SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI...

36
SENATO DELLA REPUBBLICA VIII LEGISLATURA 412a SEDu~rA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO " LUNEDI 19 APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI . . . . . . . . . . . . Pago21465 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione o Assegnazione . . o o . o Presentazione di relazioni o Trasmissione dalla Camera dei deputati . 21465 o 21465 . 21466 . 21465 Discussione: «Disposizioni per la formazione del bilan- cio annuale e pluriennale dello Stato (leg- ge finanziaria 1982)>>(1583-B) (Approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati): . PRBsmBNTB o o BACICCBI (PC l) o CoLBU.A (DC) o o o 21466 o 21484 . .21494 MITROTTI (MSI-DN) o RAsTRELLI (MSI-DN) o * SPADACCIA (Misto-PR) Pago 21473 o o o 21490 o o o 21467 GOVERNO Richieste di parere per nomine in enti pub- blici oo. ooo. . o . . . . . . 21466 INTERROGAZIONI Annunzio .......... 21496 Annunzio di risposte scritte ad interroga- zioni . . oo. ooo. . 21496 Da svolgere in Commissione . . . o. .21498 ORDINE DEL GIORNO PER LE SEDUTE DI MARTEDI' 20 APRILE 1982 o . . . . . . 21498 N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di scorso /'ton è. stato restituito cor"~fto dall'oratore. TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200)

Transcript of SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI...

Page 1: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

SENATO DELLA REPUBBLICAVIII LEGISLATURA

412a SEDu~rA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

"LUNEDI 19 APRILE 1982

Presidenza del presidente FANFANI

INDICE

CONGEDI . . . . . . . . . . . .Pago21465

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione o

Assegnazione . . o o . o

Presentazione di relazioni o

Trasmissione dalla Camera dei deputati

. 21465

o 21465

. 21466

. 21465

Discussione:

«Disposizioni per la formazione del bilan-cio annuale e pluriennale dello Stato (leg-ge finanziaria 1982)>>(1583-B) (Approvatodal Senato e modificato dalla Camera deideputati): .

PRBsmBNTB o o

BACICCBI (PC l) o

CoLBU.A (DC) o

o o 21466o 21484

. .21494

MITROTTI (MSI-DN) oRAsTRELLI (MSI-DN) o

*SPADACCIA (Misto-PR)

Pago 21473o o o 21490

o o o 21467

GOVERNO

Richieste di parere per nomine in enti pub-blici o o . o o o . . o . . . . . . 21466

INTERROGAZIONI

Annunzio . . . . . . . . . .21496

Annunzio di risposte scritte ad interroga-zioni . . o o . o o o . . 21496

Da svolgere in Commissione . . . o . .21498

ORDINE DEL GIORNO PER LE SEDUTE DIMARTEDI' 20 APRILE 1982 o . . . . . . 21498

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del discorso /'ton è. stato restituito cor"~fto dall'oratore.

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200)

Page 2: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.
Page 3: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica ~ 21465 ~ VIII Legislatura

412" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 19 APRILE 1982

Presidenza del presidente F A N F A N I

P RES I D E N T E. La seduta è aper~ta (ore 17).

Si dia lettura del processo verbale.

M I T T E R D O R FER, segretario, dàlettura del processo verbale della seduta po-meridiana del 15 aprile.

P RES I D E N T E. Non essendoviosservazioni, il processo verbale è appro-vato.

Congedi

P RES I D E N T E. Hanno chiestocongedo i senatori: Boniver e Filetti pergiorni 6, Jannelli per giorni l, Neri per gior-ni 6 e Signori per giorni 1.

Disegni di legge, trasmissione dalla Cameradei deputati

P RES I D E N T E. m Presidente deililaCamera dei deputarti ha l1ralSIIlessoi seguen-ti disegni di legge:

C. 3277. ~ Deputati CIANNAMEA ed aJ1tri. ~

«P,roroga del termme previsto daiH'a:rtico~lo 114 del~la legg,e 1° aprile 1981, n. 121,concernente ill nuovo ordmamento del1l'Am-mim.istrazione deLla pubblica sicUiI'ezza»(1866) (Approvato dalla la Commissione per-manente della Camera dei deputati);

C. 3058. ~ «Plresarizioni per la fabbrica-zione e la commerciaHzzazione nel tem:rictoTiode1Jla Repubbl1ca itaJliana dei giocattdli fab-bricati o importati m ItaJlia» (1867) (Appro-vato dalla 12a Commissione permanente del~la Camera dei deputati);

C. 3220. ~ «Conversione in legge, conmodificazioni, del deareto-.legge 27 febbraio1982, n. 57, concernente disciplina per lagestione stra:1cio de1!l'attiv~tà dell commiJssa~

ria per le zone terremotate della Campaniae della BasiJ.icata» (1868) (Approvato dallaCamera dei deputati).

Disegni di legge, annunzio di presentazione

P RES I D E N T E. In data 16 aprile1982, è stato presentato il seguente disegnodi legge:

dal Ministro dell'interno:

«Rroroga dei termine fÌissato dall'artico-do 114 deLla !legge 1° apriJ1e 1981, n. 121,con,cernente ill. :nuovo ordmamento de!~l'Am~mmistrazione delJila pubblica sicurezza»(1864).

È stato inoltre presentato il seguente dise-gno di legge di iniziativa dei senatori:

CHIARANTE, GUTTUSO, RUHL BONAZZOLA,

MAFFIOLETTI, VALENZA, MASCAGNI, CANETTI,

CONTERNO DEGLI ABBATI, PAPALIA, SALVUCCI,

ARGIROFFI e GROSSI. ~ «P,romozione e svi-

luppo delle istituzioni di arte contempora-nea e altri ,interventi riguardanti le attivitàart1stiiehe» (1865).

Disegni di legge, assegnazione

P RES I D E N T E . I seguenti disegnidi legge sono stati deferiti

~ in sede deliberante:

alla la Commissione permanente (Affaricostituzionali, affari della Presidenza delConsiglio e dell'interno, ordinamento gene-rale dello Stato e deUa pubblica ammini~strazione) :

« Proroga del termine fissato dall'articolo114 della legge 10 aprile 1981, n. 121, concer-

Page 4: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

VIII Legislatura

412" SEDUTA

~ 21466 ~

19 APRILE 1982

5enato della Repubblica~~~ ~

'"

ASSEMBLEA . RESOCONTO STENOGRAFICO

nente il nuovo ordinamento dell' Amministra-zione della pubblica sicurezza» (1864);

Deputati CIANNAMEAed altri. ~ « Proroga

del termine previsto dall'articolo 114 dellalegge 1° aprile 1981, n. 121, concernente ilnuovo ordinamento dell' Amministrazionedella pubblica sicurezza» (1866) (Approvatodalla la Commissione permanente della Ca-mera dei deputati).

~ in sede referente:

alla Commissione speciale per l'esame deiprovvedimenti recanti interventi per la rico-struzione e lo sviluppo dei territori dell'Ita-lia meridionale colpiti dagli eventi sismici:

« Conversione in legge, con modificazioni,del decreto-legge 27 febbraio 1982, n. 57, con-cernente disciplina per la gestione stralciodell'attività del commissario per le zone ter-remotate della Campania e della Basilicata ,)

(1868) (Approvato dalla Camera dei deputa-ti), previ pareri della 1" e della Sa Commis-sione.

La la Commissione permanente, udito ilparere della suddetta Commissione speciale,riferirà all'Assemblea nella seduta del 21aprile 1982, ai sensi dell'articolo 78, terzocomma, del Regolamento, sulla sussistenzadei presupposti richiesti dall' articolo 77, se-condo comma, della Costituzione.

Disegni di legge, presentazione di relazioni

P RES I D E N T E. A nome delJaSa Commissione permam.oote (PLrowamma-zione ,ecOlIlomica, billoodo, pairtecipazionistruta[i), ~l senrutore CrurOl]loha presenttalto larelazione sull disegno di legge: «Dilsposiz1o-[li per ila formazione deJ Mlam.do am.:ruua[ee p1UJriellNlaledello Statto (Legge finall1zia-r1a 1982)>> (1583-B) (Approvato dal Senatoe modificato dalla Camera dei deputati).

Governo, richieste di parere per nominein enti pubblici

P RES I D E N T E . Il Ministro del-l'agricoltura e foreste ha inviato, ai sensi del-l'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978,n. 14,

le richieste di parere parlamentare concer-nenti le seguenti proposte di nomina:

del signor Mario Argenton a Presiden-te della Società degli Steeple-Chases d'Italia;

del dottor Francesco Aloisi a Presiden-te del Jockey Club d'Italia.

Tali richieste, ai sensi dell'articolo 139-bisdel Regolamento, sono state deferite alla9a Commissione permanente (Agricoltura).

Discussione del disegno di legge:

« Disposizioni per la formazione del bilancioannuale e pluriennale dello Stato (leggefinanziaria 1982)>> (1583-B) (Approvatodal Senato e modificato dalla Camera deideputati)

P RES I D E N T E. L'ordine del gior-no reca la discussione del disegno di legge:({ Disposizioni per la formazione del bilan-cio annuale e pluriennale dello Stato (leggefinanziaria 1982»), già approvato dal Sena-to e modificato dalla Camera dei deputati.

Onorevoli colleghi, avviando lo svolgi-mento dell' ordine del giorno si deve proce-dere al secondo esame della legge finanzia-ria, che il Senato già approvò il 16 dicem-bre 1981, modificata dalla Camera dei de-putati secondo la trasmissione dell'8 apri-le 1982.

In questa fase, esaurita la discussione ge-nerale, il Senato, a norma dell'articolo 104del Regolamento, discute e delibera esclu-sivamente sulle modifiche apportate dall'al-tro ramo del Parlamento al disegno di leg-ge. Al riguardo debbo avvertire che, ai finidel procedimento, gli stralci di norme de-liberate dalla Camera rispetto al testo ap-provato dal Senato in prima lettura hannovalore di soppressione delle norme stessee vanno pertanto messi in votazione.

È opportuno altresì che io avverta che,se a fronte di una norma soppressa o stral-ciata dalla Camera dei deputati sono pre-sentati emendamenti intesi a ripristinare iltesto del Senato, la reiezione di detti emen-damenti equivale ad approvazione della sop-pressione dello stralcio deliberato dalla Ca-mera senza ricorrere ad altra votazione.

Page 5: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica ~ 21467 ~ VIII Legislatura

19 APRILE 1982412" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Avverto infine che dopo la votazione fi~naIe della legge finanziaria il Senato passe~rà all' esame e alla votazione degli articoli,nonchè alla votazione finale, del bilancio diprevisione, comprensivo delle connesse no-te di variazione.

Dichiaro aperta la discussione generalesulle modifiche apportate dalla Camera deideputati.

È iscritto a parlare il senatore Spadaccia.Ne ha facoltà.

* S P A D A C C I A. Signor Presidente,signor Ministro, colleghi, ci sono dei mo-menti in cui le vicende, gli affetti e anchei doveri della propria vita privata entranoo sembrano entrare in conflitto con gli in~teressi e i doveri della propria vita pubbli-ca. Nel superare questo conflitto e nel farfronte ai miei doveri pubblici in questo mo-mento, non posso nascondere che avvertocome una sorta di fastidio per dei doveripubblici che rischiano di diventare pura-mente e semplicemente rituali.

Credo di esser noto (e talora sono statopersino richiamato) per la mia franchezzae qualche volta per la mia brutalità. Cer-cherò anche questa volta, se mi è possibile,di sottrarmi a questo ritualismo. Non pos-so quindi non cominciare ricordando che inquesto momento in tutte le capitali dell'Esteuropeo, ad esclusione di Bucarest, dove so-no stati semplicemente dispersi, un notevo-le [}jumero di compagni militanti radicali èarrestato o fermato dalle polizie di queipaesi per avere inscenato, a mezzogiorno dioggi, delle manifestazioni pacifiche e nonviolente, all'insegna di quelle stesse paroleche contrapponiamo al Governo della Re-pubblica italiana: vita, pace, disarmo.

Non so che cosa stia facendo il Ministerodegli esteri. Certo si tratta, almeno a leg-gere un giornale di oggi, di una minoranzaradicale violenta (<< La Nazione », editorialedi Nicola Matteucci), non di minoranza ra-dicale non violenta. Quindi secondo questomodo di considerare la minoranza radicaleè probabile che il Ministero degli esteri nonconsIderi questi militanti radicali come deicittadini di pari titolo e di uguale dignitàe se ne disinteressi. Certo, se ne è disinte-

ressata la televisione di regime, che ha de-dicato a questo avvenimento, alle ore 13 dioggi, 17 secondi sul primo canale e zerosecondi sul secondo canale.

Cercherò anche di sottrarmi al ritualismorifiutandomi di fingere di ignorare che citroviamo in un momento singolare della no-stra vita politica. Siamo tutti venuti quichiedendoci se, mentre ci troviamo a discu-tere per la seconda volta in quest'Aula delParlamento quello che dovrebbe essere l'at~to fondamentale della Repubblica italianae la scelta politica fondamentale del Gover-no della Repubblica, il Governo c'era anco-ra e se c'era ancora il Ministro del tesoro.

Il Ministro del tesoro è presente, ma sap-piamo ~ non possiamo ignorare, non pos-siamo fingere di ignorare, non possiamoaspettare di leggere i giornali di domani perapprenderlo ~ che un Consiglio dei mini-stri questa mattina non si è tenuto, è statorinviato perchè un'intera componente delGoverno, la componente socialista, non è in-tervenuta. Non so che cosa accadrà nelleprossime ore: se il Governo della Repub~blica rimarrà in piedi, e a quale prezzo, seil Ministro del tesoro rimarrà Ministro deltesoro o se ne avremo un altro. Non lo so,ma credo che sia certamente singolare quel-lo che si sta verificando. Trovo veramentestrano e assurdo che si possa ipotizzare unacrisi di Governo non su scelte politiche (ece ne sono in questa legge finanziaria chemeriterebbero dissensi degni di questo no~me, rotture anche delle maggioranze di Go-verno, così come confronti aperti tra mag-gioranza e opposizione) ma sulle afferma-zioni stravaganti di un Ministro ~ mi per-doni il professar Andreatta ~ che, dopoessere stato un po' troppo a lungo una sortadi dottor Stranamore della nostra poli tic ceconomica, ha evidentemente preso sul se-rio le candidature alla leadership del rin-novamento del proprio partito che gli sonovenute da alcuni ~ secondo il gergo tecno-cratico, moderno, che piace al professar An~dreatta, credo s.i chiamino opinion makersche lo accreditano come possibile uomo nuo-vo della Democrazia cristiana. Da dottorStranamore il professar Andreatta passa avariabile impazzita della politica italiana.

Page 6: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21468 ~

412a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 19 APRILE 1982

Io non le faccio tanto O!Ilore nè le do tantocredito: sa che non ho particolare antipa~tia per lei, ho dissensi politici, questi sì,profondi. Ma trovo anche strano ~ e devodirlo ~ che un partito dalla lunga storia

~ e storia gloriosa ~ il partito di PietroNenni, il partito, come in questi giorni siricorda, di Filippo Turati, il partito di Ro.dolfo Morandi, di Riccardo Lombardi, diSandra Pertini, fino ai suoi dirigenti attua~li, un partito che ha tanta parte nella sto~ria della nostra democrazia, possa prende-re a pretesto, per .il confronto con i suoipartners di Governo, una dichiarazione co~sì irresponsabile ~ perchè irresponsabile è

stata ~ come quella del ministro Andreat-ta. Io credo che il vecchio Partito socialista,protagonista di decenni di lotta antifasci-sta, avrebbe lasciato morire nel ridicolo leaccuse del professar Andreatta, non si sa-rebbe indignato. Perchè questa reazione,al di là del fatto propagandistico di unagiornata? Come si può immaginare che ilPartito socialista di Turati e di Nenni, diMorandi e di Lombardi, di Sandra Pertinie di Francesco De Martino e anche di Signo~rile e di Craxi possa, se non c'è qualche codadi paglia, se non c'è qualche debolezza nel~la politica attuale che lo giustifichi, faredavvero di questa affermazione leggera eirresponsabile, di questa provocazione, ad~dirittura la causa di una crisi di Governo?Un Partito socialista le crisi di governo lefa sull' occupazione e sulle pensioni, sul co~sto del danaro e sulla recessione economica,non su queste vicende. Ma se queste vicen~de si verificano, signor Presidente, è per-chè ci troviamo in una situazione nella qua-le fattori torbidi e inquinanti attraversano lanostra vita politica e nella quale, come alsolito, questa classe politica anzichè assu~mersi la responsabilità, nell'interesse delpaese, di eliminare questi fattori potenzia-li di crisi che ho definito torbidi e inqui-nanti, li alimenta.

Sono avvenute cose strane in questa set-timana e non parliamo dei problemi tecnicidi una legge finanziaria. Poi verremo allevicende di questa legge finanziaria in que-sta secoiTroa lettura. Devo :darle atto, signorPresidente, della correttezza con la quale, in

apertura del dibattito, ha richiamato i ter~mini regolamentari della vicenda, ciò che èlecito fare e ciò che non è lecito fare, per~chè troppo spesso in questa Repubblica, inquesti rami del Parlamento, le regole delgioco vengono considerate come cose ela-stiche che si possono allargare o stringere.E ne avremo un esempio, credo, nei pros~simi giorni a proposito del referendum edella vicenda delle liquidazioni.

Abbiamo avuto oggi il caso Andreatta, maabbiamo avuto anche ~ e nessuno se ne èaccorto ~ un caso Spadolini. Credo di es-sere stato l'unico a dire a chiare lettereche nei giorni scorsi Spadolini era diventa-to o legittimava il sospetto di essere diven-tato il leader del partito delle elezioni anti~oipate. Compre:r1Jdoche TIP,residente del Con-sigMa in carica, proveiRiente da un Partito che,rappresenta il tre e mezzo per cento dell'elet~torato, ,che può ritenere, a ;paragone dell'an-damento degli aLtri Governi e delle altre .£.i~

gure più recenti di presidenti del Consiglio,di non avere mal figurato, possa avere in~teresse alle elezioni anticipate. Ma non ri-tengo che sia possibile, non ritengo che siaammissibile, che sia tollerabile più a lun-go in questo paese, se si vuole risolvere lacrisi, che interessi elettoralistici pesino cosìapertamente addirittura sulle funzioni del~la Presidenza del Consiglio. Però abbiamoavuto fatti strani. Venivamo accusati di es~sere difensori del referendum di Democra-zia proletaria che non abbiamo promosso.Riteniamo di non essere difensori di quelreferendum; riteniamo di essere puramentee semplicemente difensori di una letturaappena decente della nostra Costituzione.Ci si accusava di essere degli scardinatoridella stabilità del paese, della democrazia,dell'economia italiana addirittura. E si di-ceva che bisognava evitare a tutti i costi ilreferendum, bisognava approvare la legge.E abbiamo avuto una settimana nella qua-le non si è riusciti a capire la posizione delGoverno e della sua maggioranza sul pro~blema del referendum. Di Giesi, ministrodel lavoro, nelle prime tre riunioni dellaCommissione non è comparso, e io l'ho sot-tolineato nella Commissione. Ho ritenutoche ci fosse qualche cosa che non andava

Page 7: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21469 ~

19 APRILE 1982412\1. SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

neIl'assenza del Ministro del lavoro in unavicenda così importante. Poi l'abbiamo vi~sto venire e dichiarare la sua disponibilitànon nei nostri confronti, ma nei confrontidi altre posizioni, che erano disponibili adeterminate condizioni ad una convergenzasul problema delle liquidazioni. Pensavamoe avevamo il dovere di ritenere che questafosse una dichiarazione responsabile presaa nome dell'intero Governo e invece ci ve~nivano richiesti nuovi rinvii e apprendeva~ma la mattina successiva dai giornali ~

perchè queste cose si apprendono sempredai giornali ma non si discutono mai inParlamento ~ che il Presidente del Consi~glio da una parte confermava la disponibi~lità e dall'altra invece dichiarava la sua fer-mezza a proposito proprio di quei punti cheerano determirum1Ji rper 'scriogliere .il dub biosuIla possibilità di una convergenza con ilPartito comunista, con i sindacati, se si vuo~le guardare fuori del Parlamento alle partisociali.

