PROGRAMMA DI SVILUPPO UMANO CITTÀ-CITTÀ · Nis Pancevo Smederevo I protagonisti territoriali Dal...

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serbia Montenegro PROGRAMMA DI SVILUPPO UMANO CITTÀ-CITTÀ UNDP/UNOPS IN SERBIA E MONTENEGRO

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s e r b i a

M o n t e n e g r o

P R O G R A M M A D I S V I L U P P O U M A N O

C I T T À - C I T T À

U N D P / U N O P S

I N S E R B I A E M O N T E N E G R O

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Novi Sad

BELG

RAD

OKragujevac

Nis

Pancevo

Smederevo

I p r o t a g o n i s t i t e r r i t o r i a l i

Dal marzo 2001, i protagonisti del Programma sono iGruppi di Lavoro delle città di Belgrado, Zemun,Kragujevac, Nis, Novi Sad, Pancevo e Smederevo. ICWGs sono presieduti dal Sindaco e sono compostida 15-20 rappresentanti dell'amministrazione cittadi-na, dei servizi sociali, educativi e sanitari, del mondoeconomico, delle università e dell'associazionismodelle città. I CWGs hanno costituito i punti di riferi-mento dei Comitati di Cooperazione decentrata e de-finito i progetti che sono in corso di realizzazione.

Dal dicembre 2001, l’Agenzia di sviluppo economicodella regione di Novi Sad "Alma Mons", costituisce ilpunto di riferimento per i partenariati di economie loca-li. L’Agenzia associa 20 istituzioni ed associazioni locali.

D u r a t a d e l l e a t t i v i t à

Iniziato nel febbraio 2001, al dicembre 2003 il pro-gramma è in corso.

C o o r d i n a m e n t o n a z i o n a l e

Il Ministero per gli Affari Sociali è stato incaricato dalGoverno della Repubblica della Serbia e Montenegro disvolgere le funzioni di coordinamento nazionale delProgramma. Istituito nel gennaio 2002 dal Ministero pergli Affari Sociali, un Gruppo di Lavoro Nazionale garanti-sce il coordinamento interistituzionale delle attività. Vipartecipano i Ministeri della Sanità, della Giustizia,dell'Economia e delle Privatizzazioni, della Pianificazione,delle Relazioni Economiche Internazionali, delleAutonomie Locali, la Conferenza Permanente delle Cittàe Municipi Jugoslavi (SKGOJ) e il Centro Studi PALGO.

G o v e r n i c o o p e r a n t i

Governo italiano

P R E S E N T A Z I O N E

s e r b i a

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• Gruppo di Lavoro di Belgrado

• Gruppo di Lavoro di Zemun

• Gruppo di Lavoro di Pancevo

• Gruppo di Lavoro di Smederevo

• Gruppo di Lavoro di Kragujevac

• Gruppo di Lavoro di Nis

• Gruppo di Lavoro di Novi Sad

• Regione Campania e Regione Toscana. Comitato dei Comuni di Firenze, Calenzano,Fiesole, Lastra a Signa, Pontassieve, Scandicci, Sesto Fiorentino; Comitato delComune di Milano.

• Regione Emilia Romagna; Comitato del Comune di Carpi.

• Provincia di Ravenna;Comune di Venezia.

• Regione Veneto; Provincia di Pisa.

• Regione Emilia Romagna; Comune di Reggio Emilia; Comune di Carrara, Comune diIvrea; Comune di Roma.

• Comitato del Circondario di Empoli: Comuni di Capraia e Limite, Castelfiorentino,Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme, Montatone,Montespertoli, Vinci, Montelupo Fiorentino.

• Comitato del Circondario di Empoli; Comune di Modena; Comune di Imola;Comune di Livorno.

I p a r t e n a r i a t i t e r r i t o r i a l i

I n e v i d e n z a

Pur disponendo di limitate risorse finanziarie, con l’appoggio dei Comitati di Cooperazione decentrata, ilProgramma ha realizzato complessivamente 45 progetti nelle Città di Belgrado, Kragujevac, Nis, Novi Sad, Zemun,Smederevo e Pancevo, e 4 progetti di livello nazionale, nei campi della governabilità locale, dello sviluppo economi-co locale, del welfare e della sanità di base.

Nel 2003, vista la credibilità acquisita dall’Agenzia Alma Mons di Novi Sad, è stato creato un Fondo di Garanzia, checonsenta di realizzare attività creditizie nel territorio. Il Fondo di Garanzia è stato disegnato e creato con l’appoggiodi esperti di alto livello del Comune di Modena e del Consorzio Fidi della Regione Emilia Romagna. Il ruolo attivodegli attori emiliani e i buoni risultati raggiunti a Novi Sad, hanno convinto alcune banche italiane, l’Unicredit/Bancad'impresa, la Banca Popolare dell'Emilia Romagna e la Banca di San Gimigniano e San Prospero, a finanziare il Fondodi Garanzia. Le 3 Banche, il Comune di Modena e la Fidindustria (Consorzio Fidi regionale), hanno apportato com-plessivamente un contributo di 120.000 Euro.

Attraverso i progetti formulati dagli enti locali italiani con i partner delle città serbe, sono stati reperiti 1.050.000Euro, finanziati dalla legge 84 del Governo italiano, e 504.000 Euro di cofinanziamento delle Regioni.

Alma Mons, in collaborazione con l’Amministrazione del Municipio di Backi Petrovac sta producendo il Piano di svi-luppo agricolo del territorio, con la partecipazione di tutti gli attori locali interessati. Il progetto ha vinto il 1° Premiodi un Concorso indetto dall’Unione Europea, per i progetti più innovativi presentati dalle Agenzie di sviluppo localeche operano in Serbia.

Nel 2003, l’Amministrazione municipale di Kragujevac ha convertito il vecchio orfanotrofio nel nuovo centro per leadozioni e l'affidamento, diventando un punto di riferimento per il Ministero per gli Affari Sociali per lo studio e lasperimentazione di nuove norme e pratiche per l’assistenza ai minori. Questo risultato d’impatto nazionale, è statoottenuto grazie alla collaborazione dei Comuni di Carrara e Ivrea e della cooperazione Svizzera.

F i n a n z i a m e n t i

Il Governo italiano, ha versato 1.500.000 USD. Nel di-cembre 2003, il Governo italiano ha approvato un ul-teriore finanziamento di 3.600.000 Euro.Dal 2001 al 2003, i Comitati di cooperazione decentra-

ta hanno apportato complessivamente 962.190 USD.In particolare, nel 2003, i Comitati hanno apportato498.935 USD ed hanno contribuito con donazioni eassistenza tecnica di alto livello, fornita da tecnici ope-ranti presso le strutture territoriali coinvolte.

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A S P E T T I G E N E R A L I

Il Programma Città-Città ha iniziato ad operare inSerbia nel febbraio 2001. Le attività preparatorie era-no iniziate nel corso del 1999, attraverso accordi preli-minari tra l’UNDP, l’UNOPS, il Governo italiano e nume-rose Amministrazioni locali italiane interessate a stabi-lire partenariati di cooperazione umanitaria con le cit-tà serbe coinvolte dal conflitto. Nel corso del 1999 edel 2000, erano stati realizzati anche numerosi incon-tri con le Amministrazioni locali italiane e i Sindaci diBelgrado, Kragujevac, Nis, Novi Sad e Pancevo.

Nel maggio 2000, in occasione di una missione con-giunta Italia/UNDP/UNOPS, il Governo della Serbia hachiesto di includere nel programma anche ilMunicipio di Smederevo, amministrato dalla coalizio-ne politica di Governo. Il 24 settembre 2000, si sonosvolte le elezioni per la Presidenza della RepubblicaFederale e per il rinnovo dei Consigli municipali, chehanno visto il successo della coalizione dell'opposizio-ne e del suo leader Kostunica. Il nuovo Governo ha av-viato nel paese un processo di transizione democrati-ca e il cambiamento del clima politico generale hapermesso anche di avviare concretamente ilProgramma Città-Città.

Nel mese di febbraio 2001, l’UNDP e l’UNOPS hannoaperto ed attrezzato l’ufficio di coordinamento nazio-nale, a Belgrado, hanno assunto il personale, e sonoiniziate le attività nelle città di Belgrado, Kragujevac,Nis, Novi Sad, Pancevo e Smederevo.

Il Governo italiano aveva impegnato nel 1999, un fi-nanziamento di 10 miliardi di Lire per la realizzazionedel programma. La prima tranche del finanziamento,di 1.500.000 USD, è pervenuta all’UNDP nel gennaiodel 2003. Il Programma è stato dunque avviato attra-verso anticipazioni finanziarie dell’UNDP edell'UNOPS. Nel dicembre 2003, il Governo italiano haapprovato un ulteriore finanziamento di 3.600.000Euro e si prevede che i fondi siano disponibili inSerbia nei primi mesi del 2004.

Nel corso del 2001, il Programma ha consolidato le re-lazioni di cooperazione decentrata già attive nel pae-se, ha messo in opera i Gruppi di Lavoro nazionale enelle 6 città, ha rafforzato le capacità di pianificazionedelle amministrazioni locali. Successivamente, con lacollaborazione di tutte le istanze nazionali e locali, èstato elaborato un Piano Operativo della seconda fa-se. Nel corso del 2002, non disponendo ancora deifondi richiesti al Governo italiano, il Programma hadato priorità alle iniziative assistenza tecnica alle am-

ministrazioni centrali e locali. In questo sforzo, di par-ticolare rilievo sono risultate le risorse tecniche e fi-nanziarie messe a disposizione dai Comitati di coope-razione decentrata.

Anche nel 2003, Il Programma è stato realizzato attra-verso anticipazioni finanziarie dell’UNDP edell'UNOPS. In accordo con le autorità nazionali e lo-cali e con il sostegno attivo dell’Ambasciata italiana, lerisorse finanziarie disponibili sono state orientate ver-so azioni di assistenza tecnica ai City Working Groupse al Ministero sugli aspetti di sviluppo economico lo-cale, welfare, governabilità e sviluppo culturale. Anchenel corso del 2003, il ruolo dei Comitati di cooperazio-ne decentrata è stato determinante per il consegui-mento dei risultati raggiunti nelle differenti città.

S T R U T T U R A O P E R A T I V A E D I G E S T I O N E

Su indicazioni del Ministero degli Esteri FRY, l’istitu-zione nazionale responsabile del Programma Città-Città è il Ministero per gli Affari Sociali dellaRepubblica di Serbia.

Il Ministro degli Affari Sociali, nel corso del 2002, ha pro-mosso la costituzione di un Gruppo nazionale di Lavoro(National Working Group, NWG), cui partecipano espo-nenti tecnici dei Ministeri del Lavoro, della Sanità, dellaGiustizia, della Pianificazione territoriale, dell'Economiae delle Privatizzazioni, della Pianificazione, delleRelazioni Economiche Internazionali, delle AutonomieLocali, la Conferenza Permanente delle Città e MunicipiJugoslavi (SKGOJ), il Centro Studi PALGO, l’UNDP el’UNOPS. Il NWG ha il compito di armonizzare le attivitàdel Programma con le politiche nazionali di decentra-mento e riforma dei servizi e, quando possibile, di mi-gliorarle con gli elementi innovativi emersi dagli inter-venti realizzati nelle città. Inoltre, il NWG facilita l’adem-pimento delle procedure burocratiche relative all’ese-cuzione dei progetti (importazione di beni, emissionedi visti). Agli incontri del NWG possono partecipareesponenti della società civile serba e rappresentantidelle associazioni delle autorità locali.

Nei mesi di marzo e aprile 2001, sono stati costituiti iGruppi di Lavoro (City Working Groups, CWGs) nelle6 città serbe in cui opera il Programma: Belgrado,Kragujevac, Nis, Novi Sad, Pancevo e Smederevo. Unospecifico Gruppo di lavoro è stato costituito aZemun, Municipio della città di Belgrado. Nella Cittàdi Smederevo il Gruppo di Lavoro è stato attivato al-la fine del 2001.

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Il compito principale dei CWGs è quello di pianificaree monitorare le attività, selezionando le priorità d'in-tervento e mantenendo trasparenti i processi decisio-nali. Inoltre, i CWGs operano come punto d'incontro epianificazione congiunta con gli attori della coopera-zione decentrata. I CWGs hanno organizzato le visitedei Comitati di Cooperazione decentrata italiani inSerbia, ed hanno definito i progetti-pilota che sono at-tualmente in corso di realizzazione. In diversi casi, iCWGs hanno creato sottogruppi tematici, con il com-pito di elaborare proposte nei vari campi d’azione del-lo sviluppo umano.

Il Programma Città-Città dispone di una Sede di coor-dinamento, a Belgrado, in cui operano il CoordinatoreInternazionale, due esperti, un amministratore part-ti-me. Nella stessa sede operano 6 impiegati nazionalidi supporto (2 segretarie, 2 assistenti amministrativee 2 autisti). I locali dell’ufficio di coordinamento sonocondivisi con il progetto UNEP/UNOPS “Clean-up ofEnvironmental Hot Spots”, con il quale sono anchecondivisi i servizi dell’amministratore internazionale.L’ufficio è attrezzato per fornire assistenza e servizianche agli esperti della cooperazione decentrata. Leattività locali sono coordinate nell’ambito delle ri-spettive istituzioni municipali. Il programma disponedi 3 veicoli, computer, linee telefoniche, fax, collega-mento Internet e E-mail, generatori elettrici e telefonicellulari. Un veicolo aggiuntivo è a disposizione deiservizi amministrativi.

