Esperienze di ascolto della città Storia e protagonisti · 2019. 11. 21. · di fare un confronto...

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Non nasce teatro laddove la vita è piena, dove si è soddisfatti. Il teatro nasce dove ci sono delle ferite, dove ci sono dei vuoti. È lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha da dire a lui (Jacques Copeau) Esperienze di ascolto della città Storia e protagonisti

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Non nasce teatro laddove la vita è piena, dove si è soddisfatti.Il teatro nasce dove ci sono delle ferite, dove ci sono dei vuoti.

È lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha da dire a lui

(Jacques Copeau)

Esperienze di ascolto della città Storia e protagonisti

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Indice

1. ExtraOrdinario: un percorso lungo tre anni 1.1. Nota introduttiva 1.2. Storia di un progetto

2. Effetto ExtraOrdinario: una valutazione dell'esperienza collettivo ExtraOrdinario di Brescia 2.1. Introduzione 2.2. Le attività promosse 2.3. Il pubblico 2.4. Le risorse umane impiegate 2.5. I luoghi coinvolti 2.6. Le reti 2.7. Patrocini e benefici economici 2.8. Aspetti qualitativi

3. ExtraOrdinario e i suoi protagonisti

4. Riflessioni finali

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1. ExtraOrdinario: un percorso lungo tre anni

Metamorfosi Festival

1.1 Nota introduttiva

ExtraOrdinario è un'esperienza nata a Brescia nel 2017 incoraggiata dalle Istituzioni locali, a partire dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Brescia in sinergia con l'Assessorato alla Cultura, con lo scopo di valorizzare l’impatto trasformativo, riabilitativo, pedagogico dell’attività di teatro e arti performative in contesti disagiati. L'obiettivo è strutturare una proposta organica di teatro sociale e di comunità accrescendo la progettualità presente e sostenendo l'iniziativa privata. Nello stesso tempo, ExtraOrdinario ha l'ambizione di sviluppare un tavolo di discussione permanente che renda la città un punto di riferimento nel dibattito nazionale intorno al teatro sociale. La tradizionale attenzione alle situazioni di marginalità e la presenza di una capillare offerta culturale in ambienti con fragilità rendono Brescia un terreno particolarmente fertile per accogliere e sviluppare la riflessione sulle prospettive del teatro sociale, sia nel suo approccio al disagio, sia nella ricerca artistica. ExtraOrdinario, con una visione innovativa, unica in Italia, diventa un tavolo di lavoro che raccoglie diverse esperienze intorno all’idea di teatro sociale valorizzandole collettivamente per promuovere la crescita complessiva della città.

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1.2 Storia di un progetto

ExtraOrdinario ha inizio con un percorso aggregativo ispirato in particolare da due iniziative bresciane sui temi del rapporto teatro-diversità:

• Metamorfosi Festival – Scena mentale in trasformazione attivo dal 2015, a cura di Teatro19, che pone in relazione azioni sul territorio con le principali esperienze nazionali avvalendosi della professionalità di Andrea Porcheddu, critico teatrale e giornalista, e Alessandro Garzella, autore e regista;

• Giornate FuoriNorma, rassegna di teatro sociale ideata da Beatrice Faedi, presidente di Sombody Teatro, insieme ad Antonio Audino, critico teatrale, che, a partire dall'Estate del 2016, creano un'importante occasione di incontro sui temi relativi al rapporto tra arte e diversità nei nuovi linguaggi dell'arte contemporanea.

Da questi due filoni scaturisce l’incontro seminariale a cura di Teatro19all'interno delle Giornate FuoriNorma 2016, che mette per la prima volta in relazione le diverse realtà territoriali che andranno a costituire il collettivo ExtraOrdinario. Nel Febbraio del 2017 ExtraOrdinario è una realtà che riunisce sei associazioni, (Briganti, Compagnia Lirya, Residenza Idra, Somebody Teatro, Teatro19 e Viandanze), alle quali se ne aggiungeranno nel breve tempo altre due (Lelastiko e Teatro Telaio), e che si struttura come un collettivo. Il termine, fortemente voluto nonostante il rischio di clichès culturali lontani dallo spirito del progetto, ben definisce la sua natura composita: l’unione di diverse anime che condividono le proprie esperienze in un percorso di scambio e di confronto. Il Centro Teatrale Bresciano - CTB, istituzione leader nell’ambito locale e riconosciuta a livello nazionale, assume il ruolo di ente capofila con il compito di portare avanti le strategie di organizzazione, comunicazione e diffusione. Il CTB sostiene la funzione di coordinamento e svolge un importante ruolo nella fase di strutturazione del collettivo, nella scelta del nome, nella costruzione della sua identità, nella messa a punto delle modalità di apertura a nuove realtà. Non solo. Mette a disposizione spazi e competenze artistiche e apre le porte del principale teatro della città alla rappresentazione di opere fino ad allora mai ospitate sulle scene convenzionali (si contano più di venti giornate dedicate agli eventi dei membri del collettivo, per spettacoli e laboratori, all’interno di ogni singola Stagione del CTB). Infine, con una particolare attenzione nei riguardi di un nuovo pubblico,

