Progetto Filo dArgento Fase qualitativa Giugno 2006 Report preparato per conto di: Maggio 2007.

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Progetto Filo Progetto Filo d’Argento” d’Argento” Fase qualitativa Fase qualitativa Giugno 2006 Giugno 2006 Report preparato per conto di: Maggio 2007

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““Progetto Filo d’Argento”Progetto Filo d’Argento”

Fase qualitativaFase qualitativa

Giugno 2006Giugno 2006

Report preparato per conto di:

Maggio 2007

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2 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Premessa

Auser è un’associazione nazionale di volontariato e di promozione sociale tesa a valorizzare gli anziani e a far crescere il loro ruolo attivo nella società.

In particolare, Auser è attiva principalmente in cinque settori:

Volontariato d’aiuto alla persona con la telefonia sociale del Filo d’Argento

Volontariato rivolto alla Comunità

Promozione sociale

Educazione degli adulti

Solidarietà Internazionale

Auser nel 2005, in partenariato con altri enti e consorzi si è aggiudicato il Bando triennale di telefonia sociale promosso dalla Regione Lombardia, Assessorato alla Famiglia e Solidarietà Sociale.

Dopo due anni di attività, Auser vuole verificare l’immagine del proprio operato, in particolare di quello realizzato attraverso la propria telefonia sociale.

Per questo la Società Cliente ha chiesto a Doxa di mettere a punto un percorso di ricerca per ottenere informazioni su valutazioni e atteggiamenti rispetto al servizio “Filo d’Argento- Pronto Servizio Anziani”, di opinion leader.

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3 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Le esigenze conoscitive del Cliente

In sintesi le esigenze della Società Cliente possono essere così riassunte: 

Esplorare la gestione dei servizi di assistenza all’anziano

Verificare l’immagine di Auser e di Filo d’Argento e la loro utilità nella risoluzione dei problemi dell’utenza

Individuare prefigurazioni e sviluppi (carenze, aspettative aree di miglioramento e implementazione)

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4 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Target e metodologia di ricerca

Gli attori della rilevazione sono stati:

Opinion leader, residenti in Lombardia con cui sono stati realizzati

colloqui individuali della durata di circa 1 ora. Si tratta di colloqui condotti da ricercatori esperti, secondo la tradizionale tecnica non direttiva, che permette di stabilire una relazione privilegiata tra intervistatore

e intervistato.

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5 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Target e metodologia di ricerca

Nello specifico, abbiamo intervistato:

Opinion leader “locali” (sindaco, assessori ai Servizi Sociali, dirigente di comunità psichiatrica), nei quali abbiamo rilevato

Un forte legame con il territorio locale

Un atteggiamento nei confronti dell’assistenza sociale connotato emotivamente

Una conoscenza del servizio maturata spesso dal contatto personali

Opinion leader “istituzionali” (consiglieri regionali e dirigenti sociali di Asl provinciali) con

Uno sguardo più generale sui problemi, a livello provinciale/regionale

Un’attenzione al tema del coordinamento e dei rapporti tra enti e

Una conoscenza meno diretta del servizio

Opinion leader “accademici” (docenti universitari) con

Uno guardo più generale sul tema, a livello regionale /nazionale

Un’attenzione ai temi di scenario

Una conoscenza meno specifica di Filo d’Argento

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6 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

I RISULTATI

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7 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Elementi di scenario

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8 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

I servizi di assistenza sociale – in generale

Nei servizi di assistenza sociale sembrano attualmente agire due macro-tendenze

Un sempre maggior coinvolgimento del/nel Volontariato (marc. per target locali e istituzionali), soprattutto verso anziani e disabili

“c’è abbondanza, risposte adeguate al bisogno … quello che occorre è mettere in rete queste attività”

“buone risposte di Comuni per bambini e anziani”

“la ASL è passata da azienda che erogava servizi a azienda che ha il compito di programmare e comprare per conto dei cittadini i migliori servizi possibili e poi controllare che tutto sia coerente con la qualità del servizio prestato dal privato … questo ha elevato gli standard degli operatori privati”

Una sempre maggiore continuità e complementarietà tra servizi/enti pubblici e privati

“si cerca di collaborare, di operare in modo da offrire un buon servizio”

“se si riesce a coordinarsi, l’utente ne ha vantaggio” “ci si deve organizzare in modo tale da sostenersi e completarsi”

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9 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

I servizi di assistenza sociale – in generale

Una carenza delle risorse pubbliche“Non ha la rilevanza che dovrebbe avere … non stanziano fondi” “Ci sono pochissimi soldi e i Comuni non sanno più cosa fare, non hanno più denaro pubblico per finanziare i servizi e quindi cercano di rivalersi sul cittadino” “anche i Comuni hanno la necessità di avere supporti economici più forti di quanto non sia attualmente”

