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Rassegna del 27/03/2018

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Rassegna del 27/03/2018

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Rassegna del 27/03/2018

Pagina I

Agricoltura: scenario

Piccoli aiuti più elevatiItalia Oggi 27/03/2018 p. 31 Luigi Chiarello 1

Disoccupazione agricola, domande entro il 31 marzoItalia Oggi 27/03/2018 p. 32 Daniele Cirioli 2

Agricoltura Umbria

"Io, più folte del terremoto Ora grazie all'e-commerce porto ilmio miele ovunque"

Corriere Umbria 27/03/2018 p. 10 Catia Turrioni 3

Caccia, tutti contro tutti: scontro sui fondiMessaggero Umbria 27/03/2018 p. 57 5

Montana, stagione di taglio prorogataNazione Umbria 27/03/2018 p. 12 7

Alimentare

Al frantoio Loreti le cinque gocce di BibendaCorriere Umbria 27/03/2018 p. 26 8

La spesa? A chilometro zero Nuova sede per «Gastollo»Nazione Umbria 27/03/2018 p. 11 9

Alimentare. Barilla presenta la fabbrica 4.0 delle merendineAvvenire 27/03/2018 p. 19 10

Ferrero spalma 800 milioni di dividendoQn 27/03/2018 p. 24 NicolettaMagnoni

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La Commissione Ue propone di elevare la soglia di incentivi senza notfca

Piccoli aiutl più elevatiDe minimis per gli agricoltori fino a 25 mila €

DI LUIGI CHIARELLO

La Commissione euro-pea vuole innalzarela soglia degli aiutiin regime «de mini-

mis» per l'agricoltura; cioè,il limite a partire dal qua-le per la loro erogazione ènecessaria una preventivaapprovazione. Attualmen-te, il limite previsto dallenorme comunitarie è di15 mila euro nel corso diun triennio. L'idea dellaCommissione europea è diportare questo limite a 25mila euro nel triennio. Ladisposizione è attualmen-te in fase di consultazione;una volta che questa saràultimata (la scadenza èprevista per il 16 aprileprossimo), il tutto si con-cretizzerà in una propostaufficiale di regolamento.Ma c'è di più. La modifi-ca al regime de minimis- avanzata dall'esecutivocomunitario - prevede an-che che l'importo annuale

massimo che uno stato pos-sa concedere al primariopassi dall'1% attuale delvalore della produzioneagricola nazionale annuaall'1,5%.

Per monitorare il rispet-to del massimale di aiutide minimis incassati persingola azienda , lo statoitaliano ha istituito un Re-gistro nazionale degli aiutidi stato.

L'obiettivo di questo regi-stro, operativo dal 12 ago-sto 2017, è tracciare tuttele erogazioni effettuate, alivello nazionale , regionalee locale ( da ultimo si vedaItaliaOggi del 07/03/2018).Si tratta di uno strumen-to utile, anche a fini direcupero, a seguito dellaormai nota sentenza dellaCorte di giustizia europea,denominata Deggendorff,con cui l'Unione europeadichiarò illegittime unaserie di misure di agevola-zione concesse dallo statoalle imprese , ordinandoneil recupero , in assenza del

quale le medesime aziendenon avrebbero più potutoaccedere ad altre forme diincentivazione.

Così, l'articolo 52 dellalegge 234/2012, integral-mente sostituito dal-la legge 115/2015,ha apportato sostan-ziali modifi-che alledisposi-zioni inmateria dimonitorag-gio degli aiuti, isti-tuendo presso ilministero dello Svi-luppo economico il«Registro nazionaledegli aiuti di Sta-to». La cui missionè effettuare le verifichenecessarie al rispetto dei

divieti di cumu-lo e di altrecondizionipreviste

dalla normativa europeaper la concessione degliaiuti di Stato e, atten-zione, degli aiuti «de mi-nimis».

