Il Periodico News - Ottobre 2012

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Anno 6 - N° 58 Ottobre 2012 EDITORE DIRETTORE RESPONSABILE ALESSANDRO DISPERATI [email protected] Responsabile P.R. ORNELLA REPETTI [email protected] Direzione, redazione, amministrazione, grafica, marketing, pubblicità Viale delle Terme N° 97 27052 Godiasco Salice Terme tel.0383/944916 fax.0383/934583 www.ilperiodiconews.it [email protected] Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione, di testi e foto. STAMPA: San Biagio Stampa S.p.A. - Genova Registrazione presso il Tribunale di Voghera N. 178 del 31/03/2011 il Periodico news Distribuzione Gratuita 20.000 COPIE 20.000 COPIE Casteggio Distretto del vino per rilanciare il turismo in Oltrepò In arrivo la Green Way da Voghera a Rivanazzano: approvato il progetto E’ un progetto di cui si parla da moltissimo tempo: la Green Way. Tante parole, tanta carta ma alla fine la pista ciclabile Milano- Voghera-Varzi è sempre rimasta chiusa dentro ad un cassetto. Se si esclude il tratto tra Codevilla e Retorbido, già realizzato da queste amministrazioni comunali, per il resto, nebbia. Ma ora qualcosa si muove nel verso positivo: da una parte l’ammmin- strazione comunale di Rivanazzano Terme che nei giorni scorsi ha approvato il progetto compreso tra Retorbido e Rivanazzano, dall’altra, è notizia proprio di questi giorni, l’approvazione da parte del Comune di Voghera che ha dato finalmente il via libera alla realizzazione della tratta compresa tra Voghera e Codevilla. Sarebbe come dire che a breve il tratto compreso tra Voghera e Rivanazzano Terme sarà agibile a tutti gli effetti in attesa che le altre amministrazioni facciano il proprio dovere portando il progetto fino a Varzi. Alessandro Disperati Servizio a pagina 5 “Economia da rilanciare” Stradella: al via la differenziata A Canneto tagli della Regione Maffi: “Vino, stagione ok” Si è tenuto a Montesegale un convegno dove l’ammini- strazione comunale intende farsi portavoce per rilanciare l’economia del territorio. Servizio a pagina 27 Dal 22 ottobre partirà la pro- va della raccolta porta a por- ta nel quartiere San Zeno di Stradella. Servizio a pagina 43 Ventiduemila euro in meno di entrate: il sindaco Fran- cesca Panizzari di Canneto lancia l’allarme tagli. Servizio a pagina 31 L’enologo fa un bilancio del- la vendemmia appena inizia- ta e per i vini d’Oltrepò sarà una stagione positiva. Servizio a pagina 4

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EDITORE THOR - DIRETTORE RESPONSABILE Alessandro Disperati - Direzione, redazione, amministrazione, grafica, marketing, pubblicità Viale delle Terme N° 97 27052 Godiasco Salice Terme Registrazione presso il Tribunale di Voghera N. 178 del 31/03/2011 - Distribuzione Gratuita

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Anno 6 - N° 58Ottobre 2012

EDITORE

DIRETTORE RESPONSABILE

AlessAndro [email protected]

Responsabile P.R.

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Direzione, redazione, amministrazione, grafica, marketing, pubblicità Viale delle Terme N° 97 27052 Godiasco Salice Terme tel.0383/944916 fax.0383/[email protected] i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione, di testi e foto.stAmpA: San BiagioStampa S.p.A. - Genova

Registrazione presso il Tribunale di VogheraN. 178 del 31/03/2011

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news

Distribuzione Gratuita

20.000COPIE

20.000COPIE

CasteggioDistretto del vinoper rilanciare il

turismo in Oltrepò

In arrivo la Green Way da Voghera aRivanazzano: approvato il progetto

E’ un progetto di cui si parla da moltissimo tempo: la Green Way. Tante parole, tanta carta ma alla fine la pista ciclabile Milano-Voghera-Varzi è sempre rimasta chiusa dentro ad un cassetto. Se si esclude il tratto tra Codevilla e Retorbido, già realizzato da queste amministrazioni comunali, per il resto, nebbia. Ma ora qualcosa si muove nel verso positivo: da una parte l’ammmin-strazione comunale di Rivanazzano Terme che nei giorni scorsi ha approvato il progetto compreso tra Retorbido e Rivanazzano, dall’altra, è notizia proprio di questi giorni, l’approvazione da parte del Comune di Voghera che ha dato finalmente il via libera alla realizzazione della tratta compresa tra Voghera e Codevilla. Sarebbe come dire che a breve il tratto compreso tra Voghera e Rivanazzano Terme sarà agibile a tutti gli effetti in attesa che le altre amministrazioni facciano il proprio dovere portando il progetto fino a Varzi.

Alessandro DisperatiServizio a pagina 5

“Economia darilanciare”

Stradella: al viala differenziata

A Canneto taglidella Regione

Maffi: “Vino,stagione ok”

Si è tenuto a Montesegale un convegno dove l’ammini-strazione comunale intende farsi portavoce per rilanciare l’economia del territorio.

Servizio a pagina 27

Dal 22 ottobre partirà la pro-va della raccolta porta a por-ta nel quartiere San Zeno di Stradella.

Servizio a pagina 43

Ventiduemila euro in meno di entrate: il sindaco Fran-cesca Panizzari di Canneto lancia l’allarme tagli.

Servizio a pagina 31

L’enologo fa un bilancio del-la vendemmia appena inizia-ta e per i vini d’Oltrepò sarà una stagione positiva.

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Aboliamo Province, Comunità Montane etc., per risparmiare soldi!! I nostri soldi!!

TERZA PAGINA

Commento di Antonio lA trippA

Bisogna risparmiare, dice Monti e dicono tutti. Bene tagliamo i costi inutili! Partiamo dal basso, meglio guardare nel proprio orto, guardare a quello che suc-cede qui da noi, bisogna incominciare a far cambia-menti e tagli agli sprechi partendo dagli enti che ci sono vicini, non vale la pena spendere molte parole per un Governo che, a un anno circa dalla sua com-parsa sulla scena, ha fatto solo disastri per non dire che ne ha fatti peggio di Prodi, Berlusconi e Tremon-ti & associati. E con la fanfara suonata da tutti, sotto la direzione d’orchestra di molti illustri opinionisti. Non ha preso, Monti, nessuna decisione veramente risolutiva con il suo team di supereroi, ma ha depres-so il lavoro e l’occupazione, ha fatto crollare quel po’ di produzione che c’era e sta per arrivare in porto consegnando il Paese al Medioevo prossimo venturo. Monti ha detto che “che farà la guerra agli evasori”, a me sembra un’affermazione sciocca, perché se vuole recuperare soldi, incominci a fare la guerra hai politi-ci, agli sprechi ed alle loro ruberire clientelari, perso-nali e familiari, faccia la guerra ai politici delle giunta regionale del Lazio, dell’Emilia Romagna, del Pie-monte, della Sicilia, della Lombardia etc, ma li ci vo-gliono le “palle” per farlo, perché il nostro non eletto “primo ministro”, per continuare a governare, o me-glio, a stare seduto sulla poltrona, non può inimicarsi i partiti ed i politici. Purtroppo questo è un paese del-le mezze misure, delle mezze riforme, dei mezz’uo-mini mezze-calzette, dei politici disonesti ed incapa-ci. Delle ruberie se ne accorgono tutti ora, da ultimo e per forza. Ma i consiglieri regionali del Lazio (è solo un esempio, anche la Lombardia è accusata delle stes-se cose più o meno), Monti non li conosceva? E’ do-vuto arrivare “er Batman” per fargli aprire gli occhi? Ma fatemi il piacere… prima tutti applaudivano fino a spellarsi le mani. Sono convinto che se questo Go-verno avesse davvero saputo svolgere il suo ruolo di “macellaio”, non avrebbe proposto una riforma delle Province che fa sganasciare dalle risate – ovviamente solo dopo aver fatto arrabire e piangere tutti. Se Mon-ti, ma anche i politici che lo hanno preceduto, fosse stato serio e non “re tentenna”, si sarebbe alzato una mattina e, con un colpo secco, ma dignitoso e senza tante parole, avrebbe semplicemente detto: «Italiani, da domani, niente più Province ed altri enti inutili». Avrebbe scontentato tutti, ma avrebbe fatto tutti con-tenti. Per i sostenitori del mantenimento delle Provin-ce è da augurar loro che non si vada adesso a un refe-rendum per la loro abolizione, perché l’esito a mio parere sarebbe scontato, perché nell’aria c’è un desi-derio di rinnovamento e tagli dei costi della politica e dei politici. Se si votasse oggi per abolire qualsiasi Ente, ripeto qualsiasi, gli italiani disgustati dai costi e dai risultati ottenuti, potrebbero esprimere un plebi-scito per l’abolizione di provincie, comunità montane e tutte le altre sotto categorie di enti e pseudo enti. E’ questo quello che è accaduto il 6 maggio scorso in Sardegna, dove sono state abolite con una maggioran-za che non lascia dubbi (il 97% dei votanti che si è recato alle urne) quattro province (Ogliastra, Medio-Campidano, Carbonia-Iglesias e Olbia-Tempio Pau-sania) istituite una decina di anni fa e operative dal 2005. E, inoltre, i cittadini sardi si sono espressi an-che a favore dell’abolizione delle altre quattro “stori-che” province (Cagliari, Sassari, Oristano e Nuoro). A mio giudizio i Sardi sono gente seria, abituata a la-

vinciali le quali saranno a carico, dal 2013 (con il pas-saggio di competenze… almeno in teoria dall’ “impe-gno” con decreto) di regioni e comuni. Ma è da chiedersi se riusciranno i comuni, specie quelli picco-li, ad esempio sotto i 15.000 abitanti che sono il 93% del totale, ad assolvere i compiti nel loro territorio portati avanti dalla provincia (e non ci sarà pericolo di frammentazione nella formazione scolastica, viabili-tà, collocamento al lavoro…). E’ vero che i compiti “più complessi” potranno essere gestiti direttamente dalla Regione, ma forse qualche problema ci potrebbe essere per funzioni, servizi, che necessitano che siano “più vicini possibile al cittadino”, e che in ogni caso i comuni con grande difficoltà potranno soddisfare. Per questo, ritengo, che “UNA RIFORMA TIRA L’AL-TRA”: cioè bisogna rivedere l’entità, la dimensione, la capacità di azione degli attuali comuni, accorpan-doli e facendoli diventare dei “COMUNI METRO-POLITANI” (in territori geo-morfologicamente, sto-ricamente, economicamente simili, unici, con almeno 20.000 abitanti – sul numero di cittadini, ventimila, questa è una parametrazione soggettiva, se ne può di-scutere se di meno o di più…). Il rischio è che alla fine questo impellente, necessario, già tardivo a mio avviso, processo di ridefinizione territoriale di tutti gli enti locali (l’accorpamento dei COMUNI con la co-stituzione di MACROCOMUNI; l’eliminazione delle PROVINCE, delle COMUNITA’ MONTANE etc. etc.; la necessaria istituzione di “COMUNI METRO-POLITANI” in tutti i territori e non solo in 15 aree della penisola italica; l’eliminazione delle REGIONI e al loro posto la creazione di MACRO-AREE)… eb-bene tutto questo processo di riforma geografico-isti-tuzionale rischia di perdersi nelle nebbie del nulla. Solo con l’eliminazione delle province potrà avvenire a “cascata” la ridefinizione del sistema degli attuali obsoleti comuni e delle anacronistiche (e dispendio-se) Comunità Montane e quindi delle regioni. Pertan-to se verranno abolite solo le province senza toccare tutto il resto dell’oramai più che inefficiente sistema attuale di comuni e regioni così come sono ora, hanno ragione da vendere i fautori del mantenimento delle province nel dire che il livello intermedio tra comuni e regioni non si presta ad essere eliminato. Non può essere questo il momento, l’epoca, ancora una volta della “non decisione”: alla fine potrà accadere che le province saranno eliminate da qualche nuovo “tiran-no” che apparirà sulla scena quando ci sarà il falli-mento di ogni entità pubblica, territoriale, locale, sta-tale… (…è stato il fascismo ad accorpare i comuni…). Cosa che non vogliamo che si ripeta: per questo le riforme, la ridefinizione delle istituzioni locali dob-biamo farla davvero, democraticamente, “dal basso” (come nel referendum tenuto in Sardegna), superando parassitismi e deleterie rendite di posizione.

vorare ed a fare... pochi convegni, poche tavole roton-de, pochi tavoli di lavoro, poche cene; a proposito avete visto come nella nostra provincia sono diminu-ite le foto sui giornali dei nostri politici festanti alle sagre paesane, nei ristoranti a brindare mentre festeg-giavano le loro vittorie etc etc. Chissa perché? Certa-mente per dignità istituzionale: ritornando all’aboli-zione delle provincie, in base all’articolo 23 del decreto “salva-Italia” promulgato dal Governo nel di-cembre scorso, le province diventano enti di secondo grado; cioè non vengono elette dai cittadini ma dai rappresentanti dei comuni, il loro organico viene for-temente ridimensionato, vengono svuotate delle loro funzioni che sono trasferite a Regioni o comuni; e mantengono solo un generale ruolo di indirizzo e co-ordinamento. Non potendo eliminare le province con legge ordinaria (è necessaria una revisione costituzio-nale), il governo ha appunto optato per il loro svuota-mento di poteri. Il nuovo sistema dovrebbe diventare completamente operativo con l’emanazione di una legge che disciplini il passaggio di competenze, che dovrà arrivare entro il 31 dicembre 2012. Lo faranno? Io non ci credo! L’UNIONE DELLE PROVINCE ITALIANE (UPI) il 25 febbraio scorso ha detto NO A UN’ITALIA SENZA PROVINCE. E ha proposto strategie (e ricorsi) per difendere gli enti finiti nel mi-rino del governo che – con il decreto “Salva Italia” – ne ha stabilito l’abolizione. Le competenze (o incom-petenze, dipende dalle opinioni) dicevamo. Le ATTUALI FUNZIONI DELLE PROVINCE sono: a) sull’istruzione pubblica, compresa l’edilizia scolasti-ca per le scuole superiori; b) nel campo dei trasporti, della mobilità pubblica su strada; c) nella gestione del territorio; d) nel campo della tutela ambientale; e) nello sviluppo economico relativo ai servizi del mer-cato del lavoro – gli Uffici del lavoro, ex collocamen-to, e cose simili. Ebbene, nella razionalizzazione de-gli enti, le prime a dover essere abolite sono le province: enti che comprendono quasi sempre territo-ri geomorfologicamente, geograficamente disomoge-nei; realtà territoriali, storiche che poco hanno in co-

SETTEMBRE 2012il Periodico

mune tra di loro (anche nei distretti produttivi, come bacini idrici, come esigenze di razionale gestione della formazione scolastica, etc.). La Pro-vincia di Pavia è un esempio illumi-nante di tutto questo, cosa hanno in comune e cosa c’entrano, per fare un esempio, Lomello e Romagnese? nul-la; Mortara e Varzi? nulla; la Lomelli-na e la Val Versa? nulla… Però… qualche obiezione dei fautori delle province è molto seria. Abbiamo qui sopra elencato le attuali funzioni pro-

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OTTOBRE 2012il Periodico 4L’ENOLOGO MARIO MAFFI TRACCIA UN BILANCIO DELLA VENDEMMIA 2012

“E’ stata un’annata positiva: ora servono gioco di squadra e giovani”

ATTU

ALITA

pubblicizzarlo e a venderlo nel migliore dei modi. E, qui, forse, sta il vero tallone d’Achille del nostro ter-ritorio. Di tutto questo abbiamo parlato con l’enologo Mario Maffi, direttore tecnico della Cantina Montelio di Codevilla e grande conoscitore dell’Oltrepò Pave-se. Qual è il suo giudizio sulla vendemmia che si è ap-pena conclusa?“Possiamo dire che, in generale, l’annata sia stata positiva. Per come si era presentata la stagione, devo dire che siamo molto contenti. C’è la gradazione, c’è l’estratto e c’è un bell’equilibrio acidità/ph. Per quanto riguarda il quantitativo finale abbiamo nume-ri sicuramente inferiori allo scorso anno, si parla di un 20-25% in meno. E questo per due fenomeni in particolare”. A cosa si riferisce?“Da una parte, sicuramente, la siccità, che ha colpito in particolare le vigne giovani, ovvero quelle impian-

tate da soli 5-6 anni, che hanno l’apparato delle radi-ci ancora troppo superficiale e che hanno sofferto più delle altre i forti caldi estivi. Dall’altra parte la gran-dinata del 21 luglio scorso, che ha colpito la parte est del nostro territorio, al confine con il Piacentino, in particolare la zona di Stradella e Zenevredo, ma anche Rovescala, San Damiano, Montù Beccaria”.Distinguendo tra uve bianche e rosse, dove ci sono stati i risultati migliori?“Non faccio distinzioni tra uve bianche e rosse, devo

di oliviero mAggi

La vendemmia 2012 si è appena con-clusa ed è tempo di fare un primo bi-lancio. Nonostante la siccità estiva e la grandinata dello scorso 21 luglio, che hanno compromesso una parte dei raccolti, gli esperti si ritengono sod-disfatti del risultato finale: se, quindi, la quantità non è molta, c’è però la qualità del prodotto. Ora che il vino è in cantina, però, bisogna riuscire a

dire che sono tutte valide. Di problemi non ne abbia-mo avuto. Forse su alcuni terreni più sabbiosi le uve bianche hanno sofferto di più la siccità, però poi le piogge hanno migliorato la situazione, a favore delle uve rosse. Il vino che uscirà da questa vendemmia sarà certamente un vino di qualità e parlo di tutti i prodotti del nostro territorio. Ribadisco, ad esclusio-ne delle zone delle grandinate e quelle di vigne gio-vani”.Ora che l’uva è nelle cantine, bisogna pensare a come vendere e promuovere il vino dell’Oltrepò. Il turismo è ancora una carta da giocare in questo senso?“Io penso che l’Oltrepò Pavese abbia ancora tante carte da giocare e, in particolare, il turismo enoga-stronomico, oltre a quello paesaggistico e culturale. Per fortuna negli ultimi tempi si sta muovendo qual-cosa in questo senso; ora bisogna solo ampliare que-sto lavoro, cercando di fare rete tra le aziende, il set-tore alimentare, le istituzioni e le tante associazioni che si occupano di promozione del territorio”.Quindi il problema del gioco di squadra rimane?“Sì, se dovessi dire qualcosa che manca è proprio il gioco di squadra. Serve maggior coordinamento con il Consorzio di Tutela, con la Strada del Vino e dei Sapori, con tutte le realtà che possono portare dei miglioramenti a questo settore. Adesso sta na-scendo questa iniziativa ad opera di alcuni giovani imprenditori nella zona di Salice Terme e Rivanaz-zano. Speriamo che sia contagioso per tutto il nostro territorio”.

ALLA FESTA PD DI STRADELLA SI PARLA DEL FUTURO DELLE PROVINCE E DEI COMUNI

L’assessore Visponetti: “La spending review ci taglierà 5 milioni di euro di risorse”Durante la Festa del Partito Democratico di Stradel-la si è tenuto un dibattito su “Le autonomie locali, la spending review e le nuove province”. Relatori il Presidente della Provincia di Pavia, Daniele Bo-sone, l’onorevole Angelo Zucchi, deputato Pd e Vi-cepresidente della Commissione Agricoltura della Camera e l’Assessore provinciale ai Lavori Pub-blici, Maurizio Visponetti. Presenti molti Sindaci e amministratori del territorio: il Sindaco di Canneto Pavese, Francesca Panizzari, il Sindaco di Arena Po, Valeria Morganti, il Sindaco di Bosnasco, Fla-vio Vercesi, il vicesindaco di Santa Maria della Ver-sa, Massimo Bergonzi. Presenti anche i consiglieri provinciali Martina Draghi e Riccardo Fiamberti. Moderatore il Segretario cittadino del Pd, Piergior-gio Maggi. Il primo a prendere la parola è Daniele Bosone, che si definisce “il Presidente di una Pro-vincia che prima non si sapeva se sarebbe rimasta e ora non si sa quale autonomia avrà”. “L’abolizio-ne delle Province - afferma Bosone - è un classico argomento che sta alimentando fiumi di parole. La realtà, però è un po’ diversa: le Province incidono solo sul 2,7% della spesa nazionale. Perchè nessuno lo dice? Nessuno si è chiesto cosa facciano e perchè andrebbero abolite. Nessuno si è posto il problema che lo Stato italiano sia fondato sulle Province. È più facile dire che sono il centro degli sprechi. Però,

toglierle significherebbe privare un’area vasta di un organo di governo”. Bosone parla come se fosse il Presidente di una Provincia finita sotto la scure dei tagli. Invece Pavia si salverà, manterrà la sua auto-nomia e identità. Però il senatore Pd non condivide lo stesso questo provvedimento, che “non porterà ad alcun risparmio”. L’importanza delle Province consiste, secondo Bosone, nell’essere di raccordo con le autonomie locali: “Lo sviluppo e la cresci-ta - continua - passano dai territori e dai Comuni. La Provincia è il naturale intermediario tra l’ente locale e la Regione”. E poi uno sguardo al futuro: se Pavia si salva, pro-babilmente si creerà una macroprovincia Lodi-Cre-mona-Mantova, oppure due province, Pavia-Lodi e Cremona-Mantova. Inoltre alcuni Comuni del Parco del Ticino potrebbero chiedere di passare all’Area metropolitana di Milano. Intanto, però, il lavoro di Bosone e della Giunta va avanti: “Il Paese deve ri-prendere a crescere. Per questo noi continuiamo a governare e a mettere in atto il programma con il quale abbiamo vinto le elezioni”, conclude. Anche Angelo Zucchi torna sul tema: “Il grande assente nel dibattito sul riordino delle Province - afferma - è la Regione, che invece dovrebbe fare la parte grossa”. E poi parla di spending review, il secon-do tema importante del dibattito: “Siamo passati da

Berlusconi che negava la crisi - continua il deputato - ai tagli lineari delle sue finanziarie. La spending review cerca di fare un’analisi vera di dove sono gli sprechi, le inefficienze, predisponendo una cura di-magrante che consenta al Paese di avere strumenti efficaci per combattere la crisi”. E alla domanda se sarà necessaria una seconda revisione della spesa, Zucchi risponde: “Ci sarà, perchè le finanziarie di Tremonti hanno generato un buco di 20 miliardi. Per evitare l’aumento dell’Iva c’è bisogno di tro-vare quei soldi. Però, sia chiaro che la seconda fase deve essere quella della crescita, mettendo in atto tutte le azioni volte a far ripartire l’economia”. Tocca all’Assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Maurizio Visponetti, che, con una frase, riassume tutta la situazione: “Dopo venti anni siamo riusci-ti a riconquistare la Provincia e ora siamo arriva-ti al posto giusto, però nel momento sbagliato”. E continua: “Abbiamo una situazione di bilancio che non ci permette di fare nulla. La spending review taglierà alla Provincia circa 5 milioni di euro”. La mancanza di risorse impedisce anche di intervenire sulle strade, grande punto debole dei nostri territori: “Nel 2002 sul capitolo delle manutenzioni stradali c’erano 9 milioni di euro, quest’anno 4,5 milioni, il prossimo anno 1,5 milioni. Come faremo a provve-dere ai 2200 km di strade?”. (O.M.)

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Il Comune di Voghera investe 250 mila euro sulla Green way: il consiglio dà l’ok

PRESENTATO IL PIANO CHE COLLEGHERA’ LA CITTA’ A CODEVILLAATTUALITA’

di ilAriA riCotti

All’interno del consiglio comunale di Voghera del 27 settembre 2012 si è discusso dell’approvazione per la realizzazione della Milano-Pavia-Varzi, in particolare il primo tratto che va da Voghera a Codevilla. Si trat-ta di una pista ciclabile che dovrebbe ricalcare, dove possibile, la vecchia Voghera-Milano, che da anni in alcuni tratti non è più percorribile in bicicletta. Il pro-getto, al punto 15 dell’ordine del giorno, è stato intro-dotto dall’assessore Giampiero Rocca come l’epilogo finale di un’iniziativa di cui si parla da molto tempo e che ora è giunta ad un passo dalla realizzazione: infatti oltre che al tratto di pista ciclabile di per sé, si è votata anche l’immediata eseguibilità. L’assessore si è quindi impegnato ad attivare ogni sforzo possibile per dare il via alla pista ciclabile e pedonale, che com-prenderà alcune parti urbane. Avrà infatti il suo punto di partenza alla stazione ferroviaria di Voghera, dove l’autoporto sarà attrezzato con un’area per il deposi-to e il noleggio di biciclette. Al consiglio comunale era presente anche l’architetto che seguirà il proget-to, il quale ha meglio spiegato quali saranno i punti interessati: si parte dell’autoporto, percorrendo poi il tracciato fino al supermercato Esselunga, proseguen-do in via Lamarmora e viale Amendola, sfruttando la parte di contro viale, appena dopo il distributore Esso si va a riprendere il vecchio tracciato Voghera-Varzi, ancora percorribile a differenza del tratto precedente che si svolge all’interno dell’area urbana. Il progetto di per sé ha trovato favorevoli la maggior parte dei consiglieri comunali, ciò che ha suscitato varie per-plessità è il costo che comporterà: mentre per questa prima tratta la Provincia di Pavia e la Regione Lom-bardia parteciperanno con finanziamenti per 800.000 euro, si prevede una seconda fase in cui il ponte sul-lo Staffora dovrà essere consolidato e l’operazione approssimativamente costerà al Comune di Voghera 250.000 euro, anche se non è possibile stabilire ora la cifra esatta, anche perché si potrà chiedere un’ulte-riore convenzione alla Provincia per ottenere un altro finanziamento. L’architetto, in seguito ai dubbi posti da Marfi, consigliere del Movimento Cinque Stelle, ha spiegato che l’opera una volta terminata verrà con-segnata al Comune di Voghera, per il quale non ci sa-ranno oneri per la realizzazione ma solo per la succes-siva manutenzione e per il consolidamento del ponte nella seconda fase, in cui il Comune è stato invitato dalla Regione a trasferire 250.000 euro per il proget-to, che però non rappresenta ancora la cifra definitiva. Perplessità sui costi sono state poi sollevate anche da Ghia, Lega Nord, da Rubiconto, Lista Civica e da Ga-rofoli, Pd, il quale ha sottolineato che nonostante il costo elevato non si può votare contro a quest’opera di cui il Pd ha fortemente sostenuto la realizzazione. Sono poi intervenuti i consiglieri Geremondia (Udc) e Taverna (Pdl), che hanno sottolineato i pregi che potrà portare una simile infrastruttura: un’attrazione turistica per chi viene da fuori, una possibilità per i vogheresi di percorrere e conoscere meglio il terri-torio che li circonda, un percorso che oltre ad esse-re immerso nella natura è ricco di storia del nostro Paese, un ulteriore passo di Voghera come “capitale” dell’Oltrepò. Anche il sindaco Barbieri è intervenuto per spiegare che questa è la prima vera infrastruttura che l’Oltrepò promuove dopo molti anni, la quale non rappresenta solo un percorso per le biciclette ma va intesa nel suo senso più ampio, sottolineando poi che

non sono giunte altre proposte di infrastrutture oltre a questa che quindi è necessariamente la migliore per il territorio. Quando si è proceduto alla votazione è stata la prima proposta su 14 a ricevere l’unanimità delle approvazioni da parte dei consiglieri comunali, 27 al momento del voto, sia per il progetto di per sé che per la sua immediata attuazione.Oltre alla green way, all’interno del consiglio comu-nale, che è durato più di 5 ore, si sono discussi altri 15 punti e si è tenuta un’ora di interpellanze al sindaco e agli assessori da parte della minoranza. Sono stati trattati molti argomenti di interesse per la città, in par-ticolare per quanto riguarda il bilancio. Oltre all’au-torizzazione per procedere con nuovi lavori di manu-tenzione ed arredo urbano, si è parlato delle aliquote dell’Imu, che rimarranno invariate (quindi le più bas-se) per quanto riguarda prima e seconda casa, men-tre aumenteranno per i terreni agricoli e i fabbricati rurali. La decisione ha scatenato un’accesa discus-sione tra gli esponenti della minoranza e l’assessore al bilancio Salerno. Angelo Barbieri, consigliere Pd, sottolinea il fatto che nel 2011 gli agricoltori non pa-gavano pressoché nulla di tasse sui terreni, mentre ora si vedono investiti da imposte alte, provocando così un danno non indifferente al settore agricolo. In sede

SETTEMBRE 2012il Periodico

di votazione le aliquote sono approvate con 19 voti a favore, 8 contrari (la minoranza) e 1 astenuto (Berta). Si è inoltre approvata al punto 1 la nomina di Perci-valle come assessore dello sport al posto di Pieferlice Albini e la sua sostituzione in consiglio comunale con Arcangelo Berta e c’è stato il ricordo da parte di al-cuni consiglieri e assessori del professore Giuseppe Calandra, recentemente scomparso. Gli animi si sono particolarmente infiammati durante la discussione del punto 6, per la ratifica del finanziamento ottenuto dalla Fondazione Cariplo per le giornate al Castello Visconteo. Rubiconto si rifiuta di prendere i 50.000 della Fondazione Cariplo, ricordando che con soli 20.000 euro si potrebbe avviare una start up per i gio-vani, mentre questo clientelismo economico da parte sempre delle solite fonti non porta crescita alla cit-tà. A questo punto interviene il sindaco Barbieri, che viene poi interrogato da Rubiconto sui finanziamenti europei che il sindaco ha promesso nel programma elettorale, che però non sono mai stati ricevuti dalla città. Dopo che il sindaco ha sottolineato che la crisi degli ultimi anni ha impedito certi stanziamenti, Ru-biconto accusa il sindaco di non aver saputo leggere i tempi. L’approvazione c’è comunque stata, come in tutti gli altri punti all’ordine del giorno.

Due immagini

della seduta

consiliaredi giovedì

scorso

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7 SETTEMBRE 2012il Periodico

Di Giovanni: “Sistemeremo i problemi legati alle infiltrazioni d’acqua al cimitero”

Assessore All’Arredo urbAno, PArChI e GIArdInI, CIClo delle ACque RIVANAZZANO T.

di AlessAndro disperAti

Il neo assessore all’arredo urbano, parchi e giardini, ciclo delle acque e dei rifiuti, servizi cimiteriali, in-sediamenti produttivi, istruzione pubblica, Francesco Di Giovanni illustra i programmi per i prossimi mesi del Comune di Rivanazzano Terme.Assessore, qualche mese dopo la vittoria alle am-ministrative non si è ancora spento l’eco del suc-cesso elettorale. Un suo commento su questa vitto-ria strepitosa.“Senz’altro è stata una vittoria a dir poco plebisci-taria, nel senso che il lavoro fatto negli ultimi cin-que anni da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Romano Ferrari, ha avuto la sua coda di successo. E la ragione di questo successo strepito-so è dovuto al fatto che abbiamo un sindaco che è il sindaco di tutti. Non dimentichiamo infatti che il pa-ese, grazie all’amministrazione che aveva governato negli ultimi cinque anni, ha avuto un’espansione a livello di cultura, di eventi, di attrattive. Il mio com-mento non può che essere positivo su questo risultato. Ed anche guardando al mio successo personale che ribadisco è stato non dico inaspettato ma di grandi proporzioni entrando in un gruppo che ha lavorato, ripeto bene, per cinque anni”.La sua prima esperienza di assessore. Come sta andando?“Direi molto bene perché mi occupo di settori che mi piacciono e mi sono ben inserito in quella che è la macchina amministrativa. Ho un buonissimo lega-me con tutti, nessun escluso con i miei colleghi sia di giunta che di maggioranza che comunque mi consi-gliano e con i quali mi confronto quotidianamente”. Di che cosa si sta occupando in particolare?“In particolare, al momento più che altro ho un oc-chio di riguardo al cimitero per prepararlo per quel-le che sono le feste di Tutti i Santi, e soprattutto per risolvere quel problema che esiste da diversi anni dovuto a qualche infiltrazione di acqua soprattutto nei sotterranei. Proprio in questi giorni sto portando avanti un progetto importante, un piano per cercare di risolvere il problema una volta per tutte”.Tra l’altro un problema che si trascina ormai da anni…“Davvero da diversi anni. Ma ho individuato una so-luzione che potrebbe risolvere definitivamente il pro-blema con costi contenuti e di rapida esecuzione”.Lei è assessore all’arredo urbano, parchi e giardi-ni, ciclo delle acque e dei rifiuti, servizi cimiteriali, insediamenti produttivi, istruzione pubblica; un impegno non da poco. Quali saranno le priorità oltre a quelle che ha appena citato.“Le priorità come ho detto sono in primis il cimite-ro, anche per il fatto che a marzo del prossimo anno scadrà il bando relativo agli interventi che si possono effettuare a questa struttura e quindi la concessione che è stata data per dieci anni ad una ditta che co-munque ha lavorato bene e con la quale ho anche rapporti quotidiani e dal mio punto di vista la manu-tenzione del cimitero è ottima”. Oltre al cimitero ci saranno altri interventi?“In particolare ci sarà da affrontare il discorso lega-to alla raccolta dei rifiuti. Sto valutando insieme agli altri assessori, un capitolato che possa soddisfare al meglio le esigenze dei cittadini. Nei prossimi mesi scadrà il bando che abbiamo con l’Asm di Voghera per cui la nostra intenzione è quella di fare un nuovo

affidamento del servizio e avremo una particolare at-tenzione al potenziamento della raccolta differenzia-ta oltre che comunque al potenziamento di tutto quel-lo che è il ciclo dei rifiuti di Rivanazzano Terme che, da questo punto di vista, non è un paese semplice. Stavamo studiando insieme ad Asm una serie di puli-zie mirate perché ci sono alcune strade, alcune zone, alcune vie che vengono poco pulite per il problema legato al parcheggio delle auto, per cui si fa fatica a transitare con i mezzi. Per cui la nostra intenzione sarebbe quella di fare delle ordinanze mirate, magari con cadenza mensile o bimestrale, attraverso la chiu-sura di alcune strade per qualche ora permettendo così la pulizia: ci sono infatti vie che risultano ad oggi inaccessibili con quei mezzi proprio per il pro-blema delle auto in sosta. Vorrei dire un’altra cosa. In fase di appalto del sistema di rifiuti si vedrà di creare uno sportello a Rivanazzano che possa servire eventualmente anche per pagare le utenze come l’ac-qua e altro ancora. Dovrò discuterne con il gestore poichè questo garantirebbe un servizio in più offerto ai cittadini di Rivanazzano Terme che al momento ne sono sprovvisti”. Altre iniziative legate al territorio?“A Rivanazzano Terme ci sono molti insediamenti produttivi che hanno una rilevanza dal punto di vi-sta occupazionale che credo sia invidiabile in tutta la provincia di Pavia, proprio per la presenza di mol-te attività. Uno dei nostri obiettivi sarebbe quello di creare uno sportello proprio per l’occupazione. Nelle prossime settimane incontrerò man mano tutto quello che è il comparto industriale produttivo, proprio per proporre e vedere di tutelare quelli che sono i posti di lavoro ed i cittadini rivanazzanesi”.Rivanazzano Terme è sempre più un paese in espansione, a suo avviso qual è la carta di questo successo?“È sempre più in espansione un po’ per quello che ci siamo già detti, nel senso che c’è una forte presenza industriale e di posti di lavoro. Un buon mix di asso-ciazioni, un Comune presente e attivo e non ultime le Terme che comunque anche oggi hanno avuto un

e c’è una collaborazione massima e devo dire che il sindaco Romano Ferrari è una persona eccezionale, che si confronta con tutti, non è un accentratore ed è invece una persona che da molto spazio sia agli assessori che ai consiglieri tant’è che ha dato pra-ticamente deleghe a tutti. E’ una persona veramente speciale perché fa lavorare tutti nel migliore dei modi e mette tutti a proprio agio”. Ai suoi elettori cosa si sente ancora di dire?“Mi sento di dire grazie mille ai miei elettori in par-ticolare modo a quelli che mi hanno votato, anche se negli ultimi tempi sto riscontrando apprezzamenti da persone che mi incontrano e che, anche se non mi hanno votato o che magari erano addirittura avver-sari, si complimentano per il lavoro e per la serietà che sia io che tutti gli altri assessori e consiglieri ci stiamo mettendo e stiamo dimostrando per il bene di Rivanazzano Terme”. Infine un sogno nel cassetto per Rivanazzano Ter-me?“Un sogno nel cassetto per Rivanazzano per esempio è quello di riuscire ad inserire Nazzano tra i cento borghi più belli d’Italia e credo che sia una cosa an-che percorribile e di cui ne stiamo parlando. Comun-que Rivanazzano Terme, ripeto, è un paese già di suo vivibile da zero a novant’anni. Io ci ho cresciuto e ci cresco i miei figli. Tanto per fare un esempio, adesso sono cominciate le scuole, di cui sono assessore. Pro-prio per le scuole l’amministrazione comunale c’è e ci sarà per dare sempre servizi migliori a chi vive la nostra località”.

notevole ampliamento che sta dando buoni risultati. E poi perché è un pa-ese, onestamente, uno dei più vivibili che ci sono nella zona perché c’è tut-to dalla A alla Z e uno da Rivanazza-no Terme se non vuole non si sposta. Manca solo l’ospedale. Per il resto offre tutti i servizi possibili ed inim-maginabili e di buon livello”. Come sono i rapporti con gli altri assessori e con il sindaco?“Ottimi. Mi hanno accolto benissimo

Francesco Di Giovanni

ALLA PIA FAMIGLIA

Ecco Rivanazzanonel cuore“Rivanazzano nel cuore”: il primo corso avrà luogo sabato 6 ottobre dalle ore 14.30 alle ore 17.30 presso la sala Papa Giovanni in Pia Fami-glia via Indipendenza, 30 a Rivanazzano Terme. Sono previste altre due date il 20 e il 27 ottobre da confermarsi durante il primo corso. Il corso pre-vede una parte teorica ed una parte pratica. Verrà insegnata la rianimazione cardiopolmonare (mas-saggio cardiaco esterno e ventilazione bocca-a-bocca). Verrà inoltre fatto accenno all’utilizzo del defribillatore Semi-Automatico (argomento del corso BLS-D). Il corso è stato pensato per sen-sibilizzare la cittadinanza ed è aperto a chiunque del territorio voglia partecipare. Il numero consi-gliato per una buona riuscita del corso è di massi-mo 25 persone a incontro.

