Rassegna 9 novembre

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LA NAZIONE Pagina 16 – Grosseto Comune. Tirrenica: l’Idv annuncia un’interrogazione alla Camera Autostrada torna in consiglio Tanti i nodi da sciogliere AUTOSTRADA, Tiemme e Poste di Talamone sono i tre punti cardine del prossimo consiglio comunale, convocato per lunedì alle 12.30. I primi due arrivano di fronte all’assemblea per due interrogazioni presentate dal consigliere di Rifondazione Giuliano Baghini, mentre la terza è l’argomento di un’interrogazione presentata dal capogruppo del Pd Adriano Bertaggia. La Tirrenica è ormai il piatto forte dell’agenda politica lagunare, e in attesa che dal cilindro della Sat esca fuori il nuovo tracciato, il territorio orbetellano continua a mobilitarsi. E a ogni consiglio, il sindaco Altero Matteoli viene sollecitato sul tema. A GIORNI, però, saranno chiesti lumi in merito anche al ministro Altero Matteoli, perché l’Italia dei Valori sta per presentare alla Camera un’interrogazione al titolare delle Infrastrutture proprio sul completamento della A12 nel tratto orbetellano. «L’Idv — ci spiega Anna Maria Carbone, consigliere provinciale e membro del coordinamento regionale del partito — resta fermamente favorevole all’autostrada, che era una delle priorità di Antonio Di Pietro da ministro. Ma ci sono dubbi enormi da chiarire, come il fatto che la Sat sostiene di aver aperto un dialogo con gli enti locali e gli enti locali dicono di non sapere ancora niente». E poi c’è il discorso dell’ormai celebre «livelletta». Nelle prescrizioni il Cipe impone di abbassarla, riducendo il dislivello dell’autostrada. Le ipotesi sono due: scendere verso la costa o verso l’entroterra. «Nelle raccomandazioni, che non hanno valore vincolante, il Cipe raccomanda di avvicinare il tracciato alla costa — ricorda la Carbone — ma nelle prescrizioni quella porzione di territorio è presentata in tutta la sua moltitudine di vincoli paesaggistici, archeologici e ambientali. Viene presentata come fortemente antropizzata e sono sempre le prescrizioni del Cipe a ricordare che con i cantieri potrebbe insorgere il rischio di un inquinamento da polveri, pericoloso per gli abitanti». NON SOLO. A quanto sembra, infatti, l’interrogazione dell’Idv alla Camera, che sarà presentata probabilmente dall’onorevole Fabio Evangelisti, coordinatore regionale del partito, farà anche il nome della Sitoco, «dove la bonifica — ribadisce la Carbone — dovrà restituire ai cittadini un ambiente che al momento è già compromesso senza bisogno dell’autostrada». Per il consiglio, quindi, un’altra seduta che si annuncia particolarmente calda e che potrebbe riportare nell’aula alcuni esponenti dell’associazione Colli e Laguna, che dalla loro pagina di Facebook, ormai oltre i quattromila contatti, stanno marcando stretto ogni sviluppo della questione. Riccardo Bruni

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www.corrieredilivorno.comMartedì 9 novembre 20108

PortoAU T H O R I T Y La linea tracciata dal ministro delle Infrastrutture è molto chiara: se non c'è concerto con la Regione serve un'altra terna

«Subito l'intesa con Rossi»Cosimi replica a Matteoli: «Se Piccini non è gradito si dia una motivazione non politica»

di Enrico Paradisi

Le ultime parole sulla questioneAuthority di Altero Matteoli, stra-tega sicuro e navigato, hanno avutoun grande impatto anche sui ban-chi del Consiglio comunale. IeriAlessandro Cosimi ha replicato alministro difendendo per l'ennesi-ma volta le scelte e il (buon) nomedi Roberto Piccini: «Quello cheserve è chiudere il prima possibilela questione della nomina. L'in-tegrazione della terna del comunedi Capraia è una scelta adeguata –ha detto il sindaco – con la con-ferma di Piccini e l'aggiunta di Pie-ro Nocchi. E in una nota allegataabbiamo confermato al Ministeroche siamo sempre nell'ambito del-la prima terna».Le parole del sindaco battono suldente che duole. Forse si cominciaa intuire che, nonostante la terna(operazione che mette al riparo datutti i possibili ricorsi anche e so-prattutto la scelta di Matteoli) ilrinnovo del presidente in scadenzaappare tutt'altro che scontato. «E'legittimo che il ministro ci chiedadi rinviare una terna, ma non puòessere una scelta politica quella sulrinnovo. Il ministro motivi la sceltae ci dica che questo soggetto (quel-lo che è espressione del territoriocioè Piccini, ndr.) non è di suogradimento. Ma ci dia una mo-tivazione che vada nel senso del-l'idoneità, della legittimità e dellaresponsabilità. Gli stessi criteri chehanno mosso la nostra decisione».Matteoli ha fatto sapere che se nonci sarà l'accordo sul nome, lui pro-porrà a Rossi un'altra terna, scon-giurando di fatto il commissaria-mento. «E' legittimo che il mini-stro non sia d'accordo con Cosimi -dice il sindaco - ma ha il dovere dicercare l'intesa con il presidenteRossi al più presto. Questo miaspetto che sia richiesto dal Con-siglio: cioè che Matteoli trovi su-bito l'intesa con Rossi». SecondoCosimi, insomma, una cosa sono ivalori politici, un'altra quelli chedovrebbero tenere in piedi i rap-porti tra istituzioni. «Il Ministeroaveva mandato una lettera firmatadal capo di gabinetto che potevaessere impugnata. Non l'abbiamofatto perché si sarebbe gridato alloscandalo con la solita manfrinadella Livorno rossa e delle ban-diere».Per Gianfranco Lamberti «la vo-

