Spazio Italia Magazine no. 104

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Spazio LA SIGNORA È IN ROSA IN-FLIGHT MAGAZINE OCTOBER-NOVEMBER 2012 / OTTOBRE-NOVEMBRE 2012 n N° 104 CAPOLAVORI ITALIANI IN MOSTRA A FERRARA THE PINK LADY. EXHIBITION OF ITALIAN MASTERPIECES IN FERRARA

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Here it is! The newest issue of #AirDolomiti #inflight #magazine #SpazioItalia - We hope you will enjoy reading and sharing it!

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Spazio

La signora è in rosa

in-flight magazine

october-november 2012 / ottobre-novembre 2012 n N° 104

Capolavori italiani in mostra a FerraraThe pink lady. Exhibition of italian mastErpiEcEs in fErrara

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Le bottiglie di Tenuta S.Anna sono tutte buone. Una selezione di 9 spumanti pensati per tanti momenti diversi e la garanzia che ogni volta che stapperete Tenuta S.Anna, sarà sempre un piacere.

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air dolomiti in-flight magazine Spazio

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benvenuti a bordo e grazie per aver scelto di volare con Air Dolomiti. Dal 2 luglio è attivo il nuovo collegamento Verona - Zurigo che va ad aggiungersi ai collegamenti verso Monaco, Francoforte e Vienna e potenziare così l’offerta sugli hub europei del Gruppo Lufthansa e dei partner Star Alliance. Il volo ha registrato sin dall’inizio un buon numero di passeggeri che, grazie al code share con SWISS e alla facilità di prenotare attraverso il nostro sito, possono volare in tutto il mondo. Confidiamo inoltre in un aumen-to del numero delle prenotazioni nella stagione invernale, grazie anche alla seconda frequenza giornaliera già attiva dallo scorso 3 settembre. Il 27 ottobre prende il via l’ope-rativo invernale che ci vedrà impegnati nell’attività di po-tenziare il flusso sugli hub europei dai maggiori aeroporti italiani. Come sempre offriremo frequenze plurigiornalie-re permettendo ai nostri passeggeri di raggiungere tutto il mondo grazie all’offerta di Lufthansa e dei partner Star Alliance; sul nostro sito www.airdolomiti.it trovate tutte le novità per pianificare il vostro viaggio e i suggerimenti per visitare la destinazione scelta. Air Dolomiti è da sem-pre molto attenta alle iniziative legate all’ambiente e ad uno stile di vita ecosostenibile: a tal proposito, in questo numero di Spazio Italia, troverete un interessante artico-lo sul progetto promosso dall’Aeroporto Internazionale di Monaco di Baviera. è un’iniziativa ambiziosa che ha l’obiettivo di garantire un futuro migliore alle prossime generazioni con una serie di azioni concrete per proteg-gere il clima e rendere sostenibile l’ambiente. A pagina 34 potrete approfondire l’argomento leggendo l’articolo al completo. Sempre in tema di ecosostenibilità, si è da poco conclusa una delle più importanti rassegne cinema-tografiche internazionali, il Milano Film Festival, realiz-zata per promuovere la sostenibilità ambientale attraverso il cinema; con il progetto “cinema in un ambiente diverso”, ideato insieme all’Aeroporto Internazionale di Monaco di Baviera, abbiamo presentato all’interno della rassegna una sezione tutta nostra con lungometraggi e documen-tari orientati al tema dell’ambiente e giudicati da una giuria esperta. Nell’ambito delle eccellenze enogastrono-miche, vi invito a leggere l’articolo dedicato ai prodotti della Tenuta di Montenisa, di proprietà della nota casa vitivinicola toscana Marchesi Antinori. La nostra Com-pagnia durante l’anno coinvolge i passeggeri in una serie di esperienze uniche, proponendo speciali eventi a bordo che promuovono l’ineguagliabile made in Italy: se sarete sui nostri voli dall’8 al 21 novembre potrete apprezzare l’evento dedicato ai vini prodotti dalla comunità di San Patrignano. Per questa occasione vi verranno offerti due vini: l’Aulente IGT Bianco Rubicone e il Montepirolo DOC Colli di Rimini Cabernet che, oltre alla loro qualità ampiamente riconosciuta, ci danno l’opportunità di divulgare e valorizzare una realtà che da anni opera quotidianamente nel Sociale. Nel ringraziarvi per l’atten-zione vi auguro di vivere una piacevole esperienza in volo con Air Dolomiti e vi rimando al prossimo numero di “Spazio Italia”.

Il Presidente

Cari Passeggeri,

Welcome on board and thank you for choosing to fly Air Dolomiti. From 2 July a new flight between Verona and Zurich was added to links to Munich, Frankfurt and Vienna to give our customers an even better service to some of Europe’s main hubs of Lufthansa Group and Star Alliance partners. The new route has proved popular with passengers, who can access a huge range of flights to destinations all over the world, thanks to the code share with SWISS and our very user-friendly online booking system. We trust in an increase in the numbers of passengers during the winter, thanks also to the second daily scheduled flight which has been operating since 3 September.27 October sees the changeover to our winter schedule and we will be boosting our feeder flights to European hubs from Italy’s main airports. As usual we will be offering a number of flights every day, so that our passengers can connect to an efficient worldwide network with Lufthansa and our other Star Alliance partners. Check out our website on www.airdolomiti.it where you can find all the information you need to plan your journeys and plenty of suggestions for things to do and see at your chosen destination.Air Dolomiti has always been very committed to environmental issues and eco-sustainable lifestyle choices, you might like to read our interesting article about the project sponsored by Munich International Airport. This ambitious scheme aims to guarantee a better future for the next generation through a series of concrete initiatives to protect the climate and foster a sustainable environment. Find out more about the plan in the full article on page 34.Again on the theme of eco-sustainability, the Milan Film Festival, one of the most important international film festivals supporting environmental sustainability through the cinema, has just drawn to a close. Air Dolomiti and Munich International Airport presented a joint project for the Festival in a section entitled “Cinema in a different environment”, with films and documentaries on the theme of the environment judged by an expert jury. On the fine food and drink front you might like to read our article on products from the Montenisa Estate, owned by famous Tuscan winemakers Marchesi Antinori.During the year Air Dolomiti organises a series of special in-flight events for passengers dedicated to the good things in life that are…made in Italy! If you are flying with us from 8-21 November I hope you will enjoy the wines produced by the well-known San Patrignano community. We will be serving two wines, the white Aulente IGT Bianco Rubicone and the red Montepirolo DOC Colli di Rimini Cabernet; apart from the pleasure of offering products of acknowledged excellence, it also gives us a chance to tell people more about a community which has been successfully working on tough social projects for many years. Thank you for joining us, I hope you have a very pleasant flight and look forward to welcoming you to our next edition of “Spazio Italia”.

Dear Passengers,

Michael KrausPresidente & Ceo Air DolomitiAir Dolomiti, President & Ceo

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Marco Gentili è un fotografo ventenne innamorato della sua terra e dei suoi

splendidi paesaggi naturali. E che vive questa passione con uno stile tutto suo…

Marco Gentili is a 20 year-old photographer in love with the stunning natural beauty of his native Italian Marches. A passion with a very personal style...

IN VIAGGIOMARCHE DIEM

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Grazie al suo particolare Dna, presente anche nei modelli più recenti, la moto Guzzi vanta schiere di appassionatissimi fan, in Italia e all’estero. Che si sentono parte di una grande famiglia

Thanks to a pedigree which holds true through to its more recent bikes, Guzzi has a host of passionate fans, in Italy and abroad. All part of one, big family

TEMPO LIBEROMOTO GUZZI MANIA

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Per Cecilia Chailly l’arpa è una naturale estensione dell’animo. Un modo per se-guire il proprio karma, cercare equilibrio interiore e dare al mondo l’occasione di emozionarsi partendo dal profondo.

Cecilia Chailly’s harp is the natural extension of her soul. A way to follow her karma, find inner balance and give the world a chance to be deeply moved.

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cuLTuRAANIMA BELLA

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FAScINO C’è dell’arte in quella goccia 04 Art droplets La moda che verrà 10 Fashion horizons Nel cuore di Milano, la magia di Villa Necchi Campiglio 16 The magic of Villa Necchi Campiglio, in the centre of Milan Maserati Granturismo Sport, il nuovo volto della bellezza 21 Maserati Granturismo Sport, beauty on wheels

IN VIAGGIO Marche diem 26 Marche diem Al servizio delle nuove generazioni 34 At the service of new generations cuLTuRA Più forti del terremoto 40 Ferrara redux Fedele a me stessa 44 True to myself

A TAVOLA Profumi di Franciacorta 50 Aromas from Franciacorta Dessert d’autore 55 Designer desserts Te la do io la Langa 58 A slice of the Langa Hills Montelvini, c’è dell’anima in quel Prosecco 63 Montelvini, a Prosecco with a soul TEMPO LIBERO A bere il vento con l’Aquila di Mandello 67 Drinking the wind with the Mandello Eagle

BENESSERE Aperitivo sulla Laguna 71 Aperitif with a view RuBRIcHE La mia Italia/My Italy 39 Mostre/Exhibitions 49 Informazioni passeggeri/Passenger information 76 L’operativo di Air Dolomiti/Air Dolomiti’s time table 78 I nostri partner/Partnership 80

Pubblicità inferiore al 45% non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’editore. l’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per l’editore. tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotosta-tica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a dispo-sizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.

Stampato realizzato in carta certificata, di pura cellulosa ecologica, con elevato contenuto di riciclo selezionato.

Spazio italia magazine Anno XXii - n. 104 - ottobre-novembre 2012 Autorizzazione tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011 Proprietà Air Dolomiti spa direttore responsabile Claudia Palamini

coordinamento redazionaleCristina Silvestri

direttore editoriale giovanni De luca ([email protected]) in redazione Alessandro Amadei ([email protected]) concessionaria pubblicità bigielle - via Pisacane 34a - 20129 milanotel. 02.294.117.16 - [email protected] Progetto grafico mV Consulting - roma

Grafica Sira Dingi - bologna editore Sca srl via g. tomassetti 900161 roma tel. 06.8545.1226 Stampa Omnimedia srl via Sambuca Pistoiese, 5600138 rOmA

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Villa Eden: una tentazione a cui èimpossibile rinunciareVi sentite stanchi e privi di energie? Desiderate staccare la spina, ma avete poco tempo a dispo-sizione? Allora quello che fa per Voi è uno dei numerosi programmi weekend che Villa Eden ha previsto appositamente per tutti coloro che desiderano allentare la tensione, rilassarsi ed essere coccolati in un’atmosfera esclusiva e di grande charme. Grazie a questi programmi mirati e alta-mente professionali, potrete “assaporare” la � loso� a di Villa Eden, che Vi coinvolgerà e Vi motiverà a credere che migliorare la qualitá della propria vita non è così dif� cile. Per ulteriori informazioni o richieste non esitate a contattarci.

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C’è DELL’ARTE IN qUELLA GOCCIAPer il fotografo americano Jim Kramer l’imPortante è stuPire. anche se le sue immagini ritraggono istanti che durano solo qualche millesimo di secondo Prima di scomParire Per semPre

Art droplets. AmericAn photogrApher Jim KrAmer Aims to surprise, with photos of fleeting imAges lAsting mere milliseconds

servizio/story Giovanni de lUcafoto/photos JiM KraMer

lcuni fotografi amano lavorare all’aria aperta, ma il mondo di Jim Kramer da Cincinnati (Ohio) è racchiuso in un bicchiere perché i protagonisti delle sue opere sono gocce, fluidi e liquidi colorati. Il tutto corroborato da una attrez-zatura digitale hi-tech che consente a Jim di congelare im-magini invisibili ad occhio nudo. Benvenuti nel regno della fotografia ad alta velocità, dove nulla è come sembra. In re-altà Jim nasce come fotografo “convenzionale” una trentina di anni fa, specializzandosi nei panorami, poi all’inizio del nuovo Millennio è stato catturato dalle gocce.“è una passione che coltivo da tempo, tornata a farsi sentire di recente. Oggi occupa il 90% dei miei scatti in studio –

spiega Kramer - perché trovo che questa tecnica mi dia la possibilità di avere sempre soggetti nuovi e interessanti da fotografare. Basta cambiare il colore dei liquidi o intervenire sui tempi di ritardo nelle riprese e davanti ai tuoi occhi com-pare un mondo nuovo”.Un’attività che si affianca a quella ufficiale di Jim, che nella vita è un informatico: “Il mio lavoro diurno è quello di sy-stem administrator – dice Jim Kramer – e il digital imaging non fa parte delle mie attività. Diciamo che con l’informa-tion technology pago le bollette e riesco a coltivare le mie passioni”. Ma entriamo nel vivo degli scatti di Jim per capire come nascano queste immagini uniche nel loro genere: “Oggi

Some photographers like working in the open air, but in Cincinnati (Ohio) Jim Kramer’s world is in a glass, because his subjects are drops, fluids and coloured liquids. Which all require some hi-tech digital equipment to allow Jim to freeze that split second frame invisible to the naked eye. Welcome to high speed photography, where nothing is as it se-ems. Jim started as a “conventional” photo-

grapher about thirty years ago, specialising in landscapes, only to fall in love with his drops at the beginning of the new millen-nium.“It’s been a passion for some time now, but I’ve become even more keen recently. And now it accounts for about 90% of my stu-dio photos, because this technique gives me a constant supply of interesting new subjects to

photograph. Just changing the colour of the liquids or fine tuning the shutter speed gives you a whole new world to explore” explains Kramer.On top of his photography Jim also holds down a fulltime professional position in IT: “I’m a system administrator in my day job, nothing to do with digital imaging. IT pays the bills and gives me the wherewithal

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padroneggio bene la tecnica ed è diventato abbastanza facile realizzare le riprese. Nor-malmente in 30 minuti ho preparato il set e tarato l’attrezzatura, poi si inizia a scattare e per ogni seduta realizzo da 100 a 500 im-magini, ma solo quelle particolari restano in archivio, la maggior parte viene cancellata”.Detta così sembra facile, ma dietro ad ogni immagine c’è un sofisticato sistema elettro-nico che gestisce l’istante in cui la fotocame-ra scatterà, azionando la batteria di flash che congelano il movimento delle gocce. “Utiliz-zo un sistema di temporizzazione chiamato

“Stop Shot” elaborato dalla Cognisys, che facilita il mio lavoro. Poi occorre imparare a mettere a fuoco nel punto giusto e per questo mi affido ad un monitor da 23 pollici per es-sere certo che tutto funzioni come deve, uni-tamente a sistemi laser e altri apparati che mi aiutano a definire il fuoco esatto. Il resto lo fa la profondità di campo, unitamente ad un obiettivo macro da 180 mm e un diafram-ma chiuso a f/22 o f/29. Senza dimenticare degli speciali illuminatori per fotografia ad alta velocità, ognuno dei quali da solo fa il lavoro di 10 piccoli flash”. Le immagini che

liquidi in movimento / liquids in motionPer conoscere meglio li lavoro di Kramer basta visitare il suo sito internet (www.liquids-in-motion.com) che contiene decine dei fantastici scatti del fotografo americano oltre ad una sezione per acquistare on-line lo splash preferito. Per ogni altra richiesta basta scrivere a Jim all’indirizzo [email protected] to find out more about Kramer’s work check out his website (www.liquids-in-motion.com) with dozens of the wonderful shots by the American photographer, plus a section where you can purchase you favourite splash on-line. Or write to Jim at [email protected]

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to pursue my hobbies” says Jim. Getting into details on how he achieves his unique images Jim explains: “I’ve pretty much ma-stered the technique now, so it’s easier to take the shots. Normal-ly it takes me about 30 minutes to prepare the set and calibrate the equipment, then I start sho-oting. I take from 100 to 500 shots during each session, but I only keep the best, most of them get deleted”. Jim makes it sound deceptively simple, but behind each ima-ge lies a sophisticated electronic system that coordinates the exact moment of the shot with the flash to capture the drops. “I use a sy-stem called “Stop Shot” develo-ped by Cognisys. Then you need to learn how to focus on exactly

the right place. I use a 23-inch monitor to make sure everything’s working the way it should, to-gether with a system of lasers and other apparatus to help me get the focus exactly right. The rest is a question of depth of field, together with a macro 180 mm lens and an f/22 or f/29 diaphragm. Then there are the special illuminators for high speed photography, each one does the work of 10 small flashes”. The pictures on this page speak for themselves, and although you might wonder how much they owe to digital adjustment, the truth is very little. “People often ask me, but it’s not a question of using Photoshop, except to carry out the usual adjustments with regards to contrast and satu-

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vedete in queste pagine parlano da sole, ma viene spontaneo il dubbio che dietro ci sia molto fotoritocco, in realtà non è così: “Me lo chiedono spesso, ma Photoshop non cen-tra, a parte un normale lavoro di correzione del contrasto o della saturazione. I riflessi, che giocano un ruolo determinante nei miei scatti, sono naturali al 100% e basta guar-dare con attenzione ai dettagli per accorgersi della loro unicità”. Ma la mano del maestro si vede nella scelta dei liquidi da cui nasceranno le gocce colo-

rate. Veri e propri cocktail a misura di foto-grafo. “In realtà impiego molteplici liquidi diversi e sono sempre alla ricerca di nuove ricette da sperimentare. Spesso aggiungo all’acqua della gomma guar per renderla più densa, ma provo anche miscele con il brillan-tante delle lavastoviglie. I miei ingredienti? Latte, crema, glicole propilenico, glicole eti-lico e ovviamente i coloranti. Sono i miei at-tori e la magia delle mie foto è resa possibile dalle mille interazioni fra questi prodotti”. Questione di millisecondi. n

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ration. The reflections, which play a fundamental role in my shots, are 100% natural. You just have to look carefully at the details to realise they’re authen-tic”.The touch of the maestro lies in the choice of the liquids used to

create the coloured droplets. A photographer’s cocktail. “I use a lot different liquids and I’m always on the lookout for new ingredients to experiment with. I add things like guar gum to water to make it more dense, and then I try mixtures with dishwa-

sher rinse aids. My ingredients? Milk, cream, propylene glycol, ethylene glycol and obviously food colours. These are my actors and the magic of my photos comes from the multiple interactions between the products”. A question of a split second. n