Credo che sia legittimo tutto: legittimoche il Governo presenti una sua propostadi legge, che ritenga con quella propostadi evitare il referendum e se poi non lo evi-terà sarà la Cassazione a deciderlo, ma nonè legittimo che il Governo tanto a lungo ela sua maggioranza tanto a lungo non of-frano al Parlamento, alle forze politiche eal paese i termini di riferimento, di valuta~zione, di decisione che sono necessari peroperare deIle scelte politiche. Così come nonè lecito, mentre si tiene questo comporta-mento, insinuare, come ha fatto il ministroDi Giesi e come ha confermato e aggravatoil Presidente del Consiglio Spada lini, che cisarebbero stati contatti informali con la Cor~te di cassazione che avrebbe dato garanziesul progetto per le liquidazioni. Anche quirivendico al compagno Stanzani e a me ilmerito di avere indotto quanto meno ad unaprecisazione il presidente del Consiglio Spa~dolini, che ha dovuto chiarire che non c'era-no state interferenze illecite sull' organo giu~risdizionale, ma che il Governo aveva le sueprevisioni sul futuro svolgimento della vi-cenda, sulla base dei precedenti giurisdizio~nali. Questa però è cosa ben diversa dal-l'avallare l'idea che .il Presidente del Consi~

glio potesse aver avuto contatti informali ad-dirittura prima dell' esame della legge conl'organo che poi quella legge dovrà giudi~care. Cito questo non perchè abbia partico~lare animosità nei confronti di Nicola Mat-teucci ~ questo politologo è abbastanza ri-gido e astratto, ma io rispetto le opinionidi tutti, anche quelle rigide ed astratte e nonnecessariamente in periodi troppo elasticiquesto è un difetto ~ ma perchè anche lui

è vittima di una disinformazione micidialee perchè è indicativo di uno stato d'animo,di un pretesto che viene alimentato quoti~dianamente in questi rami del Parlamentoattraverso gli organi di informazione. Scri-ve Nicola Matteucci: «Siamo appena uscitidal lungo ostruzionismo dei radicali allalegge finanziaria, ora approvata da un ra~ma del Parlamento in una versione ridottae stralciata ». Questo, il fatto che sia ridot~ta e stralciata, signor Presidente, si è resoindispensabile per poter fare approvare ilbilancio entro il termine massimo previstodalla Costituzione. «L'ostruzionismo parla-mentare è stato nel passato un metodo dilotta politica eccezionale in momenti ecce-zionali, ma ora viene adottato come unaprassi politica quotidiana. Il risultato è chesi sono messi in gravissima difficoltà sia ilGoverno nel governare sia -il Parlamentonel legiferare. Si è così ~ scrive sempre Ni-cola Matteucci ~ violato quel principio cheè alla base di tutte le democrazie, la regolasecondo la quale la maggioranza governa ela minoranza controlla, per varare un nuovoprincipio, quello secondo il quale piccoleminoranze irresponsabili possono, con il ri~catto, dettare leggi alla maggioranza e im-parle la propria volontà. Questo è usare vio-lenza alle istituzioni, una violenza che siammanta certo della retorica storica dei sal~vatori della Patria, ma non è meno perico-losa di quella dei colonnelli che più sbriga~tivamente chiudono il Parlamento ».

Queste sono le cose che sentiamo dire. Èuna moneta che ha corso peochè il :presi-dente del Consiglio Spadolini, perchè il Go-verno, perchè varie componenti della mag-gioranza consentono che abbia corso. È unamoneta che ha corso perchè ormai dei mezzidi comunicazione di massa (non parlo in

Page 8: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica ~ 21470 ~ VIII Legislatura

412a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 19 APRILE 1982

particolare del giornale {( La Nazione »; par~lo soprattutto degli organi di informazioneradiotelevisivi) si fa un uso sfacciato di par-te, non più di regime, signor Presidente, madi parte; perchè queste cose le ha dette, intermini diversi, 10 stesso presidente delConsiglio Spadolini. A Pasqua ha fatto gliauguri, evidentemente memore delle seratedavanti al caminetto di Roosevelt, durantele quali conversava, in periodi critici di quelpaese, con l'opinione pubblica americanaattraverso i microfoni della radio (alloranon esisteva la televisione). Il nostro Pre-sidente del Consiglio, sensibile alle lusinghee alla vanità delle relazioni pubbliche e del-le comunicazioni di massa, mosso ad inse-guire o ad imitare quelli che si dicono isuccessi di Pertini nei colloqui diretti difine anno con il paese, ha espresso concettianaloghi, ha detto, parlando della gravitàdella situazione del referendum: veniamoappena adesso dalla vicenda della legge fi-nanziaria e del bilancio dello Stato ed èimpensabile che una legge finanziaria pos-sa avere un iter lungo sette mesi senza es-sere approvata. Come se il Presidente delConsiglio, il Governo e la sua maggioranzafossero dei soggetti passivi, vittime di cosa?Di un Parlamento che non funziona o del~l'opposizione radicale, al Senato dell' oppo-sizione di Stanzani e di Spadaccia?

Signor Presidente, bisognerebbe vergo-gnarsi a rifare la stoma di questa legge fi-nanziaria. E agli atti, per quello che vale,la mia denuncia accanita di allora (eravamoagli inizi del dicembre 1981) del tempo checi si era fatto perdere in Commissione, do-ve per tre settimane eravamo rimasti fer-mi in attesa non si è mai capito di cosa:del congresso della CGIL! Capisco che ci sipossa anche tener fermi, se poi dopo si ar-riva con delle proposizioni nuove e diverse.Andate a rileggere gli atti di quelle tre set-timane, del Senato, non della Camera deideputati (verrò poi alla Camera dei depu-tati), quando quelle tre settimane le abbia-mo perdute e la manovra finanziaria che èstata inserita nella legge finanziaria era giàstata decisa dalla maggioranza e presentatain Commissione. Siamo andati alla Cameradei deputati con un governo in esercizio

provvisorio ed il minimo che ci si sarebbedovuto attendere era che all'inizio, alla ri-presa, subito dopo le ferie di Natale, quelprovvedimento andasse subito in Commis-sione, che la Commissione lavorasse giornoe notte sapendo che su quel provvedimentoc'erano gravi dissensi almeno da parte diuna delle opposizioni e certamente dissensi,se non irriducibili anch'essi gravi, della mag-gior opposizione di questo Parlamento, quel-la comunista, per consentire all'Aula di esa-minarlo il più presto possibile.

Andatevi a rileggere le date di convoca-zione dei lavori della Commissione dellaCamera; la cosa che mi scandalizzava erail rinvio non delle discussioni, come è av~venuto qui al Senato ma addirittura dellerelazioni dei Ministri; settimane intere, si-gnor Presidente. Nel frattempo il Governodecideva elegantemente di stralciare o sop-primere, non ho capito bene, trasferendolain una serie di decreti-legge, una parte diquelle norme della legge finanziaria più omeno corrispondente alla parte di cui lalegge finanziaria era cresciuta al Senato del-la Repubblica. E così abbiamo avuto il de-creto-legge sulla finanza locale, il decreto-legge previdenziale, quello sulla sanità e siè assicurata per decreto-legge la manovrafinanziaria, cioè le maggiori entrate che sierano decise al Senato.

Questa legge quindi nata con circa 46 ar-ticoli, divenuta in Commissione al Senatodi 86 articoli e in Aula al Senato di 94, allaCommissione della Camera, grazie a questostralcio, diventa di 63 articoli.

Ma abbiamo un altro episodio ancora,quello del balletto strano di questi decreti-legge; sono aspetti che non arrivano maiall'opinione pubblica, ce ne dimentichiamoperfino noi qui in Senato. Dei decreti-leggestralciati da una legge finanziaria già esa-minata dal Senato e quindi già approvatadal Senato come legge finanziaria, deferitiall' esame della Camera dei deputati, stral-ciati da quel provvedimento della Cameradei deputati, vengono assegnati al Senatodella Repubblica, costringendo il Presidentedel Senato a far presente al Governo chenon è possibile ~ infatti probabilmente al-la Camera lo stralcio poteva non essere av-

Page 9: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica ~ 21471 ~ VIII Legislatura

412'a SEDUTA ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO 19 APRILE 1982

venuto, poteva essere successivo ~ poichèerano ancora articoli della finanziaria. Noiapprovavamo il decreto-legge al Senato e al-la Camera nel frattempo approvavano glistessi articoli della legge finanziaria. Giu-stamente per la connessione della materiaquei decreti-legge sono stati mandati allaCamera; ma sono stati accelerati i lavori del-le Commissioni? Oi Siiè preoccupati di acre-lerarli per arrivare ad un adeguato dibatti-to ,in Aula? No, si è ascirugata in questamaifiiera con i decreti-legge ,la legge finan-ziaria e si è deliberatamente scelto da par-te del Presidente del Consiglio di portare lalegge finanziaria all' esame dell' Assemblea diMontecitorio soltanto alla vigilia delle feriepasquali, in pieno mese di aprile, alla vigiliadella scadenza dell'esercizio provvisorio. IlGoverno, la maggioranza hanno scelto didrammatizzare in questa maniera, spostan-do i termini del dibattito il più vicino pos-sibile alla scadenza dell' esercizio provviso-rio, il problema della legge finanziaria: scel-ta del Governo (ed in particolare scelta delsuo Presidente del Consiglio) scelta fattacontro il Parlamento.

Come meravigliarsi poi che Nicola Mat-teucci parli di «violenta minoranza radica-le »? La Viiolenta minoranza radicale ha fat-to il cosiddetto ostruzionismo sulla leggefinanziaria per non più di 6 giorni in Aulaa Montecitorio e per battere la dura opposi-1Jione radicale questa legge si è asciugataulteriormente, fino a rimanere di soli 15 ar-ticoli. Io ritengo questo un merito dell'op-posizione radicale, perchè, se si inventanomarchingegni, come la legge finanziaria, oquesta classe politica e questo Parlamentohanno la capacità e il coraggio di definirnela funzione istituzionale e poi di rispettarlao non è ammissibile che diventino delle leg-gi omnibus che finiscono per aggravare tut-ti i nostri lavori parlamentari, come li ag-graveremo con le nuove riforme del Regola-mento, malauguratamente adottate alla Ca-mera sui decreti-legge e malauguratamenteadottate, sia pure con alcuni ritocchi miglio-rativi, anche al Senato. Credo che alla pro-va dei fatti, vedremo che, lungi dall'essereuna difesa delle prerogative parlamentari,anche quello diventa un ulteriore fattore di

appesantimento e di irrigidimento della no-stra programmazione parlamentare.

Nel merito del provvedimento, qual è ilpunto? Nicola Matteucci scrive quello cheho detto poco fa e ho già sentito il senatoreCarollo dire: non si pagano gli stipendi,non si rispetta un cardine fondamentale del-la Costituzione! Mentre questo Governo equesta maggioranza perdono giorni per di-scutere le dichiarazioni di Scamarcio o quel-le di Andreatta, noi saremmo coloro chesconvolgono la nostra vita politica e istitu-zionale. La nostra opposizione è ispirata al-la volontà di respingere questa menzognaohe noi, con :il ,ricatto, varremmo. sovrap-porre la volontà di una piccola minoranzaalla volontà della maggioranza, sovvertendole regole che vigono in una democrazia. Do-vrebbe essere vero quello che dice NicolaMatteucci: compito delle maggioranze è go-vernare. Magari lo facessero e riuscissero afarlo! Compito nostro è aiutare a farlo, èdi controllare. Se il controllo delle opposi-zioni non diventa un fatto puramente sce-nico, esso presuppone l'informazione, la pub-blicità del dibattito. Il punto centrale che,nel merito della legge finanziaria e dellescelte del bilancio dello Stato, contestiamoè per noi l'enorme e intollerabile aumentodel livello della spesa militare. È legittimoche una maggioranza porti avanti una po-litica di forte aumento della spesa militare,ma non è legittimo che un partito, come ilpartito socialista, attraverso il suo ministroLagorio, si renda protagonista di questo au-mento delle spese militari, senza assumernecon chiarezza la responsabilità di fronte al-l'opinione pubblica e senza affrontare ilconfronto con quelle altre parti politiche cheinvece contestano la scelta della maggio-ranza.

Quando arriveremo agli emendamenti sulbilancio dello Stato citerò alcune ricercheche sono state fatte dal mio compagno Ro-berto Cicciomessere, nella sua qualità dimembro della Commissione dif.esa della Ca-mera dei deputati. Egli ha preparato unavasta e approfondita, certo migliorabile, re-lazione di minoranza sul bilancio della di-fesa. Credo che le ricerche di Cicciomesse-re siano estremamente serie. Comunque, cre-

Page 10: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica ~ 21472 ~ VIII Lel!islatura

412a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 19 APRILE 1982

do che nessuno possa contestare che il tas~so di aumento della spesa militare è enor~me, anche data la condizione economica diquesto paese e in rapporto alle altre postedelle voci di bilancio.

Ebbene, negli altri paesi occidentali, per~fino nei reaganiani Stati Uniti d'America, difronte a spese di riarmo, di fronte ad unnetto aumento delle spese di riarmo c'è unforte dibattito pubblico che investe il pae~se. Il Parlamento, le Commissioni parlamen~tari, gli esperti, i giornali, tutti gli organidi informazione ne parlano. Ne abbiamo unesempio clamoroso in questi mesi proprionell'America di Reagan.

Queste scelte in Italia vengono compiutesistematicamente a riflettori spenti, nel si~lenzio, quasi che si avesse paura di far co~noscere all'opinione pubblica i dati o nonsi avesse la capacità di difendere le propriescelte politiche. Allora il punto è questo.Non c'è una minoranza che vuole imporrealla maggioranza le proprie scelte politiche.C'è una minoranza che su questo punto vuo~le che la maggioranza si confronti con le op~posizioni in un dibattito regolare e correttoe cioè a riflettori accesi e non spenti e cioènell'informazione e non nella disinforma~zione della opinione pubblica, confrontan-do cifre con cifre, dati con dati, perchè lademocrazia è questo: è assunzione di fron~te ad un paese consapevole delle proprieresponsabilità, altrimenti è truffa, altrimen~ti è gioco a carte truccate, altrimenti è men~zogna, altrimenti questo sì, è violenza. Que~sto significa liberarsi delle minoranze, ri~dude o emarginarle a fatti puramente ritua~li, a parti in una commedia. Questo dunqueè il punto, non ce ne sono altri; ma è certoche se la maggioranza, attraverso il con~trollo dei suoi organi di informazione, dellaRAI~TV e dei giornali, persistesse in questavolontà di negare innanzi tutto il diritto al~!'informazione dei cittadini, che coincidecon le regole del gioco democratico, una mi~noranza a quel punto non ha altra strada~ siete voi che ve la costringete ~ che quel~la di usare di tutti i mezzi, di tutti i poterie di tutti gli strumenti presenti in questaAula parlamentare, perchè altrimenti, inmancanza di informazione e di dibattito

pubblico, le opposizioni e le minoranze sa~rebbero già condannate ad essere semplice~mente complici silenziosi e passivi delle re~sponsabilità della maggioranza. Questo è ilpunto: non altri.

Ma per avventura può capitare che il pro~blema del bilancio dello Stato venga risoltodalla dichiarazione di Andreatta, cioè, ~ emi rivolgo al senatore Carollo ~ che l' op~posizione dei radicali venga considerata unfatto di inaudita violenza, mentre sarebbenormale che cada un Governo per una di~chiarazione irresponsabile di un Ministro.E allora certo per la tangente si risolvereb~bero tutti i problemi e si approverebbe ilbilancio nientemeno che a Governo assente.

Mettiamo a confronto la nostra prassi ei nostri metodi politici con i vostri. E poi,certo, ci sono le spese militari; ma c'è an~che il problema della fame nel mondo. An~che qui ci siamo dovuti sentir dire da que~sto Ministro del tesoro, prima al Senato epoi alla Camera dei deputati, che siamo deidemagoghi, che facciamo soltanto opera dipropaganda sulla fame nel mondo. E anchequi ciò che rischia di passare è quello chedice il Ministro, ma su questo è un po' piùdifficile perchè esiste ancora una teoria didocumenti parlamentari, l'ultimo dei qualiè del 31 luglio scorso e riguarda l'eserciziodel 1981, con le firme dei presidenti di tut~ti i Gruppi parlamentari dell'attuale mag~gioranza: Bianco, Bozzi, non ricordo seMammì o Battaglia, Labriola. In tale docu~mento, concernente la lotta contro lo ster~minio per fame nel mondo, si impegna ilGoverno, accanto agli aiuti allo sviluppo ilcui livello deve essere aumentato, ad unnuovo stanziamento di 3.000 miliardi di li~re, da destinare a un intervento straordina~rio e urgente rivolto ad assicurare l'autosuf-ficienza alimentare delle popolazioni altri~menti sterminate dalla fame.

Allora anche qui non è che imponiamo unaposizione nostra: chiediamo che la maggio-ranza rispetti ciò che essa stessa ha assun-to di volere come propria linea politica indocumenti parlamentari. Non siamo quindiuna minoranza irresponsabile; siamo peròuna minoranza che crede profondamente al

Page 11: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica ~ 21473 ~ VIII Legislatt.lra

412\> SEDUTA ASSI3MBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 19 APRIW 19S2

proprio ruolo in queBto Parlamento e chenon è disposta a farsene espropriare.

Certo c'è poi il complesso delle altre scel-te economiche che ci ritroviamo sempre,non soltanto nella finanziaria: c'è il probre-ma degli investimenti, il problema dei nodistrutturali della nostra economia che nonvengono mai affrontati e risolti e ogni voltasi presentano in maniera sempre più gravee allarmante. In una situazione economicadi questo tipo si sceglie sempre di colpiree di lasciar colpire i più deboli, perchè unacosa sono le parole di Andreatta nelle as-semblee deUa Democrazia cristiana e altracosa sono poi le scelte del ministro An-dreatta in queste aule del Parlamento. An-che su questo che altro chiediamo se nonla chiarezza delle assunzioni di responsabi-lità, il diritto all'informazi<;me, il diritto aun dibattito politico non chiuso in questeAule ma aperto sul paese, che arrivi all'opi-nione pubblica per lasciarla arbitra, unicaarbitra, ma arbitra consapevole e non incon-sapevole? Perohè poi il timore dell'informa-zione, ques.to uso sistematico della deforma-zione delle notizie e dell'espropriazione del-!'informazione vi si ritorceranno contro. In-fatti, ogni volta che non si ha il coraggiodi assumere le proprie responsabilità a visoaperto e a fronte alta, nella correttezza deldibattito pubblico democratico, il mancatocontrollo del rispetto delle regole del giocodiventa un ulteriore fattore di crisi che poinon si esorcizza con gli articoli di Matteuc-ci e neppure con i telegrammi di Spadolinia Benvenuto all'indomani dei fischi a piaz-za San Giovanni.

