Socrem News ottobre 2009

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Anno 2 di Piero Ruspini In Piemonte sono attualmente fun- zionanti sei impianti di cremazione. È facile prevedere che il loro numero sia destinato ad aumentare nei prossi- mi anni. Ad esempio in Lombardia ce ne sono già dodici, localizzati preva- lentemente in capoluoghi di provin- cia, e tutto lascia pensare che anche nella nostra regione tra pochissimo tempo ci si avvicinerà a quella cifra. La diffusione degli impianti crematori è un fenomeno essenzialmente spon- taneo, che si sviluppa attraverso l’ini- ziativa di privati attenti a intercettare i comportamenti e le scelte di settori sempre più consistenti della cittadi- nanza. CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ - N. 1147 UNI EN ISO 9001:2008 Questo da un lato testimonia il dina- mismo e la vivacità del mondo crema- zionista, dall’altro comporta non po- chi rischi. Provo ad elencarne alcuni. Anzitutto quello di una loro squili- brata distribuzione territoriale. Già adesso, ad esempio, gli impianti esistenti sono concentrati prevalente- mente nel Piemonte orientale a ridos- so del confine con la Lombardia, la- sciando sguarnite ampie fasce dell’a- lessandrino, dell’astigiano e del cu- neese. Tutto questa penalizza in mo- do ingiustificato quelle popolazioni e rende esuberante ed eccessiva un’of- ferta con un bacino di utenza troppo ristretto con un conseguente proble- ma di scarsa redditività. Inoltre, la spontaneità con cui si diffondono i nuovi impianti crematori non può trascurare alcuni vincoli da rispettare che necessariamente debbono riguar- dare sia la loro efficienza, sia la valu- tazione degli impatti sulla salute del- la popolazione e sull’ambiente dovu- ti alle loro emissioni in atmosfera. C’è poi un altro aspetto che riguarda uno dei temi su cui la SOCREM di Torino ha costruito la sua storia e la sua cultura. Mi riferisco al rispetto per la dignità del defunto e alla soli- darietà nei confronti di chi affronta i difficili percorsi dell’elaborazione di un lutto: la cerimonia del commiato, quella della consegna delle ceneri, la cura con cui si segue anche l’aspetto estetico dei luoghi cimiteriali, l’atten- zione ai particolari della pulizia, del- l’accoglienza, sono aspetti essenziali della nostra attività di servizio pub- blico e sono gli elementi che caratte- rizzano il modo in cui è stata concepi- ta la nostra Carta dei Servizi. L’orrore dello scandalo del cimitero di Massa, venuto alla luce nell’estate del 2008, stabilisce un inquietante precedente; quei corpi ammucchiati e bruciati alla rinfusa, tutti insieme per guadagnare tempo e aumentare i profitti, quel di- sprezzo, quel cinismo, devono costi- tuire un monito permanente. La Carta dei Servizi serve a certificare non solo l’efficienza di un impianto ma anche la cultura di chi lo ha avviato, il profi- lo morale di chi lo gestisce. Rendere obbligatoria la Carta dei Servizi per tutti i nuovi impianti; assi- curare una loro equa distribuzione sul territorio; verificarne l’efficienza e la compatibilità ambientale. Potrebbero essere questi tre punti a indicarci la rotta per affrontare efficacemente un fenomeno che si presenta oggi in ter- mini quantitativi e qualitativi radical- mente diversi da quelli del passato. In questo numero La cremazione e il rispetto dell’ambiente 2 Fondazione Fabretti, 10 anni di attività 5 Cerimonie mensili 6 Un aiuto alle fasce deboli 8 Concerto per un Ricordo 9 Notiziario 10 La parola agli esperti 12 Oblazioni 15 Lettere 16 L’articolo 5 della legge regionale n. 20 del 31 ottobre 2007 prevede il Piano regionale di coordinamento che, d’intesa con i Comuni, deve indicare le linee guida per la realizzazione dei crematori in applicazione di quanto previsto dall’articolo 6, comma 1, della legge 130/2001. L’esigenza di un piano regionale per la realizzazione dei crematori Quadrimestrale per i Soci della Società per la Cremazione di Torino ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE ai sensi e per gli effetti della legge 7 dicembre 2000, n° 383 - ADERENTE ALLA FEDERAZIONE ITALIANA PER LA CREMAZIONE Aut. Trib. To n° 68 del 23/09/2008 - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 commi 2 e 3, Torino n. 3/2009 Anno XV, numero 3, ottobre 2009

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Socrem News- Quadrimestrale per i Soci della Società per la Cremazione di Torino

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Anno 2

di Piero Ruspini

■ In Piemonte sono attualmente fun-zionanti sei impianti di cremazione. È facile prevedere che il loro numerosia destinato ad aumentare nei prossi-mi anni. Ad esempio in Lombardia cene sono già dodici, localizzati preva-lentemente in capoluoghi di provin-cia, e tutto lascia pensare che anchenella nostra regione tra pochissimotempo ci si avvicinerà a quella cifra. La diffusione degli impianti crematoriè un fenomeno essenzialmente spon-taneo, che si sviluppa attraverso l’ini-ziativa di privati attenti a intercettarei comportamenti e le scelte di settorisempre più consistenti della cittadi-nanza.

CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ - N. 1147 UNI EN ISO 9001:2008

Questo da un lato testimonia il dina-mismo e la vivacità del mondo crema-zionista, dall’altro comporta non po-chi rischi. Provo ad elencarne alcuni. Anzitutto quello di una loro squili-brata distribuzione territoriale. Già adesso, ad esempio, gli impiantiesistenti sono concentrati prevalente-mente nel Piemonte orientale a ridos-so del confine con la Lombardia, la-sciando sguarnite ampie fasce dell’a-lessandrino, dell’astigiano e del cu-neese. Tutto questa penalizza in mo-do ingiustificato quelle popolazioni erende esuberante ed eccessiva un’of-ferta con un bacino di utenza tropporistretto con un conseguente proble-ma di scarsa redditività. Inoltre, laspontaneità con cui si diffondono inuovi impianti crematori non puòtrascurare alcuni vincoli da rispettareche necessariamente debbono riguar-dare sia la loro efficienza, sia la valu-tazione degli impatti sulla salute del-la popolazione e sull’ambiente dovu-ti alle loro emissioni in atmosfera. C’è poi un altro aspetto che riguardauno dei temi su cui la SOCREM diTorino ha costruito la sua storia e lasua cultura. Mi riferisco al rispettoper la dignità del defunto e alla soli-darietà nei confronti di chi affronta idifficili percorsi dell’elaborazione diun lutto: la cerimonia del commiato,quella della consegna delle ceneri, la

cura con cui si segue anche l’aspettoestetico dei luoghi cimiteriali, l’atten-zione ai particolari della pulizia, del-l’accoglienza, sono aspetti essenzialidella nostra attività di servizio pub-blico e sono gli elementi che caratte-rizzano il modo in cui è stata concepi-ta la nostra Carta dei Servizi. L’orroredello scandalo del cimitero di Massa,venuto alla luce nell’estate del 2008,stabilisce un inquietante precedente;quei corpi ammucchiati e bruciati allarinfusa, tutti insieme per guadagnaretempo e aumentare i profitti, quel di-sprezzo, quel cinismo, devono costi-tuire un monito permanente. La Cartadei Servizi serve a certificare non solol’efficienza di un impianto ma anchela cultura di chi lo ha avviato, il profi-lo morale di chi lo gestisce.Rendere obbligatoria la Carta deiServizi per tutti i nuovi impianti; assi-curare una loro equa distribuzione sulterritorio; verificarne l’efficienza e lacompatibilità ambientale. Potrebberoessere questi tre punti a indicarci larotta per affrontare efficacemente unfenomeno che si presenta oggi in ter-mini quantitativi e qualitativi radical-mente diversi da quelli del passato.In questo numero

La cremazione e il rispetto dell’ambiente 2

Fondazione Fabretti, 10 anni di attività 5

Cerimonie mensili 6

Un aiuto alle fasce deboli 8

Concerto per un Ricordo 9

Notiziario 10

La parola agli esperti 12

Oblazioni 15

Lettere 16

L’articolo 5 della legge regionalen. 20 del 31 ottobre 2007 prevede il Piano regionale di coordinamentoche, d’intesa con i Comuni, deve indicare le linee guida per la realizzazione dei crematori in applicazione di quanto previsto dall’articolo 6, comma 1, della legge 130/2001.