Ora, tornando alla pro-posta europea in consul-

tazione, va rilevato comeessa contenga anche un'al-tra disposizione: stabilisceche ciascuno Stato membrodell'Unione possa concen-trare su un unico settoreproduttivo al massimo finoal 50% dell'intera mole de-gli aiuti in de minimis com-plessivamente erogabili.

Oltre questa soglia, infat-ti, si genererebbero effettidistorsivi della concorren-

za, anche nel primario. Unsettore, va ricordato, la cuipotenza di fuoco attuale, inregime de minimis, pari a15 mila euro ad agricoltorenel triennio, è nulla rispettoai 200 mila euro nel trienniosenza notifica preventiva,che le norme Ue consento-no per il restante universodelle piccole e medie impre-se europee.

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Agricoltura: scenario Pagina 1

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Disoccupazione agricola,domande entro il 31 marzo

Scade a fine mese il termine per presentare la do-manda annuale di disoccupazione agricola. Chi ha avutoperiodi di disoccupazione nel corso del 2017 deve farnerichiesta all'Inps entro il 31 marzo , pena la decaden-za dal diritto . A ricordarlo è l'Inps in un comunicatostampa di ieri . Sempre il 31 marzo scade il termine perpresentare all'Inps un'autodichiarazione sul reddito ri-cavato dall 'attività lavorativa svolta in concomitanzacon la Naspi ( indennità disoccupazione ordinaria) nelcorso del 2017 : in caso d 'omissione occorrerà restituiretutta l'indennità incassata.

Disoccupazione agricola . La domanda , annuale, va pre-sentata dal lavoratore agricolo all'Inps, online, entro il31 marzo dell 'anno successivo a quello in cui c'è statadisoccupazione . Il termine è perentorio, spiega l'Inps,ed è posticipato solo se coincide con la domenica o unfestivo. Quest'anno il 31 marzo è sabato , giorno non fe-stivo , quindi utile a presentare le domande: non sonopreviste , pertanto , proroghe e l'Inps riterrà non validele domande presentate in data successiva. Le domande sipossono inviare dal portale Inps, direttamente (cittadinidotati di Spid , Sistema Pubblico di Identità Digitale, dilivello 2 ; Pin dispositivo o Cns, Carta Nazionale Servizi) otramite patronati o Contact Center : da rete fissa numero803164 ; numero 06164164 da rete mobile (a pagamentosecondo il proprio piano tariffario).

Redditi 2017 (Naspi). L'altra scadenza interessa quantihanno fruito nel 2017 di Naspi e hanno svolto attivitàlavorativa autonoma , d'impresa o parasubordinata, conreddito inferiore alla soglia di conservazione dello statodi disoccupazione (8.000 euro per lavoro subordinato eparasubordinato; 4.800 euro per lavoro autonomo). Inquesti casi il beneficiario è tenuto a informare l'Inps,entro un mese dall 'inizio attività , o entro un mese dalladomanda di Naspi (se l'attività era preesistente ), del red-dito annuo che prevede di trarre dall'attività. In questeipotesi la Naspi è ridotta dell'80% dei redditi presunti,salvo ricalcolo d'ufficio in sede di dichiarazione dei red-diti . Nei casi di esenzione dalla dichiarazione dei redditi,il beneficiario deve presentare all'Inps un'autodichiara-zione sul reddito ricavato entro il 31 marzo dell'annosuccessivo . In mancanza il lavoratore deve restituire laNaspi percepita dalla data d'inizio attività.

Daniele Cirioli

Agricoltura: scenario Pagina 2

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Marco Agabiti, 25 anni, ha saputo rilanciare l'azienda di famigliadopo che le scosse gli avevano ucciso sessanta milioni di api

