Rassegna del 04/11/2015: FUTURA - futuraproject.eu · Intoscana.It 03/11/15 PER COMBATTERE I TUMORI...

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Rassegna del 04/11/2015: FUTURA

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Rassegna del 04/11/2015: FUTURA

INDICE RASSEGNA STAMPA

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Rassegna del 04/11/2015: FUTURA

Pagina I

PRIMA PAGINA

PRIMA PAGINATirreno Pisa 04/11/15 P. 1 1

SANT`ANNA

Medicina: è in arrivo il robot in grado di eseguire delicati interventi chirurgiciMeteoweb.Eu 03/11/15 2

Da Pisa un robot per curare rene e fegatoToscana 24 03/11/15 4

Il robot 'flessibile' per curare i tumori di rene e fegatoFirenze.Repubblica.It 03/11/15 6

Tumori addominali curati dalla robotica del Sant'Anna di PisaControcampus.It 03/11/15 8

Futura, robot chirurgo che attacca tumori senza bisturiNotizie.Virgilio.It 03/11/15 11

Tumori: in arrivo il robot 'flessibile' per curare rene e fegato. Il videoPisainformaflash.It 03/11/15 13

PER COMBATTERE I TUMORI ARRIVA IL ROBOT FLESSIBILE DELLA SANT'ANNAIntoscana.It 03/11/15 16

Ricerca: il tumore addominale si cura senza aghi e bisturiPisatoday.It 03/11/15 18

Medicina: ecco il robot che opererà i tumori con gli ultrasuoniMeteo Web » Viaggi &Turismo

03/11/15 20

Tumori rene e fegato, robot 'flessibile'Ansa.It 03/11/15 23

Tumori rene e fegato, robot 'flessibile'Notizie.Virgilio.It 03/11/15 25

Tumori rene e fegato, robot 'flessibile'Tiscali - Toscana 03/11/15 27

'Futura' è ora. Nuova tecnica non invasiva per curare i tumoriAgenzia Impress 03/11/15 Redazione 29

Il robot made in Pontedera che combatte il cancroIltirreno.Gelocal.It 03/11/15 32

Un robot per operare i tumori addominali con gli ultrasuoniCorriere.It - Innovazione 03/11/15 34

Addio bisturi, ecco il robot che tratterà i tumori di fegato e rene con gli ultrasuoniLanazione.It 03/11/15 37

Tumori: in arrivo il robot 'flessibile' per curare rene e fegato. Il videoPisa Informa Flash 04/11/15 38

SSSUP - Tumori addominali, nuove prospettive di trattamento non invasivePianetauniversitario.Com -Seminari E Convegni

03/11/15 [email protected](Redazione)

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SCUOLA SUPERIORE SANT`ANNA

Un robot flessibile con gli ultrasuoni Opererà i tumori a fegato e reniNazione Pisa 04/11/15 P. 4 44

Il chirurgo è un robot opera al fegato e al rene e brucia le cellule malateTirreno 04/11/15 P. 17 46

MEDICINA: TECNOLOGIE ROBOTICHE AVANZATE TRATTANO TUMORI ADDOMINALIAdnkronos 03/11/15 48

Tumori: presto robot flessibile' per curare rene e fegato Tecnica a ultrasuoni per interventichirurgici meno invasivi

Ansa 03/11/15 50

Roma: Tumori addominali, nuove prospettive di trattamentoAgenparl 03/11/15 53

TUMORI RENE E FEGATO, ROBOT 'FLESSIBILE'Ansa 03/11/15 54

MOTOGP )) Resa dei conti a Valencia, Valentino vuole la remuntada (e il titolo) n NELL'INSERTO PADDOCK

Credito °-\Mdinievole

€ 1.20 ANNO t,39 - N° 304

A&1 °z ,ä1"báv°áL.RNouuwur.ìllirreno.ìl

TIRRENMERCOLEDÌ 4 NOVEMBRE 2015DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE, VIALE ALFIERI, 9 LIVORNO-TEL 0586/220111

IL PROGETTO DEL SANT'ANNA

Il chirurgo robotquando opera bruciale cellule malateì ; il progetto "futura " (Focused Ultrasound I'herapy Using Ro-boticApproaches) dei ricercatori della Scuola Sant' Arma di lisa.

n QUIRICIA PAGINAI7

VATILEAKS 2

La coppiadiabolicanon agì da sola

rrII Papa, amareggiato dai veleni

diANDREASARUBBI

R accontarla semplice-

vmenleslavollaèdilGci-

111. le, perché semplice la si-tuazione non è.

n A PAG. 415

Y

QUELLI CHECONDIVIDONOIL MALE

"Selfie" in limousinedopo la razzia

di FABRIZIO BRANCOLI

,R scadeva LutLObin cinque_,i. minuti: una reve veri-

. lisa che la casa fosse de-serta, poi la razzia e la fuga.

n A PAG. 11

I ricercatori della Scuola Sant'Anna (Foto Silvi)

EDIZIONE) riACORSO ITALIA, 84-TEL. 050/502255

PISA: L 'OSPITE È LA SCOZIA

Book Festivaldedicatoagli highlanderVenerdì apre la tredicesima edizione del salone.

Avvocato picchiato e derubatoLa vittima: «Aggredito sotto casa, forse mi stavano seguendo»

iTi

L'avvocato Valerio Illlana aggredito sotto casa con il referto medico tra le mani

Bflß PflSTICCEHIfl -11111 [Ì,,i . [SLIIIN FALEIII111F

Piazza Gramsci 2. Castiglione della Pescaia

CALCIO LEGA PRO

Pisa 1909, il giallo del bilancioLucchesi: Battini deve firmare. Coppa, stasera derby a Pistoia

Stasera alle 20.30, come tuttisapete, il Pisa scende in cam-po a Pistoia per il secondoturno di Coppa Italia di legaPro. Ma intanto la tifoseria èpreoccupata per le vicendesocielnrie. Ed eccoli spiega-zioni del presidente Lucche-si: <La cosa che ora conta lacondizione per mettere unapietra sul passato, iniziare alavorare per il futuro e acc,,-gl iere i nuovi soci,'.

n IN PISA SPORT Fabrizio Lucchesi

Ucciso dal cervoche aveva allevato

IIIII8 201B

Oltre 150 espositori e tante antepninte. .. '

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IIII

n BRAITHWAITE A PAGINA 19 Una passataedizione (archivio)

n APAG.2E3

N1'LCIALI51'I 1LV G IOlELL-1 1)AL 1969

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Credito °-Wildinievole

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COLLANA CONPERLE DI EIIT'VIE,

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Prima Pagina Pagina 1

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Sant`Anna Pagina 2

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Medicina: è in arrivo il robot in grado di eseguire delicati interventi chirurgiciMedicina: è in arrivo il robot in grado di eseguire delicati interventi chirurgiciMedicina: è in arrivo il robot in grado di eseguire delicati interventi chirurgiciMedicina: è in arrivo il robot in grado di eseguire delicati interventi chirurgici

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533842

MeteoWeb

Medicina: è in arrivo il robotin grado di eseguire delicatiinterventi chirurgici

"La lesione tumorale puòessere trattata senza provocare danni collaterali aitessuti sani, senza inserire aghi o bisturi e senzaricorrere alle tradizionali incisioni chirurgiche" E' inarrivo il robot in grado di eseguire interventi chirurgicidi precisione: tratterà in modo non invasivo e piùflessibile i tumori di rene e fegato e, in generale, quellidei cosiddetti 'organi mobili'. Si tratta di unapiattaforma robotica che eseguirà gli interventichirurgici mediante ultrasuoni focalizzati ad altaenergia, grazie a un progetto coordinato dall'istitutodi Biorobotica della Scuola Sant'Anna di Pisa efinanziato dall'Ue con circa 3 milioni di euro. Partnerdell'ateneo pisano sono un gruppo di università,centri di ricerca e aziende europee, come l'universitàinglese di Dundee, dove è attivo il gruppo di AndreasMelzer, coordinatore medico del progetto ericonosciuto a livello internazionale come opinionleader per le tecnologie mediche in radiologiainterventistica. Lo studio prevede la realizzazione diun robot altamente flessibile per trattare i tumoriaddominali attraverso la metodica degli "ultrasuonifocalizzati ad alta intensita'" sotto guida ecografica,garantendo un'invasività minima per il paziente emaggiore sicurezza. "Flessibilità e guida robotica –spiega una nota del Sant'Anna – uccidono le celluledel tessuto tumorale. I vantaggi della piattaforma peri medici [...]

http://www.meteoweb.eu/2015/11/medicina-e-in-arrivo-il-robot-in-grado-di-eseguire-delicati-interventi-chirurgici/533842/

2015-11-03 15:52:33

http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/201-5/11/509400.jpg

chirurgia,robot,robot chirurgia

MEDICINA & SALUTE

"La lesione tumorale può essere trattata"La lesione tumorale può essere trattata"La lesione tumorale può essere trattata"La lesione tumorale può essere trattatasenza provocare danni collaterali ai tessuti sani,senza provocare danni collaterali ai tessuti sani,senza provocare danni collaterali ai tessuti sani,senza provocare danni collaterali ai tessuti sani,senza inserire aghi o bisturi e senza ricorrere allesenza inserire aghi o bisturi e senza ricorrere allesenza inserire aghi o bisturi e senza ricorrere allesenza inserire aghi o bisturi e senza ricorrere alletradizionali incisioni chirurgiche"tradizionali incisioni chirurgiche"tradizionali incisioni chirurgiche"tradizionali incisioni chirurgiche"

E' in arrivo il robot in grado di eseguire interventichirurgici di precisione: tratterà in modo non invasivoe più flessibile i tumori di rene e fegato e, in generale,quelli dei cosiddetti 'organi mobili'. Si tratta di unapiattaforma robotica che eseguirà gli interventichirurgici mediante ultrasuoni focalizzati ad altaenergia, grazie a un progetto coordinato dall'istitutoprogetto coordinato dall'istitutoprogetto coordinato dall'istitutoprogetto coordinato dall'istitutodi Biorobotica della Scuola Sant'Anna di Pisa edi Biorobotica della Scuola Sant'Anna di Pisa edi Biorobotica della Scuola Sant'Anna di Pisa edi Biorobotica della Scuola Sant'Anna di Pisa efinanziato dall'Ue con circa 3 milioni di euro.finanziato dall'Ue con circa 3 milioni di euro.finanziato dall'Ue con circa 3 milioni di euro.finanziato dall'Ue con circa 3 milioni di euro. Partnerdell'ateneo pisano sono un gruppo di università,centri di ricerca e aziende europee, come l'universitàinglese di Dundee, dove è attivo il gruppo di AndreasMelzer, coordinatore medico del progetto ericonosciuto a livello internazionale come opinionleader per le tecnologie mediche in radiologiainterventistica. Lo studio prevede la realizzazione direalizzazione direalizzazione direalizzazione diun robot altamente flessibile per trattare i tumoriun robot altamente flessibile per trattare i tumoriun robot altamente flessibile per trattare i tumoriun robot altamente flessibile per trattare i tumoriaddominali attraverso la metodica degli "ultrasuoniaddominali attraverso la metodica degli "ultrasuoniaddominali attraverso la metodica degli "ultrasuoniaddominali attraverso la metodica degli "ultrasuonifocalizzati ad alta intensita'"focalizzati ad alta intensita'"focalizzati ad alta intensita'"focalizzati ad alta intensita'" sotto guida ecografica,garantendo un'invasività minima per il paziente emaggiore sicurezza. "Flessibilità e guida robotica –spiega una nota del Sant'Anna – uccidono le celluledel tessuto tumorale. I vantaggi della piattaforma peri medici e, soprattutto, per i pazienti appaionosignificativi e in grado di migliorare degenza econvalescenza: la lesione tumorale può esserela lesione tumorale può esserela lesione tumorale può esserela lesione tumorale può esseretrattata senza provocare danni collaterali ai tessutitrattata senza provocare danni collaterali ai tessutitrattata senza provocare danni collaterali ai tessutitrattata senza provocare danni collaterali ai tessutisani, senza inserire aghi o bisturi e senza ricorreresani, senza inserire aghi o bisturi e senza ricorreresani, senza inserire aghi o bisturi e senza ricorreresani, senza inserire aghi o bisturi e senza ricorrerealle tradizionali incisioni chirurgichealle tradizionali incisioni chirurgichealle tradizionali incisioni chirurgichealle tradizionali incisioni chirurgiche".

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Toscana 24Toscana 24Toscana 24Toscana 24martedì03.11.2015 (15:36)

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Toscana 24Toscana 24Toscana 24Toscana 24martedì03.11.2015 (15:36)

Da Pisa un robot per curare rene e fegatoDa Pisa un robot per curare rene e fegatoDa Pisa un robot per curare rene e fegatoDa Pisa un robot per curare rene e fegato

Un robot tratterà in modo non invasivo e più flessibilei tumori di rene e fegato e, più in generale, quelli deicosiddetti "organi mobili". Presto infatti approderà

nelle sale operat-orie una piattaformarobotica capacedi eseguire inter-venti chirurgici m-ediante ultrasuonifocalizzati ad altaenergia grazie a

un progetto coordinato dall'istituto di biorobotica dellaScuola Sant'Anna di Pisa e finanziato dall'Ue concirca 3 milioni di euro.

