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Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA Giunte e Commissioni RESOCONTO SOMMARIO Resoconti Allegati n. 397 GIUNTE E COMMISSIONI Sedute di giovedı ` 30 aprile 2015

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Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA

Giunte e Commissioni

RESOCONTO SOMMARIO

Resoconti

Allegati

n. 397

GIUNTE E COMMISSIONI

Sedute di giovedı 30 aprile 2015

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30 aprile 2015 Indice– 2 –

I N D I C E

Commissioni riunite

10ª (Industria, commercio, turismo) e 13ª (Territorio, am-biente, beni ambientali):

Ufficio di Presidenza (Riunione n. 35) . . . . . . . Pag. 3

Commissioni permanenti

4ª - Difesa:

Sottocommissione per i pareri . . . . . . . . . . . Pag. 4

Plenaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 5

5ª - Bilancio:

Plenaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 9

11ª - Lavoro:

Plenaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 19

12ª - Igiene e sanita:

Plenaria (antimeridiana) . . . . . . . . . . . . . . » 22

Plenaria (pomeridiana) . . . . . . . . . . . . . . . » 29

Commissioni bicamerali

Inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associa-zioni criminali, anche straniere:

Ufficio di Presidenza . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 31

Per l’attuazione del federalismo fiscale:

Plenaria (1ª antimeridiana) . . . . . . . . . . . . » 32

Plenaria (2ª antimeridiana) . . . . . . . . . . . . » 33

Ufficio di Presidenza . . . . . . . . . . . . . . . . » 34_____________

——————————

N.B. Sigle dei Gruppi parlamentari: Area Popolare (NCD-UDC): AP (NCD-UDC);Forza Italia-Il Popolo della Liberta XVII Legislatura: FI-PdL XVII; Grandi Autonomiee Liberta (Grande Sud, Liberta e Autonomia-noi SUD, Movimento per le Autonomie,Nuovo PSI, Popolari per l’Italia, Italia dei Valori, Vittime della Giustizia e del Fisco):GAL (GS, LA-nS, MpA, NPSI, PpI, IdV, VGF); Lega Nord e Autonomie: LN-Aut;Movimento 5 Stelle: M5S; Partito Democratico: PD; Per le Autonomie (SVP, UV,PATT, UPT)-PSI-MAIE: Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE; Misto: Misto; Misto-Federalismo Autonomie e Liberta: Misto-FAL; Misto-Italia Lavori in Corso: Misto-ILC;Misto-Liguria Civica: Misto-LC; Misto-Movimento X: Misto-MovX; Misto-Sinistra allavoro: Misto-SaL; Misto-Sinistra Ecologia e Liberta: Misto-SEL; Misto-Verdi: Misto-Verdi.

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30 aprile 2015 Commissioni 10ª e 13ª riunite– 3 –

COMMISSIONI 10ª e 13ª RIUNITE

10ª (Industria, commercio, turismo)

13ª (Territorio, ambiente, beni ambientali)

Giovedı 30 aprile 2015

Uffici di Presidenza integratidai rappresentanti dei Gruppi parlamentari

Riunione n. 35

Presidenza del Vice Presidente della 13ª CommissioneMARTELLI

Orario: dalle ore 8,35 alle ore 9,25

AUDIZIONE INFORMALE DI RAPPRESENTANTI DI ASSORINNOVABILI SUGLI ATTI

COMUNITARI NN. 60, 61 E 62 (PACCHETTO «UNIONE DELL’ENERGIA»)

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30 aprile 2015 4ª Commissione– 4 –

D I F E S A (4ª)

Giovedı 30 aprile 2015

Sottocommissione per i pareri

27ª Seduta

Presidenza del PresidenteLATORRE

Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

Orario: dalle ore 8,55 alle ore 9,05

La Sottocommissione ha adottato le seguenti deliberazioni per i prov-vedimenti deferiti:

alla 1ª Commissione:

(1870) Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per ladisciplina del Servizio civile universale, approvato dalla Camera dei deputati: parere favo-

revole;

alla 3ª Commissione:

(1830) Ratifica ed esecuzione della Convenzione internazionale per la protezione di tuttele persone dalle sparizioni forzate adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Uniteil 20 dicembre 2006, approvato dalla Camera dei deputati: parere favorevole.

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Plenaria

127ª Seduta

Presidenza del PresidenteLATORRE

Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino

Alfano.

La seduta inizia alle ore 9,05.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il presidente LATORRE rende noto che il Ministro della difesa, inrisposta all’invito della Presidenza, di cui era stato dato conto nella sedutadel 22 aprile scorso, illustrera il nuovo Libro bianco della Difesa, presu-mibilmente giovedı 14 maggio.

Comunica quindi che il prossimo 6 maggio avranno luogo ulterioriaudizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle prospettive della po-litica di difesa europea e il coordinamento con l’Alleanza atlantica.

La Commissione prende atto.

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione

Il sottosegretario ALFANO risponde all’interrogazione n. 3-01779,del senatore Marton ed altri, sui nuovi requisiti fisici e sensoriali per l’i-doneita del personale della Marina militare, rilevando che la nuova edi-zione della pubblicazione dell’Ispettorato della sanita della Marina mili-tare, cui fa riferimento l’interrogante, e scaturita dall’esigenza di adeguarela precedente versione alle innovazioni normative succedutesi dal 2006,che hanno portato ad uno snellimento delle procedure per l’accertamentodella idoneita al servizio militare. In particolare, per gli aspiranti all’arruo-lamento nella Marina miliare –nelle categorie, specialita e abilitazioni ri-chiamate- e previsto il processo del requisito «senso cromatico normalealle tavole» cui corrisponde il coefficiente Visus 1, mentre, per il mante-nimento dei medesimi requisiti nel corso delle successive visite di idoneita

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periodica, lo stesso Ispettorato ha disposto, dal 17 maggio 2015, un coef-ficiente Visus 2.

Osserva quindi che anche per gli ufficiali di vascello, a partire dalgrado di capitano di corvetta, e imprescindibile il possesso dei requisitiminimi di idoneita generica al servizio, ovvero il mantenimento del profilosanitario previsto per ciascuna caratteristica somato-funzionale.

Per quanto concerne il personale maestro di cucina e mensa, osservache il possesso dell’idoneita alla manipolazione degli alimenti era regola-mentato dall’articolo 14 della legge n. 283 del 1962, che prevedeva l’ob-bligatorieta del rilascio di apposito libretto sanitario. Ai sensi dell’articolo42, comma 7-bis, del decreto-legge n. 69 del 2013 che ha abrogato la pre-cedente disposizione, l’Ispettorato ha pero provveduto, il 10 ottobre 2014,a sospendere l’obbligatorieta del libretto sanitario per il predetto perso-nale. Al fine, tuttavia, di prevenire i rischi di possibili contaminazioni de-gli alimenti, e stata comunque disposta una sorveglianza che contemplaformazione, mantenimento dei requisiti di idoneita al servizio, allontana-mento dai compiti specifici in presenza di patologie incompatibili con lamansione e approfondimento diagnostico in caso di rilevazione di ele-menti clinico-anamnestici riconducibili a un possibile rischio di trasmis-sione di agenti infettivi.

Riguardo, poi, all’applicazione di nuovi requisiti per il personale inpossesso delle abilitazioni di operatore di volo, tecnico di aeromobile especialisti di aeromobili, rileva che la pubblicazione in questione, in lineacon le disposizioni vigenti in materia (e contenute nella direttiva tecnicaper la standardizzazione ed unificazione delle procedure relative alle visitemediche periodiche del personale dell’Aeronautica militare e dei Corpidello Stato addetto ai servizi di aeronavigazione), non prevede, di fatto,proposte di cambi di ruolo, categorie, qualificazioni, specialita e abilita-zioni ai fini della relativa idoneita. Inoltre, le specialita appartenenti allecategorie dei tecnici del sistema di combattimento e quelle degli speciali-sti del sistema di piattaforma sono in effetti riportate nella pubblicazioneoggetto dell’interrogazione (capitolo II, pagina 7, e capitolo III, pagina 6),pur risultando «ad esaurimento».

Infine, relativamente al quesito concernente «i cambi di ruoli, le ca-tegorie, le qualificazioni, le specialita e le abilitazioni» rinvia –consegnan-dola contestualmente all’interrogante ed ai commissari- ad una scheda didettaglio relativa agli elementi informativi richiesti, corredata da una ta-bella con l’esplicitazione degli acronimi.

In particolare, dalla predetta scheda di dettaglio risulta che, nel 2013,presso la Commissione medica centrale risultano trattate 11 proposte dicambio di categoria o specialita: 5 casi sono stati valutati idonei alla ca-tegoria di specialita di appartenenza, mentre sono stati disposti 3 cambi dicategoria e 3 cambi di specialita.

