Saphiranews Maggio 2012

64
saphira news Anno II Serie II n.5 - MAGGIO 2012 - ISSN 2240-3558 Incontro con Luciano Dassatti: il futuro di Napoli è nel suo mare Settimana dei Tre Golfi: protagoniste le acque di Napoli Dinghy Classico: Giorgio Poggi vince la Coppa Alisio

description

Saphiranews, numero di Maggio 2012

Transcript of Saphiranews Maggio 2012

Page 1: Saphiranews Maggio 2012

saphiranews

Anno II Seri

e II n.5

- M

AG

GIO

2012 -

ISSN

2240-3

558

Incontro con Luciano Dassatti: il futuro di Napoli è nel suo mare

Settimana dei Tre Golfi: protagoniste le acque di Napoli

Dinghy Classico: Giorgio Poggi vince la Coppa Alisio

Page 2: Saphiranews Maggio 2012

NAPOLI | Piazza Municipio, 21 | tel. +39 081 5520555 | www.brinkmann.it

artemisiacom

unicazione|

ph:lucianod’inverno

DAL 1900

Page 3: Saphiranews Maggio 2012

saphira newsPubblicazione MensileRegistrazione del Tribunale di Napolin. 12 del 07.01.2011Anno II Serie II n. 5 Maggio 2012

Edito a cura della Arpi Costruzioni S.r.l.Via Roberto Bracco n. 4580133 NapoliTel. 081/19363633www.saphiranews.itwww.facebook.com/saphiranewsmagazine

Direttore EditorialeRaffaele [email protected]

Direttore ResponsabileFrancesco [email protected]

RedazioneErica ArchivoltiClaudia CampagnanoPaolo De LucaSonia OloferniAntonella PanellaPaola [email protected]

CollaboratoriGiampiero AssummaDomenico BriganteAdele BrunettiVeronica CardellaRoberta ErricoGianluca FerranteAnnamaria Lilla MariottiDavide TagliacozzoCarlo Zazzera

Pubblicità[email protected]

Progetto GraficoPablo Donadio per Graphite srlTatiana Smirnova

StampaOfficine Grafiche Francesco Giannini & Figli SPA - Napoli

Associato USPI

ISSN 2240-3558

I singoli autori sono gli unici responsabili del contenuto degli articoli e degli spazi pubbli-citari pubblicati.É vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari.

In copertina Regata dei Tre Golfi - Fotografia di Blue Passion

Editore, autore, tipografo oggi sono figu-re che si tornano a fondere. Nel 1870 Barbera distingueva la pubbli-

cazione che veniva fatta dagli editori per scelta culturale con la stampa che, invece, era fatta dai tipografi attenti solo agli incassi. Questa di-stinzione guardava al passato, nel novecento editori e tipografi hanno entrambi privilegiato l’aspetto economico differenziandosi solo per un attenzione maggiore ad una coerenza di fondo dei primi rispetto ai secondi. Il lavoro di assistenza agli autori e di selezione degli stessi è rimasto così agli editori. Oggi la rivoluzione digitale sta scardinando anche questa separa-zione; il cosiddetto self publishing altera questo equilibrio e sia gli editori che i tipografi hanno iniziato ad offrire servizi di editing via Internet che consentono di assemblare, a pagamento, i propri lavori.Molti autorevoli giornalisti e scrittori hanno pre-so posizioni molto dure contro quello che loro definiscono una sorta di medioevo ortografico causato dal progresso tecnologico che desa-cralizza la scrittura favorendo una società sen-za filtri.Non sono d’accordo.In questa rivoluzione io vedo una vittoria del libero mercato che capovolge le regole con-sentendo l’abbattimento di ogni filtro e che lascia all’utente finale la scelta di decidere chi premiare. Sono convinto che assisteremo rapi Raffaele Archivolti

Page 4: Saphiranews Maggio 2012
Page 5: Saphiranews Maggio 2012

S somm

ario4

6

9

10

11

12

14

21

22

24

26

28

30

31

32

33

VelaeventiA GAETA CHIUSA LA QUINTA EDIZIONEDELLO YACHT MED FESTIVAL

RegataEQUIPAGGI D’ORO FRA’DIAVOLO E SCUGNIZZA SI RICONFERMANO TITOLARI DEL TROFEO PUNTA STENDARDO

Regata - minialturaINARRESTABILE MARY POPPINSPERFETTA ‘A FENESTELLASI È CONCLUSO IL TROFEO ALBANESI

Vele di levantePROSEGUE IL PRIMAVERILE LEVANTINO IN ATTESA DE “SULLE ROTTE DEI BORBONE”

Il raccontoIL FANTASMA DEL FARO II RACCONTODI SEGUIN ISLAND

VeleggiandoI VICHINGHI E IL MARE

Eco saphiraUN ESERCITO DI VOLONTARIPER IL MEDITERRANEO

Andar per libriPREMIO CARLO MARINCOVICHTERZA EDIZIONE

Stile & DesignCONTRO CORRENTE

PortfolioGIAMPIERO ASSUMMA

Un mare di culturaBENEVENTO CITTÀ LUCE

Rotte di gustoPIZZA...O MEGLIO FOCACCIA

SCATTA IL MARE

AGENDA

SHORT NEWS

34

36

37

37

38

42

44

45

47

52

54

56

57

58

59

IL FUTURO DI NAPOLI È NEL SUO MARE

ACWS - speciale Napoli 2012GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO PER LA TAPPA NAPOLETANA DELL’ACWS

ACWS - speciale Napoli 2012 I ProtagonistiBRUNO TROUBLÉ

ACWS - speciale Napoli 2012I ProtagonistiJAMES SPITHILL

ACWS - speciale Napoli 2012I ProtagonistiPIERLUIGI DE FELICE

ACWS - speciale Napoli 2012IN DIRETTA DAL MEDIA CENTER...

ACWS - speciale Napoli 2012IN DIRETTA DAL SALOTTINO DI SAPHIRANEWS...

ACWS - speciale Napoli 2012MUNICIPALITÀ GLI STUDENTI INCONTRANO I CIRCOLI

Tradizione & InnovazioneCARBON FIBER DESIGN CONTEST 2013

Solidarietà a rivaTUTTI NELLA STESSA BARCA. PEEPUL, QUANDO LA DISABILITÀ NON È UN LIMITE

VelaeventiSETTIMANA DEI TRE GOLFI. LE ACQUE DEL GOLFO DI NAPOLI ANCORA PROTAGONISTE

News dalla classe dinghyLO SPETTACOLO DEI DINGHY 12’ CLASSICO È TORNATO NEL GOLFO DI NAPOLI CON LA SWISS & GLOBAL CUP.

RegataÈ SPETTACOLO IL GOLFO SCRITTO DALLE VELE DELLA 28° EDIZIONE DELLA VELALONGA.

VelaeventiÈ VELA IN CAMPANIACONSEGNA AL CASTEL DELL’OVOIL PREMIO EOLO.

RegataLA SUPERBA IN CLASSE J24 E SCUGNIZZA IN ORC CONQUISTANO IL TAN

VelaeventiAL VIA LA SECONDA EDIZIONEDELLA VOLCANO RACEÉ GIÀ BOOM D’ISCRIZIONI

Page 6: Saphiranews Maggio 2012

Napoli gioca il suo futuro sulla portualità, non solo commercia-le e di cabotaggio, che la collo-

cano, per traffico passeggeri, seconda solo dopo lo scalo marittimo di Hong Kong, ma guardando con attenzio-ne ad un sistema di approdi in grado di rispondere adeguatamente alla do-manda di traffico turistico stanziale e di transito. É su quest’ultimo aspetto che punta l’ammiraglio Luciano Dassatti, presi-dente dell’Autorità Portuale di Napoli, nato sulla sponda di un lago sovrastato da monti, a Riva del Garda, ma pro-fondo conoscitore del Golfo di Napoli, per aver guidato anche la Capitaneria di Porto.“I napoletani e il mare sono parenti stretti – esordisce Dassatti – e devono risco-prire la reciproca generosità: quella di un popolo da sempre aperto al confronto e all’accoglienza, e quella di un elemento naturale che ci da tutto, dall’ossigeno al cibo, dal divertimento al lavoro. Il mare unisce, non separa: è proprio come il napoletano, un testimone di pace”.

Il futuro di Napoli è

nel suo mareIncontro con

Luciano Dassatti

4 saphiranews.it

Page 7: Saphiranews Maggio 2012

5saphiranews.it

E proprio mentre il porto vive una fase di sviluppo, con il Grande Progetto che nell’arco di quattro anni, con un titanico intervento di dragaggio e bonifica dei fondali, cambierà radicalmente l’asset-to funzionale ed il waterfront di collega-mento con la città, il presidente dell’Au-torità Portuale richiama l’attenzione sull’esigenza di rendere adeguato agli ormeggi dei maxi-yacht il sistema por-tuale del Golfo. Sì, perché è un vero e proprio sistema, figlio del Progetto in-tegrato sulla portualità turistica, che ha visto negli ultimi cinque anni aumentare notevolmente la disponibilità regionale di posti barca.“Il Golfo va visto come un vero e pro-prio sistema di approdi per il diporto – continua l’Ammiraglio – con importanti realtà quali il Marina di Stabia, che ri-entra nella giurisdizione dell’Autorità, e il nuovo Porto Fiorito a Vigliena, che rappresenta una determinante occa-sione di sviluppo per l’area orientale di Napoli”.La nota dolente riguarda le navi da di-porto, ovvero le imbarcazioni superiori

a 24 metri, per le quali l’offerta è molto limitata: “Eppure sono quelle che por-tano ricchezza – aggiunge Dassatti – e fanno crescere l’indotto turistico e del diporto. Penso al rifornimento, alle ri-parazioni e al catering, per esempio. La domanda è forte, su Napoli, e bisogna intercettarla”.Si, ma dove? C’è chi ha avanzato la proposta del Molo San Vincenzo… “Il San Vincenzo – spiega Dassatti - è un molo sopraflutto che rende tranquillo lo specchio acqueo del porto. Inoltre, in quest’area è proibita la navigazione da diporto, perché intralcerebbe quella commerciale, in particolare quella dei mezzi veloci che, dal contiguo Beverel-lo, assicurano i collegamenti con le isole del Golfo per quattro milioni di passeg-geri all’anno. Una mole di movimento orario che è sotto gli occhi di tutti e che il diporto renderebbe più complicata e meno sicura. Penso, piuttosto, all’altro lato del molo, quello sopravvento, nella zona del Molosiglio, dove, conservan-do tutti gli ormeggi della Lega Navale e della Canottieri Napoli, c’è un bel pro-

getto che prevede uno specchio d’ac-qua più ampio e idoneo per ospitare i maxiyacht”. L’intervento andrebbe ad integrare l’operazione di restyling del vicino Beverello che, in base al proget-to Euvè che coinvolge anche l’area del Piliero e prevede una strip commercia-le, riconnette direttamente il porto con il cuore della città.Ama Napoli, l’ammiraglio nato tra i monti, e lo fa con la competenza e l’en-tusiasmo di chi conosce il mare davve-ro, dal timone della Merope III dell’Ac-cademia Navale, ereditato da Agostino Straulino, agli FD, Star e una Sidney Hobart del ’65, “con tutto quello che si-gnifica – sorride - fare quel tipo di rega-ta in quegli anni. Ma ero poco più che ventenne…!”. Molti decenni dopo, con la stessa passione, impugna il timone di “+39” nelle regate di Coppa Ameri-ca a Trapani… “Una barca – sottolinea con orgoglio – con i colori del Circolo Vela Gargnano, sul Lago di Garda”.

Francesco Bellofatto

Page 8: Saphiranews Maggio 2012

6 saphiranews.it

AC

WS

- s

peci

ale

Nap

oli 2

012

A distanza di meno di un mese dalle World Seri-es targate Golfo di Napoli tiriamo le somme di un evento sportivo internazionale che ha ridato

splendore ad uno dei Golfi più belli del mondo. Migliaia le persone che hanno affollato via Caracciolo dall’11 al 15 aprile, nelle cinque giornate di regate, nonostante le condizioni meteorologiche poco clementi. A Napoli si è respirato un clima da scudetto, sembrava di rivivere i momenti del calcio spettacolo dei tempi di Marado-na, Careca e Bagni. Le persone osservavano dall’alto di via Petrarca, Mergellina e Posillipo il Villaggio rega-te dell’America’s Cup World Series mentre dalla Villa Comunale, cuore del villaggio con la Cassa Armonica ristrutturata, ammiravano gli hangar con i nuovi cata-marani, gli AC45, e incitavano i loro beniamini. Tutti gli uomini dei nove team sono rimasti affascinati dalla città e dal calore delle persone che, lungo via Partenope e via Caracciolo, partecipavano alle regate ed erano il de-cimo team pronto a dare battaglia nel campo di regata. Canzoni della tradizione napoletana come “‘O surdato ‘nnammurato” del poeta Aniello Califano e tifo da finale Champions hanno galvanizzato gli interi equipaggi che, a conclusione dell’ultimo giorno di regate, durante la premiazione alla Cassa Armonica, non hanno nasco-sto l’emozione nel ringraziare Napoli e i napoletani. Ora tocca a Venezia eguagliare la passione contagiosa di

un pubblico presente e non solo spettatore. Nella città lagunare, dal 15 al 20 maggio (apertura Villaggio regate il 12 maggio) un’altra tappa dell’America’s Cup World Series, poi sarà la volta di Newport, in Rhode Island, dal 26 giugno al 1 luglio (apertura Villaggio regate il 23 giugno) dove si concluderà il “girone” 2011-2012 delle World Series. Con un tifo da stadio e tanto di vessillo sventolato dal pubblico che ha preso d’assalto la Villa Comunale di Napoli, gremita in ogni suo angolo, l’uni-co team in gara che batte bandiera italiana non poteva fallire l’occasione di portare a casa un successo meri-tato. Luna Rossa Piranha vince, infatti, il Fleet Racing Championship; l’equipaggio composto dal timoniere Chris Draper, dal tattico-wing trimmer Francesco Bru-ni, dal freestyler Dave Carr e dai due trimmer Pierluigi De Felice e Nick Hutton ha conquistato, grazie ad una scelta tattica intelligente che ha spiazzato gli avversari, un successo forse insperato prima di arrivare a Napoli. Il team ha varcato la linea di partenza della regata di flotta conclusiva dalla parte della boa, scelta diversa rispetto agli altri team che, accalcati in Barca Comita-to, non si sono resi conto dell’allungo del catamarano italiano. Non c’è stata storia e Luna Rossa Piranha si è inserita al comando fin dall’inizio della regata e, con un attento e perfetto gioco di squadra, un vero e pro-prio lavoro in “team”, ha mantenuto la leadership fino

Grande successo di pubblico per la tappa

napoletana dell’ACWS

Premiazione Luna Rossa - foto di Gilles Martin-Raget

Page 9: Saphiranews Maggio 2012

7saphiranews.it

AC

WS

- speciale Napoli 2012

Luna Rossa - foto di Gilles Martin-Raget

Luna Rossa - foto di Gilles Martin-Raget

alla fine, giocando di fino sui salti della brezza debo-le e instabile che ha caratterizzato l’ultima giornata di regate napoletane. Oracle Racing Spithill si è piazza-to al secondo posto e Emirates Team New Zealand al terzo. “Sono davvero contento di questa vittoria. I ragazzi sono stati molto bravi. Abbiamo faticato tan-to nelle ultime tre settimane e siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto nel primo appuntamento con gli AC45, a bordo dei quali altri team regatano da ormai oltre un anno”, commenta lo skipper di Luna Rossa Max Sirena alla fine dell’ultima regata di flotta. Gli occhi lucidi dall’emozione e dalla gioia sono invece quelli di Francesco Bruni che dice: “Finalmente siamo riusciti a partire come volevamo e già alla prima boa eravamo in testa. In quel momento abbiamo capito che la vitto-ria era alla nostra portata. Ci siamo guardati in faccia, consapevoli di dover mantenere alta la soglia di atten-

foto di Gilles Martin-Raget

Page 10: Saphiranews Maggio 2012

8 saphiranews.it

AC

WS

- s

peci

ale

Nap

oli 2

012

zione: il vento saltava e sarebbe bastato davvero un niente per perdere la testa della regata. Se devo essere sincero, per noi del team, il primo posto in classifica generale non è giunto del tutto inatteso. Durante la set-timana siamo cresciuti progressivamente: Chris Draper è stato molto bravo nel portare la barca sempre velo-ce e in quasi tutte le condizioni abbiamo manovrato in modo pulito”. World Series napoletane soddisfacenti anche per Artemis Racing di Terry Hutchinson, vinci-tore del Match Racing Championship. Negli AC500 Speed Trials (prove di velocità) invece, la vittoria va ad Oracle Racing Bundock con un margine di soli due centesimi di secondo su Artemis Racing. La classifica generale dopo la tappa partenopea delle World Series vede Oracle Racing Spithill di James Spithill (vincito-re dell’ultima America’s Cup) in testa, segue, con un punto di distacco, Emirates Team New Zealand. Nelle World Series di Napoli da segnalare anche un momen-to di solidarietà nei riguardi di un giovane calciatore del Livorno, Piermario Morosini, scomparso tragicamente mentre disputava una partita di calcio il giorno prima (14 aprile) dell’ultima giornata di regate. Il presidente del Coni Gianni Petrucci ha chiesto agli organizzatori di tutte le manifestazioni sportive italiane di rispettare un minuto di silenzio in onore di un giovane che ha lottato e lavorato per realizzare un sogno che si è interrotto proprio su di un campo di calcio, lì dove era iniziato, ma non nella sua anima.

Sonia Oloferni

Emirates Team New Zealand - foto di Gilles Martin-Raget

foto di Gilles Martin-Raget

Page 11: Saphiranews Maggio 2012

9saphiranews.it

AC

WS

- speciale Napoli 2012

A qualche giorno dalla conclusione dell’America’s Cup World Series di Napoli Saphiranews ha in-tervistato tre dei protagonisti di questo evento.

Bruno Troublé ideatore delle Louis Vuitton Series, Ja-mes Spithill skipper di Oracle Spithill e Pierluigi De Feli-ce, trimmer di Luna Rossa Pirnha. Ecco le loro opinioni.

Monsieur Troublé, come ha vissuto questi giorni napoletani e cosa pensa della nostra città?

Molti anni fa ero già venuto a Napoli in barca. E’ me-raviglioso fare il viaggio partendo dal sud della Corsica verso Ponza, Ventotene, Ischia, Procida e poi Napoli.Avevo dei ricordi di una visita a Napoli ed a Pompei, ma i miei erano ricordi di una città sporca – ed era parecchio tempo prima del problema dei rifiuti – che la cattiva immagine internazionale della città non aveva fatto che accentuare nel mio subconscio.Questa volta invece sono stato meravigliato dalla vo-stra città! Grazie ad Antonella di Nocera, assessore alla cultura ed il turismo, ho potuto visitare uno dei tesori di Napoli: la cappella rosa di San Giovanni (Maggiore Pignatelli ndr) e la cella dove San Tommaso D’Aquino passò due anni a Napoli nel 15esimo secolo!La vostra città è una città che ti prende ed i suoi abitan-ti sono molto più giovani di quanto immaginassi!