Lo studio prevede la realizzazione di un robotaltamente flessibile per trattare i tumori addominaliattraverso la metodica degli "ultrasuoni focalizzata aalta intensità" sotto guida ecografica, garantendoun'invasività minima per il paziente e maggiorsicurezza.

«Flessibilità e guida robotica – afferma la Scuola –uccidono le cellule del tessuto tumorale. I vantaggidella piattaforma per i medici e, soprattutto, per ipazienti appaiono significativi e in grado di miglioraredegenza e convalescenza: la lesione tumorale puòessere trattata senza provocare danni collaterali aitessuti sani, senza inserire aghi o bisturi e senzaricorrere alle tradizionali incisioni chirurgiche».

«Le competenze di primissimo livello nei campi dellarobotica, della bioingegneria, degli ultrasuoni aelevata intensità, dell'imaging ecografico e delmachine learning dei ricercatori coinvolti – spiegaArianna Menciassi, docente di bioingegneriaindustriale alla Scuola Sant'Anna di Pisa esupervisore del progetto – hanno costituito il puntodi partenza di questo lavoro: ora siamo nella fase diintegrazione dei componenti per la successivavalidazione sperimentale, e quindi per la valutazionefinale dei risultati raggiunti in termini di precisione,flessibilità e efficacia della terapia».

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firenze.repubblica.itfirenze.repubblica.itfirenze.repubblica.itfirenze.repubblica.itmartedì03.11.2015 (13:39)

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firenze.repubblica.itfirenze.repubblica.itfirenze.repubblica.itfirenze.repubblica.itmartedì03.11.2015 (13:39)

Il robot 'flessibile' per curare i tumori di rene e fegatoIl robot 'flessibile' per curare i tumori di rene e fegatoIl robot 'flessibile' per curare i tumori di rene e fegatoIl robot 'flessibile' per curare i tumori di rene e fegato

Un robot tratterà in modo non invasivo e più flessibilei tumori di rene e fegato e, più in generale, quelli deicosiddetti 'organi mobili'. Presto infatti approderànelle sale operatorie una piattaforma robotica capacedi eseguire interventi chirurgici mediante ultrasuonifocalizzati ad alta energia grazie a un progettocoordinato dall'istituto di Biorobotica della ScuolaSant'Anna di Pisa e finanziato dall'Ue con circa 3milioni di euro.Partner dell'ateneo pisano sono ungruppo di università, centri di ricerca e aziendeeuropee, come l'università inglese di Dundee, doveè attivo il gruppo di Andreas Melzer, coordinatoremedico del progetto e riconosciuto a livellointernazionale come opinion leader per le tecnologiemediche in radiologia interventistica. Lo studioprevede la realizzazione di un robot altamenteflessibile per trattare i tumori addominali attraversola metodica degli "ultrasuoni focalizzati ad altaintensità" sotto guida ecografica, garantendoun'invasività minima per il paziente e maggioresicurezza."Flessibilità e guida robotica - spiega una nota dellaSant'Anna - uccidono le cellule del tessuto tumorale.I vantaggi della piattaforma per i medici e, soprattutto,per i pazienti appaiono significativi e in grado dimigliorare degenza e convalescenza: la lesionetumorale può essere trattata senza provocare dannicollaterali ai tessuti sani, senza inserire aghi o bisturie senza ricorrere alle tradizionali incisionichirurgiche".

"Le competenze di primissimo livello nei campi dellarobotica, della bioingegneria, degli ultrasuoni aelevata intensità, dell'imaging ecografico e del'machine learning dei ricercatori coinvolti &#8211;spiega Arianna Menciassi, docente di Biongegneriaindustriale alla Scuola Sant'Anna di Pisa esupervisore del progetto - hanno costituito il punto dipartenza di questo lavoro: ora siamo nella fase diintegrazione dei componenti per la successivavalidazione sperimentale e quindi per la valutazionefinale dei risultati raggiunti in termini di precisione,flessibilità ed efficacia della terapia".Menciassi sottolinea anche che "due bracci robotici

a sei gradi di libertà sono stati programmati pertrattare con ultrasuoni a elevata intensità lesionitumorali sfruttando guida ecografica 3D e utilizzandoun generatore Hifu progettato e sviluppatointernamente al consorzio". "I test su pazienti umani- conclude Menciassi - inizieranno nei prossimi mesi,presso il centro

di chirurgia sperimentale di Dundee con l'obiettivo diottenere tutte le informazioni necessarie per garantirel'utilizzo della piattaforma in una reale sala operatorianel più breve tempo possibile. La valutazione dellapiattaforma robotica sarà condotta anche da un paneldi esperti internazionali, clinici e tecnici, che vedononel progetto un trampolino di lancio per l'utilizzo alargo spettro di questa tecnica terapeutica, ancorapoco diffusa".

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controcampus.itcontrocampus.itcontrocampus.itcontrocampus.itmartedì03.11.2015 (13:12)

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Tumori addominali curati dalla robotica del Sant'Anna di PisaTumori addominali curati dalla robotica del Sant'Anna di PisaTumori addominali curati dalla robotica del Sant'Anna di PisaTumori addominali curati dalla robotica del Sant'Anna di Pisa

3 novembre 2015

Tecnologie robotiche avanzate trattano tumoriaddominali coninvasività davverominima, flessibilità,senza provocaredanni ai tessutisani

Robot per curaretumori addominali

Sfide della chirurgia. Con il progetto "Futura"Sfide della chirurgia. Con il progetto "Futura"Sfide della chirurgia. Con il progetto "Futura"Sfide della chirurgia. Con il progetto "Futura"finanziato dalla Comunità europea e coordinato daifinanziato dalla Comunità europea e coordinato daifinanziato dalla Comunità europea e coordinato daifinanziato dalla Comunità europea e coordinato dairicercatori italiani della Scuola Superiore di Studiricercatori italiani della Scuola Superiore di Studiricercatori italiani della Scuola Superiore di Studiricercatori italiani della Scuola Superiore di StudiUniversitari e Perfezionamento S.Anna di Pisa nasceUniversitari e Perfezionamento S.Anna di Pisa nasceUniversitari e Perfezionamento S.Anna di Pisa nasceUniversitari e Perfezionamento S.Anna di Pisa nascela piattaforma innovativa che non richiedela piattaforma innovativa che non richiedela piattaforma innovativa che non richiedela piattaforma innovativa che non richiedel'inserimento di aghi o l'uso di bisturi.l'inserimento di aghi o l'uso di bisturi.l'inserimento di aghi o l'uso di bisturi.l'inserimento di aghi o l'uso di bisturi.

Tutti i vantaggi per i medici e per i pazienti per la curaTutti i vantaggi per i medici e per i pazienti per la curaTutti i vantaggi per i medici e per i pazienti per la curaTutti i vantaggi per i medici e per i pazienti per la curadei tumori addominalidei tumori addominalidei tumori addominalidei tumori addominali

Tecnologie robotiche avanzate offrono nuovistrumenti terapeutici per trattare in maniera noninvasiva i tumori addominali del rene e del fegato e,più in generale, di quelli a carico degli "organi mobili",con flessibilità.

In sala operatoria è previsto il prossimo arrivo di unapiattaforma robotica in grado di eseguire interventichirurgici che risultano minimamente invasivi per ilpaziente, mediante ultrasuoni focalizzati ad altaenergia. Si tratta del risultato principale che mira aottenere il progetto "Futura", acronimo di "FocusedUltrasound Therapy Using Robotic Approaches",finanziato dalla Comunità europea con circa tremilioni di euro per una durata di tre anni, con ilcoordinamento dell'Istituto di BioRobotica dellaScuola Superiore Sant'Anna di Pisa e sotto lasupervisione di Arianna Menciassi, ordinario diBioingegneria industriale.

Con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa

partecipano al consorzio "Futura" un gruppo diuniversità, centri di ricerca e aziende europee, comel'ateneo inglese di Dundee, dove è attivo il gruppo diAndreas Melzer, coordinatore medico del progetto ericonosciuto a livello internazionale come opinionleader per le tecnologie mediche in radiologiainterventistica; S.m. Scienzia Machinale, prima spinoff della Scuola Superiore Sant'Anna con sede inprovincia di Pisa; Camelot biomedical systems diGenova; la francese Image guided therapy e la cecaIbbss Engineering spol.

Il progetto per la cura dei tumori addominali con irobot, oggi arrivato ai due anni di sviluppo, prevedela realizzazione di una piattaforma robotica altamenteflessibile per trattare i tumori addominali attraversola metodica degli "ultrasuoni focalizzati ad altaintensità" (Hifu, acronimo di "High Intensity FocusedUltrasound), sotto guida ecografica, garantendoun'invasività minima per il paziente e una maggioresicurezza. La flessibilità e la guida roboticapermettono di indirizzare il fascio terapeutico degliultrasuoni anche su organi interni mobili, altrimentinon raggiungibili con le tecnologie di indirizzamentoutilizzate ad oggi.

Grazie alla focalizzazione e alla alta potenza degliultrasuoni, la piattaforma sviluppata con il progetto "Futura" provoca la necrosi del tessuto tumorale,ovvero causa la morte delle cellule che locompongono. I vantaggi della piattaforma per i medicie, soprattutto, per i pazienti con tumori addominalicoappaiono significativi e in grado di miglioraredegenza e convalescenza: la lesione tumorale puòessere trattata senza provocare danni collaterali aitessuti sani, senza inserire aghi o bisturi e senzaricorrere alle tradizionali incisioni chirurgiche. L'ideadi affiancare robotica e "machine learning" (sorta diintelligenza artificiale che garantisce l'apprendimentoautomatico della procedura) alla terapia tradizionaledegli "ultrasuoni focalizzati ad alta densità" garantisce la flessibilità di intervento, l'ottimizzazionedella procedura di termoablazione, cioè di "distruzione del tumore" mediante l'innalzamento

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della temperatura, la precisione, l'accuratezza e lariduzione della durata del trattamento.

In attesa che il progetto arrivi a conclusione, si è giàdimostrato un significativo interesse della comunitàscientifica internazionale verso "Futura" e verso i suoiprimi risultati. Numerosi sono stati gli eventi dicarattere scientifico durante i quali il progetto è statopresentato, come il workshop promosso dalconsorzio di "Futura" in occasione della 37esimaconferenza internazionale della Ieee – Engineeringin medicine and biology society. Per il progetto sonoarrivati anche i primi riconoscimenti: i contributi diArianna Menciassi alla 27esima edizione dellaInternational conference of the society for medicalinnovation and technology e di Andrea Cafarelli,studente di perfezionamento alla Scuola SuperioreSant'Anna, durante il terzo simposio della societàeuropea di ultrasuoni focalizzati sono stati premiati,rispettivamente, con il Technology award e con il Bestabstract prize.

Il punto di Arianna Mendicassi sulle tecnologierobotiche per curare tumori addominali

"Le competenze di primissimo livello nei campi dellarobotica, della bioingegneria, degli ultrasuoni aelevata intensità, dell'imaging ecografico e del'machine learning' dei ricercatori coinvolti – spiega ilsupervisore Arianna Menciassi – hanno costituito ilpunto di partenza di questo ambizioso progetto. Almomento 'Futura' si trova nella fase di integrazionedei componenti per la successiva validazionesperimentale e quindi per la valutazione finale deirisultati raggiunti in termini di precisione, flessibilitàed efficacia della terapia. Due bracci robotici a seigradi di libertà sono stati programmati per trattare conultrasuoni ad elevata intensità lesioni tumoralisfruttando guida ecografica 3D e utilizzando ungeneratore HIFU progettato e sviluppato internamenteal consorzio. I test su modello umano – aggiungeArianna Menciassi – inizieranno nei prossimi mesi,presso il centro di chirurgia sperimentale di Dundee.L'obiettivo è avere tutte le informazioni necessarieper garantire l'utilizzo della piattaforma in una realesala operatoria nel più breve arco di tempo possibile.

La valutazione della piattaforma – conclude ilsupervisore di 'Futura' – sarà condotta anche da unpanel di esperti internazionali, sia clinici sia tecnici,che vedono nel progetto un trampolino di lancio perl'utilizzo a largo spettro di questa eccezionale tecnicaterapeutica, ancora poco diffusa".

