Biblioteca Comunale di Gandellino | Luglio 2017 · BIBLIOnotizie Newsletter della Biblioteca...

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► BIBLIOnotizie Newsletter della Biblioteca Comunale di Gandellino | Luglio 2017 1 ► Bob Dylan chiude il dibattito: «Le canzoni non sono letteratura» «Le nostre canzoni sono vive nella terra dei vivi. Ma le canzoni non sono letteratura. Devono essere cantate, non lette». Così Bob Dylan ha spiazzato tanto i suoi detrattori, puristi indignati perché il Nobel per la Letteratura è andato a un cantautore, sia i fan più ingenui, che hanno visto il premio come una consacrazione assoluta della loro passione. L’Accademia di Svezia ha dato lunedì scorso notizia della consegna del discorso di Dylan, inviato sul filo del rasoio, visto che i termini scadevano il 10 giugno. Ora può incassare gli 8 milioni di corone del premio, oltre 800 mila euro (il discorso è di 4 mila parole, dunque gli ha fruttato 200 euro a parola; tanto? Sì, ma il manoscritto di Like a Rolling Stone, un’opera d’arte di 400 parole srotolate sul giro base della Bamba, è stato battuto all’asta per 1,7 milioni di dollari, il che fa 3.750 euro a parola). Nel file audio pubblicato dall’Accademia, Dylan — voce da crooner su un tappeto jazz racconta il suo pantheon personale, alla ricerca del nesso tra le sue canzoni e la letteratura, su cui si è subito interrogato appena saputo del premio. Il risultato è un volo pindarico di mezz’ora, che va dal concerto in cui da giovanissimo Dylan incrociò lo sguardo di Buddy Holly, poco prima della sua morte, a Moby Dick di Herman Melville, dal suonatore di banjo Charlie Poole al romanzo Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque, fino all’Odissea di Omero, serbat oio infinito per le moderne ballate musicali. Cosa vuol dire? «Non devo sapere che significa una canzone dice Dylan . Ho scritto di tutto nei miei pezzi. Non mi preoccupo certo di cosa vogliono dire. Se una canzone ti prende, è tutto ciò che basta», conclude augurandosi che i suoi testi vengano ascoltati con la musica per cui sono nati, come le opere di Shakespeare andrebbero messe in scena sul palco, come le storie di Omero andrebbero ascoltate... Non iniziava forse con «Cantami o Musa»? Nella terra dei vivi, oggi, può suonare così: «Hey, Mr. Tambourine man, play a song for me». Suonami una canzone, signor Tamburino. di Luca Mastrantonio (da corriere.it - 6 giugno 2017) Buona estate dalla biblioteca di Gandellino! Nei mesi di luglio e agosto, oltre alle consuete aperture settimanali, vi aspettiamo anche il mercoledì sera, dalle 20.30 alle 22.30 ► BIBLIOnotizie Newsletter della Biblioteca Comunale di Gandellino | Luglio 2017 Clic ___________________________ I ruderi della Baita dei Larici alle pendici del Monte Calvera. Foto: Levis Mazzocchi

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► BIBLIOnotizie Newsletter della Biblioteca Comunale di Gandellino | Luglio 2017

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► Bob Dylan chiude il dibattito:

«Le canzoni non sono letteratura»

«Le nostre canzoni sono vive nella terra dei

vivi. Ma le canzoni non sono letteratura. Devono

essere cantate, non lette». Così Bob Dylan ha

spiazzato tanto i suoi detrattori, puristi indignati

perché il Nobel per la Letteratura è andato a un

cantautore, sia i fan più ingenui, che hanno visto il

premio come una consacrazione assoluta della

loro passione. L’Accademia di Svezia ha dato

lunedì scorso notizia della consegna del discorso

di Dylan, inviato sul filo del rasoio, visto che i

termini scadevano il 10 giugno. Ora può incassare

gli 8 milioni di corone del premio, oltre 800 mila

euro (il discorso è di 4 mila parole, dunque gli ha

fruttato 200 euro a parola; tanto? Sì, ma il

manoscritto di Like a Rolling Stone, un’opera

d’arte di 400 parole srotolate sul giro base della

Bamba, è stato battuto all’asta per 1,7 milioni di

dollari, il che fa 3.750 euro a parola). Nel file audio

pubblicato dall’Accademia, Dylan — voce da

crooner su un tappeto jazz — racconta il suo

pantheon personale, alla ricerca del nesso tra le sue canzoni e la letteratura, su cui si è subito interrogato

appena saputo del premio. Il risultato è un volo pindarico di mezz’ora, che va dal concerto in cui da

giovanissimo Dylan incrociò lo sguardo di Buddy Holly, poco prima della sua morte, a Moby Dick di Herman

Melville, dal suonatore di banjo Charlie Poole al romanzo Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich

Maria Remarque, fino all’Odissea di Omero, serbatoio infinito per le moderne ballate musicali. Cosa vuol

dire? «Non devo sapere che significa una canzone — dice Dylan —. Ho scritto di tutto nei miei pezzi. Non mi

preoccupo certo di cosa vogliono dire. Se una canzone ti prende, è tutto ciò che basta», conclude

augurandosi che i suoi testi vengano ascoltati con la musica per cui sono nati, come le opere di

Shakespeare andrebbero messe in scena sul palco, come le storie di Omero andrebbero ascoltate... Non

iniziava forse con «Cantami o Musa»? Nella terra dei vivi, oggi, può suonare così: «Hey, Mr. Tambourine

man, play a song for me». Suonami una canzone, signor Tamburino.

di Luca Mastrantonio (da corriere.it - 6 giugno 2017)

Buona estate dalla biblioteca di Gandellino! Nei mesi di luglio e agosto, oltre alle consuete aperture settimanali,

vi aspettiamo anche il mercoledì sera, dalle 20.30 alle 22.30

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Clic ___________________________

I ruderi della Baita dei Larici alle pendici del Monte

Calvera.

Foto: Levis Mazzocchi

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► Moby Dylan

Può capitare a tutti di copiare, nella vita. Tranne che a un premio Nobel per la

letteratura, e proprio nella stesura del discorso che lo consacra tale. Invece

pare che a Bob Dylan sia riuscito anche questo capolavoro. La sua orazione di

ringraziamento per i parrucconi scandinavi che lo hanno preferito a gente

come Philip Roth contiene frasi riprese di sana pianta dal Moby Dick di

Hermann Melville. E neppure dall’originale, che almeno presupporrebbe lo

sforzo di una rilettura, ma da un bignami agevolmente rintracciabile su

Internet. Si cominciano a capire le ragioni del ritardo con cui Dylan ha consegnato il discorso alla giuria:

stava aspettando la liberatoria dal capitano Achab.

Ma nemmeno un uomo così presuntuoso da credersi Bob Dylan può clonare Moby Dick e pensare di farla

franca. Nell’era del web, poi, dove basta un clic per incrociare qualsiasi testo. Più che leggerezza, una scelta

del genere rivela sciatteria e menefreghismo. Però quanto è dura per certi eterni ragazzi degli anni Sessanta

dovere ammettere che il loro idolo si comporta come Melania Trump. La poveretta era stata messa in croce

dai nasini arricciati dell’intellighenzia americana per avere scopiazzato un discorso di Michelle Obama.

Eppure oggi gli stessi nasini arricciati difendono Dylan dicendo — come un professore della George

Washington University — che «si è limitato a riscrivere alcuni passaggi». Il Maestro non copia. Riscrive. E

se fosse pure lui un po’ cialtrone? La risposta soffia nel vento, diceva una sua canzone. Ma forse era di

Melville.

di Massimo Gramellini (da corriere.it - 15 giugno 2017)

__ Qualcosa da dichiarare ___________________________________________

“ Amo molto parlare di niente.

E’ l’unico argomento di cui so tutto. ”

Oscar Wilde, scrittore irlandese (1854- 1900)

> > > d a l l a b i b l i o t e c a

► Torna il festival “A levar l’ombra da terra”

Come anticipato nello scorso numero, con il mese di luglio entra nel

vivo il festival “A levar l'ombra da terra”. L’edizione del decennale è ancora

più ricca e speciale, a partire dall'immagine che fa da filo conduttore,

realizzata per l'occasione dall’artista Elenia Beretta. Gli ingredienti della

rassegna sono come sempre teatro, reading, musica, cinema, musica e

danza: fino al prossimo 12 agosto saranno in tutto 39 gli appuntamenti,

distribuiti su 22 località della nostra provincia, rigorosamente ad ingresso

gratuito. La Valle Seriana in particolare si appresta ad ospitare diverse

date de “Le biblioteche del festival” la rassegna estiva di letture teatrali,

con appuntamenti nelle piazze e in angoli caratteristici dei paesi, che

vedranno in scena attori e musicisti cimentarsi con la consueta selezione

di testi letterari e teatrali dei più svariati generi, attesi da un pubblico

sempre più numeroso ogni estate.

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Un particolare ringraziamento va alle amministrazioni comunali, che sostengono e credono in questo

importante progetto culturale. Il calendario completo dell’intero festival è disponibile sul sito internet ufficiale

www.alevarlombradaterra.it. Qui di seguito riportiamo le date patrocinate dal Sistema Bibliotecario Valle

Seriana (sono al “debutto” le biblioteche comunali di Premolo, Leffe, Torre Boldone e Villa di Serio): vi

invitiamo fin d’ora il 9 agosto a Gandellino, nel cortile della Scuola dell’infanzia, per il simpatico reading

intitolato “Come resistere a questi anni zero”, un “irriverente e ironico manuale di sopravvivenza” proposto

dalle voci di Alberto Salvi (direttore del festival) e Walter Tiraboschi, con l’accompagnamento alla chitarra di

Lugi Suardi. Ricordiamo che tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito, con inizio alle ore 21.

29 giugno, Torre Boldone: “AQVA”

con Matilde Facheris e Alberto Salvi; chitarra Luigi Suardi; contrabbasso

Stefano Armati

“Acque, siete voi a darci la forza della vita. aiutateci a trovare nutrimento

così che ci tocchi grande gioia”. Così l’incipit di Acqua di vita del Rig Veda,

un antico inno sacro Indiano. Un bene primario l’acqua, che ha

tradizionalmente svolto un ruolo di pacificazione in ogni epoca,

accompagnando la vita dell’uomo e scandendone le fasi d’evoluzione. Nel

corso di tutta la storia le fonti d’acqua sono state considerate sacre, oggetto di devozione e rispetto. Una

sacralità che trae ispirazione sia dalla potenza delle acque che dalla loro forza vitale. L’acqua è l’elemento

che caratterizza l’essere umano in tutto il suo ciclo vitale; dalla placenta dell’inizio, fino alle dolorose lacrime

della fine. Amata, lodata, cantata acqua, “non sei fonte di vita, sei la vita stessa”.

7 luglio, Premolo, Matè Teatro: “BREVI INTERVISTE CON UOMINI SCHIFOSI”

da “Brevi interviste con uomini schifosi” di David Foster Wallace;

voci Alessandra Ingoglia e Maria Teresa Galati; musiche Graziano Gatti

Un esilarante girone infernale. Un ventaglio di personaggi che non vorremmo mai incrociare sulla nostra

strada. Uno specchio di tante nostre piccole viltà, ironico e non troppo deformante. Ma anche geniali

intuizioni sull'animo umano, e sul cervello, e sul cuore: parole che ci abbracciano nella nostra quotidiana

lotta per non essere uomini – e donne – schifosi.