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RIVA

NAZZ

ANO T

.rivanazzano Terme, comune virtuoso“Ci impegneremo sempre di più”

MolTo soddIsFATTo Il sIndACo, roMAno FerrArI

lombardi e la relativa graduatoria. La Giunta regio-nale ha approvato con delibera n.2098 del 4/8/2011 le procedure e le modalità, d’intesa con l’ANCI, per la definizione di un indicatore di virtuosità dei co-muni lombardi. L’individuazione degli indici di vir-tuosità è prevista dalla Legge Regionale n. 19 del 2010 al fine di introdurre criteri di premialità nelle politiche regionali e di concorrere al miglioramento della finanza pubblica. L’indicatore di virtuosità ver-rà utilizzato da Regione Lombardia per le politiche regionali che coinvolgono i comuni lombardi ed in particolare anche per la concessione di benefici. La metodologia del calcolo dell’indice di virtuosità è dettagliata nella D.G.R. n. 2098 del 4/8/2011 ed è stata aggiornata da un gruppo di lavoro composto da Regione, Anci con il supporto di Finlombarda e

Eupolis. L’indice di virtuosità è composto da quattro macro-aree di analisi che riguardano la flessibilità di bilancio intesa come capacità di liberare risorse, l’analisi del livello di indebitamento, la capacità pro-grammatoria e l’autonomia finanziaria.Ne parliamo con il sindaco di Rivanazzano Terme, Romano Ferrari.Siete soddisfatti di questo risultato?“Siamo soddisfatissimi di questo risultato”.E cosa emerge da questo importante riscontro?“Emerge un dato di fatto che sottolineamo da tem-po, cioè che nel nostro comune il bilancio è sano. Anche in un momento come questo riusciamo a non aumentare le tasse, come nel caso dell’IMU”. Affrontare la crisi che ha coinvolto tutta l’Italia non sarà facile ma voi vi state impegnando a fon-do: cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?“Ce la metteremo tutta per proseguire in questa di-rezione e, soprattutto speriamo che questo piazza-mento ci porti dei benefici e delle agevolazioni da parte della Regione. Agevolazioni che per essere tali veramente, dovrebbero, è auspicabile, ridurre i vin-coli che ci impone il rispetto del patto di stabilità. Patto che sta mettendo a dura prova le possibilità di sviluppo e di investimento dei comuni come il no-stro. E’ assolutamente necessario che nell’immedia-to futuro vengano allentati questi vincoli”.

di AlessAndro disperAti

Rivanazzano Terme è ai primi posti nella graduatoria dei comuni lom-bardi riferita all’indice sintetico di virtuosità, guadagnando la nona posizione tra i comuni della pro-vincia di Pavia. Con decreto 10473 del 10/11/2011 è stato formalizzato dalla Regione il calcolo dell’indice di virtuosità sintetico dei comuni

A Rivanazzano Terme si ricorda l’alpinistaMagliano morto mentre scalava il Manaslu

CARLINI COLLEZIONA CARTOLINE DEGLI ALPINISTI CHE SI RECANO SUGLI 8000

sono rimasti sommersi dalla neve. Parecchi feriti altri morti, tra questi Alberto Magliano con il suo sherpa. Il corpo di Alberto Magliano è stato recuperato e in elicottero rasportato a Kathmandu dove è stato cre-mato secondo il rito buddista. Mondinelli ha riportato in patria le ceneri dello sfortunato alpinista. Carlini ricorda Alberto Magliano. “Nato a Trieste il 24 aprile 1945 ma residente a Milano, laureato in giurispru-denza alla Statale di Milano, dirigente d’azienda, non era un alpinista di professione ma grande ap-pasionato di montagne, aveva scoperto l’alpinismo a 36 anni, aveva condiviso diverse spedizioni su mon-tagne di tutto il mondo, primo italiano dopo Messner ad aver scalato le “Seven Summist”, le montagne più alte di ogni continente, completando il “giro” il 22 giugno 2003 con la salita al monte Mc Kilnley

di AlessAndro disperAti

Gli “8000”, le montagne più alte della terra sono considerate da tempo quattordici. Dieci si trovano in Himalaya le altre quattro nel Karakorum. E c’è chi, a Rivanazzano Terme, colleziona le imprese degli scalatori. E’ Silvano Carlini, facente parte del Club Alpino Italiano, sezione di Voghera e Auronzo di Ca-dore e che fa parte del Gruppo Filatelici di Montagna. Da anni colleziona cartoline di chi effettua spedizioni sulle cime più alte del mondo. E fra le altre ce n’è una che oggi diventa un pezzo di ricordo davvero particolare. E’ quella inviata direttamente a Silvano Carlini da Alberto Magliano, tragicamente scomparso mentre tentava la salita ad un nuovo 8000, il Mana-slu, raggiunto domenica scorsa dal valtellinese Marco Confortola, esattamente una settimana dopo la grande tragedia che ha visto perdere la vita ben 11 alpinisti. La notte di domenica 23 settembre scorso si è vis-suta infatti una immane tragedia. Un grande seracco si è staccato sotto la cima del Manaslu provocando un’immensa valanga che ha travolto il campo 3 situa-to a 6800 metri, dove erano accampati e dormivano circa 30 alpinisti, arrivando sino al campo 2 che si trovava alcune centinaia di metri più sotto. Al cam-po 3 era presente anche Silvio “Gnaro” Mondinelli in tenda con il compagno Christian Gobbi. La valanga era grande quanto 10 campi da calcio. Loro si sono salvati, trascinati per oltre 200 metri, mentre altri

in Alaska. Aveva salito L’Everest il 25 maggio 2002 dal versante sud-Nepal, dopo vani tentativi nel 1999 e 2001. Godeva della libertà che dona l’alpinismo. Buon arrampicatore, amava andare in Himalaya, ma era capace di rinunciare alla cima che desiderava se non c’erano le condizioni per raggiungerle. E’ scom-parso nella tragica valanga sul Manaslu, l’8000 che aveva tentato in proprio nel 2009 e con Mondinelli nel 2011”. E Silvano Carlini racconta: “Da oltre qua-rant’anni sono collezionista di cartoline di spedizio-ni alpinistiche extraeuropee, ne conservo già alcune con la relazione della spedizione. Ho ricevuto quella della spedizione diretta da Mondinelli al Manaslu dello scorso anno con le firme dei componenti, anche quella del “libero” Alberto Magliano. Ora sono in attesa di quella della sfortunata spedizione 2012”.

La cartolina spedita a Carlini da Alberto Magliano

Romano Ferrari

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OTTOBRE 2012il Periodico 9IL SEGRETARIO DEL PD TIRA LE SOMME E RILANCIA PER IL FUTURO

Alberici: “Siamo alternativa, punto di confronto e stimolo per la giunta”

RIVANAZZANO T.

di AlessAndro disperAti

Nei giorni scorsi si è riunito il circolo PD di Rivanaz-zano Terme, Retorbido, Godiasco Salice Terme. Con il segretario, Stefano Alberici facciamo il punto della situazione, dopo la pausa estiva, in previsione della stagione politica che vede il partito democratico affrontare le primarie di coalizione.Sono passati pochi mesi dalle amministrative che si sono svolte nella località termale: rifarebbe la scelta di correre da solo?“A distanza di pochi mesi dalle elezioni amministra-tive vorrei sottolineare, ancora con più forza, come la scelta di correre con una lista di centrosinistra sia stata corretta e, anche se non presenti in consiglio, ci permette di essere un’alternativa e un punto di con-fronto e di stimolo anche per l’Amministrazione”.Quali sono i rapporti con l’amministrazione co-munale guidata da Romano Ferrari?“Stiamo discutendo con la giunta Ferrari per poter entrare a far parte di commissioni comunali come la Commissione della biblioteca e il comitato per il gemellaggio e in futuro anche per le altre commissio-ni quali agricoltura, ambiente e sport. Il far parte di queste commissioni ci sembra il modo migliore per occuparci del paese e dare, se possibile un apporto di idee e lavoro”.Per quanto riguarda il circolo del Pd, cosa state facendo? “L’attività del circolo è poi continuata: in agosto abbiano contribuito all’organizzazione della festa

della solidarietà per le popolazioni terremotate or-ganizzata dall’Associazione culturale “Ghinaglia”.

Nell’ambito della festa Democratica della Valle Staffora abbiamo organiz-zato, con gli amici del PD di Voghera, un interessante dibattito sulle nuove direttive europee nel campo dell’agri-coltura e le prospettive per il nostro territorio. Erano presenti l’Onore-vole Angelo Zucchi vice presidente della commissione agricoltura della Camera, il Presidente del GAL prof. Giorgio Remuzzi e il responsabile agricoltura del Pd pavese Ivan Chio-dini. A dimostrazione dell’importanza dell’incontro la presenza di numerosi amministratori della valle Staffora”.Ed invece per i prossimi mesi cosa avete in can-tiere?“Nei prossimi mesi saremo impegnati per organizza-re le primarie e come circolo daremo spazio e voce a tutti i comitati che vorranno costituirsi. Organizzere-mo incontri e dibattiti con i cittadini per approfon-dire temi politici di particolare interesse con il fine mettere tutti nelle migliori condizioni per affrontare le elezioni del prossimo anno”.Ma la politica dopo tutto quello che è successo è ancora credibile a suo avviso? Cosa state facendo in merito?“Siamo impegnati a ridare credibilità alla politica e crediamo che ciò debba partire dal basso, dai circoli e dalle persone oneste, e ce ne sono ancora tante, che fanno politica con onestà e con tanti sacrifici”.

LA BIBLIOTECA DI RIVANAZZANO ORGANIZZA TANTI EVENTI

barbieri: “un autunno intenso che coinvolgerà bambini, giovani e adulti”di FederiCA CAlizzAno

Riprendono, dopo la pausa estiva, le attività cultura-li promosse dalla Biblioteca Civica “Paolo Miglio-ra” di Rivanazzano Terme. Sarà un autunno intenso, ricco di iniziative interessanti che coinvolgeranno bambini, giovani e adulti. Ad aprire la programma-zione sarà, sabato 6 ottobre alle ore 16, la presenta-zione del libro di Maria Rita Gennari “Colloqui di Elisa”: “Una storia semplice e profonda - spiega la direttrice Laura Barbieri - che l’autrice espone con delicatezza, riscoprendo i valori semplici e profon-di della vita”. Venerdì 12 ottobre, ore 21, si terrà un interessante incontro incentrato sull’educazione alimentare: “Tematica di grande interesse e rivolta davvero a tutte le fasce età”. Il 27 ottobre, ore 10, ri-cominceranno i laboratori di lettura animata dedicati ai più piccoli: “Riscopriremo i grandi autori, le fiabe che ci accompagnano da sempre, che ci hanno fat-to sognare, spaventare, emozionare, tra magia, av-ventura, grandi sentimenti; storie senza tempo che ancora sono in grado di parlare al nostro cuore”. Il 27 ottobre, ore 21, la Biblioteca Civica ospiterà una manifestazione teatrale prodotta da Motoperpetuo e dal Teatro della Mostiola di Pavia: “Parolibertà”, lettura scenica di testi futuristi a cura di Giuseppe

Soggetti. “A partire dal territorio della provincia di Pavia, che è stata una vera fucina di artisti futuri-sti (da Soggetti a Rognoni, da Masnata a Grignani, con rilevanti presenze femminili, quali la coreografa Censi e le artiste Regina e Barbara), vengono propo-sti, in modo scanzonato e leggero, testi che esaltano

il dinamismo, la velocità, l’azione, la modernità, il mito della macchina e del progresso, insieme alla condanna della tradizione e dell’accademismo, spa-ziando da Martinetti a Govoni, per poi fermarsi, in particolare, sull’opera di Gino Soggetti, originario dell’Oltrepò”. Il 28 ottobre, ore 17, sarà di scena il primo dei tre appuntamenti con gli “Aperitivi in Biblioteca: conversazioni aperte intorno alla lette-ratura”. Al termine dell’incontro si potrà degustare un aperitivo a cura del Ristorante Selvatico di Ri-vanazzano Terme ed accompagnato da vini locali. Ma ottobre è anche il mese in cui sono in calendario alcune importanti iniziative a carattere più pretta-mente educativo: Lunedì 8 ottobre, alle ore 17, si terrà la riunione informativa della seconda edizione del corso di italiano per adulti stranieri; Lunedì 22 ottobre seguirà la riunione informativa per l’avvio di un corso di inglese di base riservato a donne dai 25 ai 45 anni residenti a Rivanazzano Terme. La scelta di questo target è sostenuta dalla volontà di offrire uno strumento in più sia per l’inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro, sia per potere essere di supporto attivo ai figli nello studio. I posti disponibili sono dieci. Entrambi i corsi sono gratuiti e tenuti da esperti di educazione volontari.

Stefano Alberici

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SALICE TERMEINTERVISTA ALL’ASSESSORE ALLO SPORT DEL COMUNE DI GODIASCO

Sartini: “Tra gli obiettivi c’è la copertura della tribuna del campo di Godiasco” di giAnluCA giAConiA

Proseguiamo il giro di interviste all’interno del Co-mune di Godiasco Salice Terme e parliamo in que-sto caso di sport. Tocca all’assessore Gaetano Sartini dire la propria opinione, in questo caso parlando delle strutture a disposizione e della stagione agonistica che sta per iniziare.Assessore Sartini, quali sono gli argomenti di di-scussione all’interno della giunta?“All’interno della giunta trattiamo argomenti di ogni tipo, anche se in quest’ultimo periodo la maggior parte delle discussioni riguardano il bilancio, l’IMU e le Terme di Salice, priorità assolute nel momento attuale. Come tutti sanno, in quest’ultimo anno i mol-ti tagli effettuati dal Governo non ci danno più molto respiro”. Passiamo al suo campo di competenza, ossia lo sport: cosa ci può dire sulla struttura del bocciofi-lo di Godiasco?“Godiasco è ormai uno dei pochi paesi rimasti in tut-ta la Valle Staffora ad avere una struttura destinata al gioco delle bocce, aperta tutto l’anno, perfettamente gestita e con un associazione al suo interno. Que-sto è un valore aggiunto per la nostra comunità, un patrimonio che dobbiamo tenere ben stretto, inoltre parliamo di uno sport per tutte le età e ad oggi man-ca qualche giovane che porti avanti una tradizione storica del nostro Comune. L’associazione “Piero Fontana” ha anche bisogno, come tutte le nostre as-sociazioni, di un aiuto da parte dei nostri imprendito-ri per continuare a programmare gare, così facendo si tiene vivo uno dei punti di ritrovo più importanti di Godiasco”.A quale scopo sarà destinato l’utilizzo del campo sportivo di Godiasco?“L’utilizzo del campo sportivo di Godiasco è già stato assegnato. La struttura è stata data in gestione per cinque anni all’A.N.S.P.I di Godiasco in comoda-to gratuito, con un contratto firmato l’anno scorso. Questo contratto gli permette di far giocare a calcio, e non solo, tutti i giovani del nostro territorio all’in-terno di una struttura adeguata allo scopo”.Ci sono stati lavori o modifiche alla struttura di Salice?“No, ad oggi il campo di Salice è dato in gestione all’A.S.D. Godiasco Salice Terme con un contratto

timi anni sta ottenendo grandi risultati, sempre alla ricerca di giovani con la voglia di iniziare questo bel-lissimo sport. Oltre a queste ci sono, come già detto in precedenza, l’associazione bocciofila e l’ A.S.D Staffora Triathlon, giovane ma già affermata asso-ciazione sportiva”.Parliamo delle manifestazioni estive: come ha ri-sposto a suo avviso la popolazione?“Penso che la popolazione abbia apprezzato e con-diviso tutte le manifestazioni svolte sul nostro territo-rio, fra le quali la Gran Fondo di ciclismo o il Rally 4 Regioni, con una partecipazione di pubblico d’altri tempi”.Quali sono le prossime manifestazioni previste in campo sportivo?“Stiamo iniziando adesso la programmazione per la prossima stagione. Saranno certamente confermate le manifestazioni dello scorso anno, alle quali se ne aggiungeranno altrettante importanti. Le manifesta-zioni svolte fino ad oggi si sono potute realizzare gra-zie ad una forte collaborazione fra tutte le associa-zioni del nostro Comune le quali, come noi, credono nel rilancio del territorio”.

identico a quello dell’A.N.S.P.I di Godiasco. Entram-bi i contratti prevedono la manutenzione ordinaria a carico delle associazioni. L’amministrazione co-munale vorrebbe coprire la tribuna destinata agli spettatori, ma considerate le difficoltà del momento si stanno cercando i fondi e i contributi necessari per arrivare all’obiettivo”.L’A.S.D. Godiasco Salice Terme parteciperà al prossimo campionato di 2° categoria: quali sono gli obiettivi?“Gli obiettivi della società credo siano quelli di fare un buon campionato cercando di migliorare la posi-zione ottenuta nell’anno precedente e di incrementare il settore giovanile. I giovani sono quelli che danno un futuro certo a tutte le società” .Quali sono le proposte per i giovani?“Le nostre associazioni sono molto attente a dare tut-ti gli spazi necessari ai più giovani. Le due società di calcio hanno tutti i settori giovanili, partendo dai primi calci fino ad arrivare alla 2° categoria, for-nendo cosi un servizio completo per ogni età. Non dimentichiamo che abbiamo anche un’associazione ciclistica, il “pedale godiaschese”, che in questi ul-

Gaetano Sartini

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Elementari di Salice: “Il comune non imbianca le aule, ci pensano i genitori”

InTerPellAnzA del GruPPo dI MInorAnzA “ProGredIre InsIeMe”

aule del plesso scolastico. “Quando siamo venuti a conoscenza dei fatti – sottolinea il capogruppo Rober-to Serra – abbiamo interpellato per iscritto il Sindaco in quanto siamo convinti che in questo caso è venuto meno un preciso dovere ed una priorità assoluta per un’Amministrazione comunale: quello di garantire agli scolari un ambiente di studio decoroso e sicuro dal punto di vista igienico. La nostra interpellanza intende mettere in evidenza come in un momento di grave difficoltà per tutti i Comuni è fondamentale un

di AlessAndro disperAti

L’anno scolastico è appena inizia-to e già affiorano i primi malumori. Il gruppo di minoranza “Progredire Insieme” ha infatti presentato un’in-terpellanza dopo che è venuto a co-noscenza che i genitori degli alunni delle scuole elementari di Salice Ter-me hanno ridipinto a proprie spese le

SALIC

E TER

ME

attento e parsimonioso utilizzo delle risorse econo-miche ed umane. Diventa quindi determinante dar-si delle priorità d’intervento attraverso una buona programmazione. La scuola, a nostro avviso, rientra a pieno titolo tra queste priorità. Anche a nome dei colleghi Meisina e Torlaschi voglio infine ringrazia-re e complimentarmi con i genitori per l’iniziativa assunta, segno evidente di una sensibilità civica che porta il cittadino a sopperire alle “mancanze” della Pubblica Amministrazione”.

di giAnluCA giAConiA

Il gemellaggio tra Godiasco Salice Terme e Challes Les Eaux ha compiuto il suo primo decennio e attual-mente i rapporti tra i due Comuni sono splendidi. Nel primo weekend di settembre alcuni rappresentanti del nostro Comune hanno organizzato uno stand alla festa delle associazioni a Challes, esponendo alcuni prodot-ti tipici della zona. Abbiamo incontrato Maria Teresa Agrillo, che fa parte del Comitato di Gemellaggio.Com’è andata la giornata in Francia?“E’ stata un’esperienza positiva, passata in compa-gnia del nuovo presidente del comitato di gemellag-gio, Enrica Negrini. Erano presenti 25 stand e noi ci siamo fatti valere con i nostri prodotti tipici, infatti volevo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del nostro stand, che è stato molto gradito. La degustazione ha dato grandi soddisfazio-ni e i nostri prodotti sono terminati prima della chiu-sura della giornata. Ringrazio la famiglia Mariotti e il signor Guaschi per i salami, Giorgio Sala per le cassette di frutta, la famiglia Rusconi per le ciambel-le, il panificio Culacciati per la micche di pane, Tor-revilla Vini, il caseificio Cavanna e le signore Carla e Marisa per le marmellate”.Quali sono i prossimi appuntamenti previsti?“Una delegazione francese sarà presente alla fiera di San Martino il prossimo 11 novembre con uno stand per presentare i propri prodotti. Inoltre il 13 e 14 otto-bre ci sarà un incontro di gemellaggio a Challes Les Eaux, partiirà un bus dal nostro Comune con le nostre famiglie che verranno ospitate da quelle francesi”.Quindi il gemellaggio funziona?“Se il gemellaggio sta durando così a lungo vuol dire che funziona, altrimenti sarebbe già naufragato da

tempo. Tra i nostri due Comuni si è creata in modo spontaneo un’atmosfera di grande amicizia e di sim-patia reciproca”.Quali sono i benefici che si possono trarre da un gemellaggio?“Sono molteplici, soprattutto per i giovani, attraver-so degli scambi culturali, con la richiesta anche dei prodotti locali. Il gemellaggio è uno strumento per farci crescere attraverso la reciproca conoscenza di tutte le culture locali e contribuisce sicuramente all’avvicinamento di popoli diversi per tradizioni e culture. Il nostro continente è caratterizzato da si-gnificative diversità culturali, è infatti un grande mo-saico di popolazioni, tradizioni e lingue. Il Consiglio d’Europa ha dichiarato l’anno 2001 come “Anno europeo delle lingue”. Da allora, ogni 26 settembre viene festeggiata la “Giornata Europea delle lingue” per riconoscere ed evidenziare l’importanza dell’ap-prendimento permanente delle lingue e per ricordare che la diversità linguistica e culturale è un’opportu-nità di arricchimento, di crescita personale, di scam-bio interculturale e di avvicinamento tra i popoli”.Cosa è cambiato rispetto al passato?“In passato queste differenze hanno alimentato e funestato la storia spargendo gravi lutti e opere di distruzione che non potremo mai dimenticare. Sono fermamente convinta che non è certo la guerra la strada da scegliere. Oggi, invece, sappiamo guardare positivamente queste diversità quale fonte di unione e di reciproca crescita in modo che il termine diver-sità non significhi divisione, ma bensì unione. Non può esistere infatti progresso sociale, prosperità e pace senza popoli istruiti e adeguatamente formati, curiosi delle altre quanto delle proprie culture. In-fatti i periodici incontri con le famiglie di Challes ci hanno offerto l’opportunità di conoscere meglio la nostra reciproca vita quotidiana e ci hanno condot-to a trascorrere momenti significativi. E’ con questi sentimenti di fratellanza che i responsabili politici, le autorità religiose e la scuola devono sentire il com-pito di alimentare la pianta del gemellaggio e di non farle mai mancare la linfa necessaria per rafforzarsi e mettere radici profonde nel nostro tessuto sociale”.Cosa si può migliorare?“Il nostro splendido gemellaggio deve essere sempre migliorato soprattutto dando spazio ai giovani per-ché costituiscono il futuro e saranno loro a portarlo avanti quando noi dovremo cedere il passo. Dobbia-

mo avviare i giovani ad essere soprattutto cittadini europei. Non dobbiamo parlare di amicizia, di pace e di fratellanza solo nei discorsi ufficiali, ma proporre concretamente delle iniziative tali da stimolare non solo scambi commerciali ma, con solidarietà recipro-ca, continuare a promuovere anche attività culturali e sportive”.Quali sono le manifestazioni che le hanno dato maggiori soddisfazioni? “Ricordo la collaborazione tra le due scuole di mu-sica, il lungo lavoro con lo scambio di programmi e di spartiti terminato con due grandi concerti, tenuti sia al Teatro Cagnoni che alla “Sala Polivalente” di Challes. Ricordo poi la “Staffetta senza frontiere”, in cui alcuni sportivi della zona, capeggiati dai no-stri concittadini Daniele Sparpaglioni, Tommaso e Saverio Zefilippo e Daniele Giacobone, partendo da Godiasco e correndo a staffetta ininterrottamente an-che di notte, sono arrivati a Challes e sono stati ac-colti dalla popolazione, dalle autorità comunali, da un rappresentante del Consolato Italiano in Francia e da diversi giornalisti. Non è semplice organizzare attività di questo tipo ma, con l’impegno di tutti, sono convinta che se ne possono allestire molte altre”.Come mai ha lasciato il ruolo di Presidente del Co-mitato di Gemellaggio?“La mia decisione di lasciare la presidenza del Comi-tato di Gemellaggio è stata manifestata ufficialmente alla scadenza del mandato della precedente ammi-nistrazione. Ho accettato poi di accompagnare per questo ulteriore periodo la nuova amministrazione nelle incombenze del gemellaggio, facilitandone la continuità. Colgo anche l’occasione per ringraziare il Sindaco di Godiasco Salice Terme Anna Corbi, gli amministratori comunali e tutti i gemellati per la fidu-cia concessa, auspicando un futuro sempre più aperto ai nuovi orizzonti che qualificheranno maggiormente l’azione di gemellaggio. Un augurio particolare va alla signora Enrica Negrini, che ha ereditato il testi-mone e continuerà l’attività di gemellaggio. Io sarò consigliere, assieme a Pietro Martinotti, Janny Troc-caz, Vittorio Orezzi, Marina Piperno, Mimma Scarica-barozzi, Giuseppe Tamburelli, Graziella Valdetara e il rappresentante del Comune sarà Monica Masanta”.

Godiasco Salice Terme: successo con Challes

PROSEGUE IL GEMELLAGGIO CON LA LOCALITA’ FRANCESE

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Grande successo per il GrestGhezzi: “In 30 per questa iniziativa”

L’EVENTO ORGANIZZATO DALL’ORATORIO ANSPI DI GODIASCOGODIASCO

di giAnluCA giAConiA

Anche quest’anno si è concluso con grande successo l’ormai consueta e tanto attesa avventura del Grest, organizzato dalle animatrici dell’oratorio Anspi di Godiasco. I bambini e i ragazzi hanno trascorso le giornate dal 20 al 25 agosto all’insegna del diverti-mento con giochi a squadre, canti, intervallati da due giornate indimenticabili, descritte per noi dal segreta-rio dell’Anspi Pierangelo Ghezzi. “La prima giornata si è svolta a Ondaland, il più grande parco acquatico d’Italia, che con i suoi nu-merosi scivoli mozzafiato e giochi acquatici ha entu-siasmato sia i ragazzi che gli accompagnatori. L’al-tra giornata è stata trascorsa a Languzzano, ospiti del gruppo “Arcieri Ardivestra” di Montesegale: è stata una piacevole esperienza, gli istruttori pre-senti hanno messo a disposizione le loro attrezzature e hanno consentito a tutti i ragazzi di misurarsi nel tiro con l’arco. E’ seguito poi un pranzo in compa-gnia nell’accogliente struttura allestita dal Comune di Montesegale. La mattina di lunedì 20 agosto i no-stri bravi e pazienti animatori, insieme a Don Rino Mariani, hanno accolto i circa trenta bambini che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa propo-sta, basata su un divertimento sano all’aria aperta, innanzitutto per scoprire il piacere dello stare insie-me. Le giornate sono trascorse velocemente grazie all’entusiasmo delle preziose animatrici “storiche”,

Martina e Silvia, e dei nuovi animatori Serena, Fede-rica, Marco, Iari, Samuele e Simone, trascinati dal regista Emanuele che, in poco tempo, hanno trasmes-so ai ragazzi il giusto messaggio del Grest: giocare, stare insieme, imparare e divertirsi dedicando anche lo spazio ai momenti di riflessione e preghiera. La musica ha avuto per tutto il tempo un ruolo predo-minante, piccoli e grandi si sono uniti in balli e canti che si sono conclusi nello spettacolo di venerdì 24 agosto al campo sportivo “M. Conti”; dopo il falò, si è trascorsa la notte in tenda nei sacchi a pelo. Per i bambini, soprattutto i più piccoli, è stata un esperien-za emozionante, i più grandi hanno trascorso la notte

insonni e, per la prima volta, hanno visto l’alba”. In conclusione Ghezzi si rivolge a tutti i più preziosi col-laboratori. “Un doveroso e riconoscente ringrazia-mento va inoltrato ai volontari e agli animatori che con il loro impegno e la loro allegria hanno permes-so di realizzare questo bel momento di aggregazione, a tutti i genitori che hanno collaborato per la riuscita di questa bellissima iniziativa, preziosa per la cresci-ta dei tanti bambini e ragazzi che hanno partecipato, senza i quali il Grest non ci sarebbe nemmeno. A loro vanno i più calorosi apprezzamenti, con l’auspicio che partecipino con lo stesso entusiasmo anche nei prossimi anni”.

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Sorrentino: “Terme, un’opportunità sprecata”

PARLA IL CONSIGLIERE COMUNALE DI MINORANZAGO

DIAS

CO

di giAnluCA giAConiA

Incontriamo Alberto Sorrentino, con-sigliere di minoranza nel Comune di Godiasco Salice Terme per fare un punto della situazione generale.Quali sono, secondo lei, i problemi a Godiasco?“Oltre alla manutenzione ordinaria di strade e marciapiedi, a mio avviso principalmente ci sono due problemi:

la riqualificazione urbana e la mancanza di occasioni di aggregazione per giovani e anziani. Ben vengano i lavori in piazza della Fiera, si dovrebbe ora pensare anche alla piazza del Mercato (fontanella ed edifici fatiscenti) con magari qualche dehors di bar e arre-do urbano (panchine, albero) anche a sacrificio di qualche posto auto. E’ da realizzare una nuova pa-vimentazione nella parte storica ed è inoltre strano il (poco) pavè a Salice Terme, paese moderno, messo a confronto con l’asfalto a Godiasco. La piazzetta del palazzo Pedemonti deve per forza essere svilita con un parcheggio? La chiesa vecchia, restaurata con ri-sorse comunali per adibirla a museo, è sempre chiu-sa: si può fare qualcosa? Sono comunque consape-vole che in un momento economicamente difficile le priorità non sono quelle ambientali e occorre rivol-gersi prima a quelle sociali. Si deve pensare agli an-ziani ed ai giovani. Gli anziani hanno solo i bar dove passare qualche ora in compagnia, i giovani il bar ed un disadorno campetto di calcio. L’amministrazione in carica ha deliberato la costituzione della Consulta dei Giovani e di quella delle Donne, ma sono restate entrambe lettera morta. Una proposta decente per gli anziani ed i giovani potrebbe passare dalla bibliote-ca, arricchita di funzioni e con orari di apertura de-centi per farne un centro culturale e di socializzazio-ne veramente vivo, propositivo di iniziative ludiche, turistiche, culturali e di contatto intergenerazionale, magari con un Centro Informa Giovani attento alle tematiche lavorative”.A Salice Terme?“Lì la situazione è diversa. Salice ha meno storia “di paese” e forse non ha ancora deciso cosa vuol fare da grande, anche se sta prevalendo l’idea di un cen-tro per la movida. Altro problema che affligge Sali-ce sono le tante, troppe costruzioni fatte negli ultimi anni; proposte di seconde case per un pubblico, quel-

lo della classe media, duramente provato dalla crisi, oggi e probabilmente ancora per anni. Mancando il pubblico di riferimento, le costruzioni giacciono in-vendute e spesso neppure terminate. Questo determi-na un netto peggioramento del paesaggio cittadino: i cantieri abbandonati, che si ricoprono di erbacce, disturbano e svalutano ciò che li circonda. Credo che i cittadini abbiano diritto a vedere tutelato maggior-mente il decoro del paese, è un irrinunciabile diritto”.Ci può dire qualcosa delle Terme?“Il regalo delle Terme è stato una grande opportunità sprecata dal nostro comune. L’azienda è stata gestita pessimamente ed è stata mal privatizzata senza chie-dere ed ottenere certezze sugli investimenti promessi, senza concordare un piano di sviluppo, senza preoc-cuparsi di avere delle effettive possibilità di control-lare le scelte gestionali del socio privato. Purtroppo siamo incappati in soggetti managerialmente delu-denti: in 7 anni di gestione privata solo scarsissimi investimenti, mai un risultato in attivo, fantasiosi piani di sviluppo, mai neppure iniziati. Sempre poco chiara la strategia aziendale. In tale situazione il Comune, per la legge finanziaria 2009, è costretto a vendere la partecipazione e ciò sarà penalizzante per il critico momento congiunturale e per la situazione aziendale. Non commento la situazione economica: i giornali hanno già abbondantemente relazionato sul disastro”.Cosa ne pensa dell’isola pedonale istituita nei fine settimana estivi?“Sono favorevole alle isole pedonali, le più estese possibili; esse devono corrispondere ad un progetto complessivo che comprenda uno studio della viabili-tà, dei parcheggi, del commercio, delle finalità che si vogliono perseguire. Il tutto è poi da portare a cono-scenza di coloro che hanno interesse per le opportune proposte di modifica ed integrazione. Poi lo si può applicare. Riterrei al momento, anche vista l’infelice situazione viabilistica salicese, che sia meglio ini-ziare con una pedonalizzazione della strada Montal-feo – Godiasco, prima per i weekend. Servirebbe ad avere una bella offerta di passeggio e a collegare le due componenti del Comune, magari anche con un trenino come quello visto anni fa in Salice. Potrebbe anche essere studiarsi una collocazione diversa per i mercatini serali e per quello del sabato mattina: as-sieme ad altre soluzioni servirebbe a far vivere mag-giormente tutto il paese e non solo i soliti 100 metri

di via Terme, assediandone i residenti”.Un commento sulla stagione estiva?“Come già detto è molto presente la movida, l’unica attività viva, ma da sola incapace di dare una reddi-tività ad un paese che ritiene (o spera) di avere nel turismo la sua maggiore opportunità di sviluppo. Gli alberghi soffrono perché il turismo termale è ormai ridotto ad un mordi e fuggi, con i clienti che vanno e vengono in giornata, senza fermarsi. In tale situa-zione questa attività offre reddito solo a pochissimi locali e quindi procura nulle o quasi occasioni oc-cupazionali. Forse il paese dovrebbe fare una seria riflessione su questo tema: cosa significa il turismo, che aspettative è lecito avere in merito, che iniziative deve porre in essere la collettività per svilupparlo, se lo ritiene, e verso quali modalità”.Qual è il suo giudizio sull’amministrazione?“L’attuale amministrazione ha preso le redini del Comune in un momento economicamente scabroso. Sono succeduti ad una amministrazione che ha la-sciato molti problemi: cattiva privatizzazione delle Terme e molti debiti. In tale situazione congiuntura-le ci hanno messo del loro con un’azione di governo piuttosto scollata ed inconcludente. Non si riesce a capire le priorità di un’amministrazione che pare più interessata a realizzazioni culturali ambiziose che non a piccole concretezze. Lodo il Sindaco per l’ideazione e realizzazione di Salicedoro, ma mi chie-do se non sarebbe stato meglio dedicarsi prima alla consulta giovanile, a quella delle donne, al consiglio comunale dei ragazzi, all’ apertura con orari umani della biblioteca, ad occasioni culturali e ludiche per gli anziani, all’ abolizione delle barriere architetto-niche. Molte perplessità anche sull’azione di questa amministrazione per le Terme. Hanno ereditato una situazione critica, ma il vice sindaco doveva essere ben a conoscenza: era assessore della giunta che pri-vatizzò da un anno prima la privatizzazione fino a due anni dopo. Quando in consiglio comunale contesta-vo una scarsa attenzione alla gestione dell’azienda, venivo accusato di cultura del sospetto. Lo Stato nel 1999 ci regalò un’azienda con un patrimonio di circa 26 miliardi di lire (con l’accollo di un mutuo di 1,2 mld). Oggi, senza aver incassato alcunché (l’incasso di 1,7 è stato compensato dal mutuo accollato e dalla ricapitalizzazione del 2003) abbiamo il 47% di una azienda che da 13 anni ha perso denaro. Cosa varrà? Altro addebito da muovere all’ amministrazione è che non informa: manca il dialogo con la cittadinanza, non si comunica nulla della situazione, delle inten-zioni, delle prospettive, delle difficoltà, delle strategie né con pubbliche riunioni, né con il sito internet pie-tosamente trascurato, né con nessun altro metodo”.Si presenterà alle prossime elezioni?“No”.

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VOGHERAENZO MAGNANI SPIEGA LE INIZIATIVE CHE SI STANNO PORTANDO AVANTI

La Lega Italiana per la lotta contro i tumori compie un anno di attivitàdi ilAriA riCotti

Il Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) è or-mai attivo nella sua sede di Voghera da quasi un anno. Nell’ambulatorio presso l’A.s.p Pezzani i volontari e i medici del Lilt hanno visitato tutti i cittadini che ne hanno fatto richiesta per la prevenzione e la cura del tumore alla mammella, del tumore del colon-retto, del melanoma ed altri tumori della cute, del tumore alla cervice uterina, del tumore alla prostata. Enzo Magnani, responsabile del centro, in questa intervista ci spiega il progetto che il Lilt promuoverà ad ottobre.Perché il mese di ottobre è importante per il Lilt?“Nel mese di ottobre come delegazione di Voghe-ra aderiamo alla campagna nazionale Lilt “Nastro rosa”, per la sensibilizzazione al tumore alla mam-mella. È una campagna nazionale, a cui partecipia-mo mettendo a disposizione degli specialisti nell’am-bulatorio in via Pezzani, ormai aperto ufficialmente, che sottoporranno gratuitamente le donne a una vi-sita senologica e forniranno informazioni su questo tumore. Essere correttamente informati è particolar-mente importante dato che il tumore alla mammella nella nostra zona è il tumore più diffuso, che colpisce il 10% della popolazione femminile, quindi 1 donna su 10, delle cifre spaventose. Questo è dovuto all’al-lungamento della vita media, ma anche a fattori di rischio quali il sovrappeso, il fumo di sigaretta, il concepire figli in età avanzata, la scelta delle donne

retto, della cute, della cervice uterina e della prosta-ta) sono state effettuate numerose visite. Sono venute nel nostro ambulatorio circa un centinaio di persone finora per visite di prevenzione oncologica e in due casi abbiamo fornito una diagnosi asintomatica, che è appunto il nostro obbiettivo. Oltre alle attività di ambulatorio ci sono state altre occasioni di incontro con la popolazione in piazza: ad esempio lo scorso Natale abbiamo distribuito materiale informativo in piazza Duomo, c’è stata la campagna antifumo nel mese di maggio e, sempre a maggio, abbiamo passato cinque giorni all’Iper di Montebello nel periodo della Festa della Mamma, quando c’è stata un’asta di di-segni fatti dagli alunni delle scuole di Voghera, il cui ricavato è andato al Lilt. Per l’anno venturo organiz-zeremo sicuramente altre iniziative di questo genere per continuare a sensibilizzare la popolazione”.

al giorno d’oggi di allattare sempre meno i figli al seno, l’uso di terapie ormonali sostitutive”.Cosa si può fare per combattere il tumore?“La cosa principale è la prevenzione: una corretta informazione porta ad un corretto stile di vita, una giusta consapevolezza fa in modo che una donna si sottoponga ad una visita specialistica anche quando non presenta nessun sintomo o disturbo, per avere così la possibilità di diagnosi precoci. Il tumore se viene diagnosticato in tempo è curabile al 100%”.Come si configurerà la vostra attività nel mese del nastro rosa quindi?“Per tutto il mese di ottobre ci saranno dei volonta-ri in piazza Duomo nei giorni di mercato (martedì e venerdì) per sensibilizzare la popolazione e renderla partecipe dell’iniziativa. Chi è interessato si può re-care all’ambulatorio il martedì e il sabato dalle 9 alle 10 oppure il giovedì dalle 15 alle 16 dove i volontari fisseranno gli appuntamenti per una visita, oppure può chiamare il numero di telefono 346 7305868, il tutto completamente a titolo gratuito”.Qual è l’obbiettivo di questa iniziativa?“L’obbiettivo è sottoporre il maggior numero possi-bile di donne a visite specialistiche, che poi potranno essere svolte, se le pazienti lo desiderano una volta l’anno sempre durante il nostro mese “Nastro rosa”, in modo che l’idea del “prevenire al posto di cura-re” si faccia sempre più strada nelle convinzioni e nelle abitudini delle persone. Sempre in quest’ottica

venerdì 19 ottobre alle ore 21, pres-so la sede della comunità montana di Varzi, terremo una conferenza sulla tematica dei tumori e della loro pre-venzione, anche per rispondere ad eventuali domande dei cittadini”.Il Lilt a Voghera compie quasi un anno: un bilancio della vostra atti-vità sul territorio?“Si, siamo ormai a 10 mesi di attività, all’interno degli ambiti che trattiamo (tumore della mammella, del colon

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Il PalaoltrePo sarà gestito per tre annidalla Nuova Olympia Basket

PArlA sTeFAno bArbIerI, PresIdenTe del TeAM CITTAdIno

l’impiego di personale per la gestione, avendo per-tanto una ripercussione anche sul mondo del lavoro. Non essendo stati presentati altri progetti gestionali, il Comune ha scelto di affidare a noi la gestione di una struttura molto complessa. Ci auguriamo di es-sere in grado di portare a buon fine l’incarico per il bene dello sport vogherese”.Come reputa la struttura del Palaoltrepo in base alle vostre esigenze?“La struttura in questione è molto impegnativa, noi

già gestiamo in collaborazione con Adolescere la palestra di San Vittore e utilizziamo altre due pale-stre comunali. Qui parliamo di una cosa diversa che teoricamente, con alcune modifiche, potrebbe essere utilizzata anche per altri tipi di eventi. Sia chiaro che il nostro scopo non è il business, facciamo tutt’altro nella vita, ma certamente se si riuscirà ad abbattere i costi gestionali utilizzando la struttura a 360 gradi andrà a beneficio di tutti. Vedremo di capire le po-tenzialità una volta in corsa. Noi utilizzavamo già la struttura la precedente stagione sportiva, per cui nulla cambia da un punto di vista sportivo, indubbia-mente la gestione diretta è motivo di orgoglio per la nostra Società, sempre aperta a nuove iniziative e sfide”.Adesso che la società gode di uno spazio molto am-pio e versatile, come pensate di sfruttarlo? “Se si riferisce ai nostri obiettivi sono lo sviluppo del settore giovanile ad oltranza! All’inizio della quinta stagione sono 170 gli atleti iscritti con rappresenta-tive praticamente in tutto il settore giovanile, siamo stati ideatori del Progetto Scuola portato avanti per tre anni consecutivi da soli, esteso alle scuole dell’al-to Oltrepo, una prima squadra in promozione e una in serie D, svariate manifestazioni giovanili ospitate, collaborazione estesa alle società vicine, in primis Virtus Casteggio e un premio per il lavoro svolto dalla federazione di Pavia, credo sia il massimo rag-giunto da una società vogherese di basket”.

di WAlter BiAnCo

L’Amministrazione comunale di Vo-ghera, tramite l’assessore allo sport Graziano Percivalle, ha affidato, per un periodo di tre anni, la gestione del Palaoltrepo della città, alla Nuova Olympia Basket Bopers. Abbiamo in-tervistato il Presidente, Stefano Bar-bieri.Come è nato l’accordo con il Co-mune per ottenere la gestione del Palaoltrepo?