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Sant`Anna Pagina 10

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Sant`Anna Pagina 11

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Futura, robot chirurgo che attacca tumori senza bisturiFutura, robot chirurgo che attacca tumori senza bisturiFutura, robot chirurgo che attacca tumori senza bisturiFutura, robot chirurgo che attacca tumori senza bisturi

(ANSA) - ROMA, 3 NOV - Ha due bracci meccanicie si chiama Futura il primo robot programmato percombattere i tumori 'a colpo sicuro', primi fra tutti quellidi rene e fegato, senza aghi nè bisturi e senzadanneggiare le cellule sane. E' il risultato del progettofinanziato dalla Commissione Europea con tre milionie coordinato dall'Italia, con la Scuola SuperioreSant'Anna di Pisa. Futura (acronimo di 'FocusedUltrasound Therapy Using Robotic Approaches') èun robot chirurgo che ha sostituito il bisturi con gliultrasuoni: con l'aiuto dell'ecografia, individua iltessuto malato e lo prende di mira con fasci diultrasuoni focalizzati ad alta intensità (Hifu),uccidendo le cellule tumorali ma lasciando intatte lecellule sane che le circondano. E' anche un robot'intelligente', capace di imparare dall'esperienza erendendo in questo modo gli interventi sempre piùprecisi. Coordinato da Arianna Menciassi, ordinariodi Bioingegneria industriale della Scuola SuperioreSant'Anna, il progetto Futura è ormai pronto adaffrontare le prove sperimentali. I test sono previstisu animali utilizzati come modello delle malattieumane e sono previsti nei prossimi mesi in GranBretagna, presso il centro di Chirugia sperimentaledell'università di Dandee, che partecipa al progetto.A condurre la sperimentazione sarà il gruppo diAndread Melzer, coordinatore medico del progetto.L'obiettivo della sperimentazione, ha dettoMenciassi, è ''avere tutte le informazioni necessarieper garantire l'utilizzo della piattaforma in una realesala operatoria nel più breve arco di tempo possibile.La valutazione della piattaforma - conclude - saràcondotta anche da un panel di esperti internazionali,sia clinici sia tecnici, che vedono nel progetto untrampolino di lancio per l'utilizzo a largo spettro diquesta eccezionale tecnica terapeutica, ancora pocodiffusa". (ANSA).

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Tumori: in arrivo il robot 'flessibile' per curare rene e fegato. Il videoTumori: in arrivo il robot 'flessibile' per curare rene e fegato. Il videoTumori: in arrivo il robot 'flessibile' per curare rene e fegato. Il videoTumori: in arrivo il robot 'flessibile' per curare rene e fegato. Il video

Tecnica a ultrasuoni per interventi chirurgici menoinvasivi

Pisa - 03/11/2015

Tecnologie robot-Tecnologie robot-Tecnologie robot-Tecnologie robot-icheicheicheiche avanzate of-frono nuovi stru-menti terapeuticiper trattare inmaniera non inv-

asiva i tumori del rene e del fegato e, più in generale,di quelli a carico degli "organi mobili", con flessibilità.In sala operatoria è previsto il prossimo arrivo di unapiattaformapiattaformapiattaformapiattaforma robotica in grado di eseguire interventichirurgici che risultano minimamente invasivi per ilpaziente, mediante ultrasuoni focalizzati ad altaenergia. Si tratta del risultato principale che mira aottenere il progetto "Futura", acronimo di "FocusedUltrasound Therapy Using Robotic Approaches",finanziato dalla Comunità europea con circa tremilioni di euro per una durata di tre anni, con ilcoordinamento dell'Istituto di BioRobotica dellaScuola Superiore Sant'Anna di Pisa e sotto lasupervisione di Arianna Menciassi, ordinario diBioingegneria industriale.

Con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisapartecipano al consorzio "Futura" un gruppo diuniversità, centri di ricerca e aziende europee, comel'ateneo inglese di Dundee, dove è attivo il gruppo diè attivo il gruppo diè attivo il gruppo diè attivo il gruppo diAndreas MelzerAndreas MelzerAndreas MelzerAndreas Melzer, coordinatore medico del progetto ericonosciuto a livello internazionale come opinionleader per le tecnologie mediche in radiologiainterventistica; S.m. Scienzia Machinale, prima spinoff della Scuola Superiore Sant'Anna con sede inprovincia di Pisa; Camelot biomedical systems diGenova; la francese Image guided therapy e la cecaIbbss Engineering spol. Il progetto, oggi arrivato aidue anni di sviluppo, prevede la realizzazione di unapiattaforma robotica altamente flessibile per trattarei tumori addominali attraverso la metodica degli"ultrasuoni focalizzati ad alta intensità" (Hifu,acronimo di "High Intensity Focused Ultrasound),

sotto guida ecografica, garantendo un'invasivitàminima per il paziente e una maggiore sicurezza. Laflessibilità e la guida robotica permettono diindirizzare il fascio terapeutico degli ultrasuoni anchesu organi interni mobili, altrimenti non raggiungibilicon le tecnologie di indirizzamento utilizzate ad oggi.

Grazie alla focalizzazione e alla alta potenza degliultrasuoni, la piattaforma sviluppata con il progetto "Futura" provoca la necrosi del tessuto tumorale,ovvero causa la morte delle cellule che locompongono. I vantaggi della piattaforma per i medicivantaggi della piattaforma per i medicivantaggi della piattaforma per i medicivantaggi della piattaforma per i medici e, soprattutto, per i pazienti appaiono significativi ein grado di migliorare degenza e convalescenza: lalesione tumorale può essere trattata senza provocaredanni collaterali ai tessuti sani, senza inserire aghi obisturi e senza ricorrere alle tradizionali incisionichirurgiche. L'idea di affiancare robotica e "machinelearning" (sorta di intelligenza artificiale chegarantisce l'apprendimento automatico dellaprocedura) alla terapia tradizionale degli "ultrasuonifocalizzati ad alta densità" garantisce la flessibilità diintervento, l'ottimizzazione della procedura ditermoablazione, cioè di "distruzione del tumore" mediante l'innalzamento della temperatura, laprecisione, l'accuratezza e la riduzione della duratadel trattamento.

In attesa che il progetto arrivi a conclusioneprogetto arrivi a conclusioneprogetto arrivi a conclusioneprogetto arrivi a conclusione, si è giàdimostrato un significativo interesse della comunitàscientifica internazionale verso "FuturaFuturaFuturaFutura" e verso i suoisuoisuoisuoiprimi risultatiprimi risultatiprimi risultatiprimi risultati. Numerosi sono stati gli eventi dicarattere scientifico durante i quali il progetto è statopresentato, come il workshop promosso dalconsorzio di "Futura" in occasione della 37esimaconferenza internazionale della Ieee - Engineering inmedicine and biology society. Per il progetto sonoarrivati anche i primi riconoscimentiprimi riconoscimentiprimi riconoscimentiprimi riconoscimenti: i contributi diArianna Menciassi alla 27esima edizione dellaInternational conference of the society for medicalinnovation and technology e di Andrea Cafarelli,studente di perfezionamento alla Scuola SuperioreSant'Anna, durante il terzo simposio della societàeuropea di ultrasuoni focalizzati sono stati premiati,

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rispettivamente, con il Technology award e con il Bestabstract prize.

«Le competenze di primissimo livello nei campi dellarobotica, della bioingegneria, degli ultrasuoni aelevata intensità, dell'imaging ecografico e del'machine learning' dei ricercatori coinvolti – spiega ilsupervisore Arianna MenciassiArianna MenciassiArianna MenciassiArianna Menciassi - hanno costituito ilpunto di partenza di questo ambizioso progetto. Almomento 'Futura' si trova nella fase di integrazionedei componenti per la successiva validazionesperimentale e quindi per la valutazione finale deirisultati raggiunti in termini di precisione, flessibilitàed efficacia della terapia. Due bracci robotici a seigradi di libertà sono stati programmati per trattare conultrasuoni ad elevata intensità lesioni tumoralisfruttando guida ecografica 3D e utilizzando ungeneratore HIFU progettato e sviluppato internamenteal consorzio. I test su modello umano – aggiungeArianna Menciassi - inizieranno nei prossimi mesi,presso il centro di chirurgia sperimentale di Dundee.L'obiettivo è avere tutte le informazioni necessarieper garantire l'utilizzo della piattaforma in una realesala operatoria nel più breve arco di tempo possibile.La valutazione della piattaforma – conclude ilsupervisore di 'Futura' - sarà condotta anche da unpanel di esperti internazionali, sia clinici sia tecnici,che vedono nel progetto un trampolino di lancio perl'utilizzo a largo spettro di questa eccezionale tecnicaterapeutica, ancora poco diffusa». Fonte Scuola Sant'Anna

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PER COMBATTERE I TUMORI ARRIVA IL ROBOT FLESSIBILE DELLAPER COMBATTERE I TUMORI ARRIVA IL ROBOT FLESSIBILE DELLAPER COMBATTERE I TUMORI ARRIVA IL ROBOT FLESSIBILE DELLAPER COMBATTERE I TUMORI ARRIVA IL ROBOT FLESSIBILE DELLASANT'ANNASANT'ANNASANT'ANNASANT'ANNA

Il progetto di ricerca Futura - guidato dall'Istituto diBiorobotica dell'ateneo d'eccellenza pisano - è statofinanziato dall'Ue con 3 milioni di euro

Sviluppare una piattaforma robotica per trattare inpiattaforma robotica per trattare inpiattaforma robotica per trattare inpiattaforma robotica per trattare inmodo non invasivo i tumori del rene e del fegatomodo non invasivo i tumori del rene e del fegatomodo non invasivo i tumori del rene e del fegatomodo non invasivo i tumori del rene e del fegato,utilizzando ultrasuoni focalizzati ad alta energia. Èquesto l'obiettivo del progetto Futura, finanziatoprogetto Futura, finanziatoprogetto Futura, finanziatoprogetto Futura, finanziatodall'Unione Europea con 3 milioni di euro per tre annidall'Unione Europea con 3 milioni di euro per tre annidall'Unione Europea con 3 milioni di euro per tre annidall'Unione Europea con 3 milioni di euro per tre annie capitanato dall'Istituto di BioRobotica della Scuolae capitanato dall'Istituto di BioRobotica della Scuolae capitanato dall'Istituto di BioRobotica della Scuolae capitanato dall'Istituto di BioRobotica della ScuolaSuperiore Sant'Anna di Pisa,Superiore Sant'Anna di Pisa,Superiore Sant'Anna di Pisa,Superiore Sant'Anna di Pisa, alla guida di un gruppodi università, centri di ricerca e aziende europee tracui l'ateneo inglese di Dundee, dove è attivo il gruppodi Andreas Melzer,Andreas Melzer,Andreas Melzer,Andreas Melzer, coordinatore medico del progettoe riconosciuto a livello internazionale come opinionleader per le tecnologie mediche in radiologiainterventistica.

Futura svilupperà un robot altamente flessibile perFutura svilupperà un robot altamente flessibile perFutura svilupperà un robot altamente flessibile perFutura svilupperà un robot altamente flessibile pertrattare i tumori addominali attraverso gli ultrasuoni,trattare i tumori addominali attraverso gli ultrasuoni,trattare i tumori addominali attraverso gli ultrasuoni,trattare i tumori addominali attraverso gli ultrasuoni, sotto guida ecografica, garantendo un'invasivitàun'invasivitàun'invasivitàun'invasivitàminima per il paziente e una maggiore sicurezza.minima per il paziente e una maggiore sicurezza.minima per il paziente e una maggiore sicurezza.minima per il paziente e una maggiore sicurezza. Laflessibilità e la guida robotica permettono diindirizzare il fascio terapeutico degli ultrasuoni anchesu organi interni mobili, altrimenti non raggiungibilicon le tecnologie utilizzate ad oggi. Grazie allaGrazie allaGrazie allaGrazie allafocalizzazione e alla alta potenza degli ultrasuoni, lafocalizzazione e alla alta potenza degli ultrasuoni, lafocalizzazione e alla alta potenza degli ultrasuoni, lafocalizzazione e alla alta potenza degli ultrasuoni, lapiattaforma robotica provoca la necrosi del tessutopiattaforma robotica provoca la necrosi del tessutopiattaforma robotica provoca la necrosi del tessutopiattaforma robotica provoca la necrosi del tessutotumorale, ovvero causa la morte delle cellule che lotumorale, ovvero causa la morte delle cellule che lotumorale, ovvero causa la morte delle cellule che lotumorale, ovvero causa la morte delle cellule che locompongono.compongono.compongono.compongono. In questo modo la lesione tumoralepuò essere trattata senza provocare danni collateraliai tessuti sani, senza inserire aghi o bisturi e senzaricorrere alle tradizionali incisioni chirurgiche.

"I test su modello umano – spiega Arianna Menciassi,docente di Biongegneria industriale alla Sant'Anna esupervisore del progetto - inizieranno nei prossimimesi, presso il centro di chirurgia sperimentale diDundee. L'obiettivo è avere tutte le informazioninecessarie per garantire l'utilizzo della piattaforma inuna reale sala operatoria nel più breve arco di tempopossibile."