13 luglio, Gandino: “AUTOBAHN”

da “Autobhan” di Pier Vittorio Tondelli; con Mattia Fabris; chitarra Massimo Betti

L’autore è una garanzia: Pier Vittorio Tondelli. Uno dei migliori che abbiamo avuto. Il testo è uno dei suoi

primi racconti, a mio parere il più lieve e ironico: Autobahn. La storia è semplicissima: un uomo che, “in

groppa” alla sua fiat 500, in una notte di scoramenti e depressioni, decide di partire per un viaggio in

autostrada diretto verso il mar del nord. Ed è tutto. Quel viaggio, pieno d’incontri poetici e surreali, narrato

col ritmo di una melodia irresistibile diventa subito metafora di libertà e leggerezza. E su tutto c’è il tema

della strada, in tutte le sue accezioni: asfalto, luogo sociale, e soprattutto… metafora di identità. Qual è

dunque la “nostra strada”? Tondelli, con la sua scrittura poetica, naif, quanto mai ironica e musicale ci da la

sua risposta: qualunque sia la nostra strada, andrà bene, perché è la nostra. E allora, per usare le sue

parole: “naso all’aria e viaaaa! Incontro all’avventura!”

20 luglio, Leffe: “IL MONDO PICCOLO”

con Matteo Bonanni; fisarmonica Gino Zambelli

Partendo dall'ironia e dalla comicità del “Corrierino delle famiglie” si arriva alle pagine del celebre Mondo

Piccolo in cui si raccontano le vicende di Don Camillo e Peppone. Il percorso è composto da momenti di

divertimento e da altri di grande intensità che fanno apprezzare la scrittura ironica e vivace dell'autore.

L'attore presta la voce ai personaggi che popolano il “mondo piccolo” di Giovanni Guareschi nel tentativo di

far apprezzare la forza e la bellezza delle pagine scritte da questo autore, spesso dimenticato, ma che

rimane tra i più grandi della letteratura italiana del '900. Tutta la produzione dell'autore di Fontanelle è

permeata da un umorismo particolare e unico, lo stesso umorismo con cui Giovannino ha affrontato tutta la

sua vita e che l'ha aiutato ad essere protagonista in prima persona della sua esistenza e del suo tempo:

dalla vita familiare, alla politica con la conseguente prigionia, fino alla deportazione nei lager nazisti. L'ironia,

però, non è mai disgiunta da altri due elementi caratterizzanti l'essere uomo e l'essere scrittore di Guareschi:

la fede e la libertà. Questo scrittore ha sin dall'inizio della sua produzione la peculiarità di riuscire a far

trasparire il suo carattere e il suo modo di guardare la realtà attraverso la scrittura. Leggendo i testi di

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Guareschi si ha la sensazione di incontrare non solo dei personaggi, ma una personalità e un'umanità

semplice e affascinante.

27 luglio, Gandino: “L’ARTE DELLA GIOIA”

da “L’arte della gioia” di Goliarda Sapienza; con Sandra Zoccolan; fisarmonica

Nadio Marenco

“L'arte della gioia” è la storia di Modesta, nata nel 1900 da una famiglia

poverissima della Sicilia, e che attraverso la volontà lucida di essere felice senza

soccombere ai pregiudizi, affronta la vita, passando dal convento all'aristocrazia,

con un'esplosione di vitalità, erotismo, intelligenza e dolore. È un personaggio

amorale, alla ricerca appassionata e sensuale dell'autocoscienza e

dell'autodeterminazione. Sfida la cultura patriarcale, fascista, mafiosa e

oppressiva in cui vive. Un modello di donna anomalo, spiazzante che ti cattura e

ti travolge. Nella sua vita, che è un romanzo d'avventura, Modesta incontra uomini e donne che seduce, che

ama con tutto il corpo e la mente “Fermarsi qui, in questa gioia piena dei sensi e della mente”, ai quali

trasmette la volontà critica lasciando loro la libertà di scegliere la propria strada “C'è un limite preciso

nell'aiutare gli altri. Oltre quel limite, a molti invisibile, non c'è che la volontà di imporre il proprio modo di

essere”.

1 agosto, Villa di Serio: “SENZA PAURA PER UNA DONNA”

con Chiara Stoppa e Sandra Zoccolan; fisarmonica Sara Calvanelli Centoventi donne uccise in Italia da partner o ex partner nel corso del 2012. Sessantacinque, invece, i femminicidi registrati, sempre nel nostro Paese, dallo scorso gennaio ad oggi. Altri dati dicono che una donna su tre, in età compresa tra i 16 e i 70 anni, è vittima di violenza e che il 35% di queste non presenta denuncia. La violenza contro le donne è dunque un terribile fenomeno che non accenna a diminuire e che va contrastato con ogni mezzo. Siamo liete di presentare il concerto letterario “Senza Paura”. Sarà un’ulteriore occasione per riflettere, accompagnati dalla fisarmonica di Sara Calvanelli, dalla voce cantate di Sandra Zoccolan e dalla voce recintate di Chiara Stoppa, su un tema scottante e scomodo. Basato su interviste-testi letterari-canzoni-poesie-saggi, tra i vari autori anche Calvino, Franca Viola, Concita de Gregorio. Uno spettacolo con tre donne che vogliono lasciare la speranza e la positività in tutti quelli che le ascolteranno.

9 agosto, Gandellino: “COME SOPRAVVIVERE A QUESTI ANNI ZERO”

voci Alberto Salvi e Walter Tiraboschi; chitarra Luigi Suardi

Come si può imparare a fare vacanze intelligenti? E come si può sopravvivere alla burocrazia? E ancora,

come evitare malattie contagiose? Oppure, come mangiare in aereo, e soprattutto, come sopravvivere

all’ansia… Istruzioni sui generis, date da un maestro d’eccezione, Umberto Eco, e da un abilissimo

narratore, Ascanio Celestini, per situazioni molto particolari. Un reading musicale che ci guida nella selva

delle nostre giornate, alternando musica e narrazione, nella consapevolezza che la vita scorre per lo più tra

piccole cose, incontri fortuiti, piccoli problemi, e non tra dilemmi amletici e interrogativi sull’essere, che

occupano solo una piccolissima porzione del nostro tempo, pur essendo l’unica cosa che conta.

sono arrivate le nuove bibliografie

per i ragazzi 6/10 anni

IO + te + voi = NOI

… per un’estate di grandi letture!

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Proposte di lettura (e non solo!)

per il tempo libero dei ragazzi dagli 11 ai 14 anni.

Potete consultare l’elenco completo dei titoli nell’apposita sezione

sul portale web della Rete Bibliotecaria, all’indirizzo www.rbbg.it.

Buona scelta, e buone letture!

► LeggoFacile: c’è una “farfalla” sul sito!

Da alcune settimane il portale www.leggofacile.it è stato

arricchito con una nuova funzionalità. Nella parte destra trovate

infatti l'applicazione che consente di personalizzare la lettura e

la navigazione del sito web, denominata Farfalla Projet.

Con Farfalla è ora possibile effettuare alcune operazioni:

ingrandire o rimpicciolire il testo per renderlo più

leggibile

cambiare le combinazioni dei colori di una pagina per migliorare il contrasto

trasformare i testi per renderli più adatti agli utenti dislessici (secondo criteri tipografici internazionali

testati)

attivare una tastiera multilingue sullo schermo, da usare con un clic del mouse o altri dispositivi di

puntamento

ingrandire la freccetta-puntatore del mouse per renderla più visibile sullo schermo

Ricordiamo a quanti ancora non lo conoscessero, che LeggoFacile è un progetto della Rete Bibliotecaria

Bergamasca per favorire l’utilizzo di servizi e strumenti offerti dalle biblioteche nell’ambito dell’accessibilità

e della disabilità. Nelle varie sezioni del portale si trovano informazioni su libri, eventi, risorse, occasioni

formative e di approfondimento.

Obiettivo prioritario è l’inclusione, secondo le indicazioni del Manifesto Unesco che parla di servizi della

biblioteca pubblica “forniti sulla base dell’uguaglianza di accesso per tutti. […] forniti a quegli utenti che, per

qualsiasi ragione, non abbiano la possibilità di utilizzare servizi e materiali ordinari”.

I presupposti teorici di questo progetto si rifanno al Manifesto UNESCO per le biblioteche pubbliche, alle

linee guida IFLA, al volume Biblioteche per tutti. Servizi per lettori in difficoltà curato dalla Commissione

nazionale Biblioteche pubbliche dell’Associazione Italiana Biblioteche, alle linee guida Per una Biblioteca

Accessibile dell’AIB.

L’uguaglianza di accesso all’informazione e la necessità di disporre di risorse capaci di rispondere ai

bisogni di tutti gli utenti, ancor più se impossibilitati nella lettura, sono tra le priorità comuni a questi

documenti di indirizzo per la strutturazione di servizi bibliotecari efficaci.

Il sito web di LeggoFacile è stato progettato fin dall’inizio per essere accessibile. Le pagine sono state

create attraverso una serie di controlli, utilizzando diversi accorgimenti per poterlo rendere essenziale e

funzionale, oltre che compatibile con le principali tecnologie assistive.

dal sito internet www.leggofacile.it

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> > > M e d i a L i b r a r y O n L i n e

► MLOL si rinnova: la navigazione e i filtri di ricerca

Riprendiamo la scoperta del portale MLOL iniziata nello scorso

numero, e ripartiamo dalla Homepage: effettuando il login, ma

anche selezionando Esplora Catalogo, si viene indirizzati alla

pagina Esplora che è la pagina principale della nostra biblioteca

digitale, dalla quale iniziare l’esplorazione della raccolta o la ricerca

specifica di una delle tante risorse digitali disponibili.

Nella parte centrale della pagina c’è un carosello di banner che,

gestito dalle diverse reti bibliotecarie in maniera autonoma, ha una

funzione informativa: cliccando su ciascuna delle immagini presenti,

si viene infatti indirizzati a pagine web, guide e/o blog relativi a

strumenti, notizie di aggiornamento, iniziative riguardanti il prestito

digitale con la piattaforma MLOL.

Nella zona sottostante i banner, invece, vengono visualizzate,

tramite l’anteprima delle copertine, le risorse digitali presenti nella

collezione. Nella prima fascia, Novità Ebook, ci sono le anteprime di alcuni degli ebook che sono stati

acquistati negli ultimi 15 giorni sia dalla propria biblioteca che da altre, fruibili quindi tramite l’interprestito

digitale. Spostandosi con le frecce, sia a destra che a sinistra, è possibile scorrere i primi 12 ebook (ed

eventualmente selezionarne uno cliccando sulla copertina), mentre cliccando su Vedi tutti si visualizzano

tutte le novità.

Le stesse funzionalità sono presenti nelle fasce sottostanti, dedicate alle diverse tipologie di risorse: Ebook,

Edicola, Audio, Audiolibri, Banche Dati, Video, ecc. Per ciascuna di esse, dopo aver scelto Vedi tutti, è

possibile, utilizzando i menu a tendina sulla destra, personalizzare la visualizzazione o meglio ordinare in

modo ascendente o discendente le anteprime con diversi criteri: per popolarità oppure in ordine alfabetico

per autore o per titolo; inoltre si può scegliere il numero di item che si desiderano compaiano nella stessa

pagina, da un minimo di 12 a un massimo di 48.

Selezionando la risorsa scelta si accede alla sua scheda e, nel caso non sia già occupata da un altro utente,

cliccando sul tasto Scarica, Ascolta oppure Sfoglia, a seconda della risorsa e della sua modalità di fruizione,

si può scaricare l’ebook, ascoltare l’album o l’audiolibro, sfogliare il quotidiano.

Tornando alla pagina Esplora, nella colonna di sinistra si trovano i filtri per impostare ricerche complesse e/o

per raffinare i risultati ottenuti dopo aver inserito delle parole chiave nel box per la ricerca semplice (che

appare cliccando il tasto Cerca con il simbolo della lente di ingrandimento nella barra superiore della

pagina).

