16aprile2019 - toscanafilmcommission.it · Calvini a pag. 25 Ocelot: «Il mio cartoon per le donne...

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

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Pagina I

Festival Cinematografici

16/04/2019 p. 1 IL REGISTA OCELOT: "IL MIO CARTOON PER LE DONNE" CALVINI ANGELAAvvenire 1

16/04/2019 p. 19 OGGI IL PREMIO ALLA CARRIERA AL REGISTA PHILIPGRöNING

Nazione Lucca 3

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saventreCINWAIl regista Ocelot:«Il mio cartoonper le donne»

Calvini a pag. 25 Ocelot: «Il mio cartoon per le donne»

denunciare con tono indignato, anchevisivamente forte, la condizione delledonne violate nei loro diritti. Un lavorodai toni per adulti, che intreccia due a-nime e due stili visivi contrapposti: unaprima parte (la più riuscita per leggerez-za fiabesca e poesia) luminosa e colora-ta, ambientata fra artisti, scrittori e scien-ziati nellaVille Lumière, simbolo dellari-nascita della cultura europea e del ri-scatto sociale delle donne, ed una oscu-ra dove una misteriosa setta di uomini, i"maschi maestri", è decisa a sottomette-re le medesime rapendole sin da bam-bine. Fra questi due mondi si muove ladeliziosa Dilili, un'orfana mulatta natain Nuova Caledonia da padre francese emadre kanaka, allieva nientemeno che diLouise Michel, anarchica rivoluzionariaprotagonista della Comune parigina, de-portata proprio in Nuova Caledonia do-ve aprì scuole per i deportati e per gli au-toctoni kanaki. La piccola e curiosa Dil-li si imbarca clandestinamente su un pi-roscafo perla Francia dove, scoperta, vie-ne portata nella Parigi del 1900 sotto laprotezione di una nobildonna. Una pic-cola alla ricerca della sua identità in unmondo che la vede come una "piccolaselvaggia" (e qui appare anche il tema delrazzismo), ma anche determinata a di-fendere le altre bambine, indagando, a ri-schio della vita, sui misteriosi rapimen-ti che terrorizzano la città. Ad aiutarla O-rel, un giovane fattorino che sul suo tri-ciclo la fa viaggiare nella magnificenzadella Parigi dell'epoca (dall'Opera aMontmarte passando per salotti arreda-ti in stile floreale presenti nel Museo d'Or-say), e il celebre soprano Emma Calvé,qui una sorta di fata turchina. Armata diun francese da Accademia e di impec-cabili buone maniere, Dilil conquista tut-ti con un inchino: «Io sono lieta di cono-scerla». E che conoscenze: Dilil interro-ga per le sue indagini nientemeno che

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Una fiaba noira difesa delle donne

ANGELA CALVINIInviata a Torino

el giorno in cui Parigi è sottochoc per il devastante incendioalla cattedrale di Notre-Dame,

stringe ancor più il cuore vederne ri-splendere la bellezzain un folgorante tra-monto sulla Senna nel cartone animatoDilili a Parigi, in uscita nelle sale italia-ne i124 aprile. Il maestro dell'animazio-ne Michel Ocelot, non avrebbe mai im-maginato che fra le splendide vedute del-la Ville Lumière, immortalate in 4000 fo-to da lui scattate e ridipinte per farne dasfondo al suo cartone, quell'inquadra-tura sarebbe rimasta come un docu-mento storico.La violenza del fuoco ieri ha devastato lacattedrale dedicata a Maria come la vio-lenza devasta le vite di tante donne, apartire dalle bambine rapite nel suo car-tone di aperta denuncia sociale. «Non bi-sogna essere dolci con le violenze fatte al-le donne, non bisogna usare le mezzetinte. Ci sono più donne uccise dal part-ner che dalle guerre. E le violenze stan-no aumentando sempre di più, anche inFrancia. Ma ci sono Paesi in cui le don-ne sono vittime non solo dei loro com-pagni o mariti, ma addirittura dei padri,dei fratelli e anche dei figli». È stato net-to e diretto Michel Ocelot, da noi in-contrato sabato scorso a Torino a Car-toons on the bay, la manifestazione or-ganizzata da Rai e Rai Com, dove ha ri-cevuto il Pulcinella Award alla carrierae dove ha presentato in anteprima ita-liana Dilili a Parigi che ha vinto il Pre-mio Césarper l'animazione (domenicaanche ospite di Lucca Film Festival eEuropa Cinema 2019).Divenuto celebre con il personaggio delpiccolo africano Kirikù che lo ha porta-to alla vittoria a Cannes, questa volta O-celot abbandonala metafora poetica per

