SANITA’ SANITÀ SANITÀ - Nell'attesa · la prevenzione delle Malattie) coordinato...

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Settimanale d’informazione socio-sanitaria dell’A.N.I.O. anno 12 - n. 21 del 29 Maggio 2017 Un nuovo sistema di accreditamento per le Specializzazioni in Medicina pag.4 Chirurgia, “troppi esami inutili prima degli interventi” pag.6 L’obesità infantile inizia a dimi- nuire, ma occorre fare ancora molto pag.2 Spondilite anchilosante, una malattia che interessa 18.000 italiani pag. 3 Presentata una guida pratica per i pazienti guariti dal tumore pag. 4 Sono diminuiti del 13% in meno di die- ci anni i bambini obesi e in sovrappe- so nel nostro Paese. È questo l’ultimo dato rilevato dal Sistema di ... Spesso un banale mal di schiena na- sconde dei problemi di ben altra na- tura ed uno di questi è rappresentato dalla Spondilite Anchilosante. Il libretto è stato presentato durante la XII Giornata del malato oncologico ed è stata realizzata dalla Favo insie- me all’Aiom e ad altri Enti. SANITA’ SANITÀ SANITÀ SANITÀ SANITÀ Piazza Platani, n. 3 San Marno delle Scale 90046 Palermo Segreteria: 091.418022 fax: 091.3823128 Sito: www.abadir.it [email protected]; [email protected] Nasce Progetto Domino, una rete sociosanitaria all’avanguardia Sono 500 mila tra bam- bini e ragazzi a dover recuperare i vaccini lasciati indietro pag.6 SANITÀ

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Settimanale d’informazione socio-sanitaria dell’A.N.I.O. anno 12 - n. 21 del 29 Maggio 2017

Un nuovo sistema di accreditamento per le Specializzazioni in Medicina pag.4

Chirurgia, “troppi esami inutili prima degli interventi” pag.6

L’obesità infantile inizia a dimi-nuire, ma occorre fare ancora molto pag.2

Spondilite anchilosante, una malattia che interessa 18.000 italiani pag. 3

Presentata una guida pratica per i pazienti guariti dal tumore pag. 4

Sono diminuiti del 13% in meno di die-ci anni i bambini obesi e in sovrappe-so nel nostro Paese. È questo l’ultimo dato rilevato dal Sistema di ...

Spesso un banale mal di schiena na-sconde dei problemi di ben altra na-tura ed uno di questi è rappresentato dalla Spondilite Anchilosante.

Il libretto è stato presentato durante la XII Giornata del malato oncologico ed è stata realizzata dalla Favo insie-me all’Aiom e ad altri Enti.

SANITA’ SANITÀ SANITÀ

SANITÀ SANITÀ

Piazza Platani, n. 3San Martino delle Scale

90046 PalermoSegreteria: 091.418022

fax: 091.3823128 Sito: www.abadir.it

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Nasce Progetto Domino, una rete sociosanitaria all’avanguardia

Sono 500 mila tra bam-bini e ragazzi a dover recuperare i vaccini lasciati indietro pag.6

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Nasce Progetto Domino, una Rete Socio-Sanitaria all’avanguardia

Da una ricerca condotta in Sicilia dall’Associa-zione ANIO, oggi nasce un progetto di rete

socio-sanitario tra la regione Lombardia, INAIL e Gaeta-no Pini di Milano, battezzato “Domino”. Il progetto mette insieme Regione, Istituto Ga-etano Pini INAIL e ANIO (As-sociazione nazionale per le Infezioni Osteo-articolari). L’obiettivo è di costruire dei percorsi mirati alla gestio-ne di pazienti con infortuni sul lavoro di tipo ortopedico con complicanze settiche o con probabilità di evoluzione in infezioni osteoarticolari. Il progetto proposto, quindi, è finalizzato a costituire un network multidisciplinare in cui siano coinvolte struttu-re con differenti compiti, in grado di offrire competenze elevate e risposte immedia-te. Il progetto “Domino” ha l’obiettivo di trattare, riabi-litare e reinserire il paziente infortunato nel minor tempo