Un periodo storico di cambiamenti sociali e demografici Mutamenti continui nelle problematiche sociali (immigrazione, invecchiamento della

popolazione, etc.) “questi tempi non sono certo facili: nella società attuale ci sono grandi fragilità, grandi problemi, di immigrazione, di integrazione, di un diverso modo di lavorare … è in atto un grande cambiamento dei bisogni legati al discorso dell’immigrazione, delle convivenze, dell’invecchiamento che pongono problemi nuovi e che vanno affrontati anche con strumenti nuovi”

Disomogeneità sul territorio nazionale e anche tra Comuni limitrofi, Maggiori deleghe alle Regioni e ai Comuni (legge 328/2000, Piani di Zona tra Comuni:

trasferimento delle competenze da Comuni a Uffici di Piano sovracomunali) “in Italia c’è disomogeneità...il Centro Nord è più forte per tradizione, con esperienze di eccellenza legate a specifici territori come l’Emilia, la Lombardia o il Trentino … e un Sud con territori dove l’assistenza sociale è quasi assente”

Rimangono tuttavia presenti aree problematiche che sembrano rallentare/ ostacolare il processo di evoluzione dei servizi di assistenza sociale

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10 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

I servizi di assistenza sociale – in generale

Attualmente la gestione dei servizi di assistenza socialeè affidata sia all’ente pubblico locale e ai suoi dipendenti comunali che ad

enti privati convenzionati, in particolare

Nel Pubblico: Asl Ospedali medici Asa Piani di zona Enti Locali Centri diurni RSA Comunità alloggio ................

Nel Privato: Cooperative/

Fondazioni/ Associazioni

Centri Sociali

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11 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

I servizi di assistenza sociale – in generale

Nel dettaglio, i players nel “pubblico”

ASL, Ospedali, medici di base per assistenza sanitaria con un ruolo più rivolto alla “vigilanza” e al “controllo” del servizio (RSA, comunità

diurna handicap) “ci sono spesso occasioni di confronto e di scambio di opinione finalizzati al miglioramento della qualità…io ASL che sono il committente verifico se tu fai quello che ti ho detto di fare e se ci sono delle correzioni da fare si fanno…ho l’abitudine di incontrare tutti i soggetti accreditati … abbiamo un monitoraggio puntuale dei servizi erogati”

ASA, attraverso i Piani di Zona (associazioni di comuni) per assistenza domiciliare professionale (servizi sociali, anziani, trasporti) “devono censire i bisogni, dare priorità e progettare risposte ai problemi con le risorse disponibili” “si stanno organizzando a gestire in proprio servizi prima delegati alle Asl… fanno programmazione socio-assistenziale”

Gli enti locali che rivendicano soprattutto un ruolo di “regia” “è sempre il Comune che mantiene la rete

di relazioni tra azienda, cooperative e associazioni e che coordina tutto quanto…” Centri diurni per assistenza residenziale diurna, gestita da privati con vigilanza da

parte del pubblico RSA, comunità alloggio, case protette per assistenza residenziale continuativa

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12 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

I servizi di assistenza sociale – in generale

I players nel “privato”

Associazioni, cooperative e fondazioni Con un ruolo più di supporto i servizi di supporto ‘leggero’/scambio (servizi di

ascolto, compagnia, trasporto, di vicinanza/prossimità, di supporto alla solitudine) Non sostituiscono i servizi del pubblico, ma svolgono un’azione complementare con

il Pubblico attraverso convenzioni specifiche; Gli interventi dei volontari si attuano sia al domicilio, sia all’interno delle strutture

feste, corsi, animazione Centri Sociali

Con un ruolo più aggregante, di compagnia aggregazione spontanea (centri sociali per anziani autosufficienti)

sono servizi autogestiti da associazioni/comitati di cittadini, totalmente autonomi I Comuni non intervengono in modo diretto in questi contesti; cercano solo di

sostenerli, ad es. concedendo in utilizzo gratuito propri spazi .

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13 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

I servizi di assistenza sociale – in generale

In questo contesto, il volontariato si connota in due diverse accezioni

enfatizza la maggiore motivazione nelle attività del terzo settore, che

diventa un insostituibile complemento alla dimensione pubblica per la

dimensione emotiva e umana che apporta

prende le distanze da un generico“buonismo” mettendo l’accento sui

temi negativi del volontariato (disorganizzazione, poca professionalità in primis)

“le attività sociali funzionano meglio se ci sono giovani che vi si dedicano con la massima disponibilità … Ci vogliono

persone con sentimento”“a parte la regolamentazione dello Stato, poi

l’applicazione sta nei sentimenti delle persone..