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Ricerca: il tumore addominale si cura senza aghi e bisturiRicerca: il tumore addominale si cura senza aghi e bisturiRicerca: il tumore addominale si cura senza aghi e bisturiRicerca: il tumore addominale si cura senza aghi e bisturi

Tecnologie robotiche avanzate offrono nuovistrumenti terapeutici per trattare in maniera nonper trattare in maniera nonper trattare in maniera nonper trattare in maniera noninvasiva i tumori del rene e del fegatoinvasiva i tumori del rene e del fegatoinvasiva i tumori del rene e del fegatoinvasiva i tumori del rene e del fegato e, più in

generale, di quelli a caricodegli 'organi mobili', conflessibilità. In sala operatoriaè previsto il prossimo arrivodi una piattaforma roboticauna piattaforma roboticauna piattaforma roboticauna piattaforma robotica ingrado di eseguire interventichirurgici che risultano mini-mamente invasivi per il

paziente, mediante ultrasuoni focalizzati ad altaenergia. Si tratta del risultato principale che mira aottenere il progetto 'Futura', acronimo di 'FocusedUltrasound Therapy Using Robotic Approaches',finanziato dalla Comunità europea con circa tremilioni di euro per una durata di tre anni, con ilcon ilcon ilcon ilcoordinamento dell'Istituto di BioRobotica dellacoordinamento dell'Istituto di BioRobotica dellacoordinamento dell'Istituto di BioRobotica dellacoordinamento dell'Istituto di BioRobotica dellaScuola Superiore Sant'Anna di PisaScuola Superiore Sant'Anna di PisaScuola Superiore Sant'Anna di PisaScuola Superiore Sant'Anna di Pisa e sotto lasupervisione di Arianna Menciassi, ordinario diBioingegneria industriale.

Con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisapartecipano al consorzio 'Futura' un gruppo diuniversità, centri di ricerca e aziende europee, comel'ateneo inglese di Dundee, dove è attivo il gruppo diAndreas Melzer, coordinatore medico del progetto ericonosciuto a livello internazionale come opinionleader per le tecnologie mediche in radiologiainterventistica; S.m. Scienzia Machinale, prima spinoff della Scuola Superiore Sant'Anna con sede inprovincia di Pisa; Camelot biomedical systems diGenova; la francese Image guided therapy e la cecaIbbss Engineering spol.

Il progetto, oggi arrivato ai due anni di sviluppo,prevede la realizzazione di una piattaforma roboticaaltamente flessibile per trattare i tumori addominaliattraverso la metodica degli 'ultrasuoni focalizzati adalta intensità' (Hifu, acronimo di High IntensityFocused Ultrasound), sotto guida ecografica,garantendo un'invasività minima per il paziente e unaunaunaunamaggiore sicurezza.maggiore sicurezza.maggiore sicurezza.maggiore sicurezza. La flessibilità e la guida roboticapermettono di indirizzare il fascio terapeutico degli

ultrasuoni anche su organi interni mobili, altrimentinon raggiungibili con le tecnologie di indirizzamentoutilizzate ad oggi.

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Grazie alla focalizzazione e alla alta potenza degliultrasuoni, la piattaforma sviluppata con il progetto'Futura' provoca la necrosi del tessuto tumorale,provoca la necrosi del tessuto tumorale,provoca la necrosi del tessuto tumorale,provoca la necrosi del tessuto tumorale, ovvero causa la morte delle cellule che locompongono. I vantaggi della piattaforma per i medicie, soprattutto, per i pazienti appaiono significativi ein grado di migliorare degenza e convalescenza: lalesione tumorale può essere trattata senza provocaresenza provocaresenza provocaresenza provocaredanni collaterali ai tessuti sani,danni collaterali ai tessuti sani,danni collaterali ai tessuti sani,danni collaterali ai tessuti sani, senza inserire aghi obisturi e senza ricorrere alle tradizionali incisionichirurgiche. L'idea di affiancare robotica e 'machinelearning' (sorta di intelligenza artificiale chegarantisce l'apprendimento automatico dellaprocedura) alla terapia tradizionale degli 'ultrasuonifocalizzati ad alta densità' garantisce la flessibilità diintervento, l'ottimizzazione della procedura ditermoablazione, cioè di 'distruzione del tumore'mediante l'innalzamento della temperatura, laprecisione, l'accuratezza e la riduzione della duratadel trattamento.In attesa che il progetto arrivi a conclusione, si è giàdimostrato un significativo interesse della comunitàscientifica internazionale verso 'Futura' e verso i suoiprimi risultati.

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Medicina: ecco il robot che opererà i tumori con gli ultrasuoniMedicina: ecco il robot che opererà i tumori con gli ultrasuoniMedicina: ecco il robot che opererà i tumori con gli ultrasuoniMedicina: ecco il robot che opererà i tumori con gli ultrasuoni

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MeteoWeb

Medicina: ecco il robot cheopererà i tumori con gliultrasuoni

La piattaforma roboticaprogettata opererà i tumori con gli ultrasuoni,rendendo meno invasivo l'intervento Risultainnovativa e fondamentale, l'innovazione in campomedico che permette di rendere gli interventichirurgici, per pazienti con tumori, meno invasivimediante ultrasuoni focalizzati ad alta energia. Ilrisultato è stato raggiunto grazie al progetto "Futura",acronimo di "Focused Ultrasound Therapy UsingRobotic Approaches", finanziato dalla Comunitàeuropea con circa tre milioni di euro, per una duratadi tre anni. Il progetto è stato coordinato dall'Istitutodi BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna diPisa e sotto la supervisione di Arianna Menciassi,ordinario di Bioingegneria industriale. Il progettoprevede la partecipazione di università, centri diricerca e aziende europee, tra queste l'ateneo inglesedi Dundee, con la partecipazione del gruppo diAndreas Melzer coordinatore medico del progetto ericonosciuto a livello internazionale come opinionleader per le tecnologie mediche in radiologiainterventistica; la S.m. Scienzia Machinale, primaspin off della Scuola Superiore Sant'Anna con sedein provincia di Pisa; Camelot biomedical systems diGenova; la francese Image guided therapy e la cecaIbbss Engineering spol. La piattaforma robotica,provvista di due braccia robotiche a sei gradi dilibertà, è stata creata grazie alla sua flessibilitàpermette di trattare i tumori [...]

http://www.meteoweb.eu/2015/11/medicina-ecco-il-robot-che-operera-i-tumori-con-gli-ultrasuoni/533819/

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MEDICINA & SALUTE

La piattaforma robotica progettataopererà i tumori con gli ultrasuoni, rendendo menoinvasivo l'intervento

Risulta innovativa e fondamentale, l'innovazione incampo medico che permette di rendere gli interventichirurgici, per pazienti con tumori, meno invasivimediante ultrasuoni focalizzati ad alta energia. Ilrisultato è stato raggiunto grazie al progetto "FuturaFuturaFuturaFutura",acronimo di "Focused Ultrasound Therapy UsingRobotic Approaches", finanziato dalla ComunitàComunitàComunitàComunitàeuropeaeuropeaeuropeaeuropea con circa tre milioni di euro, per una duratadi tre anni. Il progetto è stato coordinato dall'Istitutodi BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna diPisa e sotto la supervisione di Arianna MenciassiArianna MenciassiArianna MenciassiArianna Menciassi,ordinario di Bioingegneria industriale. Il progettoprevede la partecipazione di università, centri diricerca e aziende europee, tra queste l'ateneo inglesedi Dundee, con la partecipazione del gruppo diAndreas Melzer Andreas Melzer Andreas Melzer Andreas Melzer coordinatore medico del progetto ericonosciuto a livello internazionale come opinionleader per le tecnologie mediche in radiologiainterventistica; la S.m. Scienzia Machinale, primaspin off della Scuola Superiore Sant'Anna con sedein provincia di Pisa; Camelot biomedical systems diGenova; la francese Image guided therapy e la cecaIbbss Engineering spol. La piattaforma robotica,provvista di due braccia robotiche a sei gradi dilibertà, è stata creata grazie alla sua flessibilitàpermette di trattare i tumori addominali con gliultrasuoni sotto una guida ecografica 3D edutilizzando un generatore Hifu, garantendo non solouna minima invasività ma anche una maggioresicurezza. La novità maggiore è data dal fatto che,la piattaforma permette anche di indirizzare il fascio

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terapeutico degli ultrasuoni anche su organi internimobili, che normalmente non sono raggiungibili.

La piattaforma tramite gli ultrasuoni provoca la mortedelle cellule tumorali senza danni collaterali oincisioni chirurgiche. Questa procedura avvienegrazie all'innalzamento della temperatura, allaprecisione, all'accuratezza e alla riduzione delladurata del trattamento. L'importanza dell'innovazioneha scosso la comunità scientifica tanto che sono statipresentati numerosi eventi e workshop, tra questi ilworkshop promosso dal consorzio di "Futura" inoccasione della 37esima conferenza internazionaledella Ieee – Engineering in medicine and biologysociety. A questo sono seguiti i primi riconoscimentitra questi i contributi di Arianna MenciassiArianna MenciassiArianna MenciassiArianna Menciassi alla27esima edizione della International conference ofthe society for medical innovation and technology edi Andrea CafarelliAndrea CafarelliAndrea CafarelliAndrea Cafarelli, studente di perfezionamento allaScuola Superiore Sant'Anna, durante il terzosimposio della società europea di ultrasuonifocalizzati sono stati premiati, rispettivamente, con ilTechnology award e con il Best abstract prize. "I testsu modello umano – sottolinea Arianna MenciassiArianna MenciassiArianna MenciassiArianna Menciassi –inizieranno nei prossimi mesi, presso il centro dichirurgia sperimentale di Dundee. L'obiettivo è averetutte le informazioni necessarie per garantire l'utilizzodella piattaforma in una reale sala operatoria nel piùbreve arco di tempo possibile. La valutazione dellapiattaforma – conclude – sarà condotta anche da unpanel di esperti internazionali, sia clinici sia tecnici,che vedono nel progetto un trampolino di lancio perl'utilizzo a largo spettro di questa eccezionale tecnicaterapeutica, ancora poco diffusa".

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Tumori rene e fegato, robot 'flessibile'Tumori rene e fegato, robot 'flessibile'Tumori rene e fegato, robot 'flessibile'Tumori rene e fegato, robot 'flessibile'

(ANSA) - PISA, 03 NOV - Un robottratterà in modo noninvasivo e più flessibile i tumoridi rene e fegato e, più ingenerale, quelli dei cosiddetti'organi mobili'. Presto infattiapproderà nelle saleoperatorie una piattaforma robotica capacedieseguire interventi chirurgici mediante ultrasuonifocalizzatiad alta energia grazie a un progetto coordinatodall'istitutodi Biorobotica della Scuola Sant'Anna di Pisaefinanziato dall'Ue con circa 3 milioni di euro.

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notizie.virgilio.itnotizie.virgilio.itnotizie.virgilio.itnotizie.virgilio.itmartedì03.11.2015 (11:10)

Tumori rene e fegato, robot 'flessibile'Tumori rene e fegato, robot 'flessibile'Tumori rene e fegato, robot 'flessibile'Tumori rene e fegato, robot 'flessibile'

(ANSA) - PISA, 03 NOV - Un robot tratterà in modonon invasivo e più flessibile i tumori di rene e fegatoe, più in generale, quelli dei cosiddetti 'organi mobili'.

Presto infatti app-roderà nelle saleoperatorie una pi-attaforma roboticacapace di eseguireinterventi chirurgicimediante ultrasuonifocalizzati ad alta

energia grazie a un progetto coordinato dall'istitutodi Biorobotica della Scuola Sant'Anna di Pisa efinanziato dall'Ue con circa 3 milioni di euro.

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Tiscali - ToscanaTiscali - ToscanaTiscali - ToscanaTiscali - Toscanamartedì03.11.2015 (10:50)

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Tumori rene e fegato, robot 'flessibile'Tumori rene e fegato, robot 'flessibile'Tumori rene e fegato, robot 'flessibile'Tumori rene e fegato, robot 'flessibile'

(ANSA) - PISA, 03 NOV - Un robot tratterà in modonon invasivo e più flessibile i tumori di rene e fegatoe, più in generale, quelli dei cosiddetti 'organi mobili'.Presto infatti approderà nelle sale operatorie unapiattaforma robotica capace di eseguire interventichirurgici mediante ultrasuoni focalizzati ad altaenergia grazie a un progetto coordinato dall'istitutodi Biorobotica della Scuola Sant'Anna di Pisae finanziato dall'Ue con circa 3 milioni di euro.

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Agenzia ImpressAgenzia ImpressAgenzia ImpressAgenzia Impressmartedì03.11.2015 (10:27)

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'Futura' è ora. Nuova tecnica non invasiva per curare i tumori'Futura' è ora. Nuova tecnica non invasiva per curare i tumori'Futura' è ora. Nuova tecnica non invasiva per curare i tumori'Futura' è ora. Nuova tecnica non invasiva per curare i tumori

Tecnologie robotiche avanzate offrono nuovistrumenti terapeutici per trattare in maniera noninvasiva i tumori del rene e del fegato e, più in

generale, di quellia carico degli"organi mobili",con flessibilità. Insala operatoria èprevisto il prossimoarrivo di unapiattaforma robotica

in grado di eseguire interventi chirurgici che risultanominimamente invasivi per il paziente, medianteultrasuoni focalizzati ad alta energia. Si tratta delrisultato principale che mira a ottenere il progetto"Futura", acronimo di "Focused Ultrasound TherapyUsing Robotic Approaches", finanziato dallaComunità europea con circa tre milioni di euro peruna durata di tre anni, con il coordinamentodell'Istituto di BioRobotica della Scuola SuperioreSant'Anna di Pisa e sotto la supervisione di AriannaAriannaAriannaAriannaMenciassiMenciassiMenciassiMenciassi, ordinario di Bioingegneria industriale.

