Puglia d'oggi n. 37

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28 ottobre 2011 • anno II n. 37 nuova serie • 1 euro Fondato nel 1959 da Pinuccio Tatarella POSTE ITALIANE Spedizione in abb.to post. d.l. 353/2003 (conv. in legge 27 febbraio 2004 n. 46) art. 1 co. 1 - DCB BA www.pugliadoggi.it BARI Il sindaco Emiliano sfiducia Pasculli, ritirata la delega assessorile A PAG 6 AUTORITA’ PORTUALE Tommaso Affinita è stato indagato dalla Corte dei Conti A PAG 7 IL FATTO - Intanto per Bankitalia la pressione fiscale nel 2012 toccherà il suo massimo con la cualsola di salvaguardia, arrivando al 44% Governo in bilico, l’Europa prende tempo dopo una lettera piena di buoni propositi. E ora? Settimanale a diffusione gratuita Il grande circo italiano della premiata ditta B&B Questa testata non riceve contributi pubblici Incrociare, svoltare, proseguire, invertire. So- no i verbi del moto, quell’attività frenetica, entusiasmante e costrut- tiva di popoli in cammi- no. Che non si fermano, che rifiutano lo status quo, che impegnano i neuroni a inseguire rin- novamenti su nuove rotte da tracciare, puntando tratturi che si trasforma- no in mete future. La polis cerca una nuo- va avventura e lo fa con una tre giorni organizzata a Viterbo da Futurista, il settimanale diretto da Fi- lippo Rossi e dall’associa- zione Libertiamo dal 4 al 6 novembre. Un week end di seminari, cultura poli- tica, percorsi intellettuali, con Massimo Giannini che intervista Gianfranco Fini, ma anche con Giulia Bongiorno, Aldo Cazzul- lo, Luciano Lanna, Vauro. Perché un mondo si sta eclissando e serve alle- narsi a guardare nuovi orizzonti. [...] L’EDITORIALE di FRANCESCO DE PALO Stra.De, l’avventura della Polis SEGUE A PAG 2 Lo spettacolo è depri- mente, come quello di certi circhi “abbattuti”, per dirla alla barese, poco più che ca- tapecchie di tela rette da qualche incerto palo da cui si tendono poche funi con- sumate. Due che dovrebbe- ro essere in pensione da un pezzo, l’uno per abbondan- te anzianità, l’altro per evi- dente infermità invalidante. Il primo ondeggia sorri- dente e imbalsamato nei suoi 76 anni ormai portati come se ne avesse 80 fra la derisione di mezzo mondo (e se l’altro mezzo non lo ir- ride è perché lo ignora), l’al- tro, seriamente afflitto dai postumi di qualche insulto cerebrale sulla cui natura non è mai stata fatta chia- rezza, biascica insulti che fanno rima con ulo e azzo, tende il dito medio dell’uni- ca mano che gli funzioni be- ne (la destra), è a capo di un partitone di squali affama- ti,i fu leghisti, quelli che ave- vano scambiato la politica per il caffè (o ciofeca) dello Sport, nati giusto alla vigilia di Tangentopoli. Un partito che nasce raz- zista, separatista, anti italia- no per eccellenza. Che ha ri- servato al tricolore gli usi più ignobili e degradanti, che ha tentato un golpe a Venezia usando una motozappa. E che, nonostante abbia responsabilità di governo, a fasi alterne, sin dal 1994, mantiene una radio ed un giornale che continuano a sputare fango e veleno su tutto ciò che va contro il so- gno di un’inesistente Pada- nia, un non luogo, molto meno reale e legittimo di To- polinia, la Terra di Mezzo, l’Isola che non c’è che per loro dovrebbe nascere nel mese di poi dell’anno di mai. Questa coppia fantasia deve aver suscitato la pietà di un’Europa confusa dalla crisi globale per la quale nessuno, se non il papa e qualche inveterato comuni- sta, osa accusare il sistema economico internazionale, ormai avvitato attorno ai marchingegni virtuali del capitalismo parassitario prodotto dalle speculazioni di borsa. La pietà di un’Europa del mercato che non è mai di- ventata Europa dei Popoli, a dispetto delle tante ciance sulle “radici cristiane” dalle quali, evidentemente, non trasuda alcun segno di soli- darietà e di condivisione che vada al di là dei prestiti o dell’acquisto dei debiti so- vrani. Un’Europa che oggi è una diarchia, retta da due conservatori, un uomo e una donna. Qualche ora prima ridac- chiavano sornioni al solo sentir nominare Berlusconi e oggi, chissà perché, chissà in cambio di che, accettano la ridicola “lettera di intenti” piena solo di buoni e anche incerti propositi, dopo aver seriamente minacciato ve- latamente l’Italia di “fare la fine della Grecia”. Ma nessuno, al momen- to, ha capito come poter smontare questo circo avvi- lente, indecoroso, indegno di un Paese come l’Italia. FORTUNATA DELL’ORZO Curto aderisce a Fli Regione Puglia Longo getta la spugna Gioia del Colle ALL’INTERNO A PAG 5 A PAG 10

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Il numero di Puglia d'oggi in distribuzione venerdì 28 ottobre

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Page 1: Puglia d'oggi n. 37

28 ottobre 2011 • anno II n. 37 nuova serie • 1 euro

Fondato nel 1959 da Pinuccio Tatarella

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BARI

Il sindaco Emilianosfiducia Pasculli, ritiratala delega assessorile

A PAG 6

AUTORITA’ PORTUALE

Tommaso Affinitaè stato indagatodalla Corte dei Conti

A PAG 7

IL FATTO - Intanto per Bankitalia la pressione fiscale nel 2012 toccherà il suo massimo con la cualsola di salvaguardia, arrivando al 44%

Governo in bilico, l’Europa prende tempo dopo una lettera piena di buoni propositi. E ora?

Settimanale a diffusione gratuita

Il grande circo italianodella premiata ditta B&B

Questa testata non riceve contributi pubblici

Incrociare, svoltare,proseguire, invertire. So-no i verbi del moto,quell’attività frenetica,entusiasmante e costrut-tiva di popoli in cammi-no.

Che non si fermano,che rifiutano lo statusquo, che impegnano ineuroni a inseguire rin-novamenti su nuove rotteda tracciare, puntandotratturi che si trasforma-no in mete future.

La polis cerca una nuo-va avventura e lo fa conuna tre giorni organizzataa Viterbo da Futurista, ilsettimanale diretto da Fi-lippo Rossi e dall’associa-zione Libertiamo dal 4 al6 novembre. Un week enddi seminari, cultura poli-tica, percorsi intellettuali,con Massimo Gianniniche intervista GianfrancoFini, ma anche con GiuliaBongiorno, Aldo Cazzul-lo, Luciano Lanna, Vauro.Perché un mondo si staeclissando e serve alle-narsi a guardare nuoviorizzonti. [...]

L’EDITORIALE

di FRANCESCO DE PALO

Stra.De,l’avventuradella Polis

SEGUE A PAG 2

Lo spettacolo è depri-mente, come quello di certicirchi “abbattuti”, per dirlaalla barese, poco più che ca-tapecchie di tela rette daqualche incerto palo da cuisi tendono poche funi con-sumate. Due che dovrebbe-ro essere in pensione da unpezzo, l’uno per abbondan-te anzianità, l’altro per evi-dente infermità invalidante.

Il primo ondeggia sorri-dente e imbalsamato neisuoi 76 anni ormai portaticome se ne avesse 80 fra laderisione di mezzo mondo(e se l’altro mezzo non lo ir-ride è perché lo ignora), l’al-tro, seriamente afflitto dai

postumi di qualche insultocerebrale sulla cui naturanon è mai stata fatta chia-rezza, biascica insulti chefanno rima con ulo e azzo,tende il dito medio dell’uni-ca mano che gli funzioni be-ne (la destra), è a capo di unpartitone di squali affama-ti,i fu leghisti, quelli che ave-vano scambiato la politicaper il caffè (o ciofeca) delloSport, nati giusto alla vigiliadi Tangentopoli.

Un partito che nasce raz-zista, separatista, anti italia-no per eccellenza. Che ha ri-servato al tricolore gli usi piùignobili e degradanti, che hatentato un golpe a Venezia

usando una motozappa. E che, nonostante abbia

responsabilità di governo, afasi alterne, sin dal 1994,mantiene una radio ed ungiornale che continuano asputare fango e veleno sututto ciò che va contro il so-gno di un’inesistente Pada-nia, un non luogo, moltomeno reale e legittimo di To-polinia, la Terra di Mezzo,l’Isola che non c’è che perloro dovrebbe nascere nelmese di poi dell’anno dimai.

Questa coppia fantasiadeve aver suscitato la pietàdi un’Europa confusa dallacrisi globale per la quale

nessuno, se non il papa equalche inveterato comuni-sta, osa accusare il sistemaeconomico internazionale,ormai avvitato attorno aimarchingegni virtuali delcapitalismo parassitarioprodotto dalle speculazionidi borsa.

La pietà di un’Europa delmercato che non è mai di-ventata Europa dei Popoli, adispetto delle tante ciancesulle “radici cristiane” dallequali, evidentemente, nontrasuda alcun segno di soli-darietà e di condivisioneche vada al di là dei prestitio dell’acquisto dei debiti so-vrani. Un’Europa che oggi è

una diarchia, retta da dueconservatori, un uomo euna donna.

Qualche ora prima ridac-chiavano sornioni al solosentir nominare Berlusconie oggi, chissà perché, chissàin cambio di che, accettanola ridicola “lettera di intenti”piena solo di buoni e ancheincerti propositi, dopo averseriamente minacciato ve-latamente l’Italia di “fare lafine della Grecia”.

Ma nessuno, al momen-to, ha capito come potersmontare questo circo avvi-lente, indecoroso, indegnodi un Paese come l’Italia.

FORTUNATA DELL’ORZO

Curto aderisce a Fli

Regione Puglia

Longogettala spugna

Gioia del Colle

ALL’INTERNO

A PAG 5

A PAG 10

Page 2: Puglia d'oggi n. 37

Puglia d’oggiFondato nel 1959

da Pinuccio Tatarella

DirettoreFabrizio Tatarella

Coord. RedazionaleRoberto Mastrangelo

RedazioneVia Abate Gimma, 163 70121 [email protected]

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Per informazioni chiamare al numero080/5739832 o scrivere [email protected].

Registrazione presso il Tribunaledi Bari n. 47/2010 del 12/11/2010

Questo periodico èassociato all’Unionestampa periodica italiana

Sabato scorso la Pugliaè stata interessata da duemanifestazioni aventi adoggetto il Sud. La primaorganizzata per RaffaeleFitto, in debito di ossigenonel Mezzogiorno, e la se-conda dal neocostituitoTerzo Polo, che vuole faredel Sud uno dei suoi caval-li di battaglia per la cam-pagna elettorale, ormaisempre più probabile epiù vicina. Vediamo comesono andate.

Entrambe riuscitequanto a partecipazione,con la differenza, però, as-sai rilevante che nel salo-ne della Provincia di Bari,anche a schiacciarli, nonvanno più di 200 persone,mentre il Politeama Grecodi Lecce può ospitare finoa 1200 persone.

Entrambe le sale sonostate riempite da ascolta-tori molto attenti e inte-ressati.

In più, nel capoluogosalentino, i quattro leaderdel Terzo polo hanno con-cluso la manifestazionecon un comizio in piazzaLibertini, che ha raccoltotremila cittadini. Se era unanticipo di campagnaelettorale, gli organizzato-ri possono andare soddi-sfatti, nonostante il comi-zio sia stato organizzato, enon si sa perchè, in un'oraabbastanza insolita perLecce. Alle ore 16, mentreda quelle parti si è sempreusato comiziare alle 20 o,addirittura, ancora piùtardi. Inconenienti che ac-cadono, quando non siascolta il territorio e ci siaffida con eccessiva fidu-cia a presunti manager diimpostazione nordista.

La chiamata alle armil'ha fatta anche Fitto e afargli da spalla, non sap-piamo con quanta consa-pevolezza, sono arrivatianche il sen. Gaetano Qua-gliariello, che dovrebberappresentare la fazioneavversa al Ministro, l'ondi-vaga Adriana Poli Bortone,che non ha deciso ancora

in quale schieramento col-locarsi, e gli innocui Fran-cesco Schittulli, AngeloSanza e Francesco Divella,quest'ultimo intervenutocome imprenditore a par-lare di Mezzogiorno e in-frastrutture.

L'uditorio in sala, costi-tuito quasi esclusivamen-te da dirigenti e ammini-stratori di fede fittiana, hafatto contento il Ministrodi Maglie, particolarmen-te attivo da qualche setti-mana su tutto il territoriopugliese, in vista sia deiprossimi congressi del Pdl,che del sempre più vicino

crollo del berlusconismo. Organizzatore della

manifestazione un sem-pre più confuso Adolfo Ur-so, che da chiaro e convin-to promotore del nuovopartito di Gianfranco Finisi è ridotto ad inseguirel'arduo sogno di ricucire ilcentrodestra sotto l'egidadel prestanome di SilvioBerlusconi, al secolo An-gelino Alfano.

Soddisfacente, invece, ilbattesimo del fuoco delTerzo polo.

Alla manifestazione diLecce ne seguiranno orauna a Roma il 6 novembre

e una a Verona il 22. Il suc-cesso di piazza c'è, l'au-dience nelle trasmissionitelevisive è addirittura darecord, i sondaggi miglio-rano di settimana in setti-mana.

Insomma, è netta l'im-pressione che il Terzo poloc'è e può giocarsela. Quel-lo che stranamente colpi-sce è che molte volte sianogli uomini del Terzo polo anon credere molto nellepossibilità della nuovacoalizione. Percezione chesi percepisce sopratutto inperiferia, dove si stenta acostruire una salda orga-nizzazione e, sopratutto,non ci si affanna per omo-geneizzare le alleanze lo-cali, che continuano adessere a macchia di leo-pardo.

La situazione è graveanche in Puglia dove di-verse sono le alleanze incampo. Che succederà alleprossime amministrative ?Il Terzo polo si presenteràovunque forte e compat-to? La risposta debbonodarla Sanza, Divella e Pi-sicchio.

2 Puglia d’oggivenerdì 28 ottobre 2011

In primo piano

I governi, gli impiantiindustriali, i sistemi so-ciali non possono conti-nuare a viaggiare su para-metri buoni, forse, sino aieri. E che oggi risultanoanacronistici, perché nontengono conto dei cam-biamenti: della crisi, del-le difficoltà di fasce me-die che sono diventatebasse, di sperequazionisempre più profonde, didisagi economici e socia-li che si allargano a dismi-sura, di un comparto co-me la cultura colposa-

mente sottovalutata. Perquesto una politica con laP maiuscola, che riflettacon ampio respiro e lon-tana da logiche poco lun-gimiranti, ha l’obbligo diconfrontarsi con visioninuove. Per individuarerotte e destinazioni. Enon devono spaventare imetri di ansia percorsi, lecadute, le sbucciaturesulle ginocchia, i granellidi polvere che riempiono,copiosi, i vestiti. Ma af-frontare il cammino concoraggio e voglia di novi-tà, come in una canzonedi Ruben Blades, quando

dice che “Camminandosi apprende la vita / Cam-minando si conoscono lepersone / camminandosi sanano le ferite delgiorno prima / Cammi-na, guardando una stella.ascoltando una voce, se-guendo le orme di altripassi / Cammina, cerca-no la vita, curando le feri-te lasciate dai dolori /Niente può cancellare ilricordo del cammino per-corso”. Neanche nell’ipo-tesi in cui risultasse af-fannoso, difficile, imper-vio, arduo.