La colonna è suddivisa in due parti, evidenziate dall’uso di due diversi colori: verde per le risorse

commerciali e arancione per le risorse Open. Una delle novità 2017 di MLOL è infatti rappresentata

dall’arricchimento della collezione Open in cui sono confluite, e continuano a confluire, tutte le risorse ad

accesso aperto selezionate e raccolte nel progetto OpenMlol (in questo post ci soffermiamo sui filtri relativi

alle risorse commerciali).

Il primo filtro delle risorse commerciali è Tipologie: selezionando questa voce si apre l’elenco delle tipologie

di media presenti, se ad es. si sceglie Ebook, nella parte centrale della pagina viene visualizzata solo questa

tipologia di media, mentre nella colonna dei filtri ne compaiono altri molto utili: Solo titoli disponibili ora,

Ebook da altre biblioteche, Ebook dalla tua biblioteca, Libri accessibili (LIA). Immaginiamo di voler escludere

dai risultati della nostra ricerca gli ebook già in prestito (per scegliere solo fra quelli immediatamente

disponibili) e limitare la ricerca a quelli posseduti dalla nostra biblioteca (nel caso si sia esaurito il numero

massimo di prestiti interbibliotecari a disposizione annualmente) e ad “alta leggibilità”: dovremmo

selezionare Solo titoli disponibili ora>Ebook dalla tua biblioteca>Libri accessibili (LIA). Nel caso in cui, da

Tipologie, si selezionino Ebook e/o Audiolibri, si possono filtrare i risultati anche in base alla modalità di

fruizione, scegliendo tra risorse in download o in streaming.

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Passiamo ora al filtro Argomenti. Selezionandolo si apre un indice di categorie e, cliccando su ciascuna di

esse, le relative sottocategorie. Se ad esempio si sceglie Medicina>Clinica e medicina interna>Malattie e

disturbi>Immunologia, nella parte centrale della pagina si visualizzano ebook su vaccini e allergie. Se si è

invece alla ricerca di romanzi storici si procede selezionando Narrativa e argomenti correlati> Narrativa di

ambientazione storica; il filtro Paese/Nazione consentirà di scegliere anche il luogo in cui i romanzi sono

ambientati.

Altro filtro interessante delle risorse commerciali – soprattutto per gli ebook che vengono acquistati in

numero maggiore e con continuità – è quello Novità; se infatti di default, nella sezione Novità Ebook,

vengono raccolti quelli acquisiti nelle due ultime settimane, qui si può ampliare fino a 3 mesi o ridurre agli

ultimi sette giorni il periodo in cui le risorse sono state incluse nella collezione.

Nella versione 2017 della piattaforma MLOL è stato anche introdotto un criterio di selezione molto utile nel

caso i lettori siano bambini e/o ragazzi: si tratta del Livello scolastico che permette di filtrare i risultati a

partire dalla scuola dell’infanzia, passando per la scuola primaria, fino a quella secondaria di primo e

secondo grado.

Infine gli ultimi due filtri: Editori/Distributori che consente di selezionare, da un lungo elenco di editori

presenti con il loro catalogo in MLOL, solo risorse di un particolare Editore, e Lingue per filtrare i risultati in

base alla lingua in cui sono scritti e/o registrati.

(adat. da bibliomediablog.com – 30 maggio 2017)

MediaLibraryOnLine, la vostra biblioteca digitale!

MediaLibraryOnLine è il portale web messo a disposizione degli utenti delle

biblioteche con tantissime risorse gratuite, scelte e costantemente

aggiornate dai bibliotecari, sempre a vostra disposizione: a qualsiasi ora ed in

qualsiasi luogo, a casa e ovunque, su PC o dispositivi mobili (anche grazie

all’apposita App). Da MediaLibraryOnLine è possibile scaricare e ascoltare

audiolibri, prendere in prestito e-book, leggere quotidiani e riviste (italiani e

stranieri), guardare filmati e video in streaming, ascoltare e scaricare musica,

consultare archivi, banche dati e librerie di immagini, seguire corsi a distanza,

provare nuove forme di intrattenimento. Per utilizzare il portale è sufficiente essere iscritti presso una

qualsiasi biblioteca della nostra provincia (è veloce e gratis): basta poi accedere inserendo il proprio

codice fiscale e la “password” che avrete indicato al bibliotecario. Non vi resta quindi che inserire tra i

vostri “preferiti” l’indirizzo internet:

http://bergamo.medialibrary.it ___________________________________________________________________________________________________________

___ Intervallo… ________________________________________________________

Ad Harlem, New York, è in vendita per 4 milioni e mezzo di dollari la casa dove visse Harry Houdini.

Da segnalare che però, visto che non gli servivano, non ci sono le porte.

Spagna, anche Mourinho nella rete del fisco: “Ha evaso 3,3 milioni di euro”.

Ha una vera ossessione per il triplete.

Secondo un sondaggio, durante gli esami di maturità 1 studente su 3 riscopre la fede e prega.

I numeri aumentano poi nei colloqui di lavoro.

Una compagnia aerea low cost, nota per le offerte a prezzi stracciati, ha deciso di fare pagare una

sovrattassa per chi vuole sedersi vicino ai propri compagni di viaggio, tipo alla propria famiglia.

Una maggiorazione ancora superiore per garantirsi la certezza di starne ben lontani.

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Dalla ricerca di Ipsos sul marchio più influente del 2017, Google è in testa mentre Nutella è solo al decimo

posto. È evidente che non fanno le interviste nell’ora della merenda.

Torino: gli ispettori della Asl hanno trovato nidi di blatte nella cucina dell'Ospedale Molinette.

Bene. Lo sanno tutti che gli insetti sono il cibo del futuro.

La tennista Maria Sharapova a causa di uno strappo muscolare, dovrà saltare tutta la stagione sull’erba.

Anche se credo che non le faccia molto bene.

testi di Cinzia Poli (da “Caterpillar AM” – RaiRadio2)

> > > s t o r i e d i l i b r i

► Harry Potter compie 20 anni: la magia nata in una lavanderia Il primo libro della saga, "La pietra filosofale", arrivò in libreria il 26 giugno 1997. Da lì è nato un successo

travolgente: 7 volumi, la serie cinematografica, pièce teatrali, un merchandising sterminato. E pensare che

JK Rowling, oggi più ricca della regina Elisabetta, partì proprio dal nulla

Compie 20 anni. Non il ragazzino con gli occhiali, che era già un adolescente

quando la prima copia arrivò in libreria, il 26 giugno 1997, bensì il fenomeno, la

rivoluzione letteraria, in una parola "la magia" che da quel giorno ha travolto il mondo

di libri e lettori. "Harry Potter e la pietra filosofale", primo dei setti volumi della saga

di J.K. Rowling, fu stampato in una tiratura iniziale di 500 esemplari. Se ne avete uno

di quelli in casa vale una piccola fortuna: 30 mila sterline, circa 36 mila euro. È uno dei

tanti modi per misurare il successo senza precedenti di un'opera, poi diventata una

serie di film e infine un brand, che ha fruttato alla sua autrice un patrimonio stimato in

700 milioni di sterline: il doppio della ricchezza attribuita alla regina Elisabetta, tanto

per avere un termine di paragone.

È cominciato tutto in una lavanderia a gettone, dove Joanna - allora veniva chiamata

così, poi il nome è stato rimpiazzato dalle due iniziali, "Gei Kei" secondo la pronuncia inglese - scriveva la

storia che aveva in mente facendo il bucato (l'ha completato al Nicholson's Café di Edimburgo, dove la

scrittrice inglese viveva e vive tuttora): una ragazza madre povera e sconosciuta, destinata a conquistare

una fama planetaria. L'intera serie, tradotta in 77 lingue, incluso il latino e il greco antico, ha venduto 450

milioni di copie. Gli otto film che ne sono stati tratti sono la saga più remunerativa nella storia di Hollywood.

E poi ci sono i videogiochi, il parco giochi alle porte di Londra e a Disneyland, le magliette e ogni altro

genere di souvenir, il dramma teatrale in due parti che va in scena attualmente, tutto esaurito, in un teatro

del West End londinese, il sito, i racconti collaterali. È stato calcolato che soltanto un altro titolo ha raggiunto

una popolarità simile da quando Gutenberg ha inventato i caratteri a stampa ai giorni nostri: la Bibbia. E

Harry Potter promette di essere un "long seller" altrettanto duraturo. Una storia che potrebbe non finire mai.

I festeggiamenti del ventesimo anniversario sono in realtà già cominciati da settimane e dureranno sino a

fine anno: edizioni speciali, convegni, mostre - come quella che apre a settembre alla British Library.

Stamane ci sarà una coda più lunga del solito per farsi fotografare davanti al "binario 9 e ¾" della stazione di

King's Cross, da cui nel romanzo parte il treno per Hogwarts, la scuola di magia a cui va Harry cambiando

vita. La foto è gratis. Ma di fianco c'è un negozio che vende tutto quello che ha a che fare con Harry e anche

lì la coda è sempre lunga. In fila ci sono bambini che hanno appena cominciato a leggerlo e i loro genitori

che avevano quindici anni vent'anni fa, quando uscì il primo volume: grandi e piccini, lettori di ogni età, di

ogni etnia, classe, continente. Un successo senza confini.

Come non si stanca mai di ripetere, Nigel Newton, presidente di Bloomsbury, l'allora piccola casa editrice

indipendente che decise di pubblicarlo, dopo che il libro era stato respinto da una dozzina di editori, diede il

manoscritto da leggere alla figlia Alice di 8 anni per avere un parere: "Scomparve in camera da letto e

quando tornò mi disse entusiasta di non avere mai letto niente del genere", ricorda lui. Anche quella, in

fondo, una specie di magia, che mise in moto qualcosa di inarrestabile. "C'è dentro il fascino dell'infanzia, la

possibilità di crescere insieme ai personaggi, un elemento tenebroso, spaventoso, come nelle fiabe, ma

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anche molto umorismo e una grande talento narrativo": così Newton riassume le ragioni che hanno fatto del

maghetto un'icona del nostro tempo. Non resta che dire "happy birthday, Harry Potter", a lui e alla sua

autrice, con la consapevolezza che fra dieci anni verrà celebrato con nuovi record il suo trentesimo

anniversario, e così via. Sempre in attesa di un possibile ottavo capitolo, di un "sequel", se JK Rowling un

giorno deciderà di darcelo. Su Twitter, dove ha oltre 10 milioni di follower, oggi non ha ancora scritto niente.

Il suo ultimo cinguettio risale a sabato. Ha scritto, citando Mark Twain: "L'irriverenza è il campione della

libertà e la sua sola difesa". Buon compleanno anche a lei.

di Enrico Franceschini (da repubblica.it - 26 giugno 2017)

► Leggere prima di andare a letto aiuta a dormire (e svegliarsi) meglio Leggere un libro prima di andare a dormire può migliorare il sonno, il risveglio e le abitudini mattutine. Ecco

l'esperimento di Zoraida Còrdova...

Leggere un libro prima di addormentarsi, fosse anche solo per una

mezz’ora, può influenzare diversi aspetti della vita quotidiana: dal ciclo

del sonno alla sensazione di ansia, dalla salute fisica a quella mentale.

La scrittrice Zoraida Còrdova racconta su Bustle che ogni sera, prima di

addormentarsi, si è messa a leggere, notando diversi cambiamenti nelle

sue abitudini mattutine. Il primo cambiamento è la regolarizzazione del

ciclo del sonno, il che non solo comporta dormire più a lungo, ma

rende anche più facile svegliarsi.

Un altro effetto importante è il miglioramento della salute fisica e mentale: la scrittrice infatti ha preso

l’abitudine di fare una sana colazione e corse o passeggiate mattutine, per mantenere il corpo sano, oltre

che riposato: inoltre, “imponendosi” di leggere, ha rinunciato a telefono e cellulare prima di andare a dormire,

scoprendo che la mattina dopo godeva di un maggior riposo mentale.

