rassegna 03-12-12

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ANNO 66 NUMERO 334 www.ilgiornaledivicenza.it LUNEDÌ 3 DICEMBRE 2012 € 1,20 Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza GT17777 modulo sostituzione vasca LA DOCCIA AL POSTO DELLA VASCA IN UN SOLO GIORNO! Idea è un sistema completo di alta qua- lità, creato per chi richiede una comoda ed elegante doccia, nello spazio della vecchia vasca da bagno, in tempi rapidi e costi certi. Chiama lo 0445 526359 e riceverai tutte le informazioni che desideri sui nostri servizi. L’ORIGINALE DA OGGI IN EDICOLA DELIZIE di NATALE stampo in silicone + libro A richiesta a soli € 8,80 9HRLFTB*bgjaab+[M\L\C\A\D EDIZIONE DEL LUNEDÌ Contrà Carpagnon, 9 Tel. 0444 545414 VICENZA Viale Fusinato, 154 Tel. 0444 545448 VICENZA GZ02974 BASSANO Lebaby gang seminanopaura incentrocittà SANDRIGO Travolto sullestrisce Ègrave I NODI DELLA POLITICA. Al ballottaggio il leader Pd centra il 60%. L ’avversario: «Era giusto provarci» Il “ciclone Bersani” su Renzi RibaltoneaVicenza:prevaleilsegretario,cheintuttoilVicentinoottieneil52% VALLI DEL PASUBIO. Nessun ferito. L ’unico alpinista in zona ha dato l’allarme Cinquemilatonnellate franano dal Cornetto di GIANCARLO MARINELLI f PAG 6 e 7 f PAG 2 VICENZA. Ieri a tarda sera al “Palladio” a Settecà Centrocommerciale Cassafortesparita di FEDERICO GUIGLIA Mundial ’82, l’inizio della fine LA MAPPA DEL VOTO NEL VICENTINO Bassano,ValdagnoeSchioconilleader ArzignanoeThienescelgonol’avversario IL DIBATTITO NEL CENTRODESTRA Alfano:«Irrilevantiserestiamodivisi» ElaLegariproponeildialogo Il risultato delle primarie del cen- trosinistra è netto. Il “ciclone Ber- sani” spazzia via Matteo Renzi. Al segretario del Pd quasi il 61% dei voti, al sindaco di Firenze il 39.9%. Ribaltone a Vicenza: si af- ferma Bersani. f PAG 3 e 6,7 I carabinieri al Centro di Settecà UnboatoeunpezzodelPasubiocrollaalVajoStretto È stato bello aver assistito al duello televisivo tra il candidato per Palazzo Chigi, Pierluigi Bersani, e Matteo Renzi, lo sconfitto di successo. Attraverso quel botta e risposta in cui s'è parlato di politica in modo civile e con due diverse visioni delle cose, è stato posto il primo mattone sotto la nascente terza Repubblica. Così dev'essere per tutti e per sempre: autentica contrapposizione di idee e di programmi, perfino in politica estera, ma alla fine la sensazione in chi guardava è che nessuno dei due contendenti avrebbe rappresentato un passo indietro per l'Italia. L'eccezionalità di una politica finalmente normale, dove il torto e la ragione non si dividono più con il confine dell'ideologia-di qua la destra, di la la sinistra-, ma con le soluzioni proposte sui problemi grandi e piccoli, dalle strategie planetarie all'Imu (seconda rata) da pagare. La sensazione, dunque, d'avere a che fare con una politica responsabile di quello che s'impegna a fare. Ma c'è anche una seconda considerazione che suggerisce il ballottaggio appena archiviato. Di nuovo abbiamo assistito a un verdetto con due vincitori, e non soltanto col pur trionfante Bersani. Anche Renzi può rivendicare d'aver combattuto una nobile battaglia da Davide fiorentino contro il Golia di partito, e di aver raggiunto-in queste condizioni- un risultato notevole. Ma pure d'aver dato la sveglia al resto del mondo politico. Da oggi nulla sarà più come prima. Se il dilaniato centro-destra è ora costretto a parlare di primarie, se i giovani-vecchi soloni del Centro (Pier Casini, per non far nomi) sono spinti a invocare e aprirsi alla "società civile", se lo stesso Beppe Grillo ricorre alle primarie via web, insomma se l'antica e nuova politica si sta rimettendo in discussione, il merito è del ciclone-Renzi e del segnale che gli italiani hanno dato, appoggiandolo. Appoggiandolo, pur sapendo della partita impossibile, perché la si disputava sul campo del Pd e del suo leader uscente e rassicurante, il piacentino e piacevole Bersani. Eppure, Renzi ha rottamato una certa idea di politica che non riguarda soltanto il centro-sinistra, ma il futuro dell'Italia. Il suo “mettersi in gioco” dichiarando che non accetterà “poltrone di consolazione”, è uno stimolo per tutti. Impari la lezione soprattutto il centrodestra, che ancora sfoglia la margherita (Berlusconi si candida o non si candida?). E la impari anche Bersani: è la sinistra che cambia o che è indotta a cambiare, quella che può candidarsi alla guida dell'Italia con maggiore forza, senza temere il fenomeno-Grillo, le acrobazie centriste o i ripensamenti del Cavaliere. Terza repubblica ormai in cantiere f FERRARO PAG 19 f PAG 17 CALCIO SERIE A Napoli avanti con Cavani Inter su autogol f PAG 23 CHAMPIONS LEAGUE La Juve vola a Donetsk basta fare un punto f PAG 22 Hanno rotto una serratura sul re- tro, hanno raggiunto gli uffici del noto negozio di abbigliamento e di calzature sportive e sono riu- sciti a portare via la cassaforte, che conteneva l’incasso della giornata. È accaduto ieri sera al centro “Palladio” di Vicenza est, dove una banda ha colpito il pun- to Cisalfa. f PAG 14 Quattro fratelli sono rimasti se- riamente intossicati dal monossi- do di carbonio che si sarebbe spri- gionato da una stufa a legna. È accaduto ieri nel tardo pomerig- gio a Recoaro alla locanda Oban- te, dove una ragazza e i tre fratelli piccoli hanno avvertito nausea e forti mal di testa mentre erano al- l’interno dell’appartamento di fa- miglia. f NERI PAG 15 RECOARO. In trattoria Intossicati dall’ossido di carbonio La ferita che s’è aperta nel Cornetto: sono franate cinquemila tonnellate f CUCOVAZ e MAGRIN PAG 14 P arola di Zico: “La vittoria del- l’Italia ai mondiali del 1982 è stata l’inizio della fine del cal- cio”. Da lì in poi, il gioco è dive- nuto un affare per tignosi mediani spacca gambe; una triste tenzone tra scarponi che sanno correre ma non dribblare; per colpa di Bearzot, nessu- no, negli oratori, ha più insegnato ai pargoli ad usare entrambi i piedi per calciare, ma tutti hanno provato ad in- ventare il terzo polmone per non far sentire loro la fatica. È colpa dell’Italia catenacciara se il Milan preferì Rjikaard a Borghi, se la Juve si è privata di Del Piero e si è tenu- ta Marchisio, se De Rossi è “tatticamen- te” più importante di Totti. “Avessimo vinto noi - sostiene Zico - il calcio oggi non sarebbe così brutto”. Poteva esser- ci la fantasia al potere. Noi invece ci ab- biamo messo i fabbri. Per Zico, dopo la debacle in Spagna, anche il calcio cario- ca cambiò; gli allenatori iniziarono a schierare anche cinque difensori in un colpo solo; se prima un calciatore che passava la palla indietro al portiere ve- niva fischiato da tutto lo stadio, all’im- provviso divenne “un giocatore moder- no”: un Collovati di Copacabana o un Furino di Rio. Si racconta che Bruno Conti, l’anno prima di diventare cam- pione del mondo, in vacanza con la fa- miglia a San Paolo, si fermò in una fave- la e improvvisò una partitella con dei ragazzini del posto. I suoi compagni di squadra, dopo averlo visto maneggiar palla, gli chiesero educatamente: “Scu- sa, ti va di stare in porta?”. Sabato sera, nel derby di Torino, ho sentito i fischi che hanno accolto il fu- nambolico Giovinco. Provenivano dai suoi; dalla curva juventina. Poi ho visto l’entrata assassina di Glik su Giaccheri- ni. E ho pensato: Zico ha ragione.

