Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos · suo popolo. E nell'attesa del suo ritorno si...

12
GIULIA LANCIANI Università di Roma Tre II sebastianismo: un sogno che nasce come logos Che taglio dare al mio intervento?, mi son chiesta nell'affrontare il tema di questo convegno. Tutto sommato, non era una domanda oziosa: scrittura che si manifesta come sogno? sogno che produce una scrittura? Tante le vie, tante le tentazioni: dal rapporto sogno-scrittura nel segno del surrealismo lusi- tano al sogno nei romanzi dell'Ottocento (da Julio Dinis in Urna Familia Inglesa a Eca de Queirós in A Ilustre Casa de Ramires), o nella poesia di fine Ottocento (da Teixeira de Pascoaes a Raul Brandao, che a detta di alcuni cri- tici prelude al sogno surrealista). O disquisire sul sogno come matrice dell'ete- ronimia letteraria di Fernando Pessoa: sognare, per il grande poeta portoghe- se, è costituire un flusso di percezioni e al tempo stesso sovrapporgli un flusso di immagini suscitate dal sognare ("seguo il corso dei miei sogni, facendo delle immagini gradini per altre immagini"). Tutta l'opera pessoana è del resto la quète di una poetica del sogno, costantemente perseguita, dall'ortonimo dramma statico O Marinheiro al Livro do Desassossego di quel semieteronimo aiutante bibliotecario che è Bernardo Soares, un libro scaturito in gran parte dal flusso di immagini-sensazioni ricevute in uno stato di torpore, di "enton- tecimento". Ho finito poi per orientarmi verso il "sogno del Quinto Impero", un sogno che, alimentato dal mito sebastianista, ha cavalcato indenne i secoli godendo, fin oltre la metà di questa nostra epoca, di grande fortuna. Don Sebastiano, il Desiderato, sovrano senza eredi, scompare nella bat- taglia contro i mori ad Alcácer-Quibir, in Marocco, il 4 agosto del 1578. Il suo corpo non verrà ritrovato. O meglio, un corpo sarà presentato il giorno dopo la battaglia come quello del re, e Filippo II di Spagna nel 1582 proce- derà alla solenne traslazione della salma nel tumulo che ancora oggi si può vedere nel Monastero dei Jerónimos a Lisbona: a dimostrazione al popolo portoghese che il re era morto e ben morto.

Transcript of Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos · suo popolo. E nell'attesa del suo ritorno si...

Page 1: Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos · suo popolo. E nell'attesa del suo ritorno si sospenderà per secoli la vita di una nazione in ansie, speranze, sogni, soprattutto

GIULIA LANCIANI

Università di Roma Tre

II sebastianismo: un sogno che nasce come logos

Che taglio dare al mio intervento?, mi son chiesta nell'affrontare il temadi questo convegno. Tutto sommato, non era una domanda oziosa: scritturache si manifesta come sogno? sogno che produce una scrittura? Tante le vie,tante le tentazioni: dal rapporto sogno-scrittura nel segno del surrealismo lusi-tano al sogno nei romanzi dell'Ottocento (da Julio Dinis in Urna FamiliaInglesa a Eca de Queirós in A Ilustre Casa de Ramires), o nella poesia di fineOttocento (da Teixeira de Pascoaes a Raul Brandao, che a detta di alcuni cri-tici prelude al sogno surrealista). O disquisire sul sogno come matrice dell'ete-ronimia letteraria di Fernando Pessoa: sognare, per il grande poeta portoghe-se, è costituire un flusso di percezioni e al tempo stesso sovrapporgli un flussodi immagini suscitate dal sognare ("seguo il corso dei miei sogni, facendo delleimmagini gradini per altre immagini"). Tutta l'opera pessoana è del resto laquète di una poetica del sogno, costantemente perseguita, dall'ortonimodramma statico O Marinheiro al Livro do Desassossego di quel semieteronimoaiutante bibliotecario che è Bernardo Soares, un libro scaturito in gran partedal flusso di immagini-sensazioni ricevute in uno stato di torpore, di "enton-tecimento". Ho finito poi per orientarmi verso il "sogno del Quinto Impero",un sogno che, alimentato dal mito sebastianista, ha cavalcato indenne i secoligodendo, fin oltre la metà di questa nostra epoca, di grande fortuna.