“Chi ha la responsabilità di istituire i servizi sottovaluta molto gli aspetti riflessivi e di

cultura, di osservazione dei modi differenti in cui si potrebbero fare le cose .....uno quando è costretto a farlo tendenzialmente sceglie la

maniera più banale...”“Ci vorrà professionalizzazione del volontariato… un

no profit strutturato”

La visione “spontaneista”(marc opinion leader locali)

La visione “scettica”(marc opinion leader accademici)

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14 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Trasversalmente vengono evidenziate delle barriere che ostacolano lo sviluppo del volontariato

I servizi di assistenza sociale – in generale

La difficile integrazione tra enti diversi che si occupano degli stessi temi“Ognuno lavora nel suo orticello…Non si conoscono tra associazione e associazione” “Tutte

queste associazioni dovrebbero creare degli interscambi” “27 associazioni di volontariato… Bisogna convogliarli in una direzione unica”

La mancanza di risorse adeguate ad uno sviluppo del settore (marc. per gli accademici) “Non possono andare avanti con i sussidi dei Comuni”

La mancanza di regole chiare per il coinvolgimento del terzo settore, non utilizzato in tutte le sue potenzialità :

“vengono convocate riunioni durante gli orari di lavoro così tutto il volontariato non va, oppure la sera così non ci va nessun operatore pubblico…manca una precisa regolamentazione “ “il terzo settore riesce a dare meno di quello che potrebbe perché è considerato come un settore che eroga servizi e prestazioni … non viene considerato né nelle sue capacità informative, in quanto rappresentanza di cittadini e quindi consapevole dei bisogni, né nelle capacità programmatorie …”

La diffusione di iniziative prive di una utilità/ un consenso di massa (marc. per gli accademici) “non bisogna perdersi in iniziative prive di un prolungamento nel tempo e di un’utilità sociale perché si rischia di perdere fondi inutilmente … la Regione farà una selezione dei progetti sulla senilità e svilupperà finanziariamente solo i progetti puntuali e numerosi; non può finanziare iniziative di piccoli comitati perché è una dispersione di energie”

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15 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

I servizi di assistenza sociale per l’anziano

In riferimento ai servizi di assistenza sociale per l’anziano emerge

Un’offerta piuttosto articolata (marc. per target locali e istituzionali) in termini di: Servizi: assistenza domiciliare integrata, riabilitazione, riabilitazione residenziale, RSA

“Abbiamo un po’ di tutto: l’ospedale, l’RSA, il 118, la Protezione civile …” “Sugli anziani si investe molto” “Come RSA non c’è una situazione malvagia … offerta ampia, nessun problema di capienza” “C’è disomogeneità ma l’offerta è ampia”

Iniziative “c’è il bisogno, la volontà di sentirsi utili, la solitudine degli anziani va sconfitta, è forte il desiderio di stare con altri per rendersi utili, ma anche per piacere personale..è il bisogno di fare

qualcosa” “pranzi … cene … tombolate” “l’utenza è anche disturbata da tutta questa attenzione!” Una funzione di completamento/ integrazione svolta dal privato (profit e no profit) nei

confronti del pubblico Una diminuzione delle risorse dedicate (marc. target accademico)

poche risorse pubbliche e problemi di finanziamento del privato sociale “i servizi alternativi all’istituzionalizzazione degli anziani ci sono, ma si rivolgono a pochi e a macchia di leopardo … non ci sono per tutti quelli che potrebbero averne esigenza, perché non c’è una dotazione sufficiente …” “non c’è un sistema di protezione diffuso e capillare che eviti l’istituzionalizzazione … le risorse messe a disposizione sono soprattutto usate per le istituzionalizzazioni”

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16 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

I servizi di assistenza sociale per l’anziano

Anche in questo ambito emerge la presenza di numerosi playerssia a livello pubblico che privato

A livello pubblico: Assistenza sanitaria: ASL, Ospedali,

medici di base Assistenza Domiciliare

professionale: ASA, attraverso i Piani di Zona

Assistenza residenziale diurna (centri diurni), gestita da privati con vigilanza da parte del pubblico

Assistenza residenziale continuativa: RSA, comunità alloggio, case protette

A livello privato Associazioni non sostituiscono i servizi

del pubblico, ma svolgono un’azione complementare attraverso convenzioni specifiche; gli interventi dei volontari si attuano sia al domicilio, sia all’interno delle strutture i servizi di supporto ‘leggero’/

scambio: servizi di ascolto, compagnia, trasporto, di vicinanza/prossimità, di supporto alla solitudine