Il punto è tutto qui. Ciò che chiediamo èquesta correttezza di dibattito democratico,questa correttezza di dibattito pubblico,questo rispetto delle regole del gioco, que-:sto diritto all'informazione. Ne siamo ogni.giorno espropriati. Io sono profondamenteconvinto che questo è il nodo della nostrademocrazia in un'epoca in cui la piazza,1'agorà, è determinata dal controllo di par-te e di regime dei mezzi di comunicazione dimassa. La sottrazione alla generalità dei cit-tadini dei dati di valutazione e di informa-zione che possono essere forniti soltantodalla chiarezza del.confronto, dalla contrap-

posizione delle diverse proposte e dei diversiprogetti politici porta alla mancanza di de-mocrazia. Il fondam.ento stesso della demo-crazia ~ che consta nel ben conoscere perben deliberare, secondo le parole classichedi Luigi Einaudi ~ viene così reciso, por-tando a una democrazja distorta, a una de-mocrazia monca, a una democrazia che nOnè più tale o che resta ta~e .soltanto di nOme.

Ebbene, nonostante gli attacchi provenien-ti da questo Governo e da questa maggio-ranza, noi non ci prestiamo, non ci r.asse-gnamo e non ci rassegneremo a questo ruo-lo di complici silenziosi o di muti testimonial quale Governo e maggioranza vorrebberoassegnarci.

Credo che, a fronte dei nostri comporta-menti che fuori di qui potete presentare inun modo, ma che qui dentro sapete esserediversi da come li presentate fuori di qui,stanno i vostri comportamenti, le vostrecontraddizioni, le vostre clamorose debolez-ze che così gravemente vengono alla luce inquesti giorni e che purtroppo costituiscono,quelle sì, fattori sempre più gravi di crisiistituzionale e politica di questa Repubblica.

P RES I D E N T E. È isoritto a par-lare il senatore Mitrotti. Ne ha facoltà.

M I T R O T T I. Signor Presidente, ono-revole Ministro, onorevoli colleghi, ritengoche il debito morale che matura per chi èinvestito di un mandato di rappresentanzanon possa essere circoscritto unicamente al-!'impegno politico, da esercitare in Aule par-lamentari, ma dehba necessariamente esten-dersi al compito, al doveroso compito, didare eco, nell'ambito parlamentare, a voci,a sensazioni, ad informazioni che vengonoveicolate nell'opinione pubblica.

Tale motivazione si accresce quando, co-sì come succede da un po' di tempo a que-sta parte, i responsabili di Governo, i Mi-nistri incaricati si assumono il compito diinformare questa opinione pubblica aggiran-do ogni preventivo dibattito parlamentare.Infatti, alcune informazioni, alcune decisio-ni di livello governativo rimbalzano in que-st'Aula dopo essere state direttamente affi-date all'opinione ~pubblica dagli interessati.

Page 12: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21474 ~

19 APRILE 1982412'" SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Questo è il motivo per il quale l'eco diquesta opinione pubblica sottenderà questomio intervento di oggi.

C'è innanzi tutto da rilevare come illabo-rioso e travagliato parto del bilancio e del-la legge finanziaria per il 1982, punto car-dine della strategia di Spada lini nell'affron-tare la gravissima crisi economica, non siastato salutato con particolare calore dallaopinione pubblica. Vi è stato un ventagliodi perplessità e di reazioni negative tale dafar crollare la speranza che Spadolini possaassestare il suo Governo proprio con la pre-disposizione del suo piano antinflazione.

C'è da pensare, quindi, che il Presidentedel ConsigLio 'si sia anch'egli veso conto che,nonostante i suoi sforzi, da questa prova ilsuo Esecutivo uscirà ridimensionato e quan-to mai esposto ed in balia degli eventi.

Quasi tutte le fonti dell'opinione pubbli-ca alla quale mi riferisco hanno rilevato al-meno tre elementi di valutazione negativa:il primo è la precarietà del Governo; il se-condo è l'accentuarsi della rissa politica; edinfine il terzo, è l'enorme confusione che re-gna nella maggioranza in merito alla stra-tegia economica da perseguire.

Per quanto riguarda la precarietà del Go-verno, sono sempre più numerosi gli espo-nenti politici e sindacali che parlano di cli-ma preelettorale e di crisi alle porte. Perquanto riguarda la rissa politica ci sono no-tizie recentissime, di giornata, che la confer-mano, purtroppo.

In passato, anche, vi sono state conferen-ze stampa parallele di Spadolini e Andreat-ta e scontri tra questi ultimi e il ministroFormica. Può quindi desumersi che il Go-verno non è in condizione di dar luogo aduna coerente manovra economica, ma soltan-to di r,egistrare le risse, senza esclusione dicolpi, tra i partiti della coalizione e all'in-terno degli stessi partiti.

Quando peraltro il Ministro del tesoro ~

voglio ricordarlo per la gravità dell'afferma-zione ~ dichiarò di firmare il bilancio peratto di disciplina, lanciò contro i provvedi-menti adottati e contro la maggioranza unsiluro quanto meno destinato ad aprire lar-ghe falle nella navicella governativa.

Anche i comitati di lavoro costituiti daSpada lini ~ come espediente per trovare ac-cordi sui contenuti ~ ritengo che non pos-sano produrre altro che un'unità di facciata.

Sarà il dibattito parlamentare, sarà an-che questo dibattito di oggi a mettere inluce le lacerazioni della maggioranza. A noicome parte politica, ancora una volta, tocahe-rà il compito di dimostrare che i particola-rismi dei partiti di maggioranza ~ e dellecorrenti che li appestano e li esasperano ~

non risolvono l'emergenza sociale ed econo-mica; questa è conseguenza della crisi e del-l'incapacità del sistema di realizzare momen-ti unificanti di responsabilità e di organicavisione degli interessi generali, che è quanto,forse inconsapevolmente, desiderano gli ita-liani sempre più staccati dal regime e dallesue arruffate manovre.

Ma se incapacità del Governo è quella cheho testè lamentato, capacità il Governo neha pure avuta: ha avuto la capacità dema-gogica di varare un provvedimento, comequello al nostro esame, privo di valenza po-litica.

Per completare il quadro, un ultimo toc-co di colore. Ho richiamato i casi recentis-simi di liti e di risse all'interno della com-pagine ministeriale. È di oggi il commentodi stampa, sui fatti recentissimi delle di-chiarazioni del Ministro del tesoro. Di certonon sono edificanti le reazioni di chi a suavolta definisce non edificante il pronuncia-mento del Ministro del tesoro; nè sto qui ariprendere le espressioni più o meno colo-rite che vanno dal «Ministro che dà i nu-meri », al «Ministro che ha perduto la te-sta », a « bizzarrie emblematiche di una sin-drome dissociativa »; non ne ho intenzionealcuna, nè ritengo che abbiano utilità per ildibattito in corso.

Quando nell'agosto del 1978, dopo ben 22anni di demagogiche discussioni sulla ne-cessità di riformare il nostro decrepito si-stema del pubblico bilancio, si giunse final-mente al varo della legge n. 468, i respon-sabili di allora, coloro che gestivano mag-gioranze e Governi, non tardarono a tra-durla, sin dal suo nascere, in un'occasioneper accordarsi fra di loro;

Page 13: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica ~ 21475 ~ VIII Legislatur4

19 APRILE 1982412'" SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Quella legge che in definitiva, sul model-lo anglosassone, disponeva un'assimilazionedei congegni di contabilità pubblica a livel-lo comunitario CEE, non solo dettava nor-me di ammodernamento in senso giuridicoe in senso tecnico, ma, con la prefissazionedi tempi e termini tassativi, introduceva for-me di programmazione annuale e plurienna-le, nella gestione della finanza pubblica, chele democrazie occidentali, ormai da vari de-cenni, rispettavano come sacre leggi di Mo-sè. Ed erano e sono determinazioni sacre inquei paesi, pur appartenenti alla CEE, per-chè sentito e comprovato è il loro rispettonei confronti dei cittadini che pagano letasse e, come tali, esigono che sulla gestionedella pubblica spesa lo Stato non debbagiocare d'azzardo, non debba scendere acompromessi, non debba fare scommesse.

Fin dal 1979 i governanti ed i correspon-sabili delle maggioranze intravidero nellalegge finanziaria ~ che fu praticamente resaapplicabile dallo settembre 1979 ~ lo stru-mento numero uno per alimentare la turpepolitica del « do ut des» e per mano degliorgani di potere (Governo, partiti, enti pub-blici economici), infischiandosene in par-tenza del « dare e avere» contabile.

Era questo il tradimento della lettera edello spirito della riforma introdotta con lalegge n. 468 del 1978, che doveva, e dovreb-be essere, gestita con criteri di trasparenzaamministrativa e giuridica, attraverso i quat-tro documenti fondamentali: il bilancio pre-ventivo annuale, riferito all'anno successi-vo; il bilancio pluriennale preventivo trien-naIe (almeno per ora abbiamo questa formadi bilancio pluriennale), la legge finanziariae la relazione previsionale programmatica;tutti documenti ~ voglio ricordarlo perchèse ne colga il ritardo ~ da approvarsi entroil quadrimestre 10settembre -31 dicembre o,in casi eccezionali, entro e non oltre la sca-denza dell'esercizio provvisorio a fine aprile.

La legge finanziaria, in altre parole, do-veva e dovrebbe rappresentare il documen-to di un popolo civile; documento, espostoe comandato in forma di articoli di leggeaventi forza anche sostanziale, oltre che for-male, che nell'ultimo quadrimestre dell'an-no ~ come avviene presso ogni buona fa-

miglia o presso le aziende di sana costitu-zione e con sana gestione ~ dovrebbe pre-disporre il limite di spesa invalicabile perl'anno successivo, ma che, senza accettare osomministrare scommesse, dovrebbe ancheprefissare le entrate fiscali e patrimoniali:ritenute idonee, Sia'lvoIleggefli'ffialI"gini,a fron-teggiare la spesa, sia quella normale sia quel-la per investimenti.

Ma il risultato a cui siamo approdati èche i guidatori della cosa pubblica non han-no tardato a capire, dopo una prima fase diavvio, che la legge finanziaria era ed è pro-prio il campo di manovra che ci voleva perfare in modo che qualsiasi riforma da essinon voluta, o da essi non promossa, fossemandata avanti o indietro per lasciare ognicosa come prima.

I nostri {( sgovernanti » ~ consentitemi dichiamarli così ~ o i reggitori del potere ese-cutivo, se preferite, sembra che abbiano rag-giunto in forma ottimale lo scopo che siprefiggevano con la mutilazione della leggefinanziaria per il 1982. Essa viene ora vara-ta con una dozzina o poco più di articoli, inluogo di quelli inizialmente previsti che su-peravano la novantina; quanti bastano ~ co-me era da prevedere ~ per salvare la facciaal capo degli scommettitori, e quanti basta-no, anche, per sputare in faccia ~ mi si per-doni il termine ~ ai più modesti cittadiniche si erano illusi, nella prospettiva di unoStato del benessere fatto loro intravedere,di poter avere pensioni più consistenti, unaassistenza sanitaria diversa dall'insalubreporcile attuale e, oltretutto, la garanzia dinon essere perseguitati fiscalmente con con-tributi disposti a vanvera.

Una duplicità di riferimenti quindi si puòcogliere in queste mie scarne argomentazio-ni: dal polo dell'utopia, intravisto dall'umi-le cittadino, al polo più triste, che tutti ab-biamo finito col toccare con mano, dellarealtà alla quale ho inteso riferirmi: unarealtà per la quale, peraltro, le coperte tes-sute con i vari interventi ottimistici dei reg-gitori della cosa pubblica a livello governa-tivo e, in particolar modo, da parte del Pre-sidente del Consiglio, sono risultate troppocorte.

Page 14: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

V II I Legislatura~ 21476 ~

19 APRILE 1982

Senato dt:t!a R.ei)~!hf)[ica.~ ~~.~~~

ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO4121> SEDUTA

Anche per lo Stato del benessere ~ e, aggiungerei, del benessere degli amici del po~tere ~ si ripete la storia della coperta trop~po corta. Oggi in Italia non è più possibilecontinuare sulla stessa strada, costellata ditroppi sprechi e di eccessivo assistenziali~sma. È una riflessione questa che riportoin quest'Aula dopo averIa colta da un com-mento di stampa.

Il sistema, cresciuto sulla scia dello svi~luppo economico fino alla crisi degli anni'70, ora deve fare i conti con una diversarea1tà, con risorse non più compatj,biH edanche, e soprattutto, con una nuova filoso~fia e, peggio, con nuovi filosofi; una filoso-fia che dovrebbe condurre alla società delbenessere dopo la tappa dello Stato del be~nessere.

L'onorevole Flaminio Piccoli ha recente-mente detto, e mi :piace 'J:1ipreIlJdere que-sta sua dichiarazione: «lo Stato dalla cul~la alla tomba non può essere lo Stato dellalibertà, ma finisce per essere 10 Stato deigruppi organizzati egemoni »; una frase la-pidaria che merita caratteri di bronzo. Haaltresì sottolineato che «va rivendicato al-la persona umana e alla famiglia il primatosullo Stato ed il ruolo di protagonisti delmutamento; il problema della partecipaziocne autentica e responsabile è l'elemento prl~maria di un recupero dello Stato sociale. Lapartecipazione, il valore della professionali~tà, il valore del merito sono altrettanti obiet~tivi, sono momenti indilazionabili di ripre-sa per i quali operare nella legislazione, nel-l'azione di Governo, nella formazione deiquadri direttivi, nella elaborazione di quelprogetto economico-sociale per gli anni '80che è il vero obiettivo che la DC pone alsuo impegno rinnovatore ».

Mi deve essere consentito qualche com-mento amaro a queste riflessioni dell'onore-vole Piccoli; amaro perchè l'occasione che siè offerta, puntualmente, per una verifica diqueste dichiarazioni noi la stiamo vivendoquest'oggi :in quest'Aula. Quale occasiOlne di-battimentale, quale impegno politico parIa~mentare migliore di quello che ci trova oggiimpegnati in quest'Aula, può offrire la pos-sibilità per trasmutare convincimenti edopinioni in azioni di Governo? Non ve ne

sono altri; la legge finanziaria è il momen-to programmatore per eccellenza. L'ho ri-cordato riandando allo spirito della legge468 con la quale fu istituita la legge finan-ziaria.

Ho ripreso questi convincimenti dell'ono~revole Piccoli perchè sono tremendamenteas,somlinti con certe verità che da po:sizionisolltarie, ma con il coraggio e la fede di sem~pre, la mia parte politica ha sostenuto; liho ripresi, altresì, per correlarli, oltre che alvuoto di una legge finanziaria quale quellache stiamo esaminando, anche all'azione di-sgregatrice che il Governo e le forze politi-che di maggioranza stanno operando sul pia~no legislativo: con la legge finanziaria cheesaminiamo si disfa la 468; con il disegnodi legge 1830 all'esame nella Commissionelavoro, in contemporanea a questo dibatti~to, si disfa la legge 1251 del 1942 che, 40anni fa, aveva fatto raggiungere ai lavora-tori conquiste sociali significative. Per lar.uova disciplina delle liquidazioni si sta bla-terando, ci si sta fermando nel dibattito: ilGoverno ha chiesto di inviare all'Aula la suaproposta di istituzione di un fondo di ga~ranzia quando, dal 1942, risulta normato unFondo, gestito dall'INA, che dà la copertu~l'a del riconoscimento del dovuto ai presta~tori d'opera in ogni caso (in caso di falli-mento, di trasferimento, di inadempienzadel datare di lavoro) e riconosce, oltre cheuna liquidazione pronta ~ la legge paria di15 giorni ~ anche un ristoro...

P E R N A. Era solo per gli impiegati.

M I T R O T T I. C'è stata una 'legge, nel1960, che ha esteso tale Fondo anche aglioperai. Mi consenta di aggiornarla, senato~re Perna, in questo caso, perchè ho dovuto,a mia volta, aggiornarmi.

Per quanto riguarda il progetto ecollomi~co al quaJe si è voluto richiamare l'o'ilore-vole Pti:ccol~e che .di certo 'non traspare dall-la legge finanziaria in esame, è da rilevareche esiste l'esigenza di un progetto alterna~tivo. Se non abbiamo un progetto, però, nel-la toponomastica di questa VIII legislaturaabbiamo una via che conduce al progetto:la via Andreatta. Non si è peritato, il nostro

Page 15: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica""

~ 21477 ~

19 APRILE 1982412a SEDUTA

V 111 Legislatura

ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Ministro del tesoro, di indicare la strada perarrivare a questo progetto economico e so~dale; la strada (devo disilludere forse i col~leghi) è quella di «nuovi sacrifici» ~ l'hadetto testualmente ~ talchè possiamo giàimpostare la equazione poco edificante diStato sociale uguale nuovi sacrifici. Sacrifi~ci antichi e non nuovi; sacrifici reiteratl, seè vero come è vero che è della scorsa setti~mana il passaggio in quest'Aula di un prov~-vcdlmento significativo sotto questo aspet~to (il disegno di legge n. 1828), con il quale,illegittimamente, a spese dei cittadini, si èlegiferato un vitalizio di dotazioni al fondodelJ 'Enel, senza avvertire la sensibilità e lanecessità, nella logica che aveva condottoagli aumenti pregressi delle tariffe di consu~ma elettrico, di far regredire gli aumentilievitati, essendo venuta meno la motivazio-ne della loro lievitazione. Il nuovo quindinon c'entra quando si parla di sacrifici.

« Ci troviamo ~ dice il ministro Andreat-

ta ~ in una società a somma zero ~ torne~

rò su questo convincimento del Ministro,cercando di leggere tra le righe ~ dove ciò

che si aggiunge al reddito di alcuni vienenecessariamente tolto al reddito di altri.Pertanto se vogliamo garantire la protezio~ne sociale sono necessari sacrifici equamen-te distribuiti» (un capolavoro di demagogia,quell' equamente).

Vorrei tornare, per un momento, alla in~terpretazione della « somma zero », così co~me è stata citata dal ministro Andreatta, perdire che questa concezione è coerente allaprospettiva di un mutamento in direzionedi una società basata sui valori diversi equindi dotata anche di meccanismi econo~mici e sociali diversi. È un discorso ancoramolto vago, tutto da approfondire, ma cheforse si può guardare con simpatia proprioper quel tocco di nuovo che ci regala.

C'è poi, e ritengo di poter vestire il di~scorso di Andreatta con questa mia consi~derazione, un discorso sullo sviluppo zerofortemente sospetto, che può mirare a go~vernare in maniera autoritaria un processoche non ha più margini materiali per unosviluppo democratico.

Questi discorsi, che non a caso emergonoin un momento come quello attuale, fanno

capire che siamo orm<!-igiunti ad un puntoin cui è matura la riflessione per una pos-sibile organizzazione alternativa della socie.tà. Ed è questa conclusione che mi consen-te di approdare, ancora, al lido delle pro-poste innovative, sul piano i'stituzionale, chela mia parte politica non da oggi ha offer~to e sostenuto.

