Rutìn.it n°7 Febbraio 2012

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N°7 Anno II - Febbraio 2012 - www.rutin.it - Tabloid Gratuito a Fumetti n.7 Intervista a PACO ROCA Factory Girl di Emiliano Terenzi @rutin_it /rutin.official Surfing Sottozero Consigli dall’etere Bei Tempi Andati

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Rutìn.it n°7

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Intervista aPACO ROCA

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Bei Tempi Andati

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EDITORIALEEDITORIALE

Grafica, marchi e contenuti di tutte le pagine sono di esclusiva proprietà di Eggs Press s.r.l. e dei rispettivi autori.

INDICEINDICE

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Registrato presso il Tribunale di Roma n. 83/2011 del 16 Marzo.

12 DA HUIdi Luca Rota Nodari

14 PINK TURNS TO BLUEdi Marta Baroni

11 DEBUGdi Nevitz

4 PELVIUSdi Vano

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Sopravvissuti a San ValentinoSiete entrati ultimamente in un bar e avete notate qualcosa di diver-so, più spento, meno colorato, stranamente non luccicante? Niente colore rosso, nessun cuore alle pareti e immagini di giovani e atle-tici ragazzi in t-shirt che si baciano appassionatamente? Niente di cui preoccuparsi: siamo solo sopravvissuti a San Valentino.

In qualsiasi modo la si voglia vedere, questa ricorrenza non passa mai inosservata. Conta una schiera di ‘haters & lovers’ che si com-battono come i Montecchi e i Capuleti dall’alba dei tempi: ci sono i single che si deprimono per l’assenza di una dolce metà, quelli che attaccano il consumismo sfrenato e le major dei cioccolatini, quelli che si munirebbero di kalashnikov per eliminare le coppiette felici, e le coppie alternative che odiano la ricorrenza perché ‘non hanno bisogno di un giorno preciso per festeggiare’. E dall’altro lato, ci sono quelli che si preparano settimane prima all’evento, studian-do tutto nei minimi dettagli. Alle 13 il parrucchiere, poi di corsa alle 15 dall’estetista per il disboscamento coatto e furioso, candele, cioccolatini e regalo.

È facile lasciarsi andare a declinazioni di ‘superiorità’: sono mol-te le sopracciglia che si alzano parlando di San Valentino, non si può negare.

Ma sotto sotto San Valentino è come l’influenza: speri sempre che non capiti proprio a te, ma se succede, in fondo, sei ben con-tento di non andare a lavorare. E poi, sarà ridondante e scontato ma “Se non vi innamorate è tutto morto/vi dovete innamorare che diventa tutto vivo”. E se lo dice quel ragazzaccio di Benigni, con un matrimonio di 21 anni alle spalle ... possiamo prenderci la libertà di crederci un po’!

Roberta Bonori

15 UN FUMETTISTA ALLA ...di Jlenia Currò

3 REAL TIMEdi Sketch & Breakfast

www.rutin.itN° 7 - Anno II - Febbraio 2012Editore: Eggs Press s.r.l.Direttori Editoriali:Guido MuziEmanuele [email protected] Legale:Via Yser, 21 00198 RomaSede Operativa:Via G. Paisiello, 32 00198 Roma

Direttore Responsabile: Francesco SicilianoRedazione:Tanina CordaroFrancesco Saverio RussomannoJlenia CurròPaola FaeddaRoberta [email protected]

Ufficio Marketing:Luca Maria PolaccoAnna Maria [email protected] Director:Damiano MontiCopertina, Grafica e Impaginazione:Alessandro Di BaccoFoto a cura di: Romina Nizar

Stampa:Centro Stampa Quotidiani S.p.a.Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS)www.csqspa.it

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Simona Zulian, originaria del-

la Brianza, cresce con la passione per tutto ciò che riguarda l’arte (ciò che lei defi-nisce artisticoso) e un amore in-condizionato per i felini; dopo il diplo-ma conseguito al liceo artistico evolve le sue doti di disegnatrice umoristica alla Scuola del Fumetto di Milano.