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LA MODA CHE vERRàminimalismo couture e creazioni avant-garde, ma anche sovraPPosizioni creative, giochi di asimmetrie e silhouette design. sarà un inverno chic e sensuale

FAshion horizons. minimAlism couture And AvAnt-gArde creAtions, plus A little lAyering, Artful Asymmetry And designer silhouettes. this winter’s fAshionscApe is set to chic And sensuAl

servizio/story Paolo briSceSe

vant-garde, sofisticazioni materiche e sperimentazioni couture. Da Londra a Milano, da Parigi a New York, la moda conferma la sua vocazione innovatrice e per il prossimo in-verno si lascia anche conquistare da un’ondata di sensualità forte e aggressiva per riscaldare il global freezing di questo momento. Se nelle scorse stagioni per affrontare “la nuova austerity” gli stilisti hanno messo al bando il superfluo senza alterare la propria vocazione sperimentale e il proprio stile,

per il prossimo inverno si concedono qualche piccolo lusso ma senza eccessi. Parola d’ordine? Sperimentazioni, contra-sti tra sensualità e romanticismo, il tutto immerso in un’at-mosfera cosmopolita. Le tendenze scaturite dalle passerelle internazionali suggeriscono una moda ricca di contrasti e di sfaccettature, ma non rinunciano a guizzi creativi, tocchi ec-centrici di colore e accessori importanti. Sono davvero pochi i nomi degli stilisti che con la loro creatività contribuiscono

Una vita in technicolor / life in technicolor A giudicare dalle proposte presentate in passerella, l’uso dei colori forti sembra essere diventato un imperativo per alcuni dei creativi, una sorta di offensiva cromatica al periodo buio che stiamo vivendo / to judge by what we’ve seen on the catwalks, strong colours are a must for many a designer at the moment, a sort of chromatic assault on the current gloom

Avant-garde, sophisticated materials and cutting-edge couture. From London to Milan and Paris to New York fashion is forging ahead in its usual inimitable way and has embraced a wave of warm, aggressive sensua-lity to fight off global freezing this winter. In obedience to the last few seasons of “new austerity”, recent collections have seen desi-

gners banishing the superfluous, although always within the dictates of their own style and creative flair, but for next winter a little luxury is cautiously back on the menu. So what’s hot? Experimentation, contrasts between the sensual and the romantic, in a rigorously cosmopolitan setting. The trend from the international catwalks shows mul-

tifaceted fashions full of contrasts, with plenty of flashes of creativity and eccentric touches of colour, all big on accessories. There are very few designers today who truly push the boundaries of fashion and are a driving force in creative progress; who come up with anything really new in terms of ideas, ex-periments and interpretations. The truth is

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a dare vero impulso alla moda, intesa come processo creativo dinamico, in cui convoglia-no idee, intuizioni, sperimentazioni, inter-pretazioni. La verità è che anche la creatività è in crisi. Deve fornire nuove chiavi interpre-tative a un mondo eterogeneo, diversificato, polivalente. è da qui che i creativi dovreb-

bero partire per dare forme e contenuti nuo-vi alle loro creazioni. Non bastano certo una nuova carica di fantasia, di meraviglia e di leggerezza nelle collezioni. La moda a venire ama giocare con i tagli, i volumi, le propor-zioni, le (a)simmetrie, gli elementi grafici e con tacchi vertiginosi. Tende a destrutturare

Hi-tech, molto chicchic hi-techla disponibilità di tessuti innovativi sotto il profilo tecnologico o caratterizzati da lavorazioni sempre più elaborate è di continuo stimolo per i creativi delle maison technologically innovative textiles and increasingly elaborate embellishments provide a fertile field for designers’ imaginations to run riot in

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that creativity is another sector in crisis. It allotted role is to supply new ways of interpre-ting a heterogeneous, diversified world. A tall order. But it’s pro-bably where stylists should start looking if they want to come up with new forms and content for

their oeuvre. It’s not just a que-stion of having enough creative gumption to produce of raft of wonderful floaty fantasies for each collection. Future fashion is going to want to play with cut, volumes, proportions, (a)symme-try, graphics and dizzy heels.

It’s going to de-structure the defined and restructure the un-defined. It’s up for adding a bit of glitz with shiny stones and crystals or lightening propor-tions, and it’s attention-grab-bing with edgy, eccentric stuff, because fashion has to be about

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il predefinito o a ordinare l’indefinito. Ama impreziosire gli abiti con pietre e cristalli oppure ama alleggerire le proporzioni e si di-verte anche a catturare l’attenzione con crea-zioni edgy, eccentriche, perché la moda deve anche saper stupire. Ma deve anche divertire con creazioni ironiche fatte di stampe e fan-tasie multicolor per poi ristabilire un nuovo

equilibrio di forme e proporzioni, giocando con recuperi e citazioni talvolta minimaliste. Ecco perché la moda che verrà è anche evasio-ne, rifugio, scoperta di nuovi mondi, vicini e lontani, che ridefiniscono nuovi paradigmi simbolici e semantici, e propongono nuove esperienze estetiche tutte da vivere. Benve-nuto inverno. n

atmosfera cosmopolita / cosmopolitan climesgli stilisti mostrano una tendenza naturale al “glocal” e nelle loro proposte c’è spesso un sapiente mix fra elementi della cultura locale e suggestioni globaliDesigners are becoming increasingly glocal, with a fascinating mix of local culture and global elements

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the wow factor too. But then you can’t do without that touch of irony from multicolour prints and patterns coalescing into a new harmony thanks to the right shapes and proportions, with a

nod to revivals and a wink at citations, some them minimalist. Which is why future fashions are partly to do with escape, with sheltering from the storm, but also about discovering new

worlds far and near and glocal culture, redefining new symbolic and semantic paradigms and proposing new aesthetic expe-riences to seize and luxuriate in. Hello winter. n

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NEL CUORE DI MILANO, LA MAGIA DI vILLA NECCHI CAMpIGLIOuna casa moderna, realizzata Per una delle Più ricche famiglie della borghesia industriale lombarda dal genio dell’architetto Piero PortaluPPi. comfort contemPoraneo e linee Pure in Perfetto stile razionalista

the mAgic oF VillA necchi cAmpiglio in the centre oF milAnA modern house, built for one of lombArdy’s weAlthy fAmilies of mAnufActurers by brilliAnt Architect piero portAluppi. contemporAry comfort And pure lines in perfect rAtionAlist style

servizio e foto/story and photos Giovanni de lUca

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in apertura / Photo topl’effetto prospettico delle finestre ad oblò A peek through the porthole windows

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hi ama il razionalismo e l’architettura degli anni ’30 amerà senza indugi anche Villa Necchi Campiglio, dimora appartenuta all’o-monima famiglia di industriali lombardi, un cognome che molti assoceranno alle celebri macchine per cucire. La villa è una delle massime espressioni del genio di Piero Por-taluppi, architetto milanese, che fra il 1932 e il 1935 realizzò questo vero e proprio inno alla ricca borghesia dell’epoca, dando vita ad una casa dotata di ogni comfort, con tanto

di montavivande, citofoni e telefoni, piscina riscaldata e campo da tennis, nel cuore di Mi-lano. Un vero gioiello visitabile nella sua interezza grazie all’impegno del Fondo ambiente ita-liano, a cui le sorelle Necchi donarono l’edifi-cio, e dei volontari del Fai, che di questa casa conoscono ogni sfumatura.L’impronta di Portaluppi, funzionale e sin troppo essenziale, si vede già dall’esterno del-la villa e continua negli ampi spazi interni,

antico e moderno / Past and presentVilla necchi oggi è anche sede di eventi e per le esigenze del catering si è dotata di una nuova cucina, installata nel seminterrato, adiacente a quella d’epocaVilla necchi is now also used for events, so there is a modern kitchen for the caterers to use side by side with the original one

Those who are fond of rationalism and 1930s architecture will fall instantly in love with Villa Necchi Campiglio, Lombard home to the manufacturing family of the same name. A name many

immediately associate with sewing machines. The villa is one of brilliant Milanese architect Piero Portaluppi’s best works. Built between 1932 and 1935, it is a living monument to the well-off middles classes

of the time; a house designed for gracious living, with its dumbwaiter, telephones, entry phones, heated swimming pool and tennis court, all in the centre of Milan. An outstanding residence which can be enjoyed

idee chiarePerfect planningOgni spazio di Villa necchi è stato pensato per esaltare la funzione d’uso degli ambientieach part of Villa necchi has been designed for a specific function

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restando percepibile nei volumi anche dopo gli interventi successivi del designer Tomaso Buzzi, che nel dopoguerra diede a molti am-bienti un aspetto settecentesco, sostituendo di fatto molti arredi creati dal collega, for-se troppo minimalista per i mutati gusti del committente.La struttura della casa ricalca le più classiche destinazioni d’uso dei palazzi nobiliari, con il piano rialzato destinato ai locali di rice-vimento e di rappresentanza, il primo piano agli appartamenti privati, il sottotetto riser-vato agli alloggi per la servitù e il seminter-rato sfruttato per i locali di servizio.Colpisce la scelta dei materiali, con un ampio ricorso ai legni di pregio, noce e palissandro in particolare, ai marmi e ad una serie di so-luzioni costruttive capaci di donare a questa

villa unifamiliare un appeal unico, soprat-tutto se si contestualizza la costruzione nella metà degli anni ’30. Fra gli angoli più suggestivi del piano rialza-to, appena attraversata la biblioteca, è la ve-randa giardino d’inverno, immersa dalla luce grazie a due pareti interamente finestrate, impreziosita da un pavimento in travertino e marmo verde.Ma basta salire la scala padronale in legno, impreziosita da una doppia greca, per ac-cedere nel mondo più intimo della famiglia Necchi, con i due appartamenti privati e le camere per gli ospiti, in cui hanno soggior-nato Enrico D’Assia e Maria Gabriella di Sa-voia. Non meno interessante il piano della servitù, un mondo parallelo, collegato a quello pa-

lussi per pochiexclusive stylele dotazioni esclusive della villa comprendono anche una piscina costruita nel giardino Villa necchi also has a swimming pool in the garden

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by visitors today thanks to the commitment of the Italian National Trust, the FAI, who the Necchi sisters left the house to, and its volunteers, who know the house inside out. Portaluppi’s original project was functional and pared-down essential, possibly to an excessive degree, and is immediately apparent from the external façade of the villa, continuing indoors in the proportions of the rooms, despite later renovation by the designer Tomaso Buzzi. In the post-war period Buzzi redecorated many of the rooms in 18th century style, replacing many of the original furnishings which were now considered excessively minimalist thanks to the changing tastes of the owners. The general

layout of the house is that of the traditional noble palazzo; with the raised mezzanine floor being used for the reception rooms, the first floor for the private family apartments and the top floor and attics being used to house the staff. The basement provided essential services. The choice of materials is significant, with a wealth of precious woodwork, especially walnut and rosewood, marble and other elements which give this home its unique appeal, especially in the context of the 1930s. One of the most attractive spots on the mezzanine floor is reached through the library: it is the conservatory, with its two glass walls and travertine stone and green marble flooring. The

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dronale da una scala di servizio che colpisce ancora oggi per funzionalità e pulizia, dove fra armadi pieni di tovagliame, credenze tra-boccanti di stoviglie e un tavolone coperto di panni da stirare si svolgeva la vita del perso-

nale in forza a Villa Necchi Campiglio, a cui era comunque riservato uno spazio di grandi dimensioni ed ugualmente suggestivo.Da non perdere se avete voglia di staccare la spina e fare un salto in un passato recente. n

come, dove e quando / When and whereVilla necchi Campiglio si trova in Via mozart 14 a milano - tel. +39 02 76340121 - e-mail: [email protected] Orari di apertura: da mercoledì a domenica, dalle 10 alle 18 tutto l’annomartedì si accettano solo gruppi e scolaresche su prenotazione. ultimo ingresso quarantacinque minuti prima della chiusura

Villa necchi Campiglio is in Via mozart 14 in milan. tel. +39 02 76340121. e-mail: [email protected]. Opening hours: from Wednesday to Sunday 10 a.m. to 6 p.m. all year round. tuesday booked groups and school parties only. last admissions 45 minutes before closing.

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main staircase, decorated with a Greek motif, takes visitors straight into the more intimate Necchi family sphere, with two private apartments and the guest rooms, where Heinrich of Hesse and Maria Gabriella of Savoy once stayed. The servants’ quarters are equally interesting, a parallel world that is striking in its cleanliness and efficiency, linked to their masters’ by a

back staircase. Cupboards and clothes chests overflow with household linens, and a padded table stands ready to deal with a mountain of ironing. This was where the servants at Villa Necchi Campiglio lived, remarkable for its spaciousness and characteristic design.An absolute must for anyone on the look out for a relaxing few hours in the recent past. n

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MAsERATI GRANTURIsMOspORT, IL NUOvO vOLTO DELLA BELLEZZAla couPé del tridente riceve imPortanti aggiornamenti nell’estetica e sotto il cofano. disPonibile con due trasmissioni, conferma l’amPia abitabilità interna ed il 4.7 v8 made in ferrari

mAserAti grAnturismo sport, BeAuty on wheelsmAserAti’s coupé gets A mAKeover inside, outside And under the bonnet. with two trAnsmissions to choose from, the well-Known luxurious comfort of the interior And A 4.7 v8 ferrAri engine

servizio/story andrea Fiorello (tWitter: @andreaFiorello)foto/photos aleSSandro altavilla - aUtoaPPaSSionati.it

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on è facile mettere mano ad un capo-lavoro. Si rischia di rompere l’equilibrio tra le proporzioni che hanno decretato il suc-cesso di un profilo scolpito nel metallo e nell’immaginario collettivo. A cinque anni dal lancio al Salone dell’automobile di Gi-nevra 2007 e dopo circa 15.000 esemplari venduti, la Maserati Granturismo debutta in una nuova versione denominata Sport, che sostituisce le precedenti S e S Automatic. L’elegante carrozzeria disegnata da Pinin-farina, caratterizzata dal lungo cofano e da linee sinuose ispirate alla berlina Quattro-porte, ha subito un restyling significativo soprattutto nel frontale ora più aggressivo, dove trovano posto uno splitter centrale e due grandi prese d’aria ispirate alla Grantu-rismo MC stradale. I gruppi ottici dotati di fari allo xeno integrano la tecnologia a Led diurni ed il sistema Adaptive light control, che segue il movimento dello sterzo fino a 15

gradi. All’interno i sedili in pelle Poltrona Frau sono stati completamente ridisegnati, offrendo maggior sostegno per gli occupan-ti durante i lunghi viaggi. La nuova forma delle sedute anteriori garantisce oltre 20 mm di spazio libero in più per i passeggeri po-steriori, migliorando la già eccellente abita-bilità interna, che fa della Granturismo una coupé capace di ospitare quattro persone nel massimo confort. Anche il volante è nuovo e più ergonomico e meglio si adatta alla guida sportiva.Il propulsore benzina 4.7 V8 di derivazio-ne Ferrari è stato rivisto in numerosi detta-gli, eroga ora 460 CV e 520 Nm di coppia massima e può essere associato a due diverse trasmissioni, entrambe a 6 marce. Il cambio denominato MC Shift è un elettroattuato montato in blocco con il differenziale poste-riore nella tipica configurazione transaxle, che garantisce una distribuzione dei pesi otti-

a tutto gas / High speedCon questo numero inizia la collaborazione a Spazio italia di Autoappassionati.it (www.autoappassionati.it) sito di informazione indipendente dedicato al mondo dei motori, con cui viaggeremo alla scoperta delle auto più affascinanti in circolazionein this issue Spazio italia launches a partnership with Autoappassionati.it (www.autoappassionati.it), an independent website dedicated to the world of motoring, as we explore the most alluring cars on the roads today

Updating a masterpiece is not something to be undertaken lightly. There’s a risk of upset-ting the perfect equilibrium of the proportions that decreed the success of a profile sculpted in me-tal and people’s minds in the first place. Five years after its launch at the Geneva Motor Show in 2007 and with approximately 15,000 cars sold, the Masera-ti Granturismo debuts in a new Sport version to replace the S and

S Automatic. The elegant design by Pininfarina, characterised by its long bonnet and sinuous lines inspired by the Berlina Quattroporte, has been substan-tially restyled with a new, more aggressive, front incorporating a central splitter and two lar-ge air inlets similar to those on the Granturismo MC Stradale. The new headlights with xenon technology also incorporate DRL Led technology and an Adaptive light control system that follows steering movements up to 15 de-grees. Inside the Poltrona Frau leather seats have been completely redesigned to provide greater sup-port during long journeys. The new profile of the front seats also gives back-seat passengers almost an extra inch of legroom, impro-ving the comfort of what was already a very roomy coupé, be-cause the Granturismo can carry

four in style. A sportier steering wheel is another new detail that makes for a better drive when things get lively. The Ferrari-based 4.7 V8 engine has also had a thorough overhaul, it now delivers 460 hp and 520 Nm of peak torque and comes with two different six-speed transmissions. One is an electro-actuated  gear-box featuring MC shift  techno-logy providing block-mounted sequential transmission with a typically configured rear tran-saxle differential, guaranteeing optimum weight distribution. In sport mode it can change gear in just 100 milliseconds, get-ting the Maserati Granturismo Sport up to 300 km/h and ac-celerating from 0 to 100 km/h in 4.7 seconds. The other option, the MC Auto Shift, has a torque converter that makes for sweeter, smoother driving, especially at

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linea modernaModern lineStile italiano in 4.881 mm di lunghezzaitalian style every inch of its length

