LINE marzo-aprile 2009

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line . 1 viaggi Egitto Tesori sommersi Ristoranti Nif La guida Vini Montalbera Motori Novita' Viaggi Ecuador Madeira Poste Italiane. Spedizione in A.p. 70% - D.C.B. Torino n° 2/09 - Volume 13 n°2 - marzo / aprile 2009 COPIA OMAGGIO

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Rivista free press. Bimestrale di informazione di qualità. Contenuti giornalistici di livello. Viaggi, enogastronomia, ristoranti, shopping, turismo, vini, auto, hotel e benessere.

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COPIA OMAGGIO

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INFO-LINE Srlvia Caprie, 1210138 TORINOtelefono 011 [email protected]

Aut. Trib. Torino N. 5047 del 18/07/’97Tutti i diritti riservati

DIRETTORE RESPONSABILEDanilo Alsona Bertazzi

COLLABORATORIAnna Maria Arnesano, Giulio Badini, Nicoletta Baldo, Mauro Cappio Barazzone, Giorgio Bertazzini, Stefania Caudana, Enrico Cogotti, Roberto Di Corte, Annabel Evans, Marco Ferri.

UFFICIO COMMERCIALEAngelo Vespignani, Luigi FinelloInfo-Line Srl Pubblicitàtelefono 011 [email protected]

GRAFICA e STAMPAWhy P Via Canelli, 57 Torinowww.whypgrafica.com

Stige - Società Torinese IndustrieGrafiche Editoriali SpASan Mauro (Torino)

PER LA PUBBLICITà347 2528011335 5460634

La redazione non si assume alcu-na responsabilità per notizie, foto, marchi, slogan utilizzati dagli inser-zionisti, nè per cambiamenti di orari, luoghi o servizi indicati nelle schede di categoria. Il materiale inviato non viene restituito. è vietata e persegui-bile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dall’editore.

sommarioFoto di copertina

Venaria reale mostra"tesori sommersi" (pag. 38)

8

26 viaggi

ecuador, dalle ande alle Galapagos 8

Madeira, l’ isola fiorita in mezzoall’atlantico 13

ristoranti

ristoranet nif, talenti in cucina 26

Guida ai ristoranti 29

librinovita' editoriali 33

qualita'

Buono, pulito e giusto 24 salute

Forma, piu' coloripiu' sorrisi! 36

mostre

egitto, tesori sommersi 38

arte

Bruno Fusca' 40

Fiorella corte 41

Marco Scaletti 43

Marco Fiori 44

Katia anastassiou 45

weekend

castelli del ducato,alloggi tra antiche mura 17

benessere

coffeeling, i chicchi del benessere 22

vini

Montalbera,patente genetica del ruche’ 31

hotel

cose turche in alto adige... 20

17

motori

Mini cabrio 35

chevrolet Spark 35

renault Megane coupe' 35

rubriche

editoriale 7

Mostre & Manifestazioni 37

oroscopo 46

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13

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line . 7

editoriale

il buon vivere

di danilo alsona Bertazzi

Il direttore di Linedanilo alsona Bertazzi

Info-Line Notizie, ormai più semplicemente denominata Line, si definisce “la rivista del buon

vivere”. E’ l’assunto che anima lo spirito del nostro intento nella comunicazione. Il buon

vivere può sembrare generico se per vivere bene s’intende la soddisfazione dei bisogni pri-

mari, ovvi e pretesi da tutti: mangiare e bere, dormire, abitare, stare liberi e in salute. Ma questi

bisogni sempre sottintendono analoghi bisogni secondari, necessari per completare la soddisfa-

zione del corpo e della mente. Ecco che le rubriche di Line attendono a scoprire tutto ciò che

può contribuire al buon vivere.

La sezioni “viaggi”, curata da Anna Maria Arnesano ed illustrata dalle foto di Giulio Badini,

indefessi viaggiatori in tutti i continenti alla continua ricerca d’avventura, è un inno alla libertà

e allo stimolo di non porre confini alla nostra mente. Altri percorsi di prossimità sono descritti

in “itinerari” da Giorgio Bertazzini, che nel percorrere colline e vallate del Piemonte, descrive

il “territorio” e scopre ristoranti e cantine degne di essere raccontate per l’eccellenza dei loro

“vini”. Le pagine dedicate all’enogastronomia accolgono anche i servizi di Stefania Caudana

e di Enrico Cogotti. E’ inimmaginabile viaggiare e spostarsi senza il mezzo più usuale: l’auto.

Roberto Di Corte è l’esperto che alimenta la rubrica “motori”.

Al bene essenziale “salute” la rivista dedica sempre una pagina al programma F.O.R.M.A –

Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita Onlus, non dimenticando il piacere per il

benessere del corpo ricercato da Nicoletta Baldo, direttrice anche del portale ilGotha.it, nei

centri dedicati al relax e all’estetica dei più prestigiosi “hotel” coadiuvata anche dall'esperto

Marco Ferri. Pure il sottoscritto si compiace di visitare gli hotel più esclusivi e con particolarità

nei servizi da loro offerti: una ricerca che si completa con altri beni che sconfinano nel mondo

del “lusso”.

Il buono non si disgiunge mai dal bello. Preziosa la collaborazione con Annabel Evans che si

occupa di redigere la rubrica “cose da ricchi” scoprendo, per i nostri lettori, grandi curiosità

a livello mondiale. La sezione “arte” è il regno di Mauro Cappio Barazzone, attento a recensire

eventi e a presentare le opere di valenti artisti, emergenti o già affermati.

Tutti costituiscono il team redazionale di Line, pronto a raccogliere tutte le migliori esperienze

e sensazioni per il “buon vivere” dei nostri lettori. ■

Danilo Alsona Bertazzi

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Ecuador taccuino di viaggiodi anna Maria arnesanofoto di Giulio Badini

Nonostante le sue ridotte dimensioni, più pic-colo dell’Italia in un continente dove tutti i vicini sono dei giganti, dal punto di vista ge-

ografico e ambientale l’Equador si presenta come un paese estremamente vario, tra i più eterogenei del Sud America. Sotto il suo nome si celano infatti tre diversi territori, che hanno tra di loro ben poco in comune da tutti i punti di vista; e questa differenzia-zione costituisce anche la causa delle tensioni politi-che che lo contraddistinguono. Ad ovest si estende sul Pacifico una fertile e calda pianura alluvionale, ideale per la produzione agricola e lo sviluppo indu-striale, abitata da una popolazione attiva, intrapren-dente e progressista. Il centro è occupato invece da due catene andine parallele, la Sierra, con una ven-

tina di cime vulcaniche che salgono fino a 5-6 mila metri di altezza, intervallate da un altopiano media-no dove si concentra la popolazione originaria india, arretrata e conservatrice, che sopravvive con una misera agricoltura e con l’allevamento. Ad est infine, attorno alle sorgenti del Rio delle Amazzoni, domi-na invece la savana tropicale e la fitta giungla amaz-zonica, dove si trovano gli ultimi territori selvaggi e inesplorati del pianeta, regno di un sottosviluppo che nemmeno la scoperta del petrolio è riuscito a colmare. Un mix capace di offrire la maggior densità del continente (49 abitanti per kmq) e la maggior povertà, ma anche la più alta densità forestale (38%) e di territorio protetto (27%). Una curiosità: il vul-cano Chimborazo (6.310 metri) è stato per secoli considerato la montagna più alta del mondo. Una nazione dove, per le ridotte dimensioni, tutto ap-pare a portata di mano e comunque entro un’ora di volo; il barone Friedrih von Humbold asseriva, non a torto, che un viaggio in Equador equivaleva ad un

Dalle Ande alle Galapagos

8 . line viaggi

Le Galapagos costituiscono un luogo straordinario della natura, unico e senza paragoni possibili, per la presenza di animali e piante che non si trovano altrove.

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percorso tra l’Equatore e il Polo Sud. Infatti questa destinazione è in grado di offrire parecchio al turi-sta colto e curioso: dalle spiagge deserte sul Pacifico ai più alti vulcani del pianeta fino alla sconosciuta giungla amazzonica, dai resti archeologici incaici e delle civiltà precedenti alla bella architettura colo-niale, per non parlare dei suoi abitanti originali e del loro peculiare artigianato. E, soprattutto, all’Equa-dor appartiene quel sito eccezionale che risponde al nome di Galapagos.

Le Galàpagos costituiscono un luogo straordinario della natura, unico e senza paragoni possibili, per la presenza di animali e piante che non si trovano al-trove. Ma risulta ancora più importante il fatto che, per una serie combinata di fattori positivi, questo arcipelago formato da oltre un centinaio di isole tra grandi e piccole, per una superficie totale pari ad un terzo della Sardegna, in pieno oceano Pacifico a mille km dalla costa ecuadoregna, ha

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rappresentato un laboratorio naturale unico nel suo genere, dove le specie hanno potuto evolversi sol-tanto in relazione con l’ambiente, senza alcuna in-terferenza umana. Queste isole vulcaniche piatte o montuose, che presentano lagune, fumarole, crateri attivi, crateri collassati e tunnel di lava, si sono for-mate in un lasso di tempo compreso tra 5 milioni di anni fa ed oggi, tanto che le più recenti eruzioni ne stanno ancora formando. L’arcipelago viene toccato da due differenti correnti marine, una calda e l’altra fredda, che vi determinano un clima e un habitat del tutto particolari, decisamente diversi da tutte le altre aree equatoriali. Infatti accanto ad iguana, serpenti, tartarughe e fenicotteri, tipici di clima caldi, trovia-mo pinguini e balene. La vita vi giunse, sicuramente non senza difficoltà e diluita nel tempo ed è que-sta la prima cosa a sorprendere visitatori e studiosi, attraverso le correnti marine, il vento e gli uccelli, trovando un ambiente vergine da colonizzare. Ma

ogni specie si trovò anche a dover competere per il cibo con specie analoghe e per poter sopravvivere dovette subìre una serie di mutazioni morfologiche, fisiologiche e comportamentali, pena l’estinzione, capace di dare vita a nuove specie peculiari che non esistono altrove. Fu proprio osservando questi animali che nel 1835 il naturalista inglese Charles Darwin elaborò la sua famosa teoria evoluzionistica sulla selezione naturale, o della sopravvivenza del meglio dotato, valida anche per l’uomo, esposta nel 1859 nella famosa opera L’origine delle specie.

Nelle diverse isole si possono incontrare animali curiosi come le longeve tartarughe giganti, enormi erbivori terrestri, le tartarughe verdi marine, la mo-struosa e socievole iguana marina, l’unica a vivere in mare, e la colorata e mansueta consorella terrestre, il giocherellone e possente leone marino, l’otaria en-demica, la vivace lucertola della lava, tre inoffensivi serpenti, sei gechi, sette balene, tre delfini, 58 specie diverse di uccelli (28 endemiche) tra cui il pinguino, i fringuelli dai becchi differenti, il cormorano che non vola, e poi sule, albatri, fregate, pellicani e feni-cotteri rosa, l’airone nano e 307 specie di pesci (50 endemiche) e 750 di piante (ben 250 endemiche), compresi diversi cactus nani e giganti, orchidee e mangrovie. Nei periodi delle migrazioni si può as-sistere anche allo spettacolo di balene e capodogli che affollano le acque circostanti. Uno zoo unico e inimitabile. Le Galàpagos, che erano già note agli Incas (e viene spontaneo chiedersi come facessero a spingersi così lontano dalla costa, andata e ritorno), vennero scoperte per caso nel 1535 dal vescovo di

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visita delle principali lo-calità di interesse storico e naturalistico dell’Ecua-

dor ad una crociera ecologica nell’arcipelago

delle Galapagos.

