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Come valutare le esigenze informatiche e lo stato dell’arte dei propri sistemi informativi per una PMI 20 Ottobre 2011 Giuliano Faini School of Management - Politecnico di Milano

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Come valutare le esigenze informatiche e lo stato dell’arte dei propri sistemi informativi per una PMI

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Come valutare le esigenze

informatiche e lo stato

dell’arte dei propri sistemi

informativi per una PMI

20 Ottobre 2011

Giuliano Faini

School of Management - Politecnico di Milano

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Il Sistema Informativo: la visione tradizionale

Il Sistema Informativo aziendale si compone di: • Patrimonio applicativo. Insieme delle applicazioni software che

supportano le attività di business dell’impresa • Infrastruttura. Insieme delle componenti hardware e software di

ambiente che abilitano il funzionamento delle componenti applicative

Gli obiettivi tradizionali del Sistema Informativo sono: • Supporto e ottimizzazione dei processi. Automazione,

reingegnerizzazione, controllo delle attività • Supporto direzionale. Reportistica basata su una unicità delle

informazioni e controllo integrato di tutti i processi

E’ ancora vero questo modello? Sono ancora queste le aspettative dal Sistema Informativo delle imprese?

In quale contesto operano le imprese ora e come è cambiato il modo di competere?

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Il contesto economico-finanziario attuale

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Andamento del valore aggiunto per settore

80,0

100,0

120,0

140,0

160,0

08I

II III IV 09I

II III IV 10I

II III IV 11I

Agricolt. silv. e pesca

Industriain senso stretto

costruz.

comm. alb., trasp. ecomunic.

credito, att. immob. eserv. prof.

altre attività dei servizi

Fonte: ISTAT, 2011 (www.istat.it)

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Andamento della produzione industriale

Fonte: ISTAT, 2011 (www.istat.it)

70,0

80,0

90,0

100,0

110,0

120,0

giu

-08

ago-0

8

ott

-08

dic

-08

feb-0

9

apr-

09

giu

-09

ago-0

9

ott

-09

dic

-09

feb-1

0

apr-

10

giu

-10

ago-1

0

ott

-10

dic

-10

feb-1

1

apr-

11

giu

-11

Beni di consumo

Beni di consumodurevoli

Beni di consumo nondurevoli

Beni strumentali

Beni intermedi

Energia

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Andamento delle esportazioni

Fonte: ISTAT, 2011 (www.istat.it)

20.000

22.000

24.000

26.000

28.000

30.000

32.000

34.000

36.000

I trim.2009

IItrim.

IIItrim.

IVtrim.

I trim.2010

IItrim.

IIItrim.

IVtrim.

I trim.2011

IItrim.

Beni di consumo

Beni strumentali

Prodotti intermedi

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Il contesto competitivo

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Il contesto competitivo

Le imprese italiane sono essenzialmente piccole e medie, ma appartengono ad un sistema produttivo fortemente integrato con una realtà estesa di micro imprese

I fabbisogni e le scelte ICT dipendono spesso dall’appartenenza dell’impresa ad un sistema produttivo che integra imprese micro, piccole e medie in relazioni reciproche, processi di outsourcing, attività congiunte

Alcuni dei fenomeni che caratterizzano lo sviluppo delle impese ed il contesto competitivo ed il fabbisogno ICT comprendono:

• La frammentazione della catena del valore

• L’internazionalizzazione

• Il modello di crescita per “moltiplicazione”

Essenziale sembra essere ora la valorizzazione delle risorse esietnti

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La frammentazione della catena del valore

tradizionale

Elevata frammentazione della catena del valore. Le imprese hanno frammentato la catena del valore tradizionale, esternalizzando il ciclo produttivo vero e proprio e mantenendo all’interno tre fondamentali capacità:

• L’attività di coordinamento del ciclo produttivo esterno

• L’attività di commercializzazione del prodotto

• L’attività di sviluppo strategico nuovo prodotto

Attività amministrativa

Gestione strategica

Sviluppo del campionario

Acquisti

Logistica

del ciclo

produttivo

Attività

Produt

tive

Logistica

in

uscita

Marketing

e Commercia

lizzazione

Coordinamento del ciclo

produttivo

esternalizzato

Fornitori Impresa Intermediari Clienti

Decentramento locale

Filiera a valle Filiera a monte

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L’internazionalizzazione

L’ internazionalizzazione passiva

• L’impresa produce principalmente nel Paese di origine ed affida la penetrazione nei mercati esteri all’iniziativa di altre organizzazioni (intermediari)

L’ internazionalizzazione attiva

• L’impresa continua a mantenere l’attività produttiva in Italia, ma vi affianca strutture commerciali o di acquisto presenti nei mercati esteri

