La Lebensold (II) SOMMARIO · loro serate? Qualcuno prima o poi si renderà conto che, pur essendo...

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Transcript of La Lebensold (II) SOMMARIO · loro serate? Qualcuno prima o poi si renderà conto che, pur essendo...

Riccardo VandoniMani dai Simultanei

32Giorgio Torelli e Luca Marietti

La Lebensold (II)36

Franco BroccoliQuiz di gioco

40

Franco BroccoliQuiz di controgioco

44Helga

Zoom Convention Cards48

Miguel AntinoloBridge Mentale

50

LE OPINIONI

Nino GhelliEdgar Kaplan, eclettica star

e solista di flauto52

RobyCon Nove si batte?

54

IL VARIETÀ

Marco CatellaniL’artista che vide la luce

56

I DOCUMENTIGiudice Arbitro Nazionale

58

Corte Federale d’Appello64

Calendario AgonisticoIII cop.

Riccardo VandoniPuntinipuntinipuntini

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Riccardo VandoniRaccontiamoci

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Nino Ghelli Tuttolibri4

LA CRONACA

Giancarlo PrincipeIl Festival di Montegrotto

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LA TECNICA

Pietro ForquetPasso a passo

10

Giagio RinaldiLe risposte d’appoggio dopo

intervento nei sistemi a base quintanobile15

Giampiero BettinettiSindromi del bridge

17

Franco BroccoliLa mano del mese

19Carlo Grignani

Mani che si battono20

Tonino CangianoUn torneo a Montenevoso

22Nino Ghelli

Convention Corner26

LE RUBRICHE

Franco BroccoliAccade all’estero

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Rivista bimestrale dellaFederazione Italiana Gioco Bridge

Abbonamento annuo € 70Abbonamento annuo tesserati FIGB € 50

Direttore Editoriale: Gianarrigo RonaDirettore Responsabile: Riccardo Vandoni(e-mail: [email protected])Segretario Editoriale: Niki Di FabioCaporedattore: Franco BroccoliComitato di redazione: Mabel Bocchi,Niki Di Fabio, Franco Di Stefano, FilippoPalma, Giovanni Maci.Direzione e redazione: Via C. Menotti, 11scala C - 20129 Milano - Telefono02/70000333 r.a. - Fax 02/70001398http://www.federbridge.ite-mail: [email protected]

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Spedizione in abbonamento postale,45% art. 2, comma 20 B, Legge 662/96 -Milano

La tiratura di questo numero è stata di30.000 copie

Finito di stampare: 3 aprile 2004

N. 3/4 - MARZO/APRILE 2004

SOMMARIO

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PUNTINI... PUNTINI... PUNTINIPUNTINI... PUNTINI... PUNTINIPUNTINI... PUNTINI... PUNTINI

11 Marzo 2004(Strage di Madrid)

“Homo homini lupus” affermavano gli an-tichi. Ma io credo che il lupo, bestianobile e dignitosa, si sia stancato di es-sere paragonato all’uomo ed alle sueatrocità. Abbiamo costruito un mondo

assurdo ed incivile e ciascuno di noi si dovrebbesentire responsabile. Invece accendo la televisione(raramente, invero) o apro i giornali e tutti, a loromodo, forniscono soltanto diagnosi e terapie: gliesami di coscienza sono rari come eclissi di sole

Ho l’impressione che il mondo sia ormai inpreda a metastasi incurabili e che qualsiasiintervento funzioni soltanto da inutile pal-liativo.

La violenza è dentro di noi e mi coglie,persino di sorpresa, tutti i giorni anche nel-la mia vita privata. È violento lo sport, vio-lenta è la politica, violenti sono gli atteg-giamenti quotidiani. Ho aperto una letteradi un amico, di recente, e dentro c’era unamanciata di inutile violenza. Sì, perché ilfurore a nulla conduce ed implode sempre

con effetti devastanti, mortali per tutti, anche perchi sopravvive. Guardo con tenerezza gli occhi diun bambino per cogliere speranze future, petali disaggezza da conservare. Come farlo restare bambi-no, per sempre?

La cosa terribile è che tutto continua a perpetuar-si con quotidiana perseveranza. Seppelliamo i mor-ti con ricorrente naturalezza ed il dolore degli altriè solo quello degli altri. Una preghiera, un discor-so, un minuto di silenzio e poi via… a correre an-cora una corsa dissennata e senza mete.

Io voglio fermarmi, invece, devo fermarmi, per-ché questo è un giorno di dolore per tutti… ancheper il bridge!

Riccardo Vandoni

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l’8, 9 e 10 Gennaio sono convocati i se-guenti atleti…”. Poi mi è venuto inmente il mio fisico da lanciatore di co-riandoli, ho pensato a Michelangelo DiStefano che ha il vago aspetto di un lot-tatore di sumo ed a Gaetano D’Alican-dro che con qualche sforzo potrebbeperfino reggere una partita di bocce: misono quindi seriamente vergognato edalla fine ho corretto il termine atleti conquello, davvero più adeguato, di tesse-rati.

Le tue due esperienze di gara sonodavvero carine ma non sono ancoranulla rispetto a quello che ti aspetterà.Dovrai giocare in tavoli di formicabianca, adopererai cartellini dichiarati-vi del 1928 riesumati dal museo del-l’antichità ed incellofanati per l’occa-sione, dovrai portarti dei bidding boxesin borsetta, ti fratturerai le dita in qual-che finestra rotta di sipari artigianali,correrai a casa a disinfettarti dopo averadoprato carte su cui c’è la storia brid-gistica degli ultimi vent’anni. Insommapreparati perché il peggio deve ancoraarrivare!

Sono però contento che qualcuno ab-bia avuto il coraggio di denunciare, purcon l’indispensabile umorismo chequeste situazioni meritano, le condizio-ni davvero precarie in cui sovente sia-mo costretti a muoverci. Le due espe-rienze da te vissute a quanti soci avran-no fatto strappare la tessera o li avran-no convinti ad occupare in altri modi leloro serate? Qualcuno prima o poi sirenderà conto che, pur essendo il no-stro amore per il bridge smisurato e su-periore a qualunque ostacolo, vorrem-mo rispetto e condizioni ambientali al-meno dignitose.

In bocca al lupo per il tuo futuro ago-nistico.

Riccardo

ziata?) e che ci può offrire, dietro ade-guato compenso, un solo bicchiere (diplastica rossa, triste ricordo di recentifestini natalizi) di frizzante, però, ché laliscia non è mai esistita. E ce la versa dauna bottiglia ovviamente smezzata. Nelfar ciò ci mostra le fauci disordinate diun frigobar in cui fanno bella mostra disé mezzo galbanino e qualche avanzodi pizza (“le sedi di gara devono essereomologate dalla Commissione Federa-le” recita un recente proclama).

A questo punto guardo in alto percercare le telecamere nascoste di unacandid camera, ma la voce dell’arbitroci richiama ai tavoli e frustra il mio de-siderio di sense of humor.

Non è un film, anche se le citazioninon mancano, da Shining a Totò e Pep-pino nelle nebbie milanesi. E la do-manda di tutti è sempre la stessa: “per-ché continuiamo a sederci ai tavoli?”.La risposta è che ci piace giocare e, co-me tutti i giocatori, siamo un po’ mala-ti.

Non sarà che la Federazione (che ciregola e ci organizza), nella sua lungi-mirante generosità, stia attuando un il-luminato programma di disintossica-zione dal demone del gioco?

Patrizia Pelino

HCara Patrizia,

leggendo le tue peripezie, mi è venu-ta in mente la Parigi-Dakar, le corse diciclocross nel fango, le maratone volatea piedi nudi, le partite di football ame-ricano giocate in mezzo metro di neve,le gare di sci di fondo in cui si arriva allimite dell’ultimo sospiro. Nello sportla sofferenza è una componente essen-ziale e noi, qualche tempo fa, ci siamomessi in testa d’essere sportivi.

L’altro giorno, in previsione dell’en-nesimo turno di Coppa Italia, avevo di-ramato le convocazioni della mia squa-dra (ho l’onore di essere il Capitano)per i singoli turni ed in una circolare daapporre nella bacheca del circolo avevoscritto: “Per i turni di Coppa Italia del-

Caro Direttore,ti descrivo il mio primo anno da ago-

nista.Squadra ladies 2003, fase interregio-

nale. Nel bel mezzo di quello che i me-teorologi definiranno il luglio più caldodegli ultimi dieci lustri, “approdiamo”in un grazioso circoletto di periferia do-ve ci indicano il sottomarino in cuidobbiamo giocare. Sì, perché il ridentecircoletto di cui sopra è al di sotto dellivello del mare e, ovviamente, senzaaria condizionata. Come tutti i sottoma-rini non è dotato di uscita di sicurezza,la toilette è aldilà della sala chiusa co-sicché l’acqua che sarebbe stato saluta-re ingerire per scongiurare la disidrata-zione incontra ovvie difficoltà regola-mentari sulla via d’uscita. Nonostantel’imbarazzata gentilezza degli ospitanti,la situazione si rivela subito drammati-ca. Sessanta donne giustamente imbe-stialite fanno abluzioni con l’acqua mi-nerale offerta dalla casa; i loro ormoni,ormai liberi di agire indisturbati, le pre-cedono vestiti di maschere e pinne epoco ci manca che una di loro, dispera-tamente privata dei propri freni inibito-ri, aggredisca fisicamente l’arbitro chesi rifiuta di farla uscire per fumare.

Gennaio 2004, fase interregionale,Coppa Italia ladies: “un circolo fuori lemura”, ore 21,00. Già raggiungere il luo-go dell’incontro nel dì infausto dellosciopero dei mezzi è un’odissea. Il po-sto è “dietro” alla luna e per raggiun-gerlo mi ci vuole un’ora buona. Il latopositivo è che, in possesso di patente emezzo di proprietà, risparmio 40 eurodi taxi. L’albergo è immerso nelle neb-bie e ci offre uno spettacolo da Padaniaselvaggia. Entriamo in un hotel desertodove non ci sono spunti utili per trova-re il campo di gara e ci inerpichiamo super una scala e per corridoi deserti do-ve ti aspetti, da un momento all’altro,di veder sbucare Nicholson con l’asciao vedere il bambino col triciclo che per-corre il corridoio. Eppure alla fine ciimbattiamo nei tavoli verdi. Deluse dal-l’assenza di qualsiasi servizio ai tavoli,verso metà gara chiediamo dell’acqua.Un signore dall’aria vetusta ci informache l’acqua è finita (ma quando è ini-

RACCONTIAMOCINoi, Voi...

... e il Bridge

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Giorgio Rivara,Octopus Club. Relay Bridge System,2003.

Finalmente l’opportunità di recen-sire un volume italiano dedicato,come detto nella Premessa (checontiene un’eccellente “bouta-de”), al sistema Octopus, in cui

molte sequenze sono caratterizzate daun esaustivo impiego di relays e relati-ve risposte obbligate.

Come noto1, i sistemi a relays preve-dono che, in numerose sequenze di-chiarative, uno dei componenti la cop-pia (denominato “servus” all’origine,termine poi abbandonato per ovvii mo-tivi), formuli una serie di dichiarazioniprive di autonomo significato semanti-co, che costituiscono “meri tempi mor-ti” per consentire al compagno (“thecaptain”) di completare in forma al mas-simo esaustiva la descrizione della pro-pria mano, consentendo all’interrogan-te una “visione integrata” delle due ma-ni e, di conseguenza, l’individuazionedel contratto ottimale.

Il primo sistema a relays fu sviluppa-to dal francese Ghestem che, con uncerto successo, ne fece uso in coppiacon Bacherich nel Campionato Mon-diale del 1950. Successivamente, Ba-cherich modificò il sistema originariodando vita ad uno nuovo, denominatoMonaco, che incoraggiò la nascita inEuropa di numerosi sistemi di analogatipologia (l’Alpha di Romanet e il Betadi Collet, datati entrambi 1965, furonogli esempi più conclamati). Negli StatiUniti un importante contributo al per-fezionamento dei sistemi a relays fudovuto a Cliff, le cui peculiari innova-zioni furono utilizzate da un gruppo digiovani giocatori prevalentemente del-l’area californiana, tra cui gli esponentidi maggior risalto erano Becker, Rubine Granovetter, che dettero vita al siste-ma Ultimate Club 2, pubblicato nel 1981,utilizzato per un certo tempo con moltosuccesso e che ebbe numerosi adepti.

I sistemi a relays costituiscono l’e-sempio più evidente della tenace ricer-ca del “mito del sistema perfetto”, ma

di essi ha fatto giustizia la storia, comesempre testimone impassibile ed im-placabile dei “sogni umani”. Dopo unbreve periodo di fulgore sono stati pres-socché abbandonati, anche se molte lo-ro invenzioni semantiche sono stateutilizzate e inserite nei sistemi attualidi maggior rilievo. Il loro integrale uti-lizzo ha ben presto mostrato la preca-rietà della illusione che ne costituiva ilfondamento, e cioè la presenza di av-versari muti ed imbelli che assistesseropassivamente alla costruzione delle ela-borate sequenze semantiche della cop-pia in attacco. Nell’attuale concitatoclima agonistico delle competizioni adelevato livello, in cui sempre più spes-so è arduo definire chi sia in attacco echi in difesa, gli spazi dichiarativi sonodivenuti talmente ristretti che sonoscarsamente frequenti le occasioni d’im-piego di sequenze analitiche ed artico-late come quelle previste dai sistemi arelays. Il che riduce ovviamente, e intaluni casi addirittura impedisce, l’ese-cuzione di elaborate ed analitiche se-quenze dichiarative.

Né va sottovalutato, soprattutto incompetizioni sulla lunga distanza, l’in-dubbio stress mnemonico comportatodall’impiego di sistemi a relays moltoarticolati. Non è infatti senza significa-to che la grande maggioranza dei siste-mi “Fiori Forte” preveda sviluppi natu-rali moderatamente convenzionali. Pur-troppo, o per fortuna, nel concitato cli-ma agonistico del bridge attuale un pe-so sempre maggiore hanno le doti di in-tuizione (talvolta quasi magiche per igiocatori di maggior livello!), di “tenu-ta agonistica”, di aggressività e via di-cendo.

Nei confronti della struttura semanti-ca di Octopus, molto articolata ed espo-sta in forma analitica e con chiarezzaesemplare, qualche perplessità suscita-no:

• l’adozione di un unico criterio va-lutativo in termini H per tutti i tipi dimano (bilanciate e sbilanciate) con unainevitabile inadeguatezza nel determi-nare il loro “potenziale in prese” (nelvolume si fa soltanto un riferimento fu-gace alla possibilità di apertura di 1�per le mani con meno di 5 perdenti,limite peraltro troppo basso in quantorestringe notevolmente il “campo diutilizzo” dell’apertura peculiare del si-stema)

• la troppo elevata forza minima sot-tintesa dall’apertura di 1� (17+ H)

• l’inevitabile impiego del “Quadripreparatorio”, con tutte le ambiguità el’insufficienza agonistica rilevate in al-tre occasioni

• l’impiego di dettagliate sequenzedichiarative per mani di minima fre-quenza (ad es. le monocolori di 8+ car-te), oppure dell’interrogativa per i Fan-ti (!) su apertura di 1�

• una certa “astrattezza” nella formu-lazione di ipotesi di possibili sequenzedichiarative (ad es., a pag. 123 ne figu-ra una che prevede 19 passaggi per ladichiarazione di un contratto di grandeslam che, con un buon sistema natura-le, ne richiede molte meno dopo aper-tura forzante di 2�).

Abbastanza singolare, anche se con-forme al carattere un po’ astratto del vo-lume, è inoltre il fatto che nell’illustra-zione delle articolate sequenze dichia-rative non vengano previste varianticonseguenti alle interferenze avversa-rie, né siano indicate le posizioni di-chiarative dei contendenti e le recipro-che situazioni di vulnerabilità; elemen-ti tutti che devono considerarsi essen-ziali nella valutazione delle scelte di-chiarative. Inoltre, non del tutto convin-centi (quanto meno in termini di stan-chezza mentale) sono talune afferma-zioni: ad es. quella esposta nella “con-tro di copertina” secondo cui, con lemani descritte, è più corretto dichiara-re 7�anziché 6 SA (17 passaggi licita-tivi!). È un’ipotesi verosimile nel brid-ge di oggi? E quanto paga in termini distanchezza, in un incontro lungo, unasimile elaborazione?

Per concludere, un volume di lode-vole impegno, ma il cui contenuto è il-lustrativo di un sistema forse eccessiva-mente analitico e troppo “informativo”anche per gli avversari, i quali sonospesso supposti come silenti compri-mari. Ma un volume che evidenzia ilserio intendimento dell’Autore nel trat-tare in modo chiaro e conciso un argo-mento molto complesso e articolato, ungeneroso travaglio speculativo e un’an-sia di ricerca lodevole.

Né va dimenticato il gradevolissimoimpianto tipografico che agevola sensi-bilmente la lettura della materia tratta-ta facilitando la comprensione e la me-morizzazione dei complessi meccani-smi dichiarativi.

TUTTOLIBRIa cura di Nino Ghelli

1) Cenni sui sistemi a relays sono reperibili nel-la rubrica Convention Corner.

2) Ad esso si ispira, come indicato nella “controdi copertina”, il sistema Octopus.

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INCONTRI DI BRIDGEOrganizzazione Enrico Basta presenta

Villaggio IGV - Santa GiustaLoc. Castiadas (CA)

3/10 - 10/17 luglio 2004

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Dall’anticipo di primavera del2003 alla recrudescenza dell’in-verno nel 2004; le avverse con-dizioni atmosferiche non hanno,però, intaccato il successo del

Festival Bridge di Montegrotto alla suaseconda edizione, organizzata da PierLuigi Malipiero nel solco della ormaiquarantennale tradizione del Torneo diPadova.

Di sereno in quelle giornate solo ilsorriso e la voce di Omar Sharif, ripor-tato alle competizioni bridgistiche inItalia dall’intraprendenza di Lino Folli,già “factotum” del Festival ai tempi diGalzignano.

La comunicativa e la simpatia dell’attore sempre attorniato da cronisti edoperatori TV ma anche da bridgisti efans, ovviamente con prevalenza delgentil sesso, hanno fatto della hall dell’Hotel Tergesteo l’altro polo della mani-

festazione oltre alla Sala dell’ HotelPetrarca, dove si svolgeva l’Internazio-nale con l’attore bridgista sempre impe-gnato ai primi tavoli con il partner PaulChemla ed i compagni di squadra Ga-briella Olivieri e Dano De Falco, facen-do registrare un nuovo record di pre-

senze di angolisti (e ).Anche quest’anno la buona riuscita

del Festival è stata garantita dal contri-buto degli Amici del Bridge – per usarele parole di Gianarrigo Rona che le pre-ferisce al termine sponsor.

Le condizioni alberghiere propostedalla famiglia Pastorello per gli alber-ghi Tergesteo, Petrarca ed Augustus,erano infatti molto allettanti, mostran-do ancora una volta che le località ter-mali non hanno rivali nell’ospitalità diimportanti manifestazioni e sono oltre-modo avvantaggiate rispetto alle grandicittà, avvalorando quanto sostenuto daBruno Sacerdotti Cohen nel commentoal Torneo di Milano sull’ultimo nume-ro di Bd’I.

Il dr. Carlo Pastorello ed il direttoreGiorgio Marcato hanno seguito perso-nalmente tutto lo svolgersi della mani-festazione; l’assidua presenza del se-

ILFESTIVAL

DIMONTEGROTTO

Giancarlo Principe

La squadra di Maria Teresa Lavazza, vincitrice del Festival

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municazioni in perfetto inglese oxfor-diano ma con leggerissima inflessioneromanesca che tanto simpatiche suona-no alle nostre orecchie quotidianamen-te martoriate da comunicati metallici erobotizzati e che tutta la Grande Fami-glia del Bridge si augura di risentirequanto prima nelle sedi di gara. Livellodi gioco molto elevato, con la parteci-pazione, oltre a numerose formazioni ita-liane (84 complessivamente), di com-pagini provenienti da Bulgaria, Polo-nia, Austria, Libia e India. Dopo trediciturni di gara, ciascuno di otto mani, havinto il Team Lavazza (M.T. Lavazza,Bocchi. Duboin, Buratti-Lanzarotti) con251 VP, secondi i bulgari di Mihov con231 VP e terzo Croci (Croci-Chizzoli,De Giacomi, Johansson) con 229 VP.

mento del 10% rispetto all’anno scorsoe i posti di testa sono stati tutti per gliitaliani. Hanno infatti vinto (con ben il72% di media nel secondo turno) Fran-cesco Natale e Furio Di Bello, lasciandoal secondo gradino del podio Buratti-Lanzarotti e poi di seguito Totaro-Clair(quest’ultimo abituato a bissare il podiodi questa gara), Capriata-Golin, Ronchi-Caneschi, Terenzi-Vivaldi, Mazzadi-LoPresti, Fonti-Caldarelli, Abate-Morelli,Puricelli-Franco.

Dopo il Nazionale a Coppie Libere hapreso il via l’Internazionale a Squadre,forse primo torneo con Direzione Tec-nica on-line: Massimo Ortensi, infatti,pur impedito dai noti motivi, non ha ri-nunciato a dirigere e lo ha fatto egregia-mente a mezzo computer; tutti, però,hanno sentito la mancanza di quelle co-

condo nella sede di gara oltre ai motiviprofessionali era certamente dovuta an-che all’interesse del bridgista neofitoper il gioco dei tanti campioni presenti.

Il Festival del Bridge si è ormai con-fermato appuntamento di prestigio nelquadro delle manifestazioni che con-corrono con la capacità e la qualità del-l’ospitalità alberghiera a portare Monte-grotto a raggiungere la fama già conso-lidata di Abano.

Non potevano mancare gli ultimi mo-delli Porsche : esposti davanti all’ HotelTergesteo ed ai bordi delle piscine dell’Hotel Petrarca, ricordavano a tutti l’at-taccamento del dr. Loris Casadei e di“Porsche Italia “ alla nostra disciplinasportiva.

Il dr. Roberto Callegari, influenzato,non ha potuto presenziare alla manife-stazione ma non sono mancati l’esposi-zione di eccezionali gioielli della Calle-gari Gallery in occasione dell’ aperitivoofferto agli ospiti ed il prezioso Trofeodello Challenge in bella mostra al tavo-lo delle premiazioni.

Si è cominciato con il Torneo Nazio-nale a Coppie Miste (104 le coppie ingara, con un 20% di incremento rispet-to al 2003) e dopo il primo turno la cop-pia mista per antonomasia Rossano-Vi-valdi sembrava avviata con il 70% al-l’ennesimo successo, bissando quellodello scorso anno, ma qualche sfortu-nata disavventura nel secondo li relega-va al quarto posto, preceduti da Peder-zoli-Moritsch, Diklictch-Pilipovic eMatteucci-Paolini.

Il Nazionale a Coppie Open ha vistoalla partenza 144 coppie, con un incre-

Natale-Di Bello, vincitori del Coppie Open.

La squadra di Omar Sharif in posa davanti alla Porsche.

I Trofei Callegari del Festival.

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picche. Sud surtaglia con l’Asso e ritor-na: A) con il Fante di picche, Nordscartando una cuori; B) con l’Asso dicuori.

Può essere mantenuto il contratto inentrambi i casi? E cosa ne pensate delgioco sin qui seguito da voi e dalla dife-sa?

Ecco la smazzata al completo:

� 7� 8 7 6 5� 10 8 5� 10 8 6 4 3

� R 6 5 2 N � D 9 8 4� D 2 O E � F 10 9 3� D 2 S � A R F 9� A R F 9 5 � 7

� A F 10 3� A R 4� 7 6 4 3� D 2

Ed ecco la situazione a cinque carte:

� –� 7 6 5� –� 10 8

� R 6 5 N � 9 8 4� – O E � 10 9� – S � –� F 9 � –

� F 10 3� A 4� –� –

A) Sud ritorna con il Fante di picche.Prendete con il Re e tagliate il 9 di fiori.Sud surtaglia, ma questa è la terza edultima presa per la difesa.

B) Sud ritorna con l’Asso di cuori.Dopo aver tagliato, tagliate il 9 di fiori.Per il suo meglio Sud surtaglia e ritornacon il 4 di cuori. Prendete al morto edeseguite il sorpasso all’ultimo onore dipicche.

Il contratto viene così mantenuto. Mail dichiarante che al tavolo da gioco a-dottò la descritta manovra, cadde di unapresa. Malauguratamente per lui, infat-ti, in Sud era seduto un difensore delcalibro di Geir Helgemo. Quando alsestultimo giro Ovest tagliò il 5 di fioricon la Donna di picche, il campione

norvegese anziché surtagliare meccani-camente con l’Asso, scartò una cuori.Ecco il finale:

� –� 7 6 5� –� 10 8

� R 6 5 N � 9 8 4� – O E � 10 9� – S � –� F 9 � –

� A F 10 3� A� –� –

Il contratto è ora infattibile: se Ovesttaglia una cuori e taglia una fiori, Sudsurtaglia e continua con due giri di pic-che; se Ovest gioca picche, Sud prendee continua con il Fante di picche. Il di-chiarante prende con il Re, taglia il 9 difiori, ma Sud surtaglia e gioca l’Asso dicuori promuovendo cosi la sua ultimaatout.

Nella Venice Cup la canadese Franci-ne Cimon, alle prese con lo stesso con-tratto, vinto l’attacco con l’Asso di qua-dri, giocò subito il 4 di picche. Se Sudavesse preso con l’Asso il contratto sa-rebbe stato battuto, ma Sud non sapen-do che entrambi i suoi onori di cuorisarebbero passati, decise di lisciare pernon perdere una presa a picche. Questoè quanto voleva la dichiarante. Vintocon il Re, la Cimon incassò la Donna diquadri e proseguì con Asso di fiori, fio-ri taglio e due giri di quadri per lo scar-to delle due cuori. Quindi continuò conFante di cuori-Re-taglio e Re di fiori perlo scarto di una cuori. Ecco il finale do-po che Sud ebbe tagliato con il 10 dipicche:

� –� 7 6� –� 10 8

� 6 5 N � D 9� – O E � 10 9� – S � –� F 9 � –

� A F� A 4� –� –

PPIIEETTRROO FFOORRQQUUEETTPasso a passo: confrontando il vostro gioco con quello dei campioni

Non sempre il fit 4-4 in un maggio-re rende la partita in atout piùagevole di quella a Senza. Vedia-mo, per esempio, questa smazza-ta tratta dagli ultimi mondiali:

� R 6 5 2 N � D 9 8 4� D 2 O E � F 10 9 3� D 2 S � A R F 9� A R F 9 5 � 7

Adottando il vostro sistema, con Ovestprimo di mano, quale contratto raggiun-gete?

I norvegesi Brogeland e Saelensmin-de, grazie a un gadget sull’apertura di 1SA, pervennero in due battute al mi-glior contratto.

OVEST NORD EST SUD

1 SA passo 3 � * passo3 SA fine

* 4-4-4 e singleton di fiori.

Il contratto venne facilmente mante-nuto con una presa in più.

In diversi altri tavoli, invece, Ovestraggiunse la partita a picche dopo il se-guente dialogo:

OVEST NORD EST SUD

1 � passo 1 � contro1 � passo 4 � fine

Con l’attacco a cuori questa mano nonavrebbe avuto una storia, ma, conside-rata la dichiarazione, Nord attaccò aquadri con il 5, rimettendo così in gio-co il dichiarante.

Supponetevi in Ovest. Quale sarebbestato il vostro piano?

Vinto con la Donna, proseguite conaltri due giri di quadri scartando unacuori. Tutti seguono. Incassate alloraanche la quarta quadri scartando la se-conda cuori. Nord taglia con il 7 di pic-che e ritorna a cuori per il Fante e per ilRe.

Dopo aver tagliato, come continuate?

Incassate i due onori maggiori di fiorisui quali Sud segue con il 2 e con laDonna.

Qual è la vostra prossima mossa?

Tagliate il 5 di fiori con la Donna di

11

Se Sud avesse giocato Asso e Fante dipicche, la dichiarante avrebbe realizza-to la sua decima presa con una cuori.Né diverso risultato avrebbe ottenuto ilritorno di Asso di cuori.

La storia può forse sembrare finita,ma se siete ancora lì ho un altro quesi-to, il più importante, da proporvi.

Dopo l’attacco a quadri come avreb-be dovuto giocare il dichiarante permantenere il suo impegno contro qual-siasi difesa?

Spero che già da tempo abbiate trova-to la manovra vincente. Vinto l’attaccocon la Donna, incassate altre due presenel colore scartando una cuori e guar-dandovi bene dal giocare un quarto girodi quadri, intavolate il 4 di picche. SeSud prende e incassa una cuori potràrealizzare soltanto un’altra presa conuna picche; se liscia, tre picche sarannole sue uniche tre prese.

AIl brasiliano Gabriel Chagas è da mol-

ti chiamato “The Angel Gabriel” per lasua raffinatezza nel gioco della carta.Qui di seguito lo vediamo protagonistanel match contro gli Stati Uniti “2” de-gli ultimi campionati del mondo “se-nior”.

� A 4 N � 6 5� A F 10 7 6 O E � R 5 2� 7 5 4 S � R D F 9 8� A F 5 � R D 9

Tutti in zona, la dichiarazione:

OVEST NORD EST SUD

Chagas Hayden Assumpcao Bates– – 1 � passo1 � 1 � contro * 3 � **4 � fine

* tre cuori;** interdittivo.

Nord attacca con il Fante di picche,Sud seguendo con il 3. Il contratto sem-bra di ordinaria amministrazione, maallorché, dopo aver vinto con l’Asso,entrate al morto con il Re di cuori Nordscarta una picche. Sud, quindi, ha ini-ziato con cinque atout.

Come proseguite per cercare di supe-rare questo inconveniente?

Cinque prese a cuori potreste comun-que assicurarvele giocando due volteverso la mano e superando di misura lacarta fornita da Sud per poi attenderecon la forchetta rimasta. Ma poichél’Asso di picche e tre fiori vi farebberoarrivare soltanto a nove prese, occorremanovrare in modo da realizzare una

presa a quadri senza peraltro perdere ilcontrollo delle atout.

All’altro tavolo l’americano Grant Ba-ze, alle prese con lo stesso problema,eseguito un primo sorpasso alla Donnadi cuori, giocò una quadri verso il mor-to. Nord lisciò, il Re fece presa e il con-tratto divenne imperdibile.

Tutto molto facile, quindi. Con un pic-colo particolare, però, da aggiungere.Sud aveva iniziato con il singleton diquadri e pertanto Nord avrebbe potutobattere il contratto prendendo il primogiro di quadri e concedendo due taglinel colore al compagno dopo aver ri-preso la mano a picche.

Spero che voi, come Chagas, abbiatevisto il suddetto pericolo e che comelui abbiate anticipato una picche per li-mitare le comunicazioni ai difensori.Al tavolo da gioco Sud prese e ritornò aquadri, ma poté realizzare soltanto untaglio.

Ecco la smazzata al completo:

� R F 10 9 8 7� –� A 10 6 3� 8 7 3

� A 4 N � 6 5� A F 10 7 6 O E � R 5 2� 7 5 4 S � R D F 9 8� A F 5 � R D 9

� D 3 2� D 9 8 4 3� 2� 10 6 4 2

Anche questa volta la storia della ma-no non è finita. Sud, dopo aver tagliatoil ritorno a quadri, giocò un terzo girodi picche in taglio e scarto. Ecco la si-tuazione:

� R 10 9� –� 10 6� 8 7 3

� – N � –� A F 10 7 O E � 5 2� 7 S � D F 9� A F 5 � R D 9

� 2� D 9 8� –� 10 6 4 2

Come avreste continuato dopo il ri-torno a picche di Sud?

Al pari di un comune mortale avrestetagliato in mano per poi sorpassare duevolte la Donna di cuori. Ma Chagas nonè un comune mortale e volle esibirsi inuna più brillante manovra. Sul ritornoa picche taglio al morto scartando dimano la terza quadri. Così giocandoChagas non poteva più sorpassare duevolte la Donna di cuori, ma ciò non eraper lui un problema. La sua continua-

zione fu quadri taglio (per ridursi allostesso numero di atout di Sud), fiori peril Re, cuori per il 10 e fiori per la Don-na. Ecco il finale:

� R� –� 10� 8

� – N � –� A F O E � –� – S � D F� A � 9

� –� D 9� –� 10

Sulla Donna di quadri Sud cercò didifendersi scartando la fiori ma al girosuccessivo non poté evitare che la suaDonna fosse catturata.

A parte la lungimirante picche gioca-ta da Chagas al terzo giro, cosa ne pen-sate del suo finale? Un po’ di narcisi-smo o il tocco celestiale di un “ange-lo”?

AOgni anno l’American Contract Brid-

ge League premia alcuni suoi giocatoriper meriti acquisiti nel corso della lorocarriera, introducendoli nella “Hall ofFame”. Quest’anno il riconoscimento èandato a Fred Hamilton, vincitore dellaBermuda Bowl nel 1976 e del WorldSenior Pairs nel 1994. Nel corso dellapremiazione a chi gli chiedeva di rac-contare la sua mano preferita, Hamiltonha ricordato un piccolo slam da lui gio-cato agli albori della carriera quandolui, ventenne, incontrò al tavolo da gio-co il grande Easley Blackwood. Propriolui, l’inventore dell’omonimo 4 SA.

Tutti in zona, Fred raccolse in Ovest�87652 �AR9 �AR �DF2.

La dichiarazione iniziò così:

OVEST NORD EST SUD

Hamilton Blackwood1 � passo 2 � passo2 � passo 4 �* passo?

* Un rialzo a 3 picche non sarebbe stato forzante.

Cosa dichiarate?

In un’altra occasione la miseria dellesue picche avrebbe indotto Hamilton apassare velocemente, ma questa voltain Nord era seduto Mr. Easley Black-wood. Poteva Hamilton ignorare la suaconvenzione?

Certamente no e puntualmente riaprìcon 4 SA. Il suo compagno mostrò unAsso con 5 quadri e lui proseguì con 5

12

cuori subordinando lo slam a un “buonfit” a picche. Est, che a picche avevaR103 ritenne di avere un buon fit e au-mentò a 6 picche. Tutti passarono eBlackwood attaccò con il 10 di quadri.

� 8 7 6 5 2 N � R 10 3� A R 9 O E � D 8� A R S � F 7 6 4� D F 2 � A R 9 8

Quando Hamilton vide il morto si re-se conto che qualcosa nella dichiara-zione non aveva funzionato perfetta-mente: almeno due picche, infatti, era-no delle inevitabili perdenti. Ma...

Come avreste continuato al suo po-sto?

Come Hamilton avete visto una re-mota possibilità. Sull’attacco impegna-te il Fante dal morto, che Sud superacon la Donna.

Vinto con l’Asso, come proseguite?

Incassate la Donna di fiori.

La vostra prossima mossa?

Giocate il 2 di picche.

Qual è dunque il vostro piano di gio-co?

Ecco la smazzata al completo:

� A 9 4� F 7 6 5� 10 9 8� 10 6 4

� 8 7 6 5 2 N � R 10 3� A R 9 O E � D 8� A R S � F 7 6 4� D F 2 � A R 9 8

� D F� 10 4 3 2� D 5 3 2� 7 5 3

Hamilton aveva sperato che Black-wood avesse iniziato a picche con l’As-so terzo e Sud con il doubleton di Don-na-Fante ed aveva giocato in modo damostrare qualcosa del genere: �DFxxxxx �AR �Axx �D.

Le picche, come avete visto, erano di-sposte proprio come sperato e Black-wood cadde nella trappola tesagli dalsuo giovane avversario.

Per tema che il dichiarante avesse po-tuto scartare quadri sulle fiori, si preci-pitò a prendete con l’Asso per ritornarea quadri. Hamilton vinse e giocò piccheper il Re catturando così il secondo

onore di Sud.Blackwood incassò impassibilmente

il colpo e rimettendo con calma le suecarte nel board si complimentò così colsuo giovane avversario: «Ragazzo, seun giorno imparerai a dichiarare, diver-rai un buon giocatore».

AEnrico Guerra mi ha sottoposto un

quiz dichiarativo e uno di gioco duran-te un recente incontro di Coppa Italia.Ecco quello dichiarativo. “In Ovest hai�A10 42 �– �ARD62 �R1072”. Ladichiarazione, Est-Ovest in zona, pro-cede così:

OVEST NORD EST SUD

– – 1 � * contro2 � ** passo 2 � passo2 � *** passo 3 � passo?

* quinto;** transfer per le quadri;

*** naturale, forzante a partita

Cosa dichiari? È stato il suo quesitoche a volo vi giro.

Gli ho risposto che forse avrei dichia-rato 4 cuori. Ed ho avuto cura di calca-re quel forse per... non comprometter-mi troppo.

