Rivista Adr Noi - mese di Ottobre

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a servizio di due sistemi territoriali com- plementari. Malpensa ha un bacino di riferimento d’eccellenza, rappre- sentato dal traffico business; Fiumi- cino ha un’elevata vocazione turisti- ca, un bacino d’utenza molto vasto, che comprende il Sud d’Italia, bari- centrico rispetto al Mediterraneo e 30 scali collegati. I due scali investi- ranno insieme 5 miliardi di euro entro il 2020 e 15 entro il 2040. Fiumicino, in particolare, investirà 3,6 miliardi di euro entro il 2020 e 9,6 miliardi di eu- ro entro il 2040. Bonomi è poi passa- to a illustrare i rispettivi piani di svi- luppo. Il Presidente di ADR e di Assae- roporti Fabrizio Palenzona ha ringrazia- to tutte le autorità presenti, il Presiden- te del Consiglio e i Sindaci di Milano, Roma e Fiumicino. Ha sottolineato che i piani di sviluppo degli hub italiani so- no realizzati per il bene del Paese e co- stituiscono un patrimonio di tutti. Ma tutto questo deve essere inquadrato in un contesto nazionale più ampio. È in- fatti necessario non soltanto potenzia- re gli aeroporti, compresi i collegamen- ti viari, ma anche costituire poli logistici integrati, anche in altri sistemi di tra- sporto, ferroviario e marittimo. Per questo, le Istituzioni dovrebbero porsi come obiettivo la realizzazione di un Piano nazionale della mobilità delle persone e delle merci, garantendo le infrastrutture che consentano il movi- mento in sicurezza. Tutto ciò per forni- re all’Italia le condizioni che la pongano in grado di superare il gap nei riguardi degli altri Paesi europei.primo piano identità aziendale vision ambiente risorse umane strategie ADR story mission news NEWSLETTER PERIODICA DI COMUNICAZIONE INTERNA DI AEROPORTI DI ROMA news L’AEROPORTO DEL FUTURO R ilanciare il sistema aeroportuale laziale. Migliorare capacità delle aerostazioni e qualità del servizio ai passeggeri. “Fare sistema” affinché la crescita della realtà aeroportuale sia direttamente proporzionale a quella delle infrastrutture di collegamento (strade, autostrade e ferrovie), per mi- gliorare la connettività col sistema dei trasporti e con la Capitale. Garantire certezza di diritto e di regole alle socie- tà di gestione che sono pronte a inve- stire massicciamente per rendere gli hub di Malpensa e Fiumicino definiti- vamente competitivi con gli aeroporti “best in class” europei e mondiali. Non solo slogan ma piani concreti di sviluppo. Il futuro del sistema del tra- sporto aereo nazionale è stato delinea- to dal Presidente della SEA, Giuseppe Bonomi, e dal Presidente di ADR e As- saeroporti, Fabrizio Palenzona, nel corso di un incontro istituzionale tenu- tosi il 14 ottobre scorso nella sede go- vernativa di Villa Madama, in cui le due società di gestione hanno presentato al Governo i piani di sviluppo infrastrut- turale al 2020 e al 2040 degli aeropor- ti di Malpensa e Fiumicino. Un evento fondamentale nella storia del trasporto aereo italiano: ne è prova la partecipazione del Ministro delle In- frastrutture e Trasporti, Altero Matteoli e del segretario generale del Ministero 1 degli Affari Esteri, Massolo. Ma soprat- tutto la straordinaria partecipazione del Presidente del Consiglio, Silvio Berlu- sconi, che con la sua presenza e il suo patrocinio all’evento ha voluto sottoli- neare l’importanza che il Governo an- nette a due progetti destinati a modifi- care radicalmente il volto dei due prin- cipali scali nazionali. Il Ministro Matteoli ha confermato l’impegno del Governo, testimoniato dall’emendamento sul nuovo modello tariffario inserito nella strada a una nuova politica tariffaria e quindi mette i due aeroporti nella pro- spettiva di attivare importanti investi- menti in infrastrutture per restituire al- l’aeroporto maggiore capacità e quali- tà nei servizi al passeggero. Questa scelta ha, secondo Matteoli, un unico obiettivo: far crescere il Pae- se al quale, fino ad oggi, è mancata la capacità di fare sistema. ADR e SEA hanno saputo cogliere appieno questa opportunità, presentando i piani di svi- luppo e rilancio degli aeroporti. Il Mini- stro ha inoltre annunciato di avere fir- mato un così detto “decreto-ponte” che riconosce alle società di gestione (in importi diversi a seconda del volu- me di traffico) un adeguamento tariffa- rio fino al momento della stipula del contratto di programma con Enac. Il Presidente della SEA Bonomi ha illu- strato le modalità con le quali SEA e ADR vogliono concorrere per migliora- re il sistema Paese, in uno scenario in cui riappaiono segnali di ripresa del traffico e si sta definendo un quadro re- golatorio certo e stabile. Con tali pre- messe, è nata una “forte sintonia”, co- me ha affermato Bonomi, tra le due società di gestione, che vogliono inve- stire oggi per prepararsi al domani, realizzando nuove grandi infrastrutture SOMMARIO L’ aeroporto del futuro pag. 1 Il piano di sviluppo di Fiumicino al 2020 1 U na finestra sull’Europa 2 L’ aeroporto intercontinentale di Monaco 2 LA funzione Mobility Management 3 P ronto Soccorso ADR: medici in prima linea 4 LE informazioni richieste 5 IL maratoneta 6 U na campionessa in famiglia 7 L’ angolo letterario 7 U n libro al mese Lo spazio bianco 7 D agli occhi di un bambino 7 IL traffico di settembre 8 LA qualità di ADR 8 IL Safety Management ADR è responsabile del gruppo di lavoro di Assaeroporti 8 I piani di sviluppo di SEA e ADR sono stati presentati ufficialmente il 14 ottobre scorso all’Enac e quindi al Governo, nel corso di un incontro istituzionale alla presenza del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Gli investimenti complessivi annunciati dalle Società sono pari a 5 miliardi di euro entro il 2020 legge 102/09 (il cosiddetto decreto an- ticrisi) per i sistemi aeroportuali con ol- tre 10 milioni di passeggeri e dall’azio- ne di apertura degli accordi bilaterali che ha creato le condizioni per restitui- re ai due hub italiani gli strumenti per competere a livello internazionale. L’emendamento consente alle due so- cietà di gestione di stipulare contratti di programma direttamente con Enac, superando la complessità della norma- tiva precedente. Una scelta che apre la In alto, una foto di Fiumicino oggi e quattro immagini di Fiumicino Nord, che si chiamerà “Aeroporto Italia”. A sinistra, Fabrizio Palenzona, Presidente di ADR e di Assaeroporti. Q ueste le infrastrutture destina- te a migliorare capacità e qua- lità di servizi: la messa in esercizio del nuovo molo C; la nuova area di imbarco A che permetterà il completamento dell’infrastruttura dedicata ad Alitalia; la realizzazione dei nuovi BHS (sistemi di trattamento dei ba- gagli in partenza e in transito); Il piano di sviluppo di Fiumicino al 2020 l’attivazione di un nuovo parcheg- gio multipiano e di un nuovo peo- ple mover automatico; una nuova quarta pista di volo; nuove infrastrutture real estate per migliorare ricettività ed eleva- re il livello di accoglienza dei pas- seggeri. Nel 2020 entrerà poi in funzione il primo modulo della nuova aerosta- zione Nord che, con il raddoppio dell’attuale aeroporto, traguarderà Fiumicino ai 100 milioni di passeg- geri/anno. La nuova aerostazione, che sarà realizzata con i più eleva- ti livelli di qualità, tecnologia, com- fort ed estetica, sorgerà nell’esten- sione del sedime a Nord e avrà una capacità totale di 50 milioni di pas- seggeri. La conformazione del Ter- minal sarà tale da garantire un ele- vato numero di gates assistiti da loading bridge (oltre il 70 per cen- to). Si chiamerà “Aeroporto Italia”.

Transcript of Rivista Adr Noi - mese di Ottobre

Page 1: Rivista Adr Noi - mese di Ottobre

a servizio di due sistemi territoriali com-

plementari. Malpensa ha un bacino

di riferimento d’eccellenza, rappre-

sentato dal traffico business; Fiumi-

cino ha un’elevata vocazione turisti-

ca, un bacino d’utenza molto vasto,

che comprende il Sud d’Italia, bari-

centrico rispetto al Mediterraneo e

30 scali collegati. I due scali investi-

ranno insieme 5 miliardi di euro entro

il 2020 e 15 entro il 2040. Fiumicino,

in particolare, investirà 3,6 miliardi di

euro entro il 2020 e 9,6 miliardi di eu-

ro entro il 2040. Bonomi è poi passa-

to a illustrare i rispettivi piani di svi-

luppo. Il Presidente di ADR e di Assae-

roporti Fabrizio Palenzona ha ringrazia-

to tutte le autorità presenti, il Presiden-

te del Consiglio e i Sindaci di Milano,

Roma e Fiumicino. Ha sottolineato che

i piani di sviluppo degli hub italiani so-

no realizzati per il bene del Paese e co-

stituiscono un patrimonio di tutti. Ma

tutto questo deve essere inquadrato in

un contesto nazionale più ampio. È in-

fatti necessario non soltanto potenzia-

re gli aeroporti, compresi i collegamen-

ti viari, ma anche costituire poli logistici

integrati, anche in altri sistemi di tra-

sporto, ferroviario e marittimo.

