Puglia d'oggi n. 34

16
7 ottobre 2011 • anno II n. 34 nuova serie • 1 euro Fondato nel 1959 da Pinuccio Tatarella POSTE ITALIANE Spedizione in abb.to post. d.l. 353/2003 (conv. in legge 27 febbraio 2004 n. 46) art. 1 co. 1 - DCB BA www.pugliadoggi.it BARI Il Piano Urbanistico arriva in Consiglio. E le Circoscrizioni? A PAG 6 REGIONE PUGLIA Occupazione in crescita, sono buoni i dati Istat, ma attenti ai segnali A PAG 4 IL FATTO - Il nuovo Presidente è Graziano Delrio. La denuncia di Antonio Decaro: “Anche nel Pd c’è chi si vuole staccare dal Sud” Occasione persa Occasione persa Emiliano sconfitto nella corsa alla presidenza dell’Anci per 7 voti, tutti di sindaci del Sud Puglia d’Oggi continua nella sua missione di in- formare, e informare con completezza di dati, cor- rettezza d’esposizione e onestà intellettuale, il suo pubblico d’elezione: i Pu- gliesi. Abbiamo fatto una scelta, quella del free press distribuito gratuita- mente nei bar, per le stra- de e nella stazione cen- trale di Bari, proprio per raggiungere il maggior numero possibile di letto- ri. La stessa logica sotten- de, in contemporanea, al potenziamento in atto del nostro sito www.puglia- doggi.it e il fatto di aver abbandonato qualunque logica di contributi pub- blici per sostenerci. La libertà ha un prezzo e noi lo paghiamo volen- tieri: stiamo costruendo i nostri pugliadoggifan- club, i circoli in cui si di- scuterà e si contribuirà a ricostruire la politica in questo nostro paese. Il non avere padroni ci fa sentire padroni a no- stra volta e ogni nostro lettore, se vuole, può far parte di questa task force di sostenitori. Quella che fino a ieri era una semplice quota di abbonamento, oggi che il giornale è un free press a libera circolazione è un serio e concreto contri- buto per sostenere e far vivere il giornale. Chiunque invierà al- meno 50 euro continuerà a ricevere a casa la sua co- pia cartacea, per posta, per un anno solare. Con- tiamo sul vostro sostegno e siamo sicuri che voi co- me noi credete nella libe- ra informazione come so- lido supporto alla demo- crazia. AI LETTORI di FORTUNATA DELL’ORZO Siamo liberi, gratuiti e per tutti Settimanale a diffusione gratuita - Questa testata non riceve contributi pubblici Il film sulla sanità però, è una pellicola lunga, vecchia, montata male e piena di ombre. Estremamente comples- sa e delicata. Fatta di numeri e variabili che necessitano di ordine e comprensione. A partire dalla spesa farmaceutica territoriale: in Puglia pari a 1.663 milioni di euro all’anno, che si traduce in una spesa pari a 258 euro annui pro capite contro i 215 della media nazionale. L’evidenza dello spreco però, si palesa nella somma tra la spesa dei medicinali senza obbligo di prescrizione e quelli rimborsati dal SSN. Intanto in Regione i dirigenti della Aziende Sanitarie pugliesi sfilano per fare il punto della situazione. MARIA PIA FERRANTE A PAG 5 SANITA’ REGIONALE Malati di farmaci Siamo tutti bravi. Dopo. A mettere all’indice la pratica diffusa del lavoro nero, a partecipare ai funerali cospargendoci il capo di cenere, a de- nunciare le situazioni. Ora è il momento della commozione, del dolore, del rimpianto per tutti. Ma domani ritroviamoci a parlare anche di chi è rimasto, di chi vuole lavorare in condizioni serie, di chi vuole dare lavoro e non riesce a farlo, di chi deve garantire la sicurezza a tutti i cittadini. ROBERTO MASTRANGELO A PAG 10 Sotto le macerie per 4 euro l’ora BARLETTA Le beghe interne del Pd mortificano ancora la Puglia

description

Puglia d'oggi numero 34 del 7 ottobre 2011

Transcript of Puglia d'oggi n. 34

Page 1: Puglia d'oggi n. 34

7 ottobre 2011 • anno II n. 34 nuova serie • 1 euro

Fondato nel 1959 da Pinuccio Tatarella

POST

E IT

ALI

AN

E S

pedi

zion

e in

abb

.to p

ost.

d.l.

353/

2003

(con

v. in

legg

e 27

febb

raio

200

4 n.

46)

art

. 1 c

o. 1

- D

CB B

Aw

ww

.pug

liado

ggi.i

t

BARI

Il Piano Urbanisticoarriva in Consiglio.E le Circoscrizioni?

A PAG 6

REGIONE PUGLIA

Occupazione in crescita,sono buoni i dati Istat,ma attenti ai segnali

A PAG 4

IL FATTO - Il nuovo Presidente è Graziano Delrio. La denuncia di Antonio Decaro: “Anche nel Pd c’è chi si vuole staccare dal Sud”

Occasione persaOccasione persa

Emiliano sconfitto nella corsa alla presidenza dell’Anci per 7 voti, tutti di sindaci del Sud

Puglia d’Oggi continuanella sua missione di in-formare, e informare concompletezza di dati, cor-rettezza d’esposizione eonestà intellettuale, il suopubblico d’elezione: i Pu-gliesi.

Abbiamo fatto unascelta, quella del freepress distribuito gratuita-mente nei bar, per le stra-de e nella stazione cen-trale di Bari, proprio perraggiungere il maggiornumero possibile di letto-ri.

La stessa logica sotten-de, in contemporanea, alpotenziamento in atto delnostro sito www.puglia-doggi.it e il fatto di averabbandonato qualunquelogica di contributi pub-blici per sostenerci.

La libertà ha un prezzoe noi lo paghiamo volen-tieri: stiamo costruendo inostri pugliadoggifan-club, i circoli in cui si di-scuterà e si contribuirà aricostruire la politica inquesto nostro paese.

Il non avere padroni cifa sentire padroni a no-stra volta e ogni nostrolettore, se vuole, può farparte di questa task forcedi sostenitori.

Quella che fino a ieriera una semplice quota diabbonamento, oggi che ilgiornale è un free press alibera circolazione è unserio e concreto contri-buto per sostenere e farvivere il giornale.

Chiunque invierà al-meno 50 euro continueràa ricevere a casa la sua co-pia cartacea, per posta,per un anno solare. Con-tiamo sul vostro sostegnoe siamo sicuri che voi co-me noi credete nella libe-ra informazione come so-lido supporto alla demo-crazia.

AI LETTORI

di FORTUNATA DELL’ORZO

Siamo liberi,gratuitie per tutti

Settimanale a diffusione gratuita - Questa testata non riceve contributi pubblici

Il film sulla sanità però, è una pellicola lunga, vecchia,montata male e piena di ombre. Estremamente comples-sa e delicata. Fatta di numeri e variabili che necessitanodi ordine e comprensione.

A partire dalla spesa farmaceutica territoriale: in Pugliapari a 1.663 milioni di euro all’anno, che si traduce in unaspesa pari a 258 euro annui pro capite contro i 215 dellamedia nazionale. L’evidenza dello spreco però, si palesanella somma tra la spesa dei medicinali senza obbligo diprescrizione e quelli rimborsati dal SSN.

Intanto in Regione i dirigenti della Aziende Sanitariepugliesi sfilano per fare il punto della situazione.

MARIA PIA FERRANTE A PAG 5

SANITA’ REGIONALE

Malati di farmaci

Siamo tutti bravi. Dopo. A mettere all’indice lapratica diffusa del lavoro nero, a partecipare aifunerali cospargendoci il capo di cenere, a de-nunciare le situazioni. Ora è il momento dellacommozione, del dolore, del rimpianto per tutti.Ma domani ritroviamoci a parlare anche di chi èrimasto, di chi vuole lavorare in condizioni serie,di chi vuole dare lavoro e non riesce a farlo, di chideve garantire la sicurezza a tutti i cittadini.

ROBERTO MASTRANGELO A PAG 10

Sotto le macerie per 4 euro l’ora

BARLETTA

Le beghe interne del Pd mortificano ancora la Puglia

Page 2: Puglia d'oggi n. 34

Una mia impareggiabi-le amica, alla cui riserva-tezza e discrezione nonvoglio far torto rivelando-ne il nome, mi ha manda-to un messaggio a com-mento privato di una co-succia che avevo scritto sufacebook. Siccome il com-mento è di gran lunga piùbello e interessante del-l'oggetto commentato, esiccome non sono cosìavaro da voler tenere soloper me merci rare comel'intellingenza, la sensibi-lità e l'acume, la condivi-do con voi dopo averneespunto i riferimenti piùpersonali.

C’è un’altra legione cheingombrerà pesante edopaca l’incedere dell’ av-venire italiano.

I più accorti e sensibiline scorgeranno l’ombraed avvertiranno il suonocupo del silenzio temibiledi quei tanti che si saran-no trovati a sceglierlo. Fraquei tanti ci sono io. Loconfesso, da mesi nonapro i giornali, ne scorgo ititoli ed allontano losguardo, cambio canaletelevisivo se ascolto opi-nionisti che analizzano laultima ingloriosa paginadella nostra storia nazio-nale. Ma il gesto non è ab-bastanza rapido, cosìqualche notizia, qualcheparere raramente signifi-cativo s’insinua nel mioorecchio. Queste scheggehanno avuto ed hanno uneffetto crudele: mi ricor-dano che c’è stato un tem-po in cui ho creduto che lacontemporaneità, l’ap-partenere ad un luogo e aduna comunità esigeva lamia presenza, anche lamia presenza, che la miavoce occorreva, anche lamia voce.

Mi impegnavo ad im-pegnarmi a capire cosasuccedeva intorno a me.Ero figlia del memorabile“I care” di Lorenzo Milanie di tante altrettante me-morabili lezioni e sugge-stioni che hanno formato

il mio carattere e la miapersonalità. Ho tradito etradisco quelle lezioni. Te-mo di non essere sola:quella legione muta si av-vicina con il suo carico didolore, mostrerà feritebrucianti. Chiudersi inuna capsula, non esserepiù capaci in alcun mododi fare entrare la storia,quella dimensione comu-ne che “ non è poi la deva-stante ruspa che si dice”,quella che “ lascia sotto-passaggi, cripte, buche enascondigli”, essere ormaiincapaci di dire e di agire,è un torto che ci infliggia-

mo e che ci è stato inflitto.E siamo in tanti. Privi difierezza, muti e solitari maobbligati all’ascolto dellavoce penetrante della no-stro impallidito senso deldovere. Quella che avan-za, quella massa che na-sconde a se stessa la possi-bilità di una collocazione,di uno spazio per sé, èl’Italia da recuperare. Su-bito.

Io non so se più sia pos-sibile. Penso che sto per-dendo un patrimonio, cheil mio Paese l’ha perso.

Ed in ultimo vorrei dirtiche la legione che si na-

sconde senza più cercareriparo è composta da indi-vidui che avvertono forte-mente persino nella pro-pria dimensione indivi-duale, serpeggiare l’inde-cenza della attualità; ciòche gli occhi puntati sullevicende oscure che inva-dono stanze e palazzi rac-contano, ci impoveriscetutti, ci sporca. Sporca edepriva di stupore l’edu-cazione sentimentale deinostri ragazzi. Abbiamosempre corso questo ri-schio, da millenni. Io sen-to che oggi il rischio èenormemente più forte. Edeploro che la mia golanon emetta suoni, che nonabbia più la forza di rom-pere il silenzio assordantedi coscienze sopite mapiene, voglio sperarlo, dicose da dire, da racconta-re e da inventare per il be-ne di tutti.

Non so se è la sugge-stione o la memoria a far-mi dire che la collera deglidei ha come segno più cer-to il silenzio dei giusti. Matemo sia profondamentevero.

2 Puglia d’oggivenerdì 7 ottobre 2011

In primo piano

Puglia d’oggiFondato nel 1959

da Pinuccio Tatarella

DirettoreFabrizio Tatarella

Coord. RedazionaleRoberto Mastrangelo

RedazioneVia Abate Gimma, 163 70121 [email protected]

EditorePublimedia Sud srl

StampaRotostampa - Lioni (Av)

DistribuzioneAgenzia Lobuono - Bari

Ufficio pubblicitàStefania Verardit. [email protected]

Archivio FotograficoMichele Falcone

AbbonamentiSOSTENITORE € 50per tutti coloro che desideranoricevere la copia settimanale di Pugliad’oggi comodamente a casa.

Modalità di pagamento

Bonifico intestato a Publimedia Sud srlvia Abate Gimma, 163 - 70121 BariIBAN IT56B0300204030000401098336Versamento su CCP 6818893 intestato aPublimedia Sud Srl, via Abate Gimma,163. Dopo il versamento inviare un fax alnumero 080/5220966 o una mail [email protected] on-line con Paypal.

Per informazioni chiamare al numero080/5739832 o scrivere [email protected].

Registrazione presso il Tribunaledi Bari n. 47/2010 del 12/11/2010

Reg. ROC n. 10029 del 10/06/2008

Questo periodico èassociato all’Unionestampa periodica italiana

“Se c'è un periodo incui stiamo lavorando inassoluta concordia conTremonti è questo perchéabbiamo una manovraimportante da fare”. Lo haassicurato il presidentedel Consiglio Silvio Berlu-sconi dopo il Cdm tenu-tosi ieri mattina. “ConGiulio siamo in continuocontatto - sottolinea -Tutte le cose che ho vistoscritte sui giornali in que-sti giorni su ira mia neiconfronti di Tremonti e suuscite sue sono tutte as-solutamente storie”.

La manovra per lo svi-

luppo "non è facile", pro-segue il presidente delConsiglio. “Le manovrecon i fichi secchi non sipossono fare altrimentianche altri governi avreb-

bero assunto determina-zioni”, sottolinea riba-dendo che la condizioneitaliana è comune a moltipaesi: “Non c'è governo almondo” che stia riuscen-do a rilanciare la crescitae, in particolare l'Italia“soffre degli handicap delpassato: il debito, il gapinfrastrutturale, la buro-crazia”.

Quanto a chi chiede unpasso indietro del gover-no, il premier dice: “Cifanno ridere. Perché unaltro governo cosa fareb-be?”. Ad alcuni parlamen-tari del Pdl il premier si è

detto dunque determina-to ad andare avanti fino al2013 salvo imprevisti ecompletare la legislatura,perché bisogna attuare ilprogramma elettorale erealizzare le riforme pro-messe alla gente.

Su Bankitalia, assicuraBerlusconi, il nuovo go-vernatore verrà scelto en-tro il 1 novembre, ovveroentro la data in cui MarioDraghi assumerà l'incari-co di presidente della Bce.“La scelta del Governato-re di Bankitalia è una pre-rogativa del presidentedel Consiglio”, assicura.

Poi attacca nuovamen-te la magistratura in cui“ci sono schegge impazzi-te che puntano all'ever-sione”.

Conversando con i

giornalisti in Transatlan-tico il Cavaliere punta ildito su certi pm: “Guarda-te quello che sta succe-dendo a me: l'inchiesta diNapoli, il fatto che il no-stro deputato Papa sia an-cora in carcere... non èforse uno scandalo tuttoquesto?”.

Dunque, “la mia frasesulle schegge impazzitesono delle parole gentili”rispetto alla situazioneattuale.