R I S U L T A T I D E L L EA T T I V I T ÀI N T E R N A Z I O N A L I

A partire dal febbraio 2001, hanno partecipato alCittà-Città, le seguenti Amministrazioni locali italiane:Comuni di Venezia, Carrara, Modena, Firenze, ReggioEmilia, Ferrara, Imola, Milano, Roma, Trieste, Gorizia,Livorno, Pontedera, Quarrata; Comuni dell’area metro-politana fiorentina; Circondario di Empoli (11Comuni); Provincia di Ravenna, Pisa, Bolzano,Pordenone, Treviso, Bologna; Regione Toscana, FriuliVenezia Giulia, Veneto, Marche, Campania.

Nel 2001, sono state organizzate le missioni in Serbiadi 28 Enti locali italiani, concluse con la firma di accor-di-quadro di cooperazione decentrata. Sono state rea-lizzate missioni tecniche di esperti dei Comitati (circa150 giornate/uomo tra maggio e dicembre 2001) esono stati avviati i progetti. Il 27 giugno 2001, ilProgramma Città-Città ha organizzato a Roma, in col-laborazione con l’EDINFODEC, un incontro tra ilPresidente della Conferenza Permanente delle Città e

Municipi Jugoslavi (SKGOJ) e il Presidente dell’ANCI(Associazione Nazionale Comuni Italiani), che hannofirmato un accordo (Venezia, dicembre 2001), per rea-lizzare scambi sulla legislazione in tema di autonomielocali, e sulla gestione delle amministrazioni e dei ser-vizi pubblici locali. Il 7 dicembre 2001, è stato realizza-to un seminario internazionale, promosso dal Comunedi Venezia “Le Città per la cooperazione decentrata al-lo sviluppo umano: esperienze e opportunità per ilSud Est Europa”, che ha coinvolto rappresentanti dellaSerbia e dell’Albania, di Comuni, Province e Regioniitaliane, del Ministero degli Affari Esteri e degliOrganismi delle Nazioni Unite. Il Comune di Veneziaha promosso un'iniziativa di collegamento tra enti lo-cali che operano nei Balcani, il CREB (Città in Rete per iBalcani), per offrire, insieme con il Programma Città-Città, informazioni e servizi alle amministrazioni localiitaliane interessate alla cooperazione decentrata.Complessivamente, a dicembre 2001, i 28 Comitati co-involti si sono impegnati a mobilitare risorse per unammontare di 1,2 miliardi di lire (circa 620.000 Euro).

Nel corso del 2002, hanno aderito al Programma anchele Regioni Campania, Emilia-Romagna, Veneto; iComuni di Milano, Roma, Livorno; la Provincia di Pisa.Sono state organizzate 8 missioni in Serbia di delega-zioni di alto livello degli Enti Locali, concluse con la fir-ma di accordi-quadro di cooperazione decentrata.Sono state realizzate missioni di esperti tecnici deiComitati (180 giornate/persona nel periodo gennaio-dicembre 2002) e avviati i progetti identificati. Nel cor-so del 2002, inoltre, la SKGOJ e l’ANCI hanno avviato leattività di rafforzamento dei servizi pubblici locali. Nelmese di settembre, una delegazione di ANCI e CISPEL(Confederazione Italiana delle Aziende di ServiziPubblici Locali) ha svolto una missione a Belgrado, perrealizzare scambi professionali con la SKGOJ e promuo-vere partnership nel settore delle public utilities. Nel di-cembre 2002, i 36 Comitati coinvolti si sono impegnatia mobilitare risorse per circa 1,2 milioni di Euro.

Nel corso del 2003, nuovi attori di cooperazione de-centrata hanno aderito al Programma Città-Città. Inparticolare hanno aderito le Camere di Commerciodella Regione Campania, le Aziende speciali per l’inter-nazionalizzazione (INTERTRADE), lo Sportello SPRINT, laRegione Basilicata, la Provincia di Matera, la Provinciadi Salerno, il Patto agro sarnese-nocerino. Sono statepredisposte le attività progettuali per l’adesione dellaProvincia e del Comune di Forlì, in partenariato con lacittà di Novi Sad e il Ministero per gli Affari Sociali.

Nel corso del 2003, il Programma Città-Città, ha realiz-zato un grande sforzo per appoggiare gli attori italiani

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collaborazione con l’Agenzia ALMA MONS per unvalore di 462.000 Euro;

• mobilitazione e valorizzazione delle risorse locali,in collaborazione con il Ministero degli AffariSociali, per favorire l’inclusione sociale dei gruppisvantaggiati della popolazione, per un valore di100.000 Euro.

• Progetto INTERURAL in corso di formulazione dalgiugno 2003, per essere presentato all'UnioneEuropea (INTERREG III A “Italia Adriatico”). Il proget-to sarà presentato agli uffici competenti nel mese difebbraio 2004 e prevede un importo di 1.000.000Euro. Il progetto è in sinergia con un’iniziativa pre-sentata al Governo italiano (legge 84/01) dallaRegione Abruzzo, per lo scambio di buone pratichedi sviluppo rurale. Prevede un partenariato tra 12Province italiane dell’Adriatico (Pesaro-Urbino,Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Teramo, Pescara,Chieti, L’Aquila, Campobasso, Foggia, Bari, Brindisi,Lecce), 5 Gruppi di Azione Locale GAL e 7 ADEL deiBalcan, tra cui l’Agenzia ALMA MONS di Novi Sad).

Tutte le missioni “istituzionali” (con la presenza diSindaci, Presidenti e/o Assessori) e le missioni “tecni-che” dei Comitati italiani di cooperazione italiana, han-no incontrato l’Ambasciata italiana a Belgrado, per in-formare sulle attività in corso.

impegnati nella cooperazione decentrata, nella pro-duzione di progetti da presentare al Governo Italiano(legge 84/01 per i Paesi dell’area balcanica) eall'Unione Europea. In particolare sono stati raggiunti iseguenti risultati:

• Progetto formulato e presentato al Governo italiano(legge 84/01) dalla Regione Molise, per lo svilupporurale, in sinergia con il progetto INTERREG III A“Italia Adriatico”. Il progetto prevede la partnershipdelle Regioni Abruzzo, Puglia, Marche, le Agenzie diScutari e Durazzo (Albania), Travnik (Bosnia), NoviSad (Serbia) e Okucani (Croazia). Il progetto è statoapprovato per un valore di 210.000 Euro e di 90.000Euro di cofinanziamento regionale.

• Progetto formulato e presentato al Ministero italianodelle Attività Produttive (MAP), per il rafforzamentodell’associazionismo nella regione della Vojvodina. Ilprogetto prevede la partnership tra le camere diCommercio di Napoli, Salerno e Potenza, le Provincedi Napoli e Salerno e l’Agenzia di Novi Sad.

• Progetto formulato e presentato al Ministero italia-no delle Attività Produttive MAP dalla RegioneCampania, per lo sviluppo delle relazioni camerali inSerbia. Il progetto prevede la partnership tral’Azienda SPRINT (che associa tutte le Camere diCommercio della Regione Campania impegnate suinternazionalizzazione e export) e le Agenzie diNovi Sad e Kragujevac.

• Progetto formulato e presentato al Governo Italianodalle Regioni Campania e Basilicata per lo sviluppodelle regioni di Novi Sad e Kragujevac (Serbia). Il pro-getto è stato approvato per un valore di 840.000Euro ed un cofinanziamento regionale ancora da de-finire. Il progetto prevede le seguenti componenti:

• cooperazione tecnico scientifica con il Ministerodell’Agricoltura della Serbia, la Facoltà diAgricoltura dell’Università di Novi Sad, la Facoltàdi Agricoltura dell’Università di Belgrado, l’Istitutoper le Colture Vegetali di Novi Sad, per il trasferi-mento di pratiche innovative, per un valore di381.000 Euro;

• cooperazione per la formazione scolastica, profes-sionale e superiore con la Scuola agraria di Vrsac(Comune di Vrsac) e il Ministero dell’Agricoltura diSerbia, per un valore di 178.000 Euro;

• sviluppo dell’associazionismo e della cooperazio-ne agricola, a supporto del Ministerodell’Agricoltura per un valore di 133.000 Euro;

• costruzione di reti relazionali per lo sviluppo inte-grato delle aree rurali della regione di Novi Sad, in

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R I S U L T A T I D E L L EA T T I V I T À N A Z I O N A L I

Il Programma Città-Città collabora principalmente conle autorità della Repubblica di Serbia (poi divenutaSerbia e Montenegro) ed appoggia il processo di de-centramento politico-amministrativo in corso. Dal2000, il nuovo Governo ha dato un forte impulso alprocesso di decentramento. Nel febbraio 2002, è stataapprovata una legge che ridefinisce ed amplia le com-petenze dei Municipi, prevede l’elezione diretta delSindaco, riforma i meccanismi di finanziamento delleautonomie locali ed assegna uno specifico ruolo diprogrammazione dello sviluppo ai Consigli Comunali.Nel mese di giugno 2002, il Parlamento serbo ha inol-tre istituito il Ministero per le Autonomie Locali, percoordinare le politiche nazionali di decentramento.Accanto agli aspetti legislativi, le autorità serbe stannoaffrontando anche le problematiche concrete connes-se con il decentramento, come la ridistribuzione di ri-sorse, la creazione di know-how a livello locale, l’as-senza di istituzioni regionali di riferimento. Il processodi decentramento, inoltre, s'inquadra nel più comples-so processo di transizione verso l’economia di merca-to che il paese sta realizzando. La complessità delle

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trasformazioni in corso riguarda dunque contempora-neamente il trasferimento dei poteri e delle compe-tenze, la riforma generale della pubblica amministra-zione e il consistente sforzo di privatizzazione di granparte delle aziende statali.

In questo quadro, il Programma Città–Città sostienel’impegno delle autorità nazionali e locali nel costruireesperienze sostenibili di decentramento, che contri-buiscano al dibattito in corso e rappresentino modellireplicabili a livello nazionale. Il Ministero per gli AffariSociali in particolare, ha predisposto un piano di de-centramento dei servizi, che coinvolge le autorità lo-cali e le organizzazioni della società civile che, nelle fa-si di emergenza, hanno dato un supporto significativoai gruppi più svantaggiati della popolazione.

Nel corso del 2001 e 2002, sono stati raggiunti i se-guenti risultati. Sostegno al Social Innovation Fund(SIF). Su richiesta del Ministero per gli Affari Sociali, ilProgramma ha fornito assistenza tecnica per la costi-tuzione e il funzionamento del Fondo perl’Innovazione Sociale, che promuove progetti e speri-mentazioni innovative. Nel corso del 2002, è stato defi-nito il piano operativo del Fondo, e il Programma hamesso a disposizione specifiche risorse finanziarie. E'stato selezionato il primo nucleo dello staff del Fondo,composto da 3 esperti, e sono state realizzate le attivi-tà di legalizzazione del SIF. Pubblicazione del testo“Local Democracies in Serbia”. Il Programma ha pro-mosso la pubblicazione di un testo che illustra le auto-nomie locali in Serbia ed il processo di decentramentoin corso. L’autore, il prof. Mijat Damijanovic, animatoredel Centro PALGO e docente presso l’Università diBelgrado, ha concesso gratuitamente le autorizzazioninecessarie. Gruppo tecnico nazionale per l’assistenzaagli anziani. Già nel corso del 2001, il Programma, conle Confederazioni Sindacali italiane rappresentatedall'ONG Progetto Sviluppo e con la CooperazioneItaliana, aveva avviato il progetto-pilota di riorganizza-zione dei servizi sociali e sanitari per gli anziani, nellacittà di Kragujevac. Il Ministero per gli Affari Sociali hacostituito un gruppo tecnico nazionale per monitora-re l’intervento e promuovere la sua replicabilità in al-tre aree del paese. Il Gruppo ha svolto un intenso lavo-ro di ricerca e analisi, nel corso del 2002, con l’assisten-za tecnica del Programma e di Progetto Sviluppo. Èstata prodotta una documentazione sullo stato deiservizi sociali e sanitari per la popolazione anziana inSerbia, e sulle prospettive di riorganizzazione deglistessi. Il Gruppo ha monitorato il progetto-pilota incorso a Kragujevac ed analizzato altre iniziative di assi-stenza domiciliare in corso in alcune città serbe. IlGruppo ha seguito anche l’elaborazione del primo

manuale di formazione per assistenti domiciliari, pro-dotto nel progetto-pilota di Kragujevac. I risultati delleattività del Gruppo di lavoro sono state discusse con ilMinistro degli Affari Sociali nell’ottobre 2002, riscuo-tendo una valutazione ampiamente positiva.

