Spazio Italia Magazine no. 100

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Spazio HOTEL COUTURE IN-FLIGHT MAGAZINE FEBBRAIO-MARZO 2012 / FEBRUARY-MARCH 2012 n N° 100 GLI STILISTI ITALIANI VESTONO I GRANDI ALBERGHI ITALIAN DESIGNERS “DRESS” TOP HOTELS 100 SPECIALE NUMERO

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Here it is! The newest issue of #AirDolomiti #inflight #magazine #SpazioItalia - We hope you will enjoy reading and sharing it!

Transcript of Spazio Italia Magazine no. 100

Spazio

hotel couture

in-flight magazine

febbraio-marzo 2012 / february-march 2012 n N° 100

gli stilisti italiani vestonoi grandi alberghi

ItalIan desIgners “dress” top hotels

100specialenumero

Milano FrancoforteOrio al Serio

Verona Viennaa partire da / from

€29.74

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solo andata,tutto inclusoone wayall inclusive

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Light Plus Emotionservizio di bordoon board service

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servizio di bordo superioreexcellence catering

quotidianinewspapers

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1 bagaglio a mano (max 7 kg)1 hand baggage (max 7 kg)

1 bagaglio a mano+ valigetta o laptop (max 10 kg)1 hand baggage+ briefcase or laptop (max 10 kg)

magazinesmagazines

1 bagaglio a mano+ valigetta o laptop (max 10 kg)1 hand baggage+ briefcase or laptop (max 10 kg)

1 bagaglio in stiva (max 23 kg)1 checked baggage (max 23 kg)

Miles & More1 bagaglio in stiva (max 32 kg)1 checked baggage (max 32 kg)

sedili front areafront area seats

Miles & More

Per info e prenotazioni • For info and reservationsTel. +39 045 2886140 - www.airdolomiti.it

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in viaggioTravel

è questa un’edizione molto speciale di Spazio Italia perché festeggiamo oggi il numero 100 della no-stra rivista di bordo. Il magazine si è proposto, fin dagli inizi, di intrattenervi a bordo con interessanti articoli su temi che distinguono l’Italia nel mondo. Le prime edizioni si presentavano con copertine patinate lucide ed erano dedicate principalmente a città o a personaggi di particolare rilievo; ci siamo poi orientati a numeri monotematici che illustravano il meglio del made in Italy nel mondo. Nel 2005 la rivista ha cambiato nome mostrandosi in una nuova veste grafica con sezioni dedicate alla cultura, al wellness, al turismo e all’arte. Per tenersi al passo coi tempi il magazine ha sempre cercato di evolversi fino alla svolta dello scorso anno con l’arrivo di un nuovo Editore, il lancio di una grafica comple-tamente reinventata e la proposta di contenuti più approfonditi ma sempre con l’obiettivo di parlare di Italia, e di portare in volo il meglio della nostra cul-tura. Oggi dunque festeggiamo non solo il centesimo numero ma anche il primo anno di vita della nuova Spazio Italia. Per celebrare un traguardo così presti-gioso abbiamo pensato ad un’ edizione particolare: all’interno del magazine troverete uno speciale de-dicato alle eccellenze della nostra cucina italiana. Vi proponiamo un viaggio tra le meraviglie della cultu-ra enogastronomica del nostro Paese con approfondi-menti sul meglio del vino rosso (l’Aglianico), del for-maggio (quello insignito di numerosi premi speciali) di un salume unico (il culatello) e del re dei dolci, il cioccolato. Vi consiglio di leggere l’ampio spazio dedicato a queste specialità a partire da pag. 35. In questi vent’anni di attività Air Dolomiti ha sempre cercato di offrire ai propri lettori il meglio dell’Italia e di appassionare i propri ospiti in volo con articoli che diano informazioni utili per vivere nel migliore dei modi la loro permanenza nella città scelta. E’ da sempre questo il nostro obiettivo: intrattenere e incuriosire perché il volo è l’inizio meraviglioso di un viaggio. Una volta giunti a terra l’augurio è quello di far ritrovare ai nostri passeggeri ciò che hanno letto in volo. Vi invito a brindare con noi al numero 100 e al primo anno della nuova rivista: nella nostra cantina di bordo, a pag. 72 troverete i suggerimenti giusti per scegliere il vino che preferite. Ringraziandovi per l’attenzione e rimandandovi al prossimo numero di Spazio Italia vi auguro buona permanenza a bordo.

Il Presidente

Cari Passeggeri,

This is a very special edition of Spazio Italia because we celebrate the 100th issue of our in-flight magazine. Our aim has always been to entertain passengers with stimulating articles on Italian themes, and our first copies had glossy covers and were mainly dedicated to cities in Italy or prominent Italians, before moving on to themed topics illustrating the best of Made in Italy around the world. In 2005 the magazine underwent a restyling with a new name and layout, while another novelty was the introduction of sections on culture, wellness, tourism and art. Spazio Italia has always kept up to date and moved with the times and last year a new publisher re-launched the magazine with a completely new look. The articles go into greater depth, but continue to focus on Italy with the aim of launching the cream of Italian culture into the skies. So what we are now celebrating is in effect both the 100th issue of Spazio Italia and the first year of its new version. We felt this prestigious double anniversary deserved a special birthday edition, so we have dedicated a whole section to some of the highlights of Italian cuisine, exploring the pleasures and treasures of the table in the Bel Paese with a great Italian red wine, Aglianico, award-winning cheese, unique Culatello ham and that acme of delight for those with a sweet tooth, chocolate. I hope you enjoy reading the ample section dedicated to our gastronomic delights on page 35. Over the last twenty years Air Dolomiti has constantly sought to bring the best of Italy to the readers of our magazine and fire their imaginations during their flights with articles containing useful information on how to make the most of their stay at their chosen desti-nations.Our aim has always been to entertain and stimulate our readers, because a flight is nothing if not the gateway to a journey of discovery. Once our passengers land on terra firma we hope they will indeed have the pleasure of discovering some of the things they read about in our magazine. So we would like to invite you to toast our 100th issue and the first year of our new magazine; you might like to take a look at page 72 for some ideas for a suitable wine from our wine list. Thank you for your time, I look forward to seeing you in our next number of Spazio Italia and hope you enjoy a pleasant flight.The President

Dear Passengers,

Michael KrausPresidente & Ceo Air DolomitiAir Dolomiti, President & Ceo

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february-March 2012 number 100

air dolomiti in-flight magazineSpazio

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febbraio-marzo 2012 numero 100

SOMMARIOContents

C’è chi produce vini e chi salumi, for-maggi o cioccolate. Ma i protagonisti delle storie che raccontiamo in questo

“speciale” dedicato al meglio dell’eno-gastronomia italiana hanno in comune la passione per le cose ben fatte

Some make wine, some salamis, cheeses or chocolate. But what all the people we talk to in this Special on the best in Italian food and wine have in common is a passion for doing things well

SPECIALE NUMERO 100ECCELLENZE DEL MADE IN ITALY

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Amate l’inverno, la montagna, i cani? Lo sci non vi dà più le emozioni di un tem-po? Benvenuti allora nel mondo dello sleddog, le corse con i cani nordici da slitta

If you love the mountains, the snow and dogs, and feel that skiing doesn’t give you the thrill it used to, then dog sledding might be just what you’re looking for

TEMPO LIBEROEMOZIONI SULLA NEVE

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Una beauty farm esclusiva sulle rive del Lago di Garda e la scelta imprenditoria-le di arricchire la vacanza di lusso con lo stile italiano. Benvenuti al Lefay Resort di Gargnano (Brescia)

An exclusive beauty farm on the shores of Lake Garda and a management ethos that adds a he-althy dash of Italian style to a luxury holiday. Welco-me to the Lefay Resort in Gargnano (Brescia)

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BENESSEREA TUTTO RELAX

Spazio italia magazine Anno XXii - n. 100 - febbraio-marzo 2012 Autorizzazione tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011 Proprietà Air Dolomiti spa direttore responsabile Claudia Palamini

coordinamento redazionaleCristina Silvestri

direttore editoriale giovanni De luca ([email protected]) in redazione Alessandro Amadei ([email protected]) Pubblicità Paolo belloni ([email protected]) Progetto grafico mV Consulting - roma

Grafica Sira Dingi - bologna editore Sca srl via g. tomassetti 900161 roma tel. 06.8545.1226 Stampa Omnimedia srl via Sambuca Pistoiese, 5600138 rOmA

Stampato realizzato in carta certificata, di pura cellulosa ecologica, con elevato contenuto di riciclo selezionato.

Pubblicità inferiore al 45% non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. riproduzione, anche par-ziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’editore. l’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusiva-mente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per l’editore. tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.

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FASCINO Hotel couture, je t’aime 04 Hotel couture, je t’aime Magie del sottosuolo 12 Underground magic

IN VIAGGIO Vacanze a Main-hattan 18 Holiday at Main-hattan Sognavo la California, ho scalato il Kilimangiaro 24 Dreaming California, climbing Kilimangiaro

BENESSERE Anche l’anima va massaggiata dolcemente 30 Mens sana in corpore sano

SPECIALE NUMERO 100 Il signore del culatello 35 The prince of culatello ham Il cioccolato parla toscano 40 Chocolate in Tuscany L’importanza di chiamarsi Gerardo 45 The importance of being Gerardo Di Nucci, il re del caciocavallo 50 Di Nucci, the caciocavallo king

CULTURA A teatro, con il naso all’insù 55 The theatre with your nose in the air

TEMPO LIBERO Fano Yacht Festival 2012 60 Fano Yacht Festival 2012 Sleddog, emozione unica 63 The joys of dog sledding

A TAVOLA Pane, vino e San Daniele 67 Bread, wine and San Daniele ham RUBRICHE La mia Italia/My Italy 29 Mostre/Exhibitions 59 Cantina di bordo/Cellar on board 72 Mai più senza/Never be without again 75 Informazioni passeggeri/Passenger information 76 L’operativo di Air Dolomiti/Air Dolomiti’s time table 78 I nostri partner/Partnership 80

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HOTEL COUTURE, jE T’AIMEDa Bulgari a Moschino, Da arMani a Missoni, i granDi Della MoDa italiana firMano l’hotellerie. aMBienti unici Destinati aD una clientela esclusiva

Hotel couture, je t’aimeFROM BulgaRi TO MOschinO, aRManianD MissOni, gREaT iTalian DEsignERs aRE cREaTing BOuTiQuE hOTEls.sTunning sETTings FOR ThE sMaRT sET

servizio/story Paolo briSceSe

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5FASCINO Glamour

rchitetture avveniristiche, servizi esclusivi, interni all’insegna del lusso e dell’e-leganza tout court, senza dimenticare il vero protagonista: lo stile. Parliamo degli hotel progettati da grandi nomi dell’establishment della moda e del lusso che, seguendo i canoni della “haute couture”, in una logica di brand extension stanno letteralmente trasformando gli skyline delle città più esclusive del mon-do. Comune denominatore di questi hotel è l’estrema cura dei dettagli, studiati per creare uno stile unico, inconfondibile, riconducibile a quello proprio del marchio. Parola d’ordi-ne? Eccellenza, intesa come emozione, espe-rienza, unicità per una clientela upperclass.

Bulgari Resort - Bali Situato nel villaggio di Pecatu, non distante dal tempio di Pura Luhur Uluvatu, a 150 metri sul livello del mare il Bulgari Resort è una struttura di lus-so tra le più esclusive. Progettato dallo Stu-dio di architettura Antonio Citterio il resort rappresenta una contemporanea sintesi inter-pretativa del tradizionale stile balinese e del design italiano. Incastrata tra il mare e la sco-gliera, la struttura è costituito da 59 ville con vista sull’oceano, di cui 3 unità dotate di due camere da letto ciascuna e la Bulgari Villa, estesa su di un’area di 1300 metri quadrati. Tutte le ville sono dotate di piscina privata e di soggiorno all’aperto con giardino tropica-

Avant-garde architecture, exclu-sive services, luxury interiors and elegance tout court, wi-thout forgetting that absolutely essential ingredient: style. This is all about the boutique hotels designed according to the canons of haute couture by the Italian fashion establishment in a logic of brand extension. Hotels which are literally transforming the skyline of the most exclusive ci-ties in the world.The common denominator is the attention to detail, the ca-reful recreation of a unique

style which alone brands the result as belonging peculiarly to this or that maison. And the watchword is a relentless search for excellence, emotional impact and a unique experience for the discerning, not to say deman-ding, upper class customer.

Bulgari Resort - Bali Located in the village of Pecatu, not far from the temple of Pura Luhur Uluvatu, 150 metres above sea level, the Bulgari Resort is one of the most exclusive luxury bou-tique hotels on the planet. Desi-

gned by the Architects Antonio Citterio & Partners, the resort is a blend of a contemporary take on local traditions and Italian design. Perched on the cliffs abo-ve the sea, the hotel comprises 59 villas with ocean views. 3 villas with 2 bedrooms are also available, as is the 1300 square metre Bulgari Villa for parties. All the villas have private pools and open air living spaces with tropical gardens, hi-tech systems and gadgets and a complete ran-ge of comforts for customers who want the best. The landscaped

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fusione di cultureculture fusionA sinistra: il bulgari resort di bali fonde il design italiano allo stile balineseleft: the bulgari resort in bali blends italian design with local style

l’importante è colpire la fantasia / imaginationAl centro: nella maison moschino sono le favole ad aver guidato la mano degli interior designer nel progettare gli ambienti Centre: fairy tales guided the hand of the interior designer who created the maison moschino

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le, sistemi tecnologici all’avanguardia e un’ampia gamma di comfort per una clientela esigente. Il paesaggio del resort è adornato da una collezione di 90 oggetti d’arte e di antiqua-riato balinese di grande pregio. Oltre al ristorante italiano e indonesiano, il bar, la spa e la piscina costruita sul bordo della scogliera, la struttura include un negozio Bulgari, uno spazio di vendita di oggetti artistici e artigianali balinesi e un busi-ness centre Inoltre, la presenza di un maggiordomo permette di anticipare le aspettative dei clienti per un’esperienza di lusso a livelli di eccellenza. www.bulgarihotels.com

Maison Moschino - Milano Inaugurato nel 2009, Maison Moschino sorge nell’antica stazione neoclassica di Viale Mon-te Grappa 12.Con la direzione creativa di Rossella Jardini e del suo creative team, l’interior design è stato interpretato secondo lo stile della Maison con la dichiarata intenzione di trasformare il sonno di chi lo sceglie in un sogno da favola. Il fil rouge che accomuna le 65 camere e le suites, distribu-ite su quattro piani e tutte diverse tra loro, è il tema delle favole. Ambienti fantastici e visioni surrealistiche ottenute attraverso la trasformazione e l’adattamento dei codici del linguaggio tipico della moda hanno disegnato delle came-

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gardens of the resort are dotted with a collection of 90 objets d’art and extremely valuable Bali antiques. Apart from the Italian and Indonesian restau-rants, the bar, the spa and the infinity pool on the cliffs overlo-oking the ocean, there is also a Bulgari shop, plus a sales point for local arts and crafts and a business centre. Butlers ensure guests’ every whim is catered for instantly to guarantee the ultimate luxury experience and superb levels of excellence. www.bulgarihotels.com

Maison Moschino - Milan Inaugurated in 2009, Maison Moschino is a converted Neoclas-sical railway station in Viale Monte Grappa 12. With Ros-sella Jardini and her creative team at the helm, the interior design faithfully interprets the Maison’s style with the stated intention of transforming sleep into a fairy tale dream experien-ce. And fairy tales are the theme linking all 65 rooms and suites distributed over four floors, each one different. Fantasy settings and surreal visions blended in

Spazio ai dettagliit’s all in the detailDalle stoviglie all’arredo tutto l’hotel è un trionfo dello stile missoni from tableware to furnishings the whole hotel is very much missoni

re in cui le favole assumono la dimensione della tridimensionalità e del vissuto, in un continuo rimando tra il sogno di una favola e l’ottimismo che richiede la realtà. L’inter-no dell’Hotel rispecchia lo stile distintivo di Moschino dove il mondo ordinario è dipinto da una pennellata di surrealismo. Al piano terra la hall e il bar introducono gli ospiti nell’hotel, e il ristorante “Clandestino” dello Chef Moreno Cedroni si estende dal livello della hall fino alla terrazza, mentre la spa “Culti” e la palestra si trovano nei piani in-terrati dagli alti soffitti a volta. www.hotelphilosophy.com

Hotel Missoni - Edinburgh È stato inaugurato nel 2009, nel cuore di Edimburgo il primo Hotel firmato Missoni. A progettarne gli interni è stato l’architetto Matteo Thun, mentre Rosita Missoni gli ha cucito addosso l’arredamento e l’interior decoration ispirati allo stile del suo marchio. L’hotel accoglie 129 camere, 8 suites, un ristorante, un bar e una meeting area. L’impronta Missoni, il suo spirito e la sua passione si leggono nella formula “fashion, function form and service”e nel segno ine-quivocabile di uno stile che si avverte sin dall’ingresso nella hall. All’interno dell’ho-

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impeccable Moschino haute couture style turn fairy tales into 3D reality living spaces with rooms that strike a perfect balance between the stuff of dreams and the optimism required by reality. The whole hotel is very Moschino, where the ordinary is tinged with the surreal. On the ground floor the hall and bar beckon guests into the hotel and the “Clandesti-no” restaurant with Chef Moreno Cedroni stretches

from the hall out onto the terrace, while the spa “Culti” and gym are located in the lofty barrel-vaulted basement levels.www.hotelphilosophy.com

Hotel Missoni - Edinburgh The first Missoni bou-tique hotel was opened in the heart of Edinburgh in 2009. It was designed by architect Matteo Thun, while Rosita Missoni stamped the furnishings and

tel, infatti, si viene completamente assorbiti da una vibrazione emozionale che è propria della linea Home da cui si è attinta l’armonia di co-lori e forme che avvolge gli spazi comuni, sa-loni, angoli e corridoi, fin dentro ogni camera in un gioco sapiente di contrasti tra toni bril-lanti e il rigore del bianconero. Un tuffo nei colori con grande sorpresa persino quando gli ascensori si spalancano sulle righe. Nel privato delle camere molti dettagli, dalla biancheria al furnishing, dai tendaggi ai tappeti sono Mis-soniHome. Anche gli spazi comuni del risto-rante, della cucina e del bar Missoni, portano il tocco smagliante della maison, grazie alle ap-parecchiature con tovaglie policrome e i piatti della collezione MissoniHome che aggiungono sapore alle ricette tipiche della cucina “made in Italy”. www.hotelmissoni.com

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Vetrina internazionale / international showcaseSotto: a firmare il primo hotel della maison italiana sono stati l’architetto matteo thun e rosita missoni / below: the first missoni hotel is the brainchild of architect matteo thun and rosita missoni

interior decoration with the all inimitable style of the Missoni brand. The hotel boasts 129 ro-oms, 8 suites, a restaurant, a bar and a meeting area. The Missoni aura, all its spirit and passion, are encapsulated in the formu-la “fashion, function, form and service” and in the uncompromi-sing sheer style that immediately strikes you as you walk into the hall. The hotel wraps you in the vibrant emotion of the Missoni Home line used to achieve the harmony of shapes and colours characterising the public areas, the lounges and every corner and corridor, right through into each room in a clever contrast between a brilliant palette of colour and the stark elegance of black and white. A total plunge into colour which amazes at every turn, even the lift opens to reveal a revelry of stripes. In the privacy of the ro-

oms many of the details, from the bedroom and bathroom linens to the furnishings, the curtains and the carpets are from the Misso-niHome line. Even the public and staff areas such as the re-staurant, the kitchen and the bar

Missoni, all display that daz-zling Missoni touch, thanks to the colourful table linen and plates from the MissoniHome col-lection that add a special zest to the traditional Italian cuisine. www.hotelmissoni.com