Lo stress, scrive ancora, non è andato riducendosi, facendo un lavoro che le impone rigide scadenze

regolari. Ma d’altro canto si è ridotta la sensazione di ansia che le scadenze le inducevano: lo stress rimane,

ma è diventato più facile da affrontare.

Questi piccoli benefici mattutini contribuiscono a migliorare l’umore della persona, rendendola generalmente

più ben disposta e, conclude Zoraida Còrdova, sebbene la sua vita non sia cambiata, leggere un libro prima

di andare a dormire è un buon consiglio per tutti.

da illibraio.it – 27 giugno 2017

► Va sbloccata la legge che promuove la lettura

Il 7 agosto 2013 era un mercoledì, San Gaetano. Poche

settimane dopo le elezioni politiche, la conferma di Giorgio

Napolitano alla presidenza della Repubblica e il varo del governo

guidato da Enrico Letta. Estate di lavoro per molti parlamentari

neoeletti. Per esempio per Giancarlo Giordano, deputato di Sel,

che insieme ad altri 19 colleghi presenta — proprio quel 7 agosto

— la proposta di legge numero 1504: «Disposizioni per la

diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione alla

lettura». Proposta assegnata alla settima commissione della Camera, che si occupa appunto di cultura:

come relatori vengono scelti Nicola Fratoianni e Flavia Piccoli Nardelli che nel 2015 diventa presidente

proprio di quella commissione. È un testo eversivo? In qualche modo sì, visto che prevede un piano d’azione

per la promozione della lettura, la diffusione della lettura nelle scuole e la costituzione di biblioteche

scolastiche, incentivi per l’acquisto di libri, la tutela delle librerie indipendenti, il sostegno alle biblioteche di

base sul territorio. La commissione convoca i rappresentanti dei soggetti che operano nel settore librario e

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tutti si schierano a sostegno. Ma la cosa sorprendente è che non risulta l’opposizione di nessun gruppo

parlamentare. Quindi che fine ha fatto? È ferma alla V Commissione Bilancio, che deve controllare le spese

previste (7 milioni per il primo anno e 65 per i successivi, cosa vi eravate immaginati?). Risultato, dopo 4

anni e in vista della scadenza di legislatura, la legge per la promozione della lettura rischia di non vedere mai

la luce. Un gruppo di pericolosi ottimisti sta lanciando un appello perché questo non accada. Ci sono tra loro

Maurizio Caminito, Presidente Forum del libro; Giovanni Solimine, Presidente Fondazione Bellonci; Luca

Serianni, ordinario di Linguistica italiana alla Sapienza; Bruno Mari, Vicepresidente Giunti; Antonella Agnoli,

membro Consiglio superiore beni culturali e paesaggistici. C’è speranza, senza disturbare, che il Parlamento

approvi questa legge?

di Paolo Fallai (da corriere.it – 16 giugno 2017)

► Perché provare gli audiolibri "Ascoltando un audiolibro vi accorgerete di tutte le sfumature che vanno perse con la lettura silenziosa...".

Su ilLibraio.it il punto di vista di Isabella Milani, insegnante e blogger, che spiega le tante opportunità che

offrono gli audiolibri (anche a scuola)

Avete mai ascoltato un audiolibro? Sono sicura che ancora troppi di voi

non hanno mai provato un audiolibro. “Chissà com’è…”; “Non ho la

pazienza di ascoltare”. “Preferisco leggere”. “Ho provato, ma mi distraggo”.

Ecco, mi rivolgo a voi, cercando di spiegare che cosa significa fare questa

esperienza. Premetto che insegno italiano, e posso dire di saper leggere

abbastanza bene, anche dal punto di vista interpretativo. Ho sempre

dedicato molta attenzione all’insegnamento della lettura espressiva,

perché credo che se si capiscono le sfumature, anche della punteggiatura

e delle pause, si capisce meglio il pensiero dell’Autore. Sono convintissima

del fatto che una buona lettura sia alla base anche di una buona comprensione del testo, e che

rappresenti la premessa della capacità di commentare e recensire un testo narrativo o una poesia. Per

capire bene un testo bisognerebbe leggerlo a voce alta, perché in questo modo siamo costretti a porci delle

domande: “Come lo devo leggere? Con quale tono, con quale volume, con quali pause, con quale velocità?”.

E questo significa chiedersi come lo avrebbe letto l’autore.

Quando leggo ad alta voce devo decidere se il tono deve essere allegro, malinconico, triste, arrabbiato,

eccetera; devo adeguare al contenuto del testo il tono della voce, il volume, la velocità di lettura, le pause.

Per esempio, se nel testo viene descritta una persona triste in una situazione dolorosa, il tono potrà essere

triste, il volume basso, il ritmo di lettura lento, e certe pause dovranno essere lunghe, perché si suppone che

la persona stia pensando, o non abbia più la forza di parlare. Se si descrive una persona allegra, entusiasta,

che racconta di aver vinto un premio, il tono sarà gioioso, il volume alto e il ritmo sarà veloce e concitato.

Ecco, tutto questo viene perso nella lettura silenziosa, mentale, che usiamo quando leggiamo un libro. E

solo quando ho comperato il mio primo audiolibro ho capito quanto possa arricchire l’esperienza della

lettura. E ho intuito subito quanto l’ascolto in classe di un audiolibro potesse dare risultati straordinari. Negli

ultimi anni l’ho fatto sia con testi di narrativa che di poesia. Ed è stato magnifico. Ho scelto alcune pagine e

le ho distribuite agli alunni. Gliele ho lette io. Ho chiesto che le leggessero più volte a casa e poi ho portato

l’audiolibro e ho fatto ascoltare e riascoltare lo stesso brano. Ho fatto leggere i ragazzi insieme all’attore,

finché non hanno imparato a leggerlo esattamente come l’attore: con lo stesso tono, le stesse pause, gli

stessi cambiamenti di volume, e di ritmo. Lo hanno imparato a memoria. Ed è in quel momento che hanno

capito davvero che cosa significa leggere bene, e hanno provato l’ebbrezza di sentirsi colti. Dopo aver

fatto questo, molti alunni cercheranno la loro personale interpretazione dei testi. E nessun alunno si

accontenterà di leggere come prima.

Quando si prova l’esperienza dell’audiolibro, seguendo le poche e semplici regole che adesso dirò, vedrete

che non ci rinuncerete più. Cerco di rendere l’idea meglio che posso. La prima ed essenziale regola è

questa: quando si ascolta un audiolibro si fa solo quello. Ci sono persone che ascoltano mentre guidano,

mentre cucinano, mentre fanno esercizi di stretching. Fatevi spiegare da loro che cosa provano. Io – così -

non ci riesco, e credo che, anche se hai una grande capacità di concentrazione (non è il mio caso e credo

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neanche il caso di molti di voi), facendo due cose insieme si viene a perdere la bellezza della scrittura. A me

piace ascoltare gli audiolibri principalmente quando sono in vacanza, seduta o sdraiata, di solito sulla

spiaggia. E a volte il benessere è tale che mi addormento felice. E ricomincio in un altro momento dall’ultimo

punto che ricordo. Poco male.

La seconda regola è quella di comperare un audiolibro solo dopo avere ascoltato la voce di chi legge: tutti gli

editori di audiolibri prevedono qualche minuto di ascolto nel loro sito. La voce del lettore deve piacervi. Se

non vi piace, finisce per non piacervi neanche il libro.

Le regole sono finite. Aggiungo solo che a me piace comperare sia l’audiolibro che il libro cartaceo. E ogni

tanto leggo qua e là quello che ho ascoltato e che mi è piaciuto particolarmente. Ma non è indispensabile.

Ascoltando un audiolibro vi accorgerete di tutte sfumature che vanno perse con la lettura silenziosa. La

lettura silenziosa mira essenzialmente al contenuto, alla storia, alle riflessioni. Ma la bellezza di un libro

consiste molto anche nei silenzi, nella commozione della voce, nelle emozioni che traspaiono da una

scoperta, da una sorpresa, da un dolore, da una gioia. E al di là delle parole scritte e lette, la voce può

comunicare amore, malinconia, paura, vergogna. Anche se non ci sono frasi che descrivono esplicitamente

quei sentimenti o quelle emozioni.

A questo sottolineo il fatto che ascoltando un attore – e ancora di più un autore – che legge, alle emozioni e

alla personalità del personaggio si sommano le emozioni e la personalità dell’autore, del lettore e anche

nostre. Perché non stupitevi se ascoltando scoprirete in voi emozioni che non conoscevate. E non stupitevi

se dopo un po’ cominciate a credere che la voce del lettore è quella del personaggio.

Ascoltare un audiolibro e non fare niente altro è un’esperienza magnifica, un coccolarsi che ha pochi rivali: è

come avere qualcuno che ti prepara i tuoi piatti preferiti e te li serve; come avere qualcuno che ti fa vento

quando hai caldo, che ti accarezza quando sei triste. Provate, e fatemi sapere.

di Isabella Milani (da illibriao.it – 20 giugno 2017)

Isabella Milani è lo pseudonimo di un’insegnante e blogger che ha trascorso la vita nella Scuola. Per

Vallardi ha pubblicato L’arte di insegnare – Consigli pratici per gli insegnanti di oggi e Maleducati o educati

male? Consigli pratici di un’insegnante per una nuova intesa tra scuola e famiglia. Il libro parte da una

premessa: oggi esiste un problema nell’educazione. Genitori, insegnanti e ragazzi sono in difficoltà. Eppure

la via per uscire dal disagio c’è. Isabella Milani affronta i problemi più diffusi in famiglia, a scuola e nella

società, parlando anche di cattivi esempi, conflitti, valori, passioni, diritti, doveri, senso di responsabilità,

felicità, rispetto… Perché educare vuole dire tutto questo, e molto altro ancora. Qui il blog dell’autrice.

___ Ai punti __________________________________________________________ »

I più venduti in libreria

1. 100 punti – Andrea Camilleri: La rete di protezione – Sellerio ______________________________________________________________________________

2. 91 | Riley La ragazza italiana Giunti

3. 48 | Rovelli L’ordine del tempo Adelphi

4. 41 | Simoni L’eredità dell’abate nero Newton Compton

5. 36 | Cavallo/Favilli Storie della buonanotte per bambine ribelli Mondadori

6. 36 | De Silva Divorziare con stile Einaudi

7. 35 | Lackberg La strega Marsilio

8. 34 | Grisham Il caso Fitzgerald Mondadori

9. 32 | Asher Tredici Mondadori

10. 31 | Winslow Corruzione Einaudi

Da La Stampa / TuttoLibri del 1° luglio 2017. Dati: Nielsen Bookscan. Classifica ottenuta analizzando i dati

delle copie vendute ogni settimana, raccolti in un campione di 900 librerie. Si assegnano i 100 punti al titolo più

venduto tra le novità; tutti gli altri sono calcolati in proporzione. La rilevazione si riferisce ai giorni dal 18 al 24

giugno 2017 (i 100 punti di questa classifica equivalgono a circa 11.000 copie vendute).

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> > > l ’ i n t e r v i s t a

► Mo Yan. Ossessione carnivora Un grottesco affresco della Cina che corre verso la modernità e divora sé stessa attraverso le gesta di un

ragazzo che diventa un mago della macellazione.