lontà generale della città deve es-sere rispettata». Tutto giusto, an-che se il re è più nudo che mai:«Questa faccenda - ha proseguitol'ex sindaco - è il segno di una cittàmarginale. C'è una dignità nelleistituzioni che va rispettata e il pre-sidente Rossi e Matteoli devonorispettare questa volontà».Contro la sottile linea rossa sischiera invece il capogruppo IdvAndrea Romano. «L'Idv l'avevaannunciato: non diamo la possi-bilità a Matteoli di rifiutare le ter-ne. I nomi non soddisfano neanchenoi. Avevamo proposto di mettereaccanto a Piccini un tecnico cre-dibile che potesse dare al ministrola possibilità vera di scegliere.Quello che speriamo è che adessonon vengano colte queste debo-lezze che ci portano al commis-sariamento».Oro colato per Marco Taradashche spalanca il calderone delle j'ac-cuse: «Siete corresponsabili per-ché avete mandato una terna conun sindacalista e un iscritto al Pd,mentre ci voleva un tecnico dispessore. Colpa vostra se Livorno

si trova a non aver risolta ancoraquesta situazione».Poi il già detto di Marco Ruggeri siconfonde nel già sentito: «Matteolisi deve confrontare con le scelteespresse dalla città. Ci devono direse il giudizio po-sitivo espressodal consiglio co-munale, provin-ciale e dal co-mune di Capraianon è condiviso.La nostra terna èfatta da campio-ni del mondo ri-spetto a quelloche si vede in al-tre realtà dovesono stati inse-riti dentisti evenditori di au-to».Tiziana Bartimmo si chiede senzamalizia «che cosa voglia ancora ilGoverno, ora che c'è la terna»,mentre secondo Lamberto Gian-nini la città ha espresso un segnaleche deve essere rispettato.La sorpresa è a firma di MarcellaAmadio che per una volta sembraessere in linea con Matteoli. E que-sto la dice lunga sulla sua buo-nafede: «Credo che prima di tuttodebba essere modificata questalegge che è farraginosa - dice lacapogruppo del Pdl - E le dichia-razioni del ministro sulla stampalocale dimostrano che il ministrol'accordo lo vuole e non cerca ilcommissariamento. Ma tra Gover-no, Regione e Comune andiamocicon i piedi di piombo, perché quan-do si dice che si vuol candidare il"marinaio" e dopo che Livorno èstata esclusa dai 40 porti, Piccinidoveva essere cassato. Questa è la

riprova della mancanza di serietàda parte vostra che ora dovremoscontare».Marco Cannito ha invece seguitotutto il dibattito in piedi, come or-mai consuetudine, questa volta per

protestare con-tro la situazionedella Giolfo eCalcagno: «E'inutile signorsindaco che leidia segni di in-sofferenza. Do-ve sono le ope-re? Dove sono leinfrastrutture?Come nel casodella viabilitàdell'ospedalevoi continuate acostruire sull'ac-

qua. La verità è che voi non avete lecarte in regola per fare la vocegrossa con il Governo. Lo vada adire agli operai della Giolfo e Cal-cagno che per loro non si può farenulla». La risposta del sindaco èimmediata: «Ma per la cassa in-tegrazione in deroga ci vuole che

l'imprenditore presenti un pianoindustriale. Il suo Cannito è unintervento privo di contenuti anchese di buona volontà». Cannito:«Allora mi dovete dire chi si deveoccupare di creare e salvaguardareposti di lavoro qui». Cosimi: «Sututto interveniamo, ma c'è un li-mite: non possiamo certo sostituir-ci agli imprenditori e investire sulterritorio al posto loro».Intanto in Provincia alla commis-sione anticrisi, Sergio Fondi dellaCisl recitava a memoria il solitoritornello riportato dalle lamenteleaziendali: «Le istituzioni non fan-no nulla per le imprese del ter-ritorio», appunto.Poi tornando a Palazzo comunalela votazione all'unanimità del do-cumento che prega il Governo diintercedere per inserire il porto diLivorno in quelli di interesse eu-ropeo. Tempo e carta sprecata?Forse sì, visto che intanto Matteolisi è già attivato per questo, chie-dendo di inserire nella lista deiporti a rilevanza europea altri seiscali nazionali, tra cui ovviamenteanche Livorno.

