07luglio2017

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

07luglio2017

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Si gira in Toscana

07/07/2017 p. 14 Costa Est, alle 15 spiaggia vietata per girare la scena di unfilm

Nazione Livorno 1

07/07/2017 p. III Riprese cinematografiche al MortelliccioTirreno PiombinoElba

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07/07/2017 p. XVI Al via una raccolta fondi per girare film su Bresci Azelio BiagioniTirreno PratoPistoia Montecatini

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Iniziative ed eventi

07/07/2017 p. 2 Zeffirelli, ora ci siamo: «Firenze ha riparato al torto fatto almaestro»

EdoardoSemmola

Corriere Fiorentino 4

07/07/2017 p. 15 Museo e scuola: è Firenze l'erede di Zeffirelli Tiziana LupiAvvenire 6

07/07/2017 p. 49 Biblioteca e archivi Il Centro Franco Zeffirelli inaugura il 31luglio

Corriere Della Sera 7

Costa Est, alle 15 spiaggia vietataper girare la scena di un film

Piombino

RIPRESE cinematografiche alMortelliccio. Un gruppo di emigranticlandestini sbarcano sulla spiaggiadella Costa Est. E' la scena di un filmche oggi sarà girato in un tratto dellaspiaggia del Mortelliccio, quello dovesono ammessi i cani. Le riprese alle18 ma la spiaggia dovrà essereinterdetta dalle 15 fino alle 22 circa,per consentire gli allestimenti. Il film,dal titolo «The war photographer» perla regia di B.K. Wunder, è unacoproduzione italo-tedesca.

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INTERDETTA Al BAGNANTI

Ripresecinematograficheal Mortelliccio

PIOMBINO

Un gruppo di emigranti clan -destini sbarcano sulla spiag-gia della Costa Est, accolti dasoccorsi e polizia.

È la scena di un film che og-gi sarà girato in un tratto del-la spiaggia del Mortelliccio, iltratto di spiaggia dove sonoammessi i cani.

Le riprese inizieranno alle18 ma la spiaggia dovrà esse-re interdetta ai bagnanti dal-le 15 fino alle 22 circa, perconsentire gli allestimenti; ilgiorno dopo sarà di nuovofruibile a tutti.

Il film, dal titolo "The warphotographer" per la regia diB. K. Wunder , è una copro-duzione italo-tedesca, realiz-zato con un fondo del Mini-stero dei beni culturali italia-no e con la collaborazionedella Toscana Film Commis-sion.

È stato girato anche a Paga-nico e Montalcino.

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Al via una raccolta fondiper girare film su Bresci«L'anarchico venuto dall'America» sarà il titolo del documentario che Cecconivuole realizzare per far conoscere il pratese che uccise re Umberto i di Savoiadi Azelio Blagioni1 PRATO

Fra pochi giorni uscirà il teaser(con protagonista Andrea Ana-stasio) del documentario suGaetano Bresci . Contestual-mente partirà anche la raccoltafondi per sostenere le riprese deldocumentario, scritto da Ga-briele Cecconi che ne curerà an -che la regia e che sarà girato perla quasi totalità a Prato con unatroupe tutta pratese. Si tratta diuna produzione indipendente,dell'associazione culturale sen-za scopi di lucro Alfafilm.

«I contributi - spiega Cecconi- saranno versati, unicamentetramite bonifico bancario e cir-cuito di carte di credito PayPal,direttamente sul conto correntedell'associazione Alfafilm (sul si-to www.alfafilm.it i dettagli), esaranno utilizzati esclusivamen-te per la realizzazione del film suGaetano Bresci. Tutti i contribu-ti (minimo 10 €) potranno gode-re della deducibilità fiscale». Ildocumentario si intitolerà «L'a-narchico venuto dall'America» eracconterà dal punto di vista ri-gorosamente storico la vitadell'anarchico pratese GaetanoBresci, le sue idee e la morte mi-steriosa. Il regista che firmerà ildocumentario della durata di 55minuti è il pratese Gabriele Cec-coni. Laureato in storia del cine-ma sulla filmografia di Elio Pe-tri, dal 2005 è docente di lin-guaggio cinematografico al cor-so di regia alla scuola di cinemaAnna Magnani, dal 2006 diretto-re artistico del Film FestivalMauro Bolognini di Pistoia, dal2009 presidente diAlfafilm. Sce-

