rispettandone le proprietà organolettiche. L’obiettivo è la preparazione di piatti salutari, ma anche buoni e ricchi di gusto». Può sembrare strano ma si può ot-tenere questo risultato senza avvalersi di metodiche tradizionali come il soffritto o l’aggiunta di grassi in cottura. Cuocere gli alimenti a basse temperature, estrarre il liquido che compone i vegetali e utilizzarlo come condimento. Sono esempi di preparazione dei cibi che preservano il loro valore nutrizionale e ne esaltano il sapore». Il progetto Life Care si inserisce in un più ampio pro-gramma di rilancio dell’Hotel Villa Maria. Da settembre saranno, infatti, attivi i nuovi percorsi benessere, trat-tamenti beauty e l’innovativa Medical Spa

ARRivALA FiLoSoFiALiFe cARe

Storie&Sapori

» a cura della redazione

» foto concesse dall’Ufficio Stampa

Presso l’Hotel Villa Maria, da poco rinato grazie a un restyling non solo fisico ma soprattutto concettuale, non ci si limita a perdere peso ma, grazie alla filosofia Life Care e a sapienti tecniche di preparazione dei cibi, si impara un vero e proprio stile di vita, in cui gusto e piacere, uniti alla conoscenza di alcune semplici regole, diventano alleati della salute

» Uno degli assaggi della cucina Life Care

» Alcune immagini del party nella splendida cornice del Hotel Villa Maria

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S

Due giorni di degustazioni, stand, convegni, ristoranti gourmete spettacoli alla scoperta di questo salume

A cARunchio, iL FeStivALDeLLA ventRicinA DeL vASteSe

Storie&Sapori

»a cura delle redazione

e la si vuole gustare secondo tra-dizione non bisogna affettarla ma sbriciolarla: tocchetto dopo

tocchetto, magari afferrato con le mani che diventano rosse, la ventri-cina del Vastese sprigiona tutta la sua ineguagliabile bontà. A questo speciale salume è dedicato il Festival della Ventricina del Vastese che si è svolto a Carunchio, in provincia di Chieti, uno dei borghi dell’entroterra vastese a cavallo tra i fiumi Trigno e Sinello, al con-fine tra Abruzzo e Molise, che deve la sua fama alla ventricina, prodotta anche a Roccaspinalveti, Guilmi e Palmoli. Due giorni di degustazioni, stand, convegni, ristoran-ti gourmet e spettacoli alla scoperta di questo salume fatto con cubi grossolani di carne e grasso di maiale, condito con peperoncino dolce e piccante, e insaccato nel ventre del suino, da cui il nome “ventricina”. Se-condo la tradizione, è il salume dell’amicizia e della festa: quando ci si ritrova con gli amici o i parenti si “rompe” la ventricina. Il Festival è stato promosso dal Comune di Carunchio, Pro Loco Carunchio, Salumificio La Genuina sas e Azienda Agricola Il Biancospino, con il contributo dell’Assessorato all’Agricoltura della Re-gione Abruzzo, il patrocinio della Provincia di Chieti e la partnership dell’associazione enogastronomica Moli-se Gourmet. Dopo quello del 2012 che si è svolto a Roc-caspinalveti, l’evento è giunto alla seconda edizione, e si candida ad essere itinerante nei borghi che legano la

loro tradizione alla ventricina. Nel corso del Festival si sono svolte degustazioni presso i vari stand di produttori della zona. I visitatori hanno potuto trovare anche altre delizie di un territorio che offre tartufi, vino, olio e molto altro, per un totale di 18 espositori. Per gli amanti della buona tavola, nei due giorni è stata predisposta un’acco-gliente area ristorazione gourmet:

ai fornelli si sono alternati 4 chef che hanno proposto piatti della tradizione a base di ventricina. Per chi, invece, ha voluto imparare ad utilizzare questo salume in cucina, un appuntamento imperdibile con il corso di cucina “A tavola con la ventricina”, tenuto dallo chef Mauro Inglese dell’Associazione Molise Gourmet. Il Festival è stato anche occasione per una riflessione sul valore di un prodotto tipico in termini di sviluppo del territorio. Non sono mancati, infine, momenti di solidarietà e cultura: la santa messa con la benedizio-ne delle ventricine, la loro vendita all’asta (il cui rica-vato sarà devoluto alla Caritas) e il concerto d’organo nella chiesa di San Giovanni. «Il nostro territorio Alto Vastese – ha affermato Gianfranco D’Isabella, sindaco di Carunchio – oggi vive un’occasione unica di svilup-po sostenibile, grazie ai suoi prodotti tipici locali. Tra questi prodotti, riconosciamo come principe la nostra Ventricina del Vastese, che tra le ultime manifestazioni di settore si è sempre posizionato tra i migliori salumi nazionali»

