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INDICE RASSEGNA STAMPA

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Pagina I

Si gira in Toscana

28/10/2017 p. 13 I Medici» si vestono a Prato `A frutto l'esperienza tessile' Silvia BiniNazione Prato 1

Segnalazioni

28/10/2017 p. 15 Marco Calvari sfonda a New York «Tante occasioni, non èstato facile»

Federico BertiNazione Prato 2

28/10/2017 p. I Spazio Uno salvo fino a giugno Gaia RauRepubblica Firenze 3

28/10/2017 p. 6 Spazio Uno, un sospiro di sollievo «Enel vende ma il cinema èsalvo»

EdoardoSemmola

Corriere Fiorentino 4

LA BUONA NOTIZIA BANDO PER I CORSI DI FORMAZIONEA BREVE SUL SITO DELLE MANIFATTURE DIGITALI SARÀPUBBLICATO IL BANDO PER PARTECIPAREAL CORSO DI FORMAZIONE PER COSTUMISTA CHE POISi OCCUPERÀ DEI COSTUMI PERLA SERIE'I MEDICI'

«I Medici» si vestono a Prato`A frutto l'esperienza tessile'

I costumi della serie saranno prodotti alle Manifatture digitaliI COSTUMI della terza serie de «I Me-dici», saranno realizzati a Prato. La fic-tion televisiva anglo-italiana, con un ca-st d'eccezione che annovera attori di fa-ma mondiale come Richard Madden eDustin Hoffman si vestirà in città, perla precisione alle Manifatture digitalidel cinema. D'altra parte non potevache venire fuori l'anima tessile di Pratoe il colpaccio messo a segno dalla struttu-ra di Santa Caterina appena inauguratane è un esempio. L'annuncio è arrivatoieri mattina durante le commissioni 5 e6. «Sono contenta di questa iniziativache mette a frutto le nostre esperienzedel territorio proprio sui tessuti». Indi-scutibilmente soddisfatta l'assessore al-lo sviluppo economico Daniela Tocca-

fondi presente in commissione. A breveuscirà un bando per partecipare ai corsidi formazione per costumisti di Tosca-na Film commission, che saranno realiz-zati all'interno della Manifatture digita-li. Il proseguo dei corsi sarà poi la realiz-zazione dei costumi che saranno indos-sati da Hoffman & co. durante la terzaserie della fiction cult. Per quanti fosse-ro interessati il consiglio dell'assessoreToccafondi è quello di tenere d'occhioil sito della Manifatture digitali dove abreve verrà pubblicato il bando per par-tecipare ai corsi di formazione per costu-misti. Ancora un punto a favore della cit-tà che in fatto di costumi per grandi pro-duzione non ha niente da invidiare. So-no di Parto le stoffe realizzate per «Sha-

kespeare in love», «The aviator», «Theyoung Victoria» sono per citare tre filmda Oscar che hanno scelto i tessuti per icostumi proprio tra gli scaffali pratesi.Ma la lista è lunga e tra questa si annove-rano capolavori come quello firmato daBernardo Bertolucci, `L'ultimo impera-tore' per il quale il grande costumista in-glese James Acheson nel 1988 arrivòproprio in riva al Bisenzio. Nel 1998l'Oscar è arrivato con le stoffe per il ko-lossal miliardario «Titanic» di James Ca-meron, grazie al talento della costumi-sta Deborah Lynn Scott. Solo per citar-ne alcuni. Adesso si aggiunge un altroimportante tassello: non sono le stoffe,ma sarà di Prato anche la produzione ve-ra e propria dei capi.

Silvia Bini

Nella foto al centroDustin Hoffmanprotagonista de

I Medici, a destral'assessore Daniela

Toccafondi

Si gira in Toscana Pagina 1

Marco Calvani sfonda a New York«Tante occasioni, non è stato facile»L'attore e regista pratese si racconta. Magari un giorno, Luca ed io... 'QUELLA di Marco Calvani èuna bella storia. Prima attore infilm importanti, poi regista e auto-re di teatro con testi rappresentatiin tutto il mondo, ed ora final-mente il debutto in cinema con ilcorto «The view from up were».Da Prato all'Actor Studio di NewYork dove vive da anni, all'inse-gna del successo. Tanto teatroadesso cinema. «Ne sono semprestato affascinato - dice l'artistapratese -. Parte della mia educa-zione artistica nasce dalla visionedi molti film, fin da bambino. Hoimparato la scrittura e l'analisidei personaggi guardando Truf-faut, Fellini». Ora per Calvani ci-nema e teatro è come se fosserodue tappe dello stesso viaggio.