Andrea Ribaudo, dalla provincia di Milano, cresce con la convinzio-ne che i fumetti, potranno un giorno salvare il mondo ... o almeno renderlo più allegro. Dopo aver passato anni a ‘studiare’ l’arte dell’animazione (in-somma, a guardare i cartoni animati) approda anch’egli alla suddetta Scuo-la del Fumetto.

Insieme sono la mente creatrice e creativa (talvolta anche cretina) di Sketch & Breakfast, la pagina face-book dove raccolgono gag, sketch e parodie umoristiche di tutto quello che gli capita sotto tiro, dai perso-naggi dei cartoni animati, ai pro-grammi televisivi, mettendo anche sul piatto una buona dose di luoghi comuni e situazioni quotidiane che vedono schierarsi contro uomini e donne ... situazioni che spesso e volentieri estrapolano dalla loro stessa vita.

http://www.facebook.com/pages/Sketch-Breakfast/109837852436097

Sketch & Breakfast

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Vano

È l’autore di Ghenga, il

fumetto seriale a tiratura nazionale uscito alcuni anni fa in edicola, in-centrato sul tema degli studenti fuo-risede e al quale

hanno collaborato solo disegnatori e grafici italiani. La sua particola-rità sta nel parlare dell’argomento con un suo stile personalissimo, presentando le avventure di Sara, Sabrina e Arianna in chiave ironica e surreale.

Francesco Rivano, detto Vano, ha anche realizzato il video anima-to di Safari rmx di Jovanotti, con il quale ha vinto il premio della criti-ca su Qoob; ha collaborato con Left nelle vesti di vignettista satirico e curato la sigla del documentario Le Dame e il Cavaliere, uscito in dvd in tutte le librerie. Inoltre, proprio su Ghenga è stato realizzato un do-cumentario, andato in onda sul ca-nale tematico Current TV.

Attualmente, oltre a collaborare con Rutìn.it sta preparando la sua prima graphic novel, che si intito-lerà Nutrirsi d’Avanzi. La sua scel-ta di sposare il progetto alla base della nostra rivista è legata al fatto che ne appoggia lo spirito di condi-visione libera.

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Smallville, la serie tv dedicata al giovane Clark Kent, giunta alla

decima serie, ha chiuso definitiva-mente i battenti lo scorso maggio. Grande la delusione dei fan, che da anni seguivano con passione le av-venture da liceale di Superman, il per-sonaggio dei fumetti creato da Jerry Siegel e Joe Shuster nel 1938.

Ma da buon supereroe Superman non ‘morirà’ neppure questa volta. DC Entertainment ha di recente an-nunciato il lancio online della serie a fumetti Smallville Season 11. La nuova serie digitale sarà pubblicata il prossimo 13 aprile, con i nuovi capi-toli rilasciati con cadenza settimana-le. In seguito il fumetto, firmato da Bryan Q. Miller, ex-autore della serie tv, verrà diffuso anche in versione cartacea, corredato da una guida agli episodi della serie televisiva. Di altis-simo livello lo staff creativo he oltre a Miller include il print cover artist Gary Frank (Superman Secret Ori-gin), il digital cover artist Cat Staggs e l’illustratore Pere Perez (Batgirl).

Serena De DomenicoStudentVille.it

Superman: dal fumetto alla tv dalla tv al fumetto digitale

Numero 7 - Anno II - Febbraio 2012 - www.rutin.it

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Con il RomaComics & Games 2012 l’attualità si fa fumetto e

‘Spread!’ diventa un’onomatopea. Per indicare cosa? Il gioco è aperto a tutti coloro che vorranno cimen-tarsi, creatività e matita alla mano, con la sfida lanciata dagli organiz-zatori della kermesse, che torna al Palalottomatica dal 2 al 4 marzo con una seconda edizione fresca e intelligente.

