A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un...

23
A

Transcript of A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un...

Page 1: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

A

Page 2: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Volume pubblicato con il contributo del Dipartimento di Comunicazione Ricerca Sociale dellaSapienza – Università di Roma.La realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributodel Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in relazione al finanziamento diun progetto di Ateneo.

Page 3: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Maria Grazia Battisti, Rita CaccamoRoberta Cipollini, Mirko Iacobucci

Francesca Romana Lenzi

Straniero

Percorsi di analisi in Sociologia

Page 4: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Aracne editrice

[email protected]

Copyright © MMXVIIIGioacchino Onorati editore S.r.l. – unipersonale

[email protected]

via Vittorio Veneto,

Canterano (RM)()

----

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,di riproduzione e di adattamento anche parziale,

con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Non sono assolutamente consentite le fotocopiesenza il permesso scritto dell’Editore.

I edizione: ottobre

Page 5: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Indice

IntroduzioneRoberta Cipollini

. Straniero e modernitàRoberta Cipollini, Maria Grazia Battisti

.. Comunità, società e straniero: F. Tönnies, – .. Lo spazio ela forma sociale dello straniero: G. Simmel, – .. Lo stranieroe lo “spirito del capitalismo”: W. Sombart, – .. Nazionalismo esentimento di appartenenza: Sociologia dello straniero di R. Michels, .

. Le migrazioni moderne e la differenziazione dello stranieroRoberta Cipollini

.. Straniero e conflitto sociale: W. G. Sumner, – .. Migrazionicome processo: W. Thomas e F. Znaniecki, – .. Straniero e processidi interazione: R.E. Park e E. W. Burgess, – .. Lo straniero comemarginal man: R.E. Park, .

. Chicago anni Trenta: i “marginali” nel contributo di E. Sto-nequistRita Caccamo

.. Da Middletown a Chicago, – .. Appartenza ed esclusione, – .. La marginalità secondo E. Stonequist, – .. Assimilation ePassing, – .. Ruoli intermedi, – .. Second Generation, –.. Il Nero americano, – .. Identità negata, – .. L’esule, .

. Straniero e differenza dei sistemi di valori: F. ZnanieckiRoberta Cipollini, Francesca Romana Lenzi

.. Differenza ed estraneità nella rappresentazione dello straniero, – .. L’antagonismo verso lo straniero, .

. Modelli di relazione con lo straniero e contesto sociale: M.M.WoodRoberta Cipollini

Page 6: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Indice

. La “linea del colore”: il dilemma americanoRoberta Cipollini

.. Lo sguardo “straniero” sulla democrazia in America: A. de Tocque-ville, – .. La “linea del colore”. La Sociologia americana tra ’e ’, – .. La “linea del colore” e il sistema di casta. La Sociolo-gia di Chicago, – .. La Sociologia nord–americana e il sistemadi casta, – .. Il dilemma americano: G. Myrdal, – .. Lasociologia e il superamento del dilemma americano: R.K. Merton, – .. L’altra faccia dello specchio: The Blackness, .

. Straniero e oggettività nella decodifica del mondo sociale: A.SchutzFrancesca Romana Lenzi

.. Azione e relazione: fenomenologia e intersoggettività, – .. Lafigura dello straniero, – .. Un odierno emblema dell’oggettivi-tà, .

. La Sociologia e l’antisemitismo modernoRoberta Cipollini

.. Grandi migrazioni e unicità del gruppo ebraico: la Sociologia nord–americana del primo Novecento, – .. Identità di gruppo e so-cietà: la Sociologia di Chicago, – .. T. Parsons e l’analisi del-l’antisemitismo moderno, – .. La personalità autoritaria, –.. La Sociologia e la Shoah, – .. Modernità e “normalità” dellaShoah, .

. N. Elias e il modello unico di relazioni established/outsiders(E/O)Roberta Cipollini

. Straniero ed epistemologia: R.K. MertonRoberta Cipollini

. La “linea del confine”: l’antiziganismoRoberta Cipollini

.. Le popolazioni romaní in Europa, – .. Lo straniero anoma-lo, – .. Wandertrieb (“istinto nomade”) e Samudaripen (“tuttimorti”) , .

Page 7: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Indice

. Straniero e eresia religiosaMirko Iacobucci

.. La dinamica ortodossia–eresia., – .. Conflitto ed integra-zione nella comunità religiosa: l’eretico come nemico interno, –.. Conflitto ed integrazione nella struttura sociale: l’eretico come ou-tsider dissidente, – .. L’eretico come portatore di innovazione, – .. L’eretico e lo straniero, .

. Lo straniero come metafora dell’individuo postmodernoMirko Iacobucci, Francesca Romana Lenzi

.. Straniero e globalizzazione: A. Giddens e Z. Bauman, – .. Mo-dernizzazione riflessiva, individualizzazione ed estraneità universale: U.Beck , – .. L’individuo postmoderno tra tolleranza e difesa delbenessere: R. Inglehart, .

