Sc.Pol. 16 Marzo 2009 Presentazione

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La mattina di lunedì 16 marzo una mezza dozzina di noti esponenti di Azione Universitaria (AU) sono entrati nell’aula autogestita dagli studenti di Scienze politiche di RomaTre, minacciando di morte e schiaffeggiando gli studenti presenti a quell’ora; se i collettivi avessero disturbato in qualche modo l’iniziativa di AU prevista per mercoledì, gli hanno detto, lo avrebbero ammazzato. L’iniziativa di AU era la presentazione di un libro sulla morte di Gabriele Sandri con i consiglieri comunali del PdL Cochi e Cassone. Mai i collettivi avevano cercato di ostacolare in nessun modo lo svolgimento di questa iniziativa!

Più tardi, verso mezzogiorno, alcuni studenti del Collettivo di Scienze Politiche sono andati dai rappresentanti di A.U. per chiedere spiegazioni su quanto accaduto la stessa mattina. La risposta di A.U.: vi ammazziamo. Ciò avveniva nel cortile della facoltà: gli studenti dei collettivi parlavano con i sei o sette studenti di AU, all’altezza del cancello una quindicina di ragazzi, muniti di caschi, erano intenti a volantinare per l’iniziativa.

Quasi a rispondere ad un ordine, questi individui, indossando caschi e occhiali da sole per non farsi riconoscere, si sono schierati alle spalle degli esponenti di Azione Universitaria. Tutto ciò è accaduto nell’atrio della facoltà davanti a decine di studenti e studentesse che erano lì per caso.

All’improvviso, senza un motivo apparente, la quindicina di fascisti ha caricato con caschi, cinghie e manganelli estraibili gli studenti inermi. La scena è stata orribile. Uno studente, steso per terra privo di sensi, che perdeva sangue dalla testa. Il pavimento, insanguinato. Le studentesse, in lacrime. I fascisti, che nella loro furia selvaggia inseguivano gli studenti che riparavano dentro la facoltà.

Dopo pochi minuti gli aggressori sono scappati, alcuni correndo altri saltando dentro una macchina pronta dietro di loro, tra gli insulti di tutti gli studenti e

le studentesse che avevano assistito alla scena.Finito il massacro è arrivata l’ambulanza, che ha portato al Pronto soccorso tre

studenti, rimasti feriti dai fascisti nell’aggressione.Il referto dell’ospedale non lascia dubbi: 5 punti in testa allo studente ferito in

modo più grave, 3 punti al secondo e varie contusioni al volto al terzo studente portato al CTO di Garbatella. Tutto questo vuol dire che si è trattato di un’aggressione premeditata e non certo di una rissa fra

opposti estremismi!

Nelle ore dopo centinaia di studenti e

studentesse hanno preso parte a

un’assemblea e a un corteo fino al

rettorato. Le richieste che sono state

fatte all’università e alla facoltà sono: di

espellere da RomaTre dei responsabili

delle violenze e delle intimidazioni

fasciste, tutti rappresentanti di Azione

Universitaria; di affiggere di una targa

all’ingresso della facoltà di Scienze

Politiche che ricordi il carattere

antifascista dell’università; di porre una

pregiudiziale antifascista alle iniziative

degli studenti e alla presentazione delle

liste alle elezioni universitarie, in modo

che l’università sia lo specchio dei valori

democratici e antifascisti della

costituzione.

Il 17 marzo sempre nella facoltà di Scienze Politiche, gli studenti e le studentesse dei collettivi hanno organizzato una conferenza stampa dove, oltre a centinaia di studenti e giornalisti, hanno preso parte il preside della facoltà e vari comitati, associazioni e partiti che hanno voluto portare la propria solidarietà alle vittime dell’aggressione.

L’obbiettivo della conferenza è stato quello di non fare passare questo episodio come una semplice rissa fra estremismi, ma raccontarla per quello che è stata: un’aggressione fascista premeditata.

Abbiamo mostrato a studenti e giornalisti il materiale con cui Azione Universitaria “faceva politica” in facoltà: celtiche, svastiche, catene, gagliardetti della X°Mas, manifesti della Repubblica di Salò, che erano tenute chiuse a chiave dentro un armadio dell’università.