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E mentre si parla di Regostro In- ternazionale non capendo che oc- corre rivederlo e non cancellare, per evitare danni peggiori e più seri, vediamo che mail arrivano al SDM Sindacato dei Marittimi: LA ITALIA MARITTIMA DI TRIESTE EX LLOYD TRIESTINO FA SOLO FINTA DI ASSUMERE ITALIANI - SU ALCUNE NAVI C’ E SOLO IL COMANDANTE ED UN ALLIEVO (PER ORA), MAN MANO STANNO LICENZIANDO O METTENDO IN CONDIZIONE DI LICENZIARSI SIA I COMAN- DANTI CHE I PRIMI UFFICIALI DI COPERTA (PAGA BASSA ED ANGHERIE)-GLI ITALIANI NON SONO RIMPIAZZATI AL LORO POSTO IMBARCANO RUSSI, RUMENI ED ULTIMAMENTE ANCHE PRIMI FILIPPINI CHE NON PARLANO ITALIANO, NON CONOSCONO I REGOLAMENTI ITALIANI ED EUROPEI E NON FANNO BOARDING TRAINING QUESTO CON IL BENESTARE DELLA CAPITANERIA E DEI CONSOLATI ESTERI. Continua a pagina 3 Numero 3 www.sindacatomarittimi.eu Aprile 2011 A bordo delle navi da carico, in ge- nere, non sono disponibili medici o personale paramedico specializzato, per cui si deve ricorrere alla tecnolo- gia (telemedicina) per il trattamento di malattie o infortuni. Per secoli, con l’eccezione delle navi con medico a bordo, la cura di patologie e la tutela della salute di chi è imbarcato sono state affidate al comandante ed alle nozioni di igiene e medicina che lo stesso ha appreso. La possibilità di fornire assistenza medica alle navi attraverso i sistemi di telecomunica- zioni comincia dopo il 1897, anno in cui Guglielmo Marconi (il primo presidente del C.I.R.M.) sviluppa la radiotelegrafia. Negli anni immedi- atamente successivi vengono create le prime stazioni radio costiere e le navi si dotano di stazioni radio. Dopo una prima fase di iniziative spontanee si costituiscono centri specializzati per l’assistenza medica via radio (detta anche assistenza radio medica) marit- tima. Il C.I.R.M. nasce nel 1935 e da allora, dalla propria sede di Roma, in via dell’Architettura 41, fornisce, per 24 ore al giorno e tutti i giorni dell’anno, assistenza e consigli medici in italiano o inglese a navi ed aerei senza medico a bordo. Il C.I.R.M., che rappresenta il Tele- medical Marittime Assistance Ser- vice (TMAS) italiano, è, in pratica, il “custode” della salute dei naviganti, di tutte le nazionalità ed in navigazi- one in tutto il mondo. Esistono una ventina di organizzazioni similari al mondo, ma quella italiana si distingue per alcune peculiarità rilevanti, quali il numero di casi assistiti annual- mente, l’utenza ed il raggio d’azione delle proprie attività che sono plan- etari ed un impegno in attività di studi e ricerche. Il Consiglio di Amministrazione del C.I.R.M. nella sua seduta del 7 marzo 2011, ha nominato proprio presidente, per il triennio 2011-2013, il Prof. Francesco Amenta. Continua a pagina 3 NUOVO PRESIDENTE DEL CENTRO INTERNAZIONALE RADIO MEDICO (C.I.R.M.) E mentre si parla di Registro Internazionale .....il marittimo che fa? Registro Inter- nazionale: CGIL CISL UIL e CON- FITARMA se ci aveste ascoltati! SDM Sindacato dei Marittimi ha chiesto più volte alla CONFITAR- MA di rivedere insieme il Registro Internazionale per migliorarlo ma soprattutto usarlo per tutelare il posto di lavoro dei marittimi italiani. Abbiamo anche chiesto al Ministro Tremonti di agire in merito, ed ecco cosa si legge oggi in rete. CONFITARMA potrebbe perdere queste agevolazioni, seppur im- piegando in massa noi marittimi italiani avrebbe dalla sua il sosteg- no dei lavoratori marittimi. Quello che però è certo che ora si è tutti in un campo minato, e questo ora potrebbe portare verso una strada di non ritorno, che se genererà disoccupazione farà sfuggire dalle mani dei sindacati confederali e CONFITARMA una sorta di con- trollo che si aveva sui lavoratori marittimi. Siamo su di un confine ora, e la situazione non è buona da nes- suno dei due lati. A CONFITARMA rinviamo invito ad aprire un con- fronto e lavorare per mantenere sia loro agevolazioni che tutela dei posti di lavoro. Fonte: http://www.chmagazine.it/ editoriali/150-e-la-nave-vavia.html Il registro internazionale marittimo, quello che ha garantito la soprav- vivenza della flotta sotto bandiera italiana, è la priorità numero uno nel- la lista delle 277 forme di agevolazi- one fiscale che il ministro Tremonti ha ordinato di esaminare per raschi- are il fondo del barile e recuperare al fisco ulteriori risorse. Continua a pagina 1

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Bollettino Elettronico d'Informazione Sindacale del SDM Sindacato dei Marittimi n°3/2011

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Page 1: SDM News 3

E mentre si parla di Regostro In-ternazionale non capendo che oc-corre rivederlo e non cancellare, per evitare danni peggiori e più seri, vediamo che mail arrivano al SDM Sindacato dei Marittimi:

LA ITALIA MARITTIMA DI TRIESTE EX LLOYD TRIESTINO FA SOLO FINTA DI ASSUMERE ITALIANI - SU ALCUNE NAVI C’ E SOLO IL COMANDANTE ED UN ALLIEVO (PER ORA), MAN MANO STANNO LICENZIANDO O METTENDO IN CONDIZIONE DI LICENZIARSI SIA I COMAN-DANTI CHE I PRIMI UFFICIALI

DI COPERTA (PAGA BASSA ED ANGHERIE)-GLI ITALIANI NON SONO RIMPIAZZATI AL LORO POSTO IMBARCANO RUSSI, RUMENI ED ULTIMAMENTE ANCHE PRIMI FILIPPINI CHE NON PARLANO ITALIANO, NON CONOSCONO I REGOLAMENTI ITALIANI ED EUROPEI E NON FANNO BOARDING TRAINING QUESTO CON IL BENESTARE DELLA CAPITANERIA E DEI CONSOLATI ESTERI.

Continua a pagina 3

Numero 3www.sindacatomarittimi.eu

Aprile 2011

A bordo delle navi da carico, in ge-nere, non sono disponibili medici o personale paramedico specializzato, per cui si deve ricorrere alla tecnolo-gia (telemedicina) per il trattamento di malattie o infortuni. Per secoli, con l’eccezione delle navi con medico a bordo, la cura di patologie e la tutela della salute di chi è imbarcato sono state affidate al comandante ed alle nozioni di igiene e medicina che lo stesso ha appreso. La possibilità di fornire assistenza medica alle navi attraverso i sistemi di telecomunica-zioni comincia dopo il 1897, anno in cui Guglielmo Marconi (il primo presidente del C.I.R.M.) sviluppa la radiotelegrafia. Negli anni immedi-atamente successivi vengono create le prime stazioni radio costiere e le navi si dotano di stazioni radio. Dopo una prima fase di iniziative spontanee si costituiscono centri specializzati per l’assistenza medica via radio (detta anche assistenza radio medica) marit-tima. Il C.I.R.M. nasce nel 1935 e da allora, dalla propria sede di Roma, in via dell’Architettura 41, fornisce, per 24 ore al giorno e tutti i giorni dell’anno, assistenza e consigli medici in italiano o inglese a navi ed aerei senza medico a bordo.

Il C.I.R.M., che rappresenta il Tele-medical Marittime Assistance Ser-vice (TMAS) italiano, è, in pratica, il

“custode” della salute dei naviganti, di tutte le nazionalità ed in navigazi-one in tutto il mondo. Esistono una ventina di organizzazioni similari al mondo, ma quella italiana si distingue per alcune peculiarità rilevanti, quali il numero di casi assistiti annual-mente, l’utenza ed il raggio d’azione delle proprie attività che sono plan-etari ed un impegno in attività di studi e ricerche.