Spazio

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Armani Hotel - Dubai Situato nel cuore della città, all’interno della Burj Khalifa, l’e-dificio più alto del mondo, l’Armani Hotel di Dubai è destinato a diventare la meta più esclusiva della città. L’hotel occupa dall’atrio fino all’8° piano e i livelli 38 e 39, con 160 lussuose stanze e suite, 8 ristoranti, negozi e una spa, in un ambiente armonioso e ricco di stile. Ogni singolo aspetto del design e dei servizi dell’hotel è stato progettato e curato da Giorgio Armani. Pulizia delle linee, pra-ticità ed eleganza si coniugano con materiali preziosi e finiture sofisticate per creare spazi intimamente personali. Per assecondare le esigenze della sua clientela di alto livello, l’Armani Hotel assegna a ogni ospite un suo

personale Lifestyle manager pronto ad antici-pare e assecondare ogni suo desiderio. Per gli amanti dello shopping, l’hotel dispone an-che di tre esclusivi negozi: Armani/Galleria, una boutique dedicata agli accessori e dove è esposta la collezione Giorgio Armani Privé; Armani/Dolci, un negozio che offre una de-liziosa selezione di biscotti, praline e altre golosità e Armani/Fiori, un negozio che pro-pone eleganti composizioni floreali disegnati dallo stilista. A complemento dell’Hotel, dal 9° al 16° livello della Burj Khalifa si trovano le Armani residences, 144 lussuosissime resi-denze private che riflettono lo stile discreto e lineare Giorgio Armani. www.armanihotels.com

camera con lifestyle manager / room plus lifestyle Manager A sinistra: gli ospiti dell’Armani hotel vengono coccolati da un servizio super personalizzato / left: guests at the Armani hotel get the last word in personalised pampering

Grandi spazithe wide open spacesSotto: la suite Ambassadorbelow: the Ambassador suite

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Armani Hotel - Dubai In the heart of the city, in the Burj Khalifa, the tallest building in the world, Dubai’s Armani Hotel is well on its way to be-coming the city’s most exclusive destination. The hotel occupies the first 8 levels from the atrium up and levels 38 and 39, with 160 luxurious rooms and suites, 8 restaurants, shops and a spa, all oozing understated elegance and style. Every single aspect of the hotel’s design and services was personally masterminded by Giorgio Armani. Clean lines, practicality and glamour mate with precious materials and so-phisticated finishes to create spa-ces that are intimately personal. To meet the demands of their high-flying clientele the Ar-mani Hotel assigns a personal Lifestyle manager to each guest, ready to cater to their every need

and desire. For those who enjoy a little retail therapy, the hotel provides three exclusive shops: the Armani/Galleria, a boutique dedicated to accessories where you can admire the Giorgio Arma-ni Privé collection; the Armani/Dolci, offering a mouth-wate-ring selection of biscuits, pralines and other temptations and the

Armani/Fiori, with elegant flo-ral arrangements designed by the great man himself. The hotel is complemented by the Armani re-sidences, occupying the 9th to the 16th levels of the Burj Khalifa. 144 luxury private residences that perfectly reflect Giorgio Ar-mani’s understated linear style. www.armanihotels.com

FASCINO Glamour

Spazio

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MAgIE DEL SOTTOSUOLOfrancesco grazioli è il priMo fotografo al MonDo aD aver sviluppato una tecnica per iMMortalare i pipistrelli senza DisturBarli. Ma Da autentico naturalista,è pronto a DocuMentare tutte le sorprese provenienti Dal MonDo ipogeo

underground magic. FRancEscO gRaziOli was ThE FiRsT phOTOgRaphER in ThE wORlD TO DEvElOp a TEchniQuE FOR iMMORTalising BaTs wiThOuT DisTuRBing ThEM. BuT as a gEnuinE naTuRalisT, hE is REaDy TO DOcuMEnT all ThE suRpRisEs ThE unDERgROunD wORlD has in sTORE

servizio/story aleSSaNdro aMadeifoto/photos fraNceSco Grazioli

iologi e appassionati di natura sanno bene quanto sia difficile scovare una bella immagine di pipistrello in volo. O una foto che dica qualcosa sulle abitudini di questo curioso mammifero alato.Fateci caso: le riviste specializzate in ambi-to faunistico, abitualmente così prodighe di meravigliosi scatti su qualsiasi specie ani-male, anche su quella più esotica, quando si

tratta dei comunissimi chirotteri in genere latitano. In effetti immortalarli è impresa ar-dua: oltre ad essere amanti convinti del buio, i pipistrelli sono creaturine scattanti, capaci di tracciare traiettorie imprevedibili e più ubriacanti di un dribbling di Messi.Ma Francesco Grazioli, giovane fotografo professionista, non si è perso d’animo, e dopo i primi fallimentari tentativi, ha finalmente

Biologists and nature enthu-siasts know how difficult it is to get a good shot of a bat in flight. The same goes for photos that tell us something about the habits of this curious winged mammal.You’ve probably noticed that specialised wildlife magazines (usually so lavish with won-

derful shots of any other animal species, even the more exotic ones) don’t generally hit the mark when it comes to common bats. In fact, immortalising them is a tough enterprise: bats love the dark and are swift creatures that can map out unpredictable flight paths that are more dizzying

than Messi’s dribbling. But Francesco Grazioli, a young professional photographer, ha-sn’t lost heart. After his initial failures he has finally come up with a technique that works and today he uses it with great sa-tisfaction to document the work carried out by the Gypsum-Life

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trovato una tecnica efficace. Che oggi utilizza con soddisfazione per documentare i lavori svolti nel quadro di Gypsum, il progetto Life realizzato da 5 parchi regionali dell’Emilia Romagna per tutelare le particolari comuni-tà animali e vegetali che vivono nei “gessi” (affioramenti rocciosi ricchi di anfratti carsi-ci, scavati nel corso dei millenni dal lavorio dell’acqua sul gesso).“Il sistema che ho messo a punto - spiega Francesco - è in fondo semplice: si tratta di scendere in grotta e di posizionare nei punti strategici una normalissima macchina foto-grafica digitale, ma modificata per l’infra-rosso e insonorizzata, in grado di operare in totale autonomia per parecchi giorni. Quan-

do il pipistrello passa, interrompe il raggio tracciato dal sensore fotoelettrico all’infraros-so e la macchina scatta in automatico, in una frazione di millisecondo. Il pregio di questa tecnica è che l’animale non si accorge di nulla e si comporta quindi in modo del tutto na-turale: il flash c’è, ma è schermato e dunque invisibile, e lo scatto è silenzioso”.Ed è così che grazie alle migliaia di foto “a disturbo zero” di Grazioli, i biologi del pro-getto Gypsum non soltanto hanno potuto censire le specie e le famiglie di chirotteri presenti nei gessi emiliano romagnoli - tutte indicazioni, queste, importanti ai fini della gestione dei parchi - ma hanno fatto anche luce su aspetti in precedenza sconosciuti

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fasi vitali / life stages Sopra: Vespertilio maggiore in svernamento. Sotto: femmina di grande myotis in allattamento (immagine all’infrarosso)Above: greater mouse-eared bat in hibernation. below: a female feeding her young

project, which was set up by five regional parks in Emilia Roma-gna to protect animal and plant life in the “gypsum” (rocky outcrops rich in karst ravines,

carved through millennia by the intense activity of the water on the gypsum). “The system I have developed,” Francesco explains, “is quite simple: the idea is to

descend down into the cave and to place in strategic positions a normal digital camera that has been modified to be infrared and sound-proof, and able to work completely independently for several days. When a bat flies past, it interrupts the ray from the infrared photoelectric sensor and the camera automatically takes a photo, in a fraction of a millisecond. The plus side of this technique is that the animal doesn’t notice anything and be-haves completely naturally: the flash goes off but it is shielded to make it invisible and the shutter is silent.”So thanks to Grazioli’s thou-sands of “zero disturbance” pho-tos, biologists from the Gypsum project have not only been able to census the species and families

dell’etologia di questi affascinanti mammife-ri. “Per esempio - sottolinea Francesco - ab-biamo potuto documentare come le madri insegnino agli individui più giovani a pro-curarsi il cibo, conducendoli al di fuori del-le grotte verso i territori di caccia migliori. O come in autunno, nelle cavità monitorate nell’ambito del progetto, i pipistrelli inten-sifichino la frequenza dei voli per trovarsi ed accoppiarsi, o per scegliere i luoghi più adatti

allo svernamento”. Risultato: oltre all’invete-rata passione per gli animali terrestri e per i volatili (“da ragazzo marinavo la scuola per andare in collina a fotografare daini, caprio-li e gufi”), adesso Francesco nutre anche un amore sincero per l’ambiente ipogeo. Al punto che dopo aver seguito un rilevante cursus formativo in speleologia, adesso coltiva nuovi progetti professionali legati al mondo degli abissi. “Insieme agli amici biologi Pino

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tecnica originaleoriginal technique Sopra: francesco grazioli mentre sistema l’attrezzatura necessaria per immortalare i pipistrelliAbove: francesco grazioli while he places the necessary equipment for immortalising bats

foto di Claudio Dalmonte

of bats present in the gypsum of Emilia Romagna (these are all important indications for run-ning the parks) but they have also shed light on previously unknown ethological aspects of these fascinating mammals. “For example,” Francesco points

out, “we have been able to do-cument how the mothers teach their young how to find food, leading them out of the caves towards better hunting grounds. Or how in autumn, in the cavi-ties monitored by the project, the bats intensify the frequency of

their flights in order to mate or to choose more suitable places to hibernate.”The result is that, as well as the inveterate passion for land and flying animals (“as a boy I pla-yed truant to go off to the hills to take photos of fallow deer, roe

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Rivalta e David Bianco - anticipa - vorrei pre-sto realizzare un vero e proprio documentario sulle diverse specie animali che popolano le grotte. Non solo mammiferi, ma anche artro-podi, crostacei…”. E la tecnica messa a punto per i pipistrelli gli tornerà dunque utile. “Ma vorrei anche sperimentarla in nuovi ambiti - aggiunge – come ad esempio nel quadro di uno studio finalizzato a valutare l’impatto delle reti viarie, o di strutture quali gli im-pianti eolici, sulla nostra fauna”. Perché Fran-cesco è prima di tutto un fotografo. Ma con la natura costantemente nel cuore. n

La redazione ringrazia il Progetto Lyfe “Gypsum” per l’utilizzo delle immagini

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Pianeta verde / Green planetnon solo paesaggi underground, ma anche immagini “solari” di montagne e di animali, piccoli e grandi. È quanto offre il sito www.microvita.it dove viene riportato un assaggio della sensibilità fotografica di francesco grazioli ([email protected])not only underground landscapes but also “solar” images of mountains and creatures great and small. At www.microvita.it you can get a taste of francesco grazioli’s photographic sensitivity ([email protected])

deer and owls”), Francesco has also developed a deeper passion for the whole underground envi-ronment; so much so that after training in potholing, he now has new professional projects linked to the undersea world. “Together with my biologist friends Pino Rivalta and Da-vid Bianco,” he tells us, “I’d like to make a documentary on the different animal species that inhabit caves. Not just mam-mals, but also arthropods, cru-staceans...” And he will be able

to put the technique he develo-ped for bats to good use. “But I would also like to experiment it in new environments,” he adds, “for example in a study to assess the impact of road networks or structures like wind farms on our animals.” Because France-sco is first and foremost a pho-tographer. But nature is always in his heart. n

The editorial office would like to thank the “Gypsum” Life project for permission to use the images

VACANZE A MAIN-HATTANfrancoforte è la Meta iDeale per chi voglia conceDersi un perioDo Di relax in una città elegante e piena Di attrattive

Holiday at main-Hattan. FRankFuRT is ThE iDEal DEsTinaTiOn FOR a RElaxing BREak in an aTTRacTivE, sOphisTicaTED ciTy

servizio/story aleSSaNdro aMadeifoto/photos courtesy fraNKfurt touriSt+coNGreSS board (©touriSMuS+coNGreSS GMbh fraNKfurt aM MaiN)

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19IN VIAggIO

Travel

li italiani che ci vivono, dicono che con Francoforte è stato amore “a seconda vista”. Perché il fascino di questa poliedrica città fluviale collocata al centro della centralissima Assia, e famosa nel mondo per le sue banche e le sue fiere, viene irrimediabilmente colto poco a poco, scoprendo giorno dopo giorno le tante opportunità non solo professionali, ma anche culturali e ricreative che essa può offrire. Primo mito da sfatare: Francoforte è una sconfinata metropoli. È vero, ci sono i grat-tacieli come a New York (ma qui hanno tutti un nome, ufficiale o “di battaglia”) e il suo aeroporto è il più grande e trafficato d’Euro-pa, o poco ci manca. Ma il territorio comuna-le conta “soltanto” 600mila residenti, soliti muoversi per la città con la bicicletta o con le due linee di metrò. E a chi, fresco di atterrag-

gio all’aeroporto, vuole farsi un giro in città, sono sufficienti dieci minuti di treno per rag-giungere la stazione centrale e sbarcare nel cuore di “Main-hattan”, come viene chiama-ta in Germania la città costruita sulle rive del Meno (in tedesco Main). Ma attenzione: per traffico, rumore e smog, il turrito “paesone” dell’Assia (così, per lo meno, amano definirlo i locali) è lontano anni luce dalla caotica Big Apple d’Oltreoceano. Altra etichetta, in parte fuorviante e certa-mente riduttiva: Francoforte è la città della finanza e degli affari. È vero, qui hanno sede la Banca centrale europea, la Banca federa-le tedesca e la Borsa con il suo famigerato “Dax”: per la precisione sono 330 gli istituti di credito e le società assicurative attualmen-te presenti in quella che in passato fu la culla del Sacro Romano Impero e la sede del primo

The Italians who live there quip that Frankfurt was love “at se-cond sight”. Because this multi-faceted river city in the very cen-tral Hesse region, famous for its banks and trade fairs, is one that grows on you gradually; a place to discover day after day with its wealth of professional, cultural and leisure opportunities. Pe-ople often think Frankfurt is a sprawling megalopolis. Untrue. Yes, it has got skyscrapers like

New York (but here they all have a name or a nickname) and its airport is nearly the largest and busiest in Europe. But the ac-tual municipality of Frankfurt only has six hundred thousand residents, who either cycle round the city or use the two under-ground networks. And if you get off a plane and want to have a quick look around the town cen-tre, it’s only a 10-minute train ride to the central station and

the heart of “Main-hattan”, as the Germans call this city built on the banks of the river Main. And Hesse’s turreted “biggest village”, as locals like to call it, is light years away from the chaotic Big Apple on the other side of the Atlantic in terms of noise, traffic and smog.Frankfurt has also been rather dismissively pigeonholed as a business and financial hub. Yes, it does host the headquarters of the Central

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Per i golosi / for gourmets Sopra: la salsa verde è tra le specialità gastronomiche più rinomate / Above: green sauce is one of the most renowned local specialities

antica e modernaold and newSotto da sinistra: il vecchio teatrodell’Opera; l’avveniristico centro commerciale myzeilbelow from the left: the Opera house; the futuristic myzeil shopping centre

Parlamento tedesco. E poi le fiere, autentico vanto e tradizione di una città che si è svi-luppata in età medioevale proprio a partire dal mercato organizzato in onore di San Bar-tolomeo, il santo patrono. Oggi le rassegne tenute annualmente sono circa 40: la fiera dell’automobile e quella del libro (la mitica BuchMesse) sono soltanto le più conosciute.Ma Francoforte, non dimentichiamolo, ha an-che dato i natali a Goethe: come tutte le città a forte vocazione commerciale, è stata ed è tuttora crocevia di culture, l’arena ideale per lo scambio di idee ed il lancio di nuove ten-

denze creative. Una dimensione, questa, che anche il turista di passaggio può facilmente cogliere passeggiando per le vie e per le piaz-ze del centro storico, ricche dei capolavori ar-chitettonici ricostruiti pietra su pietra dopo le devastazioni della seconda guerra mondia-le, oppure assistendo agli spettacoli proposti negli innumerevoli teatri cittadini – elegan-tissimo il vecchio teatro dell’Opera, anch’esso restituito al modello originario – oppure an-cora visitando i tanti, interessantissimi musei aperti in città. E qui non c’è che l’imbarazzo della scelta: oltre all’immancabile tappa pres-

Mercatini natalizichristmas marketsSopra: nel mese di dicembre la centralissima römerberg e le piazze circostanti diventano teatro di un vivacissimo mercatino natalizioAbove: in December the central römer-berg and its surrounding squares host a lively Christmas market

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European Bank, the German Fe-deral Bank and the stock exchan-ge with its notorious “Dax”: in fact exactly 330 banks and in-surance companies currently call the cradle of the Holy Roman Empire and the seat of the first German parliament home. And yes, it is proud of its fairs, with their tradition going back to the famous Medieval St Bartholo-mew’s market held in honour of the local patron saint. Nowa-

days it boasts about 40 fairs a year, the best-known being the Frankfurt Motor Show and the Frankfurt Book Fair, the legen-dary BuchMesse. But it also has to be remembered that Frankfurt was the birthplace of Goethe and like many commercial cities it enjoys a lively cultural life; a crossroads of ideas and a launch pad for creative trends. Even the casual visitor becomes aware of the cultural dimension of the

city strolling through the streets and squares of the town centre, with its wealth of architectural masterpieces and many buildings laboriously reconstructed after the devastation caused by the Second World War. Culture also reigns in the range of entertainment and instruction offered by the town’s numerous theatres, with the gra-ceful Opera house, rebuilt to its original specifications, and its many fascinating museums. Here

so la casa natale di Goethe, dove scoprirete il multiforme talento del sommo poeta tedesco nonchè la sua sconfinata passione per l’Italia, caldamente consigliata è anche la visita allo Städel Museum, strategicamente collocato sul lungo Meno, nel bel mezzo del cosiddet-to “boulevard dei musei”. Qui ha infatti sede una straordinaria esposizione permanente co-stituita dalla collezione inizialmente raccolta dal banchiere e commerciante Johann Frie-drich Städel, poi arricchita delle donazioni e delle acquisizioni realizzate nel corso degli anni da privati, fondazioni bancarie ed azien-de locali. Il tutto con l’obiettivo di rendere i capolavori dell’arte antica, moderna e con-

temporanea fruibili al grande pubblico. Tre, infatti, i settori espositivi: quello relativo al periodo tra il 1300 e il 1800, comprendente anche i dipinti di alcuni grandi maestri ita-liani, tra cui il Botticelli; quello riguardante le opere realizzate tra il 1800 e il 1945 (da segnalare le tele del famoso espressionista Max Beckmann, che visse e lavorò a Fran-coforte prima di essere messo al bando dal regime nazista), e infine l’ala dell’arte con-temporanea, che sarà accessibile a partire dal 25 febbraio di quest’anno, e che presenterà i quadri e le fotografie realizzate da artisti di fama internazionale. Ma per avere un quadro d’insieme della straordinaria offerta artistica

dipinti famosi famous paintingsSopra: collocato lungo il “boulevard dei musei”, lo Städel museum vanta un’am-pia collezione di famose opere d’arte Above: the Städel museum on the “museums’ boulevard” boasts a vast collection of well-known artistic works

