Claudio Pescatore:la situazione internazionale
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Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011
Gestione dei Rifiuti Radioattivi
La Prospettiva Internazionale
Claudio Pescatore, PhD Gestione dei rifiuti e decommissioning
Agenzia Nucleare dell’OCSE Parigi
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 2
Piano della presentazione
Parte I: L’ OCSE e la sua Agenzia dell’Energia Nucleare
(NEA)
Parte II: Origine, tipologie, e classificazione dei rifiuti
radioattivi condizionati
Parte III: Vie di gestione: stoccaggio e smaltimento
Parte IV: Aspetti societali
Parte V: Conclusioni
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PART I
L’OCSE e la NEA
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 4
OECD (34) and NEA (30) Member Governments• Australia• Austria• Belgium• Canada• Chile• Czech Republic• Denmark• Finland• France• Germany• Greece• Hungary
• Iceland• Ireland• Italy• Japan• Korea• Luxembourg• Mexico• Netherlands• New Zealand• Norway• Poland• Portugal
• Slovak Republic• Spain• Sweden• Switzerland• Turkey • United Kingdom• United States• Estonia• Israel
Not member of NEA
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• L’OCSE partecipa al G20, con speciale attenzione alle soluzioni da mettere in atto per affrontare e risolvere la crisi economica attuale.
dal 65% 80% del PIL
OECD34 OECD40
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La parte nucleare nella produzione di elettricità dei Paesi OCSE (2008)
NEA Share: 83.9% of Nuclear in the World
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OECD Strategic Objectives
Promote sustainable economic growth, financial stability and structural adjustment
Improve human capital and social cohesion, and promote a sustainable environment
Contribute to shaping globalisation through the expansion of trade and investment
Enhance public and private sector governance
Contribute to the development of non-member economies
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PART II
Origine, tipologie e classificazione dei rifiuti radioattivi condizionati in
previsione dello stoccaggio e smaltimento
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“Ciclo a valle” e gestione, esempio svizzero
L/ILW – SL: circa il 90% del volume totale
SF/HLW e ILW-LL: circa il 95% della radioattività totale
Classificazione e esempi di origine dei rifiuti condizionati in vista dello smaltimento
Centre de Morvilliers(waste from dismantling operations)
Short-lived waste Long-lived waste
Rifiuti sia industriali sia nucleari
Non sono veri “rifiuti radioattivi”Rifiuti del decommissioning, ma anche da altre attività nucleari.
High level / SF
Intermediate level
Low level
Very low level
Richiedono schermatura e dissipazione del calore prodotto, ancora di più se combustibile MoX.
Non richiedono schermatura. Rifiuti di esercizio di impianti
nucleari, ma anche di altre attività.
Richiedono schermatura.Per lo più da impianti nucleari,
ma anche altre attività. Per lo più da impianti
nucleari
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Percentuali per volume e (radio)attività (Francia, 2007)Volume totale : 1.151.000 m3
Centre de Morvilliers(waste from dismantling operations)
Short-lived waste Long-lived waste
Volume : 20.1 %Activity : 0,000 003 %
High level – No SF
Intermediate level
Low level
Very low level
Volume : 7,2% (9.1%)
Activity : <0,009%
Volume : 3,6% (4.6%)
Activity : 4,98%
Volume : 0,2% (0.25%)
Activity : 94,98%
Volume : 68,8 % (86.1%)
Activity : < 0,03%
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Il combustible nucleare
Non v’è rischio radiologico prima dell’utilizzo nel reattore
Pastiglia di diossido di uranio (uranio arricchito)
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Canisters for Spent Fuel
Full size sample of a disposal container on display at the VLJ repository Olkiluoto.
Full-scale prototype deposition machine at the Äspö Hard Rock
Laboratory.
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Residuo vetrificato(nel contenitore)
Colata di vetro
Residui vetrificati (HLW)
96 % della radioattività è racchiusa nei rifiuti vetrificati
4% della radioattività da luogo a rifiuti ILW/LL
Vulcanico Artificiale
Low Level Waste (short lived)
Nirex standard 500 litre stainless steel drum containing cemented waste.