«Anch’io avrei voluto dichiarare 4cuori, ma poi... considerato che a gio-carli sarebbe stato LUI, ho preferito di-rottare su 3 SA. Mi capisci, no?». Ti ca-pisco, ti capisco Enrico, lo so che è unacroce che ti stai trascinando da oltredieci anni...

E voi, cosa avete dichiarato?

Ed ecco il quiz di gioco. Nord attaccacon il 9 di fiori.

� A 10 4 2 N � D 5� – O E � A R D 10 9 6� A R D 6 2 S � 5 4� R 10 7 2 � 6 5 4

Sud prende con l’Asso e ritorna conla Donna di fiori che voi prendete conil Re mentre Nord segue con l’8.

Come pensate di poter mantenere ilvostro impegno?

La mancanza di comunicazioni con ilmorto (il Re di picche è sicuramente inSud) rende problematico il vostro im-pegno. Tutto sommato sarebbe stato me-glio affidare a LUI il contratto di 4 cuo-ri. Comunque non disperate ed incassa-te i tre onori di quadri. Se il colore è di-viso 3-3 potete contare otto prese: cin-que quadri, due fiori (dopo aver cedutoil Fante) ed una picche. La nona potreb-be essere ricavata dal sorpasso al Fante

di picche che prima o poi Sud sarà co-stretto a farvi fare.

Concordate con questa analisi?

Purtroppo per voi, sul terzo giro diquadri Nord scarta una cuori. Le vostreprese sicure, quindi, diminuiscono asette.

Come proseguite?

Ecco la smazzata al completo:

� 9 6 3� F 8 7 4 3 2� 8 3� 9 8

� A 10 4 2 N � D 5� – O E � A R D 10 9 6� A R D 6 2 S � 5 4� R 10 7 2 � 6 5 4

� R F 8 7� 5� F 10 9 7� A D F 3

Il vostro impegno è infattibile se nonavete avuto cura di conservare il due difiori. Ma se lo avete fatto, seguendo conil sette sull’attacco, così come fece Guer-ra, adesso siete in dirittura d’arrivo. Ec-co la situazione dopo quattro giri diquadri:

� 9 6 3� F 8 7 4� –� –

� A 10 4 2 N � D 5� – O E � A R D 10� 6 S � –� 10 2 � 6

� R F 8 7� 5� –� F 3

In presa sul quarto giro di quadri conil Fante, Sud incassa il Fante di fiori,ma voi grazie al sette gettato sul primogiro, siete in grado di salvarvi dallamessa in presa gettando anche il dieci!Al giro successivo, pertanto, è Sud arestare in presa con il tre di fiori e, con-seguentemente, deve ritornare a piccheo a cuori consentendovi così di rag-giungere il morto.

All’altro tavolo Ovest pervenne allostesso contratto. Ma la dichiarazione fudiversa e l’attacco naturale a picche la-sciò il dichiarante senza alcuna risorsa.

OVEST NORD EST SUD

– – 1 � controsurcontro passo 2 � passo3 SA fine

E per terminare possiamo osservareche il contratto di 4 cuori, nonostantele sei atout di Nord, sarebbe stato im-battibile. Ecco come probabilmente sa-

PPIIEETTRROO FFOORRQQUUEETT

13

rebbe andato il gioco. Vinto l’attacco aquadri, Est prosegue con due altri giridi quadri, taglio, surtaglio, due giri diatout, fiori vinto da Sud che gioca unquarto giro di quadri sul quale Nordscarta la sua seconda fiori. Est taglia eliscia la Donna di picche. In presa conil Re, Sud ritorna con la Donna di fioriche viene superata dal Re. Nord taglia,ma il dichiarante successivamente ot-tiene due prese a picche sorpassando ilFante, mantenendo il suo impegno consei cuori, due quadri e due picche.

Molto bene, ma lui come avrebbe gio-cato?

AIl seguente contratto di 3 SA vede una

bella lotta tra il dichiarante, il franceseMichel Abecassis, e i difensori gli ame-ricani Larry Cohen e David Berkowitz.

� A 9 3 2 N � F� A O E � R 10 9 6 2� R D 10 9 5 S � A 7 6 3� R 7 4 � 10 9 2

Tutti in prima, la dichiarazione:

OVEST NORD EST SUD

Abecassis Cohen Quantin Berkowitz– – passo 2 � *2 SA passo 3 � ** passo3 SA*** fine

* sottoapertura;** transfer per le cuori;

*** naturale, nessun interesse per le cuori.

Nord attacca con il 10 di picche per ilFante e la Donna.

Seduti in Ovest, prendete o lisciate?

Decidete di lisciare. Se Sud, localiz-zando in Nord il 9, continua nel colore,vi concede subito la nona presa. MaSud non vuole aiutarvi e ritorna con l’8di quadri che voi prendete con il Rementre Nord segue con il 4.

Come continuate?

Incassate l’Asso di cuori, la Donna diquadri, Nord seguendo con il Fante eSud con il 2, ed entrate al morto supe-rando il dieci con l’Asso di quadri,Nord scartando una fiori e Sud una pic-che.

Come proseguite?

Giocate il 10 di cuori scartando unapicche. Sud prende con il Fante e inta-vola la Donna di fiori. Superate con ilRe restando in presa.

Questa è la situazione:

� A 9 N � –� – O E � R 9 6� 9 5 S � 7� 7 4 � 10 9

Come continuate per cercare di otte-nere le quattro prese ancora occorrenti?

Ecco la smazzata al completo:

� 10 6� D 8 7 4� F 4� A F 8 6 5

� A 9 3 2 N � F� A O E � R 10 9 6 2� R D 10 9 5 S � A 7 6 3� R 7 4 � 10 9 2

� R D 8 7 5 4� F 5 3� 8 2� D 3

Ed ecco la situazione a sei carte:

� 6� D 8� –� A F 8

� A 9 N � –� – O E � R 9 6� 9 5 S � 7� 7 4 � 10 9

� R 8 7 5� 5� –� 3

Avete trovato la manovra vincente?

Nord si è difeso molto bene lisciandoil Re di fiori. Se avesse preso con l’Assonon avreste più avuto alcun problema.Adesso, invece, nonostante che le duequadri, l’Asso di picche e il Re di cuorirappresentano le quattro prese che an-cora vi necessitano, la penuria di co-municazioni non vi consente di incas-sarle tutte.

Ma voi avete trovato la soluzione. Inpresa con il Re di fiori, incassate l’Assodi picche, entrate al morto con il 7 diquadri grazie al 5 di quadri saggiamen-te conservato, mentre Nord deve disfar-si di una fiori. Lo mettete allora in pre-sa a fiori e attendete con la forchetta dicuori del morto.

Al tavolo da gioco Abecassis nel fina-le non riuscì a ricostruire perfettamen-te la situazione e finì col cadere di unapresa. L’Asso di fiori era sicuramente inNord in quanto Sud, che aveva apertodi due debole e che aveva mostrato seipicche di Re-Donna, il Fante di cuori ela Donna di fiori, non poteva certamen-te avere anche l’Asso di fiori. Ma il Fan-te di fiori sì e pertanto il campionefrancese ipotizzò il seguente finale:

� 6� D 8� –� A 8 3

� A 9 N � –� – O E � R 9 6� 9 5 S � 7� 7 4 � 10 9

� R 8 7 5� 5� –� F

In questa situazione se Ovest eseguela manovra più sopra descritta e cioèAsso di picche, quadri per il 7 e fiori,Sud ringrazia e incassa le ultime quat-tro prese.

Abecassis continuò direttamente conuna fiori. Nell’ipotizzato finale la suamossa sarebbe risultata vincente, manella realtà Nord poté incassare tre fioribattendo cosi il contratto.

A parte la scelta finale, possiamo os-servare che Abecassis commise un pic-colo ma determinante errore nell’impo-stare il suo gioco.

L’avete visto?

Allorché sulla Donna di quadri Nordfornì il Fante, il dichiarante avrebbedovuto superare con l’Asso al morto. Seavesse così giocato, nel finale, con trequadri in mano e due al morto, nonavrebbe avuto alcun problema di co-municazioni.

ANel corso dell’ultimo “Transnatio-

nal” in Ovest raggiungete il grande slama Senz’atout.

� A R 10 2 N � F 3� R F 3 O E � A D� D 3 S � A R 9 6 5� A D 5 4 � R 8 7 2

Nord attacca con il 6 di cuori.Quando vedete il morto realizzate

che avete perduto il fit a fiori, ma voinon ve ne rammaricate più di tanto. Loslam a Senz’atout, infatti, offre probabi-lità quasi uguali a quello in atout. Se lefiori possono produrre quattro prese,manterrete il vostro attuale impegno ocon le quadri 3-3 o catturando la Donnadi picche; se poi le fiori non sono favo-revolmente divise, le quadri 3-3 o ilsorpasso a picche unito a compressionevi concederanno ancora una possibi-lità.

Vinto l’attacco con l’Asso di cuori,come impostate il vostro gioco?

Testate le fiori incassando l’Asso e laDonna e ricevete, in un certo senso, una

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buona notizia: sul secondo giro di fioriNord scarta una picche. Buona notiziaperché se è vero che le vostre chancessono adesso inferiori, è vero anche chese all’altro tavolo Ovest ha raggiunto ilgrande slam a fiori, il suo impegno ècondannato all’origine.

Come continuate?

Attaccate le quadri intavolando laDonna: Nord segue con il 2 e Sud con ilFANTE. Al giro successivo Nord sul 3di quadri segue con il 4.

Prendete con l’Asso o impegnate il 9?Quel Fante giocato da Sud è una carta“onesta” o “falsa”?

Sud può avere iniziato con due o trequadri di Fante e 10 o con il Fante sec-co. In entrambi i casi potete disporre ditredici prese se indovinate la carta giu-sta da giocare dal morto.

Giusto?Le probabilità sono a favore della pri-

ma ipotesi e se avete impegnato l’Assosiete in numerosa e buona compagnia.

Ad un tavolo, invece, il dichiarante,di cui non conosciamo il nome, un po’perché il Fante mostrato da Sud gli eraapparso una carta “onesta” e un po’ for-se, perché l’occasione era buona peresibirsi in un colpo spettacolare, impe-gnò il 9.

Bingo! Sul 9 di quadri Sud scartò unacuori.

Se anche voi avete così giocato, comeproseguite?

A questo punto potete mostrare le vo-stre carte reclamando lo slam. Anche seal momento potete contare soltantododici prese, la tenuta a quadri in Norde quella a fiori in Sud vi garantiscono latredicesima presa a mezzo di un dop-pio squeeze, non importa dove sia laDonna di picche.

Ecco la smazzata al completo:

� D 8 5 4� 10 6 2� 10 8 7 4 2� 10

� A R 10 2 N � F 3� R F 3 O E � A D� D 3 S � A R 9 6 5� A D 5 4 � R 8 7 2

� 9 7 6� 9 8 7 5 4� F� F 9 6 3

In presa con il 9 di quadri incassate il

Re ed il Fante di cuori pervenendo allaseguente situazione:

� D 8 5� –� 10 8 7� –

� A R 10 2 N � 3� – O E � –� – S � A R 6� 5 4 � R 8

� 9 7 6� 9� –� F 9

Entrate al morto con il Re di fiorimentre Nord è costretto a scartare unapicche per conservare il controllo dellequadri. Proseguite con l’Asso e il Re diquadri mentre Sud deve anche lui libe-rarsi di una picche per conservare latenuta a fiori. Entrambi i difensori, quin-di, sono rimasti con due sole picche epertanto continuate con Asso e Re dipicche catturando la Donna con mate-matica sicurezza.

I dichiaranti che sul secondo giro diquadri presero con l’Asso, constatata lasfavorevole divisione del colore, prose-guirono con il Re di quadri per lo scar-to di una fiori, due giri di cuori e fioriper il Re. A quattro carte entrambi idifensori furono costretti a restare contre picche e pertanto se la Donna l’a-vesse avuta Sud il sorpasso avrebbeconcesso ai dichiaranti quattro presenel colore e lo slam. Ma...

ASempre dall’ultimo “Transnational”

vi propongo questo piccolo slam a fiori.

� A R 6 N � 7 5 4� R 10 7 3 O E � A F 8� 4 S � A F 5 2� R D 10 5 2 � A F 6

Tutti in zona, la dichiarazione:

OVEST NORD EST SUD

1 � passo 1 � passo1 � passo 1 � passo3 � passo 6 � fine

Nord attacca con il 3 di fiori, Sud se-guendo.

Seduti in Ovest, come impostate ilvostro gioco?

Se riuscite a catturare la Donna dicuori avete risolto i vostri problemi. Perconcedervi una chance supplementaredecidete di eseguire subito il sorpasso.Supponiamo che non riesca e che la di-fesa ritorni a picche.

Come proseguite?

L’anticipo a cuori effettuato vi conce-de adesso un’altra possibilità. Vintocon l’Asso di picche incassate una se-conda atout e continuate con tre giri dicuori. Se uno dei difensori ha iniziatocon tre atout e quattro cuori potete scar-tare una picche sulla quarta cuori etagliare al morto la vostra perdente dipicche.

Ma voi avete visto una manovra chevi concede migliori possibilità.

Quale?

Vinto l’attacco con il Re di fiori, pro-seguite con quadri per l’Asso e quadritaglio.

Come proseguite?

Intavolate il 10 di cuori. Se Nord su-pera con la Donna prendete con l’Assoe proseguite con quadri taglio, fiori perl’Asso e, se tutti seguono, quadri taglio,cuori per il Fante e Fante di fiori elimi-nando l’ultima atout. Lo slam è già man-tenuto e se le cuori sono 3-3 potete rea-lizzare una presa in più.

Supponiamo adesso che sul 10 di cuo-ri Nord segua con una scartina. Se il 10fa presa, siete in un’ottima posizione.Supponiamo quindi che Sud, vinto conla Donna, ritorni a picche.

Come continuate in tal caso?

Preso con l’Asso di picche, entrate almorto con l’Asso di fiori. Se le fiori so-no 3-2 proseguite con quadri taglio,cuori per l’Asso e quadri taglio. Per eli-minare l’ultima atout dei difensori do-vete cercare di rientrare al morto con ilFante di cuori per battere il Fante difiori. Ciò è possibile se le cuori sono 3-3 o se chi ha iniziato con tre atout è par-tito con quattro cuori.

Se poi quando rientrate al morto conl’Asso di fiori un difensore non seguenel colore, dovete sperare che chi haquattro atout possieda anche quattrocuori. In tal caso, infatti, potete tagliareal morto la terza picche.

Quale linea di gioco avete adottato?

Ecco la smazzata al completo:

� D 10 8 3� 5 2� D 9 6 3� 9 8 3

� A R 6 N � 7 5 4� R 10 7 3 O E � A F 8� 4 S � A F 5 2� R D 10 5 2 � A F 6

� F 9 2� D 9 6 4� R 10 8 7� 7 4

Come potete vedere nessuna delledescritte linee di gioco avrebbe avutosuccesso. La manovra vincente, ma cer-

PPIIEETTRROO FFOORRQQUUEETT

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tamente non la migliore, sarebbe stataquella di eliminare le atout per poi pro-seguire con Asso di cuori, Fante di cuo-ri per la Donna e per il Re, Asso di qua-dri e cuori sorpassando il 9. Tutti i di-chiaranti, però, finirono col cadere diuna presa.

ANel mondiale “junior” l’israeliano

Ophir Reshef ha giocato questo contrat-to di 3 SA:

� R 10 8 N � A D� R D 3 O E � 9 7 5 4� 10 6 5 3 S � R D F 8 7� 5 4 3 � A 6

Est/Ovest in zona, la dichiarazione:

OVEST NORD EST SUD

– – 1 � 1 �1 SA passo 3 SA fine

Nord attacca con il 6 di cuori.

Come pensate di poter mantenere ilvostro impegno?

Se Sud, vinto con l’Asso, ritorna afiori potete mantenere il vostro impe-gno soltanto se Sud ha iniziato con duesole fiori. Ma voi, come Ophir, per in-crementare le vostre possibilità, sul-l’Asso di cuori di Sud seguite con laDonna! Ecco la smazzata al completo:

� F 6 4 3 2� 6� 9 4 2� R 10 7 2

� R 10 8 N � A D� R D 3 O E � 9 7 5 4� 10 6 5 3 S � R D F 8 7� 5 4 3 � A 6

� 9 7 5� A F 10 8 2� A� D F 9 8

Il tranello del giovane israeliano ebbesuccesso. Sud, convinto che il dichia-rante avesse iniziato con il doubletondi Re-Donna e che Nord avesse attacca-to col doubleton di 6 e 3, al secondogiro ritornò con una piccola cuori. Evi-tato così il ritorno a fiori, Ophir lisciòmantenendo il suo impegno con unapresa in più.

Questa volta il “passo a passo”è statorisolto con un solo “passo”. Converrete,però, che la brillante trovata del dichia-rante meritava di essere proposta.

Agli altri tavoli sull’Asso di cuori idichiaranti seguirono meccanicamentecon il 3 e conseguentemente i difensorinon ebbero altra alternativa se non quel-la di dirottare sulle fiori.

za e punteggio per risultare efficace. – 2F = Take-out, senza quattro carte

nell’altro nobile, perciò da intendersiorientato sui minori. Nella fascia 8-10nega tendenzialmente il possesso delfermo nel seme avversario. Tale dichia-razione viene effettuata indifferente-mente dopo apertura di 1F o di 1Q.

– Surlicita = Forzante a fiori. In casodi forzante a quadri dopo apertura di1Q è opportuno dichiarare al primogiro 2F (take-out), per appoggiare lequadri al giro successivo.

– 2 SA = naturale– 3F = limite (8-10) con 6 carte di fiori– 3Q = limite con 6 carte di quadri su

apertura di 1F o con 4 o più carte suapertura di 1Q.

Qualche esempio:

NORD EST SUD

1 � 1 � ?

1) Rxx 2) ARxx 3) xxADxxx x Dxxxx Rxxxx ADxxxxxx Rxx xxx

contro 2 � 2 �

Aperture di 1C e 1P interferite

In questi casi la differenza sta nellacertezza del possesso di almeno 5 cartenel seme in mano all’apertore e il pro-blema è differenziare gli appoggi secon-do il punteggio e le carte di fit. Quelleche vi propongo non sono che alcunedelle soluzioni possibili, tra le più sem-plici e meno convenzionali.

Dopo apertura di 1C e intervento di 1P:ritengo che, giocando quinta nobile, ilsenz’atout forzante in risposta sia co-munque la miglior soluzione anche inassenza di intervento avversario, vistoche l’unica distribuzione che permetteil passo all’apertore è la 5-3-3-2. Anchenon adottando questo accorgimento èopportuno assegnare almeno alla rispo-sta di 1 SA dopo intervento di 1P il si-gnificato di appoggio terzo a cuori co-struttivo (7-9 punti), considerato che,dopo quest’intervento, le probabilitàche 1 SA resti il contratto finale, in casodi sequenza naturale, risultano ulterior-

GGIIAAGGIIOO RRIINNAALLDDIILe risposte di appoggio dopo intervento nei sistemi

a base quinta nobile

Il vero, fondamentale vantaggio di unsistema a base quinta nobile rispettoal naturale quarta nobile è quello diconoscere, fin dalla prima risposta,non già l’esistenza di un eventuale

fit, bensì la consistenza del fit appura-to. Il fit 5-3, infatti, viene immediata-mente scoperto, mentre per il fit 4-4 ilnaturale risulta nella maggior parte deicasi più efficace in virtù del frequenteanticipo del nobile in apertura. Vero èche la prima distribuzione è più proba-bile della seconda ma, se ci si limitassea questo, il vantaggio sarebbe assai mi-sero. Il fatto diverso ed importante èche il rispondente, fin dalla prima lici-ta, può distinguere un fit ottavo da unonono, estremamente più efficace, spe-cie in presenza di una mano sbilancia-ta dell’apertore. Per usufruire al megliodi questa informazione è essenziale cheanche l’apertore ne venga al più prestoa conoscenza. Mi auguro che i sistemida voi giocati chiariscano efficacemen-te questa fondamentale differenza inassenza di intervento avversario. Perquanto mi riguarda, proseguirò nelladisamina delle situazioni competitiveproponendovi qualche soluzione nontroppo complessa per le differenziazio-ni tra fit terzo e quarto in caso di inter-ferenza.

Le soluzioni proposte trovano migliorapplicazione in sistemi a base quadriquarto, più diffusi fra le coppie chegiocano quinta nobile, anche se, a mioparere, in assenza di un sistema bencodificato, il miglior minore resta unasoluzione di grande buon senso.

Aperture di 1F e 1Q interferite

Dopo apertura di 1F, la dichiarazio-ne del rispondente in caso di interfe-renza di 1Q è già stata esaminata in unodei primi articoli dell’anno passato. Incaso di interferenza di 1C o di 1P, il mioconsiglio è di comportarvi come segue:

– contro = Sputnik con significatostretto di possesso di 4 carte nell’altronobile. In caso di intervento di 1P, ov-viamente, le cuori possono essere quin-te, poiché la dichiarazione di 2C consignificato passabile rappresenta unasoluzione troppo ambigua per lunghez-

mente diminuite. Questo gadget per-mette di appoggiare il compagno a li-vello di 2 anche con mani assoluta-mente minime e 3 carte nel colore. Incaso di intervento a livello di 2 non esi-ste purtroppo un modo altrettanto sem-plice per differenziare gli appoggi de-boli (anche se sull’intervento di 2F qual-che cosa si potrebbe fare rendendo mul-ti la risposta di 2Q) che mostrano per-tanto mano di 4-9 punti.

Proseguendo nella differenziazionedegli appoggi terzi, le mani limite o più(10 o più punti) possono essere descrit-te dalla surlicita diretta del seme del-l’avversario.

Qualche esempio:

NORD EST SUD

1 � 1 � ?

1) xx 2) xx 3) xxAFx Axx DxxRxx xxxx ADxxxxxxxx Fxxx Dxx1 SA 2 � 2 �

NORD EST SUD

1 � 2 � ?

1) Rxx 2) xx 3) xxAxx Axx Axxxx Axxx Axxxxxxxx Dxxx ADxx

2 � 3 � 3 �

Per quanto riguarda gli appoggi quar-ti, lo schema resta identico a quellodelle situazioni non interferite. Più pre-cisamente:

– Appoggio a salto a livello di 3 =mano interdittiva (0-7 punti)

– Dichiarazione di 2 SA (a livello o asalto, indifferentemente) = mano limiteo più

– Appoggio a salto a livello di 4 =interdittivo distribuzionale.

Da questi schemi di appoggio dopoapertura in un nobile si può trarre unaconclusione assai utile in fase competi-tiva. Essendo tutte le mani di fit coper-te da specifiche dichiarazioni, un even-tuale contro sputnik non solo non ga-rantisce fit ma addirittura certamentelo nega, non potendo provenire da ma-ni con 3 o più carte nel colore di aper-tura.

Comportamenti dopo interventoin bicolore (Ghestem o Crodo)

L’avversario, intervenendo in bicolo-re, vi offre la ghiotta opportunità di usu-fruire di 2 diverse surlicite che potran-no descrivere differenti tipi di mano.La dichiarazione più economica di unodei pali dell’avversario mostra mano difit, limite o più, nel colore del compa-gno. Quella meno economica dell’altropalo mostra una mano forzante nell’u-nico seme mancante. La dichiarazionedel seme mancante a livello, infine, mo-stra mano debole con la sesta nel colo-re, tendenzialmente a passare. Esempi:

NORD EST SUD

1 � 2 � (picche-fiori) ?

2� = limite o più a cuori (normalmente terzo) 3� = forzante a quadri3� = quadri seste, a passare3�/4� = appoggio debole

NORD EST SUD

1 � 2 SA (fiori-quadri) ?

3� = limite o più a cuori (normalmente terzo)3� = forzante a picche3�/4� = appoggio debole3� = picche seste, a passare.

Gli appoggi quarti da manche o piùvengono solitamente chiariti con cue-bid diretta a livello di 4.

16

GGIIAAGGIIOO RRIINNAALLDDII

17

� F 7� 10 7� 8 7� –

NO E

S

� –� A D 8 6� –� R D

Ora cuori all’Asso e, con le cuori bendivise e l’Asso di fiori ben messo, sirealizzano 11 prese. Questa sembra lalinea di gioco tacitamente suggerita daivari commentatori che hanno riportatola smazzata, ma è effettivamente la mi-gliore? E se le atout fossero 3-0 o 0-3?Mettiamo le carte avversarie com’eranonella realtà scambiando però il Fante dicuori a sinistra con una quadri di de-stra, in modo che la distribuzione com-pleta risulti questa:

� A F 7 6 5� 10 7 4 2� R 8 7 2� –

� D 10 8 3 N � R 9 4 2� – O E � R F 9� A 9 4 3 S � D F 10 6� A F 9 7 2 � 8 5

� –� A D 8 6 5 3� 5� R D 10 6 4 3

Con il precedente timing di gioco, ilfinale a cinque carte sarebbe questo conSud in presa d’Asso di cuori:

� F 7� 10� 8 7� –

� D N � R� – O E � R F� 9 S � D F� A F 9 � –

� –� D 8 6� –� R D

Ora, sul Re di fiori, Ovest non mette

Anche nel primo numero della ri-vista del 2004 è ricomparsa la fa-mosa mano del 4 cuori surcontra-te giocata da Eugenio Chiaradia.La cosa potrebbe anche essermi

sfuggita, ma non mi sembra che qual-cuno abbia suggerito la linea di giocoottimale da seguire non solo nel casospecifico, ma anche in generale, vogliodire senza il contro avversario. Ruotia-mo le carte di 90° per comodità e im-maginiamo di giocare 4 cuori da Sud(zona contro prima) con:

� A F 7 6 5� 10 7 4 2� R 8 7 2� –

NO E

S

� –� A D 8 6 5 3� 5� R D 10 6 4 3

Ammettiamo che il contratto sia statoraggiunto dopo il passo iniziale di Ovest,di Nord e di Est, e che non vi sia statonessun intervento avversario nel corsodella licita e tanto meno il contro. L’at-tacco è Asso di quadri e la prosecuzio-ne nello stesso colore. Ormai avvezzialle distribuzioni di Versilia e tenendoconto che si tratta di un incontro a squa-dre, l’obiettivo è di mettere assieme 10prese. L’attacco non permette di scarta-re la quadri sull’Asso di picche, però cidà modo di collocare due carte di fiorisu Re di quadri e Asso di picche. Così,tagliando due fiori al morto, se ne cedeal massimo una e, con le atout 2-1 o 1-2, dovremmo essere in porto. Poniamoallora, dopo le scarto di una fiori sul Redi quadri, di proseguire con Asso dipicche (via una fiori) e picche taglio,poi fiori taglio e picche taglio, e ancorafiori taglio per questa posizione con lapresa al morto:

GGIIAAMMPPIIEERROO BBEETTTTIINNEETTTTIISindromi del bridge

l’Asso (!), il morto scarta, ma Est tagliadi Fante e incassa il Re di cuori, cosic-ché il dichiarante deve cedere ancoral’Asso di fiori e finire un down. Si puòevitare questo risultato? Certo, giocan-do subito al terzo giro cuori all’Asso (!).Preso atto della 0-3 in atout, Sud prose-gue con fiori taglio, Asso di picche (viafiori) e picche taglio, fiori taglio raggiun-gendo questa posizione con la presa almorto:

� F 7 6� 10� 8 7� –

� D 10 N � R 9� – O E � R F� 9 S � D F� A F 9 � –

� –� D 8 6 5� –� R D

in modo che, giocando cuori, cede anco-ra il Re d’atout e l’Asso di fiori.

Se poi le tre atout fossero state a sini-stra, si doveva giocare per l’Asso di fio-ri terzo a destra dato che tale carta nonpoteva essere nella mano di chi, conl’Asso di quadri già mostrato e RF9 dicuori, era passato di mano. Un’even-tuale distribuzione delle 52 carte pote-va essere questa (anche se probabil-mente Est avrebbe aperto di 1 picche interza posizione, ma ai tempi… ):

� A F 7 6 5� 10 7 4 2� R 8 7 2� –

� D x x N � R x x x x� R F 9 O E � –� A x x S � D F x x x� F x x x � A x x

� –� A D 8 6 5 3� 5� R D 10 6 4 3

e quindi la situazione, con in presa ilmorto dopo il timing di gioco proposto,la seguente:

� F 7� 10� 8 7� –

� – N � R x� R F O E � –� x S � D F� F x � A

� –� D 8 6� –� R D

Proseguendo con quadri taglio e fioritaglio, il dichiarante raggiunge questofinale:

� F 7� –� 8� –

� – N � R x� R F O E � –� – S � D� F � –

� –� D 8� –� R

in cui, giocando una carta dal morto ta-gliata di mano, permette ad Ovest di in-cassare solo le due prese d’atout di suaspettanza.

La distribuzione reale della mano gio-cata da Eugenio Chiaradia è ormai bennota:

� A F 7 6 5� 10 7 4 2� R 8 7 2� –

� D 10 8 3 N � R 9 4 2� F O E � R 9� A 9 3 S � D F 10 6 4� A F 9 7 2 � 8 5

� –� A D 8 6 5 3� 5� R D 10 6 4 3

e quindi il nostro campione aveva a di-sposizione 11 prese. La domanda se ilcontro dell’avversario di sinistra (pas-sato di mano) potesse influenzare il ti-ming di gioco proposto penso debbaavere risposta negativa. C’è però un al-tro elemento di cui a mio avviso s’è te-nuto poco conto in questa vicenda: ilsurcontro di Forquet. Ritengo che levolte il cui il grande Pietro ha surcon-trato “a giocare” in tutta la sua carrierabridgistica si possano contare sulle ditad’una mano, e questo può aver provo-

cato nel Maestro una sorta di contrac-colpo psicologico. Precisamente la “sin-drome da surcontro”, che nella situa-zione piuttosto delicata della 6-6 unita-mente a una comprensibile stanchezzafisica ha certamente avuto il suo pesonel risultato al tavolo.

Dalla mia esperienza, un’altra sindro-me alla quale può andar soggetto il di-chiarante è quella che definirei “sin-drome da solitudine”. M’è capitato spo-radicamente di lasciare la mia (frequen-tissima) posizione di morto, dando almio compagno l’incombenza di muo-vere le carte esposte anche in contrattidi tutta tranquillità, magari quandoavrei quasi voluto fare un tentativo dislam ma poi sono passato a livello dimanche. Immancabilmente la rispostaalla mia domanda sull’esito della manoal mio ritorno al tavolo è stata “undown”. Ora non lascerei più il compa-gno da solo contro due avversari, spe-cie nelle situazioni delicate. Ho letto aproposito de “La maledetta storia dellafinale mondiale” che all’ultima manodel 5 quadri giocato da Lauria-Versaces’era alzato dal tavolo. Chissà come sa-rebbero andate le cose se fosse rimastolì.

18

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GGIIAAMMPPIIEERROO BBEETTTTIINNEETTTTII

19

Continua la serie delle mani famose.Le carte sono tutte in vista ma la so-luzione non è facile.

� R D� R D� A 7 5 4 3� R 7 5 4

� A F 10 8 6 3 N � 7� 10 8 6 O E � 9 7 4 3 2� R 9 8 2 S � D F 6� – � F 9 8 2

� 9 5 4 2� A F 5� 10� A D 10 6 3

Contratto: 5 � (Cinque fiori)Attacco: �A e �6 (Asso di picche e

Sei di picche)Est taglia e torna piccola cuori.

SOLUZIONEIl dichiarante entra con il Re di cuori

del morto e gioca fiori per l’Asso, qua-dri per l’Asso, quadri taglio, cuori perla Dama, fiori per il 10 e Asso di cuori.Il finale:

� –� –� 7 5� R 7

� F 10 N � –� – O E � 9 7� R 9 S � D� – � F

� 9 5� –� –� D 6

Sud intavola la Dama di fiori e affran-ca il colore scartato da Ovest. (Se Ovestscarta quadri Sud supera la Dama difiori con il Re).

LLAA MMAANNOO DDEELL MMEESSEE

N

O E

S

Le mani illustrate in questa rubrica so-no presenti nell’area “Double Dummy”del sito Bridge Base Online. Per scaricaregratuitamente il software di collegamentoa Bridge Base Online, collegatevi al sitowww.bridgebase.it/bbonew.htm

L’utilizzo in linea del programma dianalisi “Deep Finesse” rende particolar-mente interessante e stimolante lo studioe la soluzione del problema presentato.

20

OVEST NORD EST SUD

– 1 �* contro** surcontro1 � passo passo 1 �passo 1 � passo 2 �passo 3 � passo 3 �passo 4 � fine

* 1�mostra qualsiasi sbilanciata con le fiori (que-sto il caso) o la bilanciata 15-17.

** questo contro mostra qualunque mano 8-12 conla quarta di cuori (sembra questo il caso) o unamano forte.

L’attacco di 10 di quadri è vinto dal-l’Asso a destra e il Fante delle stesso se-me viene da tutti lasciato in presa. Il se-guito è la Dama d’atout (la piccola atout,o qualunque altro ritorno, avrebbe su-scitato sospetti di collusione con il ne-mico), vinta in mano vedendo cadere ilquattro a sinistra.

Ora che avete fatto la vostra ipotesivincente vi posso mostrare il totale.

� A F x x� F 10� x x� A R F x x

� x x N � R 10 9 x� 4 O E � D 9 8 7� R 10 9 8 x S � A F� 9 8 x x x � D 10 x

� D x x� A R 6 5 3 2� D x x x� –

Interpretato correttamente il quadrogenerale delle carte avversarie, si vincela presa, si sale al morto con una secon-da battuta d’atout, incassati i due onorimaggiori di fiori scartando a piacere, sitaglia una fiori affrancando il Fante e siincassa l’onore rimasto di cuori incar-tando infine Est in mano con la sua vin-cente d’atout. Egli è rimasto con tuttepicche e si deve consegnare.

Nell’altra sala l’attacco dal doppio dipicche ha condannato il contratto.

Ma voi avete sicuramente notato cheil dichiarante ha potuto trovare la via dicasa (pur avendo Est fatto del suo me-glio a intavolare la Dama d’atout allaterza carta) perché Ovest ha dormito.Infatti se egli avesse superato il Fantedi quadri, regalando la Dama, e prose-

guito picche il contratto sarebbe statosenza speranza.

Asso di picche, Asso, Re di fiori e fio-ri tagliata affrancando, ma poi?

O si concedono due prese d’atout ouna d’atout e una quadri.

Bello comunque il lavoro del giocan-te quando Ovest ha perso l’occasione dibattere. Altrimenti sarebbe servita, è lìapposta, la colonna di destra dello sco-re.

ANCHE QUI SERVE UN MINIMODI AIUTO

Gli avversari hanno molti modi peraiutarti, – anche prescindendo nell’e-lenco dal più ovvio, cioè giocar male –;quando lo fanno licitando ti senti addi-rittura indiscreto, un vero spione. Par-liamo di quelli orgogliosi della preci-sione del sistema e sorpresi che nell’al-tra sala il loro compagno di squadra,che ha dovuto arrangiarsi senza confi-denze, sia andato sotto.

Vediamo ancora una smazzata dallequalificazioni torinesi della Coppa Ita-lia a squadre miste.

� D F 9 8 7 2� 8 4� R 9 5� 6 4

NO E

S

� A� A D F 10 2� F 7 6 3� A D F

OVEST NORD EST SUD

– 2 � 2 SA contro3 � passo passo contropasso 3 � passo 3 SAfine

2�è una banale multicolor mentre il2 SA mostra una bicolore minore 5 -5,licita appositamente istituita per inter-venire sulla multicolor. Se la fanciullain Nord (ho ruotato le carte, non cam-biato il regolamenteo del misto) avesseavuto cuore per tenere il contro, tutti inzona, il suo compagno non avrebbe do-vuto spremersi per mantenere un diffi-cile contratto, ma tant’è stato. Vediamo

CCAARRLLOO GGRRIIGGNNAANNIIMani che si battono

Quanti contratti mantenuti graziea qualità tecniche superiori, op-pure ad una felice intuizione deldichiarante vanno persi poichéun altro attacco o un controgioco

di miglior livello al punto chiave dellamano avrebbero battuto, e raccontarli ècosì poco chic, diomio miodio. Come seil bridge fosse completamente asettico,esercizio di pura intelligenza e non lameraviglia che è, non tensione agonisti-ca, non capacità di lasciar tutto di noifuori di noi quando affrontiamo unamanche improbabile solo alle fiori con-cedendoci anima e corpo, non sublimeprontezza a sfruttare l’imperfezione av-versaria.

Tutti noi abbiamo visto, soffrendo, imigliori in assoluto infliggere al bridgeorribili violenze nelle ultime mani diCampionati Mondiali, spostando mon-tagne di match point dopo aver sputatosangue fin lì su ogni levée. E chi scrivetrova tutto questo formidabile: il bridgegiocato al tavolo, voglio dire, che è sem-pre uguale e sempre nuovo.

