RF magazine No 01

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Giugno 2016 Righe Fangose 1 Righe Fangose PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA SPORTIVA FONDATO NEL 2016 Numero 1 Giugno 2016 Quando una scrittura pulita non è poi così importante Nasce con questo numero Righe Fangose, o più semplicemente RF, il magazine che propone lo sguardo dei rugbisti falconaresi sul loro sport e sulla realtà che li circonda In apertura del primo numero di Righe Fangose, ospitiamo il pensiero di Emanuele Bianconi, al Rugby Falconara dal 2009 e presidente del club al secondo mandato, in conclusione di un’impegnativa stagione sportiva che ha mostrato gli elementi di una profonda trasformazione già in atto I l miglior modo per festeggiare il decimo compleanno è quello di fondere la vita del club con le realtà cittadine limitrofe attraverso una serie di attività volte a perseguire lo scopo principale che la nostra Assemblea dei Soci ha deciso in questi anni, ovvero educare i giovani allo sport del rugby e ai valori che gli appartengono. Per raggiungere questo obiettivo, è stata necessaria la stesura del Progetto Tecnico, grazie al quale siamo riusciti a proporre un più mirato percorso attraverso scelte sempre più coerenti alla mission di cui sopra. Già da ora, infatti, sentiamo la necessità di dotarci del progetto educativo per dare maggiore impulso Il timoniere dei “granchi” di Falconara traccia la rotta verso lontani orizzonti SGUARDO FISSO ALLA META È affascinante soffermarsi a osservare le varie possibili scelte che può compiere un pallone ovale dal momento in cui decide di rimbalzare sul terreno di gioco. Si tratta di decisioni improvvise, spesso istintive e impulsive, le stesse che restano negli occhi di chi almeno una volta nella vita, ha scelto di inseguire quella “strana” palla per poterla raggiungere e prendere anche solo per pochi istanti. RF nasce proprio da qui, da un rimbalzo non calcolato e dalla voglia di seguirlo che ci accompagnerà alla scoperta della nostra realtà sportiva e sociale attraverso scorci mensili ricchi di approfondimenti e curiosità. La redazione è aperta al contributo di tutti i suoi protagonisti e sarà orgogliosa di ospitare sulle nostre (per ora poche) pagine anche il punto di vista di esperti e opinionisti esterni al Club. Così il Rugby Falconara avrà una nuova voce che non sarà una mera e propria traduzione letteraria del rugby giocato, ma una possibilità di entrare in ‘contatto’ con il territorio attraverso questo sport, e l’occasione buona per voi lettori di venirci in ‘sostegno’ per raggiungere la meta. LF PRIMA PAGINA, PIEDE LARGHEZZA DUE COLONNE: CONTATTA LA REDAZIONE! MANCHETTE: PER INFO CONTATTACI!

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Righe Fangose, il magazine del Rugby Falconara Dinamis ASD

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Giugno 2016 Righe Fangose 1

Righe Fangose

PERIODICO DI INFORMA ZIONEE CULTUR A SPOR TIVA

F O N D ATO N E L 2016

Numero 1Giugno 2016

Quando una scrittura pulita non è poi così importanteNasce con questo numero Righe Fangose, o più semplicemente RF,il magazine che propone lo sguardo dei rugbisti falconaresi sul loro sport e sulla realtà che li circonda

In apertura del primo numero di Righe Fangose, ospitiamo il pensierodi Emanuele Bianconi, al Rugby Falconara dal 2009 e presidente del clubal secondo mandato, in conclusione di un’impegnativa stagione sportiva che ha mostrato gli elementi di una profonda trasformazione già in atto