Don Sebastiano, il Desiderato, sovrano senza eredi, scompare nella bat-taglia contro i mori ad Alcácer-Quibir, in Marocco, il 4 agosto del 1578. Ilsuo corpo non verrà ritrovato. O meglio, un corpo sarà presentato il giornodopo la battaglia come quello del re, e Filippo II di Spagna nel 1582 proce-derà alla solenne traslazione della salma nel tumulo che ancora oggi si puòvedere nel Monastero dei Jerónimos a Lisbona: a dimostrazione al popoloportoghese che il re era morto e ben morto.

Page 2: Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos · suo popolo. E nell'attesa del suo ritorno si sospenderà per secoli la vita di una nazione in ansie, speranze, sogni, soprattutto

340 Giulia Lanciarli

Nessuno comunque crederà alla morte del re, perché nessuno lo havisto morire.

Invaso il paese dal duca d'Alba, coronato Filippo II di Spagna come redi Portogallo, resta al patriottismo portoghese la speranza che il Desideratotorni a ristabilire la sovranità nazionale. E la speranza si converte in mito, ilmito dell'Encoberto. È il re occulto, il re velato, forse fuggito in terre lonta-ne, forse prigioniero, ma che tornerà in un mattino nebbioso in sella al suocavallo bianco per farsi capo universale del nuovo Impero.

La morte del re e del suo popolo ad Alcacer Quibir e la sua epifania inuna data incerta, tra sogno, mito e storia, si costituiscono in messianesimo.Tra soteriologia, escatologia e angelologia, affiorerà e crescerà nell'animoportoghese la figura del suo re sacralizzato. Tra tempo ed eternità, egli fisseràil momento del suo ritorno dalla morte che coinciderà con la salvazione delsuo popolo. E nell'attesa del suo ritorno si sospenderà per secoli la vita diuna nazione in ansie, speranze, sogni, soprattutto il sogno del QuintoImpero.

Un mito, un sogno, quello del sebastianismo, che nasce anche comelogos, ovvero si manifesta con la sua parola e attraverso di essa, nasce insom-ma avvolto in un'invenzione letteraria.

In un duplice senso, direi: innanzitutto per la congruenza tra letteratu-ra e sebastianismo, poiché il mito dell'encoberto ha già in sé qualcosa di let-terario; lo svelamento è l'atto del poeta che cerca di scoprire l'ignoto, dipenetrare quel che è occulto: l'invenzione, insomma, come rivelazione del-l'oscuro. Dall'altro, l'evento letterario che diviene sogno, mito: il sogno, ilmito sebastianista trova infatti la sua manifestazione letteraria in testi cheprecedono di quarantanni l'avvenimento storico. Mi riferisco alle Trovasprofetiche del Bandarra, strofe composte tra il 1530 e il 1540 da un giudeoconverso, Goncalo Anes, detto appunto il Bandarra, di mestiere calzolaio aTrancoso, un villaggio della Beira Alta.

Su un fondo giudaico di attesa messianica, si innestano sacre scritture,echi di leggende arturiane, conservati nella tradizione popolare, vaticinivenuti di Spagna. 150 strofe in cui si svolgono tre sogni vaticinatoti, neiquali si ravviseranno, allorché le condizioni storiche lo richiederanno, legesta del futuro re Sebastiano in Africa:

Já o lelo é espertoMui alerto

Page 3: Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos · suo popolo. E nell'attesa del suo ritorno si sospenderà per secoli la vita di una nazione in ansie, speranze, sogni, soprattutto

Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos 341

Já acordou anda caminhoTirará cedo do ninhoO Porco, e é mui certorugirá para o desertodo Leáo, e seu bramidodemonstra que vai feridodesse bom rei encoberto.

Le Trovas del Bandarra si propongono così non come un equivalenteastratto di una futura esperienza, ma come la realtà ultima di questa espe-rienza, spogliata cioè da quel che vi è di contingente, di individuale, insom-ma come esperienza insostituibile, che sfugge ai condizionamenti della tem-poralità. Una letteratura che si proietta in sogno, in mito; un sogno, un mitoche assumono l'ideologia diffusa di una collettività, alla quale essi conferi-scono la rassicurante dignità di quel che sfugge alla decadenza del mondo.

