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SENATO DELLA REPUBBLICA VII LEGISLATURA 366a SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO GIOVEDì 18 GENNAIO 1979 (Notturna) Pres,idenza del vice presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia, indi del vice presidente CATELLANI INDICE DISEGNI DI LEGGE Seguito della discussione e approvazione con modificaziom: «Norme sull'ingresso in magistratura, sul- lo stato giuridico dei magistrati e sul trat- tamento economico dei magistrati ordina- ri, dei magistrati amministrativi e della giu- stizia militare e degli avvocati dello Stato» (1421): AGRIMI (DC) ......... Pago16271 BAUSI (DC), relatore .....16241 e passim BENEDETTI (PCI). . . . . . . . . . .16293 BONIFACIO, ministro di grazia e giustizia . 16235 e passim BUSSETI (DC) .. ..... 16264 CIFARELLI (PRI) . 16237 e passim DE CAROLIS(DC) . .16235 e passim DE MATTEIS (PSI) . . Pago 16280,16289,16290 GUARINO (Sin. Ind.). . ., .16239 e passim MAFFIOLETTI (PCI), relatore . . 16240 e passim · LUGNANO (PCI). . . . . . .16278 PAZIENZA (DN-CD) .16257 e passim RUFFINO (DC) .. .. 16236, 16264 SCAMARClO (PSI) . ..... 16260 SPERANZA, sottosegretario di Stato per la grazia e giustizia . " 16262, 16263, 16281 TEDESCO TATÒGiglia (PCI) 16274- VIVIANI (PSI) ..... .. 16251 e passim ORDINE DEL GIORNO PER LE SEDUTE DI VENERDI' 19 GENNAIO 1979 .... 16297 N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di- scorso non è stato restituito corretto dall'oratore. TIPOGRAFIA DEL SENA'U: (12001 ~.

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SENATO DELLA REPUBBLICAVII LEGISLATURA

366a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

GIOVEDì 18 GENNAIO 1979(Notturna)

Pres,idenza del vice presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia,indi del vice presidente CATELLANI

INDICE

DISEGNI DI LEGGE

Seguito della discussione e approvazione conmodificaziom:

«Norme sull'ingresso in magistratura, sul-lo stato giuridico dei magistrati e sul trat-tamento economico dei magistrati ordina-ri, dei magistrati amministrativi e della giu-stizia militare e degli avvocati dello Stato»(1421):

AGRIMI (DC) . . . . . . . . . Pago16271BAUSI (DC), relatore . . . . .16241e passimBENEDETTI(PCI). . . . . . . . . . .16293BONIFACIO,ministro di grazia e giustizia .

16235 e passimBUSSETI (DC) . . . . . . .16264CIFARELLI (PRI) . 16237 e passimDE CAROLIS(DC) . .16235 e passim

DE MATTEIS(PSI) . . Pago16280,16289,16290GUARINO(Sin. Ind.). . ., .16239 e passimMAFFIOLETTI (PCI), relatore . . 16240 e passim

· LUGNANO(PCI). . . . . . .16278PAZIENZA(DN-CD) .16257 e passimRUFFINO (DC) . . . . 16236, 16264SCAMARClO(PSI) . . . . . .16260SPERANZA,sottosegretario di Stato per lagrazia e giustizia .

"16262, 16263, 16281

TEDESCOTATÒGiglia (PCI) 16274-VIVIANI (PSI) . . . .. .. 16251 e passim

ORDINE DEL GIORNO PER LE SEDUTEDI VENERDI' 19 GENNAIO 1979 . . . .16297

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di-scorso non è stato restituito corretto dall'oratore.

TIPOGRAFIA DEL SENA'U: (12001 ~.

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16235 ~

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAF [CO

Presidenza del vice presidente R O M A G N O L I C A R E T T O N I Tullia

P RES I D E N T E. La seduta è aper-ta (ore 21,30).

Si dia lettura del processo verbale.

V I G N O L O, segretario, dà lettura delprocesso verbale della seduta notturna del14 dicembre 1978.

P RES I D E N T E. Non essendovi os-servazioni, il processo verbale è approvato.

Seguito della discussione e approvazione conmodificazioni del disegno di legge:

{( Norme sull'ingresso in magistratura, sullostato giuridico dei magistrati e sul trat-tamento economico dei magistrati ordi-nari, d~i magistrati amministrativi e dellagiustizia militare e degli avvocati delloStato» (1421)

P RES I D E N T E. L'ordine del gior-no reca il seguito della discussione del di-segno di legge: «Norme sull'ingresso in ma-gistratura, sullo stato giuridico dei magistra-ti e sul trattamento economico dei magistra-ti ordinari, dei magistrati amministrativi edella giustizia militare e degli avvocati diStato ».

Invito il Governo ad esprimere il pareresuJ,l'ordine del giorno n. 1.

B O N I F A C J O, ministro di grazia egiustizia. L'ordine del giorno riguarda i ma-gistravi pensionati. Accetto come raccoman-dazione la necessità di una riflessione suquesto delicato problema, che presenta gra-vi risvolti anche umani, nell'ambito di unaconsiderazione generale delle pensioni.

P RES I D E N T E. Chiedo ai presen-tatori se insi'stono per la votazione dell' ordi-ne del giorno.

D E C A R O L IS. Non insistiamo.

P RES I D E N T E. Passiamo alloraall' esame degli articoli, nel testo propostodalle Commissioni riunite la e 2a.

Si dia lettura dell'articolo 1.

V I G N O L O, segretario:

TITOLO I

Art. 1.

(Concorso per la nomina a magistrato)

Fuori delle ipotesi previste dal secondo eterzo comma dell'articolo 106 della Costitu-zione, la nomina a magistrato si conseguemediante un concorso, che consiste:

a) in un esame di ammissione ad un cor-so biennale di formazione professionale, inqualità di uditore;

b) nella frequenza del corso di forma-zione professionale;

c) m ,prove pratiche di idoneità al ter-mine del corso di formazione prrofessionale.

P RES I D E N T E. Su questo artico-lo non sono stati presentati emendamenti.Pertanto lo metto ai voti. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

:È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 2. Se nedia lettura.

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~erlt1w della Repubblica ~ 16236 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

V I G N O L O, segretario:

Art.2.

(Requisiti per la partecipazione al concorso)

Per la partecipazione al concorso sono ri-chiesti alla data del relativo bando i se.guenti requisiti:

1) essere di età non inferiore a 21 annie non superiore ai 35, salva l'applicazionedelle disposizioni vigenti per l'elevamentodel limite massimo di età;

2) avere la cittadinanza italiana;3) godere del pieno esercizio dei dirit-

ti civili e politici;4) aver conseguito la laurea in giuri-

sprudenza;5) non avere riportato condanna a pena

detentiva per delitti dolosi o preterintenzio-nali;

6) non essere stato nè essere sottopo-sto a misure di sicurezza o di prevenzione;

7) non essere stato dichiarato fallito,salvo che sia intervenuta riabilitazione;

8) non aver tenuto comportamenti uni-vocamente ed obiettivamente censurabiIisotto il profilo morale e civile;

9) essere immune da malattie o meno-mazioni fisiche e da infermità psichiche checomportino inidoneità all'esercizio delle fun-zioni giudiziarie.

Sono esclusi dal concorso coloro che sonostati dichiarati non idonei in tre esami di am-missione.

P RES I D E N T E. Su questo artico-lo sono stati presentati due emendamenti.Se ne dia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Sostituire il n. 2) con il seguente:

« 2) non avere riportato condanna o nonessere stato dichiarato non punibile per con-

cessione del perdono giudizi aIe per delitti

dolosi o preterintenzionali ».

2.1 RUFFINO, BUSSETI, RIZZO, DE CA-ROLlS, BEORCHIA, SCHIANO, MAN~

CINO, ROSI

Sostituire il n. 7) con il seguente:

«7) non essere 'stato dichiarato fallitoanche se sia intervenuta riabilitazione ».

2.2 RUFFINO, BUSSETI, RIZZO, DE CA-ROLlS, BEORCHIA, SCHIANO, MAN-

CINO, ROSI

R U F F I N O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

R U F F I N O. Onorevole Presidente, si-gnor Ministro, brevissime osservazioni ancheperchè gli emendamenti sono stati oggettodi illustrazione nell'intervento che ho resoquesta mattina aH'Assemblea. L'articolo 2stabilisce i requisiti per Ja partecipazione alconcorso per la nomina a magistrato. Si èdetto da tutte le parti politiche che più ri-gorose devono essere le norme che regolanol'accesso all'ordine giudiziario ~ 10 ha det-to bene nella sua replica il Ministro ~ equindi più rigorosa deve essere la selezione.

Per quanto riguarda l'emendamento 2. 1,vi è un errore nel testo distribuito, poichènon si tratta del n. 2), ma del n. 5).

P RES I D E N T E. Scusi, senatoreRuffino, per la chiarezza del voto, di qualeerrore si tratta?

R U F F I N O. Il testo distribuito dice:« Sostituire il n. 2) con il seguente», inveceoccorre dire: «Sostituire il n. 5) con il se-guente ». Il testo della Commissione dice-va: «non aver riportato condanna a penadetentiva per delitti dolosi o preterintenzio-nali ». Il testo che noi proponiamo è il se-guente: «non avere riportato condanna onon essere stato dicMarato non punibile perconcessione del perdono giudiziaJe per de-litti dolosi o preterintenzionali ». In altri ter-mini ritengo opportuno, per accedere al con-corso per magistrati, non porre distinzioni.Colui che si è reso responsabile ed è statocondannato, non importa se a pena detenti-va o a pena pecuniaria, per un delitto do-loso o preterintenzionale oppure, ancora mi-norenne, ha beneficiato della concess10nedel perdono giudiziale per un delitto dolosoo preterintenzionale, mi pare che non abbia

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Senato della Repubblica T/II Legislatura~ 16237 ~

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

le carte in regola per accedere al concorsoper la nomina a magistrato.

Abbiamo parlato di rigore e, se vogliamoconcretare queste affErmazioni di principio,dobbiamo essere conseguenti. Debbo dire,per la verità, che su questo aspetto il dise~gno di legge del Governo presentava maggio-re rigore perchè introduceva soltanto alcu-ne limitatissime eccezioni.

Per quanto riguarda il secondo emenda-mento all'articolo 2, si propone di sostitui-re il n. 7) con il seguente: « 7) non esserestato dichiarato fallito anche se sia inter-venuta riabilitazione ». Debbo anche qui unadoverosa precisazione. Questo emendamentoporta la firma anche del collega Guarino,che non figura nel testo, pur avendo egliaderito a tale impostazione e firmato l'emen-damento.

La mia proposta tende a riprodurre il te-sto del disegno di legge del Governo. Checosa ha étpprovato, invece, la Commissione?Può accedere al concorso per la nomina amagistrato colui che sia stato dichiarato fal-lito purchè sia intervenuta la riabilitazione.Non mi pare opportuna questa norma. Co-lui che è dichiarato fallito non ha titoli nèrequisiti per accedere al concorso per la no-mina a magistrato. Se dovessimo lasciareinalterata la norma, così come è stata ap-provata, commetteremmo, a mio avviso, unerrore e introdurremmo un elemento di per-missivismo inopportuno.

È pur vero che, forse, la questione potràparsi soltanto in termini accademici. Mi pareperò giusto affermare, in Hnea di principio,che colui che è stato dichiarato fallito nonabbia titoli e requisiti per accedere al con-corso per magistrati e quindi per diventa-re magistrato.

Qualche collega mi diceva che, in via su-bordinata, potrei proporre, nell'ipotesi in cuinon passasse questa norma, un ulterioreemendamento: e cioè di delegare ai falli-menti coloro che ~ in ipotesi ~ dopo ladichiarazione di fallimento fossero chiamatia rendere giustizia!

P RES I D E N T E. Invito i relatoriad esprimere il parere sugli emendamenti inesame.

B A USI, relatore. I due relatori, purpreferendo la dizione contenuta nel testo erichiamando l'attenzione sul fatto che il pun-to 5) è più restrittivo di quanto non fossenella sua iniziale formulazione, si rimettonoall' Assemblea.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

B O N I F A C l O, ministro di grazia egiustizia. Signor Presidente, onorevoli col-leghi, i1 testo proposto dal Governo facevariferimento a condanne per delitti dolosi opreterintenzionali; per questa parte vi è unacoincidenza con l'emendamento del senato-re Ruffino. Quel testo però conteneva anchedelle eccezioni per delitti previsti dagli arti-coli 581, 582, secondo comma, 594 e 612, pri-rùa parte, del codice penale, sembrando alGoverno che per condanne per reati di lie-vissima entità non fosse opportuno porrenella legge una preclusione assoluta.

All'emendamento del senatore Ruffino sa-rei tendenzialmente contrario perchè stabi-lisce una disciplina troppo tassativa che col-pirebbe anche colui che, per esempio, siastato condannato per ingiurie. A questo, d'al-tra parte, senatore Ruffino, non è che nonsi ponga riparo: c'è la alausola generale dicui al n. 8) che dà rHievo al comportamentounivocamente e obiettivamente incensurabilesotto il profilo morale e civile. Quindi ancheper quelle condanne a pene pecuniarie chepossano essere indizi di un comportamentocensurabile sussiJste il potere di esclusionedal concorso.

Avrei qualche perplessità a rendere la di-sciplina ancora più rigida di quel che è sta-ta formulata in sede di Commissione.

C I FAR E L L I. Domando di parlareper dkhiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha fawltà.

C I FAR E L L I. Signor Presidente,intendo dichiarare che voterò a favore degliemendamenti di cui stiamo discutendo. Per

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Senato della Repubblica ~ 16238 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

queHo riguardante il fallimento la ragione èdi evidenza solare. Per l'altro vorrei dire chele perplessità cui l'onorevole Ministro face~va ora riferimento non mi pare che po'Ssa~no cambiare il dato di fatto che vi sono de~litti dolosi o preterintenzionali, ma soprat~tutto dolosi, per i quali non è prevista la pe~na detentiva, pur trattandosi di delitti chepossono avere una significazione moltograve.

Ecco perchè l'emendamento Ruffino, ovenon si voglia ripristinare il testo originario,~ ma non vi è emendamento in questo sen~

so ~ soddisfa le mie esigenze.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 2. 1, presentato dal senatoreRuffino e da altri senatori, per il quale i re~latori si sono rimessi all' Assemblea e cheil Governo non ha accettato. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

:È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 2. 2, presen~tato dal senatore Ruffino e da altri senato~ri, per il quale i relatori si sono rimessi al~l'Assemblea e che il Governo non ha accet~tatoo Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

:È approvato.

Metto ai voti l'articolo 2 nel testo emen~dato. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

È approvato.

Passiamo all'esame degli articoli succes'si~vi. Se ne dia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Art. 3.

(Esame di ammissione al corso di formazioneprofessional'e)

L'esame di ammissione al corso di forma~zione professionale consta di prove scritteed orali.

Le prove scritte consistono nello svolgi-mento dei seguenti temi:

a) un tema di diritto costituzionale;b) un tema di diritto privato;c) un tema di diritto penale;

d) un tema di diritto amministrativo.

Le prove orali consistono in colloqui sul-le seguenti materie:

1) diritto costituzionale;2) istituzioni di diritto romano;

3) diritto privato;4) diritto penale;5) diritto amministrativo;6) diritto del lavoro e legislazione so-

ciale;7) diritto tributario;8) diritto processuale civile;9) diritto processuale penale;

10) diritto comunitario europeo.

Sono ammessi alle prove orali i candidatiche ottengono non meno di quattordici ven-tesimi in ciascuna prova scritta.

Conseguono l'idoneità coloro che ottengono non meno di sette decimi in ciascuna pro~va orale e quindi un punteggio complessivonon inferiore a centoventisei.

Non sono ammesse frazioni di punto.L'espulsione del candidato dopo la detta-

tura del tema, durante le prove scritte, equi~vale all'inidoneità.

(E approvato).

Art.4.

(Accertamento dei requisiti di partecipazioneal concorso)

Per partecipare all'esame di ammISSIOneil candidato deve presentare domanda nel-la quale, oltre alle altre necessarie indica-zioni, deve attestare di essere in possessodei requisiti indicati nel primo comma del-l'articolo 2.

Il Consiglio superiore della magistraturaprovvede, di ufficio o tramite i consigli giu~

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SCI'UlO della Repubblica ~ 16239 ~

18 GENNAIO 1979

VII Legislatura.

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA -RESOCONTO STE"iOGRAFICO

diziari, ad accertare il possesso dei requisitidi cui al numero 8) dell'articolo 2 nei con-fronti dei candidati che hanno superato leprove scritte, prendendo in esame esclusiva-mente fatti specifici e obiettivi che devonoessere dettagliatamente descritti e con !'in-dicazione delle fonti dalle quali le informa-zioni sono state attinte.

Il requisito di cui al numero 9) dell' ar-ticolo 2 viene accertato, nei confronti deicandidati che hanno superato le prove scrit-te, da un centro medico e psico-diagnosticopubblico scelto dal Consiglio superiore del-la magistratura. Il centro, prima che il can-didato espleti le prove orali, formula il pro-prio parere che trasmette, corredato dalla rc-lativa documentazione, al Consiglio superio-re della magistratura.

All'espletamento degli esami di cui al pre-cedente comma può essere presente, con lasola facoltà di fare osservazioni, un medicodi fiducia del candidato.

Copia integrale dei risultati degJi accerta-menti di cui al terzo comma e del pareredel centro con la relativa documentazione ècomunicata entro cinque giorni a cura delConsiglio superiore della magistratura, ri-servatamente, all'interessato ed al Ministrodi grazia e giustizia.

Entro trenta giorni l'interessato può pre-sentare deduzioni al Consiglio superiore del-la magistratura.

Entro lo stesso termine il Ministro puòcomunicare al Consiglio superiore della ma-gistratura le proprie osservazioni, ai sensidell'articolo 11 della legge 24 marzo 1958,n. 195.

Scaduti i termini anzi detti il Consiglio su-periore della magistratura decide sull'am-missione o meno del candidato alle proveorali, motivando il provvedimento negativo.

In ogni caso la decisione di non ammis-sione deve essere comunicata al Ministro digrazia e giustizia ed all'interessato.

Tutti gli atti concernenti le informazionie gli accertamenti di cui ai numeri 8) e 9)dell'articolo 2 sono coperti da segreto e do-po l'espletamento definitivo dell'esame diammissione al corso e delle eventuali con-troversie fondate su di essi, devono esseredistrutti da parte del Consiglio giudiziario,

del Consiglio superiore della magistratura edel Ministero di grazia e giustizia.

P RES I D E N T E. Su questo arti-colo sono stati presentati akuni emenda-menti. Se ne dia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Al primo comma, sostituire le parole: «at-testare di essere in possesso dei », con lealtre: «dichiarare che ricorrono i».

4.1 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

Al secondo comma, sostituire le parole:« il possesso dei requisiti », con le altre: «i1requisito ».

4.2 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

Al quarto comma, sostituire le parole: «al-l'espletamento degli », con le altre: «agliesami ».

4.3 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

All'ultimo comma, inserire dopo le paro-le: «fondate su di essi », le altre: «i docu-menti e verbali relativi ».

4.4 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

G U A R I N O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

G U A R I N O. Ritiro gli emendamenti4.1, 4. 2 e 4. 3.

Non posso invece rinunciare all' emenda-mento 4. 4 perchè evidentemente c'è una la-cuna nell'ultimo comma di tale articolo. Peratti infatti si intendono le azioni, mentresi deve parlare espressamente di verbali e didocumenti relativi a questi atti. Mancano

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Senato della Repubblica ~ 16240 ~

18 GENNAIO 1979

VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

le parole: «i documenti e verbali relativi»a queste azioni giuridiche.

P RES I D E N T E. Invito i relatorie il Governo ad esprimere il parere sull' emen-damento 4.4.

1\.11A F F I O L E T T I, re/atore. Sonocontrario, in quanto la formulazione dell'ar-ticolo comprende sia i verbali sia la docu~mentazione.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Contrario.

P RES I D E N T E Metto ai votil'emendamento 4.4, presentato dal senatoreGuarino e da altri senatori, non accettatonè dai relatori, nè dal Governo. Chi l'appro~va è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 4. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'artiJcolo 5. Se nedia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Art. 5.

(Svolgimento dell'esame)

L'esame è indetto, di regola, ogni anno,entro il 31 gennaio, con decreto del Ministrodi grazia e giustizia, previa deliberazionedel Consiglio superiore della magistratura,per un numero di posti pari a quelli dispo~nibili alla data del bamdo di concorso ed aquelli che si rendono vacanti nell'anno incui il concorso è ,indetto e nel biennio su'C~cessi va.

La commissione esaminatrice è nominatadal Consiglio superiore della magistratura edè composta da un magistrato di Cassazionenominato alle funzioni direttive superiori, tIquale la presiede, e da aLtri diciotto magi~strati, con almeno nove anni di effettivo eser~cizio delle funzioni giudiziarie, nonchè da seidocenti universitari di ruolo in materie giu-

ridiche e da quattro avvocati abilitati al pa-trooinio innanzi alle magiSltrature superiori.Il presidente è sostituito, ove occorra, dal più:apzlano tra i magistrati.

La commissione svolge la sua attività inogni singola seduta con la presenza di nonmeno di dieci magistrati, di due docenti uni~versitari e di un avvocato.

La commissione, per la valutazione deglielaborati scritlti e l'espletamento delle proveorali, tiene non meno di otto sedute settima~nali distribuite in non meno di quattrogiorni.

Il Consiglio superiore della magistraturapuò deliberare la suddivisione della commis~sione in più sottocommissioni ciasouna dellequali deve essere compoSlta da non meno ditre magistrati e da un docente universitarioo da un avvocato, con 11compito di effettua-re l'esame preliminare deMe prove sot1i,tte,suddivise eventualmente secondo la materiatrattata, e di riferirne alla commissione stes-sa, alla quale spetta la valutazione definitivadegli elaborati.

Tutti i componenti della commissione du~rante il tempo in cui si svolgono le attivitàindicate nei precedenti commi possono es-sere esonerati dalle funzioni giudizianie e di~dattiche con provvedimento, rispettivamente,del Consigliosupe.riore della magistratUif'a odel Ministro della pubblica istruzione su pro-posta della competente facoltà univerSlitaria.

Le funzioni di segreteria sono esercitate damagistrati nominati dal Consiglio superioredella magistratura fra quelli addetti al Mini-stero di grazia e giustizia.

Tutti i verbali della commissione devonoessere resi pubblici all'esito degli esami.

P RES I D E N T E. Su questo articolosono stati presentati alcuni emendamenti. Sene dia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Al secondo comma, dopo le parole: «ma-terie giuridiche », inserire le altre: «desi~gnati dal consiglio nazionale universitario ».

5. 1 GUARINO,GOZZINI, VINAY,GALAN-TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

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Senato della Repubblica ~ 16241 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

Al sesto comma sostituire le parole: « suproposta della competente facoltà universi-taria », con le altre: « su parere conformedel consiglio nazionale universitario ».

5.2 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,GIUDICE, ROMANÒ

Il penultimo comma è sostituito dal se-guente:

« Le funzioni di segretario sono esercitateda magistrati, nominati dal Consiglio supe-riore della magistratura fra quelli addetti alMinistero di grazia e giustizia, che assistonola commissione esaminatrice e ciascuna sot-tocommissione in tutte le loro attività ».

5.3 IL GOVERNO

G U A R I N O . Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

G U A R I N O. Questi due emendamen-ti, 5. 1 e 5. 2, fanno riferimento alla leggedi riforma dell'università, che è attualmentein discussione al Senato, la quale fa sì chei professori di ruolo dipendano, in guisaanaloga ai magistrati, dal loro consiglio su-periore, che nel caso specifico è il Consiglionazionale universitario. Quindi per la no-mina dei professori di ruolo universitari ilConsiglio superiore della magistratura nonpuò dare direttamente delle indicazioni madeve fare la richiesta dei nominativi, acchèsiano liberati dal cosiddetto pieno impiego,al Consiglio nazionale universitario.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. L'emendamento 5. 3, presentato dalGoverno, accentua la funzione della segrete-ria ai fini della verbalizzazione e tende ad as-sicurare la presenza verbalizzante del segre-

tario giudiziario anche alle riunioni dellesottocommissioni.

P RES I D E N T E. Invito i relatori eil Governo ad esprimere il parere sugli emen-

I damenti in esame.

B A USI, relatore. Parere contrario agliemendamenti 5. 1 e 5. 2, parere favorevoleall' emendamento del Governo. Per gli emen-damenti 5.1 e 5.2 la motivazione è datadal fatto che si tratta di fare riferimentoad un organo previsto in un disegno di leg-ge e poi perchè, comunque, per quanto ri-guarda il 5. l, sarebbe limitativo della ca-pacità di scelta del Consiglio superiore dellamagistratura.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Sono contrario all' emendamento5. 1 per gravi motivi di legittimità costitu-zionale, in quanto limita il potere del Consi-glio superiore della magistratura. Contrarioal 5.2 per le stesse ragioni.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 5. l, presentato dal senatoreGuarino e da altri senatori, non accettatonè dai relatori nè dal Governo. Chi l'appro-va è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.2, presen-tato dal senatore Guarino e da altri sena-tori, non accettato nè dai relatori nè dalGoverno. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.3, presen-tato dal Governo e accettato dai relatori.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

:È:approvato.

Metto ai voti l'articolo 5 nel testo emen-dato. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

:È:approvato.

Passiamo all'esame degli articoli succes-sivi. Se ne dia lettura.

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16242 ~

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

V I G N O L O, segretario:

Art.6.

(Certificazione dei requisiti)

Il candidato che ha superato le prove ora~li deve far pervenire al Consiglio superioredella magistratura, a pena di esclusione, en~tra venti giorni dall'espletamento della pro-va stes1sa, la certificazione dalla quale risultiil possesso dei requisiti di cui ali numeri 1),2),3),4),5),6) e 7) dell'articolo 2. L'esclusio~ne è disposta con delibera del Consiglio su.periore della magistratura.

(E approvato).

Art.7.

(Procedimento di esclusione dal concorso)

L'eventuale esdusione ai sensi del secondocomma dell'articolo 4 è delibex-ata dal Consi-glio superiore della magistratura con prov-vedimento motivato e sentito !'interessato.

(E approvato).

Art. 8.

(Formazione della graduatoria di esame)

La commissione forma la graduatoria deicandidati che hanno c011!seguito J'idoneitàclassificandoli soccmdo il numero totale deipunti riportati.

In caso di parità di pum si applicano Jedisposizioni vigenti relative ai titoli di pre-ferenza per l'ammissione ai pubblici impie-ghi.

La graduatoria degli idOil1eiè immediata-mente comunicata al Consiglio superiore del-Ja magistratura e al Ministro di grazia e giu-stizia e pubblicata nel bollettino ufficiale delMinistero di grazia e giustizia.

Entro trenta giorni dalla pubblicazione g1liinteressati hanno facoltà di presentare dedu-zioni al Consiglio superiore della magistra-tura.

Entro lo stesso termine il Ministro puòcomunicare al Consiglio superiore della ma-gistratura le proprie osservazioni, ai sensidell'articolo 11 della Jegge 24 marzo 1958,n. 195.

I documenti relativi ai titoli di cui al com-ma secondo possono esselfe presentati fino al20° giorno dopo l'esp1etamento delle proveorali di ciascun candidato.

(E approvato).

Art.9.

(Ammissione al corso di formazioneprofessionale)

Scaduto il termine di cui al quarto commadell'articolo precedente, il Consiglio superio-re della magistratura:

1) forma la graduatoria degli idonei;2) delibera l'ammissione al corso di for-

mazione professionale, seguendo l'ordine del~la graduatoria entro il limite dei posti messia concorso.

H Consiglio superiore della magistraturaha facoltà di ammettere al corso altri con-correnti idonei, secondo ,l'ordine della gra-duatoria, nel limite del doppio decimo diquelli messi a concorso.

(E approvato).

Art. 10.

(Uditori)

I candidati ammessi al corso di formazio-ne professionale assumono la denominazio-ne di uditori, non fanno parte dell'ordine giu~diziario, non possono esercitare funzioni giu~diziarie; ad essi spetta, a titolo di indennità,il trattamento economico previsto per gliuditori giudiziari dalla tabella allegata.

Gli uditori, durante il corso di formazioneprofessionale, non possono esercitare indu~strie, commerci o libere professioni, nè assu-mere funzioni o impieghi pubblici o privati.