» La tipica ventricina del Vastese

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Storie&Sapori

uando le col-l a bor a z ion i i n a m b i t o

professionale vengono portate avanti con se-rietà e stima nascono sempre durature storie di successo. È quello che è acca-duta tra l’enologo Riccardo Brighigna e la Cantina San Lorenzo di Castilenti. Era infatti il 1998 quando cominciava il proficuo per-corso di collaborazione tra questi, il primo, grande pro-fessionista nel campo dell’enologia, già due volte “eno-logo dell’anno della regione Abruzzo” (2005 e 2013) e quest’anno meritevole del premio “Cangrande – Bene-merito della vitivinicoltura italiana” ricevuto in occa-sione del Vinitaly, la seconda pregevole realtà del flori-do territorio teramano che riesce a regalare da sempre grandi vini. Un percorso professionale e personale che oggi, a 15 anni di distanza, può affermare senza ombra di dubbio di aver dato frutti ottimi. La Cantina San Lorenzo, oggi alla terza generazione di conduzione da parte della fa-miglia Galasso-Barbone, è stata tra le prime nel Terama-no a credere nell’intuito e nelle capacità di questo eno-logo dall’esperienza ormai ventennale, perciò ha deciso di festeggiarlo con giornalisti e operatori del settore raccontando il suo percorso professionale e permetten-do di riscoprire le diversità del territorio abruzzese at-traverso i vini che lui stesso cura.La degustazione è stata condotta dal giornalista enogastro-nomico Alessandro Bocchetti ed è stata aperta e chiusa da due

vini San Loren-zo: il Bianco 2012 Zerosol-fiti (uno degli ultimi nati in azienda) e il

Montepulciano d’Abruzzo doc Escol 2003. Il percorso in-terprovinciale è proseguito con il Trebbiano superiore 2012 di Cantina Bosco Nestore di Nocciano; il Pecorino 2012 di Cantina Gentile, di Ofena; il Cerasuolo superiore 2012 di Cantina Strappelli di Castilenti e il Plateo 2007 di Cantina Agriverde di Ortona.«Ho scelto di operare solo nella regione Abruzzo – spiega Riccardo Brighigna – perché credo che per raggiungere risultati convincenti è indispensabile vivere il territorio e seguire i vigneti giorno per giorno, interpretando i segnali che la natura ci trasmette».«La presenza di Riccardo Brighigna nella nostra Cantina ci ha permesso di crescere in qualità attraverso un inte-ressante percorso di sperimentazione, senza mai perde-re di vista le pratiche tradizionali della vitivinicoltura abruzzese – spiega Gianluca Galasso, uno dei titolari dell’azienda – Ha progettato lui, 15 anni fa, la ristrut-turazione dei nostri 150 ettari di vigneto con nuovi im-pianti a cordone speronato. La storia della nostra cantina inizia nel 1890, quando i nostri avi scelsero di mettere a dimora le prime barbatelle qui, sulle colline teramane. La scelta fu fatta con lungimiranza e saggezza, perché a

20 Km sia dai pie-di del Gran Sasso d’Italia sia dalla riva dell’Adriatico vengono garanti-te la temperatura e la ventilazione ideali»

Q

Una degustazione interprovinciale di vini ha celebrato il conferimento del Cangrande all’enologo Riccardo Brighigna

La cantina San Lorenzofesteggia il suo grande enologo

» a cura della redazione - foto concesse dalla Cantina San Lorenzo

» La degustazione» Alessandro Bocchetti e Riccardo Brighigna

» Gianluca Galasso » Le vigne di San Lorenzo

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Edizione,cinque autoctoniV

ino di grande struttura, morbido, ricco di tannini vellutati, mol-to persistente e con finale lungo con note speziate di vaniglia e cioccolato. Pronto per essere bevuto subito ma sopporta bene un invecchiamento di 8/10 anni. Temperatura di servizio: 18-20° C

circa. Abbinamenti gastronomici: Carni rosse, selvaggina, sughi robusti. Vino da meditazione.Vitigni: Montepulciano, Primitivo, Sangiovese, Negroamaro e Malvasia Rossa. Area di produzione: Comuni di Colonnella, Ortona, Sava e San Marzano. Caratteristiche sensoriali: colore rosso granato molto intenso e persistente con sentori di ciliegia, prugna, ribes maturi, tabacco e nota tostata finale.

«Nasconoi nostri frutti»

comunicazione aziendale » Farnese vini

I vini Farnese riflettono tutti i colori della terra d’Abruzzo, dipingono incantevoli paesaggi di gusto e vivono della passione per i vigneti sconfinati che la Majella domina e protegge con le sue rotondità

materne. Potete osservarli scivolare dalle colline fino al mare, distendersi alla ricerca delle esposizioni ottimali e godere di un microclima invidiato dall’Europa intera. Ecco perché i frutti di questa terra crescono bene e invec-chiano ancora meglio.