Per questo, le Istituzioni dovrebbero

porsi come obiettivo la realizzazione di

un Piano nazionale della mobilità delle

persone e delle merci, garantendo le

infrastrutture che consentano il movi-

mento in sicurezza. Tutto ciò per forni-

re all’Italia le condizioni che la pongano

in grado di superare il gap nei riguardi

degli altri Paesi europei.•

primo piano identità aziendale vision ambienterisorse umanestrategie ADR storymission news

N E W S L E T T E R P E R I O D I C A D I C O M U N I C A Z I O N E I N T E R N A D I A E R O P O R T I D I R O M A

news

L’AEROPORTO DEL FUTURO Rilanciare il sistema aeroportuale

laziale. Migliorare capacità delle

aerostazioni e qualità del servizio

ai passeggeri. “Fare sistema” affinché

la crescita della realtà aeroportuale sia

direttamente proporzionale a quella

delle infrastrutture di collegamento

(strade, autostrade e ferrovie), per mi-

gliorare la connettività col sistema dei

trasporti e con la Capitale. Garantire

certezza di diritto e di regole alle socie-

tà di gestione che sono pronte a inve-

stire massicciamente per rendere gli

hub di Malpensa e Fiumicino definiti-

vamente competitivi con gli aeroporti

“best in class” europei e mondiali.

Non solo slogan ma piani concreti di

sviluppo. Il futuro del sistema del tra-

sporto aereo nazionale è stato delinea-

to dal Presidente della SEA, Giuseppe

Bonomi, e dal Presidente di ADR e As-

saeroporti, Fabrizio Palenzona, nel

corso di un incontro istituzionale tenu-

tosi il 14 ottobre scorso nella sede go-

vernativa di Villa Madama, in cui le due

società di gestione hanno presentato

al Governo i piani di sviluppo infrastrut-

turale al 2020 e al 2040 degli aeropor-

ti di Malpensa e Fiumicino.

Un evento fondamentale nella storia

del trasporto aereo italiano: ne è prova

la partecipazione del Ministro delle In-

frastrutture e Trasporti, Altero Matteoli

e del segretario generale del Ministero

1

degli Affari Esteri, Massolo. Ma soprat-

tutto la straordinaria partecipazione del

Presidente del Consiglio, Silvio Berlu-

sconi, che con la sua presenza e il suo

patrocinio all’evento ha voluto sottoli-

neare l’importanza che il Governo an-

nette a due progetti destinati a modifi-

care radicalmente il volto dei due prin-

cipali scali nazionali. Il Ministro Matteoli

ha confermato l’impegno del Governo,

testimoniato dall’emendamento sul

nuovo modello tariffario inserito nella

strada a una nuova politica tariffaria e

quindi mette i due aeroporti nella pro-

spettiva di attivare importanti investi-

menti in infrastrutture per restituire al-

l’aeroporto maggiore capacità e quali-

tà nei servizi al passeggero.

Questa scelta ha, secondo Matteoli,

un unico obiettivo: far crescere il Pae-

se al quale, fino ad oggi, è mancata la

capacità di fare sistema. ADR e SEA

hanno saputo cogliere appieno questa

opportunità, presentando i piani di svi-

luppo e rilancio degli aeroporti. Il Mini-

stro ha inoltre annunciato di avere fir-

mato un così detto “decreto-ponte”

che riconosce alle società di gestione

(in importi diversi a seconda del volu-

me di traffico) un adeguamento tariffa-

rio fino al momento della stipula del

contratto di programma con Enac.

Il Presidente della SEA Bonomi ha illu-

strato le modalità con le quali SEA e

ADR vogliono concorrere per migliora-

re il sistema Paese, in uno scenario in

cui riappaiono segnali di ripresa del

traffico e si sta definendo un quadro re-

golatorio certo e stabile. Con tali pre-

messe, è nata una “forte sintonia”, co-

me ha affermato Bonomi, tra le due

società di gestione, che vogliono inve-

stire oggi per prepararsi al domani,

realizzando nuove grandi infrastrutture

SOMMARIO

L’ aeroporto del futuro pag. 1Il piano di sviluppo di Fiumicino al 2020 1

U na finestra sull’Europa 2L’ aeroporto intercontinentale di Monaco 2

LA funzione Mobility Management 3

P ronto Soccorso ADR:medici in prima linea 4

LE informazioni richieste 5

IL maratoneta 6

U na campionessa in famiglia 7

L’ angolo letterario 7

U n libro al meseLo spazio bianco 7

D agli occhi di un bambino 7

IL traffico di settembre 8

LA qualità di ADR 8

IL Safety Management ADR è responsabile del gruppodi lavoro di Assaeroporti 8

Ipiani di sviluppo di SEA e ADRsono stati presentati ufficialmente

il 14 ottobre scorso all’Enac e quindi al Governo, nel corso di un incontroistituzionale alla presenza del Presidente del Consiglio, SilvioBerlusconi. Gli investimenti complessiviannunciati dalle Società sono pari a 5 miliardi di euro entro il 2020

legge 102/09 (il cosiddetto decreto an-

ticrisi) per i sistemi aeroportuali con ol-

tre 10 milioni di passeggeri e dall’azio-

ne di apertura degli accordi bilaterali

che ha creato le condizioni per restitui-

re ai due hub italiani gli strumenti per

competere a livello internazionale.

L’emendamento consente alle due so-

cietà di gestione di stipulare contratti di

programma direttamente con Enac,

superando la complessità della norma-

tiva precedente. Una scelta che apre la

IInn aallttoo,,una foto di Fiumicino oggi e quattroimmagini di Fiumicino Nord, che sichiamerà “Aeroporto Italia”.AA ssiinniissttrraa,,Fabrizio Palenzona, Presidente di ADR e di Assaeroporti.

Queste le infrastrutture destina-

te a migliorare capacità e qua-

lità di servizi:

• la messa in esercizio del nuovo

molo C;

• la nuova area di imbarco A che

permetterà il completamento

dell’infrastruttura dedicata ad

Alitalia;

• la realizzazione dei nuovi BHS

(sistemi di trattamento dei ba-

gagli in partenza e in transito);

Il piano di sviluppo di Fiumicino al 2020• l’attivazione di un nuovo parcheg-

gio multipiano e di un nuovo peo-

ple mover automatico;

• una nuova quarta pista di volo;

• nuove infrastrutture real estate

per migliorare ricettività ed eleva-

re il livello di accoglienza dei pas-

seggeri.

Nel 2020 entrerà poi in funzione il

primo modulo della nuova aerosta-

zione Nord che, con il raddoppio

dell’attuale aeroporto, traguarderà

Fiumicino ai 100 milioni di passeg-

geri/anno. La nuova aerostazione,

che sarà realizzata con i più eleva-

ti livelli di qualità, tecnologia, com-

fort ed estetica, sorgerà nell’esten-

sione del sedime a Nord e avrà una

capacità totale di 50 milioni di pas-

seggeri. La conformazione del Ter-

minal sarà tale da garantire un ele-

vato numero di gates assistiti da

loading bridge (oltre il 70 per cen-

to). Si chiamerà “Aeroporto Italia”.•

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Aeroporti di Roma ha partecipato

e vinto un bando dell’Unione Eu-

ropea per l’adesione finanziata al

Programma settoriale Leonardo da

Vinci, che nasce nell’ambito del più

ampio Programma per l’Apprendimen-

to Permanente 2007-2013, del quale

fanno parte programmi europei quali

per esempio il Comenius e l’Erasmus.

I progetti europei sono volti a sostene-

re coloro che partecipano ad attività di

formazione e formazione continua nel-

l’acquisizione e nell’utilizzo di cono-

scenze, competenze e qualifiche per

facilitare lo sviluppo personale, l’impe-

gno occupazionale e la partecipazione

al mercato del lavoro nell’UE.

Il Programma Leonardo è gestito dal-

l’ISFOL, incaricato dal Ministero del

Lavoro e della Previdenza Sociale, dal

Ministero della Pubblica Istruzione e

dal Ministero dell’Università e della Ri-

cerca dello svolgimento dei compiti di

una vera e propria Agenzia nazionale.

Il Programma si articola in diverse tipo-

logie di interventi, con l’obiettivo di fa-

cilitare la mobilità degli individui con ti-

rocini e scambi, i progetti di trasferi-

mento e sviluppo dell’innovazione, la

costituzione di reti di esperti e di orga-

nizzazioni focalizzate su temi specifici.

La partecipazione di ADR si inquadra

in un’articolazione del Progetto Leo-

nardo, dedicata alla mobilità transna-

zionale, che finanzia progetti specifici

per obiettivo, contenuto, destinatari e

durata. I partecipanti devono poter

svolgere un periodo di formazione op-

pure un’esperienza di lavoro in un’im-

presa situata in un Paese diverso da

quello di provenienza, scelto fra quelli

ammessi a partecipare al Programma.

Il progetto gestito da ADR riguarda la

mobilità per professionisti nell’ambito

dell’istruzione e della formazione pro-

fessionale (VETPRO) ed è incentrato

sul trasferimento, il miglioramento e

l’aggiornamento di competenze e di

metodi innovativi nel settore della for-

mazione professionale.

Per affermare questa mission, Aero-

porti di Roma ha scelto un partner sul-

la base di requisiti economici, tecnici e

operativi: si tratta della società di ge-

stione dell’aeroporto di Monaco, che

ha inviato dieci propri rappresentanti,

omologhi di altrettante figure professio-

nali di ADR, per un tirocinio intensivo

della durata di una settimana. L’obietti-

vo di queste giornate è rappresentato

dal raggiungimento di una condivisio-

ne informativa e formativa e dalla rea-

lizzazione di un benchmark tra Roma e

Monaco per il reciproco sviluppo tecni-

co e professionale. Alla fine di novem-

bre, saranno i colleghi di ADR a recar-

si a Monaco, per vivere la stessa espe-

rienza sul campo.

Ai rappresentanti di Monaco, ciascu-

no per la propria specializzazione,

sono stati illustrati dai colleghi di

ADR quattro aree di attività, scelte in

base all’interesse manifestato dai

nostri interlocutori. I colleghi coinvol-

ti sono: Giovanni Andreussi, Fabio

Colucci, Andrea Giordano, Paolo

Giannobile, Silvia Taurisano, Fabrizio

Bellei, Michela Meloni, Paola Greco e

Sabrina Martelli.

Giovanni Andreussi e Fabio Colucci

hanno illustrato il funzionamento e l’uti-

lizzo degli impianti elettro-meccanici

(BHS, scale mobili e tapis roulant,

ascensori, porte automatiche e pontili

d’imbarco), i livelli di servizio e le moda-

lità di stipula dei contratti di manuten-

zione dei sistemi, con visite agli impian-

ti stessi e con la descrizione delle pe-

culiarità tecniche di ciascuno.

