Spazio Italia Magazine no. 111

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Spazio A ROMA PER I 125 ANNI DEL NATIONAL GEOGRAPHIC IN-FLIGHT MAGAZINE DICEMBRE-GENNAIO 2013/2014 / DECEMBER-JANUARY 2013/2014 n N° 111 ROME CELEBRATES THE 125TH ANNIVERSARY OF NATIONAL GEOGRAPHIC

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SpazioA ROMA PER I 125 ANNI DEL NATIONAL GEOGRAPHIC

in-flight magazine

DICEMBRE-GENNAIO 2013/2014 / DECEMBER-JANUARY 2013/2014 n N° 111

ROME CELEBRATES THE 125TH ANNIVERSARY OF NATIONAL GEOGRAPHIC

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13-14-15-16 FEBBRAIO 2014 se ami qualcuno portalo a VERONA...

www.veronainlove.it - www.tourism.verona.it

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B A R D O L I N O / V E R O N A / I T A L Y / Z E N I . I T

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fare trasporto aereo in questo periodo di crisi non è un’impresa facile e per me significa accettare le sfide del mercato e proporre un’offerta diversifi-cata per raggiungere target eterogenei. In questi ultimi dieci anni la struttura del mercato è cambiata radicalmente e solo poche realtà sono riuscite a sopravvivere. Sia in Italia che in Europa abbiamo dovuto affrontare la forte concorrenza delle compagnie aeree low cost che hanno notevolmente modificato l’idea del viaggio aereo e ci hanno costretto ad una competizione serrata. Sono inoltre cambiate le aspettative dei nostri clienti e il loro modo di acquistare biglietti aerei e questo ha spiazzato notevolmente il settore. Mai come ora è necessaria una piattaforma strutturata che fac-cia convergere i protagonisti del trasporto aereo civile e le realtà industriali che necessitano di uno sviluppo del territorio per far ripartire il settore italiano. In un contesto così delicato Air Dolomiti è riuscita tuttavia a non soccombere, anzi ha modificato il proprio modello di business affiancando all’attività di voli feeder un’offer-ta di voli point to point sugli hub di Lufthansa a prezzi contenuti e senza dimenticare la qualità del suo servizio prima, durante e dopo il volo. A fine anno è d’obbligo fare delle considerazioni sull’andamento del 2013 e per quanto mi riguarda devo dire che quest’anno chiudiamo con un aumento di passeggeri trasportati e un seat load factor che si attesta intorno al 70%. Nel periodo inver-nale rimangono confermate le nostre operazioni own bu-siness da Verona, Venezia, Bari e Firenze su Monaco di Baviera e dallo scalo veronese su Francoforte. Per conto di Lufthansa continuiamo le operazioni da Torino, Ge-nova, Milano Malpensa, Pisa, Bologna, Catania, Palermo verso l’hub bavarese.Da fine ottobre operiamo con una flotta composta inte-ramente da Embraer 195 (10 con un’età media di 2,6 anni). Facendo una considerazione sull’evoluzione della flotta di Air Dolomiti devo dire che dall’entrata della Compagnia nel Gruppo Lufthansa (nel 2003) ad oggi la struttura si è modificata da 55 posti per aereo offerti inizialmente agli oltre 100 attuali e nello stesso tempo siamo diventati la terza compagnia italiana per numero di passeggeri trasportati. Questo dimostra la logica della nostra azienda e della sua capacità di adattarsi alle nuove esigenze del mercato. Ciò che non è cambiato negli anni è la voglia di sorprendere i nostri passeggeri in volo. Chi sarà a bordo a dicembre verrà coinvolto nell’evento di Natale “Castello Montevibiano” e potrà gustare un’interessante selezione di vini della Cantina Monte Vibiano Vecchio come il rosso l’Andrea e il bianco Maria Camilla Umbria. In business class sarà inoltre offerto un menù a base di prodotti tipici umbri realizzato dallo chef Alessandro Maver. Leggete l’articolo completo su questa realtà a pagina 63. Approfitto di questo spazio per auguravi di trascorrere il periodo natalizio in compagnia dei vostri cari e rimandandovi al prossimo numero della rivista Spazio Italia vi auguro buon volo.

Il Presidente

Cari Passeggeri,

The air travel business during this crisis period is not an easy business. For me, it means accepting the challenges of the market and providing a diversified selection of offers in order to reach different types of targets. Over the last ten years, the structure of the market has changed radically and only a few companies have managed to survive. In both Italy and Europe, we have had to deal with the strong competition coming from the low cost airlines, who have truly changed the idea of air travel and have forced us to become involved in major competition. Customers expectations have also changed, as well as the way passengers buy airline tickets – and this has changed the sector forever. Like never before it is now necessary to have a structured platform which brings together all the air travel players and the industrial realities who need to develop the territory to bring the Italian sector back to life. Within such a delicate context, however, Air Dolomiti has managed to stay afloat. It has indeed changed its business model by combining its feeder flight business with point to point flights to and from the Lufthansa hubs at convenient prices, without neglecting the quality of its service before, during and after the flight. At the end of the year, we have to reflect on the results and trends in 2013. As far as I am concerned I have to say that we are ending this year with an increase in passenger numbers and a seat load factor of about 70%. In the Winter period, we are confirming our own-business operations from Verona, Venice, Bari and Florence to Munich and from Verona to Frankfurt. On behalf of Lufthansa, we will continue the operations from Turin, Genoa, Milan Malpensa, Pisa, Bologna, Catania and Palermo to the hub in Munich. From the end of October, we have been operating with a fleet consisting entirely of Embraer 195s (10 with an average age of 2.6 years). Reflecting on the evolution of the Air Dolomiti fleet, I have to say that since it joined the Lufthansa Group (in 2003), the Company’s structure has changed from the initial 55 seats per plane to over 100 now and, at the same time, we became the third Italian company in regard to transported passengers volume. This reflects the philosophy of our Company and its ability to adapt to new market requirements. What has not changed over the years is the desire to surprise our passengers in flight. Those who travel with us in December will be involved in the Christmas “Castello Montevibiano” event and may enjoy a great selection of wines from the Monte Vibiano Vecchio Winery such as the Andrea Red and the Maria Camilla Umbria White. In business class, we provide a delicious menu based on genuine local Umbrian produce and made by the chef Alessandro Maver. You can read a detailed article on this menu on page 63. I would like to take this opportunity to wish you all a wonderful Christmas period in the company of your loved ones and will speak to you again in the next edition of the ‘Spazio Italia’ magazine. Have a great flight!

The President

Dear Passengers,

Michael KrausPresidente & Ceo Air DolomitiAir Dolomiti, President & Ceo

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Il premio World Press Photo 2013 (sezio-ne General News) è andato al ternano Alessio Romenzi. Che di ritorno da uno

dei suoi viaggi in Medioriente, ci rac-conta il suo modo di interpretare la vita, i viaggi, la sua professione

The World Press Photo Award 2013 (General News) went to photographer Alessio Romenzi from Terni in Italy. Spazio Italia interviews him on life, travel and freelance photography on one of his brief breaks from the Middle East

FASCINOPRIMAVERA ARABA

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Clara e Gigi Padovani sono gli autori di un volume sui “cibi di strada da leccarsi le dita”. Un viaggio lungo lo Stivale alla scoperta di prelibatezze gastronomiche spesso sottovalutate

Clara and Gigi Padovani are the authors of this book on the best in Italian street food traditions. A fascinating journey from one end of Italy to the other exploring gastronomic delights

A TAVOLAITALIAN STREET FOOD

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Visita a Palazzo Pepoli, dove la storia di Bo-logna è raccontata con reperti, filmati, effet-ti scenici e molta fantasia. Restando corretti sotto il profilo filologico, ma con la sana vo-glia di incuriosire e stupire i visitatori

Visit to Palazzo Pepoli, to discover the history of Bologna with exhibits, films, scenic effects and lashings of creativity. A faithful historical account with a healthy desire to wow its visitors

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CULTURAMUSEO PEPOLI

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Pubblicità inferiore al 45% Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per l’Editore. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotosta-tica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a dispo-sizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.

Stampato realizzato in carta certificata, di pura cellulosa ecologica, con elevato contenuto di riciclo selezionato.

Spazio Italia magazine Anno XXIII - n. 111 - dicembre-gennaio 2013/2014 Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011 Proprietà Air Dolomiti spa Direttore responsabile Claudia Palamini

Coordinamento redazionaleCristina Silvestri

Direttore editoriale Giovanni De Luca ([email protected]) In redazione Alessandro Amadei ([email protected]) Concessionaria pubblicità Bigielle - via Pisacane 34a - 20129 Milanotel. 02.294.117.16 - [email protected] Progetto grafico MV Consulting - Roma

Grafica Sira Dingi - Bologna Editore Sca srl via G. Tomassetti 900161 Roma Tel. 06.8545.1226 Stampa Omnimedia srl Piazza della Ferriera, 100015 Monterotondo Scalo - Roma

FASCINO Primavere arabe, scatto italiano 04 An Italian take on the Arab Spring Buon compleanno National Geographic 09 Happy birthday National Geographic L’amore ai tempi della Grande Guerra 14 Love in the time of the Great War Più belle con “Gli ori di Venezia” 20 Looking good in the “Gold of Venice” Alfa Romeo 4C, una baby supercar 24 Alfa Romeo 4C, the pocket-sized supercar

CULTURA La Natura protagonista a Verona e a Vicenza 29 Nature protagonist in Verona and Vicenza Bodoni torna a illuminare Parma 33 Bodoni illuminates Parma Palazzo Pepoli, non chiamatelo museo 38 Palazzo Pepoli, not a museum?

IN VIAGGIO Madonna di Campiglio, dove lo sci è glamour 44 Skiing is glamour in the heart of the Dolomites A Monaco di Baviera per un pieno d’arte 48 Art in Munich

BENESSERE A Chianciano le terme cambiano volto 52 A new look for Chianciano

A TAVOLA I maestri dell’Amarone 58 The first Amarone Al ristorante Teresa dove il mare è di casa 60 Ristorante Teresa seafood galore Castello Monte Vibiano Vecchio, la qualità 63 dal cuore dell’Umbria Castello Monte Vibiano Vecchio, quality from the Umbria’s heart Street food all’italiana 67 Italian street food Gerardo Cesari, vini con amore 72 Gerardo Cesari, wines and love

RUBRICHE La mia Italia/My Italy 43 Musica da vivere/Music to live 57 Cantina a bordo/Cellar on board 74 L’operativo di Air Dolomiti/Air Dolomiti’s time table 77 Informazioni passeggeri/Passenger information 78 I nostri partner/Partnership 80

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Wine

Beer

Winegar

Food

Paints

Perfume

Our customers, our best advertising.

Industrie Fracchiolla S.p.A. progetta, costruisce ed installa serbatoi in acciaio inox di qualsiasi capacità, con realizzazioni in azienda e sul posto (dissolutori, cristalizzatori, miscelatori, fermentatori per birra). Leader a livello internazionale nel setto-re enologico, chimico-farmaceutico ed alimentare.Industrie Fracchiolla S.p.A. nel 2012 ha raddoppiato il fatturato rispetto agli anni precedenti lavorando su due turni per tutta la durata dell’anno, non ha mai subito crisi, nè è mai ricorsa a cassa integrazione.Il perseguimento di una logica produttiva votata alla realizzazione di un prodotto di prima qualità con puntualità nell’eva-sione delle commesse supportata dall’assistenza tecnica costante senza incremento dei prezzi ha consentito di centrare l’ambizioso obbiettivo.

Industrie Fracchiolla S.p.A. wich designs, manufactures and installs stainless steel tanks of any capacity, with Factory and On-site realizations (dissolvers, cristalizzatori, mixers, beer fermenters), is a leader in the international wine , food and beverage, chemical and pharmaceutical industry. Industrie Fracchiolla S.p.A. has doubled its turnover in 2012 compared to previous years working on two day-shifts during whole year, has never suffered the international crisis, nor has never resorted to redundancy found.The pursuit of a production logic devoted to the creation of a quality product delivered on time, supported by technical assistance without constant increase in prices, has allowed the ambitious goal.

www.fracchiolla.itContacts:

Z.I. 70010 Adelfia (BA)ITALY

T. +39 080 459 69 44F. +39 080 459 68 [email protected]

Tradizionale TecnologicoTraditional Technological

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PRIMAVERE ARABE,SCATTO ITALIANOIL PREMIO WORLD PRESS PHOTO 2013 (CATEGORIA GENERAL NEWS) È ANDATO AL TERNANO ALESSIO ROMENZI. CHE DI RITORNO DA UNO DEI SUOI VIAGGI IN MEDIORIENTE, CI RACCONTA IL SUO MODO DI INTERPRETARE LA VITA, I VIAGGI, LA SUA PROFESSIONE DI FOTOGRAFO FREE LANCE

AN ITALIAN TAKE ON THE ARAB SPRINGTHE WORLD PRESS PHOTO AWARD 2013 (GENERAL NEWS) WENT TO PHOTOGRAPHER ALESSIO ROMENZI FROM TERNI IN ITALY. SPAZIO ITALIA INTERVIEWS HIM ON LIFE, TRAVEL AND FREELANCE PHOTOGRAPHY ON ONE OF HIS BRIEF BREAKS FROM THE MIDDLE EAST

servizio/story ANTONELLA GEMMA TEREOfoto/photo courtesy: ALESSIO ROMENZI

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a fotografia nasce da dentro e si esprime se il talento riesce a cavalcare le emozioni del momento, quello giusto. Un sorriso o una lacrima arrivano così lontano e proiettano il messaggio di chi sfida tutto per quello scatto, di chi ipoteca pasti, festività, distanze e programmi quotidiani per quell’e-mozione. Di chi, come Alessio Romenzi, classe 1974, ternano ha voluto dare una svolta alla sua vita, quasi per caso.“Terni è una città industriale – esordisce infatti Alessio – e io lavoravo nell’indotto dell’acciaieria facendo di tutto, tecnico, assistenza, carpentiere...”.

Poi come sei arrivato alla fotografia?“La passione per la fotografia non nasce da un giorno all’altro, ce l’hai dentro fin da piccolo, e sta a te farla diventare una pro-fessione. Io non avevo trovato né il coraggio né le condizioni finché non si sono incasellate delle situazioni favorevoli nella mia vita. Non ultimo un corso di fotogiornalismo a Roma, la conoscenza di un mio amico, Marco Longari che mi ha invi-tato ad andare in Medio Oriente. Così alla veneranda età di 35 mi son detto “Andiamo, ci provo!” e con un biglietto di andata e ritorno in tasca per un mese sono partito e non ho

Grande pathos / Pathos with a capital Pagina a fianco, in basso: la foto premiata / Opposite, bottom: the award-winning photo

Photography is one of those things that comes from within, when talent manages to capture exactly the right emotion to illustrate a mo-ment. A smile or a tear are enough to reach out to the world with a direct message from professionals who sacrifice regular meals, days off, being far from home and any sem-blance of a routine to capture the emotions of a moment. Professionals like Alessio Romen-zi from Terni, class of 1974, who turned his

whole life upside down almost on a whim. “Terni is an industrial city” explains Alessio “and I worked in an around the steel indu-stry as a technician, assistant and carpenter, picking up whatever was available...”.

So how did you become a photographer?“You don’t just suddenly discover you have a passion for photography, it’s something you grow up with, but it’s up to you to turn it

into a profession. I had never quite mana-ged to screw up the necessary courage or find quite the right conditions. Until I went on a photo journalism course in Rome and a friend, Marco Longari, invited me to go to the Middle East. So at the ripe old age of 35 I said to myself “Go on! It’s worth a try!” And off I set with a month’s return ticket in my pocket. I ended up not using the return, and that was in 2009”.

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più usato quello che avevo per il ritorno. Era il 2009”.

Quindi hai cominciato a mandare i tuoi materiali alle testate e...“Nooo... (sorride, ndA). I primi due anni sono stati duri perché inserirsi in un con-testo come quello mediorientale, affollato di giornalisti e fotoreporter, non è stato

semplice per niente, ero l’ultimo arriva-to. Da una parte è stata una grande scuola perché avevo la fortuna di lavorare fianco a fianco con colleghi - che poi sono diventa-ti oggi degli amici – con una grande espe-rienza. Per contro, tutti avevano contatti ben saldi, con testate varie. Quindi inse-rirsi in quel contesto è stato decisamente complicato”.

Bravo e appassionato / Passion and TalentA fianco: Alessio Romenzi / Left: Alessio Romenzi

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So you started selling your stuff to the press and...“You must be joking... (grins). The first two years were incre-dibly tough, because getting a foot in the door in a scena-rio packed with reporters and photographers like the Middle East wasn’t exactly a piece of cake, and I was the new boy. On the one hand it was a gre-at training ground, because I was lucky enough to be working alongside colleagues – who then became friends – who really knew what they were doing. But on the other, it was a bit of a closed shop. Everyone had their own contacts with various new-spapers and magazines. Which made it a hard world to break into”.

What was your toughest as-signment?“Egypt during the Arab Spring. A great experience back then in January 2011 from a human, emotional and professional point of view. Then came Libya and my first warzone. I’d never been in so close. I went back and forth three or four times up un-til Gheddafi’s death. Then came Syria, which is more or less whe-re I made my name”.

A combination of talent and the decision to docu-ment the Syrian conflict fir-sthand won you the World Press Photo award. And that’s no coincidence...“No, obviously not… That was where it all came together. I ha-

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Quale è stata la tua esperienza più forte?“L’Egitto, nel periodo delle primavere arabe. Fantastica esperienza dal punto di vista uma-no, emozionale e professionale, nel gennaio 2011. Dopo, la Libia e il mio primo contatto con la guerra. Non l’avevo mai vista da così vicino. Sono andato e tornato tre-quattro vol-te, fino all’uccisione di Gheddafi. Poi, il passo successivo, la Siria che poi è quella che mi ha dato più respiro, più visibilità”.

Il tuo talento e la scelta di seguire il con-flitto siriano così da vicino ti sono valsi il premio World Press Photo. È frutto di un lavoro non certo casuale...“Beh, sì… È stata un po’ la punta dove tutto converge. Faccio questo lavoro da relativa-mente poco e, dopo scontri e conflitti in Pa-lestina, Libia ed Egitto, cominciavo ad avere

un background che almeno sulla carta poteva permettermi di fare quel passo. Andare in Si-ria era stato complicato: non c’era stato nes-suno prima dalla parte dei ribelli - io credo d’esser stato il secondo o il terzo fotografo ad entrare - e quindi sono stato fortunato a trovare le condizioni per poter lavorare. In quegli scatti c’è un po’ tutto, veramente. Il compendio di quello che avevo imparato ne-gli anni precedenti ed anche una grandissima partecipazione della popolazione locale. In un contesto di guerra sconosciuto, fra scono-sciuti che parlano una lingua diversa, è stato determinante incontrare persone normali che hanno deciso di diventare attivisti seppur non armati. Persone che mi hanno preso sot-to la loro ala protettrice e mi hanno mostrato luoghi, mi hanno nascosto, mi difendevano letteralmente dai pericoli della guerra”.

Libia e Siria / Libya and SyriaIn queste pagine: immagini della rivoluzione libica e del conflitto sirianoThis page: the Libyan revolution and the Syrian conflict

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ven’t been doing this job for long, but after coming through conflicts in Palestine, Libya and Egypt I had managed to build up the right sort of background to carve myself out a bit of elbow room, at least on paper. Getting into Sy-ria had been a bit tricky. Nobo-dy else had been in on the ground on the rebels’ side, I think I was only about the second or the third photographer in there, so I was lucky to actually be able to get some work done once I was there. It’s all in the shots. All I had le-arnt over the last few years and everything the local people put into it. All against the backdrop

of a war no one knew anything about, among a people who spo-ke a language I couldn’t under-stand. And it was all thanks to normal people who had decided to become activists even if they were unarmed. People who took me under their wing and show-ed me around, sheltered me and shielded me from the dangers of war”.

How did you take the news of your award?“A friend told me. I was in Tur-key and on my way back to Syria in a minibus. I had to turn my phone off because it just kept on

ringing (grins). I’m not really sure. It’s not an award I’m over the moon about. After all you know you got the prize because

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E come hai vissuto la notizia del premio in-ternazionale?“Ho ricevuto la notizia da un mio amico, mentre ero Turchia e stavo andando verso la Siria su un pulmino, un Van 7-posti. Ho spendo subito dopo il telefono perché avreb-be cominciato a squillare parecchio (sorride, ndA). Non so, non è un premio per cui gio-isci. Hai la consapevolezza che un riconosci-mento del genere arriva perché hai documen-tato... un disastro, praticamente. Contento? Sì, ma ovviamente resti molto molto com-battuto. È una cosa con cui devo ancora fare i conti quella di andare in posti dove accadono disgrazie e, comunque sia, trarne beneficio”.

Cosa vuoi che emerga nei tuoi scatti?“Cerco di stare sempre abbastanza vicino, questa è la regola. L’idea è quella veramente di prendere per mano quelli che vedranno la foto e portarli con me, in quel momento”.

La tua professione non ha modalità, non ha tempi prestabiliti...è un po’ difficile avere delle proprie priorità?“Assolutamente sì. Mi immaginavo la vita di un vagabondo ed in un certo senso è così. È complicato prevedere, è complicato or-ganizzare i tempi a venire. I tuoi clienti si aspettano che tu vada, quindi vai. Ma siamo free-lance e siamo quindi liberi imprendito-ri, viviamo di questo”.

