LINE gennaio-febbraio 2009

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line . 1 viaggi Montagna Speciale neve Viaggi Giamaica Costa Rica Nuova Zelanda Idee Speciale San Valentino Arte Prato Varre' Rivoira Cannata Poste Italiane. Spedizione in A.p. 70% - D.C.B. Torino n° 1/09 - Volume 13 n°1 - gennaio / febbraio 2009 COPIA OMAGGIO

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Rivista free press. Bimestrale di informazione di qualità. Contenuti giornalistici di livello. Viaggi, enogastronomia, ristoranti, shopping, turismo, vini, auto, hotel e benessere.

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line . 1viaggi

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COPIA OMAGGIO

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sommarioFoto di copertina

"Speciale neve"comprensori internazionali e piste tra le piu' alte d'europa (pag. 20)

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16

20

viaggi

nuova Zelandala terra benedetta da dio 9

costa ricaun eden tra due oceani 13

Un sogno chiamatoGiamaica 16

san valentino

innamorati e...in vacanza 33

tendenze

Quarantenni d'assalto 30

locali

Guida ai ristoranti 29

salute

il tuo evento per Forma 45

arte

Varre' 40

roberto rivoira 42

antonio cannata 43

Giovanni prato 44 speciale neve

comprensori internazionali e piste fra le piu’ alte d’europa 20

cibi

La rivalsa della cucinadi tradizione 26

territorio

il paesaggio 36

hotel

inaugurato atlantis, l’hotel extralusso da mille e una notte 22

alcatraz: il carcere diventa hotel 24

Woolness: quando il benessere e' un bagno nella lana! 24

13

motori

porsche panamera 37

porsche cayenne turbodiesel 37

Lexus rX 450H 37

Bentley azure t 37

Locauto due 38

rubriche

editoriale 7

Mostre & Manifestazioni 39

oroscopo 46

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22

20

40

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line . 7

editoriale

al parmigiano reggiano il premio “prodotto dop dell’anno”

dal mondo gastronomico mondialeUn riconoscimento speciale al consorzio per la sua azione di tutela

al congresso di gastronomia di San Sebastian nei paesi Baschi (Spagna)

di danilo alsona Bertazzi

il direttore di Linedanilo alsona Bertazzi

REGGIO EMILIA - Il Congresso di Gastronomia di San Sebastían, nei Paesi Baschi –il piú

importante del mondo per il lancio di protagonisti ed idee della cucina contempora-

nea– ha conferito al Parmigiano Reggiano il premio “prodotto Dop dell’anno”, con un

ulteriore riconoscimento al Consorzio di tutela per l’azione svolta nella difesa e nell’affermazio-

ne dell’identità di uno dei prodotti d’eccellenza dell’agroalimentare internazionale. Il premio è

stato consegnato al direttore del Consorzio, Leo Bertozzi (nella foto), con una particolare sotto-

lineatura relativa all’impegno espresso dall’ente di tutela nella vicenda “Parmesan, che ha por-

tato la Corte di Giustizia delle Comunità Europee a stabilire che tale denominazione non può

essere utilizzata da prodotti non prodotti secondo il disciplinare del Parmigiano Reggiano.

“Questo premio – sottolinea lo stesso Bertozzi - costituisce per Parmigiano-Reggiano un ulte-

riore importante riconoscimento da parte della avanguar-

dia gastronomica mondiale, la stessa avanguardia

che a San Sebastián lo conferma non solo

ingrediente indispensabile per molti piatti,

ma lo eleva a protagonista delle nuove

tendenze gastronomiche internaziona-

li”. “Il merito conferito al Consorzio

– prosegue Bertozzi – rappresenta poi

un riconoscimento per tutti i produt-

tori, perché insieme all’attività di tutela

del Consorzio va esplicitamente a premia-

re – come è stato sottolineato nel corso del-

la cerimonia di premiazione - la qualità del latte

prodotto nel comprensorio, le modalità con le quali è

ottenuto e i processi artigianali di lavorazione, cioè i tre fattori fondamentali che hanno consen-

tito al Parmigiano Reggiano di ottenere il premio quale prodotto Dop dell’anno”. Il direttore del

Consorzio è stato premiato da Rafael García Santos, patrón del Congresso, nell’Auditorio del

Palazzo dei Congressi di San Sebastíán (Spagna), e a propria volta l’Ente di tutela ha conferito il

“VI Premio Parmigiano-Reggiano a la mejor labor en pro del queso” a Paco Torreblanca, consi-

derato il Picasso della pasticceria dalla comunità gastronomica internazionale, per la passione e

l’impegno con i quali ha realizzato e continua a ricercare nuove forme di introduzione del Par-

migiano-Reggiano nella pasticceria, esaltandone la tessitura e l'aroma, abbinandoli al del cacao

di grande qualità, nel rispetto dei sapori originali del prodotto (tra i piatti di Torreblanca si sono

affermati a livello internazionale i cioccolatini al Parmi-

giano-Reggiano e, recentemente, anche una sorprendente

mousse di cioccolato e Parmigiano-Reggiano). ■

Danilo Alsona Bertazzi

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taccuino di viaggio

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Sarà perché ubicata agli antipodi nell’altro emi-sfero e dall’altra parte del pianeta, ma l’Ocea-nia costituisce il continente meno conosciuto.

Se sappiamo poco dell’Australia e delle altre migliaia di isole e isolette sparse nel Pacifico a formare Mela-nesia, Polinesia e Micronesia, ancor meno conoscia-mo della Nuova Zelanda. Qualcuno la conosce quasi soltanto grazie alle prodezze veliche degli equipaggi neozelandesi in Coppa America, avversari di grande talento per il Moro di Venezia, Luna Rossa e Alin-ghi, ma pochi saprebbero ubicarla con precisione su una carta geografica muta. Invece si tratta di un paese prospero, progredito e di grande civismo, con paesaggi assai vari di straordinaria bellezza, e con un livello sociale e di qualità della vita da fare invi-dia. Grande poco meno dell’Italia ma con appena 4 milioni di abitanti, e una delle densità più basse al mondo, risulta composto da due isole maggiori, cir-condate da una corona di isolette minori, che quasi si sfiorano nello stretto di Cook (ma unite in epoca glaciale), di analoghe dimensioni poste in verticale su una lunghezza di 1.500 km due mila km a sud-est dell’Australia. Anche se quella australiana appa-re la terra più vicina, la differenza tra le due risulta davvero rilevante e dati i punti di vista, tanto da non avere quasi nulla in comune. Queste isole costitui-scono la sommità emersa di imponenti rilievi mari-ni che affondano nell’oceano per parecchie migliaia di metri, frutto di notevoli movimenti tettonici ed orogenetici recenti e di intensa attività vulcanica, in parte ancora in atto. L ’isola settentrionale, North Island, concentra la maggior parte della popolazione e offre un clima temperato e mediamente piovoso. Presenta baie protette lungo la costa, adatte a porti, con belle spiagge e un altopiano centrale punteggia-to da coni vulcanici inattivi superiore ai 2.500 m, con frequenti manifestazioni vulcaniche secondarie come geyser, fumarole, fanghi e sorgenti termali; al centro presenta il lago Taupo, grande quasi due vol-te il Garda. L ’isola meridionale, South Island, poco popolata, piovosa e fredda, è interamente percorsa da una catena montuosa di tipo alpino, capace di superare ben 27 volte i 3.000 metri, circondata da imponenti nevai e ghiacciai che scendono fino a 300 metri di quota, e un paesaggio alpestre con valli e laghi glaciali, fiumi e cascate. Sul lato occidentale le montagne scendono a picco, solcate da immani fiordi che penetrano in profondità, generando am-bienti selvaggi di grande suggestione, mentre ad oriente declinano su pianure coltivate. Ovunque un paesaggio splendido e riposante, con mille tonalità di verde, grandi spazi e ottima ricettività turistica,

line . 9viaggi

Nuova Zelandadi anna Maria arnesanofoto di Giulio Badini

La terra benedetta da Dio

taccuino di viaggio

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tanto da giustificare l’appellativo di Paese benedetto da Dio.La storia della Nuova Zelanda risulta piuttosto bre-ve. Attorno al 900 vi approdarono i primi maori po-linesiani provenienti da Tonga e Samoa, che la chia-marono Aotearoa, la terra della lunga nuvola bianca, ma occorre attendere la metà del 1300 per registrare una consistente immigrazione Maori, arrivati con loro esili canoe da 2 mila miglia di distanza orien-tandosi solo con le stelle. Era un popolo primitivo che non conosceva i metalli e viveva di agricoltura elementare, caccia e pesca in piccoli villaggi fortifi-cati di legno, in perenne lotta con gli altri clan per procurarsi il cibo e catturare schiavi, con le terre di proprietà comune. Uomini e donne, tatuati su tutto il corpo, si coprivano con mantelli e gonnellini di

fibre vegetali, formavano coppie di fatto e avevano rapporti sessuali liberi fin dall’adolescenza. Fino al 1800 praticavano il cannibalismo rituale. Per l’Oc-cidente venne scoperta, ma non esplorata per l’osti-lità dei locali, dal navigatore olandese Tasman nel 1642, poi esplorata dall’inglese Cook nel 1769, ma l’afflusso massiccio di coloni europei, soprattutto britannici, cominciò soltanto nel 1840, provocando scontri sanguinosi con i maori fino al 1870, quan-do iniziò una lenta integrazione tuttora in atto. Gli indigeni, che nel 1840 erano 250 mila, scesero a 40 mila a fine secolo, per risalire oggi a 550 mila, il 15 % della popolazione. Da sempre ha mantenuto uno stretto legame economico, politico e culturale con l’Inghilterra, anche dopo l’indipendenza consegui-ta nel 1947, ma ancora oggi riconosce come capo

il viaggioL’operatore milanese

“Adenium – Solu-zioni di viaggio” (tel.

02 6973351, www.adeniumtravel.it),

specialista in turismo culturale, propone dal 6 al 23 febbraio 2009 un articolato percorso di 18 giorni in Nuova

Zelanda che tocca un po’ tutti i diversi ambienti

peculiari del paese, dalle città ultramoderne ai piccoli villaggi rurali,

dagli sterminati pascoli ai ghiacciai del sud, dai

santuari della cultura maori alla navigazione su

laghi e fiordi, dai parchi naturali alle foreste, ai vulcani e ai geyser del

nord.

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dello stato la regina Elisabetta II d’Inghilterra. An-che se privo di una propria costituzione, si presen-ta come una nazione assai progredita socialmente, non razzista e ecologista: è stata una delle prime a concedere il voto alle donne nel 1893, vanta una delle più basse mortalità e uno dei maggiori livelli di istruzione e di previdenza sociale. I neozelandesi amano parecchio praticare sport, anche estremi, di terra e di mare, e contano la maggior densità di bar-che al mondo. L ’economia si basa principalmente sull’allevamento di ovini (56 milioni di pecore, 16 per abitante, usate anche per rasare gratuitamente l’erba nei 400 campi da golf) e bovini, l’agricoltura, la lavorazione del legname e i servizi; è il maggior esportatore al mondo di carni ovine e di prodotti caseari, secondo per la lana.In Nuova Zelanda, dove ogni punto non dista mai più di 110 km dal mare, la natura regna quasi ovun-que sovrana, grazie ad una attenta gestione del ter-ritorio per tentare di preservare i resti di una ricca biodiversità, frutto di milioni di anni di isolamento e di incontaminazione. Fino all’arrivo degli occiden-tali mancavano del tutto mammiferi e serpenti ed era interamente ricoperta da foreste con palme, fel-ci arboree e conifere, tra cui il maestoso pino kauri millenario e il pohutukawa, l’albero che esplode in una fioritura rosso brillante a Natale. Per fare spa-zio a campi e pascoli i coloni hanno abbattuto gran parte delle foreste primarie di conifere e latifoglie autoctone, che ora sopravvivono in aree protette (il 25% del territorio), introducendo nuove specie ve-getali e animali capaci di portare all’estinzione oltre 150 piante e animali endemici, il 10% del totale. Tra questi è scomparso il moa, un enorme uccello corridore considerato il maggiore al mondo (240 kg di peso), estinto per l’eccessiva caccia esercitata dai maori, e il kakapo, il maggior pappagallo al mondo, notturno e incapace di volare. Resta invece ancora, ed è divenuto simbolo nazionale, il kiwi, un curioso uccello silvano notturno grande come un pollo, con gambe corte e becco lungo e aguzzo, privo di coda e di ali e coperto di peli, capace di dormire 20 ore al giorno e di sfornare uova enormi, poi covate dal maschio che si occupa anche dello svezzamento; le femmine sono poliedriche e si accoppiano con più

maschi, sfornando tante uova quanti sono i com-pagni disponibili alla cova. Tra gli altri uccelli si incontrano curiosi pappagalli e cigni neri, in mare albatros, cormorani, procellarie, sule e pinguini; in acqua si trovano balene, delfini, squali e foche. Tuttavia l’esponente più singolare della fauna neo-zelandese è il raro tuatara, un lucertolone lungo 60 centimetri che discende direttamente dai dinosauri senza aver subito alcuna modifica negli ultimi 250 milioni di anni; curiosamente questo fossile vivente retaggio di lontane epoche ha un carattere mite e socievole, tanto da condividere i nidi scavati nella terra dalle procellarie, un uccello marino, con i quali dormono affiancati in buona armonia. Grazie al cli-ma, i grandi pini che altrove maturano in 80 anni, qui ne impiegano soltanto 30. ■

quando e quantoPartenze con voli di linea da Milano via Los Angeles all’andata (e San Francisco al ritorno), guide italiane e accom-pagnatrice dall’Italia, pernottamenti in hotel a 3, 4 e 5 stelle con mezza pensione, quote da 7.670 euro.