n Il sindaco Alessandro Cosimi n Andrea Romano, Idv n Marco Cannito, Città diversa

n Marcella Amadio, Pdl

Bottino (Pdl) chiede un'audizione con le associazioni portuali

«Serve una commissione»Maristella Bottino invoca la con-vocazione di una commissionead hoc: «Chiedo di convocaresubito una consiliare competen-te con la richiesta di audizionedelle associazioni di categoriadegli operatori in ambito por-tuale, al fine di approfondire al-

cune tematiche ed eventuali ini-ziative da intraprendere, da partedell'amministrazione comunale,in considerazione alle notizie distampa in ordine al documentodella Commissione Europea chesembra escludere Livorno dai 40principali scali continentali».

Romano (Idv)«I nomi

della ternanon soddisfanoneanche noi»

Nel mirino del consigliere provinciale ancora il presidente dell'Autorità portuale

Gragnoli torna all'attaccoIl consigliere provinciale delPdl Benito Gragnoli torna al-l'attacco contro il suo bersagliopreferito Roberto Piccini.Quando non si ha nulla da dire,sostiene Gragnoli, sarebbe benetacere: «Così avrebbe fatto be-ne a stare zitta la pletora ca-peggiata dalla Cgil, con alseguito Piccini, che ha incol-pato il Governo e Matteoli perla clamorosa esclusione del

porto di Livorno dai maggiori40 scali su cui l'Unione Eu-ropea concentrerà i propri fi-nanziamenti nei prossimi an-ni».Invece si scopre che Governo eministro non hanno colpe mahanno attivato tempestivamente«in penosa solitudine ogni pos-sibile contatto con la Ue perrimediare a questa gravissima epotenzialmente irreversibile

esclusione». Gragnoli parla disuperficialità e di pressappo-chismo: «Oltre a inventarsi unpiano ordito per penalizzare lanostra città si apprende poi cheComune, Provincia e sindaco diCapraia si sono prestati allamanfrina di inserire Nocchi, exsindacalista Cgil, nella ternasolo perché privo di specifichecompetenze e quindi di chance.Ma veramente - conclude Gra-

gnoli - il Pd li-vornese, Cosimie Kutufà pen-sano con questemanovrine diinvertire ildrammatico de-clino economi-co culturale esociale della no-stra città? E' inquesto modoche si pensa dirilanciare il ruo-lo primario cheil porto labro-nico rivestiva inEuropa e nelmondo soltantotrent'anni fa?». n Roberto Piccini e sotto Benito Gragnoli

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LA NAZIONE Pagina 5 – Empoli Formazione. L’Abc delle gare online e quelle tradizionali Gli appalti pubblici visti dalle imprese Due corsi gratuti di Comune e Asev IL COMUNE di Empoli, insieme all’Agenzia per lo sviluppo Empolese Valdelsa, offre alle imprese locali due corsi gratuiti di formazione sugli appalti pubblici. Il primo è dedicato alle imprese che vogliono partecipare a gare per lavori pubblici, il secondo alle imprese che vogliono partecipare a gare per servizi e forniture. Entrambi i corsi intendono fornire sia le conoscenze normative per partecipare ad ogni tipo di gara, sia le conoscenze pratiche e informatiche per partecipare alle gare telematiche indette sul sistema di gare on line della Regione Toscana (lo Start). Il corso prevede, nella seconda giornata, simulazioni di gare on line con pc messi a disposizione dei partecipanti. Le lezioni si terranno alla a sede dell’Agenzia per lo sviluppo, in via delle Fiascaie 12 a Empoli. Il corso sugli appalti per lavori pubblici si terrà il 25 novembre, dalle 15 alle 18, e il 2 dicembre, dalle 9 alle 13 (iscrizioni via fax allo 0571-725041 entro il 20 novembre. Il corso sugli appalti per servizi e forniture si terrà il 18 novembre dalle 15 alle 18 e il 24 novembre dalle 9 alle 13 (iscrizioni via fax allo 0571-725041, entro il 13 novembre). I docenti saranno Irene Barbafieri, della Provincia di Pisa, e Giandomenico Volpi, della Regione Toscana. «Forte vuole essere l’impegno dell’amministrazione comunale a sostegno delle imprese che producono ricchezza e occupazione — dice l’assessore Annalisa Fiore — perché il mondo del lavoro è una priorità per chi amministra la cosa pubblica in momenti di crisi. La formazione verterà sul Codice dei contratti pubblici che regola le procedure di gara con la pubblica amministrazione e che ha introdotto novità, fra cui la trasformazione dei procedimenti di gara da “tradizionali” in “telematici”».

