Redway - Newsletter di Luglio 2013

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N E W S L E T T E R #12. LUGLIO

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Newsletter di Redway con focus sulla Redway Manager Academy svoltasi il 18 Luglio 2013 a Galzignano Terme (PD)

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N E W S L E T T E R

#12

. LUG

LIO

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Attitudini e atteggiamenti.Due termini da non confondere,

ma che sono strettamente legati.Un grazie particolare

a Simone Casadei per le prezioseinformazioni riguardanti il rapporto

tra Banca e Impresa!Buona lettura!

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ANATOCISMO E USURA(Intervento di Simone Casadei).

L’atteggiamento è una cosa importante anche quando si va in banca.

Il rapporto tra imprenditori e banchieri all’interno della banca non è paritetico.La banca è un fornitore particolare, che, come tale ha delle logiche commerciali completa-mente differenti da quelle di un normale rapporto tra fornitore e cliente.Chi lavora in banca è solito utilizzare di proposito terminologie che sono sconosciute alla maggior parte dei propri clienti. Si parla di asimmetria informativa, in quanto l’informazione è pesantemente sbilanciata da una parte, che ovviamente è quella della banca.La banca sa. L’imprenditore non sa.La banca ha il coltello dalla parte del manico e non è nei suoi interessi cambiare l’atteg-giamento che ha verso i propri clienti, per cui, l’imprenditore che volesse uscire da questa situazione di “inferiorità” dovrebbe cercare di saperne di più sul modus operandi corretto di una banca, in modo da colmare il gap di disinformazione che lo rende vulnerabile a costi di servizi bancari non proprio corretti.Numerosissimi imprenditori (non tutti, ma quasi) hanno un conto aziendale affidato.In Italia è ormai la prassi lavorare con i soldi della banca.Fatto 100% di tali fidi, il 15% di essi non presenta alcuna anomalia di carattere finanziario, il restante 85% sì.Tali anomalie che si riscontrano sui tassi di interesse applicati dalla banca e sulle spese del conto rientrano, a seconda di parametri che tra poco osserveremo, nei casi di anatocismo e di usura.

Quante volte si sente parlare di questi due termini, soprattutto nei più popolari programmi televisivi di denuncia, attualità e satira?Tante, tantissime volte e purtroppo non sempre in maniera propria.

L’anatocismo è in parole povere l’interesse sull’interesse.Più dettagliatamente sarebbe definito come la capitalizzazione degli interessi su un capitale affinché essi siano a loro volta produttivi di altri interessi.Insomma un calcolo degli interessi di tipo composto, quando quello legale è di tipo semplice.L’anatocismo è un illecito civile: chi si accorge di subirlo ha diritto alla restituzione immedia-

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ta di tutto il surplus di interessi “rubati”, fino a 10 anni dalla chiusura del conto.Questo è applicabile a tutte le operazioni “in rosso”, cioè fatte con il capitale della banca, come per esempio mutui e leasing.

L’usura è un reato e si riscontra in presenza di un vantaggio esagerato per chi concede il prestito in rapporto alla somma prestata.La pena per questo reato è variabile in termini sia di reclusione che di sanzioni in denaro ed è aggravata se l’usura è praticata da un ente bancario.Il fatto che questa clausola sia prevista dal codice penale dovrebbe farci riflettere sul fatto che è in effetti una possibilità concreta che una banca possa concedere fidi con interessi usurai.

Veniamo al lato pratico: come possiamo verificare il fatto che la nostra banca non ci stia chie-dendo troppo in termine di tassi di interesse?Per quanto riguarda l’anatocismo è molto semplice.In base alla somma concessa e al tasso previsto dobbiamo calcolare qual è l’interesse sem-plice. La differenza tra quello che paghiamo e questo è l’anatocismo e la restituzione di quel denaro ci spetta di diritto.Per quanto riguarda l’usura il calcolo è un po’più complesso, ma è sufficiente sapere un po’di cose. La Banca D’Italia pubblica trimestralmente un bollettino con il valore corrente del TEGM (che sarebbe il Tasso Effettivo Globale Medio).Dobbiamo sommare tutti i costi del conto e rapportarli percentualmente al totale usufruibi-le; se la percentuale così ricavata supera quella indicata nel valore TEGM di quel trimestre gli interessi applicati sono di usura.