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male. Capace in modalità sport di passare tra i rapporti in soli 100 millisecondi, permette alla Maserati Granturismo Sport di toccare i 300 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi. La trasmissione MC Auto Shift invece è un’unità automatica, con converti-tore di coppia, che offre una maggiore dol-cezza nella marcia, specie alle basse velocità o quando si procede nel traffico a singhiozzo. Dotata di palette al volante e tre modalità di funzionamento (Normal, Sport e Ice), mette a disposizione anche la gestione manuale dei rapporti, per godere appieno dell’inebriante spinta del V8 che “ruggisce” sotto il cofano fino al limite dei 7.200 giri/min.Tra le curve dell’Appennino tosco-emiliano a sud di Modena, città dove ha sede la Casa del Tridente, la Granturismo Sport si è rive-

lata una vettura potente ed esuberante, ma allo stesso tempo molto confortevole grazie al sistema di controllo degli ammortizzatori Sport Skyhook. L’eccellente capacità di as-sorbimento e l’ottima insonorizzazione, che lascia filtrare a bordo solo il “canto” del V8, fanno di questa coupé una perfetta grand tourer, una compagna di viaggio per lunghe passeggiate. La scelta tra le due trasmissioni è questione di gusti: chi vuole una vettura più aggressiva, rabbiosa opterà per la Granturi-smo Sport, dotata di elettroattuato MC Shift (a partire da 132.415 euro); chi invece predi-lige l’uso quotidiano ed il confort si orienterà verso la trasmissione automatica MC Auto Shift (a partire da 126.820 euro). In entram-bi i casi, la colonna sonora del 4.7 V8 renderà ogni viaggio indimenticabile. n

CARATTERISTICHE TECNICHE VETTURALunghezza/Larghezza/Altezza: 4.881 mm / 1.915 mm* / 1.353 mm (*2.056 mm inclusi i retrovisori)Passo: 2.942 mmPeso in ordine di marcia: 1.880 g Sospensioni: Doppio braccio oscillante, molle in acciaio, barre antirollio, ammortizzatori a regolazione continua Sport Skyhook all’anteriore e al posterioreFreni: Dual cast, dischi forati, baffati e ventilati, pinze Brembo a sei pistoncini all’anteriore; dual cast, dischi forati e baffati, pinze a quattro pistoncini al posterioreAccelerazione (0-100 km/h): 4,7 secondi (cambio elettro-attuato MC Shift);Velocità massima: 300 km/h (cambio elettro-attuato MC Shift)Serbatoio carburante: 86 litriDistanza di arresto (da 100 km/h a 0): 35 metriDiametro di sterzata: 12,3 metri

MOTOREV8 da 4,7 litri a 32 valvole, in lega di alluminioDisposizione: Motore anteriore centrale, trazione posterioreCilindrata: 4.691 cc.Potenza massima: 338 kW (460 CV) a 7.000 giri/min.Coppia massima: 520 Nm a 4.750 giri/min.Massimo regime motore: 7.200 giri/min.Alesaggio e corsa: 94 mm x 84,5 mmRapporto di compressione: 11,25:1

CAMBIOCambio a sei rapporti elettro-attuato oppure automatico

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TECHNICAL DETAILSCARLength/width/height: 4.881 mm / 1.915 mm* / 1.353 mm (*2.056 mm with side mirrors)Wheelbase: 2.942 mmKerb weight: 1880 kg Suspension: Double wishbone, steel shock absorbers, anti-roll bar, Sport Skyhook front and rear suspension with variable dampersBrakes: Dual cast, drilled, slotted discs, Brembo dual-cast technology with six-piston mono-block callipers up front and a four-piston unit in the rearAcceleration (0-100 km/h): 4.7 seconds (electro-actuated MC Shift);Maximum speed: 300 km/h (electro-actuated MC Shift)Fuel tank capacity: 86 litres (18.9 gallons)Braking distance (from 100 km/h to 0): 35 metresTurning circle: 12.3 metres

ENGINE4.7 litre V8 with 32 valves, in aluminium alloyPosition: Front central engine, rear-wheel driveDisplacement: 4691 cc.Max. power output: 338 kW (460 CV) at 7000 rpmPeak torque: 520 Nm at 4750 rpmEngine speed at max. power output: 7200 rpmBore and stroke: 94 mm x 84.5 mmCompression ratio: 11.25:1

TRANSMISSIONSequential or automatic six-speed gearbox

low speeds and during constant stopping and starting in traffic. The gearshift paddles are on the steering wheel and there are three driving mode options (Normal, Sport and Ice), plus a manual shift option when you want to revel in the unleashed power of the V8 engine roaring under the bonnet at up to 7200 rpm.Breezing round the bends of the Apennines on the Tuscan-Emilia border just south of Modena,

where Maserati is based, the Granturismo Sport proved po-werful and exuberant, but also a very comfortable ride thanks to its Sport Skyhook damper control system. The excellent suspension and the hushed interior, where the only noise that filters through is the sweet tune of the V8, makes this coupé a perfect grand tourer, an ideal travelling companion for long trips. The choice betwe-en the two transmission systems

is a question of personal taste: if you’re looking for sportier more aggressive handling you’ll pro-bably want to go for the Gran-turismo Sport with the sequential MC Shift (prices from 132,415 euros); but if you’re thinking about day to day use and comfort you’ll probably prefer the MC Auto Shift (prices from 126,820 euros). Either way you still get that 4.7 V8 soundtrack to make every journey unforgettable. n

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Marche dieMDALLA RIVIERA DEL CONERO AI MONTI SIBILLINI IN COMPAGNIA DI UN FOTOGRAFO VENTENNE INNAMORATO DELLA SUA TERRA E DEI SUOI SPLENDIDI PAESAGGI NATURALI. E CHE VIVE QUESTA PASSIONE CON UNO STILE TUTTO SUO

servizio/story Camillo mammarellafoto/photos marCo Gentili

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Marche dieM. FROM THE CONERO RIVIERA TO THE SIBILLINI MOUNTAINS ON THE TRAIL OF A 20 YEAR-OLD PHOTOGRAPHER IN LOVE WITH THE STUNNING NATURAL BEAUTY OF HIS NATIVE ITALIAN MARCHES. A PASSION WITH A VERY PERSONAL STYLE

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aramente ci si imbatte, in quest’epoca di grandi incertezze per il futuro sia lavorati-vo che generale, in ventenni dalle idee molto chiare o con una già matura preparazione per quella che per il momento pare essere solo una passione e non la professione del futuro, anche se una rivista prestigiosa come “Natio-nal Geographic” ha già pubblicato suoi lavo-ri. Sembra questo il caso di Marco Gentili, poco più che venti anni, da Macerata, incro-ciato per caso ad una recente manifestazione fieristica nelle Marche e che andiamo a sco-prire, così come si racconta, in un’intervista volante tra un esame universitario e una pun-tata in biblioteca (avete letto bene: bibliote-ca, non discoteca…).

Marco, raccontaci il tuo primo incontro con la fotografia“La prima volta che ho avuto tra le mani una reflex, potrebbe sembrare una storia molto banale, ma è accaduto non più di due anni fa: nessuno dei miei amici o parenti si è mai interessato realmente alla fotografia, per cui ho comprato da solo la macchina con i sol-

di ricevuti dalla raccolta dell’uva, fatta per un’azienda agricola della mia zona. Inizial-mente scattavo veramente pochissimo perché non mi convincevano le foto che facevo, ma soprattutto non sapevo che bisognava badare a numerosi fattori, come la luce, la composi-zione, la scelta dei soggetti, la post-produ-zione, le ottiche e altro”.

Quindi hai saltato un po’ di passaggi, pri-ma di diventare un vero fotografo… “In effetti sì, ad esempio non ho mai svi-luppato foto in camera oscura: l’ho visto fare solamente da piccolo, penso un paio di volte. Però ho in programma di acquistare una macchina a pellicola, soprattutto per poi stampare le foto in bianco e nero. Penso sia utile anche in funzione di foto particolari, ad esempio, di matrimoni, di cui non escludo di occuparmi…”

Perché ti definisci un fotografo del paesaggio?“Le mie prime foto sono state quelle dei pae-saggi della zona in cui vivo, soprattutto le colline delle Marche e gli ambienti del Parco

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Filosofia di vitaraison d’êtreAttraverso la fotografia Marco Gentili (sotto) ha imparato ad apprezzare la bellezza delle cose quotidianeMarco Gentili (below) has learned to appreciate the beauty of ordinary things through his photography

R

Per scoprire qualcosa di più sul poliedrico talento di Marco Gentili: http://www.gentilimarco.com; http://www.facebook.com/gentilimarcophotographerFind out more about talented Marco Gentili on:http://www.gentilimarco.com; http://www.facebook.com/gentilimarcophotographer

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With work and life in general in the future looking uncertain, it’s rare nowadays to come across a 20 year-old who knows exactly what he wants and already has a fair amount of expertise in so-mething that for the time being is merely his passion, rather than his future profession, even though the prestigious “Natio-nal Geographic” has already published some of his work.Yet Marco Gentili, just turned 20, from Macerata, seems to fit the bill. We bumped into him at a recent trade fair in the Marche region and then managed to in-terviewed him as he rushed from university exam to library (yes, library, not disco…).

Marco, tell us about how you got involved in photo-graphy“It might seem strange, but the first time I even handled a re-flex was two years ago; no one in my family and none of my friends were really interested in photography. I bought the ca-mera with money I made from grape-picking for a farm near my home. I wasn’t satisfied with my ini-tial attempts so I didn’t take many photos at first. I didn’t know that I had to take into ac-count a whole host of factors like the light, composition, the choice of the subject, post-production, the lens and all the rest”.

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nazionale dei monti Sibillini. Mi ritengo for-tunato ad abitare in una regione come quella marchigiana che offre dei paesaggi stupendi, a partire dal mare per arrivare alle montagne, con delle differenze in tutte le stagioni. I luoghi sono ancora incontaminati, come ad esempio Castelluccio di Norcia, che consiglio a tutti di visitare almeno una volta nella vita: io ne sono innamorato!”

Cosa ti sta dando a livello interiore la pas-sione per la fotografia? Quali sono i generi che preferisci e che tecniche usi?“Da quando ho iniziato a scattare, apprezzo maggiormente le cose quotidiane cui prima davo poca importanza e che invece ora ho fat-to diventare diciamo quasi uno stile di vita. Amo la fotografia di paesaggio perché dà la possibilità di tornare più volte in un deter-

verdi collineGreen hillsSopra: panorama agreste nei pressi di Potenza Picena (Macerata)Above: the countryside around Potenza Picena (Macerata)

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But you skipped a few sta-ges before becoming a real photographer…“I suppose I did. For example I’ve never developed photos in a dark room. I saw someone doing it a couple of times when I was a child, but that’s it. Now I’d like to buy a film camera, mainly because I want to make black and white prints. I think they’re useful for certain kinds of pho-tos, for example wedding photos, something I may do in the fu-ture…”

Why do you call yourself a landscape photographer?“My first photos were of the countryside where I live, espe-cially of the hills of the Marches and the scenery in the Sibillini Mountains National Park. I’m lucky to live in a region like the Marches which has some really superb landscapes, ranging from the sea to the mountains, and varying with the seasons. And it’s still unspoilt, like Castel-luccio di Norcia for example, a place I think everyone should see

at least once: I fell totally in love with it!”

How has photography enri-ched you as a person? What kind of things do you like photographing and which techniques do you use?“Ever since I first started taking photographs I’ve learnt to appre-ciate those everyday things that used not to seem at all impor-tant, but now loom large in my life. I love photographing lan-dscapes because it means going

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minato luogo e trovare sempre qualcosa che possa catturare la mia attenzione. La ritengo in un certo qual modo una forma di ricer-ca. Mi piacciono anche altri generi, come ad esempio le foto a teatro, i ritratti delle perso-ne, le loro storie o le foto in studio. A livello di tecniche impiegate, sono convinto che oltre alla luce ed all’inquadratura ci sia molto di più: da quando ho cominciato seriamente ho – diciamo – una percezione diversa, cioè non vedo più le cose con l’occhio che avevo prima, ma cerco di guardarle proiettate su una stam-

pa. Per la fotografia paesaggistica sono fonda-mentali poi passione e una buona dose di for-tuna, che puoi curare andando più volte sullo stesso posto. Ad esempio, le mie più belle foto di Castelluccio sono il frutto di oltre quaran-ta sopralluoghi in zona. Non c’è dubbio che la giusta luce ha un ruolo fondamentale, così come la scelta dei soggetti e la composizione che deve sempre cercare di catturare l’attenzio-ne di chi osserva le tue foto. Per il momento, non potendo dedicare tutto il tempo che vorrei alla fotografia spesso nello scattare mi capita

orizzonti di lucelight horizonsSotto: la fioritura delle lenticchie a Castelluccio di norcia (Perugia)below: lentil plants in flower at Castelluccio da norcia (Perugia)

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back to the place I’ve chosen seve-ral times and finding something special every time. It’s a sort of research. I like other things too, like studio photos, portraits and scenes from people’s lives. As far as technique goes, I think that apart from the light and deci-ding the shot there’s a whole

lot more. Since I started taking photography seriously my percep-tions have changed, I literally don’t see things the same way any more, but try to think what they would look like in a pho-to. When you’re photographing landscapes you need to be passio-nate about it and a lot of luck,

but you can help make your own luck by going back to the same place several times. For example the best photos I’ve ever taken of Castelluccio are the result of more than forty trips there. Of course the right light plays a fundamental role, as do the choice of your subjects and the

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di dover cogliere l’attimo. Per la paesaggistica però preferisco uno scatto studiato, sia a livello compositivo che per quanto riguarda la mor-fologia del posto unita alle condizioni mete-orologiche, eccetera. Per le foto in teatro mi piace improvvisare, anche se prima devo sapere cosa vado a fotografare. Sono convinto che per le foto reportage o in studio, oppure anche in determinate situazioni favorevoli cogliere l’at-timo è fondamentale”.

Il tuo sogno è più aprire uno studio di posa o girare in lungo e in largo armato di mac-china fotografica? Quale è oggi il tuo rap-porto con i viaggi?“Girare il mondo sarebbe il mio sogno, ma immagino sia quello di tutti i fotografi. Per il momento mi accontento di studiare i miei maestri che, soprattutto per la fotografia di paesaggio, sono su tutti Ansel Adams, ma anche Joe Cornish. Per la fotografia di repor-

mare d’invernoWinter seaSopra: la spiaggia di Portonovo (Ancona)Above: the beach at Portonovo (Ancona)

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composition, which always has to capture the attention of the person looking at the photo. For the moment I can’t dedicate all my time to photography, so I of-ten have to catch the fleeting mo-ment. But for landscapes I prefer to study my shot carefully; deci-ding on the composition, taking into account the place’s morpho-logy and weather conditions and so forth. When I’m working in a studio I like to improvise, although I do have to know the subject. I’m absolutely convinced

that when you’re doing a photo story or studio work, or under certain circumstances, catching that fleeting moment is vital”.

Do you dream of having a studio or wandering round the world camera at the re-ady? How do you relate to travel now?“I’d love to wander round the world, as would most photo-graphers, I imagine. For now I just study my role models, above all Ansel Adams for landscapes,

and Joe Cornish. For reports I follow Steve McCurry, for na-ture Stefano Unterthiner and many others. In Italy I keep a close eye on the DreamerLan-dscape group, where I know many of the photographers perso-nally, they’ve been, and still are, an important source of inspira-tion for me. I owe a lot to the photographer Luca Giustozzi. When I de-cide to go on a trip, when I’m going to photograph landscapes, I bear a large number of factors

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tage seguo Steve McCurry, per quella natu-ralista Stefano Unterthiner e tanti altri. In Italia seguo con molta attenzione il gruppo DreamerLandscape, composto da numerosi fotografi che conosco anche di persona, che sono stati e sono tutt’ora per me una fonte di ispirazione. Devo molto anche al fotografo Luca Giustozzi. Quando decido di fare un viaggio, anche in funzione di realizzare foto paesaggistiche, cerco di tener conto di numerosi fattori, pri-me su tutte le condizioni meteorologiche, che secondo me contribuiscono a valorizzare appieno il luogo o la scena che si ha in mente. Spesso mi è capitato di assistere a situazioni che non credevo possibili ed è questo il bel-

lo della fotografia paesaggistica, non sai mai ogni volta cosa si presenterà ai tuoi occhi. L‘umore del momento e lo stato d’animo in-cidono in modo determinante nella realizza-zione finale dello scatto, forse anche più delle condizioni meteorologiche in sé. Fotografare il paesaggio in certe situazioni lo trovo molto rilassante, soprattutto se riesci a condividerlo in compagnia di pochi amici. Ad esempio, con un mio caro amico – Riccardo Tabocchi-ni - sto realizzando un progetto in timelapse, che a breve pubblicheremo, proprio sul Par-co dei Monti Sibillini. Spero sia un giusto omaggio alla valorizzazione del territorio della mia regione alla quale, immagino si sia capito, sono legatissimo!” n

blu notteblue nightsSopra: il Fosso dei Mergani, nei pressi di Perugia, in una notte d’invernoAbove: the Mergani trench, near Perugia, on a winter night

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in mind, especially the weather, which can really make a diffe-rence to the place or scene I’ve got in mind.I’ve often seen things that I thou-ght impossible, and that’s the wonderful thing about landsca-pe photography, you never know what you’re going to see next. Your mood and the way you’re

feeling at that moment make a big difference to the way a pic-ture turns out, perhaps even more than the weather conditions. I find taking pictures of the lan-dscape under certain conditions truly relaxing, especially if it’s an experience you can share with a few friends. For example I’m doing a project in timelapse

at the moment on the Sibillini Mountains Nature Park with a very good friend, Riccardo Ta-bocchini, which we’ll be publi-shing shortly. I hope it’ll make a contribution to promoting the beauties of the area where I live, which as you may have realised, I’m very at-tached to!” n

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al servizio delle nuove generazioniIL PIANETA TERRA CHIAMA E L’AEROPORTO DI MONACO RISPONDE, METTENDO IN CAMPO UNA SERIE DI AzIONI PER PROTEGGERE L’AMBIENTE E DARE UNA MANO AL CLIMA. UN LAVORO DI SQUADRA CHE COINVOLGE PIù DI 1800 DIPENDENTI E CHE HA PERMESSO DI RIDURRE LE EMISSIONI IN ATMOSFERA DI ALMENO 10MILA TONNELLATE DA QUANDO è INIzIATA QUESTA VERA RIVOLUzIONE VERDE

at the service of new generations. PLANET EARTH CALLS AND MUNICH AIRPORT RESPONDS BY IMPLEMENTING A SERIES OF ACTIONS TO PROTECT THE ENVIRONMENT AND HELP THE CLIMATE. A TEAM EFFORT INVOLVING MORE THAN 1,800 EMPLOYEES HELPING TO REDUCE ATMOSPHERIC EMISSIONS BY AT LEAST 10,000 TONNES SINCE THIS TRUE GREEN REVOLUTION BEGANservizio/story Giovanni de lUCafoto/photos courtesy FlUGHaFen mÜnCHen GmbH