Andrea Giordano, Paolo Giannobile e

Silvia Taurisano hanno illustrato il Ma-

ster Plan di sviluppo delle infrastrutture

aeroportuali a medio e a lungo termine

e il complesso iter autorizzativo che

ADR deve seguire per l’approvazione

dei piani di sviluppo, compreso il rispet-

to dei vincoli archeologici che riguarda-

no Fiumicino. I colleghi hanno inoltre

realizzato alcuni focus sul dimensiona-

mento del traffico, il sistema dei Termi-

nal, la viabilità, le infrastrutture di volo,

l’apron management, i sistemi di sicu-

rezza. L’illustrazione è stata accompa-

gnata da visite presso le infrastrutture

più significative degli scali romani.

Fabrizio Bellei e Michela Meloni hanno

descritto il funzionamento e l’utilizzo

degli impianti di approvvigionamento

energetico, con particolare riferimento

agli impianti di produzione di energia

rinnovabile, indicando gli elementi di

contabilità industriale (gli indici dei con-

sumi per metro quadro e gli indici di

manutenzione), le politiche di risparmio

energetico, la certificazione ISO

14.0001 acquisita da ADR in questo

ambito e la normativa di riferimento, le

politiche di ingegneria ambientale (per

la salvaguardia dall’inquinamento del-

l’aria e acustico), le modalità per otte-

nere la valutazione di impatto ambien-

tale, necessaria per qualsiasi opera in-

frastrutturale insista negli aeroporti.

Paola Greco e Sabrina Martelli hanno il-

lustrato le attività di assistenza passeg-

geri a ridotta mobilità, gestite da ADR

Assistance, descrivendone le modalità

di istituzione, l’iniziale difficoltà nel gesti-

re un numero di assistenze superiore al-

le previsioni, i progressivi miglioramenti

della struttura organizzativa, il processo

di assistenza in arrivo, partenza e transi-

to e i livelli di servizio relativi, i sistemi in-

formatici a supporto dell’attività, le infra-

strutture disponibili, sia nelle aree dei

terminal, sia nel parco mezzi.

I colleghi di ADR sono stati scelti nel-

l’ambito di un processo di selezione in-

terna, in base alle competenze profes-

sionali, all’attitudine relazionale e alla

conoscenza della lingua inglese.

Al termine dell’esperienza, saranno

consegnati a ciascun partecipante al-

cuni questionari e griglie di osservazio-

ne per esprimere il livello di giudizio ri-

guardo il tirocinio. L’ISFOL effettuerà

un audit per misurare l’efficacia del-

l’esperienza formativa. La tutor dell’in-

tero progetto è Monica Capozza, che

si occupa della formazione, supporta-

ta da Rosy Cavallo, entrambe della

funzione Risorse Umane. Il responsa-

bile del progetto è Fabrizio Mariotti, re-

sponsabile dello Sviluppo manageriale

e strategico delle Risorse Umane.

L’esito della visita a Monaco sarà rac-

contato dagli stessi protagonisti nei

prossimi numeri di ADR Noi.•

ADRha partecipato e vinto un bando dell’Unione Europea per l’adesione finanziata al Programma settoriale

Leonardo da Vinci. Il progetto prevede un incontro tra due delegazionicomposte da dieci rappresentanti della società di gestione dello scalodi Monaco Flughafen Munchen GmbH e da dieci nostri colleghi,impegnati nelle stesse aree di attività. L’obiettivo è acquisire nuoveconoscenze, condividere lo stesso know how, confrontarsi con un competitor considerato uno dei migliori aeroporti europei

Una finestra sull’Europa

prim

o pi

ano

L’aeroporto intercontinentale di

Monaco è sempre più un im-

portante crocevia del traffico aereo di

tutta l’Europa. Nel 2008, lo scalo ha

registrato oltre 34,5 milioni di pas-

seggeri, il 2 % in più rispetto all’anno

precedente. A livello europeo, l’aero-

porto di Monaco si posiziona tra le

top ten degli aeroporti occupando la

settima posizione.

Importante motore di crescita per

l’aeroporto è l’ampia offerta di voli di

Lufthansa e dei suoi partner e, so-

prattutto, la continua implementazio-

ne di rotte per viaggi in luoghi esotici.

I voli di linea del 2008 hanno collega-

to l’aeroporto di Monaco con un to-

tale di 244 destinazioni in 71 paesi

del mondo.

È inoltre in corso un significativo am-

pliamento dell’aeroporto, grazie ad

una terza pista che contribuirà allo

sviluppo a lungo termine, in linea con

la domanda del mercato.

L’aeroporto intercontinentale di Monaco

Nell'edizione dei World Airports

Awards 2009, lo scalo bavarese si è

aggiudicato il quinto posto conferman-

do il suo posizionamento tra i migliori

aeroporti del mondo. Nella classifica

mondiale Monaco è preceduto solo

dagli aeroporti di Seoul, Hong Kong,

Singapore e Zurigo.

Il sondaggio viene effettuato annual-

mente, a livello internazionale, dall’isti-

tuto di ricerca britannico Skytrax.

Nell’ultima edizione ha coinvolto 8,6

milioni di passeggeri nella valutazione

di 190 aeroporti di tutto il mondo. Nel-

le categorie Best International Transit

Airports e Best Immigration Service

l’aeroporto di Monaco si è classificato

nelle prime tre posizioni.

Situato a 29 chilometri dalla capitale

bavarese e inaugurato nel 1992, lo

scalo tedesco è composto da due Ter-

minal e da un’area centrale, utile a

orientarsi e ad avere informazioni im-

mediatamente accessibili. In particola-

re, il secondo Terminal, costruito nel

2003, ha una capacità di 25 milioni di

passeggeri ed è utilizzato esclusiva-

mente dalla Lufthansa.

È possibile visitare lo scalo con un tour

di 50 minuti, toccando ben 41 aree,

per un percorso di 12 chilometri. Si

possono visitare le palazzine merci e gli

hangar della manutenzione, le zone in

cui si effettuano le prove di funziona-

mento motori e sono date tutte le infor-

mazioni su ciò che accade nel piazza-

le di manovra dello scalo. Un’ultima

curiosità: nell’area di 120 metri qua-

drati situata tra i dodici gate riservati

alle Compagnie del gruppo Lufthan-

sa Regional, vi è il così detto “Spazio

Italia”, dedicato all’italianità in tutte le

sue declinazioni, compreso uno spa-

zio, la Promotional Area, dedicato al-

le aziende e agli enti nazionali che

vogliano presentare i propri prodotti

a un target mirato e selezionato qua-

le quello del business traveller.•

NNeellllee ffoottoo iinn aallttoo,,i componenti delle due delegazioni.

Page 3: Rivista Adr Noi - mese di Ottobre

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NNeellllaa ffoottoo ddaa ssiinniissttrraa,,Gianluca Belli, Simona Bellardinelli,Emanuele De Gregorio e Mario Pacelli.AAll cceennttrroo,,Un’immagine della sala operativaparcheggi. Da sinistra Antonio Zaza,Mario Pacelli, Antonio Calderoni, Luisa Tulli.NNeellllaa ffoottoo iinn bbaassssoo,,da sinistra, Antonio Zaza, Francesco Raiola, Marco Palladini,Simona Bellardinelli, Emanuele De Gregorio, Luisa Tullio,Gianluca Belli, Antonio Calderoni, Fabio Sciosci, Mario Pacelli.

L’unità organizzativa Mobility

Management ha due “anime”,

operativa e commerciale.

L’una garantisce ai clienti i livelli di

servizio adeguati alle attese, l’altra è

responsabile delle politiche di svilup-

po del business, attraverso iniziative

volte a rendere l’offerta ADR neces-

sariamente più competitiva e diversi-

ficata per fasce d’utenza. Emanuele

De Gregorio, responsabile dell’unità,

ne illustra le attività e la struttura or-

ganizzativa.

“Il fatturato complessivo delle attività

di ‘mobility’ – afferma Emanuele De

Gregorio – ha subito una flessione

nei primi otto mesi del 2009 rispetto

allo stesso periodo dell’anno prece-

dente, pari al -9%. La spesa media

per passeggero è scesa invece del

-5%, tenuto conto della diminuzione

del traffico avvenuta quest’anno”.

““QQuuaallii ssoonnoo llee rraaggiioonnii ddeell ccaalloo ddeell ffaatt--

ttuurraattoo??””

“Le ragioni si devono in primo luogo

alla concorrenza di nuovi operatori

che erodono quote del nostro mer-

cato di riferimento, quali Park and Fly

e Parking-go, che operano in aero-

porto, collegandolo con le aree di

servizio situate nel territorio del Co-

mune di Fiumicino. In secondo luo-

go, è cambiato il comportamento dei

nostri clienti, a causa della crisi finan-

ziaria che ne ha limitato la possibilità

di spesa. Il consumatore va oggi alla

ricerca di nuove aree di risparmio, tra

le quali vi è il parcheggio in aeropor-

to. Sono aumentati i passeggeri che

si fanno accompagnare da parenti o

amici, eliminando così il costo del

parcheggio. La crisi ha inciso anche

sugli introiti provenienti da royalty per

le concessioni aeroportuali, poiché i

consumatori, ad esempio, hanno ri-

dotto la durata media del noleggio

auto, anche a causa di travel policy

aziendali stringenti e tese al raggiun-

gimento di un risparmio complessivo

dei costi”.

““CCoommee vvii ssiieettee aattttiivvaattii ppeerr rriissppoonnddeerree

aallllaa ccrriissii??””

“Abbiamo immesso sul mercato del-

le tariffe distribuite attraverso la com-

mercializzazione diretta con grandi

aziende, come Telecom, importanti

agenzie di viaggi e tour operator (ad

oggi più di 100 contratti attivi), com-

pagnie aeree e infine attraverso il

web con il booking on line di ADR.