Gare di cibo che sembrano strappate alle peggiori trash

tv, con l’aggravante che i premi sono miserabili, da socialismo (iper)reale. Una fame insaziabile. Un deserto di valori e sentimenti. I Quarantuno colpi di Mo Yan è un feroce affresco della Cina Anni 80 in crisi di passaggio dal pauperismo maoista alla modernità delle società per azioni. Protagonista è il giovane Luo Xiatong che vuole diventare discepolo buddhista e narra a un monaco (a sua volta peccatore pentito) il disastro della propria vita. Lo fa con un monologo, dentro un tempio che cade a pezzi, mentre fuori si organizza una festa della carne, con funzionari babbei, idee pacchiane, procaci fanciulle all’ombra di statue dei Wutong, divinità con torso umano, corpo da cavallo (…). Scandito in 41 capitoli, come i «41 colpi» di mortaio che in una pirotecnica vendetta finale distruggono case, cose, peccati, invidie, il romanzo racconta una campagna in cui il maoismo ha cancellato i feudatari ma senza creare il benessere. Anzi, si crepa allegramente di fame e freddo, e persino un rottame è un tesoro. Il padre di Luo, per quel che può, è un edonista e ama la buona tavola («le cose del mondo sono fumo, di tangibile c’è solo la carne che ti metti in pancia»). Un giorno abbandona tugurio e prole per seguire una donna, lasciando il figlio tra le grinfie della tirchia madre. Tornerà. Ma per accoppare ad accettate l’insopportabile moglie quando scopre che è stata l’amante del capo villaggio, magnifico campione di spregiudicatezza, corruzione, dongiovannismo. Da quest’uomo, che ha il dono di pesare le bestie a vista con la precisione di una bilancia, il figlio eredita l’amore per la carne, riesce a trangugiarne quantità pantagrueliche, a riconoscerne l’anima, addirittura a «parlarci» insieme. Il talento si incrocia con le sorti del villaggio dove la tradizionale macellazione contadina si muta in una colossale carneficina industriale senza pietà né onestà. Le povere bestie vengono gonfiate con acqua per aumentarne il peso; le carni trattate con sostanze nocive per camuffarne l’odore. Cani putrefatti, galline appestate, anatre malate, qualsiasi carogna diventa cibo da smerciare per masse che metaforicamente divorano tutto, persino se stesse. Finché la gigantesca frode cessa, portando il protagonista alla rovina e alla vendetta. (…) Perché ha costruito un romanzo sulla voracità? «Il desiderio di mangiare carne ha caratterizzato la mia infanzia, e la fame è il ricordo più intenso che mi resta di quegli anni. Forse è per questo che ne ho parlato spesso nei miei romanzi. Nei Quarantuno colpi l’ho sviluppata in ogni suo aspetto. Attraverso i temi del “mangiare” e della “fame”, intendevo esprimere i mutamenti nel carattere e nelle aspirazioni umane in un’epoca di grande sconvolgimento. L’uomo non può vivere senza mangiare, ma una volta che il desiderio di cibo supera le strette necessità di sopravvivenza, si trasforma in avidità e si riflette negativamente sulla natura e la società (…).

Il cibo nel romanzo è spesso disgustoso: che ne è della raffinata cucina cinese famosa nel mondo? «Alcuni imprenditori spinti dal guadagno arrivano al punto di adulterare il cibo, aggiungendo perfino sostanze chimiche dannose per la salute. È un problema che esiste in molti paesi del mondo. Nel romanzo ho raccontato gli Anni Ottanta del secolo scorso, epoca in cui la Cina cercava ancora di risolvere il problema delle necessità primarie, in quel contesto mancava una sufficiente attenzione alla qualità degli alimenti e i sistemi di regolamentazione erano deboli. La richiesta di cibi sani è sempre più pressante e il governo ha fatto enormi passi avanti in questa direzione, promulgando leggi e stabilendo regole. La situazione è notevolmente migliorata. È stata riscoperta la tradizione della buona cucina e oggi in Cina è molto facile trovare piatti autentici e sicuri. Va inoltre considerato che, nel romanzo, le immagini sono spesso iperboliche, allegoriche e, come tali, si distanziano dalla realtà».

Nelle campagne i potenti sembrano moderni feudatari rossi Onnipotenti, corrotti, invulnerabili. Era ed è così? «Il personaggio di Lao Lan rappresenta quella categoria di persone che in epoche di grandi cambiamenti sociali riescono ad adattarsi velocemente all’ambiente e colgono l’occasione per trarre profitto dal caos. Uomini come questi esistono in ogni tempo e in ogni luogo. Ma nonostante la loro fondamentale colpevolezza bisogna riconoscere che hanno fatto qualcosa di buono. È difficile valutare il loro operato, tuttavia anche loro verranno cancellati dalla Storia».

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Il romanzo uscì nel 2003, raccontava una Cina malata di avidità, che bramava la ricchezza a qualsiasi costo, anche illegale. È cambiata nel frattempo? «Durante la storia dell’umanità, nei momenti di collasso della morale tradizionale e in attesa che un nuovo ordine sia perfezionato, l’utilitarismo spesso prende il sopravvento. Questo fenomeno non si è verificato solamente in Cina. Avidità e egoismo sono insite nella natura umana. Il tempo passa ma l’uomo non cambia. In certi momenti il male che è in tutti noi riaffiora e diventa più forte. Nella Cina odierna i personaggi che nella prima fase della riforma economica hanno fatto il bello e il cattivo tempo, si sono ritirati dal palcoscenico della storia, lasciando il posto a una gran quantità di imprenditori che rispettano le regole del gioco».

Emerge l’immagine di un’umanità arida, in cui la «modernizzazione» soffoca ogni tipo di sentimento. Che cosa è successo? «Nei momenti di fame acuta e di grande povertà, ciò che più importa è la sopravvivenza. I sentimenti sono un lusso. La vita sentimentale richiede un enorme dispendio di energie e questo contrasta con la logica della massimizzazione dei profitti. Quando i bisogni materiali sono stati soddisfatti, inizia la ricerca di spiritualità. Un aspetto già comparso nella società cinese».

Si parla invece molto di sesso. Vorace come per la carne. È una ribellione ai tanti tabù del passato? «Ho scritto I quarantuno colpi agli inizi del ventunesimo secolo, quando il sesso non era già più un tabù. Gli antichi dicevano “il cibo e il sesso sono istinti primari”, come dire, “mangiare bere uomo donna” sono i desideri basilari che permettono all’umanità di perpetrare sé stessa: devono essere presenti nella vita ma se estremizzati, assumono carattere patologico. Se Luo Xiaotong è un esploratore nel campo del “cibo”, Lan, il gran dignitario, si occupa di esplorare i territori del “sesso”. Con la sua grande potenza sessuale rappresenta una forza primitiva e questo lo ricollega ai Wutong, divinità venerate a livello popolare. Nel romanzo passa da dimostrazioni di libidine prorompente alla perdita delle capacità sessuali, successivamente prende i voti e intraprende la vita monastica, un processo che rispecchia una mia convinzione: in tutto ci vuole moderazione».

Lei offre un’immagine grottesca del Paese, che corrisponde agli stereotipi negativi dell’Occidente: non ci si può fidare della qualità dei prodotti cinesi perché sono scadenti. È un atto d’accusa? «Il mio romanzo riflette alcuni aspetti della realtà sociale degli Anni Ottanta, distinti dalla Cina reale specialmente quella di oggi. Gli stereotipi di alcuni occidentali sulla Cina non andrebbero presi in considerazione. Non era mia intenzione soddisfare questa tendenza nel lettore occidentale né sfuggire a una rappresentazione della realtà dei fatti. Nella prima fase della riforma economica e dell’apertura verso l’esterno, molti prodotti cinesi avevano dei problemi ma ora la situazione è molto cambiata. Io stesso in Italia ho comprato scarpe e giacche prodotte in Cina, di qualità molto buona. In tutto il mondo ci sono prodotti cinesi, il made in China è diventato una parte importante della vita degli occidentali. Ma ovviamente, questa non è una questione letteraria, dovrebbero essere gli economisti a rispondere». La Cina è sempre più potente nel mondo. Riesce a imporre i suoi prodotti e la sua forza economica. Ma quali valori pensa che possa trasmettere? «Nessun Paese riesce a imporre prodotti, tantomeno i propri valori. Non so cosa possa trasmettere la Cina al mondo e se i suoi valori saranno ricevuti o meno in modo distorto. Ma lo sviluppo e i cambiamenti subiti dalla Cina la rendono un esempio vivente da osservare e studiare, e su cui gli altri Paesi potrebbero riflettere».

La cultura contadina esiste ancora o è stata cancellata dalla corsa verso la modernità? «Esiste ancora, ma il suo impatto si sta gradualmente indebolendo». Quali sono le sue più grandi gioie, a parte lo scrivere? «Fare una buona dormita».

di Bruno Ventavoli (traduzione di Patrizia Liberati; adat. da TuttoLibri/La Stampa - 29 aprile 2017)

Mo Yan, premio Nobel per la Letteratura nel 2012, nasce nel 1955 da una famiglia di contadini poveri. A vent’anni si arruola nell’esercito: prima soldato semplice, poi caposquadra, istruttore, segretario e scrittore. Dopo essersi congedato, inizia a lavorare per un giornale. Il primo romanzo esce nell’81. Fra le sue numerose opere narrative, Einaudi ha pubblicato «Sorgo rosso» (da cui Zhang Yìmou ha tratto l’omonimo film), «Grande seno, fianchi larghi», «Le rane», i racconti «L’uomo che allevava i gatti». Ha anche scritto opere teatrali e sceneggiature cinematografiche tra cui «Addio mia concubina» (regia di Chen Kaige). Il suo ultimo romanzo è «I quarantuno colpi».

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___ L’agenda ___________________________________________________________

18 luglio 1917

Nasce a Genova Fernanda Pivano, scrittrice e traduttrice italiana __________________________________________________________________

« Con molto dolore per i morti e per la tragedia

devo dichiararmi perdente e sconfitta perché ho lavorato 70 anni

scrivendo esclusivamente in onore e in amore della non violenza

e vedo il pianeta cosparso di sangue. »

(riferito agli attentati terroristici dell'11 settembre 20019

Giornalista, critico musicale e traduttrice, Ferdinanda Pivano (nata a Genova il 18 luglio 1917) è stata una

figura importantissima nella scena culturale italiana: il suo contributo alla divulgazione della letteratura

americana in Italia è considerato preziosissimo. È adolescente quando con la famiglia si trasferisce a Torino.

Qui frequenta il liceo classico "Massimo D'Azeglio", dove tra i suoi insegnanti vi è Cesare Pavese. Si laurea

in Lettere nel 1941; la sua tesi (in Letteratura americana) verte su "Moby Dick" il capolavoro di Herman

Melville e viene premiata dal Centro di Studi Americani di Roma.

È il 1943 quando inizia la sua attività letteraria, sotto la guida di Cesare Pavese, con la traduzione

dell'"Antologia di Spoon River" di Edgar Lee Masters. La sua prima traduzione (sebbene sia parziale) viene

pubblicata per Einaudi. Sempre nello stesso anno consegue la laurea in Filosofia con il professore Nicola

Abbagnano, di cui Fernanda Pivano sarà assistente per diversi anni. La sua carriera di traduttrice prosegue

con molti noti e importanti romanzieri americani: Faulkner, Hemingway, Fitzgerald, Anderson, Gertrude

Stein. Non è raro che prima di ogni traduzione la scrittrice preponga articolati saggi critici, che compiono

un'analisi biografica e sociale dell'autore.

La Pivano ha avuto anche un ruolo di talent scout editoriale, suggerendo la pubblicazione di opere di scrittori

contemporanei statunitensi, da quelli già citati fino a quelli del cosiddetto "dissenso negro" (ad esempio

Richard Wright), dai protagonisti del dissenso non violento degli anni '60 (Allen Ginsberg, William Burroughs,

Jack Kerouac, Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti) fino ad autori giovanissimi quali David Foster Wallace,

Jay McInerney, Chuck Palahnjuk, Jonathan Safran Foer, Bret Easton Ellis. Di quest'ultimo Fernanda Pivano

ha inoltre scritto un lungo saggio che costituisce un riassunto storico del minimalismo letterario americano.