Intrattenimento: feste, corsi, animazione Centri sociali di aggregazione spontanea

sono servizi autogestiti da associazioni/ comitati di cittadini, totalmente autonomi, i Comuni non intervengono in modo diretto in questi contesti; cercano solo di sostenerli, ad es. concedendo in utilizzo gratuito propri spazi

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17 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

I servizi di assistenza sociale per l’anziano

I servizi di assistenza per gli anziani operano in una realtà complessa

La famiglia, pur avendo un forte ruolo economico tende ad assumere un atteggiamento delegante nella gestione dell’anziano attraverso iniziative private:

Il privato for profit (es. RSA) Il badantismo

La realtà assistenziale è affollata e spesso confusa “tutti prendono iniziative ma devono essere coordinati e organizzati da un soggetto terzo, da qualcuno che in qualche modo programmi e pianifichi l’intervento … stiamo cercando di creare una rete sempre più integrata perchè non ci sia troppa frammentazione nel sistema, perchè ci sia continuità …”

Lo stile di approccio all’utenza è variabile: Il privato sociale con forte motivazione e cura della relazione Il pubblico la motivazione è minore,

Manca spesso una conoscenza/consapevolezza da parte dei cittadini di tutta la varietà/disponibilità di servizi loro dedicati “l’utenza adesso è un po’ più consapevole, conosce un po’ di più i servizi, ma spesso si riscontra che non è informata in modo completo …”

Le esigenze dell’anziano sono variabili e mutevoli lungo il ciclo di vita : da un primo livello di bisogni ludico-culturali, a bisogni di accompagnamento ai bisogni più strettamente sanitari.

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18 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

I servizi di assistenza sociale per l’anziano

Rispetto al passato, sembrano notarsi alcune tendenze sottolineate più dal target locale

Un anziano sempre più attivo e visibile, per numerosità, modo di porsi e stile di vita“Più autonomi, si fanno vedere… gli organismi sindacali si fanno sentire…pretesa di qualità della vita”

“L’anziano prima si accontentava di più”

“c’è fermento e vitalità, che a volte non hanno nemmeno i giovani”

Un miglioramento dell’offerta, in generale e soprattutto a livello di volontariato (marc. per target locali e istituzionali)

In termini di struttura e coordinamento, grazie agli Uffici di piano, “prima c’erano i singoli Comuni, con minore disponibilità”

Un passo avanti anche come qualità degli interventi“si è andati verso l’appropriatezza delle attività …. più mirate come qualità e numero”

“Anche gli anziani psichiatrici fanno un vita decorosa, in passato sarebbero finiti in manicomio”

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19 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

I servizi di assistenza sociale per l’anziano

Per il futuro si prefigura/auspica soprattutto una sinergia e integrazione dell’offerta:

Il tema diventerrà sempre più centrale, sia per l’invecchiamento della popolazione che per l’aumento del livello della domanda.

La prima necessità sarà di un miglioramento nel coordinamento, anche del volontariato“la politica deve cogliere la necessità di affidare a un’unica agenzia l’assistenza…l’ASL ha budget per l’assistenza sanitaria, i Comuni hanno budget per servizi socio-assistenziali; se questi budget convergessero in un’unica agenzia si interverrebbe su quel cittadino con un programma unico socio-sanitario-assistenziale e non diviso e si potrebbero dare le risposte più appropriate ed efficaci e non

incorrere in sovrapposizioni” “lavorare in termini integrativi e non come spesso succede in compartimenti stagni”

Un’ulteriore diminuzione delle risorse pubbliche (marc. target accademici) comporterà: Ancora minor rilevanza del pubblico e progressiva “privatizzazione” dei servizi

“concetto di welfare universalistico a prestazione variabile…con un ruolo sempre più forte dell’opzione personale, come la copertura assicurativa”

“l’istituzione ha bisogno del supporto del volontariato” la necessità di trovare forme di finanziamento anche per il volontariato

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20 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

I servizi di assistenza sociale per l’anziano

Si punterà a valorizzare ulteriormente l’assistenza domiciliare“L’RSA non è vista più come un desiderio… l’età media di ingresso è 80 anni e ci stanno 1 o 2 anni”

Appare importante anche una maggiore informazione sull’offerta, per dare più consapevolezza di quello che c’è e di fatto trasmettere già un senso di attenzione

“la carenza di informazioni suscita indirettamente un bisogno di attività che già ci sono!... se uno sa che c’è il Telesoccorso si sente meno solo”