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Soggiorno confortevoleStay in styleSotto: l’elegante area fitness del roomers hotel, uno degli alberghi più confortevoli del centro cittadinobelow: the stylish fitness centre in the roomers hotel, one of the most com-fortable hotels in the town centre

it’s a question of being spoilt for choice: apart from the inevitable visit to the house that was Goe-the’s birthplace, which is a mine of information on the German laureate’s multiform talents and

his undying passion for Italy, it’s also well worth visiting the Städel Museum, strategically placed on the riverbank of the Main, along the so-called “mu-seum boulevard”. The Städel houses an extraordinary perma-nent collection which was ini-tially the work of the banker and businessman Johann Friedrich Städel, subsequently enriched over the years by donations and purchases by private citizens, bank foundations and other lo-cal businesses. All with the aim of rendering the masterpieces of ancient, modern and contempo-rary art available to the general public. The exhibition is divided into three sectors: 1300 to 1800,

including paintings by some of the great Italian masters, among them Botticelli; the modern sec-tor with paintings from 1800 to 1945 (of particular interest are the works by the famous ex-pressionist Max Beckmann, who lived and worked in Frankfurt before being banned and exiled by the Nazis), and lastly the wing dedicated to contemporary art, due to be opened on 25 Februa-ry this year, which will display paintings and photographs by internationally famous artists. But the best occasion to get a bird’s eye view of Frankfurt’s extraordinarily rich artistic scene is on “Museum Night”, usually held in April, when the city’s

cittadina l’occasione migliore è data dalla “notte dei musei” che solitamente si tiene in aprile e durante la quale tutti i musei di Francoforte sono accessibili al pubblico per 24 ore. Abbiamo accennato alla cultura, ma Francoforte è una città tentacolare anche per gli amanti dello shopping, che negli enormi centri commerciali della centralissima Zeil-strasse - la via che produce il fatturato più alto dell’intera Germania – avranno di che svagarsi, o per i fans della vita notturna, che nei locali della “East side” troveranno pane per i loro denti. E per i cultori della buona tavola ci sono le tipicità locali, che possono essere degustate sia negli eleganti ristoranti

cittadini (uno su tutti, quello del Roomers Hotel, con lo chef Jörg Ludwig ai fornelli) così come nelle osterie di Sachsenhausen (il quartiere sulla sponda opposta del Meno ri-spetto alla city degli affari): da non perdere la salsa verde che solitamente condisce il bol-lito di manzo, le patate lesse o le uova sode, da accompagnare con il famoso vino di mele locale. E per il relax di tutti, golosi e not-tambuli, intellettuali, sportivi e patiti dello shopping, ci sono i tanti parchi cittadini o il lungo fiume, ricco di animazioni per l’intero arco dell’anno. Sarà anche amore “a seconda vista”, ma Francoforte vi stupirà fin dall’ini-zio. Garantito. n

città ecologica / Green beltSopra da sinistra: francoforte è una città cresciuta nel rispetto dell’ecologia e ricca di spazi verdiAbove from the left: frankfurt is an eco-friendly city with plenty of parks and green spaces

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facile da raggiungere / easy access

Air Dolomiti connette giornalmente francoforte con l’italia, con voli a partire dagli scali di bologna, Verona e Orio al Serio Air Dolomiti links frankfurt to italy with daily flights from bologna, Verona and Orio al Serio

museums are thrown open to the general public for 24 hours. So we’ve taken a quick look at cul-ture, but Frankfurt is right up your street if you require a lit-tle retail therapy, with its huge shopping centres on the very cen-tral Zeilstrasse – the street with the highest turnover in the whole of Germany – where shopaholics will be in their element. And if you’re a night owl you want to

check out the clubs on the “East side”. There are plenty of local specialities for foodies on tap either in the city’s über-smart restaurants (one example is the Roomers Hotel restaurant, with chef Jörg Ludwig) or in the ho-stelries of the Sachsenhausen (the district on the Main riverbank opposite the business district): don’t miss the traditional local green sauce generally used to sea-

son boiled beef, eggs and potatoes, accompanied by copious draughts of the famous local cider. And gourmets, clubbers, intellectuals, sport-lovers and shoppers alike will all enjoy relaxing in the city’s many parks or leafy river-banks, rich with events all year round. It might only be love “at second sight”, but Frankfurt packs quite a punch on first im-pact too. Guaranteed. n

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SOgNAVO LA CALIFORNIA, HO SCALATO IL KILIMANgIAROservizio/story caMillo MaMMarellafoto/photos Pietruccio MoNtalbetti

Spazio

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dreaming california climBing KilimanjaropiETRucciO MOnTalBETTi, lEaDER OF ThE Dik Dik,a wEll-knOwn iTalian pOp-BEaT ROck gROup hE plays ThE guiTaR in, has Twin passiOns FOR FOR Music anD ExplORing. anD phOTOgRaphy,EssEnTial FOR TElling ThE TalE OF his TRavElsin his BOOks On his TRips TO sOME OF ThE wORlD’sFuRThEsT-Flung cORnERs

pietruccio MontalBetti, leaDer Dei Dik Dik, storico gruppo pop-Beat rock italiano Di cui è il chitarrista, oltre alla Musica ha seMpre avuto coMe granDe passione, quella per le esplorazioni. senza DiMenticare la fotografia, struMento essenziale per raccontare nei suoi liBri i viaggi che lo hanno visto protagonista nei luoghi più estreMi Del MonDo

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e volete conoscere qualcuno che conosce ogni sfaccettatura del viaggiare, la persona giusta è Pietruccio Montalbetti, noto ai più come leader storico dei Dik Dik, formazione pop-beat rock italiana “esplosa” negli anni ’70, gruppo di cui è ancora il chitarrista. Oggi Pietruccio è un pacifico signore, lonta-no anni luce dallo stereotipo della rockstar, ma conserva la forza e l’energia che ha ani-

mato i suoi sogni di ragazzo. Una pacatez-za che non gli ha impedito di realizzare una serie di viaggi in luoghi spesso sperduti del mondo, il più delle volte in solitaria, accom-pagnato al massimo da guide locali, mosso dalla voglia di “esplorare” luoghi, continenti e culture a volte solo sfiorati durante le soste negli aeroporti, tra una tournèe e l’altra del-la mitica band. Lo incontriamo a Roma alla

Sonorità senza tempo / timeless soundA distanza di quarant’anni dai successi dei Dik Dik, canzoni come “l’isola di Wight” riescono ancora oggi ad emozionare chi le ascolta forty years on from their first success, classics by the Dik Dik’s like “the isle of Wight” still thrill an audience

If you want to meet someone who knows a whole lot about travel the right person to talk to is Pietruccio Montalbetti,

better known as the leader of the Dik Dik, an Italian pop-beat rock group that rocketed to fame in the seventies, which he still plays the guitar in. Nowa-days Pietruccio is pretty much your average quiet chap, light years away from the rock star stereotype, but he still has that power and energy that drove his boyhood dreams. Quiet he might be, but it hasn’t stop-ped him undertaking a series of trips to some of the world’s most remote spots, usually alone

bar a local guide or two, driven by the desire to explore places, continents and cultures he may have merely touched upon on an airport layover between one gig and another with his legendary band. We catch up with him in Rome, where he is preparing to film his new show with music and blow-ups of the photos from his latest book “Dreaming Ca-lifornia, climbing Kilimanjaro” (published by Aerostella). This is the diary of a trip to Africa written by an artist who has

Sempre più in altohigher and higherDopo il Kilimangiaro la prossima meta sono i 7000 metri dell’AconcaguaAfter Kilimanjaro his next challengeis the 7000 metre-high Aconcagua

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vigilia della registrazione di un suo spettaco-lo tra musica e proiezioni di fotografie tratte dal suo ultimo libro “Sognando la California, scalando il Kilimangiaro” (edito da Aerostel-la). Un diario di viaggio in Africa scritto da un artista che la voglia di girare il mondo ce l’ha da ragazzo, quando incontrò la musica e iniziò a collaborare con Lucio Battisti, Mo-gol, Rita Pavone, Ricky Gianco, Caterina Ca-selli, Maurizio Vandelli, I camaleonti e, più recentemente, Giorgio Faletti. “Visti i primi soldi – dice Pietruccio – riuscii a convincere la band dei Dik Dik, forte dei successi di ‘Se rimani con me’, ‘Sognando la California’, ‘Io mi fermo qui’, ‘Il primo gior-no di primavera’, ‘L’isola di Wight’, ‘Come

passa il tempo’ e ‘Help me’ che per un paio di mesi all’anno dovevano fare a meno del loro chitarrista, per darmi il tempo di girare quel mondo che rischiavo di vedere solo dagli ae-roporti o dagli alberghi”. Inizia così una lunga serie di viaggi, dal Mes-sico al Guatemala, dall’Amazzonia al Mali, alla Tanzania, al Perù ed all’Ecuador hanno consentito a Pietruccio di regalarsi e regalare ai lettori una fantastica esperienza: già autore del libro “I ragazzi della via Stendhal”, sem-pre edito da Aerostella, e con altri nel cas-setto, con “Sognando la California scalando il Kilimangiaro” (prefazione di Marino Barto-letti) ci fa condividere le sue esplorazioni in 144 pagine arricchite da splendide foto scat-

tecnica e organizzazionetechnique and organisationSopra: la preparazione dei bagagli prima di iniziare il cammino sulla montagna africanaAbove: preparing their kit before the trek up the African mountain

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had itchy feet since he was a youngster, when he was taking his first steps in the world of music and starting to work with mega-famous Italian stars like Lucio Battisti, Mogol, Rita Pa-vone, Ricky Gianco, Caterina Caselli, Maurizio Vandelli, I camaleonti and, more recently, Giorgio Faletti. As Pietruccio himself puts it: “Once we had made some money, I managed to convince the other lads in our band, the Dik Dik, that after hits like ‘If you stay

with me’, ‘Dreaming Califor-nia’, ‘I’m stopping here’, ‘The first day of spring’, ‘The Isle of Wight’, ‘How time flies’ and ‘Help me’, they’d have to do wi-thout their guitarist for a couple of months each year to give me time to explore the world I was risking seeing solely from ai-rports and hotels”. This was the start of a long series of journeys, from Mexico to Guatemala, the Amazon to Mali, Tanzania, Peru and Ecuador which provi-ded the raw material for a treat

for Pietrucci and his readers. He has already published “The Boys from Via Stendhal”, with Aerostella, and has a number of other books up his sleeve, but with “Dreaming California, climbing Kilimanjaro” (preface by Marino Bartoletti) Pietruc-cio shares his experiences with us in 144 pages richly illustrated with splendid photos taken by the author. Although Pietruc-cio may not have been dreaming California, he did climb Kili-manjaro at the ripe age of 70,

tate dallo stesso chitarrista. Ma il titolo è solo nella prima parte immaginario: Pietruccio infatti il Kilimangiaro l’ha scalato veramente a quasi settant’anni, dopo una lunga prepara-zione fisica e mentale. “Se viaggiare - spiega Montalbetti - significa conoscere luoghi e genti, viaggiare da soli, forse, è indispensabi-le per conoscere meglio se stessi”. E non è finita qui: prossima tappa la cima dell’Aconcagua (oltre 7.000 metri) con l’a-iuto dell’agenzia Earth Cultura e Natura di Lecco, che si avvale di gruppi specializzati di alpinisti delle Ande. Nessuna “attacco di giovanilismo” né un rimpiangere il tem-

po passato, semplicemente vivere in libertà. Ai giovani Pietruccio dice: “niente sballo né viaggi artificiali. Nulla è più emozionante di un viaggio reale, non importa la distanza o la compagnia”. E ricorda lo stupore nel sentire le parole della guida Masai, nella settimana di duro cam-mino verso la vetta del Kilimangiaro fino a Uhuru Peak, 5.895 metri sul livello del mare: “Poli poli” (“piano piano”, segui le mie orme), quando il freddo intenso della notte sulla montagna africana sembrava portar via tutte le forze. La California dei Dik Dik, que-sta volta può attendere. n

Squadra affiatatait takes teamworkSotto: Pietruccio durante la spedizione sulla vetta del Kilimangiarobelow: Pietruccio during his Kilimanjaro climb

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after a long period preparing himself mentally and physi-cally. “If travel means meeting people and discovering places, travelling alone is essential if

you want to discover yourself” explains Montalbetti. And he’s not stopping here; the next project is the peak of Aconca-gua (over 7000 metres) with the help of the Earth, Culture and Nature Agency in Lecco, which works with a group of expert climbers specialised in the Andes. He’s not indulging in a fit of senile youthfulness or regretting the past, it’s simply a question of living life to the full in freedom. Pietruccio’s advice to young people is: “Don’t trip on

drugs, there’s nothing like a real journey. It doesn’t matter how far you go or who you go with”. And he remembers the wonder of the words of his Masai guide during the week’s hard trek up Kilimanjaro to Uhuru Peak, 5,895 metres above sea level: “Poli poli” (“slowly, slowly”, follow my footsteps), when the intense cold of the African night on the mountain sapped his re-serves of strength. Dik Dik’s California can wait just this once. n

LA MIA ITALIAMy Italy 31

* Ulrich Ritter è stato per 25 anni direttore del programma italiano della radio tedesca „Deutschlandfunk“ e inviato della Radiotelevisione tedesca per l´Italia.

* Ulrich Ritter was head of the Italian programme on the German radio „Deutschlandfunk“ for 25 years and the Italian correspondent for the German radio and TV corporation

Per assaporare in pieno l´Aventino, uno dei sette colli di Roma, occorre salire verso il tardo pomeriggio partendo dal Roseto comunale di fianco al Circo Massimo. Il tramonto del sole ci accompagna verso il giardino degli Aranci accanto alla maestosa basilica paleocristiana di Santa Sabina. Nella piazza dei Cavalieri di Malta ci inchiniamo di fronte ad un piccolo buco della serratura di un portone. Attraverso una sorta di galleria naturale di piante e fiori possiamo intravedere la Basilica di San Pietro. Dalla vicinissima Basilica di Sant´Anselmo sentiamo invece il canto gregoriano dei monaci benedettini, che ogni giorno verso le ore 19.15 si radunano per il Vespro in latino. Entriamo anche noi nella chiesa del monastero di Sant´Anselmo per sentire questi canti millenari, che ci donano pace interna, lontani dal traffico caotico della capitale. Dopo i vespri l´Abate primate Notker ci invita nel refettorio, dove ceniamo in silenzio ascoltando la Regola di San Benedetto insieme a monaci benedettini di tutto il mondo.

The Aventino is one of Rome’s famous seven hills, and to enjoy it at its best you want to go there in the late afternoon passing through the Municipal Rose Gardens next to Circo Massimo. The sunset beckons us towards the Giardino degli Aranci next to the majestic early-Christian Basilica of Santa Sabina.In Piazza dei Cavalieri di Malta we stoop to peer through the keyhole of a solid wooden door. Plants and flowers frame a spectacular view of St Peter’s.

From the nearby Sant´Anselmo’s Basilica rises the Greogorian chants of the Benedictine monks, who sing Vespers in Latin every day at 7.15 pm. So we make our way into the church of the Sant’Anselmo monastery to enjoy these centuries-old chants, a gift of internal peace far from the chaotic traffic of the capital below. After Vespers the Abbot Primate Notker invites us to the refectory, where we eat in silence listening to the Rule of St Benedict together with Benedictine monks from all over the world.

Un´oasi di pace a Roma, il monastero di Sant´AnselmoAn oasis of peace in Rome, the Sant́ Anselmo monastery

in viaggio con Ulrich Ritter (*)Travels with Ulrich Ritter (*)

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Monastero di Sant’AnselmoPiazza dei Cavalieri di Malta 5 - Roma tel. +39 06 579 11 www.santanselmo.orgwww.foundation-benedict.org

Foto/Photo: courtesy Foundation Benedict, Luzern

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30BENESSEREWellbeing

ANCHE L’ANIMA VA MASSAggIATA

DOLCEMENTEuna Beauty farM esclusiva sulle rive Del lago Di garDa e la scelta

iMprenDitoriale Di arricchire la vacanza Di lusso con lo stile italiano. Benvenuti al lefay resort

mens sana in corpore sano. an ExclusivE BEauTy FaRM On ThE shOREs OF lakE gaRDa anD a ManagEMEnT EThOs ThaT aDDs a hEalThy Dash OF iTalian sTylE TO a luxuRy hOliDay.

wElcOME TO ThE lEFay REsORT

servizio/story GioVaNNi de lucafoto courtesy lefay reSort

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on c’è concetto più sfuggevole del “benessere”. Per qualcuno significa avere un fisico perfetto, per altri è sinonimo di relax termale , mentre per i gourmet assume un carattere più culinario. Tema affascinante e complesso perché ogni persona è un mondo a sé stante, con esigenze diverse. Ma quando si riescono a far vibrare le corde dell’anima e dare concretezza ai sogni, le energie si riequi-librano e il benessere, quello vero, trova una

sua nuova armonia. Per la famiglia Leali, im-prenditori lombardi a cui si deve anche la na-scita di Air Dolomiti nel 1989, il benessere ha invece assunto una concretezza nuova con il progetto Lefay Resorts, obiettivo dichiara-to: diventare il brand di riferimento nel mer-cato internazionale della vacanza di lusso, va-lorizzando lo stile italiano in ogni sua forma. Nasce così a Gargnano (Bs), uno dei borghi più belli della riviera dei Limoni, il Lefay Re-

attenzione per l’ambiente / eco-friendlygià in fase progettuale è stato dato spazio ai canoni della bio-architettura, con l’intento di integrare perfettamente il lefay resort con il paesaggio circostante the lefay resort was designed according to the canons of bio-architecture to blend perfectly with the surrounding landscape

“Wellness” is one of those tricky concepts which means different things to different people. Some

want to hone their bodies into perfect shape, others yearn to relax in the ideal spa, while gourmets’ thoughts fly to succu-lent specialities; it’s one of those fascinatingly complex conun-drums – different people, diffe-rent needs. But touch the chords of the soul and make a dream come true to miraculously reba-lance the energy equation and wellness springs sharply into fo-cus as something achievable. The

Leali family, a long-standing Lombard business family, was behind the birth of Air Dolomiti in 1989, and wellness assumed a prominent place in their cal-culations with the birth of the Lefay Resorts project. Lefay’s de-clared aim is to become a bench-mark brand in the international luxury holiday market, foste-ring the pre-eminence of Italian style from every point of view.This is the thinking behind the

Percorsi personalizzatiPersonal wellness programmesSotto: nella piscina denominata “la luna nel lago” la temperatura dell’acqua è di 37°Cbelow: the “moon in the lake” pool is kept at a constant temperature of 37°C

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sort & Spa Lago di Garda, 11 ettari di beauty farm in cui il vero lusso non è ostentazione, ma minimalismo ed eco-sostenibilità. Perché il rispetto per l’ambiente è la base di partenza su cui i Leali hanno costruito la loro isola del benessere. Una struttura di alto profilo in cui i tessuti naturali, i marmi italiani e i legni pregiati di produzione nazionale fanno da sfondo ad una Spa in cui la luce e i colori del lago di Garda sono i padroni assoluti. Un mix

sapientemente calibrato in cui ai trattamenti talassoterapici, ai massaggi della tradizione occidentale ed orientale si unisce l’esclusività delle due Spa private destinate ai percorsi be-nessere da vivere in coppia.Chi sceglie Lefay Resort & Spa Lago di Garda non cerca solo il lusso di un albergo a cin-que stelle, che dal 2008 è membro del circu-ito “Small luxury hotels of the World”, ma sceglie di affidarsi al Lefay Spa Method per

cucina vitalehealthy eatingSopra: i menù dello chef maurizio bufi valorizzano la freschezza degli ingredientiAbove: chef maurizio bufi’s menus enhance the pristine freshness of their ingredients

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Garda Lake Lefay Resort & Spa in Gargnano (Bs), one of the most beautiful towns on the Rivie-ra dei Limoni, 11 hectares of beauty farm where luxury isn’t about ostentation, but rather about minimalism and eco-friendliness. Because being eco-friendly is one of the cornerstones of the Lea-li family’s wellness retreat. A high-profile hotel where natural fibres, Italian marble and precious woods from local sources vie with a spa domina-

ted by the light and colours of Garda Lake. A carefully balanced garden of delights where spa treatments team up with western and oriental mas-sages, rounded off by two exclusive private spas for couple-conscious wellness.Choosing the Lefay Resort & Spa Lago di Gar-da isn’t just about opting for all the luxury of a 5-star hotel that has been a member of the “Small luxury hotels of the World” circuit since 2008, it’s

intraprendere un viaggio verso il recupero dell’energia vitale e la riscoperta di uno stile di vita sano e consapevole. Un percorso atti-vo che vede nel concetto culinario Lefay Vital Gourmet, interpretato dallo Chef Maurizio Bufi, uno dei modi attraverso cui ritrovare l’equilibrio perduto, toccando i registri della cucina mediterranea e dell’olio extravergine di oliva. Il tutto senza dimenticare i pro-

grammi personalizzati di salute e bellezza, durante i quali vengono utilizzati i prodotti naturali della linea cosmetica Lefay Spa, privi di conservanti e coloranti. Perché l’armonia del corpo e dell’animo non si improvvisano, ma si possono raggiungere sapendosi conce-dere il giusto relax in uno degli angoli più belli di cui è ricca l’Italia. Al resto penserà lo staff di Lefay Resort & Spa Lago di Garda. n

obiettivo benessere / Wellness worldlefay resort & Spa lago di garda - Via Angelo feltrinelli, 118 - 25084 gargnano - tel. +39 0365 241.800 [email protected] - www.lefayresorts.com