I l miglior modo per festeggiare il decimo compleanno è quello di fondere la vita del club con le realtà cittadine limitrofe attraverso una serie di attività volte a perseguire lo scopo principale che la nostra Assemblea dei Soci ha deciso in questi anni, ovvero educare i

giovani allo sport del rugby e ai valori che gli appartengono. Per raggiungere questo obiettivo, è stata necessaria la stesura del Progetto Tecnico, grazie al quale siamo riusciti a proporre un più mirato percorso attraverso scelte sempre più coerenti alla mission di cui sopra. Già da ora, infatti, sentiamo la necessità di dotarci del progetto educativo per dare maggiore impulso

Il timonieredei “granchi”di Falconara

traccia la rottaverso lontani

orizzonti

SGUARDOFISSO ALLA META

È affascinante soffermarsi a osservare le varie possibili scelte che può compiere un pallone

ovale dal momento in cui decide di rimbalzare sul terreno di gioco. Si tratta di decisioni improvvise, spesso istintive e impulsive, le stesse che restano negli occhi di chi almeno una volta nella vita, ha scelto di inseguire quella “strana” palla per poterla raggiungere e prendere anche solo per pochi istanti. RF nasce proprio da qui, da un rimbalzo non calcolato e dalla voglia di seguirlo che ci accompagnerà alla scoperta della nostra realtà sportiva e sociale attraverso scorci mensili ricchi di approfondimenti e curiosità. La redazione è aperta al contributo di tutti i suoi protagonisti e sarà orgogliosa di ospitare sulle nostre (per ora poche) pagine anche il punto di vista di esperti e opinionisti esterni al Club. Così il Rugby Falconara avrà una nuova voce che non sarà una mera e propria traduzione letteraria del rugby giocato, ma una possibilità di entrare in ‘contatto’ con il territorio attraverso questo sport, e l’occasione buona per voi lettori di venirci in ‘sostegno’ per raggiungere la meta. LF

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Giugno 2016 Righe Fangose2

DIRETTOREVICE DIRETTORE

CAPOREDATTOREPHOTO CONTRIBUTORS

ART DIRECTOR

HANNO SCRITTO PER QUESTO NUMERO DI

Luca FiordelmondoMichele MorbidoniAlessandro BisulchiMatteo Del BuonoRiccardo Scandali

Mobi Mick

Emanuele BianconiAlessandro BurattiniLuca FiordelmondoFrancesco FabbriziDavid Segato

RUGBY FALCONARADINAMIS A.S.D.

Via Italia 35, 60015Falconara Marittima (AN)CF. e P.IVA [email protected]

alla crescita e allo sviluppo del settore giovanile. Se poi volessimo continuare su questo tema, cosa dire del progetto inerente alle infrastrutture e di quello generale sul club? Work in progress: abbiamo realizzato in questo anno alcuni importanti lavori di sistemazione delle due uniche strutture a nostra disposizione, portando a termine la costruzione degli spogliatoi e migliorando notevolmente la Crab House che ora è molto più accogliente e pulita. Il numero dei tesserati ha superato quota 250 iscritti e, per la prima volta nella nostra storia, abbiamo completato in maniera stupenda il campionato regionale Under 18 con atleti e tecnici unicamente del nostro club e a dare quindi, anche in ottica futura, un ricambio alla prima squadra con un numero adeguato di giocatori. Il conseguente impegno dei volontari dell’Assemblea dei Soci e del

Consiglio Direttivo è stato compensato dalla creazione di un organigramma molto strutturato e specifico, che ha consentito la condivisione delle scelte, promuovendo la partecipazione e di conseguenza la suddivisione dei carichi di lavoro dei molti “granchi” che stanno sostenendo il cammino di crescita. Con l’aiuto di Vittorio Munari, leggenda del rugby italiano, e di don Giovanni Varagona, educatore giovanile della nostra comunità, ci siamo soffermati a riflettere sul nostro modo di vivere questo sport attraverso i loro interessanti punti di vista. Il nostro sogno adesso? Concentrarci e lavorare per raggiungere la formazione di un settore giovanile al livello dei migliori nel panorama nazionale, in campo e soprattutto fuori, perchè solo così potremo vincere le tante sfide, non solo sportive, che incontreremo lungo il cammino. EB