La frequenza al corso è titolo per il rinviodella prestazione del servizio alle armi.

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Senato della Repubblica ~ 16243 ~ VII Legislatura

18 GENNAIO1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

P RES I D E N T E. Su questo artico-lo sono stati presentati due emendamenti.Se ne dia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Sostituire il secondo comma col seguente:«La frequenza dei corsi di formazione

professionale è incompatibile con l'eserciziodi libere professioni, industrie, commerci eimpieghi pubblici o privati. Gli uditori checontravvengono a questa norma perdono ildiritto a proseguire nella frequenza delcorso ,).

10. 1 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,GIUDICE, ROMANÒ

Al terzo comma sostituire la parola: «fre-quenza », con l'altra: «ammissione ».

10. 2 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

G U A R I N O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

G U A R I N O. Ritiro ambedue gli emen-damenti, signor Presidente.~~~r~.'. .

P RES I D E N T E. Metto ai voti l'ar-ticolo 10. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

È approvato.

Passiamo all' esame dell' articolo 11. Se nedia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Art. 11.

(Corso di formazione professionale)

Il corso di formazione professionale hainizio entro trenta giorni dailla pubblicazi<rne della graduatoria di esame prev~sta nen'ar-ticolo 8 e si svolge in due periodi della du-rata di dodici mesi ciaSICU!l1o.

Il primo periodo ha iluogo presso le sedi diCorte d'appello determinate di volta in voltadal Consiglio superiore della magistratum,eon le modalità stabilite neH'aI1tli.colosucces-sivo.

Il secondo periodo può svolgersi a Roma oin altre sedi, secondo le determinazionJi delConsigHo superiore della magistratura.

Il Consiglio superiore della magistraturacoordina lo svolgimento del corso di fonna-zione professionale avvalendosi dell'opera diuna commissione speciale composta da ma.gistrati, da 'docenti universirtaJI1ie da avvocatiabilitati al patrocinio innanzi alle magistra-ture superiori, nominata dal ConsigLio stessosentito il Ministro di grazia e giustizia.

Entro sei mesi dall'entrata in vigore dellapresente legge, 'saramno stabilite con regola-mento, ill conformità dei ari:teri fisSiati dalledisposizioni pTocedenti e successive, le moda-lità di organizzazione del C0l1S0di fOImazio-ne ,professionale.

Il regolamento sarà emesso con decretodel Presidente della Repubblica, su propostadel Ministro di grazia e giustizia di concer-to col Ministro del tesoro e previa parere de)Consiglio superiore della magistratura.

P RES I D E N T E. Su questo artico-lo sono stati presentati due emendamenti.Se ne dia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Al quarto comma sostituire le parole:«docenti universitari », con le altre: «do-centi universitari di ruolo, questi ultimi de-signati dal Consiglio nazionale universita-rio ».

11. 1 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

Al sesto comma sostituire le parole: «pre-vio parere» con le altre: {{su conforme pa-rere ».

11. 2 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

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Senazo della Repubblica ~ 16244 ~ VII Legislatura

18 GENNAIO1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

P RES I D E N T E. L'emendamento11. 1 è precluso.

G U A R I N O. Domando di parLare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

G U A R I N O. Ritiro l'emendamen-to 11. 2.

P RES I D E N T E. Metto ai voti l'ar-ticolo 11. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

~ approvato.

La valutazione del direttore del gruppo ècomunicata all'interessato e al Ministro digrazia e giustizia per l'esercizio delle facoltàpreviste dai commi quarto e quinto dell'ar-ticolo 8.

P RES I D E N T E. Su questo artico-lo sono stati presentati alcuni emendamenti.Se ne dia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Al terzo comma sopprimere le parole da:«può essere» fino a « incarico ed ».

Passiamo all'esame dell'articolo 12. Se ne 12. 1

dia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Art. 12.

(Primo periodo di formazione professionale)

Nel primo periodo di corso l'uditore è av-viato alla coll.1JOscenza ed all'esercizio p1ratdcodell'attività giudiziarja nO!IlChèall'acqursizio.ne delle nozioni e tecniche accessorie.

Presso le sedi di Corte di appello vengonodestinati gruppi di uditori, ciascuno dei qua,li è affidato a un magistrato in serviziO' pres-sa il capoluogo del distretto, nominato diret-tore di gruppo dal Consiglio superiore dellamagistratura, sentito il parere del compe-tente consiglio giudiziaTio.

Il direttore di gruppo pUÒ essere esentatodall'attività giudiziaria per la durata dell'in-carico ed è coadiuvato da altri magistrati de-signati dal consiglio giudiziario. Il consigliogiudiziario deve realizzare la rota1Jione degliuditori presso tutti gli uffici giudiziari delcapoluogo del distretto.

Il direttore di gruppo segue costantemen-te l'attività degli uditori, invia al Consigliosuperiore periadiche relazioni sull'attivitàsvoha dal gruppo affidatogli e, al termine delperiodo, formula per ciascun uditore una va.lutazione analitica della preparazione, dellepar1:JicoJ;avi attitudini, dell' operosità e delcomportamento dimostrati.

GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

Al quarto comma sostituire le parole da:« per ciascun uditore» fino alla fine con lealtre: «una relazione conclusiva circa l'atti-vità svolta dal gruppo, segnalando le even-tualio assenze dei partecipanti e le mativa-zioni delle stesse ».

12.2 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

Al quinto Gomma sostituire la parola: «va-lutazione» Gon le altre: «relazione conclu-siva ».

12.3 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANò

Al quinto comma sostituire le parole:« all'interessato» con le altre: «ai parte-cipanti ».

12.4 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

G U A R I N O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

G U A R I N O . L'emendamentO' 12. 1 siriferisce alla possibilità, che nan riterrei op-

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16245 ~

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

portuna, di mettere in aspettativa il dketto-re di gruppo di formazione degli uditori;quindi insisto per la votazione di questoemendamento.

Ritiro gli emendamenti 12. 2, 12. 3 e 12.4.,~< 'f

il'",',

:L~t~<".'

,

P RES I D E N T E. Invito i relatorie il Governo ad esprimere il parere sull'emen-damento in esame.

M A F F I O L E T T I, relatore. Sono con-rrario, perchè la dizione proposta non misembra necessaria nella sistematica dell'ar-ricolo.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Sono contrario.

P RES I D E N T E Metto ai votil'emendamento 12. l, presentato dal senato-re Guarino e da altri senatori. Chi l'appro-va è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 12. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

~ approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 13. Se nedia }ettura.

V I G N O L O, segretario:

Art. 13.

(Secondo periodo di formazioneprofessionale)

U secondo periodo di COll'SOè diretto al-l'approfondimento teorico della preparazionedell'uditore ed al perfezionamento dell'ad-destramento Q)ratioo dcevuto.

A tale fine devono, in particolare, realiz-zarsi:

a) approfondimenti, eventualmente an-che a mezzo di esercitazioni pratiche, nellediscipline giuridiche ed in quelle connesse;

b) perfezionamento dell'addestramentopratico all'esercizio dell'attività giudiziaria,mediante stesura di provvedimenti, e conproseguimento dell'esperienza pratica pres-

18 GENNAIO 1979

so la Corte costituzionale e presso organi giu-diz~ari e amministrativi;

c) ricerche di bibliografia e di giurispru-denza, con panticolare riguardo al.l'impiegodi strumenti meccanki ed elettro.rui.ci, e studisull'organizzazione dei servizi giudiziari deglialtri Paesi e delle istituzioni internazionaLi.

Sono utilizzati i metodi attivi del lavoro diseminario e di gruppo, sono indette riunionidegli uditori per discutere i risultati dei la-vori e delle esperienze compiute ed ancheper formulare osservazioni e proposte sullaorganizzazione del corso.

Periodicamente la commissione specialeper gli uditori riferisce al Consiglio superio-re della magistratura sui risultati conseguitida ciascun uditore nei lavori di seminario odi gruppo e nelle attività applicative. Informainoltre il Consiglio delle valutazioni sullapreparazione, sulle particolari attitudini, do-ti di operosità o comportamento dimostratida ciascun uditore.

Le comunicazioni di cui al comma prece-dente sono trasmesse, in copia integrale, al-l'interessato e al Ministro di gl'ama e giusti-zia che hanno facoltà di fare pervenire le pro-prie osservazioni al Consiglio superiore deLlamagistratura.

P RES I D E N T E. Su questo artico-lo sono stati presentati alcuni emendamenti.Se ne dia Lettura.

V I G N O L O, segretario:

Al secondo comma sostituire la parola:({ realizzarsi» con l'altra: «effettuarsi».

13.1 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

Al secondo comma alla lettera a), sosti-tuire le parole da: «approfondimenti» finoalla fine con le altre: «analisi specifiche del-le discipline giuridiche e di quelle connesse,anche con l'ausilio di esercitazioni pratiche ».

13.2 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

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Senato della Repubblica ~ 16246 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

Al secondo comma, alla lettera b), sosti-tuire le parole da: «perfezionamento)} fi-no alla fine con le altre: «assistenza alleudienze ed ai lavori di ogni tipo di ufficiogiudiziario, ivi compresi quelli della giu-stizia amministrativa e della Corte costi-tuzionale, minutazione di provvedimentimotivati ».

13.3 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,GIUDICE, ROMANÒ

Al quarto comma, sostituire le parole: «lacommissione speciale per gli uditori », conle parole: ({il direttore di gruppo ».

13.4 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

G U A R I N O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

G U A R I N O. Signor Presidente, ritirogli emendamenti 13. 1 e 13.4. Quanto agliemendamenti 13. 2 e 13.3, si tratta di dueformulazioni che mi sembrano più adatte adintendere il senso delle lettere a) e b) del se-condo comma dell'articolo 13; non si trattadi modifiche sostanziali: si tratta ~ ripe-

to ~ di formulazioni che mi sembrano più

adeguate. Quindi insisto per la votazione.

P RES I D E N T E. Invito i relatori eil Governo ad esprimere il parere sugli emen-damenti in esame.

B A USI, relatore. Si tratta di una diver-sa formulazione che può anche avere un si-gnificato positivo. Comunque mi rimetto al-l'Assemblea per tutti e due gli emendamenti.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Il Governo è contrario: un emen-damento ,in tal senso è stato del resto giàrespinto, se ben ricordo, in Commissione.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 13.2, presentato da:! senato-re Guarino e da altri senatori, non accet-

tato dal Governo e per il quale i rehatorisi sono rimessi all'Assenlblea. Chi l'appro-va è pregato di alzare la mano.

:È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 13.3, presen-tato dal senatore Guarino e da altri senatori,non accettato dal Governo e per il quale irelatori si sono rimessi all'Assemblea. Chil'approva è pregato di alzare la mano.

:È approvato.

Metto ai voti l'articolo 13 nel testo emen-dato. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

:È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 14. Se nedia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Art. 14.

(Comportamento degli uditori durante ilcorso di formazione professionale)

Gli uditori, che, per qualsiasi motivo, ri-mangano assenti da uno dei due periodi delcorso di formazione professionale per untempo complessivo superiore a quattro mesi,sono esclusi dalla frequenza del periodo suc-cessivo e non possono essere sottoposti algiudizio finale se non dopo aver compiutoun nuovo periodo di corso.

L'uditore, che non osservi il divieto di cuial secondo comma dell'artkolo 10 o tengacomportamenti del tipo di quelli indicati nel-l'articolo 2, numero 8), ovvero gravementecontrastanti con le finalità della formazioneprofessionale, è dichiarato inidoneo a pro-seguire il corso.

n Consiglio superiore della magistraturaprovvede all'accertamento dei fatti di cui alcomma precedente, sentito l'interessato.

Per gli accertamenti il Consiglio superioredella magistratura delega uno o più dei suoicomponenti o uno o più componenti dei con-sigli giudiziari, i quali procedono ai sensidell'articolo 32, terzo, quinto e sesto comma,

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Senato della Repubblica ~ 16247 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

del regio decreto legislativo 31 maggio 1946,n.511.

I risultati degli accertamenti sono comuni-cati al Ministro di grazia e giustizia e all'in~teressato, i quali hanno facoltà, nei trentagiorni dalla comunicazione, di prendere vi~sione degli atti, trame copia e rar pervenireal Consiglio superiore della magistratura leproprie deduzioni scritte.

Scaduto tale termine, il Consiglio superio~re della magistratura delibera con decretomotivato sull'idoneità.

P RES I D E N T E. Su questo artico-lo non sono stati presentati emendamenti.Pertanto lo metto ai voti. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

:È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 15. Se nedia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Art. 15.

(Giudizio finale e prova pratica)

Al termine del corso viene formulato ungiudizio conclusivo globale su ciascun udito~re, basato sugli elementi di valutazione dicui al quarto comma dell'articolo 13, nonchèsul risultato dell'esame di ammissione al cor~so di formazione professionale. Unitamen~te a tale giudizio viene attribuito a ciaJScunuditore, sulla base delle risultanze di en-trambi i periodi del corso di formazione pro~fessionale, un punteggio sino a quaranta pun-ti calcolato con le modalità stabilite nel re~golamento di cui all'articolo Il.

Gli uditori sono quindi sottoposti a provepratiche scritte e orali.

Le prove scritte consistono nella redazio-ne di due sentenze di primo grado, l'una civi-le e l'altm pooale, in processi dei quali ven-gono cO!l1segnate le copie c01D(Pletea ciascunudi,tore.

La prova orale consiste in un colloquio conformulazione di specifici quesiti sulle mate~

18 GENNAIO 1979

rie oggetto delle prove scritte e su questionidi diritto costituzionale e amministrativo.

Gli uditori i quali, per giustificato motivo,non abbiano potuto sostenere le prove scrittesono ammessi a sostenerle in altra data.

Le prove hanno luogo in Roma davanti aduna commissione nominata dal Consiglio su-periore della magistratura e composta da unmagistrato di Corte di cassazione nominatoalle funzioni direttive superiori, che la pre-siede, e da quattro membri, di cui due magi~strati con almeno nove anni di effettivo ser-vizio nelle funzioni giudiziarie, due docentiuniversitari e due avvocati abilitati al patro-cinio innanzi alle magistrature superiori scel-ti secondo i criteri indicati nel regolamento.

La commissione svolge validamente la suaattività con la presenza di almeno tre com-ponenti di cui almeno due magistrati, il piùanziano dei quali assumerà funzioni di pre-sidente. In caso di parità di voti prevale ilvoto di chi nella seduta svolge la funzione dipresidente.

Per la valutazione delle prove scritte lacommissione ha a sua disposizione sessantapunti e, per quella della prova orale, quaran.ta punti. Alla valutazione ottenuta nelle pro-ve si aggiunge il punteggio di cui al primocomma.

Conseguono !'idoneità gli uditori che ri-portano un punteggio complessivo non infe~riore a novantotto punti di cui non meno diquaranta due nelle prove scritte.

La commissione predispone la graduatoriadegli uditori che hanno conseguito !'idoneita,classificandoli secondo il punteggio di cui alcomma precedente.

Si applicano le disposizioni di cui al se~condo, terzo, quarto e quinto comma dell'ar~ticolo 8.

Nelle more del termine previsto dal quartocomma dell'articolo 8, il Consiglio superioredella magistratura verifica la persistenza, al~la data di pubblicazione della graduatoria, inciascun candidato dei requisiti di cui ai nU~meri 2), 3), 5), 6), 7), 8) e 9) dell' articolo 2.

P RES I D E N T E. Su questo artico~lo sono stati presentati alcuni emendamenti.Se ne dia lettura.

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Senato delta Repubblica ~ 16248 ~ VII Legislatura

18 GENNAIO1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

V I G N O L O, segretario:

Sostituire i primi due commi con il se-guente:

« Al termine del secondo corso gli uditoriche non siano stati esclusi o dichiarati inido-nei devano sostenere un esame di ammis-sione all' ordine giudiziario costituito da pro-ve scritte e da prove orali ».

15. 1 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

Al terzo comma, dopo le parole: «scrit-te », inserire le altre: «!Sono due e ».

Al sesto comma inserire dopo le parole:« docenti universitari» le altre: « di ruolo se-condo i oriteri indicati all' articolo 5 ».

15. 5 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN.

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,GIUDICE, ROMANÒ

Al sesto comma aggiungere in fine if; se-guente periodo: «Alla nomina della cammis-sione si procede con le stesse forme e glistessi criteri prescritti, sia in ordine ai mem-bri appartenenti all' ordine giudiziario che inordine a quelli appartenenti all'università,per la commissione esaminatrice di cui alprecedente articolo 5 ».

GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN- 15.6

TE GARRONE, MASULLO, LAZZART,GIUDICE, ROMANÒ

GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

15.2

Al terzo comma, sostituire le parole: «deiquali» con le altre: «dei cui fascicoli ».

15.3 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

Sostituire il sesto comma con il seguente:

« Le prove hanno luogo in Roma davantiad una commissione nominata dal Consi-glia sltiPeriore della magistratura e compo-sta da un magistrato di Corte di cassazionenominato alle funzioni direttive superiori,che la presiede, da quattro magistrati conalmeno nove anni di effettivo servizio nellefunzioni giudiziarie, due docenti universi-tari e due avvocati abilitati al patrocinioinnanzi alle magistrature superiori sceltisecondo i criteri indicati nel regolamento ».

15.9 IL GOVERNO

Al sesto comma sostituire le parole da:« Le prove» fino a: «magistratura e» conle altre: « Gli esami di ammissione all'ordinegiudiziario hanno luago a Rama davanti aduna commissiane ».

15.4 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,GIUDICE, ROMANÒ

All'ottavo comma, sopprimere il periododa: « Alla valutazione» fino alla fine.

15.7 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

Al nono comma, sostituire la cifra: « no-vantotto » con l'altra: « sessantatrè ».

15.8 GUARINO, Gozzn~I, VINAY, GALAN-TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,GIUDICE, ROMANÒ

G U A R I N O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.~;.~:.';:;: . .

G U A R I N O. Signor Presidente, ri-tiro in blocco i miei emendamenti, ancheperchè alcuni sano preclusi e altri superatidalle votazioni precedenti.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Signor Presidente, l'emendamento15.9 prevede una correzione farmale ma es-

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VII LegislaturaSettalO della Repubblica ~ 16249 ~

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

senziale dell'articolo 15. Infatti l'attuale testodice che la commissione nominata dal Consi-glio superiore della magistratura è composta,oltre che da un magistrato di Corte di cassa-zione, da quattro membri, di cui due magi-strati con almeno nove anni di effettivo ser-vizio nelle funzioni giudiziarie, due docentiuniversitari e due avvocati abilitati al pa-trocinio innanzi alle magistrature superiori.Come si vede, il conto non torna. L'emen-damento tende quindi a far tornare il con-to complessivo relativo a questa commissio-ne. Si dice dunque: «da quattro magistra-ti con almeno nove anni di effettivo servizionelle funzioni giudiziarie, due docenti uni-versitari e due avvocati abilitati al patroci-nio . . . ».

P RES I D E N T E. Invito i relatoriad esprimere il parere sull'emendamento inesame.

M A F F I O L E T T I, relatore. II parereè favorevole.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 15.9 presentato dal Gover-no. Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

~ approvato.

Metto ai voti l'articolo 15 nel testo emen-dato. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

ti: approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 16. Se nedia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Art. 16.

(Nomina a magistrato)

Scaduto il termine di cui all'ultimo com-ma dell'articolo precedente, il Consiglio su-periore della magistratura:

a) forma la graduatoria finale degliidonei;

b) nomina gli idonei magistrati di tri-bunale seguendo l'ordine della graduatoriafinale e li destina ad esercitare le funzionigiudicanti o requirenti sulla base dei giudiziattitudinali formulati durante il corso di for-mazione professionale, della posizione in gra-duatoria, delle esigenze di servizio e dellepreferenze manifestate dagli interessati.

La nomina a magistrato di tribunale è so-spesa nei confronti degli uditori contro iquali pende alcuno dei procedimenti indicatinei numeri 5) e 6) dell'articolo 2. In tal casogli interessati conseguiranno la nomina dopola presentazione, a loro cura, della sentenzadefinitiva di proscioglimento o del provvedi-mento definitivo che esolude l'applicazionedi misure di sicurezza o di prevenzione.

P RES I D E N T E. Su questo artico-lo non sono stati presentati emendamenti.Pertanto lo metto ai voti. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

ti: approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 17. Se nedia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Art. 17.

(Decorrenza degli effetti della nominaa magistrato)

Gli effetti giuridici della nomina a magi-strato decorrono dalla data di compimentodel biennio dell'ammissione al corso di for-mazione professionale, anche se, in conse-guenza di infermità o di maternità, l'uditoreabbia terminato il corso in epoca successivaalla scadenza del biennio stesso.

Ai soli fini del trattamento di quiescenzail biennio di corso professionale può essereriscattato ai sensi del decreto del P'residentedella Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1092.

P RES I D E N T E. Su questo artico-lo sono stati presentati due emendamenti.Se ne dia lettura.

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Senato della Repubblica ~ 16250 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

V I G N O L O, segretario:

Al primo comma, sostituire le parole:«biennio dell'ammissione al », con le altre:«periodo destinato al ».

17.1 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN~

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

Al secondo comma, sostituire la parola:« biennio» con l'altra: «periodo ».

17.2 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN~

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,GIUDICE, ROMANÒ

G U A R I N O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

G U A R I N O. Signor Presidente, ritiroquesti emendamenti.

P RES I D E N T E. Metto ai voti l'ar-ticolo 17. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

~ approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 18. Se nedia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Art. 18.

(Uditori dichiarati inidonei)

Coloro che hanno superato l'esame d'am-missione al corso di formazione professio-nale, ma che non hanno conseguito l'idonei-tà a conclusione del corso, sono, a doman-da e per una volta sola, ammes'Si a frequen~tare nuovamente il corso.

n periodo di frequenza al corso può es-sere riscattato ai soli fini del trattamentodi quiescenza, ai sensi del decreto del Pre-sidente della Repubblica 29 dicembre 1973.n. 1092, dall'uditore dichiarato inidoneo ovein epoca successiva entri in un rapportodi servizio con la pubblica Ammin1istrazionc

e viene calcolato al fine di elevare il limitedi età richiesto per accedere ai pubblici <im-pieghi.

Gli impiegati delle pubbliche Amministra.zioni, che siano stati ammessi al corso diformazione professionale per uditori, ven-gono collocati in aspettativa d'ufficio sen-za assegni per tutta la durata del corso. Qua-lora siano dichiarati inidonei, il periodo difrequenza al corso è considerato a tutti glieffetti come servizio prestato nell'Ammini-strazione d'appartenenza.

Le disposizioni del comma precedente siapplicano anche agli uditori che abbianoconseguito la nomina ad un pubblico im-piego durante il corso di formazione profes-sionale.

P RES I D E N T E. Su questo artico-lo sono stati presentati due emendamenti.Se ne dia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Sopprimere i primi due commi dell' arti-colo.

18.2 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

Sopprimere il secondo comma.

18.1 VIVIANI

G U A R I N O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

G U A R I N O. L'emendamento 18.2,soppressivo dei primi due commi dell'arti-colo, tende ad evitare che vi sia una secon-da frequenza del corso di formazione profes-sionale. Come ho detto nel mio interventoin sede di discussione generale, questo corsodi formazione professionale, quando va a du-rare quattro anni, più due anni per il con-corso, diventa un qualche cosa che può an-dare a discapito del concorrente, se estro-messo, oppure a di'scapito dell'amministra-zione, se a un certo punto viene ammessoin magistratura, pietatis causa, chiunque ab.

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Senato della Repubblica ~ 16251 ~ VII Legislatura

18 GENNAIO1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

bia frequentato per quattro anni. Per questomotivo sono costretto ad ins~stere sull' emen-damento.

V I V I A N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V I V I A N I. Onorevole Presidente,onorevoli colleghi, il mio emendamento sop-pressivo tende a eliminare il vantaggio chesi vorrebbe far ottenere agli uditori dichia-rati in~donei. Se, in seguito, hanno un altrorapporto con la pubblica amministrazionedovrebbero avere questi due regali, il pri-mo di poter riscattare il periodo dell'udito-rata agli effetti della quiescenza, il secon-do di avere l'elevazione del limite di età.Non mi pare giusto nè l'uno nè l'aLtro. Seil candidato è stato dichiarato inidoneO' vuoIdire 'che nan aveva le doti per fare il ma-gistrato; non capisco perchè poi debba ave-re questi vantaggi se fa ingresso in un altroramo della pubblica amministrazjone.

P RES I D E N T E. Invito i relatoriad esprimere il parere sugli emendamenti inesame.

B A USI, relatore. Il parere dei relatoriè cantrario ad ambedue gli 'emendamenti:contrario all'emendamento del senatore Gua-rino perchè si tratta di una passibilità cheè apportuno lasciare aperta a chi eventual-mente si travi nella condizione di poteree volere affrontare una secanda volta la pro-va; parere contrario anche all' emendamen-to del presidente Viviani perchè, per la ve.rità, tutti noi che abbiamo fatto parte dellaCammissione ricardiamo che c'era stata ad-dirittura 1a prospettiva di una soluziane piùampia. Quando si pensa che in ultima ana-lisi questi benefici sono ammessi, compre-so il riscatto, anche per il periodo trascorsoall'università, nan vedrei l'opportunità di con-siderare in misura minore questa frequenzaad un corso che ha carattere ultrauniversita-rio. Per questo sono contrario ad due emenda-menti.

V I V I A N I Ma all'università sonopassati, in questo caso sono bocciati.

P RES I D E N T E. Invito il Gavernoad esprimere il parere.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Il Governo è contrario per le stes-se motivazioni testè esposte dal relatore.

C I FAR E L L I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C I FAR E L L I. Voto a favore di en-trambi gli emendamenti. La prima motivazio-ne è che noi dabbiamo stare attenti a que..sta lassismo per cui, sull'esaurimento del-la resistenza di coloro che dicono no agliimpreparati, finiscono con il passare tutti,aves et boves. La seconda motivazione è que-sta: non si tratta del riscatto universitario,ma si tratta di non aver superata una pro-va circa la preparazione prafessianale, chetra l'altro è pagata con il denaro dello Sta-to. EccO' perchè voterò a favore di entram-bi questi emendamenti.

P RES I D E N T E. Per la chUarezzadel voto metterò ai voti prima la soppres-sione del primo comma, proposta con l'emen-damento 18.2, e poi quella del secondo com-ma, proposta con gli emendamenti 18. 2 e18.1.

Metto ai voti la praposta di soppressionedel primo camma dell'articolo 18. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

Non è approvata.

Metto ai voti la propasta di soppressionedel secondo comma dello stesso articalo 18.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvata.

Metto ai voti l'ar1:icolo 18. Chi l'approva èpregata di alzare la mano.

~ approvato.

Passiamo all'esame degli articoli successi-vi. Se ne dia lettura.

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Senato della Repubblica ~ 16252 ~ VII Legislatura

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

V I G N O L O, segretario:

Art. 19.

(Entrata in vigore)

Le disposizioni degli articoli precedentientrano in vigore dopo un anno dalla pub-blicazione del regolamento e si applicano aiconcorsi banditi successivamente alla datasuddetta.

(E approvato).

TITOLO II

Art. 20.

(Rinvio)

Agli uditori in servizio alla data di en-trata in vigore della presente legge e aquelli nominati anche Isuccessivamente inesito ai concorsi indetti in base alle normeprecedenti si applicano le disposizioni de-gli articoli 21, 22, 23, 24, 25 e 26.

(E approvato).

Art. 21.

(Nomina a magistrato di tribunale)

La nomina a magistrato di tribunale haluogo al compimento di due anni dalla no-mina a uditore giudiziario con dellibera delConsiglio superiore della magistratura, pre~vio esame del parere motivato del consigliogiudizial'io del distretto o dei distretti neiquali l'uditore ha prestato servizio.

In ogni caso, per la nomina a magistratodi tribunale è necessario che l'uditore ab-bia effettivamente esercitato le funzioni giu-risdizionalli per non meno di un anno; mala nomina ha comunque decorrenza, ad ogni.effetto, dal compimento di due anni dallanomina ad uditore.

(E approvato).

Art. 22.

(Parere del consiglio giudiziario)

Il parere del consiglio giudiziario ha peroggetto l'equilibrio, la preparazione, la ca-pacità, l'operosità e la diligenza dimostratidall'udi,tore durante il tirocinio e nell'eser-cizio dell'attività giudiziaria, con indicazione delle particolari attitudini dallo stessorivelate per l'esercizio delle funzioni giudi-canti o requirenti.