line . 11viaggi

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Im-el osasIo nasce nel 1975 dalla passione imprenditrice di Pautasso silvestro.l’azienda si sviluppa rapidamente nel settore del-la distribuzione (enel) espandendosi sul territorio Nord-ovest.Nel 2004 Im-el osasio entra nell’ambito dell’im-piantistica fotovoltaica, proponendo semplicità, competenza, flessibilità e risultato.secondo questo principio organizzativo i nostri processi interni e le attività esterne in modo dina-mico, produttivo e fortemente orientato al clien-te.solo così siamo in grado di garantire prodotti e risultati sempre di elevata qualità e precisione, of-frendo tempi di consegna ridotti ed affidabili abbi-nati ad attività di cantiere pulite e rispettose.operando in un mercato di forte sviluppo, pre-stiamo particolare attenzione alla voce dei nostri clienti, sviluppando continuamente ed investendo in un assistenza esterna ed individuale ed adattan-do meticolosamente prodotto e servizi offerti alle loro esigenze.offriamo un servizio completo "chiavi in mano – zero problemi" che accompagna il cliente in tutte le fasi del progetto, dalle informazioni preliminari all’assistenza post-vendita.l’informazione preliminare permette al cliente di conoscere ed approfondire tecniche, caratteristi-che e novità di prodotto e mercato.la nostra consulenza tecnico-economica in fase di progettazione consente invece al cliente di in-dividuare e valutare la tecnologia e le soluzioni relative più idonee alle diverse specifiche di pro-getto.Il nostro coordinamento relativo per "istallazioni senza problemi" offre al cliente supporto durante le fasi di cantiere.l’assistenza post vendita immediata e competen-te assicura il cliente anche dopo la realizzazione del progetto.Noi Vi accompagniamo durante tutto il proget-to!Prontezza, flessibilità, professionalità e sensibilità ai bisogni del cliente e del mercato rispecchiano la nostra filosofia.

Noi vi risolviamo il problema!

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line . 13viaggi

Un eden tra due oceani

In un continente, quello latino-americano, caratterizzato da perenni conflitti, guerri-glie, rivolte, golpe, sequestri, tensioni so-

ciali, miseria atavica e carestie, narcotraffico, ecc. ecc., c’è un paese del quale non si parla

quasi mai, il Costa Rica. Forse perché non c’è mai nulla da dirne in negativo, che sono invece

le uniche cose a fare notizia. Eppure ci sarebbe molto da dire di una nazione che ha abolito per legge l’esercito nel 1948, trasformando le caserme in musei o in centri culturali e destinando i relativi fondi ad investimenti sociali, dove vige una stabile democrazia da oltre un secolo, votato da decenni a neutralità, pacifismo, protezione dell’ambiente e giustizia sociale, dove fin dal 1848 l’istruzio-ne elementare risulta obbligatoria e gratuita, che

vanta un benessere economico diffuso e con pa-rametri di welfare di elevato livello, tanto da fare meritare nel 1987 ad un suo presidente il Nobel per la Pace e da farla definire come la Svizzera d’Ame-rica. Molta della stabilità politica, economica e so-ciale la si deve al fatto che l’ 80 % della popolazione sono bianchi discendenti dai conquistatori spagno-li, e la minoranza composta da meticci, mulatti e amerindi risulti ben integrata, con gli stessi diritti e parla la stessa lingua, lo spagnolo. Questo piccolo paese dell’America Centrale, grande come Piemonte e Lombardia assieme e con una popolazione di 4 milioni (quanto la provincia di Milano) di cui un quarto nella sola capitale San Josè, separa l’oceano Atlantico (o mar dei Carabi) dall’oceano Pacifico e confina a nord con il Nicaragua ed a sud con Pana-ma; l’interno presenta due cordigliere a nord, forma-te da un centinaio di vulcani spenti (ma 12 ancora

attivi) fino ad una altezza di 3.000 m, ed una a sud capace di arrivare a 3.800 m, intervallate

da un fertile altopiano centrale, la Mese-ta, cuore del paese dove si concentra

al massimo la popolazione e la produzione agricola. La

costa caraibica, lun-

Costa Ricataccuino di viaggio

di anna Maria arnesanofoto di Giulio Badini

La costa rica e' grande come il piemonte e la Lombardia e conta una popolazione di 4 milioni di abitanti

in costa rica esistono oltre 1200 tipi di orchidee diverse di cui molte specie endemiche

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14 . line viaggi

ga 212 km, presenta una pianu-ra alluvionale con giungla, bellis-sime spiagge basse, barriera corallina e intensa piovosità; quella pacifica, lunga oltre mille km, risulta invece molto mossa con penisole, stupende baie e isole con scarsa pioggia. Al largo l’Isla de Coco è la maggior isola disabitata al mondo. Il clima è tropicale, mite sulla Meseta, fred-do in montagna. Venne scoperta da Colombo nel 1502 in occasione del suo quarto ed ultimo viaggio e deve il nome alla speranza, poi disattesa, di tro-varvi ingenti giacimenti d’oro, ingannato dai ricchi monili aurei portati dagli indigeni. In realtà l’unico Eldorado trovato dai conquistadores spagnoli fu il fertile terreno vulcanico, capace di regalare abbon-danti coltivazioni di caffè (1° produttore al mondo), banane, canna da zucchero, tabacco, frutta e fiori. Sebbene reperti archeologici attestino la presenza dell’uomo a partire dal 5° millennio a.C., qui non si sviluppò nessuna delle grandi civiltà precolombiane che con le splendide architetture delle loro impo-nenti città-stato attirano frotte di turisti negli altri stati del Mesoamerica.

Anche se il 60% del paesaggio originario è stato modificato dalla presenza umana e il manto quasi continuo di foreste primarie si è ridotto ad un terzo dell’originale, la vera ricchezza e la grande attrattiva turistica del Costa Rica risulta costituita dalla varie-tà della natura e dalla sua straordinaria biodiversità, forse unica al mondo. In un territorio che rappre-senta appena lo 0,001% delle terre emerse si con-centra infatti ben il 5% della biodiversità dell’intero

pianeta, cioè di tutte le specie vegetali e animali viventi, in una miriade di ecosiste-

mi diversi: 230 mammiferi, 200 rettili, 150 anfi-

bi (di cui 130 tipi diverse di rane, massima varietà al mondo), 850 uc-

celli, 35.000 di in-setti (tra cui il 10% di

tutte le farfalle del pia-neta, quanta l’intera Afri-

ca), 130 pesci, 12.000 piante di cui 1.200 orchidee, i due ter-

zi di tutte le piante con fiori della terra e un’enormità di felci (quanto la

Nuova Guinea, grande però cinque volte di più). E in molti casi si tratta di specie en-

demiche, cioè che si trovano soltanto qui. Se la biodiversità rappresenta una caratteristica peculiare

in sé della fascia climatica tropicale, per giustificare

u n a s i m i l e ricchezza bi-sogna prendere in considerazione la molteplicità delle nicchie ecologiche e ambientali pre-senti in Costa Rica, nonché la fun-zione di ponte biologico di transito e di scambio esercitata da questa lingua di terra per la flora e la fauna del Nord e del Sud del continente americano. Oggi un quarto del territorio costaricense risulta protetto in 18 parchi nazionali ed in una miriade di riserve, all’avanguardia per la gestione e le strutture ricettive e di visita, comprese piattaforme e sentieri aerei ricavati nella canopea, la sommità della foresta; per la loro importanza due parchi sono tutelati dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, e vi si possono incontrare una miriade di piante e di animali a noi del tutto sconosciuti.

Nelle foreste del Costa Rica, formate da palme, gigan-tesche ceibas, pregiati pilones, rari cedros alti anche 40-50 metri e un’infinità di altre piante, si possono incontrare un’enormità di animali che non conoscia-mo perché peculiari esclusivamente del continente americano. Tra i più vistosi ricordiamo il tapiro, lontano parente del cavallo, l’animale più grosso del sottobosco (300 kg di peso e 2 metri di lunghezza), pelo corto color caffè con striature chiare, lungo lab-bro prensile per ghermire le foglie, ottimo nuotato-re. Il puma è un felino forte e agile di media taglia, mantello uniforme color cappuccino, agile a terra e sugli alberi, gran cacciatore diffuso in tutto il conti-nente americano. Il pecari, simile ad un piccolo cin-ghiale con lungo pelo nero e anello bianco attorno al collo, vive in branchi numerosi cibandosi di semi e radici. L ’armadillo è un curioso animale ricoperto da una corazza composta da nove parti sovrapponi-bili, con occhi piccoli, muso allungato, coda conica e naso supersensibile; grassoccio e timido, è un otti-mo scavatore di tane e un buon cacciatore notturno; non possedendo alcun tipo di difesa, se attaccato si difende arrotolandosi su sé stesso in una palla impenetrabile, protetto dalla corazza. Non meno singolare appare il bradipo, lentissimo, tranquillo e imperturbabile, vive sugli alberi a testa in giù, tan-

il viaggioL’operatore milanese “Adenium – Soluzio-ni di viaggio” (tel. 02 6997351, www.adeniu-mtravel.it), specializzato in turismo culturale con accompagnamento qua-lificato, propone dal 22 febbraio al 7 marzo 2009 un tour naturalistico-am-bientale del Costa Rica che tocca un po’ tutti gli ambienti peculiari del paese centroamericano, dai vulcani centrali alle spiagge caraibiche e pacifiche, fino ad alcuni dei più importanti parchi nazionali.

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to da avere il pelo rivolto al contrario per fare sci-volare la pioggia; ottimo arrampicatore e nuotatore ma pessimo camminatore, passa il suo tempo a dormire ed a mangiare foglie, scendendo a terra soltanto una volta a setti-mana per defecare. L ’opossum è un piccolo mar-supiale dalla coda prensile e grossa bocca che vive sugli alberi, così come il porcospino arboricolo, dai robusti aculei, e il formichiere arboricolo, cacciatore notturno dalla lingua lunghissima e collosa con la quale scova le formiche nei loro nidi. Il caucel è uno stupendo felino dalle dimensioni di un grosso gatto, feroce predatore sugli alberi dove si arrampica fino ad altezze vertiginose per cacciare scimmie, roditori, lucertole e uccelli, mentre l’ocelot è un altro felino maculato della lunghezza di un metro, abile preda-tore notturno. Il giaguaro infine, considerato il re dei felini e della foresta, ha testa grossa con occhi magnetici e supera i 2 metri in lunghezza e i 150 kg di peso, vive ai margini delle foreste, nelle savane e nelle macchie ed è un ottimo nuotatore; spietato cacciatore, si ciba di grossi mammiferi, scimmie, tar-tarughe, pesci, caimani e coccodrilli; l’uomo, che lo caccia fin dall’antichità per la sua pelle pregiata, co-stituisce il suo unico vero nemico. Tra gli uccelli non si possono ignorare la rara arpia, la maggior aquila al mondo, rapace abile e spietato dal colpo infallibile,

gli stu-pendi coli-brì, gli uccelli più piccoli in assoluto, dalle splendide livree dai colori metallici, i tucani dal bec-co enorme e sproporzionato, utili però per inghiot-tire frutti anche interi, e i coloratissimi pappagalli, per concludere con il leggendario quetzal, uccello dall’eccezionale livrea colorata e dalla lunga coda, adorato dagli antichi Maya come un dio. Ricordiamo infine che sulle spiagge del Costa Rica approdano per riprodursi ben sei delle otto specie di tartarughe marine giganti presenti negli oceani. ■

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di danilo alsona Bertazzi

16 . line viaggi

Un cocktail esplosivo di

spiagge, foreste tropicali, lagune, cascate, musica reggae e cultura

rasta, per una vacanza

all’insegna del relax e del puro

divertimento

Giamaica

NEGRIL (Giamaica) - La Giamaica è una delle principali isole dell'arcipelago delle Grandi Antille. Lunga circa 240 chilometri e profonda