Risultati particolarmente significativi di livello nazio-nale sono stati raggiunti nel 2003, nel campo dello svi-luppo economico locale. Il Programma, fin dal 2001,ha stabilito un partenariato attivo con il Ministero perl’Economia e le Privatizzazioni, il Ministero per leRelazioni Economiche Internazionali e laCommissione per lo Sviluppo Economico delParlamento serbo. La Regione Emilia-Romagna ha sot-toscritto un accordo con la CommissioneParlamentare per l’apertura di un “desk” nella città diBelgrado, per favorire i partenariati internazionali emonitorare le iniziative delle città di Modena e ReggioEmilia a Novi Sad e Kragujevac. La Regione Campaniaha sottoscritto un accordo con il Ministero per leRelazioni Economiche Internazionali per svolgere atti-vità formative rivolte ad operatori del settore agricolo.È stata creata, inoltre, nella regione di Novi Sad,un’Agenzia di sviluppo economico locale. Anche aKragujevac è stato realizzato un intenso lavoro conl’Agenzia di Sviluppo, attivata da un programmadell'Agenzia Europea per la Ricostruzione (E.A.R.), incollaborazione con il Comune di Reggio Emilia.

Nel 2003, vista la credibilità acquisita dall’AgenziaAlma Mons di Novi Sad, il Programma ha lavorato perla messa a punto di un Fondo di Garanzia, che consen-ta all’Agenzia di realizzare attività creditizie nel territo-rio. Il Fondo di Garanzia è stato disegnato e creato conl’appoggio di esperti di alto livello del Comune diModena e del Consorzio Fidi della Regione EmiliaRomagna. Il ruolo attivo degli attori emiliani e i buonirisultati raggiunti a Novi Sad hanno convinto alcunebanche italiane, l’Unicredit/Banca d'impresa, la BancaPopolare dell'Emilia Romagna e la Banca di SanGiminiano e San Prospero, a finanziare il Fondo diGaranzia. Le 3 Banche, il Comune di Modena e laFidindustria, hanno apportato complessivamente uncontributo di 120.000 Euro.

Per migliorare le capacità locali, nel corso del 2003 so-no stati realizzati numerosi corsi di formazione per ilpersonale delle Amministrazioni municipali delle 6Città. I corsi hanno coinvolto anche i funzionari degliuffici addetti alla Cultura. Alla fine del 2003, è stato an-che realizzato il primo di una serie di corsi di formazio-ne sulla pianificazione locale, con l'apporto dellaRegione Emilia Romagna. I corsi hanno interessato idirigenti e i funzionari del Ministero per gli Affari

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della Regione appoggerà il Ministero per gli AffariSociali. Il progetto prevede la formazione all’uso deglistrumenti di programmazione, come il Piano SocialeRegionale e il Piano Sociale di Zona. In particolare, ilPiano Sociale di Zona prevede politiche e attività perl'integrazione sociosanitaria, l'istruzione inclusiva, l'in-clusione nel mondo del lavoro dei portatori di handi-cap e l'affidamento familiare. Prevede anche la promo-zione del partenariato tra le istituzioni e le associazionidella società civile, per garantire la sostenibilità del si-stema sociosanitario integrato e il consolidamento diprocessi decisionali democratici. Le attività formativesaranno realizzate con il coordinamento dellaProvincia di Forlì-Cesena.

Il Programma ha stabilito collaborazioni con diversiattori della Comunità Internazionale presenti inSerbia. Sono state stabilite collaborazioni anche conattori italiani presenti in Jugoslavia, come la SIMEST,l’ICE e l’Istituto Italiano di Cultura. Nel corso della crea-zione dell’Agenzia di Sviluppo Economico di Novi Sad,è stato attivato il coordinamento con l’Agenzia dellaCooperazione Tedesca (GTZ) e sono state cofinanziatediverse attività. È stata stabilita una collaborazionecon l’Agenzia Europea per la Ricostruzione (EAR), perinterventi nelle città di Kragujevac e Nis. Sono statestabilite collaborazioni con esperti della BancaMondiale e con progetti promossi da USAID.

R I S U L T A T I D E L L EA T T I V I T À A L I V E L L O L O C A L E

Il Programma opera nelle città di Belgrado,Kragujevac, Nis, Novi Sad, Pancevo e Smederevo. Sonostate realizzate attività anche a Zemun, uno dei 16Municipi che compongono Belgrado. In ogni città, leautorità locali hanno costituito un Gruppo di lavoro(City Working Group, CWG) che pianifica e monitora leattività del Programma, con metodologie che favori-scono la partecipazione dei beneficiari, la sostenibilitàdegli interventi, l’integrazione dei gruppi svantaggiatidella popolazione. Il processo decisionale che portaalla definizione degli interventi segue diversi passag-gi. In primo luogo, il CWG identifica, nell’ambito dellestrategie di sviluppo locale, i possibili interventi darealizzare. Successivamente, in collaborazione con iComitati di cooperazione decentrata, sono concordatii settori di comune interesse e definiti i progetti darealizzare. Il Programma fornisce assistenza tecnica neidiversi passaggi del processo.

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Sociali della Repubblica Serba. Nel Municipio diBelgrado, in collaborazione con il comune di Firenze, èstato realizzato un intenso lavoro di formazione delpersonale del sistema museale. A Belgrado, in collabo-razione con il Comune di Milano, è stato formato ilpersonale del sistema delle biblioteche municipali edè stato avviato il processo di riorganizzazione struttu-rale dei servizi. Infine, i tecnici del Comune di Belgradoe delle altre città sono stati formati nei differentiaspetti dell’urbanistica.

Per migliorare i sistemi di Welfare, sono continuate leattività specifiche di appoggio ai gruppi vulnerabili, esono stati realizzati interventi per mettere in condizio-ne le Amministrazioni municipali di programmare egestire in forma integrata i servizi sociali del territorio,per rispondere ai bisogni della popolazione anziana,dei bambini abbandonati e delle persone in condizio-ne di disagio sociale. L’apporto dei comitati di coope-razione decentrata è risultato determinante

In particolare, nel 2003, è stata data continuità alPiano di riorganizzazione tecnica e amministrativa delMinistero per gli Affari Sociali. Su richiesta delMinistero, il Programma Città-Città ha fornito appog-gio per la ridefinizione dei meccanismi organizzativi,amministrativi e procedurali del dicastero. Nel 2002erano state realizzate attività di riqualificazione pro-fessionale dei funzionari, studi sull’organizzazione del-la struttura ministeriale e proposte di riorganizzazionerelative alla gestione finanziaria, creando specifiche ri-sorse per le autonomie locali. In occasione delle visitedei Presidenti delle Regioni Campania e EmiliaRomagna, il Ministro per gli Affari Sociali ha sottoscrit-to due accordi di cooperazione per sostenere il pro-cesso di riforma dei servizi sociali nella Repubblica diSerbia. Nella seconda metà del 2002, erano state rea-lizzate missioni tecniche per definire le attività dasvolgere nell’ambito dei due accordi citati.

L'accordo con il Ministero per gli Affari Sociali dellaSerbia prevede un programma triennale che laRegione Emilia Romagna si è impegnata a sosteneredal punto di vista tecnico e finanziario nell’ambito delProgramma Città-Città. Nel corso del 2003, anche perdare continuità a questo progetto, la Regione EmiliaRomagna ha aperto un proprio ufficio nella sede delprogramma, a Belgrado, e vi ha insediato un proprioesperto. La Regione ha anche attivato una rete diAmministrazioni comunali del proprio territorio. Inquesto modo, le amministrazioni comunali emilianestabiliranno rapporti di partenariato con le omologheAmministrazioni di Novi Sad e Kragujevac, per realizza-re progetti pilota di welfare, mentre l’Amministrazione

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s e r b i a 1 9 1

R I S U L T A T I N E L L A C I T T ÀD I B E L G R A D O

Tra le più antiche città europee, capitale della Serbia edella Repubblica federale di Yugoslavia, Belgrado si tro-va alla confluenza dei fiumi Sava e Danubio, ed è attra-versata dalle maggiori arterie stradali e reti ferroviariedel paese. Con una popolazione di 1.800.000 abitanti,pari al 25% degli abitanti della Jugoslavia (Kossovoescluso), è il centro amministrativo, economico, cultu-rale e religioso del Paese. È il secondo agglomerato ur-bano dei Balcani, dopo Atene. L'amministrazione citta-dina è suddivisa in 16 Municipi, che coprono l’interoterritorio urbano, di circa 320 ettari.

Con le sue 59 istituzioni sociosanitarie, Belgrado è la cit-tà che offre maggiore assistenza di tutto il Paese. È inol-tre sede del più grande centro universitario dellaJugoslavia: 37 Facoltà, 83.500 iscritti e movimenti stu-denteschi di forte rilevanza, anche politica, tra cui spic-cano il "Movimento del politecnico" e "Otpor". La città èstata oggetto, soprattutto negli anni ’90, di un consi-stente processo di inurbamento, spesso incontrollato,che ha prodotto squilibri nel funzionamento dei servizie nello sviluppo urbanistico. Il fenomeno dell’abusivi-smo edilizio ha raggiunto livelli preoccupanti.Nell’economia di Belgrado, stanno progressivamenteaumentando le attività del terziario, anche a seguito delprocesso di privatizzazione delle industrie di proprietàdello Stato, rilanciato nel 2001 dalle nuove autorità na-zionali. Inoltre, sempre nel corso del 2001, sono statiadottati provvedimenti per regolarizzare le attività eco-nomiche illegali. Secondo stime internazionali, infatti,nel 2000, quasi il 60% del PIL jugoslavo veniva prodottodall’economia “grigia”, ovvero da attività non regolar-mente registrate. Il processo di regolarizzazione ha por-tato alla luce, soprattutto a Belgrado, un discreto nume-ro di piccole e medie imprese, generalmente attive nelsettore dei servizi e, in misura minore, dell’industria leg-gera. La città ospita un gran numero di attività culturali.Basti ricordare, a questo proposito, la presenza di diver-se decine di teatri che mettono in scena, in gran parte,loro produzioni, oppure i vari festival internazionali delcinema, di musica classica, teatrale, del teatro per bam-bini, che riempiono il calendario degli eventi belgradesi.

I risultati nella Città di Belgrado sono stati raggiunticon la collaborazione attiva dei Comuni di Firenze,Calenzano, Fiesole, Lastra a Signa, Pontassieve,Scandicci, Sesto Fiorentino e con il sostegno dellaRegione Toscana. Nuovi partenariati di cooperazionedecentrata sono stati avviati, nel corso del 2002, con ilComune di Milano e con la Regione Campania.

Si ricorda che nel corso del 2001 è stato costituito ilGruppo di Lavoro della Città di Belgrado. Nel giugno2001, ha visitato Belgrado una delegazione delComune di Firenze, guidata dall’Assessore alla coope-razione internazionale, conclusa con la firma di un ac-cordo-quadro per rafforzare l’amministrazione cittadi-na, i servizi culturali e i servizi pubblici locali, appog-giare la pianificazione urbanistica e la conservazionedei beni culturali. Nel corso dell’autunno 2001, sonostate organizzate 2 missioni di tecnici del CISPEL dellaToscana, che associa le aziende di “public utilities” dellaRegione, e una visita a Firenze dei funzionari incaricatidella gestione dell’acquedotto di Belgrado. È statoprogettato un intervento per riorganizzare l’acquedot-to di Belgrado, sperimentando nuove relazioni tra l’a-zienda e gli utenti, orientate a riqualificare il servizio erazionalizzare l’impiego di risorse umane e finanziarie.

Nel corso del 2001 e 2002, è stato realizzato il proget-to di Rafforzamento e riorganizzazione dell’ammini-strazione cittadina. In collaborazione con l’Universitàdi Firenze, il Centro Studi PALGO e l’Università diBelgrado, sono stati realizzati scambi inter-universitarinell’ambito dell’iniziativa TEMPUS dell’UnioneEuropea. Sono stati realizzati interventi formativi e diricerca, rivolti a docenti e studenti, sui temi del raffor-zamento delle capacità della pubblica amministrazio-ne, con particolare attenzione ai processi di decentra-mento politico-amministrativo.

Nel luglio 2002, una delegazione del Comune diMilano ha visitato Belgrado, per iniziare la collabora-zione con il Gruppo di Lavoro. Nel novembre, i Sindacidelle due città hanno sottoscritto a Milano un accor-do-quadro di cooperazione decentrata nell’ambitodel Programma Città-Città, per riorganizzare il sistemabibliotecario belgradese, rafforzare le scuole materne,promuovere l’integrazione dei bambini disabili, soste-nere le aziende di servizio pubblico locale, promuove-re scambi culturali tra le due città.

Nel corso del 2003, i rapporti di cooperazione decen-trata tra la Città di Belgrado e i partner italiani hannopermesso di dare continuità ai progetti messi in operanegli anni precedenti e di programmarne di nuovi.

Nel mese di maggio 2003, una delegazione tecnica,guidata da funzionari dell'Assessorato alle PoliticheSociali della Regione Campania, ha realizzato una mis-sione in Serbia, per rilanciare la cooperazione con ilMinistero serbo del Welfare. L'incontro ha permesso diriavviare i precedenti rapporti istituzionali, e di con-cretizzare gli impegni dell'accordo già sottoscrittonell'ambito del Programma Città-Città. La Regione

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Campania intende realizzare attività di formazione deiquadri sugli strumenti di programmazione e gestionedel sistema di welfare. A seguito della missione, è sta-to tradotto in serbo-croato un testo fornito dallaRegione Campania, che contiene le linee guida per laprogrammazione e la riorganizzazione del sistema diwelfare. L'inizio delle attività formative è programma-to per i primi mesi del 2004. L'intervento formativos'inserisce in un più ampio sistema di attività proget-tuali che la Regione Campania realizzerà in sinergiacon la Regione Emilia Romagna.