Ad esempio prenotare un parcheg-

gio di una settimana al parcheggio

lunga sosta ha un prezzo compreso

tra 5,50 euro e un massimo di 7,50

euro al giorno. Questa politica com-

merciale ci permette di servire quei

clienti che cercano il parcheggio ad

un ‘prezzo inferiore’ senza ridurre i

prezzi in modo indiscriminato e rea-

gire alla forte concorrenza esercitata

dagli altri operatori di parcheggi che

sono nati in prossimità del sedime

aeroportuale. Unitamente alle politi-

che commerciali, gestite da Gianluca

Belli, vi è la gestione quotidiana delle

32 concessioni, quali i rent a car, i

tative senza farci vedere’. Il cliente

vuole arrivare all’interno dei parcheg-

gi e trovare con facilità e velocità uno

stallo libero dove parcheggiare;

l’area deve essere pulita e ben illumi-

nata garantendo la funzionalità di

tutti gli apparati lì presenti, dagli

ascensori, alle 32 casse automati-

che, alle 38 barriere di ingresso e

uscita per poi, alla fine della sosta,

uscire con altrettanta rapidità.

È pur vero che alcuni passeggeri

contattano il nostro personale du-

rante la giornata, spesso perché non

si ricordano dove hanno parcheggia-

to la propria auto. Come li aiutiamo?

Gli addetti controllano la data d’in-

gresso sul biglietto, cercano la targa

nel sistema automatico e poi effet-

tuano una breve intervista al cliente,

accompagnandolo per i parcheggi a

ritrovare la macchina. Per garantire

tutto questo, abbiamo istituito quat-

tro presidi: presso la centrale opera-

tiva, situata all’uscita dei multipiano e

il parcheggio lunga sosta di Fiumici-

no, entrambi operativi nelle 24 ore;

presso il parcheggio executive, il

parcheggio di Ciampino e il quarto

piano del multipiano E, operativi su

16 ore”.

““CCoommee vveennggoonnoo ggeessttiittii ii ppaarrcchheeggggii

ppeerr ggllii ooppeerraattoorrii aaeerrooppoorrttuuaallii??””

“Vengono gestiti in base ai coeffi-

cienti di riempimento e alla turnistica

del personale. Nell’assegnazione, si

cerca di favorire, nei limiti delle no-

stre possibilità, la popolazione fem-

minile, perché è ovviamente meno

problematico per un uomo attraver-

sare il parcheggio dopo un turno di

notte. Complessivamente le tessere

degli operatori aeroportuali sono

15.000”.

CCii ssoonnoo ddeellllee iinniizziiaattiivvee iinn ccoorrssoo ppeerr iill

mmiigglliioorraammeennttoo ddeellllee iinnffrraassttrruuttttuurree

ppaarrcchheeggggii??

Sì, nel corso di questi due anni, ap-

pena arrivato, è stata la prima cosa

di cui mi sono occupato. Insieme ai

colleghi Marco Iovacchini, Furio Gio-

vannoni e Mario Pacelli, abbiamo av-

viato e concluso un progetto di ‘ri-

qualificazione dei multipiani’. Il pro-

getto prevede interventi a tutto ton-

do, dalla ‘guida automatica del pas-

seggero verso il posto auto libero più

vicino’ alla completa caratterizzazio-

ne cromatica delle infrastrutture per

evitare, ad esempio, che i clienti di-

mentichino dove hanno parcheggia-

to l’auto. •

prodotti, è poi necessario presentarli

al pubblico dei potenziali fruitori at-

traverso campagne pubblicitarie mi-

rate alla specifica fascia d’utenza”.

““QQuuaannttii ssoonnoo ccoommpplleessssiivvaammeennttee ii

ppaarrcchheeggggii nneeggllii aaeerrooppoorrttii ddii FFiiuummiiccii--

nnoo ee CCiiaammppiinnoo??””

“Vi sono i 5 moduli di parcheggi mul-

tipiano, i parcheggi scoperti a Fiumi-

cino e a Ciampino e quelli per opera-

tori aeroportuali. I posti auto passeg-

geri sono rispettivamente: 6.000 nei

multipiano, 4.300 nei parcheggi sco-

perti; 4.900 per gli operatori a Fiumi-

cino; 1.000 per i passeggeri e 200

per gli operatori a Ciampino. In un

anno, solo a Fiumicino, serviamo cir-

ca un milione e mezzo di passegge-

ri. Nell’area operativa sono impegna-

te 35 persone, di cui è attualmente

responsabile Mario Pacelli. Grazie al

loro lavoro, assicuriamo il servizio ae-

roportuale ‘tipico’ 365 giorni all’an-

no, nelle 24 ore. Gli alti livelli di auto-

mazione delle infrastrutture e dei ser-

vizi di pagamento dei parcheggi ci

fanno incontrare di rado il nostro

Cliente ed è proprio questa la sfida

più difficile: ‘soddisfare le sue aspet-

noleggi con conducente, il car valet

(che provvede anche alle necessità

dell’auto, dal lavaggio al rifornimento

benzina), le società di pullman per il

trasporto persone, di cui è respon-

sabile Simona Bellardinelli. Insieme,

costituiscono l’anima commerciale

della funzione di mobility”.

““QQuuaallii ssoonnoo ggllii oobbiieettttiivvii ddeellllee ccaammppaa--

ggnnee pprroommoozziioonnaallii??””

“In questo momento di crisi econo-

mica, lo sforzo è convincere i pas-

seggeri ad acquistare il parcheggio

prima che arrivino in aeroporto. Alcu-

ne ricerche di mercato mostrano che

le persone in procinto di partire si

domandano con quali modalità rag-

giungere l’aeroporto al massimo sei

giorni prima della data del volo. A se-

guito degli accordi, invece, i tour

operator e le agenzie di viaggi preno-

tano, insieme al biglietto aereo e alla

vacanza, anche il posto auto.

Accanto a queste iniziative, lo svilup-

po commerciale punta alla realizza-

zione di nuovi prodotti, per racco-

gliere la domanda inespressa del

mercato. Un esempio è il parcheggio

Executive, nato per rispondere alle

L’unità organizzativa Mobility Management è costituitada due “anime”, una operativa e l’altra commerciale.

Vediamo cosa vuol dire gestire 16.500 posti autonell’aeroporto di Fiumicino e in quello di Ciampino,affrontare nuovi concorrenti e creare la domanda di unservizio al quale oggi molti passeggeri, a causa della crisifinanziaria, preferiscono rinunciare

La funzione Mobility Management

risor

se u

man

eesigenze degli uomini d’affari e non,

che hanno la necessità di svolgere

velocemente tutte le operazioni pri-

ma dell’imbarco. L’executive per-

mette di avere un posto auto all’in-

terno di un’area molto limitata, con

un’hostess che indirizza al primo

stallo auto libero, facendo risparmia-

re così tempo prezioso al cliente.

Tutte le auto lì parcheggiate sono ga-

rantite da un’assicurazione che ADR

ha stipulato ad hoc per l’Executive.

Inoltre, all’interno del parcheggio, è

possibile effettuare anche il fast

check-in per tutti i voli Alitalia e Air

One. Di recente è stato stipulato un

accordo con Alitalia per cui a tutti i

clienti della Roma-Linate sono stati

riservati, in esclusiva, 100 posti auto

a tariffe scontate, con l’obiettivo di

garantire un’esperienza complessiva

del viaggio il più efficace possibile.

Insomma abbiamo messo al ‘centro’

il cliente per raggiungerlo da tutti i

punti di contatto: dalle aziende in cui

lavorano, alle agenzie di viaggio do-

ve acquistano i loro viaggi, al web

dove navigano, alle compagnie ae-

ree dove acquistano i biglietti aerei.

Ovviamente, oltre a definire i nuovi

Page 4: Rivista Adr Noi - mese di Ottobre

L’aeroporto di Fiumicino, come ogni città di mediedimensioni, cui è paragonabile, è dotato di strutture

sanitarie sia di pronto intervento che di prevenzione percoloro che vi lavorano. Abbiamo chiesto al dottor CarloRacani – Responsabile Medico – di descrivere ruoli,infrastrutture e mezzi di questo vero e proprio front line sanitario

Pronto Soccorso ADR: medici in prima linea

““Buongiorno capo scalo, qui

è il Pronto Soccorso di

Fiumicino, confermiamo

uscita equipaggio verso la piazzola

indicata per assistenza passeggero”.

Siamo nella sala operativa, la struttu-

ra è quella del Pronto Soccorso, i re-

sponsabili in turno sono al lavoro

nella gestione delle richieste d’inter-

vento, che sono le più disparate: dal-

l’incidente sulla Roma-Fiumicino, al

passeggero che è a terra privo di co-

scienza o di un operatore aeropor-

tuale che non si sente bene, all’inter-

vento in occasione di eventi speciali,

com’è stata la notte della Cham-

pions, fino ad arrivare alla gestione

delle emergenze aeroportuali.

ADR ha infatti anche il compito di

provvedere alla gestione medico-sa-

nitaria degli “stati di pericolo” all’in-

terno del sedime, ossia all’intervento

in caso di emergenze aeroportuali:

dalla “sospetta bomba a bordo”,

eventuali incendi infrastrutturali fino

ad occuparsi della gestione dei pas-

seggeri in caso di incidente aereo.

Il responsabile della struttura dal

1999 è il dottor Carlo Racani, cardio-

logo, in ADR dal 1982. A lui abbiamo

chiesto di descrivere attività e attrez-

zature utilizzate.

“Il Pronto Soccorso di Fiumicino – af-

ferma il dottor Racani – si sviluppa

su una superficie pari a 200 metri

quadrati e comprende due sale me-

diche, due stanze per i medici, tre

sale degenza per i pazienti, una sala

sosta per gli autisti soccorritori adibi-

ti alla guida delle ambulanze, una sa-

la operativa per i responsabili in tur-

no. Una delle due sale mediche è

adibita alla terapia intensiva e contie-

ne tutti gli strumenti necessari allo

scopo: defibrillatori, elettrocardiogra-

fi, ventilatori polmonari, test di labo-

ratorio per enzimi cardiaci, aspirato-

re e carrello emergenze”.