Bisognerebbe solamente cambiarne l’immagine. Degli eventi come queste regate certamente aiuteranno in questo senso!Ho molto apprezzato il mio soggiorno di 10 giorni e ho adorato passeggiare in città senza avere l’impressione di non essere al sicuro!

Parlando in generale dell’organizzazione, secondo lei è stato fatto tutto per il meglio? E cosa le piace-rebbe fosse cambiato per l’anno prossimo?

É stato tutto ben organizzato, anche se mi dispiace che non ci siano state delle regate il lunedì di pasquet-ta. Credo inoltre che bisognerebbe mettere un altopar-lante sul lungomare per spiegare agli spettatori cosa accade in acqua. Erano in tanti ed entusiasti come MAI abbiamo visto nella storia della Coppa! Molti desidera-vano saperne di più sull’evento e la sua lunga storia.Sono venuti numerosissimi a vedere la storia della cop-pa presentata da Louis Vuitton su via Caracciolo.Un bravo alla città ed al mio amico Paolo Graziano per il successo di queste regate. Siamo felicissimi di torna-re … e potremo fare ancora meglio!

Claudia Campagnano

Bru

no Tro

ublé

Bruno Troublé - foto di Gilles Martin-Raget

I PROTAGONISTI

Page 12: Saphiranews Maggio 2012

10 saphiranews.it

AC

WS

- s

peci

ale

Nap

oli 2

012

Per la prima volta nelle acque del golfo, James Spithill, skipper di uno dei due Ac45 del Team USA Oracle, sin dai primi giorni, si è dichiarato entusiasta sia del parti-colare campo di regata che della festosa accoglienza che il pubblico napoletano gli ha riservato.Tra le cose che porterà con sé di questa esperienza partenopea infatti vi sono, oltre all’evocativa, nonostan-te la pioggia impietosa, cerimonia di apertura dell’e-vento in Piazza del Plebiscito: “… la più spettacolare che abbia mai visto: bella idea proiettare le immagini di queste barche del XXI secolo su colonnati e palaz-zi antichi centinai di anni!”, lo scenografico golfo ed il calore del pubblico: “regatare nel golfo con il castello ed il Vesuvio di sfondo è stato fantastico, così come il supporto dato al Team dal pubblico: è stato addirittura difficile camminare nel Village a causa dei tantissimi fan accorsi! L’Italia, dopo gli Stati Uniti, si sta rivelando la più grande fanbase del Team Oracle! Sapevo quanto gli italiani fossero appassionati di vela, avevo già vis-suto questo tipo di passione e affetto quando ero su

Luna Rossa, a distanza di 5 anni è una bellissima sor-presa percepire quanto sempre alto sia l’entusiasmo e l’interesse. Vedere con i miei occhi migliaia di persone seguire le regate sotto gli ombrelli, nonostante la forte pioggia, mi ha davvero stupito!”Nonostante Napoli non si sia rivelata proprio la Città del Sole, le condizioni meteomarine delle giornate, dai 22 nodi del primo giorno, al vento debole ed instabile, alla pioggia battente, sono state per il Team USA una buona prova per i prossimi appuntamenti dell’ACWS: “Allenarsi e regatare con qualsiasi condizione meteo serve senza dubbio a renderci sempre più versatili, ciò significa essere in grado di porci in una situazione di forza per ottenere buoni risultati.”Nell’attesa di rivedere Spithill ed il suo Team spiegare nuovamente le vele nel nostro “stadio del mare”, gli au-guriamo buon vento in vista dei difficoltosi percorsi da affrontare nelle acque della Serenissima.

Paola Vona

Jam

es S

pith

ill

James Spithill fotografia di Guilain GRENIER / ORACLE TEAM USA

Page 13: Saphiranews Maggio 2012

11saphiranews.it

“Ho visto entrare Luna Rossa nel porto di Auckland e ho detto a mio fratello: un giorno voglio fare la Coppa America”. Spiega così l’origine della sua passione per la manifestazione velica più antica del mondo il trimmer di Luna Rossa Pierluigi De Felice.

Evidentemente, ce l’hai fatta. Raccontaci i dettagli di questa storia.

“Era il 1999 e ad Auckland si stavano svolgendo i Cam-pionati Mondiali della classe 470. Ero in gara insieme a mio fratello Danilo e Lars Borgstrom, che era nel team di Luna Rossa, sapendo che eravamo lì a regatare ci invitò a cena. Vivere da vicino quell’atmosfera mi ha fatto capire che quella doveva essere la mia strada”. Di strada, da allora, ne ha fatta tanta Pierluigi, con due partecipazioni in Coppa America a bordo di Mascalzo-ne Latino e ora la terza con Luna Rossa, che al primo tentativo gli ha già regalato una vittoria di tappa, a bor-do di Piranha.

Una vittoria nelle acque di casa, in un momento in cui eri l’unico napoletano in gara. Ti sei reso conto dell’impresa storica che hai compiuto?

“Fare una regata di Coppa America a Napoli era il mio sogno ed è stato bellissimo sapere che mentre ero in mare la famiglia poteva guardarmi da casa. L’abitudine alle regate non mi ha fatto sentire la pressione duran-te le prove, ma a fine evento mi sono reso conto di quanta responsabilità avevamo e dell’importanza che ha avuto vincere nella mia città”.

Dal punto di vista organizzativo credi che sia sta-to fatto tutto nel modo migliore o c’è qualcosa da cambiare?

“Considerando i tempi stretti in cui si è dovuto lavorare credo sia stato fatto il massimo. È vero, però, che l’an-

no prossimo avremo ancora più pubblico e che il tem-po per organizzare l’evento sarà maggiore. Si potrà, quindi, fare di più, ma la direzione che si sta seguendo è quella giusta. Non so se i baffi della scogliera saranno rimossi, ma posso dire che dal mare la loro presenza non cambia la visuale e sarebbero importanti qualora le basi restassero su via Caracciolo. Il villaggio potrebbe anche essere modificato ma non sta a me dire come”.

Dopo Napoli, Venezia. Luna Rossa che obiettivo si pone?

“Alla prima occasione abbiamo vinto subito, adesso non possiamo certo nasconderci”.

Carlo Zazzera

Pie

rluig

i De F

elic

e

Pierluigi De Felice su Luna Rossa - foto di Francesco Paolo Esposito

Pierluigi De felice su Luna Rossa - foto di Carlo Zazzera

Page 14: Saphiranews Maggio 2012

12 saphiranews.it

AC

WS

- s

peci

ale

Nap

oli 2

012

Intervista a Francesco Bruni - wing trimmer di Luna Rossa “Piranha” che compie 39 anni a Napoli, nella prima giornata delle World Series

Francesco, questa prima giorna-ta di regate con condizioni me-teorologiche pessime, tutto som-mato non è andata male…È stata una giornata difficile per le cattive condizioni meteorologiche. Ci siamo messi in modalità sicurezza e siamo tornati sani e salvi a casa. Per un’ora di navigazione, ci abbiamo im-piegato più di quattr’ore per mettere le barche in acqua, poi per toglierle, questa è stata la cosa più dura, ma lo spirito a bordo era buono. Che diceva Chris Draper?Chris urlava molto per farsi sentire. È una fortuna averlo a bordo per-ché è l’unico ad avere esperienza su queste barche e grazie a lui la nostra è stata una giornata posi-tiva; quando ho visto che c’erano 22 nodi e tre metri d’onda, ci avrei messo la firma per tornare a casa in questo modo più che dignitoso. Non abbiamo sfigurato, in dei mo-menti eravamo messi anche discre-tamente. Nella prima regata siamo andati bene, c’è stato un momen-to che eravamo davanti anche a team New Zealand. Mi dispiace per la seconda perché siamo stati fuorigioco fin dall’inizio, ma era la prima volta in assoluto che prende-vano delle condizioni meteo simili, ma forse neanche simili: 20 nodi e mare piatto paragonati a 22 con tre metri d’onda, chiunque naviga si

rende conto di cosa significa.Condizioni meteorologiche peg-giori anche rispetto alle regate disputate in Nuova Zelanda?Sì, 22 nodi, raffiche a 25 e tre me-tri d’onda, oggi più che cinghiare si rimaneva attaccati alla barca che era come un cavallo imbizzarrito. Ci sono stati dei momenti in cui non riuscivamo più a virare. Avete preso un paio di penalità?Sì, una, anzi due mi pare. Come vele di prua, cosa avete usato?Abbiamo usato un due, chiaramen-te sarebbe stato meglio usare un tre oggi, però, avendo due possibi-lità di fiocchi, se avessimo giocato il tre, tutto il resto della settimana avremmo perso l’uno. È una setti-ma difficile come previsioni perché ci saranno delle giornate con poco vento e delle altre con tantissimo vento, quindi abbiamo resistito con il due. È stata una decisione che ha preso il 70% della flotta. C’erano poche barche con il tre e non penso faccia, poi, tutta questa differenza. Domani come vi organizzate? Ci dovrebbe essere meno vento…Le condizioni meteo domani do-vrebbero essere migliori. Meno vento, dai 5 ai 12 nodi; abbiamo un grande team e anche un grande short team che metterà a posto la barca che non è proprio in cattive condizioni, ho visto barche mes-se molto peggio. Proveremo ad essere più competitivi, l’abbiamo dimostrato nelle regate di prova di sabato dove siamo arrivati primi e secondi, noi e Luna Rossa Challen-ge 2013.11/04/2012(s.o.)

Intervista Max Sirena, skipper di Luna Rossa Swordfish. Nella seconda giornata delle World Series dell’America’s Cup, Luna Rossa “Piranha” vince uno dei tre match race. Ai nostri microfoni Max Sirena, skipper di Luna Rossa Swordfish Max una bella prova oggi?Sì, è stata una buona reazione, entrambe le barche hanno naviga-

to bene e abbiamo ottenuto ottimi risultati in tutte le prove di oggi, quindi senza dubbio una giornata positiva.Che tipo di vela avete usato?Abbiamo usato un fiocco da vento leggero.Le previsioni meteo per i prossi-mi giorni?Dipende, sembra siano variabili: vento forte per qualche giorno, poi un po’ di tregua; dobbiamo sve-gliarci la mattina e vedere. Oggi, anche se non sembrava, il ven-to ruotava tanto, quindi non era poi così semplice regatare. Sono contento, però, abbiamo naviga-to molto bene anche tatticamente prendendo sempre il primo salto di vento che ci ha poi permesso di mantenere il vantaggio quando era-vamo davanti.

Queste nuove barche come sono?Queste barche sono molto veloci e molto fisiche, per il resto è una bar-ca come le altre.Secondo giorno di regate, quali sono le tue impressioni?Queste regate sono un po’ parti-colari, ci sono delle linee immagi-narie nell’acqua dove ad un certo punto c’è un limite, un confine che non puoi oltrepassare con la bar-ca. L’errore che noi abbiamo fatto nella prima regata è stato quello di strambare forse troppo vicino

Francesco Bruni - foto di Gilles Martin-Raget

Max Sirena - foto di Gilles Martin-Raget

In diretta dal media center...

Page 15: Saphiranews Maggio 2012

13saphiranews.it

AC

WS

- speciale Napoli 2012

a questo limite, ma l’importante è anche reagire dopo un errore sen-za abbattersi, i ragazzi l’hanno fatto reagendo “sul campo” con un lavo-ro straordinario.12/04/2012sonia oloferni

Intervista a Manuel Modena, trim-mer di Luna RossaWorld Series America’s Cup – ter-za giornata di regate, maltempo sul Golfo di Napoli. La prima rega-ta di flotta è stata vinta dai francesi di Energy Team, bravi a governare la barca in condizioni climatiche svantaggiose, la seconda è andata a New Zealand. Pomeriggio dedi-cato al recupero dei match race, uno è stato vinto da Luna Rossa che ha svolto un gran lavoro di squadra.Ascoltiamo Manuel Modena, trim-mer di Luna Rossa.

Oggi cattivo tempo, ma una grande prova di team e di carat-tere. Soddisfatti?Le regate per noi sono andate ab-bastanza bene, abbiamo avuto una prima prova un po’ sottotono per dei salti di vento che non siamo usciti ad interpretare bene, mentre nella seconda abbiamo fatto un terzo posto molto bello e siamo an-dati bene anche nel il primo match race che abbiamo disputato contro i francesi perché, nonostante una penalità nostra, siamo riusciti a rag-giungerli, a dargliene un’altra e a vincere di carattere questa regata. Possiamo ritenerci soddisfatti per-ché abbiamo già l’accesso ai quarti di finale per domani. Domani è previsto un mini-ciclo-

ne come vi organizzate?Cercheremo di mettere in pratica quello che abbiamo imparato il pri-mo giorno, sicuramente, se ci do-vessero essere condizioni meteo simili, tireremo di più in acqua per-ché nella prima giornata di regate abbiamo portato a casa il mezzo, ma da oggi in poi dobbiamo iniziare a tirare al cento per cento. Manuel, Luna Rossa sul podio di queste World Series targate Na-poli?Sul podio ci proviamo di sicuro, la gente brava ce l’abbiamo, siamo pronti, non ci manca nulla e quindi speriamo di riuscirci. Ai nostri microfoni anche James Spithill, skipper di Oracle che ci parla di questa terza giornata delle World Series.James Spithill – skipper di Oracle

Per noi quella di oggi è stata una giornata positiva perché abbiamo regatato bene e tra noi c’è stato un ottimo gioco di squadra. Maltempo, vento molto forte, ma è proprio in queste giornate che si vede la forza di un team, bisogna mantenere la calma e reagire alle difficoltà. Sono contento perché i ragazzi questo l’hanno fatto reagendo prontamen-te alle difficoltà con un gran lavoro.13/04/2012(s.o.)

In Villa comunale, durante i festeg-giamenti e la cerimonia di premia-zione per i tre team che sono saliti sul podio delle World Series tar-gate Napoli, abbiamo ascoltato la voce del primo cittadino della città. Sindaco De Magistris, World Se-ries vinte dall’unico team italiano in gara? Non poteva andare me-glio di così per Napoli?

Una bella vittoria per Napoli e quindi per l’Italia. Siamo contentissimi per Luna Rossa, l’Italia protagonista nel mondo, una bella immagine per il nostro Paese. Un bel risultato e un trionfo per la città. Da domani si inizierà a lavorare per la nuova via Caracciolo pe-donalizzata?Per domani sera è già indetta una riunione con gli assessori e con i tecnici perché dobbiamo mettere a punto dei correttivi su Riviera di Chiaia, Chiatamone, sui parcheggi, dobbiamo coinvolgere gli operatori economici, la Confcommercio, le categorie, la Camera di Commer-cio, ma il Lungomare liberato dalle auto e occupato dalle persone ri-marrà sempre così, anche dopo la fine d’aprile. Una bella rivincita per Napoli?Sì, e non lo dice solo il Sindaco che è un semplice ascoltatore di que-ste parole, ieri Paul Cayard ha detto che il Lungomare di Napoli è il con-testo più bello del mondo. Napoli ha dato una grande prova di civiltà perché non era facile organizzare questo evento in poche settimane e non era neanche semplice man-tenere l’ordine di mezzo milione di persone a pasquetta.

La Villa comunale è piena di gen-te sembra una festa scudetto, i napoletani hanno seguito i cin-que giorni di regate con il solito calore che li contraddistingue; chi sente di ringraziare per la perfetta realizzazione di questo grande evento sportivo?Devo ringraziare il personale che ha lavorato per realizzare tutto questo: le forze dell’ordine, la polizia muni-cipale, la protezione civile, i giardi-nieri, il personale del comune, della regione e della provincia. È stato un grande lavoro pubblico, ma anche privato. Tutti i napoletani per Napoli, per la Campania e per l’Italia. 16/04/2012(s.o.)

Manuel Modena - foto di Gilles Martin-Raget

James Spithill - foto di Gilles Martin-Raget

Luigi De Magistris - foto di Gilles Martin-Raget

Page 16: Saphiranews Maggio 2012

14 saphiranews.it

AC

WS

- s

peci

ale

Nap

oli 2

012

Durante le giornate dell’Ameri-ca’s Cup World Series la re-dazione di SaphiraNews ha

ospitato nel suo salottino in Piazza della Vittoria personaggi dello sport e delle istituzioni locali per tracciare un primo bilancio dell’evento ancora in corso. Ognuno di loro ha espres-so il proprio pensiero riguardo la ri-uscita della manifestazione e fatto il punto sullo stato delle cose anche in vista del prossimo appuntamento con le regate del circuito World Seri-es previste per il Maggio 2013.Come ha giustamente sottolineato Lars Borgstrom, protagonista delle edizioni passate della Coppa Ame-rica a bordo de Il Moro di Venezia, Luna Rossa e Mascalzone Latino nel ruolo di trimmer, l’evento che si è svolto nei giorni scorsi a Napoli può essere paragonato per porta-ta ed internazionalità alle Olimpiadi del 1960: “Per me è un sogno che si realizza nel senso che quando a giugno ho sentito per la prima volta della possibilità di svolgere una tap-pa dell’America’s Cup World Series qui a Napoli ho pensato che sareb-be stato molto bello ma certamente difficile, bè… le regate stanno an-dando avanti e, a parte il meteo, il progetto si sta rivelando un successo!

Ho parlato con gli amici dei vari team e tutti sono entusiasti della città e del campo di regata. Con l’accordo di tutte le parti si è riusciti ad organizzare un evento fuori dal comune, di altissimo livello, gran-de occasione di rilancio per la città. Altra cosa fuori dal comune è sta-ta la sensazione, avvertita parlando con gente che non ha nulla a che fare con il mondo della vela, di es-sere tornati orgogliosi della vittoria di Napoli come città e non solo del Napoli Calcio… penso che la vittoria di Napoli ci sia stata: abbiamo di-mostrato al mondo che anche qui si riescono a fare cose belle, e, la-vorando su questa strada, sono si-curo che ci sarà un miglioramento continuo. Credo infatti che si possa riuscire ancor meglio per maggio 2013: ogni cosa è perfettibile e noi partiamo già da uno standard molto elevato, si può fare molto di più e abbiamo ancora un anno d’avanti e tanto entusiasmo da parte di tutti anche di chi all’inizio si mostrò titu-bante e creò qualche ostacolo. Tutti adesso si sono resi conto che oc-casioni del genere possono essere solo favorevoli alla città.”Carlo Palmieri, in qualità di Presi-dente del settore “Sistema Moda” dell’Unione degli Industriali di Na-poli, e dunque parte della società Acn, ha seguito in prima persona numerosi aspetti organizzativi di questa prima tappa. Nonostante lo scetticismo iniziale, da più parti ma-nifestato nelle settimane precedenti all’evento, che, come sottolineato da Palmieri, “è un elemento sempre presente per qualsiasi cosa si tenti di organizzare a Napoli”, riconosce il successo della manifestazione, so-prattutto dal punto di vista organiz-zativo: “La Coppa America ha avuto la capacità di mettere intorno ad un tavolo il pubblico, ovvero la Regio-ne, la Provincia ed il Comune, ed il privato, che insieme sono riusciti a creare un vero e proprio metodo di

lavoro fondato sulla volontà di agire per raggiungere obiettivi concreti, ottenendo le relative autorizzazio-ni per operare, cosa difficile non solo qui a Napoli, ma direi in tutto il Meridione, dove, purtroppo, è più semplice ottenere dinieghi che op-portunità positive. Il successo del “metodo Coppa America” è visibile proprio in questi giorni: possiamo dire di aver passato il primo esame, ed in maniera più che soddisfacente considerato che abbiamo operato in condizioni di emergenza poiché soltanto l’otto febbraio si è avuta la certezza che le regate si sarebbero svolte qui! A Napoli siamo abituati a lavorare in emergenza, spero però che si riesca comunque a raggiun-gere buoni risultati anche e soprat-tutto in condizioni di ordinarietà.” Carlo Palmieri ha inoltre sottolineato come questo evento sportivo è sta-to anche l’occasione per i cittadini di riappropriarsi di un pezzo della propria città nonostante i disagi che hanno dovuto – e continuano – a sopportare.Stesso parere per Ciro Fiola, capo-gruppo Pd della Municipalità Chia-ia-Posillipo-San Ferdinando che del bilancio che fa dell’evento ne sot-tolinea l’indiscutibile successo: “La

In diretta dal salottino di Saphiranews...