■ L’esigenza di un piano regionale per la realizzazione dei crematori

Quadrimestrale per i Soci della Società per la Cremazione di Torino

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE ai sensi e per gli effetti della legge 7 dicembre 2000, n° 383 - ADERENTE ALLA FEDERAZIONE ITALIANA PER LA CREMAZIONEAut. Trib. To n° 68 del 23/09/2008 - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 commi 2 e 3, Torino n. 3/2009

Anno XV, numero 3, ottobre 2009

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ATTUALITÀ

EMISSIONI IN ATMOSFERA A CONFRONTO

La cremazione e il rispetto dell’ambientedi Roberto Ferrari

Uno studio comparato analizza il rapporto tra emissioni inquinanti di un forno crematorio ed altre sorgenti emissive in un contesto cittadino.

■ L’inquinamento, pur essendo un tema molto attuale sucui tutti noi dovremmo porre grandissima attenzione, ilpiù delle volte non viene valutato nella sua totalità e spes-so siamo portati a non considerare o a sottovalutare lefonti emissive che ci circondano, alle quali siamo ormaiquotidianamente abituati. Le emissioni in atmosfera sono uno dei problemi più seridel nostro tempo su cui, paradossalmente, non c’è cono-scenza, uniformità di vedute e di conseguenza regnamolta confusione.Per ottenere un reale miglioramento dello scenario ecolo-gico globale è necessaria l’attenzione da parte di tutti gliattori coinvolti in questa sfida e bisogna agire, allo stessotempo, su diversi fronti e con più obiettivi.Consci che affrontare certe problematiche richiede respon-sabilità, rigore ed onestà, vogliamo rassicurare i nostriassociati confermando che la Società per la Cremazione diTorino è sempre attenta a fornire un servizio d’eccellenzaanche nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente.Tutto ciò fa parte della nostra filosofia di base, l’idea cre-mazionista richiama ai più alti vantaggi per la società intermini di sicurezza sanitaria e pertanto ciò riguardaanche le emissioni inquinanti.Un approccio unilaterale non potrà mai raggiungereobiettivi ambiziosi, tutti debbono collaborare, e noi inprima persona ci adopriamo affinché ciò avvenga.Senza riferirci in particolare alla nostra realtà specifica, maabbracciando un contesto più generale, ci sembra dovero-so ed interessante spiegare ai lettori, dati alla mano, che ilServizio di Cremazione incide per una piccolissima ed

irrisoria parte sulla totalità delle emissioni in atmosfera.A questo proposito abbiamo voluto, nell’ambito dellenostre attività, inserire un’iniziativa riguardante uno stu-dio comparativo per valutare il reale impatto ambientalederivante dall’operatività di un impianto di cremazione,che qui vi presentiamo in stralcio, indicando alcuni datisignificativi. È stata presa come unità di riferimento valutativo l’attivi-tà di un impianto crematorio tipo, funzionante a regime enell’osservanza dei parametri imposti dal legislatore, cheeffettui 5 cremazioni al giorno per 250 giorni anno; chia-meremo questo forno “Forno Campione”.Lo studio è stato condotto adottando criteri di valutazioneufficiali derivati dall’analisi degli effluenti effettuate dalaboratori certificati e autorizzati dal Ministero e dati rica-vati dal “Rapporto sullo Stato dell’Ambiente” effettuatoda alcune ARPA territoriali.Di seguito cerchiamo di illustrarvi i parametri comparati-vi di non sempre facile lettura, rendendoli il più possibilecomprensibili anche ai non addetti ai lavori.I dati prendono in considerazione fonti emissive di facileindividuazione presenti in ambito cittadino che pur essen-do costantemente sotto i nostri occhi sono ampiamentesottovalutate. Non si può dimenticare, purtroppo, che lamaggior parte delle emissioni inquinanti provengono dal-l’autotrazione (a livello mondiale circa l’80%). Di tutti gli inquinanti gassosi prendiamo come esempio ilparametro CO = monossido di carbonio, in quanto quellopiù pericoloso, fortemente tossico, responsabile sia di gravipatologie sia di avvelenamento mortale, verso il quale leautorità esercitano maggiori controlli e attenzione.I dati delle analisi, sugli effluenti di un forno crematorioche lavori correttamente, certificano che per ogni crema-zione vengono prodotti 98 gr. di CO; pertanto, ipotizzan-do che il nostro “Forno Campione”, effettui 5 cremazionial giorno otteniamo un totale di 490 gr. di CO giornaliere,

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ATTUALITÀ

9,80 kg di CO al mese lavorativo di circa 20 giorni e 122,5kg di CO all’anno per 250 giorni lavorativi.Approfondendo l’analisi e confrontando le emissioni del“Forno Campione” con altre fonti emissive di agenti vola-tili in atmosfera, abbiamo dei risultanti molto interessantie confortanti.A partire dal 1° Gennaio 2005, ai sensi del Decreto Mini-steriale 60/02 il monossido di carbonio deve rispettare il

valore limite per la protezione della salute umana di 10mg/m3, calcolato come media mobile di otto ore. Generalmente la sua presenza in aria ambiente è dovuta altraffico veicolare poiché è generato come sottoprodotto dauna non perfetta combustione di materiale combustibilefossile (ad es. oli combustibili, benzina) ma anche dallacombustione di gas, legna, sigarette e tutto ciò che conten-ga carbonio.

Nelle città, l’elevata presenza di traffico automobilistico instrade strette tra edifici (canyons) con molti punti semafo-rici, il rallentamento dei veicoli a motore e particolari con-dizioni di ventilazione, rendono questo parametro di par-ticolare interesse. Come primo esempio andiamo a con-frontare la quantità di CO prodotta dal “Forno CrematorioCampione” con la quantità/km emessa da autovetture cir-colanti su alcune note strade del nostro circondario.La normativa 98/69 CEE prevede per veicoli Euro 3 iseguenti limiti d’emissione circa il CO: Veicoli misti (benzi-na, diesel, vetture, automezzi commerciali ecc.) categoriaM1 e N1 tutte le classi, da 2,3 a 5,22 gr. di CO/km.Prendiamo il valore medio, assolutamente ottimistico perdifetto, di 3,5 gr. CO/km considerando anche la percen-tuale di veicoli Euro 4.

Nella tabella seguente indichiamo la percorrenza mediagiornaliera di alcune Strade Provinciali e il conseguentequantitativo di CO emesso (Fonte Provincia di Torino -Settore Grandi Infrastrutture).

Percorso misto veicoli Euro 3 ÷ 4 3,5 gr. CO/km

Emissione Forno Campione durante 1 mese = 20 gg. 9,8 kg CO/mese

Emissione giornaliera Pari a 140 km percorsi da 1 automezzo,

Forno Campione = 490,00 gr. ovvero 1 km percorso da 140 automezzi.

Quante vetture circolano per Torino in una giornata? E quanti km percorrono? Molte migliaia!

Confronto tra emissioni di un fornocrematorio e traffico automobilistico

I valori finali di quantità di CO sono relativi alla percorrenza di soli 500 metri per il totale dei veicoli al giorno

S.P. 1 direttissima delle valli di Lanzo sito 100101 Tot. direzioni in media. n° 16.599 veicoli al giorno x 3,5 = 29,00 kg CO x 500 m. percorsi

S.P. 2 di Germagnano sito 100201 Tot. direzioni in media. n° 23.832 veicoli al giorno x 3,5 = 41,70 kg CO x 500 m. percorsi

S.P. 7 di Torino - Cascine Vica sito 100701 Tot. direzioni in media. n° 38.566 veicoli al giorno x 3,5 = 67,45 kg CO x 500 m. percorsi

S.P. 8 di Druento sito 100801 Tot. direzioni in media. n° 21.807 veicoli al giorno x 3,5 = 38,15 kg CO x 500 m. percorsi

Totale = 176,30 kg CO x 500 m. percorsi

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ATTUALITÀ

Prendiamo in considerazione un piccolo paese di circa1500 abitanti e valutiamo 3,5 abitanti per nucleo famiglia-re, avremo una media di 454 abitazioni. Ipotizzando 100 mq per abitazione, le calorie richieste allenostre latitudini sono circa 9.000, le quali, se erogate dauna caldaietta sofisticata di ultima generazione corrispon-dono ad una emissione di circa 1 gr di CO/ora. Si veda larappresentazione nel Grafico 3.Le emissioni annuali del “Forno Campione” sono circa1/9 delle emissioni prodotte dal riscaldamento di unminuscolo agglomerato urbano di circa 1.500 persone,sempre che ogni unità abitativa sia equipaggiata con cal-daiette moderne altamente tecnologiche. Se al contrario, più realisticamente, le caldaie sono datate,o a gasolio, nafta, o peggio a carbone, le emissioni sonoenormemente superiori.