“Nella gisutizia penale- insiste il premier - ci so-no schegge impazzite chepuntano all'eversione. Miriferisco, a tutto quelloche mi è successo dopol'estate a me senza conta-re quanto accaduto al no-stro deputato Papa. E'uno scandalo”.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SU GIUSTIZIA, BANKITALIA E MANOVRA

Berlusconi rassicura tutti,con Tremonti c’è concordia

DDL INTERCETTAZIONI

Ci vuole coerenza e se-rietà per un atto, quellodelle proprie dimissionida relatore di un ddl forte-mente voluto in questimesi.

Rinuncia indispensa-bile quando gli accordipresi diventano cartastraccia e bisogna soltan-to chinare il capo innanzialle pressioni del Gover-no.

Il presidente dellacommissione Giustiziadella Camera, Giulia Bon-giorno, a sorpresa ha ras-segnato le sue dimissionicome relatore del ddl in-tercettazioni. “Una deci-sione necessaria ed em-blematica”, ha dichiaratoil parlamentare di Fli, per-ché oramai lontana e indisaccordo con le modifi-che applicate al testo.

La grande decisionesembra essere stata sca-turita dalla volontà delgoverno di modificare iltesto del decreto legislati-vo, rendendo così attivol’emendamento che ren-derebbe impubblicabili leintercettazioni.

Una scelta questa, che

ha irritato l’animo dellaBongiorno che ha com-mentato così l’accaduto:“In seguito alla modificaattuata dal governo, le in-tercettazioni non solonon potranno essere pub-blicate dai media, ma nonse ne potrà nemmeno da-re notizia”.

Una decisione inam-missibile per la Bongior-no che ha così lasciato iltestimone al nuovo rela-tore in auge, Enrico Costa.

Non mancano polemi-che e malcontenti tra leopposizioni che sembra-no essersi già dichiaratepronte ad un’azione dicontrasto, Donatella Fer-ranti, esponente del Pd,ha usato toni molto duricon il Governo dichiaran-do che nel centro-destramanca ogni volontà didialogo, ma bensì persistel’esclusiva volontà di“soddisfare le richieste diBerlusconi“.

Pier Luigi Bersani hasottolineato la coerenza efermezza dell’atto din-nanzi ad un’iniziativainaccettabile e antidemo-cratica.

La coerenza diGiulia Bongiorno

L’indecenza dell’attualitàe la legione ammutolita

IL COMMENTO - Una Italia da recuperare, un patrimonio sperperato, una collera da urlare

di ENRICO CICCARELLI

Montecitorio - Il Palazzo della Camera dei Deputati

Silvio Berlusconi

Il Sud non conta nulla,nemmeno all’ANCI, l’asso-ciazione Nazionale dei Co-muni Italiani; nemmenoper il Partito Democraticoe, forse, per la sinistra ingenerale. O meglio, il Sudconta meno delle begheinterne al Pd, spaccato inmodo verticale dai verticiall’ultimo dei consigli cir-coscrizionali. Ecco unadelle chiavi di lettura per lasconfitta, per soli 4 voti, diMichele Emiliano da partedi Graziano Delrio, primocittadino di una ReggioEmilia rosa pallido, solo unlieve ricordo di quella cheun tempo fu la rossissimacittà del tricolore italiano.

A Emiliano non sonoserviti sette anni di ammi-nistrazione di una dellepiù grandi città del meri-dione che non ha mai vis-suto un’emergenza rifiuti,che si sta dando per la pri-

ma volta nella sua storiaun vero piano casa, che hascelto la via non repressivaalla lotta alla criminalitàalla devianza, che ha quasidel tutto espunto dal tes-suto socio-urbano le fami-glie malavitose o comun-que le ha ridotte a un ran-coroso silenzio.

L’assemblea generale

dell’ANCI che si era tenutaa Brindisi, fortemente vo-luta da quel galantuomo diGiuseppe Mennitti, sinda-co della città dimessosi permotivi di salute, ha dimo-strato quanto le vecchie lo-giche di spartizione, di ap-partenenza alle “correnti”,di egoismi localistici o dimiopia nazionale possano

alla fine penalizzare ognitentativo serio di lasciarsialle spalle le divisioni e ri-conquistare un nuovo con-cetto di unità nazionale, acentocinquant’anni dallaprima conquista.

Michele Emiliano, perquattro voti, fallisce il pri-mo degli obiettivi che siera prefisso nella sua exitstrategy dal Comune di Ba-ri, in vista di un futuro checomincia a farsi nebulososia per i lunghi tempi del-l’agonia pidiellina (mentreSilvio sta per lanciare unproprio movimento politi-co personale) sia per la ca-duta di consensi e popola-rità di Nichi Vendola (Mar-co Travaglio, che certo disinistra non è, ha schietta-mente detto che Nichi saràanche un leader, ma comeamministratore …..) chepotrebbe rendere impossi-bile a Emiliano di succe-dergli come Presidente.

Ma quello che continuaa rendere tutto molto diffi-

cile è lo stato pietoso delPd, il maggior partito diopposizione nazionale e ilprimo partito del governolocale. Diviso su tutto, sen-za un vero leader che tengaunite le varie anime, ridot-to ormai a un coacervo dibande quasi personali,non riesce ad elaborareuna strategia che parlichiaro al paese e ai suoinemici, per esempio ai le-

ghisti.Questa dell’Anci era

l’occasione d’oro per esal-tare il sud migliore, quelloche lavora e combatte lamalavita, che viene tartas-sato dai tagli e non ha maipensato a mollare, quelloche fa dell’orgoglio di ap-partenenza a un territoriola risorsa più forte per so-stenere, intera e unita, laPatria. Peccato, davvero.

3Puglia d’oggi venerdì 7 ottobre 2011

In primo piano

Le beghe del Pdancora una voltamortificano il Sud

Per soli 4 voti Michele Emiliano deve rinunciare alla presidenza dell’Anci, andata a Graziano Delrio

di FORTUNATA DELL’ORZO

MESSAGGIO DI SCHIFANI ALL’ANCI

Ecco alcuni passaggidel messaggio del presi-dente del Senato RenatoSchifani inviato all’as-semblea Anci in corso disvolgimento a Brindisi.

“Siamo tutti consape-voli che l'attuale crisi fi-nanziaria impone note-voli sacrifici alle realtà lo-cali, ma le identità comu-nali non saranno cancel-late”.

“Ma così come la sto-ria, anche il futuro delnostro Paese non puòprescindere dall'identitàdei territori, anche picco-li, che sono parte inte-grante dell'identità na-zionale”.

“Le realtà locali vannoascoltate e aiutate, macomune deve essere losforzo di contribuire alprogetto Italia, al destinodi una nazione che restauna risorsa fondamenta-le per il progresso e il be-nessere delle generazionifuture.

Il risanamento del bi-lancio pubblico va perse-guito insieme e non con-tro il territorio e ciascunoè chiamato a contribuireal progetto Italia, al desti-no comune in una nazio-ne che resta per tutti unarisorsa fondamentale peril progresso e il benesseredelle generazioni future”.

Ora tutti insieme per il risanamento

REAZIONI E COMMENTI

“E' evidente che c'è unpezzo del paese che vuolestaccarsi dal Sud: non sitratta più di una rivendica-zione che appartiene soloalla Lega, ma è una realtàche oramai sembra averpreso piede anche all'in-terno del Partito democra-tico”. Lo sottolinea il capo-gruppo del Pd alla RegionePuglia, Antonio Decaro,commentando la designa-zione di Graziano Delrioalla presidenza dell'Anci.

Per Decaro “il Pd aveval'occasione di scegliereMichele Emiliano, un sin-daco che ha dimostrato in

questi anni che c'e' un Sudche può avere un ruolo daprotagonista nella crescitadell'intero Paese”.

“La Puglia ha perso unagrande occasione di ri-scatto con la mancata ele-zione alla guida dell’Ancinazionale del Sindaco diBari, Michele Emiliano, alquale esprimo la mia per-sonale e piena solidarietà”– afferma il Presidente del-la Provincia di Bari, Fran-cesco Schittulli. Questabattuta di arresto non de-ve, però, scoraggiare Emi-liano, ma essere un moni-to ed un richiamo a tutte leistituzioni pugliesi di ognischieramento politico afare squadra e coalizzarsiper tutelare e difendere gliinteressi del Mezzogiorno.Non vi è, infatti, un’equarappresentanza territoria-le nei ruoli e negli organi-smi decisionali a livellonazionale e siamo di fron-te ad un’eccessiva egemo-nia nordista. Rivolgo, allo-ra, - conclude Schittulli -un invito al Presidente

Vendola e al Sindaco Emi-liano: mettiamo da parteogni polemica politica econflittualità istituzionaleed uniamo le forze di cre-de fermamente in un ri-lancio del Mezzogiornod’Italia”.

Secondo Ignazio Zullo(Pdl) è stata sbagliata lapolitica delle contrapposi-zioni messa in piedi daVendola ed Emiliano, ed èstata questa a non essere,alla fine, premiata.

“È una brutta paginaper il Sud e una tragediaper l'Italia’. In queste paro-le di Vendola ritrovo le ra-gioni di una sconfitta”.

“Delrio invece ha dimo-strato ben altra levatura ecaratura quando ha affer-mato che la sua elezione‘non deve essere vista da-gli amici del Sud contro ilSud. Al Nord come al Sudl'Italia soffre di problemienormi’. Ecco la differenzamentre Emiliano si pre-sentava come il PresidenteANCI voluto dal Sud per ilSud, Delrio si elevava e si

presentava come il Presi-dente ANCI voluto dalNord per il Nord e per ilSud. Insomma per l'Italia”.

“Alla secessione - prose-gue Zullo - derubricata apura fantasia dal presi-dente Napolitano ed inibi-ta dalla Costituzione, or-mai non crede più nessu-no ed agitarne lo spettrosignifica entrare nello stes-so mondo fantastico diBossi perdendo di vista ilsenso della responsabilità,dell'unità e della concre-tezza”.

“Vendola abbandoni ilterreno degli slogan e in-traprenda il cammino del-la responsabilità ma, mirendo conto, che per lui èdifficile perché è un cam-mino che richiede gambeforti che non ha”.

La denuncia di Decaro: “Anche nelPd c’è chi si vuole staccare dal Sud”

Graziano Delrio, nuovo presidente nazionale dell’Anci

Francesco Schittulli

Antonio Decaro

Michele Emiliano, sindaco di Bari

Page 3: Puglia d'oggi n. 34

Il Sud non conta nulla,nemmeno all’ANCI, l’asso-ciazione Nazionale dei Co-muni Italiani; nemmenoper il Partito Democraticoe, forse, per la sinistra ingenerale. O meglio, il Sudconta meno delle begheinterne al Pd, spaccato inmodo verticale dai verticiall’ultimo dei consigli cir-coscrizionali. Ecco unadelle chiavi di lettura per lasconfitta, per soli 4 voti, diMichele Emiliano da partedi Graziano Delrio, primocittadino di una ReggioEmilia rosa pallido, solo unlieve ricordo di quella cheun tempo fu la rossissimacittà del tricolore italiano.

A Emiliano non sonoserviti sette anni di ammi-nistrazione di una dellepiù grandi città del meri-dione che non ha mai vis-suto un’emergenza rifiuti,che si sta dando per la pri-

ma volta nella sua storiaun vero piano casa, che hascelto la via non repressivaalla lotta alla criminalitàalla devianza, che ha quasidel tutto espunto dal tes-suto socio-urbano le fami-glie malavitose o comun-que le ha ridotte a un ran-coroso silenzio.

L’assemblea generale

dell’ANCI che si era tenutaa Brindisi, fortemente vo-luta da quel galantuomo diGiuseppe Mennitti, sinda-co della città dimessosi permotivi di salute, ha dimo-strato quanto le vecchie lo-giche di spartizione, di ap-partenenza alle “correnti”,di egoismi localistici o dimiopia nazionale possano

alla fine penalizzare ognitentativo serio di lasciarsialle spalle le divisioni e ri-conquistare un nuovo con-cetto di unità nazionale, acentocinquant’anni dallaprima conquista.

Michele Emiliano, perquattro voti, fallisce il pri-mo degli obiettivi che siera prefisso nella sua exitstrategy dal Comune di Ba-ri, in vista di un futuro checomincia a farsi nebulososia per i lunghi tempi del-l’agonia pidiellina (mentreSilvio sta per lanciare unproprio movimento politi-co personale) sia per la ca-duta di consensi e popola-rità di Nichi Vendola (Mar-co Travaglio, che certo disinistra non è, ha schietta-mente detto che Nichi saràanche un leader, ma comeamministratore …..) chepotrebbe rendere impossi-bile a Emiliano di succe-dergli come Presidente.

Ma quello che continuaa rendere tutto molto diffi-

cile è lo stato pietoso delPd, il maggior partito diopposizione nazionale e ilprimo partito del governolocale. Diviso su tutto, sen-za un vero leader che tengaunite le varie anime, ridot-to ormai a un coacervo dibande quasi personali,non riesce ad elaborareuna strategia che parlichiaro al paese e ai suoinemici, per esempio ai le-

ghisti.Questa dell’Anci era

l’occasione d’oro per esal-tare il sud migliore, quelloche lavora e combatte lamalavita, che viene tartas-sato dai tagli e non ha maipensato a mollare, quelloche fa dell’orgoglio di ap-partenenza a un territoriola risorsa più forte per so-stenere, intera e unita, laPatria. Peccato, davvero.

3Puglia d’oggi venerdì 7 ottobre 2011

In primo piano

Le beghe del Pdancora una voltamortificano il Sud

Per soli 4 voti Michele Emiliano deve rinunciare alla presidenza dell’Anci, andata a Graziano Delrio

di FORTUNATA DELL’ORZO

MESSAGGIO DI SCHIFANI ALL’ANCI

Ecco alcuni passaggidel messaggio del presi-dente del Senato RenatoSchifani inviato all’as-semblea Anci in corso disvolgimento a Brindisi.

“Siamo tutti consape-voli che l'attuale crisi fi-nanziaria impone note-voli sacrifici alle realtà lo-cali, ma le identità comu-nali non saranno cancel-late”.

“Ma così come la sto-ria, anche il futuro delnostro Paese non puòprescindere dall'identitàdei territori, anche picco-li, che sono parte inte-grante dell'identità na-zionale”.

“Le realtà locali vannoascoltate e aiutate, macomune deve essere losforzo di contribuire alprogetto Italia, al destinodi una nazione che restauna risorsa fondamenta-le per il progresso e il be-nessere delle generazionifuture.

Il risanamento del bi-lancio pubblico va perse-guito insieme e non con-tro il territorio e ciascunoè chiamato a contribuireal progetto Italia, al desti-no comune in una nazio-ne che resta per tutti unarisorsa fondamentale peril progresso e il benesseredelle generazioni future”.

Ora tutti insieme per il risanamento

REAZIONI E COMMENTI

“E' evidente che c'è unpezzo del paese che vuolestaccarsi dal Sud: non sitratta più di una rivendica-zione che appartiene soloalla Lega, ma è una realtàche oramai sembra averpreso piede anche all'in-terno del Partito democra-tico”. Lo sottolinea il capo-gruppo del Pd alla RegionePuglia, Antonio Decaro,commentando la designa-zione di Graziano Delrioalla presidenza dell'Anci.

Per Decaro “il Pd aveval'occasione di scegliereMichele Emiliano, un sin-daco che ha dimostrato in

questi anni che c'e' un Sudche può avere un ruolo daprotagonista nella crescitadell'intero Paese”.