Il progetto FuturaIl progetto FuturaIl progetto FuturaIl progetto Futura Con la Scuola Superiore Sant'Annadi Pisa partecipano al consorzio "Futura" un gruppodi università, centri di ricerca e aziende europee,come l'ateneo inglese di Dundee, dove è attivo ilgruppo di Andreas MelzerAndreas MelzerAndreas MelzerAndreas Melzer, coordinatore medico delprogetto e riconosciuto a livello internazionale comeopinion leader per le tecnologie mediche in radiologiainterventistica; S.m. Scienzia Machinale, prima spinoff della Scuola Superiore Sant'Anna con sede inprovincia di Pisa; Camelot biomedical systems diGenova; la francese Image guided therapy e la cecaIbbss Engineering spol. Il progetto, oggi arrivato aidue anni di sviluppo, prevede la realizzazione di unapiattaforma robotica altamente flessibile per trattarei tumori addominali attraverso la metodica degli"ultrasuoni focalizzati ad alta intensità" (Hifu,acronimo di "High Intensity Focused Ultrasound),sotto guida ecografica, garantendo un'invasivitàminima per il paziente e una maggiore sicurezza. Laflessibilità e la guida robotica permettono diindirizzare il fascio terapeutico degli ultrasuoni anche

su organi interni mobili, altrimenti non raggiungibilicon le tecnologie di indirizzamento utilizzate ad oggi.

La ricercaLa ricercaLa ricercaLa ricerca Grazie alla focalizzazione e alla altapotenza degli ultrasuoni, la piattaforma sviluppatacon il progetto "Futura" provoca la necrosi del tessutotumorale, ovvero causa la morte delle cellule che locompongono. I vantaggi della piattaforma per i medicie, soprattutto, per i pazienti appaiono significativi ein grado di migliorare degenza e convalescenza: lalesione tumorale può essere trattata senza provocaredanni collaterali ai tessuti sani, senza inserire aghi obisturi e senza ricorrere alle tradizionali incisionichirurgiche. L'idea di affiancare robotica e "machinelearning" (sorta di intelligenza artificiale chegarantisce l'apprendimento automatico dellaprocedura) alla terapia tradizionale degli "ultrasuonifocalizzati ad alta densità" garantisce la flessibilità diintervento, l'ottimizzazione della procedura ditermoablazione, cioè di "distruzione del tumore" mediante l'innalzamento della temperatura, laprecisione, l'accuratezza e la riduzione della duratadel trattamento. In attesa che il progetto arrivi aconclusione, si è già dimostrato un significativointeresse della comunità scientifica internazionaleverso "Futura" e verso i suoi primi risultati. Numerosisono stati gli eventi di carattere scientifico durante iquali il progetto è stato presentato, come il workshoppromosso dal consorzio di "Futura" in occasione della37esima conferenza internazionale della Ieee –Engineering in medicine and biology society. Per ilprogetto sono arrivati anche i primi riconoscimenti: icontributi di Arianna MenciassiArianna MenciassiArianna MenciassiArianna Menciassi alla 27esima edizionedella International conference of the society formedical innovation and technology e di AndreaAndreaAndreaAndreaCafarelliCafarelliCafarelliCafarelli, studente di perfezionamento alla ScuolaSuperiore Sant'Anna, durante il terzo simposio dellasocietà europea di ultrasuoni focalizzati sono statipremiati, rispettivamente, con il Technology award econ il Best abstract prize. «Le competenze diprimissimo livello nei campi della robotica, dellabioingegneria, degli ultrasuoni a elevata intensità,dell'imaging ecografico e del 'machine learning' deiricercatori coinvolti – spiega il supervisore AriannaAriannaAriannaArianna

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MenciassiMenciassiMenciassiMenciassi – hanno costituito il punto di partenza diquesto ambizioso progetto. Al momento 'Futura' sitrova nella fase di integrazione dei componenti perla successiva validazione sperimentale e quindi perla valutazione finale dei risultati raggiunti in termini diprecisione, flessibilità ed efficacia della terapia. Duebracci robotici a sei gradi di libertà sono statiprogrammati per trattare con ultrasuoni ad elevataintensità lesioni tumorali sfruttando guida ecografica3D e utilizzando un generatore HIFU progettato esviluppato internamente al consorzio. I test sumodello umano – aggiunge Arianna MenciassiArianna MenciassiArianna MenciassiArianna Menciassi –inizieranno nei prossimi mesi, presso il centro dichirurgia sperimentale di Dundee. L'obiettivo è averetutte le informazioni necessarie per garantire l'utilizzodella piattaforma in una reale sala operatoria nel piùbreve arco di tempo possibile. La valutazione dellapiattaforma – conclude il supervisore di 'Futura' – saràcondotta anche da un panel di esperti internazionali,sia clinici sia tecnici, che vedono nel progetto untrampolino di lancio per l'utilizzo a largo spettro diquesta eccezionale tecnica terapeutica, ancora pocodiffusa».

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Il robot made in Pontedera che combatte il cancroIl robot made in Pontedera che combatte il cancroIl robot made in Pontedera che combatte il cancroIl robot made in Pontedera che combatte il cancro

PONTEDERA. La robotica al servizio della chirurgianon invasiva per curare i tumori. È quello su cuiun'équipe di giovani ricercatori sta lavorando neilaboratori del Polo Sant'Anna Valdera a Pontedera.Il progetto sta andando avanti da due anni e i risultatisono già tangibili: due bracci robotici, di cui unoutilizzato per tracciare l'immagine 3d del tumorecome fosse un'ecografia, mentre l'altro serve perrilasciare un cono di calore attraverso gli ultrasuoniper bruciare le singole cellule tumorali con un marginedi errore nell'ordine di un millimetro. Nel terzo annoprevisto dal progetto europeo, di cui la Scuolasuperiore Sant'Anna di Pisa è capofila, i ricercatoriprovvederanno ai test per la messa a punto dellastrumentazione e a ottenere l'omologazione per unsuccessivo lancio sul mercato.leggi anche:Poseidrone, dal Sant'Anna il robot rivoluzionarioMorbidoe flessibile si adatta agli spazi angusti sopportandourti violenti senza subire danni: le presentazioni aSan Diego (Usa) e a LivornoLa tecnica chirurgia inquestione si chiama Hifu, High Intensity FocusedUltrasound (Ultrasuoni Focalizzati ad Alta Intensità)ed è un metodo già utilizzato in medicina. Secondol'Istituto europeo di oncologia (Ieo) si tratta di "unainnovativa e molto precisa tecnica di terapia con laquale possono essere distrutte alcune formetumorali, benigne e maligne, senza incisionechirurgica né inserimento di aghi o cateteri". Standoa quanto raccontato da Gastone Ciuti, uno deiricercatori dell'Istituto di robotica che lavorano alprogetto, "la tecnica Hifu viene usata all'interno diambienti per risonanze magnetiche. Quindi pocoadatti alla flessibilità e alla possibilità di movimento.Noi, invece, abbiamo pensato a rendere più ampiapossibile la capacità di intervento sui pazienti". Ilprototipo creato nel laboratorio di Pontedera, infatti,è costituito "solo" dai bracci robotici già descritti e dallettino su cui adagiare il paziente. "Con questostrumento potremmo attaccare il tumore da piùpunyi", sottolinea Selene Tognarelli, un'altra giovanericercatrice che fa parte del team, coordinato dallaprofessoressa Arianna Menciassi, insieme ad AndreaCafarelli e Alessandro Diodato, oltre al già citatoGastone Ciuti.leggi anche:Sant'Anna, ecco la nuova

casa dei robotInaugurata a Ghezzano la sede dellaboratorio Percro nel ventennale della fondazione:qui si inventa il futuroLa scommessa è quella diarrivare in tempi rapidi a una possibilecommercializzazione del macchinario, di cui è difficileipotizzare i costi. "Anche se, sicuramente,costerebbe meno di una risonanza magnetica",assicura Ciuti. Al momento la techica Hifu non è moltodiffusa in Europa, mentre lo è negli Stati Uniti. L'ideadi fondo del progetto è quella di proporre sul mercatobiomedicale un prodotto che possa crearsi unmercato nel Vecchio Continente e inserirsi in quelloamericano, puntando sull'innovazione ideata dairicercatori del Polo Sant'Anna di Pontedera.

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Un robot per operare i tumori addominali con gli ultrasuoniUn robot per operare i tumori addominali con gli ultrasuoniUn robot per operare i tumori addominali con gli ultrasuoniUn robot per operare i tumori addominali con gli ultrasuoni

medicina

Milano, 3 novembre 2015 - 10:00

Ecco Futura, il progettosviluppato dai ricercatoridella Sant'Anna di Pisa:niente aghi o bisturi maultrasuoni ad alta energia.Tra alcuni anni entrerà nellesale operatorie

Niente più operazioni chirurgiche invasive per curarei tumori addominali. A consentirlo il progetto «Futura» finanziato dalla Comunità europea e coordinato dairicercatori italiani della Scuola Superiore Sant'Annadi Pisa. Che ha sviluppato una piattaforma innovativache non richiede l'inserimento di aghi o l'uso di bisturiper trattare tumori addominali. Tutti quelli, cioè, acarico degli «organi mobili», come rene o fegato. «Stiamo sviluppando una piattaforma robotica in gradodi eseguire interventi chirurgici che risultanominimamente invasivi per il paziente, medianteultrasuoni focalizzati ad alta energia», spiega AriannaMenciassi, professore ordinario di BioingegneriaIndustriale presso l'Istituto di Biorobotica ecoordinatrice. Il progetto, oggi arrivato ai due anni disviluppo, prevede la realizzazione di una piattaformarobotica altamente flessibile per trattare i tumoriaddominali attraverso la metodica degli «ultrasuonifocalizzati ad alta intensità» (Hifu, High IntensityFocused Ultrasound), sotto guida ecografica,garantendo un'invasività minima per il paziente e unamaggiore sicurezza. La flessibilità e la guida roboticapermettono di indirizzare il fascio terapeutico degliultrasuoni anche su organi interni mobili, altrimentinon raggiungibili con le tecnologie utilizzate ad oggi. «Grazie alla focalizzazione e alla alta potenza degliultrasuoni, - prosegue Menciassi -la piattaformaprovoca la necrosi del tessuto tumorale, ovverocausa la morte delle cellule che lo compongono».

Evita i danni collaterali

I vantaggi della piattaforma per i medici e soprattuttoper i pazienti saranno in grado di migliorare degenzae convalescenza: «La lesione tumorale può esseretrattata senza provocare danni collaterali ai tessutisani, senza inserire aghi o bisturi e senza ricorrerealle tradizionali incisioni chirurgiche». L'idea diaffiancare robotica e «machine learning» (intelligenzaartificiale che garantisce l'apprendimento automaticodella procedura) alla terapia tradizionale degli «ultrasuoni focalizzati ad alta densità» garantisce laflessibilità di intervento e l'ottimizzazione dellaprocedura di termoablazione, cioè di «distruzione deltumore» mediante l'innalzamento della temperatura,la precisione e la riduzione della durata deltrattamento. Un consorzio atipico quello che stalavorando su Futura: due università, l'IstitutoSant'Anna e l'università scozzese di Dundee e benquattro aziende (due italiane, una francese e unaceca). Proprio la forte presenza imprenditoriale hacondotto a una grande attenzione anche ai costi dellasoluzione innovativa.

Il robot

Ma in che cosa consiste concretamente? Due braccirobotici a sei gradi di libertà (simili a quelli perapplicazioni industriali ma con una serie di sicurezzein più) sono stati programmati per trattare conultrasuoni ad elevata intensità lesioni tumoralisfruttando guida ecografica 3D e utilizzando ungeneratore di ultrasuoni focalizzati ad alta intensitàprogettato e sviluppato internamente al consorzio. «I test su modello umano – aggiunge AriannaMenciassi - inizieranno nei prossimi mesi presso ilcentro di chirurgia sperimentale di Dundee, in Scozia,dove vengono effettuati test su cadaveri, invece chesu animali. L'obiettivo è avere tutte le informazioninecessarie per garantire l'utilizzo della piattaforma inuna reale sala operatoria nel più breve arco di tempopossibile. La piattaforma verrà validata entro il terzo

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anno, poi partiranno i tempi per la certificazione, nonancora quantificabili. Verosimilmente ci vorranno da2 a 5 anni per trovarla nelle sale operatorie».