Il consiglio giudiziario, nell'esprimere ilsuo parere, tiene anche conto dei provve.dimenti redatti dall'uditore, delle prove dal-lo stesso offerte nell'esercizio della sua at-tività giudiziaria e di ogni altro elementoche ritenga rilevante ai fini di una comple-ta valutazione.

Il consiglio giudiziario per esprimere ilsuo parere richiede la trasmissione degli attinecessari e di una dettagliata relazione sul-lo svolgimento del tirocinio e della succes.siva attività giudiziaria esercitata dall'udi-tore.

(E approvato).

Art. 23.

(Comunicazione)

Il parere motivato del consiglio giudizia-rio è integralmente comunicato all'udlÌìore eal Ministro di grazia e giustizia.

Entro trenta giorni dalla comunicazionel'uditore ha facoltà di presentare osserva-zioni al Consdglio superiore della magistra-tura.

Entro lo stesso termine il Ministro pu&comunicare al Consiglio superiore della ma-gistratura le proprie osservazioni ai sensidell'articolo 11 della legge 24 marzo 1958,n. 195.

(E approvato).

Art. 24.

(Ulteriori informazioni)

Il Consiglio superiore della magistraturaha facoltà di assumere nelle forme e con

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Senato della Rejjubblica ~ 16253 ~ VII Legislatura

18 GENNAIO1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

le modalità ritenute idonee, rendendoneedotto l'uditore, ogni ulteriore elemento digiudizio che reputi necessario per una piucompleta valutazione.

(È approvato).

Art. 25.

(Nuova valutazione)

Gli uditori giudiziari, per i quali il Con-sigLio superiore della magistratura ritengacon provvedimento motivato di non delibe-rare la promozione a magistrato di tribu-nale, sono sottoposti a nuova valutazione,con le stesse modalità della precedente, do-po due anni. In caso di esito favorevole ditale seconda valutazione la nomina a magi-strato di tribunale decorre, a tutti gli effet-ti, dal compimento del quarto anno dallanomina ad uditore.

L'uditore giudiziario, che per due volte èstato valutato negativamente, è dispensatodal serviZJio.

(È approvato).

Art. 26.

(Aggiunti giudiziari)

Gli aggiunti giudiziari in servizio alla datadi entrata in vigore della presente legge so-no nominati magistrati di tribunale in baseal precedente articolo 21, secondo l'ordinedel ruolo di anzianità e con decorrenza, aisoli effetti giuridici, dalla stessa data di no-mina ad aggiunto giudiziario.

Ai magistrati di tribunale, di appello e dicassazione in servizio alla data di entrata invigore della presente legge la nomina allaqualifica da ciascuno di essi rivestita è an-ticipata, ai soli effetti giuridici, di tre anni.

Per i magistrati che allo gennaio 1979sono fuori del ruolo organico della magistra-tum il periodo di tempo di cui all'articolo S,primo comma, della legge 20 dicembre 1973,n. 831, è ridotto a sette anni.

P RES I D E N T E. Su questo artico-lo sono stati presentati due emendamenti.Se ne dia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Sopprimere l'ultimo comma.

26. 1 VIVIANI

All'ultimo comma, dopo le parole: «sonofuori del ruolo organico della magistratura»inserire le seguenti: {(o che lo erano in epo-ca precedente ».

26.2 IL GOVERNO

V I V I A N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V I V I A N I. Onorevole Presidente,onorevoli colleghi, in questa norma nell'ul-timo comma si fa un regalo ad alcuni ma-gistrati che hanno avuto la ventura di nonfare il loro mestiere, di essere fuori del ruo-lo organico della magistratura al p gennarl.o1979. Si dice: {( Per i magistrati che a:l 1°,gennaio 1979 sono...»; io direi {(erano »,semmai, perchè il 1° gennaio è pa'ssato. Co-munque gli si fa il rega:lo di diminuire dadieci a sette anni la durata del periodo ne-cessario per essere promossi. Questa, ono-revole Ministro, è evidentemente una leggefotografia. Lei ci deve saper dire se è diun grosso gruppo o di un piccolo gruppo.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Dkò subito di che si tratta, onore-vole senatore.

V I V I A N I. Però non pare a me giu-sto che si beneficino dei magistrati che era-no fuori ruolo. Se erano fuori ruolo, se sene sono voluti andare, prendano il bene(compresi gli straordinari), ma anche il ma-le, oioè il fatto di dover ancora aspettare.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Oltre ad illustrare l'emendamentoproposto dal Governo, desidero esprimere

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Senato della Repubblica ~ 16254 ~ VII Legislatura

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anche la posizione del Governo relativa al~l'emendamento del senatore Viviani. Si trat~ta di questo: l'abbreviazione di un trienniadella carriera dei magistrati, attualmente nelruolo, deve necessariamente comportare, percoloro che siano attualmente (poi vedremoanche per il passato) fuori ruolo, una abbre~viazione della permanenza presso gLi ufficigiudiziari. È una misura perequativa, sena-tore Viviani, perchè senza questa norma ilmagistrato che si trova ad essere fuori ruo-lo, adempiendo una funzione prevista dallalegge (i magistrati presso il Ministero dellagiustizia coprono dei posti riservati per leg~ge ai magistrati), avendo la necessità, perconseguire la promozione alle funzioni su-periori, di permanere dieci anni negli ufficigiudiziari, si troverebbe a perdere quel bene~fioio che a tutti è dato dallo scorrimentodi un triennia.

Quindi non si tratta di una norma di pri-vilegio, ma di una norma senza la quale sicommetterebbe una gravissima ingiustizia.Alla stessa ratio si ispira l'emendamento in-tegrativo che il Governo ha proposto, poten-dosi quell'effetto verificare anche per chi siacessato dalla posizione di fuori ruO'lo primadell'entrata in vigore di questa legge.

V I V I A N I. Ma quel numero di annici deve stare per imparare.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Si fa obbligo di dieci anni di per-manenza negli uffici giudiziari. Faccio l'esem~pio concreto di un magistrato che presta ser~vizio al Ministero e che chiede di lìÌentrarenei ruoli della magistratura per fare il de~cennio che poi gli consenta di accedere allefunzioni superiori. Nel momento in cui c'èlo scivolamento del triennia, non è più ne-cessario quel numero di anni che è ridottodi tre; ciò si deve riflettere necessariamenteanche sugli anni di permanenza presso gliuffici giudizi ari.

V I V I A N I. Doveva restare a svolgerele sue funzioni.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Mi permetto di contestare perchè,

finchè la legge dice che nel Ministero cisono dei posti riservati ai magistrati, affer-mo che i magistrati, anche stando al Mini-stero, adempiono il loro dovere che è mol-to più pesante, talvolta, di quello negli uf-fici giudiziari, come dimostrano le pesantiattribuzioni di a:lcune direzioni generali.

V I V I A N I. Ma allora non facciamouna norma che li obbliga ad esercitare lefunzioni giudsdizionali.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Quando il senatore Viviani avràperò suggerito una disci:plina alternativa diriforma della burocrazila del Ministero.

V I V I A N I. A me sta bene quella di-sciplina, ma la farei osservare a tutti.

P RES I D E N T E. Invito i rdatoriad esprimere il parere sugli emendamentiin esame.

M A F F I O L E T T I, relatore. Esprimoparere contrario sull'emendamento 26.1 delsenatore Viviani.

B A USI, relatore. Esprimo parere fa-revole sull'emendamento del Governo.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 26.1, presentato dal senatoreViviani, non accettato nè dai relatori nè dalGoverno. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 26.2, presen~tato dal Governo e accettato dai relatori.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Metto ai voti l'articolo 26 nel testo emen-dato. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 27. Se nedia lettura.

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Senato della Repubblica ~ 16255 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

MAFAI DE PASQUALE SI~M O N A, segretario:

Art. 27.

(Incompatibilità di funzioni)

Il secondo comma dell'articolo 16 del re~gio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, è sosti-tuito dai seguenti:

«Salvo quanto dispone il primo commadell'articolo 61 del decreto del Presidentedella Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, nonpossono, inoltre, accettare incarichi di qual~siasi specie, nè possono assumere le funzio-ni di arbitro, senza l'autorizzazione del Con-siglio superiore della magistratura.

In ogni caso, possono assumere le fun-zioni di arbitro unico o di presidente del col-legio arbitrale negli arbitrati nei quali èparte l'Amministrazione dello Stato ovveroaziende o enti pubblici, salvo quanto pre-visto dal capitolato generale per le opere di-competenza del Ministero dei lavori pub-blici, approvato con decreto del Presidentedella Repubblica 16 luglio 1962, n. 1063 ».

P RES I D E N T E. Su questo artico~10 sono stati presentati alcuni emendamenti.Se ne dia lettura.

MAFAI DE PASQUALE SI~M O N A, segretario:

Sostituire l'articolo con il seguente:

«L'articolo 16 dell'ordinamento giudizia~rio, così come sostituito e coordinato dal~l'articolo 64 del decreto del Presidente dellaRepubblica 19 settembre 1958, n. 916, è so~stituito dal seguente:

"(Incompatibilità di funzioni). ~ I magi~strati non possono assumere impieghi o uf~fici pubblici o privati nè incarichi di alcungenere, anche se non remunerati, ad ecce-zione di quelli espressamente previsti dalleleggi vigenti alla data di entrata in vigoredelIa presente legge.

I magistrati non possono, altresì, esercita-re libere professioni, industria o commercio,

nè svolgere prestazioni di lavoro per attivitàestranee all'amministrazione della giustizia,anche se non remunerate" ».

27. 1 VIVIANI

Al terzo comma, sostituire le parole: «Inogni caso », con le altre: «In tal caso »; edaggiungere dopo la parola: «assumere », l'al~tra: «esclusivamente ».

27.2 LE COMMISSIONI RIUNITE

Nel terzo comma, tra le parole: «collegioarbitrale» e «negli arbitrati» inserire laparola: «e soltanto ».

27.3 IL GOVERNO

V I V I A N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V I V I A N I. Onorevole Pres1dente,onorevoli colleghi, il mio emendamento ten-de innanzi tutto a correggere un errore tecni-co del Governo, perchè il testo proposto dalGoverno e approvato dalle Commissioni di-ce: «Il secondo comma dell'articolo 16 delregio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, è so-stituito dai seguenti ». È sfuggito all'autoredi questo articolo ed anche alle Commissio-ni riunite che l'hanno approvato come oc~corra riferirci ad altra norma, perchè l'ar-ticolo 16 era già stato modificato dall'arti-colo 64 del decreto del Presidente della Re~pubblica 19 settembre 1958, n. 916. Quindi,la modifica deve essere apportata all'arti-colo 64. L'emendamento tende poi ad allar-gare le incompatibilità. In questa norma siparla solo dell'arbitrato, però si è ritenu~to di darle una intitolazione ambiziosa:« Incompatibilità di funzioni »; ed allora ione ho tratto le conseguenze per stabilire unprincipio che affermi l'incompatibilità del-l'esercizio della funzione giurisdizionale contutti gli altri impieghi o uffici pubblici oprivati, incarichi di tutti i generi anche senon remunerati, ad eccezione di quelli espres-samente previsti dalle leggi vigenti alla datadi entrata in vigore della presente legge.Mi pare una formula più ampia e quindi piùconsona al titolo, oltrechè più precisa, che,

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16256 ~

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

d'altra parte, corregge un errore in cui lanorma proposta dalle Commissioni riunite ècaduta.

B A USI, relatore. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B A USI, relatore. L'emendamento 27.2presentato dalle Commissioni si illustra so~stanzialmente da sè. La dizione era sembra~ta non del tutto chiara e si è inteso con lamodifka apportata dall'emendamento stabi~lire che in nessun caso possono essere as~sunte le funzioni di arbitro unico o di pre~sidente se non in quella ipotesi specifica~tamente prevista. C'è un analogo emenda~mento anche del Governo.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Il Governo ritira l'emendamento27. 3 e aderisce all' emendamento propostodalle Commissioni perchè è nella stessa di~rezione di rendere più chiaro il dettato del~la norma.

P RES I D E N T E. Invito i relatori eil Governo ad esprimere il parere sull' emen~damento Viviani.

B A USI, relatore. Chiedendo fin d'orala votazione per parti separate dell'emenda~mento del senatore Viviani, esprimo parerefavorevole sul primo comma perchè sembrapiù rispondente, come riferimento, alla leg-ge modificatrice dell'ordinamento giudizia-rio e parere contrario alla seconda parte del-l'emendamento perchè si estende sostanzial~mente il divieto anche alle attività di ca~Tattere non remunerativo.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Per quanto riguarda la prima par~te dell'emendamento del senatore Viviani midispiace di non poter condividere la censu~l'a che il senatore Viviani rivolge al Governo

e, mi pare di capire, anche alle Commissio~ni, ohe avrebbero lasciato passare questo er~rore; ci sarebbe una corresponsabilità. Madesidero richiamare la sua attenzione sul fat-to che il decreto presidenziale posteriore al1941 che ha modificato l'articolo 16 si poneproprio come norma che ha modificato l'ar-ticolo 16, che va letto come oggi si esprimea seguito delle modifiche Isuggerite.

B A USI, relatore. È opportuno.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Mi preme soltanto escludere pe~rentoriamente che si sia trattato di un er-rore. Detto questo per la chiarificazione mirimetto all'Assemblea.

Per ,la seconda parte dell'emendamento in-vece, conformemente alla motivazione del-le Commissioni, esprimo parere contrario.

V I V I A N I. Confermo la mia diagnosidi errore.

C I FAR E L L L Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C I FAR E L L I. Vorrei un chiarimen-to, onorevole Presidente. L'articolo 27 neltesto proposto dalle Commissioni riuniteparla del secondo comma dell'articolo 16.L'emendamento del senatore Viviani parlainvece dell'articolo 16. Pertanto dobbiamosapere se votiamo la sostituzione dell'arti-colo 16, o solo del secondo comma perchènell'articolo 27 proposto dalle Commissioniriunite il riferimento è al secondo comma,mentre nell'emendamento del senatore Vi-viani il riferimento è a tutto l'articolo 16.

Credo che questo punto vada chiarito; oc-corre cioè precisare se ci riferiamo a tuttol'articolo 16 o solo al secondo comma del-lo stesso articolo 16.

B A USI, relatore. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B A USI, relatore. In effetti, abbiamoqui due soluzioni diverse. L'articolo 27, nel

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Senato de.lla Repubblica ~ 16257 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

testo formulato dalla Commissione, recita:« Il seoondo comma dell'articolo 16 del re-gio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, è sosti~tuito dai seguenti: ». L'emendamento del se-natore Viviani non si riferisce soltanto alsecondo comma, ma si riferisce all'interoarticolo 16. Ora, se ben 'ricordo, quello chedoveva essere sostituito era il solo secondocomma dell'articolo 16, per cui penso chel'emendamento Viviani dovrebbe essere cor-retto.

V I V I A N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V I V I A N I. Onorevole Presidente, horiformulato tutto l'articolo perchè non si puòcontinuare ad avere una norma in parte com~posta dall'articolo 16 del regio decreto del1941, in parte dall'articolo 64 del decretopresidenziale del 1958 ed in parte dall'arti-colo nuovo. Ho quindi 'riformulato, ripeto,tutto l'articolo, altrimenti facciamo dei co-labrodo e non delle leggi.

P RES I D E N T E. Senatore Viviani,si pronunci anche lei che è il proponentesul metodo di votazione.

V I V I A N I. Sono d'accordo a votarel'emendamento per parti separate, dal mo-mento che ho già capito che la maggioranzaaccoglie la prima parte e non la seconda.

P A Z I E N Z A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P A Z I E N Z A. Desideravo avere unchiarimento sull'emendamento 27.2. Il te-sto proposto originariamente dal Governostabiliva che i magi1strati non possono accet~tare incarichi di qualsiasi specie, nè posso~no assumere le funzioni di arbitro, senza laautorizzazione del Consiglio superiore dellamagistratura. Nel secondo comma poi si di~ceva che possono assumere le funzioni di ar-

bitro in ogni caso solo in qualità di arbitrounico o di presidente del collegio arbitrale.Le Commissioni, dopo ampio dibattito, han-no ritenuto opportuno cambiare questa nor~ma e licenziato un testo nel quale è dettosemplicemente che non possono assumere lefunzioni di arbitro senza l'autoriz;z;azione delConsiglio superiore della magistratura, main ogni caso possono assumere le funzionidi arbitro... Quindi in un certo senso il di~battito nelle Commissioni ha licenziato untesto più ampio di quello del Governo cheera restrittivo. A mio avviso forse il testodel Governo era più rigoroso rispetto a quel~lo delle Commissioni.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Non è così.

P A Z I E N Z A. Nel testo governativovi era l'a'Vverbio « soltanto ». Il testo del Go-verno infatti suonava così: « In ogni caso,possono aJssumere le funzioni di arbitro sol-tanto di qualità di arbitro unico o di presi-dente del collegio arbitrale... », mentre il te~sto delle Commissioni dice: «In ogni ca~so, possono assumere le funzioni di arbitrounico o di presidente del collegio arbitra-le... ». Ora io domando: se le Commissionihanno licenziato un testo in cui è abolitol'avverbio « soltanto », come, perchè e in vir-tù di quale dibattito le stesse Commissioniemendano se stesse? L'emendamento del Go-verno lo capisco poichè è in linea con quantoaveva originariamente proposto: quello chenon carpisco è come le Commissioni siano per~venute a formulare questo emendamento checontrasta con il testo che le stesse avevanotormulato. Quindi prima di votare volevo unchiarimento al riguardo.

P RES I D E N T E. Senatore Vivia-ni, dia pure questa spiega;z;ione al senatorePazienza.

V I V I A N I. Fu un errore del qualei commissari si accorsero immediatamentepregandomi di poter tornare su quanto già

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Senato della Repubblica ~ 16258 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

deciso. Io dissi di no. Si tratta quindi dicorreggere un errore materiale in cui sonoincorse le Commissioni.

P RES I D E N T E. Comunico che daparte delle Comm1ssioni riunite è stato pre-sentato un subemendamento.

Se ne dia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Al primo comma dell' emendamento 27. 1sostituire le parole: «L'articolo 16 », con lealtre: «Il secondo comma dell'articolo 16»e le parole: «dal seguente» con le altre:« dai seguenti ».27. l/l

B A USI, relatore. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B A USI, relatore. Questo emendamen~to è già stato illustrato in precedenza. Sitratta di chiarire in via definitiva, spero an-che al collega Cifarelli, con il quale mi scu~so perchè mi ero distratto sulla sua primadomanda, che la modifica rimane limitata alsecondo comma dell'articolo 16, pur preci~sando che l'articolo 16 è contenuto, sì, nelregio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, maquale modificato e coordinato dall'articolo64 del decreto del Presidente della Repub-blica 19 settembre 1958, n. 916.

C I FAR E L L I. La ringrazio.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere sul subemendamento.

B O N I F A C I O, ministro di graziae giustizia. Sono favorevole.

P RES I D E N T E. Metto ai voti ilsubemendamento 27. l/l, presentato dalleCommissioni riunite ed accettato dal Gover-

no. Chi l'approva è pregato di alZJare lamano.

i!: approvato.

Metto ai voti, nel testo emendato, il pri-mo comma dell'emendamento 27.1, presen-tato dal senatore Viviani, fino alle parole:« dai seguenti ». Chi l'approva è pregato dialzare la mano.

i!: approvato.

Metto ai voti la seconda parte dell' emen~damento 27. 1, presentato dal senatore Vi-viani, non accettata nè dalle Commissioni nèdal Governo. Chi l'approva è pregato di al~zare la mano.

Non è approvata.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Propongo che l'emendamento 27. 2sia così riformulato:

Al terzo comma, sostituire le parole: «Inogni caso» con le altre: «In tal caso », edaggiungere dopo la parola: «arbitrale », lealtre: «ed esclusivamente ».

Qualche inteI'prete capzioso potrebbe ri~tenere altrimenti che sia consentito assume-re le funzioni di arbitro di parte quando sitratti di un arbitrato tra parti private. Lamia proposta vuole accentuare il rigore vo-luto dalle Commissioni e dal Governo. Insostanza la disciplina è questa: il magistratopuò assumere funzioni arbitrali, se parte èlo Stato, esclusivamente come arbitro unicoo presidente del collegio.

B A USI, relatore. Domando di par~lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

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VIl LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16259 ~

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

B A USI, relatore. A nome delle Com-missioni sono d'accordo nel considerare ilnostro emendamento modificato nel sensoindicato dal Ministro.

P A Z I E N Z A. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P A Z I E N Z A. Signor Presidente, nonavendo partecipato al dibattito nelle Com-missioni, sono incorso in un errore dovutoad una lettura frettolosa. Do quindi atto alMinistro che effettivamente le Commissionisono state in un certo senso più rigoroserestringendo la materia degli arbitrati pra-ticamente a quelli in cui ,sia parte l'ammi-nistrazione dello Stato.

n Ministro con l'emendamento presentatoin Aula in sostanza non fa altro che riecheg-giare l'orientamento emerso nelle Commis-sioni. È contro questo orientamento, signorMinistro, che desidero dichiarare il mio vo-to, in quanto non ritengo affatto utile, qua-lora resti f.erma la garanzia dell'assunzionedell'incarico di arbitro con l'autorizzazionedel Consiglio superiore della magistratura erestando ferme anche le devoluzioni previ-ste successivamente dalla legge, restringereil contributo dell'esperienza e della culturagiuridica dei magistflati soltanto ad una par-te di arbitrati, per 10 più allla parte pub-blica, in cui sia parte l'amministrazione del-lo Stato.

Vorrei ricordare ai colleghi che l'arbitratoè anch'eSiso procedimento previsto dal codicedi procedura civile; vorrei ricordare che gliarbitrati snelliscono il contenzioso; vorreiricordare che l'opera del giudice il quale èarbitro è a volte preziosa in quanto porta deicontributi di celerità, di snellezza. Non misento assolutamente di potermi associare aquanti ritengono che il magistrato non fac-cia il suo dovere e sottragga all'ufficio deltempo da dedicare ad arbitrati a volte lu-

crosi, perchè mi è noto il valore dei nostrimagistrati e perchè non mi è mai oapitatodi veder passare in seconda linea i compitidi istituto di fronte all'incarko arbitrale cheessi dovessero 'assolvere.

Non mi sembra congrua poi la restrizionedell'area, affidata pur sempre a una valuta-zione discrezionale del Consiglio superioredella magistratura, che saprà valutare se Hmagistrato sia particolarmente carico di la-voro e quindi non in grado di assumere que-ste funzioni arbitrali. Non mi sembra assolu-tamente il caso di condiv1i:dere l'impostazic>-ne emersa nelle Commissioni.

Pensavo ~ imputo sempre a me stesso

questi errori di frettolosa lettura ~ che at-

traverso le maglie dell'interpretazione, conun « esclusivamente» messo in un posto an-zichè nell'altro del periodo, fosse data lafacoltà di concedere al magistrato, sia purein una funZJione limitata come arbitro unicoo presidente del collegio arbitrale, la possi-bilità di dare il contributo di esperienza chefinora ha dato. Mi accorgo invece che leCommissioni, attraverso gli emendamenti, eil Governo ~ ripeto ~ seguendo quanto han-no detto le Commissioni tendono a restrin-gere e a chiarire definitivamente ill principioche, al di là dell'arbitrato in cui sia parte lapubblica amministmzione, il magistrato nonpuò assumere funzioni di arbitro. Quindi vo-to contro.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 27.2, presentato dalle Com-missioni riunite, nel testo risultante dallamodifica suggerita dal Governo. Chi l'appro-va è pregato di allzare la mano.

:È approvato.

Metto aIÌ voti l'articolo 27 nel testo emen-dato. Chi l'approva è pregato di al~are lamano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 28. Se nedia lettura.

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16260 ~

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

MAFAI DE PASQUALE SI. IM O N A, segretario:

Art. 28.

(Ferie dei magistratidurante l'anno giudiziario)

Il primo comma dell'articolo 90 del re-gio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, e succes-sive modificazioni, è sostituito dal seguente:

{{ I magìÌstrati che esercitano funzioni giudiziarie, hanno un periodo annuale di feriedi quarantacinque giorni ».

P RES I D E N T E. Su questo articolosono stati presentati due emendamenti. Sene dia lettura.

MAFAI DE PASQUALE SI-M O N A, segretario:

Sopprimere le parole: ({ che esercitanofunzioni giudiziarie ».

28. 1 SCAMARCIO, DE "(VlATTEIS

All'ultima riga sostituire la cifra: ({ qua-rantacinque» con l'altra: ({trenta ».

28.2 VIVIANI

S C A M A R C I O. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C A M A R C I O. Onorevole Presiden-te, la norma così come è formulata nel dise-gno di legge perpetua la disparità di tratta-mento attualmente esistente tra ,i magistratiche esercitano funzioni giurisdizionali e quel-li assegnati al Ministero di grazia e giustiziaprevia coI.locamento fuori ruoJo, i quali peral-tro conservano per molti effetti lo statusdi magistrato. La norma stessa inoltre con-ferma la disparità di trattamento tra i sud-detti magistrati assegnati al Ministero digrazia e giustiZJia da una parte e quelli delConsiglio di Stato e gli av;vocati e procura-tori dello Stato distaccati presso vari mini-steri con funzioni di capi gabinetto o di ca-

pi degli uffici legislativi, cioè con funzionidiverse da quelle loro istituzionali, dall'al-tra. Per i consiglieri di Stato infatti il re-gio decreto 26 giugno 1924, n. 1055, hastabilito un periodo feriale di giorni 45ogni 8nno (articolo 60) senza porre di-stinzione alcuna in relazione all'attivitàistituzionale o non in concreto espletata.Analogamente dispone per ]'Avvocatura del-lo Stato l'articolo 58 del regio decreto30 ottobre 1933, n. 1612. Ancora più ac-centuata è la disparità di trattamento trai magistrati addetti al Ministero di grazia egiustizia e gli ufficiali delle forze armate.Invero questi ultimi, quale che sia l'attivitàsvolta (servizio attivo o funzione ammini-strativa presso ill\1inistero del1a difesa), usu-fruiscono in forza di provvedimento emana-to nel gennaio 1969 dei seguenti periodi fe~riali: giorni 30 per i primi 15 anni di ser-"i2jio, giorni 40 per i sucoessivi 10 anni egiorni 45 per coloro che hanno almeno 25anni di servizio. Infine va ricordato che giàdal 1961 con la legge n. 704 il periodo feria~le tuttora vigente per i magistrati che eserci-tavano funlJioni giurisdizionali è stato estesoai magistrati collocati fuori ruolo e destinatiai commissariati e agli uffici dei tribunalidelle acgue pubbliche.

È evidente dall'analisi comparativa svol-ta l'esigenza di nOin perpetuare per i soh ma-gistrati addetti al Ministero di grazia e giusti-zia la manifesta i1legittimità, ,se non inoostitu-zionalità, del reg,ime feriale aJt:tualmente adessi appHcabile e di stabilire una uniformitàdi trattamento per ,situazioni identiche oquanto meno analoghe, anche per non smi~nuke la posizlÌone e le funzioni dei magistmtiaddetti al Ministero di grazia e giuSitizia ri-spetto a queHe, sia pure non istituzionali,sVOllte da altlri magistrati ammin~strativi ospeciali, dagl1iavvocati dello StaJto e dagli al-tri dipendenti dello Stato. A ciò provvede loemendamento proposto che, prevedendo laeliminazione daJlI'artiCDlo 28 del di'segno dilegge delle parole: «che esel1citano funZJ:ionigiudiziarie », estende a tutti i magistrati sen~za distinzione alcuna per l'attività svolta ilperiodo annuale di ferie di giorni 45.

V I V I A N I. Domando di parlare.

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Senato de!la Repubblica ~ 16261 ~ VII Legislatura

18 GENNAIO1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V I V I A N I. Onorevole Presidente, ono-revoli colleghi, anch'io sarei proprio del pa-rere di fare un termine identico per tutti; maanzichè 45 giorni farei 30 giorni perchèmi pare che sia più che sufficiente tale pe-riodo di riposo, visto che l'anno è di soli365 giorni. Allora io dico: 30 giorni pertutti. Ho già svolto stamattina ~ e non mivoglio ripetere ~ le ragioni, che ritengo fon-date, secondo le quali si tratta di un privi-legio e di un privilegio odioso. Vorrei ag-giungere solo un argomento. Vorrei dire:noi tutti siamo molto preoccupati, e i magi-strati con noi, dell'arretrato di léWoro. SuJ5 giorni, 12 giorni lavorativi ci sono. Am-mettiamo che i magistrati che si dedicanoall'attività giurisdizionale siano 6.000: semoltiplichiamo 6.000 per 12 vediamo quantegiornate lavorative vengono fuovi. Un buonarretrato così si può eliminare.