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opera una politica di riduzione dei costi dei biglietti riservati agli enti del collettivo. ExtraOrdinario nei mesi successivi segue tre modalità principali per presentarsi alla città: pubblica, nel Marzo del 2017, il primo Cartellone che riunisce in un unico calendario le progettualità in corso; crea appositi momenti di incontro, in particolare con gli operatori sociali del territorio, per incentivare nuove collaborazioni; partecipa ad eventi pubblici, nel Maggio del 2017 è sul palco de “Il bello dell'Italia”, manifestazione promossa dal Corriere della Sera. Il Cartellone sul piano interno agisce da fattore di coordinamento organizzativo e gestionale delle numerose iniziative in fase di realizzazione. Sul versante esterno è uno strumento efficace per mostrare la programmazione nella sua globalità e nello stesso tempo, nella sua varietà; punta a favorire l'intersezione di pubblici diversi, ad accrescerli e a coinvolgere nuovi partner auspicando un ampliamento della piattaforma; traccia un panorama completo delle numerose espressioni del teatro di comunità e dei vari contesti in cui è presente; offre la fotografia di una città vivace sotto il profilo culturale e fiduciosa nel valore inclusivo dell’arte capace di contribuire alla costruzione della comunità. La struttura del Cartellone rispecchia altresì con coerenza i presupposti che hanno fondato l’iniziativa: incrementare una progettualità già ricca e incentivare la riflessione sul significato del teatro sociale attraverso occasioni di approfondimento dei temi ad esso legati. Una di queste occasioni è l'appassionante seminario realizzato da Teatro19 e condotto da Andrea Porcheddu e Antonio Audino nell'ambito del Metamorfosi Festival, che si svolge nel Marzo del 2017. Il tema è la necessità di rinnovamento nella concezione del teatro di comunità in direzione di un Teatro Sociale d'Arte capace di rispecchiare più profondamente le diverse anime attive nel contesto attraverso il riconoscimento dell'aspetto puramente artistico di una produzione dagli esiti scenici di grande valore. Dalle suggestioni generate dal convegno germoglia l'idea di partecipare al Bando Cariplo “Cultura Sostenibile” che nel 2018 seleziona organizzazioni in grado di distinguersi per attività di qualità e mette a disposizione finanziamenti per consolidare la propria offerta o per rinnovarla. Il collettivo, alla ricerca di forme di sostenibilità, presenta alla Fondazione Cariplo il progetto Teatro Sociale d'Arte. Un network di teatro per le comunità urbane e sociali, una rete capace di offrire una proposta organica e coerente il cui obiettivo è passare da azioni sporadiche ad un vero e proprio ecosistema di Teatro Sociale d'Arte in cui dialoghino istituzioni, artisti e cittadini.

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Il progetto si basa su tre cardini:

• l'insediamento di una scuola permanente, intesa nel senso classico di dibattito aperto e vivo tra studiosi, ricercatori, docenti, accademici e professionisti, impegnati nel dare alla pratica del teatro sociale una definizione teorica riconosciuta e riconoscibile;

• un calendario interamente dedicato al Teatro Sociale d'Arte (TSA); • l'azione sinergica sul territorio di progetti tra loro correlati.

Il progetto vince il Bando Cariplo e riceve l'assegnazione di un contributo di € 150.000,00 che, insieme ai fondi derivanti dal coinvolgimento della Fondazione ASM, realtà filantropica tra le più radicate sul territorio bresciano, incrementano le risorse del Comune di Brescia grazie alle quali l'esperienza di ExtraOrdinario può proseguire nella direzione tracciata. Nel Marzo del 2018 viene pubblicato il secondo Cartellone di eventi secondo un approccio multidisciplinare e partecipativo, più ricco rispetto al primo, che non esaurisce però l'azione del collettivo divenuto più forte e coinvolgente. Dalle produzioni inserite nella Stagione del CTB, alla rassegna FuoriNormadivenuta un appuntamento atteso ogni anno a Novembre, al Metamorfosi Festival giunto nel 2019 alla quinta edizione, ai numerosi laboratori che nel cartellone mostrano il loro punto di approdo, diverse sono le iniziative che sotto il marchio di ExtraOrdinario hanno mostrato le sfaccettature del teatro di comunità: dal suo essere uno strumento efficace in contesti di fragilità, fino alla capacità di partecipare al rinnovamento dei linguaggi artistici contemporanei.

Bestia rara

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2. Effetto ExtraOrdinario: una valutazione dell'esperienza collettivo “ExtraOrdinaio” di Brescia (1)

Queste tue mani

2.1 Introduzione

Per provare a misurare il cambiamento generato da ExtraOrdinario sui soggetti aderenti al collettivo ed i loro stakeholder, sono stati raccolti alcuni dati che confrontano la situazione pre e post la nascita del collettivo. L’approfondimento è stato fatto dal Centro Studi Socialis di Brescia, che si occupa di misurazione di impatto e valutazione di progetti nel settore non profit. Il quesito di partenza si può riassumere nella domanda “Quali benefici ha apportato il lavorare insieme rispetto al proseguire per strade individuali e parallele?” Le realtà del collettivo sono state interrogate, tramite questionario, su una serie di possibili variabili di cambiamento. In particolare, è stato chiesto loro di fare un confronto tra la situazione al tempo zero, ovvero prima di ExtraOrdinario (T0) e la situazione al tempo 1, ovvero dopo la nascita di ExtraOrdinario (T1). T0 è stato fissato al 2016, mentre T1 al 2018.

(1) Documento pubblicato nel mese di Ottobre 2019 a cura del Centro Studi Socialis di Brescia.

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Le ipotesi di partenza formulate sui possibili benefici del collettivo si sono concentrate sui seguenti aspetti: più pubblico, l’appoggio delle Istituzioni e l’apertura da parte del CTB dei propri spazi al teatro sociale può aver dato visibilità al teatro sociale stesso generando un maggior coinvolgimento di pubblico; il pubblico potrebbe essere cresciuto anche grazie alla creazione di un cartellone di eventi comune che ha evitato sovrapposizioni e ha raccolto le varie iniziative in una cornice comune; più sostenibilità, la maggior visibilità e l’appoggio delle istituzioni possono aver dato risalto alla qualità dell’offerta artistica, fondamentale per acquisire autorevolezza, esercitare più efficaci azioni di fundraising e meritare finanziamenti pubblici e/o privati a sostegno delle attività di teatro sociale d’arte; più reti, la dinamica relazionale tra soggetti diversi, che è allo stesso tempo presupposto e fine del collettivo, può aver facilitato interazioni e collaborazioni, nonché rafforzato e ampliato reti, utili alla realizzazione delle attività, ma anche al coinvolgimento del territorio e di istituzioni; più identità, il confronto all’interno del collettivo - che prevede anche momenti di riflessione sul teatro (ad esempio all’interno delle Giornate FuoriNorma e del Festival Metamorfosi) - può aver rafforzato l’identità delle realtà che si occupano di teatro sociale, quest’ultimo di conseguenza rafforzato nel suo riconoscimento sociale. Tali aspetti sono espressi anche nelle dichiarazioni di intenti di ExtraOrdinario, che si descrive come un programma artistico e culturale pensato per:

• accrescere le progettualità in corso nel settore del teatro di comunità;

• portare alla luce, in ambito territoriale e nazionale, la straordinaria ricchezza che Brescia produce in ambito artistico e sociale;

• ampliare la visibilità della proposta nell’ottica di far conoscere e avvicinare nuove fasce di pubblico, con particolare attenzione ai giovani;

• ideare nuovi linguaggi.