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also about buying into the Le-fay Spa Method and a journey towards restoring vital energy and rediscovering the aware-ness of a healthy lifestyle. And an essential part of the resto-rative package the Lefay Vital Gourmet culinary style, followed by chef Maurizio Bufi, who per-

forms his wonders with the aid of healthy Mediterranean cui-sine and extra-virgin olive oil. Then there are the personalised health and beauty programmes, using natural products from the Lefay Spa cosmetics range, which are completely free of any artificial colouring agents or pre-

servatives. Because rebalancing the harmony of body and soul is a serious business, you need to treat yourself to a relaxing break in one of the many beau-tiful spots Italy abounds in. The staff at the Lefay Resort & Spa Lago di Garda will take care of everything else. n

Il SIgnore del culatelloParlare di culatello di Zibello con MassiMo sPigaroli, chef e agricoltore non è un seMPlice colloquio con un Maestro della ristoraZione, Ma un viaggio nel teMPo Per conoscere l’arte di trasforMare la Parte Più nobile del suino. esPerienZa che affonda le sue radici tra le nebbie della bassa ParMense, fra canti di galli e arie verdiane

The Prince of culaTello haM. tALKING ABOUt cULAteLLO dI ZIBeLLO cURed HAM WItH MAssIMO sPIGAROLI, FARMeR ANd cHeF, Is NO sIMPLe cHAt WItH A cULINARY MAestRO. It Is A VOYAGe OF dIscOVeRY tHROUGH tIMe ON tHe ARt OF cURING PORK. ceNtURIes OF eXPeRIeNce ROOted IN tHe MIdst OF tHe MIsts OF tHe PO PLAIN NeAR PARMA, ecHOING tO cHORUses OF cROWING cOcKs ANd VeRdI ARIAs

servizio/story Camillo mammarellafoto courtesy antiCa Corte PallaviCina

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ggi parliamo con la Storia: sì, con quella con la “S” maiuscola. Perché parlare con Massimo Spigaroli, chef e componente di una famiglia depositaria da più di due secoli dell’ineguagliabile arte di produrre il più nobile tra i salumi della tradizione ita-liana, Sua Maestà il culatello di Zibello, è il modo migliore per conoscere una pagina unica del buon vivere nazionale. Ma qual è il segreto che rende così prezioso il culatello? “Più d’uno: principalmente il microclima

inimitabile della “bassa profonda” parmen-se, a pochi metri dal Grande fiume, il Po. Qui - spiega Spigaroli - durante lo scorrere delle stagioni il clima va dal rigido freddo invernale, alle leggere brezze primaverili, al caldo sole ed all’afa estiva fino alla fitta nebbia autunnale. E mi piace pensare che proprio la nebbia che lasciamo entrare nella grotta di stagionatura sia uno degli “ingre-dienti” chiave per realizzare un buon cula-tello. Ma all’origine, certamente, c’è anche

regole precise / Precise rules Per produrre un culatello perfetto basta avere il suino giusto, la tecnica ideale e un microclima unico. Semplice no? / above: all you need to produce the perfect Culatello is the right pork, the ideal technique and a unique microclimate. Simple really

Today’s interview is with Hi-story with a capital H. Because talking to Massimo Spigaroli, chef, and a member of a family that has been producing that noblest of all Italian cured pork products, His Majesty Culatello di Zibello, for over two centuri-es is the best way to discover a unique chapter of gracious ga-stronomic living Italian style. So why is Culatello ham such a big deal, what’s its secret?“Well, there’s more than one: the main thing is the singular mi-croclimate of the Parma lowlan-ds, just a stone’s throw from the great river Po. Here the yearly round of the seasons goes from freezing cold

winters to light spring breezes which gradually turn into the burning sun and heat of summer and then the foggy autumns,” Spigaroli explains. “And I like to think that it’s actually tho-se very fogs we let into the caves where we cure the ham that are one of the essential ingredients

of a good Culatello. Of course the first requirement is the top quality pork from the animals bred and raised according to our ancient family traditions, from very special and relatively rare breeds like the Mora Romagno-la, the Nero di Parma or the Borghigiana.

Stella michelinmichelin staruno scorcio dell’antina Corte Pallavicina, il ristorante cult dei fratelli Spigarolia glimpse of the antica Corte Pal-lavicina, the Spigaroli brothers’ cult restaurant

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la qualità delle carni suine, provenienti da animali allevati secondo la nostra antica tra-dizione di famiglia, di razze particolari e a limitatissima diffusione come Mora Roma-gnola, Nero di Parma o Borghigiana. Maiali - continua lo chef - che sono nutriti con i cereali tipici utilizzati da sempre in queste zone, come orzo, favino e crusca. Un’alimen-tazione tradizionale, come quella di oltre

due secoli fa, che ci consente di far arrivare i suini al peso attorno ai 250-280 chili, con cosce di quasi 20-22 kg da cui vengono ri-cavati i circa 7 chilogrammi destinati al cu-latello, che diventano 4 a fine stagionatura”. Il tutto arricchito da una lavorazione ancora oggi artigianale e dall’impiego di pochissi-mi ingredienti altrettanto unici: “A parte la carne suina e l’abilità di chi la lavora - com-

un mondo da scoprire / a world waiting to be discovered le attività dei fratelli Spigaroli, dal culatello alla ristorazione, gravitano attorno all’antica corte Pallavicina (www.acpallavicina.com), situata in via Sbrisi 5 a Polesine parmense (Pr), tel. +39 0524 96136 / the Spigaroli brothers’ activities, from their Culatello to their restaurants, revolve around the antica Corte Pallavicina (www.acpallavicina.com), in Via Sbrisi 5 in Polesine Parmense (Pr), tel. +39 0524 96136

lavorazione antica / doing things the old-fashioned waySopra: la legatura viene effettuata ancora oggi a manoabove: trussing is still done by hand

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Our pigs are fed on locally-grown cereals that have been used for countless years in this area, like barley, tick beans and bran. A traditional diet, exactly the same as the one fed to the pigs two hundred years ago, which gets them up to 250-280 kilos, with leg joints weighing 20-22 kilos. Only 7 kilos will be used to make the Culatel-lo, which will weigh a mere 4

when cured”. All this plus a cu-ring process that is still carried out by hand today and another unique ingredient: “Apart from the pork and the expertise of the craftsmen who cure it” comments Massimo Spigaroli “the only other ingredient is salt from Salsomaggiore, which we use in carefully calculated doses to sea-son the Culatello because it has a lower iodine content. The rest

ScenariO eScluSivOLo “scenario” di questa fantastica storia è l’Antica Corte Pallavicina costruita oltre 7 secoli fa dai Marchesi Pallavicino. Dopo venti anni di restauro è diventata un esclusivo relais con 6 camere al piano nobile, un raffinato ristorante nella sala a vetri con vista sul Po che ha ottenuto quasi subito la “stella” della ristorazione della Guida Michelin. L’altro “regno” della Famiglia Spigaroli è la cucina del “Cavallino Bianco”, a poche centinaia di metri di distanza, un ristorante gourmet dove trionfano tutti i sapori “verdiani” della Bassa, ottima partenza per esplorare un territorio ricco di tradizioni antiche, ancora oggi osservate con religiosa attenzione.

excluSive Setting The setting for this fantastic story is the Antica Corte Pallavicina, built over 7 centuries ago by the Marquises Pallavicino. After 20 years of painstaking restoration work it has been turned into an exclusive relais with 6 rooms upstairs on the “piano nobile” and an extremely stylish restaurant with huge windows lo-oking out over the Po river, which didn’t take long to be awarded a Michelin star. The Spigaroli family’s other venture is a gourmet restaurant called the “Cavallino Bianco” a few hundred yards down the road, specialising in Verdi-inspired flavours so typical of the “Bassa”, the Parma lowlands. What better place to set off from to explore an area rich in traditions still observed today with almost religious care?

menta Massimo Spigaroli - l’unico ingre-diente è il sale di Salsomaggiore, che nelle giuste dosi ci consente una corretta salatura del culatello perché con minor contenuto di iodio. Il resto della lavorazione avviene con l’utilizzo di pochissimi strumenti, vede al centro la cosiddetta “investitura” del cu-latello con la vescica del maiale, lavata con acqua e aceto”. Seguono la cucitura e lega-tura, anche queste rigorosamente a mano, che preludono alla fase di stagionatura, dove avviene la “metamorfosi” del culatello. “Una stagionatura – spiega Spigaroli - che noi pratichiamo “itinerante”, in tre fasi, con il rispetto di una tempistica che non prevede la fretta, come ci hanno insegnato i nostri

genitori, i nonni e i bisnonni. La stagiona-tura “itinerante” è per noi un percorso na-turale, che prevede spostamenti ogni 30, 40 e 50 giorni. Lo scorrere del tempo è importante nelle sale di stagionatura, dove oltre alla nebbia com-piono il loro fondamentale lavoro le muffe nobili dolci che si depositano sui culatelli, nell’arco anche di 35-40 mesi”. Poi, prima di arrivare in tavola, ancora mille attenzioni: si tolgono gli spaghi e ogni culatello viene lavato e fasciato in un canovaccio “spruzza-to” con il vino. Solo dopo qualche giorno po-trà “trionfare” in tavola affettato sottilmente ed abbinato come si conviene ad un “re”. Parola di Massimo Spigaroli. n

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of the process actually requires very little, the main step being when the ham is “invested” with a pig’s bladder, washed in vine-gar and water”. After that it is dressed and sewn, again entirely by hand, before being cured, the phase that turns it into true Culatello. “We cure our hams in three “itinerant” stages, very slowly, moving them at each sta-ge, just as our parents, grandpa-

rents and great grandparents did before us. “Itinerant” curing is our natural way of doing things; we move the hams every 30, 40 and 50 days. The pas-sing of time is a very important factor in the curing halls, where apart from the fog, noble sweet moulds deposit on the hams over a period of up to 35-40 months”. But before the Culatello is ready to be served another ritual has to

be respected: the hams are freed of the twine used to bind them into shape, washed and then wrapped in muslin sprinkled with wine. Only several days later will a Culatello ham be considered rea-dy to make its triumphal appea-rance on the table, in wafer-thin slices served with an accompani-ment worthy of a “king”.Take Massimo Spigaroli’s word for it. n

Il cIoccolato Parla toScanoil Mestiere lo iMPara in sviZZera, Ma la sua carriera è tutta italiana. vita e oPere di roberto catinari da Pistoia, uno dei Maitre chocolatier Più faMosi del nostro Paese

chocolaTe in TuScanY. He MAY HAVe LeARNt HIs tRAde IN sWItZeRLANd, BUt He’s ItALIAN tHROUGH ANd tHROUGH. tHe LIFe ANd tIMes OF ROBeRtO cAtINARI FROM PIstOIA, ONe OF ItALY’s MAsteR cHOcOLAte-MAKeRs

servizio/story Giovanni de luCa

er Roberto Catinari il cioccolato non è un mestiere, è la vita. E quando ne parla lo fa con la naturalezza di chi ha sempre avu-to fra le mani il cacao nelle sue molteplici declinazioni, con la modestia dell’artigiano e l’energia creativa dell’artista. Il fatto che sia uno dei maestri indiscussi del-la cioccolateria italiana, fondatore della scuo-la toscana e vincitore di premi nei concorsi più celebrati d’Europa è secondario, perché a

Catinari basta entrare nel suo laboratorio di Agliana (Pt) per essere felice e non gli interessano più di tanto né i soldi né la fama.Il risultato è tangibile e basta assag-giare un suo cioccolatino con il cuore liquido, vera cifra della sua produzione, per rendersi conto della differenza. D’altro canto la vita di Roberto è tutta scandita dal

ingredienti selezionati / top class ingredients l’abilità di roberto Catinari sta nel saper miscelare i diversi tipi di cacao in modo da ottenere il giusto blend per le sue creazioni / roberto Catinari’s skill lies in knowing how to mix different cocoas to find the right blend for his creations

Chocolate isn’t just Roberto Ca-tinari’s profession, it’s his whole life. And when he talks about it with all the modesty of a crafts-man and all the creative energy of an artist, he does so as someone who has been handling chocolate in all shapes and forms since he was a slip of a boy. The fact that he is one of the acknowledged

maestros of Italian chocolate-making, founder of the Tuscan school and winner of some of Eu-rope’s most prestigious awards, is purely incidental as far as Cati-nari is concerned. Happiness for him is his laboratory in Aglia-na, in the Tuscan province of Pistoia, and neither money nor fame hold any particular allure.

The result is tangible, and a taste of one of Catinari’s cho-colates with its liquid centre is all you need to understand

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cioccolato e quando a 17 anni emigrò nella Svizzera tedesca per cercare lavoro, iniziando come lavapiatti in una rinomata pasticceria di Winterthur fu per lui una vera iniziazione ai misteri del cioccolato. Vita dura, paga bassa e la tentazione di segui-re il fratello, che faceva il cameriere sempre in Svizzera. Ma al cuor non si comanda e nei vent’anni di permanenza nell’azienda che lo aveva assunto da ragazzo, Catinari “sale di

grado”, perfeziona la tecnica e diventa un celebrato maitre chocolatier. Poi nel 1974 la decisione di tornare in Italia rinunciando ad uno stipendio di prestigio per rintanarsi a Bardalone, il paesino delle montagne pistoie-si da cui era partito nel 1954. A fianco la mo-glie Dorina, sposata in Svizzera qualche anno prima, che lo avrebbe seguito in questa nuo-va avventura. Gli inizi sono su un tavolone da cucina in una stanzetta della pensione gestita

ferri da gustaretasty toolsSopra: Catinari è famoso per le sue riproduzioni in cioccolato di ferri vecchi, pinze, chiavi e ingranaggiabove: Catinari is famous for his chocolate horseshoes, spanners, keys and cogs

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the difference. Roberto’s whole life has revolved round chocola-te; when he was 17 he emigrated to the German-speaking part of Switzerland to find work. He started out doing the washing up in a well-known Winterthur patisserie and this was to be the beginning of his love affair with chocolate.It was a hard life with low pay, so he was tempted to join his brother, who was working in Switzerland too, but as a waiter. But his heart was lost to chocolate, and in his 20 ye-ars working in the place where he had had such a lowly start as a boy, Catinari gradually forged a career, perfecting his technique and becoming a cele-brated maitre chocolatier. Then

in 1974 he decided to go back to Italy. Leaving a prestigious salary behind him he holed up in Bardalone, the little village in the mountains behind Pistoia he had left in 1954. This time he had his wife Dorina with him, whom he had married in Switzerland a few years earlier. He started out making chocolate on a kitchen table in his father’s guest house, then the word gra-dually spread. On Sundays there would be a queue outside his shop, as people who had been skiing on the Abe-tone slopes stopped off to stock up, and Catinari realised he had made the right choice. For the next few years he lived out of a suitcase as he travelled up and down Italy introducing shops,

dal babbo, poi il passaparola fra i clienti fa il resto. Alla domenica davanti alla sua bottega si formano code di sciatori di rientro dalle pi-ste dell’Abetone per fare acquisti e Catinari comprende di aver fatto la scelta giusta. Diventa l’uomo con la valigia e batte a tappe-to l’Italia per far conoscere la sua cioccolata a negozi, ristoranti e alberghi, consolidando un successo già scritto nelle stelle. Poi il trasfe-rimento ad Agliana, nella pianura pistoiese,

dove ha sede oggi il laboratorio e lo sviluppo di una serie di prodotti unici nel loro gene-re, a cominciare dalle materie prime. Visita il Venezuela, dove insegna ai produttori locali di cacao l’arte del cioccolato e viaggiando co-nosce Claudio Corallo, uno dei nomi più noti nel mondo del cacao di alta qualità, che an-cora oggi è uno dei sui fornitore di eccellenza. Mentre visitiamo il laboratorio Roberto ci of-fre delle fave di cacao tostate e spezzettate che

il cuore è liquido / liquid centres Sotto, fra i cavalli di battaglia dell’artigiano pistoiese i cioccolatini al liquore, che si vanno ad aggiungere alle praline e alle altre chicche della sua bottega below: one of the things this Pistoia-based craftsman is noted for are his liqueur chocolates, together with his pralines and a host of other treats

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restaurants and hotels to the de-lights of his chocolate, consolida-ting what seemed to be an almost predestined success. Later he mo-ved the business down to Aglia-na, in the Pistoia plain, where it still is today and developed a series of products that were uni-que of their kind, starting from their raw ingredients. Catinari visited Venezuela, where he tau-ght the local cocoa producers the

art of chocolate, and during his travels he met Claudio Corallo, one of the best-known names in the world of top quality cocoa, who still supplies his business today.As Roberto shows us round his laboratory he gives us some ro-asted cocoa beans to try. They taste of chocolate, tabacco, butter and leather all at the same time. These beans are just one of the

in bocca profumano di cioccolato, tabacco, burro e cuoio al tempo stesso. Sono solo uno degli ingredienti dei suoi “blend” di cacao, perché in casa Catinari ogni cioccolato è di-verso dall’altro, anche se tutti sono preparati con la stessa attenzione artigianale e la vo-glia di creare ogni giorno qualcosa di nuovo.

