Sociologia generale e Statistica sociale (11) · 2019. 11. 15. · tecniche per la conoscenza...

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Sociologia generale e Statistica sociale (11) Corso di Lingue, Letterature e Culture Straniere Anno accademico 2019-2020 Prof. Michele Marzulli [email protected]

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  • Sociologia generale e Statistica sociale (11)

    Corso di Lingue, Letterature e Culture Straniere

    Anno accademico 2019-2020

    Prof. Michele Marzulli

    [email protected]

    mailto:[email protected]

  • Perché proprio io?

    • Le scienze sociali e la sociologia nel curriculum degli studi.

    • Importanza «professionale» di studiare il mutamento sociale.

    • Apprendere un metodo di lavoro e di ricerca.

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  • Obiettivi del corso

    1. Acquisire il linguaggio di base.

    2. Saper interpretare i dati statistici/le

    informazioni raccolte (da altri).

    3. Utilizzare le tecniche più adeguate ai diversi

    contesti.

    4. Acquisire uno sguardo critico sulle diverse

    tecniche.

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  • Che cos’è la statistica

    • La statistica è un insieme di metodi e di tecniche per la conoscenza quantitativa, l'analisi e la comprensione di uno o più fenomeni, singolarmente o congiuntamente considerati, che si presentano nella realtà con un insieme di diverse manifestazioni, osservabili totalmente o parzialmente.

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  • Le origini della statistica (1)

    • L'etimologia della parola “statistica” deriva dal vocabolo “Stato” e fa riferimento al fatto che le prime informazioni su fenomeni reali sono state raccolte ed organizzate ad opera degli organismi statali che ne erano anche i principali utilizzatori.

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  • Le origini della statistica (2)

    1. Le tracce più antiche di rilevazioni statistiche ufficiali risalgono ai Sumeri (IV-II millennio AC).

    2. Nell'antico Egitto ci sono testimonianze di una attiva misurazione quantitativa dei fenomeni sociali e della venerazione di una dea dei libri e dei conti.

    3. Fa parte della Bibbia il “Libro dei Numeri”, dove si parla anche del censimento di Mosè su ordine divino.

    4. Ci sono prove di rilevazioni statistiche ufficiali nell'antica Cina (2238 AC) e nell'antica Roma: – Maria non partorì a casa sua a Nazareth (in Galilea), ma in

    una stalla sulla strada per Betlemme (in Giudea) dove stava andando per registrarsi al censimento di Augusto.

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  • Le origini della statistica (3)

    5. La fase metodologica si fa iniziare con A. Quetelet(1796-1874) a cui dobbiamo l'unificazione sotto un'unica visione di diversi ambiti di ricerca riconducibili alla Statistica (la demografia, la teoria degli errori accidentali e il calcolo delle probabilità). È da questo momento che la statistica si caratterizza come metodo scientifico.

    6. I metodi e i concetti su cui si fonda il moderno ragionamento statistico appaiono nel XX secolo (con i contributi classici di Pearson, Fischer, Gosset, Neyman, Gini, Chisini, De Finetti, etc.)

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  • Notazione di base

    • I fenomeni di interesse sono detti fenomeni statistici (es: il reddito) X, Y, Z, A, B, C … (lettere maiuscole).

    • I supporti fisici o teorici delle diverse manifestazioni di un fenomeno statistico sono detti unità statistiche (es: i singoli individui).

    • Le singole determinazioni del fenomeno sono dette manifestazioni statistiche (es: il reddito di Tizio) x, y, z … (minuscole)

  • Notazione di base

    • (U) L’insieme delle unità statistiche sulla quali interessa studiare il fenomeno è chiamato popolazione statistica o universo di riferimento U

    • (N) Il numero di unità statistiche che compongono la popolazione statistica di riferimento è chiamato numerosità o dimensione di U N

  • Notazione di base

    • Quindi:

    • X è un fenomeno,

    • x è una modalità (una categoria o un numero),

    • U è un insieme,

    • N è un numero.

