"Valutazione qualitativa del Rischio..." 18pag

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Alcune procedure per la valutazione qualitativa del rischio di incendio

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"Alcune procedure per la valutazione qualitativa del rischio di incendio" 18pag. BY VVF MINISTERO DELL'INTERNO. 2016

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Alcune procedure per la valutazione qualitativa

del rischio di incendio

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ba

sso

Luoghi in cui sono presenti sostanze a basso tasso di infiammabilità e le

condizioni locali e di esercizio offrono scarse possibilità di sviluppo di

principi di incendio ed in cui, in caso di incendio, la probabilità di

propagazione dello stesso è da ritenersi limitata

me

dio

Luoghi in cui sono presenti sostanze infiammabili e/o condizioni locali

e/o di esercizio che possono favorire lo sviluppo di incendi, ma nei quali,

in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da

ritenersi limitata. Si riportano in allegato IX, esempi di luoghi di lavoro a

rischio di incendio medio.

Valutazione qualitativa del rischio

Classificazione attività/depositi secondo DM 10/03/1998

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ele

va

to

Luoghi che per presenza di sostanze altamente infiammabili e/o per le

condizioni locali e/o di esercizio sussistono notevoli probabilità di

sviluppo di incendi e nella fase iniziale sussistono forti probabilità di

propagazione delle fiamme, ovvero non è possibile la classificazione

come luogo a rischio di incendio basso o medio. Esempi:

• processi lavorativi che utilizzano sostanze altamente infiammabili o

che comportano produzione di notevole calore in presenza di

combustibili;

• deposito o manipolazione di sostanze soggette a reazioni

esotermiche, o ad emanare gas/vapori infiammabili,

• deposito /manipolazione sostanze esplosive o altamente infiammabili;

• edifici interamente realizzati con strutture in legno

Valutazione qualitativa del rischio

Classificazione attività/depositi secondo DM 10/03/1998

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I

Aree che presentano un basso rischio di incendio in termini di

probabilità di innesco, velocità di propagazione delle fiamme e

possibilità di controllo dell'incendio da parte delle squadre di

emergenza

II

Aree che presentano un moderato rischio di incendio in termini di

probabilità d'innesco, velocità di propagazione e possibilità di

controllo

III

Aree che presentano un elevato rischio di incendio in termini di

probabilità d'innesco, velocità di propagazione e possibilità di

controllo

Valutazione qualitativa del rischio

Classificazione attività/depositi secondo DM 09/03/2007fattore δq2 che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo di attività svolta nel

compartimento ed usato per il calcolo del carico di incendio specifico di progetto (qf,d)

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Valutazione qualitativa del rischio

Pericolo lieve - LH

Attività con bassi carichi d’incendio e bassa combustibilità ed aventi

ciascun singolo compartimento non maggiore di 126 m2 e con una

resistenza al fuoco di almeno 30 min.

(scuole - uffici)

Pericolo ordinario OH - Attività (OH1, OH2, OH3, OH4)

Attività in cui vengono trattati o prodotti materiali combustibili con un

carico d’incendio medio e media combustibilità..

Possibilità di deposito nello stesso locale (sino a OH3) a condizione che:

• non deve essere superata l’altezza massima di deposito indicata nel

prospetto 1;

• le superfici massime di deposito devono essere di 50 m2 per ogni

singolo blocco garantendo una distanza di rispetto di 2,4 m

Classificazione lavorazioni secondo UNI EN 12845

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Pericolo ordinario OH – Attività (OH1, OH2, OH3, OH4)

Esempi (Appendice A)

Classificazione lavorazioni secondo UNI EN 12845

Valutazione qualitativa del rischio

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Pericolo Alto – Processo – HHP

Attività con elevato carico d’incendio e con sostanze ad alta

combustibilità in grado di sviluppare velocemente un incendio

intenso e vasto.

Suddiviso in quattro gruppi:

• HHP1, Processo a Pericolo Alto Gruppo 1;

• HHP2, Processo a Pericolo Alto Gruppo 2;

• HHP3, Processo a Pericolo Alto Gruppo 3;

• HHP4, Processo a Pericolo Alto Gruppo 4.

Classificazione lavorazioni secondo UNI EN 12845

Valutazione qualitativa del rischio

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N 1

2845

Valutazione qualitativa del rischio

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Livello 1

Aree nelle quali la quantità e/o la combustibilità dei materiali presenti sono

basse e che presentano comunque basso pericolo di incendio in termini di

probabilità d’innesco, velocità di propagazione delle fiamme e possibilità di

controllo dell’incendio da parte delle squadre di emergenza.

Rientrano in tale classe tutte le attività di lavorazione di materiali

prevalentemente incombustibili ed alcune delle attività di tipo residenziale,

di ufficio, ecc., a basso carico d’incendio.