I I regista Gabriele Cecconi davanti al Castello del l'imperatore (Foto Batavia)

neggiatore e regista di Cecconi siricorda il successo del lungome-traggio "Il seminarista" (2013).Ora Cecconi si appresta a rac-contare la vita di Gaetano Brescinato a Prato nel 1869, operaiotessile del Fabbricone, che a 29anni lasciò la città ed emigrò aPaterson, negli Stati Uniti. Qui si

formò una famiglia e dopo dueanni tornò in Italia per uccidereil re Umberto I di Savoia, il 29 lu-glio 1900. Condannato all'erga-stolo, fu rinvenuto morto nel pe-nitenziario di Santo Stefano (Iso-le Ponziane) il 22 maggio 1901.«Intorno al collo Bresci- si leggenella presentazione del docu-

mentario sul sito di Alfafilm -aveva un nodo scorsoio, fattocon un fazzoletto. Ma ci si puòimpiccare con un fazzoletto?Bresci sarebbe stato ucciso a ba-stonate durante un "santanto-nio": sotto il pretesto di tentataribellione le guardie gettavanosul disgraziato coperte pesanti epoi lo colpivano con bastoni fi-no a farlo morire. L'obiettivo deldocumentario - si legge ancoranella nota - è quello di ricostrui-re in maniera rigorosa (insiemea docenti universitari come ilprofessor Federico Lucarini e at-traverso interviste agli storiciGiuseppe Galzerano e ArrigoPetacco) gli eventi che spinseroil giovane migrante ad andarse-ne da Prato per poi rientrare inItalia per uccidere il re, una sto-ria mai affrontata né da un filmné da un documentario. Il no-stro approccio sarà storico».

ffi

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Zeffirelli, ora ci siamo:«Firenze ha riparatoal torto fatto al maestro»Presentato a Roma il Centro per le arti dello spettacolo che aprirà il 31 luglioFranceschini: superati scetticismi e resistenze. E Baglioni canta per tuttiROMA È con le parole «Firenzeha voluto riparare a un torto»di Gianni Letta e «il maestroera scettico a causa delle molteresistenze» del ministro DarioFranceschini, che a Roma èstato tenuto a battesimo il Cen-tro Internazionale per le Artidello Spettacolo Franco Zeffi-relli: il 2,5 luglio sarà presenta-to in città il «nuovo» ex Tribu-nale di San Firenze «restauratoe recuperato per accogliere ilmaestro» come ha anticipatola vice sindaco Cristina Giachi;il 31 il taglio del nastro dellascuola-museo, eredità spiri-tuale e artistica del regista ogginovantaquattrenne, con i 6obambini delle Voices of Haitidella Fondazione Bocelli gui-date dal tenore di Lajatico colcompositore premio Oscar Ni-cola Piovani. Mentre a settem-bre il Centro entrerà a regime:con l'esposizione (piano terra aingresso libero, primo piano abiglietto variabile) dell'im-menso archivio Zeffirelli tra te-atro, cinema e musica, 7o annidi creazioni e oltre diecimilavolumi, migliaia di disegni,bozzetti, copioni, sceneggiatu-re, fotografie, filmati divisi in

due sale espositive con 250opere di collezione permanen-te, archivio e biblioteca, stanzeper la consultazioni e la didat-tica, sala musica, bookshop ecaffetteria. E da novembreprenderà il via anche la partedidattica con il primo corso,dedicato alla scenografia e te-nuto da Carlo Savi, l'autore del-le scene del Gianni Schicchi di-retto da Woody Allen.

Il lungo viaggio durato quasidieci anni è dal 2oo8 che siparla di realizzare questo cen-tro è giunto al termine maancora tiene banco il dibattitosu «Zeffirelli ingiustamente ti-rato dentro lo scontro ideolo-gico che ha condizionato lastoria italiana», motivo per cui,specifica Franceschini, «erascettico». Come il rapporto diodio-amore che avrebbe carat-terizzato la relazione tra Zeffi-relli e la sua città proprio perragioni politiche «che lo haportato a essere simbolo delgenio italiano all'estero manon sufficientemente ricono-sciuto a casa», ha aggiunto Let-ta. Finché Firenze, che si è «ac-corta tardi» di questo mancatoriconoscimento, non ha «ripa-

rato il torto». Ma «la sua pas-sione è stata irresistibile, si ve-deva il desiderio ardergli negliocchi» ha risposto CristinaGiachi spiegando come Palaz-zo Vecchio si sia fatto traspor-tare sull'onda dell'entusiasmo.