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Picasso, Toulouse-Lautrec, Matisse, Mo-net, Renoir, Rodin, Satie, Pasteur, Prou-st, Eiffel, il futuro re d'Inghilterra EnricoVII, in un gioco divertente di riferimen-ti scientifico artistico letterari. E, poi, so-prattutto le donne "rivoluzionarie": Ma-rie Curie, Sarah Bernardt, Colette.Nell'insistita contrapposizione fra posi-tivismo e oscurantismo, la pellicola ri-schia a tratti di scivolare nella retorica,compresa la sigla finale "politicamentecorretta", ma il messaggio a difesa delladignità della donna resta importante. Ag-giunge Ocelot: «Durante laBélle Epoquele donne cominciarono piano piano aconquistare i loro diritti: abbiamo avutola prima studentessa universitaria, il pri-mo avvocato, la prima tassista. Ma ledonne oggi rischiano di tornare indie-tro». Per questo il passaggio nel buio del-le fogne di Parigi, angoscia ancor di più:i nostri eroi scopriranno che i loschi e vi-scidi figuri, terrorizzati dalla nascente li-berazione intellettuale e sociale delledonne, hanno rapito le bambine perchénon frequentino le scuole, ridotte inschiavitù, costrette a camminare a quat-tro zampe, velate di nero dalla testa aipiedi. Una scena raggelante, che potràcolpire i più sensibili, che rinvia alle im-magini choc delle studentesse rapite daBoko Haram in Nigeria.«La sceneggiatura è stata scritta sei annifa, appena prima del rapimento delle li-ceali nigeriane - ci racconta Ocelot -.Mentre giravamo la Francia è stata at-taccata dagli integralisti islamici e que-sto ci ha dato voglia di fare un film an-cora più forte e necessario». Uno scon-tro di civiltà? «Io sono preoccupato del-la situazione delle donne e delle ragazzein Francia. Quando vedo delle donne ve-late e tutte vestite di nero, guanti com-presi, io penso che sia sbagliato. Benin-teso, non attacco la religione ma l'utiliz-zo che se ne fa» aggiunge Ocelot che nel

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saventrepoetico Azur eAsmar aveva celelebratoil mondo arabo-musulmano in un car-tone sul dialogo e l'integrazione. Una cu-riosità per le culture del mondo che al75enne Ocelot arriva dall'aver vissuto fi-no agli 11 anni nella Guinea colonialedove lavoravano i genitori insegnanti. Ma

II cartone "Dililia Parigi" di Michel

Ocelot. A destrala piccola protagonista

Dilili con Louise Michel,Sarah Bernardt

e Marie Curie. Sotto,con l'amico Orel con cui

indaga sul rapimentodi alcune bambine

l'animatore ha anche un forte spirito eu-ropeo che lo porterà presto «alanciare ungrande serie, finanziata dalla Comunitàeuropea, composta da episodi girati daogni paese del Vecchio Continente conle proprie stoirie e nella propria lingua».Comunque in Dilili a Parigi la speranza

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c'è, e sta nelle mani delle bambine, maanche di tanti uomini perbene che esi-stono. «Le persone che si evolvono at-traverso la civiltà, non hanno bisogno diuccidere e violentare. A farlo sono uo-mini deboli e insicuri che si rifanno sudonne e minori».

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Dopo l'incendioa Notre-Dame,colpisce l'omaggioalla capitale francesedel maestrodell'animazioneMichel Ocelot"Dilili a Parigi",in sala il 24 aprileUna piccola indagasu alcuni rapimentidi bambine durantela Bélle EpoqueL'autore: «Violenzain aumento, solola civiltà può vincerla»

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yuccafé

LA GRANDERASSEGNA

FILM FESTIVAL

Oggi il premio alla carrieraal regista Philip GröningLE STAR del cinema inter-nazionale Philip Gröning(in foto) autore dei film cultcome `Il grande silenzio, el'incontro con il regista eproduttore Mick Garris (fa-moso per aver adattato alcu-ne opere di Stephen Kingcome `Desperation' e `I son-nambuli'), sono alcuni deiprotagonisti oggi del LuccaFilm Festival e Europa Cine-ma, in programma a Luccanei cinema Centrale e Astrae all'auditorium Vincenzoda Massa Carrara. Al Centra-le, dalle 15 alle 18.45, i filmin competizione. Fino alle16.45 andrà in scena il con-corso cortometraggi e per ilungometraggi in competi-zione la proiezione di ThisTeacher di Mark Jackson,(2018) ritratto di un'Ameri-ca islamofoba che segue la vi-cenda di Hafsia, una ragazzafrancese di religione musul-mana, in viaggio verso NewYork. Alle 18.30 l'incontrocon Mick Garris, registacult anche per aver ideato laserie televisiva di genere hor-ror Masters of Horror, pro-duttore e regista di Nighma-re Cinema (che sarà presenta-to in prima italiana al festi-val giovedì). Garris saràomaggiato con la proiezionedi alcuni suoi film come Isonnambuli, e Critters 2.

ALLE 21, sempre al Centra-le si terrà la consegna delpremio alla carriera al regi-sta tedesco Philip Gröning,

a cui seguirà la proiezionedel suo film La moglie del po-liziotto (2013). Il regista tede-sco sarà uno degli illustrigiurati del Concorso di Lun-gometraggi del festival. Alcinema Astra alle 21 si terràl'anteprima italiana The So-nata di Andrew Desmond,che sarà preceduto dalla pro-iezione di Die Terroristen!del regista Philip Gröning.All'Auditorium da MassaCarrara, per la sezione Edu-cational, alle 10 la proiezio-ne e la conversazione conFrancesca Muci, regista diLa casa dei bambini sulle vi-cende di alcuni bambiniscampati al terrore dei cam-pi di sterminio.

A SEGUIRE Fiore di carnedi Paul Verhoeven, sulle os-sessioni erotiche un giovanedi Amsterdam a cui a cui se-guirà alle 17, `Arte e Cine-ma' di Magnitudo Film conWunderkammer - Le stanzedella meraviglia di FrancescoInvernizzi. All'auditoriumFondazione Bml per Educa-tional, alle 10 la proiezionedi Italia, addio non tornerò diBarbara Pavarotti. Un viag-gio nelle speranze, nei so-gni, delusioni e successi deigiovani italiani che hanno la-sciato l'Italia. A seguire unaconversazione con la curatri-ce Barbara Pavarotti, il Pre-sidente della FondazioneCresci Alessandro Bianchi-ni e il direttore Pietro LuigiBianchini.

L.N.

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