Athenae Squash News Ottobre-Novembre 2010

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TRE DI COPPE Prima trasferta per i tornei na- zionali juniores e primi trofei per gli atleti Athenae. A Mestre non è stato facile arrivare, sog- giornare e partire (a voce, per chi vorrà, i racconti davanti al camino su una nottata in bun- galow al camping Fusine...), ma in campo i nostri si sono fatti valere. Un primo, un secondo e un terzo posto nelle rispettive categorie per Benedetta Bucca- la’, Luigi Sbandi e Mario Genti- letti. Ma soprattutto l’indicazio- ne che il vivaio c’è, sta facendo tesoro anche dell’esperienza trasferita da Simone Rocca, e può solo crescere. U Class. U 15 f. Class. U 13 Class. OTTOBRE-NOVEMBRE 2010 - NUMERO 10 Societa' Sportiva Athenae srl - Via dei Mille n. 16 - 80121 Napoli tel. 081.407334 - fax 081.406790 - www .athenae.it - email: [email protected] S Q UASH NEWS giornali, newsletter, comunicazione professionale su carta stampata e sul web 081.7616885 - [email protected] www.e-press.it Athenae Squash su Facebook. Aderisci al gruppo : www .facebook/group.php?gid=95206840588 domenica 21 novembre maratona Spinning Sfoglia, scarica, stampa Athenae Squash News: www .issuu.com/esbandi/docs Giorni scorsi, scorrendo le pagine di un noto quotidiano, leggevo un artico- lo che mi ha particolarmente colpito, il cui titolo era: “Napoli, città con pochi maschi; donne mediamente in so- vrappeso”. Quindi pochi uomini e molte donne, troppo in carne. Il peso della popolazione maschile ri- sulta inferiore a quella femminile. Le donne, dunque, che dovrebbero, in rapporto pesare meno, nel capoluogo campano pesano di più. La notizia è particolarmente inquie- tante, in quanto, in un momento in cui a livello internazionale si cerca di por- re rimedio all’obesità infantile ed a tutte le problematiche ad essa corre- late, da noi proprio le donne, sulle quali ricade il primo impatto con i figli che deriva dall'esempio, oltre che dal- l'educazione sul tema specifico, sono le prime ad essere in sovrappeso. L’altro dato, sempre pubblicato sullo stesso quotidiano, riguardava il cosid- detto “rapporto di mascolinità”, rap- porto percentuale, che ha come nu- meratore la popolazione maschile e Uomini e donne sovrappeso di Achille Gentiletti EDITORIALE Mestre, primo torneo della stagione ALLE PAGINE 4-5 Berardinone: lo Stenmark del Vesuvio A PAGINA 11 Podistica Chiaja alla Spaccanapoli e a Capodimonte ALLE PAGINE 8-9 Provinciali squash Del Tufo campione Open Day 9 ottobre i protagonisti segue in ultima pagina

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Newsletter dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Athenae Squash Napoli

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TRE DI COPPEPrima trasferta per i tornei na-zionali juniores e primi trofeiper gli atleti Athenae. A Mestrenon è stato facile arrivare, sog-giornare e partire (a voce, perchi vorrà, i racconti davanti alcamino su una nottata in bun-galow al camping Fusine...), main campo i nostri si sono fattivalere. Un primo, un secondo eun terzo posto nelle rispettivecategorie per Benedetta Bucca-la’, Luigi Sbandi e Mario Genti-letti. Ma soprattutto l’indicazio-ne che il vivaio c’è, sta facendotesoro anche dell’esperienzatrasferita da Simone Rocca, epuò solo crescere.

U

3° Class.

U 15 f.

1° Class.

U 13

2° Class.

SQUASH NEWS

come denominatore quella femminile.Anche qui il dato fa riflettere: per Napoli il rapporto è di91,74 uomini ogni 100 donne, inferiore alla media naziona-le, che rileva 93,81 uomini ogni 100 donne.Uomini che diminuiscono e donne che ingrassano: due indi-catori che lasciano spazio a numerose considerazioni, si-curamente problematiche, sui quali si potrebbero e dovreb-bero aprire molteplici dibattiti. Considerazioni che mi piace-rebbe raccogliere, aprendo un confronto attraverso le pagi-ne di questo giornale. Ed anche attraverso nuove forme diinformazione, confronto e dialogo che Athenae sta per inau-gurare. Ma questa è una piccola-grande sorpresa per leprossime settimane.

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OTTOBRE-NOVEMBRE 2010 - NUMERO 10

Societa' Sportiva Athenae srl - Via dei Mille n. 16 - 80121 Napoli tel. 081.407334 - fax 081.406790 - www.athenae.it - email: [email protected]

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domenica 21 novembremaratona Spinning

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L'unico club apertoogni domenica dalle 9 alle 12.30

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Giorni scorsi, scorrendo le pagine diun noto quotidiano, leggevo un artico-lo che mi ha particolarmente colpito, ilcui titolo era: “Napoli, città con pochimaschi; donne mediamente in so-vrappeso”.Quindi pochi uomini e molte donne,troppo in carne.Il peso della popolazione maschile ri-sulta inferiore a quella femminile. Ledonne, dunque, che dovrebbero, inrapporto pesare meno, nel capoluogocampano pesano di più.La notizia è particolarmente inquie-tante, in quanto, in un momento in cuia livello internazionale si cerca di por-re rimedio all’obesità infantile ed atutte le problematiche ad essa corre-late, da noi proprio le donne, sullequali ricade il primo impatto con i figliche deriva dall'esempio, oltre che dal-l'educazione sul tema specifico, sonole prime ad essere in sovrappeso.L’altro dato, sempre pubblicato sullostesso quotidiano, riguardava il cosid-detto “rapporto di mascolinità”, rap-porto percentuale, che ha come nu-meratore la popolazione maschile e

Uominie donne

sovrappesodi Achille Gentiletti

EDITORIALE Mestre,primo torneodella stagione

ALLE PAGINE 4-5

Berardinone:lo Stenmarkdel Vesuvio

A PAGINA 11

Podistica Chiajaalla Spaccanapolie a Capodimonte

ALLE PAGINE 8-9

Provinciali squashDel Tufo campione

Open Day 9 ottobrei protagonisti

segue in ultima pagina

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SQUASH NEWS

Q uando, un sabato se-ra, in un noto localecittadino, l 'ho visto

ballare fino a notte inoltrata,ho capito, che non ha persoun filo dello spirito goliardicodegli anni del liceo.Certo, qualche chiletto in più,e quella spruzzata di neve adimbiancargli i capelli, ma Mar-co Berardinone è sempre lostesso, lo Stenmark dell'Ap-pennino, anzi come giusta-mente è stato corretto, loStenmarkone del Sud.Lui lo sci ce l'ha nel sangue,anzi a dir meglio nel Dna. Allesue spalle tre generazioni disciatori, dal nonno alla mam-ma, al papà allo zio. Leggen-de metropolitane raccontanoche da piccolo succhiava lattee sciolina, ma fatto sta, chequando a sei anni, il papà loaffido a Giorgio Compagnoni,questi rimase stupito dalla for-za e dalle capacità tecnichedel ragazzo, il quale riusci fi-nanche ad impressionare ilgrande campione olimpionicoZeno Colò.Non c'è nulla da dire, Marco èstato il più bel prodotto dellosci meridionale degli ultimiquarant'anni. A 21 anni era giàmaestro di sci di 1° grado, po-co portato per i codici, scelsel'allora Isef e gli studi tecno-sportivi.“Bestia nera”, uomo da batte-re, straripava sulle piste delGran Sasso, Campitello Mate-se, Frontignano, Roccaraso eTerminillo, dove nessuno ri-usciva a tenergli testa, crean-do il vuoto dietro disé nelle classifiche, piazzan-dosi 3° nella gara nazionaledi Bolzano.Lo store di via Carducci, (Be-rardinone Sport), che da tantianni conduce insieme alla so-rella Lilian, è il punto di riferi-mento per lo sci e di tutti glisciatori napoletani, dove lui,oltre che sulle piste, dispensasempre validissimi consiglitecnici agli appassionati dellaneve.