LILW (Andra)
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Low-level long-lived waste (dati Francia 2007)
Piles (dismantling): 81%
~ 70,000 m3 graphite-waste packages for disposal
− Claddings and cores (operation): 8%
− Various waste from experimental reactors: 1%
~48.000 m3 of radium-bearing waste packages for disposal
Industrial residues in drums (RRA) or in (bulk) from Rhodia
Industrial residues in drums from Cézus
Cleanup earth from polluted sites
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Very Low Level Waste
VLLW (ANDRA) VLLW at El Cabril (Spain)
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Recovery of artefacts owned by the public
Use of radium to feed animals
Lightning Conductors
Radium fountains
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Risanamento di vecchi siti industiali e non An historical legacy from the discovery of radioactivity A flexible and realistic approach suited to the level of pollution
and to the land use A commission launched to define priorities
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ALTRI MATERIALI NON CONTABILIZZATI
• Rifiuti con sostanze radioattive concentrate durante processi industriali:
– Residui NORM (polveri di combustione delle centrali fossili,…)
– Residui minerari, non solo di uranio
• Residui « storici » già smaltiti in vari modi
• Uranio impoverito (rapporto di 7 a 1 con l’uranio arricchito dei reattori del tipo più diffuso)
• Stocks di Plutonio se lo si considerasse, un giorno, un rifiuto
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IMPORTANTE AVERE UN INVENTARIO NAZIONALE DEI RIFIUTI ACCUMULATI E A VENIRE
• Tipologie di rifiuti molte varie
• Origini molto diverse
• E imprtante avere un inventario da verificare e aggiornare periodicamente.
• L’esperienza mostra che è uno strumento prezioso sia per le politiche di gestione sia per la fiducia del pubblico:– dov’è che cosa?
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IMPORTANTE AVERE UN INVENTARIO DEI PASSIVI NUCLEARI e UN PIANO d’AZIONE NAZIONALE
• Piano d’azione basato sull’inventario non solo dei rifiuti ma anche delle installazioni nucleari esistenti e dei piani di gestione.
– dova va che cosa? – chi fa che cosa?– chi è responsabile di che cosa?
• Analisi dei passivi potenziali basati anche sull’inventario delle reponsabilità che i governi hanno accumulato negli anni
– Si sa quali fondi costituire e come gestirli?
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LA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI …
•… NON È COSTANTE DA UN PAESE
ALL’ALTRO
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Percentage by volume and activity (France) by 2050Total volume : 3.328.000 m3 (VLLW : 1.768.000 m3)
Centre de Morvilliers(waste from dismantling operations)
Short-lived waste Long-lived waste
Volume : 46,8% Activity : 0,000 006 %
High level – No SF
Intermediate level
Low level
Very low level
Volume : 4,95 %Activity : 0,005%
(9.3%)
Volume : 1,96 % Activity : 2,3%
(3.7%)
Volume : 0,24 % Activity : 97,65%
(0.44%)
Volume : 46 %Activity : < 0,017%
(86.5%)
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Percentage by volume (Germany) by 2080Total volume : 304.000 m3
Centre de Morvilliers(waste from dismantling operations)
Short-lived waste Long-lived waste
Clearance
High level and SF
Intermediate level
Low level
8 %
92 %
Very low level
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Sweden: Percentage by volume (over lifetime of nuclear park) Total volume : 404.250 m3 (VLLW: 244.250 m3)
Centre de Morvilliers(waste from dismantling operations)
Short-lived waste Long-lived waste
SF – No High level
Intermediate level
Low level
Very low level
5,8% (9.6%)
52,4% (86.7%) 2,2% (3.6%)
39,6%
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PART III
VIE DI GESTIONE
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Prima dello smaltimento: Stoccaggio Interimario
• Su sito di produzione o in centri regionali o nazionali
• Per motivi di decadimento, raffreddamento, di attesa di sviluppi ulteriori, o strategici
• Per durate più o meno lunghe
• A secco, in condizioni umide
• In superficie o sottoterra 30
31
< Piscinas de enfriamiento para combustible usado en todas las centrales (E)
Piscinas de almacenamiento para ensamblajes de combustible usado (La Hague, F) >
< AT en seco de ensamblajes de combustible usado <(USA) (Canadá)>
Esempi di stoccaggi interimari
32
HABOG: Un ATC para residuos y combustible usado (NL). Diseñado para resistir:● Inundaciones hasta 10 m sobre el nivel del mar● Terremotos● Colisiones de aviones (F16)● Ondas de presión causadas por explosiones (0.3 bar)● Ráfagas de 450 km/h
Doble barrera entre los residuos y el medioambiente >
Ensayos de caída de los contenedores >
Esempi di stoccaggi interimari
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Almacenes Temporales de La Hague (F):● Para residuos vitrificados y sólidos de otros tipos● Actual diseño para 100 años● 40 años de residuos del parque francés en 7000 m2 =
(aparentemente, 1 terreno de fútbol)● Se estudia la extensión del concepto hasta 300 años
Examples of Interim Storage Facilities
34
Stoccaggio interimario concettuale sotterraneo e di lunga durata (Francia)
Examples of Interim Storage Facilities
Dopo lo stoccaggio interimario: Smaltimento
Centre de Morvilliers(waste from dismantling operations)
Short-lived waste Long-lived waste
Depositi superficiali. Non dei veri rifiuti radioattivi. Non tutte le nazioni hanno questa categoria. Siti in Francia, Spagna, Svezia, ..