possibile nel contesto sociale e lavorativo. Ciò avverrà gra-zie al consolidamento di alle-anze tra le Strutture sanitarie (Asst, Inail) e sociali (Anio), in cui tutti gli operatori coinvolti collaborino e condividano per-corsi formativi dedicati alla gestione dei traumi osteoar-ticolari derivanti da infortu-ni sul lavoro. Perciò, Domino costituisce la rete per il trat-tamento delle complicanze settiche e dei trauma che con alta probabilità si può evolve-re in un’infezione osteoartico-lare. Così, si consolida il ruolo della Uoc Chirurgia Ortopedi-ca Riparativa (Cor), tra i po-chi riferimenti nazionali oggi esistenti, per i pareri relativi alle patologie infettive osteo-articolari. L’U.O.C. Chirurgia Ortopedica Riparativa (COR), diretta dal prof. Giorgio Ma-ria Calori, è HUB nazionale, per prime e seconde opinion relative alle patologie infet-tive osteoarticolari Per la pe-culiarità dei pazienti trattati,

si è reso opportuno istituire un percorso diagnostico tera-peutico facilitato e privile-giato per i soggetti affetti da complicanze infettive ossee ed articolari. Questo proces-so vuole migliorare le analisi comparative dei pazienti at-traverso prestazioni di ele-vato standard qualitativo. Si effettua, quindi, quest’analisi comparativa tra i risultati dei pazienti trattati all’interno di un consolidato percorso di rete e i pazienti che invece vengono gestiti senza far rife-rimento a una rete specifica. I risultati attesi rendono una grande risparmio sociale ed economico, in quanto la cor-retta presa in carico riduce le inabilità temporanee e gli esiti invalidanti post infortunistici. Annualmente almeno 28mila sono le nuove infezioni croni-che di interesse ortopedico, 32 per 100.000 abitanti. Sono 138.000 i pazienti censiti con questa problematica (www.anio.it) e il costo per la cura

di queste patologie che sono complesse è elevato. Le in-fezioni dell’apparato muscolo scheletrico rappresentano del-le patologie ad elevato impat-to sociale, in particolare per ciò che riguarda le prestazioni INAIL in termini di incremen-to di erogazioni per indennità temporanea assoluta e danno biologico. Del resto, tali pato-logie sono spesso conseguenti ad eventi traumatici conse-guenti ad infortuni sul lavoro, suscettibili di evoluzione in infezioni osteoarticolari. Ri-sulta, quindi, particolarmen-te importante ed innovativo costruire un network di riferi-mento per la presa in carico di pazienti con complicanze set-tiche o politraumatizzati con elevata probabilità di svilup-pare un’infezione osteoartico-lare attraverso la costruzione di uno specifico percorso dia-gnostico terapeutico assisten-ziale.

Girolamo Calsabianca

Sono diminuiti del 13% in meno di dieci anni i bam-bini obesi e in sovrappe-so nel nostro Paese. È

questo l’ultimo dato rilevato dal Sistema di Sorveglianza OKkio alla SALUTE, promos-so dal Ministero della Salute/CCM (Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie) coordinato dall’Istituto Su-periore di Sanità, e illustrato oggi presso l’Auditorium Bia-gio D’Alba del Ministero della salute, nel corso del convegno “Dieci anni di Okkio alla SA-LUTE: i risultati della V rac-colta dati e le sfide future”. I dati sono stati raccolti su un campione di 48.946 bambini di 8-9 anni e 48.464 genitori, rappresentativo di tutte le re-gioni italiane. I bambini sono stati misurati (peso e statu-ra) all’interno delle scuole da operatori formati con metodo-logia standardizzata. Si tratta di un dato che, se pure confer-ma la lenta ma costante dimi-nuzione del fenomeno, lascia

l’Italia nella classifica dei peg-giori Paesi europei per obesità infantile, come dimostra la “Hildhood Obesity Surveillan-ce Initiative - Cosi” della Re-gione europea dell’Organizza-zione Mondiale della Sanità, iniziativa internazionale a cui partecipano più di 30 Paesi. “L’obesità è diventata uno dei maggiori problemi di sanità pubblica in Italia. Nonostan-te il miglioramento registra-to dagli ultimi dati restano forti differenze geografiche tra Nord e Sud, a discapito di quest’ultimo - dichiara Walter Ricciardi, Presidente dell’ISS - La diminuzione del tasso di obesità nei bambini è un segno che le politiche sanitarie mes-se in atto cominciano a dare i primi risultati ed è contem-poraneamente il segnale che dobbiamo concentrare mag-giormente gli sforzi in questa direzione. Tuttavia - prosegue Ricciardi - resta molto da fare, soprattutto nella promozione della consapevolezza sui cor-