Una letteratura, dicevo, che si proietta in mito: la storia sussiste, ma siabolisce come storicità, si spoglia degli elementi accidentali, si libera del con-testo, rinviando ad una scala di valori interni. Il senso riposto si stacca dalsenso letterale come una interiorizzazione, come rappresentazione del rap-porto esistente tra l'ontologico e il situazionale. Il testo comporta una speciedi connotazione globale. Ecco allora che i fatti storici negativi (come AlcacerQuibir e la scomparsa del re in battaglia) si trasformano in elementi arche-tipici della capacità di palingenesi di fronte alla sconfitta, rinascita che nonsi arresta alla dimensione concreta di rinnovamento storico, ma va fino alrinnovamento spirituale dell'uomo portoghese e della sua patria, che dovreb-be portare al Quinto Impero, concepito in termini terreni e spirituali.

Il Bandarra, il profeta nazionale, percorre comunque cammini già trac-ciati. L'Encoberto, che sarà poi identificato con Don Sebastiano, non è unasua invenzione. Il mito affonda le sue radici nella vicina Spagna, dalle pro-fezie non canoniche attribuite a Sant'Isidoro di Siviglia, alle Coplas di fraPedro de Frías (sorta di parafrasi in rima popolare dei testi dell'arcivescovodi Siviglia), alle Profezie di fra Juan de Rocacelsa, e ad assumere il titolo diEncoberto sarà un misterioso individuo, giudeo, che capitanerà gli insorti diValencia nel 1532 e pretenderà di essere il principe Giovanni, figlio dei recattolici, morto anni prima. Finirà sul patibolo, ma avrà vari successori, cia-scuno dei quali si proclamerà l'Encoberto redivivo. È il mito del sebastiani-smo in embrione. Il terreno è dunque pronto perché, con la scomparsa di

Page 4: Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos · suo popolo. E nell'attesa del suo ritorno si sospenderà per secoli la vita di una nazione in ansie, speranze, sogni, soprattutto

342 Giulia Lanciani

Don Sebastiano ad Alcacer Quibir, egli sia la figura scelta per concretizzare isogni vaticinatori.

L'immagine letteraria si converte in storia, la storia può inversamenteriassorbirsi in immagine letteraria. E la continuità tra letteratura e mito èconfermata nel corso dei secoli. Si instaura una tradizione, una iterazione,che sottintende lo sforzo per mantenere una persistenza diversa: quella di unsenso sovradeterminato, ricostituito ogni volta, come se non si possedessemai pienamente al momento del dire, come se guadagnasse in comprensio-ne cammin facendo.

Il sebastianismo assumerà forme varie nei secoli '. Alla fine delCinquecento, dopo la sconfitta di Alcacer Quibir, la speranza della venutadell'Encoberto si incarnerà in Don Sebastiano. Nel Seicento, le speranze siappunteranno sui duchi di Braganza, Don Teodosio prima e poi suo figlioche diverrà Giovanni IV, quando sarà ripristinata l'indipendenza; e sarà allo-ra che il gesuita Antonio Vieira, a partire dalle profezie del Bandarra, imbe-vute di gioacchimismo messianico, teorizzerà nella sua Historia do Futuro,l'avvento del Quinto Impero, che sarà instaurato sotto l'egemonia porto-ghese, e nel quale l'Encoberto diverrà l'imperatore del Mondo, distruggeràper sempre il potere dell'infedele e stabilirà un regno di pace e di giustiziasulla terra. La concezione biblico-profetica del Quinto impero era del restogià da tempo diffusa nel pensiero portoghese ed era stata espressa chiara-mente nei Lusiadi da Camóes, sebastianista esistenziale più che sebastianistamitico, per il quale la conquista del Marocco costituiva il fondamentoimprescindibile non solo per la rinascita nazionale come per la realizzazioneterrena appunto del Quinto Impero.