P RES I D E N T E. Invito i relatorie il Governo ad esprimere il parere sugliemendamenti in esame.

B A USI, relatore. Il parere è contra-r,io sia all' emendamento Scamarcio che al-l'emendamento Viviani.

B O N I F A C IO, ministro di grazia egiustizia. Signor Presidente, per quanto ri-guarda l'emendamento Scamarcio ho testèmesso in evidenza il grande e impegnativolavoro che i magistrati addetti al Ministerosvolgono, talvolta in situanioni estremamen-te difficili ed anche rischiose. I magistratiaddetti al Ministero sono consapevoli, quan-to lo è il Ministro, delle esigenze alle qualiil Ministero di grazia e giustizia specialmen-te in questo periodo deve far fronte e cheesigono il massimo di impegno. Quindiesprimo parere contrario. Come ho espressoun apprezzamento per la magistratura cheha accolto favorevolmente la misura di ridu-zione delle ferie, esprimo la certezza che an-che i magistrati addetti al Ministero di gra-zia e giustizia apprezzeranno l'atteggiamento

del Ministro, giustificato da un grande im-pegno di lavoro al servizio del paese.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 28. 1, presentato dai senatoriScamarcio e De Matteis, non accettato nèdai relatori nè dal Governo. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 28.2, presen-tato dal senatore Viviani, non accettato nèda,i relatori nè dal Governo. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 28. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

E approvato.

Onorevoli colleghi, la Presidenza dopo l'ar-ticolo 28 crede sia opportuno prendere inesame l'emendamento 39. 0.1 presentato dalsenatore De Carolis e da altri senatori e diconseguenza il subemendamento del Gover-no 39. O. 1/1. Si dia lettura di questi emen-damenti.

MAPAI DE PASQUALE SI-M O N A, segretario:

Dopo l'm ticolo 39, inserire il seguente:

Art. ...

(Riammissione nel posto di ruolo)

All'articolo 211 del regio decreto 30 gen-naio 1941, n. 12, sono aggiunti i seguenticommi:

«La disposizione che precede non si ap-plica a chi, già app,~l'tenente 2lJ'ordine giudi-ziario, sia transitato neUe :i11agistrature spe-ciali ed in esse 2-bbia plest~to jninterrot-tmnenie servizio.

Questi può essere l'iamn12sso, & :lcmanda,pre,.'ta vdutazione del COl:sigHo superioredella magistratura. Il Consiglio, acquisitoil fascicolo personale del richiedente, nel

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V I I LegislaturaSenato de,lla Repubblica ~ 16262 ~

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

deliberare la riammissione, colloca iJ magi-strato, anche in soprannumero, nel postodi ruolo risultante dalLa ricongiunzione dei'servizi prestati e dalle valutazioni e relativenomine, da effettuarsi contestualmente, aisensi delle leggi 25 luglio 1966, n. 570,20 dicembre 1973, n. 831, e della presentelegge ».

39.0.1 DE CAROLIS, RIZZO, VETTORI, BOM-

BARDIERI, BEORCHIA, BUSSETI

Alla fine dell'emendamento 39. O. 1 aggiun-gere le seguenti parole: «In nessun caso gliinteressati possono essere coIloaati in ruoloin un posto anteriore a queLlo che aVlrebberonormalmente avuto se non fossero transitatinelle magistrature speciali ».

39.0.1/1 IL GoVERNO

D E C A R O L IS. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D E C A R O L IS. Signor Presidente,signor Ministro, onorevoLi colleghi, questoemendamento consente, in deroga all'articolo211 dell'ordinamento giudiZJiario del 1941, aco~oro che già appartenevano all'ordine giu-diziario e che siano transitati nelle magistra-ture speciali e abbiano prestato in esse inin-terrotto servizio di poter ritornare nell'ordi-ne giudiziario. L'emendamento ha due ragio-ni fondamentaI.i. La prima ragione è queHadi operare un recupero di magistrati ordi-nari. L'altra ragione, a mio avviso moltopiù importante, è che, non essendoci oramai,sotto il profilo delle garanzie, una distinzio-ne netta tra le varie magistrature, non èinopportuna una osmosi tra una magistra-tUI'a e l'altra. C'è una sola osservazione cheè stata fatta: che questa norma potrebbeportare ad un eccessivo impover.imento deiruoli dei tribunali amministratirvi regionalie della Corte dei conti. Per la verità ~ vo-

glio essere preciso ~ questo pericolo nonesiste perchè allo stato attuale, entrando infunzione questa norma, essa si applichereb-be soltanto in 17 ipotesi su 152, per quantoriguarda f magistrati addetti ai tribunali am-

ministrativi regionali, e in 16 ipotesi su 523,per i magistrati addetti aJlLaCorte dei conti.

SPERANZA,Stato per la grazia edi parlare.

sottosegretario digiustizia. Domando

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P E R A N Z A, sottosegretario di Sta-to per la grazia e giustizia. H subemen-damento del Governo tende ad evitare chei magistrati che rientrino nell'ordine giudi-diziaI1io provenendo dalle magistrature spe-oiali possano acquisire un posto in ruoloanteriore a quello che avrebbero normalmen-te avuto se non fossero tmnsitJati nelle ma-gistrature speciali. Cioè si tende ad evitareuna conseguenza inaccettabile di questorientro, mentre il Governo è favorevole allaosmos'Ì, purchè, appunto, non determini con-seguenze negative.

P RES I D E N T E. Per affinità di ma-teI1ia possiamo pas,sare all'esame dell'emen-damento 28. O. 1. Se ne dia lettura.

MAFAI DE PASQUALE SI-M O N A, segretario:

Dopo l'articolo 28, inserire il seguente:

Art. ...

All'articolo 211 del regio decreto 30 gen-naio 1941, n. 12, è aggiunto il seguentecomma:

«Gli appartenenti all'ondine giudiziarioche siano transitati nelle magistrature spe-ciali ed in esse abbiano prestato ininterrotta-mente servizio per almeno cinque anni pos-sono essere riammessi, a domanda, nell'ordi-ne giudiziario, previa valutazione del Consi-glio superiore della magistratura. Il Consi-glio, acquisito il fascicolo personale del ri-chiedente, nel deliberare la riammissione, licolloca, anche in soprannumero, nel posto diruolo risultante dalla ricongiunzione dei ser-vizi prestati e dalle valutazioni e relative no--

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Senato della Repubblica ~ 16263 ~ VII Legislatura

18 GENNAIO1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

mine, da effettuarsi contestualmente, ai sensidelle leggi 25 luglio 1966, n. 570, e 20 dicem-bre 1973, n. 831 ».

28.0.1 GUARINO, GOZZINI, VINAY, GALAN-

TE GARRONE, MASULLO, LAZZARI,

GIUDICE, ROMANÒ

G U A R I N O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

G U A R I N O. A me sembra, signorPresidente, che il mio emendamento sia as-sorbito dall'emendamento 39. 0.1, che è piùampio. Pertanto lo ritiro.

P RES I D E N T E. Invito i relatoriad esprimere il parere sull' emendamento39. O. 1 del senatore De Carolis e sul sub-emendamento 39. 0.1/1 del Governo.

B A USI, relatore. Si tratta di unanorma che riguanda in particolare l'orga-nizzazione che il Governo intende dare, an-che attraverso il passaggio dall'uno all'altrosettore, al complesso degli uffici della magi-stratura. Le Commissioni, pertanto, si ri-mettono al parere del Governo.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere sull'emendamento39. O. 1.

S P E R A N Z A, sottosegretario di Statoper la grazia e la giustizia. Sono favorevoleall'emendamento, purchè venga accolto ilsubemendamento.

P RES I D E N T E. Passiamo alla vota-zione.

C I FAR E L L I . Domando di parlare perdichiarazione di voto.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

C I FAR E L L I. Onorevole Presidente, siintende che il subemendamentn, ove disgra-ziatamente dovesse passare l'emendamento,lo voterei perchè tende ad evitare una grave

ingiustizia. Voglio invece significare il miovoto contrario all'emendamento De Carolisper due ragioni. Mi si consentirà di dire laprima con un proverbio popolare: «non sisveste un altare per vestirne un altro ». Coni ritorni dalle magistrature amministrativeaHa magistratura ordinaria mettiamo in crisiqueLle. In secondo 1ungo è nOls,tra cornvinzio~ne, onorevole Presidente, che le leggi vannofatte per lo Stato e per cittadini, non per lacomodità di chi ha tentato di andare da unaparte e poi vuole tornare indietro. Ecco per-chè sono contrario all'emendamento De Ca-rolis. Si intende che non posso essere contra-rio 'al subemendameDito o'V'epaissasse quello,ma è chiaro che non lo voterò per evidentiragioni di coerenza.

P RES I D E N T E. Metto ai voti l'emen-damento 39. 0.1, presentato dal senatore DeCarolis e da altri senatoI'Ì, accettato dai rela-tori e dal Governo. Chi l'approva è pregatodi alzare la mano.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 39. 0.1/1, pre-sentato dal Governo. Chi l'approva è pregatodi alzare !la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'emendamento28. O.2. Se ne dia lettura.

MAFAI DE PASQUALE SI.M O N A, segretario:

Dopo l'articolo 28, inserire il seguente:

Art. ...

H comma sesto dell'articolo 21 della legge20 dicembre 1973, n. 831, è così sostituito:

« I magistrati che non abbiano partecipa-to ad alcun scrutinio per la nomina a magi-strato di Cassazione, pur avendo l'anzianitànecessaria, sono sottoposti, a domanda, allavalutazione con i criteri indicati all'artico-lo 1 e, in caso di valutazione favorevole, con-seguono la nomina, agli effetti giuridici, con

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Senato de.lla Repubblica ~ 16264 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

anzianità pari a quella della categoria piùI

favorita dei magistrati di cui al precedente

I

comma quinto e, agli effetti economici, dalmomento dell' entrata in vigore della presen-te legge.

I magistrati che abbiano riportato in sededi scrutinio giudizio sfavorevole, sono sotto~posti, a domanda, alla valutazione con i eri.teri indicati dall'articolo 1 della legge 20 di.cembre 1973, n. 831 e, in caso di valutazionefavorevole, conseguono la nomina agli ef-fetti giuddici ed economici con decorrenzadell'entrata in vigore della presente legge }).

28.0.2 RUFFINO, BUSSETI, RIZZO, DE CA-

ROLlS, BEORCHIA, SCHIANO, MAN~

CINO, ROSI

R U F F I N O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

R U F F I N O. So che dovrei abusare,onorevoli colleghi, della vostra personalecortesia se dovessi compiutamente illustra-re l'emendamento 28. O.2, che è già stato og-getto di ampia trattazione nelle Commissio~ni e sul quale sono ritornato stamattinanella discussione in Aula.

Io credo, onorevoli co~leghi, che la questio~ne non sia stata sufficientemente valutata insede di Commissioni e che con i commiquinto e sesto dell'articolo 21 della legge20 dicembre 1973, n. 831, si sia commessauna palese ingiustizia poichè, onorevole Mi~nistro, i magistrati di cui al comma sestodel richiamato articolo non hanno mai par-tecipato ad alcuna valutazione; quindi nonsono mai stati scrutinati. Hanno conse~guito la nomina a magistrato di Cassazionecon la stessa procedura prevista dalla leggen. 831 e si vengono a trovare ora, rispetto aimagistrati più giovani, in una posizione diinferiorità. Essi infatti ~ i più anziani e cioècoloro che avevano partecipato a concorsiprecedenti ~ si trovano postergati rispettoai magistrati più giovani. Si tratta di una evi-dente disparità di trattamento. Non si chiedequindi di sconvolgere ruoli e graduatorie.Si chiede semplkemente che questi magi-strati siano assimilati ai magistrati di cui al

18 GENNAIO 1979

comma quinto dell'articolo 21 della stessalegge. Questo è il senso e H significato delmio emendamento.

BUS S E T T I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

BUS S E T T I. Signor Presidente, vorreirivolgere l'invito al colega Ruffino a riti-rare questo emendamento e a trasformarloin ordine del giorno.

P RES I D E N T E. In.vito i relatori edil Governo ad esprimere il parere suIJ'emen-damento 28. O.2.

B A USI, relatore. Pur rendendomi can-to dei motivi seri che hanno indotto alla pre~sentazione di questo emendamento, tuttaviadebbo esprimere, a nome delle Commissioni,parere contrario associandomi alla richiestadel collega Buslseti perchè sia trasformatoill ordine del giorno sul quale fin d'ora espri~ma parere favorevole.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Il Governo assume lo stesso atteg-giamento dei relatori, signor Presidente,non escludendo di portare la sua riflessio-ne attenta su questa materia. Allo stato,sono contrario all'accoglimento dell'emenda-mento. È stata prospettata la possibilità diÌJraJsformarlo in un o!rdine del giorno; in talcaso porterei la mia attenzione su questo pro-blema e sui suoi limiti.

P RES I D E N T E. Senatore Ruffinoè d'accordo?

R U F F I N O. Signor Presidente, ritirol'emendamento per trasformarlo in ordinedel giorno, invitando il Governo ad esami-nare con sollecitudine il plfoblema predi,slpo-nendo con urgenza Uina normativa volta asanare questa disparità di trottamento e adeliminare una palese ingiustizia.

PRESIDENTE. In a,uesa che ilsenatore Ruffino trasmetta aHa Presidenzail testo dell'ordine dell giOJflI1o,accantonia~ma per il momento l'emendamento 28. 0.2.

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16265 ~

366a SEDUTA (nolturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

Presidenza del vice presidente C A T E L L A N I

P RES ID E N T E. Passiamo all'esa-me delll'articolo 29 e de~le tabelle lin essorichiamaJte. Se ne dia ,lettura.

V I G N O L O, segretario:

TITOLO III

Art. 29.(Trattamento economico)

Gli stipendi del personale di cui alla leg.ge 24 maggio 1951, n. 392, e dei magistratiamministrativi regionali sono determinati,con effetto dal l° gennaio 1979, nella mi-sura indicata dalle tabelle annesse alla pre-sente legge, comprensiva degli emolumentidi cui alla legge 28 aprile 1976, n. 155, edalla legge 14 aprile 1977, n. 1112, salva l'at-tribuzione dell'indennità integrativa specialee delle altre competenze previste dalle vi-genti disposizioni; agli stipendi, definiti ai

sensi della presente legge, non sono applica-bili aumenti a qualsiasi titolo in conseguen.za di provvedimenti di legge riguardanti iltrattamento economico del personale dipen-dente dallo Stato.

le nuove misure degli stipendi risultantidall'applicazione della presente legge hannoeffetto sui relativi aumenti periodici, sullatredicesima mensilità, sull'indennità di buo.nuscita, sulla determinazione dell'equo in-dennizzo di cui all'articolo 68 del decretodel Presidente della Repubblica 10 gennaio1957, n. 3, e sull'assegno alimentare.

Ai magistrati del Consiglio di Stato, dellaCorte dei conti, dei tribunali amministrativiregionali e della giustizia militare nonchèagli avvocati e procuratori dello Stato in ser.vizio all'entrata in vigore della presente leg-ge è altresì attribuito, con effetto dallO gen-naio 1979, indipendentemente dall'anzianitàmaturata nelle singole qualifiche, un aumen-to periodico aggiuntivo non riassorbibile.

TABELLE DEGLI STIPENDI DEL PERSONALE DELLA MAGISTRATURA OR-Dn',IARIA, DEI MAGISTRATI DEL CONSIGLIO DI STATO, DELLA CORTE8EI CONTI, DELLA GIUSTIZIA MILITARE, DEI TRIBUNALI AMMINISTRA-TIVI REGIONALI E DEGLI AVVOCATI E PROCURATORI DELLO STATO

MAGISTRATURA ORDINARIA

QUALIFICAStipendio

annuo lordodallo gennaio 1979

Primo Presidente della Corte di cassazioneProcuratore generale, Presidente aggiunto della Corte di cassazione, Pre~

sidente del Tribunale superiore delle acque pubbliche .Magistrati di Corte di cassazione nominati alle funzioni direttive su~

periori .Magistrati di Corte di cassazione .Magistrati di Corte di appello .Magistrati di Tribunale (dopo tre anni dalla nomina)Magistrati di Tribunale

Uditori giudiziari (dopo sei mesi)Uditori giudiziari

24.031.000

22.338.000

20.308.00017.283.00015.363.00013.443.0009.602.0006.758.0005.793.000

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Senato de.lla Repubblica ~ 16266 ~ VII Legislatura

18 GENNAIO1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

MAGISTRATI DEL CONSIGLIO DI STATO, DELLA CORTE DEI CONTI, DELLA GIUSTIZIA MILITARE, DEI

TRIBUNALI REGIONALI AMMINISTRATIVI E AVVOCATI E PROCURATORI DELLO STATO

QUALIFICA Stipendioannuo lordo

Presidente del Consiglio di Stato, Presidente della Corte dei conti e Av-vocato generale dello Stato . . . . 22.052.000

Presidente di sezione del Consiglio di Stato e della Corte dei conti, Pro-curatore generale della Corte dei conti, Procuratore generale mili-tare, Vice avvocato generale dello Stato . . . . 20.308.000

Consiglieri di Stato e della Corte dei conti, vice procuratori generalidella Corte dei conti, consiglieri dei Tribunali amministrativi re-gionali, sostituti procuratori generali militari, consigliere relatore delTribunale supremo militare, sostituti avvocati generali dello Stato 17.283.000

Primi referendari del Consiglio di Stato e della Corte dei conti, primireferendari dei Tribunali amministrativi regionali, procuratori mi-litari, vice avvocati dello Stato e procuratori capo dello Stato dopoquattro anni dalla nomina . . . . 15.363.000

Referendari del Consiglio di Stato e della Corte dei conti, referendaridei Tribunali amministrativi regionali, vice procuratori militari,sostituti avvocati dello Stato e procuratori capo dello Stato. . . 13.443.000

Sostituti procuratori e giudici istruttori militari di 1a classe, procuratoridello Stato dopo quattro anni dalla nomina 11.830.000

Sostituti procuratori e giudici istruttori militari di 2a classe, procuratoridello Stato . . . . . . . . . 10.754.000

Sostituti procuratori e giudici istruttori militari di 3a classe, sostitutiprocuratori dello Stato . . . . 9.602.000

Uditori giudiziari militari, procuratori aggiunti dello Stato 6.758.000

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Senato della Repubblica ~ 16267 ~ VII Legislatura

18 GENNAIO1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

P R E 8 I D E N T E. Sono stati prresen-tati due emendamenti. Se ne dia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Sostituire la tabella «Magistratura ordi-naria» dalle parole: «Primo presidente»fino a: «Magistrati di corte di appeHo»con la seguente:

« Primo presidente della cortedi cassazione. . . . . . 24.031.000

Procuratore generale, presi-dente aggiunto della cortedi cassazione; presidente deltribunale superiore delle ac-que pubbliche . . .. 22.338.000

Magistrati di corte di cassazio-ne nominati alle funzioni di-rettive superiori che eserci-tano tali funzioni. . . . 20.608.000

Magistrati di corte di cassazio-ne nominati alle funzioni di-rettive superiori che nonesercitano tali funzioni . 20.008.000

Magistrati di corte di cassazio-ne che svolgono funzioni dimagistrato di cassazione, dipresidente di sezione di cor-te d'appello o equivalente. 17.583.000

Magistrati di corte di cassazio-ne che svolgono funzioni dimagistrato di corte d'appelloo di tribunale o equivalenti. 16.983.000

Magistrati di corte d'appelloche svolgono funzioni equi-valenti . . . . .. 15.663.000

Magistrati di corte d'appelloche svolgono funzioni infe-riori 15.063.000 ».

sono determinati, con effetto dallo gennaio1979, dalle tabelle annesse alla presente leg-ge, salva l'attribuzione della tredicesimamensilità, dell'indennità integratwa speciale,dell'aumento biennale del 2,50 per cento edella eventuale quota di aggiunta di famigliaper le persone a carico ».

29. 1 VIVIANI

C I FAR E L L I. Domam.do cl[ parrlare.

P RES I D E N T E. Ne ha fucoltà.

C I FAR E L L I. IiIcriterio che abbia-mo seguito nelil'emendaIJlie[}!to Tab. 1, onore-vole Presidente, l'ho già esposto nel mio in-tervento in sede di diSCUSlsione genemle esi sintetizza in poche parole. Abbiamo cer-cato di consacrare in una tabeLla La distin-ziOJ1:etra l'eserci:bio di effettive funzioni, ilaassunzione di effettive resIPollisabiHtà e ilsempLice nomen nella car,riera dei magistrati.

V I V I A N I. Domando di paiI'Jan:e.

P R E 8 I D E N T E. Ne 00 f.aooltà.

V I V I A N I. Signor Presidente, rittro,l'emendamemo 29. 1, lperchè esso partiva dalpresupposto che gli avvocati dello StJaJtofos-sem tolti da questa legge. 8i è voluto JaSICia-re il oo1derone e quindi questo emendamen-to non ha più senso.

P RES I D E N T E. Invito i lrelatorie il Governo ad espI1imere H palrere su!ll'emen-damento Tab. 1.

M A F F I .o L E T T I, relatore. 800.0contrario.

Tab.1 CIFARELLI, SPADOLINI, VENANZETTI B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Il Governo è oonJtJ:ìaJIi.o.

Sostituire l'articolo con il seguente:

«Gli stipendi dei magistrati ordinari, deimagistrati amministrativi e dei magistratidella giustizia militare, oltrechè dei magi-strati dei Tribunali amministrativi regionali,

P R E 8 I D E N T E. Metto ai voti loemendamento Tab. 1, presentato dail sena-tore Cifareli1j e da altri senatori. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

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Senato della Repubblica ~ 16268 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Metto ai votti l'a,rticolo 29. Chi l'approvaè pregato di ailzare la mano.

:£ approvato.

Con l'approvazione delil'articolo 29 SI m~tendono approvate anche le tabelle i£n essorichiamate.

Passiamo a1l'esame dell'aJ:1ticOllo30. Se nedia lettura.

MAFAI DE PASQUALE SIMO-N A, segretario:

Art. 30.

(Conservazione di precedentetrattamento economico)

Al personale di cui al precedente artico-lo, al quale per effetto ddla presente leggecompete, dallo gennaio 1979, uno stipendIOinfefliore a quello che sarebbe spettato sealla data medesima si fosse trovato nellaqualifica immediatamente inferiore a quel~la rivestita, sono attribuiti, a domanda, gliaumenti necessari per assicurare uno stripen-dio pari o immediatamente superiore a que~st'ultimo.

P RES I D E N T E. Su questo alI'ticoJonon sono stati presentati emendamenti. Per-taurto lo metto ai voti. Chi l'approva è pre-gart:o di alzare la mano.

:£ approvato.

Passiamo am'esame delJ'a,rtLoolo 31. Se nedia lettura.

MAFAI DE PASQUALE SIMO-N A, segretario:

Art. 31.

(Adeguamento triennale del trattamentoeconomico)

GLi stipendi previsti nelle tabeLle allegateaJla IP!resente legge ,sono adeguarti, di diritto,ogni triennio, nella misura percentuale pariaLla variazione percentuaile dellle retribuzio~

18 GENNAIO 1979

ni dei dipendenti pubblici v~ifJcatasi nellostesso periodo.

La varraziolle pcocentuale delle retJ:1ibuzio-ni dei dipendenti pubblici è calcolata rap.portando il valore medio dell'ultimo annodel triennia di riferimento a quello deÙll'u~~timo anno del 'triennio precedente.

Alifini dei -commi precedenti si tiene coJ.1~to delle retribuzioni al netto deill'i£ndel1ll1itàintegrativa spE.dale erogate ai dipendenti dell.le amministrazioni pubbliche, escluso il per-sonale di cui alla presente ,legge e compresii dipendenti de~le aziende autoll1ome delloStato e degli enti ospedalieri, quali risu[ta~no ai fini delle rilevaziol1li ISTAT per i contieconomici nazional1Ì pubblicati a maITzo diogni anno nella Relazione generale suHa si~tuazione economioa del Paese.

mi aumenti decorrono dallo gennaiÌo del-Il'anno successivo al triennia di riferimento.

Nella prima applicazione delle disposirzio-ni precedenti la v:ariazione [percentuale è de-terminata 'rapportando le retribuzioI1Ji dell~l'anno 1981 a quelle dell'oono 1978 e gli au-menti decorrono dallo gennaio 1982.

P RES I D E N T E. Su questo articolosono stati presentati alcuni emendamenti. Sene dia lettura.

M A F A I D E .p A S Q U A L E S I M O -N A, segretario:

Sopprimere l'articolo.

31. 1 VIVIANI

Sostituire l'articolo con il seguente:

« (Adeguamento dd trattamento economi-co). ~ A decorrere dallo gennaio 1982, glistipendi previsti nelle tabelle allegate allapresente legge sono adeguati, di diritto, nel~la misura percentuale pari alla variazionepercentuale delle retribuzioni dei dipendentipubblici, fissata col decreto del Presidentedella Repubblica emanato in applicazionedell'articolo 9 della legge n. 382 del 1975.

La variazione percentuale delle retribuzio~ni dei dipendenti pubblici è calcolata rap~portando il valore medio delle stesse, alnetto dell'indennità integrativa speciale, a

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Senato della Repubblica ~ 16269 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAiO 1979

quello delle retribuzioni III vigore in prece~denza ».

31. 2 AGRIMI

Sostituire l'articolo con il seguente:

{( GJi stipendi previsti nelle tabelle allegatealla presente legge sono adeguati, di diritto,ogni triennia, nella misura percentuale parialla variazione percentuale delle retribuzionidei dipendenti pubbìici verificatasi nellostesso periodo.

Agli effetti del comma precedente si tieneconto delle retribuzioni, al netto dell'inden~nità integrativa speciale, erogate al perso~naIe, in servizio, amministrativo, tecnico, in~segnante, militare, di polizia ed operaio del-l'Amministrazione dello Stato nonchè a tuttoil personale in servizio delle aziende autono~me dello Stato, degli enti ospedalieri, delleamministrazioni regionali, provinciali e co-munali, degli enti di previdenza ed assisten-za sociale, quali risultano ai fini delle rile-vazioni ISTAT per i conti economici nazio-nali pubblicati a marzo di ogni anno nellaRelazione generale sulla situazione economi-ca del paese.

La variazione percentuale delle retribuzio-ni dei dipendenti pubblici è calcolata rap-portando la retribuzione media per unitàdell'ultimo anno del triennia di riferimentoa quella dell'ultimo anno del triennia pre-cedente.

Gli aumenti decorrono da:! 1° gennaio del-l'anno successivo al triennia di riferimento.

Nella prima applicazione delle disposizio~ni precedenti la variazione percentuale è de-terminata rapportando la retribuzione di cuial terzo comma relativa all'anno 1981 a quel-la dell'anno 1978 e l'adeguamento decorredallo gennaio 1982.

31. 3 IL GOVERNO

V I V I A N I. Domando d.i parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoiltà.

V I V I A N I. Signor PJ:'esidente, chiedola soppressione della nonna relativa allI'ade-guamento automatico. Non sto a di're le ra-

gioni che ho ampiamente iillustrato nella di-scussione generale. Avendo la parola, se miè consentito, parlerei invece un attimo del.l'emendamento governativo perchè, non vo-glio dire in seguito al mio intervento di que..sta mattina, il Governo ha presentato unemendamento con il quale si è deciso a speci-ficare le aziende e gli enti cui si riferisce perquella famosa media in base alla quale imagistrati dovrebbero avere graziosi auto-matici aumenti.

Forse non è male leggere questa spooifi-cazione: personale, in servizio, amministrati-vo, tecnico, insegnante, m~Iitare, di poliz1a,operaio dell'amministrazione dello Statononchè tutto il personale in servizio delleaziende autonome delllo Stato e degl1i entios~eda1ieri, delle amministrazioni regionali,provinciali, comunali, degli enti di previden-za e assistenza 'sociaJle.