D’altra parte, ha ragione Guido Ferra-ro (cosa che a bridge gli capita abbastan-za spesso) quando sostiene che le man-che bisogna chiamarle tutte, perché qual-cuna c’è, qualcuna te la regalano sul-l’attacco, anche dopo, anche i fenome-ni, qualcuna si ruba con destrezza e,per le rimanenti, c’è una apposita co-lonna dello score dove registrare il down.

Vediamo dunque da un tavolo del se-condo turno della Coppa Italia a squa-dre miste una di quelle mani che i puri-sti vorrebbero cancellate, non chi scri-ve, non, lasciatemelo sperare, i miei seio sette lettori.

� A F x x� F 10� x x� A R F x x

NO E

S

� D x x� A R 6 5 3 2� D x x x� –

21

dunque com’è andata.L’attacco è 2 di fiori in conto e l’ope-

ra di volontariato sociale della difesacontinua Est impegnando il Re (l’attac-co può venire da un onore terzo, dun-que la sua scelta è più che legittima, an-che se decisamente sfortunata). Vinta lapresa quale vi sembra la presecuzionevincente?

Smontare semplicemente il Re di cuo-ri porta (non è detto) a otto prese, dun-que bisogna cercare la nona da qualcheparte.

Chi mi ha raccontato questa mano èuno davvero pratico, così non si è get-tato sulle cuori sperando nel santo pro-tettore per la nona presa, ma ha comin-ciato dalle quadri. Infatti, se il singolocerto a sinistra è di onore, saranno pro-prio le quadri a offrire la levée mancan-te, altrimenti la difesa è comunque scol-legata e... si vedrà.

Ovest fornisce cartina, il morto unaqualunque, Est entra e segue con unafiori.

Ora che la ricerca di un onore secco aquadri è miseramente fallita, non restache cercare un onore secco a picche,stavolta a destra, che sia il Re o il 10non fa differenza come vediamo dal to-tale.

� D F 9 8 7 2� 8 4� R 9 5� 6 4

� R 6 5 4 3 N � 10 � R 9 7 3 O E � 6 5 � 4 S � A D 10 8 2� 10 3 2 � R 9 8 7 5

� A� A D F 10 2� F 7 6 3� A D F

Il nostro Sud ha presentato la Damadi cuori, rimasto in presa, ha incassatoanche l’Asso, contando il doubleton adestra, ha incassato le rimanenti duevincenti nere togliendo l’ultima fiori adOvest, ha compitamente esultato dellacaduta del 10 di picche, quindi, appro-fittando senza vergogna d’avere il 2 dicuori in mano, ha messo in mano il di-fensore di sinistra in questo colore, celo ha lasciato quando ha cercato diuscirne con il 3, e il Re di picche è statala quarta ed ultima presa difensiva pri-ma di consegnarsi alle picche, appunto,del morto.

Se Est, sull’attacco, non impegna ilRe di fiori, il lavoro del dichiarante sicomplica, anche se con un po’ d’ispira-zione Sud può riuscire lo stesso a rea-lizzare il contratto (per battere Ovestavrebbe dovuto evitare l’attacco fiori).Tuttavia noi siamo grati al nostro Estche ci ha permesso di raccontare unasmazzata davvero bella.

UN 3 SENZA ATOUTDAVVERO DELICATO

Sull’apertura di 2�di Ovest che mo-stra la sesta con forza 10-12 (chi scriveha non pochi dubbi a proposito dell’op-portunità di dar conto dettagliatamenteagli avversari, oltre che al partner, percarità, di quel che si ha in mano, ma èormai di moda distinguere tra il 2�multi marcia, se sottoapertura nel nobi-le, e il 2� o�cosiddetto costruttivo,ma il mio parere non verrà sicuramen-te citato nella storia del bridge degli ul-timi due millenni), Sud approda, quasiper inerzia, al contratto di 3 SA. Le car-te del partito attaccante seguono e l’at-tacco è Dama di cuori.

� A R x x � x� A D x x x� A D x

NO E

S

� x x� A R x x� 10 x� 10 x x x x

E quando scrivo ‘ics’, sono propriotutte ‘x’.

Gli ingressi diretti in mano sono esau-riti già dalla prima carta giocata e ilcontratto ha l’aria disperata, tuttavia bi-sogna provarci.

Se anche l’impasse a quadri tenesse eil colore fosse amichevolmente diviso3-3 non basterebbe ancora, poiché la di-fesa si dedicherebbe alle picche per in-collarci al morto e la nona presa sareb-be difficile da conquistare. Così, vistoche la forchetta a fiori vincente sembraipotesi irrinunciabile, dalle fiori si devecominciare.

La Dama di fiori vince la presa: bene.Ora ci dedichiamo alle quadri muoven-do piccola dal morto verso il dieci dellamano.

Al tavolo Est ha inserito una cartina e ildieci ha costretto Ovest a spendere il Re.

È tempo che vediate il totale: ve losiete meritato per la pazienza che aveteavuto fin qui.

� A R x x � x� A D x x x� A D x

� D x N � F 10 x x x � D F 10 x x x O E � x x � R x S � F 9 8 x� R x x � F x

� x x� A R x x� 10 x� 10 x x x x

Ovest, in presa con il Re di quadri,non può continuare a cuori, perché re-gala subito, con le quadri che sarannoaffrancate e raggiunte, così proseguecorrettamente con la Dama di picche.

Vinta la presa al morto, il giocante in-cassa gli onori di quadri e concedeun’altra levée nel colore ad Est, affran-cando la quinta carta. Ora rimette pic-che per inchiodarci al morto, ma la di-stribuzione è letta, quanto meno auspi-cata: si incassa la quinta quadri, quindiAsso di fiori e fiori.

Ovest non può sbloccare il Re, penanon prendere più, e si trova in manoavendo soltanto più cuori.

L’apertura ha indubbiamente aiutatoil dichiarante a muoversi, ma è pur ve-ro che questa è una di quelle mani dovele ipotesi vincenti sono quasi obbligate.

Anche quando le ipotesi sono obbli-gate, formularle non è merito da poco.

22

Poco prima del Vespro, l’austera fi-gura di Fratello Garcia, movendodalla zona delle scuderie, che so-no nella parte bassa del monaste-ro di Montenevoso, si dirigeva a

passi ampi verso il refettorio, dove sistavano riunendo gli altri confratelli.Mentre saliva nell’aria crepuscolare,l’odore delle erbe montane prendevagradatamente il posto di quello dei fo-raggi. Un altro monaco gli si affiancò,trotterellando trafelato ed incespicandonella luce incerta:

«Fratello Garcia! Rallenta un poco!... ».«Salve, Fratello Bernardino!».«... Ti devo raccontare...! Ma... ufh!

Non riesco a respirare!».Anche ora che Fratello Garcia aveva

rallentato il passo, il brevilineo FratelloBernardino, appesantito dalla mancan-za di privazioni – era il frate che si oc-cupava, fra le altre cose, di commercia-re generi alimentari – era costretto qua-si a correre per non perdere terreno.

«Stasera! Dopo Compieta!... ».La frase riuscì a fermare Fratello Gar-

cia.«... non si parla d’altro! ... un torneo

di bridge!».«... qui!... a Montenevoso?!...».«È tutto merito di Claudiano, un no-

vizio! Si è rivolto a Maestro Saverio... ».«... e Maestro Saverio...?».«... te lo puoi immaginare!... Ha spie-

gato che il massimo impegno per unnovizio deve essere rivolto allo studioed alla meditazione..., ... ma poi ha sog-giunto che molte discipline possonocontribuire a forgiare lo spirito: la mu-sica, la matematica, lo studio delle lin-gue antiche... ».

«... ed il bridge!».«Naturalmente!».«... ma... dove? Abbiamo sempre gio-

cato alla buona nei luoghi più dispara-ti... ».

«... non c’è problema! Claudiano hainterpellato il proprio tutore, che è an-che il suo insegnante di bridge... ».

«... il Rettore della biblioteca! Domi-nus Gardiner!».

«Proprio così!».«... ancora duro fatica a crederci... ci

siamo consumati gli occhi di notte nelrefettorio, ci siamo congelati giocandoin cucina dopo il mattutino... ma... que-sto torneo è ufficiale?».

«Stai scherzando? Credi che maestroHammer approverebbe l’iniziativa?».

«No, certo!... ma, allora? L’illumina-

zione della biblioteca è visibile da ogniangolo del monastero… ».

«... ma non se ci disponiamo al terzopiano, nell’ala orientale!».

«Dove sono conservati gli antichi ma-noscritti!... mi sembra tutto fantastico!Sono anni che ci riuniamo come dei co-spirati, perfino Maestro Saverio... edora... andiamo ad avvisare gli altri!... » .

«... non preoccuparti, sono già tuttiinformati! L’ultimo da avvisare eri tu,che sei stato via questi due giorni! Piut-tosto... Giochiamo insieme?... con noici sarebbero Spinacino e Frutterello... ».

«Mh! Una buona squadra! Hai per ca-so ambizioni di vittoria?».

«Noooh! Come puoi pensare una co-sa del genere? ... Eppure tu conosci lamia modestia!... ».

«... Va bene, giochiamo insieme! Nonsarà l’unico peccato che dovrò confes-sare, purtroppo!».

«... ma se ti dico... ».«... a più tardi!».

«Claudiano! Un’organizzazione fan-tastica! Bravo!... hai pensato proprio atutto!... ma, dove hai trovato gli astuc-ci?».

«Li ha procurati Fratello Bernardino,chissà dove... Non sono molti, ma cibasteranno. Ha barattato in cambio unagrossa quantità di formaggio... credo chenelle prossime settimane non ci saràformaggio grana sulle nostre tavole... ».

«... ed i bidding-box?».«Abbiamo anche quelli. Sono di fat-

tura artigianale, ma vanno benissimo».«Chi ha avuto la pazienza di fabbri-

carli?».«Namaziano, un altro novizio. Gio-

cheremo insieme stasera».«Molto bravi, davvero!... certo, la pre-

senza dei bidding-box non farà moltopiacere a Fratello Bernardino, no?... Oh!Il Signore mi perdoni!».

«Eh!?... Ma...! ...Fratello Berthold! ...che dici! ... e poi, ... anche ammettendoche Fratello Bernardino sia un po’... co-me dire?... espressivo, stasera giocheràcon Fratello Garcia...!».

«... ah, be’...! ... in questo caso...!».

Affacciati da un loggione, MaestroSaverio e Dominus Gardiner contem-plavano la sala della biblioteca prepa-rata per il torneo.

«... Maestro!... abbiamo preso la deci-sione giusta?... ».

«... Oh! Stai pur tranquillo!... È solo

necessaria un po’ di segretezza per noncontraddire quel vecchio ubbioso!».

«Non oso immaginare le conseguen-ze se Maestro Hammer venisse a saper-lo...!».

«Oh, non darti pena!».«...ma se...!».«... Ti dico di non preoccuparti! Se

malauguratamente dovesse succederequalche cosa, ci penserei io! Seguiamopiuttosto il gioco! Guarda, da qui si ve-de bene il tavolo dei tuoi nuovi allie-vi... la squadra è formata da quattro no-vizi, non è vero? Come va Namaziano?».

“... Oh, è molto diligente e rispettosodelle nostre regole... ha una grande ca-pacità nel greco antico... ».

«Mh?... ma sì, ma sì! Io, be’... vera-mente intendevo dire... emh! Ecco, conil bridge, come se la cava?... ».

Dominus Gardiner sorrise vedendoaffiorare con tanta spontaneità nel vec-chio saggio questa nota di debolezzaumana.

«È molto bravo! Ha iniziato da poco,ma già è maturato notevolmente nelgioco della carta... Ecco! Sta per giocareproprio lui!».

OVEST NORD EST SUD

Claudiano Namaziano– – – 2 �passo 2 � passo 3 �passo 3 SA passo 4 �passo 4 � passo 4 SApasso 5 SA passo 6 �fine

� A 10 2� D F 5� D 7 4 3� 7 6 3

� 8 7 5 4 N � 9 6 3� R 10 9 7 3 O E � 8 6 4 2� 6 S � R F 10 9 2� 9 5 2 � 4

� R D F� A� A 8 5� A R D F 10 8

contratto: 6�, attacco: 6�«... mah!... non sono un tantino mac-

chinosi in dichiarazione?... ».«... be’, un po’ tutti i giovani, Mae-

stro... ».«Il 2 picche che vuol dire?»«Usano risposte a controlli... un Asso,

oppure due Re!».«... ma era proprio necessario... ».«Maestro, ho dovuto brigare per limi-

TTOONNIINNOO CCAANNGGIIAANNOOUn torneo a Montenevoso

23

tarli! Pensate!... Avevano congegnato unsistema complicatissimo basato sui re-lé… tutto da soli!».

«... ed il 4 SA?».«Rappresenta un invito generico per

lo slam... ».«... ah! Ai miei tempi si giocava in

modo più semplice! I tuoi allievi sannoche è questa è una delle cause che por-tarono il bridge alla catastrofe (vedinota a piè di pagina)? Mah, vediamo…!Attacco sei di quadri…! Probabilmenteun singolo…! Non ci sono rientri per…Ah! Guarda, guarda! Hai visto la solu-zione?».

«... umh... sì! Davvero carina! Mh!...È un peccato di orgoglio, Maestro, pen-sare che il mio allievo la saprà trova-re?».

«Fratello Berthold, non avviciniamo-ci! ... stanno ancora giocando!».

«... Ma sì, tanto è l’ultima... Stannogiocando loro, mica i nostri... il dichia-rante è Namaziano... che mano è?»

«... Come, che mano è, quel bello slamche hai chiamato...!».

«Fratello Diaz, talvolta non sembre-rebbe che abbiamo dedicato la nostravita alla pietà cristiana!... ».

«... oh! Ma guarda, pure loro l’hannodichiarato...!».

«... be’, dopo tutto sarebbe bastato tro-vare il nove di fiori al morto!».

«... diciamo un po’ meglio: se la ma-no di Nord presenta un’altra carta di in-gresso oltre all’Asso di picche, dopol’attacco quadri si deve trovare il Re dicuori a destra... ».

«... oppure, come era il caso, le qua-dri divise cinque/uno... se pure prendeil giocatore che ha attaccato, per la dife-sa non c’è possibilità di comunicare... ».

«Non c’è che dire... una buona proba-bilità di riuscita!... ».

«... questo senza calcolare che se il Redi quadri è in mano al giocatore che at-tacca, lo slam è imbattibile!... ».

«... per fortuna l’hanno chiamato an-che loro ed almeno pareggeremo l’in-contro!».

«... tutto questo discorso poi non tie-ne conto del fatto che lo slam, in via di-chiarativa, sembrava buonissimo... an-che un frate può perdere la propria ob-biettività in questa maniera? Eppurebasterebbe... ».

«... tanto quando sei tu a giocare lamano tiri sempre come un disperato!Poi, fossi almeno capace qualche voltedi realizzarli, i tuoi contratti!... ».

Fratello Berthold e Fratello Diaz po-

lemizzavano sullo slam chiamato an-che da Claudiano ed il suo compagno,Dominus Gardiner decantava le qualitàdei propri allievi a Maestro Saverio eNamaziano, il dichiarante, stava riflet-tendo sulla carta d’attacco:

(“certo non ci siamo tirati indietro...!Il morto non porta neppure un’altra ri-presa oltre all’Asso di picche... i valorisupplementari sono i peggiori possibi-li... ma... c’è una carta che potrebbe va-lere oro! Vediamo...!”).

«Dama di quadri!» chiama Namazia-no al compagno e, sul Re comparso adestra, fa la prima presa con l’Asso. Eli-minate le atout, gioca poi l’Asso di cuo-ri ed il Re di picche...

«... ma che sta facendo, Fratello Ber-thold? Dalla velocità con cui sta gio-cando sembrerebbe avere qualcosa inmente...!».

Ed infatti Namaziano, incassato il Redi picche, gioca ancora la Dama supe-randola con l’Asso del morto.

«Dama di cuori!» comanda ancora e,senza neppure guardare la carta giocatada Est, dalla mano scarta il Fante dipicche.

«... ma che!?... Guarda un poco! Ecco,vedi, Fratello Berthold? Non serviva unaltro ingresso al morto! Era invece solonecessario un dichiarante più capace!».

«... mah! Che cosa ha fatto?».«La mano, ha fatto!... Lui, che gioca

da sei mesi! Ha giocato l’unica probabi-lità, che tu non vedi neppure adesso!...ha giocato l’Asso di cuori, poi Re dipicche, Dama di picche presa al morto,e Dama di cuori... scartandoci sopra ilFante di picche! Ovest, fatto il Re dicuori, non ha più fiori, né quadri. Devequindi restituire la presa al morto doveci sono dieci di picche e fante di qua-dri!... ».

«... che vi avevo detto, Maestro Save-rio? Che vi avevo detto?... ».

«Molto bene, molto bene! Siamo allaconclusione, mi pare!... c’è la finale!Chissà se la squadra dei tuoi allievi cel’ha fatta? Ah! Dalle espressioni si di-rebbe di sì!».

«... ecco, stanno facendo i conti... hochiesto a Dominus Fischer di sorve-gliarli un poco...!».

«... Non mi pare che abbiano un gran-de bisogno di aiuto!... ».

«... no, effettivamente! Sono propriosvegli! Hanno anche giocato svantag-giati!... ».

«... perché svantaggiati?...».«Nevio ed Accio, gli altri due novizi

compagni di Claudiano e Namaziano,sono... come dire... molto impetuosi! Enon solo nel gioco del bridge!... Duegiorni fa Nevio ne ha fatta una dellesue... ».

«... che cosa avrebbe combinato?». «Ha aperto di due picche, primo di

mano in zona contro prima, con il novequarto di picche e tutte cartine!... Io,che sono il suo confessore, mi sono...ehm!... preso una libertà... nel tentati-vo di ridimensionare la sua esuberanza,in un primo momento pensavo di proi-birgli del tutto le aperture di sbarra-mento... poi, mosso a pietà, gli ho im-posto di aprire solo con requisiti co-struttivi... un colore almeno sesto ed unminimo di sette punti in carte alte!... ».

«Non mi sento di condividere questadecisione!... ».

«... capisco! So che il tentativo di cor-reggere l’indole del giovane doveva es-sere lasciato fuori del confessionale !...».

«Ma no! Intendevo dire la faccendadegli sbarramenti costruttivi! È una mi-sura di stampo oscurantistico... fra l’al-tro c’è un problema etico: vengono in-formati gli avversari?».

«Ah, certamente! Tutto questo è an-che scritto sulla convention card! Ecco,Dominus Fischer mi sta facendo cen-no... sì, sì! Hanno proprio vinto!».

«Qual è l’altra squadra finalista?».«Fratello Bernardino e Fratello Gar-

cia, che giocano con i vostri due pupil-li!».

«... Spinacino e Frutterello! Chissàcome sono contenti!».

«... ah, non c’è dubbio! Hanno anchedato un po’ di spettacolo, prima!... ».

«... i miei caari! Sono fatti così!».

«Non farmelo dire ancora una volta,Fratello Bernardino!».

«... ma come sei intransigente! Mi èscappato! Conosci il mio temperamen-to! Non ci posso fare niente!».

«È ignobile! Non sei un principiante!La prossima volta che metti così perterra il cartellino del contro, tolgo an-che se ho la quinta nel colore avversa-rio!».

«... ma avevi una mano bilanciata!».«Questa favola del tuo temperamen-

to! Vediamo se sarai così impetuoso an-che sapendo che il tuo contro verràtolto!».

«... ma, Fratello Garcia, stiamo gio-cando per una squadra!».

«Appunto, cerca di sentirne la re-sponsabilità! Sappi che ogni tua espres-sione volta a dare suggerimento saràconvertita nel comportamento oppo-sto!... ».

«... ma di che cosa stai parlando?».«... pensi che abbia dimenticato la tua

aria infelice quando ho dichiarato duevolte nella seconda mano?».

«... non avevo certo di che esserecontento!».

«Beh, non sei certo un cretino! Haicapito perfettamente ! Se la situazionedi gioco genera un dubbio, pretendoche il comportamento del compagno

Nota: il racconto fa seguito ad un primo episodioapparso sullo scorso numero di Bridge d’Italia ed ècollocato in un immaginario futuro. Nel tempo delracconto il gioco del bridge è caduto in disuso or-mai da secoli...

24

me lo presenti intatto, senza cercare dirisolverlo per me! So che hai piacere agiocare con me. Ebbene, se intendi pro-seguire, sai come ti devi comportare! Ilbridge è un confronto di nervi, di tecni-ca, di intelligenza. Non voglio vantag-gi!... Ora... a giocare!».

«Va be’! Ma come sei severo!».

Maestro Saverio, tornato sulla loggiache domina il tavolo uno:

«Una bella finale, Dominus Gardiner!Sono contento... Ma, come mai FratelloBernardino sembra aver perso il suo so-lito buonumore? Di solito parla ininter-rottamente durante il gioco... Pensavoche qui, contro due novizi, ne avrebbeapprofittato!... ».

«Emh! Sembra che Fratello Garcia...sì, be’, insomma... li hanno sentiti...Credo che Fratello Garcia abbia trattatoFratello Bernardino un po’ duramen-te...!».

«... Guarda un po’! Non parla neppu-re tra una mano e l’altra! Irriconosci-bile!».

«Siamo all’ultima mano! E... guarda-te! In sala chiusa hanno già finito. Sonousciti Frutterello e Spinacino. Claudia-no e Namaziano ci stanno raggiungen-do qui sulla loggia... Come è andata,Claudiano?».

«... be’, insomma! Tutte mani piatte,tranne una... ».

«Come hanno giocato i miei pupilli?Sedetevi qui, vicino a me!».

«Grazie, Maestro Saverio! Spinacinoe Frutterello hanno giocato bene, comeal solito, ma le mani non si prestavanomolto a delle invenzioni... tutto regola-re, a parte una mano... Ah! Ecco! Lastanno giocando ora... ».

Board n. 10Dichiarante Est, tutti in zona

� A 2� D 8 5 3� A R 7 2� A R 6

� 8 7 5 4 N � 6� 6 O E � R F 10 9 7 4� D F 6 3 S � 10 8 5� 9 7 5 2 � D F 4

� R D F 10 9 3� A 2� 9 4� 10 8 3

«... io e Namaziano abbiamo chiama-

to slam a picche dopo l’apertura di duecuori di Frutterello... Ho ricevuto l’at-tacco a cuori e... ».

«... ha tentato una compressione» in-tervenne Namaziano «... ma non ha ri-cevuto l’attacco giusto!... altrimentiClaudiano non avrebbe avuto proble-mi...!».

«... data la sottoapertura, la prima ipo-tesi dovrebbe essere quella di una dop-pia compressione... » commentò Domi-nus Gardiner «le cuori sono tutte a de-stra, molto probabilmente la quarta diquadri è a sinistra e, tagliando o ceden-done una, si può isolare la minaccia...le fiori offrirebbero la minaccia comu-nicante... ma c’è un problema! Vero,Maestro?... ».

«Proprio così... non sembra possibilerettificare il conto... se si tenta di liscia-re una quadri prende l’avversario di de-stra che ha la cuori vincente... si po-trebbe forse sperare in Dama/Fante diquadri in mano all’avversario di sini-stra... giochiamo due volte il colore co-minciando dalla mano verso il mortoper regolarci... se appaiono la Dama o ilFante stiamo bassi... ma no, niente! Secediamo poi la presa con un terzo girodi quadri, Ovest rigioca ancora nel co-lore e distrugge la minaccia comuni-cante...».

«... anche l’idea di correggere il contocedendo la presa ad Est non porta aniente… » intervenne Claudiano «... laminaccia contro le cuori è la cartina cheaccompagna l’Asso, non le cuori delmorto...! Allora ho pensato ad una com-pressione semplice, sperando che Ovestavesse, oltre alla quarta di quadri, an-che Dama/Fante di fiori… Dopo averpreso l’attacco, ho battuto le atout scar-tando due cuori dal morto, poi ho ce-duto la cuori... Frutterello, in Est, hapreso ed è tornato con il dieci di qua-dri. Ho incassato l’Asso ed il Re ed hotagliato il terzo giro... Quando ho gioca-to l’ultima atout avevo questa posizio-ne:

� –� –� 7� A R 6

� – N � –� – O E � F� D S � –� 9 7 5 � D F 4

� 3� –� –� 10 8 3

... e se fosse stato veramente Ovest adavere Dama/Fante di fiori, sarebbe statocompresso. Spinacino, che giocava inOvest, ha invece scartato tranquilla-mente fiori...

«Il mio compagno avrebbe avuto oc-casione di sfoggiare la propria tecnicase Ovest avesse attaccato con la Damadi quadri... » disse Namaziano «... egliavrebbe lisciato l’attacco e condotto ilgioco a questa situazione finale:

� –� –� 7� R 6

� – N � –� – O E � R� F S � –� 9 7 � D F

� 9� 2� –� 10

... sull’ultima carta d’atout Ovest, perconservare il Fante di quadri, è costret-to a rimanere con una sola carta di fiori.Il morto può ora abbandonare il sette diquadri ed arriva il turno di scarto di Estche può decidere di scartare la sua car-ta di cuori facendo diventare vincenteil due del giocante, oppure scartare an-che lui una fiori, permettendo che il di-chiarante ricavi la sua ultima presa dal-la cartina di fiori del morto... Come ve-diamo, in questo schema non conta chisia a possedere gli onori di fiori… ».

«... Guarda, guarda! Anche qui sonoarrivati a slam!».

«Ah, sì? E con che dichiarazione? Iomi rammaricavo... » disse Namaziano.

«Con una sequenza identica alla no-stra...! Si vede che questo è lo stile diMontenevoso!... » la battuta di Claudia-no sollevò una risata generale.

«... vediamo l’attacco... se ne ha lapossibilità... Fratello Garcia è veramen-te infallibile nel gioco con il morto... ».

«... cuori, ha attaccato cuori... ».«... be’, mi pare allora che non ci sia

niente da fare... vedrai che giocherà co-me Claudiano... ».

Tutti i frati avevano ormai finito di gio-care e poterono vedere Fratello Garcia,dopo l’attacco, posare le carte sul tavo-lo e restare a lungo completamente im-mobile.

Mentre il giocante rifletteva, FratelloBernardino rimase intento a spiare leespressioni del compagno. Raccolsepoi la convention card avversaria e pre-se a leggerla.

Il dichiarante si riscosse dalle sue ri-flessioni per chiamare la carta dal mor-to:

«... piccola!».e giocò di seguito con rapidità come

era stata giocata in sala chiusa. Una sot-to.

«Pari!... Sono primi alla pari!... ».Maestro Saverio e Dominus Gardiner

si scambiarono un’occhiata. Tutti i frati

TONINO CCANGIANO

25

sciamarono fuori dalla biblioteca. Po-chi morsi di sonno e ci sarebbe statol’ufficio mattutino.

«... è stato bello!».«... bravi, bravissimi!».«Anche voi! Alla prossima!... ».

Il giorno dopo, prima dell’ora sesta(vedi nota), Maestro Saverio sentì bus-sare alla porta della sua stanza.

«Entra, Fratello Garcia!”«Scusate, Maestro! Ho bisogno di voi...

Ma come avete capito che ero io a bus-sare?».

«Sei il solo, oltre a Dominus Gardi-ner, che non soffra l’affanno per salirefin qui!».

Per guadagnare la stanza del Maestrosi dovevano salire delle interminabiliscale.

«... ma per la verità ti aspettavo!».Scrutò l’espressione interrogativa di

Fratello Garcia e proseguì:«Cosa è successo, stanotte?».«Ho commesso un peccato di orgo-

glio, Maestro! Un terribile peccato diorgoglio!».

«Dimmi!»«Prima dell’ultimo incontro ho mes-

so sull’avviso Fratello Bernardino... luitalvolta... ».

«... sì, sì!... Vai avanti!».«... gli ho detto che se avesse una vol-

ta di più cercato di influenzarmi duran-te il gioco, avrei fatto il contrario diquello che lui mi aveva suggerito...!».

«Avresti dovuto farlo sempre!».«È vero... Ieri avevo letto una strana

cosa nella convention card dei due no-vizi contro cui abbiamo giocato l’ulti-mo incontro: Nevio non può aprire conmeno di sette punti... ai fini del giocodell’ultima mano la notizia era di asso-luta importanza. Avete visto la mano?Credo che ce ne sia stato tutto il tem-po... ».

«Infatti».«Sembra ovvio impostare una doppia

compressione, ma... ».«... è impossibile la rettifica del con-

to!».«...vedo che avete analizzato la mano

compiutamente! La restrizione sulleaperture di due cui doveva obbedireNevio gettava però una luce particolaresulla mano... Salvo che egli non avesseDama/Fante di quadri, il controllo nelseme di fiori non poteva essere in manoal solo avversario di sinistra!».

«... Ho studiato a lungo... pensavo diverificare questa possibilità, ma ero riu-scito a trovare un piano di gioco alter-nativo nel caso si fosse dimostrato Estad avere il controllo delle fiori... ».

Maestro Saverio si sporse verso di luistupito:

«... Cosa??!».«Proprio così, Maestro! Io ieri avrei

potuto realizzare il contratto, ma... ».«... abbiamo visto! Fratello Bernardi-

no ha preso in mano la convention cardavversaria ed ha fatto il cenno di leg-gerla... ».

«... pensava che potessi non aver no-tato quel particolare e mi stava sugge-rendo di leggerla!».

«... potrebbe non essere così!».«... ecco il mio peccato di orgoglio!

Non ho più giocato la mano... ».«Be’! Parlerò con Fratello Bernardi-

no. Garcia, devi riuscire a dominare ituoi impeti!... ma ora dimmi! Come sa-resti riuscito a realizzare lo slam?».

«Maestro, questo è nuovo veleno peril mio orgoglio!».

«Non preoccuparti, pagherai una op-portuna penitenza! Ora racconta, la ma-no sembra infattibile!».

«Allora, si prende l’attacco e si giocasubito Asso/Re di quadri e quadri/ta-glio. Se l’avversario di destra rispondecon Dama/Fante diventa possibile l’i-potesi della tenuta a fiori a sinistra. Inquesto caso si cede una cuori e si pro-cede per la compressione nei minoricontro Est... ».

«... chiaro!».«... se avessi giocato così, nei tre giri

di quadri avrei visto comparire il Fantea sinistra... Ora, date le premesse, che idue onori di fiori siano entrambi in ma-no all’avversario di destra è quasi unacertezza!».

«Vai avanti!».«Ebbene, se il giocatore di destra pos-

siede effettivamente la distribuzionepiù probabile, la 6-3-3-1 con il singolodi picche, la mano è fatta!».

«... Se non ti conoscessi come gioca-tore, dubiterei di quello che stai dicen-do... ».

OVEST NORD EST SUD

Accio Bernardino Nevio Garcia– – 2 � 2 �passo 3 � passo 3 �passo 4 � passo 4 �passo 6 � fine

� A 2� D 8 5 3� A R 7 2� A R 6

� 8 7 5 4 N � 6� 6 O E � R F 10 9 7 4� D F 6 3 S � 10 8 5� 9 7 5 2 � D F 4

� R D F 10 9 3� A 2� 9 4� 10 8 3

Board n. 10Dichiarante Est, tutti in zonacontratto: 6� attacco: 6�

«Ora si battono le atout, scartandodal morto una cuori ed una fiori. Fino agiungere a questa situazione finale:

� –� D 8� 7� A R

� – N � –� – O E � R F� D S � –� 9 7 5 2 � D F 4

� 9� 2� –� 10 8 3

Maestro Saverio si fermò a contem-plare lo schema vergato rapidamente daFratello Garcia:

«... oh! Ora comincio a capire!... ».«... giunti a cinque carte dalla fine, si

entra al morto con l’Asso di fiori e sigioca la carta di quadri rimanente. SeEst abbandona la cuori si taglia e si gio-ca cuori… Est realizza il suo Re, ma de-ve consegnare le ultime prese al mortodove c’è ancora il Re di fiori… se Est in-vece scarta fiori, il giocante scarta lacartina di cuori. Ovest prende con laDama, ma ha ormai solo fiori in mano...Deve dare la presa al morto. La cosa èutile per sbloccare il colore divenutovincente. L’ultimo pezzo di Est cade sot-to il Re ed il dichiarante ha ancora un’atout per rientrare in mano e farsi ladodicesima presa con il dieci!».

«... ed io dovrei assegnarti una peni-tenza?».

«Maestro Saverio...?».«Via, via! Parlerò io con Fratello Ber-

nardino! ... Guarda un po’ che... ma do-ve lo hai scovato questo schema di com-pressione? Non dirmi che l’hai pensatoal tavolo!».

«... Be’, veramente...! Ricordate chelo scorso inverno vi chiesi il permessodi condurre delle ricerche in bibliote-ca?... ».

«Hai scovato questo schema... e nonme ne hai mai fatto parola?... ti dovreiassegnare una penitenza per questo! Su,su! Vammi a chiamare Bernardino!».

Nota: l’ora sesta corrisponde approssimativamen-te al mezzogiorno. L’ora nella quale comunementei monaci consumano il loro pasto.

26

Proseguiamo il nostro esame delcomportamento dichiarativo delrispondente, non passato en en-trée, in presenza di fit con il colo-re maggiore d’apertura (esame

che nella puntata precedente ha riguar-dato gli schemi diffusi negli Stati Uni-ti), passando in rassegna quanto di me-glio viene proposto al di qua dell’A-tlantico.

Interessante, per la sua efficacia as-sociata ad una sostanziale semplicità, èla struttura dichiarativa approntata dadue noti teorici svedesi, Mats Nilslande Anders Wirgren, sviluppata nell’am-bito del sistema Super Standard 1 e ca-ratterizzata da dichiarazioni, forti malimitate, che permettono di distingue-re, nell’ambito delle mano sbilanciate,quelle che presentano un vuoto daquelle con un singolo. Altra caratteri-stica è la presenza di un’unica dichia-razione di aiuto forzante, illimitata nelpunteggio (11+ H): 2 SA Jacoby, con-venzione nota in Svezia con il nome diStenberg. Pertanto, tutti gli aiuti diretti,non forzanti, sottintendono un massi-mo di 10 H.

A tale argomento gli autori hanno de-dicato un’opera monografica2. Gli Sca-nian Raises sono così articolati:

• aiuto a livello: 6-10 H, 8-10 Pd, fitterzo in mano sbilanciata o fit quarto inmano piatta o al minimo di forza.

• aiuto a salto: 7-9 (10) H, 7-9 Pd, fitquarto in mano sbilanciata, o fit almenoquinto

• aiuto a manche: barrage, in generemeno di 8 H, 6-8 Pd, mano sbilanciatacon forte fit

• 2 SA: 11+ H, 8- Pd (anche 9+ H sele perdenti sono 6-7), fit almeno quarto,forzante fino a livello di 3 nel colored’apertura

• 3 SA (su 1�): 11-14 H, 6 o menoPd, vuoto a picche (void-splinters)

• 4�/4�: 11-14 H, 6 o meno Pd,

vuoto nel colore dichiarato (void-splin-ters)

• 4�(su 1�): 11-14 H, 6 o meno Pd,vuoto a cuori (void-splinters)

• 3� (su 1�)/3 SA (su 1�): 11-14 H,5-6? Pd, fit almeno quinto, singolo nonspecificato (singleton-splinters).

PNell’area anglosassone, nella quale la

diffusione del sistema Acol 3 è pressochétotale, accanto allo schema tradizionalecaratterizzato dall’uso della Convenzio-ne Swiss 4, ne coesiste uno più moder-no che prevede il ricorso alle splinterbids e al 2 SA tipo Jacoby. In particola-re, la sua struttura è la seguente 5:

• aiuto a livello: 9 Pd, fit quarto, o an-che terzo in mano 6-9 H

• aiuto a salto: 9 Pd, fit quinto• aiuto a manche: barrage, 7 Pd, scar-

sa forza H • aiuto ritardato a livello di 3: mostra

fit terzo; forzante • 2 SA: 8 Pd, fit quarto, o anche fit

almeno quarto in mano 16+ H 6

• 3 SA: 13-15 H, fit quarto in mano

senza singoli o vuotosu 1�: 3�/4�/4�: 7 Pd o meno, fit

quarto, singolo o vuoto nel colore di-chiarato

su 1�: 4�/4�/4�: 7 Pd o meno, fitquarto, singolo o vuoto nel colore di-chiarato.

Non mancano varianti allo schemadescritto che, peraltro, non ne alteranola sostanza 7. Una variante non secon-daria è invece contenuta nel Tourna-ment Acol di Bird-Bourke 8 nel sensoche, mentre le dichiarazioni a doppiosalto di 3� (su 1�) o di 3 SA (su 1�)sono splinter generalizzate (mano consingolo o vuoto non specificato), le di-chiarazioni di 3 SA/4�/4� (su 1�) e4�/4�/4�(su 1�) mostrano mano re-golare di 13-15 H, rispettivamente con1/2/3 carte-chiave (il Re d’atout vale co-me quinto Asso).