Perché ha scelto New York?«Avevo bisogno di nuovi stimoliche non riuscivo più a trovare inItalia. Avevo perso anche la vo-glia di scrivere e di andare a tea-tro. Sono arrivato a New York per-ché stavo lavorando con Neil La-Bute, senza sapere per quanto, sfi-dando anche tanta solitudine etanto scoraggiamento. Non è sta-to facile. Tutto quello che è suc-cesso dopo ha confermato che for-se era la scelta giusta».

Prato vista da lontano?«Prato è casa mia. Ovunque io sia,anche se c'è un oceano di mezzo.E' la mia provenienza. Ed è lì chetornerò, se non in carne ed ossa,in spirito».

I suoi testi sono rappresentatiovunque. Li rivedremo in cit-tà?

«E' successo anni fa ma quelle rap-presentazioni erano frutto di pro-getti che io volevo e seguivo. Nonè capitato più di lavorare in Italia.Non accade perché forse non fac-cio niente perché accada. Sto lavo-rando qui, sto scrivendo in ingle-se. Spero comunque che possa ri-capitare».

Era nel cast de 'Le fate igno-ranti'. Che ricordi ha?

«Un sacco di eccitazione, la miaprima esperienza. Ricordo unaRoma caldissima e gigantesca ve-nendo da Prato, e un'atmosferamolto familiare sul set. Il cinemaallora mi sembrava facilissimo etanto romantico. Ricordo tantavergogna, molto imbarazzo per lescene che dovevo girare, ma an-che la grande spontaneità con cuiavevo deciso di affrontare quelruolo e quelle scene. Ricordo tan-ta incoscienza e tanta speranza».

Ha accantonato la carrierada attore?

«Dovrei dire di no, così magariqualcuno se mi vuole mi viene a

cercare. In realtà la risposta è sì.Ogni tanto me ne pento perché cisono state esperienze in cui davve-ro mi sono divertito come quan-do ho partecipato ai `Borgia', nel2010, una super produzione ame-ricana diretta da Oliver Hirshbie-gel. Per fare l'attore ci voglionomolta energia, un po'di soldi e ab-bastanza tempo. Quando io hoqueste tre cose preferisco dedicar-mi ai miei progetti e alle mie sto-rie. Se non avessi fatto l'attore for-se non sarei stato in grado di farel'autore e il regista».

LA CITTA'«Prato è casa mia, anchecon un oceano di mezzoEd è lì che tornerò»

Marco e Luca Calvani, due fra-telli, due carriere importanti.C'è un progetto che vi vedràinsieme?

«Al momento non stiamo lavoran-do a nessun progetto insieme.Stiamo facendo due percorsi di-versi. Quando Luca era in Ameri-ca io ero in Italia. Ora Luca è inItalia ed io sono in America. Io ra-ramente scrivo per altri. E'accadu-to per la mia adorata Monica Scat-tini. Scrivo sempre le storie chemi premono, che nascono da unaurgenza personale. Non scrivomai niente che non mi stia a cuo-re, come uomo e come artista.Non è ancora accaduto che nellecose che ho scritto ci fosse un ruo-lo adatto a Luca. Quando dovesseaccadere, volentieri. E magari suun palcoscenico a Prato. Chissà».