« Certo, è necessario che vi siano dei pre~supposti, perchè sia percorribile questa via;essi sono individuabili nel necessario con~senso sociale, in un Governo stabile e for~te ~ e qui forse muovo ad un amaro sor-riso ~ in un patto sociale tra lavoratori edatori di lavoro, in una più ampia alleanzatra le forze sociali per far sì che lo Stato delbenessere diventi il luogo della solidarietàe non il luogo dello scontro ». Una lezionedi catechesi forse suonerebbe meno severadi queste parole.

Non sto qui a rivangare, per commentaretali affermazioni, le polemiche che ho richia~mato in premessa nè sto qui a lamentare ea denunciare il vergognoso monopolio dellatriplice sindacale in fatto di rappresentan~za sociale ~ non mi stancherò mai di sot~tolinearlo ~ vergognoso più per i governan-ti che per i gestori di quelle organizzazionisindacali. Non sto peraltro qui a lamentarecome, in modo impudente, parlando di soli~darietà, il ministro Andreatta intenda, forse,riferirsi alla solidarietà nazionale del 1977,quella che ha partorito il blocco della con~tingenza sulJe liquidazioni (che oggi ritor~nano come problema irrisolto).

Merita invece una sottolineatura ed unapuntualizzazione l'ipotesi della istituzione diun reddito minimo pubblico che pure è sta~ta lanciata per lastricare questa via versoun nuovo progetto economico-sociale: unreddito minimo garantito per tutti. Direi chesi deve rilevare, sulla scorta di questa pro-posta, l'incompatibilità stessa che essa mo-stra con una società a somma zero, con unasocietà in cui ~ lo ha detto il Ministro deltesoro ~ bisogna togliere agli uni per dare

agli altri; con una società che, operando co-me sta operando questo travaso, mostra dinon rispettare i canoni della equità, ma,anzi, di usarli a paravento osceno di mano~

Page 16: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Smato della Repubblica ~ 21478 ~ VIII Legislatura

19 APRILE 1982412'" SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

vre poco corrette, di accordi poco chiari,di intese poco pulite.

« Occorre ~ ammonisce il ministro An-

dreatta ~ percorrere il sentiero stretto e se-vero del contenimento dell'inflazione attra-verso una politica dei redditi rigorosa eduna politica fiscale restrittiva ». Viene quasispontaneo recitare « amen », tant'è il saporedi liturgia che si coglie in questo invito.

Per un momento soltanto, al Ministro cheparla di inflazione e di politica fiscale re-strittiva, vorrei ricordare (perchè ritengo neabbia perso contezza, tenuto conto anche ditaluni II1iferimenti reddimali che si colgononell'articolato del disegno di legge in esame)che dall'agosto 1977 all'agosto 1981 il coef-ficiente di rivalutazione dei redditi è passatoda 1,0418 a 1,1748; in cifre chiare, accessi.bili all'uomo della strada, ciò significa cheun reddito di 8 milioni dell'agosto 1977 con-serva la sua capacità reale di acquisto se ele-vato a lire 14 milioni e 998.400. Non sonodati che mi sono inventato: è bastata unasemplice richiesta all'ISTAT che li ha for-ni ti.

Ma devo dire ancora di più, anticipandoun argomento che avrei ripreso nell'esamedegli articoli, che i Ministri, il Governo di-menticano il travaglio di talune definizionilegislative. Di certo non può dirsi che nonsia stato travagliato l'accordo, più volte ten-tato, di definire quantitativamente la sogliadi redditualità delle cosiddette fasce socialimeno abbienti.

Voglio ricordare come il limite di redditotassabile ai fini IRPEF di 4 milioni, cheviene richiamato nella legge finanziaria perl'anno 1982, abbia trovato la sua prima col-locazione legislativa nella legge n. 495 del4 agosto del 1973. Se 8 milioni di lire del-il'3Igosto 1977 equi'valgono oggi a 14.998.400lire, vorrei pregare il Ministro del tesoro ~

e mi dispiace della sua assenza ~ di verifi-

care tramite l'ISTAT, se non ha tecnici ido-nei per farlo, a quale livello dovrebbe essereelevata la soglia dei 4 milioni intravista dallegislatore nel 1973 per mantenere ora, conla coerenza che il legislatore ritengo debbarispettare, la stessa capacità di acquisto.

L'intervento di verifica, se operato, risul-terebbe fallimentare per il Ministro perchè

dimostrerebbe la sua ostinatezza nel conser-vare taluni riferimenti unicamente in fun-zione del contenimento delle prestazioni pre-viste dalla legge e, quindi, dell'abbassamen-to delle uscite dello Stato. Che il Ministrosia dolosamente colpevole lo si rileva anchedalla legislazione che ha fatto seguito allalegge n. 495 del 1973 e che, in diverse occa-sioni, ha anche operato degli adeguamenti diquesto riferimento.

Abbiamo la legge n. 28 del 21 febbraio1977 che ha intravisto questa soglia l'ed di-tuale in lire 5.500.000; è stato poi previsto,con la legge n. 510 del 1977, un tetto di 8milioni. Sono dati che sto ricordando a mestesso, ma che ritengo la memoria di cia-scuno possa intravedere in retrospettiva, nonfoss'altro nei propri impegni parlamentari.

Devo altresì aggiungere, con riferimentosempre alla politica fiscale restrittiva, cheesiste un problema, quello del fiscal drag,che non è stato inventato dall'opposizione:un problema che è nato e si è ingantito pau-rosamente negli ultimi anni proprio perchèil legislatore non ha avuto la capacità, onon ha avuto la volontà, di adeguare la ve-locità della macchina governativa alla pen-denza della strada imboccata dall' economia.Siamo mn<discesa verso l'i:nfLaziOll1ee ,la mac-china governativa si attarda a viaggiare conle marce ridotte, ridottissime, di disposizio-ni valide quando la velocità dei mutamentieconomici era contenuta.

E. chiaro che da tale stato di cose maturaun danno, difficilmente leggibile in cifre,per i cittadini, proprio perchè perpetra latruffa di un prelievo indiretto, proprio per-chè consolida un criterio di tassazione del-l'inflazione.

Noi lamentiamo queste distorsioni, cosìcome ne lamentiamo altre. Ad esempio, lespese degli enti locali: un capitolo fatto ditante pagine, per molte delle quali dovrem-mo vergognarci poichè per esse è venutameno la capacità di controllo, la volontà dicontrollo da parte del Governo. Questo set-tore è tutt'ora caratterizzato da spinte ri-volte a una irrazionale dilatazione e alla cre-scente improduttività degli impieghi. Guar-da caso questa, oltre a essere mia convin-

Page 17: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21479 ~

19 APRILE 19824121> SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

zione, è anche .l'espressione usata di re~cente dal ministro Rognoni.

Nè vale offrire agli italiani una ricettaquale quella che propone il vicedirettore ge-nerale della Confindustria perchè si possaritornare allo Stato del benessere: «solle-vare le imprese dagli oneri assistenziali, crea-re nuove condizioni di aocumulo di ricchez-za, ridurre l'area della spesa pubblica, re-stituire efficienza al sistema nel rispetto del-l'equazione costi-benefici »; tutto questo loreleghiamo nel limbo delle aspirazioni, nellimbo delle utopie.

Non ho difficoltà a far mie queste aspet-tative e ritengo che ciascuno di voi, ono-revoli colleghi, non abbia difficoltà a sotto-scrivere tali formulazioni e ad appropriar-sene, tanto esse 'sono scontate; ma il pro-blema non è quello di formulare o quellodi scrivere la ricetta: il problema è quellodi mu:sJCÌll1ea produr;re i medioina:U da SOim-ministrare perchè la cura abbia un effettobenefico. E in fatto di medicinali dobbiamoconsolidare il nostro convincimento che, for-se, non vi è sufficiente produzione di materiaprima per farli uscire dai laboratori politicio dal laboratorio del Governo.

Necessita una nuova strategia dello Statosociale; quindi il problema dalle parole, dal-le intuizioni, dalle aspettative, si sposta inambito politico, sollecitando il responsabileimpegno di quanti sono preposti a reggerequesto Stato che « vuole» essere sociale.

Peraltro, si appalesa improcrastinabile, in-dispensabile un riequilibrio tra pubblico eprivato; bisogna, a tal proposito, definire unanuova strategia. Non basta l'individuazionedei traguardi; bisogna indicare le vie ed imezzi per raggiungerli, anche per-chè le con-dizioni economiche sono mutevoli, non sonostatkhe. E ogni azione politica, ogni azionedi Governo non può non tenerne conto sevuoI rendere percorribile la via dei propriprogetti.

Siamo arrivati, dopo la crisi del 1970, aun dimezzamento del tasso di sviluppo e adun raddoppio del tasso d'inflazione. C'è chi,in contrapposizione al ministro Andreatta,dice che la crisi non è da sviluppo zero, mache la crisi è derivante solo da una dimi-nuita quantità di risorse. Il discorso è sot.

tile e, se si toglie la spolveratura zuccherosadalla eliminazione del termine « sviluppo ze-ro », si scopre, sotto, la crosta di un impastodella realtà che non ha ingredienti diversidallo sviluppo zero intravisto dal ministroAndreatta.

L'onorevOlle Pandolfi ha detto la sua inproposlito. Dobbiamo dar,e wlcredito della ca-padtà di lÌin:vravedere soluziOiIliia coludaheha retto Millistel1i delicati. «Occorre lavo-rare, 'TÌ!5Jparmiare, ,investire» ha ammonito;Ulna 'VIooohiatrilogia che ben si associa allospirito liturgko ,degLi altr:i prOlIlunciamentiche ho raccolto.

« Oc-corre personalizzare il sistema controle distorsioni dei cosiddetti anni di va-cchegrasse, contro le segmentazioni corporative,scoprendo bisogni autentici e contro il bu-rocratismo, riscoprendo, accanto all'insosti-tuibile funzione dello Stato, il volontariato,la mutualità, il privato sociale. Occorre infi-ne ridisegnare la mappa dell'equità socialefrenando la rivoluzione delle aspettative ere.scenti »: una diagnosi da esperto, calzante;una diagnosi condividibile anche nella limi-tatezza delle cognizioni specifiche di chi viparla, onorevoli colleghi; una diagnosi peròche pone un interrogativo grande quanto unmonte, un interrogativo alto quanto un -cam-panile: ma se qrueslti sono :imali, ci si ponga,per carità di Dio...

P RES I D E N T E. Attenzione a nonsfondare il tetto.

M I T R O T T I. Non sono io a man-care di rispetto a Spadolini; c'è già chi loha sfoilldato. Ci si ponga, dkevo, ll1iIlinterro-gativo ohe esige una risposta, onorevole Mi-ni<Stro: .i tempi delr1evaoche grasse nOll!sonotempi divenuti tali nell'orgia, iIlell'ubriaoatu-rr-adi iLasciare inte:I1!dere ai cittnni ohe erastato conquistato il benessere?

Leggiamo in retrospettiva certi comporta-menti politici, ma ancor più leggiamo in re-trospettiva certi atteggiamenti e certi com-portamenti sindacali, sì di quel sindacatouno e trino, di quel sindacato consorziato, diquel sÌ!ndacato tdp1ice che, anzichè provaretriplice vergogna per questa storia che haalle sue spalle, si offre ora, con baldanza,

Page 18: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senttro della Repubblica ~ 21480 ~ VIII Legislatura

412a' SEDUTA ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 19 APRILE 1982

come interlocutore privilegiato nella ridefi-nizione dei comportamenti e delle scelte diGoverno.

1::, il nostro, uno Stato sociale ~ se cosìvogliamo intenderlo, nell'ottica ottimisticadi chi ha inteso già offrirlo come tale piùche proporlo come traguardo ~ che esagerain errori: la spesa pubblica quest'anno su-pererà la metà dell'intero prodotto nazio-nale e a fare la parte da leone sarà, più chenel passato, proprio lo Stato sociale, quelcomplesso di attività che va dal sistema pre-videnziale ai salvataggi delle aziende decot-te (in nome della tutela dei posti di lavoro)passando per il servizio sanitario naziona~le, l'assistenza agli indigenti e i deficit dellemunicipalizzate (ovviamente per la prote-zione del cittadino e me ne guardo benedal dare un'altra interpretazione).

Al punto in cui è giunto questo Stato so~ciale, per mantenersi, è costretto ad accre-scere incessantemente la pressione fiscale,a ricorrere al mercato finaziario (buoni deltesoro, certificati di credito) e perfino astampare carta moneta provocando esso stes~so l'inflazione che dice di voler combattere.

I cittadini cominciano a rendersi conto ~

ed è questa l'opinione che ho raccolto eche travaso in quest' Aula ~ che la prodi-galità dello Stato assistenziale, di que] wel-fare State che hanno scoperto di recente, inconvegni, alcuni partiti politici, innesca unciclo perverso che tende ad allargarsi, dal-l'economia alla sfera dei diritti individuali;e dire che proprio questo welfare State eranato con la radice, con la motivazione di farfronte, in modo degno e decoroso, al pro-blema disoccupazionale. 1:: stata questa lamotivazione di fondo, il germe che ha fattolievitare questo impegno diverso, questo im-pegno assistenziale ma incanalato in un al-veo che aveva, in origine, argini ben definiti.L'impegno dei politici, che sanno coglierel'opportunità di certe occasioni, ha portatofuori dagli argini di questa primitiva impo-stazione una produzione legislativa che hareso paludose ed impraticabili vaste areedei bisogni sociali.

I cittadini, dicevo, si .sono resi conto chegli eccessi dello Stato sociale, le sue devia-zioni, le sue degradazioni, le sue degenera-

zioni devono essere ormai messi sotto ac-cusa.

Già questo processo è stato avviato neglialtri paesi occidentali. Perfino i socialisti ~

è emblematico, lasciatemelo dire ~ fino aieri sostenitori della sua estensione, conven-gono oggi che occorre frenarIo, che occorretentare di ricondurIo nei «limiti della pro-tezione di base », sburocratizzandolo, ridu-ceIJIdone 'i costi, 'rendendo più efficienti leprestazioni effettivamente necessarie. Unprocesso di revisione si sta avviando, pur setra esitazioni, contraddizioni e nuovi errori.

1:: anche di questi giorni una notizia distampa che, per il lettore disattento, potreb-be sembrare riferita alla nostra realtà poli-tica. È possibile leggere in un articolo del« Tempo» di ieri: «La confusione non hacessato di aumentare in seno al Governo cheassomiglia sempre più ad una nave in grantempesta, al punto che l'opposizione e la suastampa Siisentono oggi autorizzate a parlaredi crisi. I Ministri polemizzano tra di loroa colpi di comunicati e chiedono l'arbitrag-gio del primo Ministro, il quale ha altregatte da pelare », sembrerebbe un commen-to di cronaca della situazione italiana, in-vece si riferisce all'attuale situazione fran-cese. Il titolo, infatti, è il seguente:

« In Francia l'economia va male: freno aiprogrammi dei socialisti ». 1::un po' la car~tina di tornasole di quanto ho tentato dicommentare poco fa. 1::chiaro .che le condi-zioni che hanno già fatto maturare tali esi-genze in Francia devono costituire impegnoper il Governo per un'analisi capace ed ap~profondita della realtà italiana: non si puòparIare di pressione fiscale senza rendersiC011ltodegli esiti ohe una tale politica i11ll1e-sea.

Non starò qui a ricordare all'onorevoleministro Andreatta studi che pur vi sonoin materia; non starò qui a parlargli dellatOUrva di La:ffer in quanto sarei di'scepoloindegno di tanto maestro; ma anche al par-lamentare poco dotato di cognizioni eco-nomiche è consentito, sulla scorta della li-nearità di taluni studi, cogliere certi sboc-chi, capire certi meccanismi, raffrontare cer-te realtà, invocare certi provvedimenti, scuo-tere certi addormentamenti: sono questi i

Page 19: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubbltca ~ 21481 ~

19 APRILE 1982

VIII LegislaturuC'''~':-o.~~o-~~7'''''7''''~.~-O'_.=''-=::.'-==::~~~;::O==-=''~ ....;c.o-,,==.o=...''''='"=._~=-'--_c ~-=-_,.._,_- -,,'_.~.7.0~. .

412a SEDUTA"'"

ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

compiti che mi prefiggo, onorevole ministroAndreatta, con questo mio intervento.

Vi è ~ dicevo ~ la necessità di un pro-

getto politico e sociale e per realizzarlo ri-tengo che bisogni avere un'altra capacità,condizionante l'esito: quella di imporsi unapausa di riflessione.

Mi sembra che un certo riformismo esa-sperato, che ci ha fatto collezionare, in unarco di anni contenuto, una sequela di prov-vedimenti parariformistici o presunti tali,debba trovare un momento di arresto per laverifica di quanto è stato prodotto.

Voglio per un momento richiamare un'al-tra trilogia, quella del settore edilizio: lalegge sul regime dei suoli (o legge Bucalos-si), il piano decennale, la legge dell'equocanone; ebbene, questi provvedimenti posso-no essere letti come altrettanti esiti esizialidi un politica riformistica che in visione o,forse, a sola previsione di un futuro diverso,ha inteso smantellare quanto di solido e diunivoco pur offriva una legislazione conso-lidata da anni di vigenza. È necessario quin-di un progetto, che affronti in termini mo-derni la crisi della cosiddetta società del be-nessere, responsabilizzando da un lato !'in-dividuo rispetto alle logiche perverse delloStato assistenziale, contribuendo con una po-litica dell'offerta al recupero di quella con-correnzialità che è il fattore primo e lamedicina migliore per la risoluzione dei malieconomici: concorrenzialità del sistema pro-duttivo che, per tanti anni, è stata mortifi-cata, è stata sacrificata sull'altare della de-magogia; qualificazione, inoltre, di questaconcorrem.ialità rispetto a nuovi obiettivideUa stessa spesa sociale.

La crisi dello Stato, quindi, secondo la miainterpretazione, non è crisi strutturale maè crisi istituzionalle; nè può eSlsere condivi-sa la soluzione dello Stato minimo, dellapensione minima per tutti, del salario mi-nimo per tutti, che pur qualche parte po-litica ha intravisto e suggerito.

Io voglio cogliere l'occasione ~ toccandopiù da vicino l'ambito economico che è quel-lo che ha più pregnante significato e piùattlitnenza col1110spil'ho di: questo dibattimen-to ~ per ricordare, e al tempo stesso rim-proverare, al Ministro del tesoro che giac-

ciono, dal'1ug1io del 1971 la prima, e l'aLtra.~ se ben ricordo ~ dal gennaio del 1982,delle interpellanze su problemi economiciche sono arrivati a maturazione, guarda ca-so, in questi giorni.

Non che l'umile senatore di minoranza,che parla, l'ultimo tra tanto senno, preten-da un colloquio a due voci con il Ministrosu questi temi, ma ritengo che gli interro-gativi posti motivino anche un monologo ~

tanto può baS'tare ~ del Ministro poichè visono domande paurose che giacciono senzarisposta.

Le interpellanze sono la 310 del 7 luglio1981 e la 399 del 26 gennaio 1982; ripren-derò, per le parti più significative, sia la pri-ma sia 1a s:econda, e lascerò giudicare a lei,onorevole Ministro, se la mia y.ichiesta ,di l1i-scont'l'O abbÌia senso.