Mi domando ora se sia possibiile prendereun paramert'ro di questo genere. Cosa hannoa che vedere OODi magistrati gili operai, leaziende autonome? Ciò vuoI dire in ognimodo affermare il princip.io, clamorosamen-te -ingiusto, che gli sti.pendi dei magistratidebbono essere i pill alti di tutti perchè la fi-losofia, per adoperare la paiJ10ilasintomaticadel nostro iillustre Ministro, di quesl1Jodise-gno di legge è questa: noi sganCÌ1amo i ma.giS1.Jrati quando ci fa comodo per fis,sarele nuove retribuzioni, ma una volta fissateli riagganciamo per attuare il cosiddetto ade-guamento automatico ed otrtenere per i ma-gistrati gli stipendi più aJ1ti.Ma c'è di pliù e,vorrei dire, di peggio; ciò avviene quandosono già fissate le nuove tabel1le retributivedei magistrati e quando, invece, nom. sono'ancora fissati gli aumenti per quei dipen-denti dello Stato che hanno sempre stipen-di di fame, con la stu,penda cornseguenza che,se domani a queste categorie ,si dà un aumen-to dellO pelr cento, chi prende 500.000 lireavrà 50.000 lire di aumento mentre l'uditoreavrà un vantaggio di 600.000 lire ed il nostroillustre primo Presidente della Cassazioneavrà 3 milioni. Questa è la filosofia, megliosarebbe dire la morale, di questo adegua-mento automatico!

Ma non basta. Ci continuiamo a inganna.re tra di noi come se non capissimo cose

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Senato della Repubblica ~ 16270 ~ VIl Legislatura

18 GENNAIO1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

elementari. Infatti, quand'O didamo di va~lere gli elementi quali risuLtana ai fini dellarile¥azione ISTAT per i canti economici na~zianali pubblicati a marzo di 'Ogni annanella lrelaziane generale sulla si,tuaziane eca-nomica del paese, dimentichiramo che questare!1aiione, che ,anche i p'Overi padamentaripOSlsona tcro~are e avere, dà UIIl sal'O dalto,non più dati: amministrazioni pubbiliche.Ora, come ha già detto stamani, e nan miè stata contestaJto, questa rigual1da non glienti ospedalieni, non .le aziende autO!l1ome,quindi ci dà un dato del quale nan ci pos~siama servi!e; a parte, tra parentesi, il fattache in questa casa ,LavariaziOlne dell 1977 sul1976 sarebbe del 25,S per cento. E tanto sap-piamo che non ci possiamo avvalere di queldata che è stata formuLato l'articola 32, anclatmolIiO'SaCO!l1trasto con l'artÌ1Cala 31. Diceinfé\Jtti l'aI1ticolo 32: «Gl,i arnnenti previ1stidagli 'articoli precedenti sono determinatientra il mese di giugna dell'anna itl1JdilClatain oiascuna degli al1ticali medesimi, can de~creta del Ministro di grazia e giustizia dicancerta can il Ministro del tesara. A talfine entra il mese di IDé\Jggiadell'anna in~diCé\Jta in ciascuno degLi articoli precedentil'ISTAT comuniro la variazione peTiOentuatledel valIore media deHe retrlibuzioIl1Ì di cuial terza camma dell'articalo 31» . Ma IiIdatonon si doveva rdcavare dalila relazione gene~rale? Hanno cambiata idea: cambiata l'~ti~cala, cambi'ata idea. Non è più la relaziO!l1egenem1e, ma è J'ISTAT che deve mandarequesti dati, dati che nan sona pubb1Jici e chequmdi l'ISTAT può 'anche m&llÌpolare, dartidei quali non abbiamo aJl~ m'Odo di falreanalisi.

Ma vi è di iPiù, onorevoli colleghi: qui sdparla di retribuzione. Ques'ta mattina. avevapropasta di CQl1r'eggere la parala «retribu-riani» can il'altra «stipendi », ma [liatUiral~mente .l'invita nOln è stata accalta. Quindinel calcola per ,l'aumento entra anche l'in~dennità di produttività che hanna certe azien-de. Che cOlsa c'entra can Il'0 stipendio deimagis1trati !'indennità di pmduttliv:ità? Cosac'entrana gli straardinari che i magistratinon fanna a che, se fanna, rientrana nell'Orastipendia?

Ma peflChè dabbiama emanare una [}JOrma~tiva che davrema oocreggel1e dapa poca tem.~pa, perchè offensiva dell'equità, attuandauna scala mabille anomala, eon effetti p'elr~versi?

L U BER T I. La bacciana alla Camera.

V I V I A N I. La so anJCh'iÌo,ma è benediJ:11ain m'Oda che Il'aCamera queste cose giàle sappia. Questa è ciò che si dice con lanarmativa in esame, che è quindi una narma-tiva del ,tutta inaJCcettabN~, 'anche perchè~ icame già 'Osservato ~ afferma i[ criteria

secondo il quale gli stipendi dei magistratidebbona essere i più elevati.

Sapendo l'enormità di questa criterio, s'ècercata di carrere ai ripari dicenda tutta ilcant:r'ario iill altra norma: così in 'U!l1arti~caLa si dke e in quell'alit'ro si disdice. All'a,r~ticala 29 si è ~tab~Hta: «...agli stipendi, de~finiti ai sensi della presente Ilegge, nall1 sonaapplioabiH aumenti a quailsliasi titala in 00111-

seguen2'!a di provvedimenti di legge riguaJ"-danti il trattamenta economico dell iPersOll1a~]e dipendente dalla Sttlata ». All'articalo se-guente si afferma che l'aumenta a questapersanale incide sugli aumenti degli stipen~di dei magistrati. L'ahra giorno quand'O fecicerte dichiaa:'azdoni a un giarnale le feci unpa' pravocatoriamente facenda UI1Jamediache nan era ponderata. Tutti zitti, sola ilmia vadorosissimo amica De CM'OHsmi dis~se: guarda che quella n'Orma si riferisce aduna media ponderata. Caro De ,oaralis, ma'Than ti sei accorta che lI1Jonla hanna maiscritta, «media panderata»?

D E C A R O L IS. C'è l'emendamen~

t'O del Gavemo che chiarisce per UIIlità.

V I V I A N I. Ma nan è la media pon~derata, è un'altra cosa.

D E C A R O L IS. ~ più baSlSa.

V I V I A N I. Non la sa, per ora qui èil 25 per cent'O. Camunque, a questa puma,riltenga sia 0iPportuna !P0ns'are bene primadi varare nO\ITIleohe ci espoll1Jgonodi fronteall'api1'1ione pubblica, di Prante a:i be11pen-

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Senato della Repubblica ~ 16271 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

santi, di fronte ai ,lavoratori i quali soffra~no, hanno. stipendi di fame e nQn pOSSQnotollerare ingiUJStizie di questa specie.

A G R I M I. DomandO' di pwliare.

P RES I D E N T E. Ne ha fìaJcoltà.

A G R I M I. Onarevale Presidente, giàin Commissione ebbi ad esprimere avvisofavorevole ad un meccanismo di pe['equazia-ne qual è quella esco.gitata abilmente dalGoverno.. Riconosco che non era e lOJanè fa~cHe suggerire un aLtr'o mpa di meccanismoche possa avere la stesso riferimento. e Po.ssacontempe>ra:re gli aumenti che vengano. dalcosta della Vlita con la dinamica salarialelegata anche ali]e tmttative che sona previ-ste per il raPPo.rto. del pubbHco impiega.Tuttavia già <.IUo['adissi e ,ripeta adessO' cheil modo. ICon il quale questo giusto. orien-tamento è statto tradatto nelLa fOJ1muladilegge è quanta mai abermnte.

Già nel liJCenziare Ln CGmmissione l"arti-colo 30-bis, poi diventata ,aJ1ticola 31, siespresse tl'alVVÌ!sodi aJ1r.iJvaread una DOrrou-lazione diversa, più 'semplice, più chiam epiù operativa padchè questa, come dicevaill senatore Vi~iani, si traduce in una com-p~Ì!caziGne ~ssurda che non può dar luagQche a condlusioni abnoJ1mi. Una VIOlta a:c~cettatQ ~l principio. di legare lo sltd'Pendia deimagistrati alla d1namioa salariale del pub-blica impiego., non abbiamo. bisogna di tin-ventare ogni vo.lta leggi nU{)/\Tea espedientinUQvi, cOlme questa che è UJnaspecie di rom-picapo. e nan un artJicola di I1egge. Abbiamo.un rifenimooto preciso. ,nella Jegge n. 382 del1975. Cerchiamo di produrre il'eggi: chiare,s.elIlplici, inoilsive, s1ntetiche, a\1.menGquando.vengono. dal Ministero. di grazia e giustiziache dovrebbe, in ciò, dare l'esempiO'.

Abbiamo., diceva, la legge n. 382, la qualestabilisce già un meccanismo. per le lretribu-ziani de'i [pubblici dipendermi. Ebbene fac-cia,mo rifedlmenta ad essa e diciamo. sempli-cemente che tutte le voLte che ci sono. au-menti delle re1rr1ibuziani nel pubblico impie-go e che questi aumenti, frutto di una trat-tativa e di incGntri sindacaU, si ,traducono.in un decreta dell PresidelOJte della Repubbli-

ca che recepisce il tutto. e fis,sa le tabelledei nuarvi stipendi, si fa Ila media di talist1pendi e in base aUa percentuale deUa qua-le essi sal11'Oaumentati, a derorre['e dal 10gennaio. 1982, vengano. aumentati anche glisltipendi dei mag1s~ati. Si ,tratta di un cal-,colo semplice, Lineare, nan impaslslibile co-me quella pmpo.sto nel testo governativaladdGve anzitutto. si dà peso. alJ1erilevazÌOlliISTAT, che nan cantano. nulla perchè nanpossano. es'seI1eprese come basi di de.ggi. Leleggi fanno. rl£edmento ,ad a1t.re le.ggi, noma cakali dell'I STAT, fanno. riferimentO' a di-sposiZJ:iJanicogenti da ritrovarsi nella Gazzet~ta Ufficiale e non negli archi~i dell'ISTAT.Le rilevazioni deIQ'ISTAT non sono elemen-ti ai quali si può fare 'riferimento in unalegge di applicazioneaUlt'Omatica.

Camunque questi cal1col,isoOnaimpassibilida realizzarsi. Anzitutto. ,si tmtta di fare uncaacerva immenso. nel quale le retribumomdi tutte Il'ecategavie dQvrebbera essere SOffi-mate, dando luogo. a cifre as.tronGmiche percentinaia di miil1ardd..

Dopo di che si tratJta di dividere queste ci~fre Q ques1ta sala enorme ci£ra per il numeradelle unità lavarative. Ma nessuna sa quantesiano. queste unità, neanche l'ISTAT. Nan sipuò canascere la samma di tutti gli impiegatistatali, degli impiegati delle aziende autana-me, dei comuni, delle prownce, del.le regioni,degli enti ospedalieri e così via. Se è vera cheabbiamo. riscontrata diffarmità per quantariguarda sala i dipendenti del Ministero. digrazia e giustizia, che ung1onno erano ciIrcasettemila e un altra giarna sana diventati cir-ca seimila, immaginatevi le difficaltà nel ca-nascere il numera di tutti i dipendenti pub-blici d'Italia, fina al dipendente del più picca~la camune. Ebbene, nai davremma fare lasamma di quanta tutti castara percepiscano.a qualsiasi titala, anche per premi in deraga,anche per campensi per aperasità, per straar-dinaria, fina all'ultima usciere dell'ultima ca-mune. Tutto ciò in un calderane di milliardd,che viene, pai, divisa per una cifra di cuinan si conasce l'ootttà.

BLsogna dilve che non si è a conùscenza eLiquella che è la pubbilioCaamministraziane ses.ifanno propas;te di questa genere: in un ma-mento. cOlmequesto, in cui il pubbliaa impie-

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Senato della Repubblica ~ 16272 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

go è quello che è, si presume di conoscereeon .precis~one quanti sono i dipendenti ditutta una congerie di enti. Non 110sappiamo:è ,mutile .che facciamo dei calcoli fuori po-sto; si tratta comunque di un ,lavoro impro-boo Per trovare una percentuale che deveservire solo pel i magistrati, non occorre faretutto questo calcolo: basta rapportarsi alleretnibuzioni dei pubblici dipendenti risultan~ti da,l decreto del ,Presidente della Repubb1:i..ca emesso ai sensi dell'a:rticoì1o 9 deIJ.a legge382. Un certo giorno si dirà: gli stipendi deipubblici dipendenti sono cambiati; rappor-tandoli alla tabella precedente si vedrà sesono aumentati in media di un 3, di un 5, diun 6 per cento e quel 5 o 6 per cento siapplicherà anche ai magistTaiti.

La pretesa di valer ,tenerre conto per i ma-gistrat,i di tutte le categorie enunciate, prete-sa assolutamente impossibi!l'e e legata ad eile-menti assolutamente incontrollabili che nonpaS/sana avere un peso determinante per leragioni che hQ detto prima, è assurda. Mi pa-re, quindi, che nello spidto deLl'emendamen-to del Govermo, del dispositivo escogi,tato 0IP-portunamente dal Governo stesso, possiamosenz'altro addivenire ad una più sintetica epiù semplioe formulazione di questo articolo31, rifa:cendoci a1la tabeUa del pelI'sonale civi-le dello Stato, 'secondo il decreto del Presi-dente della RepubbUoa prev:vslto dall'articolo9 della degge 22 luglio 1975, n. 382.

B O N I F A C I O , ministro di grazia egiustizia. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facOllltà.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Signor Presidente, l'emendamento31. 3 del Governo è stato già da me i:1lustratonel corso della discussione generale, alla qua-le mi riporto.

P RES I D E N T E. Invito i Irelatori adesprimere i>l parelI'e sugli emendamenti inesame.

M A F F I O L E T T I , re/atore. SignorPresidente, sull'emendamento 31. 1, presen-tato dad senatore Viviani, è favorevole il re-

18 GENNAIO 1979

latore Maffioletti e contrario ill relatoreBausi.

Per qUCllntoriguarda J'emendamento 31. 2,presentalto dal senatore Agrimi, vorrei preci-sare che il f~ne del proponente può e'sselrecondiviso: è queUo di adeguare ques'to mecca-nismo alle previsioni dell'articolo 9 della leg-ge 382. Senonchè, se il fine è quello di ricon-durre dentro una disciplina e di sottrarrequindi la statuizione al decreto ministerialeper addivenire ad un livello diverso di sta-tuizione che è il decreto del Presidente dellaRepubblica, la soluzione è impropria, ,perchèqui si tratta di un automatismo che conferi-sce dirirti, mentre nella contrattazione ab-biamo un altro tipo di meccanismo, per cuimi dichiaro contrario a tale soluzione.

B A USI, relatore. Esprimo parere fa-vorevole all'emendamento 31. 3 del Governaper i motivi che sono stalti iHustrati dal Go-verno medesimo in sede di replica da pa<rtedel Ministro e per sottoJinealre che in ulti-ma anahsi qui dobbiamo chiaI1iiI'Ciche casasi intende fare. Si intende perseguire unafarma di collegamento che, come è stato det-to anche in Commissione, sia di disincentivaa forme di conflittualità di tipo sindacale daparte della magistratura o si intende chequesto sistema continui?

Può darsi che, a!11JChecosì formulata, lanormativa dia ugualmente luogo a conflittua-Htà sindacale, ma noi abbiamo it! dovere ~

prO{prio per un tipo partico/lare di mpporto~ di cercare quali siaTIo le condiz>Ìoni che

possano rendere più faci.lea:nche in futuroil superamento di quelle diffiooltà che SOa:1.0ovvie in ogni lI'apporto anche tra categoriee anche umanamente.

Questo però non toglie che la normativa,così come è formulata nell'articolo 31, ulti~ma edizione, da parte del Governo, consentedi mantenere quanto più pO'S'Siibileinalteratoun rapporto che è quello che nasce con ,letabelle che abbiamo già approvato aJLl'aJrtico-10 29. Si tratta, appunto, di far sì che questorapporto rimanga inalterato; can un riferi-mento, s'tatisticamente, pro capite e quindicon una garanzia di Irigidità e riduttiva rispet-to ad altri silstemi tecnici di definiziane della

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16273 ~

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

media, ancorchè ponderata. Quindi esprimoil parere favorevole.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere ill parere sugli emendamenti31.1 e 31.2.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Signor Presidente, le motivazioniche sorreggono l'emendamento del GovernI()valgano anche a giustificare un palI'ere netta-mente negativo all'emendamento Viviani disoppressione di questa discipilina. Per quantoriguaI1da l'emendamento Agrimi, mi dpOlI'toaalJChea1:lemotivazioni esposte dall relatore atale proposito. PalI'ere contrario qUiindi pertutti e due.

P RES I D E N T E. Passiamo alla vo-tazione dell'emendamento 31. 1.

P A Z I E N Z A. Doma!lldo di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P A Z I E N Z A . Signor Presidente, ono-revoli colleghi, il mio Gruppo è favorevoleal principio dell'adeguamento automatico, ad-d:i:ri'ttura, e quindi già ritiene che estremi ten-tativi di comprimere tale principio siano stati~atti attraverso 11 testo deaa Commissiolrreprima e l'emendamento del Governo, comun-que a nostro avviso migliorativo, dopo. Noinon comprendiamo un certo filo di acredineche emerge dall'intervento del senatore Vi-viani ~ non me ne voglia perchè sa quantastima e quanto affetto mi legano a lui ~ inquesta crociata 'Contro i magilstrati...

V I V I A N I. Non contro i magistrati;contro un'ingiustizia palese...

P A Z I E N Z A. ... che sembra aver ab-bracciato in un momento quanto mai inop-portuno per la giustizia, che è rimasta para-lizzata da giuste rivendicazioni economichecontro le quali addirittura si vengono a pro-porre emendamenti soppressivi.

Poichè non voglio tedialI'e ulteriormentel'Assemblea, dichiaro anche il mio vorto sUiI-

,l'emendamento Agrimi e sull'emendamentodel Governo, onde non riprendere in seguitola parola. A prima vilSta la fOil1l1lulazionedel-l'emendamento Agrimi sembmrebbe più logi-ca e più armonÌiOa. Ma non mi convince l'ac-cenno che il presentatore ha fattI() agJli ii11idJieiISTAT come a qualcosa di estraneo ai nostriordilinamenti giuridici e come frutto di possi-bili interpolazioni, quando ~ lo ricordo al

senatore Agrimi ~ gli indici ISTAT hanno

fatto ingresso trionfale nella nostra legisla-zione con il processo del lavoro, con il nuo-vo rito di lavoro, dove si fa riferimento agliindici ISTAT per i prezzi al consumo per glioperai delle industrie, e con una legge fon-damentale quale la n. 392 del 1978 che disci-plina l'equo canone e che agli indici ISTATfa continui riferimenti per stabilire gli ag-giornamenti dei fitti e dei canoni locativi.

Hcco qu:i:ndi che a me sembra che il piùpenetrante tentativo di avvi;cinarsi ad unarealtà, il più generoso sforzo di cercare dicompenetrarsi di una realtà economica,giuridica, sOOÌ'ale,fatta di tradizioni, di va1o~

I I1Ì che vanno rispettati ~ e noi dobbiamo in-segnare ai nostri concittadini a rispettarli e

a difenderli ~ sia costituito dall'emenda~mento del Governo, che, da informazioni

che ho, non po:rta a quelle difficoltà cui ac-cennava iJ senatore Agrimi, dato che gli stessicalcoJl ISTAT sono fatti in maniera da poteragevolmente ricavaJre il carico per unità, quel

carico medio che possa portare poi allJe me-die cui accenna l'emendamento governativo.

Ecco perchè voterò OOllltro l'emendamentoViviani, contro l'emendamento Agrimi e a fa~

vore dell'emendamento del Governo.

P RES I D E N T E. Metto wi voti l'emel11-damento 31. 1, presentato dal senatore Vivia~ni, ,sUilquale i relatori hanno esplI'esso un pa~rere cantmstante, da cui si può desumere chesi rimettono all'Assemblea, e il Governo haespresso parere contrario. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamen-to 31. 2.

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16274 ~

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

C I FAR E L L I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C I FAR E L L I. OnorevoLe PiDesidente,sono Iconvinto che quesito è il punto più deli-cato del nostro ragionamento perchè, o iSitlI'atti di disincentivare la conf1ittualiità, comeha detto l'onorevole Ministro, osi tratti di ri-spondere alle esigenze di apprezzamentoconcreto della funzione della magistratura ~

esclusa l'Avvocatura dello Stato, la cui in-clusione in questa normativa è una stor-tura che non mi stancherò mai di denun-crare ~ in rea~ltà dobbiamo sUJperare questocapo delle tempeste. Vorrei dire che v:oterò afavore dell'emendamento Agrimi pocchè mip"ure iJnserito nell'ordinamento. Questo nonsignifica affatto che io disistimi l'ISTAT e isuoi sistemi, ma voglio ohe venga tradOltto innorma il livello retributivo dell'impiego pub-blico. Nè crediamo ~ su questo vOlITei IiIcontrOllIo di chi ne sa più di me ~ che con i,l

fatto di elencare i di!pendentli delle regioni,delle province, eccetera, ci riferiamo a qual-cosa di diverso. A me pare che il sistemaproposto con l'emendamento Agrimi sia unsistema che soddisfi per chiarezza norma-tiva.

P RES I D E N T E. Metto alivolti,l'emen-damento 31. 2, pJ:'esenta:to dal senato,re Agri-mi, non accettato nè dai relatori nè dal Go-vemo. Chi ['approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione delJ'emen:damento31. 3, presentato dal Governo.

TEDESCO TATO' GIGLIA.Domando di paI11are.

P RES I D E N T E. Ne ha fruco,1tà.

TEDESCO TATO' GIGLIA.OnorevoJe Minis1Jro, onorevole Sottosegreta-rio, onorevoli colleghi, came già in Commis-sione 'aDlChequi lin Aula noi senatori comuni-sti ci 'asterremo sull' emendamento che ripro-pone, sia pure in una formulazione migLiore,

il meccanismo deIradeguamento automatico,rispetto al quale anche questa formulazione,che meglio precisa il meccanismo stesso, nonvale a fugare lIenos1JI1eperplesSliJtà e ,le nostrepreoocupazioni.

Voglio quindi ribadire, a scanso di ogniequivoco, quanto già abbiamo più volte affer-mato in Commissione. Non mettiamo in dub.bio, anzi sosteniamo l'opportunità di preve-dere per le retribuzioni dei magistrati un ade-guamento periodico. Siamo consapevoli chein quest'ultima fase dell'agitazione dei magi-stratt la questione dli un adeguamento perio-diao è divenuta in qualche modo il puntocmciale. Nè ci sfugge che nella rivenclioazio-ne Iretributiva complessiva dei magistrati, maanche, specificamente, nella rnÌchi,eJStapiù vol-te posta, e anche in modo acceso, di un ade-guamento periodico si esprime un disagio iÌ.lquale è spia di problemi ben più v:aslti chenon le mere qUeJStioni del trattamento eco-nomico.

Se abbiamo più volte dichiarato in sedeparlamentare la nostra dispornibilità perl'adeguamento periodico, non l'aibbiamo fattoper sooraggiare, come da qualche parte sidice, le agitazioni e meno che mai per met~tere in forse il diriJtto di sciioi]J'emper i .magi~stI1alti. La ragione è un'altra. Con questo di-segno di legge operiamo g)iustame:nte 110iSgalIl~ciamento del trattamento nOlJ:"J:llativoe retri.-butivo dei magistrati da quello del pubblicoimpiego, in un momento in cui, per quanto ri-guarda tI pubbLico impiego, si affeJI'IDaH prin-cipio detlla contratltazione triermale; dunquein questa sede è gius'to e necessario prevedereun meccani,smo sostitutivo di quello dellacontrattazione triennale.

Ma il nostro dissenso riguarda in modonetto la scelta prevalsa, cioè quella dell'au-tomatismo. Con la decisione dell'aUltomati-smo, cioè degli aumenti periodici di diritto,si sottrae al Parlamento e allo stesso Gover-no la decisione, con la conseguenza negativadi rendere imposlsibile una valutazione com-plessiva della situazione.

Sta qui il nastro dissenso. Il oollega Sca-ma:rcio l'ha defiJnito una afferro'azione verba-le e non una proposizione concreta (poi tor-nerò su questo problema della proposizione,che è pOllitico). Credo inv~e che 151;tratti diuna questione tutt'altro che di paro~e, ma

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V II Legislatura.Senato della Repubblica ~ 16275 ~

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

precisa e cruciale, particalarmente rischiasanel mamenta in cui, came è stata documen~tata (mi I1iferis:ca alla replica del senatareMaffialetti), siamo. in una fase di transizianeper ciò ,che riguarda la conJtrattazione delpubblica impiega. Onarevale Ministro, miconsenta di dirle che sep!Imre ne comprendauna certa fandatezza, nan mi canvince finain fanda l'argamenta, che anch'ella ha ripor-tato nella replica, seconda i:l quale, poichèl'adeguamento automatico è agganciato adaumenrti che sono frutta di una co!l.1JÌ["atta-ziane callettiva, i pubblici pateri, quando.procedono. alla oontrattazione, ,sanno. che lasua dinamÌlCa :si rifletterà sulr1Jmttamento deimagistrati e dunque in quella sede decidonoanche su queSito.. Da;! punta di vista lagica èesatta, ma ,dal punto di vista della politicaeconomica e sociale del nostro paese ciònon fuga la nastra preoccupazione, in quantosappiamo. bene in realtà came la dinamicacontrattuale sia malta più complessa. Abbia~ma vissuta recenti, acute agitazialllÌ in sell:.to-Iri pubblici can canseguenti decisiani non pre~viste; qumdi agganoiamo l'adeguamento atroppe incagnite, nel mamento in cui lo ren-diamo. autamatica. Del resta questa rife-rimenrt:a, !propria perchè autamatica, è impra-prio in quanta, essendo UJll riferimento per-centuale, si applica, riferendasi a diverse ca~tegarie, a punti di partenza, a livelli retri~butivi campletamente diversi.

Questa è la prima e fondamenta/Le lTagioneper cui ci asteniamo.

v'a poi detto che H disegna di legge, purOJPerando 10 sganciamento del trattamOOltodei magistrati, tuttavia mantiene un sistemaretributiva, per casì dire, mista, derivante dauna nOlTmativa eteragenea, in qUaJ1!tonan ri-struttura la stipendio. dei magistrati. Oral'adeguamenta periodico, per le caratterisi/:i-che che assume, viene a dntradurre un ulte-riare fattare di eterageneità e quindi can-traddice in qualche moda il cr:iterio di fandoda cui siamo. stati massi quando. abbiamo.fatto la SlCeltadella sganciamento, cioè queLlodi giungere, invece, ad una chiarezza e ad l\.1[laomageneità retributiva.

ValTei infine sottalineare e ribadire chepraprio perchè l',au.mento è in peroentuallie,eSlsa è ,destinata a riprodurre in assoluto, al~

l'interna della magistratura, quei divari che.ean le tabelle appena appravate abbdama inqualche mado riequilibrata. Quindi, con l'ade-guamenta automatica, introduciamo un mec~canisma che determina un pracessa inversoad una scelta dJi fcmda vaJlida, fatta COIl letabelle contenute in questo disegna di legge.

Terminerò rispondendo aLLadomam.da cheimpLicitamente è stata !posta daLl'anarevoleMinistro. e apertamente, prima di lui, dal col~lega Scamarcia: perchè, se queste sonO' lenastre abiezioni e le n08'1Jrepreoccupaziani,Thanci siamo faitti promO'to:ri di una propo-sta emendativa seppure-------come è stato ricar~dato ~ avevamo. prospettata in Cammissio-ne delle ipatesi diverse? Ebbene, anorevolePresidente, anarevale Ministro., anarevali col~leghi, cansentitemi di dire che ci interessa difare delle proposte nella misura in cui essehanno. poi 10 spazio., il terrena per cammina-re. Sappiamo. quanto difficile, lunga, trava-gliata è stata la vicenda di questa disegna dilegge ed io. non mi riferisca ai tempi parla-mentari, che in realtà sona stati malta brevi,ma mi riferisca al tempo. intercarsa tra quan-do. il problema è maturata nella categaria enel paese e quando è stato affrantato in Par-lamenta. Poteva e daveva essere affrantatoprima. Ebbene, nel mamenta in cui ci travia-mo ad affrontarla, avendo canstatata che unamaggiaranza attorno. ad una ipotesi diversa aquella dell'autamatisma nan vi era, nan ab-biamo voluta intradurre ulteriari elementi didisagio, di camplicazione, di difficoltà. E que~sta è la ragione per cui abbiamo. scelto non lavia di emendamenti di bandiera, ma la via diuna presa di distanza da una decisiane che,per le ragiani cui ha accennato, riteniamo gra~vida di canseguenze negative, di rischi e dipericoli per la palitica pubblica in campo re~tributiva e di riflesso anche per la categaria.