Confronto tra emissioni di un forno crematorio e riscaldamento domestico

Riscaldamento 14 ore al giorno per circa 180 giorni/anno per 454 abitazioni 1.144,08 kg CO/anno

“Forno Campione” x 5 cremazioni giorno x 250 giorni/anno 122,50 kg CO/anno

Questo studio che reputiamo oltre che importante, neces-sario, mette in risalto, al di là di ogni altra considerazione,il bassissimo impatto ecologico degli impianti di cremazio-ne e la validità dell’idea cremazionista per il rispetto del-l’ambiente a salvaguardia del bene della comunità.

Con questi dati abbiamo voluto sensibilizzare il lettore circail numero macroscopico di automezzi circolanti, indicandounicamente 4 strade significative a tutti note. Se dovessimoriferirci alla totalità delle strade che si dipartono dalla città eal numero delle vetture circolanti in ambito cittadino, i datidiventerebbero veramente incalcolabili e il rapporto con leemissioni imputabili a un impianto di cremazione restereb-be infinitesimo e praticamente inesprimibile in un grafico.

Facendo la sommatoria unicamente delle strade prese inconsiderazione, ricaviamo il dato particolarmente grandedi 176,30 kg di CO prodotti durante la percorrenza di soli500 metri dalla totalità dei veicoli giornalieri, contro i 9,8kg prodotti in un mese dal Forno crematorio. Si vedano i Grafici 1 e 2 .

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ATTUALITÀ

LUCIANO SCAGLIARINI PASSA IL TESTIMONE A GIOVANNI POLLINI

Cambio della guardia alla Fondazione Fabretti■ Riportiamo uno stralcio della lettera con la quale ilPresidente SOCREM Piero Ruspini ha comunicato allaFondazione il nuovo rappresentante dell’Ente Morale inseno al Consiglio di Amministrazione.

“L’ing. Luciano Scagliarini nella seduta del Consiglio Direttivoconvocata per nominare il nostro rappresentante in seno allaFondazione ha voluto rinunciare – per motivi strettamente perso-nali – al rinnovo dell’incarico di rappresentante della SOCREM.Il Consiglio tutto ha manifestato il proprio rammarico per questasua rinuncia, esprimendogli il vivo apprezzamento per averimmaginato – fin dagli anni ‘90 – l’importante ruolo sociale cheavrebbe potuto svolgere la Vostra Istituzione ed averla poi realiz-

zata nel 1999, con il determinante sostegno delle Istituzioni:Università di Torino, Regione Piemonte, Provincia di Torino eComune di Torino. In tale seduta è stato altresì espresso all’ing. Scagliarini, da parte ditutti i presenti, il più vivo ringraziamento per l’azione da lui svol-ta in questi 10 anni di vita della Fondazione Ariodante Fabretti. L’ing. Scagliarini mantiene l’incarico di responsabile delle attivi-tà culturali del nostro Ente Morale, nonché la Presidenza delComitato di Redazione della Rivista “Confini”. Nella stessa seduta il Consiglio Direttivo ha nominato – in so-stituzione dell’ing. Scagliarini – l’ing. Giovanni Battista Pollini,quale rappresentante del nostro Ente Morale presso la FondazioneAriodante Fabretti, per il triennio luglio 2009-giugno 2011.”

FONDAZIONE FABRETTI

Dieci anni di attività di Marina Sozzi

■ Il 30 giugno 2009 la FondazioneFabretti ha compiuto un decennio. Nel 1999 il Centro Studi Fabretti, legatoalla SOCREM, dopo aver pubblicato idue volumi sulla storia della cremazio-ne in Italia e a Torino, si trasformava inFondazione (con la presenza istituzio-nale degli Enti locali e dell’Università),grazie al paziente e instancabile lavorodel presidente SOCREM di allora,Luciano Scagliarini. È l’occasione perrileggere il suo lavoro alla luce dei prin-cipali risultati raggiunti. Dieci anni fa, quando la Fondazionefissò il centro dei suoi interessi nellostudio del fenomeno della morte edell’elaborazione del lutto, ben pocheerano le iniziative su questo tema nelmondo culturale italiano. Oggi, inparte grazie al lavoro di dissodamen-

to compiuto dalla Fondazione, e inparte perché qualcosa è mutato nellasocietà, molte istituzioni e associazio-ni offrono al pubblico riflessioni sulmorire. Tuttavia, siamo ben lungi dal-l’aver esaurito il nostro compito, e idue filoni principali del lavoro dellaFabretti proseguono. Da un lato, lostudio e la ricerca: in questi mesi è incorso un’indagine storico-antropolo-gica sul cimitero, che si propone dicomprendere quale ruolo assuma oggie possa assumere in futuro il luogo deimorti. Ed è in fase di progettazioneuna complessa ricerca sociale sul luttoin Piemonte, volta a mettere in luce imodi di affrontare il lutto della popo-lazione, e le sue principali esigenze.Dall’altro lato, continua anche l’attivi-tà formativa, in ambito sia sanitario

che funerario, sui temi della fine dellavita, del lutto, dello stress prodottodai lavori a contatto con il dolore e lamorte, delle relazioni d’aiuto tra ope-ratori e morenti, o tra operatori e con-giunti del defunto. Recentemente, inoltre, un impegnosociale di più ampio respiro è diventa-to uno degli obiettivi fondamentalidella Fabretti: si tratta di un lavoro disupporto, volto ad intervenire quandoil vissuto del lutto diventa troppo dif-ficile per gli individui, spesso solinella nostra società. Partendo dal pre-supposto che il lutto non sia unamalattia, il servizio di sostegno propo-ne uno o più colloqui orientativi, peraiutare il dolente a comprenderemeglio il tipo di aiuto di cui necessita:molto frequentemente, viene accoltala proposta di frequentare un gruppodi Auto Mutuo Aiuto (ne esistono giàtre a Torino, periodicamente seguitida uno psicologo), dove le personeche hanno subito una grave perdita siincontrano per ritrovare insieme ildesiderio di ripensare e ricostruire lapropria esistenza.

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Un Rito per il Ricordo

La SOCREM di Torino, da sempre sostenitrice del culto della memoria, effettua mensilmente unacerimonia commemorativa per ricordare tutti i Defunti ed in particolare, con i rispettivi parenti, i Soci cremati nel mese precedente.

La Cerimonia per il Ricordo è fissata per il terzo sabato di ogni mese presso il Tempio Crematorio di Torino, corso Novara 147/b, nella Sala della Memoria, alle ore 11.30.

� Prossime celebrazioni

✓ 17 ottobre

✓ 21 novembre

✓ 19 dicembre

✓ 16 gennaio

A cura del cerimoniere Michele Parisi

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LA MEMORIA

Temi poetici dellacommemorazione mensileRiportiamo uno stralcio delle letture effettuate in una recente cerimonia, nella quale sono stati proposti temi lirici sulla Bellezza.

Charles Baudelaire scriveva: “Ci sono tanti tipi dibellezza, tanti quanti sono i modi di cercare la felicità”.

La Bellezza ci ha fatto incontrare chi amiamo, ci ha fatto godere di un paesaggio, ci fa sorridere e ci appaga ed è bello ricordare chi ha condiviso con noi la bellezza della vita.

Kahlil Gibran da Sulla bellezza

E un poeta disse: Parlaci della Bellezza.E lui rispose: Dove cercherete e come scoprirete la bellezza,se essa stessa non vi è di sentiero e di guida?E come potrete parlarne,se non è la tessitrice del vostro discorso?L’afflitto e l’offeso dicono:“La bellezza è nobile e indulgente.Cammina tra noi come una giovane madre confusa dalla sua stessa gloria”.E l’appassionato dice:“No, la bellezza è temibile e possente.Come la tempesta, scuote la terra sotto di noi e il cielo che ci sovrasta”.Lo stanco e l’annoiato dicono:“La bellezza è un lieve bisbiglio.Parla del nostro spirito.La sua voce cede ai nostri silenzicome una debole luce che trema spaurita dall’ombra”.Ma l’inquieto dice:“Abbiamo udito il suo grido tra le montagne,e con questo grido ci sono giunti strepito di zoccoli,battiti d’ali e ruggiti di leoni”.Di notte le guardie della città dicono:“La bellezza sorgerà con l’alba da oriente”.E al meriggio colui che lavora e il viandante dicono:“L’abbiamo vista affacciarsi sulla terra dalle finestre del tramonto”.D’inverno, chi è isolato dalla neve dice:“Verrà con la primavera balzando di colle in colle”.E nella calura estiva il mietitore dice:“L’abbiamo vista danzare con le foglie dell’autunnoe con la folata di neve nei capelli”.Tutte queste cose avete detto della bellezza,

Tempio Crematorio, Sala della Memoria

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LA MEMORIA

tuttavia non avete parlato di lei,ma di bisogni insoddisfatti.E la bellezza non è un bisogno, ma un’estasi.Non è una bocca assetata, né una mano vuota protesa,ma piuttosto un cuore bruciante e un’anima incantata.Non è un’immagine che vorreste vederené un canto che vorreste udire,ma piuttosto un’immagine che vedete con gli occhi chiusi,e un canto che udite con le orecchie serrate.Non è la linfa nel solco della corteccia,né l’ala congiunta all’artiglio,ma piuttosto un giardino perennemente in fioree uno stormo d’angeli eternamente in volo.Popolo di Orfalese,la bellezza è la vita,quando la vita disvela il suo volto sacro.Ma voi siete la vita e siete il velo.La bellezza è l’eternità che si contempla in uno specchio.Ma voi siete l’eternità e siete lo specchio.