Bibliografia generale

Indice dei nomi

Page 8: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,
Page 9: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

IntroduzioneR C

Siamo tutti condannati a vivere insieme

(Lettera a un militante algerino (), tr.it. in A.Camus, Mi rivolto dunque siamo. Scritti politici, V.Giacopini (a cura di), , Milano, Elèuthera,p. )

La relazione con l’Alterità ha rappresentato un tema centrale perla storia dell’umanità lungo tutte le dimensioni dello spazio e deltempo, oggetto di approfondimento nel pensiero antico, da Platonea Aristotele, da Erodoto a Plinio il Vecchio. Essa è divenuta nel XXsecolo una delle questioni nodali nella riflessione dei più importantifilosofi del ’: tra gli altri Husserl, Sartre, Buber, Arendt, Gadamer,Lévinas, Ricœur (De Simone, ; Tabboni, ; Waldenfels, ;tr.it., ; Curi, ). La Filosofia si è inoltrata nell’approfondimen-to di molteplici aspetti che investono le modalità della percezionedell’Alterità, l’esperienza umana che si realizza nel contatto con ladiversità e la relazione tra Sé e l’Altro. Nel corso del ’ le scienzeumane e sociali hanno approfondito il tema in una prospettiva stori-ca (Todorov, ; tr.it., ), psicoanalitica (Freud, ; tr.it. ),antropologica (Lévi–Strauss, ; tr.ir., ; Lanternari, ; Bettini[a cura di], ), letteraria (Domenichelli, Fasano [a cura di], ).Anche la Sociologia, fin dalla sua costituzione come scienza autono-ma, ha analizzato l’Alterità attraverso la figura sociale dello stranieroemergente con l’avvento e il pieno affermarsi della modernità. Leacquisizioni scientifiche hanno tenuto il passo del mutamento storicoe sociale, individuando le costanti del comportamento intergruppo edella rappresentazione dell’Alterità, ma anche gli aspetti innovativiche nel tempo hanno caratterizzato il sistema di relazioni e la stessaimmagine dell’Altro, senza tuttavia revisionarne la trama di fondo.

La Sociologia ha contribuito in tutto il corso del ’, e fino alpassaggio del nuovo millennio, con una molteplicità inesauribile di

Page 10: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Introduzione

riflessioni teoriche e di esperienze di ricerca empirica, ad analizzarela figura sociale dello straniero, le caratteristiche che assume nellospazio sociale e il sistema di relazioni che instaura con i membri delgruppo integrato. A partire da Tönnies e Simmel, molti autori tra cuiSombart, Michels, Park, Znaniecki, Wood, Schutz, Myrdal, Adorno,Elias, Merton e i sociologi della seconda modernità (Bauman, Beck,Giddens, Inglehart) hanno contribuito a definire la rappresentazionedello straniero, con un percorso di approfondimento e conoscen-za che procede parallelamente allo sviluppo della Sociologia e cherisente delle influenze teoriche che progressivamente vengono amaturazione nella disciplina. In questo libro si delineano le variefasi di questo percorso che, pur nella diversità delle riflessioni, hacontribuito ad un ampliamento graduale delle tematiche teorichefino a ricostruire i lineamenti di una Sociologia dello straniero cheassume una autonomia teorica e concettuale molto rilevante nel con-testo generale della disciplina (Olhe, ; Tabboni [a cura di], ;Colombo, ; Marotta, ; ; Cotesta, ; ; Perrone,; Stichweh, ).

Comune a tutti gli autori considerati è la convinzione che lo stra-niero come forma sociale abbia tratti definiti autonomamente ma,nel contempo, visibili soltanto sullo sfondo del rapporto di interazio-ne che si instaura con i gruppi integrati, quasi che la sua reale naturanon sia delineabile se non in relazione e per contrasto con quantosembra già definito, stabile, consueto.

Al centro della riflessione sociologica è quindi l’analisi della rela-zione tra straniero e comunità integrata rispetto alla quale assumevarie forme di diversità: inizialmente è presa in considerazione ladiversità nazionale, somatica, etnica, religiosa, valoriale, ma gradual-mente la figura sociale dello straniero tende ad assumere il trattodi metafora dell’Alterità, in particolare a partire dal contributo diZnaniecki (). Essa può assumere diverse forme di espressionesociale e culturale e dà luogo ad un sistema di relazioni specifico etipico, un tema su cui ha concentrato la sua attenzione soprattuttoElias (Elias, Scotson, ; ; en.tr. in Elias, Scotson, ; tr.it.,). La riflessione sociologica sullo straniero assume in tal mo-do una doppia valenza: analisi della rappresentazione sociale dellostraniero e analisi del sistema di relazioni che viene a formarsi conil gruppo integrato, con tematiche contigue alla riflessione socio–psicologica, ma caratterizzate da ambiti di autonomia e di specificitàche integrano la riflessione che, quasi contemporaneamente, si è

Page 11: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Introduzione

sviluppata nell’ambito della Psicologia sociale. I percorsi delle due di-scipline procedono parallelamente, risentono dell’evoluzione teoricadei due campi disciplinari, forniscono entrambi contributi specificie autonomi che si integrano e si influenzano reciprocamente. Losguardo congiunto delle due discipline in riferimento al medesimooggetto sociale, ha consentito una decodifica di una figura socialecomplessa, in grado di suscitare reazioni contrastanti, interesse etimore, coinvolgimento e indifferenza, nel quadro di una presenzacomunque diffusa e ineliminabile del mondo sociale in ogni assettosocietario e, in particolare, nella seconda modernità.

Siamo nel cuore di quello che Elias ha definito «un tema uma-no universale» (Elias, ; en.tr. in Elias, Scotson, , pp. XXVI–XXVII), sempre mutevole eppure fedele a se stesso, che sembrariproporsi in modo incessante senza che si intraveda la capacità daparte dei gruppi umani di acquisire consapevolezza sulla base delleimportanti acquisizioni di conoscenza delle scienze sociali al fine diinterrompere la sua incessante riproposizione.

Il volume si dispone su due percorsi di approfondimento del temadella relazione con l’Alterità tra loro fortemente interconnessi.