Si riassumono di seguito i risultati dei progetti avviatinegli anni precedenti e che hanno avuto una conti-nuità nel corso del 2003.

P i a n i f i c a z i o n e t e r r i t o r i a l e e u r b a n i s t i c a e t u t e l a d e l p a t r i m o n i o c u l t u r a l e

Attraverso un confronto tra i tecnici di Firenze eBelgrado, nel 2001 erano state approfondite le norma-tive e metodologie di pianificazione e tutela del patri-monio culturale. Nel gennaio 2002 è stato organizzatoa Belgrado un seminario sulla pianificazione urbanisti-ca, con architetti e urbanisti toscani e 100 tecnici diBelgrado e delle altre città dove opera il Programma.Nei mesi successivi, sono state realizzate missioni aBelgrado e a Firenze di urbanisti toscani e belgradesi,per la produzione del nuovo Piano Regolatore diBelgrado, adottato nell’estate del 2002. A partire dallaprimavera del 2002, la città di Belgrado ha partecipatoa diverse iniziative internazionali, nel campo della pia-nificazione urbanistica e della tutela dei beni culturali,svolte a Firenze nell’ambito del progetto INTERREGdell’Unione Europea.

Nel giugno del 2003, due tecnici di Firenze hanno ap-poggiato i tecnici di Belgrado nella definizione delprogetto di pianificazione urbanistica. Il progetto per-mette di migliorare le tecniche di gestione del pro-gramma GIS e di applicare nuove tecnologie informa-tiche per la pianificazione della Città di Belgrado.Prevede anche lo sviluppo di un sistema informativoche consenta di gestire la messa in opera e il monito-raggio del Piano Regolatore. Nei mesi successivi, sonostati realizzati gli scambi di conoscenze ed esperienzetra i team di esperti delle due città. Nell'ottobre del2003, 4 tecnici toscani hanno garantito la formazionedei tecnici belgradesi sulle tecniche inerenti l'uso delGIS. La missione ha permesso ai tecnici di contribuireanche alla realizzazione del "Progetto EuropeoRiverlinks - INTERREG III C", realizzato con fondidell’Unione Europea in collaborazione con il

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Programma Città-Città, che ha preso parte alla sua for-mulazione. La città di Firenze è capofila di questo pro-getto, in partenariato con la città di Belgrado.

S e r v i z i c u l t u r a l i e r i o r g a n i z z a z i o n e d e l s i s t e m ac i t t a d i n o d e i m u s e i

La riorganizzazione del sistema museale è stata parti-colarmente apprezzata dalle autorità belgradesi, chevedono nel progetto un’opportunità di valorizzare ilcospicuo patrimonio culturale cittadino. I buoni rap-porti di cooperazione tra Belgrado e Firenze sono statiribaditi durante il seminario “New tendencies in mu-seology”, tenuto nel mese di giugno, con la partecipa-zione dell'Assessore alla Cultura di Firenze.

Già nel novembre 2001, un esperto di organizzazionemuseale del Comune di Firenze aveva animato un se-minario a Belgrado, con i Direttori dei principali mu-sei gestiti dall’Amministrazione comunale. Nell’aprile2002, i Direttori dei musei e funzionari delDipartimento cultura di Belgrado hanno partecipatoa un corso di formazione a Firenze, sulle tecniche in-novative di gestione museale. È stato elaborato unprogetto-pilota di rilancio del Museo Storico della cit-tà di Belgrado, che prevede la costituzione di un co-mitato scientifico, l’identificazione di nuovi locali, ilrinnovo delle collezioni, la produzione di pubblicazio-ni, la definizione di un percorso interdisciplinare conaltri musei ed istituzioni culturali e la realizzazione diuna campagna informativa. Inoltre, in collaborazionetra tecnici fiorentini e belgradesi, nel corso del 2002,la città di Belgrado ha promosso varie iniziative di va-lorizzazione del proprio patrimonio culturale, tra cuiuna nuova guida storico-artistica della città, pubbli-cata in diverse lingue.

Nel febbraio 2003, attraverso una missione di tecnicifiorentini, è stata lanciata la seconda fase del progettodi cooperazione, che prevede due interventi: l’istitu-zione di un Centro per la Didattica Museale, per pro-muovere, organizzare e coordinare i servizi musealidella città, orientandoli verso l’utenza scolastica; larealizzazione di un nuovo Museo della Città diBelgrado, per riunire in un’unica e nuova sede, secon-do un piano museale innovativo e multidisciplinare, lecollezioni attualmente sparse in diverse strutture. Nelcorso di una successiva missione dei tecnici fiorentini,nel giugno del 2003, le linee progettuali del NuovoMuseo della Città sono state illustrate ai partecipantial seminario “New tendencies in museology” organiz-zato dal Ministero degli Esteri italiano presso il MuseoNazionale di Belgrado. Sono state concordate le possi-

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M o n t e n e g r o 1 9 3

bili sinergie tra le diverse iniziative, e la partecipazioneal nuovo Centro per la Didattica Museale dei museistatali che hanno sede nella città di Belgrado. È statoorganizzato a Firenze, nel mese di luglio 2003, uno sta-ge per i responsabili politici e tecnici di massimo livel-lo dei due complessi museali belgradesi (statale e mu-nicipale). Lo stage ha permesso ai funzionari serbi diconoscere le significative esperienze fiorentine e to-scane nel campo museale, e soprattutto di identificarele necessarie convergenze tra due sistemi museali bel-gradesi, entrambi impegnati in partenariati con l’Italia.

Nel settembre 2003, i tecnici fiorentini hanno realizza-to una nuova missione a Belgrado, per dare continuitàai progetti avviati e tenere alcune lezioni al MuseoNazionale sugli “standard di qualità nei musei italiani”,rivolte a operatori museali statali e municipali. Per lamessa in opera del “Centro per la didattica Museale”l’Amministrazione municipale ha identificato un pri-mo nucleo di operatori incaricati, con i quali sono statiapprofonditi gli aspetti portanti del progetto. Nel me-se di ottobre, nel corso di una nuova missione aBelgrado, i tecnici fiorentini hanno approfondito gliaspetti di costituzione del “Centro per la DidatticaMuseale”, con sessioni di lavoro intensive con il teamdi operatori ormai definito e incaricato di gestire la fa-se di avvio del Centro. Sono stati definiti i contenuti,gli utenti e i tempi dei primi interventi di didatticamuseale, che saranno realizzati tra maggio e giugno2004. Un intervento a carattere sperimentale è statoprogrammato per il mese di gennaio 2004, presso lastruttura museale di Konan.

A t t i v i t à c u l t u r a l i

La collaborazione tra Firenze e Belgrado ha coinvoltoun gran numero di istituzioni culturali delle due città.Nell’estate del 2002, l’Orchestra Sinfonica di Belgradoha partecipato alla produzione di un’opera lirica verdia-na, messa in scena a Fiesole, nell’ambito delle iniziativedell’estate fiorentina. Nello stesso ciclo di manifestazio-ni, è stata organizzata una rassegna di cinema jugosla-vo ed un concerto di una nota banda musicale rom.

Nell’ottobre 2002, nell’ambito della nuova collabora-zione tra la Regione Campania e la città di Belgrado,un gruppo di studenti campani ha partecipato al festi-val internazionale del teatro dei ragazzi, per giovaniartisti di 16 Paesi europei. Nel mese di dicembre 2002,l’Assessore alla Cultura di Belgrado ha visitato Napoli,per pianificare nuove iniziative culturali.

Nella notte di capodanno 2003, è stato organizzatonella Città di Belgrado un concerto del cantante

Eugenio Bennato insieme a gruppi folcloristici locali.Nel corso dell’evento, è stata programmata una nuovamanifestazione culturale, realizzata nel mese di luglio.Si tratta della "Settimana di Napoli", organizzata in col-laborazione con l'Istituto Italiano di Cultura diBelgrado. Sono stati allestiti laboratori teatrali in stra-da e nei centri di cultura. Sono state realizzate mostredi oggetti tradizionali e sono stati offerti alla degusta-zione cibi tradizionali di Napoli. I teatrini sperimentalihanno coinvolto i bambini, esaltando il ruolo educati-vo dello spettacolo dei tipici burattini napoletani, le"guarattelle". L'evento ha avuto il suo momento più al-to con la presentazione dell'"Opera Buffa", musicatadal Centro di Musica Antica Pietà de' Turchini.

R I S U L T A T I N E LM U N I C I P I O D I Z E M U N

Zemun, uno dei più grandi tra i 16 Municipi diBelgrado, è situato nella parte nordoccidentale dellacittà, lungo la riva destra del Danubio. Con circa250.000 abitanti, è una delle zone cittadine che ospitail maggior numero di rifugiati e sfollati (circa 50.000).Di tradizione multietnica e multiculturale, la cittadinadi Zemun è stata, dal XVIII secolo fino agli inizi del XX°secolo, autonoma da Belgrado. Costituiva, infatti, l’ulti-mo avamposto dell’Impero austro-ungarico, quando ilresto della Serbia era ancora sotto dominazione otto-mana. Ancora oggi, il Municipio conserva le caratteri-stiche urbane di una piccola cittadina, seppure inte-grata completamente nel tessuto di Belgrado. NelMunicipio, nei decenni scorsi, si erano insediati nume-rosi impianti industriali (metalmeccanica, farmaceuti-ca, chimica, tessile e calzaturiera). Oggi la gran parte diqueste aziende è in corso di privatizzazione, spessocon problemi legati alla riduzione della forza lavoro.Con una buona dotazione di servizi sociosanitari, ilMunicipio ospita anche un Ospedale pediatrico.Zemun è sede di due importanti teatri belgradesi. Lapresenza delle organizzazioni della società civile èparticolarmente ricca ed articolata. Oltre ad un gior-nale locale e ad una radio, gestite in forma volontari-stica da associazioni locali, le organizzazioni della so-cietà civile si occupano anche di assistenza alle fascepiù svantaggiate della popolazione, di sostegno allepiccole e medie imprese locali e di attività culturali.

I risultati nel Municipio di Zemun, che fa parte dellacittà di Belgrado, sono stati raggiunti con l’attiva colla-borazione del Comune di Carpi, sviluppata grazie aicontatti delle associazioni femminili delle due cittadi-ne. Nel giugno 2001, è stata realizzata la prima visita aZemun di una delegazione del Comune di Carpi, gui-data dal Sindaco, per sottoscrivere un accordo per l’in-

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tegrazione sociale ed economica dei gruppi vulnera-bili e il sostegno alla riqualificazione professionalefemminile. Tra ottobre 2001 e febbraio 2002, presso ilCentro di Formazione Professionale di Carpi, si è svol-to uno stage formativo di 5 mesi per 2 donne dirigen-ti dell’associazione “Madri sole” di Zemun, che offreservizi a più di 2000 donne in difficoltà del Municipio,svolgendo piccole attività generatrici di reddito, prin-cipalmente nel settore tessile.

Il Gruppo di Lavoro di Zemun ha messo in opera unCentro di formazione permanente, attrezzato conmacchine tessili, con funzioni di incubatore di micro-impresa. Nel novembre 2002, il Programma ha iniziatoi lavori di ristrutturazione dei locali del Centro. Con ilCentro Formazione Professionale di Carpi, ilProgramma ha fornito assistenza tecnica al Gruppo diLavoro di Zemun per la programmazione delle attivitàformative e per la definizione di un piano operativo dimedio termine del Centro, che lo renda auto-sosteni-bile nell'arco dei primi 2 anni di attività.

Nei primi mesi del 2003, è stato completato il ripristi-no della struttura scolastica destinata ad ospitare il"Centro di Formazione". È stato raggiunto un accordocon un rivenditore serbo per la consegna delle attrez-zature per i primi mesi del 2004. Sono state approfon-dite le strategie per consentire al Centro di autososte-nersi in tempi brevi. Il Comune di Carpi, nel corso di unincontro realizzato nel novembre 2003, si è impegna-to a verificare le possibilità di vendita dei prodotti delCentro sul mercato italiano.

Anche il Programma ha collaborato a identificare po-tenziali partner tra i donatori che operano nell'area diZemun. È stata contattata la cooperazione governati-va britannica DFID, che ha stabilito un accordo con ilCentro e l'Associazione "Madri sole", per appoggiaretecnicamente e finanziariamente attività di formazio-ne per la gestione d'impresa. Il Programma e ilComune di Carpi si sono impegnati a realizzare attivi-tà di formazione tecnica, finalizzata alla produzione. IlProgramma ha appoggiato l'Associazione "Madri sole"nella redazione del documento di progetto da pre-sentare alla cooperazione britannica. Nel gennaio2004, tecnici del Comune di Carpi realizzeranno unamissione a Zemun per definire i contenuti e metodidelle attività formative e i successivi passi progettuali.

Il progetto di Zemun ha permesso anche di coinvolge-re il Ministero serbo dell'Educazione e dello Sport nel-l’approfondimento della normativa nazionale per la ri-qualificazione professionale. Attraverso numerosi in-contri di lavoro, è stato concordato di coinvolgere nel-

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lo studio delle normative anche altri attori italiani com-petenti. È stato proposto al Ministero di avviare dueprogetti pilota in altrettante città serbe e un gruppo diLavoro nazionale, che possa utilizzare le esperienze lo-cali per elaborare una proposta di legge sul processodi professionalizzazione. Queste potenzialità hanno su-scitato l’interesse della Regione Emilia Romagna e delCircondario Empolese Valdelsa, che si sono dichiaratedisponibili a sostenere i progetti pilota a Zemun, incollaborazione con il Comune di Carpi, e a Nis.