Sarà necessaria un’attenzione a temi emergenti, come la sicurezza

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21 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Auser e Filo d’Argento

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22 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Filo d’Argento

Si riscontra una conoscenza di FILO d’ARGENTO variabile in funzione dell’esperienza personale e della presenza sul territorio di Auser

In alcuni casi (marc. opinion leader locali

una conoscenza abbastanza approfondita, a volte

accompagnata da statistiche sulle chiamate e contatti sul

campo

“penso al volontario che ci dà una mano, alle telefonate che riceve”

“Lo conosco per il sindacato

Talvolta (marc. Opinion leader istituzionali)

una conoscenza limitata, circoscritta al servizio

telefonico e/o una sovrapposizione con Auser alcuni citano il finanziamento

regionale

“Uno di questi progetti per dare una risposta al bisogno, rivolta agli

anziani”“Filo d’Argento è una creatura di Auser”

Altre volte (marc. opinion leader accademici)

una conoscenza solo del nome e una maggiore conoscenza di Auser

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23 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Filo d’Argento

L’identità di FILO d’ARGENTO

E’, per tutti l’Ascolto telefonico, un aspetto citato anche da chi lo conosce solo superficialmente:“come Filo d’Argento io so solo di questa iniziativa di telefonia sociale di grande impatto e molto interessante…” “telefono amico.. Pronto intervento telefonico … una specie di call center” “ascolto vero e proprio” numero verde”, “Un centralino”

E’ per chi lo conosce in modo più approfondito

Un punto di ascolto Una “centrale operativa” di risposta

ad un’ampia gamma di bisogni Un’analisi della domanda e

smistamento delle richieste: punto di riferimento per i servizi assistenziali non professionali: presa in carico e coordinamento di interventi, attuati poi per lo più tramite Asl, servizi sociali o Auser (es. consegna pasti)“danno informazioni, ma poi si attivano anche per proporre degli interventi” “segnalano a chi di dovere” “è un momento importante per l’ascolto e anche un punto di riferimento per l’organizzazione di interventi che coinvolgono diverse associazioni …” “tentativo di fare lettura del bisogno al telefono”

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24 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Filo d’Argento

Meno rilevante per tutti appare invece l’obiettivo di socializzazione degli anziani

E’ per lo più considerato un valore aggiunto, che qualifica il servizio

“qualità della vita” “la cosa peggiore è isolare la persona, che non sa a chi rivolgersi…” “C’è solitudine, più che povertà”

Spesso non viene considerato un esplicito obiettivo del servizio

“pensavo più a un punto informativo” “non me lo immaginavo come obiettivo specifico, lo

immaginavo più come pronto intervento”

Assume meno rilevanza effettiva rispetto ad altre esigenze

”è interessante se gli altri servizi sono assolti” “arricchisce il livello di efficacia della prestazione”

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25 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Filo d’Argento

Un servizio con un posizionamento a metà tra:

CARING RELAZIONALE PRAGMATISMO

L’ascolto, l’accoglimento relazionale, in particolare attraverso la compagnia telefonica “Per dare momenti di sollievo, compagnia in momenti di necessità… poi si possono conoscere altre offerte” “Un interlocutore che innanzitutto ascolta il bisogno e lo accoglie, poi cerca di fare una lettura di questo bisogno e suggerire delle possibili strategie”“realtà vicina, per compagnia telefonica…Colpo di telefono se non c’è l’amico…”“è importante sapere che di là c’è qualcuno che ti ascolta 24 ore su 24”

Il trasporto è spesso l’attività più citata, spesso collegata ad Auser e confermata in alcuni casi dai dati statistici sulle chiamate, che sono spesso motivate da questa esigenza “Le comunità sono piccole, la solitudine è più stemperata, c’è più solidarietà locale… fanno molto accompagnamento”

L’aiuto in attività quotidiane (es. spesa, consegna pasti), l’informazione, più marginalmente anche la compagnia a domicilio “Piccole cose…dal cambio delle lampadine al disbrigo di pratiche, al giornale a casa” “è un filo diretto su ampie necessità dell’anziano si occupa a tutto tondo delle esigenze dell’anziano anche nella compilazione di documentazione”

“Emergenza Caldo” più rilevante a Milano ma poco conosciuto

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26 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Filo d’Argento

Complessivamente emerge una valutazione positiva della sua immagine e del suo operato. Un servizio

Capace di dare all’assistenza sociale all’anziano un valore aggiunto “un’iniziativa lodevole…un momento importante nella rete dei servizi per l’anziano.” “..un’iniziativa di grande impatto e molto interessante…una cosa miracolosa!” “è una risorsa in più… un contributo per un momento di bisogno, il minimo vitale lo facciamo noi”