Assimilate a quelle definite di classe LH ed OH 1 UNI EN 12845

Classificazione attività/depositi secondo UNI 10779

Valutazione qualitativa del rischio

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Livello 2

Aree nelle quali c’è una presenza non trascurabile di materiali combustibili

e che presentano un moderato pericolo di incendio come probabilità

d’innesco, velocità di propagazione di un incendio e possibilità di controllo

dell’incendio stesso da parte delle squadre di emergenza.

Rientrano in tale classe tutte le attività di lavorazione in genere che non

presentano accumuli particolari di merci combustibili e nelle quali sia

trascurabile la presenza di sostanze infiammabili.

Assimilate a quelle definite di classe OH 2, 3, 4 UNI EN 12845

Valutazione qualitativa del rischio

Classificazione attività/depositi secondo UNI 10779

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Livello 3

Aree nelle quali c’è una notevole presenza di materiali combustibili e che

presentano un alto pericolo di incendio in termini di probabilità d’innesco,

velocità di propagazione delle fiamme e possibilità di controllo dell’incendio

da parte delle squadre di emergenza.

Rientrano in questa categoria le aree adibite a magazzinaggio intensivo, le

aree dove si lavorano e depositano merci ad alto pericolo di incendio quali

cascami, prodotti vernicianti, prodotti elastomerici, ecc.

Assimilate a quelle definite di classe HHP e/o HHS UNI EN 12845

Valutazione qualitativa del rischio

Classificazione attività/depositi secondo UNI 10779

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1.0

3.2

Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio per l’elevata densità di

affollamento o per l’elevato tempo di sfollamento in caso di incendio

o per l’elevato danno ad animali e cose

Rientrano in questo caso ad esempio gli ospedali, le carceri, i locali

sotterranei frequentati dal pubblico.

Valutazione qualitativa del rischio

Classificazione attività/depositi secondo CEI 64-8

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1.0

3.3

Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio in quanto aventi

strutture portanti combustibili

Rientrano in questi ambienti gli edifici costruiti interamente in legno

senza particolari requisiti antincendio, come ad esempio le baite.

NOTA Un edificio con strutture non combustibili come per es. in muratura

o calcestruzzo con le sole travi in legno, non rientra tra gli edifici previsti in

questo articolo.

Valutazione qualitativa del rischio

Classificazione attività/depositi secondo CEI 64-8

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1.0

3.3

Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio per la presenza di

materiale infiammabile o combustibile in lavorazione,

convogliamento, manipolazione o deposito di detti materiali

Possono essere considerati ambienti a maggior rischio in caso

d’incendio per la presenza di materiale infiammabile o combustibile

gli ambienti nei quali avviene la lavorazione, il convogliamento, la

manipolazione o il deposito di detti materiali, quando il carico

d’incendio specifico di progetto è superiore a 450 MJ/m2

Valutazione qualitativa del rischio

Classificazione attività/depositi secondo CEI 64-8

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0.2

.5 Locali ad uso medico di Gruppo 0

Locale ad uso medico nel quale non si utilizzano apparecchi ettromedicali

con parti applicate.

Valutazione qualitativa del rischio

Classificazione attività/depositi secondo CEI 64-8

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0.2

.6

Locali ad uso medico di Gruppo 1

Locale ad uso medico nel quale le parti applicate sono destinate ad

essere utilizzate nel modo seguente:

• esternamente;

• invasivamente entro qualsiasi parte del corpo, ad eccezione della zona

cardiaca.

Valutazione qualitativa del rischio

Classificazione attività/depositi secondo CEI 64-8

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0.2

.7

Locali ad uso medico di Gruppo 2

Locale ad uso medico nel quale le parti applicate sono destinate ad

essere utilizzate in applicazioni quali interventi intracardiaci, operazioni

chirurgiche, o il paziente è sottoposto a trattamenti vitali

dove la mancanza dell’alimentazione può comportare pericolo per la vita.

NOTA Un intervento intracardiaco è un intervento in cui un conduttore

elettrico è posto entro la zona cardiaca di un paziente o è probabile che

entri in contatto con il cuore, mentre tale conduttore è accessibile

all’esterno del corpo del paziente. A questo riguardo si considerano

conduttori elettrici i fili isolati, quali gli elettrodi di un pacemaker o gli

elettrodi di un ECG, od i cateteri riempiti di fluidi conduttori.

Valutazione qualitativa del rischio

Classificazione attività/depositi secondo CEI 64-8

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• LUOGHI ORDINARI: il luoghi che non sono classificati

– Luoghi con pericolo di esplosione (CEI EN 60079-10)

– Ambienti a maggior rischio in caso di incendio (Sez.751)

– Locali ad uso medico di gruppo 1 e 2 (Sez. 710)

Valutazione qualitativa del rischio

Classificazione attività/depositi secondo CEI 64-8