Nel 2014, nel periodo antecedente l’entrata della pubblicazioneSMM/IS/150, risultano invece trattate 14 proposte di cambio di categoriao specialita: 3 casi sono stati valutati idonei alla categoria o specialita di

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appartenenza, mentre sono stati disposti una proposta di permanente inido-neita, 9 cambi di categoria e un cambio di specialita.

Sempre nel 2014, ma nel periodo successivo all’entrata in vigoredella pubblicazione SMM/IS/150, risultano trattate 30 proposte: 6 casisono stati valutati idonei alla categoria o specialita di appartenenza, men-tre sono stati disposti 5 proposte di permanente inidoneita, 15 cambi dicategoria e quattro cambi di specialita.

Infine, nel 2015 risultano trattate 4 proposte di cambio di categoria ospecialita, con la disposizione di 3 cambi di categoria ed un cambio dispecialita.

Il senatore MARTON (M5S) si dichiara parzialmente soddisfattodelle delucidazioni ricevute, riservandosi, tuttavia, ulteriori valutazioni aseguito di approfondimenti sulla documentazione integrativa depositatadal rappresentante del Governo.

SULLA TRASMISSIONE DEL LIBRO BIANCO DELLA DIFESA

Il senatore MARTON (M5S) stigmatizza l’atteggiamento tenuto dalGoverno in ordine alla pubblicazione del nuovo Libro bianco della Difesa.I contenuti del predetto documento risultavano infatti noti agli organi distampa con largo anticipo rispetto alla trasmissione ufficiale, concretando–a suo avviso- una grave lesione delle prerogative della Commissione edell’istituzione parlamentare in generale.

Il presidente LATORRE precisa di avere tempestivamente inviato –non appena avuta notizia (sempre da organi di stampa), dell’imminentepresentazione- una missiva al Ministro della difesa nella quale si richiede-vano sia il testo ufficiale del Libro bianco sia la disponibilita a riferire sudi esso presso la Commissione (come risulta dal resoconto della seduta del22 aprile scorso).

Il documento, trasmesso alle Camere nella giornata di ieri, e statoquindi prontamente inviato a tutti i componenti della Commissione. Inol-tre, come gia riferito all’inizio della seduta, il Ministro della difesa ne il-lustrera, entro breve, i contenuti.

Conclude osservando che l’atto in questione richiedera comunque, daparte della Commissione, ulteriori ed imprescindibili approfondimenti dimerito, tramite gli strumenti messi a disposizione dal Regolamento.

Il senatore Luciano ROSSI (AP (NCD-UDC)), nel valutare positiva-mente la sollecita trasmissione ai commissari del documento presentatoalle Camere, osserva che, tuttavia, l’averne anticipato i contenuti allastampa appare poco rispettoso delle prerogative parlamentari.

Il senatore PEGORER (PD), nell’esprimere apprezzamento per le ini-ziative adottate dalla Presidenza della Commissione, auspica che la neces-

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saria attivita di approfondimento sui contenuti del Libro Bianco possaconcludersi con l’adozione di un atto di indirizzo.

Il presidente LATORRE precisa che, ai sensi di quanto prescritto dalRegolamento, la Commissione potra anche deliberare di sottoporre le riso-luzioni adottate all’Assemblea.

La seduta termina alle ore 9,20.

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B I L A N C I O (5ª)

Giovedı 30 aprile 2015

Plenaria

390ª Seduta

Presidenza del PresidenteAZZOLLINI

Interviene il vice ministro dell’economia e delle finanze Morando.

La seduta inizia alle ore 9,05.

ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo

europeo per gli investimenti strategici e che modifica i regolamenti (UE) nn. 1291/

2013 e 1316/2013 (n. COM (2015) 10 definitivo)

(Seguito e conclusione dell’esame, ai sensi dell’articolo 144 del Regolamento, dell’atto co-

munitario sottoposto al parere motivato sulla sussidiarieta. Approvazione di una risolu-

zione: Doc. XVIII, n. 91)

Prosegue l’esame, sospeso nella seduta del 2 aprile.

Il relatore GUERRIERI PALEOTTI (PD) mette a disposizione deisenatori uno schema di risoluzione, pubblicato in allegato al resoconto del-l’odierna seduta, volto a fornire un quadro di sintesi del dibattito svolto inCommissione e a dare un contributo alle istituzioni europee competentiper il Piano, mettendo in luce potenzialita e limiti della sua attuale confi-gurazione.

La senatrice COMAROLI (LN-Aut) prende la parola per dichiarare ilvoto contrario del proprio Gruppo sulla proposta di risoluzione, contrarietamotivata dalle forti critiche al Piano Juncker nel suo complesso, pur ma-nifestando un marcato apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore, ilquale e riuscito a produrre un testo approfondito ed equilibrato nelle po-sizioni espresse. Tuttavia il Piano appare connotato in modo irreparabile

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da inutili farraginosita burocratiche e da uno squilibrio verso gli interessi

di carattere prettamente finanziario anziche da una attenzione per il

mondo produttivo, sul quale rischia di non produrre l’effetto sperato.

Il presidente AZZOLLINI (AP (NCD-UDC)) esprime la posizione fa-

vorevole del Gruppo di appartenenza, evidenziando il carattere di innova-

zione del Piano sotto il profilo di un migliore rapporto tra Stati membri ed

Unione nell’ambito delle strategie per la ripresa, nonche l’importanza del

contributo parlamentare condensato nella risoluzione proposta, che puo tra

l’altro costituire un valido supporto per l’azione negoziale del Governo.

La senatrice DE PIN (Misto) preannuncia un voto contrario alla riso-

luzione, ricordando che autorevoli personalita in Europa, tra gli altri il Mi-

nistro dell’economia francese, hanno stigmatizzato i gravi limiti del Piano,

che tende a finanziare settori gia dotati di ampia liquidita, mentre lascia

senza risposta le gravi necessita degli ambiti produttivi piu colpiti dalla

prolungata crisi economica.

Il senatore SANTINI (PD), nel preannunciare il voto favorevole del

Gruppo del Partito democratico, sottolinea la produttivita del metodo adot-

tato in Commissione per il dibattito sull’atto europeo, che costituisce un

utile precedente anche per altri possibili temi di carattere generale, sui

quali la Commissione bilancio potrebbe fornire un contributo di spessore.

Invita i senatori degli altri Gruppi ad orientare il proprio voto tenendo

conto del serio ed approfondito lavoro svolto dal relatore, senza fermarsi

a giudicare solo i limiti intrinseci del Piano Juncker, sul quale evidente-

mente la Commissione non ha una responsabilita.

Il senatore FRAVEZZI (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) in-

terviene per esprimere apprezzamento al lavoro svolto dal relatore e per

ricordare che il Piano proposto dalla Commissione europea, con tutti i

suoi limiti, rappresenta una prima concreta risposta alla richiesta di cam-

biamento avanzata anche dall’Italia sul terreno delle politiche per la cre-

scita. Vale dunque la pena, a suo avviso, di concentrarsi sui miglioramenti

che possono essere apportati al programma, anziche sulle critiche di prin-

cipio e sugli inviti a fare di piu e meglio.

Il senatore MANDELLI (FI-PdL XVII) preannuncia l’astensione del

proprio Gruppo, motivata da una critica alla lentezza e timidezza dell’a-

zione delle istituzioni dell’Unione, mentre ritiene apprezzabile la sintesi

del dibattito proposta con lo schema di relazione.

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Nessun altro chiedendo di intervenire e verificata la presenza del pre-

scritto numero di senatori, la proposta di risoluzione e messa ai voti e ri-

sulta approvata.

IN SEDE CONSULTIVA

(1678) Delega al Governo per l’attuazione della direttiva 2014/23/UE del 26 febbraio

2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sull’aggiudicazione dei contratti di conces-

sione, della direttiva 2014/24/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del

Consiglio sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE e della direttiva

2014/25/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sulle proce-

dure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e

dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE

(Parere alla 8ª Commissione sugli emendamenti. Esame e rinvio)

Il senatore BROGLIA (PD), in sostituzione del relatore Sposetti, illu-

stra il nuovo testo interamente sostitutivo del disegno di legge presentato

dal Governo, segnalando, per quanto di competenza, che occorre valutare

dal punto di vista delle conseguenze finanziarie l’attribuzione all’ANAC

di ulteriori ampie funzioni, disposta dal comma 1, lettere f), i) e n) dell’ar-

ticolo unico. Occorre altresı un chiarimento sulla realizzazione della banca

dati centralizzata dei requisiti di qualificazione, prevista dalla successiva

lettera g). Necessita di un chiarimento anche la lettera r) del comma 1,

che esclude l’insorgenza di nuovi oneri dalla revisione del sistema di ga-

ranzia globale di esecuzione. Deve poi valutarsi la lettera aa) del mede-

simo comma 1, la quale prevede si premino in sede di gara i soggetti lo-

cali e le piccole imprese, dal momento che la previsione potrebbe risultare

in contrasto con i principi di libera circolazione e di concorrenza a livello

europeo. Occorre acquisire un’indicazione circa la portata della lettera bb),

ove si prescrivono meccanismi di pubblicita, trasparenza e concorrenza

nell’ambito delle procedure di affidamento diretto: non e pienamente com-

prensibile se la disposizione miri a ridefinire l’ambito dell’in-house provi-

ding (con le relative conseguenze sul piano finanziario) e come si inten-

dano coniugare i concetti di valutazione comparativa ed affidamento di-

retto. Da ultimo, la creazione – ad opera della lettera cc) – di una distinta

categoria di prestazioni di servizi labour intensive e la prescrizione di

clausole sociali volte alla salvaguardia del personale gia impiegato in pre-

cedenti gestioni comportano il rischio di maggiori oneri per l’ente pub-

blico e di contrasto con la normativa europea vigente. Ritiene non vi siano

ulteriori osservazioni di competenza da formulare.