“La Puglia ha perso unagrande occasione di ri-scatto con la mancata ele-zione alla guida dell’Ancinazionale del Sindaco diBari, Michele Emiliano, alquale esprimo la mia per-sonale e piena solidarietà”– afferma il Presidente del-la Provincia di Bari, Fran-cesco Schittulli. Questabattuta di arresto non de-ve, però, scoraggiare Emi-liano, ma essere un moni-to ed un richiamo a tutte leistituzioni pugliesi di ognischieramento politico afare squadra e coalizzarsiper tutelare e difendere gliinteressi del Mezzogiorno.Non vi è, infatti, un’equarappresentanza territoria-le nei ruoli e negli organi-smi decisionali a livellonazionale e siamo di fron-te ad un’eccessiva egemo-nia nordista. Rivolgo, allo-ra, - conclude Schittulli -un invito al Presidente

Vendola e al Sindaco Emi-liano: mettiamo da parteogni polemica politica econflittualità istituzionaleed uniamo le forze di cre-de fermamente in un ri-lancio del Mezzogiornod’Italia”.

Secondo Ignazio Zullo(Pdl) è stata sbagliata lapolitica delle contrapposi-zioni messa in piedi daVendola ed Emiliano, ed èstata questa a non essere,alla fine, premiata.

“È una brutta paginaper il Sud e una tragediaper l'Italia’. In queste paro-le di Vendola ritrovo le ra-gioni di una sconfitta”.

“Delrio invece ha dimo-strato ben altra levatura ecaratura quando ha affer-mato che la sua elezione‘non deve essere vista da-gli amici del Sud contro ilSud. Al Nord come al Sudl'Italia soffre di problemienormi’. Ecco la differenzamentre Emiliano si pre-sentava come il PresidenteANCI voluto dal Sud per ilSud, Delrio si elevava e si

presentava come il Presi-dente ANCI voluto dalNord per il Nord e per ilSud. Insomma per l'Italia”.

“Alla secessione - prose-gue Zullo - derubricata apura fantasia dal presi-dente Napolitano ed inibi-ta dalla Costituzione, or-mai non crede più nessu-no ed agitarne lo spettrosignifica entrare nello stes-so mondo fantastico diBossi perdendo di vista ilsenso della responsabilità,dell'unità e della concre-tezza”.

“Vendola abbandoni ilterreno degli slogan e in-traprenda il cammino del-la responsabilità ma, mirendo conto, che per lui èdifficile perché è un cam-mino che richiede gambeforti che non ha”.

La denuncia di Decaro: “Anche nelPd c’è chi si vuole staccare dal Sud”

Graziano Delrio, nuovo presidente nazionale dell’Anci

Francesco Schittulli

Antonio Decaro

Michele Emiliano, sindaco di Bari

Page 4: Puglia d'oggi n. 34

Le ultime cifre Istat sul-l’occupazione pugliese so-no decisamente positive.

"Con 49mila nuovi occu-pati su 220mila nuovi occu-pati, che è il dato nazionale,siamo a quasi un quarto ditutto l'incremento occupa-zionale nazionale del perio-do e al 33% di tutto l'incre-mento occupazionale delleotto regioni del Mezzogior-no. Fa impressione, allosguardo di qualunque os-servatore, la quantità, nonsolo in percentuale ma an-che in numero assoluto, dinuovi occupati perché inun quadro strutturalmentedrammatico sono impor-tanti i segnali di controten-denza".

Lo ha detto il Presidentedella Regione Puglia NichiVendola commentando gliultimi dati dell'Istat chefanno della Puglia la primaregione in Italia per incre-mento occupazionale (ilnumero di occupati dellaPuglia dal 1° al 2° trimestredel 2011 è cresciuto di49.000 unità. Il tasso di oc-cupazione è dunque salitodal 1° al 2° trimestre del2011 dal 43,8% al 45,8%mentre il tasso di disoccu-pazione è sceso dal 1° al 2°trimestre del 2011, passan-do dal 13,8% all'11,6%).

"È un dato interessante -

ha continuato Vendola - eprevalentemente frutto del-le capacità del sistema pro-duttivo regionale migliora-te dal piano anticrisi degli800 milioni di euro che so-no serviti alle imprese per

non crollare nel momentopiù brutto della crisi e a noiper provare ad impedireprocessi di delocalizzazio-ne e di fuga all'estero di al-cuni nostri settori impor-tanti a partire da quello me-

talmeccanico. In questo da-to – ha concluso Vendola -comincia a percepirsi l'in-flusso del Piano straordina-rio per il lavoro che invecedovrà dispiegarsi meglionei successivi trimestri".

4 Puglia d’oggivenerdì 7 ottobre 2011Regione

Occupazione, boccata d’ossigeno in PugliaI dati Istat mettono la nostra Regione al primo posto nel Mezzogiorno con 49mila nuovi occupati nel 2011

Entusiasta il commento del Presidente della Giunta Nichi Vendola: “Frutto di un sistema produttivo migliorato dal piano anticrisi”

AGRICOLTURA

La Cia Confederazione ItalianaAgricoltori di Taranto esprime sod-disfazione per il riconoscimento daparte della Regione Puglia di unamaggiorazione straordinaria del50% di assegnazione del carburanteagricolo per uso irriguo, stabilitocon la determina n.197 del 3 ottobre2011.

Tale esigenza era stata evidenzia-ta dalla Cia di Taranto già nelle scor-se settimane e sostenuta successi-vamente da tutte le organizzazioniagricole a livello regionale.

Questa richiesta nasceva dallecontinue sollecitazioni che le azien-de agricole della nostra provinciahanno fatto nelle scorse settimane,a causa del protrarsi delle alte tem-perature.

Va evidenziato che le aziende,avendo esaurito l'assegnazione at-tribuitagli, a seguito delle numero-se irrigazioni fatte per il forte caldo,sono state costrette ad acquistare ilcarburante dalla pompa di benzinaad un costo elevato rispetto al prez-zo del gasolio agricolo proprio persalvaguardare le produzioni.

Dall'inizio del 2011 ad oggi, il ga-solio agricolo ha subito un notevole

aumento; infatti, su mille litri di ga-solio, vi è stata una maggiorazionedi prezzo di circa 300 euro.

“Naturalmente se da una partesiamo soddisfatti del risultato otte-nuto, dall'altra riteniamo che il si-stema di concessione dell'agevola-zione sull'accisa è farraginoso e variformato” sottolinea la Cia di Ta-ranto in una nota stampa.

“Il rilascio del libretto Uma perusufruire del carburante agricolo ri-sente di procedure eccessivamenteburocratizzate. Peraltro, l'aver affi-

dato ai Comuni da gennaio 2011 ta-le servizio, ha complicato ulterior-mente la situazione poiché ognifunzionario comunale agisce inmaniera difforme rispetto all'altro”.

La Cia già in altre occasioni haproposto di sostituire questo siste-ma ormai vecchio e obsoleto con ilsemplice riconoscimento di un bo-nus fiscale dietro presentazionedella fattura di acquisto del carbu-rante, fermo restando gli eventualicontrolli da effettuare in campo perverificarne l'effettivo utilizzo.

Maggiorazione del 50% per il carburantead uso irriguo, soddisfatte le associazioni

RIFORMA TARSU

Sulla Tarsu in Regionesi sono dati una settima-na di tempo per trovareun testo condiviso, op-pure si va avanti normal-mente, ma su due pianodifferenti e paralleli.

“I due provvedimentiall’odg vengono sospesidalla trattazione per unasettimana, in attesa chesi giunga ad un testo con-diviso dai proponenti, dasottoporre in seguito alleaudizioni con UPI, ANCI,ATO, etc. Altrimenti siprocederà ugualmentealle stesse audizioni conriferimento, però, all’esa-me di due testi differen-ti”.

Con queste parole Do-nato Pentassuglia, presi-dente della V Commis-sione, ha concluso i lavo-ri della stessa, riunitasi inseduta congiunta con la I(presieduta da ArcangeloSannicandro), per discu-tere le modifiche alla leg-ge regionale in materia ditributi sui rifiuti solidi indiscarica.

Due sono stati i prov-vedimenti sul tavolo dilavoro dei commissari: ilddl della Giunta, propo-sto dall’assessore all’Am-biente Lorenzo Nicastro(che ha partecipato ai la-vori) e la pdl di MicheleLosappio, capogruppoSel, già licenziato in pre-cedenza dalla I commis-sione e fatto rientrare nelddl Omnibus all’esamedel Consiglio regionale.Entrambi i provvedimen-ti puntano all’incremen-to dell’ecotassa, preve-dendone la modulazionein relazione ad alcuni in-

dicatori legati alle perfor-mance dei Comuni (“incui si annidano – ha pre-cisato l’Assessore Nica-stro - sacche di pigriziaamministrativa”) chepongono in atto politicheadeguate di raccolta dif-ferenziata.

La pdl Sel prevede ilcalcolo dell’ecotassa sul-la chiusura del ciclo deirifiuti e non solo la rac-colta differenziata; il Go-verno punta, invece, a fa-vorire il parametro dellosmaltimento diversifica-to. “L’obiettivo è oggi ladifferenziata poiché – harimarcato Nicastro - ri-spetto al 2007 la situazio-ne è totalmente cambia-ta: l’85% della Puglia è or-mai provvista di impiantidi trattamento e di chiu-sura del ciclo”.

Di fronte alla diversitàdelle posizioni dei com-missari è stata votata allaunanimità la decisione diarrivare a un testo condi-viso nell’arco di settegiorni ad opera di Nica-stro e del Gruppo SEL esu questo procedere alleaudizioni. Diversamentequeste ultime avrannoluogo sui due provvedi-menti all’esame dellacommissione.

Una settimana perunificare le proposte

IL COMMENTO DEI SINDACATI

Secondo i dati pubblicati dall’Istat nelsecondo trimestre 2011, il numero deglioccupati in Puglia è aumentato di 49.000unità. Una notizia che il Segretario Ge-nerale della UIL di Puglia e di Bari, AldoPugliese, giudica “indubbiamente posi-tiva, ma sulla quale occorre fare alcuneconsiderazioni. Nel numero degli occu-pati rientrano, come sempre, anche tut-ti quei lavoratori assistiti dalla cassa in-tegrazione guadagni, per i quali il rap-porto di lavoro risulta formalmente inessere. Ma se per la cassa integrazioneordinaria è probabile il rientro in azien-da, per quella straordinaria o in derogasi tratta dell’anticamera del licenzia-mento. Siamo, pertanto, fortementepreoccupati - precisa Pugliese - soprat-tutto per tutti quei lavoratori in cassa in-tegrazione in deroga, per i quali la re-cente finanziaria ha tagliato la possibili-

tà di utilizzo del trattamento di sostegnoal reddito per il 2012”.

L’incremento del numero degli occu-pati è un segnale positivo, che va “soste-nuto con maggior vigore”, ma, allo stes-so tempo, il Segretario Generale dellaUIL regionale invita a non dimenticare“quel segnale di sofferenza che provienedal settore dell’edilizia. Tutti sappiamoche l’apertura di un cantiere ha un effet-to volano per la ripresa economica. Pur-troppo le opere pubbliche, grandi e pic-cole che siano, sono ferme da troppotempo: gli enti locali, a partire dalla Re-gione, soggiacciono ai rigidi cordoni delpatto di stabilità, mentre le grandi im-prese, pubbliche e private, quali adesempio Enel, Eni, Anas e Ferrovie delloStato, pur avendo in programma cantie-ri in Puglia non possono attivarli a cau-sa d’intoppi burocratici e politici”.

Uil: “Ma non dimentichiamoi tanti segnali di sofferenza”

Lorenzo Nicastro

Agricoltura - Un trattore al lavoro nei campi

Page 5: Puglia d'oggi n. 34

Tutti a raccolta in terzaCommissione, i direttori ge-nerali della Asl di Bari e Fog-gia, dell’Azienda consorzia-le policlinico di Bari, degliOspedali riuniti di Foggia,con i rettori e presidi dellafacoltà di medicina di Fog-gia e Bari.

Tutti a discutere in Com-missione con il presidente

Dino Marino e l’assessoreTommaso Fiore della condi-zione di salute della sanitàin Puglia completamenteschiacciata fra la necessitàdi contenere la spesa e quel-la, ancor più importante, diconservare livelli di assi-stenza accettabili per i citta-dini.

“La situazione è molto

seria – ha commentato ilpresidente Marino a con-clusione dei lavori – La Re-gione è stata costretta adadottare prima la delibera digiunta 1833 diventata leggea settembre scorso (n.23),che sostanzialmente con-tiene l’obbligo della rimo-dulazione del personale conla contestuale riduzionedelle strutture complesse.Ma su questo tema abbia-mo l’esigenza di capire qualè l’indirizzo che la Giuntaintende perseguire. Oggil’assessore ha parlato delPiano deroghe, già pronto,da presentare al Ministeroper rappresentare la situa-zione nella sua complessitàrimarcando le criticità lad-dove raggiungono livelli diintolleranza. Questo misembra un punto di parten-za”.

Le aziende sanitarie sonoin grande sofferenza, questoemerge dal dibattito inCommissione, fino ad arri-vare all’esasperazione deldirettore dell’Asl di Bari, Co-lasanto, che ha annunciato

che si autodenuncerà allaProcura della Repubblicaper interruzione di pubbli-co servizio. Questo è sinto-matico della impossibilitàdi uscire da questo cul desac: o la scure dello splafo-namento del tetto stabilitoper il contenimento del per-sonale, oppure l’interruzio-ne di pubblico servizio, per-ché di fatto con questi nu-meri, in termini di risorseumane, non si può garantireun servizio corretto e suffi-ciente.

“Il processo di riordinoha tempi lunghi – ha sottoli-neato l’assessore Fiore – epassa attraverso decisionidolorose, tagli al personale echiusure di ospedali. Il con-tributo fornito dai direttorigenerali delle aziende, delleAsl e degli Irccs, costituiscemateria importante per ildocumento deroghe cheproporremo all’attenzionedel Ministero, perché ci sirenda conto della mancan-za dei livelli minimi di assi-stenza in talune realtà".

"Occorre la luicidità di

programmare razional-mente chiusure e riconver-sioni non perdendo di vistal’obiettivo dell’assistenzasanitaria - ha sottolineato

Dino Marino - questa è lastrada complessa che tuttiabbiamo il dovere di affron-tare per approdare a utili de-cisioni politiche condivise ".

Prova a dire “sanità”. Ba-sta la parola. Altro che Con-fetto Falqui.

E piano di Rientro? E’sufficiente nominarlo chéin Puglia le voci degli ad-detti ai lavori si avvelenanod’ accuse e demagogia. Maè nel “rientro” la soluzioneagli sprechi. Presuppone latoppa allo strappo allarga-to dalle regioni meno vir-tuose-del sud-che tocca ri-cucire all’Italia intera. In-tanto la presa di coscienza,dacché gli errori ripetutisono diabolici. Perché co-me ha detto il Ministro del-la Salute Fazio in visita loscorso marzo in Puglia“labuona sanità, la sanità or-

ganizzata alla fine non hadeficit”.

Migliorarla, quindi, ridi-segnando un’adeguata retedi continuità tra ospedale eterritorio, potenziando lepolitiche del personale e lafarmaceutica territoriale èl’ unica chance. Il film sul-la sanità però, è una pelli-cola lunga, vecchia, mon-tata male e piena di ombre.Estremamente complessae delicata. Fatta di numeri evariabili che necessitano diordine e comprensione.