La Pivano presto si afferma come saggista confermando un metodo critico basato sulla testimonianza

diretta, sulla storia del costume e sull'indagine storico-sociale degli scrittori e dei fenomeni letterari.

Divenendo ambasciatrice e instaurando amicizie con autori leggendari, Fernanda Pivano diviene nel tempo

a tutti gli effetti protagonista e testimone dei più interessanti fermenti letterari di quegli anni. Incontra Ernest

Hemingway nel 1948 a Cortina; con lui instaura un intenso rapporto professionale e di amicizia. L'anno

successivo sarà pubblicata la sua traduzione di "Addio alle armi" (Mondadori). Il suo primo viaggio negli USA

risale al 1956; sarà poi seguito da numerosi altri in America, India, Nuova Guinea, Mari del Sud, oltre a

numerosi altri Paesi orientali e africani.

È anche autrice di alcune opere di narrativa dove sullo sfondo è possibile scorgere risvolti velatamente

autobiografici: nei suoi lavori Fernanda Pivano riporta spesso ricordi, impressioni ed emozioni di viaggio,

raccontando di incontri con personaggi dell'ambiente letterario. Durante la sua carriere la scrittrice è inoltre

stata considerata un'esperta critico di musica leggera italiana e internazionale. Innato il suo amore per

Fabrizio De André. È rimasta famosa la risposta che diede in un'intervista quando le venne chiesto se

Fabrizio De André fosse il Bob Dylan italiano: "Credo che Bob Dylan sia il Fabrizio De André americano!".

Fernanda Pivano è scomparsa all'età di 92 anni il 18 agosto 2009 a Milano, presso la clinica privata Don

Leone Porta, dove da qualche tempo era ricoverata. (da biografieonline.it)

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> > > u n a n o t i z i a d a l l a r e t e

► L'estate c'è, ma il tormentone 2017?

Tutti in costume, o quasi. E come ogni estate arriva il caldo, e con lui il

tormentone. Ma quale sarà la canzone che entra nella testa e non ne esce più di

quest'anno?

Partendo dagli Anni '80 abbiamo canticchiato tutti - e continuiamo a farlo - pezzi

che sono diventati colonne sonore della bella stagione: da 'Vamos a la playa' dei

Righeira a 'Tre Parole' di Valeria Rossi oppure 'Estate' dei Negramaro. Lo scorso

20 giugno, in occasione della 'Giornata Internazionale della Musica', ci ha

pensato Hundredrooms (comparatore online di alloggi turistici nato nel 2014) a

selezionare le hit del momento da cantare in auto e sotto l’ombrellone, ballandole

durante accaldati DJ set. Con tanta musica italiana nelle classifiche. Eccole!

Despacito - Luis Fonsi “Pasito, suave suavecito” è il motivetto che entra in testa e non esce più. La

canzone che ha già 'tormentato' le nostre orecchie da gennaio sembra infatti essere il re di questa estate.

Scritto e cantato da Luis Fonsi (foto), il brano ha rotto tutti i record: numero uno nella prestigiosa Billboard

Hot 100, moltissimi sono gli artisti internazionali che hanno voluto ricantare la canzone, come Justin Bieber

nella versione “Despacito Remix”. È la più ascoltata su Spotify (in un giorno 6.291.000 volte) e il video ha

totalizzato quasi 2 miliardi di visualizzazioni su YouTube.

Volare - Fabio Rovazzi & Gianni Morandi Se l’anno scorso siamo 'Andati a comandare', quest’anno

siamo pronti per 'Volare'. Il featuring impossibile con Morandi è già un successone, con più di 35 milioni di

visualizzazioni su YouTube, e primo su iTunes.

Something just like this - The Chainsmokers feat Coldplay Nella top tre delle canzoni più passate dalle

radio italiane, secondo la classifica di EarOne, c'è questa del duo americano assieme ai Coldplay: una ballad

che intreccia arrangiamento EDM in crescendo e la voce di Chris Martin.

Pamplona - Fabri Fibra & The Giornalisti La band rivelazione dell’anno con 'Sold out' e 'Completamente'

duetta con il rapper 'Fenomeno': il ritornello entra subito in testa “siamo come i tori a Pamplona/Pa-

Pamplona!”. Testo non banale e di denuncia, come è nello stile del cantante di Senigallia che mischia

glamour e cronaca nera.

Súbeme la Radio - Enrique Iglesias E non può mancare l’immancabile canzone estiva di Enrique Iglesias,

che ci accompagna dal 2014. Anche se un po' oscurata dalla potenza di 'Despacito', la ha tutte le carte in

regola per essere regina dell'estate.

Tra le granite e le granate - Francesco Gabbani Dopo aver fatto ballare tutti, persino la scimmia, con

'Occidentali’s Karma', il trionfatore di Sanremo ritorna con un brano dal ritmo molto orecchiabile e un

ritornello con il gioco di parole con il termine “E-state”.

Symphony - Clean Bandit & Zara Larsson Pezzo che colpisce dal primo ascolto, unendo l’anima classica

e techno della band inglese Clean Bandit e la splendida voce della svedese Zara Larsson, cantante

rivelazione 2016 che ha collaborato anche con DJ di fama internazionale come David Guetta. Symphony, è

tra le canzoni più passate dalle radio italiane, e una tra le più Shazzamate.

Lento/Veloce - Tiziano Ferro Brano che fonde le due anime del cantante di Latina, quella hip hop e R’n’B

con il pop italiano. Il ritornello contiene tutto il senso: l'amore si divide tra ciò che è veloce (e quindi facile) e

ciò che è lento, difficile, come sentimento, lungo e travagliato. Lo ascolteremo per tutta la stagione, essendo

anche jingle di una pubblicità di un famosissimo cornetto gelato.

Be Mine – Ofenbach I due astri della nuova musica elettronica francese, Dorian Lo e César de Rummel,

hanno sfornato questo successo accompagnato da un video un cui due ragazzi legati e imbavagliati

vengono sedotti da una ragazza che si prende gioco di loro.

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Senza pagare - Fedez & J-Ax Dopo il successo della scorsa estate 'Vorrei ma non posto' , il duo cerca di

bissare con il featuring del rapper internazionale T-Pain. I due creatori di Newtopia (Fedez & J-Ax) stanno

rivoluzionando il modo di fare musica, internazionalizzando produzioni e unendo generi musicali fino a poco

tempo fa sconosciuti per l'Italia. Nel videoclip anche Pio & Amedeo (gli 'Emigratis'), Fabio Rovazzi, la

Ferragni e Paris Hilton.

da adnkronos.it – 20 giugno 2017

___ Teneteli d’occhio ________________________________________________

Le novità in libreria

A. Kidd Taylor Hotel delle muse Corbaccio

Alafair Burke La ragazza nel parco Piemme

Anna Torretta La montagna che non c'è Piemme

Annie Darling La piccola libreria dei cuori solitari Sperling & Kupfer

Arnaldur Indrieason Il commesso viaggiatore Guanda

Caela Carter Per sempre o per molto, molto tempo Mondadori

C. L. Taylor La ragazza in fuga Longanesi

Colin Dexter Le figlie di Caino Sellerio

Denise Grover Swank Ti sposo per caso Piemme

Ernst Junger Traversata atlantica Guanda

Guido Cervo La legione invincibile. Il legato romano Piemme

Helena Janeczek Nel nome della madre Del Vecchio

Jake Wizner Diario di uno sfigato innamorato Mondadori

Jennifer L. Armentrout Sei tutto per me Nord

Jennifer Probst Volendo te Corbaccio

Julie Barton Felice come un cane Piemme

Karl Ove Knausgård La pioggia deve cadere Feltrinelli

Laura Pugno Sirene Marsilio

Louise Jensen La sorella Sperling & Kupfer

Marina Visentin La donna nella pioggia Piemme

Mario Delgado Aparain Tango del vecchio marinaio Guanda

Martin Walker Grand prix Feltrinelli

Michael Crichton La vendetta del deserto Garzanti

Michelle Frances La fidanzata Nord

Nerea Riesco Il silenzio dell’alchimista Garzanti

Paolo Cammilli Conta fino a dieci Sperling & Kupfer

Penelope Ward Non avrai segreti Tre60

Péter Esterházy Esti Feltrinelli

Santiago Posteguillo L'ira di Traiano Piemme

Sarah Pinborough Dietro i suoi occhi Piemme

Shannon Hale Tutta colpa di Mr Darcy Piemme

Simone Regazzoni Foresta di tenebra Longanesi

Susan Crawford L’altra donna Piemme

Nicholas Sparks La vita in due Sperling & Kupfer _______________________________________________________________________________________

dai siti internet mondadoristore.it - lafeltrinelli.it – illibraio.it – ibs.it

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> > > b o l l e t t i n o d e l l e n o v i t à

I link che trovate sotto i titoli dei libri vi rimandano alla relativa scheda sul portale internet della Rete

Bibliotecaria Bergamasca, da cui è possibile effettuare la prenotazione (dove disponibile, è indicato

anche il link per la corrispondente risorsa in formato elettronico, su MediaLibraryOnLine).

Per accedere al portale è necessario essere iscritti ai servizi bibliotecari (l’iscrizione si effettua

presentandosi in biblioteca con documento d’identità e codice fiscale: al termine della procedura di

iscrizione viene assegnata la password con cui è possibile accedere al portale).

►Un libro in primo piano

Carlo Rovelli: L'ordine del tempo

Adelphi (coll. Piccola Biblioteca, pagg. 207) 2017 | Spazio/tempo - Relatività | 530.11 ROV

http://www.rbbg.it/opac/detail/view/bg:catalog:704217

Anche su MLOL: http://www.rbbg.it/opac/detail/view/bg:MLOL:150151904

Come le "Sette brevi lezioni di fisica", che ha raggiunto un pubblico immenso in ogni parte del

mondo, questo libro tratta di qualcosa della fisica che parla a chiunque e lo coinvolge,

semplicemente perché è un mistero di cui ciascuno ha esperienza in ogni istante: il tempo. È

un mistero non solo per ogni profano, ma anche per i fisici, che hanno visto il tempo

trasformarsi in modo radicale, da Newton a Einstein, alla meccanica quantistica, infine alle teorie sulla gravità

a loop, di cui Rovelli stesso è uno dei principali teorici. Nelle equazioni di Newton era sempre presente, ma

oggi nelle equazioni fondamentali della fisica il tempo sparisce. Passato e futuro non si oppongono più come

a lungo si è pensato. E a dileguarsi per la fisica è proprio ciò che chiunque crede sia l'unico elemento sicuro:

il presente. Sono tre esempi degli incontri straordinari su cui si concentra questo libro, che è uno sguardo su

ciò che la fisica è stata e insieme ci introduce nell'officina dove oggi la fisica si sta facendo.

«Pensiamo comunemente il tempo come qualcosa di semplice, fondamentale, che scorre uniforme, incurante

di tutto, dal passato verso il futuro, misurato dagli orologi. Nel corso del tempo si succedono in ordine gli

avvenimenti dell'universo: passati, presenti, futuri; il passato è fissato, il futuro aperto... Bene, tutto questo si

è rivelato falso»

Nell'ottobre del 2014, Adelphi pubblicò Sette brevi lezioni di fisica, un libretto di sole 78 pagine con cui, con

sorpresa di molti e con gaudio di Adelphi, il fisico italiano Carlo Rovelli scalò le classifiche vendendo nel solo

primo anno di vita più di 300mila copie. Fu una specie di miracolo, prima ancora che una notizia. In Italia in

media i libri vendono meno di 300 copie l'uno, mica 300mila. Per non parlare della saggistica, poi, e per non

accennare nemmeno di striscio, all'interno della stessa saggistica, al micro mondo dei saggi di fisica.