Se il sebastianismo politico e letterario conosce una sorta di oblio nelsecolo XVIII, tornerà a rivivere all'inizio del secolo successivo con le inva-sioni napoleoniche (1807-10) e con il Romanticismo, ed è presente, in modie forme diverse, spostandosi sempre più dalla sfera politica verso domini let-terari o culturologici, nell'opera di quasi tutti i grandi autori del secolo XIXe degli inizi del XX: da Almeida Garrett, a Guerra Junqueiro, ad Antonio

1 Sul sebastianismo cfr. essenzialmente Joao Lucio de Azevedo, A EvolufÓo do

Sebastianismo, Lisboa, Editoiial Presela, 1984 (I a ed. Lisboa, Clàssica Editora, 1918);

Antonio Quadros, Poesia e Filosofia do Mito Sebastianista, 1 voli., Lisboa, Guimaráes Ed.,

1982 e 1983; José van den Besselaar, O Sebastianismo. Historia Sumaria, Lisboa, Instituto

de Cultura e Lingua Portuguesa, Biblioteca Breve, 1987.

Page 5: Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos · suo popolo. E nell'attesa del suo ritorno si sospenderà per secoli la vita di una nazione in ansie, speranze, sogni, soprattutto

Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos 343

Nobre, a Teixeira de Pascoaes, a José Règio, ad Aquilino Ribeiro, a VitorinoNemesio, ad Antonio Patricio, a Fernando Pessoa, a Miguel Torga.

Ciò dimostra che il sebastianismo ha una forte dimensione archetipica:all'interno della problematica dei miti portoghesi, il sebastianismo, politicoo letterario, è la manifestazione più forte dell'assenza, l'assenza che ha segna-to la cultura portoghese fin dai suoi primordi e che le condizioni storichehanno concretamente giustificato (si pensi alle prime manifestazioni lettera-rie in volgare portoghese, le "cantigas d'amigo" in cui la donna per bocca delpoeta canta appunto l'assenza dell'amico, che è lontano al seguito del re nellaguerra di riconquista; o ancora, all'epoca delle scoperte, l'assenza legata alviaggio in terre lontane, etc.); ma è con la tragedia di Alcacer Quibir che l'as-senza si ripropone con una dimensione di tragedia nazionale che non avevamai avuto in precedenza, e con una conseguenza fatale, la perdita dellalibertà e dell'identità nazionale. L'assenza introduce una frattura nel presen-te, improvvisamente scisso tra l'assenza attuale e la presenza d'un tempo,presenza di cui conserva memoria. Tale frattura comporta la saudade, cioè lanostalgia intesa nel suo senso etimologico, di qualcosa o di qualcuno di cuis'attende con passione e dolore il ritorno, un sentimento pertanto che inglo-ba passato e futuro. E in questo gioco di presenza e di assenza che caratte-rizza la saudade, la figura dell'Encoberto, presente/assente nel tempo e nellospazio nazionali, raffigura eccellentemente l'oggetto che essa cerca nella suaessenza teorica: "Saudade è o desejo da Cousa ou Criatura amada, tornadodorido pela ausencia": così teorizzerà la saudade Teixeira de Pascoaes neiprimi anni del secolo XX (e il movimento che si lega a questa teorizzazionesarà denominato "saudosismo", o Religione della Nostalgia, sempre nelladefinizione del grande poeta portoghese)2.

Il ricordo di un passato positivo è la grande forza mistica della saudade.Il tempo presente è appena un'assenza che esso vive dominato dalla speranzamistica di tornare a quel passato felice rappresentato dalla nostalgia di un'an-tica grandezza. Il ritorno allora si propone come l'unica forma di progresso:ritorno e saudade sono per il poeta in intima relazione di identità.

2 Sul gioco di presenza/assenza si veda il bel saggio di Helder Godinho (al quale sonodebitrice di molte di queste mie considerazioni), "O Principio na Construcáo do Temponos Mitos Portugueses", in corso di pubblicazione — in versione tedesca e con il titolo "DieSchòpfung der Zeit in Portugiesischen Mythen" - in Anfànge, voi. 5, Miinchen, WilhelmFink Verlag.