Nei paragrafi successivi vedremo quali sono stati i cambiamenti con la maggior carica positiva innescati da e per il collettivo.

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2.2 Le attività

Le otto organizzazioni che compongono il collettivo ExtraOrdinario nel 2016 hanno promosso 17 attività di teatro sociale. Tutte queste attività si sono riversate in ExtraOrdinario e si sono arricchite di ulteriori 5 iniziative. L’offerta all’interno di ExtraOrdinario si è quindi ampliata fino ad includere 22 attività di teatro sociale nell’anno 2018.

Tabella 1 -Le attività promosse 2016-2018

Organizzazioni di Extraordinario Attività 2016 Attività 2018

Compagnia Lyria 1 1

Lelastiko 1 1

Briganti 2 2

Residenza Idra 1 1

Somebody Teatro 6 7

Teatro 19 2 3

Teatro Telaio 3 6

Viandanze 1 1

Totale complessivo 17 22

Le iniziative trattano diverse tematiche e incontrano diversi target, come mostrano i riquadri seguenti:

Temi Adolescenti Ascolto e stare in gruppo Carcere Comunità e musica Disabilità Disagio adolescenziale Disagio adulto Diversità Diversità e amore Diversità e arte Diversità e identità Diversità e spiritualità Genitori/figli Giovani Identità Immigrazione Intergenerazionalità Invecchiamento L'altro Periferie urbane Salute mentale

Target Minori Minori in tutela Minori con BES Adolescenti (tra cui: studenti delle scuole secondarie di II grado) Giovani fino ai 21 anni Genitori e figli di famiglie affidatarie Disabili (sensoriali e cognitivi) Adulti con disagio grave (senza fissa dimora, disagio psichico, tossicodipendenti) Detenuti e loro figlio e/o famigliari Immigrati, richiedenti asilo, stranieri in generale Anziani (tra cui: Giovani anziani, Over75 e grandi anziani) Cittadinanza/comunità in generale

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2.3 Il Pubblico

È stato esplicitamente chiesto al collettivo di quantificare gli spettatori che hanno partecipato alle iniziative pubbliche nel periodo pre (2016) e post nascita di ExtraOrdinario (2018), suddividendolo nelle seguenti categorie:

• beneficiari (es. coloro che direttamente hanno partecipato ai laboratori – destinatari diretti delle azioni);

• fruitori (ad es. chi è seduto in sala – destinatari indiretti).

I risultati sono riportati nella tabella seguente.

Tabella 2 -Il pubblico diviso in beneficiari e fruitori

Organizzazioni di Extraordinario 2016 2018

Beneficiari Fruitori Beneficiari Fruitori

Compagnia Lyria 69 810 37 320

Lelastiko 75 n.d.(2) 60 405

Briganti 180(3) 12 150

Residenza Idra 50 280 15 160

Somebody Teatro 194 2340 274 4.189

Teatro 19 250 1.400 300 2.000

Teatro Telaio 40 14.000 200 16.000

Viandanze 195 250 190 300

Totale complessivo per tipologia 873 19.080 1.088 23.524

Totale complessivo per anno 20.133 24.612

Variazione 2016-2018 +22%

In generale, si registra un incremento di pubblico del 22% tra pre e post ExtrarOdinario. Ci si è chiesti se la creazione del collettivo abbia influito su un maggior coinvolgimento di pubblico degli eventi entrati a far parte della rete. La posizione degli appartenenti al collettivo è articolata sull’argomento. I dati mostrano alcune situazioni di decremento ed altre di forte incremento. La differenza di pubblico, soprattutto laddove vi è una diminuzione, è dovuta ad alcune scelte specifiche rispetto alla diffusione degli spettacoli o al prodotto finale dell’attività di teatro sociale. Ad esempio, ci sono casi in cui nel 2016 l’evento si è concretizzato in uno spettacolo messo in scena in luoghi diversi, tutti aperti alla cittadinanza, mentre nel 2018 il prodotto finale,

(2) L’associazione riporta che non è possibile quantificare il numero di persone che hanno visto il video promozionale del progetto sui social, o in incontri di presentazione a nuovi partner. (3) Viene riportato il dato complessivo poiché l’associazione specifica che nel teatro sociale non sempre è possibile distinguere nettamente fra destinatari diretti e indiretti, giacché il teatro sociale prevede l’assunzione al contempo, da parte dei soggetti coinvolti, del triplice ruolo di attore, autore e spettatore. Pertanto, tale dato viene sommato al totale complessivo per anno e non al totale per tipologia.

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un VideoArt, è stato presentato in luoghi solo in parte aperti alla cittadinanza(4). Laddove il pubblico è cresciuto, l’esito è stato attribuito sicuramente ad una volontà da sempre presente di ampliare la platea, ma si ritiene di aver toccato una fascia di pubblico più ampia anche grazie ad azioni di comunicazione che il collettivo ha realizzato per presentare la realtà alla cittadinanza: conferenze stampa, pagine sui social (pagina Facebook di ExtraOrdinario), stampa locale, manifesti specifici e flyer, crowdfunding, stampa di settore, contatti diretti con cooperative sociali di settore affine, promozione televisiva, ecc. Grazie a queste azioni si ritiene che più persone abbiano potuto conoscere o venire in contatto, in maniera più o meno approfondita, con il teatro sociale d’arte. Si evidenzia anche come sia avvenuta in certi casi una diversificazione del pubblico. Il sostegno economico ricevuto come collettivo e le reti create con altre realtà che operano in ambito sociale hanno permesso di offrire azioni mirate e diversificate per pubblici di fasce diverse. C’è chi ha sottolineato, infine, come la presenza in ExtraOrdinario di realtà che agiscono in ambiti diversi, abbia permesso una contaminazione tra pubblici differenti.