SANITA’

retti stili di vita. I genitori de-vono fare la loro parte: questi dati ci dicono infatti che circa il 40% delle madri di bambini

in sovrappeso o obesi ritiene che il peso del proprio figlio sia nella norma”.

Redazione

L’obesità infantile inizia a diminuire, ma occorre fare ancora molto

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SANITA’

Spondilite anchilosante, una malattia che interessa 18.000 italianiLa Spondilite Anchilosan-

te (SA) è una patolo-gia cronica inserita nel gruppo delle Malattie

Reumatiche Infiammatorie Croniche e Autoimmuni, che colpisce la colonna vertebra-le. La patologia causa l’in-fiammazione della colonna vertebrale, delle articolazioni sacroiliache (dove la colonna vertebrale si collega al baci-no) e delle articolazioni co-stovertebrali (dove le coste si articolano alla colonna verte-brale) detta anche spondilite. La SA è più diffusa negli uo-mini che nelle donne, con una proporzione di 3:1. Si manife-sta intorno ai 20 anni, ma non è ancora chiaro perché la SA si riveli, ma si crede che la com-ponente genetica sia in parte responsabile. La SA è associata a diversi geni (principalmente HLA-B27) che sono trasmessi per via familiare. Uno studio ha evidenziato che questi geni sono responsabili del 20-50% dei casi di trasmissione ere-

ditaria della SA. Nella SA non trattata, quindi, l’anchilosi si manifesta nella colonna ver-tebrale e nelle articolazioni sacroiliache, fenomeno che rende questa regione corpo-rea rigida e meno flessibile. Infatti, questa malattia nasce, quando nelle cartilagini arti-colari vi è una infiltrazione di macrofagi ed altre cellule del sistema immunitario. Queste cellule provocano un’infiammazione dell’arti-colazione che, se non curata, darà vita ad un tessuto “cica-triziale” (si cicatrizza e si ir-rigidisce) formando dei “ponti ossei” tra le articolazioni che, quindi, non si possono più muovere liberamente. “Sembra un banale mal di schiena. Si pensa per anni a posture scorrette e sforzi fisici a carico della colonna verte-brale, invece si scopre che si tratta di Spondilite anchilo-sante (Sa). Malattia poco conosciuta ma per la quale è necessaria una

mento purtroppo, i danni cau-sati dalla malattia non sono reversibili. Negli ultimi anni, l’utiliz-zo delle tecniche di imaging sempre più perfezionate, in particolare della Risonanza Magnetica, ha aiutato a dia-gnosticare la Spondilite Anchi-losante nelle fasi precoci di malattia, ancor prima che vi sia la positività radiografica. Quanto ai farmaci, l’’introdu-zione, negli ultimi due decen-ni, dei Farmaci Biotecnologici ha cambiato radicalmente la cura di questa patologia. La terapia fisica riveste una notevole importanza, poiché una rieducazione posturale globale, eseguita da terapisti esperti, mobilizza la colonna bloccata, in particolare se as-sociata ad una ginnastica re-spiratoria. In questo modo, si contrasta la tendenza ad una forma costrittiva di insuffi-cienza respiratoria.