Il Consiglio di Amministrazione del C.I.R.M. nella sua seduta del 7 marzo 2011, ha nominato proprio presidente, per il triennio 2011-2013, il Prof. Francesco Amenta.

Continua a pagina 3

NUOVO PRESIDENTE DEL CENTRO INTERNAZIONALE RADIO MEDICO (C.I.R.M.)

E mentre si parla di Registro Internazionale .....il marittimo che fa?

Registro Inter-nazionale: CGIL CISL UIL e CON-FITARMA se ci aveste ascoltati!SDM Sindacato dei Marittimi ha chiesto più volte alla CONFITAR-MA di rivedere insieme il Registro Internazionale per migliorarlo ma soprattutto usarlo per tutelare il posto di lavoro dei marittimi italiani. Abbiamo anche chiesto al Ministro Tremonti di agire in merito, ed ecco cosa si legge oggi in rete.

CONFITARMA potrebbe perdere queste agevolazioni, seppur im-piegando in massa noi marittimi italiani avrebbe dalla sua il sosteg-no dei lavoratori marittimi. Quello che però è certo che ora si è tutti in un campo minato, e questo ora potrebbe portare verso una strada di non ritorno, che se genererà disoccupazione farà sfuggire dalle mani dei sindacati confederali e CONFITARMA una sorta di con-trollo che si aveva sui lavoratori marittimi.

Siamo su di un confine ora, e la situazione non è buona da nes-suno dei due lati. A CONFITARMA rinviamo invito ad aprire un con-fronto e lavorare per mantenere sia loro agevolazioni che tutela dei posti di lavoro.

Fonte: http://www.chmagazine.it/editoriali/150-e-la-nave-vavia.html

Il registro internazionale marittimo, quello che ha garantito la soprav-vivenza della flotta sotto bandiera italiana, è la priorità numero uno nel-la lista delle 277 forme di agevolazi-one fiscale che il ministro Tremonti ha ordinato di esaminare per raschi-are il fondo del barile e recuperare al fisco ulteriori risorse.

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E’ stata infatti insediata in questi giorni presso il ministero dell’Economia la commissione che dovrà esaminare una dopo l’altra le agevolazi-oni fiscali che anno dopo anno sono state ri-conosciute a diverse categorie economiche e produttive del paese, ovviamente nell’ottica di fare cassa attraverso una loro rapida cancellazi-one o comunque un brusco ridimensionamento. E se qualcuno sperava che l’esistenza di un registro internazionale che, sommato con la tas-sazione forfettaria a tonnellaggio (tonnage taxi) di fatto si è tradotto in un’esenzione fiscale, pot-esse passare inosservata, resterà deluso.

Proprio il registro internazionale è priorità numero uno. Nel silenzio totale di Confitarma, che, pur disponendo di un’’arma” eccezionale, quella dell’occupazione, per difendere la va-lidità del registro internazionale, non ha preso posizione, l’esame delle norme varate nel 1998, dall’allora ministro dei Trasporti, Claudio Bur-lando, è diventato prioritario. A capo del gruppo di lavoro della Commissione che - come detto - ha posto il Registro internazionale al numero 1 nella lista delle 277 agevolazioni oggetto di riesame, c’è Vieri Ceriani, capo del servizio rapporti fiscali della Banca d’Italia, incaricato espressamente di occuparsi dell’erosione fiscale dovuta alla forbice tra imposizione fiscale ed esenzioni, agevolazioni e favori fiscali. E Vieri Ceriani, stimatissimo funzionario di Bankita-lia, conosce vita morte e miracoli del registro internazionale, del quale si era direttamente in-teressato in fase di stesura della legge da parte dell’allora ministro dei Trasporti, Claudio Bur-lando..

Il registro internazionale , esteso nell 2005, anche alle navi impegnate nel cabotaggio, è una vera e propria norma speciale non assimilabile ad altri trattamenti fiscali esistenti in Italia. Frutto di un dibattito apertosi e sviluppatosi in

questa drezione in quasi tutti i paesi occidentali ed europei, incapaci con nel tradizionale quadro normativo e fiscale, di reggere alla concorrenza internazionale specie delle flags of convenience, il Registro internazionale offre sostanzial-mente tre tipi di benefici: il primo è una deroga all’articolo 318 del Codice della navigazione che prevede l’obbligo di avere a bordo un intero equipaggio italiano, e consente quindi di imbar-care una quota rilevante di personale extraco-munitario a costi nettamente inferiori.

Inoltre l’armatore si trattiene, non versandolo allo Stato, pari al 30-40% della retribuzione corrisposta, ma porta comunque questa somma in deduzione come costo aziendale. E’ inoltre esentato dal pagamento dei contributi previ-denziali e assistenziali, che sono coperti da uno specale Fondo (non rifinanziato) del governo.

Dal punto di vista strettamente fiscale alle navi iscritte nel registro internazionale non si applica l’Irap. Il reddito assogettabile ad imposta sul reddito è pari al 20% del reddito prodotto dalla nave e anche le eventuali plusvalenze rientrano

nel reddito imponibile in misura del 20%.

Dal 2005 le imprese armatoriali dispongono di un’ulteriore opzione fiscale: optare per la tonnage tax ovvero una tassazione forfettaria, minima, calcolata sul tonnellaggio complessivo delle navi di proprietà, indipendentemente dal eddito prodotto o no.

Norme particolari si applicano per quanto riguarda le navi impiegate nel cabotaggio na-zionale e in quello continentale. Complessi-vamente le condizioni amministrative e fiscali riconosciute alla flotta battente la bandiera tri-colore-bis, rappesentano una vera e propria oasi nel panorama delle imprese italiane e di altre attività economiche, che – secondo lo spirito del legislatore – impattano in maniera meno immediata di quanto accada alla flotta, con le conseguenze della concorrenza internazionale.

I risultati del registro bis, o registro internazi-onale, sono stati eccezionali: si calcola che 450 navi che erano emigrate presso registri esteri (di convenienza e no, siano rientrate in Italia,

consentendo alla marina mercantile nazionale di collocarsi, con oltre 16 milioni di tonnel-late di stazza lorda, stabilmente in dodicesima posizione nella classifica mondiale delle flotte mercantili.

Senza un Registro Internazionale, nato per salvare l’occupazione italiana che nel breve periodo sarebbe totalmente scomparsa, ora potrebbero essere a rischio più di 40.000 posti di lavoro. Si tratta degli ufficiali, dei comandanti, ma anched ei marittimi (e ciò vale specialmente per il cabotaggio) imbarcati sulle navi italiane, nonchè del personale amministrativo. Una delo-calizzazione delle navi sotto bandiera estera dif-ficilmente non recherebbe con sè una parallela delocalizzazione amministrativa delle aziende armatoriali.

Registro Internazionale: CGIL CISL UIL e CONFITARMA se ci aveste ascoltati!