High level + SF
Intermediate level
Low level
Very low level
Siti a varie profondità proposti o operanti: USA, Francia,
Giappone, Svizzera, Germania, Svezia,..
Siti a alte profondità; smaltimento con gli HLW-SF (Francia, Svizzera..);
smaltimento soli (Svezia,..); smaltimento con LLW (Germania)
Siti ad elevata profondità. Progammi avanzati in Svezia, Finlandia, Francia;
programmi avviati e a vari stadi in molti altri Paesi
Siti in superficie proposti o operanti: Belgio, Francia, USA, UK, R. Ceca, Norvegia, Giappone,
Spagna, Ungheria,..
Siti a varie profondità proposti o operanti: Canada,
Germania, Svizzera, Svezia, Finlandia
35
Smaltimento in Francia: 4 +1 depositi nazionali
Centre de Morvilliers(waste from dismantling operations)
Short-lived waste Long-lived waste
In via di definizione, ma in profondità
Smaltimento in superficie; non un impianto nucelare(Centre de Morvilliers)
High level – No SF
Intermediate level
Low level
Very low level
Smaltimento previsto a 500 m;Area identificata e studiata; la costruzione verra richiesta nel
2015 ; operatività possibile nel 2025
Smaltimento in superficie
(Centre Aube + Centre MANCHE)
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Smaltimento in Germania: 2 + 1 Depositi nazionali
Centre de Morvilliers(waste from dismantling operations)
Short-lived waste Long-lived waste
Clearance
High level + SF
Intermediate level
Low level
NO Very low level
Deep disposal (Konrad, miniera a 1000 metri, Morsleben)
Deep disposal (Gorleben ?)
37
Smaltimento in Svezia: 3 depositi nazionali
Centre de Morvilliers(waste from dismantling operations)
Short-lived waste Long-lived waste
In discariche municipali (dopo “svincolo”)Smaltimento su sito delle centrali
Spent Fuel - No HLW
Intermediate level
Low level
Very low level
Smaltimento a circa 80 m (SFR, Forsmark)
In via di definizione(ma a grande profondità)
Smaltimento a 500 metri; domanda di autorizzazione in marzo 2011. (SFK, Forsmark)
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The Centre de la Manche Disposal Facility
A facility under post-closure monitoring in the Manche District
Shut down in 1994 after reaching its maximum capacity, the Centre de la Manche Disposal Facility accommodated about 527,000 m3 of low-level and intermediate-level waste over a period of 25 years.
During several centuries, the facility and its environment will be monitored on a permanent basis.
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 40
The Centre de l’Aube for LILW
Operated since 19921 million m3 capacityPlanned for 60 years operationImpact: 0.003 µSv/year
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 41
VLLW Waste: the Morvilliers Disposal Facility
Commissioned in 2003630,000 m3 capacityPlanned for 30 years operationChallenge: recycling to save space
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 42
Deep Geological Repository Project
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 43
Research, Construction and Operation of the Underground Laboratory in Meuse/Haute-Marne (Bure) (Phase 2)
Bure 2009
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 44
Experiments in Bure Underground Laboratory
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 45
Prospettiva Internazionale
• Molti Paesi hanno vie operative di smaltimento dei rifiuti LLW-SL. Questi constituiscono circa il 90 % del volume totale dei « veri » rifiuti radioattivi. Non ci sono difficoltà tecniche, ma solo soluzioni tecniche diverse.
• Le vie operative di smaltimento dei rifiuti LILW-LL sono solo parzialmente sviluppate. L’eccezione più importante è il deposito geologico WIPP negli USA a -600 metri; e il deposito Konrad in Germania, che è autorizzato ma che l’industria aspetta a utilizzare.