Le interviste realizzate nel salottino di SaphiraNews durantei giorni delle regate America’s Cup World Series

Page 17: Saphiranews Maggio 2012

buona riuscita dell’evento la si vede anche dall’immagine che Napoli sta avendo sul piano internazionale e nazionale; si spera che manifesta-zioni di questa portata possano moltiplicarsi. I riflessi sulla città non possono che essere positivi, tanto più che Napoli esce da un periodo un po’ buio… sarebbe però oppor-tuno non perdere la scia di questo voltar pagina positivo: per restituire al mondo l’immagine della bellezza di Napoli dobbiamo continuare a la-vorare su questa strada.”Fiola ha inoltre sottolineato come l’effetto Coppa America possa es-sere anche un elemento forte per attirare un flusso maggiore di turisti: “su questo piano l’amministrazione comunale sta intervenendo da tem-po soprattutto nell’ambito della si-curezza sia stradale che riferita alle persone, in collaborazione con la Prefettura e le forze dell’ordine.” Ri-guardo alla tanto discussa pedona-lizzazione di Via Caracciolo, diretta conseguenza dell’America’s Cup, Fiola ribadisce più volte come sia in atto una discussione aperta sul futuro del Lungomare in cui la I Mu-nicipalità è parte attiva insieme con gli assessorati competenti con cui “si continuerà a lavorare per valu-tare quale dovrà essere il futuro del lungomare e quali saranno le pro-spettive migliori anche per i com-mercianti che insistono all’interno della zona chiusa.”

Proprio sui disagi che l’istituzio-ne della nuova Ztl ha comporta-to punta il dito Stanislao Lanzotti, capogruppo Pdl della Municipalità Chiaia-Posillipo-San Ferdinando: “L’evento Coppa America è stato sicuramente un grande successo mediatico e di pubblico, non si può

dire il contrario; c’è però da ricor-dare che alla cittadinanza è costato caro poiché la chiusura al traffico di una vasta area senza l’implementa-zione efficiente dei mezzi pubblici ha penalizzato moltissimo i cittadini, soprattutto i lavoratori.

La decisione di realizzare la nuova Ztl è stata importante, un sacrificio necessario per rilanciare l’immagine di Napoli dopo anni di vessazioni mediatiche a causa delle vicende legate ai rifiuti. La situazione però deve essere gestita un po’ meglio nel senso che il trasporto pubblico deve essere potenziato, le tariffe dei taxi agevolate e predisposti, per coloro che usano auto private, più parcheggi a prezzi contenuti. Da quest’esperienza si tragga quindi spunto per migliorare struttural-mente e costantemente il percorso qualitativo della vita nella nostra cit-tà.”Molto interessante è stato ascoltare il parere di uno degli esercenti del-la zona chiusa al traffico, Antonio Della Notte, ristoratore e presidente della FIEP AICAST (Federazione Ita-liana Esercizi Pubblici Associazio-ne Industria Commercio Artigianato Servizi e Turismo), che ha sottoli-neato come nella vasta zona sog-getta a traffico limitato ci sia stato un totale isolamento che ha avuto come riflesso immediato sulle atti-vità commerciali un calo dell’ordine anche del 40%, perché“la mattina può funzionare, c’è affluenza, ma la sera le zone del lungomare, di via Partenope e Santa Lucia sono deserte perché la gente non vi rie-sce ad arrivare, anche a causa dei grossi ingorghi che si creano ai var-chi.” Per risolvere tale stato di cose Della Notte, in rappresentanza di tutti gli associati della zona, propo-ne un preciso piano d’intervento:“Il messaggio che vogliamo arrivi sia all’amministrazione che a napoleta-ni e turisti, è che questa non è una

zona non raggiungibile ma dove ci si arriva, si parcheggia e si passeg-gia a piedi. Proponiamo quindi una chiusura nel periodo mattutino e del primo pomeriggio e la riapertura dopo le 18 o le 20 di modo che la gente possa abituarsi a questo nuovo modo di vivere, a prendere i mezzi pubblici…auspichiamo infat-ti che l’apertura delle nuove stazioni della metropolitana avvenga in tem-pi brevi. Proponiamo inoltre di di-stinguere il periodo estivo da quello invernale e di censire i posti auto che realmente ci sono in zona: dei 4000 posti rilevati infatti, una buona parte sono dei residenti con abbo-namenti mensili. La stessa Napoli Park potrebbe prevedere un par-cheggio a orario, per avere un ricir-colo e cambio di macchine. Inoltre abbiamo assolutamente bisogno di navette attive continuamente ne-gli orari di chiusura delle strade di modo che la gente possa muoversi più facilmente. Al momento siamo a fianco dell’amministrazione comu-nale per trovare le azioni correttive più adatte che possano migliorare la situazione.”

Paola Vona

Le interviste complete sono visio-nabili nella sezione video del sito www.saphiranews.it

15saphiranews.it

AC

WS

- speciale Napoli 2012

ZTL - foto di Gilles Martin-Raget

Page 18: Saphiranews Maggio 2012

16 saphiranews.it

AC

WS

- s

peci

ale

Nap

oli 2

012

In occasione del grande even-to internazionale l’Assessore allo Sport del Comune di Na-

poli, Giuseppina Tommasielli, ci ha raccontato il suo punto di vista sul rapporto che la città ha (o dovreb-be avere) con il suo mare e con le attività legate ad esso.

Come sfruttare a fondo l’occa-sione dell’America’s Cup pr rin-saldare il rapporto tra Napoli ed il mare?La risorsa mare rappresenta da sempre un valore aggiunto per la nostra città. E’ parte integrante del-la nostra cultura e delle nostre tra-dizioni; un’occasione come questa dell’America’s Cup è un momento più unico che raro per la crescita e lo sviluppo della nostra città. In que-ste settimane, da parte delle istitu-zioni cittadine e non solo, è stato compiuto uno sforzo considerevole per portare a compimento le opere necessarie allo svolgimento della manifestazione. Siamo riusciti in un’impresa che al pronti via ci ve-deva nettamente sfavoriti; i nostri detrattori non avrebbero mai cre-duto potessimo arrivare a realizzare ciò che invece è stato fatto. L’im-pegno di questa amministrazione, insieme al sacrificio ed al grande senso civico dei cittadini napoletani è riuscito a portare sotto i riflettori del più antico e prestigioso trofeo internazionale di vela il capoluogo partenopeo. Questo è un motivo di grande vanto non solo per l’ammi-nistrazione comunale ma per tutte le forze sane presenti in città che hanno contribuito in maniera deter-minante al buon esito della manife-stazione. La tappa che si disputerà a maggio dell’anno venturo servirà

a esaltare in maniera ancora più determinata le peculiarità di una città che vuole rinascere dopo anni ed anni di immobilismo e punta sul-le sue risorse naturali quali il mare, il clima mediterraneo e le sue bel-lezze paesaggistiche per rilanciare la sua immagine a livello mondiale.Napoli vanta una lunga tradizio-ne sportiva in campo nautico e marinaro. Quali sono i program-mi del Comune per rinnovare e consolidare questa tradizione?Lo svolgimento di ben due tappe dell’America’s Cup a Napoli rap-presenta un’occasione di grande crescita per la nostra città, sia dal punto di vista culturale che spor-tivo. La forte vocazione marinara della nostra città viene esaltata gra-zie ad un evento di questa portata e le antiche tradizioni tornano in auge grazie al coinvolgimento delle memorie storiche e dei luoghi più rappresentativi della cultura mari-nara napoletana. Per un’occasione come questa, l’impegno dell’am-ministrazione comunale e dell’as-sessorato allo sport in particolare, è stato quello di creare delle siner-gie tra le massime istituzioni sporti-ve legate al mondo della vela e non solo per far si che la manifestazio-ne avesse un significato non solo di carattere agonistico bensì anche storico e culturale. Nel percorso che ci condurrà di qui ad un anno allo svolgimento della successiva tappa napoletana delle World Se-ries, il lavoro dell’assessorato sarà dedicato in buona parte all’orga-nizzazione ed alla promozione di iniziative sportive legate alle disci-pline acquatiche e non, ed alla va-lorizzazione di talenti, luoghi e spazi altrimenti dimenticati.Le attività marinare hanno una triplice valenza educativa per i ragazzi: formazione fisica, espe-rienza di squadra e rispetto delle regole. Come favorire un corret-to avvicinamento allo sport?Una delle mission di questo asses-sorato è proprio quella di diffondere la cultura dello sport soprattutto tra i più giovani al fine di educare, in-tegrare e formare in maniera sana e corretta. Lo sport quindi, inteso come momento di aggregazione e di socializzazione al fine di favorire lo sviluppo di capacità relaziona-li; lo sport inteso come momento

di confronto e di crescita, affinchè ogni individuo abbia consapevo-lezza delle proprie capacità e le sappia utilizzare al meglio per rag-giungere i propri obiettivi. Lo sport inteso come occasione di riscatto per coloro che sono più sfortuna-ti e che riescono ad individuare nell’attività sportiva una possibilità per emergere dalle difficili realtà nelle quali si trovano loro malgrado. Nessun insegnamento può essere più valido di un buon esempio. Dal rispetto delle regole viene il rispet-to per l’avversario e quindi per se stessi; chi riesce ad interpretare bene queste regole sarà campione non solo nello sport ma innanzitut-to nella vita.Piscine, scuole, vela e canottag-gio: possiamo fare qualcosa in più per un accesso alla portata di tutti e per la funzionalità degli impianti sportivi recuperando, magari, aree e strutture in disu-so?Alcuni di questi sport sono da sem-pre considerati sport elitari, appan-naggio di pochi e fortunati. Il nostro lavoro è rivolto in questo caso so-prattutto ai giovani più sfortunati, a coloro che nascono penalizzati ma non per questo non sono merite-voli di attenzione; aprire le strutture sportive a tutti, contribuire all’inte-grazione tra le varie fasce sociali, promuovere le discipline conside-rate minori e curare la loro diffusio-ne all’interno degli impianti. Al giorno d’oggi, la situazione im-piantistica nella nostra città vive forti disagi; molte sono le strutture mal gestite o all’interno delle quali la manutenzione ordinaria è diven-tata presto straordinaria a causa dell’incuria o della cattiva manu-tenzione.Ma ci sono anche delle eccellenze, delle attività che rappresentano il fiore all’occhiello dell’Amministra-zione e della città tutta ed è proprio da queste realtà che l’assessorato vuole partire. Lo scopo è quello di attribuire i giusti riconoscimen-ti a coloro i quali si sono mostrati meritevoli profondendo sacrifici ed impegno nella propria attività ed hanno contribuito in maniera de-terminante alla ripresa sociale della nostra città.

Francesco Bellofatto

Page 19: Saphiranews Maggio 2012

17saphiranews.it

AC

WS

- speciale Napoli 2012

Appena inaugurato il Salot-tino SaphiraNews ha visto come suo primo ospite Cor-

rado Gabriele, consigliere Regio-nale (commissione speciale con-trollo bonifiche ambientali, sui siti di smaltimento rifiuti, ecomafie e riutilizzo dei beni confiscati).Consigliere Gabriele lei è un ap-passionato di vela o un sempli-ce amatore? Devo ammettere di non essere un appassionato, ma ho seguito le grandi stagioni della Coppa America con i successi di Luna Rossa.

Una volta spenti i riflettori sulla Coppa America come pensa si potrà continuare a mantenere l’immagine di Napoli lontana da fatti di cronaca e criminalità?Penso che chiunque si trovi ad amministrare questa città abbia il grosso problema della mancanza di continuità, anche se spesso si riescono a raggiungere traguardi significativi. Quando è il momento di dimostrare che siamo bravi riu-sciamo sempre a centrare l’obiet-tivo. Questo profilo internazionale Napoli lo ebbe già all’epoca in cui l’allora sindaco Bassolino riuscì a portare a Napoli il G7. Con po-che risorse riuscì a ripulire la città ed organizzare l’evento. La Coppa America è un’altra occasione che le amministrazioni ed il sindaco De Magistris hanno saputo cogliere. Si è scommesso su questo even-to, quando forse qualcun altro avrebbe detto che la città non era in grado di farlo, che c’erano altre emergenze e le casse erano vuote. Invece il risultato c’è stato e l’af-fluenza di questi giorni è il premio dei cittadini per il gesto di coraggio che le autorità hanno fatto.

Tutto questo è stato possibile soprattutto grazie al dialogo in-terpolitico… Si, il dialogo è stato certamente importante. Ma a diffe-renza di quanto si creda non è una novità, personalmente in tanti anni di attività politica non ho mai assi-stito ad un caso in cui un obiettivo non fosse raggiunto per avverse idee partitiche. Ciò dimostra che quando si vuole qualcosa si usa la sinergia istituzionale.Pensa che circoli velici napole-tani avrebbero dovuto essere coinvolti nell’organizzazione di questo evento?Personalmente avrei voluto coin-volgerli da tempo nell’organizza-zione della Coppa. Abbiamo forse perso un po’ di tempo con Bagnoli, anche se è vero che così facendo si è cercato di sbloccare una situa-zione, liberando dei fondi. Ma per la Coppa America era necessario il lungomare e si sarebbe dovuto mettere l’evento subito nelle mani di chi conosce queste acque da decenni.Cosa ha portato secondo lei l’e-sperienza Coppa America alla città di Napoli e, soprattutto, cosa resterà?Mi auguro che l’ esperienza Cop-pa America possa servire a creare elementi di continuità nel filone dei grandi eventi. I napoletani avevano quasi dimenticato di come fosse bello il loro lungomare, poterci pas-seggiare liberamente, questo è un elemento che andrebbe consolida-to. Restituire il lungomare ai cittadi-ni, senza bisogno di catamarani e capannoni. Conduco un program-ma su Radio CRC targato Italia (i Gattopardi ndr) e sono moltissime ad esempio le persone che hanno chiamato in diretta per lamentarsi di cose che non vanno, cose non fatte etc. Raccogliere le critiche è facile, il difficile sarà catalogarle e trarne il giusto spunto per miglio-rare.Secondo lei su cosa si potrebbe puntare per un rilancio ambien-tale di Napoli?Visto che siamo nella Municipalità Chiaia – San Ferdinando – Posil-lipo, io consiglierei a tutto coloro che ne hanno il potere di promuo-vere iniziative, di farlo lungo tutta la collina di Posillipo fino a Coroglio, coinvolgendo anche i privati che

spesso posseggono piccoli attrac-chi a mare.Auspici per il futuro del mare di Napoli?La Coppa America certamente muoverà un interesse maggiore del cittadino verso la vela, ma anche gli altri sport acquatici, dove Napoli ha già il suo medagliere. L’auspicio è che faccia da volano per interessa-re i napoletani agli sport nautici.

c.cam e p.vn.

Estratto dell’intervista di Carlo Zazzera a Carmine Attana-sio, presidente commissio-

ne ambiente del consiglio comuna-le di Napoli. L’intervista completa è consultabile sul sito www.saphira-news.it Presidente, in questi giorni c’è stata un’ottima risposta in termi-ni di affluenza da parte del pub-blico. Per fare questo si è dovuta creare però una ztl straordinaria che ha bloccato la città. Che vantaggi e svantaggi ha portato in termini di ambiente e di vivi-bilità?Innanzitutto bisogna dire che l’e-vento è stato un po’sfortunato per i giorni di pioggia e quindi non ab-biamo potuto misurare l’effettiva affluenza che ci sarebbe potuta essere. In ogni modo è una grande occa-sione per Napoli, quest’area deve essere restituita ai cittadini e pedo-nalizzata, un esperimento già ten-tato nel 1995 quando fu pedonaliz-zato un tratto.

Page 20: Saphiranews Maggio 2012

18 saphiranews.it

AC

WS

- s

peci

ale

Nap

oli 2

012

Ora l’area approvata per la chiusu-ra parte dall’altezza degli aliscafi.E’ complicato attuarla invece in via Partenope e quindi stiamo di-scutendo rispetto a come dovrà essere. Forse faremo partire una prima sperimentazione per un area più ampia la domenica mattina fino alle 18. Nel ‘95 con la chiusura giornaliera avevamo avuto dei pro-blemi, poiché nei fatti era un’isola di asfalto bollente e ci siamo dovuti inventare delle iniziative per attrarre persone nei giorni lavorativi. Quando si sceglie di pedonalizza-re un tratto si devono organizzare eventi collaterali, un’idea è quella di far partire da li battelli che facciano visitare la costa. Riguardo i trasporti, in che tempi sarà ultimata la linea 6? e se ci sono progetti per la zona di via Partenope o Santa Lucia.?Prima del 2014 anche 2015 non avremo stazioni. Quindi si dovrà andare per step e pedonalizzare poco alla volta, rafforzando il tra-sporto pubblico, pur tenendo con-to dei bilanci dell’anm. Quando la linea 6 sarà completata penso potremmo pensare di chiu-dere al traffico, chiudere il lungo-mare adesso è una follia. Riguardo la fruibilità del lungo mare e della risorsa mare, si è parlato di ricreare una spiaggia a via Caracciolo, dei porti, di ospitare le barche per regata dei Tre Golfi. Può essere questa una base da cui partire?Andrò controcorrente dicendo che non vedo spiagge in via Caraccio-lo, anche se con l’allungamento dei “baffi” della scogliera la spiag-gia comunque si allungherà, ma la spiaggia da recuperare è a Bagno-li, con abbattimento della colmata. Mentre per questa zona vedrei più un sistema di battelli turistici.Vede dal punto di vista sporti-vo la possibilità di sfruttarlo per manifestazione veliche.?Assolutamente si. In estate si pos-sono organizzare manifestazioni, ad esempio musicali, e portare ric-chezza e lavoro. Ritornando a bagnoli parlava della possibilità di eliminare la colmata, questo è realizzabile e con che costi e che tempi?Quando nel 1996 fu fatto il piano per Bagnoli c’erano 25 miliardi per

la bonifica della colmata, che non è mai stata realizzata. Ora li c’é da completare la bonifica e da realiz-zare il grande parco che vorrei si completasse. Bagnoli dev’essere un’ area tutelata al massimo. In quella zona si fanno degli eventi ma sono spezzettati e non sono un momento di sviluppo.Dunque possiamo definire il mare come la sola risorsa vera da sfruttare per Napoli?Il mare, le bellezze paesaggistiche, ma anche la cultura musicale e te-atrale. Abbiamo un patrimonio, e non lo usiamo al massimo.