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34in viaggioTravel

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a lingua tedesca riesce ad esprimere un mondo intero di idee con una parola sola. Prendete ad esempio “Enkeltau-glich”, termine che letteralmente significa “buono per i nipo-ti”, ma che in realtà porta in sé la determinazione di chi com-pie un’azione compiuta con l’intento di garantire un futuro migliore alle prossime generazioni. È ciò che sta accadendo all’aeroporto di Monaco, uno dei principali scali europei, dove, sotto il profilo ambientale si sta compiendo qualcosa di “Enkeltauglich”, a favore di chi oggi si troverà a vivere su questa terra nei prossimi anni. Un

impegno concreto che coinvolge non solo i 35milioni di pas-seggeri e i 400mila aeroplani che ogni anno atterrano e de-collano nell’hub bavarese, ma anche le oltre 31mila persone che a vario titolo lavorano in questo gigantesco porto dell’a-ria. È una azione globale che interessa le compagnie aeree, l’organizzazione degli aeroporti, ma anche tutta la logistica, dai trasporti alla ristorazione, dalla gestione dell’aria condi-zionata al training affinché il personale spenga la luce quando esce dall’ufficio. Una rivoluzione ambientalista che avrà an-che un forte impatto positivo in termini economici, perché a

Sicuri ed ecologici / Safe and ecologicalA Monaco grazie ad uno speciale impianto di riciclaggio il 65% del liquido utilizzato nelle operazioni di “deicing” degli aeromobili durante l’inverno viene recuperato e riutilizzato, così come accade alle acque di lavaggio degli aeroplani / Munich, thanks to a special recycling facility, recovers and re-uses 65% of the liquid used in aircraft “de-icing” operations - as is equally the case for the water used to wash aeroplanes

The German language can express a whole world of ideas in a single word. Take, for example, “Enkeltauglich”: it literally means “good for the grandchildren” but actually embodies the determination of people perfor-ming tasks with the aim of ensuring a better

future for coming generations. This is what is happening at Munich Airport, one of Eu-rope’s leading hubs, where - environmentally speaking - something very “Enkeltauglich” is being done in favour of future populations. An effective commitment involving not only

35 million passengers and 400 thousand aeroplanes taking off and landing every year in the Bavarian hub but also more than 31 thousand people who for various reasons work in this gigantic airport. This global action involves airlines and the airport or-

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Monaco si sta perfezionando l’arte del rispar-mio energetico. Per questo motivo, ad esem-pio, l’aeroporto si è dotato di una centrale di cogenerazione dove viene prodotta energia elettrica, energia termica e aria condizionata con una efficienza tale da risparmiare 30mila tonnellate di emissioni in atmosfera, pari ai gas serra prodotti da 20mila auto, ognuna

delle quali percorra 10mila chilometri all’an-no, una quantità pari a quella che i 30mila dipendenti dell’aeroporto generano annual-mente andando al lavoro.Anche nella costruzione degli edifici all’in-terno dell’aerea aeroportuale l’impegno è quello di utilizzare tecnologie che riducano del 40% le emissioni rispetto allo standard

Un vero hub / a real hubl’aeroporto di Monaco è uno dei primi dieci in europa per traffico passeggeriMunich Airport is one of the top ten in europe for passenger traffic

Fra le onde / Surf the airport la grande area coperta da cui si accede alla zona partenze viene utilizzata durante l’anno per manifestazioni e iniziative sportive, surf compresothe large covered area providing access to the departures terminal is also used during the year for sporting events and initiatives, including surfing

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ganisation - as well as all the logistics, from transport to ca-tering, air conditioning mana-gement and training to remind staff to turn off the lights when leaving the office.

An environmental revolution that will also have a strong and positive impact in economic terms, since Munich is perfec-ting the art of saving. This is why, for example, the airport

is equipped with co-generation plant efficiently producing elec-tricity, heat and air conditio-ning and avoiding 30 thousand tons of emissions into the atmo-sphere - equal to the greenhouse

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attuale. Allo stesso modo l’aver scelto l’illu-minazione a led nei parcheggi multipiano, insieme ad altre soluzioni illuminotecniche, consentirà di dimezzare il consumo di ener-gia elettrica relativo a questa voce. Ma sostenibilità vuol anche dire benessere della popolazione che vive nei dintorni dell’a-eroporto e questo spiega gli investimenti da 62milioni di euro che sono stati effettuati a partire dal 1992 per ridurre il rumore deri-vante da decolli ed atterraggi. Un’operazione “silenzio” che si è concretizzata nell’installa-zione di 21mila finestre anti-rumore e in una tariffazione degli oneri aeroportuali che le compagnie aeree devono pagare legata alla “silenziosità” degli aeromobili utilizzati, con

differenze piuttosto sensibili fra i virtuosi e i rumorosi. Ma soprattutto si sta formando il personale per far comprendere che la “soste-nibilità” non è tanto una questione ecologica, quanto sociale. E questo spiega l’attenzione con cui anche i ristoranti e i catering presenti all’aeroporto di Monaco impostano gli acqui-sti privilegiando per il 90% prodotti made in Baviera, per una spesa di 11,9 milioni di euro all’anno.Una serie di accorgimenti da “buon padre di famiglia” che messi insieme creano uno scenario davvero “Enkeltauglich”. Perché i nostri nipoti, volando su Air Dolomiti e at-terrando a Monaco, possano vivere una espe-rienza davvero sostenibile. n

AiR DoLomiti voLA “GReen”Da quando Air Dolomiti ha varato il progetto “Green Sky”, per ridurre l’impatto ambien-tale dei propri aeromobili i risultati non sono mancati, sia sotto il profilo del minore consumo di carburante che delle emissioni in atmosfera. Una strada che passa dall’otti-mizzazione del profilo di volo in modo da raggiungere la quota di crociera ottimale nella maniera più lineare possibile, evitando i livellamenti intermedi durante la salita e la discesa. In pratica l’aeromobile “sale” e “scende” lungo un ideale piano inclinato e non procede a scalini, come invece accadeva in passato. Oltre a ciò si sono ottimizzate le procedure di terra visto che durante la fase di rullaggio un aereo consuma 600 kg di jet fuel all’ora, scegliendo ad esempio di rullare dopo l’atterraggio con un solo motore ac-ceso. Uno sforzo che ha visto a fianco di Air Dolomiti l’Ente nazionale assistenza al volo, insostituibile partner nel dare concretezza a Green Sky”.

AiR DoLomiti fLies “GReen”Since Air Dolomiti launched the “Green Sky” project to reduce the environmental impact of its aircraft, excellent results have been seen in terms of reduced fuel consumption and emissions into the atmosphere alike. An approach that starts with flight profile optimisation to achieve optimum cruising altitude as smoothly as possible and avoid in-termediate climb and descent levels. In prac-tice, the aircraft “climbs” and “descends” along an ideally angled plane and no longer by steps as was the case in the past. In ad-dition, procedures on the ground have also been optimised - a taxiing aircraft consumes 600 kg of jet fuel per hour, so after landing taxiing with only one engine running is a big improvement. This effort saw Air Dolomiti supported by the National Flight Assistance Agency, an irreplaceable partner helping to bring the “Green Sky” project to fruition.

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gases produced by 20,000 cars each travelling 10,000 miles/year: an amount equal to what the 30 thousand airport emplo-yees generate every year driving to work.The construction of buildings in-side the airport area also embra-ces a commitment to use techno-logies that reduce emissions by 40% compared to current stan-dards. Similarly, opting for LED ligh-ting in the multi-storey parking building, together with other lighting solutions, will halve electricity consumption in this

particular field. Yet sustainabi-lity also means the well-being of people living around the airport and this explains the investment of 62 million euros were since 1992 to reduce takeoff and lan-ding noise. This “silence” ope-ration has seen the installation of 21 thousand anti-noise win-dows and airport charges that airlines have to pay in relation to how “quiet” their aircraft are, with rather significant dif-ferences between well-behaved and noisy. Yet we are mostly training staff to understand that “sustaina-

bility” is a social as much as an ecology question. And this explains the attention paid by restaurants and caterers opera-ting in Munich Airport - their purchases give 90% priority to local products made in Bavaria, with expenditure coming to 11.9 million euros per year.A series of “due care and dili-gence” expedients that, added up, create a truly “Enkeltau-glich” scenario. So that our grandchildren, flying with Air Dolomiti and landing in Munich, can live a truly sustainable experience. n

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Arrivare, sentirsi a proprio agio, assaporareSulla riva di un lago o in cima alle montagne, affacciati sul mare o sulla piazza del paese, in mezzo ai boschi o alle

campagne … La posizione dei 213 edifici storici a conduzione familiare che appartengono alla Romantik Hotels &

Restaurants, e sono diffusi in 12 paesi europei – 25 in Italia – è sempre straordinaria. Le specialità regionali e

l’architettura locale tipica, come pure l’atmosfera raffinata e la gentilezza delle persone sono il tratto distintivo di ogni

Romantik Hotel, nel quale l’ospite trova sempre attenzioni speciali e disegnate su misura per le proprie esigenze.

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la Mia italiaMy Italy 31

* Ulrich Ritter è stato per 25 anni direttore del programma italiano della radio tedesca „Deutschlandfunk“ e inviato della Radiotelevisione tedesca per l´Italia.

* Ulrich Ritter was head of the Italian programme on the German radio „Deutschlandfunk“ for 25 years and the Italian correspondent for the German radio and TV corporation

Villa Vigoni, originariamente Villa Mylius è ancora oggi uno degli esempi più belli di cultura e di architettura fra le testimonianze dell’Ottocento lombardo. Situata a Loveno, poco distante da Menaggio (Co) ospita dal 1986 un Centro italo-tedesco, ma quello che la rende singolare è la simbiosi tra natura e architettura, che fanno da cornice ad una collezione di oggetti d´arte raccolta in modo spontaneo nel corso di due secoli. Le famiglie Mylius e Vigoni sono una dinastia italo-germanica, che ha costruito la sua fortuna con banche e setifici in Lombardia. Ignazio Vigoni, ultimo erede di Villa Vigoni era molto amico del cancelliere tedesco Konrad Adenauer, che trascorreva spesso le sue vacanze nella vicina Cadenabbia. Ignazio Vigoni non era sposato e non aveva figli e nel 1978 ha donato Villa Vigoni ed il parco alla Repubblica Federale di Germania. La sua villa doveva perciò diventare un centro del dialogo italo-tedesco, per affrontare le sfide che accomunano i due Paesi, per comprendere stereotipi e superare pregiudizi. Ogni giovedì pomeriggio è possibile partecipare a una visita guidata del parco e della Villa Mylius Vigoni, un’occasione per scoprire una delle perle di cui è ricco il lago di Como.www.villavigoni.it

Villa Vigoni, originally known as Villa Mylius, is still today one of the loveliest examples of 19th century Lombard architecture and culture. It is in Loveno, near Menaggio in the province of Como and since 1986 has housed an Italian-German cultural centre. What makes the villa unique is the happy juxtaposition between art, architecture and nature, with the building and grounds provi-ding a delightful setting to an art collection built up almost casually over two centuries. The Mylius and Vigoni families were an Italian-German dynasty who had built their fortunes on banking and silk-works in Lombardy. Ignazio Vigoni, the last of his family to inherit Villa Vi-

goni, was a close friend of the German Chancellor Konrad Adenauer, who often spent his holidays at nearby Cadenabbia. Ignazio Vigoni was not mar-ried and had no children, so in 1978 he donated Villa Vigoni and its park to the German Federal Republic. He wanted the villa to become a centre fostering Italian-German relationships, a place to discuss common challenges both countries faced, understand stereotypes and overcome prejudice. The villa is open to the public every Thursday afterno-on with guided tours of the house and gardens, a chance to discover one of the many treasures on the shores of Lake Como.www.villavigoni.it

Alla scoperta di Villa VigoniDiscover Villa Vigoni

in viaggio con Ulrich Ritter (*)Travels with Ulrich Ritter (*)

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oggi la villa è sede del Centro italo-tedesco per l’eccellenza europeathe villa is now an italian-German centre for european excellence

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Più forti del terreMotoDAL 13 OTTOBRE AL 13 GENNAIO FERRARA OSPITA UNA MOSTRA SUI CAPOLAVORI DEL MUSEO BOLDINI E SULLE OPERE CONSERVATE PRESSO UNO DEI PALAzzI CITTADINI PIù COLPITI DAL SISMA DELLO SCORSO MAGGIO

ferrara redux. FROM 13 OCTOBER TO 13 JANUARY FERRARA HOSTS AN ExHIBITION ON THE MASTERPIECES FROM THE BOLDINI MUSEUM AND THE ART FROM ONE OF THE TOWN’S PALAzzO’S DAMAGED IN THE EARTHqUAkE LAST MAY

servizio/story Carlo ravellofoto/photos courtesy StUdio eSSeCi

culturaCulture

n nutrito assaggio dei capolavori conservati presso Pa-lazzo Massari - chiuso al pubblico a seguito degli eventi si-smici dello scorso maggio - presentato insieme alle opere del museo Boldini. È quanto offre la mostra “Boldini, Previati e De Pisis. Due secoli di grande arte nei musei ferraresi” in pro-gramma dal 13 ottobre al 13 gennaio 2013 a Ferrara, presso le sale espositive di Palazzo dei Diamanti. La mostra è stata sollecitata dalla chiusura del complesso di Palazzo Massari di Ferrara, sede delle Gallerie d’arte moderna e contemporanea: fino a quando non verranno eseguiti i lavori di consolidamen-

to dell’edificio, i tesori d’arte che esso custodiva non saranno fruibili. Di qui la decisione di dare loro visibilità, sia pure temporanea, in una mostra a Palazzo dei Diamanti, per sot-tolineare non solo l’importanza e lo spessore del patrimonio conservato presso Palazzo Massari, ma anche per sensibilizza-re alla salvaguardia dei beni artistici danneggiati dal terremo-to.“Boldini, Previati e De Pisis. Due secoli di grande arte nei musei ferraresi” riunisce un’ottantina tra dipinti, sculture e opere su carta che raccontano oltre centocinquant’anni di pro-

belle époquenella pagina a fianco: tra i capolavori di boldini esposti alla mostra, “la signora in rosa” del 1916 (a sinistra in alto) e “la passeggiata al bois de boulogne” del 1909 (a destra in alto) / opposite: one of boldini’s masterpieces on exhibition, “the lady in Pink”, 1916 (top left) and “A Walk in the bois de boulogne”, 1909 (top right)

A lavish selection of masterpieces from Pa-lazzo Massari – closed to the public in the wake of the earthquake last May – presen-ted together with works from the Boldini Museum. All this in the exhibition “Boldi-ni, Previati and De Pisis. Two Centuries of Great Art from Ferrara’s Museums” sche-duled from 13 October 2012 to 13 January

2013 in Ferrara, at the exhibition halls in the Palazzo dei Diamanti. The exhibition was conceived after the enforced closure of the Palazzo Massari complex in Ferrara, home to the Gallery of Modern and Contemporary Art. Until work to consolidate the building is not complete, the art treasures it houses won’t be available to the public. Which was

behind the decision to ensure access, even if only temporarily, through an exhibition at Palazzo dei Diamanti, to underline not only the importance and value of the town’s heritage from Palazzo Massari, but also to raise awareness on the issue of safeguarding art treasures damaged in the earthquake.“Boldini, Previati and De Pisis. Two Cen-

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tesori salvatirescued treasuresFilippo De Pisis, 1931: “i grandi fiori di casa Massimo”Filippo De Pisis, 1931 “Flower Arrangement at the Massimo’s”

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duzione artistica locale, ma anche nazionale e internazionale. Il percorso si apre con le te-stimonianze della civiltà figurativa ferrarese della prima metà dell’Ottocento che costi-tuirono la sezione moderna della pinacoteca municipale: dalle prove d’ispirazione purista di Giovanni Antonio Baruffaldi e Giovanni Pagliarini, centrate su temi letterari o re-ligiosi, alle opere di interpreti del fervore romantico, quali Girolamo Domenichini, Massimiliano Lodi e Gaetano Turchi, che

rievocano la grandezza del passato estense o danno forma alle tensioni e alle speranze del periodo risorgimentale.Dopo la metà del secolo, la fortuna di gene-ri come il ritratto, la veduta e il paesaggio è spesso legata a personalità attive anche fuori Ferrara, quali Giuseppe Chittò Barucchi e Pagliarini o, ancora, Giovanni Boldini, che sarà figura di spicco del rinnovamento della pittura italiana e internazionale della seconda metà del secolo. Un ampio nucleo di capola-

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la mostra “boldini, Previati e De Pisis. Due secoli di grande arte nei musei ferraresi”, si terrà a Ferrara, presso le sale espositivedi Palazzo dei Diamanti (Corso ercole i d’este, 21), dal 13 ottobre 2012 al 13 gennaio 2013. Per informazioni: call center di Ferrara mostre e musei: tel. +39 0532 244949; [email protected]; www.palazzodiamanti.itthe exhibition “boldini, Previati and De Pisis. two Centuries of Great Art from Ferrara’s Museums”, will be held in Ferrara, at the Palazzo dei Diamanti exhibition halls (Corso ercole i d’este, 21), from 13 october 2012 to 13 January 2013. info: Ferrara exhibitions and museums call center: tel. +39 0532 244949; [email protected]; www.palazzodiamanti.it

novecento ferrarese20tH Century FerraraSopra: a sinistra “Pace” di Giuseppe Mentessi (1907); a destra “la Coupole” di Filippo De Pisis (1928)Above: left “Peace” by Giuseppe Mentessi (1907); right “the Dome” by Filippo De Pisis (1928)

turies of Great Art from Fer-rara’s Museums” gathers under one roof eighty paintings, sculp-tures and drawings illustrating 150 years of local, national and international artistic pro-duction. The exhibition opens with figu-rative art in Ferrara from the first half of the 19th century,

drawn from the modern sec-tion of the Municipal Gallery. From the experiments inspired by purism by Giovanni Anto-nio Baruffaldi and Giovanni Pagliarini, centred on literary or religious themes, to the works by artists inspired by Romantic fervour, such as Girolamo Do-menichini, Massimiliano Lodi

and Gaetano Turchi, who evoke the splendours of the past and the rule of the Este family in Ferrara or the tensions and ho-pes of the Risorgimento. From the second half of the 19th century the fortunes of genres such as portraiture, veduta and landscapes were often linked to artists who worked in Ferrara