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Panama, che vi fu trascinato con il suo veliero dalle forti cor-renti marine. Cominciarono ad essere frequentate dall’uomo soltanto nel 1600, quando divennero un covo di pirati, bucanieri e naviganti di ogni risma, e nel secolo successivo quando divennero base di rifornimento per le navi di passaggio. Fu in questo periodo che alcune specie, sottoposte ad una caccia assurda, rischiarono l’estinzione. Tutti erano attratti dal fatto che le galapagos, le tartarughe giganti ca-paci di portare un uomo sul carapace ed alle quali si deve il nome dell’arcipelago, potevano sopravvi-vere anche un anno senza cibo né acqua nella stiva di una nave, prima di essere ammazzate e mangia-te. Le tartarughe sono sopravvissute quando ormai erano sull’orlo della scomparsa, così come le foche: un tempo erano 100 mila, oggi dieci volte di meno. Non meglio stava andando per iguane, sule, cormo-rani, poiane e quant’altro, minacciate dalle pressione

demografica e dall’alterazione dell’habitat esercitati dagli abitanti e dai loro animali domesti-

ci. Solo nel 1959 fu creato il

Parco na-z i o n a l e

e la Stazione scientifica Darwin;

20 anni dopo l’Unesco le riconobbe come Patrimo-nio dell’Umanità e soltanto nel 1998 la protezione è stata estesa anche alla fauna marina. ■

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line . 11viaggi

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partire sulle tracce di Alessandro Magno o alla ricerca del Graal…

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Qualunque sia la stagione, conviene iniziare la visita di Madeira dal giardino botanico. Non solo per il fatto che si affaccia in felice

posizione panoramica sull’ampia baia del capoluo-go Funchal, ma soprattutto perché di quest’iso-la atlantica, grande oltre tre volte l’Elba e situata a mille chilometri da Lisbona e a 550 dalle coste del Marocco, sintetizza l’essenza più caratteristica: la sua stupenda vegetazione. Camminando lungo gli ordinati vialetti si penetra in un fantasmagori-co mondo di colori e di profumi: ortensie, gerani, ibiscus, agavi, bouganville, fuxscie, euforbie, orchi-dee, sterlizie, mimose, magnolie, jacaranda e poi agrumi, banani, palme, manghi, passiflore, papaie, avocado, peschi, melograni e ciliegi, in un incredi-bile miscuglio di essenze europee, tropicali, asiati-che e sudamericane.

La stagione davvero non conta. Tanto nell’isola dell’eterna primavera, grazie alla mitezza del clima (in inverno il termometro non scende mai sotto i

16° C) e all’abbondanza dell’acqua (le cime interne, alte fin quasi duemila metri, trasformano in piog-gia l’umidità portata dagli alisei atlantici) troverete sempre una pianta in fiore. L’incanto botanico non si limita però solo all’orto botanico. Madeira in ve-rità è un unico, enorme giardino, decorata di alberi, arbusti e cespugli nei numerosi parchi pubblici, in quelli privati ma anche con la vegetazione che cre-sce spontanea nei campi e lungo le strade.

Quando i Portoghesi vi sbarcarono per la prima volta nel 1419, il suolo si presentava letteralmente ricoperto da un ininterrotto manto verde, residuo

line . 13viaggi

L’ isola fiorita in mezzo all’Atlantico

Madeirataccuino di viaggiodi anna Maria arnesano

foto di Giulio Badini

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14 . line viaggi

inalterato della vegetazione del Terziario, epoca in cui l’isola emerse dall’oceano per azione di vulcani subacquei. Per potervisi installare essi ricorsero al fuoco, un incendio che divampò ininterrottamente per sette anni, risparmiando ben pochi lembi e co-stringendo gli incauti piromani a trovare scampo in mare. Ma grazie alle eccezionali condizioni climati-che e alla fertilità del suolo vulcanico, la natura ri-ebbe ben presto il sopravvento, consentendo anche di attecchirvi ad essenze del tutto estranee. E’ il caso della canna da zucchero, della banana e della vite, tre piante che ne hanno decretato la fortuna eco-nomica. Il fondo decisamente scosceso e montuoso non si prestava però spontaneamente alla coltiva-zione; per adattarlo fu necessario un faticosissimo lavoro di terrazzamento, ottenuto scalpellando le ripide pareti e trasportando il terreno dal fondovalle con gerle di vimini, che oggi costituisce una delle caratteristiche più salienti del paesaggio. E per com-pletare l’opera fu creata anche una magistrale rete di canali, i levadas, che captano l’acqua dalle sorgenti montane e la distribuiscono ad ogni campo.

I colonizzatori, contadini portoghesi e delle Fiandre, erano indomiti lavoratori ma cattivi commercianti. A valorizzare i prodotti locali (lo zucchero, il legna-me, la frutta, i fiori e gli ortaggi, il pesce, il celebre vino omonimo, l’artigianato in vimini, i merletti) ci pensarono gli inglesi, con le loro navi da carico e il loro innato senso degli affari. Quest’isola, ricca di

sole, di luce, di fiori e di risorse, incantò tanto gli anglosassoni che nel 1800 vi si trasferirono nume-rosi, dando anche il via al turismo. Oggi il turismo rappresenta la prima industria di Madeira. Gli enor-mi e lussuosi alberghi di Funchal, di Machico e di Porto Santo ospitano un numero sempre crescente di europei che, soprattutto d’inverno, vengono a cercarvi il tepore dell’eterna primavera.Nonostante si tratti di un’isola situata in mezzo all’Atlantico, non la si può certo definire una de-stinazione balneare. Le coste infatti sono in genere piuttosto alte e dirupate, le poche spiagge si presen-tano sassose, battute da un mare impetuoso, fred-do (almeno per noi mediterranei) e poco invitante. Spiagge di sabbia ve ne è soltanto una, a Prainha, presso l’estrema punta occidentale di Cabo Sao Lou-renço. Se si vuole proprio fare vita di mare meglio allora scegliere l’isola di Porto Santo (distante 40 km e collegata da due corse giornaliere in aliscafo e in battello, oltre che in aereo con dieci minuti di volo) che offre una spiaggia enorme, in genere abba-stanza deserta, lunga ben 9 chilometri di finissima sabbia dorata dalle virtù terapeutiche, affacciata su un mare calmo, caldo e trasparente, dove si possono fare bagni tutto l’anno. Qui, tra muretti a secco, mu-lini a vento e scarsa vegetazione sorge ancora la casa di Cristoforo Colombo, il quale sposò la figlia del primo governatore dell’isola, dove nacque il figlio Diego. In genere però le piscine degli alberghi sup-pliscono egregiamente alle carenze balneari.

il viaggioIn occasione delle festi-vità pasquali l’operatore milanese “Adenium – Soluzioni di viaggio” (telefono 02 6997351, www.adeniumtravel.it), specializzato in turismo culturale qualificato, propone dal 9 al 13 apri-le 2009 un soggiorno di 5 giorni a Madeira, con visita di tutte le princi-pali attrattive dell’isola dell’eterna primavera.

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Madeira ha ben altro da offrire al turista. Funchal, situata sulla costa meridionale (quella più popolata, perché climaticamente migliore) si presenta come un piccolo gioiello pieno di verde, di profumi e di colori, con gli edifici costruiti in pietra lavica nera. Palazzi, chiese e conventi riflettono, spesso mischia-ti, un po’ tutti gli stili architettonici: romano, goti-co, manuelino, rinascimentale; nelle chiese presenti non pochi dipinti fiamminghi, con i quali gli olan-desi pagavano le importazioni di zucchero. Parchi e giardini pubblici sono un incanto, ed invitano da soli alla visita. Da non perdere le case bianche nell’antico quartiere del porto, il museo municipa-le con l’annesso acquario, il coloratissimo mercato della frutta e del pesce (dove domina l’ espada, il ca-ratteristico pesce nero di Madeira), la tipica cantina situata a fianco dell’Ufficio del Turismo. Alle spalle di Funchal, tra belle ville e giardini, sorge Monte con la chiesa di Nossa Senhora dove riposa Carlo I° d’Asburgo, ultimo imperatore d’Austria qui morto in esilio. A Monte si sale anche perché da qui ini-ziano le spericolate discese lungo ripide stradine ac-ciottolate in Carro do cesto, una caratteristica slitta di vimini tirata e trattenuta a mezzo di funi da due uomini in abito elegante e paglietta.Il periplo dell’isola risulta avvincente, anche se lun-go e compiuto su strade piuttosto tortuose. Parten-do dal capoluogo verso ovest meritano una sosta Camara de Lobos, suggestivo paese di pescatori dalle coloratissime barche ammassate sulla spiaggia

(un po’ in disarmo, dopo la chiusura della caccia alle balene esercitata su fragili imbarcazioni), e Cabo Girao, la più alta scogliera d’Europa, 580 metri a picco sull’Atlantico. Da qui si riescono ad intravede-re anche le restanti isole dell’arcipelago maderense, le Desertas, aride e popolate solo da capre e coni-gli selvatici. Aspra ma suggestiva la costa nord, con canyon e cascate alte anche 100 metri che precipi-tano direttamente nell’oceano. A Santana ci sono da vedere le minuscole e coloratissime case triangolari dei contadini, con il tetto di paglia. Assai affascinan-te anche l’interno, con i suoi boschi di pini, abeti e eucalipti e gli incredibili picchi vulcanici, servito da un’ottima rete di strade e sentieri che si spingono fino ad alta quota. Gli amanti del trekking vi trova-no un’accurata organizzazione, con carte dei sentieri tracciati, rifugi e guide specializzate.

Una comoda strada, ad esempio, porta ai 1.810 me-tri del Pico de Ariero, le cui tormentate pareti narra-no le complesse vicissitudini geologiche che stanno all’origine della formazione dell’isola. Assai più vi-cino a Funchal è lo spettacolare cratere del Curral das Freiras, un pianoro racchiuso tra dirupi a stra-piombo, con le immancabili coltivazioni a terrazzo ricavate in luoghi impensabili, dominato da un ae-reo belvedere. Per scoprire i mille incantevoli scorci di Madeira bastano un’auto a noleggio, una guida tascabile e una piantina. ■

quando e quantoLa quota da 1.320 euro comprende voli di linea da Milano via Lisbona,

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Quando i testimoni che possono raccontarla sono gli stessi che l’hanno vissuta, la storia si ripete con precisione maggiore e con detta-

gli capaci di ricreare l’atmosfera originale, in cui gli eventi si sono susseguiti e della quale essi stessi sono imbevuti. Sentirsi immersi nello sfarzo del tempo che fu, calandosi magari nei panni di un nobiluomo o di una dama sofisticata ed elegante diventa allora

line . 17weekend

“Alloggi tra antiche mura” Sogni d’oro nei Castelli del Ducato

Castelli del Ducatodi nicoletta Baldo

foto associazione castelli del ducato di parma e piacenza

i manieri e le rocche dell'associazione castelli del ducatodi parma e piacenza aprono le loro stanze per soggiorni all'insegna dello sfarzo cortigiano

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18 . line weekend

una possibilità concreta grazie ai Castelli dell'Asso-ciazione del Ducato di Parma e Piacenza. L’edizione 2009 di “Alloggi tra antiche mura” offre ancora una volta l’opportunità di dormire a corte e in residen-ze convenzionate per apprezzare un'eleganza d'altri tempi tra parmense e piacentino. Gli imponenti por-toni si apriranno e i ponti levatoi si abbasseranno, la-sciando entrare come per magia i crononauti in un mondo antico fatto di drappi, stucchi e decorazioni, letti a baldacchino e mobili d’epoca, contenitori e tele capaci di imprigionare e immortalare le gesta e le vi-cende di un’era nobile ormai persa tra le pieghe della storia.