Page 6: Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos · suo popolo. E nell'attesa del suo ritorno si sospenderà per secoli la vita di una nazione in ansie, speranze, sogni, soprattutto

344 Giulia Lanciani

La "Renascenca Portuguesa" poggia sulla saudade, una malinconia fattadi vita e non di morte. Assenza e saudade procedono inseparabili: è inevita-bile pertanto che il sebastianismo crei attorno a sé una costellazione cheinclude non solo il Quinto Impero come anche il saudosismo, cioè questacorrente letteraria e filosófica che vede nel passato, nelle fonti genuine dellanazionalità, l'ispirazione per un futuro di rinnovata grandezza

L'ottimismo messianico e l'esaltazione sebastianista che investono ilpensiero dei saudosisti vengono accolti da Fernando Pessoa, nel quale tutta-via il sebastianismo finisce col perdere ogni residuo di materialità e si conce-pisce in termini essenzialmente spirituali: l'avventura umana diviene l'av-ventura dell'anima. Collaborando alla rivista "A Águia", organo del movi-mento saudosista, egli afferma: "i poeti saudosisti annunciano il pensierodella futura civiltà europea — un trascendentalismo panteista - e pertantoquesta futura civiltà europea non potrà che essere lusitana". E profeticamen-te aggiunge: "Tra non molto apparirà il poeta supremo della nostra razza e,se osiamo trarre la vera conclusione che si impone, il poeta supremodell'Europa, il poeta di tutti i tempi. E la nostra grande razza partirà in cercadi un'India nuova, che non esiste nello spazio, su navi che sono costruitedella materia dei sogni".

Con Fernando Pessoa è come se il cerchio si chiudesse, e mito, sogno eletteratura si confondessero, o si fondessero in un'unica figurazione: il Poetaè l'Encoberto, l'Encoberto è il Poeta. E chi se non lui stesso? Nel terzo sognodelle Trovas del Bandarra si annuncia il ritorno di Don Sebastiano in unadata situata tra il 1878 e il 1888. E il 1888 è l'anno di nascita di Pessoa. Ilquale non si lascia sfuggire il segnale. In uno dei testi della raccolta SobrePortugal, scrive appunto: "Nel terzo corpo delle sue profezie, il Bandarraannuncia il ritorno di Don Sebastiano tra il 1878 e il 1888. Ebbene, in que-st'ultimo anno (1888) è accaduto in Portogallo il fatto più importante dellasua vita nazionale dai tempi delle scoperte; tuttavia, proprio per la naturadell'avvenimento, esso è passato e non poteva non passare inosservato".

Negli scritti esoterici, la sua visione del mondo altamente sincrética (dalmanicheismo, allo gnosticismo, al gioacchimismo, al catarismo oltre al rosa-crocianesimo, al cabalismo, alla massoneria) confluisce verso l'idea di unapatria altra di cui don Sebastiano potrebbe essere il simbolo. Un simbolomolto complesso: Cristo del Quinto Impero, Uomo, Speranza, Maestro,ossia il veicolatore di una conoscenza diversa dalla ortodossa, nato, comeaveva profetizzato il Bandarra, nel 1888. Sconosciuto, nella sua qualità di

Page 7: Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos · suo popolo. E nell'attesa del suo ritorno si sospenderà per secoli la vita di una nazione in ansie, speranze, sogni, soprattutto

Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos 345

adepto, sebbene noto nella sua qualità di poeta. Proponendo, lui profeta einterprete, la poesia come conoscenza, come rivelazione di quel che è occul-to, di quel che è oscuro. Il Grande Poeta che porrà in secondo piano la figu-ra, finora primaziale, di CamÓes (così Pessoa definisce categoricamente sestesso in un articolo teorico su A Nova Poesia Portuguesa SociologicamenteConsiderada)3.