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ANNO66NUMERO334 www.ilgiornaledivicenza.it LUNEDÌ3 DICEMBRE 2012 €1,20

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Contrà Carpagnon, 9Tel. 0444 545414

VICENZA

Viale Fusinato, 154Tel. 0444 545448

VICENZA

GZ02974

BASSANO

Lebabygangseminanopauraincentrocittà

SANDRIGO

TravoltosullestrisceÈgrave

INODIDELLA POLITICA.AlballottaggioilleaderPdcentrail60%.L’avversario:«Eragiustoprovarci»

Il“cicloneBersani”suRenziRibaltoneaVicenza:prevaleilsegretario,cheintuttoilVicentinoottieneil52%

VALLI DELPASUBIO. Nessunferito. L’unicoalpinista in zonahadato l’allarme

CinquemilatonnellatefrananodalCornetto

di GIANCARLO MARINELLI

f PAG6 e7 f PAG2

VICENZA. Ieri atarda sera al “Palladio” aSettecà

CentrocommercialeCassafortesparita

di FEDERICO GUIGLIA

Mundial ’82, l’inizio della fine

LAMAPPADELVOTONELVICENTINO

Bassano,ValdagnoeSchioconilleaderArzignanoeThienescelgonol’avversario

ILDIBATTITONELCENTRODESTRA

Alfano:«Irrilevantiserestiamodivisi»ElaLegariproponeildialogo

Ilrisultatodelleprimariedelcen-trosinistraènetto. Il“cicloneBer-sani” spazzia via Matteo Renzi.Al segretario del Pd quasi il 61%dei voti, al sindaco di Firenze il39.9%.RibaltoneaVicenza: siaf-ferma Bersani. f PAG3 e 6,7

Icarabinieri alCentro diSettecà

UnboatoeunpezzodelPasubiocrollaalVajoStretto

Èstato bello aver assistito al duellotelevisivo tra il candidato per PalazzoChigi, Pierluigi Bersani, e Matteo Renzi,lo sconfitto di successo. Attraverso quelbotta e risposta in cui s'è parlato di

politica in modo civile e con due diverse visionidelle cose, è stato posto il primo mattone sotto lanascente terza Repubblica. Così dev'essere pertutti e per sempre: autentica contrapposizione diidee e di programmi, perfino in politica estera, maalla fine la sensazione in chi guardava è chenessuno dei due contendenti avrebberappresentato un passo indietro per l'Italia.L'eccezionalità di una politica finalmentenormale, dove il torto e la ragione non si dividonopiù con il confine dell'ideologia-di qua la destra,di la la sinistra-, ma con le soluzioni proposte suiproblemi grandi e piccoli, dalle strategieplanetarie all'Imu (seconda rata) da pagare. Lasensazione,dunque, d'avere a che fare con unapolitica responsabile di quello che s'impegna afare.Ma c'è anche una seconda considerazione che

suggerisce il ballottaggio appena archiviato. Dinuovo abbiamo assistito a un verdetto con duevincitori, e non soltanto col pur trionfanteBersani.Anche Renzi può rivendicare d'avercombattuto una nobile battaglia da Davidefiorentino contro il Golia di partito, e di averraggiunto-inqueste condizioni- un risultatonotevole. Ma pure d'aver dato la sveglia al restodel mondo politico. Da oggi nulla sarà più comeprima. Se il dilaniato centro-destra è ora costrettoa parlare di primarie, se i giovani-vecchi solonidel Centro (Pier Casini, per non far nomi) sonospinti a invocare e aprirsi alla "società civile", se lostesso Beppe Grillo ricorre alle primarie via web,insomma se l'antica e nuova politica si starimettendo in discussione, il merito è delciclone-Renzi e del segnale che gli italiani hannodato, appoggiandolo. Appoggiandolo, pursapendo della partita impossibile, perché la sidisputava sul campo del Pd e del suo leaderuscente e rassicurante, il piacentino e piacevoleBersani.Eppure, Renzi ha rottamato una certaideadi politica che non riguarda soltanto ilcentro-sinistra, ma il futuro dell'Italia. Il suo“mettersi in gioco” dichiarando che non accetterà“poltrone di consolazione”, è uno stimolo pertutti. Impari la lezione soprattutto il centrodestra,cheancora sfoglia la margherita (Berlusconi sicandida o non si candida?). E la impari ancheBersani: è la sinistra che cambia o che è indotta acambiare, quella che può candidarsi alla guidadell'Italia con maggiore forza, senza temere ilfenomeno-Grillo, le acrobazie centriste o iripensamenti del Cavaliere. •

Terza repubblicaormai in cantiere

f FERRARO PAG19

f PAG 17

CALCIOSERIEA

NapoliavanticonCavaniIntersuautogol f PAG23

CHAMPIONSLEAGUE

LaJuvevolaaDonetskbastafareunpunto f PAG22

Hannorottounaserraturasulre-tro,hannoraggiuntogliufficidelnoto negozio di abbigliamento edi calzature sportive e sono riu-sciti a portare via la cassaforte,che conteneva l’incasso dellagiornata. È accaduto ieri sera alcentro “Palladio” di Vicenza est,doveunabandahacolpitoilpun-to Cisalfa. f PAG14

Quattro fratelli sono rimasti se-riamenteintossicatidalmonossi-dodicarboniochesisarebbespri-gionato da una stufa a legna. Èaccaduto ieri nel tardo pomerig-gio a Recoaro alla locanda Oban-te,doveunaragazzaei tre fratellipiccoli hanno avvertito nausea efortimalditestamentreeranoal-l’internodell’appartamentodifa-miglia. f NERI PAG15

RECOARO. Intrattoria

Intossicatidall’ossidodicarbonio

Laferita ches’è apertanel Cornetto:sono franatecinquemilatonnellate f CUCOVAZ eMAGRIN PAG14

Parola di Zico: “La vittoria del-l’Italia ai mondiali del 1982 èstata l’inizio della fine del cal-cio”.Da lì inpoi, il giocoè dive-

nuto un affare per tignosi medianispacca gambe; una triste tenzone trascarponi che sanno correre ma nondribblare; per colpa di Bearzot, nessu-no, negli oratori, ha più insegnato aipargoli ad usare entrambi i piedi percalciare, ma tutti hanno provato ad in-ventare il terzo polmone per non farsentire loro la fatica.È colpa dell’Italia catenacciara se il

Milan preferì Rjikaard a Borghi, se la

Juvesi è privata diDel Piero esi è tenu-taMarchisio, seDeRossiè“tatticamen-te” più importante di Totti. “Avessimovinto noi - sostiene Zico - il calcio ogginon sarebbe così brutto”. Poteva esser-ci la fantasiaalpotere.Noi invececiab-biamo messo i fabbri. Per Zico, dopo ladebacleinSpagna,ancheilcalciocario-ca cambiò; gli allenatori iniziarono aschierare anche cinque difensori in uncolpo solo; se prima un calciatore chepassava la palla indietro al portiere ve-niva fischiato da tutto lo stadio, all’im-provvisodivenne“ungiocatoremoder-no”: un Collovati di Copacabana o un

Furino di Rio. Si racconta che BrunoConti, l’anno prima di diventare cam-pione del mondo, in vacanza con la fa-migliaaSanPaolo,si fermòinunafave-la e improvvisò una partitella con deiragazzini del posto. I suoi compagni disquadra, dopo averlo visto maneggiarpalla, gli chiesero educatamente: “Scu-sa, ti va di stare in porta?”.Sabato sera, nel derby di Torino, ho

sentito i fischi che hanno accolto il fu-nambolico Giovinco. Provenivano daisuoi;dallacurva juventina.Poihovistol’entrataassassinadiGliksuGiaccheri-ni. E ho pensato: Zico ha ragione.•

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FedericoGinatosi dichiarasuperpartes.In fondo èilsegretarioprovincialeesi èoccupatosoprattuttodellequestioniorganizzativediquesteprimarie.Maalcunecosele vuole dire:«Voglioscusarmiprima dituttocon chinonèriuscito avotare enon èstatoaccettato,abbiamoricevutotroppe mail,ci hannointasatoi server. Tuttoquellochepotevamofare loabbiamofatto, abbiamo perfinocercatodirisponderea unoa uno».