FARNESE vini s.r.l. Castello Caldora - 66026 Ortona (Ch)tel. 085 9067388 - fax 085 9067389 - www.farnese-vini.com

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oRigAno e RoSMARinoPeR unA gRigLiAtA PiÙ SAnA

Spesso la vita frenetica e il lavoro sedentarioci inducono verso un’alimentazione del tutto sbagliata, frettolosae non corretta per il nostro corpo.Seguendo la giornata tipo di un manager,ecco alcuni consigli di un esperto nutrizionista

SalUS, il ciBo per vivere MeGlio

In vacanza al mare o ai monti o an-che semplicemente nel grill del for-no di casa, la grigliata è un piatto gustoso e apprezzato da tutti, ma attenzione, le cotture violente, tra cui quelle alla piastra, se utilizzate troppo frequentemente aumentano la possibilità di produrre sostanze potenzialmente cancerogene.Cerchiamo di capire meglio. Du-rante la cottura a fuoco vivo o a temperature elevate e dirette degli alimenti si possono formare pro-dotti di ossidazione che una vol-ta assorbiti dal nostro organismo, sono in grado di promuovere la pe-rossidazione lipidica che provoca danni cellulari.Un modo per misurare il livello dei prodotti dell’ossidazione che si formano durante la cottura della carne è la valutazione della con-centrazione nelle urine e nel pla-sma di malondialeide, un prodotto dell’ossidazione dell’acido arachi-donico, che può essere coinvolta nei processi di aterogenesi e can-cerogenesi.In un importante studio condotto di recente è stato valutato l’effetto dell’aggiunta di spezie ad alto con-

tenuto di polifenoli, note sostanze antiossidanti, sulla produzione di malondialdeide durante la cottu-ra di hamburger alla piastra e/o alla griglia. Diversi volontari sani hanno consumato due tipologie di pasto: hamburger classici e ham-burger preparati con l’aggiunta di una miscela di origano e rosmari-no, spezie ricche di antiossidanti e in particolare di acido rosmarinico. Nello studio condotto il contenuto di malondialdeide è stato quanti-ficato nelle due tipologie di pasto e dopo l’ingestione è stata valutata la concentrazione di malondial-deide nel plasma e nelle urine di ciascun soggetto. Il contenuto di malondialdeide è risultato ridot-

to del 71% negli hamburger cotti con le spezie rispetto a quelli che ne erano privi. Le concentrazio-ni plasmatiche di malondialdeide erano maggiori dopo il consumo degli hamburger ricchi di antiossi-danti e associate ad un incremento dell’escrezione urinaria del 50%.Complessivamente i risultati dello studio evidenziano l’efficacia delle spezie ricche in polifenoli nel con-trollo della formazione di prodot-ti della perossidazione lipidica e quindi nella riduzione del rischio di sviluppare tumori e ateroscle-rosi. E allora gustiamoci la nostra buonissima grigliata utilizzando origano e rosmarino, avremo più gusto e più salute

» di Pietro Campanaro

info_ Dr. Pietro CampanaroMedico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, FitoterapeutaGiulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno - Fermo www.fitomedicina.it - [email protected] gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina

Buona e gustosa tutto l’anno, a una grigliatanon si rinuncia mai speciein giardino nelle sere d’estate. Qualcheconsiglio per renderlapiù sana e gustosa

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recisando che sono un po’ restio nei confronti di quelle sagre o eventi intesi come subdolo modo di fare affari e interessi pro-

pri, dietro parole come tradizioni, mestieri e santi patroni vari.Ma al contrario meritano tutta la mia stima quelle manifestazioni

serie e continue, che da molti anni, grazie a gruppi di volontari e mezzi propri, si adoperano per far in modo che usi, costumi, mestieri e tradi-zioni non scompaiano, inghiottiti dalla globalizzazione, ma soprattutto quelle persone lavorano con sacrificio, per fare in modo che a scomparire

non siano proprio quei paesini di pochi abitanti, che popolano la nostra regione.Dopo averci tassato di tutto, dalle attività ai conti correnti, sempre più vuoti, lo stato ha ben pensato di mettere mano a tutte quelle manifestazio-ni che in due mesi riempiono le nostre regioni facendo muovere migliaia di turisti. Controlli a tappeto, guardia di finanza, nas, agenzia delle entrate e tanti altri enti. Sono d’accordo nel fare i controlli, ma come al solito noi siamo il paese degli eccessi, prima niente e ora tolleranza zero.Organizzare un evento implica responsabilità e costi elevati, ormai tutte le associazioni che si rispettino hanno contabilità, un commercialista e un conto corrente, fanno ricevute, sono in regola con i requisiti sanitari, ma cosa che forse la nostra giustizia non sa, e che queste manifestazioni, che giustamente devono rispettare le regole, che ogni giorno cambiano, si riescono a realizzare proprio grazie a quei volontari che ci credono, che sacrificano le loro ferie, anzi molti le organizzano proprio in concomitanza, ma che se alla fine sono fortunati nell’avere il clima amico, e tutto va alla grande, forse riescono a guadagnarci una pizza tutti insieme, e il giorno dopo si comincia già a lavorare per il prossimo anno.I controlli sono giusti, le regole, anche se sono fatte da persone molte volte incompetenti, vanno rispettate, siamo in un paese dove almeno la maggior parte degli italiani ci crede e si sta sacrificando per rinascere. Cari orga-nizzatori, sappiate che quest’anno già molti eventi sono stati bloccati dai controlli, e in molti ci hanno rimesso e tanto, seguite le regole, e non vi arrabbiate se molti venditori ambulanti sia di cibo che di oggetti non sono mai stati visitati nemmeno da un vigile, e per loro le regole sono fatte per essere rispettate da altri.In una cosa vi è uguaglianza: tutti questi abusivi sono di diverse nazioni, italiani, cinesi, marocchini, indiani e tant’altro, anche questa è globalizza-zione. Buona estate

SAgRe e FinAnZA

L’evento deL mese: BaLzoLo di...vino 2013

Torna puntuale anche quest’anno la

kermesse enologica più alta d’Abruzzo.