Con la prima interpellanza, guardando al-la spesa pubblica che aveva determinato com-menti qualificati quali quelli che ho ripreso,rilevavo che, in assenza di misure antinfla-zionistiche capaci di aggredire le cause cheerano all'origine di un'inflazione galoppantee stante altresì !'impennata monetaristicadel dollaro, si poteva osservare, alla datadel luglio 1981, dai dati ufficiali sull'anda-mento della bilancia dei pagamenti, che nelmese di maggio 1981 vi era stato un saldonegativo di 1661 miliardi per un totale dicirca 5000 miliardi nei primi cinque mesidel 1981. Procedendo di questo passo, consi-derando il deficit del bilancio dello Statoed il tasso di inflazione, aggiungevo che ognicittadino italiano, ove dovesse rispondere inproprio della sua parte di debito, risultavamolto più esposto di coloro che, in tempipassati, rischiavano per somme molto infe-riori l'arresto per debiti.

Siamo arrivati a queste condizioni! Mi dicalei, onorevole Ministro del tesoro, se situa-zioni siffatte impongano, o meno, una rispo-sta congrua da parte dei responsabili.

Rilevavo altresì che era prematura, chenon poteva attendersi la panacea di inizia-tive ,ill1tel1l1aziana1iin grado di i:rufluenzare po-sitivamente, in tempi brevi, tale stato dicose. Quanto lamentavo nel luglio dell' 81 èdivenuto cronaca dei mesi successivi; unanota dal «Giornale dell'Economia» del 29

Page 20: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

VI II Legislatura~ ~

:;enato della Repubblica ~ 21482 ~

19 APRILE 1982

..,

412" SEDUTA ASSE.l\lBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

dicembre 1981 così titolava: «Il debito pub-blico dilaga, si va verso la bancarotta ». Iointerrogavo su questi temi a luglio del 1981,la stampa esplodeva a dicembre del 1981 e,ad aprile del 1981, il Ministro tace anco-ra!

«Nel 1982, gli interessi (40.000 miliardi)quasi pari al deficit statale» altro titolo! Co-sa più dobbiamo attendere che accada, ono-revole Ministro del tesoro, perchè si apraun dibattito chiarificatore che eviti, per laresponsabilità del nostro mandato, che ci siriduca ad apprendere queste informazionidalla stampa? Forse, mi consiglia l'accensio-ne di qualche cero? Sono disposto anche aquesto, purchè qualche santo la illumini e laponga nelle condizioni di offrire un riscon-tro.

Ma non basta, perchè, in concomitanza diqueste notizie di stampa, c'è l'avvertimentodi altri organi di informazione che ci diconoche « siamo diventati un po' più poveri» eche « il 1981 si è chiuso con la crescita zerodel prodotto interno lordo »; considerazioniche accrescono il valore degli interrogativiche ho posto così come lo accrescono lo« sviluppo zero» dilagante in tutti i settori,compresa l'agricoltura, la tanto vituperataagricoltura, per la quale il Governo ha com-battuto e perso la battaglia alla Cameraquando non è riuscito ad impedire che fosseapprovato l'ordine del giorno per lo stanzia-mento di 600 miliardi dal « fondo investi-menti» di 6.000 miliardi.

Ho inoltre segnalato a gennaio 1982, ono-revole Ministro, un problema che è esplosoproprio in questi giorni; lo riporta la stam-pa di oggi. Con un semplice, modesto lavorodi raccolta e analisi dei dati, ril1evavo che labilancia dei pagamenti, guardata nell'anda-mento del 1981, mostrava la chiusura, a di-cembre, con un attivo di 1.616 miliardi con-tro un passivo dell'anno precedente e cheanche il saldo globale complessivo risultavasuperiore di 1.900 miliardi rispetto all'ana-logo dato pregresso. Ponevo poi in relazionequesto stato :di cose can un altro dato: quel-lo deUe r'iserve nette della Banca d'I tailia,stimate, a fine novembre, in circa 47 miliar-di di dollari. Notavo, quindi, come il mas-siccio saldo positivo della bilancia fosse do-

vuto ad un paradosso contabile: al fatto chei prestiti esteri, nella bilancia valutaria ~

paragonabile ad un conto di cassa ~ essen-

do ent>rate, vengono camputati aLl'attivo. Ag-giungevo poi, l'indebitamento, bancario enon, con l'estero, 'sottolineando ahe, a set-tembre del 1981, per rI'indebitameno conrestero, i,l datodhe poteva essere acqmsitoera di 32,3 miHal1di di doUa!ri e che, preve-dendo per l~ultimo trimestre del 1981 unacresoita aLlo stesso I1itrno,dei mesi preceden-ti, taJ1e :debito poteva essere complessiva-mente stimato, ,per il 1981, i'n 34,7 mHiardidi ddHari mentre l'J.m.debi,tamenio estero del-le banc!he (un dato che avevo raccdlto daHa<stampa s:peda1izzata) era pari a 12,7 miliaroidi doUaI1Ì a settembre e, quindi, a dicem-bre, era poco meno di mezzo miHardo didallari.

Sulla scorta dei dati esposti e ufficiali o,comunque, non smentiti, (sono puntuale nelseguire queste indicazioni sulla stampa) èpossibile desumere che la massa dei debiticon l' estero ~ circa 48 miliardi di dollari ~

supera, alla data indicata, addirittura tuttele riserve della Banca d'Italia.

Perchè si parli di queste cose, individuatee segnalate a gennaio 1982, si deve aspettareche sia la stampa di oggi, ohe sia « Il Tem-po» di oggi, a dare notizie di misure piùrigide per le operazioni in valuta? « Il Gover-no cerca di rafforzare le difese della lira ».Avverte oggi la stampa...

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Aggiunga anche i crediti del sistema versol'estero. Lei ha confrontato i debiti dell'Ita-lia con le riserve, non ha aggiunto invece icrediti verso l'estero. Questo gliela dirò nel-la replica.

M I T R O T T I. Benissimo. Le sarò gra-to, onol1evole MimstTo, se, dando esito allemie interiPel:1anze, vorrà rendere conto, n()[lsingo~mente a me, che p.oca cosa 'Sono,ma a tutti" deHe chiari£icazioni richieste eJa riiIlJgrazio SiÌinda ora.

Ma, forse, rimedi alla situazione economi-ca si possono cercare anche in casa. Vi sonorimedi accessibili per i quali forse vi è daspendere solo un po' dell'antico zelo dei reg-

Page 21: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica

412a SEDUTA

~ 21483 ~ VII I Legislatura

19 APRILE 1982

...........

AS8EMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

gitori della cosa pubblica: lo zelo che pone-va gli amministratori pubblici nelle condizio-ni di essere controllori severi.

Ho anche evidenziato un'altra realtà chenon le compete per dicastero, onorevole Mi-nistro del Tesoro, perchè compete al Dica-stero delle finanze; ho evidenziato, con un'in-terpellanza, un'altra triste realtà di questoStato assistenziale e del benessere: la ge-stione dell'ufficio IVA di Roma, dopo il cam-bio di guardia al vertice della responsabilitàdi gestione, ha incassato, per imposte, nel1981, 200 miliar.di in più dell'anno prece-dente. Inoltre, le evasioni accertate sonopassate da un miliardo e 768 milioni del1980 a 231 miliardi e 400 milioni. Le penepecuniarie sono passate da 29 miliardi nel1980 (un obolo) a circa 1.000 miliardi nel1981. Questa è la realtà che il Governo èchiamato a verificare.

Devo chiedere scusa alla Presidenza se hodisatteso, in un certo senso, la sollecita-zione che mi era giunta; assicuro, nella pie-nezza della mia buona fede, di essermi sfor-zato di tenerne conto, ma la compiutezzadelle misere mie considerazioni, se fosse sta-ta ulteriormente penalizzata da tagli, avreb-be avuto ancora meno del poco valore cheessa ha.

Voglio concludere, con qualche riferimen-to all'articolato del disegno di legge ed, inparticolar modo, con riferimento ad alcuniarticoli che rivelano caratteristiche negativedel disegno di legge n. 1583, al varo quest'og-gi dell'Aula; caratteristiche negative ricon-ducibili a quelle osservazioni che ho testèformulato e ad altre ravvisabili nella naturastessa degli articoli: una natura che, travi-sando lo spirito di programmazione econo-mica della legge, e quindi travisando lo spi-rito della legge n. 468, tenta di riempire vuotifino la4.~p,g~i non riempiti da progetti legi-slativi organici di riforma. Si è anticipatauna riforma parziale del Ministero del bilan-cio e della programmazione nonchè si sonoanticipate talune risoluzioni di I1i'struttu-razione delle competenze delle regioni in fat-to di sanità. Si è anticipata materia chedoveva trovare collocazione corretta in prov-vedimenti specifici. Sorgono gravi dubbi sul-

la validità di questo procedimento ma an-cora più sulla validità delle proposte, te-nuto conto che, ad esempio, presso il Mini-stero del bilancio e della programmazionevi sono strutture che, al limite, riohiedereb-bero di essere solo migliorate e potenziate.

Non era il caso di intravedere la costi-tuzione di un « nucleo di valutazione» per ilMinistero del bilancio e della programma-zione; se questo Ministero, a latere del Mi-nistro e sotto la sua diretta responsabilità,ha un consiglio tecnico-scientifico per la pro-grammazione economica, ha una commissio-ne consultiva interministeriale per la pro-grammazione economica, ha una commissio-ne consultiva interregionale per la program-mazione economica ed, in più, ha la segre-teria generale per la programmazione eco-nomica, affiancare a tale segreteria, in sot-tordine, un « nucleo di valutazione» signifi-ca attestare l'inefficienza di questi organi-smi tecnici. In più, significa aprire la portadella responsabilità pubblica, in fatto di ge-stione ministeriale, a consulenti che nulladi pubblico hanno in quanto la norma alvaro consente di inserire, tra i 15 membridi questo nucleo, anche persone in posses-so semplicemente di capacità tecnico-profes-sionali specifiche.

VogHo segnalare all'onorevole Sottosegre-tario il dato allarmante che emerge di svuo-tamento dall'interno della funzione pubbli-ca: voglio l1i:cordare come ormai siano di-ventati una schiera, un esercito i tecnici ei consulenti privati a tutti i livelli: dal co-mune, alla provincia, alla regione, allo Sta-to. Delle due l'una, onorevole Sottosegreta-rio (e riferisca, la prego, al Ministro): o iMinistri valgono, e allora non c'è motivodi assumere tecnici e consulenti, tenuto al-tresÌ conto che ci sono organismi e strut-ture tecniche di supporto della volontà edella guida politica; oppure l'alternativa èche i Ministri non valgono. È questo unbuon motivo perchè qualcuno torni a casa,alle usate faccende. (Applausi dall' estremadestra. Congratulazioni).

P RES I D E N T E. È iscritto a par-lare il senatore Bacicchi. Ne ha facoltà.

Page 22: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica ~ 21484 ~ VIII Legislatura

19 APRILE 1982412a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

B A C I C C H I. Signor Presidente, ono-revole Sottosegretario, onorevoli colleghi, so-no trascorsi oltre quattro mesi dall'appro-vazione, del resto già avvenuta con ritardo,il 16 dicembre del 1981, della legge finan-ziaria in questo ramo del Parlamento. Ad ol-tre quattro mesi la legge torna al Senatomutilata: di essa torna soltanto una rima-nenza, uno scampolo di un ben più consi-stente insieme di norme. Se ho fatto bene iconti, dei 94 articoli approvati, 36 sono statiassorbiti dai tre decreti in materia di fi-nanza locale per il 1982, di norme fiscali edi norme previdenziali, quattro sono statisoppressi nell'ultima convulsa fase della di-scussione alla Camera dei deputati, uno èstato aggiunto, 40 sono stati stralciati as-sieme a parti di altri tre articoli, per cuiil provvedimento che ne risulta è compostodi 43 articoli comportanti una spesa di cir-ca 1.300 miliardi, in verità un po' troppopomposamente denominato provvedimentiurgenti per lo sviluppo deJl'economia. Ri-mangono dunque i 15 articoli oggi al nostroesame.

Una vicenda, questa della legge finanzia-ria, davvero singolarmente emblematica diuna situazione di contrasti all'interno dellamaggioranza, della quale lo scambio di pe-santi apprezzamenti cui ha dato il via il Mi-nistro del tesoro e che scuote in modo cosìforte .i,lGoverno e la maggioranza è ÌiIlqual-che modo rivelatore. A questi contrasti in-fatti deve essere fatta risalire la causa deiritardi che si sono determinati, come diròin seguito. Non si spiegherebbe d'altra par-te l'esplosione di Modena e il suo seguitosenza il lungo preludio di contrasti di voltain volta apparsi e scomparsi. È stato dettoche comunque l'essenziale della legge finan-ziaria è :rimasto, in quanto alla parte che èsta~a salvata si deve aggiungere quella cheè stata assorbita dai decreti. Ma intanto sideve dire che la materia trattata da almenodue dei tre decreti soltanto impropriamenteera stata inserita nella legge finanziaria, for-se neUa faJlace e velleitaria Hlusione di vede-re così aJpprovata ,la normativa in tempi piùrapidi. Infatti soltanto le misure fiscali po-tevano trovare giustificazione nella legge fi-nanziaria: non così invece quelle sulla finan~

za locale e quelle previdenziali che vengonocontinuamente riproposte soltanto perchènon si è finora provveduto a dare loro stabiledefinizione tramite le sempre rimandate eanohe sabotate, bisogna aggiungere, misuredi riordino e di r,iforma per la finanza deicomuni, delle province e ora anche delle re-gioni, come per quelle del sistema previden-ziale.

Non rappresenta giustificazione per il ri-tardo l'aver dovuto far precedere all'appro-vazione della legge finanziar,ia l'approvazionedei decreti: al contrario, l'ìnserimento di talimaterie nella legge finanziaria, nel modo incui si è voluto inserirle, rappresenta una del-le ragioni per le quali era inevitabile che sicreassero appesantimenti e complicazioninell'iter della legge. È stata invece stralciatatutta la parte che, insieme ad akune misureproposte sin dall'inizio dal Governo, il Par-lamento ~ e il Senato in modo particolare

~ aveva faticosamente introdotto nel dise-gno di legge ritenendola importante e urgen-te. Si tratta di materie che vanno da aspettiriguardanti l'occupazione giovanile al creditoe ai contributi per l'esportazione, dal com-pletamento della ricostruzione del Friuli aun ,intervento straoJ.1dinario per la Calabria ea interventi per la cooperazione, da indispen-sabili interventi per l'azienda delle strade al-l'assistenza al volo, da interventi altrettantoindispensabili per l'amministrazione dellagjust<izia al credito per gLi art1giami, attornoal quale tanto appassionatamente e lunga-mente avevano disputato qui al Senato i par-titi della maggioranza e noi stessi.

Pur se è pomposa ed impropria la defini-zione di « provvedimenti per lo sviluppo del-l'economia », le questioni di cui ho parlatoor ora sono tuttavia importanti e urgenti(per esempio mi riferisco alla costruzionedel Friuli da completare, al credito per gliartigiani, al credito e il sostegno all'espor-tazione) e sono inevitabilmente destinate asubire un ritardo che, con gli sv.nuppi dellasituazione da lei innescata, onorevole An-dreatta, non vorremmo fosse troppo lungo.

~ stato detto anche a questo propositoohe l'aver stralciato quelle materie della leg-ge finanziaria per farne un provvedimento asè stante avrebbe reso la legge finanziaria

Page 23: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

~enato della Repubblica VIII Legislatura""---

~ 21485 ~

19 APRILE 1982

~ ~~

ASSEMBLEA . RESOCONTO STENOGRAFICO412" SEDUTA

conforme allo spirito della legge di r.iformadella contabilità, della legge n. 468 del 1978.Ritengo si debba obiettare che quel giudizioè soltanto superficialmente vero almeno perdue ragioni. Certo la legge finanziaria è stataconcepita dai Governi soprattutto come leg~ge omnibus alla quale ognuno poteva aggan~ciare il suo vagoncino ~ per ognuno intendoin primo luogo i Ministri che agganciavanoi loro vagoncini alle leggi finanziar,ie che fi-nora abbiamo visto succedersi nella presen~tazione e nella discussione in Parlamento ~

e a questa logica non era sfuggito nemmenol'attuale Governo. Si può convenire sul fattoche molte delle questioni stralciate solo im-propriamente potevano trovare spazio in unalegge finanziaria. Ma chiediamoci perchè ilParlamento è stato indotto a fare questo,contribuendo a ciò indubbiamente maggio~ranza e opposizione. Perchè è stato costrettoa farlo? Per la pretesa di impedire per tuttol'anno in corso iniziative legislative compor-tanti spese che erano già state previste l'an~no scorso e non ancora realizzate o che nonsiano comprese nei 7.000 miliardi per la fi~scalizzazione degli oneri sociali o nei 6.000miliardi del cosiddetto fondo investimenti eoccupazione figurante all'articolo 3 della leg~ge finanziaria. Una pretesa impossibile darealizzare, come hanno dimostrato i fatti ecome le questioni cui prima accennavo par-lando dello stra1cio evidenziano, tant'è veroohe lo stesso Governo deve riconoscere trat-tarsi di questioni urgenti, come fa nel titoloche ha dato a quei provvedimenti, e quindiper la maggior parte non rinviabili.

Ma c'è un'altra ragione per la quale nonsi può parlare dello stralcio di 40 o 43 arti~:coli, con gli altri ohe si sono agg.iunti, comedi un ritorno aJUospirito della legge n. 468!del 1978. La copertura finanziaria di questi:articoli stralciati è infatti assicurata nel mo~

:

do più anomalo che si possa pensare e quindi ipitl lontano dall'impostazione che il Parla-;mento ha voluto dare alle modifiche appor- :tate alIa legge di contabilità. !

Nelle note di variazione al bilancio si isti :tuiscono infatti altr.i tre fondi speciali per:provvedimenti legislativi in corso. Questofatto, indipendentemente dalle materie e daiproblemi cui si riferiscono questi fondi, da

un punto di vista formale è in aperto con-trasto da un lato con 1'articolo 3 della leggefinanziaria ~ che stabilisce solo due ag~giunte ai fondi, una di parte corrente e unain conto capitale, a quelli residui del 1981~ e dall'altra parte con la stessa legge dicontabilità, con la legge 468, che stabiliscela def.inizione dei fondi speciali nella leggefinanziaria. Si ha così che nella legge finan-ziaria vengono indicati nel loro ammontarei fondi speciali e nelle note di variazione delbilancio tale ammontare viene contraddettoe aumentato con }'.istituzione di un ulterio-re fondo di 1.340 miliar;di, che dovrebberoservire ad attenuare le ingiuste conseguenzedel drenaggio fiscale su stipendi e salariin tempi di alta inflazione e a compensarele minori entrate fiscaLi conseguenti alla ri~valutazione monetaria dei beni e dei capi-tali delle imprese, disposta dalla cosiddettalegge Visentini-bis, ohe abbiamo approvatoin quest'Aula in pdma lettura, ma che evi-dentemente non dispone di tutte le coper-ture necessarie, come le variazioni di bilan-cio dimostrano.