Delle opere pessoane, Mensagem (non a caso l'unico libro di versi orga-nizzato e pubblicato da Pessoa, che, come è noto, lasciò inedita quasi tuttala sua produzione) è quella in cui l'itinerario della sua intelligenza poeticaappare intimamente associato alla realtà storica portoghese, quella che siintegra in una linea di creazione che potremmo definire di nazionalismomistico, di nazionalismo profetico. Poema epico-lirico, la sua unità è costrui-ta su valori simbolici che integrano il passato storico trasfigurato in mito conl'invenzione di un futuro. Il passato e il futuro sono ugualmente mitici, maè l'invenzione del secondo che da senso al primo. Il mito dell'Encoberto,materializzato in Don Sebastiano, compare nelle tre parti in cui è divisa l'o-pera (una tripartizione che indubbiamente richiama la tradizione gioacchi-mita, nella quale, come si è accennato, si inscrive il profetismo portoghesedal Bandarra ad Antonio Vieira), pur esplicitandosi soprattutto nella terza,intitolata appunto "O Encoberto". Don Sebastiano informa di sé l'interoprogetto creando una totalità in cui la capacità di intendere l'appello del-l'occulto appare come il valore fondamentale che deve risorgere perché conesso rinasca il Portogallo. L'Encoberto è la manifestazione dell'appello del-l'invisibile, l'unica realtà attuante e suscettibile di creare una nuova civiltà.

Attraverso la profezia del Quinto Impero, Mensagem si inscrive nellacorrente profetica, quella che di fatto corrisponde ad una identificazione col-lettiva e di senso positivo. Ma la sua profezia nasce dal sogno e dalla medi-tazione ed annuncia un Impero di tipo nuovo, spirituale. Secondo lo sche-ma di interpretazione del sogno di Nabucodonosor da parte del profetaDaniele, che segnala i quattro imperi - Babilonia, Persia, Grecia e Roma - ,il quinto, sarebbe, per Fernando Pessoa, l'impero d'Inghilterra, poiché diimperi materiali si tratta. Ma l'impero che lui profetizza è spirituale, e loschema in cui si inserisce è differente, poiché è quello della grandezza civi-

3 Cfr. Y. K. Centeno, "O Pensamento Esotérico de Fernando Pessoa", in Fernando

Pessoa, Mensagem. Poemas esotéricos, Ed¡9áo crítica, José Augusto Seabra coordenador,

"Colecáo Archivos", [Madrid] 1993, pp. 359-395.

Page 8: Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos · suo popolo. E nell'attesa del suo ritorno si sospenderà per secoli la vita di una nazione in ansie, speranze, sogni, soprattutto

346 Giulia Lanciarli

lizzatrice. L'appello di Mensagem va nel senso della concretizzazione di unavocazione universalista dei portoghesi: delle condizioni per la creazione diun impero di cultura Pessoa ritiene fondamentali una lingua ricca e comple-ta e l'apparizione di opere di genio in questa lingua. Al di là dell'annunciodi se stesso come il genio profetizzato dal Bandarra, è necessario considera-re l'apprezzamento positivo di autori portoghesi che Pessoa esprime nel suosaggio "A Nova Poesia Portuguesa", ma soprattutto la sua ammirazione perTeixeira de Pascoaes, della cui visione il nazionalismo mistico di Pessoaaccentuerà la vocazione universalista del Portogallo e la sua disponibilità adessere la nazione guida d'Europa. Se in Pascoaes la saudade riunisce ricordoe desiderio, in Pessoa il potere creatore del mito riceve la forza suprema dallaquale dipende totalmente il futuro e, con esso, il passato. La memoria nondipende da una realtà empirica, ma da un alto destino che si fa e lo fa esi-stere. Se in Pascoaes la profezia sebastianista appare fortemente diluita quan-to alla sua concretizzazione spazio-temporale, in Pessoa essa è investita di unalto valore di intervento, di partecipazione, che ingloba la scontentezza delpresente e guarda al futuro attraverso l'azione di una volontà trasformatrice.Mensagem è un atto di passione per la patria, un canto che raccoglie l'aspi-razione anonima di un popolo ad andare al di là di sé e a dare al mondonuovi mondi che solo l'intelligenza poetica può scoprire: "Ó Portugal, hojeés nevoeiro... É a hora!". Dalla nebbia politico sociale in cui il Portogallo èimmerso si leva il super-Camóes, in un poema epico singolare, perché pro-fetico e moderno, ad indicare l'unico cammino per la realizzazione delQuinto Impero4.