VOGH

ERA

“A luglio nulla sapendosi ancora sul destino del Pa-laotrepo per la nuova stagione sportiva ed essendo a conoscenza che la precedente gestione aveva rinun-ciato all’incarico, ci siamo fatti promotori di una proposta presso l’amministrazione che prevedesse la gestione da parte nostra della struttura in questione a patto che il Comune si facesse carico di parte delle utenze. Noi ci riservavamo la gestione sportiva e del personale necessario a mantenere aperto il palazzet-to, alle pulizie dello stesso, compresi gli spazi ester-ni, e al pagamento di un canone annuo di 5000 euro. Il fine della proposta era quello di garantire, tramite un dettagliato progetto gestionale, l’apertura di una struttura che rischiava di rimanere chiusa, per garan-tire spazi alle società sportive cittadine, oltre che a noi stessi ovviamente. Oltretutto il progetto prevede

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VOGHERAINTERVISTA AL CAPOGRUPPO DEL PDL IN CONSIGLIO COMUNALE

Virgilio: “Gli avvicendamenti in giunta? Fulmini a ciel sereno ma legittimi”di ilAriA riCotti

Simona Virgilio è capogruppo del Pdl in consiglio comunale a Voghera. Le abbiamo rivolto qualche do-manda per capire il suo punto di vista su alcune que-stioni sensibili per il partito e per la città.Come capogruppo del Pdl di Voghera, come valu-ta le decisioni prese dall’amministrazione in questi ultimi mesi?“In qualità di capogruppo, senza addentrarmi in giu-dizi personali, ritengo che il sostegno al sindaco che abbiamo contribuito ad eleggere sia da tenere in con-siderazione. Anche se gli avvicendamenti nell’am-ministrazione sono stati fulmini a ciel sereno, sono atti legittimi del primo cittadino, volti a cercare una maggiore unione nel movimento e nella maggioranza e a portare ad un miglioramento dell’amministrazio-ne comunale. Non mi abbasso a giudizi personali, gli atti che ha compiuto il sindaco Barbieri sono atti del tutto legittimi volti al miglioramento”.Ritiene che si potrebbe arrivare ad elezioni anti-cipate? E se si il Pdl potrebbe raggiungere i risul-tati delle scorse elezioni o comunque ottenere un risultato positivo, considerata anche la situazione a livello nazionale?“Nell’ottica di quanto ho esposto prima sono sicura che la compagine attuale raggiungerà il termine del mandato. Per quanto riguarda i risultati che potreb-bero scaturire, si dovrà tenere conto anche della po-litica dei “grandi”, ma sicuramente saranno da pri-vilegiare e considerare fattori locali, in cui risaltano i valori e le capacità della persona più che il simbolo di partito. Sono consapevole che a livello nazionale la situazione non è delle migliori, ma in un comune come Voghera secondo me viene considerata in par-ticolare la capacità della persona più che il partito di appartenenza”.Ci sono particolari iniziative o temi che desidere-rebbe portare all’attenzione dell’amministrazione e/o dei cittadini nei prossimi mesi?“Sono molte le idee che ho sempre avuto e che ho da

“opera di volontariato”, senza nessun tornaconto per il mio tempo, le mie capacità e le qualità delle idee che impiego per Voghera. Mi sono sempre guadagna-ta ogni singolo voto. I giovani rappresentano il futuro ed è giusto che si formino e facciano esperienza per migliorare la città, in vista di un momento in cui su-bentreranno alla sua guida”.Secondo il suo parere di cosa avrebbe bisogno una città come Voghera?“Sarebbe facile rispondere lavoro, sviluppo e tante altre belle parole ma sono abituata a tenere i piedi per terra. Sono consapevole che le norme vigenti obbligano comuni come il nostro ad essere priva-ti dei consigli di quartiere, i quali però secondo me rappresentano un’istituzione importantissima per il cittadino, perché fanno sì che esso possa esprimere bisogni e richieste concrete. Il mio auspicio è di ri-uscire sempre a capire questi bisogni e le esigenze dei cittadini attraverso esercizi primari come andare nelle vie della città, piuttosto che rimanere nell’aula consiliare. È un modo di fare politica su cui voglio puntare per dare un volto nuovo e fresco alla politi-ca locale. Inoltre come avvocato, donna e soprattutto madre, mi sento molto vicina alle problematiche del-la famiglia e dei nostri concittadini più piccoli e più importanti, i bambini, i quali rappresentano il nostro futuro e pertanto il mio impegno in politica è volto ed orientato anche a creare luoghi migliori dove vivere. Spero di riuscirci”.

un traguardo considerevole, consape-vole di dovermi guadagnare ogni sin-golo voto. È stato un ottimo risultato. Un po’ di aria fresca non fa mai male, ma pur essendo la più giovane ho già sviluppato un mio percorso, partendo dal diventare presidente della Circo-scrizione Sud e sviluppando poi tanti progetti, tante idee, che ho sempre messo a disposizione dei miei concit-tadini. La mia professione è l’avvo-cato, io lavoro poi per la città come

Simona Virgilio

portare avanti, purtroppo dobbiamo scontrarci con i problemi del bilancio, il quale in tempi come que-sti viene impiegato prevalentemente per mantenere decorosa Voghera. Purtroppo il periodo che stiamo attraversando non ci aiuta, sono tanti i problemi, i progetti e le idee ma dobbiamo attendere tempi mi-gliori”.Essendo una delle componenti più giovani dell’am-ministrazione, come vede l’ingresso di una “nuova leva” nel campo politico? Un rinnovamento oppu-re un rischio vista la poca esperienza?“Anche se sono la più giovane all’interno dell’am-ministrazione e per di più donna, la mia esperienza viene da lontano e dal basso, come si dovrebbe fare non solo in politica. A diciotto anni sono stata eletta consigliere di quartiere nella Circoscrizione Sud con quasi 300 preferenze. Visto che non sentivo ancora esaurito il mio percorso, mi sono candidata in consi-glio comunale, raggiungendo per una giovane donna

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Carbone: “Fra gli obiettivi c’è quello di razionalizzare il traffico in via Cavour”

PARLA L’ASSESSORE ALLA SICUREZZA E POLIZIA LOCALEVO

GHER

A

mi mesi di mandato, quali sono le sue impressioni?“Devo dire che l’assessorato è molto impegnativo: si occupa della polizia, dell’anagrafe dei servizi cimite-riali, quindi sono parecchi i campi a cui si interessa. Come avevo già fatto in precedenza, cerco quindi di essere un assessore “a tempo pieno”, questo è il mio tipo di impegno e soprattutto il tipo di lavoro che mi sento di svolgere per i miei concittadini. Ho un buon rapporto con la cittadinanza, infatti i primi provvedi-menti che sono stati presi derivano da sollecitazioni ricevute dai cittadini”.Qualche esempio di queste iniziative?“Ad esempio abbiamo posto nei giardini pubblici degli avvisi perché devono essere considerati da chi ne usufruisce un luogo pubblico appunto, quindi va evitato l’abbandono dei rifiuti o gli animali lascia-ti liberi di scorrazzare e provocare fastidi. Devono essere fruibili da tutti e per questo le persone devo-no dimostrare un certo senso civico, anche per non arrecare danni al patrimonio pubblico. Abbiamo poi affrontato un problema al cimitero. Sempre su segna-lazione della cittadinanza ci è stato fatto presente che i funerali si svolgevano nell’ingresso su strada Ful-ciona, dove c’è traffico pesante e sostenuto. Mi dava l’impressione che non ci fosse la riservatezza che ci dovrebbe essere per le persone colpite da queste disgrazie, le quali devono essere tutelate. Abbiamo così predisposto che i funerali si svolgano all’entra-ta della parte nuova dove c’è il parcheggio chiuso,

che abbiamo anche fatto sistemare con delle aiuole, creando così una sorta di cortiletto. Inoltre ci sono le cappelle, quindi in caso di maltempo si potrebbe sta-re al riparo. Mi sembrava un’operazione doverosa”. Si è sorpreso quando è stato nominato assessore?“Mi ero sorpreso prima quando non lo ero stato no-minato. A parte gli scherzi, è stata una scelta che il sindaco si è sentito di fare e di cui ha già ampiamen-te spiegato le motivazioni. Ho cercato e cercherò di mettere in atto le piccole esperienze che avevo fatto prima, raddoppiando il mio impegno, con la consa-pevolezza che la politica va rinnovata. Cercherò di portare entusiasmo, amore e conoscenza del proprio territorio: senza sembrare presuntuoso, penso di co-noscere abbastanza la mia città perché vengo dalla base, ovvero dai quartieri, dove la politica si fa per la gente e il territorio, con nessun’altra finalità se non proprio il bene dei cittadini”.Sta vagliando qualche progetto per il futuro?“È un assessorato talmente vasto che tutti i giorni ci sono novità. La parte riguardante il bilancio per nuo-vi interventi è programmata dall’amministrazione, quello che sto aspettando è di metterla a confronto

di ilAriA riCotti

Giuseppe Carbone è stato nominato il 5 giugno assessore alla sicurezza, po-lizia locale, protezione civile, politi-che amministrative e sviluppo econo-mico del territorio, servizi cimiteriali e demografici del comune di Voghera. In questa intervista ci racconta i suoi primi mesi all’assessorato e quali sono i suoi progetti per il futuro.Assessore Carbone, dopo questi pri-

Giuseppe Carbone

con ciò di cui c’è bisogno. Uno dei miei primi obbiet-tivi resta comunque quello di razionalizzare il traf-fico in via Cavour prima dell’autunno. Seguirà poi una discussione serrata con le attività produttive, la giunta e i cittadini proprio per cercare di definire al meglio e una volta per tutte la circolazione nel cen-tro storico. Vorrei poi migliorare la sicurezza nella via principale della città, la via Emilia, limitando al minimo indispensabile la circolazione delle auto, in modo che la zona ZTL sia più rispettata e sentita. Noi provvederemo ad una serie di interventi di mo-nitoraggio, per poi far capire ai cittadini che la ZTL deve essere rispettata per garantire la tranquillità della zona. Abbiamo anche aumentato la durata del carico/scarico delle merci nei negozi per facilitare le consegne. Se poi constateremo che nonostante la nostra campagna di sensibilizzazione continueranno ad essere effettuate delle infrazioni della ZTL, allora passeremo alle sanzioni”.Qual è la sua idea per migliorare la circolazione e la vivibilità del centro storico?“Appronteremo un arredo urbano degno di via Ca-vour, ci sarà qualche parcheggio in meno ma più ordine. Lo stesso faremo in piazza Duomo. Finito il progetto di chiusura dietro al Duomo, verrà data un’indicazione di circolazione in piazza, in modo che non sia più così caotica. Per ora non ho ancora ap-prontato nulla perché non vorrei fare nulla di peggio-rativo: aspetterò la fine dei lavori in via Cavour per vedere com’è la situazione”.Per quanto riguarda la questione parcheggi?“Le aree di parcheggio, come quella dell’ex loco-motiva, sono state scelte dai miei predecessori. Io ho voluto creare un asse di colpo d’occhio in viale Carlo Marx verso piazza Meardi. Abbiamo perso tre posti auto ma abbiamo dato ordine a tutto il viale con una certa razionalità. I miei collaboratori mi hanno sup-portato in queste scelte di viabilità, dove ho prediletto l’ordine alla mera creazione di parcheggi selvaggi. Dopotutto nel centro storico abbiamo mille posti auto, non pochi per una città come Voghera”.

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OTTOBRE 2012il Periodico 19INTERVISTA AL CONSIGLIERE COMUNALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

Taverna: “Siamo critici e scettici suicontinui ribaltamenti della giunta”di ilAriA riCotti

Mauro Taverna è consigliere comunale a Voghera per il Partito di Rifondazione Comunista. Gli abbiamo qui chiesto un’opinione sugli ultimi sviluppi che si sono verificati in città e sulla Festa di Liberazione che ha visto impegnato il PRC agli inizi di settembre.Negli ultimi mesi ci sono stati vari avvicendamen-ti nell’amministrazione della città: secondo il suo parere che cosa ha portato ciò?“Noi siamo molto scettici e critici su questi conti-nui ribaltamenti di giunta, sostituzioni e così via. Si è creato un caos, anche in seguito alla minaccia di commissariamento del partito della coalizione di maggioranza. C’è l’idea di un grosso problema che serpeggia all’interno di questa maggioranza, un qualcosa di non definito nonostante si siano chieste molte spiegazioni. È vero che tutto ciò riguarda solo l’attuale amministrazione, ma proprio per questo ri-guarda anche tutta la città perché mentre chi dovreb-be governare è impegnato ad occuparsi degli affari interni del partito rimane poi poco tempo per darsi da fare per il bene della città in tutte le sue direzio-ni. E infatti i risultati si vedono dal crescente immo-bilismo che caratterizza Voghera. La minoranza ha cercato di sollevare problematiche anche importanti, come quella del lavoro, ma per ora non abbiamo ri-cevuto risposta”.C’è il rischio di elezioni anticipate per questa de-bolezza della maggioranza?“Si, potrebbe esserci, ma ora non si può ancora dir-lo. È una maggioranza di plastilina, che miracolo-samente in certi frangenti si ricompatta. Che si vada ad elezioni il più presto possibile è il mio augurio, il mio auspicio. Io spererei che ad un certo punto anche loro alzino bandiera bianca e diano un nuovo manda-to alla gente: dappertutto in seguito alle ultime am-ministrative quel tipo di maggioranza si è dissolto. La mia speranza è che possa succedere anche qui, non si può più andare avanti senza nessuna programmazio-ne certa”.Che cosa si dovrebbe promuovere secondo lei per riportare la città in carreggiata?“Sicuramente una strategia che cerchi di dare una ri-sposta alla grande domanda di posti di lavoro, facen-do tutto il possibile affinchè le aziende che abbiamo non chiudano, ma anche per attirarne di nuove. Ma-gari attraverso collaborazioni con altre situazioni,

Inoltre non mette mano ai problemi della viabilità e al trattamento di quelle zone centrali che sono state abbandonate e lasciate all’incuria. Basta fare un giro a piedi per la città per rendersi conto di quanti locali in vendita o in affitto ci sono: è contro ogni logica continuare a cementificare luoghi che potrebbero es-sere usati in altro modo. Tutt’al più che ci sono edi-fici, settori già acquistati dalle ditte fermi perché il mercato non rende. Le prerogative c’erano già tutte durante la discussione sull’ex area Baratta e noi ora rimaniamo ancora più lontani da questo dispositivo messo in atto”.Agli inizi di settembre si è tenuta come tutti gli anni la Festa di Liberazione: un bilancio di quest’anno?“In generale Giove Pluvio non ci ha dato una mano: i cinque giorni della festa sono stati cinque giorni in cui è piovuto, quindi dal punto di vista dell’affluenza c’è stato un calo rispetto alle previsioni. Il giudizio però rimane favorevole, nonostante il brutto tempo ha partecipato un buon numero di persone per la musica, la cucina e alcuni dibattiti molto interessanti diretti da relatori di livello. Siamo quindi soddisfatti, tenendo conto delle problematiche che ha portato il tempo. Ci siamo resi conto che l’idea della Festa di Liberazione è entrata nel calendario dei vogheresi e dalla nostra parte c’è uno sforzo per offrire una serie di appuntamenti che reputiamo di buon livello, come per esempio la serata dedicata al blues, con musicisti di fama internazionale. Anche i dibattiti, specialmen-te, a mio parere, quello organizzato sulla prolifera-zione delle macchinette e delle slot machines, si sono rilevati molto interessanti e di attualità. Pensiamo di avere offerto ai cittadini una buona serie di propo-ste”.

VOGHERA

altre località. Ma puntare soprattutto su uno sviluppo più agricolo, improntato a dare risalto alle vere ca-ratteristiche del territorio. In questi anni abbiamo as-sistito al proliferare di grandi magazzini con il conse-guente piagnisteo perché il centro viene spopolato e degradato qualitativamente, ma dall’altra parte non si fa niente per limitare questa situazione e un esem-pio ne è la strada tra Voghera e Montebello, in cui continuano a sorgere nuove strutture. Bisognerebbe studiare insieme, all’interno di un confronto tra tutte le parti politiche e sociali, tutte le idee e le iniziative messe in atto e le possibili proposte per il futuro. Ma questo confronto non c’è, anche se abbiamo più volte chiesto consigli comunali aperti dove potessero inter-

venire anche le parti sociali”.Per quanto riguarda il nuovo PGT (Piano di Governo del Territorio)? Qual è la vostra opinione?“Noi fin dai primi approcci nella commissione e nei primi confronti sullo studio che è stato fatto, ci siamo sempre trovati scettici, fino al voto in consiglio comunale che è stato con-tro la sua approvazione. È un PGT che non ha senso, viene contemplata al suo interno la possibilità che Vo-ghera raggiunga la quota di 60.000 abitanti, cosa mai successa prima.

Mauro Taverna

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OTTOBRE 2012il Periodico 20

L’Auser di Voghera oggi conta ben 36 volontari: una realtà consolidata

PArlA GIAnnIno leGorA Che sPIeGA l’ATTIVITA’ dI quesTA AssoCIAzIoneVO

GHER

A

sona, in particolar modo per gli anziani in difficoltà. Abbiamo un telefono che viene coperto da due o tre nostri volontari, da lunedì a venerdì dalle 09 alle 12 e dalle 15 alle 18, grazie ad un accordo con la Regione Lombardia. Mettiamo a disposizione un numero ver-de, un numero fisso e un fax. La persona che deve an-dare in ospedale, a fare delle visite, a svolgere esami o a ritirarli, ma anche che semplicemente deve recar-si dal parrucchiere o a fare spesa, telefona qui e noi diamo la nostra disponibilità, portandola ad esempio all’ospedale, aspettandola fino a quando non finisce e infine riconducendola a casa. Svolgiamo anche un servizio per le case di riposo: dalla casa del pane alla Zanaboni. Noi mettiamo a disposizione l’autista e il mezzo. Questi sono i nostri punti di forza, il servizio di trasporto e la telefonia sociale. Inoltre un’altra ini-ziativa molto importante per noi è il giardino dell’ex colonna ioterapica, che abbiamo recuperato trasfor-mandolo in un parco giochi con giochi in abbondan-za. Da maggio ad ottobre ospitiamo così i bambini di tutta la città”.Oltre a questi servizi, quali altre proposte offrite ai soci?“Abbiamo dato il via a corsi di ginnastica per adulti e per anziani alla palestra di San Vittore. Sono inizia-ti il primo ottobre e finiranno a maggio: per chi desi-derasse avere informazioni o iscriversi, può chiama-re il numero 0383.212668 oppure scrivere un’email a [email protected]. I prezzi sono davvero molto bassi ed è un tipo di ginnastica che fa bene ad an-ziani ed adulti, svolta non con le macchine ma con istruttori qualificati. Abbiamo riscontrato una buona partecipazione negli scorsi anni. Poi c’è un gruppo di anziani volontari che fanno un servizio di pre e post scuola presso le scuole cittadine, dalle 07.30 alle 08.30 e poi dalle 16 alle 18, dal lunedì al venerdì. Ol-tre a questo, siamo sugli scuolabus per le scuole ma-terne ed elementari. Sempre d’accordo con le scuole, in particolare con le medie Plana, organizziamo corsi di pittura. Quando inizia la bella stagione gli studenti che fanno disegno vengono qui e si esercitano. C’è anche un turno autunnale da settembre fino a metà ottobre. Due volte all’anno promuoviamo poi corsi di computer di due livelli diversi, uno per i principianti che partono proprio dall’inizio e uno per quelli più esperti, in cui insegniamo ad utilizzare internet, mo-dificare le fotografie e via dicendo. Da circa un mese abbiamo dato il via ad un sito web, www.auservoghe-ra.it, con tutte le iniziative che cerchiamo di far cono-scere. Nel periodo pasquale e natalizio promuoviamo corsi di artigianato per creare oggetti di piccolo ar-redo in tema con il periodo di festa”.Per quanto riguarda invece l’intrattenimento e gli spettacoli?“Organizziamo anche dei momenti di intrattenimento come serate da ballo con piccoli complessi, serate in

cui, per una modica cifra, le persone anziane e non possono passare una serata diversa. Il primo maggio e il 15 agosto si svolgono le nostre feste tradizionali. Il primo maggio da 15 anni si tiene un concorso di pittura, che negli ultimi tre anni abbiamo dedicato a Paolo Porri, l’ideatore di questo concorso e dei corsi di pittura. Abbiamo deciso di portare avanti questa manifestazione, sia per ricordare il nostro socio sia per dare una continuità a questa bella giornata. Il 15 agosto invitiamo gli anziani e gli ospiti delle case di riposo alla nostra sede per passare insieme una gior-nata di festa. Ospitiamo diverse associazioni per cene e pranzi e mettiamo a disposizione i nostri locali per le loro riunioni. Ad esempio a settembre c’è stata la cena dell’Avis dove abbiamo avuto come ospite Mau-ro Nespoli, a cui abbiamo donato una serie di pitture di Paolo Porri. Uno dei nostri vanti è quello di essere disponibili e avere buoni rapporti con molte associa-zioni, tra cui l’Ara (Associazione radio amatori), i Camperisti di Voghera, l’Amil (Associazione mutilati ed invalidi del lavoro), le Casalinghe di Voghera, gli Amici di Chiara, la Lega Ambiente”.Come si compone l’associazione tra volontari e soci?“Abbiamo 36 volontari che si occupano di pre/post scuola e controllo sugli autobus, 18 volontari per i servizi alla persona e di trasporto, i quali fanno i tur-ni secondo la loro disponibilità, 12 volontari che si alternano al telefono, possibilmente sempre in cop-pia. Gli iscritti all’Auser sono 483. A volte abbiamo un eccesso di prenotazioni rispetto alle nostre forze, visto che oltre agli iscritti di per sé abbiamo una con-venzione con lo Zanaboni, quindi portiamo spesso i suoi ospiti a fare esami e a volte in gita. Oltretutto adesso molti prenotano visite a Milano e Pavia, che impegnano molto tempo. Noi cerchiamo comunque di soddisfare tutte le richieste nel migliore dei modi”.

di ilAriA riCotti

L’Auser di Voghera da molti anni aiu-ta e supporta le persone anziane che hanno bisogno di un sostegno nelle loro vite. Non molti però forse sanno che l’Auser è molto di più: in questa intervista Giannino Legora ci spiega tutte le attività di questa associazione.Presidente, quali sono i servizi che offrite come Auser?“Abbiamo servizi cosiddetti alla per-

I dirigenti dell’Auser di Voghera

L’ASM IN CAMPO

Sgombero neve:le nuove regoledi AlessAndro disperAti

Novità importanti per il servizio “spartimento neve” della stagione invernale 2012-2013 nel-la città di Voghera. L’Asm di Voghera ha deciso proprio nei giorni scorsi di mettere a punto nuo-ve misure per assicurare un servizio accurato in tutta la città. L’Asm ha infatti deciso che “l’af-fidatario deve acconsentire all’installazione su ogni mezzo operativo impiegato un dispositivo dì localizzazione satellitare, garantendo la con-servazione dello stesso e la custodia dai furti e dai danni da agenti esterni, che consenta di indi-viduare con continuità la posizione di ogni mezzo e acconsentire all’utilizzo di tale dispositivo per la verifica del corretto svolgimento del servizio e per la contabilizzazione dell’attività svolta”. “Per l’espletamento del servizio di sgombero neve – spiega il presidente Filippo Musti, che ha forte-mente voluto applicare questa innovazione ad un servizio ormai vecchio –, dovranno essere impie-gati trattori gommati o autocarri ad uso speciale di idonea potenza ed attrezzati con apposite lame omologate e collaudate a norma di legge anterio-ri di dimensioni e caratteristiche tali da garantire uno svolgimento ottimale del servizio assegnato, come indicato negli allegati elenchi progressivi viabilità nel numero non inferiore a 27”.

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OTTOBRE 2012il Periodico 21

“Tennis, arcieri, ciclismo e gruppiculturali: tutto questo è il Dlf”

PArlA Il PresIdenTe, ClAudIo desTeFAnI

di ilAriA riCotti

Claudio Destefani è il presidente dell’associazione del Dopo Lavoro Ferroviario di Voghera, una real-tà molto consolidata e attiva nel territorio, che ogni anno riunisce un gran numero di persone che desi-derano stare insieme, praticare sport e socializzare. Questa intervista ci aiuterà a capire meglio le attività e gli scopi del DLF.Quali sono le attività che contraddistinguono il DLF di Voghera?“Come attività abbiamo il circolo del tennis, che sia-mo riusciti a far ripartire dopo il commissariamento del DLF che c’era stato prima del mio mandato come presidente: il tennis era stato affidato a terzi e lascia-to andare a sé stesso, dopo vari incontri siamo riusci-ti a consegnarlo in gestione a personale qualificato. C’è poi il gruppo arcieri, di cui andiamo molto fieri. Infatti qui si allena, come in altri posti, il campione olimpico Mauro Nespoli, a cui abbiamo dedicato il 30 settembre la Festa del Socio, donandogli simbo-licamente un tratto della staccionata che delimita il terreno di allenamento degli arcieri, facendola rifare con un messaggio che ricordasse la medaglia vinta da Nespoli. Non solo Nespoli, ma tutto il gruppo degli arcieri capitanato da Massimo Elentri, quest’anno ha conseguito ottimi risultati, rendendoci ancora più or-gogliosi. Abbiamo inoltre il gruppo bocce, il gruppo boccette, il gruppo ciclistico (il quale ogni anno or-ganizza una corsa a livello nazionale, la “Giovanni Lombardi”) e i gruppi culturali. Sono tutti gruppi nu-merosissimi, stiamo facendo degli sforzi per riuscire a mantenere tutte queste strutture. È un sacrificio che però facciamo volentieri”.Quali sono i prossimi eventi che organizzerete?“Il DLF organizza anche delle gite, sicuramente ci sarà qualcosa per Capodanno. Abbiamo appena fat-to la Festa del Socio, ma verranno organizzate altre cene per i soci durante l’anno. Opinioni sugli eventi da proporre sono poi discusse durante i consigli di-rettivi, dove ognuno porta le proprie idee e le pro-pone al consiglio. Ogni gruppo all’interno del DLF ha poi libertà di muoversi, ad esempio ad ottobre ci sarà una manifestazione organizzata dal gruppo voce. Speriamo in futuro di riuscire ad attirare verso le nostre attività anche un po’ di giovani”.Quali sono i passi per diventare soci del DLF?“Per quanto riguarda i soci frequentatori, bisogna recarsi presso il nostro ufficio e ci si iscrive tramite il nostro personale. Per i soci ferrovieri attivi ci sono dei moduli che vengono inviati alla sede nazionale e che detraggono il prezzo del tesseramento diretta-mente dallo stipendio. Per un socio ferroviere attivo la quota è di 12 euro, per un frequentatore di 18. Stia-mo lavorando al ripristino e all’aggiornamento di un sito dove saranno spiegate tutte queste pratiche e le attività che promuoveremo, inoltre stiamo valutando altre iniziative per il tesseramento. Ad esempio c’è stato un incremento del tesseramento in seguito ad un nuovo servizio offerto a partire da quest’anno per i ferrovieri in pensione: dato che la ferrovia ha deci-so di cambiare i biglietti dei pensionati con una card plastificata, ci siamo presi carico di recarci a Milano una o due volte al mese per ritirare le tessere, evitan-do questo impegno ai nostri soci”.Quanti soci conta l’associazione?“Abbiamo 1003 soci tra ferrovieri, frequentatori e

pensionati”. Quanto è importante una realtà come il DLF per Voghera e il territorio?“È molto importante e penso che lo sarà anche in futuro perché Voghera è sempre stata una città di fer-rovieri e l’associazione del Dopo Lavoro ha sempre influito molto sulla città. Abbiamo sempre sostenu-to valori importanti, come lo sport e la cultura. Da quando è stata fondata nel 1925 ci sono stati molti cambiamenti, la struttura che ne è la sede è stata ac-quistata lo scorso anno dal Dopo Lavoro nazionale ed è di proprietà di una società patrimoni, ma dobbiamo comunque pagare un affitto. Abbiamo una mensa che speriamo di riaprire e rilanciare al più presto: insom-ma ora non ci manca nulla, a parte finanziamenti con cui portare avanti il miglioramento del DLF. La sede nazionale prima ci destinava contribuiti notevoli, ma negli ultimi anni sono diminuiti drasticamente. Que-sto comporta sacrifici da parte di tutti, la ferrovia è cambiata e cambierà ancora, cambierà anche lo sta-tuto del Dopo Lavoro. Noi cerchiamo comunque di tenere duro e di mantenere quello che è importante e fondamentale per un’associazione”.Nonostante le difficoltà economiche, siete riusciti a portare a termine qualche progetto quest’anno?“Si, solo con le nostre forze abbiamo realizzato un impianto fotovoltaico e abbiamo sistemato tutta la sede a norma di legge. Il mio mandato finiva a no-vembre, ma con il nuovo contratto continuerò fino alla fine del 2012, se dovessi ricandidarmi ed esse-re rieletto cercheremo di abbellire esteticamente la sede, un po’ carente da questo punto di vista e ciò è sempre dovuto al fatto che dobbiamo tirare avan-ti con le nostre forze e prima ci sono stati interventi più importanti da realizzare. Per la scuola di tennis ad esempio arriveranno maestri qualificati da Pavia: Davide Maiocchi e Nando Cavalieri, maestri nazio-nali, Luca Tava, istruttore di secondo grado. Sarà

VOGHERA

una scuola al coperto, aperta anche ai bambini. Ci stiamo rimboccando le maniche e tutti qui si stanno dan-do da fare con passione, sia io, sia i consiglieri e tutto lo staff. I risultati ci portano avanti pian piano. Sono fiero di questo fotovoltaico che sia-mo riusciti a realizzare, ma non solo, in questi quattro anni abbiamo fatto tanto, contando molte volte solo sul-le nostre forze. Dopotutto i DLF do-vrebbero essere così e speriamo solo di migliorare”.

SCOPRIAMO VOGHERA

Visita guidata all’ospedale civileA volte si pensa di conoscere la città in cui si abi-ta, tanto più se questa è piccola, a misura d’uomo. Così non è stato per molti vogheresi. La settima-na scorsa, durante la manifestazione “Porte aper-te al castello Visconteo”, l’Assessorato alla Cul-tura del Comune di Voghera ha organizzato una visita guidata alle lapidi e stele commemorative dell’ospedale civile.Il piccolo gruppo, composto da circa 30 persone, è rimasto positivamente esterrefatto dallo scopri-re che nella parte antica del nosocomio sono con-servate vere e proprie opere d’arte.Il cortile in cui si trovano non è oggetto di pas-saggio da parte degli utenti dell’ospedale pertanto non è visibile agli occhi di tutti.L’esperta guida, dott.ssa Laura Marro, ha illustra-to la storia del nosocomio, costruito a partire dal 1841 su progetto dell’arch. Gioacchino Dell’Iso-la. L’ingresso, oggi in disuso, era ubicato sulla via Emilia.Proprio nell’androne e nel porticato del cortile a cui si accede si trovano statue e bassorilievi con targhe commemorative a ricordo dei benefattori della struttura sanitaria.Un’iniziativa che ha riscosso il compiacimento degli intervenuti con la speranza che si possa ri-petere in un prossimo viaggio nella Voghera da scoprire.

Claudio Destefani

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SETTEMBRE 201222il Periodico

Buscone: “Momento difficile per via dei tagli e delle poche risorse disponibili”

INTERVISTA AL VICE PRESIDENTE DELLA COMUNITA’ MONTANAVA

RZI

comunale.Com’è la situazione attuale?“La situazione è molto delicata, purtroppo il mo-mento particolare di crisi del nostro paese si ribal-ta direttamente sulle istituzioni come la Comunità Montana e i comuni in generale, visti i drastici tagli della spesa pubblica e le poche risorse disponibili per lo sviluppo e la crescita nel campo delle opere da realizzare. Come Comunità Montana cerchia-mo di fare il massimo per tenere invariati, almeno senza tagli, i contributi dalla Regione cercando di ridurre al minimo le spese. Le risorse economiche provenienti dai fondi regionali vengono investite in accordo con i comuni della Comunità Montana per migliorare la viabilità comunale e quella inter-poderale, compresi i sentieri. Nei prossimi mesi si aprirà la vera rivoluzione organizzativa dei servizi erogati dai singoli comuni, come ufficio tecnico, polizia locale e anagrafe, andando a discutere i vari accorpamenti imposti dal Governo Monti. Qui la Comunità Montana si giocherà il proprio futuro in virtù delle scelte che andranno fatte assieme a tutti i 19 sindaci”.La Comunità Montana, come altri enti del ter-ritorio, ha contribuito con 70.000 euro alla ri-apertura della seggiovia di Pian del Poggio: ci sono delle novità in merito?“No, credo che il piano di investimento per la ria-pertura della seggiovia di Pian del Poggio sia or-mai definito, anche se dell’argomento si è occupa-to direttamente il presidente Tagliani e l’assessore al turismo Riva. L’investimento di circa 800.000 euro ha visto coinvolti la Provincia, il Comune di Santa Margherita Staffora, la fondazione, la Re-gione ecc. L’intervento dovrà essere realizzato al più presto per poter riaprire la seggiovia con l’ar-rivo della stagione invernale 2013-2014”.Un giudizio globale sull’estate dal punto di vista turistico.“Dal punto di vista turistico, l’estate appena tra-scorsa ha fatto registrare un po’ in tutto il territo-rio della Comunità Montana un boom di presenze che non si registrava da anni. Questo risultato è frutto di un estate particolarmente calda e del mo-mento di crisi economica generale. I due fattori hanno portato molta gente, che ha investito nelle nostre zone acquistando o affittando case, a ritor-nare in questo stupendo ambiente immerso nel ver-de delle montagne e percorso da numerosi torrenti, che permettono di praticare bellissime passeggiate assaporando inoltre i piatti locali”.Cosa si aspetta dalla stagione invernale?