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LA NAZIONE

••11CASCINA/CALCI /SANGIULIANO/VECCHIANOMARTEDÌ 9 NOVEMBRE 2010

DUE GRANDI big faranno tappa a fine mesealla Città del Teatro: il 27 novembre Cascinaospiterà infatti il concerto del «Work inprogress Tour» di Lucio Dalla e Francesco DeGregori. C’è ancora tempo per acquistare ibiglietti: info al 050.744400 - 744298.

IL PREZZODELLA SICUREZZA

L ’ O P I N I O N E

DOMENICA a Vicopisano torna “Il Mercatino delCollezionismo” damattina a sera in piazzaCavalca. Per l’occasione l’Arca della Solidarietàorganizza la 1˚ castagnata di beneficenza: ilricavato andrà al progetto «Una finestra sulmondo» della clinica Santa Chiara.

di CECILIA MORELLO—VECCHIANO—

LA SITUAZIONE torna ad es-sere «di allerta» nell’area del Ser-chio. Le piogge previste nel finesettimana sono arrivate ma me-no di quanto i bollettini meteoavevano annunciato: 25 millime-tri di acqua che hanno creato di-sagi solo laddove c’erano dei ri-stagni nei canali o dove il terrenoera già talmente intriso e saturoda provocare allagamenti. La ‘ve-ra’ perturbazione riguarda legiornate di oggi e domani, fino al-le 00.00 di giovedì. Il servizio pre-visioni del consorzio Lamma an-nuncia «precipitazioni molto ab-bondanti e possibilità di tempo-rali» con «rischio elevato» localiz-zato in particolare nelle zone delBasso Serchio. Il rapido peggiora-mento in arrivo ha messo in aller-ta anche il Consorzio di Bonifi-ca. «La situazione per il momen-to è sotto controllo — spiega ilpresidente Fortunato Angelini—. Noi continuiamo i nostri la-vori sul lago e monitoriamo co-stantemente le condizioni dei ca-nali che dopo i problemi dei gior-ni scorsi sono tornati a svolgereil loro compito». Da non sottova-lutare che oltre alle precipitazio-ni è previsto anche vento abba-stanza forte con delle rafficheche raggiungeranno i 30 chilome-tri orari.

SARANNO quindi altri giornidi tensione per chi abita sullesponde del Serchio e ha ben fissa-ti nella memoria i tragici momen-ti dell’alluvione di Natale. Pertutti la preoccupazione è alta e le«gite» all’argine per verificarnelo stato sono purtroppo ormai di-ventate una triste abitudine; lapiena del 1 novembre non ha cau-sato danni, ma ha lasciato dei se-

gni evidenti. L’argine in alcunipunti si è «sciolto» e si sono for-mate delle crepe: normale asse-stamento dopo le prime grossepiogge dell’autunno? Forse, manon basta a rassicurare gli abitan-ti di Nodica e dintorni che vener-

dì sera si sono riuniti per fare ilpunto della situazione e condivi-dere le preoccupazioni. E che lapaura sia alta lo dimostra il fattoche forse per la prima volta era-no tutti insieme: famiglie, azien-de agricole e imprese. «Nessunosi sente al sicuro — riferisce Ful-

via Malfatti, del comitato alluvio-nati —. Del resto la golena è pie-na di erbacce e sedimenti e quel-lo che tutti chi chiediamo è sel’argine reggerà quando l’acquadel fiume si alzerà». Ma non è so-lo il Serchio a preoccupare: i fos-si non scolano e dopo la prima«acquata» i campi, le strade e i ga-rage (a volte anche i piani terradelle case) si allagano.«Quest’estate i campi si erano tra-sformati in paludi — raccontaGlauco Sbragia — perchè i fossinon riuscivano a scolare l’acquae c’è stata un’invasione di zanza-re». Il comitato alluvionati cer-cherà di promuovere incontricon i vari enti per capire di chisia la competenza della manuten-zione dei fossi e proporrà unanuova canalizzazione. Perchè gliallagamenti non siano più unaconsuetudine.

IL COMUNE di San Giuliano ha pubblicato unbando per l’affidamento di un incarico dicollaborazione occasionale finalizzata allaredazione del bilancio di genere partecipativo.Le domande dovranno arrivare entro il 22novembre. Tutte le info sul sito del Comune.

ALLUVIONE L’autostrada invasa dall’acqua dopo l’esondazione del Serchio dello scorso Natale.Dopo undici mesi, la tensione torna alta ogni volta che il meteo prevede precipitazioni abbondanti

di FABIO POSSENTI*

ÈPASSATO quasi unanno dall’alluvione, epurtroppo ci dispiacedirlo, la situazione è

sempre potenzialmente moltocritica. E’ necessario fare un saltoindietro di qualche mese, quandoil professor Nardi, presidentedell’Autorità di Bacino delSerchio, espresse in un convegnopubblico la necessità difinanziare urgentemente unaserie di interventi per ilrafforzamento degli argini a valledel fiume. Egli proponeva dirialzare i terrapieni, renderlimeno inclinati e d’inserirvi undiaframma perimpermeabilizzarli. Questo perporre rimedio alle carenze di unsistema statico di difesa, messe inevidenza dalle esondazioni delNatale scorso, e per adeguarlo aportate di 2500 mq d’acqua alsecondo, anziché degli attuali2000.