Cosa ti piacerebbe immortalare più di ogni altra cosa?“Mah... io vivo anno per anno. Al momento quello che vorrei fare è seguire la Siria. Mi sta molto a cuore la situazione dei profughi, è un dramma grande. Ce ne sono tanti nel mondo purtroppo, ma questo è quello su cui vorrei focalizzarmi, integrando quello che ho fatto ma ora seguendo le famiglie che da un giorno all’altro si sono trovate la vita cambiata”. n

Nel mirino / In the SightsSopra a sinistra: donna cecchinoin azione in Siria. A destra: lo sguardo di un soldato sirianoAbove left: a woman sniper in actionin Syria. Right: A Syrian soldier

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you reported on a disaster. Am I happy? Well obviously I am, but I’m also a bit ambivalent about it. I still have to come to terms with the fact that I plunge into places where everything is going pear-shaped and come out with a prize”.

What do you want people to feel when they look at your photos?“I always get in close. That’s my rule. I want to take people by the hand and show them exactly what I saw, so they can feel that they were there too”.

This is one of those rather unstructured professions where you don’t really have a career path. Do you find it difficult to set yourself goals?“Absolutely. I imagined a wan-derer’s life and in a certain sense that’s what I got. It’s hard to plan in general and even har-der to plan for the future. Your clients expect you to get out there into the thick of it, so out you go.

We’re freelancers and that’s our bread and butter”.

So what’s your dream shoot?“Well, I only live from one year to the next . At the moment I just want to follow the situa-tion in Syria. I’m really very closely concerned with the refugee situation, that’s a huge drama. Unfortunately there are all too many around the world, but that’s what I want to concen-trate at the moment, integrating what I’ve done up until now and following up the stories of fami-lies who have seen their whole lives turned upside down from one day to the next”. n

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BUON COMPLEANNO NATIONAL GEOGRAPHICROMA OSPITA UNA GRANDE RASSEGNA FOTOGRAFICA DEDICATA AI 125 ANNI DELLA “SOCIETY”, SODALIZIO FONDATO NEL 1888 DA UN GRUPPO DI 33 SCIENZIATI E INTELLETTUALI AMERICANI. UN MODO ALTERNATIVO PER ESPLORARE IL PIANETA E CONOSCERE MEGLIO L’UOMO E IL SUO RAPPORTO CON IL CREATO. SINO AL 2 MARZO AL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI

HAPPY BIRTHDAY NATIONAL GEOGRAPHIC. IN 1888 A GROUP OF 33 AMERICAN SCIENTISTS AND INTELLECTUALS FOUNDED NATIONAL GEOGRAPHIC AND TODAY ROME IS HOSTING AN EXHIBITION OF PHOTOS TO CELEBRATE ITS 125TH ANNIVERSARY. ANOTHER WAY OF EXPLORING OUR PLANET AND UNDERSTANDING MAN AND NATURE. OPEN UNTIL 2 MARCH AT PALAZZO DELLE ESPOSIZIONIservizio/story GIOVANNI DE LUCAfoto/photo courtesy NATIONAL GEOGRAPHIC

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e mostre fotografiche sono una piacevo-le consuetudine del Palazzo delle Esposizioni di Roma e anche il ritorno di National Ge-ographic nella Capitale per la sesta volta è un modo di celebrare l’importanza delle im-magini nella cultura moderna. Questa volta l’occasione è rappresentata da un compleanno illustre, perché sono trascorsi ben 125 anni da quel lontano 13 gennaio 1888, quando nei locali del Cosmos Club di Washington un gruppo di 33 scienziati e intellettuali

americani fondò la “National Geographic Society”. Il resto è storia contemporanea, scandita da centinaia di esplorazioni con-dotte in tutto il mondo, che hanno visto la bandiera a strisce blu, verde e marron della “Society” sventolare sull’Everest, in fondo alla Fossa delle Marianne e anche sulla luna, nella prima missione extraterrestre.E per celebrare questa lunga avventura, a Roma sino al 2 marzo, sarà possibile ripercor-rere 125 di avventura in altrettanti scatti rea-

Carl AkeleyIl fotografo riuscì a cogliere questo primo piano straordinariamente dettagliato di una zebra di Burchell che riposava nelle pianure di Athi, in Keya. Uno scatto eccezionale per l’epoca: era il 1910 / The photographer has managed to capture this incredibly detailed close up shot of a resting Burchell’s zebra on the Athi plains in Kenya. A exceptional photograph for its time, 1910

One of the many things the Pa-lazzo delle Esposizioni does well is photographic exhibitions and National Geographic’s return to Rome in this sixth edition confirms the central role of vi-sual images in modern culture. This year also marks an im-portant anniversary, because it was exactly 125 years ago that a group of 33 American scien-tists and intellectuals met at the

Cosmos Club in Washington on 13 January 1888 to found the “National Geographic Society”.The rest, as the saying goes, is history. A modern tale of hun-dreds of expeditions all over the world which saw the Society blue, brown and green striped flag flying from Everest, floating in the depths of the Mariana Trench and even on the moon, during the first mission beyond

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Michael NicholsSopra: uno scatto realizzato nel Parco nazionale del Semien in Etiopia nel 2002. Il babbuino Gelada, che di solito si accontenta di mangiare l’erba delle praterie, ha comunque due canini decisamente pronunciatiA shot taken in the Simien Mountains National Park in Ethiopia in 2002. Gelada the baboon, whose diet staple is prairie grass, still has two business-like canines

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Robert E. PearySopra: Canada, probabilmente Peary e il suo assistente non raggiunsero il Polo Nord nel 1909, ma di certo si avvicina-rono come nessun altro prima Canada: Peary and his assistant may well not have actually reached the North Pole in 1909, but they came closer than anyone had previously

lizzati dai fotografi di National Geographic. Un viaggio nella storia della fotografia, pas-sando dal bianco e nero su lastra alle imma-gini digitali dei nostri giorni. Colpisce la foto di Robert E. Peary, vestito di pelliccia durante la spedizione che nel 1909 avrebbe dovuto raggiungere il Polo Nord, austero e provato dalla fatica. E che dire degli scatti colorati a mano che Eliza Scidmore in-viava alla redazione di National Geographic all’inizio del XX secolo dal Giappone, vere

e proprie cartoline provenienti dall’oriente misterioso. Modalità diverse di raccontare il divenire del nostro mondo, esplorando e affiancando studiosi e ricercatori impegnati nel proprio lavoro in ogni angolo del pia-neta. Certo, la natura è protagonista di molti scatti, che spesso però privilegiano il rappor-to dell’uomo con il Creato, come testimonia l’istantanea realizzata da Hugo Van Lawick nel 1964 in Tanzania che vede ritratta la pri-matologa Jane Goodall e lo scimpanzé neo-

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Emory KristofLa prua del R.M.S. Titanic si staglia nel buio

degli abissi illuminata dal sommergibile russo Mir I (Atlantico del nord 1991)

The prow of the RMS Titanic rears up from the dark depths of the seabed illuminated

by the searchlights of the Russian submarine Mir I (North Atlantic 1991)

the boundaries of the earth.Rome is celebrating these 125 years of history until 2 March 2014 with a matching number of images taken by National Geographic photographers. A journey through the history of photography, from black and white pictures on photographic plates to today’s sophisticated di-

gital world. Particularly stri-king is the photo of an austere Robert E. Peary, worn with fa-tigue and bundled into furs, on his 1909 North Pole expedition. Then there are the hand-coloured photographs Eliza Scidmore sent to the National Geographic ma-gazine in the early 20th century from Japan, authentic postcards

from the mysterious east. Different ways of illustrating our planet, exploring it side by side with academics and resear-chers scattered to the four corners

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nato Flint. Lo ricorda anche Guglielmo Pepe, curatore della mostra, prendendo in prestito le parole di Fosco Maraini scrittore, fotogra-fo, viaggiatore-pellegrino, etnologo: “Poter gettare ponti che scavalchino millenni, con-tinenti, civiltà, raggiungere esseri umani che lingue, scritture, leggi, costumi, fedi diverse parrebbero dividere inesorabilmente da noi, e

scoprire invece che ci sono similissimi - qua-si dei fratelli - ecco un insigne piacere”. Ho citato Fosco Maraini – spiega Pepe - perché si avvicina molto più di altri alla mia idea di National Geographic. Perché se è vero che la Society ha offerto a milioni e milioni di persone l’occasione di scoprire il Mondo nella sua immensità, credo che il più significativo

Joanna PinneoSotto: coperta da un velo di sabbia proveniente dal letto asciutto di un lago, una famiglia fa un sonnellino in pieno pomeriggio nel cuore del MaliCovered by a fine layer of sand from the dry bed of a lake, this family dozes in the afternoon sun in the heart of Mali

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of the world as they go about their business. Obviously natu-re takes pride of place in many of the shots, but there is also a tendency to privilege man’s re-lationship with his habitat, as witnessed by Hugo Van La-wick’s snapshot of primatologist Jane Goodall with the new-born chimpanzee Flint taken in 1964 in Tanzania. An aspect emphasised by Gu-

glielmo Pepe, curator of the exhibition, who borrows the words of the writer, photo-grapher, traveller-pilgrim and ethnologist Fosco Maraini: “To be able to build bridges over mil-lennia, continents, civilisations and reach human beings whose different languages, writings, laws, customs and faiths would seem to separate them inexorably from ourselves, only to discover

that they are entirely like us – almost brothers – that is truly a rare pleasure”. Pepe explains that he quoted Fosco Marai-ni because it is the closest he can get to his own idea of the National Geographic. “The National Geographic Society has given millions of people the chance to discover the world in all its immensity and I think its most significant contribution

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contributo riguardi la possibilità di conosce-re direttamente tutti i viventi della Terra. E in primo luogo le genti. Non so se vedendo la mostra potrete cogliere un altro messag-gio. Ma c’è, ed è questo: noi siamo gli esseri più intelligenti del Pianeta, però non i mi-gliori. Dobbiamo avere maggior rispetto nei confronti degli altri esseri viventi, perché il destino di Madre Terra è in primo luogo nelle nostre mani. Non ci è permesso di ignorare, o fingere di ignorare, che non siamo i padroni. Ricordiamoci che il patrimonio che abbiamo

a disposizione non è inesauribile. Dunque se dopo la mostra vedrete con occhi diversi - più empatici, più comprensivi - tutte le specie viventi, sarà missione compiuta. E vorrà dire che la speranza di avere un mondo migliore è ancora viva”. n

Joseph RockSopra a sinistra: prima del sesto giorno della sesta luna i monaci suonano corni lunghi oltre quattro metri per sollecitare i lama a prepararsi per l’antica danza chiamata Chamngyon-wa (Choni, Tibet - 1926) Before the sixth day of the sixth moon the monks would blow horns over 4 metres long to warn the Llamas to prepare for the ancient Chamngyon-wa dance (Choni, Tibet - 1926)

W. Robert MooreSopra a destra: Siam, anni Trenta. Un gruppo di danzatori rievoca alcuni episodi della vita di Phra Ruang fuori da un tempio / Siam, 1930s. A group of dancers enact episodes from the life of Phra Ruang outside the temple

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Dentro la grande avventura / Inside the great adventureLa mostra è aperta sino al 2 marzo 2014 ed è ospitata al Palazzo delle Esposizioni (via Nazionale 194 - 00184 Roma). Orari: domenica, martedì, mercoledì, giovedì: 10 - 20. Venerdì, sabato: 10 - 22,30. Lunedì: chiuso. Costo del biglietto: Intero € 7.50; ridotto € 6.00. Informazioni e prenotazioni: singoli, gruppi e laboratori d’arte tel. 06 39967500. www.palaexpo.it / The exhibition is on until 2 March 2014 at the Palazzo delle Esposizioni (Via Nazionale 194 - 00184 Rome). Open: Sun/Tues/Wed/Thurs: 10 am - 8 pm. Fri/Sat: 10 am - 10.30 pm. Monday: closed. Tickets cost €7.50, €6 reduced. Info and bookings: private, groups and art workshops tel. +39 (0)6 39967500. www.palaexpo.it

is the opportunity of getting to know the living beings of the earth first hand. Starting with its peoples. And I wonder whe-ther visitors will realise that the exhibition also has another message: we may be the most intelligent beings on the planet, but that doesn’t make us the best. We have to have more respect for other living creatures, because the Earth’s destiny is largely in our hands. We must not be allo-

wed to forget, or ignore, the fact that we are not its masters. We have to remember that available resources are finite. So if you vi-sit the exhibition and subsequen-tly see living things through dif-ferent, more understanding, eyes it means we’ve done a good job. And the hope that the world can become a better place is alive and kicking”. n

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L’AMORE AI TEMPI DELLA GRANDE GUERRASTA PER USCIRE NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE ITALIANE “LACRIME DELLE DOLOMITI DI SESTO” DIRETTO DAL REGISTA ALTOATESINO HUBERT SCHOENEGGER E INTERPRETATO, TRA GLI ALTRI, DA GEDEON BURKHARD E CHRISTIANE FILANGIERI

LOVE IN THE TIME OF THE GREAT WAR. “TEARS ON THE SEXTEN DOLOMITES”, DIRECTED BY LOCALLY-BORN HUBERT SCHOENEGGER AND STARRING GEDEON BURKHARD AND CHRISTIANE FILANGIERI, IS DUE OUT IN ITALY SOON

servizio/story ALESSANDRO AMADEIfoto/photos GEOSFILM 2013

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li appassionati di storia militare co-noscono bene le epiche vicende avvenute du-rante il primo conflitto mondiale sul fronte dolomitico. Alpini italiani da una parte, mi-litari austroungarici e tedeschi dall’altra, fe-rocemente avversi sul campo di battaglia ma uniti nelle comune lotta contro gli elementi e, molte volte, contro la follia degli ordini superiori.

E tutti coloro che hanno avuto modo di vi-sitare quei luoghi incantati hanno potuto vedere le profonde cicatrici lasciate dall’im-mane conflitto e le ancora abbondanti scorie lasciate dagli eserciti in lotta.È proprio a questi dolorosi avvenimenti che si ispira “Lacrime delle Dolomiti di Sesto”, il film diretto dall’altoatesino Hubert Scho-enegger e interpretato da un cast di attori fa-

Dolomiti di Sesto / The Sexten DolomitesSopra: la maestosità delle Tre Cime di Lavaredo in una sequenza del film / Above: the majestic heights of the Tre Cime di Lavaredo in a scene from the film

Military history buffs will be familiar with the dramatic events which took place along the mountainous front line snaking through the Dolomites during the First World War. With the Italian Alpine Corps on one side and the German and Austrian troops on the other fighting a fe-rocious battle against each other, the elements and, frequently, the demented orders issued by their superiors. Visitors to the sites can

still see the deep scars left by this hideous conflict and some of the flotsam and jetsam left behind by armies at war.This is the harsh setting that inspired “Tears on the Sesto Dolomites”, directed by Hubert Schoenegger, a native of South Tyrol himself, and starring a number of famous faces, among them Gedeon Burkhard (“In-spector Rex”, “Inglourious Ba-sterds”) and Christiane

Filangieri (“Perlasca, an Ita-lian Hero”, “I Married a Cop”, “The Cesaroni 6”).“The centenary anniversary of the outbreak of the Great War next year played a large part in the decision to make this film, in fact I had also been commissio-ned to shoot footage for Italian and Austrian TV for the occa-sion. But another decisive factor was my own friendship with an expert on the First World War

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mosi, tra cui Gedeon Burkhard (“Il commissa-rio Rex”, “Bastardi senza gloria”) e Christiane Filangieri (“Perlasca, un eroe italiano”, “Ho sposato uno sbirro”, “I Cesaroni 6”).“La ricorrenza del centesimo anniversario dello scoppio della Grande Guerra – ci spie-ga Schoenegger – ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale nella scelta di girare questo film, anche perché proprio per il cen-tenario mi era già capitato di dover realizza-re delle riprese per la televisione italiana e austriaca. Ma hanno contribuito anche l’a-micizia con un grande esperto della Grande Guerra, e il ritrovamento dei diari personali

di alcuni soldati austriaci, e in particolare di quello di un mio compaesano”.Non a caso il film si occupa delle umane vi-cende di due giovani contadini sudtirolesi rivali in amore, Peter e Franz, che, spediti a combattere nella stessa unità contro gli alpi-ni, sono costretti a diventare amici. E nella trincea dirimpetto c’è il tenente Giorgio, che soffre per la sua amata Giulia. Scenario gran-dioso, le Tre Cime di Lavaredo e le altre vette dell’Alta Val Pusteria, ai cui piedi sono state girate alcune scene letteralmente mozzafiato. “Dal punto di vista tecnico e logistico – rico-nosce Schoenegger – il film è stato molto im-

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Protagonista femminileLeading ladySopra: Christiane Filangieri, già nota al pubblico italiano per aver recitato in numerose fictionAbove: Christiane Filangieri, well-known in Italy for her role in a number of TV dramas

and the finding of some perso-nal diaries written by Austrian soldiers who had taken part in the conflict, one of them from the same place where I was born and grew up”.The film concentrates on a hu-man interest story, the rivals in love Peter and Franz, two young

Tyrolean farmers who are sent to fight in the same unit against the Italian Alpine Corps and are forced to become friends. In the trench opposite is Giorgio, a young Italian lieutenant who misses his beloved Giulia.The scenery is breathtaking, with stunning scenes shot

against the backdrop of the im-posing Tre Cime di Lavaredo and other peaks of the Alta Val Pusteria. “It was tough to do from a tech-nical point of view” says Scho-enegger. “It wasn’t easy to find the right First World War weapons and uniforms, we had

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pegnativo. Prima di tutto non è stato facile trovare gli armamenti e le uniformi dell’epo-ca, che abbiamo in parte reperito presso mu-sei e presso gruppi di appassionati, alcuni dei quali coinvolti nel film come figuranti. Per la ricostruzione poi di una battaglia, nella quale abbiamo impegnato addirittura un’ottantina di comparse, ci siamo dovuti avvalere della collaborazione di un’équipe tedesca esperta di esplosivi.

Senza dimenticare le scene girate in alta quo-ta a febbraio, con il freddo e con la neve: gli attori sono stati portati sul luogo in elicotte-ro e abbiamo dovuto girare in zone protette dal rischio valanghe”. Una cosa è certa: anche al sicuro della poltrona di un cinema, lo spet-tatore è travolto da una valanga di immagini emozionanti. Guardate il trailer e mi crede-rete (il sito è http://www.film-dolomiti.com/index.php/it). n

Scene emozionanti / Stirring stuffIl trailer è del film è disponibile sul sito http://www.film-dolomiti.com/index.php/it / The trailer of the film is at http://www.film-dolomiti.com/index.php/it

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to go to museums and groups of enthusiasts, some of whom took part in the film as extras. To shoot the battle scenes, with as many as eighty extras, we had to call in a team of German ex-plosives’ experts. Then of course

we were shooting at altitude in February, with all the problems of snow and freezing tempera-tures. We flew the actors in by helicopter and shot the scenes in sheltered areas because of the risk of avalanches”. The effort

obviously paid off, because from the comfort of a cinema armchair you get an avalanche of stirring stuff. Check out the trailer and see what you think on http://www.film-dolomiti.com/index.php/it. n

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PIÙ BELLE CON “GLI ORI DI VENEZIA”I GIOIELLI DI VETRO CREATI DALL’OMONIMA AZIENDA VENEZIANA RIPORTANO AI FASTI DELL’ANTICA SERENISSIMA E ALLE MAGIE DEI MAESTRI DI MURANO

LOOKING GOOD IN THE “GOLD OF VENICE”THE SPLENDOUR OF THE GREAT DAYS OF THE SERENISSIMA AND ALL THE MAGIC OF MURANO C0MES ALIVE IN THE GLASS JEWELLERY BY “ORI DI VENEZIA”

servizio/story sumodp.com

a lavorazione del vetro a lume è una delle arti più an-tiche di Murano, grazie alla quale i maestri vetrai creano og-getti unici mescolando canne di vetro e materiali diversi e preziosi per dare vita a colori vivi e a magiche trasparenze. Proprio con questa lavorazione nascono i gioielli di vetro de “Gli Ori di Venezia”, leader mondiale nella produzione di questi oggetti tradizionali di rara bellezza.

Utilizzando le antiche tecniche dei maestri vetrai muranesi, sapientemente mescolate con moderni strumenti industria-li, l’azienda produce l’intera e sterminata gamma di perle di vetro con standard di qualità talmente elevati da aver fatto diventare Gli Ori di Venezia il brand di riferimento per le aziende che trasformano questi oggetti in fashion jewelry.Pezzi esclusivi, oggetti senza tempo lavorati a mano che rac-

Lampworking is one of Murano’s oldest techniques, enabling skilled glassworkers to create unique masterpieces in brilliant co-lours and magical transparencies from dif-ferent coloured glass straws and a range of other precious materials.