Oggi sono i cioccolatini con il cuore di birra toscana, ieri erano quelli allo Spritz, domani quelli con lo champagne. L’importante è dare al gusto nuove forme e mentre Roberto si li-scia la sua lunga barba bianca hai la certezza che stia già pensando a qualcosa di nuovo e di unico al tempo stesso. n

nel regno di roberto / roberto’s realm il piacere di scoprire su internet (www.robertocatinari.it) le creazioni del maestro toscano è poca cosa rispetto ad una visita nel negozio di agliana (Pt)in via Provinciale 378. Per info basta telefonare al numero +39 0574 718 506the pleasure of discovering this tuscan maestro and his creations on the internet (www.robertocatinari.it) is nothing compared with the delights of actually visiting his shop in agliana (Pt) in Via Provinciale 378. for info call +39 0574 718 506

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ingredients of his blend of co-coa, because chez Catinari each chocolate is different, although all of them are prepared with the same painstaking care and craftsmanship and the same de-

termination to create something new every day. The current no-velty is chocolates with a Tuscan beer centre, the previous ones were made with sherbet and tomor-row’s could well be with cham-

pagne. The important thing is crafting taste into new forms and watching Roberto stroking his long white beard you can be sure he’s planning his next deli-ciously unique treat. n

l’IMPortanza dI chIaMarSI gerardol’aglianico che esce dalle cantine del notaio di rionero del vulture (PZ) non è solo uno dei vini Più Pregiati d’italia, Ma è un Prodotto unico nel quale storia, territorio e cultura si fondono insieMe MagicaMente

The iMPorTance of being gerardotHe AGLIANIcO FROM tHe cANtINe deL NOtAIO dI RIONeRO deL VULtURe (PZ)Is ONe OF tHe Best WINes IN ItALY, A UNIqUe BLeNd OF HIstORY, GeOGRAPHY ANd cULtURe

servizio/story Giovanni de luCa

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a qualche secolo per la famiglia Giura-trabocchetti la vigna è una questione molto seria. Ma non si può comprendere questa vera e propria saga ambientata sulle pendici del Vulture, massiccio di origine vulcanica nel cuore della Basilicata, senza iniziare da non-no Gerardo. In una fotografia di inizio 900 lo vediamo con il baffo spavaldo e la divisa da ufficiale di cavalleria, viticoltore da più di cinque generazioni. Ma prima di arruolarsi Gerardo emigra in America per cercar for-tuna e poi decide di rientrare in Italia, dove sposa una nobildonna lucana. Un matrimonio felice dal quale nascono quattro figli, su uno dei quali la famiglia de-cide di investire le poche risorse disponibili, pur di offrire al piccolo Consalvo un futuro migliore. Una lunga strada che inizia all’età

di quattro anni con gli studi dai Salesiani e prosegue con il liceo, la laurea in legge e il concorso da notaio, vinto al primo colpo. Potrebbe sembrare una favola d’altri tempi, ma è pura realtà. Come nelle migliori tradi-zioni, al primogenito di Consalvo viene dato il nome del nonno paterno, Gerardo, che si era sempre dedicato con passione ai terreni di famiglia, coltivando la vite. Ed è proprio in mezzo alle vigne che i de-stini dei due Gerardi si incrociano indissolu-bilmente, con la solenne promessa fatta dal nonno al nipote che un giorno quelle vigne sarebbero diventate sue. Il tempo passa e il giovane Gerardo si laurea in agraria a Bari, inizia la carriera universitaria, poi diventa di-rigente nel settore zootecnico, lasciando alle cure di un mezzadro le vigne avute in eredi-

ambiente perfetto / the perfect settinga destra in basso: le cantine sono state scavate nel 1600 dai frati francescani / below right: the cellars were hewn out of the rock by franciscan friars in the 17th century

For centuries the Giuratraboc-chetti family have taken their vineyards very seriously. But to get a true picture of their wine-making tale on the slopes of the Vulture, the volcanic hills in the heart of the Basilicata region, we have to go back to grandfa-ther Gerardo. We see him in a photograph taken at the begin-ning of the last century, in his cavalry uniform with a splen-did moustache, a wine-maker

for five generations. But before joining the cavalry Gerardo had emigrated to America to seek his fortune and then deci-ded to come home to Italy, where he married a local noblewoman. It was a happy marriage and the couple had four children. The family decided to invest its dwindling resources in educa-ting one of them, young Consal-vo. A long process that started at the age of four when he was sent to the Salesian fathers, followed by grammar school, university to study law and finally the com-petitive exam to become a public notary, a combination of lawyer, conveyancer and public commis-sioner for oaths. he passed the exam muster at his first attempt.This may all sound rather like a tale of times gone by, but is

actually nothing but the truth. And as required by cherished tradition, Consalvo’s eldest son was christened Gerardo after his paternal grandfather, who had continued to tend to the fa-mily vineyard with dedicated passion. The vineyard forged an indissoluble link between grandfather and grandson when the elder Gerardo solemnly pro-mised the younger that one day the vines would be his. Time passed and young Gerardo gra-duated in agriculture from the University of Bari. He went on to teach at university and then became a manager in the zootechnical field, leaving the vineyards he had inherited from his grandfather to be cultivated by sharecroppers. But grandfa-ther Gerardo was obviously

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uve anticheancient GrapesSopra: per estimatori - il Sigillo, uno dei vini di punta di giuratrabocchetti above: for connoisseurs - il Sigillo, one of giuratrabocchetti’s top wines

Sotto: un grappolo di aglianico nella sua bellezzabelow: a bunch of aglianico grapes in all its glory

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tà. Ma nonno Gerardo dall’aldilà si fa sentire e chiede conto al nipote delle sue scelte, ri-svegliando in lui una vocazione sopita sino a quel giorno. Sarà suggestione, sarà scelta di vita, sarà la crisi dei quarant’anni, ma il gio-vane Gerardo molla tutto e si dedica alla vi-gna e nel 1998 vendemmia per la prima volta le sue uve. Da allora sono passati appena 13 anni, ma le Cantine del Notaio non hanno mai smesso di mietere premi in tutti i con-

corsi nazionali ed internazionali, facendosi conoscere all’estero e portando a casa punteg-gi di prestigio nelle classifiche di Wine spec-tator. Il tutto lavorando con passione sull’A-glianico, da cui Giuratrabocchetti ottiene ben 10 vini diversi, dai rossi di grande corpo e struttura ai bianchi, senza dimenticare ro-sati, spumanti classici, grappe e un passito di gran classe. Alle vigne del nonno, Gerardo affianca nuovi appezzamenti acquistati sce-

nel nome c’è una storia / the story behind the names i vini del notaio hanno tutti un nome a sfondo “legale”. in cantina ci sono la Stipula (spumante metodo classico millesimato), il Preliminare (igt basilicata bianco), il rogito (igt basilicata rosato), l’atto (igt basilicata rosso), il repertorio (aglianico del Vulture doc rosso passato in barrique), la firma (aglianico del Vulture doc rosso passato in barrique), il Sigillo (aglianico del Vulture doc rosso passato in barrique) e l’autentica (vino bianco dolce e passito da uve moscato e malvasia del Vulture). Per conoscerli meglio l’indirizzo è www.cantinedelnotaio.it

the notaio wines all have names from a legal background, worthy of the public notary nomeclature they spring from. there is the Stipula (the stipulation of a notarial contract) which is a vintage classic method sparkling wine, the Preliminare, an igt basilicata white, the rogito (the Deed), an igt basilicata rosé, the atto (or act), an igt basilicata red, the repertorio (the reference number of a notarial act) a red aglianico del Vulture doc matured in barrique, la firma (the Signature) another red aglianico del Vulture doc matured in barrique, il Sigillo (the Seal) another red aglianico del Vulture doc matured in barrique and l’autentica (the authentication of a notarial contract) a sweet white made from sun-dried moscato and malvasia del Vulture grapes. find out more about the wines at www.cantinedelnotaio.it

territorio vulcanicovolcanic landSopra da sinistra: il Vulture e i suoi vigneti / above from the left: the Vulture and its vineyards

gerardo giuratrabocchetti e la moglie marcella / gerardo giuratrabocchetti and his wife marcella

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making his presence felt from beyond the grave, something nig-gled persistently in the back of his grandson’s mind, reawake-ning a vocation that had lain dormant for years. Perhaps it was a case of sug-gestability, a mid-life crisis or simply a desire for change; wha-tever it was the younger Gerardo

gave up his career and threw himself heart and soul into his vineyards, harvesting his first crop of grapes in 1998. That was only 13 years ago, but ever since the Cantine del Notaio (the Notary’s Cellar) has gone from strength to strength, win-ning awards and prizes in na-tional and international compe-

titions, making a name abroad and earning points in the Wine Spectator’s prestigious classifica-tion.All this was based on a labour of love for his Aglianico grapes, that Giuratrabocchetti manages to get 10 different wines and more from, ranging from full-bodied, structured reds to whites,

gliendo i vigneti storicamente più vocati del Vulture, ma parallelamente continua a stu-diare frequentando l’Istituto di Conegliano veneto e la scuola enologica di Montpellier in Francia, intessendo una stretta collaborazio-ne con l’enologo Luigi Moio, uno dei padri dell’Aglianico moderno. Ma non parlategli di “crù”, “terroir” e altre amenità, perché l’o-biettivo di Gerardo Giuratrabocchetti è uno solo: produrre vini unici, partendo da un viti-

gno altrettanto unico come l’Aglianico. È fra primi in Lucania ad introdurre le barrique, mettendo il vino ad maturare in cantine di tufo scavate dai frati Francescani e risalenti al 1.600, ambienti con un microclima talmente particolare, da far durare i “carati” (termine con cui nel Mezzogiorno si indicano le bot-ti da 200 litri) più di un decennio, contro i classici tre anni dei legni francesi. Il resto è cronaca. n

una SquaDra vincenteGiuratrabocchetti è un uomo fortunato e consapevole di esserlo: “dedico tutto quanto ho fatto e farò alla mia fami-glia: a mio nonno che, silenziosamen-te, mi ha indicato la strada che per me, oggi, diventa maestra; ai miei genitori e, in particolare, a mio padre, Notaio, che mi hanno insegnato la tenacia nel realizzare i miei progetti ed il valore delle tradizioni; a mia suocera, donna di generosità e forza straordinaria ed a mio suocero, persona speciale, che mi avrebbe certamente incoraggiato con il suo ineguagliabile entusiasmo ed il suo amore per la vita. E mia moglie? Vi dico solo questo: senza di lei, questa avventura non sarebbe mai comincia-ta”. Parola di Gerardo.

A winning teAmGiuratrabocchetti is a lucky man and knows it: “I would like to dedicate everything I have done and will do to my family. To my grandfather, who quietly pointed out what proved to be the right path for me to follow. To my parents and especially my father, a notary public, who taught me the determination to achieve goals and the respect for tradition. To my mother-in-law with her extraordinary generosity and strength. And to my father-in-law, a remarkable man who would undoubtedly have continued to encourage me with his inimitable enthusiasm and love for life. And my wife? I can only say that without her, this adventure would never have even begun.” 

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nuove strutturenew facilitiesa fianco: la cantina Serra del granatoleft: the Serra del granato winery

rosés, spumante Classico, grappa and a superb passito. Gerardo has expanded the estate original-ly inherited from his grandfa-ther by buying other vineyards, carefully choosing land on the Vulture with a history behind them. He has also continued to study, attending the Istituto di Conegliano Veneto and the oe-nological school at Montpellier

in France and forging a close relationship with wine expert Luigi Moio, one of the fathers of modern Aglianico. But Gerar-do Giuratrabocchetti wants no truck with talk of “crùs”, “ter-roirs” and the rest: all he wants to do is to make unique wines from unique Aglianico grapes. He was one of the first to use barriques in Lucania, leaving

the wine to mature in cellars dug out of tuff rock by France-scan monks in the 17th century. Cellars with such a special mi-croclimate that the “carati”, a word used in Southern Italy for 200 litre barrels, can be left to mature there for over a decade, as opposed to the standard three years normal for French barrels. The rest is history. n

dI nuccI, Il re del cacIocavallofranco di nucci di agnone (isernia) è il deciMo discendente in linea diretta di una stirPe di casari. e i suoi PreMiatissiMi forMaggi, ancora Prodotti “con il legno e con le Mani” a Partire dal latte Munto sulle Montagne Molisane, oggi sono Preda di Pochi ristoranti di classe. e delle Mense del vaticano

di nucci, The caciocavallo king. FRANcO dI NUccI FROM AGNONe (NeAR IseRNIA) Is tHe teNtH OF A LONG LINe OF cHeeseMAKeRs. HIs AWARd-WINNING cHeeses, stILL MAde FROM MILK FROM tHe MOUNtAINs OF MOLIse “UsING WOOd ANd HANds”, ARe MUcH sOUGHt AFteR tOdAY BY cLAssY RestAURANts. ANd tHe VAtIcAN cANteeNs

servizio/story aleSSandro amadei

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a fianco in senso orario: un momento del corso per casari tenuto dai di nucci nel 1924; uno scorcio del museo della civiltà pastorale; franco Di nucci

above left, clockwise: a moment during the course for cheese makers held by the Di nuccis in 1924; a glimpse of the museum; franco Di nucci

era una volta papa Giovanni Paolo II, che nel bel mez-zo di una delle sue memorabili escursioni in alta montagna, si ferma per consumare una rustica colazione. Accanto a lui il capo della scorta, originario del Molise, che estrae dallo zaino un bel pezzo di caciocavallo e ne offre un assaggio al Santo Padre. “È formaggio genuino - spiega il funzionario vincendo l’imbarazzo - proveniente dal mio paese”. Karol Wojtyla ne apprezza il gusto e il profumo, e da quel giorno i prodotti

del caseificio Di Nucci di Agnone - caciocavalli, ma anche stracciate, scamorze e ricotte salate - riforniscono il prestigio-sissimo Spaccio Vaticano. A raccontarci questo aneddoto è lo stesso Franco Di Nucci, titolare dell’omonimo caseificio e decimo discendente in li-nea diretta di una stirpe di casari che a partire dal 1662 de-liziano gli abitanti dell’alto Molise con le loro perle casearie. Ed è lui, Franco, che ci introduce ai segreti grazie ai quali le

c’

Once upon a time there was Pope John Paul II who, in the middle of one of his memo-rable trips to the high mountains, stopped off for a rustic lunch. Next to him was his head bodyguard, who came from Molise, and who took out a nice piece of caciocavallo che-ese from his backpack and offered the Holy

Father a piece. “It’s wholesome cheese from my town,” the official explained, overcoming his embarrassment. Karol Wojtyla liked the flavour and aroma so much that since that day products from the Di Nucci dairy in Agnone have supplied the prestigious Vatican shop (not just caciocavallo cheese, but also

stracciata, scamorza and salted ricotta). It was Franco Di Nucci himself who told us this anecdote; he is the owner of the dairy and the tenth of a long line of cheesemakers who have delighted the inhabitants of up-per Molise with little gems from their dairy since 1662. And it is Franco himself who

SPecIale nuMero 100Special 100

trionfo del gusto / a triumph of taste Per scoprire i formaggi del caseificio Di nucci (www.caseificiodinucci.it) basta contattare direttamente il numero telefonico +39 0865 77288 o scrivere a [email protected] (fax +39 0865 779881) / to find out more about the cheeses made at the Di nucci dairy (www.caseificiodinucci.it) just callthe following number: +39 0865 77288 or email: [email protected] (fax +39 0865 779881)

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introduced us to the secrets that make the Di Nucci dairy pasta filata cheeses winners of the most prestigious cheese competitions both at home and abroad: “we make them without resorting to too much technology, but rather using our experience and old-fashioned methods: the fresh milk direct from the mountains is worked raw (without added enzymes) with wood and the che-esemaker’s hands.” Cheese artisans, not industria-lists: this is the difference betwe-en the Di Nucci family and many other entrepreneurs in the dairy sector. It isn’t just a pas-sion for a job well done, but a different approach to life. This also transpires from the respect with which Franco treats his

customers, his employees and his 20 selected local suppliers. “It’s about capable and enthusiastic farmers,” he explains, “that run their small farms of 10 to 12 dairy cows with care, and that during the good weather leave the animals free to graze on our mountain pastures.” The result is excellent milk, rich in aroma and flavour, and which the far-mers are paid generously for. From high-quality milk we get superior cheese: we ask Franco if this is a strategy that pays? “Certainly,” he answers, “al-though today not only must you produce well, but also sell well.” And off we go so he can show us the tricks he uses to make sure his cheeses arrive fresh on consumers’ tables. But the real

paste filate del caseificio Di Nucci riescono puntualmente ad aggiudicarsi, tanto in pa-tria quanto all’estero, i più prestigiosi con-corsi caseari: “le produciamo senza ricorrere a una tecnologia spinta, ma direi con empiria, secondo le buone prassi di una volta: il latte munto in loco viene lavorato a crudo, senza aggiunta di fermenti, e con il legno e con le mani del casaro”.Artigiani e non industriali del formaggio: è questo che differenzia la famiglia Di Nucci da molti imprenditori del settore caseario. E non si tratta soltanto di passione per le cose fatte bene, ma anche di diverso approccio alla vita. Che traspare anche dal rispetto con cui Franco tratta allo stesso modo i suoi clienti, i suoi dipendenti e i suoi 20, selezionatissimi fornitori locali. “Si tratta di allevatori capaci e appassionati - spiega - che gestiscono con

cura piccole aziende agricole da 10-12 vacche in mungitura, e che durante la bella stagio-ne lasciano gli animali liberi di pascolare sui prati delle nostre montagne”. Il risultato è un latte eccellente, ricco di odori e di sapori, e remunerato più che dignitosamente agli al-levatori. Da un latte di grande qualità, dunque, for-maggi sopraffini: è questa - chiediamo a Franco - una strategia che paga? “Sicuramen-te - è la sua risposta - anche se oggi è neces-sario non soltanto produrre bene, ma anche vender bene ciò che si produce”. E giù a illu-strarci gli accorgimenti a cui ricorre per far sì che i suoi formaggi arrivino freschissimi sulle tavole del consumatore. Ma la vera sorpresa arriva subito prima di congedarci, quando Franco ci introduce in un’ala del caseificio perennemente adibita a museo della civiltà

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artigiani del formaggio / Cheese artisansSopra: il latte munto in loco viene lavorato a crudo, senza aggiunta di fermenti, con il legno e con le mani dei casari above: the fresh milk direct form the mountains is worked raw, without added enzymes, with wood and the cheesemaker’s hands

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pastorale. È qui che è esposto il ricco arma-mentario di utensili di rame, ferro e legno con cui il padre di Franco e tutti i suoi avi procedevano alle loro gustose creazioni. Tra i pezzi forti del museo una delle quattro copie originali de “La Ragion pastorale”, autentica bibbia di quella civiltà dei tratturi che per se-coli ha tenuto banco sul palcoscenico di que-ste campagne. Scritta nel 1731 dall’avvocato napoletano Stefano Di Stefano, “La Ragion pastorale” costituisce una sorta di testo unico delle leggi che disciplinavano i rapporti tra i

protagonisti della transumanza. Non solo pa-stori, dunque, ma anche “butteri”, “cacieri” e “massari”. E Franco non lesina spiegazioni a chi è incuriosito da queste antiche e gloriose vicende. “Occorre diffondere la cultura del formag-gio - osserva - perché è solo così che la gente può apprezzare i prodotti di qualità, fatti con il buon latte italiano e in particolare con il buon latte di queste parti”. Ma alle volte pa-pille gustative allenate e naso fino sono più che sufficienti. n

surprise comes just before taking our leave, when Franco takes us into a wing of the dairy fitted out as a cattle farming museum. It is here that the rich collection of copper, iron and wooden tools are displayed, which Franco’s father and all his ancestors used to make their tasty creations. One of the highlights of the mu-seum is one of the four original copies of “La Ragion Pastorale”,

an authentic bible of that cattle track culture that has held the stage in this countryside for cen-turies. Written in 1731 by the Neapolitan lawyer, Stefano di Stefano, “La Ragion Pastorale” makes up a kind of single text of laws that regulated the rela-tionship between all those invol-ved in migratory herding. So not just shepherds but also herdsmen, cheesemakers and farmers. And

Franco doesn’t skimp on expla-nations to anyone curious about these old and glorious events. “We must spread the culture of cheese,” he observes, “because this is the only way people can appre-ciate quality products made with good Italian milk and particu-larly the milk in this area.” But sometimes trained taste buds and a fine nose are more than enough. n

A teAtro, con il nAso All’insùI torInesI sonIcs stanno Incantando Il pubblIco dI mezza europa con le loro spettacolarI acrobazIe volantI. un’occasIone d’oro per rIscoprIre quel “pIaneta meravIglIa” che alberga dentro ognuno dI noI

The TheaTre wiTh your nose in The air. The group SonicS from TurinhaS capTivaTed half europe wiTh Their SpecTacular flying acrobaTicS. a golden chance To revel in being loST in wonder

servizio/story ALESSANDRO AMADEI

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Culture

unghe file ai botteghini e teatri che registrano il tutto esaurito. Stracolmi di uo-mini e donne, adulti e bambini che seguono a bocca aperta le rappresentazioni e che alla fine degli spettacoli prorompono in lunghi minuti di applausi se non in vere e proprie ovazioni da stadio.