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lanazione.itlanazione.itlanazione.itlanazione.itmartedì03.11.2015 (22:07)

Addio bisturi, ecco il robot che tratterà i tumori di fegato e rene con gliAddio bisturi, ecco il robot che tratterà i tumori di fegato e rene con gliAddio bisturi, ecco il robot che tratterà i tumori di fegato e rene con gliAddio bisturi, ecco il robot che tratterà i tumori di fegato e rene con gliultrasuoniultrasuoniultrasuoniultrasuoni

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Commenti 3 novembre 2015 Ilprogetto del S. Anna di Pisa. Nei prossimi mesi i testsu pazienti umani

Pisa, 3novembre 2015 - Un robot robot robot robot tratterà in modo noninvasivo e più flessibile i tumori di rene e fegato tumori di rene e fegato tumori di rene e fegato tumori di rene e fegato e,più in generale, quelli dei cosiddetti "organi mobili".Presto infatti approderà nelle sale operatorie unapiattaforma robotica capace di eseguire interventiinterventiinterventiinterventichirurgici mediante ultrasuoni chirurgici mediante ultrasuoni chirurgici mediante ultrasuoni chirurgici mediante ultrasuoni focalizzati ad altaenergia grazie a un progetto coordinato dall'istitutodi Biorobotica della Scuola Sant'Anna di PisaScuola Sant'Anna di PisaScuola Sant'Anna di PisaScuola Sant'Anna di Pisa efinanziato dall'Ue con circa 3 milioni di euro.

Partner dell'ateneo pisano sono un gruppo diuniversità, centri di ricerca e aziende europee, comel'università inglese di Dundee, dove è attivo il gruppodi Andreas MelzerAndreas MelzerAndreas MelzerAndreas Melzer, coordinatore medico del progettoe riconosciuto a livello internazionale come opinionleader per le tecnologie mediche in radiologiainterventistica. Lo studio prevede la realizzazione diun robot altamente flessibile per trattare i tumoriaddominali attraverso la metodica degli "ultrasuonifocalizzati ad alta intensità" sotto guida ecografica,garantendo un'invasività minima per il paziente emaggiore sicurezza.

"Flessibilità e guida robotica - spiega una nota dellaSant'Anna - uccidono le cellule del tessuto tumoraleuccidono le cellule del tessuto tumoraleuccidono le cellule del tessuto tumoraleuccidono le cellule del tessuto tumorale.I vantaggi della piattaforma per i medici e, soprattutto,per i pazienti appaiono significativi e in grado diin grado diin grado diin grado dimigliorare degenza e convalescenza: migliorare degenza e convalescenza: migliorare degenza e convalescenza: migliorare degenza e convalescenza: la lesionetumorale può essere trattata senza provocare dannicollaterali ai tessuti sani, senza inserire aghi o bisturie senza ricorrere alle tradizionali incisionichirurgiche".

"Le competenze di primissimo livello nei campi dellarobotica, della bioingegneria, degli ultrasuoni aelevata intensità, dell'imaging ecografico e del'machine learning dei ricercatori coinvolti ? spiega

Arianna Menciassi, docente di Biongegneriaindustriale alla Scuola Sant'Anna di Pisa esupervisore del progetto - hanno costituito il punto dipartenza di questo lavoro: ora siamo nella fase diintegrazione dei componenti per la successivavalidazione sperimentale e quindi per la valutazionefinale dei risultati raggiunti in termini di precisione,flessibilità ed efficacia della terapia». Menciassisottolinea anche che "due bracci robotici a sei gradidi libertà sono stati programmati per trattare conultrasuoni a elevata intensità lesioni tumoralisfruttando guida ecografica 3D e utilizzando ungeneratore Hifu progettato e sviluppato internamenteal consorzio".

"I test su pazienti umani I test su pazienti umani I test su pazienti umani I test su pazienti umani - conclude Menciassi -inizieranno nei prossimi mesiinizieranno nei prossimi mesiinizieranno nei prossimi mesiinizieranno nei prossimi mesi, presso il centro dichirurgia sperimentale di Dundee con l'obiettivo diottenere tutte le informazioni necessarie per garantirel'utilizzo della piattaforma in una reale sala operatorianel più breve tempo possibile. La valutazione dellapiattaforma robotica sarà condotta anche da un paneldi esperti internazionali, clinici e tecnici, che vedononel progetto un trampolino di lancio per l'utilizzo alargo spettro di questa tecnica terapeutica, ancorapoco diffusa".

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Pisa informa flashPisa informa flashPisa informa flashPisa informa flashmercoledì04.11.2015 (03:46)

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Tumori: in arrivo il robot 'flessibile' per curare rene e fegato. Il videoTumori: in arrivo il robot 'flessibile' per curare rene e fegato. Il videoTumori: in arrivo il robot 'flessibile' per curare rene e fegato. Il videoTumori: in arrivo il robot 'flessibile' per curare rene e fegato. Il video

Tecnica a ultrasuoni per interventi chirurgici menoinvasivi

Pisa - 03/11/2015

Tecnologie robot-Tecnologie robot-Tecnologie robot-Tecnologie robot-icheicheicheiche avanzate of-frono nuovi stru-menti terapeuticiper trattare inmaniera non inv-

asiva i tumori del rene e del fegato e, più in generale,di quelli a carico degli "organi mobili", con flessibilità.In sala operatoria è previsto il prossimo arrivo di unapiattaformapiattaformapiattaformapiattaforma robotica in grado di eseguire interventichirurgici che risultano minimamente invasivi per ilpaziente, mediante ultrasuoni focalizzati ad altaenergia. Si tratta del risultato principale che mira aottenere il progetto "Futura", acronimo di "FocusedUltrasound Therapy Using Robotic Approaches",finanziato dalla Comunità europea con circa tremilioni di euro per una durata di tre anni, con ilcoordinamento dell'Istituto di BioRobotica dellaScuola Superiore Sant'Anna di Pisa e sotto lasupervisione di Arianna Menciassi, ordinario diBioingegneria industriale.

Con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisapartecipano al consorzio "Futura" un gruppo diuniversità, centri di ricerca e aziende europee, comel'ateneo inglese di Dundee, dove è attivo il gruppo diè attivo il gruppo diè attivo il gruppo diè attivo il gruppo diAndreas MelzerAndreas MelzerAndreas MelzerAndreas Melzer, coordinatore medico del progetto ericonosciuto a livello internazionale come opinionleader per le tecnologie mediche in radiologiainterventistica; S.m. Scienzia Machinale, prima spinoff della Scuola Superiore Sant'Anna con sede inprovincia di Pisa; Camelot biomedical systems diGenova; la francese Image guided therapy e la cecaIbbss Engineering spol. Il progetto, oggi arrivato aidue anni di sviluppo, prevede la realizzazione di unapiattaforma robotica altamente flessibile per trattarei tumori addominali attraverso la metodica degli"ultrasuoni focalizzati ad alta intensità" (Hifu,acronimo di "High Intensity Focused Ultrasound),

sotto guida ecografica, garantendo un'invasivitàminima per il paziente e una maggiore sicurezza. Laflessibilità e la guida robotica permettono diindirizzare il fascio terapeutico degli ultrasuoni anchesu organi interni mobili, altrimenti non raggiungibilicon le tecnologie di indirizzamento utilizzate ad oggi.

Grazie alla focalizzazione e alla alta potenza degliultrasuoni, la piattaforma sviluppata con il progetto "Futura" provoca la necrosi del tessuto tumorale,ovvero causa la morte delle cellule che locompongono. I vantaggi della piattaforma per i medicivantaggi della piattaforma per i medicivantaggi della piattaforma per i medicivantaggi della piattaforma per i medici e, soprattutto, per i pazienti appaiono significativi ein grado di migliorare degenza e convalescenza: lalesione tumorale può essere trattata senza provocaredanni collaterali ai tessuti sani, senza inserire aghi obisturi e senza ricorrere alle tradizionali incisionichirurgiche. L'idea di affiancare robotica e "machinelearning" (sorta di intelligenza artificiale chegarantisce l'apprendimento automatico dellaprocedura) alla terapia tradizionale degli "ultrasuonifocalizzati ad alta densità" garantisce la flessibilità diintervento, l'ottimizzazione della procedura ditermoablazione, cioè di "distruzione del tumore" mediante l'innalzamento della temperatura, laprecisione, l'accuratezza e la riduzione della duratadel trattamento.

In attesa che il progetto arrivi a conclusioneprogetto arrivi a conclusioneprogetto arrivi a conclusioneprogetto arrivi a conclusione, si è giàdimostrato un significativo interesse della comunitàscientifica internazionale verso "FuturaFuturaFuturaFutura" e verso i suoisuoisuoisuoiprimi risultatiprimi risultatiprimi risultatiprimi risultati. Numerosi sono stati gli eventi dicarattere scientifico durante i quali il progetto è statopresentato, come il workshop promosso dalconsorzio di "Futura" in occasione della 37esimaconferenza internazionale della Ieee - Engineering inmedicine and biology society. Per il progetto sonoarrivati anche i primi riconoscimentiprimi riconoscimentiprimi riconoscimentiprimi riconoscimenti: i contributi diArianna Menciassi alla 27esima edizione dellaInternational conference of the society for medicalinnovation and technology e di Andrea Cafarelli,studente di perfezionamento alla Scuola SuperioreSant'Anna, durante il terzo simposio della societàeuropea di ultrasuoni focalizzati sono stati premiati,

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rispettivamente, con il Technology award e con il Bestabstract prize.

«Le competenze di primissimo livello nei campi dellarobotica, della bioingegneria, degli ultrasuoni aelevata intensità, dell'imaging ecografico e del'machine learning' dei ricercatori coinvolti – spiega ilsupervisore Arianna MenciassiArianna MenciassiArianna MenciassiArianna Menciassi - hanno costituito ilpunto di partenza di questo ambizioso progetto. Almomento 'Futura' si trova nella fase di integrazionedei componenti per la successiva validazionesperimentale e quindi per la valutazione finale deirisultati raggiunti in termini di precisione, flessibilitàed efficacia della terapia. Due bracci robotici a seigradi di libertà sono stati programmati per trattare conultrasuoni ad elevata intensità lesioni tumoralisfruttando guida ecografica 3D e utilizzando ungeneratore HIFU progettato e sviluppato internamenteal consorzio. I test su modello umano – aggiungeArianna Menciassi - inizieranno nei prossimi mesi,presso il centro di chirurgia sperimentale di Dundee.L'obiettivo è avere tutte le informazioni necessarieper garantire l'utilizzo della piattaforma in una realesala operatoria nel più breve arco di tempo possibile.La valutazione della piattaforma – conclude ilsupervisore di 'Futura' - sarà condotta anche da unpanel di esperti internazionali, sia clinici sia tecnici,che vedono nel progetto un trampolino di lancio perl'utilizzo a largo spettro di questa eccezionale tecnicaterapeutica, ancora poco diffusa». Fonte Scuola Sant'Anna

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Tecnologie robotiche avanzate offrono nuovistrumenti terapeutici per trattare in maniera noninvasiva i tumori del rene e del fegato e, più ingenerale, di quelli a carico degli "organi mobili", conflessibilità. In sala operatoria è previsto il prossimoarrivo di una piattaforma robotica in grado di eseguireinterventi chirurgici che risultano minimamenteinvasivi per il paziente, mediante ultrasuonifocalizzati ad alta energia.Si tratta del risultatoprincipale che mira a ottenere il progetto "Futura",acronimo di "Focused Ultrasound Therapy UsingRobotic Approaches", finanziato dalla Comunitàeuropea con circa tre milioni di euro per una duratadi tre anni, con il coordinamento dell'Istituto diBioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna diPisa e sotto la supervisione di Arianna Menciassi,ordinario di Bioingegneria industriale.Con la ScuolaSuperiore Sant'Anna di Pisa partecipano al consorzio"Futura" un gruppo di università, centri di ricerca eaziende europee, come l'ateneo inglese di Dundee,dove è attivo il gruppo di Andreas Melzer,coordinatore medico del progetto e riconosciuto alivello internazionale come opinion leader per letecnologie mediche in radiologia interventistica; S.m.Scienzia Machinale, prima spin off della ScuolaSuperiore Sant'Anna con sede in provincia di Pisa;Camelot biomedical systems di Genova; la franceseImage guided therapy e la ceca Ibbss Engineeringspol.

Il progetto, oggi arrivato ai due anni di sviluppo,prevede la realizzazione di una piattaforma roboticaaltamente flessibile per trattare i tumori addominaliattraverso la metodica degli "ultrasuoni focalizzati adalta intensità" (Hifu, acronimo di "High IntensityFocused Ultrasound), sotto guida ecografica,garantendo un'invasività minima per il paziente e unamaggiore sicurezza. La flessibilità e la guida roboticapermettono di indirizzare il fascio terapeutico degliultrasuoni anche su organi interni mobili, altrimentinon raggiungibili con le tecnologie di indirizzamentoutilizzate ad oggi.