Page Number 1 Aprile 2011Sindacato dei Marittimi News

COME DA PROCEDURA, I DATI DEL VIAGGIO NELL’AREA A RISCHIO. AL RIGUARDO, SI PREGANO CODESTE ARMATORIE DI ESORTARE FORTEMENTE GLI EQUIPAGGI AFFINCHE’ SI ADOPERINO AD EFFETTUARE LA REGISTRA-ZIONE PER LA COMUNICAZIONE UFFICIALE DEL TRANSITO NELL’AREA A RISCHIO E LA RICHIESTA DI PROTEZIONE SUL SITO WWW.MSCHOA.ORG. OLTRE CHE RIPORTARE VIA TELEFONO E VIA EMAIL I DETTAGLI DEL

VIAGGIO ALL’UMKTO.SI RAMMENTA CHE INSERIMENTO DI UN MERCANTILE NAZIONALE NELLA LISTA DELLE UNITA’ INADEMPIENTI ALLE SPECIFICHE RACCOMANDAZIONI PUO’ ARRECARE DANNO OLTRE CHE ALLA COMPAGNIA ANCHE AL SISTEMA PAESE, OLTRE EVIDENTEMENTE, AL GRAVISSIMO PERICOLO CUI IL MER-CANTILE STESSO SI SOTTOPONE NELL’ATTRAVERSARE LE AREE A RISCHIO PIRATERIA SENZA ALCUNA POSSIBILITA’ DI ASSISTENZA. ALL'UMKTO.SI RAMMENTA CHE INSERIMENTO DI UN MERCANTILE NAZIONALE NELLA LISTA DELLE UNITA' INADEMPIENTI ALLE SPECIFICHE RACCOMANDAZIONI PUO' ARRECARE DANNO OLTRE CHE ALLA COMPAGNIA ANCHE AL SISTEMA PAESE, OLTRE EVIDENTEMENTE, AL GRAVISSIMO PERICOLO CUI IL MER-CANTILE STESSO SI SOTTOPONE NELL'ATTRAVERSARE LE AREE A RISCHIO PIRATERIA SENZA ALCUNA POSSIBILITA' DI ASSISTENZA.

Nella pagina seguente copia della documentazione.

Ma che bella figura !!! Ecco cosa emerge, altro che armatori preoccupati.

LA COMMISSIONE EUROPEA HA SEGNALATO CHE ALCUNE UNITA’ MERCANTILI ITALIANE CHE AT-TRAVERSANO LE AREE A RISCHIO PIRATERIA, NON SI ATTENGONO, COME DOVUTO, ALLE RACCOMAN-DAZIONI RIPORTATE NELLE BEST MANAGEMENT PRACT/CES VERS/ON 3, CONSULTABILI AL LINK: www.mschoa.org/bmp3/Documents/BMP3%20Finallow.pdf IN PARTICOLARE. ALCUNE UNITA’ OMETTONO DI COMUNICARE.

Pirateria: richiamo della C.E. agli armatori italiani

Page 3: SDM News 3

Pirateria: richiamo della C.E. agli armatori italiani

Page Number 2 Aprile 2011Sindacato dei Marittimi News

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Page 4: SDM News 3

Prof. Francesco Amenta Nato a Nuoro il 20 luglio 1953, laureato in Medicina e Chirurgia il 27 luglio 1977 e specializzato in Neurologia il 28 luglio 1981, il Prof. Amenta è professore ordinario in servizio presso la Scuola di Sci-enze del Farmaco e dei Prodotti della Salute dell’Università di Camerino, dove è respon-sabile del Centro Ricerche Cliniche, Teleme-dicina e Telefarmacia. E’ autore di oltre 350 pubblicazioni su riviste internazionali ed è im-pegnato in attività di formazione post laurea nell’ambito della telemedicina e della sanità elettronica. In particolare, un Master Univer-sitario di 2° livello in eHealth, giunto alla 7^ edizione, ed un Master Internazionale in Oil and Gas Telemedicine and Telepharmacy, destinato alla formazione specialistica di op-eratori sanitari che lavorano in campi e piat-taforme petrolifere.

Il Prof. Amenta ha maturato parte della propria esperienza in telemedicina e sanità elettronica presso il C.I.R.M., dove è stato medico di guardia dal 1979 al 1984. Dal 1995 al 2004 ha ricoperto l’incarico di responsabile della Sezione Studi e Ricerche del Centro e dal 2004 è Direttore Scientifico della Fondazione.

Il Consiglio di Amministrazione del C.I.R.M. che guiderà la Fondazione, struttura storica della telemedicina italiana, è composto oltre che dal Presidente Amenta, dall’Amm. Medico Agostino Di Donna e dal prof. Sergio Pillon, eletti dai benemeriti del C.I.R.M., dal Dr. Alessandro Franchi, rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dalla Prof. Maria Carla Gilardi, rappresentante del Ministero della Salute.

Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) nata nel 1906

Confederazione Italiana Sindacati Lavora-tori (CISL) nata nel 1948

Unione Italiana del Lavoro (UIL) nata nel 1950

ESISTONO ANCORA? In data 08 gennaio 2011 abbiamo inviato a

Confitarma e alle tre sigle sindacali confed-erali una nota contenente delle proposte per il rinnovo del CCNL dei lavoratori marittimi, e mentre era

scontato il silenzio vile e vergognoso della Confederazione Italiana Armatori, dalle tre sigle sindacali ci aspettavamo un riscontro.

Il ruolo fondamentale ed essenziale del sin-dacato confederale in una moderna democrazia è tutelare tutti i lavoratori essendo protagonista di questa partecipazione di questa solidarietà,

cercando soluzioni eque e compatibili con i principi di giustizia sociale e un grande sforzo di partecipazione e di solidarietà collettiva.

Così si presentano i sindacati confederali, almeno a parole. E per questo da loro ci aspet-tavamo un riscontro, anche un diniego, ma pur sempre un riscontro.

Invece sono venuti meno proprio loro, che

parlano in quei termini. Loro che dicono di tu-telare il lavoro, non rispettano il lavoro di una sigla sindacale diversa. Non chiediamo ai

lavoratori di aderire con SDM Sindacato dei Marittimi se non credono in noi, ma chiediamo oggi a chi delega CGIL CISL e UIL, come si fa a farsi rappresentare da queste persone.

Come possono queste sigle, che non rispet-

tano il lavoro di una altra sigla sindacale, poi tutelare il valore del lavoro?

Come possono CGIL CISL e UIL che hanno

dimostrato con il loro silenzio una indifferenza verso chi non la pensa come loro, parlare poi di valori come democrazia, partecipazione e

solidarietà? Quella nostra nota aveva duplice scopo. Il

primo fare proposte, il secondo è mostrarvi a tutti voi chi queste sigle sono realmente. Era nelle loro mani dimostrare che quanto dicono di

essere fosse reale, noi non potevamo certo decidere il loro SILENZIO, la loro INDIF-FERENZA. Volevamo constatarla, dimostrala e avremmo potuto anche errare, purtroppo ab-biamo avuto il

riscontro peggiore.

Una riflessione che merita due righe, è nella INDIFFERENZA COMUNE, in questa le tre sigle sono state unite, solidali quasi da copi-one. Nessuna delle tre, ha dato riscontro al SDM Sindacato

dei Marittimi. Eppure le nostre proposte non erano poi

così tremende! Ma sicuramente non erano facilmente da cestinare pubblicamente. Farlo per loro era manifestare il menefreghismo, o l’incapacità a

trattare con l’armamento. Hanno scelto l’indifferenza, ma hanno commesso il peggior errore che un sindacato può fare.

Soprattutto quando con questa indifferenza si offendo i propri principi, decenni di storia. Oggi grazie a quelle tre sigle abbiamo molti diritti, ma questo quando CGIL CISL e UIL

esistevano, quando si confrontavano con TUTTI I LAVORATORI, ma oggi ci doman-diamo esistono ancora?

Se Rinaldo Rigola vedesse il silenzio,

l’indifferenza della CGIL verso un altro sin-dacato, che propone e non attacca o offende, che direbbe della CGIL di oggi? Pensare che nel loro statuto

scrivono:La CGIL considera la solidarietà attiva tra

i lavoratori di tutti i Paesi, e le loro organiz-zazioni sindacali rappresentative, un fattore decisivo per la pace, per l’affermazione dei

diritti umani, civili e sindacali e della democrazia politica, economica e sociale, per l’indipendenza nazionale e la piena tu-tela dell’identità culturale ed etnica di ogni popolo.....

La CGIL considera decisivo, per la crescita di qualsiasi società democratica, il pieno risp-etto del principio della libertà sindacale e del pluralismo che ne consegue. Ciò comporta il

rifiuto, in via di principio, di qualsiasi mo-nopolio dell’azione sindacale, nonché la veri-fica del mandato di rappresentanza conferito dalle lavoratrici e dai lavoratori......