No, non parliamo dell’ultima tournée trion-fale della Callas, ma degli scenari che abi-tualmente accompagnano le performance dei Sonics, l’italianissima compagnia di danzato-ri-acrobati divenuta famosa per il breve ma mirabolante show offerto nel 2006, in occa-sione della cerimonia di chiusura dei Giochi

I Sonics sul web / Sonics on the webPer maggiori informazioni sui Sonics è possibile visitare il sito www.sonics.it oppure connettersi al canale Youtube http://www.youtube.com/user/ileana1979

for info check out the Sonics on www.sonics.it or on Youtube at http://www.youtube.com/user/ileana1979

Endless queues at the box offices and theatres completely sold out. Packed audiences of men and women, adults and children, mouths wide in wonder, who burst into tumultuous applause that goes on and on at the end of the show, a reaction bordering on the ovations usually reserved

for football matches. No, it’s not Maria Callas’ last trium-phant tour, but the scenes that normally greet performances by the Sonics, the Italian company of dancer-acrobats who leapt to fame in the short space of the glittering spectacle of the closing ceremony at the Winter Olympic

L

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olimpici invernali di Torino, e che in questi giorni è in giro per i teatri del Bel Paese con il suo ultimo show, “Meraviglia”.E in effetti meraviglia, stupore, ammirazione sono le sensazioni suscitate dalle evoluzioni dei nove, straordinari interpreti che material-mente “fanno” lo spettacolo. Offrendo uno straordinario mix tra la muscolare plasticità di un Yuri Chechi e la leggiadra eleganza di una Carla Fracci, gli artisti-atleti dei Sonics, inguainati in colorati costumi di scena, ese-guono arditi volteggi intorno ad una mac-china scenica sospesa nel vuoto e calata al centro del palcoscenico, a costituire il fulcro magnetico dell’esibizione. Le acrobazie aeree del singolo artista o del gruppo, coordinate secondo precise e fantasiose coreografie, ven-gono accompagnate da solenni sinfonie – che

spaziano dal rock alla musica classica - e da sapienti flash di luci colorate.L’effetto è garantito: con il passare dei minuti gli spettatori si immergono in una dimensio-ne onirica, e riscoprono quel “pianeta meravi-glia” che alberga dentro ognuno di noi. “Con questo spettacolo – concorda Alessandro Pietrolini, fondatore e leader carismatico del-la compagnia – vogliamo invitare il nostro pubblico a stupirsi, a staccarsi per un attimo dalla vita reale per poi ricordarsi che sognare ad occhi aperti è sempre possibile”.E come si accennava in precedenza, una com-ponente essenziale del successo riscosso dai Sonics in Italia così come in Europa e nel mondo – applauditissima la recente esibizio-ne di Kiev, così come quelle di Francoforte, Patrasso, Miami o Mumbai - è anche l’am-

Prossimamente suL PaLcoscenico4 febbraio: Teatro della Fortuna, Fano10 febbraio: Teatro Marchetti, Camerino11 febbraio: Teatro Nuovo, San Marino25 febbraio: Gran Teatro, Roma2 e 3 marzo: Teatro Puccini, Firenze6-11 marzo: Teatro Bellini, Napoli10-15 aprile: Teatro Nuovo, Milano28 aprile: Teatro Metropolitan, Catania

Upcoming dates4 February: Teatro della Fortuna, Fano10 February: Teatro Marchetti, Camerino11 February: Teatro Nuovo, San Marino25 February: Gran Teatro, Rome2 & 3 March: Teatro Puccini, Florence6-11 March: Teatro Bellini, Naples10-15 April: Teatro Nuovo, Milan28 April: Teatro Metropolitan, Catania

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Games held in Turin in 2006, and who are currently touring the theatres of Italy with their latest show “Meraviglia”.And meraviglia (marvel), won-der and admiration are exactly the sensations aroused by the evo-lutions of the nine superb artists who actually perform the show. With an extraordinary blend of muscular plasticity reminiscent of Olympic gold medal winner athlete Yuri Chechi and the gra-

ceful elegance of a Carla Fracci, the artist-athletes of the Sonics, sheathed in colourful stage co-stumes, twirl perilously around a set suspended in mid-air above the centre of the stage, the focal point of the whole display. The aerobatics of each artist or the group are carefully coordinated in imaginatively creative chore-ographies and accompanied by solemn symphonies ranging from rock to classical music, toge-

ther with cleverly placed flashes of coloured lights. The effect is guaranteed: as the minutes go by the audience lose themselves in a dream-like dimension and rediscover the delicious childli-ke ability to be literally lost in wonder. “We want our audiences to marvel, to be amazed, to lose contact with the humdrum exi-stence of their daily lives for a brief space in time and remem-ber that daydreams are a reality

foto Paolo bonciani

foto Paolo bonciani

mirazione per le straordinarie doti atletiche dei componenti della compagnia, capaci di “tenere il palcoscenico” per decine e decine di minuti, e di offrire un’appassionante se-quela di dimostrazioni di forza e di elasticità, di grazia e di potenza. Una rappresentazione dell’umana bellezza che non può che affasci-nare e catturare il pubblico di ogni età e la-titudine. “Ci alleniamo tutti i giorni – rivela non a caso Alessandro – per almeno quattro o cinque ore, abbinando ai programmi di po-tenziamento muscolare abitualmente seguiti dai ginnasti agonisti sessioni di creatività, re-

alizzate in gruppo”. Perché l’obiettivo non è soltanto il mantenimento di una perfetta for-ma fisica: “la nostra - sottolinea infatti Ales-sandro - è una compagnia stabile, perché tra di noi si deve creare quell’affiatamento che ci consente di eseguire in totale tranquillità le acrobazie che proponiamo durante i nostri spettacoli”. In effetti ad immaginarsi sospe-si lassù, aggrappati agli anelli o ai tendaggi della macchina scenica, c’è da farsi venire i brividi. Adrenalina pura: nel mix di sensa-zioni evocate dai Sonics c’è anche lei. Un pec-cato rinunciarvi… n

Nouveau cirque / Nouveau cirquenei loro spettacoli gli acrobati dei Sonics danzano sospesi nel vuoto, trasportando il pubblico in una dimensione onirica / the Sonics dance suspended in mid-air during their acrobatic displays, transporting the public into a dream-like dimension

too” explains Alessandro Pietro-lini, founder and charismatic leader of the company.As mentioned above, an essential component of the success the So-nics have enjoyed in Italy, Eu-rope and the world – their recent show in Kiev was greeted with enthusiasm, as were those in Frankfurt, Patras, Miami and Mumbai – is the admiration aroused by the extraordinary athletic prowess of the members of the company, capable of domi-nating the stage and making the audience lose track of time with their dramatic sequences pulsa-ting with strength, suppleness, power and grace. A display of sheer human beauty that never fails to captivate audiences of

all ages from all four corners of the world. “We train for four or five hours every day, coupling the muscle-building programmes professional gymnasts usually follow with group creative ses-sions” Alessandro reveals. Be-cause the aim isn’t just to be in perfect physical shape: “We’re a permanent company, because we need that special rapport and trust to perform our acrobatics during the shows” Alessan-dro continues. And it certainly sends a shiver down your spine when you think of being up there swinging from the rings or the curtains of the stage machinery. Pure adrenalin: that’s in the So-nics mix too. It’d be a pity to do without it… n

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foto Paolo bonciani

Attraverso un’accurata selezione di splendidi dipinti di Bellotto, Canaletto, Carlevarijs e Marieschi, la mostra rende omaggio al vedutismo veneziano, uno dei fenomeni artistici più caratterizzanti dell’arte europea del diciottesimo secolo. Ripercorrendo in particolare la carriera artistica di Bernardo Bellotto - che dopo l’apprendistato veneziano presso la bottega dello zio Antonio Canal detto Canaletto, operò a servizio delle maggiori corti europee - sarà possibile rivivere l’esperienza del Grand Tour che consentiva ai nobili dell’e-poca di conoscere e apprezzare l’arte e la vita delle grandi capitali d’Europa.

Apertura: fino al 15 aprile 2012Open until 15th April 2012Tel. + 39 800.775.083 - www.bellottoconegliano.it

CONEGLIANO (TREVISO) PALAZZO SARCINELLI Views of Venice

With a careful selection of splendid paintings by Bellotto, Canaletto, Carlevarijs and Marieschi, this exhibition is a ho-mage to Venetian “vedutismo”, or the detailed rendering of a cityscape, which was a reoccurring theme in 18th century European art. The exhibition follows the artistic career of Bernardo Bellotto in particular, who worked at some of the major European courts after his Venetian apprenticeship in the studio of his uncle Antonio Canal (Canaletto), helping visitors retrace the Grand Tour the nobility of the time undertook to get to know the life and art in Europe’s great capitals.

CONEGLIANO (TREVISO) PALAZZO SARCINELLIVedutismo veneziano

Prove tecniche di esPressionismoEsposte a Villa Manin di Passariano di Codroipo le opere degli artisti tedeschi che diedero vita al movimento “Die Brücke” Tradurre nell’opera gli oggetti percepiti “in modo diretto e senza falsificazioni”, svin-colati da qualsiasi convenzione accademica. Questo l’obiettivo degli artisti appartenenti a “Die Brücke”, il movimento dal quale discenderà in seguito l’espressionismo e a cui è dedicata la mostra che fino al 4 marzo verrà ospitata nei saloni di villa Manin, a Passariano di Codroipo (Udine). Forte di oltre 100 opere tra dipinti e carte, tutte provenienti dal berlinese Brücke Museum, l’esposizione racconta in modo preciso, secondo una scansione cronologica ma anche

procedendo per aree quasi monografiche, la nascita e lo sviluppo del movimento. Passando da Kirchner a Heckel, da Nolde a Schmidt-Rottluff, da Pechstein a Mueller, viene dimostrato come fossero prima di tut-to l’impulso spontaneo e l’intuito creativo a costituire gli elementi accomunanti tra gli artisti del gruppo.

Apertura: fino al 4 marzo 2012Open until 4th March 2012Tel. + 39 0422.429.999www.lineadombra.it

To transpose what they saw into artistic works “in a direct fashion with no fal-sification”, free from any academic convention. This was the aim of the artists who formed “Die Brücke”, the movement that was the precursor of expressionism, which the exhibition schedu-

led until 4 March at Villa Manin, in Passariano di Codroipo (Udine) is dedi-cated to. With its impres-sive collection of over 100 works comprising paintings, sketches and documents all from the Brücke Museum in Berlin, the exhibition accu-rately documents the rise and

development of the movement both in chronological order and by subject area. From Kirchner to Heckel, Nolde to Schmidt-Rottluff and Pe-chstein to Mueller, the works illustrate how their shared sense of spontaneity and in-tuitive creativity bound this group of artists together.

treviso, cAsA dei cArrAresiL’ULtimo imPerAtore trEViso, CAsA DEi CArrArEsithE LAst EMPEror

La dinastia Manciù, raccontata attraverso le armi, le suppellettili e gli oggetti personali appartenuti agli imperatori che dal 1644 fino al 1911 governarono sull’Impero celeste. Da non perdere la sezione dedicata a Pu Yi, ultimo imperatore della Cina e protagonista dell’indimenticabile film-capolavoro di Bernardo Bertolucci

The story of the Manchu dynasty told through a collection of weapons, ornaments and personal objects that once belonged to the emperors who ruled the heavenly empire from 1644 to 1911. An absolute must is the section dedicated to Pu Yi, the last Chinese emperor, who was the protagonist of Bernardo Bertolucci’s masterpiece.

Apertura: fino al 13 maggio 2012Open until 13th May 2012Tel. + 39 0422.513.150 - www.laviadellaseta.info

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eXPeriments in eXPressionism the works of the German artists from the “Die Brücke” movement on display at Villa Manin at Passariano di Codroipo

FAno yAcht FestivAl 2012appuntamento con Il salone nautIco dell’adrIatIco dal 10 al 13 maggIo

fano yachT fesTival 2012. The adriaTic boaT Show will Take place from The 1oTh To The 13Th may

servizio/story SANtE bONELLI

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al 10 al 13 maggio 2012 torna il Fano Yacht Festival, il Salone nautico dell’Adria-tico che rinnova la sua VIII edizione nella storica location del porto turistico di Fano, l’esclusiva Marina dei Cesari, un luogo pri-vilegiato di incontro tra business e lifestyle. Uno dei saloni più prestigiosi del panorama internazionale e il più importante salone del versante adriatico italiano. Al Fano Yacht Festival si ritrovano ogni anno i protagoni-sti della nautica nazionale ed internazionale,

dalla cantieristica a vela e a motore, all’ac-cessoristica, dagli operatori di charter, bro-keraggio e servizi finanziari, ai produttori di abbigliamento. Operatori e visitatori posso-no godere delle proposte più innovative del mercato nautico, scoprire le anteprime del settore, effettuare acquisti proprio nel mo-mento che precede l’inizio della stagione estiva e trascorrere in modo piacevole e diver-tente il proprio tempo grazie a un variegato programma di eventi di qualità. n

Le anticipazioni corrono sul web / check out all the latest on the webPer seguire la rassegna nautica basta collegarsi al sito www.fanoyachtfestival.it / follow the boat show at www.fanoyachtfestival.it

From the 10th to 13th may, 2012 Fano Yacht Festival returns, the Adriatic Boat Show which renews its eighth edition in the historic location of the tourist port of Fano, the exclusive Marina dei Cesari, a privileged place of encounter between business and lifestyle. One of the most prestigious

shows on the international sce-ne and the main show of the Italian Adriatic coast. At the Fano Yacht Festival there are every year the protagonists of national and international yachting, sailing and motor boats, the shipyard, operators of charter, brokerage and fi-nancial services and apparel

manufacturers. Operators and visitors can enjoy the most in-novative proposals of the ma-rine market, they can discover the previews, make purchases at the very moment that prece-des the beginning of the sum-mer and spend so pleasant and enjoyable time with a varied program of quality events. n

Per appassionati e operatorifor enthusiasts and professionals alikela rassegna è ospitata alla marina dei Cesarithe boat show takes place at marina dei Cesari

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sleddog, emozione unicAcondurre una slItta traInata daI canI, attraversando a tutta bIrra boschI e dIstese dI neve IncontamInata: è la sfIda dI uno sport che anche In ItalIa vanta numerosI appassIonatI

The Joys of Dog sleDDing. racing a Team of Sled dogS aT Top Speed Through The woodS and STreTcheS of virgin Snow iS a challenging SporT wiTh numerouS enThuSiaSTS in iTaly

servizio/story ANNA MOSSINI

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63tempo libero

Free time

mate la neve, la montagna, i cani? Lo sci non vi dà più le emozioni di un tempo? Sentite il bisogno di avventurarvi verso nuo-vi sport che prevedano un rapporto diretto con la natura e gli animali, i cani in partico-lare? Benvenuti allora nel mondo dello sled-dog, le corse con i cani nordici da slitta, “una passione, meglio, un vero e proprio stile di

vita”, come lo definisce Marco Visconti del Club italiano sleddog. Lo sleddog è una pra-tica sportiva arrivata in Italia sul finire degli anni ’80 con la comparsa, nel nostro Paese, dei primi cani di razza Siberian Husky che dapprima ammirati per la loro bellezza, sono stati poi apprezzati per le loro doti fisiche, prima fra tutte la naturale vocazione per gli

If you love the mountains, the snow and dogs, feel that skiing doesn’t give you the thrill it used to and are enthusiastic about new sports based on close contact with nature and animals, especially dogs, then dog sledding might be just what you’re looking for. This Nordic sport of racing te-ams of sled dogs is, “a passion, a lifestyle”, as Marco Visconti from the Italian Sled Dog Club

defines it. Dog sledding came to Italy towards the end of the eighties, when Siberian Huskies became popular, initially for their looks and subsequently for their hardiness, natural affini-ty with cold climates and their ability to pull sleds over long distances. “the Italian Sled Dog Club was founded in 1991 and is for everybody who wants to do a sport that isn’t just about com-

Passione da cinofiliPassion for dogslo sleddog è lo sport giusto per chi ama la montagna ma soprattutto i caniDog sledding is the right sport for you if you love the mountains and dogs!

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Imparare è facile / Learning is easyPer chi vuole imparare i segreti dello sleddog, può recarsi presso una delle 6 scuole Cis in attività lungo l’arco alpino italiano. Per informazioni: www.sleddogcis.com; [email protected]; tel. (+39) 0473 200835if you want to learn the art of dog sledding try one of the 6 italian Sled Dog Club schools in the italian alps.info: www.sleddogcis.com; [email protected]; tel. +39 (0)473 200835

ambienti freddi e la capacità di correre trai-nando slitte per lunghi percorsi. “Il Club italiano sleddog è nato nel 1991 – spiega Visconti – e da allora raccoglie le iscrizioni di chi vuole dedicarsi a uno sport che non è solo agonismo, passione per la montagna e la natura. È soprattutto amore per i cani da slitta”. Passati gli anni del boom, anche

lo sleddog oggi deve fare i conti con la crisi economica che in questi ultimi tempi sta un po’ penalizzando gli appassionati. “Le gare che disputiamo – precisa Visconti – preve-dono l’impiego di soli cani di pura razza: la Siberian Husky, la Alaskan Malamute, la Sa-moiedo e la Groenlandese, le uniche quattro riconosciute dalla Federazione internazionale

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Squadra vincenteWinning teamSotto: il musher maurizio Drigo mentre conduce una slitta trainata da 4 cani di razza Samoiedo (foto Cis)below: musher maurizio Drigo drives a sled pulled by 4 Samoyeds (photo by CiS)

petition and a passion for nature and the mountains, but mainly about a love for sled dogs” ex-plains Visconti. Nowadays, with the boom years behind us, dog sledding is feeling the chill of the financial crisis too. “We only run races with pure breed

sled dogs” says Visconti “Sibe-rian Huskies, Alaskan Mala-mutes, Samoyeds and Greenland dogs, the only four recognised by the  Fédération Cynologique Internationale. Generally spea-king no dog under one year old is used for racing. Dog sledding is

open to anyone capable of establi-shing a relationship with dogs who wants to do something uni-que and truly thrilling. All you have to do is go to one of the six schools in the Alps, follow what your instructor says and discover the ineluctable pleasure of dog

uno sPort in rosaLa prima scuola italiana di sleddog è nata a metà degli anni ’80 a Ponte di Legno (Brescia), grazie all’intraprendenza di Armin Khatchikian, un armeno che a ragione può essere considerato l’antesignano, in Italia, di questa pratica sportiva. Il fratello di Armin, Ararad, gestisce un’altra scuola al Tarvisio. La scuola di Ponte di Legno dispone di 45 cani. “Si tratta di soggetti di razza pura – spiega Armin Khatchikian – che nell’arco della loro carriera, se così vogliamo chiamarla, possono arrivare a percorrere anche 3-4mila chilo-metri. Dall’inizio dell’attività a oggi ho visto passare dalla mia scuola tantissima gente e

posso dire che le donne dimo-strano sempre una maggiore facilità ad entrare in empatia prima col cane e ad affrontare poi l’avventura. Il miglior musher è declinato al femminile, su questo non ho dubbi”.