Comunquedal suo puntodivista«queste primarie sonostateungranderisultato,al dilàdellepolemiche. Ungrandelavoroeuna grandefatica.Infondonon siamomicailministerodell’Interno.mahannopartecipato a questaorganizzazionepiùdi2500

persone,tuttivolontari».Insommaanchese nonc’è più

l’organizzaizonedel vecchio Pci,sembranotutticontenti. I fattoriniarrivavano con gliscatoloni,tiravano fuori le bustecon leschededai variComuni, i volontarisegnavanosu unlibrone verbali,registrieschede.Poi la firmaelabustaveniva distribuitaa chidoveva contare. •AL.MO.

© RIPRODUZIONERISERVATA

Ilsegretario provincialeGlisfidanti

O

O

CRONACADIVICENZATelefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: [email protected]

Nellasededel Pd provinciale

47,6%MATTEORENZI

Losfidantenon è riuscitoaconfermareilbuon exploit delprimoturno.Unpo’ ovunque nelVicentino,MatteoRenzisubisceilritorno difiamma diPierluigiBersani,che si imponeancheaVicenza, lacittà dellasuaportavoceAlessandraMoretti

Ginato:«Midevoscusareconchièstatorifiutato»

Ilproverbiodelgiorno

CollaborareconRenzi?BersanihaautorevolezzaecapacitàditeneretuttiunitiALESSANDRA MORETTIPORTAVOCEDIBERSANI

SperocheilvincitoresappiafaretesorodiquellochehaportatoRenziACHILLEVARIATISINDACODIVICENZA

ASCHIO. Il leadercapovolgeil risultatodel primo turnoesi impone

Irenzianisiconsolano«Moltigiovanicoinvolti»

MorettiaRomasalesulpalcoconiltrionfatore«Èunleaderchetrasmettegrandeentusiasmo»Variati:«Renzihaavvicinatopureilcentrodestra»

Sara PanizzonSCHIO

Al ballottaggio Schio ha sceltoBersani. Sono stati 2.311 i vo-tanti alle urne per il secondoturno delle primarie del cen-trosinistra. Bersani ha ricevu-to1.232consensi,mentreRen-zi 1074, con 5 astenuti. Rispet-toallevotazioni delprimotur-nosièriscontratouncalotota-le del 9,7% dei votanti. Le ope-razionidivotosisonosvoltere-golarmente e in modo scorre-vole grazie al lavoro di unano-vantina di volontari. Tra i sei

seggi presenti in città il mag-gior numero di votanti è statoregistrato a Magrè con 601 vo-ti seguito dal seggio presentenella galleria dell'ex LanificioConte con 559 voti. GiuseppeBerlatoSella,consigliereregio-nale del Pd afferma: «L'af-fluenza ai seggi dimostra co-me gli scledensi ci tengano adesprimere la loro opinione. Inquestosecondoturnosonosta-te ammesse al voto una venti-na di persone che non hannopotuto registrarsi all'albo de-gli elettori entro il 25 novem-bre». Alessandro Pozzan, se-

gretariodelcircoloPddiSchioafferma:«RenzieBersanirap-presentano innovazione edesperienza, queste primarie sisono distinte anche nella Pro-vincia di Vicenza per la vogliadi cambiamento espressa da-gli elettori, ma l'obiettivo co-mune per il partito restano leamministrative».EmiliaLaugelli, esponentedelPd di Schio afferma: «È emer-sa una voglia di cambiamentodaparte dei cittadini. La vitto-ria, al primo turno, di Renzi incittà ha espresso una nuovasfumatura nel quadro politicoscledense. Renzi ha lanciatoun segnale al partito su comeorganizzarsi per le prossimeamministrative: usando i so-cial network ha ottenuto ri-scontri immediati anche daigiovani».•

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AVALDAGNO.Ha prevalsocon528 voti su426

Ribaltone,ilsegretariostaccanettoilsindaco

Alessandro Mognon

Lascenapiùbelladellaserata-ballottaggio nella sede del PdvicentinoèquandoilrenzianoDiego Marchioro guardandoil suo tablet urla «È pareg-gio!».Sigiranotutti,bersania-ni atterriti: «Pareggio?»; «Masì, Fiorentina-Sampdoria2-2...». Grande risata. Tantooramaiidatieranoquelli:Ber-sani 60 e Renzi 39 come datonazionale, Bersani 52 e Renzi47 nel Vicentino che diventa56 a44 incittà. Partiamo dalledichiarazioni dei non-presen-ti: Achille Variati parla via Fa-cebook: «Complimenti a Ber-sani per la bella vittoria: lo so-sterremo lealmente nella sfi-da più importante, quella perla guida del Paese. E spero cheBersani sappia fare tesoro diquello che ha portato MatteoRenzi: passione, entusiasmo,capacità di rinnovare linguag-gio e idee, capacità di far avvi-cinare alla nostra parte politi-ca i tanti delusi del centrode-stra. Credo che dalle molte ebelle novità di questa campa-gna il Pd non potrà, e speronon vorrà, tornare indietro. Eadessocoraggio, uniti allame-ta! Serviranno il cuore e la te-stadituttiperrestituireall'Ita-lia, dopo i tristi anni berlusco-

niani e l'assai poco democrati-ca parentesi "tecnica", un go-verno che abbia l'audacia del-lasperanzae l'intelligenzadel-la concretezza».Alessandra Moretti parla via

telefono da Roma con il sotto-fondodellegridadeibersania-ni: «Grande soddisfazione,grande segretario. Trasmetteentusiasmo e autorevolezza. Esono felice anche per Vicenza,lagentehacapito.Collaborarecon Renzi? Bersani ha la capa-cità di tenere tutti uniti». Mala dichiarazione su Renzi piùbravo a trovare finanziatori,vogliamo già farli arrabbiare?«Unabattuta,peròlasuacam-pagna è stata più costosa. Amene hannodette tante, altrochequesta...».Torniamo nella sede del Pd

di via dell’Oreficeria. Ci sono itavoli per raccogliere le bustedalle varie zone del Vicentino.Tutti volontari, giovani, don-ne. In una saletta a parte il se-gretario provinciale FedericoGinatoe ilconsigliereregiona-le Stefano Fracasso con felpada teenager mettono i datidentro a un portatile.Prime dichiarazioni. Anto-

nio Dalla Pozza, pro-Renzi,scherza amaro: «Adesso met-tiamo tutti la suoneria del cel-lualre con Bandiera Rossa?».Ilvoto?«Beh,chi eravenutoal

primo turno è tornato. Certose chi voleva votare avesse po-tuto... Nel mio seggio almenouna decina di persone è statarepinta, ho convinto io ad ac-cettarne uno che ha portato ilpassaporto per dimstrare cheal primo turno era all’este-ro...». Mattia Pilan, vendolia-no: «Un buon viatico. E quellidi sinistra sono andati tutti avotare. Le intese adesso? Ve-dremo alla prova dei fatti».Intanto arrivano le schede

dai vari paesi: Fracasso legge,il segretario provinciale Fede-ricoGinatoscrive.«Maquestadi Trissino è vuota, che è suc-cesso?».Evaiacontrollare.In-tantoarrivanoi“fattorini”congli scatoloni: fuori le buste, ivolontari devono segnare ver-bali, registri, schede. Poi si fir-maesipassaachicontaedivi-de.Diego Marchioro, altro ren-

ziano,parladi«avventurabel-lissima. Certo le differenze cisono, ma ora bisogna portareil centrosinistra al Governo.Quantoalvotolocale,perRen-zi qui è un risultato notevole.E Bersani dovrà tenerne con-to». Stefano Poggi, portavocedel comitato Vicenza per Ber-sani: «Un dato chiaro, in cittàe anche in provincia. E senzatensioni, oggi erano tutti vo-lontari, si aiutavano tutti, nonpenso ora ci saranno logichespartitorie. E Variati pro Ren-zi non preoccupa: non era uncongresso, erano primarie».Ma perché un giovane sostie-ne il “vecchio” Bersani?: «Per-ché non serve cambiare faccema idee e formule».In una saletta si mangia pan

biscotto, sopressa e spuman-te. Poi tutti davanti al maxischermo a sentire Bersani e laMoretti. Il segretario cittadi-no Enrico Peroni dice che«adessocontal’unitàdelparti-to e vincere a marzo». Fracas-so parla di «primarie vere, orac’èuncandidatopremierlegit-timato. PerchéRenzi è forte inVeneto e Vicentino? Perchéqui siamo più moderati. Ma èunaricchezza per il Pd».•