Se in alcuni casi i viandanti saranno accolti in struttu-re attigue al castello, comunque ricche del medesimo fascino e sapore antico, in altri sarà possibile pernot-tare direttamente nelle stanze di rocche e manieri. Nel parmense, ed in particolar modo nella sua "petite capital", la città del Teatro Regio e del Battistero, l’al-loggio d’eccezione sarà Palazzo Dalla Rosa Prati, dove, da sette lussuosissimi appartamenti, si ammira una suggestiva panoramica dei principali monumenti del-la città. Non distante, poi, sorgono la Reggia di Color-no, senza contare i castelli di Felino, di Sala Baganza, di Montechiarugolo e Torrechiara. Vicino ai castelli di Soragna, Fontanellato, San Secondo e Roccabianca, si può scegliere invece la Locanda del Lupo di Soragna, che offre una camera del '700 e una suite con letto a baldacchino, entrambe in un ambiente elegante e raffinato. O ancora l’Antica Corte Pallavicina Relais di Polesine Parmense, che offre le lussuose camere dei marchesi dotate di ogni comfort, con camini, grandi vasche da bagno e arredi di qualità. Il Relais Fontevivo, nell’omonima località vicina ai castelli di Fontanellato, Soragna, San Secondo, Roccabianca e Colorno, apre invece le porte di un’antica abbazia cistercense. Un vero e proprio castello, disponibile per la notte è quello di Compiano, non distante dalla Rocca di Bardi, che presenta stanze riccamente arre-date in stile classico. A Tabiano Terme (PR), vicino al Castello di Scipione e ai borghi piacentini di Vigoleno e Castell’Arquato, si trova l’Antico Borgo di Tabiano Castello, con relais di charme e Locanda del Colle, un borgo del XII secolo con vista d’eccezione, due pisci-ne e area wellness situata in una grotta naturale. Nel piacentino si può partire dal Palazzo della Com-menda in località Chiaravalle della Colomba, in co-mune di Alseno, dove si pernotta in un ex dimora padronale del 1400 posta di fronte ad un’abbazia ci-stercense. Non siamo distanti dal borgo medioevale di Castell'Arquato e dal borgo di Vigoleno; come pure facilmente raggiungibili sono i castelli di San Pietro in Cerro e di Soragna. All’interno del parco del castello

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di San Pietro in Cerro si trova la Locanda del Re Guer-riero, che offre 11 camere arredate in modo elegante ed impreziosite dalla presenza di opere d’arte prove-nienti dal mim, museo d’arte contemporanea del ca-stello. Al Castello di Vigoleno, nel borgo omonimo e vicino a Castell’Arquato, si pernotta in esclusive torri di guardia.A Rivalta di Gazzola, la Residenza Torre di San Mar-tino offre la possibilità di dormire in stanze arreda-te con mobili d'epoca e con letti a baldacchino, che ricreano la tipica atmosfera di corte. Non siamo di-stanti dai castelli di Agazzano e di Rocca d’Olgisio. Il Castello di Rezzanello a Gazzola, vicino alle rocche di Rivalta e Agazzano, presenta anch'esso camere no-biliari con alcove e letti a baldacchino. Nei pressi dei castelli di Agazzano e Rivalta sorge la Rocca d’Olgi-sio, in comune di Pianello Val Tidone, che propone accoglienti camere con servizio bed and breakfast. Nel cuore del borgo antico di Castell’Arquato c’è Casa Illica, dove nacque (nel 1857) e visse a lungo il librettista di Giacomo Puccini Luigi Illica, una re-sidenza incantevole in stile liberty dove sono stati ospiti D’Annunzio, Carducci e Puccini e che è stata ristrutturata completamente nel 2008. A Case Riglio è invece una villa cinquecentesca immersa nella tran-quilla campagna di Pontenure, nei pressi dei castelli di Paderna e San Pietro in Cerro, ad offrire rifugio per la notte. Vicino ai castelli di Gropparello, Rivalta, Paderna e Castell’Arquato si trova Torre del Borgo, residenza d’epoca affascinante. Ex dimora padronale del ‘400, è stata trasformata in un raffinato bed and breakfast. Passare una notte in una di queste regge sarà come rivivere i fasti di un'epoca d'oro.

E anche quest’anno sul sito www.turismoebenessere.it è possibile non solo conoscere la storia e le storie dei castelli del Ducato ma vivere un'esperienza tra an-tiche mura. Prenotare un weekend tra colline, castelli e coccole non è mai stato così semplice: il servizio di booking online, infatti, oltre a fornire tutte le infor-mazioni e una ricca galleria fotografica delle dimore storiche che offrono il servizio di ospitalità, consente

anche la prenotazione immediata con carta di credito sulla disponibilità effettiva delle camere. ■

Provincia di Parma:Palazzo Dalla Rosa Prati strada al Duomo, 7 - Parma telefono 0521 386429fax 0521 502204www.palazzodallarosaprati.it

Locanda del Lupo**** via Garibaldi, 64 Soragna (PR) telefono 0524 597100fax 0524 597066www.locandadellupo.com

Antica Corte Pallavicina RelaisStr. del Palazzo Due Torri, 3 Polesine Parmense (PR) telefono 0524 936539fax 0524 936555www.acpallavicina.com/relais

Relais Fontevivo*** via Roma, 1/a - Fontevivo (PR) telefono 0521 610010fax 0521 610736www.12monaci.it

Castello di Compiano via M. Rossi Sidoli, 15 Compiano (PR)telefono 0525 825541fax 0525 811106www.castellodicompiano.it

Relais de Charme Tabiano Castellovia Castello, 1 Loc. Tabiano CastelloSalsomaggiore (PR)

telefono 0524 5881168fax 0524 680282www.tabianocastello.com

Provincia di Piacenza:Palazzo della Commenda**** loc. Chiaravalle della Colomba - Alseno (PC)telefono 0523 940003fax 0523 940109www.palazzodellacommenda.it

Locanda del Re Guerriero ***via Melchiorre Gioia, 5San Pietro in Cerro (PC)telefono 0523 839056fax 0523 255421www.castellodisanpietro.it

Castello di Vigoleno****piazza IV Novembre, 2Vigoleno di Vernasca (PC)telefono 0523 895390fax 0523 897034www.castellodivigoleno.it

Residenza Torre di San Martino Borgo di RivaltaRivalta di Gazzola (PC)telefono 0523 972002fax 0523 972030www.torredisanmartino.it

Castello di Rezzanello loc. RezzanelloGazzola (PC)telefono 0523 970238

fax 0523 970440www.rezzanello.it

Rocca d’Olgisio Pianello Val Tidone (PC)telefono e fax 0523 998075www.roccadolgisio.it

Casa Illicavia Sforza Caolzio 47Castell’Arquato (PC)telefono 3664069000www.casaillica.com Case Riglio Az. Agrituristica strada per Case Riglio, 8Pontenure (PC)telefono 0523 511435/335 6095011fax 0523 519186www.caseriglio.it Torre del Borgo via Gavazzini, 11Sariano di Gropparello (PC)telefono 0523 246503fax 0523 246451www.torredelborgo.it

associazione castelli del ducato di parma e piacenzatel 0521 829055

0521 823221

www.castellidelducato.it

[email protected]

Gli indirizzi

Page 20: LINE marzo-aprile 2009

Alto Adige

GARBERHOF DI MALLES (Bolzano) – Cin-quecento metri quadrati di puro benesse-re: questo è l’Hamam orientale che offre il

Garberhof ai suoi ospiti. Si tratta del più grande dell'Alto Adige, nel quale lo charme sudtirolese e una suggestiva atmosfera da mille e una notte si fon-dono per creare un ambiente dove potersi rilassare e ritrovare il proprio equilibrio naturale. Hamam è una parola intraducibile, ha ovunque lo stesso signi-ficato ed è sinonimo di relax, benessere e purezza. L’ideale per ritrovare la pace interiore e risvegliare la propria energia. L’oriente è la culla della cultura termale e, con i suoi antichi rituali, la patria del mo-derno movimento wellness. Un tempo in oriente gli Hamam erano concepiti come luoghi di riposo per i viaggiatori che, lavandosi, coglievano l’occasione per liberarsi dalla sabbia del deserto e per rigene-rarsi in vista delle successive fatiche da affrontare. Nell’Hamam corpo, anima e spirito ritrovano la loro armonia naturale. Ciò che un tempo era il deserto, oggi lo sono lo stress e la frenesia della vita quo-tidiana. Sensualità orientale e fragranze profumate,

atmosfera da sogno e ambiente lussuoso, tutto da godere nel più grande Hotel Hamam d’Italia. Gar-berhof è un Beauty and Wellness Resort a misura di coppia. Cene a lume di candela nella saletta privata, bagni profumati nella splendida vasca di rame per due, passeggiate relax nel giardino zen e momenti magici nelle camere d’autore dove il design gioca a favore dell’intimità. Nel nuovo e spazioso hamam, ancora più accogliente e suggestivo gli innamorati possono viziarsi con due ore davvero uniche: al ba-gno di vapore seguono un delicato massaggio col sapone e una buona dose di privacy per spalmarsi a vicenda oli profumati e rilassarsi sul materasso a due piazze sommerso da morbidi cuscini, sotto il soffitto colorato dalle luci della cromoterapia. Le aree dell’hamam sono divise in zona umida, dove si svolge il rituale della purificazione, zona secca per il relax, zona coccole per i massaggi. Un esempio di pacchetto per innamorati: Hamam Private De Luxe per coppie che prevede l’accesso all´Hamam, un massaggio Sultano de Luxe per persona nella Ha-mam Privat Suite e chill out nella stessa con un tè

Cose turche in Alto Adige...

Atmosfera da mile e una notte all’interno del suo Hamam Orientale,

il piu' grande del Sudtirolo

20 . line hotel

di danilo alsona Bertazzi

L’oriente e' la culla della cultura termale e, con i suoi antichi rituali, la patria del moderno movimento wellness

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oppure un bicchiere di spumante, da 140 euro per due. Altro pacchetto da concedersi invece in perfet-ta solitudine può essere quello “Mille e una notte” prevede l´accesso nell´Hamam, un massaggio Pascià de Luxe, un massaggio con le campane tibetane e un massaggio Hot Stone con Scen Tao, da 200 euro. Camera doppia a partire da 95 euro e junior suite wonderful a partire da 107 euro al giorno per perso-na, anche se al Garberhof ogni weekend o settimana sono attimi unici da festeggiare con offerte e regali speciali. L’ingresso all’hamam, riservato agli adulti, costa 38 euro a persona, ed è consentito di rimanere per tre ore. L’hamam non è una zona nuda, è richie-sto di indossare sui fianchi il telo Pestemal, sotto il quale è vietato portare il costume. ■

line . 21hotel

GARBERHOFBeauty andWellness Resortstrada statale, 25

Malles (Bz)

tel 0473 831399

[email protected]

www.garberhof.com

cene a lume di candela nella saletta privata, bagni profumati nella splendida vasca di rame

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Se hai “espresso” un desiderio di remise en

forme...i trattamenti al

caffe' possono esaudirlo!