A dire il vero il discorso è un po’più complicato.Nel bollettino della Banca D’Italia accanto al valore del TEGM troveremo anche un altro va-lore indicato come TS (Tasso Soglia).L’usura in campo penale può infatti essere oggettiva o soggettiva.Fino a Luglio 2011 la legge affermava che si trattava di usura oggettiva nel caso in cui la per-centuale dei costi era una volta e mezza quella del TEGM, il che equivaleva al TS.Se la percentuale era >TEGM, ma <TS l’usura era di tipo soggettivo e diventava oggettiva qualora il beneficiario del prestito fosse in un effettivo e documentabile stato di necessità.A partire da Luglio 2011 sono aumentate in Italia le azioni contro le banche per rilevare il reato di usura e il rapporto tra le percentuali TEGM e TS è variato.Ad oggi il valore del TS corrisponde a 1,25 * TEGM + 4 punti.Il valore del TS è stato quindi innalzato.Le sanzioni penali per il reato di usura sono gravi e chi ne risponde direttamente è la mag-gior parte delle volte il Presidente del consiglio di amministrazione della banca, qualche rara volta il titolare.Un correntista che accertasse da parte della sua banca la richiesta di un tasso di usura ha diritto a ricevere indietro tutti gli oneri pagati per ciascun trimestre (in pratica beneficia del diritto di pagare alla banca la cifra prestata “pulita”, mentre in caso di anatocismo avrebbe goduto esclusivamente della restituzione degli interessi composti già pagati).

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ATTEGGIAMENTI E ATTITUDINI(Intervento di Flavia Fabris)

Atteggiamento e attitudine sono due termini che spesso vengono confusi, ma che sono diversi tra loro, pur avendo delle cose in comune.

L’attitudine è la predisposizione naturale per qualcosa.L’atteggiamento è invece un modo di porsi in funzione a un determinato obiettivo o in relazionea un certo ambiente in cui ci si trova.L’atteggiamento si modella di volta in volta quindi e riuscire ad adottare quello giusto in ogni si-tuazione è un’attitudine.

Cos’hanno in comune attitudini e atteggiamenti? Con entrambi creo qualcosa.Se ho una determinata attitudine creo una certa cosa, se ne ho un’altra ne creo un’altra.Ma anche adottando atteggiamenti diversi creo cose diverse.

L’attitudine è però qualcosa di nascosto e inconsapevole, che non sappiamo di avere fino a che non ci capita l’occasione di scoprirla (a chi non è capitato di dover fare all’interno dell’azienda un lavoro nuovo, diverso da quello che è la propria specialità e scoprire di essere bravo a farlo?)Purtroppo sviluppiamo solo le attitudini che ci piacciono di più, ma non è detto che siano quelle per le quali siamo effettivamente più predisposti.Per comprendere se le attitudini che abbiamo finora sviluppato sono in effetti quelle per cui siamo più portati o se invece sono quelle che nel corso degli anni ci hanno maggiormente appassionato dobbiamo uscire dalla nostra zona di comfort.In effetti sono le passioni che ci fanno scoprire le nostre attitudini e a volte grandi attitudini sono sprecate per colpa di atteggiamenti sbagliati come la chiusura mentale, il dire no a priori, la paura eccessiva, la mancanza di umiltà, etc...

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Quello che ci spinge ad uscire dalla nostra zona di comfort è il senso di responsabilità.Esso fa sì che sviluppiamo nuove attitudini.È vero che c’è chi è più predisposto a fare una determinata cosa e chi meno, però non possia-mo affermare a priori che non siamo capaci di fare qualcosa.La verità è che se non amiamo fare una cosa troviamo mille scuse per non farla o rimandarla.Questo per dire che se vogliamo avere successo non possiamo limitarci a fare soltanto ciò che ci piace.

Se ci pensiamo bene laddove detestiamo fare qualcosa è anche l’ambito in cui abbiamo meno risultati e se per comodità ci fermiamo a sviluppare una sola delle N attitudini che potremmo portare avanti rischiamo di rapportare ad essa tutta la nostra vita e di imbrigliarci in essa.Sperimentare nuove attitudini è fondamentale anche per un’azienda, perché vengono ag-giunte ulteriori competenze che vanno ad intergrarsi con quelle che già ci sono.