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LEPRIMARIE. Inprovinciaalballottaggio perscegliereil candidatopremier del Pd vota il90 percento dichisi era presentato alprimo turno

AncheaVicenzavinceBersani

Ilseggio allestitoall’auditorium Canneti incentrostorico.COLORFOTO Leoperazionidi spoglio

Infilaai seggi.FOTO PANIZZON

Luigi CentomoVALDAGNO

Ribaltate le indicazioni del-l’elettoratoformulatedomeni-ca scorsa. Ieri i votanti valda-gnesi hanno scelto Bersaniche ha ottenuto 528 voti con-tro i 426 di Renzi. Questo è ilrisultato delle votazioni chehanno coinvolto 954 elettori;mentre il totale della prece-dente domenica è stato di

1036.Il responsabile della sezione

elettorale di Valdagno, EnricoFabris, ha riferito che «comeuna settimana fa, ieri mattinaalle8nelseggiodiviaGaetanoMarzotto sono state le stessedue persone a votare. Singola-recoincidenzachehadato ini-zio alla giornata elettorale chesi è sviluppata con ordine.L’iniziativa è stata organizzataper coinvolgere direttamentegli elettori».E la risposta è arrivata dai

954 votanti, che hanno datomaggior forza a Bersani attri-buendogli un distacco di 102punti. Fabris riferisce che so-

nostatesolounadecinaleper-sonenonammessealvotoper-ché non in regola con la docu-mentazionerichiestadalcomi-tato provinciale. Al contrarioundici elettori nuovi sono sta-ti ammessi al voto perché ave-vanoottemperatoalledisposi-zioni emanante nei giorniscorsi.Per l’allestimento della sede

per il voto e per far funzionarela macchina nelle varie fasi diassistenza agli elettori sonostate impiegate a Valdagno 25persone.A Montecchio Maggiore ha

vinto Bersani (349 voti controi315diRenzi),mentreadArzi-gnano ha prevalso nettamen-te il sindaco di Firenze (462contro 370).(hacollaboratoCinziaCeria-

ni).•© RIPRODUZIONERISERVATA

Sorpresa ad Arzignano,dove il candidato piùgiovane ha prevalsodi quasi cento preferenze

Piazza Umberto I°, 43 - Sarego (VI)

GT17762

52,4%PIERLUIGIBERSANI

Ilsegretario èriuscito aribaltarealballottaggioilrisultatodel primoturno,chenelVicentino(incontrotendenzarispettoall'andamentonazionale) loavevacollocato alsecondoposto,dietro ilsindaco diFirenzeMatteo Renzi

Sevuoifartiunnemico,prestasoldia qualcuno.

IL GIORNALE DI VICENZALunedì 3 Dicembre 20126 Cronaca

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33.397IVICENTINI ALVOTOPERILPRIMOTURNO

Nelprimo turno,unasettimanafa,erano andatiavotare piùdi 33 milavicentinicheavevanoperòpotutosceglierefraicinquecandidati; oltreaBersanieRenzi, Vendola,Puppatoe Tabacci.

30.032IVOTANTI VICENTINIALBALLOTTAGGIO

Intutta laprovincia, leprimariedel Partitodemocraticohannosuperatoalballottaggiolasogliadei 30mila voti,conunapercentuale dell’89,9rispettoalprimoturno didomenicascorsa.

L’affluenza

PaoloMutterle

Affluenzaincalodicirca il10-15per cento rispetto alprimoturnonel Thienese.Pochirespingimentievotantimancatidelusimacomprensivi,almenosecondoi volontaripiddininei vari seggi.Anche ierihavintoRenzi quasidovunque;nona Villaverla, doveBersaniribaltail match diandataeprevaledimisura, 126 a 125.

Nelleurne diThiene(inbibliotecaeal Santo)trionfa ilRottamatorecon 475 voticontroi 391 delSegretario. Matra“renziani” e“bersaniani”c’èarmonia.«Abbiamo dovutodiredinoauna decinadipersonechevolevanopartecipare purnonessendoregistrate»,raccontalo scrutatoreFilippoCarollo,chefa iltifoper ilsindacofiorentino. «Peccato,èsemprebruttonegare uneserciziodidemocrazia,ma leregoledelresto erano chiare.Soloin duesi sono arrabbiati:unovolevavotare Renzi el’altroBersani.Apartequesto, tuttoèfilatoliscio ele codesisonoformatesoloquando la gentesifermava a chiacchierare».

Laprimapunta delPdthieneseAndreaZorzanstava

invecedallaparte delcandidatosenior,ma nonsi stracciale vestiperil successodi Renziin città.«Èstatoimportante intercettare unanecessitàdicambiamentodapartedelnostro elettorato,esigenzacheorasperoBersaniandràadattivare».

Qualchescambio diopinionetragliesclusi dal votoanchea Zanè,testimoniaGianfrancoSossella,«masempre con tonipacati. Èstatosufficiente spiegareilregolamentocheinalcuni casinonerastato compresobene».

Neipaesi il caloèstato menosensibile:moltoalta lapercentualedi elettoriche sièripresentataai seggi.«Le dodicipersoneche abbiamodovutorespingerea Zugliano, suquasi300,sono statemoltocorretteenonhannomossorimostranzeparticolari.Alprimo turnoeranostati317», conferma ilrappresentantedizona MassimoElipanni.Medie similiancheaMontecchioPrecalcino.«Unanuova elettrice giovanenonhapotutovotare poichénoneraregistrata-racconta DiegoRetis-.Dispiace,perché unodeisignificatidi questeprimarie èdiavvicinarei giovani allapolitica.Macihapromessoche torneràallaprossima occasione». •

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NelThienese

VinceilRottamatoreVotantiovunqueincalo

NELBASSANESE. Cala l’affluenza alleurne. TensioneaMarostica

LarivincitadiPierluigi«Votatodaivendoliani»

DialettandoStoriediSanti

A Bassano, Marostica e in Val-brenta Bersani vince il duellocon Renzi. Un risultato checontraddice quello del primoturno delle primarie del Pd,quando il sindaco di Firenzehafuroreggiatointuttoilcom-prensorio.Sono stati 1908 gli elettori

del centrosinistra ad essersipresentatineidueseggiallesti-ti a Bassano. Si è verificataquindi una flessione rispettoalprimoturno,quandohannovotatoin2151: l’11.3%inmeno.Su 1908 votanti, ben 1022 votisono andati a Bersani (53.5%),

883 invece a Renzi (46.2%). Cisono state anche due schedenulle e una bianca. Nel seggioallestito per la sinistra Brenta,in sala Tolio, hanno votato1291 elettori: 709 voti per Ber-sani (54.9%) e 579 (44.8%) perRenzi. In destra Brenta, in sa-la Angarano, 617 votanti: 313per Bersani (50.7%) e 304(49.2%) per Renzi.A Marostica si sono avuti

636 votanti, rispetto ai 703 delprimo turno: 340 voti a Bersa-ni(53.4%)e296(46.5%)aRen-zi. Qui si sono verificate alcu-ne situazioni imbarazzanti:

dei potenziali elettori si sonopresentati senza il permessodella commissione provincia-le e non hanno potuto espri-mere la propria preferenza.Anche in Valbrenta ha vinto

Bersani tra i 301 elettori delcentrosinistrachesisonoreca-ti nel seggio unico di Carpanè,una flessione di 23 unità ri-spetto a domenica scorsa,quando si sono presentati in324. Bersani ha portato a casa182 voti (60.4%), mentre Ren-zi 119 (39.5%).Il coordinatore del Pd bassa-

nese,Giovanni Reginato, spie-gal’unicachiavedi letturapos-sibile della vittoria di Bersani.«Tutti i voti in precedenza an-dati a Nichi Vendola e a LauraPuppato-hadetto il coordina-tore - sono stati dirottati suBersani».•E.S.