BASTEREBBE un milione dieuro per ogni chilometro diargine, per un totale di 50milioni, per far dormire tranquillii cittadini del territorioattraversato dal fiume. Questi 50milioni non sarebbero molti efacilmente reperibili, se il nostrostato fosse governato con piùgiustizia e non in base agliinteressi clientelari che da semprerisucchiano il denaro pubblico nelpozzo senza fondo del malaffaree dello spreco. A peggiorare lasituazione contribuiscono i tagliindiscriminati del governo allaspesa per la difesa dell’ambiente.Verrebbe da pensare di risolvere ilproblema in autonomia, andandoa cercare i fondi necessari amettere in salvo il nostromartoriato territorio,intervenendo su quei pochi km diargine del nostro comune.Un’ipotesi estrema, per unasituazione tanto grave quantoignorata dalle autoritàcompetenti. Ma nel frattempo,noi dell’Idv non ci perdiamod’animo, e di fronte all’inerzia diun governo ormai paralizzato eincapace di rispondere conrapidità ai problemi del paese, cifaremo propositori di un’ampiaopera di sensibilizzazionepubblica e istituzionale affinchénon manchi mai l’attenzione suquesto emergenza permanente* Coordinatore Idv Vecchiano

Redazione del bilancio partecipativoSanGiuliano cerca un collaboratore

AVico la prima castagnata solidaleper aiutare i progetti del Santa Chiara

PULIZIA FOSSIIl Comitato:«Achi spettaintervenire?»

BREVI

Lucio Dalla eFrancescoDeGregoriin arrivo in tour alla Città del Teatro

Allerta piogge, sul Serchio torna la pauraFamiglie, imprese e aziende agricole: «Qui nessuno si sente protetto»

SE LO chiede il comitatodegli alluvionati e perquesto organizzerà unaserie di incontri. Isedimenti che hannoriempito i canali di scolonon sono mai stati scavati.«Se la responsabilità è delprivato alloral’amministrazione o chiper loro dovrebbe almenooccuparsi di effettuare deicontrolli. Ad ognitemporale l’acqua invadetutta la zona».

- MIGLIARINO -

SONO anni che se ne parla: il sottopasso ferrovia-rio che collega a Migliarino la via Aurelia con viadei Pini così com’è crea continui disagi a chi lopercorre. I pedoni, i bambini, gli anziani, i porta-tori di handicap, le biciclette, le carrozzine che vitransitano ogni giorno corrono il rischio di essereinvestiti o urtati contro i muri dalle numerose au-to, camion e furgoni che vi transitano, spesso an-che a forte velocità. Tutto questo a causa dellamancanza di marciapiedi o altre barriere di prote-

zione. «Sulla strada — segnala un cittadino — èdelineata una piccolissima e ridicola striscia bian-ca: quella dovrebbe mettere al sicuro chi lo attra-versa?»

A QUESTO si aggiunge il fatto che quando piovel’acqua dell’Aurelia e quella di via dei Pini si accu-mula arrivando ad una altezza di 30/ 40 centimetrie, in particolare, quasi tutta verso il lato sinistrodove la strada è più bassa ed il tombino è spessoostruito. Qualche settimana fa è stato pulito, mapochi giorni dopo la situazione si è ripresentataidentica.

BOLLETTINOMETEOIl consorzio Lamma annunciaprecipitazioni abbondantiper oggi fino domani notte

VIABILITÀ L’ACQUA PIOVANA SI ACCUMULA SUL FONDO STRADALE

«Quel sottopasso è un pericolo costante»

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IL CORRIERE DI LIVORNO

www.corrieredilivorno.comMartedì 9 novembre 2010 13Rosignano

Oltre la vettura ammaccata anche la beffa per una castiglioncellese che ora si rivolgerà ai propri legali

Urta un palo con l'auto e chiede i danni,il Comune la invita a pagare 185 euro

Per il politico «l'associazione ha già pesato sulle casse dell'amministrazione senza che ne sia stata rilevata un'effettiva utilità»

Armunia, è ancora polemicaIl capogruppo del Pdl Luca Luparini si chiede quali effetti avrà sul bilancio il passaggio a fondazione