“I mezzi e le attrezzature – continua

Racani – comprendono:

• quattro ambulanze adibite ad

Unità Mobili di Rianimazione, at-

trezzate quindi con defibrillatore,

ventilatore polmonare, presidi e

farmaci per la rianimazione car-

dio-polmonare e la gestione di

pazienti politraumatizzati;

• quattro ambulanze posizionate in

pista da utilizzare elettivamente

nei casi di emergenza;

• un fuoristrada adibito ad ambu-

lanza (denominato Bianco 0),

che permette l’invio del medico

linea di volo sul luogo dell’evento

per una prima valutazione (tria-

ge), l’assegnazione codice colo-

re e il coordinamento delle risor-

se necessarie alla corretta ge-

stione dell’emergenza. La sua

peculiarità ne permette l’uso an-

che con avverse condizioni me-

teorologiche o di percorso;

• un camion fuoristrada, chiamato

‘scorta intangibile’ da utilizzarsi nei

casi di estrema gravità, quali gli in-

cidenti aerei, collocato in pista nei

pressi degli uffici Flightcare movi-

mento carico, situato nei pressi

del molo ovest;

risor

se u

man

e

CCoommee èè oorrggaanniizzzzaattaa llaa ccooppeerrttuurraa ssaa--

nniittaarriiaa ddeell ppeerrssoonnaallee ee qquuaallii ssoonnoo llee

ssppeecciiaalliizzzzaazziioonnii ddeeii mmeeddiiccii pprreesseennttii??””

“Nelle 24 ore – risponde Racani –

sono presenti nel turno diurno tre

medici, di cui almeno un chirurgo e

spesso un cardiologo (durante il tur-

no di notte i medici sono in due, più

un terzo reperibile dalle ore 20 alle

08). I medici, consulenti di ADR, so-

no tutti specialisti in branche afferen-

ti alle attività di Pronto Soccorso:

cardiologia, medicina interna, chirur-

gia, ortopedia, anestesia e rianima-

zione”.

“Sono garantite inoltre, almeno tre

unità infermieristiche durante il gior-

no e due durante la notte”.

““CCoommee vviieennee aattttiivvaattoo iill ppeerrssoonnaallee ddeell

PPrroonnttoo SSooccccoorrssoo nneeii ccaassii ddii eemmeerr--

ggeennzzaa??””

“È necessario distinguere – risponde

Racani – tra emergenze sanitarie e

aeroportuali. Per quanto riguarda le

prime, siamo allertati da chiunque

percepisca situazioni dove sia ne-

cessaria assistenza sanitaria.

I nostri recapiti, lo ricordo a tutti, so-

no 05-6595-3133 oppure 3134 per

Fiumicino e 9350 per Ciampino.

Nel corso della telefonata, è compito

del responsabile in turno, che è an-

che infermiere, effettuare un vero e

proprio ‘triage’, cioè l’attribuzione di

un codice colore in base alla gravità

del caso, predisponendo così l’inter-

vento del medico o del chirurgo.

Ad esempio, se riceviamo una chia-

mata di richiesta assistenza per un

incidente automobilistico, inviamo

sul posto un chirurgo/ortopedico, se

invece si tratta di un paziente con un

sospetto infarto, inviamo un cardio-

logo”.

““QQuuaallii ssoonnoo llee iinnffoorrmmaazziioonnii cchhee èè nnee--

cceessssaarriioo ddaarree qquuaannddoo ssii tteelleeffoonnaa ppeerr

aattttiivvaarree uunn pprroonnttoo ssooccccoorrssoo??””

“Le informazioni – spiega Alessandro

Viola, coordinatore amministrativo

attività sanitarie – devono essere il

più accurate possibile.

In primo luogo, è necessario fornire il

numero di telefono da cui viene effet-

tuata la chiamata: serve per richia-

mare se cade la linea o se sono ne-

cessarie ulteriori informazioni. Il reca-

pito non deve essere impegnato fino

all’arrivo dei soccorsi.

È bene precisare il luogo esatto del-

l’evento e i riferimenti ben individua-

bili per raggiungere il luogo del-

l’evento nel modo più veloce possi-

bile, il numero di persone coinvolte e

da soccorrere e se sono uomini,

donne o bambini, per predisporre

l’adeguato materiale.

È infine importante spiegare cosa

succede, il problema principale per

cui è stata effettuata la chiamata, de-

scrivere le condizioni della vittima:

parla, respira, presenta ferite. Infine,

riferire le eventuali circostanze am-

bientali, quali presenza di benzina o

sostanze tossiche, nebbia, ghiaccio”.

“Tutto questo – afferma Racani – è

necessario per portare fino al luogo

del soccorso i presidi più idonei e in-

viare il medico più adatto alla circo-

stanza da gestire.

A bordo dell’ambulanza sono pre-

senti un medico, un infermiere e due

autisti soccorritori. L’ambulanza

• sala Ricovero-Emergenza, situa-

ta nei locali della caserma dei vi-

gili del fuoco nelle vicinanze della

pista 7-25. Questa struttura ac-

coglie in caso di necessità i feriti

da stabilizzare e trattare prima

del trasferimento negli ospedali

di competenza.

A Ciampino è garantito, come a Fiu-

micino, un presidio medico e infer-

mieristico nell’arco delle 24 ore, che

dispone di attrezzature simili, ma più

contenute, dato anche il minor nu-

mero di passeggeri e di personale

che vi transita quotidianamente”.

“Tutto questo – conclude Racani – ga-

rantisce il rispetto dei compiti istituzio-

nali affidati al Pronto Soccorso e i risul-

tati sono tangibili: nel corso del 2009,

ad oggi, sono state effettuate circa

12.700 visite, di cui 10.500 all’interno

della struttura, 2.200 come uscite con

ambulanza. A questi dati si aggiungo-

no i 390 servizi di imbarco e sbarco di

passeggeri barellati, per un totale di

circa 13.100 prestazioni effettuate”.

NNeellllaa ffoottoo iinn aallttoo,,il parco ambulanze del ProntoSoccorso di Fiumicino.NNeellllaa ffoottoo iinn bbaassssoo aa ssiinniissttrraa,,all’interno dell’ambulanza, il dottorAlessandro Russo, cardiologo,e Gabriella Lombardi, infermiera.AAll cceennttrroo,,alcuni componenti del presidio medico di Ciampino: da sinistra, Alessandro Sabatino, infermiere, il dottor Guillon Xenard, Maria Grazia Castelli, infermiera, Luca Pesaresi, autista soccorritore.SSoottttoo,,il camion fuoristrada, chiamato “scorta intangibile” da utilizzarsi in caso di emergenzaaeroportuale; è collocato in pista,presso la caserma dei Vigili del Fuoco.

4

Page 5: Rivista Adr Noi - mese di Ottobre

5

sms a tutti i cellulari dei responsabi-

li delle funzioni aziendali coinvolte

nell’evento. Il Pronto Soccorso è

dunque il primo Ente in aeroporto ad

essere allertato in caso di emergen-

za aeroportuale”.

“Una volta scattata l’emergenza,

l’equipaggio del Pronto Soccorso

sarà presente con il così detto ‘bian-

co 0’, opportunamente attrezzato,

con a bordo il medico linea di volo e

l’autista soccorritore”.

““IIll ppeerrssoonnaallee ssaanniittaarriioo cchhee llaavvoorraa aall

PPrroonnttoo SSooccccoorrssoo eeffffeettttuuaa uunnaa ffoorrmmaa--

zziioonnee ppaarrttiiccoollaarree??””

“In generale – risponde Racani – i

corsi di aggiornamento del perso-

nale sanitario, sia medici che infer-

mieri professionali, sono stabiliti per

legge; si tratta di rispondere alla ne-

cessità di aggiornamento continuo,

per essere al corrente dei progressi

della scienza. In particolare, i medi-

ci del presidio hanno un contratto

annuale con ADR e, per accedere al

successivo, devono aver effettuato

nell’arco di un anno, tre corsi di

emergenza/urgenza, validati dal Mi-

nistero della Salute. Altro discorso è

nei riguardi degli autisti, che sono

anche soccorritori, poiché formati in

sede tramite corsi BLSD (Basic Life

Support Defibrillation) in cui vengono

loro insegnate le manovre rianimato-

rie, la defibrillazione precoce e le

modalità di trattamento di pazienti

che abbiano subito forti traumi. De-

vono essere in grado di estrarre una

persona da un’auto incidentata, to-

gliere il casco a un motociclista a ter-

ra, tenere la colonna vertebrale in as-

se sollevando una persona caduta

da grande altezza. A questi, si ag-

giungono corsi di aggiornamento in-

terni, che i nostri medici tengono a

infermieri e autisti. Per esempio, il gi-

necologo spiega come trattare una

donna in stato interessante oppure il

cardiologo come leggere un’elettro-

cardiogramma o trattare un’aritmia.

Inoltre svolgiamo un’attività divulgati-

va più ampia con la pubblicazione di

libri e della newsletter trimestrale

‘First Aid Magazine’ e la realizzazio-

ne di CD informativi”.

Concludiamo parafrasando la cele-

bre serie televisiva: Pronto Soccorso

ADR, medici in prima linea, anche

grazie alla collaborazione di noi ope-

ratori aeroportuali, tutti invitati ad

avere con sé il “quick reference”, di

ADR, per avere sempre i numeri giu-

sti a portata di mano.•

stessa funziona come centro mobile

di rianimazione opportunamente

equipaggiato”.

““CCoossaa èè nneecceessssaarriioo ffaarree nneellll’’aatttteessaa

ddeellll’’iinntteerrvveennttoo mmeeddiiccoo??””

“La prima regola è non nuocere – ri-

sponde Viola – quindi non fare nulla se

non si sa cosa e come fare. Nel frat-

tempo, è giusto far allontanare even-

tuali curiosi, predisponendo lo scena-

rio dell’evento il più possibile agevole

per i soccorritori, ricorrendo se neces-

sario, all’aiuto delle forze dell’ordine.