“La stagione invernale è ovviamente condizionata dal fattore neve. E’ indubbio che una buona coltre di neve sulle nostre montagne nel periodo natalizio renda molto interessante e appetibile la presenza di numerosi turisti sugli impianti aperti del Penice e di Cima Colletta e di molte famiglie che si reca-no con i propri bambini sulle colline per una gita domenicale con gli slittini. Purtroppo siamo pena-lizzati sul fronte viabilità e infrastrutture, avendo a disposizione una rete viaria molto tortuosa e spes-so non propriamente fruibile da parte di un’utenza poco abituata a strade di questo tipo”.Lei fa parte anche del consiglio comunale di Varzi: quali sono i problemi che state affrontan-do?“Anche in Comune i problemi sono gli stessi, os-sia le difficoltà a far tornare i conti dopo gli ultimi provvedimenti legati allo spending review o alle finanziarie precedenti dove, a fronte dei tagli sui trasferimenti, non sono corrisposte pari entrate. Comunque, nonostante le difficoltà nel far quadra-re i conti, siamo riusciti a realizzare e mettere in cantiere delle opere importanti senza aumentare le tasse nei confronti dei cittadini varzesi. Devo dire che il sindaco Alberti si sta dando molto da fare per realizzare opere importanti, quali la sistema-zione dell’ex mercato coperto, che diventerà un centro importante dei servizi e in parte una struttu-ra polivalente per ospitare attività turistico-sporti-

ve e culturali. Abbiamo appena ultimato la piazza del municipio, sono state riaperte le nuove scuole e presto ultimeremo i lavori per trasferirle nel nuovo presidio, in modo da avere un solo polo scolastico. Sono stati realizzati diversi lavori di asfaltatura in tutte le frazioni e altre sono in programma durante la prossima primavera; presto verrà realizzata la nuova piazzuola ecologica ed è in programma uno studio per la sistemazione dei cassonetti dei rifiuti in Piazza della Fiera, andando ad incrementare la raccolta differenziata. Molte altre iniziative sono allo studio dei vari assessori e prima della fine del 2013 saranno presentati e ultimati”.Cosa ci può dire riguardo all’ospedale?“Parlando dell’ospedale credo che sia il sindaco Alberti che Tagliani abbiano fatto tutto il neces-sario per garantire la continuità e la presenza di tutti gli attuali reparti. Sono stati mobilitati tutti i consiglieri regionali per sensibilizzare la giunta regionale ed in particolar modo l’assessore alla sanità affinché garantisse continuità senza tagli alla struttura. Purtroppo in questo momento con-traddistinto dai tagli pesanti dei trasferimenti dal Governo alla Regione e su tutte le amministrazioni locali, non escludo che la questione sia facilmente risolvibile e dovrà vederci sempre attenti e prepa-rati ad ogni eventuale novità”.Come procede il rapporto con l’AS Varzi?“La società sta operando molto bene, vedo un ottimo entusiasmo intorno alla squadra a partire dai dirigenti ai giocatori, molti dei quali sono di Varzi. Anche nel panorama sportivo il momento è difficile, visti i costi di gestione comportati dal campionato di 1° categoria, oltre alla presenza delle squadre giovanili e alla difficoltà nel reperire sponsorizzazioni. Come Comune cerchiamo di fare il possibile per aiutare la società , ma la disponibi-lità economica è molto risicata”.Un giudizio sulle manifestazioni estive.“Sul fronte delle manifestazioni estive devo dire che si potrebbe fare molto di più, ma per motivi, a mio avviso, di campanilismo non si riesce a decol-lare. Mi riferisco al fatto che a Varzi ci sono diver-se associazioni, oltre alla Pro Loco, che operano in modo disgiunto: solo mettendo insieme le proprie forze e tutte le idee presenti potrebbero organiz-zare molti eventi importanti, diversi dal solito. Mi rivolgo in particolar modo ai giovani che, invece di fare dei “funerali”, dovrebbero proporre mani-festazioni e iniziative atte a far vivere il capoluo-go. Chiudendo o aprendo in orari diversi un locale non si incentiva il turismo: è con lo spirito di col-laborazione e iniziativa che si possono organizzare importanti manifestazioni”.Come procede il rapporto di collaborazione con i comuni limitrofi?“Con i comuni limitrofi, come con tutti i 19 del-la Comunità Montana, ci sono ottimi rapporti di collaborazione grazie alla politica virtuosa del presidente Tagliani, che favorisce l’aggregazione tra i vari sindaci. Ogni decisione o proposta viene sempre discussa e poi accettata in modo democra-tico da tutti nello spirito di valorizzare l’ambiente e tutti i servizi della Comunità Montana”.

di giAnluCA giAConiA

Domenico Buscone ricopre la ca-rica di vice presidente e assessore ai lavori pubblici e alla protezione civile all’interno della Comunità Montana. In quest’intervista an-dremo ad analizzare gli argomenti di discussione più salienti in que-sto periodo, anche parlando della situazione nel Comune di Varzi, in cui Buscone fa parte del consiglio

Domenico Buscone

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OTTOBRE 2012il Periodico 23PARLA IL PRIMO CITTADINO DI ROCCA SUSELLA

Barzon: “Al via i lavori di messa in sicurezza del campo sportivo”

VALLE STAFFORA

di giAnluCA giAConiA

Terminato il periodo estivo, è ora tempo di bilanci sulla stagione da parte di tutti gli amministratori co-munali. Abbiamo quindi incontrato Pierluigi Barzon, Sindaco di Rocca Susella, anche per analizzare gli aspetti e le novità importanti in questo periodo.Quali sono le novità all’interno del Comune?“E’ ormai in fase di esecuzione il contributo di un milione di euro da parte del Ministero dell’Ambiente e del Territorio. Sono stati progettati i lavori di ri-strutturazione del campo sportivo per poterlo mettere in sicurezza. Vogliamo infatti intervenire sulle tribu-ne, ormai “pericolose”, e gli spogliatoi, in precarie condizioni, e in seguito la struttura verrà trasfor-mata in un centro polifunzionale. Stiamo valutando l’interesse globale della popolazione della vallata dell’Ardivestra per poter realizzare strutture adegua-te. Stiamo organizzando un convegno dell’agricoltu-ra in collina, che si svolgerà il 20 ottobre al borgo della Rocca in località Rocca De’ Ghislanzoni, a cui interverranno il presidente della Provincia di Pavia, Daniele Bosone, il presidente della Comunità Monta-na, Bruno Tagliani, alcuni funzionari della Regione Lombardia e un docente universitario. L’intervento sul dissesto idrogeologico della valle di Chiusani è in fase di appalto e verranno iniziati i lavori di risana-mento dell’area considerata”.Parliamo delle manifestazioni.“Due importanti manifestazioni estive come la ravio-lata e il BeerRock sono state rovinate dal maltempo. Abbiamo invece registrato un afflusso di mille perso-ne ad agosto durante la 29° edizione del trofeo Pieve di San Zaccaria, il “Memorial Dr. Angelo Torlasco. Il 21 ottobre si terrà la 30° edizione de “la sagra della castagna e dei maroni” in frazione Chiusani dalle 10 alle 19, che vedrà la presenza di bancarelle, giochi per bambini, pranzo a mezzogiorno, schitta, bastar-nà, il tutto accompagnato da un buon vino locale: la

manifestazione è organizzata dal circolo culturale Amici di Chiusani”.La Regione Lombardia ha assegnato delle risorse aggiuntive pari a 65.000 euro sul piano di sviluppo locale. Queste risorse verranno utilizzate per fi-nanziare un progetto che riguarda l’adeguamento della piattaforma ecologica presente a Rocca Su-sella: cosa ne pensa di questa iniziativa?“Come Comune siamo contenti che la Comuni-tà Montana metta a sicurezza questo impianto con

assieme ai cinghialisti della squadra di Rocca del Verro, il cui presidente è Carlo Sgorbini. La giornata prevede delle uscite nei boschi per raccogliere rifiu-ti e detriti eventuali. Con l’appoggio della Regione Lombardia abbiamo acquisito due bacheche in pla-stica per poter esporre le comunicazioni rivolte al pubblico e quattro cestini, posizionati all’interno del Comune per invogliare i turisti a porvi i rifiuti. Re-stando in argomento, vogliamo mettere in sicurezza i bidoni, che verranno sostituiti dall’Asm, mediante apposite piazzole”.Per quanto riguarda la viabilità?“L’amministrazione sta cercando di portare avanti i programmi previsti. Stiamo aspettando il contributo dello studio di Brescia per la sostituzione delle lam-pade a gas con le lampade a led, in quanto quelle a mercurio non sono più a norma. Lo studio ci ha proposto dei fondi europei, a cui si può accedere per sostituire l’illuminazione, nell’ottica del risparmio energetico. Noi abbiamo 105 punti luce di proprietà dell’Enel sole e ben 88 non sono più a norma. Siamo pronti per apportare la modifica, ma prima dobbiamo aspettare la risposta da parte dello studio. Abbiamo approvato il regolamento della Vasp in consiglio co-munale in collaborazione con la Comunità Montana, infatti organizzeremo un percorso nel territorio co-munale in collaborazione con gli altri comuni”.

la sorveglianza perché è un luogo isolato e ci possono essere persone maleducate che scaricano la merce in orari non previsti. L’impianto pre-sente permette alle forze dell’ordine di tenere monitorata la situazione in tempo reale”.Cosa possiamo dire sulla giornata del verde pulito?“Una volta all’anno la Regione Lom-bardia organizza la giornata del ver-de pulito e quest’anno partecipiamo,

Pierluigi Barzon

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SETTEMBRE 201224il Periodico

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OTTOBRE 2012il Periodico 25A ROMAGNESE UN CONVEGNO DEL PARTITO DEMOCRATICO

Villani: “occorre superare il governo di Formigoni per rilanciare la Regione”di AlessAndro disperAti

Accogliendo l’invito del Segretario nazionale Pierlu-igi Bersani, anche a Romagnese il locale circolo del PD in collaborazione con i circoli dell’Alta Val Ti-done e con i GD, si è discusso sulla base della “carta d’intenti” di sviluppo e di green-economy.“Da qui oggi vogliamo parlare di Italia che ce la deve fare, ricostruendo basi etiche di efficienza eco-nomica, con uno sforzo comune ed una visione che non può che essere europea”, così dichiara il segreta-rio del circolo locale, Fabrizio Filippini.Concetto ribadito da Alan Ferrari, segretario provin-ciale del PD, nell’affermare che il Presidente Mon-ti ha ricondotto, con la sua autorevolezza, l’Italia nei tavoli europei che contano dopo una decadenza che non meritava, e che non meritavano gli italiani. “Una decadenza - ha sottolineato - dovuta ad oltre un decennio populista, e per noi la sola risposta ai populismi è una rinnovata partecipazione. Anche in questa direzione va la scelta della convocazione del-le primarie per la scelta del candidato premier dei progressisti, per riavvicinare i militanti e gli elettori alle decisioni cruciali di indirizzo politico dei prossi-mi anni”. Il consigliere regionale Giuseppe Villani, ha poi fatto un’analisi politica mirata sulla situazio-ne lombarda: “La necessità di superare il governo di Formigoni non è dovuta solo alle spiacevoli situazio-ni legali che lo coinvolgono di persona assieme ad altri componenti della giunta e del consiglio, ma è in larga parte una necessità dovuta ad una situazione di scelte e/o di comportamenti che non stanno pagando. Basti pensare alla sanità, con le situazioni della Mau-geri, del San Raffaele… alle così dette “eccellenze” che tolti il personale certamente qualificato e le in-frastrutture, hanno rivelato una seconda faccia della medaglia che non avremmo voluto vedere”. L’Ono-revole Emanuele Fiano ha fatto una analisi più inter-nazionale introducendo il fattore della sicurezza fra gli effetti del perdurare della crisi. “Noi cercheremo

primo passo è quello di ridisegnare il sistema fiscale alleggerendo il peso su lavoro ed impresa, attingendo alla rendita dei grandi patrimoni finanziari ed im-mobiliari”. Al dibattito hanno partecipato numerosi cittadini, che hanno apprezzato l’iniziativa, dimo-strazione del fatto che anche l’anti-politica la si può combattere con più politica, con manifestazioni come questa, con persone credibili e competenti.

VALLE STAFFORA

un patto chiaro davanti ai cittadini; con i progressisti

ed i democratici, con le associazioni, con gli amministratori… con chiun-que voglia contribuire ad un progetto per uscire da una crisi senza uguali. L’ingresso nell’euro e la fine della svalutazione competitiva hanno pro-dotto una caduta degli investimenti in innovazione tecnologica e nella capi-talizzazione delle imprese, con l’au-mento dell’esportazione di capitali. Il lavoro è per noi il parametro princi-pale presente in tutte le politiche, il

Giuseppe Villani

20-21 OTTOBRE L’APPUNTAMENTO A SALICE TERME

“Fare Comunità”: la festa della Comunità montanadi AlessAndro disperAti

Si terrà a Salice Terme il 20 e 21 ottobre la terza festa della Comunità montana dell’Oltrepò pavese. Clou dell’evento sarà una tavola rotonda in programma sabato 20 ottobre alla Sala Narciso delle Terme dal ti-tolo ‘Fare Comunità’. L’appuntamento, previsto alle ore 16, vedrà come relatori oltre al presidente Bruno Tagliani, il presidente della Provincia di Pavia, Daniele Bosone, i consiglieri Angelo Ciocca, Giuseppe Villani e Vittorio Pesato e il Dirigente Eupolis Lombardia Alberto Cerriani. Alla sera alle ore 21 Baraban in concerto, musiche tra Alpi e Appennini presso il teatro Cagnoni di Godiasco. Il 21 ottobre dalle 9,30 alle 18 in via delle Terme si terrà il Mercato dei Monti, commercio, agricoltura, artigianato e cultura con esposizione e vendita dei prodotti tipici locali.

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OTTOBRE 2012il Periodico 26

Manganaro: “Il vino come scaccia crisi”

UN’ANNATA POSITIVA PER LA VENDEMMIAVA

LLE S

TAFF

ORA

il vino?“Dopo tanti anni di attività bancaria, sono tornato alla terra, per motivi di passione anche dovuti dal fatto di essere un perito agrario. Il mio intento era quello di avere una buona produzione di vino, la mia passione, e l’obiettivo iniziale era superare le mille bottiglie, traguardo raggiunto ormai da tempo. Nei fine settimana abbiamo a che fare con molti clienti, Salice Terme è una meta di passaggio, ci sono dei pullman che passano di qui per la merenda o per l’aperitivo: sono quelle le occasioni in cui noi faccia-mo conoscere i nostri prodotti.Un giudizio sull’annata 2012.“L’assenza della grandine ci ha favoriti anche quest’anno: viviamo in una zona in cui questo fe-nomeno non disturba affatto le coltivazioni. L’uva bianca ci ha regalato tantissime soddisfazioni, ma abbiamo registrato un calo a livello quantitativo del 25%, dovuto alla siccità. Nonostante ciò, speriamo di produrre vini di buona qualità con la vendemmia del 2013. Per quanto riguarda l’uva rossa, possiamo fare lo stesso discorso dell’uva bianca, aggiungendo che il quantitativo zuccherino era molto alto. La novità è costituita dalla riduzione all’osso dei trattamenti, in modo tale da produrre uva sempre più priva di veleni. Abbiamo intenzione di costruire qui nuove vigne per riprendere la tradizione vitivinicola di Salice Terme. Il polo vitivinicolo si sta ormai spostando nell’area di Broni e Stradella. Se si riesce a riportare nella zona il nostro interesse legato al mondo dell’agricoltura,

tutto ciò va a vantaggio del turismo. Noi raccogliamo tutto a mano e possediamo dei vigneti che sono me-diamente datati”.Quali sono le iniziative per il futuro?“Abbiamo organizzato una piacevole festa della ven-demmia a fine settembre, giornata riuscita perfetta-mente in cui abbiamo proposto la ripresa della pigia-tura e delle vecchie tradizioni. Nella nostra struttura sono giunti dei turisti di Milano che, pur non sapendo nulla di uva e pigiatura, hanno assistito alla realizza-zione della vendemmia. Ad ottobre ci saranno novità, infatti saremo presenti domenica 14 alla fattoria del castello sforzesco di Milano, il tutto organizzato da “Donna in campo”, che coinvolge tutte le collabora-trici o imprenditrici agricole. Inoltre da non perdere è l’appuntamento del 21 ottobre con la festa della Comunità Montana a Salice Terme, giornata svolta l’anno scorso invece a Montesegale. Tutti gli anni a novembre facciamo il novello Federico, che per l’oc-casione verrà abbinato al risotto in concomitanza della festa dell’11 nel cortile della cascina Marconi”.Come procede l’impatto con la crisi?“Fortunatamente, avendo la clientela privata, riu-sciamo ad organizzare merende gratuite con i salumi abbinati al nostro vino. Sentiamo poco la crisi anche perché il vino si beve sempre in molte occasioni”.Cosa si dovrebbe fare, a suo avviso, per aumentare il numero dei turisti sul territorio?“Il nostro territorio mette a disposizione tantissime risorse, che non sono ancora emerse. Sarebbe meglio organizzarsi in maniera adeguata per accogliere i tu-risti, che hanno bisogno di una maggiore conoscenza del prodotto. Dovremmo puntare maggiormente sul turismo e fornire ulteriori servizi al turista, che soli-tamente torna volentieri in un posto in cui si è trovato bene. Bisogna valorizzare il vino e la terra perché ci consente di vivere”.

di giAnluCA giAConiA

Pasquale Manganaro è il titolare dell’azienda agricola vitivinicola “Casa Garello” di Salice Terme. Lo ab-biamo incontrato per conoscere meglio il funziona-mento della struttura e il resoconto dell’annata.Manganaro, ci descriva brevemente la storia di quest’azienda.“L’azienda agricola è stata fondata dal bisnonno di mia moglie e portata avanti dal nonno. Ho voluto cre-are un aspetto diverso, ristrutturando la cantina per portare un po’ di rinnovamento. L’azienda agricola non tratta solo la produzione di vino, ma anche di altre colture, infatti abbiamo recuperato un vecchio seme del mais ottofile, eccellente per fare la farina della polenta”.Da dove deriva la sua passione per la terra e per

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OTTOBRE 201227

Ferrari: “L’amministrazione vuole incentivare l’economia del territorio”

UN IMPORTANTE CONVEGNO E’ ANDATO IN SCENA A MONTESEGALE VALLE STAFFORA

di FederiCA CAlizzAno

In occasione della diciottesima Fiera di San Damia-no, nella suggestiva cornice del castello di Monte-segale, si è tenuto il convegno dal tema “Strumenti, strategie e progetti sostenibili per la valorizzazione delle risorse territoriali”. Ad introdurre l’iniziativa, e le sue finalità, è stato il sindaco Carlo Ferrari: “Si vuole porre al centro della discussione gli esiti di esperienze di pianificazione, progettazione e gestio-ne sostenibile delle risorse edilizie, urbane e territo-riali. L’Amministrazione di Montesegale vuole infatti incentivare l’economia del territorio partendo dalle risorse già a disposizione e cercando nuove vie per-ché la propria identità non solo non vada perduta, ma si trasformi in una carta vincente nel mercato e nella società attuale. Siamo convinti che l’obiettivo globale della nostra esperienza politico-amministra-tiva debba essere orientata a far divenire Montese-gale ‘una destinazione turistica, ambientale e pro-duttiva’ ove le persone che provengono dall’esterno possano trovare motivazioni per una visita, vacanza e residenza o per trasferire anche una piccola atti-vità produttiva”. Il primo cittadino ha poi prosegui-to: “L’obiettivo è diventare una ‘comunità ospitale dell’Oltrepò Pavese’, un luogo e una destinazione in cui gli ospiti si sentano cittadini seppure ‘tempora-nei’ identificandosi nel ritmo dolce della vita del bor-go. Un modello di offerta turistica complesso in cui, oltre alle componenti ‘immateriali’ dell’accoglienza, risulta essere componente cruciale il tema del recu-pero e della riqualificazione del paesaggio urbano nella triplice componente di qualità edilizia, efficien-za energetica e rapporto equilibrato con il territo-rio”. Ma cosa è stato realizzato fin’ora? “Abbiamo intrapreso un percorso di valorizzazione urbana del-le borgate; avviato il primo laboratorio urbano dove i cittadini hanno potuto formulare analisi e riflessio-ni condivise circa lo stato del borgo e concordare co-erenti percorsi di sviluppo; effettuato il censimento delle cascine e dei casolari abbandonati con parti-colare riferimento ai ‘nuclei di antica formazione’; predisposto le linee guida di un bando per l’assegna-zione di incentivi economici per il risanamento delle facciate di immobili che sarà pubblicato entro la fine dell’anno; predisposto il documento di indirizzo in coerenza con le previsioni e le indicazioni del PGT recentemente approvato: ‘Repertorio delle tipologie, dei materiali e delle gamme cromatiche’ (Piano del colore). Montesegale, infine, partecipa ad un pro-getto dell’Unione Europea sulla gestione energetica sostenibile, coordinato da Asso BAI, formato da una rete di 18 comuni italiani (in Oltrepò, Montesegale e Godiasco) e 72 comuni europei”. Il progetto Me-shartility ha lo scopo di realizzare un bilancio sullo stato delle emissioni di CO2 in atmosfera e di met-tere a punto, secondo un percorso di partecipazione con i cittadini, il Piano per la gestione energetica so-stenibile (PAES) che darà luogo alla partecipazione di Montesegale al ‘Patto dei Sindaci’. E cosa rimane ancora da fare? “A fine ottobre è fissato il secon-do laboratorio urbano dove verranno presentate e condivise con i cittadini le ‘linee guida di attuazione per l’intervento sul patrimonio insediativo di valo-re testimoniale’ che è la risultanza di tutte le attività progettuali. Queste ultime, che dovranno essere ap-provate dal consiglio comunale, contengono il Piano

il Periodico

del colore, il Bando per il recupero delle facciate, incremento volumetrico pari al 10%, uno sconto su-gli oneri di urbanizzazione, riduzione di una percen-tuale dell’IMU e della TARSU. Tutto ciò nell’ottica di promuovere progetti di edilizia bioclimatica, di ri-sparmio energetico e di recupero del modo di costru-ire locale. Abbiamo intenzione di avanzare una pro-posta di recupero e riqualificazione del patrimonio immobiliare privato per la creazione di un’ospitalità diffusa. L’amministrazione comunale, infatti, da tem-po sta attuando politiche pubbliche locali per il re-cupero, la riqualificazione e il rinnovamento urbano allo scopo di migliorare la qualità urbana (estetica, funzionale ed abitativa) del suo borgo, per consoli-dare e recuperare attrattiva. Si vuole innescare un processo di cambiamento e miglioramento partendo dalle risorse e dalle opportunità già presenti, per contribuire ad innalzare il livello di qualità di vita della nostra comunità locale e per rendere attraente lo stare, il vivere e il lavorare. Tutto ciò senza mai dimenticare che la sostenibilità è e sarà sempre il pa-radigma a cui dovrà ispirarsi tutto il nostro percorso strategico”. Vittorio Poma, presidente del consiglio provinciale, ha introdotto i lavori: “Elemento qualifi-cante del territorio è la presenza dell’uomo e la sua capacità di saperlo vivere e valorizzare senza ma-nipolarne i tratti che lo identificano, sapendoli tra-smettere nel tempo. Ne risulta, quindi, indispensabile la conoscenza per coniugare l’esigenza di sviluppo con quella di rispetto verso lo stesso. Entrano quindi in gioco le scelte fatte dagli amministratori: ai quali spesso si chiede l’assunzione di responsabilità sen-za però dare loro strumenti adeguati”. E chiude con

una proposta: “Esiste la Convenzione Europea del Paesaggio, firmata a Firenze nel 2000, che propone il Premio del Paesaggio. Si tratta di un riconosci-mento ad una comunità locale per l’impegno soste-nuto nel tempo a favore della salvaguardia ambien-tale e del paesaggio che viene elevato ad esempio virtuoso da suggerire alla Comunità Europea. Per-ché Comunità Montana e Provincia non propongono Montesegale per tale riconoscimento?”. A seguire le relazioni “tecniche” degli esperti coordinati da An-tonio Morra, caporedattore del Corriere della Sera: Renato Bertoglio - Responsabile Gruppo Territorio Legambiente Provincia di Pavia, Davide Cinalli - Studioso di Geofilosofia e Paesaggio dipartimento di Filosofia Università degli Studi di Pavia, Anita Calegari - Architetto di Piacenza, Bruno Tagliani – Presidente Comunità Montana Oltrepò Pavese, Anto-nio Cardelli – esperto di programmazione territoriale strategica, sviluppo locale e riqualificazione urbana Associazione Borghi Autentici d’Italia, Marco De Vecchi - Docente Università degli Studi di Torino e Presidente Osservatorio del Paesaggio Monferrato e Astigiano. Nel pomeriggio si è svolta la tavola roton-da, aperta al pubblico, dal titolo ‘Paesaggio naturale, produttivo, culturale ed umano può essere risorsa per lo sviluppo in un piccolo Comune?’ alla presenza di Milena D’Imperio, vice presidente e assessore alla Cultura della Provincia di Pavia. Spazio poi alla rie-vocazione storica ‘La disfida degli arcieri alla Corte dei Gambarana’ con costumi d’epoca, sbandieratori ed esposizione dei prodotti De.Co., degustazione del salame di Varzi DOP, Vini Oltrepò Pavese DOC e DOCG e stand enogastronomici.

Due momenti del convegno

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OTTOBRE 2012il Periodico 28

L’opposizione di Val di Nizza all’attacco: “La nostra presenza dà fastidio”

MARIA ROSA PARLANTI SFERRA UN NUOVO COLPO A SINDACO E VICEVA

LLE S

TAFF

ORA

carriere dei soggetti che mi attaccano? Per fortuna ho cose più importanti di cui occuparmi. Lascio a loro questa inconsueta prerogativa, la gente sa chi sono io e cosa ho fatto nella vita e sa chi sono loro e cosa hanno fatto nella vita, chi vuole può trarne le conseguenti conclusioni; non sento alcun bisogno di ricordare la mia carriera politica, ma consiglio al Vice Sindaco, qualora avesse velleità politiche, di muoversi anche se quel treno, alla sua età, e per il suo modo di fare, è oggettivamente ormai troppo lontano”.Viste comunque le dichiarazioni di Sindaco e Vice Sindaco contenute negli articoli pubblicati lo scor-so mese, cosa si sentirebbe di dirgli veramente? “Guardi, se Lei me lo consente, vorrei rivolgermi, in maniera diretta, soprattutto al Vice Sindaco in quanto ha dimostrato particolare livore nei confronti della Minoranza”. Prego.“Al Vice Sindaco, dico innanzitutto che non si par-la dei colleghi in termini personali; lui lo ha fatto tralasciando di parlare del mio operato in Consiglio Comunale, come avrebbe dovuto fare visto che pre-tende di fare il “politico”. Questo dimostra che per intraprendere la nobile arte della politica ci voglio-no prerogative che lui ha dimostrato di non avere. Ma sorvoliamo su questa “piccola incongruenza”, ognuno di noi agisce come meglio crede, soprattutto se è adulto e ricopre incarichi pubblici, così come ognuno di noi è responsabile nei confronti della so-cietà per le proprie azioni e i propri comportamenti. Penso che gli sfuggirà il vero significato di quello che sto dicendo, ma poco importa”.

Intende aggiungere altro?“Lo voglio anche informare, in quanto sembra di-sconoscerlo, che il compito della Minoranza non è quello di collaborare con la Maggioranza, bensì quello di svolgere un’azione di indirizzo e di control-lo sugli atti della stessa. Nell’articolo dello scorso mese, il Vice Sindaco parla dei lavori svolti negli ul-timi dieci anni come se fossero stati eseguiti ieri. Se ha le capacità progettuali per portare risorse a Val di Nizza è suo dovere farlo e dovere dell’opposizione è quello di controllare che vengano impegnate nel rispetto delle regole. Sui consensi da lui citati, vorrei ricordargli che nel “suo seggio elettorale” abbiamo ottenuto un risultato di sostanziale pareggio. Ormai è certo che la presenza della Minoranza in consiglio Comunale lo “disturba” particolarmente; gli con-siglierei di prestare attenzione, non vorrei che per lui diventasse una vera e propria ossessione. La mia preoccupazione deriva anche dai suoi comportamen-ti, che a volte sono, per così dire, talmente “estre-mi” da lasciare esterrefatti, come è successo nelle fasi finali dell’ultimo Consiglio Comunale quando si rivolse alla mia persona, con acredine, che oserei definire… esplosiva”. E in merito alla Pro loco intende dire qualcosa?“Circa le dichiarazioni rilasciate in ordine al pre-sunto “blitz per ottenere la presidenza della Pro Loco”, forse non ha considerato che per farlo biso-gnerebbe essere iscritti e i componenti del gruppo di opposizione non lo sono. Se parla di Pro Loco come centro di potere, significa soltanto che è proprio lui a ritenerlo tale e non certo i componenti del gruppo di opposizione. Mi fa sorridere il suo “avvertimento” circa il fatto che, a “Val di Nizza, dal dopoguerra ad oggi, chi ha perso una volta e poi si è ripresentato scientificamente e statisticamente perde”.Vi state già preparando per le elezioni che si ter-ranno fra 4 anni?“Lo informo sin d’ora che alle prossime amministra-tive mi vedrà ancora candidata con la stessa lista e che le risultanze finali saranno ben diverse da quelle da lui prospettate. Non vorrei però, che questo costi-tuisse per lui motivo di preoccupazione: mi auguro che non me ne voglia, ma non posso in alcun modo assecondarlo. Non candidandomi tradirei il mandato ricevuto dal 40% dei cittadini di Val di Nizza, che di lui, nel ruolo di Amministratore, ne hanno “piene le scatole”. Continua, inoltre, a insistere sulle somme spese per “l’opera” di costruzione di plinti e mura-glione nel campo sportivo; le cifre non sono certo quelle da lui dichiarate, sono molto, molto più consi-stenti. Sorvoliamo sui “modelli” di politici citati, che hanno fatto tanto per il nostro territorio ma che non sono certo “immacolati”, né esempi da seguire fino in fondo. Il signor Vice Sindaco è tutt’altra cosa ri-spetto a quello che vorrebbe far credere, e pontifica da un pulpito che si sta sgretolando sotto i suoi piedi e che lo porterà sempre più in basso, vista la strada intrapresa di sferrare attacchi personali gratuiti e si-gnificativi di debolezze latenti”. Il Vice sindaco ha in un certo senso attaccato an-che i volontari della Protezione Civile. “Io invece dico che tutto il volontariato, proprio per i principi che contraddistinguono la scelta di essere volontari, merita un ringraziamento da parte di tutti i cittadini, per il lavoro che svolge sul territorio con competenza e professionalità”.

seri per controbattere argomentazioni politico-ammi-nistrative, soprattutto il Vice Sindaco, ha fatto ricor-so ad attacchi alla mia persona dettati dall’acredine maturata in questo primo anno di Amministrazione”.Le motivazioni?“I motivi possono essere molteplici, non ultime cer-tamente le rimostranze dell’opposizione sulla gestio-ne della manifestazione “Estate Verde”, sia quella di quest’anno che quella del 2011, di cui abbiamo ampiamente dibattuto e di cui tutti sono a conoscen-za; per le oltre 50 interpellanze ed anche per aver dato notizia dei soldi pubblici spesi dal Vice Sindaco per opere totalmente inutili, quali i plinti nel campo sportivo di Sant’Albano, che dopo anni sono ancora lì abbandonati ed in attesa di un’opera supplementa-re che li possa giustificare”.Il Sindaco dice che lei voleva svolgere competenze sue, è vero?“Le pare verosimile una cosa del genere? Piuttosto è il Sindaco che non sapeva neanche che esistesse l’istituto della conferenza dei Capigruppo: non aven-do mai avuto opposizione, non lo sapeva, e a inizio mandato disconosceva anche le sue di competenze, figuriamoci quelle degli altri”. E’ vero che avete proposto più di 50 interpellanze?“Certo, le abbiamo proposte perché necessarie; il gruppo di opposizione è costantemente attivo sul territorio e disponibile a raccogliere le istanze dei cittadini. Le interpellanze presentate derivano tutte da segnalazioni di cittadini, è inutile la “nenia” del Sindaco che continua a ripetere che io non sono di Val di Nizza, che non conosco il territorio ecc.: con questa “tiritera” “non la da più da bere a nessuno”. Come considera il tono delle interviste di Sindaco e Vice Sindaco?“Penso che tali interviste si commentino da sole, il Sindaco si arrampica sui vetri ma riesce a mantenere un linguaggio abbastanza coerente nel rispetto dei ruoli; il Vice Sindaco, invece, merita un discorso a parte”.E cioè?“Lui reagisce ancor più avventatamente perché ignora completamente i ruoli della politica e perché “toccato” su argomenti delicati che potrebbero in-teressare organi di controllo della Pubblica Ammi-nistrazione. Le spese inutili di denaro pubblico non possono essere tollerate, la sua Amministrazione lo ha fatto e l’opposizione semplicemente lo ha segna-lato, altrimenti che ci starebbe a fare?”. Il suo è un attacco politico? “Certamente, nell’ambito del compito affidatomi dai cittadini, è mio preciso dovere parlare in termini politici e mai personali: le pare che io abbia buon tempo a disposizione per occuparmi della carriera del Vice Sindaco in Coldiretti piuttosto che di altre

di giAnluCA giAConiA

Sul “Periodico” di Settembre il Sin-daco di Val di Nizza Franco Campetti ed il Vice Sindaco Paolo Culacciati, congiuntamente, hanno sferrato un attacco diretto al Capo Gruppo della Minoranza Maria Rosa Parlanti. Cosa ne pensa Rosa Parlanti dell’azione intrapresa nei suoi con-fronti?“Ritengo che, non avendo argomenti

Maria Rosa Parlanti

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OTTOBRE 201229il PeriodicoRUINO: BOTTA E RISPOSTA TRA LA MINORANZA E LA MAGGIORANZA

Magri: “Chiediamo le dimissioni dell’assessore Delmonico per incapacità” OLTREPO

di AlessAndro disperAti

Antonio Magri, caporgruppo di minoranza in seno al consiglio comunale di Ruino torna di nuovo all’attac-co della maggioranza. Questa volta nel mirino finisce l’assessore Diego Delmonico, che nel mese scorso aveva rilasciato un’intervista al nostro giornale.Magri, cosa c’è che non va?“Ancora una volta, mio malgrado, mi sento tirato in ballo dall’innata vanità dall’assessore Diego Del-monico che non ha saputo resistere alla tentazione di pubblicare assurdità in merito ad una vicenda di-sdicevole, segnalata con un’interpellanza, che lo ha visto unico protagonista; non i ragazzi della pro loco, come afferma l’assessore, aggiungendo all’innata vanità una slealtà connaturata dando l’impressione che il regolamento dei conti personali sia prevalente ai compiti istituzionali e al comportamento richiesto dalla scena pubblica; mortifica soprattutto dover prendere atto di comportamenti non solo contrari al pubblico decoro ma intrinsecamente tristi e vacui; esiste una responsabilità politica e morale per le pa-role pronunciate e per gli atti commessi”.Perchè ha deciso di scendere ancora in campo?“Rispondere “all’ispiratore occulto” dell’assessore Delmonico, che non ha avuto il coraggio di ammet-tere le sue topiche, cercando di mistificare la realtà lascia dell’amaro in bocca, e chi è incapace di corag-gio è incline a minimizzare la realtà ed alla traspo-sizione dei fatti”.Cosa vuol dire all’assessore?L’assessore Delmonico non sa che quando si assu-mono incarichi istituzionali di governo bisogna dare prova di rigore morale per evitare ogni contamina-zione, purtroppo, anche in questo comune l’idea di responsabilità politica di cui l’assessore si è reso ar-tefice è cosa d’altri tempi. Alla sbandierata e riuscita festa medioevale di Ruino, l’assessore Delmonico, a causa della scarsa memoria storica, ha ‘dimentica-to’ di dire che i rifiuti della festa sono stati lasciati per quattro giorni nell’area privata del castello ed a ripulire non sono stati i componenti della pro loco ma un dipendente comunale distolto dal suo ruolo di manutenzione pubblica”.Sulla pro loco ha qualcosa da dire?“Voglio ricordare all’assessore Delmonico che con la precedente gestione pro loco gli amanti del ballo li-scio (molti) si sono divertiti moltissimo poiché si bal-lava anche tre volte la settimana durante tutta la sta-gione estiva, quindi non c’è stato quel rinnovamento declamato dall’assessore visto che le serate danzanti sono state tre nella stagione 2012 e due in quella del 2011; per la verità un record c’è stato quest’anno: per la prima volta dopo 30 anni sono riusciti a non far ballare il giorno di ferragosto. Chapeau!! Altro che un successo, direi piuttosto un disastroso programma estivo che ha deluso gli amanti del ballo liscio”.Delmonico dice che lei non era mai presente...“Per contro, il sottoscritto è stato presente tutte le sere sulla piazza di Pometo (dove non ha mai visto il Delmonico) ed ha constatato da tempo che i molti adolescenti e bambini che giungono nei mesi estivi si divertivano: i primi con una palla sulla piazza tra le auto e i più piccoli giocare con le mamme sul piaz-zale dei caduti, uno spettacolo deprimente per la as-soluta carenza di strutture per i giovani ormai noto a tutti. Sarebbe interessante sapere che ruolo ha avuto l’assessore allo sport Delmonico nella trasformazio-

ne del centro sportivo comunale “i campi” sito alla frazione Carmine, in circolo privato; se provvederà a far rifare il fondo dei due campi da tennis oramai degradati e quando farà raddrizzare i lampioni del campo sportivo (in completo stato di abbandono) di Pometo inclinati da più di un lustro, ripristinare la rete perimetrale completamente caduta e far toglie-re il cartello segnaletico che indica il campo sportivo di Pometo collocato da poco, addirittura in un giar-dino privato”.Ha qualcosa da aggiungere?“Ci si chiede anche dove siano i progetti attuati dall’assessore Delmonico considerata l’indennità di carica attribuita allo stesso (di 100 euro mensi-li) per adempiere a questo compito amministrativo, quali progetti ha promosso per migliorare lo stile di vita legato al benessere degli adolescenti, dei giova-ni, accrescere la cultura della salute tramite attività sportive. Per quanto riguarda il nostro ruolo di op-posizione si ricorda all’assessore Delmonico che ab-biamo sempre vigilato sulle non poche “malefatte” dell’amministrazione e sempre perseguito un’opposi-zione coerente e intransigente su questioni oggettive con scelte coraggiose ispirate da un profondo rispet-to all’ideale di servire la collettività”.Signor Magri lei parla a nome della minoranza, intanto però è stato denunciato dal sindaco...“Spieghi l’assessore Delmonico ai cittadini di Ruino, cosa intende fare ora che ha appreso dalla stampa che il sindaco Lodigiani, che ha denunciato con de-naro dei cittadini il sottoscritto per calunnia, si è ri-trovato lui ed il segretario comunale Umberto Fazia Mercadante indagati dalla Procura della Repubblica di Voghera per il delitto di calunnia nei miei confron-ti; intende chiederne le dimissioni; oppure ascolterà l’abile ispiratore occulto semplificatore di concetti, per farlo compiangere come vittima di complotti o bersaglio di nemici cattivi!”.Signor Magri lei è un fiume in piena...“Abbiamo constatato che il sistema amministrativo della Giunta-Lodigiani ha plasmato una mentalità di diffusa incapacità e allargato il mare magnum delle persone che non hanno i necessari requisiti morali e intellettuali per assolvere i loro incarichi”.All’assessore intende dire altro?“Si ricorda all’assessore Delmonico che i pubblici

affetti da “inchinite””.Come minoranza cosa state facendo?“Il motivo dominante del nostro impegno intransi-gente contro questa plurilustrale Giunta è stato ed è quello dell’operare per la buona causa con coerenza, senza ambizioni, della fermezza e del disinteresse e dell’umiltà del proprio compito. Per quanto riguarda la prossima legislatura, si rassicuri l’assessore Del-monico sul governo di questo comune; se i cittadini di Ruino, con una presa di coscienza, incarnando l’ide-ale del cambiamento sceglieranno dopo 35 anni un nuovo sindaco non legato alla “cerchia” (Remuzzi-Lodigiani-Leggeri) potranno evitare questo declino inarrestabile”.E quindi?“Voltare pagina! Voltare pagina e avviare quel rin-novamento istituzionale, amministrativo e morale di cui Ruino, i suoi cittadini, la sua immagine e la sua economia necessitano da troppo tempo. Pometo rac-coglie una serie di vantaggi naturali che lo collocano a paese di villeggiatura, è in una posizione collinare ottima per il clima, ha una piazza invidiabile è cir-condato da boschi e ricco di percorsi interni e punti panoramici, il centro storico di Pometo e di Ruino deve essere tutelato e valorizzato non soltanto per un fatto storico-culturale ma anche per la sua vocazione turistica, se confrontiamo il nostro centro storico con altri di paesi limitrofi ci si rende conto che è il peggio conservato, questo trend deve essere assolutamente invertito perché i cittadini di Ruino meritano di più, tutto questo è sottovalutato dall’amministrazione co-munale incapace di valorizzare il territorio”.Ma com’è la vita nelle frazioni?“Nulla è stato fatto per le frazioni minori, Pometo, che è il capoluogo è un paese morente e la respon-sabilità è di una cerchia oligarchica che per 35 anni ha fatto il bello e cattivo tempo, figli e mogli in settori per altri non accessibili, posti di potere ben re-tribuiti con l’assenso che avrebbe dovuto servire agli interessi collettivi e non sfacciatamente di bottega. Dopo queste critiche fondate un assessore che vo-glia mantenere un minimo di credibilità dovrebbe ri-conoscerne la fondatezza e la propria inadeguatezza all’incarico, chiedere scusa ai cittadini e dimettersi spontaneamente. In effetti cosa ci stia a fare una per-sona così giovane senza alcuna esperienza, con un incarico tale, proprio non si capisce, un vero capo-lavoro di “dissenteria cervicale”; non ha mai fatto una dichiarazione in Consiglio, non ha mai fatto un progetto, non ha mai fatto un punto sulla situazione, è completamente assente dal contesto”.Concludendo?“Per i motivi sopra esposti abbiamo chiesto e richie-diamo le dimissioni dell’assessore Diego Delmonico per l’incapacità dimostrata e per le arroganti quanto offensive spiegazioni sinora fornite”.

amministratori eletti sono al servizio esclusivo della Nazione art. 94 della Costituzione, mentre servire un indi-viduo o alcuni particolari avvilisce la persona, servire il bene comune vuol dire acquisire dignità particolare, ac-canto all’amore comune, colloco la passione per lo sdegno, inteso come quel profondo senso di repulsione per l’illegalità e la prevaricazione che è propria degli uomini liberi ed è inve-ce del tutto sconosciuto agli individui

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“22 mila euro in meno dalla Regione: non so come faremo ad andare avanti”