(4) Si tratta in particolare di un progetto fuori e dentro il carcere di Verziano. Il carcere, a differenza del 2016, nel 2018 non è stato aperto al pubblico per la diffusione del video, ma solo alla popolazione carceraria.

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2.4 Le risorse umane

È stato chiesto, alle organizzazioni di ExtraOrdinario, di quantificare il numero di persone (complessivo per ciascun anno) che hanno contribuito a realizzare gli eventi in quanto:

• attori/artisti professionisti (coloro che sono parte attiva della compagnia teatrale);

• attori/artisti professionisti esterni (non direttamente facenti parte in maniera continuativa della compagnia teatrale);

• Staff retribuito (ad es. macchinisti, scenografi, tecnici luci etc.);

• volontari (persone che hanno supportato la buona realizzazione dell’evento).

La tabella seguente riassume i dati:

Tabella 3 -Le risorse umane impiegate per tipologia 2016-2018

Organizzazioni di Extraordinario

Professionisti interni

Professionisti esterni

Staff retribuito

Volontari

2016 2018 2016 2018 2016 2018 2016 2018

Compagnia Lyria 2 2 4 4 2 4 31 18

Lelastiko 2 3 1 2 5 8 10 20

Briganti 5 5 6 6 0 1 20 15

Residenza Idra 3 1 0 0 2 1 0 0

Somebody Teatro 5 8 12 20 4 18 18 30

Teatro 19 4 9 27 30 6 10 80 100

Teatro Telaio 3 6 2 2 2 4 10 20

Viandanze 3 3 3 5 4 7 5 10

Totale complessivo 27 37 55 69 25 53 174 213

Variazione 2016-2018 +37% +25% +112% +22%

I risultati mostrano come, in generale, siano aumentate tutte le figure che concorrono alla realizzazione degli eventi a diverso livello. L’incremento maggiore si è avuto nello staff retribuito, che è cresciuto del 112%, vale a dire che le organizzazioni di ExtraOrdinario sono riuscite ad impiegare 28 risorse umane pagate in più rispetto al 2016.

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Se mettiamo a confronto il pre e post ExtraOrdinario per quanto riguarda la composizione delle risorse umane impiegate nella realizzazione degli eventi, si nota come si assottigli leggermente la fetta dei volontari (che pur negli anni sono incrementati) a favore della fetta dello staff retribuito. Questo dato può essere letto come una maggiore stabilità economica da parte delle realtà di ExtraOrdinario (si rimanda al paragrafo specifico per una lettura in tal senso) le quali hanno scelto di investire risorse economiche in risorse umane.

Figura 1- Le risorse pre ExtraOrdinario 2016

Figura 2- Le risorse con ExtraOrdinario 2018

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2.5 I luoghi coinvolti

Le organizzazioni di ExtraOrdinario, tra il 2016 e il 2018 hanno differenziato i luoghi dove hanno realizzato le iniziative. In particolare (Tabella 4), nel 2018 alcune iniziative hanno coinvolto anche luoghi periferici e sono aumentate le iniziative che si sono spinte anche in provincia.

Tabella 4 -I luoghi coinvolti nelle iniziative

Inoltre, più nello specifico (Tabella 5), gli eventi di ExtraOrdinario hanno coinvolto maggiormente luoghi aperti, come parchi, vie/piazze e chiusi come palazzi, chiese e luoghi sacri, teatri, musei/gallerie

Tabella 5 -I luoghi coinvolti nelle iniziative, specifica, 2016-2018

Tipologia di luoghi 2016 2018 Var.

Attività commerciali - Bar/Locali 1 1 =

Altri esercizi commerciali 0 0 =

Luoghi aperti – Parchi 1 2 ↑

Luoghi aperti – Vie/Piazze 1 2 ↑

Luoghi storici/palazzi – Palazzi 2 4 ↑

Luoghi storici/palazzi – Chiese/Luoghi sacri, 2 1

Altri Luoghi storici 0 2 ↑

Luoghi della cultura classici – Teatri 6 7 ↑

Luoghi della cultura classici – Musei/Gallerie 0 1 ↑

Aree fieristiche 0 0 =

Luoghi non convenzionali – Scuole/conservatori 0 0 =

Luoghi non convenzionali – Servizi sociali/di cura/ del disagio sociale 4 4 =

Luoghi non convenzionali – Fabbriche 0 0 =

Luoghi non convenzionali – Centri sociali/Associazioni 2 2 =

Luoghi non convenzionali – case private 1 1 =

Luoghi non convenzionali – altro 1 2 ↑

Tipologia di luoghi 2016 2018 Var.

Luoghi aperti del centro storico 2 4 ↑

Luoghi aperti della periferia 0 1 ↑

Luoghi chiusi 6 6 =

Luoghi della provincia 1 3 ↑

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2.6 Le reti

Veniamo ora ad uno tra gli aspetti su cui si ritiene che il collettivo abbia avuto gli effetti più positivi: la creazione di reti e legami sul territorio. Il tema della rete è tra quelli maggiormente riportati dalle realtà del collettivo che sottolineano come l’adesione a ExtraOrdinario abbia:

• significato l’adesione ad una rete territoriale di realtà artistiche del territorio;

• veicolato contatti e relazioni con istituzioni quali il Comune di Brescia, Fondazione ASM, CTB;

• intensificato collaborazioni con realtà presenti all’interno del collettivo e accresciuto la reciproca conoscenza dei progetti;

• reso possibile una maggiore collaborazione con le realtà locali che lavorano in direzioni simili, consentendo una migliore coordinazione delle azioni sul territorio;

• permesso maggiori scambi e confronti tra le realtà del collettivo e la conseguente possibilità di crescita del livello di riflessione e della coordinazione delle azioni territoriali, nonché l’approfondimento di nuove metodologie e nuovi processi grazie ad una sensibilizzazione dello staff interno e grazie al confronto con le altre realtà.