D E C A R O L IS. Damanda di pa11latreper dichiarazione d:iJvata.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D E C A R O L IS. Signor Presidente,annuncia il vota favarevale del Gruppo. dellademacrazia cristiana sull'emendamento. delGoverna. Per la verità tutti gli argamenti che

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16276 ~

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA -REsacaNTa STENaGRAFICa 18 GENNAIO 1979

sana stati brillantemente, carne di cansueta,esposti dalla senatrice Giglia Tedesco si sa'r-reggano., ad ecceziane dell'ultima, e ciaè chenon sana state fatte proposte alternative aquesta de]l'adeguamenta, così come è statamigliorata dal Governo con il presente emen-damento, perchè non valeva la pena di famein quanto non vi sarebbe stata una maggia-ranza per approvarle.

Per la veI1iJtàdabbiamo dire che la prOipo-sta nan è stata fatta perchè è difficile trovareuna soluzione ahernativa. Siamo obielttivJ:è estremamente difficile, anzi, direi, è im-possibile trovare una 'Soluzione alternativaperchè eLire che gli stipendi dei magistratidebbano essere adeguati ogni triennio e, quin-di, affermare ill priniCÌpio di un adeguamentoche in un certo senso disincentivi la conflit-tualità, carne è stato detto qui da più parti, edire poi che questo adeguamento viene fat-to, ad esempio., can legge del Parlamento,allorquando, come nel caso odierno, deter-mina le tabelle per tre anni, per poi rimet-tere ad una legge successiva la determinazia-ne delle nuove tabelle, significa dire una ca-sa del tutto inutile. Infatti è evidente che ilParlamento, così come fa la legge che de-termina una certa retribuzione, successiva-mente può fare una legge con la quale au-menta o diminuisce tale retribuzione.

La realltà è che qui ci si too-va dd flronte auna scelta. Vogliamo trovare un sistemaautomatico che sia priva di effetti perversi,percl1è riconosciamo kt specialità della fun-zione della magistratura, perchè vogliamo,come si è detto, evitare una cantinua canHit-tualità con la magistratura, che è un poteredello Stato? Ed allara occorre trovare unqualche meccanismo che non sia legata allaaumento del costo della vita secondo l'ISTAT.D'altra parte l'ISTAT è entrato ufficialmentenella nastra legislazione, da ultimo con alcu-ni articoli sulla nuova .cLiscipMnadelle loca-zioni degli immobili urbani, che si applica ami:lioni di contmtti nel nostro paese. Ed al-lora dobbiamo fare riferimento a quello checi fornisoe questo istituto. Oppure vogliamoche ci sia un completo [potere diSClrezJ:onaledell'Esecutivo o del Legislativa? E allora non

si tratta che di presentare un disegno di leg-ge, quando lo si :ritiene opportuno, appro.-vando nuove tabelle per i magiSltra:ti. Ma re-sta il problema deilil'adeguamento. Quando.anche la senatrice Tedesco dice che bisognatrovare un s!Ìstema e che vi è un accordo sulprincipio dell'adeguamento, è chiaro che sirifedsce ad un adeguamento nOoncompleta-mente 'Sottratlto alla mscrezionalità del poterepolitico, ma neldo steS'so tempo a un adegua-mento e non a,Uamssazione una tantum dellostipendio. Sarebbe 'U:l1apromessa di legifera-ziane da parte dell,legislatore a SlCadenzatriennale. Se poi il legislatore non vuole legi-ferare, naturalmente gli stipendi oontinue-ranno ad essere gli stessi oltre il tI1iennio.

Credo che il meccanismo eS:CIOgitatodal Go-verno sia il più adeguato poichè si rifà sem-pre aHe decisioni politiche del Governo e delPal1lamento in quanto è 11aconseguenza dellacontrattazione che Governa e Parlamentoconducono nel settore del pubblico impiego.

D'alitra parte l'emendamento stabiHsce concertezza quali Isono le categorie .interessate,che le rilevazioni sano effettuate dall'ISTATe che questi datli Isono ufficiaUzzati nelìla rela-zione programmatica. Stabilisce altresì chela variazione percentuale Idelle retribuzioniè oalcol:ata rappo.l1t'anc1o la retribuzione me-dia per unità dell'ultimo aDillO,cioè si operauna suddivisione per unità. E non è vero chel'ISTAT non fornisce il numero dei dipen-denti: l'ISTAT fornisce il numero e, quindi,anche la possibilità di effettuare questo cal-colo. Di conseguenza, per questi motivi, pai-chè riteniamo che si debba trovare una for-ma di adeguamento che nan sottragga il set-tore del pubblico impiego e quindi anche lamagistratura alla politica generale della spe-sa pubblica del paese, riteniamo che l'emen-damento proposto dal Gaverno sia da acco-gliere. (Applausi dal centro).

P RES I D E N T E .Metto ai voti l'emen-damenJto 31. 3, sostitutivo dell'mtero artico-lo, presentato dal Governo. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

È approvato.

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Senato della Repubblica ~ 16277 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

Il senatore Ruffino ha trasformato l'emen-damento 28. O.2 nel seguente ordine delgiorno:

« Il Senato,

nell'approvare il disegno di legge nu-mero 1421,

impegna il Governo ad approntare consollecitudine una normativa atta ad elimi-nare 1e disparità di trattamento intervenu-te a seguito dell'approvazione del quinto esesto comma dell'articolo 21 della legge 20dicembre 1973, n. 831 ».

9. 1421. 2 RUFFINO

IlnvÌto ila Commissione e il Governo adesprimere il paTere.

B A USI, relatore. La Commissione è fa-vorevole.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Il Governo porterà 1a sua :riflessio-ne su questo problema e sui Isuoi ilimiti e ac-coglie l'ordine del giorno come raccomanda-zione.

P RES I D E N T E. Senatore Ruffino,insiste per la votazione dell'ordine delgiorno?

R U F F I N O. Non insislto.

P RES I D E N T E. PaIs'siamo 'all'esamedegli amticoili ,aggiuntivi proposti oon gliemendamenti 31. 0.1 e 31. O.2. Se ne dia let-tura.

P A Z I E N Z A, segretario:

Dopo l'articolo 31, inserire il seguente:

Art. ...

«I magistrati ordinari, amministrativi edella giustizia militare e gli avvocati delloStato non possono esercitare il diritto disciopero, nè ricorrere ad azioni sindacali so-stitutive di esso, dirette a pregiudicare il fun-

zionamento dell'amministrazione della giu-stizia ».

31. O. 1 CIFARELLI, SPADOLINI, VENANZETTI

Dopo l'articolo 31, inserire il seguente:

Art. ...

«Successivamente :aJL~aVarIazIone previ-sta dall'ultimo comma dell'articolo 31 glistipendi, in vigore allo gennado del secondoe del terzo a:I1JI1IO di ogni trliennio, sono mo-dificati in mÌisma corrispondente ad un ter-zo della variazione percentuale maturatasinelle retribuzioni dei dÌ\PendeIliti pubblici,nell'anno immediatamente procedente.

Alla fine dell trienll1io si piI'ocede alI con-guaglio degli stipendi di ciascuna qualificaÌ!n misura pari alla differenza tma lo sti-pendio in godimento nel. dicembre del terzoannO' e queLlo spettante a narma dell'arti-cola precedente ».

31. O. 2 SCAMARCIO, DE MATTEIS

C I FAR E L L I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoJtà.

C I FAR E L L I. Illustro il mia emenda-mento CiOnla brevità che Il'ora com'Porta e sulpresuppaslto che gli aficionados che sono quipresenti abbiano in gran parte ascoltato quel-lo che ho detto questa mattina in sede didiscussione generale. Devo dire che, mentreringrazio il ooJ1ega Luberti per avere, argo-mentando contro questo mio orientamento,riconosciuto che da parte mia e dei repubbli-loani non vi è in questo neslsurra arrière pen-sée, ma un ragionamento leale di avanguar-dia democratica, se volete, dell nostro paese,non posso mngraziare ~ e mi 'Spiare ~ ilsenatore Guarino, il quale ha detto testual-mente che questo è un goffo espediente perIl'eliminazione dell diritto di scio'Pero. Mi con-sentirà il senaltore Guarino, PUiI'ricambiando-gli simpatia e amicizia, di dire, in sede poli-tica, che non pQiSiSOaocettare che si dica que-sto !Sulla nostra proposta Isia per quello che

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Senato della Repubblica VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna)

~ 16278 ~

18 GENNAIO 1979

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ASSEMBLDA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

essa è sia per i nni e la (logicache essa pro-pone.

Ritengo che in questa materia, dopo ladi'soussione che si è svo1té\l,io debba fare ap-pello la quello che disse Alcide De Gasperiquallldo si presentò al palazzo .del LU!ssembur-go di fronte alle potepd:e vincitrici della guer-ra: «Io dalla parte mia non ho che la vostracortesia». Io però dalla parte mia ho Ja Co-stituzione e ho le vostre parole: censeo ex oretuo. Quando il Ico~lega Luberti argomentasulla speoialità della magistratura, quandoin quest'ordine di idee si esprime il'onorevoleGuardasigiIIi, I~amia battaglia etico-poli:tical'ho vinta. Non vi sono sO'lo gli articoli 104e 105 della CosrtJituzione, che voi tutti cono-scete meglio ,di me, ma vi è proprio La confi-gurazione della logica di questo provvedi-mento.

Perchè ho votato a favore dell'emenda-mento Agrimi, cioè di quell'automatismo le-gale? Perchè qui non si tratta di una catego-ria qualsiasi, ma si tratta di un potere delloStato, dell'ordine giudiziario, di qualcosa chedeve quindi trovarsi in una situazione pre-ferenziale.

Non vado oltre, onorev{)jle Presidente, peròvonrei aggiungere che im relazione a certi ar-gomenti ritengo che la democrazia sia anchecapacità di sorridere. Ebbene, in relazionea certi argomenti che ho ascoltato, mi sonovenute in mente due piccoJe osservazioni.L'una riguarda l'affermazione che non è ilmomento per affrontare ~ mi sembra lo ab-bia detto l'onorevole GuardasigiIIi o un altroautorevole senatore ~ questo ;problema dellaregolamentazione del diritto dì sciopero. Quinon si tratta della 'regolazione del diritto disciopero, ma si tJ1artta deNa configurazionedi un potere dello Stato. Ma, a parte questoe a patrte il fatto che sul,lo sciopero si staampiamente discutendo per quanto riguardail regolamento di polizia, vorrei dire chequando ho 'set"'ltitoaJTgomentare in miLle modiche il magistrato è urn impiegarto, che il ma-gistrato è un ~avoratore (a parte che questoporta alla distinzione tra lavoratori e ozia-tori), mi sono ricordato di una carnzoncinaromagnola ~ non è il caso che tenti di ripe~terla in romagnOlLo ~ che dice...

P RES I D E N T E. Spero che non lavoglia cantare!

C I FAR E L L I. Non sono capace, ono-revole Presidente. Quella canzoncina anticle-ricale romagno}a dice: « ed Iil Papa puritanodiveI1rà un lavoJ1ator ». QueSlta tendenza a fa-re del Papa un [lavoratore muscoloso mi sem-bra una di quelle giustificazioni ancestraliche noi poniamo invece del rispetto de[laCosti:tuzione e dei ragionamenti rigomsi chedobbiamo fare.

LUG N A N O. Domando di parlare.

P R ,E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

* LUG N A N O . Signor Pres.i:dente, credodi dover dire pochissime cose, nel modo piùrapido possibile. Voglio dire al senatoce Ci-farel1i che in verità non sono d'accordo chesi discuta di questo tema questa sera, soprat-tutto perchè si dà l'impressione alI paese, al-l'o!pinione pubblica, un po' a tutti e anche anoi, onorevole Ministro, onorevoli colleghi,che in fondo, dopo aver dato questo adegua-mento automatico o semiautomatico, dopoaver dato aumenti, adeguamenti o ritocchialle tabelle, si voglia, al tempo stesso, pri-vare i magistrati di una piena sovranità eli si voglia relegare nella categoria di uo~mini a sovranità ridotta e limitata. Que-sto in verità dovrebbe far scattare anchel'amico e collega Scamarcio: credo che eglidovrebbe essere d'accordo e penso che fa-rebbe bene a dido perchè, indipendente~mente dalla categoria dei magistrati, qui sivuole porre la prima pietra per una opera-zione che, secondo me, dovrebbe portaremolto lontano e che mira molto più in al-to e forse molto più in profondità.

Non sono d'aocordo sUlIriferimento al pote-re dello Stato: man capiSiCOperchè, ad ese,m-pio, questo potere non potrebbe essere rap--presentato dai dirigenti di altre branche incui si articola lo Stato e non riesco a capireperchè quelli possano scioperare e i magi-strati no. Così come non riesco a capire lavalidità dell'altro argomento secondo iJ qua~le i magistrati non dovrebbero scioperare per

I

il semplice motivo che, se si arriva alla rego-

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Senato della Repubblica ~ 16279 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

lamentazione, si tratterebbe di vedere poi se,in applicazione deg:li orientamenti espressida due sentenze della Corte costituzionale,non debbano essere loco steslSi a decidere seuno sciopero può esser fatJto O' no, trasfor-mandosi simultaneamente in parti e giudi-CaTI!ti.

Nemmeno questo mi convince perchè, indi-pendentemente dal fatto di chi: debba decide-re, esiste un elementO' che nessuno potrà di-sconoscere. È vero che la Corte costrutuziona-le ha detto che non si può diSlCOnO'scerelavalidità e la legittimità costituzionale di quel-la parte del !Codice che pUiIlisce certi scioperi,però è anche vero che ha detto che deve trat-tarsi di s:cioperi che compromettonlO funzio-ni o servizi pubblici essenziali aventi 'Caratte-re di preminente interesse generale. Il colle-ga Cifarelli dice che un interesse naZJi:onaleprevalente, preminente, a~soluto è rappresen-tato dal funzionamentO' di queUo che costitui-sce un pilaffiro dello Stato. Vorrei però chie-dergli se, ad esempio, non lritenga !Che 10sciopero su scala nazionale degli oSp€ldalierinon metta in pericolo, se operato lin manieraselvaggia, un bene che Isecondo me è giustodefinire non solo primario ma add1ritturaprioritario poochè si metterebbe in giOlOOildinitto e ,l'interesse di tutto il popolo italiano,non aJ~la,sani,tà della razza e della stirpe, maalla salute di rbutti.

Non capis,co come si possa continuare agiocare su questo argomento, ma indrlpen-dentemente da tutto ciò, che ci porterebbe adaffrontare la vastissima e complicatissima te-mrutica degLi anticoli 39 e 40 della CostÌituzio-ne, ritengo che veramente non sia il caso dicLiscuterne stasera. E pUlr senza Ìilludermi cheil senatore Cifarelli possa ritirare il suoemendamento, mi permetto solo di dire checertamente non si può affrontare un temadi questa portata stasera, non soltanto perl'ora tarda, ma anche perchè, oltretutto, que-sto argomento veI1rebbe insenito in un conte-sto di norme che prevedono miglioramentieconomici. Ciò farebbe pensare a tutti cheè stata addirittura accolta una raccomanda-zione che ci veniva da un autorevolissimoesponente della Democrazia cristiana chespesso si agita, anche al di là di ogni mi-sura, e che diceva: dategli tutti gli aumenti

18 GENNAIO 1979

che vogliono, però privateli del diritto disciopero e non se ne parli più.

Ma rul,lora tanto varrebbe eliminare tutltoquello che abbiamo fatto, rÌJtÌirare tutto quel-lo che abbiamo detto IsuLl'adeguamento au-tOlllilJtico, ,sulla necessità di eliminare la con-flittualità permanente. Eppure dobbiamo ri-conoscere ~ e mi fa piacere che mi sia datala possibilità di farlo questa sera, a me checertamente non mi sono mai abbandonato agesti o a parole, per usare una espressione distampo antico, ruffianeSlChi ~ che i magistra-ti per prima cosa hanno :sempre tenuto a di-chiarare che più che ai migliorameruti di ca-rattere economico essi miravano ad avere lacertezza di non essere cOSltretti a scioperaredomani. Vorremmo punirli per questo, pri-vandaIidi un diritto che si riconosce a tuttii 'Cittadini italliani secondo un principio fon-damentale della nostra Carta coSltituzionale?

I magistrati ,soprattutto a questo hannomÌirato, cioè ad evitare dd essere oostretti do-mani a continuare in manifestazioni di prote-sta o di astensione dal Javoro. Noi gli abbia-mo creduto, facendo in modo che questalegge avesse anche una corsia preferenzialee starei per diire una strada di eccezionaJ1e efacile scQrrimento. Ma proprio per ques.tonon possiamo questa ,sera aJocettaredidiscu-tere di tale argomento ed anche per una af-fermazione di principio riteniamo che sidebba respingere l'emendamento dei senatoriCifarelli, Spadolini e Venanzetti.

G U A R I N o. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

G U A R I N o. Vorrei solamente riba-dire, a proposito di questo emendamento,ciò che ho detto in sede di discussione ge-nerale, vale a dire che sono contrario al-l'emendamento proposto dai senatori Cifa-relli, Spadolini e Venanzetti, perchè altro ècontestare l'opportunità della legge di cuici stiamo occupando, altro è disconoscere aimagistrati il diritto di sciopero; e natural-mente io e il mio Gruppo siamo favorevolial diritto di sciopero dei magistrati. A pro-posito di che, come potrà del resto con-trollarsi sulla base della lettura del verbale

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V I I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16280 ~

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

che uscirà domani, sia ben chiaro che indiscussione generale io ho contestato l'argo~mentazione del senatore Cifarelli a favoredel divieto di sciopero, ma non ho affattodetto che la tesi del collega Cifarelli siasubdola o altro. Il senatore Cifarelli, se miè permesso di fare questa precisazione, haforse inteso come riferito a lui un argomentoche invece era riferito all'adeguamento au-tomatico proposto dal Governo. Quando hodetto che l'adeguamento automatico propo~sto dal Governo e accolto dalla Commissio-ne è un modo subdolo o goffo per introdur~re r1'abolizione del diritto di sciopero, nonavevo assolutamente !'intenzione (nè vedocome lo si potrebbe in qualche modo argui-re) di porre in dubbio la piena sostenibilitàdella tesi, ben diversa, del senatore Cifarelli.

P RES I D E N T E. Invito i relatorie il Governo ad esprimere il parere sul~l'emendamento 31. O. 1.

M A F F I O L E T T I, relatore. SignorPresidente, per motivi di valutazione poli~tica, per motivi che sono in relazione allasede della materia e per motivi che si richia~mano a questioni di ordine generale e anchedi ordine costituzionale, i relatori sono con~trari all'emendamento Cifarelli.

B O N I F A C I O, ministro di graziae giustizia. Signor Presidente, già nella re~plica ho esposto le motivazioni che mi indu-cono ad esprimere parere sfavorevole.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 31. 0.1, presentato dal sena-tore Cifarelli e da altri senatori, non aC'cet~tato nè dai relatori nè dal Governo. Chi loapprova è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

D E M A T T E IS. Domando di padare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D E M A T T E IS. Dopo l'approva~zione dell'articolo 31, con il quale si è fis~sato l'adeguamento automatico degli stipen-di e degli emolumenti in favore dei magi~

strati alla fillle di ogni triennia, per evitareche si attenda !'intero triennia perchè i ma-g1strati possano fruire di questo provvedi-mento, con l'emendamento 31. O.2 intendia-mo, sia pure con inizio dal secondo anno,che si dia un acconto pari ad un terzo dellarisultante della media degli aumenti delleretribuzioni dei dipendenti pubblici, salvoconguaglio definitivo.

P RES I D E N T E. Invito i relatorie il Governo ad esprimere il parere sul-l'emendamento 31. O.2.

B A USI, relatore. n parere è contrario.

B O N I F A C I O, ministro di graziae giustizia. Signor Presidente, questo era unemendamento presentato dal Governo alleCommissioni riunite. L'adeguamento trien-naIe, previsto dall'articolo testè approvato,interviene a distanza di tempo dal verifi.carsi degli aumenti dei pubblici dipendenti.Il Governo non ha ripresentato l'emenda-mento dopo le vicende subite da questo te.sto nelle Commissioni e ritiene di doversirimettere all' Assemblea.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 31. O.2, presentato dai sena-tori Scamarcio e De Matteis, non accettatodalla Commissione e per il quale il Governosi è rimesso all' Assemblea. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 32. Se nedia lettura.

P A Z I E N Z A, segretario:

Art. 32.

(Procedimento di attuazione(dell' adeguamento triennale)

Gli aumenti previsti dagli articoli prece-denti sono determinati entro il mese di giu-gno dell'anno indicato in ciascuno degli ar-ticoli medesimi, con decreto del Ministro

.di grazia e giustizia di concerto con il Mi~nistro del tesoro.

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Senato della Repubblìca ~ 16281 ~ VIl Legislatura

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

A tal fine entro il mese di maggio dell'annoindicato in ciascuno degli articoli preceden~ti l'ISTAT comunica la variazione percen-tuale del valore medio delle retribuzioni dicui al terzo comma dell'articolo 31.

P l{ E S I D E N T E. Su questo articolosono stati presentati due emendamenti. Sene dia lettura.

P A Z I E N Z A, segretario:

Sopprimere l'articolo.

32.1 VIVIANI

Sostituire l'articolo 32 con il seguente:

« L'adeguamento previsto dall'articolo pre.cedente è determinato entro il mese di giu~gno dell'anno successivo al triennia di rife-rimento di cui al terzo comma dello stessoarticolo con decreto del Ministro di graziae giustizia di concerto con il Ministro deltesoro.

A tal fine entro il mese di maggio dell'an-no indicato nel comma precedente l'ISTATcomunica la variazione percentuale della re-tribuzione media per unità di cui al terzocomma dell'articolo 31 ».

32.2 IL GOVERNO

V I V I A N I. Domando di padare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V I V I A N I. Onorevole Presidente, ono-revoli colleghi, il Senato ha approvato l'arti~colo 31 per l'adeguamento automatico. Que-sto adeguamento automatico si fa prenden~do le rilevazioni ISTAT per i conti econo-mici nazionali pubblicate nel marzo di ognianno nella relazione generale sulla situazioneeconomica. A me pare in aperto contrastocon l'articolo successivo: «A tal fine entroil mese di maggio dell'anno indicato in cia~scuno degli articoli precedenti l'ISTAT co~munica la variazione percentuale del valoremedio delle retribuzioni di cui al terzo com~ma dell'articolo 31 ». Abbiamo 'scelto la via

di cui all'articolo 31; non si può scegliereora la via di cui all'articolo 32, che è incontraddizione con la prima.

S P E R A N Z A, sottosegretario diStato per la grazia e giustizia. Domando diparlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P E R A N Z A, sottosegretario dìStato per la grazia e giustizia. L'emenda~mento 32. 2 del Governo si illustra da sè.

P RES I D E N T E. Invito i relatoriad esprimere il parere sugli emendamentiin esame.

B A USI, relatore. Per la verità io nontrovo nell'articolo 32 la discordanza cui ac~cennava il senatore Viviani. Pertanto espri~ma parere contrario all' emendamento Vivia~ni e favorevole a quello del Governo, proprioperchè sono convinto che non esiste con-traddizione. Anzi esiste, a mio parere, unchiarimento integrativo.

P RES I D E N T E. Invito il Gover-no ad esprimere il parere sull'emendamen-to 32. 1.

S P E R A N Z A, sottosegretario diStato per la grazia e giustizia. Sono contra-rio all' emendamento Viviani, anche perchèsono favorevole ovviamente all' emendamen-to del Governo.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 32.1 presentato dal senatoreViviani. Chi l'approva è pregato di alza're lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 32. 2 presen~tato dal Governo, sostitutivo dell/articolo 32.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

:È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 33. Se nedia lettura.

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~enat(} della Repubblica ~ 16282 ~

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna)

VI l Legislatura

ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

P A Z I E N Z A, segretario:

Art. 33.

(Devoluzione all' erario dei compensiper gli arbitrati)

Le somme dovute al personale di cui allalegge 24 maggio 1951, n. 392, ed ai magistra-ti dei tribunali amministrativi regionali atitolo di compenso per 10 svolgimento dellefunzioni di arbitro debbono essere versateda coloro che sono tenuti ad erogarle di-rettamente lin conto entrate del Tesoro, nel-la misura dell'80 per cento.

Degli avvenuti versamenti è data di voltain volta comunicazione all'ufficio di appar-tenenza del magistrato ovvero dell'avvocatoo procuratore dello Stato interessato.

Per gli arbitrati di cui all'articolo 1 del re-gio decreto-legge 16 gennaio 1936, n. 113,continua inoltre ad applicarsi la ritenutaivi prevista.

P RES I D E N T E. Su questo articolosono stati presentati due emendamenti. Sene dia lettura.

P A Z I E N Z A, segretario:

Al primo comma sopprimere le parole:«nella misura dell'80 per cento ».

33. 1 VIVIANI

Al secondo comma sopprimere le parole:«ovvero dell'avvocato o procuratore delloStato interessato ».

33.2 VIVIANI

V I V I A N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V I V I A N I. Signor Pres:idente, ritirol'emendamento 33.2 perchè partiva dal pre.supposto di non tenere gli avvocati delloStato insieme ai magistrati. Quanto al 33. 1l'ho illustrato nel corso della discussionegenerale. A mio avviso il magistrato deveversare all'erario, come promette il titolo

della norma, tutto quello che riceve dagliarbitrati. Abbiamo avuto un clamoroso esem-pio in cui anche il 20 per cento sarebbe sta-to troppo.

P RES I D E N T E. Invito i relatori adesprimere il parere sull'emendamento 33.1.

M A F F I O L E T T I, relatore. SignorPresidente, io credo che sia già un risultatoaver raggiunto in Commissione un accordodopo una discussione sugli arbitrati, sui com-pensi e sulle discipline da adottare per mo-ralizzare questo settore. Quindi il punto diarrivo cui sono giunte le Commissioni deverimanere, e in questo senso sono contrarioall' emendamento Viviani.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

B O N I F A C I O, ministro di graziae giustizia. Il parere è contrario.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 33. 1, presentato dal senatoreViviani. Chi J'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 33. Chi l'approvaè pregato di alzare b mano.

:È: approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 34. Se nedia lettura.

P A Z I E N Z A, segretario:

A\r.t.34.

(Onnicomprensivitàdel trattamento economico)

Ì!. fatto divieto al personale di cui alla pre-sente legge, anche se fuori ruolo, di perce-pire indennità, proventi o compensi per pre-stazioni in favore della pubblica ammini-strazione, di enti pubblici o di società a par-tecipazione pubblioa.

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Senato della Repubblico VIl Legislatura"'--;~

~

~ 16283 ~

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Sono comunque esclusi dal divieto, oltreall'indennità integrativa speciale, alla quotadi aggiunta di famiglia, alla tredicesima men-silità, alle indennità di trasferta, di missionee di trasferimento e ai compensi per le atti-vità di cui all'articolo 19 della legge 15 no-vembre 1973, n. 734, i proventi, i compensie le indennità spettanti per l'esercizio di fun-zioni elettive e per la partecipazione ad or-gani speciali di giurisdizione, per l'espleta-mento di operazioni elettorali o di concorso,per ogni altro incarico per il quale la par-tecipazione è prevista dalla legge come ob-bligatoria e per lo svolgimento di incarichidi insegnamento, di studio e di ricerca. Sonofatte salve le detrazioni previste dalle leggivigenti.

Sono altresì esclusi dal divieto, per quantoriguarda gli avvocati e i procumtori delloStato, i compensi previsti dall'articolo 21del regio decreto 30 ottobre 1933, n. 1611.

P RES I D E N T E. Su questo articolosono stati presentati alcuni emendamenti.Se ne dia lettura.

P A Z I E N Z A, segretario:

Al primo comma, sostituire il periodo do-po la parola: «proventi», fino alla fine,con l'altro: «e comunque qualsiasi compen-so sia da enti pubblici che privati, eccezionfatta per i diritti d'autore ».

34.1 VIVIANI

Sopprimere il secondo e terzo comma.

34.2 VIVIANI

Al secondo comma, sopprimere Te parole:« e ai compensi per le attività di cui all'ar-ticolo 19 della legge 15 novembre 1973,n. 734 ».