Il vice ministro MORANDO si riserva di fornire i chiarimenti richie-

sti.

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30 aprile 2015 5ª Commissione– 12 –

Il seguito dell’esame e dunque rinviato.

(1804) Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di sicurezza sociale tra il Governo della Re-pubblica italiana e il Governo del Canada, fatto a Roma il 22 maggio 1995, con Proto-collo aggiuntivo, fatto a Roma il 22 maggio 2003, approvato dalla Camera dei deputati

(Parere alla 3ª Commissione. Esame e rinvio)

La senatrice ZANONI (PD), in sostituzione del relatore Gualdani, il-lustra il disegno di legge in titolo, segnalando che durante la prima letturasi e provveduto ad aggiornare la copertura finanziaria del provvedimento,che ora e prevista a partire dall’anno 2015. Per quanto di competenza, oc-corre dunque conferma dal Governo che la nuova decorrenza degli effettinon incide sulla validita del calcolo degli oneri pluriennali esposto nellarelazione tecnica. La Tavola n. 3 di tale relazione, infatti, descrive unonere crescente per ciascun anno fino al 2024, derivante dai maggiori di-ritti pensionistici garantiti dall’Accordo.

Il vice ministro MORANDO preannuncia che gli elementi richiestisaranno disponibili nell’ambito delle prossime sedute della Commissione.

Il seguito dell’esame e dunque rinviato.

(1805) Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra la Repubblica italiana e lo Stato di Israelesulla previdenza sociale, fatto a Gerusalemme il 2 febbraio 2010, approvato dalla Camera

dei deputati

(Parere alla 3ª Commissione. Esame e rinvio)

Il relatore FRAVEZZI (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) illu-stra il disegno di legge in titolo, segnalando che, anche in questo caso,durante la prima lettura si e provveduto ad aggiornare la copertura finan-ziaria del provvedimento, che ora e prevista a partire dall’anno 2015. Perquanto di competenza, occorre dunque conferma dal Governo che lanuova decorrenza degli effetti non incide sulla validita del calcolo deglioneri pluriennali esposto nella relazione tecnica. Tale relazione, infatti, de-scrive un onere crescente per ciascun anno fino al 2028, ottenuta dalla dif-ferenza tra i maggiori oneri previdenziali e le minori spese derivanti dalcombinato disposto con la legge n. 189 del 2002. Non vi sono ulterioriosservazioni da formulare.

Il rappresentante del GOVERNO si riserva di fornire i chiarimenti ri-chiesti.

Il seguito dell’esame e dunque rinviato.

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(1806) Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra la Repubblica italiana e il Giappone sullasicurezza sociale, fatto a Roma il 6 febbraio 2009, approvato dalla Camera dei deputati

(Parere alla 3ª Commissione. Esame e rinvio)

Il relatore LUCHERINI (PD) illustra il disegno di legge in titolo, se-gnalando che durante la prima lettura si e provveduto ad aggiornare la co-pertura finanziaria del provvedimento, che ora e prevista a partire dal-l’anno 2015. Per quanto di competenza, occorre dunque conferma dal Go-verno che la nuova decorrenza degli effetti non incide sulla validita delcalcolo degli oneri pluriennali esposto nella relazione tecnica. Risulta ne-cessario altresı un chiarimento sulla quantificazione degli oneri: la rela-zione tecnica, infatti, certifica una tendenza di netto incremento dei citta-dini italiani residenti in Giappone (Tavola C), mentre l’onere previden-ziale derivante dall’accordo e descritto come sostanzialmente stabile nelcorso degli anni (Tavola 3). Segnala, inoltre, che non vi sono ulteriori os-servazioni da formulare.

Il vice ministro MORANDO preannuncia che sara a breve in grado difornire puntuali riscontri.

Il seguito dell’esame e quindi rinviato.

(1289) DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. – CONSIGLIO REGIONALE DELFRIULI-VENEZIA GIULIA – Modifiche alla legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1(Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia), in materia di enti locali, di elet-torato passivo alle elezioni regionali e di iniziativa legislativa popolare

(Parere alla 1ª Commissione sul testo e sugli emendamenti. Seguito dell’esame del testo e

rinvio. Rinvio dell’esame degli emendamenti)

Prosegue l’esame, sospeso nella seduta del 28 aprile.

Il vice ministro MORANDO mette a disposizione dei senatori unanota del Governo con la quale si intende fornire un riscontro alle segna-lazioni effettuate dal relatore.

Il relatore BROGLIA (PD) prende atto della comunicazione del Go-verno, che si riserva di esaminare puntualmente al fine di redigere unoschema di parere.

Il seguito dell’esame e dunque rinviato.

La seduta termina alle ore 9,30.

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RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

SULL’ATTO COMUNITARIO N. COM (2015) 10 defini-

tivo SOTTOPOSTO AL PARERE MOTIVATO SULLA

SUSSIDIARIETA (Doc. XVIII, n. 91)

La 5ª Commissione esaminato, ai sensi dell’articolo 144, comma 1,del Regolamento l’atto in titolo,

considerato che:

la Commissione europea ha varato un contesto di iniziative direttea dare nuovo impulso all’occupazione, alla crescita e all’investimento, de-lineate nel suo Programma di lavoro per il 2015, attraverso una strategiaimperniata su tre principali pilastri: la responsabilita fiscale, il piano di in-vestimenti e le riforme strutturali;

in questo ampio contesto di iniziative la Commissione ha presen-tato il Piano di investimenti per l’Europa (cosiddetto Piano Juncker), de-lineato nella comunicazione COM(2014) 903, del 26 novembre 2104, edettagliato nella proposta di regolamento COM(2015) 10, del 13 gennaio2015, che prevede anche l’istituzione del Fondo europeo per gli investi-menti strategici (FEIS) in seno alla BEI (Banca europea per gli investi-menti);

il Piano prevede l’individuazione iniziale di 21 miliardi, compostida una garanzia di 16 miliardi proveniente dal bilancio dell’UE (ricavatidal Meccanismo per collegare l’Europa per 3,3 miliardi, da Orizzonte2020 per 2,7 miliardi e dalla riserva di bilancio per 2 miliardi), e da unimpegno della BEI di 5 miliardi di euro applicando a tale somma inizialeun fattore di leva pari circa a 15, ripartito tra leva interna (2,9) e esterna(5,18) al gruppo BEI, che costituisce – a detta della Commissione – unastima prudente rispetto ai piu elevati effetti moltiplicativi verificatisi nel-l’ambito dei programmi BEI e COSME, si potrebbe arrivare a mobilitarecomplessivamente circa 315 miliardi nell’arco di tre anni 2015-2017;

l’attuazione del Piano dovrebbe permettere di conseguire tre obiet-tivi strategici correlati: 1. Invertire la tendenza al calo degli investimenti econtribuire al rilancio della creazione di posti di lavoro e della ripresa eco-nomica; 2. compiere un passo decisivo verso il soddisfacimento dei biso-gni a lungo termine dell’economia dell’Unione e migliorarne la competi-tivita; 3. rafforzare la dimensione europea del capitale umano, della capa-cita produttiva, delle conoscenze e delle infrastrutture fisiche, con partico-lare attenzione alle interconnessioni vitali per il mercato unico;