Il primo percorso si caratterizza per una ricostruzione del pensie-ro sociologico e delle esperienze di ricerca empirica condotte sullafigura sociale dello straniero e sulle relazioni con i gruppi integrati,evidenziando reti teoriche e concettuali sempre più complesse allaluce del mutamento sociale e dell’evoluzione della teoria sociologi-ca. La Sociologia prende in considerazione inizialmente la figurasociale dello straniero come mercante/imprenditore, al centro dellariflessione di Tönnies (; tr.it., ) e Simmel (; tr.it., )(Cipollini, Cap. , parr. .., ..). Esso contribuisce all’affermazione eallo sviluppo del capitalismo moderno in una prospettiva individuali-stica che richiama il tratto caratterizzante dell’individuo agente nelcontesto della modernità (Sombart, ; tr.it., ) (Cipollini, Cap., par. ..). Con il mutamento apportato dalla modernità e l’avviodelle grandi migrazioni moderne la riflessione sociologica si spostasulla figura dello straniero/migrante, già nella riflessione di Michels(; ; ; tr.it., ) (Battisti, Cap. , par...) che prefigura lasua differenziazione in una molteplicità di figure sociali caratterizzateda diverse forme di appartenenza. Il tema della differenziazione dellostraniero è ampliato e approfondito all’interno della Sociologia diChicago attraverso la sistematizzazione teorica (Sumner, ; tr.it.,; Park e Burgess () e rilevanti esperienze di ricerca empirica

Page 12: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Introduzione

(Thomas, Znaniecki, (–; tr.it., ; Thomas (Park, Miller),; tr.it., ) (Cipollini, Cap. ). In questo percorso di approfondi-mento emergono i tratti socio–psicologici dello straniero/migranteche si strutturano all’interno del processo migratorio e che si con-densano nella caratterizzazione della figura del marginal man (Park,; tr.it., ), soggetto al confine tra due mondi sociali e culturaliche non trovano composizione (Cipollini, Cap. , parr. .). Si deve aRita Caccamo un excursus sulla Sociologia a Chicago nel corso deglianni ’ del ’ che ricostruisce, con l’analisi delle figure marginalioggetto di interesse per i sociologi della “Scuola” e in particolaredi Stonequist (), l’irripetibile ambiente culturale in cui venneroalla luce alcuni dei contributi più rilevanti, a carattere teorico ed em-pirico, sul tema dell’Alterità nella storia della Sociologia (Caccamo,Cap. ). Ad alcuni sociologi interni o vicini alla “Scuola di Chicago” èpossibile ricondurre ulteriori contributi teorici di rilevante interesseal fine della ricostruzione della Sociologia dello straniero: Znaniecki,pubblica nel un saggio teorico in cui propone una definizionedel concetto di estraneità del tutto innovativa rispetto alle precedentidefinizioni sociologiche (Cipollini, Cap. . par..) e si sofferma, sullabase di un’ampia documentazione etnografica e antropologica, sulleforme gradualmente crescenti di antagonismo verso lo straniero(Lenzi, Cap. . par..). Margaret Mary Wood pubblica nel unamonografia che, pur disponendosi all’interno di ampi riferimenti allaSociologia dello Straniero (in particolare Simmel, Michels, Znaniec-ki) rappresenta un contributo originale e innovativo in quanto offreuna prima sistematizzazione delle forme di relazione che i gruppisociali instaurano con lo straniero fino a definire i caratteri di unsistema di relazioni sociali che assume forme specifiche nei diversicontesti in cui si realizza (Cipollini, Cap, ).

A Francesca Romana Lenzi è dovuto l’approfondimento psico-logico della figura sociale dello straniero portato a compimento daSchutz (; tr.it., ) che, a partire da un’impostazione fenome-nologica, si sofferma sul significato e sulle dinamiche dello scam-bio comunicativo e relazionale tra straniero e società che accoglie,investendo il tema dello scambio intersoggettivo (Lenzi, Cap. ).

Alla metà degli anni ’ del ’ la figura sociale dello stranieroe il sistema di relazioni che lo lega ad una comunità integrata vieneripreso e sviluppato da Elias che, con Scotson (; tr.it., ), af-fronta il tema in un contesto di ricerca empirica condotta a WinstonParva. Il sistema di relazioni tra straniero e gruppo integrato, già

Page 13: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Introduzione

oggetto della riflessione all’interno della Sociologia nord–americana(Sumner, Thomas, Znaniecki, Park, Burgess, Wood) tende ad as-sumere qui una rilevanza specifica, attraverso la definizione di unmodello unico di relazioni established/outsiders (E/O) riscontrabilein ogni relazione sociale tra gruppi umani diversi caratterizzati dauna asimmetrica distribuzione delle risorse di potere. Giunge così acompimento e sistematizzazione teorica un aspetto di uniformità delmodello di relazione tra straniero e gruppo integrato già intuito daSimmel e Znaniecki. Si delinea un riorientamento gestaltico intornoal tema della relazione con l’Alterità che non si avvale di strategiecontingenti e variabili nello spazio, nel tempo e al variare dei gruppisociali coinvolti, ma che definisce i contorni di un «tema umanouniversale» (Cipollini, Cap. ).