Estratto dell’intervista di Fran-cesco Bellofatto ad Erminia Mazzoni, parlamentare eu-

ropeo presidente della commissio-ne petizioni. L’intervista completa è consultabile nella sezione video del sito www.saphiranews.it

Onorevole come sfruttare al me-glio l’occasione Coppa America per rimettere in moto il motore di Napoli e del mezzogiorno?Sono convinta sostenitrice del ruo-lo di guida che Napoli potrebbe essere per tutto il mezzogiorno, anche in una visione euromediter-ranea. Questo evento è stato cele-brato dall’Unione in maniera molto positiva, nonostante l’avvio un po’ incerto e le tante cadute dovute a passi non adeguatamente compiuti da parte delle amministrazioni che lo hanno gestito. Io oggi mi dico completamente soddisfatta di que-ste giornate e spero che da questo momento si incominci realmente, come hanno detto i rappresentan-

ti di Provincia Regione e Comune, a rivedere l’ordine delle priorità dell’azione politico amministrativa, partendo dalle ricchezze che ab-biamo. Dal mare, dal patrimonio ambientale, storico, culturale e ar-tistico, sul quale potremmo creare l’indotto giusto per poter rispon-dere alle domande di occupazione e di investimento che da più parti vengono proposte.Visto da Strasburgo, il turismo può essere uno dei motori per il sud?Sicuramente si. È chiaro come il nostro turismo debba approfitta-re di quest’ occasione. Purtroppo anche in questo c’è una nota ne-gativa e bisognerebbe ricominciare con il piede giusto. I nostri territori non hanno mai saputo interpretare in maniera adeguata gli aiuti dell’U-nione Europea, le risorse che l’U-nione mette a disposizione sono sempre usate male ed in maniera ridotta dalle regioni del mezzo-giorno ed anche dalla Campania. Quindi io mi auguro che oggi si co-minci ad investire diversamente, e che vengano sgomberate le nubi su questa manifestazione. Siamo, infatti, ancora in attesa di una ri-sposta da parte della commissione sulla congrua utilizzazione da par-te dell’amministrazione regionale e comunale dei fondi europei per so-stenere parte delle spese affrontate per la realizzazione di questo even-to, perché sembrerebbe che anche in questo caso abbiamo mancato nella corretta utilizzazione delle ri-sorse e quindi nella compiuta os-servanza alle procedure comuni-tarie. Al di là di questo credo che il rilancio del turismo nelle nostre regioni sia fondamentale, l’Unio-ne Europea l’ha capito da tempo e speriamo di averlo capito anche noi realmente.Corridoi transeuropei, un’op-portunità per i porti, quindi il mare protagonista, due corridoi dovrebbero incontrarsi a Nola. Cosa dovrebbe significare per i porti di Napoli e di Salerno?Dovrebbe significare un diverso ap-proccio da parte di chi è preposto alla gestione del piano del territorio. L’unione europea da aiuti per rea-lizzare grandi corridoi che colleghi-no da nord a sud e da est a ovest i 27 stati membri, ed affida alle auto-

Page 21: Saphiranews Maggio 2012

19saphiranews.it

AC

WS

- speciale Napoli 2012

rità locali il compito di promuovere piani di intermodalità che sono rea-lizzabili laddove c’è una preesisten-za strutturale e geografica che lo consente. Il mare e tutto il sistema dei porti, esistente o da realizzare, ci consentirebbero di rispondere in maniera adeguata. Purtroppo sia-mo ancora in attesa di capire come questi corridoi arriveranno fino a noi perché le lungaggini procedu-rali e le nostre difficoltà di accom-pagnare i tempi europei ci hanno portato ad accumulare dei ritardi. Oggi stiamo decidendo il tracciato che deve arrivare fino a Palermo e Malta, del corridoio più importan-te quello che deve passare per la nostra regione, quindi spero che recupereremo questi ritardi ed avremo poi la capacità di realizza-re questo sistema di intermodalità complesso perché a quel punto arriveranno anche dall’unione eu-ropea le risorse necessarie per il sistema dei porti e degli interporti.

Estratto dell’intervista di Carlo Zazzera a Dario Desiderio, velista e velaio impegnato

con la Scuola vela mascalzone la-tino. L’intervista completa è nella sezione video del sito www.saphi-ranews.it

Dario, come sta evolvendo l’av-ventura della Scuola Vela Ma-scalzone Latino a Napoli e che prospettive ci sono?La Scuola Vela Mascalzone Lati-no è una fase di grande sviluppo, gli obiettivi del suo fondatore di Vincenzo Onorato si stanno pian piano realizzando. Sono sempre di

più i ragazzi dei quartieri a rischio che vengono coinvolti, portati in barca a vela ed assistiti anche fuori quest’ambito. La struttura funzio-na molto bene da questo punto di vista. In più stiamo aprendo anche alla scuola vela per adulti. L’idea era quella di avere una vera scuola vela che aiuti i ragazzi ad avvicinarsi alla vela in maniera semplice ed imme-diata, con il proprio background di esperienze a tutti i livelli, finanche quelle in Coppa America, e questo sta dando ottimi risultati.Credo che l’esperienza Coppa America di questi giorni sia fon-damentale per avvicinare la gen-te al mare e al mondo della vela. Da questo punto di vista chiede-rei ad un velista anche qualcosa di più tecnico…Questi catamarani sono delle vere e proprie macchine da guerra, sono molto innovative da punto di vista tecnico. La grande novità, che è sotto gli occhi di tutti, è l’ala rigida. Sembra strano ma il princi-pio fisico da sfruttare per far avan-zare le barche è lo stesso sia con ala rigida che con vela tradizionale, ma l’ala rigida lo sfrutta meglio, e fa raggiungere a queste barche a delle performance impossibili con delle vele tradizionali.Noi abbiamo notato barche ve-loci soprattutto in accelerazione, ma lente nelle manovre e soprat-tutto in boa, e quindi nei match race e nei momenti in cui c’è il rischio di toccarsi. Come mai av-viene questo e c’è la possibilità di migliorare questo aspetto?Questa è la prerogativa dei cata-marani, garantiscono delle accele-razioni enormi per le ridotte super-fici bagnate, però effettivamente in manovra, quando entrambi gli scafi si appoggiano e hanno angoli di rotazione maggiori rispetto al mo-noscafo, e non avendo un fulcro su cui far ruotare la barca, rallen-tano tantissimo. Questi catamarani sono già molto avanti, rispetto ad esempio ai catamarani olimpici, dove le manovre sono ancora più penalizzanti, lente, hanno raggiun-to un ottimo livello di manovra, anche se quando sono sui bordi raggiungono accelerazioni notevo-lissime rispetto alle fasi di manovra.In ogni modo il catamarano risulta una scelta vincente dal punto di vi-

sta di spettacolarità e resa televisi-va. Il monoscafo per gli spettatori che seguono in televisione è più lento. Un grosso merito va a chi, contro il placet dei puristi della vela, ha scelto di credere nel catama-rano, che per ora si è rivelata una scelta azzeccata.Forse l’unico limite è nel match race dove queste caratteristiche limitano un po’ mentre per le re-gate di flotta vengono accentua-ti questi vantaggi?Si esatto, le perplessità nasceva-no in fase di match race, perché il match race non significa tanto ve-locità, ma molti ingaggi e manovre. Però abbiamo visto che la Coppa America sta riscontrando un mag-giore gusto per le regate di flotta, che stanno avendo un grosso ri-scontro di pubblico.Vedere queste barche tutte insieme che raggiungono velocità tanto alte è molto divertente.Il tutto dev’essere sempre fat-to nell’ottica della divulgazione di questo sport che deve coinvolgere sempre più persone. Il mio augurio è che Napoli possa diventare una città di mare, che ci siano sempre più velisti ed una cultura del mare sempre maggiore. Spero che il ri-torno dell’evento sia da questo punto di vista cioè che ricada anco-ra più sui napoletani l’interesse per il mare della città che è uno spa-zio che può essere tranquillamente vissuto, d’estate e d’inverno, con una barca a vela o un corso di vela, e non una cartolina, un bello sfon-do da guardare, ma un mare che è da godere e da vivere.

foto di Gilles Martin-Raget

Page 22: Saphiranews Maggio 2012
Page 23: Saphiranews Maggio 2012

21saphiranews.it

AC

WS

- speciale Napoli 2012

Tra le attività ideate dal grup-po di lavoro Coppa America della I Municipalità, quella

che certamente ha riscosso più successo è stata la visita di circa 500 alunni delle scuole della muni-cipalità ai circoli velici napoletani. Il Circolo Canottieri Savoia, il Circolo Posillipo, la Scuola Vela Mascalzo-ne Latino ed il Club Nautico della vela si sono resi disponibili per in-contrare i ragazzi e spiegare loro il mondo della vela e del canottag-gio, facendo visitare le strutture e le imbarcazioni, e trasmettendo loro il grande entusiasmo che i loro istruttori qualificati nutrono per que-sti sport. Un’accoglienza davvero calorosa è stata riservata a questi ragazzi, ed il gruppo di lavoro Cop-pa America ringrazia i circoli con l’augurio che sempre più giovani possano appassionarsi agli sport marini, sfruttando la più grande ri-sorsa di Napoli: il mare.

MunicipalitàGli studenti incontrano i circoli

Page 24: Saphiranews Maggio 2012

22 saphiranews.it

Trad

izio

ne &

Inno

vazi

one

La Olympus-FRP, specializzata in materiali compositi, fibre di carbonio e nuove tecno-logie al servizio dell’ingegneria e dell’architet-

tura, ha indetto quest’anno la I edizione del Car-bon Fiber Design Contest, concorso internazionale rivolto a giovani creativi per la progettazione di nuovi oggetti di interior design in fibra di carbonio.Il concorso, organizzato in collaborazione con Tepco, NCD Architects e deZign Studio, con il pa-trocinio dell’ADI – Associazione per il Disegno Indu-striale, del dipartimento di ingegneria dei materiali e della produzione dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, del MiBAC Ministero per i Beni e le Atti-vità Culturali e della Confartigianato, e con il soste-gno dell’Arch. Simonetta Pegorari, dell’Università Europea del Design di Pescara e di Medart, è sta-to ideato dall’ing. Domenico Brigante allo scopo di sensibilizzare architetti, designer e progettisti all’uti-lizzo della fibra di carbonio in settori nuovi rispetto a quelli tradizionali di applicazione (come il restauro o il settore ingegneristico), sfruttando e valorizzando le caratteristiche tecniche proprie del materiale: re-sistenza meccanica, leggerezza e modellabilità.Questa prima edizione del concorso, caratterizzata da un grande successo internazionale con la par-tecipazione di circa 200 progettisti da diversi paesi

europei, si è conclusa in occasione del Salone In-ternazionale del Mobile di Milano, durante il quale, negli spazi espositivi della Home SPA Design, sono stati decretati i vincitori: il primo premio è andato a Davide Anzalone per il progetto “Aliante”, secondo classificato Matteo Canzio con “CobrAttack” e, a seguire, Mariangela Giustino per il progetto “Wave”.I lavori premiati saranno prossimamente presentati anche a Napoli in occasione di un appuntamento aperto al pubblico organizzato in collaborazione con la I Municipalità presso Piazza dei Martiri.Il concorso sarà ripetuto anche l’anno prossimo, avrà come tema centrale l’utilizzo dei materiali com-positi nel settore del sailing e punterà in particolar modo ad evidenziare le numerose professionalità campane nel mondo del settocre delle tecnologie innovative e del sailing: al progetto prenderanno quindi parte professionisti, artisti ed istituzioni locali al fine di combinare insieme competenze e cono-scenze campane.

Il bando sarà pubblicato prossimamente sul sito www.olympus-frp.com.

Ing. Domenico Brigante - Olympus-FRP

Responsabile “Carbon Fiber Design Contest”

Il Carbon Fiber Design Contest 2013 sarà

all’insegna del sailing

foto di Ludovica Morelli

Page 25: Saphiranews Maggio 2012

23saphiranews.it

Tradizione & Innovazione

1 prize DAVIDE ANZALONEAliante - Bookshelf

2 prize MATTEO CANZIOKobr Attak - Stool

3 prize MARIANGELA GIUSTINOWave - Chaise longue

Page 26: Saphiranews Maggio 2012

24 saphiranews.it

solid

arie

tà a

riv

a

Calato il sipario sul grande evento dell’Ame-rica’s Cup si ritorna alle solite attività che nell’anno animano il mondo velico napoleta-

no, dove sempre più spesso si parla di solidarietà e velaterapia. Al Public Village in Villa Comunale Saphiranews ha incontrato Ileana Esposito Le-pre, presidente di Peepul, un’associazione nata nel 2002 che si occupa di disabili, cercando di rendere quanto più possibile accessibile la città, e stimolando la capacità e la riabilitazione di que-ste persone svantaggiate, attraverso lo sport e la cultura.Un obiettivo che l’associazione Peepul può consi-derare raggiunto è quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche, dal 2003, infatti, è stato stilato un protocollo d’intesa con il Comune di Na-poli per l’abbattimento delle barriere architettoni-che lungo i marciapiedi in diversi punti della città, divulgando anche la modalità più corretta di co-struire rampe e percorsi per non vedenti.“Dopo tanti anni” – ci racconta Ileana Esposito Lepre – “possiamo dire di aver raggiunto questo obiettivo perché ormai è diventata una prassi far abbattere le barriere laddove si interviene sui mar-ciapiedi. “Un altro importante obiettivo che stiamo perse-guendo” – continua la presidentessa - “è quello di far abbattere le barriere agli esercizi privati aperti al pubblico. Attualmente abbiamo in corso un altro protocollo di intesa con l’Assessorato all’urbanisti-ca del Comune, mediante il quale dovremmo riu-scire a far rispettare le leggi che dicono che ogni esercizio privato in ristrutturazione è obbligato ad abbattere le barriere architettoniche, cosa che at-tualmente non viene fatta.” Un altro passo importante, questo permetterebbe chiaramente e persone con limitate capacità mo-torie e non vedenti di condurre una vita normale.

Peepul però non si ferma qui, ma punta moltissi-mo su sport e cultura. “Da quanto io stessa sono diventata disabile” - racconta Ileana – “mi sono resa conto che la migliore riabilitazione è nell’ac-qua, nell’ambiente naturale. In mare noi pratichia-mo la vela, che può sembrare uno sport estremo ma non lo è affatto.” Le attività dell’associazione si svolgono su imbarcazioni 4,70 Dream, barche piccole e performanti usate anche durante le pa-raolimpiadi. Sono a due posti e la persona disabile può essere accompagnata da un istruttore. In po-che lezioni, una decina al massimo, una persona in condizioni psicofisiche non gravissime, impara a condurre la barca e durante le competizioni è pos-sibile avere a bordo due disabili. “Queste barche sono importantissime, il disabile ed il non disabile possono andare insieme, e già così si crea un pri-mo momento di contatto. Ma è possibile anche fare delle competizioni ad armi pari tra disabili e normodotati”.Appuntamento importante della stagione è poi la regata Trofeo Peepul “Tutti nella stessa barca”, per le classi 2.4 mr e Dream che si svolgerà dal 4 al 6 maggio a Nisida, alla quale parteciperanno 13 imbarcazioni non solo dalla Campania ma anche da altre regioni d’Italia.Maggio poi è per eccellenza il mese della cultura a Napoli, ed anche l’associazione organizza itinerari turistici culturali per disabili e non. I percorsi previ-sti sono cinque in bus e sei walking tour adattabili a seconda delle esigenze, e si terrano il sabato e la domenica alle 9.30 e alle 12.00. Ci sono anche la disponibilità di sedie a rotelle e a motore e inter-preti per sordomuti.(info e prenotazione obbligatoria: 0817647693 – 3356973981 [email protected]; www.peepul.it)

Claudia Campagnano

Tutti nella stessa barca.

Peepul, quando

la disabilità non è

un limite

Page 27: Saphiranews Maggio 2012

25saphiranews.it

“Il peepul è un albero molto longevo, ritenuto sacro dalle religioni buddiste e induiste, secondo le quali chi lo pianta si guadagnerà le benedizioni delle generazioni successive.”

L’intervista ad Ileana Esposito Lepre è visibile sul sito www.saphiranews.it nella sezione video

Page 28: Saphiranews Maggio 2012

26 saphiranews.it

vela

even

ti

Con l’arrivo del mese di maggio a Napoli è tempo di grandi regate. Una su tutte la ri-nomatissima Settimana Tre Golfi, evento in

grado di richiamare imbarcazioni da tutta Italia e spettatori notturni sul lungomare. Grande novità di questa edizione sarà lo svolgersi delle prove su boe del Campionato Nazionale del Tirreno (dal 17 al 20 maggio) in acque napoletane, per regalare ai cittadi-ni ancora un grande spettacolo. Consuetudine era, infatti, quella di spostare le prove del Campionato nelle isole del golfo, per dieci anni si sono svolte a Capri, per gli ultimi due anni ad Ischia. Lo scorso marzo invece il consiglio del Circolo organizzatore ha deciso di svolgere le gare a Napoli per dare una continuità della vela nel golfo, dopo il grande spet-tacolo della Coppa America. “Napoli e il suo Golfo, hanno riscoperto la vela”- ha dichiarato il presidente Roberto Mottola di Amato – “e devono tornare ai fasti di un tempo ed essere al centro dell’attenzione internazionale, come accadde in occasione delle Olimpiadi del 1960”. Il Campionato Nazionale del Tirreno è valido sia come Campionato Nazionale Open, sia per le imbarcazioni di tipo X-41.Qualche giorno prima invece, 11 maggio, si darà il via alla manifestazione. Alla mezzanotte prende-ranno il largo le imbarcazioni iscritte alla 58esima Regata dei Tre Golfi, valida come prima tappa del Campionato Italiano Offshore, e del Trofeo d’Altura

del Mediterraneo (le cui tappe successive saranno la Giraglia Rolex Cup, la Palermo-Montecarlo e la Rolex Middle Sea Race). Centosettanta le miglia marine da percorrere, toc-cando i golfi di Napoli, Salerno e Gaeta. Regata di grande suggestione per il pubblico che affacciato sul lungomare potrà godere dello spettacolo delle barche illuminate dalle fotoelettriche, ma anche per tutti gli equipaggi che potranno ammirare uno spet-tacolo naturalistico di rara bellezza, come la Baia di Ieranto a Punta della Campanella, area marina protetta, sotto tutela del FAI. Come lo scorso anno attraverso le iscrizioni alla regata verranno raccolti fondi per la tutela di questo bene FAI che sarà an-che mèta di escursione per gli armatori, gli equipag-gi e gli accompagnatori, durante la settimana.Un centinaio sono poi le barche attese, da tutta Ita-lia, numerosissime dalla Sicilia, e poi Puglia, Marche, Friuli, Veneto, Lazio, Toscana, Liguria e Lombardia.Alla prima barca che in tempo reale taglierà il tra-guardo verrà assegnata la Coppa Gustavo D’Andrea, mentre la Coppa Senatore Matarazzo e la Vela d’O-ro andranno al primo classificato in ORC, al primo classificato in IRC sarà assegnata la Coppa Mariano Verusio.