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 46
Prospettiva Internazionale
• Molti Paesi studiano lo smaltimento profondo dei rifiuti HLW/SF sul loro territorio. Questi racchiudono circa il 95% della radioattività dell’inventario nazionale in volumi
molto ridotti.• Tre Paesi sono vicini alla meta: Svezia, Finlandia,
Francia dopo decine di anni di studi tecnici.• Siti già selezionati• Metodi già avanzati• Preparazione anche in laboratori sotterranei [Aspö
(Svezia), Bure (Francia), Hades (Belgium), Grimsel (Switzerland), Onkalo (Finlandia),..] che accompagneranno gli sviluppi futuri.
• C’è intenzione di lasciare continuare la R&D
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 47
Prospettiva Internazionale
• In tutti i Paesi ogni sviluppo è legato alla partecipazione e al sostegno del pubblico locale, regionale, nazionale
• Senza dei processi di decisioni e di
sviluppo trasparenti, partecipativi, e CONTINUI non vi è futuro.
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 48
PART IV
ASPETTI SOCIETALI
Due concetti/parole: trasparenza e partecipazione
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 49
Esempi
• In Francia il Piano nazionale di gestione dei rifiuti è co-formulato da un gruppo di lavoro pluralista che include le associazioni. E’ rivisitato ogni tre anni e valutato dal Parlamento (OPECST). L’ultima volta a gennaio 2011
• “Les deux députés considèrent que ce dispositif contribue utilement à un dialogue constructif entre I'administration, l'industrie et les associations…une indication des enjeux financiers et la mise en place d 'une formation à destination des représentants d'association prêts à prendre la relève des discussions techniques.” [si desidera un participazione consapevole]
• Dibattito nazionale; presa in conto della Convenzione di Aarhus
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 50
Esempi
• In Francia un comitato di sindaci che segue l’operazione del centro dell’Aube e quello di La Manche (CLI) e informa il pubblico.
• Hanno fondi per menare le proprie ricerche e assumere i propri consulenti
• Lo stesso (e ancor di più) vale per il sito potenziale di smaltimento della regione di Bure (CLIS)
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 51
Esempi
• L’8 marzo Anne Lauvergeon, Direttrice Generale di Areva, viene intervistata da BFM (“La radio de l’économie) :
“La trasparenza è fondamentale. 10 anni fa, quando ho assunto il mio ruolo, Cogema era un bunker. Abbiamo dovuto dinamitarlo”.
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 52
ESEMPI
Dal mandato alla audit internazionale che la Svezia sta or ora dando alla NEA (SSM – regolatore; SKB - Industria)
• “… Based on the statements from SSM and the Environmental Court, the Government will make its decision, after consulting the concerned municipalities (Östhammar and Oskarshamn). Both municipalities have veto right in the permissibility assessment.”
• “…SSM will also coordinate a national consultation on SKB’s license application, in which society (universities, county boards, the two concerned municipalities, non-governmental organizations and others) are invited to comment on the applications. This is not required by law, but SSM considers it to be an appropriate way to broaden the societal influence and to elicit new insights and viewpoints for the review.”
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 53
PARTE V
CONCLUSIONI
Forum Nucleare Italiano – Roma – 10 marzo 2011 54
CONCLUSIONI
• I Paesi dell’OCSE stanno dando grande attenzione al problema dei rifiuti radioattivi (e nucleari, in particolare).
• Per i rifiuti più voluminosi (circa il 90% del volume totale) vi sono vie pratiche di smaltimento.
• Per i rifiuti che confinano la maggior parte della radioattività (circa il 95%) ci sono soluzioni interimarie sicure, e lo smaltimento geologico “è alle porte”.
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CONCLUSIONI
• A livello internazionale esite una comprensione condivisa delle sfide tecniche con cui confrontarsi. In particolare, c’è un dialogo importante tra tecnici. I mezzi di ricerca sono disponibili, e le conoscenze accumulate notevoli. Non si avverte che i problemi siano particolarmente difficili o addirittura irrisolvibili.
• C’è anche una presa di coscienza, sempre più estesa e radicata, che la gestione dei rifiuti radioattivi è una sfida di democrazia. Occorre un sistema di decisioni che sia trasparente e partecipativo e che, pur non perdendo il passo, dia tempo al dialogo e al mutuo apprendimento.