Sono state analizzate le iniziative rendicontate dalle organizzazioni del collettivo evidenziando i rapporti tra le varie realtà del territorio. L’analisi restituisce un quadro assai ricco in termini di relazioni attivate (Tabella 6):

Tabella 6- I soggetti coinvolti nelle iniziative per forma giuridica 2016-2018

Forma giuridica dei soggetti coinvolti 2016 2018

Associazioni 17 26

Cooperative sociali 13 18

Ente ecclesiastico 5 3

Ente morale 2 0

Ente privato 8 8

Ente pubblico (Comune) 1 3

Ente pubblico (non comunale) 5 6

Fondazioni 6 6

Persone fisiche/professionisti 7 7

Progetti cittadini 2 2

Gestione multipla 0 2

Ente Estero 0 1

Totale 66 82

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Le organizzazioni di ExtraOrdinario nel 2018 sono state in grado di stabilire contatti con almeno 82 realtà operanti sul territorio per la realizzazione delle iniziative nell’ambito del collettivo, 16 in più rispetto a quelle rendicontate nel 2016 in cui erano 66. I soggetti coinvolti sono in prevalenza associazioni e cooperative sociali. Tra quelli coinvolti nel 2018, 35 avevano già collaborato nel 2016, mentre 44 sono realtà nuove. Le collaborazioni possono essere state di diverso tipo:

• Collaborazione generica/supporto organizzativo

• Supporto logistico/Location

• Contributo economico

• Sostegno/Patrocinio

• Comunicazione e diffusione

• Adesione/partecipazione ai laboratori

• Altro/fornitori generici

Collaborazione artistica e supporto logistico o per location sono il tipo di relazione che prevale sia nel 2016 che nel 2018. Tra il 2016 e il 2018 crescono significativamente le collaborazioni di tipo economico, ovvero le relazioni instaurate con soggetti che hanno supportato economicamente i progetti. Crescono inoltre le collaborazioni per azioni di comunicazione e diffusione, quelle di sostegno e patrocinio e le collaborazioni organizzative.

Figura 3- Le collaborazioni instaurate 2016-2018

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2.7 Patrocini e benefici economici

Tra i benefici maggiormente legati alla nascita di ExtraOrdinario c’è una maggiore sostenibilità economica. Tutti i soggetti del collettivo sono concordi nell’affermare che l’adesione ad ExraOrdinario abbia dato maggior peso, visibilità e credibilità alle realtà aderenti e che questo si sia riflesso anche in una maggiore capacità di partecipare in maniera vincente a bandi di finanziamento e in una maggiore forza nella raccolta fondi in generale. Innanzitutto, vi è un aumento dei patrocini non onerosi: dal 2016 al 2018 crescono da 9 a 13 e si aggiungono nuovi interlocutori. Ma crescono anche i patrocini onerosi (+1), con il supporto di comuni anche diversi dal Comune di Brescia. Ciò che è interessante sottolineare è come crescano di fatto le entrate (Tabella 7), che aumentano di quasi il 50% tra 2016 e 2018.

Tabella 7 - Le entrate per e dalle iniziative 2016-2018

Entrate da 2016 2018 Var.

Enti pubblici 35.900,00 € 50.000,00 € 28%

Privati non profit 39.500,00 € 88.700,00 € 55%

Privati profit 1.000,00 € - € 0%

Biglietti 2.054,00 € 10.182,90 € 80%

Vendite di spazi € € 0%

Vendita alimenti e bevande € € 0%

Attori fruitori 3.000,00 € 11.000,00 € 73%

Totale 81.454,00 € 159.882,90 € 49%

Si può notare come crescano significativamente tutte le tipologie di entrate, in particolare quelle da:

• enti pubblici: + 28%, 14.000€ in più

• privati non profit (tra cui fondazioni): + 55%, quasi 50.000€ in più

• vendita di biglietti: +80%, circa 8.000€ in più

• attori fruitori: + 73%, 8.000€ in più.

In totale le organizzazioni di ExtraOrdinario, tra il 2016 e il 2018, hanno incrementato le proprie entrate di quasi 80.000€. Se guardiamo quanto pesano le singole voci sul totale delle entrate, si nota (Tabella 8) come il peso del contributo dei privati non profit sia cresciuto, così come quello delle entrate da biglietti. Prova di una maggiore capacità di vincere bandi di finanziamento e della maggior visibilità ottenuta. La diminuzione in percentuale del peso delle entrate da enti pubblici è dovuta anche ad una maggiore capacità di fundraising e quindi anche ad una

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maggiore indipendenza delle organizzazioni da fondi pubblici, come esse stesse dichiarano.

Tabella 8 -Il peso di ciascuna voce sul totale delle entrate 2016-2018

Entrate da 2016 2018

Enti pubblici 44% 31%

Privati non profit 48% 55%

Privati profit 1% 0%

Biglietti 3% 6%

Vendite di spazi 0% 0%

Vendita di alimenti e bevande 0% 0%

Attori fruitori 4% 7%

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2.8 Aspetti qualitativi

Se guardiamo, infine, cosa il collettivo abbia apportato a livello di valore qualitativo alle organizzazioni aderenti, possiamo aggiungere ulteriori elementi positivi: c’è chi dichiara che il collettivo abbia prodotto una maggiore consapevolezza del valore sociale del lavoro teatrale; altri sottolineano come abbia portato una maggiore sensibilizzazione e diffusione di conoscenze riguardo al teatro sociale e di comunità ed ai suoi elementi di metodo. Le occasioni di confronto e di scambio sulle metodologie e le pratiche di lavoro fra le realtà del collettivo sono tra le opportunità maggiormente apprezzate e ritenute più efficaci e interessanti per la crescita delle singole organizzazioni. Aderire al collettivo ha permesso inoltre di sviluppare una maggiore competenza nei termini di tematiche culturali e sociali, che a sua volta ha portato all’ideazione di nuove linee progettuali. Riportiamo di seguito le definizioni che le realtà del collettivo hanno dato di ExtraOrdinario, rispondendo allo stimolo “ExtraOrdinario per me è…”:

• un confronto con enti artistici e istituzionali, un’occasione per la diffusione di un sapere accademico e concreto relativo al teatro sociale, un importante sostegno economico;