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in base alla proposta di regolamento relativo al Fondo europeo pergli investimenti strategici (FEIS) (COM(2015) 10), la cui adozione e au-spicata entro il mese di giugno 2015 con procedura legislativa ordinaria ein «codecisione» dal Parlamento europeo e dal Consiglio europeo, e sullabase della bozza di regolamento approvata dal Consiglio europeo, la go-

vernance’ del FEIS e prevista di tipo duale;

in quanto tale sara dotata di un Comitato direttivo (Steering Board)

che ne decidera l’indirizzo strategico, l’allocazione strategica delle attivitae le politiche e procedure operative, tra cui la politica di investimento peri progetti sostenuti dal FEIS e il profilo di rischio del FEIS;

e un Comitato per gli investimenti, composto da otto membri sele-zionati dal Comitato Direttivo tra esperti del mercato indipendenti e pre-sieduto da un Managing Director. Il Comitato sara incaricato di esaminarele potenziali operazioni e di approvare il sostegno alle stesse;

per massimizzare il valore aggiunto del FEIS, i progetti saranno se-lezionati esclusivamente in base al merito, evitando preassegnazioni tema-tiche o geografiche e in base a priorita progettuali relativi ai seguenti set-tori: sviluppo delle infrastrutture (in particolare la banda larga e le retienergetiche), istruzione, sanita, ricerca, sviluppo, tecnologie dell’informa-zione e della comunicazione e innovazione; espansione delle energie rin-novabili e dell’efficienza energetica; progetti infrastrutturali nei settoridell’ambiente, risorse naturali e sviluppo urbano e in ambito sociale;PMI e imprese a media capitalizzazione, anche sotto forma di finanzia-mento del capitale di esercizio con capitale di rischio;

il FEIS potra altresı cofinanziare, insieme agli Stati membri e a in-vestitori privati, piattaforme di investimento a livello nazionale o regio-nale/multipaese che sostengano un portafoglio di progetti in accordo coni requisiti stabiliti dal Regolamento dell’Unione;

l’accordo sul FEIS prevede l’istituzione di un Polo europeo di con-sulenza sugli investimenti che, muovendo dagli attuali servizi della BEI edella Commissione, consistera in uno sportello unico destinato a tre cate-gorie: promotori di progetti, investitori e autorita di gestione pubbliche;

il Polo sara cofinanziato dall’Unione europea per un importo mas-simo di 20 milioni annui. Il Polo potra inoltre avvalersi delle banche pro-mozionali’ (National Promotional Banks o NPBs) tra cui la Cassa Depositie Prestiti, per identificare i bisogni di assistenza tecnica e offrire un ade-guato sostegno alle amministrazioni e agli enti locali per lo sviluppo e lapreparazione di progetti;

al fine di compiere una ricognizione sui progetti validi a livello eu-ropeo cui il Fondo potrebbe attingere e stata istituita un’apposita Task

Force, nel mese di settembre 2014, composta da rappresentanti degli Statimembri, della Commissione e della BEI;

e stato elaborato un rapporto finale, trasmesso l’8 dicembre 2014,secondo cui i progetti che rispondono ai criteri generali individuati dalPiano Juncker potrebbero essere circa 2000, con un potenziale di investi-mento pari a 1300 miliardi, di cui 500 impegnabili nel periodo 2015-2017e circa 200 riferibili al nostro Paese,

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e premesso che:

si esprime nel merito piena condivisione della strategia comples-siva prefigurata in quanto diretta a superare le precedenti politiche di au-sterita, indirizzate prevalentemente al risanamento dei bilanci pubblici, at-traverso l’adozione di un nuovo approccio di rilancio della crescita e del-l’occupazione, basato ad un tempo su una maggiore flessibilita nell’appli-cazione delle regole del Patto di stabilita, su un piano di investimenti esulle riforme strutturali;

si esprime, in particolare, piena condivisione nei confronti del«Piano di investimenti per l’Europa», in quanto strumento utile per il ri-lancio a medio termine della crescita e dell’occupazione in Europa, soprat-tutto se gli investimenti del Piano saranno finalizzati a completare il mer-cato interno in Europa anche attraverso la creazione di uno spazio comunedi ricerca e innovazione;

si auspica altresı che il tema dell’incremento degli investimenti amedio e lungo termine sia visto non solo come una misura temporanea,da attivare in questa fase di superamento della crisi, ma come un asset

strategico su cui puntare per il futuro dell’area dell’euro e di quella euro-pea in generale;

si esprime in senso favorevole con le seguenti osservazioni:

a) si rileva che il volume dei nuovi investimenti da attivare con ilPiano non appare sufficiente a produrre un impatto macroeconomico signi-ficativo e colmare il gap di investimenti esistente oggi a livello europeo;

b) tenuto conto altresı della sostanziale neutralita in questa fasedella politica fiscale dell’area euro nel suo insieme la complessiva mode-stia del Piano di investimenti progettato rischia di attenuare fortemente an-che l’impatto sull’economia reale della misura di «Quantitative Easing»messa in atto dalla BCE a partire dal marzo scorso;

c) ritiene, pertanto, essenziale che vengano attivate nuove risorsesia a livello europeo sia a livello nazionale, per generare un piu elevatovolume di investimenti, scongiurando cosı il rischio di vanificare l’effica-cia di una iniziativa, quale quella varata, di grande potenzialita;

d) al riguardo la prospettiva a medio e lungo termine, a livello eu-ropeo, resta quella di promuovere per l’Europa un’adeguata capacita fi-scale ovvero la disponibilita di un suo bilancio e su questa base emetteretitoli per finanziare adeguatamente gli investimenti necessari;

e) piu a breve si puo agire, per accrescere – sempre a livello eu-ropeo – la capacita finanziaria del FEIS, nell’ambito del programma diQuantitative Easing varato a partire dal marzo scorso e che prevede lapossibilita di acquisti da parte della Banca centrale europea di obbliga-zioni emesse dalla BEI o altre agenzie europee in misura pari al 12%del totale degli acquisti;

f) a livello nazionale e auspicabile la creazione di adeguati incen-tivi – rispetto a quelli oggi molto scarsi – per l’erogazione da parte degliStati membri di contributi finanziari addizionali in favore del Fondo;

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g) anche il trattamento del co-finanziamento volontario da partedegli Stati membri dei singoli progetti finanziati dal FEIS va meglio chia-rito e definito rispetto a quanto stabilito dalle nuove regole sulla flessibi-lita approvate dalla Commissione;

h) il criterio della addizionalita dei progetti di investimento, cru-ciale per il successo del Piano, non ha ancora trovato una sua chiara de-finizione. E auspicabile che sia definito al piu presto e in modo da scio-gliere le ambiguita oggi esistenti;

i) in relazione alle procedure di selezione dei progetti, oltre che daun approfondito scrutinio di carattere tecnico, esse devono essere guidateanche da ragioni macroeconomiche e, in particolare, dall’obiettivo di col-mare i gap d’investimento’ laddove (paesi, regioni e territori) siano parti-colarmente acuti;

j in particolare, andrebbe chiarito che i criteri di scelta dovrannopremiare investimenti che siano caratterizzati dalla presenza di «fallimentidel mercato» e/o da un profilo di rischio piu elevato rispetto a quelli so-stenuti nel quadro dell’attivita ordinaria della BEI, dei fondi strutturali odi altri programmi finanziati dal bilancio dell’UE e quindi investimentiche altrimenti non si farebbero;

k) In questa prospettiva, e senz’altro da condividere – e rafforzarenel prosieguo dell’iter negoziale – l’impostazione del Consiglio UE che,con l’Orientamento generale del 10 marzo 2015, ha specificato all’articolo1-ter, lettera g), che per «valore aggiunto» dei progetti del FEIS si intendeil sostegno alle operazioni che colmano le carenze del mercato o fannofronte a situazioni di investimento non ottimali;

l) e altresı importante che venga stabilito un efficace raccordo congli obiettivi che sono al centro di altri programmi dell’azione dell’UE inaree di intervento vicine a quelle poste come finalita del Piano di investi-menti, come nei casi dell’energia e/o delle infrastrutture;

m) con riferimento alla partecipazione al Piano di investimentidelle Banche di promozione nazionale, quali la Cassa depositi e prestiti,e essenziale che le condizioni previste per la concessione delle garanziedel Fondo siano piu convenienti rispetto a quelle ottenibili ai normaliprezzi di mercato, per evitare di minare il carattere addizionale degli stessiinvestimenti finanziati dal Piano;

n) e altresı auspicabile che la Commissione adotti al piu presto lelinee guida finalizzate a definire i principi che i progetti dovrebbero ri-spettare per essere ammessi al sostegno del FEIS nel rispetto delle normesugli aiuti di Stato;

o) andrebbero definiti al piu presto, negli atti successivi all’appro-vazione del regolamento, le modalita e i criteri per l’erogazione dei finan-ziamenti da parte della BEI e per la prestazione delle garanzie del FEIS aiprogetti di piattaforme da presentare;

p) a questo riguardo e da auspicare che le garanzie possano essereconcesse alle Piattaforme come tali e non soltanto alla quota di finanzia-mento della BEI nelle stesse Piattaforme;