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di Gatia Turrioni

NORCIA E' ripartito dallesue api per ricominciare. Il ter-remoto gliene ha uccise 60 mi-lioni, la burocrazia gli impedi-sce di avere un solo centesimodi risarcimento, il turismo chenon riparte ha messo ko anchela sua fattoria didattica. MaMarco Agabiti, che con il pa-dre Silvano gestisce il "Massa-ro apicoltura" di Norcia, a 25anni ha deciso di non arrender-si e di difendere un'azienda chesta in piedi da quasi mezzo se-colo. Adesso grazie all'e-com-merce vende i suoi prodotti intutta Italia, soprattutto nel La-zio, ma anche in Germania ein Francia. "Con il terremotodel 24 agosto abbiamo persocirca 400 dei 700 alveari cheavevo e ognuno contava circa150miúa api - ricorda Marco -molte sono morte a causa delribaltamento dell'alveare stes-so e molte altre dopo essersi di-sperse. Le strade erano inagibi-li per i danni e non potevamoraggiungere gli alveari - conti-nua - Avevamo allestito delletende fuori dall'azienda a Nor-cia e eravamo potuti salire inmontagna solo dopo un paiodi settimane. Con la seconda,forte scossa del 30 ottobre erastata invece l'azienda in pianu-ra a subire forti danni, ma erarimasto intatto il piano interra-to, dove abbiamo il laboratoriodi trasformazione e abbiamocontinuato a lavorare il miele".Piano piano, anche grazie allasoli darietà, si riparte. Male co-se non sono facili. Il danno do-vuto alla morte delle api nonrientra in quelli risarcibili. "La

categoria delle api non è con-templata tra quelle previste ne-gli appositi modelli di doman-da - spiega Marco - per cui puravendo registrato un dannoche si attesta intorno ai 10Omi-la euro, non vedremo mai nep-pure un centesimo". Nono-stante le tante difficoltà, Mar-co e Silvano decidono di nonmollare. "Ripartire non è statofacile - ricorda Marco - a di-cembre del 2016 papà era a Mi-lano per l'Artigianfiera con ilfurgone carico di prodottiquando gli hanno rubato tut-to. La stagione successiva è sta-ta caratterizzata dalla siccità,una pessima cosa per noi api-coltori. Ma non abbiamo cedu-to. Le banche mi hanno datofiducia, ho acceso dei mutui,fatto nuovi investimenti, sonoriuscito - nonostante le molte-

plici difficoltà - a manteneresempre e comunque i due di-pendenti storici dell'azienda.Purtroppo il turismo non ripar-te e, dopo una primissima fasein cui di gente a Norcia ne veni-va tanta per solidarietà, ci sia-mo ritrovati soli e senza clienti.La stessa fattoria didattica, cheprima ci portava anche tantistudenti, ora non può più esse-re sfruttata". Ecco dunque cheMarco Agabiti si rinventa."Grazie a internet mi sono ri-creato un lavoro - spiega - par-tendo dalla qualità dei prodot-ti sono riuscito a rifarmi unabella fetta di mercato. E così,se prima del terremoto il 90%dei nostri clienti erano i turistidi Norcia e le piccole impresedel posto che rifornivamo,adesso il 90% dei nostri clientisono di fuori regione, a volte sitrovano anche fuori dai confi-ni nazionali". Ora il "Massaroapicoltura" ha mille arnie, ilca-ratteristico ricovero artificialeche ospita le api. Ognuna con-tiene qualcosa come mille fami-glie di api. Marco e SilvanoAgabiti sono riusciti aricostrui-re quello che il terremoto gli haportato via.

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Passione Marco Agabiti con il padre nella loro azienda. Sotto, il giovane nursino con le sue api

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Caccia, tutti contro tutti: scontro sui fondi►Sfida alla Regionesulle prorogheEnalcaccia: fuori i conti

Luca BenedettiPERUGIA Nel mondo in ebollizio-ne della caccia made in Umbria,la sfida non è più solo a chi ha lamira migliore. Perché ormai lepolitiche venatorie diventanosempre più spesso materia diaspro confronto. Stavolta nelmirino finiscono le proroghe aicomitati di gestione dei miticiAtc.