Francesco Sanfilippo

diagnosi precoce. In un’alta percentuale dei casi, la dia-gnosi resta misconosciuta per alcuni anni”. Lo ha affermato Ilaria D’Emi-lia, reumatologa dell’Istituto Neurotraumatologico Italiano, dove è responsabile del Centro Antares per Farmaci Biologici. “La ragione di questo ritardo nella diagnosi”, chiarisce D’E-milia, “sta nel fatto che il sin-tomo di esordio della malattia è spesso una lombalgia persi-stente. Solo dopo un’attenta valutazione, da parte di uno specialista, è possibile sospet-tare la natura infiammatoria di tale lombalgia ed arrivare ad una diagnosi più precoce”. Oltre al mal di schiena, gra-dualmente, giungono altri sintomi che rendono inequi-vocabile la diagnosi: postura scorretta durante i movimen-ti, difficoltà nel flettersi, fino a sviluppare persino una dif-ficoltà nella respirazione, per coinvolgimento della muscola-tura respiratoria. In quel mo-

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Presentata una guida pratica per i pazienti guariti dal tumore

Oltre tre milioni di ita-liani vivono con una diagnosi di cancro e non sempre sono

in grado di gestire il ritorno alla vita di tutti i giorni dopo la fase acuta di malattia. Per questa particolare categoria di persone la Favo (Federazio-ne italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) insieme ai medici specialisti e di famiglia hanno realizzato la guida “La vita dopo il cancro. Consigli utili per il ritorno alla normalità”. La pubblicazione è presentata durante la XII Giornata del malato oncologi-co, organizzata sempre dalla Favo. “Nelle strutture oncolo-giche italiane sono ben cono-sciuti e affrontati i problemi legati sia alla fase acuta del

trattamento che a quella cro-nica della malattia - afferma Francesco De Lorenzo presi-dente Favo -. Ma non sempre si riesce a rispondere ai bisogni di chi non è più periodicamen-te in contatto con gli speciali-sti ospedalieri, perché è libero dalla patologia o potenzial-mente guarito. Oggi in Italia circa il 5% dei cittadini ha una storia personale di tumore. Di questi, il 27% può essere defi-nito ‘già guarito’, mentre un altro 20% convive con la ma-lattia per un periodo sempre più lungo”. Il libretto “La vita dopo il cancro. Consigli utili per il ritorno alla normalità”, è prodotto da Favo e Aiom (Associazione Italiana di On-cologia Medica) e condiviso da Airo, Airtum, Cipomo, Fimmg,

Sico, Simg e Sipo. “Lo scopo della pubblicazione - aggiun-ge De Lorenzo - è far emerge-re la necessità della gestione dei sintomi e delle criticità del paziente oncologico an-che dopo la fine delle cure e di fornire, in modo semplice e sintetico, gli strumenti di conoscenza indispensabili per contribuire al miglioramento del proprio stato di salute. Speriamo in questo modo di contribuire alla crescita della cultura riguardante il cancro e di suscitare interesse, idee e partecipazione in tutti quelli che hanno a cuore questa di-mensione della vita di molti pazienti”. “La popolazione dei guariti è in crescita grazie ai progressi delle terapie oncolo-giche e a diagnosi sempre più

precoci – prosegue De Lorenzo -. È quindi sempre più urgente che vengano predisposti pro-grammi di riabilitazione effi-caci ed attivati piani di sor-veglianza dei malati guariti o lungo sopravviventi. È quanto stato indicato anche a livello europeo, nel recente docu-mento frutto della collabora-zione dei Ministeri della Salute di 17 Stati Membri dell’Unione Europea, intitolato European Guide on Quality Improvement in Comprehensive Cancer Con-trol (Cancon). Tali raccomandazioni costitui-scono una priorità che i singoli paesi dovrebbero inserire nei rispettivi Piani Oncologici Na-zionali”.

Redazione

Un nuovo sistema di accreditamento per le Specializzazioni in Medicina

Cambiano le modalità di accesso alla facoltà di medicina. Tra le novità in studio, la possibilità

di creare una graduatoria uni-ca nazionale. Sta per partire il nuovo sistema di accredita-mento delle Scuole di specia-lizzazione in Medicina incluse

le nuove modalità di svolgi-mento del concorso per l’ac-cesso ai corsi. Le nuove regole riguardano l’accreditamento delle strutture sanitarie uti-lizzabili per la formazione di chi si specializzerà. Con il nuovo concorso si vuole dare una risposta alle sollecitazio-