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Chiara Roverotto

È la domenica delle proteste,dei mugugni, dei “non è possi-bile”. Il ballottaggio diventamotivo di scontro. Per pochi,maquantobastapernoncapi-re.Peraffermare:«Alloravote-rò il Movimento 5 Stelle, que-sta non è democrazia» come èaccaduto nel pomeriggio nelseggiodiviaVaccari inZona7.Del resto, che non fosse ini-

ziata col piede giusto questagiornata decisiva per la sceltadi chi dovrà guidare il Partitodemocraticoalleprossimeele-zioni politiche, lo si era capitodalla vigilia.Solo nel Vicentino c’erano

state 1.870 richieste di ammis-sione al voto, di queste solo 50accettate e i nomi inviati neivariseggidellaprovinciaedel-lacittàdove lepersonepoteva-no accedere. Per il resto nonvalevanoe-mail, impegni, indi-cazioni di altro genere. Non sipoteva votare. Punto. Eppure,un paio tra i dieci elettori “re-spinti” in via Thaon di Revelchesisonopresentati ierimat-tina hanno voluto comunquelasciare nome cognomee scel-ta del candidato. Matteo Ren-zi ,naturalmente. Il sindacodi

Firenze aveva già spopolato alprimoturnoconpiùdel43percentodellepreferenze, lascian-do, invece,PierluigiBersaniin-dietro di qualche lunghezza:35 per cento. Percentuali ri-confermate? «Non lo so - diceGiorgio Allegro, 79 anni , unavita trascorsa come geometradel Comune - al primo turnoho votato Bruno Tabacci, mipiaceva, condividevo pensieri,parole. Ma ora , come faccio amettereilmiofuturonellema-nidiungiovane?Preferiscovo-tare Bersani, più esperto, piùnavigato». Avrebbe votatoRenzi, Giulia Fanton, una gio-vane mamma che domenicascorsa non si è presentata alseggio perché sua figlia stavamale.«Hocercatodiregistrar-mi, ma non è stato possibile.Misonopresentatanellasezio-ne della Zona 6, ma mi hannospiegato che non potevo vota-re perchè non ero registrata.Midispiace,mavabenelostes-so. Le polemiche ora non ser-vono. Basta che il Paese abbiaun guida solida. Certo, comeho già detto preferirei MatteoRenzi». L’affluenza ieri pocodopole12eradipocoinferiorea quella del primo turno: inquasi tutte le sette sezioni cit-tadinesi registravauncalodel

10 per cento. «Siamo comun-que speranzosi - dichiara Re-nato Vivian, presidente delseggio in via Thaon di Revel-rispetto agli elenchi dell’ulti-ma tornata dovrebbero votaresolo otto persone in più, sullabasedelleindicazionicheciso-no arrivate dalla sezione pro-vinciale. E a queste ci attenia-mo». Guai a chiamarla buro-crazia, si tratta di regole, con-diviseevalutatedauncomita-todigarantipresieduto,a livel-lo nazionale da Luigi Berlin-guer, per cui seVicenza si è giàschierata per il “rottamatore”,altri volevano aggiungersi allagià nutrita schiera, ma non ci

sono riusciti. Nel seggio delcentro storico, cinquanta per-sone non hanno potuto intro-durre la scheda nell’urna.«Non erano in regola - spiegaSasha Catalano - e se ne sonoandati arrabbiati, delusi. Enemmeno per noi è stato faci-legestirequestesituazioni:di-re non si può, non è sempli-ce». A spiegare il concetto achiare lettere Matteo Quero,ex consigliere provinciale:«Abbiamo limitato la demo-crazia e questo non si fa». Iltemposcorre, i risultatisiavvi-cinano.Alla finecontanosem-pre e solo quelli.•

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LAGIORNATA.Moltimusi lunghiperladecisione di nonammetterealvotogli aspirantielettoriche non sierano presentatialprimo turno

Decinedirespintiaiseggi:èpolemica

“Ciaro” in veneto significachiaro,limpido eanche rado.“Elgadenti ciaricome un

rastrelo”(denti staccatimoltounodall’altro come irastrelli).

Oggi si festeggiano i santi Francesco Save-rio, Giovanni Nepomuceno, Sofonia profe-ta e Lucio re. Saverio fu uno dei primi setteGesuiti che accettarono la proposta di San-t’IgnaziodiLoyolaedentrònell’Ordine.Lasua

aspirazione era quella di farsi missionario emissionariograndefuperilcoraggioeladedi-zione. Con i confratelli fu anche ospite di Vi-cenza con dimora nel fatiscente oratorio disanPietrod’AlcantaraedaVenezia,dopotan-

te insistenze e dopo aver ottenuto i dovutipermessiraggiunsel’EstremoOriente.Nomi-natorappresentantedelPapainCinaeotte-nutoillasciapassare,nonpotèentrareinquel-l’immensopaeseperchélamortelocolse.

Unballottaggioal“veleno”almenoperchinonhapotutometterelaschedanell’urnaIpresidenti:«Seguiteleregole»

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Alballottaggio hannovotato oltre30 mila vicentini

Votanti in filaavilla Lattes: l’affluenzaè stata ovunquein contenutocalo rispettoal primo turno

Ilvoto aBassano

IL GIORNALE DI VICENZALunedì 3 Dicembre 2012 Cronaca 7

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«Lefognenonreggonoconarginitroppoalti»

Laproposta:pulire gli alvei

Ingergotecnico èla “quotazero”.Èil livellobasedei fiumisoprailquale nonbisognerebbeandare perevitarenon già le esondazioni,mala tracimazionedeitombini,laprimaforma dialluvione.

«Èun’idea- spiegaPellizzari-chelaProvinciaaveva inseritonellasuaprogrammazione epoispedito alla Regioneaffinchèla valutasse. Ilprogettopartedall’idea chenonsipuò continuamentealzaregli arginideifiumi perchécosìfacendosi peggiorailproblemaanzichérisolverlo.Infattiabbiamo fiumichetendonoa diventare“pensili” ecioèsempre piùaltirispetto alterritoriocircostante. Il casotipicodeidanni chetalesistemacomporta èdato dalleacquecherifluiscono dalle

fognatureedescono dai tombini.Inpratica ilsistema fognariocostruitoper smaltirele acque sitrasformanelsuo contrario,quandoil fiume haunlivello piùaltodeitombini stessi.Alpropositosonosacrosante le

protestedinumerosicomitati dicittadinichedenunciano questofenomenosempre piùfrequenteedesteso»,come avvenutodirecenteincontràChioare, incittà.«Paradossalmentele primeesondazioninonavvengono dallatracimazionedegliargini madalreflussodelle acquedelsistemafognario».Secondo Pellizzariunsistemaefficace perovviare alproblemaè«riprendere l’anticatradizionedidragarei fiumi,pulendoil fondo dai depositi cheneinnalzanoil livello elimitanoildeflussodelle acque. Perpassaredalconcetto all’applicazionepraticasi devefissarela quotaottimaledel lettodelfiume (laquotazero, appunto) per trattiomogeneidiciascuncorso d’acquaedintervenire con la puliziaquandoquestolivello superaillimiteprefissato.Inpratica unastraordinariamanutenzione,dacompiersiverosimilmente ogni10,-15annicheconsentirebbeunarazionalegestione deicorsid’acquaeraggiungerebbel’obiettivo dievitareo almenoridurreulteriormenteil rischioidraulico».•

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Unlavorodi rialzo sugli argini

ASSEMBLEASINDACALESERVIZI ASINGHIOZZOMARTEDÌ IN BERTOLIANAIlComuneinformachemar-tedì 4 dicembre dalle 8 alle9.30 potrebbero verificarsirallentamentinei serviziof-fertialpubblicodallabiblio-tecaBertolianaper laparte-cipazione dei dipendentiad un'assemblea sindacaleindetta da Cgil Fp, Cisl Fpse Uil Fpl.