Totalmente diverso è l’approccio delPower Acol proposto da Ron Klinger 9,sistema che incorpora nell’Acol alcuniconcetti base del Power System dellostesso autore. In particolare l’utilizzo,su apertura di 1 colore, delle risposte di

CCOONNVVEENNTTIIOONN CCOORRNNEERRNino Ghelli

1) Il sistema è basato su un’apertura di 1 SA per lemani bilanciate di 14-16 H; un’apertura di 1�chepuò essere naturale o mostrare una mano bilancia-ta di 17-19 H; aperture di 1 a colore maggiore indi-canti 4 carte in mano bilanciata di 11-13 H o alme-no 5 carte in mano sbilanciata. Per quanto riguar-da la valutazione della mano in caso di fit in uncolore maggiore il calcolo dei punti-onore è inte-grato con quello delle perdenti (Pd).

2) Cfr. Mats Nilsland-Anders Wirgren: Major SuitRaises-the Scanian Way, Scania Bridgekonsult,1989.

3) Il sistema deve il suo nome a quello della stradadi Londra (Acol Road in Hampstead) nella qualeera situato il piccolo circolo di bridge NorthLondon in cui fu giocato per la prima volta nel1934. Fu sviluppato originariamente da Jack Marxe S.J. Simon, ai quali successivamente si unironoMaurice Harrison-Gray e Iain Macleod. Importanticontributi alla costruzione e diffusione del sistemasi devono a Terence Reese, Norman Squire, AlbertDormer, Eric Crowhurst e Ben Cohen. Si tratta diun sistema naturale in quarta maggiore, caratteriz-zato tra l’altro dall’uso, in origine, del SA variabilee, attualmente, del SA Debole. In caso di fit, il ri-spondente valuta la mano in termini di punti H edi perdenti o in termini di punti totali, ottenutiaggiungendo ai punti-onore quelli distribuzionalisecondo la scala 5-3-1 (per vuoto-singolo-doppio).

4) Sono previsti (cfr. Terence Reese-David Bird,The Art of Good Bidding, Faber and Faber, London1992 e Eric Crowhurst, Acol Index. The Unconte-sted Auction, Robert Hale, London 2000) gli aiutidiretti limitativi (quello a salto fortemente invitan-te, quello a manche parzialmente pre-emptive); inpresenza di un buon colore laterale e valori damanche, si fa ricorso all’aiuto ritardato a manchedopo un cambio di colore in mano 13-15 H ed alcambio di colore a salto seguito da aiuto per le ma-ni di 16+ H. In mancanza del colore laterale, la for-za ed il fit sono evidenziati da dichiarazioni a dop-pio salto (convenzione Swiss), alle quali è possibi-le attribuire i più diversi significati.

5) Cfr. Ron Klinger-Andrew Kambites, Understan-ding the Uncontested Auction, Cassell, London2002 (pagg. 41-50).

6) La risposta di 2 SA rende disponibili all’aperto-re le dichiarazioni a livello di 3 ai fini di un’ulte-riore descrizione della propria mano e, quindi,permette al rispondente di valutare al meglio lepossibilità di slam della coppia. Ad esempio, dopola sequenza [1M-2 SA; ?], uno sviluppo molto sem-plice è il seguente:– 3M: a passare, se il rispondente è nella fascia di

forza inferiore– 3 in un altro colore: singolo nel colore dichiara-

to, con accettazione da parte dell’apertore deltentativo di manche

– 4 in un minore: come sopra, ma con vuoto nelcolore dichiarato

– 3 SA/4M: conclusivo, senza colori laterali corti.Per i due sviluppi alternativi, più articolati, si

veda Ron Klinger, Guide to Better DuplicateBridge, Cassell, London 2002 (pagg. 51 e 148)

7) Si vedano, ad esempio, i lavori recenti di Mi-chelle Brunner (Bridge with Brunner: Acol Biddingfor Improvers e Bridge with Brunner: Acol Biddingfor Budding Experts, B.T. Batsford Ltd, London2000 e 2003), di Hugh Kelsey-Ron Klinger (NewInstant Guide to Bridge, Cassell, London 2003),quelli della English Bridge Union (Really EasyBidding e Really Easy Modern Acol, London 2001e 2003) nonché il sistema per la squadra giovaniledella British Bridge League (BBL Junior Squad Sy-stem) reperibile in Internet al sito www.ecatsbrid-ge.com/documents/.

8) Cfr. David Bird-Tim Bourke, Tournament Acol.A System for Winners, Gollancz, London 1995.

9) Cfr. Ron Klinger, Power Acol. The Art of BeingLucky in the Bidding, Gollancz, London 1995.

27

singolo o vuoto. In questo caso, formula le se-guenti dichiarazioni splinter:

– 3� (su 1�)/3 SA (su 1�): mano con un vuotonon specificato

– 3 SA/4�/4� (su 1�) o 4�/4�/4� (su 1�):mano con singolo laterale, mostrato in ordinedecrescente (high-shortage-first principle), nelsenso che la dichiarazione più bassa indica ilsingolo nel colore laterale di grado più elevato eviceversa. Quindi, su apertura di 1�: 3 SA indi-ca singolo a�, 4�singolo a�, 4�singolo a�;su apertura di 1�: 4� indica singolo a�, 4�singolo a�, 4�singolo a�.

qual caso dichiara:• 3�(su 1�)/3 SA (su 1�): mano

con un vuoto non specificato. Sul relaisdi 3 SA/4�, in 2° giro il rispondentedichiara il colore del vuoto (su apertu-ra di 1�, 4� indica vuoto a �; su aper-tura di 1�, 4�indica vuoto a�)

• 3 SA/4�/�� (su 1�) o 4�/4�/4�(su 1�): mano con singolo nel colo-re dichiarato (3 SA per �) 11

2�per le mani, con o senza fit, di 10-12 H, di 2�per quelle di 13+ H 10. Quin-di su apertura di 1�/1�, in presenzadi fit almeno quarto e con 6-9 H, il ri-spondente formula aiuto diretto a livel-lo di 2, 3 o 4 a seconda che le perdentisiano 9, 8 o 7. Se la mano è di 10+ H ilrispondente formula aiuto dopo unarisposta di 2�/2�a meno che nonabbia un singolo o vuoto laterale, nel

10) Cfr. Ron Klinger, The Power System. Five Bidsto Winning Bridge, Modern Bridge Pubblications,Sydney 1993. Si tratta di un sistema a base “quin-ta maggiore” che si caratterizza, oltre che per lerisposte di 2� e 2�, anche per l’apertura di 1 SArelativa alle mani bilanciate di 17-20 H (o semibi-lanciate di 16-19 H) e per quella di 1� forzante, inquanto relativa a mani di forza non limitata.

11) Nel Power System, su apertura di 1�/1� le di-chiarazioni del rispondente, in presenza di fit, so-no:– aiuto a livello: 6-9 H e fit almeno terzo– aiuto a salto: 0-6 H, fit almeno quarto, 0-1 carta

di copertura– aiuto a manche: 0-9 H, fit almeno quarto, 7 Pd– 2 SA: 6-9 H, fit almeno quarto, almeno 2 carte di

copertura, mentre per le mani da 10 H in poi uti-lizza le risposte di 2�/2� (seguite da aiuto), ameno che la mano, di 10-15 H, non presenti un

CONDIZIONI ALBERGHIERE SPECIALIPensione completa per persona, al giorno,in camera doppia, acqua, vino e caffè ai pasti

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TORNEI DI BRIDGEPOMERIDIANI E SERALIDAL 2 AL 12 GIUGNO 2004

ORGANIZZATI DA PIERLUIGI MALIPIERO E LINO BONELLI

«Capisco che la cosa possa distrarvi, ma ilregolamento non lo vieta!».

LA DICHIARAZIONE(1)

vista da Giorgio Levi

«I nobili quinti?Va bene! I salti deboli?D’accordo! La 2 quadri multicolor? Ci sto!Pari e dispari? Ochei! Ma quando la finirai

di rompermi le scatole?».

LA DICHIARAZIONE(2)

vista da Giorgio Levi

28

VIAGGIO IN FRANCIA

Dal febbraio 2001 la Federazionefrancese (FFB), precedentemen-te divisa in tre siti ubicati inquartieri differenti di Parigi, si èaccentrata nella Maison du Brid-

ge, un unico edificio ai bordi della Sen-na presso il ponte di Saint Cloud, nel-l’immediata periferia di Parigi. Conuno sforzo economico rilevante la FFBha comprato questo palazzo di 3255 m2

distribuiti su 7 livelli, con uno spaziocompetizioni di 1200 m2 in grado di ospi-tare 700 persone contemporaneamente.Per capirci, 3 finali nazionali, con ilbridgerama funzionante, anche durantel’orario d’ufficio.

L’auditorium destinato al rama ha unacapienza di 175 posti a sedere. Vi do unpiccolo assaggio del programma dellecompetizioni previste per maggio (ma-gari capitate da quelle parti): 1-2: Finale di Lega Interclub di 1ª, 2ª,

3ª e 4ª divisione,8-9: Finale di Lega Donne e Espéran-

ce a squadre,10-11: Finale di Lega Misto Seniores a

squadre,12-13: Finale di Lega Open Seniores a

squadre,15: Finale Nazionale Espérance a cop-

pie,15-16: Finale Nazionale del Misto a

squadre,28: Super Ronde Società Generali.

variabili che si consumano nel tempo,il che vuol dire che bisogna giocare(anche se solo al circolo) per conserva-re il numero di punti acquisiti.

In Francia la scelta delle nazionaliavviene da sempre passando per il ta-volo da gioco. Con l’aiuto del reportagedi Vincent Labbé su le Bridgeur, andia-mo a curiosare tra le ultime selezioni acoppie. Le due formazioni uscite, pron-te per gli europei di giugno a Malmö,sono (nell’ordine d’arrivo delle rispetti-ve categorie):

Open: Multon-Quantin, Palau-Rom-baut, Sebbane-Thuillez.

Ladies: D’Ovidio-Gaviard, Cronier-Willard, Bessis-Lustin.

Nell’Open squadra giovane (37 annidi media) con la sorpresa della terzacoppia, Sebbane (29 anni) -Thuillez, cheha condotto a lungo la selezione per-dendo la vittoria finale a causa dellasconfitta nel penultimo match controChemla-Cronier. Lo stile di questa cop-pia, frizzante e audace, ha riscosso mol-ti consensi in rama evidenziati dagli ap-plausi del pubblico. Multon-Quantin,invece, erano già in pianta stabile tra ifavoriti del prepartita. La loro bella vit-toria non ha fatto altro che confermareil parere dei bookmaker.

ACCADE ALL’ESTEROFranco Broccoli

Nella Maison du Bridge 36 impiegatia tempo pieno assicurano i servizi fede-rali ordinari. Il che vuol dire che sonoil punto di riferimento centrale di:

1219 circoli29 comitati94915 tesserati

(fonte sito ufficiale:www.ffbridge.asso.fr).

A proposito dei tesserati, pur essen-do una cifra del tutto rispettabile (èl’1,6% della popolazione), la crescitaannua di poco più dell’1% non soddi-sfa i vertici federali. Bisogna considera-re che la percentuale d’incremento an-nuo dei tesserati ai tempi d’oro, era del15% annuo. Per questo è partito il pro-getto denominato Cap 120.000 in cui sipropongono di raggiungere i 120.000tesserati in 2 anni con una precisa stra-tegia che opererà su diversi fronti (pub-blicità, grande distribuzione, internetecc.). Il bacino dove andare a pescare ècorposo e incoraggiante: un recente stu-dio ha infatti censito più di 2.000.000di bridgisti occasionali in Francia. At-tenzione particolare sarà destinata all’ingresso dei giovani, considerando chel’attuale età media dei soci è di 64 anni.

Per quello che riguarda l’adesione al-la FFB, in Francia c’è un costo variabi-le. Il tesseramento avviene attraverso icircoli e si verifica che un agonista diun club di Parigi, per esempio, può pa-gare più del doppio di quello di un pic-colo centro (ad es. 55 euro contro 23).La rivista francese, le Bridgeur, si pagaa parte: ai tesserati residenti in Franciacosta 58 euro per 11 numeri (42 europer chi si abbona per la prima volta). Èprevisto anche l’abbonamento per nontesserati (86 euro). Le categorie, similialle nostre, si basano su punti federali

La Maison du Bridge

Il rama della Maison du Bridge.

Quantin e Multon

Per ciò che riguarda la seconda cop-pia arrivata, Palau – Rombaut, c’è dadire che il primo (decano della squadraper i suoi 50 anni – gli altri lo chiama-no papy!), è andato sul podio di treselezioni sulle ultime quattro disputate(due volte con il suo ex compagnoAllegrini , che ha recentemente mollatola competizione di vertice). Palau -Rombaut hanno alcune difficoltà d’al-lenamento in quanto abitano ai dueestremi verticali della Francia il primoa Sud). Non basta, perché Palau èanche refrattario a internet.

29

Evidentemente questa mancanza d’af-fiatamento non ha danneggiato la pre-stazione vista la progressione finale ir-resistibile con la quale si sono piazzatial secondo posto.

Queste tre coppie hanno “fatto fuori”fior di campioni stratitolati ed afferma-ti. È partito un ciclo nuovo?

Ancora loro.Dichiarante Sud. Tutti in zona.

� R 10 5 3� A 8 6 2� 6 4 3� 9 2

� – N � 9 8 6 4 2� F 9 7 3 O E � –� A R F 2 S � 10 9 8 7� A R D 6 3 � F 10 7 5

� A D F 7� R D 10 5 4� D 5� 8 4

OVEST NORD EST SUD

Sebbane Eisenberg Thuillez Kass– – – 1 �2 SA 3 � 5 � passo6 � fine

Dove 2 SA è bicolore minore, 5�è«Sembrerebbe un domino dal 2, e inve-ce… » e 6�è «Speriamo che non dica“Tutte mie” subito dopo l’attacco».

A proposito di bridge aggressivo.Dichiarante Sud. Tutti in prima.

� 3 2� R F 10 9 4 2� A� F 10 9 2

� A D 6 5 4 N � F 10 9 8 7� D 6 5 O E � A 3� R D 4 S � 9 8 7 6� 6 3 � R 7

� R� 8 7� F 10 5 3 2� A D 8 5 4

Dopo il passo di Sud, potete sbizzar-rirvi a trovare la sequenza che porteràal contratto finale che pensate. Ma, ve-di sopra, chi ha detto che Sud debbapassare con quelle carte?

OVEST NORD EST SUD

Bessis Mejane Salama Dumazet– – – 3 SA (!)passo 5 � fine

Parola alle carte.Piazzatevi in Ovest con queste carte:Dichiarante Sud. Tutti in prima.

� A 10 7 5 4 3� 7 2 � A 8 7 3 � 3

Siete primi di mano, in prima controzona e passate. “E dove sta scritto?”,deve essersi detto Lionel Sebbane po-sando sul tavolo il cartellino di 2�malgrado i due Assi e il colore bucato.Se in Italia una sottoapertura così com-posta è un po’ eccentrica, figuratevi inFrancia! In altri tempi il rischio ghi-gliottina per “lesa maestà (di sistema)”sarebbe stato reale…

Dichiarante Ovest. N/S in zona.

� R D 9� R D F 8� 5� D F 9 8 2

� A 10 7 5 4 3 N � F 8 2� 7 2 O E � A 9� A 8 7 3 S � R D F 4 2� 3 � 10 6 4

� 6� 10 6 5 4 3� 10 9 6� A R 7 5

OVEST NORD EST SUD

Sebbane Cronier Thuillez Chemla2 � passo 3 � fine

Cronier, con 50 d’onori nel colore av-versario, non se l’è sentita di riaprire. Igiovani hanno segnato 140 per 3�fattedove gli avversari possono chiamare4�(che si battono trovando il taglio afiori) su cui è quasi automatica la dife-sa a 4�per una presa di caduta.

Jean-Jacques “papy” Palau

Lévy e Sebbane: passato e presente?

Nelle Ladies successo annunciatoper le tre coppie più forti del campo. Levincitrici, D’Ovidio-Gaviard, stavanogiocando la selezione open con ottimirisultati (erano arrivate alla fase a 16 cop-pie) quando hanno dovuto interrompe-re il loro dorato cammino per parteci-pare alla sovrapposta selezione femmi-nile. La FFB, infatti, non ha concessoderoghe né wild card per un’entrata incampo successiva: D’Ovidio-Gaviardhanno dovuto scegliere cosa fare e sisono orientate per la loro categoria vin-cendo con due turni d’anticipo e con-quistando i punti necessari a far partedel club France (le prime cinque posi-zioni) a cinque turni dalla fine! Pec-cato, sarebbe stato bello vedere come sisarebbero comportate in alta quota, nel-l’atmosfera rarefatta dell’eccellenza openfrancese.

Catherine D’Ovidio e Danièle Gaviard:bene nell’Open, formidabili nel Ladies Un brindisi per Thuillez e Rombaut

30

6�ed Est, il futuro giocante, ha licita-to le quadri e le picche. Dove attaccate?Jean Christophe Quantin ha intavolatoil 6 di fiori ed è sceso il morto:

(“Eccomi, sono il morto”)

� D 9 6 � A R D 10 � 7 3 2 � A 10 9

(Voi siete qui sotto (non perdete il sen-so dell’orientamento… )

� A 8 3 2� 8 7 3� F 6 � F 8 6 5

Il 9 del morto rimane in presa mentreil vostro compagno fornisce il 2 (contodispari, facciamo 3 cartine e, pertanto,Re e Dama di fiori terzi in mano a Est).Il dichiarante prosegue con cinque col-pi di quadri (aveva cento d’onori rinfor-zati dal 9) liberandosi di due picche delmorto. Non pensate ai due scarti del vo-stro compagno, pensate ai vostri che so-no tre. Est dovrebbe avere la 4/1/5/3con 5 prese in atout, 3 fiori e 3 cuori(fanno 11). Il che vuol dire che se ha ilRe di picche state perdendo tempo per-ché gli basta affrancarsi una picche perarrivare a 12 levée. Perbacco! Il compa-gno in Nord ha il Re di picche e ’stoslam si batteva subito attaccando Assodi picche e rigiocando nel colore (no,piccola picche sotto Asso per realizzareanche un taglio nel colore non ve loconsiglio se volete continuare a giocareanche fuori da casa… ). Nervi saldi, ve-diamo di recuperare il down.

� R 5� F 9 6 5 4� 8 5 4� 4 3 2

� D 9 6 N � F 10 7 4� A R D 10 O E � 2� 7 3 2 S � A R D 10 9� A 10 9 � R D 7

� A 8 3 2� 8 7 3� F 6� F 8 6 5

Se avete pigramente mollato una car-ta per colore (una fiori, una picche euna cuori) la colonna su cui sarà segna-to il risultato potrebbe non essere la vo-stra (oops, slam in zona!). Dopo Re eDama di fiori, a cinque carte dalla fineil tortellone è questo:

� R� F 9 6 5� –� –

� D N � F 10 7 4� A R D 10 O E � 2� – S � –� – � –

� A 8 3� 8 7� –� –

Pensate se a questo punto Est, ispira-to, vi gioca Asso Re di cuori e Dama dipicche. Che dolore tremendo!. Fortunache voi, come Quantin, avete scartatocon più attenzione battendo il contrat-to.

Una battuta per finire. Tempo fa PaulChemla, incontrando uno dei nostrigiocatori durante un campionato inter-nazionale, gli disse: «Dovresti fare inmodo di giocare solo di sera». Alla ri-chiesta di spiegazioni del nostro rap-presentante Chemla rispose: «Perché iltuo bridge peggiora di giorno in gior-no!».

Dumazet (nomen omen… ) ha apertodi 3 SA, bicolore minore da sistema e ilcompagno ha chiuso a manche per +400passando la carta giusta a cuori.

Non mettete il pilota automatico.Dichiarante Sud. Tutti in prima.

� R 8 7 3� R 7 4� A R 9 8� 7 6

� 9 5 N � A 6 2� A 9 3 O E � D 8 6� 10 4 S � D 7 6 5� A R D 9 4 2 � F 10 3

� D F 10 4� F 10 5 2� F 3 2� 8 5

OVEST NORD EST SUD

Lévy Rombaut Mouiel Palau– – – passo1 � contro 1 SA 2 � *3 SA fine

* Nobili

Palau ha attaccato con la Dama dipicche e, rimasto in presa, ha prosegui-to con il 10 di picche facendo la secon-da levée. Ora si è fermato a pensare.Est, con l’Asso di picche, arriva a ottoprese. Nord, in questo caso, per giusti-ficare il contro, deve avere Asso Re diquadri e i due Re nobili. Se Sud prose-gue pigramente picche, il dichiaranteprende, e tira sei fiori portandosi aquattro carte. A questo punto come staNord? «Molto male, grazie, perché de-vo tenere Asso Re di quadri e il Re se-condo di cuori. Ora il dichiarante giocaquadri e m’incarta costringendomi auscire cuori. Potevi giocare cuori allaterza presa per evitarmi questo scon-cio». Proprio quello che ha fatto Palau,battendo il contratto.

Una mano dei vincitori, quella del:«Se non azzecchi l’attacco, mantienialta l’attenzione durante il gioco. Forsesi può rimediare».

Siete in Sud con queste carte:

� A 8 3 2� 8 7 3� F 6 � F 8 6 5

I vostri avversari, in zona, arrivano a

ACCADE ALL’ESTERO

Thuillez e Chemla

(Tutte le foto sono state prese dal sitoufficiale della Federazione francese:

www.ffbridge.asso.frad esclusione di quella di Jean-JacquesPalau che proviene dal sito della WorldBridgeFederation:

www.worldbridge.org)

31

Villaggio IGV Le CastellaIsola Capo Rizzuto (KR) - 20/27 luglio 2004

A luglio vieni con noi in uno dei villaggi più belli d’Italia, non te ne pentirai: la pineta che avvolge il villaggio, i villinie le camere molto confortevoli (tv color, frigobar, aria condizionata), il cibo genuino cucinato in maniera impecca-bile e un mare più azzurro del cielo fanno da cornice meravigliosa ad una splendida vacanza bridgistica! Prenota

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32

22 Gennaio 2004

Board 28, Nord/Sud in zona, dichia-ra Ovest:

� 10 7 3� R F 6 5 4 2� A 8 4 2� –

� R F 8 6 4 N � 9 2� A 10 O E � D 8� R D S � 10 9 7 5� 10 9 5 4 � A R D 8 2

� A D 5� 9 7 3� F 6 3� F 7 6 3

Dopo l’apertura di Ovest e l’ovvia in-terferenza di Nord, è abbastanza diffici-le che Est si discosti da una rispostaforzante (3� ?) e la manche normaleche gli Est/Ovest giocheranno sarà qua-si sempre 3 Senza. Manche non del tut-to ovvia ma imperdibile, se dichiaratada Ovest e se Nord attaccasse, comequasi tutti i Nord attaccherebbero, conla cartina di cuori. Il dichiarante entracon la Donna del morto (o con il 10della mano), gioca uno o due colpi difiori, poi picche verso la mano e se Sudrifiuta la presa impegna il Fante. An-cora fiori per il morto ed ancora picche.Nove prese sono al caldo davanti al ca-minetto con tre fiori, quattro picche edue cuori (“…e chi se l’aspettava che ilfieno mi venisse dalle picche e non dal-le fiori?”).

Altra storia se Nord attaccasse o conuna carta qualunque di picche (e dopol’apertura di 1� di Ovest sarebbe pra-ticamente impossibile) oppure con ilRe di cuori (meno impossibile). Dopol’attacco a picche Sud potrebbe entrarecon l’Asso e rinviare cuori: la mano sa-rebbe così finita prima di incominciare.Più carino è invece quello che potrebbesuccedere dopo l’attacco di Nord con ilRe di cuori (“… e dove l’hai trovatoquesto attacco?”). In questo caso Ovestè costretto ad entrare con l’Asso dellamano, gioca fiori accorgendosi della4/0, vira per il meglio a picche impe-gnando il Fante che fa presa, ancora fio-ri per il morto e picche su cui Sud puòentrare stavolta con il suo Asso e rin-viare cuori. Ora il dichiarante, in presaal morto con la Donna, ha nove prese

teoriche… ma solo teoriche perché nonha un ingresso veloce in mano per po-ter incassare le tre picche ormai fran-che. Deve perciò passare per l’Asso diquadri e gli avversari trovano improv-visamente sei prese da incassare (unapicche, quattro cuori ed una quadri).

Non esistono altre manche possibili,compreso 4� in cui si cade, nonostan-te le atout 3/3 ed i due onori mancantiin buona posizione, a causa delle fiori4/0 (“… non si può avere tutto dalla vi-ta!”).

Mano 8, tutti in prima, dichiara O-vest:

� R D 8 4 2� A F 10 8� F 6 3� 7

� – N � F 9 7 5� 7 5 3 O E � D 9 6 2� D 10 9 8 5 2 S � –� 10 9 4 3 � R F 8 5 2

� A 10 6 3� R 4� A R 7 4� A D 6

Quasi tutti chiamano il piccolo slamma quasi nessun Nord fa 13 prese. Nonc’è attacco decente da Est: quello neinobili regala subito una presa che po-trebbe risultare decisiva ai fini del top.Il migliore sembrerebbe essere quello afiori su cui il dichiarante non dovrebbeavere problemi ad impegnare la Donna(“… do ut des. Se va male scarto la qua-dri… ”). Ora picche per la mano sco-prendo la zecchinosa 4/0, picche per il10, Re di cuori, cuori per l’Asso, impas-se al taglio a cuori, Asso di picche, fioritagliata, Re di picche e si reclamano lerestanti prese prima che l’avversario neabbia fatta una soltanto. Per punire nelmodo giusto i “senzisti per forza” im-pedendogli d’autorità di realizzare 13prese nel piccolo (o grande!) slam asenza atout, bisogna attaccare fiori daqualsiasi parte. Con questo attacco, in-fatti, il dichiarante, anche indovinandole manovre nei nobili contro Est (i vo-stri avversari indovinano sempre… ), nonriesce a mettere in piedi la doppia com-pressione vincente. Morale: “mettetedei fiori nei vostri cannoni… ” (I Gigan-ti, anni ’60).

Mano 10, tutti in zona, dichiaranteEst:

� D� R 7 4 3 2� D F 8� R 9 8 5

� R F 6 4 3 N � 10� 10 6 5 O E � A D F 8� 10 7 6 S � 9 5 4� 6 3 � A D F 7 2

� A 9 8 7 5 2� 9� A R 3 2� 10 4

Qui la gloria passa dalle otto prese apicche, fatte oppure no, da Sud. Tra110 per i verticali e 100 per gli orizzon-tali c’è tutta una pletora di coppie chepotrebbero scrivere 90 in Est/Ovest o100 in Nord/Sud (2�m.i. o 2� –1). Inrealtà otto prese a picche non si fanno,almeno con un controgioco ragionevo-le. Facciamo attaccare Ovest a fiori (“…ci ho aperto… ma ci vuoi attaccare?”) esulla cartina del morto, facciamo passa-re il Fante ad Est. La migliore prosecu-zione sembra picche (o quadri) su cuiSud sta basso ed Ovest entra di Re perproseguire a fiori: 8 del morto e Donnadi Est. Ora che hanno realizzato tre pre-se nei colori neri, agli Est/Ovest bastapassare dalla cassa: l’Asso di cuori cheè la quarta e qualunque fiori per la pro-mozione di una atout… a patto cheOvest abbia l’accortezza di rifiutare ilsurtaglio. Guardate:

� –� R 7 4 3� D F 8� R 9

� F 6 4 3 N � –� 10 6 O E � D F 8� 10 7 6 S � 9 5 4� – � A 7 2

� A 9 8 7 5� –� A R 3 2� –

Con quattro prese in cascina (due fio-ri, una picche ed una cuori), Est giocal’Asso di fiori, o una fiori qualunque,su cui Sud taglia con il 7 ed Ovest…scarta una quadri. Ora ai controgiocan-ti spetteranno due prese in atout qua-

MANI DAI SIMULTANEIRiccardo Vandoni

33

lunque strada Sud decida di imboccare(“… per la miseria… vuoi sempre deci-dere tu il contratto finale… prima asenza e bisognava giocare a picche…ora a picche e non bisognava giocareproprio… ”).

Mano 11, tutti in prima, dichiara Sud:

Seduti in Est, dovete attaccare conqueste:

� A D 6� 9 8 4� 9 6 4� F 9 8 7

dopo una dichiarazione di questo tipo:

OVEST NORD EST SUD

– – – 1 �passo 1 � passo 3 �passo 4 � passo 4 �eccetera fino a 6�

1� = miglior minore3� = 15/16 sbilanciati (o bicolore o tricolore con

il singolo di picche)4� = cue-bid a� senza quella di�4� = cue-bid di picche

Per battere lo slam a cuori dovete at-taccare a… quadri perché il totale eraquesto:

� F 10 7 5 4� R D F 2� R D 3 2� –

� 9 8 3 2 N � A D 6� 10 3 O E � 9 8 4� 8 S � 9 6 4� A D 10 5 4 2 � F 9 8 7

� R� A 7 6 5� A F 10 7 5� R 6 3

A Nord mancano infatti prese vitali edeve per forza di cose anticipare il co-lore di picche. Se battesse infatti tre giridi atout potrebbe arrivare a tre prese dicuori, due tagli, cinque prese di quadrie (Dio volendo) una sola di picche seOvest mantiene, come deve, le sue quat-tro carte (“ e che vuoi scartare?”). Ricor-datevi di ringraziare sentitamente gli av-versari per non avervi chiamato 6�,imbattibili sotto tutte le latitudini.

Mano 12, Nord/Sud in zona, dichiaraOvest:

� D 9 8 3 2� R 10 5� D F 5 4 3� –

� 10 6 N � A R F 7� A 2 O E � F 8 7 3� R 9 2 S � A 7� A 10 7 6 4 3 � D 5 2

� 5 4� D 9 6 4� 10 8 6� R F 9 8

Il contratto quasi unanime è 3 Senzaper gli Est/Ovest (“… e che vuoi gioca-re… con 26 in linea e senza nobili?”) edattribuiamo a Sud l’attacco, sulla carta,migliore: quello a quadri. Per il dichia-rante si prospetta una strada piena ditranelli (“… aspra e forte che nel pen-sier rinnova la paura… ”). Si prende conl’Asso ed è urgente giocare fiori; sup-poniamo la Donna per il Re di Sud el’Asso di Ovest. Ora il 10 di picche perla Donna ed il Re ed ancora fiori. Sudentra con il Fante e prosegue quadri sucui il dichiarante entra con il Re e giocail 10 di fiori. Nord sembra cotto a pun-tino perché la situazione è la seguente:

� 9 8 3� R� D 5 4� –

� 6 N � A F 7� A 2 O E � F 8 7 3� 9 S � –� 7 6 4 � –

� 5� D 9 6 4� 8� 9

Giocate picche per l’8 ed il Fante (seNord sta basso passate il 7 che è la vo-stra nona presa: “…e che so’ Mandra-ke?”). Ora Asso di cuori e quadri perNord che dovrà portarci la forchetta dipicche (“… scusa… no Mandrake… Su-perman, Nembo Kid… con la vista tele-scopica”).

Mano 13, tutti in zona, dichiara Nord:

� R D 10 2� D 7� R 10 3� R F 7 3

� F 7 3 N � A 9 8 6� 10 4 2 O E � A R 6� D F 6 4 S � 9 8 5 2� 8 5 2 � A 10

� 5 4� F 9 8 5 3� A 7� D 9 6 4

La quasi totalità gioca un po’ di cuorida Sud ed i punti raggranellati dai con-

tendenti passano dalle otto o dalle noveprese. Battere 3�non sembra difficilis-simo: visto che agli Est/Ovest spettano,di forza, quattro prese (due Assi e dueatout), basterebbe tentare di promuove-re il 10 di cuori. Per far ciò occorre gio-care picche, prima o poi. Non battonogli attacchi rossi, battono quelli neri(“…e che siamo… al Casinò?”). Provia-mo. Attacco fiori da Ovest per l’Asso diEst ed immediatamente qualunque pic-che. Il dichiarante prende al morto,torna in mano con l’Asso di quadri edindovina a cuori giocando la piccolaper il 7 del morto (“… mostro… e chevedi le carte?”). Non è salvo lo stesso,perché Est gioca ancora Asso di picchee picche e quando entrerà in presa conl’altra cuori ancora picche per la pro-mozione del 10 di Ovest che sentita-mente ringrazia.

Mano 21, Nord/Sud in zona, dichiaraNord:

Seduti in Sud vi assegnano

� R 8 4 3� F 9 3 2� R D F 6� 6

ed assistete alla seguente dichiarazione:

OVEST NORD EST SUD

– passo 1 � passo1 SA passo passo ?

Riaprite? E se sì, come? Se rientrastedi contro rischiereste di vedere forse ilverde del compagno, se invece decide-ste di surlicitare 2� fareste opera meri-toria (sempre se il compagno non pas-sa!) perché il totale era questo:

� A 10 5 2� 10 4� A 10 9 3� D 7 2

� F 9 7 N � D 6� A R 8 O E � D 7 6 5� 8 5 4 S � 7 2� 10 9 5 4 � A R F 8 3

� R 8 4 3� F 9 3 2� R D F 6� 6

Ad 1 Senza contrato potreste non farepiù di sei prese (“… e perché? I nostriavversari indovinano sempre tutto?”)mentre 3� le fa anche il vostro carofruttivendolo di fiducia (“… a proposi-to… mi servono due chili di mandarinied una testa d’aglio!”. “A chi l’hai dettotesta d’aglio, brutto sellerone che nonsei altro… ”).

34

5 Febbraio 2004Prima di parlare di mani che hanno

riscontro su uno score verificabile viriporto un diagramma che mi hanno re-centemente riferito come realmente ac-caduto in un duplicato serale. Come intutti i “reality show” non so dove fini-sca la verità ed inizi la finzione, ma soche la mano merita di essere riportata.La distribuzione in realtà sembra natadalla mente di qualche buontempone oin un laboratorio di qualche ecletticoeditorialista in vena di scherzi, ma èuna mano molto carina che alla finesorprende per la banalità della soluzio-ne. Seduti in Sud, dovete realizzare do-dici prese con atout picche e dopo ilbarrage 3�di Ovest (“… ma tutti gli av-versari rompiscatole li trovi tu!”). Eccole carte a vostra disposizione:

� R 7 6 3� A R D 9� R 5� 7 5 3

NO E

S

� A D F 10 9 8 5� –� F 9 6 4� A 9

OVEST NORD EST SUD

3 � contro passo 4 �passo 4 � passo 6 �fine

L’attacco è Re di fiori, naturalmente,su cui prendete di Asso. Mi dicono chesoltanto due Sud su una pletora di di-chiaranti hanno realizzato dodici presedopo l’attacco a fiori, ma la soluzioneanche se non visibile con un’occhiatasommaria, è facile davvero. Avete risol-to il problema? (“… se ci metti altri tren-ta secondi, con te non gioco più!”).

Ecco le 52 carte ed il colpo decisivo.

� R 7 6 3� A R D 9� R 5� 7 5 3

� 4 N � 2� 7 5 O E � F 10 8 6 4 3 2� D 3 2 S � A 10 8 7� R D F 10 6 4 2 � 8

� A D F 10 9 8 5� –� F 9 6 4� A 9

Giocate picche per il 6 del morto sucui entrambi gli avversari rispondono evisto che ad Ovest attribuite sette cartedi fiori, sapete che Est possiede undicicarte rosse ed il singolo di fiori (“…bravo! Finalmente so che sei capace dicontare fino a tredici.”). Ora basta gio-care gli onori di cuori (Ovest non ri-sponde al terzo giro) e scartare… qua-dri. Quando sul 9 di cuori entra Est conil Fante (voi, mi raccomando, scartatel’ultima quadri), dodici prese sono sultavolo.

� R 7 3� –� R 5� 7 5

� – N � –� – O E � 10 8 6� D 3 2 S � A 10 8 7� D F 10 6 � –

� A D F 10 9 8� –� –� 9

Il poverino alla vostra destra o giocacuori in taglio e scarto oppure intavolauna quadri sotto l’Asso (voi scartate lafiori) oppure ancora tira l’Asso di qua-dri su cui tagliate, risalite al morto conil Re di picche e sul Re di quadri fran-co scartate la fiori residua (“… e nonfare il gradasso. Hai soltanto fatto unamano di battuta!”). L’unico problemadella mano è quello di non bloccare leatout: se infatti giocaste il 5 di piccheper il Re del morto e metteste poi inpista il colpo di cui sopra, Est intavo-lando l’Asso di quadri vi bloccherebbeinesorabilmente in mano e voi, privi diun ingresso immediato al morto, sarestecostretti a consegnare la fiori (“… no,questo no, non lo sopporterei!”).