ni arrivate, tra gli altri, dalle associazioni delle specializ-zande e degli specializzandi, dalla Conferenza dei Rettori, dall’Osservatorio per le Scuole di Specializzazione, dal Consi-glio Nazionale degli Studenti Universitari. La selezione sarà più ‘snella’ e semplificata, mentre particolare attenzione sarà posta alle questioni logi-stiche con una minore fram-mentazione delle sedi d’esa-me che saranno accorpate per area geografica. La scelta di procedere con le nuove regole rende necessaria una diversa programmazione dei tempi del bando di concorso che an-nualmente è pubblicato entro la fine di aprile. Le Università saranno chiamate a caricare i dati necessari per l’accredita-mento delle loro Scuole entro la fine del mese di maggio. In questa fase, saranno valu-

tati standard, requisiti e in-dicatori di performance delle strutture. A seguito dell’ac-creditamento delle Scuole sarà pubblicato il bando per l’accesso ai corsi, tra la fine di luglio e la prima settimana di agosto. Il concorso si terrà in ottobre, poiché servono 60 giorni tra l’emanazione del bando e le prove. Il Ministero per la semplifica-zione delle modalità di am-missione alle Scuole sta avan-zando l’ipotesi di creare una graduatoria ‘unica’ nazionale che sostituisca le 50 distinte graduatorie attuali. Inoltre, s’inseriranno nuovi contenuti per la prova, offrendo un mi-nor peso del punteggio per i titoli e migliorando la logistica con aggregazione territoriale delle sedi per area geografica.

Redazione

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SANITA’

Saranno al massimo 500mila i bambini e ragazzi che dovranno recuperare, per effet-

to del decreto approvato dal Governo, le vaccinazioni la-sciate indietro. A fare il conto è Giancarlo Icardi, ordinario di Igiene all’Università degli Studi di Genova e coordinato-re del gruppo vaccini di Siti, la Società italiana di igiene e sanità pubblica. “E’ vero che c’è un calo delle coperture, ma soprattutto per i vaccini del primo anno di vita resta-no intorno al 95%”, sottolinea Icardi . A questo va aggiunto il fatto che si osserva che negli anni successivi un certo nume-ro di bambini recupera i vacci-ni non fatti. Se ragioniamo sui bambini tra 0 e 6 anni che si devono mettere in regola pos-siamo quindi ipotizzare un 5% che è rimasto indietro. Poiché nascono ogni anno 500mila bambini sono quindi 25mila, che moltiplicato per i sei anni fa 150mila. Se includiamo an-

che gli adolescenti che devo-no fare i richiami al massimo arriveremo a 500mila”. Dal punto di vista organizzativo, afferma, potrebbero esserci problemi per alcune Asl. Ugo Vairo, direttore dell’unità operativa tutela della salute del bambino e dell’adolescen-te dell’Asl Napoli 1 Centro esprime preoccupazione per il provvedimento: “Ci stiamo organizzando ma temiamo che le aziende non siano in grado di soddisfare le richieste in tempo utile. Il rifornimento di dosi potrebbe essere a ri-schio sulla possibilità di ave-re a disposizione i necessari quantitativi di vaccini diven-tati obbligatori (12 in tutto) in virtù del decreto legge varato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri. Per quello che riguarda le dosi antimorbillo, in tutta Italia ne servirebbero oltre 800mila e noi, in città, abbiamo una copertura molto bassa, sostanzialmente lega-ta al credito, infondato, che i

genitori danno a un’infondata relazione con l’autismo, tesi, peraltro, ampiamente smen-tita da recenti studi”. Questa circostanza, quindi, fa lievita-re notevolmente il numero dei vaccini da tenere pronti in vi-sta dell’imminente avvio delle iscrizioni a scuola. Vairo auspi-ca una dilazione per i tempi di applicazione del decreto: “A causa dell’epidemia che c’è stata in Nord Italia - aggiunge - le dosi già scarseggiano, così come avvenne in occasione del falso allarme meningite”. “I certificati finora rilasciati per le iscrizioni - evidenzia Vairo - ora non sono più validi e van-no rifatti. Questo comporta un ulteriore aggravio di lavo-ro e noi siamo in pochi”. Nel Lazio, ad esempio, si prevede un aumento del numero delle richieste simile al numero dei bambini al momento fuori dal-la copertura, che è, prenden-do a esempio il morbillo cioè la più bassa, all’86%, mentre un 14 per cento che ragione-