80, si trova in uno tra i più belli mari del mondo: il Mar dei Caraibi. L'isola giamaicana è situata a 630 chilometri dalla parte continentale del centro Ameri-ca, a 150 chilometri a sud di Cuba e a 180 chilometri da Haiti e dalla Repubblica Dominicana. Gli indigeni Taino di lingua Arawakan la chiamarono l'isola Xay-maca, che vuol dire o la "terra delle primavere" o la "Terra del legno e dell'acqua". La Giamaica fu in un primo momento colonia spagnola (con il nome di Santiago) e divenne successivamente colonia dell'Im-pero britannico nelle Indie Occidentali. La popolazio-ne del paese è composta principalmente da discen-denti di ex schiavi africani, portati qui per lavorare nelle piantagioni e nelle produzioni agricole, favorite dal clima caraibico. La Giamaica è anche il terzo pae-se anglofono più popoloso del continente americano

(dopo USA e Canada). Il clima è tropicale e maritti-mo, con ridottissime escursioni nelle temperature. Il tempo però cambia rapidamente, soprattutto nel pe-riodo da maggio a dicembre, quando le piogge sono più frequenti. Ufficialmente, la stagione degli uragani va da giugno a novembre.Harry Belafonte la decantava come “l’Isola del sole”, ma il sole e il mar dei Caraibi non sono gli unici moti-vi che spingono a scegliere questa destinazione come meta delle proprie vacanze; infatti la Giamaica è un Paese di grandissima personalità che affonda le sue radici nel ritmo pulsante del reggae, nel carattere ma-gnetico della gente, nella varietà infinita del paesaggio e nei gustosi sapori della cucina locale.La Giamaica offre paesaggi e scenari molto diversi fra loro: lunghe spiagge di sabbia bianca (come la famosa Long Bay di Negril), cascate favolose come le Dunn's River Falls di Ocho Rios o le Somerset Falls vicino a Port Antonio,nella parte orientale dell’isola monta-gne rocciose come le Blue Mountains che raggiun-gono i 2.256 metri, lagune incontaminate come la celebre Blue Lagoon e una folta vegetazione tropicale con foreste selvagge e giardini botanici sapientemente curati. La maggior parte delle località turistiche si trova lun-

Un sogno chiamato Giamaica

La maggior parte delle localita'

turistiche si trova lungo la costa settentrionale,

dove la vegetazione e' rigogliosa e le

spiagge hanno la sabbia bianca

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go la costa settentrionale, dove la vegetazione è ri-gogliosa e le spiagge hanno la sabbia bianca e sono protette dalla barriera corallina.Ma la Jamaica è anche la –terra- del reggae e dei Ra-stafarians. Bob Marley ha fatto conoscere il reggae a livello internazionale e ha attribuito alla Jamaica un fascino maggiore, quale richiamo per tutti coloro che, oltre a volersi gustare la vacanza, vogliono assapo-rare ogni singolo attimo delle giornate e delle notti trascorse sull’Isola. Il rasta è una figura affascinante, simbolo di questo incantevole ed affascinante Paese. Esprime la cultura e la forte personalità del popolo giamaicano. E che dire dei piaceri della tavola?... La cucina è ricca di sapori esotici, spesso con punte pic-canti. Il pesce naturalmente è ottimo e viene cucina-to in molti modi. Esuberante, frizzante, accogliente, imprevedibile, magica. E’ solo questione di lasciarsi andare... ■

La Giamaica e l'atletica Pur essendo uno stato molto piccolo e poco popola-to, in Giamaica si sono formati molti tra i più grandi velocisti di sempre; infatti gli abitanti di quest'isola sono mediamente portati a prestazioni atletiche di grande potenza come appunto può essere richiesto in una gara di 100 e 200 metri. L'attuale detentore del record del mondo e campione olimpico dei 100 metri è il giamaicano Usain Bolt che ha saputo fer-mare il cronometro a 9,69 secondi, battendo il suo precedente record di 9,72 e quello di 9,74 dell'altro giamaicano Asafa Powell. Inoltre la Giamaica vanta

l'attuale record del mondo nella staffetta maschile 4x100 (anch'essa oro alle Olimpiadi di Pechino) e la campionessa olimpica dei 400 ostacoli, Melai-ne Walker, nonché la campionessa del mondo dei 100 metri e campionessa olimpica dei 200 metri, Veronica Campbell, che prosegue la serie positiva di Merlene Ottey, grande campionessa degli anni 80/90 sulle stesse distanze. Da non dimenticare poi Don Quarrie, medaglia d'oro nei 200 mt. piani alle Olimpiadi di Montreal del 1976.

L'unico altro mammifero nativo dell'isola e' l'hutia, un grande roditore simile al porcellino d'india che rischia l’estinzione

il tour operatorIL TOUR OPERATORSuntur International è un tour operator specia-lizzato in viaggi e vacan-ze ai Caraibi da oltre 30 anni. Ha infatti iniziato l'attività nel 1976. Sun-tur offre la possibilità di scoprire i colori vivaci della Giamaica e il suo mare cristallino. L'amore, l'entusiasmo e l'esperien-za del gruppo garanti-scono vacanze di qualità in alberghi attentamente selezionati per offrire il meglio: vacanze scate-nate e divertenti oppure soggiorni trasgressivi oppure ancora il più completo relax. Vacanze per tutte le tasche con il pratico catalogo Suntur disponibile on line e nelle migliori agenzie di viaggio.

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Italia, Francia e Svizzera si fondono nei compren-sori internazionali della Valle d’Aosta, ai piedi dei più imponenti “4000” delle Alpi, sul tetto d’Eu-

ropa, in un carosello di impianti di ultimissima ge-nerazione e di piste ineguagliabili. Tutti gli impianti della Valle d’Aosta da quest’anno propongono agli sciatori un nuovo e comodo servi-zio Teleskipass per evitare code e attese sulla neve. E' infatti possibile utilizzare su tutti gli impianti di risalita della Valle d’Aosta il nuovo servizio attivato da Cartasì e Siski una sorta di “Telepass” delle piste

da sci con addebito del costo dello skipass sulla pro-pria carta di credito. Comodo e innovativo il Teleskipass evita allo sciato-re code alle biglietterie con un intelligente pagamen-to “a consumo” delle giornate o delle mezze giornate trascorse sulle piste. All’atto dell’acquisto del Tele-skipass, al cliente-sciatore viene fornito un suppor-to dotato di microchip che gli permetterà di essere riconosciuto a distanza senza quindi dover inserire o strisciare il supporto ogni volta che si risale una pista da sci. ■

La Thuile è una grande conca domi-

nata dal ghiaccia-io del Rutor, sulla strada internazio-nale del Colle del Piccolo San Ber-nardo, diretta in

Francia. Il suo comprensorio sciistico denominato “Espace San Bernardo” grazie al collegamento inter-nazionale 'sci ai piedi' con la stazione francese di La Rosière, offre 155 Km di piste, 30 dei quali coperti da innevamento programmato servite da 38 impian-ti. Fra le novità della stagione l’adeguamento della pista “Franco Berthod” agli standard di Coppa del Mondo, l’ampliamento dell’area coperta da inneva-mento programmato; la messa in sicurezza di alcune piste e soprattutto la nuova seggiovia quadriposto ad ammorsamento fisso con tappeto di imbarco in località Entreves. Lunga 530 mt. con un dislivello di 180 mt. l’impianto “Entrèves-Maison-Blanche” ha una portata oraria di 2.400 persone/ora per servire tre nuove piste di cui una per principianti una per

sciatori intermedi e una per sciatori esperti, com-pletamente al riparo dal vento. Per i bambini è stata inoltre realizzata l’area “Prime curve” con tapis rou-lant e parco giochi. L’impianto rimarrà aperto fino al 26 Aprile 2009. Il giornaliero valido anche nel versante francese costa 35 euro.

Il comprensorio sciistico Chécrouit-Val Vény di Courmayeur offre 100 Km di piste e si estende verso la Francia, grazie al collegamento con Cha-

monix, garantito dalla Funivia del Monte Bianco. In frazione Dolonne è funzionante un parco giochi do-tato di tappeti mobili a disposizione dei principian-ti e dei piccoli sciatori. É possibile fare fuoripista sulle pendici del Monte Bianco o ammirare le sue cime usufruendo della Funivia del Monte Bianco, in partenza da La Palud. L'impianto raggiunge quota 3.462 mt. da dove partono le discese del Toula e della Vallée Blanche che conduce a Chamonix con rientro in pullman attraverso il Traforo del Monte Bianco. Molti gli interventi di ammodernamento di impianti, sistemazione piste oltre al potenziamento dell’impianto di innevamento programmato. Il gior-naliero costa 41€, 48,50€ l’internazionale.

Comprensori internazionali e piste fra le piu’ alte d’europaImpianti rinnovati e teleskipass tra le novita' in Valle d’Aosta

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aiat Monte rosatel 0125 307113www.aiatmonterosa.com

AIAt MoNte CeRVINotel 0166 949136www.montecervino.it

consorzio turistico cervinotel 0166 940986www.breuil-cervinia.it

Comprensorio di primordine che vanta una po-sizione particolarmente soleggiata e protetta dai venti, Pila offre 71 Km di piste di varia

difficoltà, che si snodano da quota 1.800 mt. fino ai 2.705 mt. del Couis, offrendo agli sciatori un pano-rama a 180° che spazia dal Monte Bianco al Grand-Combin, dal Cervino al Monte Rosa. Gli impianti sono 12 con la portata complessiva di 18.900 perso-ne all'ora. Con la nuova stagione è entrata in eserci-zio la telecabina “Aosta-Pila” completamente rinno-vata, con nuove vetture a otto posti. L’impianto della lunghezza di 5.100 mt con quattro stazioni per la salita e discesa dei pas-seggeri, dotato di nuove tecnologie ridurrà i tempi di percorrenza a circa 17 minuti e aumenterà la portata oraria a 2400 persone. Restyling anche per la seggiovia di Chamo-lé che sarà dotata di un tappeto di allineamento per l’imbarco: le manovre di salita saranno quindi anco-ra più agevoli. Con i nuovi lavori la portata oraria dell’impianto aumenterà di 400 persone. Aggiorna-menti meteo: sms con testo “pila neve sì” al numero 346 3218631. Il giornaliero costa 32 euro.

Monterosa Ski è il comprensorio che riuni-sce le stazioni sciistiche di Ayas-Antagnod, Brusson, Ayas-Champoluc, Gressoney-La-

Trinité e Gressoney-Saint-Jean, collegando la Valle d’Ayas e la Valle di Gressoney, versante valdostano, a quello piemontese raggiungendo Alagna Valsesia, per un totale di 180 Km su 64 piste. 47 Km di piste sono particolarmente adatte a sciatori principianti e bambini. Gli impianti di risalita sono 37 con una portata complessiva di oltre 50 mila persone/ora. Una delle novità di quest'anno è il servizio notturno con la funivia Staffal-Sant’Anna in occasione di ma-nifestazioni. Lo skipass unico per l’intero compren-sorio costa 36 euro.

Le origini di Breuil-Cervinia, comprensorio internazionale, risalgono a più di duecento anni fa, quando la natura incontaminata do-

minava i piedi del Cervino, e la conca del Breuil (in patois “terra di molte acque”) era un immenso pascolo alpino, raggiungibile solamente con lunghe ore di cammino a piedi. Dal 1936, a seguito della costruzione della prima funivia Breuil-Plan Maison, l’impianto si distingue per l’innovazione tecnolo-gica sempre all’avanguardia, per i suoi 350 Km di piste, di cui 130 collegate a Valtournenche con 27

impianti e 220 km a Zermatt con 32 impianti; e l' Indian Park, uno tra gli snow park più alti d’Euro-pa (www.indianpark.it). Novità della stagione inver-nale 2008-2009: la nuova telecabina “Plan Maison – Cime Bianche-Laghi” sostituisce le cabine 12 posti con un modello più performante e confortevole. Da quest’anno sarà inoltre possibile sciare sul compren-sorio del Breuil, usufruendo di uno skipass orario dove gli sciatori potranno sciare dalle 3-4 ore con-secutive durante l’arco della giornata spendendo dai 26 ai 30 euro. Le tariffe giornaliere degli skipass par-tono da 28 euro per la sola Valtournenche, 36 euro per il comprensorio Breuil-Cervinia (Cervinia e Val-tournenche), e 40 euro per l’internazionale (Breuil-Cervinia + Zermatt). Gli impianti rimarranno aperti fino a Domenica 3 Maggio 2009 (periodo d’esercizio più lungo della Regione Valle d’Aosta).