R I S U L T A T I N E L L A C I T T ÀD I K R A G U J E V A C

Kragujevac, capitale della Serbia dal 1818 al 1839, è si-tuata nell’area centrale del Paese, a circa 130 Km aSud-est di Belgrado. Ha 185.000 abitanti, 25.000 deiquali rifugiati e sfollati. Centro dell'industria militaregià dal secolo scorso, è una città a vocazione indu-striale. Fino al 1997, il 53% degli occupati era raggrup-pato nel settore meccanico, tessile e dei mezzi agrico-li. La principale industria, la Zastava, azienda meccani-ca con una preminente produzione di auto e veicolipesanti, costituiva il principale centro industriale dellacittà. Zastava arrivò a produrre, sul finire degli anni ’80,anche 220.000 autoveicoli l'anno. Successivamente, acausa dei conflitti che hanno colpito la Jugoslavia ne-gli anni ’90, l’azienda ha visto una verticale riduzionedella produzione. Con i bombardamenti NATO del1999, che hanno seriamente danneggiato alcuni im-pianti, la produzione aziendale ha raggiunto i minimistorici. Nel corso del 2001, il Governo serbo ha avviatoun profondo processo di ristrutturazione dell’azienda,in vista della sua privatizzazione, che ha portato al li-cenziamento di diverse migliaia di dipendenti.Attualmente, Kragujevac è forse la città in cui più pro-blematici sono gli effetti della transizione. L’altissimonumero di disoccupati, insieme alla presenza di rifu-giati e sfollati, rischia di produrre forti squilibri di tiposociale ed economico. La città è dotata di servizi so-ciosanitari di rilevanza regionale, che servono quasil’intera popolazione della Serbia centrale. AKragujevac è presente l’Università, con specializzazio-ni nel campo dell’ingegneria e degli studi economici.

I risultati nella città di Kragujevac, sono stati raggiunticon l’attiva collaborazione del Comune di Carrara,della Regione Toscana, del Comune di Ivrea, delComune di Reggio Emilia, della Regione Emilia-Romagna, della ONG “Progetto Sviluppo” con il soste-gno delle Confederazioni Sindacali italiane. Nel corsodel 2002, è stata avviata una nuova partnership di co-operazione decentrata tra la città di Kragujevac e ilComune di Roma.

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Nel 2001, dopo aver costituito il Gruppo di Lavoro, ilProgramma ha organizzato le visite a Kragujevac di di-versi Comitati italiani di cooperazione decentrata.Nell’aprile 2001, il Vicesindaco di Reggio Emilia ha gui-dato la prima delegazione a Kragujevac. Nel maggio2001, una delegazione capeggiata dal Sindaco dellacittà di Carrara, gemellata da più di 25 anni conKragujevac, ha svolto una missione analoga. A giugno,si è svolta la missione di una delegazione di Ivrea, ca-peggiata dall’Assessore alla cooperazione internazio-nale. Le 3 delegazioni hanno siglato accordi di coope-razione con il Sindaco di Kragujevac nell’ambito delProgramma Città–Città, per realizzare numerosi pro-getti. Diverse missioni tecniche, sia di esperti italiani aKragujevac che di tecnici della città serba in Italia,hanno seguito la firma degli accordi citati. Una specifi-ca iniziativa è stata avviata con l’ONG “ProgettoSviluppo”, su incarico delle Confederazioni Sindacaliitaliane, per potenziare i servizi per gli anziani aKragujevac. La Cooperazione Italiana ha collaboratoattivamente a questo progetto.

Nel settembre 2002 si è svolta una visita a Kragujevacdi una delegazione del Comune di Roma, guidatadall'Assessore al lavoro, per sottoscrivere accordi per losviluppo economico locale e la creazione di occupa-zione, con il coinvolgimento delle ConfederazioniSindacali Italiane, attraverso l'ONG "Progetto Sviluppo".Nel novembre 2002, ha realizzato una visita di caratte-re formativo a Roma, un gruppo di tecnici dell'Agenziadi Sviluppo Economico, dell'Amministrazione cittadina,dei sindacati e delle associazioni imprenditoriali diKragujevac. Al termine della missione, è stato definitoun percorso di attività formative di riqualificazioneprofessionale e di promozione di auto-imprenditoria-lità, rivolte alle fasce più svantaggiate della popola-zione di Kragujevac.

Nel corso del 2002, è stato realizzato un progetto peril supporto ai giovani per contrastare il disagio e le di-pendenze. Con il Comune di Ivrea, nell’aprile 2002, èstato organizzato a Kragujevac un seminario con 4operatori di Ivrea e 80 insegnanti, operatori sociali esanitari, forze di polizia, esponenti della società civile.Sono state affrontate le tematiche della prevenzione edel recupero dei giovani.

Nel corso del 2002, con il Comune di Carrara e con lasua Azienda di trasporto pubblico (CAT), è stato realiz-zato un progetto di miglioramento del sistema deitrasporti della città di Kragujevac. Il CAT, in collabora-zione col Programma, ha donato 15 mezzi per il tra-sporto pubblico (autobus urbani ed extraurbani) allacittà di Kragujevac. Con il Comune di Reggio Emilia e

la sua azienda “multiutilities” AGAC, è stato avviato unprogetto per sostenere la città di Kragujevac nei set-tori della raccolta e smaltimento dei rifiuti e della pro-duzione di energia per riscaldamento.

Si riassumo di seguito i risultati dei progetti che han-no avuto una continuità nel 2003, o che sono stati av-viati nel corso dell’anno.

S o s t e g n o a l l ’ i n f a n z i as v a n t a g g i a t a

Il progetto è realizzato con il Comune di Carrara e pro-muove l’integrazione sociale, educativa e lavorativadei 60 ospiti dell’orfanotrofio di Kragujevac. Nel 2001e 2002, sono stati realizzati con le associazioni locali,laboratori teatrali, iniziative nelle scuole, attività ricrea-tive, per sensibilizzare i cittadini nei confronti dei pro-blemi dell'infanzia svantaggiata. Sono stati formati glioperatori dei servizi sociali e i ragazzi dell’orfanotrofiotra i 16 e i 18 anni, con borse lavoro presso aziende lo-cali. Sono stati promossi gli affidamenti familiari e leadozioni. 14 ragazzi ospiti dell'orfanotrofio sono statiinseriti presso famiglie affidatarie. 8 ospiti, vicini allamaggiore età, hanno iniziato un'attività lavorativa. Leazioni formative rivolte agli operatori, hanno permes-so di consolidare nuove modalità di lavoro nell'orfano-trofio. Il Ministero degli Affari Sociali della Repubblicadi Serbia ha valorizzato l’iniziativa, presentandola indiversi seminari regionali di operatori sociali.

Nei primi mesi del 2003, in collaborazione con iComuni di Carrara e Ivrea, in partenariato con l’orfa-notrofio Mladost e l’Agenzia di sviluppo economicolocale, è stato elaborato un progetto per creare un'im-presa di gelateria/pasticceria. Con l’Agenzia è stataprogettata la costituzione di un Fondo di credito perfinanziare imprese sociali formate dai giovani dell’or-fanotrofio. Il Fondo punta a promuovere la costituzio-ne di imprese in grado di autosostenersi sul mercatoe, quindi, di restituire il credito. Il Fondo Rotatorio diCredito (FDC), istituito presso una banca con sportelloa Kragujevac, attraverso una donazione delProgramma Città-Città, sarà gestito da un Comitato diCredito, costituito dai donatori, dalla banca e supervi-sionato dall’Agenzia di sviluppo economico. È statoprevisto che parte dei proventi delle operazioni di cre-dito siano devolute all’orfanotrofio, per realizzare atti-vità formative per gli ospiti. La costituzione del Fondoè prevista per i primi mesi del 2004.

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S p e r i m e n t a z i o n e d i n u o v im o d e l l i d i a s s i s t e n z a i n t e g r a t aa g l i a n z i a n i

Il progetto è stato avviato nell’autunno 2001, in colla-borazione con l'ONG "Progetto Sviluppo" e laCooperazione Italiana, e prevede di creare un sistemaintegrato di servizi sociosanitari per la popolazione an-ziana in un’area della città di Kragujevac. L’intervento ècoordinato da un gruppo di lavoro, al quale partecipa-no le autorità locali, esponenti dei servizi sociali e sani-tari, le associazioni e il Ministero per gli Affari Sociali. Alivello nazionale opera un gruppo di lavoro che defini-sce le linee strategiche d’azione, monitora le attività erielabora i risultati dell’intervento, nell’ottica della rifor-ma del sistema dei servizi sociosanitari.

Nel 2002, la Cooperazione Italiana ha riabilitato e at-trezzato il Reparto di Geriatria dell'Ospedale diKragujevac. Il Programma e "Progetto Sviluppo", hannofornito assistenza tecnica e finanziaria per le attivitàpreparatorie e l’attivazione del servizio di assistenzadomiciliare. Nel febbraio 2002, è stato attrezzato ed av-viato un Servizio di fisioterapia presso la locale Casa diriposo, che eroga 300 prestazioni mensili. Nella prima-vera del 2002, è stato organizzato un corso di formazio-ne professionale per 15 potenziali assistenti, ed è statoprodotto il primo manuale per assistenti domiciliari inlingua serba. Nell'estate, il Municipio di Kragujevac hacontrattato i primi 5 assistenti. Sono state fornite le at-trezzature (automobile, divise, materiale sanitario e diconsumo), e il servizio è diventato operativo.

Nell’ottobre 2002, sono iniziati i lavori di adeguamen-to del Centro diurno. La conclusione dell'interventoera stata in un primo momento prevista per giugno2003, ma il Gruppo di Lavoro ha deciso di proseguirel'attività. L'ONG italiana PROSVIL ha formulato un pro-getto triennale di assistenza integrata agli anziani,presentato al Governo italiano. È stato programmato,inoltre, un seminario nazionale sulla riorganizzazionedei servizi per la popolazione anziana. Il seminario siterrà alla fine di marzo 2004 e consentirà di valorizza-re nazionalmente i risultati raggiunti e programmarele attività future.

R a f f o r z a m e n t o er i o r g a n i z z a z i o n e d e l l a r e t e d e is e r v i z i s o c i a l i c i t t a d i n i

In collaborazione con la Regione Emilia Romagna, è ini-ziata la progettazione di un intervento che ripropongaa Kragujevac le strategie e gli strumenti sperimentatipositivamente a Novi Sad per la programmazione dei

servizi cittadini di welfare. Nella progettazione, sonostati coinvolti anche i Comuni di Forlì e Reggio Emilia.Con l’associazione "Una montagna di aiuti" di ReggioEmilia, è stato progettato un intervento per favorire l'i-struzione inclusiva e nel mese di gennaio sono previstiincontri per coinvolgere la Regione Emilia Romagna.

S o s t e g n o a l l o s v i l u p p o d e l l ep i c c o l e e m e d i e i m p r e s e

Con il Comune di Reggio Emilia, è stato dato appoggioall’Agenzia di sviluppo "Sumadjia”, fondata nel 2001 dalMunicipio di Kragujevac e dalle associazioni di impren-ditori, con l’appoggio dell’Agenzia Europea per la rico-struzione. Nel marzo 2002, il programma ha realizzatoun seminario sullo sviluppo economico locale con lapartecipazione di 150 attori locali e di Reggio Emilia,per avviare il progetto. È stato prodotto un databasesu 200 piccole e medie imprese della regione diKragujevac. La ricerca e l’analisi dei dati, durate 8 mesi,sono state realizzate da due giovani esperti locali, sot-to la supervisione dell'Agenzia di Sviluppo Economicoe con l'assistenza tecnica del Programma e della cittàdi Reggio Emilia. Le informazioni sono state raccolte inun CD-ROM, presentato a Kragujevac e a Reggio Emilianel novembre 2002. Il CD-ROM viene distribuitodall'Agenzia di sviluppo economico di Kragujevac ed èa disposizione di tutti gli attori economici interessatiad avviare collaborazioni nella città serba.

Nel dicembre 2002, è iniziata la costituzione di unDesk dell'Agenzia, per l'internazionalizzazione delleimprese e due esperti locali sono stati formati per unperiodo di 6 mesi in Italia. Il Desk, realizzato con lacittà di Reggio Emilia, offre servizi alle piccole e me-die imprese di Kragujevac, cerca partner esterni, pro-muove partnership commerciali e industriali per lepiccole e medie imprese di Kragujevac. Nel corso del2003, il Desk ha realizzato la mappa, nelle regioniSumadjia e Pomoravje, delle piccole e medie impreseinteressate dal processo d’internazionalizzazione.Nel mese di novembre, è stato realizzato a ReggioEmilia il primo scambio finalizzato al matching d'im-presa. Il Comune di Reggio Emilia, la Camera diCommercio di Reggio e l'Assessorato alle attivitàproduttive della Regione Emilia Romagna, hannoconvocato le imprese emiliane interessate ad incon-trare la delegazione di imprenditori serbi.