Grazie alla focalizzazione e alla alta potenza degli

ultrasuoni, la piattaforma sviluppata con il progetto "Futura" provoca la necrosi del tessuto tumorale,ovvero causa la morte delle cellule che locompongono. I vantaggi della piattaforma per i medicie, soprattutto, per i pazienti appaiono significativi ein grado di migliorare degenza e convalescenza: lalesione tumorale può essere trattata senza provocaredanni collaterali ai tessuti sani, senza inserire aghi obisturi e senza ricorrere alle tradizionali incisionichirurgiche. L'idea di affiancare robotica e "machinelearning" (sorta di intelligenza artificiale chegarantisce l'apprendimento automatico dellaprocedura) alla terapia tradizionale degli "ultrasuonifocalizzati ad alta densità" garantisce la flessibilità diintervento, l'ottimizzazione della procedura ditermoablazione, cioè di "distruzione del tumore" mediante l'innalzamento della temperatura, laprecisione, l'accuratezza e la riduzione della duratadel trattamento.

In attesa che il progetto arrivi a conclusione, si è giàdimostrato un significativo interesse della comunitàscientifica internazionale verso "Futura" e verso i suoiprimi risultati. Numerosi sono stati gli eventi dicarattere scientifico durante i quali il progetto è statopresentato, come il workshop promosso dalconsorzio di "Futura" in occasione della 37esimaconferenza internazionale della Ieee - Engineering inmedicine and biology society. Per il progetto sonoarrivati anche i primi riconoscimenti: i contributi diArianna Menciassi alla 27esima edizione dellaInternational conference of the society for medicalinnovation and technology e di Andrea Cafarelli,studente di perfezionamento alla Scuola SuperioreSant'Anna, durante il terzo simposio della societàeuropea di ultrasuoni focalizzati sono stati premiati,rispettivamente, con il Technology award e con il Bestabstract prize.

"Le competenze di primissimo livello nei campi dellarobotica, della bioingegneria, degli ultrasuoni aelevata intensità, dell'imaging ecografico e del'machine learning' dei ricercatori coinvolti – spiega ilsupervisore Arianna Menciassi - hanno costituito il

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punto di partenza di questo ambizioso progetto. Almomento 'Futura' si trova nella fase di integrazionedei componenti per la successiva validazionesperimentale e quindi per la valutazione finale deirisultati raggiunti in termini di precisione, flessibilitàed efficacia della terapia. Due bracci robotici a seigradi di libertà sono stati programmati per trattare conultrasuoni ad elevata intensità lesioni tumoralisfruttando guida ecografica 3D e utilizzando ungeneratore HIFU progettato e sviluppato internamenteal consorzio. I test su modello umano – aggiungeArianna Menciassi - inizieranno nei prossimi mesi,presso il centro di chirurgia sperimentale di Dundee.L'obiettivo è avere tutte le informazioni necessarieper garantire l'utilizzo della piattaforma in una realesala operatoria nel più breve arco di tempo possibile.La valutazione della piattaforma – conclude ilsupervisore di 'Futura' - sarà condotta anche da unpanel di esperti internazionali, sia clinici sia tecnici,che vedono nel progetto un trampolino di lancio perl'utilizzo a largo spettro di questa eccezionale tecnicaterapeutica, ancora poco diffusa".

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Il primo braccio robotico siappoggia alla pelle del pazien-te, steso sul lettino e fa unascansione della parte di corposu cui operare, rimandandosugli schermi dei computerun'immagine in tre dimensio-ni del tumore. L'altro bracciopunta "il male" e rilascia uncono di energia ad alta tempe-ratura per bruciare le cellulemalate con un margine di er-rore nell'ordine del millime-tro. Entrambe le apparecchia-ture sono gestite tramite unasorta di consolle, come quelledei videogiochi, dotata di joy-stick.il futuro dell'oncologia. L'evolu-zione dell'oncologia, almenoper alcuni tipi di patologie,dovrebbe essere in questa ma-niera, anche grazie al proget-to "Futura" (Focused Ultra-sound Therapy Using RoboticApproaches), finanziato dallaComunità europea con circatre milioni di euro per una du-rata di tre anni. E di cui si stan -no occupando alcuni ricerca-tori dell'Istituto di bioroboti-

ca della Scuola SuperioreSant'Anna di Pisa, capofiladel progetto, all'interno dei la-boratori dello stesso istituto aPontedera. I tumori su cui sisono concentrati i ricercatoridella Sant'Anna sono quellidel rene, del fegato e, più ingenerale, quelli a carico degli"organi mobili".Tre anni di lavoro. Chirurgianon invasiva e flessibilità d'in-tervento per i medici. Questigli elementi innovativi dellapiattaforma robotica costrui-ta dai giovani ricercatori coor-dinati da Arianna Menciassi,ordinario di Bioingegneria in-dustriale. Il macchinario pro-mette tempi più rapidi diquelli attuali in fatto di prepa-razione e convalescenza postoperatoria. Ma anche un livel-lo minore di sofferenza per ilpaziente durante l'interven-to. Giunto al suo secondo an-no, il progetto ha ultimato lafase di assemblaggio degli ele-menti, a cui i ricercatori han-no dato una buona funzionali-tà. «Al momento "Futura" sitrova nella fase di integrazio-ne dei componenti per la suc-cessivavalidazione sperimen-tale e quindi per la valutazio-ne finale dei risultati raggiuntiin termini di precisione, flessi-bilità ed efficacia della tera-pia. I test su nodello umano -spiega Arianna Menciassi -inizieranno nei prossimi me-si, al centro di chirurgia speri-mentale di Dundee. L'obietti-vo è avere tutte le informazio-ni necessarie per garantirel'utilizzo della piattaforma inuna reale sala operatoria nelpiù breve arco di tempo possi-bile. La valutazione della piat-taforma sarà condotta ancheda un panel di esperti interna-

zionali, sia clinici sia tecnici,che vedono nel progetto untrampolino di lancio per l'uti-lizzo a largo spettro di questaeccezionale tecnica terapeuti-ca, ancora poco diffusa».Tecnica Hifu, ma più flessibile.Questa tecnica chirurgica sichiama Hifu, High IntensityFocused Ultrasound (Ultra-suoni focalizzati ad alta inten-sità) ed è un metodo già utiliz-zato in medicina. Secondol'Istituto europeo di oncolo-gia (leo) si tratta di «una inno-vativa e molto precisa tecnicadi terapia con la quale posso-no essere distrutte alcune for-me tumorali, benigne e mali-gne, senza incisione chirurgi-ca né inserimento di aghi o ca-teteri». Stando a quanto rac-contato da Gastone Ciuti, unodei ricercatori dell'Istituto dibiorobotica che lavorano alprogetto, «la tecnica Hifu vie-ne usata all'interno di am-bienti per risonanze magneti-che. Quindi poco adatti allaflessibilità e alla possibilità dimovimento. Noi, invece, ab-biamo pensato a rendere piùampia possibile la capacità diintervento sui pazienti». Ilprototipo creato nel laborato-rio di Pontedera, infatti, è co-stituito "solo" dai bracci robo -tici e dal lettino su cui adagia-re il paziente. «Con questostrumento potremmo attacca-re il tumore da più punti», sot-tolinea Selene Tognarelli, un'altra giovane ricercatrice delteam, insieme ad AlessandroDiodato,il già citato GastoneCiuti e ad Andrea Cafarelli.Quest'ultimo, tra l'altro, è uncalciatore: gioca nel campio-nato di Promozione, nellasquadra del San Marco Aven-za di cui è anche capitano.

Crearsi un mercato. La scom-messa è quella di arrivare intempi rapidi a una possibilecommercializzazione delmacchinario, di cui è difficileipotizzare i costi. «Anche se,sicuramente, costerebbe me-no di una risonanza magneti-ca», assicura Ciuti. Al momen-to la tecnica Hifu non è moltodiffusa in Europa, mentre lo ènegli Stati Uniti. L'idea di fon-do del progetto è quella diproporre sul mercato biome-dicale un prodotto che possacrearsi un mercato nel Vec-chio Continente e inserirsi in

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quello americano, puntandosull'innovazione ideata dai ri-cercatori del Polo Sant'Annadi Pontedera.I primi riconoscimenti . In attesache il progetto arrivi a conclu-sione, si è già dimostrato unsignificativo interesse dellacomunità scientifica interna-zionale verso "Futura" e versoi suoi primi risultati. Numero-si sono stati gli eventi di carat-tere scientifico durante i qualiil progetto è stato presentato,come il workshop promossodal consorzio di "Futura" inoccasione della 37esima con-ferenza internazionale dellaIeee (Engineering in medici-ne and biology society). Per ilprogetto sono arrivati anche iprimi riconoscimenti: i contri-buti di Arianna Menciassiall'edizione numero 27 dellaInternational conference ofthe society for medical inno-vation and technology e diAn-drea Cafarelli, studente di per-fezionamento alla Scuola Su-periore Sant'Anna, durante ilterzo simposio della societàeuropea di ultrasuoni focaliz-zati sono stati premiati, rispet-tivamente, con il Technologyaward e con il Best abstractprize.Pool internazionale. Con laScuola Superiore Sant'Annadi Pisa partecipano al consor-zio "Futura" un gruppo di uni-versità, centri di ricerca eaziende europee, come l'ate-neo inglese di Dundee, dove èattivo il gruppo di AndreasMelzer, coordinatore medicodel progetto e riconosciuto alivello internazionale comeopinion leader per le tecnolo-gie mediche in radiologia in-terventistica, Scienzia Machi-nale, prima spin off dellaScuola Superiore Sant'Annacon sede al Polo tecnologicodi Navacchio e un ufficio chesviluppa la parte commercia-le a Osimo, in provincia di An-cona, Camelo t biomedical sy-stems di Genova, la franceseImage guided therapy e la ce-ca Ibbss Engineering spol.

Gastone cintie SeleneTognarellidue giovaniricercatoridella scuolaSant'Annache fannopartedello staffcoordinatodaAriannaMenciassiche harealizzatola piattaformaroboticainaltoil robotall'operasu unmanichino(foto silvi)

Incontro con l'Aircal Polo FìbonaccíSi terrà oggi alle 11.30 al PoloFibonacci di Pisa, l'incontro conla ricerca che l'Airc organizzanegli atenei per informare suiprogressi della ricerca sul cancro.Ai saluti introduttivi del rettoreMassimo Augello, seguiranno gliinterventi dei prof Pier Paolo DiFiore e ElisaGiovannetti,. Conloro, saranno sul palco LorenzoPurini , protagonista dellacampagna AIRC 2014 , e CorneliaLampo Mori. Il dibattito saràmoderato da Bruno Manfellotto.

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MEDICINA : TECNOLOGIE ROBOTICHE AVANZATE TRATTANO TUMORI ADDOMINALI =

Con invasività davvero minima , flessibilità , senza provocare

danni ai tessuti sani

Pisa, 3 nov. (AdnKronos) - Tecnologie robotiche avanzate offrono nuovi

strumenti terapeutici per trattare in maniera non invasiva i tumori

del rene e del fegato e, più in generale, di quelli a carico degli

''organi mobili'', con flessibilità. In sala operatoria è previsto il

prossimo arrivo di una piattaforma robotica in grado di eseguire

interventi chirurgici che risultano minimamente invasivi per il

paziente, mediante ultrasuoni focalizzati ad alta energia.

Si tratta del risultato principale che mira a ottenere il progetto

''Futura ''#, acronimo di ''Focused Ultrasound Therapy Using Robotic

Approaches'", finanziato dalla Comunità europea con circa tre milioni

di euro per una durata di tre anni, con il coordinamento dell'Istituto

di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e sotto la

supervisione di Arianna Menciassi, ordinario di Bioingegneria

industriale.

Con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa partecipano al consorzio

''Futura'' un gruppo di università, centri di ricerca e aziende

europee, come l'ateneo inglese di Dundee, dove è attivo il gruppo di

Andreas Melzer, coordinatore medico del progetto e riconosciuto a

livello internazionale come opinion leader per le tecnologie mediche

in radiologia interventistica; S.m. Scienzia Machinale, prima spin off

della Scuola Superiore Sant'Anna con sede in provincia di Pisa;

Camelot biomedical systems di Genova; la francese Image guided therapy

e la ceca Ibbss Engineering spol.

MEDICINA : TECNOLOGIE ROBOTICHE AVANZATE TRATTANO TUMORI ADDOMINALI (2) =

(AdnKronos) - Il progetto, oggi arrivato ai due anni di sviluppo,

prevede la realizzazione di una piattaforma robotica altamente

flessibile per trattare i tumori addominali attraverso la metodica

degli ''ultrasuoni focalizzati ad alta intensità'' (Hifu, acronimo di

''High Intensity Focused Ultrasound), sotto guida ecografica,

garantendo un'invasività minima per il paziente e una maggiore

sicurezza.

La flessibilità e la guida robotica permettono di indirizzare

fascio terapeutico degli ultrasuoni anche su organi interni mobili,

altrimenti non raggiungibili con le tecnologie di indirizzamento

utilizzate ad oggi.

Grazie alla focalizzazione e alla alta potenza degli ultrasuoni, la

piattaforma sviluppata con il progetto ''Futura'' provoca la necrosi

del tessuto tumorale, ovvero causa la morte delle cellule che lo

compongono. I vantaggi della piattaforma per i medici e, soprattutto,

per i pazienti appaiono significativi e in grado di migliorare degenza

e convalescenza: la lesione tumorale può essere trattata senza

provocare danni collaterali ai tessuti sani, senza inserire aghi o

bisturi e senza ricorrere alle tradizionali incisioni chirurgiche.