PArlA Il sIndACo dI CAnneTo PAVese, FrAnCesCA PAnIzzArIOLTREPO

di oliviero mAggi

Il futuro è ancora molto incerto per le Unioni di Co-muni. Se infatti quelle esistenti sembra proprio che non verranno cancellate, non è ancora certo il nume-ro demografico minimo per garantirne l’esistenza. Quindi le Unioni rimangono, però è possibile l’allar-gamento ad altri Comuni. La vita di queste aggrega-zioni non è però certo facile: i continui tagli rischiano di mettere in discussione quei servizi associati che, con molta fatica, i Comuni piccoli cercano di mante-nere. Molto preoccupata per la situazione è Francesca Panizzari, Sindaco di Canneto Pavese e Presidente dell’Unione di Comuni Lombarda di Prima Collina, che comprende, oltre a Canneto, anche Castana e Montescano. L’Unione è una delle più recenti e conta circa 2500 abitanti, su una superficie di circa 13 kmq, gran parte dei quali coltivati a vite. Per il 2012 i tagli dei trasferimenti regionali ammontano a 22 mila euro. Davvero tanto per questa realtà, che ha, tra i suoi fiori all’occhiello, un complesso scolastico che ospita 180 alunni, dall’asilo alle scuole medie.Sindaco Panizzari, che cosa ne pensa della situa-zione attuale dei Comuni e delle Unioni?I trasferimenti dallo Stato, purtroppo, sono sempre meno, però a mettere la faccia davanti ai cittadini sono sempre i Sindaci. Si parla sempre di Comuni spreconi: in realtà le risorse sono pochissime, non c’è nulla da spendere e tanto meno da sprecare. An-che i fondi regionali alle Unioni sono stati tagliati: ci avevano comunicato una cifra, invece, alla fine, la Regione ci ha scritto dicendo che ci avrebbero dato il 60% in meno. Questo significa, per la nostra Unione, 22 mila euro in meno per il 2012. Non so come fare-mo ad andare avanti.Quale sarà il futuro della vostra Unione?“La nostra è un’Unione mista e, stando alle ultime notizie, le Unioni già esistenti vengono mantenute tali e quali, al massimo viene modificato il numero demografico minimo. Quindi, certamente la nostra rimarrà, magari dovremo allargarla a qualche altro

Comune per raggiungere la soglia indicata. Questa è comunque una buona notizia, perchè sarebbe sta-to davvero un disastro se avessimo dovuto sciogliere l’Unione, ormai fortemente consolidata, per creare altre aggregazioni”.Quando partiranno i lavori al Versa, progetto di cui Canneto Pavese è capofila?“Per quanto riguarda i lavori al torrente Versa siamo ormai alla fase esecutiva. Avevamo già approvato il progetto definitivo e, nei giorni scorsi, ci è stato sot-toposto quello esecutivo. I fondi regionali, un milione di euro, erano già stati stanziati, ora dobbiamo solo comunicare che siamo pronti a partire con i lavori. Gli interventi interesseranno tutto il corso del Ver-sa, da Golferenzo a Portalbera, secondo le priorità individuate dal precedente studio di fattibilità. Oltre a quello sono stati poi fatti degli aggiustamenti, in sede di Conferenza dei servizi, da parte dei Comuni interessati. Inoltre bisogna tenere conto della calami-

il fiore all’occhiello dell’Unione.“L’anno scolastico è iniziato e il primo giorno sono andata personalmente a fare il giro delle classi. A Canneto abbiamo le Scuole dell’Unione dei Comu-ni, dall’asilo nido fino alla scuola media. In totale ci sono 180 alunni e abbiamo a disposizione tre pullmi-ni e una macchina che fanno il giro del territorio per raccoglierli. Manca ancora qualche insegnante, però è normale, l’inizio dell’anno è sempre così. Devo dire che siamo molto contenti delle nostre scuole e anche i ragazzi e le loro famiglie sono soddisfatti del servizio che offriamo loro”.Dopo le manifestazioni estive quali saranno i pros-simi appuntamenti dei Comuni?“Quest’estate si è svolta qui a Canneto la tradizio-nale Rassegna dei vini e poi ogni Comune ha fatto la sua sagra di paese. Tutte queste manifestazioni sono andate molto bene anche se abbiamo registrato, come del resto anche dalle altre parti, un calo gene-rale dell’affluenza. Prossimamente avremo la Casta-gnata a tappe sui Comuni dell’Unione, anch’esso un appuntamento ormai tradizionale. Inizia Montesca-no la terza domenica di ottobre, poi Castana il 28 e chiude Canneto con la Festa di San Martino e del Ringraziamento l’11 novembre. In questa occasione sarà riproposta la mostra di hobbystica “Arte nelle mani”. Inoltre, verso la fine dell’anno, ci saranno i concerti di Natale. Insomma, cerchiamo di fare sem-pre qualcosa per tenere vivo il nostro territorio”.

tà che ha colpito la zona nel giugno dello scorso anno e che ha modificato l’assetto del torrente”.State intervenendo anche in altre parti del Comune?“Sì, stiamo lavorando a Montevene-roso per sanare una frana del 2002. I finanziamenti sono già arrivati e siamo pronti ad affidare l’incarico e a partire con i lavori”.Intanto è partito l’anno scolastico nelle vostre scuole, che sono un po’

Francesca Panizzari

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Bergonzi: “Nonostante la scarsità di fondi abbiamo concluso tanti interventi”

SANTA MARIA DELLA VERSA: LO STATO DEI LAVORI PUBBLICI DOPO UN ANNOOL

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di oliviero mAggi

Dopo circa un anno siamo tornati a trovare il Vicesin-daco e Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Santa Maria della Versa, Massimo Bergonzi, per fare il punto della situazione sui lavori svolti e su quelli ancora in corso d’opera. La mancata erogazione dei fondi regionali per l’alluvione dell’estate 2011, in-fatti, ha obbligato il Comune a fare dei debiti fuori bilancio e ha rallentato molte delle opere in program-ma. Bergonzi ha anche colto l’occasione per replicare all’intervista del Capogruppo della Protezione Civile locale, Roberto Bernini, in merito all’acquisto di un mezzo di soccorso.Cosa non condivide dell’intervista di Bernini?“Bisogna fare un po’ di chiarezza: per il mezzo in questione avevamo avuto un contributo dalla Regio-ne Lombardia di circa €. 24.000 a patto di accollar-ci la rimanente parte di circa €. 9.000. Purtroppo il Comune non era in grado di impegnare nessun im-porto, proprio per le ingenti spese sostenute nell’al-luvione del giugno 2011; tale evenienza metteva in seria possibilità la prospettiva di rifiutare il contribu-to concesso. Ho pensato di andare alla ricerca della quota mancante e ho avuto la piacevole sensazione di esser ben accolto: da parte di tutti è stata recepita pienamente l’attuale situazione negativa delle “casse comunali” e c’è stata prontamente la disponibilità a contribuire per questo lodevole scopo; alle ditte Tec-nofood, Bagnasco Marco, Riccardi Pierangelo, Zurla Antonio, Calatroni Antonio e Broni-Stradella va il mio più sentito e caloroso ringraziamento”.Vicesindaco Bergonzi, cambiamo argomento. La mancata erogazione dei fondi per l’alluvione del 5 giugno 2011 vi ha creato non pochi problemi. Ci sono ancora speranze che arrivino questi soldi?“Ad oggi non abbiamo ancora ricevuto risposta po-sitiva da parte della Regione Lombardia in merito ai danni subiti che ammontavano solo per le spese di prima emergenza ad oltre €. 75.000,00. Nei giorni seguenti al disastro la nostra vallata ha ricevuto la visita di tre Assessori Regionali e altrettanti Consi-glieri oltre a tantissimi funzionari e Amministrato-ri vari, ma ad oggi, escluso un’interrogazione del Consigliere Villani, niente di positivo è giunto a noi. Anzi ad una lettera firmata da quasi 30 Sindaci il Presidente Formigoni con poche parole ha risposto che purtroppo non essendo arrivato niente da Roma niente sarebbe arrivato nella nostra zona”.Un duro colpo per il Comune, quindi.“Addirittura una lettera arrivata da un Funzionario del Ministero dell’Agricoltura faceva presente che, viste le rilevazioni di alcune centraline presenti in zona, non si poteva dichiarare la gravità del danno in quanto dai risultati delle precipitazioni avute non usciva niente di più di una situazione di normalità.

Mi chiedo come si possano affermare queste cose senza rivolgere un pensiero a quella povera Signora Maria che in pochi secondi, con questa normalità, sì è vista annegare nella propria casa da una vera mon-tagna di acqua, per non parlare anche di tutti quei cittadini che si sono viste gravemente danneggiate le proprie abitazioni e i propri raccolti per poi ricevere le classiche “due dita negli occhi”. In tutta sincerità mi vergogno di far parte della categoria degli “Am-ministratori Politici” se devo stare in compagnia di tali varietà di personaggi”.Intanto, comunque, sono partiti i lavori di realiz-zazione della passerella pedonale di via XIX mar-zo, a lato del ponte esistente.“Il progetto, dell’importo di 70 mila euro, è stato modificato, per spostare l’esecuzione a monte, nella sede logica e naturale, dove nel futuro sarà possibile anche prevedere un marciapiede di collegamento con piazza XIX Marzo. La nuova struttura sarà costrui-ta con uno scheletro in acciaio e la pavimentazione in legno. I lavori sono finalmente partiti dopo alcu-ni ritardi dovuti al cambiamento del progetto che ci hanno obbligato a ripetere tutte le procedure neces-sarie. Un ringraziamento al privato interessato dal passaggio di tale opera che ha dato il massimo della collaborazione”.I lavori alla scuola materna cosa hanno previsto?“I lavori, per un importo di circa 120 mila euro, han-no interessato il rifacimento del muro di sostegno esterno a monte con una palificazione per una mag-giore tenuta, alla sostituzione di 5 serramenti com-pleti nel salone, al rifacimento della tettoia all’in-gresso, al rifacimento dell’intero tetto dell’edificio e con l’installazione di un impianto fotovoltaico che darà la produzione possibile di quasi 9 Kw. giornalie-ri, produzione sufficiente per i bisogni dell’Edificio”.Un impianto fotovoltaico è stato installato anche sul tetto della scuola media.“Sì, l’installazione ha comportato una spesa di circa €. 80.000. L’impianto può arrivare a dare una pro-duzione possibile di quasi 20 Kw. giornalieri, pro-duzione sufficiente per i fabbisogni dell’Edificio. Per entrambi gli impianti sarà inoltre possibile anche una produzione superiore al fabbisogno necessario che potrà essere fonte di ricavo per l’Amministrazione Comunale, senza dimenticare i contributi ventennali stabiliti che permetteranno nei prossimi anni il ritor-no della somma impegnata per la totalità dei lavori, dando una sicura maggiore entrata al Comune. Tut-te e due gli impianti sono già funzionanti e ad oggi hanno dato una produzione di 25.000 Kw. e un minor consumo di CO2 di 13.000 Kg. Mi sembra un buon inizio e un buon augurio per il futuro”.Quali interventi per la piscina Comunale?“La piscina è stata messa in appalto per 6 anni e il gestore vincente si è dovuto accollare dei lavori per circa €. 50.000. Tali lavori consistono nell’adegua-mento dell’impianto filtrante, nella sistemazione del rivestimento della vasca, nel rifacimento della cana-lina di sfioro e degli spogliatoi e dei servizi igieni-ci con la predisposizione di servizi per portatori di handicap, del rifacimento della copertura del bar e altri piccoli interventi. Alcuni sono stati eseguiti pri-ma dell’apertura della stagione 2012 e alcuni sono in cantiere in questi giorni”.A che punto è la predisposizione delle colonnine di approvvigionamento dell’energia elettrica?“All’interno della domanda di finanziamento del 4°

bando del Distretto del Commercio abbiamo inse-rito la richiesta per la predisposizione di colonni-ne dell’energia elettrica in piazza Foro Boario, via Cavour, piazza Vittorio Emanuele II, piazza Vittorio Veneto e via Crispi. Serviranno per gli ambulanti del mercato, ora sprovvisti, per i vari mercatini di Pasqua, Natale, Tuttincentro o qualsiasi altra ma-nifestazione e per l’allacciamento delle luminarie natalizie. Queste varie possibilità permetteranno al Comune notevoli risparmi annui dati dal non dover più predisporre una linea volante necessaria di volta in volta. Il costo dell’opera è di circa €. 100.000,00 con un contributo da parte della Regione. In questi giorni si stanno predisponendo gli atti per la gara di appalto dopo di che si potranno iniziare i lavori”.Quando sarà ultimato il piano asfalti 2012/2013?“Il piano prevedeva una spesa di €. 250.000 totali. Attualmente le disponibilità finanziarie sono abba-stanza esigue e si limitano a circa di €. 62.000 e per-tanto ne abbiamo stralciato una parte che riguarda l’intera piazza XIX Marzo, la strada che porta al Cimitero di Sannazzaro oltre a parziali interventi a Gariasco, Versiggia, Vigano, Pinerolo, Casa Sgarioli e Casa Albertini. Per questi è già stato svolto l’ap-palto e i lavori cominceranno al più presto avendo la precauzione di non andare ad intralciare il traffico dei mezzi che sono in vendemmia. Rimangono ancora Donelasco strada per Poggiolo, il completamento di Casa Sgarioli e Prà del Gatto, Cà del Cane, piazza di Pizzofreddo, Cà Bardone, piazza Chiesa di Soria-sco e via Buca oltre a altri piccoli interventi su vari tratti. Per questi l’intenzione è di vincolare i ricavati dalle vendite degli edifici delle Ex Scuole di Torrone e Donelasco una volta arrivati alla fine dell’iter ne-cessario”.Un progetto in programma era la sostituzione dei punti luce. Riuscirete nell’intento?“Andranno in sostituzione 562 punti luce non a nor-ma (obbligo stabilito da una legge di inizio 2000), e in più ne verranno posati 19 nuovi. Il costo totale è di oltre €. 300.000, con la contestuale proprietà dei nuo-vi impianti, condizione necessaria per mettere l’affi-damento in appalto entro il 2015. Il minor consumo di Co2 è di oltre 59.000 Kg. Deducendo il risparmio annuo per il minor consumo e quello di un minor ca-none di assistenza e manutenzione l’intero costo sarà di poche migliaia di euro annue per circa 8/10 anni dopo di che ripagato interamente l’investimento ci saranno almeno 20.000 euro annui di risparmio”.Vicesindaco, quali programmi per il futuro?“Ci sono tante idee e tante necessità, purtroppo le di-sponibilità finanziarie esigue se non nulle non ci per-mettono di fare programmi precisi; nel frattempo ho cominciato a segnarmi alcune priorità, oltre al com-pletamento degli asfalti, la sistemazione del Cimite-ro di Sannazzaro e Donelasco, la sistemazione della facciata del Cimitero del Capoluogo e il suo amplia-mento, l’ampliamento della Mensa alle Scuole, la costruzione di un capiente Deposito Comunale dove possano trovare ospitalità i diversi mezzi comunali e tutte le attrezzature, segnaletica e quant’altro che attualmente si trovano sparsi in diversi posti e qual-cuno anche all’aperto. Infine anche la sistemazione e la presa in carico della nuova piazza di Begoglio in fregio alla provinciale: qui dobbiamo ancora definire gli accordi con i proprietari ma sicuramente non ci saranno problemi e si riuscirà a mettere a disposizio-ne della popolazione un nuovo luogo pubblico”.

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ANCHE L’UFFICIO POSTALE DI TORRICELLA RIDUCE I GIORNI DI APERTURA

Sensale: “Sono molto arrabbiato, è un vero e proprio disservizio per i miei cittadini”

lavori, oltre alla variazione dei giorni di apertura, ci hanno comunicato di voler cambiare anche la strut-tura dell’ufficio”.In che modo?“Mi è stata prospettata la trasformazione dell’ufficio in un open space con tanto di videosorveglianza. Il tutto con un costo aggiuntivo di 23 mila euro, una ci-fra che dovremmo tirare fuori noi con immensi sacri-fici. Io non sono intenzionato a darglieli, soprattutto dopo quello che ci hanno comunicato. E se tra due anni l’ufficio postale chiuderà definitivamente che ne sarà della struttura?”.Oltre a questo, la chiusura parziale della Posta comporterebbe un disagio per la popolazione an-ziana del Comune.“Qui a Torricella, su 850 abitanti, circa 170 hanno più di 70 anni e quindi hanno la pensione o il conto corrente in Posta. Se si trovassero senza soldi in casa e non ci fosse l’ufficio aperto dovrebbero recarsi in quello più vicino, magari facendosi accompagnare da qualcuno. Io questo non lo chiamo servizio, ma disservizio. Allora, tanto vale che invece della Posta ci sia uno sportello bancario. Comunque ora aspetto di sapere cosa vogliono fare da grandi. Io più di tan-to non posso fare: verranno a vedere e io cercherò almeno di abbassare il prezzo, perchè, ad esempio, la videosorveglianza sarebbe aggiuntiva, essendo già prevista per l’intero Palazzo”.Inoltre, se si fermassero i lavori alla Posta, si ri-schierebbe di fermare anche quelli del Municipio.“Esattamente. I lavori al Municipio, fortunatamente, procedono. Stanno per essere ultimati i bagni della Posta e quelli dell’Ambulatorio medico. Una volta conclusi questi interventi, però, l’ufficio postale deve necessariamente spostarsi. Se questi signori si im-puntano i lavori dovranno fermarsi. E visto che sia-mo già in ritardo, per colpa della ditta precedente, non vorrei avere altri motivi per rimandare la conclu-sione del restyling”.Lei prima ha parlato di grandi sacrifici per il Co-mune. Quali sono stati gli incassi della prima rata dell’Imu?“Le cifre degli incassi della prima rata dell’Imu non

sono ancora definitivi. Potrebbe anche essere che a dicembre incasseremo meno rispetto a giugno, per una serie di motivazioni. Noi abbiamo tenuto, e con-tinueremo a tenere, gli stessi valori, anche per l’Irpef, però, per quanto riguarda i lavori pubblici, può darsi che non riusciremo a fare tutto nei tempi stabiliti e dovremo rimandare qualcosa al nuovo bilancio. An-che per gli altri trasferimenti lo Stato ci dice che li incasseremo a dicembre, però se io dovessi fare qual-che lavoro prima non avrei i soldi per farlo”.Quali interventi rischiano di essere rimandati?“Ad esempio la struttura prefabbricata accanto al campo sportivo. I lavori sono iniziati, ora ci sono gli imbianchini e poi entreranno gli impiantisti. La ci-fra che andremo a spendere è abbastanza alta per il bilancio di un Comune come il nostro. Questo ci ob-bligherà a terminare gli interventi attuali e a riman-dare qualche intervento all’anno nuovo. Tra l’altro stiamo valutando di installare sul tetto della struttura 20 pannelli solari, per una potenza di 20 kw, perchè ci siamo accorti che le spese per l’energia elettrica sono elevate. Vorremmo approfittare delle agevola-zioni per gli enti pubblici presenti nel quarto conto energia: oltre alla posticipazione dei termini di pre-sentazione della domanda, gli Enti non sono tenuti allo scambio di energia sul posto, ma possono farlo con tutti i contatori sul territorio, con un notevole ri-sparmio di soldi negli anni”.Sindaco, lo scorso mese Torricella ha festeggiato un evento particolare. Di cosa si è trattato?“Lo scorso 8 settembre abbiamo festeggiato il 40mo anniversario di attività della storica ditta locale “Brandolini & Cuneo”, che si occupa del commercio e riparazione delle macchine agricole, tramite un’of-ficina altamente specializzata. Alla festa erano pre-senti tutte le ditte più importanti che si servono pres-so l’azienda. Davvero tutto il paese si è mobilitato per questo evento: io ho tagliato il nastro, il parroco ha recitato una preghiera particolare e la Pro loco ha preparato il pranzo per tutti. In un momento di così forte crisi in Oltrepò, questa azienda vuole essere un esempio positivo di imprenditorialità ed un vanto per Torricella”.

OLTREPO

di oliviero mAggi

La scure della razionalizzazione operata dalle Poste non risparmia nemmeno l’Ufficio di Torricella Ver-zate. A breve, infatti, i giorni di apertura passeranno da sei a tre. Il Sindaco, Marco Sensale, è su tutte le furie: mentre si stanno concludendo i lavori al Palaz-zo municipale, che interessano anche la Posta, arriva questa notizia che rischia di vanificare gli sforzi, in termini economici, fatti dal Comune per la sistema-zione dell’edificio. Tutto questo in una situazione già difficile per l’incertezza sugli incassi dell’Imu, che obbligherà gli amministratori a posticipare alcuni in-terventi già fissati. Non ci sono, però, solo fatti ne-gativi: lo scorso settembre, infatti, l’intero Comune ha festeggiato il 40mo di attività della storica ditta “Brandolini & Cuneo”. In un momento di crisi e di chiusure, un bel segno di speranza per il futuro.Sindaco Sensale, quali conseguenze avrà sull’Uf-ficio postale di Torricella la razionalizzazione dei servizi?“Qualche tempo fa mi ha chiamato il Direttore pro-vinciale delle Poste, dicendomi di voler venire a Torricella per visitare il nuovo ufficio postale in ri-facimento. L’occasione era semplicemente per co-municarmi che le Poste stanno razionalizzando uffici e servizi. In definitiva questa razionalizzazione, che comprende altri Comuni della zona, oltre a quelli già interessati nella prima fase, prevede che il nostro uffi-cio rimanga aperto solo tre giorni alla settimana, in-vece di sei. È presumibile, quindi, che, quando parti-rà questa nuova disposizione, io credo in ottobre, per tre giorni rimanga aperto l’ufficio postale di Mornico e per tre giorni il nostro”.Lei cose ne pensa di questa decisione?“Io, ovviamente, sono molto arrabbiato, anche per-chè nel programma di ristrutturazione di tutto il Palazzo municipale noi avevamo contemplato la ri-mozione di tutte le barriere architettoniche e anche la Posta ne era interessata. Inoltre avevamo previsto per l’ufficio tutti gli impianti a norma senza specifi-che particolari. Insomma, più rilevanza di così non potevamo dargli. E adesso, dopo aver iniziato tutti i

Il sindacoSensale

ai festeggiamenti

per i 40 anni della

Brandolini eCuneo

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OLTREPOTestori: “Abbiamo fatto scelte che vanno incontro alle esigenze delle famiglie”

PIETRA DE’ GIORGI HA RIAPERTO IN DUE ANNI LA SCUOLA MATERNA E PRIMARIA

stica. “Abbiamo chiesto alla Provincia, con deliberazio-ne del Consiglio comunale, l’autonomia del nostro plesso. Ci auguriamo che la Provincia lo inserisca all’interno del piano provinciale di dimensionamen-to scolastico. Per me e per tutta l’Amministrazione avere la scuola materna ed elementare è una delle soddisfazioni più grandi. La scuola materna man-cava da 40 anni, quella elementare da 20. Vedere i bambini girare ancora per il Comune è davvero un’emozione”.Sindaco, non crede che questa scelta abbia scon-tentato i Comuni più grandi, in particolare Broni?“La dispersione è talmente grande, soprattutto nel periodo invernale, che è davvero difficile gestire tut-to il territorio. È vero che da Pietra a Broni il tragitto è breve, però è anche vero che molte frazioni del no-stro Comune arrivano ai confini con Montalto Pave-se e Santa Maria della Versa. Diciamo che la nostra scuola è a metà strada e offre un servizio per tutta la vallata. Sono molto convinto di questa scelta, anche perchè i genitori hanno davvero apprezzato questo nostro sforzo”.In cosa altro siete impegnati in questo momento?“Stiamo lavorando alla sistemazione di una situa-zione di dissesto idrogeologico intorno al cimitero di Castagnara. È un lavoro da 300 mila euro, finanziato da Regione e Ministero dell’Ambiente, per il consoli-damento dell’area esterna del cimitero, intorno alla chiesa e sulla strada di Calcababbio, che è interes-sata da una frana. È un intervento importante che va a risanare una zona abbastanza estesa, all’interno di un discorso più ampio, iniziato già nella passata Amministrazione, di sistemazione dei versanti più di-sastrati. Non sono interventi risolutivi, però, almeno, servono a tamponare la situazione”.E poi?“È in fase di ultimazione un nuovo parcheggio in via

Moretti, grazie ai finanziamenti ottenuti con l’ade-sione al Distretto del Commercio della Valle Versa. Il parcheggio va a decongestionare la zona del centro storico, nella quale finora le auto venivano parcheg-giate ai lati della strada, restringendo ulteriormente la carreggiata. Una stradina pedonale, poi, colle-gherà il parcheggio alla Piazza Unità d’Italia”.La nuova piazza che è stata inaugurata la scorsa primavera.“La piazza è stata inaugurata il 17 marzo scorso. La data ha una doppia valenza: il 17 marzo è la festa dell’Unità d’Italia e il 2012 è per Pietra il millenario del Castello, fondato nel 1012. A breve verrà com-pletato lo sfondo della Piazza con alcuni dipinti di Costanzo Rovati, raffiguranti Sant’Antonio Abate, patrono del nostro Comune”.Il programma legato ai festeggiamenti per il 150mo dell’Unità d’Italia è stato molto ampio e non si è ancora concluso. Quali altri eventi sono previsti?“Entro la fine dell’anno presenteremo il volume di Marta Bonzanini “Da Alessandro Cerioli ai giorni nostri”, sulla storia del nostro Comune dall’Unità d’Italia alla Seconda guerra mondiale. Il libro, nato dal progetto di recupero del nostro Archivio Stori-co, realizzato in collaborazione con la Cooperativa “Gli Aironi” e grazie al contributo della Fondazione comunitaria della Provincia di Pavia, è la continua-zione del libro di Alessandro Cerioli, sulla storia di Pietra fino all’Unità d’Italia, la cui copia anastatica abbiamo ripubblicato nel 2007, con il contributo del-la Fondazione Cariplo. Inoltre è in fase di realizza-zione un libro di Paola Chiesa sui caduti del Comune di Pietra de’ Giorgi. Infatti, oltre alle vittime delle due Grandi Guerre, abbiamo scoperto di avere dei caduti anche delle guerre precedenti, come ad esem-pio due morti nelle guerre di indipendenza, uno nella battaglia di Novara e uno in quella di Palestro”.

di oliviero mAggi

Nel giro di due anni il Comune di Pietra de’ Giorgi, 930 abitanti, di cui appena 200 nel borgo collinare, gli altri distribuiti tra la valle e le 30 frazioni, ha ri-aperto la scuola materna e la scuola primaria. Uno sforzo davvero notevole, in sinergia con il Comune di Cigognola, ma necessario, secondo l’Amministra-zione, sia per agevolare i bambini e le famiglie, sia per offrire un servizio importante che aiuti il Comune a non morire. Il Sindaco, Gianmaria Testori, è orgo-glioso di questa scelta, forse un po’ in controtenden-za, in questo periodo di accorpamenti. Accorpamenti che interesseranno anche lo stesso Comune di Pie-tra, che, dal primo gennaio 2013, entrerà a far parte dell’Unione insieme a Rocca de’ Giorgi e Calvigna-no.Sindaco Testori, quando è stata aperta la scuola materna nel suo Comune?“Nel settembre 2010 abbiamo aperto la scuola ma-terna statale. I risultati sono stati ottimi: abbiamo raggiunto il numero massimo di bambini e, addirit-tura, si era formata una lista di attesa. A ottobre, quindi, abbiamo aperto anche la sezione primavera, aggregata alla nostra, per i bambini di 2-3 anni. Era una necessità molto sentita sul territorio, a servizio non solo di Pietra, ma anche dei Comuni vicini. At-tualmente ci sono 30 bambini più quelli della prima-vera. La scuola si trova in valle Scuropasso, nell’edi-ficio delle ex scuole elementari”.Poi lo scorso anno avete inaugurato anche la scuo-la primaria.“Sì, nel 2011, visti i risultati, i genitori hanno chiesto, abbastanza insistentemente, l’apertura di una scuola primaria. Così è stato e lo scorso anno siamo riusci-ti a creare una prima sezione, associata all’Istituto comprensivo di Santa Maria della Versa. Quest’anno siamo riusciti a formare una nuova prima. La nascita di questo nuovo plesso è stato possibile grazie alla sinergia tra il Comune di Pietra e quello di Cigogno-la. Ha la sede qui da noi, presso il Municipio, ma è la scuola di entrambi i Comuni”.Come mai un Comune come Pietra sta puntando tutto sulle scuole?“La necessità c’era davvero, perchè i territori dei Comuni sono davvero molto vasti. Uno studio di Le-gambiente del 2010 affermava che i bambini di Pie-tra stavano sullo scuolabus per circa 2 ore al giorno. Così abbiamo accorciato i percorsi. Inoltre c’è una questione di coesione sociale: senza le scuole nei no-stri paesi non ci sarebbe più nulla. Almeno così si crea aggregazione ed è un investimento per il futuro: la scuola è un servizio in più e se ci sono i servizi è più facile che i paesi non si spopolino”.Quanti bambini sono iscritti alla scuola primaria?“Attualmente abbiamo 15 alunni in prima e 15 in se-conda. Il trasporto è gestito in maniera associata dai due Comuni. Sicuramente questo servizio rappresen-ta un miglioramento della qualità della vita dei bam-bini e delle famiglie. Il discorso della scuola è stato costruito insieme ai genitori e calza perfettamente sulle necessità delle famiglie. Addirittura si può sce-gliere tra 3 o 5 rientri pomeridiani a seconda delle esigenze. È un bel segnale perchè, in un momento di continui tagli, abbiamo dimostrato che, se ci si mette insieme, si ottengono dei risultati”.Di recente avete chiesto anche l’autonomia scola-

GianmariaTestori

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“Trasporto passeggeri, scuola piloti e lavoro aereo sono tutti i nostri servizi”

ALLA SCOPERTA DELL’AIR SERVICE CENTER DI ARENA POOL

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tagna dell’elicottero come vero e proprio strumento di lavoro”.Ci sono altre sedi in Italia, oltre a questa di Arena Po?“La sede principale è questa di Arena Po. Poi ne abbiamo altre tre, dove principalmente viene svolto il lavoro aereo, a Mengozzo, Cortina d’Ampezzo e Vipiteno. Qui ci occupiamo del trasporto degli scia-tori sulle piste durante il periodo invernale. Inoltre abbiamo ottenuto l’appalto per l’antincendio per la Regione Lombardia e la Regione Veneto”.Come è strutturata la scuola piloti?“L’attività aeroscolastica che offriamo è rivolta a tutti coloro che sono interessati a diventare piloti di elicottero. Abbiamo attivato due tipi di corso: uno per pilota privato, rivolto a chi lo fa solo per hobby, e uno per pilota commerciale, per chi, invece, vuole diven-tare pilota professionista. Attualmente abbiamo una quindicina di ragazzi che seguono i corsi. Corsi che

prevedono sia una parte teorica, che viene svolta in aula il sabato e la domenica, sia la lezione pratica di volo durante la settimana. Il Centro, infatti, è aperto 7 giorni su 7”.In Italia quanti sono i Centri di volo come il vostro?“In Italia, più o meno, i centri che offrono i servizi come i nostri saranno 4 o 5. In Lombardia, ad esem-pio, noi siamo gli unici. Ci sono poi altre scuole in Italia che, però, o offrono solo la scuola piloti oppure solo il lavoro aereo. Ripeto, siamo in pochissimi ad avere tutte e tre le licenze”.Per il futuro avete in mente nuovi progetti?“Stiamo cercando di allargare i nostri orizzonti verso l’estero, in paesi, come, ad esempio, la Turchia, dove gli elicotteri o aerei civili sono pochissimi, perchè ci sono ancora molti mezzi militari. L’utilizzo dell’avia-zione civile è ancora agli albori e noi vorremmo specializzarci, in queste zone, soprattutto nel lavoro aereo”.

da una quindicina di ragazzi. Professionalità e serietà sono gli aspetti che contraddistinguono questa società nata, come si legge nella presentazione, “per formare i professionisti di domani”. Donatella Acuto, training manager del Centro, ci porta alla scoperta di questa struttura e dei servizi offerti.Quando nasce l’Air Service Center?“L’Air Service Center nasce dall’iniziativa di Mag-giorino Acuto, pilota di elicotteri fin dal 1977, che ha deciso di unire la passione per il volo con lo spirito imprenditoriale. E così, insieme alla moglie, Maria Ventre, nel 1987 ha fondato questo centro. Siamo par-titi all’inizio con un solo elicottero, mentre adesso ne abbiamo a disposizione ben 11, più due aerei”.Quali sono i servizi che offrite?“Abbiamo iniziato utilizzando l’elicottero per la dif-fusione degli anti-peronosporici sulle viti. Poi, piano piano, ci siamo specializzati anche nella scuola di pi-lotaggio e nel trasporto dei passeggeri a chiamata, oltre, ovviamente, il lavoro aereo. Anche attualmente offriamo questi tre servizi, che, poi, sono le licenze che l’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) rilascia a chi ha elicotteri e aerei. Inoltre ci occupiamo della manutenzione sia dei nostri elicotteri che di elicotteri di terzi”.Cosa si intende per lavoro aereo?“Il lavoro aereo comprende tutto quello che riguarda il trasporto di materiali al gancio in montagna, rifor-nimento dei rifugi, ristrutturazioni, collocamento dei paramassi e antincendio. In pratica l’utilizzo in mon-

IL PERIODICO NEWS LO TROVATE A:EDICOLE: Rivanazzano; Salice Terme; Godiasco; Varzi; Zavattarello. OSPEDALI: Varzi; Voghera; Broni, Stradella. FAR-MACIE: Salice Terme; Godiasco. DISTRIBUTORI DI CARBURANTI: Rivanazzano; Godiasco; Bagnaria; Varzi. BAR: Voghera; Retorbido; Rivanazzano; Salice Terme; Godiasco; Ponte Nizza; Bagnaria; Varzi; Santa Margherita Staffora; Brallo di Pregola; Valverde; Zavattarello; Romagnese; Torrazza Coste; Montebello; Fumo; Torricella V.; Casteggio; Santa Giuletta; Broni; Stradella; Val di Nizza; Fortunago; Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo; Calvignano, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cigognola, Codevilla, Golferenzo, Menconico, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra de Giorgi, Portalbera, Rocca de Giorgi, Rovescala, Ruino, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Silvano Pietra, Volpara, Zenevredo, Arena Po, San Cipriano. PIZZERIE E RI-STORANTI: Voghera; Retorbido; Rivanazzano; Salice Terme; Godiasco; Ponte Nizza; Bagnaria; Varzi; Santa Margherita Staffora; Brallo; Valverde; Zavattarello; Romagnese; Torrazza Coste; Montebello; Fumo; Torricella Verzate; Casteggio; Santa Giuletta; Broni; Stradella; Val di Nizza; Fortunago. CONCESSIONARIE AUTO: Voghera; Stradella; Broni; Casteg-gio; Salice Terme. AGRITURISMI: Val di Nizza; Rivanazzano; Godiasco; Bagnaria; Santa Margherita Staffora; Valverde; Montebello; Fortunago; Val di Nizza; Brallo di Pregola: Varzi; Santa Margherita Staffora, Valle Versa. CENTRI COMMER-CIALI: Romera; Ramonda. PALESTRE E CENTRI SPORTIVI: Voghera; Rivanazzano Terme; Casteggio.

Per la Vostra Pubblicità telefonare al 335-6702534

di oliviero mAggi

Ad Arena Po, presso la frazione Fab-brica, esiste, dal 1987, l’Air Service Center, che svolge attività in tutti i settori professionali dove l’elicottero risulta un fondamentale strumento di lavoro: dal trasporto dei passeggeri, all’utilizzo in montagna per lo sposta-mento di materiale, all’antincendio. Il Centro, inoltre, si è specializzato nel settore dell’addestramento, con una scuola piloti, attualmente frequentata

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Guerci: “Il Distretto del Vino è l’ultima possibilità di sviluppo per l’Oltrepò”

INCONTRIAMO IL CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA DELEGATA ALL’AGRICOLTURACASTEGGIO

di oliviero mAggi

Abbiamo incontrato Milena Guerci, consigliere di maggioranza del Comune di Casteggio e titolare di un’azienda agricola. Grazie a queste sue competenze il Sindaco Callegari le ha affidato la delega all’Agri-coltura. In questa intervista ci parla della situazione agricola del Casteggiano e delle iniziative messe in campo dall’Amministrazione per la prevenzione sul territorio. Due sono le parole d’ordine: fare gioco di squadra tra i vari Comuni per promuovere una politi-ca di promozione dell’Oltrepò e dare voce anche alle aziende più piccole. Quando è iniziata la sua esperienza sui banchi del Consiglio comunale di Casteggio?“Io arrivo dalla passata Amministrazione, durante la quale ho ricoperto il ruolo di consigliere. Sono stati cinque anni molto importanti che mi hanno permes-so di entrare a fondo nella vita amministrativa del Comune. Da fuori sembra tutto più facile, mentre, le assicuro, è sempre più difficile fare l’amministratore pubblico. Anche in questa legislatura ho deciso di ri-manere solo consigliere, anche se avevo i numeri per un assessorato, un po’ per gli impegni di lavoro e un po’ perchè volevo avere ancora del tempo per impa-rare, non a fare le cose giuste, ma a commettere meno errori possibile”.Anche come consigliere, però, le è stata affidata una delega importante.“Sì, il Sindaco Callegari ha pensato di affidarmi la delega all’agricoltura. È molto importante perchè l’agricoltura ricopre una fetta rilevante dell’econo-mia casteggiana, possiamo dire il 50%, in una zona dove l’industria si è ormai esaurita e dove il terziario c’è ma non dà il lavoro sperato”.Quali sono i problemi principali del settore agri-colo?“L’agricoltura è bistrattata in modo pesante da chi ci governa. Sembra che cadano dall’alto molti contri-buti rivolti a questo settore: la verità è che quei pochi contributi che arrivano te li fanno sudare per colpa di una burocrazia folle. Addirittura parte dei contributi non vengono nemmeno utilizzati perchè non rispon-dono alle esigenze del territorio. Presto torneranno a Bruxelles soldi del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) perchè ci sono misure che sono state ultimate solo al 20%. E quei soldi che se ne stanno andando non tor-neranno mai più. Bisognerebbe utilizzare le risorse, che arrivano, in modo corretto”.Ad esempio, in che modo?“Bisognerebbe che ai famosi “tavoli verdi” facessero partecipare anche gli agricoltori. È vero che già vi prendono parte le associazioni di categoria, però c’è qualcosa che sfugge. Io credo molto nelle associa-zioni di categoria, ma c’è bisogno che la base ven-ga ascoltata di più. Anche le piccole aziende devono avere la loro visibilità”.Consigliere Guerci, a Casteggio, come Ammini-strazione, che iniziative avete intrapreso in campo agricolo?“Due sono gli strumenti che l’Amministrazione sta utilizzando: il regolamento di Polizia Rurale e la col-laborazione con il Centro viticolo dell’Oltrepò Pa-vese, grazie ai quali il Comune ha a disposizione un agronomo che aiuta la Polizia locale e i tecnici ad individuare le aree a rischio dissesto. E lo stesso ser-vizio viene assicurato anche agli agricoltori. Grazie all’applicazione del regolamento, mentre negli scorsi

anni, soprattutto durante forti temporali, si verifica-vano allagamenti in più zone, ora molte sono state sanate. Rimane solo l’area di via Aldo Moro, che è difficile da sanare, nonostante il Comune abbia fatto tutto il possibile. Saremo costretti ad alzare le sanzio-ni per gli agricoltori, perchè c’è qualcuno che conti-nua a fare quello che non deve”.Inoltre puntate molto sugli eventi legati al vino.“Casteggio fa parte del circuito delle “Città del Vino”. Per questo durante l’estate abbiamo organiz-zato anche da noi “Calici di stelle”, una delle ma-nifestazioni clou dell’associazione, che ha avuto un grande successo di pubblico. Io, inoltre, partecipo a tutte le riunioni e sono in corsa per entrare nel Coor-dinamento regionale delle “Città del Vino”. In questa ottica chiederemo ai nostri commercianti di esporre nelle vetrine dei negozi un supporto con il logo del Comune, quello delle Città del Vino e quello del Di-stretto del Commercio, in modo che chi viene da fuori capisce immediatamente che a Casteggio si produce vino”.E con i Comuni limitrofi avete in mente una colla-borazione?“Si riesce a raggiungere un minimo di risultato, vista la penuria di risorse, solo se ci si mette insieme. La mia intenzione è quella di creare un progetto di terri-torio con i Comuni della valle del Rile, con Casteggio capofila. Tra l’altro anche Montalto Pavese, Borgo Priolo e Torrazza Coste fanno parte delle “Città del vino”: perchè non organizzare insieme a loro, coin-volgendo anche Montebello, una manifestazione uni-taria? Sarebbe anche un bel modo per fare gruppo, cosa che ora non sta avvenendo”.Lei è anche titolare di un’azienda agricola. Quali sono le difficoltà che incontrate?“La difficoltà maggiore e quella che più soffriamo è la concorrenza spietata nel gioco del prezzo al ribas-so. Tante zone hanno questo problema, ma, purtrop-po, in Oltrepò raggiunge l’apice. Io sono convinta che chi fa la filiera completa, dalla vite alla bottiglia,

lavorare al meglio. In alcuni casi, invece, le perce-piamo addirittura come avverse. Io lancio questo messaggio a tutti i rappresentanti istituzionali che incontro. Però si fa veramente fatica a dialogare con chi sta sopra di noi”.Il Distretto del Vino può essere un’ennesima op-portunità di sviluppo dell’Oltrepò?“Io ci credo. Spero solo, però, che non sia l’ennesimo inutile baraccone. In quel caso non è da escludere che si formi una nuova squadra di aziende che mira-no allo stesso risultato: fare qualità e farla pagare. Per ora non voglio azzardare previsioni. Ribadisco la mia convinzione, anche perchè è davvero l’ultimo treno che un Ente pubblico può prendere per cercare di cambiare qualcosa”.Si è parlato di fusione delle Cantine sociali. Secon-do lei qual è il loro ruolo?“La Cantina sociale ha, nel nome, l’idea di quale deve essere il suo compito, ovvero quello di volano per il nostro territorio. Però, secondo me, bisogna stare attenti a non farle diventare troppo grandi. An-che perchè viaggiano su politiche diverse: Torrevilla punta più sulla bottiglia, Bronis sul vino sfuso e La Versa speriamo non finisca in mani che vanno oltre il territorio. Però, ripeto, attenzione ai piccoli pro-duttori”.Che sono fondamentali per il territorio.“Il piccolo agricoltore inizia a soffrire. Se gli agri-coltori non riusciranno più a sostenere i sacrifici, che già fanno, e saranno costretti ad abbandonare le vigne, allora torneremo al dissesto idrogeologico degli anni ‘70. Purtroppo un compito che non viene riconosciuto nel modo più assoluto all’agricoltore è quello di protettore del territorio”.

non si parli. Dobbiamo parlarci di più tra produttori e fare squadra. E allo-ra, forse, riusciremo a compiere qual-che piccolo passo in avanti”.E le Istituzioni come si stanno com-portando nei confronti di agricolto-ri e produttori?“Le Istituzioni ormai le sentiamo troppo lontane. Noi oggi le vediamo come un carrozzone burocratico e non come invece dovrebbero essere. Le Istituzioni dovrebbero aiutarci a stare nella legalità e consentirci di

Milena Guerci

AL PISTORNILEInaugurato il nuovo oratorioNumerosi fedeli hanno partecipato all’inaugu-razione del nuovo oratorio della parrocchia San Pietro Martire, la chiesa del Pistornile. La messa è stata celebrata dal vescovo monsignor Martino Canessa. Nei giorni scorsi c’era stata l’adorazione eucaristica per i giovani e la presentazione del Cro-cifisso restaurato a cura della professionista Fede-rica Cignoli e meditazione sulla Parola del Signore seguita da don Luigi Guarnaschelli. Il nuovo ora-torio è stato restaurato anche con i fondi raccolti nelle manifestazioni organizzate nei mesi scorsi.