In caso di emergenza vera e perico-

lo di vita, se qualcuno è addestrato

avendo frequentato un corso di pri-

mo soccorso, può intervenire pre-

stando aiuto, fino al nostro arrivo.

Ovviamente è opportuno non chia-

mare se non in presenza di effettiva

emergenza.

Non dimentichiamo che il Pronto

Soccorso è disponibile 24 ore su 24,

pertanto è possibile accedere con i

propri mezzi per eventuali visite”.

““CCoommee ooppeerraa uunn ccaarrddiioollooggoo ppeerr ssaallvvaa--

rree iill ppaazziieennttee ccoonn aarrrreessttoo ccaarrddiiaaccoo??””

“Il meccanismo che con maggior fre-

quenza è responsabile dell’arresto

cardiaco – risponde Racani – è la fi-

brillazione ventricolare (contrazione

incoordinata del muscolo cardiaco

che non produce nessun effetto di

pompa) che può essere interrotto

solo con la defibrillazione. La possi-

bilità di salvare persone colpite da

arresto cardiaco diminuisce del 10%

ogni minuto e dopo 5 minuti dall’ar-

resto iniziano i danni irreversibili al

cervello, quindi… è essenziale l’inter-

vento tempestivo del medico con il

defibrillatore, che stabilizza la situa-

zione cardiaca. A questo punto, il

paziente viene trasferito all’ospedale

Grassi di Ostia, oppure ad altro

ospedale di riferimento”.

“Abbiamo ricevuto numerosissimi

ringraziamenti – aggiunge Alessan-

dro Viola – da parte di pazienti che

riconoscono che abbiamo salvato

loro la vita”.

““QQuuaallii pprroocceedduurree vveennggoonnoo aattttiivvaattee

nneell ccaassoo ddeellllee eemmeerrggeennzzee aaeerrooppoorr--

ttuuaallii??””

“All’interno della sala operativa – ri-

sponde Viola – oltre al centralino per

gli interventi medici d’urgenza, vi è

un apparato di emergenza, collegato

alla Torre di Controllo, alla Polizia di

frontiera, ai Vigili del Fuoco e al Con-

trollo Voli. La Torre ad esempio aller-

ta in caso di crash aereo, i Vigili del

Fuoco in caso di incendio, la Polizia

di Stato se è in corso atto terroristico

o allarme per sospetta bomba a bor-

do. Una volta che uno dei suddetti

Enti lancia l’allarme, i responsabili in

turno del Pronto Soccorso diramano

l’informazione dettagliata ai colleghi

delle “macchine gialle” che controlla-

no le piste di volo, ai capi scalo, alla

Dogana, alla Sanità Aerea, ai Carabi-

nieri, alla Sicurezza Aeroportuale, al-

la sala operativa delle manutenzioni

mezzi ADR. Subito dopo, lo stesso

sistema elettronico invia una serie di

NNeellllaa ffoottoo iinn aallttoo,,Francesca Caponera in medicheria.AAccccaannttoo,,Gabriella Lombardi nella sala terapiaintensiva.IInn bbaassssoo,,da sinistra, in piedi: Giorgio Malori soccorritore, dottoressa Linda Poggipollini pneumologa, Vittorio Cellupica responsabile in turno,Gabriella Lombardi infermiera,Alessandro Olivi e Pompeo Iovini,responsabili in turno, Carlo Racaniresponsabile del Pronto Soccorso,Alessandro Viola coordinatore attivitàamministrativa, Claudio Patrisanosoccorritore. Da sinistra, seduti,Dario Berdini soccorritore, Livio Emiliani soccorritore, Francesca Caponera infermiera, Stefano Angioni soccorritore.

Alcune informazioni sono indispen-

sabili per programmare operativa-

mente l’intervento:

• Il numero di telefono da cui vie-

ne effettuata la chiamata: serve

per richiamare se cade la linea

o se sono necessarie ulteriori

informazioni. Tale recapito non

deve essere impegnato fino al-

l’arrivo dei soccorsi

• Il luogo esatto dell’evento

• I riferimenti ben individuabili

per raggiungere il luogo del-

l’evento nel modo più veloce

possibile

• Il numero di persone coinvolte

e da soccorrere

• Cosa succede: il problema

principale per cui è stata effet-

tuata la chiamata

• Le condizioni della vittima: par-

la, respira, presenta ferite

• Informazioni generali: età ap-

prossimativa, sesso, ecc.

• Eventuali circostanze ambientali

(presenza di benzina e/o sostanze

tossiche, nebbia, ghiaccio, ecc.)

ATTENZIONE ALLA CHIAREZZADI INFORMAZIONI DURANTE LACONVERSAZIONE!

LE INFORMAZIONI RICHIESTE

NNeellllaa ffoottoo,,un’immagine del defibrillatore,strumento “salvavita”.

NNeellllaa ffoottoo,,nella sala operativa, Vittorio Cellupicadavanti ai telefoni per le emergenze.NNeellllaa ffoottoo iinn aallttoo,,Nadia Monari, responsabile in turno e infermiera, in sala operativa. Nadia hagià collaborato con ADR Noi, inviandociun articolo sul Chaaria Mission Hospital,Kenya, in cui ha lavorato come volontaria.

Page 6: Rivista Adr Noi - mese di Ottobre

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Gianni Migneco, collega dei Sistemi Informativi,ha corso l’ultra maratona tra Atene e Sparta,

compiendo 246 chilometri senza fermarsi mai e toccando il traguardo dopo 34 ore e 50 minutidalla partenza. Un’impresa al confine con il mito,che i colleghi di Giovanni ci hanno chiesto di pubblicare e che volentieri raccontiamo con le parole di chi l’ha compiuta

Il maratoneta

La strada tra Atene e Sparta fu

percorsa per la prima volta nel

490 a.C. da Filippide, eroico

messaggero che chiese l’aiuto degli

spartani per affrontare l’esercito per-

siano in vista della battaglia di Mara-

tona. La Spartathlon, da trent’anni,

commemora l’evento. Nel corso del-

l’ultra maratona, gli atleti si misurano

in un’impresa al confine con il mito,

non sempre riuscendo a raggiungere

il traguardo.

Gianni Migneco ce l’ha fatta: 54 anni

portati con grande disinvoltura, lo

sguardo limpido e aperto, la narra-

zione spontanea e ancora commos-

sa per essere arrivato in fondo al

percorso, capace di infondere quasi

la stessa emozione provata nel cor-

so della gara. A lui la parola.

“Sono in ADR dal 1978 – afferma Mi-

gneco – e posso dirmi un veterano: ho

lavorato in aree operative, assistenza

adr s

tory

vi erano 73 check point, di cui 10

dovevano essere raggiunti entro un

tempo limite, pena l’esclusione dalla

gara. In tutti i punti di sosta, situati

tra loro a circa 4 chilometri di distan-

za, vi erano diversi generi di confor-

to, acqua, frutta, barrette energeti-

che, in alcuni anche altri alimenti più

sostanziosi, come la pasta. Ogni

atleta ha le sue tecniche: alcuni pre-

feriscono accelerare e mangiare se-

duti per riposare, altri, invece, man-

giano camminando, per guadagnare

500 metri anche durante il pasto”.

““QQuuaannttii aattlleettii hhaannnnoo ppaarrtteecciippaattoo??””

“Gli iscritti ammessi erano 389, di cui

24 italiani; sono arrivati al traguardo

in 133, di cui 6 italiani; io sono arriva-

to 94° assoluto e quinto tra gli italia-

ni in gara”.

““CChhii ssoonnoo ssttaattii ii vviinncciittoorrii??””

“Data la durezza della prova, hanno

vinto tutti coloro che hanno raggiun-

to il traguardo. I primi tre posti sono

andati al quattro volte campione del

mondo nella 24 ore, di nazionalità

giapponese Ryiichi Sekiya, al danese

Lars Cristoffensen e al norvegese

Jon Bergen. Si tratta di atleti profes-

sionisti, assistiti dalla propria équipe,

con medico e massaggiatore al se-

guito. Si allenano molte più ore di

quanto non faccia io o gli altri corri-

dori per passione!”.

““QQuuaallii ssoonnoo ssttaattii ii mmoommeennttii ppiiùù eemmoo--

zziioonnaannttii ddeellllaa ccoorrssaa??

“La partenza è stata splendida: ai

piedi del Partenone, alle 7 del matti-

no, immersi nella luce dell’alba che

rendeva la cornice ancor più sugge-

stiva. Sentivo in me una grande

adrenalina. I chilometri iniziali si per-

corrono su strade anche ad alto

scorrimento e hanno richiesto molta

attenzione. Poi hanno cominciato a

sfilare sotto i miei occhi panorami

mozzafiato: ricordo Megara al qua-

rantesimo chilometro, Corinto all’ot-

tantunesimo, con il passaggio a pic-

co sullo stretto. Superata questa

tappa, lo scenario cambia completa-

mente e si entra all’interno di paesi

caratteristici, con gli abitanti in strada

ad applaudire noi corridori, conside-

rati tutti come ‘l’emerodromo’, o

portatore di messaggio, persona sa-

cra nell’antica Grecia. Dal centesimo

chilometro, i bambini ci chiedevano

gli autografi sui loro quaderni, la par-

tecipazione della gente si è fatta

sempre più intensa e commovente. Il

momento più importante per me, lo

ricordo con grande precisione. Ave-

vo percorso circa 210 chilometri ed

ero giunto quasi al limite della resi-

stenza. Ad un tratto, lungo il percor-

so, vedo una vecchietta che aspet-

tava i corridori, sembrava un’appari-

zione nelle condizioni psicofisiche in

cui mi trovavo. Dopo aver saputo

che ero italiano, mi ha lasciato due

rametti di basilico selvatico, racco-

mandando di annusarli nel momento

di maggiore stanchezza. Mi sono

commosso alle sue parole e ho sen-

tito di nuovo affluire l’adrenalina in

me. Negli ultimi 30 chilometri ho su-

perato 20 persone, ho riacquistato il

mio passo e sono arrivato in fondo.