L’avvento della seconda modernità e il mutamento sociale e col-lettivo che la caratterizza, fa riemergere nella riflessione sociologicala rilevanza e l’attualità della figura sociale dello straniero che assumela veste di metafora dell’individuo postmoderno. I caratteri di mobi-lità, libertà, ambivalenza e oggettività presenti in tutto il percorso didefinizione sociologica dei tratti della rappresentazione sociale dellostraniero, da Simmel a Schutz, emergono come aspetti caratterizzan-ti congiuntamente lo straniero e l’individuo agente nel contesto dellaseconda modernità a testimonianza della persistenza dei caratteridell’Alterità anche nei contesti più avanzati di mutamento sociale.Giddens (; tr.it., ), Bauman (a; a; tr.it., ; ;tr.it., ), Beck (; tr.it., ; ; tr.it., ; a; tr.it., ;; tr.it., ; ; ; tr.it., ) e Inglehart (; tr.it., ;; tr.it., ) hanno rivolto uno sguardo disgiunto e plurale sulmutamento sociale apportato dall’affermazione della seconda moder-nità e, al suo interno, hanno analizzato la trasformazione della figurasociale dello straniero (Lenzi, Cap. , par. ..; Iacobucci, parr. ..e ..). Nel contesto dell’affermarsi della globalizzazione lo stranie-ro tende a perdere la sua specificità per immettersi in una correntefluida di individui eterogenei che popolano la società e, soprattutto,la metropoli, luogo di approdo privilegiato delle grandi migrazio-ni internazionali. In tal senso la condizione di straniero diviene lametafora dell’individuo postmoderno con cui condivide il processoinarrestabile di individualizzazione, una vita sociale caratterizzata damolteplici relazioni strumentali e transitorie, il livellamento delleidentità e degli stili di vita sempre più modellati sui prototipi giàconfezionati dai mass media e diffusi su ampia scala che pervadono e

Page 14: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Introduzione

indirizzano il consumo e la realizzazione stessa dei profili identitari.La frantumazione del sistema di appartenenza, congiunta all’aumen-to sempre più incisivo del processo di individualizzazione, tendea materializzare l’affermarsi di una «società degli individui» (Elias,; tr.it., ) in cui le relazioni sociali si plasmano sull’indiffe-renza, mentre sfuma il confine tra in–group e out–group, tra Noi eLoro (Stichweh, ; ). Ma questo processo non è lineare: inpresenza di un aumento della velocità del mutamento sociale, del-l’esplodere di crisi economiche e politiche con il loro corredo diincremento di incertezza di status e di aggressività fluttuante, l’imma-gine dello straniero si riconverte secondo i tratti tradizionali della suarappresentazione sociale. Esso torna a costituire un soggetto socialeperturbante i valori e le norme sociali, in grado di erodere le residuecertezze sopravvissute all’atomizzazione della società, alla perditadelle tutele sociali, alla crisi dei tradizionali sistemi di appartenenza erappresentanza politica e dei sistemi culturali di riferimento. Nellaricerca, irrealistica e compensatoria, di nuove identità e legami socialibasati sulle fragili fondamenta di comunità immaginarie o virtuali, siricompone un seppur precario sistema di appartenenza che indivi-dua nell’Altro, che non è parte di questo processo di (ri)costruzione,l’emblema della destabilizzazione e dell’attacco alle stesse condizionidi vita con un meccanismo di dislocazione su un oggetto simbolico,della frustrazione e della paura derivanti dall’incertezza esistenziale,la cui origine è saldamente fissata negli squilibri presenti nel siste-ma sociale fondato sulla mercificazione totale dei rapporti umani(Bauman, ; tr.it., ).

Alla base della riflessione sociologica sulla relazione con lo stra-niero, che riflette un aspetto approfondito anche dalle altre scienzesociali, è la percezione, destabilizzante e perturbante l’ordine sociale,di individui e gruppi umani caratterizzati da differenze diversamentedeclinate: somatiche, culturali, religiose, valoriali, sessuali. Si delineaal riguardo un orientamento a considerare l’Altro, lo straniero, comeportatore di instabilità sociale e psicologica che genera quasi automa-ticamente, reazioni di distanza sociale e senso di minaccia, quandonon aperta ostilità e persecuzione. La relazione con l’Altro si istituiscesulla base della contrapposizione Noi–Loro, con accentuazione delsenso di appartenenza al proprio gruppo umano e di contrapposi-zione verso coloro che sono al di là dei confini, materiali e simbolici,che perimetrano l’appartenenza al gruppo. Il confronto e l’incontrocon l’Altro, con il non–familiare, ha il potere di rafforzare la coesione

Page 15: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Introduzione

del gruppo integrato e di ricostruirne, per differenza, il senso di ap-partenenza e identità in particolare in ogni frangente di crisi sociale edi allentamento dei valori e delle norme che regolano il comporta-mento individuale e collettivo. Lo straniero diviene, in questo tipodi contingenza, l’emblema della possibile disgregazione del gruppo,della perturbazione della vita sociale che poggia su basi instabili eincerte che tendono a rafforzarsi attraverso la contrapposizione e ilconflitto. Nella incertezza delle identificazioni, nella instabilità dellecoordinate della vita sociale, nell’incontrollabile mobilità di statusche pervade la vita individuale e sociale lo straniero rappresenta unoggetto simbolico su cui diviene possibile dislocare la frustrazionee l’aggressività sociale generata da instabilità e crisi che investonoil sistema sociale: proiettare sull’Altro la responsabilità delle insicu-rezze individuali e collettive rappresenta una stabilità cognitiva chepermette di identificare senza incertezze la causa di un malesseresociale che non si è in grado di ricondurre ad aspetti realistici, legatiagli squilibri e alle tensioni presenti nel sistema sociale e nelle sueprospettive di sviluppo. Lo straniero diviene un comodo baluardocontro il pericolo della disgregazione individuale e collettiva nellesocietà che hanno perso coesione e legami sociali o che sono investiteda processi impetuosi di mutamento che rendono instabili normee valori o che non li rendono più riconoscibili. In queste specifichecontingenze storiche e sociali lo «straniero tra noi» rappresenta laminaccia alla stabilità della comunità, il perturbatore di un equilibriosociale immaginario e fragile, che si ritiene esposto al pericolo dellafrantumazione a causa della sola presenza di individui e gruppi nonconformi.