Coffeeling di nicoletta Baldo

La caffeina è una valida alleata nella lotta contro la cellulite e il ristagno di liquidi, per la sua capacità di stimolare il drenaggio e per la sua

funzione antiedematosa. La principale azione del-la molecola è quella di stimolare la mobilizzazione degli acidi grassi nel tessuto adiposo. Inoltre in co-smesi il caffè svolge anche una funzione anti-aging grazie ai flavonoidi, potenti antiossidanti che osta-colano l’azione dei temibili radicali liberi.

a riccione gambe da Samba sulle note di “cafe' do Brasil” Nella centro benessere del Belvedere Hotel di Riccio-ne si fa un tuffo in… Brasile! Qui l’atmosfera è esoti-ca, le candele profumano di caffè, la musica nell’aria è la “Sinfonia Do Café” di Humberto Teixeira. In quest’angolo tutto carioca ci si possono concedere esclusivi trattamenti al “nero bollente”! La “Samba”

del benessere comincia con lo scrub corpo ai Sali del mar Morto e chicchi di caffè, ideale per esfoliare la pelle, levigarla e prepararla al trattamento succes-sivo: il trattamento gambe al caffè. E’ un impacco a base di crema al caffè, ricca di sostanze prezio-se come i “flavonoidi” che contrastano l'azione dei

radicali liberi, favorendo la prevenzione dell’invec-chiamento cellulare. Ideale anche come coadiuvante per il trattamento della vista la sua capacità di stimo-lare il drenaggio e la rimozione dei liquidi stagnanti. Dopo aver applicato la crema massaggio al caffè sulle zone da trattare, inizia un vigoroso massaggio fino al totale assorbimento. Poi vi sarà servito direttamente in idromassaggio un gustoso sorbetto al caffè. Nella proposta sono anche compresi l’ingresso al centro benessere (dotato di piccola piscina interna con

I chicchi del benessere

22 . line benessere

Page 23: LINE marzo-aprile 2009

TERME DELLA SALVAROLA tel 0536 871788 [email protected] www.termesalvarola.it

BELVEDERE Viale Gramsci, 95riccione (rn)tel 0541 [email protected] www.belvederericcione.com

BELVITA HOTEL My Excelsior tel 0474 501036 [email protected]

idromassaggio, bio-sauna, bagno turco con thalasso terapia, percorso Kneipp, grotta blu con vasca del Mar Morto, doccia emozionale alla maracuja, grotta del freddo, sala relax “5 Sensi” dove è possibile de-gustare tisane depurative e rilassanti), l’uso del set di cortesia (con morbido accappatoio e telo sauna), ciabattine in omaggio, 1 pernottamento in camera matrimoniale basic e ricca prima colazione a buffet. Pacchetto valido per 2 notti e 3 giorni fino alla fine di marzo a 235 euro per persona.

“Slim silhouette” alle terme della Salvarola

Le Terme della Salvarola vi “servono” un percorso alla caffeina, dalla proprietà snellente. La proposta per un weekend all’aroma di caffè comprende: 1 trattamento “Antirotondità” che consiste in bendag-gi alla caffeina, 1 massaggio manuale rimodellante ”Coffee” con particolari manipolazioni per ottenere una silhouette più snella (di 1 ora), 1 trattamento “Lipodren” massaggio endotermico localizzato (di 20 minuti) e 1 peeling al fango termale salsobro-moiodico per favorire il rinnovamento cellulare, 3 giorni da trascorrere al centro benessere Balnea, che comprende 5 tra vasche e piscine termali a diver-se temperature con idromassaggi e giochi d’acqua, camminamenti vascolari caldo/freddo, sauna, bagno di vapore, docce speciali, zona relax. Visita medi-ca e infusi snellenti ai fiori e alla frutta durante i trattamenti. 2 pernottamenti in camera doppia con trattamento di mezza pensione (bevande escluse) a partire da 302,50 euro.

Sulle dolomiti ci si gusta un caffe' con panna e cioccolato...per un benessere vellutato!

Il Belvita My Excelsior di San Vi-gilio di Marebbe propone un trat-tamento contro i “cuscinetti” in-torno alla vita, che oltre a snellire è un vero tripudio dei sensi! Il vo-stro corpo verrà spennellato con del cioccolato amaro fuso in olio all’arancia, che sarà la base di un

dolcissimo massaggio. A seguire il peeling corpo al caffè che elimina le cellule epiteliali secche, rendendo la pelle chiara e ricettiva, favorendo delicatamente la circolazione e il processo disintossicante della pelle. L’aroma dei chicchi appena macinati, inoltre, stimo-la i sensi. Successivamente nella vasca panoramica, si assaporano i piaceri di un bagno alla panna senza calorie, avvolti da un dolce profumo di cioccolato. Ad attendervi ci sarà una dolce sorpresa: uno spie-dino di frutta al cioccolato servito con un calice di prosecco. Dulcis in fundo: l’impacco del corpo con una delicata “mousse al cioccolato bianco”, profu-mata e ricca di sostanze nutrienti che renderà la pel-le setosa! Dopo il dessert, il tempo è tutto dedicato a voi stessi e alla vostra intimità nel letto matrimoniale ad acqua flut-tuante! Per due persone prez-zo di 210 euro. Durata: 2,5 ore. Per una persona prezzo di 160 euro. Durata: 1,5 ore. ■

line . 23benessere

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Buono, pulitoe giusto

di Giorgio Bertazzini

Mi domando se le decisio-ni d’acquisto dipendono esclusivamente dalla qua-

lità e dal prezzo dei prodotti. Certa-mente tutti sappiamo che le propen-sioni d’acquisto sono influenzate anche da altre considerazioni. Al-cune sono nostre e del tutto per-sonali, altre sono introdotte ad arte dagli specialisti della comunicazio-

ne commerciale. Dopo un consistente periodo dove sul mercato p r e v a l e v a l’identifica-zione della marca, come sinonimo di qualità ri-conosciuta, si è passati al concet-to di firma, per cui il produttore venditore parla e raccomanda le qualità del suo prodotto in una co-municazione apparentemente rivolta direttamente al singolo acquirente. Ora siamo in un momento di transizione, in cui chi è capace di sfruttare bene il passato e l’umanistica filosofia del marchio ombrello “Buono, Pulito e Giusto” è in grado di crearsi grandi

opportunità per il presente e, soprattutto con la crisi dei valori, per il futu-ro. Siccome la maggior parte delle risorse agricole, e

non solo, sono to-talmente compro-messe da decen-

ni di scelleratezza umana, allora basta

promettere d’impe-

gnarsi per un mondo migliore per essere presi molto in considerazione. Chi regala un po’ d’ottimismo ed

investe molto denaro nella comunica-zione e ancor più in azioni di marke-ting integrato riesce nell’intento.Assemblare, in una strategia di attività collaterali e complementari, i concetti del Buono, Pulito e Giusto nella comu-nicazione è un’ottima idea imprendito-riale e di grande utilità per tutto il mon-

Il marketing invade la sfera dell’emozioni e

della morale

24 . line qualita'

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do distratto e benestante che desidera fare la spesa come dal contadino, ma con il confort del super-mercato di qualità. E’ un modo tra l’altro per mettere la coscienza a posto dei pingui, raffinati ed esigenti palati, ma anche un po’ filantropici ed ecologisti. L’importante è garantire la materia prima Buona, forse prodotta Pulita? Di certo Giusta per le nostre coscienze. Il sapere, anche con il semplice annuire dei grandi testimonial, è sufficiente a convincerci che sono state salvaguardate le condizioni di lavoro,

dell’ambiente e degli anima-li? Il marke-ting trasuda di valori fon-danti come la salvaguardia del mondo agricolo, della storia, delle tradizioni, della qualità, come la sal-vezza dalle contaminazioni del biogenetico, la filan-tropia interrazziale, la sterilizzazione delle comu-nità del cibo, la conservazione di etnie o di specie o di prodotti in estinzione in qualche angolo della Terra.Ormai Al Reis e Jack Trout, padri del “posiziona-mento” sono superati. Anche Ferrero, Barilla e Nestlé, Unilever ed altri big dell’agroalimentare mondiale sembrano superati. Il loro modo di comunicare i valori primari della natura-lità, del focolare domesti-co, del come “faceva la mamma da bambina”, oggi non fanno più presa. I creativi di Armando Testa, Saatchi and Saatchi, i trentenni rampanti allevati ad Harward o alla Bocconi devono ricorrere ad altri stereotipi. Il capitano Findus non ha più l’appeal di anni fa ed ora tutti sanno che i campi di grano accanto al Mulino Bianco non esi-stono: il grano arriva da lontano mietuto da trebbie a comando gps in campi fertilizzati con concimi del riciclo chimico.In poche parole c’è una enogastronomia retro-vir-tualizzata.Basta costruire un’identità di marca su un ancestra-

le, inconscio sedime flebilmente traman-dato negli ormai sus-surrati racconti dei nostri nonni. Occorre porre le basi sulla re-tro-virtualizzazione di qualcosa che è irrime-

diabilmente scomparso, ma che è ancora lievemente presente in alcuni piccoli spazi del nostro subcon-scio nell’evolversi delle menti tra le varie generazio-ni. E’ di questo fascino eco/retrò che il target medio alto borghese delle genti dell’epoca post industriale ha grande appetito. ■

line . 25qualita'

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26 . line ristoranti

CHIERI (Torino) – Lussuoso ma non imbaraz-zante, elegante ma anche confortevole, acco-gliente e famigliare, questo è in sintesi uno dei

più romantici ristoranti alle porte di Torino. Im-merso nel verde delle colline chieresi, a pochi

passi da Superga, sorge il ristorante N.i.f. (acronimo di Northern Italian Food).

Alla guida di questo prestigioso ristoran-te troviamo Enrico Moiraghi e Maurizio Capello. Quest’ultimo, brillante giovane quarantenne, è anche lo chef del locale.

Di origini piemontesi, può già vantare numerose ed importanti esperienze nelle

migliori cucine in Italia e all’estero. La cucina di Maurizio è una

cucina mirata alla subli-mazione dei sapori

della tradizione culinaria me-

diterra-

nea. Ricerca del territorio, estrema cura nella scelta delle materie prime ed esaltazione dei gusti naturali sono gli elementi cardine della sua filosofia. Filosofia che si sposa al meglio con la tradizione del territo-rio chierese. Una fervida inventiva ed un accentuata creatività lo portano spesso a creare nuovi piatti alla ricerca del “gusto” ma sempre nel rispetto di quei sapori che contraddistinguono le materie prime. La grande voglia di fare associata ad un nutrito bagaglio di idee ed esperienze rafforzerà ben presto i notevoli successi già raggiunti, rendendolo pronto fin da subi-to a conquistare nuovi importanti traguardi.Le ricette di questo innovativo chef sono migliora-te molto nel tempo ma particolarmente nell’ultimo anno, dove il salto di qualità è stato evidente ma non inaspettato. La ricerca continua del gusto perfetto sfocia in piatti di alta qualità gastronomica come ad esempio i ravioloni di topinambur, ciapinabò o elian-to (rispettivamente in francese, piemontese e italiano) dal sapore delicato che ricorda vagamente quello del carciofo, guarniti con la superlativa salsiccia di Bra ed esaltati con l’olio di nocciola di Cortemilia. Non

Talenti in cucina di danilo alsona Bertazzi

lo Chef Maurizio Capello

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da meno la soffice di sogliola su letto di fonduta di porro e bottarga di muggine, delizioso e delicato antipasto. Interes-santi anche i secondi piatti come la taglia-ta di controfiletto

al ristretto d’uva e crema di blu del Moncenisio e la gallinella di mare nel cartoccio con cipolline brasate

al porto. Grandiosa anche la carta dei dolci dei quali citiamo ad esempio la panna cotta allo zafferano in cestino di caramello e fragole. Nutrita anche la carta dei vini con inclinazione ai piemontesi. Il ristorante Nif , riconosciuto ed apprezzato dalla critica locale, comparirà ben presto nelle principali e migliori guide del settore. Buon appetito! ■

Arte in Tavola al NIF

In una delle più affascinanti location della collina torinese lo Chef Maurizio dal 1 aprile al 30 maggio vi propone accanto al

menù alla carta uno dei suoi cavalli di battaglia:

Il menù”ASPARAGIATA”