L’Agenzia "Sumadjia", con la collaborazione delProgramma, ha costituito un Forum per lo sviluppoeconomico locale, con la partecipazione di associazio-ni di imprenditori, banche, ONG. Il Forum ha il compitodi assistere le istituzioni locali competenti, nell’identifi-

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M o n t e n e g r o 1 9 7

cazione delle linee strategiche di sviluppo economicodel territorio. Il Forum sta producendo anche una map-pa delle risorse economiche regionali, che costituirà labase informativa per la definizione della strategia.

Nel corso degli ultimi mesi del 2003, il Programma haverificato con l’Amministrazione municipale diKragujevac la possibilità di riconvertire "Sumadjia" inun’Agenzia di Sviluppo Economico, secondo un mo-dello che prevede la più ampia partecipazione degliattori locali nei suoi organi di gestione. L'AgenziaEuropea per la Ricostruzione, fondatrice di Sumadjia,prevede di cessare il proprio supporto finanziarioall’Agenzia. Le istituzioni di Kragujevac hanno rispostocon interesse, e concordato sull’opportunità di avviareuno studio di sostenibilità e di ampliare il numero deisoci fondatori dell'Agenzia.

In collaborazione con il Comune di Roma, è stata pro-gettata la messa in opera di un Centro diOrientamento al Lavoro (COL), che appoggi le iniziati-ve di sviluppo economico locale, la promozione so-cioeconomica del Municipio e della Regione diSumadjia, la messa in opera di iniziative di riqualifica-zione e riorientamento lavorativo. Il Comune di Romaapporterà le competenze tecniche, PROSVIL garantiràlo svolgimento delle attività. L'inaugurazione del COLè prevista per i primi mesi del 2004, in concomitanzacon la sigla degli accordi tra tutti gli attori coinvolti.

R I S U L T A T I N E L L A C I T T À D I N I S

Principale centro urbano della Serbia meridionale, Nisè una città di antiche origini, che ha dato i natali al-l’imperatore romano Costantino. È situata nella valledel fiume Ni_ava, a circa 230 chilometri da Belgrado.Punto d’incontro di importanti vie regionali di comu-nicazione, che collegano Serbia, Macedonia e Bulgaria,Nis ha 300.000 abitanti, di cui il 10% Rom, che ne fan-no la seconda città della Serbia. L’economia cittadinaè imperniata su alcuni importanti poli industriali, neisettori dell'elettronica, dell'ingegneria meccanica, deltessile e della lavorazione del tabacco. Come in altrecittà, il processo di privatizzazione sta investendo que-ste grandi aziende, con consistenti opere di ristruttu-razione. La città è dotata di strutture sociosanitarie dirilevanza regionale, che servono la Serbia meridionale.L’Università di Nis ha 10 Facoltà, frequentate da 14.000studenti. Con un'articolata presenza del mondo asso-ciativo, Nis è una città con una ricca vita culturale.

I risultati nella città di Nis sono stati raggiunti con l’at-tiva collaborazione del Circondario di Empoli, dei

Comuni di Capraia e Limite, Castelfiorentino, CerretoGuidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme,Montaione, Montelupo Fiorentino, Montesperto, Vincie con il sostegno della Regione Toscana.

Il Programma ha iniziato ad operare a Nis nel marzo2001, sostenendo la costituzione del Gruppo di Lavoromunicipale ed organizzando la visita di una delegazio-ne del Circondario di Empoli, guidata da 2 Assessori co-munali. É stato siglato un accordo di cooperazione peril sostegno delle piccole e medie imprese e il rafforza-mento delle public utilities cittadine. Nel giugno 2001,una delegazione di autorità di Nis si è recata ad Empoli,per definire un progetto di formazione per gli operatoridella locale Agenzia, per le piccole e medie imprese, leassociazioni degli imprenditori. Il progetto prevede an-che il sostegno alla filiera economica agroalimentare,all’associazionismo dei produttori e all’attivazione dicomitati locali di microcredito. All’elaborazione del pro-getto ha partecipato anche l’Agenzia Formativa diEmpoli, attraverso due missioni tecniche a Nis.

Nella primavera 2002, il Gruppo di Lavoro di Nis harealizzato 4 sessioni formative ad Empoli, su temi ine-renti lo sviluppo economico locale e la creazione diopportunità di lavoro per i gruppi svantaggiati dellapopolazione. Vi hanno partecipato per 50 persone:funzionari dell'Amministrazione cittadina, rappresen-tanti di associazioni imprenditoriali e di produttoriagricoli, esponenti di associazioni di disabili, esponen-ti di associazioni di minoranze etniche, docenti univer-sitari e funzionari dell’Agenzia.

Nel 2003, il progetto è stato rifocalizzato verso il so-stegno e sviluppo dell'imprenditorialità locale, su ri-chiesta dell'Amministrazione municipale di Nis, pre-vedendo la creazione di strumenti e servizi per soste-nere le imprese esistenti e favorire le fasi di avvio diimprese nuove. Sono in corso i lavori di produzione diun catalogo completo delle piccole e medie impresedella Città di Nis. Sono in corso anche i lavori di pro-duzione di una guida per la creazione d’impresa, checontiene strumenti di auto-valutazione delle capacitàimprenditoriali; strumenti di accompagnamento allacreazione di impresa; guida per all’acquisto di attrez-zature nuove o usate da parte delle imprese. Il pro-getto si inquadra nelle iniziative del Ministero delLavoro della Repubblica Serba, per la creazione di“Centri imprenditoriali” presso i propri Uffici distacca-ti su tutto il territorio nazionale.

È stato allestito un ufficio del progetto, pressol’Amministrazione municipale di Nis e sono state sele-zionati due tecnici che hanno iniziato la fase di ricerca

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per la produzione del catalogo. Nel mese di novembre2003, i due tecnici hanno svolto a Firenze un periododi formazione sulla creazione di registri per le impre-se, organizzato dal Circondario Empolese Valdelsa. Èstato anche avviato uno studio per verificare la possi-bilità di creare un Centro di riqualificazione professio-nale a Nis, in collaborazione con il Ministero perl'Educazione e lo Sport, che ha la competenza di ma-teria di formazione e riqualificazione professionale.

guidata dall’assessore alle relazioni internazionali. Nelcorso delle missioni, sono stati sottoscritti accordi dicooperazione per lo sviluppo economico locale, il raf-forzamento dei servizi sociali e la riorganizzazione deiservizi pubblici locali. Nel 2001, un consistente scam-bio di visite e missioni tecniche ha permesso di mette-re a punto i progetti specifici di cooperazione. Nel2002, delegazioni del Comune di Imola e del Comunedi Livorno hanno svolto visite a Novi Sad, per sotto-scrivere accordi-quadro di cooperazione decentratanell'ambito del Programma Città-Città.

Nel corso del 2001 e 2002, è stato realizzato nella Cittàdi Novi Sad il progetto di Sostegno ai servizi pubblicilocali. Il Comune di Ferrara ha donato 15 autobus e 3mezzi specializzati (scavatori, atomizzatori). META,Azienda multiutilities di Modena, ha sottoscritto unalettera d’intenti per stabilire una partnership indu-striale con l’impresa pubblica che gestisce l’erogazio-ne del gas per il riscaldamento a Novi Sad.

Nel corso del 2001 e 2002, è stato realizzato nella Cittàdi Novi Sad, il progetto per il rafforzamento e la riorga-nizzazione della rete dei servizi sociali cittadini, in col-laborazione con i servizi sociali comunali e del “terzosettore” della città di Modena. Nel marzo 2002, una de-legazione di operatori dei servizi sociali e sanitari e diorganizzazioni della società civile di Novi Sad ha visita-to la città di Modena per approfondire forme e meto-dologie di riorganizzazione dei servizi sociali. Da set-tembre a novembre 2002, un esperto del Comune diModena ha elaborato, con il Gruppo di Lavoro di NoviSad, un piano rafforzamento dei servizi, migliorandol’offerta pubblica con il contributo del volontariato. Èstato anche progettato un nuovo Servizio per i minorimaltrattati e il rafforzamento della rete dei servizi cheassistono la popolazione anziana. Il Comune di Imolaha pianificato con il Gruppo di Lavoro di Novi Sad, atti-vità di sostegno dei servizi sociali e sanitari per la lottaalle tossicodipendenze. Il Comune di Livorno ha con-cordato con il Gruppo di Lavoro di Novi Sad, un pianodi interventi per la riorganizzazione dei servizi sociali,integrando l’apporto delle associazioni di volontariato.

Nei primi mesi del 2003, su richiesta dell'Assessoratoalle Politiche Sociali di Novi Sad, il progetto è statoorientato per migliorare l'affidamento dei minori e l'in-serimento lavorativo dei portatori di handicap. Per de-finire le attività progettuali, sono state programmatele missioni di scambio tra Novi Sad e Modena. Nel me-se di maggio, è stata realizzata una missione a NoviSad di due esperti del Comune di Modena. Gli aspettiapprofonditi sull’affidamento dei minori sono statiquelli della promozione sociale dell’affido (strategie,

R I S U L T A T I N E L L A C I T T ÀD I N O V I S A D

Principale centro della Serbia settentrionale, Novi Sadè il capoluogo della Provincia Autonoma dellaVojvodina. Situata nel cuore di un’area a forte vocazio-ne agricola, attraversata dal Danubio, la città è storica-mente caratterizzata da una ricca presenza di mino-ranze etnico-linguistiche. Fondata nel 1670, non lonta-no dai resti di un’antica città romana, Novi Sad rappre-sentò, nei secoli XVII e XVIII, uno dei più significativicentri della cultura serba. Pesantemente danneggiatadai bombardamenti NATO del 1999, che hanno di-strutto i ponti sul Danubio, oggi Novi Sad rappresentauna delle realtà economiche più dinamiche dellaSerbia. La città ha 280.000 abitanti. Impianti della filie-ra agroindustriale e un importante polo petrolchimicocaratterizzano l’economia cittadina che, tuttavia, traeil suo dinamismo anche dalla presenza di un discretonumero di piccole e medie imprese. Anche Novi Sad,come Nis e Kragujevac, è un capoluogo a valenza re-gionale, con servizi sociosanitari che servono l’interaarea della Vojovodina e con un’Università frequentatada 47.000 studenti, composta da 13 Facoltà. Forse an-che a causa della particolare articolazione etnico-lin-guistica, a Novi Sad numerose associazioni di cittadinisono attive nell’assistenza umanitaria, nella tutela del-l’ambiente, nelle iniziative culturali e sportive.Interessante, inoltre, è la vita culturale della città, chepossiede il più grande teatro del Paese. La città di NoviSad è gemellata con il Comune di Modena dal 1963.

I risultati nella città di Novi Sad, sono stati raggiunticon l’attiva collaborazione del Comune di Modena, delComune di Ferrara e con il sostegno della RegioneEmilia-Romagna. Nel corso del 2002, sono state avvia-te nuove partnership di cooperazione decentrata conil Comune di Imola e con il Comune di Livorno.

Nel corso del 2001, dopo avere sostenuto le autoritàlocali nella creazione del Gruppo di Lavoro, erano sta-te organizzate le visite a Novi Sad di una delegazionedel Comune di Modena, guidata dall’assessore alla co-operazione internazionale, e del Comune di Ferrara,

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metodi, strumenti utilizzati a Modena per le campa-gne informative), della formazione delle famiglie affi-datarie e della preparazione del bambino all’affido.L’analisi dei servizi serbi per l’appoggio alle personehandicappate ha rilevato una prevalenza delle struttu-re di cura e la necessità di mettere in opera un servizioterritoriale capace di appoggiare queste persone neiprocessi d'integrazione sociale e lavorativa.Successivamente, nei mesi di luglio e settembre, tecni-ci di Novi Sad hanno realizzato una missione aModena per mettere a punto definitivamente il pro-getto. Nel corso del 2004, sarà realizzata la promozionee sperimentazione del Servizio di affidamento dei mi-nori in stato di disagio familiare o marginalità sociale ela sperimentazione di un Servizio territoriale per l’inse-rimento sociale e lavorativo di portatori di handicap.

L'intervento di Modena si inserirà nel più ampio im-pegno della Regione Emilia Romagna. Anche Imolacollaborerà agli interventi, in particolare migliorandoi servizi di salute mentale. All'inizio del 2004 inoltre,dovrebbe concludersi positivamente, con l'adesioneal Programma, il percorso iniziato a novembre con ilComune di Forlì. I Comuni coinvolti lavoreranno nelledifferenti aree tematiche identificate, in maniera si-nergica, con il supporto del Programma e dellaRegione. Attraverso concreti progetti sperimentali,sarà prodotto un vero e proprio Piano di zona per lariorganizzazione dei servizi.

economici di Novi Sad, di esponenti di istituzioni eco-nomiche, associazioni imprenditoriali e strutture di for-mazione di Modena. Alla conclusione di un Seminariorealizzato a Novi Sad nel settembre 2001, con la parte-cipazione di 150 rappresentanti delle istituzioni e delleimprese del territorio, le autorità locali avevano decisodi costituire l’Agenzia. Il 18 dicembre 2001, è statainaugurata ufficialmente l’Agenzia "Alma Mons".