FRANCESCO DE PALO

L’EDITORIALE

Stra.De, l’avventura della Polis

SINDACO DEL TERZO POLO?

Che farà Adria-na Poli Bortone?

A Lecce, e nonsolo, sono in mol-ti a chiederselo.La senatrice haposto la sua can-didatura a Sinda-co di Lecce.

Da noi inter-pellata, se fosseuna manovrastrumentale o unobiettivo priorita-rio, ha rispostoseccamente chevorrebbe chiude-re la sua cariera daSindaco.

In effetti, perl'ex ministro del-l'agricoltura sa-rebbe un bel finale, visti anche gli ottimi risultati dellaprima esperienza sindacale.

Il fatto è che ad oggi Adriana non ha ancora decisodove accasarsi. A Lecce girano due versioni, la prima èdi un accordo già sottoscritto con Fitto e Perrone, cheprevede il ritorno di Adriana a Palazzo Celestini e lacandidstura di Perrone alla Camera; la seconda che ve-drebbe la Poli a capo di uno schieramento di centrosi-nistra.

Noi non sappiamo se queste voci sono vere, ma pen-siamo, invece, che la Poli sia il candidato ideale di unTerzo polo in grado di conquistare il Comune di Lecce.Devono però crederci sia la Poli che il Terzo polo.

Il tempo corre e la decisione va presa subito.

Poli Bortone, c’èuna scelta da fare

Dal Sud e dalla Puglia i primisquilli di campagna elettorale

IL FATTO - A Bari e Lecce due appuntamenti per cercare di definire lo scacchiere del centrodestra

di ROBERTO MASTRANGELO

Lecce - Il palco al termine del comizio dei leader del Terzo Polo

SEGUE DA PAG 1

Adriana Poli Bortone

Page 3: Puglia d'oggi n. 37

Puglia d’oggiFondato nel 1959

da Pinuccio Tatarella

DirettoreFabrizio Tatarella

Coord. RedazionaleRoberto Mastrangelo

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Questo periodico èassociato all’Unionestampa periodica italiana

Sabato scorso la Pugliaè stata interessata da duemanifestazioni aventi adoggetto il Sud. La primaorganizzata per RaffaeleFitto, in debito di ossigenonel Mezzogiorno, e la se-conda dal neocostituitoTerzo Polo, che vuole faredel Sud uno dei suoi caval-li di battaglia per la cam-pagna elettorale, ormaisempre più probabile epiù vicina. Vediamo comesono andate.

Entrambe riuscitequanto a partecipazione,con la differenza, però, as-sai rilevante che nel salo-ne della Provincia di Bari,anche a schiacciarli, nonvanno più di 200 persone,mentre il Politeama Grecodi Lecce può ospitare finoa 1200 persone.

Entrambe le sale sonostate riempite da ascolta-tori molto attenti e inte-ressati.

In più, nel capoluogosalentino, i quattro leaderdel Terzo polo hanno con-cluso la manifestazionecon un comizio in piazzaLibertini, che ha raccoltotremila cittadini. Se era unanticipo di campagnaelettorale, gli organizzato-ri possono andare soddi-sfatti, nonostante il comi-zio sia stato organizzato, enon si sa perchè, in un'oraabbastanza insolita perLecce. Alle ore 16, mentreda quelle parti si è sempreusato comiziare alle 20 o,addirittura, ancora piùtardi. Inconenienti che ac-cadono, quando non siascolta il territorio e ci siaffida con eccessiva fidu-cia a presunti manager diimpostazione nordista.

La chiamata alle armil'ha fatta anche Fitto e afargli da spalla, non sap-piamo con quanta consa-pevolezza, sono arrivatianche il sen. Gaetano Qua-gliariello, che dovrebberappresentare la fazioneavversa al Ministro, l'ondi-vaga Adriana Poli Bortone,che non ha deciso ancora

in quale schieramento col-locarsi, e gli innocui Fran-cesco Schittulli, AngeloSanza e Francesco Divella,quest'ultimo intervenutocome imprenditore a par-lare di Mezzogiorno e in-frastrutture.

L'uditorio in sala, costi-tuito quasi esclusivamen-te da dirigenti e ammini-stratori di fede fittiana, hafatto contento il Ministrodi Maglie, particolarmen-te attivo da qualche setti-mana su tutto il territoriopugliese, in vista sia deiprossimi congressi del Pdl,che del sempre più vicino

crollo del berlusconismo. Organizzatore della

manifestazione un sem-pre più confuso Adolfo Ur-so, che da chiaro e convin-to promotore del nuovopartito di Gianfranco Finisi è ridotto ad inseguirel'arduo sogno di ricucire ilcentrodestra sotto l'egidadel prestanome di SilvioBerlusconi, al secolo An-gelino Alfano.

Soddisfacente, invece, ilbattesimo del fuoco delTerzo polo.

Alla manifestazione diLecce ne seguiranno orauna a Roma il 6 novembre

e una a Verona il 22. Il suc-cesso di piazza c'è, l'au-dience nelle trasmissionitelevisive è addirittura darecord, i sondaggi miglio-rano di settimana in setti-mana.

Insomma, è netta l'im-pressione che il Terzo poloc'è e può giocarsela. Quel-lo che stranamente colpi-sce è che molte volte sianogli uomini del Terzo polo anon credere molto nellepossibilità della nuovacoalizione. Percezione chesi percepisce sopratutto inperiferia, dove si stenta acostruire una salda orga-nizzazione e, sopratutto,non ci si affanna per omo-geneizzare le alleanze lo-cali, che continuano adessere a macchia di leo-pardo.

La situazione è graveanche in Puglia dove di-verse sono le alleanze incampo. Che succederà alleprossime amministrative ?Il Terzo polo si presenteràovunque forte e compat-to? La risposta debbonodarla Sanza, Divella e Pi-sicchio.

2 Puglia d’oggivenerdì 28 ottobre 2011

In primo piano

I governi, gli impiantiindustriali, i sistemi so-ciali non possono conti-nuare a viaggiare su para-metri buoni, forse, sino aieri. E che oggi risultanoanacronistici, perché nontengono conto dei cam-biamenti: della crisi, del-le difficoltà di fasce me-die che sono diventatebasse, di sperequazionisempre più profonde, didisagi economici e socia-li che si allargano a dismi-sura, di un comparto co-me la cultura colposa-

mente sottovalutata. Perquesto una politica con laP maiuscola, che riflettacon ampio respiro e lon-tana da logiche poco lun-gimiranti, ha l’obbligo diconfrontarsi con visioninuove. Per individuarerotte e destinazioni. Enon devono spaventare imetri di ansia percorsi, lecadute, le sbucciaturesulle ginocchia, i granellidi polvere che riempiono,copiosi, i vestiti. Ma af-frontare il cammino concoraggio e voglia di novi-tà, come in una canzonedi Ruben Blades, quando

dice che “Camminandosi apprende la vita / Cam-minando si conoscono lepersone / camminandosi sanano le ferite delgiorno prima / Cammi-na, guardando una stella.ascoltando una voce, se-guendo le orme di altripassi / Cammina, cerca-no la vita, curando le feri-te lasciate dai dolori /Niente può cancellare ilricordo del cammino per-corso”. Neanche nell’ipo-tesi in cui risultasse af-fannoso, difficile, imper-vio, arduo.

FRANCESCO DE PALO

L’EDITORIALE

Stra.De, l’avventura della Polis

SINDACO DEL TERZO POLO?

Che farà Adria-na Poli Bortone?

A Lecce, e nonsolo, sono in mol-ti a chiederselo.La senatrice haposto la sua can-didatura a Sinda-co di Lecce.

Da noi inter-pellata, se fosseuna manovrastrumentale o unobiettivo priorita-rio, ha rispostoseccamente chevorrebbe chiude-re la sua cariera daSindaco.

In effetti, perl'ex ministro del-l'agricoltura sa-rebbe un bel finale, visti anche gli ottimi risultati dellaprima esperienza sindacale.

Il fatto è che ad oggi Adriana non ha ancora decisodove accasarsi. A Lecce girano due versioni, la prima èdi un accordo già sottoscritto con Fitto e Perrone, cheprevede il ritorno di Adriana a Palazzo Celestini e lacandidstura di Perrone alla Camera; la seconda che ve-drebbe la Poli a capo di uno schieramento di centrosi-nistra.

Noi non sappiamo se queste voci sono vere, ma pen-siamo, invece, che la Poli sia il candidato ideale di unTerzo polo in grado di conquistare il Comune di Lecce.Devono però crederci sia la Poli che il Terzo polo.

Il tempo corre e la decisione va presa subito.

Poli Bortone, c’èuna scelta da fare

Dal Sud e dalla Puglia i primisquilli di campagna elettorale

IL FATTO - A Bari e Lecce due appuntamenti per cercare di definire lo scacchiere del centrodestra

di ROBERTO MASTRANGELO

Lecce - Il palco al termine del comizio dei leader del Terzo Polo

SEGUE DA PAG 1

Adriana Poli Bortone

Presidente Casini, il rap-porto Svimez non lasciadubbi sul crescere delle di-seguaglianze tra il Nord e ilSud del Paese.

Cosa si può e si deve fareper rimettere il Mezzogior-no al centro dell'agendapolitica italiana?

Tra i tanti dati dramma-tici contenuti in quel rap-porto, ce n’è uno che preoc-cupa più di tutti: due giova-ni su tre del sud non hannoun lavoro e se guardiamoalle giovani donne la per-centuale della disoccupa-zione sale al 75%. Ma a par-te il governo, tutti ormaihanno capito che senza ilSud nemmeno il Nord puòfarcela, perché è proprio ilSud avere margini impor-tanti per crescere. Alloradobbiamo partire da qui:restituendo speranza aigiovani, ai non garantiti,avendo il coraggio di toglie-re qualcosa a chi finora èstato più garantito. Dire “lepensioni sono tabù” è l’ar-gomento più conservatoree retrogrado che possa es-serci. Noi invece dobbiamoaprirci al futuro, ritrovare lavia dello sviluppo seguen-do le indicazioni della Bce,anche se contengono mi-

sure impopolari. Pensioni,selettività degli studi e ri-forma del mercato del lavo-ro sono le medicine di cui ilPaese ha bisogno se vuoletornare a crescere, a partireproprio dal sud. Possonoessere amare, ma tutte lemedicine lo sono, così co-me sono indispensabili perguarire il malato. E l’Italia dioggi è malata.

Il Terzo Polo, nei son-daggi ottiene risultati mol-to migliori in previsione diuna sua corsa solitaria chenon nell'ipotesi di una suapartecipazione ad una coa-lizione con Pd o Pdl, chenaturalmente aumente-rebbe le sue possibilità divittoria. Non è un po' unparadosso?

Perché dovrebbe esser-lo? Anche i sassi capiscono

che serve una svolta, che ilPaese lacerato da quasiventi anni di questo bipola-rismo sgangherato anzichéandare avanti è tornato in-dietro. Mi sembra del tuttologico che chi presenta unaprospettiva nuova, una viadi uscita dal pantano in cuisiamo arenati, raccolga at-tenzione e consenso. Il Ter-zo Polo ormai è un dato difatto, esiste e ci sarà: unacoalizione che oscilla sta-bilmente tra il 15 e il 20 percento dei consensi non so-lo non potrà essere ignora-ta ma sarà decisiva per farnascere qualsiasi governo.

Per l'Italia è pensabile oauspicabile un percorso ditipo spagnolo? Alcuniprovvedimenti condivisiper far fronte all'emergen-za e poi elezioni senza la

candidatura di Berlusconi?Quello che è accaduto in

Spagna non ha bisogno dimolti commenti: Zapatero,di fronte alla durezza dellacrisi, ha preferito dimetter-si e difendere il suo Paeseanziché il posto e subito lospread tra i titoli spagnoli equelli tedeschi è diminuitomentre quello italiano ècresciuto. Se a Berlusconiinteressasse davvero il be-ne dell’Italia dovrebbe farealtrettanto. Di fronte agliocchi del mondo e dei mer-cati è evidente che noi ab-biamo un problema di cre-dibilità e lui è parte del pro-blema, ecco perché dovreb-be lasciare. Sono stato ilprimo a proporre di dar vi-ta ad un governo di respon-sabilità nazionale per af-frontare l’emergenza eco-nomica con alcuni provve-dimenti condivisi, ma il go-verno ha sempre rispostoalzando le spalle e contan-do sulla sua presunta auto-sufficienza, giocando coinumeri in Parlamento. Il ri-sultato è un governo chenon fa niente mentre il Pae-se affonda. E allora, dico io,meglio andare subito alleelezioni che questa paralisi.

All'interno del Popolodelle Libertà c'è un cre-scente desiderio di ricom-posizione con l'Udc, anchein nome della comune ap-partenenza al Partito Po-polare Europeo. Pensateche si tratti di uno statod'animo che può diventareprogetto politico o di ap-pelli strumentali?

L’unità dei moderati è untema suggestivo ma dubitofortemente che Berlusconil’abbia a cuore. E’ stato pro-prio lui a rompere il frontedei moderati in Italia, cac-ciando l’Udc dalla sua mag-gioranza, espellendo Finidal suo partito, emarginan-do le figure più moderate eautorevoli all’interno delPdl. Ha trasformato unacoalizione che doveva esse-re moderata in un impastodi populismo e di estremi-smo. Chi utilizza il Pdl co-me un giocattolo di suaproprietà non può aprirenessuna fase nuova, e infat-ti, sta già affossando anchele aspettative che aveva su-scitato affidando la segrete-ria del partito ad Alfano.

Siamo in Puglia, nellaRegione di Nichi Vendola: ilsuo partito non si è alleatocon lui, malgrado una cor-

Puglia d’oggi venerdì 28 ottobre 2011

In primo piano

“Anche i sassi hannocapito che adessoserve una vera svolta”

L’INTERVISTA - Parla Pierferdinando Casini. “Berlusconi non ha a cuore l’unità dei moderati”

di ENRICO CICCARELLI

LA LETTERA ALL’UE - BOSSI

Umberto Bossi non di-mentica certo di punzec-chiare Tremonti, reo asuo dire di essersi “defila-to” nell’intera vicendadella lettera all’Ue.

Certo, resta la doman-da su chi dovrà poi varareconcretamente tuttequelle peomesse che so-no state sciorinate a duemani da Berlusconi da-vanti al Consiglio di Eu-rolandia, se non il Super-ministro economico.

“Si voterà quando saràil momento e il momentonon è adesso. Certo senon avessimo rispostonel modo giusto all'Euro-pa saremmo andati al vo-to subito. Ora, invece, ilgoverno va avanti. Berlu-sconi ha risposto nel mo-do giusto”. Lo ha detto il

leader della Lega, facen-do intendere che è lui adavere il coltello dalla par-te del manico.