A partire dalla spesa far-maceutica territoriale. E’doveroso un confronto coidati del 2009. In quell’annoin Italia ammonta a 23 mi-liardi e mezzo e nella solaPuglia a 1663 milioni. Chesi traduce in una spesa pari

a 258 euro a cittadino con-tro i 215 della media nazio-nale. Per il calcolo dell’ im-porto pro capite, ottenutodividendo la spesa regio-nale per numero di abitan-ti, si tiene conto del fattoreetà.

I dati vengono cioè “pe-sati”. Nel 2009 solo calabre-si e siciliani costavano alSSN più dei pugliesi. Conun delta che supera di 33euro la media nazionale.L’evidenza dello spreco pe-rò, si palesa nella sommatra la spesa dei medicinalisenza obbligo di prescri-zione e quelli rimborsatidal SSN. 336 euro per il tac-co, 328 la media dello stiva-le. Un risultato “inopportu-no” poiché sulla spesa deifarmaci a pagamento i pu-gliesi risparmiano. Ognipugliese spende 79 europer i medicinali a paga-mento, 102 in media il restodegli italiani.

Calcolatrice alla mano,al netto del “peso” dell’età,nel 2009 ogni pugliese è co-stato allo Stato 100 milionidi euro in più

Troppe ricette rimborsa-bili? Prescrizione dei far-maci più costosi? Eccessodi prevenzione? E perché

tanti farmaci scaduti?Se da una parte la rifor-

ma del Sistema Sanitarionecessita, oltre che di inter-venti di riordino e raziona-lizzazione strutturale, diuna ridistribuzione delle ri-sorse, da parte del Governocentrale, secondo principidi equità in rapporto ai verifabbisogni di assistenza,per cui tante regioni riven-dicano la modifica dei cri-teri di riparto, prevedendoanche parametri sugli indi-ci di povertà, contesto am-bientale, indici epidemio-logici e di patologie gravistrettamente legati al con-testo socio-territoriale -lostesso Fazio considera lapossibilità di ritocchi alpiano col solo scopo di digarantire la “centralità dellamalattia- è altrettanto ne-cessario incominciare daqualche parte .

Nell’ultimo triennio,l’Agenzia Italiana del Far-maco (AIFA) ha provvedutoad emanare provvedimentivolti a completare il recu-pero dello sfondamentodella spesa farmaceutica. Ilmeccanismo di ripiano delpay back consente infattida un lato l'erogazione dirisorse economiche alle

Regioni a sostegno dellaspesa farmaceutica di cia-scuna, e dall'altro l'oppor-tunità per le aziende far-maceutiche di effettuare lescelte sui prezzi dei lorofarmaci, sulla base delleproprie strategie di inter-vento sul mercato.

Il PB permette alle azien-de farmaceutiche di chie-dere all'AIFA la sospensio-ne della riduzione dei prez-zi del 5%, a fronte del con-testuale versamento incontanti (pay back) del re-lativo valore su appositiconti correnti individuatidalle Regioni.

Ripiana, insomma, incaso di mancato raggiungi-mento degli obiettivi dispesa programmata fabbi-sogni di assistenza

Ora, in Puglia, non è chei tagli per 450 milioni in treanni si ricuciono senzaprendere provvedimenti.Tant’é che solo un inter-vento dolorosissimo nelletasche dei levantini ha con-sentito alla regione di otte-nere l’80% dei 497 milionidi euro rimasti «congelati»a Roma dopo lo sforamen-to del Patto di Stabilità. Chepure è stato sforato. E setanto c’è da considerarsi

bravi per essere riuscitinell’ impresa si sarebbe do-vuto essere altrettanto bra-vi ad evitarla. Invece. A gen-naio di quest’anno l’"effet-to mix" spiega l'esplosionerecord della spesa farma-ceutica in Puglia pur in pre-senza di una frenata deiprezzi dei medicinali: «Lacontrazione del 2,9 per cen-to è stata più che bilanciatadalla forte espansione delledosi consumate (5,9%) edallo spostamento dellaprescrizione verso farmacipiù costosi». Il "mix" haprodotto un aumento dellaspesa del 4%, il doppio del-la media nazionale.

Siamo alla solita copertacorta.

L’autoeducazione è unaqualità autoestinguenteche per alimentarsi richie-de esempi e disciplina in-sieme a tempismo e con-trollo.

I tanti riguardi e le ri-chieste di aiuto dopo enor-mi sprechi affidati alla regiadi Nichi Vendola sono il ri-tratto di una regione, la Pu-glia, in cui lacrime e cocco-drillo sono in soluzione dicontinuità. Vendola sem-bra tagliato apposta per ilruolo, e ahimè, pure noi.

5RegionePuglia d’oggi venerdì 7 ottobre 2011

La Puglia è malata di farmaci:boom della spesa farmaceuticaOltre un miliardo e mezzo di euro, 258 euro annui a cittadino

Doveroso ripartire da una adeguata rete di continuità tra ospedali e territorio, potenziando le politiche del personale e quelle territoriali

di MARIA PIA FERRANTE

Farmaci - I pugliesi spendono 258 euro all’anno a testa

Direttori generali a rapportoper fare il punto della situazione

SANITA’ - Le attese audizioni in commissione proseguiranno anche la settimana prossima

il Policlinico di Bari

Page 6: Puglia d'oggi n. 34

6 Puglia d’oggivenerdì 7 ottobre 2011Bari

Il 17 ottobre, salvo rin-vii dell’ultimo momento,il Consiglio Comunale do-vrà discutere del futuroassetto urbanistico dellacittà di Bari, prendendofinalmente visione delPUG, il Piano UrbanisticoGenerale della città di Ba-ri. Ma la sensazione è chel’elaborazione di questofondamentale strumentosia stata fatta senza senti-re a dovere tutte le istitu-zioni interessate.

Un'altra occasione per-sa dall'AmministrazioneComunale per esempio,presso la sede regionaledel Pd a Bari, è stato l'in-contro dal nome "Ridise-gnare Bari" : si è confer-mato essere un evento perpochi, non solo per le nul-le informazioni dettaglia-te fornite a causa di pro-blemi tecnici (un calcola-tore fuori uso ha impeditola visione delle slides), maanche per la quasi assentecomunicazione dell'even-to.

I pochi cittadini pre-senti hanno lamentato lascarsa pubblicità o le co-municazioni tardive del-l'incontro (pare secondoalcuni dei presenti, ese-guite il giorno stesso at-traverso volantini pocochiari), oltre all’ormaiproverbialmente disa-stroso funzionamento diun ufficio stampa gestitoda chi non è giornalista.

Dopo una discussione

generica condotta dai re-latori (quali, ad esempio,l'Assessore con derogheall'Urbanistica, Sport, Ca-bina di regia e Consigliometropolitano del Pianostrategico, Elio Sannican-dro) sull'importanza delD.P.P. e sullo strumentodel P.U.G., sono state sot-tolineate alcune delleemergenze urbanistichedella città di Bari (ripen-samento delle periferieesterne ed interne, riqua-

lificazione del quartiereLibertà, frammentarietàdel tessuto urbano, nodoferroviario, il terziario di-rezionale, recupero areedismesse).

Secondo l'AssessoreSannicandro, infatti, lacittà di Bari "sconta unmodo di pensare l'urbani-stica e la crescita, lo svi-luppo di una città vecchiodi quaranta anni". Più vol-te i relatori, dal Presidentedella Commisione Urba-

nistica Roberto Carboneallo stesso Sannicandro,hanno sostenuto come equanto siano state coin-volte più parti (dalla Asso-ciazione Costruttori aquella Architetti, etc etc)eppure, continua ad esse-re sempre più forte unbrusio di fondo: la sensa-zione per alcuni, la cer-tezza per altri di una vo-lontà ufficiosa di noncoinvolgimento delle Cir-coscrizioni (nonostante il

Regolamento sul Decen-tramento amministrativopreveda l'adozione deiprescritti pareri obbliga-tori con atti deliberativida parte dei consigli cir-coscrizionali). Cittadi-

nanza attiva e democraziapartecipata sono paroleche brillano subito sullacarta certo, ma che nessu-no si azzardi a spiegarne ilsignificato ai cittadinistessi.

Ora il Pug arriva in Consiglio,ma le Circorcrizioni lo sanno?Nonostante il regolamento sul decentramento, non verranno coinvolte?

URBANISTICA - Salvo rinvii dell’ultim’ora il 17 ottobre si discuterà dei futuri assetti cittadini

A Santo Spirito il polifunzio-nale è pronto, ma è semivuoto ele urbanizzazioni incomplete.Lo denuncia il Consigliere del-la Prima Circoscrizione di Fu-turo e Libertà Antonio Demi-chele.

Con delibera di Giunta re-gionale del 7 aprile 2009 , n.537 è stato siglato un Accor-do di Programma tra RegionePuglia e Comune di Bari perla realizzazione di un edificiopolifunzionale in area a servi-zi per la residenza localizzatain Bari/S. Spirito , al Vico Tra-versa , destinato a Stazionedei Carabinieri di zona e unPoliambulatorio in variante alP.R.G. vigente. Soggetto propo-nente era la “Debar Costruzio-ni s.p.a.”

Il poliambulatorio , presidioAsl e la Caserma dei Carabinie-ri sono stati realizzati come daaccordo su un uolo privato inVico Traversa in Via Napoli nelterritorio di Santo Spirito, inun area destinata a servizi per laresidenza .

Mentre i Carabinieri , ancoroggi, non si sono trasferiti esono ancora ospitati in viaFratelli Mannarini in un appar-tamento non adatto alle loroesigenze e dal quale sono statisfrattati , l’Asl si è trasferita daqualche mese nella nuova se-de.

Le strutture sono state rea-lizzate , ma le strade di nuovarealizzazione e i parcheggi no.

“Ma l’accordo di program-ma non prevedeva la realizza-

zione di una nuova viabilità dizona con la realizzazione dinuove strade e parcheggi suf-ficienti per i residenti e quan-ti cittadini si recano alla Asl odai Carabinieri?” si chiede De-michele.

L’accordo di programmacomprendeva anche la realiz-

zazione e concessione da par-te della Debar della viabilità dipiano particolareggiato che sisviluppa perpendicolare allaVia Napoli in Santo Spirito.

“Numerosi cittadini si sonolamentati per la carenza diparcheggi per le auto utili al-lo stazionamento dell’utenzache si reca al Poliambulatorio,specie per i diversamente abilicon ridotte capacità motorie”dichiara Demichele.

Da sottolineare, inoltre, cheallo stato attuale, la strutturanon accoglie alcuni reparticome il SIM ( servizio di igie-ne mentale ) e il Servizio diRiabilitazione mentre si è an-cora in attesa del trasferimen-to della stazione dei Carabi-nieri di Bari - Santo Spirito .

“Cosa aspettiamo” concludeDemichele ad attivare tutte leprocedure perché il polifunzio-nale divenga immediatamenteoperativo?”

F.D.O.

Il Polifunzionale è pronto, mamancano strade e parcheggi

di STEFANIA D’AMORE

Bari - L’ingresso principale del Palazzo di Città

Bari - Santo Spirito

SANTO SPIRITO

Page 7: Puglia d'oggi n. 34

La batosta dell’Anci gliavrà fatto passare ogni vel-leità e non è escluso cheadesso Il Bari Calcio passidefinitivamente dagli inte-ressi immediati e mediaticidi Michele Emiliano. Co-m’è noto la squadra rischiail fallimento insieme allasocietà che la possiede: ilmancato pagamento deglistipendi potrebbe costaredue punti di penalizzazio-ne ad una compagine cheha l’aria dei kamikaze giap-ponesi. Lottano e segnanosenza avere uno straccio difuturo in prospettiva.

Michele Emiliano si vo-leva fare promotore di unasoluzione che vedesse al-cuni imprenditori locali el’azionariato popolarenuovi padroni della squa-dra di via Torrebella. I Ma-tarrese ormai non hannoalcun interesse ad una si-tuazione che li vede in sbi-lancio e che non gli con-sente più, come in passato,di spremere utili dai gioca-tori rivendendoli.

E’ incredibile pensareche da questa squadretta arischio di Lega Pro sonopassati Zambrotta, Vento-la, Cassano e Ranocchia,tanto per citare solo quelliche ci vengono per primialla memoria.

La politica di allevarepiccoli talenti e poi riven-derli facendoci la cresta, hafruttato l’epiteto di “ricot-tari” ai proprietari, epitetoche viene loro generosa-mente ammannito dallamiriade di siti web gestitidalla tifoseria.

Una tifoseria a dire il ve-ro di bocca abbastanzabuona e dalla memoriacorta, tipica di ogni pub-blico di terz’ordine: prontiagli insulti quando si per-de, pronti all’osanna se silasciano entrare gratis gliscalmanati o gli si consen-te di allestire i piccoli com-merci attorno allo stadio.

Ma ora, sconfitto dal suostesso partito, MicheleEmiliano potrebbe anchenon avere più voglia dipensare al Bari. Anche per-ché una cordata di impren-ditori locali era già statatentata, ma di fronte alla

prospettiva di avere anco-ra i Matarrese fra i garretti,ogni velleità si era dissolta.E quanto all’azionariatopopolare, cinque anni fa siera tentato con Compria-mol-A, un’idea di LucaScandale e Giovanni Sassoche, si mormora, era mortasul nascere anche per leminacce ricevute dagliideatori da parte di non sisa bene chi (e su questonessuno ha mai apertoun’inchiesta, il che ci fadavvero molta tristezza).

Forsela soluzione per ilcalcio a Bari, passa esclusi-vamente dal fallimento. Edall’arrivo di qualcuno dafuori. Certo che non sia unbidone come Tim Burton.Ma di gente seriamente in-tenzionata a investire sulcalcio ce n’è. Appena i Ma-tarrese si saranno davverofatti da parte, vedrete chespunteranno come funghi.

E a Michele Emiliano,allora, può darsi sarà tor-nata la voglia di occupar-sene.

Una società in bilico e dal futuro davvero incertoIn arrivo per l’A.S. Bari una penalizzazione per non aver corrisposto gli stipendi arretrati ai calciatori

CALCIO - Cordate di imprenditori, azionariato popolare, ipotesi di fallimento. Cosa riserva il destino per la società fino ad oggi dei Matarrese?

7Puglia d’oggi venerdì 7 ottobre 2011 Bari

“Il Sabato del…la Sa-lute”, il talk show a for-mat televisivo che faràtappa a Bari domani sa-bato 8 ottobre, è statopresentato a Palazzo diCittà nel corso di unaconferenza stampa allapresenza dell’assessorecomunale e oncologoGennaro Palmiotti.

Il “Sabato del…la Sa-lute” ha l’obiettivo di in-formare i cittadini bus-sando direttamente alleporte delle loro case espostandosi nei paesi enelle città, in modo daadeguare la comunica-

zione alle esigenze delterritorio, rivolgendosidirettamente a chi vi abi-ta.

Ad illustrare la tappabarese dal titolo “Guar-diamoci la pelle” il dott.Carlo Gargiulo, medico,opinionista scientifico evolto noto del piccoloschermo.

L’appuntamento è al-le 18 in piazza del Ferra-rese: accanto ai medici(specialisti e di famiglia),sul palco anche rappre-sentanti delle istituzioniche saranno chiamati aconfrontarsi con il pub-

blico attraverso le do-mande del conduttore.