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vori di Boldini testimonia il suo ruolo di in-discusso protagonista della belle époque e la nascita del museo a lui dedicato, istituito nel 1935. Nel corso del Novecento le collezioni si arricchirono di opere di altri maestri locali che raggiunsero la fama anche al di fuori delle mura di Ferrara, da Alberto Pisa, a Giuseppe Mentessi, fino a Gaetano Previati, i cui di-pinti divisionisti vengono presentati assieme ad opere di ispirazione secessionista e futu-rista di altri autori, a sottolineare il ruolo di anticipatore e l’importanza della sua lezione per la generazione successiva. L’animato cli-ma artistico italiano tra le due guerre viene poi evocato da un lato dalla pittura tonale di Roberto Melli, legata alla vena espressionista della “scuola romana”, dall’altro dal moderno classicismo di Achille Funi, accostato a pio-nieri del “ritorno all’ordine” e delle poetiche arcaiste quali Carlo Carrà e Mario Sironi. In un ambito internazionale s’iscrive invece la vicenda artistica di Filippo de Pisis, cui sono intitolate le raccolte del Novecento. n

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artisti meno notiminor artistsSopra: “ritratto della sorella” di Achille funi (1921); sotto: “i funerali di britannico” di Giovanni Muzzioli (1888)Above: “Portrait of a Sister” by Achille Funi (1921);below: “the Funeral of britannicus” by Giovanni Muzzioli (1888)

and elsewhere, such as Giuseppe Chittò Barucchi and Pagliari-ni or, again, Giovanni Boldini, who was to figure largely in the revival of Italian and interna-tional painting during the se-cond half of the century. An extensive nucleus of Boldi-ni’s masterpieces bear witness to his role as the undisputed prota-gonist of the Belle Époque and the founding of the museum de-dicated to him in 1935. During the 20th century the collections

were further enriched by wor-ks from other local artists who were also famous beyond Ferra-ra’s walls, from Alberto Pisa to Giuseppe Mentessi, and on to Gaetano Previati, whose Di-visionist paintings are presented together with works inspired by Secessionism and Futurism by other artists, to underline the importance of his teaching and show him as the clear forerun-ner to the next generation. The lively Italian art scene between

the two World Wars is then evoked by Roberto Melli’s tonal painting, linked to the Expres-sionist current in the “Roman School”, on the one hand, and on the other by Achille Funi’s Modern Classicism, close to the pioneers of the “return to order” and the “archaic” poets such as Carlo Carrà and Mario Sironi. Filippo de Pisis, whom the 20th century collections are dedicated to, is another artist who moved in international circles. n

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fedele a Me stessaPER CECILIA CHAILLy L’ARPA è UNA NATURALE ESTENSIONE DELL’ANIMO. UN MODO PER SEGUIRE IL PROPRIO kARMA, CERCARE EQUILIBRIO INTERIORE E DARE AL MONDO L’OCCASIONE DI EMOzIONARSI PARTENDO DAL PROFONDO. CON UN PIzzICO DI ROCk, UN PO’ DI BLUES, QUALCHE CONTAMINAzIONE NEw AGE E UNA SOLIDA FORMAzIONE CLASSICA

true to Myself. CECILIA CHAILLY’S HARP IS THE NATURAL ExTENSION OF HER SOUL. A WAY TO FOLLOW HER kARMA, FIND INNER BALANCE AND GIVE THE WORLD A CHANCE TO BE DEEPLY MOVED. WITH A TOUCH OF ROCk, A DASH OF BLUES, A LITTLE NEW AGE NUANCE AND A SOLID CLASSICAL BACkGROUND

story and photos Giovanni de lUCa

er diventare Cecilia Chailly occorrono spalle robuste. Perché nascere figlia di Luciano Chailly, uno dei massimi compositori del ‘900 e avere un fratello di nome Riccardo, ce-lebrato direttore d’orchestra di fama internazionale può non essere semplice. Specialmente se all’età di 10 anni decidi che la musica sarà la tua vita e ti innamori perdutamente dell’ar-pa: “Ero andata al Conservatorio di Milano per cercare di ca-pire quale potesse essere lo strumento da studiare – racconta Cecilia – e non avevo preferenze particolari. Avrebbe potuto

essere il violino, il violoncello o il flauto. Poi ho toccato le corde di un’arpa e la magia di quel suono ha deciso per me in un istante”. Il resto è cronaca e quando Cecilia parla del suo debutto alla Scala come prima arpista alla “veneranda” età di 19 anni, con tanto di assolo durante lo Schiaccianoci di Tscaikowsky (men-tre in scena stava ballando Rudolf Nuriev) sembra che stia parlando al trapassato remoto. “Non rinnego la musica classi-ca, che mi ha dato una solida formazione anche sotto il profilo

la mia arpa suona il blues / my harp sings the bluesSe non avete mai sentito un pezzo di arpa blues, cercate su itunes una traccia di Cecilia Chailly dal titolo “Come back smile blues” e non resterete delusi. l’album è del 1996 e si chiama Anima, sonorità in bilico fra world music, new age e Mississippi blues. Provare per credere / if you’ve never heard a harp play the blues check out a piece called “Come back smile blues” by Cecilia Chailly on itunes and you won’t be disappointed. the album came out in 1996 and is called Anima, with a sound on the cusp of World Music, new Age and Mississippi blues. not to be missed

It took some doing to become the Cecilia Chailly. Because being the daughter of Luciano Chailly, one of the greatest composers of the 20th century, and having a brother called Riccardo, who is an internationally

famous conductor, can make things less than simple. Specially if you decide that music is going to be your life at the age of 10 and fall desperately in love with the harp. “I went to the Milan Conservatory to try and see which

instrument I wanted to study. I didn’t really have any preferences. It could have been the violin, the viola or the flute. Then I touched the strings of the harp and the magic of that sound made my mind up for me there and

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tecnico – spiega Cecilia - ma la mia vita è fatta di musica, nella sua accezione più piena, una contaminazione continua di generi e di stili”. Con tutte le sperimentazioni del caso, iniziate a Milano verso i 16 anni a casa Pirelli insieme ad un manipolo di adolescenti, che in seguito avrebbero giocato un ruolo non secondario nella scena italiana. Un gruppo frequentato anche da Ludovico Einaudi, con

cui Cecilia ha condiviso al conservatorio lo stesso insegnante di composizione e un’ami-cizia profonda dalla quale nel 1992 nascerà “Stanze”, partitura per arpa elettrica resa ce-lebre dalle atmosfere di cui l’ha arricchita la Chailly con la sua interpretazione.Parlare con Cecilia fa bene all’anima, perché parti dalla musica, entri in un tunnel fatto di amori complessi (e non sempre a prova d’ar-

l’ombelico del mondo / the navel of the worldoltre a suonare e cantare, Cecilia scrive, disegna, dipinge e ama le incursioni in altre forme d’arte. la copertina dell’album “istanti” (2009) ad esempio è un autoscatto del suo ombelico con il tocco di un raggio di sole / As well as playing and singing, Cecilia also writes, draws and paints, and loves exploring other art forms. the cover of her album “istanti” (2009), for example is a photo she took herself of her navel with the added touch of a ray of sun

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then” explains Cecilia. The rest of the story is well-known, and Cecilia talks about her début at the Scala as first harp at the ripe old age of 19, with a solo in Tchaikovsky’s Nutcracker while Rudolf Nureyev danced thrown in for good measure, as if it were pre-history. “I don’t want to disown classical music, which gave me a very solid grounding, especially from a technical point of view, but my whole life is

music in the broadest sense of the term. A constant cross-fertilization of types and styles” Cecilia continues. And Cecilia has been experimenting with music for a long time. From her days in Milan when she was 16 years old and would go to the Pirelli’s with a group of friends who were later to play a significant role in the Italian panorama. Ludovico Einaudi was another member

inseparabili / inseparabletricky e Ceciliatricky and Cecilia

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tista), ti tuffi nella sofferenza di chi si sente legata a filo doppio ad un karma cosmico, ma faticosamente condivisibile qui sulla terra, il tutto prima di tornare all’arpa e risalire nell’empireo grazie alle scale cromatiche di cui è capace questo strumento.Lo shooting avviene nella casa di Ledro, buen retiro della famiglia Chailly in mez-zo ai monti del Trentino, dove Cecilia ama

tornare con il nostalgico affetto per un luogo che ne ha scandito l’infanzia. Stanze piene di oggetti cari a suo padre Luciano, che anni-dato in mansarda ha composto alcune delle sue opere, circondato da centinaia di ogget-ti kitsch, di cui era curioso collezionista. Ci sono ancora alle pareti le locandine dei suoi spettacoli, i ricordi di quando era sovrinten-dente artistico alla Scala di Milano, le lettere

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of the group, he and Cecilia had the same music composition teacher at the Conservatory and their close friendship was at the root of the 1992 piece “Stanze”, a score for the electronic harp made famous by the atmosphere Chailly creates with her interpretation.Talking to Cecilia is good for your soul, because you start with the music, entering a tunnel of complex loves (not all of which resist the onslaught of the artist), before plunging into the sufferings of someone who feels close ties with cosmic karma, but believes that with a lot of effort it can be shared here on earth, all before coming back

to the harp and soaring to the heavenly firmament thanks to the chromatic range it is capable of.Our photo shoot took place at the Chailly family holiday home in Ledro, in the midst of the mountains of the Trentino, where Cecilia loves to nostalgically re-immerse herself in the scenes of her childhood. There are rooms full of her father Luciano’s things. It was here that he would retreat to the attic rooms to compose his operas, surrounded by hundreds of kitsch knick-knacks that he had a surprising passion for. There are still posters of his concerts on the walls, memorabilia from when

le maniCullata nelle sculture di Alessandro PavoneSafe in the hands of Alessandro Pavone’s sculpture

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di Dino Buzzati, librettista d’eccellenza delle opere di Luciano Chailly e di altri personaggi d’autore, fra cui Michelangelo Antonioni (al-tro ferrarese doc come Chailly padre). Una presenza più che mai viva, quasi ener-getica. Fra queste mura Cecilia ha trovato la concentrazione necessaria per ultimare il suo prossimo lavoro discografico che uscirà

a dicembre per l’etichetta Sony, un ritorno all’arpa acustica, dopo molte sperimentazioni elettriche. Il titolo? “Non l’ho ancora scelto. Forse – dice la Chailly - potrebbe essere “Fe-dele a me stessa”, uno dei motti preferiti da mio padre e che scandisce ancora oggi ogni giorno della mia esistenza”. Quasi un programma di vita. In musica. n

ledro land art / ledro land art Alcune delle fotografie pubblicate in queste pagine sono state realizzate nel cuore della valle di ledro (tn), lungo il sentiero che, costeggiando il torrente Assat conduce a Malga Cita. Qui ha preso corpo il progetto ledro land Art, un percorso lungo il quale si incontrano otto opere di altrettanti artisti della zona: Matteo boato, luca Degara, Alessandro Pavone, Viviana Puecher e Michele Filippi, Corrado rosa, rossoscuro design, Marco Salvaterra e Milos Stojanovich, Paolo Vivian. (www.ledrolandart.it) / Some of the photos on these pages were taken in the heart of the ledro Valley (tn), along the track beside the Assat stream leading to the Malga Cita, or farmhouse. this is where the ledro land Art project was born, a path with 8 works of art by 8 local artists: Matteo boato, luca Degara, Alessandro Pavone, Viviana Puecher and Michele Filippi, Corrado rosa, rossoscuro design, Marco Salvaterra and Milos Stojanovich, Paolo Vivian (www.ledrolandart.it)

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he was artistic director of the Scala in Milan, letters from the famous writer Dino Buzzati, who wrote librettos for Luciano Chailly’s operas, and from other distinguished artists, among them Michelangelo Antonioni (who, like Chailly père, was from Ferrara). A larger-than-life presence, almost an energy. It was here that Cecilia found the necessary concentration to complete her latest record due out in December under the Sony label. A return to the classical harp after so many electronic experiments. And the title? “I haven’t decided yet. It might be ‘true to Myself’, one of my father’s favourite mottoes and one that still colours each day of my life” muses Cecilia. A kind of lifestyle programme. In musical form. n

l’avvoltoFoto sotto: al ledro land Art dentro un’opera di luca Degarabelow: ledro land Art inside a work by luca Degara

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MILANO, GALLERIA DEL CREDITO VALTELLINESELe metamorfosi del viaggiatoreHa avuto un grande successo il concorso promosso dalla Fonda-zione Gruppo Credito Valtellinese e dall’Associazione Illustratori sul tema del viaggiare, e in particolare sugli stati mentali, onirici e reali del partire e del tornare. La giuria ha selezionato 112 autori, le cui opere saranno esposte dal 19 ottobre al 2 dicembre in una mostra allestita presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese di corso Magenta, a Milano. Nel corso dell’evento sono previsti incontri e laboratori con gli illustratori, tra cui naturalmente gli artisti ospiti, e un programma particolarmente articolato di proposte per le scuole e le famiglie.

Apertura: fino al 2 dicembreOpen until 2nd of December 2012tel. +39 02 48008015; www.creval.it

MILAN, CREDITO VALTELLINESE GALLERYThe Metamorphosis of the TravellerHuge success for the competition organised by the Gruppo Credito Valtellinese bank FoundationIn conjunction with the Italian Illustrators’ Association on the theme of travel, concentrating on the physical, mental and dre-amlike states engendered In setting off and returning. The jury selected 112 entries, which will go on display from 19 October to 2 December in an exhibition to be held at the Gruppo Credito Valtellinese’s Gallery on Corso Magenta in Milan. Meetings and laboratories with illustrators, among them the artists who submitted the entries on display, are scheduled during the event, with a detailed programme of events for families and schools.

A ROMA, A CACCIA DI TESORI D’EPOCAPalazzo Venezia ospita l’ottava edizione della Biennale internazionale dell’antiquariatoSi terrà dal 5 al 14 ottobre 2012 l’ottava edizione della biennale internazionale di Antiquariato di Roma e, come da tradizio-ne, sarà allestita nelle storiche sale di Palaz-zo Venezia. Cesare Lampronti, Presidente del Comitato Organizzativo, annuncia le linee guida dell’ottava edizione: maggiore internazionalizzazione, ulteriore qualifica-zione delle proposte, maggiore superficie espositiva, nessun aumento del numero degli espositori che sarà strettamente con-tingentato entro il tetto massimo di 75: queste le linee guida di quest’ottava edi-zione, il cui obiettivo è confermare Roma

tra i sei maggiori appuntamenti antiquari del mondo ed offrire un’ampia vetrina della produzione artistica occidentale, italiana e francese in primis.Roma offrirà dunque le eccellenze dei di-versi settori - pittura, scultura, mobili, og-gettistica, preziosi, tessili - con il meglio di quanto gli antiquari italiani e stranieri invitati alla biennale abbiano serbato per questa imperdibile, prestigiosa vetrina.

Apertura: dal 5 al 14 ottobreOpen from 5th to 14th Octoberwww.biennale-antiquariato.roma.it

ANTIQUE TREASURE HUNT IN ROMEPalazzo Venezia hosts the 8th edition of the Rome International Antiques Biennale The 8th edition of the Rome International Antiques Biennale will be held this year from 5-14 October in its traditional venue at the historical Palazzo Venezia in the heart of Italy’s capital. Cesare Lampronti, Chairman of the Organising Committee, has announced the guidelines for this eighth edition: a greater international presence, top quality exhibits, more exhibition space and no increase in the number of exhibitors, strictly limited to a maximum of 75. The Biennale’s 8th edition aims to confirm the Rome event as one of the six main happenings worldwide in the field of antiques and offers a broad selection of western arts and antiques, concentrating mainly on French and Italian works. So Rome will be offering excellence in paintings, sculpture, furniture, objets d’art, jewellery and textiles, with a top selection on display from the Italian and foreign antique dealers who have been invited to attend this extremely prestigious showcase.

MostreExhibitions

TIVOLI, VILLA ADRIANA - INNO ALLA BELLEZZAIn memoria di Antinoo, giovane dalla bellezza straordinaria, l’imperatore Adriano fece costruire l’Antinoeion, i cui resti sono venuti alla luce durante le campagne di scavo condotte tra il 2002 e il 2005. E insieme alle vestigia del palazzo, oggi è possibile apprezzare le sculture, i rilievi, le gemme e le monete che testimoniano il legame tra l’imperatore romano e il giovane apollo di Bitinia.

Apertura: fino al 4 novembre 2012Open until 4th November 2012Tel. +39 06 39967900; www.pierreci.it

HADRIAN’S VILLA IN TIVOLI - AN ODE TO BEAUTYThe Emperor Hadrian built the Antinoeion in memory of Antinous, his classically handsome young companion. The remains of the building only came to light during a dig carried out between 2002 and 2005. Together with the Villa, visitors can now enjoy the sculptures, friezes, gems and coins in an exhibition that bears witness to the bond between the Roman emperor and the young Apollo from Bithynia.