Dal simultaneo del 22 Gennaio unamano che non avevamo avuto il tempo dicommentare nell’articolo scorso (“… eche c’avevi da fa’?”). Nord/Sud in zo-na, dichiarante Sud:

� R F 7 6� D 7 4� 7 4� 10 6 3 2

� D 9 8 5 N � A 10 4 2� 5 2 O E � A R 10� A R 8 3 S � F 5� R F 9 � A D 7 4

� 3� F 9 8 6 3� D 10 9 6 2� 8 5

Supponiamo che vi giochino 6 Senzada Est e che dobbiate attaccare. Ebbenegli unici attacchi che battono sono quel-li nei colori corti. Guardate infatti cosasuccede se attaccate a cuori. Il vostrocompagno, sulla cartina di Ovest, im-pegna la Donna ed il dichiarante pren-de con l’Asso (“… i tuoi attacchi sonoda anni un massacro!”). Ora risale almorto con il Re di fiori, intavola laDonna di picche per il Re di Nord el’Asso del vivo. Ancora picche (voi scar-tate una quadri) per il Fante del vostrocompagno che torna giudiziosamentecuori. Est prende con il Re e tira tutte lepicche e le fiori su cui voi esalate l’ulti-mo respiro. Ecco infatti il finale:

� –� 7� 7 4� 6

� – N � –� – O E � 10� A R 8 3 S � F 5� – � A

� –� F� D 10 9� –

Sull’ultima carta di fiori scoppiate inun pianto dirotto e maledite il giorno incui qualcuno vi ha insegnato il bridge.Se scartate il Fante di cuori si fa buonoil 10 del vivo, se andate via con unaquadri Ovest si rifà il “lifting” in Sviz-zera (“… la vuoi smettere di fare satirapolitica?”). Con un attacco nero non suc-cede nulla perché Nord può conservarela preziosissima Donna di cuori terza ele tenute di Nord/Sud risulteranno spar-tite sino alla conclusione (“… ma non losai che contro slam bisogna attaccareneutro?”).

Tornando al simultaneo del 5 Feb-braio iniziamo da una mano semplicesemplice. È il board 4, tutti in zona, di-chiara Ovest:

MANI DAISIMULTANEI

«È una mia Allieva e gioca molto bene:ha un futuro davanti».

«Anche di dietro, Professore».

LA SCUOLA BRIDGEvista da Giorgio Levi

35

� R D 7 4� F 10 8 5� 9 5 3� R 9

� 9 8 2 N � F 10 6� A 3 2 O E � R D 9 7� A R 8 7 4 S � D F 6� A 4 � 5 3 2

� A 5 3� 6 4� 10 2� D F 10 8 7 6

OVEST NORD EST SUD

1 SA passo 2 � contro2 � passo 3 SA fine

L’attacco pilotato da Sud è Re di fiorisu cui mi pare che sia inutile lisciare,da parte di Ovest. Per due buoni moti-vi: il primo è che Nord potrebbe averel’insana idea di virare a picche, il se-condo è che il dichiarante già disponedi almeno 9 prese. Per come sono mes-se le carte, in realtà, sarebbe meglio cheNord incassasse subito le quattro pic-che che gli spettano perché Ovest, an-che suggestionato dagli scarti avversariche non sono proprio comodi sulle cin-que quadri buone del dichiarante, po-trebbe poi muovere le cuori a carte vi-ste e fare 10 prese (cinque quadri, quat-tro cuori ed una fiori). Quasi l’80% deitresenzisti hanno infatti realizzato 3 Sen-za più uno (“… bravo, bell’attacco chemi hai dato!”).

In pochi chiamano slam a quadri allamano 8. Tutti in prima, dichiara Ovest:

� F 10 7 6 3� D 10 6� 8 2� 9 6 2

� D 9 2 N � R 8 5 4� A 3 O E � 4� R F 10 6 4 S � A D 7 3� R 8 4 � A F 10 7

� A� R F 9 8 7 5 2� 9 5� D 5 3

Lo slam, che non è un granché in as-soluto, diventa immediatamente di bat-tuta con l’attacco Fante di picche su cuiSud è costretto, suo malgrado, a pren-dere con l’Asso e tornare “verde”. Il di-chiarante ha ora uno scarto a picche sucui frullare la pesantissima terza fioridella mano. Con l’attacco a cuori, cheSud potrebbe suggerire dichiarandoprima o poi il colore, le cose per il di-chiarante si complicano e dipendono,in misura assai elevata, da come verràmosso il colore di picche. Mi sembraperò che, dopo l’intervento di Sud, ildichiarante possa tirare due colpi d’a-

tout finendo in mano, tagliare la cuorial morto e da lì giocare picche (“incar-tato alla quinta carta. Che bella parti-ta… ”). In questo caso i problemi fini-scono prima di cominciare.

Mano 9, Est/Ovest in zona, dichiaraNord:

� A F 10 5� D 7 5� 5 3� F 9 3 2

� R D 3 2 N � 9� A O E � F 10 9 8 6 4� R D 8 7 6 S � F 10 9 4� D 10 5 � 8 7

� 8 7 6 4� R 3 2� A 2� A R 6 4

Molti tra i Nord/Sud si sono tuffati inun contratto a picche (“… quante voltete l’ho detto? Non ti devi tuffare di pan-cia!”) con risultati diversissimi. Ottoprese si dovrebbero realizzare fischiet-tando, nove dipendono dal comporta-mento altrui, dieci non si fanno nem-meno con l’aiuto di Zia (quella che gio-ca a bridge). A 3�, non ci sono moltiattacchi utili. Mettiamo che per licitagiochi Nord (anche se, ai fini del risul-tato, non cambia) e facciamo uno degliattacchi che battono, il 9 di picche (l’al-tro è cuori). Vediamo qual è la trafila.Ovest carica un pezzo e se il dichiaran-te fila, deve proseguire con l’Asso dicuori e la piccola quadri. Qualsiasi al-tra sequenza consentirebbe ad un Nordispirato di arrivare a nove prese. Ipo-tizziamo, invece, che il dichiarante pren-da con l’Asso di picche, sulla Dama diOvest, e decida di stabilizzare le fiori.Quindi Asso di fiori, Re di fiori e fioriper la Donna di Ovest che ha tutte pro-secuzioni utili meno quella di Re di pic-che. Facciamolo continuare con l’Asso di

cuori (in fondo una picche ed una cuorigli spettano, una fiori l’ha già fatta e suuna quadri può sperare: il taglio po-trebbe rappresentare la presa del down).La prosecuzione a quadri, sia con il Reche con la cartina, sancisce la mortecivile del dichiarante. Supponiamo chesul Re di Ovest Sud lisci e prenda conl’Asso la continuazione nel colore. Ba-sta ora che Ovest lisci la picche del di-chiarante e prenda al secondo giro. Sicreerà questo finale dal quale Sud usci-rà con le ossa rotte:

� F� D 7� –� F

� 3 N � –� – O E � F 10� D 8 7 S � F 10� – � –

� 8� R 3� –� 6

Con quattro prese già incassate Ovestprosegue con una quadri qualunque perincassare poi il meritato taglio (“… quan-te volte ti ho detto che non devi esserecarino con gli avversari?”).

La mano 18 è una di quelle che nonsi dovrebbe mai mettere in un torneo amani predisposte. Nord/Sud in zona,dichiara Est:

� –� 7 5 4� 9 8 7 6 5� R F 8 6 4

� R D 8 6 5 3 N � A 2� 10 9 6 O E � A D F 3 2� D 4 S � A R F 10 3� 10 2 � A

� F 10 9 7 4� R 8� 2� D 9 7 5 3

Gli Est/Ovest si avvicinano facilmen-te a 6�ma le carte sono messe comepeggio non potrebbero. Lo slam, che logiochi Est oppure Ovest, è assoluta-mente infattibile. I controgiocanti han-no due opportunità per battere: una sul-l’attacco ed un’altra successivamente.Qui il top passa per l’insipienza deiquattro attori: qualche Est si ferma amanche e qualche Sud regala dodiciprese. Come? Suppongo attaccando fio-ri e tornandoci poi (“… una caciotta almio compagno per il miglior controgio-co dei campionati!”).

«Tutto è aumentato! Ai miei tempi siapriva con due punti e mezzo: oggi ce ne

vogliono dodici!».

TEMPI NUOVIvisti da Giorgio Levi

36

Situazioni competitive

DIFESA SU INTERFERENZAAVVERSARIA ALL’APERTURA

DI 1 SA

Omettendo di considerare distri-buzioni particolari che si presta-no a licite naturali, come puòessere la conclusione a 4 con u-na 6ª nobile ed adeguata forza,

ricordiamo che:a) Le mani competitive deboli si licita-

no a livello di 2, o se questo non èpossibile si passa dal 2 SA per con-cludere in un colore a livello di 3 sulrelais del compagno 3�.

b) Le mani con palo almeno quinto e conforza almeno da tentativo di manchesi dichiarano direttamente a livellodi 3. Se la dichiarazione è fatta a saltonega il possesso di un fermo nel colo-re d’intervento avversario, in casocontrario il rispondente per eviden-ziare il fermo deve passare dal 2 SAprima di dichiarare il colore. Non viè alcuna possibilità di confondere que-sta sequenza con quella di una manodebole, perché, in questo caso, il palodeve essere licitabile a livello di 2.

c) Le mani con forza almeno da man-che, in possesso di una o due quartenobili si dichiarano con la surlicitadel colore d’intervento avversario, im-mediata senza il fermo, passando dal2 SA con il fermo. Le mani di pari for-za senza quarte nobili ma con un fer-mo nel colore d’intervento avversariosi dichiarano passando dal 2 SA. Per-tanto con le mani da manche senzaquarte nobili e senza fermo si saltadirettamente a 3 SA.Veniamo all’analisi delle differenti si-

tuazioni.

1. NORD EST SUD

1 SA 2 in un colore ?naturale

– Contro: tendenzialmente punitivo conuna mano di 7-8 o più P.O. che non sipresta ad alcuna delle licite successi-vamente descritte. Sulla sequenza 1 SA

- 2�con la seguente mano:

� DF9x� Ax� F10xx� xxx si contra.

– 2�/2�/2�: palo almeno quinto, so-stanzialmente a passare. Come avvie-ne in assenza di intervento avversa-rio, l’apertore, con mano massima eprese di testa, può effettuare un ten-tativo di manche (rialzo, 2 SA, o altro).Sull’intervento a 2�, con la seguentemano:

� xx� RF10xxx� xx� xxx si licita 2�.

– 3�/3�/3� (non a salto): colore al-meno quinto forzante. La mano puòcontenere un fermo nel seme dell’in-terferenza avversaria. Sull’interventoa 2�, con le seguenti mani:

� xx oppure � Rx� AD10xx � AD10xx� ADx � DF10� xxx � xxx

si licita 3�.

– 3�/3�/3� (a salto): colore almenoquinto forzante con una distribuzio-ne che non contiene il fermo nel palodell’intervento avversario. Sull’inter-vento a 2�, con la seguente distribu-zione:

� xx� AD10xx� xxx� ADx si licita 3�a salto.

– Surlicita immediata: almeno una quar-ta nobile in mano senza fermo nel co-lore avversario e forza da manche. Ilrispondente con due quarte nobilianticipa ovviamente le CUORI perpermettere al compagno di licitare lePICCHE.Sull’intervento a 2�, con la seguentedistribuzione:

� RFxx� xx� Axxx� Rxx il rispondente surlici-

ta 3�.

– 3 SA a salto: con questa dichiarazio-ne il rispondente nega sia il possessodel fermo nel seme avversario, sia ilpossesso di un nobile in una manoche garantisce comunque una forzada manche. L’apertore in assenza difermo licita un minore. Sull’intervento a 2�, con la seguentedistribuzione:

� Rxx� Fx� ADxxx� RFx si salta a 3 SA.

– 2 SA obbliga l’apertore al relais 3�,su cui:– Passo: debole con il colore di FIO-

RI. Ad esempio, con la seguente ma-no:

� xxx� xx� xx� RF10xxx

la sequenza licitativa è, secondo laconvenzione:

NORD EST SUD OVEST

1 SA 2 � 2 SA passo3 � passo passo

– 3�/3�: mani deboli a passare concolore tendenzialmente 6° non lici-tabile a livello di 2. Con la seguen-te distribuzione:

� xxx� x� DF10xxx� Fxx

sull’intervento avversario di 2�èpossibile competere a 3�, facendoprecedere questa licita dal 2 SA Le-bensold.

Il rialzo a manche da parte del-l’apertore sulla licita 3� (interven-to a PICCHE) è pressoché eccezio-nale, perché si tratta di una scelta

LA LEBENSOLDLE MILLE APPLICAZIONI DI UNA CONVENZIONE MOLTO SEMPLICE

Giorgio Torelli e Luca Marietti (II)

37

conclusiva, e non di una propostaal compagno come nel caso di unalicita a livello 2.

– 3�/3�/3�: colore almeno 5°, lici-tabile a livello di 2 con mano debo-le.

In questo caso è forzante; si faprecedere dal 2 SA per indicare lapresenza di un fermo nel colored’intervento*.Con la seguente mano:

� xxx� ADxxx� Rx� Dxx

lo sviluppo licitativo è il seguente:

NORD EST SUD OVEST

1 SA 2 � 2 SA passo3 � passo 3 �

– Surlicita: indica il possesso di unao due quarte nobili ed il fermo nelseme avversario e propone comeminimo un contratto di partita.

Con la seguente mano:

� AD� RFxx� Dxxx� xxx

lo sviluppo dichiarativo procede se-condo la Lebensold:

NORD EST SUD OVEST

1 SA 2 � 2 SA passo3 � passo 3 �

su cui l’apertore sceglie 4�o 3 SA.

– 3 SA: mostra almeno un fermo nelcolore d’intervento senza quarte no-bili e forza di manche. Ad esempio:

� Rxx� Axx� RFx� Dxxx

NORD EST SUD OVEST

1 SA 2 � 2 SA passo3 � passo 3 SA

Note:a) Con l’intervento avversario a 2�il

rispondente in possesso di fermo e

quarta nobile deve secondo regola farprecedere la surlicita del colore avver-sario dalla licita 2 SA. Sul relais 3� lasurlicita 4�ha però lo svantaggio disuperare il contratto di 3 SA, che puòessere l’unico giocabile. Pertanto la sur-licita in questa situazione è 3� (con-venzione nella convenzione).

Questo comporta l’eliminazione del-la sequenza 2 SA seguita dal 3�perindicare mano forte col colore di QUA-DRI ed il fermo.

b)Inoltre è ovvio che con mani daslam o tentativo di slam bisogna evita-re le dichiarazioni che il compagno puòconsiderare conclusive. Con la seguen-te distribuzione:

� xxx� x� ARDxx� ARxx

sull’apertura del compagno di 1 SA el’intervento avversario 2�è opportunodisubbidire alla regola che impone la di-chiarazione di 3 SA per negare il fermoe la quarta di picche. Il compagno po-trebbe passare; meglio quindi dire 3 �forzante e spiegare successivamente lamano per tentare eventualmente di rag-giungere lo slam.

1b. NORD EST SUD

1 SA 2 in un colore ?convenzionale(es. sottocolore)

Le dichiarazioni del rispondente so-no le stesse viste sopra, ovviamente con-siderando il colore reale dell’avversa-rio. A queste si aggiunge il CONTROimmediato, punitivo nel colore d’inter-vento con 4+ carte, che può richiederel’appoggio nel colore come dichiarazio-ne competitiva.

Pertanto se il rispondente vuole pu-nire deve prima passare e successiva-mente contrare, una volta che gli avver-sari hanno dichiarato il loro vero colo-re.

– CONTRO: propone la competizionecon almeno 4+ carte nel seme del sot-tocolore e 7/8 p. Sull’interferenza av-versaria 2� in sottocolore, con la se-guente mano:

� Dxx� xx� AFxxx� xxx

si contra, invitando il compagno, seha carte d’appoggio, a competere a 3 �.

– PASSO e poi CONTRO: propone lapunizione. Sull’interferenza avversa-ria in sottocolore a 2�con la seguen-te distribuzione:

� Rxx� AFxx� xx� xxxx

si passa e poi, sulla licitazione del co-lore di CUORI, si contra.

– 2�/�: competitive deboli come vistosopra.

– 3 a colore: forzante con le distinzioniviste sopra quando la licita è effettua-ta a salto oppure è obbligata.

– Surlicita: ovviamente del colore effet-tivo dell’avversario: come gia dettomostra almeno un nobile quarto sen-za fermo.

– 3 SA: mano positiva senza nobile esenza fermo nel colore avversario rea-le.

– 2 SA: interrogativa Lebensold contutti gli sviluppi gia indicati nel para-grafo inerente all’intervento avversa-rio naturale.

1c. NORD EST SUD

1 SA 2 �/� ?multicolor

Le dichiarazioni del rispondente so-no quelle già descritte nei precedentiparagrafi (è quindi superflua la loro ri-petizione), precedute però dal PASSOper identificare il seme della monoco-lore avversaria. Come visto nel para-grafo precedente il CONTRO immedia-to viene utilizzato per proporre la com-petizione nel colore dichiarato dall’av-versario. Il CONTRO con significato pu-nitivo deve essere preceduto dal PAS-SO.– Contro: con almeno 4 carte nel colore

avversario d’intervento.– PASSO e poi CONTRO: punitivo nel

colore reale avversario.– 2�/�/�: licite che indicano mani

deboli competitive sostanzialmente apassare.

– Altre licite: quelle già descritte perillustrare i meccanismi della Leben-sold.

1d. NORD EST SUD

1 SA 2 �/� ?bicolore nobile

La presenza in mano avversaria diuna bicolore nobile almeno 5-4 modifi-ca sostanzialmente la convenzione Le-bensold, in quanto con mano da man-che:

a) non ha più senso ricercare un fitnei nobili, in possesso di EST,

b) i fermi invece vanno ricercati inambedue i colori nobili.

Pertanto il 3 SA cambia significatoed indica il fermo in ambedue i colorinobili; la surlicita diretta di uno dei

* La dichiarazione a livello di 3 di un colore vienefatta per necessità anche con mani da tentativo dimanche. In altre parole, come d’altronde per qual-siasi sistema naturale, non è possibile distinguerele licite invitanti da quelle forzanti.Per questa ragione alcuni autori preferiscono uti-lizzare il salto diretto a 3 a colore come forzante, ela licita a tre passando per il 2 SA come invitante.A noi tuttavia sembra che per evitare di perderecontratti di partita sia più conveniente indicare ilpossesso del fermo.

38

due nobili mostra il fermo soltanto nelcolore nominato.

L’utilizzo del 2 SA viene limitato soloalle mani competitive.– CONTRO: tendenzialmente punitivo

in una mano di circa 7/8 P.O.– 2 a colore: non forcing come di rego-

la. Esiste solo il 2�sull’intervento di2�.

– 2 SA: chiede al compagno il relais3�, con il significato e risposte solocompetitive come da convenzione.Ad esempio sull’intervento 2�Lan-dy con questa mano:

� xx� xx� xxx�AF109xx

il rispondente prima dichiara 2 SA ,poi passa sul relais 3�.– 3 a colore: forcing con il colore alme-

no 5°. Ad esempio con:

� xx� Fxx� AD10xx� Rxx

sul 2�Landy si dice 3�.– surlicita di un nobile avversario: è

quello con tenuta e che nega il fermonell’altro nobile.

– 3 SA: mostra fermi in ambedue i colo-ri nobili.

1e. NORD EST SUD

1 SA bicolore ?nobile-minorenon noto (2�/�)

Il rispondente si comporta come l’av-versario fosse intervenuto nel solo no-bile. Questa semplificazione rende mne-monicamente più semplici le risposte,anche se i pericoli inerenti l’individua-zione del seme minore avversario van-no considerati al tavolo.– 2 a colore: competitivo: esiste solo il

2�sull’intervento di 2�.– Altro: come da convenzione Leben-

sold considerando l’intervento avver-sario come fosse nella sola monoco-lore nobile.

1f. NORD EST SUD

1 SA bicolore ?nobile-minorenoto (2�/�)

La conoscenza dei 2 colori avversaripermette uno sviluppo più completo,con però sostanziali modifiche allo sche-ma generale, dovendo il rispondentemostrare l’eventuale fermo in uno odentrambi i semi avversari.– 2 a colore: non forcing come sopra.

Esiste solo il 2�sull’intervento 2�.– 2 SA: chiede il relais 3�su cui:

– 3 a colore (ovviamente non con lePICCHE ): competitivo a passare.

– 3�: colore licitabile in prima istan-za a salto, e pertanto almeno 5° eda fianco il fermo nel colore nobileavversario.

– surlicita del nobile: quarta nell’al-tro nobile con il fermo nel colorenobile avversario, non nel minore.Sull’intervento avversario di 2�, in-dicante 5 PICCHE ed almeno 4 FIO-RI, il rispondente con la seguentemano:

� RFx� Axxx� Rxx� xxx,

passa dal 2 SA, e sul relais 3�di-chiara 3�. L’apertore decide se con-cludere a 3 SA o 4�.

– surlicita del minore: l’altro nobileed il fermo almeno nel colore mi-nore. L’eventuale fermo anche nelnobile viene ricercato dall’apertoresurlicitando il nobile avversario.(ricordiamo che anche in questasituazione la surlicita del minore aFIORI è 3�e non 4�; pertanto inquesta situazione il 3�competiti-vo non è possibile).Sull’ intervento avversario di 2�,indicante 5�ed almeno 4�, il ri-spondente con la seguente mano:

� xxx� Axxx� Rxx� RFx,

passa dal 2 SA, e sul relais 3�di-chiara 3�. L’apertore conclude a 3SA o a 4�, oppure chiede il fermoa PICCHE dichiarando 3�.

– 3 SA: senza nobile e con il fermonel colore maggiore, non nel mino-re. Sempre sull’ intervento avver-sario di 2�, indicante 5 PICCHE edalmeno 4 FIORI, il rispondente conla seguente mano:

� RFx� Rxx� Axxx� xxx,

passa dal 2 SA e sul relais 3� di-chiara 3 SA.

– 3 a colore: forcing con almeno 5 cartenel colore. Se a salto a PICCHE negail fermo nel colore nobile avversario.

– surlicita del nobile: con l’altro nobilee senza fermi. Sempre sull’ interven-to avversario di 2�, indicante 5 PIC-CHE ed almeno 4 FIORI, il rispon-dente con la seguente mano:

� Fxx� ADxx� Axxx� xx

dichiara 3�.

– surlicita del minore: senza nobile econ il fermo nel minore. L’eventualefermo anche nel maggiore vienericercato dall’apertore surlicitandoin seconda istanza il colore nobileavversario.Per esempio, sull’ intervento avver-sario di 2�, indicante 5 PICCHE edalmeno 4 FIORI, il rispondente conle seguenti mani:

� xxx oppure � RDx� RDx � xxx� Axx � Axx� DF10x � DF10x(1) (2)

dichiara subito 3�e, sull’eventualeinterrogativa 3�, nel primo caso ri-sponde 4�, che promette solo trecarte visto che quattro le aveva giànegate, mentre nel secondo casochiude a 3 SA.

– 3 SA diretto: senza nobile e senzafermi, come ad esempio con la se-guente distribuzione:

� Fxx� Axx� ARFx� xxx

1g. NORD EST SUD

1 SA 2 a colore ?indicantebicolore minore

Il comportamento del rispondente ècondizionato dal fatto:

a) che i nobili da ricercare sono due, b) che si devono identificare i fermi

in due colori (minori).Per memorizzare facilmente le modi-

fiche si può immaginare uno svilupposimile alla bicolore nobile minore, do-ve il colore maggiore è simulato dalleQUADRI.

– 2�/�: licite competitive a passare.

– 2 SA: chiede il relais 3�su cui:– 3�/�: non licitabili a livello di

due, con mani deboli competitive.

LA LEBENSOLD

39

Ad esempio, sull’intervento 2�indicante una 5-5 minore, con laseguente mano:

� AFxxxx� xxx� xx� xx,

si passa dal 2 SA e sul relais 3� siconclude a 3�.

– 3 �/�: licitabili a livello di 2, for-zanti mostrano almeno 5 carte nelcolore ed il fermo a QUADRI.

– 3 �: con una o due quarte nobili (daricercare a scalare tipo Baron) ed ilfermo nel colore che simula il mag-giore, cioè a QUADRI. Ad esempio:

� ADxx� xx� RFxx� xxx

si licita 3�e sul 3�del compagno3�.

– 3 SA: senza nobili con il fermo aQUADRI.

– 3�/3� a salto: 5 o più carte nel colo-re senza fermo a QUADRI.

– 3�: una o due quarte nobili ed il fer-mo a FIORI. L’eventuale presenza delfermo a QUADRI si ricerca con l’in-terrogativa 3�. Ad esempio sempresull’intervento 2� indicante una bi-colore minore:

� ADxx� xx � xxx� RFxx

si dichiara 3�.

– 3�: una o due quarte nobili da ricer-care a scalare senza alcun fermo neicolori minori.Ad esempio ad nella sequenza sopra-descritta

� ADxx� RFxx� xxx� xx

si licita 3�e sul 3�del compagno sinominano le PICCHE.

– 3 SA: senza quarte nobili col fermosicuro a FIORI, può esserci anche aQUADRI.

N.B.: Alcuni sviluppi descritti nei pa-ragrafi 1f e 1g sembrano uscire dal pre-supposto fondamentale della conven-zione che è la sua semplicità nei mec-canismi ripetitivi. Si deve tuttavia nota-re: a) che le due situazioni sono estre-

mamente rare e quindi ignorabili, b) chepossono essere ripassate prima dell’ini-zio del gioco, previa richiesta agli av-versari della loro carta delle convenzio-ni, c) che infine le modifiche scelte so-no quelle che richiedono minor memo-rizzazione.

1h. NORD EST SUD

1 SA contro ?

Lo sviluppo non è di tipo Lebensold. Esso va comunque incluso onde com-

pletare logicamente il quadro conven-zionale del comportamento del rispon-dente. Il CONTRO avversario può veni-re da una mano con forza onori o con-tenente una monocolore generalmenteminore.

Il rispondente debole, in possesso dialmeno 2 quarte, dichiara la più econo-mica, mentre surcontra con un palo di5 o più carte. Con mano da manche di-chiara naturale o 2 SA con una bi-trico-lore aggressiva.– Passo: 0/8 p.o., i successivi colori non

sono forcing.– surcontro: a scappare, chiede al com-

pagno il relais 2�per poter licitare lapropria quinta.Con la seguente mano:

� xx� D10xxx� xxxx� xx

Si surcontra e poi, sul 2�del com-pagno, si licita 2�.

– 2 a colore: a scappare,colore 4° conquarta successiva, alla ricerca di unfit 4-4 o almeno 4-3 con l’apertore.Con la seguente mano:

� xxx� D10xx� Dxxx� xx

sul CONTRO avversario si licita 2�.– 2 SA: forcing manche con mano mol-

to sbilanciata (generalmente bicolo-re). Ad esempio:

� AFxxx� xx� RDxxxx� –

Sul CONTRO avversario si licita 2 SA.

1i. NORD EST SUD

1 SA 2 SA (minori) ?o 3 in un minore

Il livello dell’intervento non consen-te l’utilizzo della Lebensold; pertantoquanto diciamo è dettato dalla neces-sità di fornire una trattazione completaal comportamento che deve tenere SUD

sull’interferenza avversaria all’aperturadel compagno di 1 SA.– 3 a colore: forzante con almeno 5 car-

te.– CONTRO: negativo, alla ricerca di un

fit nel nobile. Questa licita impone ilPASSO con mano con cui si vorrebbepunire, ma non abbastanza forte davedere la manche, evenienza peròpiuttosto rara. Si contra, ad esempio,con:

� RFxx� ADxx� Fxx� xx

– 3 SA: con fermo nel colore d’inter-vento senza nobili.

– Surlicita: se effettuata in un minorerappresenta una ricerca di fit nel no-bile; alternativamente è effettuatacon mano forte da slam e con una di-stribuzione che verrà chiarita meglioin seguito. Ad esempio:

� Axxxx� RDxx� –�AFxx

sull’intervento di 3�si licita 4�.

LAFEDERAZIONE

INRETE

Webhttp://www.federbridge.it

[email protected]

Riccardo [email protected]

Romano [email protected]

40

Non è l’abilità di manovra nelle mani difficili che fa il giocatore

vincente, non ce ne sono abbastanzadi situazioni complicate. È la capacità

di evitare gli errori in quelle facili.Alan Sontag

1) Dichiarante Nord. Tutti in prima.

� A R F 10 9 8� 6 4� A� A R F 2

NO E

S

� D 7 2� A R F 8� 10 2� 6 5 4 3

OVEST NORD EST SUD

– 1 � (1) passo 1 � (2)

passo 2 � passo 3 �passo 4 � (3) passo 4 � (3)

passo 4 SA (4) passo 5 � (5)

passo 6 � fine

1. Forte2. Tre controlli (Asso = 2, Re = 1)3. Cue bid4. Altro?5. Terzo giro a quadri

Il vostro è imbufalito (e si vede da co-me licita). Con tutta quella merce e lepicche semichiuse è stato costretto dalsistema a farvi giocare. Non sa che è lasua salvezza…

Ovest attacca con la Dama di quadri.Prendete con l’Asso del morto (gran belgioco!) e tirate due colpi d’atout finen-do in mano. Tutti rispondono (“Ma nonstavano messe male le carte?”). Ora ave-te le dodici prese lì davanti. Fatele. Po-tete anche provare gratis a fare la sur-levée, ma l’importante è segnare +980.

Il totale:

� A R F 10 9 8� 6 4� A� A R F 2

� 4 3 N � 6 5� D 10 7 5 O E � 9 3 2� D F 6 5 4 3 S � R 9 8 7� 10 � D 9 8 7

� D 7 2� A R F 8� 10 2� 6 5 4 3

La figura è abbastanza nota e i pro-blemisti l’avranno riconosciuta al volo.Di quale carta siete innamorati? Del vo-stro 8 di cuori. Vediamo perché. In pre-sa con la Dama di picche, tagliate laquadri al morto, incassate l’Asso di fio-ri, tornate in mano con l’Asso di cuorie giocate fiori. Se Ovest risponde pas-sate il Fante per l’eventuale presa inpiù. Se invece, come nel caso in esame,Ovest non risponde al secondo giro difiori, entrate con il Re e giocate cuorisuperando di misura la carta di Est.Rien ne va plus. Ovest, in presa conqualsiasi cosa, o si infila di nuovo nellaforchetta a cuori per due scarti, o escein taglio e scarto. Così stando le carte,la mano si fa anche in altri modi. Peresempio con un finale a fiori su Est op-pure tagliando una quadri e una cuorial morto e giocando Asso e cartina difiori (sa un po’ di carte viste?). Niente ache vedere con la semplice eleganzadel vostro 100% netto.

2) Dichiarante Est. Tutti in prima.

� 8� A 10� A R F 7 4� R F 10 4 2

NO E

S

� A F� R D 7 3� 10 9 8 6 5� 9 7

OVEST NORD EST SUD

– – passo passo3 � 4 SA* passo 5 �fine

* Minori

Ovest attacca con il 2 di cuori. Per an-dare sotto in questa mano dovete esse-re realmente sfortunati. In fin dei contiper farla bastano le quadri in Ovest op-pure divise (mi spiace, sono 3/0 con laterza in Est) oppure almeno un onore difiori in Ovest indovinando cosa passare(mi spiace, sono tutt’e due in Est). Can-didati al down? No, mai. Portate a casa11 prese.

Il totale:

� 8� A 10� A R F 7 4� R F 10 4 2

� R 10 9 7 6 5 4 N � D 3 2� F 8 4 2 O E � 9 6 5� – S � D 3 2� 8 3 � A D 6 5

� A F� R D 7 3� 10 9 8 6 5� 9 7

Se avete passato il 10 di cuori del mor-to, siete rimasti in presa. Dopo Asso eRe di quadri avete sbloccato l’Asso dicuori e siete rientrati in mano con l’As-so di picche per tirare un pezzo di cuo-ri. Ora sapete che a destra non ci sonopiù cuori perciò giocate picche taglio equadri. Est è costretto ad aprire il giocoa fiori o a tornare in taglio e scarto. Fir-mato al tavolo da Giorgio Belladonna(’79). Avete visto dove e quando Ovestavrebbe potuto provare a fuorviarvi? Dan-do il Fante sul terzo giro di cuori. In-fatti, se il dichiarante prova ad estirpa-re la “sicura” quarta cuori a destra, Esttaglia e si tira fuori dalla presa giocan-do picche.

3) Dichiarante Sud. Tutti in zona.

� 10 9 7 6 2� R 8 6 4� F 9� 9 5

NO E

S

� R 5� A 9 7 5 3� A 6� A R D 7

QUIZ DI GIOCOFranco Broccoli

41

OVEST NORD EST SUD

– – – 1 �passo 2 � passo 4 �fine

Ora che siete alla guida del contrattoche il 110% della sala ha raggiunto, piùo meno nello stesso modo, fate vedereche la vera differenza tra voi e gli altrista nella manovra.

Ovest attacca con una piccola quadri,Est supera di misura la carta che passa-te dal morto e voi entrate con l’Asso.

“Le cuori potrebbero essere 4/0…”. No, non sono 4/0. Sono 3/1 (e ci

mancherebbe! Che le volevate divise?). In tal caso…

Il totale:

� 10 9 7 6 2� R 8 6 4� F 9� 9 5

� A 8 4 N � D F 3� D F 2 O E � 10� R 8 7 4 3 S � D 10 5 2� 6 2 � F 10 8 4 3

� R 5� A 9 7 5 3� A 6� A R D 7

In tal caso bisogna comunque stareattenti. Guardate un gioco veloce a cosapuò portare. Il dichiarante, in presa conl’Asso di quadri, tira due colpi d’atout(scoprendo la 3/1 in Ovest) e tre colpidi fiori scartando la quadri. Ora prose-gue con quadri taglio al morto e… Per-bacco! Bisogna rientrare in mano pertagliare la perdente a fiori. Picche per ilRe, Asso di picche e Dama di cuori. Laquarta fiori rimane perdente. Un down.John Reardon, durante una selezioneinglese, non è caduto nella trappola deidue colpi d’atout. Dopo l’Asso di qua-dri ha giocato cuori per il Re, tre giri difiori scartando quadri, quadri taglio, cuo-ri per l’Asso e fiori. Linea vincente conle cuori 2/2 o con la terza in Ovest. Seinvece è Est ad avere tre cuori con ildoppio di fiori, con questa linea può fa-re due tagli a fiori comunicando a pic-che con il compagno. Ma in questo casoSud, tirando Asso e Re d’atout, si sal-verebbe solo se ci fosse una figura a pic-che che impedisce ad Est di entrare inpresa per battere il terzo giro d’atout.

4) Dichiarante Nord. Tutti in prima.

� A 9 5� A R F� A F 4� R 10 6 3

NO E

S

� R F 7 4 2� D 10 5 4� 7 5� 8 2

OVEST NORD EST SUD

– 2 SA passo 3 �passo 3 � passo 3 �passo 4 � fine

Ovest attacca con il 9 di cuori. Anchequesta mano presenta molte varianti.C’è da fare qualche considerazione sul-la posizione degli onori avversari te-nendo a mente il traguardo delle 10prese (come al solito, siamo in duplica-to). Notate che, a parte l’attacco di O-vest, non ho ancora detto nulla di par-ticolarmente interessante o nuovo, co-me spesso succede. Proviamo con unbuon vecchio non fasciatevi la testa pri-ma di rompervela (non vi dona il tur-bante… ).

Il totale:

� A 9 5� A R F� A F 4� R 10 6 3

� 10 8 6 N � D 3� 9 3 O E � 8 7 6 2� 9 8 6 3 2 S � R D 10� A F 7 � D 9 5 4

� R F 7 4 2� D 10 5 4� 7 5� 8 2

Il fatto è questo. In un campionatoeuropeo del 1981, il dichiarante, alleprese con le 26 carte che aveva di fron-te, decise che se l’Asso di fiori era inOvest avrebbe potuto permettersi ungioco di sicurezza in atout (Re e picco-la per il 9 – se Ovest risponde). Sullascorta di questa elaborazione, catturòl’attacco con la Dama di cuori della ma-no e anticipò fiori, per l’Asso di Ovestche rigiocò il 3 di cuori per un pezzodel morto. Fedele al piano, Sud prose-guì con il 5 di picche per il Re dellamano (tutte piccole dagli avversari) epicche per il 9 del morto. Alt. Nella vitareale le picche di Est/Ovest non stava-no come le vedete. Ovest aveva propriola figura temuta (la quarta di Dama e10, nella fattispecie) e il dichiaranteuscì da questa mano con +420 e gli ap-

plausi della sala. Con le carte riposizio-nate come sopra, invece, il vostro com-pagno in Sud (sempre lui!) ha beccato iltaglio a cuori andando sotto contro i+450 dell’altra sala. “Scusa, Ciccio, mala possibilità che Est abbia Dama se-conda o 10 secondo a picche non èmaggiore rispetto a quella di Dama e 10quarti in Ovest? Quand’è che cominci amanovrare i colori come gli esseri uma-ni?”.