Ma Mensagem è anche una sorta di controcanto al poema epico pereccellenza, i Lusiadi di Luís de Camóes: i tempi sono cambiati, l'impero si èdisfatto, e la speranza possibile all'epoca di Camóes è definitivamente morta,lontana, non può più interferire per porre fine al ristagno del presente.Inventare la patria che ha scelto è, per Pessoa, liberarla dal peso dell'imma-gine di una realtà empirica, rinvenire sotto l'eroismo delle azioni concrete uneroismo della grandezza dell'animo, indipendente dalla conquista e daldominio. La continuità con il passato, interrotta dalle circostanze storiche, èristabilita dalla lettura di quel passato a partire dalla profezia che lo trasfigu-

4 Si veda l'interessante introduzione di Silvina Rodrigues Lopes a Mensagem de

Fernando Pessoa (Apresenta9áo crítica e linhas de leitura de S.R.L.), Lisboa, Editorial

Comunicacáo, 1986, pp. 22-34.

Page 9: Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos · suo popolo. E nell'attesa del suo ritorno si sospenderà per secoli la vita di una nazione in ansie, speranze, sogni, soprattutto

Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos 347

ra nel suo senso, quello del futuro, quello della ragione di essere portoghese."In Camóes si pone sullo stesso piano la memoria e la speranza, in Pessoa ciònon avviene, poiché l'oggetto della speranza si trasferisce nel sogno, nell'u-topia, con una concezione diversa dell'eroicità" \

E se il movimento più profondo dell'epos camoniano è quello di unaaspirazione positiva verso un assoluto, ultima metamorfosi dell'Amore e delsuo regno senza fine (si pensi all'isola degli Amori), quello dell'epos imma-ginario di Pessoa procede da un enigma originale e finale, consentaneo solocon l'eterno differimento di un desiderio senza altro oggetto che non sia l'as-senza di desiderio. E poiché questa assenza è impraticabile, è ineseguibile,tutta la pulsione positiva inerente il desiderio è trasferita da Pessoa sul pianodella creazione poetica, unico luogo dell'eroicità moderna, faustiana o mal-larmeana, la lotta dello spirito con se stesso6.

Ben altro cammino segue il sebastianismo al di là dell'Oceano. Se ilprimo e maggior propagandista del movimento nel Nuovo Mondo è ovvia-mente Antonio Vieira con la sua attività di predicatore eterodosso, con il suoapostolato al tempo stesso cristiano, sebastianista e quintoimperialista (ricor-diamo che il periodo di gestazione del suo progetto del Quinto Impero edella sua lettura sebastica delle Trovas del Bandarra coincide con il suo lungosoggiorno nella regione interna del Maranháo), presto un'originale tradizio-ne sebastica si forma in Brasile, ben più forte in termini di mito popolare diquanto non fosse alla fine del secolo XVII in Portogallo. Non c'è da meravi-gliarsi del resto che il mito sebastianista, assorbito da popolazioni miste dieuropei, di aborigeni indios, di africani e di meticci, contribuendo ciascunodei gruppi etnici con le sue credenze e mitologie, subisca accentuate varia-zioni diacroniche, pur senza perdere del tutto quel che di essenziale lo distin-gue e lo caratterizza. Ma sono soprattutto le circostanze storiche e sociali ela miseria geofisica a tingere di toni tragici il mito, dando vita a movimenticapaci di convogliare nella loro nevrosi mistica tutti gli errori, l'ignoranza e

5 Jacinto do Prado Coelho, "D'Or Lusiadas à Mensagem", in Camóes e Pessoa, Poetas

da Utopia, Lisboa, Publicacóes Europa-America, 1983, p.106.6 Cfr. Eduardo Lourenco, "Pessoa e Camóes", in Poesìa e Metafìsica, Lisboa, Sá da

Costa, 1983, p. 260.

Page 10: Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos · suo popolo. E nell'attesa del suo ritorno si sospenderà per secoli la vita di una nazione in ansie, speranze, sogni, soprattutto

348 Giulia Lanciani

le superstizioni di cui si materia il complesso di inferiorità del brasilianopovero.