A technique that lies at the heart of the “Ori di Venezia” jewellery range, as world lea-ders in the production of these superb tradi-tional gems. Using the age-old expertise of Murano’s famed glassworkers in a modern industrial context, Ori di Venezia produces a

vast range of hi-spec glass beads which have made them key players for companies who then transform the beads into fashion jewel-lery. Timeless, exclusive hand-crafted pieces that notch up success after success at leading jewellery fairs around the world, the “Ori

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colgono successi nelle più importanti fiere orafe nel mondo, infatti i gioielli di vetro rappresentano il naturale sviluppo della vastissima produzione di perle. Inoltre, Fabiano Zorzetto - fondatore de Gli Ori di Venezia - si è recentemente proposto ai mercati duty free con il brand Venice-Flair, dedicando al pubblico internaziona-le una linea di gioielli che reinterpreta in chiave contemporanea la magia del vetro, fondendo il gusto contemporaneo e l’ele-ganza della Venezia antica. Il risultato è un successo mondiale che parte dagli uffici dell’azienda a Venezia, Tokyo e New York per arrivare ai quattro angoli del globo: dall’Australia a Hong Kong, dal Cile al nord Europa, dall’Asia all’America. n

Approfondimenti / Find out moreLe creazioni de “Gli Ori di Venezia” sono sui website www.glioridivenezia.it e www.veniceflair.com / The “Ori di Venezia” are on the websites www.glioridivenezia.it and www.veniceflair.com

Deus ex machinaA fianco: Fabiano Zorzetto, titolare de Gli Ori di Venezia e ideatore del brand VeniceFlairRight: Fabiano Zorzetto, owner of the Ori di Venezia brand and creator of the VeniceFlair range

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di Venezia” brand has taken the company’s huge production of pearls and beads to the next level. And the dynamic founder of Ori di Venezia, Fabiano Zor-zetto, has also recently broken in to the duty free market with the Venice- Flair brand, a line of jewellery with a contemporary take on the supreme elegance of traditional Venetian glasswork, designed for an international

clientele. Success has spread swiftly from the company’s offices in Venice, Tokyo and New York to all four corners of the globe, from Australia to Hong Kong, Chile to Northern Europe and Asia to America. n

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ALFA ROMEO 4C, UNA BABY SUPERCARservizio/story FEDERICO FERRERO (TWITTER @FEDERICO988)foto/photos ALESSANDRO ALTAVILLA

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ALFA ROMEO 4C, UNA BABY SUPERCAR

CARATTERE DA SUPER CAR, DIMENSIONI CONTENUTE, MOTORE DA 240CV E UN PESO DI SOLI 895 KG. QUESTO È IL BIGLIETTO DA VISITA DI QUESTO GIOIELLINO CHE RIPORTA IL BISCIONE AI FASTI DI UN TEMPO. UN GIOCATTOLINO PER DRIVER CURIOSI E AMANTI DEI MATERIALI HI-TECH

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Design italiano / Italian Design Le linee della nuova 4 C sono nate nel Centro Stile Alfa RomeoThe new 4 C is a thoroughbred straight from the Alfa Romeo Style Centre

ALFA ROMEO 4C, THE POCKET-SIZED SUPERCAR. ALL THE OOMPH OF A THOROUGHBRED SUPER CAR IN LESS SPACE, WITH A 240 BHP ENGINE AND WEIGHING IN AT JUST 895 KG, THIS IS ALFA ROMEO’S NEWEST LITTLE BACK-TO-THEIR-SPORTY-FUTURE GEM. THE IDEAL STOCKING PRESENT FOR PLENTY OF FAST-PACED HI-TECH FUN

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attesa era tanta, finalmente dopo aver-la vista esposta nei saloni dell’auto di mezza Europa ci siamo messi alla guida dell’Alfa Romeo 4C. Un’auto che rappresenta il punto di partenza per il rilancio del Biscione, pas-sionale e sportiva che non può lasciare indif-ferenti i cuori degli autoappassionati.Prodotta nello stabilimento Maserati di Mo-

dena e disegnata dal Centro Stile Alfa Romeo, la nuova 4C è oggettivamente bellissima, fi-lante e sensuale. Le dimensioni la collocano nella lista delle baby-supercar essendo lunga poco meno di 4 metri, larga 200 cm, alta 118 cm e con un passo inferiore a 2,4 metri. L’Al-fa Romeo 4C richiama immediatamente al-cuni modelli iconici della tradizione che han-

Per pochi, non per tutti / For a lucky fewLa disponibilità annuale della vettura è limitata a 3.500 esemplari, dei quali 1.000 destinati all’Europa. L’Alfa Romeo 4C sarà in vendita al prezzo di 54.300 euro / Only 3500 4Cs are to be produced each year, with a mere 1000 for the European market. The Alfa Romeo 4C is on sale at 54,300 Euros

We’d been looking forward to it for some time as we tracked the Alfa Romeo 4C round Europe’s car shows, and then we finally managed to get behind the wheel. This car is the alpha in Alfa Romeo’s bid to get back on

track with the sort of sport and passion that can hardly fail to win over the hearts of your true petrol heads.Produced at the Maserati works in Modena and designed by the Alfa Romeo Style Centre, the

new 4C is sleek and sensual in anyone’s book, in a word: bellissima. At just a tad under 4 metres long, 2 metres wide, 1.18 metres high and with a wheelbase of under 2.4 metres it comes firmly into the compact

Misure ridotte / Compact carLa lunghezza della vettura è di soli 399 centimetriJust 399 cm long

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CARATTERISTICHE TECNICHE

Lunghezza/Larghezza/Altezza: 399 cm/ 186 cm/118 cm Passo: 2380 mmPeso a vuoto Norma DIN: 895 kgFreni: Freni anteriori Dual-cast autoventilanti forati 305x28 mm con pinza fissa a 4 pistoncini Brembo, freni posteriori Autoventilanti forati 292x22 mmAccelerazione (0-100 km/h): 4,5 secondi Spazio di frenata 100-0 km/h (m): 36 metri Velocità massima: 258 km/hSerbatoio carburante: 40 litri

MOTOREDisposizione: Motore centrale, trazione posterioreNumero Cilindri: 4Cilindrata: 1742 cm³Potenza (DIN): 177 kW (240 CV) a 6.000 giri/min.Coppia massima: 350 compresa tra 2200 e 4250Classe ambientale: Euro 6Differenziale: Q2 Elettronico

CAMBIOAlfa TCT doppia frizione a secco, con comandi al volante e funzione Launch Control

TECH SPECS Length/Width/Height: 399 cm/ 186 cm/118 cm Wheelbase: 2380 mmDry weight: 895 kgBrakes: Front brakes Brembo dual-cast ven-tilated drilled 305x28 mm discs, rear brakes ventilated drilled 292x22 mm discsAcceleration (0-100 km/h): 4.5 secondsBraking 100-0 km/h (m): 36 metres Max speed: 258 km/hTank: 40 litres

ENGINELayout: transverse four-cylinder, rear wheel drive engineCylinders: 4Engine displacement: 1742 ccMaximum power: 177 kW (240 bhp) @ 6000 rpm.Maximum torque: 350 kgm @ 2200 to 4250 rpmEnvironmental Class: Euro 6Differential: Q2 Electronic

GEARSAlfa DCT double dry clutch paddle gear with Launch Control

no lasciato un segno importante nella storia del Marchio. Uno su tutti è sicuramente la 33 Stradale del 1967, una vettura che coniugava le estreme esigenze meccaniche e funzionali ad uno stile essenziale.Un’altro dato importantissimo è quello sul peso, solo 895 kg che collocano la nuova Alfa Romeo 4C tra le auto più leggere del mondo. Per raggiungere questo ambizioso traguar-do gli ingegneri hanno lavorato molto sui materiali. Il segreto della leggerezza risiede nell’utilizzo del 10% di fibra di carbonio che, sull’intero volume della 4C, rappresenta ben il 25%. Di fatto, la nuova vettura ha una mo-noscocca in carbonio che grazie ad un pro-cedimento tecnico specifico è un monolito e come tale reagisce alle sollecitazioni esterne,

con evidente vantaggio in termini di com-portamento dinamico. Non solo carbonio, anche l’alluminio è stato utilizzato per ridur-ne il peso e aumentarne la rigidità. Infine per ottenere il minore peso possibi-le non si è trascurato alcun materiale, vetro compreso. Tutti i cristalli sono più sottili, mediamente del 10% rispetto a quelli nor-malmente adottati da una vettura consenten-do così una riduzione di peso media del 15%.All’interno si respira l’atmosfera tipica di una supercar, tutta la plancia è driver orien-ted, grazie ad una strumentazione digitale e ai selettori del cambio TCT collocati sul vo-lante opportunamente sagomato. L’ambien-te è nero dark, impreziosito solo da qualche dettaglio metallico effetto alluminio. Il vero

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supercar category. The Alfa Romeo 4C is very much in the grand tradition of some of the marque’s most iconic models. The 33 Stradale from 1967 springs to mind, a car that mated extreme mechanics to essential style. Another vital statistic is this car’s weight; at a mere 895 kg the new Alfa Romeo 4C is one of the lightest cars in the world. The Alfa engineers definitely deserve an A for effort

here, working primarily on the materials. The secret lies in the 10% of carbon fibre that escalates to a massive 25% in the entire volume of the 4C. The car effectively has a technologically advanced one-piece carbon fibre tub which is as tough as nails and has a magic effect on its dynamics. And helping all that carbon fibre along to keep the weight down and ensure rigidity is a healthy dose of aluminium.

Weight has been shaved off wherever possible, paring materials down ruthlessly. All the glass is on average 10% thinner than normal, cutting average weight by an overall 15%. The interior is redolent of the typical supercar, with a driver-oriented dash complete with the requisite digital dials and paddle DCT gears on the sculpted steering wheel. The whole thing is remorselessly

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protagonista è ancora il carbonio che è pre-sente dentro e fuori la vettura. Un’auto con queste caratteristiche non può non essere portata in pista, per questo l’abbiamo testa-ta sull’Alfa Track all’interno dell’impianto Balocco Proving Ground del gruppo Fiat. A colpirci immediatamente è stato il sound di questa 4C, bello pieno e possente. Gli inge-gneri hanno lavorato molto e ci hanno detto che sono state enfatizzate le basse frequenze per esaltare il tipico rombo Alfa. Il motore,

il nuovo Turbo Benzina 1750 a 4 cilindri con 240cv, ha una buona erogazione, ma è l’handling ad essere fantastico. La 4C è mol-to precisa sull’anteriore e nel misto stretto è incollata alla strada. Nei curvoni veloci poi, emerge l’ottima stabilità anche del posteriore con una notevole accelerazione laterale. Infi-ne ci è piaciuto molto il feeling di guida che si instaura con 4C grazie allo sterzo mecca-nico, privo di servo-assistenza, progressivo e sincero. n

PER VERI AUTOAPPASSIONATILe notizie e le accurate prove su strada del portale Autoappassionati.it dedicato alla passione per l’auto, possono oggi essere lette su smartphone e tablet grazie alla partnership con News Republic. Disponibile in 8 edizioni in 5 lingue diverse si tratta di una delle appli-cazioni di news più scaricate su Android, iOS e Windows 8.Gli articoli del portale Autoappassionati.it sono presenti all’interno delle sezioni «Tutta l’attualità», in «Motori» e per le prove su stra-da anche nella sezione «Prove su strada».A questo si aggiunge il fatto che le notizie del portale Autoappassionati.it sono disponibili anche all’interno delle altre applicazioni di proprietà dell’editore Mobiles Republic: Sports Republic, con focus dedicati ai campionati automobilistici, Appy Geek, con speciali sulla tecnologia del mondo automotive, GLAMLIFE, con articoli relativi a tutto il fashion che gira attorno all’auto e Appy Gamer con le nostre recensioni dei più bei video giochi di auto.Infine, grazie alla modalità di lettura offline, News Republic permette di restare sempre aggiornati anche mentre si vola. Questa funzionalità è facilmente attivabile dal menù impostazioni principale dell’applicazione. Per scoprire di più accedi al QR Code.

LIKE CARS? LIKE THIS!All the news and road tests from the Autoappassionati.it portal, dedicated to those with a passion for cars, are now available on your smart phones and tablets, thanks to a new partnership with News Republic. Available in 8 editions in 5 different languages, this is one of the most popular news apps on Android, iOS and Windows 8 platforms.The Autoappassionati.it portal articles are in the “News”, “Engines” and “Road Tests” sections.You can also now get all the news from Autoappassionati.it on other apps from Mobiles Republic: Sports Republic, with a focus on racing and championships, Appy Geek, with specials on technology, GLAMLIFE, with articles on fashion trends in and around the world of motoring and Appy Gamer with reviews on all the best car video games.And for people on the move News Republic also has an offline mode, so you can keep up to date even when you’re flying. Just activate the offline function in the settings menu. Find out more from QR Code.

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black, relieved by the odd metallic aluminium-effect detail here and there. While the true star of the show is the carbon fibre, well to the forefront both inside and outside the car. Obviously the only place to take a car like this is onto the track, so we headed for the Alfa Track in the Fiat Balocco Proving Ground. The first thing that

struck us about the 4C was the sound, deep-throated and powerfully satisfying. The engineering team had put the hours in here too, and tweaked the lower frequencies to deliver a typical Alfa roar. The engine, the new 4-cylinder Turbo Benzina 1750 with its 240 bhp, does its job well, but it’s the handling that really had us

cheering. The 4C is extremely precise in front and on a narrow, winding road it’s absolutely glued to the tarmac. The fast bends highlight the stability of the rear end, with plenty of lateral acceleration. And the other thing we really appreciated was the 4C’s feel, with no power steering to get in the way of this genuine driving experience. n

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LA NATURA PROTAGONISTAA VERONA E A VICENZAALLA MOSTRA “VERSO MONET” SONO ESPOSTI I GRANDI CAPOLAVORI DEDICATI ALL’INTERPRETAZIONE DEL PAESAGGIO TRA IL SEICENTO E IL NOVECENTO

NATURE PROTAGONIST IN VERONA AND VICENZALANDSCAPE MASTERPIECES FROM THE 17TH TO THE 20TH CENTURIES IN THE “AROUND MONET” EXHIBITION

servizio/story ETTORE SCALA

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CULTURACulture

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Svolta epocale / Turning pointIn apertura: Le ninfee di Claude Monet (1903) On the previous page: Water Lilies by Claude Monet (1903)

accontare lo studio della Natura a partire dal 1600, per giungere alle ninfee di-pinte da Claude Monet nella prima parte del ’900. Questo l’obiettivo della mostra “Verso Monet” in corso a Verona fino al 9 febbraio (Palazzo della Gran Guardia) e in program-ma a Vicenza (Basilica Palladiana) dal 22 feb-braio al 4 maggio. La mostra, che si avvale di oltre novanta dipinti e di una decina di

preziosi disegni, ha dunque come leit motiv il paesaggio non più visto come semplice fondale scenografico, bensì come protagoni-sta assoluto e dominante. E di secolo in se-colo, di artista in artista, si giunge infine a Monet, che trapassa dal senso della realtà per appoggiarsi quasi totalmente sull’esperienza interiore. Monet, dunque, quale paradigma del nuovo paesaggio: ecco perché le opere del

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The “Around Monet” exhibi-tion currently in Verona until 9 February (Palazzo della Gran Guardia) and then in Vicenza (Basilica Palladiana) from 22 February to 4 May explores the theme of the study of nature in painting from 1600 to Claude Monet’s famed water lilies from the early 20th century. The over 90 paintings and dozen dra-

wings in the exhibition illu-strate how landscape gradually became a subject in its own right, rather than merely a backdrop. The centuries and the artists both culminate in Monet, who transcends a sense of the reality of nature in favour of expressing his perceptions. Monet, therefore, as the paradigm of a new form of landscape art, and the leading

artist in the exhibition, with his 20 paintings forming virtually a mini-exhibition on their own account. The exhibition opens in the 17th century with initial ventures by Annibale Carracci and Domenichino and on to Lor-rain, Poussin and Salvator Rosa to document the transition from “false” to “true” nature, before moving on to their contempora-

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maestro francese (una ventina) coprono una parte ampia dell’intera esposizione, dando corpo a una vera e propria “mostra nella mo-stra”. Il percorso espositivo prende il via dal Seicen-to e dalle esperienze introduttive di Annibale Carracci e Domenichino, fino a quelle di Lor-rain, Poussin e Salvator Rosa per documenta-re il passaggio “dal falso al vero della natura”,

passando poi in Olanda per scoprire come diversi artisti si cimentino nell’esplorazione diretta della Natura.Per il Settecento la prima sosta è su Van Wittel per la nascita del concetto di veduta, e poi è il turno di un suggestivo affondo su Canaletto, Bellotto e Guardi a sintetizzare la meravigliosa età della veduta veneziana, con una ventina di opere per lo più provenienti

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Vedute francesiFrench landscapesIn alto, da sinistra: Manet, Barche ad Argenteuil, 1874; Cézanne, La diga di François Zola, 1878-1879Above left: Manet, Boats at Argenteuil, 1874; Cézanne, The François Zola Dam, 1878-1879

Isola felice / Isle of BlissA fianco: Gauguin, Paesaggio tahitiano. I maiali neri, 1891Right: Gauguin, Tahiti, The Black Pigs, 1891

Dal Seicento al Romanticismo / From the 17th century to RomanticismNella pagina precedente dall’alto in senso orario: Domenichino, Paesaggio con fiume e barche, 1603-1605; Canaletto, Il Bacino di San Marco dalla Giudecca, 1722; Friedrich, Mare al chiaro di luna, 1835-1836; Turner, L’eruzione delle Souffrier Mountains nell’isola di San Vincenzo a mezzanotte, 1815On the previous page from the top clockwise: Domenichino, Landscape with River and Boats, 1603-1605; Canaletto, The Bacino di San Marco looking North, 1722; Friedrich, Seashore by Moonlight,, 1835-1836; Turner, The Eruption of the Souffrier Mountains, in the Island of St Vincent at Midnight, 1815

ries in Holland, who produced works considered milestones in the new, more direct, depiction of nature.The 18th century opens with Van Wittel and the birth of the concept of the veduta, then pro-ceeds with a foray into Cana-letto, Bellotto and Guardi with about 20 works representing the marvellous age of the Venetian veduta, most of them on loan

from American museums and exhibited here for the first time in Italy. The exhibition then goes on to the 19th century, with Turner, Constable and Friedrich interpreting nature in the new spirit of Romanticism. Next come various forms of realism, where visitors make the rounds between Barbizon in France, Scandina-via, East Europe and the Ame-rica of the Hudson River School.