“Questa prima seriedel ciclo di eventi offriràle indicazioni e le regoleda seguire per tenere sot-to controllo la nostra

pelle - ha spiegato Gar-giulo - evitando di dan-neggiarla con comporta-menti a rischio, derivatida esposizione non cor-retta a raggi artificialidurante tutto l’anno, e

solari nei periodi estivi.Il Focus, in particolare,sarà sulla prevenzionedel melanoma”.

L’incidenza del mela-noma, infatti, ha regi-strato una crescita espo-nenziale negli ultimi 10anni e l’età delle personecolpite si è abbassatanotevolmente (il 25% deicasi in Italia colpiscepersone al di sotto dei 30anni). La prevenzione equindi la corretta infor-mazione risulta deter-minante in quanto unadiagnosi precoce, che in-dividua la malattia in fa-se iniziale, garantisceuna completa guarigio-ne nell’80% dei casi.

L’assessore Palmiotti,confermando la partico-lare attenzione dell’Am-

ministrazione comunaleper i temi della salute, hadefinito meritevolel’idea di parlare in piazzadi tematiche così impor-tanti per il benessere deicittadini, “soprattutto sefinalizzata alla preven-zione, unica soluzionevincente per battere ilcancro”.

“Il Sabato del..la Salu-te” è un evento ideato eorganizzato dalla AreaE20 di Roma con il con-tributo di Bristol MyersSquibb ed il patrociniogratuito del Comune diBari, dell’Istituto Onco-logico di Bari, dell’AReSPuglia, dell’ASL Bari, del-l’ordine interprovincialedei Farmacisti di Bari edi FIMMG di Bari.

A PIAZZA DEL FERRARESE

Domani a Bari il Sabato del...la Salute

di FORTUNATA DELL’ORZO

Bari Calcio - I tifosi della Curva Nord al San Nicola

Bari - Piazza del Ferrarese

AFFISSIONI ABUSIVE

Pubblicità abusiva?No grazie. Con un fortecomunicato diffusi negliscorsi giorni l’ammini-strazione cittadina diBari ha voluto sottoli-neare la sua lotta fermae determinata nel con-trasto all’abusivismonell’impiantistica pub-blicitaria. La nuova leg-ge finanziaria ha intro-dotto sanzioni notevol-mente più elevate per itrasgressori attraversosanzioni che vanno da1.376 euro fino a 13.675euro nel caso di attivitàrecidiva e in via solidalecon il soggetto pubbli-cizzato.

Intanto il Comune hacompletato il monito-raggio informatizzatodei cartelloni pubblici-

tari. Finora sono stati ri-

mossi in via definitivaoltre 270 impianti, men-tre altri 300 saranno ri-mossi nei prossimi gior-ni.

“Il Comune di Bari -ha dichiarato l’assessoreall’Urbanistica Elio San-nicandro - è impegnatocon tutti i mezzi a pro-pria disposizione nelprocesso di regolarizza-zione degli impianti. So-no particolarmente sod-disfatto del lavoro svoltoe di ciò che intendiamoportare avanti per rista-bilire la legalità nelle af-fissioni pubblicitarie”.

Infine, presto saràportato in Consiglio ilnuovo regolamento inmateria.

Cartellone selvaggiopresto il regolamento

Page 8: Puglia d'oggi n. 34

Bisognerà firmare i con-tratti di sviluppo entro l’an-no per poter utilizzare i 365milioni di euro destinati allaPuglia per l’Università e la ri-cerca da parte del Cipe.

Lo ha ricordato la vicepre-sidente della Regione Puglia,presentando con il governa-tore Nichi Vendola, l’asses-sore al Diritto allo Studio Al-ba Sasso e i rettori delle uni-versità di Bari, Lecce e Foggiagli interventi che sarà possi-bile attuare grazie a questifondi, sbloccati dal ministroper i Rapporti con le regioniRaffaele Fitto. A Bari arrive-ranno 80 milioni di euro perconsentire al Politecnico eall’Università Aldo Moro di

acquistare i 1000 posti lettoche l’imprenditore bareseNicola De Bartolomeo starealizzando a Mungivacca invia Mario Giannini.

Con quei fondi sarà anchepossibile realizzare nellastruttura laboratori, una me-diateca, un incubatore pergli spin off, le imprese createdagli studenti universitaridopo la laurea oltre ad at-trezzare la mensa, la lavan-deria e l’area sportiva (all’in-terno del complesso è previ-sta anche una piscina).

Gli altri 75 milioni di euroinvece serviranno per il pri-mo lotto del Novus Campusa Valenzano, dove ospitare lasede della facoltà di Agrariacon annesse serre e labora-tori.

“Quando venne allocatala facoltà in via Amendola

era tutta campagna – ricordail Rettore dell’Ateneo barese,Corrado Petrocelli – con lospostamento invece avremoanche la ridestinazione deglispazi ora occupati all’inter-no del Campus”.

A Lecce con 70 milioni dieuro sarà potenziato il cam-pus tecnologico e verrà rea-lizzato un centro meteorolo-gico, a Foggia invece con 30milioni di euro sarà acqui-stata e riqualificata la caser-ma Miale. “Voglio solo ricor-dare che 250 milioni di eurosono di competenza puglie-se – ha spiegato il governato-re Vendola – finalmente pos-siamo spendere quello che ciappartiene e spero che que-sta proficua intesa con il Mi-nistero delle Regioni sul te-ma dell’edilizia universitariaporti anche allo sblocco dei

tavoli di trattativa per il per-sonale della Regione Puglia esulla questione sanitaria. In-tanto noi portiamo a casa unrisultato importante. Facen-do sistema il sistema univer-sitario pugliese ha dimostra-to di saper stare in Europa eal Mondo”.

Delle sette regioni interes-sate dalla distribuzione deifondi per l’edilizia universi-taria infatti la Puglia è primaper dotazione finanziaria,seguita dalla Sardegna con301 milioni di euro e dallaCampania con 118 milioni dieuro.

“Resta però aperto ilgrande tema delle risposteda dare in termini di dirittiagli studenti universitari – haconcluso Vendola –vittimedei tagli da parte del gover-no”.

Tre aule chiuse da tre annie studenti costretti a seguire

le lezioni in piedi, sui corni-cioni delle finestre, seduti aterra o addirittura nei corri-doi.

Si presenta così la facoltàdi Giurisprudenza di Bari a

pochi giorni dall’avvio delnuovo anno accademico. Lematricole sono costrette a pi-giarsi in aule troppo piccolepur di assistere alle lezionidei professori, a volte in spaziche possono contenere soloun terzo dei presenti. Tran-sennati a luglio dello scorsoanno dopo aver rischiato ilcrollo, i locali sono rimastisottochiave fino ad oggi e lafacoltà, la più popolosa del-l'Ateneo, è andata in tilt allaprima ondata di matricoledel nuovo anno accademico.

Le lezioni, appena comin-ciate, si stanno svolgendo nelcaos più totale, ben oltre ilconsueto sovraffollamentodegli anni passati.

«La situazione è lampante,gli studenti restano letteral-mente fuori dalle porte - af-ferma Dario Mangeri dell’as-sociazione studentesca NewTeam - è impossibile seguiredecentemente una lezione edi conseguenza apprendere

le nozioni insegnate. Aveva-no detto che l’inagibilità del-le aule attualmente in ri-strutturazione dipendevadai lavori in piazza Battisti,ma a un anno dalla conclu-sione dei lavori lo spazio re-sta inagibile. Evidentementenon era quello il motivo dellamancata prosecuzione deilavori di ristrutturazione».

Un problema, dunque,che passa il mero problemadegli spazi ed entra a far par-te della questione dell’orga-nizzazione didattica comeafferma Paola Fiorito di Stu-denti Indipendenti: «La moledegli studenti è elevata, lecattedre prendono troppistudenti, ci sono molti stu-denti che richiedono i cambidi corso perché i professoridividono i corsi di insegna-mento e capita che, di unastessa materia, un docenteabbia l’aula stracolma di stu-denti e l’altro docente pochidiscenti. Come consiglieri

abbiamo chiesto delucida-zioni in merito e, poiché sista procedendo all’elezionedel Preside di Giurispruden-za a causa del recente deces-so del prof. Garofalo, ci ha ri-sposto il decano della facol-tà, il prof. Loiodice. Ha affer-mato che si sta interessandoalla questione e che le auleche hanno bisogno di pocheriparazioni saranno prontedal 6 Ottobre; per quelle inte-ressate da una ristrutturazio-ne completa si dovrannoaspettare almeno altri 5 me-si».

E’ intervenuto anche ilpresidente del Consiglio de-gli studenti Andrea Panellacon una nota al Rettore Pe-trocelli. «Abbiamo chiesto alrettore di metterci a disposi-zione il neonato student cen-ter, inaugurato di recente,che peraltro è limitrofo allafacoltà di Giurisprudenza (expalazzo delle Poste, ndr),proprio per risolvere questa

carenza di spazi». Nel frattempo gli universi-

tari continuano a versare inquesta situazione di disagioche poteva essere risoltamolto tempo prima dell’av-venuto problema.

Ma, evidentemente, nelcodice etico dell’Ateneo ba-rese le parole organizzazionee progettualità non sonocontemplate.

Puglia d’oggi venerdì 7 ottobre 2011

Servono i contratti di sviluppoper poter utilizzare i 365 milioni

Facoltà di Agraria, alloggi universitari, mediateca e incubatori per gli spin-off nel progetto pugliese

In Evidenza Università Problemi e sviluppo

IL COMMENTO DEL RETTORE PETROCELLI

E dopo le poste, arriva il Palazzo exEnel di via Crisanzio, una costruzio-ne sotto vincolo della soprintenden-za, esattamente come il vecchio pa-lazzo a cupola di via Nicolai. “Abbia-mo già assegnato i lavori per la ri-strutturazione ad un ATI (Associazio-ne temporanea di Imprese) capeg-giata dalla Garibaldi, che ha vinto lagara d’appalto” ci dice Corrado Pe-trocelli, più convinto che mai chel’Università in sé sia una immensa ri-sorsa per la città di Bari.

“Stiamo lavorando perché vi sia

grande disponibilità di alloggi a bas-so costo per gli studenti fuori sede.Vogliamo che siano felici di studiarea Bari o nelle altre sedi universitariepugliesi. E le residenze universitarieclassiche potrebbero essere affianca-te da residenze private, se il comuneincoraggiasse, magari con una politi-ca fiscale ad hoc, la messa a disposi-zione di queste case per i nostri ra-gazzi.”

Corrado Petrocelli non dimenticagli stranieri. “Alle poste stiamo orga-nizzando un vero e proprio centro

d’ascolto per loro e se penso al cam-pus di Valenzano, con l’Istituto Agro-nomico del Mediterraeno che giàospita moltissimi studenti medio-rientali, posso dire che presto avre-mo strutture di livello internaziona-le”.

Un cruccio, forse l’unico: “Ho l’im-pressione che Bari non abbia capitoquanto siano importanti migliaia dipersone che studiano bene, sono bensistemate e si trovano bene nella no-stra città.

FORTUNATA DELL’ORZO

“Vogliamo studenti felici di studiarenelle sedi universitarie pugliesi”

di ANTONELLA ARDITO

di ANDREA DAMMACCO

Aule sovraffollate, i malumorialla Facoltà di Giurisprudenza

Locali chiusi da anni, studenti costretti a seguire le lezioni in piedi, nei corridoi e sui cornicioni

Corrado Petrocelli

Le bacheche in facoltà. In alto il Palazzo dell’Ateneo di Bari

Page 9: Puglia d'oggi n. 34

Bisognerà firmare i con-tratti di sviluppo entro l’an-no per poter utilizzare i 365milioni di euro destinati allaPuglia per l’Università e la ri-cerca da parte del Cipe.

Lo ha ricordato la vicepre-sidente della Regione Puglia,presentando con il governa-tore Nichi Vendola, l’asses-sore al Diritto allo Studio Al-ba Sasso e i rettori delle uni-versità di Bari, Lecce e Foggiagli interventi che sarà possi-bile attuare grazie a questifondi, sbloccati dal ministroper i Rapporti con le regioniRaffaele Fitto. A Bari arrive-ranno 80 milioni di euro perconsentire al Politecnico eall’Università Aldo Moro di

acquistare i 1000 posti lettoche l’imprenditore bareseNicola De Bartolomeo starealizzando a Mungivacca invia Mario Giannini.

Con quei fondi sarà anchepossibile realizzare nellastruttura laboratori, una me-diateca, un incubatore pergli spin off, le imprese createdagli studenti universitaridopo la laurea oltre ad at-trezzare la mensa, la lavan-deria e l’area sportiva (all’in-terno del complesso è previ-sta anche una piscina).

Gli altri 75 milioni di euroinvece serviranno per il pri-mo lotto del Novus Campusa Valenzano, dove ospitare lasede della facoltà di Agrariacon annesse serre e labora-tori.

“Quando venne allocatala facoltà in via Amendola

era tutta campagna – ricordail Rettore dell’Ateneo barese,Corrado Petrocelli – con lospostamento invece avremoanche la ridestinazione deglispazi ora occupati all’inter-no del Campus”.

A Lecce con 70 milioni dieuro sarà potenziato il cam-pus tecnologico e verrà rea-lizzato un centro meteorolo-gico, a Foggia invece con 30milioni di euro sarà acqui-stata e riqualificata la caser-ma Miale. “Voglio solo ricor-dare che 250 milioni di eurosono di competenza puglie-se – ha spiegato il governato-re Vendola – finalmente pos-siamo spendere quello che ciappartiene e spero che que-sta proficua intesa con il Mi-nistero delle Regioni sul te-ma dell’edilizia universitariaporti anche allo sblocco dei

tavoli di trattativa per il per-sonale della Regione Puglia esulla questione sanitaria. In-tanto noi portiamo a casa unrisultato importante. Facen-do sistema il sistema univer-sitario pugliese ha dimostra-to di saper stare in Europa eal Mondo”.

Delle sette regioni interes-sate dalla distribuzione deifondi per l’edilizia universi-taria infatti la Puglia è primaper dotazione finanziaria,seguita dalla Sardegna con301 milioni di euro e dallaCampania con 118 milioni dieuro.

“Resta però aperto ilgrande tema delle risposteda dare in termini di dirittiagli studenti universitari – haconcluso Vendola –vittimedei tagli da parte del gover-no”.

Tre aule chiuse da tre annie studenti costretti a seguire

le lezioni in piedi, sui corni-cioni delle finestre, seduti aterra o addirittura nei corri-doi.

Si presenta così la facoltàdi Giurisprudenza di Bari a

pochi giorni dall’avvio delnuovo anno accademico. Lematricole sono costrette a pi-giarsi in aule troppo piccolepur di assistere alle lezionidei professori, a volte in spaziche possono contenere soloun terzo dei presenti. Tran-sennati a luglio dello scorsoanno dopo aver rischiato ilcrollo, i locali sono rimastisottochiave fino ad oggi e lafacoltà, la più popolosa del-l'Ateneo, è andata in tilt allaprima ondata di matricoledel nuovo anno accademico.

Le lezioni, appena comin-ciate, si stanno svolgendo nelcaos più totale, ben oltre ilconsueto sovraffollamentodegli anni passati.