INPIAZZETTASAN BIAGIOORARIOAMPLIATOPERLACORSA ALL’IMUImu:siamplianuovamentel’orario di apertura al pub-blicodello sportellodelSer-vizio delle entrate del Co-mune in piazzetta San Bia-gio.Daoggifinoal17dicem-bre (termine ultimo per ilpagamento della secondarata a saldo) lo sportello sa-rà aperto dalle 8.30 alle 12.

DOPOILMALTEMPOAIMINVITAA TENEREISACCHI DI SABBIAAIM invita i cittadini a nondisfarsidei sacchidi sabbia,anonabbandonarlisuimar-ciapiedi e meno ancora agettarli nei cassonetti. Con-sigliapiuttostodiasciugarliediconservarli.Per ipiùvo-lenterosi, è possibile ripor-tarli in uno degli 11 punti didistribuzione.

AUTOTRASPORTATORIMAULE ALLA GUIDADELLAFAMAR CISALUn vicentino alla guida delsindacato degli Autotra-sporti.Èstatoelettosegreta-riogeneralenazionaledellaFamar Cisal, sindacato cherappresenta l'autotraspor-to, le merci, l'autonolleggioe le rimesse, il trentottenneMirko Maule già segretariodella Cisal di Vicenza.

“LIBERALADOMENICA”LALEGA:NOAI NEGOZISEMPREAPERTI

I parlamentari leghisti Ma-nuela Dal Lago e PaoloFranco hanno sottoscrittola proposta di iniziativa po-polare per l’abrogazionedella totale liberalizzazionedegli orari dei negozi. LacampagnaLiberaladomeni-ca è promossa da Confeser-centi e Federstrada.

Sononecessariezonegolenaliincuiifiumipossanousciredall’alveoPAOLOPELLIZZARIEXASSESSORE PROVINCIALE

breviL’INTERVISTA. Paolo Pellizzari,exassessore alle Risorseidriche dellaProvincia,spiegacome fronteggiarel’allarmeesondazioni nelVicentino

«Unmaxi-bacinodasolononbasta»

Diego Neri

«Il bacino di Caldogno non èla panacea che risolve tutti iproblemi. Una efficace gestio-ne idraulicadel territoriodevepassare da una serie di inter-venti diversi che tengano con-to delle peculiarità del territo-rio stesso. Il Vicentino è parti-colare è molto urbanizzato evanno trovate delle soluzioniche diano più libertà ai fiumiper evitare che esondino e cheprovochino i danni che pur-troppo conosciamo». PaoloPellizzari, exassessoreprovin-ciale alle Risorse idriche, è unagronomo esperto di idrauli-caedhadecisodirenderepub-bliche una serie di riflessioniche aveva portato avanti con ilsuo assessorato in Provincia:ma la loro applicazione prati-ca si è fermata quando l’ente èstato commissariato. «Dicoqueste cose per amore del mioterritorio, non ho alcuna cam-pagna elettorale da portareavanti».

Pellizzari, partiamo da Caldo-gno. Il nuovo bacino sarà suffi-cienteadevitarealpaeseeaVi-cenza città i danni delle ultimeesondazioni?Il nodo idraulico di Vicenza ècosìcomplessochedireall’opi-nionepubblicachebastiunba-cino di espansione per scon-giurare il pericolo idraulico ècomevendere fumo. Intendia-mo, l’invaso è indispensabilema non sufficiente per mette-re insicurezzaVicenzae le ter-re a sud del territorio.

Perché non basta l’invaso?Duenumeri dicono più di tan-te parole. Il primo novembre2010, quando si sono rotti induepuntigliarginidelTimon-chio-Bacchiglione l’espansio-

ne è stata di 40 milioni di me-tri cubi d’acqua. A Vicenzal’esondazioneèstatadialtri10milioni. Il nuovo invaso potràcontenere 3,5 milioni di metricubi d’acqua.

Una goccia nel mare...Non esattamente. Sarebbe co-munque utile a tagliare il cul-minedellapiena.Epoièneces-sario tener presente non soloil ruolo del Timonchio, ma an-che l’enorme portata del Tesi-na-Astico, che sfocia nel Bac-chiglione a sud di Vicenza: ilgiornodiOgnissanti impedìal-le acque del Bacchiglione difluire normalmente a valle.

Cosasipotrebbefareinaggiun-ta?L’ideacheleesondazionivada-no affrontate con invasi, baci-ni o casse di espansione è vec-chia di almeno un secolo. Ser-ve un approccio più moderno,più integrato. La soluzione èdatadall’insieme dipiù inizia-tivechecomeProvinciaabbia-motentatodiproporreallaRe-

gione, con scarso successo.

Alcune proposte?Ben vengano le iniziative delsindaco Variati per Caldogno,odiquellodiTorridiQuarteso-lo che assieme all’Associazio-ne Industriali ha progettatounaltroinvasosulTesina;eco-sì pure l’idea del consigliereMeridio sull’invaso di Meda.Ma se a queste, ad esempio, siriuscisse ad affiancare l’utiliz-zo delle cave di ghiaia dismes-se a Sandrigo, raggiungerem-mo la cifra di una ventina dimilionidimetricubi“stoccabi-li” in attesa del passaggio del-l’onda di piena.

Cosa sono i “bacini diffusi”?La soluzione migliore ai pro-blemi.Èun’ideadell’ordinede-gli Agronomi che avrei volutopresentare all’Unione euro-pea per ottenere dei finanzia-menti, ma non ce n’è stato iltempo. L’idea di partenza èche i nostri fiumi sono ingab-biatidalcementoperchèil ter-ritorio è molto urbanizzato. Ènecessario creare dei bacinidiffusi, cioè delle aree golenalinei tratti agricoli: piccole areein cui il fiume può respirare,indennizzando gli agricoltori.Il cemento aumenta la veloci-tà con cui l’area piovuta arrivaalfiume;perrallentarnelacor-sa, una serie di micro-bacinisarebbero fondamentali. Difatto, in caso di piena il fiumeverrebbe fatto uscire dal suocorso ma in zone pianificateper tempo. D’altronde, è cosìchesi fa nel resto d’Europa.

Che fine ha fatto quel proget-to?Nonsiamoriuscitiadultimar-loprimadelcommissariamen-to della Provincia. Spero chequalcuno lo porti avanti. •

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L’area dove è statoprogettato l’invaso di Caldognoper contenerelepienedelBacchiglione e limitareil rischio dell’acqua altaaVicenza.COLORFOTO ARTIGIANA

«Caldognononèsufficiente,potràcontenere3,5milionidimetricubid’acquacontroi50uscitiilprimonovembre2010.Servonoinvasidiffusi»

Un’immaginedicontràChioare, incentrocittà, allagatadall’acquache escedaitombini

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IL GIORNALE DI VICENZALunedì 3 Dicembre 2012 Cronaca 9

Page 5: rassegna 03-12-12

Diego Neri

Hannorotto unaserratura sulretro,hannoraggiuntogliuffi-cidelnotonegoziodiabbiglia-mentoedicalzaturesportiveesono riusciti a portare via lacassaforte.Èsuccessonellase-rata di ieri al centro commer-ciale Palladio di Vicenza est,dove una banda ha colpito ilpunto Cisalfa.Non cessa l’allarme crimina-

litànelVicentino.Aldi làdellaviolenzacriminaledimostratain alcune drammatiche rapi-ne,afarpauraèilnumeromol-to elevato di furti, concentratinelle ultime settimane. Oltrealle piccole bande di ladri, so-no in azione in città e provin-cia delle batterie di predonimolto organizzati che punta-noall’obiettivogrosso.Comeèavvenuto ieri sera.Inbaseadunaprimissimari-

costruzione, il furto è avvenu-to poco prima alle 23. I malvi-ventiavrebberoraggiuntoilre-trodel complesso commercia-le, ed avrebbero lanciato l’au-to utilizzandola come un arie-te contro una porta che dà di-rettamente nella zona vietataal pubblico. Scardinato l’infis-so,sonoriuscitiapenetrareal-l’internodellastruttura.Quin-di, agendo con molta rapidità,hanno trovato la cassaforte e