Claudia Campagnano

Settimana dei tre Golfi.

Le acque del golfo

di Napoli ancora

protagoniste

3 golfi partenza 2011 - foto Blue Passion

Page 29: Saphiranews Maggio 2012

27saphiranews.it

velaeventi

Gli appuntamento con il Circolo del remo e della Vela Italia non si esauriscono qui, a giugno, dal 21 al 23, sarà la volta dei match race per il 3° Trofeo Summer Interclub Race. Gli equipaggi di Club In-ternazionali si sfideranno a bordo dei J22 messi a disposizione dal CRVI.Per il prestigioso Trofeo UCI, Unione Circoli Italia-ni, bisognerà invece attendere dal 12 al 14 ottobre. Stesso mese in cui si disputerà la Coppa Lysistrata, che il 21 ottobre vedrà il disputarsi della 103esima edizione, ancora una volta nelle acque del golfo di Napoli.

3 golfi 2011 - foto Blue Passion

3 Golfi partenza - foto Rastrelli

Page 30: Saphiranews Maggio 2012

28 saphiranews.it

Lo spettacolo deidinghy 12’ classico è tornato nel Golfo

di Napoli con la SWISS & GLOBAL CUP.

A trionfare è Giorgio Poggi, premiato dal Sindaco di Napoli.

Tre giorni di regate e ben sette prove in acqua. Cosi si archivia la seconda tap-pa della Swiss & Global Cup Classic 12’

Dinghy (www.dinghyclassico.it) affidata ormai tradizionalmente alle cure del Presidente Pippo Dalla Vecchia e del Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli.Quest’anno lo spettacolo è stato doppio: re-gate in acqua e eventi collaterali a Piazza dei Martiri. Nel cuore della città spazio a degu-stazioni, concerti e dj-set firmati Radio Yacht (www.radioyacht.it).La cronaca sportiva di questi giorni ha un pro-tagonista indiscusso: Giorgio Poggi, l’atleta olimpico della sezione velica della Guardia di Finanza che con tre primi e due secondi do-mina al timone di Spritz. Secondo Ubaldo Bru-ni del Club Roggero di Lauria, su Frangamar II. Piccolo Lord, il dinghy in legno di Roberto Benedetti (C.V. Toscolano Maderno) si piazza al terzo posto. Così commenta questa espe-rienza Giorgio Poggi: “Non mi aspettavo che andare su un dinghy in legno fosse così diver-tente! Per me è molto stimolante mettermi in gioco in una competizione su una barca com-pletamente diversa. Penso proprio che pro-seguirò questa bella avventura con il Garnell Sailing Team”. Vince la Targa Savoia per il miglior restauro

dell’anno su Dinghy 12’ Classico l’armatore Sandro Alessi della Società Velica Viareggina con la barca Artiglio del Leon (ex Babella). Il premio, istituito dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli nel 2008, è stato consegnato ad Alessi dal Presidente Pippo Dalla Vecchia durante la Cena di Gala svoltasi al termine della seconda giornata di regate. La cerimonia di Premiazione si è svolta, come di consueto, nella Sala delle Colonne del Cir-colo Savoia alla presenza del Sindaco Luigi De Magistris che, dopo aver consegnato a Gior-gio Poggi la Coppa Maurizio e Giancarlo Ali-sio – messa in palio per la Classe Dinghy 12’ dal 2007 dal Presidente Pippo Dalla Vecchia in memoria del caro amico e famoso urbani-sta napoletano Giancarlo Alisio – saluta con queste parole tutti i partecipanti alla manifesta-zione: “La mia presenza vuole testimoniare il riconoscimento dell’attività svolta dal Circolo Savoia per avvicinare la Città al mare. Il mare è una risorsa da rispettare ma è anche una grande opportunità: penso allo sport, alla vela naturalmente, al porto, al commercio, al Molo San Vincenzo, al nostro lungomare liberato. Ci stiamo impegnando per risolvere i problemi quotidiani ma dobbiamo anche guardare oltre e avere la capacità di puntare sulle nostre po-tenzialità. Quindi queste iniziative non possono

new

s da

lla c

lass

e di

nghy

i dinghy e Napoli. Splendida cartolina della regata - foto di Blue Passion

Page 31: Saphiranews Maggio 2012

PICCOLO LORDa Napoli il primo dinghy ad energia solare

Sale sul podio della tappa napoletana della Swiss & Global Cup anche Picco-lo Lord di Roberto Benedetti. Il progetto del primo Dinghy 12’ Old Style nasce oltre un anno fa da un progetto di Daniele Riva, erede del Cantiere Ernesto Riva storico costruttore di scafi in legno, e Roberto Benedetti, fondatore di Terra e Mare azienda specializzata nel preparare imbarcazioni per regate. L’idea è semplice ma ambiziosa: armare un dinghy 12’ classico con le inno-vazioni e le soluzioni tecniche oggi disponibili, senza mai dimenticare la resa estetica che ormai è un classico con 80 anni di storia. Grazia, eleganza ed efficacia sono le parole chiave di questo armo, portato avanti senza lasciare nulla al caso.Il pannello solare montato sull’imbarcazione permette di alimentare una pom-pa di sentina sulla barca per svuotare senza sforzo l’acqua imbarcata durante le regate. Il risultato è una barca esclusiva, che rispecchia al 100% la filosofia dei Dinghy in legno, senza però rinunciare ai confort che le moderne tecno-logie del terzo millennio sono in grado di offrire. Un prodotto ultraclassico ma tecnologicamente avanzato che pone sempre più l’accento sul rispetto per l’ambiente e l’utilizzo di energie rinnovabili e sostenibili. Valori che hanno spinto non solo una delle principali società indipendenti di gestione patrimo-niale in Svizzera e nel mondo la Swiss & Global Asset Management (www.swissglobal-am.it) a riconfermarsi Title Sponsor del circuito internazionale dedicato al dinghy 12’ in legno, ma a coinvolgere, in qualità di Side Sponsor, anche Garnell (www.garnell.it) e Tonello Energie (www.tonello-energie.com).

che farci bene e al Presidente Dalla Vecchia faccio i complimenti e dico che può contare sempre su di noi”.“La città di Napoli ha bisogno di questo tipo di manifestazioni”, cosi ha proseguito il Presi-dente del Reale Yacht Club Savoia Pippo Dalla Vecchia, “Promuoviamo da sempre iniziative che possano avvicinare i cittadini al mare, lo facciamo volentieri e con le nostre forze, tro-vando sponsor convinti della bontà dei nostri sforzi. Senza il sostegno di Swiss & Global Asset Management, Garnell, Tonello Energie, Riccardo Barthel e Bluwireless, non solo la ma-nifestazione, ma tutto l’allestimento internazio-nale non sarebbe stato possibile. Così, invece, la nostra voce supera i confini nazionali, così come la Coppa in ricordo del mio caro amico Alisio messa in palio per i dinghy in legno. In questi giorni il Golfo di Napoli ha ospitato il volo silenzioso di queste piccole vele, che ho già paragonato in altre occasioni a quello di una farfalla”. Napoli e il Savoia salutano così le piccole im-barcazioni in legno dando loro appuntamen-to al 2013 per la World Cup che festeggerà, proprio nella Città partenopea, il centenario del dinghy 12 piedi.

Veronica Cardella

Hospitality a Piazza dei Martiri - foto di Blue Passion

Roberto Benedetti su Piccolo Lord - foto di Blue Passion

29saphiranews.it

Giorgio Poggi premiato dal Sindaco di Napoli - foto di Blue Passion

Giorgio Poggi durante la regata - foto di Blue Passion

Page 32: Saphiranews Maggio 2012

Meravigliosa quest’anno la 28° edizione della Velalon-ga che come sempre ha cominciato i festeggiamenti il giorno prima con una serie di regate innovative che hanno coinvolto tutto il Golfo, da Catellammare di Sta-bia a Pozzuoli ed Ischia, nell’ottica di una collaborazio-ne e coalizione dei Circoli da Levante a Ponenete. A guardare il mare solcato da 215 imbarcazioni, ed oltre mille regatanti, l’intuizione del Presidente della Lega Navale di Napoli, l’avvocato Alfredo Vaglieco, è risulta-ta senza alcun dubbio vincente.Molto orgoglioso dell’entusiasmo dimostrato dai parte-cipanti ha dichiarato: “la manifestazione sembra aver ritrovato il suo smalto grazie alla collaborazione di tutti i circoli del golfo e del sempre valido sostegno della Marina Militare. Creiamo in tal modo le premesse per-ché l’evento diventi una manifestazione che coinvolga la città ed il litorale così come già avviene per la Bar-colana.”Certo affacciati dal lungomare, i frequentatori di via Ca-racciolo, restituita ai cittadini grazie alla ZTL, si sono riempiti il cuore e gli occhi dell’allegria che hanno re-galato i colori degli spi gonfi fino quasi a terra, dove era posta una delle boe del quadrilatero, tradizionale percorso della Velalonga.Hanno affiancato il Comitato Organizzatore i cinque Rotary Club che si affacciano sul mare, sostenendo, con “mille vele contro la polio”, il progetto di eradica-zione contro la poliomelite.È nato così il primo Trofeo dei Castelli che, con due re-gate di trasferimento, mentre le imbarcazioni napoleta-ne, davanti fort’ovo, disputavano l’over ‘60, ha portato le barche di Catellammare, Ischia e Pozzuoli alla ban-china della Lega Navale di Napoli in attesa di disputare

la Velalonga il giorno dopo.Il neonato trofeo che ha visto trionfare Carpe Diem di Vincenzo Dell’Aria, sia per l’over 60 che per la Coppa Castel Sant’Elmo.L’ha seguito Albatros della Marina Militare a bordo l’Ammiraglio Guglielmo Lodato classe ’18.Il trofeo Castelli d’Ischia e Pozzuoli è andato ad An-tigua di Massimo Tiscione, e Blue Spirit di Salvatore D’Ambrosio, mentre il Trofeo dei Castelli per la città di Castellammare di Stabia è stato vinto da Mimmone di Enzo Santoro e Freedom di Orpello.È giunta proprio per regatare alla festa della Velalonga il Chaplin, bellissima imbarcazione storica, fiore all’oc-chiello della Marina Militare che ha vinto tra le barche della sua categoria.Tra le barche storiche va segnalata la presenza di Italia, l’imbarcazione di Antonio Sisimbro, e Freya, un drago-ne del 1960 del Circolo del Remo e della Vela Italia che si è distinto in classe Rossa.Ospite da Trieste La dolce Vita di Alberto Bauss, al ti-mone un non vedente.Nel gruppo blue, Alcor V di Gennaro Aversano, Presi-dente del Club Nautico della Vela, alla sua prima regata dalla Arc dello scorso anno, l’ha detta lunga ai suoi avversari tagliando primo il traguardo.La premiazione ha visto la presenza del sindaco, Luigi De Magistris, che è stato felice di constatare la pas-sione per il mare augurandosi che questa passione si diffonda per l’educazione ed il rispetto di esso, risorsa su cui, sostiene, bisogna investire.

Antonella Panella

È spettacolo il golfo scritto dalle vele della 28° edizione della Velalonga.

30 saphiranews.it

rega

ta

Page 33: Saphiranews Maggio 2012

31saphiranews.it

velaeventi

Ancora una volta la vela campana si è riunita come una grande famiglia a festeggiare i suc-cessi ottenuti in un anno di attività.

Uno storico Castel dell’Ovo ha accolto la cerimonia, in cui si è assegnato il Premio Eolo ai dirigenti ed at-leti che si sono distinti nell’anno. Un’edizione questa che ha registrato una grossa aderenza. Merito forse di quella spinta al rinnovamento che sta caratterizzando la V zona, che sembra voler esprimere il potenziale che da sempre sappiamo avere il golfo, sostenuta anche dal susseguirsi di eventi importanti: proprio al Castel dell’Ovo si è tenuta, nei mesi scorsi, l’Assemblea Ge-nerale della Federazione, segno tangibile della consi-derazione e dell’affetto che essa ha per la tradizione e la storia Zona.

Animato da vele e scafi di diversa dimensione e classi, il ringiovanimento dello storico Campionato Invernale, il riaffermarsi del sempre più partecipato Trofeo Campo-basso, il successo del nuovo campionato zonale Mi-nialtura, il potenziale del golfo è stato festeggiato nei giorni in cui lo stesso veniva solcato dalle vele degli equipaggi più forti al mondo, impegnati nell’ America’s Cup World Series. Doveroso il riconoscimento a Paolo Graziano, presi-dente dell’ACN e Ian Murrey, CEO di America’s Cup Race Management, per l’impegno delle istituzioni coin-volte nella promozione della Città di Napoli attraverso la Vela ed il risalto che l’evento internazionale ha dato a questo sport.Nel ringraziare e ritirare il premio, il dott. Graziano ha sottolineato il bisogno di investire sul mare come risor-sa primaria della città; l’ACWS solo come punto di par-tenza per ulteriori eventi sportivi che devono restituire una nuova immagine di Napoli.Giunto direttamente dal campo di regata delle prime prove, unico umpire italiano indaffarato nella ACWS di Napoli, Alfredo Ricci, salernitano, ha ritirato il premio per la sua attività; impegnato alle prossime Olimpiadi di Londra, non ha mai distolto lo sguardo dal mare di casa, su cui ha Presieduto il Comitato di Regata dell’appena concluso Campionato Invernale di Napoli.

Riconoscimento anche all’eccellente Comandante Cle-mente Costigliola, che con entusiasmo e concretezza, ha timonato il Comitato Organizzatore dello stesso Campionato Invernale.Ha emozionato tutti il saluto a Raffaele D’Esposito, no-stromo, da tre generazioni al Circolo Canottieri Napoli, scomparso prematuramente pochi giorni prima di rice-vere il premio.Una istituzione per la vela napoletana.Il riconoscimento, consegnato dal Presidente Onorario FIV, Carlo Rolandi, è stato ritirato dai suoi figli. A Raffaele, Gianpaolo Pavesi, ha dedicato il premio conseguito per essersi distinto con suo fratello Mauri-zio, armatore dell’anno Off Shore.Premio Eolo anche all’armatore dell’anno Enzo De Bla-sio, già pronto alla nuova stagione ed un obiettivo ben chiaro da perseguire: il mondiale d’altura previsto ad Helsinki in agosto.Pronto per la prossima campagna olimpica sul multi-scafo, Vincenzo Sorrentino è emerso in qualità di cam-pione Nazionale in classe Formula 18. Anche la prima edizione del Campionato Minialtura del Golfo di Napoli, ha avuto il suo riconoscimento nei vin-citori dello scorso anno, Claudio Polimene, per la cate-goria minialtura con Mary Poppins, e Vincenzo Panella, primo in classe Meteor.Campione zonale macth race, Valerio Mereghini, ha ritirato il premio seguito dalle giovani promesse dei la-ser, Lorenzo Migliaccio, Giuseppe Capaldi, Christian Cappabianca, e degli optimist, Federica Mennella ed Alfredo Desiderio.In classe 420 campionesse zonali Sara Scotto vinci-tore in classe Dragone del la Coppa d’Oro alla ottava edizione delle Vele d’Epoca a Napoli.Ha trovato tutti d’accordo l’assegnazione del premio De Zerbi, al validissimo Ufficiale di Regata Mimmo Li-guoro.

a. pa.

È vela in Campania consegna al Castel dell’Ovo il premio Eolo.

Page 34: Saphiranews Maggio 2012

Ben diciassette le classi di regata che tra il 22 aprile ed il 1 maggio si sono disputate il Trofeo Accademia Navale di Livorno, meg-

lio noto come TAN, per una 29° edizione carat-terizzata da un meteo piuttosto ostile.Intelligenza a terra, hanno atteso tre giorni gli eq-uipaggi ed il Comitato di Regata prima di poter dare finalmente il via alle prove salvando in calcio d’angolo l’evento. In porto 25Knt di venti da sud, onda alta fino a 3 mt, i team hanno vagabondato, prima disorientati poi sconfortati, il Comitato di Regata invece ha annullato le prove dei dinghy, dei meteor, dei classe A e di tutte le derive.Anche la classe X-35 è rientrata prima decidendo di recuperare le prove del loro circuito alla prima occasione.Così mercoledi 25 aprile, apparso il sole, il vento ha dato un po’ di tregua, i temerari equipaggi sono partiti trovando mare molto formato e an-cora vento teso: un libeccio di circa 18 knt che è girato a scirocco calando nel corso delle due prove disputate, fino a costringere ad una riduzi-one del percorso a causa del drastico calo d’aria!Scugnizza di Enzo De Blasio, vince il primo ap-puntamento della stagione. Alla tattica anche quest’anno Paolo Cian. “Due belle prove” ha commentato il navigatore Giuseppe Montella, nu-ovo acquisto dell’equipaggio partenopeo. “Molto bravi tutti ma nella seconda è emersa l’ottima in-tesa tra il tattico, il timoniere e la randa di Alberto Grippo; insieme hanno tenuto la barca sempre veloce sui suoi target.” conclude. “Quello che ci

voleva per cominciare la stagione” afferma Cian.Si lascia dietro Coconut di Francesco Sodini.In classe 1 trionfa X Blues di Roberto Iorio seguito da Antares della Marina Militare.Va…lentina di Stefano Ferraro è oro in classe 2.Assente Vlag di Salvatore Casolaro, altra barca partenopea, che non è riuscita a raggiungere Livorno a causa del cattivo tempo e un danno, non troppo grave, all’attrezzatura.Per i J24, dopo l’invernale, pasquavela e il pri-maverile, è ancora la napoletana La Superba del-la Marina Militare, a farla da padrona, con quattro primi e due secondi non ha lasciato spazio agli av-versari. Ignazio Bonanno (timone), Simone Scon-trino (tailer), Francesco Picaro (centrale), Frances-co Linares “due” e Alfredo Branciforte (prodiere), si son lasciati alle spalle Stefan Karsunine ed al terzo posto Djke della polizia penitenziaria con Fabio Delicati.Splendido lo spettacolo che come sempre hanno regalato le vele storiche, dove è Imminent a spun-tarla su Kipawa e Merope.In classe Europa il titolo va senza dubbio a Dan-iela Colombo, con quattro primi ed un secondo. Più equilibrate le altre classi di regata che fino all’ultimo si sono contese la vittoria.

Tutte le classifiche complete su www.trofeoacca-demianavale.eu

a.pa. e c.cam.