  • Statistica descrittiva (1)

    • Se la rilevazione è esaustiva (censuaria) di U, e si dispone di tutti gli N dati osservati presso tutte le unità statistiche, la statistica ha la funzione di descrivere il comportamento di X su U.

  • Statistica descrittiva (2)

    • Univariata, ha per oggetto un solo fenomeno singolarmente rilevato e come obiettivo la descrizione del suo comportamento su U.

    • Bivariata, ha per oggetto una coppia di fenomeni rilevati sulla stessa U e come obiettivo l'individuazione delle (eventuali) relazioni(statistiche) tra i due.

    • Multivariata, i fenomeni rilevati sulla stessa U sono più di due e l'obiettivo è descriverne il comportamento congiunto e studiarne le relazioni.

  • Statistica inferenziale (1)

    • Se la rilevazione è parziale (campionaria, con n < N) la Statistica continua ad avere come obiettivo la descrizione e la comprensione del comportamento di X su U, ma la sua funzione ora è più ardita.

  • Statistica inferenziale (2)

    • Estendere i risultati dell'elaborazione dei dati campionari all'intera U, e quindi anche alla parte non osservata: si tratta di un'induzione dal particolare al generale (inferenza statistica), alla cui base stanno elementi di teoria delle probabilità.

  • 0,0

    5,0

    10,0

    15,0

    20,0

    25,0

    30,0

    35,0

    2001 2002 2003 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

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    Pratica Sport (M/F) 3+

    … in modo continuativo

    M 37,4%; F 26,2%; M 27,1% F 19,2%

    Sport (ISTAT, 2015)

  • 40,3

    41,2 41,2

    39,8

    41,1

    39,5

    40,2

    40,6

    38,3

    39,8

    39,2

    41,2

    39,9

    36,5

    37,5

    38,5

    39,5

    40,5

    41,5

    2001 2002 2003 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

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    Non pratica Sport (M/F) 3+

    M 35,5% F 44,1%

    Sport (ISTAT, 2015)

  • Ripartizione geografica 2014

    Nord-ovest 36,3

    Nord-est 37,0

    Centro 34,3

    Sud 22,4

    Isole 25,2

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    Titolo di studio 2014

    Laurea 33,5

    Licenza media superiore 25,3

    Licenza media inferiore 18,3

    Licenza elementare - Nessun titolo di studio 21,0

    Sport (ISTAT, 2015)

  • Classe d’età 2014

    3-5 24,9

    6-10 61,7

    11-14 64,5

    15-17 60,8

    18-19 53,3

    20-24 50,1

    25-34 41,6

    35-44 34,0

    45-54 27,7

    55-59 23,4

    60-64 22,2

    65-74 15,0

    75 e oltre 5,7

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    Sport (ISTAT, 2015)

  • Tavola 7.8 - Persone tra i 3 ed i 24 anni che praticano sport per pratica sportiva dei genitori e classe di età - Anno 2014; (per 100 persone della stessa classe di età e con le stesse caratteristiche dei genitori)

    CLASSE DI ETÀ DEI FIGLI

    Genitori sportivi

    Entrambi i genitori sportivi

    Solo uno dei duegenitori sportivo

    Non sportivi

    3-5 anni 56,4 29,6 14,1

    6-10 anni 89,4 74,4 49,9

    11-14 anni 91 81,7 51,3

    15-17 anni 80,6 77,1 51,1

    18-24 anni 73,1 68,6 43,2

    Totale 78,7 67,5 43,7

    Fonte: Istat, Indagine multiscopo sulle famiglie "Aspetti della vita quotidiana"

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    Sport (ISTAT, 2015)

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  • Dati e informazione

    • Conoscenza quantitativa dei fenomeni:

    raccolta di dati elaborazione trasformazione

    dei dati in informazioni

    • Un dato ha un contenuto informativo in quanto viene messo in relazione con altri dati.

    – Un dato isolato non serve a nulla (non ha contenuto informativo), anche se può far da base per la valutazione (trasformazione in informazione) di altri dati, diventando anch'esso oggetto di valutazione nel confronto.