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da musei americani e per questo mai esposte in Italia. Si entra quindi nel diciannovesimo secolo, con Turner, Constable e Friedrich che interpretano la Natura secondo il nuovo spirito romantico. I vari realismi conducono poi il visitatore tra la Francia di Barbizon, la Scandinavia, l’Europa dell’Est e l’America della Hudson River School. Infine le sezio-ni dedicate all’Impressionismo e a Claude Monet: tocca infatti all’artista parigino a ro-vesciare, utilizzando dapprima gli elementi proprio del realismo, il concetto di paesaggio dipinto, per lasciarsi poi affiancare dagli altri impressionisti e dai post-impressionisti: si va così da Renoir a Sisley, da Pissarro a Caille-botte, da Degas a Manet, fino a giungere alle esperienze fondamentali di Van Gogh, Gau-guin e Cézanne. Una meravigliosa passeggia-ta, dunque, in compagnia dei grandi maestri dell’arte moderna. n

Vademecum La mostra “Verso Monet” è in corso a Verona, presso il Palazzo della Gran Guardia, dove resterà aperta fino al 9 febbraio; dal 22 febbraio al 4 maggio 2014 la mostra si trasferirà a Vicenza, presso la Basilica Palladiana. Per informazioni e prenotazioni: +39 0422 429999; www.lineadombra.it The “Around Monet” exhibition is currently in Verona at the Palazzo della Gran Guardia and is open until 9 February; from 22 February to 4 May 2014 it moves to the Basilica Palladiana in Vicenza. Info and bookings +39 0422 429999; www.lineadombra.it

Genio artistico / Artistic geniusIn questa pagina, dall’alto in senso orario: Monet, La facciata della Cattedrale di Rouen e la Torre d’Albane (mattina), 1894; Van Gogh, Campi di grano in un paesaggio collinare, 1889; Monet, San Giorgio Maggiore al crepuscolo, 1908On this page, clockwise: Monet, Rouen Cathedral Façade and Tour d’Albane (Morning Effect), 1894; Van Gogh, Wheat fields in a mountainous landscape, 1889; Monet, San Giorgio Maggiore at Dusk, 1908

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Last come the sections dedicated to Impressionism and Claude Monet. It was Monet who used realism as a springboard to revo-lutionise the concept of landscape

painting, later to be joined by his fellow Impressionists and Post-Impressionists: paintings range from Renoir to Sisley, Pissarro to Caillebotte and Degas to Ma-

net, and on to the key experiences of Van Gogh, Gauguin and Cézanne. An enchanting stroll through some of the great masters of modern art. n

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BODONI TORNA A ILLUMINARE PARMALA MOSTRA SUL “PRINCIPE DEI TIPOGRAFI NELL’EUROPA DEI LUMI E DI NAPOLEONE” SARÀ APERTA FINO AL 12 GENNAIO: UN’OCCASIONE D’ORO PER SCOPRIRE IL TALENTO DELL’ARTIGIANO-ARTISTA CHE FECE DELLA CITTÀ EMILIANA UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER NOBILI E INTELLETTUALI DELL’EPOCA

BODONI ILLUMINATES PARMA. THE EXHIBITION “A PRINCE OF PRINTERS IN THE EUROPE OF THE ENLIGHTENMENT AND NAPOLEON” IS OPEN UNTIL 12 JANUARY: THE PERFECT OPPORTUNITY TO DISCOVER THE TALENTS OF A MASTERCRAFTSMAN AND ARTIST WHO MADE PARMA A MAGNET FOR THE ARISTOCRACY AND ACADEMICS OF HIS TIME

servizio/story CARLO RAVELLO

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CULTURACulture

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er chi non ha mai sentito parlare di Giam-battista Bodoni, il grande tipografo morto a Parma il 30 di novembre di 200 anni fa, sia sufficiente accedere al proprio personal com-puter, e verificare all’interno del programma di videoscrittura quanti sono le varietà di font denominate, appunto, Bodoni (nel mio ce ne sono quattro). “Tipo di carattere carat-terizzato da ampio contrasto tra linee spesse e sottili, grazie di tipo moderno ed enfasi sui tratti verticali”, si legge su enciclopedie e

dizionari. Ma per tutti coloro che vogliono sapere qualcosa di più di questo straordinario artigiano-artista originario di Saluzzo e vis-suto nel periodo dei Lumi e di Napoleone, la visita alla mostra in corso a Parma, presso la Biblioteca Palatina, il Teatro Farnese e la Galleria Nazionale, è fortemente consigliata.In un contesto spettacolare – la Galleria Pe-titot della Biblioteca Palatina e i saloni neo-classici della Galleria Nazionale giustificano da soli una visita – sono infatti esposti i raffi-

If you haven’t ever heard of Giambattista Bodoni, the great printer who died in Parma on 30 November 200 years ago, just take a quick look on your computer and see how many fonts are called Bodoni (mine has four). “Typeface characterised by extreme contrast between thick and thin strokes, modern grace and heavy emphasis on the ver-tical strokes”, is the description found in many dictionaries and encyclopaedias. But if you want to find out a bit more about this extremely gifted craftsman and

artist originally from Saluzzo, who lived during the period of the Enlightenment and under the rule of Napoleon, a look in on the exhibition currently being held at the Biblioteca Palatina, Teatro Farnese and Galleria Nazionale in Parma is a must.Bodoni’s elegant, erudite volu-mes and the exhibition detailing how these masterpieces of the printers art were produced and marketed to courts, academies, libraries and the intelligentsia of the day, are on display in the superb setting of the Galleria

Maestro raffinatoMaster CraftsmanSotto: Giambattista Bodoni, in un ritratto dell’epoca. Nella pagina a fianco, in basso “L’apoteosi di Bodoni”Below: a contemporary portrait of Giambattista Bodoni. Opposite, below: “The Apotheosis of Bodoni”

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Vademecum “Bodoni - Principe dei tipografi nell’Europa dei Lumi e di Napoleone” è in corso a Parma, presso la Biblioteca Palatina, il Teatro Farnese e la Galleria Nazionale. Orari: dal martedì alla domenica, ore 9-18. Domenica ultimo ingresso dalla Biblioteca Palatina alle ore 16.30. www.mostrabodoni.it / “Bodoni - A Prince of Printers in the Europe of the Enlightenment and Napoleon” at the Biblioteca Palatina, Teatro Farnese and Galleria Nazionale, Parma. Open: Tues-Sun 9 am - 6 pm. Last access through the Biblioteca Palatina at 4.30 pm on Sundays. www.mostrabodoni.it

nati volumi bodoniani e le testimonianze del processo di realizzazione e di commercializ-zazione di tutti quei capolavori che, per con-tenuto e qualità di stampa, erano contesi da corti, accademie, biblioteche e intellettuali dell’epoca.Due le sezioni visitabili; in “Bodoni, gli am-bienti culturali e le corti” si rivivono i primi passi dell’attività del maestro italiano, che si forma nella tipografia paterna, e da Saluzzo si trasferisce poi a Roma per lavorare alla stam-peria di Propaganda Fide. Successivamente l’approdo alla corte di Parma, tra le più “il-luminate” ed internazionali nell’Italia fram-

mentata d’allora: da questo momento non è più Bodoni a proporsi alle corti europee, ma sono re, papi e principi a recarsi a Parma, nella sua “stamperia”, per commissionargli o assicurarsi le sue ambite edizioni. Nella città emiliana il famoso tipografo diviene anche punto di riferimento per scrittori, pensatori e storici dell’epoca: alle idee degli intellet-tuali egli sa dare infatti non solo forma fisica, trasponendole in libri di grande eleganza e rigore, ma anche ampia diffusione. Alla “Fabbrica del libro perfetto” è invece riservata l’altra sezione della mostra; dopo aver ammirato i capolavori che raccontano la

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Attrezzi del mestiere / ToolboxSopra: la cassetta dei punzoniAbove: typeface

Petitot in the Biblioteca Palati-na and the neoclassical Galleria Nazionale, both well worth a visit in their own right.The exhibition is divided into two sections; “Bodoni, Culture

and Courts” retraces the early career of the maestro as he learnt his trade in his father’s printing works in Saluzzo, before moving to Rome to work for the Propa-ganda Fide printing press. Later

he joined the court at Parma, one of the most enlightened and in-ternational in the complex, frag-mented Italy of the time. From now on Bodoni had no need to seek the entrée to the courts of Europe; kings, popes and princes beat a path to his printing press in Parma to commission works, or procure a copy of one of his sought-after editions. In Par-ma he also became the centre of a circle of writers, thinkers and historians, publishing their wor-ks in flawlessly-executed, luxu-rious editions which had all the

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storia del libro a stampa, il visitatore pas-sa a Bodoni e attraverso gli strumenti per la fusione dei caratteri in piombo e per la composizione dei testi, attraverso le prime edizioni ma soprattutto gli esemplari più belli usciti dai torchi bodoniani, riesce ad apprezzare quanto radicale sia stata la sua rivoluzione nella storia dell’arte tipografi-ca. Una rivoluzione frutto, come la mostra ben documenta, di una maniacale atten-zione per ogni fase del lavoro, sempre con obiettivi di qualità e eleganza elevatissimi. “Io non voglio che cose magnifiche e non lavoro per la volgarità dei lettori” sostene-va del resto Bodoni. Affermazione sincera o paradosso a fini di marketing? A Parma scoprirete la risposta. n

Opera famosa / Famous workUna delle più celebri edizioni del Bodoni, “Le Stanze” di Poliziano / One of Bodoni’s most famous works, Poliziano’s poem “Le stanze”

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added advantage of enjoying a wide readership. The other sec-tion of the exhibition is entitled “Printing the Perfect Book”. Here visitors can admire master-pieces illustrating the history of printed books, before moving on

to Bodoni himself and the actual tools that were used to make the lead type and set them in the press, and then appreciate what a revolution he represented in the history of printing through some of the best examples of the volu-mes produced by his press. A revolution guided, as the exhibition explains, by an al-most manic attention to detail during each stage of production, in his obsessive search for the highest possible levels of quality

and style. “All I want to do is print magnificent books and do not work for the vulgar mass of readers” as Bodoni himself proclaimed. A Cri du Coeur or marketing ploy? Come to Parma to judge for yourself. n

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PALAZZO PEPOLI, NON CHIAMATELO MUSEOLA STORIA DI BOLOGNA RACCONTATA A GRANDI E PICCINI CON REPERTI, FILMATI, EFFETTI SCENICI E MOLTA FANTASIA. RESTANDO CORRETTI SOTTO IL PROFILO FILOLOGICO, MA CON LA SANA VOGLIA DI INCURIOSIRE E STUPIRE I VISITATORI

PALAZZO PEPOLI, NOT A MUSEUM? THE HISTORY OF BOLOGNA FOR GROWN UPS AND CHILDREN ALIKE, WITH EXHIBITS, FILMS, SCENIC EFFECTS AND LASHINGS OF CREATIVITY. A FAITHFUL HISTORICAL ACCOUNT WITH A HEALTHY DESIRE TO WOW ITS VISITORS

servizio/story GIOVANNI DE LUCA

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Culture

La città delle acque The city waterwaysCome in un film, fra suoni, luci e filmatiLights, sounds and video

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imenticate i musei un po’ impolvera-ti, grigi e silenziosi. Pensate invece ad uno spazio multimediale, filologicamente rigo-roso nell’allestimento, ma ideato per stupire l’occhio e intrigare chi lo visita. Un percorso studiato per ripercorrere la storia di Bologna dagli Etruschi ad oggi, con l’aiuto di artifici scenici degni di una rappresentazione teatra-le. E che i puristi non si scandalizzino se in un “museo” viene dedicato spazio ai ricami o ai burattini, perché la storia non è scandita

solo dai grandi eventi, ma anche dalla quo-tidianità, aspetti che riescono ad entrare nel cuore del grande pubblico e stimolare la fan-tasia toccando corde diverse da quelle classi-che.Per tuffarsi in questo mondo parallelo basta varcare la soglia di Palazzo Pepoli, ultimo anello di “Genus Bononiae” un percorso ar-ticolato in edifici del centro storico di Bolo-gna, restaurati e recuperati all’uso pubblico: la Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio

Forget about all those dusty old museums, grey and silent. Think multimedia; historically spot-on, but designed to impress and intrigue visitors. An exhi-bition which explores the history of Bologna from the Etruscans to the present day, with the help of

some scenic effects worthy of the theatre. Old-fashioned purists may tut-tut over a museum that dedicates space to embroidery or puppets, but history is not just great events, it is also very much everyday life, capable of tou-ching the hearts and stimula-

ting the curiousity of the general public perhaps even more than “traditional” approaches.Explore this parallel world by popping into Palazzo Pepoli, the last link in the “Genus Bo-noniae” running through eight completely renovated buildings

Spazi ritrovatiA new lease on lifeFoto sopra da sinistra:la torre del tempo che si erge all’interno dell’antica corte del PalazzoThe Time Tower in the Palazzo’s medieval courtyard

I fasti dell’incoronazione in una ambientazione molto teatraleCharles V’s magnificent coronation

Anche Guccini, noto cantautore emiliano, è fra i bolognesi celebri che si raccontano in uno spazio multimediale del museoFrancesco Guccini, a well-known local singer, is one of the famous people from Bologna who tell their tale in one of the museum’s multimedia areas

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in Poggiale, con un ricco patrimonio libra-rio a partire dal 1500; San Colombano, con la collezione degli strumenti musicali antichi del Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini; la Chiesa di Santa Cristina, ricca di opere d’ar-te e sede di concerti; Santa Maria della Vita, ove è collocato il Compianto sul Cristo Mor-to di Niccolò dell’Arca; Palazzo Fava. Palaz-zo delle Esposizioni, affrescato dai Carracci e centro interamente destinato a mostre; Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo; San

Michele in Bosco, grande belvedere affacciato su Bologna, ricco di opere d’arte. Ma torniamo al museo della Storia di Bolo-gna, allestito nel cuore di un grande palazzo medievale, reinventato dall’architetto Mario Bellini e arricchito dal progetto grafico di Italo Lupi. Al centro della corte di Palazzo Pepoli è stata collocata, “La Torre del Tem-po”, una struttura di vetro e acciaio che rein-venta la corte sfigurata dal tempo facendole riacquistare dignità e funzione. Una lanterna

GENUS BONONIAE“Genus Bononiae. Musei nella Città” è un percorso culturale, artistico e museale artico-lato in edifici nel centro storico di Bologna, restaurati e recuperati all’uso pubblico: la Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, con un ricco patrimonio librario a partire dal 1500; San Colombano, con la collezione degli strumenti musicali antichi del Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini; la Chiesa di Santa Cristina, ricca di opere d’arte e sede di concerti; Santa Maria della Vita, ove è collocato il Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca; Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni, affrescato dai Carracci e centro interamente destinato a mostre; Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo; San Michele in Bosco, grande belvedere affacciato su Bologna, ricco di opere d’arte.

GENUS BONONIAE“Genus Bononiae. Museums in the City” is a cultural and artistic museum route running through eight renovated buildings in the historical centre of Bologna all open to the public: the San Giorgio in Poggiale Library of Art and History with its rich collection of books dating from the 1500s onwards; San Colombano, with a collection of ancient musical instruments belonging to the musician Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini; the Church of Santa Cristina with its works of art, where concerts are held; Santa Maria della Vita, housing the terracotta sculptures Il Compianto sul Cristo Morto by Niccolò dell’Arca;  Palazzo Fava, the exhibition centre frescoed by the Carraccis; Casa Saraceni, home to the Carisbo Foundation and San Michele in Bosco, a magnificent belvedere lo-oking out over Bologna, with a rich collection of art works.

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in the historical centre of Bolo-gna now all open to the public: the San Giorgio in Poggiale Li-brary of Art and History with its rich collection of books dating from the 1500s onwards;  San Colombano, with a collection of ancient musical instruments be-longing to the musician Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini; the  Church of Santa Cristina with its works of art, where concerts are held;  Santa Maria della Vita, a famous sanctua-ry which houses the terracotta sculptures Il Compianto sul Cri-sto Morto by Niccolò dell’Arca;  Palazzo Fava, the exhibition centre frescoed by the Carrac-

cis; Casa Saraceni, home to the Carisbo Foundation and San Michele in Bosco, a magnificent belvedere looking out over Bolo-gna, with a rich collection of art works.But to get back to the History of Bologna museum in the heart of the medieval palazzo revamped by architect Mario Bellini with a design project by Italo Lupi. The centrepiece of Palazzo Pepo-li’s courtyard is the “Time To-wer”; a glass and steel structure conferring new-found dignity and a sense of purpose to an area once marked by the ravishes of time. A magic lantern flooded with natural light from above,

almost a challenge to Bologna famous towers. A strategic choice that streamlines the flow of vi-sitors through the ground floor and the “piano nobile” on the first floor, which both now hinge around the tower and courtyard. Palazzo Pepoli’s attraction lies in the way the exhibition centres on a series of key events, symbolic figures, anecdotes and transver-sal themes, introduced through a combination of objects, ima-ges and multimedia devices. It would be hard not to be impres-sed when you come to the section dedicated to the role of water in the city, perhaps the installation with the largest number of hi-

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magica inondata dall’alto di luce naturale, quasi a sfidare la Bologna delle Torri. Una scelta strategica, che rende possibile e flui-do l’intero percorso di visita tra piano terra e piano nobile, di cui proprio la torre e la corte diventano epicentro. L’idea vincente è quella di aver dato vita ad una sequenza di nuclei espositivi costruiti in-torno a episodi chiave, personaggi simbolici, aneddoti e temi trasversali, presentati me-diante una combinazione di oggetti, imma-gini ed elementi multimediali. Difficile non emozionarsi quando si entra nella città delle

acque, che forse è l’installazione più ricca di effetti speciali, ma ogni angolo del museo è studiato per stupire, offrendo però sempre la possibilità a chi desidera una fruizione più dettagliata di trovare elementi di approfon-dimento su ogni argomento. Il tutto con un occhio di riguardo per chi ha problemi di vista (lettering chiaro e caratteri sempre leggibili), o per chi desidera sedersi un po’ più spesso lungo le 34 sale di questo museo-non museo, che scardina i luoghi comuni e riporta in primo piano un vero sentimento di meraviglia e stupore. n

Numeri che contano / InfoPalazzo Pepoli è in via Castiglione 8 a Bologna. Tel. +39 051 1993 6370. Aperto martedì-domenica, 10-19; giovedì, 10-22. E-mail: [email protected] web: www.genusbononiae.it / Palazzo Pepoli is in Via Castiglione 8, Bologna. Tel. +39 051 1993 6370. Open Tues-Sun, 10 am - 7 pm; Thurs, 10 am - 10 pm. E-mail: [email protected] - web: www.genusbononiae.it

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Sotto il porticoUnder the portico La ricostruzione di una strada porticata della città vecchiaThe reconstruction of a porticoed street in Bologna’s old town

Sopra a destra: Palazzo Pepoli è situato in via Castiglione, nel cuore di BolognaPalazzo Pepoli is in Via Castiglione, in the heart of Bologna

tech special effects, but each part of the museum has been designed to have an impact, while still offering plenty of opportunity to go into greater detail for those with a thirst for knowledge. It is also remarkably user-friendly, with clear, easy-to-read label-

ling for people with visual im-pairment and plenty of places to sit down for a rest as you make your way through the 34 rooms of the exhibition. A museum which has broken away from any stuffy traditional mould to privilege a sense of wonder. n

AIR DOLOMITI IN-FLIGHT MAGAZINE

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LA MIA ITALIAMy Italy 31

* Ulrich Ritter è stato per 25 anni direttore del programma italiano della radio tedesca „Deutschlandfunk“ e inviato della Radiotelevisione tedesca per l´Italia.

* Ulrich Ritter was head of the Italian programme on the German radio „Deutschlandfunk“ for 25 years and the Italian correspondent for the German radio and TV corporation

A pochi passi da Bertinoro, territorio famoso per i suoi eccellenti vini, si trova all´interno di uno splendido parco di tredici ettari “Il Grand Hotel Terme della Fratta”, recentemente ri-strutturato dal patron Gian Marco Rossi per valorizzare il trinomio salute-bellezza-benessere. Dalle undici sorgenti distribuite lungo il corso del Rio Salso, sgorgano sette acque diverse con caratteristiche uniche e ricche di sali minerali ipotermali. Spesso nelle due grandi piscine ci si nuota accanto a degli astronauti russi, americani o italiani, che si rilassano nelle Terme di Fratta dopo il rientro dalle lunghe missioni spaziali.Gli amanti della buona tavola vengono in questo angolo romagnolo anche per degustare i piatti tipici di Pellegrino Artusi, letterato e gastronomo, nato nel 1820 a Forlimpopoli e morto nel 1911 a Firenze. Il suo manuale “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene“ è presente in quasi tutte le case italiane. A pochi chilometri da Fratta Terme si trova a Forlimpopoli La Casa Artusi con museo e ristorante, dove ho assaggiato i migliori tortelli e cappelletti di tutta la Romagna.

www.termedellafratta.itwww.casartusi.it

The Fratta Spa - here Astronauts Go to RelaxAn oasis of wellness in the heart of Romagna Just a stone’s throw from Bertinoro, famous for its excellent wines, is the splendid “Grand Hotel Terme della Fratta”, set in a 13-hectare park and recently completely renovated by its patron Gian Marco Ros-si to provide state-of-the-art facilities for health, beauty and wellness. The Fratta spa takes advantage of the eleven springs scattered along the Rio Salso river, with seven different types of unique mineral spa waters. You might well find yourself floating in one of the two large pools next to American, Russian or Italian astronauts, who come to the Fratta spa to relax after their long missions in space.Gourmets also visit this corner of Romagna to enjoy the cuisine associated with Pellegrino Artusi, the well-known academic and culinary expert, who was born in 1820 at nearby Forlimpopoli and died in 1911 in Florence. Virtually every Italian household has a copy of his manual “The Science of Cooking and the Art of Fine Dining”. Just a few kilometres from Fratta Terme at Forlimpopoli is Artusi’s former home, now a museum and restaurant, where I had the best tortelli and cappelletti pasta parcels in the whole of Romagna.