5) Dichiarante Ovest. Tutti in zona.

� A R 10 4� R F 8 3� 8 7� R 7 3

NO E

S

� 6 5 3 2� A D 10 9 7� D 6� A 8

OVEST NORD EST SUD

passo 1 � passo 1 �passo 2 � passo 4 �fine

Avete accuratamente evitato il fit 4/4a picche (consapevolmente, senza dub-bio!) per approdare ad un ottimo con-tratto di manche. Ovest attacca con l’8di picche. Entrate con l’Asso (7 di Est)e tirate un colpo d’atout. Tutti rispon-dono. Non si vedono problemi all’oriz-zonte. Cosa si potrà perdere, al massi-mo due quadri e una picche. Ecco, ba-sta attenersi a questo…

Il totale:

� A R 10 4� R F 8 3� 8 7� R 7 3

� 8 N � D F 9 7� 6 2 O E � 5 4� A 10 5 4 3 S � R F 9 2� F 9 6 4 2 � D 10 5

� 6 5 3 2� A D 10 9 7� D 6� A 8

Bella la vita! Il contratto migliore,con il 100% di probabilità di riuscita, aquesto punto. Eliminate le atout avver-sarie e le fiori tagliandone una in mano.Ora giocate quadri, avendo l’unica ac-cortezza di filare la Dama di picche diEst se è lui ad uscire dopo il secondogiro di quadri.

42

6) Dichiarante Nord. N/S in zona.

� 6 3 2� A F 9 8 7� 9 8 2� 4 2

NO E

S

� A R 7 5� R 10� A F 10 6� A R 3

OVEST NORD EST SUD

– passo passo 2 SApasso 3 �* passo 3 �passo 3 SA fine

* Cuori

Ovest attacca con la Dama di fiori,per il 5 di Est. Avete sette prese di testa,ve ne servono due. E cosa sono due mi-sere levée in confronto alla vita? Lecuori sono molto promettenti. Le qua-dri sono da considerare. Le picche pos-sono portare una vincente in più in ca-so di equa divisione. Insomma, come vimuovete?

Il totale:

� 6 3 2� A F 9 8 7� 9 8 2� 4 2

� 10 4 N � D F 9 8� 4 3 2 O E � D 6 5� R 4 3 S � D 7 5� D F 10 9 8 � 7 6 5

� A R 7 5� R 10� A F 10 6� A R 3

Diciamo che filate un colpo a fiori eentrate al secondo giro nel colore. Oraun gran bel gioco è il 10 di cuori supe-rato dal Fante del morto. Se Est prendestate perdendo tempo perché siete incondizione d’entrare su qualsiasi ritor-no e d’incassare 4 cuori montando il Recon l’Asso. Mettiamo, invece, che il Fan-te di cuori rimane in presa. È l’ora digiocare su più fronti: anticipate le qua-dri muovendo il 2 per il Fante dellamano. In un secondo tempo potretegiocare il Re di cuori per l’Asso del

morto e, se la Dama non cade, fare gira-re il 9 di quadri. Due cose per finire. SeOvest non prende il primo giro di qua-dri avendo in mano un pezzo secondo,non dimenticate di fargli i complimen-ti prima di rovesciargli “inavvertita-mente” il caffè addosso. La seconda èche, a carte viste, la mano si fa ancheentrando immediatamente a fiori e, peresempio, rigiocando due giri nel coloreper Ovest. Divertente!

7) Dichiarante Sud. Tutti in zona.

� A F 8� R F 10 9 5 3� R 6� R 3

NO E

S

� R 7 5 3� A D 8� 10 5 4 � A D 6

OVEST NORD EST SUD

– – – 1 SApasso 2 � (1) passo 2 �passo 2 � (2) passo 3 � (3)

passo 4 SA passo 5 � (4)

passo 6 � fine

1) Cuori2) Chiede3) 4/3/3/34) Due carte chiave e la Dama d’atout

In questo caso il sottocolore per lecuori ha messo sottospiffero il Re diquadri. Non si può avere tutto dalla vita(qualcosa di più sì, però).

Ovest ci pensa, ci pensa, ci ripensa eattacca Fante di fiori. Le atout sonoequamente divise. Procedete con caute-la ma con la sicurezza dei grandi.

Il totale:

� A F 8 � R F 10 9 5 3� R 6� R 3

� 10 4 N � D 9 6 2� 7 6 O E � 4 2� A 9 8 7 S � D F 3 2� F 10 9 5 2 � 8 7 4

� R 7 5 3� A D 8� 10 5 4 � A D 6

Preso l’attacco con il Re del morto,avete eliminato le cuori avversarie (man-tenendo la Dama in mano come even-tuale rientro). Bene, ora potete incassa-re Asso e Re di picche per vedere se ca-de la Dama (e quando mai?). Allora duecolpi di fiori per scartare il Fante di

picche e picche taglio al morto per l’e-ventuale 3/3 (e quando mai?). L’ultimafreccia: cuori per la mano e quadri ver-so il Re (e quando… no, questo va be-ne). “Ma l’Asso di quadri era piazza-to… ”. Certo, in caso contrario non avre-ste chiamato slam da quella parte…

Che sistema perfetto!

8) Dichiarante Sud. N/S in zona.

� 9 2� R D� A 10 7 3 2� A D 4 2

NO E

S

� A R� A F 10 4� R D 6 � F 6 5 3

OVEST NORD EST SUD

– – – 1 �passo 1 � passo 2 SApasso 6 SA fine

La solita licita accurata del vostro com-pagno vi ha traghettato ad uno slamche, in fin dei conti, non vi dispiace.Ovest attacca con la Dama di picche.Entrate con l’Asso e incassate il Re diquadri. Rispondono tutti. Potete scopri-re. Perché?

Il totale:

� 9 2� R D� A 10 7 3 2� A D 4 2

� D F 10 7 N � 8 6 5 4 3� 8 5 3 2 O E � 9 7 6 � 5 S � F 9 8 4� R 10 8 7 � 9

� A R� A F 10 4� R D 6 � F 6 5 3

Perché giocate fiori per l’Asso e, senon cade il Re, rientrate in mano con laDama di quadri. Ovest scarta (se no sco-prite) e voi giocate fiori verso la Dama.Se Ovest prende scoprite, se liscia en-trate con la Dama e scoprite affrancan-do una quadri. Se invece la quarta difiori è in Est, scoprirete in seguito com-primendolo nei minori. Insomma, vole-te scoprire o no? Avete paura di pren-dere freddo!

QUIZ DIGIOCO

43

44

Non basta vincere le prese che viappartengono. Provate

pure a prenderne qualcuna cheappartiene agli avversari.

Alfred Sheinwold

1) Dichiarante Sud. E/O in zona.

� D F 9 4� F 10 8 6� 10� D 10 8 3

� R 10 6 N� D 9 3 O E� R D 3 S� R F 9 6

OVEST NORD EST SUD

– – – 1 �passo 1 � passo 2 SApasso 3 SA fine

Il 2 SA di Sud mostra la sesta di qua-dri in una mano di 16/18 punti. Attac-cate con il 6 di fiori per il 10 del mortoe il 2 del vostro compagno (conto di-spari). Il 10 di quadri gira libero fino al-la vostra Dama (il compagno fornisce il2. Ma che ha, solo 2?). Visto il conto diEst a fiori, tornate nel colore per la pic-cola del morto, il 5 del compagno el’Asso del dichiarante che prosegue As-so di quadri e quadri (5 e 8 dal compa-gno). Siete di nuovo in presa. Potevateaspettarvelo visto che avete la quasi to-talità della forza difensiva. In quel qua-si c’è il vostro futuro. Cercatelo.

Il totale:

� D F 9 4� F 10 8 6� 10� D 10 8 3

� R 10 6 N � 5 3 2� D 9 3 O E � R 7 5 4� R D 3 S � 8 5 2 � R F 9 6 � 7 5 2

� A 8 7� A 2� A F 9 7 6 4� A 4

Dopo aver affrancato le quadri Suddovrebbe avere a disposizione 8 presecon 4 quadri, 2 fiori e i 2 Assi nobili.Muoversi a fiori o a picche, perciò, vuoldire porgere la nona levée su un piattod’argento. Sulla base di questo ragiona-

mento e confortati dagli scarti di Estche, per quanto possibile, ha tentato didarvi una preferenza a cuori (o, quanto-meno, un certo disinteresse a picche)scartando a salire di misura a fiori, sieteusciti a cuori. Alt! Con che carta? Seavete intavolato la cartina, la sfilata del-le quadri vi ridurrà all’impotenza (brid-gistica, s’intende… ) in quanto, costret-ti a conservare il Re secondo a picche,sarete tristemente rimessi in mano acuori per gettarvi nella forchetta mano-morto a picche. Prevedendo questo fi-nale, il turco Kahan Goksu, in presacon la seconda quadri, ha schiantato laDama di cuori sul tavolo, affossando ilcontratto. Sì, lo so che il dichiaranteavrebbe potuto vincere se, in presa conl’Asso di fiori, avesse anticipato unacartina di picche verso il morto, ma voiche ci state a fare se non approfittatedelle occasioni che vi offrono? Bravi,cinici e spietati. Che belve!

2) Dichiarante Nord. Tutti in prima.

� D 10 9 4� R F 9 7 6� 8 7 3� F

� R 8 2 N� A 5 O E� D 9 2 S� A R D 10 7

OVEST NORD EST SUD

– passo passo 1 �1 SA contro surcontro* 2 �3 � 3 � passo 4 �fine

* Per le fiori

Quando il compagno ha surcontrato,mostrando una via di fuga a fiori, vi sie-te lucidati gli occhi un paio di volte.Pazienza, giocano sempre loro (“Vorreivedere. Hai letto il titolo della rubrica?Se vuoi giocare vai ad un’altra pagi-na… ”).

Attaccate con l’Asso di fiori (9 delcompagno, 2 del dichiarante). Conside-rando che avete un bel diciottino, par-ticolare che lascia solo 22 punti in giro,stavolta mi sa che dovrete fare affida-mento solo sulle vostre forze. Una fioril’avete incassata. Che distribuzione avràil dichiarante, oltre il singolo a fiori?

Il totale:

� D 10 9 4� R F 9 7 6 � 8 7 3� F

� R 8 2 N � 5 3� A 5 O E � 10 3 2� D 9 2 S � 10 5� A R D 10 7 � 9 8 6 5 4 3

� A F 7 6� D 8 4� A R F 6 4� 2

Se Sud ha la 4/3/5/1, distribuzioneabbastanza coerente con la licita, l’uni-ca cosa che dovete preservare sono levostre altre tre prese, costituite da unapicche, una cuori e una quadri. Non viimpigrite con un’uscita atout perché undichiarante accorto potrebbe infioc-chettarvi entrando di Fante e muoven-do cuori. Voi prendete e rigiocate nelcolore, ma Sud tira l’Asso di picche,prosegue cuori e, anche se rifiutate iltaglio, vi mette in presa in atout per l’u-scita quadri o il taglio e scarto. Dopol’Asso di fiori, perciò, disimpegnatevisubito giocando Asso di cuori e cuori.Dopo, rimanete in dolce attesa (anchese siete degli uomini. Miracoli del brid-ge... ).

3) Dichiarante Nord. E/O in zona.

� 5 4� 9 8 6 4� D 2� A R F 8 2

N � A 6 2

O E � D F 10 3

S � F 8 4� D 5 4

OVEST NORD EST SUD

– passo passo 1 � *passo 2 � passo 3 �passo 3 � passo 3 SAfine

* Di preparazione (fiori forte)

Il vostro compagno attacca con la Da-ma di picche. Bene, bene. Non è obbli-gatorio che il dichiarante abbia una ma-no infernale. Giocano il fiori forte e que-sto salto a 3�può venire da una buonalunga a quadri, guarnita da qualche pez-zo a lato. Fate un onesto piano di con-

QUIZ DI GIOCOFranco Broccoli

45

trogioco per battere la mano. L’avete giàfatto? Come non detto…

Il totale:

� 5 4� 9 8 6 4� D 2� A R F 8 2

� D F 9 7 3 N � A 6 2� A 7 5 O E � D F 10 3� 9 S � F 8 4� 10 9 6 3 � D 5 4

� R 10 8� R 2� A R 10 7 6 5 3� 7

Sud ha il Re di picche. Nord ha Assoe Re di fiori. Sud ha delle belle quadrie la Dama sta al morto. A picche nonc’è futuro perché, se prendete e tornatenel colore, il dichiarante vi allinea co-me minimo 6 quadri, 1 picche e 2 fiori.Bisogna prendere con l’Asso di picchee andare a cercare qualcosa a cuori, pos-sibilmente il massimo delle prese rea-lizzabili. Questo, visto il 9 quarto almorto, presuppone il ritorno di cartina(il 3) e non di Dama. Se avete le carteabbastanza al petto, Sud passerà il Re,andrà sotto e voi potrete dirgli a finemano che stando bassi avrebbe fatto3 SA +2. Tanto per mantenere un piace-vole clima di cordialità.

4) Dichiarante Ovest. Tutti in zona.

� A D 2� F 8� A D 7 3� 9 8 6 5

N � F 10 7

O E � A R 10 6 3

S � 10 6 2� A F

OVEST NORD EST SUD

passo 1 � 1 � 1 �passo 2 �* passo 4 �fine

* All’americana

Ovest attacca con il 9 di cuori. En-trate con il Re e tirate anche l’Asso. Tut-ti rispondono. Per accordi d’attacco sa-pete che Ovest ha due carte di cuori eSud quattro.

Due prese le avete già incassate. Unaaltra è molto probabile (l’Asso di fiori).Ce ne manca una per battere. Dove cer-carla?

Il totale:

� A D 2� F 8� A D 7 3� 9 8 6 5

� 3 N � F 10 7� 9 4 O E � A R 10 6 3� 9 8 5 4 S � 10 6 2� R 10 7 4 3 2 � A F

� R 9 8 6 5 4� D 7 5 2� R F� D

In una promozione a pieni voti. Bastaveramente un niente per promuoverviun’atout. Una qualsiasi carta a picchedal compagno (anche il 3) fa saltare unonore del morto su un altro giro di cuo-ri. Perfetto, e allora procediamo… in-cassando l’Asso di fiori e giocando cuo-ri (un tema noto, già affrontato). Se do-vesse sfuggire questo piccolo particola-re, il dichiarante potrebbe vincere sur-tagliando Ovest e scartando la fiori per-dente della mano sulla terza quadri delmorto. No, non sarebbe carino.

5) Dichiarante Sud. Tutti in prima.

� A D 10 8 3� F 6� 8 7 4� 6 3 2

� R 7 5 N� R 9 8 7 4 O E� D 10 9 S� 10 5

OVEST NORD EST SUD

– – – 1 SA*passo 2 � ** passo 2 �passo 2 SA passo 3 SAfine

* 16/18** Picche

Attaccate cuori e il Fante del mortoviene superato dalla Dama del vostrobravo compagno, che rimane in presa.Est prosegue a cuori con il 10, per lapiccola del dichiarante ed il vostro Re.Sul terzo giro di cuori il morto e il com-pagno scartano fiori e il dichiarante en-tra con l’Asso. Non siete in presa, nontocca a voi, ma che idee avete? Cosa staper succedere? Come avete intenzionedi difendere?

Il totale:

� A D 10 8 3� F 6� 8 7 4� 6 3 2

� R 7 5 N � F 9 6� R 9 8 7 4 O E � D 10� D 10 9 S � F 5 3� 10 5 � D F 9 7 4

� 4 2� A 5 3 2� A R 6 2� A R 8

Quello che conta è che, se dopo l’As-so di cuori, vedete spuntare una cartinadi picche dalla mano, il vostro Re ab-bandoni la compagnia delle altre carteper atterrare prepotentemente sul tavo-lo, condannando l’impegno. Non per-mettete al dichiarante di fare 4 prese apicche (invece di 2) stando bassi sul-l’innocente picche di Sud. In questocaso il secondo carica alla 7° cavalleg-geri.

6) Dichiarante Ovest. Tutti in prima.

� R D 4 2� D F 10 6� A R 3� 10 2

� F 10 N� A 4 3 2 O E� 8 6 S� A R D 6 4

OVEST NORD EST SUD

1 � contro passo 1 �passo 2 � passo 4 �fine

Vi affacciate con un pezzo a fiori (ilcompagno dà il 3 e il dichiarante il 7).

Avendo Asso Re Asso da incassare, ènecessario trovare la quarta presa. Cipuò aiutare il compagno o ci pensiamoda soli? Rimbocchiamoci le maniche.In fin dei conti c’è una piccola sorpresaspiacevole per Sud. Vediamo di farlafruttare.

Il totale:

� R D 4 2� D F 10 6� A R 3� 10 2

� F 10 N � 9 8 5 3� A 4 3 2 O E � 5� 8 6 S � F 10 9 4 2� A R D 6 4 � F 5 3

� A 7 6� R 9 8 7� D 7 5� 9 8 7

Se il dichiarante ha la quarta di cuori

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e non la quinta, è in corsa per il downsolo con le nostre carte. Continuate fio-ri fino a far tagliare il terzo colpo al mor-to. Ora si filano un paio di colpi d’atoute si propone a Sud di abbandonare peruna resa più dignitosa. Se prosegue cuo-ri, infatti, si entra con l’Asso e un quar-to giro di fiori segna il fuorigioco defi-nitivo del giocante. Se invece prova adincassare le vincenti laterali, un vostrotaglio sul terzo giro di picche o quadrispegne tutti i sogni di gloria di Sud.

“Sei stato sfortunato, sì, ad incontrar-mi… ”.

7) Dichiarante Est. Tutti in zona.

� 5 4� R D 3� A F 10 6� 7 4 3 2

� A 7 2 N� F 9 7 6 4 2 O E� 9 7 5 S� 8

OVEST NORD EST SUD

– – passo 1 �passo 1 SA passo 2 �passo 3 � passo 3 �passo 4 � fine

Attaccate con l’8 di fiori. Sulla picco-la del morto il vostro compagno passa il10 e il dichiarante entra con l’Asso eprosegue intavolando il Fante di piccheper la Dama di Est che torna con la Da-ma di fiori, superata dal Re del dichia-rante, per il vostro taglio. Siamo sullastrada buona. Siamo sulla strada buo-na? Sud andrà sotto. Sud andrà sotto?Segniamo noi. Segniamo noi? “Ma sipuò sapere perché ripeti tutto, ma chenon ci senti?”.

Il totale:

� 5 4� R D 3� A F 10 6� 7 4 3 2

� A 7 2 N � R D� F 9 7 6 4 2 O E � A 10 8 5� 9 7 5 S � 8 2� 8 � D F 10 6 5

� F 10 9 8 6 3� –� R D 4 3� A R 9

Gran bella mano. Il dichiarante nonavrebbe mosso le atout in questo modo

avendo la forchetta di Re Fante eccete-ra. Sarebbe andato al morto per provareun impasse. Non basta. Cosa sappiamodelle fiori? Che il dichiarante ha il 9perdente in quanto Est ha passato il 10sull’attacco. Andando a ricostruire, seSud ha AR9 a fiori e la sesta di picche,è vuoto a cuori. Dunque, se Est ha il Redi picche, come sembra, bisogna farloentrare per permettergli di incassare ilFante di fiori. In caso contrario Sud,approfittando del fatto che a picche en-tra Ovest, potrebbe battere tranquilla-mente atout (tombola Asso Re) e affran-care al taglio una cuori per scartare lafiori. E allora come si fa a far entrareEst? Come si faceva, è più corretto.Tagliando il ritorno fiori con l’Asso (!) egiocando atout. Magia delle comunica-zioni. Quando tagliate con l’Asso dove-te anche far finta di tentare di ripren-derlo dicendo “Perdindirindina, comesono attaccate queste carte. Va be’, pa-zienza. Speriamo di non aver compro-messo niente… ”

8) Dichiarante Sud. Tutti in prima.

� 7� F 10 5� R 7 5� R D F 9 8 7

� D F 9 6 4 3 N� D 8 7 O E� A F 8 S� 4

OVEST NORD EST SUD

– – – 1 �1 � 2 � passo 2 SApasso 3 SA fine

Attaccate con la Dama di picche. Ilcompagno dà il 2 (conto dispari) e Sudentra con l’Asso. Come vi aspettavate ildichiarante muove… quadri. “Ma noi,veramente, ci aspettavamo fiori”. Ecco,appunto. Perché Hamman (è lui chegioca in Sud) non ha giocato fiori? È unbrutto segno? Come vedete il prosie-guo?

Il totale:

� 7� F 10 5� R 7 5� R D F 9 8 7

� D F 9 6 4 3 N � 8 5 2� D 8 7 O E � A R 9 3� A F 8 S � 10 6 4 2� 4 � 10 2

� A R 10� 6 4 2� D 9 3� A 6 5 3

Chemla, in Ovest, ha contato fino aduno ed ha impegnato l’Asso di quadriper tornare cuori. Un down. Hamman,micio micio, stava tentando con non-chalance di fischiare la nona presa, mala sentinella che è in voi lo ha stoppatosul nascere. Ben fatto.

«Dei due, chi faceva la donna?».

BRIDGE D’ITALIAN. 1/2 -Gennaio 2004

CAMPIONATO ITALIANO COPPIE MISTE25. Marcucci Giuseppe-Sgalla Riccardo

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I n questa rubrica “zoomiamo” suuna o più convenzioni tratte dalleconvention card di alcune coppie dicampioni.

Cominciamo con l’arma di Mecks-troth & Rodwell. Questa coppia ha giàsuperato le nozze bridgistiche d’argen-to (25 anni) ed è “appesantita” da un pal-marés impressionante: 4 Bermuda Bowl(1981-1995-2000-2003), 1 Olimpiade(1988), 1 mondiale a coppie (1986), la pri-ma edizione dell’open europeo (2003),2 Macallan Invitational Pairs (1995,1996), 1 Cavendish a squadre (2000).

Inoltre Meckstroth annovera 1 mon-diale a coppie miste con Rebecca (Bec-ky) Rogers (2002), mentre Rodwell ilCavendish a coppie con Marty Fleisher(2000).

Innumerevoli vittorie e piazzamentiin campo nazionale.

Il sistema base è Precision, ma non èaltro che un punto di partenza. Lorostessi dichiarano: «Abbiamo uno stileaggressivo, è più frequente la sovralici-ta della sottolicita. Le decisioni di at-tacco e difesa sono improntate sul cri-terio di giudizio e non seguendo regolemeccaniche. La situazione di zona, lacapacità di gioco e il livello sono im-portanti».

Fiori forte (da 16), nobili quinti(anche quarti terzi di mano) e aperturadi 1SA variabile per posizione e situa-zione di zona:

• 9+-12– in prima e seconda posizio-ne, verdi contro rossi (ossia prima con-tro zona),

• 15-17 terzi di mano in zona e sem-pre in quarta posizione,

• 14-16 in tutte le altre situazioni.(N.B. il + o il – dopo il numero stan-

no a indicare belli o brutti. 9+, perciò,vuol dire 9 belli).

Zoomiamo ora sulle loro aperture di2�, 2�, 2�.

2 QuadriIn prima e seconda posizione è una

sottoapertura a� o �di 3/10 punti conun colore di 5/7 carte (l’elasticità dipunti e lunghezza del colore è datadalla situazione di zona).

ZOOMCONVENTION CARDS

Helga

Sottoapertura in un nobile (apertura in prima e seconda posizione)

Passiamo alle risposte sull’apertura di 2�in terza e quarta posizione(ovvero 10+/15 corta a�: 4414, 4405, 4315 o 3415)

In terza e quarta posizione mostra10+/15 punti con il singolo o il vuoto a� in una di queste quattro possibili di-stribuzioni: 4414, 4405, 4315 o 3415.

Vediamo le risposte a 2�quando è:

Se non c’è interferenza:

Passo = �; il rispondente ha le quadri e opta per il gioco a minore2-3-4�o 2� = P/C (passa o correggi)3� = invitante con le picche; l’apertore se ha una mano non minima e il fit a

picche ne deve dichiarare 44� = a giocare; il rispondente ha un suo colore autonomo2 SA = relay, risposta interrogativa con dei valori nella mano3� = FM (forzante a manche) con il possesso di un proprio colore nobile3� = FM (forzante a manche) con le�4� = transfer nel nobile; l’apertore deve dichiarare il suo palo

La risposta di 2�/� potrebbe contenere una mano con le fiori oppure potrebbeessere conclusiva (signoff) per giocare a 3�/�.

Se c’è interferenza di contro:

Passo = �, non è imperativo lasciarlo! È una propostasurcontro = il rispondente ha un proprio colore nobile3� = NF (non forzante)3� = forzante con il possesso di un proprio colore nobilealtro = da sistema, come se non ci fosse stata l’interferenza

Se c’è interferenza in un nobile:

contro = P/C (passa o correggi)2 SA = relay, risposta interrogativa con dei valori nella mano

Altre interferenze:

contro = punitivominore = NF (non forzante)maggiore fino a 4� = P/C (passa o correggi)

Se non c’è interferenza

3�o 3� o 4�= invitante, l’apertore chiama la manche con il massimo2 SA = relay, interrogativa con queste risposte:

– 3� = minimo con qualsiasi distribuzione (su cui 3�= relay)– 3� = 4414 e il massimo– 3� o 3� = 3 carte nel nobile dichiarato e il massimo– 3 SA = 4405 e il massimo– altro = NF (non forzante)

Altro = NF (non forzante)

La versione integrale della carta delle con-venzioni del duo americano, pluricampionemondiale, è disponibile sul sito della Fede-razione (www.federbridge.it) nell’appositasezione di “Bridge d’Italia online”

49

P. GAETA

(nuova pellicola allegata)

2 CuoriIn prima e seconda posizione ha lo

stesso significato dell’apertura di 2�interza e quarta posizione

(10+/15 punti, corta di�; distribu-zioni possibili 4414, 4405, 4315 o3415). Lo sviluppo è lo stesso che vieneutilizzato nell’apertura di 2� in terza equarta posizione.

In terza e quarta posizione è una sot-toapertura che promette almeno 5 cartedi cuori.

In questo caso utilizzano 2 SA inter-rogativo con le risposte OGUST (3� =colore brutto e minimo, 3�= colore buo-no e minimo, 3� = colore brutto e mas-simo, 3� = colore buono e massimo).

2 PiccheIn prima e seconda posizione, se il ti-

po di torneo consente l’uso di BROWNSTICKER (convenzioni speciali, che non

Eric Rodwell

Jeff Meckstroth

Se c’è l’interferenza di contro

surcontro = punitivo 2� = a giocare se l’apertore ha la quarta di�(passa o correggi)2 SA = interrogativo da sistema, come se non ci fosse stata l’interferenzaaltro = NF (non forzante)

Se c’è l’interferenza a colore

contro = punitivo2 SA = interrogativo da sistema, come se non ci fosse stata l’interferenza.

si possono giocare quasi mai!), questaapertura mostra un brutto barrage a�oun barrage a�. In caso contrario l’aper-tura di 2�mostra soltanto il barrage a�con 6 o più carte nel colore e 0-10punti, in funzione della situazione dizona.

Risposte alla BROWN STICKER:

3�/4�/4� = P/C (passa o correggi)3� o 3� = F1 (forzante 1 giro)2 SA = relay interrogativo3� = obbliga a 3� per: giocare 3�,invitare a�o forzare in un minoreAltro = NF (non forzante)

In terza e quarta posizione è una sot-toapertura che promette almeno 5 cartedi picche. In questo caso utilizzano 2 SAinterrogativo con le risposte OGUST.

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IX. Il bridge mentaledi Emanuela Capriata

Dopo le interviste fatte ad alcunibridgisti di successo, ho volutodirigere la mia attenzione all’al-tra metà del cielo. Inizia così conquesto incontro una serie d’in-

terviste alle giocatrici di buon livello.La prima di queste interviste, sia per-ché lei abita a Roma che per la sua gen-tile disponibilità, è quella con Emanue-la Capriata.

La sua storia come giocatrice è nota:ha raggiunto risultati importanti comela vittoria in diversi Campionati Italia-ni, una medaglia di bronzo ai Campio-nati Europei ed ha fatto parte della na-zionale italiana in diverse occasioni.

– Emanuela, mi dicevi che hai lettoalcune rubriche ed anche le intervisteai giocatori maschi in proposito al rap-porto che ogni giocatore instaura con ilsuo partner. Cosa ci racconti in propo-sito, riferendoti alla tua esperienza per-sonale?

«L’importanza che hanno i nostrirapporti con “i compagni” non credo ri-guardi solo il bridge, ma ogni situazio-ne della nostra vita. Certe attitudini so-no utili in ogni circostanza. Ho letto leprime interviste nelle quali si esamina-vano i rapporti con il compagno e diquanto sia importante ottimizzarli perriuscire a giocare con maggiore serenitàed avere quindi una più rilevante pro-babilità di vittoria. La cosa incredibile èche il bridge, a volte, tira fuori il peggiodi noi stessi. Quando c’è la gara, la ten-sione, si perde spesso qualsiasi frenoinibitorio ed esce fuori il peggio.

«In effetti, avere un buon rapportocon il compagno ti porta ad avere ri-spetto nei suoi confronti e così si riescea mantenere più facilmente la calma,in maniera del tutto naturale. Fonda-mentalmente la mia compagna è unamia amica. Prima di diventare la miacompagna di gioco era una mia caraamica e proprio per questo un giornoabbiamo deciso di giocare insieme. Ini-zialmente, vivendo lei a Genova ed io aRoma, avevamo grandi problemi perallenarci; oggi grazie ad Internet quei

problemi sono praticamente risolti.Forse proprio il fatto che siamo amicheha fatto sì che si sia trovato anche unfeeling bridgistico: ci siamo capite beneda subito ed è stato molto quindi natu-rale e molto facile arrivare ad un otti-mo rapporto al tavolo verde».

– Siete fin dall’inizio riuscite a gioca-re con gli stessi ritmi o tempi di gioco?

«No, diciamo che lei è abbastanzapiù veloce di me come giocatrice e dun-que si è dovuta adeguare ai miei ritmipiù lenti. È più facile per un giocatoresvelto rallentare un po’ il ritmo piutto-sto che per uno lento riuscire ad acce-lerare, ma comunque è stato tutto ab-bastanza semplice e naturale».

– Vi programmate un obiettivo, neltempo?

«No, devo dire la verità, no. Noi gio-chiamo, amiamo questo gioco ma stopur sempre parlando di persone chenon sono professioniste. Abbiamo que-sta grande passione, siamo molto felicidi giocare insieme, quando andiamofuori siamo contente e lo facciamo mol-to volentieri.

«Però non ci poniamo obiettivi per-ché sappiamo che oggi è così e domanipotrebbe essere differente. Non lo sap-piamo, non abbiamo la possibilità diprogrammare obiettivi a lunga scaden-za».

– Hai personalmente un metodo perprepararti a giocare?

«No, più l’incontro è decisivo, impor-tante, più cerco di rilassarmi e di nonsedermi con l’angoscia che mi attana-glia. Diciamo che però essere a voltestressata mi capitava all’inizio. Adessosono sempre abbastanza tranquilla.

«Cerco di non pensare all’incontro,provo ad evitare qualsiasi pensiero chemi possa disturbare. Mi fa molto benecamminare, rilassarmi, respirare.

«A Montecarlo, mentre molte gioca-

trici giocavano, noi nella pausa di ripo-so andavamo a passeggiare insiemesulla spiaggia, parlando di tutto menoche di bridge».

– Tu pratichi qualche tecnica di rilas-samento?

«No, non l’ho mai fatto».– Che cosa pensi del ruolo che la me-

moria ha nel tuo modo di giocare a brid-ge?

«Io ho memoria zero: sono un disa-stro, mi dimentico proprio tutto e midevo scrivere ogni cosa per non scorda-re cose importanti anche sul lavoro.

Sono convinta, come leggevo in altreinterviste, che la memoria bridgisticasia sicuramente fondata sulla memoriavisiva. Si ricordano le carte proprio me-diante questa memoria fotografica.

Ultimamente non succede più, peròtempo fa quando ho iniziato, i boardcontenevano carte di diversa fattura, equando capitava che le carte successi-ve fossero diverse dalle precedenti, lasensazione era per me molto fastidiosa.Facevo fatica a contare perché quelladiversità dava origine ad una difficoltàa riappropriarmi dell’immagine ognivolta che cambiava. Veramente moltocurioso!».

– Ti succede spesso di dover incon-trare avversari che risvegliano in te sen-timenti d’antipatia o di sgomento?

«Mi succede raramente, ma in alcu-ne occasioni mi capita di dover incon-trare qualche giocatore con il quale hoavuto in passato discussioni o conflitti.In ogni modo non è per me una situa-zione frequente».

– Ricordi una giornata che tu giudi-chi come una giornata di gioco perfet-ta?

«Sì, molti anni fa a Napoli. Era unaselezione per una squadra mista; inquell’occasione mi ricordo che giocaimolto, molto bene. Mi sentivo ispiratama non so bene per quale motivo. Tan-t’è vero che un bravo giocatore di Na-poli che faceva allora l’angolista al miotavolo, ancora oggi dopo tanti anni miripete che per lui sono fortissima. Fumolto impressionato da me in quell’oc-casione. Forse tutto accadde perchétornavo da una settimana bianca edero certamente molto rilassata e tran-

BRIDGE MENTALE

Miguel Antinolo

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casi molto bene ed in altri, magari subi-to dopo, in modo disastroso. Non soquale sia il motivo; se sia la concentra-zione od altro.

La grande domanda è: come mai que-sta problematica è così frequente nelledonne?».

– Questa che tu hai posto è il tipo didomanda che può portare a lavorarenella direzione giusta. Certamente ser-ve molta determinazione per riuscire achiarire, almeno in parte, una proble-matica che sembra irrisolvibile con imetodi tradizionali d’allenamentodelle squadre femminili. Grazie Ema-nuela e auguri per i prossimi incontridella nazionale.

* * *

Uomini e donne: siamo diversi e que-sta, per molti versi, è una meravigliaalla quale è meglio non rinunciare.

Negli sport di tipo agonistico c’è oggiuna progressiva riduzione del gap tra irisultati raggiunti dagli uomini e dalledonne. I tempi nella corsa, l’altezza e lalunghezza dei salti risultano semprepiù vicini e le prestazioni tra i due sessisempre più simili. Sono ormai frequen-ti le discussioni circa la possibilità difar competere squadre ambosessi o ad-dirittura sull’opportunità di organizza-re, in certi sport, incontri tra squadre diuomini e di donne.

Tutto questo negli sport dove leprestazioni sono sopratutto fisiche.

Curiosamente, questa strada cheporta al perfezionamento dell’appa-rato muscolare, allo sviluppo dellecapacità specifiche, al perseverarein allenamenti sfiancanti che mi-gliorano le prestazioni femminilinegli sport più disparati, non paretrovi un equivalente applicazionein uno sport mentale come il brid-ge.

Posso ben capire il tono accoratocon il quale Emanuela si pone ledomande a proposito della squadraLadies e del perché non raggiunga irisultati auspicabili.

La tentazione è quella di accetta-re per valida l’opinione che da sem-pre hanno gli uomini, quella cioèche le donne hanno un cervello in-feriore al loro.

Prima che sia troppo tardi chiari-sco (non vorrei rendermi nemichele molte giocatrici che conosco) chenon posso accettare una tale spiega-zione.

Dunque occorre trovare una stra-da, di studio, allenamento e speri-mentazione, per risolvere i proble-mi del bridge al femminile. Io alme-no mi auguro che avvenga.

donne professioniste non ce ne sia nem-meno una.

«Forse all’estero, con una situazioneed un diverso impegno economico, leopportunità per le donne sono di più.Quindi quando ci chiedono di compor-tarci da professioniste ci chiedono unacosa impossibile perché noi non siamodelle professioniste.

«Noi siamo gente che lavora, abbia-mo tutte una famiglia e numerosi impe-gni. Questa è la situazione in cui simuovono quasi tutte le giocatrici. Quin-di quando partiamo per una trasfertabridgistica ci portiamo appresso tutti iproblemi della vita quotidiana: i figli,la casa, il lavoro e mille altre cose».

– Questa è, forse, una problematicacomune a tutte le donne che voglianosviluppare un loro progetto aldilà dellafamiglia.