Continua apag. 61

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Lapolemica

Caccia, tutti contro tuttiScontro sui fondi degli Atcsegue dalla prima

Gli ambiti territoriale di cacciain Umbria sono tre, hanno le si-gle che sembrano collegi elet-torali (Perugia 1, Perugia 2 eTerni 3) e disegnano, di fattol'Umbria delle tre provincemai nate.Adesso sugli Atc apre unosquarcio l'associazione venato-ria, Enalcaccia sezione provin-ciale di Perugia. Si muove ilpresidente Francesco Ragniche chiede conto e ragione allaRegione dell'Umbria perché iComitati di gestione dei tre Atcdell'Umbria vivano in un lun-go regime di proroga. Nei gior-ni scorsi Ragni ha inviato unarichiesta di accesso agli attiperché vuol capire da dove na-sce l'atto di proroga. Ma nonsolo. Ma non solo perchél'Enalcaccia provinciale di Pe-rugia va oltre. Ed entra in unterreno tanto delicato da sem-brare minato. Ecco le righechiave della richiesta di acces-so agli atti inviata all'assessoreregionale ad Agricoltura, Fore-ste e Caccia e Pesca+, Fernan-do Cecchini e al dirigente dellostesso assessorato. Enalcacciascrive così: «Tale richiesta èmotivata dalla necessità delloscrivente di verificare nelle op-

portune sedi e nell'interessedei propri associati, le legitti-mità e correttezza delle azionie il giusto utilizzo dei fondi adisposizione degli Atc, Perugia1, Perugia 2 e Terni 3, durantegli oltre sei mesi trascorsi dallascadenza del mandato».Un tackle pesante. Sei mesi (gliAtc sono andati a scadenza traagosto e ottobre dello scorsoanno) sono tanti. Soprattuttose si confrontano, come Enal-caccia ricorda alla Regioneche i Comitati di gestione van-no rinnovati entro 60 giornidalla scadenza e tra quella e lanomina dei nuovi componenti,il Comitato di gestione puòadottare solo atti di ordinariaamministrazione. Ordinariaamministrazione che dura dasei mesi per Ambiti che, europiù euro meno, gestiscono cir-ca 800mila euro a testa. Cioèuna partita quasi da 2,5 milio-ni di euro.«Uno dei nodi- dice fuori acces-so agli atti Francesco Ragni- èche gl Atc sono nati con compi-ti di natura tecnica, ma ormaisvolgono compiti di carattereamministrativo andando oltrela ratio della legge della lorocostituzione. Arrivando addi-rittura a proposte sulle nor-me».

Luca Benedetti

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... , ( TAGLIO I .

LA COMUNITÀ Montana Alto Chiascio ha prorogato lastagione di taglio 2017/2018 per i boschi ricadenti nelComprensorio Alta Umbria e Monti del Trasimeno. Iltaglio potrà essere esercitato fino al 15 aprile.

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Al frantoio Loreti le cinque gocce di BibendaGUALDO TADINO

Consegnate le cinque gocce di Bi-benda 2018 al frantoio Loreti.L'importante riconoscimento, nel-la sezione olio, è stato assegnato algiovane imprenditore gualdeseRodolfo Loreti per il prodotto mo-nocultivar di Moraiolo "Istante2017".11 riconoscimento colloca ilprodotto del frantoio Loreti tra iprimi 83 d'Italia selezionati per Re-gione.Ti riconoscimento è stato conse-gnato questo fine settimana, aRo-ma all'hotel Rome Cavalieri, in oc-casione dell'1lesimo Forum della

Cultura dell'olio, in una giornatadedicata interamente all'olio extra-vergine di oliva.E' stata la prima occasione in cuil'olio ha avuto un palcoscenico tut-to per sé, da protagonista, all'inter-no di Bibenda. Per l'occasione èstata messa online la guida con ledegustazioni del nuovo raccolto,le aziende protagoniste con i loroprodotti eccellenti, cioè gli oli clas-sificati da 91 centesimi in su, e so-no stati presenti nei banchi d'as-saggio del Forum per consentire aipartecipanti di gustarli. E' lo stes-so Loreti a definire il suo prodot-

to: "Evento avvolto nel suo stessomomento, olio schietto e diretto,spremitura di solo Moraiolo au-toctono colto precoce, ancor gio-vane e verde, estratto al momento,in poche ore, per ottenere un liqui-do vibrante e vivace che concentral'intensa esperienza gustativa inun denso e prolungato istante".Il riconoscimento ha fatto il paiocon quello ricevuto da un altroolio del frantoio Loreti, l'Oblio,che è stato inserito tra le nomina-tion per il premio "best of countryemerging Italy award", del premio Consegna del premio Rodolfo Loretiil Magnifico 2018. 1 alla cerimonia che si è svolta a Roma