Q uale causa può spiegare l’ultimo posto in classifica? Sicuramente

la mancanza di continuità durante gli allenamenti. Tra i molti infortuni e le varie assenze non abbiamo mai raggiunto un numero di atleti tale da poter preparare al meglio le sfide domenicali. La costante presenza nell’arco della settimana è fondamentale per crescere insieme e migliorare sotto l’aspetto tecnico-tattico.Quali le note positive da ricordare? La serietà della società che non ha mai fatto mancare la sua fiducia nei nostri confronti e, soprattutto, l’esordio e la conferma di

alcuni ragazzi dell’Under 18, che si sono fatti trovare pronti nel momento del bisogno e che hanno portato il loro aiuto con prestazioni degne di nota. Da cosa ripartire per la prossima stagione? Occorre ripartire dallo zoccolo duro della squadra, cioè dai più presenti agli allenamenti, tra questi “quelli sotto il Muso’ ” (il Musone, n.d.r., cioè gli atleti di Loreto e Recanati) che nonostante la tanta strada da percorrere sono mancati poco. Da qui procedere con l’inserimento dei nuovi ragazzi in modo tale da formare una squadra con un numero di atleti sufficiente per affrontare un intero campionato. LF

Sono già passati dieci anni da quando la palla ovale si è spostata dalla spiaggia di Palombina al Parco del Cormorano. Giorno per giorno, il sogno si sta realizzando: i tesserati sono passati dai 69 del 2008 ai 261 di oggi, ma la strada è ancora lunga e solamente con il sostegno e l’appoggio di tutti si riuscirà a toccare la linea di meta

UN ANNO DI... FANGAOra la Senior riparte da 18

REDAZIONE

EDITORE

contenutiextra

LA STURIELA DE DEDÈ

Mister Marco Montesicommenta il campionatodi C1 appena conclusoe i punti di forzaper la prossimastagione sportiva

SECONDA PAGINA, PIEDELARGHEZZA DUE COLONNE:

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La Classifica Filosportiva

Il fioretto di Bebe punta drittoa Rio 2016

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BEATRICE VIOL’atleta trevigiana conquista in un mese la Coppa del Mondo e l’oro ai Campionati Europei di scherma paralimpica (Foto: Beatrice Vio official page FB)

PESARO RUGBYNella finale contro Parabiago Milano i Kiwi giallorossicentrano la promozionein Serie A portando le Marche nel rugby che conta

GRANCHIAVANTI OLD RUGBYUn grazie a Matteo Sarti e a tutti i Vecchi Granci per il restyling della Crab House di Falconara

ph. RS

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C he cosa hai provato quando sei stato nominato capitano? Ti ricordi quel giorno? Mi

sono sentito molto onorato anche se inizialmente pensavo si trattasse di una cosa temporanea. Credevo, che si potesse fare a turno alternandoci partita dopo partita. Al tempo stesso sono rimasto stupito in quanto non sono mai stato un trascinatore carismatico e non mi aspettavo di essere scelto. Sono stato nominato capitano

alla prima uscita “ufficiale”: il torneo di Fermignano nel luglio 2006. Il mister mi ha chiesto se me la fossi sentita di ricoprire il ruolo di capitano e, seppur con un po’ di stupore, accettai. Che cosa ha significato per te essere il capitano? Sarebbe troppo facile dire solamente che è stato bello e che mi ha riempito di orgoglio. All’inizio, è stato abbastanza impegnativo perché eravamo completamente “ignoranti” di rugby, me in primis, e quindi dovevamo tutti

imparare a conoscere il gioco. Le partite erano molto caotiche e dovevo essere un po’ psicologo per potermi rapportare con gli arbitri mentre ne combinavamo di tutti i colori. Ho sempre cercato di dare sempre l’esempio durante le partite, gli allenamenti e fuori dal campo. Cosa ne pensi del Falconara Rugby oggi? E della prima squadra? In questi ultimi anni mi sono un po’ assentato da bordo campo causa lavoro e quindi sugli sviluppi della