Strutturato e ben organizzato “è un vero e proprio servizio, non una cosa artigianale, sono strutturati, mi parlano di turni” “un servizio che “organizza”, non è solo esecutore passivo” “esce dall’aiuto spontaneo per connotarsi come spazio di informazione competente”

Serio e affidabile “Garantire una presenza in orari in cui i servizi pubblici sono meno attivi… far sentire a chi è potenzialmente solo che ha un punto di riferimento”

Capace di muoversi sul territorio con disinvoltura e sicurezza

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27 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Filo d’Argento

Emergono nella percezione degli opinion leader alcune aree di debolezza del servizio

Una comunicazione insufficiente, affidata più al passaparola che ad iniziative istituzionali penalizza la possibilità di conoscenza da parte dell’utenza potenziale

“non interviene nella programmazione perché siamo acerbi nel processo dei Piani di Zona che sta prendendo sempre più lentamente consapevolezza delle grandi potenzialità che ha una gestione del genere”

“poca comunicazione sulla stampa locale”

Una grande variabilità tra i Comuni non è presente in modo omogeneo tra Comuni limitrofi, creando confusione nell’utenza

Una tendenza all’auto- referenzialità si percepisce una limitata volontà di integrazione/complementarietà con altri enti

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28 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Filo d’Argento

Nella percezione degli opinion leader i poli della relazione vengono prefigurati in modo piuttosto definito

OPERATORI MOTIVATI E COMPETENTI, nell’immaginario, persone Attive e dinamiche giovani volontari e anziani in gamba, con tempo libero che mettono a

disposizione della collettività” “anziani efficienti desiderosi di fare qualcosa per altri anziani” “maturità personale, non giovanissime”

In formazione continua da parte di figure professionali che aggiornano e costruiscono competenze“competenze umane e buon senso” “volontariato competente” “il responsabile di questo servizio è da 30 anni dedicato alle attività sociali” “hanno volontari molto bravi a cui fanno una formazione puntuale e molto calda, che hanno maturato capacità d’ascolto che sono molto rare e contemporaneamente molto importanti”

UTENTI soli ma capaci di rappresentarsi il proprio bisogno, nell’immaginario, persone Più spesso donne, meno ritrose nel domandare aiuto “l’uomo si richiude di più…la donna

è diretta, l’uomo aspetta” Sole, con poca familiarità con i vicini e/o senza sostegno familiare (marc. in grande

centro) “una vedova” “chi non ha punti di riferimento significativi, non ha vicini” In un momento di limitata mobilità, una fase intermedia tra abilità e inabilità; non

tanto chi è già in una fase avanzata di età e difficoltà (si rivolge a Comune, RSA o Asl) “anziano autosufficiente con immobilità momentanea”

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29 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Filo d’Argento

Non necessariamente pratiche dei servizi sociali, che vedono Filo d’Argento come il primo punto di accesso a una domanda d’aiuto

Sono venute a conoscenza del servizio con il passaparola o per la presenza fisica di sedi Auser;

Filo d’Argento si pensa essere meno conosciuto (meno di Auser); e l’avvicinamento è ritenuto più facile dove c’è una sede Auser “La persona che lui accosta è l’Auser” “Chi scopre l’Auser poi scopre Filo d’Argento”

Marginalmente (più a Milano) si pensa l’abbia conosciuto tramite canali alternativi “dai sindacati dei pensionati… attraverso depliant in farmacia … nelle banche, dagli spot in tv locali, private

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30 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Filo d’Argento

Nella prefigurazione degli opinion leader, i motivi di contatto ripropongono la dialettica tra dimensione relazionale e aspetti pragmatici

Esigenze pragmatiche Trasporti, marc. verso strutture mediche

(confermato da chi riporta dati) “l’over 70 chiama per fare una visita medica…. sono persone pratiche”“se non puoi muoverti o non puoi spostarti da solo”

Piccoli aiuti quotidiani, risposte concrete (es. lampadina da sostituire, spesa, consegna, farmaci) “hanno bisogno di vicinanza e risposte concrete su questioni piccole della vita quotidiana”

Un aiuto per far fronte alla burocrazia, informazioni sanitarie (es. per la pensione, ricetta ed esami medici)“Vissuto come una realtà vicina… ti aiuta a dirimerle”

Bisogni relazionali Conforto “punto di riferimento accogliente,

con calore umano rispetto ai servizi pubblici che conosciamo”“L’utente direbbe che si sente protetto nel momento dl bisogno”“Lo identifica nella persona … è una cosa umana qui da noi”