Con l'Europa “ci siamoimpegnati, mica poteva-mo spaccarla. E dal-l'Unione europea è arri-vato un giudizio positivo”ha aggiunto il Senatur.Che rivendica: “Ci siamoriuniti per fare questa let-tera... Tremonti si è defi-lato. Sono suo amico maBerlusconi ha i voti perfare il federalismo e que-sto non l'ho dimentica-to”.

Bossi ha ribadito poi lasoddisfazione per il capi-tolo pensioni: “Non ècambiato niente. Una no-stra vittoria? E' una vitto-ria della giustizia, sonosoddisfatto”.

“Si voterà quandosarà il momento”

Pierferdinando Casini durante il suo intervento a Lecce

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te insistente, alle regionali.È pensabile che siate inqualche modo insieme allepolitiche?

Vendola è un politicoche stimo ma le alleanze sicostruiscono sulle coseconcrete, non facendosi lacorte. Che cosa pensa la si-nistra delle ricette dellaBce? La Tav va fatta o nonva fatta? Il mercato del la-voro va riformato o no in-troducendo incentivi per leassunzioni a tempo inde-terminato ma anche unamaggiore flessibilità peradattarsi meglio agli anda-menti dei mercati? La libe-ralizzazione dei servizipubblici locali è una priori-tà come lo è per noi o no?Questo è il momento in cuiin politica serve coraggio:noi del Terzo Polo con lescelte degli ultimi anni,mettendo in gioco la nostrastessa esistenza, abbiamodimostrato di averlo. A sini-stra come a destra vedo so-lo tanta voglia di conserva-zione. Il messaggio uscitoda Lecce è chiaro: l’unicanovità alle prossime elezio-ni sarà proprio il Terzo Po-

lo.La Puglia è anche la ter-

ra di Raffaele Fitto, con cuilei ha un consolidato rap-porto personale di stima edi amicizia. Senza voler di-scutere le qualità del mini-stro, è sembrato ai pugliesi(o almeno a noi) che inqualche circostanza, an-che in occasione delle ulti-me regionali, abbia prefe-rito anteporre le proprieconvenienze o i porpri pro-getti personali all'interes-se dei cittadini pugliesi. Haanche lei quest'impressio-ne? E se è così, come con-vincere una personalità diquesto prestigio ad essereutile alla causa dei mode-rati?

Non ho la pretesa di con-vincere nessuno. E’ ladrammaticità del momen-to a dover far riflettereognuno di noi e a farci capi-re che questo Paese, dopoanni di divisioni e di estre-mismi, o si ritrova sulla viadella moderazione, dellaresponsabilità, della coe-sione nazionale, o è davve-ro destinato a finire nel ba-ratro.

FISCO - IL COMMENTO DI BANKITALIA

La pressione fiscale raggiungerà unmassimo storico nel 2012, arrivando al44%, con l'attuazione della clausola disalvaguardia contenuta nella delega fi-scale. Lo riferisce il capo dell'area ricercaeconomica di Bankitalia, Daniele Fran-co. Nella Nota di aggiornamento al Def,ricorda Franco nel corso dell'audizionesul ddl stabilità nella commissioni Bilan-cio di Camera e Senato, l'incidenza sulprodotto delle entrate aumenta nelbiennio 2012-13 (rispettivamente al 47,9e 48%), per poi ridursi nel 2014 (al 47,8).La pressione fiscale salirebbe dal 42,3%del 2010 al 42,7 nel 2011 e dal 2012 si at-testerebbe su valori intorno al 43,8%, unmassimo storico (nel 1997 essa avevaraggiunto il 43,6% del pil). Le stime, spie-ga Franco, ''non includono gli effetti del-l'attuazione della delega fiscale e assi-stenziale (ovvero dell'applicazione della

relativa clausola di salvaguardia), chepotrebbero determinare maggiori entra-te fino a 0,2 punti di Pil nel 2012, 1,0 nel2013 e 1,2 nel 2014''.

Va inoltre rilevato, aggiunge Bankita-lia, ''che gli enti decentrati potrebberodisporre aumenti del prelievo per com-pensare i tagli apportati con le manovreestive ai trasferimenti dallo Stato''.

Secondo Bankitalia è meglio interve-nire sull'Ici che introdurre una patrimo-niale. ''Non sono personalmente favore-vole alla patrimoniale. Forse - affermaFranco - sarebbe meglio pensare a unasoluzione più ordinaria, che può essereoperare sull'Ici rivedendo i valori cata-stali e introducendo una qualche formadi progressività''.

Infine per Franco è “opportuno com-pletare il processo di riforma delle pen-sioni”.

La pressione fiscale nel 2012toccherà il massimo del 44%

Page 4: Puglia d'oggi n. 37

Basta con le proroghe, glislalom, le dimenticanze edil fare finta di niente. LaCorte Costituzionale è statachiarissima accogliendo ilricorso sul caso di Catania..Chi è sindaco di Comunisuperiori a 20 mila abitantio presidente di Provincianon può contemporanea-mente occupare un seggioin parlamento.

La legge elettorale per laCamera e il Senato stabili-sce che i sindaci dei comu-ni superiori a 20.000 abi-tanti e i presidenti delleprovince sono ineleggibili.

Nulla dispone la normainvece per il caso contrario,ovvero se un parlamentareviene eletto sindaco o pre-sidente.

Per mezzo secolo le Ca-mere hanno dichiaratol'ineleggibilità anche inquesto caso, facendo deca-dere il Parlamentare dalsuo posto in caso di elezio-ne a sindaco o presidente, el'ultimo parlamentare di-chiarato decaduto fu la pu-gliese Adriana Poli Bortoneeletta sindaco di Lecce nel

1996. Dopo di allora è valsa

l'interpetrazione opposta,ovvero che, non essendoprevista espressamente laineleggibilità, i parlamen-tari possono essere elettisindaci e presidenti. Ora laCorte Costituzionale, pro-nunciandosi in un giudizio,promosso da un elettorecontro il sindaco di Cata-nia, che è anche senatore,ha definitivamente stabili-to la vigenza della ineleggi-bilità in entrambi i casi, ri-

facendosi allo spirito dellalegge che non vuole unasingola persona occuparedue posti nello stesso mo-mento.

Le sentenze della CorteCostituzionale, come è no-to, producono i loro effettiimmediatamente e vani ecapziosi ci appaiono i ten-tativi, che già si annuncia-no di interpetrare in ma-niera restrittiva il pronun-ciato della Corte, ritenen-dolo applicabile al solo ca-so, evocato in giudizio, del

Sindaco di Catania. Il prin-cipio, invece, vale erga om-nes e, pertanto, tutti i parla-mentari che ricoprono ildoppio incarico, devonooptare per l'uno o per l'al-tro.

Ed è giusto così. In fondoa voler fare appieno il pro-prio compito non è possi-bile dividersi tra Roma e laperiferia in maniera effica-ce.

Che si scelga, dunque, elo si faccia con molta chia-rezza e tempestività.

4 Puglia d’oggivenerdì 28 ottobre 2011Regione

Ed ora anche Azzollini e Pepedovranno decidere cosa fareLa Consulta: o Parlamentari o Sindaci e Presidenti di Provincia

Una sentenza che evidenzia il vuoto legislativo. L’ultimo parlamentare ad essere dichiarato decaduto è stata Adriana Poli Bortone nel 1996

SANITA’

Non è un mistero che a Vendola illegittimo impedimento non piaccia.I suoi inviti a Berlusconi perchè sifaccia processare sono noti, così co-me il suo giudizio sulle scappatoietrovate dal Premier.

Eppure, all’uopo, può essere utile.Magari per dire davanti ad un giudi-ce perchè ha deciso di lasciare il Sa-lento senza una Pet-Tac.

“Due campagne elettorali e duelegislature regionali passate a dire aipugliesi che lui avrebbe rimesso ilmalato al centro dell’attenzione, cheavrebbe restituito ai pugliesi il mal-tolto e li avrebbe curati dalle feriteinferte dal centrodestra sulla lorocarne; mesi e mesi trascorsi ad attac-care a testa bassa il Presidente delConsiglio Berlusconi sul legittimoimpedimento, fino a definirlo ‘un at-to di arroganza’. Quello stesso NichiVendola è stato capace non solo dilasciare i malati di cancro della Pro-vincia di Lecce senza una Pet – Tac(né pubblica né privata convenzio-nata) per mesi, ma anche di non pre-sentarsi dinanzi al giudice di pace diLecce, citato da alcuni ammalati chechiedono il risarcimento danni, op-ponendo il legittimo impedimento.

E’ chiaro che i pugliesi sono ormaigovernati o dallo smemorato di Col-legno o da un ladro di identità”.

E’ il commento amaro del consi-gliere regionale salentino del Pdl,Roberto Marti a proposito di quantoaccaduto ieri dinanzi al Giudice diPace di Lecce.

“Sembra di assistere – continuaMarti - ad una specie del teatro delgrottesco in cui Vendola , Fiore e Co-laianni scimmiottano inopportuna-mente atteggiamenti che in passatoVendola ha aspramente e politica-

mente contestato ad altri: il Presi-dente oppone il legittimo impedi-mento; l’assessore Fiore (che in pas-sato aveva già dato prova di avere acuore la sorte dei malati oncologicidi Lecce dichiarando in un fuori –onda che la vicenda della Pet gli ave-va rotto i…) attacca il Giudice di Pa-ce; il capo dell’avvocatura regionale,Colaianni, sostiene che un interro-gatorio sia delegabile ad altra perso-na come evidentemente lo stessoColaianni aveva fatto credere a Ven-dola inducendolo in errore, perché ilGiudice ha chiarito che l’interroga-torio per delega non è ammissibileed ha riconvocato Vendola”.

Abbiamo quindi un Presidenteche compie quello che lui stesso de-finiva mesi fa un ‘atto di arroganza’ enon si presenta a rispondere al Giu-dice.

“Una totale sconfessione di quel-lo che Vendola ha detto e fatto inquesti sette anni… - conclude Marti- talmente clamorosa da farci so-spettare che a governare la Pugliaoggi ci sia una controfigura, un ladrodi identità, un impostore. Costuinon può essere il vero Nichi Vendo-la”.

Legittimo impedimento, a Nichi Vendolanon piace, però poi se ne serve a Lecce

IL COMMENTO

O sindaco o deputato.Ricoprire entrambe lecariche è illegittimo ed'ora in avanti non saràpiù possibile. Lo ha de-ciso la Corte Costituzio-nale con una sentenzaineccepibile, inequivo-cabile e inappellabile.Ora una decina di parla-mentari, in prevalenzadel Pdl, dovranno optareper l'una o l'altra carica.

In Puglia la sentenzariguarda il sindaco diMolfetta, il sen. AntonioAzzollini, che ricopreanche l'importante eimpegnativo ruolo diPresidente della Com-missione Bilancio, el'on. Antonio Pepe, Pre-sidente della Provinciadi Foggia, perchè la sen-tenza della Corte haenunciato un principiodi incompatibilità vali-do sia per i Sindaci deicomuni al di sopra di20.000 abitanti, sia per iPresidenti di Province.

Sino ad oggi nessunparlamentare ha opera-to la scelta, imposta dal-la legge e dalla Corte Co-stituzionale, preferendoattendere un pronun-ciato delle Camere. Anostro parere, invece, lasentenza della Corte èchiarissima ed imme-diatamente esecutiva.Sarebbe assai grave se leCamere adottassero unqualsiasi provvedimen-to teso ad eludere, a con-gelare o a rinviare lascelta richiesta dallaCorte. Ci troveremmoancora una volta davan-ti a un nuovo, gravissi-mo conflitto fra poteridello Stato, da un lato ilParlamento e dall'altrola Corte costituzionale.In mezzo la difesa di unprivilegio della casta,che si vorrebbe tutelareoltre ogni limite. Se finoad ora per violare la leg-

ge è stata sufficiente unaarzigogolata interpetra-zione della legge, oggi,davanti a una chiarapronuncia della Corte,ci troveremmo difrontea un capovolgimentodei principi costituzio-nali, arrogandosi il Par-lamento il potere di met-tere nel nulla perfino lesentenze della Corte dilegittimità.

Ci auguriamo che leCamere non scrivanoun'altra vergognosa pa-gina di diritto addome-sticato e, sopratutto,speriamo che i due par-lamentari pugliesi, inte-ressati a questa vicenda,sappiano scegliere fra ledue cariche, non mante-nendo un minuto di piùl'illegittimo privilegio.Antonio Pepe e AntonioAzzollini sono due notigalantuomini, esperti didiritto e nostri amici davecchia data. Sappiamobenissimo che hannoaccettato il doppio inca-rico, non per cupidigiadi potere, ma per spiritodi servizio nei confrontidel territorio e della coa-lizione di partito che liha espressi e della qualeanche noi facevamoparte. La legge, però, èuguale per tutti e nonammette eccezioni. An-che perchè basterebbe ilsemplice ricorso di unqualsiasi elettore e il tri-bunale adito non po-trebbe che applicare ilchiaro enunciato dellaCorte Costituzionale.Quindi, o subito o dopouna nuova pronuncia,sia Pepe che Azzollinisaranno costretti ad op-tare. Noi speriamo sin-ceramente che non cisarà bisogno di nuovigiudizi, che Fli ha già an-nunciato di voler intra-prendere.

DINO CARRATÙ

O sindacoo deputato

OSSERVATORIO AMBIENTALE

“Sui rifiuti non bisogna mai abbassa-re la guardia. C’è da augurarsi che l’Os-servatorio voluto dall’assessore Nicastrorappresenti un vero ostacolo a chi vuolelucrare, senza preoccuparsi di inquinareil territorio”. É quanto ha dichiarato Pep-pino Longo, consigliere regionale del-l’Udc e componente della V Commissio-ne.

“Da qualche tempo – prosegue Longo– sembra che sia calato il silenzio sull’at-tività legata ai rifiuti e questo mi preoc-cupa. Sono tante le città che, a causa del-la presenza di siti per lo smaltimento e lostoccaggio, sono a rischio ambientale”.

Anche perchè le emergenze sono giàin atto. Ma questo a qualcuno interessapoco, in fondo.

Sui rifiuti non bisognamai abbassare la guardia

Nichi Vendola

di ROBERTO MASTRANGELO

Page 5: Puglia d'oggi n. 37

Da sabato non siamo piùun movimento , ma un par-tito vero. Siamo un partitonuovo, lo abbiamo dimo-strato nei mesi passati per ilcontatto con la gente, la fre-quenza con cui siamo scesiin piazza, le feste e i dibattitiorganizzati a Foggia e in pro-vincia.

Abbiamo fatto sentire lanostra presenza da Alberonaa Vieste , da Manfredonia fi-no a Sannicandro, abbiamoriempito le piazze in cinqueserate tra agosto e settembree ad oggi con più di milleiscritti e cinquanta circolidopo soli dieci mesi dalla na-scita di Fli in provincia diFoggia. Siamo soddisfatti diessere presenti praticamen-te ovunque. Se tutto ciò è sta-to realizzato bisogna dare at-to all’ex commissario pro-vinciale e neoeletto Coordi-natore Fabrizio Tatarellacoadiuvato dai circoli di Ca-pitanata.