E se nei vari movimenti messianici sorti nei desolati sertóes brasiliani -terra di briganti e di cangaceiros, abitata da popolazioni miserrime - legatiall'idea del Millennio, cioè di un avvenimento storico che ponga fine allemiserie collettive presenti, la figura di Don Sebastiano continua a mantene-re i suoi tratti di salvatore e di liberatore, ha insomma una sua carica utópi-ca, ma nella sua forma simbolica e metastorica, al di sopra al di fuori dellastoria, allorché tale forma si sostanzia, si materializza nelle figure di visiona-ri e di profeti, essa ha un effetto dirompente, con conseguenze spesso tragi-che.

Pedra Bonita e Canudos sono due esempi, fra i tanti.Nel sertào di Pernambuco, nel 1838, il profeta Joao Ferreira convince

centinaia di adepti che all'interno della Pedra Bonita, la Pietra Bella (unasorta di enorme menir naturale, situato in un grande anfiteatro desertico delNordest) è prigioniero per incantamento Don Sebastiano con tutto il suoesercito. Solo bagnando di sangue umano la Pedra, si potrà rompere l'incan-tesimo, e il re, finalmente libero, castigherà inesorabile l'umanità ingrata ericoprirà di tesori tutti coloro che avranno contribuito alla sua resurrezione.Ne segue un bagno di sangue, il sacrificio soprattutto di bambini per placa-re la divinità. L'esercito governativo porrà fine a questa follia collettiva, aquesto fanatismo di massa, uccidendo tutti i seguaci del profeta, lui com-preso.

Nella sertaneja città di Canudos, all'interno della regione di Baia,migliaia di persone si raccolgono attorno ad Antonio Conselheiro - figurastrana ed enigmatica, tra profeta e santone - in un regime di vita comunita-ria, in cui il tempo sembra essersi fermato e lo spazio sacralizzato. Una sortadi interregno nel quale si lotta per difendere la legge divina violata dallanuova Repubblica - proclamata, come è noto, nel 1889 e a cui tutta lacomunità di Canudos si oppone - , la legge divina abolita dal positivismo delnuovo codice civile, che permette il divorzio: si lotta insomma per conser-vare la legge fedele ai valori antichi e santi che i governatori di Rio, di Baia,di Sao Paulo, nella loro empietà, vogliono distruggere. Per questo AntonioConselheiro ordina la disobbedienza civile. Le imposte non saranno pagate,la nuova moneta repubblicana non ha alcun valore. Nelle terre del profetanon entrerà la legge dell'infedele, del Cane, del Demonio. Un esercito miti-co, chimerico, l'esercito incantato di Don Sebastiano li guiderà alla vittoria.

Page 11: Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos · suo popolo. E nell'attesa del suo ritorno si sospenderà per secoli la vita di una nazione in ansie, speranze, sogni, soprattutto

Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos 349

Alle soglie del XX secolo si ripropone il grande mito sebastianista cheaveva alimentato per secoli i sogni di riscatto delle moltitudini straccione edimenticate del Nordest. La miserabile comunità ribelle di Canudos resisteràquasi un anno (dal gennaio all'ottobre del 1897) agli attacchi dell'esercitogovernativo e cadrà senza arrendersi.

Pedra Bonita, Canudos: grandiose epopee negative, che tradotte in let-teratura daranno vita a opere memorabili: dai romanzi O Reino Encantado(II regno incantato) di Araripe Júnior, a Pedra Bonita (1938) di José Lins doRego, a "Bumba-meu-boi" O Coronel de Macambira (1963) di JoaquimCardozo, fino ai due lunghi racconti di Ariano Suassuna A Pedra do Reino(La pietra del Regno, 1971) e O Rei Degolado (II re decollato, 1979). Ma ècon i Sertoes di Euclides da Cunha che queste epopee esplodono in tutta laloro tragicità, quasi a significare che il mito sebastico, còme ogni mito, è talefinché abita il luogo teorico che lo ospita, finché abita il luogo virtuale dovevivono tutti i miti; nel momento in cui gli si comunica il linguaggio, il peso,lo spessore, la concretezza delle cose, esso perde la sua qualità di simbolo pri-vilegiato e trascendente.

Page 12: Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos · suo popolo. E nell'attesa del suo ritorno si sospenderà per secoli la vita di una nazione in ansie, speranze, sogni, soprattutto