Dopo lo splendido successo della

prima edizione, che ha portato in

quello scorcio incontaminato della

Maiella oltre 2000 persone, il giovane

e dinamico team della Proloco di Pen-

napiedimonte sta adoperandosi per far

in modo che questa seconda edizione

migliori puntando ad essere una delle

manifestazioni più “IN” della provincia.

Grazie al contributo di molte cantine,

e alla professionalità dei sommelier,

sarà possibile conoscere e degustare

tantissimi vini e vitigni sia regionali

che nazionali, oltre ad una selezione

di birre artigianali, tutto in supporto a

sapori e prodotti locali, che grazie ad

una organizzazione mirata, trasformerà

questo meraviglioso belvedere in un

salotto all’aperto, dove tutte e cinque i

nostri sensi verranno coinvolti grazie

anche alle melodie create da una

coppia di giovani artisti che per tutte

e tre le serate saranno al fianco dei

visitatori.

Vale il viaggio, vi aspetto.

Pennapiedimonte: 12/13/14 luglio dalle

18,00 in poi. Info: 3388476588

DiviNo&NoNSolo

» di Nicola Boschetti - Sommelier Professionista

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MeraviGlie D’aBrUZZo

citra: la Forza dEi Grandiunita alla QualitÀ dEi piccoliFondato nel 1973, Citra Vini è il primo consorzio d’Abruzzo, che raggruppa nove cantine sociali della provincia di Chieti per un totale di 3000 soci e 6000 ettari di vigneti coltivati, un terzo delle vigne abruzzesi. Un’area complessiva di 80 km2 che presenta differenti terroir e microclimi che donano uve con caratteristiche chimiche e aromatiche diverse tra loro. Fin dalla scelta del nome, l’azienda mostra un legame molto profondo con il territorio: Citra infatti è un avverbio latino che significa “al di là” ed era il nome di uno dei due Principati in cui diviso l’Abruzzo nel XVII secolo ai tempi del Regno dei Borbone. da circa un milione di ettolitri di vino conferiti dalle cantine socie, gli enologi di Citra ne destinano all’ imbottigliamento solo una parte altamente selezionata, per una produzione complessiva di 18 milioni di bottiglie l’anno. citra ospita inoltre la bottaia più grande del centro-sud italia, che può accogliere oltre 7 mila ettolitri di vino ed è destinata all’affinamento dei prodotti di alta gamma. Citra è la prima azienda all’export di vini d’Abruzzo, è presente in 50 Paesi tra Europa, America, Asia e Oceania e deve il 67% del suo fatturato alle esportazioni, con un trend in crescita negli ultimi anni. il montepulciano d’abruzzo di citra Vini è il più versato al mondo.

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CAROSO MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOCAffinamento in botte grande e barrique. Sapore elegante e potente, dalla ricca trama tannica. Ottimo con antipasti di salumi, formaggi vari stagio-nati, primi piatti importanti a base di sughi di carne tartufo e funghi porcini. Ideale con ar-rosti e cacciagione da piuma e da pelo.

RINO PECORINOSPUMANTE BRUTGusto fresco e pieno, dall’ottima mineralità e ricca struttura acida. La briosità e la fragranza ne esaltano la persistenza. Le sensazioni retrolfattive confer-mano lo spessore organolettico. Perfetto come aperitivo, ideale con le portate tipiche della cucina mediterranea di mare.

OMEN CERASUOLO D.O.P.Evoluzione con breve

passaggio in legno. Gusto molto fresco in bocca

grazie alla buona acidità, si avvertono note fruttate di ciliegia seguite da un

finale ammandorlato. Ottimo con zuppe di pesce, triglie, primi piatti a base di

pomodoro, carni bianche, formaggi semi-stagionati,

anche con la pizza.

TIBI PASSERINA SUPERIORE ABRUZZO D.O.P.

Gusto fresco e fragrante, al palato si esalta la complessità

delle affascinanti sensazioni olfattive tanto da renderlo

sorprendente e persistente. Si abbina con tutti i piatti di

cucina marinara da un ricco aperitivo a piatti complessi e strutturati, a base di pesce e carni bianche. Ideale con le

crudità.