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ProfuMi di franciacortaVINI CORPOSI ED EQUILIBRATI, OTTENUTI NELLA PIù SCRUPOLOSA OSSERVANzA DEL METODO CLASSICO DELLA RIFERMENTAzIONE IN BOTTIGLIA. è QUESTO IL “MARCHIO DI FABBRICA” DEI PRODOTTI DELLA TENUTA MONTENISA, DI PROPRIETà DELLA MARCHESI ANTINORI

aroMas froM franciacortaFULL-BODIED AND BALANCED WINES, MADE IN THE STRICTEST OBSERVANCE OF THE CLASSIC METHOD OF BOTTLE FERMENTATION. THIS IS THE “TRADE MARk” OF THE WINES PRODUCED AT THE MONTENISA ESTATE, OWNED BY MARCHESI ANTINORI

servizio/story ettore baGni

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ispettare le tradizioni del luogo sen-za alcuna forzatura e assecondare le poten-zialità di un territorio di grande pregio. È con questa precisa filosofia che da più di due lustri la Marchesi Antinori, nota casa vitivi-nicola toscana, si è insediata nel cuore della Franciacorta – e in particolare nella tenuta di

Montenisa – per offrire agli amanti del buon vivere vini dallo stile classico e inconfondibi-le. La tenuta si trova a sud del lago d’Iseo, nei pressi di Calino. La storia di questo piccolo borgo va molto indietro nel tempo: nel 1158 fu ceduto dal vescovo di Brescia ad una nobi-le famiglia locale e verso la fine dell’Ottocen-

vitigni di classe / top quality grape varieties nelle vigne della tenuta Montenisa sono coltivate le varietà che per tradizione più si prestano alla produzione del Franciacorta Docg: Chardonnay, Pinot nero e Pinot biancothe varieties that are traditionally most suited to the production of Franciacorta DoCG sparkling wine are grown in the vineyards of the Montenisa estate: Chardonnay, Pinot nero and Pinot bianco

Keeping to local tradition without forcing it and nurturing the potentials of a very valuable territory: it is with this precise philosophy

that for over ten years Marchesi Antinori, the renowned Tuscan wine-growing and producing company, has settled in the heart of Franciacorta – and

in particular at the Montenisa estate – to offer bon viveurs wines with a classic and clearly identifiable style. The estate is located to the south of Lake Iseo,

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to Lavinia Calini, che sposò Gaetano Mag-gi, ereditò la proprietà che rimarrà sempre parte del patrimonio della nobile famiglia bresciana. Nel 1999 la storia dei Marchesi Antinori si intreccia con quella dei Conti Maggi, quando le due famiglie decidono di

gestire le terre e i vigneti circostanti la villa padronale, per produrre un grande Francia-corta Docg (vedi anche box, ndR). L’azienda, oggi di proprietà della Marchesi Antinori, è composta da 60 ettari dove sono coltivate le varietà che per tradizione più si prestano alla

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not far from Calino. The history of this little village began long ago: in 1158 it was granted to a local noble family by the Bishop of Brescia and towards the end of the 19th century Lavinia Calini, who married Gaetano Maggi, inherited the property which would subsequently

always remain part of the estate of the noble Maggi family from Brescia. In 1999 the Marchesi Antinori went into partnership with the Conti Maggi, when the two families reached an agreement to manage the land and the vineyards surrounding the main villa with a view to

producing a great Franciacorta DOCG sparkling wine (Author’s note: see insert). The estate, now wholly owned by Marchesi Antinori, comprises 60 hectares where the company grows Chardonnay, Pinot Nero and Pinot Bianco grape varieties, traditionally used to

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i mAGnifici DieciChe la Marchesi Antinori abbia scelto la Franciacorta è la conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, dell’assoluta vocazionalità del comprensorio e della serietà della gestione della denominazione. Il Franciacorta infatti è stato il primo vino italiano, prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia (metodo classico), ad avere ottenuto nel 1995 la Docg (Denominazione di origine controllata e garantita). Oggi sulle etichette si legge solo la denominazione Franciacorta, unico termine che definisce il territorio, il metodo di produzione e il vino. In tutta Europa solo 10 denominazioni go-dono di tale privilegio e di queste solo tre vengono realizzate con la rifermentazione in bottiglia: Cava, Champagne e, appunto, Franciacorta (tratto da “Franciacorta un vino una terra”, Swam Group, Franz Botrè).

The magnificenT Ten The fact that Marchesi Antinori chose Franciacorta confirms, if ever there was any need, the absolute suitability of the territory and the scrupulous control of the designation. Indeed Franciacorta was the first Italian wine, produced exclusively with the bottle fermentation method (classic method), to obtain DOCG (registered and certified designation of origin) in 1995. Today only the Franciacorta denomination appears on the label, an single name that defines the territory, the method of production and the wine. Only 10 denominations in the whole of Europe have been granted this privilege and of these only three are made with bottle fermentation: Cava, Champagne and, of course, Franciacorta (from “Franciacorta un vino una terra”, Swam Group, Franz Botrè).

produzione del Franciacorta: Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco. I vigneti storici della tenuta si trovano sulla collina di Santo Stefano: le loro uve pregiate, dal profumo in-tenso, danno al vino corposità ed equilibrio. I vigneti più recenti sono stati impiantati in un appezzamento circondato da un muro chiamato localmente “brolo” e sono stati cre-ati per produrre grandi uve per un grande vino. Sotto i portici che racchiudono il com-

plesso immobiliare della tenuta si trovano le cantine di vinificazione e quelle di affina-mento. Il remuage viene ancora effettuato a mano tramite le caratteristiche pupitres, secondo la più classica tradizione: ad ogni singola bottiglia sono riservate le attenzioni più particolari. È anche grazie a questo in-sieme di accorgimenti che le potenzialità del territorio riescono ad esprimersi in tutta la loro ricchezza. n

la tenuta Montenisa si trova a Cazzago S.Martino (brescia) in via Paolo Vi 62Per informazioni: tel: +39 030 7750838; [email protected] Montenisa estate is in Cazzago S.Martino (brescia) in via Paolo Vi 62For information: tel.: +39 030 7750838; [email protected]

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make Franciacorta sparkling wine. The winery’s oldest vineyards are located on the Santo Stefano Hill: the excellent grapes growing in them have an intense aroma and give the wine body and balance. The more recent vineyards were planted on a plot of land surrounded by a wall, locally known as a brolo, and were created to produce great grapes for a great wine. Beneath the porticoes surrounding the building complex are the vinification and refining cellars. The remuage is still carried out by hand using the typical pupitres (trestle tables), according to the most classic tradition: each individual bottle

is treated with the greatest care.It is also because this combination of management strategies that the territory is able to express its full potential. n

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in fo@ideanata in i ta l ia . i t

i d e a n a t a i n i t a l i a . i t

Fall Winter 12-13

your next shoes.

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dessertd’autoreQUALITà DELLE MATERIE PRIME, PROFESSIONALITà NEI PROCESSI DI LAVORAzIONE E TANTA PASSIONE: COSì I DOLCI DELLA FAMIGLIA ANTONIAzzI HANNO CONQUISTATO IL POPOLO DEI GOURMET

designer desserts. TOP qUALITY INGREDIENTS, SkILLED PROFESSIONAL PASTRY COOkS AND INFINITE PASSION: THIS IS HOW THE ANTONIAzzI FAMILY’S DESSERTS HAVE WON OVER THE GOURMET TRIBE

a tavola Food & wine

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li Antoniazzi sono una famiglia di pasticceri. Amano il loro lavoro e i risulta-ti di ogni giorno, dedicato a fare cose buone con le buone cose. Amano la “bellezza” delle proprie invenzioni e la passione per un’arte che trasmettono di generazione in genera-zione, introducendo innovazione e creatività nel rispetto della tradizione della grande pa-sticceria. La storia è iniziata nel 1968, quan-

do Ennio Antoniazzi ha aperto il suo primo laboratorio a Bagnolo San Vito, a due passi da Mantova. Il successo raccolto e i riscon-tri della clientela più affezionata hanno dato nuovi stimoli per ingrandire l’attività e lo spazio: accanto al negozio e al laboratorio di Bagnolo, è nata la nuova caffetteria di Man-tova e la sezione dedicata al banqueting. Con la stessa cura di tanti anni fa, che ne ha fatto

bellezza in tavola / beauty served at tablele preparazioni dolciarie firmate Antoniazzi sono indiscutibilmente ricche di appeal / Desserts made by Antoniazzi look unquestionably mouth-watering

The Antoniazzi family are confectioners. They love their work and the results achieved every day, devoted to making delicious treats with delicious ingredients. They love the “beauty” of their inventions and the passion for art that they hand down from generation to generation, introducing innovation and creativity while keeping to the tradition of excellent confectionery. Their story began in 1968, when

Ennio Antoniazzi opened his first pastry shop in Bagnolo San Vito, just outside Mantova. The success achieved with this venture and the response of his most faithful customers provided new impetus for enlarging the business and the premises: in addition to the pastry kitchen and shop in Bagnolo, a new coffee shop has been established in Mantova as well as a section devoted to banqueting. Taking the same care as they did so many

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un marchio di prestigio, e con rinnovato en-tusiasmo la famiglia Antoniazzi produce tor-te, dolci e ora anche sfiziosità salate e menù creativi. Antoniazzi affida la propria reputa-zione ad una selezione accurata di materie prime, ad un’attenzione approfondita per le lavorazioni e ad un’aspirazione continua al miglioramento dei propri prodotti. Passione, qualità, professionalità e rigore nei processi

di lavorazione, cura per i dettagli: questa è la filosofia che da oltre quarant’anni guida le scelte dei maestri pasticceri Antoniazzi e che ha portato il loro nome ad essere sinonimo di eccellenza. Gli stessi principi ispirano oggi anche l’attività di banqueting, nata dalla richiesta di un mercato esigente alla ricerca della stessa passione, professionalità e qualità anche in altri ambiti. n

la Pasticceria Gelateria Antoniazzi è a bagnolo San Vito (Mantova), in via romana Conventino, 15 (tel +39 0376 414107), mentre il Caffè borsa Antoniazzi vi aspetta a Mantova, in Corso della libertà 6 (tel +39 0376 225818). Per informazioni: [email protected]; www.pasticceriaantoniazzi.itthe Pasticceria Gelateria Antoniazzi can be found in bagnolo San Vito (Mantova), in via romana Conventino, 15 (tel. +39 0376 414107), while Caffè borsa Antoniazzi awaits you in Mantova, in Corso della libertà 6 (tel. +39 0376 225818).For information: [email protected]; www.pasticceriaantoniazzi.it

Per le grandi occasioniFor special occasions la nota pasticceria mantovana fornisce un accurato servizio di catering in occasione di banchetti e feste privatethe well-known Mantova pastry makers also provide a well-organised catering service for banquets and private parties

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years ago, care which made their name into a prestigious brand, with renewed enthusiasm the Antoniazzi family continues to produce cakes and desserts, and now savoury delicacies and creative menus too. The family entrusts its reputation to careful selection of raw materials, painstaking attention to processing methods and to striving to constantly improve its products. Passion, quality, professional skill and precision of

the processing methods, attention to detail: this is the philosophy that for over forty years has guided the decisions made by the Antoniazzi master pastry cooks and which has made their name synonymous with excellence. Today the same principles still guide the banqueting business, set up in response to the demands of an exacting market in search of the same passion, professional skill and quality in other areas too. n

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Te la do io l’alTa langaUna sosta al Bellavista, storico alBergo ristorante di Bossolasco (cn) per Un tUffo nella cUltUra langarola e degUstare la faraona alla “nocciola tonda gentile”,il piatto forte dello chef piergiorgio pezzolesi

A slice of the lAngA hills. Spazio italia viSitS the BellaviSta, a hotel and reStaurant in BoSSolaSco (cn), for a taSte of the traditionS of the piedmont langa hillS and chef piergiorgio pezzoleSi’S mouth-watering Signature diSh of guinea fowl with local hazelnutS

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servizio/story GIOVANNI DE LUCAfoto/photos GIULIA GAbEttO

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Squadra affiatataMeet the team Piergiorgio Pezzolesi e sua moglie Simona AddabboPiergiorgio Pezzolesi and his wife Simona Addabbo

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difficile definire l’alta Langa, perché oltre ad essere un territorio unico è anche un modo di vivere. Saranno le colline, sarà la cu-cina, saranno le nebbioline autunnali, ma il richiamo di questo angolo di Piemonte attira ogni anno migliaia di persone alla ricerca di quiete e ristoro, per il corpo e per la mente.Anche per lo chef Piergiorgio Pezzolesi e sua moglie Simona è andata così, ma anziché trascorrere un week end tutto relax hanno pensato bene di rilevare il Bellavista, storico albergo ristorante di Bossolasco (Cn) e di ri-portarlo agli antichi fasti. Di storia alle spal-le il locale ne ha parecchia, visto che è stato inaugurato nel 1943 e nel giro di qualche anno è diventato un ritrovo per molti espo-nenti della cultura italiana del dopoguerra, da Luigi Einaudi a Giuseppe Ungaretti, da

Piera e Pietro Ferrero a Gianni Agnelli, da Maurizio Corgnati a Giovanni Ferrero fino a Beppe Fenoglio, che proprio al Bellavista tra-scorse la sua ultima estate, nel 1962.Dopo Rina e Demetrio, storica coppia che fondò e condusse il Bellavista negli anni d’o-ro, oggi sono Piergiorgio e Simona al timone dello storico locale. La formula è quella di sempre: cucina langarola Doc e una serie di eventi per far conoscere il territorio aldilà dei classici (e ormai abusati) tour in vigna. Il giovedì sera è dedicato alle cene con musi-ca dal vivo, ma il Bellavista è tornato a pro-muovere la cultura nella sua accezione più piena, passando dai corsi di cucina alle lezio-ni di italiano per stranieri.“È un modo – spiega Piergiorgio Pezzolesi – semplice e diretto per raccontare il nostro

Un hotel in bellavista / A hotel with a bellavistaL’hotel Bellavista è in via Umberto I, 10 a Bossolasco (Cn) - Tel. +39.0173.793.201 - www.hotelbellavistalanghe.com - email: [email protected] Hotel Bellavista is in Via Umberto I, 10 in Bossolasco (Cn) - Tel. +39.0173.793.201 - www.hotelbellavistalanghe.com - email: [email protected]

It is difficult to define the Langa hills, as much a way of life as geographically a unique corner of Italy. Perhaps it is the undulating countryside, the food or the mellow mists of autumn, but every year thousands of people flock to this part of Piedmont in search of peace and quiet for body and mind.That was what chef Piergiorgio Pezzolesi and his wife Simona were there for, but instead of merely enjoying a quiet weekend relaxing they ended up buying the Bellavista, a traditional hotel and restaurant in Bossolasco (Cn) and restoring it to all its erstwhile glory. The Bellavista has a long history behind it; opened in 1943, it swiftly became a favourite haunt of the Italian post-war intelligentsia, from Luigi Einaudi to Giuseppe Ungaretti, Piera and Pietro Ferrero to Gianni Agnelli, and

Maurizio Corgnati to Giovanni Ferrero and on to Beppe Fenoglio, who spent his last summer at the Bellavista in 1962.Following in the footsteps of Rina and Demetrio, who founded the Bellavista and ran it throughout its golden age, Piergiorgio and Simona are now firmly at the helm of this historic venue. The formula remains unchanged: genuine local cuisine and a series of events to promote the area over and beyond the by now rather trite wine tours. Thursday evenings are dedicated to dinner with live music, but the Bellavista runs true to form promoting culture in very broad terms, from cooking courses to Italian lessons for foreigners.“It’s a simple, straightforward way to show all our visitors here at the Bellavista how we live in this part of the country” explains Piergiorgio Pezzolesi.

tutto a mano / All homemadeUno dei punti di forza del locale sono le paste fresche, tirate a mano come una voltaThe pasta at the Bellavista is still home-made and rolled out by hand the old-fashioned way

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modo di vivere le Langhe a tutti coloro che vengono a trovarci al Bellavista. E la sod-disfazione di vedere una squadra di turisti americani mentre tirano la sfoglia per fare i tajarin (i tagliolini della cucina piemontese) durante le nostre full immersion culinarie ri-paga di ogni fatica”.Anche la carta della “Taverna delle Rose”, il ristorante del Bellavista è adeguata alle aspettative, con una faraona alla “nocciola

tonda gentile” delle Langhe, che da sola me-riterebbe un viaggio da queste parti. Senza dimenticare il periodo della trifola, che a ottobre e novembre diventa la protagonista assoluta della tavola, insieme ai funghi e alle altre delizie della gastronomia cuneese, come i “sibric”, variazione locale delle crocchette di patate, difficili da trovare altrove.Perché al Bellavista non amano i fronzoli, ma puntano alla sostanza. n

In vino veritasLa cantina offre alcune fra le etichette più interessanti del panorama vinicolo piemonteseThe cellar boasts many of Piedmont’s most interesting wine labels comune di Bossolasco

Bossolasco si trova ad una altitudine di 803 metri slm, sul crinale che fronteggia le valli del Tanaro e del BelboBossolasco lies at 803 metres asl, on a ridge between the Tanaro and Belbo valleys

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“And the satisfaction of seeing groups of American tourists rolling out the pasta to make tajarin (Piedmont’s version of tagliolini) during our full immersion cookery courses is well worth all the effort we put into it”. And the menu at the “Taverna delle Rose”, the Bellavista’s restaurant, is well up to expectations, with a guinea fowl cooked in local

hazelnuts which alone is worth the trip. Then there are all the gastronomic joys of the truffle season in October and November, when truffles reign supreme together with mushrooms and other specialities such as the local “sibric”, or potato croquettes, to delight even the most demanding palate. Because the Bellavista isn’t about window dressing, it’s about solid worth. n

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MonTelVini, c’è dell’aniMa in quel proseccoil Montello e i colli AsolAni (tv) sono un territorio ricco di eMozioni e di eccellenze enologiche, di cui ArMAndo serenA e lA suA fAMigliA sono custodi Attenti

Montelvini, A Prosecco with A soul. armando Serena and hiS family are the careful guardianS of the gentle vine-clad hillS of montello and colli aSolani (tv)

servizio/story CArLO rAVELLOPhotos courtesy MONtELVINI

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el dialetto locale si chiamano le “Zui-tere”, ovvero Terre delle civette. Sono le campagne trevigiane dove ancora oggi fan-no capolino gli uccelli notturni, simbolo di saggezza e sapienza. Qui nel 1968 Armando Serena, discendente di una famiglia di vigna-ioli, ha deciso di piantare radici, staccandosi dall’azienda paterna e avviando una nuova cantina, la Montelvini. Ha scelto Venegazzù (il cui nome deriva da “vignazui”, i vigna-ioli), cuore pulsante di questa terra dedita

anima e corpo alla viticoltura. Colli dolci e sinuosi che si estendono dal Monte Grappa al fiume Piave. Per Armando Serena l’obiettivo è stato chiaro fin da subito: valorizzare il ter-ritorio del Montello e dei Colli Asolani. Col-tivare le varietà d’uva più tipiche, produrre vini in cui si rispecchi il carattere di queste terre. Un sogno che ha preso corpo negli anni, quando passo dopo passo Montelvini è diventata un punto di riferimento nell’area. Una realtà che si è ulteriormente consolidata