«Probabilmente è così. Sono reducedai mondiali di Montecarlo dove siamoandate malissimo. Mi sono chiesta perquali motivi. Se tu senti discutere deiforti giocatori sulle qualità di gioco diuna specifica donna, potrai ascoltareuno che dirà “per me gioca benino”, unaltro che affermerà “per me non capi-sce niente” e forse un terzo che repli-cherà “gioca proprio in modo fantasti-co”. Queste tre risposte così diverse,corrisponderanno ai diversi momentinei quali loro l’hanno incontrata. Per-ché noi riusciamo a giocare in alcuni

quilla. Avevo la convinzione di sapereche cosa dovevo giocare. Alzavo le car-te con la sensazione di sapere in antici-po cosa dovevo fare. Era una convin-zione, in quel momento, che mi sentivodentro.

«Sentivo una grande sicurezza e nonavevo, in quel momento, quasi la ne-cessità di pensare. Da cosa viene quel-la sicurezza non lo so davvero. È comela sensazione di aver capito tutto inanticipo».

– È una voce che ti fornisce le indi-cazioni?

«No, non è una voce. Le voci si sen-tono in altre occasioni. Quando ti sentisicura di quello che stai facendo è pro-prio una sensazione che hai dentro dite. Ti senti forte, decisa e sicura.

«La voce ti capita di sentirla invecequando non stai giocando al meglio edallora senti una voce che ti dice “faicosì, fai colà”. È una voce che non sem-pre bisogna seguire.

«Sarebbe meraviglioso riuscire a gio-care senza queste vocine che ogni tantonascono dentro di te ed essere invecenella situazione di cui tu parli, nellagiornata perfetta.

«Io molto spesso mi siedo al tavolo equando mi domandano “come stai, co-me ti senti?” rispondo “non lo so, gio-chiamo e poi te lo dico”. Soltanto dopola prima mano mi rendo conto se sonolucida o se invece non lo sono».

– Credi che sia possibile pro-grammare tutto questo?

«Magari qualcuno mi dicessecome farlo! Sarei molto contenta!Vorrei poter fare una domanda an-ch’io. Questa è la tua prima intervi-sta ad una donna bridgista. Tu sa-prai perfettamente che c’è una dif-ferenza di gioco, di livello, tra ilbridge maschile e quello femmini-le».

– Sì, lo so, e questa differenzasembra particolarmente sensibilein Italia, tenendo presente il livellodel bridge maschile, da anni spetta-colarmente vincente.

«Ma in realtà è così ovunque.Non esistono squadre americaneche vincano con bridgiste donne informazione ed in tutto il mondonon si trovano squadre open inte-grate da donne. Forse soltantoqualche caso sporadico.

«Negli ultimi mondiali a Monte-carlo non ho visto nessuna donnagiocare nelle squadre open».

– Come mai, secondo te?«Questo ce lo siamo chiesto tutti

tante volte. Credo che sia innanzi-tutto perché il discorso del profes-sionismo riguarda solo gli uomini enon le donne. In Italia credo che di

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RITRATTIDI CAMPIONI

EdgarKaplan,ecletticastar esolistadiflautoNino Ghelli

Nel vasto mondo del bridge statu-nitense, ricco di campioni e teo-rici di elevato livello e di perso-naggi di risalto sotto moltepliciaspetti, forse nessuno (nemmeno

il “favoloso” Ely Culbertson) può com-petere con la multiforme personalità diEdgar Kaplan: grande giocatore (vinci-tore di 26 campionati statunitensi e dimolte competizioni internazionali, dauna serie di Gold Cup alla Bermuda);straordinario trainer della nazionale

statunitense; autore di volumi di eccel-lente livello, di tecnica strategia dichia-razione e gioco; editor incomparabiledella rivista Bridge World, diffusa intutto il mondo; autore, insieme con Al-fred Sheinwold, di un sistema dichia-rativo, acclamato dalla critica e diffu-sissimo in competizione, che ha contri-buito in modo determinante ad affran-care il mondo del bridge statunitensedalla sudditanza psicologica nei con-fronti di Ely Culbertson.

Se infatti Ely fu il padre del bridgecome attività agonistica e perenne av-ventura, Kaplan fu l’indiscusso arteficedi un nuovo bridge, colto e tecnicamen-te evoluto, nel quale le qualità di tenu-ta agonistica, di capacità di analisi psi-cologica e di logica applicata erano nonmeno rilevanti della sapienza tecnica,della intelligenza decisionale e della cul-tura bibliografica.

Un grande autore di testi sulla teoriae pratica del gioco con una passione se-greta, o quasi, per la musica di cui eracolto intenditore ed eccellente suonato-re di flauto.

Ebbi la fortuna di conoscerlo quandoGiorgio Belladonna, l’amico più caroche mi ha insegnato tutto quello che sodi bridge, nel corso di un incontro persottopormi la sua prefazione ad un miovolume (la sua modestia era davveropari alla sua generosità!), mi invitò adun torneo a cui avrebbe partecipato Ka-plan. Giorgio mi spiegò, molto riserva-tamente, che tale visita di Edgard erastata “promossa” dall’establishmentbridgistico statunitense con la finalitàindichiarata di studiare da vicino i “se-greti” delle metodologie agonistichedell’imbattibile Blue Team, nonché (maforse soprattutto) la “correttezza” del

comportamento agonistico dei suoicomponenti. A quel tempo era diffusain USA, soprattutto al vertice, la con-vinzione che “fosse impossibile esserecosì bravi e al tempo stesso assoluta-mente corretti”.

«Tu sai bene l’inglese» mi disse Gior-gio “e hai scritto un libro sulle conven-zioni; quale occasione migliore perincontrare Kaplan? È un signore e unbrav’uomo; cerca di capire perché èvenuto e quali sono gli umori laggiù».

Così, del tutto immeritatamente, mitrovai la domenica pomeriggio nellabella villa dell’amico ed eccellente an-fitrione Renato Mondolfo. Confesso cheero alquanto emozionato, ma Kaplanmi mise subito a mio agio con un’acco-glienza molto cordiale, specie quandoseppe che conoscevo i suoi libri e il suosistema (mi era costato tre faticose not-tate nell’imminenza dell’incontro!).

Giocammo insieme e me la cavai di-gnitosamente giocando il suo sistema(un solo errore in circa 30 mani). Vin-cemmo e questo giovò ad aumentare lacordialità di un incontro per me affa-scinante. Kaplan appariva contento emi chiese se mi ero divertito e assentiicon entusiasmo. Mi parlò del bridge inUSA, della sua enorme diffusione (acui, giustamente, riteneva di aver con-tribuito) e dei problemi organizzativiche comportava. Chiesi la sua opinionesui sistemi dichiarativi più importantie più diffusi e descrisse, in modo origi-nale e affascinante, i maggiori meritidel bridge: educare la memoria, tem-prare la pazienza, fare dell’agonismouna tensione quotidiana, premiare latempra agonistica e la correttezza (!)prima che la tecnica. Ironizzò con gar-

Edgar Kaplan con gli “Aces” americani

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bo sul mito di Culbertson, di cui si rite-neva palesemente il successore e parlòa lungo, con grande competenza, del-l’importanza dei vari sistemi dichiarati-vi. Quando giunse a quelli del BlueTeam, ebbe un sorriso leggermente iro-nico e sussurrò: «terribili! molto elabo-rati e molto intellettuali. Per giocare be-ne i due componenti la coppia devonoessere buoni amici e non, come accadeda noi, in cui tutti i migliori giocatoriconsiderano il proprio compagno comel’ultimo degli imbecilli. Invece quelli (ecioè i componenti del Blue Team) nonsoltanto rispettano il compagno, ma sivogliono bene davvero!» E rise di nuo-vo, come dinanzi a un evento al di làdell’umana comprensione. Chiesi a Ka-plan se stava lavorando al suo sistema;sorrise e sospirò: «un sistema è unacreatura vivente che cambia in conti-nuazione , anche perché è una moglieche deve piacere a due mariti e, spessoanche ai compagni dell’altra sala. Equattro mariti sono davvero troppi!»concluse ridendo.

Lo pregai di raccontarmi una manorecente che riteneva significativa. Conaria soddisfatta e ironica tracciò sulretro del board:

� 10 2� A D� A D 10 8 7 6� 10 9 8

� 8 4 3 N � A R 7 6 5� F 10 9 7 5 4 O E � 8 6� F 2 S � 5 3� A 4 � R F 7 2

� D F 9� R 3 2� R 9 4� D 6 5 8

Contratto 3 SA di SudKaplan in Est

Ovest attaccò a picche (colore dichia-rato da Kaplan) e, alla vista del morto,apparve chiaro che il contratto era im-battibile, se la difesa non avesse realiz-zato subito 5 prese. L’andamento delladichiarazione indicava chiaramente lapresenza in Sud di�DF e di�R e quin-di Ovest poteva avere, nella miglioredelle ipotesi, soltanto �A. Kaplan si af-fidò a questa speranza per realizzare,oltre alle due prese a picche, tre prese afiori: vinse la prima presa con �R egiocò �R seguito da �7 su cui il di-chiarante giocò �D nell’ovvio assuntoche �A fosse (!) in Est. E il contratto fubattuto!

Con un sorriso commentò: «Il bridgeè un gioco che è impossibile giocare be-ne. Può essere giocato soltanto con unvario grado di insufficienza!».

Introdussi con garbo il problema del-

la correttezza al tavolo e, con mia sor-presa, si astenne quasi dal rispondere,dichiarando che era un problema se-condario, molto sopravvalutato. Appro-fittai di una pausa in cui guardava l’in-cendio rosso del tramonto per incrocia-re lo sguardo di Giorgio e fargli un cen-no di assenso rassicurativo.

hCi incontrammo di nuovo a Venezia,

in occasione delle Olimpiadi del 1988,in cui era Commentatore in Rama. Lasua illustrazione delle vicende degli in-contri era quella di un assurdo itinera-rio, vissuto con beffarda accettazione eispirato a una ironica filosofia, sullaimpossibilità di decifrare i mille aspet-ti imprevedibili del gioco. I suoi witti-cism in Rama erano incomparabili:

• «Il dichiarante è perplesso, e conragione, poiché il contratto è irrealizza-bile, ma non deve disperare: la difesatroverà certamente il modo per render-lo fattibile»

• «Abbiamo da tempo perso le fiori;ora stiamo perdendo le quadri, ed an-che le cuori non godono buona salute»(a proposito di una lunga sequenza di-chiarativa interamente convenzionale).

• «Non so che cosa Nord stia medi-tando di fare, ma so che è esattamenteciò che non dovrebbe fare».

• «La differenza tra una dichiarazio-ne folle e una audace è in funzione delrisultato»

• «Ho notato che alcuni supermoder-nisti sono ritornati all’attacco di Q conQJ: lo chiamano Reverse Rusinow»

• «Il dichiarante sta accuratamentepreservando le sue opzioni per giocarele quadri nel modo sbagliato»

• «La coppia Nord-Sud ha evitato latrappola di dichiarare uno slam imbat-tibile ma, per compensare l’errore, neha ora dichiarato uno irrealizzabile»

• «Molti giocatori, su 3 a colore delpartner, dichiarano sempre 3 SA, nellaconvinzione che è più dignitoso andaresotto in un contratto a SA che in uncontratto a colore»

• «Ovest ha messo in mano Nord perindurlo ad uscire sotto RD, ma sfortu-natamente Nord non ha RD; questamossa è definita “messa in presa fanta-sma»

• Un tempo digrignavate i denti epassavate con la mano di Nord, ma og-

gi potete formulare un contro negativoin modo da andare sotto voi, anzichégli avversari

• La dichiarazione di 3�di Est mo-stra il singolo di quadri; se Est ridichia-ra le quadri, conferma il singolo di qua-dri

• 4�è davvero una buona dichiara-zione!,… ma in un’altra mano

• «Se fate la media delle dichiarazio-ni di Sud, una di troppo in questa ma-no e una di meno in quella precedente,il risultato è che ha conseguito il pro-prio PAR»

• «Nel dubbio, è bene mettere in ma-no gli avversari. Perché sbagliare voi?».

• «È molto sportivo da parte del di-chiarante restituire ad Ovest le preseche gli ha regalato poco fa.

hÈ sempre uno spettacolo affascinante

assistere al manifestarsi di una fulgidaintelligenza, e ne provai l’emozionequando accompagnai Kaplan ad unaintervista radiofonica. Lo osservavomentre parlava nel suo bell’inglese convoce flautata. Una vena ironica e mali-ziosa sembrava smentire la serietà dellecose che andava dicendo. Il tempo ave-va velato la sua fisionomia di una sortadi impalpabile solennità che temperavail costante umorismo. Le sue rispostecorrevano su un affascinante filo di hu-mour rivolto anche verso se stesso, qua-si a voler smentire l’importanza dei con-cetti che andava via via esprimendo,con la cadenza di una favola levigatadal tempo. Approfittai di un intervalloper chiedergli che cosa significasse lascritta T-K-S per designare il suo siste-ma. Sorrise ironicamente e mi spiegòche il sistema era in origine molto ag-gressivo (SA Debole: quale migliore oc-casione, con una mano debole di occu-pare l’intero spazio licitativo a livellodi uno; gadgets spericolati; salti deboliin risposta e in interferenza; sottoaper-ture del 3° di mano, e così via), ma chetutte queste machinery generavano an-sia nel suo partner, e poiche lui, Ka-plan, detestava giocare con compagniansiosi, aveva attenuato l’aggressivitàdel sistema che era divenuto appuntoT(imid) Kaplan Sheinwold.

Quando l’intervista ebbe termine eKaplan uscì con la sua aria cortese eblasé appena velata di noia, a tutti noiche eravamo rimasti, la stanza affollatadi gente sembrò improvvisamente vuo-ta.

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State giocando la mano decisiva diun importante incontro a squadree, impegnati nel contratto di 4picche, vi trovate questo colore diatout:

NORD � R10xxxSUD � AFxx

Per mantenere il vostro contratto do-vete fare 5 prese nel colore. Perciò bat-tete l’Asso, entrambi gli avversari se-guendo, poi giocate piccola verso Re e10, mentre Ovest risponde con l’ultimascartina di picche.

Non avendo alcun indizio significati-vo sulla composizione delle mani degliavversari, battete il Re o fate l’impassealla Donna?

Le probabilità teoriche “a priori” sul-la divisione dei resti sono a favore del-l’impasse. Infatti la divisione 3-1 ha il50% di probabilità, mentre la 2-2 solo il40%. Allora perché la tradizione popo-lare ci dice che “Con nove si batte”?

Anche un noto detto anglosassone af-ferma: “Eight ever, nine never” (Ottosempre, nove mai), volendo significareche, mancando la Donna, con otto cartesi fa sempre l’impasse, con nove mai. Èmolto semplice: perché man mano chevengono giocate le carte, le probabilità“a priori” possono subire delle varia-zioni.

All’apparizione della seconda scarti-na di picche di Ovest sono scomparsealcune possibili divisioni ed abbiamopotuto notare come il colore delle“scartine di picche” sia diviso 2-1 condue carte in Ovest.

Vediamo cosa succede applicando lateoria dei posti liberi che afferma:quando il dichiarante conosce la ripar-tizione di un colore nelle mani avver-sarie, la probabilità che ciascuno deidue avversari abbia ricevuto una qual-siasi altra carta sono direttamente pro-porzionali al numero di posti liberi chegli rimangono.

Conoscendo la ripartizione del coloredelle scartine di picche, secondo que-sta teoria Est ha 13-1=12 probabilitàcontro 13-2=11 di Ovest di possedere lafamigerata Donna, pari al 52,15%.

Ma proviamo a verificare questo sin-golare risultato in un modo diverso uti-lizzando le tabelle “a priori”. Dopo cheOvest ha risposto due volte ed Est unavolta, sono rimaste soltanto due possi-bilità:

Dxx – xxx – Dx

Sarebbero soltanto 3 possibili combi-nazioni iniziali sia delle otto 3-1, siadelle sei 2-2.

Tradotto in termini numerici i 3/8 del50% ed i 3/6 del 40% che, rapportati a

100, equivalgono al 48,4% per la 3-1 edal 51,6% per la 2-2. Se poi effettuiamoi conti in modo più preciso, tenendoconto che il 50% è approssimato pereccesso ed il 40% per difetto, risultache le probabilità a favore della 2-2 au-mentano al 52,18%, confermando lateoria dei posti liberi.

Per inciso questa teoria, a differenzadi altre, ha l’enorme pregio di essere fa-cilmente applicabile al tavolo da gioco,perché non è necessario ricordare le ta-belle a priori ed effettuare a mente cal-coli complicati.

Cambiamo adesso leggermente la si-tuazione vista all’inizio:

NORD � R10xxxSUD � Axxx

Battiamo l’Asso ed Est risponde conla Donna e, sulla successiva scartina dipicche, Ovest segue con un’altra scarti-na. Cosa si deve passare al morto, in as-senza di altre indicazioni, il Re o il 10?

Rispetto all’esempio precedente c’èun’importante differenza: la comparsadi una carta significativa. Le carte si-gnificative sono quelle che i difensorinon scartano, a meno di esservi obbli-gati, e la Donna lo è senza ombra didubbio.

È in casi come questo che la teoriadei posti liberi cede il passo al princi-pio della scelta ristretta, che si basa sulfatto che il difensore in Est, posseden-do due onori equivalenti, ne giocheràuna volta l’uno ed una volta l’altro. Mase ne possiede solo uno la sua possibi-

lità di scelta si “restringe” e potrà gio-care solo la carta che si ritrova.

Quindi, secondo questo noto e moltodibattuto principio, la probabilità che ildifensore in Est possegga entrambi glionori si dimezza.

Il tutto trova conferma anche dalpunto di vista matematico perché, inquesta combinazione di carte, le proba-bilità iniziali dell’onore secco sono del12,44% contro il 6,78% dei due onorisecchi.

Perciò, dopo aver battuto l’Asso e cat-turato la Donna o il Fante di Est, si do-vrebbe fare il sorpasso all’altro onore.

Cambiamo ancora una volta l’esem-pio iniziale:

NORD � AF10xxSUD � xxxx

Supponiamo che Sud giochi una pic-cola picche e che Est prenda con il Reil 10 di Nord. Che probabilità ci sonoche Est abbia anche la Donna?

Per fare 4 prese, secondo il principiodella scelta ristretta, si dovrebbe faredue volte l’impasse, con una possibilitàdi successo del 75%.

Se invece battiamo l’Asso, le proba-bilità favorevoli sono soltanto del65,94% perché si vince con tutte le seicombinazioni iniziali 2-2 e con metàdelle otto 3-1.

La scelta ristretta ha molti fautori, maanche alcuni detrattori che obiettano,tra l’altro, che non è vero che i difenso-ri si trasformino in automi e che gio-chino indifferentemente l’uno o l’altroonore. Forse qualche “non più giova-ne”, come me, ricorderà il divertentearticolo di Frank Vine: “Come ho sop-presso il principio della scelta ristret-ta”.

Frank Vine racconta come, in una si-tuazione di 9 atout mancanti di Donnae Fante, aveva catturato la Donna conl’Asso e si apprestava a fare il sorpassoal Fante secondo il noto principio, quan-do notò con sommo stupore che il suoavversario di sinistra cercava di attirarela sua attenzione bussando.

La spiegazione fu che, avendo Donnae Fante secchi, scartavano sempre laDonna, come da Convention Card, sal-vo nei casi in cui cercavano di fuorvia-re il dichiarante!

Naturalmente la decisione finale, do-po molto soffrire, fu quella sbagliata.

Tornando a bomba, abbiamo potutoconstatare che le due possibili linee digioco non hanno tra di loro differenzemolto rilevanti se prese asetticamentesulla carta, salvo l’eccezione delle noveatout mancanti dei due onori, di cuiuno compare al 1° giro.

Si potrebbero fare ancora altri esem-pi, ma la sostanza generalmente noncambia.

CONNOVE

SIBATTE?

Roby

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La Goldenfield in Est gioca, nel silen-zio avversario, 4 picche e riceve l’attac-co di Fante di quadri.

La dichiarante, in presa con l’Asso,ha giocato immediatamente Asso di pic-che e piccola picche al 10 tra lo stupo-re degli astanti. Stupore ingiustificato,perché ha ritenuto correttamente che ilFante di quadri fosse singolo e perciò,secondo la teoria dei posti liberi, le pro-babilità della Donna di picche in Suderano di 13-1 = 12 contro 13-5 = 8.

Concludendo, abbiamo verificato co-me la massima “Con nove si batte” nonsia incisa sulla pietra! Volta per voltabisogna trovare la soluzione più adatta,che tenga conto di tutto quello che ac-cade al tavolo, come dichiarazioni, si-lenzi, attacchi, avversario pericoloso enaturalmente della vostra strategia digioco.

Se siete ad esempio in un torneo acoppie e volete giocare con la sala connove battete, se cercate il top fate il sor-passo, ovviamente in assenza di altreindicazioni.

Per finire un consiglio: se non riusci-te proprio a decidervi tra sorpasso ebattuta, consultate il vostro oroscopoper trarne i migliori auspici!

nuasse a mantenere il livello di giocoche aveva in gioventù, perché aveva giàgiocato tutte le smazzate possibili e cheperciò le conosceva già tutte.

Si trattava ovviamente di una battuta,perché il numero delle mani possibili è53,6 x 1024, arrotondato per difetto, va-le a dire 536 seguito da 23 zeri.

Per questi due principali motivi,l’imperfetta mescolatura delle carte edil numero enorme di smazzate possibi-li, non sempre le tabelle hanno validitàassoluta.

Forse sarebbe il caso di considerare,quando è possibile, altri fattori comple-mentari alle probabilità canoniche.Prendiamo ad esempio questa smazza-ta giocata recentemente a Mentone daMrs. Goldenfield in un incontro controuna squadra italiana:

� 3� F 8 7 4 2� R D 7 6 3� F 8

� R 10 5 4 2 N � A F 8 7� 9 O E � D 3� 8 4 2 S � A 10 9 5� A D 9 4 � R 6 5

� D 9 6� A R 10 6 5� F� 10 7 3 2

A parte ciò le teorie sul come giocarequeste combinazioni di carte sono mol-tissime, a volte molto arzigogolate e nonsempre condivisibili. L’unica certezza“assoluta” resterebbero le tabelle “a prio-ri” della divisione dei resti, del numerodi combinazioni e delle relative proba-bilità. Non per niente questi numeri so-no il risultato dell’applicazione delleformule matematiche del calcolo delleprobabilità.

Ma anche questi numeri sono condi-zionati da due aspetti che non semprevengono tenuti nella giusta considera-zione. Il primo è che normalmente ladistribuzione delle carte avviene in mo-do non del tutto casuale, perché vieneeffettuata manualmente oppure tramitecomputer a cui sono state imposte alcu-ne condizioni.

Vito Gandolfi affermava che “dopo ilFante vien la Donna” perché presuppo-neva che, nel caso in cui nella manoprecedente il Fante fosse stato copertodalla Donna, era probabile che la Don-na fosse distribuita subito dopo il Fantenella smazzata successiva.

Il secondo è quello che il numerodelle smazzate possibili è talmentegrande da valicare i limiti di percezio-ne della mente umana.

Si diceva che il grande Maurice Har-rison Gray, che giocava ancora splendi-damente in età molto avanzata, conti-

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E sistono nella vita soddisfazionipersonali che vanno oltre il me-ro riconoscimento economico oil plauso dei terzi... soddisfazio-ni che lasciano felici, in uno

stato di quasi beatitudine, contenti dellavoro svolto.

Arsenio stava ritrovandosi proprioora in una di queste rare situazioni,praticamente in estasi, con la mano checorreva veloce allo score per trascrivereil contratto giocato... Niente in quelmomento avrebbe potuto sottrargli quel-lo stato d’animo, perché Lui, Arsenio,in quel momento si sentiva un artista...un artista che aveva visto la luce...

Come questo fosse successo è sempli-ce da spiegare... Arsenio, l’artista, era inOvest, tutti in zona, con �AR9 �52�98 �ARD1096, e primo di mano ave-va deciso di aprire di 1 SA. Arsenio sa-peva bene che quell’apertura, con bendue doubleton sguarniti, poteva esserefonte di problemi, ma decise di correrequel rischio. L’avversario di sinistra dis-se 2� (landy per i nobili), il suo 2� (com-petitivo), e l’avversario di destra 2�.

A quel punto Arsenio era ad un bi-vio... dichiarare ancora col misfit nelcolore del compagno non sembrava una

Scese il morto... e mentre il compa-gno rispondeva con il due, Arsenio com-prese...

Sforzatevi: ora vi prego di immagina-re il suo stato d’animo, perché credete-mi è difficile per me da riportare inqueste righe... è come voler descriverela musica a parole. Arsenio in quel mo-mento aveva visto... aveva visto la luce.Lui aveva infatti capito che non biso-gnava sperare in RD di quadri in manoal compagno (troppi punti in un solocolore) ma nel Re di quadri e in un arre-sto a cuori, meglio se del tipo DFx...Aveva inoltre visto che occorreva ini-ziare accorciando il morto. E così, ap-pena anche il dichiarante rispose a fio-ri, Arsenio prontamente continuò nelcolore...

Il dichiarante tagliò, e giocò il quattrodi picche, per il cinque ed il Fante dellamano. Arsenio prese e rigiocò quadri. Ildichiarante era ora ad un bivio: se pren-deva d’Asso, avrebbe poi pagato Re diquadri e quadri taglio; se stava basso,per la difesa sarebbe stato facile pren-dere e tornare picche, eliminando tuttele atout del morto con ancora le cuorida affrancare. Due down... Due downIN ZONA, incassando due picche, uncuori, un quadri e due fiori (o un taglio

L’ARTISTA CHE VIDE LA LUCEMarco Catellani

grande idea... inoltre, mancava comple-tamente anche del fermo a cuori... cio-nonostante si decise a dire 2 SA, spe-rando il compagno non lo prendesseper qualche tipo di mano forte con fit aquadri...

Il compagno intelligentemente com-prese. L’avversario un po’ meno (chissàse in... ehm.. “itagliano” significa chel’avversario fu meno comprensivo, omeno intelligente... ), perché disse 3�,su cui tutti passarono. Arsenio attaccòcon l’Asso di fiori.

� D 7 4 3� R 9 8 7 3� A F 3� F

� A R 9 N� 5 2 O E� 9 8 S� A R D 10 9 6

Dichiarazione:

OVEST NORD EST SUD

1 SA 2 � 2 � 2 �2 SA passo passo 3 �fine

Attacco Asso di fiori

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� D 7 4 3� R 9 8 7 3� A F 3� F

� A R 9 N � 6 5� 5 2 O E � D F 10� 9 8 S � R 10 7 5 4� A R D 10 9 6 � 5 4 2

� F 10 8 2� A 4 2� D 6 2� 8 7 3

Perché Arsenio in quel momentoaveva capito che lui pensava di aver vi-sto... pensava di aver visto la luce... in-vece, sigh, era l’alluce...

a quadri ed un fiori in meno). E con undichiarante senza difesa...

Certo, il dichiarante alla seconda pre-sa avrebbe potuto tagliare il ritorno fio-ri, giocare cuori per l’Asso, tagliare l’ul-timo fiori e solo a quel punto giocareuna picche... piccola o Donna non avreb-be fatto differenza. Arsenio avrebbe avu-ta pronta la contromossa vincente. Luiavrebbe preso e rigiocato cuori. Il di-chiarante avrebbe sicuramente presocol Re...

� D� 9 8 7� A F 3� –

� A 9 N � 6� – O E � D� 9 8 S � R 10 7 5 4� D 10 6 � –

� 10 8 2� 4� D 6 2� –

ma si sarebbe trovato ora di fronte adun secondo bivio:

1. se avesse rigiocato picche, Arsenioavrebbe preso rigiocando quadri. Siache il dichiarante prendesse o stesse bas-so, il compagno avrebbe potuto pren-dere ed incassare il cuori per far scarta-re ad Arsenio il secondo quadri, dan-dogli quindi il taglio nel colore.

2. se avesse rigiocato cuori, lui avreb-be comunque scartato quadri. Il compa-gno sarebbe tornato a picche, e lui avreb-be preso rigiocando quadri. Un taglio ol’uppercut non potevano sfuggirgli.

Ecco quindi la perfetta consapevolez-za che, comunque la si mettesse, ilDUECENTONE era assicurato... Ecco

perché Arsenio era contento. PerchéLui tutto questo l’aveva visto, Lui avevavisto la luce... e non vedeva l’ora di mar-care l’agognato risultato... E se ancheaveva la mano tremante, la sua menteera ferma mentre apriva lo score per se-gnare il suo brillantissimo 200... cercòla sua colonna... eccola... oibò... oibò...ma che strano... che strano... Vi staglia-va, interminabile, un lungo elenco di600... perché tutti avevano dichiarato emantenuto il contratto di 3 SA.

Difficile ora spiegare il passaggio distato d’animo... difficile far comprende-re come fosse duro il passaggio dallestelle alle stalle cui l’animo di Arsenioera ora sottoposto...

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Il Giudice Arbitro Nazionale, dott. Edoardo d’Avossa, ha pronunciato laseguente

DECISIONE

nei confronti della tesserata, sig.ra Gabriella Bon incolpata di averusato l’espressione “questa è una scorrettezza dell’arbitro” a seguito di unintervento arbitrale e con esplicito riferimento a tale decisione arbitrale;con ciò violando l’art. 1 del R.G.F.

A seguito di denuncia dell’arbitro Emilia Grasso, il P.F., contestato l’ad-debito e ritenute non accoglibili le giustificazioni addotte dall’incolpata,in data 24.9.2003, operava richiesta di giudizio disciplinare.

All’udienza del 30/10/2003, è comparso il solo P.F. che ha conclusocome in atti.

La sig.ra Bon, nelle giustificazioni inviate al P.F., premesso di non ricor-dare esattamente i fatti a causa del tempo trascorso, contesta comunque diaver pronunciato la frase attribuitale dall’arbitro, ma ammette di aver con-testato, sia pure amichevolmente, un giudizio arbitrale. Nelle deduzioniinviate in vista dell’odierna udienza, l’incolpata opera un’ulterioreammissione, asserendo che potrebbe esserle sfuggito un gesto d’impa-zienza.

Rileva il giudicante che, anche a voler prescindere dalla efficacia pro-batoria privilegiata della denuncia arbitrale, già le ammissioni della Bonintegrano l’addebito ascrittole, atteso che per espressa previsione dellanorma integrativa all’art. 93 Codice Internazionale di Gara, punto 6, nonè ammessa alcuna contestazione avverso la decisione dell’arbitro, tantomeno ovviamente con gesti di impazienza.

Deve, quindi, essere affermata la responsabilità dell’incolpata. Il rin-crescimento mostrato dalla sig.ra Bon per l’accaduto e la difficoltà ad unapiù ampia possibilità difensiva, a causa del non tempestivo inoltro delladenuncia, nonché del ritardato inizio dell’azione disciplinare, impongo-no di contenere la sanzione in quella della deplorazione.

Dalla condanna conseguono l’obbligo del pagamento delle spese delprocedimento e le sanzioni accessorie come da R.G.F.

P.Q.M.

dichiara la tesserata sig.ra Bon Gabriella responsabile dell’incolpazioneascrittale e le infligge la sanzione della deplorazione. La condanna altresìal pagamento delle spese del procedimento che determina in € 100.Dispone che la presente decisione, una volta divenuta definitiva, sia pub-blicata sulla rivista Bridge d’Italia.

Milano 30 ottobre 2003

* * *

Il Giudice Arbitro Nazionale, dott. Edoardo d’Avossa, ha pronunciatola seguente

DECISIONE

nei confronti dei tesserati, sigg. Giovanni Populin, Bianca Gatto edell’Affiliato Star Bridge Roma, incolpati il tesserato sig. Giovanni Po-pulin per avere partecipato alla fase interregionale della Coppa Italia conla squadra Star Bridge Gatto della Ass. Star Bridge Roma senza avere pre-ventivamente richiesto ed ottenuto il prescritto nulla osta al prestito pres-so la società sportiva di appartenenza (Ass. Accademia del Bridge diRoma);

la tesserata sig. Bianca Gatto nella sua qualità di capitano della squa-dra Star Bridge Gatto della Ass. Star Bridge Roma per avere comunqueconsentito che lo stesso tesserato sig. Giovanni Populin partecipasse alladetta fase interregionale, senza avere preventivamente richiesto ed otte-nuto il prescritto nulla osta al prestito presso la società sportiva di appar-tenenza (Ass. Accademia del Bridge di Roma).

Entrambi così violando l’art. 1 del R.G.F.;l’Affiliato Star Bridge Roma per la responsabilità oggettiva (in relazio-

ne alla medesima violazione dell’art. 1 R.G.F. ) per la condotta tenuta nel-

l’occasione dalla tesserata sig. Bianca Gatto.

A seguito di denuncia del Presidente dell’Ass. Accademia del BridgeRoma, il P.F., contestato l’addebito e ritenute non accoglibili le giustifica-zioni addotte dagli incolpati, in data 24.9.2003, operava richiesta di giu-dizio disciplinare.

All’udienza del 30/10/2003, è comparso il solo P.F. che ha conclusocome in atti.

I fatti di causa sono assolutamente pacifici, atteso che il sig. Populin hapartecipato alla competizione di cui in epigrafe, senza aver richiesto ilprescritto nulla osta al prestito da parte dell’Associazione di appartenen-za.

L’asserzione (peraltro indimostrata) del Presidente dello Star Bridgecirca l’intervenuta autorizzazione arbitrale è del tutto irrilevante, attesoche non rientra pacificamente nei poteri arbitrali l’esenzione dall’obbligodel nulla osta.

Deve, quindi, essere affermata la responsabilità degli incolpati (laresponsabilità dell’affiliato Star Bridge consegue automaticamente ex art.2 R.G.F.).

La sanzione per i sigg. Populin e Gatto va determinata in giorni venti disospensione, dovendosi tenere conto della piena consapevolezza dell’in-frazione. Per l’affiliato appare equa la sanzione dell’ammenda di €

150,00.Dalla condanna conseguono l’obbligo del pagamento delle spese del

procedimento e le sanzioni accessorie come da R.G.F.

P.Q.M.

dichiara i tesserati sigg. Giovanni Populin e Bianca Gatto e l’AffiliatoAss. Star Bridge Roma responsabili dell’incolpazione loro ascritta e inflig-ge la sanzione di 20 giorni di sospensione ai tesserati sigg. PopulinGiovanni e Gatto Bianca e l’ammenda di € 150 all’Affiliato Ass. StarBridge Roma. Li condanna altresì al pagamento delle spese del procedi-mento che determina in € 75 cadauno. Dispone che la presente decisio-ne, una volta divenuta definitiva, sia pubblicata sulla rivista Bridged’Italia.

Milano 30 ottobre 2003

* * *

Il Giudice Arbitro Nazionale, dott. Edoardo d’Avossa, ha pronunciato laseguente

DECISIONE

nei confronti del tesserato, sig. Giorgio Marchesini, incolpato di averpronunciato,nel corso di un torneo federale, all’indirizzo dell’arbitrosig.ra Sandra Alessandrini, la seguente frase «.. non mi rompere i c.......iperché ti faccio saltare... »; con ciò violando l’art. 1 del R.G.F.

A seguito di denuncia dell’arbitro Sandra Alessandrini, il P.F., conte-stato l’addebito e ritenute non accoglibili le giustificazioni addotte dal-l’incolpato, in data 24.9.2003, operava richiesta di giudizio disciplinare.

All’udienza del 30/10/2003, è comparso il solo P.F. che ha conclusocome in atti.

L’incolpato ammette di aver pronunciato la frase in questione, asseren-do, tuttavia, di aver ciò fatto in quanto ingiustamente e pubblicamenteincolpato dall’arbitro di tenere la pipa accesa nel portacenere, laddoveinvece la pipa era sì tenuta nel posacenere, ma spenta. Allega a sostegnodell’assunto dichiarazione scritta del compagno.

Rileva il giudicante che anche a voler ritenere esatta la versione del-l’incolpato, i termini della questione non mutano in alcun modo attesoche 1) nel divieto di fumare è ragionevolmente ed ovviamente ricompre-so il divieto di tenere sul tavolo, ancorché spenti, mozziconi di sigari osigarette, ovvero pipe, atteso che l’odore di siffatti oggetti, per chi non amail fumo, è generalmente molto più fastidioso dell’odore di sigarette o pipeaccese; 2) perché l’eventuale errore arbitrale sull’essere o meno accesa lapipa, era comunque indotto da un comportamento indiscutibilmente

GiudiceArbitro

Nazionale

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improprio dell’incolpato, per cui assolutamente nulla, ma proprio nulla,giustificava la volgarissima frase pronunciata dal Marchesini.

Deve, quindi, essere affermata la responsabilità dell’incolpato.La sanzione, tenuto conto dei rilievi che precedono, va determinata in

giorni 30 di sospensione.Dalla condanna conseguono l’obbligo del pagamento delle spese del

procedimento e le sanzioni accessorie come da R.G.F.