prima squadra non posso essere molto attendibile, so che i risultati però non sono stati buoni. Resto fiducioso, dopo una discesa c’è sempre la risalita. Ricordo a riguardo la sconfitta col San Benedetto per 146 a 0 del primo campionato. Sembrava che non meritassimo di scendere in campo, ma noi ce l’avevamo messa tutta e con lo spirito giusto andammo avanti per la nostra strada. Quindi forza Falco! Il rugby Falconara come società è molto dinamica e vivace. Si è ingrandita molto in questi ultimi anni riuscendo ad ottenere risultati molto importanti sotto gli occhi di tutti. Apprezzo particolarmente l’ottimo lavoro svolto con l’intero settore giovanile.Cosa consiglieresti all’attuale e ai futuri

capitani? L’attuale capitano è una forza della natura e gode della mia massima stima fin da quando giocavamo con le maglie prese alla squadra di pallavolo. Non mi sento di dare consigli a nessuno, il ruolo di capitano ognuno se lo cuce addosso a proprio modo e lo interpreta come meglio

crede e può. Qualche aneddoto da capitano che ricordi? Ho fatto tutto sempre insieme alla squadra e quindi sono gli aneddoti di tutti. Ricordo con

piacere una presentazione della squadra a inizio stagione. A un certo punto il “solito” Tarcisio dice: “fammi fare due telefonate e vedrai”, dopo dieci minuti ero al telefono con il “Barone” Andrea Lo Cicero, pilone della nazionale. E non è poco. LF

Oh capitano mio capitano: Francesco Fuligni

Francesco FuligniData di nascita: 04/10/1973

Capitano: 2006/07 – 2007/08 – 2008/09Ruolo: Terza Linea

I principi cardine del rugby sono: avanzamento, sostegno, continuità. La loro applicazione sul campo è

fondamentale per il successo di una squadra e lo deve essere anche per un club. Avanzare tutti insieme, ognuno con il suo ruolo e le sue capacità, senza lasciare nessuno indietro. Sostegno a tutti, simpatici e non, ma anche farsi aiutare, cercando di capire le scelte fatte e adoperarsi per raggiungere insieme gli obiettivi prefissati. Continuità: ogni attività deve essere inserita in un progetto di club. Ognuno può integrare questi punti come preferisce, ma sempre e solo per fare squadra e per fare club. Ciao e buon rugby a tutti!

Non mi sento di dare consigli, il ruolodi capitano ognunose lo cuce addosso

TERZA PAGINA, PIEDELARGHEZZA TRE COLONNE:CONTATTA LA REDAZIONE!

ilCORMORANOGRIDA!diAlessandro Burattini

ph. repertorio RF

Il primo storico capitano del Rugby Falconara si racconta

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A poco più di un mese dall’avvio dell’ERF On The Beach 2016, c’è gran fermento fra gli organizzatori. Dopo il successo della scorsa edizione, sono molte ed importanti le novità in programma quest’anno per l’evento estivo del rugby falconarese, che punta

a coinvolgere simpatizzanti vecchi e nuovi di questa disciplina offrendo loro la possibilità di provare il gioco e il “clima” rugbistico nelle forme più ludiche. La seconda edizione della manifestazione vede confermato il patrocinio del Comune di Falconara Marittima e prenderà il via il 16 luglio dall’arenile antistante il Baraonda Beach a Falconara. L’ERF On The Beach avrà l’onore di ospitare la giornata conclusiva dell’MZ9 Rugby Camp 2016, che si svolgerà nella settimana precedente presso il Campo del Cormorano e al quale parteciperanno ragazzi provenienti da tutta Italia. Il creatore del format MZ9, Michele Zanirato, e il suo staff di giocatori e allenatori professionisti di fama internazionale, mostreranno al pubblico della spiaggia l’attività formativa che svolgono con i ragazzi e ci sarà la possibilità, per chi lo vorrà,