Il momento è solenne: si ce-lebra l'atto di nascita «del piùgrande sogno ancora da realiz-zare del maestro» come an-nuncia, aprendo le danze, l'exsottosegretario alla Presidenzadel Consiglio. A Letta è statoaffidato il ruolo di presidenteonorario della scuola-archivio.Al suo fianco il ministro dei

11 messaggioHo scelto di destinarela mia eredità a Firenzeperché la mia cittàpossa disporredi un patrimonio dellearti dello spettacolo

Beni Culturali, gli sponsor-mecenati stranieri come il ca-nadese ex «re dell'uranio» Go-vind Friedland e il magnaterusso dei magazzini «Gum»Mikhail Kusnirovich (che han-no donato rispettivamente 5oomila e 300 mila euro sui 3,3 mi-lioni necessari). E poi vecchiamici come Giancarlo Gianni-ni e Claudio Baglioni. Mancasolo lui, Franco Zeffirelli. Trat-tenuto a casa per cautela daiconsigli del medico. Lascia unpensiero scritto: «Ho scelto didestinare (la mia eredità) a Fi-renze perché la mia città, de-positaria di valori artistici eculturali impagabili e inegua-gliati, possa disporre di un pa-trimonio delle arti dello spet-tacolo». Il maestro si rivolge«alle nuove generazioni» cer-cando così di «saldare un debi-to di riconoscenza con il dove-re primario di considerare Fi-renze una macchina di civiltà,cultura, tradizione e conoscen-za».

È a un «nuovo inizio» per learti dello spettacolo, il dise-gno, il costume, la recitazione,la musica, che Zeffirelli si rivol-ge. È ai giovani che la scuola-

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museo di San Firenze è rivolta.Agli studenti e futuri profes-sionisti dello spettacolo, so-prattutto. Per questo sono statiscelti un attore, Giannini, e uncantante, Baglioni, come idealipunti di contatto di questopassaggio. Giannini ha iniziatola sua carriera teatrale con lui,interpretando il Romeo shake-speariano con Judy Dench neipanni di Giulietta. «"Fai ungatto", mi disse il maestro. "Ungatto innamorato". E io mi lan-ciai a quattro zampe, arrampi-candomi come su un albero».Così è iniziata l'avventura d'at-

Franco Zeffi rei li nell'ex aula di San Firenze durante uno degli ultimisopralluoghi in città. Il suo centro perle arti sarà svelato il 31 luglio

tore di uno dei principali voltidel cinema italiano. «Mi ha in-segnato a gioire, a divertirmi.Con lui ho capito perché gli in-glesi dicono to play per dire re-citare. Perché è un gioco». Ba-glioni ha addirittura cantatoper lui, chitarra in mano. «Nonavevo nemmeno 20 anni quan-do il maestro cercava una voceper il tema musicale di FratelloSole Sorella Luna». Scelse lui.Che l'ha ricantata 46 anni do-po, «perché dovevo restituire ilmio debito».

Edoardo Semmola

GiancarloGiannini e, asinistra, ClaudioBaglioni: sono idue amicitestimoniai deicentro Zeffirelli

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Cosa vedremo

Teatro Uno dei bozzetti diZeffirelli per la Boheme, partedella ricca collezione esposta

Cinema I documenti di una vitasul set, sopra un'immagine dalleriprese di «Gesù di Nazareth»

Documenti Appunti, cimeli,attimi di vita, come lo storyboarddella «Bisbetica domata»

Firenze Zeffirelli e Burtondurante la lavorazione deidocumentario sull'Alluvione

Iniziative ed eventi Pagina 5

L'annuncioMuseo e scuola:è Firenze l'erededi ZeffirelliTIZIANA LUPIRo

eri mattina, nella sede dellaStampa Estera in viadell'Umiltà, Franco Zeffirellinon c'era. Problemi di salute