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arte&co.

l porto turistico Marina di Pescara continua a voler crescere e lo fa attraverso musica intrattenimento e cultura, proponendo una nuova edizione di Estatica

ancora più ricca e accattivante!Dal 29 giugno al 25 agosto saranno infatti oltre 30 gli spettacoli che animeranno la bella cornice del porto turi-stico adriatico, in una edizione che già dai primi appun-tamenti svoltisi si sta preannunciando davvero speciale e soprattutto molto seguita.Il ventaglio di proposte spaziano dalla musica alla danza, dal teatro al cinema, dai grandi e blasonati artisti di arti-sti di fama internazionale a spettacoli con proposte meno note ma altrettanto interessanti per un pubblico attento ed esigente.Ecco dunque tirar fuori nomi come Ornella Vanoni in trio il 13 luglio oppure Irene Grandi il 25 agosto e James Taylor Quartet il 21 luglio. E poi ancora la band di Lucio Dalla (che ha aperto la rassegna), una tranche del Pescara Jazz e la seguitissima Funambolika, con le sue originali proposte teatrali e non solo. Ma vi sono anche proposte come un incontro con Giuseppe Conte e il poeta siria-no Adonis oppure il simpaticis-simo teatro dialettale, danze spagnole e molto altro ancora, per una edizione che riesce a stupire per la sua ricchezza e a

raccogliere numerosi consensi.«Questa è l’edizione della svolta- ha dichiarato il pre-sidente Riccardo Colazilli - Estatica è una rassegna che ogni anno cresce sempre più: siamo molto contenti dei risultati ottenuti dal 2010 a oggi. Proponiamo sia spetta-coli gratuiti, come il concerto di Irene Grandi che chiu-derà la manifestazione, sia a pagamento, come quello di Ornella Vanoni, che ci teneva a esibirsi proprio al porto turistico». Da evidenziare infatti che non tutti gli spet-tacoli sono a pagamento e che comunque il costo dei bi-glietti oscilla tra i 15 e i 20 euro, un elemento che in sede di presentazione della manifestazione si è eviden-ziato come estremamente positivo, nell’ottica del grave momento economico che si sta attraversando e che spesso rischia di colpire troppo il mondo della cultura.Il presidente della Camera di Commercio, Daniele Becci, anch’esso presente alla conferenza stampa, ci ha tenuto ha sottolineare come: «Più si arricchisce il porto turisti-

co, più cresce l’indotto per tut-to il territorio. Estatica è ormai diventato un appuntamento molto importante». Buona “ESTATICA” dunque”INFO: www.estatica-pescara.comUfficio stampa: www.altoteno-re.com

I

Al via la manifestazione Estatica, oltre 30 spettacoli con variegate e interessanti proposte, che si svolgeranno fino al 25 agosto presso il porto turistico Marina di Pescara

A PeScARA È ARRivAtAL’ “eStAticA”

» di Denia Di Giacomo _ foto concesse da ALTOTENORE

» Il logo di Estatica 2013 » Irene Grandi

» Il pubblico intervenuto alla presentazione di Estatica presso il porto turistico Marina di Pescara

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arte&co.

vocazioni e suggestioni dannunziane. La mostra che si è aperta il 3 luglio e terminerà il 29 agosto presso la sala degli Alambicchi del Au-rum di Pescara, propone una nuova visione dell’arte poetica di Gabriele

d’Annunzio. Difatti oltre l’esposizione di tutte le tavole originali del fumetto sul Vate dal titolo: “Gabriele d’Annunzio tra amori e battaglie”, con altre tavole inedite, prove e retroscena, la seconda parte della mostra prevede una serie di disegni e opere pittoriche incentrate sugli ambienti e le visioni del poeta.L’Art decò ed il Decadentismo, gli illustratori e la satira del periodo a cavallo tra l’ottocento ed il novecento subiscono una rinascita ed uno svecchiamento con rivisitazioni, citazioni ed omaggi. Il grande fervore artistico contemporaneo dannunziano ed una modernità che cammina sulla comunicazione mediale, dal pop al fumetto, dalla contemporaneità pittorica all’evoluzione della linea, tro-vano una linea continua che traccia un’unica espressione.Nella mostra il disegno primeggia come vera invenzione creativa al fine di ren-dere visibile la contemplazione del piacere. La trasmissione delle opere si river-sa nella necessità di condurre verso un’estasi della contemplazione del piacere. Donne lascive, abbandonate, decadenti ed edoniste, in larghi tappeti, cuscini e divani, letti e tendoni decorati. Giardini, foglie e vesti trasparenti, vestaglie che cadono su corpi concessi allo sguardo. Ma anche opere di seduzione, inviti, luoghi e pose esplicative. Come un dono per gli occhi ed il pensiero, un dono per un desiderio di sensualità, poesia ed arte senza regole.Presentare un poeta, un romanziere attraverso le immagini impone nuovi punti di vista. L’avventura e le passioni, le visioni che scaturiscono da qualsiasi tipo di arte sono le uniche libertà che accomunano. Così le immagini evocate da letture passionali ed intime, si accostano a luoghi, segni, tracce che in fogli e tele possono trovar vita. Del resto cosa avrebbe dipinto o disegnato d’Annunzio se anziché poeta fosse stato illustratore e pittore? Quali colori e scene, visi e corpi in posa avrebbe definito? E soprattutto quale eredità oggi coglierne e pro-porre come attuale o simbolica in un immaginario ponte? Di sicuro d’Annunzio è contemporaneo in molte cose e la sua vita e la sua arte ancora oggi descrivono l’uomo ed il proprio tempo, nella ricerca forse di se stessi e di quali orizzonti l’arte abbia.La mostra visitabile la mattina dalle 9 alle 13 ed il pomeriggio dalle 15.30 alle 23.30 si propone come un nuovo pensiero nel linguaggio che dal fumetto evolve in illustrazioni e dipinti fino a raccontare Gabriele, l’artista, il suo vagar nel dono della parola e del genio