E POI NON RISPONDONO AD ALTRA

SIGLA SINDACALE? ATTENZIONE non è una accusa, ma un

prendere atto, e chiedersi se il loro silenzio, nello specifico quello della CGIL ma vale anche per gli altri due, è coerente con quanto scritto nei loro

statuti. Semmai è un loro problema, che dovrebbero affrontare, poichè tradiscono le basi su cui furono fondati.

Nel 1906, la CGIL che sapeva di non poter avere l’arroganza di pensare di avere verità as-solute, voleva un pluralismo condannando il monopolio. Oggi assistiamo al silenzio di un tripolio?

CGIL CISL UIL: esistono ancora?

Page Number 3 Aprile 2011Sindacato dei Marittimi News

continua dalla cover

.........ULTIMAMENTE IL COMAN-DANTE DEVE FARE ANCHE IL LAVORO DEL PRIMO UFFICIALE E STARE IN PIEDI 24/H SU 24.

I COMANDANTI E GLI UFFICIALI ITALIANI INTANTO STANNO A SPASSO. NEGLI UFFICI DI TRIESTE LO STAFF CHE CONTA E COMANDA E’ CINESE DI TAIWAN.

UN’ ALTRO PROBLEMA E’ CHE D.P.A. E TUTTO LO STAFF ITALIANO NON HA MAI NAVIGATO O AL MASSIMO HA FATTO L’ ALLIEVO DI COPERTA O IL 3°UFFLE, ESSI ESSENDO INESPERTI ED INCOMPETENTI, SI ARRABBATTANO COME POSSONO PUR DI OCCUPARE LA POLTRONA ASSECONDANO I TAIWAN-ESI IN TUTTO SENZA BATTERE CIGLIO .

SE VI INTERESSA POTETE FARE QUALCOSA O PASSARE A CHI DI COM-PETENZA?

DOBBIAMO CONTINUARE A FAR FINTA DI NON VEDERE E CAPIRE !

Questa è solo una delle tantissime mail che

ci arrivano. Ci chiedete spesso cosa facciamo noi, e mai però si sembra capire che se non si aderisce al SDM noi possiamo arrivare fino ma certi limiti. La Costituzione dice che si è liberi di costituire i sindacati, ma che questi a seconda del loro grado di rappresentatività possono incidere sui cambiamenti. Se ancora date deleghe a chi ci ha portati a questa situazi-one, è poi inutiloe scriverci queste mail, perchè essendo anche noi marittimi, conosciamo bene questi problemi. Se non ci date il potere per fare una attività sindacale ancor più incisiva, sono solo mail di “sfogo” che servono poco a tutti.

Questa mail ci dice se vi interessa !! Non dice come dobbiamo fare per sostenervi e col-laborare. E’ QUI IL PROBLEMA COLLEGHI

Se continuate solo a scriverci, a dire ma cosa

fate, vi interessa ect ect MA NON DECIDETE DI SOSTENERCI ATTIVAMENTE, allora l’autocommiserarvi non vi porterà a nulla, se non a perdere in futuro il posto di lavoro.

C’è chi ci scrive, complimenti SDM siete gli unici che fate qualcosa, tuttavia deve stare con la sigla X perchè così lavoro. Bene, ma questo tradotto vuol dire non potersi più tute-lare. Barattare un posto di lavoro o un proprio interesse, è perdere la propria libertà e possi-bilità di difendervi.

C’è chi ci scrive “buon girno, vorrei fare is-crizione al sindacato marittimi, ed se possible che mi aiutate ad trovare un imbarco” NON SI ADERISCE AL SINDACATO PER QUESTO MOTIVO.

O altri che dicono “si ma se vi dò 108€ a me cosa torna?” La quota non serve per avere ser-vizi, come fare il modello 730 o altro, o avere finti sconti sui corsi. La quota serve a sostenere l’attività sindacale e la struttura. In SDM NES-SUNO è pagato, e nessuno è in distaccamento sindacale. SDM gestisce il fondo che le quote formano per far vivere il sindacato.

SDM vi ha dato la possibilità di prendervi in

mano le vostre compagnie, se aderite in massa per singola compagnia, già questo permette di prendere potere nei tavoli di trattativa dei 2 liv-ello (contratto aziendale), e noi di SDM mette-vamo VOI LAVORATORI A QUEI TAVOLI, non nostri dirigenti.

QUINDI BASTA CON QUESTE MAIL DI

SOLO SFOGO, VI ABBIAMO MESSO A DISPOSIZIONE UNO STRUMENTO USA-TELO. IL FUTURO E’ NELLE VOSTRE MANI

In una mail leggiamo: Trattamento personale

comunitario su navi R.I.: notato come pure ap-prezzata la solerzia dell’esimio Cap. Remo di Fiore nel difendere i diritti dei marittimi

romeni, gran bella cosa! MA ATTENZI-ONE, IL CAP DI FIORE E’ LI’ PERCHE’ LO VOGLIONO I LAVORATORI MARITTIMI, CONTINUANDO A PAGARE QUOTE SIN-DACALI, quindi non diamogli solo colpe se poi non si fa nulla per cambiare chi firma ad esempio i contratti nazionali, sempre gli stessi nomi che girano poi in comitati su comitati...

MAIL COME QUESTA:

Sono un comandantenon ho ancora aderito al vostro sindacato

anche se lo consulto via web, in me e’ forte la diffidenza verso i sindacati per tutte le fre-gature del passato, la nostra categoria e’ stata sempre illusa.

SONO LINFA VITALE PER LA LOBBY ARMATORIALE, FINCHE’ REGNERA’ QUESTA IDEA LORO FARANNO CIO’ CHE VOGLIONO, E QUANDO I MARIT-TIMI FORSE REAGIRANNO POTREBBE ESSERE TARDI.

E mentre si parla di Registro Internazionale .....il marittimo che fa? Continua dalla cover

NUOVO PRESIDENTE DELCENTRO INTERNAZIONALE

RADIO MEDICO (C.I.R.M.)

Page 5: SDM News 3

Page Number 4 Aprile 2011Sindacato dei Marittimi News

Era il 2009, quando SDM Sindacato dei Marittimi scriv-eva al Governo di intervenire a TUTELA dei posti di lavoro dei marittimi italiani. In ques-to contesto parlammo di nor-mative come Tonnage Tax e Registro Internazionale.

In questi giorni come abbi-

amo già scritto il Ministero dell’On. Tremonti sta prenden-do in analisi la possibilità di cancellare o ridimensionare le tante agevolazioni che lo Stato riconosce agli imprenditori, e tra queste ci sono norme che riguardano l’armamento ital-iano.

Noi ci auguriamo che l’attuale Governo che in passato non ha controllato e non ha voluto rive-dere norme come il Registro Internazionale, ora solo per fare cassa, non le cancelli. L’errore fu non controllare scaricandosi le responsabilità e non tute-lando gli italiani, e il non voler rivedere migliorandole queste agevolazioni, riconoscendole solo ai meritevoli e imponen-do requisiti di nazionalità più rigidi, sempre garantendo le regole del libero mercato e non favorendo il mercato anarchico dove ognuno fa ciò che vuole, e lo Stato non controlla.

In data 11 marzo 2011 abbia-mo scritto al Ministro Tremonti, con la speranza che almeno prima di essere indifferente a tutto, legga e rifletta bene.

T r e m o n t i : c h e f a r a n n o c o n i l R e g i s t r o I n t e r n a z i o n a l e ?

Non siamo impazziti cari colle-Nil est dictu facilius (Niente è più facile che parlare) sembra essere il motto delle persone che riempiono pagine di giornale con bei dati e crisi mondiali.

Continuiamo il nostro viaggio nei media e nelle varie dichiaraz-ioni che si sono avute nel tempo. A chi sostiene che avanziamo accuse, ribadiamo il concetto, noi stiamo analizzando la situazione mettendo a disposizione di tutti il vario mate-riale in modo che ognuno si faccia la propria idea.

Sia chiaro che se dall’analisi dovessero uscire responsabilità

provate non è esclusa una azione a tutela dei marittimi e del settore. Abbiamo notato che molti si stan-no innervosendo da questa nostra analisi, ma è nostro dovere farla, è il nostro lavoro.