P.Q.M.

dichiara il tesserato sig. Giorgio Marchesini responsabile dell’incolpa-zione ascrittagli e gli infligge la sanzione di 30 giorni di sospensione. Locondanna altresì al pagamento delle spese del procedimento che deter-mina in € 100. Dispone che la presente decisione, una volta divenutadefinitiva, sia pubblicata sulla rivista Bridge d’Italia.

Milano 30 ottobre 2003

* * *

Il Giudice Arbitro Nazionale, dott. Edoardo d’Avossa, ha pronunciato laseguente

DECISIONE

nei confronti del tesserato, sig. Angelo Loffredi, incolpato di avereingiustificatamente abbandonato un torneo federale; con ciò violandol’art. 1 del R.F.G..

A seguito di denuncia dell’arbitro Serenella Vismara, il P.F., contestatol’addebito e ritenute non accoglibili le giustificazioni addotte dall’incol-pato, in data 24.9.2003, operava richiesta di giudizio disciplinare.

All’udienza del 30/10/2003, è comparso il solo P.F. che ha conclusocome in atti.

I fatti di causa sono pacifici, in quanto l’incolpato ha ammesso l’adde-bito, giustificando la sua condotta con il suo stato di salute, causato nel-l’occasione dalla calda temperatura e dallo stress di una giornata di lavo-ro (in realtà l’arbitro riferisce che l’abbandono era avvenuto dopo undiverbio con la compagna).

Il Loffredi si scusava comunque per la condotta tenuta, riconoscendoche sarebbe stato certamente più opportuno chiedere all’arbitro il per-messo ad abbandonare la competizione.

Deve, quindi, essere affermata la responsabilità dell’incolpato.

La sanzione, tenuto conto del corretto comportamento procedurale edelle scuse formulate, può essere contenuta in mesi due di sospensione.

Dalla condanna conseguono l’obbligo del pagamento delle spese delprocedimento e le sanzioni accessorie come da R.G.F.

P.Q.M.

dichiara il tesserato sig. Angelo Loffredi responsabile dell’incolpazioneascrittagli e gli infligge la sanzione di 2 mesi di sospensione. Lo condan-na altresì al pagamento delle spese del procedimento che determina in €100. Dispone che la presente decisione, una volta divenuta definitiva, siapubblicata sulla rivista Bridge d’Italia.

Milano 30 ottobre 2003

* * *

Il Giudice Arbitro Nazionale, dott. Edoardo d’Avossa, ha pronunciatola seguente

DECISIONE

nei confronti del tesserato, sig. Giorgio Della Rocca, incolpato di averingiustificatamente abbandonato la manifestazione dopo una discussio-ne con il compagno, senza aver preventivamente chiesto ed ottenuto l’au-torizzazione da parte dell’arbitro di gara. Con ciò violando l’art. 1 delR.G.F.

A seguito di denuncia da parte dell’arbitro, sig.ra Cinzia Barone, relati-vamente ai fatti di cui all’incolpazione, il P.F., contestato l’addebito e, rite-nute non accoglibili le giustificazioni addotte dall’incolpato, in data22.9.2003, operava richiesta di giudizio disciplinare.

Disposto il rinvio a giudizio, all’udienza del 6/11/2003, è comparso ilsolo P.F. che ha concluso come in atti.

I fatti di causa sono pacifici siccome non contestati. Afferma in linea didiritto il sig. Della Rocca che nella specie si era solo fatto sostituire da uncompagno di squadra, per cui l’accaduto non poteva essere qualificatocome abbandono.

La tesi difensiva dell’incolpato appare priva di qualsiasi pregio, essen-do veramente da escludere che il partecipante ad una gara nemmeno sap-pia che per la sostituzione sia quanto meno necessario chiedere l’inter-vento dell’arbitro.

In realtà, come solitamente accade in questi casi e come accertato nella

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specie dall’arbitro, il Della Rocca si era allontanato, senza avviso, a segui-to di un diverbio con il partner.

Deve, quindi, essere affermata la responsabilità dell’incolpato in ordi-ne all’addebito ascrittogli.

La sanzione, tenuto conto dei motivi dell’abbandono e anche del com-portamento procedurale (dove si ribadisce in sostanza il diritto del gioca-tore ad allontanarsi dal tavolo a proprio insindacabile giudizio), va deter-minata nella sospensione per mesi due e giorni quindici.

Dalla condanna conseguono l’obbligo del pagamento delle spese delprocedimento e le sanzioni accessorie come da R.G.F.

P.Q.M.

dichiara il tesserato sig. Giorgio Della Rocca responsabile dell’incolpa-zione ascrittagli e gli infligge la sanzione della sospensione per mesi 2 egiorni 15. Lo condanna altresì al pagamento delle spese del procedimen-to che determina in € 100. Dispone che la presente decisione, una voltadivenuta definitiva, sia pubblicata sulla rivista Bridge d’Italia.

Milano 6 novembre 2003

* * *

Il Giudice Arbitro Nazionale, dott. Edoardo d’Avossa, ha pronunciato laseguente

DECISIONE

nei confronti del tesserato, sig. Claudio Bavaresco, incolpato di averoffeso il tesserato sig. X Y dandogli più volte del bugiardo e del disonesto.Con ciò violando l’art. 1 del R.G.F.

A seguito di denuncia da parte dell’arbitro, sig. Carlo Crivellaro, relati-

vamente ai fatti di cui all’incolpazione, il P.F., contestato l’addebito e,ritenute non accoglibili le giustificazioni addotte dall’incolpato, in data22.9.2003, operava richiesta di giudizio disciplinare.

Disposto il rinvio a giudizio, all’udienza del 6/11/2003, sono compar-se le parti, che hanno concluso come in atti.

Il tesserato, sig. Bavaresco, che già nelle giustificazioni presentate periscritto aveva integralmente ammesso gli addebiti, scusandosi dell’acca-duto e fornendo spiegazioni varie della sua condotta anche con riferi-mento al comportamento del suo avversario, è poi comparso all’udienzasenza riproporre alcuno degli argomenti sollevati in precedenza e soloribadendo le scuse ed il suo rincrescimento per l’accaduto.

Deve quindi essere affermata la responsabilità dell’incolpato in ordineall’addebito ascrittogli.

La sanzione, tenuto conto del lodevole comportamento procedurale,ma anche delle determinazioni della condotta (va considerato che l’av-versario sembrerebbe aver operato un mutamento di spiegazioni nel corsodella vicenda e la circostanza potrebbe essere stata avvertita dall’incolpa-to come un fatto ingiusto), può essere contenuta in quella della deplora-zione.

Dalla condanna conseguono l’obbligo del pagamento delle spese delprocedimento e le sanzioni accessorie come da R.G.F.

P.Q.M.

dichiara il tesserato sig. Claudio Bavaresco responsabile dell’incolpa-zione ascrittagli e gli infligge la sanzione della deplorazione. Lo condan-na altresì al pagamento delle spese del procedimento che determina in €100. Dispone che la presente decisione, una volta divenuta definitiva, siapubblicata sulla rivista Bridge d’Italia.

Milano 6 novembre 2003

* * *

Il Giudice Arbitro Nazionale, dott. Edoardo d’Avossa, ha pronunciatola seguente

DECISIONE

nei confronti del tesserato, sig. Leandro Burgay, incolpato di aver dettoripetutamente, riferendosi al tesserato X Y, di essere stato preso in girodallo stesso, in quanto non gli aveva dato spiegazioni corrette sulla lici-tazione del suo compagno, e che aveva tentato di imbrogliarlo. Tutte le

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affermazioni sono state più volte ripetute anche ad alta voce in modo daessere udite dai giocatori presenti. Con ciò violando l’art. 1 del R.G.F.

A seguito di denuncia da parte del tesserato sig. X Y, relativamente aifatti di cui all’incolpazione, il P.F., contestato l’addebito e, ritenute nonaccoglibili le giustificazioni addotte dall’incolpato, in data 22.9.2003,operava richiesta di giudizio disciplinare. Al fascicolo sono state acquisi-te relazioni arbitrali sull’accaduto.

Disposto il rinvio a giudizio, all’udienza del 6/11/2003, è comparso ilsolo P.F. che ha concluso come in atti.

Il tesserato, sig. Burgay Leandro ha contestato decisamente di averposto in essere l’addebito ascrittogli, ma devesi evidenziare che tutta lasua linea difensiva è fondata sull’assunto, da ritenersi insussistente perquanto si dirà in prosieguo, che il suo avversario gli abbia fornito delleinformazioni insufficienti, tacendogli che l’apertura di 2�non era unatipica multicolor, ma presentava sempre o il colore di�, ovvero una manoforte.

A sostegno del suo assunto il Burgay indica la dichiarazione finaleeffettuata di 4�, da ritenersi veramente illogica ove avesse ricevuto le cor-rette informazioni.

Rileva il giudicante, senza assolutamente voler entrare nel merito difatti tecnici e cioè se la dichiarazione finale di 4�sia frutto di errore deldichiarante, di incomprensioni con il compagno, ovvero di insufficientispiegazioni dell’avversario, che nell’occasione l’arbitro (Riccardi) non hamodificato il risultato conseguito al tavolo ed ha anzi appurato che nonesiste ipotesi di danneggiamento essendo state le spiegazioni complete edesaurienti (peraltro non è contestato che proprio nella mano precedentefosse stata effettuata la medesima apertura di 2�).

Va inoltre evidenziato che tutti gli arbitri intervenuti (in particolare ilde Manes) parlano di atteggiamento teatrale, di lungo abbandono del tavo-lo, e specificamente di affermazione del Burgay che il suo avversario aves-se cercato di imbrogliarlo e di altre accuse similari.

È anche pacifico in atti che la condotta del Burgay si è protratta per untempo davvero lungo, tanto che al termine il suo avversario chiedeva diessere autorizzato a non proseguire nel gioco, non sentendosi più nellecondizioni per farlo.

Deve, quindi, essere affermata la responsabilità dell’incolpato in ordi-ne all’addebito ascrittogli.

Quanto alla sanzione, la stessa non può che essere significativa, occor-rendo tener conto del luogo dove il tutto è avvenuto (Campionato italianoa squadre libere 1ª Serie), del clamore causato, della pubblicità dataall’accusa nei confronti dell’avversario, dell’intensità dell’elemento psico-logico (attesa la lunghissima esperienza, anche internazionale, del Burgay,

per cui la sua condotta non può essere ascritta ad una momentanea per-dita del controllo dei nervi), della circostanza che il predetto non è nuovoa simili atteggiamenti, essendo stato già in passato sanzionato per com-portamenti assolutamente analoghi, tesi se non a demolire, quanto menoa significativamente mettere in situazione di disagio l’avversario al tavo-lo da gioco. Appare, quindi, equa la sanzione di mesi due di sospensione.

Dalla condanna conseguono l’obbligo del pagamento delle spese delprocedimento e le sanzioni accessorie come da R.G.F.

P.Q.M.

dichiara il tesserato sig. Leandro Burgay responsabile dell’incolpazioneascrittagli e gli infligge la sanzione della sospensione per mesi 2. Lo con-danna altresì al pagamento delle spese del procedimento che determinain € 100. Dispone che la presente decisione, una volta divenuta definiti-va, sia pubblicata sulla rivista Bridge d’Italia.

Milano 6 novembre 2003

* * *

Il Giudice Arbitro Nazionale, dott. Edoardo d’Avossa, ha pronunciato laseguente

DECISIONE

nei confronti del tesserato, sig Piero Battistini, incolpato di aver abban-donato il torneo dichiarando che “non voleva farsi prendere in giro nédall’arbitro, né dagli avversari”, in palese contestazione alla decisionepresa dall’arbitro al tavolo. Con ciò violando l’art. 1 del R.G.F.

A seguito di denuncia da parte dell’arbitro, sig. Elvio Cavalleri, relati-vamente ai fatti di cui all’incolpazione, il P.F., contestato l’addebito e, rite-nute non accoglibili le giustificazioni addotte dall’incolpato, in data22.9.2003, operava richiesta di giudizio disciplinare.

Disposto il rinvio a giudizio, all’udienza del 6/11/2003, è comparso ilsolo P.F. che ha concluso come in atti.

I fatti di causa sono assolutamente pacifici, avendo il Battistini ammes-so integralmente gli addebiti, formulando altresì le sue scuse nei confrontidell’arbitro e degli avversari.

Deve quindi essere affermata la responsabilità dell’incolpato in ordineall’addebito ascrittogli.

Quanto alla determinazione della sanzione rileva il giudicante che ilpositivo comportamento processuale attenua, ma solo parzialmente, la

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condotta particolarmente negativa, costituita dall’abbandono della garacon contestuali espressioni offensive nei confronti dell’arbitro e degliavversari. Appare pertanto equa la sanzione di mesi due di sospensione.

Dalla condanna conseguono l’obbligo del pagamento delle spese delprocedimento e le sanzioni accessorie come da R.G.F.

P.Q.M.

dichiara il tesserato sig. Piero Battistini responsabile dell’incolpazioneascrittagli e gli infligge la sanzione della sospensione per mesi 2. Lo con-danna altresì al pagamento delle spese del procedimento che determinain € 100. Dispone che la presente decisione, una volta divenuta definiti-va, sia pubblicata sulla rivista Bridge d’Italia.

Milano 6 novembre 2003

* * *

Il Giudice Arbitro Nazionale, dott. Edoardo d’Avossa, ha pronunciato laseguente

DECISIONE

nei confronti della tesserata, sig.ra Antonella Bartoli, incolpata di avercontestato uno decisione arbitrale e messo in dubbio la correttezza del-l’arbitro stesso dicendo testualmente: «un arbitro deve essere super par-tes» e che «non era stato obiettivo, ma partigiano». Con ciò violando l’art.1 del R.G.F.

A seguito di denuncia da parte dell’arbitro, sig. Arturo Quattrocchi, re-lativamente ai fatti di cui all’incolpazione, il P.F., contestato l’addebito e,ritenute non accoglibili le giustificazioni addotte dall’incolpata, in data22.9.2003, operava richiesta di giudizio disciplinare.

Disposto il rinvio a giudizio, all’udienza del 6/11/2003, è comparso ilsolo P.F. che ha concluso come in atti.

La Bartoli assume di non aver formulato accuse nei confronti dell’arbi-tro, ma di essersi limitata a rispondere alla domanda di questi «cosa devefare secondo te un arbitro?», con l’affermazione «un arbitro deve esseresuper partes».

Sembra in verità al giudicante che tra la versione arbitrale e quella del-l’incolpata sussistano differenze veramente marginali, che non intaccanola sostanza dell’accusa e cioè l’avere la Bartoli contestato all’arbitro di nonessere stato imparziale in occasione dei fatti di cui si discute.

Ne consegue che la Bartoli deve essere ritenuta responsabile dell’incol-pazione ascrittale.

L’accusa di parzialità all’arbitro, pur non essendo stata formulata in ter-mini di per sé offensivi, costituisce infrazione di indubbia gravità, per cuiappare equa la sanzione della sospensione per un mese.

Dalla condanna conseguono l’obbligo del pagamento delle spe-se del procedimento e le sanzioni accessorie come da R.G.F.

P.Q.M.

dichiara la tesserata sig.ra Antonella Bartoli responsabile dell’incolpa-zione ascrittale e le infligge la sanzione della sospensione per 1 mese. Lacondanna altresì al pagamento delle spese del procedimento che deter-mina in € 100. Dispone che la presente decisione, una volta divenutadefinitiva, sia pubblicata sulla rivista Bridge d’Italia.

Milano 6 novembre 2003

* * *

Il Giudice Arbitro Nazionale, dott. Edoardo d’Avossa, ha pronunciato laseguente

DECISIONE

nei confronti del tesserato, sig. Calcedonio Albamonte, incolpato diavere pronunciato all’indirizzo del tesserato sig. XY espressioni offensivedel tipo “...tu buffone, pezzo di merda, non puoi chiamare l’arbitro...merda, delinquente, ladro profittatore... ”, alzando nel contempo il brac-cio nella sua direzione – come se volesse colpirlo, tanto da dovere poi es-sere trattenuto a forza da altre persone presenti – nonché per averlominacciato (dopo essersi liberato dalle persone che lo trattenevano), pun-tandogli il dito contro e dicendogli la frase “... se sei un uomo vieni a fartiuna passeggiata con me... ”, così violando l’art. 1 del R.G.F.

A seguito di denuncia dell’arbitro Serenella Vismara e di denuncia deltesserato XY, il P.F., contestato l’addebito e ritenute non accoglibili le giu-stificazioni addotte dall’incolpato, in data 25.11.2003, operava richiestadi giudizio disciplinare.

All’udienza del 18/12/2003, è comparso il solo P.F. che ha conclusocome in atti.

I fatti di causa sono sostanzialmente ammessi dall’Albamonte, il qualesi limita a formulare esclusivamente alcune giustificazioni.

Al riguardo sostiene anzitutto di essere stato “subdolamente” provoca-to, siccome il suo avversario avrebbe lasciato intendere che essoAlbamonte era stato in mala fede nel fornire una spiegazione. Premesso inproposito che una dichiarazione di 4 SA del partner era stata spiegatadall’Albamonte come bicolore minore e che invece dal gioco emergevaimmediatamente che si trattava di una monocolore nona di�, va dettoche dagli atti del procedimento (cfr. in particolare la relazione arbitrale)non risulta in alcun modo detta provocazione, emergendo soltanto chel’incolpato ebbe una ingiustificabile reazione alla richiesta dell’avversariodi chiamare l’arbitro a causa dell’errata spiegazione.

Si giustifica ancora l’Albamonte asserendo che il suo comportamentodisdicevole (come per sua stessa ammissione) si sarebbe manifestatosoprattutto quando aveva visto il suo compagno accasciarsi sul tavoloquasi privo di sensi. Anche in questo caso, tuttavia, le argomentazionidell’incolpato sono del tutto prive di pregio, atteso che dalla relazionearbitrale si evince che il compagno dell’Albamonte ebbe ad accusare unmalore, quando lo scontro tra l’Albamonte medesimo ed il suo avversarioraggiunse, nonostante l’intervento dell’arbitro, una tale intensità che alcu-ni presenti dovettero a loro volta intervenire per separare i contendenti.

Ancora l’Albamonte assume che alcune sue frasi offensive erano statericambiate, ma alla circostanza non può pacificamente essere attribuitoalcun rilievo, trattandosi di condotta tenuta come reazione e quindi nondeterminativa dell’altrui comportamento nemmeno sotto il profilo dellaprovocazione.

È invece da sottolineare che né l’intervento dell’arbitro, né quello dialtri giocatori ottenne il risultato di sedare integralmente lo scontro, atte-so che l’Albamonte, pur trattenuto, ebbe ancora a proferire minacce neiconfronti dell’avversario (in merito a tale circostanza contenuta nell’e-sposto di XY, non viene operata alcuna contestazione da partedell’Albamonte, per cui la stessa può ritenersi provata).

Tanto premesso sui fatti, non sembra quindi dubbia la responsabilitàdell’Albamonte in merito all’incolpazione ascrittagli. Quanto alla sanzione,appare equa quella della sospensione per mesi tre, dovendosi considera-re che l’Albamonte solo per avere il suo avversario richiesto l’interventoarbitrale ebbe a scatenare un diverbio di proporzioni enormi, oltre cheintegralmente ingiustificato, tanto da rasentare il passaggio a vie di fatto,impedito solo dall’intervento di terzi.

Dalla condanna conseguono l’obbligo del pagamento delle spese delprocedimento e le sanzioni accessorie come da R.G.F.

P.Q.M.

dichiara il tesserato sig. Calcedonio Albamonte responsabile dell’incol-pazione ascrittagli e gli infligge la sanzione di mesi tre di sospensione. Locondanna altresì al pagamento delle spese del procedimento che deter-mina in € 100. Dispone che la presente decisione, una volta divenutadefinitiva, sia pubblicata sulla rivista Bridge d’Italia.

Milano 18 dicembre 2003

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Il Giudice Arbitro Nazionale, dott. Edoardo d’Avossa, ha pronunciato laseguente

DECISIONE

nei confronti della tesserata, sig.ra Giò Peyron, incolpata di aver reagi-to ad una decisione arbitrale lanciando platealmente e violentemente iboards sul tavolo, indi di essersi rivolta al compagno commentando nega-tivamente l’operato dell’arbitro (... tanto qui gli arbitri fanno cosa voglio-no..., tanto il Campionato è fatto come vogliono loro... ); di avere, all’in-tervento dell’arbitro inveito contro lo stesso dicendogli di non permetter-si di parlare così con lei e successivamente, reiterato le accuse di isteria eprovocazione da parte dell’arbitro stesso. Con ciò violando l’art. 1 delR.G.F.

A seguito di denuncia da parte degli arbitri sigg. Cinzia Barone e OscarBarbieri, relativamente ai fatti di cui all’incolpazione, il P.F., contestatol’addebito e, ritenute non accoglibili le giustificazioni addotte dall’incol-pata, in data 25.11.2003, operava richiesta di giudizio disciplinare.

Disposto il rinvio a giudizio, all’udienza del 18/12/2003, sono compar-si il P.F. e l’incolpata, rappresentata da un difensore, che hanno conclusocome in atti.

I fatti di causa possono ritenersi sostanzialmente pacifici, avendo sial’incolpata, sia il teste Motta dalla stessa presentato, dichiarato che lasig.ra Peyron ebbe nell’occasione ad instaurare un’animata discussionecon l’arbitro, sbattendo un board sulla sedia (anziché sul tavolo come con-testatole, ma la sostanza non cambia). Le attente osservazioni del difen-

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sore sulla insussistenza nella specie di una decisione arbitrale e quindi afortiori di una reazione alla decisione arbitrale, costituiscono senza dub-bio un’interessante argomentazione difensiva, ma non eliminano il boardscagliato rumorosamente sulla sedia e quindi comunque la impropria rea-zione, anche, in ipotesi, alla non decisione.

La Peyron deve essere ritenuta pertanto responsabile dell’incolpazioneascrittale.

La sanzione, tenuto conto del fatto che si è trattato in sostanza di unamera reazione nervosa, mai comunque trascesa in frasi offensive, può es-sere contenuta in quella della sospensione per giorni dieci.

Dalla condanna conseguono l’obbligo del pagamento delle spese delprocedimento e le sanzioni accessorie come da R.G.F.

P.Q.M.

Il G.A.N. dichiara la tesserata sig.ra Giò Peyron responsabile dell’incol-pazione ascrittale e le infligge la sanzione della sospensione per giorni 10.La condanna altresì al pagamento delle spese del procedimento che deter-mina in € 100. Dispone che la presente decisione, una vota divenuta defi-nitiva, sia pubblicata sulla rivista Bridge d’Italia.

Milano 18 dicembre 2003

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Il Giudice Arbitro Nazionale, dott. Edoardo d’Avossa, ha pronunciato laseguente

DECISIONE

nei confronti del tesserato, sig Maurizio Mazzola, incolpato:– di aver inveito nei confronti della propria compagna dicendole che

era una “mentecatta” e facendo seguire a questa offesa ripetute bestem-mie;

– di aver risposto alla tesserata sig.ra XY che stigmatizzava il suo com-portamento: “non mi rompere i coglioni”;

– di aver abbandonato il torneo dopo l’intervento dell’arbitro che gliaveva fatto presente che avrebbe denunciato quanto accaduto.

Con ciò violando l’art. 1 del R.G.F.A seguito di denuncia da parte dell’arbitro sig. Antonio Riccardi, rela-

tivamente ai fatti di cui all’incolpazione, il P.F., contestato l’addebito e,ritenute non accoglibili le giustificazioni addotte dall’incolpato, in data25.11.2003, operava richiesta di giudizio disciplinare.

Disposto il rinvio a giudizio, all’udienza del 18/12/2003, è comparso ilsolo P.F. che ha concluso come in atti.

L’incolpato (che ammette tra l’altro di aver bestemmiato, ma solo duevolte, e di aver abbandonato la gara) non contesta gli addebiti che gli ven-gono mossi, ma tende a sminuirne la gravità sostituendo le espressioniattribuitegli con espressioni similari in cui l’offesa diviene tuttavia indi-retta. Egli dice cioè di non aver dato del mentecatta alla compagna, masemplicemente di aver osservato che “nemmeno una mentecatta avrebbegiocato così”. Analogamente esclude di aver detto alla tesserata XY di nonrompere i coglioni, ammettendo solo di averle detto (per ben tre volte) “sehai qualcosa da dire chiama l’arbitro, altrimenti non mi rompere i coglio-ni”.

In definitiva non sembrano necessarie ulteriori osservazioni per dimo-strare la responsabilità dell’incolpato in ordine agli addebiti disciplinariascrittigli, atteso che le argomentazioni difensive non modificano assolu-tamente la sostanza dei fatti in questione.

Quanto poi alla determinazione della sanzione, occorre sottolineareanzitutto lo sterile perdurante atteggiamento polemico del sig. Mazzola, ilquale nelle deduzioni inviate si è profuso questa volta in incomprensibi-li accuse di violazione di dignità della persona alla Procura Federale pernon avergli inviato la contestazione con la prescritta raccomandata conricevuta di ritorno, laddove, invece, la contestazione gli era stata ovvia-mente comunicata proprio con raccomandata con ricevuta di ritorno (n.11962404517 2, del 10.11.03, con firma illeggibile di ricevimento, ma deltutto analoga alla firma di ricezione della raccomandata contenente il rin-vio a giudizio). Va aggiunto che l’incolpato è già stato sanzionato in pas-sato per comportamenti assolutamente analoghi. Da ultimo si deve evi-denziare che nella specie, in progressivo crescendo, sono state commesseben tre infrazioni. La sanzione equa appare, quindi, quella di mesi cinquedi sospensione.

Dalla condanna conseguono l’obbligo del pagamento delle spese del pro-cedimento e le sanzioni accessorie come da R.G.F.

P.Q.M.

dichiara il tesserato sig. Mazzola Maurizio responsabile dell’incolpa-zione ascrittagli e, tenuto conto della contestata recidiva specifica, gli in-fligge la sanzione della sospensione per mesi cinque. Lo condanna altresìal pagamento delle spese del procedimento che determina in € 100. Di-spone che la presente decisione, una volta divenuta definitiva, sia pub-blicata sulla rivista Bridge d’Italia.

Milano 18 dicembre 2003

LA CORTE FEDERALE D’APPELLO

dr. Demetrio Laganà, Presidente estensore avv. Umberto Frascella, Componenteing. Mario Serdoz, Componente

ha pronunciato la seguente decisione

Il GAN Edoardo d’Avossa ha pronunciato in data 30 ottobre2003 decisione nei confronti dei tesserati sigg. Giovanni Po-pulin e Bianca Gatto, per avere, il primo partecipato alla faseinterregionale della Coppa Italia con la squadra Star BridgeRoma Gatto dell’Associazione Star Bridge Roma, senza averepreventivamente richiesto ed ottenuto il prescritto nulla osta alprestito, presso la società sportiva di appartenenza; la se-conda, nella sua qualità di capitano della squadra Star BridgeRoma Gatto dell’Associazione Star Bridge Roma, per aver co-munque consentito che lo stesso tesserato sig. Giovanni Po-pulin partecipasse a detta fase interregionale, senza avere pre-ventivamente richiesto ed ottenuto il prescritto nulla osta alprestito presso la società sportiva di appartenenza (Associa-zione Accademia del Bridge Roma) entrambi così violandol’art. 1 del R.G.F..

Andava inoltre aggiunta l’incolpazione nei confronti del-l’Affiliato Star Bridge Roma per la responsabilità oggettiva inrelazione alla medesima violazione dell’art. 1 R.G.F., per lacondotta tenuta nell’occasione dalla tesserata sig.ra BiancaGatto.

I fatti di causa, sosteneva il GAN, sono assolutamente pacifi-ci, atteso che il sig. Populin ha partecipato alla competizionedi cui all’oggetto, senza avere prima richiesto il prescritto nullaosta al prestito da parte dell’associazione di appartenenza.

L’asserzione (peraltro indimostrata) del Presidente dello StarBridge Roma, circa l’intervenuta autorizzazione arbitrale, eracomunque irrilevante, asseriva il GAN, posto che non rientra-va, assolutamente, nei poteri arbitrali, l’esenzione dall’obbligodel nulla osta.

Andava quindi affermata la responsabilità degli incolpati.Essendo la responsabilità dell’Affiliato Star Bridge Roma me-ramente consequenziale ex art. 2 R.G.F..

Quanto alla sanzione, la stessa andava determinata in giorni20 di sospensione per i tesserati sigg. Populin e Gatto, doven-dosi tener conto della consapevolezza dell’infrazione; equa ap-parendo l’ammenda di € 150 per l’Affiliato.

Avverso la decisione proponeva impugnazione il Populin,riaffermando di aver avuto il consenso al prestito dal sig. Pie-ro Cagetti, dirigente dell’Affiliato Accademia del Bridge Ro-ma, avendogli comunicata l’intenzione di partecipare all’im-minente fase interregionale di Coppa Italia come componentedella squadra dello Star Bridge Roma, facendo presente chel’invito a partecipare a detta manifestazione gli era stato rivol-to non più tardi di un’ora prima e di conseguenza non avevaavuto modo di chiedere il nulla osta per iscritto. Non avendo

il sig. Cagetti manifestato parere contrario, egli aveva interpre-tato come consenso l’assenza di un esplicito diniego. Conclu-deva confidando nel senso di equità del giudicante.

Motivi della decisione

L’art. 167 del Regolamento Organico dispone che l’Affiliatopossa prestare, previo nulla osta del Comitato Regionale e pa-gamento della tassa federale, un proprio tesserato agonista, adaltro Affiliato. L’art. 13 del Regolamento Campionati Italianidispone a sua volta: “La dichiarazione di prestito deve essereeffettuata su appositi moduli forniti dalla Federazione e devecontenere:

a) l’indicazione dell’Affiliato che effettua il prestito e diquello che ne usufruisce, nonché delle generalità complete deltesserato;

b) la sottoscrizione dei Presidenti dei due Affiliati e del tes-serato;

c) l’accettazione espressa delle responsabilità di cui all’art.24 del Regolamento Organico;

e deve essere accompagnata da:d) certificazione dell’avvenuto pagamento della quota fede-

rale;e) nullaosta del Presidente del Comitato Regionale, che può

delegare il Delegato Provinciale.”A quale di questi obblighi ed oneri si è richiamato il Po-

pulin? Egli afferma semplicemente di essersi rivolto al sig.Cagetti il quale si limitò a non rispondere, “silenzio” che egliPopulin interpretò come consenso.

Egli afferma di essersi rivolto al sig. Cagetti comunicandogliche avrebbe giocato come componente dello Star Bridge Roma.Nessuna risposta impeditiva essendogli stata opposta, per cuiagli aveva interpretato, ripetesi, come assenso, l’atteggiamentodel Cagetti.

Ma quale legittimazione avrebbe avuto il Cagetti?Si rileggano gli artt. 167 e 13 su richiamati e si capirà di quali

cautele normative è presieduto l’istituto in parola, consideran-do gli “interessi” che i rispettivi Affiliati debbono valutare.Ora, tutto ciò verrebbe risolto comunicando l’intenzione di tra-sferirsi momentaneamente altrove?

Il Populin non è uno sprovveduto e non poteva non farsi ca-rico di una situazione dubbia. Ma i tempi strettissimi dell’ope-razione? Facile rispondere che una situazione dubbia nondiviene certezza solo per una questione di tempo.

Date queste premesse l’appello deve ritenersi infondato e vaconseguentemente respinto.

P.Q.M.Respinge l’appello proposto dal tesserato sig. Giovanni Po-

pulin avverso la decisione di primo grado del 30/10/2003 e locondanna al pagamento delle spese del procedimento cheli0quida in € 75.

Venezia 21 gennaio 2004

CorteFederale

d’Appello

64

Elenco InserzionistiLa F.I.G.B. ieri, oggi, sempre... II cop.Viaggi e Sapori IV cop.Incontri di Bridge con Enrico Basta 5Torneo Nazionale al Casinò di Sanremo 8/9Settimana a Tropea con Franco Di Stefano 16Estate con Bridge “in” Armonia 18La Rivista Online 21Bridge al Pianeta Maratea 27Con Enrico Basta a Le Castella e a Città del Mare 31La Federazione in rete 39Dieci giorni al Grand Hotel Des Alpes 43Bridge all’Elba e a Maratea con Allbridge Vacanze 47Settimane di Bridge a Gaeta 49Settimane con Bridge in Vacanza 551° Memorial “Mazzolani” a Cervia 59Dieci giorni a San Michele di Cetraro 60Due settimane al Grand Hotel Don Juan a Giulianova 61Settimana al Villa Domizia Hotel di Porto S. Stefano 63

GENNAIO2/6 Viareggio - Festival della Versilia8 Simultaneo Nazionale Open e Allievi8/11 2ª fase Coppa Italia Men/Women16/18 1ª fase Coppa Italia Mista22 Simultaneo Nazionale Open e Allievi24/25 16i e 8i Coppa Italia Over 5527 Chiusura iscrizioni Coppa Italia 2ª/3ª-NC30/1 Febbr. 2ª fase Coppa Italia Mista

FEBBRAIO5 Simultaneo Nazionale Open e Allievi6/8 1ª fase Coppa Italia 2ª/3ª-NC12 Simultaneo Epson19 Simultaneo Nazionale Open e Allievi21/22 16i e 8i Coppa Italia Men/Women28/29 16i e 8i Coppa Italia Mista

MARZO3/7 Montegrotto Terme – Festival Internazionale del Bridge4 Simultaneo Nazionale Open e Allievi11 Simultaneo Epson12/14 2ª fase Coppa Italia 2ª/3ª-NC18 Simultaneo Nazionale Open e Allievi20/21 Fase Locale Campionati di primavera a Coppie Signore25 Simultaneo Epson26/28 Fase Locale Camp. di primavera a Squadre Open e Signore

APRILE1 Simultaneo Nazionale Open e Allievi3/4 Fase Locale Campionati di primavera a Coppie Open15 Simultaneo Nazionale Open e Allievi17/18 16i e 8i Coppa Italia 2ª/3ª-NC22 Simultaneo Epson28/2 Mag. Salsomaggiore - Camp. di primavera a Sq. Open e Signore

MAGGIO6 Simultaneo Nazionale Open e Allievi8 Cervia - Torneo Reg. a Coppie Libere “Memorial Mazzolani”13/16 Salsomaggiore - Camp. di primavera a Cp.Open e Signore20 Simultaneo Nazionale Open e Allievi27/30 Salsomaggiore - Camp. It. Allievi a Cp. e Sq. Lib. e Signore

GIUGNO1/6 Salsomaggiore - Coppa Italia Finali Nazionali4/5 Simultanei Mondiali WBF10 Simultaneo Nazionale Open e Allievi12/13 Sanremo - Torneo Internazionale a Coppie17 Simultaneo Epson19/20 Fase Locale Campionati d’autunno a Coppie Miste21/3 Luglio Malmoe - Campionati Europei a squadre24 Simultaneo Nazionale Open e Allievi25/27 Fase Locale Campionati d’autunno a Squadre Miste

LUGLIO1 Simultaneo Epson6/11 Festival Over 568 Simultaneo Nazionale Open e Allievi

SETTEMBRE2 Simultaneo Nazionale Open e Allievi5 Canottieri Milano - Torneo Regionale a Coppie Libere5/6 Castiglioncello - Torneo Nazionale a Coppie Libere8/10 WBF Generali Master Individuale9 Simultaneo Epson10 Reggio Calabria - Torneo Naz. a Coppie Libere “V. Landi”11/12 Reggio Calabria - Torneo Naz. a Sq. Libere “R.L. Barbera”11 Verona - Torneo Internazionale a Coppie Libere16 Simultaneo Nazionale Open e Allievi16/24 Festival Isola d’Elba24/26 1ª fase Camp. per Società Sportive Open e Signore29/6 ottobre Venezia - Festival del Bridge30 Simultaneo Nazionale Open e Allievi

OTTOBRE7 Simultaneo Epson8/10 2ª fase Camp. per Società Sportive Open e Signore14 Simultaneo Nazionale Open e Allievi16/17 Ciocco - Torneo Nazionale a Squadre21/24 Salsomaggiore - Campionati d’autunno a Coppie Miste24/6 Novem. Istanbul – Olimpiadi del Bridge28 Simultaneo Nazionale Open28/31 Salsomaggiore - Camp. Italiano Allievi a Cp. e Sq. Miste30/31 Canottieri Olona Milano - Torneo Internaz. a Coppie Libere

NOVEMBRE4 Simultaneo Epson11/14 Salsomaggiore - Campionati d’autunno a Squadre Miste18 Simultaneo Nazionale Open e Allievi24/28 Cefalù - Sicily Open25 Simultaneo Epson29 Simultaneo Europeo EBL

DICEMBRE1 Simultaneo Europeo EBL2 Simultaneo Nazionale Open e Allievi4/6 Canottieri Olona Milano - Torneo Internaz. a Squadre Libere9/12 Fase finale Camp. per Società Sportive Open e Signore16 Simultaneo Epson

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