Sono 500 mila tra bambini e ragazzi a dover recuperare i vaccini lasciati indietro

L’Osservatorio Gimbe che si fa portatore del-le misure a favore del-la sostenibilità del Ssn,

ha posto l’accento sui troppi esami che si richiedono prima degli interventi chirurgici pro-grammati, facendo crescere i costi e rischi inutilmente. A determinare questo eccesso diagnostico ingiustificati, con-vergono i timori medico-lega-li, le abitudini consolidate e la limitata condivisione dei rischi con i pazienti. Si tratta di un problema messo in luce da “consistenti evidenze scien-tifiche internazionali e nazio-nali”, che hanno identificato i test preoperatori nella chi-rurgia di elezione come ‘sor-vegliati speciale’, stimando sprechi diretti e indiretti con-seguenti al loro sovra-utilizzo. Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha dichiarato: “L’utilizzo routina-rio di test preoperatori per la chirurgia elettiva non incide sulla gestione chirurgica e il

riscontro di risultati falsamen-te positivi genera un ulteriore sovra-utilizzo di prestazioni, come terapie inappropriate, consulti specialistici ed esami invasivi che possono determi-nare danni ai pazienti. Inoltre, i conseguenti sprechi non sono dovuti solo all’eccesso di esa-mi, ma anche ai ritardi gene-rati nel processo chirurgico”. Le linee guida internazionali (Nice), disponibili in italiano grazie alla traduzione della Fondazione Gimbe, prendono in considerazione lo stato fi-sico del paziente. Ciò avviene secondo le classi di rischio Asa (American Society of Anesthe-siologists) e è considerata la complessità dell’intervento chirurgico (minore, interme-dia, maggiore). Così, si for-niscono le raccomandazioni per i test diagnostici come un semaforo, quali rosso (non di routine), giallo (raccomanda-to in casi particolari) e verde (sempre raccomandato). Un altro aspetto rilevante in-

dicato nelle linee guida è la necessità, evidenziata dalla Gimbe, di accertare lo stato di gravidanza dell’assistita, visti i rischi per la madre e per il feto determinato dagli anestetici e dalla procedura chirurgica. Questi ultimi si associano ad un aumentato rischio di abor-to spontaneo. Infatti, il 5,8% delle gravide ha un aborto spontaneo dopo un interven-to chirurgico e la percentuale sale al 10,5% se l’operazione è fatta durante il primo tri-mestre. Paradossalmente, se-condo la Gimbe, il sovra-uti-lizzo dei test di routine nella chirurgia elettiva convive con il sotto utilizzo di procedure

Chirurgia, “troppi esami inutili prima degli interventi”

volmente, in massima parte, si affretterà a vaccinarsi. Il Codacons annuncia che con-tro la decisione del Governo di rendere obbligatori i vaccini a scuola, ‘’impugnerà il decreto per ottenerne l’annullamento dinanzi la Corte Costituzionale e, se non basterà, si rivolgerà a Strasburgo contro il Governo Italiano’’. Le polemiche sulla questione dei vaccini non pas-sano in secondo piano e pro-mette sviluppi.

Redazione

standardizzate per accertare lo stato di gravidanza, incluso il test nei casi dubbi. “L’articolo 5 della legge 24/2017 sul rischio clinico fa riferimento - conclude Car-tabellotta - alla tutela medi-co-legale del professionista che si attiene a ‘linee guida elaborate da enti e istituzioni pubblici e privati nonché dalle società scientifiche e dalle as-sociazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie e, in assenza di queste, da buona pratiche clinico-assistenzia-li’. Le linee guida sono con-sultabili su www.evidence.it/test-preoperatori.