A womAn’s worldThe first Italian school for dog sledding was founded in the mid-1980s at Ponte di Legno(Brescia) by Armin Khatchikian, an Armenian who was a pathfinder for the sport in Italy. Armin’s brother, Ararad, runs another school in Tarvisio. The Ponte di Legno school has 45 dogs.“They’re all pure breeds” explains Armin Khatchikian “and during what you might call their career they can run as many as 3-4 thousand kilometres. From when I opened until now a lot of people have attended the school and I have to say that women always find it easier to establish a relationship with the dogs and face the challenge of adventu-re. The best mushers are women, there’s no doubt about it”.

cinofila. In genere, prima di un anno di età, nessun cane viene impiegato per le corse a cui può accedervi qualsiasi persona che abbia la capacità di entrare in empatia con il cane e voglia vivere un’emozione davvero unica e irripetibile. È sufficiente recarsi presso una delle 6 scuole distribuite lungo l’arco alpino, seguire le indicazioni dell’istruttore e sco-prire che fino a quel momento non si cono-sceva uno sport così coinvolgente”. La scuola ufficiale del Club si trova sull’Altopiano di

Asiago, nel comune di Conco (Vicenza). Per quanto riguarda le gare, sabato 11 e dome-nica 12 febbraio, al Tarvisio (Friuli Venezia Giulia), è in programma il Campionato in-ternazionale Fistc (Féderation International de trainau a chiens), a cui il Club italiano sleddog è affiliato, che quest’anno coinvolge-rà i Paesi europei, “mentre l’anno prossimo – avverte Visconti - l’appuntamento sarà a Cogne, in Valle d’Aosta, per il Campionato mondiale”. n

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sledding!”. The Club’s official school is on the Altopiano di Asiago, at Conco, Vicenza. And the next important race appoin-tment is for Saturday 11 and Sunday 12 Febraury at Tarvi-

sio in the Friuli Venezia Giuli region, where the international Fistc (Féderation Internatio-nal de trainau a chiens, which the Italian Sled Dog Club is a member of) championship is

being held, this year for Euro-pean countries, but “next year we’re holding the event at Cogne, in the Valle d’Aosta, and it’s the world championship” Visconti explains. n

pAne, vino e sAn dAnielenelle “frasche” del frIulI sI può fare pranzo così, con un bel pIatto del famoso proscIutto crudo locale accompagnato da un profumato “tajut” dI bIanco della zona

BreaD, wine anD san Daniele haMin The TradiTional “fraSche” hoSTelrieS of friuli lunch may well be a Simple plaTe of The famouS local cured ham and a generouS draughT of deliciouS local “TajuT” whiTe wine

servizio/story ALESSANDRO AMADEIfoto/photos AgENzIA REgIONALE PER LO SvILuPPO RuRALE DELLA REgIONE AutONOMA fRIuLI vENEzIA gIuLIA (ERSA), cONSORzIO DI tutELA DEL PROScIuttO DI SAN DANIELE

A tAvolA Food & wine

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na regione straordinaria, il Friuli Ve-nezia Giulia, capace di riproporre, ma in scala ridotta, tutti i grandi pregi dell’Italia: estremamente varia e affascinante dal punto di vista paesaggistico, circondata da mari e montagne, ma percorsa da dolci colline, fiu-mi impetuosi e laghi smeraldo, custodisce autentici tesori dell’arte, tradizioni e saperi millenari. E per gli amanti del vino e della buona tavola è il paese del Bengodi: la cucina regionale è ricchissima di golose tipicità, che partendo dagli ingredienti primari (pesci e

crostacei, ma anche orticole come l’aspara-go bianco, il radicchio di campo o la patata di Ribis e Godia) si estendono ai prodotti trasformati (salumi, formaggi, olio) fino ad approdare a piatti più elaborati o ai dolci go-riziani e triestini.E poi i vini: il Friuli Venezia Giulia è un grande vigneto a cielo aperto, che forte di una incredibile varietà di climi e di condi-zioni pedoclimatiche, nonchè delle indiscus-se capacità dei suoi vignaioli, è capace di proporre una multiforme messe di strepitosi

Friuli Venezia Giulia is a truly astonishing region, a concentrate of Italy’s excellencies in a scaled-down version. It has a wide va-riety of landscapes, surrounded as it is by sea and mountains, but dotted with rolling hills, rushing rivers and emerald gre-en lakes. It is also a treasure

trove of arts, traditions and cen-turies-old wisdom. And for wine buffs and foodies it’s an absolute paradise: a regional cuisine po-sitively bursting at the seams with local goodies, from raw in-gredients such as fish and seafo-od or white asparagus, radicchio and Ribis and Godia potatoes to typical local salamis, cheeses and olive oil, all put to good use by local chefs, on through to the sweets and cakes of Gorizia and Trieste. And then there are the wines: Friuli Venezia Giulia is one great vineyard, whose in-credible variety of different cli-mates and soils, not to mention the expertise of its winemakers, gives it a huge range of absolu-tely stunning whites. There’s so-mething for everyone: local wines (Friulano, Malvasia istriana,

Verduzzo, Vitovska), interna-tional favourites (Sauvignon, Pinot grigio, Chardonnay), fizz (Prosecco), still wines (Ribolla gialla) and the great meditation wines (Picolit and Ramandolo, both local). And then there are the reds and the spirits, another boast of the local wineries. If you’re feeling inspired to run the whole gamut of this cornucopia of culinary delights you should probably head for one of the excellent restaurants in the area specialising in local cuisine: the 2012 Espresso guide is a useful vademecum www.temi.repub-blica.it/ espresso-ristorantidita-lia2012) that even non-Italian speakers can probably figure out. But if you just want a hearty snack you could do what the lo-cals do and check out one of the

u Antiche tradizioniAncient traditionsSopra: in campo agroalimentare il friuli Venezia giulia vanta tradizioni secolariabove: friuli Venezia giulia boasts centuries-old traditions of agricultural and culinary excellence

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Itinerario del gusto / tasty itineraries Sotto: il castello di Villalta (udine) è una tappa della strada dei castelli e del prosciutto del friuli Venezia giulia / below: Villalta castle (udine) is on the “Castles and hams of friuli Venezia giulia” route

bianchi. Ce n’è per tutti i gusti: quelli au-toctoni (Friulano, Malvasia istriana, Verduz-zo, Vitovska) e quelli internazionali (Sauvi-gnon, Pinot grigio, Chardonnay), le bollicine (Prosecco), i fermi (Ribolla gialla) e i grandi vini da meditazione (Picolit e Ramandolo, anch’essi autoctoni). Per non parlare, poi, dei rossi o dei distillati, altri vanti delle cantine regionali. Chi volesse godere di tanta cornu-copia può tranquillamente accomodarsi ai tavoli di uno degli ottimi ristoranti aperti in regione, specializzati nelle eccellenze locali: la guida 2012 de l’Espresso potrà essere un utile vademecum (www.temi.repubblica.it/espresso-ristorantiditalia2012). Ma coloro che invece preferiscono optare per uno spun-tino veloce, ma di sostanza, potranno ispirar-

si alle sagge consuetudini della popolazione locale e dirigersi con fiducia in una delle tan-te “frasche” o degli agriturismi che costellano le campagne friulane o il carso triestino. E qui ordinare un bel piatto di prosciutto di San Daniele accompagnato da un generoso bicchiere di Friulano. Sono questi, infatti, i due portabandiera della straordinaria tradi-zione enogastronomica regionale. Da un lato, dunque, il famoso salume, che è il risultato di una tradizione di lavorazione delle carni sui-ne risalente addirittura al tempo dei Celti. La mossa vincente, tuttavia, risale a poco più di 50 anni fa, quando i prosciuttifici di San Da-niele del Friuli si consorziarono e stabilirono un disciplinare di produzione che è il vero custode della qualità del nobile affettato. Gli

Appuntamento al vinitaly / vinitaly al Vinitaly 2012 (Verona, 25-28 marzo), presso lo stand dell’ersa, sarà possibile degustare i migliori 250 vini friulani, tra cui quelli prodotti dai 24 finalisti di “friulano & friends 2011”, rassegna estiva dedicata all’omonimo bianco e ai suoi amici (nel 2011 al Pinot grigio) / at Vinitaly 2012 (Verona, 25-28 march), the erSa stand will be offering tastings of the 250 best friuli wines, among them those of the 24 finalists in the “friulano & friends 2011”, summer event dedicated to friulano whites and guest stars (in 2011 it was Pinot grigio)

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local no-frills “frasche” or agritourisms that dot the Friuli countryside and the Trieste highlands. Here you can order a juicy plate of San Daniele ham and a brimming glass of Friulano, the two most iconic items in the whole superb gastronomic armoury of the region. The first, the famous cured

ham, is the result of a tradition in curing pork that goes all the way back as far as Celtic times. But the turning point came 50 years ago, when the Friuli San Daniele producers created a consortium and established strict production rules that gua-rantee the high quality of their hams today. The

elementi cardini sono pochi, ma significativi e, soprattutto, estremamente selettivi: le co-sce devono provenire fresche (e non congela-te) dagli allevamenti di 10 regioni del nord e del centro Italia. Dopo frollatura, rifilatura e salatura con sale marino (è proscritto qual-siasi tipo di additivo o conservante), le cosce vengono pressate, in modo che il sale penetri in profondità, e poi avviate alla maturazione. Che può essere fatta solo ed esclusivamente a San Daniele: solo qui, infatti, l’incontro tra l’aria fresca e resinosa che scende dalle Alpi carniche con le salmastre brezze marine pro-venienti dal vicino Adriatico, e la naturale azione di calmieramento di umidità e tem-

peratura esercitata dal fiume Tagliamento e dalle colline moreniche che circondano la ridente cittadina friulana, riescono a creare il giusto microclima.E dopo almeno 13 mesi di siffatta stagiona-tura (ma si arriva tranquillamente a 24), il celebre prosciutto è pronto per essere gusta-to: tenero e magro, dolce e ricco di proteine. Un mix di aromi, sapori e nutrienti perfetto per essere abbinato con un “tajut” di Friula-no: il profumo di fieno e fiori di campo, di timo e di camomilla, dell’ex Tocai, unito al lieve gusto di mandorla lasciato sul palato, è il giusto completamento di un crudo da si-gnori. Prosit! n

Aria di festa / A festival airPer i cultori del prosciutto di San Daniele l’appuntamento è nella cittadina friulana dal 22 al 25 giugno, per l’edizione 2012 di “aria di festa” (per informazioni: www.prosciuttosandaniele.it) for San Daniele ham devotees the key event of the year is the “aria di festa” festival, scheduled for 22 - 25 June 2012 in San Daniele (info: www.prosciuttosandaniele.it)

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essential points are few, but si-gnificant and, above all, highly selective: the legs of pork must be fresh (not frozen) and come from

breeders in the 10 regions of cen-tral-northern Italy. After being hung and salted with sea salt (additives and preservatives are absolutely verboten), the legs are pressed to help the salt penetrate in depth and then sent off to be seasoned. Seasoning can only be done in San Daniele, the only place where the cool, resin-laden air coming down off the Carnic Alps meets the salty sea breezes from the nearby Adriatic. This, coupled with the natural regu-lation of humidity and tempe-rature by the Tagliamento river and the hills that surround the

charming Friuli town, creates exactly the right microclimate for curing the perfect ham.After at least 13 months of sea-soning (and often as not 24), the ham is ready for the table: ten-der, lean, sweet and rich in pro-teins. Just the right combination of nutritious flavours to be enjo-yed with a Friulano “tajut”: the scent of hay and wild flowers, thyme and camomile of the er-stwhile Tocai, coupled with a slight aftertaste of almonds lin-gering on the palate, making it a worthy companion to a noble ham. Cheers! n

cAntinA A bordoCellar on board

Chiedi alle nostre assistenti di volo l’attuale rotazione e degusta uno di questi vini, lasCiandoti CoCColare dallo stile italiano per eCCellenza.

Ask our flight AssistAnts About the current rotAtion And tAste one of these wines. let yourself be pAmpered by pAr excellence itAliAn style.

Gli spumanti devono il loro nome alla spuma che si produce al momento dell’a-pertura della bottiglia, come conseguenza all’improvviso sprigionarsi di una parte di gas che si trova disciolto nel vino, e che si libera a causa della diminuzione di pressione provocata dalla stappatura. Per ottenere la caratteristica effervescen-za dei vini spumanti, è necessario seguire un processo di produzione piuttosto complesso. Lo sviluppo dell’anidride carbonica che rende frizzante il vino, viene ottenuta dopo la vinificazione tramite una seconda fermentazione alcolica, detta “presa di spuma”o spumantizzazione, in ambiente controllato con aggiunta di zuccheri. I metodi di spumantizzazione sono essenzialmente due: il metodo clas-sico, o anche detto Champenois, con rifermentazione in bottiglia, ed il metodo Charmant che prevede la rifermentazione in recipienti chiusi.

Spumante (sparkling wine) owes its name to the froth (spuma) caused by the sudden release of part of the gas dissolved in the wine following the drop in pressure once the cork is pulled. The characteristic effervescence of sparkling wines is the outcome of a rather complex production process. The development of carbon dioxide that gives the wine its sparkle is achieved after vinification by means of refermentation in a controlled environment with the addition of sugars.There are essentially two sparkling wine production methods: the clas-sic method, as used to produce Champagne with refermentation in the bottle, and the Charmat method that involves refermentation in sealed recipients.

ANITA FAlescoAleatico - 12% vol - 6-8°CIl suo colore rosato introduce alla sua fragranza e freschezza con aromi tipici della varietà Aleatico. è un vino spumante brioso, piacevole da gustare come aperitivo o da accompagnare ad antipasti di salumi e formaggi. Aleatico - 12% vol - 6-8 °CIts pink colour hints at the fragrance, freshness and typical bouquets of the Aleatico variety. This is a vivacious sparkling wine enjoyable as an aperitif or with hors d’oeuvres of cured meats and cheese.

gli spumAnti / Sparkling wineS

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MAxIMuM BruT FerrArI Chardonnay - 12,5% vol - 6-8 °CIl suo colore è giallo paglierino, dalle note di frutta matura fino a sentori di nocciola e crosta di pane, con un marcato bouquet floreale. Il suo gusto secco ed elegante lo rendono un perfetto abbinamento con crostacei e molluschi.Chardonnay - 12.5% vol - 6-8 °CIt straw yellow colour has notes of ripe fruit through to hints of hazelnut and crusty bread, with an evident floral bouquet. Its dry and elegant taste makes it a perfect accom-paniment for crustaceans and molluscs.

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cuvee BruT cosTArIpAChardonnay - 12,5% - 6-8°CIl suo colore è giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli. Ha un intenso ed ampio profumo di frutta fresca, che lo rende armonico e di ottima complessità.Adatto a poter accompagnare pietanze a base di pesce, o formaggi di media stagionatura. Chardonnay - 12.5% - 6-8 °CIt straw yellow colour has delicate greenish reflections. It has an intense yet broad bouquet of fresh fruit, for harmonious yet optimal complexity.An ideal accompaniment for fish dishes or medium-mature cheese.

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Per i vini rossi la scala cromatica va dal porpora, al rubino, al granato o aran-ciato (con sfumature intermedie). In genere il porpora è il colore di un vino giovane, man mano che il vino invecchia perde parte del rosso per acquistare più color mattone. A tutto ciò si sommano poi gli aromi ed i sapori che ven-gono donati al vino dall’invecchiamento in botti. Per godere al massimo della bontà di un vino, bisogna essere attenti alla temperatura di servizio, a seconda del periodo di invecchiamento bisognerà adottare una temperatura di servizio diversa che va dai 16° per un vino rosso giovane, fino ai 20° per un vino lun-gamente invecchiato.

The colour scale for red wines ranges from purple to ruby, garnet or orange-red (with intermediate shades). In general, purple is the characteristic colour of a young wine; as the wine gradually ages, it loses some of its red to become more brick-coloured. All this is equally joined by the bouquets and flavours the wine develops throu-gh ageing in barrels. Wines are best enjoyed and appreciated by paying careful attention to the serving temperature: depending on the ageing period, the serving temperature ranges from 16 °C for a young red wine through to 20 °C for a well-aged wine.

cABerNeT sAuvIgNoN rIservA BelTrAMeCabernet Sauvignon - 14% - 18-20°CVino dal colore rosso rubino, e dai profumi intensi tipici di questo uvaggio.In bocca è di impatto con una spiccata freschezza, e morbidezza e presenta una discreta persistenza in bocca. Si abbina molto bene ad arrosti, goulash, carni rosse e formaggi a pasta dura.Cabernet Sauvignon - 14% - 18-20 °CWine with a ruby red colour and the intense perfumes typical of this grape.Taste assures impact with striking freshness and softness, as well as fair persistence. An ideal accompaniment for roasts, goulash, red meat and hard cheese.

i vini rossi / red wineS

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Terre dI sAN leoNArdo TeNuTA sAN leoNArdoMerlot - 13% vol - 18°CDi colore rosso rubino brillante, ha profumo di buona ampiezza e discreta persistenza Il gusto è asciutto, morbido, equilibrato con fine bocca piacevolmente amarognolo. Classico da tavola, sia su primi piatti con salse rosse o scure, e paste ripiene, sia con secondi piatti a base di carni alla griglia, carni bianche e formaggi a pasta tenera.Merlot - 13% vol - 18 °CA bright ruby red colour is matched by a full bouquet and discrete persistence. Taste is dry, soft and balanced, with a pleasantly bitter persistence. A classic wine at table alongside first courses with red and dark sauces or filled pasta, as well as main courses based on grilled meat, white meat and soft cheese.

vAlpolIcellA superIore corTe FIgAreTToCorvina, Rondinella, Molinara, Oseleta, Corvinone e Croatina - 14,5% vol -16-18°CColore rosso rubino intenso, con ampio bouquet, note di frutta rossa e sentori speziati dovuta alla permanenza in legni francesi. è indicato con secondi piatti robu-sti, e formaggi di media stagionatura. Corvina, Rondinella, Molinara, Oseleta, Corvinone and Croatina14.5% vol - 16-18 °CIntense ruby red colour with a big bouquet, hints of red fruit and spices thanks to refinement in French wood.Ideal for rich main courses and medium-mature cheese.

chIANTI clAssIco BINdI sergArdISangiovese ed uve complementari13,5% vol - 18°CVino dal colore rubino intenso , con bouquet ampio e complesso, con marcate note speziate e di frutta fresca. Il suo sapore morbido ed elegante, lo rende un perfetto abbinamento a carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati. Sangiovese and complementary grapes13.5% vol - 18 °CThis wine has an intense ruby red colour, with a broad, complex bouquet and evident notes of spices and fresh fruit. Its soft and elegant taste makes it a perfect accompani-ment for red meat, game and mature cheese.

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I vini bianchi sono ricavati dalla raccolte delle uve a bacca bianca, a cui segue una leggera pressatura dei grappoli, in modo tale da ottenere esclusivamente il mosto, privo di vinacce. Questa è la principale caratteristica che distingue i vini bianchi da quelli rossi. Alla pressatura segue la fermentazione e la maturazione, solitamente effettuata in contenitori di acciaio per i vini dalle note più fresche e delicate, e in contenitori di legno per i vini destinati ad un invecchiamento più lungo, dalle note più decise. I vini bianchi si presentano di colore giallo, più o meno intenso, con riflessi verdognoli, ambrati o dorati a seconda del vino. Il profumo è delicato e fruttato e il sapore è fresco e aromatico. Il colore e il gusto particolarmente tenui e leggeri, dipendono dal processo di produzione.

White wines are made from white grapes following delicate pressing of the bunches exclusively to produce must without marcs. This is the main characte-ristic distinguishing white wines from red ones.Pressing is followed by fermentation and maturing, usually in steel containers for wines with a fresher and more delicate personality, or wooden barrels for wines intended for longer ageing to achieve a more distinctive character.White wines range from a more or less intense yellow colour, with greenish, amber or golden reflections depending on the wine. The bouquet is delicate and fruity and taste is fresh and aromatic. Particularly delicate tastes and pale colours depend on the production process.

soeNTe FAlescoViognier e altre qualità - 13%vol - 10-12°CVino dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli che preannunciano la freschezza del suo gusto. Note di agrumi e gusto avvol-gente lo rendono un perfetto abbinamento con pietanze leggere, preferibilmente a base di pesce.Viognier and other varieties 13% vol - 10-12 °CWine with a straw yellow colour and gree-nish reflections matched by a delightful fresh taste. Hints of citrus fruit and an embracing taste make it a perfect accompaniment for delicate dishes, preferably based on fish.

ArBIolA sAIA AgrIcolASauvignon Blanc,Chardonnay 14,5% vol - 12°CDi colore giallo dorato pieno, profumi intensi di fiori, pesca e frutta matura con eleganti note minerali. Si abbina perfettamente ad antipasti, primi piatti e pesce azzurro.Sauvignon Blanc, Chardonnay14.5% vol - 12 °C - Full golden yellow colour with intense perfumes of flowers, peaches and ripe fruit with elegant mineral notes.A perfect pairing for hors d’oeuvres, first courses and blue-fish.

i vini biAnchi / white wineS

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sAN gIovANNI dellA sAlAcAsTello dellA sAlA Grechetto, Procanico, Pinot Bianco, Viognier, Riesling - 12% volTemperatura di servizio: 8-10°CDal colore giallo paglierino, è al profumo floreale ma con note calde che ricordano la frutta matura. Sapido con un finale lungo, è ideale per pietanze a base di verdure, primi piatti e crostacei. Grechetto, Procanico, Pinot Blanc, Viognier, Riesling - 12% volServing temperature: 8-10 °CStraw yellow colour and a floral bouquet with warm notes recalling ripe fruit. Sapid, with a long after-taste, it is an ideal wine for vegetable dishes, first courses and crustaceans.

solo sole poggIo Al TesoroVermentino - 14%vol - 16°CColore solare che rispecchia il carattere del vitigno dal quale proviene. Bianco con intensa nota di fiori e frutta gialla. Al palato risulta corposo, ma allo stesso tempo di grande piacevolezza ottimo come abbinamento per crostacei, pesce e formaggi freschi. Vermentino - 14% vol - 16 °CThe sunny colour reflects the character of the grapes used to make this wine. White with intense hints of flowers and yellow fruit. It has a full-bodied yet extremely pleasant taste and is excellent when paired with crustaceans, fish and fresh cheese.