CASTIGLIONCELLO - In piazzadella Vittoria a Castiglioncello, difronte al bar "La Piazzetta", fino apochi giorni fa si trovava sulla stra-da un palo di ferro alto poco più di50 centrimetri, a cui era assicuratauna catenella di ferro arrugginita.Il Comune lo aveva posizionato lìanni prima, in adiacenza degli spa-zi riservati al parcheggio, con loscopo di chiudere la strada al traf-fico durante il periodo estivo. Lapresenza di questo elemento era dasempre avvertita con fastidio dainegozianti e dai residenti, chespesso trovavano difficoltà nelparcheggiare senza fare a meno diurtarlo. Il palo era pieno di con-tusioni e ammaccammenti e ad-dirittura, a causa dei colpi subiti,aveva finito per inclinarsi in di-

rezione della strada, rendendo an-cora più disagevoli le manovre perparcheggiare e uscire.La sua rimozione è stata decisa dalComune due giorni fa e il pretestoè nato da una curiosa vicenda chesi è purtroppo risolta ai danni diuna residente castiglioncellesse,M.B. La signora si era recata inpiazza con la sua automobile e,mentre faceva manovra per par-cheggiare, non accorgendosi intempo del palo, ha leggermente

n Il Castello Pasquini, sede di Armunia. Nel riquadro, il capogruppo Pdl Luca Luparini

ROSIGNANO - Quale impatto avràil piano finanziario della Fondazio-ne Armunia sul bilancio comunale2011? Se lo chiede il capogruppodel Pdl in consiglio comunale LucaLuparini. Il capogruppo prende attodella volontà dell'amministrazionecomunale di trasformare l'associa-zione Armunia in Fondazione. Ma aquesto punto Luparini si chiede«quale sia il piano finanziario pre-visto per la Fondazione Armunia,con quali risorse di bilancio si pre-vede di far fronte a queste spese equali siano i benefici previsti per lacomunità di Rosignano di questonuovo ente».Anche perché per Luparini va con-siderato che l'associazione Armu-nia durante gli anni di attività «habeneficiato sistematicamente di in-genti risorse dalle casse del Co-mune - afferma il capogruppo - sen-za che sia stata rilevata un' effettivautilità per la comunità di Rosigna-no. E considerata la preoccupante eben nota situazione gestionale delComune che risente delle mancateentrate pregresse di cassa (viste an-che le dichiarazioni del sindaco re-lative alle ristrettezze economichedel bilancio 2011)».Sulla questione una breve parentesi.Le prerogative della Fondazione

Armunia, annunciate dall'ammini-strazione comunale, si possonoriassumere nello svolgimento di at-tività di supporto in ambito cul-turale a fondatori, partecipanti e so-stenitori. Si potrà assumere la ge-stione di musei, spazi culturali, di

riunione, di ritrovo e socializzazio-ne. Inoltre, ideare, organizzare, pro-muovere e finanziare attività e pro-grammi di ricerca, studio e didat-tica, nonché ideare e organizzareitinerari culturali. Fondazione Ar-munia dovrà promuovere e finan-

Il gruppo politico critica duramente «gli insuccessi di questa giunta»

Rds attacca Alessandro Franchi:«Questa nave sta affondando»

L'Italia dei Valori attacca sul ridimensionamento dei poteri di prefetto e questore

«No alla sicurezza pubblicaa rimorchio dei sindaci»

«Perchéil sindacoè in Cina?»

RO S I G N A N O - Rosignano Demo-cratica e Socialista, dopo le vicendeche hanno caratterizzato l'ultimoconsiglio comunale intende osta-colare l'iniziativa politica del sin-daco AlessandroFranchi «al finedi tutelare gli in-teressi della col-lettività di Rosi-gnano». Paroledurissime, quel-le che usano iconsiglieri An-gela Porciani eGiacomo Sar-genti.«Dopo aver piùvolte tentato diresponsabilizza -re lo stesso sin-daco - affermada Rds - a gestirela gravissimacrisi economicae finanziaria con umiltà, buon sensoe lungimiranza, si assiste solo ad uncomportamento del sindaco e dellasua giunta fatto di superbia e ri-gidità, mostrando forti carenze elacune politiche nel saper gestire gliinteressi di Rosignano. Il susseguir-

si di fallimenti quali la vicenda delsottopasso, quella del passaggio alivello chiuso, i mancati ascensori,il lungomare non riqualificato, ilricorso di Nibbiaia, il ricorso dei

vigili, degli auti-sti di scuolabus,il bilancio di pre-visione gonfiato,i mancati confe-rimenti e tra leultime la vicendadelle Dune Mos-se e la rivolta deiCdF, denotanoun sindaco allosbando, incapa-ce di tenere il ti-mone di una na-ve che affonda».«Ricordiamo adAlessandroFranchi - affer-mano ancoraPorciani e Sar-

genti - che l'essere stato capogruppoDs con Gianfranco Simoncini e as-sessore di Alessandro Nenci, qualesuo delfino, portando all'approva-zione il RU, non lo esime, anzi locarica di responsabilità politiche diun Comune in crisi d'identità».