La Bellezza dell’incontro dell’amore, ci completa, acuisce i nostri sensi e la nostra ragione e non smette mai di rivelarsi nella vita ed in quello che noi siamo,anche se l’oggetto del nostro amore non è più tangibile.

Pablo Neruda da Ho fame della tua bocca

Sono affamato del tuo riso che scorre,delle tue mani color di furioso granaio,ho fame della pallida pietra delle tue unghie,voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,il naso sovrano dell’aitante volto,voglio mangiare l’ombra fugace delle tue ciglia.

La Bellezza nell’amicizia si rivela nell’incontro, nella confidenza intima della condivisione. È ciò checompleta ed appaga la nostra “visione dell’esistenza”.

Rabrindranath Tagoreda Non nascondere il segreto del tuo cuore

Non nascondere il segreto del tuo cuore, amico mio!Dillo a me, solo a me, in confidenza.Tu che sorridi così gentilmente, dimmelo piano,il mio cuore lo ascolterà, non le mie orecchie.La notte è profonda, la casa silenziosa,i nidi degli uccelli tacciono nel sonno.Rivelami tra le lacrime esitanti,tra sorrisi tremanti,tra dolore e dolce vergogna,il segreto del tuo cuore.

La Bellezza della natura e della vita si manifesta in ogni apparizione della forma. Quando riusciamo ad entrare in contatto con la sensazione panica del creato riscattiamo la nostra solitudine.

Walt Whitman da Canto me stesso

Canto me stesso, e celebro me stesso, e ciò che assumo voi dovete assumere perché ogni atomo che mi appartiene appartiene anche a voi. Io ozio, ed esorto la mia anima, mi chino e indugio ad osservare un filo d’erba estivo. La mia lingua, ogni atomo di sangue, fatti da questo suolo, da quest’aria, nato qui da genitori nati qui e così i loro padri e così i padri dei padri, io, ora, trentasettenne in perfetta salute, ora incomincio, e spero di non cessare che alla morte. Credi e scuole in sospeso, un po’ discosto, sazio di ciò che sono, ma mai dimenticandoli, accolgo la natura nel bene e nel male, lascio che parli a caso, senza controllo, con l’energia originale. Case e stanze sono piene di profumi, gli scaffali affollati di profumi, respiro la fragranza, la riconosco e mi piace, il distillato potrebbe ubriacare anche me, ma non lo permetto. L’atmosfera non è un profumo,non ha il gusto del distillato, è inodore, è fatta per la mia bocca, in eterno, ne sono innamorato, andrò sul pendio presso il bosco, sarò senza maschera e nudo, mi struggo dalla voglia di sentirne il contatto. Il fumo del mio fiato, echi, gorgoglii, diffusi bisbigli, radice d’amore, filamento di seta, inforcatura e viticcio, il mio inspirare ed espirare, il pulsare del cuore, il transitare dell’aria e del sangue attraverso i polmoni, il sentore delle foglie verdi e delle foglie secche, della spiaggia e degli scogli neri, del fieno nel fienile, il suono delle parole eruttate della mia voce abbandonata ai vortici del vento, pochi rapidi baci, pochi abbracci, un tendere a cerchio di braccia, il gioco delle ombre e dei riflessi all’oscillare dei rami flessuosi, il godimento da soli o tra la folla nelle strade, o lungo i campi o sui fianchi d’una collina, la sensazione di salute, il vibrare del pieno mezzogiorno, il canto di me che mi alzo dal letto e vado incontro al sole.

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PROMOZIONE SOCIALE

Prosegue la rassegna di associazioni di volontariato presso le quali operano anche i nostri Soci

UN AIUTO ALLE FASCE DEBOLI

Dalla parte della solidarietà,verso le persone anzianedi Vittorio FedericoPresidente AUSER Volontariato TORINO

Valorizzare gli anziani,migliorare la qualità della vita,diffondere la cultura e la praticadella solidarietà sociale per contrastare l’emarginazione e l’isolamento di chi è solo.

■ L’AUSER Volontariato TORINO èimpegnata nella promozione e nellosviluppo di forme di autogestione edi volontariato, in particolare versogli anziani, con azioni di solidarietàsociale tese ad entrare in rapportocon persone di ogni età e condizione,troppo spesso emarginate e costrettealla solitudine non scelta. Con le nostre iniziative perseguiamoobiettivi di solidarietà verso le fascedeboli della popolazione di contrastoall’emergere di nuove povertà, conazioni rivolte principalmente allaterza età, per recuperare e mantenerele residue attività fisico-intellettivedegli anziani e migliorarne la qualitàdella vita anche tramite attività aggre-gative di carattere sociale e culturale.Tra i progetti attualmente in essere,innanzitutto segnaliamo ai lettori ilSostegno alla domiciliarità, che si rea-

lizza con l’accompagnamento perterapie, visite mediche, spesa. Il ser-vizio prevede la presenza di unvolontario in casa, un paio d’ore algiorno, per un aiuto nel risolvere ipiccoli problemi della quotidianità oper la semplice compagnia: giocare acarte, leggere insieme il giornale echiacchierare significano molto perchi non ha più nessuno.Ci preme poi evidenziare il Servizioaiuto anziani, finalizzato al sostegnonelle pratiche di vita quotidiana eall’assistenza, in caso di violenze,nelle pratiche di denuncia e di infor-mazione preventiva.Un’altra importante e richiestissimaattività è il Servizio di tregua, dedica-to alle famiglie che assistono in casaanziani non autosufficienti. In questesituazioni, infatti, anche i famigliarinecessitano di un sollievo, utile e pra-tico, a supporto di una vita normale.Un volontario fa compagnia all’an-ziano per alcune ore alla settimana e,in quel lasso di tempo, il famigliare-assistente può svolgere in serenità lenormali incombenze quotidiane (adesempio uscire a fare la spesa) o sem-plicemente riposarsi un po’. L’AUSER, lo ricordiamo, propone

inoltre attività di tempo libero, turi-smo e socializzazione e corsi di forma-zione per volontari rivolti a giovani eneo-pensionati. Le nostre attività descritte in questapagina per ragioni di spazio sonosolamente alcune delle tante, masiamo a disposizione di coloro chevorranno contattarci per conoscercimeglio e per ricevere il nostro aiuto. Fra gli obiettivi di domani, oltre alconsolidamento delle attività incorso, abbiamo l’aumento dei servizialla persona e un incremento delleiniziative solidali. In ragione di ciò,siamo alla continua ricerca di nuovivolontari per poter soddisfare lerichieste attuali e future. Fin da orarivolgiamo il nostro “grazie” ai letto-ri che vorranno aiutarci ad aiutarecoloro che hanno più bisogno.

� Per maggiori informazioni

AUSER Volontariato TORINOVia Salbertrand 57/25 - 10146 Torino Tel. 011 7750511 - fax 011 7750529e-mail: [email protected]

Page 9: Socrem News ottobre 2009

Anno 2009, numero 3 9

EVENTI

AL TEMPIO CREMATORIO

Gli scritti diDino Buzzati

La Società per la Cremazione di To-rino propone, in occasione della Com-memorazione dei Defunti, un incontropoetico-teatrale nella Sala del Com-miato del Tempio Crematorio. I Cerimonieri della SOCREM CarloGiraudo, Michele Parisi, Marco Mazza eGrazia Viviano leggeranno alcuni branitratti dal romanzo Il Deserto dei Tartarie il racconto Il Mantello del celebrescrittore italiano Dino Buzzati.Con un tono narrativo fiabesco, Buz-zati affrontava temi e sentimenti qua-li l’angoscia, la paura della morte, lamagia e il mistero, la ricerca dell’as-soluto e del trascendente, la dispera-

ta attesa di un’occasione di riscattoda un’esistenza mediocre, l’inelutta-bilità del destino: grande protagoni-sta dell’opera buzzatiana è proprio ildestino, onnipotente e imperscrutabi-le, spesso beffardo...