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Dubai

DUBAI (Emirati Arabi) – Dubai fa parte degli Emirati Arabi Uniti ed è il quinto esportatore mondiale di petrolio, ma se l'oro nero ha rap-

presentato il suo passato e il suo presente, il turismo è senza ombra di dubbio il suo futuro. Nel 2007 il centro finanziario degli Emirati Arabi ha ospitato 7 milioni di turisti, ma entro il 2010 i visitatori po-trebbero essere almeno 10 milioni.Dopo l'incendio d'inizio settembre, che devastò

la terrazza esterna e una parte della hall, si teme-va che la sua apertura dovesse essere posticipata; invece, come da programma, è stato inaugurato il mese scorso l'hotel Atlantis Palm Jumeirah, alber-go superlussuoso con le sue 1.539 camere situato su un'isola artificiale a forma di palma. Il comples-so, che ospita anche un immenso parco acquatico con oltre 65mila pesci e un delfinario, è costato un miliardo di euro e offre ai sui facoltosi clienti suite extralusso tra le quali spicca la “Bridge suite” che con i suoi 900 metri quadrati costa 18.500 euro a notte. Nell'albergo trovano spazio ben 150 suites, di cui due presidenziali e 35 reali, 17 ristoranti e 23 boutique di alta moda. “Adoro il fatto di non dover lasciare l'hotel per nessun motivo'', sottolinea uno degli ospiti illustri dell'inaugurazione la cantante Janet Jackson, mentre l'attore Chris Tucker com-menta: ''E' un posto fantastico, guardi fuori dalla finestra e ti sembra di essere in un altro mondo''. L’inaugurazione, degna di un degli hotel più costosi del mondo, è costata oltre 20 milioni di euro che a visto partecipare una parata di star, fuochi d'artificio paragonabili a quelli delle Olimpiadi di Pechino e un concerto di Kylie Minogue.

Inaugurato Atlantis, l’hotel extralusso da mille e una notteSituato su un'isola artificiale l'Atlantis Palm e' dotato di piu' di 1500 camere e all'interno del resort vanta anche un delfinario.

22 . line hotel

il complesso e' costruito su una superficie di 113 acri a

'palm Jumeirah', l'isola artificiale piu' grande del

mondo

per una notte in una suite si puo' arrivare a pagare fino a 18.500 euro

di danilo alsona Bertazzi

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La colossale struttura fa capo al signor Solomon Kerzner della Kerzner International, proprietario dell’intero complesso; Kerzener non è certo un novellino in materia di alberghi di lusso infatti il progetto delll’Atlantis di Dubai è successivo al com-plesso Atlantis che si trova nell’arcipelago delle Ba-hamas (Paradise Island). Sebbene alle “grandezze” degli Emirati siamo ormai abituati (dopo che han-no costruito una pista da sci permanente nel de-serto…), le cifre della costruzione di questo ulti-mo resort di lusso fanno comunque venire la pelle d’oca. Il complesso turistico sorge sulla mezza luna di The Palm Jumeirah e si estende su una superficie di circa 115 acri, per la realizzazione del resort sono state impiegati 58 mila kilometri di barre d’acciaio (nove volta la lunghezza della Grande Muraglia ci-nese); 500 mila metri cubi di cemento e oltre 100 mila luci. Ma il vero protagonista della struttura è l’Ambassador Lagoon, uno dei più grandi acquari del mondo, con una capacità di 11 milioni di litri d’acqua e decine di migliaia di pesci che nuotano al suo interno, completo di razze, squali e 28 delfini arrivati direttamente dalle Isole Salomone. Anche se il costo di alcune suites sembra proibitivo esiste comunque la possibilità di passare una notte all’in-terno dell’Atlantis in camere standard, forse meno lussuose ma ad un modico costo di 300 euro a not-te. Buon lusso a tutti!. ■

il complesso ospita un immenso parco acquatico con oltre 65mila pesci e un delfinario

Page 24: LINE gennaio-febbraio 2009

di annabel evans

hotel

KAISERSLAUTERN (GERMANIA) – Un hotel da non consigliare a chi e’ facilmente impres-sionabile: si chiama Alcatraz ed e’ stato ricava-

to in un ex penitenziario tedesco risalente al 1867. Aperto da quasi un anno e mezzo, l’albergo ha man-tenuto molte delle caratteristiche originarie del car-cere: sbarre alle finestre e anche in alcuni ambienti interni come il bar e la reception, sanitari in camera senza nemmeno un separè e persino gli spionci-ni nelle porte attraverso i quali venivano passati i pasti. Ma non e’ tutto. I clienti che lo desiderano possono trascorrere una notte in pieno stile prigio-

ne: l’hotel fornisce infatti un pigiama a strisce con il nome ricamato e la colazione del carcerato, che consiste in una tazza di caffe’ nero, pane di segale e un vasetto di marmellata. I proprietari della struttu-ra, e coloro che hanno avuto l’idea dell’hotel in stile prigione, sono due avvocati tedeschi: Michael Koll Kirsch e Andreas che hanno investito per l’acquista-to dell’edificio e la ristrutturazione circa due milio-ni di euro. Cinquantasette le stanze a disposizione all’Alcatraz; una notte costa intorno ai 50 euro per persona e per cella. ■

PRACUPOLA AL LAGO (Bolzano) - L’inverno ha baciato la Val d’Ultimo, e Arosea Life Ba-lance Hotel, nei dintorni di Merano, ha cir-

condato il proprio collo di una sciarpa candida e maestosa, capace di velare tutto ciò che sta intorno. Fuori dalla porta, la valle assume le sem-bianze di un vero e proprio paradiso per gli amanti degli sport invernali, che qui sono sinonimo di divertimento in una natura meravigliosa circondata da uno stadio di giganti innevati che festeggia-no l’arrivo dell’inverno. Ma tra le pareti di Arosea, negli spazi pervasi dal profu-mo del legno di cembro, contagiati dalla morbidezza della soffice lana di pecora e dalla resistenza dell’ardesia naturale,

questa stagione è sinonimo di calore e benessere. Pensato infatti per la stagione fredda, lo straordina-rio bagno nella lana di pecora, che viene utilizzata per il suo naturale potere riscaldante e piacevol-mente rilassante. Gli “impacchi” di lana stimolano la microcircolazione, hanno un effetto analgesico e rafforzano il sistema immunitario. Il più “caloroso” benvenuto che si possa sperare dopo una giornata sulle bianche distese. Dall’11 gennaio al 14 febbraio e dal 28 febbraio al 4 aprile 2009 prezzi a partire da 126 euro al giorno per persona con trattamen-to di mezza pensione in camera doppia “cembro” (36 mq). La mezza pensione comprende colazione a buffet ricca e variata, con menù serale Life Bilance ed un menu “Gusto” con buffet di insalate e formag-gi. Frutta fresca, tartine, acqua vitalizzata secondo Grander e buffet di té alle erbe aromatiche. ■

Alcatraz, il carcere diventa hotel

Woolness: quando il benessere e' un bagno nella lana!

Un curioso albergo che e’ gia di moda

il caldo e morbido inverno dell’arosea

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Val d'Ultimo, presso Merano (BZ)

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24 . line hotel

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26 . line cibi

La moda, per il desiderio di novità, è essenzial-mente un fatto d’imitazione. Al cambiamento imposto dalla moda si oppone l’abitudine al

consueto. Il senso del gusto è in continua contrappo-sizione tra lo stimolo per la ricerca di nuovi sapori e la difesa istintuale ad affidarsi a cibi già sperimentati. La memoria alimentare ci guida con la vista e l’olfatto verso i sapori noti ed apprezzati. Per contro il desi-derio di gustarne di nuovi è la giusta stimolazione dell’appetito. Noi stessi nel cucinare o nello scegliere i piatti da un menù siamo gli artefici di questo bi-sticcio. Quando poi gli stimolatori sono i ristoratori, allora la nostra scelta tende ad arricchirsi di giudizi. Cucina creativa o cucina di tradizione? Il dilemma era già stato dibattuto quando questa rivista istituì il Campionato “Chef d’Autore”. Nel corso delle due passate edizioni, nelle quali hanno partecipato molti chef dei più rinomati ristoranti, ho espresso nell’am-bito della giuria tecnica diversi apprezzamenti ai piat-ti in concorso. In verità non ho avvertito in modo netto la preminenza di un tipo di cucina sull’altra; neppure dalle votazioni del pubblico. Ritengo che l’assenza di una netta preferenza dipenda dal fatto che i concorrenti, per prevalere, presentassero ricette elaborate con presentazioni ricercate: di certo nulla di banale o di usuale. Così devo utilizzare altri percorsi

per indagare sull’assunto. Negli ultimi anni, la cuci-na creativa ha rappresentato l’evoluzione, sia nella ricerca degli ingredienti e sia nella preparazione dei cibi con lo stile dell’impiattato. I cuochi più celebra-ti hanno creato accostamenti inusitati ed incredibili d’alimenti, abbinando con rari equilibri le antitesi del gusto oppure fondendo in gustose armonie sa-pori contigui. Spesso ricorrono a prodotti di nicchia e all’esotico. La composizione del piatto diventa poi un’opera d’arte studiata nelle forme e nei colori, con fondi cremosi su cui adagiare le parti cucinate, con-tornate da sfarinature, decorate con tracce di salse a filo e con estrosi tocchi tematici: quasi si dovesse mangiare con gli occhi! Poi perché tutta la creazione sia meglio apprezzata, l’inserviente doverosamente declina tutti gli ingredienti e il modo d’esecuzione. Anche nel menù il nome di alcuni piatti occupa due o più righe. In contemporanea, per voglia di novità, si sono moltiplicati i ristoranti delle cucine etniche con lo strano gusto per l’esotico.La cucina di tradizione però non è superata, anzi con notevole riscossa si propone o nelle forme più sem-plici della trattoria oppure in locali più attenti all’at-mosfera, allo stile o agli antichi riti di cottura per far più presa sui gusti della memoria, che indissolubil-mente accompagna la nostra educazione alimentare.

La rivalsa della cucinadi tradizione

La memoria alimentare

ci guida con la vista e

l’olfatto verso i sapori noti ed

apprezzati

La cucina di tradizione

pero' non e' superata, anzi con notevole

riscossa si propone o

nelle forme piu' semplici della

trattoria

tendenze del gusto

di Giorgio Bertazzini

Page 27: LINE gennaio-febbraio 2009

I più semplici rimettono in auge i vassoi di portata per il servizio ai commensali, mentre i più raffinati non rinunciano alla composizione del piatto, seppu-re cercando di rendere subito evidente il contenuto. L ’importante è vedere cosa si mangia senza lunghe e dotte spiegazioni: al più queste ora vertono sul tipo di ingredienti di selezionata qualità reperita presso al-levatori o produttori con metodi tradizionali; a volte qualche indicazione sui metodi d’antica preparazio-ne, con tempi più lunghi e maggiore manualità. Ora è subentrata la moda della qualità e della genuinità.La tendenza della rivalsa della cucina di tradizione è pure chiaramente espressa dai media. In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un’orgia di cucina consigliata: tutti i giornali, dai quotidiani alle riviste, contengono rubriche gastronomiche, mentre la vera abbuffata avviene in televisione con continui ed in-numerevoli programmi culinari, che riescono persino ad invadere i telegiornali. Il giro di boa si è notato

quando le brave massaie dichiaravano con disappun-to che loro non sapevano neppure dove poter trovare certi prodotti sconosciuti o rari con quella specifica denominazione: figurarsi poi se avevano il tempo per

quelle complicate preparazioni! Ecco che, dopo aver-ci propinato il celestiale ed inarrivabile cibo degli dei, si ritorna con i piedi per terra, proponendo ricette popolari, tutte regionali utili per tramandare le nostre tradizioni. Ultima alleata di questo tipo di cucina è la crisi economica. Si vuole continuare a mangiare bene, ma spendendo di meno. Così ci si deve limitare ai prodotti nostrani, tipici della propria regione, a quelli stagionali, a quelli di base senza troppi ingredienti, a lavorazioni artigianali, forse più lente ma capaci di conferire sapore e consistenza ai cibi.Di certo nella prossima terza edizione del Campio-nato “Chef d’Autore” non si noterà la semplificazione della cucina appena descritta, perché i concorrenti desiderosi della palma della vittoria cercheranno, ol-tre che prendere i commensali per la gola, di stupirli. Sarà però sufficiente avvertire se la tendenza in atto ha almeno ispirato la creatività del cuoco. Sarà poi il pubblico a dare il giudizio definitivo. ■

line . 27cibi

Page 28: LINE gennaio-febbraio 2009

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Page 29: LINE gennaio-febbraio 2009

line . 29guida

ristorantiGuida aila redazione

il ciacolon Locale rustico-elegante si tuato ai piedi della collina. Specialità della casa: piatti tipici della cucina tradizionale veneta. Antipasti self service, pasta e fasoi, mi-

nestrone di ceci, risi e bisi, jota triestina, bacca-là alla vicentina, osei scampai, faraona in sal-sa peverada.