Achille Gentiletti

Il personaggio: Marco Berardinone

STENMARKFORMATOVESUVIO

Il piu’ fortesciatore del Sud degli ultimiquarant’anni

A CURA DEL DOTT. GIOVANNI DONADIO*

In età pediatrica l'attività sportiva deve essere giudicata comeun gioco ed è un modo per relazionarsi con gli altri e per mi-gliorare l'attività motoria e quella psichica.Ginnastica significa attività organizzata in esercizi generali especifici, finalizzata al miglioramento.Frequentemente i genitorimi riferiscono che i figliconsumano ore davanti adun televisore o a giochi equesto produce torpore eobesità.La Società Italiana di Pe-diatria raccomanda di uti-lizzare il tempo libero inun'attività sportiva legataalle attitudini del ragazzo.Io consiglio a tutti i miei pa-zienti di avviare ed educa-re i propri figli allo sport.Nel centro Sportivo Athe-nae ho trovato specializza-zione, cortesia e spaziadatti ai Vostri figli.Tutto quanto detto vuol dire dare ai nostri figli un futuro in salu-te.L' obesità a livello infantile sta aumentando a livelli allarmanti,

tanto che l' Italia è al primo posto in Europa (triste primato) perla prevalenza di obesità infantile. In questo quadro allarmante,il sud dell'Italia ed in particolare la Campania abbiano la più al-

ta prevalenza di bambini obesi in assoluto, con percentualiche sfiorano il 49% in alcune fasce di età (dati di Okkio allaSalute 2008).L'obesità è una malattia multi fattoriale. In essa riconosciamouna predisposizione genetica e numerosi fattori di stili di vitache conducono all'introduzione di calorie in misura più abbon-dante rispetto ai consumi.

Stili di vita sbagliati, come lasedentarietà, la facile dispo-nibilità di cibi di piccolo volu-me ma grande contenutocalorico, il piacere della ta-vola ed il significato socialeche il pasto ricco e abbon-dante assume nella vita fa-miliare e personale, modellidi comportamento che simutuano dai mass-media.Dato oltremodo importanteè che nella metà dei casi ilbambino obeso è figlio di ungenitore obeso o anche dientrambi. Il bambino copiagli stili di vita dei genitori,

per cui genitori sedentari ocon comportamenti sedentari dove la tavola è intesa in un mo-do più che abbondante, è un bambino destinato al soprappesoo all'obesità. Segnali che si sta raggiungendo lo stato criticodel soprappeso è il piattismo del piede, il valgismo delle ginoc-chia oppure l'apparente piccolezza dei genitali.

*medico specialista in Pediatria

L’Angolo scientifico

COSECHENONSIDICONO

Athenae nel palloneCOSECHENONSIDICONO

Ipotesi sui piani segreti di Achille Gentiletti. Dopo laPodistica Chiaja by Athenae, il nostro starebbe pen-sando, secondo fonti accreditate, ad arricchire il me-dagliere andando a razzolare in altre discipline sporti-ve. La risposta arriva da un’indiscrezione fotograficadi assoluto rilievo. Sotto mentite spoglie, il patron del-l’Athenae sta allenando una squadra di calcio. La se-gretezza è assoluta, come testimoniano gli occhialiscuri, le magliette rosse dei giovani atleti - nessunodei quali pare riconoscibile - ed il marchio dello spon-sor, probabilmente una multinazionale del tabacco diorigine greca. E’ stata scattata probabilmente al nordd’Italia, vista l’atmosfera brumosa. Abbiamo provatoa rivolgergli domande precise in tal senso, ma Genti-letti nega con decisione. Contiamo di poter fornire alpiù presto aggiornamenti sulla notizia.

ATTENTI AL BIMBO OBESO

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Campionati provinciali

Danilo Del Tufo si aggiudica iltorneo, battendo tre a uno in fi-nale un Marcello Vetrano che

non ci ha creduto fino in fondo. Eppu-re Vetrano, in ottima condizione fisica,aveva superato per tre a due, un osti-co, instancabile, Paolo Boffa. Tra Bof-fa e Vetrano, più che un incontro (cor-rettissimo) è stata una battaglia, dovesi combatteva su tutte le palle, ad ognipunto, interminabile.Il torneo è stato aperto da un incontrodi cartello, tra due eterni ragazzi, il no-to chirurgo plastico Giuseppe Sito e ilvecchio maestro Achille Gentiletti.Tecnica, correttezza e sano spiritosportivo caratterizzavano l'incontro.Peppe Sito cedeva alla maggioreesperienza del maestro, ma battevapoi in sequenza, prima il giovane Ma-rio Varrella e poi l'altro juniores Ga-briele Bardi, cedendo nella finale delnono posto a Roberto Rispo.Pierone Giampaglia, nonostante gliimpegni di lavoro, a Firenze, quandoc'è, è sempre con noi, sorridente, go-liardico, allegro. Vince il primo incontrocon Gabriele Bardi e cede poi a DelTufo e a Dargenio.

Del Tufo campione Supera

in finaleVetrano

Terzo postoin classifica

per PaoloBoffa

Gigi di Furia e Alfonso Presta (ben-tornato!): perdersi questo incontro è unpeccato, tra le smorfie di Alfonso e le ri-sate di Gigi. Vince Presta per tre a ze-ro, più esperienza e più colpi a disposi-zione. Lo stesso Presta cederà poi aVetrano, per tre a zero.Nella finale del 5° posto tra MicheleDargenio e lo stesso Presta, prevaleDargenio con un 3 a 0 combattutissi-mo. Sergio Boffa perde agli ottavi conil più esperto fratello Paolo e, nono-stante la migliore condizione fisica, ce-de poi, nel tabellone del 5° posto allostesso Presta.Tornando al tabellone principale, bellala partita degli ottavi tra Dargenio eAchille Gentiletti, quest’ultimo si aggiu-dicava l'incontro più per mestiere, datala differenze di età e condizione fisica,irretendo arbitro e avversario (fa partedel gioco anche questo). Lo stessoGentiletti, nella semifinale, perdeva conDel Tufo per 1 a 3.

Nella nostra società moder-na fatta di corse e di affanni,ciò che colpisce di più è loscollegamento tra mente ecorpo. Pur considerando chechi pratica sport conduceuna vita migliore, sia da unpunto di vista fisico che psi-chico, ciò che si evidenzia èuna cura maggiore a volteeccessiva del proprio corpo,dimenticando spesso chenon si può vivere bene senon si curano anche gli statidi tensione che determinanostress, ansie e nevrosi. Giàdalla vita prenatale è un con-tinuo susseguirsi di stimola-zioni fisiche e psichiche checolpiscono la nostra unitàbiologica provocando innu-merevoli stati di tensione.Ogni rapporto con il mondoesterno si associa ad unostato di tensione; ci sentiamo“tesi” poiché non sappiamogestire la nostra ansia, e in-tanto la nostra muscolaturaè contratta, si pensi che an-che il riflettere comporta con-trazione muscolare (corruga-mento frontale). Chiaramen-te noi viviamo male, in uno

stato perenne di tensione,perché noi occidentali nonconosciamo assolutamentele capacità della nostra men-te, si pensi ad esempio allemorti psichiche clinicamenteaccertate, ovvero personeche decidono di morire eci riescono; oppuresemplicemente coloroche fanno uso dellasveglia biologica, doveun individuo decideche il suo corpodeve svegliarsi aduna certa ora e ciriesce senza l' au-silio di un mezzoesterno. Questosolo per di-re piccolecose, lepossi-bilitàdellanostra sfera psi-chica sono molteplici e noinon lo sappiamo, ci lasciamovivere nel quotidiano suben-do gli eventi esterni spessoin contrasto con i nostri biso-gni. Il Training Autogeno cioffre la possibilità di realizza-

re, in modo sempre più com-pleto e generalizzato, il con-trario di ciò che può produrreuno stato di tensione, cioèdistensione neuromuscolaree psichica. Ma cos' è ci chie-diamo il Training Autogeno?