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Non solo politica in Comune: la giuntapresenta “Casteggio di Cioccolato”

LA MANIFESTAZIONE SI TIENE IL 6 E 7 OTTOBRE IN VIALE GIULIETTICASTEGGIO

di giAnluCA giAConiA

Nei giorni scorsi presso la sala del consiglio comu-nale del Comune di Casteggio si è tenuta la confe-renza stampa di presentazione dell’evento “Casteggio di Cioccolato”, che si svolge il 6 e 7 ottobre in viale Giulietti ed è organizzata da ChocoMoments. Infat-ti la fabbrica di cioccolato comincia dalla regione Lombardia il suo viaggio per l’Italia, attraverso degli stand allestiti con tante proposte creative basate sul cioccolato. Verranno effettuate diverse degustazioni a tema con abbinamenti curiosi, animazione per adulti e bambini e un percorso per conoscere meglio il cioc-colato. La conferenza è stata tenuta da Giancarlo Ma-estrone, cioccolatiere e consulente tecnico per Cho-coMoments, Lorenzo Vigo, assessore al commercio, attività produttive, cultura e dinamiche giovanili del Comune di Casteggio e Paolo Covre di Ascom. Pro-prio quest’ultimo ha detto che questa iniziativa è nata grazie ai contatti con l’assessore Vigo, che ha subito accettato pienamente il progetto, in quanto costituisce un ottimo veicolo per aiutare la difficile situazione del commercio in tutta la zona. “Importante è la card for-mato flyer, che avrà davanti un logo e all’interno è presente l’elenco di tutti i negozi che hanno aderito alla campagna di sconti. In fondo alla card ci sarà lo spazio per i timbri dei negozianti, in quanto questa potrà essere utilizzata tre volte in tre negozi e ognuno potrà quindi effettuare tre acquisti differenti. Ascom ha creduto molto in questa iniziativa e ha collabo-rato per favorirne la realizzazione. La promozione sarà divisa in due momenti: il primo sarà legato alla festa del cioccolato, in cui tutti gli acquirenti riceve-ranno, con un minimo di spesa deciso dall’organiz-zazione, questa card per poterla utilizzare durante il 6 e il 7 ottobre. Il secondo momento sarà dal 3 al 25 novembre, periodo in cui coloro che avranno ricevu-to la card, tramite dei timbri, potranno concludere i loro acquisti. La card verrà distribuita alle famiglie interessate anche durante la manifestazione BirrArt dall’11 al 14 ottobre. L’adesione dei commercianti è stata più che buona, infatti ben 27 negozi hanno sposato questa iniziativa. Questa iniziativa e BirrArt hanno lo scopo di aumentare l’afflusso di persone a Casteggio e all’interno dei negozi”. Giancarlo Mae-strone interviene nel discorso, ricordando che questa è la prima presenza in quel di Casteggio grazie soprat-tutto ai contatti con Vigo. “Nelle due giornate di otto-bre vedremo la lavorazione effettuata dagli artigiani del cioccolato. Inoltre ricordo l’appuntamento con le scuole, sia di Casteggio che dei comuni limitrofi; in quest’ottica invieremo un invito a tutti gli istituti per poter visitare la fabbrica e gli interessati riceveranno un omaggio. Faremo vedere in diretta la lavorazione del cioccolato, appuntamento interessante soprat-tutto per i bambini, ma anche per gli appassionati. I bar proporranno abbinamenti al cioccolato tramite gli aperitivi e i ristoranti faranno la stessa cosa con delle cene speciali. La città ha risposto positivamente all’iniziativa e ci sono tutti i presupposti per realizza-re una festa importante, sperando che si possa ripe-tere negli anni successivi. Abbiamo coinvolto anche le aziende vitivinicole, che contribuiranno con i loro prodotti, e ci sarà la possibilità di partecipare a dei corsi specifici sulla lavorazione del cioccolato. Tra gli eventi speciali di Casteggio di Cioccolato ci sarà “La notte fondente” il 6 ottobre, in cui si potranno

apprezzare tutte le prelibatezze proposte dai maestri cioccolatieri, il tutto accompagnato da un’esibizio-ne della scuola di danza Cicala Dance. In caso di maltempo è stata predisposta una tensostruttura che permetterà di svolgere regolarmente la manifestazio-

ne”. Lorenzo Vigo ribadisce che questa iniziativa ha attirato grande interesse all’interno dei commercianti. “E’ il primo anno, sarà una novità assoluta, ma a mio avviso c’è già una solida base per poterla riproporre in futuro”.

La conferenza

stampa

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Braga: “Le privatizzazioni di Paroni andranno solo ad aumentare i costi”

IL SEGRETARIO CITTADINO DELLA LEGA NORD ALL’ATTACCO DEL SINDACOBR

ONI

dere un bilancio, già gravato dal Patto di Stabilità e messo in difficoltà dalle tante spese che, secondo la Lega Nord, il Comune si è accollato in questi anni.Segretario Braga, lei ha affermato che “sarà un autunno caldo per il Sindaco Paroni”. A cosa si riferisce?“Anche a Broni ci sono le problematiche della cri-si, c’è mancanza di lavoro e nessuna prospettiva di sviluppo immediato per la nostra città. Il tutto viene affrontato da un Sindaco che mette mano ad una se-rie di privatizzazioni che vanno solo ad aggravare le rette e i costi dei servizi. Per questo si capisce che non sarà un autunno ne’ tiepido ne’ facile, ma tur-bolento”.Avete in programma anche manifestazioni di piaz-za?“Noi non facciamo polemica per polemica, ma discu-tiamo con i cittadini, rappresentandoli sia all’interno del Consiglio comunale, che nelle piazze cittadine, con i nostri gazebo che, nonostante le disavventure politiche interne della Lega, sono sempre presi d’as-salto”.Qual è la vostra posizione sulle privatizzazioni?“Noi della Lega avevamo sempre detto che le priva-tizzazioni sono una buona cosa fino a un certo pun-to, ricordando che il privato fa il suo interesse, che deve essere necessariamente un guadagno. Però è il Comune, questo Sindaco, che, per forza, deve calco-lare in anticipo le ricadute negative sulle famiglie. Quando un servizio pubblico privato va ad aggrava-re il già debole bilancio familiare bisogna fermarsi e riflettere”.Quindi, a rimetterci saranno i cittadini?“Noi capiamo le difficoltà degli Enti locali, in que-sto momento, nel chiudere i bilanci, quello che non capiamo sono le decisioni affrettate, prese al buio, sintomo di una programmazione deficitaria e vellei-taria. In questi mesi andremo incontro a nuove priva-tizzazioni come quella del cimitero e della biblioteca. Visto lo stato già precario dell’area cimiteriale e visti i costi di ripristino della facciata il privato non potrà far altro che aumentare i costi del servizio”.E la biblioteca?“Non riusciamo a capire come si possa privatizzare anche la cultura. Anche in questo caso il nuovo servi-zio bibliotecario si tradurrà in un aumento del costo del ritiro libri, a danno della lettura dei libri nuovi e di tutto quell’indotto che porta i cittadini a servirsi di una biblioteca comunale”.Perchè il Sindaco Paroni è dovuto ricorrere alle privatizzazioni di alcuni servizi?“Semplicemente per poter chiudere un bilancio co-munale, già compromesso da un Patto di Stabilità scellerato, senza senso e fuori luogo che sta mettendo in difficoltà qualsiasi Sindaco. Ognuno affronta poi le problematiche con inventiva o fantasia istituziona-

le. Tutto questo è comprensibile fino a quando non si vanno ad aggravare i costi della funzione pubblica”.Le vostre proposte quali sono in proposito?“Noi abbiamo suggerito al Sindaco di mettere in vendita aree dismesse ed edifici che non hanno più senso di essere considerati strutture pubbliche e pro-spettarvi, lì sì, una soluzione privata. E mi riferisco alla ex Caserma di via Cavour, all’ex scuola media “Ferrini” di via Matteotti, con annesso edificio delle scuole elementari, ad una parte dell’ex area macello, dove adesso ci sono i Vigili del Fuoco e, soprattutto, il cinema Carbonetti, per il quale noi abbiamo pen-sato ad un altra soluzione. Sicuramente, in tempi così difficili e di ristrettezze economiche, sarebbe meglio una nuova scuola per i nostri ragazzi”.Nuova scuola che è nei progetti futuri dell’Ammi-nistrazione.“Sì, perchè in una situazione così difficile, il Comune è oberato da spese ingenti: l’Enoteca, per la quale devono ancora reperire tre milioni di euro per com-prare i terreni circostanti, come da convenzione sot-toscritta con la Regione; la nuova scuola elementare, dal costo di 10 milioni di euro, dove, per fare un mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti, bisogna essere in regola con il posizionamento dei costi; la sistema-zione della rete fognaria, ormai obsoleta, che rischia di esplodere in più punti e altre iniziative possibili sulla rete viaria e per l’abbellimento delle piazze cit-tadine. È ovvio che tutte queste intenzioni del Sinda-co, tradotte in realtà, sono difficilmente affrontabili nell’immediato. E per questo si è dovuto ricorrere a strampalate privatizzazioni”.Anche su quella dell’asilo nido non siete d’accor-do?

“L’asilo nido era il fiore all’occhiello da sempre della nostra città, portato avanti da tutte le Ammini-strazioni, con delle conduttrici inserite perfettamente nell’aspetto lavorativo, con le famiglie molto soddi-sfatte per questo sistema di conduzione pubblica, ora vanificato dall’ingresso di un privato. I costi, infatti, sono ovviamente aumentati: se per l’anno 2011 il co-sto era di 425 € mensili, ora siamo passati a 445; mentre prima erano comprese la mensa e la meren-da, ora la mensa viene pagata a parte, a circa 5 € al giorno. Insomma, per la prima fascia di reddito l’au-mento annuale è di circa 1350 €. Ecco un esempio di privatizzazione mal progettata, senza considerare l’aggravio sul budget annuale di una famiglia”.Parlando invece della questione amianto e bonifica dell’area Fibronit, secondo lei come si sta muoven-do l’Amministrazione?“In tanta negatività nella programmazione di questo Comune, devo dire che questa Amministrazione si è comportata bene nella vicenda Fibronit, sia portan-do avanti velocemente la realizzazione della parte burocratica, sia nell’andare alla ricerca di fondi per completare la bonifica, sia nell’aver acquisito la pro-prietà dell’area. Totalmente negativa è stata, invece, l’azione di Regione e Stato nel non tenere presente una situazione precaria che qualsiasi amministratore di buon senso metterebbe nella sua massima conside-razione e nel non predisporre i finanziamenti per far sì che la cittadinanza bronese abbia, finalmente, una boccata d’ossigeno, questa volta naturale”.Quindi la visita del ministro Balduzzi non ha dato i frutti sperati?“Noi non accettiamo che il ministro Balduzzi sia venuto a Broni a promettere finanziamenti, quando invece stiamo riscontrando la sua latitanza totale; finanziamenti che, come sempre, vengono elargiti al Sud e negati al Nord. La vicenda dell’Ilva di Taranto insegna. L’area Fibronit sono 25 anni che necessita della bonifica. Quanto altro tempo dovremo aspetta-re?”.Segretario Braga, in queste ultime settimane an-che la vicenda della Farmabroni sta creando non poche polemiche. Qual è il suo punto di vista?“Quella della Farmabroni è stata una vicenda partita male, proseguita peggio e terminata in modo affret-tato. Sempre per esigenze di bilancio andavano indi-viduate delle colpe che potevano essere individuali, personali o di conduzione pubblica, non valutando, a volte, come era congegnato il servizio offerto”.Secondo lei, allora, non ci sono state irregolarità?“Il Cda di allora non ha portato avanti nessuna azio-ne negativa, ha dimostrato trasparenza massima nel-la conduzione della Farmacia comunale, con l’unico interesse specifico di portare a casa un utile di azien-da. Così è sempre stato negli anni, come certifica-to dai bilanci, con utili di 300 milioni di lire o 200 mila euro. Secondo il mio punto di vista si poteva, con dovizia di causa, entrando nel merito della que-stione, non ricercare per forza dei colpevoli, ma fare l’estremo interesse del Comune, senza vendette, ne’ politiche ne’ amministrative”.Ora che succederà?“A questo punto è difficile ricomporre la situazione. Il Comune doveva, fin da subito, interpellare la Corte dei Conti sulla necessità o meno di intentare una cau-sa di interesse pubblico, coprendosi così le spalle da un enorme impiego di denaro delle casse comunali, per le varie pratiche legali o istituzionali”.

di oliviero mAggi

Il Segretario cittadino della Lega Nord, Vittorio Braga, torna ad attac-care il Sindaco Paroni, in particolare sulla decisione di privatizzare alcu-ni servizi importanti del Comune di Broni, come l’asilo nido, il cimitero e la biblioteca. Secondo Braga l’Am-ministrazione ha dovuto intrapren-dere queste iniziative a causa di una mancata programmazione e per chiu-

Vittorio Braga

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BRONIA bronI PArTe Il nuoVo IsTITuTo CoMPrensIVo, Pero’ senzA Il PresIde

Bongiorni: “Grazie al dirigente scolastico reggente che sta lavorando con impegno”di oliviero mAggi

Con l’Assessore alla Cultura e all’Istruzione del Co-mune di Broni, Ernesto Bongiorni, parliamo dell’ini-zio del nuovo anno scolastico: la nascita del nuovo Istituto comprensivo, purtroppo senza un dirigen-te scolastico, l’apertura del nuovo asilo nido, dopo l’esternalizzazione del servizio, l’avvio del Pedibus. Tanti appuntamenti anche dal punto di vista cultura-le: in particolare sono partite le iscrizioni per la terza edizione del Concorso di pittura. E si attende l’inau-gurazione del Carbonetti.Assessore Bongiorni, come è iniziato il nuovo anno scolastico a Broni?“Da un punto di vista strettamente organizzativo, il nuovo anno scolastico è iniziato in maniera regola-re, come gli anni precedenti. Il dirigente scolastico reggente sta lavorando con impegno per sopperire alla mancata nomina del nuovo preside dell’Istituto comprensivo delle elementari e delle medie. Rispet-to al passato, infatti, è stato fatto un accorpamento della dirigenza tra materne, elementari e medie. In questo modo la scuola Media di via Emilia non è più una sede staccata della Depretis di Stradella, ma è diventata a tutti gli effetti parte integrante del sistema scolastico bronese”.Gli edifici hanno necessitato di manutenzioni par-ticolari?“Dal punto di vista delle manutenzioni degli edifici scolastici, sono stati completati i lavori di rifacimen-to dei bagni del plesso di via Emilia, così come an-che agli interventi di manutenzione delle altre scuole che sono stati effettuati prima della loro apertura. E’ stato eseguito un sopralluogo di routine da parte del responsabile della sicurezza e si sta provvedendo a realizzare una serie di piccole migliorie. Nei prossimi giorni è in programma altresì una verifica preventiva del regolare funzionamento degli impianti di riscal-damento”.Qual è la situazione delle coperture di amianto ne-gli edifici scolastici?“A Broni nessun edificio scolastico ha coperture in amianto. La scuola elementare ‘Baffi’ ed il Liceo sono invece costruiti con pannelli di cemento – amianto. La scuola elementare sarà sostituita da una nuova costruzione in fase di avvio, mentre il Liceo, di com-petenza della Provincia, è una struttura più solida. In ogni caso il monitoraggio ambientale è costante e non si rilevano dati negativi per la salute”.Per quanto riguarda il servizio mensa, invece?“Per quanto riguarda la mensa scolastica, il servizio inizierà il primo ottobre con lo stesso gestore degli anni passati, sul cui operato abbiamo sempre otte-nuto feedback positivi da parte dei genitori. L’unica differenza è l’introduzione delle fasce di reddito per quanto riguarda l’importo del buono pasto e un ade-guamento alle tariffe. Si tratta di una misura assunta per far fronte agli ingenti tagli statali e dall’altra per garantire una maggiore equità. Gli importi stabiliti sono in linea con quelli degli altri Comuni della pro-vincia. In ogni caso, l’importo a carico dei genitori che rientrano nella fascia di reddito più alta è comun-que inferiore a quella stabilita dalle Amministrazioni dei comuni vicini”.Una novità di quest’anno è il servizio Pedibus. “Sì, per continuare a garantire il servizio del traspor-to scolastico, a differenza di comuni dove è stato abo-lito, come Curno in provincia di Bergamo, abbiamo

si può pensare ad una “mini stagio-ne ponte” per arrivare a pieno regi-me con la stagione 2013 – 2014. Nel frattempo si sta studiando il futuro modello di gestione. L’orientamento è quello di creare un soggetto svinco-lato dalla gestione comunale all’in-terno di un sistema teatrale che coin-volga inizialmente anche il teatro di Stradella per allargarsi poi nel tempo agli altri teatri della via Emilia. Pa-rallelamente si intende dar vita ad un percorso di coinvolgimento della città in avvicinamento alla riapertura del teatro attraverso una serie di iniziative culturali dedicate”.Assessore Bongiorni, è in corso la nuova edizione del Concorso di pittura. Come è organizzato?“Il concorso di pittura “Premio Città di Broni”, ab-bastanza quotato nel suo genere, è giunto alla terza edizione. Il tema di quest’anno è ‘Paesaggi, Figure e Tradizione’. Al concorso possono partecipare artisti italiani e stranieri, purchè residenti in Italia e con un curriculum di studi artistici e/o premiati o segnala-ti in importanti rassegne nazionali e internazionali. L’iscrizione è gratuita; la domanda di partecipazio-ne, presentata per iscritto, può essere scaricata dal sito web www.comune.broni.pv.it (dove è presente anche il regolamento completo) oppure ritirata pres-so l’U.R.P. del Comune. Va consegnata in Comune oppure spedita via e-mail all’indirizzo [email protected], a mezzo fax 0385-52106 oppure via po-sta all’indirizzo di Piazza Garibaldi 12. La tela, di dimensione libera, non deve superare le misure di 70x90 centimetri. Ogni artista può presentare una sola opera e dovranno essere eseguite nel territorio comunale”.Quali saranno i premi in palio?“Le opere saranno giudicate da una commissione di esperti, oltre al sottoscritto che svolgerà la funzione di Presidente. I premi in palio, messi a disposizione da sponsor privati, sono di 2.000 euro per il primo classificato, 1.500 per il secondo e 1.000 per il terzo. La premiazione si terrà domenica 11 novembre nella suggestiva cornice di Villa Nuova Italia. Speriamo che anche questa edizione riscuota il successo delle precedenti edizioni sia in termini di pubblico che di critica”.Quali altri eventi culturali avete in programma nei prossimi mesi?“Dopo il successo della mostra di pittura sul tema “L’uva, il vino, la vendemmia, l’autunno”, orga-nizzata all’interno dell’Oltrepò wine Festival dello scorso settembre, abbiamo in programma una serie di iniziative. Domenica 21 ottobre ci sarà l’inaugura-zione del nuovo anno accademico dell’Unitrè; quella successiva, il 28, è prevista la presentazione del libro di Vito Ozzola ‘Più che giallo color can che scappa’ in Villa Nuova Italia. In occasione della giornata in-ternazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre si terrà la presentazione dell’ultimo di Giovanna Franzin, moglie dello sculto-re Fabrizio Falchetto, organizzata in collaborazione con l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Broni Cristina Varesi. Inoltre stiamo già lavorando, oltre che per le iniziative natalizie, anche per orga-nizzare con il comune di Ferrara il festeggiamento di San Giorgio, Santo patrono della città estense, che cade il 23 aprile”.

Ernesto Bongiorni

deciso di offrire a chi abita entro i 500 metri dal ples-so scolastico l’alternativa del ‘pedibus’, come succe-de anche in altri comuni della provincia, tra cui Stra-della. Si tratta di un progetto su cui stiamo lavorando con l’Asl e le associazioni locali per organizzarlo al meglio, venendo incontro alle esigenze sia dei pic-coli che dei genitori. Colgo l’occasione per invitar i cittadini interessati che ancora non l’avessero fatto a presentare tempestivamente la propria adesione in Comune”.Anche il nuovo asilo nido privatizzato è partito, non senza polemiche. Ora quali nuovi servizi of-fre?“L’asilo nido è aperto e funzionante. La novità più grande rispetto al passato riguarda l’estrema elasti-cità e flessibilità dell’orario offerto ai genitori, che è più esteso di quello passato. Tra le novità, anche la possibilità di affidare i bimbi al sabato e alla do-menica grazie ad un servizio di babysitting presso la struttura. L’abbonamento è mensile con tariffa unica. Per i genitori che necessitano di un servizio part - time, è possibile sottoscrivere un abbonamento ridot-to oppure acquistare una tessera prepagata con un tot numero di ore da utilizzare a piacimento. Inoltre c’è possibilità, da parte dei genitori, di accedere ai contributi regionali in relazione alla propria fascia di reddito. Le nuove operatrici raccolgono l’eredità delle nostre educatrici che hanno operato negli anni scorsi con dedizione, impegno e passione; quello del nuovo gestore è personale altrettanto preparato e qualificato, con un bagaglio di esperienza di tutto rispetto, e sono sicuro sarà all’altezza del compito”.Intanto sono in dirittura d’arrivo i lavori del Car-bonetti. Si potrà inaugurarlo a breve?“I lavori della ricostruzione sono praticamente ter-minati, restano ancora da realizzare solo una serie di opere di finitura. Nel mentre sono in corso i lavori di rifacimento della rete idrica, di riasfaltatura e di rea-lizzazione del marciapiede in via Da Vinci. Per questi motivi non è ancora possibile ipotizzare una data per l’evento di inaugurazione e difficilmente si potrà dar vita ad una stagione teatrale per quest’anno; semmai

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“All’inizio è stato veramente difficile Ora la situazione è migliorata”

PARLA UN’OPERAIA DELLA CITTA’ DEL LIBRO DI STRADELLAST

RADE

LLA

di oliviero mAggi

Il 18 ottobre prossimo saranno due anni dall’aper-tura della logistica della Città del Libro, localizzata nell’area industriale di Stradella. Un grande proget-to, sposato dall’Amministrazione comunale, che ha portato nella cittadina oltrepadana il più grande hub di distribuzione di libri, soprattutto scolastici, dell’in-tera Italia settentrionale. Una speranza occupazionale per tanti cittadini, che, nell’estate precedente l’aper-tura, hanno affollato il Comune per consegnare il loro curriculum. Purtroppo, ben presto, sono emerse le prime crepe: il numero delle assunzioni non è stato quello previsto, si sono verificate le prime violazioni dei diritti dei lavoratori, non si è generato l’indotto sperato. L’Amministrazione, pagando forse l’inespe-rienza in questo genere di cose, ha sempre sostenu-to di aver fatto il possibile in sede di accordi preli-minari. Intanto, però, a distanza di due anni la Città del Libro rimane un progetto mutilato: se, infatti, il lavoro continua, la città non ha ricevuto benefici, se non gli oneri di urbanizzazione dovuti. La situazione,

per quanto riguarda i lavoratori, sembra migliorata, anche se l’inizio è stato difficile e anche i sindacati hanno faticato a farsi largo nell’intricato mondo delle cooperative. Dietro ai capannoni, a breve, nasceran-no nuove logistiche, tra cui una di inscatolamento dei farmaci. La speranza è che non si ripetano gli errori del passato e che queste siano davvero nuove oppor-tunità di sviluppo del territorio. Annalisa Giovinetti lavora alla Città del Libro ancora prima del suo tra-sferimento a Stradella. In questa intervista ha deciso di raccontarci la sua esperienza e di spiegare qual è la situazione attuale all’interno dei capannoni.Quando ha iniziato a lavorare alla Città del libro?“Io ho cominciato a lavorare quando la logistica era ancora ubicata a Gorgonzola. Sono andata lì per 15 giorni, fino a quando non hanno deciso di spostarsi qui a Stradella. All’inizio c’era veramente molta con-fusione e, data la grande mole di lavoro, hanno do-vuto assumere molte persone. Eravamo circa in 400 all’interno dei capannoni. Poi, piano piano, hanno sistemato tutti i reparti e organizzato il lavoro. Ma da quel momento hanno iniziato a lasciare a casa delle

persone”.E da qui sono iniziati i problemi per voi lavoratori.“Sì, da subito tante cose non sono andate bene. As-sumevano e lasciavano a casa quando volevano, non tenevano conto delle ore di lavoro. Così si sono messi in mezzo i sindacati per cercare di riportare un po’ di ordine e per cercare di tutelare i lavoratori. Il proble-ma è che all’interno ci sono tantissime cooperative, più di 10 e tutte, per cercare di vincere l’appalto, gio-cano al ribasso e alla fine non ci stanno più dentro con i costi. E chi ci va di mezzo siamo sempre noi”.Lei in quale reparto della logistica lavora?“All’inizio ho cominciato a lavorare nel reparto con-fezionamento. Mi trovavo bene, però, essendo io un rappresentante sindacale, facevo un po’ di casino e così hanno deciso di spostarmi. Sono finita al reparto lavorazioni, ovvero dove si mettono i prezzi e i bollini sui libri. E’ sicuramente il settore più pesante, per-chè tutto viene svolto manualmente, senza l’ausilio di macchine”.Quante ore lavora al giorno?“Prima si lavorava anche molte ore continuativa-mente. Ti facevano lavorare sette giorni e poi ti la-sciavano a casa, poi ancora sette giorni, poi a casa e via così. Ora, invece, si sono dati delle regole e non si lavora più di 10 ore al giorno. Io, addirittura, sono riuscita ad impormi e lavoro nove ore al giorno. E’ anche una questione molto di carattere: io cerco sem-pre di far valere i miei diritti, però sempre nel rispetto reciproco e continuando a fare il mio lavoro. Tanti invece per protestare iniziano a lavorare meno; così passano come quelli contro i capi, che gli riducono le ore”.Quindi, se non fai il bravo rischi di perdere il la-voro?“Diciamo che se dai fastidio ti spostano o ti fanno lavorare di meno. Adesso, per fortuna, si sono calma-ti un po’ e hanno capito che non possono calpestare continuamente la dignità delle persone”.

La cittàdel librodi Stradella

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OTTOBRE 2012il Periodico 43

Folli: “Il 22 ottobre partirà la prova del porta a porta nel quartiere San Zeno”

Il ProGeTTo delle “4r dI sTrAdellA” sI ConCluderA’ enTro l’Anno

di oliviero mAggi

È giunto ormai alle fasi finali il progetto “Le 4R di Stradella: Riduco, Riuso, Riciclo e Rispetto”, presentato dal Comune di Stradella in partner-ship con EnergEtica, con la collaborazione della Broni-Stradella Spa e finanziato dalla Fondazio-ne Cariplo. Dopo le azioni messe in campo con i commercianti, le scuole, le associazioni no profit, i dipendenti comunali, a breve partirà la sperimen-tazione del porta a porta nel quartiere San Zeno. Questa è la grande scommessa di un progetto che, secondo Rosita Folli, del Centro di Educazione Ambientale “EnergEtica”, ha dato i risultati sperati e anche qualcosa in più.Come si sta svolgendo il progetto?“Sono davvero molto soddisfatta di come stanno andando le cose. Addirittura durante l’anno sono state nate azioni ulteriori rispetto a quelle del pro-getto. Ad esempio l’introduzione delle stoviglie la-vabili nella mensa delle scuole, al posto di quelle usa e getta, che rappresenta un vero passo avanti per la qualità dei nostri istituti. Inoltre, un’altra azione non prevista è arrivata dagli Uffici comuna-li: è stato chiesto ai destinatari degli inviti e delle comunicazioni se volessero riceverli solo in for-mato elettronico, abolendo il cartaceo. Sono tutte azioni legate alla campagna di sensibilizzazione che abbiamo fatto con i dipendenti del Municipio. Insomma, siamo davvero passati dalle parole ai fatti”.Tante sono le azioni che avete messo in campo con i più svariati soggetti della società. Come è andata con i commercianti?“Quella con i commercianti è stata l’azione che mi dava più da pensare. È partita in salita, anche per la difficoltà di riunirli tutti insieme. Così invece di proporre a loro le nostre iniziative abbiamo pensa-to di valorizzare ciò che già di positivo facevano. Ad esempio il negozio di cellulari ritira i cellulari usati: noi gli abbiamo fatto fare un passo in più mettendolo in contatto con la Fondazione Magis, gestita dai gesuiti, che recuperano i cellulari e li rimettono in funzione. E anche con altri commer-cianti abbiamo cercato di dare una valenza sociale al riciclo”.Ad esempio?“Abbiamo messo in contatto i negozi di ottica, che già ritirano gli occhiali usati per progetti di co-operazione con l’Africa, con il centro caritativo parrocchiale, in caso di bisogno per necessità più locali. Il ciabattino si è reso disponibile a regalare le scarpe che vengono aggiustate, ma non vengo più ritirate e gli rimangono in negozio. Una carto-leria si è attivata per raccogliere e vendere a prezzi contenuti i libri usati. Infine i bar del centro hanno aderito ad un progetto, che partirà a breve, con l’Oratorio di Stradella, per la raccolta di tappi di sughero e plastica. Bisogna ancora decidere se sa-ranno utilizzati per finanziare le attività dell’Ora-torio stesso oppure i progetti del reparto pediatrico del Policlinico San Matteo di Pavia”.Grande lavoro è stato fatto anche con le Asso-ciazioni no profit.

Sì, c’è stata l’Ecofesta, all’interno del Vinuva, grazie alla Pro Loco che ha iniziato ad utilizzare i piatti in ceramica, sostituendo gli usa e getta. Que-sta scelta, tra l’altro, come abbiamo riscontrato, ha trovato il gradimento di tante persone. L’Auser, invece, sta installando l’erogatore per l’acqua del rubinetto, così che nei pranzi sociali saranno eli-minate le bottiglie di plastica. Erogatori dell’ac-qua saranno installati a breve anche presso le scuole. Sono in produzione, e verranno distribuite a breve, borracce per tutti gli studenti di Stradella. Infine, l’Unitrè organizzerà all’inizio di dicembre un convegno, in collaborazione con l’Acaop, sul consumo di acqua del rubinetto e sull’uso oculato dell’acqua”.Quali sono stati, invece, le azioni organizzate con le scuole?“La collaborazione con le scuole è un altro aspetto di cui andiamo molto fieri. Alla fine dello scorso anno scolastico abbiamo dotato ogni classe dei ce-stini della raccolta differenziata e dei bidoni per i corridoi. All’inizio delle scuole abbiamo visto che c’è stato un buon riscontro da parte dei ragazzi. D’altronde abbiamo focalizzato molto il progetto sull’interazione con gli alunni. Inoltre sia con le scuole, che con i dipendenti che con le associa-zioni abbiamo realizzato dei vademecum che sono stati distribuiti nelle classi e a breve anche negli Uffici comunali. Con le scuole, infine, abbiamo realizzato 5 video che sono stati trasmessi anche dalle tv locali”.Per i bambini avete previsto anche dei momenti ludici.“Sì, abbiamo organizzato la Caccia al Tesoro

delle 4R che, nonostante alcuni rinvii a causa del maltempo, ha mobilitato un bel numero di ragaz-zi. Grande successo ha avuto anche lo spettacolo “Circo dell’uso e del riuso”, messo in scena dal Teatro Viaggiante di Pietra De’ Giorgi e pensato proprio per le 4R”.Quando partirà la sperimentazione della rac-colta differenziata porta a porta nel quartiere San Zeno?“La raccolta porta a porta nel quartiere San Zeno è la vera grande scommessa di questo progetto. Partirà ufficialmente il prossimo 22 ottobre e sarà preceduto da due incontri pubblici con gli abitanti del quartiere, per spiegare l’iniziativa, distribuire gratuitamente kit per la raccolta differenziata e un vademecum multilingue, con anche il calendario del ritiro. Inoltre organizzeremo dei gazebo infor-mativi durante il mercato. In questo caso sarà mol-to importante, poi, fare una verifica per vedere se gli obiettivi sono stati raggiunti”.Quando si concluderà il progetto?“C’è ancora una parte del progetto, che sta per essere messa in atto con le famiglie. Vogliamo organizzare degli incontri, anche in modo convi-viale, per spiegare e sperimentare le modalità di riduzione dei rifiuti e di riciclo al meglio di tutte le frazioni dell’immondizia. Spiegheremo come fare il pane o lo yogurt in casa, oppure l’uso dei deter-sivi. È un modo per riflettere sul riciclo tra le mura domestiche. Infine, tra novembre e dicembre, sarà organizzato il convegno finale del progetto, in cui tireremo le fila di tutte le azioni che abbiamo messo in campo e illustreremo i risultati dei lavori orga-nizzati con i vari soggetti”.