non gli hanno permesso di esserepresente ma, certo, gli sarebbepiaciuta la presentazione delCentro delle Arti dello SpettacoloFranco Zeffirelli, ospitato nelcomplesso fiorentino di SanFirenze, da lui stesso voluto e cheaprirà le porte al pubblico ilprossimo primo settembre, dopo lacerimonia inaugurale che sisvolgerà il 31 luglio. Gli sarebbepiaciuta perché non ci si è limitatisolo alle parole: c'era ClaudioBaglioni, indimenticata voce delsuo Fratello Sole Sorella Luna, che asorpresa ha cantato quel brano; e,poi, c'erano in anteprima assolutale immagini dell'elaborazione in3D dei disegni per la sceneggiaturadi un film sull'Inferno di Dante,film che Zeffirelli ha iniziato apensare nel 1962 ma che non hamai realizzato. Il CentroInternazionale per le Arti delloSpettacolo Franco Zeffirelli metteràa disposizione non solo della cittàdi Firenze ma di tutto il mondol'intero patrimonio artistico eculturale della carriera del Maestro.Settant'anni di documenti,bozzetti, sceneggiature,allestimenti teatrali ecinematografici, foto di scena,rassegne stampa, dal dopoguerra

ad oggi. Insieme all'archivio, ci saràla sua biblioteca personale conquasi diecimila volumi di arte,storia, letteratura e spettacolo.Attenzione, però: non si tratteràsolo di un museo. Nel Centro sisvolgerà anche un'attività didatticae formativa con corsi in tutte lediscipline del mondo del teatro edel cinema: dalla scenografia aicostumi, dalla musica alla regia ealla recitazione. «Questa iniziativaè un atto d'amore verso la sua cittàdi un uomo, Franco Zeffirelli, che èil simbolo di quel genio italianoche, accompagnato dall'impegno edalla dedizione, porta risultatigrandiosi» osserva Gianni Letta,presidente onorario dellaFondazione Franco Zeffirelli onlus.Con lui il ministro dei Beni e delleAttività Culturali e del TurismoDario Franceschini: «Pochi tra gliambasciatori della cultura italianasono potenti come il Maestro.Quando mi ha parlato per la primavolta del suo progetto lo ha fattocome un certo scetticismo. Noi,invece, lo abbiamo sposato subito:si tratta anche di un atto dovuto neiconfronti di uno dei più grandiintellettuali italiani che a volte haanche sofferto perché si è schieratopoliticamente ed è statoerroneamente considerato comepatrimonio di una sola parte.Niente di più sbagliato, l'arte è ditutti». Zeffirelli, come dicevamo,non c'era. C'erano, però, le sueparole sul progetto: «Si tratta di unatestimonianza rivolta soprattuttoalle nuove generazioni, non comemia esaltazione ma come summadi una metodologia di lavoro cheoffre loro l'indicazione di regoleimprescindibili, fuori dalle mode,per conseguire l'autenticità di unospettacolo che si rispetti. Cerco cosìdi saldare un debito diriconoscenza con il dovere diconsiderare Firenze una macchinadi civiltà, di cultura, di tradizione edi conoscenza che Dio ha regalatoal mondo».

0 RIPRODUâONE RISERVATA

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A Firenze 3.700 metri quadrati

Biblioteca e archiviIl Centro Franco Zeffirelliinaugura il 31 luglio

La biblioteca personale , con oltre 10 milavolumi , migliaia di disegni , bozzetti , copioni,sceneggiature , libretti d 'opera , fotografie,filmati : vede la luce a Firenze, dove verràinaugurato il 31 luglio ( per aprire al pubblicoil 1° settembre ), il Centro delle Arti e delloSpettacolo di Franco Zeffirelli . « Non solo unmuseo» , ha detto Gianni Letta che lo hapresentato ieri a Roma , presente il ministroDario Franceschini ( ma assente il registanovantaquattrenne ): piuttosto , « un luogovivo per la trasmissione dei saperi e deimestieri» . Il Centro sarà ospitato nelComplesso di San Firenze , edificio barocconato come convento di Padri Filippini e poi alungo sede del Tribunale e con i suoi oltre3.700 metri quadrati e un investimentoiniziale complessivo di 3,3 milioni si candidaa luogo di incontri e cultura , ideale perospitare mostre , spettacoli , dibattiti , concerti.Il comune di Firenze ha concesso un affitto atariffa agevolata , la Fondazione Zeffirelli hafinanziato la ristrutturazione , poi ci sonostati gli aiuti privati . L'allestimento è statocurato dal figlio Pippo Corsi Zeffirelli con 250opere esposte (solo parte della sterminataproduzione del maestro , il resto verràesposto a rotazione ) nonché l 'archivio e labiblioteca , con stanze per la consultazione eper la didattica . (f. vi.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

a ti

_ ,Franco Zeffirelli(Firenze, 1923)

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