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  • La costruzione del dato

    • Nozioni di base di metodologia della ricerca sociale.

    • Visione ingenua: «i dati parlano da soli».

    • Ci vuole al contrario l’interpretazione.

    • Per poter intrepretare i dati (comprensione) è opportuno capire come sono stati «costruiti».

    • La costruzione del dato segue una metodologia.

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  • I modi di fare ricercaModi della ricerca Tecniche

    Ricerca standard(quantitativa)

    Analisi secondaria dei dati

    Fonti statisticheufficiali

    Inchiesta campionaria

    Questionario

    Indagine sperimentale

    Esperimento

    Ricerca non standard(qualitativa)

    Indagine con intervista

    Intervista (discorsiva)

    Ricerca etnografica Osservazione

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    Fonte: Amaturo, 2012: 13.

  • Che cosa rende «scientifica» la ricerca?

    • Modelli di ricerca scientifica

    • Le scienze «dure»

    • La scienze sociali

    • Per avere scienza ci vogliono le formule

    matematiche?

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  • La Rivoluzione scientifica

    • Lungo processo che porta a un nuovo sapere

    rappresentato esemplarmente da Galileo Galilei e dalla

    scienza fisica e astronomica (Copernico e Newton).

    • Il «metodo scientifico»: dopo Galilei, per parlare di

    scienza non si potrà più addurre l’autorevolezza del

    passato (principio di autorità), ma si dovranno portare

    esperienze (dunque percepibili con i sensi) oppure

    esperimenti che dimostrino l’esistenza di leggi

    universali della natura.

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  • Galileo Galilei, «Il Saggiatore»

    • «La filosofia naturale è scritta in questo grandissimo

    libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi,

    io dico l’universo, ma non si può intendere se prima non

    s’impara a intender la lingua e conoscer i caratteri nei

    quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i

    caratteri son triangoli, cerchi ed altre figure geometriche,

    senza i quali mezzi è impossibile a intenderne

    umanamente parola; senza questi è un aggirarsi

    vanamente per un oscuro labirinto» (corsivo mio, ndr).

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  • La Rivoluzione scientifica (2)

    • L’esito di questo processo è la nascita di un metodo, un

    percorso in senso etimologico, che porta alla

    conoscenza: il metodo scientifico o sperimentale.

    • Seguendo il metodo scientifico, le scienze possono

    raggiungere una conoscenza della realtà «oggettiva» e

    «verificabile».

    • La conoscenza umana dunque può descrivere la realtà

    in quanto tale e seguire procedure pubbliche,

    controllabili da chiunque.

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  • Sul concetto di scienza

    • Per secoli, questa impostazione ha reso possibile

    sviluppare un apparato di conoscenze che hanno

    sostenuto altri grandi cambiamenti, come la Rivoluzione

    industriale (1750).

    • Gli uomini erano persuasi che la realtà fosse alla loro

    portata, del tutto conoscibile con la sola ragione.

    • Anche la Rivoluzione francese (1789) può essere

    considerata uno degli esiti di quella scientifica, in quanto

    evento che metteva al centro della storia umana la

    Ragione (intesa come una divinità).

    • Per questo, il concetto di scienza coincideva con alcune

    scienze, quelle che seguono il metodo sperimentale.

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  • Sul concetto di scienza

    • In questo contesto di grandi scoperte che hanno

    modificato («progresso») le condizioni di vita e gli

    strumenti della produzione dei beni, si è consolidata una

    visione della scienza di tipo «oggettivo».

    • Cioè, il fatto che esiste una realtà esterna all’essere

    umano (il soggetto) che ha una autonomia sostanziale

    (l’oggetto). Lo strumento per conoscere la realtà è la

    ragione (e il suo metodo rigoroso).

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  • Sul concetto di scienza

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    SOGG. RAGIONE OGGETTO

  • La questione metodologica

    • Il problema è se sia possibile conoscere l’oggetto con laragione e soprattutto come sia possibile (il metodo). Ildibattito si concentrerà soprattutto sullo statuto delsapere che si costruisce attraverso la ricerca sociale.