Un altro fondo speciale di 107 miliardiviene istituito per interventi a favore delpersonale militare e per quello delle segre-terie giudiziarie. Un terzo fondo, che non ènemmeno tale, viene infine istituito per 13mHiaroi aHa scopo ,di fomire una qualohecopertura, una parvenza di copertura finan-ziaria, aHa stralcio che viene operato dallalegge finanziaria. È senz' altro il più anomalodei tre fondi quest'ultimo, perchè più che diun fondo si tratta di un vero e propriosaldo. Il disegno di legge risultante dallostralcio dovrebbe infatti essere finanziatocon risparmi da realizzarsi rispetto alle vocidi bilancio principalmente rendendo infrut-tiferi per il 1982 quasi tutti i conti correntirisultanti dai depositi in tesoreria. Ma laspesa prevista da questo insieme di normeche sono state stralciate (per la predsione,una spesa di 1.323 miliardi) supera tali ri-sparmi in termini di competenza ~ ci si

dice da parte del Governo ~ per 13 miliardie in termini di cassa per ben 730 miliardi,in quanto mentre la spesa avrà corso nel-l'anno corrente parte dei risparmi si realiz-zeranno soltanto l'anno prossimo. Perciò si

Page 24: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

VIII LegislaturaSenato dello Repubblica ~ 21486 ~

19 APRILE 1982412a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

iscrivono a bilancio non già i costi dell'ope-razione, ma i costi dei saldi per i rispettiviimporti prima citati: una sorta di minibi-lancio all'interno del bilancio.

Siamo dunque al più completo stravolgi-mento della riforma della contabilità, dellalegge n. 468. C'era un modo corretto per ri-solvere la questione e noi l'abbiamo indi-cato: aggiungere un comma all'articolo 3della legge finanziaria, iscrivendo interamen-te le spese previste per nuovi provvedimentilegislativi in ulteriori 2.183 miliardi per laspesa corrente e in ulteriori 587 miliardi diulteriori spese in conto capitale; ripristinareallo stesso tempo nella legge f1nanziaria l'ar-ticolo della stessa che rende infruttiferi idepositi in tesoreria e sopprimere i tre nuovifondi speciali che vengono istituiti con levariazioni di bilancio. Queste proposte sonostate da noi sostenute in sede referente eanche formalizzate in precisi emendamenti.La maggioranza e il Governo hanno dovutoriconoscere la fondatezza di questa imposta-zione ma hanno tuttavia respinto i nostriemendamenti, dicendo che se erano fondatidal punto di vista formale, se erano correttie rispondenti alle norme di contabilità, era-no tuttavia improponibili; non potevano es-sere accettati per ragioni politiche data lasituazione che si era creata alla Camera deideputati e !'impossibilità di rinviare alla Ca-mera dei deputati la legge finanziaria.

Il relatore, senatore Carollo, ha parlato aproposito di questa questione, di una sortadi aritmia di cui sarebbe affetta la leggefinanziaria. Vorrei dire al collega Carolloche questa ritmia altro non è che una ma-nifestazione morbosa che sta uccidendo, cherisohia di uccidere, la riforma di contabilltà,che vanifica uno strumento che poteva averegrande significato e valore nell'uso del bi-lancio dello Stato ai fini di una politica eco-nomica.

Di una manovra scorretta dunque si trattaanche nei confronti del Parlamento, a cui inquesto modo si tende a sottrarre la possi-bilità di controllo dell'uso della finanza pub-blica. Sono queste le responsabilità che noivolevamo denunziare e che lasciamo tutte al-la maggioranza. Per questo in Commissione,

ripeto, abbiamo voluto formalizzare in emen-damenti la nostra posizione.

L'iscrizione dei fondi speciali nella leggefinanziaria che affrontino le questioni cheora si introducono in modo scorretto nel bi-lancio si imponeva d'altra parte sin dall'ini-zio della discussione. Se così si fosse proce-duto tutto poteva diventare più semplice edirei, pure dai banchi dell'opposizione, chelo stesso Governo si sarebbe posto nella con-dizione di respingere più agevolmente ri-chieste particolaristiche che, ogni volta chesi affrontano problemi di questa natura, noivediamo affiorare da più parti. Ma così nonè stato ed è inutile, a questo punto, oltreche ingiusto ed infondato, cercare di river-sare oggi sul Parlamento le cause del graveritardo che si è accumulato. Certamente viè stata una irresponsabile azione ostruzioni-stica, messa in atto da una minoranza chenon è certamente identificabile nella nostraopposizione. Non 10 ignoriamo e ribadiamoanzi che non condividiamo tali metodi, chenon ci appartengono nel modo più assoluto.Ma non è questa la causa principale del ri-tardo.

Si è parlato della necessità di rivedere lalegge di contabilità, la n. 468; certo niente èperfetto e anche la legge di contabilità puòessere rivista e perfezionata, ma prima an-cora non dovrebbe essere stravolta ~ comeè stata ~ dai Governi. Si è detto anche chedovrebbero essere riv,isti e modificati i Re-golamenti delle Camere. Ne siamo consape-voli al punto da aver presentato noi stessi eda tempo precise proposte al riguardo, manemmeno questo ci sembra decisivo per spie-gare le ragioni del grave ritardo e della con-seguente mutilazione degli articoli della leg-ge finanziaria.

In verità, la ragione della singolare vicen-da di questa legge finanziaria è una ragionepolitica e riguarda l'attuale magg,ioranza, irapporti esistenti al suo interno tra i partitiche la compongono, tra gli stessi Ministri.La questione è palese, come oggi è evidenteper la nota vicenda che prende spunto dallesue dichiarazioni, onorevole MiI1istro, e chesuscita il pandemonio cui stiamo assisten-do. Questo contrasto all'interno della mag-gioranza era evidente già ieri, al punto tale

Page 25: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

VI/I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21487 ~

412a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 19 APRILE 1982

che, sia pure incidentalmente, se ne è oc-cupato, in un passo del suo discorso allarecente assemblea di Rimini, il segretario delPartito socialista, onorevole Bettino Craxi.Egli infatti ebbe modo di dire a Rimini (leg-go dall'« Avanti! »): «Il Governo ha chiestoal Parlamento, all'inizio del suo mandato,Ulnacorsia ,preferen~iale. Ha avuto in cambiorinvii, ostruzionismi, accantonamenti, fran-chi tiratori, imboscate parlamentari, tant'èche siamo alle prese da sette mesi con unalegge finanziaria e con il bilancio 1982. Sia-mo agli inizi di aprile » ~ siamo oramai ametà aprile ~ «e in omaggio alla governa-hiHtà non è stato ancora approvato ».

Ebbene, è evidente che tra tutte le traver-sie indicate dall'onorevole Craxi, che ripren-derò tra un momento, dall'esterno della mag-gioranza potevano venire solo gli ostruzio-nismi e non da noi; ma il resto, gli accanto-namenti, i franchi tiratori, le imboscate ven-gono dall'interno della maggioranza, eviden-temente. Difatti il compagno Craxi se ne ac-COI1gee 'la dice, prose~endo ~n questo modo:« Il Governo ha mantenuto una linea di aper-tura verso i sindacati e meritava, pur inpresenza di un dissenso sulla politica eco-nomica, una risposta diversa da uno scio-pero generale, sia pure contenuto. D'altrocanto non è stata r,imossa la divisione inter-na al Governo stesso sugli indirizzi, le pro-spettive e le misure più adeguate in materiadi politica economica e monetaria ». Eccoladunque la ragione del ritardo. Del resto, se-natore Andreatta, perchè dovrei spiegarlo alei, protagonista di questa vicenda? Perchèdovrei dire proprio a lei oggi, in quest'Au-la, che i rapporti nella maggioranza 'sono tal-mente tesi e sono talmente infocati in que-st'ora e talmente giunti ad un punto di dif-ficile soluzione? Perchè dovrei spiegarlo a leiche essendo di questa vicenda uno dei pro-tagonisti non può che darmene atto? Se cosìè, le cose che ancora l'altro giorno dicevain Commissione non sono la causa del ri-tardo nell'approvazione della finanziaria; lacausa del ritardo è politica; va stabilita que-sta causa, vanno stabilite le responsabilitàdi quanto è avvenuto.

Mi si consenta di esprimere un giudiziosu quanto rimane di questa legge e sulla po-

litica che sta alla sua base; la cosiddettalinea del Piave, rappresentata dai 50.000 mi-liardi di disavanzo da non superare risultaormai superata anche abbastanza largamente~ lo 'ha riconosciuto anche lei, senatoreAndreatta ~ oltre che ndla sua iU1ipas,taz[0-ne di politica economica anche nell'imposta-zione contabile propria del documento oherifletteva una situazione datata 30 settembre1981; e di acqua, ma anche di denaro pub-blico, ne è passata molta sotto i ponti daquella data.

Accanto a questi elementi ~ da noi sem-pre criticati e giudicati errati nella loro stes-sa impostazione ~ sono rimaste le normeconcernenti la sanità. Ma seppure qui al Se-nato è stata addirittura chiesta la fiducia sul-l'articolo che imponeva il ticket sulle visitemediche, quello stesso articolo è stato poiradicalmente modificato per sostituirlo conun ulteriore contributo a carico dei lavora-tori dipendenti pubblici e privati senza te.ner conto che è proprio questa categoria dicontribuenti a dover pagare proporzional-mente molto più delle altre la spesa gene-rale dello Stato. Una misura ingiusta dunqueche non può non essere avversata da noi. Macome se non bastasse si è voluto anohe sta-bilire una retroattività alle imposizioni, sta-bilendo che esse entrano in vigore dallo gen.naia dell'anno in corso, il che significa unatrattenuta sulle buste-paga ohe verrà operatanel prossjmo mese e che oscillerà tra le 35e le 50 mila lire in una volta sola; una mi-sura, quindi, doppiamente ingiusta e più de-cisamente da respingere da parte nostra.

Ma tornando al discorso che prima facevo,se Isi Viuoltesostenere ancora che delJa leggefinanzd:ar:ia è rimasto l'essenziale in quantorimane la sua impostazione politica di fondo,bisogna dire che se la stessa impostazioneera errata sette mesi or sono oggi lo è anchedi più poichè sono verificabili anche gli ef-fetti di quella politica.

La diminuzione del tasso di inflazione chesi è verificata può essere attribuita in partea cause esterne come la riduzione dei prezzidelle materie prime, seppure attenuata dallasvalutazione della lira rispetto al dollaro ein parte, più che alla politica di bilancio,alla stretta monetaria e creditizia. Ciò viene

Page 26: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica ~ 21488 ~ VIII Legislatura

19 APRILE 1982412\l SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

peraltro pagato ad un prezzo durissimo, in-sopportabile, in termine di stagna~ione eco-nomica quando non di recessione e di crisidi interi settori e in termini di disoccupa-zione crescente speoie nel Mezzogiorno e trale giovani generazioni e di aumento vertigi-noso del ricorso alla cassa integrazione. Gliinvestimenti continuano a ristagnare e senzaun pronto intervento sono soggetti a dimi-nuire nel corso dell'anno; mentre da un lato,con gli stra:lci. Qperati, quaJDJtomeno sii ri-manda la possibilità di intervenire nei set-tori considerati, dall'altro, nell'ambito delleinsufficienti decisioni proposte con la leggefinanziaria, si susseguono i rinvii, le inca-pacità di operare le necessarie scelte. Èil caso del cosiddetto fondo investimenti eoccupazione che non si è voluto aumentarerespingendo i nostri emendamenti sia quial Senato che successivamente alla Camera,ma che tutt'ora non si riesce a capire, perchènon lo si dice, a che cosa dovrebbe specifi-catamente servire. Le promesse su di essocontinuano a sommarsi le une sulle altre, ilconto di esse continua a superare largamen-te le disponibilità, ma intanto non solo nien-te si muove ma niente di preciso viene in-dicato su cui poter fondare almeno una pro-spettiva per il futuro. Sarà finanziato il pia-no energetico e per quanto? E quello delleteLecoffi'UJlIicazioni? E Iill credito agevolatoalle imprese? E a quali condizioni? Nientedi preciso è dato di sapere e, mentre dilagaormai la cassa integrazione guadagni, nien-te di preciso si conosce per i settori in crisi,per la chimica, la siderurgia, la cantieristica,l'alluminio. A proposito della cantieristica,onorevole Presidente del Senato, credo chealmeno una spiegazione il Governo debbafornirla a questa Assemblea. Il 16 dicembreinfatti questa Assemblea votava all'unanimi-tà un ordine del giorno che faceva seguitoad uno precedentemente votato: con esso ilGoverno si impegnava a presentare entro30 giorni da quella data i disegni di leggeche devono dare attuazione al piano. Sull'ar-gomento, oltre al Ministro del tesoro, haavuto modo di intervenire 10 stesso Presi-dente del Consiglio in quest'Aula. Il 22 gen-naio il Governo annunciava di aver appro-vato i disegni <li legge, che peraltro non sono

stati mai presentati. Il Governo non li hapresentati e della questione non manchere-mo, se le condizioni ce lo consentiranno, diinvestire lei stesso, onorevole Presidente,perchè possa chiedere al Governo ragione diquesto comportamento, essendosi lo stessoGoverno impegnato in quest'Aula, avendovotato quest' Aula all'unanimità e non essen-do seguito alcunchè dopo quel voto, e nem-meno essendo stata data una spiegazione,che mi auguro il Ministro del tesoro possafornire almeno a conclusione di questo di-battito.

Intanto succede che i Ministri suoi colle-ghi, onorevole Andreatta, girino l'Italia, dan-do per fatto quello che fatto non è, dicendoche la legge se non c'è ci sarà e qualcunocita molte cifre. Io posso fornirle cifre di-verse per la siderurgia, la chimica, l'allumi-nio, i cantieri e così via; cifre che vengonocitate dai Ministri, che vengono riprese dal-la stampa e pubblicate sui giornali. Intanto,mentre queste cifre vengono pubblicate eniente si fa, non è vero che non si spende,in quanto si accumulano passività nella ge-stione della cassa integrazione guadagni. Pe-raltro, si rischia di ripetere ancora una voltal'assunzione di impegni senza corrisponden-za nella realtà, creando stati di profondo di-sagio e di sfiducia anche nelle stesse istitu-zioni: mi riferisco alle autor,izzazioni di cas-sa che figurano per la finanza locale, note-volmente inferiori alle effettive erogazioniche dovranno essere fatte in corso d'anno ein presenza di una legge (il decreto trasfor-mato in legge sulla finanza locale per il 1982)che penalizza i comuni' al di sotto dei 20.000abitanti che, ricevendo in ritardo i finanzia-menti da parte dello Stato, devono ricorre-re alle anticipazioni di tesoreria e devonopagarsi, a differenza degli altri comuni, nonsi capisce perohè, dai loro bilanci gli inte-ressi. Soprattutto mi dfedsco alla coperturadel contratto dei ferrovieri per il quale èstata annunciata l'approvazione, nel Consi-glio dei Ministri, di un apposito disegno dilegge. Nel bilancio non figura la postazionedella spesa necessaria a tale copertura e allanostra domanda di spiegazioni ci si è ri-sposto che la copertura deve essere ancoratrovata o con riduzioni di spese già iscritte

Page 27: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica ~ 21489 ~ VIII Legislatura

19 APRILE 198241211 SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

a bilancio o con nuove entrate. Allora chie-diamo: che modo di governare è questo? Ildisegno di legge c'è o non c'è? Cosa ha ap-provato il Consiglio dei ministri? Perchènon si trova traccia di questo nella legge fi-nanziaria, nè nelle variazioni di bilancio? Èevidente che poichè non si può rimanere nelvago a tale proposito, se non si provvederà,se non vi provvederà il Governo, saremo noia doverlo fare nel corso del dibattito cheavremo domani sul bilancio dello Stato. Cosìcome sul bilancio dovremo farci carico deiproblemi connessi all'aumento degli investi-menti ai fini produttivi, per l'edilizia, perl'agricoltura, per il fondo investimenti edoccupazione, aumentandone la autorizzazio-ne di cassa, perohè almeno una quota mag-giore degli insufficienti 6.000 miliardi sia ef-fettivamente ~mpiegata a sostegno dell' oc-cupazione.

Tra questi investimenti, particolare valore,oltre che economico anche politico e, vorreidire, morale, assumono quelli destinati allaricostruzione della vasta area campana e lu-cana colpita dal terremoto. Della questioneci siamo già occupati in quest' Aula, discuten-do dell'ultimo decreto-legge del Governo, alriguardo dimostrando come l'autorizzazionedi cassa di 1.500 miliardi sia del tutto insuf-ficiente, in quanto in gran parte già spesa difatto per le esigenze del commissario straor-dinario del Governo relative all'emergenza.Anche qui si tratta di una vicenda che meritaun severo giudizio. La Commissione bilan-cio, discutendo dell'argomento nel mese didicembre, si era lungamente occupata delproblema su nostra rkhiesta. Abbiamo ascol-tato, al riguardo, il Ministro del tesoro equello del bilancio: ci sono state spiegatele assegnazioni che sono state decise dalCIPE nell'ambito dei 2.000 miliardi stan-ziati l'anno scorso. Ciò che la Commissionenon ha saputo allora, è stato che su quei2.000 miliardi l'autorizzazione di cassa ne ri-guardava appena 500; che quindi si formava-no 1.500 miliardi di residui e che in defi-nitiva su 4.000 miliardi di stanziamento com-plessivo per il 1981 e il 1982 l'autorizzazionedi cassa limitava la possibile spesa a soli2.000 miliardi. Mantenere questo limite si-gnificherebbe preventivare, sin d'ora, che non

si ricostruirà alcunchè, come si è resa contola Commissione speciale ,istituita in Senato.

Malgrado ciò, il nuovo decreto-legge ap-provato dal Governo, a seguito del nuovosisma in Calabria e in Basilicata, già all'esa-me della Commissione speciale del Senato,stanzia ulteriori 200 miliardi per interventid'emergenza sempre sulla medesima autoriz-zazione di 1.500 miliardi, già assolutamenteinsufficiente e le note di variazione di bi-lancio assurdamente nulla modificano a que-sto riguardo. Anche a questo proposito in-tendiamo vederci ohiaro: se la ricostruzionedelle vaste aree meridionali distrutte dal si-sma è veramente, come si afferma a parolee come crediamo debba essere, la prima del-le priorità, allora ciò deve essere affermatoalmeno assicurando i flussi finanziari neces-sari, ed è quanto deve essere fatto in questasede, aumentando l'autorizzazione di cassa inmodo da comprendere nella stessa l'interoammontare dei residui dell'anno scorso inaggiunta ai 1.500 miliardi che già vi figu-rano. Si potrà obiettare che così facendo sisfonda il tetto del disavanzo che comunqueè già notevolmente superiore ai 50 mila mi-liardi. Non ripeterò qui le considerazionigià fatte su quella cifra ormai sulla via diessere dimenticata. Giò non significa, tutta-via, che non ci si debba preoccupare deldisavanzo, nè tanto meno che non ce nepreoccupiamo noi, tant'è vero che insistere-mo nelle prossime sedute su possibili ridu-zioni di spesa, ad esempio per la difesa, edanche su possibili aumenti di entrate, sep-pure contenute, poiohè la politica sostanzial-mente recessiva messa in atto ed il ristagnoproduttivo che ne è la conseguenza compor-tano quale inevitabile risvolto anche una de-celerazione delle entrate. Di ciò siamo con-sapevoli, ma anche per questo consideriamogravemente errata la politica economica diquesto Governo ed avvertiamo la necessitàdi addivenire ad una sua radicale modifica.