Supporto emotivo (ma non per tutti)“Chiama perché si sente depresso”

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31 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Auser

Auser è conosciuto come il gestore di Filo d’Argento

In generale, Auser è spesso associato al trasporto per case di cura (anche per disabili, non solo

per anziani), e talvolta ad assistenza domiciliare, aiuto a cucinare, pasti a domicilio, oltre a momenti di svago per i membri (gite sociali, pranzi, ecc.) “so che molti Comuni utilizzano i suoi servizi di trasporto, sia dei pazienti o anche delle stesse provette di esami agli ospedali…”

Nello specifico: I target “istituzionali” e “accademici” hanno una conoscenza più di carattere

generale “lo conosco per relazioni e per studi… struttura associativa che offre servizi per anziani” I target “locali”

Spesso sovrappongono Auser/Filo d’Argento Identificano il gestore e il servizio con le persone che li rappresentano a

livello locale “associazione di volontariato che si mette a disposizione del cittadino di certe fasce d’età” “associazione di persone del tempo libero” “pensionati che mettono a disposizione competenze e tempo per altri” “Filo d’Argento opera all’interno della sede dell’Auser” “Qui da noi la distinzione non è facile”

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32 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Auser

L’immagine di Auser è sostanzialmente connotata da tratti positivi. Un’associazione:

Organizzata e strutturata: che dà risposta ad una ampia varietà di bisogni “si stanno strutturando in modo tale da dare più servizi al cittadino” “struttura associativa forte, capace non solo di fornire attraverso i propri operatori un sistema di intervento assistenziale serio e ben articolato, ma anche di rafforzare le motivazioni stesse dei volontari offrendo loro una serie di opportunità in termini di relazioni, idee, incontri con diverse personalità e diverse concezioni del mondo”

Radicata nel territorio: ha una conoscenza del territorio e dei cittadini, che manca talvolta al servizio pubblico “anche con convenzioni dirette coi Comuni … sta occupando tutti gli spazi che il servizio pubblico lascia liberi perché non può assolutamente gestire ““articolazione regionale”

Attiva e propositiva “offre tante iniziative”

Attenta alle persone, con una sensibilità e vicinanza alle esigenze del cittadino maggiore rispetto ai servizi pubblici

Con esperienza consolidata anche se con minor continuità e quindi affidabilità di servizio rispetto alla “concorrenza” privata for profit (es. nel trasporto) “ci sono associazioni private che offrono il servizio di trasporto da più anni, si sono fatti più esperienza”

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33 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Auser e Filo d’argento

Auser su Filo d’argento Lo inquadra in una realtà solida e radicata

e lo rende credibile nel ruolo di coordinamento degli interventi

Dà fisicità/visibilità al servizio, grazie alle sedi decentrate di Auser “Auser è più presente, poi uno scopre Filo d’Argento”

Rende effettive le possibilità di scambio e coinvolgimento tra gli utenti “non sono solo un servizio, ma un’esperienza associativa: Filo d’Argento è un servizio radicato dentro l’esperienza associativa e questo è un punto di forza enorme, perché può sempre essere ricondotta sul territorio a dei luoghi che esistono o a delle persone che ci sono, a dei rapporti pre-esistenti, e quindi caldi. La struttura associativa è un grande vantaggio anche per i volontari perché non entrano solo per fornire una prestazione, ma entrano in una struttura associativa che gli dà anche un ritorno, perché sono un sistema ricco di idee e di personalità” ”

L’immagine di Auser e Filo d’Argento sono strettamente legate e riflettono reciprocamente l’una sull’altra valenze positive

Filo d’Argento su Auser Lo avvalora nella direzione del senso

relazionale dell’ascolto, Gli conferisce un carattere pragmatico-

operativo“Filo d’Argento rappresenta un valore aggiunto per Auser perché riesce nell’immediatezza sia a rispondere al bisogno di ascolto, compagnia, conforto dell’anziano, sia a farsi promotore e coordinatore di interventi assistenziali operativi coinvolgendo anche altre strutture”

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34 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Suggerimenti e prefigurazioni

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35 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Suggerimenti per il futuro

IL COORDINAMENTO: migliorare il rapporto con altri enti e strutture

Sia come integrazione e sinergia con i servizi pubblici

“devono entrare nella programmazione locale, ma anche in quella provinciale e regionale, andandosi a farsi conoscere presso questi soggetti…bisogna essere più efficaci e non fare interventi a spot, ma avere una continuità, una relazione con il sistema, con gli altri attori della rete, con i piani di Zona”

Sia come razionalizzazione dell’offerta di volontariato per l’anziano, di cui Auser può farsi leader, grazie alla sua organizzazione e al numero verde

“accompagnare il cittadino perché non si perda in questa multiforme presenza di operatori… ti sto vicino perché al prossimo contatto non perdi il filo, in fondo Filo d’Argento evoca un po’ anche questa immagine, che qualcuno vicino ti aiuti a tenere il filo delle risposte al tuo bisogno”

Ed anche come coinvolgimento in processi decisionali, progettualità, sperimentazione, trasferendo la propria esperienza e informazioni al pubblico e al sistema in generale.