    • Il paradigma galileiano (conoscenza oggettiva tipicadelle «scienze della natura») divenne anche ilriferimento delle «scienze sociali».

    • In tempi relativamente più recenti, invece, si sonoaffacciati paradigmi diversi, che sottolineano lo statutodifferente dell’oggetto di studio, cioè le relazioni sociali.

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  • Che cosa significa fare ricerca sociale?

    • Significa indagare un aspetto della realtà sociale.

    • «Un insieme di procedimenti attraverso cui cerchiamo di

    acquisire conoscenze scientifiche sulla realtà» (Caselli,

    2005: 13).

    • Che cosa differenzia il lavoro di un ricercatore, da altri

    tipi di indagine, per esempio quella giornalistica?

    • Il metodo che si utilizza costituisce l’elemento che

    distingue una ricerca di tipo scientifico da altre forme di

    indagine.

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  • Che cos’è un metodo scientifico?

    • Il metodo scientifico è una strada.

    • Quindi, esistono molti sentieri per raggiungere la

    meta, e questo significa anche due cose:

    1. che non tutti sono «scientifici» e

    2. che molti percorsi possono portare alla

    stessa meta.

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  • Che cos’è un metodo scientifico?

    • Che cos’è «scientifico» nella ricerca sociale?

    Una ricerca per essere scientifica deve avere

    almeno queste tre caratteristiche:

    1. Essere frutto dell’applicazione rigorosa di un

    metodo di indagine.

    2. Avere un fondamento empirico.

    3. Le sue procedure devono essere pubbliche(Fonte: Caselli, 2005: 13).

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  • La «battaglia sul metodo»

    • Il metodo rigoroso: la ricerca scientifica non ha un solo

    metodo, valido per tutte le scienze.

    • Su questo tema, nel tempo, si è svolta una vera e

    propria battaglia culturale (Kulturkampf), in cui si sono

    confrontati almeno due visioni differenti:

    A. Chi ritiene che esista un solo metodo scientifico,

    in particolare quello delle scienze della natura o

    scienze hard.

    B. Chi invece sottolinea l’esistenza di uno specifico

    metodo per le scienze umane.

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  • La base empirica della conoscenza

    • La seconda caratteristica di una conoscenza costruitascientificamente è il fatto di essere empiricamente fondata.

    • Significa che alla sua base ci sono affermazioni, asserti, chetrovano il proprio fondamento in fatti osservabili, cioè nonsono solo costrutti mentali del ricercatore.

    • Differenza tra base empirica e il «senso comune»; per es.l’errata generalizzazione: la «percezione» della rilevanzaquantitativa del crimine o di eventi che mettono indiscussione la nostra idea di società (il fenomenomigratorio).

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  • La pubblicità delle procedure adottate

    • La conoscenza che pretende di essere scientifica deve ancheessere disponibile alla critica, cioè ad essere osservata eanalizzata da altri scienziati.

    • E come può essere oggetto di critica? Rendendo pubbliche leprocedure utilizzate.

    • Dichiarare in maniera esplicita, per esempio, quale tecnica si èscelta, chi è stato intervistato, chi ha effettuato la rilevazionesul campo…

    • Questa dimensione è particolarmente rilevante per le scienzesociali, che non dispongono di uno strumento comel’esperimento (replicabile) tipico delle scienze della natura.

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  • Appendice

    • Questi esercizi, molto semplici, vengono sottoposti all’attenzione degli studenti solo con l’intenzione di indicare le competenze di base che non possono mancare per poter leggere, interpretare e svolgere piccoli calcoli statistici che saranno oggetto di valutazione in sede di esame.

    • L’obiettivo è di rassicurare e indicare la strada migliore per preparare la prova d’esame.

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    sociale38

  • Esercizi di base

    • Percentuali

    • Un maglione che costava 65 € è venduto in saldo al 25%. Quanto costa adesso?

    – 25% di 65 25

    100di 65

    – (65:100) x 25 = 16,25

    – Il maglione costa 65-16,25=48,75 €

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  • Esercizi di base

    • Incremento percentuale.