L’ultimo tratto del percorso è durissi-

mo: si sale su un sentiero di monta-

gna, tra sassi e pietrisco, ma gli ulti-

mi due chilometri e 100 metri, con

l’ingresso a Sparta, mi sono trovato

di fronte un paesaggio da ‘mal

d’Africa’, tra due ali di folla che mi in-

citava, nel rispetto di una tradizione

millenaria. Mi hanno dato la bandiera

italiana, il simbolo della mia nazione

d’appartenenza, che ho portato nel-

l’ultimo tratto. Su tutto, le urla d’in-

coraggiamento e gli applausi, che mi

arrivavano anche dai miei amici e

compagni di gara, che non ce l’ave-

vano fatta ad arrivare. Sulla spinta di

quelle grida, ho tagliato il traguardo,

toccando il piede della statua di Leo-

nida, l’eroe spartano della battaglia

delle Termopili contro i persiani”.

“All’arrivo – continua Migneco – due

ragazze in tunica bianca, come da

tradizione olimpica, offrivano una

coppa con l’acqua del fiume sacro

di Sparta (Eurota) e la corona d’allo-

ro. Il sindaco porgeva una targa in ri-

cordo della gara portata a termine.

Tutti gli atleti hanno avuto gli stessi

doni, tranne i primi tre classificati,

che hanno ricevuto una piccola

coppa, oltre alla targa. Segno di

‘democrazia’ e rispetto per coloro

passeggeri e movimento carico, ove

ho avuto grandi maestri, finché, nel

1983, dopo una selezione interna per

personale programmatore, sono pas-

sato nell’area sistemi informativi”.

“Allo stesso tempo – continua – ho

coltivato la mia passione per lo

sport, passione familiare, perché mio

padre è stato preolimpionico di

scherma nel 1940. Poi la guerra…

ma è riuscito ugualmente a trasmet-

tere, a mio fratello e a me, il suo

amore per l’agonismo”.

““QQuuaannttee oorree ttii aalllleennii aall ggiioorrnnoo??””

“I miei allenamenti? La sveglia sul

cellulare parla da sé: suona alle 4,40,

orario che mi permette due ore mat-

tutine di allenamento, quasi tutti i

giorni della settimana. Corro sempre

con il buio, alle 5 del mattino non c’è

luce neppure in estate. È la mia ‘dro-

ga buona’ quotidiana, le endorfine

che mi fanno lavorare meglio duran-

te tutta la giornata”.

““DDoovvee ttii aalllleennii aabbiittuuaallmmeennttee??””

“Mi alleno non lontano da casa, abito

a Centocelle, corro di solito al Parco

di Villa De Sanctis, dal quale prende il

nome l’associazione sportiva di cui

sono tesserato. Il parco rappresenta

un’area verde ricca di storia; vi è tra

l’altro anche il mausoleo di Sant’Ele-

na, madre di Giustiniano. Oppure cor-

ro al Parco di Tor Tre Teste o alla Pine-

ta di Ostia, la doccia al campo di atle-

tica e alle nove in ufficio”.

““SSeeii sseemmpprree ssttaattoo uunn mmaarraattoonneettaa??””

“Non ho iniziato con la corsa, sono

passato attraverso altri sport, dalla

scherma al calcio, giocato anche

con i colleghi. Poi decisi di seguire

mio fratello, che condivide la mia

stessa passione, facendo gare di

maratona sempre più lunghe, fino ad

arrivare alle ultramaratone, superiori

ai 42 chilometri e mezzo”.

““QQuuaallii ttiittoollii èè nneecceessssaarriioo aavveerree ppeerr

eesssseerree aammmmeessssii aa qquueessttaa ccoommppeettii--

zziioonnee??””

“Per potervi partecipare, è necessa-

rio aver corso 100 chilometri in me-

no di 10 ore o 200 chilometri in 24

ore e aver ottenuto titoli e credenziali

riconosciuti a livello internazionale. Io

li possiedo entrambi”.

““PPeerr qquuaannttoo tteemmppoo hhaaii ccoorrssoo??””

“Ho corso per 34 ore e 50 minuti, un

giorno e mezzo, senza fermarmi mai.

La gara di per sé è stata durissima,

con prove intermedie di registrazione

dei tempi. Lungo il per sorso, infatti,

torS ytorS y

NNeellllaa ffoorroo ggrraannddee iinn aallttoo,Migneco di fronte al Partenone.IInn aallttoo,,Migneco ha appena raggiunto il traguardo, visibilmente provato e commosso.NNeellllee aallttrree ffoottoo,,la premiazione e alcuni tra gli italiani in gara, prima della partenza.SSoottttoo,,Migneco con gli altri 4 italiani giunti al traguardo, tranne l’atleta con la camicia bianca, che ha dovutoabbandonare la corsa quasi alla fine.

Page 7: Rivista Adr Noi - mese di Ottobre

7

che hanno portato a termine l’intero

percorso, tutti degni degli stessi

onori.

Il giorno dopo, siamo stati ricevuti al

pranzo di gala delle autorità locali e,

infine, la sera, si è tenuta una cena

con la premiazione vera e propria,

una medaglia con inciso il nome del-

l’atleta e il paese d’appartenenza,

che conserverò per sempre”.

““CCii ssoonnoo rriiccoorrddii ddaa ccuuii ttrraaii llaa ffoorr--

zzaa ppeerr ccoorrrreerree?? AA cchhii ppeennssaavvii

mmeennttrree ggaarreeggggiiaavvii??””

“La mia forza l’attingo dagli affetti,

dai miei figli, da mia moglie, che più

NNeellllaa ffoottoo,,Eraldo Blanchi con la figlia Elisa.

“Ogni volta che Elisa gareg-

gia è per noi una grande

emozione – afferma Eral-

do Blanchi, responsabile in turno di

ADR Assistance a Ciampino – e la

vittoria della medaglia d’oro ai Mon-

diali in Giappone è stato il giusto co-

ronamento dei nostri sogni”.

Elisa Blanchi, della quale avevamo

già scritto su ADR Noi, figlia del no-

stro collega, ha vinto con la squadra

italiana di ginnastica ritmica due me-

daglie d’oro e una d’argento, com-

piendo una brillante impresa, che

porta a quattro i titoli iridati conqui-

stati nella storia delle partecipazioni

ai campionati mondiali: prima dei

due ori ottenuti a Miè in Giappone, il

movimento azzurro si era infatti ag-

giudicato l’oro a Baku 2006 e nel

lontano 1975, a Madrid nel concor-

so generale.

Una campionessa in famiglia

torS ytorS yQuesti riconoscimenti premiano la

fatica e la costanza di Elisa Blan-

chi, che fa parte del Gruppo Spor-

tivo dell’Aeronautica Militare e si al-

lena otto ore al giorno con la Na-

zionale, per prepararsi fin d’ora al-

le prossime Olimpiadi di Londra del

2012.

“Vediamo nostra figlia poco tempo

– afferma Eraldo Blanchi – ma è un

sacrificio che affrontiamo con gio-

ia, sia per i suoi successi, sia, so-

prattutto, perché la vediamo così

felice”.•

Da questo numero inauguriamo la nuova

rubrica “Un libro al mese”, che può

diventare un film o un racconto di

viaggio, una cronaca di momenti di vita

aziendale che creano aggregazione,

quali tornei sportivi, gite e tanto altro,

una raccolta degli aneddoti aeroportuali,

da condividere con i lettori di ADR Noi.

Vorremmo realizzare una rubrica tutta

da costruire, con il vostro contributo.

Il libro di questo mese, del quale

pubblichiamo una breve recensione

è “Lo spazio bianco” di Valeria Parrella,

diventato anche un film dal titolo omonimo.

“Ho provato. Aspettando la metropolita-

na per l’ospedale, tutti i giorni, ho pro-

vato a leggere saggistica. I primi tempi

ci sono riuscita, perché non avevo altro se non la mia te-

sta. Ed era una testa molto esercitata sui libri”.

Così inizia “Lo spazio bianco”, della scrittrice Va-

leria Parrella, dal quale è stato tratto un film, dal titolo

omonimo, presentato al festival di Venezia e ora nelle

sale cinematografiche.

È la storia di una donna, Maria, che insegna ita-

liano in una scuola serale, ha da poco superato i qua-

rant’anni ed ha appena avuto una bambina dopo solo

sei mesi di gestazione. La piccola Irene viene per que-

sto chiusa in un’incubatrice bianca, una scatola bianca,

uno spazio bianco in cui vivere o morire sono quasi la

stessa cosa. “Il fatto è – scrive l’autrice – che mia figlia

Irene stava morendo o stava nascendo, non ho capito

bene: per quaranta giorni è stato come nominare la stes-

sa condizione”. Il libro è il racconto di questi quaranta

giorni, trascorsi nel tempo sospeso dell’attesa, la sola

condizione che Maria si sente incapace di tollerare: “Io

non sono buona ad aspettare. Non sento curiosità nel

dubbio, né fascino nella speranza. Aspettare senza sape-

re è stata la più grande incapacità della mia vita”. Eppu-

re non può fare altro, se non attraversare la città di Na-

poli, in cui vive, tutti i giorni in tram, cercare di proteg-

gersi dentro ai libri di saggistica che hanno rappresenta-

to fino ad allora la sua difesa dalle aggressioni della vi-

ta e sentirsi invece senza più testa, tutta racchiusa den-

tro l’oblò dal quale può guardare Irene che nasce o che

muore a seconda dei referti giornalieri dei medici.

La poesia è stata inviata alla redazione da AlessandroSementilli, Addetto Sicurezza Aeroportuale. L’autore èAlexis Diaz Pimienta, il titolo è:

Dagli occhi di un bambinoDagli occhi di un bambino decollano gli aeroplani.Se chiudesse gli occhi cadrebbero.