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La spesa? A chilometro zeroNuova sede per «Gastollo»Castiglione del Lago: il gruppo d'acquisto amplia l'attività

- CASTIGLIONE DEL LAGO -

IL PIACERE di fare la spesa achilometro zero. A Castiglionedel Lago da quasi 5 anni è attivoil gruppo d'acquisto solidale «Ga-stollo», un sistema alternativo difare la spesa, che mette in contat-to diretto produttori e consumato-ri. Sabato pomeriggio il Gastolloha inaugurato la sua nuova sedein via della Stazione, proprio difronte alla stazione ferroviaria ca-stiglionese.

SI TRATTA di un'attività noprofit messa in piedi dal gruppodi attivisti lacustri del Movimen-to 5 Stelle con l'obiettivo di sup-

ENTUSIASMOAlcuni degli animatordi questo progetto checonsente di valorizzare

anche i produttori locali

portare i produttori locali, «primadi tutto - spiegano i volontari -quelli che con uno sforzo maggio-re coltivano in modo naturale sen-za l'uso di chimica, dall'altro age-volare l'accesso ad un cibo di qua-lità».

IL KM ZERO ha enormi vantag-gi: consente di mangiare il cibodella propria terra e della propriatradizione, seguendo la stagionali-tà dei prodotti; permette di ridur-re gli imballaggi, i costi e l'inqui-namento derivante dal trasporto.Prima di tutto, però, permette achi acquista di entrare in contattocon i produttori, la consegna infat-ti è spesso anche occasione di in-

contro e confronto tra produttorie «gasisti» (come si definisconogli utenti del gruppo di acquisto),e si crea un rapporto che va al dilà dell'aspetto economico.

QUINDICI sono i produttoriaderenti all'iniziativa castiglione-se e un centinaio i prodotti cheformano il paniere del Gastollo:ortaggi, legumi, cereali, farine, pa-ne, pasta, formaggi di latte crudo,frutta, aceto, vino e birra. Oltre aiprodotti alimentari, nel listino cisono anche eco-detersivi, cosmeti-ci, saponi e rimedi naturali bio,tutti realizzati artigianalmente.Per partecipare al Gruppo di Ac-quisto Solidale basta entrare nelsito gastollo.it e iscriversi allanewsletter.

OGNI 15 giorni si verrà informa-ti via e-mail dell'uscita del nuovopaniere e tramite il sito si potràcontrollare i prodotti disponibilie ordinare. Oggi due settimane,di sabato pomeriggio, avviene ladistribuzione, ora nella nuova se-de in via della stazione.

Sa.Mi.

,' ' - —Il VANTAGGI«Si può mangiare iL cibodella propria terra e ridurreanche l'inquinamento»

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AL LAVORO I volontari

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Alimentare. Barilla presenta la fabbrica 4.0 delle merendineFulvio FULVI

CREMONA

Un impianto industriale all'avanguardianella sostenibilità e nella sperimenta-zione. È lo stabilimento Barilla di Cre-

mona dove ogni giorno nelle sue otto linee pro-duttive si sfomano, senza interruzione, un mi-lione e mezzo dimerendine e 450milapani (per180 diverse tipologie) con una rigorosa atten-zione alla qualità, all'innovazione tecnologica,alla sicurezza e alla riduzione progressiva del-l'impatto ambientale. L'azienda rappresentalafetta più rilevante del mercato italiano del set-tore (con un volume del 23,4%) dopo i privatelabel (le marche della grande distribuzione, pa-ri al 30%), in un ambito dell'industria alimen-tare che tra i colossi comprende anche Ferrero(16,6%) e Bauli (11,5%).La fabbrica appartiene allo storico gruppo consede a Parma, si estende su una superficie di255mila metri quadrati nella periferia della città