Consegnato anche il premio Italia per la Vela 2012:il premio per Miglior Restauro di Barca d’Epoca è andato a Croce del Sud la leggendaria golet-ta degli anni ‘30 perfettamente restaurata dal Cantiere Amico di Genova. L’architetto Umber-to Felci della Felci Yachts Design è stato pre-miato come Miglior Progetto per la Vela, per il Progetto Esse 7.50.Franco Ciccarelli e Marco Giannoni, titolari della Veleria Be1 Eurosails, hanno ricevuto il premio come Miglior Veleria per il sistema mi-gliorativo di lavorazione con il nuovo sistema operativo BE3.Il premio per la Miglior Regatante Donna, vin-to da Silvia Zennaro, campionessa mondiale Classe Europa. il Trofeo PIV 2012 come Mi-glior Regatante Uomo è andato a Francesco Marrai campione mondiale ed europeo Laser Standard Youth e Laser Radial men under 18, 19 e 20.

La Superba in classe j24 e Scugnizza

in ORC conquistano il TAN

rega

ta

Page 35: Saphiranews Maggio 2012

33saphiranews.it

velaeventi

Raddoppiano le iscrizioni per la seconda edizione della Rolex Volcano Race. La regata, che anche quest’anno partirà da Gaeta, al momento della

presentazione, avvenuta nel corso dello Yacht Med Fes-tival, contava già 23 maxi yacht iscritti in rappresentanza di 12 nazioni. Un risultato importante, considerando la concomitanza dell’evento con la tappa dell’America’s Cup World Series di Venezia e con altre regate internazi-onali, che coinvolgeranno molti equipaggi.

La “regata dei vulcani” partirà il prossimo 19 maggio da Gaeta e interesserà l’isola di Capri come punto di arrivo della flotta, ma l’edizione 2012 si articolerà in tre diversi momenti: sabato 19 maggio le barche disputeranno una regata costiera nelle acque di Gaeta, mentre domenica 20 prenderanno il largo per la prima regata d’altura da Gaeta a Capri. Martedì 22 partirà l’ultima regata, di cir-

ca 300 miglia, verso le isole Eolie, dove le barche ar-riveranno prima di tornare nuovamente verso l’arrivo di Capri, dove venerdì 25 si svolgerà anche la premiazione durante la prestigiosa cena di gala Rolex alla Canzone del Mare. “I numeri di quest’anno ci riempiono di sod-disfazione” – ha spiegato nel corso della presentazione Gianfranco Alberini, Segretario Generale IMA -. “Rispetto allo scorso anno è praticamente raddoppiato il numero degli iscritti e questo conferma che il concetto della re-gata lunga piace, così come gli eventi collaterali, sapi-entemente divisi tra Gaeta e Capri”. La lista iscritti e il programma completo sono presenti sul sito www.inter-nationalmaxiassociation.com, dal quale sarà possibile seguire la navigazione della flotta in tempo reale grazie al sistema di live tracking.

Carlo Zazzera

Porto Rolex/Carlo Borlenghi

Al via la seconda edizione della Volcano RaceÉ già boom d’iscrizioni

Il percorso della Rolex Volcano Race 2012

presentazione durante lo Yacht Med Festival

Page 36: Saphiranews Maggio 2012

34 saphiranews.it

vela

even

tiA Gaeta chiusa

la quinta edizione dello Yacht Med Festival

Parte da Gaeta il riscatto della nautica italiana. La quinta edizione dello Yacht Med Festival, che si è svolta dal 21 al 29 aprile, è arrivata in

uno dei momenti più difficili per il mondo della nau-tica, sia in Italia che a livello internazionale. Sono stati compiuti enormi sforzi per regalare agli aman-ti del mare un salone che potesse rispondere alle aspettative e l’operazione è quasi completamente riuscita. Il quasi si riferisce alla presenza dei cantie-ri, pochi e con poche imbarcazioni in esposizione, ma è pur vero che in questo momento le aziende costruttrici sono quelle che soffrono maggiormen-te la crisi. Allo stesso tempo, però, la presenza di una quantità incredibile di stand di aziende legate al mare ha dato l’impressione di un settore che, pur nelle difficoltà, non vuole arrendersi. L’indica-zione degli organizzatori, che hanno presentato il festival come un salone dell’economia del mare, è stata una scelta saggia, che ha anche spinto alla partecipazione chi non è legato direttamente alla filiera cantieristica ma vede nella risorsa mare un importante volano di crescita economica per il pa-ese. In questo ambito è stato organizzato il primo Fo-rum Nazionale sull’Economia del Mare, nel corso

del quale è intervenuto il professor Giuseppe Gre-co, Capo di Gabinetto del Ministro agli Affari Re-gionali, al Turismo e allo Sport, Piero Gnudi: “Sono qui a rappresentare l’interesse del Governo italia-no verso questo Forum Nazionale” – ha spiegato Greco -. “È giusto e opportuno individuare azioni idonee a favorire lo sviluppo e la crescita del Pa-ese, investendo sul mare, sulle coste e le riserve naturali. Per fare ciò è necessaria la collaborazione di tutte le istituzioni e in particolare delle Regioni. Fare sistema è l’unico modo per sfruttare le poten-zialità di cui dispone l’Italia”. Proprio questo evento si propone come traino per il settore, come ha confermato anche il presidente della Camera di Commercio di Latina, Vincenzo Zottola: “Ospiteremo ogni anno il Forum nazionale sull’Economia del Mare” – ha spiegato Zottola -, “che vogliamo diventi sempre di più un momento di riflessione e programmazione condivisa. L’o-biettivo è che i principali attori dei settori interessati si confrontino al fine di individuare le principali stra-tegie di sviluppo affinché l’Italia possa affermare la propria leadership nel sistema Euro-Mediterraneo. Vogliamo che lo Yacht Med Festival diventi sem-pre di più un vero e proprio laboratorio in cui gli

Yacht Med Festival - foto Francesco Rastrelli

Page 37: Saphiranews Maggio 2012

35saphiranews.it

velaeventi

operatori e i professionisti di tutta l’area mediterra-nea si confrontano per fare del settore un efficace strumento di sviluppo”. Un’idea condivisibile, che in questa prima edizione ha già dato dei frutti: 68 espositori nell’area yacht più 52 della subfornitura, 160 imbarcazioni coinvolte, dai 5 ai 24 metri, di cui 120 in banchina e 40 in transito tra regate, dimo-strazioni, attività di pesca e passaggio generico.

Carlo Zazzera

Yacht Med Festival - foto Carlo Zazzera

Yacht Med Festival - foto Francesco Rastrelli

Yacht Med Festival - foto Carlo Zazzera

Page 38: Saphiranews Maggio 2012

36 saphiranews.it

Ha trovato i suoi campioni in Fra’ diavolo di Vin-cenzo Addessi e Scugnizza di Enzo De Blasio la XVII edizione del Trofeo Punta Stendardo,

ospitata dal Circolo Nautico di Gaeta.Si sono confrontati nelle acque protette dall’abbrac-cio del dolce golfo di Gaeta, con temperature miti e vento costante di circa 10 nodi gli equipaggi giunti per lo più dalla IV e V zona Fiv.Fin da subito si è definito il comando della classifi-ca generale che quattro prove su quattro ha segnato Fra’Diavolo e Scugnizza rispettivamente prime nella classe 1-2 e classe 3-4. Quattro prove regolari dispu-tate nelle prime due giornate della manifestazione.N su A, per la giornata conclusiva, in cui le condizioni meteo piuttosto instabili non hanno consentito di di-sputare l’ultima prova prevista dal bando. Il vento ha soffiato forte cambiando spesso direzione e intensità, poi si è stufato di farlo costringendo il Comitato di Regata ad annullare la prova durante la prima poppa.Vincitore, anche quest’anno, Fra’Diavolo, il Milyus ’48 di Vincenzo Addessi che affida la tattica ormai da anni al perfetto Paolo Scutellaro. Affiatato il team che è ri-uscito a salire sul podio di tutte le prove anche quelle in cui ha dovuto sanare un Ocs. Lo ha seguito nella sua classe Saphira, dell’armatore Raffaele Archivol-ti, al timone Paolo Semeraro; nella stessa prova in cui sbagliava Addessi, anche l’equipaggio del drago inconsapevole partiva irregolarmente senza adempie-re la penalità che l’avrebbe riammessa in classifica. Bronzo all’equipaggio di Vahinè 7 di Francesco Ram-poni, al timone Francesco Cruciani.Si è riconfermato un equipaggio d’oro, in classe 3, quello di Scugnizza, del napoletano Enzo De Blasio, già alla scorsa edizione vincitore del trofeo.L’ottima intesa tra la tattica di Roberto Cosentino e la randa di Alberto Grippo, le ha fatto conquistare un meritatissimo 2° over all.Molto contento Enzo, che con Punta Stendardo è al secondo titolo della stagione; solo la settimana prima infatti, ritirava il trofeo del vincitore al Livorno in occa-sione del Trofeo Accademia Navale.Ha lasciato dietro di se Splendida Stella di Paolo Ca-varocchi e Stupefacente di Antonello Stanzione.Dopo la premiazione gli equipaggi sono partiti, pronti per il prossimo appuntamento che si svolgerà a Na-poli con la prestigiosa Regata dei Tre Golfi.

Antonella Panella

Equipaggi d’oro Fra’Diavolo e Scugnizza si riconfermano titolari

del Trofeo Punta Stendardo

rega

ta

Scugnizza - foto di Antonella Panella

Saphira - foto di Antonella Panella

Frà Diavolo - foto di Antonella Panella

Frà Diavolo - foto di Antonella Panella

Page 39: Saphiranews Maggio 2012

37saphiranews.it

regata - minialtura

Ancora vince Mary Poppins di Claudio Polimene il Trofeo Oreste Albanesi, quarto appuntamen-to della II edizione del Campionato Minialtura

del Golfo di Napoli, inseguito da un eccellente Artiglio, J22 di Alberto La Pegna e Giampiero De Pasquale , e Platamonia di Domenico Colucci.Due giornate accompagnate da un robusto Ponen-te, circa 20 knt, e onda formata che ha provocato qualche danno all’attrezzatura di diverse imbarcazioni ed il disalberamento di Frittatina di Giuliana Rogano e Marina Padulano, per fortuna senza alcuna ripercus-sione sull’equipaggio costretto al ritiro dalle prove di domenica.In classe Meteor, eccellente ‘A fenestella, Caudia Ru-berto al timone, d’oro al Trofeo Albanesi e d’argento in classifica generale provvisoria dietro ad Angela, che invece la insegue al Trofeo appena concluso.Sempre meglio Yanez di Fabio Rossi che, riconfer-mandosi di bronzo sul podio dopo il Trofeo Chiodo, lascia intendere che non è un caso.Il prossimo appuntamento con il minialtura vedrà im-pegnati gli equipaggi alla conquista del titolo Nazio-nale.Dal 4 al 6 maggio infatti la flotta sarà protagonista del Campionato Nazionale d’Area Tirreno, assegnato dalla Federazione allo stesso Comitato Organizzatore del Campionato Minialtura del Golfo di Napoli.Una serie di eventi collaterali accompagneranno la manifestazione, sostenuta da North Sails e NeroE-spresso, e riscaldata dalla Musica del progetto Jazz and Conversation e Pozzuoli Jazz Festival.

a.pa.

Tutto è filato liscio nelle prime prove del Campio-nato Primaverile di Vele di Levante, nessun rinvio dunque fin ora anche se le giornate del 18 marzo

e del 22 aprile sono state caratterizzate da un vento piuttosto scarso e quella del 22 aprile da vento forte e maltempo.Ci si avvicina rapidamente alle ultime tre prove, quella del 6 maggio con la Capri - Stabia e quella del 20 maggio, la suggestiva Sulle Rotte dei Borbone che, organizzata dal Circolo Nautico di Torre del Greco, vede gli iscritti sfidarsi su di un percorso che va Torre del Greco a Torre Annunziata, costeggiando l’isolotto di Rovigliano per poi proseguire verso Napoli. Un percorso che mette in risal-to la splendida costa vesuviana con le ville del famoso Miglio d’oro.Il 2 giugno si chiuderà in bellezza il primaverile con la regata Challenge dei comuni.

c.cam.

Inarrestabile Mary Poppins perfetta ‘A fenestella si è concluso il Trofeo Albanesi

Prosegue il primaverile levantino in attesa de “Sulle Rotte dei Borbone”

foto di Angelo Florio

vele di levante

Page 40: Saphiranews Maggio 2012

38 saphiranews.it

II racconto Il fantasma del faro di seguin island

Di Annamaria “Lilla” Mariotti

Il faro di Seguin Island – disegno dal volume “Racconti di fari e altre storie di mare” di Annamaria “Lilla” Mariotti – Frilli 2008

La figura del guardiano del faro spesso suscita l’im-magine romantica dell’uomo solitario, in cima alla sua torre, intento a tenere accesa una luce per salvare vite

umane, eppure non sempre è così. Non è raro che quando il faro è situato su un’isola sperduta in mezzo al mare l’uo-mo debba far fronte a una minaccia sempre incombente: la solitudine, un male oscuro che può anche portare alla follia.Questa fu forse la causa della tragedia che si verificò a Se-guin Island, una piccola isola al largo delle coste del Maine (USA), nel 1800. Seguin Island è poco più di uno scoglio, una collinetta in mezzo al mare, alta 60 metri, lunga meno di un chilometro, sulla cui sommità è collocato un bel faro, costruito nel 1795. La costruzione è molto bella, un picco-lo cottage rosso affiancato da una tozza torre bianca, che termina con una lanterna rotonda, circondata da un piccolo terrazzino con una ringhiera di ferro.Per portare materiali e viveri lassù era stata costruita una specie di rotaia fino al mare.Intorno alla metà del 1800 fu nominato guardiano del faro un certo George che arrivò sull’isola con sua moglie Gladys. Per lui questo era il primo incarico ed era intenzionato ad affrontare il suo lavoro con tutto l’entusiasmo della gioventù. Il tempo passava e tutto procedeva bene. George saliva e scendeva la ripida scaletta a chiocciola della torre e si dedi-cava alle sue occupazioni, mentre Gladys si occupava della casa in cui si trovava anche un pianoforte, che la donna suonava di tanto in tanto. Ma uno strano giorno Gladys co-minciò a suonare un insolito motivetto, sempre lo stesso, ossessivamente. All’inizio George non ci fece caso, anzi lo fischiettava durante il lavoro, poi, però, quel motivetto co-minciò a penetrargli nella testa e a innervosirlo. In certe se-rate serene lui saliva sul piccolo terrazzino e si appoggiava alla lanterna per fumare la pipa, ma quel motivetto lo rag-giungeva fin lassù. E Gladys suonava, suonava, senza interruzione. La tragedia era alle porte. Seguin Island e il suo faro – foto di Annamaria “Lilla” Mariotti

Page 41: Saphiranews Maggio 2012

39saphiranews.it

Una sera George, che era al suo solito posto sul terrazzino in cima alla torre, ripose la sua pipa con calma, scese fino al piano terra, staccò un’ascia dal muro e si precipitò dentro il cottage.Nessuno sa cosa avvenne veramente, ma chi li trovò disse che il pianoforte era stato sfasciato, la giovane moglie ucci-sa con l’ascia e che il guardiano si era ucciso con la stessa arma.Una cosa è certa: da quel momento il guardiano non ha più abbandonato il suo faro. George, per anni, ha continuato a salire e scendere la stretta scala a chiocciola della torre, a entrare nella sua casa e ad aggirarsi nelle sue stanze, sempre tormentato da quel moti-vo suonato al pianoforte. Ben presto si rese conto che altri uomini avevano occupato il suo posto e questo a lui non piaceva, così cominciò a manifestarsi, quando voleva lui, spaventando a morte i nuovi guardiani che abbandonava-

no l’isola al più presto senza avere il coraggio di raccontare cosa avevano visto o sentito. Altri arrivarono e qualcuno cominciò a parlare. Non sempre chi fa l’esperienza di incontrare un fantasma ne parla volen-tieri, la paura di non essere creduti o, peggio, di essere presi per visionari è grande ma George era sempre lì e qualcuno raccontò di averlo visto fumare tranquillamente la sua pipa sul terrazzino fuori della lanterna, in cima al faro. George non era un fantasma cattivo o sinistro, voleva sola-mente essere lasciato in pace e si divertiva a giocare degli scherzi ai nuovi guardiani: buttava per terra le loro giacche appese all’attaccapanni, faceva sparire gli attrezzi da lavoro, spesso si mostrava in cima alla torre e sempre si udiva quel motivetto. Gli anni passavano e sempre più si sentiva par-lare del fantasma del faro fin quando, nel 1985, la Guardia Costiera decise di automatizzare la lanterna e di smantellare la stazione. George vide arrivare degli uomini con una bar-

Seguin Island e il suo faro – foto di Annamaria “Lilla” Mariotti

Page 42: Saphiranews Maggio 2012

40 saphiranews.it

ca che trascinava una chiatta, li vide lavorare intorno alla lanterna e installare strumenti strani. Vide anche che tutti i mobili della casa erano stati imballati per essere portati via dall’isola. George non resistette, questo era troppo: quella notte si mostrò al responsabile dei lavori pregandolo di la-sciare tutto così come si trovava. L’uomo immaginò di aver sognato, non ci pensò più e, il giorno dopo, le operazioni d’imbarco iniziarono. I mobili erano pronti per essere carica-ti sulla chiatta che aspettava all’ormeggio, furono sistemati sulla vecchia rotaia e, pian piano, calati verso il mare con l’aiuto di corde e catene. Improvvisamente, la catena che li tratteneva si ruppe e tutto scivolò in mare, andando irrime-diabilmente perduto. Gli uomini della Guardia Costiera dissero in seguito che era assolutamente impossibile che una grossa catena si spez-zasse in quel modo, ma avevano dovuto rassegnarsi e par-tire lasciando la casa del guardiano ormai vuota e abban-donata. Nessuno ormai si reca più sull’isola ma qualche marinaio di una nave di passaggio ha detto di avere sentito, nel silenzio della notte, le note di un pianoforte confuse con il soffiare del vento e di avere visto la sagoma di un uomo, in piedi sul terrazzino della lanterna, che fumava la pipa.

Annamaria “Lilla” Mariotti è nata a Camogli dove vive. Scrive storie di mare con una speciale predilezione per i fari di tutto il mondo. Collabora con le riviste americane Lighthouse Digest e The Keeper’s Log e con prestigiose riviste italiane. Un suo contributo fo-tografico è stato pubblicato sul New York Times nel Giugno 2008. E’ stata spesso intervistata da emittenti radiofoniche e televisive. Tiene conferenze su temi le-gati al mare sia in Italia che negli Stati Uniti.Nel 2006 il Comando Generale delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera e Mediaset le hanno conferi-to il Premio “NAVIGARE INFORMATI” “per il costante impegno nell’opera di diffusione della cultura marina-ra del nostro Paese”. Nel 2007 ha rappresentato l’I-talia a Rio de Janeiro e Caracas per la “VII settimana della lingua italiana nel Mondo”. Ha pubblicato sei libri legati alla storia dei fari e di storie di mare e ha curato un progetto dell’Istituto Idrografico della Marina.

Cura i siti web: www.mareblucamogli.com e www.ilmondodeifari.com.