Quando il giornalista scrive un articolo, o lo specilista di turno fa dichiarazioni devono tenere presen-te che parlando alla massa hanno di conseguenza grandi responsabilità. Pensate quando il genitore di un ragazzo che frequenta il nautico, legge che è facile trovare il posto di lavoro dopo il diploma, e poi dopo sacrifici scopre che tutto quello che ha letto era falso. Lo diciamo al Dottor Massolo o al Cap. Di Fiore, perchè non c’è cosa peggio-re che illudere le persone. Anche distruggere i sogni di un ragazzo è un reato, un crimine, ma illud-erlo per poi scaricarlo è una azione tremenda.

Rileggendo i vari articoli si promette lavoro, posti fissi, futuri impieghi a terra, e poi? Quando tutto questo non verrà mantenuto cosa accadrà?

Era il 13/02/2008 quando sul il

Sole 24 Ore nell’articolo “alle navi

da crociera mancano Ufficiali” Remo Di Fiore, responsabile set-tore marittimo internazionale Fit-Cisl dichiarava:

“Oggi, soprattutto sulle navi da crociera, le condizioni di vita sono ottime e i tempi di imbarco si sono accorciati”.

Sapete cosa il Sole24 Ore del 19/08/2008 intervistando un Comandante della MSC crociera ha scritto? Leggete:

“sulle unità da crociera la vita di bordo è diversa. Lo spiega Raffaele Pontercorvo comandante della MSC Musica. Un imbarco per lui dura 8 mesi e una sosta di 3”.

Si, dice che il suo imbarco dura

8 mesi ai quali segue un periodo di riposo di 3. Ma direte voi, 8 mesi l’anno! E no, perchè prima del Comandante Pontecorvo, un altro dichiarava che lui faceva 4 mesi a bordo e 2 a terra, quindi scrivendo “sulle unità da crociera la vita di bordo è diversa” quegli 8 mesi sono tutti consecutivi. Ci domandiamo, se come dice il Cap. Di Fiore sulle navi da crociera “i tempi di imbarco si sono accor-ciati”, prima quanto stava a bordo

quel Comandante? Ma continuiamo a vedere anche

i numeri relativi al crew shortage.Sempre dal Sole24 ore del

13/02/2008 leggevamo:Il deficit occupazionale di uffi-

ciali marittimi, in verità, tocca tutti i Paesi industrializzati: secondo uno studio realizzato da Bimco-Isf, l’associazione che raccoglie le imprese europee del settore

marittimo, nel 2015, a livello mondiale, vi sarà una carenza di ufficiali di circa 27mila unità.

Il 21/08/2008 Corriere Mercantile

diceva: 2012 mancheranno 90.000 ufficiali

Questo che sembra un bel gio-

chino non lo è. Da oggi quando leggete certe dichiarazioni, andate anche voi a cercare tramite internet tutti gli articoli passati, e analizzate se quanto scritto possa rappresen-tare la realtà. Stiamo rischiando che il futuro della tradizione mari-nara, venga affidata a filosofi e illusionisti.

La crisi seppur da loro amplifi-cata c’è, ma se continuano a gio-

care sui numeri per legittimare l’impiego di personale extracomu-nitario, in un futuro non molto lon-tano ne pagheremo le conseguenze. Pensate una cosa, l’India paese in via di sviluppo, imbarcherebbe qualche ufficiale europeo, pensate bene a cosa accadrà se i nostri politici non escono dal letargo e se gli armatori continuano in questo giochetto. L’armatore è il banco, lui in questa partita vince sempre, ma tutti gli altri compresi i politici stanno scommettendo su azioni sbagliate.

Altro che Tonnage Tax, pensate a cosa fate, pensate a cosa state chiedendo.

Una semplice domanda. Se ques-ta politica porterà a danni pesanti nel mondo del lavoro, nel settore marittimo, pensate che gli armatori rimarrebbero qui a fare sacrifici? O forse, ad esempio si recherebbero altrove? vedi ad esempio http://www.dubaimaritimecity.com/.

Era l’anno 2008.. vecchie news di SDMDati settore marittimo: ormai un vero lotto Pubblicata il 26.08.2008

Page 6: SDM News 3

Modulo di adesione

COMPILARE INSTAMPATELLOI campicontrassegnati con(*)sonofacoltativi.

Cognome Nome

Luogo di nascita Prov.

Data di nascita Codice fiscale

Luogo di residenza Prov.

Via (piazza,etc.) n. C.A.P.

Doc. d’identità C.I. Pass. Pat. n. Data di rilascio

Luogo di rilascio Prov.

Telefono fisso Numero cellulare(*)

Indirizzo e-mail

(*)

(*)

DATI ANAGRAFICI DEL RICHIEDENTE

DATI RELATIVI ALL’ATTIVITA’’ LAVORATIVA DEL RICHIEDENTE

Grado oqualifica

Matricola Capitaneria di porto di iscrizione

Compagnia di navigazione (all’atto dell’iscrizione)

MODALITA’ DI PAGAMENTO

Stato Maggiore, Sottufficialii, Comuni Qual. di inizio carriera, diplomati nautici Pensionatii, studenti nautici

Unica rata annua da € 108 Unica rata annua da € 72 Unica rata annua da € 60

2 rate annue da € 54

FIRMA

“Il/la sottoscritto/a, come sopra identificato /a, con il presente modulo di iscrizione chiede di essere iscritto/a al Sindacato dei Marittimi impegnandosi ad ottemperare agli obblighi statuari, nonché al versamento della quota di iscrizione nella misura relativa alla mia categoria di appartenenza e con le modalità sopra riportate. Dichiara altresì di aver preso visione dello Statuto e Regolamento e di accettarli integralmente Data Firma

“Il/la sottoscritto/a, ai sensi dell’art. 13 D.Lgs. n.196/03, dichiaro/a di essere informato/a che i dati sopra forniti potranno formare oggetto di trattamento, anche con strumenti informatici, nel rispetto della normativa sopra richiamata e nella misura necessaria per l’adempimento alle attività specifiche del sindacato. I dati personali raccolti saranno trattati con assoluta riservatezza e non saranno comunicati a terzi o comunque diffusi. In relazione al trattamento dei predetti dati il sottoscritto potrà far valere i diritti di cui all’art. 7 D.Lgs. n. 196/03, tra cui i diritti di accesso, aggiornamento, opposizione al trattamento e di cancellazione.

ISTRUZIONI PERL’INVIO

Le sezioni del presente modulo devono essere compilate in ogni loro parte (con l’eccezione dei campi indicati come facoltativi). Il modulo deve essere inoltrato via fax, congiuntamente alla fotocopia di un documento di identità del richiedente e alla fotocopia

dell’attestazione di 06.62298587.versamento della quota di iscrizione annuale (o della prima rata), al numero

Data Firma

2 rate annue da € 36 2 rate annue da € 30

Page Number 5 Aprile 2011Sindacato dei Marittimi News

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Page 7: SDM News 3

STATUTO DEL SINDACATO DEI MARITTIMI

PARTE I. LE FINALITA’ E I SOCI DEL SINDACATO DEI MARITTIMI PARTE II. GLI ORGANI, LA STRUTTURA E LE FUNZIONI

PARTE III. L’ASSETTO AMMINISTRATIVO

PARTE IV. DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE

Art. 1 - Denominazione e sede. E' costituito il Sindacato dei Marittimi

(Labour Union of Marittime), di seguito brevemente indicato come

“S.d.M.”. La sede del S.d.M. è fissata dalla Segreteria Nazionale

secondo le necessità gestionali del sindacato stesso. Il S.d.M. ha

durata illimitata ed è retto dal presente Statuto e sue modificazioni.