Terme di Fratta, dove gli astronauti si riposanoNel cuore della Romagna, un’oasi di benessere

in viaggio con Ulrich Ritter (*)Travels with Ulrich Ritter (*)

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Sopra, dall’alto: Casa Artusi è una testimonianza al genio culinario di questo letterato e gastronomo

Salute, bellezza e benessere: le tre parole chiave del Grand Hotel Terme della Fratta

Casa Artusi commemorates the culinary genius of Artusi the academic and gastronome Health, Beauty and Wellness: the three key words at the Grand Hotel Terme della Fratta

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MADONNA DI CAMPIGLIO, DOVE LO SCI È GLAMOURservizio/story ANNA ROSETTIfoto/photo courtesy APT MADONNA DI CAMPIGLIO, PINZOLO VAL RENDENA, C.BARONI, A.CAMPANILE, D.PICCIANI, D.MOSNA, TRENTINO TURISMO, A.TROVATI, P.ROMANO, A.SCHIRILLÒ

IN VIAGGIOTravel

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SKIING IS GLAMOUR IN THE HEART OF THE DOLOMITESSINCE TWO YEARS AGO, ONCE CONNECTED TO THE PISTES OF PINZOLO-DOSS DEL SABION, MADONNA DI CAMPIGLIO HAS BECOME THE HEART OF THE LARGEST SKI AREA OF TRENTINO: 150 KM OF BREATH-TAKING SLOPES

LA NOTA LOCALITA’ TURISTICA, UNITA DA DUE ANNI CON LE PISTE DI PINZOLO-DOSS DEL SABION, È IL CUORE DELLA SKIAREA PIÙ GRANDE DEL TRENTINO: 150 KM DI PISTE MOZZAFIATO

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ncastonata tra i campanili rocciosi delle Dolomiti di Brenta - vette uniche e di così rara bellezza da essere dichiarate patrimonio mondiale dell’Unesco - e le scintillanti diste-se di ghiaccio dell’Adamello-Presanella, Ma-donna di Campiglio è una delle più eleganti destinazioni turistiche dell’arco alpino.In inverno è il paradiso degli sport sulla neve. Un modernissimo sistema di veloci impianti e divertenti piste da sci arriva direttamente nel cuore della località, sulla porta dei prin-cipali hotel. Si scia dall’alba al tramonto, sen-za alcuna attesa, e anche di notte, lungo il canalone Miramonti, la pista che ha ospitato alcune tra le più famose gare della storia del-lo sci alpino.Tra il 19 e il 22 dicembre 2013 lo storico tracciato, in combinazione con la nuova pi-sta “Azzurri di Campiglio”, sarà sede di due prove di discesa libera di Coppa Europa Fis-

60ª 3Tre, in attesa del ritorno della Coppa del Mondo nel 2014. La più veloce delle discipli-ne dello sci alpino ritornerà così a Madonna di Campiglio, dopo 38 anni dall’edizione del 1975 quando la vittoria fu di “Kaiser” Franz Klammer. Raffinati hotel, in equilibrio tra tradizione e design, ristoranti gourmet, wine bar, ciocco-laterie, locali apres ski e discoteche, boutique e negozi alla moda, gallerie d’arte e d’anti-quariato compongono il mosaico Italian style dell’affascinante stazione turistica. Madonna di Campiglio è il cuore della “Skia-rea Campiglio Dolomiti di Brenta” – 150 km di percorsi sciabili e 100 piste mozzafiato – nata due anni fa dal collegamento sciisti-co con le piste di Pinzolo-Doss del Sabion, straordinario belvedere a 360° sulle Dolomi-ti di Brenta e l’Adamello-Presanella. Per chi ama le mirabolanti evoluzioni sulla tavola c’è

Set between the rock towers of the Brenta Dolomites, unique peaks of rare beauty declared UNESCO Natural Heritage, and the ice expanses of the Ada-

mello-Presanella mountains, Madonna di Campiglio is one of the excellent tourist resort of the Alps.It is the paradise of the winter sports. A very modern and fast state-of-the-art lifts system and challenging pistes arrive in the centre of the resort, close to the main hotels.Skiing from dawn to sunset, and also in the night along the Canalone Miramonti, the le-gendary ski run that has been hosted some of the most famous ski races in the history. From

19th to 22nd December 2013, the Canalone Miramonti, lin-ked with the new slope dedicated to the Campiglio skiers of the Italian team, will host the two men’s downhills of the FIS Eu-ropean Cup-60th 3Tre, waiting for the return of the World Cup in 2014. The fastest ski race co-mes back in Madonna di Cam-piglio, after 38 years from the edition in 1975, when “Kaiser” Franz Klammer won.Refined hotels, in balance betwe-en tradition and design, gourmet restaurants, wine bars, choco-

Anche di notteIn the night tooSopra: vista notturna del famoso canalone MiramontiAbove: the famous Canalone Miramonti by night

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Coppa del Mondo / Ski World CupSopra: le piste di Madonna di Campiglio ospitano da sempre le competizioni del “Circo Bianco” (a sinistra: Neureuther, Hirschere Yuasa nella gara del 18 dicembre 2012) / Above: the slopes of Madonna di Campiglio host some of the most important international ski races (left: Neureuther, Hirscher and Yuasa in the competition of 18 December 2012)

l’“Ursus Snowpark”, uno tra i migliori cin-que di tutte le Alpi. Alla fine dell’Ottocento Campiglio divenne luogo di vacanza dell’imperatore Francesco Giuseppe e dell’imperatrice Elisabetta di Baviera Sissi. Tutti gli anni, tra febbraio e marzo, la loro presenza viene celebrata in oc-casione del Carnevale asburgico, rievocazione storica in costume dei soggiorni imperiali. Un altro appuntamento internazionale da

mettere in agenda (vedi anche www.campi-gliodolomiti.it) è la 26ª edizione della “Win-ter Marathon”, gara per auto storiche che si correrà dal 23 al 26 gennaio 2014. Protago-nisti saranno duecento equipaggi provenienti da tutta Europa alla guida di auto da collezio-ne costruite prima del 1968. La competizio-ne partirà e arriverà a Madonna di Campiglio dopo aver percorso 400 km e oltrepassato 11 passi dolomitici. n

late shops, après ski and discos, boutique and fashion shops, art galleries and antique stores crea-te the mosaic of the Italian style of this fascinating tourist resort.Madonna di Campiglio is the heart of the “Campiglio Dolo-miti di Brenta” ski area – 150 km of slopes and 100 breath-taking ski runs -, born two years ago thanks to the lift connection with the slopes of Pinzolo-Doss del Sabion, a wonderful pano-ramic viewpoint on the Brenta Dolomites and the Adamello-Presanella.

Moreover, the “Ursus snow park” is waiting for the snow-board enthusiasts: it is one of the five best snow parks of the Alps.Madonna di Campiglio, in the end of the nineteenth century, became the holiday resort of the Emperor Francesco Giuseppe and the Empress Elisabetta di Ba-viera called Sissi. Every year, in February or March, the Royals are celebrated in the Habsburg Carnival event, dedicated to the Imperial past of the resort.Don’t miss another important international event, from 23rd

to 26th of January 2014: the 26th edition of the vintage sports car race Winter Marathon (see also www.campigliodolomiti.it). Two hundreds crews from all over Europe will start and ar-rive in Madonna di Campiglio, driving vintage cars built before 1968 for 400 km and crossing 11 mountain passes of the Do-lomites. n

SULLE PISTE CON AIR DOLOMITIPer chi viaggia da Monaco di Baviera e da Francoforte a Verona, Madonna di Campi-glio è ancora più vicina. Chi acquista online, sul sito www.airdolomiti.it, un biglietto A/R Monaco di Baviera-Verona e Francoforte-Verona, ha diritto ad uno sconto del 25% sull’acquisto di uno skipass plurigiornaliero (da 2 a 14 giorni valido in tutta la Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta Val di Sole Val Rendena), sui corsi collettivi di sci e snow-board e anche sul noleggio dell’attrezzatura presso le scuole di sci e i punti noleggio di Madonna di Campiglio e Pinzolo aderenti all’iniziativa. Per accedere allo sconto, il voucher di prenotazione on-line del biglietto aereo va conservato e presentato a Madonna di Campiglio o Pinzolo all’atto di acquisto dello skipass e dei servizi oggetto della promozione.

SKIING WITH AIR DOLOMITIMadonna di Campiglio is even nearer for people flying with Air Dolomiti, from Munich and Frankfurt to Verona. People buying on line, on www.airdolomiti.it, a round-trip ticket Munich-Verona or Frankfurt-Verona, will get a 25% discount on the purchase of a ski pass (from 2 to 14 days, valid in the whole Campiglio Dolomiti di Brenta Val di Sole Val Rendena ski area), on the collective ski and snowboard courses and also on the equipment rental in the ski schools and in the rental shops of Madonna di Campiglio and Pinzolo participating in the promotion.To get the discount, you must show your on line reservation voucher of the flight ticket directly in Madonna di Campiglio and Pinzolo, when you buy the ski pass or rent the services included in the promotion.

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A MONACO DI BAVIERA PER UN PIENO DI ARTEUNA VISITA AL MUSEO LENBACHHAUS, COMPLETAMENTE RISTRUTTURATO E DA POCHI MESI RIAPERTO AL PUBBLICO, È UN MUST ASSOLUTO PER CHI SI TROVA IN CITTÀ

ART IN MUNICH. A VISIT TO THE LENBACHHAUS MUSEUM REOPENED ONLY A FEW MONTHS AGO, AFTER ITS RECENT FACELIFT, IS A MUST IF YOU ARE IN TOWN

servizio/story ROSSELLA GOTTLIEBfoto/photos STÄDTISCHE GALERIE IM LENBACHHAUS MÜNCHEN

IN VIAGGIOTravel

er chi è nato e vive a Monaco, il Lenbachhaus è da sempre un’istituzione, il museo per eccellenza. Un po’ come gli Uffizi per un fiorentino. A maggior ragione oggi, dopo la radica-le opera di ristrutturazione durata 4 lunghi anni, grazie alla quale le straordinarie opere conservate presso il museo bava-rese – dal 1929 Galleria civica di Monaco – sono valorizzate al meglio.

E per il turista che si trova in città una visita al Lenbachhaus, localizzato nelle immediate vicinanze della Königsplatz e a soli cinque minuti di cammino dalla Stazione centrale, è as-solutamente un must. Prima di tutto per ammirare le sue preziose esposizioni permanenti, e soprattutto quella dedica-ta al movimento espressionista del Cavaliere azzurro. Wassily Kandinsky, Gabriele Münter, Franz Marc, August Macke,

For the people of Munich the Lenbachhaus, its Municipal Gallery since 1929, has always been an institution, the museum. A bit like the Uffizi for a Florentine. And that’s even more true now, after 4 long ye-ars of construction work cleverly designed to give its superb collection a worthy setting. For tourists a visit to the Lenbachhaus, a stone’s throw from the Königsplatz and a

five-minute walk from the Central Station, can only be a must. Firstly to admire its permanent exhibitions, especially the works by the Blue Rider Expressionist movement, with paintings by the likes of Wassily Kan-dinsky, Gabriele Münter, Franz Marc, Au-gust Macke, Paul Klee, Alexej Jawlensky and Marianne von Werefkin. The museum is home to a particularly extensive range of

artists and works from this period, and even the least attentive of visitors can hardly fail to be impressed by their lyrical, joyous inter-pretation of life painted in the years leading up to World War I.Then there is a collection in stark contrast in another of the museum’s showpieces, their New Objectivity collection. Most of the wor-ks here are from the 1920s and 1930s and

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Opere famoseFamous works

Qui a fianco: Blue Horse 1, di Franz Marc (1911)

Opposite: Blue Horse 1, by Franz Marc (1911)

Collezioni di prestigioPrestige collectionsLa nuova oggettività (qui a fianco:U-Boat war/Total War/Lost Ground, di Franz Radziwill) intende contrapporsi alla solarità delle opere realizzate dagli artisti del Cavaliere azzurro (sotto)New Objectivity (opposite: UBoat war/Total War/Lost Ground, by Franz Radziwill) opposed the sunny works by the Blue Rider artists (below)

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Paul Klee, Alexej Jawlensky, Marianne von Werefkin: l’elenco degli artisti in esposizione è eccezionalmente nutrito, e anche il visita-tore più distratto non può sfuggire a quel senso lirico e gioioso di interpretare la vita che traspare dalle opere afferenti a questo movimento, realizzate negli anni antecedenti la Grande Guerra. Una collezione, dunque, in spiccato contrasto con le opere della “nuo-va oggettività” – altro fiore all’occhiello del

museo Lenbachhaus – realizzate prevalente-mente negli anni ’20 e ’30 proprio in con-trapposizione alle allegre esplosioni espres-sionistiche. Rappresentare la realtà senza trucchi: questo, infatti, l’obiettivo di questo gruppo di artisti disillusi e pieni di cinismo, che volevano osservare le cose concrete con acutezza e lucidità, ma che tuttavia seppero conservare quella componente emotiva tipica della tradizione culturale tedesca.

Vademecum La “Städtische Galerie im Lenbachhaus” si trova a Monaco di Baviera, in Luisenstraße 33. È aperta tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 10 alle 18 (il martedì fino alle 21). Per ulteriori informazioni: www.lenbachhaus.de / The “Städtische Galerie im Lenbachhaus” is in Munich in Luisenstraße 33. Open every day except Mondays from 10 am to 6 pm (Tues late closing at 9 pm). For info www.lenbachhaus.de

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were painted in direct opposition to the cheerful expressionists’ efforts. To represent reality wi-thout resorting to any tricks was the aim of this band of cynical, disillusioned artists, who stro-ve to observe the concrete world around them with clinical pre-

cision and lucidity, but still managed to preserve that emotio-nal involvement so typical of the German cultural tradition.But the Lenbachhaus doesn’t only deal with early 20th cen-tury art. Equally celebrated is their collection of 19th cen-

tury pictures by German ar-tists, which has recently been augmented by the addition of works by the Dresden Roman-tics, paintings from the schools of Berlin and Düsseldorf, and French landscapes by the Bar-bizon school, plus a collection

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Ma l’offerta artistica del museo Lenbachhaus non si concentra soltanto sull’arte della pri-ma metà del Novecento. Parimenti celebri, infatti, la collezione dei pittori tedeschi del 19esimo secolo – recentemente arricchita dei lavori dei romantici di Dresda, delle opere della scuola berlinese e di Düsseldorf, nonchè dei paesaggisti francesi della scuola di Barbi-zon – e la collezione di arte contemporanea, in continua espansione negli ultimi 15 anni.Senza dimenticare le sale dedicate al tede-sco Joseph Beuys, uno dei rappresentanti

più emblematici delle correnti concettuali nell’arte della seconda metà del Novecento e universalmente considerato uno degli artisti più eclettici e anticonformisti degli ultimi decenni.Mostra nella mostra, infine, le installazio-ni e le altre opere che abbelliscono gli spazi espositivi del nuovo museo Lenbachhaus. Un esempio su tutti “Vortex”, la monumentale spirale di acciaio e vetro realizzata dal danese Olafur Eliasson. Insomma, la Galleria civica di Monaco vi aspetta, e non vi deluderà. n

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Ottocento tedescoGerman art in the 19th CenturySopra, da sinistra: vista di Monaco da Oberföhring, di Ernst Kaiser (1839); autoritratto di Franz Von Lenbach con moglie e figlie (1903) Above, from the left: view of Munich from Oberföhring, by Ernst Kaiser (1839); Franz Von Lenbach, self-portrait with his wife and children (1903)

of contemporary art, in constant expansion over the last 15 years. Another section is dedicated to the German Joseph Beuys, one of the most emblematic representa-tives of the conceptual currents of art in the latter half of the 20th century and universally conside-red one of the most eclectic and anti-conformist artists of the last few decades.Lastly there are the exhibits within the exhibition; the in-

stallations and works dotted de-coratively around the exhibition spaces of the new Lenbachhaus Museum. Just to cite one exam-ple, “Vortex”, a monumental spiral in glass and steel by the Danish artist Olafur Eliasson. In short, Munich’s Municipal Gallery is definitely to include on any to-do list, you won’t be disappointed. n

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A CHIANCIANOLE TERME CAMBIANO VOLTOLUNGA VITA AL TERMALISMO, VISTO NON SOLO COME STRUMENTO DI CURA E RELAX, MA ANCHE COME PUNTO DI PARTENZA PER SCOPRIRE LE BELLEZZE DELLA TOSCANA. UN PERCORSO DI BENESSERE COMPLETO, PER CHI HA VOGLIA DI TRASCORRERE QUALCHE GIORNO IN SERENITÀ FRA PISCINE, CENTRI BENESSERE, NATUROPATIA E TRATTAMENTI ESTETICI

A NEW LOOK FOR CHIANCIANOA SPA CAN BE THE PERFECT BASE TO CHILL OUT AND EXPLORE THE BEAUTIES OF TUSCANY. THE COMPLETE WELLNESS EXPERIENCE IN A WELTER OF POOLS, BEAUTY TREATMENTS AND NATUROPATHY CENTRES

servizio/story PAOLO BRISCESEfoto/photos courtesy TERME DI CHIANCIANO

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Wellbeing

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In nome del benessere Wellness starts hereSpazio agli aromiAromatherapy space

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ituate a cavallo tra la Val d’Orcia con le sue crete e la fertile Valdichiana, tra le colline dei vini di Montepulciano e le bellezze rina-scimentali di Pienza, le Terme di Chianciano sono il luogo ideale per una vacanza, dove salute e benessere si fondono sapientemente con cultura del territorio ed enogastronomia. Ne parliamo con Pier Francesco Bernacchi, Direttore Generale delle Terme di Chiancia-no.

Il concetto di terme, in profondo ripensa-mento, ieri era sinonimo solo di cura, oggi anche di lusso, benessere e relax e le Ter-me di Chianciano rappresentano una delle strutture storiche del termalismo italiano d’eccellenza. Qual è il segreto del vostro suc-cesso? Il termalismo è un settore complesso che nel corso degli anni ha cambiato il proprio po-sizionamento. Nel corso di questo processo,

si è sviluppato il comparto del benessere, fondato su applicazioni che utilizzano le pro-prietà delle acque termali. Questo è il segreto del nostro successo: avere integrato l’offerta delle cure tradizionali con le nuove propo-ste benessere, iniziando con la spa, le Terme sensoriali e arrivando all’agosto 2013 all’i-naugurazione delle piscine termali Theia. La nostra azienda è fra le più complete d’Italia e svolge attività variegate: dall’imbottiglia-mento di acque, ai tradizionali servizi sanita-ri, ai servizi benessere e fitness, comprese le produzioni cosmetiche.

Quali sono le peculiarità terapeutiche delle vostre strutture?Nei nostri parchi sgorgano le acque per la cura del fegato e dell’apparato gastroenterico; si effettua la cura idropinica con l’Acqua San-ta, cura arricchita dai bagni e fanghi epatici presso le Terme Sillene dove vengono prati-

On the cusp of the fabled Val d’Orcia and the fertile Valdi-chiana, amidst the vine-clad hills that yield Montepulcia-no wine and the Renaissance charms of Pienza, Chianciano Spa is the ideal spot for a holi-day. A place where health and wellness meet good food and wine

and all the incomparable cultu-ral heritage of the countryside, villages and towns around.Spazio Italia interviewed Pier Francesco Bernacchi, the mana-ging director of the Chianciano spa complex.

The whole outlook on spas is changing, once a spa was just a place where you went for a cure, but now they’re synonymous with luxury, wellness and relax and Chianciano has a re-putation for excellence, one of Italy’s best in this field. So what’s the secret of your success?

Approccio territorialeLooking aroundPer Pier Francesco Bernacchi le terme di Chianciano sono un ottimo modo per scoprire la Toscana e le sue bellezzePier Francesco Bernacchi is enthusiastic about Chianciano being the perfect place to explore stunning Tuscany from

Le forme dell’acquaWater shapesDalle piscine tradizionali alla Kneipp di ultima generazioneFrom traditional pools to cutting edge Kneipp treatment pools

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Identikit del buon vivere / Living wellnessLe terme di Chianciano offrono cure e benessere per tutte le età: le cure termali classiche sono usufruite da una clientela più avanti negli anni, mentreil benessere e le nuove piscine termali Theia si rivolgono a un pubblico più giovane. Comfort e relax assicurati / Chianciano spa has cures and wellness for all ages: the traditional spa cures tend to be popular with older clients, while younger people flock to the new Theia spa pools and enjoy the wellness options. Comfort and relax assured.

Stili diversi / Different stylesI vari spazi di cui dispongono le terme rispondono alle differenti proposte studiate per la clientelaChianciano has different spas designed to suit the tastes of all visitors

cati i bagni e fanghi artroreumatici, e dove si effettuano i bagni terapeutici per le patologie vascolari, senza dimenticare il Centro di ec-cellenza per la salute del fegato, uno dei fiori all’occhiello di Chianciano.

Le piscine Theia sono una struttura nuova che attira un bacino d’utenza ampio e va-riegato. Quali sono i suoi punti di forza? Il complesso delle piscine termali Theia “Il bagno degli Etruschi” ha aperto al pubblico

il 10 agosto scorso. Le piscine in parte coper-te e fruibili sia in estate sia in inverno, sono uno spazio ideale per giovani e famiglie, per chiunque voglia coniugare le cure tradizio-nali con il benessere dell’acqua termale. Sono alimentate dall’acqua della sorgente Sillene e hanno una temperatura media compresa fra i trentatré gradi e i trentasei gradi.  Il nuo-vo centro termale comprende quattro piscine esterne e tre interne, un vero tuffo nel benes-sere.

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Spas are complex activities which have gradually evolved over the years. The repositioning has seen greater emphasis being placed on wellness treatments using spa water. And that’s the secret of our success, we’ve added new wellness opportunities to our traditional cure therapies, with spas, sensory paths and newly inaugurated in August 2013 the Theia spa pools complex. The company that runs the Chianciano complex has ex-ploited the waters to their full potential, it is one of the most complete in Italy; bottling the water, providing health services and offering wellness and fitness

packages, as well as making be-auty products.

What curative properties do the waters of Chianciano have?Our parks have springs with waters that are excellent for the liver and the digestion in gene-ral; you can drink the waters at the Acqua Santa, then you can bathe and have mudpacks for your liver at the Sillene spa, which also does baths and mudpacks for rheumatism and therapeutic baths for circulatory problems. And then we also have a renowned centre for liver cures, one of Chianciano’s showpieces.

The Theia pools are a new structure which appeal to a broad clientele. What is the attraction?The Theia spa pool complex or “Etruscan Baths” opened last 10 August. A part is indoors and they can be used all year round. It’s the ideal place for young people and families, or for anyone really who wants to take advantage of traditional cures and the wellness from bathing in hot spring water. The pools are fed by the Sillene spring and have an average tem-perature of between 33°C and 36°C. Altogether there are four outdoor and three indoor pools, a real wellness opportunity.