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q) sempre in relazione alle procedure di selezione dei progetti e dierogazione dei finanziamenti, deve essere assicurata la dovuta celerita esemplicita procedurale che contribuisce a determinare la profittabilita diun’opera;

r) si proceda alla costituzione di una riserva di progetti di investi-mento europei, che metta a disposizione degli investitori, su un sito Inter-net accessibile a tutti, informazioni trasparenti ed esaustive sui potenzialiprogetti;

s) tale elenco di progetti potrebbe portare, in un futuro prossimo, aun sistema di certificazione europea dei progetti di investimento che sod-disfino determinati criteri, utilizzabile in prospettiva dalla BEI e dalle ban-che di promozione nazionali per attirare gli investitori privati;

t) ai fini della mobilitazione dei capitali privati molto importantesara la parte del Piano dedicata al miglioramento delle condizioni di con-testo per la realizzazione degli investimenti privati in Europa (business en-vironment). A differenza delle altre, tuttavia, questa parte non prevedetempi e scadenze precise. Si auspica pertanto che sia definita con mag-giore chiarezza, specificando tempi e modalita delle misure e iniziativeche si vogliono varare per affrontare le criticita oggi esistenti in Europain materia di progettazione e realizzazione degli investimenti privati;

u) considerato il ruolo decisivo che assumera la competitivita e lacapacita di ogni singolo Paese di attrarre investimenti ai fini dell’alloca-zione dei progetti del Piano e auspicabile che il Governo acceleri le ri-forme strutturali (liberalizzazioni, riduzione dei rischi e costi regolatori,sistemi giudiziari affidabili, pubbliche amministrazione efficienti e compe-tenti, ecc) e rimuova alcuni ostacoli oggi esistenti (costi, lungaggini, incer-tezza) alla realizzazione di investimenti;

v) con riferimento alla parte del Piano dedicata a migliorare l’ac-cesso ai finanziamenti degli investimenti per le PMI andrebbero chiaritie meglio definiti gli spazi specifici, in termini di risorse, che verranno de-dicati alle PMI cosı definite in base alla definizione tradizionale europea(fino a 250 addetti) e quelli che verranno riservati alle imprese a mediacapitalizzazione (fino a 3000 addetti) per evitare effetti distorsivi e dispiazzamento a danno delle prime;

w) si auspica infine che nel prosieguo dell’iter negoziale per l’ap-provazione della proposta di regolamento relativa al Piano di investimentiper l’Europa, il Governo assicuri un costante raccordo con le due Cameredel Parlamento.

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L A V O R O , P R E V I D E N Z A S O C I A L E (11ª)

Giovedı 30 aprile 2015

Plenaria

151ª Seduta

Presidenza del PresidenteSACCONI

Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche

sociali Teresa Bellanova.

La seduta inizia alle ore 8,40.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante testo organico delle tipologie contrattuali e revi-

sione della disciplina delle mansioni (n. 158)

(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi del-

l’articolo 1, commi 7 e 11, della legge 10 dicembre 2014, n. 183. Seguito dell’esame e

rinvio)

Prosegue l’esame, sospeso nella seduta di ieri.

Il senatore DIVINA (LN-Aut) si sofferma in modo generale e criticosull’intero impianto della legge delega e sull’attuazione che a quell’im-pianto il Governo sta dando. Di fatto da tempo l’azione degli Esecutiviche si vanno succedendo si limita a offrire soluzioni tampone alle emer-genze; una linea tendenziale che parte dal Governo Monti, concentratosul risanamento economico, nel rispetto dei rigidi parametri imposti dal-l’Europa, e che ha messo letteralmente in ginocchio il Paese. Il pareggiodi bilancio e stato cosı paradossalmente effettuato proprio nel momento incui l’Italia si trovava in maggiori difficolta. L’Esecutivo in carica si stamovendo esattamente sulla stessa linea, nell’erroneo convincimento cheuna maggiore flessibilita in entrata e in uscita possa risolvere i problemioccupazionali, mentre nessun risparmio, anche fiscale, sulle assunzionipuo avere effetto in assenza di domanda interna. Una misura utile avrebbe

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potuto essere invece, ed esempio, quella di stabilire un obbligo, almenopercentuale, di spesa in Italia da parte dei lavoratori stranieri, i quali in-vece rimettono integralmente i propri redditi nei Paesi di origine.

Nel formulare dunque critiche radicali all’impianto complessivo, os-serva che il modello da seguire sarebbe stato semmai quello australiano,che consente a ciascuno di prestare attivita senza vincolo di esclusivita,vedendosi applicata una flat tax. Queste sarebbero state le innovazionida praticare per ridare slancio all’economia del Paese e al tasso di occu-pazione; ogni altro disegno sostanzia unicamente una misura emergen-ziale, destinata a non sortire alcun risultato.

Il senatore SERAFINI (FI-PdL XVII) si richiama ai contenuti delleaudizioni che si sono svolte con riferimento sia all’Atto di Governo inesame che allo schema di decreto relativo alle misure di conciliazione,che a suo avviso hanno confermato le contraddizioni esistenti nel Paesee la difficolta di stabilire regole di carattere generale prescindendo dallenecessita differenziate del territorio. Occorre tuttavia andare avanti cer-cando di sostenere sia i lavoratori che gli imprenditori, perche anche pic-coli passi possono essere positivi ed indurre favorevoli cambiamenti. Siriserva di esprimere considerazioni ulteriori successivamente alla presenta-zione del parere da parte del Presidente relatore e con riferimento a spe-cifici punti in esso contenuti.

Il senatore PUGLIA (M5S) osserva che, contrariamente a quanto di-chiarato nel titolo, lo schema non opera alcuna riduzione delle tipologiecontrattuali. Cio vale innanzitutto con riferimento al contratto di lavoro in-termittente, che avrebbe invece potuto essere oggetto di una reale sempli-ficazione. Analoga semplificazione poteva essere condotta con riferimentoal contratto a tempo indeterminato: lo stabilire che esso rappresenta laforma ordinaria contrattuale, infatti, e una previsione destinata a non averealcun effetto realmente innovativo, neppure a livello giurisprudenziale. Unmiglioramento si riscontra con riferimento al contratto a tempo parziale,laddove e stata data facolta alle parti di determinare le tipologie entrocui proporre prestazioni di lavoro supplementare. Critiche si appuntanoanche con riferimento alla disposizione relativa al contratto a tempo deter-minato, nonche alla disciplina del contratto di somministrazione, che so-stanzia un enorme e pericolosissimo favor nei confronti delle aziende,senza neppure creare nuova occupazione.

Molto di piu si sarebbe potuto fare in materia di apprendistato: inquesto campo ancora una volta si e conferita alle Regioni un’ampissimaautonomia, che non avra alcun effetto pratico. Al riguardo, egli esprimeil convincimento che, finche vigeranno i benefici del contratto a tempo de-terminato, il ricorso al contratto di apprendistato sara limitatissimo, in par-ticolare quello all’apprendistato professionalizzante. Nel riportarsi al mo-dello duale, virtuosamente praticato nella provincia di Bolzano, sottolineache in materia occorrerebbe garantire l’ottimale funzionamento dei servizipubblici, che stimolerebbe il migliore funzionamento anche di quelli pri-

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vati. In materia di co.co.co e co.co.pro ritiene che il Governo abbia avutouna fretta eccessiva, mossa dall’intento di annunciare l’eliminazione delprecariato, dimenticando l’esistenza di attivita naturalmente incompatibilicon il lavoro subordinato, a cominciare da quelle di ricerca e dalle profes-sioni artistiche. In questo quadro, sottolinea l’opportunita di un’adeguatariflessione sulle associazioni in partecipazione, che offrirebbe inoltre unaprospettiva positiva anche ad una serie di professioni di tipo artigianalee darebbe cosı sostegno ad un settore in crisi. Quanto al lavoro accessorio,pur apprezzando le finalita per le quali si e inteso porre un limite reddi-tuale, onde evitare ad un potenziale datore di lavoro di fruire di questatipologia, ne riterrebbe pero preferibile l’eliminazione. In tema di varia-zione di mansioni, infine, ricorda che gia nel corso dell’esame parlamen-tare del cosiddetto Jobs Act la sua parte si era espressa in modo convin-tamente contrario al conferimento di una cosı ampia delega sul punto. Conriferimento alla disposizione, avanza il timore che la disciplina possa la-sciare il lavoratore in balia dell’imprenditore, soprattutto in aree del Paesenelle quali si riscontra un elevato tasso di disoccupazione.

Il seguito dell’esame e quindi rinviato.

Schema di decreto legislativo recante misure di conciliazione delle esigenze di cura, di

vita e di lavoro (n. 157)

(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi del-

l’articolo 1, commi 8, 9 e 11, della legge 10 dicembre 2014, n. 183. Seguito dell’esame e

rinvio)

Prosegue l’esame, sospeso nella seduta di ieri.

Il senatore PUGLIA (M5S) esprime apprezzamento per le misurecontenute nell’Atto, finalizzate a sostenere la maternita e la paternita. Ri-tiene pero che esso avrebbe potuto e dovuto contenere una disciplina piuefficace, in particolare per scongiurare le dimissioni forzate. Si augurapertanto che queste considerazioni trovino ascolto da parte del Governo.

Il seguito dell’esame e quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 9,15.

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I G I E N E E S A N I T A (12ª)

Giovedı 30 aprile 2015

Plenaria

227ª Seduta (antimeridiana)

Presidenza della PresidenteDE BIASI

Interviene il sottosegretario di Stato per la salute De Filippo.