Le reti “lunghe” e la delocalizzazione

• E’ un fenomeno estremo di frammentazione della catena del valore

• L’impresa realizza siti produttivi o accordi commercali in aree estere

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La “crescita per moltiplicazione”

Realizzazione di gruppi di imprese minori o aggregati di imprese di piccola o piccolissima dimensione riconducibili allo stesso imprenditore (o alla famiglia)

Sviluppo di più piramidi organizzative

Obiettivo della conservazione dei benefici di governabilità e flessibilità delle piccole imprese

Confini fra imprese sfumati

Processi non formalizzati, caratterizzati da estrema flessibilità e riconfigurabilità all’occorrenza

Imprenditore

Familiari

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Il contesto aziendale

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Il contesto aziendale

I flussi informativi presenti nelle imprese tendono ad essere sempre più complessi e non legati unicamente ad attività interne

Complessità di prodotto

• Numero di prodotti/varianti (ampiezza della gamma)

• Complessità della distinta base

• Complessità tecnologica di prodotto (presenza di tecnologie differenti)

• Presenza di servizi accessori (consulenza)

Complessità di processo

• Struttura del processo produttivo (numero delle fasi)

• Distribuzione delle fasi del processo (presenza di flussi vero l’esterno e verso l’interno)

• Tipologie di gestione del processo

Complessità organizzativa

• Numero e tipologie dei mercati serviti

• Numero di sedi/stabilimenti

• Numero e tipologie di fornitori

• Numero e tipologie di clienti e struttura di vendita

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Complessità di prodotto

Possibilità di combinare il prodotto secondo:

• Esterni (9 scelte)

• Motorizzazione (3 scelte)

• Interni (5 scelte)

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B = banda

P = pannello

C = componenti, accessori, elettrodomestici

L = lavorazioni

M = mobile cucina

B Grandi terzisti

Mobilieri Piccoli terzisti

Piccoli cucinieri

Fornitori di componenti

Grandi cucinieri

Lavorazioni c/o terzi

Estero Cliente

finale

B

B

P

P

P P

P P

M

M

M

L

P/L P/L

C

L

C

L C L P

Complessità di processo

Gli scambi fisici necessari per la realizzazione del prodotto finito sono elevati e complessi a seguito dell’elevato numero di attori in gioco e della complessità del prodotto

I flussi informativi da supportare sono numerosi ed eterogenei per tipologie di informazioni scambiate (strutturate – ad esempio ordini – e non – ad esempio documenti tecnici)

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Complessità organizzativa

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Quali le principali implicazioni per i sistemi informativi delle imprese

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Quali implicazioni per le ICT nelle imprese?

Congiuntura economica non favorevole

Dinamicità della produzione

Crescita delle esportazioni

….

….

Budget ICT più contenuti

Razionalizzazione delle risorse ICT

Esigenza di flessibilità delle infrastrutture

Contrazione dello “scope” dei progetti ICT

Necessità di presidio e supporto a livello internazionale

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La valutazione del livello di informatizzazione attuale

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Maturità ICT

Maturità applicativa

Maturità infrastrutturale

Efficacia Processi

aziendali

supportati da

applicazioni

Copertura a

livello di

singolo

processo

Efficienza Livello di

integrazione

Tecnologie e

modalità di

integrazione

Flessibilità Standardiz-

zazione delle

soluzioni

Apertura delle

tecnologie

Diffusione

Capacità del

fornitore

Efficacia Tipologia di

servizi

Ampiezza dei

servizi erogati

Copertura dei

servizi

Efficienza Aggiorna-

mento delle

tecnologie

Omogeneità

degli ambienti

(locale,

generale)

Flessibilità Tipologia di

architettura

(centralizzata

o distribuita)

Diffusione e

strandarizza-

zione delle

tecnologie

La maturità ICT delle imprese

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Lo scenario delle imprese in Italia

Fle

ss

ibilit

à /

evo

luzio

ne

Supporto integrato ai processi

Pacchetto elementare

Isole applicative Sviluppo ad hoc

Sviluppo ad hoc e

pacchetti elementari

Applicazione

gestionale e pacchetti

elementari

Gestionale evoluto o

ERP internazionale Gestionale evoluto

“sottoutilizzato”

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Lo scenario a livello nazionale: la maturità

infrastrutturale

Fle

ss

ibilit

à /

evo

luzio

ne

Supporto ai processi

Infrastrutture

embrionali

Infrastrutture proprietarie

Infrastrutture

in evoluzione

Infrastrutture evolute

Infrastrutture

patchwork

Infrastrutture

elementari

aggiornate

Fonte: Rielaborazione da dati School of Management, 2010

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Maturità ICT : diversi modelli di

comportamento

Maturità Applicativa

Matu

rità

Infr

ast

rutt

ura

le

Immature

Miopi o statiche

Impostate

Lungimiranti

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Far evolvere il sistema informativo

coerentemente con le esigenze di business

Immature Impostate Lungimiranti Miopi o statiche

Il contesto economico-finanziario Instabile Stabile

Il contesto aziendale Complesso Semplice

Il livello di frammentazione della filiera Elevato Basso

Il livello di internazionalizzazione Elevato Basso

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Il processo di acquisto ICT

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Chi sono, oggi, i Partner IT per le PMI?