STRADELLA

RositaFolli

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OTTOBRE 2012il Periodico 44

Pelizza: “La birra con il vino come volano di sviluppo”

DALL’11 AL 14 OTTOBRE TORNA BIRRART A CASTEGGIOEV

ENTI

di promozione e valorizzazione del prodotto birra, che nelle scorse edizioni ha portato in città circa 38 mila persone. Un successo, questo, determinato da molti fattori, come la professionalità della squadra che lavora all’evento e le opportunità per i giovani imprenditori della birra di farsi conoscere da aziende specializzate. BirrArt è organizzato dall’Associazio-ne Pavese Amici della Birra, il cui Presidente è An-gelo Pelizza.Presidente Pelizza, qual è il bilancio della manife-stazione dopo tre anni di successi?“BirrArt è diventata una tappa importante verso un traguardo di conoscenza del pianeta birra. Sia-mo ormai alla quarta edizione ed è tempo di fare un bilancio, che non può essere che favorevole, visto che nei tre anni precedenti siamo riusciti a portare a Casteggio 38 mila persone. Inoltre sono sempre più numerosi i birrifici che ci chiedono di partecipare, ri-

scita della professionalità sul territorio”.Che cosa offrirete al pubblico durante l’evento?“BirrArt non è una Festa della Birra. È un luogo dove la birra, la musica e lo spettacolo - grazie ad un ricco programma di iniziative - convivono con l’aspetto culturale, imprenditoriale e di prevenzione. L’Associazione ha sempre portato avanti con molta determinazione, insieme alle autorità locali, il pro-getto “Più ne sai, meno rischi” nel cui ambito ven-gono organizzati seminari, conferenze sulla sicurezza in strada. La birra, ricordiamocelo, è pur sempre una bevanda alcolica, che deve essere consumata con molta parsimonia e moderazione”.E poi c’è anche l’aspetto gastronomico.“Sì, in collaborazione con Slow Food, che proporrà laboratori di degustazione e con Vittoria Banqueting che curerà le cene a tema birrario. Potete trovare tut-te le informazioni e il programma dettagliato della manifestazione sul sito www.birrart.org”.Presidente Pelizza, come mai avete scelto Casteg-gio e l’Oltrepò Pavese, terra di vini, per una mani-festazione sulla birra?“È una domanda che mi sono sentito rivolgere parec-chie volte. La risposta non può essere che una sola: la birra non deve essere vista in opposizione al vino, ma insieme possono contribuire alla valorizzazione del nostro territorio. Quindi la birra non come nemi-ca del vino, ma come volano di molteplici occasioni di sviluppo dell’Oltrepò Pavese, sia in campo turisti-co che imprenditoriale”.

conoscendo a questa manifestazione un’importanza che ha raggiunto valenza e notorietà a livello inter-regionale”.Come è nata l’idea di BirrArt?“L’idea è nata da un gruppo di amici, da qui anche il nome dell’Associazione, “Associazione Pavese Amici della Birra”, che ha pensato e organizza questa ma-nifestazione. BirrArt, però, non è un evento dove si incontrano solo chi consuma la birra e chi la produ-ce, ma un luogo dove i giovani imprenditori chiedono informazioni e know how ad aziende specializzate”.Quanti microbirrifici parteciperanno a questa nuova edizione?“Anche quest’anno parteciperanno all’iniziativa 19 microbirrifici, scelti per la loro professionalità e competenza tra le numerose richieste che ci arrivano. Questi giovani imprenditori hanno la possibilità di presentare le loro birre e noi cerchiamo di farli cono-scere alle aziende che vengono a visitarci. Diciamo che BirrArt è la “Castrocaro Terme” dei microbir-rifici”.Quali sono, a suo parere, le motivazioni del succes-so di BirrArt?“I motivi del successo sono diversi: sicuramente una squadra di persone preparate e professionalmente valide che, nei vari campi dell’informazione, allesti-mento, programmazione, mi seguono con molta dedi-zione. Un altro aspetto importante è la sinergia che si è venuta a creare tra l’Associazione e le autorità politiche e cittadine, indispensabile fattore per la cre-

di oliviero mAggi

Dall’11 al 14 ottobre prossimi l’Area Truffi di Casteggio torna ad ospitare la quarta edizione di BirrArt, evento

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Pensieri e parole d’Oltrepò: il concorso vinto da Gazzaniga, biasoli e bianco

A TORRAZZA COSTE SONO ARRIVATI BEN 1637 COMPONIMENTIEVENTI

di ilAriA riCotti

Domenica 23 settembre al centro polifunzionale “Ne-rina Bolognesi” (ex Soams) di Torrazza Coste si è te-nuta la premiazione del concorso letterario “Pensieri e Parole d’Oltrepò”, giunto alla sua terza edizione. La manifestazione artistica e culturale si tiene ogni due anni: la prima edizione è stata ospitata da Casteggio, mentre la seconda e la terza da Torrazza Coste, che si è dimostrata ben felice di accogliere i 1637 componi-menti arrivati da tutta Italia e selezionare tra questi i più artisticamente meritevoli. I premi sono stati asse-gnati in base a tre categorie: “Poesie a tema libero”, “Poesia a tema: per non perdersi nel tempo” e “Breve racconto a tema: la mia terra, la mia gente”. Rispetti-vamente sono stati vagliati dai giudici 684 poesie per la prima sezione, 725 per la seconda e 228 racconti per la terza. La seconda categoria, che nelle prece-denti edizioni del concorso era dedicata all’Oltrepò, alle colline e al territorio, è stata quest’anno cambiata e dedicata a Luca Bassi, giovane cittadino di Torraz-za prematuramente scomparso lo scorso novembre e grande amante della poesia, oltre che impegnato nell’aiuto del prossimo e dei bisognosi. La giuria del concorso era composta da scrittori, inse-gnanti e persone amanti della cultura, in particolare: Elena Benedini, insegnante e scrittrice; Claudio Bian-chi, presidente di giuria e poeta; Gianfranco Boffelli, insegnante e autore; Nicoletta Civardi, autrice; Eli-sa Contardi, poetessa e scrittrice; Annarosa Di Vito, presidentessa della biblioteca di Torrazza Coste ed ex insegnante; Federica Lazzati, insegnante e scrittrice; Simona Menchetti, insegnante; Filippa Siciliano, po-etessa e scrittrice e Angelo Vicini, autore e giornalista pubblicista. Il presentatore della giornata è stato Giu-liano Balestrero, giornalista pubblicista che con la sua simpatia e il suo spirito ha condotto il pubblico alla scoperta e alla conoscenza dei vincitori. Per la prima sezione “Poesia a tema libero” abbiamo avuto le seguenti classificazioni: prima classificata Rosanna Gazzaniga di Voghera per la poesia “Impa-sti” (a mia madre)”, un componimento che la stes-sa autrice ha letto alla premiazione, molto intimo ed intenso allo stesso tempo; seconda classificata Paola Ricchiuti di Ponte San Pietro per la poesia “Il cielo della risaia”; terzo classificato Giulio Redaelli di Al-biate per le poesie “Come pane dei miracoli” e “La porta sul mondo”; segnalazione di merito a Carla De Falco di Napoli per la poesia “Seduta” e a Stefania Pizzato di Trivero per la poesia “Orta S. Giulio”.Per la seconda sezione “Poesia a tema: per non per-dersi nel tempo”: prima classificata Maria Cristina Biasoli di Molinella per la poesia “Luce”; secondo classificato Marco Angelo Tagliaferri di Voghera per la poesia “Coltrane 1967”; terzo classificato Eleogi-vio Tani di Occhiobello per la poesia “Non ti lascio come passato”; segnalazione di merito a Giulio Roc-co Castello per la poesia “Soffi di libeccio” e a Ennio Di Biase di Arquata Scrivia per la poesia “Scorcio di paese”.Infine, per la terza sezione “Breve racconto a tema: la mia terra, la mia gente”: primo classificato Bruno Bianco di Montegrosso d’Asti per “Tutti lì”; secondo classificato Vanes Ferlini di Imola per “Radici pro-fonde”; terzo classificato Alberto Dell’Acqua di For-tunago per “Il prete”; segnalazione di merito a Maria Grazia Molinelli per “Biroc”; a Manuela Caracciolo per “Riflessi rosso rubino” e a Rodolfo Vettorello per

“Amabile, la mia terra, la mia gente”.Sono inoltre stati assegnati il “Premio speciale a giu-dizio del presidente di giuria per il miglior testo” a Daniele Diani di Roma per la poesia “In puncto fu-gientis…”, uno scritto che è stato definito “molto impegnato e sapiente, una storia personale e sociale, un recupero del passato che riprende la concezione di Seneca dello scorrere del tempo” e il “Premio specia-le per il miglior testo musicabile” a Giorgio Macellari di Voghera con “Traversata”, il quale ha spiegato di aver composto il brano ispirandosi alla canzone “Tra-versia” dell’autore brasiliano Milton Nascimiento, in seguito ad un evento doloroso che ha colpito la sua famiglia. Arte come catarsi, che aiuta a metabolizzare gli eventi dolorosi della vita.I premi che si sono aggiudicati i vincitori di questa competizione artistica si rifanno alla tradizione eno-

gastronomica dell’Oltrepò Pavese, ma non solo: sono stati dati in dono anche volumi sulla provincia e sul territorio, libri e racconti scritti dagli stessi membri della giuria oppure da qualche noto personaggio della zona, buoni viaggio da 200 euro. Una manifestazione che glorifica la zona, ma che ha attirato opere di persone provenienti da tutta Italia e da tutto il mondo. Infatti, anche se le provincie con un maggior numero di partecipanti sono state quelle di Pavia, Piacenza e Torino, sono arrivati alla giuria anche componimenti provenienti dall’Australia, dal Canada, dalla Bielo-russia, dalla Croazia e da Israele. Si è quindi trattato della tradizione della terra, ma anche dell’universalità di alcune esperienze, sentimenti ed emozioni che tra-scendono il puro discrimine dello spazio e diventano universali.

La giuriadel

concorsoletterario

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OTTOBRE 2012il Periodico 46

A Poggio Ferrato domenica 14 ottobreappuntamento con la festa d’autunno

DURANTE LA GIORNATA VISITA ANCHE AL CASTELLO DI ORAMALAEV

ENTI

gazebo dedicato alle Associazioni culturali e spor-tive presenti sul territorio. Un particolare interesse dovrebbe suscitare la presenza del maestro Roberto Nava con le sue incisioni su vetro e i suoi intarsi su legno. Ma vediamo nel dettaglio il programma del-la mabifestazione. Alle 10,30 il castello di Oramala apre le porte al pubblico per visite guidate a cura dell’Associazione ‘Spino Fiorito’: sono previsti col-legamenti da Poggio Ferrato al Castello attraverso dei bus navetta. Alle ore 11 è invece in programma l’inaugurazione della manifestazione con bancarelle di prodotti locali, artigianato, antiquariato. Esposizio-ne di inatrsi e incisioni del maestro Roberto Nava. Prevista anche l’esposizione di mezzi militari e Jeep willys, auto d’epoca. Lungo le vie di Poggio Ferrato si esibiranno per tutta la giornata artisti di strada. Alle 11,30 è prevista l’apertura dei punti di ristoro che rin-

di AlesAndro disperAti

Domenica 14 ottobre a Poggio Fer-rato, caratteristico borgo del Comune di Val di Nizza, si terrà la tradizionale Festa d’Autunno. La prossima ma-nifestazione sarà la diciottesima. La festa diventa dunque maggiorenne, Circa 80 volontari sono impegnati per la sua riuscita: lungo le vie del bor-go saranno presenti una cinquantina di “bancarelle espositori”. Ci sarà un

marranno attivi tutto il giorno con polenta, cinghiale, salsiccia e funghi, grigliata e panini. Caldarroste e schite per tutto il pomeriggio. A partire dalle ore 14 sono previsti intrattenimenti per i bambini e dalle 15,30 spettacolo degli artisti di strada. L’evento è or-ganizzato come sempre dall’Associazione Amici di Poggio Ferrato che darà vita ad una giornata davvero unica nel suo genere che non mancherà di richiamare il pubblico delle grandi occasioni.

La festa che si è tenuta lo scorso anno a Poggio Ferrato

Un racconto in bianco e nero: il diario di bruna Coppi, moglie del Campionissimo

LA RECENSIONE a cura di Maria Grazia Bottone

Fausto Coppi, detto il Campionissimo, è senza dubbio una figura icona del XX secolo, con la sua immagine e le sue imprese sportive, ha contribui-to a costruire, insieme al suo rivale e amico Gino Bartali un “pezzo” della nostra storia italiana. Sono stati scritti tantissimi libri su di lui, nei quali vengo-no raccontati i suoi trionfi leggendari e irripetibili, i drammi, le disavventure e gli amori che hanno se-gnato sua vita privata, come padre e come uomo. Viene ancora oggi definito un corridore “completo” e adatto a qualsiasi tipo di competizione ciclistica grazie alle sue particolari prestazioni fisiche che gli hanno permesso di emergere come passista, scalato-re, velocista. Spesso, è stato definito “uomo Solo”, non solo al comando di una corsa (nella Milano-Sanremo del 1946, fu solo, con ben 14 minuti di vantaggio sul primo degli inseguitori), ma, nella vita, forse per una scelta d’amore, che lo ha allon-tanato dalla sua famiglia, dagli amici…….dal suo mondo: la moglie Bruna però non lo ha mai abban-donato e questo è il concetto principale che emer-ge dalla lettura del libro “La mia vita con Fausto Coppi” di Luciana Rota, una giornalista sportiva, che riporta il diario intimo di Bruna, una raccolta di testimonianze, lasciate dal padre Franco Rota, che ha lavorato alla Gazzetta dello Sport ed era ami-co del Campionissimo di Castellania, permettendo al lettore di rivivere i momenti più importanti della

vita di questo campione: i suoi esordi, i primi suc-cessi, il record dell’ora, i tristi e dolorosi giorni della prigionia di guerra, il rapporto di amicizia e rivalità con Bartali, i grandi trionfi (cinque Giri d’Italia, due Tour de France), la tragica morte del fratello Serse, lo scandalo della sua relazione extraconiugale e la sfortunata e misteriosa morte, in giovane età. Ma quello che emerge in particolare dalla lettura è il racconto delle sue fragilità e di un’appassionata te-stimonianza dell’amore tra l’airone (così veniva da molti chiamato) e la moglie Bruna. Infatti, quando si parla di Fausto Coppi, i ricordi vanno alla sua storia d’amore con la famosa “Dama Bianca”, ma pochi ricordano che la moglie Bruna è la donna che ha saputo restare accanto al proprio uomo fino all’ulti-mo con grande dignità e discrezione. La stessa scrit-trice del suo libro (io metterei solo “autrice”) dice: «Ho cercato di rivitalizzare gli appunti lasciati da mio padre…….La narrazione procede dall’incontro casuale, passando per i sogni e i progetti dei due fi-danzati, fino ad arrivare ai momenti più tristi che hanno accompagnato la fine della loro relazione. Si tratta quindi di un diario intimo che la moglie Bruna ha voluto lasciare quale ultimo atto d’amore»…..nel libro la figura di Bruna assume una luce nuova. Il libro e’ quindi una rievocazione di un mito che un tempo e’ stato in grado spaccare l’Italia in due per tifoseria (Coppiani e Bartaliani), ma che oggi è di

nuovo unita nel nome della sportività e che continua ad appassionare giovani e meno giovani. In questo libro insieme al lato più intimo della vita del cam-pione vengono raccontati gli avvenimenti del nove-cento, le guerre, la politica, il costume, uno sport diverso da quello che oggi conosciamo. Se non fos-se morto a soli 40 anni (2 gennaio 1960), forse solo per un banale e quasi inspiegabile errore dei medici, Fausto Coppi avrebbe……….non lo sapremo mai!!! Quello che è certo è che la lettura di questo libro permette di mantenere sempre vivo il suo ricordo, non solo in quelli che lo hanno visto correre, ma an-che in quelli che hanno solo sentito raccontare le sue imprese. Concludo con le parole di Luciana Rota rilasciate in un’ intervista durante la presentazione del suo libro: “Ero una bambina quando con mio padre ci recavamo spesso a Novi Ligure, alla casa di Bruna Coppi, e mi ricordo con tenerezza quelle confessioni tristi e piene di affetto. Una storia che se ci pensiamo bene è profonda e attuale perché i sentimenti non possono invecchiare. Il racconto di Bruna Coppi ci mostra un campione debole per certi versi, ma anche un dolcissimo padre di Marina. Un uomo, soprattutto”.

Titolo: “La mia vita con Fausto Coppi”

Autore: Luciana RotaEditore: Daniela Piazza

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OTTOBRE 2012il Periodico 47

“Voghera bronzea e marmorea”: in libreria il saggio di Draghi e Bernini

E’ STATO PRESENTATO AL CASTELLO NEI GIORNI SCORSIEVENTI

di lAurA mArro

E’ stata presentata giovedì 20 settembre, presso il ca-stello di Voghera, nell’ambito della manifestazione culturale “Porte aperte al castello Visconteo” giunta ormai alla III edizione, una nuova opera letteraria realizzata a quattro mani da Fabrizio Bernini e Fa-bio Draghi: “Voghera bronzea e marmorea. Viaggio attraverso i monumenti vogheresi”. Il libro, edito da Guardamagna di Varzi, offre al lettore un modo inedi-to di scoprire Voghera, soffermandosi su statue, busti, targhe e lapidi disseminate lungo i giardini, le vie e le piazze della città, vere e proprie opere d’arte che rac-contano di personaggi illustri nati o vissuti nella città iriense e di fatti e luoghi rilevanti per la storia locale. Il saggio, che si presenta come un preciso e puntuale lavoro di elencazione e descrizione delle opere, tut-te corredate da foto, è stato suddiviso in due parti: nella prima sono raccolti i lavori che commemorano figure pubbliche nazionali (es. medaglione bronzeo all’esterno del Teatro Sociale raffigurante Giuseppe Verdi), locali (es. busto bronzeo nei giardini di piaz-za Meardi raffigurante Alessandro Maragliano) o av-venimenti e luoghi importanti per la città (es. lapide marmorea nel palazzo Dattili che ricorda il luogo in cui fu ospitato Napoleone passando per Voghera). Nella seconda sono state prese in considerazione tutte quelle opere dedicate agli eroi, vogheresi e non, che sono caduti per la patria (es. Monumento ai caduti di via Ricotti). E’ un libro sicuramente originale per il tema trattato, che merita di essere letto perché illu-stra una ricchezza sostanzialmente sconosciuta ai più. Costituisce un nuovo tassello nella ricostruzione di quella che è la storia ed il passato di Voghera, passato che merita di essere ricordato, conservato e traman-dato. La presentazione, che si è svolta nella sala al piano terra del maniero, è iniziata alle ore 18 con il saluto dell’Assessore alla Cultura, dott.ssa Marina Azzaretti, sempre molto attenta alle varie iniziative librarie che riguardano l’ambito locale. Di seguito è stato proiettato il filmato “Le statue stanno a guarda-re”, realizzato da Mattia Garbarini che si è occupato del montaggio delle foto scattate da Guido Colla e Arnaldo Calanca dell’associazione culturale Spazio 53. Un filmato suggestivo commentato da Fabio Dra-ghi che ne ha spiegato l’idea ed il titolo: “Rendere animato ciò che di per sé non lo è! Le statue sono spettatrici silenziose delle nostre passeggiate, delle nostre chiacchiere, del nostro tram tram quotidiano. Ci osservano immobili dai loro piedistalli, dalle loro stele, testimoni inermi di ciò che le circonda”. Draghi e Bernini hanno poi illustrato la loro opera e risposto alle curiosità del pubblico. La giornata si è conclusa con la visita guidata, organizzata dall’Ufficio Cul-tura del Comune di Voghera, presso l’antico cortile dell’Ospedale Civile che conserva bassorilievi, tar-ghe commemorative e busti dei numerosi benefattori del nosocomio, tutti descritti nel libro.

Un momento della

presentazionedel libro

al castello

Domenica 23 settembre si è conclusa la terza edizione della manifestazione settembrina “Porte aperte al castello Visconteo”. Quest’ultima giornata è stata quasi tutta dedicata ai Vigili del Fuoco. Alle ore 11 infatti nella tensostruttura posta nel cortile interno è stato presentato il volume “Gli incendi al suono della campana. Quando Voghera aveva i suoi civici pompieri” di Fabio Draghi. Il libro ripercorre la storia dell’istituzione vogherese costituita nel 1820 e assorbita poi durante il ventennio fascista dalla creazione del corpo naziona-le vigili del fuoco. Viene narrato anche come nel medioevo in città il segnale d’allarme per l’avvistamento di un incendio veniva dato dalle guardie poste sui campanili. Da quel momento in poco tempo dovevano intervenire obbligatoriamente i muratori, i brentatori e altri artigiani. Il libro è arricchito da immagini e documenti che rendono piacevole e scorrevole la lettura. Alla presentazione, oltre all’autore, erano presenti e sono intervenuti il Sindaco e l’Assessore alla Cultura del Comune di Voghera rispettivamente dott. Carlo Barbieri e dott.ssa Marina Azzaretti, il prof. universitario Giulio Guderzo, legato alla nostra città per ricordi giovanili e l’Assessore Provinciale a Territorio dott. Lasagna. Moderatore è stato il giornalista della Pro-vincia Pavese Stefano Romano. In platea un folto pubblico, composto anche da vigili del fuoco di ieri e di oggi, ha gremito in ogni suo posto la struttura. Nel pomeriggio, dalle 14 alle 18, all’esterno del maniero si è svolta la manifestazione Pompieropoli dove i più piccoli hanno potuto indossare i panni del vigile del fuoco provando così a spegnere un piccolo incendio e a destreggiarsi in percorsi fuori dal quotidiano. La manife-stazione organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Voghera ha riscosso notevole successo. Le porte del maniero si sono aperte per ospitare concerti, presentazioni di libri, convegni, visite guidate e mostre. Un vero trionfo è stata la rievocazione medioevale. Appuntamento ora all’edizione 2013 per una Voghera all’insegna della cultura!

draghi firma il libro suipompieri di Voghera

SI è CHIUSA LA kERMESSE AL CASTELLO DI VOGHERA

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OTTOBRE 2012il Periodico 48TANTE INIZIATIVE E LA VISITA ALL’OSSERVATORIO ASTRONOMICO

Il 14 ottobre a Bagnaria la XXX edizione della Giornata della Mela

Domenica 14 ottobre sarà festa a Bagnria con il tradi-zionale appuntamento con la Giornata della Mela. La manifestazione si terrà in Piazza Aldo Moro e nelle zone circostanti il mercato ortofrutticolo, prevede la vendita promozionale di Mele da parte degli operatori del Mercato Ortofrutticolo di Bagnaria. La Giorna-ta della Mela, giunta quest’anno alla XXX edizione verrà inaugurata dal Sindaco Gianluigi Bedini alle ore 11.00 previa benedizione del Parroco di Bagna-

ria. Durante tutto l’arco della giornata venditori am-bulanti di prodotti tipici e di generi vari animeranno un mercatino che si terrà nelle immediate vicinanze del Mercato Ortofrutticolo. Verrà anche presentato il nuovo libro-guida su Bagnaria, fresco di stampa, e scritto dal giornalista Alessandro Disperati. Le strutture ricettive partner (Ristorante Pizzeria Jerry’s, Agriturismo Spizzirò e Trattoria il Covo Cafè) inseri-ranno nei loro menù del giorno piatti tipici a base di

mele. Lungo le vetrate del mercato verranno posizio-nate una selezione di fotografie che riprendono scorci di Bagnaria realizzate da fotografi amatori che hanno recentemente concluso con successo un corso spe-cializzato presso l’Associazione Oltrefoto di Voghe-ra. Intenso il programma della manifestazione. Nel pomeriggio la musica tradizionale delle 4 Province di Stefano Faravelli e Matteo Burrone intratterrà gli intervenuti che, inoltre, avranno l’opportunità, a par-tire dalle ore 15.00, di compiere una visita guidata al Borgo Medievale di Bagnaria a cura dell’Associazio-ne Spino Fiorito. Durante l’escursione sarà possibile accedere anche all’interno di Palazzo Malaspina ed ammirare la Piazza San Bartolomeo recentemente ri-qualificata. La Pro Loco di Bagnaria allestirà un info point/punto di ristoro cui richiedere il voucher per la visita al Borgo o brochure informative. Sarà inoltre possibile acquistare presso l’info point della Pro Loco un biglietto di ingresso a prezzo scontato per l’Osser-vatorio Astronomico G. Giacomotti. Verranno offerti pacchetti: fetta di torta di Mele + visita all’Osservato-rio; fetta di torta di Mele + visita al Borgo Medievale.Ai visitatori che acquisteranno le Mele presso il mer-cato ortofrutticolo verranno distribuiti biglietti della lotteria con in palio n.10 premi, pari a 30 kg di mele. L’estrazione avverrà alle ore 18.00. Un evento che come sempre richiamerà un grande pubblico.

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PORTE APERTE AL CASTELLO DI VOGHERA

quale Cina? una mostra fotografica davvero curiosadi ilAriA riCotti

Anche quest’anno la terza edizione di “Porte aper-te al Castello” ha portato al Castello Visconteo di Voghera numerose iniziative, ben accolte da adulti e bambini. La nostra attenzione si è soffermata in par-ticolare sulla mostra fotografica di Ivano Bolondi, dal titolo “Quale Cina?” che è stata ospitata al Ca-stello per i dieci giorni di apertura ed ora si potrà os-servare allo Spazio 53 fino al 12 ottobre. A gennaio, come ha anticipato l’autore durante la videoproie-zione, che ha tenuto sempre all’interno della manife-stazione martedì 18 ottobre, la mostra volerà niente-meno che al Senato, dove ad accoglierla ci saranno diplomatici e personalità cinesi, oltre che italiane. La Cina sta diventando ogni giorno di più un inter-locutore importante per il nostro Paese e non solo dal punto di vista economico. Dopo l’apertura che si è sempre più velocizzata e intensificata negli ultimi anni, sono sempre di più gli europei che si recano in Cina per motivi semplicemente turistici, incantati da una cultura vecchia di 4000 anni, nata e cresciu-ta così distante dall’Occidente, che non può fare a meno di lasciare tutti sbalorditi. Il XXI secolo sarà il secolo cinese dice Henry Kissinger e i presupposti ci sono tutti. Ma siamo davvero in grado di aprirci a questo Paese e di provare a capirlo? È questo che Ivano Bolondi sembra chiederci attraverso le sue fo-tografie e i tre filmati che ha proiettato all’interno della splendida cornice del Castello Visconteo. Bo-londi si rende conto delle miriadi di sfaccettature che contraddistinguono questo immenso Paese e cerca di

mostrarne al suo pubblico il più possibile, attraverso scatti mai convenzionali. Come fa notare il critico Renzo Bassoni, non viene ricercata la “bella foto-grafia” di per sé, ma un ideale, una trasmissione di informazioni che in questo caso significa provare a spiegare un mondo totalmente diverso da quello a cui siamo abituati. La Cina è un Paese in movimento, che in meno di vent’anni ha bruciato le tappe, passando da Paese povero a seconda economia mondiale e si appresta ormai ad affermarsi come prima potenza economica nel mondo, nonostante all’interno dei suoi confini la povertà e la disuguaglianza sono ben lontane da es-sere sconfitte, così come lo è una gestione del potere pressoché totalitaria e coercitiva. Ecco allora che si affacciano le prime caratterizza-zioni di questa nazione: da una parte il popolo del-le campagne, che si dedica ancora all’agricoltura a tempo pieno, povero ma portatore delle tradizioni millenarie della cultura cinese; dall’altra parte il Pa-ese arrivista, che ha investito tutto sul boom econo-mico e che sta diventando sempre di più una mera copia dello stile di vita capitalistico occidentale.Per questo motivo Ivano Bolondi sceglie di rappre-sentare tutto ciò e anche di più: il primo filmato è dedicato ad immagini che richiamano l’idea dell’ar-monia con la natura, la spiritualità dei templi cinesi, luoghi quasi magici dove la modernizzazione non ha ancora spazzato via le antiche tradizioni, e infine proprio lei, la modernità con i suoi simboli della glo-balizzazione. Uno sguardo accattivante, che passa dallo spettacolo dei fenomeni naturali all’atmosfera

beata dei luoghi di culto, per approdare infine alla vita dinamica che l’apertura dei mercati e dei contat-ti con il mondo occidentale ha portato ad affermarsi nelle grandi metropoli, dove ormai pace e tranquil-lità sono un ricordo molto lontano. Eccoci arrivati ad una seconda importante dicotomia che contraddi-stingue questa realtà: la ricchezza e l’opulenza por-tate dall’economia e il passato, che si deve adattare per convivere con i nuovi ritmi, le nuove necessità. Bolondi dedica così altri due lavori di immagini e di video per mostrare gli opposti: da un lato l’Expo 2010 a Shangai, che ha strabiliato il mondo per la sua grandezza e maestosità, dall’altro la grotta del-le meraviglie, uno splendido luogo naturale dove le persone sembrano immerse in una sorta di ambiente primordiale, al di fuori del tempo.Tutto questo e molto di più ci dice Ivano Bolondi attraverso i suoi scatti: il bello dell’arte rimane poi che ognuno ci vede qualcosa di particolare e diver-so e per questo motivo oltre a renderci partecipi di uno spicchio della cultura cinese, queste immagini ci mettono in comunicazione con volti di uomini, don-ne e bambini, molto diversi da noi ma non del tutto dissimili. Non sarà difficile ritrovare i sentimenti più puri, l’incanto verso la natura e di fronte alla fede religiosa. L’importante è essere disposti ad aprirsi, a concedere una possibilità a questa cultura. Ecco perché questa mostra ha particolarmente colpito la nostra attenzione, era ed è un ponte diretto tra Vo-ghera e la Cina, tra Voghera e la diversità culturale, tra Voghera e il futuro. È questo uno dei messaggi che l’artista, i curatori di Spazio 53 e l’assessore alla cultura di Voghera, Marina Azzaretti, hanno volu-to sottolineare all’incontro con il pubblico martedì 18 ottobre e che il pubblico in sala ha sicuramente compreso dopo la proiezione dei filmati e la visita alla mostra. Per chi non fosse riuscito a recarsi al Castello in quei giorni, si affretti a visitare la mostra allo Spazio 53, dove si troverà catapultato in un’al-tra, parallela realtà.

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OTTOBRE 2012il Periodico 49Al rAllY dI sAn MArTIno dI CAsTrozzA, sulle doloMITI

Sabotano l’avversario:la United Business rinuncia al titolo MOTORI

La United Business ed il suo pilota Alessandro Peri-co scrivono alla ACI-CSAI: “Il fair play viene prima di tutto”. Storia di una vittoria “a metà” che il vero sportivo rispedisce al mittente. È la storia di un rally, di un gesto di fair play, e di un doppio finale. Uno archiviato a referto, uno ancora da scrivere. Sono tre i protagonisti del beau geste: il team principal della United Business di Salice Terme, Pier Liberali, e i due componenti bergamaschi dell’equipaggio, Ales-sandro Perico e Fabrizio Carrara che si sono aggiudi-cati la Coppa Csai Nazionale Equipaggi Indipendenti dopo il Rally Internazionale San Martino di Castroz-za. Potremmo soprannominarla la prova dei dispet-ti visto che due differenti atti vandalici, studiati ad arte, hanno escluso in un colpo solo Matteo Gamba e Umberto Scandola in corsa per il titolo; Gamba si è trovato con il cavo della centralina della sua Peugeot reciso. A Scandola, team Skoda, sono toccati invece i chiodi gettati in pista. Rabbia e disappunto. Facile immaginare la rabbia e il disappunto di Gamba e del suo team, Balbosca, ma di fronte alle sacrosante re-criminazioni è arrivata, a sorpresa, la risposta della United Business. “Al di là di tutto deve prevalere il fair play – com-menta Pier Liberali – e il mio team ne ha sempre fatto un vanto”. Così la società di Salice insieme al proprio equipaggio Perico-Carrara, ha inoltrato una lettera alla Csai, rinunciando al titolo Indipendenti e chiedendo che venga attribuito alla coppia Gamba-Inglesi come atto di solidarietà per i danni subiti e per “l’atto sleale e spregevole”. Da una vittoria, alla quale hanno rinunciato ad una vittoria annunciata. infatti non c’è storia per il “Ter-minator” Luca Cantamessa che a bordo della Peugeot 207 S2000 anche lui con l’inconfondibile livrea Uni-ted Business trionfa al Team Rally 971, aggiudican-dosi tutte le prove speciali in programma. Nonostante alcuni problemi di assetto sofferti nella prima parte di gara, Cantaluka non commette errore alcuno e senza il benché minimo rischio detta legge per tutta la gior-nata concludendo la gara al primo posto assoluto. Un altro pilota della società di Salice Terme, Piero Longhi conquista la seconda posizione nell’Inter-national Rally Cup 2012, un secondo posto che va stretto: ci ha provato in tutti i modi Piero Longhi, per cercare di portare a casa il titolo 2012 dell’IRC Cup. Purtroppo però la sfortuna ha caratterizzato la gara del campione novarese, che al Rally di Bassano del Grappa (valido come ultima tappa del trofeo), è stato costretto a ritirarsi per una toccata, nel corso della set-tima prova speciale del rally. Già dalla giornata di venerdì, la gara veneta era inco-minciata in salita per il pilota, quando un dritto sulla prima prova gli aveva fatto perdere diversi secondi. Nonostante l’inconveniente, l’ex Campione Italiano e attuale Campione Sloveno, ha incominciato la sua rimonta, tanto da portarlo al terzo posto in classifica, a pochi secondi di distacco da Sossella. Fatale la set-tima prova, quando una toccata alla posteriore sinistra ha spento ogni speranza di ambire al titolo, costrin-gendo Longhi al ritiro e lasciando alla potente C4 di Sossella la vittoria del trofeo. Amarezza e soddisfa-zione al termine della gara per Longhi: “Siamo mol-to dispiaciuti che sia finita così. Peccato, ovviamente ci speravamo nella vittoria del titolo, però sapevamo che era molto difficile. Siamo comunque soddisfatti - prosegue il pilota - perchè alla fine abbiamo ottenuto un importante secondo posto, al cospetto di una vet-

AlessandroPerico

Luca Cantamessa Piero Longhi

tura come la C4. Ringrazio quindi la Twister, tutti gli sponsor che ci hanno supportato in questa edizione,

così come la United Business che cura il mio mana-gement sportivo”.

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Monastero: “Puntiamo ad un torneo tranquillo”

RIVANAZZANESE IN GRAN FORMASP

ORT

di giAnluCA giAConiA

Sei punti ottenuti nelle prime tre partite, un buon gio-co espresso e schemi già collaudati tra i membri della squadra, sempre agli ordini dell’allenatore Davide Seveso. Sicuramente un buon inizio di campionato per la Rivanazzanese, compagine inserita nel girone di prima categoria dopo la promozione ottenuta nella stagione precedente. Dopo la terza giornata abbiamo incontrato il vice presidente, Giampaolo Monastero.Monastero, come può commentare questo inizio di campionato?“L’inizio è stato molto buono, la nostra squadra gio-ca bene a calcio, grazie al mister e alle sue idee. I nuovi innesti si sono inseriti nel gruppo, che è sta-to in gran parte confermato dopo la scorsa stagione perché il mister ha fiducia nella rosa. Non è stato un debutto fortunato, infatti abbiamo perso immeritata-mente 2-1 a Vistarino, sbagliando un calcio di rigore e prendendo una traversa, oltre a diverse palle gol fallite. Gli altri due match con Locate (2-0) e Mor-tara (4-0) sono stati a senso unico, esprimendo un ottimo gioco e non concedendo spazi agli avversari”.Quali sono gli obiettivi prefissati?“Il nostro obiettivo è quello di disputare un campio-nato tranquillo e vedere a metà stagione come sarà la nostra classifica, in modo da tirare le somme. Abbia-mo ringiovanito la rosa con giocatori scelti esclusi-vamente da Seveso, che non ha chiesto professionisti o gente di categoria superiore, ma bensì in grado di giocare a pallone e di inserirsi perfettamente nei suoi moduli”.Quali sono state le richieste di Seveso?“Seveso ha rilasciato richieste solo a livello struttu-rale. Il campo andava bene, ci sono state delle mo-difiche all’interno della struttura, con l’inserimento di una sala relax e un altro spazio in cui mangiano i giocatori”.Un commento sul prossimo campionato di prima categoria?“Il campionato di prima, come visibile dalle prime giornate, è di livello superiore rispetto all’anno pre-cedente. Le squadre più attrezzate per la vittoria fina-le sono quelle della Lomellina, Bornasco Zeccone e Sartiranese su tutte. Il Nord Voghera si è rinforzato parecchio per disputare un campionato di vertice e ci saranno altri derby interessanti con Varzi, Torreville-se e Bastida. Siamo comunque fiduciosi delle nostre potenzialità”.Come vede la sua squadra all’interno del prossimo campionato?“Ho buone sensazioni, soprattutto dopo le due vitto-rie consecutive, quindi prevedo un buon campionato per la mia squadra. Vedo lo stesso spirito dell’anno

scorso, il gruppo è unito e i nuovi innesti si sono inse-riti alla perfezione”.Ci sono stati dei cambiamenti in società?“L’unico cambiamento proviene dal settore giovani-le, in quanto Paolo Barbieri, giocatore della prima squadra e istruttore di Scienze Motorie, è il nuovo responsabile e prende il posto di Antonio Scaramoz-za, con cui ci siamo lasciati in buonissimi rapporti. L’obiettivo che ci siamo imposti è quello di portare ragazzi della prima squadra a contatto con le giova-nili, sia nel ruolo di allenatori che di accompagnato-ri. Quest’anno ci siamo riusciti”.Novità all’interno del settore giovanile?“Non siamo riusciti a costruire le squadre dei giova-nissimi e degli allievi, in quanto non abbiamo trovato il numero sufficiente di ragazzi. Piuttosto che allesti-re squadre ridotte e non all’altezza, abbiamo deciso di cambiare strada e aspettare nuovi ragazzi per la prossima stagione. Puntiamo su pulcini, esordienti e sulla reintroduzione della squadra juniores, allenati da Roberto Turatti, che ha avuto un’ottima parten-za. Il gruppo è composto da ragazzi inseriti da tempo nella società, che potranno essere utilissimi per la prima squadra. Quello a cui teniamo, oltre a fornire disponibilità per i ragazzi e tranquillità per i genitori, è crescere gente educata in grado di tenere alto in giro il nome della società e del paese”. Un pensiero conclusivo?“Negli ultimi due anni la società ha vinto due campio-nati, uno con la juniores e l’altro con la prima squa-dra, mostrando quindi un grosso margine di crescita. Stiamo cercando, come insegnano le grandi società, di puntare sul settore giovanile, nonostante la presen-za di tante squadre nell’arco di pochi chilometri. Ci stiamo impegnando al massimo a livello economico, cercando aiuti e sponsorizzazioni, con la speranza di migliorare i risultati della stagione precedente. Rin-grazio gli sponsor e la squadra degli amatori, che usufruirà della struttura svolgendo allenamenti e partite nel secondo campo. Inoltre ringrazio anche l’amministrazione comunale per il grande aiuto e la fiducia che ha nei nostri confronti. Non mi dimentico certamente di tutti i volontari che sono al campo ad aiutarci ogni giorno. Concludo con un pensiero che deve far riflettere: infatti a mio avviso se non si trova un accordo nella nostra zona tra le tante squadre pre-senti, soprattutto per i settori giovanili, si rischia di perdere i ragazzi più bravi, che andranno a giocare in altre realtà più importanti”.

Il Tigo in Val TidoneDopo la sfortunata prova del Giarolo, dove Andrea ‘Tigo’ Salviotti si è dovuto arrendere di fronte ad un problema meccanico della sua Fiat Panda Gruppo A, il pilota salicese torna in pista il 6-7 ottobre al Rally Ronde Val Tidone sempre con una Fiat Panda Gruppo A. “Speriamo che sia la volta buona – dice Andrea Tigo Salviotti – Dopo essermi fermato al Giarolo, nella seconda prova speciale, darò tutto in questa gara, cercherò di dare il massimo come in ogni gara per salire sul podio”.

IL 6-7 OTTOBRE

Calcetto: vince la Creperie-Franchini

Si è concluso nei giorni scorsi il tradizionale torneo di ‘Calcetto sotto le stelle’ a Rivanazzano Terme. Questa edizione del torneo è stata organizzata in maniera esemplare da Marco Maspero. Ha vinto la squadra ‘La creperie-Studio Geom. Franchini’. L’al-lenatore della squadra, Claudio Boldrini sottolinea: “Tirando le somme non vi sono stati alterchi fra le varie formazioni e mi trovo d’accordo con Giancar-lo Franchini nel considerare tutti vincitori alla fine. E’ giusto così, anche perchè, così come la preceden-te edizione era stata dedicata, anche nel 2012 alcuni dei nostri ragazzi hanno giocato in memoria del loro amico Nicola Saccomani, e buona parte del pubbli-co ha gioito insieme a loro e noi sempre ricordando il loro coetaneo”. Boldrini racconta le varie fasi del torneo: “Il nostro girone è stato subito impegnativo: abbiamo vinto la prima gara tiratissima 5-4, poi ab-biamo battuto 5-3 l’Edicola di Gian, fra le favorite. Guadagnata la qualificazione abbiamo pareggiato 3-3 (poi vincendo ai rigori 6-4 come da regolamen-to previsto) la terza gara chiudendo primi il girone con 8 punti. Ai quarti di finale vittoria contro il Cafè la Tour per 3-1. Raggiunto un primo obiettivo, in semifinale ci aspettava l’esperta formazione ‘Riva Green’ e siamo riusciti a spuntarla dopo essere stati in svantaggio, ribaltando il risultato sul 2-1 con un fenomenale gol di Andrea Maspero allo scadere. In finale abbiamo trovato i campioni della passata edi-zione: Il ponte. Siamo passati in vantaggio e dopo poco raggiunti, ma il nostro capitano Mauro Castel-lani a 2’ dal termine ha sfoggiato un fendente che di fatto ha chiuso le sorti del match e del torneo”. Ma ecco la rosa al completo della squadra vincente: Presidente, sponsor e giocatore Giancarlo Franchi-ni. Presidente sponsor: Renzo Borgobello. Hanno giocato: Elvio Melorio (92), Fabio Antonuccio (77), Andrea Maspero (91), Fabio Castellani (75), Michel Ferrari (78), Mauro Castellani (78), Fabrizio Me-gazzini (92)’. Boldrini ha allenato anche la squadra vincente femminile e sottolinea: “Quest’anno sono tornato ad allenare la formazione femminile in oc-casione del triangolare. Il gruppo è stato quello della Riva Volley, organizzato da Roberto Barbieri. Tutte ragazze che giocano a pallavolo ma che non hanno mai praticato calcio. Le ragazze, durante la prima partita hanno subito esibito ottime qualità, anche sotto l’aspetto tattico considerata la ‘novità’ per loro, battendo le avversarie con un netto 5-0. La seconda e decisiva gara era contro una formazione di elementi esperti che durante la stagione militano tutte in squadre di calcio della zona. Inaspettata-mente le nostre si sono portate sul 2-0, per poi subi-re un gol quasi alla fine. Quindi 2-1 e gran diverti-mento e soddisfazione da parte di tutti, mettiamoci anche un pizzico di stupore”. La rosa: Virna Lanati, Giulia Franchini, Ilaria Barbieri, Sara Barbieri, Ro-mina Spalla e Rita Benvenuti.