Un appuntamento ricco di sor-prese e novità, che si apre agli aspiranti disegnatori e autori, ac-cendendo un cono di luce sulle gio-vani promesse (che potranno pre-sentare i loro lavori presso gli stand di K1995) e dando vita a un vero e proprio concorso in cui verrà premiata la migliore vignetta con-tenente l’onomatopea più gettonata degli ultimi 6 mesi: ‘Spread!’

Tutto in una non-stop di tre gior-ni dedicata a grandi e piccini, a chi del fumetto ha fatto un lavoro, a chi ne fa un passatempo insostituibile, a chi è cresciuto con DylanDog, Topolino e oggi vuole scoprire cosa hanno in serbo le nuove ge-nerazioni.

A cura della Redazione

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RomaComics & Games torna al grido di ‘Spread!’

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È stato pittore, scultore, regista, produttore cinematografico,

direttore della fotografia, attore, sceneggiatore americano, nonché figura predominante della pop art statunitense. Stiamo parlando di Andy Warhol, artista dal successo sempre in crescita, scomparso a New York il 22 febbraio 1987. A venticinque anni dalla sua morte, Roma ha deciso di rendere omag-gio alla sua figura e alla sua espres-sione artistica.

Dal 7 marzo al 30 giugno al Chiostro del Bramante sarà infatti possibile visitare la mostra Andy Warhol’s Factory, dedicata alla fabbrica di idee creata proprio da Andy Warhol.

L’allestimento, curato da Gian-ni Mercurio, sarà spettacolare ed offrirà una commistione di diversi media, per ricreare la scena dell’ul-tima avanguardia della storia dell’arte. Attraverso opere, foto-grafie, video, film-documenti e in-stallazioni si ripercorrerà la storia del progetto contro-culturale che raccoglieva artisti di ogni genere e che, nel 1968, si è trasformato in una vera e propria industria che ha segnato e modificato il sistema dell’arte.

Paola Faedda

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Omaggio ad Andy Warhol

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I suoi clienti abituali sono editori del calibro di Mondadori o della

Penguin, mentre le sue illustrazioni sono popolate da ragazzine adole-scenti o post-adolescenti, vitali e pronte a irrompere nel mondo con spensierata allegria. Non sorpren-de allora che per il suo debutto nel mondo dell’arte Luisa Montalto abbia realizzato una serie di solitari autoritratti, più riflessivi che vitali, nei quali la figura umana, il volto, spesso cinereo, quasi grottesco, è il-luminato solo da misteriose quanto iconiche piume.

+ME è il titolo della mostra-manifesto di Luisa Montalto in programma fino al 6 marzo alla Mondo Bizzarro Gallery di Roma. Una mostra in cui una ventina di piccoli dipinti meticolosamente realizzati a olio vanno a comporre un’installazione site-specific, dalla quale emerge il segno buio dell’ar-tista e il significato antiretorico del piumaggio.

+ME segna il punto di arrivo mo-mentaneo di una ricerca tanto inte-riore quanto esteriore per un’artista destinata a lasciare il segno.

A cura della Redazione

+ME, autoritratti e piume in una mostra-manifesto

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Espressionismo astratto, pop art, minimalismo e post-mini-

malismo, arte concettuale e fotore-alismo. Queste le correnti messe in mostra fino al 6 maggio al Palazzo delle Esposizioni di Roma, con un’esposizione dal titolo Il Gug-genheim. Avanguardia americana 1945–1980.

Attraverso 60 opere di 50 arti-sti diversi, tra i quali Pollock, de Kooning, Rothko, Gorky, Cal-der, Lichtenstein, Warhol, Rau-schenberg, Serra, Noland e Close, l’esposizione curata da Lauren Hin-kson e Matteo Lanfranchi prende in esame gli Stati Uniti dal secondo dopoguerra agli anni ‘80, un perio-do di trasformazioni economiche, politiche, sociali e culturali, ma so-prattutto un periodo segnato da sfide radicali alla tradizione consolidata.