6 entusiasmanti portate a base del più famoso dei prodotti del territorio:

L’asparago Argentuil di Santena

Un menù creativo ma rispettoso dei sapori tradizionali:• L’asparago secondo Natura e le salsine •

• Il Cappuccino a Primavera •• Il carnaroli in risotto mantecato al gelato agli asparagi •

• Asparagi gratinati allo zabaione caldo di erbette •• Asparago ai ferri in pizzaiola cruda con spuma di mozzarella di bufala •

• Cialda croccante,mousse di asparagi e salsa ai frutti di bosco •

40 euro vini esclusi

ravioloni di topinambur, salsiccia di Bra e olio di nocciola di cortemilia

panna cotta allo zafferano in cestino di caramello e fragole

tagliata di controfiletto al ristretto d’uva e crema di blu

del Moncenisio

Soffice di sogliola su letto di fonduta di porro e bottarga di muggine

RISTORANTE NIFstr. S. Margherita, 1410023 chieri (to)tel 011 9413782mob 340 [email protected]

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Nel cuore della Torino più storica, a un tiro di schioppo dalla stazione centrale di Porta Nuova, il Platti è innanzi tutto punto d’incontro. La facciata monumentale, con lo scintillio delle vetrine e dei lampadari di cristallo, segna un’epoca. Il passaggio da periodo risorgimentale all’epoca attuale.L’ ingresso è sul corso Vittorio Emanuele II al n. 72, su quello che veniva definito, nell’antica denominazione, il “Viale del Re”, sull’angolo con il corso Re Umberto.Il Platti, con il vezzo da alcuni anni di un accento finale per cui diviene Plattì, è cele-bre caffetteria, bar e, oggi, rinomato risto-rante. Illuminandosi nella sala superiore, diviene nell’ora della sera un nuovo, sug-gestivo punto d’incontro per una cena. La decorazione ambientale, che con il tempo è rimasta immutata come si conviene ad un locale storico, si completa con le ampie fi-nestre che s’affacciano sul verde di corso Re Umberto. Ristorante, dunque, altrettanto celebre del sottostante bar che ha avuto ed ha Clienti e Visitatori illustri, da Giolitti ad Agnelli, da Cesare Pavese ad Augusto Mon-ti, anche per la vicinanza del famoso Liceo “Massimo d’Azeglio”.Plattì racchiude la storia e la racconta con la suggestione di una cena che dalle 20 in poi offre un menù ricco di ciò che la tradizio-nale cucina piemontese esprime al meglio per appagare ogni gusto, considerando i prodotti che il periodo dopo vacanze, già nella fase autunnale, porge in abbondanza. Una cena al Plattì é simpatico convivio se-rale, nuovo motivo torinese d’incontro, con servizio inappuntabile, al costo di 25 euro a persona, vini e bevande escluse. Nella map-pa della ristorazione torinese, il Platti-sera si dischiude come occasione nuova per il tradizionale cliente torinese, per chi visita la città, per i turisti sempre più numerosi mentre Torino, con gli abituali punti di at-trazione vive la sempre più intensa stagione del dopo Olimpiadi.

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line . 29guida

ristorantiGuida aila redazione

il ciacolon Locale rustico-elegante si tuato ai piedi della collina. Specialità della casa: piatti tipici della cucina tradizionale veneta. Antipasti self service, pasta e fasoi, mi-

nestrone di ceci, risi e bisi, jota triestina, bacca-là alla vicentina, osei scampai, faraona in sal-sa peverada.

Dolci della casa, fregolosa. Vini: vasto assorti-mento di etichette venete. Orario di apertura: 20:00/22:30. Chiusura settimanale: domenica sera e lunedì. Carte di credito: tutte. È gradita la prenotazione.

viale XXV Aprile, 11 • Torinotelefono 011 6611060 - 6610911

Strabiglia Cucina aperta fino a notte fonda, con specialità pesce fresco. Pizza con forno a legna e dolci napoletani fatti in casa. Pasta di produzione propria con trafile di bronzo. Qui puoi gustare la vera mozzarella di bufala. Sale con aria condizionata e dehors estivo. Siamo aperti ad agosto.

via della Rocca, 22/b - TOtelefono 011 8128979 - 8398691www.strabiglia.com [email protected]

aldente All'interno di un ambien-te accogliente e sobrio, ar-redato in maniera accurata, cucina tipica italiana e stagionale.Dolci fatti in casa, 100 etichette di vini naziona-li. Dopo teatro. Chiuso martedì. Aperto dome-nica a pranzo. Orario 20,00 - 24,00.

via delle orfane, 19/G Quadrilatero romanotel 011 4368105 fax 011 4319164338 7717700

osteria no 100 Stefano Conigliaro riapre il suo locale e propo-ne piatti semplici, adatti all’ambiente che vuole

creare...un’Oste-ria alla portata di tutti, con cucina rivisitata e creativa. A pranzo dalle 12 alle 14:30 menù veloci e conven-

zioni con le ditte. Giovedì serata tipica sarda e venerdì pesce.

via Madama Cristina, 100 • Torinotelefono 011 5361292cell. 347 [email protected]

trattoria Spirito Santo Situato nel centro storico di Torino, a due passi dal Duomo, un picco-lo ma ricercato e romantico locale con cucina dai gusti genuini e casalinghi dove si possono assaporare piatti di pesce freschissimo dal delizioso profumo di mare. Premiata con la Forchetta d’Oro.Gradita la prenotazione. Chiuso il lunedi tutto il giorno ed il martedì solo a pranzo.

ore 12 - 15 / 19 - 24largo IV Marzo, 11 - TOtelefono 011 4360877 cell. 339 3095201www.trattoriaspiritosanto.it

La Betulla Nasce nel 2000 dall’idillio per il buon mangiare. Nel nostro ristorante potrete viaggiare tra sapori e tradizio-ni della cucina piemontese e internazionale. La Betulla è conosciuto e apprezzato per l'eleganza dei suoi locali e la ricercatezza degli allestimenti. Troverete sempre a vostra disposizione un ser-vizio di livello superiore che riesce a garantire anche agli ospiti più esigenti un trattamento all'altezza delle loro aspettative.

strada Giaveno, 29S. Bernardino di trana (**torino)tel 011 933106 - fax 011 9355842mobile 338 6400969chiuso il lunedi'

"toscano" Uno dei più antichi ristoranti del cantro storico.Dal 1967 la famiglia Della Maggiora/Del Vigna di origine toscana conduce questo ristorante.La cucina è toscana e nazionale, la mescolanza dei piatti spazia dal farro alla ribollita, dalla co-stata di chianina alla tagliata di fassone con la rucola, ai funghi freschi o tagliolini dello chef (crema di tartufi e funghi). Vasta scelta dei vini.

via della Misericordia, 4(ang via Garibaldi) tel. 011 5628953011 532262 [email protected] di credito tutte

L’OrvietanoCucina casereccia, vino tipico di Orvieto. Porchetta e carni alla brace. Antiche ricette dell’Umbria. Da ot-tobre a febbraio specialità cinghiale.Piatti consigliati: umbrichelle cacio

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Negli ultimi anni sta sempre più emergendo l'esigenza da parte del consumatore di cono-scere l'origine e l'autenticità dei prodotti vi-

nicoli che acquista. La difficoltà principale, per chi vuole assicurare la tracciabilità, sta nell'individuare una proprietà del prodotto tale che lo identifichi in maniera inequivocabile lungo tutti gli step della fi-liera. Candidato ideale per questi scopi è il DNA in quanto l'informazione in esso contenuta contrad-distingue univocamente ogni individuo. Obiettivo del lavoro è stato quello di utilizzare il DNA come un invisibile barcode per un sistema innovativo di tracciabilità genetica dei vini. Un’ esatta identifica-zione è particolarmente necessaria nel caso di vini monovarietali, cioè di vini prodotti esclusivamente a partire da una sola varietà di uva, come il Ruchè di Castagnole Monferrato della cantina Montalbera, a tutela e valorizzazione della sua autenticità e tipi-cità.

Parla Franco Morando giovin produttore di Casta-gnole Monferrato: Questo lavoro rappresenta una nuova frontiera per il controllo e la tracciabilità degli alimenti in quanto è il risultato del primo innova-tivo controllo genetico effettuato sul vino Ruchè a garanzia del consumatore e a valorizzazione e tutela della tipicità del prodotto. Ci siamo semplicemente chiesti come tutelare questo prezioso autoctono del Monferrato, visto e considerato che ne siamo i primi produttori in assoluto. Il consumatore si merita rispetto e conoscenza del prodotto che acquista!!! ■

Patente genetica del ruche’La prima produttrice di questo raro autoctono estrapola il DNA dal Ruche'!

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pubblir

edazio

nale

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Il consueto appuntamento in libreria vede per il settimo anno consecutivo l'arrivo della nuova edi-zione di “Un anno in Piemonte” (edito da EnneCi Communication), l'abituale appuntamento con la cronaca dell'anno appena trascorso abilmente re-datto da Beppe Gandolfo. All'interno del volume sono presenti 13 mesi di notizie, dal primo novem-bre 2007 al primo dicembre 2008. Non solo fatti e cronache. Anche numeri. Una regione di dati, tabel-le, statistiche, indirizzi per fotografare il Piemonte dell'economia, dello spettacolo, della politica, del turismo, della cronaca e dello sport. Grazie a que-

sto annuario si coglie l'opportunità, con un modo agile e maneggevole, per fare memoria, fissando le notizie su carta ed evitando quindi di dimenticare nel tempo ciò che la cronaca ha raccontato. Le no-tizie sono corredate da immagini fotografiche che arricchiscono il libro. ■

Nidali è palestinese, egiziana e greca. È nata in America e cre-sciuta in Kuwait. Conosce a me-moria il Corano, ma non porta il velo. Adora Wonder Woman e ha addobbato il muro dietro al letto con mille adesivi della sua eroina, sebbene il cugino, fervente musulmano, li abbia strappati sostenendo che non sia altro che una svergognata in mutande color oro. Nidali è un’ottima studentessa e non farebbe mai nulla per disobbe-dire a Baba, suo padre, se non fosse per i tre baci e mezzo che ha dato di nascosto a Fakhr. Ma poco dopo iniziano le vacanze estive, e poi una sera Saddam compare alla tv per dichiarare

guerra al paese. Una bella disgrazia, dato che Ni-dali viene immediatamente caricata sulla macchina sgangherata di famiglia e ripara in Egitto insieme ai suoi parenti. Quando, dopo l’esilio ad Alessandria, i genitori decidono di fare ritorno in America in cerca di fortuna, Nidali dovrà imparare ancora una volta a integrarsi in una cultura nuova. Ambientato tra

gli Stati Uniti e i paesi più caldi del Medio Oriente, un romanzo tenero e profondo che traccia il ritrat-to della società araba prima della recente ondata di fondamentalismo... ■

Alla vigilia della Guerra dei sei giorni, in un kibbutz, i fondatori d’Israele e i loro figli cercano di conciliarsi tra loro e con la loro terra. Yolek esulta per i traguardi raggiunti, una volta solo sognati; suo figlio Yonathan si con-trappone al padre e lotta per affer-mare un’identità diversa; Rimona, la fragile giovane moglie, ha perso il contatto con la realtà; e Azariah Gitlin, la nuova recluta, dotata e carismatica, freme di emozioni. Il mondo apparentemente circoscritto del kibbutz diventa tea-tro universale e le relazioni fra i personaggi si trasfor-mano in un sempre più fitto intreccio di gesti, sogni, tensioni. Un romanzo ricco e commovente sui con-flitti familiari e due diverse generazioni, quella che aveva sognato una società ideale in Israele e quella che deve ereditare ciò che hanno costruito e affron-tare le nuove realtà. ■

line . 33libri

Editorialinovita'

Beppe Gandolfo e un anno in Piemonte

autore: JARRAR RANDA

editore: PIEMME

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autore: Oz AMOSeditore: FELTRINELLIpaGine: 336prezzo: 17,00 EuRO

autore: BEPPE GANDOLFOeditore: ENNECI COMMuNICATIONpaGine: 614prezzo: 18,00 EuRO

Giuseppe Gandolfo e' nato a torino il 19 marzo 1959. e' iscritto all'Ordine dei giornalisti del Piemonte-Valle d'Aosta come professionista dal 19 febbraio 1991. Ha collaborato con telesubalpina torino e avvenire, poi, per 8 anni all'agen-zia ansa, oggi e' uno degli inviati di punta, come corrispon-dente per il piemonte e Valle d’aosta del tg5.