Per queste ragioni, onorevole Ministro,onorevoli colleghi, il nostro giudizio sullalegge finanziaria e sul bilancio per il 1982,già nettamente negativo a dicembre, si faoggi ancora più critico perchè giunti allavigilia della scadenza dell'esercizio provviso-rio, per di più in questa situazione politica,

Page 28: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica ~ 21490 ~ VIII Legislatura

19 APRILE 1982412" SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

questi strumenti appaiono oltrechè mutilatiulteriormente peggiorati e sempre più lon-tani dalle esigenze imposte dagli sviluppidella situazione economica. (Applausi dal-l'estrema sinistra. Congratulazioni).

P RES I D E N T E. È iscritto a par-lare il senatore Rastrelli. Ne fa facoltà.

R A S T R E L L I. Signor Presidente,onorevole Ministro, onorevoli colleghi, inten-do iniziare questo mio intervento, che cer-cherò di mantenere nei limiti di tempo com-patibili con le esigenze di lavoro dell'As-semblea, con una pubblica dichiarazione cheè attestazione di stima. Io sono compiaciuto,signor Presidente, che ella abbia voluto per-sonalmente presiedere questa seduta dell'As-semblea a palazzo Madama per una legge, an-zi per un fantoccio di legge, per un simulacrodi legge, per un qualche cosa che non è piùuna legge finanziaria. Con la sua presenzaella ha voluto dare all'Assemblea e forse alpaese in una sfera più ampia di riferimentoe di incidenza la prova di come si debbacompiere in un momento difficile della vitanazionale il proprio dovere, secondo le ca-riche e le responsabilità ricoperte.

Questa attestazione contrasta apertamentee pienamente con l'atteggiamento che in que-sti giorni e in questi momenti sta avendo ilGoverno della Repubblica, perchè questa se-ra, con questi 16 articoli residui della vec-chia legge finanziaria, il Governo opera unaquadruplice compromissione: compromettein via definitiva la credibilità della legge diriforma della contabilità dello Stato, com-promette ogni disegno di manovra economi-ca di cui si era fatto promotore in questaAssemblea e nell'altra in tempi antecedenti,compromette il suo programma di Governo,perchè non dimentichiamo che il controllodell'economia era ed è una delle quattroemergenze indicate da Spadolini, e in viadefinitiva compromette anche la credibilitàdi taluni esponenti politici di rilievo del pa-norama nazionale che fanno parte del Go-verno medesimo. E quindi il valore del di-scorso questa sera qui in Assemblea nonattiene soltanto all'aspetto tecnico, che pureè estremamente rilevante, ma attiene soprat-

tutto all'aspetto politico che è al fondo dellaquestione.

Signor Presidente, signor Ministro, questi16 articoli non rappresentano più niente:non rappresentano quel programma del qua-le ella personalmente si fece promotore aven-do l'innegabile presunzione ~ che deve esse-

re un dato caratteriale della sua persona ~

di proporsi come un'alternativa autonoma dipolitica economica che non poteva essereconfigurata nè come politica economica raf-frontata a Mitter.ramd, nè came politica eco-nomica raffrontata a Reagan. Questi furonoi tel1mi:ni di paragone ohe dIa, signor mini-stro Amdreatta, volle inventare quando ven-ne qui a portarci la relazione sulla leggefinanziaria. Mi domando allora, signor Mi-nistro, qual è la politica di Andreatta.

Già allora, in sede di discussione generalesulla legge finanziaria, avemmo modesta-mente a rilevare le profonde contraddizionidella manovra che ella a parole suggeriva divoler portare avanti e nei fatti e con le cifreviceversa denegava. Ma oggi ci troviamo di-nanzi a un contesto completamente stravol-to. Ella è qui soltanto per portare avanti undiscorso d'ufficio, un dovere istituzionale,essendo state battute su tutta la linea e lasua politica personale e la politica del Go-verno che ella ha rappresentato.

Quindi la conclusione che bisogna trarreda questa vicenda (che se non fosse una tra-gica vicenda che interessa il paese potrebbeessere veramente rapportata a vocazioni kaf-kiane o a vocazioni pirandelliane) è che ilGoverno è già virtualmente in crisi. Ed è~n cri:s,i per le sue dichiarazioni che sot-to un profilo personale potrebbero ancheattribuirle il merito della chiarezza, perchènon vedo quale scandalo possa ravvisarsi inuna dichiarazione nei confronti di partitiche fanno la loro politica e che cercano diacquisire consensi elettorali anche nelle sfe-re di adesione che precedentemente rappre-sentavano la forza del partito di maggioran-za relativa. Ma mi sembra che la questionedella sue dichiarazioni rappresenti un'uscitadal quadro generale, una presa di posizioneante litteram soltanto per poter giustificare,tra qualche giorno, al suo congresso, cheforse non si farà, e più ampiamente dinanzi

Page 29: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica ~ 21491 ~ VIII Legislatura

19 APRILE 1982412" SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

all'elettorato, quella linea di fermezza di unesponente democristiano che, avendo avutosempre la vocazione del primo della classe,anche in questa circostanza vuole porsi inquesta condizione di favore.

Quindi il discorso da finanziario, da tec.nico, diventa politico; e il discorso politicodice che, nonostante le gravissime situazioniche stanno emergendo, vi è una preoccupan-tissima incidenza di un deficiente rapportofinanziario con l'estero, che viene sollecitatoed esahato attraver.so un atteggiame.ruto irre.-sponsabile dell'alta finanza. Perohè non è sol-tanto un prodotto spontaneo questo deficitcon l'estero, ma è anche una manovra fionanziaria portata avanti dai grandi operato-ri economici che hanno intuito la difficoltàdella situazione, che precedono i tempi, chesanno come andrà a finire la situazione po-litica ed economica del nostro paese e chequindi si premurano di innestare anche suquesta tristissima vicenda della condizionepolitica del nostro paese un affare specula-tivo per le rispettive finanze personale o fi-nanze di gruppo.

È in questo quadro generale che si poneoggi un provvedimento di sedici articoli: se-dici articoli che hanno già perduto tutto illoro valor e perohè dn ,pJ:1ecedenza più di20.000 miliardi delle primitive previsio,ni del-la legge finanzia]}ia sono stati impegnati co,ndecreti-legge di questo Governo, assolvendocosì a taluni compiti, ma compromettendotaluni aspetti di quella che doveva essere lagrande manovra finanziaria che, per poteressere varata correttamente, doveva essereprima approvata dal Parlamento.

Ci siamo trovati invece dinanzi a presedi posizione governative, con decreti-legged'importanza fondamentale agli effetti del-la complessiva manovra economica, che han-no preceduto questo, nQstro discQrsQ; ci sia.mQ trovati dinanzi allo stralcio massiccio ditanta ,parte della legge finanziaria, con unGoverno rinunciatario alle sue stesse presedi posizione precedentemente e fortementesostenute in quest' Aula e ci troviamo quindidinanzi a una forma parziale, ridotta, stral-ciata, arruffata di ipotesi, di simulacro, difeticcio di legge finanziaria che non meritaulteriQri approfQndimenti.

Restano i prQblemi di fatto, resta la gra-vissima situazione finanziaria, resta il pro-blema ohe la manovra impostata dal Gover-no non soltanto ha avuto le conseguenze re-cessive che erano facilmente intuibili, ma sirivela in questo momento non più sosteni-bi,le 'So,tto .iJ prof.iJlo deLla co,nvenienza fi-nanziaria, perchè nQn PQrta neanche quelleminime conseguenze favorevoli ohe pur ci siaspettava di poter avere secondo il program-ma indicato dallo stesso Presidente del Con-siglio. È chiaro che i 50.000 miliardi, il fa-moso tetto, sono ormai solo un'ipotesi ver-bale del Presidente del Consiglio: nessunopiù ha il coraggio di sostenere che il tettosarà mantenuto nei 50.000 miliwdi di defi-cit, come nessuno più ha il titolo per affer-mare che l'inflazione sarà contenuta al tassodel 16 per cento. Bastano questi due datidi riferimento per dimostrare come questoGoverno sia già virtualmente in crisi inbase al suo programma; un Governo cheormai non è più in cQndizione di governareuno dei punti fondamentali che aveva as-sunto a base della sua presenza politica, co-me giustificazione di un nuovo corso, chepure era rappresentato con grande valore:Presidenza laica, presenza nel Governo di uo-mini nuovi, competenze nell'ambito dell'Ese.cutivo; tutti discorsi che hanno trovato illoro riscontro obiettivo nell'atteggiamentoveramente paradQssale del GQverno della Re-pubblica in questo momento politico.

E allora, dinanzi a questo fatto, un par-tito di opposiziQne che vede una maggioranzaohe non. è p.iù maggioranza, un partito, diopposizione che già ha avanzato tutto quello,che poteva avanzare in termini di propostae ohe ha visto le proprie motivate istanzerespinte, un partito che aveva già previsto,e non in funzione iettatoria, ma in funzio-ne logica, di previsione responsabile, le con-seguenze negative di un divenire politico,che poi sono state dscontrate, oggi deve fareil punto della situazione e non può non ri.volgere alle forze di maggiQranza, e in par-ticolare a ohi rappresenta nella maggioran-za la maggiore forza, il maggiQr peso poli-tico ed elettorale, un formidabile atto, diaccusa che non è polemica politica, signor

Page 30: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica ~ 21492 ~ VIII Legislatura

19 APRILE 1982412" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidente, ma assume il valore di una de-nuncia.

In questo momento la situazione politicaitaliana, vista la graVlità, deve far superare a-gli uomini responsaJb11i ,lo 'schematismo mag-gioranza-opposizone. Ciascuna forza politicadeve porsi dinanzi alla realtà dei problemi,da chiunque siano stati determinati e que-sto è l'atteggiamento della nostra forza po-litica. Nello stesso momento però ~ e la suapresenza qui questa sera ha un significatoper 1'lOiperchè ella, non lo dimentichiamo,è la seconda autorità della Repubblica ~ èpure opportuno ed indispensabile che si fac-cia il punto della situazione e che questogioco delle parti, questa pirandelliana vi-cenda della ricerca del personaggio finiscaperchè non può continuare il gioco sullapelle del popolo italiano.

Non so se i partiti di maggioranza e diregime abbiamo già deciso per 10 sciogli-mento delle Camere, ma so per certo chequesto Governo è virtualmente in crisi. Edè una crisi ohe non potrà essere rimediatadalla buona volontà dell'onorevole Spado-lini, anche perchè da parte nostra si dubitafermamente che in questo momento l'onore-vole Spadolini abbia veramente la volontà dievitare la crisi del suo Governo. Ha tentatoobiettivamente fino a qualche mese fa l'ono-revole Spadolini di fermare il carro per ladiscesa, di arrestare la frana, ma, quandoha intuito che questa frana era irreversibile,ha assunto atteggiamenti che giudichiamoprudenziali, ma intelligenti politicamente,che possono portare vantaggio alla sua figu-ra di Presidente attivo e responsabile e alsuo partito, ma ohe certo non possono fer-mare quella che forse lo stesso onorevoleSpadolini in cuor suo in questo momentoritiene la ineluttabile fine di questa vicendapolitica.

Allora, se veramente la situazione econo-mica e politica nazionale, anche in riferi-mento alla situazione internazionale che cer-tamente non è di riposo in questo momento,non pone le forze politiche di maggioranzanella responsabilità di portare avanti un di-scorso fatto nell'interesse del popolo ita-liana, come si può pretendere che le forzedi opposizione non contrappongano a que-

sta irresponsabilità globale il discorso deltanto peggio tanto meglio? Quando gli uo-mini che rappresentano le forze politiche ehanno questa responsabilità, non hanno lasensibilità, il coraggio morale, il dovere ci-vico di affrontare le conseguenze fino infondo, almeno con un comportamento cor-retto ~ e ringrazio il Ministro di essere inquesto momento correttamente seduto al suoposto in un atteggiamente ohe certo è ri-spettoso anche del discorso dei colleghi e checomunque è in linea con lo stile che ha sem-pre distinto, per la verità, i lavori di que-st'Aula ~ quando un governo non ha questasensibilità di atteggiamento sincero e veri-tiero, quando le forze di maggioranza nonhanno o non sentono questo dovere, è chia-ro che un' opposizione non può che aspi-rare alla trasformazione radicale del siste-ma, ohe non è più in condizione di esprimerela responsabilità di dirigere un paese, ilnostro paese. Torna allora il discorso sul-l'alternativa globale. Quando l'abbiamo so-stenuta, ci si è detto che la nostra vocazioneeversiva non poteva che costringerci a por-tare avanti discorsi che avevano stile dema-gogico o nostalgico. Oggi ci troviamo dinan-zi a contestazioni di merito e a constatazionidi fatto che non inducono più nessuno adavere dubbi sull'opportunità di una modificasostanziale del sistema.

Il dramma che vive il popolo italiano èanche :in relazione al fatto cile qUiaJlunquesoluzione anche traumatica della legislaturanon potrebbe portare modificazioni sostan-ziali ad un sistema che ormai è irreversibil-mente guasto perchè [ guasti sono appuntoguasti del sistema e non guasti nel .sistema.Appare infatti evidente che questo Governo,questa situazione economica, questa situazio-ne politica, questa situazione in generale diingovernabiLità del paese 'sono da imputarsicorrettamente ad un tipo di sistema e diregime che non può certamente sopravvi-vere a lungo ai tempi che vanno avanti conuna determinazione storica che supera qua-lunque illusione degli uomini e qualunquevolontà di porsi soltanto demagogicamentein linea con mere teorie quali sono quelledella partecipazione, della rappresentanza delpopolo, dell'accordo tra le forze politiche,

Page 31: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21493 ~

19 APRILE 19824128 SEDrTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

della comune visione democratica, della esal~tazione dei valori. Questi sono tutti discorsiche possono essere oggetto di un 1ibro, mache nella realtà che viviamo ogni giorno nontrovano più riscontro. Lo so che è un di-scorso difficile a pronunziarsi prima che aessere ascoltato, difficile a ipotizzarsi e con~cretizzarsi in una soluzione, data la situa-zione generale, ma questa è una realtà dicui tutti gli uomini responsabili, tutti coloroohe sentono l'onere di essere rappresentantidel popolo devono sentire il peso e ,devonoricercare la possibilità di una risoluZlÌone.

In questo senso il nostro Gruppo non havoluto presentare, su disposizione del suoPresidente, emendamenti ai 16 articoli dellalegge finanziaria. Preferisce con senso di re~sponsabilità considerare l'atto legislativo diquesta sera e l'atto ~ il bilancio dello Sta-to ~ che domani ne sarà il completamentocome atti dovuti da rendere al paese.

Non è possibile ~ 10 sappiamo perfetta-mente ~ che nel momento in cui si prean-nuncia con molta probabilità una crisi diGoverno, non si approvi una legge che è l'attopreliminare per l'approvazione del bilancio.Si sa che se non si approva il bilancio siferma la macchina dello Stato e allora di~nanzi al fatto che siamo agli ultimi giorni diaprile e che questa scadenza è immediata,soprattutto perchè si può verificare una crisinell'Esecutivo, è necessario portare avantiil discorso dell'atto dovuto.

Il nostro voto sarà decisamente contrario,come 10 fu alla prima limpostazione della leg-ge finanziaria, ma per il rispetto della po~sizione politica. È ohiaro che gli emenda-menti avrebbero allungato i tempi e sareb-be stato facile in questo momento per glieversori potenziali stabilire anche in un re~gime di ostruzionismo parlamentare il rin-vio sine die e la difficoltà operativa del go-verno dello Stato. Di emendamenti non neabbiamo presentati e non ne presenteremo;la conferma della nostra opposizione attie-ne all'argomento tecnico che la legge finan-ziaria introduce, ma attiene soprattutto alsistema e attiene a questo Governo che oggicome oggi non è più in condizione di go-vernare l'Italia.

Per questi motivi, signor Presidente, nelmomento in cui domani o stasera, secondol'ordine dei lavori, esprimeremo un votocontrario, questo sarà un voto che vorràsignificare un richiamo che ci permettiamodi rivolgere alla sua Presidenza come secon-da carica della Repubblica perchè si arrivia dire che avanti così non si può più andarecon un discorso ohiaro. La storia >imponecerti momenti in cui gli uomini proprio perquello che hanno rappresentato nel bene enel male devono trarre determinate conse~guenze. Solo così possono essere utilmentericordati. Credo che questo sia il momentoin cui uomini responsabili, qual è l'uomoche sente il dovere di assistere ad un simu-lacro, ad una farsa di discorso qual è quel-lo di questa sera e vi assiste per tutta laseduta, possono avere forse la sensibilità diessere un punto di riferimento in un d>iscor-so di ordine più generale.

In questa fase conclusiva un brevissimodiscorso io voglio rivolgere al ministro An-dreatta del quale abbiamo sempre ricono-sciuto la competenza di tecnico e di docente,ma abbiamo sempre contestato la capacitàoperativa, la capacità politica, il saper es-sere uomo tra gli uomini, il saper sentirsiparlamentare tra i parlamentari. Oggi questodiscorso che era nelle nostre intenZiioni trovail suo riscontro obiettivo anche in pesantis-sime dichiarazioni di segretari di partito del-la maggioranza. Ma non è questo che ci in-teressa dire. Ci interessa viceversa prospet-tare al senatore Andreatta un'altra possibi-lità. Egli certamente come politico è un uo-mo fallito. È stato accusato addirittura disottocultura politica. Come Ministro non hapotuto portare avanti una sua impostazionedi politica economica e di legge finanziariaperchè entrambe risultano completamentestravolte; e quindi anche sul piano tecnico-professionale di Ministro trova oggi il ri-scontro di un fallimento. Gli rimane la suaposizione personale che certamente può re-stare di tutto rispetto soprattutto se sapràtrarre le conclusioni ovvie ,da>ldiscor:so ge-nerale. Il suo ruolo a nostro avviso non puòpiù essere quello di Ministro della Repub-blica. Quello di insegnante può essere estre-

Page 32: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

VIII LegislaturaSenato delta Repubblica ~ 21494 ~

4121a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCOT\lTO STENOGRAFICO

mamente più dignitoso e decoroso nelle at-tuali circostanze.

P RES I D E N T E. È iscritto a parla-re il senatore Colella. Ne ha facoltà.