La mostra, composta da opere provenienti in maggioranza dalla collezione della Solomon Guggen-heim Foundation di New York, è un percorso artistico che vuole da un lato indagare la natura intrinseca, il senso e la finalità dell’arte e dall’al-tro lato riflettere sull’evoluzione del Guggenheim come istituzione culturale che da sempre ha offerto sostengo agli artisti emergenti.

Paola Faedda

L’avanguardia americana a Roma

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Classe 1984, disegnatore

professionista dal 2005.

Passa la sua vita viaggiando e disegnando ad ogni occasione che gli si presenta.

Animatore in Giappone, designer di giocattoli a Hong Kong, illustra-tore in Spagna e in Italia.

Tra gli altri lavori ha pubblicato tavole pubblicitarie per McDonalds e strisce a fumetti per un quotidiano di Hong Kong.

Ora sta per uscire in Italia il suo primo manga: Adventure Hunter.

http://futurechoco.tumblr.com/

Nevitz

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Benvenuti alla tranquillissima baia di Da Hui! Qui potrete

assistere a storie tra adolescenti pa-titi del Surf e ragazze da urlo che diventano pazze per tutto ciò è la tendenza del momento. Le vicen-de si svolgono tra la spiaggia e il chiringuito coinvolgendo i bagnanti con le loro battute pungenti a tem-po di musica caraibica e il ritmo incessante delle onde ... Fino ad ora avete conosciuto solo parte della compagnia e con il proseguire delle puntate farete parte della loro vita tra i banchi di scuola, il chiringuito e ovviamente, il Surf!

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Il meraviglioso è il fine dell’arte. Così diceva André Breton, te-

orico del surrealismo. E la ricerca del meraviglioso sembra essere alla base di tutte le opere di uno degli artisti più eccentrici mai esistiti, Salvador Dalí.

Tra i maggiori esponenti del surrealismo, il movimento artisti-co che si avvale dell’automatismo psichico puro, ovvero che intende lasciare l’inconscio a briglia sciol-ta, Dalí è sempre stato un uomo biz-zarro, estroso e straordinario.

Dal 10 marzo al 30 giugno il Complesso del Vittoriano a Roma cercherà di rendere omaggio all’ar-tista e all’uomo Dalì: ospiterà in-fatti un’esposizione con oltre 150 dipinti ad olio, disegni, documenti e fotografie, adottando però un ap-proccio inedito. La mostra, in col-laborazione con la fondazione Gala – Salvador Dalí metterà in luce il rapporto che correva tra il pittore e la nostra penisola. I suoi viaggi in Italia, le sue impressioni e gli incontri per ideare collaborazioni artistiche saranno il collante per una mostra che tenterà di svelare l’animo di questo artista.

Paola Faedda

Il Vittoriano si tinge di surrealismo

Numero 7 - Anno II - Febbraio 2012 - www.rutin.it

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Marta Ba-roni na-

sce a Roma nel 1989, dove vive e lavora come illustratrice free-lance e disegna-trice di fumetti.Ha frequentato

la Scuola Internazionale di Comics e attualmente studia comunicazio-ne visiva all’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie. Nel 2010 è uscito il suo primo libro, Vertigine, un romanzo illustrato edito dalla Ded’A Edizioni.

Ama sperimentare e nel maggio 2011 ha fondato insieme a Tony Kill la sua etichetta indipendente, Tentacoli, con cui si diverte a cre-are fanzine e ogni genere di produ-zione totalmente DIY.

Nel tempo libero fa un sacco di aperitivi, divora pop corn e serie tv, viaggia più che può e progetta la sua futura vita in una lontana e piovosa cittadina del nord Europa.

Marta Baroni

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ci racconta in un’intervista lo spagnolo Paco Roca, autore di Rughe, la pluripremiata graphic novel da cui è stato tratto l’omonimo lungometraggio di Ignacio Ferreras, can-didato come miglior film d’animazione agli Academy Awards 2012.