l’hannotrascinatadipeso finoall’esterno, caricandola sullaloro macchina. Pur essendouna scatola metallica moltopesante, l’hanno issata sul ba-gagliaioe quindi sono scappa-ti nella notte, prima dell’arri-vo dei responsabili.Subitodopoaverrottolapor-

ta, infatti, i malviventi hannofattoscattarel’allarmecollega-to con gli istituti di vigilanzaprivataecon i responsabili delnegozio, iquali sisonoprecipi-tati al Palladio scoprendo ilfurto. Sonostatiquindi imme-diatamenteinformati icarabi-nieri che hanno compiuto unminuzioso sopralluogo alla ri-cercadi traccee impronteutiliper identificare ibanditi. L’au-to, che pur è rimasta danneg-giata nello schianto e che purtrasportavaunacassafortepe-sante, non sarebbe stata ab-bandonata in zona dalla ban-da.Ilbottinodelcolpodeveanco-

ra essere quantificato. Potreb-be essere ingente, se vi sonostati nascosti i guadagni del-l’apertura domenicale. Ma so-no in corso verifiche.Quello che preoccupa è sem-

mai il fatto che i ladri doveva-noesseremolto informatiper-chè conoscevano evidente-mente la dislocazione degliambienti interni del centrocommercialee lemodalitàper

raggiungere uffici e cassafor-te.Avrebberodecisodientrarein azione nella tarda serata didomenicasperandodiarraffa-re l’incasso della giornata, maunaparte dei guadagni (quellidella mattina) erano stati giàdepositati. Un episodio analo-go era avvenuto in città unasettimana fa, quandoerastatarubata nella notte la pesantis-sima cassaforte di un’auto-scuola,portataviadaunaban-da,maancheaPojanaMaggio-re.E, inprecedenza, furti simi-li erano stati denunciati nelBassanese e nel Thienese. Leindaginipercatturare ibandi-ti sono in corso. •

vademecum L’AFFONDODI FLI

Conteattacca«SulDalMolindaVariatiparolegravi»

PAESAGGIO VENETOStasera,alle20.45,nell’aulafrancescanadelconvento diSan Lorenzo,siterrà unincontro sultema“Dallaciviltà dellavillaaquella della villetta(edel capannone):latrasformazionedelpaesaggioveneto”.RelatoreLuca Matteazzi.OrganizzaSperi.

INVECCHIAMENTO

Peril ciclo diincontri suidirittiumani, oggialle17l’associazioneDiritti deglianzianie da UilPensionatiorganizzanonella sala3delpolo giovanileincontràdelleBarche 55unconvegno sul dirittoallasicurezzasociale dal tema“Dirittoall’invecchiamentoattivo”.

SCUOLADEL LUNEDÌLascuoladel lunedì “DonCarloGastaldello”organizzaperoggi, dalle15.30alle17.30,unincontroconlaproiezionediun film.OrganizzaLucianoCarpoall’internodelcentro civico dellacircoscrizione7inviaVaccari. •

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Èstatadiveltaunaportasulretroconun’autousatacomearieteIlbottinopotrebbeessereingente:indaganoicarabinieri

«La volontà del governo dinon proseguire con la missio-ne e l'attività del commissarioper il Dal Molin merita sicura-mente una riflessione, ma ledichiarazioni del sindacoAchilleVariati(“senonmidan-nolechiavidellabasenevedre-modellebelle")destano piùdiqualche preoccupazione». Lodichiara il coordinatore regio-nale di Futuro e Libertà, Gior-gio Conte, in relazione alle di-chiarazioni del sindaco bericosulmancatorinnovodell’inca-rico affidato per cinque anni aPaoloCosta.Variatihaannun-ciato l’intenzione di protesta-re per la scelta di cancellareunafiguradicollegamentotraVicenza e Roma.«Si tratta forse di un'antici-

pazionedelsindacoprotagoni-sta del taglio delle recinzionidella base americana, armatodiuovamarcecontrogliaddet-ti alla sicurezza? Da Variati misarei aspettato toni più re-sponsabili - attacca Conte -perevitarediprovocarelefran-ge più pericolose e per evitaredi riaprire discussioni ideolo-giche di cui Vicenza non hacertamentebisogno.Èeviden-te che il sindaco, condizionatodall'imminente campagnaelettorale,nonèsoggettodota-todellanecessaria terzietàpersvolgere le funzionidicontrol-lo, proprie del commissario,che vorrebbe assumere. Il tea-trinodellapolitica localeci stapreparandoadaltricolpidico-dadiunantimilitarismodasa-grestia».•

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ALLARMECRIMINALITÀ.Una bandaè penetratanel mega storeCisalfa,nel centro commercialePalladio a Vicenzaest

Cassaforterubatadalnegozio

Icarabinieri cercanotraccedavanti alportone sulretro delPalladio scardinato dai ladri. COLORFOTO

L’interno delmagazzino, conilportone divelto

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IL GIORNALE DI VICENZALunedì 3 Dicembre 2012 Cronaca 13

Page 6: rassegna 03-12-12

IlVajoStrettoèunodeisimbolidellemaestosePiccoleDolomiti

Sonotantele vie dirocciafino al 6˚grado

BepiMagrin

Unodei luoghipiùconosciuti etraipiù frequentatidellePiccoleDolomiti,specialmentecaroall’alpinismoscledense, èil VajoStrettoei suoi pilastri laterali.Lastrettaeregolare fendituradellarocciaben visibiledachi transitasulPian delle Fugazze,appenaprimadelvalicosul latovicentino,fupercorsa la primavoltaindiscesadaOlinto DePretto con laguidaVittorio PozzerdiVallidelPasubionel lontanosettembredel1902.Invecelaprima salitadellostrettissimosolco, davveroimpressionantenellesuelineeverticali, fu effettuatanel1947daRaffaele DalleNogareconGianniConfortoeAntonioRigon.Essidovettero superarelo

sbarramentomedianocostitutoinparticolaredaungran massoincastratotra le duelisce pareticontrapposte,eciò dopoavervintounalisciaeumidapareteoggiattrezzata conuna scalametallicadi7 metri (24scalini)chefacilita dimoltoilpassaggioanchese essorichiede diseguitoall’alpinistaalcunenon facilicontorsioniegiochi diequilibrioperinfilarsi dapprima inunaspeciediantrosotto ilmassosopradettoequindi aggirarlosull’esternocon paurosaesposizioneper guadagnare ilripidissimoma piùfacile pendiosoprastantenon senza averprimasuperatoun altrobrevesaltoroccioso.Il percorsoètalmentesuggestivo ecaratteristicochedovette essereattrezzatoopportunamente visto

ilgradimento deglialpinistichequitrovano oltretuttouna viadirettadaMalgaCornettoversolacimadel Cornettoche siraggiungelungovecchi sentieridiguerraancorainparteattrezzati.Anchei due pilastri lateralicheaffiancanopercosì direl’ingressodelvajo,unodeiquali risultacoinvoltonel gigantescocrollo diierimattina,sono stati oggetti neltempodispeciale interesse deglialpinistiedinparticolare ilpilastroEst fu salito daGianniCavioneAntonioPojer nelmaggiodel1957per lo spigolonordest, poi lostessopilastro fusalitoanche per lospigolo nordoves nel giugnodell’annoseguentedallo stessoCavionconilfratello Dinotracciandoviviedirocciacon difficoltà finoal 6˚grado.Invece,il pilastro ovest fu

scalatocinque annidopodagliscledensiGianniCapozzoeAldoCerachepurevitracciarono unaviacon difficoltàfino al 6˚grado.Tali vie,edinparticolare quelledelpilastrodisinistra rispettoall’ingressodelvajo,risultanotutt’oggiabbastanza frequentateperl’ambiente spettacolareelarelativa facilità diaccessoallepareti. Il crollo oraverificatosi

potrebbeaver stravoltolanaturadelterrenospecialmenteall’internodellafenditura dovelafranahasicuramentemodificatoilfondo delsentierino d’accesso.Conla stagione buonadopolepioggeprimaveriliche potrannorimuovere isassi pericolanti,occorrerà ritracciareil sentierodopole ricognizionidelSoccorsoAlpinoedeglispecialisti.•