E' un metodo psicotera-peutico di auto distensio-ne che permette di rea-lizzare risultati indiscuti-bili. Dunque la tecnica

del T.A. ci consente direalizzare, sia a li-vello psicologicoche a livello soma-tico, uno stato taleda migliorare, ri-

solvere onormaliz-zare fun-zioni psi-

chiche osomati-che che

si fossero allonta-nate dal loro equilibrio origi-nario. Training significa alle-namento, e cioè apprendi-mento graduale di una seriedi esercizi, allo scopo di por-tare progressivamente alrealizzarsi di spontanee mo-

dificazioni del tono muscola-re, della funzionalità vascola-re, dell' attività cardiaca epolmonare, dell'equilibrioneuro-vegetativo e dello sta-to di coscienza; il preciso ecostante allenamento a taliesercizi porta a modificazionigradatamente sempre piùprecise e concrete.Autogeno vuol dire “Che sigenera da sé” ci chiediamocosa sviluppa? Modificazionipsichiche di stati di tensione,ansia e stress; esso determi-na quindi distensione mu-scolare, termoregolazione,regolarizzazione funzionalenei meccanismi non soloneurovegetativi, ma ancheendocrini e umorali. La finali-tà del T.A. è il raggiungimen-to di uno stato di calma, dibenessere, di pace interiore,ovvero di equilibrio. L'uomo forte è l'uomo equili-brato, perché la forza fisicanon serve a vivere bene ma,la forza interiore ti consentedi affrontare con calma e de-cisione il mare in tempestadella vita.

Dott.ssa Liliana Villanova

L’Angoloscientifico

Dopo anni di esperienza nel campo del fitness, ritengo fonda-mentale un'alimentazione corretta ed equilibrata, soprattutto sesi vogliono raggiungere dei risultati visibili sul proprio corpo.Allenamento costante e buona alimentazione sono i segreti diun buon fisico. Quando gli allenamenti cominciano ad essereimpegnativi, il fabbisogno giornaliero di alimenti raddoppia senon addirittura triplica.Diventa difficile, in tal senso, riuscire a somministrare la giustaaliquota di alimenti per sopperire a questa necessità, per cui ènecessario far ricorso ad integratori alimentari. Gli integratorialimentari abbinati a quello che già mangiamo sono di grandeaiuto, integrando e sopperendo al nuovo fabbisogno. E’ sba-gliato pensare che gli integratori possano sostituire un pasto.Un abbinamento veramente efficace nel recupero muscolaredopo un seduta di allenamento intenso è il mix di due aminoa-cidi l'Arginina e la Glutammina. L’Arginina è un amminoacidoessenziale indispensabile per il mantenimento omeostasi, ov-vero la condizione di stabilità interna dell’organismo; stimola lasecrezione di ossido nitrico che è un vasodilatatore dei vasi co-ronarici, partecipa al processo di sintesi di altri amminoacidi.Alla fine di un allenamento intenso, quando le scorte glicidichesono al limite l’Arginina viene catabolizzata al fine di produrre

energia. Inoltre, è stato dimostrato che svolge un ruolo disin-tossicante per l'organismo, smaltendo l'accumulo di ammonia-ca determinato da intensi lavori muscolari, determinando l’in-sorgenza del senso di fatica. Le fonti di approvvigionamentonaturali sono: grano saraceno, frutta secca, legumi. La sommi-nistrazione giornaliera varia da 3.5 g al max 5 g.La Glutammina: è l'amminoacido più abbondante nel corpoumano, interviene insieme all'Arginina nello smaltimento del-l’ammoniaca dopo lo sforzo fisico. Inoltre, ha un'azione anabo-lica, favorendo l'ingresso nelle cellule di acqua, aminoacidi edaltre sostanze. Combatte la sindrome da sovrallenamento fa-vorendo l’aumento della scorta di glicogeno muscolare e facili-tando il recupero. Se assunta in condizione di bassi livelli di gli-cemia, stimola la secrezione di GH. Per quanto concerne lemodalità di assunzione e dosaggio vi sono teorie contrastanti: ilmio consiglio è quello di assumere tutte le sere prima di andarea dormire 5 g di glutammina più 3g di Arginina , per un periodoalmeno di 8 settimane . Il beneficio è riscontrabile facilmente inquanto si annulla la sensazione di stanchezza, assenza di do-lori muscolari, sonno facilitato e completo benessere fisico.

Emiliano Cassano

INTEGRATORI, PERCHE’

VIVERE MEGLIO CON IL TRAINING AUTOGENO

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Torneo nazionale juniores di Mestre

Chiediamo scusa, ma non c’èuna sola foto del podio. La cosanon tragga in inganno: gli junio-res dell’Athenae Squash, di ritor-no da Mestre, portano a casa unpodio al completo, a consuntivodel primo torneo nazionale dellastagione. Prima nel femminileunder 15 Benedetta Buccalà;secondo Luigi Sbandi nell’un-der 13; terzo Mario Gentilettinell’under 15. Bilancio positivo,pur con qualche (piccolo) rim-pianto, e vedremo perché.La necessità di correre all’aero-porto per non perdere il volo diritorno ha negato ai due atleti delsettore maschile la soddisfazio-ne della cerimonia di premiazio-ne. Scaramanticamente, saràper la prossima volta. Coppa egradino (virtuale) più alto per Be-

nedetta che, famiglia al comple-to al seguito nella trasferta vene-ta, mette assieme un’ottima cre-scita individuale, sia tecnica chedi mentalità di gara, e va a rego-lare un parco-avversarie decisa-mente alla sua portata. La scom-messa si trasferisce adesso agliimpegni successivi, dove il par-terre del torneo femminile saràcertamente più affollato, che cisapranno dire se è davverosbocciata una campionessa.Un gradino più in basso si è fer-mata la corsa di Luigi Sbandi.Secondo, dopo un avvio arrem-bante che lo ha portato a supe-rare i primi due turni con altret-tanti risultati netti: davanti a lui iltorinese Ludovico Cipolletta, ingrande progressione rispetto allapassata stagione. Di fatto, i valo-ri in campo, al netto dei tre atletipassati in under 15, ripetono lagraduatoria degli assoluti di Ric-cione. Luigi è ancora qualchepasso indietro, gli toccherà lavo-rare duro e di fino per guada-gnare terreno su un competitordal gioco completo e preciso adispetto del fisico ancora acer-bo. Per l’under 13 dell’Athenaenetti i progressi sia nei colpi che

nel controllo emotivo. Peccatoche si sia accorto di giocarsi lafinale solo quando il primo gameera ormai compromesso e nonera sufficiente un tenace recupe-ro nella seconda partita per averragione dell’avversario.Restando nella categoria under13, Marco Gubitosi guarda davicino il podio in questa primauscita, conquistando la soddisfa-zione di un buon quinto postonella finalina dei recuperi. E’ ungiovane cresciuto sia di fisicoche di testa: deve entrare più ra-pidamente nella logica di gara,credendo di più nei propri mezzie gestendo meglio la potenza fi-sica di cui dispone. Se ci riusci-rà, il podio sarà un traguardopresto alla sua portata.Restiamo nel tema concentra-zione e mentalità di gara perparlare dell’ottimo terzo posto diMario Gentiletti nella difficilecategoria under 15. Volendo, an-che qui, fare un paragone con lapassata stagione, Mario si lasciaalle spalle i due avversari storici,il barese Lasciarrea (fuori nelle

Mestre, un podio per treBuccala’ 1° (f.U15), Sbandi 2° (U13), Gentiletti 3°(U15)