Dolci della casa, fregolosa. Vini: vasto assorti-mento di etichette venete. Orario di apertura: 20:00/22:30. Chiusura settimanale: domenica sera e lunedì. Carte di credito: tutte. È gradita la prenotazione.

viale XXV Aprile, 11 • Torinotelefono 011 6611060 - 6610911

Strabiglia Cucina aperta fino a notte fonda, con specialità pesce fresco. Pizza con forno a legna e dolci napoletani fatti in casa. Pasta di produ-zione propria con trafile di bronzo. Qui puoi gustare la vera mozzarella di bufala. Sale con aria condizionata e dehors estivo. Sia-mo aperti ad agosto.

via della rocca, 22/b - totelefono 011 8128979 - 8398691www.strabiglia.com [email protected]

osteria no 100 Stefano Conigliaro riapre il suo locale e pro-pone piatti semplici, adatti all’ambiente che

vuole creare...un’Osteria alla portata di tutti, con cucina rivi-sitata e creativa. A pranzo dalle 12 alle 14:30

menù veloci e convenzioni con le ditte.Giovedì serata tipica sarda e venerdì pesce.

via Madama Cristina, 100 • Torinotelefono 011 5361292cell. 347 [email protected]

trattoria Spirito Santo Situato nel centro storico di Torino, a due passi dal Duomo, un picco-lo ma ricercato e romantico locale con cucina dai gusti genuini e casalinghi dove si possono assaporare piatti di pesce freschissimo dal delizioso profumo di mare. Premiata con la Forchetta d’Oro.Gradita la prenotazione. Chiuso il lunedi tutto il giorno ed il martedì solo a pranzo.

ore 12 - 15 / 19 - 24Largo iV Marzo, 11 - totelefono 011 4360877 cell. 339 3095201www.trattoriaspiritosanto.it

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L’orvietanoCucina casereccia, vino tipico di Orvieto. Porchetta e carni alla bra-ce. Antiche ricette dell’Umbria. Da

ottobre a febbraio spe-cialità cinghiale.Piatti consigliati: um-brichelle cacio e pepe, pappardelle fatte in casa al ragù di cin-ghiale, guanciale aceto

e salvia, salsiccia casereccia alla brace.via Magellano, 5 - nichelino - torinotelefono 011 621867www.orvietano.itchiuso lunedi’ e martedi’

Page 30: LINE gennaio-febbraio 2009

30 . line tendenze

Una volta le definivano più prosaicamente "navi scuola". Ora, spesso rinverdite dal chirurgo plastico e tenute in forma da estenuanti sessio-

ni in palestra, sono abili predatrici, agili felini (puma:

cougar, in inglese) a caccia di maschi più giovani: a loro, alle 40enni d'assalto, è dedicato il sito - e il re-lativo calendario - di Urban Cougar. L'esperienza è dalla loro (alle spalle ci sono matrimoni falliti e fi-danzamenti finiti), l'età per essere economicamente autonome anche (oscillano fra i trenta e i cinquanta), l'attitudine ad essere sbrigative, poco romantiche e pronte a mirare al sodo. A cadenza fissa viene sele-zionata la Cougar del mese, in lizza con altre undici per guadagnarsi lo scettro della Cougar dell'anno, che poserà per l'omonimo calendario. Già scelta la regi-

Aggressive, provocanti, sexy e soprattutto predatrici: le donne non piu' verdissime in cerca di maschi piu'

giovani si mettono "sul mercato" nel sito Urban Cougar, con le foto, i racconti e gli indirizzi dei locali dove e'

piu' facile incontrarle

Monica Bellucci, nata a citta' di castello il 30 settembre 1969

paola Barale, 40 anni il 28 aprile

Quarantenni d'assalto

Page 31: LINE gennaio-febbraio 2009

netta del 2008, Debra Garrett (44 anni, californiana), che dichiara: “Ho avuto molte esperienze con uomini più giovani di me e adoro l'ammirazione che hanno per i miei modi felini. Per sedurli uso soprattutto lo sguardo”. Controllo totale della propria vita, indipendenza, istin-to predatore, voglia di apparire ancora sexy e sguardo costantemente puntato sugli uomini papabili: le sto-rie delle cougar woman si somigliano un po' tutte. Del resto nessuno si aspetta più che l'iniziativa debba essere appannaggio degli uomini. «Facciamo quello

che loro fanno da sempre, cioè frequentare part-ner che hanno la metà dei nostri anni - commenta Nikki, 38 anni - Perché quando sono gli uomini a

farlo appaiono come delle persone sexy e affascinanti e quando siamo noi a preferire i più giovani veniamo catalogate come donne tristi o affamate di sesso?».La differenza d'età con i nuovi partner? Un plus in più. Lucia, 59 anni («Non una Barbie», precisa), sma-nia per un 37enne e si chiede se ventidue anni di differenza non siano troppi. Tina, 38 anni, ha "debuttato" da cougar con un 25enne e ora è pronta a ripetere l'espe-rienza. Pare anzi ci sia un rapporto per-fetto tra l'ana-grafe di lei e quella di lui, che dovreb-be avere - per essere l'uomo dei sogni - la metà degli anni della donna più set-te. Dal canto loro, i giovani uomini che sperimentano una relazione - e soprattut-to il sesso - con una partner più matura sostengono, entusiasti, che «le donne sono come il buon vino: in-vecchiando, migliorano».Le ultraquarantenni americane fanno quindi da apri-pista. Niente più imbarazzi o falsi pudori: sul sito Urban Cougar si mettono "sul mercato", si pubbli-cizzano, si raccontano senza peli sulla lingua ed elen-cano, soprattutto, i locali dov'è più facile incontrarle. Le italiane per ora seguono a ruota, solo con qual-che reticenza in più. Ma le separazioni, i divorzi e la carriera hanno creato per scelta o loro malgrado una generazione di single alquanto scalpitanti. Ragazzini, aguzzate l'occhio. ■

line . 31tendenze

nicole Kidman, 40 anni il prossimo 20 giugno

La leggendaria Julia roberts, 40 anni il prossimo 28 ottobre

Jennifer aniston, 40 anni il prossimo 11 febbraio

Valeria Marini, 40 il 14 maggio

pamela anderson, 40 anni il 1 luglio

debra Garrett, 44 anni

Page 32: LINE gennaio-febbraio 2009

Speciale

Strada Santa Margherita, 14 - Chieritelefono 011.9413782

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aperti anche a pranzo • mono piatto 15 euro • menù degustazione 35 euroasparagiata (con asparagi di Santena) 35 euro • dehor estivo

Page 33: LINE gennaio-febbraio 2009

Quando si dice: un nome, una garanzia. I Ro-mantik Hotels and Restaurants rispondono sempre alle aspettative degli ospiti, e per la

festa romantica per eccellenza, quella di San Valen-tino, hanno pensato a proposte speciali. Prenotare un soggiorno in una di queste splendide location, garantisce che l’ospitalità sarà all’altezza dei vostri sogni d’amore.

Romeo e Giulietta sulle Dolomiti

Il Romantik Hotel Santer di Dobbiaco (Bolzano) aspetta gli innamorati per viziarli con attenzioni speciali. Il pacchetto “Romeo e Giulietta”, valido

dal 12 al 15 febbraio 2009, è l’ideale per sorprende-re la persona amata con qualcosa di davvero unico. Comprende tre pernottamenti con trattamento di mezza pensione, una cena romantica di San Valen-tino a lume di candela, una gita in slitta trainata dai cavalli con finale a sorpresa e un goloso pacchetto benessere per lui&lei: un delicato peeling al caffè e un massaggio hot chocolate da provare insieme. E’ proposto a 399 euro a persona. ■

Buongustai nella Marca Trevigiana

Una sera e una notte speciali, da vivere al Ro-mantik Hotel Villa Giustinian di Portobuffo-lè (Treviso): la dolce magia della festa degli

innamorati. Il 14 febbraio si arriva all’hotel e l’acco-

glienza è con una bottiglia di prosecco in camera, a seguire ecco la succulenta cena romantica a lume di candela con vini di eccellenza, accompagnata da musica dal vivo. Si inizia con un prosecco di Val-dobbiadene per aperitivo, poi si gustano panierino di delizie dell’Adriatico cotte al vapore con extraver-gine Gardesano, gamberoni reali al sughetto sapori-to di Ribolla Gialla con cestino di erbaria croccante e capesante San Valentino accompagnati da Chardon-nay Colli di Conegliano. Ecco poi, serviti con Sauvi-gnon delle Grave del Friuli, risotto con scampetti e asparagi, ventaglio di crespelle della casa ripiene di frutti di mare con vellutata di gransoporro e orata della Corona in sfoglia di patate, pomodorini e olive taggiasche con contorni di Villa. Dopo un sorbetto di arance tarocco viene servito il dolce di San Va-lentino insieme ad un moscato d’Asti DOC, a cui segue il caffè con i cuoricini degli innamorati. Cena, pernottamento e prima colazione a buffet sono pro-poste a 135 euro a persona in camera doppia e a 230 euro a persona in suite. Notte supplementare 65 euro a persona per ogni tipo di sistemazione. ■

line . 33hotel

San ValentinoSpecialedi nicoletta Baldo

Innamorati e... in vacanza San Valentino, le idee per fughe a due nei Romantik hotels italiani

Accoccolati davanti al camino

Scalone d'onore

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SANteRVia alemagna, 4

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Page 34: LINE gennaio-febbraio 2009

Nobili suggestioni sul Brenta

Dettagli sofisticati e piacere di vivere al Ro-mantik Hotel Villa Margherita di Mira, sul fiume Brenta e a soli 15 chilometri dalla

magica Venezia. Qui le coppie desiderose di privacy troveranno ad accoglierle un’atmosfera rarefatta e sognante. La proposta di San Valentino, valida per la notte del 14 febbraio 2009 include il pernottamento in camera “de luxe”, un bouquet di fiori freschi in camera e un set di cortesia Etro, una cena roman-tica a lume di candela al ristorante della Villa, con menù a base di pesce e bevande escluse, e una ricca colazione a buffet da gustare la mattina del 15 feb-braio nella magnifica sala dei Putti, oltre a biciclette sempre a disposizione. Il prez-zo è di 168 euro a persona, e supplemento junior suite è di 25 euro. ■

Vivere d’arte e d’amore ai piedi dello Sciliar

Il magnifico Romantik Hotel Turm di Fiè allo Sciliar, un vero nido dove lo scorrere del tempo esterno smette di avere un significato, propone

una settimana da dedicare solo a se stessi e al pro-prio amore. Dall’8 al 15 febbraio 2009 il pacchetto San Valentino include sette notti con trattamento di

mezza pensione, un rilassante bagno di Cleopatra a lume di candela accompagnato da un calice di pro-secco, una romantica gita in slitta trainata dai cavalli all’Alpe di Siusi, immersa in un manto di morbida neve, e un menu per buongustai con vini abbinati. Il prezzo a persona in camera doppia parte da 947 euro. ■

Villa franceschi

Centro benessere con sauna fonte

RoMANtIK VILLA MARGheRItAVia nazionale, 416Mira porte (Venezia) tel 041 4265800fax 041 4265838 www.romantikhotels.com/Mira [email protected]

BeLVItA RoMANtIK hoteL tURM

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tel 0471 725014fax 0471 725474

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Page 35: LINE gennaio-febbraio 2009

Il mare d’inverno, nel cuore

Il Romantik Hotel Sporting Villa Maria di Fran-cavilla al Mare (Chieti) propone un’offerta super scontata (con disponibilità limitata) agli inna-

morati che apprezzano il fascino sottile del mare d’inverno. Un fuori stagione da intenditori. Il sog-giorno di due notti, dal 13 al 15 febbraio 2009 in camera superior matrimoniale per due persone è fissato in 386 euro, anziché 516. Il pacchetto inclu-de due pernottamenti, una cena romantica con ac-compagnamento musicale e un percorso benessere all’interno del wellness center dell’hotel, da preno-tare in anticipo. ■

Amore sul lago di Garda

Il Romantik Hotel Laurin di Salò, situato sulle rive del lago di Garda, offre una proposta di "San Valentino" valida per tutto il mese di febbraio

2009. Il pacchetto dedicato agli innamorati include un pernottamento in camera matrimoniale con ro-mantica piccola colazione à la carte, e la cena a lume di candela servita nella Sala degli Affreschi. Tutt’in-torno la magia del lago, in un fiabesco inizio di pri-mavera. Il prezzo per questa 24 ore di romanticismo è di 199 euro per due persone. ■

La spettacolere piscina con idromassaggio

San Valentino in Kimono

RoMANtIK hoteL SPoRtING VILLA MARIAFrancavilla al Mare (chieti)tel 085 [email protected]/Francavilla

RoMANtIK hoteL LAURIN

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Page 36: LINE gennaio-febbraio 2009