Il solo intervallo tra un’attesa e l’altra è rappresen-

tato dalla sua attività di insegnante, prima-terza media

impartita a camionisti giganteschi che faticano ad entra-

re nei banchi, imparano a dare il lei invece del voi, se-

condo la cadenza partenopea e devono leggere i Pro-

messi Sposi in 150 ore di lezione. Tutto il resto del tem-

po, Maria lo trascorre con le altre donne come lei, delle

quali racconta brevemente le storie, che sono più foto-

grafie istantanee di mamme. Il libro è anche una storia

di solidarietà femminile, che si manifesta tra donne pie-

gate sulle incubatrici dei loro bambini, che bisbigliano

tra loro, pur non potendolo fare per il divieto delle in-

fermiere, per rivelarsi un’ansia o mostrarsi una confer-

ma. Il dialogo muto con le altre mamme fa da contrap-

punto alla sorveglianza delle macchine, che tengono in

vita i bambini, delle quali Maria si sforza di comprende-

re il funzionamento, spiegandolo alle altre donne in una

sorta di riunioni sediziose, perché tenute lontane dal

personale medico e con parole molto più semplici di

quelle usate nel reparto permaturi.

Lentamente, per Irene iniziano a dischiudersi possi-

bilità di sopravvivere e Maria fa appendere all’incubatrice

una nuvoletta rosa, sulla quale segna il nome della bam-

bina, in un’ansia di vita che sente potrebbe diventare sua

e che arriva finalmente, prima con l’autonomia respirato-

ria, poi con l’allattamento con il biberon, in uno stato

d’agitazione perenne, per le grandi difficoltà della bambi-

na a deglutire, infine con le dimissioni dall’ospedale.

Il libro termina con una fine che non raccontiamo

e che lasciamo alla lettura all’ultima pagina, com’è giu-

sto che sia.

Lo spazio bianco

Solo il suo stupore li mantiene sospesi,la sua piccola mano li innalza,il suo cuore li muove e li allontana.Senza un bambino appiccicato ai vetri,alle alte ringhiere di una terrazza adulta,gli aeroporti morirebbero d’orrore.Un bambino non potrà mai pronunciare la parola“aeronautica”ma da lui dipenderà l’imitazione dell’uccello.Un bambino non saprà calcolare le distanze

ma è lui la garanzia del ritorno.Ogni aeroporto deve avere un bambino incollato aivetri, accanto agli altoparlanti, dovunque si acquatti la paura.Grazie a lui durerà meno lacrime il rientro di tutti,dorrà meno baci l’addio delle madrie le hostess potranno prescindere da avvisi insulsi.

Un aeroplano per ariasono molti bambini che guardano l’orizzonte...

d’ogni altra persona sopporta i miei

sacrifici e le lunghe ore d’allenamento

dei fine settimana, dai miei amici.

Ma quando corro la mia mente è

sgombra, raggiungo uno stato di be-

nessere psicologico; sulla strada per

Sparta, gli unici pensieri che mi pas-

savano per la testa erano per i miei

figli. Pensavo a loro e all’orgoglio che

mi danno le loro esistenze”. •

UNLIBRO AL MESE

UNLIBRO AL MESE

letterarioL’Angolo

Page 8: Rivista Adr Noi - mese di Ottobre

L’unità organizzativa Safety

Management di ADR, di cui è

responsabile Nunzia D’Auria, ha

assunto la funzione di coordina-

mento del gruppo di lavoro Safety

di Assaeroporti. Il gruppo di lavoro

guidato da ADR consentirà di rac-

cogliere e di effettuare uno scam-

bio sui dati della sicurezza operati-

va, sia per creare un archivio, utile

a ricostruire le dinamiche di even-

tuali incidenti, sia per un confronto

costruttivo tra le società di gestio-

ne, volto a individuare le modalità

necessarie per la prevenzione de-

gli stessi. Tra i partecipanti al

gruppo di lavoro è stato firmato un

protocollo d’intesa che stabilisce

le norme di comportamento cor-

rette per il trattamento di dati sen-

sibili. Il gruppo ha già attivato alcu-

ne iniziative a tutela della safety,

relative alla valutazione del rischio

sul tema del rifornimento carbu-

rante con passeggeri a bordo ed

alla formulazione di uno standard,

unico per tutti gli aeroporti, per il

processo di emissione delle pa-

tenti aeroportuali.•

Il Safety Management ADR è responsabile del gruppo di lavoro di Assaeroporti

Il trafficodi settembreIl Sistema Aeroportuale Romano ha re-

gistrato nel mese di settembre 2009

una riduzione dei passeggeri traspor-

tati del -4,3%, confermando il negativo

trend cominciato da inizio anno, sep-

pure con un miglioramento rispetto ai

risultati registrati nei mesi precedenti.

La contrazione dei volumi si evidenzia

sia per quanto riguarda il traffico do-

mestico (-2,5%) che quello internazio-

nale (-5,2%, con rispettivamente UE

-7,0% ed extra UE -2,0%). La causa

principale della contrazione che si sta

registrando a inizio anno è ancora da

attribuire al negativo quadro congiun-

turale e, in particolare per lo scalo di

Fiumicino, alla riduzione della flotta ae-

romobili della nuova Alitalia, con la

conseguente diminuzione del network

servito.

Analizzando singolarmente gli scali di

Fiumicino e Ciampino, il traffico ha re-

gistrato a Fiumicino un risultato negati-

vo (-5,2%) mentre Ciampino registra

anche a settembre un incremento dei

volumi trasportati (+2,6%) conferman-

do il trend positivo iniziato a maggio

2009.•

NEWSLETTER PERIODICA DI COMUNICAZIONEINTERNA DI AEROPORTI DI ROMA

Aut. del Tribunale civile di Roma n. 87/08 del 6 marzo 2008

Redazione: Vito Mangano,Fabrizio Mariotti, Silvia Rosati

Collaboratori: Gianfranco Concutelli,Arianna Di Martino, Daniele Occhiato

Contatti: [email protected]

Direttore Responsabile: Silvia RosatiFoto: Virginio FavaleProgetto grafico: ATON Srl - RomaStampa: ATON Srl - Romaottobre 2009

SISTEMA AEROPORTUALE ROMANO - TRAFFICO DEI PASSEGGERI

SETTEMBRE 2009

Totalesistema

RomaFiumicino

RomaCiampino

Totale

UE

Extra UE

Pax Totali

Differenzaanno precedente

Pax Totali

Differenzaanno precedente

Pax Totali

Differenzaanno precedente

Pax Totali

Differenzaanno precedente

Nazionali

ANDAMENTO ANNUO

Totalesistema

RomaFiumicino

RomaCiampino

Totale

UE

Extra UE

Pax Totali

Differenzaanno precedente

Pax Totali

Differenzaanno precedente

Pax Totali

Differenzaanno precedente

Pax Totali

Differenzaanno precedente

Nazionali

La qualità di ADR Nell’ambito dell’attività di benchmark

gestita dalla Qualità di ADR, il 7 ot-

tobre scorso si è riunito a Fiumicino

l’European Airports Benchmarking

Group on Service Quality (EABSQ).

Questo gruppo, costituito a giugno

2007 per iniziativa di Aeroporti di

Roma, nasce dalle esigenze di 8

aeroporti europei di confrontarsi si-

stematicamente sui livelli di qualità

condividendo esperienze e idee

nell’ottica di una dinamica di miglio-

ramento.

In particolare, il gruppo ha focaliz-

zato l’attenzione su alcuni proces-

si critici relativi al funzionamento

dell’aeroporto analizzando, su ba-

se trimestrale, l’andamento dei se-

guenti indicatori:

8

3.161.482

1.153.174

1.161.109

847.199

427.280

84.610

325.168

17.502

3.588.762

1.237.784

1.486.277

864.701

25.759.128

9.563.282

9.616.116

6.579.730

3.653.242

736.551

2.773.205

143.486

29.412.370

10.299.833

12.389.321

6.723.216

-4,3%

-2,5%

-7,0%

-2,0%

-5,2%

-5,6%

-6,7%

-2,3%

2,6%

76,6%

-8,0%

15,6%

-5,9%

-6,6%

-7,7%

-1,5%

-6,6%

-9,7%

-6,7%

-1,6%

-0,7%

68,7%

-10,8%

5,6%

• tempi di riconsegna bagagli;

• tempi di attesa al check-in;

• tempi di attesa al controllo sicu-

rezza e bagaglio a mano;

• tempi di attesa al controllo pas-

saporti;

• puntualità di scalo.

In questo ultimo incontro, agli aero-

porti già partecipanti (Amsterdam,

Copenaghen, Francoforte, Parigi,

Monaco, Zurigo, Malpensa) hanno

chiesto di unirsi anche gli aeroporti di

Londra Heathrow, Madrid e Vienna.

Interessante è stato l’intervento di

Mr G. Efkolides dell’aeroporto di

Londra Heathrow che ci ha presen-

tato il “quality rebate scheme”, si-

stema tariffario introdotto a luglio

2003 e rivisitato a marzo 2009, che

si ispira al nostro futuro accordo di

programma.

In base a tale sistema, il gestore ae-

roportuale (BAA - British Airports Au-

thority), in caso di mancato rispetto

degli standard di qualità stabiliti dalla

Civil Aviation Authority (l’ENAC ingle-

se), è tenuto a pagare delle penalità

sotto forma di sconti alle compagnie

aeree per un importo massimo pari

al 7% dei diritti aeroportuali.

In caso di “overperformance” il ge-

store riceve, invece, un bonus mas-

simo pari al 2,24% dei diritti aeropor-

tuali.

Gli standard di qualità si riferiscono

ad elementi di percezione del pas-

seggero (disponibilità delle sedute

nelle zone d’imbarco, pulizia dei

servizi igienici), disponibilità del

servizio (loading bridge, nastri ri-

consegna bagagli) e tempi di at-

tesa.

Un momento singolare del workshop,

che ha catturato l’attenzione dei

partecipanti, è stata la presenta-

zione dell’architettura e arreda-

mento interno delle toilette dell’ae-

roporto Charles de Gaulle che

spiccano per creatività e originalità.

Ogni toilette, infatti, si ispira a dei

paesaggi tipici della campagna

francese e a dei monumenti sim-

bolici di Parigi.

Il prossimo appuntamento con gli

undici aeroporti è previsto per il

2010.•Un’immagine delle toilettedell’aeroporto Charles de Gaulle