Alla luce dell’impegno edel lavoro svolto a nome delcircolo dei giovani finiani diGenerazione Futuro che mionoro di coordinare espri-mo i più sinceri auguri e inbocca al lupo a Tatarella peril prossimo futuro.

Oggi da più parti si senteparlare di “modello Foggia”per la dedizione , l’impegnoe i risultati raggiunti dal par-tito: ecco è arrivato il mo-mento di non rilassarsi , nonlasciarsi distrarre da polemi-che inutili e continuare aconfermarci modello per lealtre realtà. Si avvia una nuo-va fase, da domani dovremodimostrare di essere un veropartito politico ma soprat-tutto dovremo dimostrare diessere la novità per tutti glielettori di centro-destra ,de-lusi da un certo modo di farepolitica del Pdl ma ancor dipiù dovremo saperci mo-strare come il punto di riferi-mento per quel numero ,purtroppo, elevatissimo dicittadini che hanno persoogni rapporto e fiducia conla politica. Mi rivolgo al neo-

coordinatore e ai mille iscrit-ti di Futuro e Libertà di Capi-tanata: tanto abbiamo fatto,ma tanto c’è ancora da fare ,ci aspettano mesi impegna-tivi .

Generazione Futuro èpronta a dare sostegno alpartito , vogliamo avere unruolo determinante nel futu-ro prossimo, vogliamo esse-re da stimolo e guadagnarcigiorno dopo giorno un ruolodeterminante grazie alla no-stra passione di fare politica.

Se si dice che chi ha sceltodi sostenere la scelta di Fini èstato coraggioso , permette-temi di affermare che i giova-ni di Generazione Futuroche hanno optato per talescelta lo sono stati ancora dipiù perché accettare questasfida in un momento in cuila stragrande maggioranzadella popolazione giovanileè disgustata dal mondo poli-tico , ci rende ancora piùconvinti di aver creduto inprogetto serio , onesto e inun partito di persone capacima soprattutto per bene.

Oggi ad ormai quarantot-

to ore dal congresso tornia-mo a ripetere con forza chela famosa “cavalcata nel de-serto” , annunciata dal lea-der Gianfranco Fini diecimesi fa , non è affatto finita,dunque bando alle polemi-che e tutti al lavoro.

* COORDINATORE CITTADINOGENERAZIONE FUTURO FOGGIA

L’alta velocità è nata conl’obiettivo di rendere più ra-pidi e comodi i collegamen-ti tra le principali città ita-liane, in particolare con ilsud.

Ma nei fatti, ad oggi, Tre-nitalia sta riducendo sem-pre più il numero di convo-gli. Soprattutto quelli chemettono in comunicazioneRoma con il Mezzogiorno e,ancora più in particolarecon la Puglia.

La soppressione dei dueEurostar Roma-Bari ha sol-levato l’indignazione delle

istituzioni regionali pugliesie di alcuni parlamentari.Dino Marino, consigliereregionale del PD e presi-dente della CommissioneSanità, ha rilevato la neces-sità di un’azione coordinatadi tutte le istituzioni locali edi un intervento del Mini-stro delle infrastrutture edei trasporti Matteoli affin-ché intervenga sul contrat-to nazionale «ricordando aTrenitalia la sua funzione diazienda pubblica naziona-le».

Il taglio delle corse avvie-ne proprio quando l’Unio-ne Europea ha riconosciutol’alta velocità Bari-Napoli

come un’opera strategicanel contesto delle nuove re-ti transeuropeee di svilup-po.

Così la durata del viaggioda Roma verso il capoluogosi ridurrà dalle attuali 4 oree mezza a circa 3 ore, con uncalo dunque di 90 minuti.

Per collegare Bari a Na-poli, invece, saranno suffi-cienti due ore, rispetto alleattuali 3 ore e 40’. Inoltre ladecisione di avvantaggiarequest’opera rispetto al de-cantato ponte sullo Stretto,chiarisce anche quali sianole reali priorità del Paese. “E’la conferma di come aveva-mo visto giusto nel sostene-re che fosse proprio l’AltaCapacità Napoli-Bari l’ope-ra più importante per l’inte-ro Mezzogiorno – spieganoi parlamentari del Partitodemocratico Boccia, Gine-fra e Boffa – e l’unica in gra-do di rovesciare la vecchiaconcezione dello sviluppobasata sugli assi verticaliNord-Sud e di restituirecentralità e protagonismoalle aree interne dell’Ap-pennino meridionale e alcollegamento dei porticampani e pugliesi”.

Inoltre a livello locale lasituazione non è certo piùrosea.

I problemi sono ancora

molti. A tenere banco, daanni ormai, c’è la questionedei binari che attraversanole città.

Oltre ad arrecare un dan-no al traffico, sia pedonalesia veicolare, è anche moltoinsicuro. Se si aggiunge l’in-civiltà della comunità, la ri-sultante è un pericolo co-

stante per la propria vita. L’esempio più clamoro-

so viene da Barletta dove,nel giro di venti giorni, benquattro persone sono stateinvestite da un treno. È an-cora da appurare se si trattidi incidenti o suicidi, ma laquestione è che non è sicu-ro avere un colosso di qual-

che decina di tonnellateche ci sfreccia a tre metri didistanza.

Alcune delle istituzionilocali assicurano che, in ba-se ad accordi con Rete Fer-roviaria Italiana (GruppoFs), si sono adoperate periniziare dei lavori per l’in-terramento dei binari.

5RegionePuglia d’oggi venerdì 28 ottobre 2011

Bari-Napoli ora è prioritaria per l’EuropaE intanto Trenitalia taglia altre due corse Eurostar tra la Puglia e Roma. Le reazioni del mondo politico

IL CASO - Mentre nelle città il problema dei nodi ferroviari continua a trascinarsi negli anni, anche a scapito della sicurezza di tutti

di ANDREA DAMMACCO

Treni, in Puglia è polemica sulle scelte di Trenitalia

“Dobbiamo essere riferimento perchi ha perso fiducia nella politica”

GENERAZIONE FUTURO - Da sabato non siamo più un movimento, ma un partito nuovo

Gianfranco Fini durante la manifestazione di sabato scorso

di FRANCESCO LASALVIA *

CURTO ADERISCE A FLI

Il Consigliere regionale sen. Uccio Curto ha ade-rito a Futuro e Libertà. "Per me, ha dichiarato feli-ce e soddisfatto l'ex senatore di An, si tratta di un ri-torno a casa. Collaborerò con piacere con i colleghiDivella, Patarino, Tatarella e Surico per rafforzare ilpartito non solo a Brindisi, ma in tutta la Puglia.

Le motivazioni che hanno spinto Curto a entra-re in Fli saranno illustrate in una prossima confe-renza stampa a Brindisi, alla quale parteciperà Il vi-ce Presidente di Fli on. Italo Bocchino.

Curto nasce politicamente nel Msi. Consiglierecomunale di Francavilla Fontana sin dal 1985, èstato eletto senatore per la prima volta nel 1994 epoi riconfermato nel 1996, nel 2001 e nel 2006. Dal2004 al 2009 è stato anche consigliere provincialedi Brindisi. Nel 2010 è stato eletto consigliere regio-nale per l'Udc.

Il partito di Fini si rafforzaalla Regione ed a Brindisi

Euprepio Curto

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6 Puglia d’oggivenerdì 28 ottobre 2011Bari

Lo aveva ingoiato, il ro-spo, solo per accontentarel’Idv barese, ormai più notacome l’Italia del faldoni, vi-ste le numerose inchiestegiudiziarie, già chiuse o incorso, di cui sono protago-nisti alcuni esimi rappre-sentanti del partito di Anto-nio Di Pietro.

Gli avidi seguaci dell’exmagistrato molisano infatti,forti di un interessante ri-sultato elettorale raccoltoalle ultime amministrative,si erano messi a cozza pa-tella (quella che per staccar-la dallo scoglio ci vuole ladinamite, per intenderci)per ottenere “visibilità” nel-la seconda giunta Emiliano.

Il buon Michele pensavad’aver già dato avendo no-minato vicesindaco Alfon-sino Pisicchio, e invece no:abra cadabra, Pisicchio escedall’IDV e inizia la sua navi-

gazione di avvicinamentoall’API di Rutelli. E si sa nonc’è peggior conservatore, inpolitica, di chi giura di rap-presentare il nuovo, il buo-no e il bello. Per cui di pietri-ni, orbati del Pisicchio Ju-nior, hanno iniziato a pesta-re i piedini per ottenere unaltro assessorato.

E hanno indicato Ema-nuele Pasculli.

Improvvisamente, comeuna tegola, arriva però lasfiducia di Emiliano: “Hodenunziato i fatti alla Auto-rità Giudiziaria perché hoacquisito una notizia di rea-to nell'esercizio delle miefunzioni ed avevo l'obbligodi riferirla al giudice. Ho so-speso la delega assessorileperchè i fatti sono inerentil'esercizio del ruolo di as-sessore. Non l'ho fatto pri-ma per tutelare il segretodell'indagine che a causadella fuga di notizie è ades-so compromesso. Non po-trò rispondere ai vostri postcome al solito perché ho la

veste di testimone e sonotenuto al segreto istruttoriosui dettagli della vicenda”ha scritto il Sindaco su Fa-cebook, mentre ricevevadecine di post sulla vicen-da.

E dunque ha tolto a “Lil-lino” la delega al Contenzio-so, ai Contratti ed appalti edalla Agenzia per la lotta nonrepressiva alla criminalità,tenendosi l’interim.

Pasculli, che al momentoin cui scriviamo non risultaancora indagato, avrebbetentato di favorire una dittadi pulizie, già contractor delcomune di Bari con l’appal-to in scadenza, in cambiodell’assunzione di un paiodi suoi amici.

L’ex assessore respingetutte le accuse e fa notareche la genesi dei fatti risale aquando lui non era statoneanche nominato in quo-ta Idv (come si usa dire): “lamia unica colpa, che non ri-guarda assolutamente re-sponsabilità legali, è quelladi aver cercato di dare unamano ad un uomo dispera-to, senza lavoro e con unamadre di 85 anni da curare.Mi risulta che questa perso-na sia stata assunta dallaMultiservizi con un con-tratto a tempo determinato:è stato giusto, perché la po-litica deve dare risposte so-prattutto a chi non ha piùalcuna speranza. Dove è ilreato?”

Emiliano sfiducia Pasculli:ritirata la delega assessorileDopo le fughe di notizie su presunte pressioni a ditte vincitrici di appalti

IL CASO - Ma l’esponente dell’Idv si difende: “Ho cercato di dare una mano a un uomo disperato”

E' stata scritta una pa-gina vergognosa. Lo hadetto Ninni Cea, il coor-dinatore delle silenti op-posizioni al Comune diBari. Una volta tanto con-cordiamo con lui, madando un significato op-posto al suo giudizio.Non é stato vergognosochiedere la decadenza diAntonio Matarrese daConsigliere comunale. E'stato vergognoso riget-tarla e con voto presso-ché unanime. Vergogno-se le giustificazioni e lemotivazioni del Toninonazionale. Vergognoso ilgiudizio del sindaco Mi-chele Emiliano. Vergo-gnose, sia la maggioran-za, che l'opposizione,

con la sola eccezione diMaria Maugeri, che nonha voluto partecipare alvoto.

L'on. Matarrese é statoeletto consigliere comu-nale, ma ha disertato tut-te le riunioni del Consi-glio, meno una. Il regola-mento del Consiglio pre-vede la decadenza dallacarica, in caso di assenzeprolungate e non giustifi-cate.

A Matarrese é stata da-ta la possibilità di discol-parsi e lui ha sciorinatouna serie d'impegni chein questi anni lo hannoportato spesso fuori daBari. Benissimo, a voler-gli credere, il Consiglioavrebbe dovuto prendere

atto della manifesta e do-cumentata impossibilitàper Matarrese di svolgerele funzioni per le quali icittadini di Bari l'hannoeletto consigliere comu-nale e dichiarare ipso fac-to la sua decadenza dallacarica.

Invece il Consiglio, tut-to il Consiglio, ha finto dicredere a Matarrese e harespinto la richiesta didecadenza. Una manife-stazione di deteriore pro-vincialismo, che non faonore al Consiglio e nem-meno allo stesso Matar-rese. Come si fa a Bari adire no a un Matarrese?

Se Tonino, come cre-diamo, ha davvero gran-de considerazione di sestesso, tanto da afferma-re che, chiedendo la suadecadenza, si stava "pro-cessando la storia di Ba-ri", meglio farebbe a ras-

segnare egli stesso le di-missioni, dando prova diserietà e di rispetto delleistituzioni e dei cittadini.

Nulla di personale,s'intende, con il pur sim-patico Tonino, ma se ilconsigliere comunaleproprio non lo può fare,perché oberato da altri etanti impegni, non si ca-pisce perché debba con-tinuare a tenere vuotauna sedia del Consigliocomunale di Bari.

Ne va davvero dellasua dignità politica e del-la sua onorabilità perso-nale, perché, perdurandoquesta situazione, tutticontinueranno a chie-dersi le vere ragioni diquesta lunga e program-mata assenza. Chi glieloha chiesto? Chi glielo im-pone? Chi favorisce? Chidanneggia?

GIUSEPPE PUGLIESE

Decadenza, ecco una brutta figura bipartisan

di FORTUNATA DELL’ORZO

Bari - L’ingresso principale del Palazzo di Città

IN CONSIGLIO COMUNALE - Respinta la richiesta contro Matarrese

LA GARA NON PARTE

Ancora gravi e inspie-gabili ritardi per il com-pletamento di Marisa-bella. Qurest'opera é de-cisamente nata sottouna cattiva stella. Previ-sta dal piano regolatoreportuale del 1976, pro-gettata dal 1990, é stataavviata nel 1994, con unfinanziamento del pri-mo governo Berlusconi.Dopo una serie di vicis-situdini contrattuali egiudiziarie, arricchiteanche da alcune conte-stazioni ambientaliste,nel 2008 il Provveditora-to alle opere pubblichedi Bari ha finalmente in-detto la nuova gara d'ap-palto.

Dopo l'aggiudicazio-ne provvisoria all'Ati ri-sultata prima in gradua-toria, arriva puntuale ilricorso di Matarrese, chechiede l'esclusione del-l'aggiudicataria. Matar-rese, però, perde la cau-sa, sia in Consiglio diStato, che innanzi al Tar.La vicenda, almeno giu-diziariamente, sembrachiusa sin dal febbraiodi quest'anno, ma ciònonostante il Provvedi-torato alle Opere Pubbli-che di Bari non procede

ancora all'aggiudicazio-ne definitiva dell'appal-to, tenendo ancora fer-mo e inutilizzato un fi-nanziamento di 60 mi-lioni di euro.

Nei giorni scorsi alcu-ni parlamentari di mag-gioranza hanno datomolto rilievo alla revocadi alcuni finanziamentiper il porto di Bari, chein verità riguardavanoopere inutili, che è statomeglio non realizzare,ma nessuno sin'ora haprotestato per gli ingiu-stificati ritardi subiti daun'opera importante estrategica per il porto diBari come l'ansa di Ma-risabella. I ricorsi, legit-timi ma ingiustificati diMatarrese, hanno ral-lentato l'opera per dueanni. Ora chi altro si émesso di traverso?