    • La benzina costerà il 5% in più a partire da domani. Oggi costa 1,604 € al litro. Quanto costerà domani?

    – 5% di 1,604 5

    100di 1,604

    – (1,604:100) x 5 = 0,0802

    – Da domani la benzina costa 1,6842 €

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  • Esercizi di base

    • Incremento percentuale.

    • Il Signor Mario riceve un interesse medio annuo dell’1,3% sul suo deposito (che ammonta a 5.340 €). A quanto ammonta il suo capitale dopo due anni?

    – 1,3% di 5.340 1,3

    100di 5340.

    – (5340:100) x 1,3 = 69,42 … 5.478,84 €

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  • Esercizi di base

    • Il calcolo delle probabilità in matematica è lo studio degli eventi incerti.

    • Es.: in un sacchetto ci sono 20 palline colorate: 12 rosse, 8 gialle. Quante probabilità ci sono che venga estratta una pallina gialla?

    • 8 casi favorevoli su 20, cioè 8

    20

    • 8:20=0,4 … 0,4 x 100=40%

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  • Esercizio di base

    • In una scatola ci sono 197 cioccolatini.

    – Quante probabilità abbiamo di trovarne uno alla nocciola (35)?

    – 17,8% (arrotondamento dei decimali).

    • Prendiamo un dado (a 6 facce): quante sono le possibilità che esca un numero pari?

    – 6/3=1/2=0,5 0,5 x 100=50%

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  • Esercizi di base

    • Arrotondamento al secondo decimale (approssimazione):

    • Per difetto: 0, 1, 2, 3, 4.

    • Per eccesso: 5, 6, 7, 8, 9.

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    sociale44

    Cifra completa

    Arrotondamento

    12,8824

    15,9832

    6,789

    3,9876

    57,3219

  • Il sondaggio politico

    Partito politico Frequenza (val. %)

    Lega Salvini 34,5

    Partitodemocratico

    18,6

    Movimento 5 stelle

    15,8

    Fratelli d’Italia 9,5

    Forza Italia 6,2

    Italia viva 5,6

    • Intervistati: 1500 persone.

    • Fonte: SWG per La7, sondaggio dell’11/11/2019.

    • Cfr. http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/ListaSondaggi.aspx?st=SONDAGGI

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    http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/ListaSondaggi.aspx?st=SONDAGGI

  • Il sondaggio politico

    Partito politico Frequenza (val. ass.)

    Lega Salvini

    Partitodemocratico

    Movimento 5 stelle

    Fratelli d’Italia

    Forza Italia

    Italia viva

    Se gli intervistati sono 1500, quanti voti di preferenza hanno ricevuto i singoli partiti?

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    sociale46

  • Le squadre di calcio

    Squadra Frequenza (val. ass.)

    Juventus 123

    Milan 89

    Inter 88

    Atalanta 79

    Brescia 25

    Roma 13

    Verona 1

    • Calcolare la percentuale di ogni risposta.

    – Prima di tutto? Il totale (il 100%, il marginale di colonna).

    – Poi i calcoli.

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  • Marginali di riga e di colonna (1)

    Maschi Femmine Totale

    Bergamo

    Brescia

    Totale

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    Questa è una semplice tabella a doppia entrata che incrocia due variabili (i dati non sono ancora inseriti).

  • Marginali di riga e di colonna (2)

    Frequenze osservate

    Maschi Femmine Totale

    Bergamo45 75

    Brescia35 55

    Totale

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    Dopo avere inserito i dati (frequenze osservate, in valori assoluti) posso calcolare i valori % delle freq. oss. (1), posso calcolare i marginali di riga (2), e di colonna (3).In val. %, quante sono le femmine del campione (freq. oss.)?

  • Riferimenti bibliografici

    • F. Mecatti, Statistica di base. Come, quando, perché, MH, Milano, 2015.

    • E. Amaturo, metodologia della ricerca sociale, UTET, Torino, 2012.

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    a.a. 2019/2020Michele Marzulli - Sociologia e Statistica

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