Domenica 25 ottobremmaattttiinnoo oorree 1111..0000 -- ppoommeerriiggggiioo oorree 1155..0000

Domenica 1° novembremmaattttiinnoo oorree 1111..0000 -- ppoommeerriiggggiioo oorree 1155..0000

Sala del Commiato - Tempio Crematoriocorso Novara 147/b

«Ma togliti il mantello, creatura» disse la mamma, e lo guardava comeun prodigio, sul punto d’esserne intimidita; com’era diventato alto,bello, fiero (anche se un po’ troppopallido). «Togliti il mantello, dammeloqui, non senti che caldo?»

Il Coro Singtonia nasce nel 1996. Il repertorio della serata è basato principalmentesui generi Gospel e Pop rigorosamente eseguiti a “cappella”, ovvero con le sole voci, senza l’ausilio di strumenti musicali. In alcuni brani il Coro si avvale dell’accompagnamento di diversi strumenti a percussione. Singtonia propone uno spettacolo giocoso e coinvolgente, con semplici coreografie, gestualità sonora e talvolta con scherzosi effettivocali per imitare gli strumenti. La suggestione, la magia, i funambolismi propri della musica a cappella sono sempre confortati dal caloroso sostegno del pubblico, prezioso co-protagonista delle esibizioni del Coro.

Caterina Capello si è diplomata in chitarra classica presso il Conservatorio Statale di Musica “A. Boito” di Parma nel 1989. Innamoratasi in seguito della musicavocale, ha fondato il Coro Singtonia che tuttora dirige.

Previa prenotazione dei posti a partire dal 15 ottobre 2009 telefonando al 011 5812.370

dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12

Mercoledì 28 ottobre 2009Teatro Collegio San GiuseppeVia Andrea Doria 18, Torino

Inizio ore 21.00

INGRESSO GRATUITO

Organizzato dalla Socrem di Torino

Page 10: Socrem News ottobre 2009

Per la metà del mese di novembresiamo lieti di organizzare una giorna-ta di cultura, e non solo, nella meravi-gliosa residenza sabauda “La VenariaReale”.A grande richiesta dei Soci, abbiamopensato di proporre un momento diaggregazione e di vita associativa incui la simpatia e la voglia di diverti-mento si uniscano all’interesse perl’arte, all’amore per la storia e al pia-cere per la buona tavola. Il program-

VITA ASSOCIATIVA

Una giornata da re alla corte dei Savoiama prevede il ritrovo dei partecipan-ti con un’accompagnatrice SOCREMdavanti all’ingresso principale dellaReggia di Venaria sito in via Mensa34 (biglietteria centrale) alle ore 10.00.La località è facilmente raggiungibilecon mezzi propri e con mezzi pubbli-ci (bus 72). Per coloro che avesseroqualche difficoltà ad arrivare da solialla Reggia, sarà organizzato unpunto di ritrovo nel centro di Torinoe l’eventuale spostamento in gruppoda Torino a Venaria, definito in via diprenotazione, sarà comunque a mez-zo di autobus di linea. La visita guidata inizierà alle ore 10.15circa e avrà una durata di 90 minuti.Alle ore 12.00 il gruppo s’incammine-rà verso il centro storico della città perdegustare il pranzo presso il ristoran-te “Osteria il Cantùn” situato nella

piazza principale del borgo antico, adue passi dalla Reggia. Terminato ilpranzo il gruppo ritornerà alla Reggiaper una passeggiata libera neiGiardini Reali, con rientro libero.Il costo della giornata, comprensivo diingresso alla Reggia, visita guidatapersonalizzata e pranzo al ristorante, èdi Euro 33,00. Per i possessori della tes-sera Musei l’importo è di Euro 25,00. La data della visita alla Reggia diVenaria sarà comunicata agli interes-sati in fase di prenotazione. Si precisache la partecipazione è a numerolimitato in quanto i percorsi guidatisono per gruppi di 25 persone.

� Per informazioni e prenotazioni

Signora Antonella, SOCREM Tel. 011 5812 304 (lunedì-venerdì ore 9-12)

10 SOCREM News

NOTIZIARIO

LE NOSTRE RIVISTE

Anche in formato elettronico“SOCREM News” è pubblicata in for-mato elettronico sul sito della SO-CREM www.socremtorino.it alla vocePUBBLICAZIONI. Qui è possibile ritro-vare gli ultimi tre numeri della rivista

e attingere per effettuare una ristampadegli articoli in modo pratico e veloce. “Confini” ha un sito tutto suo,www.rivistaconfini.it. La rivista èinviata – gratuitamente – al destina-tario nella casella di posta elettronica.Per ricevere “Confini” basta regi-strarsi sul relativo sito. Si ricorda chedal 2009 questa rivista è semestrale.Le due pubblicazioni in forma carta-cea come consuetudine sono spediteai Soci e distribuite gratuitamente aicittadini presso il Tempio Crematorioe le Circoscrizioni torinesi. Da quest’anno le nostre riviste sono

reperibili, sempre in forma gratuita,anche presso la libreria Arethusa, invia Po 2 a Torino, con la quale laSOCREM ha stipulato una conven-zione a vantaggio dei propri associa-ti: previa presentazione della tesseraSOCREM ma senza obbligo all’acqui-sto di un numero minimo di libri, aiSoci verrà praticato il dieci per centodi sconto sui prezzi di copertina e untrattamento di favore sugli altri arti-coli in vendita (CD, DVD, ecc.).

Page 11: Socrem News ottobre 2009

CONSULENZA LEGALE

Al servizio dei Soci Gli associati che hanno necessità di unsemplice consulto legale possono rivol-gersi all’avvocato che la SOCREMmette a loro disposizione per un primoparere a titolo gratuito. Un esperto inmaterie civili (diritto di famiglia, dirittosocietario, questioni di eredità, ecc.)offre consigli e suggerimenti indicandole possibilità per la risoluzione delleproblematiche sottoposte alla sua

DESTINAZIONE CENERI

Dove reperire la modulisticaPer i Soci la SOCREM attesta anche ledichiarazioni di volontà di dispersio-ne in natura o nel cinerario comuneoppure di affido delle proprie ceneriper la conservazione presso il domici-lio. La modulistica utile a redigere la

PIÙ VICINO AI CITTADINI

Servizio informativoin CircoscrizioneGrazie alla disponibilità offerta da set-te Circoscrizioni torinesi, la SOCREMsi propone con un servizio di presenzapiù esteso nel territorio torinese, utileai cittadini per conoscere la cremazio-ne e gli aspetti connessi a questa prati-ca funeraria, dalla conservazione delleceneri al cimitero alla dispersione innatura e all’affido ai parenti.I nostri incaricati sono a disposizionedel pubblico per dare informazionipresso i locali gentilmente concessidalle Circoscrizioni.I prossimi appuntamenti con orario14.30 - 15.30 sono i seguenti:

Circoscrizione 1. Via Bertolotti 10il giovedì: 8 ottobre, 12 novembree 17 dicembre. Circoscrizione 2. Via G. Reni 102il lunedì: 12 ottobre e 16 novembre. Circoscrizione 4.Piazza Umbria, Sala Polivalente il lunedì: 28 settembre, 19 ottobre e 23 novembre. Circoscrizione 5. Via Stradella 192il giovedì: 22 ottobre, 19 novembre e 10 dicembre. Circoscrizione 7. Corso Vercelli 15il martedì: 20 ottobre e 17 novembre. Circoscrizione 8. Corso Moncalieri 18il mercoledì: 21 ottobre, 18 novembre e 9 dicembre. Circoscrizione 10. Via Candiolo 79il mercoledì: 7 ottobre, 11 novembre e 16 dicembre.

Gli aggiornamenti sulla nostra presen-za nelle altre circoscrizioni e sulle datedei successivi incontri saranno pubbli-cati nel prossimo “SOCREM News” enel sito internet www.socremtorino.it.

� Contatti

Tel. 011 5812 306

e-mail: [email protected]

volontà di destinazione finale delleceneri è scaricabile dalla sezione ESSE-RE SOCI presente nella home page delsito SOCREM www.socremtorino.it. La volontà deve essere scritta di pugnodall’interessato, su carta libera, se-guendo la formulazione data cometraccia nel relativo modulo e quindiconsegnata alla SOCREM. A coloro chenon disponessero di un collegamentointernet, ricordiamo che, su richiesta, lamodulistica sarà spedita a casa.

attenzione. L’avvio di una eventualepratica successiva alla consulenza conil legale è a totale discrezione del Socio.Ricordiamo che il legale è a disposizio-ne dei Soci per un parere gratuito, pressogli uffici della SOCREM in corso Turati11/c una volta al mese. La data e l’ora-rio di ricevimento sono concordati inbase al numero delle richieste e alladisponibilità dell’avvocato.