A rompere il silenziosu Marisabella e a chie-dere le ragioni di questaprolungata e ingiustifi-cata inerzia del Provve-ditorato di Bari sono,però, annunciate dueinterrogazioni parla-mentari di Fli al Ministe-ro delle infrastrutture ealla Commissione euro-pea.

Marisabella, perchètutti questi ritardi?

Una tavola del progetto del porto turistico di Marisabella

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Una tempesta giudizia-ria minaccia la pensionedorata di Tommaso Affini-ta.

L'ufficiale giudiziario habussato alla sua porta e lecarte notificategli sono diquelle che tolgono il son-no.

Il Procuratore Generalepresso la Corte dei Conti diBari lo accusa di aver pro-curato all'Autorità portualedi Bari un danno erarialepesantissimo: oltre 11 mi-lioni di euro, che ora devo-no essere rimborsati. Affi-nita è stato invitato a forni-re le sue discolpe. Avrà ses-santa giorn per farlo.

Ad accusarlo, intanto,una valanga di atti e docu-menti, efficacemente rias-sunti un un atto d'accusalungo 54 pagine.

La vicenda riguarda lacostituzione della società

Bari Porto Mediterraneo el'affidamento diretto inconcessione di tutti i servi-zi portuali.

Affinita è indagato nelduplice ruolo di Presidentedell'Autorità portuale, enteconcedente, e di Presiden-te della Bari Porto Mediter-raneo, ente concessiona-rio.

Un evidente caso di con-flitto di interesse, che, se-condo la Corte dei Conti,vede Affinita nella dupliceveste di benefattore e be-neficiato, con rilevantedanno patrimoniale perl'Autorità portuale, i cui in-teressi avrebbe, invece, do-vuto tutelare. La vicenda èmolto complessa e ha giàvissuto alcuni passaggi giu-risdizionali innanzi allemagistrature amministra-tive, Tar e Consiglio di Sta-to. Cercheremo di riassu-merla chiaramente per inostri lettori, non senzaaver prima dato la parola alProcuratore Generale dott.

Francesco Lorusso, secon-do il quale "l'intera opera-zione di costituzione dellasocietà BPM (Bari PortoMediterraneo), lungi dalperseguire gli interessipubblici del Porto di Bari, èstata, di contro, finalizzataad intenti speculativi diret-ti ad avvantaggiare propriocoloro che rivestivano in-carichi gestionali e di go-verno all'interno dell'Auto-rità portuale...

È, in tal senso, significa-tiva la lettura delle dichia-razioni riportate nel verba-le di quella seduta checomprova documental-mente come in quel Comi-tato portuale (del quale Af-finita era Presidente e do-minus incontrastato, ndr),al tempo del rilascio dellaconcessione, si sia svoltauna sorta di "trattativa" traalcuni dei partecipanti allaseduta; i quali, prescinden-do totalmente dalla disci-plina che regola le proce-dure ad evidenza pubblica,

già manifestavano la vo-lontà di sottoscrivere quotedella non ancora costituitasocietà, contribuendo arealizzare un'operazionegravemente pregiudizievo-le per gli interessi patrimo-niali dell'Autorità Portuale,nonchè per il pubblico in-teresse a erogare servizi diportata generale, fonda-mentali per lo scalo marit-timo barese. Il dibattito ivisvoltosi era difatti eviden-temente finalizzato a far sìche il Comitato Portuale,più che tutelare gli interes-si pubblici sottesi all'attivi-tà dell'Autorità Portuale, siprodigasse, invece, per im-porre condizioni semprepiù vantaggiose per la futu-ra compagine societaria,con netto pregiudizio, siaper il patrimonio dell'Entepubblico che per l'utenza."

Il Procuratore Generale,quindi, conclude col rite-nere la società BPM re-sponsabile del danno era-riale di 11.221.962,43, es-sendo "irrefutabile che l'at-tività della società, lungidal perseguire gli interessidell'Autorità portuale con-cedente... abbia in sostan-za influito negativamentesull'attuazione delle finali-tà istituzionali di tale pub-blica amministrazione.

Anzi, l'azione svolta daquest'ultima, proprio pereffetto dell'incidenza im-pressale dalla condotta de-gli amministratori dellaBPM, che ha avuto comeobiettivo esclusivamente ilvantaggio economico indi-viduale e personale dei sin-goli soggetti partecipanti alrispettivo capitale sociale,ha subito un netto svia-mento degli scopi da essa

Tommaso Affinita indagato dalla Corte dei ContiIl dirigente è accusato di aver procurato all’Autorità Portuale un danno erariale di 11 milioni di euro

L’INCHIESTA - Il manager barese indagato nella sua duplice veste di Presidente dell’Autorità Portuale e del Concessionario Bari Porto Mediterraneo

7Puglia d’oggi venerdì 28 ottobre 2011 Bari

Nel pacchetto aziona-rio della Bari Porto Me-diterraneo, insieme adun gruppo di società al-l'uopo e improvvisa-mente costituite, spic-cano anche la Camera djCommercio di Bari e laBanca Popolare di Bari,con un 5% a testa.

La legge istitutiva del-le Autorità portuali con-sente l'affidamento inconcessione dei serviziportuali a società priva-te, che abbiano però nel-la loro ragione socialel'esercizio di attivitàportuali.

Comprendiamo chealcuni privati, pur nonavendo esercitato inpassato alcuna attivitàportuale, fiutando l'af-fare o a tanto consigliatida Tommaso Affinita,abbiano pensato di met-tere su rapidamente unaloro società per parteci-pare alla spartizione diuna torta societaria, chesi prefigurava assai suc-culenta.

Comprendiamo me-no che lo abbia fatto unistituto di credito comela Banca Popolare di Ba-ri e ci sorprende che gli

organi di controllo del-l'istituto nulla abbianoeccepito sulla parteci-pazione ad una conces-sionaria sorta in paleseviolazione di legge e conuna cordata di societàtroppo frettolosamentecostituite allo scopo.Circostanze che poteva-no essere facilmente ap-purate con una sempli-ce visura presso quellaCamera di Commercio,anch'essa stranamentesocia della operazione,oggi messa sotto accusadalla Corte dei Conti.

G.P.

GLI INVESTIMENTI

Anche la Popolare di Bari nel pacchetto Azionario di BPM

di GIUSEPPE PUGLIESE

Bari - La sede dell’Autorità Portuale

La Banca Popolare di Bari

perseguiti, tanto da procu-rare al pubblico erario in-genti danni".

Inoltre, aggiunge lo stes-so Procuratore "uguali re-sponsabilità vanno ascritteanche e sopratutto al Presi-dente pro tempore dell'Au-torità Portuale, dott. Tom-maso Affinita, per esserestato, egli, contempora-neamente ideatore e prin-

cipale esecutore dell'im-provvida iniziativa, essen-do stato anche Presidentedella BPM".

Attraverso quale mecca-nismo societario e come equali danni, secondo laProcura, Affinita ha procu-rato al Porto di Bari lo spie-gheremo sul prossimo nu-mero.

(CONTINUA - 1)

LA SCHEDA

La sua carriera scorre profumatamente nell'al-veo della pubblica amministrazione. Prima di arri-vare a Bari, Affinita è stato capo della segreteria del-la Commissione trasporti e direttore degli affari ge-nerali e del personale presso il Senato della Repub-blica. All'Autorità portuale di Bari è arrivato nel1997, restandovi sino al 2005. È stato anche Presi-dente di Assoporti, oltre che della BPM, oggi sottoinchiesta.

Dopo Bari Affinita è stato nominato amministra-tore delegato di Rete Autostrade Mediterranee, spa.A Bari conserva una fitta rete di altolocate e com-piacenti relazioni e, non poteva mancare, un inca-rico a contratto presso la facoltà di Economia del-l'Univerità di Bari.

Affinita è stato anche candidato senza successoalle regionali ed è già incorso in precedenti giudi-ziari per peculato, falso ideologico e abuso di uffi-cio, proprio quando era all'Autorità portuale. Unavicenda di poca importanza, dalla quale è stato, co-munque, assolto in primo grado dal Tribunale diBari.

Chi è Affinita?

Tommaso Affinita

Page 8: Puglia d'oggi n. 37

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Page 9: Puglia d'oggi n. 37

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Si è svolta venerdì 21 ot-tobre scorso una sedutaaperta del consiglio comu-nale di Castellana Grotte,con all’ordine del giorno itempi di consegna del nuo-vo Istituto Alberghiero sitoin via Turi.

Alla discussione hannopreso parte anche il presi-dente della Provincia di Ba-ri Francesco Schittulli, l’as-sessore provinciale all’Edi-lizia Scolastica Stefano Di-perna e l’assessore provin-ciale alla viabilità e traspor-ti Michele Labianca. Tra ilfolto pubblico presente an-che il dirigente dell’Istituto

Alberghiero Francesco Tar-taglia e l’impresa Manelliche sta effettuando i lavoripresso il plesso scolastico.

Schittulli ha ricordatocome “già da settembre2009 ci siamo attivati per laterminazione della struttu-ra. Purtroppo oggi non vi-viamo più in un periodo divacche grasse, ma nono-stante la crisi che incombe,la mia giunta si adopereràper terminare sia l’alber-ghiero sia per la realizzazio-ne della circonvallazione. Isoldi ci sono, ma purtropponon si possono toccare percolpa del patto di stabilitàche dobbiamo rispettare”.

Sulla stessa lunghezzad’onda anche l’assessoreDiperna. “La ditta che staeffettuando i lavori - sottoli-neava l’assessore - si è vistacostretta ad interromperliperchè noi non abbiamopiù provveduto ad effettua-re i pagamenti, ma non ap-pena la regione ci autoriz-zerà ad utilizzare i soldi chegià abbiano, la scuola saràutilizzabile anche perché ilplesso è quasi terminato”.

La presenza dei massimivertici provinciali è stataanche l’occasione per par-lare della circonvallazione.Sull’argomento ha relazio-nato Labianca che ha plau-dito alla Giunta Tricase checofinanziando l’opera per

500 mila euro ha permessol’ottenimento del finanzia-mento regionale. Al mo-mento l’iter per la realizza-zione dell’opera vede laprovincia alle prese con leoperazioni preliminari ri-guardanti gli espropri, tra-scorsi una trentina di gior-

ni, la parola passerà al con-siglio comunale di Castella-na Grotte che dovrà appro-vare la variante al PRG esuccessivamente poi si po-trà prima procedere allastesura del progetto esecu-tivo e successivamente ap-paltare l’opera.

10 Puglia d’oggivenerdì 28 ottobre 2011Provincia di Bari

Dopo Gravina, dopoSammichele, ora tocca aGioia del Colle. Proseguenella Provincia di Bari lostillicidio dei Primi cittadi-ni, che spesso messi allestrette dalla propria mag-gioranza, o incapaci di pro-seguire nella propria attivi-tà amministrativa scelgonodi rimettere il proprio man-dato nelle mani del com-missario prefettizio prima,e degli elettori dopo.

E se a Noicattaro o a Bar-letta le dimissioni del Sin-

daco erano arrivate all’in-domani delle elezioni am-ministrative della scorsaprimavera, poi ritirate do-po aver quadrato il cerchioall’interno delle rispettivecompagini di maggioranza,e se in molti altri Comunidella Provincia l’attività co-munale pende sempre sot-to la spada di Damocle del-le dimissioni del Sindaco (odei Consiglieri Comunaliper sancire lo scioglimentodell’intero Consiglio), ilsintomo è chiaro.

Amministrare è difficile,e spesso i primi “avversari”sono proprio i membri del-

la propria maggioranza.E così dopo Divella e Ta-

teo, anche Piero Longo hagettato la spugna, metten-do la parola fine alla suaprima amministrazione aGioia del Colle.

Le dimissioni sono arri-vate al termine di un lungoperiodo di crisi della suamaggioranza e al terminedi un consiglio comunalein cui è apparso evidentesin da subito che i numerinon li avesse per approvaregli equilibri di bilancio.

I “dissidenti” sono rad-doppiati nel giro di qualchegiorno da due a quattro, e lapolemica politica in città èstata alimentata anche daun manifesto a difesa delPrimo cittadino prima pub-blicato con i simboli deipartiti della maggioranza, epoi smentito dagli stessi re-sponsabili cittadini dei di-versi movimenti di centro-destra.

Ma in Consiglio comu-nale la logica dei numerinon ha così dato scampo a

Longo. In apertura di seduta c’è

stato un vano tentativo direcuperare la situazionerendendo pubblici i nomidella nuova giunta: Giusep-pe Gallo, Isacco Isdraele,Natalia Farella, Franco Ca-purso e Beppe Berardi. Ungesto che, nelle intenzionidel sindaco, avrebbe dovu-to essere il segno di un cam-biamento forte e la perce-zione che a fine mandato si

sarebbe potuti arrivare.Ma i conti erano stati fat-

ti senza gli osti, e tutto è sal-tato prima ancora che ineo-nominati assessoriavessero avuto il tempo diaccettare la nomina.

Così subito dopo la vota-zione del punto all’ordinedel giorno sul cimitero (ilvero nodo della questioneche ha rappresentato l’ulti-ma goccia di questa ammi-nistrazione) e il successivorapido disbrigo di quellasul conto consuntivo del2010 è arrivata la comuni-cazione del Primo cittadinoche ha annunciato le suedimissioni.

Dopo le lamentele diMauro Mastrovito e di Leo-nardo Dongiovanni, ormaida tempo smarcatisi dallamaggioranza, infine è arri-vata l’indisponibilità a pro-seguire nel sostegno a PieroLongo anche da parte delConsigliere di Fli GiuseppeTuccillo anch’egli non ingrado di assicurare il suovoto agli equilibri di bilan-

cio.Quella che era la mag-

gioranza è stata così di fattomessa in minoranza. Vanoil tentativo di provare a “re-cuperare” qualcuno. E cosìquando ci si è resi contoche la situazione era irre-movibile si è rientrati in au-la dopo una lunga sospen-sione pronti e preparati alpeggio.

Il colpo decisivo è statosul riconoscimento di undebito fuori bilancio. Allaseconda votazione MauroMastrovito abbandonal’aula e i voti sono chiari:dieci voti favorevoli, undicicontrari, un astenuto (Tuc-cilllo) la mozione è respin-ta.

Il sindaco non può far al-tro che prendere atto dellacosa e dimettersi. In teoriaci sarebbero venti giorni iltempo per ritirare tutto eproseguire nella legislatu-ra, ma sembra proprio cheLongo non sia intenzionatoa farlo. Si aspetta ora il com-missario prefettizio.

Dopo mesi di litigi e polemiche Longo si dimetteDopo Gravina e Sammichele è il terzo Comune in Provincia di Bari in attesa del Commissario Prefettizio

GIOIA DEL COLLE - Nell’ultimo consiglio comunale approvato il conto consuntivo del 2010 e dopo sono arrivate le dimissioni del Sindaco

In un’economia di mercato in cui prevale la lo-gica del profitto, quella delle multinazionali, esisteuna proposta alternativa come il commercio equosolidale che ha l’obiettivo di rispettare tutti i sog-getti dello scambio economico.Si è avuta l’occasio-ne di saperne di più e degustare anche i prodotti diquesto equo mercato la settimana scorsa presso ilbar Ghibli che ha ospitato anche la premiazionedel concorso fotografico “il raccontacolazione” .