Se la ricostruzione del contributo teorico ed empirico della So-ciologia all’analisi della figura dello straniero e delle dinamiche direlazione che caratterizzano il suo rapporto con il gruppo integratoha costituito il primo percorso di approfondimento che caratterizzail libro, il secondo percorso ha riguardato invece il contributo dellaSociologia all’analisi di particolari situazioni storiche, con specifi-co riferimento al mondo occidentale, che hanno coinvolto gruppiumani verso i quali si è determinato un rafforzamento della perce-zione dell’Alterità, diversamente declinata. Si tratta di contesti uniciin cui sono esplose forme estreme di aggressività sociale, violenza epersecuzione, fino al tentativo di sterminio di interi popoli e gruppi.

In questo ambito, un primo focus ha riguardato la prospettiva so-ciologica nell’approfondimento della condizione degli afroamericani

Page 16: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Introduzione

nel ’, alla quale la Sociologia statunitense, in tutto il corso del suosviluppo, ha dedicato molteplici contributi teorici ed esperienze diricerca empirica volte a dar conto delle dinamiche di pregiudizio,esclusione, segregazione che hanno generato per lunghi decenni unacondizione di emarginazione degli afroamericani e, congiuntamente,uno stato di crisi sociale permanente nel contesto degli USA (Cipol-lini, Cap. ). Dalla pionieristica riflessione sul tema di Tocqueville( (); tr.it., ), la Sociologia nord–americana, in particolarela Sociologia di Chicago, ha analizzato le caratteristiche e il significatodella linea del colore, barriera simbolica e potente che ha precluso agliafroamericani il pieno accesso ai diritti civili fino al (Park, ;; a; Johnson, ; E.F. Frazier, ; ; Drake, Clayton,). Alla Sociologia istituzionalizzata impegnata nell’analisi degli ef-fetti prodotti dalla linea del colore sulla condizione degli afroamericanie sull’intera società degli USA, si contrappone la riflessione del socio-logo afroamericano William Edward Burghardt Du Bois che, fin dallafine dell’, si affrancò dalle teorie evoluzioniste e social–darwinisteche permeavano ancora le scienze sociali. Attraverso un esplicitoriferimento al pensiero di Boas, egli indicò la necessità di superare laprospettiva evoluzionista nell’analisi della condizione degli afroameri-cani e, più in generale, di tutti i gruppi etnici considerati inferiori, perapprodare ad una visione di piena uguaglianza umana e sociale (DuBois, ; ; tr.it., ; ; ). La segregazione degli afro–mericani sulla base della linea del colore aveva nel tempo determinatola modificazione stessa del sistema sociale, resosi indipendente dagliordinamenti istituzionali della Costituzione degli USA come nazioneunitaria, dando luogo all’emergere di un sistema di casta in particolarenegli Stati del Sud. Sulle caratteristiche del sistema di casta e sullasua influenza nella condizione degli afroamericani si è focalizzatal’attenzione dei sociologi di Chicago attraverso la riflessione di Park() e di Lloyd Warner (), cui fece seguito la realizzazione diuna indagine ad ampio raggio condotta da Dollard nel Sud degli USA(). Se l’analisi di Dollard rappresenta un contributo notevole allaconoscenza del sostrato storico e dei meccanismi socio–psicologiciche sostenevano e riproducevano la segregazione e l’esclusione degliafroamericani determinando un’antinomia tra sistema istituzionalee condizione di una parte della popolazione degli USA, emergevauna condizione di crisi sociale permamente che richiedeva un ulte-riore approfondimento atto a fornire indicazioni su nuove strade daintraprendere. Il tema del dilemma americano fu consegnato nelle

Page 17: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Introduzione

mani di un sociologo ed economista “straniero”, Gunnar Myrdal, acui fu affidato il compito di realizzare una ricerca ad ampio raggiosulle condizioni degli afroamericani e sui fattori influenti sulla persi-stenza del pregiudizio, della discriminazione, della segregazione allabase del sistema di casta. La pubblicazione di An American Dilemma(Myrdal, ) ha rappresentato un’occasione di sistematizzazione,attraverso le molteplici evidenze empiriche emerse dal percorso diricerca, dei fattori che maggiormente incidevano sulla riproduzioneincessante della segregazione della minoranza afroamericana. Nelcontempo essa non ha mancato di suscitare molteplici riflessioni cri-tiche all’interno della Sociologia istituzionalizzata (Merton, ) maanche da parte di giovani studiosi afroamericani che hanno messoin discussione la debolezza dell’impianto teorico della ricerca anco-rato ad una visione naturalistica e riduttiva del grande tema dellasegregazione della minoranza nera (Ellison, ).

Con la fine della Seconda guerra mondiale, a cui avevano parte-cipato centinaia di migliaia di giovani afroamericani, a contatto conle drammatiche conseguenze della guerra per alcuni gruppi umaniconsiderati nemici ed estranei alla nazione, si determinò un’intensi-ficazione delle iniziative autonome della minoranza afroamericana.Questo nuovo impegno si tradusse in una molteplicità di movimentisociali impegnati sul terrreno della rivendicazione dei diritti civili e,congiuntamente, della riappropriazione e rielaborazione del temadel pregiudizio e della discriminazione verso il gruppo. Ricercato-ri afroamericani nelle diverse scienze sociali analizzarono il temadall’”altra parte dello specchio” con un orientamento che si connette-va, in maniera più o meno esplicita, ai diversi movimenti per i diritticivili attivi in quegli anni (Clark, ; tr.it., ; Carmichael, Hamil-ton, ; tr.it., ; Malcom X, Haley, ; tr.it., ). La Blacknessdiviene, in questo contesto, la condizione e il prerequisito per la cono-scenza realistica e oggettiva del problema sociale degli afroamericani,un orientamento oggetto di approfondimento da parte di Merton(; tr. it., ), impegnato a sostenere il ruolo complementare,e non alternativo, di insiders e outsiders nel percorso di conoscenzadella realtà sociale (Cipollini, Cap. ).