La collezionista di storie

una Pace perfetta

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line . 35motori

autonovita’di roberto

di corte

MINI CABRIODopo la presentazione all'Auto Show di Detroit, la nuova Mini Cabrio sarà protagonista anche del Sa-lone di Ginevra, dove comparirà per la prima volta nella versione sportiva John Cooper Works. È il ter-zo modello che porta questo prestigioso nome, dopo la versione a tre porte e la Clubman.La piccola “scoperta” è equipaggiata con lo stes-so motore delle altre Jcw, il quattro cilindri 1.6 con turbocompressore a inie-zione diretta di benzina in grado di erogare ben 211 CV e di sviluppare una coppia massima di 260 Nm, tra i 1850 e i 5600 giri/min, che diventano 280 grazie all'overboost.Il propulsore, derivato da quello della Mini John Co-oper Works Challenge 2008, consente alla Cabrio di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 6,9 secondi. Secon-do il costruttore, i consumi medi si attestano sui 7,1 litri per 100 km. Oltre al motore, sono di derivazione "corsaiola" anche i cerchi di lega da 17", il potente impianto frenante, il sistema di scarico e il cambio manuale a sei rapporti.Il prossimo debutto nelle concessionarie è previsto per marzo o aprile a un prezzo, considerando per ora il listino tedesco, di circa 31.000 euro. ■

CHEVROLET SPARkDopo una brevissima comparsa al recente Salone di

Detroit, nel mese di genna-io, la nuova Chevrolet verrà presentata in via ufficiale al prossimo Salone di Ginevra. Progettata per essere ven-duta in tutto il mondo (Sta-ti Uniti compresi) la Spark è lunga

3.64 metri e di fatto, sostituirà la Matiz. Sarà dotata di motori a 4 cilindri 1.0 e 1.2 a benzina, ovviamente ci saranno anche ver-

sioni a gas Gpl. L'arrivo sul mercato italiano è previsto per la primavera del 2010. ■

RENAuLT MEGANE COuPE'Due gli allestimenti previsti per la coupè mentre ESP e telaio in versione sport sono di serie su tutta la gamma. Disponibili 4 motori per il lancio, due diesel (con il filtro antiparticolato di serie) e due a benzina. Renault Megane Coupè nasce dal prototipo presentato dalla Règie al Salone di Ginevra 2008. La filante coupè transalpina - per il momen-to ancora in forma di concept - sfoggia un design piacevole e dinamico, che anticipa con molta precisione il design della nuova Megane tre porte. Tratti salienti del design di questa vettura sono le grandi portiere capaci di consentire un accesso agevole anche per i passeggeri posteriori, il design particolare delle luci di coda e il fascio-ne aerodinamico anteriore costituito da ampie prese d'aria. I prezzi varieranno da 19.000 a 23.000 euro. ■

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Forma torino

FORMA, la Fondazione dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, in collaborazione con gli artisti della Fondazione Anouk, ha avviato un

progetto per rendere gli ambienti più a misura di bambino e contribuire al miglioramento della vita in

ospedale, una delle finalità che persegue da quando ha iniziato la sua attività: “la bambinizzazione”.Il Reparto di Ortopedia-Urologia dell'Infantile è stato infatti preparato per accogliere le simpatiche figure colorate e vivaci create proprio con l'intento

di allietare la permanenza dei bambini.Gli artisti, provenienti da più parti d’Europa, hanno incontrato medici e responsabili del reparto orien-tando così la loro creatività in modo funzionale. L’inaugurazione dell'intervento si è svolta proprio pochi giorni prima di Natale, il 18 dicembre 2008.Il risultato è una serie di divertenti scenette ripro-dotte nel corridoio e riprese in ogni stanza.In precedenza un simile intervento ha interessato anche il servizio di Radiologia. Nei prossimi mesi un altro reparto sarà oggetto di decorazione, con l’ambizioso obiettivo di riuscire nel tempo a rinnovare tutto l’ospedale. Per far questo la Fondazione ha bisogno di un sostegno da parte di tutti voi, e poter così donare un sorriso ai bambini dell’Infantile di Torino. ■

36 . line salute

Piu' colori piu' sorrisi!

Per le donazioni:

Tramite bonifico bancario c/c bancario N. 600 presso BANCA INTESA SANPAOLOABI 03069 - CAB 01088 - CIN SIBAN IT13 S030 6901 0881 0000 0000 600

c/c postale n. 67611335

intestati a F.O.R.M.A. – Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita OnlusPer maggiori informazioni:contattare l’ufficio al Tel. 011 3135025 o recarsi in sedePiazza Polonia 94 – Torinopresso l’Ospedale Infantile Regina Margherita, 6O piano lato Pronto Soccorsowww.fondazioneforma.it [email protected]

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AkHENATON faraone del solepalazzo Bricherasiotorinowww.palazzobricherasio.it

27 febbraio • 14 giugno '09

La mostra, curata da Francesco Ti-radritti, realizzata in collaborazio-ne con il Musée d’Art et de Histoire di Ginevra e grazie al sostegno del-

la Compagnia di San Paolo, riper-corre le vicende storico-culturali dell’Egitto tra i regni di Amenofi III e Ramesse II, ponendo l’accen-to sulla figura del Faraone del sole e dando vita a un momento di alto valore culturale, soprattutto alla luce delle scoperte avvenute negli ultimi anni e grazie alle riflessio-ni compiute su questa particolare epoca dell’Egitto da esperti inter-nazionali.. ■

ANNALISA PIROVANOI vicini non fannorumore

Galleria obrazVicolo Lavandai 420144 Milanotel. 02 87394007 cell. 339 [email protected]

25 febbraio • 11 aprile 2009

Come altri artisti della sua ge-nerazione, Annalisa Pirovano ha

orientato fin dall’inizio il proprio per-corso nel filo-ne dei cosid-detti pittori della realtà. Un codice, b e n i n t e s o , tutt’altro che univoco sia in pittura che in scultura ma che, al contra-rio, si declina in una molteplicità di poetiche spesso accomunate da un desiderio di spregiudicatezza e disincanto nei confronti dell’im-magine quotidiana. Nel lavoro della Pirovano, questo approccio si carica di valenze estetiche e simboliche peculiari che attingo-no a diversi ambiti: quello della cultura dei media e della crona-ca, esplicitato anche attraverso l’uso sapiente delle monocromie, quello un po’ crepuscolare della cinematografia noir (diciamo alla Tarantino), quello della lettera-tura minimalista americana alla Truman Capote.(Mimmo Di Marzio dal testo in catalogo ). ■

WALTER BORTOLOSSIDer blaue Engel

GALLERIA ANTONIO BATTAGLIAVia ciovasso 520121 Milanotel e Fax [email protected]. galleriaantoniobattaglia.com

fino al 21 marzo 2009

Uno stile narrativo che l’artista ha consolidato nel tempo durante il percorso creativo dall’87 ad oggi: racconta la contemporaneità del

presente, connessa a passato e fu-turo.Con un nutrito gruppo di ope-re, alcune dalla forma inusuale, Bortolossi esce dai soliti clichè e manipola immagini e nozioni pre-esistenti colpendo con forza chi osserva le sue tele.

Paesaggi urbani caotici, luoghi re-ali eppure surreali, collezioni di elementi mutuati dalla biblioteca infinita dell’accaduto e del possi-bile ospitano una simultaneità di situazioni e di protagonisti che sembrano osservati da più direzio-ni e formano scenari sottendenti un ordine in dialogo con il caos. Addentrarsi nella pittura di Walter Bortolossi è un’avventura, è come leggere un racconto, un graphic novel: sono tante le storie che ci vuole raccontare. ■

mostre & manifestazionila redazione

line . 37arte

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38 . line mostre

Egitto

VVENARIA REALE (Torino) – La mostra “Egit-to. Tesori sommersi” che si terrà alla Vena-ria Reale dal 7 febbraio al 31 maggio 2009,

è l’unica tappa italiana della mostra internazionale che espone oltre 500 reperti archeologici provenien-ti da Alessandria, Heracleion e Canopo, antichissi-me città della zona del Delta del Nilo, che nei primi secoli dell’era cristiana sprofondarono sei metri sot-to il livello del Mediterraneo.Con il supporto di una sofisticata tecnologia geofisi-ca, l’equipe guidata da Franck Goddio ha riscoperto i loro resti, miti, opere ed oggetti: dalla sensualità della statua in diorite di una regina, alla semplice quotidianità di alcuni ami da pesca in bronzo; dalle tre colossali statue in granito di oltre cinque metri, alle monete d’oro; dalla stele di Tolomeo con le sue 16 tonnellate di peso, all’anello nuziale in oro che porta incisa una frase del Vangelo.Questi reperti percorrono 1.500 anni di storia dell'antico Egitto, dal 700 a.C. all’800 d.C., copren-do i periodi delle ultime dinastie faraoniche, le epo-

che dei Tolomei, dei Romani, dei Bizantini e l'inizio dell'era islamica. In molti casi le opere, oltre all’in-discussa bellezza e fascino, rappresentano testimo-nianze uniche della cultura egizia, come ad esempio un naos con l'iscrizione del calendario. Alcune sco-perte hanno portato alla soluzione di misteri finoad ora irrisolti: è il caso di Heracleion e Thonis, che si è attestato essere la denominazione in greco e in egizio della stessa città.L’esposizione, accolta trionfalmente da quasi due milioni di visitatori nelle precedenti sedi di Berlino, Parigi, Bonn e Madrid - dove era curata da Franck Goddio - nell’unica tappa italiana è stata arricchita da un allestimento di spettacolare coinvolgimen-to, affidato alle scenografie di Bob Wilson e alle musiche e ambientazioni sonore composte da Laurie Anderson.Dopo aver ricevuto le prime infor-mazioni sulla mostra esposte nel prologo, il visitatore at-traverserà un lungo e buio co r r ido io

Tesori sommersi

la redazione

Quando:dal 7 febbraio al 31 maggio 2009

orari:martedi', mercoledi', giovedi', venerdi': ore 9 – 18.30sabato: ore 9 – 23domenica: ore 9 – 20lunedi': chiuso (tranne i Festivi)ultimi ingressi: 1 ora prima della chiusura

Page 39: LINE marzo-aprile 2009

che ripropone le suggestioni delle profondità mari-ne, per arrivare nel cuore della mostra iniziando da una stanza totalmente luminosa, la contemplation” dedicata ad un solo, prezioso oggetto e al piacere della contemplazione.Seguono spazi singolarmente allestiti: Sunken Forest (Foresta sommersa), Treasures Honeycomb (Alveare dei tesori), Sphinx Box (Scatola della Sfinge), Liquid

Space (Spazio liquido), Waves Power (Potenza delle onde). La visita culmina attraverso il lungo corrido-io allestito come una scura galleria (Coral Tunnel) nell’ultima spettacolare stanza dedicata all’oggetto di maggiore mistero e sensualità: una statua femmi-nile - dea o regina - che sembra sorgere dalle acque e che, con la perfezione e la bellezza della sua imma-gine, accompagna il visitatore verso l’uscita.“Egitto. Tesori sommersi” è allestita all’interno del-la Citroniera e della Scuderia Grande della Venaria Reale: imponenti spazi juvarriani (circa 5 mila mq.) utilizzati insieme per la prima volta. Questi ambienti, con la loro maestosità, non solo valorizzano l’esposi-zione dei reperti, ma esaltano anche l’emozione e il fascino per le esplorazioni e le ricerche che lihanno riportati a noi.Al termine di questo tour internazionale, che avrà

una successiva tappa a Yokohama, i reper-ti torneranno nella loro terra d'origine, dove Frank Goddio “spera che possano essere radunati presso un unico sito per essere mostrati al pubblico egiziano".Il biglietto d’ingresso per la mostra co-sta 10 euro, ridotto 7 euro, scuole 4 euro. ■

L’unica tappa italiana nelle Scuderie Iuvarriane della Reggia di Venaria

A cura di Franck Goddio con l’allestimento di Robert Wilson.