Si tratta di un sistema equo/solidale che vuolerispettare la dignità della persona e dare il giustocorrispettivo in denaro alla manodopera spessosottopagata nelle logiche di mercato internaziona-li e dal fenomeno soprattutto che fa da perno del-la globalizzazione del mondo. I suoi prodotti arti-gianali e culinari provengono dai paesi che sonostati nella storia e sono maggiormente colpiti dal-la politica del Nord del mondo per esempio Asia,Africa e si possono conoscere e trovare nella botte-ga di cui si occupa l’associazione culturale mondo-domani la cui presidente è Rosa Calò che ha spie-gato a inizio serata questa altra finalità della pro-pria associazione.

I vincitori della mostra fotografica sono stati:Andrea Melato con la fotografia intitolata “ non sa-rà solo la galletta a sorridere” e Viviana Minervinocon “un mondo di bontà equo e solidale”

Durante la serata si sono potute ascoltare le can-zoni sulla giustizia e sul tema dibattuto di Radio103.

MADDALEMA COVIELLO

BITONTO

Una serata per ilcommercio solidale

Il commissario prefettizio di Gravina Ciro Trot-ta, esercitando i poteri di legge e sostituendosi agiunta e consiglio comunali, ha approvato lo sche-ma di rendiconto della gestione relativo all'anno2010.

In altre parole, il prefetto inviato a reggere lesorti di Gravina fino a nuove elezioni ha messo ilvisto sul provvedimento che attesta l'ammontaredi spese ed entrate municipali relative al periodointercorso tra il primo gennaio ed il 31 dicembre2010.

Il fondo cassa a disposizione dell'ente, nell'arcodei dodici mesi richiamati, si è assottigliato visi-bilmente. Scendendo da più di 5.600.000 euro ameno di 4.900.000, mentre l'avanzo di ammini-strazione calato sotto i 2 milioni di euro. I residuipassivi, invece, ovvero le somme già impegnate enon ancora ordinate (oppure ordinate ma non an-cora pagate) superano la soglia dei 30.966.169 eu-ro. Cifre alla mano a Gravina nel corso del 2010 sisia speso più di quel che si è incassato.

GRAVINA

Il commissarioapprova il bilancio

di ROBERTO MASTRANGELO

Le rassicurazioni della Provincia per Alberghiero e Circonvallazione

CASTELLANA - Schittulli: “I soldi ci sono, ma non possiamo toccarli per il patto di stabilità”

Piero Longo

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11Puglia d’oggi venerdì 28 ottobre 2011 Provincia Bat

Dopo il Consiglio Comunale del 10.10.2011, possia-mo a asserire senza timore di essere smentiti che :"Non ci resta che piangere" .

Con votazione unanime infatti, la maggioranza haapprovato gli equilibri (squilibri) di bilancio dandoprova di imperdonabile superficialità se non di mala-fede .

Infatti, durante la discussione in Consiglio Comu-nale è emerso, che solo 2 dei capi settore degli ufficicomunali avevano presentato una propria relazioneattestante l inesistenza di debiti fuori bilancio .

Mentre non risultavano pari dichiarazioni da partedegli altri capi settore, per giunta, i più rilevanti in ter-mini di verifica di spesa.

La carenza di tali atti istruttori, avrebbe dovutoconsigliare un maggiore approfondimento da partedella responsabile del servizio finanziario, Rag. MariaTornisiello e del revisore dei Conti, Dott. Giuseppe Ba-busci, , invece, questi ultimi, con superficialità degnadi miglior causa, pur in assenza di adeguata indispen-sabile istruttoria, hanno attestato l equilibrio di bilan-cio. Questa circostanza di per sé significativa di unmodo disinvolto di gestire gli affari finanaziari del Co-mune, è stata aggravata dal Rag. Tornisiello, la qualeha dato luogo ad una ridicola farsa quando ha dichia-rato che la mancanza delle relazioni da parte degli al-tri capi settore degli uffici comunali doveva intender-si come inesistenza di debiti fuori bilancio nei rispet-tivi settori !

Ma anche dinanzi a questa situazione imbarazzan-te, anche i critici consiglieri di maggioranza da mar-ciapiede, con altrettanto imbarazzante silenzio, han-no votato a favore .

Questo loro atteggiamento si puo spiegare in duremodi : O sono complici del malgoverno della Giunta,o sono insensibili a tutto in quanto in trepidante atte-sa per il "cambio della guardia" che, secondo qualcu-no, dovrebbe arrivare a breve.

CAPOGRUPPO FLI IN CONSIGLIO COMUNALE

MARGHERITA DI SAVOIA

Gli Squilibridi Bilancio

Il Centro Ricerche Bonomo di Andria in bilicoVentola: “La proprietà ha letteralmente dilapidato un patrimonio tradendo le aspettative del benefattore”

RICERCA - L’appello dell’Assessore Stefàno ai due Presidenti provinciali: “valutate ogni ipotesi che possa salvaguardare uomini e strutture”

di BERARDINO DI BENEDETTO *

A Trani ci sono dei personaggi che gi-rano per le abitazioni presentandosi co-me consulenti (a pagamento) per aiuta-re nella compilazione del CensimentoIstat.

Dopo numerose segnalzioni all’Uffi-cio Comunale di Censimento di Trani,nei giorni scorsi è stata diffusa una sec-ca smentita da parte del Comune.

Nessuno è autorizzato a chiedere sol-di per questo servizio, nè tantomenopuò spacciarsi per inviato del Comune.

Nella nota si sottolinea che le attivitàdi assistenza gratuita alla compilazionedei questionari sono affidate dall'Istatagli Uffici Comunali di Censimento e, inparticolare, ai loro rilevatori che, pressoil Comune o a domicilio dei cittadini, of-

friranno alle famiglie assistenza per lacompilazione cartacea o via WEB deiquestionari di famiglia.

In ogni caso, al fine di rendere super-fluo il ricorso a consulenze esterne allaRete censuaria, l'Istat ha inviato a tuttele famiglie, insieme al questionario, laguida alla compilazione e ha, inoltre,predisposto un numero verde telefoni-co 800 069 701 che risponde alle richie-ste di chiarimento, tutti i giorni dalle 9alle 19; i video tutorial disponibili sul si-to censimentopopolazione.istat.it cheaiutano i cittadini nella compilazioneon line del questionario; una casella diposta elettronica dedicata ([email protected]) a rispondere alle do-mande dei cittadini."

TRANI

Censimento, attenti a chi chiedesoldi per aiutare nella compilazione

Stando a quello che èstato ufficialmente dettodal presidente della Pro-vincia Bat Francesco Ven-tola il Centro Ricerche Bo-nomo di Andria chiuderà apartire dal prossimo mesedi novembre.

“La proprietà ha lette-ralmente dilapidato, nelcorso di questi anni, un pa-trimonio, tradendo perfi-no le aspettative del bene-fattore Bonomo. Su questoargomento in tanti si sonoespressi ma dubito sia sta-ta davvero fatta chiarezza:pertanto, anticipo che con-vocheremo una conferen-za stampa per consentire atutti i cittadini, numeri edati alla mano, di conosce-re come realmente sianoandate le cose”.

E’ questa la presa di po-sizione del presidente del-la Provincia di Barletta –Andria – Trani dopo l’an-nuncio che il Centro Ricer-che Bonomo chiuderà anovembre. Il numero unodella Bat ha spiegato inuna nota che “stiamo lavo-rando nell’ottica di un se-rio rilancio del Centro Ri-cerche Bonomo di Andria”e, a proposito dei dipen-denti del centro ricercheha detto che non verrannocreate false aspettative eche “siamo fermamenteconvinti di come il Centropossa tornare ad assurgereal ruolo di autentico puntodi riferimento per la ricer-ca agroalimentare e nonsolo; è questo un obiettivoche cercheremo di perse-guire con tutte le nostreforze”.

“Serve collaborazioneistituzionale aldilà deglischieramenti”.

Così ha ribattuto il con-sigliere regionale RuggieroMennea, che ritiene chesolo la cooperazione possagarantire la possibilità di“uscire dalle secche di unacrisi che si sta facendo sem-pre più stringente. E cosaha fatto il presidente Ven-tola? Non ha trovato di me-glio da fare che attaccarmicon accuse stucchevoli epretestuose, il solito refrainche non fornisce nessuncontributo alla discussionesul Centro Ricerche Bono-mo”.

Intanto l’Assessore alleRisorse agroalimentari del-la Regione Puglia DarioStefàno ha scritto ai presi-denti delle Provincie di Ba-ri e BAT, Francesco Schit-

tulli e Francesco Ventola, inmerito all’avvio delle pro-cedure per la liquidazionedel Centro Ricerche Bono-mo di Andria.

“Pur non intendendo inalcun modo entrare negliambiti delle legittime scel-te delle Amministrazioniprovinciali – spiega l’asses-sore Stefàno - ho inteso sol-lecitare la sensibilità deiPresidenti Schittulli e Ven-tola riguardo al valore del-l’attività scientifica svilup-pata dal Centro di Ricercaper l’agricoltura”.

“Sono certo - concludeStefàno nella lettera ai duepresidenti- che valutereteogni possibile ipotesi chepossa assicurare la salva-guardia del know-how, del-

la dotazione umana e strut-turale e delle relazioniscientifiche e territoriali,che costituiscono oggi unpatrimonio non solo delCentro ma dell’intera co-munità pugliese - non soloquella "contadina" - cheregge la sua economia, lesue relazioni sociali e i suoitratti identitari e culturalisull’agricoltura”.

Ma ad oggi nulla è datosapere per certo sul destinodi uno dei centri di ricercadi eccellenza della Puglia,sui tanti (giovani e non) cheal Bonomo lavorano e sulfuturo di una struttura cherischia, tra un litigio politi-co e l’altra, di veder calare ilsipario sopra la sua storia.

N.P.

Page 12: Puglia d'oggi n. 37

venerdì 28 ottobre 2011 Puglia d’oggi12 Capitanata

Diciamoci verità scomode sul “Gino Lisa”È tempo di comprendere l’insostenibilità del vecchio aeroporto e puntare su Amendola

Folle l’idea di separare lo scalo foggiano dal sistema aeroportuale pugliese e inammissibile continuare a finanziare le varie “Darwin”

Darwin Airline annun-cia l'interruzione dei voliper Milano Malpensa, To-rino e Palermo operatidall'aeroporto Gino Lisadi Foggia a partire da lu-nedì 7 novembre 2011. Ladecisione fa seguito alladrastica riduzione delleprenotazioni registratadopo l'introduzione delnuovo regime tariffario,conseguente al mancatorinnovo dei contributi ol-tre la data del 30 settembre2011.

"Abbiamo creduto finoin fondo al progetto delGino Lisa e per questo cisiamo impegnati per il suosuccesso, garantendo negliultimi tre anni un serviziodi qualità che é stato mol-to apprezzato dall'tenza.Nel corso degli ultimi me-si abbiamo a lungo nego-ziato con le Autorità e gliattori locali (stakehol-ders), al fine di trovareuna soluzione che consen-

tisse di prorogare, oltre ladata del 30 settembre2011, l'erogazione dei so-stegni che ci hanno sin quiconsentito di offrire i no-stri servizi a prezzi estre-mamente interessanti, ga-rantendo nel contempo lasostenibilità finanziariadelle operazioni.” Così Fa-bio Parini, Ceo della com-pagnia elvetica DarwinAirline, ha annunciatoche la compagnia lugane-se ha pensato bene di fi-larsela all’inglese non ap-pena le prospettive di ul-teriore mungitura dellecasse pubbliche si sonorivelate infondate. "Levendite sono più che di-mezzate, rispetto al mede-simo periodo dello scorsoanno, ed i dati non lascia-no dubbi circa il fatto cheproseguire le operazioni insimili condizioni, espor-rebbe la nostra compa-gnia a perdite tanto in-genti da metterne addirit-

tura a repentaglio la soli-dità finanziaria. Una taleevenienza non può ovvia-mente essere presa in con-siderazione e nemmenoessere imposta alla com-pagnia, in base agli accor-di siglati con Aeroporti diPuglia SpA, che prevedonoil mantenimento dei colle-gamenti in assenza di aiu-ti solo in caso di sostenibi-lità finanziaria delle rot-te.”

Il messaggio non po-trebbe essere più chiaro:siamo stati molto felici diricevere dalla Regione seimilioni di euro all’anno,ma adesso che si tratta diinvestire e scommettere,preferiamo tornare ai no-stri cantoni. Il cosiddettocontributo di start-up di-venta così una rendita afondo perduto. Che fa di-ventare quasi un modellovirtuoso la Federico IIAirways, le cui ingentiperdite servivano almenoa far lavorare qualche de-cina di persone e rimane-vano sul territorio senzaprendere la via della Sviz-zera.

In ogni caso, una rendi-ta che la Regione Pugliache impone addizionali eticket, chiude ospedali enega servizi non può enon deve continuare adassicurare. È tempo didirsi delle verità, perquanto amare e scomode,sul “Gino Lisa”, che è conogni evidenza un aero-porto sopravvissuto alsuo tempo, del tutto ina-deguato alle esigenze delterritorio. Tralasciandol’assurda pretesa di avere

un aeroporto in città, èabbastanza evidente chela realizzazione del pas-sante ferroviario verso Pa-lese soddisferà ampia-mente le esigenze di tra-sporto aereo della popo-lazione della CapitanataSud e della Bat, visto checi saranno distanze e tem-pi di percorrenza parago-nabili a quelli fra Milano eMalpensa o fra Roma eFiumicino (e il bigliettoRyanair per Orio al Seriocosto 16 euro andata e ri-torno tasse incluse, se lo siacquista per tempo). Ri-mane il problema dellaCapitanata Nord, del Mo-lise e delle aree contermi-ni (che comunque saran-no sempre in condominiocon Pescara e Capodichi-no). E rimane soprattuttoil problema di garantireun aeroporto di prossimi-tà ai grandi flussi turistici

verso il Gargano. Un ruoloche il “Gino Lisa”, anchecon il modesto allunga-mento della pista che vie-ne proposto (e che co-munque sarà fuori mer-cato rispetto alle richiestedei vettori, quindi si risol-verà in un ulteriore spre-co di denaro pubblico),non potrà ricoprire. Inve-ce di inseguire le propostefolli di separare lo scalofoggiano dal sistema ae-roportuale della Puglia,che è essenzialmentequello che in ambito cal-cistico si chiama “fallo difrustrazione”, la classe di-rigente dauna farebbe be-ne a puntare con decisio-ne sull’utilizzo di Amen-dola, che potrebbe diven-tare per il Gargano quelloche Rimini è per la rivieraromagnola. Si sa, sull’ar-gomento circola la leg-genda metropolitana di

una contrarietà dei mili-tari e del Ministero dellaDifesa, che però non ri-sulta da alcun atto ufficia-le. Più che alla porta del-l’esangue Guglielmo Mi-nervini, gli stakeholdersdi Capitanata dovrebberoandare a bussare a quelladel sanguigno Ignazio LaRussa. Naturalmente noncon questo intollerabileatteggiamento piagnone,ma con un credibile pianodi investimenti: perchéchiedere che l’Aeronauti-ca Militare, oltre a cedereuna quota del propriospazio, debba anche co-struire l’aerostazione apoche spese è francamen-te temerario. È una batta-glia di territorio che si puòvincere o perdere, natu-ralmente. Ma è comun-que meglio di una pa-gliacciata demagogicache dura da decenni.

di CLAUDIO AQUILANO

Angelo Cera, segretariodell’Udc e parlamentaredi Capitanata, ha presocappello per il dialogo av-viato a Palazzo Doganada tre forze ivi rappresen-tate che si richiamano al-l’esperienza del Terzo Po-lo. Il parlamentare centri-sta è contrariato non solodal fatto che Futuro e Li-bertà ed Alleanza per l’Ita-lia non siano all’opposi-zione della Giunta Pepe,ma anche (e secondo noisoprattutto) dalla circo-stanza che dialoghino conl’Unione di Capitanata,cioè con quei centristi che,

a causa di dissidi interni edella forte lacerazioneconsumatasi proprio conCera, hanno dato vita aduna formazione politicaautonoma. Noi siamo benlontani dal voler entrarenel merito delle ragioni edei torti di entrambi: sia-mo rispettosi della vita in-terna dei partiti, e trattia-mo Angelo Cera da leaderdell’Unione di Centro,ruolo che gli compete perdiritto e non per nostraconcessione. Ma non ab-biamo motivi di avversio-ne personale o di linea po-litica nei confronti di

esponenti politici che han-no una cristallina identitàmoderata, che non sono arimorchio del Pdl o del Pd,e che, per biografia e posi-zioni, sono certamentecentristi.