Biografia

foto di Gianpiero Di Stasio

Page 43: Saphiranews Maggio 2012

I valori, quando si fondano sulla fiducia e sulla credibilità di chi li possiede e li coltiva,si possono riassumere in una parola, in un segno, in un colore.

Dire è comunicazione d’intenti e di progettualità, trasmissione di idee, di conoscenza, d’esperienza.Fare è la sintesi dell’attività, energia verso nuove imprese, capacità di ascolto e di offrire risposte.

Ai nostri clienti e a quelli che lo diventeranno è dedicato il nostro lavoro quotidiano: un lavoro dove il dire e il fare sono tutt’uno e sintesi di una filosofia dell’operare.

Per maggiori informazioni

Agenzie di NapoliPiazza Salvo d’Acquisto 39/40 - tel 081 5529744

Via F. Solimena 105/B - tel 081 5785419

Distaccamento P.M.I.Piazza Salvo d’Acquisto 39/40 - tel 081 5529744

Il presente messaggio pubblicitario ha finalità esclusivamente promozionali.

Page 44: Saphiranews Maggio 2012

42 saphiranews.it

vele

ggia

ndo

I vichinghi sono riconosciuti a pieno titolo dal mon-do accademico come uno dei popoli che portaro-no l’arte della navigazione ad una delle sue mas-

sime espressioni, infatti come i loro antenati nordici che vissero agli inizi dell’età del bronzo, dovettero af-frontare le problematiche relative alla navigazione nel-le acque del mar Baltico spingendosi per spedizioni belliche e commerciali dalla scandinavia fino alle co-ste della Gran Bretagna, Irlanda, Islanda e raggiun-gendo il gruppo delle isole Faeroer a nord dell’attuale Scozia dove secondo la Saga dei Faroesi si insedia-rono intorno al IX secolo per sfuggire alla tirannia di re Harald I primo sovrano della Norvegia (872-930).Le loro navi conosciute con il nome di “Drakkar” era-no costruite in gran parte in legno di quercia ed erano caratterizzate da una forma lunga, stretta e slanciata che unitamente al basso pescaggio (circa un metro) consentivano un’ elevata velocità di navigazione sia in mare aperto che nei fiumi permettendo di attraccare arrivando quasi fino alla riva. Le principali tipologie di imbarcazioni erano la “Snekke” di dimensioni mode-ste che era destinata principalmente alla navigazione su fiume e in acque poco profonde, il “Drakkar” im-piegato per la navigazione in alto mare, la “Langskip” destinata alle spedizioni di guerra e la “Knorr” usata per fini mercantili. La propulsione era affidata ad una vela di forma quadrata o ai remi per i percorsi bre-vi ed in cima all’albero era posto un segnavento per poter orientare al meglio la navigazione. Altro elemen-to chiave di queste navi nordiche era la possibilità di smontare l’albero, caratteristica che risultava essen-ziale in condizioni climatiche particolarmente avverse e che permetteva di limitare i danni durante le tem-peste.Le navi da guerra avevano una prua rialzata con una caratteristica curvatura ornata spesso da una testa di drago (dreki) e fu proprio questo elemento ad origina-re il nome “Drakkar” che inseguito fu comunemente usato per designare l’intera imbarcazione. L’equipag-gio era composto da un numero di uomini che variava da una trentina fino ad un centinaio e la velocità mas-sima raggiungibile era di circa 12 nodi.L’adeguatezza alla navigazione oceanica e la resi-stenza di queste navi fu provata nel 1893 quando fu

I VICHINGHI E IL MARE

Foto museo delle navi vichinghe di Oslo, il Vikingskipshuset

Foto museo delle navi vichinghe di Oslo, il Vikingskipshuset

Page 45: Saphiranews Maggio 2012

costruita una replica della nave di Gokstad, un’imbar-cazione ritrovata nel 1880 in Norvegia nella contea di Vestfold, con la quale fu possibile attraversare l’At-lantico navigando da Bergen fino a Chicago dando prova della concreta possibilità che i vichinghi potes-sero aver raggiunto le coste dell’America settentrio-nale ben prima di Colombo come ipotizzato da alcuni studiosi.In merito alla tradizione marinara dei vichinghi e dei loro antenati è suggestivo citare gli studi condotti dal prof. Felice Vinci autore del celebre libro “Omero nel Baltico” che ipotizzando una collocazione nordica delle avventure di Ulisse ricostruisce in modo preciso le tappe del viaggio narrato da Omero, individuando in una delle isole Faeroer la dimora della ninfa Calipso grazie alle indicazioni dello storico Plutarco che nella sua opera “De facie quae in orbe lunae apparet” col-loca l’ isola Ogigia “a cinque giorni di navigazione dal-la Britannia verso occidente” così come altro elemen-to di grande fascino è costituito dalla collocazione del mitico popolo dei Ciclopi sulle coste settentrionali della Norvegia fatto che trova riscontro in una antica mappa dello storico e teologo Adamo da Brema vis-suto nella seconda metà dell’XI secolo.Di grande interesse relativamente alle conoscenze acquisite da questi popoli nordici sono alcuni parti-colari riportati nelle antiche leggende vichinghe che narrano che in caso di nebbia fitta e di cattivo tempo i vichinghi usavano una pietra chiamata sòlarstein “pietra del sole” che aveva la capacità di individuare la posizione del sole. Lo studioso francese Guy Ro-pars sostiene che questa pietra dalle caratteristiche apparentemente magiche era in realtà un particolare cristallo di calcite trasparente identificato nello spato d’Islanda. Tale minerale, infatti, polarizza la luce del sole e ha la proprietà della doppia rifrazione e me-diante la rotazione permetteva di individuare con una buona precisione la posizione del sole anche quando non era possibile vederlo.Possiamo dunque affermare senza timore di smentita che i vichinghi e i loro antenati nordici svilupparono una tradizione marinara che per tecnologie ed espe-rienza non ebbe nulla da invidiare ai popoli che navi-garono nel mediterraneo e che centinaia di anni dopo intrapresero l’avventuroso viaggio verso le Americhe.

Davide Tagliacozzo

43saphiranews.it

Foto museo delle navi vichinghe di Oslo, il Vikingskipshuset

Foto museo delle navi vichinghe di Oslo, il Vikingskipshuset

Page 46: Saphiranews Maggio 2012

44 saphiranews.it

eco

saph

iraUn esercito di volontari

per il MediterraneoCome di consueto, l’ultimo week end

di maggio si terrà l’appuntamento an-nuale di Legambiente a favore delle

nostre spiagge: il 25, 26 e 27 maggio infatti un esercito di volontari scenderà in scampo armato di secchi e rastrelli in circa 1500 lo-calità costiere del Mediterraneo, per ripulire le aree libere destinate alla balneazione da spaz-zatura e rifiuti di ogni tipo. La storica iniziativa “Clean Up the Med – Spiagge e fondali puliti”, infatti, coinvolge dal 1995 numerose migliaia di volontari di tutte le età che, in collabora-zione con enti locali, associazioni, strutture turistiche, protezione civile e scuole, scelgono di dedicare il proprio tempo a favore dell’am-biente. Obiettivo dell’iniziativa è portare a co-noscenza dell’opinione pubblica le numerose problematiche conseguenti ad attività umane come pesca illegale, cementificazione selvag-gia, scarichi abusivi, trasporto del greggio, ecc, che da tempo incombono sul mare e sulle spiagge del Mediterraneo e svolgere una forte campagna di educazione a pratiche più rispettose dell’ambiente. Tutti possono offrire il proprio aiuto, basta compilare il form scaricabile dalla sezione “Spiagge e fondali puliti” del sito www.legam-biente.it, da cui è possibile anche visionare l’elenco delle spiagge che saranno sottopo-ste a pulizia per scegliere quella più vicina a sé.

I circoli locali di Legambiente dei Campi Fle-grei (Pozzuoli, Bacoli, Quarto e Napoli Centro Antico) hanno organizzato l’attività di pulizia che si svolgerà la mattina del 25 maggio, a partire dalle 10, nella spiaggia libera di Lucri-no, invasa dai rifiuti nonostante sia uno dei pochi tratti balneabili della costa flegrea (più del 60% della costa puteolana non è balne-abile a causa degli sversamenti legali ed ille-gali di acque fognarie direttamente in mare, da parte di privati ma anche dell’inefficiente sistema fognario comunale).I referenti locali di Legambiente spiegano che tale situazione permane poiché i Comuni non offrono nessun tipo di servizi ai litorali pubblici, e i due lidi privati tra i quali la spiaggia si trova, per legge responsabili della pulizia ordinaria dei 50 m di tratto libero adiacente le conces-sioni, non svolgono nessun tipo di manuten-zione, oltre ad ostacolare, problema più volte segnalato dal Comitato Spiaggia Bene Co-mune, l’accesso al mare per il libero cittadino, in barba a tutti i regolamenti, comportandosi da proprietari piuttosto che da concessionari.

p.vn.

Spiagge e fondali

puliti dell’area flegrea

Page 47: Saphiranews Maggio 2012

Si è conclusa la terza edizione del Premio gior-nalistico/letterario intitolato a Carlo Marinco-vich, giornalista appassionato, scomparso

nel 2008, che ha scritto di mare, di regate e di mo-tori, divulgandone la cultura sulle maggiori testate specializzate e sul quotidiano “la Repubblica”.Tra le novità del premio di quest’anno l’ingresso, nel comitato d’onore del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Italiana l’Ammiraglio di Squa-dra Bruno Branciforte, e tra i sostenitori del premio la Lega Navale Italiana.Niente targhe o medaglie per i premiati ma og-getti storici, come ad esempio il bozzello originale della nave scuola Amerigo Vespucci, oppure la base del winch in carbonio dello scafo di Ame-rica’s Cup Luna Rossa vincitore della Louis Vuit-ton’s Cup 2000, o ancora la colonnina in carbonio della ruota del timone dello Stealth, la barca a vela dell’Avv. Gianni Agnelli, prima assoluta nella regata commemorativa per i 150 anni dell’America’s Cup a Cowes nell’Isola di Wight nel 2001, e molti altri oggetti dall’enorme valore simbolico.Due le sezioni previste per il premio giornalistico: cultura del mare e navigazione a vela e motore; mentre tre quelle previste per i libri: cultura del mare saggi; cultura del mare narrativa; il mare nel-la letteratura per l’infanzia.Ed ecco i vincitori:Premio giornalistico sezione cultura del mare:1 classificato Giovanni Panella per l’articolo “In-contri e scontri tra navi genovesi e statunitensi” pubblicato sulla Rivista Marittima2 classificato Lucrezia Durini per l’articolo “Joseph

Beuys” apparso su BarchePremio giornalistico sezione navigazione a vela e a motore:1 classificato Corradino Corbò per “Errori – Orrori dell’Italia diportistica”, apparso su Nautica2 classificato Fabio Pozzo per l’articolo “La prima corsa sullo scafo svedese” apparso su La StampaPremio letterario sezione cultura del mare, saggi:1 classificato Alessandro Leogrande per il libro “Il Naufragio” – Edizione Feltrinelli2 classificato Enrico Cernuschi per il libro “Gran Pavese” Mursia EditorePremio letterario sezione cultura del mare narra-tiva:1 classificato Ernesto Ferrero per il libro “Disegna-re il vento” – Editrice Einaudi 2 classificato Giovanna Caratelli per il libro “Nes-suno resti a terra” – Nutrimenti editore Premio letterario sezione il mare nella letteratura per l’infanzia:1 classificato Giulio Stagni per il libro “Piedemari-no”, Editrici Incontri Nautici/Bolina Premio speciale “La terapia del mare” a Marco Ti-biletti, presidente de “la nave di carta” uno dei 4 soci fondatori dell’Unione Vela Solidale, per il Libro Blu 2011 – navigare per educare, l’ imbracatura in dotazione ai Vigili del Fuoco per i salvataggi con elicotteroPremio speciale per la cultura a Gloria Satta per “OltreMare”, catalogo dell’omonima mostra foto-grafica – Edizioni Moretti

c.cam.

Premio Carlo MarincovichEcco i vincitori della terza edizione

Page 48: Saphiranews Maggio 2012
Page 49: Saphiranews Maggio 2012

47saphiranews.it

Stile&Designa cura dell’architetto Roberta Errico

Saxo Bank/3XN

Page 50: Saphiranews Maggio 2012

48 saphiranews.it

È evidente che è in atto un enorme cambiamento in rap-porto alla funzionalità delle

agenzie bancarie e che pertanto lo spazio vada ripensato in chiave sia tecnologica che funzionale. In Italia aumenta vertiginosamente la preferenza verso i servizi telematici e quasi la metà dei clienti, con conto corrente, utilizza ormai prevalente-mente o esclusivamente l’acces-so on line alla propria banca. È un orientamento generale ed anche in paesi come Cina, Brasile e molte na-zioni africane la popolazione accede ai servizi tramite cellulare. Inoltre già stiamo assistendo all’introduzione di dispositivi self service che consen-tono l’esecuzione di operazioni, tra-dizionalmente rese dal cassiere allo sportello, in completa autonomia come prelevare e/o depositare con-tanti o assegni e consultare il conto.Spariscono cedole, estratti conto, distinte, ricevute ed altri documenti con le iniziative paper less un nuovo ed importante progetto di investi-mento a cui stanno aderendo molti istituti bancari confermando l’inte-resse per la sostenibilità e la tutela ambientale.Con tablet e firme digitali il cliente confermerà le operazioni inserendo le proprie credenziali memorizzate ed archiviate in formato elettronico, con una sensibile riduzione del con-sumo cartaceo.Vista la tendenza verso l’utilizzo di sistemi di e-banking il ruolo della fi-liale bancaria subirà profondi cam-biamenti ed in questa ottica vanno intrapresi i nuovi lay out dei progetti

Raiffeisen Bank - Zurigo/NAU CORPORATE - foto_archiscene.net

Raiffeisen Bank - Zurigo/NAU CORPORATE - foto_archiscene.net

“Spariscono cedole, estratti conto, distinte, ricevute ed altri documenti con

le iniziative paper less un nuovo ed importante progetto di investimento

a cui stanno aderendo molti istituti bancari confermando

l’interesse per la sostenibilità e la tutela ambientale.”

Page 51: Saphiranews Maggio 2012

49saphiranews.it

architettonici.Stabilito che quindi il cliente potrà gestire in completa autonomia le operazioni classiche di sportello con totem interattivi, la banca si eleva a centro di consulenza per eccellenza dove potersi confrontare con perso-nale competente.La creazione della banca del futuro dovrà pertanto favorire le relazioni e dovrà tradurre l’ideologia dell’in-tero gruppo finanziario attraverso l’ immagine architettonica e ricerca di design. Convinta che architettura e design possano influire positivamente sul-le prestazioni di ciascun membro del personale in qualunque conte-sto lavorativo ho voluto raccogliere qualche esempio che ci allontana dal grigiore e dalla cupezza che han-no caratterizzato finora gli ambienti bancari e che invece si distingue per un design accattivante, un uso fresco dei colori, materiali e forme accoglienti e confortevoli.Molto simile ad un concept-store la RAIFFEISEN BANK di Zurigo – Sviz-zera (progetto di NAU COPERATI-VE) dissolve le tradizionali barriere tra clienti e dipendenti creando uno spazio aperto, dalle superfici bian-che e arrotondate con arredamento minimalista e terminali di accesso dei lavoratori nascosti negli arredi stessi. Uno spazio insolito, lumino-so, interiore che punta a valorizzare l’incontro cosi come concepito dai progettisti.Interni luminosi e aperti reinter-pretati con elementi di architettu-ra tradizionale anche per la BMCE

Raiffeisen Bank - Zurigo/NAU CORPORATE - foto_archiscene.net

BMCE /Foster + Partners - foto_ plusmood.com

BMCE /Foster + Partners - foto_ plusmood.com

Page 52: Saphiranews Maggio 2012

50 saphiranews.it

stile

& d

esig

nBanca Marocchina del Commercio Estero di Rabat e Casablanca , il cui progetto è di Foster + Partners. In-terni in stile contemporaneo asso-ciati all’utilizzo di materiali locali ed un disegno a motivi geometrici isla-mici in maglie acciaio inossidabile per la sicurezza e l’ombreggiatura degli ambienti. La cupola in tadelakt (tecnica di gesso di origine maroc-china unica e di grande pregio ) che viene giù in picchiata dal soffitto fino ad unirsi con le panche scultoree curve costituisce un suggestivo pun-to focale. Nella Japi kredi Bank Aca-demy la coppia di travi che si staglia-no verso il paesaggio, con struttura in forma di pannelli di rame ossidato, sono collegate da una struttura cen-trale in vetro e acciaio con piat-taforme sospese e scale aperte che filtrano la luce fino al livello strada. Lo spazio centrale è trattato come parte autonoma chiaramente distinguibile dall’esterno, con spazi sociali, e sale riunioni dove i colori istituzionali in-vadono i tessuti traslucidi e gli arredi del complesso.Lo studio danese 3XN ha dato a Saxo, una giovane banca online, una sede a Copenhagen con una spettacolare facciata a strisce di vetro e come cuore architettonico una scala a spirale spettacolare, interni trasparenti ed aperti, che in-ducono ad un grande senso della

Japi Kredi Bank Academy - foto_ archdaily.com

Japi Kredi Bank Academy - foto archdaily.com

Saxo Bank/3XN - foto archdaily.com

Page 53: Saphiranews Maggio 2012

“Vista la tendenza verso l’utilizzo

di sistemi di e-banking il ruolo della filiale bancaria

subirà profondi cambiamenti ed in

questa ottica vanno intrapresi i nuovi

lay out dei progetti architettonici.”

comunità. La scalinata principale si snoda fino al tetto ed anche se la maggior parte dei clienti della ban-ca svolge operazioni on line l’e-dificio comprende un gran numero di ambienti destinati al supportotecnico per il monitoraggio dei prezzi delle azioni, ed aree ricreative socia-li. A Tokjo la Sugamo Shinking Bank trasforma completamente lo stereo-tipo della banca del nostro immagi-nario. Sulla facciata sfalsati in oriz-zontale vengono portati fuori dodici strati di colori vivaci ed allegri che si illuminano di notte la cui combinazio-ne è riportata nell’arredo interno tra lucernari in forma ellittica che taglia-no verticalmente l’edificio ed inonda-no di luce ed aria. Sarete perdonati se troppo tentati a sbirciare un pezzo di cielo.

Saxo Bank/3XN - foto archdaily.com

51saphiranews.it

stile & design

Sugamo Shinking Bank - Tokyo - foto_ archiscene.net

Sugamo Shinking Bank - Tokyo - foto_ archiscene.netSugamo Shinking Bank - Tokyo - foto_ archiscene.net

Page 54: Saphiranews Maggio 2012

52 saphiranews.it

PO

RT

FOLI

O

Nato a Napoli nel 1969, Giampiero Assumma si dedica prevalentemente a progetti personali su soggetti di interesse antropologico e sociale, ricon-ducibili alla relazione tra l’uomo e i suoi mondi, di cui esplora confini e limiti, sia fisici che mentali.Alienazione umana, rituali e dipendenze, sono temi ricorrenti in tutto il lavoro di Assumma e sono evi-denti maggiormente nelle serie in corso sugli ospe-dali psichiatrici giudiziari, sui viaggi della speranza a Lourdes , così come sull’insolito universo dei body-builders. I suoi lavori pubblicati includono: A Lisbona, (Ed.by, Napoli 2002), Tempo, Luogo, Metallo, (Banca Idea, Napoli 2002), Tracce di Luce, (Federico Motta Editore, Milano 2003). Vive e lavora a Berlino.