36 . line territorio

Il territorio

Nell’interazione tra l’uomo, la casa e il territorio, la collocazione dimensionale porrebbe l’uomo nella casa e la casa nel territorio: il verde è il

colore dello spazio sul territorio, di un fondale, di un paesaggio.Già! Ma che cos’è il paesaggio?La definizione, o meglio ancora l’arricchimento delle connotazioni attorno alla definizione di paesaggio si enuncia in tutti i differenti aspetti propri della for-mazione culturale e disciplinare del soggetto uomo chiamato a definirlo.Il paesaggio è l’inserimento della storia nella natura, dove però il paesaggio non è la natura, che è infinita connessione delle cose, un’unità priva di parti e di contorni, ma una porzione di spazio limitato dallo sguardo e umanizzato nel tempo. Quindi paesaggio non è soltanto uno “spazio di terreno abbracciato dal-lo sguardo”, com’è definito dal vocabolario, ma un territorio sul quale l’uomo ha lasciato il segno della sua laboriosità tanto profonda fino a modificare la na-tura. Così che distinguiamo il paesaggio naturale dal paesaggio agricolo, il paesaggio urbano dal paesaggio industriale. Allora abbiamo, per effetto dell’uomo, la natura percepita in diverse forme particolari: una for-ma della natura è quindi paesaggio! Un paesaggio si configura con la forma di linguaggio dell’uomo. La lettura del paesaggio svela la civiltà dell’uomo, che si rispecchia e racchiude se stessa nelle forme.L’interazione del rapporto tra l’uomo e la natura, nella visione estetica, è la sensazione di piacere che trae

l’uomo dalla contemplazione della natura. Il piacere emanato dal paesaggio è una sensazione del soggetto che vive esclusivamente in lui. Per contro la rappre-sentazione del paesaggio nell’arte fa rivivere in noi il senso estetico, come i giardini, una delle più espressi-ve rappresentazioni artistiche del paesaggio, che però sono arte e non sono natura. Ripercorrendo la storia dell’arte, rileviamo i diversi modi di rappresentare il paesaggio, via a via modificatisi in linea con il proces-so evolutivo della concezione della percezione tra im-magine e sensazione. Dal realismo della veduta con l’immagine totale di un panorama nella prospettiva di linee spaziali osservate dal punto di vista più elevato, si passa per frantumazione della rappresentazione in punti di vista parziali, a particolari percezioni cro-matiche e formali. La riduzione essenzialista spinge l’estrema sintesi nell’astrazione con deformazione dei caratteri e dei contrasti dell’immagine per giungere alla percezione di pura sensazione. Il paesaggio antropico è un sistema naturale, nel qua-le interviene l’uomo che progetta il territorio conver-tendolo in un sistema ambientale. Uno degli elementi costituenti il sistema è la casa, l’abitazione dell’uomo. La funzione della casa impatta sulla funzione urbana. A loro volta la città e l’attività dell’uomo sull’ecologia, che suggerisce l’indice del corretto equilibrio tra suo-lo, vegetazione ed insediamento umano.Per ciascuno di noi il paesaggio è semplicemente una sensazione struggente, perché è un impasto di piace-re e di dolore, un’emozione comune a chi la prova, fatta di stupore e di smarrimento. L’esperienza sen-soriale del paesaggio è difficile da spiegare. Forse è l’espressione del desiderio: visibile, ma lontano, non raggiungibile, reale e fantastico, molteplice e indefi-nito. ■

Il paesaggio

di Giorgio Bertazzini

per ciascuno di noi il paesaggio

e' semplicemente una sensazione

struggente, perche' e' un

impasto di piacere e di

dolore

Page 37: LINE gennaio-febbraio 2009

line . 37motori

autonovita’di roberto di corte

PoRSChe PANAMeRAFinalmente si svela la linea definitiva della Pana-mera, discussa granturismo a quattro porte. Quarto modello della casa di Stoccarda, si accoda alle ben conosciute 911, Boxster/Cayman e alla Suv Cayenne. Lunga poco meno di cinque metri e larga un metro e 94, la Panamera ha le dimensioni della Maserati Quattroporte, che sarà certamente la sua concorrente più scontata insieme all'Aston Martin Rapide. La linea della nuova quattro porte rimane fedele allo stile di casa Porsche con i suoi inconfondibili fari a goccia e il profilo slanciato. Quello che stupisce di più è la stazza che sottolinea come la Panamera sia una via di mezzo fra una berlina di lusso e una coupé. Tre le motorizzazioni previste: V6 di 3.6 litri da 300 CV, V8 di 4.8 litri, da 400 CV e turbo da 500 CV. Più avanti è previsto l’arrivo di una versione ibrida. Cambi ma-nuali a sei rapporti o il nuovo Pdk (a doppia frizione, sette marce). Trazione posteriore oppure integrale. All'interno, quattro sedili singoli e finalmente molto spazio per i passeggeri e i loro bagagli. La Panamera sarà assemblata nello stabilimento Porsche di Lipsia. La presentazione al pubblico è prevista a fine marzo, mentre per le prime consegne bisognerà aspettare set-tembre. Le previsioni di vendita si attestano a 20mila unità all'anno. Il prezzo di partenza potrebbe aggirar-si intorno agli 86mila euro. ■

PoRSChe CAYeNNe tURBoDIeSeLUn'altra svolta epocale storica sta per arrivare dalla Porche: la prima Porsche diesel della storia. A feb-braio arriverà la Cayenne alimentata da un 3.0 V6 turbodiesel da 240 CV (e 550 Nm di coppia massi-ma) di origine Audi, che viene anche utilizzato sulle più tranquille A4 e A6, solo per citarne alcune. Se-condo i primi dati diffusi dal costruttore il consumo sarebbe di 9.3 litri/100 km con emissioni di CO2 di 224 g/km. La Cayenne sarà equipaggiata di serie

con il cambio Tiptronic-S. Il prezzo per il mercato tedesco è di 56.500 euro. ■

LeXUS RX 450hDopo la presentazione al Salone di Los Angeles la nuova generazione della Suv RX ibrida arriverà sul mercato nel prossimo giugno del 2009. Cambiano il design del muso con la calandra molto più pronunciata e imponente, dei fari e anche i paraurti. Il posteriore è più spigoloso e squadrato del modello precedente, ma la forma dei fari trapezoidali contribuisce a rendere la linea più slanciata. Nel-la vista di profilo i cambiamenti sono ancora più marcati: l'inclinazione del padiglio-ne e le forme inedite dei vetri laterali rendono la RX 450h molto più pulita dell'attuale versione. Sotto il cofano, altre novità: il propulsore termico, un V6 3.5 a benzina sviluppa ora 295CV, 27 in più. Tra le innovazioni ci sono anche due sistemi di recupero dell'energia che agiscono sullo start & stop e sul ri-circolo dei gas di scarico. La versione non ibrida, la RX 350, monta lo stesso V6, abbinato a un cambio sequenziale sei marce. I primi dati sui consumi della 450h parlano di una media di 14,8 chilometri al li-tro con emissioni di CO2 pari a 192 g/km. ■

BeNtLeY AZURe t Grande successo della Bentley per il debutto al sa-lone di Los Angeles di fine novembre della versione ancora più prestazionale della Azure, denominata T. Il motore è lo stesso V8 twin turbo di 6,8 litri della Arnage T: rispetto alla Azure "nor-male", ha 50 CV in più (507 invece di 457) e 1000 Nm di coppia invece di 875. La nuo-va quattro porte convertibile scatta da 0-100 in 5,5 secondi e raggiunge la velocità massi-ma di 289 km/h. Il propulsore è abbinato a una trasmissione automatica a sei rapporti tar-gata ZF. Per muovere questo "bestione" di 5,41 metri di lunghezza e 2695 kg ci vuole parecchia benzina: secondo il costruttore, nel ciclo combinato la Azure T consuma 19,5 litri per 100 km ed emette 465 g/km di CO2. ■

Page 38: LINE gennaio-febbraio 2009

Locauto due

Continua il grande interesse da parte del pub-blico per l’inaugurazione di Palazzo Marghe-rita, la sede del Blue Box Peugeot di Locauto

Due, in strada Pianezza 275. La struttura è stata re-alizzata con particolare cura e attenzione a tutte le direttive che Peugeot ha dato ai suoi concessionari per mantenere e rafforzare l’identità del brand. Pa-lazzo Margherita ospita i servizi pre e post vendita, l’area finanziamenti, l’area assicurazioni, il settore ricambi, oltre ovviamente all’assistenza meccanica, alla carrozzeria, al reparto gomme che è particolar-mente fornito, ai padiglioni dell’usato.La struttura di strada Pianezza 275 diventa a tutti gli effetti Il cuore operativo del gruppo Locauto Due. Restano comunque operative le altre tre sedi della concessionaria: in corso Francia 113 e in corso Tu-rati 28 a Torino, e in corso Francia 227/A a Cascine Vica Rivoli.

In tutte le inaugurazioni c’è sempre un momento un po’ speciale. Ecco dunque l’occasione di entrare nel mondo Peugeot ad un prezzoaffare, proposto ap-

punto per l’inaugurazione. Da Locauto Due sapran-no inoltre consigliare l'auto più adatta a qualunque esigenza, tenendo sempre presenti anche i costi.Apprezzerete, grazie all'organizzazione della conces-sionaria torinese, tutta la serietà del marchio Peuge-ot, che ha saputo consolidarsi sul mercato nazionale e internazionale conquistando i giovani amanti del-le alte prestazioni come le persone in cerca di sicu-rezza, comfort di marcia e agilità di guida, che non vogliono però mai rinunciare all'estetica. In strada Pianezza, come nelle altre sedi, non troverete dei semplici venditori: conoscerete dei consulenti che sapranno dedicarvi tutto il tempo necessario per una scelta di cui non vi pentirete, in grado di de-scrivere tutte le caratteristiche delle vetture esposte, aiutandovi a scegliere nel ventaglio di proposte la soluzione migliore per voi e per la vostra famiglia. Oltre alle varie sedi di Locauto Due, la concessiona-ria vi attende anche sul nuovo sito del gruppo www.leautoscontate.com dove è possibile trovare auto nuove, usate, chilometri zero e aziendali a prezzi particolarmente allettanti. ■

38 . line motori

In strada Pianezza 275 il nuovo blue box

della concessionaria Peugeot

Locauto Due

pubblir

edazio

nale

apprezzerete, grazie

all'organizzazione della

concessionaria torinese, tutta la serieta' del

marchio peugeot, che ha saputo

consolidarsi sul mercato nazionale

e internazionale

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pubblir

edazio

nale

CRoNoStASItempo filmico e tempo fotografico

GaM galleria d’arte modernavia Magenta, 31 - torinowww.fondazionetorinomusei.it

Film e video d’artista 1961-1985 prorogata fino al 1 febbraio 2009

1985-2008dal 6 febbraio 2009, al 5 aprile 2009

La mostra mette a confronto la sto-ria delle immagini in movimento, intese come film e video d’artista, con l’immagine fissa della fotogra-fia. È un incontro tra due diverse concezioni del tempo: da un lato l’eterno presente dell’immagine filmica, che può vivere solo nel suo ripetuto svolgersi, e dall’altro il tempo passato, fermato nella fotografia, sempre già concluso nell’istante stesso in cui affiora sulla carta fotografica. ■

MAoMuseo d'arte orientale

Via San domenico 9-1110122 torinotelefono 011.4436927orarimart-dom ore 10-18chiuso il lunedi'

LUCe e CoLoReLucio fontana

palazzo ducalepiazza Matteotti, 9 16123 Genovaorario: da mar a dom ore 9-19ingresso: intero euro 8; ridotto euro 6telefono +39 0105574064fax +39 [email protected] www.palazzoducale.genova.it

fino al 15 febbraio 2009

Non solo tagli e buchi. Un'ampia retrospettiva dedicata alla vasta produzione di Lucio Fontana. Presentato come artista, ma anche come uomo e filosofo. In un allestimento sud-diviso per cromatismi... ■

IL MISteRo DeLLA NAtURARene' Magritte

palazzo realepiazza duomo, 12 20122 Milanoorario: lun ore 14.30-19.30; mart-dom ore 9.30-19.30; giov ore 9.30-22.30ingresso: intero euro9; ridotto euro9 7/4,50telefono +39 0280509362-199199111http://www.mostramagritte.it

L'uomo con la bombetta più fa-moso del mondo dell'arte atterra

a Milano. Con una mostra titanica. Che non spiega i misteri profondi della na-tura (dis)umana. Ma almeno aiu-ta ad affrontarli.... ■

DeLLeANI e IL SUo teMPo

palazzo Bricherasiotorinofino al 18 gennaio 2009www.palazzobricherasio.it

Il percorso espositivo alterna le sale dedicate a Delleani, scandite

da una successione cronologica, a quelle che presentano il contesto storico nel quale l’artista è vissu-to. Una tavola cronologica fatta di pennellate si sviluppa così tra le sale di Palazzo Bricherasio, of-frendo la possibilità al visitatore di approfondire il lavoro di Delleani e confrontarlo con quello delle più importanti, diverse e interes-santi testimonianze della pittura piemontese di fine ‘800. ■

mostre & manifestazionila redazione

line . 39arte

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40 . line arte

Varre'