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Un’offerta completata dal Salone senso-riale, un elegante stabilimento basato sui criteri della naturopatia. Quali percorsi possono seguire i vostri ospiti?Il Salone sensoriale, realizzato all’interno del parco termale dell’Acqua Santa, è una spa che coniuga i chakra con soluzioni architet-toniche modernissime. Suggestivi percorsi sensoriali per riequilibrare il campo energe-tico umano attraverso l’armonizzazione dei cinque elementi – Acqua, Fuoco, Terra, Aria, Etere - che costituiscono l’uomo e il cosmo. L’ospite può seguire i percorsi in chiave ri-lassante, energizzante, depurativo e riequili-brante.

Quali, invece, i trattamenti estetici da voi proposti?Presso il Salone sensoriale, il Centro Benesse-re è stato studiato per coniugare le moderne tecnologie per la “remise en forme” e il rilas-samento psico-fisico con l’estetica classica e le tecniche derivate dalla saggezza orientale, dalla naturopatia e medicina olistica. I pro-dotti a base di Acqua Santa a marchio Ther-mae spa sono dedicati al riequilibrio di viso, corpo e capelli. È possibile iniziare program-mi specifici per il recupero dell’elasticità e tonicità cutanea e per un effetto anti-age gra-zie all’utilizzo di modernissimi macchinari risultato delle ultime ricerche di cosmesi. n

L’indirizzo del benessere / Useful informationLe Terme di Chianciano sono in Via delle Rose 12 a Chianciano Terme (Siena) - Call center: 848 800 243 - [email protected] - www.termechianciano.it Chianciano spa is in Via delle Rose 12, Chianciano Terme (Siena) - Call center: +39 848 800 243 - [email protected] - www.termechianciano.it

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Dentro alla pacePerfect peaceIl raggiungimento dell’equilibrio interiore è uno degli obiettivi di questo spazio relax allestito nelle termeThe right place to seek inner harmony: spa relax area

Then there’s also your sen-sory complex, a cutting edge facility based on the crite-ria of naturopathy. What’s available for guests here?The sensory complex is part of the Acqua Santa spa park, and combines chakra with state-of-the-art architecture. There are several sensory paths to reba-lance your vital energies throu-gh the harmonisation of the five elements – Water, Fire, Earth, Air and Aether – that make up man and the cosmos. Guests can opt for a relaxing, energising, depurative or rebalancing path.

What about your beauty treatments?Our Beauty Centre in the senso-ry complex is a carefully-studied mix of modern technologies for a “remise en forme”, physical and psychological relaxation with traditional beauty treatments and techniques derived from oriental wisdom, naturopathy and holistic medicine.The products branded Thermae Spa are based on our Acqua Santa spa water and are dedi-cated to rebalancing face, body and hair. There are also speci-fic programmes to improve skin elasticity and tone, as well as anti-age treatments with all the latest machinery from cosmetic research. n

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VIAGGIO AL CENTRO DELL’ARPANuovo album, antiche passioni. Ecco perché “Le mie corde”, ultima fatica di Cecilia Chailly per Sony Classics è un ritorno alla purezza dopo quattro album pop

JOURNEY TO THE CENTRE OF THE HARP

“È un ritorno all’essenzialità delle corde, del suono acustico, del linguaggio a due pentagrammi interpretati dagli estremi sonori dell’arpa, strumento che tanto ha ancora da svelare con le sue mille sfu-

mature”. A parlare è Cecilia Chailly che racconta questo viaggio all’insegna di un linguaggio quasi minimalista, che rispon-de all’esigenza di comporre e suonare la propria musica. “È un desiderio profondo che nasce dalla voglia di riflettere la con-temporaneità, di esprimere qualcosa che non riguardi solo me, ma anche le persone che ho intorno; dal bisogno di rinnova-re il repertorio arpistico, con una musica che esprima il “sentire” contemporaneo, suonata con  uno strumento antico come l’arpa e tuttavia moderno, attuale e spesso commovente. La corda che vibra è una cosa che va in risonanza  con il cuore, con quel-le corde emotive che ciascuno ha dentro di sé  e può riscoprire attraverso il suono”. Un percorso da cui nasce “Le mie corde”, una raccolta dei migliori brani della Chailly riscritti e interpretati con l’arpa acustica. Viaggio introspettivo complesso, nel qua-le l’artista ha cercato un modo trasversale di coniugare i diversi linguaggi, classico e pop; il tutto con delle semplici corde, di-menticando la voce, gli effetti elettronici e le elaborazioni del suono alle quali ci ave-va abituati negli ultimi anni. Per chi è in cerca una colonna sonora alla propria vita.

A new album for an old passion. In “My Strings” for Sony Classics Cecilia Chailly goes back to purity after four pop albums “This is a return to the essentiality of strings, of acoustics, of a language in two staves interpreted on the huge musical range of the harp, one of those instruments which still has so much to say thanks to all its nuances” claims Cecilia Chailly, as she illustrates the almost minimalist path she followed on her journey to fulfil the urge to compose and play her own music. “It’s a profound desire that springs from a need to reflect the contemporary world, to say something not just about myself, but also about the people around me; from a wish to add something new to the harp’s repertoire with music that embodies a contemporary feel, played on an instrument as ancient, yet as modern, as moving, as the harp. A vibrating string resonates in our hearts, striking emotional chords on a personal voyage of rediscovery through music”. This, then, is the background to “My Strings”, a collection of Chailly’s best pieces re-written and played on a traditional harp. A complex, introspective journey in which the artist has sought to bridge the gap between classical music and pop by strings alone; setting to one side the vocals, electronic sound effects and musical elaborations she had concentrated on over the last few years. A soundtrack for life.

La Callas è stata eletta da un recente sondaggio della rivista “Classic Voice”  la migliore cantante verdiana di tutti i tempi e oggi, in occasione del 90° anniversario della sua nascita viene ripub-blicato da Warner Classics in versione deluxe un imperdibile cofanetto che racchiude 2 cd e un dvd con le registrazioni di due recital del 1962 e del 1964 al Covent Garden, Royal Opera House di Londra. Solo poche performance live di Ma-ria Callas sono state filmate. Per questa ragione il materiale contenuto in questo cofanetto è da considerarsi particolarmente prezioso.  Per melomani multimediali.

A Tribute to Maria Callas In a recent survey carried out by the magazine “Classic Voice”, Maria Callas was voted the best interpreter of Verdi of all time. Now to celebrate the 90th anniversary of her birth, Warner Classics have reissued a deluxe boxed set containing 2 CDs and a DVD, with the recordings of two of the diva’s recitals in 1962 and 1964 at the Royal Opera House, Covent Garden in London. Very few video recordings exist of Maria Callas’ live performances, making this boxed set an authentic rarity. For multimedia melomaniacs.

Tributo a Maria Callas

Music to liveMUSICA DA VIVERE

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I MAESTRI DELL’AMARONE CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR È CUSTODE DI UNA PRESTIGIOSA TRADIZIONE, PORTATA AVANTI CON PASSIONE E COMPETENZA DAI SUOI SOCI VITICOLTORI

THE FIRST AMARONETHE VALPOLICELLA NEGRAR WINERY IS HOME TO A PRESTIGIOUS TRADITION, RIGOROUSLY UPHELD BY THEIR SKILLED WINEGROWERS

servizio/story MARISA VANTI

partire dall’anno della sua fondazione, nel 1933, la storia di Cantina Valpolicella Negrar è legata alle origini dell’Amarone, il vino simbolo della Valpolicella. Oggi la tra-dizione viene portata avanti con passione e competenza, attraverso il lavoro quotidiano nei vigneti, il sapere condiviso tra i 230 soci

viticoltori e i tecnici, la ricerca e l’innovazio-ne costante, che permettono di riscoprire va-lori territoriali inconfondibili, esprimendoli con uno stile moderno. Nel 1989 Cantina Valpolicella Negrar inizia un innovativo Progetto Qualità, attraverso l’individuazione di alcune aree particolar-

From the year it was founded in 1933, the history of the Valpoli-cella Negrar winery went hand-in-hand with the history of that symbol of all Valpolicella wines, Amarone. Today the tradition

is still going strong, solidly an-chored on the twin pillars of the passion and know-how of the 230 winegrowers and experts who toil daily in the vineyards, and ongoing research and inno-

vation to make sure that the wi-nes keep pace with modern tastes, while remaining solidly rooted in their territorial origins.In 1989 the Valpolicella Ne-grar winery launched a project

Prodotto di punta / Top wineVigneti di Jago è il più importanteAmarone di Cantina Valpolicella NegrarVigneti di Jago is the Cantina Valpolicella Negrar’s leading Amarone

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VademecumLa Cantina Valpolicella Negrar si trova a Negrar (Verona) in via Cà Salgari, 2. Tel. +39 045 6014300; www.cantinanegrar.it Cantina Valpolicella Negrar is in Negrar (Verona) in Via Cà Salgari, 2. Tel. +39 045 6014300; www.cantinanegrar.it

Qualità superioreTop line“Domini Veneti” identifica la selezione dei migliori cru The “Domini Veneti” label marks out the winery’s selection of their best cru

Cantina storicaLandmark winery

La prima bottiglia di Amarone, vendemmia 1939, fu prodottada Cantina Valpolicella Negrar

The first bottle of Amarone from the 1939 harvest was produced by the

Cantina Valpolicella Negrar

mente vocate della Valpolicella, dalle quali si sarebbero potute ottenere uve di straordina-ria qualità. La loro accurata selezione ha por-tato alla nascita di importanti cru e di una linea dedicata a marchio Domìni Veneti.La frazione di Jago, sulla collina di Negrar, è da sempre considerata tra le zone di ec-cellenza per la viticoltura nella Valpolicella Classica. Il paesaggio è quello tipico della Valpolicella, con terrazzamenti a secco, in

questo caso esposti a sud est, ad un’altitudine di circa 250 metri s.l.m. Il risultato di que-sta microarea sono uve Corvina, Corvinone e Rondinella destinate alla produzione del più importante Amarone di Cantina Valpolicella Negrar, Vigneti di Jago. Un vino unico, che si distingue per la strut-tura armonica, la nitidezza dei profumi e il calibrato equilibrio di alcool e appassimento delle uve. n

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to pick out the very best sites for the grapes that go into Valpo-licella, sites that could yield a harvest of unrivalled quality. And it is carefully selected gra-pes from these vineyards that make the fine wines of their Domìni Veneti label.The Jago area on the Negrar hill has always been one of the choicest areas in the Valpoli-cella Classica production zone.

The landscape is typical of the Valpolicella area, with drysto-ne walls forming terraces up the hills, rising here to 250 m above sea level with a south-east ex-posure. These are the vineyards that yield the Corvina, Corvi-none and Rondinella grapes that make the Valpolicella Negrar winery’s most-prized Amarone, Vigneti di Jago. A unique, har-moniously-structured wine with

a full-scented bouquet and an excellent balance between alcohol content and the appassito (dried) grapes. n

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AL RISTORANTE TERESA DOVE IL MARE È DI CASANEI PIATTI DI TINA COSENZA, CHEF DI QUESTO LOCALE GOURMET SITUATO A GENOVA PEGLI, È IL PESCE A PARLARE. UN MIX DI SAPORI E TRADIZIONI NEL QUALE C’È SPAZIO ANCHE PER IL CAPPON MAGRO, UNA DELLE RICETTE PIÙ ANTICHE DELLA CUCINA LIGURE

RISTORANTE TERESA SEAFOOD GALOREIN THIS GOURMET RESTAURANT IN GENOA PEGLI FISH REIGNS SUPREME IN CHEF TINA COSENZA’S DISHES. A RICH ARRAY OF MEDITERRANEAN BOUNTY WHICH INCLUDES THE FAMOUS CAPPON MAGRO, ONE OF LIGURIA’S OLDEST FISH DISHESservizio/story - foto/photos PAOLO ANGELINI E ELISA BRACCIA

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asciando l’aeroporto di Genova, si pas-sa lungo la diga foranea, una nave sfila impo-nente e prende il largo. Le palazzine liberty, circondate da macchia mediterranea, fanno intuire un passato balneare ed elegante. Pe-gli, più nota come crocevia portuale, nascon-de bellezze insospettabili, come Villa Palla-vicini ed il suo giardino romantico. Quella che un tempo era una trattoria, oggi è un locale accogliente quanto sorprendente. Al Ristorante Teresa la gestione è quasi tutta al femminile ed il filo conduttore si chiama qualità. La carta non nasconde le origini ed il legame al territorio, ma l’interpretazione è di Tina Cosenza, chef e anima creativa insieme

alla cognata Cinzia, con Mariella e Tonino in sala. Le porte battenti della cucina delimita-no un gineceo gastronomico, dove prendono vita piatti dalla memoria antica come il Cap-pon magro, che esprime tutti i profumi ed i sapori della Liguria. La piccola flotta di pescatori locali garantisce un pescato quotidiano, anche se è il mare a decidere pezzature e quantità. Le ombrine o le orate di questa stagione sono appena sufficienti ad una porzione, ma il loro sapore è indimenticabile, come i San Pietro e le Gallinelle della zuppa. Un mix essenzia-le quanto evocativo di tutto il Mediterraneo che si può immaginare. n

Cucina al femminile / A Woman’s Touch Il Ristorante Teresa è in Piazza Lido, 5-6r a Genova Pegli - Tel +39 010 697 3774 - [email protected] - www.ristoranteteresa.com Ristorante Teresa is in Piazza Lido, 5-6r, Genoa Pegli - Tel +39 010 697 3774 - [email protected] - www.ristoranteteresa.com

Exiting Genoa airport and wending your way along the seawall that protects the harbour, you will probably be flanked by an imposing ship sailing away on its next voyage. The Liberty-style villas, surrounded by Mediterranean maquis, hint at a glorious past as a smart seaside resort. Pegli, now better-known as the heart of Genoa’s port, is home to some unexpected treasures, such as Villa Pallavicini and its romantic gardens. Over the years what was once a humble trattoria has grown to become a fully-fledged fine dining destination. This is a restaurant run mainly by women, and the accent is definitely on quality. The menu reflects and respects its origins and emphasises local produce and traditions,

but behind the swing doors of the kitchen chef Tina Cosenza weaves her creative magic with her sister-in-law Cinzia, while Mariella and Tonino hold the fort in the dining room. The result is a series of dishes in line with Liguria’s proud culinary heritage, like the famous Cappon magro, redolent with the savoury delights of the sea and succulent local vegetables. The fish is freshly caught by the tiny local fishing fleet and it is the sea which decides the ingredients of the day. The Shi Drum and Sea Bream in this season are barely large enough for a single portion, but their flavour is absolutely unforgettable, as are the John Dory and Tub Gurnards in the fish soup. An essentially evocative mix of all the Mediterranean has to offer. n

Ricetta anticaTraditional recipesIl Cappon magro, piatto tradizionale ligure a base di pesce e verdureCappon magro, the traditional Ligurian fish and vegetable dish

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CASTELLO MONTEVIBIANO VECCHIO,LA QUALITÀ DAL CUORE DELL’UMBRIAOLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA E UN VINO ROSSO DA VERI INTENDITORI: QUESTI I CAVALLI DI BATTAGLIA DELL’AZIENDA CONDOTTA DALLA FAMIGLIA FASOLA BOLOGNA SULLE COLLINE TRA PERUGIA E MARSCIANO. UNA REALTÀ CONOSCIUTA E APPREZZATA ANCHE DA ALESSANDRO MAVER, GIOVANE CHEF DI GRIDO

CASTELLO MONTE VIBIANO VECCHIO, QUALITY FROM UMBRIA’S HEARTEXTRA VIRGIN OLIVE OIL AND RED WINE FOR GOURMETS: THESE ARE THE STRONG ARGUMENTS OF THE FASOLA BOLOGNA FAMILY, OWNERS OF THE STATE-OF-THE-ART FARM LOCATED ON THE HILLS BETWEEN PERUGIA AND MARSCIANO. ALESSANDRO MAVER - A YOUNG AND EMERGING CHEF KNOWS ABOUT IT

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ettembre e ottobre sono stati i mesi del-la vendemmia, novembre quello dell’oliva; è in queste poche settimane che si raccolgono i frutti di un intero anno di lavoro. In parti-colare per il vino inizia la vita in cantina, fra una botte in acciaio e una barrique, in attesa dell’imbottigliamento, con una cura qua-si maniacale per creare il miglior nettare di bacco possibile.

Tutto avviene in un ambiente incontaminato nelle verdi colline dell’Umbria e più precisa-mente al Castello di Monte Vibiano Vecchio, fra Perugia e Marsciano, nelle terre che fu-rono dell’imperatore Gaio Vibio Treboniano Gallo e che ancora portano i segni di quella storia: alcuni vigneti sono infatti circondati da mura romane, e lo stesso Castello di Mon-te Vibiano Vecchio, dimora della famiglia

Residenza di charme / Stylish residenceIn apertura: il Castello di Monte Vibiano Vecchio è dimora della famiglia Fasola Bologna che da generazioni produce olio e vinoPrevious page: the Fasola Bologna family resides in the Monte Vibiano castle and produces extra virgin olive oil and wines for generations

September and October are the months of the grape harvest, while November it is the olives’ turn; it is during these few weeks that the fruits of a year’s work are picked and the wine begins his life in the cellar, between steel barrels and barriques, wai-ting for been bottled with a very

accurate care aimed at creating the best nectar of Bacchus possi-ble. All this happens in the un-spoiled environment of Umbria green hills and more precisely at Monte Vibiano Vecchio Castle, between Perugia and Marscia-no, in the lands of the emperor Gaius Vibius Trebonianus Gal-

lus which still attest evidence of that story.Some vineyards are surrounded by Roman walls and the Monte Vibiano Vecchio Castle, tradi-tional home of the Fasola Bo-logna’s family which has been producing olive oil and wine for three generations, dates back to

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Mix d’autore / The top blend“L’Andrea” è il risultato della sapiente combinazione tra uve di Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e SagrantinoL’Andrea is the result of a well balanced blend of Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah and Sagrantino grapes

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Fasola Bologna che da generazioni produce olio e vino, risale al primo secolo a.C.Oggi l’azienda si estende su 500 ettari, e già nel 1926 arrivarono i primi riconoscimenti internazionali per l’olio extravergine e po-chi anni dopo per il vino rosso. Nel 1998 Lorenzo Fasola Bologna decise di riprendere la tradizione di famiglia, portata avanti per decenni dal padre Andrea, con l’obiettivo di creare un prodotto che avesse le potenzialità per distinguersi nel panorama degli ottimi vini italiani. Grazie al contributo di esperti come Attilio Pagli, la cantina ha iniziato la produzione di un ottimo vino, risultato della sapiente combinazione tra uve di Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Sagran-tino: “L’Andrea”, un vino che ha ottenuto vari premi, fra i quali anche i 3 bicchieri della guida “Vini d’Italia 2013” con l’annata 2008.

“Ogni grappolo d’uva ed ogni oliva sono il prodotto dell’ambiente circostante – affer-ma Lorenzo Fasola Bologna – non possiamo pensare di fare un prodotto di alta qualità senza preservare quello che ci circonda: aria, acqua e terra”. Proprio per questo l’11 otto-bre 2008, con il progetto 360° Green Revo-lution, l’azienda è diventata la prima realtà agricola in Italia a raggiungere lo stato di zero emissioni di gas serra, una condizione che permette all’olio e al vino di avere delle caratteristiche uniche.È rimasto piacevolmente colpito della qualità dei prodotti, e per questo ha iniziato a por-tarli nella sua cucina, anche il giovane chef Alessandro Maver, nato a Bergamo nel 1981 e ormai da 6 anni lo chef patron dell’Agri-turismo Gattogiallo a Montegabbione, nel cuore dell’Umbria; un paradiso ideale per

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Super-premiatoWidely acclaimed“L’Andrea” ha ottenuto numerosi riconoscimenti, fra i quali anche i 3 bicchieri della guida Vini d’Italia 2013 con l’annata 2008L’Andrea has won several prices for excellence, among them the “Three Glasses” of Gambero Rosso’s Italian Fine Wines edition 2013 for its great vintage 2008

the first century BC. Today the company covers 500 hectares of land and the first international awards for extra virgin olive oil were attained in 1926, followed by the praises for red wine a few years later.In 1998 Lorenzo Fasola Bolo-gna decided to resume the family tradition carried out by his fa-ther Andrea Fasola for decades, with the aim of creating a pro-duct able to stand out in the scene of Italian wines.Along with the contribution of experts and winemakers like At-tilio Pagli, the Monte Vibiano Winery started the production of an excellent wine, as a result of skillful combination of Sangio-vese, Cabernet Sauvignon, Mer-lot, Syrah and Sagrantino: the “Andrea”, a wine that has won numerous awards including the prestigious 3 glasses of the Gam-

bero Rosso guide” Wines of Italy 2013” for the 2008 vintage.“Every bunch of grapes and eve-ry single olive are product of the surrounding environment - says Lorenzo Fasola Bologna - we cannot think about making a high quality product without preserving what surrounds us: air, water and soil.” For this re-ason on 11th October 2008 the Castello Monte Vibiano with the project 360 Green Revolution became the first farm in Italy, and one of the first in the world to reach the state of 0 greenhouse gas emissions, so that the extra virgin olive oil and the wine de-velop unique characteristics.Also young chef Alessandro Ma-ver has been pleasantly surprised about the quality of these pro-ducts and has started introdu-cing them in his kitchen. Born in Bergamo in 1981 he has been

working as the chef patron of the Gattogiallo for 6 years, a lovely agritourism in Montegabbione, an ideal paradise in the heart of Umbria to escape the stress of the city and enjoy the quality of life.Alessandro has collected many experiences at numerous renow-ned restaurants between Ber-gamo and Umbria, obtaining excellent ratings by the most im-portant culinary guides: a good quality certificate.For the past three years he has been dedicating to Gattogiallo, where he created a small semi-wild pig farm with whom he produces prosciutto, capocollo, sausages to be consumed in his restaurant and, together with his father, he grows a vegetable garden with strictly seasonal products in order to develop or-ganic, healthy cuisine, deeply rooted in the community.