C O L E L L A. Onorevole Ministro, ono-revoli colleghi, come sempre prendo la pa-rola brevemente per dire che il disegno dilegge che torna al nostro esame dopo untravagliato iter che si è iniziato presso que-sta Assemblea ben sette :mesi or 'S()[lOora-mai è alle slUe ultime battute. Le aspetta-tiVieSlUsoita:tedalle profOlll!demod1Hche dellaprocedura di bilaniOÌ'o recate daUa iegge 5agosto 1978, n. 468, per una cor;retta e re-spOllsah11e gestione della umanza pubbli-ca si stelTIlPerano oggi nella delusione enon poohe sono le voci di critì:ca alnuovo silstema. Sotto H profti..lo temporalepuò senz altro affemnarsi ,che i:l proces-so poH1llico di formazione deLLe decisionidi biiando dQpo 1'avvento della leggen. 468 è divOOlUto dI'colare; procede dagennaio a dicembre pressochè senza soluzio-ne di continuità. Infatti con il prossimo 30aprile scade il termine costituzionale perl'approvazione del disegno di legge finan-ziaria e del documento previsionale 1982; edecco approssimarsi la data del 30 giugno, tradue mesi, termine entro il quale il Governodovrà presentare al,le As.sembJee legislativel'assestamento di questo stesso bilancio. En-tro il 30 settembre dovrà quindi essere pre-sentata la nuova legge finanziaria 1983 conil correlativo bilancio ed entro n 31 ottobredovranno essere presentate le ulteriori va-riazioni alle previsioni 1982. Per non diredelle norme stralciate dal disegno di leggefinanziaria 1982 ohe presumibilmente dovran-no essere esaminate nel prossimo mese dimaggio. Si sono citati questi adempimentiper ribadire che ormai c'è un'evoluzione cir-colare che procede da gennaio a dicembresenza soluzione di continuità e per dare ilsenso delle incombenze che ricadono sulGoverno e sul Parlamento nonchè per sotto-lineare la necessità di avviare una rifles-sione specifica per ciò che riguarda i tempie le procedure di esame ed approvazione par-lamentare, pensando anche a radicali inno-

19 APRILE 1982

vazioni nei Regolamenti delle Assemblee le-gislative.

Di questa problematica nell'altro ramo delParlamento si è già dato carico l'onorevoleLa Loggia lOon un intervento che eSlprimediffuse preoccupazioni alle quali sembra cisi debba associare. Al Senato, in più occa-sioni, analogo tema è stato affrontato dalsenatore De Vita, presidente della Commis-sione bilancio.

Ripercorrere la travagliata vicenda dellalegge finanziaria 1982 con relativo bilancionon è semplice. Con il disegno di legge pre-sentato lo scorso 30 settembre il Governoaveva delineato una strategia di politica eco-nomica inquadrata nel contesto di un'azio-ne a medio termine avente per obiettivo ilcontenimento della spesa corrente e l'au-mento di quella d'investimento. In partico-lare, con una stretta azione di controllo del-la dinamica delle spese correnti, il Governosi era posto l'obiettivo di contenere il fab-bisogno complessivo del settore pubblico al-largato entro i limiti di 50 mila miliardi cheper il bilancio statale si correIa ad un inde-bitamento di competenza per un' operazionefinale di 63.125 miliardi di lire. Nonostantele molteplici correzioni intervenute dopo il30 settembre, il tetto di tale indebitamentoè sostanzialmente osservato, anche se rispet-to al testo del disegno di legge finanziariavotato dal Senato il16 dicembre scorso com-posto di 94 articoli oggi sOipraVViivonosol-tanto 15 disposizioni. Giova al riguardo ri-cordare ohe la manovra sulle entrate deli-berata dal Senato per coprire nuove deci-sioni di spesa è confluita nel decreto-leggen. 787 del 1981 concernente disposizioni fi-scali urgenti, già convertito in legge n. 52del 1982. Le disposizioni in materia previ-denziale hanno trovato sanzione giuridicacon il decreto-legge n. 791 del 1981 conver-tito in legge n. 56 del 1982, mentre una an-ticipazione sui trasferimenti agli enti localiha trovato collocazione nel decreto-leggen. 786 del 1981 convertito nella legge n. 51del 1982. Per quanto attiene quest'ultimo de-creto-legge n. 786, signor Ministro, le debbomanifestare le mie vive preoccupazioni peril fatto che da parte della regione Siciliaviene già disatteso quanto previsto dall'ar-

Page 33: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica ~ 21495 ~ VIII Legislatura

19 APRILE 1982412" SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

ticolo 4 del decreto testè menzionato, ossiaviene ordinato ai comuni da parte di quellaregione di non tener conto della integrazio~ne del 16 per cento sulle somme del bilan~cia 1981, integrazione prevista, ripeto, dalsecondo comma dell'articolo 4.

Il complesso di queste decisioni si ritrovanelle due note di variazione al bilancio 1982presentate dal Governo. Tali variazioni, inuno con le implicazioni contabili scaturentidalle norme del disegno di legge finanzia~ria, fanno emergere un complessivo volumedi entrate finali pari a miliardi 145.906 intermini di competenze e a miliardi 149.908in termini di cassa. Il complessivo volumedelle spese finali si cifra invece in miliardi209.032 sotto il profilo della competenza edin miliardi 207.284 sotto l'aspetto di cassa.Le predette risultanze finali di entrate e dispesa danno luogo ad un sistema di saldiche appare pienamente in linea con la ma~novra a suo tempo deliberata dal Senatocirca l'assetto della finanza pubblica del1982. Questa constatazione consente di po~ter affermare che l'operazione di stralcioproposta dal Governo alla Camera dei de~putati per affrettare i tempi di approvazio~ne del disegno di legge finanziaria non h,,;alterato la complessiva valenza delle misu~re in essa contemplate. Le norme sopravvis~sute nel testo residuale e quelle stralciate,pur avendo subìto alcune integrazioni e mo-difiche di carattere normativa e finanziarioprincipalmente nel comparto delle disposi~zioni in materia sanitaria, non hanno com~portato variazioni al tetto dell'indebitamen~to di competenza, qual era stato a suo tem~po votato al Senato con l'articolo 1 del di-segno di legge ohe pertanto conferma il li-vello massimo di ricorso al mercato in mi~liardi 89.460. Nessuna variazione ha interes-sato la tabella A) che indica gli importi daiSCJ1ivere Jin relaZJhme aLle autorizzazioni dispesa recate dalla legge a carattere plurien-naIe ~ articolo 2 ~. Immutate rimangonopure rispetto a quelli approvati dal Senatogli importi da iscrivere all'articolo 3 nei fon~di speciali di parte corrente e di conto ca~pitale riferiti rispettivamente agli interventiin materia di sgravi contributivi (miliardi7.000) e alla costituzione del fondo investi-menti occupazione (miliardi 6.000).

A proposito dei fondi per provvedimentilegislativi in corso, è da notare che la se~conda nota di variazione testè presentatadal Governo evidenzia, nell'ambito della ta-bella tesoro, appostazioni 'specifiche che siriferiscono a provvedimenti di spesa finan-ziata a carico di maggiori entrate già regi-strate in bilancio. L'iscrizione in tali fondi,sebbene anomala rispetto al sistema norma-tiva (così come ci ha detto poc'anzi il se~natore Bacicchi) di individuazione delle po-ste da utilizzare per il finanziamento di prov~vedimenti legislativi in itinere, realizza pe~raItro un' operazione di ohiarezza e traspa~renza del bilancio ohe deve essere condivisa.Va infatti considerato che talune ,imposta-zioni contabili del bilancio 1982 hanno ri-sentito in maniera determinante della con~fusione con cui si è svolto il processo poli-tico di determinazione delle scelte di finan-za pubblica, con la conseguente necessità diadattamenti contabili da taluno consideratinon strettamente ortodossi sotto il profilomeramente formale.

Nell'ambito delle disposizioni in materiadi finanza regionale e locale, tenuto contodelle norme trasferite nel disegno di legge786 del 1981 e nel decreto~legge già citato, ildisegno di legge conferma l'entità dei tra-sferimenti al sistema delle autonomie loca-li, quale era stato deciso dal Senato (mi-liardi 17.380), come pure la dotazione delfondo comune regionale e del fondo per iprogrammi regionali di sviluppo, dall'arti-colo 7 all'articolo 11.

Come già accennato, le norme in materiasanitaria, articoli 12, 13, 14 e 15, sono sta-te quelle che hanno subito modificazioni diun certo rilievo, sia di carattere normativache finanziario. Queste ultime hanno riguar~dato principalmente le elevazioni all'l percento del contributo di malattia a carico deilavoratori dipendenti, sia nel settore pub-blico che privato, con un previsto maggiorgettito contributivo di miliardi 840, destina-ti a ricondurre, unitamente a revisioni giànote, il finanziamento del fondo sanitarionazionale entro limiti di compatibilità conle risorse di bilancio. Queste sintetiche no-te non hanno certo la pretesa di costituireun'analitica esposizione del disegno di leggefinanziaria 1982, nella complessa articolazio-

Page 34: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Senato della Repubblica ~ 21496 ~ VIII Legislatura

412'" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 19 APRILE 1982

ne iniziale e nelle successive modifiche. Conessa si è voluto evidenziare come. una deci-sione di bilancio protratta per così lungotempo affievolisca il significato della ma-novra di breve periodo e renda incerti finoall'ultimo momento rapporti legislativi econtabili per i quali invece è necessario ga-rantire tempestività e certezza, anche al finedi favorire un corretto operare delle istitu-zioni.

Signor Presidente, all'inizio di questo miointervento ho detto che bisogna pensare an-che a radicali innovazioni nei Regolamentidelle Assemblee legislative. Già il primo di~cembre 1981, intervenendo in quest'Aulasulla legge finanziaria e bilancio dello Sta-to 1982, che stasera così ridotta è al nostroesame, evidenzraIÌ Ila conVJinzione mia edei colleghi preposti alla materia in esame,che non è più procrastinabile la fissazionedi un'apposita sessione di lavori rparl!élmenta~ri per la discussione e l'approvazione dellalegge finanziaria e del bilancio dello Stato.Affido ora, come allora, alla Presidenza que~sto mio desiderio, che è il desiderio di tuttii componenti le Commissioni finanziarie.Abbiamo bisogno di tanto e, anche per lasua migliore lettura ed esplicitazione, abbia-mo bisogno di continui aggiornamenti tec-nico~operativi, data la complessa problema-tica posta a base della legge finanziaria, delbilancio annuale e di quello pluriennale, peril quale sembra comincino a diradarsi leperplessità operative mano a mano che la468 comincia ad esplicare interamente tuttii suoi effetti. A conferma di quanto richie-sto, valgano come esempio limite le note-voli difficoltà insite nella semplice letturadel bHam.cio, lettura che mostra tutte le suedifficoltà anche a causa della frammentarie-tà della legislazione di spesa e di tutte ledisposizioni legislative concernenti i critericui deve rispondere la impostazione del bi-lancio. Ripeto che, data la delicatezza dellaproblematica, non è più tempo di espedien-ti e di escamotages tecnici al fine di per-venire alla composizione di vasti fenome-ni macroeconomici. Vi è la necessità chenei rispettivi ambiti tecnici o politici ognu-no faccia ~ e questo credo che è il monitoche questa sera dobbiamo tutti raccogliere,

soprattutto nell'intimo della nostra coscien-za ~ fino in fondo il proprio dovere, met~tendo in ogni azione o comportamento quelsenso di doveroso rispetto per la cosa pub-blica, che è la base per il futuro sereno svi-luppo economico e democratico del nostropaese. (Applausi dal centro).

P RES I D E N T E. Dichiaro chiusala discussione generale. Rinvio il seguitodella discussione alla prossima seduta.

Interrogazioni,annunzio di risposte scritte

P RES I D E N T E. I Ministri com-petenti hanno inviato risposte scritte ad in~terrogazioni presentate da onorevoli sena~tori.

Tali risposte &ono state pubblicate nell'ap-posito fascicolo.

Interrogazioni, annunzio

P RES I D E N T E. Invito il senato-re segretario a dare annunzio delle interro-gazioni pervenute alla Presidenza.

M I T T E R D O R FER, segretario:

TALASSI GIORGI. ~ Al Ministro del la-voro e della previdenza sociale. ~ Per sa-pere:

se sia a conoscenza della gravissima de-cisione assunta dalla direzione {( Montedi~son» la quale, in dispregio dell'accordo na-zionale siglato durante la faticosa vertenzaconclusasi con la mediazione del Ministroin data 3 aprile 1982, ha unilateralmente de-ciso e attuato la messa in cassa integrazio-ne di 72 dipendenti (operai, impiegati e tecni~ci) del « Petrolchimico» di Ferrara a parti-re da venerdì 16 aprile;

se non ravvisi in tale atteggiamento untentativo provocatorio e irresponsabile del-la {(Montedison» per disconoscere e, quin~di, violare uno dei punti qualificanti del~l'accordo stesso relativo al fatto che non sideve fare ricorso alla cassa integrazione, a

Page 35: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Chiaravalle 4.417 1) 4.417

Lamezia Terme 24.500 7) 3.500

Serra San Bruno 7.264 1) 7.264

Soverato 8.041 2) 4.020

Squillace 2.463 1) 2.463

Vibo Valentia 16.937 5) 3.387

VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21497 ~

19 APRILE 1982412a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

front~ delle possibilità di utilizzare strumen-ti quali la mobilità interna ed eventuali pro-cedure di prepensionamento, dopo una trat-tativa fabbrica per fabbrica neJl'ambito diuna corretta attuazione degli impegni assun-ti in sede ministeriale;

se tali gravi manovre del padronato chi-mico non trovino possibilità di esplicarsi no-nostante il forte e unitario impegno dei ~a-voratori, delle forze politiche democratichee delle istituzioni ferraresi che vi si oppon-gono, anche per le ambiguità e le respon-sabilità del Governo nel ritardare l'elabora-zione di un piano nazionale della chimica edel ruolo strategico che essa può e deve ave-re per lo sviluppo economico, sociale e de-mocratico del Paese;

se i1 Ministro non ritenga, pertanto, ur-gente intervenire per imporre alla direzione« Montedison » il rispetto dell'accordo del 3aprile, scongiurando così gravi tensioni so-ciali che si renderebbero necessarie onde sal-vaguardare l'occupazione, nonchè il mante-nimento e la prospettiva di sviluppo dell'im-pianto petrolchimico ferrarese.

(3 - 01928)

PITTELLA. ~ Ai Ministri della sanità edegli affari esteri. ~ Premesso:

ohe 1n Italia esistono numerosi ca.si di«,retmÌte pigmel1'tosa », mrukvtJtia che pro-gressiiVamente porta a cedtà;

ahe Uilla terapia speo:imenta:le viene fa'i-ta in Unione Sovietica preS'so l'ilstitulto« GelJJmgollz» di Mosca, con rÌisultati definitida più paiI'ti app.rezzahiQi;

che, sebbene eseguiita goratuiJÌiamcill'te,non da tutti può eS/sere £:ruitìa pelf gili oneriohe comportano viagg,io e soggiOlrno (ci.1I'ca4 mÌiHotni per ogni viaggio),

l'i>nteìI'J."'OgaiD.te chiede di C0Il1o,sce,re ill giu-dizio :degli OIlìg8.lnitecnici dei Min1sieri com-petenti circa Ja bontà dell fa,rmaco usato(ENKAD) e, in caso faiVolfevolle, cÌ['ca Il'op-portiLl!11ità di allrrar,gare ad ilsltilÌiutr i,ta[iani lasper.imentazione atnIohe a~ fme di vooÌ!re in-contro aMe esigenze dei cittadini affetti ne[nostro Paese da talle .grave e, finora, Lnau-raMIe maJ18.lttia.

(3 - 01929)

Interrogazionicon richiesta di risposta scritta

DELLA BRIOTTA. ~ Al Ministro dell'in-dustria, del commercio e dell'artigianato. ~

Premesso:che la provincia di Sondrio è la più

forte esportatrice di energia idroelettrica afavore della rete Enel e della rete AEM diMilano e che, per effetto della realizzazionedi nuovi programmi, tale situazione è desti-nata ad incrementarsi;

che l'Azienda elettrica municipale di Mi-lano ha manifestato la sua disponibilità acreare, nell'ambito delle sue strutture dellaValtellina, un'organizzazione di ricerca nelcampo e1ettrico, coinvolgendo le Amministra-zioni locali,

!'interrogante chiede di conoscere se ilMinistro non ritenga interessante e doverosopromuovere un'azione volta ad aSiociarel'Enel all'iniziativa dell'AEM.

(4 - 02845)

PETRONIO. ~ Al Ministro delle finanze..~ Premesso che dalle rilevazioni sullo statodegli Uffici delle imposte dirette del com-

.

partimento di Catanzaro risulta quanto ap-presso:

numero numerodichiarazioni dichiarazioni

funzionario

considerato che da quanto sopra si evin-ce che il personale non è equamente distri-buito,

!'interrogante chiede di conoscere il mo-tivo per il quale, anche recentemente, sonostati autorizzati trasferimenti in uffici giàcoperti da un numero sufficiente di perso-nale (vedi Squillace), mentre si è negatococciutamente il trasferimento a domanda

Page 36: SENATODELLAREPUBBLICA · 2011. 3. 15. · LUNEDI" 19APRILE 1982 Presidenza del presidente FANFANI INDICE CONGEDI.....Pago21465 DISEGNI DILEGGE Annunziodipresentazione o Assegnazione.

Stmt.lJta della. R'epubblica ~ 21498 ~

.. ~~~.~~~ ~~~ .VII l Legislatura

~

412" SEDUTA ASSEMBI:.EA. ~ RESOCON'f,(I) STENOGRAFICO 19 APRILE 1982

di personale presso l'ufficio di Serra SanBruno che risulta; particolarmente oberatodi lavo m'.

(4 ~ 02846)

Interrogazioni, da svolgere in CommissWner

P RES I D E N T E. A norma d(?l~l'at:ticO'lo' 147 del Regolamento, le seguentiinteroogazioIJi. SaFanno svolte presso le Com-missioni permanenti:

4a Commissione permanente (Difesa):

n. 3 - 01911, dei senatori Tolomelli edaltJii, sull'attuazione della legge n. 458 del1981, concernente: «Conversione in legge,con modificazioni, del decreto-legge 26 giu-gno 1981, n. 335, concernente trattenimen-tQ in servizio dei colonnelli dell'Es.ercito, del-la. Marina, dell'Aeronautica e della Guardiadi finanza, richiamati in servizio ai sensi del-la legge 19 febbraio. 1979, n. 52, e modifichealle n0t'~ di avanzamento dei tenenti co-lonnelli delle predette Forze armate »;

n.3 ~01913, dei senatori Tol(i)melli e Ber-ton.e, stblle: imlagini disposte nei confrontidei COBAR di: La Spezia;

n. 3 ~0'1,91'8,dei senatori Boldrini ed al-tri, sul riconoscimento del grado di ufficia-le agli e" partigiani;

6a C6rmnissione permanente (Finanze e te-soro) :

n. 3 - 01925, dei senatori PolJastrelli eBonazzi, sulla rivalutazione dei beni d'im~presa;

lla C0111.missÙme pernumente (Lavoro,emig.:razione, previdenza sociale):

n. 3 - 01919, del senatore Giovannetti, sulfenomeno del lavoro minorile.

Ordine- del giornoper le sedute di martedì 20' aprile 1982

I

I

p RES I D E N T E. Il Senato torne-

I

rà a riU11irs,i domani, martedì 20 aprile,

I in due sedute pubbliche, la prima alle ore! 10 e la seconda alle ore 17, con il seguente

ordine del giorno:

Seguito della discussione dei disegni dilegge:

1. Dis.po£dzloni per Ja formazione delbilancio annuale e pluriennale dello Sta-to (legge .fi.nanzUada 1982) (1583-B) (Ap-provato dal Senato e modificato dalla Ca.mera dei deputati).

2. Bilancio di previsione dello Statoper l'anno finanziario 1982 e billancio plu-riennale per il triennio 1982-1984 (com-prel1Jdente le note di variazioni contenutenegli atti 1584-bis e 1584-ter) (1584).

La seduta è tolta (ore 20,30).

Dott. FRANCESCO CASABlANCA

Consigliere preposto' alla direzione delServizio dei resoconti parlamentarI