Po

rta

fog

lio p

rod

ott

i/se

rviz

i

Infr

astr

utt

ura

HW

e S

W

Se

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So

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are

ap

plic

ativi

Syste

m

inte

gra

tio

n

Bu

sin

ess

co

nsu

ltin

g

Target di mercato

Professionisti e Micro imprese Piccole e medie imprese Grandi imprese

Tuttofare

Box mover

SW House

Sistemista

Local System Integrator

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Processo di acquisto IT Numero di fornitori

50%

56%

68%

22%

25%

18%

13%

8%

6%

16%

11%

8%

> 50

6 - 50

< 5

Numero di fornitori IT

1 2 3 >3

All’aumentare delle dimensioni dell’azienda, aumentano le esigenze informatiche

e anche il numero di fornitori IT

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2%

2%

13%

12%

18%

10%

10%

22%

78%

75%

59%

> 50

6 - 50

< 5

Tipologia di fornitori Hardware e Software di base

Distributore onLine GDS Rivenditore locale

Processo di acquisto Tipologia di fornitori Hardware e Software di base

12%

76%

58%

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Nessuno 35%

Figura interna 19%

Conoscente senza remunerazione

4%

Un fornitore 24%

Più di un fornitore 4%

Libero professionista a pagamento

11%

Più di un libero professionista a

pagamento 3%

Presenza e tipologia di una figura di "fiducia"

42%

si affida ad una

figura di fiducia

a pagamento

Presenza di un fiduciario

Prevalentemente

aziende di piccole

dimensioni con la

«percezione» di

limitate esigenze

informatiche

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13%

25%

33%

32%

43%

63%

25%

33%

42%

37%

13%

50%

30%

12%

18%

6%

4%

4%

1%

6%

10%

Conoscente senza remunerazione

Più di un libero professionista apagamento

Più di un fornitore

Libero professionista a pagamento

Un fornitore

Livello di soddisfazione figura di "fiducia" esterna

OTTIMO BUONO SUFFICIENTE SCARSA PESSIMA

Presenza di un fiduciario Livello di soddisfazione

19%

Aum

ento

della c

om

ple

ssit

à d

i gest

ione

-

+

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… ma il Cloud Computing può cambiare le logiche di acquisto ICT?

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Cos’è il Cloud Computing

Database

Virtualizzazione

Capacità elaborativa

Capacità di Storage

Networking

Sistema Operativo

Application Server

Servizi di integrazione

BPM

Ambienti di sviluppo SW

Produttività individuale

Sicurezza

Enterprise Applications

Business process

Infrastructure as a

Service Software

as a Service Osservatorio Cloud & ICT as a Service, 2011

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Il Cloud Computing e la privacy

1. Ponderare prioritariamente rischi e benefici dei servizi offerti

2. Effettuare una verifica in ordine all’affidabilità del fornitore

3. Privilegiare i servizi che favoriscono la portabilità dei dati

4. Assicurarsi la disponibilità dei dati in caso di necessità

5. Selezionare i dati da inserire nella cloud

6. Non perdere di vista i dati

7. Informarsi su dove risiederanno, concretamente, i dati

8. Attenzione alle clausole contrattuali

9. Verificare le politiche di persistenza dei dati legate alla loro conservazione

10. Esigere e adottare opportune cautele per tutelare la confidenzialità dei dati

11. Formare adeguatamente il personale

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Interesse verso soluzioni di Cloud Computing

Archiviazione dati 31%

Posta elettronica o

PEC 26%

Virtualizzazione Server e Pc

16%

Collaboration 16%

Sito Internet 8%

Office automation

3%

Servizi cloud di interesse

Non conosce 40%

Non interessato 29%

Interessato 21%

In fase di valutazione

7%

Già utilizzato 3%

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Ma quali sono gli ingredienti del successo?

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2. Coraggio di approfittare della crisi per

“fare le pulizie straordinarie”, tagliare le

inefficienze sedimentate nel tempo

Gli ingredienti del successo

1. Capacità di cavalcare i mercati

emergenti, che in questo momento

stanno crescendo maggiormente

(internazionalizzazione)

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3. Solida struttura finanziaria, con un

livello di indebitamento non

eccessivo

4. Elevata innovatività, non solo a

livello di prodotti, ma anche a

livello di processi e tecnologie

Gli ingredienti del successo

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Come valutare le esigenze

informatiche e lo stato

dell’arte dei propri sistemi

informativi per una PMI

20 Ottobre 2011

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