Ipse dixit “Penso di aver contribuito a creare nuove tendenze nel mondo del vino, una nuova filosofia del bere”, parola di Armando Serena. Per saperne di più: montelvini Spa; via Cal Trevigiana, 51; 31040 Volpago del montello (TV); +39 0423 8777; www.montelvini.it “I think I’ve helped create new trends in wine, and a new way of enjoying it”, says Armando Serena. Check out: montelvini Spa; via Cal Trevigiana, 51; 31040 Volpago del montello (TV); +39 0423 8777; www.montelvini.it

In local dialect the countryside around Treviso is known as “Zuitere”, the Land of the Owls, and these nocturnal birds celebrated for their knowledge and wisdom are still common around these parts today. It was here that in 1968 Armando Serena, heir to a long line of wine-makers, decided to settle down when he broke away from his father’s business to found a new winery, Montelvini. The precise spot he chose was the auspiciously-named village of Venegazzù (from a dialect term meaning “wine-maker”), at the very heart of this land dedicated body and soul to vine-growing on the gentle, rounded hills that slope down from Monte Grappa to the Piave river. Armando Serena had a clear idea of his mission right from the word go: he wanted to enhance the land he farmed around Montello and Colli Asolani. So he set out to grow the grapes best-suited to the terrain and produce

rossi e bianchireds and whitesSopra: Armando Serena, presidente del Consorzio montello e Colli Asolani, e (foto passante sulla destra)il caratteristico paesaggio dei colli asolaniSotto: i vigneti fontana masorin, nella tenuta della famiglia Serena

Above: Armando Serena, president of Consorzio montello e Colli Asolani, and (photo on top, right) the characteristic Colli Asolani countrysideBelow: the fontana masorin vineyards, on the Serena family estate

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Passione di famigliaFamily passionSopra (above): Alberto, Armando e Sarah Serena

con l’entrata in azienda dei figli Alberto e Sa-rah. Oggi l’azienda produce grandi vini rossi, di struttura e personalità. Realizzati con uve Cabernet, Merlot e Refosco dal Peduncolo Rosso. E grandi vini bianchi, in particolare spumanti, tra cui spicca il Prosecco Superiore di Asolo DOCG. “Il Prosecco Superiore di Asolo – spiega Alberto Serena – è una punta di eccellenza tra tutti i Prosecco. Le nostre colline hanno terreni ricchi di minerali, otti-ma ventilazione ed elevata escursione termica tra il giorno e la notte: un microclima che regala vini intensi nel gusto e nei profumi, con un bouquet ampio e note di mela golden, pera e fiori bianchi”. Il consorzio tra i produttori della zona DOCG, di cui Armando Serena è presidente,

ha voluto imporre regole rigidissime, con un disciplinare di produzione più restrittivo di ogni altro Prosecco. “Non vi è dubbio che quello di Asolo – pro-segue Alberto – sia il migliore tra i prosecchi. Proporlo e farlo conoscere nel mondo rappre-senta per noi un motivo di orgoglio”. L’invito di Montelvini è però quello di venire ad assaggiare il Prosecco Asolo DOCG tra le sue colline. Prendete posto in una delle tante osterie che si affacciano alle piazze dei paesi del Montello. Sorseggiate con calma, accom-pagnando con i cicchetti preparati dall’oste, mentre una leggera brezza autunnale porterà gli aromi del mosto in fermentazione. Il modo migliore per conoscere una terra e i suoi frutti. n

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wines that mirrored the nature of the place itself. A dream that gradually took shape over the years, as step by step Montelvini made a name as a winery. The future was further consolidated when Armando’s son and daughter, Alberto and Sarah, joined the family business.The winery produces great red wines; made from Cabernet, Merlot and Refosco dal Peduncolo Rosso grapes, they abound in structure and character. And great white wines, specialising in sparkling spumanti, with pride of place going to their Prosecco Superiore

di Asolo DOCG. “Our Prosecco Superiore di Asolo is one of the truly great Proseccos” explains Alberto Serena. “Our hills are rich in minerals, well-ventilated and there’s a big difference between the temperature during the day and at night: an ideal micro-climate that gives us wines with an intense flavour and bouquet, redolent with hints of golden apples, pears and white flowers”. The consortium for the DOCG area, chaired by Armando Serena, has established rigid production regulations, stricter than those governing any other

Prosecco. “Asolo Prosecco is undoubtedly the best” claims Alberto. “And we are proud to sell it to our customers and promote it worldwide”. But at Montelvini they believe the best place to discover their Prosecco Asolo DOCG is among its native hills. Sit in one of the many taverns that cluster around the piazzas in the villages of Montello and sip it slowly while enjoying the local snacks prepared by mine host and a slight autumn breeze wafting the faint scent of fermenting grapes.The very best way to discover a land and its fruits. n

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Città da vivere

Incanto d’ inverno

Baviera – inverno lucente

Romantici mercatini dell’ Avvento

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Romantici mercatini

Pittoresche baite dove abita la tradizione

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a bere il VenTo con l’aquila di Mandello

drinKing the wind with the MAndello eAglethankS to a pedigree which holdS true through to itS more recent BikeS, guzzi haS a hoSt of paSSionate fanS, in italy and aBroad. all part of one, Big family

servizio/story ALESSANDrO AMADEIfoto/photos ANDrEA COLOMbO

grazie al sUo particolare dna, presente anche nei modelli più recenti, la moto gUzzi vanta schiere di appassionatissimi fan, in italia e all’estero. che si sentono parte di Una grande famiglia

TeMpo liberoFree time

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è chi l’ha incontrata per caso, e se ne è subito innamorato. E chi invece ci ha messo del tempo, ma poi è scoccata la scintilla ed è stato amore eterno.A sentir parlare i guzzisti della loro passione per “l’Aquila di Mandello”, sembra di essere finiti in un club di ex cuori solitari. Ma che si tratti di un sentimento vero, autentico, lo percepisci dai loro racconti, da come descri-vono il gusto che provano a mettersi in sella alla loro moto, ingranare la marcia e partire.

“A bere il vento”, dicono, accompagnati da quella melodia tipica del motore bicilindri-co, che è da sempre uno dei marchi di fab-brica della casa motociclistica di Mandello sul Lario. Certo, tra gli ingredienti della pas-sione per le moto Guzzi c’è sicuramente una massiccia dose di entusiasmo per le peculiari-tà tecniche dei modelli che portano l’Aquila sul serbatoio: oltre alla forma e al suono del motore bicilindrico, la particolare foggia dei parafanghi, o la meccanica semplice dei vec-

Coppia appassionata / A passionate coupleSotto: Stefano Bonacina, presidente del moto guzzi Club di mandello sul Lario, insieme alla fidanzata Sara rusconi, consigliera dello stesso ClubBelow: Stefano Bonacina, chairman of the moto guzzi Club di mandello sul Lario, with his partner Sara rusconi, a member of the Club’s committee

Some fell in love with it at first sight after a chance encounter, while for others love lay smoul-dering before it burst into flame, but then burnt steadily for a li-fetime. Listen to Guzzi fans talking about their passion for the “Mandello Eagle” and you’d be forgiven for thinking you’d

strayed into a club for former lonely hearts. But this is true Love with a capital “L”, you can hear it in every word they say, from the way they describe the pleasure of getting on their bikes, putting them in gear and roaring off.Off to “drink the wind” they claim, accompanied by the siren

sound typical of that V-twin en-gine that has always been one of the hallmarks of the Mandello sul Lario motorbike manufac-turer. Certainly part of the pas-sion for Guzzi comprises a huge amount of enthusiasm for the technical characteristics of these bikes with the Eagle embossed on their fuel tanks. Apart from the sound and configuration of the V-twin engine, the parti-cular look of its fenders or the simple mechanics of the earlier models, that many fans grew up with and were simple to do DIY maintenance on; there’s also the pride of riding an illu-strious marque from an Italian business with a glorious history, which has earned the name for being a cutting edge company by dint of sheer hard work. And last but not least, there’s the awareness of belonging to a big, extended family of Guzzi folk; people you meet when you’re out on your bike, travelling the

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tra passione e professionePassion and professionfabrizio zucchi, dipendente della casa motociclista di mandello e grande fan dell’Aquilafabrizio zucchi, who works for the mandello marque and is a huge eagle fan

giuseppe Colombo, ex dirigente indu-striale, è passato alle guzzi all’età di 37 anni. “Sono moto che hanno un’anima”, sostienegiuseppe Colombo, a retired manager, became a guzzi fan at 37. “It’s a bike with a soul”, he claims

chi modelli, con cui molti sono cresciuti, che permetteva le riparazioni fai da te. Ma c’è an-che l’orgoglio di essere alfieri di un marchio blasonato, di una realtà industriale italiana che vanta una storia gloriosa, e che si è con-quistata sul campo le credenziali di azienda all’avanguardia.E infine, last but not least, c’è la consape-volezza di entrare a far parte di una grande famiglia, di quel composito popolo guzzista che conosci scorazzando in moto, in giro per il mondo, e che ritrovi ai raduni organizza-

ti. Un popolo transnazionale, fatto di molti italiani e tantissimi stranieri, di uomini e donne, giovani e meno giovani. Un popolo dalle mille culture e dai tanti mestieri che ama darsi appuntamento in luoghi solita-mente appartati, un po’ “fuori dal mondo”, per bere una birra in compagnia e scambiarsi esperienze di vita e di viaggio in nome della comune passione per la moto Guzzi. E guai a confonderli con gli harleysti o con le altre famiglie di moto-fanatici: “noi siamo gente speciale – sostiene con forza Stefano Bonaci-

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world, or at one of the organi-sed rallies. It’s a transnational family, with a lot of Italians and a lot of foreigners, men and women, the young and young-at-heart. A tribe of many cultures and many professions who enjoy meeting far from the madding crowd to have a beer together and chat about life and travel with their shared passion for Guzzi bikes. And please don’t

mix them up with Harley Davis fans or other brands of bikers. “We’re special” claims Stefano Bonacina forcefully. Stefano has been chairman of the Moto Guzzi Club di Mandello sul Lario since 2001 and we con-tacted him after a rally in Mor-terone, a tiny village in the back of beyond perched at 1100m on a mountain behind Lecco. “We’re the sort of people who

love long journeys, who do gre-at motorcycling deeds but never boast. We’re the humble sort” he explains.It’s also a red, white and green world in homage to the Italian flag: “the first time I went to a rally in the 1980s in Baviera, I was amazed to see hordes of Germans, Dutch and Scandina-vians with red, white and green tents and t-shirts, tracksuits

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na, dal 2001 presidente del Moto Guzzi Club di Mandello sul Lario, contattato all’indoma-ni del raduno di Morterone, sperduto paesi-no del lecchese arroccato a 1.100 metri slm – siamo gente a cui piace compiere grandi viaggi, grandi imprese motociclistiche, ma senza vantarsi. Il nostro è un mondo umile”.E anche un mondo che non ha ritrosie a tin-gersi di tricolore: “la prima volta che sono andato a un raduno, era negli anni ’80 in Ba-viera, sono rimasto stupito nel vedere tantis-simi tedeschi, olandesi, scandinavi, muniti di tende biancorosso e verdi, di berrettini fatti a maglia con il tricolore, di magliette e tute tricolori. Ho scoperto un mondo”, racconta

Luigi Riva, 51 anni e una lunga sequela di avventurosi viaggi insieme alle sue insepara-bili Guzzi. “L’Aquila di Mandello – interviene Fabrizio Zucchi, vicepresidente del Moto Guzzi Club di Mandello sul Lario e da 17 anni dipenden-te della famosa casa motociclista lecchese - è senza dubbio uno dei marchi made in Italy più conosciuti e apprezzati all’estero. Ma tra i guzzisti stranieri c’è senza dubbio anche un forte sentimento per l’Italia”. E in tempi di spread alle stelle e di orgoglio nazionale sotto i tacchi, fa bene sapere che anche lassù, nel nord Europa, qualcuno ci ama. n

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GlobetrotterLuigi riva, 51 anni e una lunga sequela di avventurosi viaggi insieme alle sue inseparabili guzziLuigi riva, 51 and a long string of adventurous trips on his inseparable guzzi to his credit

and knitted berets in the colours of the Italian flag. I discovered a whole new world”, reminisces Luigi Riva, 51 years old and a long string of adventurous trips on his inseparable Guzzi to his credit. “The Mandello Eagle is

one of Italy’s best-known and best-loved brands, and non-Italian Guzzi fans undoubtedly also feel a certain affection for Italy itself as well”, says Fa-brizio Zucchi, vice chairman of the Moto Guzzi Club di Man-

dello sul Lario, who has worked for Guzzi too for the past 17 years. And with the rocketing Italian spread and plummeting national pride it’s good to know that up there in northern Europe someone loves us. n

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aperiTiVo sulla lagunasiete alla ricerca del drinK ideale per le vostre serate? allora ecco i sUggerimenti di riccardo semeria, il plUripremiato Bartender dell’hotel hilton di venezia

APeritif with A view. are you looking for the ideal drink for that perfect evening?we’ve come up with Some ideaS from riccardo Semeria, the award-winning Bartender at the hotel hilton in venice

servizio/story ANtONELLA GEMMA tErEOfoto/photos MOLINO StUCky HILtON HOtEL E ANtONELLA GEMMA tErEO

Spazio

71benessere

Wellbeing

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na lunga esperienza nei locali di mezzo mondo, da New York a Londra, da Monte-carlo a Sidney, oggi Riccardo Semeria è da poco alla guida del locale “Skyline” all’otta-vo piano del Molino Stucky Hilton Hotel, lo storico cinque stelle di Venezia. Come re-sponsabile bar, è già noto in città grazie al cocktail di benvenuto della Laguna: lo Spritz in the Sky. Il bartender d’eccellenza nazionale ci racconta la sua esperienza e le tendenze del mondo dei cocktail.

Una serie di locali di successo nel tuo or-mai consolidato passato professionale, fra i più gettonati nelle città più cool del mondo, prima di tornare in Italia. Quale esperien-za ti ha dato più soddisfazioni e perché?“Londra sicuramente mi ha lasciato molto, ho trascorso lì quasi sette anni. Ho avuto la possibilità di lavorare nei locali top, ho se-guito l’apertura del prestigioso Connaught Hotel dove abbiamo vinto il premio come miglior hotel bar al mondo. È stato impe-

gnativo perché all’inizio non c’era nulla. C’e-ra invece moltissima pressione perché tutti aspettavano l’apertura di un locale così rino-mato e ci siamo riusciti, al meglio. A New York, o in Australia nell’ultimo periodo, ho altri bei ricordi”.

Com’è cambiata l’arte dei cocktail secondo te?“Negli ultimi anni credo che sia arrivata ad un ottimo livello: a differenza di qual-che anno fa si cercano prodotti nuovi. Fino a dieci, quindici anni fa non si faceva molta attenzione al prodotto fresco, soprattutto qui in Italia. Mi ricordo che si faceva largo uso di limone liofilizzato e non fresco, perché si aveva così la certezza di avere sempre lo stes-so gusto. Infatti quello che ho notato è che in Italia, rispetto agli Stati Uniti o a Londra era-vamo indietro: la stessa carta, gli stessi drink anche in stagioni diverse. Oggi la mentalità sta cambiando, in Italia ci sono finalmente tantissimi posti dove finalmente bevi bene”.

Professione bartender / Profession: bartender Sotto: riccardo Semeria, al lavoro presso lo Skyline del molino Stucky Hotel Hilton di Venezia / Below: riccardo Semeria at work in the Skyline at the molino Stucky Hotel Hilton in Venice

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Riccardo Semeria has worked in bars all over the world for years, from New York to London and

Monte Carlo to Sidney, and has recently taken over top slot at the rooftop “Skyline” bar in the 5

star historical Molino Stucky Hilton Hotel in Venice. Seme-ria has already made his mark in Venice with a personalised welcome cocktail: the Spritz in the Sky. One of Italy’s leading bartenders talks about his expe-riences and the current trends in the cocktail world.

You worked in a series of successful clubs and bars, building up solid professio-nal experience in some of the trendiest spots in the co-olest cities of the world be-fore coming home to Italy. Which experience was most satisfying and why?“I got a lot out of London, whe-re I spent almost seven years. I worked in some of the top ve-nues there and was in on the opening of the über-prestigious

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Cosa impreziosisce un cocktail?“Ci vuole un po’ di buon gusto direi, trovare il giusto bilanciamento dei prodotti, rima-nere sul semplice. Col passare del tempo ho notato che ci sono schemi: se usi degli ingre-dienti base, aggiungi un vino fruttificato, qualche bitter o un succo fresco di limone… in questo modo, sei già sulla buona strada. Poi dipende dalla persona che hai davan-ti: un esempio che faccio ai ragazzi giovani che lavorano con me è quello di mantenersi su un sour (una base di zucchero e limone, nda): trovato il giusto bilanciamento, si può

aggiungere della frutta fresca o del liquore. Così si ha un prodotto che piace all’80% del-la clientela. Poi c’è un 20% che preferisce il secco, ad esempio un Gin Martini”.

Quali sono tecniche innovative più di ten-denza al momento?“Come nella cucina, è il momento del mole-colare. È una tecnica nuova che vien voglia di provare. Non tutti l’approvano, soprattutto in Italia negli ultimi tempi ha creato pole-miche, ma perché ci sono molte persone nel settore che improvvisano.

ChoColate MartiNiIngredienti: rum scuro, cioc-colato Amedei fuso, nocciola, tracce di peperoncino.Un dessert irresistibile, ottimo per l’autunno, ideato da Riccardo per le serate più fredde. Un cocktail goloso e molto sensuale: con l’ausilio del cioccolato Amedei di alta qualità e un tocco di peperon-cino si crea una combinazione da after dinner. Anche i meno golosi ne saranno affascinati.

ChoColate MartiniIngredients: dark rum, melted Amedei chocolate, hazelnut, a dash of chilli pepper. Riccardo’s irresistible autumn dessert, great for those chilly evenings. A deliciously sensual cocktail, with all the quality of Amedei chocolate and a touch of chilli pepper for a memorable after dinner experience. Even the most ascetic won’t be able to resist the temptation.

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Connaught Hotel, where we won the award for the best ho-tel bar in the world. That was a tough call, because we started from scratch. And there was a huge amount of pressure because everyone had very high expecta-tions for such a prestigious ve-nue, but we did it. I’ve got good memories from New York, and more recently from Australia too”.