� Per una consulenza

Tel. 011 5812 325 e-mail: [email protected]

Anno 2009, numero 3 11

NOTIZIARIO

sono stati pub-blicati a supporto

della scelta sul sitoSOCREM alla voce

SERVIZI/Commiato. Acoloro che desiderano

contattare il Cerimoniereper definire la personalizzazione delcommiato di un defunto, segnaliamol’indirizzo e-mail: [email protected]

� Per richiedere la modulistica

Tel. 011 5812 325 - e-mail: [email protected]

DISPOSIZIONI PER IL COMMIATO

Personalizzazione della cerimoniaI Soci possono lasciare indicazioniprecise riguardo allo svolgimentodella propria cerimonia di commia-to, segnalando poesie e musicanell’apposita modulistica. In versio-ne cartacea, il modulo è reperibile alTempio; in formato elettronico, è sca-ricabile dal sito www.socremtorino.it,nella sezione ESSERE SOCI, dove puòessere anche compilato e spedito online. L’antologia di brani poetici Alfa-beto degli addii e l’elenco delle musicheattualmente disponibili al Tempio

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12 SOCREM News

LA PAROLA AGLI ESPERTI

disponibili per i suoi bisogni. Egliraccomanda un’alimentazione abase di frutta e verdura, più sobria efrugale di quella a base di carne,dieta che, oltre a essere più salubreper il corpo, risulta certamentemigliore per la vita dell’anima. I latini amavano dire primum vivere,deinde philosophari. Lucrezio si professava epicureo e nelpoema De rerum natura cercava diesorcizzare la paura della mortericorrendo a un’immagine culinaria.Chi si prepara alla morte deve com-portarsi come un convitato sazio altermine del banchetto: se la vita tra-scorsa è stata colma di gioia ci si ritirida essa soddisfatti dal lauto pasto con-sumato, se al contrario la vita è statacostellata da dolori e delusioni non hasenso desiderare che essa continui tra-scinandosi in ulteriori sofferenze.Seneca amava una cucina poco ela-borata, semplice e genuina, cosìcome la descrive nel De tranquillitateanimi. Anche i filosofi moderni, comeappare chiaro dalle loro autobiogra-fie, non di rado sono stati estimatoridel “mangiar bene”. L’attenzione che hanno riservato alcibo emerge nelle loro opere sapien-

Aristotele, nella Metafisica, giusta-mente ricorda che la filosofia nascequando l’uomo ha risolto i suoi biso-gni primari. Platone, pensatore rivolto al mondoeterno e immutabile delle Idee, non erainsensibile al mangiar bene: di lui si sache amava olive e fichi secchi. NellaLettera settima accusa i Siracusani dimangiare ben tre volte al giorno. È noto che i Pitagorici teorizzavanoil regime vegetariano come praticadi vita sana. Pitagora stesso proibì aisuoi discepoli di mangiare fave. Alla figura di Epicuro è abbinata,probabilmente a sproposito, l’ingor-digia e ancora oggi il termine epicu-reo allude alla smodata sfrenatezzain materia di piaceri alimentari e dibagordi. Più radicale degli epicurei era Dio-gene di Sinope, il celebre Cinico, ilquale raccomandava la frugalità deipasti e viene spesso descritto nell’at-to di mangiare pane ordinario e len-ticchie. In sintonia con i Pitagorici, anchePorfirio è convinto assertore dellacausa vegetariana. Nel suo trattatoAstinenza dagli animali spiega cheessi non possono essere sfruttati dal-l’uomo e brutalmente considerati

ziali attraverso metafore e specificiriferimenti. Ludwig Feuerbach diede il seguentetitolo a un suo scritto del 1862: Ilmistero del sacrificio o l’uomo è ciò chemangia. Friedrich Nietzsche ebbe una parti-colare predilezione per uova, noci,riso, patate, pane, mele, biscotti,latte e soprattutto salsicce. Duranteil suo soggiorno torinese amava so-stare nelle osterie e mangiare i piattipoveri ma molto nutrienti della cuci-na piemontese. “La cucina piemon-tese è la mia preferita”, scrive in Eccehomo, la sua autobiografia. Sempre a Torino Jean-Jacques Rous-seau rubò in diverse occasioni i fa-mosi grissini rubatà, dei quali anda-va ghiotto. Il filosofo tedesco Immanuel Kant,quando assaggiava un piatto che eradi suo gradimento, non mancava difarsi dare la ricetta. Tra le sue abitu-dini alimentari più bizzarre ricordia-mo che, quando mangiava la carne,la masticava a lungo in modo daestrarne il succo, mentre sputava laparte solida. Pare aggiungesse lasenape a ogni alimento e andassematto per il baccalà e per il formag-gio olandese.

MEDICINA ALTERNATIVARISPONDE

il dott. Federico Audisio Di SommaMedico omeopata e scrittore, esperto in medicine naturali

Siamo ciò che mangiamo: il menù dei filosofi e il metodo Kousmine

È possibile che uno stato di stanchezza cronica dipenda da un errato regime alimentare?

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flora putrefattiva patogena che svilup-pa tossine pericolose capaci di ridurreo modificare le difese immunitarie. Perquesta igiene vengono utilizzati ente-roclismi, seguiti da applicazioni di oliodi oliva vergine, ricco di vitamina F.

Punto 4. Con il perdurare delle alterazioni in-testinali si assiste alla carenza o all’as-senza di alcune vitamine e di oligoele-menti, ne consegue un’acidificazionedell’organismo. Questo stato produceuno stato di fatica cronica, una mag-giore sensibilità alle infezioni con esal-tazione dei sintomi dolorosi generali.La correzione dello stato acido è rea-lizzata mediante la somministrazionedi citrati alcalini in polvere.

Punto 5. Con la cura dei vaccini si completa ilriequilibrio proposto dalla dottoressaKousmine. Si tratta di una tecnica dideviazione degli anticorpi associata auna immuno-derivazione dolce dimo-stratasi particolarmente utile in casi dipatologie reumatiche croniche, respi-ratorie e autoimmuni.

Il metodo qui illustrato nei suoi puntiessenziali implica una scelta indivi-duale di coscienza e responsabilità. Per maggiori informazioni si rimandaal libro Il metodo Kousmine (TecnicheNuove, Milano 2000).

plomata alla facoltà di Medicina diLosanna, fu una donna geniale cheoperò sempre tra la scienza e la filo-sofia. I cardini del suo pensiero e delle sueimportanti ricerche cliniche mosserodalle seguenti domande: “E se lacausa principale delle malattie cheaffliggono l’umanità consistesse inerrori alimentari? E se lo stato disalute dipendesse dalle sue persona-li abitudini alimentari? E se perriconquistare la buona salute fossesufficiente riequilibrare le funzionidi assimilazione, di evacuazione e didifesa immunitaria intestinale?”.

La Kousmine ha sviluppato un meto-do originale che porta il suo nome e icui fondamenti consistono in cinquepunti fondamentali.

Punto 1.Una sana alimentazione che recupe-ri elementi indispensabili alla salva-guardia della salute, oggi piuttostocarenti, quali i cereali completi, glioli spremuti a freddo e ricchi di gras-si insaturi. Al contrario si assiste alvertiginoso moltiplicarsi di elementinocivi quali le proteine di origineanimale, lo zucchero bianco e i gras-si animali.

Punto 2. La complementarietà degli alimenti alfine di raggiungere un corretto equili-brio dietetico. Un’alimentazione erra-ta che duri da parecchi anni evidenzianotevoli carenze che richiedonoapporti supplementari di vitamine edi oligoelementi.