Art. 2 - Principi generali. Il S.d.M. è l'organizzazione sindacale dei

lavoratori di tutti i settori che operano a vari livelli nel sistema del

trasporto marittimo e delle attività portuali. E' una libera associazione

democratica, indipendente da qualsiasi influenza di governo,

confessione o partito politico ed organizza la propria attività nel pieno

rispetto dei principi di democrazia e libertà affermati nella

Costituzione della Repubblica Italiana e nella Carta dei diritti

fondamentali dell'Unione Europea; non persegue finalità di lucro ed

agisce per il costante miglioramento delle condizioni di lavoro e per il

riconoscimento della specifica professionalità delle categorie

tutelate. Il S.d.M. può rappresentare lavoratori, singolarmente e/o

collettivamente e può aderire ad organizzazioni, enti ed istituzioni,

nazionali ed internazionali, che perseguano analoghe finalità.

Art. 3 - Scopi. Il S.d.M. ha come scopo: a) la tutela del prestigio

professionale dei marittimi, nonché l'elevazione costante del loro

livello professionale e culturale; b) la tutela degli interessi morali,

intellettuali ed economici degli iscritti; c) l'assistenza contrattuale

degli iscritti nei rapporti con i datori di lavoro e le organizzazioni

datoriali; d) la rappresentanza sindacale, in tutte le sedi nazionali ed

internazionali degli iscritti, per la difesa e la tutela dei diritti e degli

interessi della categoria dei lavoratori marittimi sia nei confronti di

altre associazioni, federazioni o sindacati che di partiti politici, organi

statali esecutivi o legislativi, pubbliche amministrazioni, ministeri,

organismi istituzionali e non; e) lo sviluppo di soluzioni e progetti atti a

migliorare le condizioni di vita e di sicurezza dei marittimi

nell'ambiente di lavoro; f) dare consulenza ai giovani che intendono

entrare in questo mondo del lavoro.

Art. 4 - Soci. Sono soci del S.d.M. i lavoratori di cui all'art. 2, in attività

o meno, che, condividendo i principi e le finalità del S.d.M., vi abbiano

formalmente aderito in ottemperanza alle disposizioni contenute nel

Regolamento predisposto dal Coordinamento Nazionale. Possono

altresì aderire, secondo modalità e condizioni deliberate dalla

Segreteria Nazionale, organizzazioni, enti ed istituzioni, nazionali ed

internazionali, che si prefiggono fini similari e comunque in armonia

con quelli del S.d.M. E' fatto divieto a soci di appartenere ad altri

organismi sindacali aventi finalità analoghe e/o incompatibili con

quelle perseguite dal S.d.M..

Art. 5 - Modalità di adesione. La domanda di ammissione va compilata

e sottoscritta su apposito modulo. La presentazione della domanda

comporta il versamento della quota associativa annuale secondo

quanto previsto dal Regolamento. Sull'accoglimento della domanda

delibera la Segreteria Nazionale. Nel caso in cui la domanda di

ammissione venga respinta, la deliberazione verrà notificata entro

trenta giorni dalla ricezione della domanda stessa. La mancata

notifica entro predetto termine equivale ad accettazione della

domanda. Contro la delibera della Segreteria Nazionale è ammesso,

entro trenta giorni dalla relativa comunicazione, ricorso al Collegio

degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi, che decide inappellabilmente,

dandone comunicazione agli interessati. L'adesione al S.d.M. implica

l'accettazione del presente Statuto ed è attestata dalla tessera e dalla

regolarità del versamento della quota associativa; impegna il socio a

tutti gli effetti di legge e statuari per un anno, è periodicamente

rinnovata e può essere revocata, a mezzo raccomandata, in qualsiasi

momento dall'iscritto/a.

Art. 6 - Diritti e doveri degli associati. I soci assumono l'impegno di

offrire una valida e fattiva partecipazione alle attività del S.d.M., al fine

di realizzare nel miglior modo gli scopi previsti, impegnandosi a

favorire, nei limiti delle loro possibilità le iniziative e gli interventi

promossi dal S.d.M. L'elettorato attivo e passivo è attribuito a tutti i

soci, in regola con il versamento della quota associativa annuale,

secondo le norme previste dal presente Statuto.

Art. 7 - Pari opportunità. Le iscritte al S.d.M. dovranno partecipare alle

attività sindacali senza alcuna discriminazione o favoritismo, per

affrontare tutte quelle tematiche inerenti le pari opportunità e le

condizioni delle donne in questo particolare settore lavorativo. Queste

potranno organizzarsi in modo tale da presentare, là dove esistano

problematiche specifiche, proposte di merito per risolvere i vari

problemi sui posti di lavoro.

Art. 8 - Perdita della qualità di socio. La qualità di socio si perde: a) per

recesso, secondo i modi previsti dall'art. 5; b) per espulsione,

deliberata dalla Segreteria Nazionale, in seguito a gravi contrasti con

gli indirizzi di politica generale dettati dai competenti organi del S.d.M.

o per violazione delle norme del presente Statuto; c) per mancato

pagamento della quota associativa nei termini previsti dal

Regolamento. Contro la delibera di espulsione è ammesso, entro

trenta giorni dalla relativa comunicazione, ricorso alla Giunta del

Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi, che decide

inappellabilmente, dandone comunicazione agli interessati.

Art. 9 - Elettorato passivo. Ha titolo all'elettorato passivo ogni socio

persona fisica che: a) abbia compiuto almeno due anni di anzianità di

iscrizione; b) rivesta il ruolo di Capitano al comando di unità navali, di

Direttore di Macchina o sia in possesso del grado di nostromo per

l'elezione a membro della Giunta del Collegio degli Ufficiali Superiori

e dei Nostromi; c) abbia compiuto il quarantesimo anno di età al

momento dell'elezione, per l'eleggibilità a Presidente del Collegio

degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi; d) abbia un'età compresa tra i

trenta e i cinquanta anni al momento dell'elezione, per l'eleggibilità a

Presidente.

Art. 10 - Incompatibilità con la carica di Presidente. Costituiscono

motivo di incompatibilità con la carica di Presidente: a) l'assunzione di

incarichi a bordo di unità navali; b) l'appartenenza a partiti o

movimenti politici; c) l'appartenenza a Consigli di Amministrazione di

Compagnie di Navigazione o di aziende legate al settore marittimo. d)

essere Presidente del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi.

Le cause di incompatibilità, sia che esistano al momento

dell'assunzione della carica sia che sopravvengano ad essa,

comportano la decadenza dalla carica di Presidente.

Art. 11 - Organi Nazionali. Il S.d.M. è organizzato ed agisce tramite i

seguenti organi: a) il Congresso Nazionale; b) il Presidente; c) il

Coordinamento Nazionale; d) la Segreteria Nazionale; e) i Comparti di

settore; f) il Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi. g) la

Giunta del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi

Art. 12 - Struttura Nazionale. Coordinano ed attuano le delibere degli

Organi Nazionali i Responsabili Nazionali dei settori: a) comunicazione

e relazioni esterne; b) consulenza legale; c) progettazione strategica;

d) amministrazione e controllo di gestione. Il Presidente, con parere

favorevole del Coordinamento Nazionale, può istituire nuovi settori

oltre quelli indicati nel presente articolo, nonché istituire comparti in

rapporto a specifiche aree di personale che si connotano per

particolari caratteristiche ordinamentali o contrattuali.

Art. 13 - Validità delle delibere. Gli Organi Collegiali deliberano a

maggioranza dei presenti, salvo che sia diversamente disposto. In

caso di parità prevale il voto del Pres idente o, in sua as senza, del

Vicepresidente. Per le delibere in seno alla Giunta del Collegio degli

Ufficiali Superiori e dei Nostromi prevale il voto del Presidente del

Collegio.

Art. 14 - Il Congresso Nazionale. Il Congresso Nazionale è il massimo

organo deliberativo del Sindacato. Esso rappresenta la generalità dei

soci e ne esprime la volontà collettiva. Elegge 5 membri del

Coordinamento Nazionale, 2 membri della Segreteria Nazionale e i

membri elettivi del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi.