Giampiero Assumma

http://www.giampieroassumma.com/http://www.giampieroassumma.com/index.php?/link/tempo-luogo-metallo/

Giampiero Assumma

Page 55: Saphiranews Maggio 2012
Page 56: Saphiranews Maggio 2012

54 saphiranews.it

un m

are

di c

ultu

ra

Benevento non sarà sul mare ma, come vuole la leggen-da, Diomede che attraversò

l’Adriatico per diffondere l’essenza della civiltà greca, nella “città del-le streghe” trovò un affascinante attracco culturale. L’eroe mitologi-co non avvertì qui la brezza delle onde marine ma il soffio del ven-to che rende celebre ancora oggi questa terra campana dalle tante vite. Sannitica, romana, longobar-da, pontificia, anime rievocate tra i vicoli e i monumenti, illuminati fino al 24 giugno dalla seconda edizio-ne di “Benevento Città Luce”, un itinerario per scoprire la storia be-neventana al calar del sole. Tutti i weekend un’ora dopo il tramonto, il centro antico sarà protagonista di un viaggio di oltre cento minuti lungo un percorso impreziosito di racconti e curiosità svelati “fuori-campo” dalla voce dell’attore Luca Ward e dall’ironia di Peppe Fonzo nel ruolo immaginario di rettore cit-tadino. Sei tappe da calcare ogni sabato e domenica accompagnati da una guida (costo del biglietto a persona 10 euro, riduzione grup-pi, studenti e over 65 anni 7 euro, under 14 cinque euro, famiglie di quattro componenti 20 euro, info e prenotazioni [email protected] - www.cittaluce.it e

0824/1816699). Il timbro profon-do di Ward interpreta il vento che attraversa le strade tra riflessioni e digressioni poetiche mentre all’alle-gria di Peppe Fonzo sono affidati gli aneddoti su tradizioni e folclori. Si parte dalle altezze della Rocca dei Rettori, nota come il “castello di Benevento” ed edificata nel 1338 sul perimetro di un precedente pa-lazzo fortificato longobardo, oggi sede della sezione storica del “Mu-seo del Sannio”. Nella corte del sito, si apre il percorso su giochi di luci e sfumature. A pochi passi di distanza si raggiunge la seconda tappa, la chiesa di Santa Sofia, ori-ginaria del 774 e patrimonio dell’U-nesco dalla scorsa estate. E l’an-nesso chiostro risalente alla metà del dodicesimo secolo dai capitelli dissimili che formano un ciclo scul-toreo singolare e interessante. So-sta numero tre, l’Hortus Conclusus raggiunto, inerpicandosi tra scorci e vialetti suggestivi. L’orto medie-vale del convento dei Padri Dome-nicani accoglie un gruppo di opere di arte contemporanea di Mimmo Paladino, artista sannita che evoca attraverso il suo stile e i suoi sim-boli, la storia e l’evoluzione della terra beneventana. La passeggiata prosegue verso l’Arco di Traiano, monumento trionfale edificato in

Benevento città luce

Page 57: Saphiranews Maggio 2012

55saphiranews.it

un mare di cultura

occasione dell’apertura della via Traia-na che da Benevento conduceva fino a Brindisi. Si torna nell’affollata via del commercio per fare un’ulteriore devia-zione a Palazzo Paolo V con una di-gressione filmata sulla morte ingiusta delle tante streghe bruciate dal fuoco della Santa Inquisizione, approfondi-mento che rende omaggio a quell’alo-ne di magia e mistero che avvolge da sempre Benevento. Il tragitto si con-clude all’Arco del Sacramento, strut-tura di costruzione romana e gioiello di una più vasta area archeologica.

Adele Brunetti

Page 58: Saphiranews Maggio 2012

56 saphiranews.it

Ecco alcuni brevi consigli per la preparazione di una focaccia a casa o anche in barca:

• Il lievito migliore è quello naturale (lievito madre) ma sicuramente sono molto più pratici da utilizzare i cubetti di lievito fresco (lievito di birra) oppure il lievito secco. Non bisogna aver fretta, con le lunghe lievitazioni si ottengono i migliori risultati! I tempi variano anche in funzione della quantità di lievito utilizzata e della temperatura.• Utilizzare possibilmente una farina forte. La forza della farina (W) dipende dalla sua percentuale proteica. Una farina per fare buo-ne pizze e focacce deve contenere molto glutine, in questo caso l’impasto sarà resistente e tenace e lieviterà lentamente. Quindi orientarsi verso farine con W superiore a 180, meglio tra 280 e 350. Queste farine assorbiranno dal 65 all’ 80% di acqua. In commercio la farina detta Manitoba è una farina particolarmente forte. • La quantità di farina utilizzata dunque varia al variare della W e dell’umidità. Mentre la quantità di acqua è fissa, quella della farina varia. Si dice che si aggiunge la farina a pioggia fino ad ottenere l’impasto “O punt’e pasta” ossia la consistenza ideale dell’impasto, molto soffice ma al tempo stesso elastico e resistente. • Non usare mai il mattarello per stendere la focaccia!!

Ingredienti 500 ml Acqua a temperatura ambiente [10º-17º C.] (quantità fissa) 25 gr. di Sale fino(circa 2 cucchiai rasi) Lievito fresco (circa mezzo cubetto da circa 25 g., oppure lievito secco) Farina a pioggia (la quantità varia in base alla W e all’umidità) 10 g di Zucchero (facol-tativo, serve a dare colore all’impasto) 150 g Olio di oliva e.v.

Procedimento 1. Versare l’acqua a temperatura ambiente [10-17°C] nel contenitore e sciogliervi il sale 2. Stemperare il lievito nell’acqua. 3. Setacciare la farina e aggiungere eventualmente lo zucchero. Se non siete in possesso di una planetaria (in barca non ne ho mai viste...), versare quindi la farina a pioggia nell’acqua e mescolare con un cucchiaio di legno fino a che l’impasto non inizierà a staccarsi dal contenitore. 4. Terminare la lavorazione impastando con le mani e ag giungendo la farina necessaria ad ottenere quello che i pizzaioli chiamano ‘o punt’e pasta ossia la consistenza ideale, un impasto molto soffice elastico e resistente. I mi gliori risultati si hanno con impasti soffici, molto ricchi di acqua. 5. Fare lievitare per circa 1-2 ore in un contenitore coperto da un canovaccio o con pellicola trasparente. L’impasto dovrà raddoppiare il suo volume iniziale 6. Ungere le teglie con olio di oliva e.v. e stendere la pasta aiutandosi con i polpastrelli fino ad ottenere uno spessore di meno di un centimetro. Lasciare lievitare ancora per un’ora circa. 7. Stendere di nuovo la pasta e condire a piacimento prima di cuocere in forno preriscaldato a 200°C per circa 20 minuti, controllare che il fondo della focaccia sia cotto prima di toglierla dal forno.

Condimento: Ecco alcuni esempi per condire in modo classico o meno le vostre focacce, mi piacerebbe ricevere consigli e foto dei vostri esperi-menti! Margherita: Pomodori pelati o freschi, fior di latte/mozza-rella, parmigiano grattugiato, basilico e olio di oliva e.v. Marinara: Pomodori pelati o freschi, origano, aglio a fettine, olio di oliva e.v. Prosciutto e fichi: Prosciutto crudo, fichi rosmarino olio di oliva e.v. Polpo e patate: Patate lesse a cubetti con su polpo bollito tagliato a pezzi Zucca e provola: Crema di zucca e cipolla, noce moscata e cubetti di provola affumicataGianluca Ferrante

rotte di gusto

Pizza... o meglio focaccia

Page 59: Saphiranews Maggio 2012

57saphiranews.it

Scatta il m

are1

3

Partecipa a Scatta il mare!Su ogni numero di Saphiranews verranno pubblicate le foto marine più belle inviateci dai nostri lettori! La redazione, qualora l’autore esprima il suo consenso, utilizzerà le fotogra-fie ricevute nei numeri successivi della rivista a scopo illustrati-vo, riportando sempre in calce il fotocredito. [email protected]

Questo mese scatta il mare ha scelto una foto scattata a Ras Mohamed National Park di Sharm el Sheikh, da Massimo Giuliani.

2

PrimoclassificatoMassimoGiulianiSharm el Sheikh

SecondoclassificatoElsaTranchesiniWorkumm, Olanda

TerzoclassificatoLauraLeviStoccolma

MenzioneSpecialeFrancesco PaoloEspositoCreta

Page 60: Saphiranews Maggio 2012

58 saphiranews.it

19 maggio: ‘Notte dei Musei 2012’

Nella notte tra il 19 e 20 maggio 2012 i Musei di tutta Europa si mostreranno nell’inusuale e seducente veste serale, arricchendo l’offerta con musica, mostre, visite guidate, degustazioni. L’evento, con il patrocinio dell’U-nesco e del Consiglio d’Europa, è nato in Francia nel 2005.Per visionare i musei che hanno aderito all’iniziativa e tut-te le manifestazione previste per la serata: www.lanotte-deimusei.it

Un’Opera per il Castello 2012 L’11 maggio a Castel Sant’Elmo (Via Tito Angelini, 20) sarà inaugurata la mostra che presenterà l’opera vincitri-ce e i progetti dei primi 10 finalisti del concorso “Un’O-pera per il Castello 2011. Questo lo saprei fare anch’io. Il contemporaneo ricerca il suo pubblico”.Il concorso, bandito nel mese di giugno 2011, è stato promosso dalla Soprintendenza Speciale per il PSAE e per il Polo Museale della città di Napoli.La giuria ha premiato il progetto di Daniela Di Maro, Ana-statica sensibile, apprezzandone, in particolare, il conte-nuto poetico e visivo, in sintonia con il tema indicato nel bando che intendeva innanzitutto suggerire alle giovani generazioni di artisti una riflessione sui molteplici aspet-ti del linguaggio artistico contemporaneo e del rapporto con il pubblico.

www.polomusealenapoli.beniculturali.it

Golosità salate alla Città del gusto di Napoli

Come stupire i propri ospiti con una cena ghiotta e sfizio-sa a base di sandwich originali, quiche particolari magari con verdure o salse piccanti, pizzette soffici e focacce fatte in casa? Alla Città del gusto di Napoli (Via Coroglio,104/E), offici-na creativa per eccellenza, i docenti chef del Gambero Rosso, danno vita ad una serie di lezioni tutte all’insegna della manualità, velocità e creatività che in cucina sono componenti fondamentali per la corretta esecuzione dei piatti. Tra le novità del mese di maggio i corsi amatoriali “Pizze, focacce e sandwich”, “Aperitivo alla milanese”, “Il panino gourmet”, “La cucina per gli sportivi”, “Cucina creativa di carne”, “Sushi e sashim”, “La cucina spagnola”, tan-te ricette per cucinare le alici e le lezioni per teenager e piccoli cuochi. Programma completo su www.gamberorosso.it

Poetè: ciclo di letture poetiche (e non solo) infuse di teina

Due le presentazioni a cura di Claudio Finelli previste per il mese di maggio presso il Salottino del Chiaja Hotel de Charme (Via Chiaia, 216) nell’ambito della III edizione di Poetè: il 21 Maggio, ore 18.30, sarà presentato “Il ser-vo di Byron”,ultimo romanzo di Franco Buffoni su quella che è stata una delle maggiori mistificazioni bio-letterarie dell’Otto-Novecento. Byron, nella prima metà dell’Ot-tocento, divenne una sorta di sex symbol per le signo-re dei due mondi ma la realtà era ben diversa: egli era sentimentalmente e ossessivamente omosessuale. Il 30 Maggio, ore 18.30, sarà la volta di “Banana Moon”, “più che un locale, quasi un film, una fiction di vite vissute, di vite rock, di vite junkie, di vite hippy, di vite anarchiche” di Bruno Casini e “Diverso sarà” lei di Willy Wayra, che torna a parlare di temi difficili come le coppie di fatto, in un libro dal titolo ironico e severo allo stesso tempo. Ingresso libero.

La Fotografia del Giappone (1860-1910). I capolavori

Fino al 3 giugno sarà esposta presso Villa Pignatelli (Ri-viera di Chiaia, 200) una selezione di circa 150 stampe fotografiche realizzate tra il 1860 e i primi anni del ‘900 dai grandi interpreti giapponesi ed europei che seppero unire la tecnica occidentale della stampa all’albumina alla tradizionale abilità dei pittori locali, capaci di applicare il colore anche su piccolissime superfici, a volte con pen-nelli dotati di un solo pelo. I risultati artistici furono di sor-prendente bellezza.Esposte le opere di alcuni grandi fotografi delle origini, primo fra tutti Felice Beato che diede vita alla cosiddetta Scuola di Yokohama e Kusakabe Kimbei, eccellente in-terprete della Scuola. In occasione della mostra l’Univer-sità degli Studi di Napoli L’Orientale ha organizzato un ci-clo di conferenze a cura del professor Giorgio Amitrano, che si terranno ogni sabato mattina nella sala delle con-ferenze del museo per tutta la durata dell’esposizione.www.polomusealenapoli.beniculturali.it

A piedi nudi nel parco, Museo Duca di Martina in Villa Floridiana

Il Festival, giunto alla sua seconda edizione, si svolgerà durante gli ultimi due fine settimana di maggio con l’in-tento di avvicinare il pubblico alla danza e alla natura. Realizzato in collaborazione con l’Associazione culturale Ventottozerosei, prevede la realizzazione di quattro spet-tacoli, nel teatrino della Verzura, e quattro lezioni di dan-za, sul prato grande antistante il Museo, che vedranno protagonisti danzatori, musicisti e coreografi di talento.La direzione artistica è affidata a Simona Lisi e Maria Gra-zia Sarandrea. www.polomusealenapoli.beniculturali.it

gendaA

Page 61: Saphiranews Maggio 2012

59saphiranews.it

Maggio dei Monumenti 2012

Fino al 29 maggio, per tutti i week end, la città si animerà di spettacoli, visite guidate gratuite, rassegne cinemato-grafiche, performances di danza e tanto altro, oltre alle consuete aperture straordinarie al pubblico di alcuni mo-numenti normalmente non visitabili.Gli eventi del Maggio coinvolgeranno come sempre i luo-ghi più suggestivi della città: i suoi monumenti più ricchi di storia, le piazze davanti ai palazzi nobiliari ma anche i vicoletti del centro storico. Concerti di musica classica e di musica contemporanea affidati a solisti ed ensemble, il mito della canzone napoletana del settecento e dell’ot-tocento, i nuovi interpreti delle melodie più note e gli in-terpreti delle nuove tendenze, la memoria del cinema na-poletano dedicato ed ispirato alla canzone napoletana, la canzone “di giacca”, il varietà ed il cafè chantant, il jazz, la posteggia, e tutto quanto “fa musica” per vivere un appuntamento di spettacolo unico. Alla musica si intrec-cia la danza, con gli spettacoli compresi ne “La giornata Mondiale della Danza”, istituita nel 1982 dall’Unesco per festeggiare la danza nel mondo. Il programma completo è scaricabile dal sito: www.comune.napoli.it

Viaggio nella foresta con “l’Ultima sirena” Visita alla foresta di Cuma ripercorrendo il viaggio del-le sirene. Una passeggiata naturalistica con la lettura di brani tratti dal libro “l’Ultima Sirena” di Elda Fossi. Un rac-conto tratto dal mito, che narra della Sirena Molpe e del suo viaggio nei Campi Flegrei. Molpe, infatti, spinta dalla più forte delle motivazioni, l’amore, cerca la forma che le appartiene e che le permette di amare, e per ottenerla offre il riscatto più prezioso agli occhi degli dei. Per otte-nere la sua liberazione, deve recarsi agli Inferi per offrire il suo dono alla Regina dell’Ade e sapere qual è il prezzo richiesto da Apollo per il tradimento delle Sirene, che è pronta a pagare. 19 maggio 2012 ore 10.30Contributo minimo: 5 euro a persona, A cura del Circolo Legambiente Pozzuoli Campi Flegrei ONLUSPer informazioni: Cristina Canoro 3397406674

Centro Studi Interdisciplinari Gaiola OnlusPausilypon: Suggestioni All’imbrunire...

Itinerari esperienziali storico-naturalistici tra Musica e Te-atro ore 18 Grotta di Seiano, Discesa Coroglio 36.Per info e prenotazioni 0812403235 [email protected]; www.gaiola.orgPartecipazione a numero chiuso.Ingresso:Grotta di Seiano in Discesa Coroglio 36.Durata: 2,5 ore; Contributo: 10 €/p28 Aprile: “Lettera dal Pausilypon” con Stefano Scogna-miglio 4, 11, 18 Maggio: “Il Bosco e la Belva” con Stefano Sco-gnamiglio e Luca Iervolino 5 Maggio: “L’ arpa: i suoni del mare.... “ con Stella Gifuni

12 Maggio: “Piano e voce” con Daniela Fiorentino e Francesco Capriello 19 Maggio: “Freme il mare...liriche al Tramonto” con l’En-semble Lusinghieri Accenti 20 Maggio: “Blu - Arte in Grotta”, inaugurazione evento pittorico di Fabio Perricone (lamostra continuerà fino al 26/05/12)

Short news19 – 25 maggio, Rolex Volcano Maxi Race, Gaeta, www.regattanews.com

20 maggio, Torre del Graco, sulle rotte dei Borbone, Cir-colo Nautico di Torre del Greco, www.veledilevante.it

27 maggio, Castellammare di Stabia, Modelvela, www.velaincampania.it

2 – 10 giugno, Marina di Stabia, Regata delle Torri Sa-racene, LNI Sorrento, Circolo Nautico di Sapri, www.re-gatatorrisaracene.it

2-3 giugno, Salerno, XXII Trittico del Sole Trofeo Angelo-maria Belmonte, Yachting Club Salerno, www.velaincam-pania.it

9 – 10 giugno, Salerno, Campionato Match Race di Salerno, LNI Salerno, www.velaincampania.it

16 – 17 giugno, 2 prova Circuito delle Sirene Trofeo Principe Arechi, LNI Salerno, www.circuitodellesirene.it

23 giugno 1 luglio, Punta Ala, Campionato Europeo ORC, Yacht Club Punta Ala, www.ycpa.it

27 giugno – 1 luglio, Napoli, Trofeo Banca Aletti e Coppa Eduardo Pepe, Yacht Club Canottieri Savoia, www.velaincampania.it

Page 62: Saphiranews Maggio 2012
Page 63: Saphiranews Maggio 2012

Arpi Costruzioni Srl80133 Napoli - Via R. Bracco, 45tel. +39 081 5521385 fax + 39 081 [email protected] - www.arpicostruzioni.it

Page 64: Saphiranews Maggio 2012