La seduta inizia alle ore 8,50.

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni

Il sottosegretario DE FILIPPO risponde all’interrogazione n. 3-01812,del senatore Scilipoti Isgro, in merito alle iniziative per l’individuazione diterapie con cui trattare l’acufene.

Premette che l’acufene e un problema otologico assai frequente. Studicondotti negli ultimi due lustri in Paesi europei, quali la Germania e il Re-gno Unito, hanno dimostrato come, mediamente, circa il 10-20 per centodella popolazione del nostro continente abbia sofferto di acufene almenouna volta nella vita. Per quanto riguarda l’Italia, a seguito di una seriedi studi risulterebbe che nel nostro Paese vi sia una prevalenza di tale pro-blema otologico pari a circa il 15 per cento.

Fa quindi presente che l’acufene consiste in sensazioni acustiche en-dogene, sotto forma di fischi, ronzii, fruscii o altro, percepiti in una o inentrambe le orecchie o nella testa. Tale disturbo puo incidere sulla qualitadella vita di chi ne soffre soprattutto a livello psicologico, arrivando, neicasi piu gravi, a compromettere seriamente il benessere del paziente. Laricerca clinica ha chiaramente dimostrato come, in una alta percentualedei casi, questo disturbo debba essere affrontato mediante una strategia te-rapeutica di cui la psicoterapia sia parte integrante.

Riferisce che la causa dell’acufene non e chiara, nella maggioranzadei casi. Tuttavia, nuove tecniche e metodi di ricerca, come le tecniche

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di «neuroimaging», che permettono di osservare l’attivazione delle areedel cervello deputate all’elaborazione dei segnali acustici, sembrano pro-mettere importanti passi avanti per la comprensione dell’eziologia dellapatologia in questione. I centri di ricerca che studiano le basi biologichedell’acufene in Italia, distribuiti sull’intero territorio nazionale, hanno pro-dotto negli ultimi anni risultati rilevanti per la comprensione e la poten-ziale cura di questa patologia. Ad esempio, e stato dimostrato come alte-razioni della connessione tra diverse aree del sistema nervoso centrale,quali la corteccia e il talamo, possano essere alla base dell’acufene in pa-zienti normoacustici. Altri studi hanno identificato potenziali fattori di ri-schio per l’insorgenza di questa patologia, quali l’ipertensione, l’indice dimassa corporea, il fumo e l’ipercolesterolemia.

Il Ministero della salute ritiene che, al fine di valutare quali iniziativeadottare per gestire i problemi sanitari legati all’acufene e considerata lanecessita di sviluppare ulteriormente la ricerca mirata alla comprensionedelle basi fisiopatologiche del disturbo, occorre effettuare un attento studiodello stato dell’arte delle conoscenze di base e cliniche, ottenute tramite larevisione sistematica della letteratura disponibile e l’esame delle scopertescientifiche piu recenti. Potranno anche essere messe a disposizione dellacomunita scientifica le competenze esistenti presso l’Istituto superiore disanita, per promuovere la ricerca e la conoscenza delle problematiche re-lative all’acufene presso Istituzioni, centri di ricerca e opinione pubblica.

Tali iniziative – soggiunge il Sottosegretario – sono necessarie ai finidella valutazione dell’eventuale inserimento dell’acufene nei livelli essen-ziali di assistenza, ai sensi del decreto ministeriale n. 329 del 1999 e suc-cessive modifiche, come malattia cronica invalidante: occorre sviluppareuna serie di approfondimenti, legati, ad esempio, all’accertamento del qua-dro nosologico non unicamente basato sull’autovalutazione da parte delpaziente stesso. Attualmente, non e possibile prevedere l’inserimento del-l’acufene tra le malattie croniche ed invalidanti di cui al decreto ministe-riale n. 329 del 1999, poiche esso non costituisce una vera e propria ma-lattia, ma e un sintomo con diversi livelli di gravita, determinato da pato-logie vascolari (fistole del collo, tumori carotidei, aneurismi intracranici omeningei, patologie dei grossi vasi del collo) o, piu frequentemente, asso-ciato a patologie audiologiche, vestibolari, neurologiche, autoimmuni, ce-rebrovascolari, dismetaboliche ed ematologiche. Inoltre, la condizione inquestione non sembra rispondere ai criteri di inclusione previsti dal de-creto legislativo n. 124 del 1998 (gravita, invalidita ed onerosita del rela-tivo trattamento) e sarebbe difficoltosa l’individuazione delle prestazionierogabili in esenzione (appropriate per il monitoraggio della patologia ela prevenzione di aggravamenti e complicanze).

In conclusione, il Sottosegretario rammenta che i pazienti affetti daacufene sono tutelati dal Servizio sanitario nazionale attraverso i livelli es-senziali di assistenza e che gran parte delle condizioni che determinanol’acufene sono gia comprese tra le malattie previste dal decreto ministe-riale n. 329 del 1999, per le quali sussiste l’esenzione dalla partecipazioneal costo delle relative prestazioni specialistiche.

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Il senatore SCILIPOTI ISGRO (FI-PdL XVII), nel ringraziare il Sot-tosegretario per aver fornito una risposta corretta ed esauriente, della qualesi dichiara soddisfatto, auspica che le iniziative di ricerca in materia diacufene siano adeguatamente sostenute, dal momento che tale disturbo in-teressa numerosi pazienti e puo, in alcuni casi, causare sofferenze tali daindurre al suicidio.

Il sottosegretario DE FILIPPO risponde, quindi, all’interrogazione n.3-01672, di cui e prima firmataria la senatrice Dirindin, in merito alle ini-ziative per prevenire, in conformita alle indicazioni della Organizzazionemondiale della sanita (OMS), gli effetti nocivi per la salute di bambini eadulti legati ad un’eccessiva assunzione di zuccheri.

Premette che le Linee guida sull’assunzione di zucchero della OMSaffrontano, in particolare, il problema dell’insorgenza di obesita e di carienegli adulti e nei bambini. Viene raccomandata una riduzione dell’assun-zione di zucchero durante tutto il corso della vita, si suggerisce che taleassunzione non sia superiore al 10 per cento del totale introito calorico;si suggerisce, altresı, una ulteriore riduzione sotto il 5 per cento, al finedi ridurre il rischio di carie dentale.

Riferisce quindi che, a parere del Ministero della salute, le raccoman-dazioni incluse nelle richiamate Linee guida appaiono eccessivamente re-strittive, soprattutto allorche propongono una riduzione del consumo dizuccheri semplici al di sotto del 5 per cento. In proposito, si deve tenerconto che lo zucchero costituisce un nutriente essenziale e che, come tuttigli altri, va assunto in quantita adeguate, anche se non eccessive; la ridu-zione dal 10 per cento al 5 per cento della quota di calorie da zuccherisemplici, rappresenta un obiettivo ambizioso del cui beneficio non visono evidenze scientifiche, oltre ad interferire sulla tradizione alimentaredel nostro Paese. Peraltro, la riduzione al 5 per cento degli zuccheri sem-plici senza una concomitante contrazione dell’apporto energetico totale e,soprattutto, della quota di carboidrati totali (pasta, pane), non apporta al-cun beneficio relativamente al rischio di malattie croniche non trasmissi-bili.

Fa presente che, accanto agli aspetti negativi, documentati nella let-teratura scientifica, e comunque opportuno considerare anche le funzioniche gli zuccheri svolgono nell’organismo, rappresentando la piu comunefonte di energia degli organismi viventi: dal loro utilizzo l’organismo ri-cava la maggior parte dell’energia necessaria per le sue funzioni. Unadieta equilibrata fornisce un buon apporto di zuccheri, che viene utilizzatosia come fonte di energia immediata che come riserva, immagazzinandolinel fegato.

Soggiunge che le disposizioni comunitarie relative alla fornitura diinformazioni sugli alimenti ai consumatori (Regolamento (UE) n. 1169/2011) indicano un consumo di riferimento di carboidrati pari a 260grammi di cui zuccheri 90 grammi (circa il 19 per cento dell’apporto ener-getico totale), su una dieta di 2.000 kcal. L’European food safety authority(EFSA) ha emanato una Opinion (2011) in cui stabilisce la necessita di

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circa 130 grammi di carboidrati al giorno, inseriti in una dieta bilanciata,per coprire il fabbisogno energetico del cervello.