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sfuggire allo stress cittadino e assaporare la qualità della vita. Tante le esperienze di Ales-sandro in ristoranti rinomati fra Bergamo e l’Umbria, con una costante: è riuscito sempre ad innalzare le quotazioni dei locali dove ha lavorato, con ottimi giudizi nelle guide ga-stronomiche. Dunque, un bel certificato di qualità. Da 3 anni Alessandro si dedica esclusivamente al Gattogiallo, dove ha creato un piccolo alleva-mento di maiali allo stato semibrado con cui produce prosciutti, capocolli, salsicce esclu-

sivamente per il suo ristorante ed insieme a suo padre coltiva un orto con prodotti rigo-rosamente stagionali; il tutto per dare luce ad una cucina biologica, salutare e profonda-mente radicata nel territorio.Due eccellenze che si sono incontrate e che hanno dato vita ad un menù umbro per Air Dolomiti servito durante il periodo di Na-tale e Capodanno. Castello Monte Vibiano e Alessandro Maver vi aspettano in Umbria, rispettivamente a Mercatello di Marsciano e a Montegabbione. n

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Sapido e profumato / Great body and noseAnche l’olio extravergine d’oliva è tra le specialità del Castello di Monte Vibiano Vecchio / The extra virgin olive oil is another part of the unique specialities of Castello Monte Vibiano Vecchio

Stregato dalla qualitàAiming for qualityAnche il giovane chef Alessandro Maver, patron dell’Agriturismo Gattogiallo di Montegabbione è rimasto piacevolmente colpito dalla qualità dei prodotti firmati Castello di Monte Vibiano Vecchio, e per questo ha iniziato a portarli nella sua cucinaThe young Chef Alessandro Maver, owner of the charming Agriturismo Gattogiallo in Montegabbione confirms the quality of the products from Monte Vibiano and has started to use them on a regular basis in his own kitchen

Two excellences that have met and created an Umbrian Menu for Air Dolomiti to be served at Christmas and during the upcoming New Year holidays, Castello Monte Vibiano Vecchio and Alessandro Maver are wai-ting for you in Umbria, respecti-vely in Mercatello di Marsciano e in Montegabbione. n

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STREET FOOD ALL’ITALIANACLARA E GIGI PADOVANI SONO GLI AUTORI DI UN “GUSTOSO” VOLUME SUI “CIBI DI STRADA DA LECCARSI LE DITA”. UN VIAGGIO LUNGO TUTTO LO STIVALE ALLA SCOPERTA DI PRELIBATEZZE CHE UN TEMPO ERANO DESTINATE AI PALATI DEL POPOLO E DEI VIANDANTI, MA CHE OGGI SONO APPREZZATE DA GOURMET E TURISTI. TRADIZIONI ANTICHISSIME E GOLOSE AL TEMPO STESSO

ITALIAN STREET FOOD CLARA AND GIGI PADOVANI ARE THE AUTHORS OF THIS VERY “TASTY” BOOK ON THE BEST IN ITALIAN STREET FOOD TRADITIONS. A FASCINATING JOURNEY FROM ONE END OF ITALY TO THE OTHER EXPLORING GASTRONOMIC DELIGHTS, ONCE THE PRESERVE OF WAYFARERS AND THE POOR, BUT NOW SOUGHT AFTER BY GOURMETS AND DISCERNING TOURISTS. A DELICIOUS BITE OF HISTORY

servizio/story CAMILLO MAMMARELLAfoto/photo courtesy GIGI PADOVANI

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cchi puntati (e palati allertati) sullo “Street food”, letteralmente “cibo di strada”, uno dei fenomeni sociali e culinari più attuali e golosi. All’argomento sono stati dedicati in Italia festival e rassegne, incontri e presenta-zioni, ma ora esiste anche la “bibbia” dello “Street food”. I suoi autori, Clara e Gigi Padovani sono an-dati oltre il classico libro di ricette e ricerca di tradizioni antichissime ed hanno raccon-tato storie e protagonisti di un mondo ricco d’umanità e familiarità che riconcilia verso la

riscoperta di una maggior qualità della vita, a contatto con il gusto di cose tanto semplici quanto affascinanti. Le ricche pagine del libro accomunano i volti sconosciuti degli uomini e delle donne che quotidianamente “fanno” il cibo di strada mentre spiegano e mostrano gli ingredienti utilizzati e le tecniche di realizzazione e cot-tura, alternati alle opinioni di alcuni grandi testimonial, nomi conosciuti della ristora-zione e dell’alta cucina all’italiana come, ad esempio, Gualtiero Marchesi.

The culinary delights of street food is a tremendously trendy theme right at the moment. Italy has dedicated countless events, exhibitions, festivals and con-ferences to the subject, but now Clara and Gigi Padovani have come up with a definitive guide

on the subject. The two have gone well beyond the tried and tru-sted formula of a mere collection of recipes, and have gathered together a beguiling number of stories and descriptions of people which sketch an intimate pictu-re of Italian humanity at street level. An invitation to redisco-ver the joys and warmth of those simple things which contribute so much to the quality of life. The lavishly illustrated book alternates the anonymous faces of the men and women who pro-duce street food on a daily basis, as they explain the ingredients and techniques they use, with

the opinions of some of the great and good of Italy’s haute cuisine, chefs with the international re-sonance of a Gualtiero Marchesi just to name one example.Authors Clara and Gigi Pado-vani are well-known for their food writing. The couple from Alba (of truffle fame) near Cuneo in northern Italy were childhood sweethearts and have been together since their high school days. He is a journalist and she used to teach maths, be-fore their shared passion for all things foodie turned them into the successful authors of dozens of books, many of them tran-

Mania collettivaTremendously trendySopra da sinistra: in tutta Italia non mancano le suggestioni golose, dall’Alto Adige alle IsoleQui Roma, il filettaro, imperdibile sosta nel centro della CapitaleThe whole of Italy from the Alps to the islands is a treasure of gastronomic delightsRome calling, il Filettaro in the centre of Rome, not to be missed

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Autori golosi / Foodie authors Sotto: Gigi e Clara Padovani / Gigi and Clara Padovani

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Gli attori principali del volume di Clara e Gigi (per inciso, i due autori - giornalista lui ed ex docente di matematica lei, con la pas-sione per la storia della gastronomia - ven-gono definiti la “coppia fondente del food writing italiano”, sono nativi di Alba, in pro-vincia di Cuneo, insieme dai tempi del liceo e autori di decine di libri molti dei quali tra-dotti anche all’estero). Insieme a loro decine di food maker italiani: persone che ogni gior-no friggono, impastano ed arrostiscono per i loro clienti, lontano dai riflettori dei media e dai tavoli dei ristoranti. Un lavoro da “eroi del quotidiano”, sia per le location delle loro performance sia per la passione con cui por-tano avanti la tradizione di un mestiere duro e faticoso, spesso tramandato da generazioni.Clara e Gigi Padovani sono firme conosciute del giornalismo grazie anche alle loro colla-

borazioni con importanti testate. Per resta-re nell’ambiente on the road i lettori di uno dei quotidiani free press più diffusi in alcu-ne città italiane, “Leggo”, li hanno iniziati ad apprezzare per i loro articoli dettagliati e gustosi, infarciti di innumerevoli citazioni di cultura enogastronomica e non solo, nonché riferimenti preziosi anche per turisti “mordi e fuggi” su tutto il territorio nazionale.Ma torniamo al libro ed a quanto ci dice Gigi: “mi piace sottolineare che tra tutti i piatti del ‘cibo di strada’ citati nel nostro testo, in molti si ritrova il legame di alcuni ingredien-ti con il territorio, soprattutto per formag-gi e carni presenti in hamburger (come ad esempio quelli fatti dal Coalvi con la carne di razza bovina Piemontese). Carne che è il punto di riferimento di molte preparazioni del cosiddetto quinto quarto, per un tipo di

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slated and published abroad. Clara and Gigi introduce us to dozens of Italian food ma-kers: people who endlessly kne-ad, fry and roast day after day for their customers, far from the madding world of the media or suave restaurant tables. A job for everyday heroes and heroi-nes, often brilliantly done in less-than-ideal conditions with a passion that frequently sees a hard, tiring profession passed down from mother and father to sons and daughters over several generations. One of the reasons Clara and Gigi Padovani are well-known in the media world

is partly thanks to their frequent contributions to leading newspa-pers and magazines. Keeping to an on-the-road theme, the rea-ders of one of Italy’s most popu-lar free newspapers (Leggo) have learnt to appreciate their column with its detailed articles on food and wine, stuffed with cultu-ral references and handy tips for travellers passing through, which cover the whole of Italy.

Sapori democraticiDemocratic delightsSopra da sinistra: Le Marche una vera miniera di fritti La porchetta, un classico della cucina dell’Italia centraleThe Marche region fries up a storm Porchetta, a classic from central Italy

Quinto quartoThe fifth fourth

Le interiora, un ingrediente insostituibile di molti cibi di stradaOffal, an important ingredient in a lot of Italian street food

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alimentazione che è l’antitesi del fast food e del mangiare globalizzato. Qualche numero? Basti pensare che in Italia mangiano street food 35 milioni di persone, che nel mondo diventano addirittura 2 miliardi e mezzo”. In più, aggiunge Gigi – e in tempi di crisi non è poco – questo tipo di cibi permette ad una gran massa di persone di alimentarsi a

basso costo. Altra opportunità: visti i costi di gestione spesso proibitivi per l’apertura di un locale “fisso”, si stanno diffondendo specie tra i giovani degli avveniristici Street Food Mobile (furgoncini, camper o i mitici “tre ruote”). Una bella ricetta anti-disoccupazio-ne, non vi pare? n

Per bibliofili golosi / Foodie bibleSe siete gourmet curiosi, “Street Food all’italiana - Il cibo di strada da leccarsi le dita”, non può mancare nella vostra biblioteca. Un viaggio di 192 pagine (Giunti Editore) ricche di colori e volti che possono essere “materializzati” anche grazie ad immagini, video ed interviste sul sito www.streetfooditalia.it / An absolute must for enquiring gourmets, “Italian Street Food”. 192 colourful pages published by Giunti Editore full of faces which come alive in pictures, videos and interviews following the link to www.streetfooditalia.it

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But to get back to the book, Gigi explains “I’d like to underline that a lot of the street food we describe has close links with lo-cal traditions and produce, espe-cially as far as the cheeses and the meat in the hamburgers go (one example is Coalvi’s ham-burgers made from local Pied-montese beef). Much of the meat that goes into street food is from the so-called “fifth fourth”, the cuts left over when an animal

has been quartered, cooked in recipes that are the antithesis of fast food and any concept of glo-balised diet. Just to crunch some numbers. 35 million people in Italy and 2½ billion worldwide eat street food. What’s more, and in view of the crisis it’s hardly a secondary consideration, street food feeds a huge mass of people cheaply. And it can also be an opportunity. Given the often astronomic costs of opening a re-

staurant or trattoria, some am-bitious young chefs are opting for mobile Street Food solutions as an outlet for their talents, with campers, vans or even the tiny traditional three-wheeled Ita-lian “Ape”. A great recipe for beating unemployment, wouldn’t you say?”. n

Irresistibili / IrresistableSopra: farcite, pastellate e fritte. Ad Ascoli le fanno cosìIl cannolo non è solo un dolce, ma può diventare un pasto gustosoOliva con sorpresaA cannolo can be a delicious meal by itself

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GERARDO CESARI, VINI CON AMOREPRODOTTI CON AUTENTICA PASSIONE: È QUESTA L’ESSENZA DEI ROSSI E DEI BIANCHI OTTENUTI NELLE CANTINE DELLA FAMOSA CASA VITIVINICOLA VERONESE. CHE NON A CASO OGGI SUPPORTA LE PIÙ IMPORTANTI INIZIATIVE DEL PIU’ FAMOSO CLUB DI INNAMORATI

GERARDO CESARI, WINES AND LOVE. IT’S THE PASSION THAT MAKES THE DIFFERENCE, AND GERARDO CESARI’S VERONA REDS AND WHITES OOZE PASSION. WHICH IS PROBABLY WHY THESE WINEMAKERS ARE BACKING ONE OF THE WORLD’S MOST FAMOUS CLUBS FOR SWEETHEARTS

servizio/story ROSARIA ADDIS

ondata nel 1936, la Gerardo Cesari è sinonimo di vini veronesi nel mondo. Già negli anni Settanta, infatti, l’Ama-rone Cesari è fra i primi Valpolicella ad arrivare nei cinque continenti ed oggi l’azienda prosegue la propria evoluzione senza dimenticare la propria storia. È nella cantina di Cavaion Veronese, che nascono i grandi vini Gerardo Cesari, prodotti con autentica passione. Vini che conquistano anche la critica

internazionale, come ad esempio l’Amarone Bosan 2005 pre-miato di recente con il titolo di “Bester Amarone des Jahres 2013” assegnato da MundusVini 2013, il più importante con-corso enologico tedesco di calibro internazionale. Verona, la città degli innamorati, è dunque è il simbolo del legame della cantina Gerardo Cesari con il proprio territorio. E per pro-muovere la cultura veronese la cantina ha deciso di sostenere

Founded in 1936, Gerardo Cesari has beco-me synonymous with Verona wines the world over. Back in the seventies Amarone Cesari was one of the first Valpolicellas to conquer all five continents, and today the winery is still forging ahead, secure in its heritage.

Gerardo Cesari’s great wines come from their cave at Cavaion Veronese, the products of an authentic passion for wine-making. And they emerge to the sound of applause from international critics, like the Gerardo Ce-sari Amarone Bosan 2005, which recently

snapped up the title of “Bester Amarone des Jahres 2013” at MundusVini 2013, Ger-many’s most prestigious international wine award.Verona of Romeo and Juliet fame is traditio-nally a city for lovers, and it is the symbol

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VademecumLe cantine Gerardo Cesari vi aspettano a Cavaion Veronese (Verona, Loc. Sorsei 3, tel. +39 045 6260928) Visit the Gerardo Cesari winery at Cavaion Veronese (Verona, Loc. Sorsei 3, tel. +39 045 6260928)

il Club di Giulietta, associazione che risponde alle migliaia di lettere a Giulietta che arrivano da tutto il mondo. Proprio da queste due “storie d’amore” è nata un’importante collabo-razione. I vini Gerardo Cesari sono infatti “i vini del club di Giulietta” e supportano le più importanti iniziative dell’asso-ciazione quali il premio letterario internazionale “Scrivere per

Amore” e il premio “Cara Giulietta”, riservato alla missiva più romantica. E la cantina è divenuta anche “ufficio postale” in cui i visitatori possono imbucare, nella cassetta dedicata, le proprie lettere a Giulietta. Da oggi anche gli amanti del buon vino firmato Gerardo Cesari possono così contribuire ad una delle tradizioni più romantiche della città di Verona. n

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of Gerardo Cesari’s deep-rooted attachment to its native soil. To promote local culture in Verona Gerardo Cesare has decided to support The Juliet Club, the as-sociation that answers the thou-sands of letters written to Juliet that arrive from all over the world. Two different love stories entwined in an important part-nership. Gerardo Cesari wines are now the official “Wines of the Juliet Club” and sponsor the association’s main events, such as their international li-terary award “Write for Love”

and the “Dear Juliet” award for the most romantic letter. At the winery itself there is also a special letterbox where visitors can post their letters to Juliet. So wine lovers enjoying a superb bottle from Gerardo Cesari now have the added satisfaction of knowing they are part of one of Verona’s most romantic tradi-tions. n

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CANTINA A BORDOCellar on board

DAI PENDII DEL TRIVENETO, PASSANDO SULLE DOLCI COLLINE TOSCANE, ATTRAVERSO IL TACCO PUGLIESE FINO ALL’ASSO-LATA TERRA SICILIANA: QUESTO ED ALTRI AFFASCINANTI SCENARI OSPITANO ALCUNE DELLE TENUTE PIÙ SUGGESTIVE CHE ABBIAMO SELEZIONATO PER VOI. LASCIATEVI EMOZIONARE DA QUESTI VINI, DALLA LORO STORIA, DAL LORO SAPORE E DALLA TRADIZIONE DELLA TERRA CHE RAPPRESENTANO, CHIEDENDO ALLE NOSTRE ASSISTENTI DI VOLO I VINI IN ROTAZIONE

FROM THE MOUNTAIN SLOPES IN THE TRIVENETO TO THE SWEET TUSCAN HILLS, BY WAY OF THE HEEL OF ITALY IN PU-GLIA AND AS FAR AS SUNNY SICILY: THIS AND OTHER FASCINATING SCENARIOS ARE HOME TO SOME OF THE MOST EVOCATIVE ESTATES WE HAVE SELECTED FOR YOU. BE ENTICED BY THESE WINES, THEIR HISTORY, THEIR TASTE AND THE TRADITIONS OF THE LANDS THEY REPRESENT. ASK OUR FLIGHT ASSISTANTS ABOUT THE WINES IN ROTATION

TRIDENTUM TRENTO DOC CESARINI SFORZAChardonnay, Pinot Nero 12,5% vol., 8 - 10° CProdotto dalle più pregiate uve Chardonnay e Pinot Nero provenienti dalla zona classica Trento DOC., riflette con la sua eleganza le caratteristiche uniche del suo territorio d’origine e costituisce l’espressione ideale della più alta tradizione spumantistica. Spumante dal bouquet elegante e dai sapori preziosi e pieni, perfettamente in grado di sostenere con grande piacevolezza tutto il pasto.Produced with the best Chardonnay and Pinot Nero grapes from Trento DOC. The unique characteristics of the terroir are reflected in this elegant wine, giving the perfect expression of the best sparkling wine-making tradition. It presents an elegant bouquet and it’s full and rich in the mouth. This wine is perfect with any dish.

BRUT NATUREANTINORIPinot Nero, Chardonnay12,5% vol., 4 - 8° CSpumante Metodo classico dal colore oro chiaro e brillante, con sentori di crosta di pane. La fermentazione alcolica avviene in parte in serbatoi di acciaio inox, in parte nelle bottiglie, mentre l’affinamento avviene in bottiglia per un periodo di 18 mesi. Ottimo se accompagnato a taglieri misti o salumi affumicati.A light golden yellow sparkling wine. It presents notes of bread crusts on the nose and palate. Alcoholic fermentation takes place partly in stainless steel vats, partly in the bottle. This wine ages in the bottle for approximately 18 months. A perfect accompaniment with cold cuts and smoked meats.

GLI SPUMANTI / SPARKLING WINES

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PROSECCO DOCG MILLESIMATOVILLA SANDIGlera11% vol., 6 -8° CSpumante dal colore giallo paglierino scarico, perlage fine e resistente. In bocca risulta intensamente fruttato con evidenti note di mela matura. Piacevole ed elegante la nota floreale che ricorda i fiori di acacia. Fresco e asciutto, con finale piacevolmente fruttato ed aromatico. Eccellente aperitivo, adatto a tutte le occasioni.This sparkling wine presents a very pale straw yellow and a persistent perlage. Intensely fruity aroma with clear hints of ripe apple. Pleasant and elegant flowery sensation reminiscent of acacia flowers. Fresh, slightly, sweetish and soft to the palate, with a fruity and harmonious finish. A perfect aperitif, suitable for all occasions.

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Gli spumanti devono il loro nome alla spuma che si produce al momento dell’a-pertura della bottiglia, come conseguenza dell’improvviso sprigionarsi di una par-te di gas che si trova disciolto nel vino, e che si libera a causa della diminuzione di pressione provocata dalla stappatura. Per ottenere la caratteristica effervescen-za dei vini spumanti, è necessario seguire un processo di produzione piuttosto complesso. Lo sviluppo dell’anidride carbonica che rende frizzante il vino, viene ottenuta dopo la vinificazione tramite una seconda fermentazione alcolica, detta “presa di spuma”o spumantizzazione, in ambiente controllato con aggiunta di zuccheri. I metodi di spumantizzazione sono essenzialmente due: il metodo clas-sico, o anche detto Champenois, con rifermentazione in bottiglia, ed il metodo Charmant che prevede la rifermentazione in recipienti chiusi.

Spumante (sparkling wine) owes its name to the froth (spuma) caused by the sudden release of part of the gas dissolved in the wine following the drop in pressure once the cork is pulled. The characteristic effervescence of sparkling wines is the outcome of a rather complex production process. The development of carbon dioxide that gives the wine its sparkle is achieved after vinification by means of refermentation in a controlled environment with the addition of sugars.There are essentially two sparkling wine production methods: the clas-sic method, as used to produce Champagne with refermentation in the bottle, and the Charmat method that involves refermentation in sealed recipients.