Punto 3. Occorre attenzione all’igiene intestina-le, facilmente alterata da diete tropporicche di zuccheri e proteine: tali modi-fiche favoriscono lo sviluppo di una

Ludwig Wittgenstein non s’interes-sava affatto al cibo, pretendevainfatti di trovare in tavola sempre lostesso menu. Si dice che Karl Marx fosse attentopiù al bere che al mangiare, in parti-colare amava la birra. Hegel gradiva il bere, ma preferiva ilvino. L’ateo illuminista La Mettrie aveva l’a-bitudine di gozzovigliare e consumarepasti pantagruelici: la leggenda vuolea che sia morto per un indigestione dipaté di fagiano, di cui era ghiotto. Arthur Schopenhauer, dal canto suo,consumava di consueto i pasti alRistorante Inglese: ogni volta mette-va davanti a sé sulla tavola unamoneta d’oro, che riponeva in tascaa pasto terminato. Un cameriere glidomandò il significato di quella stra-na cerimonia. Schopenhauer risposedi aver promesso a se stesso di la-sciar cadere la moneta nella cassettadei poveri il primo giorno in cuiavesse udito gli ufficiali inglesi, chepranzavano nel ristorante, discorre-re di qualche cosa che non fossecavalli o donne o cani. Ernst Bloch coniò un’espressione effi-cace: “L’uomo non vive di solo pane,specialmente quando non ne ha”.Catherine Kousmine (1904-1992), di-

Anno 2009, numero 3 13

LA PAROLA AGLI ESPERTI

I Soci che desiderano proporrequesiti di interesse generale,sono invitati a scrivere a: “SOCREM News”,rubrica “La parola agli esperti”,Società per la Cremazione di Torino, corso Turati 11/c - 10128 Torino.

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14 SOCREM News

LA PAROLA AGLI ESPERTILA PAROLA AGLI ESPERTI

PARERE LEGALERISPONDE

l’avv. Gabriele Pedrini Gabri

Le ceneri sono destinate alla conservazione,all’affidamento o alla dispersione in forma indivisa.

Leggo su “SOCREM News” le notizie sulla possibilità di dispersione delle ceneri in natura e di affido adomicilio, cose inimmaginabili fino a tempo fa e mi chiedo se non sia possibile la “riunione” di ceneri inun’unica urna. Mi pare che fra dispersione, affido e raccoglimento ci siano punti in comune.

Per il nostro attuale ordinamentotale commistione è vietata.Il D.P.R. 285/90 all’art. 80 prevedeche “le ceneri derivanti dalla crema-zione di ciascun cadavere devonoessere raccolte in apposita urna por-tante all’esterno il nome, il cognome,la data di nascita e di morte del de-funto”; la legge regionale del Pie-monte (B.U.R Piemonte n. 44 del2007) in materia di cremazione, con-servazione, affidamento e dispersio-ne delle ceneri all’art. 2 prevede: “Alfine di assicurare l’identità certadelle ceneri, i soggetti gestori degliimpianti di cremazione adottanosistemi identificativi, non termode-peribili, da applicare all’esterno delferetro e da rinvenire a cremazioneavvenuta, al fine di certificare la cor-relazione tra il cadavere e le cenericonsegnate”. Da queste norme è chiaro che per lanostra attuale legislazione è impre-scindibile una stretta correlazionetra la salma e le sue ceneri: neancheipotizzabile una cremazione di piùpersone insieme.La sorte delle ceneri è prevista conaltrettanta precisione: “Le ceneri so-

no destinate, in forma indivisa, allaconservazione, all’affidamento o alladispersione” (B.U.R Piemonte n. 44del 2007, con richiamo espresso alD.P.R. 285/90). Per quanto attiene lesanzioni a comportamenti contrarialla normativa in vigore, ci si puòsicuramente basare sull’art. 411 delcodice penale (Distruzione, soppres-sione o sottrazione di cadavere) checosì prevede: “Chiunque distrugge,sopprime o sottrae un cadavere, ouna parte di esso, ovvero ne sottrae odisperde le ceneri, è punito con lareclusione da due a sette anni. La pena è aumentata se il fatto ècommesso in cimiteri o in altri luo-ghi di sepoltura, di deposito o dicustodia. Non costituisce reato la dispersionedelle ceneri di cadavere autorizzatadall’ufficiale dello stato civile sullabase di espressa volontà del defunto.La dispersione delle ceneri nonautorizzata dall’ufficiale dello statocivile, o effettuata con modalitàdiverse rispetto a quanto indicatodal defunto, è punita con la reclusio-ne da due mesi a un anno e con lamulta da euro 2.582 a euro 12.911”.

Ricapitolando: le ceneri possono es-sere conservate presso aree cimite-riali predisposte, oppure affidate ecustodite in un domicilio privato (el’atto di affidamento verrà registratoe controllato dagli uffici comunali);altra via è la dispersione in naturaoppure la conservazione perpetuaed indivisa in un’area cimiterialepredisposta.Qualsiasi altra conservazione ogestione delle ceneri non previstadalla legge vigente (ad es. ceneri dipiù defunti nella stessa urna; oppureconsegna di parte delle ceneri dellastessa salma a diversi parenti), po-trebbe integrare il reato previsto dal-l’art. 411 del codice penale.

Urna cineraria

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Anno 2009, numero 3 15

LA PAROLA AGLI ESPERTIOBLAZIONI DEI SOCI

Grazie della fiducia

MarzoEuro 400: Brossa Violante. Euro 100: Pepino Luciana. Euro 50: De Orsola

Carlo Fernando. Euro 30: Reiteri monica, Sibille Piero. Euro 25: Valfrè

Raffaella. Euro 20: Barbagiovanni Filippo, Elettri Lena, Fassio Valeria,

Gremo Orsolina, Meano Clelia, Sada Milena. Euro 15: Carraro Loris, Giovi

Regina Maria, Savio Sergio. Euro 10: Avena Gianti, Bigatti Emiliana,

Cammarat Lucia, Coratti Maria Pia, D’Agostio Elena, Dattola Arturo,

Favareto Sergio. Euro 5: Quintavalle Angela, Volpi Elsa.

AprileEuro 30: Pastorino Mario, Tonini Rosalba. Euro 29: Ricciuti Ciro. Euro 25:Giaime Amedeo, Munciguerra Angelina. Euro 20: Maccari Franco, Mercato

Rita. Euro 15: Anonimo, Mazzia Clementina, Patzu Carlo. Euro 10: Maggio

Luigi, Pagliotti Diego. Euro 5: Depaoli Francesco, Segantino Osvaldo.

MaggioEuro 100: Bori Lilliana, Sicco Adelina, Valentin Achille. Euro 90: Notari

Alessandrina. Euro 50: Andriotta Andrea, Ariano Emiliano, Franco Grazia,

Grosso Adelina, Martorelli Ida, Musso Maria Giov, Nicoletta Stoppani,

Novara Angiolina, Sodano Margherita, Tanozzini Palmira, Vincenti Eleonora,

Zanone Poma Evelina, Zeppegno Luciano. Euro 40: Bssone Yvonne, De

Martini Geltrude. Euro 30: Bocca Micodano Maria Graziella, Bonino

Leandro, Bounous Bianca, Conenna Roberto, Fam. Arleri Biamino, Francese

Carla, Gander Giacomo, Mela Vinicio, Micodano Giorgio, Nardo Guido, Nece

Renato, Scavarda Fulvio. Euro 25: Deluca Iolanda, Fam. Graziano

Pontacolone, Luci Antonia, Munciguerra Angelina, Spadaro Nicola. Euro 20:Aliprandi Maria Rosa, Andriano Eugenia, Anna Verna, Bertoluzzo Egle,

Deltorchio Rossigni Carla, Fam. Crocco Bergo, Fam. Piovano Tecco, Favro

Leo, Fornaro Marina, Gaia Gina, Garbolino Valerio, Girrotto Guido, Maezolla

Luigi, Marrale Rosa, Micheli Antonella, Mila Lucia, Milano Riccardo, Moroni

Carolina, Murdala Michelina, Oliva Franco, Parassole Erdes, Tarro Boiro

Giovanna, Valetti Clelia Gamba. Euro 16: Gai Maria Maddalena. Euro 15:Amato Giacomo, Bertoldi Sergio, Casini Assuntina, Danni Andrea Pietro, De

Simone Giuseppe, Fassone Lucia, Giannetta Antonia, Maldi Mariangelo, Rin

Dario, Scianna Vincenzo. Euro 10: Anceschi Umberta, Angolano Michelina,

Baccelli Maria Paola, Barra Marianna, Bertotto Giovanni, Beux Tullio,

Boschetto Mirella, Bruno Sergio, Canna Irma, Cantalupo Luciana,

Casagrande Loredana, Chiesa Ines, Dellolio Angelo, D’Orsi Natalino, Fam.

Cassinasco, Forapani Franco, Francese Fiorina, Gamberini Imelde, Gatti

Giuseppina, Goff Angelo, Lagonigro Nicoletta, Lazero Margherita, Lucano

Aristodemo, Monge Romana, Mosca Maria, Mugavero Antonietta, Nicolosi

Maria, Novarino Giulia, Persi Anna, Piumatti Giovanni, Raveto Luigi, Resta

Annamaria, Rigon Teresa, Romero Carlo, Sartori Serena, Savina Carlo, Trolla

Rosanna, Vablais Giulietta, Vitale Francesco, Volpiano Agnese, Zanellati

Vinicia. Euro 5: Billi Ilva, D’agostino Elena, De Santis Salvatore, Falappa

Pacifico, Fam. Brocca Delsedime, Giordano Rachele, Leone Maria, Lisa

Luigia, Lussiatti Walter, Massaro Pasqua, Mussola Teresa, Papapietro

Teresa, Ranieri Giuseppina, Ronco Felice, Signorello Giulio.