Rileva che l’approccio di effettuare un’analisi della letteratura scien-tifica orientato a citazioni bibliografiche volte ad identificare responsabi-lita a carico di un unico nutriente, rende debole la validita del documentodell’OMS. La probabilita dell’insorgenza delle patologie croniche – inprimo luogo l’obesita – dipende infatti, dal punto di vista nutrizionale,da un ampio insieme di macronutrienti, che include non solo gli zuccheri,ma anche i grassi saturi, i grassi «trans» e l’eccessiva assunzione di sale,nonche da una molteplicita di fattori, che possono esser contrastati conadeguati stili di vita. Le citate Linee guida OMS fanno riferimento aglizuccheri aggiunti, ai quali sono attribuite dirette responsabilita per l’insor-genza di carie dentali. In proposito, le «Linee guida per una sana e cor-retta alimentazione» (INRAN 2003), suggeriscono che a determinare que-st’ultima situazione sarebbero non solo le quantita, ma anche le modalitadi consumo degli zuccheri. E vero che la fermentazione degli zuccheri nelcavo orale determina l’inizio della lesione cariosa, ma e altrettanto veroche per il verificarsi di quest’ultimo evento e necessaria una permanenzadel cibo nel cavo orale abbastanza lunga, tale da determinare l’attacco aldente. Pertanto, oltre che da una limitazione nel consumo di zuccheri, ilrischio di carie viene ridotto da una opportuna e sollecita igiene orale, spe-cialmente se accompagnata da adeguati apporti di fluoro e di calcio. E’molto improbabile che l’assunzione di zuccheri causi carie allorche i dentivengano correttamente e regolarmente spazzolati; quindi, ove si attui un’a-deguata igiene orale, il suggerimento di assumere livelli particolarmentebassi di zucchero appare eccessivo. Anche l’insorgenza di obesita e legataad una serie di comportamenti e stili di vita errati, che sfociano in un bi-lancio sfavorevole del rapporto introito/consumo calorico, ed autorevolistudi pubblicati su prestigiose riviste scientifiche, dimostrano che gli zuc-cheri liberi non aumentano il rischio di obesita se vanno a sostituire, inmaniera isocalorica, altri nutrienti. Anche in questo caso l’obesita vaascritta ad una serie di fattori che incidono sul bilancio calorico, e nonsolo all’assunzione di zuccheri semplici.

D’altronde, soggiunge il Sottosegretario, per la raccomandazione diuna riduzione sotto il livello del 5 per cento, suggerita per la prevenzionedella carie, la stessa Organizzazione mondiale della sanita ricorda che sitratta di raccomandazione «condizionale», in quanto vi e grande incertezzascientifica e si reputa necessario un ulteriore dibattito scientifico, prima diadottare tale raccomandazione.

Fa inoltre presente che resta ferma, da parte del Ministero della sa-lute, la piena condivisione del messaggio laddove e teso a raccomandareuna riduzione graduale, complessiva ed equilibrata dell’assunzione calo-rica e dei diversi componenti della dieta, in linea con la tradizione medi-terranea, che il Ministero della salute intende sostenere, anche durantel’ormai imminente Expo 2015.

In proposito, ricorda che, per il raggiungimento dell’obiettivo di unariduzione dello zucchero, occorre valutare e monitorare i consumi, agire

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attraverso l’informazione e, soprattutto, la sensibilizzazione a partire dallefamiglie sulla necessita di limitare il consumo di alimenti e bevande ric-che di zuccheri semplici. Da alcuni anni il Ministero della salute ha av-viato un processo finalizzato al miglioramento della qualita nutrizionaledegli alimenti, in collaborazione con le Associazioni che rappresentano ivari settori produttivi, avendo come «target» i nutrienti piu critici, tra iquali gli zuccheri. Un tale approccio sul piano dell’alimentazione va, inol-tre, accompagnato anche dall’adozione di stili di vita salutari, che puntanosull’attivita fisica e sulla lotta agli altri fattori di rischio riconosciuti perl’insorgenza delle malattie croniche non trasmissibili. Il Ministero dellasalute ritiene che la riduzione degli zuccheri deve essere ottenuta princi-palmente con attivita di educazione alimentare, estesa alle varie fasced’eta della popolazione, che permetta di comprendere l’importanza diuna alimentazione moderata e variata, associata a una costante attivita fi-sica.

Rileva che e fondamentale il concetto di «multifattorialita», evitandodi demonizzare un singolo nutriente che, se inserito senza abusi in un re-gime nutrizionale sano, puo essere assunto senza causare danni: infatti,non esistono cibi buoni o cattivi ma solo diete buone o cattive. Pertanto,il Ministro della salute ha comunicato al Direttore generale dell’Organiz-zazione mondiale della sanita, dottoressa Chan, nel corso di un incontro amargine della seconda conferenza internazionale sulla nutrizione di Roma(novembre 2014), la contrarieta all’inclusione, in questa revisione delleLinee guida, della raccomandazione di ridurre il consumo di zuccheri al5 per cento, o meno, dell’introito calorico totale.

Da ultimo, comunica che nella delegazione italiana accreditata al-l’OMS come in molte altre delegazioni partecipanti, erano presenti dueesperti in negoziati internazionali, e non in materia di salute, data la naturadiversificata e tecnica delle materie trattate.

Interviene in replica la senatrice GRANAIOLA (PD), seconda firma-taria dell’atto di sindacato ispettivo, la quale si dichiara parzialmente sod-disfatta della risposta, in quanto da essa non si evince su quali basi scien-tifiche il Governo abbia ritenuto di andare in contrario avviso rispetto allaOMS; ne se sia vero che tra gli «esperti della salute del Ministero AffariEsteri» presso il tavolo OMS fosse presente un «esperto» gia senior advi-

sor di una grande industria dolciaria italiana.

Il sottosegretario DE FILIPPO risponde, infine, all’interrogazione n.3-01172, del senatore Fravezzi ed altri, sull’accertamento dell’idoneita al-l’attivita sportiva agonistica per gli stranieri che intendano partecipare adeventi sportivi in Italia.

Osserva che l’obbligo di certificazione per stabilire l’idoneita fisicaper la pratica dell’attivita sportiva agonistica e non agonistica in Italia edisciplinato rispettivamente dal decreto ministeriale 18 febbraio 1982 edal decreto ministeriale 24 aprile 2013.

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A tal proposito, evidenzia, per i profili di competenza del Ministerodella salute, che tali decreti sono stati emanati proprio per garantire unamaggior tutela della salute per coloro che praticano tali attivita sportive,segnalando che l’Italia e tra i primi Stati europei ad aver disciplinato lamateria in esame.

Per quanto riguarda le disposizioni che regolano l’idoneita alla pra-tica sportiva agonistica, a cui fa riferimento l’interrogazione, fa presenteche queste sono state approvate dalle Federazioni sportive nazionali, chesono anche parte attiva nell’individuazione della qualificazione agonisticainsieme agli enti sportivi riconosciuti. Soggiunge che tali disposizioni, ri-ferite alla idoneita agonistica, sono valide sul territorio nazionale e si ap-plicano ai sensi del decreto ministeriale 18 febbraio 1982 agli atleti tesse-rati alle Federazioni sportive nazionali e alle Discipline associate agli Entidi promozione sportiva riconosciuti dal CONI; in estrema sintesi, dette di-sposizioni non sono rivolte agli atleti stranieri, anche quando partecipano acompetizioni internazionali che si svolgono in Italia. Ne consegue, per-tanto, che per gli atleti tesserati in altri Paesi valgono le norme che rego-lano l’idoneita nel Paese di provenienza. In particolare, per le gare agoni-stiche, e prevista la partecipazione soltanto per i tesserati FIDAL (Federa-zione italiana atletica leggera), o Enti di promozione sportiva, o Enti in-ternazionali affiliati alla Federazione internazionale di atletica leggera(IAAF), nonche per i tesserati «run card» che, comunque, sono tenutial rispetto dei regolamenti sportivi della FIDAL.

In conclusione, il Sottosegretario ricorda che presso il Ministero dellasalute e stato istituito il Gruppo di lavoro in medicina dello sport, con ilcompito di approfondire, al fine di fornire chiarimenti, tutta la tematicacollegata alla disciplina dello sport.

Il senatore FRAVEZZI (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE), insede di replica, si dichiara soddisfatto della risposta ricevuta, in quantoessa consente di superare le incertezze interpretative in relazione all’orga-nizzazione dei grandi eventi sportivi.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2013/31/UE che modi-

fica la direttiva 92/65/CEE per quanto riguarda le norme sanitarie che disciplinano

gli scambi e le importazioni nell’Unione di cani, gatti, furetti (n. 145)

(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi del-

l’articolo 1 della legge 7 ottobre 2014, n. 154. Rinvio del seguito dell’esame.)

La PRESIDENTE comunica che la Presidenza del Senato non ha an-cora potuto sciogliere la riserva apposta sull’atto in titolo in occasione deldeferimento, non essendo pervenuto il prescritto parere della ConferenzaStato-Regioni. Consta tuttavia che il Governo – considerati il decorso in-fruttuoso del termine per l’espressione del parere summenzionato, l’immi-nente scadenza del termine per l’esercizio della delega legislativa e la pen-

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denza di una procedura europea d’infrazione – stia per chiedere formal-

mente alla Presidenza del Senato di consentire alla Commissione la con-

clusione del proprio esame pur in assenza del documento mancante.