D omenica 15 Maggio, al campo da rugby del Cormorano, si è celebrato il primo memoriale in onore di Matteo Favi, il “gigante buono” chiaravallese, scomparso nel 2013, che in un solo anno di permanenza tra le fila falconaresi ha saputo conquistare

tutti con la sua bontà e umiltà. Alla cerimonia, oltre ai rugbisti del presente e del passato, hanno preso parte gli amici e i genitori di Matteo, rimasti quasi increduli di come, in così poco tempo, il proprio figlio sia riuscito a lasciare nella nostra piccola comunità un ricordo così indelebile.Chi lo conosceva meglio lo ricorda sempre col sorriso, un ragazzone capace di trasmettere solarità, appassionato di musica, di cinema e innamorato del suo lavoro di infermiere, che lo aveva costretto, a malincuore, ad abbandonare la palla ovale. Chi non lo conosceva, ascoltando le tante testimonianze delle persone accorse, si è rammaricato per non aver avuto questa fortuna. Per commemorare l’atleta scomparso, la società ha deciso di piantare un mandorlo, il primo albero a fiorire con l’arrivo della primavera, e di porvi alla base una targa celebrativa, così

di provare a giocare evitando situazioni di contatto. Chi si accontenta degli aspetti più ludici e coloristici della disciplina, potrà semplicemente apprendere la “Haka”, la danza di origine maori adottata e resa celebre dagli All Blacks, sotto la guida di autentici giocatori neozelandesi. Nel pomeriggio, si alterneranno momenti in cui saranno i giocatori del Rugby Falconara a darsi battaglia a momenti in cui il gioco sarà accessibile a tutti, con regole speciali per giocare in sicurezza. Il 2016 è l’anno in cui si festeggia il decennale del Rugby Falconara: la squadra locale ha mosso i primi passi proprio sull’arenile. Quale migliore modo di celebrare questa ricorrenza, se non con un terzo tempo degno della migliore tradizione rugbistica in cui le vecchie glorie e i sostenitori storici della società possano snocciolare ai neofiti dell’ultima ora la valanga di aneddoti che inevitabilmente questo sport porta con sé? Rugby, velocità, sabbia, neozelandesi e mare, ci sono tutti gli ingredienti per che sarà senz’altro un’edizione avvincente e aperta a una moltitudine di partecipanti. DS

che col passare del tempo tutti possano guardarla e rivolgere un pensiero a questo ragazzo dai sani principi, un esempio per tutti in uno sport dove i valori hanno un ruolo fondamentale. Coloro che vorranno rendere omaggio a Matteo potranno farlo lasciando un messaggio o un pensiero su di una pietra nei pressi del mandorlo, tutti sono invitati a farlo affinché il suo fuoco rimanga acceso in tutti noi e si propaghi nelle future generazioni che calcheranno l’erba del nostro campo di gioco. FF

Ospiti internazionali per la seconda edizione della kermesse ludico-sportiva in spiaggia. Rugby, velocità, sabbia, neozelandesi e mare: ci sono tutti gli ingredienti per quella che sarà senza dubbio un’edizione avvincente e ricca di partecipanti

ERF On The Beach 2016: a luglio torna il beach rugby a Falconara

L’omaggio del Rugby Falconaraa Matteo Favi,

il “gigante buono” chiaravallese scomparso nel 2013

UNMANDORLO

PER MATTEO

C ome ogni anno i granchi del Cormorano tornano là dove

tutto cominciò esattamente dieci anni fa. Il 16 luglio la kermesse del rugby falconarese tornerà ad animare l’arenile con la solita carica di gioco, divertimento e allegria. I frequentatori della spiaggia familizzeranno con lo stile festoso e spensierato questo splendido sport, e si uniranno per un giorno, o magari di più, alla grande famiglia del Rugby Falconara

ph. MDB