RO S I G N A N O - L'Italia dei Valoriattacca il governo sulla visione ge-nerale dello Stato unitario che «daoggi viene meno con l'indebolimen-to di fatto dellafigura del prefet-to e del questore,entrambe autori-tà con competen-za provinciale».«Il recente de-creto sicurezza -afferma PatrizioLoprete, segreta-rio Idv - frantu-ma la funzionedel Comitatoprovinciale perl'ordine e la si-curezza pubblicache rischia di es-sere a rimorchiodelle singole or-dinanze dei sin-daci indebolen-do in questo modo quella necessariavisione d'insieme almeno in ambitoprovinciale che prefetti e questoriposseggono sui problemi legati al-l'ordine e alla sicurezza pubblica».«Non è certo possibile affrontare iproblemi legati alla criminalità -

afferma ancora Loprete - indebo-lendo le strutture dello Stato, fran-tumando, parcellizzando l'interven-to sul territorio. Questo non per

mettere fuorigioco i sindaci alcontrario per farsì che questi con-tinuino ad avva-lersi di organidello Stato chehanno maturatocompetenze eprofessionalitàin modo coeren-te con la gran-dezza di scala deiproblemi da af-frontare. Il re-cente decreto in-fatti prevede cheogni sindaco puòcon ordinanzafar richiesta del-l'impiego di for-

ze di polizia dettando ai prefetti,questori e autorità locale di pub-blica sicurezza l'agenda delle prio-rità, minando le fondamenta del fu-turo della cabina di regia prefettiziae del Comitato provinciale sulla si-curezza».

RO S I G N A N O - Polemiche invista per la visita a Canton, inCina, del sindaco AlessandroFranchi e di alcuni funzionariRea. Luca Luparini, capo-gruppo Pdl in consiglio co-munale, propugna un'interpel-lanza al sindaco «consideratele ben note problematichefinanziarie che ruotano in-torno alla gestione di Sca-pigliato e all'assetto societariodi Rea - afferma il capo-gruppo - e considerate anchele ristrettezze economiche diquesto Comune, tutti ci do-mandiamo per quale motivogli amministratori si sono re-cati in Cina. Se - ironizzaLuparini - non si tratti di unviaggio di sola andata in virtùdelle note problematiche fi-nanziarie. E poi con qualirisorse economiche è statapagata la visita? Quanto èdurata e quanto è costata? Sichiede inoltre - conclude Lu-parini - di relazionare dellavisita al consiglio comuna-le».

urtato contro di esso, procurandoalla fiancata destra della vetturaalcuni danni. La signora è rimastapiuttosto contrariata dall'accadutoe ha pensato bene di chiedere alComune un risarcimento danni, inquanto lo riteneva responsabile,almeno in parte, di quanto suc-cesso.Al momento dell'incidente eranoanche presenti due vigili urbani,che una volta ascoltate le spie-gazioni e le proteste della signora

le hanno dato ragione, incorag-giandola a portare avanti la suarichiesta. La signora si è quindirivolta speranzosa al Comune, cheperò ha respinto l'istanza.All'iniziale amarezza di M.B. si èpresto sostituita un'aperta incre-dulità, ed è qui che la vicenda co-mincia ad assumere tratti parados-sali. Infatti, pochi giorni dopo, unalettera inviatale dal Comune di Ro-signano Marittimo (settore risorsee controllo) le notificava l'obbligo

del pagamento di una cifra com-plessiva di 185 euro. Il motivo?"Risarcimento dei danni riportatial patrimonio comunale causati daun urto con un dissuasore di sosta"come si legge nella raccomandata.La spesa si divide tra i costi dellafornitura del "dissuasore" e quellidella manodopera impiegata persostituire il vecchio palo. In praticail Comune è riuscito con questalettera a capovolgere di colpo lasituazione, trasformando la signo-ra da danneggiata a danneggiatricedi beni pubblici.Naturalmente M.B. non ha man-dato giù la cosa, e ha subito con-tattato dei legali per fare ricorso.Con la solidarietà dei negoziantidella piazza.

Riccardo Barsanti

n Angela Porciani n Patrizio Loprete

ziare attività di educazione perma-nente e di formazione, altresì pro-muovere e organizzare mostre,esposizioni, seminari, convegni distudio, anche a livello internazio-nale. Non solo. L'associazione do-vrà organizzare forme di comuni-

cazione, di dibattito e di confrontoculturale, anche attraverso attivitàdi produzione di pubblicazioni edi-toriali, svolgere le attività commer-ciali inerenti ai servizi aggiuntivi dimusei e istituzioni culturali, svol-gere attività di commercializzazio-ne anche con riferimento a prodottieditoriali, multimediali, audiovisi-vi, gadget e simili. Fondazione Ar-munia dovrà fornire servizi a terzi,anche di carattere commerciale,progettare e realizzare interventi diriqualificazione, anche di carattereedilizio e strutturale, sui beni im-mobili, nonché collaborare con entipubblici o soggetti privati anche sti-pulando con essi accordi, conven-zioni e contratti di qualsiasi natura edurata utili al perseguimento delleproprie finalità: in particolare può,tra l'altro, stipulare contratti e con-venzioni per l'affidamento in ge-stione a terzi di parte delle attivitàproprie della Fondazione, e per l'af-fidamento da parte di terzi di attivitàe servizi. La Fondazione Armuniadovrà svolgere ogni altra attivitàausiliaria, anche commerciale, alloscopo di garantire l'equilibrio eco-nomico e finanziario.Luparini, insomma, fa l'elenco. E lofa per far capire che di certo il bud-get previsto non sarà dei più sottili.