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Maratona di Capodimonte

L eoni è l'appellativo giusto che misento di attribuire ai miei non piùtanto giovani atleti. Non più gio-

vani negli anni, ma sicuramente atletinello spirito nell'impegno e nella serie-tà con cui affrontano questi impegniagonistici. Marco Centanni, Nino Ro-mano, Davide Noli, Agostino DalVacchio, Ennio Cascetta, Luigi So-prano e Giuseppe del Giudice lotta-no chilometro dopo chilometro, gomitocontro gomito, sul campo infido della10 km. del Bosco di Capodimonte.Una gara bellissima, tra la natura in-contaminata, ma, al tempo stesso, unpercorso durissimo pieno di insidie. Sicorre quasi esclusivamente sullo ster-rato, reso viscido dalla pioggia, con al-ternanza di sali-scendi faticosissimi,che spezzano le gambe e mettono adura prova la resistenza fisica e men-tale degli atleti, accorsi in massa aquesta prima edizione del pomeriggioal Bosco. Più di settecento al fatidicosparo del giudice arbitro, i quali parti-vano sgomitando per assicurarsi le pri-

I magnifici sette+unoTROISE CHIUDE SOTTO IL MURO DEI 40’

me posizioni col gruppo di testa. Al pas-saggio dei 5 km. sotto lo stendardo dell'A-sics e prima della discesa che scomparenel bosco, la selezione è già fatta, il gruppodi testa si è abbastanza snellito in quantosi viaggia sui 3,15 a chilometro con il primoatleta. Più che atleta, oserei dire alieno da-ta la velocità: solo verde e natura dietro dilui. Con ritardo di alcuni minuti sopraggiun-ge man mano il resto dei concorrenti. An-dature di tutto rispetto e nei primi trenta ilnostro collega e triatleta Stefano IronmanTroise con un tempo eccezionale di 38,57,che fa da apripista al resto della nostrasquadra. Nell'ordine dopo Stefano, Cen-tanni, Noli, Dal Vacchio, Del Giudice, Ca-scetta, Soprano. Tutti in ottima forma, chiu-dono con tempi di rispetto data la pocaesperienza (almeno per alcuni) con questotipo di competizioni. La voglia di divertirsi,di stare insieme per vivere una giornata disport, non manca. La squadra c’è ed èpronta, passo dopo passo, allenamentodopo allenamento, gara dopo gara a maci-nare chilometri. (e. c.)

Podistica Chiaja, un attimo prima e... al momento del “cheese”

I TEMPI

TROISE STEFANO 38’57”

CENTANNI MARCO 47’18”

NOLI DAVIDE 49’35”

DEL VACCHIO AGOSTINO 50’06”

ROMANO NINO 51’39”

DEL GIUDICE GIUSEPPE 55’20”

CASCETTA ENNIO 57’42”

SOPRANO LUIGI 57’56”

segue a pagina 5

Benedetta Buccala’

(a destra) in posa per

la foto di rito prima

della finale del

Torneo juniores di

Mestre che conclude-

ra’ vittoriosamente.

Sotto, Mario

Gentiletti e Luigi

Sbandi con Achille ed

i trofei conquistati

nella trasferta veneta

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Torneo nazionale juniores di MestreMaratona: la “Spaccanapoli”

semifinali) e il veneto Chri-stian Perin, a cui rifila unnetto 2-0 nella finale per ilterzo posto.Davanti ci sono forti atletiche hanno già un anno diesperienza in under 15, lacategoria più affollata e for-se la più competitiva del tor-neo. Ma, si diceva: concen-trazione. Se Mario riuscirà agiocare come sa fare fin dalprimo minuto e si mostreràmeno generoso con gli av-versari, potrà raccogliere ilsuccesso pieno già in que-sta prima stagione nella ca-tegoria superiore.Restano a bocca asciutta divittorie gli altri due compo-nenti della spedizione Athe-nae a Mestre. Daniel Lic-cardi non ha mai ceduto learmi di fronte agli avversari,ma l’under 17 è una bruttabestia, che peraltro richiedeun impegno fisico importan-te, dato che gli incontri sisvolgono sui 3 set su 5. Perlui un primo approccio cheha insegnato molto, c’è dalavorare sulla tecnica e sullaforma fisica per agguantarerisultati che non sono fuoridella sua portata. Dulcis infundo l’esordiente EdoardoGrieco, sempre sorridente epositivo nella sua prima ve-ra competizione, negli under13. Mascotte del gruppo, haavuto modo di respirare l’a-ria dei tornei nazionali, ci hamesso entusiasmo e soloun pizzico di emozione nongli ha consentito di sfodera-re in campo quelle caratteri-stiche che già, in allena-mento, ha mostrato di pos-sedere. Per tutti, le prossi-me chances sono a portatadi mano. Rende, a Cosen-za, il 21 novembre e Romail 5 dicembre. Due tornei incui gli juniores Athenae pos-sono legittimamente aspira-re a migliorare il già lusin-ghiero bilancio di questa pri-ma uscita di stagione: la tra-sferta mestrina consegnal’indicazione che nessun tra-guardo quest’anno è loroprecluso.

Gli atleti dell’Athenae Squash in azione nel corso degli incontri che sono stati disputati al Newline Club di Mestre

per il primo torneo del circuito juniores. Da sinistra in alto e procedendo in senso orario: Benedetta Buccala’,

Daniel Liccardi, Marco Gubitosi, Mario Gentiletti, Luigi Sbandi ed Edoardo Grieco

fotocronaca da Mestre

segue da pagina 4

La Podistica Chiajaon the road

Spaccanapoli. La classicache da oltre 20 anni si svol-

ge in città, per motivi di viabilitàè stata ridotta a 10 chilometri.Dopo gli incidenti dell’anno scor-so, dove, vergognosamente, ipodisti impegnati nella gara, fu-rono ingiuriati ed offesi dai citta-dini della zona dei decumani.Anche fare sport, diventa difficilein questa città.Percorso meraviglioso, attraver-so il centro storico, dopo la clas-sica partenza da piazza del Ple-biscito. Partiva benissimo ilgruppo dei nostri, formato daLuigi Soprano, Giuseppe DelGiudice, Davide Noli e la newentry Nino Romano, accompa-gnati nel percorso da StefanoTroise, il nostro iron-man e dalcoach Emiliano Cassano. Alpassaggio dei cinque chilometri,iron-man Stefano e Davide Noli,giravano sotto i 5’ a chilometro,seguiti da Nino Romano che,anche sul lungomare, mantene-va il passo del 5’ a chilometro,chiudendo con un ottimo tempo.Più tattica ed accorta la gara diLuigi Soprano e Peppe Del Giu-dice, i quali, alla loro secondaesperienza nelle maratone edancora alla ricerca del loro giu-sto passo, si mantenevano in-torno ai 5'20" a chilometro.Complimenti particolari a questidue “giovani” atleti, per il grandeimpegno che profondono negliallenamenti ed in gara, rubandotempo al lavoro ed alla famiglia.Tempi destinati sicuramente amigliorare, sulla scorta degli al-lenamenti personalizzati e quellidi gruppo organizzati il mercole-dì sera ed il sabato mattina dalcoach Emiliano.In attesa del ritorno di Marco DeMasi e Leo (Toti) Miranda, conti-nua la preparazione alla 21 chi-lometri di Bacoli del 14 novem-bre. Una menzione particolareper Marco Centanni, oggi atletadi punta della nostra “PodisticaChiaja", assente alla Spaccana-poli, in quanto impegnato nellapreparazione per la “coast to co-ast” di 42 chilometri. Una garadurissima su uno sterrato resofangoso dalle piogge che è ri-uscito a portare a termine conun meraviglioso tempo.

A. Gen.

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SQUASH NEWS6 7

Open Day sabato 9 ottobre

Porte aperte all’AthenaeE il “Muoversi, stile di vita” ruba spazio allo shopping

Il prof. Cassano cura i suoi atleti della maratona, mettendo a profitto il sabato di Open Day.Li vedremo, nelle pagine successive di questo giornale, in piena azione negli appuntamenti con le classiche gare cittadine...