Musiche e ambientazione sonora di Laurie Anderson.line . 39mostre

informazioni e prenotazioni:scuderie juvarriane della reggia di Venaria (torino)telefono +39 011 4992333prenotazioni@lavenariareale.itwww.lavenariareale.itwww.egittotesorisommersi.itwww.fondazionearte.it

Page 40: LINE marzo-aprile 2009

40 . line arte

Bruno Fusca

Torinese di adozione e calabrese di nascita, Bru-no Fusca si avvicina all’arte figurativa come collezionista per poi cominciare anche a dipin-

gere.Il suo percorso artistico è quello classico dei migliori artisti italiani: disegno, pittura di stampo figurativo e poi l’informale, dove Fusca esprime il meglio di se stesso e va a collocarsi nel gotha degli artisti che si dedicano a questo tipo di pittura.

Molti sono i suoi affezionati collezionisti grazie alla qualità delle sue opere che sono di ottimo livello e che ci hanno molto favorevolmente impressionati: la sua produzione pittorica non è vastissima a causa dei molteplici impegni lavorativi, ma la qualità è a dir poco eccellente.Bruno Fusca infatti, per professione gestisce, con diversi collaboratori, un bellissimo bar in Torino (Acquamarina - corso Francia 282). Capace di pro-durre fino a dieci opere una di seguito all’altra e poi di stare per mesi senza “sfornare” un nuovo quadro, per poi ricominciare a dipingere sotto il suo inna-to istinto emotivo, che è la base principale del suo percorso artistico. Bruno Fusca ha un suo personale

metodo di miscelare e “collocare” i colori sulle tele, che sanno di forte e di visceralmente coinvolgente.Mentre, come già detto, il mondo del suo collezio-nismo non è vastissimo è invece molto importante il mondo della beneficenza: Fusca infatti ama donare i suoi dipinti per opere di solidarietà a 360°, dimo-strando di essere un uomo particolarmente sensibile alle problematiche dei giorni nostri ed a quelle dei meno fortunati di lui.Che lavori o che dipinga, Fusca ama vivere quoti-dianamente l’arte: non è raro trovarlo nei locali che ospitano la sua attività con collezionisti od appassio-nati ed anche con artisti di ottimo calibro che con lui colloquiano -del più o del meno-, ma anche del bello e dell’artistico che accomuna i loro interessi.

Non esiste in Fusca la presunzione o l’invidia, egli ama la sua arte, ma anche quella dei suoi colleghi e dei grandi artisti di tutto il mondo, dimostrando che l’universalità della bellezza è di casa nella vita di Bruno.Recentemente, da appassionato di moda, ha iniziato a trasferire su tela le visioni che gli appaiono di que-sto mondo che è uno dei fiori all’occhiello del nostro “paese”; i risultati di queste ricerche sono eccellenti e le opere che ne derivano sono di ottima qualità. Bruno Fusca sta diventando uno degli artisti di pun-ta di Artenuova dal 1981 *O.c.a.*-Art Studio, che crede sinceramente il lui e che contribuirà a farlo conoscere in Italia ed all’estero. ■

arte

di Mauro cappio Barazzone

Il colore e la fantasia

Page 41: LINE marzo-aprile 2009

Fiorella Corteartedi Mauro cappio Barazzone

Fiorella Corte è di natura un esteta di tutte le arti, nel suo interiore profondo c’è un universo di energia artistica che nella sua trasposizione

esteriore si esprime principalmente nella poesia e nella pittura.Torinese di origine Fiorella Corte inizia a dipingere al termine dei suoi studi classici ed alla sua maturi-tà e, quasi contemporaneamente, inizia ad incide-

re sulla carta tutti i suoi sentimenti poetici.Per alcuni anni si dedica professio-nalmente all’in-segnamento nelle scuole medie, men-tre, per realizzare il suo ego, studia tec-nica pittorica sotto la guida di Mirella Roso Cappellini; di qui lo spunto per fare arte figurativa anche a seguito di un corso di “arte-te-rapia” che influenza il suo dipingere, per

cui nelle sue rappresentazioni pittoriche iniziano ad emergere grandi forze cromatiche e profondità di contenuti.Fiorella Corte ama profondamente la pittura ed in particolare il figurativo ed ogni angolo, ogni sorcio, sono spunti positivi per afferrare i pennelli e pitture ed iniziare a scrivere a colori le sue sensazioni. La Corte non dipinge, vuole esprime il suo animo che è lindo e cristallino attraverso l’assemblaggio cromatico che risulta sempre molto significativo e creativo.Di qui ad iniziare ad esporre il passaggio è stato ob-bligatorio, negli ultimi anni è stato un susseguirsi di mostre personali e collettive in gallerie pubbliche e private, castelli, hotel, ecc..L’incontro fra Fiorella Corte ed Artenuova dal 1981 * O.c.a. * - Art Studio è stato favorito dal noto gior-nalista torinese Walter Baldasso, che, da amico e collaboratore della nostra pittrice e dell’associazione è stato il traghettatore dell’artista nel mondo dell’ar-te figurativa ed espressiva (poesia). Fiorella Corte oggi ha davanti a se un percorso mol-to interessante e proficuo che saprà sicuramente af-frontare con la determinazione e la dolcezza che ne contraddistinguono il carattere e le sensazioni. ■

un esteta dell’arte

line . 41arte

arte

i tetti di istambul, tecnica mista, cm 50x35

Page 42: LINE marzo-aprile 2009

museo civico d’arte contemporanea silvio vigliaturoPalazzo SanseverinoAcri (Cs), www.museovigliaturo.it - [email protected]

MA CA Museo civico d‘Arte Contemporanea silvio vigliaturo, Acri MACA

aAIAP - Associazione Internazionale Arti PlasticheInternational Association of Art - UNESCOAssociation Internationale des Arts PlastiquesComitato Italiano - www2.ronchiato.it/aiap/artisti

Provincia di Cosenza

Regione Calabria

GAGALS

TENUTATERRE NOBILILidia Matera

Rotary InternationalDistretto 2100

Club di Acri

Città di Acri

PITTURA DEGLI DEIla più antica arte moderna

a cura di Boris Brollo

19 aprile – 14 giugno 2009

Page 43: LINE marzo-aprile 2009

Marco Scalettiartedi Mauro cappio Barazzone

Torinese di nascita, Marco Scaletti lavora nel suo bellissimo appartamento/studio a Grugliasco, in provincia di Torino.

Scaletti si avvicina al mondo del figurativo fin da giovanissimo, con la realizzazione di un piccolo car-tone telato dipinto ad olio alla tenera età di cinque

anni.La sua definitiva formazione artisti-ca si realizza sotto l’abile guida di noti maestri: Romano Guietti, Francesco Tabusso, Giaco-mo Soffiantino, Mantovani, Girar-di, per la pittura ed il disegno e di Enzo Sciavolino, Bruno Martinazzi e Massimo Ghiot-ti, per la scultura.

Successivamente Marco Scaletti prosegue i suoi stu-di alla Facoltà di Architettura di Torino ove scopre anche un grande interesse per la sperimentazione nel mondo della fotografia, alla quale poi dedica ol-tre quattro anni in ambito professionale.La maggior parte delle opere di Scaletti sono oli su tela, anche se l’artista non disdegna sperimenta-

re altre tecniche ed altri materiali. Il figurativo è, in questo periodo artistico, il percorso più perseguito, ma Scaletti guarda anche al passato ed al futuro del-la pittura con grande interesse e sobrietà, sapendo che col lavoro si può giungere a realizzare qualsiasi obiettivo.Anche i grandi personaggi della nostra storia e dello spettacolo sono rivisitati da Scaletti in fase pittorica con risultati stupefacenti: JFK, James Dean, Martin Luter King, Marilyn Monroe e tanti altri, escono dai suoi pennelli, perché Marco Scaletti è anche un grande ritrattista.Da anni espone in tutta Italia e per il futuro ha pro-getti importanti che meritano di essere seguiti da tutti quelli che amano ed apprezzano l’arte figurati-va. Da circa due anni Artenuova dal 1981 *O.c.a.*-Art Studio lo ha accolto con grande interesse fra i suoi migliori artisti e si propone di farne un pittore di punta a livello nazionale ed internazionale. ■

L’artista del futuro

line . 43arte

Page 44: LINE marzo-aprile 2009

44 . line arte

Marco Fiori

E' la Sardegna, meravigliosa isola italiana del Mar Tirreno, la regione di origine di Marco Fiori, l’artista che definisce il suo stile pitto-

rico “alieno”.

Egli nasce infatti a Sassari nel 1969 per poi trasferirsi in Pie-monte con la famiglia: oggi infatti vive ed opera nella sua casa/studio a San Benigno Ca-navese, in provincia di Torino. Pittore nel sangue e di famiglia, anche la sorella Milena è una bravissima pittrice, affronta il mondo dell’arte figurativa con passione e determinazione de-dicandosi alla realizzazione del-la sue opere pregne di colori e costruite su basi geometriche molto interessanti.Lui stesso prima e dopo aver realizzato un quadro lo classi-fica come “alieno” forse perché pensa che l’ispirazione gli sia giunta dall’universo immenso

o forse perché c’è un legame mentale fra il Fiori e menti infinite provenienti dallo spazio!Sta di fatto che le opere di Marco Fiori sono piene di gioia, di colori intensi, di simmetrie interessanti, di movimenti coinvolgenti.Essendo giovane, ma pieno di entusiasmo e furore artistico, l’artista produce molto e crea seguendo i suoi schemi mentali che non sono mai banali e ripe-titivi, ma sempre nuovi ed armonici.Per un certo tempo, con la sorella Milena, Marco Fiori ha anche gestito una galleria d’arte, per poi co-minciare a farsi conoscere nel mondo dell’arte che conta, esponendo fuori dai suoi confini.Artenuova dal 1981*O.c.a.* - Art Studio lo ha ac-colto a braccia aperte nel suo folto gruppo di pittori e scultori e per correrà con lui un cammino che ci auguriamo sia pieno di gioie, soddisfazioni e risul-tati. ■

arte

di Mauro cappio Barazzone

una pittura aliena

Page 45: LINE marzo-aprile 2009

Studio artistico “to oreo” –“il Bello”

piazza Bollani 3/B,10098 rivoli (to)cell 328 [email protected]

katia Anastassiou di Mauro cappio Barazzone

Fare arte, è il linguaggio più consono a Katia Anastassiou, che tra l’altro è ciò che più si ad-dice al suo carattere ed alla persona che è. La

Pittura e la Scultura sono le sue braccia destra e sini-stra, il suo modo di comunicare ed esternare la sua storia personale. Per qualcuno è più naturale espri-mersi con le parole, ma per lei questo è l’unico modo, immediato, spontaneo e naturale, per trasmettere

tramite le for-me ed i colori il suo mondo interiore. Ka-tia Anastas-siou ha sem-

pre avuto grande attrazione per i ritratti, che sono l’innato interesse verso la figura umana, per il suo ca-rattere e per i suoi sentimenti, per il

dramma personale; in un certo senso – si sa – si dipinge un perso-naggio solo. D'altron-de, ogni opera d’arte è il ritratto di un’idea che, inizialmente, viene abbozzata e colorata e che durante la sua realizzazione muta e si evolve, facen-do il proprio percorso di vita, fino alla sua totale liberazione.Dopo tanti anni di lavoro, la Anastassiou è arrivata

ad un nuovo punto di partenza, di matura-ta consapevolezza che porta alla visione di nuovi orizzonti, alla “Linea Rossa”. Queste sono opere che traspi-rano vita ed immagina-zione. Procedendo dunque con cautela, mante-nendo gli equilibri fra estetica e sentimento, con particolare atten-zione alla grande for-za che traspare da una tela non “logorroica”, le sue opere provocano interesse ed attenzio-ne, sono indirizzate ad un pubblico concreto e capace ad accogliere i suoi pensieri ed in-terloquire con il suo linguaggio, con il suo racconto.