34.3 LE COMMISSIONI RIUNITE

Al secondo comma, sopprimere le parole:« , di studio e di ricerca ».

34.4 LE COMMISSIONI RIUNITE

V I V I A N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V I V I A N I. Onorevole Presidente,onorevoli colleghi, anche qui il principiosarebbe buono: il principio della onnicom-prensività. Con il primo comma si ha lacreazione di un autentico sorigno a doppiofondo dal quale nulla sembrerebbe uscire.Però siccome la formula è equivooa, ho chie-sto per il primo comma una formula ohenon laSiCi davvero 'Sfuggire n'l11lla.,I com-mi seguenti sono fatti apposta per lasciareche dall'onnicomprensività esca tutto quel-lo che si vuole; per cui da scrigno a doppiofondo si trasforma in un colabrodo beffar-do, incapace di ingannaTe anche gli ingenuidi professione. E allora ho chiesto la sop-pressione dei cammi secondo e terzo.

M A F F I O L E T T I. Domando diparlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M A F F I O L E T T I. Signor Presiden-te, molto brevemente dirò che l'emendamen-to 34.3 delle Commissioni è rivolto a sot-trarre al ctiterio di deroga indicato nell'ar-ticolo 34 i compensi per le attività di cuiall'articolo 19 della legge 15 novembre 1973,n. 734. Si tratta di una norma che prevedeun limite di straordinario più elevato per ilpersonale avente funzione di collaborazionediretta con i ministri. Nel caso dei magistratisi ritiene che non iSia applicabile questa nor-ma perchè contraria al concetto di stipendioonnicomprensivo ed anche perchè si inten-de esprimere una tendenza ad escludere pro-gressivamente, salvo le eccezioni di legge, imagistrati dallo svolgimento di funzioni nondi istituto. Quindi questo è il criterio cheriguarda il primo emendamento.

Il secondo emendamento tende a sottrar-re alla stessa deroga i compensi relativi adattività di studio e di ricerca in quanto,essendo indeterminata l'autorità che devecommettere queste attività ed essendo ge-nerica la formulazione, non vi è garanzia

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V I I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16284 ~~

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

che venga osservato il principio di onnicom-prensività che è affermato nel contesto del-l'articolo.

P RES I D E N T E. Invito i relatoriad esprimere il parere sugli emendamenti34. 1 e 34. 2.

B A USI, relatore. Mi rimetto all'As-semblea per quanto riguarda l'emendamento34. 1. Sono contrario al 34. 2. Preciso che il34.3 e il 34.4 erano emendamenti sui qualinon vi era un'indicazione concorde delleCommissioni. Forse la sottoscrizione del se-natore Maffioletti ha fatto presumere chefa s'sera delle Commissioni, ma non è così.

P RES I D E N T E. Sono firmati dalleCommissioni e non dal senatore Maffioletti.Quindi si presumono delle Commissioni. (In-terruzione del senatore Viviani).

M A F F I O L E T T I, relatore. Per laverità sono firmati soltanto da me. Per unerrore sono stati riportati come presentatidalle Commissioni. Comunque il testo origi-nale, ripeto, è Hrmato da me.

P RES I D E N T E. Invito allora i re-latori ad esprimere il parere anche su que-sti emendamenti.

B A USI, relatore. Sono pareri diffor-mi nel senso che il senatore Maffioletti, aven-doli presentati, è favorevole ed io sono con-trario.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere sugli emendamentiin esame.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Per quanto riguarda gli emenda-menti proposti dal senatore Viviani il Go-verno è contrario. Debbo esprimere un nettodissenso sul primo emendamento propostodal senatore Maffioletti. Te'stè, in sede di va-lutazione dell'emendamento presentato dalsenatore Scamarcio per l'aumento delle feriedei magistrati fuori ruolo, sono stato contra-rio, e ho dato la mia motivazione. Con la

stessa fel1mezza di convincimento esprimoparere contrario al primo emendamento delsenatore Maffioletti. Tenendo conto dell'enor-me carico di lavoro e di rischio che cade suipiù diretti collaboratori del Ministro ~ maciò non riguarda solo il Ministero di grazia egiustizia ~ non si vede perohè il magistratoche sia soggetto a questo eccezionalissimocarico di lavoro non debba avere, come tuttigli altri che adempiono la stessa funzionee che non siano magistrati, nndennità per illavoro straordinario. Sono contrario ancheall' altro emendamento.

P RES I D E N T E Metto ai votil'emendamento 34. 1, presentato dal senatoreViviani, per il quale i relatori si rimettonoall'Assemblea mentre il Governo ha espres-so parere contrario. Chi l'approva è pregatodi ahare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 34.2, presen-tato dal senatore Viviani, non accettato nèdai relatori nè dal Governo. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 34.3, che siintende presentato dal senatore Maffioletti,per il quale il Governo ha espresso parerecontrario. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 34.4, che siintende presentato dal senatore Maffioletti,per il quale il Governo ha espresso parerecontrario. Chi l'approv.a è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 34. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 35. Se nedia lettura.

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Senato della Repubblica ~ 16285 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

P A Z I E N Z A, segretario:

Art. 35.

(Indennità di missione)]

La disposizione di cui all' articolo 1 dellalegge 6 dicembre 1950, n. 1039, si applica agliuditori giudiziari destinati ad esercitare lefunzioni giurisdizionali, nonchè a tutti i ma-gistrati in occasione di trasferimento di uffi-cio, disposto fuori delle ipotesi di cui all'ar-ticolo 2 del regio decreto legislativo 31 mag-gio 1946, n. 511, e successive modi.ficazioni.

La misura del trattamento dovuto è deter-minata ai sensi del primo comma dell'arti-colo 1 della legge 26 luglio 1978, n. 417.

P RES I D E N T E. Su questo articoloè stato presentato un emendamento. Se nedia lettura.

P A Z I E N Z A, segretario:

che se non vogliamo sconvolgere il concettodi missione dobbiamo sopprimere questo ar-ticolo.

P RES I D E N T E Invito i relatoriad esprimere il parere sull'emendamento inesame.

M A F F I O L E T T I, relatore. Conside-rando che si tratta di materia già discussaampiamente in Commissione, il parere ècontrario.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Desidero spiegare anzitutto che,per quanto riguarda gli uditori, si tratta diuna norma transitoria destinata ad esaurirei 'suoi effetti quando entrerà in vigore la nuo-va disciplina generale e quando non vi saran-no più uditori giudiziari con funzioni giudi-ziarie.

Sopprimere l'articolo.

35.1 VIVIANI V I V I A N I. Non è un buon motivo:se è ingiusta, si deve fare una norma transi-

V I V I A N I. Domando di par1are. toria?

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V I V I A N I. Onorevoli colleghi, questoemendamento tende a riequilibrare una si-tuazione, perchè nessuno nega l'indennitàdi missione quando si tratta di missione.Qui si tratta di trasferimento e non si capi.pisce per quale ragione, in caso di trasferi-mento e non di missione, oltre all'indennitàdi trasferimento ci debba essere un'altra in-dennità, che è tutt'altro che trascurabile (sitratta di 19.000 e più lire per sei mesi e lametà di queste per altri sei mesi). Qui si fauna aggiunta alla indennità di trasferimento,che non è presa da nessun altro impiegato ofunzionario. Non c'entra la collocazione nel-l'ordinamento giuridico o costituzionale, nonc'entra la specificità deLla funzione. Alloraperchè al magistrato che è trasferito si devedare, oltre all'indennità di trasferimento,questa indennità di missione che tra l'altroè cospicua, fino al punto da dare vita ad unsecondo non trascurabile stipendio? Credo

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. È giusta, ma siccome non ho com-pletato la mia motivazione le chiedo solo didarmi il tempo ~ dopo aver precisato chesi tratta di una norma destinata ad esaurirei suoi effetti nel tempo ~ di dke anche per-chè sono nettamente contrario all'emenda-mento che lei propone, argomento al qualeora passo.

Desidero dire alcune cose che si ricavanoanche dalle discussioni in sede di Commis-sione e dalle linee da me indicate neldiscorso di replica. Le tabelle e tutta la di-sciplina economica sono state costruite se-condo un'ottica che ha voluto tenere in par-ticolare conto i problemi dei giovani magi-strati, cosa che si rileva attraverso l'aboli-zione della figura dell'aggiunto giudiziarioe attravel1SO }a valutazione delle tabelle ap-provate anche dall'Assemblea. Questa normasi pone nella stessa ottica.

Abbiamo degli uditori giudiziari che, nelmomento in cui hanno l'attribuzione delle

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Senato della Repubblica VII Legislatura~

~ 16286 ~

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA . RESOCONTO STENOGRAFICO

P RES I D E N T E. Non essendo statipresentati sull'articolo 35 altri emendamentialtre quello soppressivo 35. 1 del senatoreViviani, metto ai voti il mantenimento del~l'articolo stesso. Chi l'approva è pregato dialzare la mano.

~ approvato.

Passiamo aH'esame deIrarticolo 36. Se ne Sopprimere il secondo comma.

dia lettura. 37. 1 VIVIANI

funzioni, vengono d'ufficio destinati, dal Con~siglio superiore della magistratura, a sedidifficili e costose che sono rimaste vacantiproprio perchè tali. Cito l'esempio deUa ca~rissima città di Milano, cara al nostro cuorema cara anche per le spese che richiede lapermanenza in quella città; si tratta di unaiuto da dare a questi giovani. Si è sempredetto che vogliamo incoraggiare i giovani edare loro un sostegno. La norma risponde aquesta logica di giustizia, pe;rchè si tratta diestendere una norma vigente nell'ovdina~mento, che pacificamente si applica da trentaanni a questa parte ai magistrati che sonopromossi alle funzioni direttive in Cassa~zione. Abbiamo voluto estendere questa nor~ma agli uditori giudiZJiari nonchè a quei ma~gistrati che siano destinati d'ufficio, nei casiin cui non ci siano as.pirazioni di magistra~ti, in sede di trasferimento. Ecco perchè, si~gnor Presidente, onorevoli senatori, sononettamente contrario all'emendamento sop-pressivo di questa norma.

V I V I A N I. I giovani e i vecchi!

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. I vecchi già c'erano. La propostainnovativa del Governo riguarda i giovani.

P A Z I E N Z A, segretario:

TITOLO V

Art. 36.

(Abrogazione delle norme incompatibili)

Sono abrogati gli articoli 137, 138 e 139 delregio decreto 30 giugno 1941, n. 12, le di-

sposizioni della legge 25 maggio 1970, nu-mero 357, e l'ultimo comma dell'articolo 3della legge 28 dicembre 1970, n. 1080.

Sono altresì abrogate tutte le altre dispo~sizioni precedenti incompatibili con quellecontenute nella presente legge.

P RES I D E N T E. Su questo articolonon sono stati presentati emendamenti. Per~tanto lo metto ai voti. Chi l'approva è prega~to di alzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 37. Se nedia lettura.

P A Z I E N Z A, segretario:

Art. 37.

(Disposizioni transitorie)

Nei giudizi .arbitJ1ali già de£imiti o in corsodi svolgimento alla data delil'entrata in vi~gore della presente legge non 'si aJpplicam:>le dispOlS!izioni degli: articoli 27 e 33.

Le disposizioni dell' articolo 34 non si ap-plicano in relazione alle prestazioni di la~varo in corso al momento dell'entrata in vi-gore della presente legge.

P RES I D E N T E . Su questo articoloè stato presentato un emendamento. Se nedia lettura.

P A Z I E N Z A, segretario:

V I V I A N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V I V I A N I. Onorevoli colleghi, deside-rerei soltanto che non ci prendessimo in giroperchè questa è la cosa peggiore che possia~ma fare. L'articolo 37, dopo aver detto tuttoquello che è stato detto sugli arbitrati, dice:« Nei giudizi arbitrali già definiti o in corso

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Senato della Repubblica ~ 16287 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

di svolgimento ana data dell'entrata in vigo-re della presente legge non si applicano ledisposizioni degli articoli 27 e 33 ». Ma poi,siccome si voleva aprire di più la porta, sicontinua: «Le disposizioni dell'articolo 34non si applicano in relazione alle prestazio-ni di lavoro in corso al momento dell'entratain vigore della presente legge ». Ora se noivogliamo prenderci in giro e vogliamo favo-rire quei magistrati che non lavorano ai dan-ni di quelli che lavorano, e assiduamente, ap-proviamo questa norma. Infatti, mentre lalegge starà per entrare in vigore, nel periodoancora utile vedrete quante prestazioni di la-voro verranno, e naturalmente ai danni diquei magistrati onesti che non farebbero unacosa così contraria al senso morale e checontinueranno ad avere un lavoro semprepiù assillante e sempre più pregnante men-tre gli altri, attraverso queste scappatoie cheil legislatore offre loro, riusciranno a svuo-tare di cont'enuto le norme, che hanno ancheun valore morale. E allora dico: perchè dob-biamo approvare una normativa del genereche svuota di contenuto il principio postodallo stesso disegno di legge? Parliamocichiaro e cerchiamo di essere onesti: se nonvogliamo pigliarci in giro, sopprimiamo que-sto capoverso.

P RES I D E N T E. Invito i relatori adesprimere il parere sull'emendamento inesame.

M A F F I O L E T T I, relatore. Per quan-to riguarda H secondo comma mi rifaccio aduna considerazione svolta dal senatore Vivia-ni. Ammessa la norma transitoria del primocomma che ha una sua logica v'è invece unalatitudine interpretativa, una dizione gene-rica per quanto riguarda il secondo commache allude a prestazioni di lavoro in corso almomento dell'entrata in vigore della presen-te legge, e questo in riferimento all'applica-zione dell'articolo 34. Pertanto, risultandoequivoca la formulazione e potendosi presta-re ad attuazioni distorte rispetto aHo scopoche complessivamente la legge si propone,sono favorevole all' emendamento del sena-tore Viviani.

B A USI, relatore. Mi rimetto all'Assem~blea. Per la verità l'articolo 37 rkhiama ilnuovo articolo 34. Quindi sono esclusi tuttii compensi per gli arbitrati. Ci si riferisce. . .

V I V I A N I . È l'onnicomprensività.

B A USI, relatore. Ci si ri:£eri<sceeviden-temente ad attività che non sono più citatenell'articolo 34, che prima dell'approvazionedi questo articolo enmo ammesse e che quin~di dovrebbero godere dello stesso trattamen-to di cui godono, in base al primo commadell'articolo 37, le partecipazioni arbitrali.Comunque mi rimetto all'Assemblea.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

B O N I F A C I O, ministro di grazia e giu-stizia. Signor Presidente, desidero spiegareche in fondo il secondo comma risponde al-la stessa logica di una parte, quanto meno,del primo comma. Non parliamo degli arbi-trati già definiti, ma di quelli in corso, chesi sottraggono alla disciplina più rigorosa. Lalogica quindi è la stessa per quanto riguardaquei rapporti che non sono considerati, al-l'articolo 34, eccezionalmente sottratti aHaonnicomprensività. Quindi vi è una ratio peri rapporti in corso, sorti quando il principiodeHa onnkomprensività non esisteva nelleforme in cui è stato stabilito all'articolo 34.

Sono quindi contrario. Tutti onestamentestiamo esponendo il nostro convincimento.

V I V I A N I. Questa non è una normaonesta.

R I C C I. Il senatore Viviani sta ripetu-tamente insistendo sul fatto che stiamo fa~cendo delle norme disoneste. Questa è unanorma onestissima.

P A Z I E N Z A. Domando di parlare perdichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P A Z I E N Z à. Signor Presidente, men~tre per quanto riguarda i giudizi arbitrali

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 16288 ~

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

già definiti o in corso di svolgimento alladata di entrata in vigore della presente legge

mi pare che sia sorto un legittimo affidamen~to dell'arbitro su una funzione che con que-sto d~S'egno di legge abbiamo compresso mache fa pur sempre parte dell'attività giurisdi~zionale, sul secondo comma manifesto il miovoto favorevole alla proposta del senatoreViviani.

Innanzitutto non riesco a capire quali pre~stazioni di lavoro ci possano essere per i ma~gistrati, atteso che il magistrato è sottopostoalle norme sui dipendenti pubblici che esolu~dono la possibilità di lavori aliunde. Alloraevidentemente l'inciso deve riferirsi esclusi~vamente a prestazioni di consulenza. . .

L U BER T I. Anche di quelli che stan~no al Ministero, diciamolo chiaramente.

P A Z I E N Z A. Diciamolo chiaramenteallora. E dicendolo con estrema chiarezza, af~finando i concetti, mi trovo, per quanto ri~guarda questo secondo comma, sulla stessatrincea del senatore Viviani, perchè afferma~re che la disposizione dell'articolo 34 non siapplica in relazione alle prestazioni di lavoroin corso al momento dell'entrata in vigoredella presente legge significa assicurare delleguarentigie anche per il futuro. La esimenteè solo H fatto che si tratti di prestazioni incorso al momento dell' entrata in vigore del~la presente legge; poi si può, vita naturaldurante, continuare in quella stessa presta-zione: il che mi sembra veramente contrarioai princìpi ispira tori non solo di questa leg~ge, ma anche del nostro ordinamento giuri~dico. Ecco perchè esprimo voto favorevoJeall'emendamento del senatore Viviani.

C I FAR E L L I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C I FAR E L L I. Signor Presidente, vo-levo dire in gran parte quanto ha detto ilcollega Pazienza e quindi non abuso della

sua e della vostra pazienza. Vorrei dire chel'estrema fluidità di questa norma, raffron-tata al sistema che abbiamo posto in esse-re con gli articoli finora approvati, consigliadi votare a favore, come io farò, dell'emen-damento del senatore Viviani.

P RES I D E N T E. Metto ai voti l'emen~damento 37. 1, presentato dal senatore Vivia-ni, non accettato nè dal relatore Maffiolettinè dal Governo e per il quale il relatore Bau-si si rimette all'Assemblea. Chi rapprova èpregato di alzare la mano.

È: approvato.

Metto ai voti l'articolo 37 nel testo emen~dato. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

È: approvato.

Passiamo all'esame deH'articolo 38. Se nedia lettura.

P A Z I E N Z A, segretario:

Art. 38.

(Revoca delle domande di collocamentoa riposo anticipato)

Il personale di cui al decreto del Presi~dente della Repubblica 28 dicembre 1970,n. 1080, nei confronti del quale non sono an-cora divenute operanti le disposizioni di cuial secondo e terzo comma dell'articolo 1 del~la legge 8 luglio 1974, n. 261, recante modifi~cazioni alla legge 24 maggio 1970, n. 336, puòrevocare le domande di collocamento a ripo-so, nel termine di 30 giorni dalla pubblica-zione della presente legge.

P RES I D E N T E. Su questo articolosono stato presentati due emendamenti. Sene dia lettura.

P A Z I E N Z A, segretario:

Sopprimere l'articolo.

38.1 CIFARELLI, SPADOLINI, VENANZETTI

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Senato della Repubblica ~ 16289 ~

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna)

VII Legislatura

ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFIC-)

Alla quart'ultima riga, dopo le parole: «al~la legge 24 maggio 1970, n. 336 », inserirele altre: « nonchè le disposizioni di cui allalegge 21 dicembre 1974, n. 702, ed alla leg~ge 16 gennaio 1978, n. 17 ».

38.2 DE CARaLIS, RIZZO, VETTaRI, BaM~BARDIERI, BEaRCHIA, BUSSETI

C I FAR E L L I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C I FAR E L L I. Signor Presidente, l'e~mendamento 38.1, che propone la soppres~sione dell'articolo 38, è nella stessa ,logicadella tesi che ho sostenuto pronunciandomicantro l'emendamento che cansentiva ai ma~gistrati usciti daUa magistratura ordinaria dirientrarvi. La mia tesi non è stata accoJta, maia seguo una logica di pensiero e conseguen~temente di voto. Qui ci riferiamo alla fama.sa legge n. 336. la sono per la certezza del di-ritto. Electa una via non datur recursus adalteram; in francese si dice: il faut qu'uneporte soit ouverte au fermée. Una volta de~ciso il sistema della 336 mi pare sia non pro~ducente tornare indietro. Ecco la ragione del-la propasta di un emendamento soppressiva.

D E C A R O L IS. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D E C A R O L IS. L'emendamento 38.2è subordinato a quello del senatore Cifarelli,poichè è estensivo dell'applicazione dellanorma. Comunque si illustra da sè.

P RES I D E N T E. Invito i relatoriad esprimere il parere sugli emendamentiin esame.

M A F F I O L E T T I, relatore. Il senatoreBausi si rimette all'Assemblea. Persanalmen~te sono favorevole all'emendamento Cifarelliin quanto sapprime interamente l'articolo 38che formula una deroga ai princìpi generaliche vigono per quanto riguarda le domande

avanZiate ai sensi della legge n. 336 concernen~te gli ex combaUenti. Questa deroga appareingiustificata se prevista soltanto per il per~sonale della magistratura, in quanto abbiamoattualmente gli ultimi scaglioni con una di-sciplina che si è applicata a tutta il persona~le previsto da questi benefìci. Quindi preve-dere una possibilità di revoca delle domandeunicamente per i magistrati sembra un fattonon ra:zJionale: occorrerebbe invece prevede-re una narmativa di carattere generale. Delresto il Senato è investito dell'esame di undisegno di legge che riguarda praprio la revo~cabilità delle domande proposte dagli impie-gati dello Stato ex combaUenti. Un'anticipa~zione di questa norma generale solo per i ma~gi'strati non appare quindi opportuna, tantopiù che vi sono problemi analoghi per tutti idipèndenti pubblici che hanno proposto ledomande ai sensi della legge n. 336. Una que~stione di opportunità politica consiglia diesaminare l'intero problema nella sede pro~pria che è attualmente quella della Commis-sione ,affari costituzionali che è investita deldisegno di legge che ha efficacia generale.Per questo motivo mi dichiaro favarevole al-l'emendamento CifareUi.

Sona invece contrario all' emendamen~to 38.2.

P RES I D E N T E. Invito il Governaad esprimere il parere.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Signor Presidente, ritengo che bi~sogna farsi carico dell' esigenza di rivederequesta disciplina nel quadro suo proprio epiù ampio. Esprimo quindi parere favorevo-le sull' emendamento 38. 1 e parere contra-rio suJl'emendamento 38.2.

D E M A T T E IS. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D E M A T T E IS. Anche il Gruppa so-cialista è nettamente contrario aJla normadeJl'articolo 38. Abbiamo già creato qual-che precedente con la pubblica sicurezza;

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VII LegislaturaSenato della Repubbltca ~ 16290 ~

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

ara ne creiamo di nuovi. Nella 1a Cammis-siane giaccianO' diversi disegni di legge, cam-presa una del Gmppa sacialista. AbbiamO'già esaminata il prablema ed in .linea dimassima si sana manifestate malte perples-sità perchè can !'intraduziane della narmain questiane creeremmO' evidenti disparitàdi trattamentO' fra tutti i destinatari dellalegge n. 336 in quanta si cansentirebbe aduna parte di revacare la damanda a suatempO' presentata per il callacamenta in pen-siane e ad altre parti nO'. Per questa sanacantraria alla narma stessa e favarevole al-l'emendamentO' sappressiva 38.1.

P RES I D E N T E. Metta ai vati l'emen-damentO' 38.1, presentata dal senatore Cifa-reIli e da altri senatari, per il quale il rela-tore Maffialetti è favarevale, il relatore Bau-si si rimette all'Assemblea ed il Gaverna èfavarevole. Chi l'approva è pregata di alzarela manO'.

~ approvato.

Resta casì preclusa l'emendamentO' 38.2.

PassiamO' all'esame dell'articola 39. Se nedia lettura.

V I G N O L O, segretario:

Art. 39.

(Onere finanziario)

All'anere derivante dall'attuaziane dellapresente legge, valutata per l'annO' finanzia-ria 1979 in lire 42.417.821.000, si pravvedemediante carri spandente riduziane dellastanziamenta iscritta al capitala n. 6856 della stata di previsiane del MinisterO' del tesara per il medesima annO' finanziaria.

Il MinistrO' del tesara è autarizzata ad ap-portare, can propri decreti, le accarrenti va-riaziani di bilancia.

P RES I D E N T E. Su questa articalanan sona stati presentati emendamenti. Per-tantO' la metta ai va ti. Chi l'approva è prega-ta di alzare la manO'.

n approvato.

PassiamO' alla vatazione del disegna di leg-ge nel sua camplessa.

D E M A T T E IS. Domanda di parlareper dichiaraziane di vata.

P RES I D E N T E. Ne ha facaltà.

D E M A T T E IS. Onarevole Presiden-te, anarevale MinistrO', onarevali colleghi, lacamplessa natura del disegna di legge che ciaccingiamO' a vatare mi induce a rendere peril GruppO' sacialista, al quale mi anara di ap-partenere, una articalata dichiaraziane di va-

tO' diretta a chiarire, sia pure nei limiti ditempO' concessimi dal Regalamenta, la pasi-zione del mia GruppO' sui singali aspetti deldi'Segna di legge.

Va innanzi tutta messa in evidenza la assa-Iuta navità per l'ardinamenta pasitiva italia-na della disciplina contenuta nei titali primae secanda relativi all'accessa nella magistra-tura ardinaria ed alla farmaziane del magi-stratO'. Came è nata, secanda la farmula-ziane ariginaria dell' ardinamenta giudiziariO',il sistema si artica lava su una serie di can-carsi per esami e per titali. A seguita diinterventi legislativi svoltisi in un arco ditempO' alquanta ristretta, la cosiddetta car.riera dei magistrati ardinari ha subìta unradicale mutamentO', sicchè il cancarsa diingressO' in carriera a carattere esdusiva-mente tearica, sganciata armai dalle succes-sive prove concarsua:li fandate sull'accerta-mentO' delle capacità professianali del ma-gistratO', di per se stessa nan era più ingradO' di assicurare una pravvista di nuaveleve di giudici in linea can la luminasa tra-diziane della nastra magistratura.

Di qui un mutamentO' di palitica legislativaintesa a privilegi1are, in una attica culturaleprafandamente rinnavata, un articalata pra-cedimentO' cancarsuale. In tale quadra la far-maziane professianale del giudice ha acqui-stata realmente il rilievO' e l'impartanza una-nimemente auspicati. Il GruppO' sacialista siè impegnata can tutte le sue farze per la piùcarretta farmulaziane dell' anzi detta narma-tiva, ben cansapevale però che il cansegui-menta dei risultati auspicati dipenderà inmassima parte dall'impegna che tutta la ma-gistratura, ivi campresa il sua organo di au-

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Senato della Repubblica ~ 16291 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 18 GENNAIO 1979

togoverno, saprà profondere nella formazia-ne delle nuove leve di magistrati.

Un'altra parte del disegno di legge in esameattiene più specificamente allo stato giuridi-co ed economico dei magistrati. Su tale pun-to il Gruppo socialista, nell'auspicare un'or-ganica sistemazione dell'attuale frammenta-ria normativa, condivide quelle disposizionivolte a disciplinare in maniera rigorosa e concriteri perequativi tra tutte le categorie de-stinatarie del presente disegno di legge il si-stema relativo all'annicomprensività del trat-tamento economico, ivi compresi gli emolu-menti derivanti dallo svalgimento di funzio-ni arbitrai i.

Ueliminazione poi della figura dell' aggiun-to giudiziario e la conseguente ricostruzionedi carriera concessa ai soli magistrati ordi-nari ha comportato delicati problemi di co-pertura finanziaria e di armonizzaziane conle magistrature speciali e categorie equipa-rate, per le quali non era prevista un analo-go beneficio,.

Il mio Gruppo si era già reso pramotore diun'iniziativa diretta a tale armonizzazione,ma ha senz'altro desistito, esprimendo la pro-pria adesione, essendo stata presentata laproposta governativa diretta a contrabilan-dare il predetto beneficio con la concessionealle altre categorie contemplate nel presentedisegno di legge di un aumento biennale, purrendendosi conto che la soluzione presceltasolo in parte realizza il predetto fine pere-quativo.

Sul problema specifico de:llo sganciamentadel trattamento economico di tutte le magi-strature da quello dei dirigenti dello Stato ilGruppo socialista esprime il proprio assensoin quanto sin dai lavori della Costituente furappresentata l'esigenza di assicurare allamagistratura ordinaria e a quelle speciali untrattamento economico particolare, al fineprecipuo di meglio garantire l'indipendenzadi detto personale.