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LESEQUENZE CHE MOSTRANOLA MONTAGNAVICENTINA FERITA

IlsindacoCunegato:«Lastradariapertasoloquandoavremocertezzachesaràsicura»

ILQUADRO. Findaglianni Ottanta sisono susseguitimovimentifranosi semprepiùricorrenti

Itantidistacchiesmottamenti

ELIA CUCOVAZPIAN DELLE FUGAZZE

Unaimmensaferitahaviolen-tato ieri mattina il monte Cor-netto alto 1899 metri. Una fra-na staccatasi dal pilastro nordest del vajo Stretto, stimata inoltre cento metri d’altezza percinquanta di base, ha trasfor-mato l’orografia di una dellezonepiùapprezzatedaglialpi-nisti. Un’ondata di roccia cal-colatainpiùdi5milatonnella-te di roccia si è così riversatanella valle sottostante, dan-neggiando seriamente la stra-da che dal Pian delle Fugazzeporta all’Ossario, immediata-mentechiusaaltrafficosiavei-colare che pedonale. «È sottola nostra competenza da seimesiesaràriapertasoloquan-do avrò la certezza che non cisaranno altri crolli», annun-cia il sindaco di Valli del Pasu-bio, Armando Cunegato, allepreseconunanuovaemergen-za. Quasi nonbastassero quel-le che già gravano sul paesevalligiano.La tragedia è stata sfiorata di

pochissimo. Il disastro sullacatena del Sengio Alto è avve-nuto intorno alle 10 di ieri,un’ora in cui se le condizionimeteo fossero state buonequellazonaavrebbepotutoes-sere gremita di escursionistidomenticali.Invece, in quel momento so-

lo un solitario alpinista passa-va di lì, sfidando la neve chescendeva a grossi fiocchi fin

dalla notte precedente. Senti-to ilboatochehafattotremarei polsi, si è reso subito contodel crollo ed ha dato l’allarmecol telefonino I volontari delSoccorso alpino del Cai diSchio sono stati i primi ad in-tervenire, accertando che nes-suna persona, per fortuna, erastata colpita dai massi.Il fragoregeneratodall’impo-

nente frana è rieccheggiatoper tutta l’alta Val Leogra. Al-cuni macigni del diametro dialmeno 5 metri sono giunti fi-noallastradaperl’Ossario,de-vastandola all’altezza di mal-ga Cornetto. L’edificio è statorisparmiato per pura coinci-denza,datocheimassi l’avreb-bero sicuramente ridotta adun cumulo di macerie se soloil loro percorso fosse deviatodiappena qualche metro.Alcune auto erano passate

primadella frana lungo la car-rabile verso colle di Bellavista,rimanendo intrappolate al dilàdella voragine.Al ritorno gliautomobilisti e i passeggerihanno dovuto attendere cheglioperatoricomunaliripristi-nassero, con un interventotampone, il manto stradale. Iltransito sia a piedi sia in mac-china resta comunque vietatofin dall’imboccatura a Piandelle Fugazze.Il vajo Stretto, che conduce

in cima al Cornetto, secondo iprimiaccertamentinonsareb-be stato interessato dalla fra-na,cheavrebbeinvestitoilsen-tiero di avvicinamento. Già daquest’estate, comunque, il Caiaveva disposto la chiusura delvajo a causa del movimento dialcuni roccioni nella parte al-ta del canalone.Resta l’enorme cicatrice nel-

la montagna, resa ancor piùevidente dalla neve. Con ogniprobabilità è stato proprio ilrepentino abbassamento del-la temperatura a dare il colpodi grazia al pilastro di roccia.Le intense piogge dei giorniscorsi sarebbero infatti pene-trate a fondo nelle crepe. Conla temperatura a zero gradil’acqua si è gelata, aumentan-do di volume e allargando lefenditure. Con la temperaturadel mattino leggermente au-mentata il ghiaccio si è scioltoe la montagna è partita.•

© RIPRODUZIONERISERVATA

VALLI DELPASUBIO. Ilterribile boato èriecheggiato nella valLeogra ierimattina intornoalle 10. Un unico alpinistain zonahadato subito l’allarmeaivolontari del Cai

ÈcrollatounpilastrodelCornetto

Ilpilastro nordest è statocancellatoper sempredallanatura Un’immaginepiùlarga dellazona interessatadal grandecrollo

Ilcartello chechiude lastrada

Immaginedelvajo Stretto

Ciòcheresta dell’asfaltodellastrada checonduce all’Ossario.E.C.

Crolli,distacchi, frane,smotta-menti. Purtroppo le PiccoleDolomiticonle lorofragiliroc-ce risalenti al Trias e poggiatesu antichi basamenti cristalli-ni,sonounterrenoingrandeecontinua trasformazione an-cheperché, lasecondadirettri-cetettonicadelVeneto,ovverola faglia Schio-Vicenza che at-traversaquestaareaindirezio-nenord ovest-sud est finquasia raggiungere la val Lagarina.

Èdasemprenotala fragilitàdiqueste rocce, al punto che tragli alpinisti ricorre il detto chechi impara ad arrampicarequi da noi, non avrà nessunproblema sulle altre monta-gne in particolare dolomiti-che, tanta essendo la perizianecessaria per chi si muove suqueste fragili e insidiose pare-tida farapparireglialtri terre-nidi gioco assai più sicuri.E’ ancora nella memoria di

chi frequenta queste monta-gne il grande crollo avvenutonegli anni ’80 dentro il vajo diLovaraste, fatto che indusse ilCaidiValdagnoaporredeicar-telli di divieto per gli alpinistiche vi si recavano. Ma più re-centi grandi crolli si sono avu-tinonlontandodaquelloacca-duto ieri, sempre sulla stradadel Re, tali da distruggere lastrada aperta nel primo dopo-guerra per collegare la Valle

dell’Agno col Colle di Bellavi-stadovesorge l’OssariodelPa-subio.Sononoti idistacchiciclopici

chehannointeressatoincorri-spondenza di Val Fontanad’Oro la Strada delle 52 Galle-rie, quelli che hanno cancella-to per lungo tratto alcune vec-chie vie di roccia sulla paretedelleSibele, i crollidelGramo-lon o di tratti del costone delPlische e della Cima Tre Croci,

chelascorsaprimaveraharila-sciato grossi massi i quali, do-po essere piombati sul sentie-ro per il Passo della Lora, sonorotolati a valle fino a traversa-re la strada per il rifugio Cesa-re Battisti alla Gazza, per nondire del crollo dei versantinord della Guglia Berti che hainteressato il sentiero direttoa Bocchetta Fondi. E ancora, ènota per i frequenti distacchirocciosi la zona del Kerle ed inparticolareilVajoBasilio, rara-mente percorso ma notoria-mentepericoloso,nonchéil se-vero Vajo dell’Uno e l’alto Val-lon di Pissavacca per il quale

l’altr’anno la SAT di Roveretoaveva posto una serie di allar-maticartelliall’originedeisen-tiericheviadducono.Altrano-tevolissima frana primaverilesi era distaccata lo scorso in-verno, forse a causa del pesodel manto nivale dalla cimadelloZevolapropriosoprailri-fugiodellaGazza.Pernondireovviamente dell’immane fra-na del Rotolon o di quella del-l’alta val delle Prigioni. E dellafrana che ha visto piombaresul Pian delle Fugazze alcunimacigni costringendo la chiu-sura della SP 46.Insomma, le rocce delle Pic-

cole Dolomiti sono instabili eil fenomeno è ora aggravatodaiterremoticheancheinque-stiparaggi hanno avuto mani-festazioniedeffettinontrascu-rabili, con epicentri più o me-no vicini. Con questo rischionon certo nuovo, debbono fardi conto i frequentatori dellenostre montagne e si tratta diquelrischiocheassiemeacau-seimprevedibili,comelefolgo-ri, rientra nei pericoli oggetti-vi della montagna per i qualilestatistichedelSoccorsoalpi-no, registrano una incidenzamedia annuale intorno al 5 %degli incidenti. •B.M.

GX22016

Via dello Sport, 22

IL GIORNALE DI VICENZALunedì 3 Dicembre 201214