Da molti anni Katia Anastassiou collabo-ra con ARTENUOVA dal 1981 * O. C. A. * - Arte Studio, associa-zione che crede molto in lei e nel suo lavoro.www.artenuova.net ■

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ARIETE (21 Marzo - 20 Aprile)Questi mesi vi offriranno tante occasioni per “agire”, soltanto dovrete prima valutarne le conse-guenze e le motivazioni. Non vi mancheranno comunque gli strumenti adatti, sia mentali che psicologici ed operativi. La primavera riporterà un piacevole dinamismo nella vostra vita, ma questo è il periodo in cui i germogli stanno preparandosi a emergere dalla terra, raccogliendo le forze.

La natura conosce i tempi e i modi più giusti con cui il divenire si manifesta e si sviluppa: prendete esempio e frenate l’impazienza. Un passo indietro vi permetterà poi di fare passi avanti più rapidi e

meglio direzionati.

TORO (21 Aprile - 20 Maggio)Dopo un periodo faticoso e snervante, il cielo comincia a rasserenarsi e promette un cambiamento “climatico” positivo e durevole. E’ vero che persone tenaci come voi sanno resistere ai periodi di difficoltà, ma di solito lo fate appunto in modo caparbio, più per naturale “istinto di sopravvivenza” che per autentica fiducia nel futuro. Ogni decade del vostro segno ha un pianeta autorevole in

appoggio, eppure ultimamente potreste esservene dimenticati… vi accorgerete di osservare la vita con occhi più disponibili, di alzarvi al mattino con uno stato d’animo migliore, di comportarvi in modo più

affettuoso, tenero, cordiale; il che, sarà una piacevole novità anche per chi vi sta vicino… .

GEMELLI (21 Maggio - 21 Giugno)Non vi mancheranno gli appoggi celesti, e il loro compito sarà innanzitutto quello di incoraggiarvi, di aiutarvi a mantenere l’ottimismo, sempre un po’ precario in un periodo di alti e bassi emotivi come questo, e che potrebbe riproporre dubbi o problemi già emersi negli ultimi mesi del 2008. Alcuni di voi li risolveranno, in un modo o nell’altro, per scelta o per forza… Altri li affronteranno forse

per la prima volta consapevolmente, ma tutti dovrete ricordare che per arrivare a risultati durevoli, la volontà va affiancata dalla responsabilità, e non deve essere confusa con la fretta o l’impulsività.

CANCRO (22 Giugno - 22 Luglio)Quello che vi aspetta è un periodo di grandi aspettative, di importanti promesse. Forse già avvertite questa atmosfera diversa, questo avvicinarsi del “possibile” che finora avete sentito distante e ostile, eppure anche in queste prime settimane potreste essere ancora confusi, guardinghi, indecisi; come se per trovare quelle porte doveste percorrere lunghi corridoi, labirinti, con la paura di perdere

la strada o la necessità di tornare indietro per riprovare… La primavera vi vorrà di nuovo protagonisti della vostra vita e il bello sarà che, al di là delle difficoltà, delle preoccupazioni o degli eventuali problemi

oggettivi che la vita sempre presenta, voi stessi vi sentirete tali.

LEONE (23 Luglio - 23 Agosto)L’ultimo periodo non è stato leggero, per voi, con tanti pianeti in opposizione nel settimo campo. Adesso le tensioni maggiori cominceranno a sciogliersi, ma lo faranno progressivamente, pian pia-no… Insomma, meglio controllare l’impulsività, in attesa che le nuvole più scure si diradino, e controllare soprattutto la voglia di rivalsa o persino di vendetta che potreste avvertire in quelle

giornate più delicate. Non ne vale la pena, e soprattutto non sarebbe da voi e lo sapete: non a caso Venere, sempre in ottimo trigono dal nono campo, mantiene caldo il vostro cuore generoso e leale,

accendendo i sentimenti migliori e lasciando che la fiamma dell’aggressività si spenga in fretta, per mancanza di carburante….

VERGINE (24 Agosto - 23 Settembre)Il periodo astrologico inizia con un accumulo di pianeti nel sesto campo: settore associato al vostro segno (il sesto, appunto, nell’ordine zodiacale) e che riguarda gli aspetti della routine quotidiana, il lavoro, la salute, gli impegni pratici, le scadenze o necessità… insomma la realtà di tutti i giorni. Già questa configurazione sembra conferire una forte caratterizzazione operativa, tuttavia, considerando

la presenza di Mercurio, Marte e Giove, non sono affatto da escludere risultati e soddisfazioni, come vedremo. Semmai, potrebbe essere la vita relazionale ed affettiva a pagarne le conseguenze: tensioni,

dubbi o incomprensioni nei rapporti più importanti, sia privati che di lavoro. Si tratterà solo di dedicare più tempo, energie ed attenzioni agli equilibri relazionali, considerando che ogni rapporto con gli altri, di qualsiasi natura sia, offre nella misura in cui chiede. Vi piaccia o meno… non siete soli!.

BILANCIA (24 Settembre - 23 Ottobre)Niente paura: il tempo passa ma per voi sembra rallentare, apposta per favorirvi. Potrete infatti contare su fior di pianeti in trigono dal quinto campo. Ancor prima di parlare di relazioni, un consiglio può valere senz’altro e “a prescindere” dalle variabili personali: dedicate più tempo e impegno alla salute, magari anche all’estetica; iniziate una dieta dimagrante o disintossicante, muovetevi di più e possibilmente all’aria aperta. Fate insomma qualcosa di diverso, consapevol-mente e volontariamente, per equilibrarvi in questa fase di cambio di stagione. Vedrete che vi farà bene anche all’anima.

SCORPIONE (24 Ottobre - 22 Novembre)Cominciando a guardare nella giusta direzione, oltre il contingente e il circostante che sembrano (e sono) ancora immutati, vi accorgerete che la stagione sta davvero cambiando, il cielo schiaren-do. Avere Marte dissonante per voi è quasi una garanzia di pensieri cupi, rabbiosi o vendicativi! Viceversa, averlo in transito armonico significa far fluire le energie vitali con volontà, grinta ed entusiasmo. Cose ben diverse, sia per voi che per chi vi sta vicino… Che fare, dunque, nell’attesa? E’ più semplice consigliarvi cosa “non” fare: non lasciatevi trascinare dall’istinto, perché il rischio di commettere errori, sia di valutazione che di comportamento, è ancora alto in queste prime settimane del mese astrologico.

SAGITTARIO (23 Novembre - 21 Dicembre)Rispetto ai mesi passati e in particolare agli ultimi del 2008, oggi avete una visione della vita assai più rosea, la vostra autostima è tornata ai giusti (alti) livelli e i cambiamenti vi spaventano meno: anzi, vi stimolano a dimostrare il vostro valore. Approfittate di questo periodo per cambiare aria: sia fisicamente, con qualche viaggetto, sia con una vita sociale più dinamica e creativa. Sarà infatti l’atmosfera domestica o familiare quella più pesante, ma appena fuori casa vi trasformerete, mostrandovi brillanti, curiosi, simpatici, e ricevendo gratificazioni e meritati consensi.

CAPRICORNO (22 Dicembre - 20 Gennaio)I campi più sollecitati, favorevolmente, restano comunque il secondo e il terzo, legati agli aspetti economici o più concreti dell’esistenza, nonché al movimento e alla comunicazione in generale. Se, dunque, è possibile che riceviate soddisfazioni personali o lavorative, è altrettanto possibile che ciò vada a discapito del tempo o delle attenzioni da dedicare ai rapporti privati o familiari (quarto campo), o semplicemente che questi ultimi non attraversino un periodo similmente fecondo e gratificante.

ACQUARIO (21 Gennaio - 18/19 Febbraio)Sono davvero tanti e importanti gli eventi astrologici che vi hanno coinvolto e vi stanno tuttora coinvolgendo, per cavarsela solo con banalità da oroscopo televisivo. Gli accumuli planetari meri-tano maggiore rispetto e se, a mio parere, hanno spesso risonanze cruciali sul piano collettivo, è pur vero che il piano individuale è altrettanto responsabilizzato a tradurne i messaggi in espressio-ni evolutive. Vi chiederete: ma come? in che modo, in che senso? Già. Belle domande. Domande legittime ma alle quali faticherei a rispondere persino se stessimo parlando a quattr’occhi, con un tema completo di fronte. In questo periodo così critico per l’umanità, e prima di raggiungere anni ben più critici, i valori Acquario e le persone che li incarnano possono suggerire una chiave, per aprire la porta alla speranza.

PESCI (19/20 Febbraio - 20 Marzo)Dopo un mese più agitato che produttivo, a causa dei tanti pianeti nel dodicesimo campo, adesso l’atmosfera cambia progressivamente: sia dentro che intorno a voi. E’ tempo di rinnovarvi…. anzi, di cominciare ad essere voi stessi, di mostrarvi nei vostri aspetti migliori, unici ed originali, troppo spesso nascosti o sottovalutati! L’importante è che non vi facciate suggestionare da gior-nate un po’ più emotive, non date troppa importanza ai ricordi spiacevoli, ai rimpianti, ai dubbi, perché Urano vi vuole nuovi, autonomi e proiettati verso il futuro, mentre lo stesso Saturno – pur severamente – vi invita ad imboccare strade costruttive, con maturità e responsabilità, come è giusto che faccia chi sa tenere in mano le redini della propria vita.

oroscopo

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Formula vincente per “Lilli, la moda

ritrovata”, un salotto di classe caldo

e accogliente, dov’è piacevole passare

qualche ora con le amiche, con le figlie,

curiosando tra gli abiti, sorseggiando

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di firme prestigiose come Prada, Guc-

ci, chanel, dolce & Gabbana, donna

Karan, Fay, alviero martini, Gai mattio-

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nuovi che cambiano di giorno in giorno

il volto dello show-room. Un luogo da

frequentare come habituée, perchè non

si sa oggi cosa vi si potrà trovare do-

mani...

aperto il martedì e il giovedì, dalle

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Cucina Piemontese e NazionaleDalla Griglia alla Casseruola

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La Locanda del Fassone via San Domenico 7 bis/A (angolo via Bellezia) 10122 Torinowww.locandadelfassone.itDa Martedì a Venerdì aperto solo a cena. Sabato e Domenica aperto a pranzo e cena. Lunedì chiuso.

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