Volti noti che si camuffano dietro fel-pe e asciugamani, insieme con tan-tissimi pronti a condividere il mottodella palestra: “Muoversi come stiledi vita”. Come ogni happening chesi rispetti, l’open day di sabato 9 ot-tobre ha riempito la palestra di atti-vità e di entusiasmo. Le new entriesdell’Athenae si sono mischiate aglistakanovisti degli attrezzi. Un mixcoinvolgente che ha permesso a ungran numero di persone, assistitedallo staff di professionisti della pa-lestra di misurarsi con le diverse op-portunità di training offerte dalle va-rie discipline.Coinvolgenti i ritmi del race-walking,la nuova disciplina che ha debuttatoquest’anno all’Athenae. Fra tutti,spiccano per abnegazione le signo-re e signorine, con la grinta di Lau-ra Cocozza, Marilina Scalona,Francesca Acampora de Grego-rio e Imara Gambardella. Quest’ul-tima trova forza e fiato per tuffarsianche nella sessione di spinningcon Adriana De Falco, Silvana To-taro ed Elena Trapanese. Poi l’at-trezzistica, il pilates e gli esercizi acorpo libero. Lo spirito della giorna-ta coinvolge a 360° le attività dellapalestra, con la grande gratificazio-ne per gli organizzatori di aver rac-colto testimonianze di vero e sanoentusiasmo.Le foto in queste pagine riportanoalcuni momenti di una giornata “ru-bata” allo shopping per dedicarsi alproprio corpo ed al benessere. Sela cosa dovesse ripetersi a breve, ilrischio sarà tutto per negozianti egestori delle carte di credito, lascia-te a riposo per una mattina...

red

Page 7: Athenae Squash News Ottobre-Novembre 2010

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Open Day sabato 9 ottobre

Porte aperte all’AthenaeE il “Muoversi, stile di vita” ruba spazio allo shopping

Il prof. Cassano cura i suoi atleti della maratona, mettendo a profitto il sabato di Open Day.Li vedremo, nelle pagine successive di questo giornale, in piena azione negli appuntamenti con le classiche gare cittadine...

Volti noti che si camuffano dietro fel-pe e asciugamani, insieme con tan-tissimi pronti a condividere il mottodella palestra: “Muoversi come stiledi vita”. Come ogni happening chesi rispetti, l’open day di sabato 9 ot-tobre ha riempito la palestra di atti-vità e di entusiasmo. Le new entriesdell’Athenae si sono mischiate aglistakanovisti degli attrezzi. Un mixcoinvolgente che ha permesso a ungran numero di persone, assistitedallo staff di professionisti della pa-lestra di misurarsi con le diverse op-portunità di training offerte dalle va-rie discipline.Coinvolgenti i ritmi del race-walking,la nuova disciplina che ha debuttatoquest’anno all’Athenae. Fra tutti,spiccano per abnegazione le signo-re e signorine, con la grinta di Lau-ra Cocozza, Marilina Scalona,Francesca Acampora de Grego-rio e Imara Gambardella. Quest’ul-tima trova forza e fiato per tuffarsianche nella sessione di spinningcon Adriana De Falco, Silvana To-taro ed Elena Trapanese. Poi l’at-trezzistica, il pilates e gli esercizi acorpo libero. Lo spirito della giorna-ta coinvolge a 360° le attività dellapalestra, con la grande gratificazio-ne per gli organizzatori di aver rac-colto testimonianze di vero e sanoentusiasmo.Le foto in queste pagine riportanoalcuni momenti di una giornata “ru-bata” allo shopping per dedicarsi alproprio corpo ed al benessere. Sela cosa dovesse ripetersi a breve, ilrischio sarà tutto per negozianti egestori delle carte di credito, lascia-te a riposo per una mattina...

red

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SQUASH NEWS8 5

Torneo nazionale juniores di MestreMaratona: la “Spaccanapoli”

semifinali) e il veneto Chri-stian Perin, a cui rifila unnetto 2-0 nella finale per ilterzo posto.Davanti ci sono forti atletiche hanno già un anno diesperienza in under 15, lacategoria più affollata e for-se la più competitiva del tor-neo. Ma, si diceva: concen-trazione. Se Mario riuscirà agiocare come sa fare fin dalprimo minuto e si mostreràmeno generoso con gli av-versari, potrà raccogliere ilsuccesso pieno già in que-sta prima stagione nella ca-tegoria superiore.Restano a bocca asciutta divittorie gli altri due compo-nenti della spedizione Athe-nae a Mestre. Daniel Lic-cardi non ha mai ceduto learmi di fronte agli avversari,ma l’under 17 è una bruttabestia, che peraltro richiedeun impegno fisico importan-te, dato che gli incontri sisvolgono sui 3 set su 5. Perlui un primo approccio cheha insegnato molto, c’è dalavorare sulla tecnica e sullaforma fisica per agguantarerisultati che non sono fuoridella sua portata. Dulcis infundo l’esordiente EdoardoGrieco, sempre sorridente epositivo nella sua prima ve-ra competizione, negli under13. Mascotte del gruppo, haavuto modo di respirare l’a-ria dei tornei nazionali, ci hamesso entusiasmo e soloun pizzico di emozione nongli ha consentito di sfodera-re in campo quelle caratteri-stiche che già, in allena-mento, ha mostrato di pos-sedere. Per tutti, le prossi-me chances sono a portatadi mano. Rende, a Cosen-za, il 21 novembre e Romail 5 dicembre. Due tornei incui gli juniores Athenae pos-sono legittimamente aspira-re a migliorare il già lusin-ghiero bilancio di questa pri-ma uscita di stagione: la tra-sferta mestrina consegnal’indicazione che nessun tra-guardo quest’anno è loroprecluso.

Gli atleti dell’Athenae Squash in azione nel corso degli incontri che sono stati disputati al Newline Club di Mestre

per il primo torneo del circuito juniores. Da sinistra in alto e procedendo in senso orario: Benedetta Buccala’,

Daniel Liccardi, Marco Gubitosi, Mario Gentiletti, Luigi Sbandi ed Edoardo Grieco

fotocronaca da Mestre

segue da pagina 4

La Podistica Chiajaon the road

Spaccanapoli. La classicache da oltre 20 anni si svol-

ge in città, per motivi di viabilitàè stata ridotta a 10 chilometri.Dopo gli incidenti dell’anno scor-so, dove, vergognosamente, ipodisti impegnati nella gara, fu-rono ingiuriati ed offesi dai citta-dini della zona dei decumani.Anche fare sport, diventa difficilein questa città.Percorso meraviglioso, attraver-so il centro storico, dopo la clas-sica partenza da piazza del Ple-biscito. Partiva benissimo ilgruppo dei nostri, formato daLuigi Soprano, Giuseppe DelGiudice, Davide Noli e la newentry Nino Romano, accompa-gnati nel percorso da StefanoTroise, il nostro iron-man e dalcoach Emiliano Cassano. Alpassaggio dei cinque chilometri,iron-man Stefano e Davide Noli,giravano sotto i 5’ a chilometro,seguiti da Nino Romano che,anche sul lungomare, mantene-va il passo del 5’ a chilometro,chiudendo con un ottimo tempo.Più tattica ed accorta la gara diLuigi Soprano e Peppe Del Giu-dice, i quali, alla loro secondaesperienza nelle maratone edancora alla ricerca del loro giu-sto passo, si mantenevano in-torno ai 5'20" a chilometro.Complimenti particolari a questidue “giovani” atleti, per il grandeimpegno che profondono negliallenamenti ed in gara, rubandotempo al lavoro ed alla famiglia.Tempi destinati sicuramente amigliorare, sulla scorta degli al-lenamenti personalizzati e quellidi gruppo organizzati il mercole-dì sera ed il sabato mattina dalcoach Emiliano.In attesa del ritorno di Marco DeMasi e Leo (Toti) Miranda, conti-nua la preparazione alla 21 chi-lometri di Bacoli del 14 novem-bre. Una menzione particolareper Marco Centanni, oggi atletadi punta della nostra “PodisticaChiaja", assente alla Spaccana-poli, in quanto impegnato nellapreparazione per la “coast to co-ast” di 42 chilometri. Una garadurissima su uno sterrato resofangoso dalle piogge che è ri-uscito a portare a termine conun meraviglioso tempo.