Eppure accadde: un saggio si mise a fare a spallate con i bestseller nelle classifiche natalizie, poi in quelle

primaverili, poi in quelle estive, alla fine gli tenne testa per un anno. Un caso più unico che raro dovunque,

figuriamoci in Italia. E infatti al miracolo abbiamo gridato in tanti; come se quel volumetto aggraziato e

minuto, con la sua tranquillizzante copertina adelphiana ci avesse fornito la prova che fosse ancora possibile

fare quantità con la qualità, tirar fuori un bestseller senza parlar di tette e culi, finire in classifica con la

scienza.

Ora da quella sbronza sono passati quasi tre anni e noi ci ritroviamo a leggere il nuovo libro di Carlo Rovelli,

intitolato L'ordine del tempo, un volume più corposo — più del doppio di pagine — e decisamente più

complicato visto l'argomento. E lo leggiamo con piacere, confidando con il passar delle pagine che

l'incantesimo delle Lezioni si rifaccia vivo, sperando che funzioni e che anche questa volta, almeno per un

attimo, ci faccia confidare al miracolo. Ma seppur sia lo stesso Rovelli a tentare di spiegarci, proprio con

questo libro, che il tempo sostanzialmente non esiste e che il rapporto tra passato, presente e futuro non è

quello che abbiamo sempre pensato, dalle Lezioni sembrano passati secoli.

Nel giro di questi tre anni, il mondo è cambiato moltissimo (…) Al posto di quella orografia del sapere fatta di

Everest e di Fosse delle Marianne, ora ci ritroviamo una mappa praticamente opposta, ridisegnata, le cui

altezze e profondità vengono misurate a like, a visite, a click. A un mondo scientifico il cui metodo è stato la

più grande pietra angolare su cui costruire la modernità si è sostituito un mondo post-scientifico la cui pietra

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angolare è l'ego della gente, la soggettività esasperata, l'opinionismo da social network e il risultato non è

semplicemente imbarazzante, è proprio pericoloso.

Cosa c'entra questo discorso con il bel volumetto dato alle stampe da pochi giorni da Adelphi? C'entra,

eccome se c'entra. Perché nel mondo in cui viviamo oggi, a differenza di quello di soli tre anni fa,

l'ecosistema in cui questo libro si trova a battagliare per trovare i suoi lettori si è trasformato da impervio a

dichiaratamente ostile. (…) È un mondo difficile, in cui scorrazzano con egual diritto ed egual danno i Trump,

gli Al Baghdadi, le Pen, i Beppe Grillo; un mondo in cui migliaia di genitori scelgono di smettere di vaccinare i

propri figli, l'altra metà crede all'esistenza di un gioco che convince al suicidio i loro figli, un mondo in cui si fa

fatica a insegnare le teorie evoluzioniste a scuola, in cui contano ancora di più i preti e gli imam piuttosto che

le donne e gli uomini di scienza. Un mondo in cui i Rovelli sono messi con le spalle al muro e in cui sta

diventando sempre più complesso discutere con lucidità e competenza sulle cose senza finire a fare a botte

su un'opinione.

Quindi, se proprio per questo lasciarsi trasportare da Rovelli nelle pieghe dello spazio tempo è un'esperienza

notevole, a tratti lirica, magica, emozionante come un film di avventura, è anche, innegabilmente e per lo

stesso motivo, un'esperienza difficile, complessa, a tratti frustrante. E questo nonostante la bravura

dell'autore di restare fedele a un vocabolario quanto più comprensibile a tutti; nonostante i suoi sforzi di

guidare sia la lettura che la “non lettura”. Mirabile a questo proposito l'invito a prendersi del tempo per

riflettere di pagina 43. «Caro lettore», scrive Rovelli dopo aver spiegato che il presente è totalmente relativo,

«fai una pausa, e lascia che questa conclusione sia assimilata dai tuoi pensieri. Secondo me, questa è la

conclusione più stupefacente di tutta la fisica contemporanea».

Ognuna delle 180 pagine di questo libro suggerisce al lettore un'idea di complessità che è sempre più

difficile salvaguardare in questo mondo di egocentrici baciapile riduzionisti. E ognuno di quelle pagine, infatti,

fa venire la vertigine. Una vertigine doppia, in realtà. La prima, buona, è quella della conoscenza, un viaggio

in acido verso le porte della percezione, della nostra identità e finanche del nostro posto nell'Universo. La

seconda, cattiva, è una vertigine di paura, quasi di panico. Quella che ti spinge ad alzare la testa dal libro,

guardare con sospetto chi ti sta attorno, sulla metro, sul treno, in biblioteca, sul tram e pensare che sta

arrivando veloce il giorno in cui, per difendere la legittimità della scienza di fronte alla magia, al tifo positivista

e alla superstizione religiosa, per difendere la complessità di quel che descrive Rovelli di fronte a un mondo

riduzionista, ci sarà da combattere. (Andrea Caccia, adat. da linkiesta.it)

Carlo Rovelli si è laureato in Fisica all’Università di Bologna, ha poi svolto il dottorato

all’Università di Padova. Ha lavorato nelle Università di Roma e di Pittsburgh, e per il Centro

di Fisica teorica dell’Università del Mediterraneo di Marsiglia. Ha introdotto la Teoria della

gravitazione quantistica a loop, attualmente considerata la più accreditata in ambito fisico.

Si è dedicato anche alla storia e alla filosofia della scienza con il libro Che cos'è la scienza.

La rivoluzione di Anassimandro (Mondadori Università, 2011). Tra gli altri suoi libri, Che

cos'è il tempo? Che cos'è lo spazio? (Di Renzo Editore, 2010), La realtà non è come ci

appare. La struttura elementare delle cose (Raffaello Cortina Editore, 2014) e Sette brevi

lezioni di Fisica (Adelphi, 2014).

► Saggi e manuali

Enrico Camanni: Il desiderio di infinito. Vita di Giusto Gervasutti

Laterza, 2017 | Sport – Escursionismo | 796.522092 CAM http://rbbg.it/opac/detail/view/bg:catalog:703851

Anche su MLOL: http://rbbg.it/opac/detail/view/bg:MLOL:150152128

«Dietro il sogno si sale, senza sogni si cade»: questo il principio guida di Giusto Gervasutti.

Seguendo questa stella polare, la vita di Giusto è un continuo viaggio verso ovest: dall’Austria

all'Italia, dal Friuli al Piemonte, dalle Dolomiti al Monte Bianco. Nato a Cervignano del Friuli nel

1909, scopre le Alpi occidentali durante il servizio militare e se ne innamora perdutamente. A ventidue anni

si trasferisce a Torino, portando con sé la tecnica e la mentalità del sesto grado. In poco tempo diventa il

campione indiscusso dell’alpinismo italiano, insieme a Emilio Comici e Riccardo Cassin. Lo chiamano ‘il

Fortissimo’. Fa i conti con la dittatura fascista, il mito della montagna e la fabbrica degli eroi. Partecipa alle

competizioni internazionali per la conquista delle pareti nord dell’Eiger e delle Grandes Jorasses, perdendole

entrambe, ma si riscatta con imprese più estreme e visionarie. E l’alpinista più moderno della sua epoca, ma

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è anche un uomo colto ed elegante, incompatibile con la grezza retorica del regime. Il signore di Cervignano

frequenta i salotti torinesi, i teatri e gli ippodromi, legge London, Conrad e Melville. E un cavaliere all’antica

che anticipa il futuro. Muore sognando il Eitz Roy della Patagonia.

►Letteratura italiana

Andrea Camilleri: La rete di protezione

Sellerio, 2017 | Narrativa italiana | 853.914 CAM

http://www.rbbg.it/opac/detail/view/bg:catalog:703633

Vigàta è in subbuglio: si sta girando una fiction ambientata nel 1950. Per rendere lo scenario

quanto più verosimile la produzione italo-svedese ha sollecitato gli abitanti a cercare vecchie

foto e filmini. Scartabellando in soffitta l’ingegnere Ernesto Sabatello trova alcune pellicole,

sono state girate dal padre anno dopo anno sempre nello stesso giorno, il 27 marzo, dal 1958

al 1963. In tutte si vede sempre e soltanto un muro, sembra l’esterno di una casa di campagna; per il resto

niente di niente. Perplesso, l’ingegnere consegna il tutto a Montalbano che incuriosito comincia una indagine

solo per il piacere di venire a capo di quella scena immobile e apparentemente priva di senso. Fra

sopralluoghi e ricerche poco a poco in quel muro si apre una crepa: un fatto di sangue di tanti anni fa, una di

quelle storie tenute nell’ombra. Ma non c’è tempo per arrivare a una conclusione del mistero perché il clima

di allegra sovraeccitazione che regna a Vigàta invasa dalla troupe della fiction viene sconvolto da un episodio

tanto grave quanto indecifrabile: nella scuola media irrompono uomini armati e mascherati, si dirigono nella

III B, minacciano; poi in fuga esplodono alcuni colpi di pistola. Il Questore coinvolge l’antiterrorismo ma

Montalbano, che sa indagare fra le pieghe dell’animo umano, capisce che tutto potrebbe avere a che fare

proprio con la scuola, frequentata tra gli altri da Salvuzzo, il figlio di Mimì Augello. Eccolo allora immergersi

nel mondo per lui nuovo dei social, fra profili facebook, twitter e blog, dimostrando, anche senza l’aiuto di

Catarella, di districarsi a dovere.

Claudio Morandini: Le pietre

Exòrma, 2017 | Narrativa italiana | 853.9 MOR

http://www.rbbg.it/opac/detail/view/bg:catalog:702106

Tutto è in movimento in questo romanzo: sono sempre in giro gli abitanti del villaggio alpino di

Sostigno, che salgono alle baite di Testagno e subito dopo scendono, in transumanze sempre

più frequenti e frenetiche; si agita il fiume, anzi il torrente, che «certe anse se le inventa la

notte, e la mattina le scopriamo come un regalo di Natale al contrario». Soprattutto, si

muovono le pietre. Certo, la vallata si è formata su detriti, su instabile sfasciume: ma il dato geologico non

basta a spiegare i bizzarri fenomeni che da decenni coinvolgono i paesani, quella specie di iperattività del

mondo minerale che moltiplica le pietre nei campi, nelle case, ovunque. I sostignesi, però, non se ne

lamentano troppo, anzi cercano di sfruttare l'esuberanza pietresca a loro vantaggio. Gli eventi recenti si

intrecciano con la storia passata dei coniugi Saponara, cittadini in pensione approdati in montagna: è proprio

in una stanza della loro "Villa Agnese" che si sono materializzate dal nulla le prime pietre, accumulandosi

giorno dopo giorno in un crescendo tra Ionesco e Buster Keaton. Iride Zanardò e don Danilo, Nonno

Ramaglia, Giacometti col Tarella e il Cappon sono solo alcune delle voci di un romanzo corale, nel quale si

intrecciano i racconti di un'intera comunità.