A RIVANAZZANO TERME

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Voghera punta sul basket con diverse squadre giovanili ed una che gioca in D

PRESENTATA LA NUOVA STAGIONE DELL’OLYMPIA BASkET E BOPERS

di giAnluCA giAConiA

Presso il PalaOltrePo di Voghera si è tenuta la con-ferenza di presentazione della stagione sportiva 2012/2013 delle due squadre vogheresi di basket, l’Olympia Bopers e la Nuova Olympia Basket. Erano presenti il presidente dell’Olympia Bopers, Stefano Barbieri, il presidente della Nuova Olympia Basket, Ettore Barbieri, il ds dell’Olympia Bopers, Piero Bonferoni, l’Assessore allo Sport del Comune di Vo-ghera, Graziano Percivalle, il presidente della Virtus Casteggio, Alberto Cattaneo e il presidente del co-mitato provinciale di Pavia della federazione italia-na pallacanestro, Luigi Ottobrini. Esordisce Stefano Barbieri, che ricorda come questo sia il sesto anno di attività della società. “Abbiamo fatto nascere la società sulle ceneri di quella vecchia e quest’anno vogliamo attuare progetti da mettere in campo grazie anche all’appoggio dell’amministrazione comunale. I progetti riguardano i giovani, che sono gli attori principali della scena e devono essere protagonisti di una crescita mentale, oltre che agonistica. Nel 2010 abbiamo avviato un rapporto di collaborazione con i Bopers di Casteggio, che son venuti a giocare a Vo-ghera, con cui ci siamo poi uniti perché non aveva senso avere due società distaccate. Vogliamo allestire nel tempo una prima squadra costituita interamente dai ragazzi del nostro settore giovanile, su cui stiamo lavorando parecchio. È positivo, visto il momento di crisi economica, il fatto di esserci ancora in questa stagione, che vedrà la presenza di un settore comple-to, composto da piccoli pulcini, scoiattoli, due squa-dre di aquilotti, esordienti e un gruppo di under 13 e under 17. Non abbiamo allestito la squadra under 15 perché avevamo pochi atleti a disposizione, ma ab-biamo mandato in prestito molti ragazzi alla Virtus Casteggio per permetterli di disputare il campiona-to. Investiamo su allenatori di un certo livello perché è importante la formazione nelle squadre giovanili per portare i ragazzi a raggiungere un buon livello tecnico globale. Marco Cellè, allenatore della prima squadra, può cominciare ad avere a che fare con i giovani già negli allenamenti. Mi soffermo sul pro-getto scuola, partito 4 anni fa’: si tratta di una propo-sta gratuita per le famiglie e per le scuole, basata su delle ore scolastiche, con la collaborazione degli in-segnanti di Educazione Fisica, in cui viene illustrato il minibasket, potendo contare sulla presenza di 1000 1200 bambini all’anno. E’ stato realizzato un pro-getto multidisciplinare da parte del Comune all’in-terno delle scuole: abbiamo portato il minibasket all’interno degli istituti di Ponte Nizza e Varzi. Altro progetto che faremo è il progetto sport e sicurezza: vogliamo formare tutti i nostri istruttori e accompa-gnatori sulle norme di base e proporremo l’utilizzo di un defibrillatore automatico da posizionare all’inter-no del palazzetto. Stiamo cercando degli sponsor per sostenere questa iniziativa e partiremo con un corso teorico-pratico per i soccorsi di base, cosa fare e non fare in caso di emergenza. Altro progetto è la gestio-ne del palazzetto, struttura importante all’interno dello sport vogherese, per il quale il Comune ci ha fornito un grosso aiuto per far sì che le spese non ricadano tutte su di noi”. Piero Bonferoni interviene dicendo che l’anno scorso l’Olympia era competitiva, essendo arrivata ai playoff per il salto di categoria. “Ci ritroviamo ad affrontare nuovamente la serie D. Il problema che emerge è di tipo economico, i costi

provengono dalle trasferte impegnative, quest’anno addirittura nella zona di Varese, senza dimenticare che abbiamo in rosa ragazzi che studiano o lavorano. La squadra è competitiva, l’obiettivo è avere ragazzi del settore giovanile in prima squadra, alcuni fanno già allenamento con noi, pur non essendo facile l’im-patto con la realtà della serie D. Vogliamo mantenere la categoria, la C2 porterebbe un aumento dei costi in maniera esponenziale, quindi la serie D è la dimen-sione giusta per la nostra società e per la città di Vo-ghera. E’ stata una grande soddisfazione il poter dare in prestito un nostro ragazzo all’Olympia Basket Mi-lano”. Alberto Cattaneo, presidente della Virtus Ca-steggio, è contento per il rapporto di collaborazione esistente. “Mi sento spesso con Stefano Barbieri per portare avanti il progetto in maniera concreta. A Ca-steggio ci concentriamo solo sulle squadre giovanili, portando i nostri ragazzi più grandi a Voghera, per non farceli “scippare” da altre realtà vicine”. Il Pro-getto Olympia Campus è una borsa di studio, istituita dalla società per la stagione 2012-2013, che intende premiare gli atleti che si impegnano costantemente sia a scuola che in palestra. Secondo molteplici studi, lo sport, praticato regolarmente, aiuta e migliora le prestazioni scolastiche. Parliamo di questa iniziativa con Ettore Barbieri. “Abbiamo intitolato la borsa di studio ad Ignazio Aguzzi, presidente glorioso del ba-sket vogherese fino agli anni ’90, che ha costruito una squadra di ragazzi proveniente dal settore giovani-le. Mettiamo a disposizione 2000 euro per i ragazzi meritevoli, e l’obiettivo è coniugare sport e scuola. Il punto di partenza è la frequenza in palestra, in-fatti chi avrà raggiunto almeno l’85% delle presenze agli allenamenti parteciperà alla fase finale, basata sul rendimento scolastico, e sulla media delle pagel-le verrà in seguito stilata la graduatoria. Dei 2000 euro totali, 400 sono destinati alla fascia della scuola

SPORT

elementare, 600 per le scuole medie e 1000 per le su-periori. La Nuova Olympia si occupa del minibasket e della squadra di promozione, gruppo composto da ragazzi che son riusciti a salvarsi l’anno scorso”. Altro progetto è la squadra femminile di basket, un esperimento che vede tutte le ragazze giocare assie-me, pur avendo età differenti. Luigi Ottobrini ritiene che è facile riporre fiducia nei confronti dell’Olympia perché le società che lavorano bene e hanno grandi idee meritano di essere affiliate. “I risultati lo dimo-strano e ci sono buone iniziative, è molto positiva la proposta della squadra femminile per poter portare avanti la realtà delle giovanili. Merito di Voghera è stato quello di riempire un vuoto, in confronto ad altre realtà della provincia che stanno soffrendo abbastan-za, come Pavia e Vigevano. Altra idea interessante è quella del campus perché concede un segnale forte ai giovani, infatti lo sport è scuola di vita e gli allenatori devono avvicinare i ragazzi a questo mondo. Spero che tante altre realtà seguano il loro esempio”. La società non potrebbe fare molta strada se non ci fos-se l’appoggio dell’amministrazione comunale. Così Percivalle entra nel discorso: “Ci interessiamo dello sport vogherese e della struttura del PalaOltrePo e le critiche che emergono sono sempre ben accette quan-do sono costruttive. Il fine è quello di mettere a dispo-sizione strutture per permettere la crescita ai giovani, che devono essere galvanizzati e non penalizzati. Lo sport vogherese, soprattutto il basket, ha dato tanto, contando anche su personaggi come Paolo Del Buo-no, ora validissimo allenatore. Non c’è miglior gesto-re di colui che vive all’interno di una struttura: la so-cietà vive all’interno della struttura e può migliorare gli aspetti che non vanno bene. La strada è lunga, ma vogliamo arrivare un giorno, tramite la collabo-razione sempre più forte tra Voghera e Casteggio, in serie A con le nostre società e i nostri campioni”.

Un momento

della conferenza

stampa

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Rebolini: “La Torrevillese è pronta per disputare un buon campionato ”

lA squAdrA MIlITA nel CAMPIonATo dI PrIMA CATeGorIASP

ORT

di giAnluCA giAConiA

La Torrevillese si appresta a disputare il suo terzo campionato consecutivo in prima categoria, reduce dalla preparazione iniziata a metà agosto e da un buon mercato estivo. Sulla panchina della squadra siede, per il secondo anno consecutivo, Luciano Rebolini, allenatore molto conosciuto all’interno della nostra zona. Lo abbiamo incontrato dopo la prima giornata di campionato, che ha visto la sua squadra vincere in trasferta 2-1 contro l’Atletica del Po. Mister, come giudica il debutto stagionale?“Sono molto soddisfatto perché siamo ripartiti da dove abbiamo concluso l’anno scorso. Ho a disposi-zione una rosa molto ampia, al di là di ogni aspetta-tiva e rinforzata in tutti i reparti. Per adesso le cose stanno andando per il verso giusto, i risultati diranno in futuro se stiamo facendo bene o male”.Quali sono quindi gli obiettivi stagionali?“Il nostro obiettivo è innanzitutto migliorare i 43 punti della passata stagione. A mio avviso avremo a che fare con un campionato molto livellato, eccetto il Rozzano, che si è rinforzato parecchio, e il Bornasco Zeccone, compagine molto forte. Essendo un campio-nato omogeneo, abbiamo tutte le carte in regola per migliorare i 43 punti dell’anno scorso”.Cosa ne pensa della rosa a disposizione?“La rosa è completa, ho infatti a disposizione due giocatori per ogni ruolo: siamo competitivi e tutti possono giocare in un’altra squadra di questa ca-tegoria. Abbiamo fatto un ottimo lavoro durante la preparazione e disputato una buona coppa Italia, pur avendo nel girone squadre come Sartiranese e Bres-sana, che possono giocarsela per la vittoria finale del campionato”.Quali sono stati i movimenti di mercato?“In porta abbiamo preso Cassani dal Bornasco Zec-cone e Prevedini dall’Accademia Pavese, poi Bernini e Grossi dal Voghera, Casella dal Bastida, Ferrari dall’Accademia Pavese e Russo dal Villanterio. In uscita, per fine prestito, sono ritornati al San Genesio Scotti e Ferraresi”.E’ il secondo anno alla guida della squadra: cosa è cambiato rispetto all’anno scorso?“L’anno scorso è stato l’anno zero: ad inizio stagione erano solo cinque i giocatori confermati e ben quin-dici i nuovi arrivati. Quest’anno la rosa rispecchia molto quella della passata stagione, si lavora mag-giormente con la continuità, e sono arrivati dei buo-nissimi giocatori. Lavoriamo assieme da un anno e i giocatori capiscono ormai cosa pretendo da loro in campo e durante gli allenamenti”.Con la presenza di Rivanazzanese e Nord Voghera aumenta il numero dei derby durante il prossimo

campionato: come vede le squadre della zona?“Il Nord Voghera può fare molto bene, ha una punta, ossia Amaro, che in queste categorie può fare la dif-ferenza, permettendo così alla sua squadra di puntare a qualcosa di più ambizioso. La Rivanazzanese gioca un buon calcio: bisognerà vedere, e questo discorso vale anche per il Nord Voghera, come sarà l’impatto con la categoria superiore. Il Varzi è una buona squa-dra, l’ho allenata tre anni fa e tanti giocatori ci sono ancora adesso; a mio avviso è una delle pretendenti per i playoff. Inoltre può contare su dei giovani inte-ressanti e su un pubblico caldissimo, che sostiene da vicino la squadra. Abbiamo affrontato in coppa Italia il Bastida, squadra quadrata, che in casa riesce ad esprimersi meglio ed è quindi difficile fare risultato. Il Bressana ricopre il ruolo di outsider, ha dei gioca-tori importanti in ogni reparto del campo, possiede un settore giovanile di tutto rispetto e ha deciso di puntare su un allenatore emergente che ha fatto bene a Pavia. A mio avviso è una squadra che ha tutte le potenzialità per riscattare la retrocessione dalla pro-mozione”.Com’è il suo rapporto con la società?“La società è seria e permette di lavorare con tran-quillità, mettendo a disposizione tutte le attrezzature necessarie. Ci sono il presidente e il direttore sporti-vo che sono più giovani di me, il secondo allenatore è Gaber Tamer e il preparatore dei portieri è Fabio Imperiale, e questi ultimi due sono molto preparati nei rispettivi settori. Inoltre aggiungo che il direttore sportivo, Andrea Canepa, è uno dei migliori all’in-terno del calcio circostante, in quanto persiste un confronto quotidiano tramite contatto o telefonate, è

molto vicino alla squadra ed è quindi fondamentale per la nostra società”.Ci sono novità a livello di settore giovanile?“Ci sono due squadre di allievi, una con i ragazzi del ’96 e una con i ’97, poi i giovanissimi del ’98 per un totale di 130-150 iscritti. A mio avviso è un buon set-tore giovanile, ho portato con me in ritiro due ragaz-zi, di cui uno, nato nel dicembre ’96, è molto valido in prospettiva futura. Il nostro obiettivo, anche tenen-do conto dei problemi economici, è quello di creare i giovani in casa nostra”.Quale sono state le squadre allenate da Luciano Rebolini?“Ho allenato a Rivanazzano, Varzi, Casei, sono ri-tornato a Varzi quattro anni fa e questo è il secondo anno alla guida della Torrevillese. Sono stato a Casei per sette anni, in cui ho ottenuto due promozioni in prima categoria”.Viviamo in un periodo non facile per la crisi at-tuale che ci circonda. Ci sono dei giocatori profes-sionisti che guadagnano decine di milioni di euro e vogliono un ulteriore aumento dell’ingaggio. Come commenta questo aspetto?“Continuo a dire che il calcio ai nostri livelli debba essere considerato un puro divertimento. Ad alti li-velli sentire parlare di queste cifre provoca un mal di pancia generale. Con la disoccupazione e la crisi economica attuale, tutti quanti dovrebbero darsi una regolata, ma in questi casi il business prende sempre il sopravvento. Quindi sentire un fuoriclasse come Cristiano Ronaldo che si lamenta, nonostante gua-dagni già dieci milioni di euro all’anno, non è certa-mente il massimo della vita”.

“Il calcio amatoriale a Godiasco è morto”: lo so-stengono i giocatori del Gruppo Amatori Calcio che spiegano: “Dopo solo due anni in cui si era costru-ito un ottimo gruppo con buoni risultati sportivi e associativi e dopo aver organizzato due edizioni di un’appassionante torneo di calcio a 7 estivo con la partecipazione di 16 squadre da tutta la provincia quest’anno intitolato al compianto “Corrado”, ex bomber della squadra, tragicamente scomparso nel Dicembre 2011, con grande dispiacere, e profondo disappunto, la squadra amatori calcio Anspi Godia-sco si vede costretta a chiudere i battenti, insosteni-bili costi di gestione senza nessun aiuto e contributo da parte del Comune ne tanto meno dall’Anspi, ge-store del centro sportivo, il quale non avendo inte-resse alcuno al proseguimento dell’attività sportiva del calcio amatoriale locale anche se come da pro-prio statuto si dovrebbe occupare di sociale e di ag-gregazione senza scopi di lucro, ma solo per quello giovanile della federazione, si vede con ben altri interessi, ha pensato bene di raddoppiare i costi di gestione per l’affitto del campo e delle spese di gas e luce e ha reso di fatto insostenibile il proseguimento dell’attività sportiva basata già su un auto tassa-

zione da parte di tutti i componenti della squadra e tenendo presente che la stagione sportiva costava già tra i 5 e 6.000 euro!!! Ora il gruppo Amatoriale si sta accasando a Rivanazzano Terme dove è sta-to accolto con altro spirito ed entusiasmo sia dalla U.S. Rivanazzanese che dal Comune, dove è stato messo a disposizione il secondo campo del centro sportivo comunale a fronte di un modesto contribu-to spese per la manutenzione del campo da giuoco. Da parte di tutto il gruppo Amatori calcio un senti-to ringraziamento ai Godiaschesi e alle attività che comunque hanno sostenuto la squadra in queste tre stagioni e un caloroso ringraziamento al Comune di Rivanazzano Terme e all’U.S. Rivanazzanese Calcio per aver dato la possibilità di proseguire l’attività sportiva al gruppo e alla nuova A.S.D. Amatori Cal-cio Rivanazzano Terme”. Il Gruppo Amatori Calcio di Godiasco è composto da: Bottini F.; Botto F.; Bis-sassero L.; Capanna C.; Ciaffaglione E.; De Paoli C.; Di Caccamo G.; Di Giovanni F.; Elia A.; Fa-giola L.; Ferreri D.; Gambelli V.; Greco A.; Matti D.; Matti M.; Mazzocco W.; Mezzio E.; Mezzio F.; Mezzina G.; Roccisano S.; Salvaneschi G.; Scabini G.; Sperati M.; Sperati E.; Troplini D. (A.D.)

“Il calcio amatoriale aGodiasco è morto”

PARLA IL GRUPPO AMATORI CALCIO

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A Rivanazzano è scoppiata la Volley mania: tante le iscrizioni al minivolley

lA PrIMA squAdrA e’ sTATA CosTruITA In sInerGIA Con l’ AdolesCere

molto sulle giovani che stanno crescendo”. A proposito di giovani come va il vivaio?“Abbiamo iscritto una squadra di 1° divisione alle-nata da Ilaria Barbieri, una 2° divisione allenata da Luca Ceccarelli e una 3° divisione allenata da Giulia Castelli. Poi avremo una under 12 e una under 13

SPORT

dre nel Regionale composte da ragazze che abbiamo cresciuto noi è una bella vetrina per chi si affaccia al mondo della pallavolo, perchè a Rivanazzano un genitore che iscrive la ragazza al mini volley, vede un futuro nello sport che pratichiamo, con allenatori tutti qualificati e preparati. Il Minivolley è seguito da Fabio Porri e Lara Parisotto, il superminivolley da Marco Maspero e Sara Barbieri”. E i rapporti con le società vicine?“I rapporti sono molto buoni con Adolescere Voghera e pallavolo Voghera. A Casteggio invece non hanno mai cercato il dialogo e la collaborazione con noi che siamo società più grandi e così facendo rischiano di rimanere isolati. Per il resto poi nel Vogherese e in Oltrepo non ci sono altre realtà legate alla pallavo-lo”.

di AlessAndro disperAti

Le ragazze di Rivanazzano Terme del volley hanno appena terminato i ritiri che hanno visto le giovani sottoposte ad un’intensa preparazione. Ad oggi sono certi i nomi che compongono la rosa che affronterà la serie C girone A. Da annotare l’infortunio a Maria Chiara Giordano che dovrà stare ferma per almeno un mese per distorsione alla caviglia. È invece rientra-ta nel gruppo la centrale Gloria Zanlungo. Ma ecco la rosa. Palleggiatrici: Valeria Sala (classe 1991), Chiara Serra (classe 1989). Centrali: Martina Caroni (classe 1990), Iessica Tarditi (classe 1990), France-sca Raiola (classe 1989) e Gloria Zanlungo (classe 1991). Bande: Cecilia Migliazzi (classe 1990), Maria Chiara Giordano (classe 1988), Anna Timbaldi (clas-se 1985). Opposti: Valentina Pavione (classe 1988), Francesca Lugano (classe 1991). Liberi: Giulia Fran-chini (classe 1993) e Sara Barbieri (classe 1993). Il presidente Giancarlo Franchini ci illustra quali sono i programmi per la prossima stagione: “Dispu-teremo due campionati Regionali, serie C con alle-natore Ugo Ferrari e serie D allenata da Alessandra Beccaria, con le squadre che si chiameranno Adole-scere Rivanazzano. La serie C, squadra piu esperta, punta ad un campionato di livello ma con profilo bas-so e senza proclami grandiosi. La serie D squadra giovanissima, rappresenta il nostro futuro e puntiamo

INTERVISTA AL PRESIDENTE MARCO MAZZOLENI

Il don orione Voghera è una realtàconsolidata: dal calcio al badminton

di ilAriA riCotti

Marco Mazzoleni è il presidente della Società Spor-tiva Don Orione di Voghera, una delle società spor-tive più conosciute e amate della città. Gli abbiamo rivolto qualche domanda per capire meglio i campi di interesse della società e le possibilità per i giovani interessati allo sport.Quali sono gli sport che proponete al centro Don Orione?“Abbiamo il calcio e il badminton. Per quanto ri-guarda il calcio copriamo tutto il settore giovanile, dalla scuola calcio per i più piccoli alle prime armi fino all’annata 1996. Formiamo tutte le squadre giovanili ma non abbiamo una prima squadra. Nel badminton ci sono atleti di varie fasce d’età, alcuni giocano nella serie A, altri partecipano al campio-nato a squadre, altri ancora alle serie inferiori”.Avete avuto una flessione nelle iscrizioni in que-sti ultimi anni o il numero degli iscritti è rimasto pressoché uguale?“No, il calcio si mantiene stabile, abbiamo sempre tra i 130 e i 150 iscritti. Per il badminton i numeri sono relativi visto che siamo partiti da pochi anni. Per ora abbiamo 34 tesserati e il numero è in cre-scita”.Quali risultati avete raggiunto nell’ultimo anno?“Nel calcio dipende dalle categorie: quelle più pic-cole vanno molto bene e ottengono buoni risultati,

più si va avanti e più si sente il problema di non avere una prima squadra. Infatti a causa di questo, i più bravi ad un certo punto vanno via e quindi le squadre non sono molto competitive. Nel badminton i risultati sono più che buoni, in questi anni abbia-mo vinto dei titoli regionali, l’anno scorso ci è stata conferita la coppa come miglior società della regio-ne, abbiamo vinto tre medaglie di bronzo ai cam-pionati under e tre campionati a squadre di serie B, oltre a qualche torneo vinto qua e là. Insomma, dei risultati davvero ottimi per uno sport che abbiamo iniziato a promuove solo da pochi anni”.Il centro Don Orione organizza anche un centro estivo appena finite le scuole: quali attività pro-ponete ai bambini? Com’è stata l’esperienza di quest’estate appena passata?“All’interno del centro estivo facciamo svolgere ai bambini qualsiasi tipo di attività sportiva, dagli sport più popolari come calcio, pallavolo e basket a sport più particolari come il badminton o l’hockey e il pomeriggio poi li portiamo in piscina. Quest’anno abbiamo avuto un bilancio positivo, con una buona affluenza, anche se minore rispetto alle punte dello scorso anno. In certi turni comunque avevamo an-che 100 bambini che partecipavano attivamente”.Quanto è importante lo sport per bambini e ado-lescenti, soprattutto oggi in cui si tende a passa-re sempre più tempo davanti alla televisione o al computer?

“Lo sport ricopre un’importanza fondamentale. Purtroppo nelle scuole oggi di sport non ne fanno più o ne fanno pochissimo. Noi qui al Don Orione cerchiamo di puntare al coinvolgimento dei ragazzi, più che ai risultati di per sé. Vogliamo che i ragazzi giochino e si divertano, più che puntare a vincere. La funzione principale dello sport è quella educati-va, anche se molte volte, soprattutto in sport alta-mente competitivi come il calcio, questo viene di-menticato. Tendenzialmente noi qui facciamo sport per educazione e divertimento”.Ci saranno cambiamenti o novità per questo nuovo anno?“No, gli sport e le categorie in cui ci impegneremo rimangono le stesse. L’unica novità in questi anni è che dobbiamo cavarcela un po’ da soli perché la congregazione ha stabilito che la società sportiva deve basarsi solo sulle sue forze. Nonostante questo riusciamo ancora ad offrire ai ragazzi i nostri servi-zi e le nostre attività”.

allenate da Alessandra Beccaria. Ma non è finita, stiamo iscrivendo anche una under 16 e una under 18. Il diret-tore Sportivo è Claudio Maggi”.E per chi deve cominciare con la pallavolo?“È nelle fasce più giovani, dai dieci anni in giù, che stanno arrivandoci un sacco di adesioni. Penso che questa sia la dimostrazione più tangibile di come stiamo lavorando bene sul gio-vanile. Il fatto di avere le prime squa-

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che ne porta il nome, Staffora Triathlon, team diretto da Daniele Sparpaglioni, geometra di Godiasco Sa-lice Terme. Abbiamo incontrato Sparpaglioni che ha raccontato le imprese compiute dalla squadra e tutti i retroscena di questa disciplina.Come sono stati i primi passi del team?“Il triathlon nella zona è nato alla fine degli anni ’80, il capostipite era Nando Minella, istruttore di nuoto a Voghera, che ha coinvolto me e altre persone come Giorgio Leddi, Mario Zefilippo, Marcello Arbasino Enrico Rossi e Marcello Pilla. Da allora è un movi-mento che non si è mai fermato, è uno sport partico-lare, che viene visto come faticoso, ma in realtà non lo è se ci si prepara adeguatamente e si affronta con le giuste motivazioni. Siamo un gruppo di amici acco-munato dallo stesso stile di vita, abbiamo tutti un la-voro impegnativo ma la passione ci porta a trovare il tempo per allenarsi. Non partecipiamo solo alle com-petizioni di triathlon, ma anche ad altre discipline off limits, come il nuoto in acque libere. Come Staffora Triathlon abbiamo effettuato quest’anno il periplo dell’isola di Ustica, mentre lo scorso anno siamo stati in biciletta in Montenegro, in un’iniziativa dai risvol-ti anche umanitari. Altri componenti del nostro team sono Cesare Bernini, Antonio Viola, Enrico Bariani, (tutti ad aver completato l’Ironman, il triathlon sulle distanze estreme di 3,8 km + 180 + 42.198) Pino Croci, Alessandro Vaghini, Davide Zoccarato, Alber-to Bina e Paolo Pastore. Abbiamo poi un duathleta di grande livello, Gianluca Atzori, con un personale di 2h35 sulla maratona e da ultimo abbiamo realizzato un grande acquisto con Fabrizio Pelizzoni, già due volte campione italiano age group nel duathlon e che un altr’anno, con Atzori, formerà una squadra com-petitiva a livelli assoluti”. Qual è l’obiettivo che vi siete posti?“L’obiettivo è senza dubbio quello di avvicinare i giovani, che potrebbero trarre molti vantaggi da que-sto sport, imparando cosa significa sapere soffrire, insegnamento molto utile nella vita di tutti i giorni. Infatti la fatica è lo specchio della vita. I più giovani devono praticare sport all’interno del nostro territo-rio, che deve essere valorizzato. Lo sport deve essere un momento di divertimento e per questo vogliamo organizzare invitare al triathlon i più giovani. Se do-vessero esserci degli interessati, saremmo ben lieti di accoglierli all’interno del nostro gruppo che già an-novera alcuni giovanissimi”.Sparpaglioni, come è nata la passione verso questa disciplina?“Mi sono appassionato perché questa disciplina rag-gruppa i tre migliori sport esistenti e premia l’atleta completo: non devi essere solo un fortissimo nuota-tore o ciclista o podista per emergere, ma bravo in tutte e tre le specialità che tra l’altro hanno il me-rito di rendere più vario l’allenamento e favorire il

di giAnluCA giAConiA

Il triathlon è uno sport multidiscipli-nare individuale articolato su tre pro-ve che si svolgono in successione, os-sia nuoto, ciclismo e corsa. Dal 2000 è divenuta specialità olimpica maschile e femminile sulla distanza classica di 1,5 km + 40 +10. In provincia di Pavia il triathlon è nato in Valle Staffora e nel 2010 è nata proprio una squadra

recupero muscolare e prevenire gli infortuni tipici di alcune discipline quali la corsa a piedi. Il triathlon è diventato la mia grande passione e ora quella di tutto lo Staffora Triathlon; grazie al triathlon ho viaggiato in Italia e nel mondo, conoscendo posti bellissimi e realtà eterogenee”.Ci può raccontare le prime esperienze?“La prima esperienza è coincisa col Campionato Ita-liano ad Acqui Terme nel ’92 con Rossi, Minella e Leddi: mi sono trovato ad avere a che fare con dei professionisti ed è stato piacevole combattere e ter-minare la gara. Sembrava impossibile, invece è stato un vero e proprio divertimento, al punto da parteci-pare successivamente a cinque Ironman e all’Alca-traz Triathlon a San Francisco”.Come sono composti gli allenamenti?“Personalmente mi alleno tutti giorni, sfruttando le nostre colline per correre e andare in bicicletta. Per due volte alla settimana perfezioniamo la nostra attività del nuoto presso la piscina comunale di Ca-steggio, infatti abbiamo a disposizione una corsia riservata per un’ora e mezza. Dopo l’allenamento cerchiamo di organizzare le gare future, pur dovendo affrontare i molti impegni di lavoro. La nostra squa-dra si impegna durante tutto l’anno sportivo sulle gare di triathlon olimpico ed estero: vengono pro-grammate gare estreme come l’Ironman, svolti fuo-ri dall’Italia con atleti provenienti dagli Usa e dalla Francia che sono le nazioni regine”.Raccontiamo una delle ultime imprese dello Staf-fora Triathlon: l’avventura a Ustica.“Grande avventura è stata la cavalcata a nuoto, con Enrico Rossi, di 14 chilometri del periplo dell’isola di Ustica. Abbiamo incontrato un mare magnifico e potevamo contare sull’aiuto di Mauro Giaconia, il

recordman del nuoto estremo italiano. A metà ottobre ritorneremo in Sicilia per un’escursione da Levanzo a Favignana”.Qual è stata la sua più grande soddisfazione?“Certamente la soddisfazione più grande è stata la cavalcata a nuoto dello stretto di Gibilterra, percor-so di 25 chilometri, affrontando un mare molto impe-gnativo”.Invece i migliori risultati ottenuti dai più giovani?“Agnese Pilla si è classificata al primo posto nella gara di zofingen, la gara più importante del duathlon a livello mondiale. La nostra squadra non si compone solo di atleti di livello come Atzori e Pelizzoni, ma anche di personaggi quali Alessandro Vaghini, capa-ce di nuotare senza muta nelle acque gelide: questo testimonia che la passione supera ogni ostacolo. Vor-rei aggiungere che abbiamo stretto un gemellaggio con un amico di Godiasco, Enrico Bariani, emigrato in California e titolare di un oleificio, che gareggia negli Usa con i colori dello Staffora Triathlon e con prestazioni di ottimo livello”.Un pensiero sul triathlon all’interno del panorama sportivo.“Il triathlon è un bellissimo sport che meriterebbe uno spazio maggiore rispetto a quello attuale. Non è semplice perché agli italiani mancano risultati di ver-tice, anche se forse qualcosa sembra cambiare visto che quest’anno Alessandro Fabian è arrivato decimo assoluto alle Olimpiadi di Londra. Sarebbe una bel-la cosa se i giovani entrassero a far parte di questo mondo. Come detto il triathlon ti insegna a far fatica ma con passione. Ringrazio intanto i nostri collabo-ratori più stretti, ossia le Terme di Salice, l’Elettro-chimica Valle Staffora, il ristorante “La Monella” e Noeme, leader nel settore delle solette running”.

Sparpaglioni: “Lo Staffora Triathlon una realtà consolidata in valle”

InConTrIAMo Il PATron dI quesTA nuoVA dIsCIPlInA sPorTIVASP

ORT

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I volontari di Nivionereplicano a Culacciati DAI LETTORI

Una tantum l'opinione di Piero Guaschi

se fosse un quadro sarebbe una “natura morta” raf-figurante un’inutile campagna elettorale condotta da fantasmi. Inutile perché poco importa chi la vincerà vi-sto che il prossimo governo, qualunque sia, dipende-rà, piaccia o non piaccia, dalle decisioni che saranno prese a Bruxelles. La sola autonomia concessa consi-sterà nel prevenire gli ordini così da avere l’illusione della libera scelta. Inoltre bisognerà ottemperare alle crescenti e pressanti esigenze delle Banche. Intanto la FIAT, non potendo più contare su sussidi pubblici adeguati, si prepara, nonostante dichiarazioni e inten-ti rassicuranti, ma generici e quindi non vincolanti, a “navigare a vista”, che tradotto vuol dire impegno a re-stare qui pro forma ma piena libertà di trasferimento al-trove dove il business è favorevole. Mentre si procede a ritmo serrato a tagli e salassi allo Stato Sociale conti-nuano a venire a galla scandali politico-finanziari che, date le gravi e pesanti dimensioni assunte, non è più possibile nascondere. niente di nuovo che già non si sapesse o si immaginasse. Il solito menù che prevede il solito scaricabarile. una volta ci si vergognava, oggi si reagisce con arroganza e i maggiori responsabili vo-gliono dare ad intendere di essere all’oscuro di tutto e di essere vittime di misteriosi complotti. “Ma mi faccia il piacere!”, direbbe il mitico Totò. Visto che non c’è da stare allegri prendiamola sul ridere: non ci resta altro. Ho l’impressione che quando furono scolpiti i 10 Co-mandamenti ci sia stato a proposito del 7°, “non ruba-re”, un eccessivo ottimismo. Infatti se le imposizioni e i divieti senza se e senza ma potevano andare bene per gli altri 9 con il 7° bisogna essere meno drastici. “non rubare” e basta e pensare di essere seguiti alla lettera è pretendere troppo, conoscendo l’uomo. e poi, diami-ne!, i politici esistevano anche allora. Per salvare capra e cavoli bastava dire: “non rubare troppo” o “ruba con parsimonia”. la proibizione assoluta spinge, chi ne ha l’indole e la tendenza, a non porsi limiti, ad esagerare. Visto che non si riesce a rispettare un divieto assoluto tanto vale infrangerlo assolutamente. Ingenti somme (e ben altro!) sono state affidate a faccendieri, o teso-rieri, affinché le manipolassero e le distribuissero a pa-renti e amici. Siccome da cosa nasce cosa e l’appetito vien mangiando, perché non approfittarne? quindi se si vuole una casa perché non farsela regalare a propria insaputa da qualcuno che poi ti paga pure l’IMu? e se si va al ristorante perché accontentarsi di una normale cena? Meglio abbondare con ostriche e champagne, tanto poi paga Pantalone. Un tempo si badava alla for-ma perché si riteneva fosse sostanza. Oggi no. Avete presente i tesorieri degli ultimi scandali in ordine di tempo? hanno modi rozzi e triviali. sembrano usciti da un dipinto di Hieronymus Bosch o da un fumetto di Ja-covitti. Ma perché stupirsi, indignarsi? loro sono così, alla buona e senza qualità. e alla mancanza di qualità oggi si perdona e si concede tutto perché la mancanza di qualità è diventata una qualità ambita e ricercata. È un passepartout. È classe. Chappeau! Il fascino sottile e discreto della mediocrità.

Egregio sig. Direttore Sono Serafini Pochintesta, Presidente della Libera Associazione Volon-tari di Niovione di Protezione Civile, iscritta nei vari registri, come Lei può leggere dall’intestazione. In riferimento all’articolo pubblicato sul suo giornale (il Periodico anno 6 - n°57) a pagina 29 ultime frasi, chiedo il diritto di replica per rispondere alle gratuite e ironiche cattiverie rila-sciate dal sig. Paolo Culacciati, Vicesindaco del comune di Val di Nizza ed anche Assessore della Comunità Montana. Sono rimasto stupito che il sig. Culacciati abbia dimenticato che durante il suo mandato da Sindaco e Amministratore, alcune volte abbia richiesto, al bisogno, la nostra col-laborazione, sempre prestata gratuitamente. Prima elogia i volontari e li ringrazia, poi li prende a calci. Forse perché la mia Associazione è libe-ra, cioè non è legata a nessun potente di turno, bensì legata al bene della gente. Ricordo inoltre che i Volontari, con la “V” Maiuscola, prestano la loro opera impiegando del tempo che sottraggono alle loro famiglie e al loro lavoro, senza essere retribuiti da qualcuno, né da Bertolaso, né dal Prefetto Gabrielli, né tantomeno dagli amministratosi locali. Ricordo al sig. Culacciati che dopo l’uscita della sua intervista, io mi sono recato nel suo negozio sia per spiegarle il vero motivo per cui è stato impiegato il modulo antincendio presso l’abitazione di un mio volontario a Poggio Ferrato, sia per informarla che avrebbe dovuto chiedere spiegazioni al sottoscritto, considerato che abbiamo modo di vederci più volte al giorno e che avrei replicato alle sue dichiarazioni frutto di superficiali ed erronee informazioni, constatato che lei non era presente. Ribadisco che l’impiego del nostro modulo antincendio presso l’abitazione del Volontario si è reso necessario a causa dell’accumulo di grandine e altri detriti (avvenuti nel pomeriggio del 13-06-2012 ) che occludevano il tubo di scarico collegato alla fognatura comunale. L’utilizzo del modulo (dotato di una piccola appa-recchiatura utile alla risoluzione del problema, nonché ritenuta funzionale da altre asso-ciazioni e gruppi comunali in situazioni di emergenza idrogeologica) è quindi servito a riattivare il flusso del suddetto tubo. Ho autorizzato il mio Volontario ad utilizzare il nostro modulo antincendio ed ho inoltre comunicato telefonicamente l’intervento alla Provincia di Pavia. Preciso che il sopraccitato intervento è durato circa 15 minuti, perché io stesso ho raggiunto il mio volontario per dare una mano. Se poi qualcuno ha visto il modulo posteggiato, per alcune ore del pomeriggio davanti all’abitazione è perché ci siamo fermati a mangiare pane e salame e a bere un buon bicchiere di vino, tutto gratis. Successivamente nello stesso pomeriggio siamo intervenuti per lo stesso problema in lo-calità San Ponzo nel comune di Ponte Nizza, intervento effettuato sempre gratuitamente.Questo glielo hanno riferito signor Culacciati? Ho scritto “il nostro” in riferimento al modulo in quanto giuridicamente la nostra associazione è un soggetto privato, come gli agricoltori e gli agriturismi ed abbiamo inoltre ricevuto un contributo Regionale pari all’80% del valore del mezzo; il resto lo abbiamo messo noi Volontari di tasca nostra.Il sig. Culacciati, come amministratore, non ci ha mai elargito nessun contributo. Porto a conoscenza sia a lei che a tutta la Popolazione che noi come libera associazione di volontariato paghiamo annualmente di tasca nostra: l’Assicurazione Obbligatoria degli Associati, l’assicurazione R.C del modulo antincendio, le spese di carburante, le spese di eventuali rotture del mezzo e delle attrezzature, le spese per l’ordinaria manutenzione delle stesse ecc., mentre invece i Gruppi Comunali, le Associazioni di Comuni o Co-munità Montane utilizzano risorse economiche dai propri bilanci. Per legge, il nostro tempo nelle emergenze deve essere gratuito, quindi, quasi sempre, ci auto finanziamo per andare avanti a far del bene alla gente. Il mio Volontario nonchè suo paesano, è stato delegato dall’amministrazione provinciale di Pavia agli Stati Generali del Volontariato e con molta probabilità prossimamente sarà nuovamente a Roma dal Prefetto Gabrielli. Nelle nostre valli non servono a nulla polemiche sterili sui Volontari di Protezione Civile quando servirebbe invece una costruttiva collaborazione con le Istituzioni per migliorare la sicurezza, la tranquillità e il benessere della gente. Solo ed esclusivamente a riguardo delle tue polemiche, caro Paolo, ti rispondo usando le Parole del Vangelo leggermente modificate per l’occasione “Dio Perdona lui, perché non sa quel che dice”.

Pochintesta Serafino

LETTERE AL DIRETTOREQuesta pagina è a disposizione dei lettori per lettere, suggerimenti o per in-tervenire sulle questioni dibattute dal nostro giornale. Scrivete a: “Il Pe-riodico News” Via delle Terme, 97, 27052 Salice Terme. È anche possibile inviare una mail scrivendo a: [email protected]. Le lettere non devono superare le 1500 battute! Mi raccomando le 1500 battute e non 5 mila come spesso vengono recapitate in redazione. E devono contenere nome, cognome, indirizzo e numero di telefono che non saranno pubblicati sul giornale ma che ci permetteranno di riconoscere la veridicità del mittente.

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