«La situazione è lampante,gli studenti restano letteral-mente fuori dalle porte - af-ferma Dario Mangeri dell’as-sociazione studentesca NewTeam - è impossibile seguiredecentemente una lezione edi conseguenza apprendere

le nozioni insegnate. Aveva-no detto che l’inagibilità del-le aule attualmente in ri-strutturazione dipendevadai lavori in piazza Battisti,ma a un anno dalla conclu-sione dei lavori lo spazio re-sta inagibile. Evidentementenon era quello il motivo dellamancata prosecuzione deilavori di ristrutturazione».

Un problema, dunque,che passa il mero problemadegli spazi ed entra a far par-te della questione dell’orga-nizzazione didattica comeafferma Paola Fiorito di Stu-denti Indipendenti: «La moledegli studenti è elevata, lecattedre prendono troppistudenti, ci sono molti stu-denti che richiedono i cambidi corso perché i professoridividono i corsi di insegna-mento e capita che, di unastessa materia, un docenteabbia l’aula stracolma di stu-denti e l’altro docente pochidiscenti. Come consiglieri

abbiamo chiesto delucida-zioni in merito e, poiché sista procedendo all’elezionedel Preside di Giurispruden-za a causa del recente deces-so del prof. Garofalo, ci ha ri-sposto il decano della facol-tà, il prof. Loiodice. Ha affer-mato che si sta interessandoalla questione e che le auleche hanno bisogno di pocheriparazioni saranno prontedal 6 Ottobre; per quelle inte-ressate da una ristrutturazio-ne completa si dovrannoaspettare almeno altri 5 me-si».

E’ intervenuto anche ilpresidente del Consiglio de-gli studenti Andrea Panellacon una nota al Rettore Pe-trocelli. «Abbiamo chiesto alrettore di metterci a disposi-zione il neonato student cen-ter, inaugurato di recente,che peraltro è limitrofo allafacoltà di Giurisprudenza (expalazzo delle Poste, ndr),proprio per risolvere questa

carenza di spazi». Nel frattempo gli universi-

tari continuano a versare inquesta situazione di disagioche poteva essere risoltamolto tempo prima dell’av-venuto problema.

Ma, evidentemente, nelcodice etico dell’Ateneo ba-rese le parole organizzazionee progettualità non sonocontemplate.

Puglia d’oggi venerdì 7 ottobre 2011

Servono i contratti di sviluppoper poter utilizzare i 365 milioni

Facoltà di Agraria, alloggi universitari, mediateca e incubatori per gli spin-off nel progetto pugliese

In Evidenza Università Problemi e sviluppo

IL COMMENTO DEL RETTORE PETROCELLI

E dopo le poste, arriva il Palazzo exEnel di via Crisanzio, una costruzio-ne sotto vincolo della soprintenden-za, esattamente come il vecchio pa-lazzo a cupola di via Nicolai. “Abbia-mo già assegnato i lavori per la ri-strutturazione ad un ATI (Associazio-ne temporanea di Imprese) capeg-giata dalla Garibaldi, che ha vinto lagara d’appalto” ci dice Corrado Pe-trocelli, più convinto che mai chel’Università in sé sia una immensa ri-sorsa per la città di Bari.

“Stiamo lavorando perché vi sia

grande disponibilità di alloggi a bas-so costo per gli studenti fuori sede.Vogliamo che siano felici di studiarea Bari o nelle altre sedi universitariepugliesi. E le residenze universitarieclassiche potrebbero essere affianca-te da residenze private, se il comuneincoraggiasse, magari con una politi-ca fiscale ad hoc, la messa a disposi-zione di queste case per i nostri ra-gazzi.”

Corrado Petrocelli non dimenticagli stranieri. “Alle poste stiamo orga-nizzando un vero e proprio centro

d’ascolto per loro e se penso al cam-pus di Valenzano, con l’Istituto Agro-nomico del Mediterraeno che giàospita moltissimi studenti medio-rientali, posso dire che presto avre-mo strutture di livello internaziona-le”.

Un cruccio, forse l’unico: “Ho l’im-pressione che Bari non abbia capitoquanto siano importanti migliaia dipersone che studiano bene, sono bensistemate e si trovano bene nella no-stra città.

FORTUNATA DELL’ORZO

“Vogliamo studenti felici di studiarenelle sedi universitarie pugliesi”

di ANTONELLA ARDITO

di ANDREA DAMMACCO

Aule sovraffollate, i malumorialla Facoltà di Giurisprudenza

Locali chiusi da anni, studenti costretti a seguire le lezioni in piedi, nei corridoi e sui cornicioni

Corrado Petrocelli

Le bacheche in facoltà. In alto il Palazzo dell’Ateneo di Bari

Page 10: Puglia d'oggi n. 34

10 Puglia d’oggivenerdì 7 ottobre 2011dal Territorio

W W W . L U M . I T

Siamo tutti bravi. Dopo.A mettere all’indice la pra-tica diffusa del lavoro ne-ro, a partecipare ai funera-li cospargendoci il capo dicenere, a denunciare le si-tuazioni.

Ma sempre e soltantodopo che i danni sono ar-rivati, e le vite spezzatenon potranno comunqueessere ripagate da nulla e

da nessuno.Da più parti è partita la

gara alla denuncia dellostato in cui lavoravano le 4povere operaie di Barlettamorte sotto le maceriedell’opificio dove presta-vano la loro opera per soli4 euro l’ora.

Bandiere, striscioni,partiti che fanno a garaper indignarsi prima e me-glio.

Forse sarebbe meglioindignarsi per queste ope-

razioni di accaparramen-to delle cause vinte in par-tenza.

La Camusso ha parteci-pato a Barletta ai funeralidelle cinque vittime delcrollo della palazzina divia Roma. Ma dov’erano isindacati quando quelleoperaie si vedevano nega-ti i loro diritti di lavoratri-ci?

Il mondo politico haespresso solidarietà e con-doglianze sentite alle vitti-

me. Ma quello stessomondo politico dov’eraquando si dovevano risol-vere i problemi delleaziende tessili proprio di

Barletta, e quando in cam-po non c’erano i grossi nu-meri dei paventati licen-ziamenti delle grosse im-prese, ma una ristruttura-zione di tutto un settore,che avrebbe coinvolto an-che i piccoli e i medi pro-duttori?

E i tecnici che hannorinviato i loro interventi? Equelli che rassicuravanoche non sarebbe successonulla e quei segnali di al-larme erano soltanto “se-gnali” senza nulla di con-creto?

Quattro euro l’ora. Tan-to vale la vita a Barletta nel

2011. E vogliamo pensareche siano le uniche opera-ie che lavoravano in quel-le condizioni?

Ora è il momento dellacommozione, del dolore,del rimpianto per tutti.

Ma domani ritroviamo-ci a parlare anche di chi èrimasto, di chi vuole lavo-rare in condizioni serie, dichi vuole dare lavoro enon riesce a farlo, di chi haun ruolo pubblico e nonse ne occupa, di chi devegarantire la sicurezza atutti i cittadini. In queigiorni la vedremo la Ca-musso a Barletta?

Barletta, morire sotto le macerie per 4 euro l’oraI problemi strutturali di una economia e di una città non sono devono essere ricordati solo in questi giorni

Alcune considerazioni dopo il crollo della palazzina e la morte delle cinque donne. E’ necessario un monitoraggio su tutte le situazioni di allarme

Il Consiglio comunale, nell’ultima seduta haapprovato tutti i punti all’ordine del giorno riguar-danti le ratifiche di variazioni di bilancio 2011.

“Nell’ambito delle operazioni di verifica e dicontrollo sull’andamento della gestione e sul rag-giungimento degli equilibri di bilancio – ha dettoMarisa Rosa, assessore al Bilancio e Patrimonio -,il Consiglio comunale è chiamato a verificare e de-liberare in merito alla ricognizione dello stato diattuazione dei programmi. Nonostante il Ministe-ro abbia stanziato per il nostro Comune 234 milaeuro in meno, a causa del processo del Federali-smo municipale, gli equilibri di Bilancio risultanoperfettamente in linea”.

CANOSA

Il consiglio approva ilriequilibrio di bilancio

Avrebbe dovuto essere reso noto dal sindaco DeMiccolis entro il mese di settembre. Ma il nomedel prossimo presidente della Fondazione delCarnevale di Putignano è ancora oscuro.

In molti sussurrano si possa trattare di Grazia-no Bianco, che nella scorsa edizione ha ricopertoil ruolo di presidente della giuria.

I tempi stringono, perchè chiunque sarà il pros-simo presidente avrà l’ingrato ed oneroso compi-to di organizzare la prossima edizione del carne-vale in soli tre mesi.

Di sicuro al momento si sa che non sarà Giusep-pe Genco, che ha preferito mantenere la gestionedell’assessorato alla cultura.

PUTIGNANO

Carnevale, chi saràil nuovo Presidente?

COMUNE DI BICCARI (FOGGIA)

SI RENDE NOTO

Che presso la Segreteria Comunale sono deposita-ti, alla libera visione del pubblico, il Piano Comunaledei Tratturi con i relativi elaborati e la delibera consi-liare n. 11 del 7.04.2011ad oggetto: “Adozione Piano

Comunale dei Tratturi disciplinato dalla Legge Re-gionale 23 dicembre 2003 n. 29”.

Entro il termine di quindici giorni dalla data discadenza del periodo di deposito, chiunque abbia in-teresse può presentare proprie osservazioni al PTC,anche ai sensi dell’art. 9 della legge 241/90.

dalla residenza municipale il 4 ottobre 2011

di ROBERTO MASTRANGELO

Page 11: Puglia d'oggi n. 34

11Puglia d’oggi venerdì 7 ottobre 2011 Europa

L'Europa è al collasso e ilfallimento della Grecia po-trebbe causare un effettodomino che coinvolgereb-be tutta la zona euro. Sonoqueste le voci allarmantiche circolano nei corridoidelle Istituzioni europee aBruxelles. Voci rafforzatedal monito arrivato dal Se-gretario al Tesoro Usa Ti-mothy Geithner, che du-rante l'ultima riunione delFMI, ha sottolineato comela minaccia di default a ca-scata sia verosimile e che ilcrollo dell'Euro potrebbecausare una crisi finanzia-ria mondiale. Insomma,uno scenario da brividi perl'Europa che si avvicina adue vertici fondamentaliper il suo futuro: il Consi-

glio europeo del 18 ottobree il G20 di novembre. Molticommentatori prevedonotempi di cambiamenti, l'at-tuale crisi finanziaria haavuto il merito di rivelare ledebolezze dell'attuale pro-getto europeo. Uno deiprincipi fondanti del tratta-to di Maastricht, cioè l'in-toccabilita' dell'euro, non èpiù un tabù, anzi oggi è ipo-tizzabile l'uscita dalla zonaeuro temporanea o defini-tiva. Un quadro fosco cheha messo in agitazione lecancellerie degli Statimembri che pensano di an-dare al di la delle Istituzionieuropee, creando unastruttura europea che ge-stisca la crisi e la governan-ce economica. Intanto, senon arriva la sesta tranchedi aiuti, la Grecia rischia dinon riuscire a pagare gli sti-

pendi per gli impiegati pub-blici e le pensioni, ma i mi-nistri dell'Economia euro-pei pur ritenendo necessa-rio il salvataggio, continua-

no a scontrarsi sul comeprocedere. Se non si doves-se trovare l'accordo un'al-tra alternativa potrebbe es-sere il fallimento pilotato

della Grecia, ma non si sacome potrebbero reagire imercati a un provvedimen-to del genere. Si potrebbeanche pensare a un raffor-

zamento del fondo salvaStati, ma la Germania fre-na, mentre alcuni Stati co-me Slovenia, Olanda e Mal-ta formalmente non hannoancora firmato l'attuale ac-cordo. Dal canto suo Tri-chet, Presidente della Bce,parlando al Parlamento eu-ropeo ha continuato a som-ministrare fiducia ai mer-cati sottolineando comel'Euro sia una "valuta credi-bile e solida" e ha lanciatol'idea di un ministro euro-peo delle finanze UE re-sponsabile di una più fortevigilanza economica e fi-scale nonché alla guida del-la governance economicaeuropea. Molte idee e pochifatti, e se il futuro della Gre-cia pare alquanto compro-messo, quello dell'Unioneeuropea rimane estrema-mente incerto.

di VINCENZO MATANO

Dalla Grecia il terrore dell’effetto dominoTrichet rassicura i mercati: l’Euro resta una valuta credibile e solida. Ma l’Fmi e gli Usa ne dubitano

Ufficialmente i ministri economici dell’Ue sono concordi sull’evitare il default. Il problema è come

Maggiore prevenzione,network di sicurezza estrutture assicurative, e’questa parte della propo-sta della revisione delladirettiva Seveso III.

Dopo il 1976 in seguitoal disastro avvenuto inun'azienda produttrice didiserbanti a Seveso - anord di Milano, la preven-zione degli incidenti nel-l'industria chimica sonostati una priorità del-l'Unione europea. La

commissione per l'Am-biente e la sanità pubbli-ca al Parlamento europeoha votato positivamentela revisione della direttivaSeveso II seguita dal de-putato ungherese di cen-tro-destra János Áder ilquale ha spiegato che"attualmente l'Unioneeuropea non ha le capa-cità finanziarie per inter-venire rapidamente incaso di catastrofi indu-striali".

LA COMMISSIONE LIBERTÀ CIVILI ALLARGA LA TUTELA DEI CITTADINI

Le persone che subi-scono stalking, rapimen too molestie sessualisaranno protette dallEuropa e da tutti gli StatiMembri. Lo ha deciso lacommissione liberta’civili, giustizia e affariinterni al Parlamentoeuropeo. Credevate fosse gia’ cosi?Ed invece no, esserevittima di un reato ominacciato direttamentedi un serio pericolo per latua vita portava allaprotezione dello Stato incui il reato e il pericolofossero ritenuti reali. Do-

vendoti spostare in unaltro stato dell’ Unionequesta protezione sifermava ai confini e non tiseguiva. Ora invece le cosestanno per cam biare, “Èuna vittoria soprattuttoper le donne ma anche pertutti coloro che sono inserio pericolo” come haribadito la deputatasocialista Carmen RomeroLópez, (in foto a sin.)relatrice spagnola dellacommissione sui Dirittidella donna "avere unordine di protezioneeuropeo per tutte levittime, soprattutto per le

donne, ma anche tutti igruppi che si trovanosoggetti ad una concretaminaccia è fondamen-tale". La collega TeresaJiménez-Becerril Barrio,(a dx nella foto) sottolineainoltre come "l'ordine diprotezione europeoaiuterà i giovani e le donnevittime del trafficoumano". In questo modo, quandouna persona sotto protezione in Italia si sposteràin Francia - per unqualsiasi motivo - potràottenere la stessaprotezione anche sul

territorio francese, o di unaltro Stato membro. Pensate ad un normaletelegiornale, i casi dicronaca nera, di violenzae omicidi sono la parteconsistente di unqualunque notiziario.Alcune volte ci si chiede sefanno piu’ notizia oraoppure prima non se neparlava abbastanza. I casidi violenza inondano i

nostri pranzi e le nostrecene e pochi di noi sannocosa accade a questepersone dopo loscampato pericolo. Iltrasferimento in un altropaese è una di questepossibilità e dopo il votonella sessione plenaria didicembre la protenzionedi queste persone saràassicurata in tutta Europa.

eliona cela

Protetti dalle minaccein tutta l’Unione

IN VIA DI REVISIONE LA DIRETTIVA “SEVESO III”

La rete della sicurezzaper le catastrofi industriali

Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti d’America Timothy Geithner

Il primo ministro greco Georgos Papandreu

Per prima cosa l'intro-duzione di un sofisticatosistema di classificazionebasato su standard inter-nazionali, elaborato perridurre i rischi per la sa-lute umana e l'ambientegrazie ad un alto grado diprecisione. Poi il miglio-ramento delle ispezioni,un dialogo maggiore traStati membri e, infine,meno obblighi per le pic-cole e medie impreseprodurranno un aumen-to della competitività.