A. Gen.

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Torneo nazionale juniores di Mestre

Chiediamo scusa, ma non c’èuna sola foto del podio. La cosanon tragga in inganno: gli junio-res dell’Athenae Squash, di ritor-no da Mestre, portano a casa unpodio al completo, a consuntivodel primo torneo nazionale dellastagione. Prima nel femminileunder 15 Benedetta Buccalà;secondo Luigi Sbandi nell’un-der 13; terzo Mario Gentilettinell’under 15. Bilancio positivo,pur con qualche (piccolo) rim-pianto, e vedremo perché.La necessità di correre all’aero-porto per non perdere il volo diritorno ha negato ai due atleti delsettore maschile la soddisfazio-ne della cerimonia di premiazio-ne. Scaramanticamente, saràper la prossima volta. Coppa egradino (virtuale) più alto per Be-

nedetta che, famiglia al comple-to al seguito nella trasferta vene-ta, mette assieme un’ottima cre-scita individuale, sia tecnica chedi mentalità di gara, e va a rego-lare un parco-avversarie decisa-mente alla sua portata. La scom-messa si trasferisce adesso agliimpegni successivi, dove il par-terre del torneo femminile saràcertamente più affollato, che cisapranno dire se è davverosbocciata una campionessa.Un gradino più in basso si è fer-mata la corsa di Luigi Sbandi.Secondo, dopo un avvio arrem-bante che lo ha portato a supe-rare i primi due turni con altret-tanti risultati netti: davanti a lui iltorinese Ludovico Cipolletta, ingrande progressione rispetto allapassata stagione. Di fatto, i valo-ri in campo, al netto dei tre atletipassati in under 15, ripetono lagraduatoria degli assoluti di Ric-cione. Luigi è ancora qualchepasso indietro, gli toccherà lavo-rare duro e di fino per guada-gnare terreno su un competitordal gioco completo e preciso adispetto del fisico ancora acer-bo. Per l’under 13 dell’Athenaenetti i progressi sia nei colpi che

nel controllo emotivo. Peccatoche si sia accorto di giocarsi lafinale solo quando il primo gameera ormai compromesso e nonera sufficiente un tenace recupe-ro nella seconda partita per averragione dell’avversario.Restando nella categoria under13, Marco Gubitosi guarda davicino il podio in questa primauscita, conquistando la soddisfa-zione di un buon quinto postonella finalina dei recuperi. E’ ungiovane cresciuto sia di fisicoche di testa: deve entrare più ra-pidamente nella logica di gara,credendo di più nei propri mezzie gestendo meglio la potenza fi-sica di cui dispone. Se ci riusci-rà, il podio sarà un traguardopresto alla sua portata.Restiamo nel tema concentra-zione e mentalità di gara perparlare dell’ottimo terzo posto diMario Gentiletti nella difficilecategoria under 15. Volendo, an-che qui, fare un paragone con lapassata stagione, Mario si lasciaalle spalle i due avversari storici,il barese Lasciarrea (fuori nelle

Mestre, un podio per treBuccala’ 1° (f.U15), Sbandi 2° (U13), Gentiletti 3°(U15)

SQUASH NEWS9

Maratona di Capodimonte

L eoni è l'appellativo giusto che misento di attribuire ai miei non piùtanto giovani atleti. Non più gio-

vani negli anni, ma sicuramente atletinello spirito nell'impegno e nella serie-tà con cui affrontano questi impegniagonistici. Marco Centanni, Nino Ro-mano, Davide Noli, Agostino DalVacchio, Ennio Cascetta, Luigi So-prano e Giuseppe del Giudice lotta-no chilometro dopo chilometro, gomitocontro gomito, sul campo infido della10 km. del Bosco di Capodimonte.Una gara bellissima, tra la natura in-contaminata, ma, al tempo stesso, unpercorso durissimo pieno di insidie. Sicorre quasi esclusivamente sullo ster-rato, reso viscido dalla pioggia, con al-ternanza di sali-scendi faticosissimi,che spezzano le gambe e mettono adura prova la resistenza fisica e men-tale degli atleti, accorsi in massa aquesta prima edizione del pomeriggioal Bosco. Più di settecento al fatidicosparo del giudice arbitro, i quali parti-vano sgomitando per assicurarsi le pri-

I magnifici sette+unoTROISE CHIUDE SOTTO IL MURO DEI 40’

me posizioni col gruppo di testa. Al pas-saggio dei 5 km. sotto lo stendardo dell'A-sics e prima della discesa che scomparenel bosco, la selezione è già fatta, il gruppodi testa si è abbastanza snellito in quantosi viaggia sui 3,15 a chilometro con il primoatleta. Più che atleta, oserei dire alieno da-ta la velocità: solo verde e natura dietro dilui. Con ritardo di alcuni minuti sopraggiun-ge man mano il resto dei concorrenti. An-dature di tutto rispetto e nei primi trenta ilnostro collega e triatleta Stefano IronmanTroise con un tempo eccezionale di 38,57,che fa da apripista al resto della nostrasquadra. Nell'ordine dopo Stefano, Cen-tanni, Noli, Dal Vacchio, Del Giudice, Ca-scetta, Soprano. Tutti in ottima forma, chiu-dono con tempi di rispetto data la pocaesperienza (almeno per alcuni) con questotipo di competizioni. La voglia di divertirsi,di stare insieme per vivere una giornata disport, non manca. La squadra c’è ed èpronta, passo dopo passo, allenamentodopo allenamento, gara dopo gara a maci-nare chilometri. (e. c.)

Podistica Chiaja, un attimo prima e... al momento del “cheese”

I TEMPI

TROISE STEFANO 38’57”

CENTANNI MARCO 47’18”

NOLI DAVIDE 49’35”

DEL VACCHIO AGOSTINO 50’06”

ROMANO NINO 51’39”

DEL GIUDICE GIUSEPPE 55’20”

CASCETTA ENNIO 57’42”

SOPRANO LUIGI 57’56”

segue a pagina 5

Benedetta Buccala’

(a destra) in posa per

la foto di rito prima

della finale del

Torneo juniores di

Mestre che conclude-

ra’ vittoriosamente.

Sotto, Mario

Gentiletti e Luigi

Sbandi con Achille ed

i trofei conquistati

nella trasferta veneta

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SQUASH NEWS10 SQUASH NEWS3

Campionati provinciali

Danilo Del Tufo si aggiudica iltorneo, battendo tre a uno in fi-nale un Marcello Vetrano che

non ci ha creduto fino in fondo. Eppu-re Vetrano, in ottima condizione fisica,aveva superato per tre a due, un osti-co, instancabile, Paolo Boffa. Tra Bof-fa e Vetrano, più che un incontro (cor-rettissimo) è stata una battaglia, dovesi combatteva su tutte le palle, ad ognipunto, interminabile.Il torneo è stato aperto da un incontrodi cartello, tra due eterni ragazzi, il no-to chirurgo plastico Giuseppe Sito e ilvecchio maestro Achille Gentiletti.Tecnica, correttezza e sano spiritosportivo caratterizzavano l'incontro.Peppe Sito cedeva alla maggioreesperienza del maestro, ma battevapoi in sequenza, prima il giovane Ma-rio Varrella e poi l'altro juniores Ga-briele Bardi, cedendo nella finale delnono posto a Roberto Rispo.Pierone Giampaglia, nonostante gliimpegni di lavoro, a Firenze, quandoc'è, è sempre con noi, sorridente, go-liardico, allegro. Vince il primo incontrocon Gabriele Bardi e cede poi a DelTufo e a Dargenio.