How has the art of cocktails changed in your opinion?“Over the last few years it’s rea-ched a new high, I think. In comparison to the past, we now look for new products. 10 or 15 years ago nobody bothered much about fresh ingredients, espe-cially here in Italy. I remember a lot of lyophilised lemon being used, rather than fresh, because it always gave you the same ta-ste. One thing I noticed in Italy is that we were behind the times compared to the US or London. We’d have the same list and the

same drinks year in year out, whatever the season. Things are changing now, at last there are plenty of places where you can get a good drink in Italy”.

What makes a cocktail spe-cial?“Well, I think you need good taste, then you have to find the right mix of ingredients and keep things simple. Over the years I’ve noticed that there are patterns: use the basic ingredients, add a fruity wine, a dash of bitters or fresh lemon juice… and you’re heading in the right direction.Then it all depends on the custo-mer: one example I always give the youngsters who work with me is to keep to a sour (a sugar and lemon base), find the right mix and add some fresh fruit or spirits. This gives you a drink that 80% of your customers are going to like. Then there’s the other 20% who prefer something dry, like a Gin Martini”.

What’s hot in terms of tech-niques right now?“Like in cooking, molecular is big at the moment. It’s an in-teresting new technique that is worth trying. Not everyone ap-proves, and it’s been pretty con-troversial in Italy lately, but that’s because there are a lot of people out there who dabble wi-thout really know what they’re doing. Actually you don’t have to use chemicals to make molecu-lar drinks, for example, if you shake a drink with egg white you get a molecular reaction”.

Cocktails follow the seasons. What are you launching for this fall/winter?“I like to make hot spicy drinks for the winter. They’re usual-ly wine-based, ideally with a Christmas flavour to them. I love rum and cognac together, with fruity wines and spices like cinnamon, nutmeg, orange peel... something to warm up a cold eve-ning”.

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Eppure, senza usare prodotti chimici, si possono fare drink molecolari. Ad esempio, facendo un drink shakerato, aggiungendo dell’albume, all’interno si ha una reazione molecolare perché il bianco d’uovo genera comunque una reazione”.

I cocktail seguono le stagioni. Quali preve-di di lanciare per quest’autunno-inverno?“Mi piace offrire prodotti caldi e speziati, a base di vino magari, meglio se con un profu-mo che fa pensare al Natale. Adoro l’abbina-mento rum e cognac, con del vino fruttifica-to e spezie come cannella, vaniglia, chiodi di garofano, noce moscata, scorza di arancio... che scaldano le serate fredde”.

La tua prossima sfida, nel bicchiere?“Mi piacerebbe riuscire a portare in Italia il bagaglio di lavoro che ho svolto negli ultimi anni nei Paesi all’estero. Con Hilton c’è sin-tonia perché sono già riuscito a fare cambia-menti. Mi piace fare prodotti “in casa” (ad esempio in Australia l’acqua tonica la face-vamo noi) o preparare una soda allo zenzero, o cose del genere”.

E poi c’è qualche aspirazione imprenditoriale?“A me piace l’idea di poter fare il giro del mondo all’interno del gruppo Hilton: l’idea che quando ho raggiunto gli obiettivi in un posto, possa trasferire la mia esperienza in un altro Paese è una bella sfida”. n

royal Cobbler Sotto: ecco il cocktail per la stagione estiva con cui riccardo Semeria ha vinto il primo premio alla galvin Cup. gli ingredienti sono: Belvedere black raspberry vodka, vermouth bianco, succo fresco di limone, zucchero vanigliato e basilico / Below: the summer cocktail that won riccardo Semeria first prize in the galvin Cup. The ingredients are: belvedere black raspberry vodka, white vermouth, fresh lemon juice, vanilla-flavoured sugar and fresh basil

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What’s your next drink challenge?“I’d like to apply my professio-nal experience and expertise from abroad here in Italy. And with the Hilton we’re on the same wa-velength, because I’ve managed to make some changes.

I like “homemade” products (for example, in Australia we made our own tonic water) or make ginger soda, things like that”.

And would you like to set up your own business?“I like the idea of being able to go

round the world with the Hilton Group. So when I’ve achieved my objectives in one place, I can transfer my experience and skills to another country. I think that’s a great challenge”. n

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Bagaglio a manoCabin baggageè consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) o 1 portabiti pieghevole (max. 57 x 54 x 15 cm) per passeggero ed il suo peso non può superare gli 8 kg. Il bagaglio a mano può esse-re posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; apri-te i vari spazi con cautela affinché non cada nulla. Sugli aerei di pic-cole dimensioni (con meno di 70 posti) i bagagli a mano volumi-nosi dovranno essere consegnati sottobordo al personale aeropor-tuale: a destinazione vi verranno riconsegnati allo sbarco.

One piece of hand baggage (max. 55 x 40 x 20 cm) or a gar-

ment bag (max. 57 x 54 x 15 cm) weighing not more than eight (8) kilos per passenger is allowed on board. The hand baggage can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out. On small aircraft (with less than 70 se-ats) big hand luggage must be leaved to the airport staff just before entering the aircraft: on arrival we will deliver it to you just under the aircraft.

oggetti pericolosi Dangerous artiClesNorme internazionali di sicu-rezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi

sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.*Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le di-sposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bor-do; tra questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni det-tagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in).

*Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori in-formazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.

International safety regulations prohibit the transportation of the weapons or any other dan-gerous items in carry-on or che-cked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.*Please be aware that, depen-ding on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibit items is displayed at the airport (check-in area).

* Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For fur-ther information please contact directly the Airline.

inforMazioni passeggeriPassenger information

Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, vi invitiamo a seguire le seguenti Procedure air dolomiti

For saFety reasons and For your comFort on board, we kindly ask you to Follow the air dolomiti procedures

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regole di sicurezza negli aeroporti dell’unione europea per i Bagagli a manosafety measures for hanD luggage at european union airportsregole di sicurezza negli aeroporti dell’unione europea per i Bagagli a manosafety measures for hanD luggage at european union airports

Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale.A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coinciden-za dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportua-le ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vi-gente, anche eventuali sostanze liquide.  Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:

• dovranno essere contenuti in recipienti aven-ti ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi);• i  recipienti dovranno essere inseriti in un sac-chetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore  ad 1 litro (ovvero  con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18  x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti do-vranno poter entrare comodamente in esso);• per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta;• possono essere trasportati al di fuori del sac-chetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali ar-ticoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;

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Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale.A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coinciden-za dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportua-le ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vi-gente, anche eventuali sostanze liquide.  Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:

• dovranno essere contenuti in recipienti aven-ti ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi);• i  recipienti dovranno essere inseriti in un sac-chetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore  ad 1 litro (ovvero  con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18  x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti do-vranno poter entrare comodamente in esso);• per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta;• possono essere trasportati al di fuori del sac-chetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali ar-ticoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;

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apparecchi elettronicieleCtroniC DeviCesA bordo l’uso di alcuni dispo-sitivi può interferire con i siste-mi radio e la strumentazione di bordo. Vi invitiamo quindi a seguire le seguenti procedure e le disposizioni comunicate dalle Assistenti di Volo. Una normativa di legge consente l’uso dei telefoni cellulari a terra esclusivamente nelle seguenti modalità: in partenza sino alla chiusura delle porte dell’aereo ed in arrivo dopo l’apertura del-le porte stesse. Apparecchiature elettroniche quali videocamera, walkman, lettori CD portatili, laptop, giochi elettronici e simili possono essere utilizzati duran-te la salita, la crociera e fino

all’inizio discesa. Per chiarimenti vi invitiamo a contattare il per-sonale di cabina.

Certain electronic devices may not be used on board as they may interfere with the electro-nic aviation systems. Please re-spect the following procedures and Flight Attendants commu-nication/disposition. The law permits the use of cell phones on ground only: on departure until the door clo-sure and on arrival at the door opening. Other devices such as video cameras, walkmans, CD players, laptops, computer toys and etc may be used during climb, cruise and until the be-ginning of the descent.

For further information please contact the Cabin Staff.

alcolici e superalcolici alCoholIl consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consen-tito a bordo.Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalco-lici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso.

Passengers are not permitted to consume alcohol they purcha-sed on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passen-gers.

divieto di fumaresmokingTutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”.

All Air Dolomiti flights are “non-smoking flights”.

Vi auguriamo “Buon Volo”!

Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!

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• gli articoli di duty free acquistati negli aero-porti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga pro-dotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno (non applicabile sui voli in codeshare). La busta viene sigillata nel punto vendita.Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio:• presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati;• estrarre dal bagaglio a mano i computer por-tatili  e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione.

Starting from Monday, 06 November 2006 the European Union has adopted new security ru-les that restrict the amount of liquids that you

can take through security checkpoints. They apply to all passengers departing from airports in the EU included domestic flights and on connecting flights from Europe. At the security checkpoints, all passengers and their hand lug-gage must be checked for liquids in addition to other prohibited articles. In the hand baggage only small quantities of liquids and gel-based products (healthcare pro-ducts and cosmetics) are allowed with the fol-lowing regulation:• liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent;• all containers must be carried in a transpa-rent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimen-sions cm 18  x 20);

• only one bag per passengers (included infant) is permitted;• medication and special foodstuff needed du-ring the flight can be carried outside the plastic bag. They must be anyway checked at the se-curity point; • duty-free articles purchased in an European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the duty-free shop staff. In order to help the checkpoint staff, it is ne-cessary to:• present all liquids at the checkpoint for exa-mination; • remove laptop computers and large electrical devices from the hand baggage for the security screening.

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Lufthansa ha individuato in Air Dolomiti il partner ideale sul mercato italiano per le sue caratteristiche di serietà, affi-dabilità e qualità, nell’ambito della sua politica di alleanze per affrontare il mercato globale. La partnership con Lufthansa ha consentito ad Air Dolomiti di collaborare con i membri della Star Alliance, nata nel 1997, che rappresenta oggi una delle più importanti alleanze a livello mondiale,annoverando compagnie di tutto il mondo. L’offerta di voli in code sharing garantisce ai passeggeri tutti i vantaggi derivanti dall’ap-partenenza ad un grande network internazionale: • tariffe particolarmente favo-revoli per i voli in prosecuzione • partecipazione ad un programma di frequent flyer a livello globale (“Miles & More”) • assistenza e utilizzo delle strutture di terra e dei partner della Star Alliance.

the strength of PartnershiPLufthansa has identified Air Dolomiti as being its ideal partner in the Italian market, because of it’s professiona-lism, reliability and quality within its policies of alliances to address the global market. The Lufthansa agreement enabled Air Dolomiti to cooperate with Star Alliance, born in 1997 as the result of a Lufthansa idea and today one of the world’s most important alliance. The offer of flights based on code-sharing gives passengers all the advantages of belonging to a big interna-tional network: • Good fares for ongoing connecting flights • Participation in global frequent-flyer programmes (“Miles & More”) • Use of Lufthansa ground assistance and facilities on the routes of Star Alliance partners.

la forza della partNership

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l’operatiVo di air doloMitithe air DoloMiti’s tiMe taBle

Starting from 2nd July 2012, Air Dolo-miti has been connecting Verona airport di-rectly to Zurich with two daily flights. This flight will give passengers from Verona’s catchment area convenient access improving the links between the two catchment areas and giving Verona direct access to another important European hub in alternative to Munich, Vienna and Frankfurt (currently operated by Lufthansa).

Moreover, the code share with Swiss gives passengers all the advantages of belonging to an international network such as good fares for ongoing connecting flights and participa-tion in global frequent-flyer program (Miles & More). Munich airport is definitely a home from home for Air Dolomiti, linking the Italian carrier into a worldwide system of air transport with a privileged position as the first international company to fly out of

the prestigious Munich T2. On Air Dolomiti’s own business flights (Orio Milan-Frankfurt, Verona-Vienna, Verona-Zurich) customers can choose betwe-en three different tariff profiles: Light, Plus and Emotion. For further information on flights, sche-dules and tariffs go to www.airdolo-miti.it or contact our Sales Centre on +39 045 2886140

Dal 2 luglio Air Dolomiti opera il volo Verona - Zurigo; la compagnia mette in collegamento le due città con due frequen-ze giornaliere. Il volo è un’ottima chance per i passeggeri della catchment area veronese che potranno così raggiungere un quar-to hub europeo oltre a Monaco, Vienna e Francoforte (operato attualmente dalla casa madre Lufthansa). Il code share con Swiss garantisce inoltre ai passeggeri importanti benefici derivanti dall’appartenenza ad un network internazionale come tariffe par-ticolarmente favorevoli per i voli in prosecuzione e partecipazio-ne al programma frequent flyer a livello globale Miles & More.

A Monaco Air Dolomiti conferma la propria importanza di vettore italiano inserito in un sistema planetario essendo la prima compagnia internazionale ad operare al T2. Per i voli own business come il Milano Orio-Francoforte, Verona-Vienna, Verona-Zurigo Air Dolomiti propone un interessante piano tariffario e la scelta tra tre diverse tariffe: light, plus ed emotion. Per maggiori informazioni sui voli offerti, tariffe e orari:HYPERLINK http://www.airdolomiti.it www.airdolomiti.it o Sales Center al numero 045 2886140

ROMA

BOLOGNA

VENEZIA

BARI

CATANIAPALERMO

FRANKFURT

TORINO

GENOVA

PISA

FIRENZE

VERONA

MILANO(Malpensa)

MILANO(Orio al Serio)

ANCONA

WIEN

TRIESTE

ZüRICh

MüNChEN

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durante l’operativo invernale (fino al 30/03/2013) il network di air dolomiti è soggetto a cambiamenti

air dolomiti’s network is subject to changes during Winter time-table (until 30/03/2013)

seMiNari per Volare rilassatiAir Dolomiti, insieme all’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera e Lufthansa, organizza i seminari per volare rilassati. Nella tranquilla atmosfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combattere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. Di segui-to il calendario di quest’anno: Verona

27/28 ottobre - Milano 8/9 dicembre. Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it

flY in relaX seMinariesAir Dolomiti, in cooperation with the Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, organises the “Fly in relax seminaries”. In the quite atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the seminary you will have the possibility to practice what you learned, in a flight together with your trainer. Here are the dates for this year: Verona 27/28 October - Milan 8/9 December.Further information on: www.paura-di-volare.it

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i nosTri parTnerPartnership

AIr DOLOMItI In-fLIgHT mAgAzIneSpazio

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Fondata a Monaco nel 1912, Sixt offre a tutti i suoi clienti la possibilità di noleggiare auto dalle massime prestazioni al minor costo possibile. Ha in dotazione il più grande parco macchine BMW e Mercedes Benz, gli ultimi modelli dei mi-gliori veicoli tra auto sportive, jeep, furgoni, tali da soddisfa-re sempre i desideri e le neces-sità dei suoi clienti. Tutti i pas-seggeri Air Dolomiti potranno godere di particolari agevo-lazioni sul normale prezzo di noleggio: a questo proposito, ogni qual volta si vorrà preno-tare un’auto a noleggio con Sixt, si dovrà indicare il codice sconto 9974624 e mostrare la carta d’imbarco che com-provi che si è appena volato con Air Dolomiti. In aggiunta, tutti i passeggeri Air Dolomiti che si affideranno a Sixt, po-tranno accumulare 500 miglia all’interno del programma di fidelizzazione Lufthansa Miles & More (ma non tutte le tarif-fe di noleggio sono soggette

alla possibilità di accumulare miglia).

Founded in Munich in 1912, Sixt rents top-class cars to its customers at very low prices. With the world’s largest BMW and Mercedes Benz fleet, the latest models of top car ma-kes, sports cars, convertibles, jeeps and trucks, Sixt meets the requirements of all its cu-stomers. Air Dolomiti passengers pro-fit from special rates. When booking, please mention the discount code 9974624 and present your Air Dolomiti bo-arding pass. Additionally, Air Dolomiti passengers collect 500 Miles & More award mi-les with every eligible rental worldwide (certain rates may be excluded from mileage col-lection).

i vantaggi di sixtThe Sixt’s advantages

hotel reservation servicedall’aereo all’hotel in un click! Your hotel in one click!

Continua la collaborazione tra Air Dolomiti e HRS.com, Hotel Re-servation Service, lo specialista in prenotazioni alberghiere online. Con oltre 250mila hotel in tutte le categorie di prezzo, HRS vi dà la possibilità di prenotare il vostro albergo alla tariffa più bassa e senza alcun pagamento anticipato direttamente dal sito di Air Dolomiti. Non ci sono costi aggiuntivi, la prenotazione è garantita al 100% e i prezzi sono incredibilmente convenienti. Con HRS ovunque vai c’è un letto che ti aspetta!

The partnership between Air Dolomiti and HRS.com, Hotel Reserva-tion Service, continues. HRS.com is the online specialist for hotel reservations. With more than 250,000 hotels in all price ranges, HRS gives you now the op-portunity to book your dream hotel at the lowest price, without advanced payment, directly on Air Dolomiti website. No hidden costs, 100% guaranteed bookings and great rates!

A Gargnano, uno dei borghi più caratteristici del Lago di Gar-da, sorge questo splendido Wellness Resort immerso in un par-co naturale di 11 ettari. Per tutti i passeggeri Air Dolomiti con una prenotazione di almeno 2 notti, in omaggio:• un’entrata nel meraviglioso lago salino “La Luna nel Lago”;• un massaggio di Benvenuto Lefay agli oli essenziali di la-vanda e limone: rilassa la muscolatura del dorso e dona una profonda sensazione di benessere.

This beautiful wellness Resort is located in Gargnano, one of the most picturesque villages on Lake Garda , inside an 11 hec-tares natural park. All Air Dolomiti passengers with a 2 nights booking will receive:• 1 free entrance in the splendid salt lake “La Luna nel Lago”;• 1 Lefay Welcome Massage: loosens tension in the back mu-scles and bestows the body with a profound sense of wellness thanks to the purest essential oils of lavender and lemon.

Info: Lefay Resort & Spa Lago di GardaVia Feltrinelli 11825084 Gargnano (Brescia)+39 0365 241800www.lefayresorts.com

in relax al lefay resort & spa lago di GardaRelax in Lefay Resort & Spa Lago di Garda

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