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AUdéo Pfe 122, Più di Un semPLice AUricoLAre

AuDéo PfE 122: so MuCh MorE thAn MErE EArPhonEs

Le cuffie auricolari Audéo Pfe 122 grazie al loro spe-ciale design e ai materiali utilizzati consentono di aumentare le frequenze medio alte ed ottenere così toni più puliti, pieni e nitidi. Utilizzando la propria esperienza in tema di comfort e adattabilità, Phonak include cuscinetti in silicone di tre diverse misure che permettono alle cuffie di rimanere a posto anche dopo ore di utilizzo: è infatti possibi-le scegliere la taglia che più si adatta al proprio orecchio e quindi al ca-nale uditivo. Sono inoltre disponibili due gommini in spugna Comply™ che offrono una schermatura migliore dai rumori am-bientali e sono particolar-mente adatti per ambienti rumorosi o quando si è in viaggio. I cuscinetti in si-licone riducono i rumori esterni fino a 17 dB men-tre quelli in spugna Com-ply™ fino a 20 db. Audéo

Pfe 122 offre, sempre in dotazione all’interno della confezione, dei cavi guida che consentono il comodo posizionamento dei fili intorno all’orecchio, assi-curando una perfetta adat-tabilità e riducendo il ru-more del cavo. Grazie agli speciali filtri audio in do-tazione (4 grigi e 4 neri) e relativo accessorio per la sostituzione, è possibi-le personalizzare l’ascolto della musica in base alla frequenza di suono prefe-rita. I filtri grigi esaltano i

suoni medi mentre i filtri neri sono ideati per esalta-re quelli bassi e quelli alti. La presenza del microfono consente di rispondere au-tomaticamente al telefono se arriva una telefonata senza dover togliere le cuffie mentre si ascolta la musica dal proprio cellu-lare. Le cuffie Audéo Pfe 122 sono disponibili al prezzo consigliato di € 149,00 e si possono acquistare an-che on-line all’indirizzo www.audeoworld.com

Thanks to their special design and the mate-rials used the Audéo Pfe 122 earphones boost medium to high frequencies to give you a cri-sper, clearer sound. Using all their experience in ensuring comfort and a perfect fit, Phonak includes silicon ear buds in three different sizes which will keep the earphones firmly in place even after hours of use: users just choose the best size for their ears and ear canals. Also inclu-ded are two Comply™ foam ear buds which cut surrounding noise down so are particularly good for noisy environments or when you’re tra-velling. The silicon ear buds reduce external noise levels by up to 17 dB, while Comply ™ foam ear buds can cut them down by as much as 20 db. The Audéo Pfe 122 pack also in-cludes guides for wrapping the earphone wires

around your ears, ensuring perfect placement and reducing the noise travelling up the cable. With the special audio filters, 4 grey and 4 black, and the relative accessory to substitute them you can personalise the way you listen to music by adjusting the frequencies. The grey filters privilege mid-end sounds while the black ones have been specifically crafted to boost the high and low ends.There’s a handy microphone too, which means you can answer the phone automatically and deal with calls without having to take your earphones off when you’re listening to music on your cell phone.Audéo Pfe 122 earphones are sold at a recom-mended retail price of € 149 and can also be purchased on-line from www.audeoworld.com

la “App” per viaggiare e bere bene in Italia Una nuovissima applicazione iPhone, iPad e iPod per i turisti italiani e stranieri interessati a scoprire un’Italia per molti aspetti ancora poco conosciuta, tra grandi bottiglie di vino, collezioni d’arte in can-tina, cantine di architettura, musei del vino, corsi di cucina e piscine tra le vigne. Tutto raccolto, tutto catalogato, tutto raccontato in modo semplice e completo nella nuova App The Wine Traveller gui-de/Italy, in distribuzione sugli iTunes App Stores di tutto il mondo. E’ un’applicazione georeferen-ziata, utilizzabile sia online che offline, e segnala circa 1.200 cantine italiane di tutte le regioni che insieme ai buoni vini offrono tanti servizi per il tu-rista: camere e relais per la notte, ristorante, pi-scina, centro benessere, vinoterapia, aree camper, corsi di cucina, collezioni di arte e siti di interesse architettonico. Tutto racchiuso in 1.200 cantine del “Buonpaese”. Il costo è di 3,99€ per i mercati dell’area Euro e l’equivalente in dollari per tutti gli altri Paesi.

The Wine Traveller guideThe App for discovering Italy and its wines A brand new iPhone, iPad and iPod app for tou-rists from home and abroad who want to discover a lesser-known Italy, with great wines, wine cel-lars with art collections, architecturally interesting wineries, wine museums, cooking courses and swimming pools in the midst of vineyards. All this and more is carefully catalogued and clearly pre-sented in the new The Wine Traveller guide/Italy App, available from iTunes App Stores all over the world. The geographically organised app can be used both online and offline, and flags roughly 1,200 Italian wineries throughout the country’s regions who all offer good wine and a number of services for tourists, such as hospitality, restau-rants, swimming pools, wellness centres, vinothe-rapy, camper areas, cookery courses, art collections and architecturally interesting sites. All part of the 1,200 wineries in the Bel Paese. The app retails at €3,99 on the Euro market and the equivalent in dollars in other countries.

the Wine traveller guide

never be without againmAi più senzA

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Bagaglio a manoCabin baggageè consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) o 1 portabiti pieghevole (max. 57 x 54 x 15 cm) per passeggero ed il suo peso non può superare gli 8 kg. Il bagaglio a mano può esse-re posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; apri-te i vari spazi con cautela affinché non cada nulla. Sugli aerei di pic-cole dimensioni (con meno di 70 posti) i bagagli a mano volumi-nosi dovranno essere consegnati sottobordo al personale aeropor-tuale: a destinazione vi verranno riconsegnati allo sbarco.

One piece of hand baggage (max. 55 x 40 x 20 cm) or a gar-

ment bag (max. 57 x 54 x 15 cm) weighing not more than eight (8) kilos per passenger is allowed on board. The hand baggage can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out. On small aircraft (with less than 70 se-ats) big hand luggage must be leaved to the airport staff just before entering the aircraft: on arrival we will deliver it to you just under the aircraft.

oggetti pericolosi Dangerous artiClesNorme internazionali di sicu-rezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi

sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.*Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le di-sposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bor-do; tra questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni det-tagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in).

*Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori in-formazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.

International safety regulations prohibit the transportation of the weapons or any other dan-gerous items in carry-on or che-cked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.*Please be aware that, depen-ding on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibit items is displayed at the airport (check-in area).

* Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For fur-ther information please contact directly the Airline.

inFormAzioni pAsseggeripassenger information

per garantire la vostra siCurezza ed il massimo Comfort a bordo dei nostri aerei, vi invitiamo a seguire le seguenti proCedure air dolomiti

for sAfety reAsons And for your comfort on boArd, we kindly Ask you to follow the Air dolomiti procedures

Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale.A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coinciden-za dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportua-le ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vi-gente, anche eventuali sostanze liquide.  Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:

• dovranno essere contenuti in recipienti aven-ti ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi);• i  recipienti dovranno essere inseriti in un sac-chetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore  ad 1 litro (ovvero  con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18  x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti do-vranno poter entrare comodamente in esso);• per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta;• possono essere trasportati al di fuori del sac-chetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali ar-ticoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;

regole di sicurezza negli aeroporti dell’unione europea per i Bagagli a manosafety measures for hanD luggage at european union airports

Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale.A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coinciden-za dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportua-le ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vi-gente, anche eventuali sostanze liquide.  Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:

• dovranno essere contenuti in recipienti aven-ti ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi);• i  recipienti dovranno essere inseriti in un sac-chetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore  ad 1 litro (ovvero  con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18  x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti do-vranno poter entrare comodamente in esso);• per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta;• possono essere trasportati al di fuori del sac-chetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali ar-ticoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;

regole di sicurezza negli aeroporti dell’unione europea per i Bagagli a manosafety measures for hanD luggage at european union airports

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Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale.A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coinciden-za dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportua-le ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vi-gente, anche eventuali sostanze liquide.  Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:

• dovranno essere contenuti in recipienti aven-ti ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi);• i  recipienti dovranno essere inseriti in un sac-chetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore  ad 1 litro (ovvero  con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18  x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti do-vranno poter entrare comodamente in esso);• per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta;• possono essere trasportati al di fuori del sac-chetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali ar-ticoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;

regole di sicurezza negli aeroporti dell’unione europea per i Bagagli a manosafety measures for hanD luggage at european union airports

fEbbRAIO-MARzO 2012 numero 100

apparecchi elettronicieleCtroniC DeviCesA bordo l’uso di alcuni dispo-sitivi può interferire con i siste-mi radio e la strumentazione di bordo. Vi invitiamo quindi a seguire le seguenti procedure e le disposizioni comunicate dalle Assistenti di Volo. Una normativa di legge consente l’uso dei telefoni cellulari a terra esclusivamente nelle seguenti modalità: in partenza sino alla chiusura delle porte dell’aereo ed in arrivo dopo l’apertura del-le porte stesse. Apparecchiature elettroniche quali videocamera, walkman, lettori CD portatili, laptop, giochi elettronici e simili possono essere utilizzati duran-te la salita, la crociera e fino

all’inizio discesa. Per chiarimenti vi invitiamo a contattare il per-sonale di cabina.

Certain electronic devices may not be used on board as they may interfere with the electro-nic aviation systems. Please re-spect the following procedures and Flight Attendants commu-nication/disposition. The law permits the use of cell phones on ground only: on departure until the door clo-sure and on arrival at the door opening. Other devices such as video cameras, walkmans, CD players, laptops, computer toys and etc may be used during climb, cruise and until the be-ginning of the descent.

For further information please contact the Cabin Staff.

alcolici e superalcolici alCoholIl consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consen-tito a bordo.Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalco-lici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso.

Passengers are not permitted to consume alcohol they purcha-sed on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passen-gers.

divieto di fumaresmokingTutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”.

All Air Dolomiti flights are “non-smoking flights”.

Vi auguriamo “Buon Volo”!

Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!

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• gli articoli di duty free acquistati negli aero-porti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga pro-dotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno (non applicabile sui voli in codeshare). La busta viene sigillata nel punto vendita.Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio:• presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati;• estrarre dal bagaglio a mano i computer por-tatili  e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione.

Starting from Monday, 06 November 2006 the European Union has adopted new security ru-les that restrict the amount of liquids that you

can take through security checkpoints. They apply to all passengers departing from airports in the EU included domestic flights and on connecting flights from Europe. At the security checkpoints, all passengers and their hand lug-gage must be checked for liquids in addition to other prohibited articles. In the hand baggage only small quantities of liquids and gel-based products (healthcare pro-ducts and cosmetics) are allowed with the fol-lowing regulation:• liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent;• all containers must be carried in a transpa-rent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimen-sions cm 18  x 20);

• only one bag per passengers (included infant) is permitted;• medication and special foodstuff needed du-ring the flight can be carried outside the plastic bag. They must be anyway checked at the se-curity point; • duty-free articles purchased in an European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the duty-free shop staff. In order to help the checkpoint staff, it is ne-cessary to:• present all liquids at the checkpoint for exa-mination; • remove laptop computers and large electrical devices from the hand baggage for the security screening.

fEbRuARy-MARch 2012 number 100

Lufthansa ha individuato in Air Dolomiti il partner ideale sul mercato italiano per le sue caratteristiche di serietà, affi-dabilità e qualità, nell’ambito della sua politica di alleanze per affrontare il mercato globale. La partnership con Lufthansa ha consentito ad Air Dolomiti di collaborare con i membri della Star Alliance, nata nel 1997, che rappresenta oggi una delle più importanti alleanze a livello mondiale,annoverando compagnie di tutto il mondo. L’offerta di voli in code sharing garantisce ai passeggeri tutti i vantaggi derivanti dall’ap-partenenza ad un grande network internazionale: • tariffe particolarmente favo-revoli per i voli in prosecuzione • partecipazione ad un programma di frequent flyer a livello globale (“Miles & More”) • assistenza e utilizzo delle strutture di terra e dei partner della Star Alliance.

the strength of partnershipLufthansa has identified Air Dolomiti as being its ideal partner in the Italian market, because of it’s professiona-lism, reliability and quality within its policies of alliances to address the global market. The Lufthansa agreement enabled Air Dolomiti to cooperate with Star Alliance, born in 1997 as the result of a Lufthansa idea and today one of the world’s most important alliance. The offer of flights based on code-sharing gives passengers all the advantages of belonging to a big interna-tional network: • Good fares for ongoing connecting flights • Participation in global frequent-flyer programmes (“Miles & More”) • Use of Lufthansa ground assistance and facilities on the routes of Star Alliance partners.

La forza DeLLa PartnershiP

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nuoVo VoLo miLano orio - francofortenew milan orio - frankfUrt flight

Starting from 21st December 2011, Air Dolomiti has been connecting Milan Orio airport directly to Frankfurt with three daily flights. These EN code flights will give passengers from Bergamo and Mi-lan’s catchment area convenient access to destinations around the world through Frankfurt (one of Europe’s main hubs)

thanks to flights offered by Lufthansa and Star Alliance partners. Moreover, the code share with Lufthansa gives passen-gers all the advantages of belonging to an international network such as good fares for ongoing connecting flights and parti-cipation in global frequent-flyer program (Miles & More).To mark the launch of

this new route and make Air Dolomiti’s flights booking even easier, the Company has put together a new, at-a-glance fare system with 3 user-friendly tariff bands: Light, Plus and Emotion.For further details on fares and flights check out the website www.airdolomiti.it or contact the Sales Center on +39 045 2886140.

Dal 21 dicembre Air Dolomiti opera il volo Milano Orio-Francoforte; la Compagnia mette in collegamento le due città tutti i giorni con tre frequenze giornaliere. Il volo, operato con codice EN, è un’ottima chance per i passeggeri della catchment area bergamasca e milanese che potranno così raggiungere un grande hub europeo come Francoforte e da qui collegarsi a tutto il mondo grazie alla capillare offerta di Lufthansa e dei partner Star Alliance. Il code share con la casa madre garanti-sce inoltre ai passeggeri importanti benefici derivanti

dall’appartenenza ad un network internazionale come tariffe particolarmente favorevoli per i voli in prosecu-zione e partecipazione al programma frequent flyer a livello globale Miles & More. Con il lancio del volo Air Dolomiti propone inoltre un nuovo piano tariffario che darà l’opportunità al passeggero di scegliere la tariffa più consona alle sue esigenze tra Light, Plus ed Emo-tion. Maggiori informazioni su tariffe e orari su www.airdolomiti.it o chiamando il Sales Center Air Dolomiti al numero 045 2886140.

FRANKFURT

ANCONA

TORINO

GENOVA

TRIESTE

ROMA

WIEN

VERONA

MÜNCHEN

MILANO(Malpensa)

MILANO(Orio al Serio)

PISA

FIRENZE

BOLOGNA

VENEZIA

network Air dolomiti

durante l’operativo invernale (fino al 24/03/2012) il network di air dolomiti è soggetto a cambiamenti

air dolomiti’s network is subject to changes during Winter time–table (until 24/03/2012)

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seminari Per VoLare riLassatiAir Dolomiti insieme all’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera e Lufthansa organizza i seminari per volare rilassati. Nella tranquilla atmo-sfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combat-tere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. Di seguito il calendario di quest’anno: Verona, 24/25 marzo - Venezia,

28/29 aprile - Milano, 26/27 maggio Verona, 16/17 giugno - Venezia, 28/29 luglio. Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it

flY in relaX seminariesAir Dolomiti, in cooperation with the Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, organises the “Fly in relax seminaries”. In the quite atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new stra-tegies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the seminary you will have the possibility to practise what you learned, in a flight together with your trainer. Here are the dates for this year: Verona, 24/25 March - Venice, 28/29 April - Milan 26/27 May - Verona, 16/17 June - Venice, 28/29 July. Further information on: www.paura-di-volare.it

fEbbRAIO-MARzO 2012 numero 100

GP-allevatore 3-03-2009 18:20 Pagina 1

i nostri pArtnerpartnership

Lindner hotel am BelvedereVisitate Vienna con air Dolomiti... Experience Vienna with Air dolomiti... ... ed immergetevi in quest’affascinante città presso il delizioso Lindner Hotel Am Belvedere. Circondato da giardini imperiali e situa-to in un’attraente area del centro città, il Lindner Hotel Am Belvedere vi accoglie nella sua moderna atmosfera in stile viennese. Mostrando la vostra carta di imbarco Air Dolomiti all’arrivo in hotel riceverete uno sconto del 10% sulla tariffa giornaliera da voi prenotata. Inoltre, l’hotel sarà lieto di offrirvi un drink di benvenuto con vino, birra o soft drink presso il “Bar Canaletto”. L’offerta è soggetta a verifica di disponibilità fino al 31 marzo 2012

... and enjoy this breathtaking city with the gorgeous Lindner Hotel Am Belvedere. Surrounded by Imperial greenery at an attractive city-centre location, the Linder Hotel Am Belvedere has a modern-style Viennese atmosphere. Show your Air Dolomiti boarding pass upon arrival and you receive 10% discount on the daily rate which has been booked. Also the hotel will invite you for a welcome drink in the “Bar Canaletto”. Offer is subject to availability until March 31st 2012

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Fondata a Monaco nel 1912, Sixt, già azienda leader nel noleggio veicoli sul mercato tedesco ed austriaco, è ormai conosciuta a livello mondiale e continua a svilupparsi progres-sivamente.La sua filosofia si concentra sulla possibilità per tutti i suoi clienti di poter noleggiare auto dalle massime prestazioni al minor costo possibile. Ha in dotazione il più grande parco macchine BMW e Mercedes Benz, gli ulti-mi modelli dei migliori veicoli tra auto sportive, jeep, furgoni, tali da soddisfare sempre i desideri e le necessità dei suoi clienti. Tutti i passeggeri Air Dolomiti potranno godere di particolari agevolazioni sul normale prezzo di noleggio: a questo proposi-to, ogni qual volta si vorrà pre-notare un’auto a noleggio con Sixt, si dovrà indicare il codice sconto 9974624 e mostrare la carta d’imbarco che compro-vi che si ha appena volato con Air Dolomiti. In aggiunta, tutti i passeggeri Air Dolomiti che si affideranno a Sixt, potranno ac-cumulare 500 miglia all’interno del programma di fidelizzazio-ne Lufthansa Miles & More (ma

non tutte le tariffe di noleggio sono soggette alla possibilità di accumulare miglia).

Founded in Munich in 1912, Sixt car rental company today is a worldwide mobility service provider, and still expanding ste-adily. In Germany and Austria, Sixt is already the market leader. Sixt rents top-class cars to its cu-stomers at very low prices. With the world’s largest BMW and Mercedes Benz fleet, the latest models of top car makes, sports cars, convertibles, jeeps and trucks, Sixt meets the require-ments of all its customers. Air Dolomiti passengers profit from special rates. When bo-oking, please mention the di-scount code 9974624 and pre-sent your Air Dolomiti boarding pass. Additionally, Air Dolomiti passengers collect 500 Miles & More award miles with every eligible rental worldwide (cer-tain rates may be excluded from mileage collection).

i vantaggi di sixtThe sixt’s advantages

hotel reservation serviceDall’aereo all’hotel in un click! Your hotel in one click!

Continua la collaborazione tra Air Dolomiti e HRS.com, Hotel Reservation Service, lo specialista in prenotazioni alberghiere online. Con oltre 250mila hotel in tutte le categorie di prezzo, HRS vi dà la possibilità di prenotare il vostro albergo alla tariffa più bassa e senza alcun pagamento anticipato direttamente dal sito di Air Dolomiti. Non ci sono costi aggiuntivi, la prenotazio-ne è garantita al 100% e i prezzi sono incredibilmente conve-nienti. Con HRS ovunque vai c’è un letto che ti aspetta!

The partnership between Air Dolomiti and HRS.com, Hotel Re-servation Service, continues. HRS.com is the online specialist for hotel reservations. With more than 250,000 hotels in all price ranges, HRS gives you now the opportunity to book your dream hotel at the lowest price, without advanced payment, directly on Air Dolomiti web-site. No hidden costs, 100% guaranteed bookings and great rates!

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Yuka 580 Speedster

Atlantis 58

Delfino 93

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Timone Yachts S.r.l. Via della Darsena, 9 • 60019 Senigallia (An)

Tel. +39 071 60905 • Fax +39 071 64836

Via Monte Ortigara 3/h • Marina di Punta Faro 33054 Lignano Sabbiadoro (Ud)

Tel. +39 0431 70316 • Fax +39 0431 722983

Via Ortigara • Marina di Rimini • 47921 Rimini (Rn)Tel. +39 335 218438

Piazza Righi • Madonna di Campiglio (Tn)Tel. +39 335 218438

www.timoneyachts.it • [email protected]