Chiunque abbia fattol’esperienza dell’amiciziacon una coppia di coniugiche repentinamente si se-para sa quale permanentefonte di imbarazzo questarelazione costituisca, inmisura direttamente pro-porzionale all’asprezza ealla sofferenza con cui laseparazione si è svolta.Comprendiamo quindi le

tensioni e i nervosismi ditutti. Non pensiamo che letensioni e le recriminazio-ni siano un buon carbu-rante per la politica, spe-cialmente in un momentonel quale l’edificio dellapolitica e quello ben piùimportante della comuni-tà hanno bisogno di coe-sione e senso della respon-sabilità. Tornando allametafora, gli amici verinon sono quelli che pren-dono partito contro la mo-glie e a favore del marito oviceversa; ma quelli chesanno conservare la giustavicinanza ad entrambi.

Gli amici dei separatiAngelo Cera e il dialogo in Provincia tra Fli, Api e Udcap

Le tensioni e le recriminazioni non sono un buon carburante per la politica, specie in un momento nel quale la casa comune vacilla

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Puglia d’oggi venerdì 30 settembre 2011 13Capitanata

La Capitanata si mobili-ta contro la minaccia di unforte declassamento deiservizi sanitari conse-guente al licenziamento diuna settantina di lavoriprecari che dovrebbe av-venire il prossimo 31 otto-bre. Ferma presa di posi-zione della Commissioneper il Diritto alla Salute delConsiglio Provinciale“Non siamo iscritti al par-tito della spesa allegra” hadetto il presidente dellaCommissione, Enrico San-taniello (Forza del Sud)“ma è impensabile che ilrisparmio venga ottenutoattraverso la cancellazio-ne del servizio. Rivolgiamoun appello all’assessorealla Sanità Fiore e al diret-tore generale della Asl Fog-gia perché si vada ad unaderoga, in attesa che Re-gione Puglia e Governotrovino un’intesa su que-sta vicenda. Diversamentedenunceremo il direttoregenerale della Asl per in-terruzione di pubblico ser-vizio.”

“Il presidente dellaCommissione Sanità dellaRegione Puglia, Dino Ma-rino” ha sottolineato An-tonio Prencipe (Pd) “ha giàproposto una legge regio-nale specifica perché sieviti in tutto il territoriopugliese il drammaticoesito che avrebbe il licen-

ziamento di questo perso-nale, che renderebbe difatto impossibile l’accessoall’assistenza ospedalieraa un gran numero di abi-tanti della provincia diFoggia.”

“È miope e sbagliatol’atteggiamento di chi per-segue il risparmio taglian-do i costi del personale” hadetto Roberto Nigro (Psi)“anche perché l’incidenzadel personale sul bilanciocomplessivo della sanitàpugliese è del 28%, quasila metà dell’incidenza cheha questa voce in altre Re-

gioni. Sono altri gli sprechiche bisogna colpire.”

“La spesa sanitaria inCapitanata” ha dichiaratoMichele Bonfitto (Udcap)non ha mai tenuto contodel suo peculiare assettoorografico, che la dividenelle tre grandi zone dellapiana, del Subappenninoe del Gargano. Ridurre i li-velli di assistenza non si-gnifica risparmiare, masolo aumentare la mobili-tà passiva.”

“Interi reparti rischianola chiusura” rimarca Mi-chele Augello (Indipen-

dente) “e, come si è già vi-sto dopo la chiusura degliospedali, non c’è alcunacompensazione nel po-tenziamento della medici-na di territorio. Una situa-zione che dipende anchedall’aver paracadutato inCapitanata manager chenon conoscono la situa-zione.”

“Invece di puntare aduna assistenza di qualità,ci troviamo costretti a di-fendere i livelli minimifondamentali” ha ribaditoMarchegiani (Ppdt) “Sani-tà pubblica e sanità priva-

ta sono in una condizionecritica quale non si regi-strava da decenni. È im-portante che tutti rifletta-no seriamente.”

Nel frattempo si regi-strano le dure dichiarazio-ni del sindaco di CerignolaAntonio Giannatempo,che esprime preoccupa-zione per la situazione del“Tatarella” e l’incontro or-ganizzato in Prefettura susollecitazione del sindacodi Manfredonia AngeloRiccardi con i vertici dellaAsl

La riunione, scrive ilComune sipontino in uncomunicato, è stata propo-sta dal Sindaco di Manfre-donia Angelo Riccardi, peraffrontare l’emergenza sa-nitaria che si profila nellanostra provincia a causadella mancata stabilizza-zione del personale ospe-daliero medico e parame-dico. il Direttore generaledell’ASL di Foggia dott.Ruggiero Castrignanò haaffermato che, in base allenorme vigenti, non puòprorogare i contratti a tem-po determinato del perso-nale medico e paramedico.Non vi sono leggi che loconsentono ma al contra-rio vi sono norme che loimpediscono. Dopo appro-fondita discussione, la Di-rezione generale dell’ASLha convenuto di dover as-sicurare la riorganizzazio-ne dei livelli minimi di as-sistenza che, nel caso del-l’Ospedale San Camillo DeLellis di Manfredonia, siconcretizzano nel fatto chesarà potenziato il repartodi Pediatria e sarà riapertoil reparto Ostetricia e Gine-cologia. Il risultato rag-giunto, se da un lato noncorrisponde alle aspettati-ve attese, dall’altro rappre-senta un passo avanti ver-so la soluzione.

Capitanata in rivoltaper gli “ospedali feriti”Lunedì verranno licenziati una settantina di lavoratori precariIn ginocchio i nosocomi, specie Manfredonia e Cerignola

Le proteste dei sindaci e della speciale Commissione Salute della Provincia, che minaccia denunce per interruzione di pubblico servizio

Uniti contro Regione e Asl La Commissione per il Diritto alla Salute del Consiglio Provinciale

L'attuale maggioranzaalla guida di Cerignola hafallito in tutto. Non mi ri-ferisco solo, nel modo incui ha gestito le varie si-tuazioni/ problemi sortiin questi 19 mesi, vedi si-curezza in città, il metodocon cui hanno saldato idipendenti Asia, la totaleassenza nella battaglia al-l'inceneritore, abbando-no della Zona Industriale,totale mancanza di unapolitica per lo sviluppoindustriale cittadino e viadiscorrendo.

Mi riferisco, anche esoprattutto, alla ormaievidente spaccatura in-terna, di tutte quelle per-sone che 19 mesi fa aveva-

no stipulato, tutti insiemeun patto per poter gover-nare questa città.

Ormai, non c'è piùunione d'intendi tra que-sti uomini e non si puòpensare dipoter guidareuna città come Cerignola,con tutte le sue proble-matiche, se nonsi ha unamaggioranza compatta, ilcui unico pensiero sia farcrescere la città.

Così assistiamo, a sce-ne comiche, grottesche.Quattro consiglieri comu-nali, che nel bel mezzo diun Consiglio, si alzano edannunciano la loro pienaautonomia, sia nei con-fronti della maggioranza,che del loro partito, il Pdl.In pratica un partito nelpartito, all'interno dellamaggioranza. Assistiamo,

ad un Sindaco, che percontenere alcun "mal dipancia", è costretto ad unrimpasto in Giunta. Rim-pasto che risulta esserequasi impossibile, e sape-te perchè?

Perchè deve stare mol-to attento a chi darà unposto nella "Stanza deibottoni"e quindi a chi fa-rà entrare tra i banchi delConsiglio Comunale, poi-chè tutti hanno obiettivipersonali e nessuno ha intesta l'obiettivo principe,far crescere Cerignola. Laverità è che non si può fi-dare di nessuno. Poverosindaco e non lo dico intono ironico. Non può ne-anche consigliarsi con-nessuno, per lo stessoidentico motivo. Avrebbeconsigli non disinteressa-

ti e per il bene di Cerigno-la, ma consigli a doppiofine e che lo porterebberoa sbagliare. Il sindaco losa bene. Conosce alla per-fezione queste dinamicheinterne ed è per questoche si guarda bene dal fa-re qualsiasi cosa, dal rim-pasto al chiedere consigliai suoi "amici".

Cerignola non meritaquesto e neanche il Sin-daco merita questo. Lei,Giannatempo, sa bene,che in questa situazione èimpossibile governare peraltri quasi 4 anni. Ne an-drebbe di mezzo la sua sa-lute ed il bene di Cerigno-la. Proviamo, per una solavolta a pensare tutti insie-me, al bene della nostracittà. In questo modo èimpensabile governare.

Sindaco Giannatempo, non si rovini la saluteCerignola, esplode la fronda in casa del Pdl. Quattro consiglieri si dichiarano “autonomi”. Evidentemente Pece era solo un pretesto

di ENRICO CICCARELLI

di CARLO DERCOLE

Malgrado il tempostia ormai per scadere,confidiamo che quellache è stata giustamentedefinita la mattanza del-la sanità foggiana vengaevitata. L’idea che gliospedali di Manfredoniae Lucera vengano sostan-zialmente chiusi e chequello di Cerignola equello di San Severo sia-no gravemente ridottinella loro funzionalità èintollerabile. Soprattut-to perché non crediamoaffatto che c’entrino néla sentenza della CorteCostituzionale (che si èlimitata a rimarcare unmetodo illegittimo nelleassunzioni) né le purdraconiane previsionidel piano di rientro, chebastona in modo irra-gionevole una spesa,quella del personale, checontribuisce ben pocoalla dissipazione incampo sanitario (per laquale Vendola dovrebbedare un’occhiata al mec-canismo di certi appalti,magari chiedendo infor-mazioni a persone a luivicine). Noi riteniamoche si tratti in realtà diun supplemento surret-tizio del piano di riordi-no ospedaliero. Che conla scusa della Corte e diTremonti si voglia proce-dere a ridurre al lumici-no l’assistenza ospeda-liera senza alcuna com-pensazione in termini dimedicina di territorio.Una scelta intollerabile.

Un pianosubdolodi riordino

Allarme rosso

Il corsivo

di Fabrizio Tatarella

venerdì 28 ottobre 2011

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Oggi alle ore 17,00 verrà inau-gurata presso l’Open Space Lec-ce Giovani in Piazza Sant’Oron-zo a Lecce la rassegna “La musi-ca è lavoro”, un ciclo di seminariche rientra nell’articolato pro-getto Officine della Musica, or-ganizzato dal Comune di Leccenell'ambito di Giovani Energiein Comune, promosso dall'Anci- Associazione Nazionale Comu-ni Italiani e sostenuto dal Mini-stro della Gioventù.

Le Officine della musica na-scono e si sviluppano anche co-me luogo di formazione e spe-cializzazione di figure professio-nali operanti nell’ambito musi-cale. Dopo un primo ciclo di in-contri realizzato in primavera

che verteva sulla storia della mu-sica e sulla critica musicale, ilprogetto prevede quattro semi-nari, a cura di Gianpaolo Chiria-cò e in collaborazione con l'Uni-versità del Salento, dedicati aimestieri della musica. Giornali-sti, editori, produttori racconte-ranno i retroscena di tutto quel-lo che spesso è invisibile agli oc-chi degli ascoltatori.

Il ciclo parte con “Datemi unsupporto. Miti e misteri della di-scografia” con la partecipazionedi Gianluigi De Rosa, responsa-bile promozione radio e TV dellaWarner Italia, e Paolo Dossena,fondatore della CompagniaNuove Indye, etichetta che haprodotto in questi anni artisticome Almamegretta, Agrican-tus, Remo Anzovino, Enzo Avita-bile, Banda Osiris, Nidi D'Arac,

Daniele Sepe e che punta al re-cupero di quei valori delle tradi-zioni culturali presenti su tutto ilterritorio, che erano rimaste sof-focate e svilite dal massicciobombardamento dei mezzi dicomunicazione, pilotati da cul-ture dominanti e da multinazio-nali,

Seguiranno altri tre appunta-menti nel corso del mese di no-vembre: venerdì 4 con “Let's getit on-line. Cosa sarà la musicanella rete di domani” con i gior-nalistiValerio Corzani e Matteo

Quinzi; mercoledì 9 i giornalistiGiancarlo Susanna e Alberto Ca-stelli proporranno “La poesia neijukebox” un lungo viaggio dalfolk alla black music; infine, ve-nerdì 18 si parlerà di “Note soprail rigo. A che serve un libro cheparla di musica?” con lo scrittoreMaurizio Blatto, autore de “L’ul-timo disco dei Mohicani” (Ca-stelvecchi) e Chiara Veltri, dal2006 collaboratrice di Arcana co-me scout ed editor.

[email protected]

14 Puglia d’oggivenerdì 28 ottobre 2011Spettacoli e Cultura

Lecce - Piazza Sant’Oronzo

La musica è lavoro, una seriedi incontri di settore a LecceVentimila persone intervenute all’Arena della Vittoria

Giornalisti, editori, produttori racconteranno in Piazza Sant’Oronzo i retroscena di tutto quello che spesso è invisibile agli occhi degli ascoltatori

Domani alle 18,30, pres-so L’ECCEZIONE – Culturae Spettacolo di Puglia Tea-tro – a Bari,si inaugura ilnuovo ciclo di incontri-spettacolo “Musica divina– Le note dell’anima” dellastagione artistica patroci-nata dal Ministero per iBeni e le Attività Culturali,dalla Regione, dall’Univer-sità e dal Comune. Il pri-mo incontro è dedicato aGeorge Gershwin. Verrànarrata la biografia del-l’autore accompagnatadall’esecuzione di notissi-me composizioni, tra cui“Rapsodia in blu” e l’operalirica “Porgy and Bess”.