I soci dell’Agenzia sono 20:

• Città di Novi Sad;

• Camera di Commercio regionale;

• Associazione degli imprenditori e degli artigiani diNovi Sad e Sremski Karlovci;

• Impresa pubblica “Business Premises”;

• Impresa pubblica “Urbanism”;

• Università di Novi Sad;

• Università aperta di Novi Sad;

• Vojvodjanska banka;

• Continental banka;

• Metals banka;

• Panonska banka;

• Novosadska banka;

• Ente fiera di Novi Sad;

• Compagnia assicurativa “DDOR Novi Sad”;

• Centro ricerche “Holtech”;

• Centro di Imprese, Imprenditorialità e Management;

• Municipio di Backi Petrovac;

• Provincia Autonoma della Vojvodina;

• Municipio di Becej;

• Municipio di Zabalj.

Alma Mons ha ufficialmente aperto i suoi uffici nelmese di marzo 2002, nel centro della città di Novi Sad.Lo staff tecnico si compone di una Direttrice, un'esper-ta di finanza, un’esperta in servizi alle imprese e unasegretaria. Alma Mons riceve in media diariamente 10-12 imprenditori che richiedono assistenza. Questo da-to dimostra che la domanda di servizi nella regione èconsistente e che l’Agenzia è in grado di dare rispostesoddisfacenti all’utenza. Altri indicatori permettono diaffermare che "Alma Mons" è un soggetto fortementericonosciuto nel territorio di Novi Sad. È frequente, adesempio, che le banche di Novi Sad raccomandino aipropri clienti di rivolgersi all'Agenzia per presentaredomande di credito o per elaborare piani di sviluppoimprenditoriali. Inoltre, nel mese di settembre 2002, inoccasione della presentazione del Fondo provincialeper lo sviluppo della piccola e media impresa (fondodi credito costituito con parte dei proventi delle priva-tizzazioni), esponenti del Governo della Vojvodinahanno indicato "Alma Mons" come principale inter-mediario per accedere alle risorse del Fondo.

R i s u l t a t i d e l l ’ A g e n z i a d i S v i l u p p o E c o n o m i c o d e l l a R e g i o n e d i N o v i S a d

Nella regione di Novi Sad, il Programma Città-Città haottenuto un risultato di grande rilievo, promuovendola costituzione di un’Agenzia di Sviluppo Economico."Alma Mons" è stata creata per promuovere lo svilup-po economico sostenibile del Distretto "Ju_na Ba_ka",che comprende la città di Novi Sad e 11 Municipi: Ba_,Ba_ka Palanka, Ba_ki Petrovac, Be_ej, Beo_in, Srbobran,Sremski Karlovci, Temerin, Titel, Vrbas e _abalj.

La funzione dell’Agenzia è di supportare le autorità egli attori locali nello sviluppo del potenziale endogenodel territorio, creando opportunità per le piccole e me-die imprese, promuovendo la creazione di nuovi postidi lavoro e favorendo l'integrazione lavorativa delle fa-sce più svantaggiate della popolazione. Obiettivo di"Alma Mons" è di raggiungere una completa auto-so-stenibilità economica entro i primi 3 anni di attività.

Già nel 2001, era stato costituito il gruppo promotoredell’Agenzia, con la partecipazione dei principali attori

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realizzato un seminario per definire queste collabora-zioni, patrocinato dall’Agenzia di Cooperazione alloSviluppo del Governo tedesco (GTZ). La GTZ ha deci-so, inoltre, di rinnovare il proprio sostegno ad "AlmaMons" fino al settembre del 2004, attraverso fondi checonsentono di coprire la maggior parte dei costi digestione dell’Agenzia.

Alma Mons sta acquisendo prestigio e stima a livellonazionale e internazionale. Ha firmato infatti un accor-do di collaborazione con l'Agenzia Serba per loSviluppo delle piccole e medie imprese. A livello inter-nazionale, è stata coinvolta direttamente in iniziativepromosse dalle nuove politiche di prossimitàdell'Unione Europea. Per raggiungere la propria soste-nibilità economica, nel corso del 2003 "Alma Mons" harealizzato diverse attività, di seguito descritte.

• Supporto alla pianificazione della produzione agri-cola nel Municipio di Backi Petrovac. Nel mese dimarzo 2003, è stato stabilito un accordo di collabo-razione con l’Amministrazione municipale di BackiPetrovac per la pianificazione agricola. Alma Monsha promosso la costituzione di un Task Team, contecnici dell’Università, della Camera di Commerciodi Novi Sad e del Municipio di Backi Petrovac, perrealizzare le attività previste dall’accordo. È statarealizzata una ricerca per definire il quadro normati-vo che regolamenta la produzione agricola inSerbia, sia a livello nazionale che locale, e per identi-ficare i principali programmi di sviluppo agricolo.Per realizzare quest'attività, il Task Team ha coinvol-to anche l'Università di Novi Sad. Nel marzo 2003,Alma Mons, in coordinamento con il Task Team, haanche definito il programma di lavoro per una ricer-ca di mercato nel settore dell’agroindustria. La ricer-ca è stata realizzata da esperti esterni, selezionati daAlma Mons e dal Task Team, e supervisionatadall’Agenzia. Conclusa nel mese di settembre, la ri-cerca è stata presentata e discussa nel corso di unseminario tenuto a Backi Petrovac con la partecipa-zione di tutti gli attori interessati. Nei mesi di aprilee maggio, Alma Mons ha organizzato due eventi for-mativi indirizzati ai tecnici dell’Amministrazionemunicipale di Backi Petrovac, su temi relativi allapianificazione agricola e ai modelli di sviluppo agri-colo. Nel giugno del 2003, è stata avviata una map-patura delle risorse agricole del Municipio di BackiPetrovac, in collaborazione con un tecnico messo adisposizione dall’Amministrazione municipale. Lamappatura ha evidenziato i fattori di produzione ele tecniche produttive, dati fondamentali per l’attivi-tà di pianificazione. Alla fine del mese di dicembre,la mappa definitiva è stata presentata pubblica-

L’Agenzia è sostenuta dalle istituzioni modenesi, dalProgramma Città–Città e dall’Agenzia di Cooperazioneallo Sviluppo del Governo tedesco (GTZ). Nel corso del2002, il Programma e la città di Modena hanno appog-giato l’Agenzia con assistenza tecnica e risorse finan-ziarie. Nel 2002, sono state realizzate attività formativespecifiche per i membri del Comitato Esecutivo e per ilpersonale tecnico dell'Agenzia.

Successivamente, è stato realizzato un approfonditolavoro di mappatura socioeconomica del territorio do-ve opera "Alma Mons", corrispondente ai 12 Municipidel Distretto South Backa. Il lavoro è stato completatonel settembre 2002 ed ha permesso di elaborare unadocumentazione di circa 500 pagine, in cui sono rac-colte le informazioni significative sulla realtà econo-mica del Distretto e si presenta l'andamento degli in-dicatori socioeconomici più rilevanti per il periodo1991 - 2001. Contestualmente, l'Agenzia ha iniziatonel febbraio 2002, a fornire servizi alle imprese e ai po-tenziali imprenditori del territorio.

Nell'autunno del 2002, l’Agenzia ha ampliato il suo rag-gio di azione, in collaborazione con le autorità locali egli attori economici dei Municipi adiacenti a Novi Sad.In particolare, è stato reso operativo un ufficio nelMunicipio di Vrbas, gestito dall'Amministrazione co-munale e dalla locale associazione di imprenditori, perpromuovere presso gli imprenditori residenti nelMunicipio, le opportunità offerte dall'Agenzia. In tuttigli altri Municipi, con le autorità e gli attori economici,sono stati formulati progetti produttivi da sostenereattraverso l’Agenzia.

Alla fine del 2002, è stato realizzato uno studio di pro-gettazione dettagliata per la costituzione di unFondo di garanzia, in collaborazione con un espertodel "Consorzio Fidi" dell’Emilia-Romagna, strutturache gestisce fondi creditizi per la piccola e media im-presa e con il personale dell'Agenzia. Lo studio ha de-finito i meccanismi di gestione del fondo, la sua for-ma legale, la tipologia di accordi da proporre allebanche partner dell'iniziativa.

Nel corso del 2003, "Alma Mons" ha allargato la pro-pria base societaria, con l'ingresso della Provincia del-la Vojvodina e del Municipio di Backi Petrovac comesoci fondatori. La presenza della Provincia dellaVojvodina offre all'Agenzia l'opportunità di ampliare ilproprio intervento a un territorio più esteso delDistretto della South Backa. La collaborazione instau-rata tra "Alma Mons" e la Provincia della Vojvodinaprevede anche la realizzazione di attività di pianifica-zione territoriale. Nel mese di ottobre 2003, è stato

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M o n t e n e g r o 2 0 1

mente. Alla conclusione di questa prima fase delprogetto, Alma Mons ha organizzato, in collabora-zione con il Task Team, un seminario per identificarele tappe seguenti del lavoro di pianificazione dellaproduzione agricola.

• Supporto alla costituzione del Fondo di Garanzia.Alma Mons ha fornito un valido supporto nella ste-sura della documentazione necessaria a rendereoperativo e sostenibile giuridicamente il Fondo digaranzia. Nel corso del 2003, l’Agenzia ha mantenu-to contatti permanenti con le banche locali, in parti-colare le banche socie dell’Agenzia stessa, per iden-tificare preliminarmente idee imprenditoriali, chepotranno essere sostenute con crediti erogati dalFondo. Alma Mons ha anche realizzato numerose at-tività di promozione del Fondo presso le istituzionidi Novi Sad e di altre aree della Serbia. Alma Monsha ricevuto offerte preliminari da due banche, per lagestione del Fondo di Credito, sulla base delle con-dizioni del deposito bancario e dei criteri di eroga-zione del credito proposti.

• Creazione di un database delle PMI. Nel mese di mag-gio 2003, Alma Mons ha avviato un’attività di mappa-tura della piccola e media impresa di Novi Sad. La pro-duzione del database è risultata necessaria, vista l’as-senza di informazioni adeguate su quest’aspetto digrande importanza per il lavoro dell’Agenzia e per losviluppo economico del territorio della South Backa.L’Agenzia ha assunto due ricercatori e li ha formati suaspetti legali delle PMI, tipologie di database, analisidella struttura delle Associazioni di Imprenditori edella Camera di Commercio di Novi Sad. L’Agenzia haanche firmato un accordo di collaborazione conl’Associazione di Imprenditori e la Camera diCommercio per realizzare la mappatura, in modo dadisporre di informazioni dirette. Nel mese di settem-bre 2003, è stato formulato il questionario da sotto-porre agli imprenditori e nel mese di ottobre è inizia-ta la fase di rilevamento dei dati, che dovrebbe con-cludersi nei primi mesi del 2004.

• Studio di fattibilità per la creazione di un itinerarioturistico culturale. Lo studio di fattibilità è stato pa-trocinato e appoggiato dalla Città di Norwich. Sipropone di produrre un Piano maestro per un itine-rario turistico che valorizzi le tradizioni storiche e ilpatrimonio artistico religioso-culturale della regio-ne della Fruska Gora. Alma Mons ha avviato loStudio di fattibilità nell’ottobre 2003, raccogliendodati e creando una rete di contatti con associazioni,istituti pubblici e privati. La conclusione dello Studioè prevista per il mese di febbraio 2004.

• Creazione di una rete di servizi territoriali. Nel corsodel 2003, Alma Mons ha realizzato attività sistemati-che e continue di coinvolgimento di esperti e socie-tà di consulenza, che operano nel territorio in setto-ri d'interesse dell'Agenzia e per lo sviluppo dellepiccole e medie imprese. Alma Mons si è anche av-valsa di due dei maggiori quotidiani della città diNovi Sad, per aumentare il numero di contatti utili acollaborazioni professionali. Il risultato di queste at-tività è la costituzione di un'ampia rete di 45 espertie strutture che operano nel territorio, in grado difornire servizi. Anche attraverso questa rete, AlmaMons inizia ad avere funzioni di riferimento e di co-ordinamento per le attività che riguardano lo svi-luppo economico del territorio.

• Rafforzamento dell'associazionismo imprenditoria-le. Uno degli aspetti problematici dello sviluppo del-le piccole imprese in Serbia, è legato alla scarsa rap-presentatività delle associazioni di imprenditori lo-cali. La scarsità generale di fondi disincentiva infattila costruzione di servizi alle imprese. Le associazioninon hanno grandi spazi operativi perché non dis-pongono di una solida base di soci paganti.Attraverso le quote associative, infatti, le associazio-ni potrebbero erogare i servizi necessari. Attraversodue progetti, Alma Mons sta tentando di dare solu-zione a questo circolo vizioso. Il primo progetto co-involge l’Agenzia, l’Associazione di imprenditori diVrbas e l’Amministrazione municipale di Vrbas, inqualità di co-finanziatore. Attraverso il progetto, unoperatore è stato formato per tre mesi dall’Agenziasulle problematiche relative al supporto imprendi-toriale. L’operatore è stato poi contrattatodall’Associazione di imprenditori, per lavorare per ladurata di un anno con la comunità imprenditorialedi Vrbas. Nel corso dell’anno, l’Associazione di im-prenditori, con l’appoggio dell’Agenzia e dell’opera-tore, progetterà e metterà in funzione i primi servizirichiesti dalle imprese locali, che in genere riguarda-no il supporto legale (principalmente in fase distart-up), e la contabilità interna dell’impresa. Il se-condo progetto, in corso, coinvolge l’Agenzia, l’asso-ciazione di imprenditori di Novi Sad, la Camera diCommercio di Novi Sad e la Città di Modena, attra-verso le competenze tecniche del CNA. Il progetto,già illustrato, prevede lo sviluppo del database delleimprese socie dell’Associazione di imprenditori.