Propone pertanto di rinviare la trattazione dell’argomento in que-

stione al pomeriggio odierno.

La Commissione conviene.

La relatrice MATURANI (PD) fa presente che lo schema di parere e

stato gia da tempo predisposto, sulla base delle indicazioni scaturite dalla

discussione generale: ella e in grado di sottoporlo al vaglio della Commis-

sione non appena maturino le condizioni procedurali.

La Commissione prende atto.

Il seguito dell’esame e, quindi, rinviato.

CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE

La PRESIDENTE comunica che la Commissione tornera a riunirsi

alle ore 14 odierne, per il seguito dell’esame dell’atto del Governo n. 145.

La Commissione prende atto.

SULLA PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTI ACQUISITI NEL CORSO DELLE

AUDIZIONI

La PRESIDENTE comunica che, nel corso della riunione dell’Ufficio

di Presidenza tenutasi il 29 aprile, e stata depositata documentazione da

parte di rappresentanti dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), nel-

l’ambito dell’esame dei disegni di legge nn. 86-1619 concernenti l’assi-

stenza sanitaria ai senza fissa dimora.

Tale documentazione sara resa disponibile alla pubblica consulta-

zione sulla pagina web della Commissione.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle ore 9,20.

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Plenaria

228ª Seduta (pomeridiana)

Presidenza della PresidenteDE BIASI

Interviene il sottosegretario di Stato per la salute De Filippo.

La seduta inizia alle ore 14,05.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2013/31/UE che modi-

fica la direttiva 92/65/CEE per quanto riguarda le norme sanitarie che disciplinano

gli scambi e le importazioni nell’Unione di cani, gatti, furetti (n. 145)

(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi del-

l’articolo 1 della legge 7 ottobre 2014, n. 154. Seguito e conclusione dell’esame. Parere

favorevole con osservazioni)

Prosegue l’esame, sospeso nella seduta dell’8 aprile.

La PRESIDENTE comunica che, con lettera trasmessa in dataodierna, la Presidenza del Senato ha, pur in assenza del prescritto pareredella Conferenza Stato-Regioni, espresso il proprio assenso alla conclu-sione dell’esame del provvedimento in titolo, aderendo cosı alla richiestaavanzata in pari data dal Ministro per le riforme costituzionali e i rapporticon il Parlamento.

La Commissione prende atto.

La PRESIDENTE invita pertanto la relatrice ad illustrare lo schemadi parere sul provvedimento.

La relatrice MATURANI (PD) da lettura della proposta di parere, fa-vorevole con osservazioni, pubblicata in allegato.

Nessuno chiedendo di intervenire, la PRESIDENTE accerta la pre-senza del prescritto numero di senatori e pone in votazione lo schemadi parere appena illustrato.

La Commissione unanime approva.

La seduta termina alle ore 14,15.

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PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

SULL’ATTO DEL GOVERNO N. 145

La Commissione, esaminato il provvedimento in titolo (d’ora in poi«provvedimento»);

considerato che il provvedimento e volto ad assicurare un piu altolivello di tutela sanitaria e di benessere di cani, gatti e furetti, mediante laprevisione di requisiti e condizioni sanitarie ad hoc per gli scambi trapaesi membri, ovvero le importazioni da paesi terzi, di tali animali;

viste le osservazioni non ostative formulate dalla 1ª Commissione;

esprime parere favorevole, con le seguenti osservazioni:

1) occorrerebbe sostituire – all’articolo 1, lettera b) del provvedi-mento, che novella l’articolo 10, comma 2 del decreto legislativo n. 633del 1996 – l’espressione «veterinario abilitato» (ricorrente nella parte dellanovella relativa all’esame clinico nelle 48 ore precedenti la spedizione)con l’espressione «veterinario autorizzato», essendo la nozione di veteri-nario abilitato non contemplata dal Regolamento (UE) 576/2013 e fontedi possibili equivoci, dal momento che tutti i medici veterinari iscrittiad un ordine provinciale sono abilitati all’esercizio della professione;

2) la lettera e) dell’articolo 1 del provvedimento – che modifical’articolo 17 del decreto legislativo n. 633 del 1996 – dovrebbe prevedereespressamente l’obbligo di munire di documento di identificazione cani,gatti e furetti, richiamando la lettera e) dell’articolo 10, paragrafo 1 delRegolamento (UE) 576/2013 (lettera che nell’attuale formulazione e pre-termessa).

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COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA

sul fenomeno delle mafiee sulle altre associazioni criminali, anche straniere

Giovedı 30 aprile 2015

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Presidenza della Presidente

Rosy BINDI

L’Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si eriunito dalle ore 13,45 alle ore 16,15.

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30 aprile 2015 Commissioni bicamerali– 32 –

COMMISSIONE PARLAMENTARE

per l’attuazione del federalismo fiscale

Giovedı 30 aprile 2015

Plenaria

(1ª antimeridiana)

Presidenza del Presidente

Giancarlo GIORGETTI

La seduta inizia alle ore 9,10.

AUDIZIONI

Audizione del Direttore generale del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’e-

conomia e delle finanze, Fabrizia Lapecorella, e del Direttore della Direzione Centrale

della finanza locale del Ministero dell’interno, Giancarlo Verde, sull’attuazione del

Fondo di solidarieta comunale

(Svolgimento ai sensi dell’articolo 5, comma 5, del regolamento della Commissione, e

conclusione)

Giancarlo GIORGETTI, presidente, propone che la pubblicita dei la-vori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.Non essendovi obiezioni, ne dispone l’attivazione.

Introduce quindi l’audizione.

Giancarlo VERDE, Direttore della Direzione centrale della finanza

locale del Ministero dell’interno, e Fabrizia LAPECORELLA, Direttoregenerale del Dipartimento delle finanze del Ministero dell’economia e

delle finanze, svolgono una relazione sui temi dell’audizione.

Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni il presidente

Giancarlo GIORGETTI, i senatori Federico FORNARO (PD), Magda An-gela ZANONI (PD) e Maria Cecilia GUERRA (PD), nonche il deputatoRoger DE MENECH (PD).

Giancarlo VERDE, Direttore della Direzione centrale della finanzalocale del Ministero dell’interno, e Fabrizia LAPECORELLA, Direttore

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generale del Dipartimento delle finanze del Ministero dell’economia e

delle finanze, forniscono ulteriori precisazioni.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ringrazia gli intervenuti per la re-lazione svolta e dichiara conclusa l’audizione.

La seduta termina alle ore 9,20.

Plenaria

(2ª antimeridiana)

Presidenza del PresidenteGiancarlo GIORGETTI

La seduta inizia alle ore 9,20.

Relazione semestrale di cui all’articolo 3, comma 5, della legge 5 maggio 2009, n. 42

(Esame e rinvio)

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che, ai sensi dell’articolo3, comma 5, della legge 5 maggio 2009, n. 42, e dell’articolo 5, comma 7,del proprio regolamento, la Commissione e chiamata a verificare lo statodi attuazione di quanto previsto dalla legge di delega e a riferirne ogni seimesi alle Camere.

La Presidenza della Commissione ha curato la predisposizione dellaRelazione (vedi allegato al Bollettino delle Giunte e delle Commissioniparlamentari di giovedı 30 aprile 2015), la cui bozza in formato elettro-nico sara inviata oggi a tutti i membri della Commissione. Si tratta dellasesta relazione semestrale della Commissione, la seconda della XVII legi-slatura.

La Relazione da conto dello stato di attuazione della legge n. 42 del2009, al 28 aprile 2015.

Nell’introduzione sono indicate le principali questioni aperte, all’esitodell’attivita consultiva e conoscitiva svolta in questi mesi dalla Commis-sione. E poi dato conto dello stato di attuazione della legge delega e del-l’attivita della Commissione, sono richiamati i provvedimenti esaminati, lemodifiche al federalismo fiscale apportate nel periodo intercorrente dallaprecedente relazione.

In allegato alla relazione sono riportati i pareri approvati dalla Com-missione bicamerale in questa legislatura e il prospetto degli adempimentiprevisti dai decreti legislativi attuativi della legge 42 del 2009.

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Nel complesso, la relazione costituisce una ricognizione assai utiledelle varie questioni aperte. In essa si richiama tra l’altro un elementodi rilievo: la sostanziale instabilita dei rapporti finanziari tra Stato e auto-nomie territoriali.

Invita i componenti della Commissione che volessero avanzare pro-poste di modifica o integrazione, a trasmetterle entro le ore 12 di merco-ledı 6 maggio 2015. Il documento e evidentemente aperto ai contributi mi-gliorativi che potranno essere prospettati.

Nella seduta che sara convocata la prossima settimana, la Commis-sione procedera poi all’approvazione della Relazione.

Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altraseduta.

La seduta termina alle ore 9,25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si e riunito dalle ore 9,25 alle ore 9,30.

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Licenziato per la stampa dal Servizio delle Commissioni parlamentari alle ore 16,30

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