Il secondo focus di approfondimento ha riguardato l’analisi socio-logica, a carattere teorico ed empirico, che ha avuto per oggetto ilgruppo ebraico e l’antisemitismo che ha caratterizzato la vita degliebrei in tutto il corso del ’ (Cipollini, Cap. ). Dalla ricostruzio-ne del contributo della Sociologia all’analisi della rappresentazione

Page 18: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Introduzione

sociale del gruppo ebraico emerge anzitutto come essa sia caratteriz-zata da una trama coerente, integrata e ambivalente di tratti ritenutitipici, dall’invasività alla tendenza all’esclusivismo, dalla separatezzaal tentativo di dominio, dalla marginalità alla preminenza nel cam-po intellettuale, dalla deprivazione economica alla detenzione delpotere economico e finanziario. Questi tratti della rappresentazionedegli ebrei, sono presenti fin dall’inizio del ’, sia all’interno dellaSociologia tedesca (Sombart, ; tr. it., ; ; tr. it., ) sianella Sociologia nord–americana (Ross, ), anche se si intreccianoad analisi assai più realistiche e sistematiche (Thomas (Park, Miller),; tr.it., ; Wirth, ; tr.it., ) o a riflessioni di grande spes-sore teorico che si avvalgono di un forma espressiva a tratti letteraria(Veblen, ). Nel contesto della Sociologia nord–americana di inizio’, il gruppo ebraico venne analizzato all’interno del caleidoscopiodi gruppi etnici giunti negli USA a seguito della grande migrazionedi fine ’ inizi ’, ma esso si caratterizzava per tratti distintiviunici che non consentivano di riferirlo ad un “normale” processo diintegrazione, come nel caso di tutti gli altri gruppi migranti: gli ebreierano un “particolare gruppo di migranti”, contraddistinti da unforte senso di appartenenza religiosa e culturale fondata sulle vicendestoriche del gruppo a partire dai molteplici contesti e rafforzata dall’e-sperienza umana del ghetto, volontario e coatto. Tutto ciò delineavai contorni di una società autonoma alla quale non erano applicabilile tradizionali fasi del processo di “assimilazione” all’interno dellasocietà americana.

Se la rappresentazione del gruppo ebraico costituisce il temacentrale della Sociologia nei primi decenni del ’, l’analisi sociolo-gica si concentra a partire dagli anni ’ sul pregiudizio antiebarico esull’antisemitismo che avevano caratterizzato la storia lungo moltisecoli e che avevano assunto forme di violenza estrema con l’inter-nazionalizzazione del fascismo e l’avvento del nazionalsocialismoin Germania. La rappresentazione degli ebrei diveniva parte di uncontesto politico e ideologico che, avvalendosi di immagini semprepiù aggressive e negative, prefiguravano forme di discriminazionee persecuzione sempre più violente che già presagivano un vero eproprio processo di sterminio. Con l’avvento dei regimi autoritari dimassa in Europa, le scienze sociali, e la Sociologia in particolare, con-centrarono la loro attenzione sui fattori scatenanti l’antisemitismoin una prospettiva storica e con riferimento specifico all’analisi dellastruttura sociale. Tra il e il , Parsons elaborò alcune analisi

Page 19: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Introduzione

relative al contesto storico in cui si era affermato in Germania ilnazionalsocialismo, considerato come esito estremo e deviante dellamodernizzazione. I saggi si caratterizzano per una robusta analisi sto-rica, sociologica e politica del pregiudizio antiebraico e delle formemoderne che esso aveva assunto negli anni della guerra, nello stes-so tempo determinate ma saldamente legate alla storia del gruppoebraico e alla persistente ostilità che ha accompagnato la sua pre-senza nel mondo gentile (Parsons, ; a, b; c; d).La riflessione di Parsons non è isolata nel contesto delle scienze so-ciali nord–americane. L’esplosione dell’antisemitismo in Europa, idrammatici eventi bellici, la graduale consapevolezza del più orribilecrimine dell’età moderna contro l’umanità che si stava realizzando inGermania e in altri territori europei, mobilitò l’impegno di tutte lescienze sociali nella prospettiva di analisi e decodifica di avvenimentiche erano lontani da ogni capacità di previsione e che materializzava-no la Shoah in tutta la sua portata per la condizione umana. Nel il Council for Democracy promosse una rilevazione tramite questio-nario sui temi dell’antisemitismo. La pubblicazione che derivò daquella esperienza, (Council for Democracy, ) sintetizza i risultatidella rilevazione che coinvolse eminenti studiosi ebrei e non ebreitra i quali, lo psicologo sociale Floyd Allport, l’antropologa Mead,i sociologi Graeber, Parsons, Riesman, Wirth, gli esponenti dellaScuola di Francoforte Horkheimer, Adorno, Neumann, le cui analisisono state recentemente rese disponibili da una ricerca archivistica diBendersky (). Nell’anno successivo venne pubblicato il volumecurato da Graeber e Britt, The Jews in a Gentile World () in cui,oltre al saggio di Parsons The Modern Antisemitism, compaiono altriinterventi di storici, sociologi, psicologi sociali che si inoltrano nell’a-nalisi dell’antisemitismo secondo le diverse prospettive disciplinari.L’ampliamento degli studi sul tema dell’antisemitismo si rafforzerànegli anni immediatamente successivi alla fine della guerra, con unchiaro orientamento interdisciplinare. La prospettiva congiunta acarattere sociologico, socio–psicologico e psicoanalitico nell’analisidell’antisemitismo è presente nella riflessione di Horkheimer e Ador-no (–; tr.it., ), caratterizza la ricerca pubblicata nel The Authoritarian Personality (Adorno, Frenkel–Bruswick, Levinson,Nevitt Sanford, ) ed è riproposta, con una accentuazione degliaspetti sociologici, da Bettelheim e Janowitz ().