Compete al Congresso Nazionale modificare il presente Statuto e

deliberare lo scioglimento del S.d.M. secondo quanto stabilito

rispettivamente dagli art. 30 e 28. Il Congresso Nazionale si riunisce in

via ordinaria almeno ogni 5 anni; è convocato dal Presidente su

delibera del Coordinamento Nazionale che ne stabilisce il luogo, la

data, l'ordine del giorno. Il Congresso Nazionale può essere convocato

in via straordinaria dal Presidente qualora richiesto da almeno i 2/3

del Coordinamento Nazionale ovvero su richesta motivata di almeno

1/3 degli iscritti al Sindacato.

Art. 15 - Composizione e svolgimento del Congresso Nazionale.

Partecipano al Congresso Nazionale con diritto di voto i delegati, eletti

secondo apposito Regolamento, in rappresentanza di tutti gli iscritti al

S.d.M.. Le nomine dei delegati rimangono valide anche in caso di

eventuale rinvio del Congresso Nazionale, purché lo stesso abbia

luogo entro l'anno solare in cui i delegati sono stati eletti. Sono altresì

delegati di diritto al Congresso Nazionale i membri del Coordinamento

Nazionale. Le modalità di svolgimento del Congresso, unitamente a

quant'altro non previsto dal presente Statuto, sono definite nel

Regolamento del Congresso Nazionale.

Art. 16 - Il Presidente. Il presidente del Sindacato dei Marittimi è eletto

dal Coordinamento Nazionale secondo le modalità previste da

apposito Regolamento e presiede il Coordinamento Nazionale e la

Segreteria Nazionale. Resta in carica 5 anni e può essere rieletto.

Nomina 2 membri della Segreteria Nazionale, 2 membri del Collegio

degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi e i Responsabili Nazionali di

settore, prescelti, questi ultimi, per ragione di personali qualità e di

specifiche competenze professionali, anche tra soggetti non iscritti al

Sindacato. Egli è investito dei poteri di ordinaria amministrazione;

coordina l'attività del S.d.M. di cui ne ha la legale rappresentanza di

fronte a terzi e in giudizio e può essere delegato dalla Segreteria

Nazionale all'apertura di conti correnti presso istituti di credito,

nonché contrarre con gli stessi prestiti, mutui, aperture di credito. Per

la straordinaria amministrazione il Presidente può agire dietro

autorizzazione scritta della Segreteria Nazionale. In caso di assenza o

impedimento del Presidente, le sue funzioni sono esercitate dal

Vicepresidente. In caso di dimissioni o impedimento permanente del

Presidente o del Vicepresidente, la Segreteria Nazionale convoca

immediatamente il Coordinamento Nazionale che provvede alla sua

sostituzione.

Art. 17 - La Consulta del Presidente. Il Presidente può costituire

un'apposita Consulta con il compito di fornire indicazioni, proposte e

studi sui principali temi del settore.

Art. 18 - Il Coordinamento Nazionale. Il Coordinamento Nazionale è

presieduto dal Presidente. Promuove e coordina le attività del S.d.M.

secondo gli indirizzi dettati dal Congresso Nazionale. Elegge nel

proprio seno, tenuto conto delle disposizioni di cui agli art. 9 e 10 del

presente Statuto, il Presidente e il Vicepresidente del S.d.M.. Sono

membri del Coordinamento Nazionale: a) il Presidente; b) il

Vicepresidente; c) i membri eletti dal Congresso Nazionale secondo le

modalità previste dal Regolamento; d) i membri del Collegio degli

Ufficiali Superiori e dei Nostromi; e) i Responsabili Nazionali di Settore

di cui all'art. 21; f) i Coordinatori di comparto di cui all'art. 22; Il

Presidente può, altresì, invitare alle riunioni rappresentanti di

associazioni di comune ispirazione ideale con il Sindacato nonché

personalità del mondo politico e culturale. In caso di perdita della

qualità di socio o impedimento permanente di un membro elettivo

questo viene sostituito da colui che, nella relativa elezione, sia

risultato primo dei non eletti. In caso di parità di voti, prevale

l'anzianità di iscrizione al Sindacato e, in subordine, l'età anagrafica.

Art. 19 - Convocazione del Coordinamento. Nazionale Il Presidente

convoca il Coordinamento Nazionale in via ordinaria almeno due volte

l'anno. Il Coordinamento Nazionale è convocato altresì ogni volta che

lo richieda almeno la metà dei suoi componenti. La richiesta,

sottoscritta da tutti gli interessati e corredata dall'ordine del giorno da

porre in discussione, deve essere presentata al Presidente che fissa la

data e i l luogo del la riunione del Coordinamento Nazionale e ne

provvede alla convocazione entro 60 giorni.

Art. 20 - La Segreteria Nazionale. La Segreteria Nazionale, presieduta

dal Presidente, dà attuazione alle deliberazioni del Congresso

Nazionale e del Coordinamento Nazionale. La Segreteria Nazionale, è

composta da: a) il Presidente; b) il Vicepresidente; c) i membri eletti dal

Congresso Nazionale;

d) i membri nominati dal Presidente; e) il Presidente del Collegio degli

Ufficiali Superiori e dei Nostromi; f) i Responsabili Nazionali di Settore

g) i Coordinatori di comparto. I componenti elettivi della Segreteria

Nazionale restano in carica 5 anni. La Segreteria Nazionale in

particolare: approva il conto preventivo ed il rendiconto consuntivo del

Sindacato; emana tutte le norme regolamentari per l'attuazione dello

Statuto. Possono essere invitati alle riunioni della Segreteria

Nazionale soci iscritti al Sindacato affinché riferiscano su fatti o

argomenti determinanti. In caso di perdita della qualità di socio,

dimissioni o impedimento permanente di un membro

elettivo, questi è sostituito da colui che sia risultato il primo dei non

eletti nella votazione relativa. In mancanza, i membri residui della

Segreteria Nazionale provvedono alla sostituzione scegliendo fra i

membri del Coordinamento Nazionale eletti dal Congresso Nazionale.

In caso di dimissioni di tutti i membri elettivi è convocato il

Coordinamento Nazionale per una nuova elezione. Entro 30 giorni

dalla sua elezione, il Presidente provvede alla nomina o al rinnovo

della nomina dei membri di cui al comma 2, punti d) e f), del presente

articolo. In caso di dimissioni o impedimento permanente di uno dei

membri nominati dal Presidente, questi ne provvede alla sostituzione.

Art. 21 - Responsabili di settore. Sono nominati dal Presidente i

Responsabili Nazionali dei settori: a) comunicazione e relazioni

esterne; b) consulenza legale; c) progettazione strategica; d)

amministrazione e controllo di gestione. Essi collaborano con il

Presidente al fine di coordinare l'attività del S.d.M. nei rispettivi settori

di competenza. Il Presidente, con parere favorevole del

Coordinamento Nazionale, può istituire nuovi settori oltre quelli

indicati nel presente articolo.

Art. 22 - I Comparti e i Coordinatori di Comparto. I comparti sono

istituiti in rapporto a specifiche aree di personale che si connotano per

particolari caratteristiche ordinamentali o contrattuali. La funzione di

Coordinamento dei singoli comparti è svolta dai Coordinatori di

Comparto, nominati dalla Segreteria Nazionale. Restano in carica 5

anni e possono essere rieletti. La disciplina interna dei comparti è

demandata ad apposito Regolamento. Art. 23 - Il Collegio degli

Ufficiali Superiori. e dei Nostromi Il Collegio degli Ufficiali Superiori e

dei Nostromi, è l'organo di alto prestigio e rilevanza professionale del

S.d.M. che, con il contributo di esperienza e conoscenza dei suoi

membri, offe supporto al conseguimento degli scopi statuari. E'

composto da un massimo di 15 membri in possesso del titolo

professionale di Capitano, di Direttore di Macchina o del grado di

nostromo. Il Collegio elegge nel suo seno il Presidente del Collegio

degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi e 3 membri della Giunta del

Collegio, tenuto conto delle disposizioni di cui all'art. 9. I componenti

elettivi del Collegio restano in carica 5 anni. Sono membri del Collegio:

a) il Presidente del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi; b) i

membri eletti dal Congresso Nazionale; c) i membri nominati dal

Presidente. In caso di perdita della qualità di socio, dimissioni o

impedimento permanente di un membro elettivo, questi è sostituito da

colui che sia risultato il primo dei non eletti nella votazione relativa.