Il primo approccio fra il pittore Varrè e la Fon-dazione Forma Onlus dell’Ospedale Infantile Re-gina Margherita di Torino è avvenuto grazie alla

nostra testata giornalistica che nel 2007 organizzò il 1° campionato di arte e cucina creativa “Chef d’Au-tore”. In occasione della serata di finale, il nostro di-rettore responsabile Danilo Alsona Bertazzi presen-tò a Varrè il Professor Piero Abruzzese, presidente

della Fondazione ed alcuni suoi va-lidissimi collabo-ratori. Il secondo approccio avvenne grazie all’associa-zione culturale Ar-tenuova dal 1981 “ O.c.a.” Art Studio che, operando artisticamente (mostre di pittura), presso l’Educatorio della Provvi-denza di Torino, diretto dal Dottor Gaetano Baldac-ci, identificò in quella struttura il luogo più adatto per svolgervi l’evento ideato da Varrè’: una serata a scopo benefico a favore dei bambini “protetti ed aiu-tati” con grande amore dalla Fondazione Forma.La serata benefica si è svolta lo scorso novembre nei

arte

Il Colore e' vitafare del bene...

fa bene!

di Mauro cappio Barazzone

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saloni dell’Edp, arricchiti dai suggestivi dipinti del pittore, ed allietata, durante il ricco aperitivo e la deliziosa cena a buffet, dal musicista Raf Cristiano e dal cantante Gianni Zelli (ideatore e coordinatore del My Music Team). I due grandi musicisti han-no suonato ed interpretato melodie del grandissimo Frank Sinatra, di Dean Martin ed altri con grande successo, avvallato dal numerosissimo e qualificato pubblico presente!Durante la splendida serata sono state messe all’asta alcune splendide opere di Varrè (tutte acquistate), i cui introiti sono stati donati dal pittore per il pro-getto di “bambinizzazione” a favore dei soggetti che hanno iniziato il loro percorso presso i repar-

ti di pneumologia e neurochirurgia dell’Ospedale Regina Margherita; anche parte degli incassi della serata sono confluiti nel “pacchetto” bene-ficenza per la Fondazione Forma. Varrè ha poi anche donato alle si-gnore ed ai signori presenti una ses-santina di piccole “opere” disegnate dai bambini stessi dell’ospedale, fo-tografate in diretta dal pittore e poi, dallo stesso, colorate nel suo studio di Chieri (Torino).E’ significativo appurare che l’arte, che dà gioia ed emozioni positive a tutti, abbia contribuito, in questa occasione, a dare felicità a molti bimbi che ne han-no particolarmente bisogno. Che questi bimbi… ma tutti i bimbi del mondo, che saranno gli adulti di domani possano, per se stessi e per tutta l’umanità, trasmettere messaggi e segnali positivi per un futuro sempre migliore! ■

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42 . line arte

Roberto Dario Rivoira

L’anno delle manifestazioni in onore di Cristo-foro Colombo e precisamente i 500 anni dalla scoperta delle Americhe da parte del grande

navigatore italiano (1992) è ormai lontano, ma per Roberto Dario Rivoira, pinerolese di nascita, oggi cittadino illustre di XXMiglia (Imperia), tutto è ancora vivo e recente attraverso le sue splen-dide opere pittoriche dedicate ad uno dei personaggi più famosi delle grandi tradizioni marinare della nostra penisola. In America ed in Europa sono sta-te moltissime le mani-festazioni e le com-memorazioni dedicate a siffatto evento, ed in tutto questo si è inseri-to di forza il professor Roberto Dario Rivoira che ha –ricostruito- con dieci splendide opere pittoriche il per-corso Europa/Ame-rica del comandante Cristoforo Colombo. Con il patrocinio di Artenuova dal 1981 * O.c.a. * Art Studio che ha da subito “adottato” il progetto prima e poi di altre associazioni culturali quali l’Asso-ciazione Artisti delle Valli di Lanzo, l’Acsi di Aosta, Infinito- Spinel-li di Torino, il Cescom, sono state organizzate dal 1992 ad oggi moltissime mostre in tutto il Piemonte. L’idea della commemorazione pittorica delle Colom-biadi è stata del M° Mauro Cappio Barazzone che, appena comunicato il progetto al pittore Rivoira suo amico e “fratello”, ne ha subito ottenuto un entusia-stico “si”! La ricerca storica mi è stata affidata e, con

entusiasmo, mi sono subito gettata sui libri per cre-are un percorso veritiero, la stampa del catalogo, dal titolo “Omaggio a Cristoforo Colombo” - Storie di Navigazione finanziato totalmente dal grande amico Giuliano Cigna. Migliaia di persone hanno potuto ammirare le dieci opere di Rivoira ed il commento è stato unanime “bellissime”; numerose testate e svariati critici ne hanno scritto generando quindi un grande successo per un pittore che ha dedicato una parte importante della sua vita alle tele ed ai colori e che da queste è stato ricambiato con un enorme successo personale!

Tre anni fa le ope-re sono state anche visionate dall’avvo-cato Giorgio Casar-telli Colombo, pro-nipote del nostro navigatore, che ha espresso un gran-dissimo apprezza-mento per le stesse e di conseguenza,

su espressa richiesta del Centro Studi Colombiani Monferrini (di cui è Presidente), sono state collocate nel museo dedicato a Cristiforo Colombo di Cucca-ro Monferrato (Alessandria), luogo di origine della Famiglia Colombo. Con esse nello stesso museo tro-vano spazio anche altre opere di artisti di Artenuo-va, sempre dedicate a Cristoforo Colombo.. ■

LE DIECI OPERE1° “Il nuovo mondo” (cm.

60X120) rappresenta il sogno di Colombo… una terra lontana al di là dell’oceano.

2° “Davanti l’immenso” (cm. 100 X 100 , come tutte le successive), seduto su uno scoglio il grande navigatore cerca con lo sguardo quella terra lontana.

3° “Terra” la Nina, la Pinta, la Santa Maria nella rada.

4° “Navi nella rada” la terraferma si sta allontanando.

5° “Verso nuovi orizzonti” le onde dell’oceano si infrangono contro le fiancate della caravella.

6° “La nave” sul ponte della nave Colombo osserva l’orizzonte.

7° “Bonaccia” le caravelle sono vicine, si comunica alla voce.

8° “La terra agognata” Colombo sta per coronare il suo sogno.

9° “il nuovo mondo” occhi increduli e curiosi osservano l’arrivo delle caravelle.

10° “Storie di navigazione” una delle caravelle riposa tranquilla, si attende lo sbarco.

arte

di Simona cappio Barazzone

Sulle tracce di Cristoforo Colombo

[email protected]

mobile 349 5247481

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Antonio Cannataartedi Mauro cappio Barazzone

Antonio Cannata è un Artista nel vero senso della parola infatti fin da giovanissimo ha avuto la vocazione e la passione per il figu-

rativo e da allora non ha mai smesso di dipingere. Visitare la sua casa adibita a studio è un'esperienza di grande spessore che apre l'anima al bello ed al crea-tivo.Da giovane lo chiamava-no "Il gigante del Belice" e poi, dopo il trasferimento a Milano (1963), il successo al nord, di lui è stato det-to: “Pittore nato, artista per istinto, figlio soltanto del suo credo, vive per lascia-re impronte, certo che esse saranno il conforto, la gioia del suo vissuto nella ricerca continua dell'armonia visi-va in ogni campo, in ogni sua opera. Si mangia per vivere, lui digiuna per ca-pire. Che importa la criti-ca, il successo, il riconosci-mento, l'applauso. Cose da uomini non da artisti”.In tutti i campi del figura-tivo si dimostra continua-mente innovativo e vivace: grafica, pittura, scultura ed anche poesia, per con-fermarsi artista a 360°.Da anni opera a Torino e, nella nostra città, ha rac-colto meritatamente consensi ed estimatori. Non è possibile non riconoscere Cannata attraverso le sue opere: il collezionista che vede le opere di Cannata, ne riconosce la mano, la fantasia, il colore, la creati-

vità e se ne innamora per sempre. Raramente un pit-tore ci ha toccati come Cannata, dire bravo è troppo poco, in particolare ci colpiscono le sue grandi ope-re in cui si rappresenta di tutto e di più, ci viene da chiederci - ma dove trova tanta fantasia e tanta capa-cità? Tuttavia per Cannata è tutto normale, non deve sforzarsi per creare perché la sua creatività è assolu-tamente istintiva! Qualcuno direbbe la sua mano è "calda", noi aggiungiamo il suo cervello è bollente e sempre acceso ed immerso nel colore! Per un vero collezionista non è possibile non avere un quadro di Cannata appeso alle proprie pareti e, in caso positivo, lo stesso quadro si distinguerebbe dagli altri per fascino ed attrazione.Premi, riconoscimenti nazionali ed internazionali e quant'altro fanno parte del suo immenso bagaglio culturale e per ultimo, ma non meno importante, il suo libro pregno di opere e di poesie, presente in molte librerie e luoghi d'arte. ■

Un “vero” artista

line . 43arte

arte

in alto:evento immaginifico

a sinistra:cattura di una chimera

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44 . line arte

Giovanni Prato artedi Mauro cappio Barazzone

L ricerca e la produzione artistica di Giovanni Prato risalgono agli inizi degli anni ’70, quando la sua espe-

rienza lavorativa professionale lo porta ad esprimere il suo impegno nell’arte

mettendosi a plasmare prima i metalli e successivamente il legno, che poi diventa il suo materiale prediletto e dal qua-le ricava le sue deliziose scul-ture.L’artista crede nella funzione sociale dell’arte e le sue prime

composizioni, create con gli “scarti” del ferro e del legno: poveri di valori mo-netari questi “scarti” sono però ricchi di significati, di contenuti e di emozioni, che si materializzano dalle abili mani dell’artista che dal nulla crea, materializ-za, costruisce e dipinge. Con il passare del tempo e con la grande applicazione e dedizione, la tecnica di Giovanni Prato si è evoluta e migliorata in raffinate rappresentazioni, dove pre-gevoli intarsi lignei si fondono fra loro per dar forma ora ad un paesaggio, ora ad un ritratto, ora a creazioni formali ed informali pregne di significati e di valori ar-

tistici.Giovanni Prato è un “grande” lavoratore, in ogni giorno della sua vita ben cin-que o sei ore sono esclusivamente dedicate alla cre-azione dei suoi “piccoli” capo-lavori, che poi con successo vengono esposti ed apprezzati dai suoi

molti estimatori che lo seguono da anni. Moltissime sono state le

sue mostre ed i risulta-ti di tali impegni sono sempre stati positivi:

una delle peculiarità del-le opere di Giovanni Prato è quella di rappresentare (quasi sempre) uno scorcio del luogo ove egli espone;

ciò comporta da parte dell’artista una ricerca pre-ventiva di ciò che di meglio e più si-gnificativo esiste in quel determinato paese. Selezionato il soggetto, sia esso una chiesa od un castello, una piazza od un monumento, Prato lo compone e lo costruisce con la sua arte e quindi lo dedica al sito ove verrà poi esposto.E’ così che le più belle realizzazioni dell’arte italiana o che i più begli scorci paesaggistici della nostra penisola vengono riprodotti e valorizzati in scala dal nostro artista: arte, ma anche cultura, questo è il messaggio che ci lancia, con semplicità e modestia, ma con tutta la forza di chi non disdegna la fatica quotidiana ed il costante impegno creativo.Da oltre quindici anni

Giovanni Prato è uno degli artisti di punta di Ar-tenuova dal 1981 * O.c.a. * - Art Studio (www.artenuova.net). Per visionare le sue opere visitare il sito dell’Associa-zione o meglio ac-cedere al sito perso-nale dell’artista (www.giovanniprato.it). ■

L’artista del legno

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formatorino

forma vive grazie alla generosità dei suoi so-stenitori!Ci sono innumerevoli possibilità per aiutare la