Del Tufo campione Supera

in finaleVetrano

Terzo postoin classifica

per PaoloBoffa

Gigi di Furia e Alfonso Presta (ben-tornato!): perdersi questo incontro è unpeccato, tra le smorfie di Alfonso e le ri-sate di Gigi. Vince Presta per tre a ze-ro, più esperienza e più colpi a disposi-zione. Lo stesso Presta cederà poi aVetrano, per tre a zero.Nella finale del 5° posto tra MicheleDargenio e lo stesso Presta, prevaleDargenio con un 3 a 0 combattutissi-mo. Sergio Boffa perde agli ottavi conil più esperto fratello Paolo e, nono-stante la migliore condizione fisica, ce-de poi, nel tabellone del 5° posto allostesso Presta.Tornando al tabellone principale, bellala partita degli ottavi tra Dargenio eAchille Gentiletti, quest’ultimo si aggiu-dicava l'incontro più per mestiere, datala differenze di età e condizione fisica,irretendo arbitro e avversario (fa partedel gioco anche questo). Lo stessoGentiletti, nella semifinale, perdeva conDel Tufo per 1 a 3.

Nella nostra società moder-na fatta di corse e di affanni,ciò che colpisce di più è loscollegamento tra mente ecorpo. Pur considerando chechi pratica sport conduceuna vita migliore, sia da unpunto di vista fisico che psi-chico, ciò che si evidenzia èuna cura maggiore a volteeccessiva del proprio corpo,dimenticando spesso chenon si può vivere bene senon si curano anche gli statidi tensione che determinanostress, ansie e nevrosi. Giàdalla vita prenatale è un con-tinuo susseguirsi di stimola-zioni fisiche e psichiche checolpiscono la nostra unitàbiologica provocando innu-merevoli stati di tensione.Ogni rapporto con il mondoesterno si associa ad unostato di tensione; ci sentiamo“tesi” poiché non sappiamogestire la nostra ansia, e in-tanto la nostra muscolaturaè contratta, si pensi che an-che il riflettere comporta con-trazione muscolare (corruga-mento frontale). Chiaramen-te noi viviamo male, in uno

stato perenne di tensione,perché noi occidentali nonconosciamo assolutamentele capacità della nostra men-te, si pensi ad esempio allemorti psichiche clinicamenteaccertate, ovvero personeche decidono di morire eci riescono; oppuresemplicemente coloroche fanno uso dellasveglia biologica, doveun individuo decideche il suo corpodeve svegliarsi aduna certa ora e ciriesce senza l' au-silio di un mezzoesterno. Questosolo per di-re piccolecose, lepossi-bilitàdellanostra sfera psi-chica sono molteplici e noinon lo sappiamo, ci lasciamovivere nel quotidiano suben-do gli eventi esterni spessoin contrasto con i nostri biso-gni. Il Training Autogeno cioffre la possibilità di realizza-

re, in modo sempre più com-pleto e generalizzato, il con-trario di ciò che può produrreuno stato di tensione, cioèdistensione neuromuscolaree psichica. Ma cos' è ci chie-diamo il Training Autogeno?

E' un metodo psicotera-peutico di auto distensio-ne che permette di rea-lizzare risultati indiscuti-bili. Dunque la tecnica

del T.A. ci consente direalizzare, sia a li-vello psicologicoche a livello soma-tico, uno stato taleda migliorare, ri-

solvere onormaliz-zare fun-zioni psi-

chiche osomati-che che

si fossero allonta-nate dal loro equilibrio origi-nario. Training significa alle-namento, e cioè apprendi-mento graduale di una seriedi esercizi, allo scopo di por-tare progressivamente alrealizzarsi di spontanee mo-

dificazioni del tono muscola-re, della funzionalità vascola-re, dell' attività cardiaca epolmonare, dell'equilibrioneuro-vegetativo e dello sta-to di coscienza; il preciso ecostante allenamento a taliesercizi porta a modificazionigradatamente sempre piùprecise e concrete.Autogeno vuol dire “Che sigenera da sé” ci chiediamocosa sviluppa? Modificazionipsichiche di stati di tensione,ansia e stress; esso determi-na quindi distensione mu-scolare, termoregolazione,regolarizzazione funzionalenei meccanismi non soloneurovegetativi, ma ancheendocrini e umorali. La finali-tà del T.A. è il raggiungimen-to di uno stato di calma, dibenessere, di pace interiore,ovvero di equilibrio. L'uomo forte è l'uomo equili-brato, perché la forza fisicanon serve a vivere bene ma,la forza interiore ti consentedi affrontare con calma e de-cisione il mare in tempestadella vita.

Dott.ssa Liliana Villanova

L’Angoloscientifico

Dopo anni di esperienza nel campo del fitness, ritengo fonda-mentale un'alimentazione corretta ed equilibrata, soprattutto sesi vogliono raggiungere dei risultati visibili sul proprio corpo.Allenamento costante e buona alimentazione sono i segreti diun buon fisico. Quando gli allenamenti cominciano ad essereimpegnativi, il fabbisogno giornaliero di alimenti raddoppia senon addirittura triplica.Diventa difficile, in tal senso, riuscire a somministrare la giustaaliquota di alimenti per sopperire a questa necessità, per cui ènecessario far ricorso ad integratori alimentari. Gli integratorialimentari abbinati a quello che già mangiamo sono di grandeaiuto, integrando e sopperendo al nuovo fabbisogno. E’ sba-gliato pensare che gli integratori possano sostituire un pasto.Un abbinamento veramente efficace nel recupero muscolaredopo un seduta di allenamento intenso è il mix di due aminoa-cidi l'Arginina e la Glutammina. L’Arginina è un amminoacidoessenziale indispensabile per il mantenimento omeostasi, ov-vero la condizione di stabilità interna dell’organismo; stimola lasecrezione di ossido nitrico che è un vasodilatatore dei vasi co-ronarici, partecipa al processo di sintesi di altri amminoacidi.Alla fine di un allenamento intenso, quando le scorte glicidichesono al limite l’Arginina viene catabolizzata al fine di produrre

energia. Inoltre, è stato dimostrato che svolge un ruolo disin-tossicante per l'organismo, smaltendo l'accumulo di ammonia-ca determinato da intensi lavori muscolari, determinando l’in-sorgenza del senso di fatica. Le fonti di approvvigionamentonaturali sono: grano saraceno, frutta secca, legumi. La sommi-nistrazione giornaliera varia da 3.5 g al max 5 g.La Glutammina: è l'amminoacido più abbondante nel corpoumano, interviene insieme all'Arginina nello smaltimento del-l’ammoniaca dopo lo sforzo fisico. Inoltre, ha un'azione anabo-lica, favorendo l'ingresso nelle cellule di acqua, aminoacidi edaltre sostanze. Combatte la sindrome da sovrallenamento fa-vorendo l’aumento della scorta di glicogeno muscolare e facili-tando il recupero. Se assunta in condizione di bassi livelli di gli-cemia, stimola la secrezione di GH. Per quanto concerne lemodalità di assunzione e dosaggio vi sono teorie contrastanti: ilmio consiglio è quello di assumere tutte le sere prima di andarea dormire 5 g di glutammina più 3g di Arginina , per un periodoalmeno di 8 settimane . Il beneficio è riscontrabile facilmente inquanto si annulla la sensazione di stanchezza, assenza di do-lori muscolari, sonno facilitato e completo benessere fisico.