• possibile opportunità di aggregazione di diverse espressioni artistiche per la valorizzazione e la rilevanza del messaggio culturale destinato ai cittadini;

• il confronto con realtà attive nel teatro sociale d’arte, innesca altre modalità operative e collaborazioni. Agevola relazioni virtuose con le Istituzioni;

• un tavolo politico sulle questioni inerenti all’arte performativa dal vivo sui temi sociali;

• ExtraOrdinaro un progetto (im)possibile. Un’utopia pensare che otto realtà artistiche che da anni, spesso decenni, lavorano per costruirsi un’identità ben riconoscibile e visibile, possano lavorare con intenti comuni al cento per cento. Dunque, una sfida. Una sfida che riguarda la città, prima di tutto, e che la città dovrebbe sentire come sua. Una sfida che richiede la presenza di un supervisore alto, che “usi” questa (im)possibilità lungimirante e la faccia diventare un messaggio reale: il tentativo concreto di un gruppo di intonarsi a qualcosa di comune, la realizzazione di un punto d’ascolto e di creatività per tutti i cittadini, ma con un pensiero per chi è più fragile, l’apertura di uno spazio per chi è alla ricerca di un luogo dove sentirsi davvero dentro il mondo;

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• laboratorio di innovazione del pensiero sulla valenza sociale dell'arte e ricerca comune dei sostegni economici necessari all'attuazione;

• un teatro di persone, con le persone, per le persone. Un modo per prendersi cura della società;

• la condivisione che il Teatro Sociale d’Arte contiene in sé un doppio valore: essere utile, necessario e funzionale al percorso artistico ed espressivo della realtà teatrale ed essere funzionale, necessario e utile al percorso individuale e collettivo degli utenti.

Riassumendo i temi ricorrenti per parole chiave:

un gruppo fatto di: confronto con enti artistici e istituzionali, opportunità di aggregazione di diverse espressioni artistiche, confronto con realtà attive nel teatro sociale d’arte, collaborazioni, relazioni virtuose con le Istituzioni, tavolo politico, punto d’ascolto, qualcosa di comune, condivisione, un’identità;rivolto a: destinato ai cittadini, riguarda la città, per tutti i cittadini, ma con un pensiero per chi è più fragile, Teatro di persone, con le persone, per le persone;teso a: diffusione di un sapere accademico e concreto relativo al teatro sociale, messaggio culturale, questioni inerenti all’arte performativa dal vivo sui temi sociali, creatività, innovazione, valenza sociale dell'arte, prendersi cura della società, essere utile, necessario e funzionale al percorso artistico ed espressivo della realtà teatrale ed essere funzionale, necessario e utile al percorso individuale e collettivo degli utenti.

Sulla base delle dichiarazioni espresse dai protagonisti del collettivo e dall’analisi dei dati raccolti, si può delineare un quadro finale in cui emergono aspetti, sia interni che esterni alle realtà aderenti, che l’esperienza di ExtraOrdinario ha decisamente potenziato. In particolare, si evidenziano:

più attività, le organizzazioni hanno ampliato l’offerta di attività, laboratori ed eventi di teatro sociale d’arte proposti alla cittadinanza. Le attività sono passate da 17 a 22 nel triennio 2016-2018; diversificazione del pubblico, la valutazione non ha intenzionalmente analizzato l’impatto sulla comunità poiché un’analisi di questo tipo avrebbe comportato tempi molto lunghi di raccolta dati sugli utenti. È stato però rilevato un dato interessante rispetto al pubblico che, in generale, è aumentato nel triennio di quasi 5.000 unità. Ciò che viene attribuito all’effetto ExtraOrdinario è il fatto che si sia riusciti ad ampliare la platea e a raggiungere un pubblico maggiormente diversificato. Le reti create tra realtà impegnate in ambiti diversi hanno permesso di ampliare l’offerta e di

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rivolgersi e fare incontrare diverse fasce di beneficiari e fruitori (diverse disabilità, diverse fragilità); più luoghi coinvolti, pubblico diverso è stato coinvolto anche grazie ad una diversificazione dei luoghi in cui le rappresentazioni o gli eventi si sono svolti. Rispetto al 2016 ci sono stati eventi che hanno interessato più luoghi aperti, come vie e piazze del centro, ma non solo, le attività di ExtraOrdinario si sono spinte anche in luoghi aperti più periferici, collocando le performance in contesti più decentrati e insoliti; più reti e collaborazioni, le realtà del collettivo hanno potuto incentivare le collaborazioni sia interne che esterne. Nei tre anni le reti si sono arricchite di circa 16 attori diversi. La collaborazione interna ha favorito scambio, anche di competenze e ha rafforzato i rapporti con gli operatori sociali che si occupano a vario titolo del disagio (cooperative, associazioni, enti impegnati direttamente nel sociale); rapporti con le istituzioni, molto significativo è il dato sull’incremento della collaborazione con le istituzioni che hanno riconosciuto il valore del lavoro svolto dalle organizzazioni di ExtraOrdinario, anche attraverso patrocini onerosi; maggiore sostenibilità economica, le realtà di ExtraOrdinario, più unite, più consapevoli rispetto al proprio valore e alla propria identità, sono state in grado anche di meritare maggiori contributi economici, hanno accresciuto la propria capacità di fundraising e hanno incrementato le entrate da vendita di biglietti, segno del maggiore riconoscimento del teatro sociale d’arte da parte della cittadinanza; più risorse umane pagate, forse anche grazie alla maggiore sostenibilità economica, si evidenzia come uno dei cambiamenti maggiori avvenuti nel triennio sia stato l’aumento significativo di tutte le figure che concorrono alla realizzazione degli eventi ed in particolare un aumento del 112% dello staff retribuito (circa 28 persone in più rispetto al 2016). Ciò può essere letto come una minor dipendenza dalla componente volontaria nella realizzazione degli eventi e una maggiore stabilità economica da parte delle realtà di ExtraOrdinario, le quali possono aver scelto di investire in risorse umane; più consapevolezza e identità, ultimo aspetto, ma non per importanza, l’adesione ad ExtraOrdinario ha significato per le organizzazioni del teatro sociale d’arte mettersi in gioco e mettere in discussione le proprie individualità per un fine comune. Le organizzazioni hanno arricchito la propria identità di una dimensione collettiva, riconoscendosi in un gruppo di attori con cui confrontarsi su un oggetto comune, il teatro sociale, scambiando pratiche e riflessioni, collaborando per offrire alla comunità, in particolare a quella più fragile, un’opportunità di comunicare e fare esperienza della diversità. Una sfida non scontata.