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36 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Suggerimenti per il futuro

L’AWARENESS: aumentare la conoscenza del servizio

Maggiore visibilità: innanzitutto verso gli utenti potenziali, ma anche in termini di reclutamento (anche tra i

giovani e specialisti, per non essere vissuti come autoreferenziali):

“dovrebbe cercare di coinvolgere maggiormente persone disponibili, gli mancano risorse umane rispetto alle possibilità di intervento e alla crescita dei bisogni …deve aumentare la capacità di comunicare con le persone che potenzialmente potrebbero costituire delle risorse ed essere coinvolte in servizi di volontariato”

non basandosi solo sul passaparola, ma anche ad es. sulla stampa locale e utilizzando punti di riferimento riconoscibili (vicini, distinguibili, facilmente raggiungibili)“dovrebbero raccontare di più la loro esperienza, raccontare le loro storie, le storie delle persone con cui sono in relazione, della gente che si rivolge a loro…una trasmissione in tv per raccontare queste storie, scrivere dei libri ….il raccontare avrebbe un grande valore sociale”

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37 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Suggerimenti per il futuro

LA VALORIZZAZIONE: valorizzare l’anziano come protagonista attivo anche nell’aiuto agli altri

L’ampliarsi delle esigenze degli anziani verso bisogni sempre meno primari è un dato ormai condiviso: soddisfatti i bisogni di base, in contesti sociali nel complesso “privilegiati” dal punto di vista economico, emergono bisogni tipici di un anziano non necessariamente “fragile”: Bisogni di socializzazione (es. balli ,giochi, viaggi,

cene) “interrompere la monotonia.. Andando via stacca e sente meno i dolori”

Bisogni culturali (es. università, computer, creatività); “tra 10 anni avremo 70enni smanettoni sul computer”

Bisogni di informazione: es. educazione alimentare (obesità, dieta);

Bisogni di attività/dinamismo: es. movimento; ginnastica mentale e fisica. “per restare più a lungo autonomo a livello psichico e fisico, dare vita agli anni”

Bisogni di partecipazione sociale: attività per la collettività (es. nonno di quartiere, rapporti transgenerazionali): lasciare spazio all’anziano per rendersi utile.

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38 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Suggerimenti per il futuro

Ulteriori aree di sviluppo suggerite sono:

I PROBLEMI PRAGMATICI Per realtà più piccole, di provincia, il problema centrale non è tanto la solitudine, quanto aspetti più concreti, come il trasporto, su cui Auser/Filo d’Argento dovrebbero insistere.

“Il problema qui è il trasporto, il resto si trova anche al di fuori”“ per evitare la residenzialità: il trasporto diventa sostegno alla famiglia”

La formazione in termini di competenza relazionale e/o più tecnica) può qualificare meglio l’intervento degli operatori Auser o anche avere un focus più allargato (es. Auser che forma le badanti)

“non solo volontari.. come Vidas: trattano i temi oncologici in termini di équipe…”“ formazione al counseling”

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39 Maggio 2007Auser – Filo d’Argento

Suggerimenti per il futuro

L’organizzazione soprattutto per gli accademici, al di là del semplice spontaneismo, può garantire un servizio all’altezza di attese sempre più elevate dell’utenza, soprattutto in termini di continuità del servizio, che spesso l’anziano “pretende” anche dal volontariato; alcuni auspicano che Auser continui l’attività del numero verde anche oltre il progetto regionale. “Prima bastava avere un’offerta non continuativa, bastava dare qualcosa…ora ci si aspetta il servizio anche dal volontariato….se non è di qualità disattende le attese”

Attenzione al bisogno non espresso: “scouting” del territorio, censimento dei soggetti fragili e ascolto, anche informale, dell’utenza, per non rischiare di imporre idee “dall’alto”

“Schede di quartiere”“Stanare quel sottobosco di bisogno che non fa neanche la domanda, si vergogna, se non c’è qualcuno che va da lui… l’assistente sociale riceve quelli che ci vanno, che sono capaci di rappresentare il proprio bisogno”

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