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LA NAZIONE Pagina 7 – Livorno Rosignano. Lavori presentati nel corso di un’assemblea con i cittadini L’amministrazione apre i cantieri per rifare il centro storico di Gabbro ROSIGNANO — SI È SVOLTA a Gabbro, presenti numerosi cittadini, l’assemblea per la presentazione dei lavori di riqualificazione del centro storico del paese. I lavori avranno inizio il 10 gennaio. C’erano il vicesindaco e assessore ai lavori Pubblici Lilia Benini, l’assessore ai paesi collinari Luca Simoncini, i tecnici comunali ingegner Serena Talamucci e ingegner Barbara Sarti (quest’ultima sarà il direttore dei lavori) e due rappresentanti della ditta Castorani di Bibbona che eseguirà l’intervento. «Un intervento — è stato sottolineato — che rappresenta il primo lotto di un più ampio progetto che prevede la riqualificazione di tutto il tratto di via Ricasoli compreso tra piazza della Chiesa e piazza Cavour, includendo alcune traverse pedonali. «I lavori del primo lotto — ha spiegato la Talamucci — avranno un costo di 600mila euro ed interesseranno un tratto di via Ricasoli e la scalinata di via della Vignatteria. L’obiettivo è duplice: conferire alle strade, attraverso la pavimentazione in pietra, un aspetto più consono ad un centro storico di qualità e risistemare gli impianti, in particolare le fognature nere e bianche». Ricordiamo che invece l’illuminazione pubblica è stata oggetto di completo rifacimento circa due anni fa. «I LAVORI — ha spiegato la Sarti — inizieranno con la rimozione dell’asfalto ed il rifacimento delle fogne. Una volta aperti gli scavi vorremmo sanare tutte le situazioni precarie che troveremo. Seguirà poi la fase della posa in opera delle pietre. Utilizzeremo una pietra extraforte del tipo “colombino” in tre diversi formati da posizionare sia ortogonalmente che verticalmente per dare più movimento alla strada; in più ci saranno delle specchiature di lastre di pietra di travertino colore chiaro, inclinate rispetto all’asse stradale, per dare una sensazione di maggiore ampiezza della carreggiata. Sulla scalinata di via della Vignatteria sostituiremo i mattoni danneggiati e rifaremo i pianerottoli con la stessa pietra usata per la pavimentazione di via Ricasoli». PER LIMITARE i disagi della popolazione durante i lavori che andranno avanti per circa otto mesi il Comune ha stabilito di suddividere l’intervento in due fasi, lavorando prima su una metà della strada e poi sull’altra metà, in modo da lasciare la possibilità di transitare con le auto. Trattandosi di strade molto strette ovviamente il transito sarà a vista e limitato al carico e scarico di merci e persone. Da parte della cittadinanza tante domande, soprattutto in relazione alla scarsità dei parcheggi, al rispetto dei tempi per l’esecuzione dell’intervento e ai successivi due lotti di lavori che — hanno spiegato gli assessori — sono previsti rispettivamente per il 2012 ed il 2013. «E’ nell’interesse di tutti — hanno sottolineato — fare un buon lavoro. Da parte del Comune c’è la piena disponibilità ad ascoltarvi per segnalazioni o problemi». Un appello infine alla collaborazione da parte dei privati che si affacciano lungo le strade interessate ai lavori. Nella foto: scorcio di Gabbro

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IL TIRRENO Pagina 4 - Pistoia COMUNE Polemica in consiglio sulle cauzioni PISTOIA. Rapporti con Publiacqua. «Il consiglio dovrebbe rivedere gli accordi stipulati con l’azienda - ha detto Berti, capogruppo dei Comunisti per Pistoia -. Aumentare le tariffe e chiedere anticipi in una situazione come questa non è ammissibile”. Geri, consigliere dei Verdi, ha ricordato che il suo gruppo ha presentato sull’argomento una interpellanza urgente. Betti, capogruppo Idv, si è associato a Berti e Geri: «La domiciliazione bancaria imposta è testimonianza dell’incapacità del tanto magnificato gestore privato di contrastare la morosità. Si fa pagare alla parte più debole della società. Si picchia sulle persone che non hanno nemmeno la possibilità di avere un conto in banca». Margherita Semplici (An-Pdl), ha sostenuto la necessità e l’urgenza di convocare la sesta commissione consiliare.

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