Redazione

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ALLERGOLOGIADOTT. CLAUDIO RAGNOSpecialista in Allergologia e immunologia clinica. diagnosi delle malattie respiratorie, delle allergie alimentari, per allergie a farmaci. Riceve a Palermo in via XII Gennaio 16 091.584114 cell. 337 895499

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Comitato Scientifico: Dir. Scientifico: Girolamo Calsabianca Segretario Nazionale ANIO Onlus - [email protected]. Dario Bellomo Medico Specialista ASP di AstiProf. Giorgio Maria Calori Prof. Univ. Milano Dir. COR Gaetano Pini (Mi) Prof.ssa Carla Giordano Resp. UOC di Endocrinologia Policlinico (Pa)Dr. Emilio Italiano Andrologo Osp. riuniti Villa Sofia CervelloDr. Tommaso Mannone Risk Manager A. O. Villa Sofia-Cervello (Pa)Dr. Sergio Salomone Pres. Associazione A.S.S.O.Dr. Angelica Provenzano Resp. Centro Officine di Ippocrate A. O. Villa Sofia-Cervello (Pa)Dr. Alessandro Scorsone Diabetologo, Asp 6 Ospedale Civico di PartinicoProf. Alberto Firenze - Dir. dell’Internazionalizzazione del Policlinico di Palermo e Direttore dell’ERSUDr. Gabriele Viani, Medico Specialista in RadiologiaDr. Benedetto Alabastro, Consulente ANIO per il diabeteDr. Angelo Lo Iacono, EconomistaProf.ssa Chiara Bennici, Storica dell’arteA.N.I.O. Numero Verde: 800 688 400 (chiamata gratuita) Sito web: www.anio.it Pagina Ufficiale ANIO Facebook: www.facebook.com/anioinformanell’attesa... Edito da: Phoenix di Simona Lo Biondo Direttore Responsabile: Francesco Sanfilippo - [email protected] Commerciale e Grafica: Andrea Ganci - [email protected]: Pitti Grafica via Pelligra, 6 (Pa)Ufficio Comunicazione: Andrea Ganci - e-mail: [email protected] Sito web: www.nellattesa.it Pagina Ufficiale Nell’attesa...: https://www.facebook.com/nellattesaPer abbonarsi al giornale: Inviare una email a: [email protected] la vostra pubblicità: Cell. 3389432410 | [email protected]

settimanale d’informazione socio-sanitaria dell’A.N.I.O.Reg. al Tribunale di Palermo n° 11 del 29/05/2006

Le informazioni pubblicate da “nell’Attesa…” non sostituiscono in alcun modo i consigli, il parere, la visita, la prescrizione del medico.

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Il nostro giornale propone il gioco non solo come passatempo ma soprattutto quale utile esercizio delle facoltà intellettive. E’ un’azione solo in apparenza banale o semplice: in realtà si tratta di un’autentica palestra che stimola le cellule mentali e che permette alle numerose interconnessioni tra esse di mantenere un ottimo stato di forma, a venti come a novant’anni…e oltre.

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PRESIDIO OSPEDALIERO:Cto Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello A.N.I.O. – O.N.L.U.S.

PRENOTAZIONI VISITEGli utenti potranno accedere al servizio, muniti di richiesta del medico curante:- Tramite fax al CUP Villa Sofia Cervello 091.780.8101 - Chiamando il numero diretto dell’ANIO: 091 7804219- Inviando una mail: [email protected] Inviando un Whatsapp al numero 334.7288005

PREMESSA. Il Centro Pilota Plurispecia-listico Sperimentale per la Prevenzione delle Disabilità e delle Alterazioni Posturali è una tessera del grande mo-saico che compone il progetto core di ANIO denominato OFFICINE D’IPPOCRATE. Il progetto mira a garantire percorsi di prevenzione, dia-gnosi e cura, al fine di ridurre e/o limitare l’insor-gere di complicanze, ortope-diche e posturali, mettendo in campo tutte quelle azioni di prevenzione concreta delle patologie dell’apparato mu-scolo-scheletrico.

DA CHI E A CHI E’ EROGATO IL SERVIZIOIl servizio è erogato dalla Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello

con medici e tecnici struttu-rati in cooperazione con un Team di medici e specialisti messi a disposizione dall’asso-ciazione A.N.I.O. Gli esami strumentali e le visite sono effettuati pres-so l’ambulatorio “Officine d’Ippocrate” sito al 2° piano dell’Azienda Ospedaliere Villa Sofia Cervello Presidio Ospedaliero C.T.O. di Palermo.

A CHI E’ RIVOLTOSoggetti in Età Evolutiva Soggetti con patologie degenerative dell’apparato muscolo scheletrico – osteoporosi – malati cronici; Diabetici cronici; Donne over 50; Soggetti Disabili e da tutti coloro che hanno unaindicazione prescrittiva di uno specialista.