lombarda e dà lavoro a 280dipendenti. «I temi nutri-zionali sono da sempre alcentro della nostra attività- spiega il vicepresidentedell'azienda, Paolo Barilla,alla guida dell'Aidepi, l'as-sociazione che riunisce leindustrie del dolce e dellapasta -, infatti dal 2010 aCremona abbiamo avviato un intenso pro-gramma di miglioramento dei prodotti, un per-corso virtuoso anche sul piano dell'innovazio-ne tecnologica, che ha portato fino a oggi allariduzione di grassi saturi (600 tonnellate in me-no), di sale (-200 tonnellate) e grassi totali (-400tonnellate)". «Inoltre - prosegue Barilla - dal2010 al 2017 abbiamo registrato il 10 % di ridu-zione delle emissioni di CO? e il 36 % in menodei consumi idrici». E gli scarti? Si cerca di con-tenerli e comunque non si buttano via, vengo-no utilizzati come mangime per gli animali.

Lo snack per 21 milioni di italianitra colazione , spuntino e dessertLa merendina? Un'abitudine per 21 milioni di italiani,bambini e adulti . Che sia la colazione piuttosto che lospuntino di metà pomeriggio o il dessert dopo i duepasti, crostatine , rollini, brioche , plumacake e affini,prodotti dalle industrie alimentari in una gammainnovativa e "ammiccante ", costituiscono lo snackscelto dal 65% dei consumatori per essere gustato acasa , a scuola o in ufficio . Secondo un rapporto (fontiDoxa) dell'Aidepi , le merendine rappresentano unquinto dei comparto dei prodotti da forno, con unmiliardo di euro di fatturato . Una cifra record,fenomeno tutto Made in Italy dove però l 'export èquasi irrilevante perché rappresenta l'evoluzione, suscala industriale , dei dolci della tradizione italianacome ciambellone , crostata , torta margherita. Vadetto che a fronte di un calo negli investimenti globalidei 2,5% il settore dolciario nel suo complesso(merendine comprese) ha segnato un +17%.

Fulvio Fulvi

Dalla scelta delle materieprime come uova, burro,farina, latte e cacao allava-lutazione del prodotto fi-nale, fino all'imballaggio,nel "plant" di Cremona sieffettuano più di 115milacontrolli all'anno. Ma è l'in-novazione il vero crucciodei vertici aziendali che ge-

stiscono il celebre marchio delle merendine, ilMulino Bianco. «Per la nostra company l'in-novazione è unavera passione , siamo curiosi,attenti alla relazione con le persone, ossessio-nati dalla qualità delle nostre realizzazioni» af-ferma Corrado Ferrari, Product DevelopmentRegion Italy & Global Center of Expertise Di-rector. «Gli aspetti nutrizionali sono crucialinello sviluppo di nuovi prodotti - spiega Fer-rari - abbiamo rigide linee guida interne svi-luppate in collaborazione con esperti a livellomondiale per garantire sempre un'offerta a-deguata alle esigenze delle persone». Dop-pia cottura a vapore a pressione ambien-te, stampanti 3D per le guarnizioni, fornidi ultima generazione , impianti tecnologicia controllo automatico e di massima sicu-rezza (il numero assoluto degli infortuni èstato ridotto del 72%), il 18% della produ-zione dedicato alwellness (con l'uso di piùfibre e farine integrali): la Barilla delle me-rendine è anche questo.Sulla qualità si cerca di mantenere, nei pro-cessi di produzione, l'antico metodo arti-gianale. I nuovi cornetti, per esempio, esi-to di un'incessante attività di ricerca e stu-dio di nuovi prodotti (insieme a una novitàche si ispira a dolci giapponesi in uscita damaggio) sono realizzati con creme prepa-rate fresche appena prima della farcituragrazie ad un innovativo sistema di pasto-rizzazione che consente di evitare l'utiliz-zo di additivi conservanti.