Federico Berti

Marco Calvani con la celebre attrice itzlo americana Marisa Tornei

Segnalazioni Pagina 2

IL CASO IL CINEMA NON CIHUDERAA FIATE ANNO

Spazio Uno salvo fino a giugnoGAIA RAU

S

ALVO (almeno) fino agiugno. Lo Spazio Unonon chiuderà a fine an-

no, come temuto dagli stes-si gestori e da tanti fiorenti-ni in seguito all'annunciodi un'imminente cessioneda parte di Enel, proprieta-ria dell'immobile, a un nuo-vo acquirente. Ieri, duran-te una riunione con l'asses-sore all'urbanistica di Pa-lazzo Vecchio Giovanni Bet-tarini, è arrivata la garan-zia, da Enel, che il cinema II cinema Spazio Uno

di via del Sole potrà conti-nuare la sua programmazio-ne per l'intera stagione.Non solo. t previsto a breveun incontro fra i gestori e lanuova proprietà. Che dovrà,comunque, tenere in contoil vincolo di destinazione d'u-so a cui è soggetto, per il 60per cento, l'edificio che ospi-ta la sala. «Come Comune -ha assicurato Bettarini - ciimpegneremo per garantireche questo vincolo venga ri-spettato, ma anche che Spa-zio Uno mantenga la suaidentità culturale e sociale».

Segnalazioni Pagina 3

Spazio Uno, un sospiro di sollievo«Enel vende ma il cinema è salvo»L'annuncio del gestore: «Abbiamo trovato grande disponibilità nel nuovo acquirente»

Lo Spazio Uno è salvo. Alme-no per questa stagione, fino agiugno. Ma «ci sono le premes-se perché tutto si risolva per ilmeglio». Parole e sospiro di

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sollievo diGiuseppe Giu-liattini, il tito-lare della li-cenza cinema-tografica nellasala di via delSole di pro-prietà finoa oggi del-l'Enel.

La pagina dei «Entro il 31 dicembre doveteCorriere chiudere il bandone, l'edificio èFiorentino con in vendita» aveva fatto saperel'appello dei Enel solo poche settimane fa agestore dello Giuliattini. Che subito avevaSpazio Uno lo lanciato un appello al sindacoscorso Dario Nardella che facesse da17 ottobre mediatore per avere una proro-

ga di sei mesi. E la proroga è ar-rivata: «E stato concordato tra leparti che il gestore potrà prose-guire con la programmazionefino alla fine di maggio 2018scrive l'azienda elettrica Enelha anzitutto spiegato di aver datempo avviato azioni perla ven-dita dell'immobile ma lo ha fat-to illustrando nel dettaglio atutti i potenziali acquirenti il

vincolo di destinazione ad usocinema per una parte del com-plesso. L'azienda, quindi, nonha mai chiesto e non chiederàalcun cambio di destinazioned'uso». Il punto è sempre statoquesto: chi ha acquista lo fa ofarebbe per ricavarne apparta-

menti da vendere o affittare. Matutte le sale cinematografichedel centro storico sono statevincolate a uso cinema da Pa-lazzo Vecchio. L'edificio di Spa-zio Uno è di quattro piani: la sa-la cinematografica è al secon-do, sotto c'è una saletta videopoco utilizzata, e sopra gli spaziun'ex libreria e un'ex palestra. Èsu questi che si gioca la partita:«Intanto interrompiamo la no-stra campagna di sensibilizza-zione del pubblico sul rischio dichiusura premetta Giuliatti-ni perché quello con Enel el'assessore Giovanni Bettarini èstato un ottimo tavolo, abbiamoottenuto il prolungamento checi serviva e ci siamo offerti percollaborare a un progetto mistoche tenga insieme il cinema e leesigenze di chi acquista». L'ac-quirente è ancora senza nomema «ci ha dato disponibilità to-tale affinché nessuno dei duerischi di rimetterci dei soldi».

Anche l'assessore all'urbani-stica Bettarini si dichiara «mol-to ottimista. Ha fatto da media-tore e ha creato le premesse perl'incontro «facendo il possibileaffinché tutti ne uscissero vin-citori. Anche Nardella ci tienemolto a questa vicenda. Oranon resta che creare un contat-to tra Spazio Uno e il nuovo ac-quirente - conclude l'assessore- e accompagnare il percorso eil passaggio, è la prossima tap-pa di questa trattiva».

Edoardo Semmola© RIPRODUZIONE RISERVATA

Segnalazioni Pagina 4