“tu SAi Dunque L’AMoRe”

» a cura della redazione _ foto concesse da Marco Sciame

Dal 3 luglio al 29 agosto l’Aurum di Pescara ospiteràla mostra di un fumetto interamente dedicata al Vate.Una nuova prospettiva per riscoprire le sue avventure

E » Donna sul divano

» Evocazioni di donna

» Il manifesto della mostra » La copertina del fumetto

» Nel dubbio ti dico di sì

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arte&co.

ietre che parlano; pietre che suonano; pietre che rappresentano” è il manifesto. Pietre che incan-tano e ricamano storie, si potrebbe aggiungere,

richiamando al cuore e alla mente un “quid” fondante del Dna del microcosmo che le ha scelte come splendide te-stimoni. Si può raccontare così “Ripattoni in Arte” 2013, manifestazione patrocinata dal Comune di Bellante e affi-data alla regìa artistica di Gianni Melozzi dalla Pro Loco di Ripattoni e dalla benemerita “Bellantarte”, le associazio-ni che da anni riempiono di voci, suoni e tendenze dell’ar-te contemporanea vie e palazzi del delizioso borgo nel co-mune di Bellante. Nastro tagliato, stavolta, il 20 luglio. E poi avanti per otto giorni fitti di idee, mostre, eventi. Le pietre angolari e protagoniste, quelle che Melozzi ha voluto come fulcro della kermesse, sono quelle dipinte, substrato delle pitture rupestri di Guido Montauti, e quel-le rese “cantanti”, sonore cioè, dalla tecnica singolare del settantunenne poli-artista sassarese Pinuccio Sciola. Per Montauti, scomparso (a 61 anni) nel 1979, definito dai critici una di quelle glorie dell’arte recente d’Abruzzo non sempre considerate a dovere in patria (sulla falsariga, per intenderci, di un Andrea Cascella), ma “capace di espri-mere un linguaggio nuovo e inconfondibile”, ricorrono proprio nel 2013 i 50 anni della stesura (1963, Teramo) del “manifesto del pastore bianco”: l’animosa scelta con cui lui e i suoi compagni d’avventura artistica - Alber-to Chiarini, Diego Esposito, Pietro Marcattili e il pastore Bruno Bartolomei - rinunciarono all’autonomia della fir-ma scegliendo la scommessa di un’opera collettiva nei ci-cli rupestri delle grotte di Segaturo, presso Pietracamela,

borgo nativo del pittore. L’occasione, dunque, era davvero imperdibile. Le opere di Montauti hanno trovato casa a Palazzo Saliceti, in una mostra resa irripetibile anche dal contributo offerto dalla famiglia Montauti che ha estratto dalla sua collezione pezzi mai esposti e dall’allestimento della direttrice dei Musei Civici di Teramo, Paola Di Felice. Sempre a Palazzo sono state ambientate le creazioni di Sciola, il quale fa scaturire dalle “sue” pietre, mentre le lavora, sensazioni sonore che vanno a rifrangersi e so-vrapporsi a quelle visive: una “melodia cristallina che trasferisce grandi emozioni quasi richiamando lo scorrere dell’acqua, quella pura che scende dal nevaio, quella che gocciola, quella che salta e gorgoglia nei torrenti”. Attor-no, molte altre attrazioni. Anch’esse nel segno prescelto della pietra. Di pietra e pietra madre parlano le mostre fotografiche di Valentina Di Quinzio, Guido Ramini e Gra-ziano Scandurra. Protagonista la Pietra nella collettiva organizzata dagli artisti di Bellantarte - che però propon-gono altre due mostre, una di soli artisti teramani e un’al-tra articolata nelle vie del borgo in varie personali. E sulle pietre dei palazzi del borgo rimbalzeranno le parole degli scrittori Fabrizio Ghilardi e Nicoletta Bazzano e quelle dei visitatori che tramite l’hashtag di twitter – gestito dagli studenti di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo, partner nodale e generosa della kermesse – sono stati messi in grado di interagire e aggiungere il loro “sas-so” a una rassegna che, nel solco del Montauti-pensiero, si presenta davvero come opera collettiva. Di molte voci e tanti segni, alcuni dei quali nati in diretta, “dentro” la manifestazione

“P

La mostra diretta da Gianni Melozzi, vede esposte a Bellantele opere dei maestri Guido Montauti e Pinuccio Sciola

Le PietRe PRotAgoniSte Di “RiPAttoni in ARte”

» a cura delle redazione - foto concesse dalla manifestazione

» Un’opera di Pinuccio Sciola » Il direttore artistico della mostra Gianni Melozzi

» L’artista Guido Montauti

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Questa è la storia di un Lui e una Lei.Lui è un idealista, innamorato a tal punto di lei

da assecondare ogni suo capriccio.Lei detta le regole:

vuole andare in collina, mentre gli altri vanno al mare; vuole vento e passione mentre gli altri dormono;

ma soprattutto vuole cure e attenzioni solo da lui. Lui è Franco D’Eusanio, ideatore di vini.