Entro 30 giorni dalla sua elezione, il Presidente provvede alla nomina o

al rinnovo della nomina dei membri di cui al comma 5, punto c), del

presente articolo. In caso di dimissioni o impedimento permanente di

uno dei membri nominati dal Presidente, questi ne provvede alla

sostituzione.

Art. 24 - La Giunta del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi.

La Giunta del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi coordina

le attività del Collegio e costituisce l'organo disciplinare del S.d.M. è

composta da: a) il Presidente del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei

Nostromi; b) i membri eletti dal Collegio degli Ufficiali Superiori e dei

Nostromi; c) i membri del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei

Nostromi nominati dal Presidente.

Art. 25 - Gratuità delle cariche. Tutte le cariche sociali non sono

remunerate, fatte salve diverse disposizioni previste dal Regolamento.

Art. 26 - Patrimonio sociale. Il patrimonio sociale del S.d.M. è

costituito da: a) quote associative; b) proventi derivanti da attività

editoriali, manifestazioni, e altre attività marginali c) beni mobili ed

immobili di proprietà del S.d.M.; d) eventuali fondi di riserva costituiti

con le eccedenze di bilancio; e) eventuali contributi, erogazioni e lasciti

diversi; L'ammontare delle quote associative viene stabilito

annualmente dalla Segreteria Nazionale.

Art. 27 - Anno sociale. L'anno sociale ha inizio il primo gennaio e

termina il 31 dicembre di ogni anno.

Art. 28 - Scioglimento. Lo scioglimento del S.d.M. è deliberato dal

Congresso Nazionale in seduta straordinaria con il voto favorevole dei

4/5 dei presenti purché costituiscano almeno il 4/5 degli aventi diritto

al voto. In caso di suo scioglimento per qualunque causa, il S.d.M. ha

l'obbligo di devolvere il patrimonio residuo, dedotte le eventuali

passività, ad altra associazione con finalità analoghe o a fini di

pubblica utilità, procedendo alla nomina di uno o più liquidatori e

dettando le modalità di liquidazione.

Art. 29 - Potere regolamentare del Coordinamento Nazionale. Il

Coordinamento Nazionale provvede all'emanazione di tutte le norme

regolamentari necessarie per l'esecuzione del presente Statuto.

Art. 30 - Modifiche statuarie. Le modifiche statuarie sono di

Competenza del Congresso Nazionale e sono approvate con il voto

favorevole dei 4/5 dei presenti purché costituiscano almeno il 4/5

degli aventi diritto al voto.

Art. 31 - Norme di rinvio. Per tutto quanto non espressamente previsto

dal presente Statuto, si rinvia alle norme contenute nel Regolamento

di attuazione dello Statuto ed, in mancanza, alle norme del Codice

Civile.

Art. 32 - Disposizioni transitorie. 1) Fino a quando la Segreteria

Nazionale non decida diversamente la sede del S.d.M. coincide con il

domicilio del Presidente. Tale sede non costituisce patrimonio del

S.d.M. 2) La facoltà di approvare ed eventualmente modificare il

presente Statuto spetta al primo Congresso Nazionale. Sino allo

svolgimento del primo Congresso Nazionale, il Coordinamento

Nazionale provvederà ad applicare il presente Statuto con la stesura

del Regolamento di attuazione dello stesso, a verificarne l'efficacia,

rilevarne le carenze e la reale applicabilità.

Page Number 6 Aprile 2011Sindacato dei Marittimi News

Page 8: SDM News 3

 

REGOLAMENTO ATTUATIVO ADESIONE AL SDM SINDACATO DEI MARITTIMI 

 

Visti gli articoli 4 – 5 – 8 – 20 dello Statuto del SDM Sindacato dei Marittimi, la Segreteria Nazionale emana il seguente regolamento attuativo, modalità di adesione e recesso dall’iscrizione sindacale, nonché la perdita della qualità di socio

PARTE I SOCI – MODALITA’ ADESIONE – RECESSO – QUOTE

Art. 1 - SOCI

Possono essere soci del S.d.M. i lavoratori di tutti i settori che operano a vari livelli nel sistema del trasporto marittimo e delle attività portuali, in attività o meno, che, condividendo i principi e le finalità del S.d.M., vi abbiano formalmente aderito in ottemperanza alle disposizioni contenute nel seguente Regolamento. Possono altresì aderire, secondo modalità e condizioni deliberate dalla Segreteria Nazionale, organizzazioni, enti ed istituzioni, nazionali ed internazionali, che si prefiggono fini similari e comunque in armonia con quelli del S.d.M. E' fatto divieto a soci di appartenere ad altri organismi sindacali aventi finalità analoghe e/o incompatibili con quelle perseguite dal S.d.M. Art. 2 – MODALITA’ ADESIONE La domanda di ammissione va compilata e sottoscritta su apposito modulo. La presentazione della domanda comporta il versamento della quota associativa annuale secondo quanto previsto dal Regolamento. Il modulo d’iscrizione deve essere inviato a S.d.M via FAX o Raccomandata A.R. con allegata copia ricevuta del versamento quota sindacale. L’adesione potrà essere anche effettuata compilando on line un modulo e pagando quota con carta di credito attraverso apposita sezione del sito internet. Sull'accoglimento della domanda delibera la Segreteria Nazionale. Nel caso in cui la domanda di ammissione venga respinta, la deliberazione verrà notificata entro trenta giorni dalla ricezione della domanda stessa. La mancata notifica entro predetto termine equivale ad accettazione della domanda. Contro la delibera della Segreteria Nazionale è ammesso, entro trenta giorni dalla relativa comunicazione, ricorso al Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi, che decide inappellabilmente, dandone comunicazione agli interessati. L'adesione al S.d.M. implica l'accettazione dello Statuto e di questo regolamento attuativo ed è attestata dalla tessera dalla regolarità del versamento della quota associativa. Art. 3 - Durata e rinnovo iscrizione L’adesione impegna il socio a tutti gli effetti di legge e statuari per un anno. L’adesione viene tacitamente rinnovata annualmente alla scadenza, fatta salva l’ eventuale richiesta di recesso avanzata da parte del socio come riportato nel successivo articolo del presente regolamento.

Art. 4 – RECESSO

L’iscritto ha facoltà di recedere in qualsiasi momento dall’adesione a S.d.M dandone comunicazione scritta a Sindacato dei Marittimi – Ufficio Iscrizioni Via dei Conciatori 7 – 00154 Roma, mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, sia che l’adesione fu tramite modulo che on line.

Qualora l’iscritto receda nel corso dell’anno di validità, qualora versi la quota mensilmente o rateizzata, sarà tenuto a pagare il corrispettivo dei mesi mancanti per coprire l’intero anno

Se l’iscritto ha pagato intera quota annuale in unica soluzione, potrà recedere dall’adesione in qualsiasi momento, ma non avrà restituita quota

Art. 5 – QUOTE In base a quanto stabilito dall’art. 26 dello Statuto del S.d.M le quote annuali saranno stabilite dalla Segreteria Nazionale. PARTE II Art. 8 - Perdita della qualità di socio La qualità di socio si perde: a) per recesso, secondo i modi previsti dall'art. 4 del presente regolamento; b) per espulsione, deliberata dalla Segreteria Nazionale, in seguito a gravi contrasti con gli indirizzi di politica generale dettati dai competenti organi del S.d.M. o per violazione delle norme dello Statuto; c) per mancato pagamento della quota associativa nei termini previsti dal Regolamento; Contro la delibera di espulsione è ammesso, entro trenta giorni dalla relativa comunicazione, ricorso alla Giunta del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi, che decide inappellabilmente, dandone comunicazione agli interessati. La perdita della qualità di socio come da punto “b” non è considerato recesso, ma si diventa “non pagatori”. L’adesione quindi non si riterrà conclusa, con tutto ciò che per legge questo comporta a carico dell’iscritto non pagatore.

Page Number 7 Aprile 2011Sindacato dei Marittimi News

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