Scuola Superiore Sant`Anna Pagina 48

MEDICINA : TECNOLOGIE ROBOTICHE AVANZATE TRATTANO TUMORI ADDOMINALI (3) =

(AdnKronos) - L'idea di affiancare robotica e 'machine learning ''

(sorta di intelligenza artificiale che garantisce l'apprendimento

automatico della procedura) alla terapia tradizionale degli

'ultrasuoni focalizzati ad alta densità'' garantisce la flessibilità

di intervento, l'ottimizzazione della procedura di termoablazione,

cioè di ''distruzione del tumore'' mediante l'innalzamento della

temperatura, la precisione, l'accuratezza e la riduzione della durata

del trattamento.

In attesa che il progetto arrivi a conclusione, si è già dimostrato un

significativo interesse della comunità scientifica internazionale

verso "Futura'' e verso i suoi primi risultati.

Numerosi sono stati gli eventi di carattere scientifico durante

quali il progetto è stato presentato, come il workshop promosso dal

consorzio di ''Futura'' in occasione della 37esima conferenza

internazionale della Ieee - Engineering in medicine and biology

society. Per il progetto sono arrivati anche i primi riconoscimenti: i

contributi di Arianna Menciassi alla 27esima edizione della

International conference of the society for medical innovation and

technology e di Andrea Cafarelli, studente di perfezionamento alla

Scuola Superiore Sant'Anna, durante il terzo simposio della società

europea di ultrasuoni focalizzati sono stati premiati,

rispettivamente, con il Technology award e con il Best abstract prize.

MEDICINA : TECNOLOGIE ROBOTICHE AVANZATE TRATTANO TUMORI ADDOMINALI (4) =

(AdnKronos) - "Le competenze di primissimo livello nei campi della

robotica, della bioingegneria, degli ultrasuoni a elevata intensità,

dell'imaging ecografico e del 'machine learning' dei ricercatori

coinvolti - spiega il supervisore Arianna Menciassi - hanno costituito

il punto di partenza di questo ambizioso progetto. Al momento 'Futura'

si trova nella fase di integrazione dei componenti per la successiva

validazione sperimentale e quindi per la valutazione finale dei

risultati raggiunti in termini di precisione, flessibilità ed

efficacia della terapia".

Due bracci robotici a sei gradi di libertà sono stati programmati per

trattare con ultrasuoni ad elevata intensità lesioni tumorali

sfruttando guida ecografica 3D e utilizzando un generatore Hifu

progettato e sviluppato internamente al consorzio.

"I test su modello umano - aggiunge Arianna Menciassi - inizieranno

nei prossimi mesi, presso il centro di chirurgia sperimentale di

Dundee. L'obiettivo è avere tutte le informazioni necessarie per

garantire l'utilizzo della piattaforma in una reale sala operatoria

nel più breve arco di tempo possibile. La valutazione della

piattaforma - conclude il supervisore di 'Futura' - sarà condotta

anche da un panel di esperti internazionali, sia clinici sia tecnici,

che vedono nel progetto un trampolino dì lancio per l'utilizzo a largo

spettro di questa eccezionale tecnica terapeutica, ancora poco

diffusa".

Scuola Superiore Sant`Anna Pagina 49

(ANSA) Tumori: presto robot 'flessibile' per curare rene e fegato

Tecnica a ultrasuoni per interventi chirurgici meno invasivi

(ANSA) - PISA, 03 NOV - Un robot trattera' in modo non

invasivo e piu' flessibile i tumori di rene e fegato e, piu' in

generale, quelli dei cosiddetti 'organi mobili'. Presto infa

approdera' nelle sale operatorie una piattaforma robotica capace

di eseguire interventi chirurgici mediante ultrasuoni

focalizzati ad alta energia grazie a un progetto coordinato

dall'istituto di Biorobotica della Scuola Sant'Anna di Pisa e

finanziato dall 'Ue con circa 3 ioni di giuro.

Partner dell'ateneo pisano sono un gruppo di universita',

centri di ricerca e aziende europee, come l'universita' inglese

di Dundee, dove e' attivo il gruppo di Andreas Melzer,

coordinatore medico del progetto e riconosciuto a livel

internazionale come opinion leader per le tecnologie mediche

radiologia interventistica. Lo studio prevede la realizzazione

di un robot altamente flessibile per trattare i tumori

addominali attraverso la metodica degli 'ultrasuoni focalizza

ad alta intensita '' sotto guida ecografica, garantendo

un'invasivita' minima per il paziente e maggiore sicurezza.

'Flessibilita' e guida robotica - spiega una nota della Sant'Anna

Scuola Superiore Sant`Anna Pagina 50

- uccidono le cellule del tessuto tumorale. I vantaggi della

piattaforma per i medici e, soprattutto, per i pazienti appaiono

significativi e in grado di migliorare degenza e convalescenza:

la lesione tumorale puo' essere trattata senza provocare danni

collaterali ai tessuti sani, senza inserire aghi o bisturi e

senza ricorrere alle tradizionali incisioni chirurgiche'.

Tumori : presto robot 'flessibile' per curare rene e fegato (2)

(ANSA) - PISA, 3 NOV - 'Le competenze di primissimo livello

nei campi della robotica, della bioingegneria, degli ultrasuoni

a elevata intensita', dell'imaging ecografico e del 'machine

learning dei ricercatori coinvolti - spiega Arianna Menciassi,

docente di Biongegneria industriale alla Scuola Sant'Anna di

Pisa e supervisore del progetto - hanno costituito il punto di

partenza di questo lavoro: ora siamo nella fase di integrazione

dei componenti per la successiva validazione sperimentale e

quindi per la valutazione finale dei risultati raggiunti in

termini di precisione, flessibilita' ed efficacia della terapia'.

Menciassi sottolinea anche che 'due bracci robotici a sei

gradi di liberta' sono stati programmati per trattare con

ultrasuoni a elevata intensita 1 esioni tumorali sfruttando guida

ecografica 3D e utilizzando un generatore Hifu progettato e

sviluppato internamente al consorzio', 'I test su pazienti umani

Scuola Superiore Sant`Anna Pagina 51

- conclude Menciassi - inizieranno nei prossimi mesi, presso il

centro di chirurgia sperimentale di Dundee con l'obiettivo di

ottenere tutte le informazioni necessarie per garantire

l'utilizzo della piattaforma in una reale sala operatoria nel

piu' breve tempo possibile. La valutazione della piattaforma

robotica sara' condotta anche da un panel di esper

internazionali, clinici e tecnici, che vedono nel progetto un

trampolino di lancio per l'utilizzo a largo spettro di questa

tecnica terapeutica, ancora poco diffusa'. (ANSA).

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Roma : Tumori addominali , nuove prospettive di trattamento

(ACENPARL)-Roma 03 nov 2015 - Tecnologie robotiche avanzate offrono nuovi strumenti terapeutici per trattare in maniera non

invasiva i tumori del rene e del fegato e, più in generale, di quelli a carico degli "organi mobili", con flessibilità. In sala

operatoria è previsto il prossimo arrivo di una piattaforma robotica in grado di eseguire interventi chirurgici che risultano

minimamente invasivi per il paziente, mediante ultrasuoni focalizzati ad alta energia. Si tratta del risultato principale che mira a

ottenere il progetto "Futura", acronimo di "Focused Ultrasound Therapy Using Robotic Approaches", finanziato dalla Comunità europea

con circa tre milioni di euro per una durata di tre anni, con il coordinamento dell'Istituto di BicRobotica della Scuola Superiore

Sant'Anna di Pisa e sotto la supervisione di Arianna Menciassi, ordinario di Bioingegneria industriale.

Con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa partecipano al consorzio "Futura" un gruppo di università, centri di ricerca e aziende

europee, come l'ateneo inglese di Dundee, dove è attivo il gruppo di Andreas Melzer, coordinatore medico del progetto e riconosciuto a

livello internazionale come opinion leader per le tecnologie mediche in radiologia interventistica; S.m. Scienzia Machinale, prima

spin off della Scuola Superiore Sant'Anna con sede in provincia di Pisa; Camelot biomedical systems di Genova; la francese Image

guided therapy e la ceca Ibbss Engineering spol.

Il progetto, oggi arrivato ai due anni di sviluppo, prevede la realizzazione di una piattaforma robotica altamente flessibile per

trattare i tumori addominali attraverso la metodica degli "ultrasuoni focalizzati ad alta intensità" (Hifu, acronimo di "High

Intensity Focused Ultrasound), sotto guida ecografica, garantendo un'invasività minima per il paziente e una maggiore sicurezza. La

flessibilità e la guida robotica permettono di indirizzare il fascio terapeutico degli ultrasuoni anche su organi interni mobili,

altrimenti non raggiungibili con le tecnologie di indirizzamento utilizzate ad oggi.

Grazie alla focalizzazione e alla alta potenza degli ultrasuoni, la piattaforma sviluppata con il progetto "Futura" provoca la

necrosi del tessuto tumorale, ovvero causa la morte delle cellule che lo compongono. I vantaggi della piattaforma per i medici e,

soprattutto, per i pazienti appaiono significativi e in grado di migliorare degenza e convalescenza: la lesione tumorale può essere

trattata senza provocare danni collaterali ai tessuti sani, senza inserire aghi e bisturi e senza ricorrere alle tradizionali

incisioni chirurgiche. L'idea di affiancare robotica e "machine learning" (sorta di intelligenza artificiale che garantisce

l'apprendimento automatico della procedura) alla terapia tradizionale degli "ultrasuoni focalizzati ad alta densità" garantisce la

flessibilità di intervento, l'ottimizzazione della procedura di termoablazione, cioè di "distruzione del tumore" mediante

l'innalzamento della temperatura, la precisione, l'accuratezza e la riduzione della durata del trattamento.

In attesa che il progetto arrivi a conclusione, si è già dimostrato un significativo interesse della comunità scientifica

internazionale verso "Futura" e verso i suoi primi risultati. Numerosi sono stati gli eventi di carattere scientifico durante i quali

il progetto è state presentato, come il workshop promosso dal consorzio di "Futura" in occasione della 37esima conferenza

internazionale della Ieee - Engineering in medicine and biolcgy society. Per il progetto seno arrivati anche i primi riconoscimenti: i

contributi di Arianna Menciassi alla 27esima edizione della Internaticnal conferente cf the society for medical innovation and

technolcgy e di Andrea Cafarelli, studente di perfezionamento alla Scuola Superiore Sant'Anna, durante il terzo simposio della società

europea di ultrasuoni focalizzati sono stati premiati, rispettivamente, con il Technology award e con il Best abstract prize.

"Le competenze di primissimo livello nei campi della robotica, della bioingegneria, degli ultrasuoni a elevata intensità,

dell'imaging eccgrafico e del `machine learning' dei ricercatori coinvolti - spiega il supervisore Arianna Menciassi - hanno

costituito il punte di partenza di queste ambizioso progetto. Al momento `Futura' si trova nella fase di integrazione dei componenti

per la successiva valitazione sperimentale e quindi per la valutazione finale dei risultati raggiunti in termini di precisione,

flessibilità ed efficacia della terapia. Due bracci robotici a sei gradi di libertà seno stati programmati per trattare con ultrasuoni

ad elevata intensità lesioni tumorali sfruttando guida ecografica 3D e utilizzando un generatore HIFU progettato e sviluppato

internamente al consorzio. I test su modelle umano - aggiunge Arianna Menciassi - inizieranno nei prossimi mesi, presso il centro di

chirurgia sperimentale di Dundee. L'obiettivo è avere tutte le informazioni necessarie per garantire l'utilizzo della piattaforma in

una reale sala operatoria nel più breve arco di tempo possibile. La valutazione della piattaforma - conclude il supervisore di

`Futura' - sarà condotta anche da un panel di esperti internazionali, sia clinici sia tecnici, che vedono nel progetto un trampolino

di lancio per l'utilizzo a _argo spettro di questa eccezionale tecnica terapeutica, ancora poco diffusa".

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+++ ANSA TOSCANA : LE NOTIZIE DEL GIORNO - ORE 13:30 +++

(ANSA) - FIRENZE, 3 NOV -

(. .)

TUMORI RENE E FEGATO, ROBOT 'FLESSIBILE'

TECNICA A ULTRASUONI PER INTERVENTI CHIRURGICI MENO INVASIVI

Un robot trattera' in modo non invasivo e piu' flessibile i tumori

di rene e fegato e, piu' in generale, quelli dei cosiddetti

'organi mobili'. Presto infatti approdera' nelle sale operatorie

una piattaforma robotica capace di eseguire interven

chirurgici mediante ultrasuoni focalizzati ad alta energia

grazie a un progetto coordinato dall'istituto di Biorobotica

della Scuola Sant'Anna di Pisa e finanziato dall'Ue con circa 3

ni di giuro.

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