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3. I PROTAGONISTI DI EXTRAORDINARIO

Verziano 2019

Otto sono, per ora, le associazioni che formano il collettivo che resta aperto ad accogliere nuovi soggetti purché attivi nel teatro sociale da almeno due anni. Sei sono quelle fondatrici.

Briganti: l'Associazione Culturale Briganti è composta da un gruppo di ricercatori e operatori specializzati nella realizzazione di interventi di teatro nel sociale, nella formazione alla pratiche performative e nella ricerca nell'ambito della sezione di teatro di comunità del CUT (Centro Teatrale Universitario) dell'Università Cattolica di Brescia. Legami in spazi aperti nato nel 2009 dalla collaborazione tra la Casa di Reclusione di Verziano e l’Università Cattolica, è un progetto che si articola in 3 azioni: il laboratorio di teatro sociale a Verziano, cui partecipano persone detenute con i loro figli e i loro famigliari, studenti universitari e minori in situazione di rischio sociale; la festa teatrale di comunità aperta al territorio; la rete libera e solidale di cittadini e enti del terzo settore coinvolti nelle diverse fasi.

Compagnia Lyria: viene fondata nel 1995 con lo scopo di promuovere la cultura e la diffusione dell'arte contemporanea soprattutto nell'ambito della danza.

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All’interno di ExtraOrdinario, Compagnia Lyria propone il Progetto Verziano, svolto in collaborazione con Ministero di Giustizia. Un laboratorio esperienziale per l’introduzione alla pratica artistica rivolto ai detenuti del carcere di Verziano, oltre che a giovani e adulti del territorio bresciano, per costruire relazioni tra “dentro” e “fuori” il carcere. Ogni anno, il laboratorio si conclude con un evento artistico offerto alla città.

Lelastiko: Lelastiko è un'Associazione culturale e una compagnia di danza nata con l'intento di promuovere e diffondere la danza e le arti sceniche performative rivolgendosi ad un pubblico eterogeneo. Ha al proprio attivo diverse produzioni proposte in festival e rassegne. Realizza progetti culturali connessi con la città ed il territorio bresciano. Collabora con compagnie, enti ed artisti, italiani e stranieri. All’interno di ExtraOrdinario ha realizzato il progetto “Queste tue mani”: un laboratorio di teatro, danza e narrazione i cui protagonisti, persone che hanno molto vissuto (over 75), si sono confrontati sul tema del “Tempo Presente” nel senso che esso ha per gli ultrasettantacinquenni coinvolti. Punto d'approdo del laboratorio sono lo spettacolo teatrale, rappresentato al Teatro Santa Chiara e il video documentario che raccoglie le sessioni di interviste ai partecipanti.

Residenza Idra: è una residenza multidisciplinare con due precise aree di interesse: la formazione e l’organizzazione di eventi secondo un unico progetto artistico. Residenza Idra nasce dalla naturale trasformazione della compagnia Teatro Inverso, fondata nel 1998. La sua attività negli anni è cresciuta sensibilmente. Il progetto che Residenza Idra ha inserito in ExtraOrdinario è Intimate Bridges, vincitore dell’Avviso pubblico MigrArti 2015 indetto dal MIBAC, e vincitore nel 2019 del bando Support for European cooperation projects 2019 - EACEA-34-2018. Intimate Bridges è un laboratorio teatrale rivolto agli adolescenti di tutte le etnie con lo scopo di costruire, attraverso l’arte, una relazione tra le generazioni di giovani immigrati e la popolazione autoctona.

Somebody Teatro: “Somebody Teatro delle Diversità” è un progetto di teatro integrato aperto a tutti con il quale Beatrice Faedi, presidente e coordinatrice artistica, prosegue il lavoro iniziato nel 2003 con il Teatro delle Misticanze nell'ambito di un teatro inclusivo, che si nutre e cresce grazie alle relazioni coltivate negli anni. SomebodyTeatro è attivo dal 2016 con progetti di educazione e di integrazione pensati per bambini e ragazzi e collabora con diverse realtà del territorio oltre che con realtà istituzionali. Oltre alla rassegna Le giornate Fuorinorma, diversi sono stati gli spettacoli

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presentati all'interno della cornice di ExtraOrdinario, esiti di numerosi e partecipati laboratori. Tra tutti Caffè des Anges e Bestia rara.

Teatro19: fondato nel 2004 Teatro19 si occupa di produzione, organizzazione e formazione teatrale con particolare attenzione alle nuove generazioni, al disagio, ai luoghi periferici della città. Nell'ambito di ExtraOrdinario presenta “Metamorfosi Festival-scena mentale in trasformazione!”, nato nel 2015 in partenariato con l'Azienda Socio Sanitaria Territoriale Spedali Civili di Brescia e Animali Celesti Teatro d'ARte Civile e parte di Recovery.net, progetto nato per elaborare strategie locali per la salute mentale nel territorio della Lombardia Orientale. Metamorfosi si occupa attraverso l'arte della salute mentale della città. È un festival di teatro ed arti performative che pone al proprio centro una riflessione sui disturbi della società che incidono sulla salute psico-fisica.