Emiliano Cassano

INTEGRATORI, PERCHE’

VIVERE MEGLIO CON IL TRAINING AUTOGENO

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SQUASH NEWS11

SQUASH NEWS

Q uando, un sabato se-ra, in un noto localecittadino, l 'ho visto

ballare fino a notte inoltrata,ho capito, che non ha persoun filo dello spirito goliardicodegli anni del liceo.Certo, qualche chiletto in più,e quella spruzzata di neve adimbiancargli i capelli, ma Mar-co Berardinone è sempre lostesso, lo Stenmark dell'Ap-pennino, anzi come giusta-mente è stato corretto, loStenmarkone del Sud.Lui lo sci ce l'ha nel sangue,anzi a dir meglio nel Dna. Allesue spalle tre generazioni disciatori, dal nonno alla mam-ma, al papà allo zio. Leggen-de metropolitane raccontanoche da piccolo succhiava lattee sciolina, ma fatto sta, chequando a sei anni, il papà loaffido a Giorgio Compagnoni,questi rimase stupito dalla for-za e dalle capacità tecnichedel ragazzo, il quale riusci fi-nanche ad impressionare ilgrande campione olimpionicoZeno Colò.Non c'è nulla da dire, Marco èstato il più bel prodotto dellosci meridionale degli ultimiquarant'anni. A 21 anni era giàmaestro di sci di 1° grado, po-co portato per i codici, scelsel'allora Isef e gli studi tecno-sportivi.“Bestia nera”, uomo da batte-re, straripava sulle piste delGran Sasso, Campitello Mate-se, Frontignano, Roccaraso eTerminillo, dove nessuno ri-usciva a tenergli testa, crean-do il vuoto dietro disé nelle classifiche, piazzan-dosi 3° nella gara nazionaledi Bolzano.Lo store di via Carducci, (Be-rardinone Sport), che da tantianni conduce insieme alla so-rella Lilian, è il punto di riferi-mento per lo sci e di tutti glisciatori napoletani, dove lui,oltre che sulle piste, dispensasempre validissimi consiglitecnici agli appassionati dellaneve.

Achille Gentiletti

Il personaggio: Marco Berardinone

STENMARKFORMATOVESUVIO

Il piu’ fortesciatore del Sud degli ultimiquarant’anni

A CURA DEL DOTT. GIOVANNI DONADIO*

In età pediatrica l'attività sportiva deve essere giudicata comeun gioco ed è un modo per relazionarsi con gli altri e per mi-gliorare l'attività motoria e quella psichica.Ginnastica significa attività organizzata in esercizi generali especifici, finalizzata al miglioramento.Frequentemente i genitorimi riferiscono che i figliconsumano ore davanti adun televisore o a giochi equesto produce torpore eobesità.La Società Italiana di Pe-diatria raccomanda di uti-lizzare il tempo libero inun'attività sportiva legataalle attitudini del ragazzo.Io consiglio a tutti i miei pa-zienti di avviare ed educa-re i propri figli allo sport.Nel centro Sportivo Athe-nae ho trovato specializza-zione, cortesia e spaziadatti ai Vostri figli.Tutto quanto detto vuol dire dare ai nostri figli un futuro in salu-te.L' obesità a livello infantile sta aumentando a livelli allarmanti,

tanto che l' Italia è al primo posto in Europa (triste primato) perla prevalenza di obesità infantile. In questo quadro allarmante,il sud dell'Italia ed in particolare la Campania abbiano la più al-

ta prevalenza di bambini obesi in assoluto, con percentualiche sfiorano il 49% in alcune fasce di età (dati di Okkio allaSalute 2008).L'obesità è una malattia multi fattoriale. In essa riconosciamouna predisposizione genetica e numerosi fattori di stili di vitache conducono all'introduzione di calorie in misura più abbon-dante rispetto ai consumi.

Stili di vita sbagliati, come lasedentarietà, la facile dispo-nibilità di cibi di piccolo volu-me ma grande contenutocalorico, il piacere della ta-vola ed il significato socialeche il pasto ricco e abbon-dante assume nella vita fa-miliare e personale, modellidi comportamento che simutuano dai mass-media.Dato oltremodo importanteè che nella metà dei casi ilbambino obeso è figlio di ungenitore obeso o anche dientrambi. Il bambino copiagli stili di vita dei genitori,

per cui genitori sedentari ocon comportamenti sedentari dove la tavola è intesa in un mo-do più che abbondante, è un bambino destinato al soprappesoo all'obesità. Segnali che si sta raggiungendo lo stato criticodel soprappeso è il piattismo del piede, il valgismo delle ginoc-chia oppure l'apparente piccolezza dei genitali.

*medico specialista in Pediatria

L’Angolo scientifico

COSECHENONSIDICONO

Athenae nel palloneCOSECHENONSIDICONO

Ipotesi sui piani segreti di Achille Gentiletti. Dopo laPodistica Chiaja by Athenae, il nostro starebbe pen-sando, secondo fonti accreditate, ad arricchire il me-dagliere andando a razzolare in altre discipline sporti-ve. La risposta arriva da un’indiscrezione fotograficadi assoluto rilievo. Sotto mentite spoglie, il patron del-l’Athenae sta allenando una squadra di calcio. La se-gretezza è assoluta, come testimoniano gli occhialiscuri, le magliette rosse dei giovani atleti - nessunodei quali pare riconoscibile - ed il marchio dello spon-sor, probabilmente una multinazionale del tabacco diorigine greca. E’ stata scattata probabilmente al nordd’Italia, vista l’atmosfera brumosa. Abbiamo provatoa rivolgergli domande precise in tal senso, ma Genti-letti nega con decisione. Contiamo di poter fornire alpiù presto aggiornamenti sulla notizia.

ATTENTI AL BIMBO OBESO

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Page 12: Athenae Squash News Ottobre-Novembre 2010

TRE DI COPPEPrima trasferta per i tornei na-zionali juniores e primi trofeiper gli atleti Athenae. A Mestrenon è stato facile arrivare, sog-giornare e partire (a voce, perchi vorrà, i racconti davanti alcamino su una nottata in bun-galow al camping Fusine...), main campo i nostri si sono fattivalere. Un primo, un secondo eun terzo posto nelle rispettivecategorie per Benedetta Bucca-la’, Luigi Sbandi e Mario Genti-letti. Ma soprattutto l’indicazio-ne che il vivaio c’è, sta facendotesoro anche dell’esperienzatrasferita da Simone Rocca, epuò solo crescere.

U

3° Class.

U 15 f.

1° Class.

U 13

2° Class.

SQUASH NEWS

come denominatore quella femminile.Anche qui il dato fa riflettere: per Napoli il rapporto è di91,74 uomini ogni 100 donne, inferiore alla media naziona-le, che rileva 93,81 uomini ogni 100 donne.Uomini che diminuiscono e donne che ingrassano: due indi-catori che lasciano spazio a numerose considerazioni, si-curamente problematiche, sui quali si potrebbero e dovreb-bero aprire molteplici dibattiti. Considerazioni che mi piace-rebbe raccogliere, aprendo un confronto attraverso le pagi-ne di questo giornale. Ed anche attraverso nuove forme diinformazione, confronto e dialogo che Athenae sta per inau-gurare. Ma questa è una piccola-grande sorpresa per leprossime settimane.

dalla prima pagina - UOMINI E DONNE...

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EHM... ATTENZIONE A CHI SOSTIENE che all’Athenae c’e’ unbell’ambiente. In determinate giornate si corre il rischio difare brutti incontri.

EVENTI HALLOWEEN IN PALESTRA

OTTOBRE-NOVEMBRE 2010 - NUMERO 10

Societa' Sportiva Athenae srl - Via dei Mille n. 16 - 80121 Napoli tel. 081.407334 - fax 081.406790 - www.athenae.it - email: [email protected]

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domenica 21 novembremaratona Spinning

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Giorni scorsi, scorrendo le pagine diun noto quotidiano, leggevo un artico-lo che mi ha particolarmente colpito, ilcui titolo era: “Napoli, città con pochimaschi; donne mediamente in so-vrappeso”.Quindi pochi uomini e molte donne,troppo in carne.Il peso della popolazione maschile ri-sulta inferiore a quella femminile. Ledonne, dunque, che dovrebbero, inrapporto pesare meno, nel capoluogocampano pesano di più.La notizia è particolarmente inquie-tante, in quanto, in un momento in cuia livello internazionale si cerca di por-re rimedio all’obesità infantile ed atutte le problematiche ad essa corre-late, da noi proprio le donne, sullequali ricade il primo impatto con i figliche deriva dall'esempio, oltre che dal-l'educazione sul tema specifico, sonole prime ad essere in sovrappeso.L’altro dato, sempre pubblicato sullostesso quotidiano, riguardava il cosid-detto “rapporto di mascolinità”, rap-porto percentuale, che ha come nu-meratore la popolazione maschile e

Uominie donne

sovrappesodi Achille Gentiletti

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