® RIPRODUâONE RISERVATA

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Ferrero spalma 800 milioni di dividendoMaxi premio nel bilancio della cassaforte lussemburghese di famiglia

Nicoletta MagnoniALBA

E TEMPO di vere sorprese pasqua-li ad Alba. Ferrero InternationalSa, holding lussemburghese dellafamiglia, ha deciso di stupire conun dividendo di 800 milioni perl'anno chiuso al 31 agosto. La ci-fra fa gola. I giochi di parole saran-no anche banali, ma rendono pla-sticamente la notizia. Già, perchéuna remunerazione così alta fa ru-more nell'universo delle societàquotate. Per capirci, l'anno scorsol'ammontare complessivo dei di-videndi in Italia è stato di 12,9 mi-liardi, in aumento del 3,2 per cen-to. E sul podio, tralasciando lebanche, è salita la Luxottica diLeonardo Del Vecchio che ha pre-miato i soci con oltre 420 milioni.Allargando i confini, sempre l'an-no scorso il monte dividendo an-nuo delle 1.200 società a maggiorcapitalizzazione al mondo è statodi 1.252 miliardi (indice JanusHenderson Global Dividend).

IN UN PANORAMA a tanti zeri,gli 800 milioni spalmati sui soci

da Ferrero holding non passanoinosservati. Il premio deriva dai546,3 milioni dell'utile netto, qua-si raddoppiato rispetto ai 280,6milioni dell'anno precedente, acui la cassaforte della famiglia diAlba aggiunge 253,7 milioni pre-levati dalle riserve, nello specificodagli utili riportati a nuovo chenon erano stati distribuiti e cheammontano a 773,4 milioni.Una scelta generosa, quindi. Alquartier generale di Alba noncommentano la decisionedell'azionista, questo è lo stile.Certamente, però, un brindisi sa-rà stato fatto, visto in questo nuo-vo anno per il gruppo «c'è una sen-sazione di stabilità delle prospetti-ve per il business, nonostantequalche rischio geopolitico. Si ve-dono nuove opportunità in alcu-ni Paesi grazie alle riforme econo-miche e a un aumento della com-petitività nazionale».Tra le prospettive, c'è sempre ilAVANTI TUTTA«Nuove opportunità»IL gruppo di Alba ha fatturatooltre dieci miliardi

mondo dei golosi al di làdell'Atlantico, in quegli Stati Uni-ti (e non solo) in cui il gruppo del-la Nutella punta alto per le «entu-siasmanti opportunità di crescitanel più grande mercato dolciariodel mondo», sostiene convinto ilpresidente esecutivo GiovanniFerrero. In effetti, l'industria zu-cherina non è frenata dalle dietenegli Usa, in Canada e in Messicodove le vendite hanno registrato imaggiori progressi. E, con l'uti-ma acquisizione a stelle e strisceper 2,8 miliardi di dollari, il grup-po pochi mesi fa ha messo le ma-ni anche sulle barrette Nestlè.

I PRODOTTI di punta che assicu-rano consumi in aumento conti-nuo, restano però le icone: la Nu-tella prima di tutto, i Ferrero Ro-cher, gli ovetti Kinder e le cara-melline Tic Tac. Insieme, hannogarantito buona parte del fattura-to dello scorso esercizio che hasfondato la soglia psicologica dei10 miliardi (10,5 per la precisio-ne, con un incrermentodell' 1,5%). A fronte del giro d'affa-ri, sono cresciuti anche gli investi-menti, a quota 744 milioni, soprat-tutto orientati sullo sviluppo tec-nologico, principalmente in Ita-lia, Germania, Polonia, Canada eLussemburgo. Obiettivo competi-zione, questa è la strategia dell'in-tramontabile Nutella.

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I CONTI FANNO GOLA II presidente Giovanni Ferrero, mister Nutella

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