Lo svelamento dell’orrore della Shoah, ha indirizzato gradual-mente verso un approfondimento delle cause storiche e sociologiche

Page 20: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Introduzione

che avevano reso possibile il tentativo di sterminio di interi popoli egruppi umani (ebrei, rom e sinti, disabili, omosessuali, testimoni diGeova, dissidenti politici) nell’apatia e nell’indifferenza della maggiorparte della popolazione (E.C. Hughes, (); Moore jr, ;tr.it., ), un approfondimento delle condizioni della moderniz-zazione che avevano reso “tecnicamente” possibile lo sterminio dimilioni di persone attraverso la routinizzazione e la burocratizzazio-ne delle diverse fasi implicate nella filiera del genocidio (Katz, ;), dell’organizzazione dei campi di sterminio e delle relazionivigenti tra internati e carnefici e, tra gli stessi internati (Pawełczynska,; en.tr., ), dei fattori sociologici alla base del diseguale tributodi vittime nei diversi Stati dell’Europa (Fein, ). A Bauman si devel’analisi più sistematica della Shoah, in una prospettiva storica e so-ciologica, in Modernity and Holocaust (; tr.it., ). Nell’analisidi Bauman, essa deve essere ricondotta ad aspetti costitutivi dellamodernità, all’efficienza tecnologica e burocratica come base impre-scindibile del tentativo di sterminio di un intero popolo. La Shoah,sostiene Bauman, non rappresenta soltanto un episodio estremo dellastoria millenaria dell’antisemitismo né può essere considerata comeuna deviazione del processo di civilizzazione moderna riconducibile,per di più, alla sola Germania e alle caratteristiche specifiche delnazismo e del popolo tedesco. La Shoah è profondamente legata allalogica interna della modernità occidentale e del processo di civiliz-zazione, con una convergenza con la prospettiva di analisi di Elias().

Un ulteriore focus di approfondimento presente nel libro riguar-da l’antiziganismo che ha caratterizzato la presenza secolare dellepopolazioni romaní in Europa a partire dalla diaspora dalle regio-ni del Nord–Ovest dell’India intorno all’anno Mille (Cipollini, Cap.). I rom, fin dall’origine della loro presenza nel territorio europeo,hanno proiettato nelle società in cui si sono insediati l’ombra di unpopolo difforme, non assegnabile ad alcun territorio, eppure diffusoovunque, con una propria lingua, una specifica organizzazione so-ciale e valori comunitari preservati in un contesto di emarginazionee di ostilità diffusa. L’immagine prevalente dei rom e sinti è quelladi un popolo “nomade”, non appartenente ad alcun territorio e, diconseguenza, senza legami di identificazione nelle diverse società incui è inserito. Tale immagine risulta profondamente radicata sebbenesia contraddetta da un insediamento stabile plurisecolare in alcuniStati europei ad Ovest come ad Est (Spagna, Francia, Regno Unito, in

Page 21: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Introduzione

diversi Stati dell’area carpato–balcanica). La non appartenenza al ter-ritorio, la mancanza nelle modalità di insediamento di delimitazionie confini, che rappresentano categorie cognitive ritenute essenzialialla stabilità della percezione e nella decodifica del gruppi sociali,hanno determinato il segno minaccioso della rappresentazione e,congiuntamente, segnato il destino dei rom. La storia ci consegnauna documentazione pressoché inesauribile di atti di ostilità, persecu-zione, violenza e crudeltà ai limiti della sostenibilità umana riferibiliad ogni territorio europeo, ad Est come ad Ovest, che hanno ac-compagnato la presenza secolare del popolo romani (Kenrick, Puxon,; tr.it., ; Fraser, ; Crowe, Kolsti (eds.), ; Boni, ;Viaggio, ).

L’immagine dei rom come nomadi si è quindi sedimentata neltempo ed è giunta a segnare il loro destino, in particolare con l’avventodel nazionalsocialismo. All’interno di una ideologia che si prefiggeva diisolare e neutralizzare tutti i gruppi umani “inferiori”, indegni di essereinseriti nella comunità popolare, i gruppi rom furono gradualmenteesclusi dal contesto locale attraverso un crescendo di misure volteal loro isolamento e alla cancellazione dei diritti: censimento dellapopolazione, confinamento in insediamenti specifici isolati e sorvegliati,sterilizzazione di uomini e donne, deportazione infine nei campi diconcentramento e di sterminio (Lewy, ; tr.it., ). Attraversoun percorso di ricerche genetiche avviate fin dal dallo psichiatra eneurologo Robert Ritter e dalla sua assistente Eva Justin, si giunse adaffermare che gli zingari non potevano essere considerati “ariani puri”ma “ariani decaduti”, appartenenti a una “razza degenerata”. A questosi aggiunse l’elaborazione di una teoria sulla presenza nel sanguezingaro del gene del Wandertrieb, «istinto al nomadismo», segnandocosí il destino di migliaia di persone. Una nuova connotazione geneticavenne assunta come spartiacque per la sopravvivenza, centrata neicaso dei rom non sulla razza non “ariana”, ma su una caratteristicacongenita attribuita ad un intero popolo.