La più importante mo-difica proposta è l'alli-neamento degli obblighie degli impegni conclusidall'Unione europea ne-gli accordi internazionalidi questi ultimi dieci an-ni. Ciò significa che i cit-tadini saranno più infor-mati sulle operazioni incorso grazie a internet.Verranno pubblicate leinformazioni rivolte di-rettamente ai cittadini sucosa fare in caso di un in-cidente di grande entità.

Il rapporto, votato incommissione questa set-timana, prevede cosi diinformare i cittadini inmodo trasparente, e nel-lo stesso tempo rispetta-re la sicurezza nazionalee gli interessi delle azien-de.

"L'Unione ha bisognodi un network di sicurez-za, una vera e propriastruttura assicurativa estiamo lavorando peraverlo al piu’ presto” haconcluso Ader.

eliona cela

Page 12: Puglia d'oggi n. 34

venerdì 30 settembre 2011 Puglia d’oggi12 Capitanata

A Foggia futuro a congresso. In libertàSabato 15 ottobre il partito di Gianfranco Fini celebra in Biblioteca la sua prima assise provinciale

Una fotza di èiù di mille iscritti ed oltre cinquanta circoli, già rappresentata in molti Consigli Comunali e in Provincia. Presiede Roberto Menia

"Il congresso provin-ciale di Foggia di Futuroe Libertà rappresenta untraguardo importantesia per la Puglia che perl’intero partito, perchéla Puglia è stata, sin dalprimo momento, unadelle Regioni più attivesul territorio, rappresen-tante degli obiettivi, de-gli interessi e delle pecu-liarità del Mezzogiorno,facendo da traino anchealle altre regioni delSud."

Così Roberto Menia,(foto a destra) coordina-tore nazionale di Futuroe Libertà per l’Italiacommenta la prima as-sise provinciale del par-tito di Gianfranco Fini inCapitanata, che si svol-gerà sabato 15 ottobre, apartire dalle 10, pressol’Auditorium della Bi-blioteca Provinciale “LaMagna Capitana”. I lavo-ri saranno aperti dai sa-

luti del coordinatore re-gionale, On. FrancescoDivella, e da quelli delconsigliere provincialeEmilio Gaeta (foto inbasso). Seguiranno gliindirizzi di saluto delleforze politiche e degli al-tri soggetti invitati equindi la relazione poli-tica del coordinatoreprovinciale Fabrizio Ta-tarella, che darà il via al

dibattito. Futuro e Libertà arri-

va all’appuntamento incondizioni di buona sa-lute: malgrado i travagliche sono sempre colle-gati alla nascitadi unnuovo soggetto politico,il partito nato a contaoggi su cinquantasei cir-coli nei sessantuno Co-muni della Capitanataed oltre mille iscritti (perla precisione 1024). Fra isuoi militanti si contanoun sindaco, Rino Lama-rucciola, l’inventore delpiccolo miracolo dellaTerravecchia di Pietra-montecorvio, un vice-sindaco, Prencipe a Mat-tinata, assessori nelleGiunte di Vieste, Lucera,Stornarella, San Giovan-ni Rotondo, Sannican-dro Garganico, consi-glieri alla Provincia diFoggia con Emolio Gae-ta e nei Comuni di Pan-ni, San Giovanni Roton-do, Sannicandro Garga-nico, San Marco in La-mis, Torremaggiore, SanSevero, Organa, Ischitel-

la e Cagnano Varano.Diversi di questi elet-

ti, come è comprensibi-le, lo sono stati nelle listedel Popolo della Libertà,ma ce ne sono anche chehanno fatto in tempo acorrere sotto le bandieredi Fli alle elezioni ammi-nistrative della scorsaprimavera, prova delfuoco per gli absolutebeginners che hanno se-guito Fini, superata bril-lantemente.

La vitalità del nuovopartito è stata confer-

mata anche dalle belleiniziative delle feste dipartito, snodatesi traManfredonia, Stornara eTorremaggiore, culmi-nate con la bella duegiorni del capoluogo.Proprio a Foggia, dove ladestra politica ha unarappresentanza consi-liare del tutto inferiorealla sua consistenza elet-torale, è più forte negliultimi tempi il processodi riaggregazione intor-no a Fli, che vede comeprotagonisti diversi gio-

vani (c’è un interessan-tissimo nucleo di Gene-razione Futuro) con “fra-telli maggiori” di supe-riore esperienza comeRoberto Iuliani e Um-berto Candela, (foto inalto). Proprio quest’ulti-mo sottolinea la vitalitàdel rapporto tra Futuro eLibertà e l’associazioni-smo, sia nei suoi aspettidi volontariato umanita-rio o civico sia in quellisportivi. “È la formulaper andare lontano”. Dalcongresso in poi.

di ENRICO CICCARELLI

Non posso nascondereuna certa soddisfazione peril fatto che, mentre noi di Fu-turo e Libertà per l’Italia sia-mo impegnati a preparare lanostra prima assise provin-ciale, il clima interno al Po-polo delle Libertà induce lastampa a parlare di rissa in-terna e la tensione nel Parti-to Democratico è tale chesuoi dirigenti (è successo aCerignola) mettono le manialla gola (sarà forse per que-sto che protestano contro lalegge-bavaglio? Perché lostrangolamento è più effica-

ce?) di un malcapitato gior-nalista reo di scrivere veritàscomode. È un dato indicati-vo della perdita di senso chesta pervadendo la politicaitaliana; è a quella perditadi senso che noi ci contrap-poniamo, cercando conumiltà di costruire un sog-getto politico vero, organiz-zato secondo i tradizionalicanoni della partecipazionedemocratica con la sola ac-cortezza di aggiornarli allenuove possibilità offerte dal-la tecnologia. Ho l’orgoglio,come coordinatore provin-ciale, di essere riuscito, conl’aiuto di tanti, a portare Fli

di Capitanata a celebrare ilprimo congresso di Puglia eduno dei primi d’Italia. Uncongresso vero, nel quale ci siconfronterà con lealtà e confranchezza, dal quale verràfuori una classe dirigentescelta e legittimata dalla ba-se, senza investiture dall’altoo ruoli scontati. Più ancora,un congresso nel quale cer-cheremo di mettere la nostraforza, non enorme, ma nem-meno trascurabile, al servi-zio del territorio, delle suebattaglie, delle sue legittimeaspirazioni. Vogliamo unpartito vero, nel quale gliiscritti partecipano, contano

e decidono, ma non voglia-mo ripetere gli errori delpassato, dell’arroccamentoo addirittura dell’ostraci-smo ai mondi vitali della so-cietà civile e dell’associazio-nismo. Parleremo della no-stra casa in costruzione, del-la proposta più larga chefacciamo ai moderati italia-ni, ma parleremo soprattut-to della casa comune: dellaCapitanata, della Puglia,del Mezzogiorno. Con l’orgo-glio di sentirci speciali an-che per il fatto che siamoriusciti a restare normalimentre gli altri impazziva-no.

Siamo speciali perché normaliFli si confronta, discute e vota mentre il Pdl si spacca e il Pd picchia

Puntiamo ad avere una classe dirigente scelta e legittimata dal basso e un legame con il territorio fatto di attenzione e partecipazione concreta

di FABRIZIO TATARELLA

venerdì 7 ottobre 2011

Una forza di più di mille iscritti ed oltre cinquanta circoli, già rappresentata in molti Consigli Comunali e in Provincia. Presiede Roberto Menia

Page 13: Puglia d'oggi n. 34

Puglia d’oggi venerdì 7 ottobre 2011 13Cerignola

L’incontro con il sotto-segretario all’interno, Al-fredo Mantovano, tenu-tosi pochi giorni fa a Ce-rignola ha fatto scaturirepolemiche soprattuttotra i giovani. «Un verticesulla legalità che trovaospitalità in una città incui non vengono rispetta-te le più elementari nor-me del vivere civile, fa sor-ridere» hanno commen-tato alcuni; altri hannoravvisato, nell’ incontrotenutosi presso il teatro“Mercadante”, una sem-plice parata di belle paro-le e belle presenze. Fran-cesco Reddavide, asses-sore alla sicurezza, hacommentato: «L’incontrocol sottosegretario Man-tovano, fortemente volutodall’amministrazione co-munale, è una delle rispo-ste che abbiamo volutodare alla città, una cittàcolpita da serie criticitàsoprattutto per quantoconcerne il problema si-curezza che da subito harappresentato una priori-tà per la Giunta Gianna-tempo». Ed ancora, Red-davide aggiunge: «Nume-rose le novità che appor-teremo nell’ambito sicu-rezza. Molti non sanno,ma la città è monitoratada settimane dall’occhiodel “Grande Fratello dellaLegalità”».

Quali sono le prospet-tive che, nel futuro piùimmediato, la Giunta in-tende perseguire?

Prima di tutto la cittàaspetta e merita che il suocommissariato venga ele-vato al rango di prima di-rigenziale con quello checomporterà poi in termi-ni di mezzi e di uomini.Continueremo tuttaviaad aver bisogno soprat-tutto di collaborazione daparte dei cittadini, colla-borazione che fin’ orastenta a decollare. Conti-nuo a credere che ci do-vrebbe essere un’azionesinergica tra forze dell’or-dine e cittadinanza, per-ché solo in questo modomolti problemi potrannoessere superati.

Da mesi è vittima dicritiche mosse da ogniparte; ciò che è grave èche sono soprattutto igiovani a lamentare, neisuoi confronti, una suatotale assenza. Più voltele è stato contestato: “Vo-gliamo i fatti, non le pa-role”. Cosa risponde a ta-li accuse?

Le critiche giungononei confronti di chi lavo-ra, ed io sono certamenteuno di quelli che lavora-no seriamente. Ci mettopassione, impegno e so-prattutto la faccia. Vorreiricordare ai miei detrat-tori che il mio è un ruoloamministrativo e non

operativo, io non sono néil prefetto Nunziante nétantomeno il MinistroMaroni. Io sono solo ilmediatore tra Istituzionie cittadinanza, non possocerto entrare a gamba te-sa nella loro “operativi-tà”; sono le forze dell’ordi-ne a dover prendere le de-cisioni relative l’opera diprevenzione, noi comeamministrazione possia-mo dare solo consigli manon possiamo certo inter-venire in prima persona.Io faccio l’amministrato-re, devo quindi parlare intermini amministrativi

lasciando ad altri l’agonepolitico.

Nei prossimi mesi cosafarà l’amministrazionecomunale in modo con-creto per dare le prime ri-sposte alla città?

Una decisione impor-tante presa in tal senso ri-guarda per esempio la vo-lontà, da parte dell’Am-ministrazione Comunale,di costituirsi d’ora inavanti parte civile qualo-ra l’immagine della cittàdovesse essere lesa in se-guito a qualsiasi atto cri-minale o reato. Questa èsicuramente una novità

assoluta poi, continuere-mo a puntare molto sullascuola, sulle parrocchie esulle famiglie; il proble-ma legalità verrà portatoin tali istituzioni al finedi inculcare in esse la “cul-tura della legalità”. Laparola d’ordine sarà “col-laborazione”; vogliamocollaborare con la città eper collaborazione, siachiaro, non intendo “in-ciuci” di alcun tipo. Le po-lemiche sterili che produ-cono il niente, le lasciovolentieri ad altri.

Questi continuano adessere comunque soltan-to buoni propositi. Par-liamo di problemi tangi-bili. Cosa verrà fatto per ilproblema sicurezza inPiazza Matteotti? Sonoancora i giovani, anche inquesto caso a rivolgerLela maggiori accuse..

Dobbiamo ricordareche ciò che è accaduto inPiazza Matteotti (e nonsolo) negli ultimi mesi aCerignola non ha prece-denti. Da quando è giun-to il dottor Patruno, a Ce-rignola è stato adottato iltesto unico di Pubblica si-curezza ed è stato chiusoun locale. La risposta del-le istituzioni non potràche essere ancora la chiu-sura di quelle attività chenon rispettano le regole.La città è già monitoratadall’ occhio del grandefratello della legalità; co-sa che molti non sanno èche la stessa Piazza Mat-teotti è monitorata datempo. Bisognerà starequindi molto attenti.Questa non è una minac-cia, ma semplicementeun bonario avvertimentoperché d’ora in avantinon si guarderà in facciaa nessuno. La centraleoperativa entrerà in fun-zione a giorni

Sicurezza, dopo la “parata”la città attende i fattiIntervista all’assessore al ramo Francesco Reddavide (Pdl)“L’Amministrazione promuoverà la cultura della legalità”

Decisa la costituzione di parte civile in tutti quei processi su fatti lesivi dell’immagine della città. “A giorni” in funzione la videosorveglianza

LL’assessore alla Sicurezza Francesco Reddavide

Grave episodio di intolle-ranza, mercoledì sera, da-vanti alla sezione cerignola-na del Partito Democratico.Michele Cirulli, un giovanecollega corrispondente del“Mattino di Foggia” è statooggetto di un’aggressioneda parte di un esponente diquel partito, tale Grieco.L’episodio non ha avutogravi conseguenze, ma è in-dicativo di un clima, testi-moniato anche dal lunarecomunicato del Pd, che cer-ca di ribaltare l’accaduto as-serendo - contro ogni vero-simiglianza- che sia stato ilgiornalista a colpire il diri-gente politico.

"Ennesimo atto di violen-za nella nostra Cerignola.

Questa volta protagonista,non è la microcriminalitàche regna ormai sovrananelle nostre strade, bensì ilPartito Democratico. Avetecapito bene, il Pd cerignola-no. Questa sera -ha dichia-rato Carlo Dercole, di Gene-razione Futuro (nella foto)subito dopo il grave episo-dio-, un noto giornalista lo-cale, è stato letteralmenteaggredito prima verbalmen-te e poi fisicamente da untesserato del Partito Demo-cratico. La colpa del giorna-lista? Stazionava davanti lasede del partito, scattandoall'esterno della sede alcunefotografie all'insegna, moltoprobabilmente in vista di unarticolo sul coordinamentoche si stava svolgendo den-tro le mura. Per questo, Ge-nerazione Futuro esprime

massima solidarietà allavittima dell'aggressione. Ilcomunicato stampa, fattodiramare dal Partito Demo-cratico, in estrema fretta, èoltraggioso e deprimente. IlSegretario, tenta invano dimistificare la realtà, facendocadere la responsabilità sulgiovane giornalista. Il co-municato parla di ennesimaprovocazione ai danni delpartito, di fotografie non au-torizzate. Macosa c'è di pro-vocatorio, in un giornalistache cerca di fare il suo lavo-ro? Di quali fotografie nonautorizzate parla il Segreta-rio? Il giornalista ha scatta-to 4 fotografie, 4 di numero,al portone del partito, rigo-rosamente chiuso. E la stru-mentalizzazione dell'invali-dità civile, è imbarazzanteoltre che offensiva. Il segreta-

rio, è a conoscenza che il suotesserato in passato ha mi-nacciato più volte un'ag-gressione fisica ai danni delpovero giornalista in pre-senza di testimoni?