Strettamente conseguenziale alla realizza-zione di tale fandamentale esigenza è la pre--visione di un meccanismo di progressiane deltrattamento economico fondato su criteriabiettivi. È evidente che solo in tale manieraè possibile distinguere gli 'aspetti meramen-te economici da quelli che più strettamente

attengono al conferimento delle funziani su-periori, ivi comprese quelle direttive.

Ad avviso del mio Gruppo, tali princìpidebbono costituire i motivi ispiratori di qual-siasi iniziativa legislativa che voglia assicu-rare realmente il perseguimento di quelleguarentigie di indipendenza che la Costitu.zione ha previsto per tutte le magistrature.L'aver voluto assicurare i suddetti migliora-menti economici costituisce in questo parti-colare momento la più tangibile attestazio-ne da parte di tutte le forze politiche dell'im-pegno profuso dai magistrati e dagli avvoca-ti dello Stato per la salvaguardia delle istitu-zioni, per la difesa dell'ordine democraticoe per l'attuazione dei princìpi di giustizia so-stanziale nel nostro paese.

Mi corre l'obbligo poi di segnalare al Par-lamento l'urgenza che sia discusso e votatoil disegno di legge n. 762, di iniziativa socia-Hsta, evitando una palese disparità di trat-tamento tra il personale di magistratura egli avvocati dello Stato, i quali avrebberobeneficiato di quella norma che era stataintrodotta nel disegno di legge, e tutti glialtri destinatari della legge 24 maggio 1970,n.336.

Il disegno di legge in esame prevedevainfatti, con l'articolo 38, la facoltà di revocadella domanda di collocamento a riposo atutto il personale di cui al decreto del Pre-sidente della Repubblica 28 dicembre 1970,n. 1080. Tale disposizione va estesa a tutti idestinatari della legge n. 336 ancora in ser-vizio e che, a' termini della legge 8 luglio1974, n. 261, ebbero a presentare la domandadi collocamento a riposo. Noi socialisti ave-vamo approntato in tal senso un emenda-mento che non abbiamo presentato solo per-chè non abbiamo ritenuto opportuno inse-rire tale disposizione in una legge che haben rultro titolo.

Onorevoli colleghi, in un momento CaSIdifficile per questa nostra Repubblica, chevede giovani ed anziani magistrati impe-gnati ad operare per una più garantitavita civile e democratica di tutti i cit-tadini, che ha visto magistrati di altissimovalore morale e culturale, verso la cui memo-ria non può non rivolgersi costante il nostroriverente ricordo unitamente alla fraternasolidarietà ai loro familiari, cadere sotto H

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SenatO' della Repubblica ~ 16292 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-REsacaNTa STENOGRAFICO' 18 GENNAIO 1979

piombo di azioni criminose non degne di unvivere civile qual è il nostro, mi sia consen~tito di affermare, senza tema di sbagliare,che votando questa legge facciamo certamen-te un passo avanti in quello che è !'interessegenerale di adeguare la legislazione allo spi~rito e alla lettera della nostra Costituzioneche è il pilastro portante della vita civile edemocratica del nostro paese.

Mi si consenta infine ~ ed ho concluso,

onorevoli colleghi ~ per quella lealtà che de~

ve a mio avviso albergare nell'anima di cia~scuno di noi, di ringraziare il Ministro guar-dasigilli, nonchè i presidenti delle due Com~missioni e i relatori che, talvolta forse con vi~suali diverse, hanno offerto il costante, fat~tivo, intelligente impegno per la realizzazia~ne di questo definitivo disegno di legge allacui approvazione il Gruppo del partito socia-lista italiano dà il proprio assenso. (Applau~si dalla sinistra).

P A Z I E N Z A. Domando di padare perdichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P A Z I E N Z A. Signor Presidente, onore~vale Sottosegretario, onorevoli colleghi, i pro~blemi della giustizia, per troppo tempo ne.-gletti, rappresentano il momento essenzia-le della vita democratica dello Stato e tra iproblemi della giustizia particolare aspettodi primaria importanza assume la soluzionedelle numerose turbative che hanno avvele~nato l'animo dei nostri benemeriti magistra~ti. Il paese non può restare inerte di fronteal malcontento dei magistrati che ha assuntoaspetti drammatici culminati in manifesta-zioni di protesta seguite con profondo inte-resse e talvolta con sgomento dall'opinionepubblica.

Il Parlamenta dal canto suo aveva già ini~ziato in Commissione la di'scussione di varidisegni di legge quando è intervenuto il di-segno di legge del Governo, comunicato allaPresidenza il17 ottobre 1978, il quale ha in~teso risolvere alcuni punti di maggiore inte-resse. Ampio e articolato il dibattito in Au~la, al termine del quale mi auguro possa ap-provarsi il disegno di legge, che regola la

materia della partecipazione al concorso per!'immissione in magistratura, per la forma~zione prO'fessionale dei magistrati, modificaanche in maniera rilevante le norme sull'ordi-namento giudiziario, con particolare riferi~mento alla pO'ssibilità dei magistrati di assu-mere le funzioni di arbitro e all'abbreviazio-ne delle ferie, migliora il trattamento econo-mico, detta norme per l'adeguamento trien-naIe del trattamento economico e la sua on-nicO'mprensività.

Il mio Gruppo, il Gruppo di democrazianazionale, pur ritenendo non soddisfacentee troppo limitativa la normativa inerente al-la possibilità per i giudici di assumere fun-ziO'ni arbitrali, che spesso contribuiscono inmaniera anche rilevante a snellire il conten-zioso giudiziario, e dissociandosi per la parterelativa all'abbreviazione delle ferie, che permolti aspetti ha un sapore demagogico (comese non sapessimo che parte delle ferie i ma-gistrati le debbono dedicare a scrivere le sen-tenze dei fascicoli che portano con sè dopo iltermine dell'attività lavO'rativa!), è del parereche con l'approvazione del disegno di leggela magistratura italiana farà degli innegabilipassi avanti e considera pertanto globalmen-te positiva la proposta, cui dà il proprio vo-to favorevole, non mancando di sottolineareche un più tempestivo intervento del Gover-no avrebbe forse evitato forme anche disdice-voli di agitazione, ma giudicando però il di-segno di legge come un altro progresso versola definitiva e faticosa soluzione del pro-blema della giustizia cui in definitiva sembra-no tesi gli sforzi del Guardasigilli.

D E C A R O L IS. Domando di par-lare per dichiarazione di voto.

PRES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D E C A R O L IS. Signor Presidente,signor rappresentante del Governo, onorevo-li colleghi, il Gruppo della democrazia cri-stiana esprime voto favorevole all'approva-zione del disegno di legge. ConsideriamO' que-sto disegno di legge, nella sua globalità, comeun inizio di riforma dell'ordinamento giu-diziario, perchè esso, soprattutto nella parteche riguarda l'ingresso in magistratura e la

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:3enafo della RepHbblica ~ 16293 ~ VIl Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

preparaziane professianale dei giudici, ri-sponde a criteri di più rigarosa seleziane, allanecessità di un periada di effettliva tirocinio. eanche di svolgimento. di una pratica giudizia-ria senza funzioni che ha veramente pesonella valutaziane finale, quando si svolge l'ul-timo esame.

Riteniamo che questo periado di effettivotirocinio sia senz'altro migliore dell'attuale

I

:sistema di ingresso in magistratura innanzi-tutto per le condiziani particolari dell'adde-stramento che è teorico ma è anche praticoe poi, in secondo luogo, perchè riteniamo.importante che le funzioni giudizi arie sianoattribuite solo alla fine del corso stesso,al termine del biennio dopo il superamentodell'esame finale.

Riteniamo che l'attuale sistema di lancia-re nella realtà giudiziaria i giovani uditoridopo sei mesi di addestramento, o paco più,abbia dato talvolta prova negativa; chi hasvalto un'attività professionale in questo set-tare può anche averlo sperimentato. Questoperiodo di effettivo tirocinio. senza funzionigiudiziarie è un sistema senz'altro migliare.

La prova finale, con la prova scritta con-sistente nella redazione di due sentenze sudue casi reali e con le prave arali, rappresen-ta, secando noi, un giusto equilibrio tra lavalutazione del periodo di concreta attivitàdi tirocinio e il punteggio che scaturisce dal-l'esame finale.

Riteniamo. altresì positivo, non come gestoretorico di moralizzazione ma come concretaavvio verso una destinazione assaluta e com-pleta dei magistrati alla loro attività, ancheil principio della devoluzione all'erario deicompensi per gli arbitrati nella misura del-1'80 per cento e la limitaziane dello svolgi-mento di funzioni arbitrati.

Per quanto riguarda la annkomprensivi-tà, anche per rispondere al vivace intervento.del collega presidente Viviani, vorrei sotto-lineare due aspetti. Il primo è che la norma-tiva in materia di funzioni elettive ricono-sce l'indennità per le funzioni elettive, manan significa affatto il riconascimento del-l'intero stipendio; significa, invece, il rica-noscimento di quella parte di stipendio. che,secondo la regolamentaziane vigente, viene

18 GENNAIO 1979

riconosciuta a chi svolge anche funzioni elet-tive. D'altra parte anche in questa materia siè limitata la possibilità di svalgere un'attivitàdiversa alle sole ipotesi di incarichi obbli-gatori per legge.

Per quanto riguarda poi il problema del-l'adeguamento, non voglio ripetere cose giàdette quando il Gruppo democratico cristia-no ha espresso voto favorevole all'emenda-mento del Governo. Qui si è voluto ~ lo di-ciamo di nuovo molto brevemente ~ evitare

una contrattazione diretta. Riteniamo che ilmeccanismo non provochi effetti perversiin quanto l'adeguamenta è l'effetto della con-trattazione che viene svolta dal Gaverna nelsettore pubblico, con quei criteri di control-lo e di limitazione della spesa pubblica chedevono ispirare l'attività del Governo. La va-lutazione positiva di questa forma di ade-guamento sarà rafforzata e resa più credibi-le se il Parlamento approverà la legge per leprocedure contrattuali triennali nel settoredel pubblico impiego. In questo caso, avendo.regolato le procedure e svolgendosi la con-trattazione nel settore del pubblico impie-go sotto il controllo del Governo e del Par-lamento, l'applicazione della norma di ade-guamento, così come è stata approvata daquesta Assemblea, non può portare ad effettidistorti nel settore economica.

Vi è quindi un cantralla del Governa cherisponde al Parlamento sugli aumenti trien-nali anche dei magistrati. Non è uno sgancia-mento campleto, ma c'è sempre una attivitàdi valutazione politica da parte del Governae del Parlamento. D'altra parte il Parlamentonan poteva rinunciare aHe sue funziani e noiriteniamo che nan vi rinunci nel mamenta incui determina questa nuava pracedura diadeguamento.

B E N E D E T T I. Damando di parlareper dichiaraziane di vota.

P RES I D E N T E. Na ha facoltà.

B E N E D E T T I. Signor Presidente,anorevoli rappresentanti del Governo, ano-revoli colleghi, dico subito che il nostra ap-

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Senato della Repubblica VII Legislatura======>=.

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ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

proccio a questo disegno di legge è avvenutosulla linea di una sempre più rigorosa sotto-lineatura della funzione specifica dell'ordinegiudiziario.

Con questa idea, con questo bagaglio ab-biamo affrontato il confronto con l'associa-zione nazionale magistrati ed il recente di-battito nei distretti in occasione dell'apertu-ra dell'anno giudiziario.

Crediamo alla necessità assoluta di valo-rizzare, di costruire anche con adeguati stru-menti giuridici questa specificità. Pensiamosia un punto obbligato di passaggio per giun-gere alla reale operatività di quella indipen-denza e di quella autonomia che la Costitu-zione riserva e garantisce all'ordine giudi-ziario e che la magistratura rivendica e di-fende.

Abbiamo la certezza che proprio la man-cata definizione leg1slativa di questa specifi-cità è stata la causa non ultima, e certo pertanti versi voluta dai governi e dalle maggio-ranze a direzione democristiana, di quella« separazione» deHa magistratura che tantiguasti ha contribuito a determinare aH'or-ganizzazione giudiziaria, tante difficoltà allostesso esercizio della funzione giudiziaria.

Siamo del pari profondamente convintidel fatto che più si accentuerà in manieraorganica e coeI'ente la definizione normati-va ~ agli effetti giuridici e agli effetti eco-nomici ~ di questa specificità, più si raffor-zerà il rapporto di solidarietà politica, civi-le, democratica tra magistratura e grandimasse popolari che è oggi, questo sì, unodegli obiettivi da consolidare perchè il paeseesca dalla grave crisi che lo attanaglia.

:E.anche per tale ragione che negli ultimimesi abbiamo intensificato tra i nostri iscrit-ti, nelle nostre sezioni, tra la gente a noi vi-cina, il dibattito anche sui temi e sui pro~blemi che dal presente disegno di legge sonopresupposti, senza trovare in esso adeguataorganica soluzione, resa ancor meno coeren-te dall'approvazione stasera di alcuni emen-damenti peggiorativi. Il voto di astensioneche quindi daremo vuole sottolineare il no-stro impegno politico ad andare avanti suquesta linea, vuole ev1denziare le difficoltàche ~ proprio per alcune formulazioni di

questo di,segno di legge, così come definitoin Commissione prima e stasera in Aula supunti che sono qualificanti proprio per omis-sioni e silenzi di fronte a domande egual-mente qualificanti~ possono, se non osta-colare, rendere, certo, meno sicuro l'ulterio-re cammino di questa proposta politica.

Noi abbiamo cercato subito e non da oggidi cogliere, soprattutto di capire le ragioniprofonde, le ragioni vere dell'indubbio males-sere dal quale ormai è afflitta tanta parte,diciamo pure la generalità dei magistrati. Al-l'osservazione superficiale si registrano sboc-chi di segno contrastante verso i quali talemalessere sembra di volta in volta indiriz-zarsi: prevalgono o si intrecciano e si con-fondono il dispetto, l'amarezza, talvolta undiffuso senso di sHducia. Una forza politicapopolare e nazionale come la nostra non siè mai arrestata, non si arresta alla rilevazio-ne del clima, degli stati d'animo. E anche inquesta vicenda, anche in questa {{ vertenza »

abbiamo sentito la necessità di andare inprofondo, di andare a cercare le cause vere:e lo abbiamo fatto perchè è questo il nostromodo realistico, prudente se volete, di farpolitica, ma certo rigoroso e responsabilecome responsabile crediamo sia stato il no-stro comportamento in Commissione e sta-sera qui in Aula.

Ne abbiamo tratto <l'ulteriore convinci-mento, la conferma di un dato, l'unico cheper noi veramente conta: che le ragioni delmalessere, del clima, degli stati d'animo oggipresenti nella magistratura hanno nel fondocontenuti per tanti versi comuni a quelli cheda sempre ispirano la nostra lotta per le ri-forme giudizi arie, per la trasformazione de-mocratica dello Stato. Al di là delle scher-maglie, della polemica politica che pur è tal-volta necessaria e ~ perchè no? ~ sugge-

stiva, al di là delle stesse strumentalizzazio-ni che si sono tentate, pensiamo con scarsafortuna, contro di noi, a noi interessava co-gliere, analizzare la carica positiva senzadubbio così largamente presente al fondodell'azione della magistratura. È su questonodo che abbiamo voluto, che anche in que-sta circostanza vogliamo costruire il nostrodiscorso politico di insieme con la certezza

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Senato della Repubblica ~ 16295 ~ VII Legislatura

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

che abbiamo di essere forza politioa che,anche su questi temi, ha coscienza tran-quilla e idee chiare. È qui che va ricercatala ragione indubbiamente critica del nostrovoto di astensione. Vogliamo prima di tuttorilevare che, se il fine era, come doveva,come deve essere, lo sganciamento dalla di-rigenza del pubblico impiego, questo finenon soltanto non può dirsi realizzato ma inprospettiva non sappiamo quanto possa es-sere stato, se non compromesso, certo ritar-dato e ostacolato. Già serve a caratterizzarenegativamente il disegno di legge quella di~sciplina eterogenea che, a cagione dei ri-flessi certo non secondari che presupponeed è atta a determinare, sostanzialmentemantiene la magistratura nella fascia delpubblico impiego. Basta pensare all'indenni-tà integrativa speciale e al meccanismo diadeguamento automatico. Sul punto essen-ziale dello sganciamento c'era stato già inCommissione un preciso rilievo qui ripetutostasera da uno dei relatori, il senatore Maf-fioletti, il quale aveva chiesto che il Governorendesse noti e chiari i suoi intendimenticirca l'assetto economico e giuridico da sta-bilirsi per i dirigenti statali. Mi pare sia ele-mentare che se tra due categorie, per cosìdire, appaiate si opera lo sganciamento del-l'una bisogna pregiudizialmente dire almenoa grandi linee qual è la previsione per l'altra.Non basta un' operazione pura e semplice;bisogna che vi sia sin d'ora la necessaria chia-rezza sul versante amministrativo così comesu quello giudiziario.

Voglio a questo proposito sottolineare unaaltra esigenza di ordine istituzionale già rile-vata dal nostro Gruppo, quella di procedereallo sga:nciamento dell'indennità parlamenta-re dalle retribuzioni dei magistrati. È al limi-te dannoso, per tornare al rapporto « ordinegiudiziario-pubblico impiego », uno sgancia-mento che non sia qualificato contestualmen-te in entrambi i settori, non fosse altro per-chè così viene a mancare qualsiasi possibilitàdi previsione degli effetti indotti. Una cosa ècerta: siamo :in una situazione nella qualenon ci si può censentire il lusso di non valuta-re gli effetti indotti, 'almeno con forte appros-simazione, le conseguenze dirette o riflesse,sulla cui credibilità potrebbe maggiormen-

te pesare, nel nostro caso, la persistenza del-la disciplina eterogenea della quale parlavoprima. Ma c'è di più: credo sia realisticochiedersi quanto questi possibili effetti in~dotti possano, in ultima analisi, nuocere allaulteriore definizione della specificità dellafunzione giudizia,ria.

Un discorso egualmente serio e preoccu-pato va fatto a proposito del meccanismoprevisto per l'adeguamento automatico trien-naIe, del quale ha parlato così bene poco fala nostra compagna senatrice Tedesco. Leposizioni del Governo, dei gruppi politicisono ormai definite. Le sfumature a questopunto non contano ed è per questo che an~diamo all'essenziale; però, se pel' un attimopuò essermi consentita una rapida divaga~zione, diciamo così, di psicologia politica,credo di poter dire che nei Gruppi che hannovotato l'articolo 31 abbiamo colto, soprattut-to in Commissione, dove il discorso è piùravvicinato e, al limite, più confidenziale,ma anche in Aula, serie ragioni di riflessio-ne, se non di vera e propria perplessità, suquesto punto e sulle obiezioni da noi sol-levate.

Del resto il tentativo del Governo, conl'emendamento presentato questa sera, cheindubbiamente ha una formulazione miglio-re rispetto alle precedenti, ma che non ètale da acquietarci nella nostra definizionecritica della materia, credo che sia una ul-teriore conferma di questa nostra idea e diquesta nostra percezione, pur con tutti lÌ.li-miti che le percezioni immediate possonoavere.

C'è una riserva di legge che non doveva es-sere toccata o, se si vuole, aggirata. Vi è lacreazione di un vero e proprio diritto sog-gettivo. Vi è una possibile (e, questa sì, po-trebbe essere difficilmente controllabile) fon-te di contenzioso nei confronti dello Stato:quando un contenzioso di questo tipo ha avu-to modo di aprirsi, qualche anno fa, la ma-gistratura, pur uscitane con la soccombenza,per così dire, dello Stato, è venuta a trovarsiin una posizione della quale credo abbia av-vertito per prima l'aspetto tremendamentescomodo, molto più scomodo certo di quelloche inevitabilmente accompagna qualsiasibattaglia sindacale.

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'::;enato della Revubblica V I I Legislatura~ 16296 ~

18 GENNAIO 1979366a SEDUTA (notturna)======:=J

AS5EAIBLEA - RESOCONTO STENOGR<\FICO

Non ha senso allora parlare di strumentiatti a garantire la fine della conflittualità. Cidispiacerebbe molto ~ non c'è sarcasmo in

quanto sto per di're ~ pensare che alla ri-duzione della riserva di legge passa fare dasupporto qualche affidamento sulla riservadi giurisdizione. Praprio su questo puntodella cosiddetta conflittualità vaglio ancoraun mO'mento soffermarmi, anca l'andavi es-senzialmente il mio pensiero. In questi gior-ni abbiamo avuta rinnovate accasiani dicontatti, di scambi di idee, di confronti an-che vivaci can molti magistrati; crediamoquindi di poter parlare ancor meglio un po'dall'interno del loro mondo. Siamo ben certidi aver caIto una preoccupazione molto dif-fusa, la preoccupazione ciaè che l'approva-zione di questo disegno di legge, per i risul-tati economici che ne conseguono, possa por-tare a una caduta o camunque a una dimi-nuzione di quella tensione che ~ su basicosì largamente unitarie e magari anche suaspetti sui quali, come nel caso dell'adegua-mento automatico, abbiamo marcato e mar-chiamo il nostro profondo dissenso ~ si èdeterminata nella magistratura in questi ul-timi tempi.

Sempre alla ricerca di tutti i punti poli-tici che comunque esprimano una riservae una carica positive, siamo certi che la ri-chiesta del meccanismo di adeguamento au-tamatico, anche se avanzata, si è detto, perporre fine alla conflittualità (può anche esse-re un atto di fede, onorevoli colleghi, e cometale lo propango), ha avuto soprattutto il sen-so di un richiamo a energie che si vorrebberomeglio spese nelle grandi battaglie per la ri-farma delle nastre istituzioni più che per gliaumenti dei livelli retributivi.

Per noi è politicamente sbagliata la pre-visione di questo meccanismo di adegua-mento. Con la critica su questo e su altriaspetti essenziali (critica che è emersa conchiarezza dai nostri ripetuti interventi inCammissione e dall'intervento di stamane delsenatare Luberti in discu:ssiane generale, delquale nan sto a riprendere i singali temi),con questo atteggiamento critico abbiamO'voluto rendere evidente un'insuperabile ra-gione di dissenso. Ma vogliamo cogliere il

dato di fondo che pur c'è, ne siamo sicuri:quella tensione di cui dà prova la magistra-tura quando chiede di~lavorare in candizio-ni migliori, direi in condizioni al limite dilivello civile, con strutture rinnovate, consedi e organici più razionalmente distribuiti,con codici democraticamente riformati perprodurre di pill, per servire meglio lo Stato,-l'ordine democratico, il paese. Al centro c'èla grande battaglia per la rifarma dell' ordi-namento giudiziario, per una nuova culturadel giudice, una sua nuova collocazione nellavita sociale. I non lievi condizionamenti chealcuni aspetti del disegno di legge possonoportare a questa battaglia, l'inadeguatezzadi aspetti fondamentali della sua pur limita-ta previsione normativa, il grande squilibrio~ questo c'è, onorevoli colleghi ~ tra la di-sciplina di carattere economico e quella nor-mativa, il rifiuto di eliminare questa squili-brio, il che sarebbe pur stato possibile unavolta ridotta, con i correttivi che sono statiintrodotti, l'incidenza delle tabelle non ac-cettabile nella misura originaria: sono que-ste le ragioni essenziali dell'astensione delGruppo comunista e di una battaglia per ilrinnovamento della giustizia nel nostro pae-se, battaglia che, anche per le critiche cheesprimiamo e per !'insoddisfazione che que-sta sera di fronte a questo disegno di leggeci coglie, noi proseguiremo con rinnovataenergia. (Applausi dal l'estrema sinistra. Con-gratulazioni) .

C I FAR E L L I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C J FAR E L L I. Onorevole Presidente,sarò brevissimo. Sono già intervenuto nella

. discussione generale e ritengo che in questaora il silenzio sarebbe d'oI'O. Però mi corJ'el'obbligo di significare la posizione dei re-pubblicani anche perchè c'era anche l'orien-tamento a votare cantro.

Noi ci asteniamo e la nostTa astensione ècritica. In relazione ad un problema costitu-zionale, cioè al diritto di sciopero, credo cheabbiamo assunto, e chiadssimamente, una

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Senato della Repubblica ~ 16297 ~ VII Legislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

posizione che non è popolare, almeno nellaclasse politica del nostro paese.

In relazione allungo dibattito che oggi siè svolto, credo che noi possiamo, come è lo-gico in sede di dichiarazione di voto, farerapidissimamente un bilancio. Siamo sostan-zialmente d'accordo per quello che riguardail regime dei concorsi.

Per quanto riguarda le incompatibilità eil regime degli arbitrati, noi abbiamo .!'im-pressione che qualche passo in avanti si siafatto, ma non tutto quello che si sarebbe po-tuto fare. Anche questo però lo mettiamo sulpiatto attivo della bilancia; mettiamo invece,e con un peso notevolissimo, sul piatto pas-sivo quell' esserci limitati alle parole, senzatrarre le conseguenze dal fatto che ci rife-:damo ad un potere dello Stato, l'ordine giu-diziario, che è la salvaguardia, nell'attuazio-ne rigorosa e coraggiosa della Costituzione,dello Stato di diritto, oggi minacciato datroppi pericoli che non consentono di indul-gere al pressappochismo o alle esitazioni.

Detto questo, non posso che chiudere conuna sola dichiarazione che intendo fare per-chè non ho mai avuto indulgenza per la re-torica e mi guarderei bene dal cedervi inquesto momento. Noi, che siamo non solorispettosi e solidali con la magistratura, con-vinti della sua posizione esposta, pericolosa,tragica nel nostro Stato, ma siamo anchememori delle sue figure migliori, delle suepagine migliori, ci auguriamo che .finalmentela mania della pubblicità, la tentazione delpressappochismo giuridico, !'indulgere a:i ge-sti costituiscano un passato e che preval-gano le coscienze severe, gli uomini di fede,i giovani entusiasmi in coloro che ogni gior-no, amministrando la giustizia nelle condi-zioni attuali del nostro paese, rischiano an-che la vita. Ad essi tributiamo solidarietà erispetto.

Ecco le ragioni della nostra astensione.

P RES I D E N T E. Metto ai voti ildisegno di legge nel suo complesso. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

:È approvato.

18 GENNAIO 1979

Ordine del giornoper Je sedute di venerdì 19 gennaio 1979

P RES I D E N T E. Il Senato torneràa riunirsi oggi, venerdì 19 gennaio, in duesedute pubbliche, la prima alle ore 10 e laseconda alle ore 17, con il seguente ordinedel giorno:

Seguito della discussione dei disegni di legge:

NENCIONI. ~ Riforma universitaria:

modifiche al testo unico sull'istruzionesuperiore approvato con regio decreto31 agosto 1933, n. 1592 (18).

SIGNORI. ~ Istituzione, in via speri-

mentale, presso la facoltà di medicina echirurgia, di corsi di laurea in odontoia-tria (114).

CARRARO. ~ Valutazione dei serVIZIprestati come assi'stente non di nlOlo re-tribuito e come contrattista universitarioai fini della anzianità di carriera (313).

BERNARDINI ed altri. ~ Misure perla riforma dell'Università (486).

TANGA ed altri. ~ Istituzione di corsidi diploma per la formazione e la quali-ficazione di educatori animatori di comu-nità (490).

ANDO ed altri. ~ Estensione agli assi-stenti di ruolo dell'articolo 3, comma 10,del decreto-legge 10 ottobre 1973, n. 580,convertito nella legge 30 novembre 1973,n. 766, in materia di nomine (648).

CIPELLINI ed altri. ~ Riforma del-l'ordinamento universitario (649).

BARBARO ed altri. ~ Nuova disciplinadelle strutture del personale universita-rio (653).

Riforma dell'Università e dell'istruzioneartistica (663).

ARIOSTO ed altri. ~ Riforma dell' ordi-namento universitario (686).

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Senato della Repubblica ~ 16298 ~ VII L-egislatura

366a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

BARBI ed altri. ~ Ordinamento delle

scuole di servizio sociale. Riconoscimentolegale delle scuole non statali e del titolodi assi/stente sociale (735).

CROLLALANZA ed altri. ~ Riordina-

mento delle strutture universitarie (810).

BALBO e BETTIZA. ~ Riordinamento

dell'Università e della ricerca scientificae tecnologica (1043).

18 GENNAIO 1979

BASADONNA e NENCIONI. ~ Istitu~

zione presso le facoltà di ingegneria dicorsi di laurea in ingegneria economica(1111).

La seduta è tolta (ore 1,15 di venerdì 19gennaio) .

Dott. PAOLO NALDINIConsigliere vicario del Servizio dei res,>"anti parlamentari