Antonio Dikele Distefano: Chi sta male non lo dice

Mondadori, 2017 | Narrativa italiana | 853.9 DIS

http://www.rbbg.it/opac/detail/view/bg:catalog:700137

Anche su MLOL: http://www.rbbg.it/opac/detail/view/bg:MLOL:150148352

Questa è la storia di Yannick e Ifem, la storia di due ragazzi. Una storia di sogni infranti che i

figli ereditano dai genitori, partiti dall'Africa per l'Europa, senza sapere che questo paese non è

pronto ai loro tratti del viso né preparato a sostenere le loro ambizioni. Basta avere la pelle un

po' più scura per essere preso di mira, il taglio degli occhi diverso per sentirsi intruso, un

cognome con troppe consonanti per sentirsi gli sguardi addosso. In questa desolazione, Ifem prova a

colmare il vuoto che la mangia da dentro con l'amore. Quello per Yannick. Un ragazzo che sembra

inarrestabile. "Ifem, non ci fermeremo finché non capiranno che non siamo neri che si sentono italiani, ma

italiani neri" le ripete continuamente. Ma pian piano quell'amore, come tutto attorno a lei, svanisce. Ne

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rimane solo un'ombra sottile nelle linee immaginarie che lei traccia sulle labbra di lui mentre dorme. Uno dei

pochi momenti in cui Yannick sembra quieto. Perché a fermare la sua corsa è la cocaina. Iniziata per noia,

quasi per caso, perché lui è cresciuto in un quartiere popolare dove tutti almeno una volta hanno provato,

anche i preti. E perché per un attimo la polvere bianca riempie qualsiasi vuoto - ti fa sentire come avessi

dentro tutto il ferro della torre Eiffel -, ma poi si porta via tutto.

► Ragazzi

Nicola Davies: Tanti e diversi. La varietà della vita sulla Terra

Editoriale Scienza, 2017 | Primi libri | R A DAV

http://www.rbbg.it/opac/detail/view/bg:catalog:702031

Un albo illustrato che introduce i piccoli lettori al concetto di biodiversità. Ci sono esseri viventi

ovunque: basta saper osservare! Dalle cime degli alberi più alti alle profondità degli oceani,

perfino sotto le piume degli uccelli e nella lava dei vulcani. Quante specie diverse esistono? Una, due, tre...

tante! Illustrato da Emily Sutton. Età di lettura: da 5 anni.

Nicola Davies: La cacca. Storia naturale dell'innominabile

Editoriale Scienza, 2016 | Fisiologia – Animali | R 571.1 DAV

http://www.rbbg.it/opac/detail/view/bg:catalog:668108

Gli ippopotami ci nuotano dentro, gli scarabei stercorari se la mangiano, le balenottere azzurre

la fanno rosa... e la maggioranza degli adulti preferisce non parlarne! Che cos'è? La cacca!

Leggendo questo libro scoprirete che probabilmente è la cosa più utile sulla Terra. Si presenta in svariate

forme e dimensioni, e ogni animale ha una sua cacca caratteristica: a cosa serve, come funziona, cosa ci

può svelare e molto altro ancora. Illustrazioni di Neal Layton. Età di lettura: da 8 anni

Guus Kuijer: Con il vento verso il mare

Feltrinelli, 2015 | Romanzi e racconti | R I KUI

http://www.rbbg.it/opac/detail/view/bg:catalog:646281

Anche su MLOL: http://www.rbbg.it/opac/detail/view/bg:MLOL:150070306

In questo libro Polleke capirà che cosa vuol dire trovare sé stessa e la differenza tra gambe

molli e nervi frolli. Ma soprattutto imparerà a perdonare e scoprirà che, quando qualcuno

muore, non finisce il suo amore. Illustrazioni di Alice Hoogstad; traduzione di Valentina Freschi.

Il libro è presente nella bibliografia per ragazzi 6/10 anni “Io+tu+voi=Noi” Età di lettura: da 9 anni.

Davide Morosinotto, Samuele Perseo: Video games. Piccolo manuale per videogiocatori

Editoriale Scienza, 2017 | Tempo libero – Giochi elettronici | R 794.8 MOR

http://www.rbbg.it/opac/detail/view/bg:catalog:701280

Una volta i videogiochi erano roba da scienziati. Poi sono diventati attrazioni da bar, alla

portata di tutti i ragazzi con qualche monetina in tasca. Oggi i giochi elettronici fanno parte

della nostra vita quotidiana: possiamo perfino portarli con noi... in uno smartphone! I video

game ci mettono alla prova, ci fanno divertire, e ci danno l'occasione di conoscere persone in tutto il mondo.

Ma a volte rischiamo di farne un uso scorretto perché passiamo troppo tempo davanti allo schermo, o perché

non ci rendiamo conto dei pericoli che si corrono giocando online. Ecco allora un manuale utile e divertente,

pieno di dritte per imparare a conoscere meglio i nostri amati videogiochi e per condividere questa passione

anche con chi non li capisce fino in fondo. Illustrazioni di Marta Baroni. Età di lettura: da 9 anni

► Film in Dvd

Opre Roma!

Regia: Paolo Bonfanti. Con Santino Spinelli, Jovica Jovic, Dijana Pavlovic, Ivana Nikolic,

Concetta Sarachella, Musli Alievski, Rebecca Covaciu, Rasid Nikolic, Gennaro Spinelli.

Documentario, Italia, 2016. Produzione: Calamari Union Video, 2016. Chiavetta USB

È disponibile in biblioteca il film/documentario – presentato nell’aprile scorso anche nel corso di una serata

nella sala consigliare del Municipio di Gandellino, alla presenza del regista - che racconta le origini, la storia,

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► BIBLIOnotizie Newsletter della Biblioteca Comunale di Gandellino | Luglio 2017

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gli usi e i costumi del popolo Rom ma anche l'esperienza diretta di alcune persone che a questo popolo

appartengono. Si parla della storia, dell’arte, della musica, della cultura Rom in generale ma anche di ciò che

significa essere Rom nella quotidianità della vita. Tutto ciò, con l’intento di far conoscere la realtà del popolo

Rom non riducendola esclusivamente, come di solito accade, a problematica sociale e ad avvenimenti

negativi.

Roger Waters. The Wall (Roger Waters. The Wall)

Regia: Roger Waters e Sean Evans. Con Roger Waters. Musicale, Gran Bretagna, 2014. DVD:

Produzione: Universal Pictures, 2015 - Distribuzione: Universal Pictures.

Difficile darne una definizione univoca. "Roger Waters. The Wall" è infatti un film-evento il cui

racconto si svolge su più livelli: è l'esperienza di uno strepitoso concerto dei Pink Floyd, un

road movie in cui Waters racconta il proprio vissuto e si racconta, e, infine, è una toccante

riflessione contro la guerra. La pellicola poi si conclude con l'intima conversazione fra il protagonista e Nick

Mason: i due, per la prima volta dopo lo scioglimento della band, avvenuto nel 1985, risponderanno in una

sorta di intervista doppia alle domande dei fan. Nomination ai Grammy 2016 per il miglior film musicale.

Donazione del Sistema Bibliotecario Valle Seriana nell’ambito del “Progetto DVD”.

Non essere cattivo

Regia: Claudio Caligari; principali interpreti: Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Silvia D'Amico,

Roberta Mattei, Alessandro Bernardini, Valentino Campitelli, Danilo Cappanelli. Drammatico,

Italia, 2015. DVD: produzione: Good Films, 2015 - Distribuzione: CG Entertainment.

1995, Ostia. Vittorio e Cesare hanno poco più di vent'anni e non sono solo amici da sempre:

sono "fratelli di vita". Una vita di eccessi: notti in discoteca, macchine potenti, alcool, droghe

sintetiche e spaccio di cocaina. Vivono in simbiosi ma hanno anime diverse, entrambi alla ricerca di una loro

affermazione. L'iniziazione all'esistenza per loro ha un costo altissimo e Vittorio col tempo inizia a desiderare

una vita diversa: incontra Linda e per salvarsi prende le distanze da Cesare, che invece sprofonda

inesorabilmente. Si ritrovano qualche tempo dopo e Vittorio cerca di coinvolgere l'amico nel lavoro. Cesare,

dopo qualche resistenza, accetta: sembra finalmente intenzionato a cambiare vita, frequenta Viviana (una ex

di Vittorio) e sogna di costruire una famiglia insieme a lei. Ancora una volta però il richiamo della strada avrà

la meglio sui suoi propositi. David di Donatello 2016 per il migliore fonico di presa diretta ad Angelo Bonanni

(ma anche 13 candidature, tra cui quelle per film, regia, sceneggiatura, attore protagonista, attrice non

protagonista – De Vito – e fotografia); Nastro d’Argento per sonoro, fotografia e produttore. Premi Pasinetti

al Festival di Venezia 2015 per film e attore (Marinelli).

► Ragazzi

Minions (Minions)

Regia: Pierre Coffin e Kyle Balda. Animazione, Stati Uniti, 2015. DVD: Produzione: Universal

Pictures, 2015 - Distribuzione: Universal Pictures

La storia dei Minions inizia all'alba dei tempi. Partendo da organismi gialli unicellulari, i Minion

si evolvono attraverso i secoli, perennemente al servizio del più spregevole dei padroni.

Continuamente senza successo nel preservare questi maestri, dal T-Rex a Napoleone, i

Minion si sono ritrovati senza qualcuno da servire e sono caduti in una profonda depressione.

Ma un Minion di nome Kevin ha un piano, e lui, insieme all'adolescente ribelle Stuart e all'adorabile piccolo

Bob, decide di avventurarsi nel mondo per trovare un nuovo capo malvagio da seguire per sé e i suoi fratelli.

Il trio si imbarca in un viaggio emozionante che li condurrà alla loro prossima potenziale padrona, Scarlet

Sterminator, la prima super-cattiva al mondo. Un viaggio che li porterà dalla gelida Antartide alla New York

City del 1960, fino ad arrivare a Londra, dove dovranno affrontare la loro sfida più grande: salvare tutti i

Minion dall'annientamento. I Minions sono personaggi creati da Sergio Pablos; il DVD contiene anche tre

mini-film: "Cro minion", "Competizione", "Ciuccio Nelson senza ciucciotto", e il video musicale “Jingle Bells”

(in… stile Minion). Il film è uno spin-off/prequel dei film Cattivissimo me e Cattivissimo me 2; ha ottenuto una

nomination ai Bafta 2016 per il miglior film di animazione.

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►Classificazione utilizzata per la Segnatura

Saggi e manuali Letterature Adulti Narrativa Ragazzi Altre sigle utilizzate per la segnatura

000 Opere generali 800 Letteratura generale R A Primi libri FAN Fantascienza (adulti)

100 Filosofia- Psicologia 810 Americana R B Favole e fiabe GIA Gialli (adulti)

200 Religione 820 Inglese R D Gialli ROS Rosa (adulti)

300 Scienze sociali 830 Tedesca R E Fantascienza L/O Testi in lingua originale o con testo originale a fronte

400 Linguaggio 840 Francese R F Umoristici LOC Sezione locale “Genti e paesi dell’alta Valle Seriana”

500 Scienze pure 850 Italiana R G Storici U18 Sezione “Under 18” (adolescenti)

600 Scienze applicate 860 Spagnola- Portoghese R H Avventura Supporti multimediali

700 Arte - Giochi - Sport 870 Latina R I Romanzi-racconti Dvd Dischi Dvd

900 Storia – Geografia 880 Greca R M Fumetti BRD Blu-Ray Disc

890 Altre letterature R N Poesia CDM Compact Disc Musicali

CDR CD - Rom

CDA CD Audio

Vacanze da programmare?

Clicca sulla foto qui sotto:

tanti consigli di lettura per chi è in partenza…

Oppure vai all’apposita pagina sul sito della Rete Bibliotecaria Bergamasca:

http://www.rbbg.it/shelf/view/143119/lst

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Biblioteca Comunale di Gandellino

Sistema Bibliotecario Valle Seriana – Rete Bibliotecaria Bergamasca

Via Casa alta - 24020 Gandellino (Bg) | Tel. 0346.48495 (int.6)

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Luglio – Agosto 2017: Mercoledì 20.30 – 22.00

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BIBLIOnotizie – Periodico della Biblioteca Comunale di Gandellino distribuito in formato elettronico. Anno 6 numero 7 (67) – Luglio 2017. A cura di Piergiacomo Bonetti. Le schede di libri e film sono adattamenti da siti internet. © 2017 Biblioteca Comunale Gandellino