Caro Michele, -prosegueDercole- se fare il giornali-sta e scrivere liberamente,senza "padroni", significaprendersi della "peggiorstampa locale", che ben ven-ga, troverai sempre gente co-me noi che sarà al tuo fian-co. Mi auguro che domani amente più lucida, che gliesponenti del Pd, faccianoun passo indietro. Quantomeno quella minoranza delpartito che ha ancora unbriciolo di dignità persona-le. Mi domando cosa ci fac-cia ancora la parola demo-cratico, accostata al partitodi centro-sinistra".

Dal Pd la caccia al giornalista scomodoMichele Cirulli, corrispondente del Mattino di Foggia, aggredito davanti alla sezione in cui era in corso la riunione del coordinamento

di FEDERICA LIBERTINO

di CLIO PEDONE

“L’esercito presidieràla Città”. Questo era iltitolo de La Gazzettadel Mezzogiorno del 12marzo 1994. “Decisionesenza precedenti in Pu-glia, quella presa dalComitato Provincialeper la Sicurezza e l’ordi-ne pubblico su propo-sta del prefetto Fusco.Le perplessità del vesco-vo e la soddisfazionedel sindaco”. Questo ilrisultato delle pressionienormi fatte al Comita-to provinciale per la si-curezza e al Prefetto edal governo dall’ammi-nistrazione di destradel 1994. Sindaco Tata-rella. Consigliere co-munale il sottoscritto. Eper ultimo, ma assolu-tamente non ultimo,Pinuccio Tatarella vicePremier. Non è sicura-mente lo stesso risulta-to ottenuto o che si ot-terrà dopo l’incontroper la sicurezza svoltosial teatro Mercadante.Eppure anche adessocome allora l’ammini-strazione è di centro de-stra. Il sottosegretariodi governo è Mantova-no. La differenza è tut-ta qui. La destra è tuttalì. Anzi è ormai tuttaqui con Fli. Tatarella,Pece. C’erano allora e cisono oggi. Ma non piùal governo della Città. Esi vede. La politica è de-bole perché deboli sonoi personaggi che occu-pano le posizioni.

Un piccoloesempio di ieri

Stato e sicurezza

La replica

di Enzo Pece

Page 14: Puglia d'oggi n. 34

Sabato 1 ottobre, dopo lo spo-stamento dello show a causa delmaltempo di lunedì, Checco Za-lone è stato accolto da 20 milapersone: mai così piena l’Arenadella Vittoria per uno show. E' iltributo, sacrosanto, della Pugliaa Luca Medici, l’uomo di Capur-so che può dire tutte le parolac-ce che vuole senza essere maitriviale, essendo sempre e soloChecco. Lo show inizia con mez-z’ora di ritardo: troppa gentefuori dai cancelli e si ripete, an-che se in tono minore, quello chegià successe all’inizio del con-certo di Carlos Santana, l’inva-sione del prato da parte di chiaveva biglietti destinati alle gra-dinate. Con il palco ancora spen-

to una voce invita a spegnere itelefonini e a non fare ripreseamatoriali “perché vi verrà rega-lato un cd autografato a fine se-rata”. Partono gli “auànde” dallagradinata ma qualcuno chiede“mado è vero?”.

Checco non dimentica nessu-no, imita tutti i cantanti, da Lu-cio Dalla a Carmen Consoli, PinoDaniele e Jovanotti, virando poisu ritmi latini, da Cuba dove percolpa di Fidel che sta male nonriesce a concludere in bellezza laserata o con la bossanova di Boc-chinou rigatu. Ricorda ai bambi-ni “che cresceranno e cambie-ranno e impareranno nuove pa-rolacce che io gli ho insegnato irudimenti”. Reminiscenze delgenio di Gennaro Nunziante, inquella che fu la sigla finale de IlPolpo di Toti e Tata, un tocco pa-

lese del regista barese anche nelvestito di Claudia, che finalmen-te riesce ad ottenere il sì di Chec-co al matrimonio: l’abito è ugua-le a quello di Filomena Coza De-purada.

Claudia chiede aiuto a tal pro-posito ad un Nichi Vendola inversione Jesus Christ Superstar:“Se parli un linguaggio plebeocome fossi un Michele Emilianoqualsiasi come posso capirti”. Ilsindaco in prima fila con Alfon-

sino Pisicchio al primo saluto diChecco si è preso un buon quan-titativo di fischi dal pubblico, luipoi scende ad abbracciarlo manon serve a molto.

La serata si conclude con unmedley di canzoni a richiestache Checco chiude con Angela.Bari lo ha stretto in un grandeabbraccio, e gli chiede una pro-messa…continuare a farla sorri-dere dei suoi difetti, annichilen-do ogni paura.

14 Puglia d’oggivenerdì 7 ottobre 2011Spettacoli e Cultura

Luca Medici, in arte Checco Zalone

Il grande abbraccio di Barial travolgente Checco ZaloneVentimila persone intervenute all’Arena della Vittoria

Lo show-man di Capurso non ha deluso le attese dopo il rinvio per la pioggia. Canzoni, imitazioni, battute e satira nel suo stile inconfondibile

Domani sera dalle 19 aBari presso il Teatro Mar-gherita si inaugura la mo-stra dei 12 artisti finalisticon la proclamazione delvincitore della secondaedizione del Premio LUMper l’arte contempora-nea.

La mostra è costituitada opere ideate durante laprecedente fase dei labo-ratori tra giugno e luglio2011e si conclude con lapresentazione dei 12 arti-sti selezionati dal comita-to scientifico riunito informa di giuria.

Durante la premiazio-ne verrà consegnata allacittà di Bari l’opera diGiorgio Andreotta Calò,vincitore della 1ª edizionedal titolo “Arte e rigenera-zione urbana”.

Bari

Oltre il Sacrofino al 18 ottobre

Bari

Domani la mostradel Premio Lum

Domani pomeriggio al-le 18, in occasione dellaGiornata del Contempo-raneo, viene inaugurata aBari presso la chiesa delGesù la mostra Oltre il Sa-cro. Lo sguardo spiritualedell'artista viene invitatoa superare il destino ine-vitabile di corruzione del-le cose, cercando di porrelo sguardo sugli oggettinella loro assoluta e irri-ducibile singolarità. Lamostra sarà aperta fino al18 ottobre

Brevissime

Bari

Sacred Concertin Cattedrale

Venerdì 14 ottobrepresso la Cattedrale di Pa-ri, a partire dalle ore 21 siterrà il Second SacredConcert, organizzato da“Amopuglia onlus” perMichele.

Sono previste le voci diPaola Arnesano e Gian-franco Zuccarino, con ilcoro Black and Blues e laJazz Studio Orchestra di-retta dal maestro PaoloLepore. Info e prevendita080.9675045.

Dopo l’inaugurazione di do-menica 2 ottobre ,si estende fi-no al 16 ottobre la mostra “Co-me giocavano i nostri nonni”,organizzata nell’ambito di unprogetto cofinanziato dallaProvincia di Lecce e dai Comu-ni dell’Ambito di Poggiardo,

dal Comune di Poggiardo incollaborazione con il centroesperienziale Cavallo a Dondo-lo.

L’evento è stato realizzatoanche con il contributo deglistudenti delle scuole elemen-tari dei Comuni dell’Ambito diPoggiardo che hanno fornitogiochi antichi e disegni con i ri-tratti dei propri nonni e si pro-pone di far conoscere i giochi egli intrattenimenti dei bambinie degli adulti che si praticavanonella nostra società, contadinae urbana, cercando di ridare aibambini il puro piacere di im-parare giocando che nasce dal-la soddisfazione di creare.

Lo scambio culturale tra ledue generazioni, l’affascinanteconoscenza di una fetta di sto-ria di una società passata, por-ta ad un viaggio nella storia delgiocattolo, tra i ricordi di un’infanzia poverissima dei fan-ciulli di ieri, per trovare tutte lerisposte alle nostre domande eper riacquistare il puro piaceredi giocare.

Il giocattolo è visto come"colla del tempo", elementoche unisce i bambini di tutte leepoche perchè è il loro passe-partout per entrare nella realtàe nell'immaginario: questa ras-segna, oltre ad essere un’espe-rienza bellissima per i più pic-

cini, che hanno così modo difare un confronto tra le loro co-modità tecnologiche ed il pas-sato, è un vero tuffo indietroper tutti i grandi che troppospesso dimenticano di esserestati bambini.

La mostra sarà visitabilepresso il Palazzo della Culturafino al 16 ottobre con i seguen-ti orari: lun-merc-ven. 9.00-12.00; mart-giov. 16.30-18.30;sab. e dom. 17.00-20.00.

Info: Ufficio cultura comunedi Poggiardo 0836.909812; affa-ri [email protected]; www.comune.poggiar-do.le.it.

ISABELLA BATTISTA

POGGIARDO

“Come giocavano i nostri nonni”il giocattolo come colla del tempo

SAN SEVERO

La mostra al MAT di San Severo, inauguratalo scorso 24 settembre, rientra nelle prestigio-se iniziative a livello nazionale della Giornatadel Contemporaneo, che si celebra domani,sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attivi-tà Culturali. Nella Giornata del Contempora-neo, sono previste al MAT, dalle 18.00 alle21.00, visite guidate gratuite alla mostra; le vi-site sono svolte da storici dell’arte ed esperti inBeni Culturali.

Il leitmotiv della mostra intitolata “La cro-maticità nell’idea del Tricolore. 150 artisti perl’Unità d’Italia”. è appunto la bandiera italiana,o meglio i suoi tre colori intesi come spunti dipartenza, o tema di fondo, per il lavoro degliartisti; il tema viene sviluppato, scevro da ogni

retorica, intorno al simbolo del tricolore; nonquindi una mera raccolta di emblemi visivi mala realizzazione di un palinsesto che, pur nel-l’unità dei colori e delle dimensioni delle sin-gole opere, presenta un racconto articolatoche descriva la storia, il significato e soprattut-to i mali e le distorsioni di un simbolo anticocome la bandiera (e per traslato della nazio-ne), con tecniche e materiali diversi.

La rassegna, tra le più complete della regio-ne e dell’intero meridione sul tema dell’artecontemporanea in relazione alla ricorrenzadell’Unità d’Italia, prevede l’esposizione delleopere di 150 artisti (sette artisti per ogni regio-ne e 10 artisti internazionali che vivono edoperano in Italia) che rappresentano un’ag-

giornata meditazione sul concetto di unità at-traverso i colori della bandiera italiana.

Grazie alla presenza di artisti stranieri ilconcetto di Unità si fonde in una globalitàd’intenti artistici in cui l’Unità d’Italia è il pun-to di partenza e l’Unità Globale quello di arri-vo, con i colori, il verde, il bianco, il rosso dellabandiera nazionale, che diventano il verde, ilbianco, il rosso di opere realizzate con tecni-che diverse, che vanno dalla fotografia al dise-gno, dalla pittura all’immagine digitale, intrec-ciando saperi alti e linguaggi pop, storia e cro-naca, fantasia e poesia, critica e celebrazione,in una fitta trama di rimandi e citazioni da ap-prezzare nell’allestimento inteso come murocontinuo e ininterrotto di impressioni.

INFO: tel/fax 0882 334409 – 225738 [email protected] www.comune.san-severo.fg.it http://www.facebook.com/museoaltota-

voliere.

150 artisti per l’Unità d’Italia,appuntamento al Mat di San Severo

Alcuni giocattoli dei nostri nonni

di ISABELLA BATTISTA

Page 15: Puglia d'oggi n. 34

15Puglia d’oggi venerdì 7 ottobre 2011

Drive é un eccellentecrime movie. NicolasWinding Refn si confer-ma giovane regista di ta-lento, tanto da guada-gnarsi la palma d'oro allamiglior regia all'ultimofestival di Cannes.Am-bientato in una Los Ange-les notturna e pericolosa,la storia é un drammasentimentale dai risvoltidrammatici, un viaggionegli inferi di un protago-nista senza nome, che noichiamiamo driven, inter-pretato dal bravo e un po'neutro, Ryan Goslyn.

Di mestiere fa lo stun-tman ad Hollywood digiorno guidando macchi-ne che si sfasciano, dinotte autista per bande digangster oltre che fare ilmeccanico in una sgan-gherata autofficina a tem-po perso.

Drive é uno stuntman-driver di Hollywood, ar-rotonda le proprie entra-te facendo qualche lavo-

retto extra non propriopulito: lavora come auti-sta per una banda di rapi-natori. Dopo un colporiuscito male, a cui si eradeciso a partecipare peraiutare l'ex fidanzato del-la sua bellissima vicina dicasa Irene (Carey Mulli-gan), l'autista scopre chec'è qualcuno che vuolevederlo morto. Comince-rà, così, per lui una vita dabraccato, sempre in fugaa bordo di una macchina.

Siamo di fronte ad unfilm dal grande impattovisivo, macho, intensocon uno stile anni 70',tanto che il regista haammesso che il film haechi e riferimenti ad alcu-ni classici come Driverl'imprendile, must di Wal-ter Hill o alle strutturenarrative tipiche dellepellicole di Martin Scor-sese e Michael Mann.

Tutto ció fa sicuramen-te onore al giovane qua-rantenne danese ormai

alla sua ottava prova ci-nematografica: come nonricordarsi della trilogiaPusher, grande successodanese e poi europeo o ibellissimi ultimi due filmdistribuiti postumi: Bron-son e Walhalla Rising, ilsuo stile originale e vir-tuoso lo annovera tra lepromesse più importantedegli ultimi anni.

Il film é costellato difacce da cinema dal pro-

tagonista Goslyn canade-se di nascita, ormai unacertezza nel panoramahollywoodiano, visto direcente in un altro belfilm Crazy Stupid Love,Carey 'Mulligan, bellissi-ma ed esile, grande attri-ce vista già in An Aduca-tion e Non lasciarmi, euno stuolo di attori dallefacce cattive e intense:Ron Perlman il miticoHellboy, nel ruolo delboss italiano Nino e Al-bert Brooks straordinariovolto da italoamericano.

Il lungometraggio, trat-to dall'omonimo roman-zo di James Sallis, partepresentando il lavoronotturno del protagoni-sta, lanciando lo spetta-tore in una cornice forte-mente western, alla Ser-gio Leone (cui il regista,Nicolas Winding Refn,ammette di essersi ispira-to).

La fotografia stupendacorrisponde e rappresen-ta a pieno la complemen-tarità del personaggio edel film.

L’eccellente crime-movie del regista di talento Nicolas Winding Refn. Eccellente fotografia

Drive, vita da “braccato”nelle notti hooliwoodiane

TITOLO:DriveREGIA: Nicolas Winding RefnSCENEGGIATURA: Hossein AminiATTORI: Ryan Gosling, Carey Mulligan, Bryan

Cranston, Albert Brooks, Ron PerlmanFOTOGRAFIA: Newton Thomas SigelMONTAGGIO: Matthew NewmanMUSICHE: Cliff MartinezPRODUZIONE: Bold Films, Odd Lot Entertain-

ment, Marc Platt Productions, Seed ProductionsDISTRIBUZIONE: 01 DistibutionPAESE: USA 2011GENERE: Azione, DrammaticoDURATA: 100 Min

LA SCHEDA

Cinema

di MICHELE FALCONE

La locandina del film

Una scena del film

Page 16: Puglia d'oggi n. 34