ESAMI STRUMENTALI L’attività degli esami strumentali comprende:Baropodometro ElettronicoRilevazione per lo studio delle pressioni plantari (statico), l’analisi della deambulazione (dinamico), valutazione delle oscillazioni (stabilometrico), con e senza svincolo.Di seguito le indicazioni mini-steriali per prenotare:

PRESTAZIONE: Test Posturografico CODICE MINISTERIALE: 93054 QUANTITA’: 2

PRESTAZIONE: Test Stabilometrico Statico e Dinamico CODICE MINISTERIALE: 93055 Quantità: 2

FormetricScansione ottica tridimensio-nale non invasiva del rachide, con possibilità di rappresenta-re graficamente le curve della colonna in antero-posteriore e latero-laterale. Di seguito le indicazioni mini-steriali per prenotare:

PRESTAZIONE: Test Posturografico CODICE MINISTERIALE: 93054 QUANTITA’: 4

Densitometria DEXAIl sistema consente di calcola-re la densità ossea.Indicazioni ministeriali per prenotare:

Densitometria Ossea con Tecnica di assorbimento a raggi X:

- LOMBARE: CODICE MINISTERIALE: 88992A QUANTITA’: 1- FEMORALE: CODICE MINISTERIALE: 88992BQUANTITA’: 1- ULTRADISTALE: CODICE MINISTERIALE: 88992C QUANTITA’: 1- TOTALBODYCODICE MINISTERIALE: 88993 QUANTITA’: 1

VISITEVisita Generale Odontosto-matologica/OdontoiatricaFisiologia, patologia e disfunzioni dell’articolazione temporomandibolare-ATM. (Dott.ssa A. Provenzano)Codice Ministeriale:Prima Visita: 897ODDi Controllo: 8901OD

Visita Generale di Medicina Fisica e RiabilitazioneDiagnosi e cura dei paramor-fismi e dismorfismi del piede, arti inferiori, colonna verte-brale, patologie congenite neonatali. (Dott. G. Sardella)Codice Ministeriale:Prima Visita: 897MFRDi Controllo: 8901MFR

Visita Generale OrtopedicaDiagnosi e cura dell’osteopo-rosi. (Dott. V. Badagliacca)Codice Ministeriale:Prima Visita: 897ORDi Controllo: 8901OR

Visita Generale DiabetologicaPrevenzione diagnosi e cura del diabete. (Dott. V. Schirò)Codice Ministeriale:Prima Visita: 897DBDi Controllo: 8901DB

A.N.I.O. Onlus, Associazione Nazionale per le Infezioni Osteo-Articolari

L’ ANIO (Associazio-ne Nazionale per le Infezioni Osteo-ar-ticolari) volge tutto

il suo impegno al fine di dare una spalla forte e consapevo-le a quella fascia di cittadini disagiati da una complican-za ortopedica garantendo la presa in carico globale del pazientee della sua famiglia, fortificando lo spazio di ascol-to, la promozione di un servi-zio d’informazione, supporto e orientamento ai servizi, as-sistenza socio-sanitaria (in-validità, legge 104, ricorsi e aggravamenti, contrassegni di circolazione auto ecc...). E’ possibile sostenere le attività di ANIO versan-

SEDE NAZIONALE:Via Altofonte Malpasso, 453/R90126 PalermoSEDE OPERATIVA:Via Ninni Cassarà, 2 90146 Palermopresso: Cto Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello - Piano TerraTelefono: 091.7804061Sito web: www.anio.itemail: [email protected] Fiscale: 97165330826

do il proprio contributo su c/c 21641931 o iban sul c/c IT57F0760104600000021641931. Oppure destinando il proprio 5 per mille nella dichiarazio-ne dei redditi (730, Unico, Cud) inserendo il codice fiscale 97165330826 nel riquadro “Sostegno del volontariato” e or-ganizzazioni non lucrative di utilità sociale”.Unisciti a noi, dai una mano anche tu! Per un malato d’ infe-zioni ossee ogni gesto di solidarietà non è banale è vita!