Sul piano della leadership le attitudini necessarie sono la capacità di comando, la capacità di guidare e la capacità di far sognare. Per poterle sviluppare gli atteggiamenti giusti sono: sapere quando decidere e quando lasciar decidere, accettare aiuti e consigli e, a propria volta, darne, essere tenaci, ma premurosi ed essere un esempio di ciò che si predica.

L’effetto delle attitudini messe in atto dagli atteggiamenti è lo specchio del nostro valore.

LE IDEE VIRUS (Intervento di Flavia Fabris)

Vi è mai capitato di non riuscire più ad ottenere i risultati che ottenevate qualche tempo fa?È vero, esiste (e non è così rara) la possibilità di avere a che fare con una persona demotivan-te, ma non è detto che la causa sia lei.La seconda possibilità è quella di essere caduti nel malefico vortice di quelle che Flavia chiama idee virus. Virus perché contaminano il nostro modo di operare.Non è facile riconoscerle e rimuoverle, ma è possibile.L’importante è rendersene conto e volersene liberare.Continuando il paragone con una malattia, possiamo riconoscere i sintomi che ci avvertono che siamo stati contagiati da una o più di queste idee.Essi sono:

Prudenza esagerata nel fare le cose

Eccessiva cautela

Timore di sbagliare

Esempi di idee virus sono per esempio, per un imprenditore che non riesce ad alzare il fattu-rato dopo vari tentativi:

Investire in prodotti nuovi costa troppo in rapporto alla non certezza di vendere

Non è che all’estero le cose siano migliori, basta vedere alle fiere

Non serve cercare nuovi commerciali, tanto non vendono ed è sempre il titolare a dover fare tutto

...e così via...

Le idee virus si generano dopo risultati deludenti o in seguito a scarse performances di pro-duzione che in lunghi periodi non sono mai state corrette.O perché no, anche dal “contagio” della negatività di una persona demotivante.Nel peggiore dei casi dalla somma di queste situazioni.

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Se non riteniamo che applicare determinate idee ci porterà a migliorare immediatamentela produttività o l’efficienza della nostra azienda allora è meglio eliminarle a priori: potreb-bero essere delle idee virus.Quando ci si scotta infatti spesso accade che non si porta più avanti ciò che si era iniziato.Se nell’andare verso un obiettivo invece si è determinati e convinti si va avanti nonostante le difficoltà, o per lo meno ci si ferma per ragionare e non per chiudersi definitivamente.

È importante essere rapidi nello scoprire cosa ci impedisce di espanderci.Mettersi in discussione non è poi così male nel momento in cui riusciamo a renderci contodi cosa ci blocca.Anche lo studio costante è importante, perché ci permette di avere un termine di paragone con quella che dovrebbe essere una realtà che funziona, una condizione ottimale a cui ten-dere e confrontandoci con la quale riusciamo a trovare le differenze con la nostra.

Per sorridere e riflettere un po’vi lasciamo un elenco dei principali “virus” scoperti finora... ma come tali non finiscono mai di reinventarsi e di essere scoperti in nuove forme...

Non partecipo ai bandi tanto non prendo mai niente

Per creare un prodotto nuovo c’è troppo da stargli dietro

Meglio che vada a vendere da solo, commerciali buoni in giro non ce ne sono

È difficile lavorare con quelli del sud, io mi fermo all’Italia Centrale

Se trovo lavoro troppo lontano poi devo spostare la squadra

So che il fatturato è basso, ma se fatturiamo di più non bastano le personeche ho in produzione e devo aumentare i costi

Non voglio più venditori al momento perché non saprei dove metterli

Non faccio più riunioni anche perchè nessuno poi ti ascolta e fa quello che gli dici

Non posso lasciare a casa quella persona perché è un mio vecchio amico,quasi un fratello per me

Impossibile parlare con quella persona...tanto vuole sempre avere ragione!

Non posso andare all’estero ora perché non ho i soldi

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agosto2013

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La Redway Manager Academysi terrà anche ad agosto

Vi aspettiamo come sempre presso l’Hotel

Radisson Blu Resortdi Galzignano Terme (PD)

per iscrizioni o maggiori [email protected] - 049 641476

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