Teatro Telaio: il Teatro Telaio è stato fondato l'8 dicembre del 1979, con la messa in scena del Piccolo Principe, sotto la guida di Angelo Pennacchio, l'attuale presidente. Dal 1991, opera soprattutto nell'ambito del teatro ragazzi, attraverso la produzione di spettacoli e l'organizzazione di rassegne dedicate a famiglie, bambini e scuole. Nel corso del tempo ha spesso lavorato in ambito di teatro sociale, soprattutto con progetti indirizzati a portatori di disabilità fisiche (utenti di reparti pediatrici, non udenti...). Dal 2017, il progetto “Oltre l’inverno”, offre un percorso di produzione teatrale nell’ambito dell’handicap grave e gravissimo, coinvolge, come attori, utenti ed educatori, coordinati da un regista coadiuvato da musicoterapeuti, musicisti e attori.All’interno di ExtraOrdinario, Teatro Telaio è presente con il progetto “Ti prendo per mano: uno studio per includere gli spettatori con bisogni speciali”volto ad individuare buone pratiche e linee guida per agevolare la partecipazione agli spettacoli da parte di bambini con difficoltà in ambito cognitivo e sensoriale o relazionale

Viandanze: L'Associazione nasce nel 2001 su iniziativa di quattro giovani fondatori con l'obiettivo di produrre cultura nello specifico del teatro con incursioni e relazioni nel mondo della musica e della danza. Nell'ambito di ExtraOrdinario propone Inventari Superiori, il festival di teatro studentesco realizzato in collaborazione con il Comune di Brescia, il Centro Teatrale Bresciano, la Fondazione Comunità Bresciana, il Liceo Calini. Il Festival raccoglie e presenta alla comunità di riferimento tutte le performances prodotte dagli studenti/attori nei laboratori di Teatro della provincia di Brescia e coinvolge attivamente ogni anno più di 500 ragazzi/attori tra i 14 ed i 18 anni. Nell’edizione 2019 è nata la collaborazione

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con Antonio Viganò, direttore artistico della compagnia T.RAUM di Bolzano.

Centro Teatrale Bresciano - CTB: Il Centro Teatrale Bresciano è nato nel 1974 per iniziativa del Comune e della Provincia di Brescia, cui si è affiancata nel 1991 la Regione Lombardia. Il CTB ha proseguito la tradizione della Compagnia della Loggetta, un gruppo teatrale che fin dai suoi esordi (1960) ha giocato un ruolo di rilievo nel rinnovamento della scena italiana, grazie soprattutto alle regie di Mina Mezzadri. Nel 1977 è stato riconosciuto come Teatro Stabile di prosa a gestione pubblica, mentre, dal 2015, è qualificato dal Mibact come uno dei 19 Teatri di interesse culturale italiani.Il CTB oggi oltre ad essere un centro di produzione teatrale di rilievo nazionale, grazie all'intensa attività di programmazione di rassegne non solo nelle proprie sedi, il Teatro Sociale e il Teatro Mina Mezzadri Santa Chiara, si pone come il principale centro di diffusione della cultura teatrale e dello spettacolo dal vivo della provincia bresciana.

Inventari Superiori

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4. RIFLESSIONI FINALI

Intimate Bridges

ExtraOrdinario è un'esperienza che ha fatto della relazione la cifra distintiva del proprio lavoro. La prima determinante relazione è stata quella nata tra le istituzioni e il mondo delle associazioni impegnate nel teatro sociale. Il Comune di Brescia, nella convinzione che fosse necessario un nuovo approccio al disagio e alla marginalità, e cogliendo le potenzialità nate dall'evoluzione del teatro sociale, ha voluto fortemente valorizzare l'offerta privata esistente con il proprio appoggio e costruire una partecipata proposta da inserire nelle azioni di rigenerazione urbana in corso nei quartieri più deboli. Ha di fatto realizzato un modello di sinergia tra pubblico e privato alla ricerca della sussidiarietà finalizzata alla pubblica utilità. La seconda tipologia di relazione è quella sollecitata tra gli operatori del teatro sociale che hanno potuto comprendere la sensibilità sottesa alle attività di ciascuno, accrescere le proprie competenze e trarre ispirazione dal nuovo sistema di rapporti.

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Non ultima è stata la relazione con la città: tanto con chi è stato destinatario diretto delle azioni promosse, quanto con chi ha semplicemente potuto godere delle proposte. L’interazione tra le istituzioni ha sancito un importante riconoscimento culturale al teatro sociale in tutte le sue formulazioni: sia nella capacità che gli è propria di interpretare l’arte come strumento di insegnamento, di cura, di inclusione, sia in quella di alimentare una produzione artistica di indubbio valore, lasciandosi ispirare dalle fragilità umane e attribuendo nuovo significato alle diversità. Il CTB con il suo ruolo di guida è stato fondamentale nella crescita del collettivo. Si è posto all'ascolto della città, cogliendone le necessità, ma anche le possibilità. Ha valorizzato un patrimonio di esperienze e di idee che ha messo a disposizione di tutti e dalle quali ha tratto linfa per sé nel proprio percorso di evoluzione e di crescita. L'impegno profuso fino ad oggi ha prodotto due Cartelloni di attività, ha perseguito la sostenibilità economica vincendo un importante bando e coinvolgendo nuovi attori con ulteriori risorse (si pensi alla partecipazione della Fondazione ASM), ha incrementato gli interventi culturali in diversi ambiti, ha avvicinato nuovo pubblico e ha valorizzato il lato puramente artistico delle produzione teatrali a tema sociale favorendo la rappresentazione in luoghi solitamente non frequentati dal teatro di comunità. Gli eventi inseriti in Cartellone, insieme alle proposte collaterali, hanno dato vita a una creazione polifonica: ai momenti di spettacolo di elevato valore estetico hanno fatto da contrappunto momenti di approfondimento e di studio con seminari che hanno reso la città partecipe del fermento nato intorno al teatro sociale negli ultimi anni con la presenza delle più autorevoli voci sull'argomento, da Alessandro Garzella ad Antonio Audino, da Antonio Viganò a Pippo del Bono. Il prossimo obiettivo sarà la creazione di un evento frutto del lavoro congiunto di tutte le associazioni che compongono il collettivo. ExtraOrdinario, cresciuto nello scambio di esperienze e di collaborazioni, è maturo per un progetto che porti il suo marchio e la propria visione originale del Teatro Sociale d'Arte costruita in questi anni di lavoro.

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Oltre l’inverno

Queste tue mani

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Stampato nel mese di Ottobre 2019