Com’é nato il progetto di Rughe?È nato da due considerazioni. La prima: l’idea della vecchiaia, perché i miei ge-

nitori sono anziani e volevo fare una storia per comprendere questa condizione. Volevo sapere ciò che sentono, ciò che si aspettano dalla vita, la solitudine che hanno. Da lì, ho pensato di fare un fumetto sulle case di cura, e ho cominciato a documentarmi. In seguito a questa prima idea iniziale, seppi che il padre di uno dei miei mi-gliori amici aveva il morbo di Alzheimer. Lo conoscevo da molto tempo e ho potuto vedere come la malattia lo stava colpendo, e quanto ve-locemente: il suo nome era Emilio, che è il nome che ho messo al personaggio principale di Ru-ghe. Messe insieme due idee, la vita in una casa di cura e il tema del morbo di Alzheimer, è nato il fumetto.

Approdato al cinema a gennaio, Rughe è ora candidato all’Oscar come miglior film d’ani-mazione. Si aspettava la nomination?Ho avuto una sensazione di ‘effetto valanga’ con i riconoscimenti ricevuti da Rughe, che fa finito per travolgermi. Immagino che il suo successo sia indipendente dalla sola qualità del fumet-to. Ricevere poi addirittura una nomination all’Oscar con il lungometraggio d’animazione

è stato un grandissimo onore, un riconoscimento che mi rende veramente felice, sia per il film che per la graphic novel stessa.

Per documentarsi sull’Alzheimer, lei ha tra-scorso molto tempo con persone affette da questa malattia. Come ha vissuto questa espe-rienza?È stata gratificante, perché gli anziani sono stati molto aperti. E poi ho trovato meravigliose tutte le persone che si dedicano a lavorare nelle case di cura. Una delle cose che si verifica sempre nelle residenze è la monotonia e la solitudine, e la situazione è anche difficile perché di solito nessuno tende a migliorare la propria condizione.

In una società veloce, efficiente, quasi psico-tica nel relazionarsi allo scorrere del tempo, pensa che il tema della vecchiaia sia diventato un tabù?Assolutamente. Ma essere vecchi non significa essere malati. Si tratta di un processo biologico naturale. È logico che quando si è anziani abbia-mo meno energia o mobilità ma siamo ancora persone. Gli anziani hanno bisogno di cure spe-cialistiche, ma meritano di essere trattate con ri-spetto. Come affrontare la vecchiaia? Dobbiamo cercare di rendere il nostro ultimo stadio della vita il più agevole possibile. Creare sane abitu-dini senza rinunciare alla mondanità. Godersi le amicizie e il partner finché è possibile.

Alcuni lettori di Rughe hanno ammesso di essersi commossi con la sua graphic novel. Si aspettava una tale reazione?

C’è sempre stata quella speranza, ma realistica-mente non lo credevo affatto. Quando ho iniziato a realizzare Rughe, avevo dubbi sul fatto che una storia del genere avrebbe funzionato. Parlavo al pubblico di anziani e di Alzheimer, raccontavo in una storia la monotonia e la noia... Non sembra-va la graphic novel più interessante del mondo.

Come lei stesso ha sottolineato più volte “il bello del fumetto è che rende accessibili e in-teressanti anche argomenti più duri e difficili da trattare”. Secondo lei, quali caratteristiche lo rendono un mezzo così particolare e, da un certo punto di vista, privilegiato?Il fumetto ha strumenti sufficienti per trattare qualsiasi argomento. Uno dei motivi per cui mi piace il medium del fumetto, sia come lettore che come autore, è che ci sono tanti strumenti e op-portunità per scoprire che esso è uno dei pochi mezzi artistici in cui si può ancora sorprendere il lettore.

Jlenia CurròSi ringrazia per la traduzione Daniela Mazza

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Il fumetto è uno dei pochi mezzi artistici in cui si può ancora sorprendere il lettore

L’intervista integrale suwww.rutin.it

Numero 7 - Anno II - Febbraio 2012 - www.rutin.it

Un fumettista alla conquista dell’Oscar