Bari

Gli sporcellidi Roald Dahl

Bari

Le note dell’animaparla di Gershwin

Questo pomeriggio apartire dalle ore ore18,30è prevista una serata dilettura e laboratorio perbambini dai 6 ai 10 annipresso MOBY DICK libri egiochi in via de rossi 86 aBari.

Brevissime

Concorso

Sotto le stelle,via alle iscrizioni

Sono aperte le iscrizio-ni per “Sotto le stelle”2012, concorso interna-zionale per solisti e bandemergenti giunto alla tre-dicesima edizione con ilpatrocinio della presiden-za della repubblica ed or-ganizzato dall'associazio-ne Martinarte e MarioGreco. Per info www.sot-tolestelle.org

Si è conclusa domenica scor-sa al Fortino Sant’Antonio diBari la mostra personale di Mi-chele Volpicella intitolata “I co-lori del crepuscolo”. Quella diVolpicella è stata sin dagli esor-di, e resta tuttora, un’operazio-

ne di tipo intimista, ripiegatasull’introspezione. La sua artedimostra di essere aperta allesuggestioni dell’attualità e alsentimento del proprio tempo,anche se solidamente fondatasulla professionalità oltre chesulla passione e sulla costantericerca del colore, studiato intutte le varianti della gammacromatica.

I soggetti variano tra incan-tevoli scorci di città realizzatisecondo uno schema coloristi-co preciso, come nel caso delpaesaggio “Labirinti di pietra”,dipinto privilegiando la gam-ma del bianco, ricercatissimenature morte dipinte con un

erudito accostamento di colorifondato dal contrastocaldo–freddo, infine singolarifigure femminili, spesso nude ocoperte da indumenti quasiimpalpabili in cui si nota l’abi-lità tecnica e lo studio del cor-po umano.

L’artista ispirato dalle sugge-stioni culturali della Metafisicadi De Chirico e da Morandi eCasorati, ha definito gli ultimilavori come il risultato del-l’evoluzione della sua ricerca,spiegando che il crepuscolorappresenta il momento in cuisi medita sulla giornata passa-ta e su quella che verrà.

Interessante infine è stato

trovare, all’interno dell’esposi-zione, un’opera lontana dalletematiche trattate, finalista nel2009 della 4^ edizione del Pre-mio Internazionale Laguna diVenezia.

Questo dipinto è stato esclu-so in un momento successivoalla segnalazione a causa di unfraintendimento: era infattistata considerata un’opera gio-vanile e quindi inserita nellacategoria under 25. Questo staa dimostrare la freschezza conla quale Volpicella realizza lesue opere e l’attualità delle suescelte, in questo caso, la violen-za sui bambini.

ISABELLA BATTISTA

BARI

La passione e il colore declinatonelle opere di Michele Volpicella

Prosegue la stagione espositiva di Polignano aMare. Dopo gli appuntamenti estivi ed il Premiopascale, domani sera alle ore 19.00, al MuseoFondazione Pino Pascali di Polignano a Mare,verrà inaugurata una mostra con le opere dell’ar-tista vincitore del XVI Premio Pascali.

Dopo l’irriverente coppia inglese dei fratelliChapman, vincitrice dell’edizione 2010, è il tur-no degli italianissimi Bertozzi & Casoni.

Caratteristica del linguaggio del duo è quelladi condurre lo spettatore nel reame dell’iperrea-le, dove tutto è falsificato, una sorta di mondo di-sneyano ma crudele, a sottolineare il fatto chetutto quello che ci circonda è solo un accumulodei nostri scarti.

POLIGNANO

L’iperreale diBertozzi & Casoni

PUTIGNANO

In occasione della ras-segna d’arte contempo-ranea “LIGHT & FIRE –Art Explotion” dal 22 al30 ottobre nell’ ex macel-lo di Putignano – trasfor-mato in Laboratorio Ur-bano dei Bollenti Spiriti -sono ospitate le operedel francese Bernard Au-bertin, la cui statura diartista, consacrata da an-ni di presenza nello sce-nario dell’arte contem-poranea mondiale, hatrovato una ulteriore

conferma dalla parteci-pazione alla Biennale diVenezia 2011.

L’evento, realizzatocon la collaborazionedelle gallerie d’arte RossiArte e Segno Forma, di IMAKE - il macello dellacultura e delle Emozioni,e di Putignanonelmon-do, è inserita nel Piano2011 delle Attività Cultu-rali della Regione Pugliae patrocinata dalla Pro-vincia di Bari e dal Co-mune di Putignano.

Con le opere di Auber-tin si conclude una ras-segna frutto di un pro-getto che MassimilianoRossi, presidente di Workin Progress, ha tenace-mente promosso insie-me a Concetta Del Vec-chio, perché “convintodella necessità di diffon-dere forme artistichecontemporanee qualistrumento visivo per mi-surare l’uomo nella suaevoluzione, sia interioreche sociale”.

All’ex macello la mostra d’artecontemporanea di Aubertin

Michele Volpicella

di ISABELLA BATTISTA

Gioia del Colle

Halloween, ecco il party

Si terrà il 31 ottobrepresso l’Heineken DiscoClub di Gioia del Colle lafesta di Halloween, con lapartecipazione della Fun-ky Soul Dance Band, dellaNerds Band. Dj residentiGigi Procino ed Alvin.

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15Puglia d’oggi venerdì 28 ottobre 2011

A 16 anni dall'ultimoadattamento cinemato-grafico - l'omonimo filmdi Zeffirelli del 1996 escenelle sale italiane Jane Ey-re, immortale capolavorovittoriano della grandescrittrice inglese.

Il capolavoro dellaBrontë è già stato portatosul grande e piccolo scher-mo innumerevoli voltedagli albori del cinema aoggi.

Il film di Cary Fukuna-ga, sceneggiato dall'italia-na Moira Buffini, è statoaccolto molto positiva-mente dalla critica ameri-cana, che l'ha definito"perfetto, il film che avreb-be probabilmente giratola Brontë" se fosse esistitoil cinema a quell'epoca, eha unanimemente lodatoa gran voce la protagoni-sta, la giovanissima attriceaustraliana Mia Wasikow-ska (Alice nel paese dellemeraviglie) per l'ottimacaratterizzazione di Jane

Eyre, una delle migliori disempre.

La storia è inossidabile,romantica, le ambienta-zioni sono perfette e sug-gestive, e il sempre ottimoFassbender è convincentee in piena forma, come ilresto dell'eccellente cast.

Questo Jane Eyre haquindi tutte le carte in re-gola per diventare un nuo-vo classico e ridare luce alromanzo vittoriano pereccellenza. Jane, dopo

un’infanzia di crudeltà, èdeterminata a vivere lapropria vita senza paura,intensamente. L’incontrocon Rochester le spalan-cherà le porte di un amoretravolgente, segnato però,da incomprensibili lampidi tenebra e inquietudine.

Un folle segreto la terràlontana dalla felicità e laporterà a reinventarsi an-cora una volta, salvo poicapire, finalmente, di po-ter esistere solo nell’amo-

re, ad ogni costo.Il cast èbrillante e si fa forte dellapresenza di una signoradel cinema inglese qualeJudi Dench, nelle vestidella governante Mrs.Fairfax.

La ricostruzione di co-stumi e ambienti è minu-ziosa e curata: dai vaporo-si abiti dell’epoca al bad-minton in giardino, dallecaraffe sulla toeletta allecomplicate acconciature,tutto rimanda alla metàdell’800.

C’è un momento inve-ce, quando Jane entra nel-la casa offertale dal pasto-re, in cui l’attrice, con i ca-pelli raccolti, è pressochéidentica alla Dama conl’ermellino di Leonardo.

Per gli amanti della let-teratura inglese, del capo-lavoro di Charlotte Bröntee in generale dei film incostume, Jane Eyre è davedere assolutamente.Ennesimo omaggio aduno dei romanzi più ama-ti di sempre. Emozionantee dotato di un incrollabileromanticismo.

Il film di Fukunaga ha convinto la critica. Da vedere per tutti gli amanti della letteratura inglese

Jane Eyre, un nuovo classicodel grande romanzo vittoriano

TITOLO: Jane EyreREGIA: Cary FukunagaSCENEGGIATURA: Moira BuffiniATTORI: Mia Wasikowska, Michael Fassben-

der, Jamie Bell, Imogen Poots, Judi Dench, SallyHawkins, Jayne Wisener, Sophie Ward, TamzinMerchant, Simon McBurney, Harry Lloyd.

FOTOGRAFIA: Adriano GoldmanPRODUZIONE: BBC Films, Focus Features,

Ruby FilmsDISTRIBUZIONE: Videa-CdePAESE: Gran Bretagna 2011GENERE: Drammatico, SentimentaleDURATA: 120 Min

LA SCHEDA

Cinema

di MICHELE FALCONE

La locandina del film

I due protagonisti del film

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L’episodio è stato sgra-devole, inutile nasconder-lo: la sciocca risatina concui Nicholas Sarkozy, inpresenza di Angela Merkel,ha risposto alla domandadei giornalisti sulla credibi-lità dell’Italia e del suo pro-cesso di risanamento è sta-ta una caduta di stile e unadimostrazione di alterigiache nemmeno il generaleDe Gaulle si sarebbe per-messo di ostentare. Il fattoche Silvio Berlusconi paghicosì lo spettacolo grottescoche ha offerto troppe volte,con le dichiarazioni im-provvide, le corna alle fotoufficiali e tutto il suo reper-torio di barzellettiere nontoglie che un grande Paesefondatore dell’Unione, la

terza economia dell’euro-zona e fra le prime del mon-do non possa essere tratta-to con sufficienza, special-mente da chi guida un Pae-se che non ha titolo ad im-partire lezioni di virtuositàné in termini di debito pub-blico né di età pensionabi-le. D’altronde l’Europa hadimostrato nei fatti di averegrande stima di alcuni ita-liani: diversamente MarioDraghi non sarebbe sullatolda di comando della Bcee Giulio Tremonti non sa-rebbe stato, fino alla pre-sente eclissi, una delle figu-re di maggiore prestigio ecarisma dell’Ecofin. Dettoquesto, il problema dellagovernance economica inEuropa non è certo que-stione di battutine e di gos-sip: i trattati di Maastrichtsi sono rivelati drammati-

camente inadeguati a reg-gere le tempeste dell’Euro-zona, né era pensabile cheil vecchio sistema di Bret-ton Woods reggesse in un

pianeta nel quale non soloè intervenuta l’unificazionemonetaria di una delle suearee più ricche ed avanzate,ma hanno fatto irruzione

con sempre minori com-plessi di inferiorità ruggen-ti economie emergenti co-me Cina, India e Brasile(per non parlare della Rus-

sia). In questo mondo mu-tato il problema del raffor-zamento politico del-l’Unione non è aggirabilené rinviabile. E se non vo-gliamo che i Governi nazio-nali scrivano le proprie po-litiche economiche sotto ladettatura dei banchieri(tutt’altro che rassicuranti,in termini di capacità diprevenire le crisi), bisogne-rà che tutti comprendanoche il tempo delle disinvol-ture e delle minimizzazio-ni, dell’ottimismo pubbli-citario di cui il nostro pre-mier ha dato ampia prova,è davvero finito. È tempoinvece di innescare un pro-cesso virtuoso di progressi-va armonizzazione dei si-stemi fiscali, previdenzialied occupazionali. Perchél’Unione sia sempre più ta-le di nome e di fatto.

16 Puglia d’oggivenerdì 28 ottobre 2011Europa

di ELIONA CELA

L’eurozona non è questione di sorrisiniSarkozy sgradevole, ma il problema della governance dell’economia europea non è immaginario

Silvio Berlusconi e l’Italia pagano l’eclissi di Tremonti e lo spettacolo grottesco offerto troppe volte

La Commissione euro-pea presenterà una propo-sta per migliorare la compe-titività dei porti dell'Unionee per sostenere il potenzialedi crescita del settore. Re-centemente il commissarioai Trasporti Siim Kallas (infoto) ha annunciato che ilprogetto sarà presentato nelprimo semestre del 2013.Tra le nuove misure spicca-no il supporto alla riduzionedella burocrazia nei porti ele proposte relative ai servizi

STRASBURGO APPROVA A GRANDE MAGGIORANZA IL RAPPORTO DI SONIA ALFANO

Il Parlamento europeodurante l’ultima Plenariaa Strasburgo ha dato il vialibera con 584 sì, 6 no, e48 astenuti al rapportosulla criminalità organiz-zata nell'Ue presentatodall'eurodeputata italia-na dell'Idv Sonia Alfano.Una chiara presa diposizione del Pe contro lemafie europee. Ildocumento, infatti, sipropone di istituire unacommissione parlamen-tare antimafia europea, diescludere i condannatiper reati di mafia dalleliste elettorali per

l'europarlamento echiede, inoltre, alla Com-missione di studiarenorme per la tracciabilitàdei fondi europei.L'istituzione di una com-missione parlamentareUe sulle mafie in Europaè un'idea nata a RosarioCrocetta, ex sindaco diGela ed eurodeputato Pd,che già in passato in unalettera indirizzata al Pre-sidente del Parlamentoeuropeo Jerzey Buzekaveva chiesto l’istituzionedi una commissioned'indagine sul fenomenodelle mafie in Europa.

Una richiesta che avevalasciato in moltiperplessi, ma che oggidiventa realtà. “Da oggi -ha dichiarato Crocetta -la lotta alla mafiaappartiene a tutto ilParlamento europeo esono orgoglioso di avercontribuito, insieme conaltri, a questo risultato”.Una soddisfazione bipar-tisan espressa anche dalrelatore ombra dellarelazione, Salvatore Iaco-lino del Pdl: “Larisoluzione approvataoggi dal Parlamentoeuropeo sulla criminalità

organizzata elimina labarriera costituita dallefrontiere degli Statimembri nel contrasto allemafie - e ha aggiunto -l'esclusione dalle gare di

appalto in ogni Statomembro delle aziendecondannate potràtutelare gli imprenditorionesti”.

vincenzo matano

Un contrasto europeoa tutte le mafie

SIIM KALLAS: “MENO BUROCRAZIA, PIÙ COMPETITIVITÀ”

Il presidente francese Nicholas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel

Il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi

L’eurodeputata italiana Sonia Alfano (Idv)

portuali per migliorare il fi-nanziamento dei porti stes-si. "Dobbiamo far sì che cisia uno scenario aperto ecompetitivo per la fornituradei servizi, ha commentatoil commissario europeo, inmodo tale che i porti sianoin grado di adattarsi allenuove esigenze economi-che, industriali e sociali".Secondo Kallas, è necessa-rio migliorare la trasparen-za dei finanziamenti perevitare le distorsioni dellaconcorrenza e per vedereesattamente dove finisco isoldi dei contribuenti. In talmodo, saranno incoraggiatigli investimenti privati, chesono vitali per la crescita delsettore portuale. Per laCommissione europea, iporti sono un motore per losviluppo economico e fontedi ricchezza per le città, re-gioni e nazioni europee, e ilpiano vuole preparare i por-ti alle sfide dei prossimi 20anni. vincenzo matano

La proposta della Commissioneper rilanciare i porti dell’Unione