Il Comune di Modena ha continuato a dare appoggioall’Agenzia Alma Mons. Nel corso del 2003 un espertodel Comune di Modena ha realizzato una missione didue mesi a Novi Sad, per completare il training dellostaff tecnico dell'Agenzia sulle modalità di gestione del

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Fondo di Garanzia. È stata anche predisposta la docu-mentazione legale inerente l’istituzione ed il funziona-mento del Fondo. Nel mese di ottobre, lo staff di "AlmaMons" e tre tecnici delle banche fondatricidell'Agenzia, hanno realizzato uno stage di formazionea Modena, per analizzare il meccanismo dei ConsorziFidi, modalità "sui generis" di fondo di garanzia, chepone un'attenzione particolare ai gruppi vulnerabili. Èstato approfondito l’aspetto legale, dal punto di vistadelle banche, per la concessione delle garanzie. Nelcorso della missione, grazie all'importanza che ilComune di Modena attribuisce al partenariato conl’Agenzia Alma Mons, sono state create le condizioniperché le banche italiane già coinvolte nel processo diformazione dei quadri dell'Agenzia, si impegnassero adare un apporto finanziario al Fondo di Garanzia diNovi Sad. Nel mese di dicembre, a Bologna, in un even-to organizzato per la firma di un protocollo d'intesa trail Ministero del Commercio Estero della Repubblica diSerbia e l’Assessorato alle Attività Produttive dellaRegione Emilia-Romagna, è stata presentata anche laproposta di contributo finanziario delle banche italia-ne al Fondo. Il modello del Fondo di Garanzia per laCittà di Novi Sad sarà oggetto di una pubblicazionenei primi mesi del 2004. Per avviare il Fondo diGaranzia, Alma Mons, dopo aver definito le categoriedi vulnerabilità, ha realizzato una mappatura dei grup-pi vulnerabili del proprio territorio, in collaborazionecon il Centro per i Lavori Sociali di Novi Sad.

Con l’appoggio tecnico e finanziario del Comune diModena, Alma Mons sta anche realizzando un inter-vento di sostegno all'associazionismo imprenditoriale.Nel maggio 2003, un tecnico di Democenter, strutturamodenese leader nei servizi all'impresa, ha realizzatouna missione a Novi Sad per progettare l’intervento. Èstata riscontrata la debolezza organizzativa dell'asso-ciazionismo. Anche la Camera di Commercio presentadifficoltà organizzative ad erogare anche i più sempli-ci servizi, quali un registro affidabile delle imprese.Solo nel mese di ottobre 2003 è stata varata infatti dalGoverno, la riforma che rende obbligatoria l’iscrizionedelle imprese alla Camera di Commercio. È stato dun-que progettato nel mese di novembre il database del-le piccole e medie imprese, con la collaborazione didue tecnici del CNA (Confederazione NazionaleArtigiani). Il progetto prevede di produrre una bancadati sulle piccole e medie imprese della città di NoviSad, e una banca dati sui soci dell’Associazione di im-prenditori. Il data base, che sarà realizzato in collabo-razione con la Camera di Commercio e il Comune diNovi Sad, costituisce uno strumento importante perpianificare le attività di supporto alle imprese e riorga-nizzare il tessuto associativo imprenditoriale.

R I S U L T A T I N E L L A C I T T ÀD I P A N C E V O

Situata a circa 20 Km da Belgrado, alla confluenza delfiume Tamis nel Danubio, Pancevo ha 120.000 abitan-ti. Come altri centri della Vojvodina, Pancevo è carat-terizzata da una notevole complessità etnico-lingui-stica. L’economia cittadina è basata sulla presenza delpiù grande polo petrolchimico della Serbia, situato inprossimità del centro urbano. Gli impianti dell’azien-da sono stati pesantemente danneggiati dai bombar-damenti NATO del 1999, che hanno provocato danniambientali di notevole rilevanza, riconosciuti da fontiinternazionali. Oggi la cittadina si trova ad affrontareuna complessa e consistente opera di risanamentoambientale, che richiederà tempi lunghi e un’atten-zione specifica alla salute dei cittadini. I servizi sanita-ri, a Pancevo, sono garantiti da un ospedale di secon-do livello e da una rete di servizi sociosanitari di base.Le strutture educative comprendono scuole primariee secondarie. Per i servizi specialistici e per l’istruzio-ne universitaria, data la prossimità geografica, i citta-dini di Pancevo utilizzano le strutture di Belgrado. Lasocietà civile cittadina, particolarmente ricca e attiva,sta contribuendo in modo significativo a mantenereun alto livello di attenzione sui rischi ambientali checolpiscono la città.

I risultati nella città di Pancevo, sono stati raggiunticon l’attiva collaborazione del Comune di Venezia,della Provincia di Ravenna e con il sostegno dellaRegione Emilia-Romagna.

Nel marzo 2001, in un incontro presieduto dalSindaco di Pancevo, con la partecipazione delComune di Venezia, dell’Azienda “multiutilities” AMAVe di numerose organizzazioni della società civile diPancevo, è stato concordato di realizzare un progettoper monitorare la qualità dell’aria della città.Successivamente, docenti dell’Università di Belgradohanno realizzato uno studio sulla situazione ambien-tale di Pancevo. Ad aprile 2001, una delegazione dellacittà di Pancevo, guidata dal Sindaco, ha svolto unamissione a Venezia, per sottoscrivere l’accordo qua-dro di cooperazione. Nel novembre 2001, anche unadelegazione della Provincia di Ravenna, guidatadall’Assessore all’ambiente, ha visitato Pancevo ed haespresso la volontà di contribuire al progetto.L’intervento prevede l’installazione di 3 stazioni dimonitoraggio, sufficienti per coprire l’intero territoriourbano, per analizzare le principali sostanze inqui-nanti presenti nell’aria della città, prodotte da im-pianti industriali e dal traffico automobilistico.

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Nel novembre 2002 il Programma Città-Città, con ilComune di Venezia e la Provincia di Ravenna, ha pro-ceduto all’installazione e messa in funzione di una pri-ma parte delle attrezzature. Con la Provincia diRavenna e l'Agenzia Regionale per la ProtezioneAmbientale dell'Emilia-Romagna, sono state program-mate anche specifiche attività formative rivolte al per-sonale tecnico degli impianti. Il sistema di monitorag-gio, collegato ad un terminale che renderà pubblici idati rilevati in tempo reale, è dotato di apparecchiatu-re funzionanti in permanenza (24 ore/giorno, 365giorni/anno), ed è in grado di produrre una documen-tazione scientificamente attendibile.

Nel novembre del 2003, in collaborazione con laProvincia di Ravenna, è stato realizzato un lavoro spe-cifico per rimodellare l'intervento, per adeguarlo allenormative europee in materia ambientale e per po-tenziare la formazione del personale. La Provincia diRavenna curerà la messa in opera del progetto nellaCittà di Pancevo, mentre la Regione Emilia Romagnaappoggerà il Ministero dell’Ambiente per le parti ri-guardanti le normative nazionali. La Provincia diRavenna ha curato anche la parte dell’intervento ri-guardante le attrezzature, riuscendo ad ottenere an-che un finanziamento del Governo italiano (legge 84MAP). Il nuovo accordo, ancora da formalizzare, preve-de che questi finanziamenti vadano a completare l'ac-quisto delle attrezzature necessarie per il rilevamentodegli inquinanti. I fondi precedentemente riservati al-l’acquisto delle attrezzature, potranno essere riorien-tati per le attività di formazione del personale tecnico,generando un impatto significativo a Pancevo, edeventualmente anche in altre città.

R I S U L T A T I N E L L A C I T T ÀD I S M E D E R E V O

La città di Smederevo è situata a circa 80 km. ad estdi Belgrado, lungo la riva destra del Danubio. La po-polazione è di 80.000 abitanti. Si stima che 16.500persone siano rifugiate o sfollate, in parte ospitate incentri collettivi.

Capitale dello Stato serbo nel XV secolo (restano le ve-stigia della fortezza, terminata nel 1430), fino agli anni’90, Smederevo è stato un importante centro indu-striale della Jugoslavia, soprattutto nei settori siderur-gico e metalmeccanico. In seguito all’isolamento in-ternazionale, che ha penalizzato l’industria pesante, legrandi imprese della città hanno progressivamente ri-dotto la produzione. Attualmente, le stesse aziendesono oggetto del processo di privatizzazione e quindisottoposte a notevoli interventi di ristrutturazione. I

servizi sanitari sono garantiti da un ospedale di secon-do livello e da strutture sociosanitarie territoriali, siaper la popolazione residente che per la popolazionerifugiata e sfollata. Le 20 scuole primarie e i 6 istitutisecondari, sono frequentati da circa 17.000 studenti.

Si ricorda che, nel dicembre del 2001, la Provincia diPisa aveva manifestato l’intenzione di aderire alProgramma Città–Città. Nel marzo 2002, una delegazio-ne della Provincia di Pisa, guidata dall'Assessore alla co-operazione internazionale, ha visitato la città diSmederevo e sottoscritto un accordo-quadro di coope-razione decentrata per migliorare le capacità di pianifi-cazione urbanistica dell'amministrazione cittadina. Nelmese di giugno 2002, è stata organizzata una missionedi urbanisti ed architetti di Smederevo presso laProvincia di Pisa, ed è stato definito un piano di lavoroper la produzione dei piani urbanistici di Smederevo. Inparticolare, la città necessita di un riordino urbanistico-edilizio del proprio centro storico, in cui sono situati be-ni di grande valore storico ed architettonico. Inoltre, perfronteggiare il processo di transizione economica, cheinveste i grandi impianti siderurgici, la città deve pianifi-care il riutilizzo di diverse aree industriali e diversificarele funzioni del porto fluviale sul Danubio, inizialmenteconcepito per il servizio quasi esclusivo alla produzionemetallurgica. Nel novembre 2002, un gruppo di urbani-sti ed architetti della Provincia di Pisa, ha realizzato unlavoro tecnico a Smederevo con i propri omologhi loca-li, per la produzione del Piano urbanistico.

Nel settembre 2002, inoltre, con la visita di una dele-gazione tecnica della Regione Veneto, sono state av-viate nuove collaborazioni. Una delegazione diSmederevo si è recata a Venezia, per sottoscrivere unaccordo-quadro di cooperazione decentrata nell'am-bito del Programma Città-Città, per realizzare inter-venti a sostegno dello sviluppo economico locale, inparticolare della piccola e media impresa. Nel dicem-bre 2002, è stato definito nei dettagli un primo inter-vento per mettere in opera un Centro per lo sviluppodelle piccole e medie imprese, con la collaborazionedell’Amministrazione cittadina e delle associazioni de-gli imprenditori locali.

Nel 2003, il progetto di Piano urbanistico realizzatocon l’appoggio di Pisa, è stato inserito in un più ampioe prestigioso intervento progettuale, su scala regiona-le, che coinvolge in particolare la Regione di Scutari, inAlbania. La Regione Toscana, in partenariato con leRegioni Marche e Piemonte, ha guidato l’iniziativa ecurato la formulazione di un progetto, presentato alGoverno italiano (legge 84 MAE).

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Il progetto prevede di rafforzare le capacità delleAmministrazioni locali nella pianificazione e governodel territorio, anche attraverso l’utilizzo di un’adegua-ta strumentazione tecnica. Il Progetto ha la durata di 2anni. Le Regioni italiane metteranno a disposizionedelle Amministrazioni locali balcaniche, propri stru-menti efficaci, come i Piani Territoriali diCoordinamento e i Piani Strutturali, che definisconogli indirizzi condivisi di carattere strategico e consen-tono di verificare la coerenza delle azioni di pianifica-zione urbanistica o settoriale. I Piani prevedono criterie indirizzi che facilitano la progettualità locale e lamessa a punto di sistemi efficaci di governance dell'a-rea metropolitana, elevando la qualità dell’offerta delterritorio ai cittadini in termini di qualità sociale e ser-vizi alle imprese e alle attività economiche.

La Provincia di Pisa, per contribuire al progetto regio-nale, ha concordato con il Gruppo di Lavoro diSmederevo una serie di iniziative propedeutiche, chesaranno realizzate nel corso del 2004, in accordo conla Regione Toscana.

Nei primi mesi del 2003, attraverso numerosi incontricon l’Amministrazione di Smederevo, il Progetto haavviato la ristrutturazione del locale Centro per le pic-cole e medie imprese, per trasformarlo in un’Agenziadi Sviluppo Economico Locale. Quest’obiettivo ambi-zioso ha stimolato l'interesse della Regione Veneto,che ha manifestato il suo interesse a partecipare all’i-niziativa. Sono state realizzate dunque le attività diconcertazione che precedono la costituzione diun'Agenzia. Il coinvolgimento di tutti gli attori socialied economici del territorio, ha fatto sì che il processodi costituzione dell’Agenzia avesse tempi molto rapi-di. La messa in opera dello staff tecnico, è prevista neiprimi mesi del 2004.