E lei? È la natura, ovviamente.

Vini Chiusa Grande: alla natura si comanda solo ubbidendole.

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no scultore che si carat-terizza per la scelta delle forme classiche e quindi

per l’indifferenza verso le innovazio-ni plastiche. Diverse opere esposte in mostra sono in terracotta: le sfumatu-re del colore ocra aiutano a rendere la morbidezza ma al tempo stesso il vigore dei corpi femminili e maschili, rievo-cando la ritrattistica etrusca e romana. Nel sentire di Greco la presenza femminile è motivo di continua ispirazione. Essendo anche poeta, declama: “…/ sul verde robusto degli alberi / infiorati da zagare voluttuose / dall’olezzo carnale di giovani vergini”. Ed è con la sensibilità raffinata del poeta che lo sculto-re siciliano considera la figura femminile rendendola sublime. Testa di fata (1953), è un affascinante viso di donna che richiama le fattezze realizzate da Mo-digliani. Tra le sculture in bronzo Memoria dell’estate (1979) è un’esplosione di gioventù: dal turgore del cor-po traspaiono forza, esuberanza, piacere di vivere. E anche quando, in Figura accoccolata n.6 (1983) la pelle femminile è butterata, la bellezza del corpo si rivela ugualmente e, anzi, intenerisce. Incantevoli poi sono i disegni a inchiostro di china. In Amanti (1974) i po-chissimi segni che delineano il viso dell’uomo maturo rendono la condizione trasognata e dolce del pregusta-re la felicità, il piacere dell’attesa, appunto, suscitato dalla visione della donna amata. In Maternità (1981), le figure del bambino e della madre hanno la plasticità della scultura. Greco continua ad attenersi alle scelte formali del classicismo concedendosi solo pacate forme di astrattismo per il “Monumento a Pinocchio” (1954) e, successivamente per importanti opere sacre. Invece gli artisti a lui contemporanei espongono compressioni di auto, avanzi di cibo, escrementi corporali e il corpo esaltato negli aspetti più degradanti. Greco viceversa presenta la sacralità del corpo considerato come il tem-

pio dell’anima. Rimasto sempre fedele alla bellezza, si rammarica perché la scultura non riesce a realizzarla appieno come la poesia. Amico ed estimatore di Car-darelli, diverse sue sculture sono ispirate alla poesia “Adolescente”condividendone l’intuizione. “Su te, ver-gine adolescente, / sta come un’ombra sacra.” Infatti la bellezza della gioventù è fragile e l’ombra che incombe ha la sacralità del destino. Altre mostre anche europee renderanno onore ad Emilio Greco che in vita ha assi-stito, da parte di critici e direttori di gallerie, alla inte-ressata valorizzazione di artisti per i quali, secondo Di Genova, non si può parlare più di Belle Arti.INFO: Mostra allestita nel Palazzo de’ Mayo Spazio Esposizioni temporanee Chieti, Corso Maruccino, 121Curatore della mostra, Gabriele Simongini Catalogo Al-lemandi Orario: 19-23 Tel: 0871.359801

U

Nella prestigiosa sede del Palazzo de’ Mayo, a Chieti, dal 29 giugno al 29 settembre 2013,si svolge la mostra “EMILIO GRECO La vitalità della scultura” per onorare i cento anni

dalla nascita dello scultore catanese

emilio greco,liriche sculture e icastici disegni

arte&co

»di Anna Cutilli Di Silvestre – foto concesse da CULTURALIA – www.culturaliart.com

» Testa di fata, 1953(terracotta, cm 90x61x51)

» Lottatore, 1947(bronzo, cm 30x21x18)

» Marta, 1965(gesso originale cm.49x34x25)

A Chieti, il settecentesco Palazzo de’ Maio, splendidamente ristrutturato dalla CARICHIETI e oggi sede dell’omonima Fondazione, è un’occasione di interesse per il fascino delle volte istoriate in stile barocco e dei pavimenti policromi in battuto alla veneziana dall’effetto di un mosaico. Qui, tra l’altro, è possibile ammirare la prima versione de “La figlia di Iorio” (1894-95) di F. P. Michetti: tela più misteriosa di quella esposta nella sede della Provincia di Pescara.

PILLOLE SUL PALAZZO DE’ MAIO DI CHIETI

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LA SOLUZIONE AL REBUS DEL MANAGER

ASSOIMPRESA propone una duplice soluzione alle realtà imprenditoriali che vogliono crescere e mettersi in gioco:ABRUZZO IMPRESA, il mensile dell’informazione dedicato alle realtà economiche regionali e il meeting

“FARE IMPRESA” ideato per favorire nuove e proficue relazioni.

La copertina numero 79 di ABRUZZO IMPRESA con Claudio CosanniLa serata di gala di FARE IMPRESA. I matching durante il meeting di FARE IMPRESA.