È su queste basi che il nazionalsocialismo ha perpetrato il tentativodi sterminio del popolo romaní: si stima che . rom, uomini,donne e bambini, siano stati sterminati nel Samudaripen (tutti mortiin lingua romanes) o Parrajmos (divoramento), perpetrato nei campidi sterminio e ancor più nelle pratiche di sterminio di massa indiversi territori europei sotto l’influenza del Terzo Reich (Boursier,; Fings, Heusse, Sparing, ; tr.it., ; Lewy, ; tr.it., ;Rosenberg, ; tr.it., ).

Page 22: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Introduzione

Un ultimo focus di approfondimento è dovuto a Mirko Iacobuc-ci in riferimento alla figura sociale dell’eretico che, nella riflessionesociologica, è stata spesso associata a quella dello straniero (Sombart,; tr.it., ) (Iacobucci, Cap. ). Ed in effetti la categoria di stranie-ro attraversa la religione. Strutture simboliche quali esodo, diaspora,pellegrinaggio, esilio, straniero (nella duplice veste di straniero da con-vertire e, nel caso, combattere, e di straniero da accogliere ed ospitare)abbondano nei canoni scritturali dei tre grandi monoteismi e nella mi-tologia. Nell’ampia varietà di temi che emergono dall’intersezione trala Sociologia dello straniero e la Sociologia delle religioni, si è concen-trata l’attenzione sulla dinamica, presente soprattutto nelle cosiddettereligioni del Libro (Cristianesimo, Islam, Ebraismo), ortodossia–eresiae sulla conseguente figura sociale dell’eretico. Tale argomento offreuna specifica angolazione di analisi, favorendone quindi una letturapiù completa, sulla formazione delle comunità religiose e di quellepolitico–religiose nazionali, e sulla relazione fra la religione, la dinami-ca conflitto–integrazione nonché i processi di inclusione–esclusionesociale. I percorsi di analisi vedono l’eretico o come nemico internofunzionale alla definizione e al controllo dei confini simbolici dell’in–group e della sua coesione interna, connaturato alle dinamiche con-flittuali iter e intra gruppo (Simmel, ; tr.it., ) e frutto di unprocesso di costruzione sociale ed etichettamento (Kurtz, ); o co-me dissidente che cerca deliberatamente di modificare lo status quo apartire proprio dalla sua posizione marginale e subordinata nell’istitu-zione religiosa (Bourdieu, b), o nella struttura della società (Engels,: tr.it., ); o nel processo di costruzione della comunità politico–religiosa dello Stato nazionale (Collins, ). Il coinvolgimento intutte queste dinamiche di relazione ha di fatto costruito, storicamente,una figura sociale su cui si sono abbattute nel tempo persecuzioni,guerre e sterminio a conferma dell’ostilità e del senso di minaccia chesi associa alla percezione dell’Alterità.

L’alternanza di contributi teorici sulla figura sociale dello stranie-ro e l’approfondimento di particolari e drammatici contesti storici incui l’Alterità è stata oggetto delle forme più efferate di contrapposi-zione, persecuzione fino allo sterminio, tendono a dar conto dellacomplessità per la condizione umana del rapporto tra gruppi umanidiversi, un dramma che attraversa la storia e che è tragicamentepresente anche nella contemporaneità.

Elias in The Symbol Theory (, tr.it., ) pone al centro dellosviluppo storico il superamento del modello di relazioni E/O, che

Page 23: A14 fileLa realizzazione della ricerca e la pubblicazione del volume si sono avvalse di un contributo ... Straniero e diVerenza dei sistemi di valori: F. Znaniecki Roberta Cipollini,

Introduzione

rappresenta uno dei nuclei nel più ampio corpus di teorie formulatesul processo di civilizzazione (Elias, –; tr. it., ), a cui ilsociologo tedesco ha dedicato la parte più rilevante del suo percorsointellettuale (Elias, ; tr.it., , p. ). La centralità del tema el’impegno di riflessione che traspare nella sistematicità del pensieroe nella magnifica forma letteraria che caratterizza in particolare ilsaggio A Theoretical Essay on Established and Outsiders Relations (Elias,; en.tr. in Elias, Scotson, ), può essere ricondotta alla stessaesperienza di vita di Elias, ebreo tedesco che abbandonò la Germaniaal momento dell’avvento di Hitler al potere nel e la cui famigliafu internata e annientata nei campi di sterminio nazisti. L’impulsoche ha guidato la riflessione di Elias è caratterizzato da una tensioneintellettuale ad analizzare gli aspetti sociali e umani che può assu-mere la stigmatizzazione e persecuzione dei gruppi umani diversi, escendere in tal modo nel cuore di un «tema umano universale» (ivi,p. XVI). Al termine del suo percorso intellettuale Elias pone implici-tamente il modello unico di relazioni E/O al centro del processo dicivilizzazione, operando una sintesi ed una integrazione di piani diriflessione teorica apparentemente autonomi. In The Symbol Theorycosì si esprime:

Alla luce di un futuro diviso fra la possibilità dell’autodistruzione e quella dimilioni di anni di vita, la visione diffusa che considera i «tempi moderni»uno stadio di sviluppo relativamente avanzato ha bisogno di una correzione.Il fatto che non abbiamo ancora imparato a controllare le guerre, le reci-proche distruzioni di massa fra i membri di stati differenti e altre forme dicomportamento che non si possono che definire barbarie, danno creditoall’assunto che nel contesto complessivo del possibile sviluppo del genereumano quelli che definiamo tempi moderni rappresentino uno stadio nonavanzato, bensì molto iniziale. Preferisco l’ipotesi che i nostri successori,se l’umanità sarà in grado di sopravvivere alla violenza di questa epoca,possano considerarci come tardi barbari. (Elias, , tr.it., , p. )

Un monito e una responsabilità che Elias ha consegnato al mondocontemporaneo.