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Per i vini rossi la scala cromatica va dal porpora, al rubino, al granato o aran-ciato (con sfumature intermedie). In genere il porpora è il colore di un vino giovane, man mano che il vino invecchia perde parte del rosso per acquistare più color mattone. A tutto ciò si sommano poi gli aromi ed i sapori che ven-gono donati al vino dall’invecchiamento in botti. Per godere al massimo della bontà di un vino, bisogna essere attenti alla temperatura di servizio, a seconda del periodo di invecchiamento bisognerà adottare una temperatura di servizio diversa che va dai 16° per un vino rosso giovane, fino ai 20° per un vino lun-gamente invecchiato.

The colour scale for red wines ranges from purple to ruby, garnet or orange-red (with intermediate shades). In general, purple is the characteristic colour of a young wine; as the wine gradually ages, it loses some of its red to become more brick-coloured. All this is equally joined by the bouquets and flavours the wine develops throu-gh ageing in barrels. Wines are best enjoyed and appreciated by paying careful attention to the serving temperature: depending on the ageing period, the serving temperature ranges from 16 °C for a young red wine through to 20 °C for a well-aged wine.

I VINI ROSSI / RED WINES

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BARBERA D’ALBA DOCPIO CESAREBarbera13% vol., 16 – 18° CLe uve Barbera provenienti dalla zona del Barolo, conferiscono a questo vino un colore rosso granato, denso e compatto. L’aroma è etereo e fruttato, con delicate note speziate e di vaniglia, un gusto ricco, avvolgente e persistente, con tannini maturi e sentori fruttati. Perfetto se accompagnato da carni rosse, formaggi e salumi.The Barbera grapes from the Barolo area, give this wine a garnet, dense and compact red color. The aroma is ethereal and fruity, with delicate notes of spice and vanilla, rich taste, enveloping and lingering, with ripe tannins. Perfect with red meat, cheese and cold cuts.

CHIANTI CLASSICO DOCGVÈSCINE Sangiovese, Canaiolo, Colorino13,5% vol., 16 – 18° CVino dal colore rosso rubino intenso, dal profumo ampio e vellutato, con sentori di violetta, lampone e lievi sfumature speziate. In bocca risulta strutturato, di grande equilibrio e morbidezza, con ampio e lungo finale. Accompagna in modo superbo piatti di carne rosse alla brace o in umido e le portate di selvaggina.This wine presents an intense ruby red color. It is full and velvety on the palate, with violet, raspberry and light spicy notes. It is well- structured, well-balanced, full and lingering in the mouth. Great with braised red meats, stewed meat and game.

TORCICODATORMARESCAPrimitivo14% vol., 18 – 20° CQuesto vino è stato realizzato con uve provenienti da vigneti di Primitivo in Puglia. Vino dal colore rosso rubino intenso e dal profumo fruttato di ciliegia, fragola e liquirizia, che si uniscono a quelli di tostatura e spezie. In bocca è pieno e ricco, di buon corpo, con un tannino vivo e piacevole. Ottimo se accompagnato da pasta con sughi robusti e carni arrosto.This wine is produced with a selection coming from old vineyards of Primitivo, Apulia. Intense ruby red color, fruity hints of cherry, strawberry and liquorice blend with the toasted notes as well as those of spices. In the mouth it is full and rich, with a good body, a lively and pleasant tannin. Perfect with roast meat and pasta dishes with rich sauces.

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I vini bianchi sono ricavati dalla raccolta delle uve a bacca bianca, a cui segue una leggera pressatura dei grappoli, in modo tale da ottenere esclusivamente il mosto, privo di vinacce. Questa è la principale caratteristica che distingue i vini bianchi da quelli rossi. Alla pressatura segue la fermentazione e la maturazione, solitamente effettuata in contenitori di acciaio per i vini dalle note più fresche e delicate, e in contenitori di legno per i vini destinati ad un invecchiamento più lungo, dalle note più decise. I vini bianchi si presentano di colore giallo, più o meno intenso, con riflessi verdognoli, ambrati o dorati a seconda del vino. Il profumo è delicato e fruttato e il sapore è fresco e aromatico. Il colore e il gusto particolarmente tenui e leggeri, dipendono dal processo di produzione.

White wines are made from white grapes following delicate pressing of the bunches exclusively to produce must without marcs. This is the main characte-ristic distinguishing white wines from red ones.Pressing is followed by fermentation and maturing, usually in steel containers for wines with a fresher and more delicate personality, or wooden barrels for wines intended for longer ageing to achieve a more distinctive character.White wines range from a more or less intense yellow colour, with greenish, amber or golden reflections depending on the wine. The bouquet is delicate and fruity and taste is fresh and aromatic. Particularly delicate tastes and pale colours depend on the production process.

I VINI BIANCHI / WHITE WINES

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LEDA ALTO ADIGE DOCANERIPinot Bianco, Chardonnay, Sauvignon, Müller Thurgau13,5%, 10 – 11° CUna cuvee nata dal connubio di quattro vitigni bianchi, che eredita la freschezza del Pinot Bianco, la morbida pienezza dello Chardonnay e la corposità fruttata del Sauvignon e del Müller Thurgau. Maturato in vigneti selezionati di Cornaiano, questo vino esprime l’armonia, la freschezza e la rotondità del territorio. Un vino adatto a tutte le occasioni.A cuvee that originates from the mixing of four white vines and takes the best of each: freshness from Pinot Bianco, gentle completeness from Chardonnay and the fruity body from Sauvignon and Müller Thurgau. Once ripened in Cornaiano selected vineyards, this wine truly reflects these territories harmony, freshness and abundance. A perfect accompaniment to any dish.

RIBOLLA GIALLARONCSORELIRibolla Gialla12,5% vol., 10° CVino bianco dal colore paglierino tenue con riflessi verdognoli. Vino dal profumo fresco ed elegante con note di erbe di campo, fiori d’acacia e lime. In bocca risulta fresco, secco, sapido ed equilibrato con note citrine e sensazioni fresche. Ideale come aperitivo, ottimo se accompagnato da insalate, piatti a base di verdure e risotti. A white wine with a pale yellow color with greenish hues. Fruity with notes of white flowers and lemongrass. Sapid in the mouth, fresh and well-balanced with citrine notes and final fresh sensation. Excellent as an aperitif, it is also outstanding partner for vegetable dishes and risotto.

SCABREZZA ANTINORIPinot Bianco, Pinot Grigio12% vol., 4 – 8° CLa raccolta è avvenuta a mano e i grappoli sono stati sottoposti ad una delicata pigiatura. Al naso spicca un’aromaticità generosa, dominata dal sentore di fiori bianchi. Al palato si avvertono sentori di frutta a polpa bianca, ben sostenuta dalla buona acidità. Mineralità e persistenza chiudono la degustazione. Ottimo se accompagnato da primi piatti di pesce, pasta fresca ripiena e galletto alla piastra.Picking was done by hand and the grapes were pressed with the greatest delicacy possible. A nose of generous aromas dominated by white flower notes. The fruity notes particularly those of white fruits are present on the palate. Minerality and persistence close the tasting. Perfect with first fish dishes, fresh filled pasta and grilled cockerel.

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Lufthansa ha individuato in Air Dolomiti il partner ideale sul mercato italiano per le sue caratteristiche di serietà, affi-dabilità e qualità, nell’ambito della sua politica di alleanze per affrontare il mercato globale. La partnership con Lufthansa ha consentito ad Air Dolomiti di collaborare con i membri della Star Alliance, nata nel 1997, che rappresenta oggi una delle più importanti alleanze a livello mondiale,annoverando compagnie di tutto il mondo. L’offerta di voli in code sharing garantisce ai passeggeri tutti i vantaggi derivanti dall’ap-partenenza ad un grande network internazionale: • tariffe particolarmente favo-revoli per i voli in prosecuzione • partecipazione ad un programma di frequent flyer a livello globale (“Miles & More”) • assistenza e utilizzo delle strutture di terra e dei partner della Star Alliance.

THE STRENGTH OF PARTNERSHIPLufthansa has identified Air Dolomiti as being its ideal partner in the Italian market, because of it’s professiona-lism, reliability and quality within its policies of alliances to address the global market. The Lufthansa agreement enabled Air Dolomiti to cooperate with Star Alliance, born in 1997 as the result of a Lufthansa idea and today one of the world’s most important alliance. The offer of flights based on code-sharing gives passengers all the advantages of belonging to a big interna-tional network: • Good fares for ongoing connecting flights • Participation in global frequent-flyer programmes (“Miles & More”) • Use of Lufthansa ground assistance and facilities on the routes of Star Alliance partners.

LA FORZA DELLA PARTNERSHIP

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IL PIANO TARIFFARIO DI AIR DOLOMITIGrazie al nuovo ed innovativo piano tariffario, i passeggeri che viaggiano sul network Air Dolomiti hanno l’opportunità di scegliere la tariffa più consona alle proprie esigenze tra le proposte Light, che garantisce i servizi standard di qualità (servizio di bordo, quotidiani, un bagaglio a mano), Plus, con l’aggiunta del bagaglio in stiva e la partecipazione al programma Miles & More ed Emotion che offre il massimo comfort a bordo. Per maggiori informazioni sui voli offerti, tariffe e orari: www.airdolomiti.it o Sales Center al numero 045 2886140

AIR DOLOMITI’S FARE PLAN Thanks to the new and innovative fare plan, passengers traveling on Air Dolomiti Network have the opportunity to choose the fare best suited to their needs among 3 different fares: Light, ensures standard quality services (on-board service, newspaper, hand luggage), Plus with the addition of hold luggage and Miles & More points and Emotion that offers maximum on-board comfort.For further information on flights, schedules and fares go towww.airdolomiti.it or contact our Sales Centre on +39 (0)45 2886140(from Germany 089 97580497).

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SEMINARI PER VOLARE RILASSATIAir Dolomiti insieme all’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera e Lufthansa organizza i seminari per volare rilassati. Nella tranquilla atmosfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combattere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. Di seguito le prossime date: Milano 7/8 dicembre 2013 e 8/9 febbraio 2014.Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it

FLY IN RELAX SEMINARIESAir Dolomiti, in cooperation with the Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, organi-zes the “Fly in relax seminaries”. In the quite atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the seminary you will have the possibility to practice what you learned, in a flight together with your trainer. Here are the next dates in Milan: 7/8 december, 8/9 february 2014.Further information on: www.paura-di-volare.it

Tratte gestite da Air Dolomiti

Tratte operate per conto di Lufthansa

Destinazioni inverno 2013/2014 Winter destinations 2013/2014

Routes managed by Air Dolomiti

Routes operated on behalf of Lufthansa

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BOLOGNA

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PALERMOCATANIA

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MÜNCHEN

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Il network è soggetto a cambiamentiNetwork is subject to changes

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BAGAGLIO A MANOCABIN BAGGAGEÈ consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) del peso di massimo 7 kg per la ta-riffa Light, con le tariffe Plus ed Emotion il peso consentito per il bagaglio a mano è di 10 kg. Il bagaglio a mano può essere po-sizionato nella cappelliera o sot-to il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla.

One piece of hand baggage per passenger (max 55x40x20cm) weighing not more than 7 kg with Light fare is allowed. With a Plus or Emotion fare the maxi-mum weight allowed on board is 10 kg for 1 piece of hand bag-

gage. The hand baggage can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when ope-ning the compartments so that nothing falls out.

OGGETTI PERICOLOSI DANGEROUS ARTICLESNorme internazionali di sicu-rezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.*Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le di-sposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni

non vengono accettati a bor-do; tra questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni det-tagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in).

*Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori in-formazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.International safety regulations prohibit the transportation of the weapons or any other dan-gerous items in carry-on or che-cked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.*Please be aware that, depen-

ding on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibit items is displayed at the airport (check-in area).

* Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For fur-ther information please contact directly the Airline.

APPARECCHI ELETTRONICIELECTRONIC DEVICESA bordo l’uso di alcuni dispo-sitivi può interferire con i siste-mi radio e la strumentazione di bordo. Vi invitiamo quindi a seguire le seguenti procedure e le disposizioni comunicate

INFORMAZIONI PASSEGGERIPassenger information

PER GARANTIRE LA VOSTRA SICUREZZA ED IL MASSIMO COMFORT A BORDO DEI NOSTRI AEREI, VI INVITIAMO A SEGUIRE LE SEGUENTI PROCEDURE AIR DOLOMITI

FOR SAFETY REASONS AND FOR YOUR COMFORT ON BOARD, WE KINDLY ASK YOU TO FOLLOW THE AIR DOLOMITI PROCEDURES

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REGOLE DI SICUREZZA NEGLI AEROPORTI DELL’UNIONE EUROPEA PER I BAGAGLI A MANOSAFETY MEASURES FOR HAND LUGGAGE AT EUROPEAN UNION AIRPORTS

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Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale.A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coinciden-za dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportua-le ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vi-gente, anche eventuali sostanze liquide.  Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:

• dovranno essere contenuti in recipienti aven-ti ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi);• i  recipienti dovranno essere inseriti in un sac-chetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore  ad 1 litro (ovvero  con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18  x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti do-vranno poter entrare comodamente in esso);• per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta;• possono essere trasportati al di fuori del sac-chetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali ar-ticoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;

REGOLE DI SICUREZZA NEGLI AEROPORTI DELL’UNIONE EUROPEA PER I BAGAGLI A MANOSAFETY MEASURES FOR HAND LUGGAGE AT EUROPEAN UNION AIRPORTS

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dalle Assistenti di Volo. Una normativa di legge consente l’uso dei telefoni cellulari a terra esclusivamente nelle seguenti modalità: in partenza sino alla chiusura delle porte dell’aereo ed in arrivo dopo l’apertura del-le porte stesse. Apparecchiature elettroniche quali videocamera, walkman, lettori CD portatili, laptop, giochi elettronici e simili possono essere utilizzati duran-te la salita, la crociera e fino all’inizio discesa. Per chiarimenti vi invitiamo a contattare il per-sonale di cabina.

Certain electronic devices may not be used on board as they may interfere with the electro-nic aviation systems. Please re-

spect the following procedures and Flight Attendants commu-nication/disposition. The law permits the use of cell phones on ground only: on departure until the door clo-sure and on arrival at the door opening. Other devices such as video cameras, walkmans, CD players, laptops, computer toys and etc may be used during climb, cruise and until the be-ginning of the descent. For further information please contact the Cabin Staff.

ALCOLICI E SUPERALCOLICI ALCOHOLIl consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consen-tito a bordo.

Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalco-lici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso.

Passengers are not permitted to consume alcohol they purcha-sed on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passen-gers.

DIVIETO DI FUMARESMOKINGTutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”.

All Air Dolomiti flights are “non-smoking flights”.

Vi auguriamo “Buon Volo”!

Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!

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• gli articoli di duty free acquistati negli aero-porti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga pro-dotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno (non applicabile sui voli in codeshare). La busta viene sigillata nel punto vendita.Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio:• presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati;• estrarre dal bagaglio a mano i computer por-tatili  e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione.

Starting from Monday, 06 November 2006 the European Union has adopted new security ru-les that restrict the amount of liquids that you

can take through security checkpoints. They apply to all passengers departing from airports in the EU included domestic flights and on connecting flights from Europe. At the security checkpoints, all passengers and their hand lug-gage must be checked for liquids in addition to other prohibited articles. In the hand baggage only small quantities of liquids and gel-based products (healthcare pro-ducts and cosmetics) are allowed with the fol-lowing regulation:• liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent;• all containers must be carried in a transpa-rent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimen-sions cm 18  x 20);

• only one bag per passengers (included infant) is permitted;• medication and special foodstuff needed du-ring the flight can be carried outside the plastic bag. They must be anyway checked at the se-curity point; • duty-free articles purchased in an European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the duty-free shop staff. In order to help the checkpoint staff, it is ne-cessary to:• present all liquids at the checkpoint for exa-mination; • remove laptop computers and large electrical devices from the hand baggage for the security screening.

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I NOSTRI PARTNERPartnership

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Hotel Reservation ServiceDall’aereo all’hotel in un click! Your hotel in one click!

Continua la collaborazione tra Air Dolomiti e HRS.com, Hotel Reservation Service, lo specialista in prenotazio-ni alberghiere online. Con oltre 250mila hotel in tutte le categorie di prezzo, HRS vi dà la possibilità di prenotare il vostro albergo alla tariffa più bassa e senza alcun pa-gamento anticipato direttamente dal sito di Air Dolomiti. Non ci sono costi aggiuntivi, la prenotazione è garantita al 100% e i prezzi sono incredibilmente convenienti. Con HRS ovunque vai c’è un letto che ti aspetta!

The partnership between Air Dolomiti and HRS.com, Ho-tel Reservation Service, continues. HRS.com is the online specialist for hotel reservations. With more than 250,000 hotels in all price ranges, HRS gives you now the opportu-nity to book your dream hotel at the lowest price, without advanced payment, directly on Air Dolomiti website. No hidden costs, 100% guaranteed bookings and great rates!

“Fiori d’inverno”, un appuntamento per veri gourmetFiori d’Inverno: a journey through the lands of radicchio

Nella campagna veneta imbiancata dal gelo sboc-ciano il Radicchio Rosso di Treviso Igp e il Variegato di Castelfranco Igp, due pregiate cicorie apprezzate in diverse preparazioni come il risotto al radicchio, il dolce tipico “sbrisolona” o la birra al radicchio. Grazie alla rassegna “Fiori d’inverno” nei mesi di di-cembre e gennaio è possibile percorrere le province di Treviso, Venezia e Padova visitando mostre-mercato dove è possibile acquistare il radicchio e i prodotti artigianali, ma anche assistere alla lavorazione a mano del radicchio direttamente nelle aziende agricole o degustare tante ricette tradizionali nei ristoranti o nelle feste paesane. Info e prenotazioni www.fioridinverno.it tel. +39 (0)438 893385.

In the Venice countryside whitened by frost grow the Radicchio Rosso di Treviso and the Radicchio Variegato di Castelfranco, two renowned chicories appreciated in different preparations such as ‘risotto’ with ra-dicchio, the typical cake “sbrisolona” or beer with radicchio. Thanks to the festival “Fiori d’inverno” in the months of December and January you can go through the provinces of Treviso, Venice and Padua visiting markets, where to buy the radicchio and craft products, or you can also watch on farms the handmade production of radicchio and taste many traditional recipes in restaurants or in feasts. Info and reservations www.fioridinverno.it tel. +39 (0)438 893385

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La società di noleggio vetture Sixt, fonda-ta a Monaco nel 1912, offre con successo soluzioni di mobilità in tutto il mondo ed è attualmente in una fase di rapida espan-sione. In Germania e Austria Sixt è già le-ader di mercato. I clienti privati e aziendali possono usufruire di soluzioni innovative per le loro esigenze di mobilità, presso 4.000 stazioni in oltre 105 Paesi. Sixt è nota per la sua capacità di offrire veicoli di fascia alta a prezzi accessibili. Grazie alla più grande flotta al mondo di vettu-re Bmw e Mercedes-Benz, ai più recenti modelli di altri prestigiosi marchi e a una vasta scelta di vetture sportive, cabriolet, jeep, autocarri e van, Sixt è in grado di soddisfare qualunque richiesta dei clienti. Un segmento speciale è quello del ser-vizio limousine Sixt e delle auto di lusso Sixt: grazie a una scelta che spazia dalle più lussuose limousine alle auto sportive, i clienti hanno sempre la certezza di po-ter trovare il veicolo appropriato per ogni occasione. Durante tutti i 100 anni di atti-vità di questa storica azienda, le offerte e i servizi Sixt sono sempre stati moderni e in costante miglioramento. Che il cliente

desideri un servizio con autista, un vei-colo per le vacanze estive della famiglia, un’auto per una breve fuga dalla città o un viaggio di lavoro o ancora un noleg-gio a lungo termine, la soddisfazione e i servizi personalizzati per il cliente sono sempre la priorità assoluta di Sixt. Con “Sixt Top Special” tutti i passeggeri Air Dolomiti potranno godere di particolari agevolazioni e riceveranno uno sconto fino al 10% sul normale prezzo di noleg-gio. Visita il sito it.sixt.com/air-dolomiti e prenota la tua macchina preferita.

Premium vehicles at affordable rates Sixt rent a car, founded in Munich in 1912, is a successful global provider of mobili-ty solutions and is expanding rapidly. In Germany and Austria Sixt is already the market leader. Private and business cu-stomers are offered innovative solutions for their mobility needs at 4,000 stations in over 105 countries. Sixt is renowned for offering premium vehicles at afforda-ble prices. With the world’s largest BMW and Mercedes-Benz fleet, the latest mo-dels from other prestigious car manu-

facturers, and a choice of sports cars, convertibles, jeeps, trucks and vans, Sixt can satisfy any customer requirements. A special segment is the Sixt limousine service and Sixt luxury cars: from luxury limousines to sport cars, customers will always find the appropriate vehicle for any occasion. Within the scope of its 100-year company history, the offers and services of Sixt have always been cutting-edge and everimproving. No matter if you need chauffeur service or a vehicle for your annual family vacation, a short break, a business trip, or long-term - your satisfaction and the unique services are the Sixt’s first priority. Air Dolomiti pas-sengers profit from special rates and can receive up to 10% discount with the Sixt Top Special. Just visit the Sixt-Air Dolomi-ti partnersite www.sixt.com/air-dolomiti and book your preferred car.

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