Informazione - Comunicazione - Matching

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aBrUZZo cool

abruzzo cool _ Presentazione del bio spumante D’Eus Metodo Classico a Chiusa Grande con il sommelier Luca Gardini

abruzzo cool _ Cinemadivino 2013

abruzzo cool _ Cineramnia a Teramo

abruzzo cool _ Festa dei Giovani Imprenditori Confindustria del Centro Italia

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hanno collaborato

Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Asso-ciati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’ini-zio nel l ’organizzazione dell’attività professionale in

gruppo. Si occupa da sempre delle problemati-che di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. At-tualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rap-presentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si oc-cupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, con-trollo di gestione, diritto societario e tributario.Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha credu-to sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convin-zione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

Luigi Carunchio fisco | pag. 36

È responsabile del sup-porto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. D’An-nunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information

Technology presso la ELEA Knowledge Inte-gration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, pri-vate e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. E’ Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informati-che e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e par-tecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

Antonio Teti ict | pag. 39

È scrittore, docente univer-sitario, saggista e copywri-ter. Autore di opere di carat-tere scientifico. Dal 1997 è sceneggiatore di spot, cor-tometraggi e documentari. È Copywriter Senior presso

CARSA Spa, agenzia leader nella comunicazione ambientale. Segue un dottorato di ricerca presso la facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti. Vincitore del pre-mio nazionale di letteratura Parco Majella 2007, del premio letterario nazionale Alceste de Lollis e del premio Manzoni.

Simone D’Alessandrocreatività | pag. 43

Nello studio legale di cui è titolare, esercita la profes-sione forense prevalente-mente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia

di contratti, diritto societario e crisi dell’impre-sa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Filippo Paolini norme&leggi | pag. 47

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara.Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come

partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commercia-le, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giuslavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattuali-stica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Andrea Bonanni Caionelavoro in corso | pag. 51

Nicola Boschetti Maitre-som-melier professionista 4 livello Ais. Dopo 27 anni trascorsi al Villa Maiella di Guardiagrele, ora si occupa di selezione, consulenza e formazione del mondo beverage per gli agen-

ti e clienti della Geldi SPA. Esperto di enogastrono-mia, giornalista pubblicista, collabora con diverse riviste e guide del settore. Organizza e collabora nella realizzazione di eventi, sportivi,culturali ed enogastronomici. Crea formazione a ragazzi e ra-gazze che vogliono avviarsi nel servizio di sala /bar e aspiranti sommelier, con corsi su: cibo/vino/olio/caffè e distillati,oltre alle tecniche del servi-zio. Coinvolto nei progetti scolastici delle scuole elementari alla riscoperta dell’educazione alimen-tare e del galateo a tavola. Con la Moglie Feliciana e il figlio Adriano divide la passione per il ciclismo e trekking.

Nicola BoschettiDi vino e non solo | pag. 113

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Alessio Pelusimessa in sicurezza | pag. 53

Il dott. Alessio Pelusi si oc-cupa di sicurezza sul lavoro e gestione della qualità da 8 anni. Ha un Master in Safety Management presso l’Uni-versità di Modena e Reggio Emilia, dove ha conseguito

le qualifiche di RSPP per i macrosettori B4-B5-B6-B7-B9. Ha un Master in giornalismo, presso la Eidos Communications di Roma; la qualifica di Valutatore di sistemi di gestione della qualità del RINA training factory ed una Laurea quinquennale in Scienze della comunicazione, presa all’Univer-sità “La Sapienza” di Roma. È autore del romanzo “La moleskine nera” (Tracce 2009).

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ABRUZZO IMPRESALUGLIO 2013 N°79 ANNO VIIIIN COPERTINA CLAudIo CoSANNI

SETTANTANOVE volte ABRUZZO IMPRESAdA mAggIo 2006 IL mensILe deL mAnAger

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NINO GERMANO prima della consegna del PREMIO “AQUILA REALE”Riconoscimento alle ultime copertine del mensile Abruzzo Impresa

La TORTA del SECONDO MEETING “FARE IMPRESA”

Gli IMPRENDITORI e MANAGER che hanno ricevuto

il PREMIO “AQUILA REALE”ALEX GIGLI DELLA EDIMACINSIEME AI DIRIGENTI DELL’AQUILA CALCIO

Il presidente della Regione Gianni Chiodi con il prof. Nicola Mattoscioe il presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci

I TAVOLI DELLA SERATA DI GALA DEL MEETING “FARE IMPRESA”In primo piano Michele Amoroso amministratore delegato di Generazione Vincente SpA

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Per il futuro del vostro business

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ASSOIMPRESA è l’associazione che favorisce l’incontro, la condivisionee le nuove opportunità da sviluppare fra associati.

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Le dichiarazioni dell’associato ingegner Mario Tasso

«La cultura nel mattone esiste ancora in Italia e gli italiani sanno bene che questo genere di investimento non tradisce mai nel tempo. Io sono un costruttore e posso

sembrare di parte ma il mattone non perde mai valore, questo è abbastanza palese. Ecco perché spingo all’acquisto in questo specifico momento, questa crisi in alcuni casi è più nella testa che nella realtà e spesso anche i media

contribuiscono ad esasperare questa situazione»

LOG ISLAND sncVia Gabriele D’Annunzio, 50/1

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