Fondazione a realizzare i progetti che con impegno porta avanti.Possiamo riportare tanti magnifici esempi, ricordia-mo gli ultimi realizzati tra cui “Amici insieme per FORMA” una cena danzante presso la Società Ca-nottieri Armida di Torino, il ricevimento organizza-to dall’artista Varrè presso l’Educatorio della Provvi-denza di Torino durante il quale si è svolta un’asta dei suoi quadri, la particolare festa natalizia Chri-stmas Charity Party ideata da alcuni “amici” presso l’Art+Tech Turin Le Meridien, oppure un’iniziativa

che si può definire unica, rea-lizzata dalla Mod’s Hair che ha dedicato una giornata intera di lavoro alla solidarietà, tra-sformando domenica 21 di-cembre in una gara solidale presso il suo negozio di par-rucchieri nel centro di Tori-no dove, facendo una piega o quant’altro, il cliente ha effettuato una donazione corrispondente al servizio richiesto, ed il ricavato è stato devoluto interamen-te alla Fondazione.Quindi oltre alle consue-te donazioni, le bombo-niere solidali e i biglietti di auguri, anche una ricorrenza come un compleanno o semplicemente una cena, o iniziative come tornei sportivi, aste, spettacoli durante i quali è possibile coinvolgere e sensibilizzare tutti i partecipanti, pos-sono diventare motivo per collaborare e contribuire concretamente alla crescita di FORMA e donare un sorriso ai bambini dell’Ospedale Infantile Regina Margherita. ■

Il tuo evento per formaPartecipa anche tu alla realizzazione di un progetto

line . 45salute

Per le donazioni:

tramite bonifico bancario c/c bancario N. 600 presso BANCA INteSA SANPAoLoABI 03069 - CAB 01088 - CIN SIBAN It13 S030 6901 0881 0000 0000 600

c/c postale n. 67611335

intestati a f.o.R.M.A. – fondazione ospedale Infantile Regina Margherita onlusPer maggiori informazioni:contattare l’ufficio al tel. 011 3135025 o recarsi in sedePiazza Polonia 94 – torinopresso l’ospedale Infantile Regina Margherita, 6o piano lato Pronto Soccorsowww.fondazioneforma.it [email protected]

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ARIETE (21 Marzo - 20 Aprile)Il 2009 sarà per voi un anno molto importante, soprattutto sotto il profilo dei sentimenti, dei rapporti interpersonali e di tutto ciò che in un modo o nell'altro riguarda l'universo degli affetti.Questo nuovo anno sarà per voi suddiviso in due grandi momenti: i primi sei mesi sono da consi-derarsi come un vero e proprio periodo di raccolta e cambiamenti positivi che vi faranno toccare

con mano come la vita a volte può essere molto più semplice di quanto possiate pensare; mentre la seconda parte è da dedicare agli investimenti, all'usare le abilità, le strategie che avete acquisito

e che vi permetteranno di raggiungere risultati davvero notevoli in quel campo che avrà la priorità assoluta nella vostra vita.

TORO (21 Aprile - 20 Maggio)Il 2009 sarà un anno nel quale troverete la forza e la determinazione per poter chiarire, in modo defi-nitivo, tutto ciò che nella vostra vita è ancora un po' confuso e poco chiaro, e che necessita di essere demarcato e non può più restare in sospeso. Si tratterà più che di scelte, di veri e propri obblighi che giungeranno dall'esterno e ai quali sarete tenuti ad onorare. Infatti per molti di voi, si può presentare

l'occasione di mettere in atto cambiamenti davvero epocali, che andranno notevolmente a cambiare la vostra vita, apportando ritmi e modalità di vissuto anche diametralmente opposti all'anno precedente,

creando un bel po' di stress, che a dire il vero, nel vostro caso, non può che farvi un gran bene.

GEMELLI (21 Maggio - 21 Giugno)Il 2009 sarà un anno davvero importante per voi, un vero e proprio banco di prova in cui poter provare al mondo intero la vostra determinazione a raggiungere degli obiettivi e a realizzare progetti in cui nessuno vi avrebbe mai pensato capaci. Tra la spinta al sacrificio e alla rinuncia finalizzata ad uno scopo datavi dalla quadratura di Saturno fino alla fine di ottobre e una buona dose di fortuna ed

aiuto dono di Giove in trigono dall'Acquario per l'intero anno, nonchè una Venere più che positiva per quasi tutta la prima parte dell'anno, per moltissimi di voi ci sarà certamente l'occasione di centrare un

obiettivo da tanto tempo ricercato e accarezzato, che finalmente diverrà una concreta realtà.

CANCRO (22 Giugno - 22 Luglio)Il 2009 sarà un anno in cui è necessario fare delle scelte abbastanza definite e chiare, senza delegare ad altri la soluzione dei propri problemi, ma soprattutto bisognerà iniziare a costruire concretamente le basi del proprio futuro. In altre parole è giunto il momento di mostrare al mondo la vostra forza e la determinazione di cui siete capaci, abbandonando quella posizione a volte

diplomatica, altre infantile che alla fine non vi porta da nessuna parte. E' arrivato il momento di mostrare la vostra forza, il coraggio che è parte di voi e di saper affrontare anche sfide che inizialmente

possono apparire impossibili o legate ad obiettivi distanti dalla vostra portata.

LEONE (23 Luglio - 23 Agosto)Il 2009 è un anno nel quale potrete giustamente sentirvi protagonisti assoluti della vostra vita e prendere nuovamente in mano le redini del destino, ma sarà certamente generoso e capace di sorprendervi nei modi e nei tempi più impensati.Per molti di voi si tratterà di un anno nel quale imparerete a conoscervi meglio, ad essere più inti-

misti, a raccogliere le vostre energie e dirigerle verso l'interno, a favore delle vostra crescita emotiva e spirituale, a dipendere meno dal mondo esterno e dai suoi giudizi. Naturalmente le accuse di essere

diventati più chiusi, egoisti, insensibili possono fioccare, ma non datevene cura, perchè in realtà sono solo i lamenti di chi vi vuole sempre allo stesso modo, a propria disposizione, godendo della vostra disponibilità e generosità.

VERGINE (24 Agosto - 23 Settembre)Questo nuovo anno è molto importante per molti di voi, soprattutto per chiarire cose che finora erano rimaste avvolte da una coltre di strana indefinizione, cosa molto strana e poco affine alla vostra natura.Mai come in questo 2009 dovete imparare ad essere flessibili, a gestire le cose con una differente

consapevolezza e quindi anche con un modo completamente diverso di approcciarvi al prossimo, ma è altrettanto indispensabile capire dove realmente siete diretti.

BILANCIA (24 Settembre - 23 Ottobre)Finalmente si può affermare che è giunto l'anno in cui ritornerete a vivere come realmente desi-derate, impossessandovi nuovamente di tutte quelle cose che finora vi erano state tolte un po' forzatamente o che improvvisamente e inspiegabilmente erano scomparse dalla vostra vita.E' l'anno in cui riprenderete quota, inizierete a volare a quella che è la vostra altezza di crociera e soprattutto tornerete ad avere fiducia in voi stessi, nelle vostre potenzialità e nel mondo che vi circonda.

SCORPIONE (24 Ottobre - 22 Novembre)Il 2009 è un anno in cui potete iniziare a fare dei bilanci e a decidere strategie che meglio possono potenziare le vostre abilità al fine di raggiungere ciò che è prioritario nella vostra vita, indipenden-temente dai giudizi e dalle aspettative altrui. E' un anno nel quale darete molto spazio al vostro modo di pensare, scevro da condizionamenti di ordine familiare, sociale e affettivo e agirete seguendo quasi sempre quello che voi riterrete essere il vostro vero modo di essere, la natura più profonda della psiche, infischiandovene completamente di chi vi vorrebbe diversi da come siete.

SAGITTARIO (23 Novembre - 21 Dicembre)Il 2009 è un anno che avrà il ritmo del Bolero di Ravel, ovvero è un crescendo di eventi e situazioni positive che lentamente confluiscono nella vera e profonda realizzazione personale che da troppo tempo inseguite a fatica e che vi è sfuggita di mano in più occasioni.Questo è l'anno in cui vi aprirete concretamente e nuovamente al mondo, farete parlare di voi, metterete in atto strategie, azioni, relazioni che in un modo o nell'altro vi apriranno al nuovo, a tutto ciò che può apportare nella vostra vita vitalità, innovazione e nuova energia creativa. Mai come ora avete voglia di fare, di realizzare concretamente, di dare alla vostra vita una nuova impronta, sicura più stabile e centrata, legata al mondo della materia.

CAPRICORNO (22 Dicembre - 20 Gennaio)Questo 2009 sarà un anno davvero importante per voi, soprattutto dal punto di vista professionale, ma anche in relazione ad una serie di concretizzazioni e certezze che finalmente riuscirete a raggiungere. Infatti per molti di voi è finalmente arrivato il momento in cui poter disporre di quanto necessario a mettere in piedi qualcosa a cui davvero tenete senza temere implicazioni, contrattempi e problemi di qualsivoglia natura. Avrete le idee abbastanza chiare, ma soprattutto potrete contare su di una solida base di partenza, su aiuti concreti e su chi crede e investe su di voi, dandovi così ulteriore coraggio e aumentando la vostra autostima.

ACQUARIO (21 Gennaio - 18/19 Febbraio)Giove entrerà nel pomeriggio del 5 gennaio nel vostro segno, aprendovi ad una anno ricco di possibilità in cui potervi giocare molte opportunità, ma allo stesso tempo potrebbe mettervi dinanzi a degli eccessi di troppo che potrebbero risultare alquanto difficili da gestire una volta che questo pianeta, nel 2010, passerà nel segno dei Pesci.Per cui il vostro libero arbitrio dinanzi ai tanti eventi piacevoli che vi accadranno, farà la differenza, ma forse più che di libero arbitrio si deve parlare di capacità nel saper gestire oculatamente e con giudizio la vostra vita, senza lasciarvi prendere da strani atteggiamenti ossessivi che non vi permettono di poter godere appieno e consolidare quanto il destino ha in serbo per voi.

PESCI (19/20 Febbraio - 20 Marzo)E' giunto il momento di guardarsi dentro e capire chi siete davvero e iniziare a fare scelte che nulla hanno d'ambiguo e sfuggente, perchè solo se riuscirete a mantenere un comportamento chiaro e definito, riuscirete a mantenere un certo equilibrio sia a livello professionale che nei rapporti interpersonali. Negli anni passati qualcosina, a dire il vero, avete già fatto, ma non basta, perchè la morsa finale di Saturno in opposizione dalla Vergine e Urano in casa, vi spinge a dover prendere posizione, a schierarvi, a venire allo scoperto, a non tenere la vostra vita avvolta da un velo di nebbia che alla lunga allontana da voi tutte le persone che in un modo o nell'altro hanno creduto in voi.

oroscopo

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Da sempre il ristorante “Antichi Sapori” e, soprattutto, il suo chef-titolare Domenica Tomasi Canovo si sono distinti nel panorama culinario regionale per la qualità e la cura con cui propongono ai propri clienti i piatti della tradizione locale. La rigida selezione delle materie prime e la maestria ai fornelli della signora Domenica unita a quella di Erik Trozza, giovane ma già “Maestro di Cucina” dotato di grande creatività, rendono questo locale molto versatile dal punto di vista della creazione di menu. Oltre ai piatti più classici, come per esempio il carrello dei bolliti, la carne battuta al coltello con porri croccanti, la bagna caoda fai-da-te o la “madama” (filetto di vitello fassone) cotta sulla pietra lavica, la cucina è sempre in grado di proporre piatti nuovi e innovativi, come il carciofo di Albenga croccante con uovo di quaglia e fonduta di Castelmagno, i ravioli di salam-patata, il fegato di vitello con pere martin sec al Nebbiolo o la gallinella dello chef Eric, con tomino fresco, croccante di cipolle bionde e miele. Senza dimenticare che, tra le altre cose, tutta la pasta fresca è preparata a mano dallo staff di cucina, così come tutti i dolci.

“Antichi Sapori” si propone come ristorante ideale per colazioni di lavoro, meeting, pranzi e cene in famiglia o con gli amici, e per tutte le occasioni in cui si vuole festeggiare qualcosa di particolare: comunioni, cresime, lauree, matrimoni. In particolare, in caso di ricevimenti nuziali, si effettua solo ed esclusivamente un servizio al giorno, e tutto il programma, così come il menu, viene scelto insieme agli sposi. Si effettua anche servizio catering nelle più svariate location; la struttura del vostro ricevimento ed il coordinamento del personale di sala, dei musicisti, degli animatori e di tutti coloro che lavorano per il vostro matrimonio sarà resa possibile da Loredana Dolce, responsabile di “Antichi Sapori Ricevimenti”.

Grandi emozioni

La chef e titolare del ristorante“Antichi sapori” di Rivarolo,Domenica Tomasi

RISTORANTE ANTICHI SAPORI,via Losego 2210086 Rivarolo Canavese (Torino)telefono 0124 425744www.antichisapori.to [email protected]

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Cucina Piemontese e NazionaleDalla griglia alla casseruola

Le migliori carniFassone Piemontese

Bue grasso

Salsiccia di BraPernice rossaCinghiale MaremmanoCervo TrentinoAngus Argentino

La Locanda del Fassone via San Domenico 7 bis/A (angolo via Bellezia) 10122 Torino0114360305 http://www.locandadelfassone.itDa Martedì a Venerdì aperto solo cena. Sabato e Domenica aperto a pranzo e cena.Lunedì chiuso.