GiugnoEuro 85: Giorcelli Liliana. Euro 50: Bouchard Liliana, Castellano

Bernardino, Ponticelli Amelia, Saoner Giordano Bruno, Voglino Maria

Vittoria. Euro 30: Gagnor Silvana, Giaccone Dario, Merlin Ernesto, Quarta

Salvatore, Seno Federico, Tamai Pitrangelo. Euro 25: Carli Efisia. Euro 20:Albertini Maria Giovanna, Becchio Ester Margherita, Branca Luigi, Brucha

Czeczik Norton, Bucarelli Carlo, Favaretto Tosca, Melis Gianna, Ricotti Carla,

Piras Gianfranco, Quartuccio Michele, Sigot Anna, Vincenti Elio. Euro 15:Baluschi Rosalba, Dipiro Piera, Fam. Baraggia Poli, Miazzo Enorme, Musso

Mirella, Pellegrino Rina, Sardo Luisa Antonietta, Sava Maria. Euro 10:Anonimo, Beretta Ernestina, Bonino Enrico, Canna Irma, Cazolina Nosenzo,

Damato Luigi, De Zan Maria, Fam. Dalvesco, Fam. Borello, Fenoglio

Giovanni, Gandolfo Mario, Germano Rita, Ghebbano Iris, Goffi Angelo,

Granato Luigi, Graziano Giuseppina, Guarnieri Irma, Guastavigna Giovanni,

Lignana Eugenio, Mestrocesare Maddalena, Polzella Rita, Protano

Tommaso, Pulcini Italo, Rattalino Tommaso, Sansalvadore Anna Maria,

Simone Giuseppe, Trapletti Faustina, Vair Teresita, Valentini Raffaele,

Zanardo Mario Cesare. Euro 10: Brunero Ferdinando, Ciavattini Carmen,

Genta Emma, Guglielmino Pietro, Paparella Adelaide, Piluso Giuseppa.

LuglioEuro 100: Cantamessa Ines, Montrucchio Franco. Euro 30: Barbiani

Quintino, Cianciala Raffaella, Pivato Annamaria. Euro 25: Caria Giovanna,

Ghigone Alda, Giangoia Giuseppe, Girardi Edi, Grasso Michela. Euro 20:Azzola Teresina, Bergeretti Ida, Bori Ernesta Emilia, Cassaneti Elvira, Grotto

Rosati Amalia, Mellano Renato, Oliiaro Alberto, Saroni Ivano, Schurch

Bluette. Euro 15: Bauducco Paolo, Peano Maria Luisa, Picchinenna

Domenico, Rocco Margherita. Euro 10: Amandonico Renato, Gaido Bice,

Oberto Marcella, Pergola Carmela, Pozzi Carlo, Taraglio Franco. Euro 5:Ronco Felice. Euro 4,23: Castigliano Giuseppe.

L’Associazione ringrazia tutti i Soci che sostengono la sua attività. Le oblazioni sono un aiuto indispensabile per mantenere il decoro del Tempio Crematorio e sostenere parte delle attivitàdi promozione sociale che la SOCREM svolgedirettamente oppure tramite la Fondazione Fabretti, fra cui citiamo “SOCREM News”, “Confini” e il servizio di supporto al lutto “Un aiuto a chi rimane”. Quest’anno, inoltre, le generose oblazioni degliassociati hanno consentito alla SOCREM di finanziare la Cattedra di Tanatologia Storica della Facoltà di Lettere presso l’Università di Torino.Pubblichiamo l’elenco delle oblazioni pervenute nel periodo marzo-luglio 2009.

Page 16: Socrem News ottobre 2009

16 SOCREM News

Questa lettera ci stupisce molto esiamo spiacenti che sia sorto questomalinteso. Forse non tutti sanno che,sebbene i funerali con cremazionesiano in costante crescita, la SOCREMdi Torino effettua il servizio pubblicodi cremazione secondo le consuetetempistiche. Gli arrivi dei funerali destinati allacremazione sono pianificati dai Ser-vizi Cimiteriali del Comune di Torino,che inviano l’elenco alla SOCREM ilgiorno precedente l’arrivo delle salme.

LETTERE

La cremazione è eseguita sulla base diuna programmazione che rispetta ri-gorosamente l’ordine cronologico diarrivo della salma al Tempio e dell’au-torizzazione pervenuta dal Comune didecesso. In presenza della necessariaautorizzazione alla cremazione, il ser-vizio è effettuato se possibile il giornostesso e al massimo entro 2 giorniferiali. La consegna delle ceneri, salvocasi eccezionali o diversa richiestadella famiglia, avviene entro 3 giorniferiali dal ricevimento della salma.

“Vorrei segnalare un fatto recente sul quale vorrei avere dei chiarimenti,ritenendo che potrebbero essere utili anche ad altri associati.Un mio cugino che abitava in provincia non è stato cremato presso il Tempioperché – così l’incaricato dell’impresa funebre ha detto a noi famigliari – “a Torino ci sono lunghi tempi di attesa per i funerali destinati allacremazione”. Emotivamente già scossi per la perdita e nel timore di doveraspettare troppi giorni, ci siamo convinti a portarlo presso un altro impianto. Poco tempo fa ho preso al Tempio una copia della Carta dei Servizi SOCREM,dove ho letto invece che la SOCREM esegue le cremazioni entro 2 giorni.Ma quali sono le tempistiche del funerale con cremazione?”

Secondo la normativa vigente la con-segna di parte delle ceneri della stessasalma a più parenti non è possibile, inquanto sono destinate in forma indi-visa alla conservazione, all’affida-mento o alla dispersione. Ci preme ricordare che l’affidatario hal’obbligo di custodire l’urna “sigillata”

in modo da consentirne una destina-zione stabile e offrire garanzie controogni profanazione (Legge regionale nr.20/2007 art. 3 comma 2). Precisiamoinfine che chiunque effettui seppure inminima parte la “spartizione” delleceneri di un defunto, si espone aglieffetti dell’art. 411 del codice penale.

“Nel redigere la dichiarazione di affido delle mie ceneri a un famigliare aventetitolo, posso indicare più nominativi? Vorrei indicare mia sorella e mio fratello,che abitano insieme, ma se in futuro uno di loro andasse a vivere per contoproprio le mie ceneri potrebbero essere divise in due urne? ”

Un associato ci scrive...

AANNNNOO XXVV,, NNUUMMEERROO 33,, OOTTTTOOBBRREE 22000099

QQuuaaddrriimmeessttrraallee ddeellllaa SSoocciieettàà ppeerr llaa CCrreemmaazziioonnee ddii TToorriinnoo

FFoonnddaattoorree

Luciano ScagliariniEEddiittoorree

Fondazione Ariodante FabrettiVia E. De Sonnaz 13, 10121 Torino DDiirreettttoorree

Giovanni PolliniDDiirreettttoorree rreessppoonnssaabbiillee

Ezio QuarantelliCCoommiittaattoo ddii rreeddaazziioonnee

Fabrizio Gombia, Gisella Gramaglia,Giovanni Pollini, Piero Ruspini, Luciano ScagliariniCCaappoo rreeddaattttoorree

Gisella GramagliaHHaannnnoo ccoollllaabboorraattoo aa qquueessttoo nnuummeerroo

Federico Audisio di Somma, Vittorio Federico, Roberto Ferrari, Gisella Gramaglia, Michele Parisi,Gabriele Pedrini Gabri, Piero Ruspini,Marina Sozzi.RReeddaazziioonnee

Corso Turati 11/c - 10128 Torino tel. 011 5812 325 - fax 011 5812 320IImmppaaggiinnaazziioonnee

Dada Effe di Daniela Fresco - TorinoSSttaammppaa

Stige, Società Torinese Industrie GraficheEditoriali S.p.A., San Mauro Torinese

Aut. Trib. To n° 68 del 23/09/2008

TTiirraattuurraa 35.000 copie

Tempio SOCREM, Antica porta dell’Ara Crematoria

I Soci che desiderano ricevere anche il periodico “Confini” (diventato semestrale) sono invitati a darne comunicazione

alla SOCREM telefonando al numero 011 5812 325. Coloro che preferiscono “Confini” in formato elettronico,

per riceverlo nella propria casella di posta devono registrarsi sul sito www.rivistaconfini.it